La Professione Veterinaria 27-2013

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Salute risparmio

e

Fondo Sanitario A.N.M.V.I.

la VETERINARIA

PROFESSIONE

A.N.M.V.I.

ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI

27 2013

INTERVENTO DEL MINISTRO LORENZIN

INCONTRO CON L’ON. PAOLO COVA

UNA LOCANDINA SULLE VIPERE ITALIANE

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N. PROGRAMMATO Con il traguardo EAEVE, il Miur aumenta di sette posti il numero programmato al corso di laurea in veterinaria. La facoltà di Milano passa da 80 a 84 posti, quella di Napoli da 51 a 54 posti. Per l'anno accademico 2013-2014 i posti a Medicina Veterinaria diventano 832 (erano 825).

POLIZZA RC Con un emendamento al Decreto Fare, l’obbligo di copertura assicurativa per responsabilità civile professionale slitta di un anno. La proroga è concessa solo ai professionisti della sanità con il benestare del Ministero della Salute.

ONAOSI

IZSUM Inaugurata una nuova sezione territoriale di Terni dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Umbria e delle Marche. L’Istituto intende dare così impulso al nascente Servizio entomologicoveterinario, centrato sulla patologia delle api, ma orientato anche al controllo e trattamento degli insetti dannosi per uomini e animali.

ANTICORRUZIONE Contrariamente ai pareri dei sindacati della dirigenza medica, l'Autorità Nazionale Anticorruzione ritiene che le disposizioni del decreto 39/2013 si applichino ai dirigenti SSN: dovranno scegliere fra la carriera politica e le strutture sanitarie. Nel parere 58/2013, la Commissione per la Valutazione, la Trasparenza e l'Integrità delle amministrazioni (CVIT) non lascia spazio ad eccezioni.

SEMAFORI In una lettera al Commissario UE per la salute il ministro Lorenzin ha manifestato “riserve” sulla proposta del Regno Unito di etichettare gli alimenti con una gamma di colori (rosso, giallo e verde) per evidenziare i tenori di costituenti quali grassi saturi, zuccheri e sale. È “senza riscontri scientifici - ha dichiarato - e potrebbe causare confusione nei consumatori, interferenze nelle politiche nutrizionali e nelle strategie di corretta informazione”.

Fondo Sanitario A.N.M.V.I.

Anno 10, numero 27 dal 22 al 28 luglio 2013

Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano

Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. soc. cons. a R.L. - Cremona

TUTTO QUELLO CANE AMMALATO CHE L’ANESTESISTA L’ALLEVATORE DEVE SAPERE PAGA IL VETERINARIO A PAGINA 9

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PESCARA: UN ESEMPIO PER TUTTI

BREVI

Il TAR del Lazio ha respinto il ricorso di un contribuente, sostenuto da associazioni di consumatori, contro la sanatoria ONAOSI perché non prevede la restituzione delle quote versate nel periodo in cui vennero dichiarati contribuenti obbligatori tutti i liberi professionisti. Per il Tribunale, dopo il decreto Balduzzi, non è più tempo per contenziosi costituzionali. Il giudizio è “estinto”.

SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Salute risparmio

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GESTIRE IL CREDITO

Stop agli insoluti Prevenire gli insoluti e sollecitare in modo efficace i clienti. L’insolvenza è inadempimento contrattuale. A PAGINA 6

È un precedente esemplare la delibera del Comune di Pescara che riconosce il diritto al parcheggio ai proprietari in sosta nei pressi delle strutture veterinarie della città. Nelle vie dove sono situate le strutture o in prossimità degli stessi, il Comune di Pescara - Settore Mobilità - ha istituito un’area destinata a parcheggio riservato alle autovetture dei cittadini che si recano dal veterinario per la cura e il pronto soccorso degli animali. Niente più multe per soste d’emergenza, ma soprattutto niente più dispendio di tempo prezioso per il paziente animale bisognoso di ricevere cure - specie nei casi d’urgenza - alla ricerca di un posto auto che non si trova. L’Ordinanza concede ai conducenti "il tempo strettamente necessario" "per un lasso temporale non superiore a 30 minuti, con esposizione del disco orario", quanto basta ad assicurare l’animale nelle mani della struttura veterinaria e a ristabilire l’ordine delle priorità: prima il paziente e dopo il parcheggio. I parcheggi riservati al pronto soccorso degli animali non sono specificati dal vigente Codice della Strada. L’iniziativa del Comune di Pescara si fonda sulla responsabilità e sul senso civico dei cittadini invitati a rispettare i soggetti beneficiari dei parcheggi riservati. “Non è prevista la sanzionabilità della sosta indebita -

spiega Marco Della Torre, Presidente ANMVI Abruzzo - ma se altri Comuni seguissero l’esempio sarebbe più probabile una modifica ad hoc nel Codice della Strada che riconosca e garantisca la disponibilità del parcheggio riservato in prossimità di strutture sanitarie". L’ordinanza del Comune di Pescara è stata firmata il 12 luglio scorso su proposta dell’Ordine dei Medici Veterinari di Pescara e di ANMVI Abruzzo, a nome delle strutture veterinarie che troppe volte hanno subito disagi di assistenza a causa di problemi di viabilità, per mancanza di spazi liberi adiacenti, con "comprensibili conseguenze" - è scritto nel testo - legate a sofferenze, ritardi negli interventi e rischi per gli animali da curare e soccorrere. "Tutto ciò per le distanze a volte notevoli da dover coprire, specie nei casi d’urgenza, per raggiungere il luogo di assistenza” è specificato nell’atto comunale. Le fonti normative sono il DM 9 ottobre 2012, n. 217, attuativo delle nuove norme del Codice della Strada in materia di soccorso animale introdotte con la Legge 29 luglio 2012, n. 120; in particolare, l’Ordinanza fa riferimento all’obbligo sanzionabile per chiunque non assicuri, anche con ricorso a mezzi propri, un tempestivo intervento di soccorso agli animali che abbiano subito un danno.

RICHIESTA DI INFORMAZIONI SEMPRE PIÙ NUMEROSE CI PERVENGONO RICHIESTE DI INFORMAZIONE DA PARTE DI STUDENTI AL CORSO DI LAUREA IN MEDICINA VETERINARIA sui possibili sbocchi occupazionali post laurea. Normalmente chi si rivolge a noi sono studenti del quarto o quinto anno o comunque vicini alla conclusione del corso e che, ovviamente, incominciano a chiedersi quali prospettive di lavoro possono avere davanti. Di solito non arrivano subito a noi come riferimento, anche se l’ANMVI è piuttosto conosciuta fra gli studenti di Medicina Veterinaria per la sua attività ed i suoi strumenti di informazione (@nmviOggi e Professione Veterinaria, soprattutto la versione online) e di formazione (Vetpedia). Il primo riferimento è in genere la stessa Università che però normalmente non è in grado o non è preparata a dare queste informazioni che spesso, se reali, dovrebbero smentire le stesse campagne promozionali che molti atenei fanno fra gli studenti delle scuole superiori per sollecitarli ad iscriversi ai loro corsi. Parlando con questi giovani e futuri Medici Veterinari ci si rende subito conto come le motivazioni o le aspirazioni che li hanno portati ad iscriversi al Corso di Laurea in Medicina Veterinaria dovranno per forza scontrarsi con una realtà occupazionale già da alcuni anni piuttosto tragica anche rinunciando ai propri sogni. Basta pensare (dati ricerca Alma Laurea) che dopo cinque anni dalla laurea oltre il 20% dei giovani laureati è ancora senza una qualsiasi occupazione nel settore veterinario e tanti altri sono in condizioni di precariato senza alcuna sicurezza economica o di mantenimento del posto. Non sarebbe più logico e giusto informare di questa situazione gli studenti prima che tentino le prove di ammissione? Qualcuno potrebbe magari cambiare idea e decidere di fare l’idraulico.

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Conferenza stampa Attualità

VETERINARIA 27| 2013

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Una delega per il riordino delle norme sulla sicurezza alimentare Intervento del Ministro Beatrice Lorenzin. Risultati e prospettive

di BEATRICE LORENZIN Ministro della Salute con piacere che oggi presento, prima dell’inizio delle vacanze estive, i risultati dei controlli che vengono fatti in Italia a tutela della salute pubblica nel settore degli alimenti. Abbiamo appena trasmesso alla Commissione dell’Unione Europea la relazione consuntiva del Piano nazionale integrato dei controlli dell’anno 2012, documento che sarà da oggi disponibile sul portale del Ministero della salute. Recenti indagini, a livello europeo e nazionale, hanno evidenziato che i cittadini italiani sono molto attenti a ciò che consumano e sono preoccupati dai possibili rischi, mi riferisco in particolare al rapporto di Eurobarometro di luglio 2012 “Europeans’ attitudes towards food security, food quality and the countryside”. Questo, nonostante il nostro Paese vanti una storica attenzione alla sicurezza degli alimenti, basti pensare al Regio Decreto del 1928 per la vigilanza sanitaria delle carni, rimasto in vigore fino all’avvento della moderna normativa comunitaria e che rappresenta l’origine di un substrato culturale che attribuisce al settore veterinario non solo l’intuibile ruolo di assistenza alla produzione zootecnica ma bensì una funzione essenziale a tutela della salute del cittadino. Un altro importante riferimento storico va fatto citando il Decreto Legge n. 282 del 1986, recante Misure urgenti in materia di prevenzione e repressione delle sofisticazioni alimentari, che ha previsto uno specifico coordinamento tra il nostro Ministero e altre Amministrazioni, quali, ad esempio, il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, l’Arma dei Carabinieri e la Guardia di Finanza. Non sorprenda il riferimento ad epoche tanto lontane, in quanto il fondamentale ruolo sanitario del settore della sicurezza alimentare e la necessità di coordinamento interdisciplinare e interistituzionale sono tuttora alla base del Sistema nazionale dei controlli ufficiali a garanzia e tutela dei cittadini. Da queste mie parole potete già intravedere che lo slogan lanciato dall’Unione europea “sicurezza dal campo alla tavola” all’inizio degli anni 2000, dopo la grande crisi della BSE o “mucca pazza”, non era per il nostro Paese una novità e che l’integrazione dei controlli tra le varie Amministrazioni come richiesto dal regolamento (CE) 882/2004 era già in atto, anche se doveva essere migliorato e strutturato. Tale regolamento prevede che per l’Unione europea ci sia un unico piano dei controlli con un

