Professione 28-2007
23-07-2007
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PROFESSIONE
la VETERINARIA A.N.M.V.I.
Brevi INTRAMOENIA Salta un passaggio parlamentare e passa direttamente alla Camera il ddl sull’intramoenia: proroga di 18 mesi per l'intramoenia allargata. Stralciata la parte che riguarda l'esclusività di rapporto per i dirigenti.
IMPATTO BERSANI Secondo il rapporto del Governo sulle liberalizzazioni del Ministro Bersani, le libere professioni si collocano al terzo posto nella percezione spontanea dei cittadini, che le ricordano subito dopo taxi e farmaci. Ma quanto ad efficacia, è nella telefonia cellulare che i cittadini dichiarano di avere i maggiori vantaggi; in tal caso le libere professioni scendono al decimo posto.
30 CREDITI Per chiudere il debito formativo del 2007 il numero dei crediti ECM da conseguire resta fissato a 30. Nel prossimo triennio formativo 20082010 si cambierà registro: sul modello statunitense ed europeo i crediti complessivi saranno 150.
UDINE È stato inoltrato anche all'Ordine dei Medici Veterinari di Udine l'esposto dell'ANMVI per le vicende legate al canile di Villotta di Chions (PN). Nel canile svolge attività veterinaria un iscritto del capoluogo friulano.
RICERCA Il Convegno Nazionale sulla Ricerca in Sanità Pubblica Veterinaria si terrà il 2 ottobre presso l’Istituto Superiore di Sanità. È rivolto a Dirigenti e ricercatori del MinSal, degli IZS, dell’ISS, dei Servizi Veterinari delle Regioni e delle ASL. Info: ministerosalute.it
FVO Brucellosi negli ovicaprini, commercio intracomunitario di equini, benessere del cavallo durante il trasporto e la macellazione. Sono i punti indicati per l’Italia nel programma di ispezione dell’Ufficio Veterinario Europeo del secondo semestre 2007.
PROSCIUTTO Sì del Governo cinese ai prosciutti crudi a marchi Parma e San Daniele. Ne dà notizia il ministero della Salute. Le autorità cinesi, con nota del 13 luglio scorso firmata dal viceministro Wei Chuanshong, hanno comunicato l'accettazione, per l'esportazione dall'Italia verso la Cina di prosciutti crudi a marchi Parma e San Daniele, del modello di certificato che era stato concordato nel 2005.
SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE
Anno 4, numero 28, dal 23 al 29 luglio 2007 Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. srl - Cremona
I requisiti del "nulla osta" nelle linee guida FNOVI
Comportamento e mnc: sì alla pubblicità I veterinari che esercitano in queste discipline potranno farlo sapere al pubblico
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Dopo Bersani gli Ordini devono vigilare di più
CONSIGLIO FNOVI Si terrà a Roma dal 1 a al 4 novembre il prossimo Consiglio Nazionale della FNOVI. La Federazione annuncia una formula “completamene innovativa”, con confronto interno ed esterno alla professione. Dettagli sul programma e sull’organizzazione al portale fnovi.it
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ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI
ulla scia di un palese fraintendimento - non sempre ispirato dalla buona fede - del nuovo corso “liberalizzatore” introdotto di recente dal Legislatore, si assiste al proliferare ed al ripetersi di episodi di violazione dell’etica professionale veterinaria. Per questo l’ANMVI ha inviato una nota al Presidente della FNOVI Gaetano Penocchio rimarcando la “necessità di una costante e incisiva attività di vigilanza degli Ordini provinciali sul rispetto del Codice Deontologico Veterinario, in ottemperanza con il loro precipuo compito istituzionale”. Scrive il Presidente dell’ANMVI Carlo Scotti: “si registrano infatti continuative azioni di volantinaggio promozionale, iniziative in commistione con attività e finalità commerciali e reiterate attività di disinformazione scientifica al pubblico, allo scopo di indurre ingannevolmente una domanda di prestazione sanitaria. A tali comportamenti non sempre segue l’opportuno intervento dell’Ordine Provinciale, ancorché sollecitato dalla nostra Associazione o dagli stessi iscritti”. Cadute le tariffe obbligatorie e abbattuti i limiti di comunicazione pubblicitaria, la nota ricorda che persino la Legge Bersani parla di pubblicità “informativa” (e non promozionale) e che l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha