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la VETERINARIA
PROFESSIONE
A.N.M.V.I.
ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI
26 2011
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SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE
Anno 8, numero 26 dall’11 al 17 luglio 2011
Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano
Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. soc. cons. a R.L. - Cremona
REGIONI IL TESTO BASE È STATALISTA
RAPPRESENTANZA ALLARGATA IN ANMVI
IL FUTURO DELLA SPERIMENTAZIONE ANIMALE
LA SIVAR AL BEEF 2 BEEF
LEISHMANIOSI UNA MAPPA PER VIAGGIARE
A PAGINA 4
A PAGINA 6
A PAGINA 10, 13
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NON ERAVAMO MAI ARRIVATI FIN QUA
BREVI SPECIE PROTETTE Il Governo ha approvato in via definitiva il recepimento della Direttiva 2008/99. Inserite due nuove fattispecie nel codice penale per sanzionare la condotta di chi uccide, distrugge, preleva o possiede fuori dai casi consentiti esemplari di specie animali o vegetali selvatiche protette.
RISCATTO Via libera del Ministero del Lavoro alle tabelle per il calcolo della riserva matematica relativa al riscatto degli anni di laurea e del servizio militare, definite dall’ENPAV. L’approvazione è pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale e si riferisce alla delibera adottata dal CdA dell’Ente il 20 luglio 2010.
ONAOSI L'Onaosi propone un emendamento per mettere la parola fine ai contenziosi degli anni passati, quando la contribuzione era obbligatoria. Rincorrere per vie legali i contributi non riscossi costa alla Fondazione più del valore stesso delle quote. L'emendamento solleverebbe la Fondazione dall'onere di recuperarle.
QUALIFICHE La Commissione Europea ha presentato il Libro Verde sulla modernizzazione della Direttiva sulle Qualifiche professionali. Il Libro Verde presenta nuove idee per facilitare la mobilità nel mercato unico, come la carta professionale europea e la definizione delle opzioni per la modernizzazione del riconoscimento automatico.
OGM Il Ministero della salute ha pubblicato i risultati del 2010 del Piano nazionale di controllo ufficiale sulla presenza di organismi geneticamente modificati negli alimenti. I dati confermano che sul mercato italiano i prodotti alimentari rispettano i requisiti di etichettatura previsti dalla normativa vigente, assicurando una corretta informazione al consumatore.
PIZZA HALAL Presentata a Vico Equense (Na) la tradizionale pizza Margherita con la mozzarella di bufala cosiddetta Halal, cioè lecita, non proibita dalla legge sacra (sharia) perché lavorata in un caseificio del casertano con procedure riconosciute dall'associazione culturale islamica Zayd Ibn Thabit.
Salute risparmio
e
Fondo Sanitario A.N.M.V.I.
www.anmvioggi.it
RIFORMA 281
Medicina Veterinaria di base Per la prima volta nella storia della Repubblica una Commissione Parlamentare adotta un testo che fa entrare i “Leavet” nell’ordinamento nazionale A PAGINA 3
Non sappiamo quanto siamo vicini all’abrogazione della Legge 14 agosto 1991, n. 281, ma nel processo di riforma non eravamo mai arrivati tanto avanti. Il testo unificato è il compendio di una decina di proposte bipartisan, sul quale sono state svolte numerose audizioni, ed è stato adottato come “testo base” dalla Commissione Affari Sociali della Camera, con il voto favorevole dei capigruppo di maggioranza e di opposizione. Per il relatore, On. Gianni Mancuso, ci sono addirittura le condizioni per evitare un passaggio in Aula e ottenere la sede deliberante. Il testo piace anche al Sottosegretario Francesca Martini, perché fa proprie molte norme oggi sparpagliate fra ordinanze (identificazione anagrafica, possesso responsabile, avvelenamenti, incolumità pubblica) e novità legislative (ratifica della convenzione europea, soccorso stradale, inasprimento delle sanzioni per uccisione e maltrattamento animale). Il testo piace anche ai Senatori di maggioranza ed opposizione che promettono passaggi agevoli da una Camera all’altra. La Senatrice Silvana Amati e il Senatore Antonio Tomassini hanno creato un gruppo bicamerale per archiviare la vecchia 281. Non ci voleva il parere delle Regioni (v. pagina 4) che - a di-
spetto di quanto preannunciato hanno avanzato osservazioni pesanti. Si sentono troppo indirizzate. Al contrario, l’ANMVI ha fondato la sua audizione in XII Commissione sull’importanza di coordinare gli interventi di controllo demografico della popolazione animale, di prevenzione del randagismo ed educazione sanitaria. In proposito, il testo prevede che le Regioni programmino “anche tramite specifici accordi fra la regione e le province autonome, i comuni, in collaborazione con le aziende sanitarie locali, gli ordini professionali dei medici veterinari, le facoltà di Medicina veterinaria, le organizzazioni veterinarie e le associazioni riconosciute”. I comuni invece “possono deliberare, con proprio regolamento, l’istituzione di una tariffa comunale al cui pagamento sono tenuti i proprietari di cani e gatti e destinata al finanziamento di iniziative di prevenzione e contrasto del randagismo e dell’abbandono quali: incentivi per l’adozione di animali d’affezione, prestazioni medico-veterinarie di base erogate da medici veterinari liberi professionisti, in regime di convenzione con i comuni. Il regolamento che istituisce l’imposta determina l’applicazione di esenzioni, riduzioni o detrazioni in favore di determinate categorie di soggetti” (Art. 15).
IL VETERINARIO PER UNA CORRETTA ALIMENTAZIONE ABBIAMO SEMPRE SOSTENUTO, E NON ABBIAMO DIFFICOLTÀ A RICORDARLO, CHE IL PETFOOD HA DUE GRANDI MERITI: rendendo semplice l’alimentazione degli animali da compagnia ha permesso la loro diffusione in tante famiglie e garantendo una nutrizione corretta ed equilibrata ha nettamente migliorato il loro stato di salute e la loro qualità di vita allungandola anche in modo considerevole. Da quando la SCIVAC, oltre 25 anni fa, decise di sostenere la diffusione del petfood anche nel nostro paese, molto è cambiato nel nostro settore. Basta vedere i dati relativi all’ultima indagine ANMVI presentata allo Zoomark per rendersi conto della enorme evoluzione che si è avuta in questi anni: l’89,3% dei proprietari di animali da compagnia utilizza il petfood, il 43,2% in modo esclusivo ed il 46,1% alternato ad alimentazione casalinga. Coloro che utilizzano esclusivamente alimentazione casalinga sono solo il 10,7%, quattro anni fa erano ancora il 18,5%. Il 56,6% dei gatti mangia solo petfood. Gran parte del merito di questo cambiamento, che ci sta avvicinando a paesi più avanzati come USA e Gran Bretagna, deriva ovviamente dai veterinari che sempre più frequentemente consigliano ai clienti la corretta alimentazione. Riferendoci alla stessa indagine possiamo anche vedere che l’85,6% dei proprietari si consulta con il veterinario per problemi collegati all’alimentazione, il 45% vuole consigli diretti sul tipo di alimentazione da proporre al proprio animale ed il 26,8% chiede specificatamente quale prodotto/brand acquistare. Il veterinario ha quindi un ruolo importante ed insostituibile per l’alimentazione degli animali, ruolo che deve essere correttamente supportato da conoscenze specifiche ed ampia informazione.
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Riforma della Legge 281 Parlamento
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Il medico veterinario è un protagonista delle nuove politiche di sanità animale Il testo unificato predisposto dall’On. Gianni Mancuso è stato adottato dalla Commissione Affari Sociali ’ANMVI ha seguito l’iter parlamentare che ha portato al testo base di riforma della Legge 281 (Nuove norme in materia di animali d’affezione e di prevenzione del randagismo e tutela dell’incolumità pubblica) e ha partecipato alle audizioni e ai dibattiti che si sono svolti in parallelo. Ma l’Anmvi si sente soprattutto portatrice di un concetto che per la prima volta viene consolidato in un testo legislativo: la medicina veterinaria di base. È un fatto storico, che risale al lontano 2006, quando l’ANMVI presentò il primo progetto LeaVet, presto tradotto in una proposta legislativa dall’On. Mancuso, una pdl fra quelle confluite nel testo base. Prima d’ora non si era mai letto in un testo legislativo di stadio così avanzato. E si badi bene: è sparita dal dibattito parlamentare la parola “mutua”. Il modello organizzativo dovrà essere quello da sempre prefigurato con una forte sinergia tra pubblico e privato che metta in gioco, più di quanto non sia accaduto fino ad ora, le strutture veterinarie private. E non solo nella prevenzione del randagismo.
L
SERVIZIO VETERINARIO Il servizio veterinario pubblico eroga prestazioni medico-veterinarie a: a) cani e gatti presso i canili e gattili sanitari; b) gatti appartenenti alle colonie feline; c) cani liberi accuditi. Questi ultimi rappresentano una novità. Il comune, sentito il Servizio veterinario pubblico competente per territorio, può riconoscere come “cane libero accudito”, il cane affidato ad associazioni riconosciute, identificato, sterilizzato, curato e vaccinato dal Servizio veterinario pubblico che, per l’espletamento di tali attività, può stipulare convenzioni con medici veterinari libero professionisti o con strutture private accreditate presenti sul territorio.
COMPORTAMENTALISTA Il testo riconosce la figura del veterinario comportamentalista definito come il “medico veterinario «esperto» in medicina comportamentale come definito dalle linee guida della Federazione Nazionale degli Ordini dei Veterinari Italiani”. Si tratta di una definizione aggiuntiva, chiesta in sede di audizione parlamentare dal collega Raimondo Colangeli (Sisca), non solo per consolidare nell’ordinamento nazionale questo profilo, ma anche per ricondurre ad esso il complesso ambito delle aggressioni canine che il testo base disciplina, assorbendo le previsioni delle Ordinanze ministeriali del Sottosegretario Martini. È infatti previsto “in caso di manifestazioni di un comportamento pericoloso per l’incolumità delle persone o di animali” di consultare “se la valutazione clinica del caso lo richieda” un “medico veterinario «esperto» in medicina comportamentale, informando altresì il servizio veterinario pubblico”. Recepita anche un’altra sollecitazione avanzata in sede di audizione riguardo alle attività di prevenzione e controllo delle morsicature, con la previsione di inserire anche un medico veterinario «esperto» in medicina comportamentale nella Commissione nazionale per la prevenzione delle morsicature che si prevede istituita presso il Ministero della salute. La Commissione ha il compito di valutare i dati riguardanti le morsicature da parte di animali ai danni di esseri umani e formulare proposte al fine di prevenirle. Il servizio
veterinario pubblico sottopone a controllo i cani responsabili di morsicature o aggressioni e, nel caso di sospetta pericolosità, definisce le misure di prevenzione e l’eventuale intervento terapeutico comportamentale e farmacologico da adottare, avvalendosi di medici veterinari «esperti» in medicina comportamentale, con spese a carico del responsabile dell’animale. L’importanza della prestazione comportamentalista è stata sottolineata anche con la previsione, richiesta da Sisca, di far rientrare quelle sui cani di comprovata pericolosità posseduti da cittadini appartenenti alle cosiddette fasce deboli.
tanasica, previa analgesia ed anestesia profonda nei casi di: a) animale gravemente malato e sofferente con prognosi infausta certificata da un medico veterinario; b) cane dichiarato comprovatamente pericoloso per l’incolumità pubblica. Le carcasse degli animali d’affezione deceduti sono smaltite ai sensi del Regolamento CE 1069/2009 oppure sotterrati nei cimiteri per animali d’affezione o seppelliti in terreni di privati cittadini o in aree individuate a tale scopo dal comune di appartenenza, previa autorizzazione del servizio veterinario pubblico. I cimiteri possono essere realizzati anche da privati, purché in zone idonee anche sotto il profilo igienico a detta della ASL.
