Professione Veterinaria, Anno 2007, Nr 28

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la VETERINARIA A.N.M.V.I.

Brevi INTRAMOENIA Salta un passaggio parlamentare e passa direttamente alla Camera il ddl sull’intramoenia: proroga di 18 mesi per l'intramoenia allargata. Stralciata la parte che riguarda l'esclusività di rapporto per i dirigenti.

IMPATTO BERSANI Secondo il rapporto del Governo sulle liberalizzazioni del Ministro Bersani, le libere professioni si collocano al terzo posto nella percezione spontanea dei cittadini, che le ricordano subito dopo taxi e farmaci. Ma quanto ad efficacia, è nella telefonia cellulare che i cittadini dichiarano di avere i maggiori vantaggi; in tal caso le libere professioni scendono al decimo posto.

30 CREDITI Per chiudere il debito formativo del 2007 il numero dei crediti ECM da conseguire resta fissato a 30. Nel prossimo triennio formativo 20082010 si cambierà registro: sul modello statunitense ed europeo i crediti complessivi saranno 150.

UDINE È stato inoltrato anche all'Ordine dei Medici Veterinari di Udine l'esposto dell'ANMVI per le vicende legate al canile di Villotta di Chions (PN). Nel canile svolge attività veterinaria un iscritto del capoluogo friulano.

RICERCA Il Convegno Nazionale sulla Ricerca in Sanità Pubblica Veterinaria si terrà il 2 ottobre presso l’Istituto Superiore di Sanità. È rivolto a Dirigenti e ricercatori del MinSal, degli IZS, dell’ISS, dei Servizi Veterinari delle Regioni e delle ASL. Info: ministerosalute.it

FVO Brucellosi negli ovicaprini, commercio intracomunitario di equini, benessere del cavallo durante il trasporto e la macellazione. Sono i punti indicati per l’Italia nel programma di ispezione dell’Ufficio Veterinario Europeo del secondo semestre 2007.

PROSCIUTTO Sì del Governo cinese ai prosciutti crudi a marchi Parma e San Daniele. Ne dà notizia il ministero della Salute. Le autorità cinesi, con nota del 13 luglio scorso firmata dal viceministro Wei Chuanshong, hanno comunicato l'accettazione, per l'esportazione dall'Italia verso la Cina di prosciutti crudi a marchi Parma e San Daniele, del modello di certificato che era stato concordato nel 2005.

SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Anno 4, numero 28, dal 23 al 29 luglio 2007 Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. srl - Cremona

I requisiti del "nulla osta" nelle linee guida FNOVI

Comportamento e mnc: sì alla pubblicità I veterinari che esercitano in queste discipline potranno farlo sapere al pubblico

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Dopo Bersani gli Ordini devono vigilare di più

CONSIGLIO FNOVI Si terrà a Roma dal 1 a al 4 novembre il prossimo Consiglio Nazionale della FNOVI. La Federazione annuncia una formula “completamene innovativa”, con confronto interno ed esterno alla professione. Dettagli sul programma e sull’organizzazione al portale fnovi.it

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ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI

ulla scia di un palese fraintendimento - non sempre ispirato dalla buona fede - del nuovo corso “liberalizzatore” introdotto di recente dal Legislatore, si assiste al proliferare ed al ripetersi di episodi di violazione dell’etica professionale veterinaria. Per questo l’ANMVI ha inviato una nota al Presidente della FNOVI Gaetano Penocchio rimarcando la “necessità di una costante e incisiva attività di vigilanza degli Ordini provinciali sul rispetto del Codice Deontologico Veterinario, in ottemperanza con il loro precipuo compito istituzionale”. Scrive il Presidente dell’ANMVI Carlo Scotti: “si registrano infatti continuative azioni di volantinaggio promozionale, iniziative in commistione con attività e finalità commerciali e reiterate attività di disinformazione scientifica al pubblico, allo scopo di indurre ingannevolmente una domanda di prestazione sanitaria. A tali comportamenti non sempre segue l’opportuno intervento dell’Ordine Provinciale, ancorché sollecitato dalla nostra Associazione o dagli stessi iscritti”. Cadute le tariffe obbligatorie e abbattuti i limiti di comunicazione pubblicitaria, la nota ricorda che persino la Legge Bersani parla di pubblicità “informativa” (e non promozionale) e che l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha approvato la nuova formulazione del Codice Deontologico Veterinario, nulla obiettando circa il sussistente e vigente divieto di cointeressenza. “Alla luce di quanto esposto - scrive Scotti - lungi dall’indebolire il ruolo dell’Ordine professionale, la nuova era liberalizzatrice richiede, a parere di chi scrive, una presenza ancor più autorevole ed incisiva da parte dell’Ordine professionale nei confronti di iniziative di vera e propria deregulation, che sfuggono alla deontologia e sfociano in prevedibili e previste violazioni normative. Il Presidente dell’ANMVI si richiama inoltre alla recente pronuncia della Commissione Centrale degli Esercenti le Professioni Sanitarie che ha confermato il procedimento sanzionatorio comminato dall’Ordine di Torino alla Collega del più noto casus belli della nostra storia professionale recente, sottolineando che tale pronuncia “debba rappresentare uno stimolo per gli Ordini professionali affinché assolvano fino in fondo il loro compito istituzionale ed esercitino tutte le facoltà di intervento che la Legge assegna loro”. La convinzione di fondo è che sia necessario “rafforzare e difendere l’istituzione ordinistica, a dispetto di una preoccupante azione politico-parlamentare di discredito delle professioni liberali”. Tempestivo il riscontro del Presidente Penocchio che ha così commentato: “Noi Federazione, prima degli Ordini e prima dei singoli medici veterinari, dobbiamo avere la capacità di distinguere i comportamenti in buoni, giusti, o moralmente e deontologicamente leciti, dai comportamenti ritenuti cattivi o moralmente o deontologicamente inappropriati. Messa in campo questa capacità, dobbiamo intervenire e dare misura della determinazione a far rispettare le regole, anche se questo può talvolta risultare scomodo. Ai medici veterinari vorrei ricordare come i fini ed i mezzi sono strettamente dipendenti gli uni dagli altri, il che significa che un fine giusto sarà il risultato dell’utilizzo di giusti mezzi”.

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E SE ABOLISSIMO L’ECM? La newsletter per operatori sanitari Va' Pensiero ha avviato un dibattito sull'utilità del sistema ECM per il controllo dell'aggiornamento continuo obbligatorio. In risposta a chi sosteneva l'inutilità del progetto la Dott.ssa Maria Linetti, direttrice dell'ufficio formazione continua del Ministero della Salute, ha scritto: "Per quanto mi riguarda l'ECM non è stato posto in essere per accumulare crediti formativi. Se noi riducessimo l'ECM ad un sistema deputato ad acquisire crediti è come se pensando alla formazione scolastica e universitaria ne riducessimo la portata all'atto dell'attribuzione del voto. I crediti formativi sono una parte, marginale, di un tutto. Sono solo la misura del tempo e dell'impegno che l'operatore utilizza per seguire un corso di aggiornamento così come i crediti formativi universitari tempificano e valutano la preparazione di uno studente in ambito accademico. Tutto ciò si traduce in termini di sistemi che nel caso dell'apprendimento si sono dati un valore, un criterio, assolutamente generale che aiuta a verificare l'effettivo impegno, in termini di tempo, dell'operatore sanitario. Se valutiamo l'ECM dal punto di vista

ARRIVEDERCI A SETTEMBRE

dei crediti è come se partissimo dalla fine". Ci dispiace ancora una volta non trovarci d'accordo con la Linetti alla quale dobbiamo, comunque, dare credito dello sforzo e dell'impegno che esprime a sostegno del sistema ECM. Nella sua doverosa difesa la dirigente del Ministero paragona l'ECM all'Università. Forse la Linetti si ricorda di una Università che negli anni sessanta/settanta regalava i 30 come voto di gruppo e di valore politico. Regalava, perché non si facevano esami e bastava farsi vedere ogni tanto. Questo è anche il sistema ECM per il quale l'impegno si limita alla presenza temporale. Che poi durante questo tempo si sia chiacchierato con il vicino, ascoltata la partita alla radio o letto la Gazzetta dello Sport, non ha importanza. Quello che conta è dimostrare la presenza e consegnare un modulo con le risposte corrette, magari copiate dal compagno di banco, ad alcune domande. Ci dispiace ma questo non è aggiornamento, è solo una raccolta di punti da supermercato che svilisce l'impegno di quanti lo hanno sempre sentito come un dovere professionale. ■


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Integrazione dell’art. 48 del Codice Deontologico

Comportamentalisti e “non convenzionali” potranno farsi pubblicità

ia libera della FNOVI alla pubblicità informativa per i settori della medicina comportamentale e della medicina non convenzionale: i medici veterinari che esercitano in questi settori possono darne informazione al pubblico. Accogliendo la richiesta dell’ANMVI, che si era fatta interprete delle esigenze di tutela professionale dei Colleghi che esercitano in queste discipline, la Federazione ha varato Le linee guida inerenti l’applicazione dell’articolo 48 del Codi-

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ce Deontologico. Le Linee Guida sono coerenti con il “ruolo di verifica della correttezza, veridicità e trasparenza dei messaggi pubblicitari informativi relativamente all’esercizio delle Medicine Non Convenzionali e della Medicina Comportamentale”. Esse individuano infatti “i requisiti indispensabili per poter ritenere corretta e veritiera la pubblicità sanitaria relativa all’esercizio professionale in questi ambiti”. I Colleghi che intendono informa-

Chi ha abrogato la 175? del 15 gennaio 2007 la prima sentenza della Cassazione sulla Legge 175 nell’ “Era-Bersani” (Cass - Sez. III - 15 gennaio 2007 n. 652). La Corte coglie l’occasione per affermare che: “è entrato in vigore il Dl 223/06 (il Decreto Bersani, ora legge dello Stato - ndr) che ha abrogato le disposizioni legislative e regolamentari che prevedono, con riferimento alle attività libero professionali e intellettuali, tra l’altro il divieto di svolgere pubblicità informativa e, di conseguenza, anche le norme che limitano il diritto di apporre targhe aventi, appunto, scopo pubblicitario”. Si è effettivamente letto in alcuni siti specializzati nell’informazione sanitaria che la Cassazione avrebbe in tal modo sancito l’abrogazione della legge 175/92. Analoga interpretazione è stata data di recente dal Ministero della Salute alla FNOVI. Il 6 luglio scorso la Direzione Generale delle Risorse Umane e delle Professioni Sanitarie ha affermato che “la materia della pubblicità sanitaria, sinora regolamentata dalla Legge 5 febbraio 1992, n. 175 e successive modificazioni e integrazioni è stata implicitamente abrogata dalla Legge Bersani”; la stessa Direzione si è quindi richiamata alla citata sentenza della Cassazione (pur aggiungendo che la FNOVI può benissimo emanare delle linee guida ed è del resto il Ministro Bersani a decretare che la comunicazione dei professionisti deve essere fatta “secondo criteri di trasparenza e veridicità del messaggio il cui rispetto è verificato dall’ordine”). Questo il parere del Ministero della Salute. In attesa di un approfondimento richiesto dall’ANMVI ai propri legali di fiducia, sulla effettiva abrogazione totale della 175, possiamo ricordare che la FNOVI interpellava sì il Ministero sulla 175, ma relativamente a previsioni diverse da quelle sulla pubblicità sanitaria. La 175, infatti, contiene precisi paletti all’abuso di professione, un ambito che non ha nulla a che vedere con la comunicazione pubblicitaria. E questo distinguo, vale la pena di rimarcarlo, lo fa anche la Cassazione proprio con la sentenza 652/2007. Il caso era quello di un odontoiatra al quale l’Ordine di Arezzo aveva negato il nulla osta per l’apposizione della targa: tale diniego si fondava sulla sostenuta necessità di svolgere ulteriori accertamenti atti a verificare l’eventuale favoreggiamento da parte dell’odontoiatria di esercizio abusivo della professione di un odontotecnico. L’odontoiatra impugnava il mancato rilascio del nulla osta e la questione arrivava dunque in Cassazione. In questa sede la suprema Corte affermava che l’ordine poteva vagliare solo la rispondenza o meno della targa alle prescrizioni della legge 175 e che non era quindi legittimo “bloccare” il nulla osta in ragione di accertamenti in un ambito che nulla ha a che vedere con la pubblicità.

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re il pubblico dell’esercizio di medicine e pratiche non convenzionali o dell’esercizio della medicina veterinaria comportamentale dovranno però essere in possesso di alcuni “requisiti indispensabili”, come un’anzianità di tre anni della pratica clinica e una formazione teorico-clinica attestata secondo le modalità indicate dalle Linee Guida. Nei casi di comprovata professionalità l’Ordine provinciale può valutare il riconoscimento di determinati requisiti alternativi. Ma oltre a tutelare l’utenza, la Federazione ha inteso porre un argine all’esercizio abusivo della professione veterinaria, un fenomeno al quale sono particolarmente esposti i settori disciplinari in questione. Il documento prodotto dal Comitato Centrale evidenzia infatti che: “la necessità di queste precisazioni scaturisce dalla valutazione che tali branche della Medicina Veterinaria sono quelle in cui più facilmente si assiste al fenomeno dell’abuso di professione e alla pressione concorrenziale di altre figure professionali, non medico veterinarie, che generano confusione e discredito nell’utenza che, al contrario, questa Federazione vuole tutelare”. Infine, l’imminenza di provvedimenti legislativi (dal riconoscimento delle medicine non convenzionali alla regolamentazione del possesso responsabile dei cani) che richiedono competenze mirate in questi ambiti, ha reso prioritario lo “sdoganamento” dei comportamentalisti e degli esercenti le mnc, per consentire alla professione veterinaria di precorrere i tempi ed evitare che la scelta del Legislatore possa ricadere su professionalità diverse, prive di adeguata formazione medico-veterinaria. Restano comunque fuori dai confini della pubblicità informativa, le comunicazioni di tipo promozionale. È per questo che la qualifica di “esperto” - che di per sé implicherebbe una valutazione di giudizio positiva sul professionista che la vantasse - non rientra fra le possibilità ammesse dalle nuove regole pubblicitarie. Da tempo i veterinari che si occupano di medicina comportamentale chiedono il riconoscimento delle loro competenze, una qualifica istituzionalmente approvata e visibilità. Quello dei comportamentalisti è uno dei fronti più esposti all’abuso di professione e alla pressione di figure concorrenti (etologi, addestratori, psicologi, laureati triennali, ecc.). Il Consiglio Direttivo dell’ANMVI nel corso dell’ultima riunione del 10 febbraio aveva deciso di chiedere alla FNOVI l’attivazione di un tavolo di lavoro. Dal Presidente

I requisiti uesti i requisiti indispensabili per la pubblicità dell’informazione sanitaria relativa all’esercizio professionale nell’ambito della medicina comportamentale e delle medicine non convenzionali secondo le linee guida della FNOVI. 1) Laurea in Medicina Veterinaria e iscrizione all’Ordine 2) Esercizio della professione (pratica clinica) da almeno 3 anni 3) Formazione teorica consistente in una certificazione di frequenza di una scuola ad orientamento clinico almeno biennale, con superamento di un esame finale che attesti la formazione teorico-pratica. La scuola deve garantire i seguenti requisiti: • i docenti titolari/ordinari della formazione devono essere medici veterinari salvo casi particolari di apporti di ulteriori competenze in riferimento alla didattica non prettamente clinica; • la scuola deve avere un minimo di tre docenti titolari e, comunque, la componente medico-veterinaria deve essere almeno di 2/3 del corpo docenti. 4) Formazione pratica: consistente nell’effettuazione di attività didattiche, anche non continuative, di Medicina comportamentale e delle medicine non convenzionali; nella partecipazione a corsi formativi quali master universitari, seminari, corsi intensivi; nella partecipazione a convegni sulla materia negli ultimi cinque anni. 5) Nei casi in cui gli Ordini ritengano sussistere una acclarata competenza e professionalità clinica del richiedente, possono valutare, in alternativa ai requisiti di cui ai punti 3, e 4, il possesso dei seguenti titoli: • pubblicazioni su libri e riviste mediche dotate di comitato scientifico; • partecipazione a convegni in qualità di responsabile scientifico o di relatore • effettuazione di attività didattiche, anche non continuative, sulla materia • attestazione (certificazione) di pratica clinica nella materia, effettuata in una struttura pubblica e/o privata, per almeno 3 anni, rilasciata dal direttore e dal responsabile della struttura stessa.