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unico punto di riferimento: il Dipartimento della sanità pubblica veterinaria, della sicurezza alimentare e degli organi collegiali per la tutela della salute, del Ministero della Salute, è Punto di contatto nazionale per il Piano Nazionale Integrato (PNI o MANCP). Il Piano descrive l’organizzazione e la struttura del “Sistema Italia” dei controlli ufficiali in materia di alimenti e mangimi sia dal punto di vista della sicurezza che per gli aspetti di qualità, di Sanità e Benessere degli animali, Sanità delle piante, zoonosi nell’uomo e tutela dell’ambiente per i riflessi nella catena alimentare. Mi corre pertanto l’obbligo di ringraziare le diverse Amministrazioni ed Istituzioni che hanno contribuito sia alla stesura che alla rendicontazione dei dati sull’attività svolta: il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, l’Istituto Superiore di Sanità, Regioni e Province Autonome, l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, i CC Tutela Salute (N.A.S.), i CC Politiche Agricole e Alimentari (N.A.C.), i CC Tutela Ambiente (N.O.E.), le Capitanerie di Porto, il Corpo Forestale dello Stato e la Guardia di Finanza. Il coordinamento realizzato con il Piano Nazionale Integrato, a mio avviso deve essere più incisivo e trasparente, poiché spesso, da un lato, le imprese si lamentano dei troppi controlli, dei diversi attori che li svolgono e, dall’altro, i consumatori richiedono sempre alimenti sicuri e di qualità; quindi è importante comunicare ciò che si fa. Ho già dato indicazioni alla competente Direzione generale per l’igiene e la sicurezza degli alimenti e la nutrizione di farsi carico, già dall’inizio del prossimo mese di settembre, di organizzare delle riunioni tecniche affinché il rafforzato spirito di collaborazione tra le Amministrazioni centrali possa trovare una più efficace applicazione a livello regionale. In tal modo i Piani regionali dovranno veramente essere l’espressione di una proficua collaborazione tra i diversi soggetti ed Istituzioni che effettuano i controlli, al fine di rendere più efficace ed efficiente il “Sistema Italia”. Accanto a questa iniziativa, come ho avuto modo di dire al Convegno della Coldiretti lo scorso 4 luglio, ad un prossimo Consiglio dei Ministri presenterò un disegno di legge per una delega al Governo per il riordino delle norme in materia di sicurezza alimentare, che semplifichino gli obblighi per gli operatori senza incidere sulla salute dei consumatori, inasprendo le sanzioni per coloro che vogliono operare nell’illegalità. I numeri dei controlli effettuati e delle irregolarità riscontrate saranno presentati successivamente, ma voglio sottolineare l’intensità e la quantità numerica degli interventi. Basti pensare che l’ASL hanno effettuato oltre 700mila controlli sulle imprese alimentari e che i controlli sull’ortofrutta, per la presenza di residui di prodotti fitosanitari, rappresentano circa il 110% di quelli programmati. Le irregolarità riscontrate in questo settore, pari allo 0,4%, sono risultate nettamente inferiori alla media europea del 2,6%. Siamo secondi solo alla Germania come numero di controlli. Dai dati emerge che ancora numerose, ed in un certo senso non risolte, sono le irregolarità riscontrate nell’igiene generale, del personale e dell’HACCP. Queste carenze sono emerse nel corso delle attività ispettive svolte sia dalle ASL che dal Comando carabinieri per la tutela della

salute che ha attivato il sistema di allerta principalmente per via di lamentele dei consumatori. Tali problematiche risultano essere ricorrenti negli anni. Questo evidenzia la necessità di proseguire nelle attività di formazione sia degli operatori addetti al controllo sia degli OSA al fine di consentire una capacità di individuazione/risoluzione sempre più efficace delle non conformità attraverso il corretto impiego degli strumenti di autocontrollo da parte degli OSA e di tutti gli strumenti del controllo ufficiale, incluso l’audit da parte delle Autorità competenti. Voglio fare un cenno anche su un argomento che è sempre all’attenzione dei consumatori: gli OGM. In base ai controlli effettuati, posso affermare che anche per il 2012 i prodotti alimentari sul mercato italiano hanno rispettato i requisiti d’etichettatura previsti dalla normativa vigente, assicurando in tal modo una corretta informazione al consumatore. La presenza di OGM, autorizzati e non, negli alimenti in Italia è decisamente limitata ed a livello di tracce! Abbiamo visto recentemente quanto i consumatori siano rimasti colpiti dalla frode della carne di cavallo in prodotti che non ne dichiaravano la presenza in etichetta. Per questa frode abbiamo fatto più controlli di quanti ce ne richiedeva l’Unione Europea. Il problema delle frodi alimentari è stato recentemente all’attenzione di Bruxelles. In un incontro recente dei Paesi europei si è deciso di attivare una task force contro le frodi alimentari. Il Ministero della salute sarà il punto di contatto italiano di questa task force, come lo siamo peraltro per il Sistema rapido di allerta per alimenti e mangimi e come coordiniamo le altre Autorità competenti che partecipano al Piano Nazionale Integrato (PNI). Questo è un’ulteriore conferma di quella che da sempre è stata la posizione italiana: porre la sicurezza degli alimenti nell’ambito sanitario, perché la sicurezza degli alimenti, intesa nel suo duplice aspetto di “sicurezza alimentare” e “sicurezza nutrizionale” ovvero “adeguatezza nutrizionale”, cioè cibo in giusta quantità e con adeguate caratteristiche nutrizionali, è fondamentale per garantire un elevato livello di salute dei cittadini italiani. Un altro settore in cui ci stiamo impegnando, e che mi sta particolarmente a cuore, è quello della lotta agli sprechi alimentari. Non è più possibile “Sprecare”! Siamo ben consapevoli oggi che le risorse a disposizione non sono infinite e che la disponibilità economica delle famiglie per gli acquisti si è purtroppo notevolmente ridotta! Dobbiamo confrontarci con nuove povertà, sempre maggiore è la fascia di popolazione che ha bisogno di aiuto, anche per le cose essenziali. Per questo, motivo sarà attivato un Tavolo di lavoro per analizzare il problema degli “Sprechi alimentari” e trovare possibili soluzioni per poter riutilizzare gli alimenti non consumati nella ristorazione collettiva o prodotti alimentari che non vengono immessi in commercio perché non rispondono a specifici standard di qualità, come ad esempio forma, pezzatura, biscotti rotti o simili. Da ultimo voglio richiamare la vostra attenzione sul fatto che la sicurezza alimentare è un sistema complesso e va garantita fino all’ultimo anello della catena, i consumatori finali, coinvolgendoli anche attraverso un’attività di informazione/formazione. Ogni anno nei mesi estivi aumentano i casi di tossinfezioni alimentari. Buona parte di queste originano a livello domestico e sono dovute ad una

cattiva conservazione degli alimenti, perché a causa del caldo i cibi, sia crudi che cotti, si deteriorano più facilmente e possono essere colonizzati da microrganismi patogeni. Infatti, anche la scorsa settimana sulla riviera Adriatica si è registrato un caso che ha portato al ricovero in ospedale di ben 11 persone per un’intossicazione dovuta a cibo preparato da loro stessi, che però, evidentemente, non era stato conservato nel modo opportuno! Rispettare le modalità di conservazione degli alimenti è fondamentale per garantirne la sicurezza: bisogna sempre mantenere la catena del freddo per tutti i cibi che lo richiedono (usiamo la borsa termica per il pic-nic!). Per fornire utili consigli in tal senso, abbiamo predisposto il Decalogo Sicurezza nel frigorifero, che riguarda la gestione domestica dei nostri alimenti, in particolare di quelli che necessitano una conservazione a bassa temperatura. Un altro aspetto su cui voglio richiamare la vostra attenzione e quella dei consumatori è l’uso corretto e informato degli integratori alimentari. Il mercato di questi prodotti registra da anni un incremento costante: dai dati che ci sono stati forniti dalle associazioni di categoria del settore risulta che da giugno 2012 a maggio di quest’anno il mercato degli integratori ha sviluppato un valore pari a 1.939,5 milioni di euro (+4,5% rispetto all’anno precedente) per un totale di 142,8 milioni di confezioni vendute (+4,7% rispetto all’anno precedente). Da un lato questo dato ci conforta, perché è indice di un settore che subisce meno degli altri l’attuale situazione economica, dall’altro ci spinge a dedicare la massima attenzione alla sicurezza dei prodotti sul mercato. Al proposito voglio solo ricordare un recente episodio, il sequestro il 5 luglio scorso a Macerata da parte dei NAS di un ingente quantitativo di olio di canapa, spacciato come integratore alimentare, ma che vantava proprietà terapeutiche, non possedute, per la cura di malattie importanti! Perseguiremo con costanza frodi di questo tipo che traggono in inganno i consumatori vantando proprietà miracolose e mettono a rischio la loro salute, soprattutto in presenza di malattie che richiedono cure adeguate! Per favorirne un uso corretto e consapevole di tali prodotti, abbiamo predisposto il Decalogo per un corretto uso degli integratori alimentari. Seguendo queste semplici indicazioni, l’uso degli integratori, di quelli che sono “legalmente” presenti sul nostro mercato, che non promettono miracoli che non possono mantenere, sarà sicuro e potrà essere utile, ma non dovrà mai porsi come alternativo a corrette abitudini alimentari e a un sano e attivo stile di vita, né potrà compensare comportamenti “inadeguati”. Quindi, per concludere, le azioni del mio Ministero nel campo della sicurezza alimentare si svolgeranno lungo tre direttive: 1) il Disegno di legge per una delega al Governo per il riordino delle norme in materia di sicurezza alimentare; 2) controlli migliori, attraverso l’adozione di Piani regionali più efficaci, come risultato di una collaborazione tra i diversi soggetti ed Istituzioni coinvolte; 3) la lotta agli sprechi alimentari attraverso il Tavolo di lavoro. ■ Intervento del Ministro Beatrice Lorenzin. Conferenza stampa del 18 luglio 2013


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4 Anmvi Informa Incontri

VETERINARIA 27 | 2013

Un collega in Aula

Expo 2015 a Cremona

A colloquio con l’On. Paolo Cova

Anmvi alla presentazione dei programmi

na delegazione SIVAR (nella foto M. Casalone, presidente SIVAR, P. Cova, M. Tolasi, M. Cammi) ha incontrato, presso la sede di Confprofessioni Lombardia a Milano, l’Onorevole Paolo Cova, buiatra, che, eletto al Parlamento, fa parte della Commissione Agricoltura. Oltre alle problematiche della categoria, gli sono stati presentati anche i progetti che ANMVI sta sviluppando e portando avanti. Il Veterinario di fiducia è stato l’argomento più importante della discussione, ma si è anche parlato della normativa sul farmaco, della consulenza dei professionisti all’interno della regolamentazione dei PSR, di benessere animale ecc. In un clima franco e cordiale, l’accordo è stato quello di interscambio di informazioni sulle rispettive attività in modo da essere aggiornati ognuno nei rispettivi ruoli ed ambiti. ANMVI e SIVAR sostengono l’attività dell’Onorevole Cova che, per il settore della buiatria, si sta impegnando per richiamare l’attenzione su temi importanti. In particolare il parlamentare veterinario, durante una discussione sullo Schema di decreto legislativo sulla disciplina sanzionatoria per violazioni del regolamento (CE) n. 1099/2009 relativo alle cautele da adottare durante la macellazione o l’abbattimento degli animali, ha fatto notare, con riferimento all’articolo 3 (disposizioni in materia di violazione delle prescrizioni generali riguardanti l’abbattimento e le operazioni

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correlate, la macellazione e le procedure operative standard) "che appare difficile che gli animali entrino al macello puliti e senza mostrare segni di sofferenza e paura, come richiesto al comma 1, che detta le relative sanzioni. Ritiene quindi necessario "definire meglio i parametri in questione". A suo parere andrebbe anche chiarito il comma 9 del medesimo articolo 3. Cova ha inoltre espresso “perplessità” sull’articolo 4, in particolar modo sul comma 2 che sanziona l’operatore che non provvede affinché la manutenzione e il controllo di tutti i dispositivi impiegati per l’immobilizzazione o lo stordimento degli animali siano effettuati secondo le istruzioni del fabbricante da personale avente una formazione specifica, e sul comma 3 che sanziona l’operatore che non assicura che le persone responsabili dello stordimento o il personale adibito a tale mansione svolgano controlli regolari al fine di garantire che gli animali non presentino segni di coscienza o sensibilità nel periodo compreso fra la fine del processo di stordimento e la morte. Per Cova entrambi i commi risultano essere difficilmente applicabili. Analoghi dubbi riguardano l’articolo 5 che sanziona le violazioni riguardanti i dispositivi di immobilizzazione e di stordimento. Cova ritiene inoltre "necessario chiarire meglio" le responsabilità coinvolte dall’articolo 6, che reca rigorose norme in materia di violazioni riguardanti l’abbattimento degli animali destinati al consumo domestico privato e la fornitura diretta di piccoli quantitativi di carni. ■

nche l’ANMVI ha partecipato all’appuntamento, promosso da Provincia e Camera di Commercio di Cremona, durante il quale il Cersi ha presentato il progetto per i 184 giorni di Expo Milano 2015, progetto che punta su un forte coinvolgimento dei sistemi locali, ma anche delle Università e dei centri limitrofi. Settimane di alta formazione riservate ad una platea internazionale di esperti, dirigenti, buyers, studenti e opinion makers dedicate a temi centrali del settore agroalimentare: agricoltura “tradizionale” e zootecnia, filiera del pomodoro e biotecnologie, bioenergie e biocarburanti. Ed ancora, cluster del cioccolato, controllo qualità, sicurezza alimentare e certificazione e tutela delle produzioni di origine protetta e controllata. Questo in buona sostanza il progetto di cui il Cersi ha affidato la presentazione a Pier Sandro Cocconcelli, professore di Microbiologia degli Alimenti presso la Laurea Specialistica in Qualità e Sicurezza degli Alimenti dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza. All’appuntamento sono intervenuti anche il Sottosegretario Maurizio Martina (nelle sue vesti di Presidente della Commissione di coordinamento per le attività connesse all’Expo) e Fabrizio Sala, Sottosegretario all’Expo ed all’internazionalizzazione di Regione Lombardia. Il leader della Camera di Commercio, Gian Domenico Auricchio, ha sottolineato che l’Expo è “Un’occasione da non perdere. Un evento che,