RANDAGIO O DI PROPRIETÀ Il testo dà una definizione di legge all’animale d’affezione e al randagio. Nel primo caso si tratta di “cani o gatti, tenuti o destinati ad essere tenuti dall’uomo, per compagnia o affezione, senza fini produttivi od alimentari, compresi quelli che svolgono attività utili all’uomo, come il cane per disabili, gli animali per la pet therapy e per la riabilitazione”. Per animale randagio, invece, si deve intendere il “cane o gatto vagante sul territorio, non identificato o non iscritto nella relativa anagrafe e comunque non riferibile ad un proprietario”. La legge dice anche che “gli animali randagi non possono essere soppressi e non possono essere destinati a sperimentazione”.
NEI RIFUGI I rifugi devono essere in possesso di autorizzazione sanitaria e devono avvalersi della collaborazione di un medico veterinario libero professionista accreditato, in qualità di direttore sanitario e, all’occorrenza, di un medico veterinario «esperto» in medicina comportamentale. I comuni, nelle procedure di affidamento ai rifugi del servizio di mantenimento e gestione di animali d’affezione, devono garantire livelli minimi per la loro tutela e benessere e non devono basarsi unicamente sulla procedura del massimo ribasso, ma devono tenere conto della qualità dei servizi e devono premiare la permanenza più breve possibile degli animali nelle strutture.
CURE VETERINARIE Il responsabile di un animale d’affezione è tenuto a garantire la salute e il benessere dell’animale. Rientra in queste previsioni il “provvedere alla sua cura, garantendo un adeguato riparo dalle intemperie e dalle condizioni climatiche avverse, e fornirgli adeguate cure sanitarie, tenendo conto dei suoi bisogni fisiologici ed etologici e garantendogli adeguati interventi di prevenzione e assistenza medico veterinaria”. E inoltre è tenuto a “controllare l’attività riproduttiva dell’animale d’affezione, attraverso la sterilizzazione chirurgica; qualora non si proceda alla sterilizzazione chirurgica deve essere garantito il benessere dei riproduttori e delle cucciolate.
DECESSO ED EUTANASIA Il proprietario dell’animale d’affezione o il gestore di rifugio, in caso di decesso dell’animale, è tenuto a segnalarlo al servizio veterinario pubblico, ai fini della cancellazione dall’anagrafe degli animali d’affezione, in forma scritta entro 15 giorni dall’evento. Gli animali d’affezione possono essere soppressi unicamente da un medico veterinario, con farmaci ad azione eu-
ATTIVITÀ ECONOMICHE Le attività economiche con animali d’affezione sono autorizzate dal sindaco. Il servizio veterinario pubblico, nella fase istruttoria per il rilascio dell’autorizzazione sanitaria, accerta che i ricoveri e le aree destinate agli animali posseggano i requisiti igienico-sanitari, tecnici e gestionali, stabiliti con apposito decreto ed accerta altresì la presenza in essi di personale qualificato ad effettuare la custodia. Le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, avvalendosi anche degli Ordini dei medici veterinari, delle organizzazioni veterinarie e delle associazioni riconosciute, organizzano corsi di formazione professionale al fine di assicurare la conoscenza da parte del richiedente delle nozioni riguardanti: benessere animale, zoologia, etologia, tecniche di allevamento, norme igienico sanitarie e cura degli animali. I titolari delle attività con animali d’affezione devono avvalersi della collaborazione di un medico veterinario libero professionista, che assicuri adeguata assistenza sanitaria agli animali medesimi. La vigilanza è esercitata dal servizio veteri-
nario pubblico. Il titolare di attività economiche con animali d’affezione, ad eccezione di quelle di toelettatura, di educazione ed addestramento di cani, deve tenere, nella sede in cui l’attività viene svolta, un registro annuale di carico e scarico degli animali, vidimato dal servizio veterinario pubblico. È vietata la vendita di animali non identificati e non registrati nelle anagrafi, la vendita ambulante, itinerante o presso le fiere di animali d’affezione, la vendita di animali ai minori di età.
FIERE E MOSTRE Sono vietate le fiere aventi ad oggetto esclusivamente animali d’affezione. Le mostre di animali, le esposizioni, i concorsi, le prove e le gare, nonché le manifestazioni itineranti che prevedono la presenza di animali d’affezione possono svolgersi solo previa acquisizione del nulla osta rilasciato dal servizio veterinario pubblico e con l’assistenza obbligatoria di un medico veterinario libero professionista. I cani e gatti devono essere di età non inferiore ai 4 mesi e devono essere provvisti di certificazione medico veterinaria di buona salute che attesti la profilassi vaccinale e l’effettuazione dei trattamenti contro endoparassiti ed ectoparassiti. È vietato esporre in fiere, mostre, concorsi, prove e gare animali d’affezione con mutilazioni finalizzate solo alle modifiche estetiche, senza motivazioni cliniche certificate da un medico veterinario.
ABUSO DI PROFESSIONE Il testo introduce anche modifiche al titolo IX-bis del codice penale. La pena per i reati di cui agli articoli 544-bis e 544-ter è aumentata se il reato è commesso da chi esercita abusivamente la professione di medico veterinario. ■
MEDICINA VETERINARIA DI BASE CON PROTOCOLLO D’INTESA ’articolo 28 del Testo base stabilisce che le Regioni promuovono interventi da parte degli enti locali, finalizzati all’erogazione di prestazioni di medicina veterinaria di base indirizzate a fasce socialmente svantaggiate. Sono prestazioni di medicina veterinaria di base quelle collegate ad obiettivi di prevenzione, salute e benessere degli animali, nonché di sanità pubblica, ed in particolare: a) la profilassi vaccinale; b) la profilassi e la cura di malattie zoonotiche; c) la prevenzione e il controllo delle nascite; d) l’identificazione elettronica e l’iscrizione all’anagrafe; e) prestazioni di medicina veterinaria comportamentale in cani di comprovata pericolosità. Le prestazioni sono erogate da medici veterinari liberi professionisti o dal servizio veterinario pubblico, sulla base di apposito protocollo di intesa sottoscritto dalle regioni e dalle province autonome di Trento e di Bolzano e dai comuni, con gli Ordini dei medici veterinari e con le organizzazioni veterinarie. Le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, con apposito provvedimento da adottarsi entro centoventi giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge disciplinano i criteri e le modalità per l’accesso alle prestazioni ed approva-
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no lo schema di protocollo d’intesa. Chi sono i beneficiari delle prestazioni di medicina veterinaria di base? Lo stabilisce il successivo articolo 29: I proprietari o i detentori di cani e gatti hanno diritto all’erogazione di prestazioni veterinarie di base seguenti quando ricorra almeno uno dei seguenti casi: a) hanno una situazione reddituale e patrimoniale, determinata mediante l’indicatore della situazione economica equivalente (ISEE), non superiore a 12.000 euro annui; b) sono titolari di pensione sociale; c) hanno superato i sessantacinque anni di età e sono titolari di pensione minima; d) sono stati riconosciuti in situazione di handicap grave. Le prestazioni di medicina veterinaria di base vengono erogate a un solo animale.
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4 Attualità Riforma della Legge 281
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Stroncatura dalle Regioni: il testo è troppo “statalista” Anche il randagismo nella legislazione concorrente. Ma Regioni e Comuni hanno poco da vantare 200 MILIONI PER I RANDAGI
a Conferenza delle Regioni e delle Province autonome ha approvato un documento di osservazioni sul Testo Unificato che, a dispetto delle “poche righe” annunciate da Anna Branchero (“qualche perplessità e un sostanziale plauso, nel quale si chiede di prevedere un ruolo per i Servizi Veterinari regionali e più chiarezza sui controlli"), è una vera e propria stroncatura. Il 7 luglio, le Regioni hanno licenziato un documento per dire che il Testo base “invade” la competenza legislativa della Regione e dei Comuni. Nell'impianto normativo generale "la sfera di autonomia regionale risulta, pertanto, fortemente compressa dall'incisivo e particolareggiato intervento normativo statale, che non lascia spazio alcuno alla legge regionale, nemmeno nell'individuazione delle competenze comunali”.
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ne a quanto disposto. Le Regioni elencano così le criticità: 1. definizione di ruoli, responsabilità e competenze. A tal proposito si evidenzia che nella bozza di testo unificato i Servizi Veterinari regionali non vengono inclusi nella definizione di "Servizio Veterinario pubblico" (art. 2, punto 1, lettera h); 2. necessità di definizione precisa di quali aspetti rientrino nei livelli minimi assistenziali a carico del Sistema Sanitario Nazionale; 3. copertura finanziaria con chiara definizione degli ambiti di possibile utilizzo dei fondi nazionali a disposizione; 4. chiara definizione delle attività di controllo e di vigilanza; 5. valutazione dei costi e delle risorse finanziarie, strumentali e di personale potenzialmente a carico della spesa pubblica per dare attuazione a quanto disposto.
REGIONI
RISORSE E CONTROLLI Fra gli elementi più critici segnalati dalle Regioni: la necessità di una definizione precisa di quali aspetti rientrino nei livelli minimi assistenziali a carico del Sistema Sanitario Nazionale; la verifica della copertura finanziaria con chiara definizione degli ambiti di possibile utilizzo dei fondi nazionali a disposizione; l'esigenza di una chiara definizione delle attività di controllo e di vigilanza; la necessità di una valutazione dei costi e delle risorse finanziarie, strumentali e di personale potenzialmente a carico della spesa pubblica per dare attuazio-
Lombardia
La spesa pubblica dei Comuni è di 200 milioni di euro all'anno per il solo mantenimento dei circa 200 mila cani ospitati nei canili italiani convenzionati con le Amministrazioni comunali. Dati e cifre sono stati diffusi dalla LAV, che ha svolto una ricognizione sulla popolazione animale nei canili, regione per regione. "La tariffa media per ogni cane in canile - spiega la Lega Anti Vivisezione - corrisponde a circa 1.000 euro l'anno. Tale cifra, moltiplicata per la media di 7 anni di permanenza in canile, raggiunge dunque i 7mila euro per ciascun cane dal suo ingresso nella struttura fino alla morte". Allo scopo di avere una panoramica aggiornata della situazione relativa al randagismo e ai canili, la LAV ha chiesto alle Regioni alcuni dati, dal numero di canili sanitari e rifugi presenti sui loro territori, al numero dei cani regolarmente registrati, oltre a una stima dei cani randagi. Sette le Regioni che hanno risposto ai quesiti della LAV: Abruzzo, Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte, Umbria, Valle d'Aosta e Veneto, oltre alla Provincia Autonoma di Bolzano. Le regioni del sud, che sono quelle a più alto tasso di randagismo, risultano "latitanti nel fornire alla LAV dati che sono pubblici". Sull'incertezza dei dati e la necessità di numeri precisi anche ai fini del corretto stanziamento di fondi pubblici è stata presentata di recente una interrogazione parlamentare dall'On. Rodolfo Viola. Per quanto riguarda la presenza di canili, la Lombardia ne ha 108; il Piemonte 82, l'Emilia Romagna 71, il Veneto 33, l'Abruzzo 36, l'Umbria 29, la Provincia Autonoma di Bolzano 3, la Valle d'Aosta ha 1. Solo l'Abruzzo ha comunicato una stima dei cani randagi nel numero di 15.220, mentre la Valle d'Aosta considera il fenomeno randagismo praticamente inesistente. ■
I DATI FORNITI DALLE REGIONI CANI RAPPORTO CANILI REGISTRATI CANI-ABITANTI SANITARI
RIFUGI
1.026.691
1-9,5
29
79
Veneto
692.575
1-7,1
10
23
Piemonte
470.625
1-9,4
7
75
E. Romagna
469.490
1-9,3
71
71
Umbria
236.467
1-3,8
9
20
Abruzzo
169.013
1-7,9
6
30
Valle d’Aosta
18.794
1-6,8
1
1
1
3
P.A. Bolzano
STIMA RANDAGI
15.220
Fonte: Lav - Lega AntiVivisezione - luglio, 2011
IL DECENTRAMENTO VA INDIRIZZATO ’eccesso di “statalismo” lamentato dalle Regioni è tutto l’opposto delle osservazioni portate in audizione parlamentare da ANMVI. A proposito del ruolo delle Regioni, l'ANMVI in fase di audizione parlamentare sul testo unificato ha espresso l'esigenza di armonizzare gli interventi sul territorio, mantenendo un coordinamento ispirato da un quadro organizzativo nazionale, per evitare le improvvisazioni scoordinate da parte degli enti e delle amministrazioni locali a cui non si è ancora finito di assistere nella gestione del randagismo. Il progressivo e incompiuto decentramento amministrativo, negli anni, ha giocato un ruolo fortemente limitante, polverizzando il disposto della Legge 281 in una miriade di scomposte adempienze e inadempienze. Secondo l’ANMVI, occorrerà quindi riconoscere la necessità di accompagnare l'indirizzo del Legislatore con adeguati strumenti attuativi che favoriscano il coordinamento fra Stato, Regioni e Comuni. Andrebbero in particolare rinviate a successive norme di indirizzo e di coordinamento le attribuzioni che nel Testo Unificato vengono assegnate alle Regioni e ai Comuni e alla Medicina Veterinaria di Base. È anche mancato il controllo della spesa generata dalla 281. Non spetta all'ANMVI presentare la contabilità della Legge, ma di certo in venti anni sono state stanziate ingenti risorse finanziarie e non c’è stato un adeguato controllo su questa voce della spesa pubblica. Sono condivisibili i frequenti richiami alla centralità dell’Autorità nazionale da parte del Ministro della Salute, non ultimi quelli che ha svolto in Parlamento a proposito del prossimo Piano Sanitario Nazionale. Parlando di governance tra i diversi livelli istituzionali, il Ministro Fazio ha dichiarato che occorre "individuare regole certe, ferma restando la potestà degli enti territoriali. In tal senso, a fronte di una anacronistica idea di regionalismo, è necessario assicurare un sistema di contrappesi, delineando uno Stato centrale forte, capace di esprimere indirizzi".