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della Federazione, Gaetano Penocchio, era arrivata la piena disponibilità ad affrontare un problema sentito non solo nel settore del comportamento animale e delle medicine non convenzionali. Più in generale, il problema si pone infatti nei confronti di tutti gli specialisti che - malgrado le Scuole di specializzazione universitarie, Master o College Europei per il nostro ordinamento restano inquadrabili, come medici veteri-

nari tout court. Ma i titoli universitari e quelli conseguiti presso i college specialistici europei sono già da tempo pubblicizzabili. La priorità accordata a settori relativamente nuovi, come la medicina comportamentale e quella non convenzionale, trova le sue ragioni nell’ambito della lotta all’abuso di professione e nelle more di una emananda legislazione che non poteva trovare la Categoria impreparata. ■

Modifiche al farmaco e sanzioni sul trasporto entre chiudiamo in stampa la rivista, il Consiglio dei Ministri ha approvato due importanti decreti legislativi: uno per apportare alcune modifiche al Codice del Farmaco, l’altro per introdurre sanzioni in caso di violazioni alle norme sul trasporto animale. In particolare, il Governo ha approvato: su proposta del Ministro per le politiche europee, Bonino, e del Ministro della salute, Livia Turco, un decreto legislativo che modifica l’analogo decreto n. 193 del 2006 sul codice comunitario dei medicinali per uso veterinario. Sul decreto si è espressa favorevolmente la Conferenza Stato-Regioni; su proposta del Ministro per le politiche europee, Emma Bonino, e del Ministro della giustizia,Clemente Mastella, il Cdm ha approvato un decreto legislativo che disciplina le sanzioni e i controlli in tema di protezione degli animali durante il trasporto, in attuazione di uno specifico Regolamento comunitario. Sono state accolte le osservazioni della Conferenza Stato-Regioni e delle Commissioni parlamentari. Dei contenuti dei provvedimenti ci occuperemo più diffusamente sui prossimi numeri della rivista. I provvedimenti sono attesi in Gazzetta Ufficiale.

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Fra Ordinanze e Sentenze

Museruola e guinzaglio: come renderli meno coercitivi Informare il proprietario sul corretto utilizzo di strumenti in molti casi obbligatori ma sempre costrittivi

Raimondo Colangeli, medico veterinario comportamentalista, Vice Presidente SISCA, segue con attenzione l’evoluzione delle norme per la prevenzione delle aggressioni canine. Più volte incaricato dalla Società di Scienze Comportamentali Applicate e dall’ANMVI di partecipare ai tavoli ministeriali dove si discutono ordinanze, disegni di legge e proposte di regolamentazione del rapporto uomo-cane, Colangeli è stato fra i promotori in ANMVI del riconoscimento della figura del medico-veterinario comportamentalista. Molte informazioni qui pubblicate sulla gestione della museruola e del guinzaglio sono tratte da “La medicina comportamentale del cane e del gatto” di R. Colangeli e S. Giussani, Poletto ed. 2004, Milano.

proprietari di cani (tutti i cani, eccettuati solo i cani guida per non vedenti e non udenti) hanno l’obbligo di applicare la museruola o il guinzaglio ai cani quando si trovano nelle vie o in altro luogo aperto al pubblico e di applicare la museruola e il guinzaglio ai cani condotti nei locali pubblici e sui pubblici mezzi di trasporto. Lo prevede l’Ordinanza 12 dicembre 2006 Tutela dell’incolumità pubblica dall’aggressione di cani (Gazzetta Ufficiale n. 10 del 13 gennaio 2007) analogamente a quanto previsto dal Regolamento di polizia veterinaria [articolo 83, primo comma, lettere c) e d]. Non stiamo quindi parlando di “cani pericolosi”, ma di obblighi pre-esistenti alle discusse ordinanze ministeriali. I proprietari di cani a maggior rischio di aggressività devono applicare sia il guinzaglio che la museruola ai cani sia quando si trovano nelle vie o in altro luogo aperto al pubblico sia quando si trovano nei locali pubblici o sui pubblici mezzi di trasporto. Per loro non c’è scampo. Stante il rispetto per le norme di legge, ai medici veterinari comportamentalisti non sfugge il carattere coercitivo di questi strumenti e la necessità di educare il cane a portarli e sopportarli.

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L’ABITUDINE ALLA MUSERUOLA L’obbligo vigente impone ai proprietari di abituare il loro cane alla museruola (v. box). Generalmente le troviamo di due tipi: a gabbia o a fascia, detta da orso. La prima permette all’animale di respirare a bocca aperta, ma impedisce l’assunzione di piccoli premi; la seconda tiene più stretto il muso, quindi sconsigliabile d’estate, ma permette all’animale di bere e mangiare piccoli premi, anche se con difficoltà, ed ha l’inconveniente di permettere al cane aggressivo di dare piccoli morsi con gli incisivi. La museruola, anche se utilizzata per breve tempo, resta in ogni caso un mezzo coercitivo, ed un ostacolo alla corretta comunicazione sociale: ma dura lex, sed lex. Fattore determinante per una corretta abituazione alla museruola, sarà l’apprendimento attraverso il gioco. Abbiamo due possibilità: 1) il cane non ha mai messo la museruola durante la sua vita. Questa è l’evenienza più facile, in quanto ci troviamo in una situazione di tabula rasa: possiamo scegliere la museruola che maggiormente si adatta alla morfologia dell’animale. 2) i proprietari hanno già usato un metodo coercitivo per far indossare la museruola al cane. In questo caso dovremo escludere la museruola utilizzata, in quanto associata ad un evento negativo: il cane generalmente tende a divincolarsi oppure tenta di togliersi la museruola con le zampe anteriori, con rischio di automutilarsi. Se inoltre ci troviamo di fronte ad un cane che presenta comportamenti di aggressione, il rischio di aggressioni ai proprietari, con conseguenti posture di evitamento legate alla paura, rende l’impresa ancora più ardua. La tecnica dello shaping Procederemo nel seguente modo, adottando la tecnica dello shaping: con voce giocosa si presenta al cane la museruola, sempre più vicino al muso, e si accompagnerà con un premio in cibo. Ripetere molte volte con la museruola a gabbia, si mette un po’ di cibo sul fondo (si può foderare inizialmente la museruola all’esterno con del domopak trasparente per evitare che il cibo cada) e si induce l’animale a cercare e a mangiare nella museruola; in seguito si complimenta il cane. Nel caso della museruola ad orso, si tiene il premio nella dita ed infilandole nel buco anteriore della museruola, si incoraggia il cane a cercare il cibo e a mangiarlo, mentre la museruola viene a contatto con il muso. Ripetere più volte, gradualmente si aumenta il

Museruola: come educare Fido Come abituare il cane alla museruola? R.C. Anche se è un mezzo di coercizione, si può abituare il cane alla museruola a patto che venga fatto come esercizio ludico: l’apprendimento deve essere lento, graduale e con voce gioiosa (il «gioco della museruola»), gratificando l’animale ogni volta con un premio in cibo. All’inizio gli facciamo vedere la museruola e gli diamo subito un premio, poi gli appoggiamo la museruola sul muso e di nuovo un premio. In seguito gli mettiamo la museruola per un attimo ma senza legarla, la togliamo e lo premiamo. Continuiamo così di seguito fino a farla indossare per qualche minuto: operazione seguita sempre dal premio. Inizieremo a fargliela tenere più tempo, prima in casa, poi fuori e in tutte le situazioni in cui è richiesta. Il nostro intento è non associare la museruola a eventi negativi. Quanto tempo ci vuole? R.C.Minimo due settimane. Più l’apprendimento è graduale e più verrà consolidato nel tempo e accettato tranquillamente dal cane, in quanto non è una punizione ma un gioco dove sarà premiato. Chiaramente il cucciolo imparerà più facilmente, anche perché non ha avuto esperienze negative legate alla museruola (voce e atteggiamenti minacciosi del padrone). Nel cane adulto l’apprendimento è più lungo, molto dipende se in precedenza l’uso della museruola è stato effettuato con atteggiamenti punitivi. È consigliabile in questo caso utilizzare un modello differente. Esistono delle controindicazioni? R.C. Va detto che la museruola è pericolosa per la salute dei cani anziani, dei cani con problemi cardiaci e respiratori. È inoltre un oggetto “etologicamente” inaccettabile in quanto impedisce la corretta socializzazione fra i cani, inibisce la possibilità di odorarsi e di eseguire i rituali sociali. Che si può fare in questi casi? R.C. Io, come molti colleghi, produrrò dei certificati sanitari di esenzione nei soggetti a rischio, ma non so che valore legale avranno. In ogni caso risponderò del mio operato per il benessere del mio assistito. Nei soggetti fobici, cioè con patologie comportamentali, la museruola può causare un aumento dell’inibizione di tutti i comportamenti: difficoltà a camminare, a eliminare feci e urina, a giocare. Mentre nei soggetti iperattivi, o con disturbi gerarchici, si otterranno dei reiterati tentativi di togliersi la museruola, con possibili lesioni al muso provocate dalle zampe. Va detto che l’aumento dell’irritabilità del soggetto può facilitare le manifestazioni aggressive. Quando l’uso della museruola diventa una forma di maltrattamento? R.C. Utilizzare la museruola in soggetti a rischio vuol dire mettere a repentaglio la loro salute. Secondo me questo è maltrattamento dell’animale. (Intervista rilasciata da Raimondo Colangeli al quotidiano Il Mattino)

tempo in cui il cane tiene il muso nella museruola quando il comportamento sarà consolidato, si ripete l’esercizio e si inizia ad appoggiare il laccio del dispositivo di chiusura sulla nuca del cane. Ripetere più volte, si ripete l’esercizio, si chiude per un attimo il dispositivo di chiusura, si apre di nuovo, si toglie la museruola e solo in questo momento si rinforza con il cibo. Ripetere più volte, aumentando lentamente l’intervallo in cui il cane mantiene la museruola si iniziano brevi passeggiate con la museruola prima in casa ed in seguito all’esterno. Tempo al tempo Il tempo che occorre per ottenere l’abituazione varia da cane a cane: l’importante è essere ludici, avere pazienza, per non bruciare le tappe. Dobbiamo dare il tempo al cane di apprendere e di consolidare il comportamento. In molti casi, sia per il cane che non abbia mai indossato la museruola, sia dove i proprietari hanno utilizzato un metodo coercitivo, l’animale tende in passeggiata ad inibirsi giungendo a bloccarsi nella deambulazione, a non eliminare, a non giocare con gli altri cani, a non esplorare. L’abituazione alla museruola con il premio tende a migliorare questa inibizione del cane, anche se lentamente.

LA CONDOTTA AL GUINZAGLIO La condotta al guinzaglio è la tecnica basilare nel sottolineare il controllo dell’iniziativa fuori casa da parte del proprietario. Se siamo di fronte ad un cucciolo che ha appreso l’abitudine al guinzaglio, come abbiamo spiegato nel paragrafo precedente, l’insegnamento avviene facilmente. Altra cosa è se ci troviamo di fronte a cani adulti, ancor di più se affetti da patologie comportamentali. Conditio sine qua non è preventivamente innalzare il livello gerarchico dei proprietari attraverso la Regressione Sociale Guidata, che avverrà inizialmente all’interno delle mura domestiche. Difficilmente avremo dei buoni risultati se non avremo un cane convinto di essere condotto da un leader. Questo spiega il perché i cani portati in addestramento al campo siano perfetti al guinzaglio, anche se condotti dai proprietari, mentre continuano ad essere dei disastri fuori dal campo. Dobbiamo capire che per il cane il campo di addestramento è una scuola, con il suo magister, l’addestratore, e qualunque sia il metodo adottato, gentile o coercitivo, resta un territorio di un leader dove gli stessi proprietari sono in soggezione, sottolineata dalla loro comunicazione posturale che in tal modo viene letta ed interpretata dal cane. Anche durante i nostri interven-

ti terapeutici, mentre mostriamo la stessa tecnica, non è raro vedere il cane, con cui fino ad allora abbiamo avuto una interazione corretta da leader, seguirci al guinzaglio come dei soldatini, lasciando basiti i proprietari: il nostro compito è spiegare loro il perché ciò avvenga, contribuendo ad allontanare le loro frustrazioni ed alimentando la loro volontà di cambiamento: ripeto sempre “Se ci riesco io che non sono un addestratore e che non ho una relazione stabile con il vostro cane, figuriamoci voi….!”. La tecnica Dopo questa doverosa premessa passiamo alla tecnica: il guinzaglio deve essere della lunghezza all’incirca di un metro, a cui associare un collare assolutamente normale: non è necessario utilizzare i collari a strozzo, ancor meno quelli a punte. È inoltre altamente sconsigliato il guinzaglio estensibile, questa volta non per rispettare il benessere del cane, bensì per quello del proprietario: ricordiamo loro che esiste una differenza fra peso e massa di un cane (un rottweiler di 45 kg che accelera a 20 km orari raggiunge una massa di 225 kg, mentre a 40 km orari raggiunge la massa di 495 kg). Il guinzaglio deve essere metaforicamente associato ad un filo del telefono: serve quindi per comuni-


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Cane senza museruola, condanna per lesioni colpose a quarta sezione penale della Corte di Cassazione che, con la sentenza n. 25474/2007 ha dichiarato inammissibile il ricorso presentato da un 60enne marchigiano, che uscendo dalla sua villa aveva lasciato il cancello aperto e il cane del figlio aveva morso una vicina di casa al polpaccio. I giudici di merito avevano condannato l’uomo per «lesioni colpose» conseguenti all’omessa custodia del cane, un pastore privo di museruola. Contro la condanna l’uomo ha fatto ricorso in Cassazione adducendo che il suo cane era sempre stato un animale particolarmente mansueto. Ma la Cassazione ha sentenziato: «Sul concetto di pericolosità dell’animale, è stato condivisibilmente affermato che pericolosi per l’altrui incolumità devono ritenersi non soltanto gli animali in cui la ferocia è caratteristica naturale e distintiva ma tutti quelli che, sebbene domestici, possono diventare pericolosi in determinati casi e determinate circostanze. Dal novero di questi ultimi non si può escludere il cane normalmente mansueto; per tale categoria di animali la pericolosità deve essere accertata in concreto, considerando la razza di appartenenza ed ogni altro elemento rilevante».

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care le intenzioni del proprietario; quindi un guinzaglio teso impedisce qualunque comunicazione, se non addirittura uno stato di tensione del conduttore (per esempio l’anticipazione del proprietario, che si associa ad una messa in tensione del guinzaglio, nel momento che scorge un cane che viene in direzione contraria: il risultato è spesso il comportamento di aggressione del proprio cane). Filosoficamente dobbiamo spiegare che il nostro obiettivo è premiare il cane che cammina vicino a noi, non di punire il cane che tira; questo concetto cambia l’interpretazione della tecnica da parte dei proprietari. Il proprietario dovrà effettuare inizialmente l’esercizio intensivo della condotta al guinzaglio: deve quindi dedicare dai 10 a 15 minuti per delle sedute dove si concentrerà su questa tecnica; non è pensabile insegnare la condotta al guinzaglio per esempio con le buste della spesa in mano o accompagnando i figli a scuola. Una volta acquisita la tecnica, il proprietario adotterà automaticamente la corretta conduzione al guinzaglio del cane. Il cane può allontanarsi fino al punto in cui mette in tensione il guinzaglio, se ciò avviene daremo un colpo di polso uguale e contrario e subito dopo richiameremo all’attenzione il cane con uno “Stai vicino” che rinforzeremo con un premio in cibo o carezze: non ci interessa che stia pedissequamente a destra o sinistra, l’importante è che il cane stia attento alla direzione che scegliamo; si può notare come il cane che riceve il richiamo guarda il padrone e sembra dire: “Scusa mi sono distratto e mi sono allontanato.” È importante: non anticipare l’errore del cane con lo strattone, ma fare in modo che esso risulti la conseguenza della sua disattenzione, effettuare dei richiami molto rapidi, non necessariamente forti, premiare il cane con la voce o con la carezza ogni volta che non si fa cogliere im-

preparato dalla variazione di velocità o di direzione del conduttore, oppure addirittura la anticipa, aumentare o diminuire la frequenza dei cambiamenti di velocità e direzione a seconda della prontezza dimostrata dal cane; il significato del gioco, come sottolinea l’etologo Pier Vittorio Molinario, deve essere: vediamo se ti fai imbrogliare dai miei spostamenti, sempre più rapidi ed imprevedibili. L’ABITUDINE AL GUINZAGLIO Etologicamente la madre non insegna al cucciolo ad andare al guinzaglio. È dunque per lui un nuovo comportamento da apprendere. Non è insolito vedere infatti dei cuccioli in ambulatorio che al momento di andare via al guinzaglio si bloccano seduti e si fanno trascinare dal proprietario. Anche in questo caso dovremo abituare il cane seguendo delle tappe: all’inizio dobbiamo abituare il cucciolo al collare; generalmente si nota che appena indossato, il cucciolo inizia a grattarsi il collo manifestando un certo fastidio. Le prime volte si consiglia di lasciarlo per pochi minuti di seguito, distraendo il cucciolo con il gioco abituato al collare, si inizia a mettere anche il guinzaglio lasciando il cucciolo libero per casa; anche qui in modo graduale e distraendolo con il gioco contemporaneamente si inizia l’insegnamento del seguire il proprietario: camminando per casa, battendo la mano sulla coscia e con voce ludica chiedendo il “Vieni”, rinforzando con un premio in cibo e carezze. Solo dopo aver consolidato i punti precedenti, si inizia a prendere il guinzaglio con la mano sinistra, continuando a battere la mano sulla coscia per farsi seguire dal cucciolo, alternando la voce ludica con i rinforzi: si può notare quanto sia determinante il coinvolgimento del proprietario per accentrare su di sé l’attenzione del cucciolo. Da questo momento il cucciolo è pronto ad apprendere la condotta al guinzaglio, prima in casa e poi all’esterno. ■

Dal 1 ottobre 2007

Raccordo fra l’anagrafe canina e il libro genealogico dell’ENCI L’anagrafe canina nazionale il registro dei cani identificati in Italia. Si tratta di una banca dati, alimentata dalle singole anagrafi territoriali, che intende fornire on line i riferimenti utili per rintracciare il luogo di registrazione di un cane smarrito e il suo legittimo proprietario, nel rispetto della tutela della privacy del cittadino. L’anagrafe nazionale è realizzata dal Ministero della Salute in stretta collaborazione con le amministrazioni regionali, che vi riversano i dati locali. Al suo avvio, conta il 30 per cento dei cani regolarmente iscritti nelle anagrafi territoriali. L’iscrizione è dunque automatica e a cura dell’amministrazione competente. Oltre a rendere più facile la restituzione al proprietario, il sistema delle anagrafi, nazionale e territoriali, istituito con l’accordo Stato-Regioni del 6 febbraio 2003, garantisce la certezza dell’identificazione del cane, rappresenta un efficace strumento di dissuasione degli abbandoni, favorisce studi e interventi per la prevenzione e cura delle malattie degli animali. La consultazione della banca dati è libera. Chi trova un cane smarrito, digitando il codice a 15 cifre del microchip o quello tatuato, può risalire all’anagrafe di provenienza del cane e trovare numeri utili e sportelli a cui rivolgersi per rintracciare il proprietario. È possibile effettuare la lettura del microchip, per ottenere il codice, presso i servizi veterinari delle Asl e gli ambulatori veterinari privati muniti dell’apposito lettore.