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per la sua rilevanza economica, la visibilità a livello mondiale e le ricadute che comporterà, costituisce un’opportunità di crescita irripetibile: anche Cremona - ha proseguito Auricchio - vuole essere rappresentata, forte delle sue eccellenze”. Sul piano territoriale lavora da tempo la Provincia, con l’obiettivo di selezionare e portare a fattor comune le numerosissime proposte e sollecitazioni ricevute in proposito secondo una tabella di marcia avviata a Giugno 2010, come hanno ricordato il Presidente dell’Amministrazione Provinciale Massimo Salini ed il suo Direttore generale, Marina Ristori. Ci si concentrerà sulle eccellenze tipiche del territorio legate a doppio filo al tema scelto per l’edizione 2015 di Expo “Nutrire il pianeta, energia per la vita”. L’approccio a Expo 2015 è quello suggerito da Fabrizio Sala: “Expo è un evento politico per il quale la comunità internazionale ha scelto un tema cruciale e destinato a divenire sempre più dirimente”. ANMVI è pienamente consapevole di poter svolgere un ruolo fondamentale, sia durante l’evento del 2015 che prima e dopo. Contestualmente, avendo accumulato negli ultimi anni un’esperienza internazionale nel campo della formazione (ANMVI International) ed avendo sperimentato questa formazione attraverso l’utilizzo di strutture cremonesi e lombarde, ANMVI ha presentato un progetto che ha come obiettivo la Formazione Internazionale per la componente Sanitaria del Paese dedicata alla Salute ed alla Sicurezza Alimentare, in sinergia con altri Soggetti territoriali. ■

SOCIETÀ FEDERATA ANMVI

SIVAE, in collaborazione con il Comitato per la tutela e lo studio degli animali esotici nel Lazio, mette a disposizione la locandina che trovate nella pagina a fianco. La locandina ha scopo informativo non solo per tutti gli iscritti, ma anche per tutti gli utenti delle strutture veterinarie che la esporranno.


SOCIETÀ FEDERATA ANMVI


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6 Anmvi Informa Convenzioni

VETERINARIA 27 | 2013

Prevenire l’insoluto e attrezzarsi per il recupero Preventivo, consenso informato, fattura pro-forma. Ma se il cliente non paga? al 25 marzo di quest’anno, il compenso per le prestazioni professionali è pattuito al momento del conferimento dell’incarico professionale. Il professionista deve rendere noto al cliente il grado di complessità dell’incarico, fornendo tutte le informazioni utili circa gli oneri ipotizzabili dal momento del conferimento fino alla conclusione dell’incarico. Considerato che l’abolizione delle tariffe minime vale anche per il cliente, il compenso di una prestazione veterinaria liberamente concordato fra le parti rientra appieno fra le obbligazioni del Codice Civile che - per quanto riguarda il cliente - contemplano l’obbligo contrattuale di pagare quanto pattuito. Alla responsabilità contrattuale del medico veterinario fa da rovescio della medaglia il diritto dello stesso al compenso. A questo proposito, sono due le domande ricorrenti: una volta accettato, il preventivo vincola il cliente al pagamento? E la parcella quanto conta per far valere il credito?

tratto “è concluso nel momento in cui chi ha fatto la proposta ha conoscenza dell’accettazione dell’altra parte”. Se al preventivo si aggiunge il consenso informato (strumento squisitamente etico e deontologico, ma utile a dimostrare un’intesa fra le parti), il medico veterinario ha certamente dalla sua un elemento in più. Preventivo e consenso informato non garantiscono di per sé il recupero del credito, ma considerata la decadenza dell’istituto dell’opinamento, rappresentano - con l’emissione della parcella eventualmente pro-forma - un utile sostegno documentale al diritto al compenso. Si consideri, inoltre, che il Codice Civile tutela anche nei casi in cui la prestazione (come può esserlo un intervento d’urgenza o in sede di complicanza chirurgica) non possa essere pianificata e ricada nelle decisioni unilaterali del professionista. Anche in questo caso il medico veterinario ha obblighi di tempestiva informazione al cliente, a dimostrazione ancora una volta, di come la comunicazione al cliente sia un indispensabile alleato.

IL DIRITTO AL COMPENSO

Prima dell’abolizione delle tariffe minime, il medico veterinario poteva ricorrere all’opinamento, cioè farsi vidimare la parcella dal proprio Consiglio dell’Ordine. L’opinamento - citiamo da una circolare Fnovi di gennaio - “costituiva immediatamente un titolo per richiedere il credito a mezzo procedimento d’ingiunzione”. Oggi, il professionista ha perso il privilegio probato-

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TARIFFE E OPINAMENTO Quello fra il medico veterinario e il cliente è un contratto, come tale valido anche se non convenuto fra le parti in forma scritta. Il preventivo (che può non avere la forma scritta, benché sia altamente consigliata) può rientrare fra i titoli preferenziali di un medico veterinario che debba far valere il credito. Ai sensi del Codice Civile un con-

RECUPERA I TUOI

CREDITI

Il mancato pagamento della parcella è un problema ricorrente nella prassi professionale. Per affrontare efficacemente il cliente che non paga Anmvi e AT Credit Management hanno definito una convenzione per la gestione proattiva del credito. Contatti Anmvi: www.anmvi.it - 0372/40.35.36 - relazioniesterne@anmvi.it Contatti AT: www.advtrade.com - 348/70.13.161 - ja.pedrazzo@alice.it

rio di “provare” il proprio credito professionale (solo) mediante la produzione della parcella delle spese e prestazioni, munita della sua sottoscrizione e corredata dal parere dell’Ordine, un parere di tipo deontologico che stava a dire che il medico veterinario aveva correttamente applicato le tariffe minime. Per il futuro, se il contenzioso arriverà fino al Giudice, la liquidazione del compenso al medico veterinario avrà come riferimento i parametri giudiziali, il cui decreto di emanazione è pronto al Ministero della Salute e verso il Consiglio di Stato per un parere. Le tariffe indicate nello Studio indicativo della FNOVI avranno valore di parametro davanti al Giudice chiamato a dirimere la controversia fra medico veterinario e cliente.

LA PARCELLA Su Professione Veterinaria 2/2012 abbiamo risposto alla domanda sull’efficacia della parcella. L’articolo “La fattura puntuale sollecita il pagamento” evidenziava l’importanza - anche nel caso di una fattura pro-forma - di far leva su strategie di reciprocità psicologica. Farsi pagare “è da professionisti” dicono gli esperti e cadenzare il rapporto con il cliente attraverso passaggi informativi, consensuali e documentali, favorisce la consapevolezza del dovere al pagamento e della messa in atto di processi che presuppongono un corrispettivo economico. In alcune situazioni - proprio in forma di gestione preventiva del credito - la fattura pro forma può fare al caso. È un documento senza alcuna valenza fiscale, utilizzato quando si rende necessario presentare al cliente un facsimile della fattura finale senza incorrere negli obblighi fiscali, che non genera obblighi ai fini della liquidazione IVA e nemmeno ai fini della determinazione dei ricavi ( in caso di controlli, non si genera nemmeno la presunzione di fatturazione, con tutte le conseguenze per la mancata registrazione).

AGIRE PER IL RECUPERO Qualora le strategie di prevenzione degli inso-

luti non fossero andate a buon fine, il credito può essere recuperato seguendo il percorso stra-giudiziale, vale a dire senza andare per vie legali. Quali documenti sono necessari per l’intervento in fase stragiudiziale? Per AT Management che svolge il servizio di recupero crediti in convenzione con ANMVI a favore dei medici veterinari - la fattura dell’avvenuta prestazione “è indispensabile”. La fattura pro-forma dell’intervento stesso non è indispensabile ma diventa necessaria se è l’unico documento producibile. Il preventivo regolarmente firmato dal cliente è “importante e probatorio”. Sono determinanti anche alcuni dati secondari, ma non ovvi come potrebbe sembrare, come le generalità del cliente e i suoi recapiti ed eventuali annotazioni utili sul cliente in relazione alla prestazione effettuata. Per AT Management “Vale il principio che più dati si forniscono e più puntualmente si può procedere”. Nel report periodicamente fornito ad ANMVI da AT Management, in forma anonima e nel rispetto della privacy, emergono casi di recupero non andati a buon fine (“pratica negativa non incassabile”) per carenze documentali o per anzianità del credito.

TEMPISMO Il diritto per il compenso professionale e per il rimborso delle spese correlate all’opera prestata si prescrive, ai sensi dell’art. 2956 c.c. in tre anni. Ma il mero decorso del tempo non produce l’effetto dell’estinzione automatica del diritto bensì determina il crearsi di una semplice presunzione che potrà essere scongiurata con prova contraria. In altre parole, il professionista non perde mai il diritto al compenso, ma decorso il termine dei tre anni ha l’onere di dimostrare di non essere stato pagato. Anche in questo caso però AT Management è chiara: “La caratteristica principale per un recupero crediti fattibile è la tempestività”, anche per evitare sparizioni, morti, dimenticanze, default del cliente, ecc. una serie di evenienze che i professionisti del recupero crediti conoscono e dalle quali mettono in guardia. ■

RACCOMANDATA? VADO ALL’UFFICIO GIUDIZIARIO i proponiamo una Faq collezionata dalla convenzione AT Management-ANMVI nel corso delle attività di servizio e assistenza ai medici veterinari. Riguarda la richiesta di rivolgersi personalmente presso l’ufficio giudiziario “UNEP” e la notifica della raccomandata tramite ufficiale giudiziario. Domanda: In qualità di libero professionista chiedo un parere in merito alla possibilità di far recapitare a mezzo ufficiale giudiziario una raccomandata con fattura pro forma a un cliente che non ha mai saldato, all’atto delle dimissioni del paziente, il compenso pattuito (c.a. 2500€). Nello specifico il cliente dopo aver accettato un preventivo via mail e avermi richiesto un trattamento d’urgenza per un’osteosintesi bilaterale di femore ha ritardato il pagamento adducendo vari motivi di salute, impegni di lavoro, etc… Quando ha iniziato a negarsi al telefono (dopo circa un mese dalla prestazione), ho tentato di raggiungerlo tramite raccomandata A.R. prima alla sua residenza (dove effettivamente dimora) e poi sul posto di lavoro (caserma EI). Entrambe le raccomandate sono rientra-

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te avendo superato il periodo di giacenza. Mi è stato consigliato quindi di richiedere la notifica della mia missiva tramite ufficiale giudiziario dell’UNEP di Milano (Ufficio Notificazioni Esecuzioni e Protesti). Questo servizio è possibile solo tramite legale? Che valore ha questa notifica al fine del recupero finale del credito? Risposta: La raccomandata a mezzo ufficiale giudiziario può essere inviata da chiunque ovvero non è necessario che la diffida sia su carta intestata di un legale. Il valore legale della notifica a mezzo ufficiale è pari a quello di un’ordinaria raccomandata a.r. ovvero interrompe la prescrizione peraltro già avvenuta atteso il perfezionamento delle notifiche per compiuta giacenza. Ovviamente la notifica a mezzo ufficiale giudiziario ha una maggiore deterrenza rispetto alla raccomandata inviata a mezzo postale. A tal fine sarebbe opportuno che la notifica sia eseguita a mani dall’ufficiale, il quale recandosi di persona presso la residenza del debitore, provvede alla consegna della lettera nelle mani del detto debitore o comunque di una persona abilitata a ricevere la posta.