L
IL BENESSERE ANIMALE NEL PIANO SANITARIO NAZIONALE a commissione Igiene e Sanità del Senato ha espresso parere favorevole, con osservazioni, sullo schema di Piano sanitario nazionale 2011-2013. Il parere elenca alcuni possibili miglioramenti ad un documento che ha comunque "il grande merito di cogliere i cambiamenti intervenuti nei bisogni di salute". Nel parere si legge: "nella parte del Piano che tratta della sanità pubblica e benessere animale, andrebbe maggiormente accentuata la parte che riguarda il benessere animale sulla base del principio che riconosce gli animali come esseri senzienti". Un passaggio che nella proposta di parere avanzata dalla Senatrice Fiorenza Bassoli e non ap-
L
provata era così formulato: "Alla luce del cambiamento culturale profondo maturato nell'ambito del sistema veterinario, occorra adeguare il Piano sanitario nazionale con un chiaro riferimento all'assistenza rivolta agli animali quali esseri senzienti". Il Piano Sanitario Nazionale dedica un paragrafo specifico alla Tutela del benessere animale, sia nel settore degli animali da reddito che da compagnia. Nel settore della protezione degli animali da reddito, tra gli obiettivi prioritari vi è il miglioramento delle attività di controllo, attività da rendere "più incisiva ed uniforme sul territorio nazionale, anche per evitare la distorsione del mercato". Per questo motivo, è stato ela-
borato il Piano Nazionale Benessere Animale, partito in via sperimentale nel 2008 con la programmazione dei controlli in allevamento, che dal 2010 include anche la programmazione dei controlli durante il trasporto, la macellazione e la formazione degli operatori. Nel settore degli animali d'affezione "l'obiettivo prioritario consiste nella realizzazione della corretta relazione uomo-animale per tutelare la salute e il benessere degli animali, la salute e l'incolumità pubblica e contrastare e prevenire maltrattamenti, abbandoni, randagismo, anche implementando i percorsi formativi per i proprietari di cani ai sensi dell'ordinanza ministeriale 3 marzo 2009".
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6 Anmvi Informa Consiglio Nazionale
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Aumenta la rappresentanza in ANMVI CD da 7 a 9 componenti. Rappresentato il settore della medicina veterinaria comportamentale l Consiglio Nazionale ANMVI, organo assembleare composto dai rappresentanti delle Società Federate, si è riunito sabato 25 giugno per votare le proposte di modifica statutaria avanzate da SISCA, SCIVAC e SIVE. Tre gli articoli statutari oggetto di emendamento (artt. 9, 10, 11) relativi alla composizione dell'organo amministrativo, il Consiglio Direttivo. Le proposte, approvate all'unanimità, sono volte ad innalzare da 7 a 9 il numero di componenti il Consiglio Direttivo, per introdurre la rappresentanza direttiva di un nuovo settore, quello della medicina veterinaria comportamentale, e per portare a 2 i rappresentanti del settore della veterinaria per animali da compagnia. Alle prossime elezioni, che si svolgeranno in autunno per il mandato 2011-2013, il Consiglio Direttivo sarà eletto secondo le nuove di-
I
sposizioni statutarie dall'Assemblea del Consiglio Nazionale, composto da un rappresentante (Presidente o delegato con pieni poteri) di ciascuna delle 19 società federate. L'ingresso della medicina veterinaria comportamentale come settore d'autonoma rappresentanza nel Consiglio Direttivo ANMVI è stato proposto e accolto in ragione del riconoscimento disciplinare e professionale contenuto in recenti atti normativi e da parte della FNOVI, oltre che in ragione della crescita della SISCA in termini associativi e di attività professionale. Ragioni di accresciuta consistenza societaria anche alla base delle ragioni per le quali la SCIVAC ha chiesto e ottenuto un rappresentante in più. Le cariche consiliari prevedono che il Presidente ANMVI sia affiancato da un Vice Presidente Vicario e da 2 Vice Presidenti con delega al settore degli animali da compagnia, e 1 Vice Presidente per ciascun settore: ani-
Nella foto il Consiglio Nazionale ANMVI riunito a Palazzo Trecchi il 25 giugno. Il CN è l’organo assembleare della federazione e riunisce i rappresentanti delle società federate: ANVU - Associazione Nazionale Veterinari Unire - Presidente Claudio Sebastiani; AIVEMP - Associazione Veterinaria di Medicina Pubblica - Presidente Bartolomeo Griglio; SCIVAC - Società Culturale Italiana Veterinari per animali da Compagnia - Presidente Federica Rossi; SIDEV - Società Italiana di Dermatologia Veterinaria - Presidente Francesca Abramo; SISCA - Società Italiana di Scienze Comportamentali Animali Presidente Franco Fassola; SIVAR - Società Italiana Veterinari per Animali da Reddito Presidente Mauro Casalone; SIVE - Società Italiana Veterinari per Equini - Presidente Giorgio Ricardi; SIVAE - Società Italiana Veterinari per Animali Esotici - Presidente Marco Bedin; SIVAL - Società Italiana Veterinari Animali da Laboratorio - Presidente Massenzio Fornasier; SOVI - Società di Oftalmologia Veterinaria Italiana - Presidente Nunzio D'Anna; ALIVELP - Associazione Ligure Veterinari Liberi Professionisti - Presidente Federico Pagella; ASVAC - Associazione Sarda Veterinari per Animali da Compagnia Presidente Giovanni Cavedagna; AVULP - Associazione Veterinari Umbri Liberi Professionisti - Presidente Filippo Colombo; SOVEP - Società Veterinari Piemontesi - Presidente Maria Teresa Miletto; AMVetPA - Associazione Mantovana Veterinari Piccoli Animali - Presidente Gianpaolo Cantoni; APVAC - Associazione Parmense Veterinari Animali da Compagnia - Presidente Maria Fausta Melley; AVM - Associazione Veterinari Modenesi - Presidente Michela Quarta; CVB - Circolo Veterinario Bolognese - Presidente Laura Frisini; CVS - Circolo Veterinario Sardo - Presidente Pietro Fois.
mali da reddito, equini, esotici, medicina pubblica e medicina comportamentale. Il Consiglio Nazionale ha votato all'unanimità anche l'eliminazione del vincolo secondo il quale il Vice Presidente Vicario deve automaticamente assumere la Presidenza nel corso del mandato successivo. La riunione assembleare di sabato 25 giugno ha visto un rinnovato Consiglio Nazionale, a seguito dell'avvicendamento dei vertici di numerose società federate. Anche per questo la riunione è stata occasione per dibattere alcune delle politiche di punta dei prossimi mesi, a partire dai rapporti di lavoro fra liberi professionisti ai fini di una ridefinizione giuridica del lavoro libero professionale distinto da quello di subordinazione. ■
A.N.M.V.I. ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI
Il Medico Veterinario nella gestione degli avvelenamenti Attualità normativa e professionale nella clinica degli animali da compagnia SEMINARIO D’AGGIORNAMENTO GRATUITO SABATO 24 SETTEMBRE 2011- MONTESILVANO (PE)
ORGANIZZAZIONE ANMVI Tel. 0372 403547 E-mail: info@anmvi.it
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8 Legale OM 8 marzo 2009
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crocio di cani con lo scopo di svilupparne l’aggressività; e) la vendita, l’esposizione e la commercializzazione di cani sottoposti agli interventi chirurgici di cui alla lettera d).
Possesso responsabile: quali sanzioni?
Norma che si assume violata - specifiche Ordinanze Comunali e Leggi Regionali ove esistenti
La portata di obblighi e divieti stabiliti con lo strumento dell’ordinanza
di LUIGI CAMURRI Avvocato, Studio Garoli e Mantovani, Cremona ccorre, preliminarmente, chiarire come l’Ordinanza Contingibile ed Urgente del Ministero della Salute dell’8 marzo 2009 (così come prorogata e modificata dall’Ordinanza del 28 marzo 2011) pur dettando una disciplina estremamente dettagliata (e relativamente vincolante) in materia di interazione essere umano – cane, non contenga, in alcun punto, l’indicazione di quali sanzioni (penali o amministrative) potranno essere comminate in caso di violazione dei precetti in essa contenuti. Questo in quanto tale provvedimento è, in realtà, un semplice atto amministrativo, emanato da un’Autorità, il Ministero della Salute, che non ha potere legislativo e che, pertanto, non può sanzionare comportamenti che non siano già proibiti da una precedente norma di legge (nazionale, regionale o comunitaria). Nel nostro ordinamento, infatti, vige il principio (sancito dall’art. 25 della Costituzione e dall’art. 1 della legge 689/1981) per cui nessuno può essere assoggettato a sanzioni amministrative o penali se non in forza di una legge che sia entrata in vigore prima della violazione. Il provvedimento in oggetto, pertanto, non assoggetta (né potrebbe assoggettare) a nuove sanzioni comportamenti che prima erano le-
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citi, ma, molto semplicemente, specifica e delimita il campo di applicazione di norme penali od amministrative già esistenti (quali il maltrattamento di animali di cui all’articolo 544-ter del Codice Penale) alle quali sarà necessario fare riferimento per individuare la sanzione concretamente applicabile caso per caso. A titolo di esempio: il proprietario di un cane che dovesse affidare il proprio animale ad una persona che non sia in grado di gestirlo correttamente non verrebbe punito in forza del 3° comma dell’art.1 dell’Ordinanza del Ministero della Salute (che, per l’appunto vieta tale comportamento ma non ha una sanzione specifica) bensì ai sensi dell’art. 672 del Codice Penale che vieta, in linea generale, l’omessa custodia ed il malgoverno degli animali. Per poter comprendere, dunque, quali potranno essere le conseguenze alle quali andranno incontro i trasgressori dei precetti di comportamento contenuti nell’Ordinanza è, pertanto, necessario individuare quale sia la norma di legge generale che si assume violata da tale comportamento. Anche avvalendomi delle indicazioni fornite dal Ministero della Salute, pertanto, ho tentato di creare uno schema, individuando alcuni dei possibili comportamenti vietati dall’Ordinanza e le relative norme (penali ed amministrative) che tali comportamenti violano.