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l Dipartimento delle politiche di sviluppo del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali ha firmato il decreto che contiene le norme di raccordo fra libro genealogico dell’ENCI e il sistema di identificazione dei cani previsto dal DPCM del 28 febbraio 2003. Tale sistema, si legge nel provvedimento, “costituisce l’unico sistema ufficiale in grado di garantire l’univocità della identificazione stessa, ai fini della tutela delle esigenze sia sanitarie che zootecniche, ivi compresa la gestione dei libri genealogici”. Il Mipaaf ha ritenuto necessario “garantire il costante allineamento delle informazioni contenute nel libro genealogico del cane di razza tenuto dall’ENCI, con quelle contenute nel sistema di identificazione dei cani” e pertanto ha emanato e pubblicato sul proprio sito un apposito provvedimento. A decorrere dal 1° ottobre 2007, “l’ENCI invia, con cadenza almeno trimestrale, anche per via telematica, alle banche dati informatizzate, costituite dalle Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano sulla base dell’accordo del 6 febbraio 2003 punto 4, i dati dei cani iscritti nel libro genealogico del cane di razza nel periodo di riferimento. Le modalità operative di accesso alle banche dati e di trasmissione delle informazioni saranno concordate a livello locale tra l’ENCI e le amministrazioni di competenza”. La documentazione necessaria per l’iscrizione di una cucciolata o di un singolo soggetto nel libro genealogico del cane di razza “deve essere integrata dal certificato veterinario di avvenuta inoculazione del microchip identificativo”. A decorrere dal 1° ottobre 2007, in occasione della denuncia di monta e nascita la fattrice e lo stallone, già iscritti al libro genealogico del cane di razza e non iscritti all’anagrafe canina regionale, “dovranno essere preventivamente identificati ed iscritti a tale ultima anagrafe”. Dalla stessa data “ per la partecipazione alla manifestazione del libro genealogico, i cani, già iscritti al libro genealogico del cane di razza e non iscritti all’anagrafe canina regionale, dovranno essere preventivamente identificati ed iscritti all’anagrafe canina medesima”. Il decreto è stato firmato dal Capo Dipartimento delle Politiche dello Sviluppo, Giuseppe Ambrosio, in data 6 luglio 2007.

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Prime istruzioni applicative da parte dell’ ENCI Il Decreto del Mipaaf è stato trasmesso dall’ENCI ai propri soci con alcune indicazioni esplicative.

Il Direttore dell’Ente Fabrizio Crivellari scrive: “Si ritiene opportuno sottolineare la responsabilità in capo agli allevatori in relazione alla regolarizzazione all’anagrafe canina dei soggetti iscritti al Libro genealogico. Particolare attenzione dovrà essere prestata ai cuccioli dichiarati sul Modello B a nome dell’allevatore e successivamente ceduti a nuovi proprietari. Ciò ai fini della regolarizzazione delle proprietà per il Libro genealogico e per l’anagrafe canina, così come previsto dalle norme del codice civile. Gli uffici dell’ENCI rimangono a disposizione per gli eventuali chiarimenti del caso, fermo restando le ulteriori indicazioni che l’Ente comunicherà a breve”. Le note esplicative L’ENCI si accorderà con gli organi competenti al fine di definire modalità e tempi della trasmissione dei dati riferiti all’iscrizione dei soggetti al Libro genealogico. Tale procedura entrerà in vigore dal 1 ottobre 2007. L’obiettivo dell’ENCI, per il futuro, è poter consentire di regolarizzare l’iscrizione all’anagrafe canina con la sola iscrizione al Libro genealogico (articolo 1). Per i cani nati a partire dal 6 luglio 2007, data di emanazione del presente Decreto, ai fini dell’iscrizione al Libro è obbligatorio integrare al modello di iscrizione di cucciolata (Mod. B) il certificato rilasciato dal medico veterinario di avvenuta inoculazione del microchip. Il certificato di inoculazione dovrà pervenire

congiuntamente al Modello B all’ENCI. Le Delegazioni non potranno pertanto accettare iscrizioni sprovviste di tale certificazione (articolo 2). L’ENCI provvederà ad apportare le necessarie modifiche alla modulistica in uso (Modello A) in quanto, a far data 1 ottobre 2007 i proprietari della fattrice e dello stallone dovranno autocertificare l’iscrizione di questi ultimi all’anagrafe canina regionale indicando il codice identificativo denunciato presso la stessa anagrafe. Le Delegazioni non potranno accettare iscrizioni sprovviste di tale autocertificazione (articolo 3). I Comitati Organizzatori delle manifestazioni riconosciute dall’ENCI dovranno provvedere a richiedere, congiuntamente all’iscrizione alle esposizioni e prove di lavoro dei soggetti, la dichiarazione di iscrizione all’anagrafe canina regionale indicando il codice identificativo denunciato presso la stessa anagrafe. Nel caso in cui non vi fosse iscrizione all’anagrafe canina, il cane non potrà partecipare alla manifestazione. I Comitati Organizzatori dovranno inviare all’ENCI i dati riferiti ai soggetti mancanti dell’iscrizione all’anagrafe, per l’opportuno inoltro dell’informazione agli organi competenti. Tale obbligo entra in vigore dal 1 ottobre 2007 (articolo 4). Ulteriori indicazioni verranno comunicate successivamente agli accordi che verranno stipulati con gli organi competenti. (enci.it) ■


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EUROPA

Ormoni GPH e rischio tumori- Parere EFSA

Non si cambiano le norme veterinarie sui residui nei tessuti bovini

stato divulgato il parere del gruppo di esperti scientifici dell’EFSA (CONTAM) in merito a residui di ormoni nella carne bovina e nei prodotti a base di carne bovina. In linea con gli obblighi definiti all’articolo 11bis della direttiva 96/22/CE come modificato dalla direttiva 2003/74/CE, la Commis-

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sione ha chiesto all’EFSA di esaminare nuovi dati concernenti sostanze e loro prodotti con attività ormonale che possono essere legalmente usati nei paesi terzi per la stimolazione della crescita nella carne bovina. Le sostanze in esame sono gli steroidi presenti in natura, testosterone e progesterone, nonché i composti sintetici acetato di trenbolone, con dimostrata affinità per i recettori androgenici, zeranolo, con un’elevata affinità per i recettori estrogenici, e acetato di melengestrolo, che assomiglia agli ormoni progestinici. In conformità con il mandato, il gruppo di esperti scientifici sui contaminanti nella catena alimentare ha revisionato la letteratura

Incoraggiare il benessere animale su basi “oggettive e sostenibili” “difficile per i consumatori comprendere chiaramente i criteri che ispirano l’etichettatura e il contenuto delle norme. Inoltre, gli aspetti relativi al benessere degli animali non sempre hanno un fondamento scientifico sufficiente”. Tuttavia, in ambito comunitario si sta valutando l’introduzione di un sistema di etichettatura volontaria che comprenda anche informazioni riguardanti il benessere animale. Anche il Comitato Economico e Sociale Europeo (CESE) conviene sull’opportunità di promuovere i metodi di produzione e di allevamento più attenti al benessere degli animali, purché su basi “oggettive e sostenibili”. Chiamato ad esprimersi su incarico della Commissione Europea, il CESE ritiene che “un sistema basato sul mercato e poggiante su criteri obiettivi volti a quantificare il benessere degli animali, risulterà più flessibile, efficace e innovativo di un sistema ispirato a criteri politici, e quindi anche più adattabile ai futuri sviluppi della produzione, che saranno caratterizzati da una maggiore variabilità delle condizioni produttive determinata dall’allargamento dell’Unione europea”. Ma occorrono ricerca, formazione e informazione ai consumatori: “È importante che i metodi di produzione e di allevamento più rispettosi del benessere degli animali vengano promossi attraverso la formazione e la diffusione dei nuovi risultati della ricerca e la formazione degli agricoltori, dei consulenti e dei veterinari”. La ricerca sul benessere animale nell’UE “sarà quindi decisiva affinché in futuro diventi possibile integrare il benessere animale nella catena produzione agricola- trasformazione-commercializzazione su base scientifica e oggettiva”. Stando alla maggior parte degli studi, i consumatori ritengono il benessere degli animali un parametro essenziale della qualità dei prodotti, anche se in taluni Stati membri questo modo di vedere appare meno marcato. La percezione del benessere o la qualità della vita di un animale può essere definita come la somma delle esperienze positive e negative da esso vissute durante la sua esistenza. Le sofferenze, le malattie, i conflitti, le condizioni inconsuete o anomale e lo stress cronico possono essere considerati in linea di principio esperienze negative per gli animali, mentre il riposo, il sonno, l’alimentazione, la cura della prole, l’igiene dell’epidermide possono valere come esperienze positive. Ad ogni modo- conclude il CESE- non esiste alcuna definizione univoca riconosciuta del benessere degli animali.

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scientifica pubblicata nel periodo compreso tra il 2002 e i primi mesi del 2007, fino alla data della redazione del presente parere. Il gruppo scientifico ha notato che la comprensione dei complessi meccanismi d’azione degli ormoni steroidei continua ad essere oggetto d’interesse per la ricerca scientifica e che ancora oggi continuano ad emergere nuovi dati sui complessi meccanismi di regolazione, genomici e non genomici, che controllano l’omeostasi ormonale nelle diverse fasi della vita. Il gruppo scientifico ha rilevato che sono disponibili metodi avanzati di analisi ad alta sensibilità e riproducibilità, che permettono di misurare i residui degli ormoni naturali e sintetici nei tessuti animali. Tuttavia, nei paesi che hanno autorizzato l’uso degli ormoni che stimolano la crescita (GPH) non sono stati condotti studi di sorveglianza per quantificare il volume e la natura dei residui nei tessuti commestibili dei bovini trattati con questo tipo di ormoni in condizioni pratiche. Attualmente i dati epidemiologici forniscono prove convincenti dell’esistenza di un nesso tra la quantità di carne rossa consumata e talune forme di tumori ormone-dipendenti. Non è noto tuttavia se i residui ormonali presenti nella carne concorrano a determinare questo rischio. Il gruppo CONTAM ha concluso che i nuovi dati disponibili non forniscono informazioni quantitative utili per la caratterizzazione del rischio e, pertanto, non raccomanda una revisione delle precedenti valutazioni del comitato scientifico riguardo alle misure veterinarie collegate con la sanità pubblica (SCVPH) (EC, 1999, 2000, 2002). ■

Paola TestoriCoggi direttore generale aggiunto alla DG SANCO

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a Commissione europea ha nominato direttore generale

aggiunto per la salute e la tutela dei consumatori (DG SANCO) Paola Testori-Coggi, che sarà responsabile della politica della Commissione in materia di sicurezza alimentare, specie per quanto riguarda la sicurezza degli alimenti e della catena alimentare, la salute degli animali e le questioni fitosanitarie, e coadiuverà il direttore generale nella gestione globale. Il nuovo incarico - si legge nel comunicato di nomina - pone la signora Testori-Coggi alla guida dell’impostazione integrata dell’UE in materia di sicurezza alimentare, comprese misure coerenti “dal produttore al consumatore” e un monitoraggio adeguato. Al tempo stesso, la signora Testori-Coggi dovrà garantire il buon funzionamento del mercato interno e verificare la coerenza delle politiche della direzione generale in materia di sicurezza alimentare con le altre politiche della Commissione. Paola Testori-Coggi, svolge attualmente le funzioni di direttore responsabile della sicurezza della catena alimentare (SANCO.E), le cui competenze comprendono la legislazione sulla sicurezza alimentare - tra cui questioni delicate come la BSE, gli OGM, gli ormoni, gli additivi e l’etichettatura - e la gestione delle crisi riguardanti la sicurezza degli alimenti e dei mangimi. ■

Nuovo Portale DG SANCO a Direzione Generale Salute e tutela dei consumatori (DG Sanco) ha presentato ufficialmente Salute-UE, il portale ufficiale dell’Unione europea sulla salute pubblica, arricchito con informazioni e dati inerenti la salute e le attività condotte in questo campo a livello europeo e internazionale. http://ec.europa.eu/healtheu/index_it.htm ■

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RECENSIONI

Medicina Veterinaria non convenzionale Curare gli animali con le “altre” medicine: quali sono e dove trovarle Autore: Paolo Pignattelli Editore: Ed agricole

Nonostante le medicine non convenzionali siano ormai una realtà diffusa ed accettata, solo una parte ha trovato per ora una certa applicazione in veterinaria, particolarmente in zootecnia biologica, per la cura ed il benessere degli animali d’affezione e non, complice anche una minore diffusione delle notizie e una minore disponibilità di professionisti esperti. Questo libro è dedicato a quanti, medici, proprietari, allevatori, vogliano capire di più delle medicine non convenzionali, dei principi di cura sui quali esse si basano e dei campi di applicazione in cui possono risultare efficaci, a sostituzione e complemento della medicina allopatica. Capire queste medicine, riconoscere i principi sui quali si fondano e le metodiche di azione non è, infatti, che il primo passo per poter scegliere come curare i propri animali d’affezione, cavalli compresi, e comprendere i criteri con cui vengono curati gli animali da reddito in agricoltura biologica. Per i veterinari che vogliono avvicinarsi a queste medicine un libro prezioso per valutarne l’efficacia attraverso l’esperienza di colleghi veramente esperti della materia. Un ricco indirizzario di associazioni e aziende fornisce a proprietari e professionisti tutti i riferimenti essenziali per contattare quanti hanno già scelto questa strada.