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Eventi Veterinari

VETERINARIA 27| 2013

SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA REDDITO SOCIETÀ FEDERATA ANMVI

SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA REDDITO SOCIETÀ FEDERATA ANMVI

in collaborazione con

in collaborazione con

ORDINE DEI MEDICI VETERINARI DELLA PROVINCIA DI CREMONA

AZIENDA SANITARIA LOCALE DELLA PROVINCIA DI CREMONA

Convegno Nazionale SIVAR TERAPIA MIRATA: COSA CAMBIA PER IL VETERINARIO? CremonaFiere, Sala “Stradivari” - Giovedì 24 Ottobre 2013 OBIETTIVI EVENTO FORMATIVO Alla luce delle nuove tendenze inerenti il contenimento dell’antibiotico resistenza, fenomeno per il quale il veterinario zooiatra è chiamato alle sue responsabilità, l’evento si propone di fare il punto della situazione e indicare al medico veterinario spunti su come affrontare tale problema nella pratica professionale quotidiana. MODERATORE GABRIELE GENINATTI Medico Libero Professionista, Torino RELATORI NORMA ARRIGONI - IZS della Lombardia e dell'Emilia Romagna, Sezione di Piacenza CAROLINE HUETINK - Medico Veterinaro Libero Professionista, Olanda PAOLO MORONI - Università degli Studi di Milano, Cornell University New York State, USA MINO TOLASI - Medico Veterinario Libero Professionista Brescia PROGRAMMA SCIENTIFICO 09.30 Registrazione dei partecipanti, saluto del Moderatore ed inizio lavori 09.45 Novità nella terapia della mastite Paolo Moroni 11.00 Pausa 11.30 Uso ed utilità dell’antibiogramma nei trattamenti antimastitici Norma Arrigoni

13.00 Pausa 14.30 L’esperienza Olandese Caroline Huetink 15.15 Prime valutazioni dell’uso del farmaco nelle stalle da latte - Mino Tolasi 16.00 Discussione 17.00 Consegna attestati di partecipazione e chiusura lavori PARTECIPAZIONE Iniziativa gratuita riservata ai laureati e studenti in Medicina Veterinaria. È prevista la traduzione simultanea dall’inglese all’italiano. ISCRIZIONE L’iscrizione ai convegni dà diritto a: • Attestato di frequenza • Traduzione simultanea SEDE: CremonaFiere P.zza Zelioli Lanzini, 1 - Cremona SEGRETERIA SCIENTIFICA E ORGANIZZATIVA SIVAR - Paola Orioli Tel. 0372-40.35.39 - Fax 0372-40.35.54 info@sivarnet.it - www.sivarnet.it

ORDINE DEI MEDICI VETERINARI DELLA PROVINCIA DI CREMONA

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AZIENDA SANITARIA LOCALE DELLA PROVINCIA DI CREMONA

Convegno Nazionale SIVAR CONFRONTARE I PROBLEMI RIPRODUTTIVI: ESPERIENZE DI CAMPO NELLA PATOLOGIA, GESTIONE ED ALIMENTAZIONE DELLE SCROFE IPERPROLIFICHE CremonaFiere, Sala “Zelioli Lanzini” - Venerdì 25 Ottobre 2013 OBIETTIVI EVENTO FORMATIVO Aggiornare il medico veterinario suiatra sulle diverse cause di perdita di performances zootecniche nella scrofaia, focalizzando l’attenzione sulle problematiche tipiche delle nuove genetiche iperprolifiche. MODERATORE ROBERTO BARDINI Nutreco Italy, Mozzecane (VR) RELATORI ILLER CAMPANI Martini S.p.A., Budrio di Longiano (FC) ENRIC MARCO Marco Y Collell S.L., Spagna PROGRAMMA SCIENTIFICO 14.15 Registrazione partecipanti, saluto del moderatore ed inizio lavori 14.30 Esperienze di campo nella patologia e management delle scrofe iperprolifiche Enric Marco 15.15 Esperienze di campo nell’alimentazione delle scrofe iperprolifiche Iller Campani

16.00 Discussione 17.00 Consegna attestati di partecipazione e chiusura lavori PARTECIPAZIONE Iniziativa gratuita riservata ai laureati e studenti in Medicina Veterinaria. ISCRIZIONE L’iscrizione ai convegni dà diritto all’attestato di frequenza. SEDE CremonaFiere P.zza Zelioli Lanzini, 1 Cremona SEGRETERIA SCIENTIFICA E ORGANIZZATIVA SIVAR - Paola Orioli Tel. 0372-40.35.39 Fax 0372-40.35.54 info@sivarnet.it www.sivarnet.it

GLI ORGANIZZATORI DEGLI EVENTI SI IMPEGNANO A RISPETTARE I PROGRAMMI PUBBLICATI CHE RIMANGONO SUSCETTIBILI DI VARIAZIONI PER CAUSE DI FORZA MAGGIORE. È PROIBITO FILMARE O FOTOGRAFARE LE PRESENTAZIONI DEI RELATORI.

SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIA

CORSO PRATICO INTENSIVO - TUTTO SUL CROCIATO Palazzo Trecchi Cremona - 21-22 Novembre 2013 zionali che le più moderne tecniche biomeccaniche con l'opportunità per i partecipanti, unica nel suo genere, di poter metterci mano personalmente eseguendole su cadavere e sotto la diretta supervisione di un tutor altamente esperto della materia.

DIRETTORE ALDO VEZZONI Med Vet, SCMPA, Dipl ECVS, Cremona RELATORI BRUNO PEIRONE, Med Vet, Dot Ric, Torino ALDO VEZZONI, Med Vet, SCMPA, Dipl ECVS, Cremona ISTRUTTORI SARA BAZZO, Med Vet, Cremona SILVIA BOIOCCHI, Med Vet, Milano SLOBODAN TEPIC, M. Sci, Zurigo, CH LUCA VEZZONI, Med Vet, Cremona OBIETTIVI Affinare la tecnica diagnostica delle lesioni del legamento crociato, acquisendo competenza e dimestichezza nella selezione del paziente per le varie tecniche chirurgiche e nel planning preoperatorio. Conoscere nei dettagli le diverse tecniche sia quelle tradi-

PROGRAMMA SCIENTIFICO Giovedì 21 Novembre 2013 08.50 Benvenuto e informazioni pratiche sul Corso 09.00 Eziologia e patogenesi delle lesioni del legamento crociato 09.30 Diagnosi clinica e radiografica delle rotture parziali e complete del crociato e DD 10.00 Trattamento delle lesioni meniscali in artrotomia e in artroscopia 10.20 Principi biomeccanici nel trattamento delle lesioni del crociato 10.40 Pausa caffè 11.00 Tecniche intra ed extracapsulari, materiali e punti isometrici di ancoraggio 11.20 Strumentazione ed impianti per la TPLO 11.40 Planning della TPLO con esercitazione su radiografie 12.00 Tecnica chirurgica della TPLO 13.00 Pausa pranzo 14.00 Esercitazione pratica di stabilizzazione extracapsulare su ossa sintetiche 14.30 Esercitazione pratica di TPLO su ossa sintetiche

15.30 TPLO e correzione delle deformità tibiali 15.50 Complicazioni intraoperatorie della TPLO 16.10 Pausa caffè 16.30 Esercitazione pratica su cadavere di ispezione articolare e trattamento meniscale 17.00 Esercitazione pratica su cadavere di fissazione extracapsulare 17.30 Esercitazione pratica su cadavere di TPLO 19.30 Termine della prima giornata Venerdì 22 Novembre 2013 08.30 Risultati e complicanze post-operatorie della TPLO 08.50 Strumentazione ed impianti per la TTA 09.10 Planning della TTA con esercitazione su radiografie 09.30 Tecnica chirurgica della TTA 10.30 Pausa caffè 11.00 Complicazioni intraoperatorie della TTA 11.20 Risultati e complicanze post-operatorie della TTA 11.40 TTA e lussazione della rotula 12.00 Esercitazione pratica di TTA su ossa sintetiche 13.00 Pausa pranzo 14.00 Esercitazione pratica su cadavere di TTA 16.30 Pausa caffè 17.00 Gestione post-operatoria e riabilita-

E EDIZION NUOVA o intensivo atic Corso pr zione dopo interventi sul crociato 17.20 Selezione del paziente tra i diversi trattamenti chirurgici per il crociato 17.30 Strategie per gli interventi di revisione in caso di fallimento del trattamento eseguito 18.00 Nuovi studi e soluzioni per il trattamento delle lesioni del crociato 18.30 Discussione 19.00 Fine del Corso La valutazione dei partecipanti, Certificata ISO 9001, è stata per gli aspetti scientifici dell’ultima edizione di 9,29 su 10. SEDE: Cremona, Palazzo Trecchi REGISTRAZIONE: h. 08.30 NUMERO PARTECIPANTI: 24 LIMITE ISCRIZIONE: 10 Ottobre 2013 LINGUA: Italiano QUOTE: Soci SCIVAC € 750,00 + IVA Non Soci € 1000,00 + IVA Supplemento alla quota di € 50,00 + IVA dopo il limite di iscrizione LA QUOTA COMPRENDE: • 2 pranzi e 4 coffee break • Estratti previsti in formato cartaceo • Certificato di partecipazione www.scivac.it info@scivac.it


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8 Eventi Veterinari

VETERINARIA 27 | 2013

A.N.M.V.I. ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI

SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI ESOTICI

In collaborazione con

MANAGEMENT, BENESSERE E GESTIONE MEDICA DI PRIMATI E GRANDI FELINI Cremona, 18 Ottobre 2013

WELCOME MANAGEMENT Domenica 13 ottobre 2013, Cremona, Palazzo Trecchi

RESPONSABILE SCIENTIFICO Paolo Selleri Med Vet, Dott Ric, Dipl ECZM (Herp), Roma RELATORI Michele Capasso, Med Vet, Napoli Norin Chai, DVM, MS, PhD, Parigi OBIETTIVI Nella pratica clinica dei veterinari per animali esotici non è infrequente essere contattati da parchi, circhi e centri di recupero per consulenze su grandi felini. L'obiettivo di questo corso è quello di istruire i medici veterinari su quali sono le più frequenti patologie riscontrabili nei grandi felini e nei primati in cattività. La giornata prevede anche la trattazione di argomenti introduttivi la chirurgia e l'anestesia. PROGRAMMA SCIENTIFICO Venerdì 18 Ottobre 2013 08.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze

09.00 Saluto ai partecipanti del Presidente, presentazione dei relatori ed inizio dei lavori 09.15 Il ruolo del veterinario nella protezione degli animali da zoo - M. Capasso 09.45 Medicina preventiva nei grandi felini: cosa c’è da sapere - N. Chai 10.15 Leiomioma uterino e contemporanea adenomiosi in un leopardo cinese - N. Chai 10.25 Diagnosi di una sindrome di Chiari in un serval selvatico - N. Chai 10.55 Discussione e domande 11.05 Pausa 11.25 Medicina preventiva nei primati non umani - N. Chai 12.05 Medicina riproduttiva e chirurgia nei primati non umani - N. Chai 12.35 Trattamento di un ascesso retroperitoneale in un orangutan - N. Chai 12.55 Aerosacculite in un orangutan - N. Chai 13.15 Discussione e domande 13.25 Pausa pranzo 14.15 Legislazione: cosa c’è da sapere M. Capasso 14.45 Cardiopatie nei felini selvatici - N. Chai 15.25 Endoscopia e chirurgia mini invasiva nei primati non umani - N. Chai 16.05 Discussione e domande 16.15 Pausa 16.35 Cattura e anestesia nei primati non umani e nei felini selvatici - N. Chai 17.05 Chirurgia di una cataratta bilaterale

È possibile effettuare l’iscrizione online dal sito http://registration.evsrl.it/ o scaricare il pdf dal sito. SEDE Cremona, Centro Studi Palazzo Trecchi

8.30 9.00 9.10 9.30 10.30 11.30 11.45 12.45 13.00 14.30

REGISTRAZIONE: h. 08.30 NUMERO PARTECIPANTI: 50 LIMITE ISCRIZIONE: 20 Settembre 2013 QUOTE: Soci SIVAE/SCIVAC € 180,00 IVA INCLUSA Non Soci € 220,000 IVA INCLUSA LA QUOTA COMPRENDE 1 pranzo • Estratti previsti in formato cartaceo • Certificato di partecipazione • Traduzione simultanea Il corso verrà realizzato al raggiungimento del numero minimo di partecipanti previsti