ART. 1 - COMMA 3° LETTERE A) E B) Prescrizioni di comportamento a) utilizzare sempre il guinzaglio ad una misura non superiore a metri 1,50 durante la conduzione dell’animale nelle aree urbane e nei luoghi aperti al pubblico, fatte salve le aree per cani individuate dai comuni; b) portare con sé una museruola, rigida o morbida, da applicare al cane in caso di rischio per l’incolumità di persone o animali su richiesta delle Autorità competenti. Norma che si assume violata - art. 83 del D.p.r. 320/54 (Regolamento di Polizia Veterinaria) - specifiche Ordinanze Comunali e Leggi Regionali ove esistenti Sanzione prevista per la violazione dell’art. 83 del D.p.r. 320/54: - sanzione amministrativa da € 258,00 ad €
1.291,00 (prevista dall’art.6 comma 3° della Legge 218/88) - è ammesso il pagamento in misura ridotta entro 60 giorni dalla contestazione, in tal caso l’importo della sanzione sarà di € 433,00 Autorità competente ad emanare la sanzione: Sindaco Ricorso Può essere proposto entro 30 giorni dalla notificazione dell’ordinanza-ingiunzione avanti al Giudice di Pace competente
ART. 1 - COMMA 3° LETTERA C) D) ED E) Prescrizione di comportamento c) affidare il cane a persone in grado di gestirlo correttamente; d) acquisire un cane assumendo informazioni sulle sue caratteristiche fisiche ed etologiche nonché sulle norme in vigore; e) assicurare che il cane abbia un comportamento adeguato alle specifiche esigenze di convivenza con persone e animali rispetto al contesto in cui vive. Norma che si assume violata Art. 672 Cod. Pen. (omessa custodia e mal governo di animali) Sanzione prevista per la violazione dell’art. 672 Cod. Pen.: - sanzione amministrativa da 25 a 258 € – è ammesso il pagamento in misura ridotta entro 60 giorni dalla contestazione, in tal caso l’importo della sanzione sarà di € 50,00 Autorità competente ad emanare la sanzione: Prefetto Ricorso Può essere proposto entro 30 giorni dalla notificazione dell’ordinanza-ingiunzione avanti al Giudice di Pace competente
ART. 2 - COMMA 1° LETTERE A), B) ED E) Prescrizione di comportamento 1. Sono vietati: a) l’addestramento di cani che ne esalti l’aggressività; b) qualsiasi operazione di selezione o di in-
ART. 2 - COMMA 1° LETTERE C) E D) COMMA 2° Prescrizioni di comportamento - sono vietati: c) la sottoposizione di cani a doping, così come definito all’art. 1, commi 2 e 3, della legge 14 dicembre 2000, n. 376; d) gli interventi chirurgici destinati a modificare la morfologia di un cane o non finalizzati a scopi curativi in conformità all’art. 10 della Convenzione Europea per la protezione degli animali da compagnia, ratificata con la legge 4 novembre 2010, n. 201; - Gli interventi chirurgici su corde vocali, orecchie e coda sono consentiti esclusivamente con finalità curative e con modalità conservative certificate da un medico veterinario. Norma di legge che si assume violata - in questo caso è l’Ordinanza stessa che specifica che: ”Gli interventi chirurgici effettuati in violazione al presente articolo sono da considerarsi maltrattamento animale ai sensi dell’articolo 544-ter del codice penale” - Ordinanze Comunali e Leggi Regionali ove esistenti Sanzione prevista per la violazione dell’art. 544 ter Cod. Pen. - Reclusione da 3 mesi ad un anno o multa da € 3.000,00 ad € 15.000,00. Se dal fatto dovesse derivare la morte dell’animale le pene sono aumentate della metà. La competenza è del Tribunale Monocratico. Il reato è procedibile d’ufficio (non è necessario sporgere querela) e non è consentito procedere all’arresto del trasgressore. Occorre, infine, sottolineare come l’ordinanza in oggetto sia un atto amministrativo “Contingibile ed Urgente” emesso dal Ministero della Salute (a suo dire) per contrastare un’“emergenza sanitaria e d’igiene pubblica in forza dei poteri conferitigli dall’art. 32 della legge n. 833/1978 e dell’art. 117 del D.Lgs. n. 112/ 1998”. In linea teorica, pertanto, ogni violazione delle norme di comportamento contenute nella stessa è sanzionabile in forza dell’art. 650 Cod. Pen. che prevede che: “chiunque non osserva un provvedimento legalmente dato dall’Autorità per ragioni (…) d’igiene, è punito, se il fatto non costituisce più grave reato, con l’arresto sino a tre mesi o con l’ammenda sino ad € 206,00”. ■
LA CASSAZIONE INTERPRETA IL 544-TER a Corte di Cassazione, con una sentenza del 6 luglio 2011, ha confermato la condanna a 5mila euro di multa nei confronti di 67enne di Mondovì che teneva i suoi tre cani legati a una catena troppo corta, legata a mezzi in disuso e senza protezione, in un ambiente fangoso contaminato dalla presenza di rifiuti. Gli animali presentavano lesioni a causa della catena, ma anche ferite agli arti a causa della presenza di rifiuti ferrosi. La Suprema Corte, che ha invitato al rispetto delle caratteristiche dell’animale, si è espressa sul precedente giudizio del Tribunale che il proprietario aveva impugnato per erronea interpretazione dell’articolo 544-ter comma
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1 del Codice Penale (“Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona una lesione ad un animale ovvero lo sottopone a sevizie o a comportamenti o a fatiche o a lavori insopportabili per le sue caratteristiche ecologiche è punito con la reclusione da tre mesi a un anno o con la multa da 3.000 a 15.000 euro”). Il Tribunale riteneva che dalle risultanze processuali emergesse la prova del reato ascritto sia sotto il profilo oggettivo (le condizioni degli animali a seguito di sopralluogo) che soggettivo (il proprietario “aveva incrudelito senza ragione sui poveri animali”, mentre l’imputato si era difeso adducendo un infortunio fisico che gli causava difficoltà nei movimen-
ti). “Quanto all'aspetto soggettivo (C.p. art. 544-ter), hanno motivato gli Ermellini - la fattispecie di maltrattamento configura un reato a dolo specifico nel caso in cui la condotta lesiva dell'integrità e della vita dell'animale è tenuta per crudeltà, mentre configura un reato a dolo generico quando la condotta è tenuta senza necessità". Nel caso in esame, la Cassazione ha confermato la condanna nel senso del dolo specifico per crudeltà: le menomazioni di salute erano temporanee e non c’erano le condizioni per ritenere che la condizione di maltrattamento fosse indotta da altre circostanze di rango superiore (evitare un pericolo, evitare un danno a cose o persone).
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Eventi Veterinari
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in collaborazione con Società federata
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SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER EQUINI SOCIETÀ FEDERATA ANMVI
Biosafety Symposium - IBP-SIVAL 2nd JOINT MEETING 16 Settembre 2011, Siena PROGRAMMA 8.30 Registrazione partecipanti 9.15 Welcome ed Introduzione allo scopo e contenuti del simposio - Luca Nelli, IBP e Massenzio Fornasier, SIVAL Sessione 1 - Applied Biosafety 9.30 Zoonosi emergenti Giampaolo Corti, A.O.U. Careggi, Università degli Studi di Firenze 10.10 I laboratori di biocontenimento dell’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive “L. Spallanzani”: l’esperienza passata e le prospettive future - Antonino Di Caro, I.N.M.I. “L. Spallanzani” Roma 10.40 Il rischio biologico e la prevenzione delle punture accidentali - Dimitri Sossai, A.O.U. San Martino Genova 11.10 Coffee break Sessione 2 - Raggiungere una adeguata protezione del personale 11.30 Indumenti di protezione individuale da agenti biologici: requisiti, scelta ed esempi applicativi - Paolo Rossin, Indutex S.p.A. 12.10 Respirare in salute e sicurezza: la protezione delle vie respiratorie da agenti chimici e biologici - Claudio Galbiati, 3M Italia S.p.A. 12.45 Lunch 14.15 L’uso dei guanti e la protezione delle mani - Gianluca Cottignoli, Ansell Healthcare Europe 14.50 Prova di tenuta dei Dispositivi di Protezione delle vie respitatorie: garanzia di efficacia e strumento di formazione - Marco Landi, Sanofi-Aventis SpA, Milano 15.30 Coffee break
Sessione 3 - Igiene e Decontaminazione 16.00 Biodecontaminazione delle superfici: efficacia del perossido di idrogeno in laboratori e stabulari - Luca Ruocco, ASHI SpA. 16.30 Metodi di campionamento nel monitoraggio microbiologico ambientale in animal facility - Piera Anna Martino, Università degli Studi di Milano 17.00 Speciali tipologie di rifiuti da laboratorio e stabulario - quale appropriata gestione? Angelo Marchi, Air Sea Italia srl 17.30 Tavola rotonda, open microphone e conclusione PARTECIPAZIONE: Numero massimo di partecipanti: 120. Il Convegno è gratuito per i soci SIVAL e IBP in regola con la quota di iscrizione 2011. Soci AIRESPSA - € 30,00 IVA inclusa. Per i non soci è richiesto il versamento di € 50,00 + IVA. IL CONVEGNO È RIVOLTO A: RSPP, Biosafety Officer, Medici Competenti, Responsabili Laboratorio, Principal Investigator, Ricercatori, Project Leader, Responsabili Animal facility e Animal Care, HSE manager, Igienisti Industriali, Ispettori AUSL, Tecnici della prevenzione. TERMINE DI ISCRIZIONE: 20 luglio 2011. La scheda di iscrizione è scaricabile on line al sito: www.sivalnet.it nella sezione eventi formativi. SEDE: Siena Biotech S.p.A. Medicines Research Centre - Auditorium Via Petriccio e Belriguardo, 35 - 53100 Siena www.sienabiotech.it INFORMAZIONI: Segreteria SIVAL Tel. +39 0372 403541 - Fax +39 0372 403540 Email: info@sivalnet.it
ADVANCED ULTRASONOGRAPHY COURSE Campagnano di Roma (RM) October 7th - 8th, 2011 RELATRICE Johanna Reimer, DVM, Dipl ACVIM, USA SCIENTIFIC PROGRAM October 7th, 2011 8.30 Registration 9,00 Ultrasonography of the foot (coffin joint, DDF and podotrochlear apparatus) 9.45 The shoulder 10.30 Coffee Break 11.00 Wetlab 1 - foot 12.00 Wetlab 2 - shoulder 13.00 Lunch Break 14.30 Ultrasonography in the diagnosis and management of SDFt disease in the racing thoroughbred 15.15 Ultrasonography of the carpal canal 16.30 Coffee break 17.00 Wetlab 1 - SDFt case presentations 18.00 Wetlab 2 - carpal canal 19.00 End of the day October 8th, 2011 9.00 The hock 9.45 Proximal suspensory desmitis in the hindlimb, a diagnostic challenge 10.30 Coffee break 11.00 Wetlab 1 hock 12.00 Wetlab 2 prox susp lig and case presentation 13.00 Lunch Break
14.30 The pelvis and hip joint 15.15 The cervical spine, ultrasound guided injection of the diarthrodial joints 16.30 Coffee Break 17.00 Wetlab 1 - pelvis and hip 18.00 Wetlab 2 - cervical spine and case presentation 19.00 End of the course QUOTE DI PARTECIPAZIONE: Socio SIVE: € 700,00 + IVA Non Socio SIVE: € 800,00 + IVA Termine Iscrizioni: 1° settembre 2011 È previsto lo sconto del 20% ai veterinari che completano l’itinerario didattico di diagnostica per immagini SEDE Clinica Veterinaria Equine Practice - Campagnano di Roma (RM)
PER INFORMAZIONI Monica Borghisani - Segreteria SIVE Tel. 0372/40.35.02 - Fax 0372/45.70.91 E-mail: info@sive.it - www.sive.it
RICHIESTO ACCREDITAMENTO
organizzato da
Soc. Cons. a r.l.