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RUBRICA LEGALE

Si può cedere con l’ambulatorio anche il contratto di locazione? Se un medico veterinario cede la propria attività a (uno o) più colleghi, chi rileva l’attività può subentrare nel contratto di locazione anche in mancanza del consenso del proprietario locatore? Ai sensi dell’art.36 della legge N°392/1978 (c.d. legge dell’equo canone), “il conduttore può sublocare l’immobile o cedere il contratto di locazione anche senza il consenso del locatore, purché venga insieme ceduta o locata l’azienda, dandone comunicazione al locatore mediante lettera raccomandata con avviso di ricevimento. Il locatore può opporsi, per gravi motivi, entro trenta giorni dal ricevimento della comunicazione”. Più di una volta nei miei pareri ho evidenziato che, secondo la normativa vigente, uno studio professionale non può essere considerato azienda, né un medico veterinario può essere considerato imprenditore; nel caso della locazione, pertanto, la suddetta norma non può trovare applicazione, con la conseguenza che il medico veterinario che cede il proprio ambulatorio può cedere anche il contratto di locazione soltanto se vi è il consenso del proprietario-locatore. Se il locatore, invece, non intende prestare il proprio consenso, allora potrà legittimamente opporsi alla cessione del contratto di locazione e potrà anche ottenere dal Giudice un provvedimento, anche in via d’urgenza, che ordini all’eventuale “nuovo” conduttore di abbandonare l’immobile. Va tuttavia evidenziato che è possibile per altre vie ottenere che un nuovo professionista subentri nel contratto di locazione all’originario conduttore: l’art.37 comma III e IV legge equo canone infatti stabilisce che, se l’immobile è adibito all’uso di più professionisti, quando l’unico titolare del contratto di locazione recede dal contratto stesso, allora “a questi succedono nello stesso [ovvero nel con-

tratto di locazione] gli altri professionisti”. Ciò significa che i medici veterinari che rilevano l’ambulatorio del collega possono subentrare all’originario conduttore purché per un congruo periodo di tempo, che consiglio non inferiore a qualche mese (l’ideale sarebbe almeno sei mesi), svolgano la propria attività insieme al collega nello stesso ambulatorio, ivi esponendo la propria targa, creando un proprio spazio all’interno dell’ambulatorio ed in genere predisponendo tutti gli elementi (ad esempio carta intestata e/o timbro con l’indicazione dell’indirizzo del “nuovo” ambulatorio) che possano comprovare che essi svolgono effettivamente la propria professione nei locali del cui contratto di locazione è titolare il professionista dal quale intendono rilevare l’attività. Quando il veterinario cedente recederà dal contratto di locazione, allora gli succederanno gli altri professionisti al cui uso l’immobile è adibito. È opportuno che il conduttore originario dia dapprima comunicazione del proprio recesso per i motivi e con le modalità previste dal contratto di locazione (generalmente mediante lettera raccomandata con ricevuta di ritorno). Una volta che il recesso si è perfezionato, il “vecchio” conduttore comunicherà al locatore (sempre con lettera raccomandata con ricevuta di ritorno) l’avvenuta successione, nel contratto di locazione, degli altri professionisti (o dell’altro professionista) al cui uso l’immobile è adibito. Il locatore, recita ancora l’art.37 L. N° 392/1978, può opporsi alla successione nel contratto, per gravi motivi, entro trenta giorni dal ricevimento della comunicazione. I “gravi motivi” che consentono l’opposizione del locatore devono riguardare la persona del nuovo conduttore (che ad es. non dà garanzie di solvibilità, perché - sempre a titolo di esempio - a suo ca-

L’urgenza cancella la multa n anno fa un collega di Cremona superò i limiti di velocità guidando verso l’azienda in cui si trovava un cavallo in emergenza. L’autovelox gli fece arrivare una multa da 146 euro e togliere 2 punti dalla patente. Contro la multa il medico veterinario in questione fece ricorso e ora il Giudice di Pace gli ha dato ragione: l’urgenza era legata “all’adempimento di un dovere”, quello di soccorrere “il proprio paziente-animale”, colpito da una colica addominale che non ammetteva ritardi. L’avvocato che ha assistito il collega ha fatto leva sull’articolo 4 della legge n 689 del 1981 che recita: “non risponde delle violazioni amministrative chi ha commesso il fatto nell’adempimento di un dovere o nell’esercizio di una facoltà legittima ovvero in stato di necessità o di legittima difesa”. Il collega era giustificato dalla “necessità di visitare urgentemente l’equino malato di una patologia che poteva avere anche esiti nefasti”- ha detto il giudice. La multa è stata azzerata e i punti-patente restituiti. (Fonte: La Provincia)

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di Maria Teresa Semeraro

Avvocato, Bologna

rico risultano protesti e/o pignoramenti); non sono invece considerati “gravi motivi” le esigenze del locatore. ■

Mancato inserimento negli elenchi telefonici l professionista titolare di un’utenza telefonica ha diritto di essere inserito ogni anno nell’elenco degli abbonati, altrimenti può chiedere il risarcimento del danno. Per quanto gli spetti un magro ritorno. Lo ha stabilito la Corte di Cassazione che con la sentenza n. 14580 del 22 giugno scorso ha respinto il ricorso di un avvocato che chiedeva un forte risarcimento alla Telecom spa per non essere stato inserito nell’elenco telefonico nel 1993-1994. Il che, si legge nel ricorso aveva determinato una perdita di probabili nuovi clienti da fidelizzare. “Nulla quaestio” sul fatto che l’avvocato avesse subito un danno dopo il mancato inserimento nell’elenco degli abbonati. Un punto questo che ha trovato d’accordo il tribunale di Napoli, la corte di appello partenopea e anche i giudici del Palazzaccio. In poche parole, i clienti avevano avuto bisogno di contattarlo con urgenza, ma non erano riusciti a raggiungerlo. Il problema è sulla determinazione di tale danno. In primo grado era stato riconosciuto al professionista un risarcimento pari a 25.000 euro. Ma quello della Cassazione è stato un sì al risarcimento ma con grande moderazione: solo 1000 euro. Una somma più alta avrebbe potuto trovare motivazione solo se l’avvocato avesse provato uno per uno tutti gli incarichi professionali persi. Il professionista invece non aveva provato di aver subito una contrazione di guadagni nel periodo di tempo in cui il suo nome non era comparso nell’elenco. Nella parte conclusiva della decisione, la Cassazione dice: “è affatto inusuale che si stabilisca un contatto professionale con un professionista ricercandone per la prima volta e a caso il nome sull’annuario telefonico mentre è usuale che un tale contatto lo stabilisca in base a consigli chiesti e indicazioni ricevute da altri che hanno già avuto rapporti con lui, sicché il fatto che il suo nome non comparisse nell’ultimo elenco telefonico doveva aver reso affatto sporadici i casi in cui s’era finito con il non entravi in contatto da parte di nuovi clienti”. (Fonte: Italia Oggi) ■

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laPROFESSIONE VETERINARIA 28/2007 RUBRICA FISCALE

Trattamento delle spese telefoniche utilizzo e le eventuali spese di manutenzione.

’articolo 1, commi 401, 402 e 403, della legge 27 dicembre 2006, n. 296 (Finanziaria 2007) ha introdotto, a decorrere dal 1 gennaio 2007, alcune modifiche al trattamento fiscale delle spese relative alla telefonia fissa ed alla telefonia mobile. Per chiarezza di esposizione si ricorda che: • con il termine “telefonia” si deve intendere qualunque genere di impianto di comunicazione come, ad esempio, i centralini, gli apparecchi telefonici fissi, i telefoni cellulari, i modem e i fax, etc.; • nel termine “spese relative alla telefonia” rientrano tutte le spese sostenute per l’acquisto e l’impiego di tali impianti come, ad esempio, le quote di ammortamento del costo sostenuto per l’acquisto, i canoni di locazione finanziaria, i canoni di noleggio, le spese di

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Precedente normativa Fino al periodo d’imposta 2006, le spese telefoniche sostenute dal professionista risultavano deducibili, ai fini della determinazione del reddito di lavoro autonomo, come segue: • spese di telefonia fissa: deducibili in misura piena (100%); • spese di telefonia mobile: deducibili nella misura del 50%. Per quanto riguarda l’IVA la detrazione era stabilita come segue: • nella misura del 100% per tutte le spese di telefonia fissa; • nella misura del 50% per tutte le spese di telefonia mobile. Nuova normativa Il citato comma 402 della legge 296/2006 ha riformulato il comma 3 bis dell’articolo 54 del TUIR, che adesso testualmente recita: “ Le quote di ammortamento, i canoni di locazione anche finanziaria o di noleggio e le spese di impiego e manutenzione relativi ad apparecchiature terminali per servizi di comunicazione elettronica ad uso pubblico di cui alla lettera gg) del comma 1 dell’articolo 1 del codice delle comunicazioni elettroniche, di cui al decreto legislativo 1° agosto 2003, n. 259, sono deducibili nella misura dell’80 per cento”. Nella locuzione “apparecchiature terminali per servizi di comunica-

di Giovanni Stassi

Dottore Commercialista, Torino

Acquisto di un centralino telefonico al prezzo di Euro 2.000,00. Aliquota di ammortamento 20%

Anno

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Nuova normativa Quota Quota indeducibile deducibile

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€ 80

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2.000

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€ 400

Quota indeducibile

Differenza importi deducibili

Tot.

Acquisto di un telefono cellulare al prezzo di Euro 500,00. Aliquota di ammortamento 20%

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Vecchia normativa Quota Quota amm.to deducibile

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zione elettronica” vengono compresi tutti i servizi di trasmissione di segnali su reti di comunicazione elettronica via cavo, a mezzo di fibre ottiche, reti fisse e mobili, servizi Internet, etc.. È evidente che la norma ha voluto estendere lo stesso trattamento ad ogni spesa sia di telefonia

fissa sia di telefonia mobile. La Risoluzione dell’Agenzia delle Entrate 17 maggio 2007, n. 104/E ha confermato che la norma si applica a telefonia fissa e mobile ed ha precisato che nell’ambito applicativo della norma devono essere compresi, oltre ai costi dei servizi telefonici anche i costi (tra cui ammortamenti, canoni di locazione anche finanziaria e di noleggio, spese di impiego e manutenzione) relativi a beni (materiali ed immateriali, ivi compreso il software), utilizzati per la connessione telefonica operata nell’ambito dell’attività imprenditoriale o professionale, limitatamente a quelli indispensabili per il collegamento alle suddette linee telefoniche. E quindi a titolo esemplificativo rientreranno nella disposizione in esame le spese sostenute per l’acquisto del modem ovvero del router ADSL (ed eventualmente per l’acquisto del software specifico), mentre i costi relativi al personal computer saranno dedotti secondo i criteri generali che sovrintendono alla formazione del reddito d’impresa o professionale. Imposte dirette Ai fini delle imposte dirette pertanto i costi come sopra individuati concorreranno nella determinazione dei redditi come segue: • telefonia fissa 80% (a fronte del 100% fino all’esercizio 2006) • telefonia mobile 80% (a fronte del 50% fino all’esercizio 2006)

Imposta sul valore aggiunto Nessuna modifica è intervenuta ai fini IVA e pertanto l’IVA relativa ai costi di telefonia fissa continuerà ad essere detratta nella misura del 100% e l’IVA relativa ai costi di telefonia mobile potranno essere detratti solo nella misura del 50%. Decorrenza delle nuove disposizioni Il comma 403 dell’articolo 1 della Legge 296/2006 stabilisce la decorrenza delle nuove disposizioni “dal periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2006 ” e quindi, per la generalità dei contribuenti, a decorrere dall’esercizio 2007. Effetti sugli acconti dovuti per l’esercizio 2006 Lo stesso comma 403 dispone anche che, gli acconti delle imposte dirette e dell’IRAP devono essere determinati “ assumendo quale imposta del periodo d’imposta precedente quella che si sarebbe determinata tenendo conto delle disposizioni dei predetti commi 401 e 402”. Sarà quindi necessario ricalcolare la deduzione dei costi della telefonia (sia fissa che mobile) nella nuova misura dell’80%, ricalcolare l’imposta del 2006 che dovrà essere utilizzata come base di riferimento per il ricalcolo degli acconti per l’anno 2007. Nelle tabelle riportate esemplifichiamo l’ammortamento deducibile di un impianto di telefonia fisso e di un telefono cellulare, mettendo a confronto la vecchia normativa e la nuova. ■


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L’ambulatorio chiavi in mano Apri? Trasformi? Adegui la tua struttura? Chiama ANMVI Servizi: • consulenze • sopralluoghi • assistenza

ANMVI ..

. per

ANMVI SERVIZI - +39/0372/40.35.37 anmviservizi@anmvi.it

Chiavi in mano! ANMVI Servizi compendia una serie di attività di consulenza e di formazione svolte nel corso degli ultimi anni da Colleghi che, nel tempo, hanno conseguito qualifiche ad hoc e maturato competenze specifiche: dall’autorizzazione sanitaria alla privacy, dalla sicurezza del lavoro alla gestione documentale del farmaco, dai rifiuti sanitari all’impianto elettrico, ecc. Queste consulenze vengono oggi svolte da un team competente e professionale, in grado di consegnare al Titolare, di “nuova” o “vecchia” esperienza professionale, una struttura perfettamente in regola. Come si dice, “chiavi in mano”!

Norme chiare e solo quelle che ci riguardano Oggi, anche grazie alla collaborazione del Legislatore e dei Ministeri competenti, possiamo contare su riferimenti legislativi certi e più chiaramente applicabili. Nel corso del tempo, quando è stato necessario o possibile, il voluminoso insieme delle disposizioni legislative e regolamentari è stato snellito e adeguato alla misura veterinaria: norme chiare e solo quelle che ci riguardano veramente.

Tutto in regola, entra il dottore Le attività di assistenza professionale proposte da ANMVI Servizi ai Titolari (consulenze personalizzate ed eventuali sopralluoghi mirati) riguardano esclusivamente la struttura veterinaria e i suoi determinanti normativi: tutto ciò che, una volta messo in regola, consente al professionista di dedicarsi con serenità alla sua quotidiana missione: la cura del paziente. La piena osservanza delle norme di legge è indispensabile per esercitare con autentica professionalità, nel rispetto dei principi di qualità e buona pratica veterinaria. L’osservanza del dettato normativo è inoltre il pre-requisito di un eventuale percorso di certificazione.

E per chi lavora senza una struttura? Anche i colleghi che esercitano senza una propria struttura hanno una serie di norme da osservare nel corretto espletamento della attività professionale. ANMVI Servizi si rivolge anche a loro (vedi Progetto adeguamento).

TRE PROGETTI PER UNA STRUTTURA IN PIENA REGOLA

1

Progetto Start

È rivolto a coloro che sono intenzionati ad aprire una nuova struttura veterinaria. ANMVI Servizi offre assistenza sui requisiti discriminanti e non discriminanti ai fini dell’ottenimento dell’autorizzazione sanitaria, consulenze d’orientamento alle varie tipologie di strutture veterinarie previste dalla legge ai requisiti tecnologici, organizzativi e di impiantistica. L’obbiettivo è quello di indirizzare il veterinario che valuta una prima apertura di struttura, verso l’acquisizione degli elementi utili ad effettuare e realizzare la miglior scelta in funzione delle sue aspettative e possibilità.

2

Progetto Trasformazione

È rivolto a coloro che hanno attuato o stanno per attuare una trasformazione strutturale del proprio studio, ambulatorio, clinica od ospedale. L’obbiettivo è quello di individuare e risolvere tutte le nuove problematiche che potrebbero essere insorte, indirizzando il veterinario-titolare verso l’implementazione di tutti gli adempimenti necessari alla trasformazione strutturale e organizzativa.

3

Progetto Adeguamento

È rivolto a coloro che decidono di aggiornare e adeguare la propria struttura o l’organizzazione della propria attività a quanto previsto dalle vigenti normative. L’obbiettivo è quello di individuare e risolvere tutte le esigenze di messa in regola o di aggiornamento degli adempimenti previsti dalla normativa in qualunque tipologia di struttura o di attività veterinaria.

RICHIEDI IL QUESTIONARIO CONOSCITIVO I progetti Start, Trasformazione e Adeguamento possono essere acquistati “a pacchetto” oppure a “moduli”. L’acquisto “a pacchetto” comporta che il veterinario-Titolare affidi alla consulenza ed assistenza di ANMVI Servizi l’intero percorso di avvio (start-1), oppure di trasformazione (2) o di adeguamento (3) della propria struttura. L’acquisto “a moduli” prevede, invece, l’intervento di ANMVI Servizi solo su alcune fasi del progetto, in osservanza solo di determinati adempimenti normativi. Nella valutazione delle tue esigenze i consulenti ti saranno di aiuto attraverso un questionario conoscitivo che puoi richiedere, senza impegno d’acquisto, a anmviservizi@anmvi.it


e EV srl

❒ Trasformazione (barrare i moduli richiesti in corrispondenza dell’importo)

❒ I SEGUENTI MODULI (come da listino):

❒ Adeguamento

❒ L’INTERO PROGETTO (tutti i 10 moduli come da listino)

❒ Start

Firma leggibile .............................................................................................................................................................................................................. Data ...............................................................................................................

Fatturazione all’addebito del 50% e al saldo della fornitura

DATI PER LA FATTURAZIONE: RAGIONE SOCIALE ................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................. DOMICILIO FISCALE ................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................ PARTITA IVA CODICE FISCALE ........................................................................................................

CARTA DI CREDITO ❍ VISA ❍ MASTERCARD ❍ CARTA SI N. CARTA DI CREDITO (riportare 16 Numeri) Scadenza (mese e anno) INTESTATA A ...................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................

Il sottoscritto, lette e accettate le “Condizioni, Informazioni e Avvertenze per l’acquisto dei Progetti ANMVI Servizi - L’ambulatorio chiavi in mano” - fornisce di seguito i dati relativi al pagamento che verrà corrisposto mediante addebito su carta di credito (non si accettano carte di credito elettroniche).

Ai fini fiscali si tratta di costi inerenti l'attività professionale e quindi deducibili nella determinazione del reddito.