15.30 16.30

Registrazione dei partecipanti Saluto ai partecipanti e presentazione della giornata (Dott. M. Viotti) Presentazione Management Forum 2014 (dott. C. Scotti) Esperienze all’estero (Dott. D. Giraldi) Scenario italiano (Dott. M. Maggi) Pausa Il management dei servizi (Dott. M. Viotti) Discussione Pausa pranzo Cosa c’è di nuovo sul web (Dott. B. Borgarello) Cosa ci riserva il futuro (Dott. M. Serreri) Discussione e termine della giornata

ISCRIZIONI: Le iscrizioni 2013 sono gratuite ed aperte a tutti i medici veterinari. Per motivi organizzativi, i veterinari che intendono presenziare all’incontro, devono compilare ed inviare la scheda d’iscrizione tramite mail: management@anmvi.it o fax 0372/403558; oppure compilare l’adesione on-line collegandosi al sito www.anmvi.it, nell’apposita sezione di Management. Tale comunicazione, viene intesa come effettiva dichiarazione di partecipazione. PER INFORMAZIONI Segreteria ANMVI-SIMV - Milena Migliavacca Tel. 0372/403536 - Fax 0372/403558 Email: management@anmvi.it

SEGRETERIA SIVAE Elisa Tel: 0372/40.35.00E-mail: info@sivae.it

A.N.M.V.I. SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO

Da inviare in busta chiusa ad ANMVI - Via Trecchi, 20 - 26100 Cremona oppure al fax 0372-457091 entro il 26 Settembre 2013, allegando l’attestazione di versamento

IL SOTTOSCRITTO COGNOME ……………………………………………………………………………………………… NOME …………………………………………………………………………………………… VIA ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… CAP, CITTÀ E PROVINCIA …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… TELEFONO …………………………………………………………………………………………… CELL. ……………………………………………………………………………………………… EMAIL …………………………………………………………………………………………… CODICE FISCALE ……………………………………………………………………………………… ORDINE DEI VETERINARI DI …………………………………………………………………………………………………… TESSERA N. …………………………………………………………

CHIEDE DI ISCRIVERSI AL (spuntare il corso o i corsi prescelti)

K Corso per datore di lavoro in struttura veterinaria (RSPP) 10-11 Ottobre 2013

K Corso per Addetti all’antincendio, attività a rischio basso 12 Ottobre 2013

VERSANDO LA QUOTA DI € 185,00 (IVA inclusa) VERSANDO MEDIANTE (è possibile effettuare un unico versamento per più corsi) K vaglia postale intestato a EV Soc. Cons. a r.l. - Via Trecchi, 20 - 26100 Cremona (si prega di indicare la causale del versamento. Allegare fotocopia del versamento) K tramite carta di credito (non si accettano carte elettroniche) H Carta Sì

H Mastercard

H Visa

Intestata a ……………………………………………………………………………………

VERSANDO LA QUOTA DI € 110,00 (IVA inclusa)

K Corso per addetti al primo soccorso 12-13 Ottobre 2013 VERSANDO LA QUOTA DI € 160,00 (IVA inclusa)

FATTURAZIONE La fattura dovrà essere intestata a: …………………………………………………………… Domicilio fiscale ………………………………………………………………………………… PARTITA IVA CODICE FISCALE (solo se non in possesso di Partita IVA)

Numero della carta (3 numeri sul retro)

Scadenza (mese e anno)

DATA …………………………… FIRMA ………………………………………………………

AVVERTENZE Agli iscritti verrà inviata una comunicazione solo in caso di mancata accettazione. Le richieste di rinuncia verranno totalmente rimborsate solo se pervenute entro 10 gg dalla data di inizio del corso. Ai sensi del decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 (G.U. 29 luglio 2003, Serie generale n. 174, Supplemento ordinario n. 123/L), il sottoscritto acconsente al trattamento dei dati sopra indicati, consapevole che l’esecuzione dei servizi richiesti non può avere luogo senza le comunicazioni dei dati personali all’ANMVI e/o ai soggetti a cui la stessa deve rivolgersi.

FIRMA …………………………………………………………………

CORSI RESIDENZIALI

in una Alouatta palliata - N. Chai 17.25 Discussione e domande 17.35 3 presentazioni brevi da 12 minuti per altri autori 18.15 Consegna attestati


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Anestesia Focus

VETERINARIA 27| 2013

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Tutto quello che l’anestesista deve sapere Segnalamento, anamnesi, visita e indagini collaterali di FEDERICO CORLETTO Med Vet, PhD, CertVa, Dipl ECVAA, MRCVS - Six Mile Bottom (UK) a capacità di valutare la condizione del paziente e quindi il rischio legato alla somministrazione di anestetici è fondamentale per chiunque si occupi di anestesia e terapia perioperatoria. L’incapacità di giudicare correttamente la condizione clinica ed il rischio legato all’anestesia presenta molteplici conseguenze: • ritardo della procedura con il rischio di posticipare un intervento salvavita ed un costo aggiuntivo per il proprietario (oltre che la compromissione dei rapporti con il resto del team); • cancellazione di una procedura che invece avrebbe beneficiato il paziente; • esecuzione dell’anestesia in un paziente che necessita di essere ulteriormente stabilizzato, con il rischio di aumento di mortalità e morbilità perioperatoria (e quindi impatto sul costo per il proprietario); • aumento delle complicazioni perianestetiche. Le implicazioni di una scelta errata sono, pertanto, pertinenti sia la sfera medica che quelle dei rapporti con il proprietario. In condizioni ideali, nessun paziente dovrebbe essere anestetizzato se non in condizioni stabili, per minimizzare il rischio legato alla procedura. Molto spesso, tuttavia, il medico veterinario deve scendere a compromessi e decidere di anestetizzare il paziente per effettuare, per esempio, una procedura salvavita. In questa ottica, la stabilizzazione deve essere vista come concetto relativo piuttosto che assoluto: si consideri, per esempio, un animale con rottura splenica ed emoaddome, in shock cardiocircolatorio; qualunque tentativo di normalizzare i parametri risulterebbe futile e ritarderebbe una procedura salvavita, mentre l’anestesista dovrà decidere quale sia la condizione minima accettabile per procedere con l’anestesia. Prima di parlare di rischio, è necessario definire i termini “rischio” e “pericolo”. Per rischio si intende la probabilità di raggiungimento del livello potenziale di danno nelle condizioni di impiego o di esposizione ad un determinato fattore o agente oppure alla loro combinazione. Per pericolo si intende la proprietà o qualità intrinseca di un determinato fattore avente il potenziale di causare danni. La valutazione del rischio consiste nella valutazione globale di tutti i rischi finalizzata ad individuare le adeguate misure di prevenzione e protezione e ad elaborare il programma delle misure atte a garantire il miglioramento nel tempo della sicurezza stessa. Il rischio quindi si configura come la probabilità che si verifichi un evento avverso ed il pericolo è l’evento stesso. Dal punto di vista prettamente clinico, il termine “rischio” è privo di significato se non si considerano le conseguenze dell’evento e la reale probabilità che questo si manifesti. Il rischio moderato della comparsa di una complicazione facilmente gestibile è certamente più accettabile di un rischio più basso di una complicazione letale. Nello scenario clinico il medico veterinario deve costantemente valutare rischi e benefici uno alla luce dell’altro, e quindi prendere delle decisioni cliniche. La valutazione del paziente da parte dell’anestesista che lavora in un centro di referenza non ha solitamente scopo diagnostico nel senso ampio del termine, ma cerca di rispondere alle seguenti domande:

dai dettagli relativi all’anestesia (farmaci utilizzati, complicazione osservata, gestione della complicazione). L’anamnesi può, inoltre, fornire informazioni fuorvianti, per esempio reazioni avverse a farmaci che sono in realtà incidenti anestesiologici, oppure il proprietario può essersi documentato relativamente al problema dell’animale, e fornire informazioni che supportano il sospetto diagnostico che si è creato.

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VISITA CLINICA L’esame clinico valuta la presenza di segni riferibili a patologie che rappresentano una controindicazione assoluta per l’anestesia e patologie che richiedono ulteriori accertamenti. Può inoltre fornire informazioni relative alla condizione fisica del paziente e alla presenza di dolore, oltre che sul temperamento e attitudine dell’animale, quest’ultimo importante per pianificare l’anestesia. Il paziente può essere anestetizzato nelle condizioni attuali per effettuare la procedura pianificata? È possibile e/o necessario intervenire per migliorare la condizione clinica del paziente prima dell’anestesia? La patologia può essere stabilizzata o progredisce con tale rapidità che è indicato procedere con l’anestesia dopo una minima stabilizzazione? Il paziente presenta controindicazioni assolute per l’esecuzione dell’anestesia o per l’impiego di alcune tecniche anestetiche (per esempio locoregionale, inalatoria)? Quali sono i fattori di rischio legati al paziente che possono influenzare la condotta dell’anestesia o la morbilità perianestetica? Il paziente necessiterà di cure particolari dopo l’anestesia? Quali farmaci/tecniche sono indicate in questo paziente sottoposto alla procedura pianificata? quali monitoraggi saranno necessari durante e dopo la procedura? La valutazione preanestetica non rappresenta, quindi, uno screening generale sulle condizioni di salute del paziente, ma mira ad individuare fattori specifici di rischio legati all’anestesia o alla procedura. È, tuttavia, spesso utilizzata per proporre uno screening generale. Classicamente il rischio è stato legato alla condizione fisica del paziente, intuitivamente tanto più questa è compromessa, tanto maggiore sarà la possibilità di complicazioni o mortalità durante l’anestesia. La classificazione della condizione fisica del paziente più comunemente usata è quella proposta dall’ASA (American Association of Anesthetists), che identifica 5 (+1) classi considerando le patologie sistemiche, che vanno dal paziente sano (ASA 1), al paziente moribondo (ASA 5). Nella pratica anestesiologica è pertanto importantissimo classificare correttamente la condizione del paziente. Il primo risultato della valutazione del paziente è quindi la classificazione della condizione fisica secondo lo schema proposto dall’American Association of Anesthesiology: ASA I: paziente sano ASA II: patologia sistemica lieve ASA III: patologia sistemica non incapacitante compensata ASA IV: patologia sistemica non compensata che rappresenta un costante rischio ASA V: grave patologia con sopravvivenza inferiore alle 24 ore La valutazione del paziente considera tutte le informazioni disponibili, ricavate dal segnala-

mento, dall’anamnesi, dalla visita clinica, dalla valutazione dei risultati della diagnostica di laboratorio e per immagini.

SEGNALAMENTO Alcune razze presentano predisposizione nei confronti di alcune patologie, pertanto può essere indicato effettuare test approfonditi oppure, in assenza della possibilità di effettuarli, sarà possibile speculare sulla possibile natura del problema. Alcune patologie, inoltre, sono legate all’età e la presenza di alcune alterazioni ematobiochimiche ha peso ed interpretazione differente secondo l’età o il sesso dell’animale considerato. Dal punto di vista fisiologico, inoltre, l’animale anziano presenta una riduzione della riserva funzionale d’organo, il che lo rende più sensibile alle alterazioni omeostatiche indotte dall’anestesia. L’obesità, infine, richiede considerazioni specifiche ed aumenta il rischio di alcune complicazioni perianestetiche.