Azienda con sistema qualità certificato ISO 9001:2008
SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIA SOCIETÀ FEDERATA ANMVI
CORSI REGIONALI SCIVAC Per informazioni: Segreteria delegazioni Regionali SCIVAC (Monica Borghisani) Tel 0372/40.35.06 - Fax 0372/40.35.30 email: delregionali@scivac.it Le schede di iscrizioni si possono scaricare dal sito www.scivac.it oppure richiederle alla segreteria.
CORSO DI CITOLOGIA
CORSO DI ONCOLOGIA
30 Settembre - 2 Ottobre - Ragusa Villa Di Pasquale
7-9 Ottobre - Lecce Grand Hotel Tiziano
CORSO DI ORTOPEDIA TRAUMATOLOGICA 28-30 Ottobre - Roma Appia Park Hotel
Relatori Enrico Bottero, Med Vet, Cuneo Carlo Masserdotti, Med Vet, Dipl ECVCP, Brescia
Relatori Magda Gerou Ferriani, CERTSam, Bologna Giorgio Romanelli, Med Vet, Dipl ECVS Milano
Relatori Gildo Baroni, Med Vet PhD, Rovigo Pier Mario Piga, Med Vet, Torino
Iscrizione Iscrizione a numero chiuso massimo 30 partecipanti
Iscrizione Iscrizione a numero chiuso massimo 30 partecipanti
Iscrizione Iscrizione a numero chiuso massimo 32 partecipanti
QUOTE Soci SCIVAC: € 300 + IVA 20% Non soci: € 500 + IVA 20%
QUOTE Soci SCIVAC: € 350 + IVA 20% Non soci: € 500 + IVA 20%
QUOTE Soci SCIVAC: € 400 + IVA 20% Non soci: € 600 + IVA 20%
SCADENZA ISCRIZIONI 1° Settembre 2011
SCADENZA ISCRIZIONI 7 Settembre 2011
SCADENZA ISCRIZIONI 28 Settembre 2011
CORSO DI CITOLOGIA 2a EDIZIONE (ultimi posti disponibili) 2-4 Dicembre - Senigallia (An) Hotel City Relatori Enrico Bottero Med Vet, Cuneo Carlo Masserdotti, Med Vet, Dipl ECVCP, Brescia Iscrizione Iscrizione a numero chiuso massimo 30 partecipanti QUOTE Soci SCIVAC: € 300 + IVA 20% Non soci: € 500 + IVA 20% SCADENZA ISCRIZIONI 31 Ottobre 2011
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10 Focus Direttiva 63/2010/UE
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Il futuro della sperimentazione animale e della ricerca di A. ROBERTO, G. GRIGNASCHI Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri opo 25 anni il Parlamento Europeo ha approvato una nuova direttiva sulla protezione degli animali utilizzati a fini scientifici. Questa nuova direttiva sostituisce la precedente del 24 novembre 1986 (86/609/CEE), oramai obsoleta, che non è riuscita ad evitare il ricorso a regolamentazioni diverse tra gli Stati membri, poiché alcune misure nazionali garantivano un elevato livello di protezione degli animali utilizzati a fini scientifici, mentre altre si limitavano ad applicare i requisiti minimi stabiliti dalla direttiva del 1986. La nuova direttiva (63/2010/UE) rappresenta quindi un passo importante verso il conseguimento di una omogeneità di comportamenti volti alla cura e alla garanzia del rispetto del benessere degli animali utilizzati nella sperimentazione biomedica. Nel recepimento della nuova direttiva europea l’attuale legislazione italiana (D. Lvo 116/92), già molto più restrittiva e dettagliata rispetto alla direttiva 86/609/CEE, non avrà presumibilmente bisogno di grandi modifiche e potrà comunque mantenere tutte quelle norme che risultano essere ancora più limitanti rispetto alla 63/2010/UE. La nuova direttiva europea inoltre sottolinea in maniera molto forte l’assoluto obbligo di ricorrere sempre, quando possibile, all’utilizzo di metodologie alternative alla sperimentazione in-vivo e ad intraprendere tutte le iniziative possibili affinché un sempre maggior numero di metodologie alternative venga validato con l’obiettivo di raggiungere un giorno la completa sostituzione delle procedure su animali vivi. Questo obiettivo tuttavia suscita una serie di obiezioni da parte dei ricercatori, i quali sostengono la tesi che non si potrà mai sostituire del tutto con tecniche alternative l’utilizzo di
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animali nelle sperimentazioni scientifiche.
IL CASO A marzo 2011 è stata presentata al Consiglio regionale della Lombardia, una mozione - un Progetto di Legge Regionale - contro la vivisezione che porta il nome di Renzo Bossi della Lega Nord. La mozione chiede di limitare al massimo la presenza sul suolo lombardo di strutture di allevamento e di detenzione di animali destinati alla ricerca e alla vivisezione e di incentivare la sperimentazione senza l’uso di animali. (http://www.renzobossi.com/passoavanti-contro-la-vivisezione-approvatala- proposta-di-renzo-bossi/). Questa mozione ha scatenato polemiche ed un acceso dibattito tra i ricercatori.
UNA PRIMA RISPOSTA: UN CONVEGNO TRA TECNICI Il convegno “Il futuro della ricerca preclinica nell’ottica della nuova Direttiva 2010/63/EU” è stato organizzato per discutere il progetto di legge anti-vivisezione dalla sezione italiana
dell’ E.B.R.A. Questa associazione, persone impegnate nella ricerca e nell’insegnamento di materie biomediche che agisce nei Paesi membri del Consiglio d’Europa, ha tra i suoi fini fare divulgazione sull’importanza della sperimentazione animale che, attualmente, si ritiene non sostituibile. E.B.R.A. al tempo stesso vuole promuovere una maggior consapevolezza sull’impiego corretto degli animali, sull’applicazione delle normative e sui principi etici che la sostengono. Il convegno è stato presentato da Jori, Segretario Generale E.B.R.A. attiva promotrice dell’incontro. All’inizio ha relazionato Grignaschi che ha presentato più da vicino le conferme e le novità presenti nel testo della nuova direttiva europea. Tra le novità troviamo: la richiesta di una maggiore documentazione delle competenze (acquisite e da acquisire); la creazione di gruppi di supporto alle attività di ricerca interni alle singole istituzioni competenti in materia di benessere animale che valutino i progetti di ricerca in-vivo e possano contribuire ad ottimizzare le procedure; un diverso iter di autorizzazione dei progetti i quali dovranno contenere una sintesi non tecnica e anonima da pubblicare su un apposito sito accessibile a tutti. Tra le tante conferme vale la pena di sottolineare il divieto all’utilizzo di animali selvatici o randagi, come peraltro in Italia già da tempo vietato. Maggi ha poi presentato il suo lavoro e quello del suo staff ponendo un accento particolare alle nuove tecnologie in silico esistenti, ma ammettendo che esse non possono al momento sostituire la sperimentazione sugli animali e probabilmente non potranno farlo mai. Maggi ha inoltre ribadito come, oltre ad essere illegale, la sperimentazione su animali selvatici o randagi non abbia alcun significato scientifico in quanto ogni dato sperimentale ha bisogno del suo controllo ottenuto nelle stesse identiche condizioni, impossibili da ottenere tra animali selvatici. Galli ha dato il suo contributo alla discussione
presentando il suo lavoro e in che modo i grossi animali da allevamento sono utili al progresso scientifico. Bovini, equini, suini servono ad integrare modelli di topo in esperimenti dove vengono richieste caratteristiche anatomiche/fisiologiche più simili a quelle umane; inoltre questi animali hanno una variabilità genetica più simile all’uomo. Questi grossi animali sono importanti anche nella medicina translazionale. L’intervento forse più significativo ma sicuramente più commovente è stato tenuto in video da Melazzini che rappresenta un’associazione di malati ma soprattutto è un paziente, poiché anch’esso affetto da sclerosi laterale amiotrofica. Melazzini dice “che i modelli animali sono uno strumento importante per andare da qualcosa di ipotetico a qualcosa di reale e che senza di essi noi non possiamo sperare nulla”. Melazzini termina dicendo che “se per i ricercatori la ricerca è speranza, per noi malati la speranza è vita”. L’ultimo intervento è di Remuzzi che racconta la storia dei trapianti e di come sia stato possibile mettere a punto questi delicati interventi chirurgici salvavita solo grazie al sacrificio di animali. Ad ulteriore supporto dell’affermazione che nessuno usa gli animali per studi che si potrebbero fare con le cellule in coltura o al computer, Remuzzi ricorda l’elevato costo di acquisto e di mantenimento degli animali e delle strutture ad essi dedicate. Dopo questi interventi è stata organizzata una tavola rotonda. Il contributo importante durante la tavola rotonda è stato dato dalla presenza di Girelli, Terza Commissione Sanità Consiglio Regione Lombardia, e di Valtorta, Direzione Generale Sanità di Regione Lombardia, che si sono resi disponibili ad un dialogo aperto con tutti i ricercatori. Ammettono inoltre, che a volte i politici non ascoltano gli scienziati e che si fanno le leggi ignorando davvero, come in questo caso, cosa ci sia dietro il fare sperimentazione su animali in modo corretto e secondo coscienza. Il dibattito è stato molto acceso e partecipativo allo stesso tempo, però purtroppo si è trattato di un dibattito unilaterale in quanto non è intervenuto, sebbene invitato, nessuno dei firmatari del Progetto di Legge Bossi né nessun esponente dello schieramento contrario alla ricerca in-vivo. Pertanto si è pensato ad un futuro appuntamento da organizzare con entrambi gli schieramenti per rendere il dibattito più interessante e proficuo.