1. REQUISITI E CLASSIFICAZIONE DELLE STRUTTURE ........................................................................................................................................................................................................ ❒ 250,00 € 2. IMPIANTO ELETTRICO ............................................................................................................................................................................................................................................................................ ❒ 300,00 € 3. SICUREZZA DEL LAVORO a. con redazione del documento di valutazione dei rischi (completo) ............................................................................................................................................... ❒ 1000,00 € b. con autocertificazione (completo) ................................................................................................................................................................................................................................... ❒ 700,00 € - solo osservanza del D. L.vo 626/94 con personale femminile e/o minori ..................................................................................................................................... ❒ 200,00 € - solo osservanza del D. L.vo 626/94 quando sono presenti collaboratori ....................................................................................................................................... ❒ 200,00 € - solo osservanza delle norme antincendio ed evacuazione ........................................................................................................................................................................ ❒ 300,00 € - solo osservanza delle norme per il primo soccorso ........................................................................................................................................................................................... ❒ 100,00 € 4. FARMACO (completo) ........................................................................................................................................................................................................................................................................... ❒ 250,00 € - solo medicinali stupefacenti .................................................................................................................................................................................................................................................. ❒ 100,00 € - solo medicinali non stupefacenti ....................................................................................................................................................................................................................................... ❒ 150,00 € 5. PRIVACY senza Dps (completo) .................................................................................................................................................................................................................................................... ❒ 200,00 € PRIVACY con Dps (completo) .......................................................................................................................................................................................................................................................... ❒ 500,00 € - solo modulo informativa .......................................................................................................................................................................................................................................................... ❒ 30,00 € - solo modulo informativa e consenso ............................................................................................................................................................................................................................. ❒ 30,00 € - solo nomina incaricato ............................................................................................................................................................................................................................................................. ❒ 50,00 € - solo nomina responsabile ...................................................................................................................................................................................................................................................... ❒ 80,00 € - solo pianificazione misure minime .................................................................................................................................................................................................................................. ❒ 100,00 € - solo dps ................................................................................................................................................................................................................................................................................................ ❒ 300,00 € 6. RIFIUTI SANITARI (completo) ........................................................................................................................................................................................................................................................... ❒ 300,00 € - solo rifiuti infettivi ............................................................................................................................................................................................................................................................................ ❒ 80,00 € - solo rifiuti pericolosi e rischio chimico ............................................................................................................................................................................................................................ ❒ 80,00 € - solo rifiuti non pericolosi .......................................................................................................................................................................................................................................................... ❒ 80,00 € - solo particolari tipologie di rifiuti ...................................................................................................................................................................................................................................... ❒ 80,00 € 7. CADAVERI ANIMALI ................................................................................................................................................................................................................................................................................ ❒ 50,00 € 8. RADIOLOGICO ........................................................................................................................................................................................................................................................................................... ❒ 50,00 € 9. GAS MEDICALI ............................................................................................................................................................................................................................................................................................ ❒ 50,00 € 10. PET CORNER-DISPENSAZIONE FARMACO ......................................................................................................................................................................................................................... ❒ 50,00 € TOTALE COSTO MODULI ................................................................. € + 20% COSTO FISSO DI GESTIONE (minimo fisso 10 €) ................................................................. € + 20% IVA (calcolata sulla somma del costo moduli + costo fisso di gestione) ................................................................. € TOTALE IMPORTO ................................................................. €

di cui si acquistano:

nell’ambito del Progetto:

(*) Si prega di inserire anche questi dati in quanto indispensabili per la fornitura del servizio.

6. OBBLIGHI E RESPONSABILITÀ DI EV/ANMVI SERVIZI 6.1. EV si impegna, per il tramite di ANMVI Servizi, a porre il contraente nelle condizioni materiali e intellettuali idonee a realizzare le condizioni di messa in regola della struttura (o dell’attività) veterinaria, limitatamente alle azioni/moduli previste dai Progetti Start, Trasformazione e Adeguamento nel momento della sottoscrizione del contratto; 6.2. EV si impegna, per il tramite di ANMVI Servizi, per un arco temporale di 2 anni dal rilascio della dichiarazione di cui al punto 4. ad informare il contraente delle eventuali modificazioni intercorse nelle norme di legge riferite alle azioni/moduli citate e a proporre al contraente la sottoscrizione di un ulteriore contratto di fornitura di servizi. Altresì, con la sottoscrizione del presente contratto il contraente dichiara di accettare di ricevere, senza obbligo di sottoscrizione, le proposte informative. 6.3. EV si impegna, per il tramite di ANMVI Servizi, a rilasciare la dichiarazione di cui al punto 4, comprovante la fornitura dei servizi, la congruità degli stessi in funzione della richiesta di cui al punto 3 e la conclusione del contratto. Tale dichiarazione sarà riconosciuta dalla Commissione Qualità dell’ANMVI ai fini di un eventuale percorso di certificazione di qualità e buone pratiche veterinarie secondo le modalità di valutazione stabilite dalla Commissione stessa.

5. PROROGA Qualora per motivate esigenze organizzative o di altra natura (es. temporanea assenza di una o entrambe le parti) risultasse impossibile completare la consulenza entro il termine stabilito al punto 4, le parti si impegnano a sottoscrivere una proroga, motivata, dalla quale non dovranno derivare ulteriori oneri economici a carico di EV e di ANMVI Servizi.

4. DURATA DEL CONTRATTO I servizi di cui al punto 2 sono resi nell’arco di un massimo di 30 g.g. dalla sottoscrizione del contratto, salvo diverso accordo tra EV e il contraente e salvo esplicita proroga stabilita con apposito accordo scritto firmato da entrambe le parti di cui al punto 1. L’obbligo contrattuale di EV nei confronti del contraente si intende assolto all’atto del rilascio da parte di ANMVI Servizi di una dichiarazione comprovante la fornitura di ogni consulenza e assistenza idonea al conseguimento degli obiettivi indicati al punto 2.

3. OGGETTO DEL CONTRATTO Con la sottoscrizione del presente contratto, il contraente richiede a ANMVI SERVIZI la fornitura dei servizi come descritto al punto 2.2 secondo le caratteristiche indicate al momento della sottoscrizione del contratto di fornitura come da punto 2.1.

Data___________________ Firma ___________________________

Il committente dichiara di approvare specificamente, ai sensi degli artt. 1341 e 1342 del Codice Civile le clausole di cui ai seguenti punti: - 2.1 (ricorso al supporto di persone e mezzi ritenuti più idonei al raggiungimento degli obbiettivi richiesti); - 5 (proroga); - 6.4 (esclusione di responsabilità); - 7.2 (esclusione di responsabilità); - 11 (clausola risolutiva); - 12 (recesso); - 13 (foro competente).

(Firma per accettazione)

FORO DI COMPETENZA Per qualsiasi controversia nascente o derivante dall’applicazione del presente contratto, le parti derogano convenzionalmente la competenza in favore del foro di Cremona.

12. RECESSO Fatto salvo quanto previsto al punto 2.1 circa un eventuale aumento dei costi sopravvenuti successivamente alla stipula del contratto, in corso d’erogazione dei servizi richiesti il contraente può rinunciare all’erogazione di singoli moduli previsti dal Pacchetto Start/Trasformazione/Adeguamento. Tale rinuncia deve essere notificata per iscritto ad ANMVI Servizi che tuttavia tratterrà il 25% dell’importo corrispondente al singolo modulo.

11. CLAUSOLA RISOLUTIVA EV si riserva il diritto di dichiarare il contratto risolto ai sensi e per gli effetti di cui all’articolo 1456 del codice civile con semplice comunicazione scritta da inviarsi a mezzo di posta elettronica dei casi di inadempimento agli impegni contrattuali da parte del contraente. Restano in ogni caso impregiudicati i diritti di EV alla percezione dei corrispettivi per i servizi contrattualizzati anche se non completamente usufruiti.

10. DECORRENZA DEL CONTRATTO Il presente contratto ha valore tra le parti dalla data di attivazione comunicata a mezzo e-mail da ANMVI Servizi. La comunicazione fa seguito al ricevimento via mail o altro mezzo del presente contratto firmato dal contraente.

9. TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI EV, per il tramite di ANMVI Servizi, raccoglie ed archivia i dati anagrafici e professionali relativi al presente contratto allo scopo di adempiere agli obblighi contrattuali e fiscali derivanti. Per quanto riguarda le informazioni sul trattamento dei dati personali che il titolare del trattamento deve rendere all’interessato, previste dall’art. 13 del D.Leg. 196/2003, si fa riferimento all’informativa riportata sul questionario conoscitivo di cui al punto 2.2.

8. PAGAMENTO 8.1. Il contraente si impegna al versamento degli importi pattuiti nell’entità e con le modalità sottoscritte. 8.2. Il corrispettivo, come determinato dal presente contratto, è da pagarsi anticipatamente per la metà dell’intero importo dovuto. All’atto del ricevimento della sottoscrizione EV procederà all’addebito della carta di credito per l’importo corrispondente all’anticipo risultante. 8.3. Il saldo verrà addebitato sulla carta di credito fornita dal contraente al rilascio della dichiarazione di cui al punto 4 e al punto 6.3. 8.4. Ai fini fiscali si tratta di costi deducibili dal reddito in quanto inerenti la formazione del reddito professionale medesimo.

7. OBBLIGHI E RESPONSABILITÀ DEL CONTRAENTE 7.1. La fornitura delle consulenze e dell’assistenza è diretta al contraente che ne è il personale destinatario (v. anche punto 6.4). 7.2. Il contraente solleva EV e ANMVI Servizi da qualunque responsabilità in caso di azioni legali o amministrative derivanti dalla propria inosservanza delle disposizioni normative per le quali ANMVI Servizi ha prestato la propria consulenza. 7.3. Il contraente si impegna a fornire la necessaria collaborazione ad ANMVI Servizi al fine di consentire l’erogazione dei servizi richiesti.

6.4. EV e ANMVI Servizi non sono responsabili in caso di mancata osservanza o di interruzione dell’attuazione delle azioni di messa in regola della struttura o dell’attività veterinaria oggetto del servizio (punto 2) da parte del contraente o di terzi.

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2. DESCRIZIONE DEL SERVIZIO 2.1. ANMVI Servizi fornisce, in nome e per conto di EV, servizi di consulenza a assistenza a distanza tramite telecomunicazioni- anche a mezzo Interneto mediante sopralluogo a cura di uno o più consulenti. I servizi di consulenza e assistenza sono finalizzati al conseguimento degli obiettivi previsti dai Progetti Start (1), Trasformazione (2) e Adeguamento (3) e relativi obiettivi modulari (v. descrizione moduli completi e/o parziali). Per l’erogazione delle consulenze richieste Anmvi Servizi potrà avvalersi, a sua insindacabile discrezione, del supporto dei mezzi e delle persone ritenute più idonee al raggiungimento degli obiettivi richiesti. Se tuttavia tale supporto dovesse comportare dei costi, a carico del contraente, eccedenti quanto pattuito dal presente contratto, il contraente sarà libero di rifiutare l’erogazione della consulenza relativa al progetto o al modulo che determina l’eccedenza di costo. I citati Progetti sono resi noti al pubblico dei Medici Veterinari mediante pubblicazione e diffusione presso i canali informativi dell’ANMVI ed ai singoli Medici Veterinari interessati mediante informativa mirata e personale a cura di ANMVI Servizi (v. anche punto 2.2.). ANMVI Servizi è una iniziativa dell’A ssociazione Nazionale Medici Veterinari Italiani. 2.2. Il contraente, sulla base della valutazione del Questionario conoscitivo preliminarmente compilato e sottoposto ad ANMVI Servizi, sceglie in assoluta autonomia l’acquisto del Progetto (Start, Trasformazione o Adeguamento), dei moduli completi o dei moduli parziali indicati nel contratto di fornitura.

1. DEFINIZIONE DELLE PARTI Il presente contratto di fornitura di servizi viene stipulato tra E.V. srl con sede a Cremona in Via Trecchi, n. 20 (P. IVA e Cod. Fiscale: 01032200196) di seguito denominata semplicemente “EV” e il medico veterinario sottoscrittore del contratto di richiesta dei servizi di ANMVI Servizi, di seguito denominato semplicemente “contraente”.

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NOME E COGNOME ........................................................................................................................................................................................................................................................................................................................... DENOMINAZIONE ................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................. INDIRIZZO: VIA .................................................................................................................................................. CAP........................... CITTÀ .............................................................................................................. PROV. ............................... TEL (*) ......................................................................... CELL (*) .......................................................................... EMAIL (*) ................................................................................................................................................................ RAGIONE SOCIALE (se diverso da Nome e Cognome / Denominazione) ................................................................................................................................................................................................ .................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................. DOMICILIO FISCALE (se diverso da Indirizzo) .................................................................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................. PARTITA IVA .................................................................................................................................................... CODICE FISCALE .....................................................................................................................................................

(Inserire i dati relativi alla persona fisica, associazione professionale o persona giuridica, titolare della struttura o dell’attività veterinaria)

Il sottoscritto titolare della struttura o attività veterinaria

Contratto di fornitura tra:

Condizioni, Informazioni e Avvertenze per l’Acquisto dei Progetti ANMVI Servizi L’ambulatorio chiavi in mano

L’ambulatorio chiavi in mano

L’ambulatorio chiavi in mano

da inviare compilato in busta chiusa a: EV srl - ANMVI SERVIZI - Via Trecchi 20 - I - 26100 Cremona

CONTRATTO DI FORNITURA DI SERVIZI

. ANMVI SERVIZI per

ANMVI ..

. ANMVI SERVIZI per

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laPROFESSIONE VETERINARIA 28/2007 INFO REGIONI

Ormoni vietati nelle produzioni animali

Sì delle Regioni alla modifica del DL 158/06

a Conferenza Stato Regioni nella seduta del 12 luglio scorso, ha dato parere favorevole allo schema di decreto che modificherà il decreto legislativo 16 marzo 2006, n. 158 sul divieto di utilizzazione di talune sostanze ad azione ormonica, tireostatica e delle sostanze beta - agoniste nelle produzioni animali. L’esigenza di modifica ed integrazione del predetto decreto - si legge nelle motivazioni della Conferenza - scaturisce dalla necessità di: - rimediare alla carenza, nel titolo del modificando provvedimento, dei riferimenti alla complessiva disciplina comunitaria da cui trae origine; - reintrodurre talune prescrizioni essenziali al sistema di controllo nazionale sul divieto di utilizzazione, negli animali produttori di alimenti, di sostanze pericolose per la salute umana;- sostituire l’Allegato II concernente le categorie di residui o di sostanze da ricercare a seconda del tipo di animali, loro alimenti e acqua di abbeveraggio e del tipo di prodotti animali di origine primaria, atteso che il contenuto dell’Allegato II di cui al decreto legislativo n. 158 del 2006 risulta difforme rispetto al corrispondente Allegato alla direttiva 96/23/CE. ■

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LOMBARDIA

Microchip, comunicazione dalla ASL di Milano iceviamo dalla dott. Diana Levi Direttore del Servizio Sanità Animale ASL Città di Milano la seguente comunicazione: Cari colleghi Libero Professionisti, vi prego di provvedere a fare quanto richiesto da Lombardia Servizi segnalando via mail a: anagrafecanina@asl.milano.it, l’elenco dei microchip distrutti, smarriti o applicati ad altri animali (non cani, non gatti non furetti). Approfitto per chiedervi di svuotare frequentemente la vostra casella di posta perché per l’ultimo messaggio mail che vi ho inoltrato mi sono pervenute moltissime segnalazioni di impossibilità di recapito per “casella piena”. Nel caso di variazioni del vostro indirizzo email vi chiedo di comunicarlo a: anagrafecanina@asl.milano.it e a dlevi@asl.milano.it. Dott. Diana Levi

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CAMPANIA

Un osservatorio regionale per la sicurezza alimentare

S

u proposta degli Assessori al Bilancio Antonio Valiante,

all’Agricoltura e alle Attività Produttive Andrea Cozzolino, alla Sanità Angelo Montemarano e all’Ambiente Luigi Nocera, la Giunta Regionale della Campania, ha approvato la delibera con cui si istituisce l’Osservatorio Regionale per la Sicurezza Alimentare (ORSA) presso l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno di Portici. L’Osservatorio avrà sede a Caserta, in località Tuoro, presso i locali di proprietà dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno. A dirigerlo sarà un Dirigente dello stesso Istituto, affiancato da una “Consulta Tecnico-Scientifica”, nominata dall’Assessore alla Sanità. L’osservatorio svolgerà attività di ricerca e monitoraggio in materia di tracciabilità dei prodotti alimentari in tutte le fasi della filiera. Presso la struttura confluiranno i dati derivanti dalle attività territoriali e di ricerca nel campo della sicurezza alimentare svolte da tutti gli Enti coinvolti, permettendo così un più rapido scambio di informazioni. In questo modo sarà possibile indirizzare i controlli sul territorio in modo mirato e avere una visione completa e una gestione ottimale del sistema alimentare, coordinare i controlli nel campo della Sicurezza, promuovere lo strumento della “Valutazione del Rischio” quale metodo per la programmazione dei controlli, dare voce ai produttori e ai consumatori, affidare compiti e funzioni ben definite alle diverse strutture amministrative coinvolte, evitando sovrapposizioni e sperpero di risorse. Tra gli altri suoi compiti, la gestione di una banca dati che raccolga tutti i dati dei controlli effettuati in materia di qualità, sicurezza e tracciabilità dei prodotti; attività per la promozione e il coordinamento per l’armonizzazione delle metodiche di analisi; sviluppo di programmi di monitoraggio e di sorveglianza della sicurezza alimentare per conto dell’Assessorato alla Sanità, in particolare con messa a punto di sistemi di valutazione dell’efficacia delle azioni di controllo e la predisposizione di piani di emergenza regionali in materia di sicurezza alimentare; supporto di coordinamento regionale ad organi esterni (Carabinieri NAS, Corpo Forestale dello Stato, Uffici periferici del Ministero della Salute, Capitanerie di Porto, Comuni), per un impiego più razionale delle risorse; monitoraggio sui rischi emergenti negli alimenti attraverso la collaborazione con istituzioni pubbliche primariamente impegnate in attività di Ricerca Scientifica; attività di informazione, formazione e promozione in materia di sicurezza alimentare rivolte ai consumatori e alle associazioni di categoria dei produttori. A livello nazionale, inoltre, l’Orsa agirà da interfaccia con le strutture comunitarie e nazionali sulle tematiche della sicurezza alimentare e sul monitoraggio, controllo e contenimento delle patologie legate al consumo di alimenti. (Fonte: Regione Campania)

TOSCANA

derivante dalle TSE nel settore bovino, ovino e caprino.