ANAMNESI L’anamnesi è una fonte importante di informazioni, tuttavia è necessario distinguere le informazioni utili da quelle inutili e quelle fuorvianti. La presenza di complicazioni durante o successivamente ad anestesie effettuate precedentemente è un’informazione utile se corredata

INDAGINI COLLATERALI Il ruolo delle indagini collaterali nella valutazione preanestetica è ancora oggetto di discussione, sia in medicina umana che veterinaria. Le pubblicazioni sull’argomento suggeriscono che gli esami rappresentano un ausilio nella valutazione del paziente solo se in presenza di sospetto di patologia, fattori di rischio o qualora risulti impossibile disporre di una anamnesi e visita clinica accurate. Il problema relativo all’esecuzione di test “a tappeto” in animali sani sottoposti a procedure elettive risiede nell’assenza di un effetto di tali test sulla gestione dell’anestesia o sull’outcome. Spesso il test è effettuato per proteggersi legalmente piuttosto che per ricavarne informazioni utili. L’esecuzione di test, inoltre, comporta il “rischio” che alcuni di essi siano alterati, e quindi sarà necessario effettuare ulteriori test per valutare la significatività dei risultati del primo test. Purtroppo i test effettuati nello screening preanestetico tendono a favorire la sensibilità a scapito della specificità, o viceversa. Uno studio effettuato da Afef et al. (2008) ha concluso che solo nello 0.8% dei casi (in un campione superiore a 1000 animali) l’esecuzione di esami è risultata nella cancellazione della procedura e solo nello 0.2% dei casi il protocollo anestetico è stato alterato. ■

Sono state pubblicate tutte le fotografie fatte durante la 78a edizione del Congresso Internazionale Multisala Scivac Rimini http://www.scivacrimini.it/it/photo-gallery.html


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10 Vet Journal Attualità scientifica

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VETERINARIA 27 | 2013

Caratteri del prurito in tre comuni dermatosi del cane

Ecografia pancreatica nei gatti con aumento della fPLI

Alcuni aspetti del sintomo possono essere suggestivi della patologia responsabile

Aumento di spessore, margini irregolari e grasso peripancreatico iperecogeno suggestivi di pancreatite, in uno studio

di MARIA GRAZIA MONZEGLIO Med Vet PhD el cane, l’infestazione da pulci (FI), l’ipersensibilità al morso di pulce (FBH) e la dermatite atopica (CAD) sono state caratterizzate principalmente per le lesioni presenti ma mai per il prurito. Nella pratica clinica, molti di questi soggetti manifestano soltanto prurito. Uno studio ha valutato le caratteristiche del prurito in queste dermatosi e la loro potenzia-

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le utilità nella diagnosi. Venivano selezionati casi in cui il cane era affetto da una soltanto delle dermatosi diagnosticate. La diagnosi di CAD era basata sui criteri di Prélaud e sui test intradermici positivi eccetto quello per le pulci. La diagnosi di FBH si basava sui segni clinici compatibili e sulla risposta a un test intradermico con l’allergene delle pulci. Per la FI la diagnosi si basava sulla presenza delle pulci. Inoltre, in ciascun gruppo, si escludevano altre patologie cutanee primariamente pruriginose. Si valutavano la sede, le manifestazioni comportamentali, la stagionalità e la quantificazione del prurito. Si analizzavano in totale 346 cani, di cui 91 con CAD, 110 con FI e 145 con FBH. Il periodo (stagione) di insorgenza non presentava differenze statistiche per ciascuna dermatosi o tra le 3 dermatosi. Alcune localizzazioni erano altamente specifiche per una dermatosi: addome ventrale/superficie mediale della coscia (mordicchiamento) e radio/carpo/tibia/ tarso (mordicchiamento) in FI; dorso/regione dorso lombare (mordicchiamento) e coda (mordicchiamento) in FBH; zampe (mordicchiamento/leccamento) e faccia/collo (sfregamento) in CAD. Alcuni aspetti del prurito possono essere suggestivi della patologia responsabile, con possibile valore diagnostico nel cane affetto da prurito, concludono gli autori. “Characterization of pruritus in canine atopic dermatitis, flea bite hypersensitivity and flea infestation and its role in diagnosis.” Vincent Bruet; Patrick J Bourdeau; Anne Roussel; Latitia Imparato; Jean-Claude Desfontis. Vet Dermatol. December 2012; 23 (6): 487-e93. ■

SALMONELLA ENTERICA INFANTIS NEL RONDONE COMUNE uaranta rondoni comuni (Apus apus) sinantropi viventi in un ambiente urbano in vicinanza di uomini e altri animali venivano ricoverati presso la clinica del Centro di Riferimento regionale per l’Igiene urbana veterinaria di Napoli e sottoposti a prelievi per le analisi batteriologiche. Sui 40 uccelli esaminati, 8 erano positivi a Salmonella enterica serovar Infantis, benché in assenza di segni di salmonellosi (es. diarrea). Gli autori ritengono si tratti della prima segnalazione di Salmonella spp. nel rondone comune. I risultati suggeriscono che questa specie aviare può essere un nuovo possibile serbatoio di uno dei più importanti serovar di Salmonella, concludono gli autori. “First report of Salmonella enterica serovar Infantis in common swifts (Apus apus).” Borrelli L, Fioretti A, Russo TP, Barco L, Raia P, De Luca Bossa LM, Sensale M, Menna LF, Dipineto L. Avian

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Pathol. 2013 May 30. [Epub ahead of print]

a pancreatite è una condizione comune ma difficile da diagnosticare nel gatto. Uno studio retrospettivo ha determinato la sensibilità e la specificità delle modificazioni ecografiche del pancreas considerando l’immunoreattività della lipasi pancreatica sierica felina (fPLI) come standard per la diagnosi di pancreatite. Si includevano 25 gatti con segni clinici riferibili a pancreatite, ecografia addominale e fPLI determinata entro 3 giorni dall’ecografia. Si valutavano lo spessore, i margini e l’ecogenicità del pancreas e l’ecogenicità del grasso peripancreatico.

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La fPLI sierica era elevata e diagnostica per pancreatite in 19 gatti su 35. La singola caratteristica ecografica con la maggiore sensibilità era la presenza di grasso peripancreatico iperecogeno al 68% (95% intervallo di confidenza = 44-87%), che indicava una probabilità moderata che i gatti affetti da pancreatite presentassero questa alterazione ecografica. La specificità era > 90% per ciascuno degli aspetti di aumento dello spessore del pancreas, alterazioni del margine pancreatico e iperecogenicità del grasso peripancreatico. La sensibilità e la specificità dell’ecografia erano rispettivamente dell’84% (intervallo di confidenza 95% = 60-97%) e del 75% (intervallo di confidenza 95% = 48-93%) nei gatti con aumento della fPLI indicativo di pancreatite. La presenza un aumento di spessore del lobo pancreatico sinistro, margini pancreatici molto irregolari e grasso peripancreatico iperecogeno nei gatti con segni clinici appropriati e aumento della fPLI era altamente suggestiva di pancreatite, concludono gli autori. “Ultrasonographic Findings of the Pancreas in Cats with Elevated Serum Pancreatic Lipase Immunoreactivity” Williams JM, Panciera DL, Larson MM, Werre SR. J Vet Intern Med. 2013 Jun 3. [Epub ahead of print] ■

Vet Journal è un periodico di informazione scientifica di proprietà di E.V. srl iscritto nel Pubblico Registro della Stampa periodica presso il Tribunale di Cremona al n. 396 dal 18.12.2003. È diretto dal dottor Enrico Febbo e dalla dottoressa Maria Grazia Monzeglio. Fornisce un flusso informativo continuo sugli eventi della medicina veterinaria e sul mondo delle bioscienze, con tre edizioni alla settimana. Le notizie di Vet Journal sono consultabili on line all'indirizzo www.vetjournal.it/


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Toscana - Emilia Romagna Info Regioni

VETERINARIA 27| 2013

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Eutanasia e Latte e aflatossine: incolumità pubblica verifiche mirate Revocata l’ordinanza del Comune di Rosignano Marittimo. Le condizioni poste dal Sindaco per l’adozione del cane

Dopo i dati parziali del 2013, disposte verifiche mirate sul sistema di autocontrollo degli allevatori e degli operatori del settore mangimi utti i produttori della Regione Emilia Romagna, in funzione del rischio presente, dovranno intensificare la frequenza delle analisi per il controllo dell’Aflatossina M1 nel latte già in essere, prevedendo un controllo almeno mensile ed eventuali analisi mirate per rilevare modifiche dovute a diversi lotti di mais o di mangime introdotti nella dieta. Lo prevede una nota del Servizio Veterinario Regionale dell’Emilia Romagna nell’ambito del sistema regionale di sorveglianza per la presenza di aflatossine nel latte bovino, anche sulla base dei risultati del primo trimestre di quest’anno. Dai risultati si evince che, sia per il monitoraggio in allevamento che per il monitoraggio sugli stabilimenti di trattamento e caseifici, sono state superate le soglie previste per l’attivazione del piano di emergenza. I dati elaborati e i risultati delle ispezioni effettuate dai Servizi Veterinari confermano che sono stoccate considerevoli quantità mais dell’annata 2012 contaminate da Aflatossina e che il rischio di contaminazione del latte prodotto giustifica una maggiore attenzione da parte dei produttori e degli organi di controllo. La nota regionale non ritiene tuttavia opportuno attivare nuovamente il piano di emergenza, ma piuttosto effettuare verifiche mirate sul sistema di autocontrollo attivato presso gli OSA e OSM; il Servizio Veterinario Regionale conferma il numero di campioni già programmato per i controlli ufficiali e invita a rivolgere “ancora maggiore attenzione alla corretta attuazione del sistema di autocontrollo attivato presso gli OSA sia nel corso delle verifiche ispettive sia programmando adeguati campionamenti”. I numerosi controlli effettuati dai Servizi Veterinari in mangimifici, essiccatori e depositi come da indicazioni regionali hanno messo in evidenza una forte sensibilità degli OSM ver-

T Il proprietario di Uzi e Tuta, Gabriele Neri, con un altro pastore maremmano. l caso di Rosignano ha sollevato il tema della soppressione eutanasica dei cani, con particolare riferimento alle situazioni di comprovata pericolosità quando il proprietario non sia più in grado di farsi carico dell’animale né affrontare percorsi di recupero. Nel corso di una animata seduta consiliare del 30 maggio scorso, il consigliere di maggioranza Francesco Fornai e lo stesso Sindaco di Rosignano, Alessandro Franchi, avevano posto le condizioni per il ritiro dell’ordinanza: “Se nel frattempo - ha dichiarato il Sindaco - vi sono strutture abilitate e non spetta a me decidere se una struttura è abilitata oppure no ad una contenzione del cane (quindi, non un canile qualsiasi), allora può anche essere che l’ordinanza venga sospesa”. Per il Sindaco di Rosignano, ai fini del ritiro dell’ordinanza serviva “un dato oggettivo”, perché “il principio dell’incolumità pubblica viene prima di tutto”. Analogamente, nel corso della stessa seduta, il consigliere Fornai indicava le condizioni per escludere la soppressione ed eventualmente per un ritiro dell’Ordinanza da parte del Sindaco: “Non è l’Amministrazione che si deve far carico del mantenimento dell’animale in una struttura sanitaria attrezzata. Di questo deve farsi carico il proprietario e se il proprietario per primo ci chiede la soppressione dell’animale, bisognerà che qualcheduno, al di là e al di fuori del percorso dell’Amministrazione comunale, proponga concretamente, una soluzione alternativa percorribile”. Quanto al parere del veterinario ASL, il Sindaco ha precisato che “il tecnico veterinario competente ha fatto dei rilievi, ha fatto delle visite agli animali e ha verificato che purtroppo, perché non credo che nemmeno il veterinario che ha firmato questo verbale l’abbia fatto a cuor leggero, come scrive, “ritiene infruttuoso e pericoloso per gli operatori il prescrivere un percorso di rieducazione degli animali”. Lo dice il tecnico, e non suggerisce l’emissione, ma propone l’emissione di un’ordinanza perché ci possono essere rischi per l’incolumità pubblica”. “Né io, né il Vice Sindaco, né qualsiasi altra persona, siamo in grado di sapere - ha aggiunto - se quegli animali possono essere rieducati o debbono, purtroppo, essere sottoposti a trattamento eutanasico. Non lo sappiamo, ma c’è un tecnico che dice cosa accade dopo ripetute visite agli animali”. Sulla base della legge regionale, il veterinario “che ha emesso questo referto è chiaro