E SU INTERNET? Questo è un tema di grande interesse e su internet ci sono organizzazioni a favore della sperimentazione animale, tuttavia è più facile trovare siti che organizzano incontri, petizioni e convegni contro la sperimentazione su animali. È stata stilata anche una lista nera delle associazioni che finanziano progetti di ricerca in Università o centri di ricerca con sperimentazione su animali. Queste organizzazioni spingono per approcci alternativi, ritenendo la sperimentazione animale utile solo a far soffrire gli animali. Il dibattito è, come già detto, molto vivace ma condotto in modo unilaterale, non riuscendo a conciliare la discussione delle ragioni del pro e del contro. Certamente il dibattito dovrebbe basarsi su conoscenze e su risultati della ricerca sperimentale che mettano bene in luce quanto la ricerca su animali possa realmente contribuire a raggiungere risultati importanti e significativi per i pazienti. ■
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12 Vet Journal Attualità scientifica
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Tomografia o risonanza per le lesioni del piede equino? Esiste una variabilità nell’identificazione e classificazione delle lesioni tra le diverse metodiche di imaging
di MARIA GRAZIA MONZEGLIO no studio ha confrontato la tomografia computerizzata (CT), la tomografia computerizzata con mezzo di contrasto (CECT) e la risonanza magnetica a basso campo magentico (LFMRI) in stazione nell'identificazione delle lesioni nei cavalli con zoppia localizzata al piede; in particolare, si determinava se le tre tecniche erano in grado di identificare le lesioni dell'arto distale e si documentavano le discrepanze nella distribuzione delle lesioni e nella loro classificazione. Le lesioni di strutture specifiche identificate alla CT e alla MR del piede (31 arti) dello stesso cavallo venivano riviste e confrontate. Le lesioni del tendine flessore profondo del dito (DDFT) erano le più comuni e CT/CECT identificavano più lesioni rispetto a LFMRI. Le lesioni del DDFT osservate soltanto con la LFMRI erano spesso distali alla porzione prossimale del sesamoide distale e le lesioni del DDFT osservate solo con la CT/CECT erano spesso prossimali al sesamoide distale. Le lesioni osservate soltanto con la LFMRI erano lesioni a core (23,3%) o fenditure (43,3%), mentre quelle identificate solo con
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la CT erano abrasioni (29,8%), lesioni a core (15,8%), aumenti di volume (15,8%) o mineralizzazioni (12,3%). La CT con mezzo di contrasto migliorava l'identificazione delle lesioni a livello dell'inserzione del DDFT rispetto alla CT e determinava un rinforzo vascolare del legamento sesamoideo distale impari e del legamento sesamoideo collaterale nel 75% dei casi. La LFMRI e la CT/CECT non identificavano rispettivamente la mineralizzazione dei tessuti molli e l'edema osseo. Le lesioni identificabili mediante CT, CECT e LFMRI sono numerose, concludono gli autori, ma esiste una variabilità nella loro identificazione e classificazione. La LFMRI centrata solo sull'apparato podotrocelare può non identificare lesioni del pastorale o mineralizzazioni dei tessuti molli. La CT può non identificare lesioni del DDFT distali al margine prossimale del sesamoide distale (15,8%), aumenti di volume (15,8%) o mineralizzazioni (12,3%). "Comparisons of computed tomography, contrast-enhanced computed tomography and standing low-field magnetic resonance imaging in horses with lameness localised to the foot. Part 2: Lesion identification" Vallance SA, Bell RJ, Spriet M, Kass PH, Puchalski SM.Equine Vet J. 2011 Jun 23. ■
Le notizie di Vet Journal sono consultabili on line all'indirizzo
www.vetjournal.it/
TECNICA DI TRASFUSIONE E SOPRAVVIVENZA DEGLI ERITROCITI no studio prospettico ha determinato l'effetto di tre diverse tecniche di trasfusione sulla sopravvivenza degli eritrociti autologhi canini. Per ciascun cane si generavano tre diverse preparazioni di eritrociti, ciascuna rappresentante l'1% circa della massa dei globuli rossi, mediante biotinilazione degli eritrociti a diverse densità di biotina. Le cellule marcate venivano trasfuse utilizzando tre tecniche (gravità, pompa volumetrica, pompa siringa). Si effettuavano determinazioni seriali della sopravvivenza degli eritrociti mediante analisi flussocitometrica delle cellule prelevate a 7 giorni di intervallo per 49 giorni. In 7 cani su 9 si effettuava l’analisi in vitro degli effetti dei metodi di trasfusione sull'integrità e sulla fragilità osmotica degli eritrociti. Gli eritrociti somministrati mediante pompa volumetrica e pompa siringa mostravano una marcata riduzione della probabilità di sopravvivenza a breve termine, rispetto agli eritrociti somministrati per gravità. Dopo 24 ore, una popolazione di cellule sopravvissute era presente solo in 4/8 e 1/7 cani sottoposti rispettivamente mediante pompa volumetrica e pompa siringa, rispetto a 8/8 cani con cellule sopravvissute dopo trasfusione per gravità. L’emivita a 24 ore delle cellule circolanti sopravvissute dopo trasfusione volumetrica non era significativamente diversa da quella delle cellule trasfuse per gravità. Non si osservava un effetto significativo della tecnica di trasfusione sull'integrità o la fragilità osmotica degli eritrociti in vitro. La trasfusione di eritrociti autologhi canini con sistemi meccanici era associata a un elevato rischio di perdita precoce delle cellule trasfuse, concludono gli autori. (M.G.M.) “Influence of transfusion technique on survival of autologous red blood cells in the dog” McDevitt RI, Ruaux CG, Baltzer WI. J Vet Emerg Crit Care. 2011 Jun; 21(3): 209-16.
U Ictus cerebrale negli psittacidi n pappagallo cenerino (Psittacus erithacus erithacus) veniva visitato per la comparsa improvvisa di cadute dal trespolo e movimenti tonicoclonici. I segni clinici erano riferibili a convulsioni parziali. I risultati dell'esame radiografico di tutto il corpo, dell'esame emocromocitometrico e biochimico sierico non erano rilevanti. Il magnesio, il calcio ionizzato e gli acidi biliari plasmatici erano nei limiti di riferimento. Una risonanza magnetica della testa rivelava la presenza di un’iperintensità focale nella parte centrale-sinistra del chiasma ottico e un focus iperintenso nel mesencefalo destro nelle sequenze T2-pesate e FLAIR. Tali reperti erano riferibili a ictus ischemico acuto con due infarti cerebrali. Le convulsioni venivano inizialmente trattate con bromuro di potassio e fenobarbital. A causa degli scarsi risultati e delle difficoltà nel raggiungere le concentrazioni ematiche terapeutiche, si cambiava il piano terapeutico somministrando levetiracetam e zonisamide. Si monitoravano le concentrazioni ematiche di entrambi i farmaci. La frequenza delle convulsioni diminuiva sostanzialmente in seguito alla somministrazione dei farmaci. Una risonanza magnetica di follow-up due mesi più tardi rilevava la risoluzione dei segni iperintensi. Durante i 20 mesi di follow-up successivi, episodi convulsivi venivano trattati adeguando la dose di levetiracetam e zonisamide e aggiungendo clonazepam e gabapentin al piano di trattamento. La regressione delle lesioni iperintense intraparenchimali e il miglioramento dei segni clinici sostenevano la diagnosi di ictus ischemico acuto. Il presente caso indica, concludono gli autori, che è possibile una diagnosi antemortem di ictus ischemico acuto seguita da un trattamento a lungo termine delle convulsioni negli psittacidi affetti. (M.G.M.) “Diagnosis of presumed acute ischemic stroke and associated seizure management in a Congo African grey parrot” Hugues Beaufrère, Javier Nevarez, Lorrie Gaschen, Rodney Schnellbacher, Thomas Tully. Journal of the American Veterinary Medical Association. July 1, 2011, Vol. 239, No. 1, Pa■ ges 122-128.
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la VETERINARIA
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ti segue. In caso di variazioni, ricordati di comunicarci il tuo nuovo indirizzo di recapito postale. Scrivi a: info@evsrl.it Fax 0372-457091
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Animali da laboratorio Dalle Associazioni
VETERINARIA 26| 2011
La ricerca biomedica nel rispetto e nella tutela del benessere animale La SIVAL al convegno organizzato dall’EBRA sul futuro della ricerca preclinica
o scorso 26 maggio, l’European Biomedical Research Association (EBRA) ha organizzato un workshop dal titolo “Il futuro della ricerca preclinica nell'ottica della nuova direttiva 2010/63/EU". Il convegno è stato promosso allo scopo di confrontare l'opinione di ricercatori, medici, associazioni di ammalati ed esponenti delle istituzioni pubbliche sulla necessità della sperimentazione animale, nel rispetto di quanto contemplato nella nuova Direttiva Europea, per l'avvenire della ricerca biomedica, a seguito di due fatti che hanno suscitato polemiche e reazioni tra i ricercatori. Si tratta della presentazione in Regione Lombardia di un Progetto di Legge (Pdl 86) mirante a limitare nella Regione la produzione e l'utilizzo di animali da esperimento e della proposta di introduzione di un articolo, nella predisposizione del Decreto Legislativo per l'attuazione della nuova Direttiva Europea, alquanto restrittivo e penalizzante per la ricerca. Il convegno è stato presentato dalla prof.ssa Jori, Segretario Generale E.B.R.A. attiva promotrice dell’incontro, che ha ricordato come sia tra gli obiettivi dell’Associazione la sensibilizzazione degli organi e delle autorità competenti sulle necessità di introdurre normative che contemperino la necessità dell’utilizzo degli animali per la ricerca con l’impegno a tutelare il loro benessere. Al convegno sono intervenuti il dottor Grignaschi - Responsabile ACU Istituto Mario Negri, la professoressa Maggi - Direttore CEMN, il dottor Remuzzi - Coordinatore ricerche Mario Negri Bergamo ed il professor Cesare Galli Direttore AVANTEA, che ha presentato il suo lavoro dimostrando in che modo i grossi animali da allevamento sono utili al progresso scientifico. Tra gli interventi alla tavola rotonda anche quello di Francesco Carù, Tesoriere SIVAL e Delegato AISAL che ha sottolineato come sia necessario fare informazione a tutti i livelli per sensibilizzare riguardo l'importanza dell'utilizzo di modelli in-vivo in ricerca biomedica, operando nel pieno rispetto e tutela del benessere animale. Ha inoltre ribadito la necessità di far comprendere come le tecniche cosiddette alternative (test "in vitro", cellule/tessuti, modelli matematici, software) pur non potendo ancora essere considerate l'unico passaggio prima della sperimentazione clinica, debbano essere promosse come elementi sinergici e complementari per migliorare gli standard di cura e salute dell'uomo, riducendo significativamente il numero di animali utilizzati. Un contributo importante alla tavola rotonda è stato dato dalla presenza della
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dr.ssa Valtorta (Direzione Generale Sanità Regione Lombardia) e dal dottor Girelli (Terza Commissione Sanità del Consiglio Regione Lombardia). Nel corso del convegno è emersa la posizione ufficiale della Giunta della Regione Lombardia in materia di sperimentazione animale. La Giunta si impegna affinché nel settore della ricerca vi sia continuità nel rispetto delle norme nazionali e comunitarie in materia di benessere animale e contemporaneamente a fornire regole chiare agli operatori del settore in modo da renderli competitivi sul mercato nazionale ed internazionale. ■ Nella rubrica FOCUS, a pagina 10 di questo numero è pubblicato l’abstract dell’intervento tenuto dal Dott. Grignaschi nel corso del Workshop “il futuro della ricerca preclinica nell’ottica della nuova direttiva 2010/63/EU.