Lucca, piani di sorveglianza sulle TSE

UMBRIA

La Direzione Generale Diritto alla Salute e Politiche di Solidarietà - Area di Coordinamento della Sanità - della Regione Toscana con decreto n. 2688 del 25 maggio 2007, ha approvato il progetto presentato dall’Az. USL n. 2 di Lucca “Attuazione, nel territorio dell’Az. USL n.2, dei piani di sorveglianza attiva e passiva sulle Encefalopatie Spongiformi Trasmissibili (TSE) e realizzazione di procedure per conto della Regione Toscana per la riduzione del rischio epidemiologico nel settore bovino, ovino e caprino”. All’USL 2 di Lucca saranno assegnate le risorse necessarie per la realizzazione del progetto, nella somma di € 50.971. L’USL dovrà fornire una puntuale relazione sull’attività svolta e produrre le procedure regionali per la riduzione del rischio

Controlli veterinari nelle aziende di produzione e sul latte crudo a Giunta Regionale dell’Umbria ha approvato con delibera n. 770 del 21 maggio “Linee guida vincolanti per l’esecuzione dei controlli veterinari nelle Aziende di produzione e sul latte crudo” in applicazione del Regolamento (Ce) n. 854/2004 del 29 aprile 2004. Con questo documento, tenendo anche conto dell’esperienza maturata negli anni di attuazione del D.P.R. 54/97 e delle modifiche introdotte dai Regolamenti, si stabiliscono le indicazioni vincolanti in merito alle procedure relative: ai criteri di igiene e sanità relativi al latte crudo ai fini dell’applicazione dei controlli da parte degli OSA ai sensi del-

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l’Allegato III - Sezione IX - Capitolo I - Punto III del Regolamento (CE) n. 853/2004; alle analisi della situazione aziendale e valutazione del livello di rischio ai fini della programmazione dell’attività di controllo e modalità di esecuzione dei controlli veterinaria nelle aziende di produzione secondo i principi riportati nel Regolamento (CE) n. 854/2004; alle modalità di raccolta dei dati relativi allo svolgimento ed ai risultati dei controlli. A livello regionale è stato costituito un Gruppo ristretto, coordinato dal Dott. Telemaco Cenci dell’IZS Umbria e Marche, che ha elaborato una serie di proposte approvate definitivamente in successive riunioni tenutesi presso il Servizio IV della Direzione Regionale Sanità il 20 e il 24 aprile scorsi con i Dirigenti Veterinari Responsabili di Igiene degli Allevamenti e delle Produzioni Zootecniche delle ASL n. 1-2-3-4 e con il Dott. Cenci e Dott. Valiani dell’IZS coordinati dal Dott. Gonario Guaitini. ■


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laPROFESSIONE VETERINARIA 28/2007 LA RASSEGNA DI VET-JOURNAL

Epidemiologia delle coliche nell’asino

di Maria Grazia Monzeglio

www.vetjournal.it

La costipazione intestinale grave è la causa più comune na delle più comuni cause di colica dell’asino è la costipazione grave del colon (“fecal impaction”), tuttavia non vi sono molti dati circa l’incidenza e i fattori di rischio di questa condizione. Uno studio ha valutato l’epidemiologia delle coliche da costipazione (“impaction colic”) in

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4596 asini di un santuario in Inghilterra. Tra il 2000 e il 2005 si verificavano 807 episodi di colica nella popolazione studiata. La maggior parte (54,8%) degli episodi era dovuta a una sospetta o confermata costipazione grave (impaction) dell’apparato gastroenterico. Il rischio di mortalità di tutte le coliche

(51,1%) era maggiore rispetto a quanto riportato negli altri equidi. L’incidenza di tutte le coliche (5,9 episodi ogni 100 asini ogni anno) e delle coliche da costipazione (3,2 episodi) era simile a quella dei cavalli. Uno studio retrospettivo controllato di tutte le coliche da costipazione da gennaio 2003 (193)

indicava che gli asini più anziani, quelli nutriti con razioni extra e quelli che avevano sofferto in precedenza di coliche avevano un rischio maggiore di costipazione. Anche il peso corporeo inferiore, i problemi muscolo-scheletrici e le malattie di allevamento e dentali erano significativamente associati

Prac-tic con piriprolo.

la Nuova libertà da puLci e zecche.

alla diagnosi di colica da costipazione. A conoscenza degli autori, il presente è il primo studio che valuta l’incidenza delle coliche in un’ampia popolazione di asini in Inghilterra. Al contrario di altri equidi, la costipazione era la causa più frequentemente riportata di colica. Lo studio ha identificato numerosi fattori di rischio per la colica da costipazione. La maggiore età, le razioni extra e le coliche pregresse sono fattori di rischio conosciuti di colica anche in altri equidi. I risultati suggeriscono l’ipotesi che anche le patologie dentali siano associate alla colica da costipazione. Le patologie muscolo-scheletriche possono essere associate alle coliche per vari motivi, tra cui una variazione nella quantità di esercizio fisico o di tempo passato al pascolo. Altri fattori associati (peso e allevamento) devono essere ulteriormente studiati. ■

Mastocitoma: quando effettuare l’ago aspirato del midollo osseo? Alterazioni dell’emogramma, recidive e progressione della neoplasia le principali indicazioni ’ago aspirato di midollo osseo non è effettuato in maniera consistente per la stadiazione del mastocitoma cutaneo del cane, inoltre l’incidenza complessiva dell’infiltrazione midollare e il valore predittivo dell’esame emocromocitometrico (CBC) non sono conosciuti. Uno studio ha valutato una serie di 157 cani affetti da mastocitoma cutaneo in cui sono stati effettuati l’ago aspirato del midollo osseo e la determinazione del CBC. L’incidenza dell’infiltrazione del midollo osseo al momento della stadiazione iniziale era bassa, pari al 2,8%, e quella complessiva era pari al 4,5%. I fattori associati all’infiltrazione midollare erano età più avanzata, leucocitosi, anemia, neutrofilia, monocitosi, eosinofilia, trombocitopenia, la razza pura e la stadiazione effettuata al momento della recidiva o per malattia progressiva. Lo studio suggerisce che l’esame del midollo osseo non è indicato per la stadiazione di routine del mastocitoma cutaneo, mentre può esserlo nei cani con mastocitoma associato ad alterazioni dell’emogramma (neutrofilia, monocitosi, eosinofilia, basofilia, anemia e trombocitopenia) oppure con recidiva neoplastica, progressione della malattia o nuovo sviluppo neoplastico.

L

Prac-tic è il nuovo antiparassitario spot-on di Novartis. Contiene piriprolo, una molecola innovativa sviluppata specificatamente per assicurare la massima efficacia contro pulci e zecche. Prescrivendo Prac-tic, scegli un trattamento che uccide il 100% delle pulci in 24 ore*, il 99% delle zecche in 48 ore e offre ai cani una protezione per 1 mese intero che li lascia liberi di godere, senza preoccupazioni, di una vita attiva. Prac-tic con piriprolo. È nuovo per i veterinari, è nuovo per i cani ma, meglio di tutto, è nuovo per pulci e zecche.

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VETERINARIA EVENTI VETERINARI la PROFESSIONE

ANMVI

AIVEMP

FSA

SCIVAC

SIVAL

SIVAR

SIVAE

SOCIETÀ FEDERATA ANMVI

SIVE

SOCIETÀ FEDERATA ANMVI

DELEGAZIONE REGIONALE EMILIA ROMAGNA L’INSUFFICIENZA RENALE CRONICA (IRC) NELLA PRATICA CLINICA

DELEGAZIONE REGIONALE MOLISE LA GESTIONE DELLE PIU' COMUNI CARDIOPATIE DI RISCONTRO AMBULATORIALE

Bologna, 23 Settembre 2007

Venafro (IS), 30 Settembre 2007

RELATORE Andrea Zatelli

PROGRAMMA 8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente, presentazione del relatore ed inizio dei lavori 9.30 IRC: cause ed approccio diagnostico. Utilizzo dei parametri clinici, valori sierici ed urinari e delle indagini strumentali 11.00 Pausa 11.30 Terapia e monitoraggio del paziente affetto da IRC. Cosa posso fare nel mio ambulatorio? 13.00 Pausa 14.00 Casi clinici interattivi: diagnostica cli-

nica, laboratoristica e strumentale 15.00 Pausa 15.30 Casi clinici interattivi: diagnostica clinica, laboratoristica e strumentale 16.30 Test di valutazione dell’apprendimento e discussione finale 17.00 Consegna degli attestati di partecipazione e termine della giornata

SEDE Bologna

3 CREDITI

Monastier (TV), 23 Settembre 2007 Alberto Crotti

PROGRAMMA 8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente, presentazione del relatore ed inizio dei lavori 9.30 L’occhio dolente: cenni anatomici, fisiopatologici, procedure diagnostiche e diagnostica differenziale 11.00 Pausa 11.30 L’occhio dolente: eziologia, sintomatologia e terapia (1ª parte) 13.00 Pausa 14.00 L’occhio dolente: eziologia, sintomatologia e terapia (2ª parte)

15.00 Pausa 15.30 Casi clinici interattivi 16.30 Test di valutazione dell’apprendimento e discussione finale 17.00 Consegna degli attestati di partecipazione e termine della giornata Park Hotel Villa Fiorita - P.zza Giovanni XXIII, 1 31050 Monastier (TV) - Tel. 0422 898008

3 CREDITI

Cervignano del Friuli (UD), 30 Settembre 2007 RELATORE

Luisa Cornegliani

Lo scopo della giornata è di fornire elementi conoscitivi concreti per la gestione e risoluzione di due malattie dermatologiche frequenti nella pratica ambulatoriale: la dermatofitosi e la dermatite atopica. Per ogni argomento verranno trattati l'eziologia e la risposta dell'organismo alla malattia, le differenze di specie, le manifestazioni cliniche comuni e quelle inusuali. L'approccio diagnostico più idoneo verrà spiegato tramite un review degli esami complementari e delle diagnosi differenziali da formulare al momento della visita clinica. Infine si darà ampio spazio alle attuali strategie di trattamento ed alle novità farmacologiche e non. La giornata sarà completata da casi clinici interattivi con approccio POA ed il test di valutazione finale.

13.00 14.00 15.00 15.30 16.30 17.00

manifestazioni cliniche e diagnosi nelle diverse specie; strategie di trattamento Pausa Casi clinici interattivi Pausa Casi clinici interattivi Test di valutazione dell'apprendimento e discussione finale Consegna degli attestati di partecipazione e termine della giornata

Approfondire aspetti pratici della visita clinica e interpretazione dell'informazione ottenuta dai diversi accertamenti complementari alla cardiologia veterinaria. Conoscere gli aspetti pratici dell'ecocardiografia nelle diverse patologie cardiache congenite. Individuare le informazioni più utili per formulare una corretta terapia e prognosi.

8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente Regionale, presentazione del relatore ed inizio dei lavori 9.30 Considerazioni sulla visita clinica e prove complementari nella diagnosi delle più comuni cardiopatie 11.00 Pausa 11.30 Cosa fare una volta che diagnostichia-

13.00 14.00 15.00 15.30 16.30 17.00

SEDE - Venafro (IS)

3 CREDITI

Matera, 7 Ottobre 2007 RELATORE

Filippo Maria Martini

OBIETTIVI L'obiettivo primario della giornata non specialistica è rappresentato dalla volontà di fornire gli strumenti necessari per diagnosticare e proporre un protocollo terapeutico adeguato in caso di lussazioni articolari traumatiche. Nel corso della giornata di aggiornamento verranno prese in considerazione tutte le lussazioni articolari dell'arto anteriore e posteriore del cane e del gatto approfondendo soprattutto quelle che si presentano con maggior frequenza nella clinica quotidiana dei piccoli animali. Verranno fornite ai partecipanti le informazioni utili ai fini di effettuare una diagnosi corretta e di mettere in atto le indagini collaterali necessarie ai fini diagnostici. Saranno inoltre fornite informazioni dettagliate circa il trattamento delle lussazioni a cielo chiuso, mentre per quanto riguarda il trattamento chirurgico non si forniranno informazioni dettagliate per la sua esecuzione (essendo tale aspetto complesso e per il quale è necessario un corso approfondito), ma solo indicazioni di massima al fine di rendere possibile un’adeguata scelta del paziente ed una corretta impostazione del protocollo terapeutico.

RICHIESTO ACCREDITAMENTO

11.00 11.30 13.00 14.00 15.00 15.30 16.30 17.00

presentazione del relatore ed inizio dei lavori Le lussazioni articolari traumatiche dell'arto toracico Pausa Le lussazioni articolari traumatiche dell'arto pelvico Pausa Casi clinici interattivi Pausa Casi clinici interattivi Test di valutazione dell'apprendimento e discussione finale Consegna degli attestati di partecipazione e termine della giornata

SEDE Ostello Femminile Le Monacelle via Riscatto - 32 Matera RICHIESTO ACCREDITAMENTO

PROGRAMMA 8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente,

DELEGAZIONE REGIONALE ABRUZZO in collaborazione con l’Ordine dei Medici Veterinari de L’Aquila CHIRURGIA DELLO STOMACO E INTESTINO L’Aquila, 7 Ottobre 2007 Fabio Sangion

Hotel Internazionale - Via Ramazzotti 2 33052 Cervignano del Friuli (UD)

mo una cardiopatia? È possibile garantire la qualità di vità? Pausa Casi clinici interattivi Pausa Casi clinici interattivi Test di valutazione dell'apprendimento e discussione finale Consegna degli attestati di partecipazione e termine della giornata

DELEGAZIONE REGIONALE BASILICATA LE LUSSAZIONI ARTICOLARI TRAUMATICHE NEL CANE E NEL GATTO

RELATORE

SEDE

PROGRAMMA 8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente, presentazione del relatore ed inizio dei lavori 9.30 Dermatofitosi: eziopatogenesi, manifestazioni cliniche e diagnosi nelle diverse specie; strategie di trattamento 11.00 Pausa 11.30 Dermatite atopica: eziopatogenesi,

OBIETTIVI

9.30

SEDE

DELEGAZIONE REGIONALE FRIULI VENEZIA GIULIA DERMATOFITOSI E DERMATITE ATOPICA: COME GIUNGERE AD UNA CORRETTA DIAGNOSI ED EFFETTUARE UN’ADEGUATA TERAPIA

OBIETTIVI

Oriol Domenech

PROGRAMMA

DELEGAZIONE REGIONALE VENETO L’OCCHIO DOLENTE RELATORE

RELATORE

OBIETTIVI La chirurgia dell'apparato gastroenterico, più specificatamente di stomaco e intestino, fa parte spesso delle prime esperienze del chirurgo veterinario. Alcuni interventi, invece, sono bagaglio solo di chirurghi molto esperti. Biopsie o tomie, per esempio, non sono degli esercizi di tecnica chirurgica ma vanno inseriti nella gestione di un paziente che può presentare svariati fattori di rischio. Scopo della giornata è quello di fornire dei principi di base che rendano più gratificante l'approccio a questo tipo di chirurgia e alcune nozioni più specialistiche che illustrino la gestione di casi più complessi.