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che abbia risposto alla normativa”, ha aggiunto il Sindaco. Il percorso intrapreso dunque si colloca “dentro la legge”, conclude il Sindaco, che riconosce come la vicenda “si presta al giudizio e alla sensibilità”. “Ma il percorso fatto - è la conclusione del Sindaco - è lo stesso previsto da altri regolamenti comunali”. La seduta consiliare del 30 Maggio scorso si era chiusa respingendo una mozione per il ritiro dell’ordinanza. La Lega Nazionale per la Difesa del Cane, prendendo in affido Tuta, un pastore maremmano, ha anche annunciato “un percorso che la riabiliterà e le permetterà un futuro in una nuova famiglia”. Uzi, l‘altro maremmano, sempre dello stesso proprietario, è stato soppresso per comprovata pericolosità. L’associazione animalista ha inoltre dato la notizia dell’avvenuto ritiro del provvedimento comunale, dichiarando anche che “da questa vicenda una grande questione è rimasta irrisolta: come può una sola valutazione da parte di un solo veterinario predisporre - come in questo caso - la soppressione dei cani, senza confrontarsi con altri colleghi e valutare con più attenzione l’eventuale atteggiamento aggressivo dei due animali ed i possibili percorsi riabilitativi”. ■

so la problematica e che sono stati implementati in modo diffuso sistemi di pulitura meccanica delle partite. Per quanto riguarda il destino degli “scarti” dei trattamenti di pulitura delle partite di granella di mais, si ritiene che il Servizio Veterinario abbia solo il compito di verificare che mais non conforme non entri nella filiera alimentare o mangimistica, anche con il supporto di una adeguata tracciabilità delle partite adottata dall’OSA (operatore settore alimentare) e OSM (operatore settore mangimi). Pertanto, in particolare in questa fase di elevato rischio, i controlli dei Servizi Veterinari saranno prioritariamente rivolti alla corretta attuazione della tracciabilità dei lotti da parte degli operatori soprattutto per il mais non conforme che dovrà essere correttamente identificato. Per quanto riguarda i campionamenti non si ritiene necessario aumentare il numero e la tipologia dei campionamenti ufficiali già programmati. ■

RECENSIONE a pioggia non ti è mai piaciuta e se fosse possibile a un cavallo esprimere a parole le proprie sensazioni, tu oggi, 1 maggio 2013, diresti: «Oggi sono un cavallo infelice». Inizia con questa frase il libro Una volta c’era un cavallo, il romanzo della Collega Annalina Molteni, ambientato nel mondo dell’ippica e pubblicato da poco. Le novanta pagine nelle quali si dipana la storia di “Feel the pain” hanno rapito fin dalle prime righe chi questo libro lo ha già letto, trascinato dal ritmo di una scrittura all’apparenza semplice, ma capace di evocare con molta forza espressiva il mondo della natura e l’affascinante, a volte difficile, rapporto uomo-animale. Pane quotidiano per noi veterinari che, al di là del piacevole coinvolgimento emotivo in una storia che a tratti ha l’andamento di una favola, troviamo spunti di riflessione sulla odierna, anche tragica, situazione dell’ippica italiana. L’autrice descrive “Feel the pain” come un cavallo mitico, ma lo muove in una cornice

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reale e suscita interrogativi urgenti per chi ha nel mondo animale ragione di espressione professionale e di sopravvivenza.

Annalina Molteni, con la sua sensibilità ed esperienza professionale, riesce a penetrare nel profondo degli animi di uomini e cavalli, tratteggiando e rendendo palpabile il rapporto profondo, empatico, irrazionale che si stabilisce fra l’animale e l’umano. Rapporto che con questo racconto, con l’intreccio delle emozioni e una leggera pennellata di giallo, descrive con grande affetto, riuscendo a rendere partecipe anche chi legge di quelle fuggevoli sensazioni che si sperimentano fra uomo e cavallo. La storia di Feel the Pain potrebbe essere quella di centinaia di cavalli che non sono riusciti a sfondare, diventando vincitori. Purtroppo la situazione in cui versa l’ippica, soprattutto italiana di questi ultimi anni, ha reso questa storia tristemente più frequente e quasi vicina alla “normalità”. Stante la difficoltà a reperire il volume in Libreria, chi fosse interessato lo potrà acquistare direttamente on-line dal sito: http://www.libriepoesie.it/author.aspx/id,159/


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12 Legale Compravendita

VETERINARIA 27 | 2013

L’allevatore risarcisce anche le spese veterinarie Il Giudice di pace ha applicato il Codice del consumo: “il cane era un bene con vizi” on sentenza 250/13, depositata il 7 luglio dal Giudice di pace di Macerata, un allevatore è stato condannato a risarcire l’acquirente di un cane di razza dobermann, acquistato per fini agonistici e risultato "neanche un mese dopo dall’acquisto

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affetto da Demodex canis, malattia della rogna rossa, che causa evidenti lesioni cutanee che non permettono al cane di partecipare a gare cinofile". Il CTU - si legge in sentenza - ha determinato che si tratta di una vendita di cane "con vizi"; peraltro anche un altro dobermann acquistato nello stesso allevamento e facente parte

della stessa cucciolata è risultato affetto dalla stessa malattia. "Appare quindi verosimile che quando è stato venduto il cane era già affetto dalla stessa malattia". In base all’articolo 132, comma 3, del decreto legislativo 206/2005, (Codice del Consumo) trattandosi il cane di un bene mobile, e di una compravendita tra un professionista e un

consumatore, i vizi di conformità che si manifestano entro sei mesi dalla consegna del bene si presume esistessero già a tale data, salva la prova contraria. "Prova che non è mai stata fornita da parte convenuta". Il CTU ha determinato che il deprezzamento del cucciolo va da 500 a 1000 euro e ha stimato spese mediche veterinarie sostenute per 240 euro e spese future necessarie per curarlo pari a circa 1560 euro. Il deprezzamento del cucciolo, che non potrà mai partecipare alle gare cinofile per le quali era stato espressamente comprato, è stato conteggiato dal Giudice in 1000 euro, il quale ha anche ritenuto di aggiungere le spese veterinarie per complessivi 2800 euro. "Nel caso in cui si rivela malato l’animale venduto dall’allevamento al consumatore che intende impiegarlo nella partecipazione a competizioni, il primo deve rifondere al secondo le spese per il deprezzamento dell’animale e le cure mediche necessarie, presenti e future". Questa la frase con cui un Giudice di Pace ha chiuso il caso di compravendita. Nessuna somma può, invece, essere risarcita per danno morale "poiché non si verte in ipotesi di reato".

ARTICOLO 132 CODICE DEL CONSUMO 1. Il venditore è responsabile, a norma dell’articolo 130, quando il difetto di conformità si manifesta entro il termine di due anni dalla consegna del bene. 2. Il consumatore decade dai diritti previsti dall’articolo 130, comma 2, se non denuncia al venditore il difetto di conformità entro il termine di due mesi dalla data in cui ha scoperto il difetto. La denuncia non è necessaria se il venditore ha riconosciuto l’esistenza del difetto o lo ha occultato. 3. Salvo prova contraria, si presume che i difetti di conformità che si manifestano entro sei mesi dalla consegna del bene esistessero già a tale data, a meno che tale ipotesi sia incompatibile con la natura del bene o con la natura del difetto di conformità. 4. L’azione diretta a far valere i difetti non dolosamente occultati dal venditore si prescrive, in ogni caso, nel termine di ventisei mesi dalla consegna del bene; il consumatore, che sia convenuto per l’esecuzione del contratto, può tuttavia far valere sempre i diritti di cui all’articolo 130, comma 2, purché il difetto di conformità sia stato denunciato entro due mesi dalla scoperta e prima della scadenza del termine di cui al periodo precedente. ■


Dalle Aziende

VETERINARIA 27| 2013

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Disfunzioni intestinali Florentero e Cronentero: un approccio naturale proposto da Candioli Farmaceutici mannano-oligosaccardi) con 3 ceppi probiotici selezionati per le loro specifiche attività nel lume intestinale e alcune vitamine del gruppo B. L’azione sinergica di questi 3 componenti rende unico nel suo genere Florentero, per rapidità e completezza di azione a livello del lume intestinale, nel ripristinare una correttà funzionalità digestiva, sia per il controllo del sintomo principale della malattia intestinale ovvero la diarrea, sia nel contrastare lo sviluppo dei batteri patogeni, nel migliorare l’assorbimento dei nutrienti, nel ridurre l’infiammazione della mucosa e nel modulare la funzione immunitaria (produzione di IgA). I ceppi probiotici (L. acidophilus, E. faecium e B. coagulans) sono tra i più efficaci e studiati in campo veterinario, e sono protetti e vitali grazie a specifiche tecniche di microincapsulazione. Attraverso tali attività Florentero risulta di efficace e sicuro impiego in tutti i casi di dismicrobismo intestinale conseguente a stress ambientali e dietetici, terapie antibiotiche, svezzamento, infiammazioni e infezioni acute del digerente, parassitosi, ecc. In caso di infiammazioni intestinali caratterizzate da diarrea cronica o ricorrente (durata superiore alle 3 settimane) è invece indicato

e malattie intestinali acute e croniche (ARD, IBD, allergie o intolleranze alimentari, enteropatie infiammatorie, malassorbimento, enteropatie proteino-disperdenti, parassitosi, infezioni) sono frequenti cause di consulto veterinario. Tra i tanti protocolli dietetici e terapeutici specifici, è utile ricordare che è possibile anche un approccio naturale a queste disfunzioni intestinali che miri a ripristinare una corretta omeostasi dell’ambiente intestinale attraverso la normalizzazione della microflora batterica saprofita, il riequilibrio del pH endoluminale, il ripristino della integrità della barriera mucosale mediante la rigenerazione epiteliale, il potenziamento dell’immunità locale, e così via. Due prodotti Candioli Farmaceutici si propongono come rimedi naturali, efficaci e sicuri, specificamente studiati per poter essere utilizzati, da soli o in associazione a terapie o diete specifiche, nel controllo delle disfunzioni intestinali: Florentero e Cronentero. Florentero è il primo prodotto ad azione simbiotica studiato per l’uso nel cane e nel gatto. Si tratta di una associazione di 2 fibre ad azione prebiotica (frutto-oligosaccaridi e

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glucani sono in grado di stimolare e facilitare la crescita e la moltiplicazione dei batteri saprofiti, riducendo contemporaneamente la proliferazione dei patogeni. Cronentero può essere utilizzato, da solo o in associazione alle abituali terapie, per lunghi periodi di tempo (fino a 6 mesi), e risulta efficace già dopo il primo mese di somministrazione. Può essere consigliabile associare Cronentero a Florentero per i primi 10-15 giorni per riequilibrare velocemente la microflora saprofita. I due prodotti, entrambi completamente naturali, hanno come caratteristica comune l’assoluta innocuità e sicurezza, nonché l’elevata appetibilità. Florentero è disponibile in confezioni da 30 e 120 compresse e in comoda pasta orale in siringa graduata. Cronentero è disponibile sotto forma di polvere, confezionata in bustine monodose, da miscelare alla abituale razione alimentare o alla dieta specifica. ■

Cronentero. Questo innovativo prodotto si pone come unico nel suo genere: controllo dell’infiammazione e dell’infiltrazione della mucosa intestinale, capacità nel ristabilire una corretta produzione di mucina intestinale, ed efficacia nel ripristinare l’integrità della barriera mucosale intestinale, rendono Cronentero il prodotto ideale per un graduale e progressivo ripristino della corretta funzionalità intestinale in caso di malattie infiammatorie croniche. Cronentero è composto da alfa-glucano butirrogenico, derivato dall’amido di patata crudo, in grado di fornire alle cellule intestinali elevate quantità di acido butirrico, indispensabile alle cellule intestinali come supporto energetico e per stimolare la loro rigenerazione; inoltre contiene una sostanza brevettata (MPS Protect) che stimola la produzione di mucina protettiva sulle cellule intestinali dall’azione nociva di tossine e batteri presenti nel lume; infine MOS (Mannanoligosaccaridi) e beta-

A.N.M.V.I. Per aggiornamenti scientifici sui temi consulta le schede disponibili su www.vetpedia.it SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIA Organizzato da

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PATOLOGIA ORALE ED ESTRAZIONI DENTALI NEL CANE E NEL GATTO a

Valido anche come 2 parte dell’Itinerario Didattico di Odontostomatologia Cremona, 15/18 Ottobre 2013 Centro Studi SCIVAC ECM: Richiesto accreditamento per 39,3 Crediti