FSA, A RAGUSA CORSO TEORICO-PRATICO rande partecipazione ed interesse i primi di luglio in Sicilia per il Corso FSA su “Preparazione al controllo della displasia dell’anca e del gomito e di altre patologie scheletriche ereditarie del cane”. I corsisti hanno avuto modo di affinare le proprie conoscenze in materia e prepararsi per l'esecuzione dei controlli previsti dalla Centrale di lettura FSA di Cremona e dal protocollo ENCI con un Corso full-immersion teorico-pratico. Le eccellenti relazioni della Dr.ssa Federica Rossi e del Dr. Aldo Vezzoni sono state accompagnate da sessioni pratiche di lettura e valutazione dei radiogrammi e da visite per la valutazione della lussazione rotulea. La finalità del corso e l’intento dei relatori è stato quello di fornire ai partecipanti le competenze per potersi inserire nel sistema di controllo di queste malattie scheletriche ereditarie e aumentare le proprie conoscenze per poter offrire ai propri assistiti una consulenza competente ed aggiornata. La rodata macchina organizzativa SCIVAC siciliana guidata dalla sede di Cremona ha ancora una volta dimostrato di essere all'altezza del compito richiesto. La SCIVAC desidera inoltre ringraziare Innovet per il supporto e dà l’appuntamento al prossimo Corso Regionale SCIVAC in Sicilia di Citologia previsto a Ragusa dal 30 sett. al 2 ottobre p.v.
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14 Dalle Associazioni SIVAR
VETERINARIA 26 | 2011
La filiera zootecnica e la riforma della politica agraria comunitaria Il punto ad un convegno Pfizer-Assocarni
rodurre di più per assicurare un adeguato rifornimento della catena alimentare, garantire la sicurezza alimentare dei consumatori, ridurre la pressione sull’ambiente. Sono i tre punti cardine su cui si fonda la riforma della Pac, così come delineata dalla Comunicazione della Commissione Europea. In vista delle proposte legislative della riforma, lo scorso 21 giugno si è tenuto un importante appuntamento per il settore delle carni bovine. Pfizer Animal Health e Assocarni hanno organizzato a Ro-
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ma una giornata di studio e di dibattito intitolata “Beef 2 Beef, diamo la parola al mercato” con l’obiettivo di approfondire le tematiche più rilevanti per la filiera della carne bovina. Un’occasione di confronto con i rappresentanti della produzione agroindustriale, della grande distribuzione e delle più autorevoli istituzioni nell’ambito dell’agricoltura e della tutela della salute umana ed animale, sia a livello nazionale che comunitario. Anche la SIVAR sempre attenta a questi temi, dalla riforma della Pac al veterinario aziendale, ha partecipato all’evento. In rappresentanza della Società Italiana Veterinari per Animali da Reddito erano presenti Mauro Casalone (Presidente), Medardo Cammi (Presidente Senior) e Luigino Tondello (Responsabile Bovini da carne). La giornata si è articolata in due sessioni: la prima parte ha approfondito i temi scientifici ed economici dell’allevamento bovino italiano ed europeo, in serata invece si è tenuta una tavola rotonda che ha avuto come tema “Il mercato europeo della carne bovina alla luce della futura politica agricola post 2013”. La giornata è stata l'occasione per far emer-
gere le criticità del settore e le attese che gli operatori hanno nella riforma prevista dalla Commissione europea. Ad aprire il dibattito della giornata il vicepresidente di Assocarni e Federalimentare Luigi Scordamaglia e il presidente e general manager di Pfizer Juan Ramon Alaix. Durante il dibattito gli operatori hanno rivendicato la coerenza del settore con i principi fondamentali già presenti nei primi documenti ufficiali sulla nuova Pac: aziende agricole professionali che rispondano in pieno al concetto di 'agricoltore attivo' come destinatario degli aiuti Ue, un sistema di ripartizione che non sia vincolato al semplice calcolo proporzionale basato sulla superficie utilizzata, ma che tenga conto di altri parametri quali la produzione lorda variabile. Sulla questione ambientale la filiera zootecnica contesta la diffusione strumentale di dati che tendono a screditare il settore. A questo proposito è stato ricordato come recenti studi compiuti nelle aree italiane dove è concentrata larga parte della produzione nazionale con il sistema intensivo abbiano dimostrato che le emissioni sono inferiori rispetto ai paesi che praticano l'allevamento estensivo. ■
SUCCESSO PER LA SERATA SULLA GESTIONE DEL DIABETE MELLITO NEL CANE E NEL GATTO o scorso 15 giugno, presso la nuova sede Demas a Roma, si tenuto il seminario: La gestione del diabete mellito nel cane e nel gatto. L’evento è stato organizzato da Intervet ScheringPlough Animal Health con la collaborazione di ANMVI Lazio. L’interesse per il diabete mellito, patologia di frequente riscontro nel cane e nel gatto, spesso di difficile gestione, ha richiamato più di 100 colleghi, molti da fuori Roma. Relatore il professor Andrea Boari della facoltà di Medicina Veterinaria di Teramo, esperto di Endocrinologia e Gastroenterologia, ormai da diversi anni riferimento per il diabete mellito in Italia. Nonostante la complessità dell’argomento, il professor Boari ha tenuto l’intera platea attenta e concentrata per tutta la serata. Ha trattato la patologia analizzando separatamente il cane e il gatto ponendo così l’accento sulle peculiari caratteristiche di specie, ha quindi illustrato le linee guida per la corretta gestione della malattia mettendo in evidenza l’importanza della valutazione di patologie concomitanti che spesso sono causa di alcuni errori gestionali. I colleghi hanno partecipato attivamente sottoponendo al professore diverse domande e spunti di discussione. “Noi di Intervet Schering-Plough - dice Ornella Melideo (Product Manager ISPAH), grazie al nostro tradizionale impegno culturale e scientifico in Endocrinologia ed in particolare nel diabete mellito del cane e del gatto, siamo da sempre promotori di momenti di approfondimento come questo che coinvolgono esperti come il professor Andrea Boari. Essere al fianco e a supporto dei medici veterinari è una missione cui teniamo particolarmente e lo dimostra anche l’attento supporto del nostro Servizio Tecnico”. “Queste serate - afferma Fernando Fioramonti, Anmvi Lazio - oltre che per l’importante aspetto scientifico, sono un momento di incontro tra i veterinari, sempre chiusi nelle proprie strutture. Occasione per incontrare vecchi compagni di corso persi di vista e, soprattutto, per parlare, perché no, anche dei problemi della nostra professione. Lo scopo è quello di far incontrare i veterinari fuori dagli schemi classici dell’incontro scientifico e ci impegneremo, come Anmvi Lazio, a riproporre, con nuovi argomenti, serate di questo tipo”.
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SEDE DEL CONGRESSO Serena Majestic Hotel Residence **** Viale Carlo Maresca, 12 - 65015 Montesilvano
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16 Info Regioni Marche e Sicilia
VETERINARIA 26 | 2011
Lotta al randagismo come lavoro socialmente utile L’arresto o la sanzione per guida in stato di ebrezza possono essere evitati lavorando al canile a prevenzione del randagismo come lavoro socialmente utile. Per evitare l'arresto o una sanzione pecuniaria si può espiare la pena per guida in stato di ebbrez-
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za svolgendo lavori di pubblica utilità. Lo prevede una convenzione tra la Provincia di Pescara, attraverso l'assessore alle politiche sociali Valter Cozzi, e il presidente del tribunale, Antonio Cassano. La convenzione nasce sulla scorta delle recenti previsioni
del Codice della strada in base al quale la pena detentiva e la sanzione pecuniaria possono essere sostituite da un periodo di lavoro per fini di pubblica utilità (pulizia e manutenzione di aiuole, giardini e strade, assistenza ai diversamente abili, lotta al randagi-
smo, protezione civile). In questi settori potrà essere impiegato, a titolo gratuito, chi viene sorpreso a guidare in stato di ubriachezza e condannato. Si tratta di un sistema già ampiamente adottato in America e anche in alcune nazioni europee. «Abbiamo dato seguito - ha spiegato Cozzi - alle previsioni del Codice della strada in base al quale la pena detentiva e pecuniaria può essere sostituita, anche con il decreto di condanna, se non vi è opposizione da parte dell'imputato, con quella del lavoro di pubblica utilità, consistente nella prestazione di un'attività non retribuita a favore della collettività da svolgere prioritariamente nel campo della sicurezza e dell'educazione stradale presso lo Stato, le Regioni, le Province, i Comuni, presso enti o organizzazioni di assistenza sociale e di volontariato, o presso i Centri specializzati di lotta alle dipendenze». Sarà il giudice a stabilire la durata della pena. ■
L’IZS DI TERAMO HA REALIZZATO L’ANAGRAFE CANINA ON LINE DELLA REGIONE SICILIA stato attivato il sito dell'anagrafe canina regionale per la Regione siciliana (ACReS) al quale è possibile accedere dalla home page del sito istituzionale dell'assessorato regionale della Salute nonché direttamente dal link https://anagrafecanina.izs.it/sicilia o tramite la Banca dati nazionale dell'anagrafe canina del ministero della Salute. L'attivazione di ACReS, in attuazione del programma di innovazione digitale regionale, è stata realizzata gratuitamente, per l'assessorato e per tutte le aziende sanitarie provinciali della Sicilia, dal Centro servizi nazionale dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Abruzzo e del Molise. L'utilizzo di ACReS consentirà all'assessorato regionale di disporre di un applicativo gestionale in grado di rispondere alle esigenze informative regionali e che consentirà alle Asp di interfacciarsi semplificando le procedure relative allo scambio di informazioni e alla movimentazione dei cani in ambito regionale. Grazie alla utilizzazione di ACReS verranno uniformate a livello regionale le procedure operative e la modulistica, sarà possibile aggiornare costantemente la Banca dati nazionale dell'anagrafe canina e assolvere al debito informativo nei confronti del ministero della Salute, accedendo così alla quota parte dei finanziamenti previsti per la prevenzione del randagismo. Tramite l'accesso al sito sarà possibile effettuare la ricerca dei cani iscritti nella Regione: basterà inserire il numero del microchip per ottenere informazioni relative ad alcuni dati segnaletici del cane e per conoscere l'Asp di riferimento per le ulteriori informazioni, utili agli operatori della Pubblica Amministrazione. https://anagrafecanina.izs.it/sicilia
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Malattie zoonotiche Dalle Aziende
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Leishmaniosi, “emergenza estate” Una mappa per viaggiare informati e sicuri er i cani che s’apprestano a raggiungere le mete di vacanza al seguito delle famiglie italiane, aumenta il rischio di Leishmaniosi ma, quest’anno, è possibile individuare con precisione le aree a rischio d’infezione e quindi adottare strumenti adeguati di protezione. Questo grazie alla realizzazione di una mappa realizzata da Intervet/Schering Plough, la Scalibor Map®, tenendo conto dei risultati emersi da una ricerca effettuata, da un network scientifico che ha monitorato e aggiornato l’espansione del fenomeno a livello nazionale. La Scalibor Map®, disponibile in formato cartaceo e utilizzabile anche attraverso telefonia mobile, consente di inviduare su tutto il territorio nazionale la presenza dei focolai d’infezione di questa grave malattia zoonotica, trasmessa al cane dalla puntura di un insetto, il flebotomo o pappatacio. Oggi, anche a causa dell’aumento delle temperature insieme al fenomeno del turismo con “cane al seguito”, la minaccia si sta espandendo anche al di fuori delle zone costiere. Proprio alla luce di questa forte espansione delle zone endemiche, l’Europa è corsa ai ripari lanciando, attraverso l’European Centre
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for Disease Prevention and Control, un programma dedicato alle malattie trasmissibili da vettori, identificando la Leishmaniosi come patologia prioritaria. A livello nazionale, l’Istituto Superiore di Sanità (ISS), nella persona del dottor Luigi Gradoni, ha coordinato un network scientifico costituito da tutti gli Istituti Zooprofilattici Sperimentali (IZS) ed alcune Università presenti sul territorio, per monitorare e aggiornare l’espansione del fenomeno. “Secondo l’analisi degli accertamenti condotti negli ultimi 6 anni dagli Istituti Zooprofilattici, dalle Università e dall’ISS su oltre 500.000 campioni sierologici” spiega il dottor Luigi Gradoni (ISS) - “sono 169 i comuni riscontrati positivi in Piemonte e Valle d’Aosta, 29 in Lombardia e 79 tra Veneto, Trentino e FriuliVenezia Giulia”. La presenza di Leishmaniosi canina endemica è dunque accertata in oltre 2.600 comuni italiani, pari al 32,4% del totale. Il periodo di maggior attività dei pappataci, da maggio a ottobre, coincide con i mesi dedicati a viaggi e vacanze, che possono avvicinare i nostri cani alla potenziale minaccia. È dunque quanto mai importante conoscere la dislocazione dei focolai d’infezione nelle zone di destinazione dei nostri viaggi, al fine di adottare le misure di prevenzione più adeguate. Da quest’anno, dunque, ciò è possibile: i
proprietari di cani possono avvalersi non solo della mappa cartacea che evidenzia con un codice colore la presenza dei comuni positivi per leishmaniosi, ma anche di un’applicazione mobile, la Scalibor Map® APP, per ora disponibile per il mondo Apple (I-Phone e IPad). Attraverso quest’applicazione gratuita, spiega Andy Scupelli, Designer e Managing Partner di Qwentès Italia, che ha collaborato al dispositivo tecnologico, “il proprietario di un cane può avere sempre con sé e in qualsiasi luogo del territorio nazionale uno strumento in grado di fornirgli in tempo reale informazioni importanti riguardo i rischi d’infezione da Leishmaniosi cui il suo animale potrebbe andare incontro spostandosi nelle varie regioni”. La Scalibor Map APP consente anche di sfruttare il posizionamento GPS del telefono, per verificare se ci si trovi in un’area dove vi sono state segnalazioni d’infezione. La Scalibor Map APP inoltre fornisce l’elenco dei punti vendita dove si possono acquistare prodotti per la protezione del cane, individuando il negozio più vicino. Ad oggi, la prevenzione è l’unica strada per controllare e contrastare questa pericolosa malattia. E per sostenere la prevenzione di questa temuta malattia sul territorio italiano, Intervet/Schering Plough Animal Health,
Nella foto la mappa dell’Italia con evidenziate le zone a rischio Leishmaniosi.