11.30 13.00 13.30 14.30 15.30 16.00 17.00

La chirurgia dell'intestino Relazione commerciale a cura di Iams Pausa Casi clinici interattivi Pausa Casi clinici interattivi Test di valutazione dell'apprendimento e discussione finale 17.30 Consegna degli attestati di partecipazione e termine della giornata

SEDE- L’Aquila

PROGRAMMA

PARTECIPAZIONE Gli incontri delle delegazioni Regionali SCIVAC sono liberi e gratuiti per tutti i soci SCIVAC in regola con la quota associativa del 2007. Senza obbligo di preiscrizione INFORMAZIONI Segreteria SCIVAC - Monica Borghisani - Tel. 0372/403506 - delregionali@scivac.it

8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente, presentazione del relatore ed inizio dei lavori 9.30 La chirurgia dello stomaco 11.00 Pausa

La PROFESSIONE VETERINARIA numero 28, settimana dal 23 al 29 luglio 2007 -

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organizzato da

Eventi Veterinari

certificata ISO 9001:2000

SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIA SOCIETÀ FEDERATA ANMVI

PROSSIMI AGGIORNAMENTI SCIENTIFICI SCIVAC Per informazioni: Segreteria SCIVAC - Paola Gambarotti - Tel. 0372/403508 - Fax 0372/403512 - E-mail: info@scivac.it - www.scivac.it

CORSI PRATICI

CHIRURGIA TORACICA (4a Parte dell’Itinerario didattico di Chirurgia dei tessuti molli) Cremona, 12/15 Settembre 2007 Centro Studi SCIVAC ECM: In fase di accreditamento DIRETTORE Roberto Bussadori, Med Vet, Milano RELATORI E ISTRUTTORI Roberto Bussadori, Med Vet, Milano Gilles Duprè, Dr Vet, Dipl ECVS, Vienna, Austria Luca Formaggini, Med Vet, Dormelletto (NO) Giorgio Romanelli, Med Vet, Dipl ECVS, Cusano Milanino (MI) Fabio Sangion, Med Vet, Treviso ISCRIZIONE Partecipazione a numero chiuso (36) QUOTE Soci SCIVAC: € 850,00 + IVA 20% Non soci: € 1000,00 + IVA 20%

LA GESTIONE DEL CLIENTE E DEL PAZIENTE E LA PREVENZIONE COMPORTAMENTALE DEL CANE, GATTO, CONIGLIO, FURETTO E PSITTACIDI

TERAPIA IN DERMATOLOGIA DEL CANE E DEL GATTO: APPRENDIMENTO BASATO SUL PROBLEMA

(4a Parte dell’Itinerario didattico di Medicina Comportamentale) Cremona, 03/06 Ottobre 2007 - Centro Studi SCIVAC

(4a Parte dell’Itinerario didattico di Dermatologia) Cremona, 10/12 Ottobre 2007 Centro Studi SCIVAC

ECM: In fase di accreditamento

ECM: In fase di accreditamento

DIRETTORE Franco Fassola, Med Vet, Asti RELATORI E ISTRUTTORI Barbara Alessio, Psicologa e Psicoterapeuta, Torino Maria Chiara Catalani, Med Vet, Senigallia (AN) Armando Cotugno, Med Chir, Psichiatra, Roma Franco Fassola, Med Vet, Asti Sabrina Giussani, Med Vet, Dipl Comportamentalista ENVF, Busto Arsizio (VA) Silvia Mazzoni, Psicologa e Psicoterapeuta, Roma Maria Cristina Osella, Med Vet, PhD, Chiasso (TO) Marzio Panichi, Prof Med Vet, Torino Marzia Possenti, Med Vet, Roma

DIRETTORE Laura Ordeix, Med Vet, Dipl ECVD, Milano RELATORI E ISTRUTTORI Silvia Colombo, Med Vet, Dipl ECVD, Milano Alessandra Fondati, Med Vet, Dipl ECVD, PhD, Roma Laura Ordeix, Med Vet, Dipl ECVD, Milano Fabia Scarampella, Med Vet, Dipl ECVD, Milano ISCRIZIONE Partecipazione a numero chiuso (36) QUOTE Soci SCIVAC: € 600,00 + IVA 20% Non soci: € 750,00 + IVA 20%

ISCRIZIONE Partecipazione a numero chiuso (36) QUOTE Soci SCIVAC: € 600,00 + IVA 20% Non soci: € 750,00 + IVA 20% TIROCINIO PRATICO FACOLTATIVO 25 Ore da concordarsi con il direttore del Corso. Supplemento quota € 150,00 + IVA 20%

ECOGRAFIA AVANZATA a

ANESTESIA E SISTEMA NERVOSO. TERAPIA DEL DOLORE. COMPLICANZE IN CORSO DI ANESTESIA - EUTANASIA a

(4 Parte dell’Itinerario didattico di Anestesia) Cremona, 27/29 Settembre 2007 - Centro Studi SCIVAC ECM: fase di accreditamento DIRETTORE Alessandra Bergadano, Med Vet, Dipl ECVA, Berna (CH) RELATORI E ISTRUTTORI Diego Fonda, Prof Med Vet, Dipl ECVA, Milano Oscar Grazioli, Med Vet, Reggio Emilia Adriano Lachin, Med Vet, Venezia Peter Kronen, Med Vet, Dipl ECVA, Berna (CH) Claudia Spadavecchia, Med Vet, PhD, Dipl ECVA, Oslo (NO) ISCRIZIONE Partecipazione a numero chiuso (36) QUOTE Soci SCIVAC: € 600,00 + IVA 20% Non soci: € 750,00 + IVA 20% TIROCINIO PRATICO FACOLTATIVO 3 giorni da concordarsi con il direttore del Corso. Supplemento quota € 150,00 + IVA 20%

PRINCIPI DI NEUROTERAPIA MEDICA E CHIRURGICA (4a Parte del 2° Itinerario didattico di Neurologia) Cremona, 08/10 Ottobre 2007 Centro Studi SCIVAC

(6 Parte dell’Itinerario didattico di Diagnostica per Immagini) Cremona, 11/13 Ottobre 2007 Centro Studi SCIVAC ECM: In fase di accreditamento DIRETTORE David Chiavegato, Med Vet, Padova

ECM: In fase di accreditamento DIRETTORE Massimo Baroni, Med Vet, Dipl ECVN, Monsummano Terme (PT) RELATORI E ISTRUTTORI Massimo Baroni, Med Vet, Dipl ECVN, Monsummano Terme (PT) Marco Bernardini, Med Vet, Dipl ECVN, Bologna Daniele Corlazzoli, Med Vet, Roma Luisa De Risio, Med Vet, Dipl ECVN, Parma Gualtiero Gandini, Med Vet, Dipl ECVN, Bologna Stefania Giannini, Med Vet, Milano Raffaele Gilardini, Med Vet, Voghera (PV)

RELATORI David Chiavegato, Med Vet, Padova Gian Marco Gerboni, Med Vet, Malpensa (VA) Francesco Migliorini, Med Vet, Roma Federica Rossi, Med Vet, Dipl ECVDI, Sasso Marconi (BO) Roberto Santilli, Med Vet, Dipl ECVIM-CA (Card), Malpensa (VA) Gabriela Seiler, DVM, Dipl ECVDI, Dipl ACVR, Università di Pennsylvania, Philadelphia, USA Giliola Spattini, Med Vet, Reggio Emilia ISTRUTTORI Luca Benvenuti, Med Vet, Lucca

ISCRIZIONE Partecipazione a numero chiuso (36)

ISCRIZIONE Partecipazione a numero chiuso (36)

QUOTE Soci SCIVAC: € 600,00 + IVA 20% Non soci: € 750,00 + IVA 20%

QUOTE Soci SCIVAC: € 700,00 + IVA 20% Non soci: € 850,00 + IVA 20%

Per tutte le iniziative organizzate da AIVEMP, ANMVI, FSA, SCIVAC, SIVAE, SIVAL, SIVAR e SIVE viene richiesto l’accreditamento presso il Ministero della Salute ai fini del programma ECM (Educazione Continua in Medicina). Per la normativa prevista consultare il sito del Ministero della Sanità all’indirizzo http://ecm.sanita.it/.

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Viaggi e vacanze sì… ma attenzione alla sicurezza degli alimenti elle vacanze e nei viaggi estivi aumenta il pericolo di incorrere in problemi legati all’alimentazione. Quei dolori addominali, con più o meno rialzo febbrile, diarrea o vomito, che talvolta condizionano le nostre ferie, spesso attribuiti ad “influenze intestinali” o a “colpi di freddo”, possono essere in realtà dovuti a intossicazioni o tossinfezioni causate dal consumo di alimenti contaminati da tossine o microrganismi (batteri, virus, protozoi). Come difendersi? Il dottor Bartolomeo Griglio, medico veterinario dell’ANMVI che si occupa di controllo degli alimenti di origine animale, riassume alcuni consigli riportati dalle agenzie internazionali (OMS, European Food Safety Information Council, ecc…) e diffusi con la campagna sulla sicurezza alimentare organizzata dall’Asl 8 di Chieri. Il primo consiglio è quello di acquisire informazioni sul Paese dove si svolgerà la vacanza: il clima ed il livello di sviluppo economico spesso condizionano il livello igienico dei cibi. In generale, le precauzioni da adottare sono le seguenti: • se non vi sono precise garanzie occorre consumare bevande confezionate, aperte al momento (per evitare la tentazione dei gestori di allungare o riempire le bottiglie con acqua “locale”) escludendo l’aggiunta di ghiaccio (il freddo non uccide i batteri!) e le verdure crude; anche i denti andrebbero lavati con acqua minerale o bollita; • evitare le carni o i prodotti ittici crudi o poco cotti (un recente lavoro dell’Istituto Superiore di Sanità ha evidenziato anche in Italia, nelle cozze dell’Adriatico, la presenza del virus dell’Epatite A, facilmente distrutto dalla cottura ma pericolosissimo nei molluschi consumati crudi) e i formaggi freschi prodotti con latte non pastorizzato; • evitare di consumare cibi non conservati correttamente: gli alimenti cotti devono essere tenuti caldi (sopra i 60°C) quelli freddi sotto i 10° C; • valutare il livello igienico dei ristoranti: la pulizia dei locali e della toilette, l’igiene del personale e delle stoviglie, l’esposizione dei cibi che, nei self-services, deve avvenire a temperatura corretta ed in banchi dotati di pareti trasparenti ad una altezza tale da garantire la protezione da colpi di tosse o starnuti degli avventori, con posate, disponibili per ogni singolo prodotto, dotate di un manico sufficientemente lungo da evitare contatti delle mani con l’alimento, sono indicatori di affidabilità; nel caso di gravi carenze, cambiare il ristorante o segnalarlo, nel caso ad esempio di

N

villaggi vacanze, alla direzione ed al tour operator. È importante inoltre porre particolare attenzione, a causa di una minor resistenza delle difese immunitarie, alla alimentazione dei bambini, delle donne in stato di

gravidanza e degli anziani. E se si manifestano problemi gastro-enterici? “Nella maggior parte dei casi i sintomi si risolvono spontaneamente in pochi giorni afferma il dottor Walter Marrocco Medico di Famiglia FIMMG - è im-

portante, soprattutto nei bambini, prevenire la disidratazione somministrando abbondanti bevande non gasate a temperatura ambiente ed eventualmente specifici integratori e probiotici (da acquistare in farmacia), adottando una

a cura di Bartolomeo Griglio*, Walter Marrocco**

*ANMVI, **FIMMG

alimentazione a base di riso, fette biscottate, pane tostato, banana, mela e carni bollite. Se i problemi si protraggono è opportuno ricorrere a strutture mediche”. Buone vacanze ■


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laPROFESSIONE VETERINARIA 28/2007 DALLE ASSOCIAZIONI

Vacche a terra, proposta AIVEMP-SIVAR Uniformare le modalità operative e tener conto dei risvolti economici del benessere animale

ulla base di una nota della DG-SANCO firmata dal Responsabile Andrea Gavinelli ed emessa a fine giugno, il Ministero della Salute, considerando definitivamente chiusa la questione delle “vacche a terra” ha richiamato gli Assessorati della Sanità delle Regioni alla puntuale applicazione del Regolamento CE n. 1/2005. Il regolamento 1/2005 all’allegato I, capo I, punto 1 stabilisce infatti che non può essere trasportato nessun animale che non sia idoneo al viaggio previsto, né le condizioni di trasporto possono essere tali da esporre l’animale a lesioni o sofferenze inutili. Al punto 2 dello stesso allegato chiarisce che non sono idonei al trasporto gli animali che presentino lesioni o problemi fisiologici, in particolare tale condizione di non trasportabilità è prescritta per quegli animali che non sono in grado di spostarsi autonomamente senza sofferenza o di deambulare senza aiuto, se presentano una ferita grave o un prolasso, se sono femmine gravide che hanno superato

S

il 90% del periodo di gestazione previsto ovvero che hanno partorito durante la settimana precedente. L’applicazione del Regolamento era stata contestata in Italia dalla LAV che aveva evidenziato e portato all’attenzione dell’opinione pubblica irregolarità presso allevamenti, mercati bestiame e macelli. “Gli animali sofferenti non possono essere trasportati al macello” è la posizione espressa dai medici veterinari di AIVEMP e della SIVAR e portata all’attenzione del Ministero della Salute dall’ANMVI che ha però evidenziato come all’atto pratico, tuttavia, i medici veterinari devono confrontarsi con la complessità, legata ad aspetti sanitari ed economici, della gestione degli animali a terra. Complessità che appare particolarmente critica per quelle Regioni in cui la valutazione sulla trasportabilità dell’animale non deambulante è stata delegata ai veterinari libero professionisti chiamati di fatto ad imporre l’attuazione di una norma a carico dell’allevatore. “In attesa di un chiarimento da parte della UE al quesito posto dal Ministero della Salute - afferma Bartolomeo Griglio, Vicepresidente dell’AIVEMP - i medici veterinari si sono resi disponibili ad utilizzare le proprie competenze per consentire il trasporto di animali non deambulanti al macello riducendo al minimo le sofferenze. Oggi questo non è più possibile e pertanto gli animali non in grado di spostarsi autonomamente, che non presentino situazioni

Per il “Veterinario Convenzionato” e “Aziendale” ’AIVEMP e la SIVAR propongono quattro importanti momenti formativi per Medici Veterinari realizzati con la Regione Lombardia nell’ambito di un importante progetto internazionale che vede coinvolti vari paesi europei, in particolare i paesi dell’est, ultimi entrati nella UE. I corsi proposti, della durata di tre giorni ed organizzati a Cremona a Palazzo Trecchi, sede delle due associazioni, sono gratuiti per tutti i veterinari italiani per il contributo della Regione Lombardia. Vedranno coinvolti numerosi ed importanti relatori italiani e stranieri. I temi scelti sono di grande attualità. L’avvio è previsto a partire da settembre 2007. Il primo corso proposto dall’AIVEMP (14/16 settembre) è sul tema del “Veterinario Convenzionato”, figura professionale da poco regolamentata con un contratto nazionale e sempre più diffusa in tutte le regioni. Quello proposto dalla SIVAR (20/22 settembre) è invece su “Il Veterinario Aziendale per la sicurezza alimentare e l’epidemiosorveglianza”. Di Veterinario Aziendale si parla da anni, sempre più si sente la necessità di una definizione e di una formalizzazione di questa figura che potrebbe avere un ruolo molto importante per la sicurezza alimentare a garanzia del rispetto di tutte le procedure normative previste nella gestione delle strutture zootecniche. Si proseguirà poi nei mesi di ottobre e novembre con altri due appuntamenti: dal 3 al 5 ottobre si terrà il corso AIVEMP “Il Veterinario di Sanità Pubblica: dall’ispezione di prodotto al sistema degli Audit (in applicazione dei Regolamenti europei 854/2004 e 882/2004” mentre dal 7 al 9 novembre si parlerà di benessere animale nel corso promosso dall’AIVEMP dal titolo “La sfida europea del benessere animale: The Community Action Plan on the Protection and Welfare of Animals 2006-2010”. Ciascun percorso formativo viene realizzato con la supervisione e il contributo didattico di un Comitato Scientifico - formato da esperti nelle discipline medico-veterinarie di riferimento - e da docenti di provenienza nazionale ed internazionale (Francia, Inghilterra, Austria, Polonia, Romania e Olanda). Per informazioni www.aivemp.it - www.sivarnet.it.