DIRETTORE Daniele Merlano, Med Vet, Roma RELATORI Raimondo Colangeli, Med Vet Comportamentalista, Dipl ENVF, Roma Franco Fassola, Med Vet Comportamentalista, Asti Tommaso Furlanello, Med Vet, Dipl ECVCP, Padova Stefania Gianni, Med Vet, Milano Daniele Merlano, Med Vet, Roma ISCRIZIONE: Partecipazione a numero chiuso (36)

DIRETTORE Margherita Gracis, Med Vet, Dipl AVDC, Dipl EVDC, Milano RELATORI ED ISTRUTTORI Stefano Bo, Med Vet, Torino Alessandro De Simoi, Med Vet, Dipl EVDC, Feltre (BL) Margherita Gracis, Med Vet, Dipl AVDC, Dipl EVDC, Milano Mirko Radice, Med Vet, Milano Giordana Zanna, Med Vet, Dipl ECVD, Milano

Corso Avanzato CHIRURGIA DELLA CATARATTA Cremona, 18/19 Ottobre 2013 Centro Studi SCIVAC DIRETTORE Alberto Crotti, Med Vet, Genova RELATORI Alberto Crotti, Med Vet, Genova Paolo Franci, Med Vet, Dipl ECVAA, Dr Ric, Padova Adolfo Guandalini, Med Vet, Dipl ECVO, Roma Claudio Peruccio, Med Vet, Dipl ECVO, Torino ISCRIZIONE: Partecipazione a numero chiuso (18)

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14 Calendario attività Dal 6 settembre al 13 ottobre Per visualizzare i programmi degli eventi di tutte le società clicca su www.evsrl.it/eventi

6 - 8 SET

CORSO SCIVAC CORSO CEFME

7 SET

INCONTRO REGIONALE SCIVAC VALLE D’AOSTA

8 SET 13 - 15 SET 15 SET 16 - 17 SET 18 - 20 SET 20 - 22 SET 22 SET 25 - 27 SET 28 SET 28 - 29 SET 29 SET 29 SET 29 SET 30 SET - 3 OTT 1 - 4 OTT 2 - 4 OTT 5 - 6 OTT

CORSO REGIONALE SCIVAC IN COLLABORAZIONE CON ASVAC INCONTRO REGIONALE SCIVAC MOLISE

ITIN. DIDATTICO (ACCREDITATO ESVPS) SCIVAC

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC CONGRESSO NAZIONALE SCIVAC INCONTRO REGIONALE SCIVAC PIEMONTE IN COLLABORAZIONE CON SOVEP ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC INCONTRO SIATAV / SIMUTIV

INCONTRO SIMIV

INCONTRO SIODOCOV

INCONTRO REGIONALE SCIVAC LAZIO INCONTRO REGIONALE SCIVAC TRENTINO ALTO ADIGE ITIN. DIDATTICO (ACCREDITATO ESVPS) SCIVAC ITIN. DIDATTICO (ACCREDITATO ESVPS) SCIVAC ITIN. DIDATTICO (ACCREDITATO ESVPS) SCIVAC

INCONTRO SIONCOV / SIRVAC / SCVI

INCONTRO SIFIRVET / SINVET / SIOVET

6 OTT

INCONTRO REGIONALE SCIVAC FRIULI VEN.GIULIA

6 OTT

INCONTRO REGIONALE SCIVAC MARCHE

6 OTT 7 - 10 OTT 10 - 11 OTT 11 - 12 OTT 11 - 13 OTT 11 OTT 12 - 13 OTT

CORSO SCIVAC

CORSO ANMVI INTERNATIONAL COURSE SCIVAC

CORSO REGIONALE SCIVAC

CORSO AIVEMP

INCONTRO SVIDI

CORSO AVANZATO - LINFOMA E LEUCEMIE NEL CANE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it CORSO TEORICO - PRATICO PER ASSISTENTI ALLA POLTRONA- Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Villa - Segreteria CEFME - Tel. +39 0372 403504 - Email: info@cefme.org IL GATTO HA TROPPO SPIRITO PER NON AVERE UN CUORE: UNA GIORNATA INSIEME SULLA CARDIOLOGIA FELINA - Hotel Milleluci - Aosta - Loc. Porossan Roppoz, 15 - ECM: Crediti non previsti - Per info: Monica Borghisani - Segr. Del. Reg. SCIVAC e Corsi Reg. SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it SARDEGNA - CORSO REGIONALE DI CHIRURGIA GENERALE - Hotel Grillo - Nuoro - Via Mons. Melas 14 ECM: Crediti non previsti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it ERRORI E TRAPPOLE DIAGNOSTICHE IN MEDICINA INTERNA E PATOLOGIA CLINICA - Campobasso Hotel San Giorgio - Via Insorti D’ungheria - ECM: Crediti non previsti - Per info: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it 1° IT. MEDICINA FELINA: V PARTE - CORSO 5 - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it 3° IT. DIAGNOSTICA PER IMMAGINI: V PARTE - ECOGRAFIA AVANZATO - Centro Studi SCIVAC, Cremona Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento per 27,9 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it 80° CONGRESSO NAZIONALE SCIVAC - APPROCCIO RAZIONALE AL PAZIENTE ORTOPEDICO - Hotel Serena Majestic, Montesilvano (PE) - VIALE CARLO MARESCA 12 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per info: Paola Gambarotti - Segr. SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it LE BASI DELLA CHIRURGIA. UN ARGOMENTO DA PRENDERE CON LE PINZE. - Hotel Tulip Inn - Rivoli (TO) C.so Allamano 153 - ECM: Crediti non previsti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it 2° IT. PATOLOGIA CLINICA: III PARTE - PATOLOGIA CLINICA E APPARATO UROGENITALE: DISORDINI ELETTROLITICI E METABOLICI - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Rich. Accred. per 26,2 Crediti Per info: Paola Gambarotti - Segr. SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it LA COAGULAZIONE NEL PERIODO PERIOPERATORIO: QUALI TEST E QUALE TERAPIA - Centro Studi Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Non richiesto accreditamento ECM - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Società Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it QUANDO L’INTERNISTA DEVE CHIEDERE AIUTO ALL’ENDOSCOPISTA - Centro Studi SCIVAC, Cremona ECM: Non richiesto accreditamento ECM - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Società Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it ORTODONZIA VETERINARIA E COMPARATA: TECNICHE E APPLICAZIONI PRATICHE. TECNICHE ORTODONTICHE IN AMBITO VETERINARIO - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Non rich. accred. ECM - Per info: Erika Taravella - Segr. Società Spec. SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it IL RISCHIO PERIOPERATORIO - Roma- Appia Park Hotel - Via Appia Nuova 934 - ECM: Crediti non previsti Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it MALATTIE ALOPECICHE DEL CANE - Bolzano - ECM: Crediti non previsti - Per informazioni: Monica Borghisani Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@ scivac.it 1° IT. MEDICINA INTERNA: VII PARTE - GASTROENTEROLOGIA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it 3° IT. CHIRURGIA: II PARTE - CHIRURGIA 2 (II EDIZIONE) - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it 4° IT. OFTALMOLOGIA: III PARTE - VITREO, RETINA, NEUROFTALMOLOGIA, MALATTIE EREDITARIE DELL’OCCHIO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Accred. ECM non previsto - Per info: Paola Gambarotti - Segr. SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it TUMORI DELLA MAMMELLA NEL CANE E NEL GATTO, IL PRESENTE E IL FUTURO - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Non richiesto accreditamento ECM - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Società Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it TRAUMATOLOGIA: CONOSCERE PER GESTIRE AL MEGLIO - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Non richiesto accreditamento ECM - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Società Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it MEDICINA D’URGENZA - Hotel Franz - Gradisca D’Isonzo (GO) - ECM: Crediti non previsti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it IPERATTIVITÀ, IPERATTACCAMENTO E DISTURBI EMOZIONALI NEL CANE, L’IMPORTANZA DEL PRIMO APPROCCIO CLINICO - Klass Hotel - Castelfidardo (AN) - SS Adriatica 16, Km 317 - ECM: Crediti non previsti - Per info: Monica Borghisani - Segr. Deleg. Reg. SCIVAC e Corsi Reg. SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it FISIOTERAPIA RIABILITATIVA NEL CANE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it CORSO PER DATORI DI LAVORO RESPONSABILE DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Segreteria Anmvi - Tel. 0372/403536 - E-mail: anmviservizi@anmvi.it ADVANCED COURSE - INTERVENTIONAL RADIOLOGY - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it LAZIO - CORSO REGIONALE DI GASTROENTEROLOGIA - Roma - Appia Park Hotel - Via Appia Nuova 934 ECM: Crediti non previsti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it PULIZIA, DISINFEZIONE E GESTIONE DEGLI INFESTANTI - Centro Studi EV - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Segreteria AIVEMP - Tel. +39 0372 403541 - Email: segreteria@aivemp.it DIAGNOSTICA PER IMMAGINI INTERVENTISTICA - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Società Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it

laPROFESSIONE

VETERINARIA 27 | 2013

PROFESSIONE la VETERINARIA La rivista è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore Direttore Carlo Scotti Direttore Responsabile Antonio Manfredi Coordinamento Editoriale Sabina Pizzamiglio info@anmvi.it Comitato di Redazione Giuliano Lazzarini, Pier Mario Piga, Sabina Pizzamiglio, Aldo Vezzoni Rubriche Giovanni Stassi Segreteria di Redazione Lara Zava professioneveterinaria@anmvi.it Editore SCIVAC - Via Trecchi, 20 26100 Cremona Iscrizione registro stampa del Tribunale di Vigevano, n. 1425/03 del 30/12/2003 Concessionaria esclusiva per la pubblicità EV Soc. Cons. a r.l., Cremona marketing@evsrl.it

Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana

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Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27-02-2004 N. 46) art. 1, comma 1 Filiale di Milano a cura di Centro Produzione Mailings Scarl - Cusago (MI) Professione Veterinaria pubblica notizie d’attualità e di rassegna i cui contenuti non rispecchiano necessariamente il pensiero della Testata. Interventi e opinioni attribuibili a Professione Veterinaria e/o all’ANMVI vengono esplicitamente indicati come tali. Cambio di indirizzo: Le modifiche per il recapito postale vanno indirizzate a: info@evsrl.it Chiuso in stampa il 23 luglio 2013

SOLUZIONI

d e

celiotomia, rimozione della causa, lavaggio peritoneale abbondante con soluzione salina addizionata a enrofloxacina in ragione di 1 gr/500 ml celiotomia, rimozione della causa, lavaggio peritoneale abbondante con soluzione salina addizionata a enrofloxacina e ampicillina per aumentare lo spettro d’azione

d

celiotomia, rimozione della causa, lavaggio con soluzione salina non è previsto un vero e proprio protocollo chirurgico. La cosa fondamentale è assicurare al paziente un apporto endovenoso di uno o più antibiotici endovenosi da farsi ogni 6 ore

e

il gatto dovrebbe essere ricoverato in una gabbia pulita con acqua il gatto dovrebbe essere ricoverato in un box pulito con acqua e detergenti il gatto dovrebbe essere ricoverato in una gabbia pulita con acqua, sapone e detergenti il gatto dovrebbe essere ricoverato in un box pulito dapprima con acqua, sapone e detergenti; in seguito, all’interno dovrebbe essere vaporizzato Feliway spray ogni ora e mezzo circa nessuna delle risposte precedenti

QUIZ 1

a b c

celiotomia, rimozione della causa, abbondante lavaggio peritoneale e drenaggio peritoneale con sistema chiuso od aperto

Risposta corretta: a) Incontro SCVI: “Raccolte anomale in cavità addominale” Cremona, Settembre 2010

a b c

QUIZ 2

2. Quale tra le seguenti affermazioni è corretta?

Risposta corretta: d) Incontro Gruppo di Studio di Fisioterapia e Riabilitazione: “Ciò che ruota intorno alla fisioterapia” Cremona, Febbraio 2010

1. Il trattamento chirurgico della peritonite settica prevede:


Organizzato da EV Soc Cons ARL è una Società con sistema qualità certificato ISO 9001:2008

SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIA FEDERATA ANMVI

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