ha destinato all’Associazione Animalieanimali.it-Onlus 6.000 collari ad attività “anti-feeding”, da utilizzare per ridurre il rischio d’infezione da Leishmania nei cani ospitati presso i canili/rifugio più bisognosi del Sud Italia. ■
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RELATORI Edoardo Auriemma, Med Vet, Dipl ECVD, Novara Andrea Boari, Med Vet, Teramo Federico Fracassi, Med Vet, Dr Ric, Bologna Marcello Garatti, Med Vet, Brescia Magda Gerou-Ferriani, Med Vet, CERTSam, Bologna Stefano Nicoli, Med Vet, Reggio Emilia ISCRIZIONE Partecipazione a numero chiuso (36)
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Professione Veterinaria 26-2011:ok
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18 Calendario attività Dal 15 settembre al 9 ottobre Per visualizzare i programmi degli eventi di tutte le società clicca su www.evsrl.it/eventi
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19 - 21 SET
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23 - 25 SET 23 - 24 SET 24 - 25 SET 24 SET 25 SET 25 SET 30 SET - 2 OTT 1 - 2 OTT
2 OTT 2 OTT 2 OTT 5 - 7 OTT 6 - 8 OTT 7 - 8 OTT 7 - 9 OTT 8 - 9 OTT
9 OTT 9 OTT 9 OTT
SEMINARIO SICARV / SCIVAC
INCONTRO SCVI
BIOSAFETY SIMPOSIUM - 2ND IBP-SIVAL JOINT MEETING - Auditorium Siena Biotech S.p.A - Medicines Research Center - Via Petriccio e Belriguardo, 35 - ECM: Accreditamento non richiesto - Per informazioni: Lara Zava - Segreteria SIVAL - Tel. +39 0372 403541 - E-mail: info@sivalnet.it QUANDO L’ECOGRAFIA È URGENTE: L’ECOTOMOGRAFIA NELLE SITUAZIONI DI EMERGENZA - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it SOVEP - CHIRURGIA DEL DIGERENTE - Hotel Campanile - Rivoli (TO) - C.so Allamano 153 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it TRAUMATOLOGIA FELINA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto accreditamento per 27 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it 70° CONGRESSO NAZIONALE SCIVAC - MEDICINA D’URGENZA - Hotel Serena Majestic, Montesilvano (PE) Viale Carlo Maresca 12 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it SEMINARIO INTERNAZIONALE - MALATTIA DEGENERATIVA MITRALICA NEL CANE: COSA C’È DI NUOVO? - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento per 6 Crediti - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it LE GHIANDOLE DELL’APPARATO GASTRO-ENTERICO A VOLTE DIMENTICATE. LA PANCREATITE: MEDICINA E CHIRURGIA A CONFRONTO E LE PATOLOGIE DELLE GHIANDOLE SALIVARI - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 6 Crediti - Per info: Erika Taravella - Segr. Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it
SEMINARIO NAZIONALE SIVE
OFTALMOLOGIA NEL CAVALLO - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: info@sive.it
INCONTRO SICARV
METODICHE ECOCARDIOGRAFICHE DI DIAGNOSI, STADIAZIONE DELLA MALATTIA VALVOLARE MITRALICA E TERAPIA: ESPERIENZE IN MEDICINA UMANA E MEDICINA VETERINARIA - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 5, Crediti - Per info: Erika Taravella - Segr. Soc. Spec. SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it
INCONTRO REGIONALE SIVAE / SCIVAC SARDEGNA CORSO SCIVAC CORSO SCIVAC
INCONTRO REGIONALE SIVAE / SCIVAC CALABRIA IN COLLABORAZIONE CON LA FACOLTÀ DI MEDICINA VETERINARIA DI MESSINA INCONTRO REGIONALE SCIVAC MARCHE
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CONGRESSO NAZIONALE SCIVAC
INTERNATIONAL COURSE - ADVANCED VETERINARY DIAGNOSTIC IMAGING - PRACTICAL AND INTERACTIVE COMPUTED TOMOGRAPHY WORKSHOP - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Rich. accr. per 27 Crediti - Per info: Paola Gambarotti - Segr. SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it 1ST SEAVE MEETING: INTERNAL MEDICINE - Alghero Hotel Calabona - Località Calabona - CP 15 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: info@sive.it CORSO PRATICO DI EMBRYO-TRANSFER - Palazzo Trecchi, Cremona e SBS San Daniele Po(CR) - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: info@sive.it
UNA GIORNATA NELL’AMBULATORIO DI UN VETERINARIO AVIARE - Ordine dei Medici Veterinari di Cagliari Via Carroz,14 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: info@sivae.it CORSO REGIONALE DI CITOLOGIA SICILIA - Ragusa - Villa di Pasquale - Viale delle Americhe - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it CORSO INTRODUTTIVO ALL’OFTALMOLOGIA - Atahotel Quark, Milano - Via Lampedusa, 11/A - ECM: Richiesto accreditamento per 12 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it PRIMO APPROCCIO ALLA MEDICINA E CHIRURGIA DEI RETTILI - Aula Magna Università di Messina - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: info@sivae.it MYTHS AND MISCONCEPTIONS: OVVERO LEGGENDE E FALSE CONVINZIONI IN ODONTOSTOMATOLOGIA E CHIRURGIA ORALE VETERINARIA - Ancona - VIA FLAMINIA 220 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per info: Monica Borghisani - Segr. Del. Reg. SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it
INCONTRO REGIONALE SCIVAC CAMPANIA
IL PANCREAS ENDOCRINO - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it
INCONTRO REGIONALE SCIVAC FRIULI VEN.GIULIA
APPROCCIO AL PAZIENTE CARDIOPATICO - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it 1° IT. GASTROENTEROLOGIA: III PARTE - GASTROENTEROLOGIA 3 - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto accreditamento per 41 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it RIPRODUZIONE E INSEMINAZIONE ARTIFICIALE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto accreditamento per 26 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it CORSO PRATICO DI ORTOPEDIA EQUINA: ADVANCED ULTRASONOGRAPHY COURSE - Clinica Equine Practice, Campagnano di Roma (RM) - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: info@sive.it CORSO REGIONALE DI ONCOLOGIA PUGLIA - Lecce - Grand Hotel Tiziano - ECM: Richiesto Accreditamento Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it FRATTURE SEMPLICI E FRATTURE COMPLESSE: SOLUZIONI CHIRURGICHE E NON - Padova - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it LA MALATTIA PARODONTALE: PIANIFICAZIONE DEL TRATTAMENTO, TRATTAMENTO CHIRURGICO E TECNICHE RIGENERATIVE - ECM: 6, Crediti - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it L’APPROCCIO COGNITIVO NELLA TERAPIA RIABILITATIVA DEL CANE: ESPERIENZE PRATICHE - Palazzo Trecchi - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 5, Crediti - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it CHIRURGIA DEL RENE E URETERE SFIDA POSSIBILE? - Milano - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it CHIRURGIA DEL DIGERENTE - Sassari - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it
ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC
CORSO SCIVAC CORSO SIVE CORSO SCIVAC SEMINARIO SCIVAC / SIOVET INCONTRO SIODOV INCONTRO SISCA
INCONTRO REGIONALE SCIVAC LOMBARDIA INCONTRO REGIONALE SCIVAC SARDEGNA IN COLLABORAZIONE CON ASVAC
laPROFESSIONE
VETERINARIA 26 | 2011
la VETERINARIA
PROFESSIONE
La rivista è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore Direttore Carlo Scotti Direttore Responsabile Antonio Manfredi Coordinamento Editoriale Sabina Pizzamiglio info@anmvi.it Comitato di Redazione Paolo Bossi, Marco Eleuteri, Giuliano Lazzarini, Pier Mario Piga, Sabina Pizzamiglio, Aldo Vezzoni Rubriche Giovanni Stassi Segreteria di Redazione Lara Zava professioneveterinaria@anmvi.it Grafica Francesca Manfredi grafica@evsrl.it Editore SCIVAC - Via Trecchi, 20 26100 Cremona Iscrizione registro stampa del Tribunale di Vigevano, n. 1425/03 del 30/12/2003 Concessionaria esclusiva per la pubblicità EV Soc. Cons. a r.l., Cremona marketing@evsrl.it Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana
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Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27-02-2004 N. 46) art. 1, comma 1 Filiale di Milano a cura di Centro Produzione Mailings Scarl - Cusago (MI) Professione Veterinaria pubblica notizie d'attualità e di rassegna i cui contenuti non rispecchiano necessariamente il pensiero della Testata. Interventi e opinioni attribuibili a Professione Veterinaria e/o all'ANMVI vengono esplicitamente indicati come tali. Cambio di indirizzo: Le modifiche per il recapito postale vanno indirizzate a: info@evsrl.it Chiuso in stampa l’11 luglio 2011
SOLUZIONI
riconoscimento di alterazioni
Collasso tracheale
comportamentali Paralisi laringea Palato mollo allungato Edema polmonare
b c d
Mastica a vuoto Anoressia C’è presenza di processo infiammatorio
QUIZ 1
Il solo marker utilizzabile è il
Risposta corretta: b) Incontro della del. reg. Scivac Puglia: “Riconoscimento e trattamento delle più comuni emergenze in medicina veterinaria” - Aprile 2008
a
QUIZ 2
a b c d
2) In caso di malattie dentali come identifichiamo il dolore?
Risposta corretta: a) Incontro della società specialistica SIMEF: “Analgesia nel gatto” - Cremona, novembre 2006.
1) Se un cane presenta una dispnea inspiratoria con stridore posso sospettare:
Professione Veterinaria 26-2011:ok
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