L

di urgenza tali da giustificare la macellazione in allevamento, devono essere abbattuti ed inviati alla distruzione così come già avviene in gran parte degli altri Paesi che hanno istituito programmi nazionali basati anche sul supporto economico all’allevatore”. Anche in Italia, le Associazioni dei produttori hanno espresso la richiesta di prevedere un contributo per gli allevatori che, abbattendo gli animali in allevamento, dovranno far fronte ad ulteriori spese per l’eutanasia e lo smaltimento delle carcasse. Sollecitiamo una linea comune tra le Regioni - chiede Marco Colombo, Presidente SIVAR - che porti ad uniformare le modalità operative e l’attribuzione delle competenze di applicazione della norma evitando le attuali difformità tra Regioni e ASL. Pieno accordo tra le 2 associazioni sulla necessità di individuare modalità di supporto agli allevato-

ri anche mediante l’impiego, come avviene già in alcune Regioni o Stati Membri, di apposite poliz-

ze assicurative o fondi vincolati (diritti sanitari versati dai macelli) provenienti dal settore. ■

Sistemi di autocontrollo nelle imprese alimentari e mangimistiche, corso l’11 ottobre “Progettazione, implementazione e valutazione dei sistemi di autocontrollo igienico-sanitario nelle imprese alimentari e mangimistiche”. È questo il titolo del corso che sarà organizzato dall’AIVEMP a Sondrio il prossimo 11 ottobre. Ai partecipanti saranno fornite le conoscenze sui principi e le modalità di corretta progettazione, applicazione e valutazione dei sistemi di autocontrollo igienico-sanitario negli stabilimenti alimentari o mangimistici, uniformando i comportamenti degli operatori sanitari nella valutazione dei sistemi di autocontrollo. Relatore del corso il collega Andrea Cereser, Veterinario Dirigente Istituto Zooprofilattico delle Venezie. L’incontro sarà libero e gratuito per tutti i medici veterinari interessati. Certificazione ECM riservata ai soci AIVEMP e SIVAR in regola con la quota associativa per l’anno 2007 e ai Veterinari iscritti all’Ordine di Sondrio. Il programma della giornata e la scheda di adesione sono scaricabili on line al sito dell’associazione (www.aivemp.it). Per ulteriori informazioni: 0372/40.35.41.

certificata ISO 9001:2000

PERCORSO FORMATIVO DI 3 GIORNI

IL VETERINARIO DI SANITÀ PUBBLICA: dall’ispezione di prodotto al sistema degli Audit (in applicazione dei Regolamenti europei 854/2004 e 882/2004)

3-5 ottobre 2007 Centro Studi EV srl Palazzo Trecchi Cremona ISCRIZIONE GRATUITA PER MEDICI VETERINARI DA TUTTA ITALIA Organizzazione e direzione scientifica

Accredito ECM

Istruzione, Formazione e Lavoro

Formazione specialistica di rilevanza europea in area medico-veterinaria


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LETTERE AL DIRETTORE

Cari colleghi, in questi giorni sia i telegiornali che le prime pagine delle principali testate giornalistiche non fanno altro che parlare di riforma previdenziale e di scalone. Insomma per farla breve con la riforma approvata dal precedente governo a partire dal primo gennaio 2008 l’età pensionabile è stata portata dai 57 ai 60 anni d’età . Una parte dell’attuale esecutivo, la cosiddetta sinistra radicale e una parte del sindacato si oppongono al cosiddetto scalone, ovvero vogliono un passaggio più graduale e l’utilizzo quindi di una parte delle risorse del famoso “ tesoretto” per una nuova riforma. E noi giovani veterinari? A fronte di cospicui versamenti nella nostra cassa previdenziale dopo quanti anni potremo andare in pensione e con quale contribuzione poi? Angeletti (Luigi Angeletti, UIL ndr)

Premio Giancarlo Geri - Ed. 2007 istituito per l’anno 2007 il Premio “Giancarlo Geri” per una tesi di laurea nelle discipline zootecniche. L’ammontare del premio è di 1.500 euro. Possono partecipare all’assegnazione del Premio i laureati dei corsi quinquennali e delle lauree specialistiche delle Facoltà di Agraria e Medicina Veterinaria che abbiano discusso le tesi in discipline zootecniche dopo il 1 gennaio 2006; il termine per la presentazione delle domande è fissato per il 31 ottobre 2007. Le domande dovranno essere inoltrate all’Accademia dei Georgofili, Logge Uffizi Corti, 50122 Firenze, complete di nome, cognome, luogo e data di nascita, domicilio, codice fiscale, numero telefonico. La domanda dovrà essere corredata da curriculum studiorum, copia del certificato di laurea, n. 3 copie della tesi, nonché dichiarazione da cui risulti che il lavoro non è stato premiato in altro concorso (i documenti non saranno restituiti); la Commissione giudicatrice del Premio sarà designata dal Consiglio Accademico. Il Premio sarà assegnato, ad insindacabile giudizio della Commissione, all’elaborato che sarà ritenuto più meritevole; la premiazione avverrà in una pubblica adunanza che si terrà presso l’Accademia e la cui data sarà tempestivamente comunicata al vincitore. Il bando viene diffuso con l’invio alle Facoltà di Agraria e Medicina Veterinaria ed ai relativi Ordini Professionali. Il Premio, in ricordo del Prof. Giancarlo Geri, promosso dalla moglie, si prefigge di stimolare nei giovani laureati la passione per lo studio e la ricerca scientifica nel campo delle produzioni animali.

È

da poco ha indicato nella lista dei lavori usuranti oltre gli operai, i baristi, gli infermieri, i vigili del fuoco, i carabinieri ecc... in quanto categorie di lavoratori impegnate in turni notturni o festivi, e che dire allora di noi turnisti delle cliniche veterinarie costretti a lavorare anche 24 ore di seguito, naturalmente in nero, spesso a capodanno, pasqua, ferragosto ecc...Lascio a voi questo spunto di riflessione. A presto Dott. Stefano Giua

Caro Collega, è proprio così, si assiste alla corsa al lavoro usurante. Però noi lavoratori privati, autonomi, siamo un’altra cosa. Se ci segui avrai letto il mio intervento sulla questione del lavoro in veterinaria, cosa penso e cosa suggerisco. Avrai anche letto che incoraggio i Colleghi ad intervenire e a portare testimonianze. Qui aggiungo solo che non confonderei, anche se mi è chiaro il senso della tua provocazione, il lavoro usurante (situazione gravosa ma legale) con lo

sfruttamento (situazione illegale). E inoltre permettimi di spezzare una lancia nei confronti del nostro Ente di previdenza che oltre a garantirci la pensione è capace, proprio facendo leva sull’autonomia che gli è propria, di ottimizzare le risorse economiche e legislative per agevolare chi inizia, chi è in corso d’opera e chi smette la professione. Credo che una rapida visita al sito enpav.it possa darti interessanti conferme. Cedo la parola. Carlo Scotti

Io non vorrei mangiare le sfogliatelle con la crema agli staffilococchi che tempo fa ho fatto sequestrare. Raffaele Guariniello, magistrato

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Professione 28-2007

23-07-2007

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laPROFESSIONE VETERINARIA 28/2007 CALENDARIO ATTIVITÀ Per visualizzare i programmi degli eventi di tutte le società clicca su www.evsrl.it/eventi

INCONTRO MACROREGIONE CENTRALE SIVE

8 set.

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC

12-15 set.

CORSO AIVEMP / E.V. IN COLLABORAZIONE CON REGIONE LOMBARDIA CORSO SIVAR/E.V. IN COLLABORAZIONE CON REGIONE LOMBARDIA CORSO SIVE

14-16 set.

20-22 set.

21-22 set.

INCONTRO REGIONALE SCIVAC EMILIA ROMAGNA

23 set.

INCONTRO REGIONALE SCIVAC VENETO

23 set.

INCONTRO REGIONALE SCIVAC PIEMONTE IN COLLABORAZIONE CON SOVEP ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC

23 set.

27-29 set.

SEMINARIO SIVE

28 set.

CORSO SCIVAC

29-30 set.

SEMINARIO SCIVAC IN COLLABORAZIONE CON ASVAC INCONTRO SIARMUV

29-30 set.

30 set.

INCONTRO GRUPPO DI STUDIO DI PRACTICE MANAGEMENT INCONTRO REGIONALE SCIVAC FRIULI VEN.GIULIA

30 set.

30 set.

INCONTRO REGIONALE SCIVAC MOLISE

30 set.

CORSO AIVEMP/EV IN COLLABORAZIONE CON REGIONE LOMBARDIA ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC

3-5 ott.

3-6 ott.

INCONTRO REGIONALE SIVAR VALLE D’AOSTA

4 ott.

SEMINARIO SCIVAC

6-7 ott.

INCONTRO SINUV

7 ott.

INCONTRO SISCA

7-10 ott.

INCONTRO REGIONALE SIVAE / SCIVAC FRIULI VEN. GIULIA INCONTRO REGIONALE SCIVAC BASILICATA

7 ott.

7 ott.

INCONTRO REGIONALE SCIVAC SICILIA

7 ott.

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC

10-12 ott.

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC

11-13 ott.

CORSO SCIVAC IN COLLABORAZIONE CON DELEGAZIONE SCIVAC SICILIA

12-14 ott.

LAMINITE E RADIOLOGIA DIGITALE: VECCHI PROBLEMI E NUOVE SOLUZIONI - ECM: 3 Crediti - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: info@sive.it CHIRURGIA DEI TESSUTI MOLLI: IV PARTE - CHIRURGIA TORACICA - Centro Studi SCIVAC, Cremona Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it IL VETERINARIO CONVENZIONATO CON IL SSN - Centro Studi Palazzo Trecchi, Cremona - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Sabina Pizzamiglio - Segreteria ANMVI - Tel. +39 0372 403537 - E-mail: info@anmvi.it IL VETERINARIO AZIENDALE PER LA SICUREZZA ALIMENTARE E L’EPIDEMIOSORVEGLIANZA Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 12 Crediti - Per informazioni: Paola Orioli Segreteria e Commissione Scientifica SIVAR - Tel. +39 0372 403539 - E-mail: info@sivarnet.it CORSO BASE DI EMBRYO TRANSFER - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona e San Daniele Po (CR) Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: info@sive.it L’INSUFFICIENZA RENALE CRONICA (IRC) NELLA PRATICA CLINICA - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - Email: delregionali@scivac.it L’OCCHIO DOLENTE - Park Hotel Villa Fiorita, Monastier (TV) - Via Giovanni XXIII, 1 - ECM: 3 Crediti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it QUANTI DETTAGLI CI SFUGGONO IN UNA RADIOGRAFIA ADDOMINALE? - Hotel Campanile - Rivoli (TO) - C.so Allamano 153 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it ANESTESIA: IV PARTE - ANESTESIA E SISTEMA NERVOSO - TERAPIA DEL DOLORE - COMPLICANZE IN CORSO DI ANESTESIA - EUTANASIA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accr. - Per info: Paola Gambarotti - Segr. SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it CONCETTI APPLICABILI DI DERMATOLOGIA EQUINA PER IL VETERINARIO PRATICO - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: info@sive.it CORSO INTRODUTTIVO ALLA PRATICA RADIOLOGICA - Novotel Caserta Sud, Caserta - Strada Statale, 87 Sannitica - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it APPROCCIO E GESTIONE PRATICA DELLA LEISHMANIOSI - Holiday Inn Cagliari, Cagliari - Viale Umberto Ticca - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it L’ANESTESIA NEI PAZIENTI AFFETTI DA PATOLOGIE EPATICHE E RENALI - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: socspec@scivac.it CRITERI DI VENDITA DI UN SERVIZIO AL CLIENTE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC Tel. +39 0372 403502 - E-mail: socspec@scivac.it DERMATOFITOSI E DERMATITE ATOPICA: COME GIUNGERE AD UNA CORRETTA DIAGNOSI ED EFFETTUARE UN’ADEGUATA TERAPIA. - Hotel Internazionale, Cervignano del Friuli (UD) - Via Ramazzotti, 2 - ECM: Rich. Accr. - Per info: Monica Borghisani - Segr. Del. Reg. SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it LA GESTIONE DELLE PIÙ COMUNI CARDIOPATIE DI RISCONTRO AMBULATORIALE - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it IL VETERINARIO DI SANITÀ PUBBLICA: DALL’ISPEZIONE DI PRODOTTO AL SISTEMA DEGLI AUDIT (IN APPLICAZIONE DEI REGOLAMENTI EUROPEI 854/2004 E 882/2004) - Centro Studi EV - Palazzo Trecchi, Cremona ECM: Rich. Accr. - Per info: Lara Zava - Segr. AIVEMP - Tel. +39 0372 403541 - E-mail: segreteria@aivemp.it MEDICINA COMPORTAMENTALE: IV PARTE - LA GESTIONE DEL CLIENTE E DEL PAZIENTE E LA PREVENZIONE COMPORTAMENTALE DEL CANE, GATTO, CONIGLIO, FURETTO, PSITTACIDI - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Rich. Accr. - Per info: Paola Gambarotti - Segr. SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it PATOLOGIE DEL GIOVANE VITELLO - IZS Piemonte, Ligura e Valle D’aosta (Quart) - Regione Amerique, 7/g - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Orioli - Segreteria e Commissione Scientifica SIVAR - Tel. +39 0372 403539 - E-mail: info@sivarnet.it PATOLOGIE OSTRUTTIVE DELLE VIE RESPIRATORIE: VIVERE CON UN FILO D’ARIA - Sheraton Padova Hotel Conference Center, Padova - Corso Argentina, 5 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it PATOLOGIE OSTRUTTIVE NON ONCOLOGICHE DELLE VIE URINARIE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: socspec@scivac.it LA GERARCHIA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: socspec@scivac.it PRIMO NON NUOCERE: APPROCCIO ALLA TERAPIA D’URGENZA NEGLI ANIMALI ESOTICI DA COMPAGNIA - “Il Quadrifoglio srl” Ronchi dei Legionari - Gorizia - Via Staranzano, 23 - ECM: 4 Crediti - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: info@sivae.it LE LUSSAZIONI ARTICOLARI TRAUMATICHE NEL CANE E NEL GATTO - Matera - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it LA GESTIONE DELLE PIÙ COMUNI CARDIOPATIE DI RISCONTRO AMBULATORIALE - Palermo - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it DERMATOLOGIA: IV PARTE - TERAPIA IN DERMATOLOGIA DEL CANE E DEL GATTO: APPRENDIMENTO BASATO SUL PROBLEMA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per info: Paola Gambarotti - Segr. SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it DIAGNOSTICA PER IMMAGINI: VI PARTE - ECOGRAFIA AVANZATA - Centro Studi SCIVAC, Cremona Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it CORSO REGIONALE SICILIA - CHIRURGIA NEI PICCOLI ANIMALI - Istituto Zooprofilattico sperimentale della Sicilia, Ragusa - c/a Nunziata km 1.3 S.P 40 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segr. Del. Reg. SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it

PROFESSIONE

la VETERINARIA

La rivista è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore Direttore Carlo Scotti Direttore Responsabile Antonio Manfredi Coordinamento Editoriale Sabina Pizzamiglio info@anmvi.it Comitato di Redazione Pierpaolo Bertaglia, Paolo Bossi, Marco Eleuteri, Giuliano Lazzarini, Pier Mario Piga, Sabina Pizzamiglio, Aldo Vezzoni Rubriche Fabrizio Pancini, Oscar Grazioli, Maria Teresa Semeraro, Giovanni Stassi Segreteria di Redazione Lara Zava professioneveterinaria@anmvi.it Grafica Francesca Manfredi grafica@evsrl.it Editore SCIVAC - Via Trecchi, 20 26100 Cremona Iscrizione registro stampa del Tribunale di Vigevano, n. 1425/03 del 30/12/2003 Concessionaria esclusiva per la pubblicità EV srl, Cremona marketing@evsrl.it

Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana

Stampa Press Point, Abbiategrasso - MI fulvio@presspoint2000.it

Spedizione in abbonamento postale 45%, art. 2 comma 20/B legge 662/96 Filiale di Milano a cura di Centro Produzione Mailings Scarl - Cusago (MI) Chiuso in stampa il 23 luglio 2007

SOLUZIONI

Verificare la conformità e l’efficacia delle misure adottate dall’impresa alimentare

A quale temperatura di refrigerazione deve essere conservato il latte in azienda secondo il Reg. 853/2004?

QUIZ 2 Risposta corretta: b) Un nuovo approccio ai controlli ufficiali, Seminario AIVEMP 2006

Qual è l’obbiettivo principale di un Audit svolto presso un operatore alimentare

Non superiore a 10° C

Verificare la conformità dei prodotti finiti prima della loro immissione sul mercato

Non superiore a 6° C qualora la raccolta non si effettua giornalmente

Non superiore a 4° C

QUIZ 1 Risposta corretta: a) Audit delle buone prassi igieniche, Corso AIVEMP 2006

Raccogliere e documentare le segnalazioni di rischio gestite dall’impresa


Professione 28-2007

23-07-2007

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scvi SOCIETÀ DI CHIRURGIA VETERINARIA ITALIANA

SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIA SOCIETÀ FEDERATA ANMVI

LE SFIDE NELLA CHIRURGIA DEI TESSUTI MOLLI organizzato da

certificata ISO 9001:2000

Richiesto accreditamento

INFORMAZIONI Segreteria SCIVAC Palazzo Trecchi, via Trecchi 20-26100 Cremona Tel. 0372/403504 - 460440 - Fax 0372/457091 www.scivac.it

57° CONGRESSO NAZIONALE SCIVAC PERUGIA, 26-28 OTTOBRE 2007 CENTRO CONGRESSI QUATTROTORRI

VETEFARMA


Professione 28-2007

23-07-2007

12:44

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