approvato la nuova formulazione del Codice Deontologico Veterinario, nulla obiettando circa il sussistente e vigente divieto di cointeressenza. “Alla luce di quanto esposto - scrive Scotti - lungi dall’indebolire il ruolo dell’Ordine professionale, la nuova era liberalizzatrice richiede, a parere di chi scrive, una presenza ancor più autorevole ed incisiva da parte dell’Ordine professionale nei confronti di iniziative di vera e propria deregulation, che sfuggono alla deontologia e sfociano in prevedibili e previste violazioni normative. Il Presidente dell’ANMVI si richiama inoltre alla recente pronuncia della Commissione Centrale degli Esercenti le Professioni Sanitarie che ha confermato il procedimento sanzionatorio comminato dall’Ordine di Torino alla Collega del più noto casus belli della nostra storia professionale recente, sottolineando che tale pronuncia “debba rappresentare uno stimolo per gli Ordini professionali affinché assolvano fino in fondo il loro compito istituzionale ed esercitino tutte le facoltà di intervento che la Legge assegna loro”. La convinzione di fondo è che sia necessario “rafforzare e difendere l’istituzione ordinistica, a dispetto di una preoccupante azione politico-parlamentare di discredito delle professioni liberali”. Tempestivo il riscontro del Presidente Penocchio che ha così commentato: “Noi Federazione, prima degli Ordini e prima dei singoli medici veterinari, dobbiamo avere la capacità di distinguere i comportamenti in buoni, giusti, o moralmente e deontologicamente leciti, dai comportamenti ritenuti cattivi o moralmente o deontologicamente inappropriati. Messa in campo questa capacità, dobbiamo intervenire e dare misura della determinazione a far rispettare le regole, anche se questo può talvolta risultare scomodo. Ai medici veterinari vorrei ricordare come i fini ed i mezzi sono strettamente dipendenti gli uni dagli altri, il che significa che un fine giusto sarà il risultato dell’utilizzo di giusti mezzi”.
S
E SE ABOLISSIMO L’ECM? La newsletter per operatori sanitari Va' Pensiero ha avviato un dibattito sull'utilità del sistema ECM per il controllo dell'aggiornamento continuo obbligatorio. In risposta a chi sosteneva l'inutilità del progetto la Dott.ssa Maria Linetti, direttrice dell'ufficio formazione continua del Ministero della Salute, ha scritto: "Per quanto mi riguarda l'ECM non è stato posto in essere per accumulare crediti formativi. Se noi riducessimo l'ECM ad un sistema deputato ad acquisire crediti è come se pensando alla formazione scolastica e universitaria ne riducessimo la portata all'atto dell'attribuzione del voto. I crediti formativi sono una parte, marginale, di un tutto. Sono solo la misura del tempo e dell'impegno che l'operatore utilizza per seguire un corso di aggiornamento così come i crediti formativi universitari tempificano e valutano la preparazione di uno studente in ambito accademico. Tutto ciò si traduce in termini di sistemi che nel caso dell'apprendimento si sono dati un valore, un criterio, assolutamente generale che aiuta a verificare l'effettivo impegno, in termini di tempo, dell'operatore sanitario. Se valutiamo l'ECM dal punto di vista
ARRIVEDERCI A SETTEMBRE
dei crediti è come se partissimo dalla fine". Ci dispiace ancora una volta non trovarci d'accordo con la Linetti alla quale dobbiamo, comunque, dare credito dello sforzo e dell'impegno che esprime a sostegno del sistema ECM. Nella sua doverosa difesa la dirigente del Ministero paragona l'ECM all'Università. Forse la Linetti si ricorda di una Università che negli anni sessanta/settanta regalava i 30 come voto di gruppo e di valore politico. Regalava, perché non si facevano esami e bastava farsi vedere ogni tanto. Questo è anche il sistema ECM per il quale l'impegno si limita alla presenza temporale. Che poi durante questo tempo si sia chiacchierato con il vicino, ascoltata la partita alla radio o letto la Gazzetta dello Sport, non ha importanza. Quello che conta è dimostrare la presenza e consegnare un modulo con le risposte corrette, magari copiate dal compagno di banco, ad alcune domande. Ci dispiace ma questo non è aggiornamento, è solo una raccolta di punti da supermercato che svilisce l'impegno di quanti lo hanno sempre sentito come un dovere professionale. ■