PROFESSIONE
la VETERINARIA A.N.M.V.I.
ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI
28 2009
SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE
Anno 6, numero 28 dal 31 agosto al 6 settembre 2009 Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. srl - Cremona
ART. 79 REGISTRAZIONI SEMPLIFICATE
CUN TROPPI TAGLI A VETERINARIA
SCOMMETTIAMO SULLA SALUTE DEL CAVALLO
ECM OBBLIGATI MA NON TROPPO
IL CLIENTE RECEDA MA PAGHI
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BREVI
L’INFLAZIONE CALA GRAZIE ALLE LIBERALIZZAZIONI?
CONVENZIONATI Il 29 luglio 2009 la Conferenza Stato Regioni ha adottato le tre intese di ratifica degli Accordi Collettivi Nazionali della Medicina Generale, della Pediatria di Libera Scelta e della Specialistica Ambulatoriale, Veterinaria ed altre Professionalità. Da questa data i rispettivi ACN entrano in vigore. La SISAC ha pubblicato gli accordi anche in versione integrata e coordinata, per agevolare la lettura del testo consolidato vigente. www.sisac.info
FARMACOSORVEGLIANZA È pubblicato sulla GU del 27 agosto il decreto dirigenziale che ha istituito il Nucleo Nazionale di Farmacosorveglianza sui medicinali veterinari. Il Nucleo ha il compito di rendere più efficienti e mirate le ispezioni e i controlli effettuati dalle ASL e dagli altri organismi coinvolti.
A/H1N1 La diffusione del virus A/H1N1 fra i tacchini può aumentare, contagiando anche altri volatili di allevamento come i polli. Lo afferma l'organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura (Fao), con una certa preoccupazione dopo i casi confermati di influenza A in due allevamenti in Cile. Al riguardo il Ministero della Salute italiana ha diffuso una circolare informativa e di raccomandazioni al settore veterinario. www.anmvioggi.it
CLONAZIONE Una 'fabbrica' di cavalli da podio. Capace di sfornare esemplari 'fotocopia' di purosangue campioni, selezionati fra i plurivincitori sulle piste di tutto il mondo. Il centro Avantea di Cremona, fondato da Cesare Galli, si prepara a siglare un accordo con la società francese Cryozootech che possiede una banca di cellule già pronte all'uso.
MILANO Sono 291 le imprese attive in provincia di Milano nei settori legati agli animali da compagnia, con un peso superiore al 32% sul totale lombardo e al 4% su quello italiano. È quanto emerge da un'elaborazione della Camera di commercio di Milano sui dati del registro delle imprese al primo trimestre 2009 e 2008 e su dati Istat al 2008.
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ANMVI 1999
BENESSERE ANIMALE
Veterinario malmenato e ammanettato A Montecatini il 4 agosto Leonardo Brunetti, Medico Veterinario esperto di animali esotici, viene arrestato senza alcun motivo dal Corpo Forestale A PAGINA 3
Le liberalizzazioni hanno contribuito in massima parte a contenere l’inflazione. Lo dice la "Relazione generale sulla situazione economica del Paese 2008" del ministero dell'Economia, che però evidenzia un anno difficile, a causa della crisi economica internazionale. L’Istat - il cui adeguamento quest’anno è calcolato nello 0,00% è congelato perché gli sviluppi inflazionistici sono risultati moderati. Ma non sarà che i prezzi calano più che per merito delle liberalizzazioni per colpa della crisi? Nel 2008, gli italiani hanno tirato la cinghia in molti comparti di acquisto (cani e gatti compresi) e c’è già chi paventa il rischio di deflazione, che tradotto in pratica vuol dire ribassare al punto da “svendere”. Si legge nella Relazione, alla voce degli onorari professionali (degli avvocati - unica categoria considerata): Con l’entrata in vigore del d.l. 223/2006 sono abrogate le disposizioni normative che prevedono, con riferimento alle attività libero professionali, la fissazione di tariffe obbligatorie fisse o minime. Ciò comporta, a partire da luglio 2006, il venir meno della posizione rappresentativa “Avvocati - tariffa d’ordine”.
Tuttavia, per tutto il 2006, l’Istat ha continuato a calcolare gli indici di questa voce sulla base delle variazioni della posizione rappresentativa “Avvocato - onorario libero professionista” che, nella sua dinamica congiunturale, esprime i movimenti nei prezzi praticati a seguito dell’entrata in vigore del suddetto decreto. Senza il tariffario di riferimento, quali criteri di analisi vengono adottati per monitorare l’andamento degli onorari liberoprofessionali? E come possono regolarsi i professionisti con gli adeguamenti Istat? Devono prendere per buona la Relazione e considerare l’adeguamento Istat pari a zero compiacendosi di aver contribuito a tenere l’inflazione sotto controllo? Niente di tutto questo. Il Ministero dell’Economia ha messo in luce - ancora una volta - la debolezza dei dati economici sugli onorari professionali e, se non basta, la difficoltà di adeguare il tariffario nazionale di riferimento all’Istat e i liberi onorari al mercato. Per i professionisti, si conferma che le liberalizzazioni hanno prodotto disorientamento e svalutazione. È questa la strada verso la ripresa? ■
FATTI, NON PAROLE DOPO LA PAUSA ESTIVA È GIUSTO RIPRENDERE CON ALCUNE RIFLESSIONI. Negli ultimi tempi sui forum di discussione si è allargato molto il confronto sul tema della nostra professione ed in particolare sul ruolo dell'associazionismo all'interno della nostra categoria. Il dibattito è stato molto vivace e numerosi gli interventi che abbiamo avuto modo di leggere sempre con molto interesse ed attenzione anche nei casi in cui l'ANMVI veniva criticata o sollecitata a modificare alcune sue politiche. Abbiamo avuto modo di leggere i pensieri e le riflessioni di molti colleghi conosciuti e di altri mai sentiti che forse per la prima volta sono intervenuti sui forum. Fra quelli conosciuti ci sono nomi di veterinari che da anni si impegnano per la crescita della professione veterinaria ed anche alcuni che da sempre si limitano solo a parlarne stando ben attenti ad evitare ogni coinvolgimento diretto adducendo come motivo o giustificazione le scuse più varie. Noi rispettiamo molto i primi, anche se possono esprimere considerazioni di critica nei nostri confronti, e diamo loro sempre molta attenzione e la massima disponibilità alla collaborazione, mentre gli altri li lasciamo volentieri alla finestra visto che da loro non avremmo alcun contributo. Se abbiamo un difetto è certamente quello di parlare poco e dedicare il nostro tempo al "fare". Fatti, e non parole. Speriamo che siate d'accordo con noi.
DIECI ANNI AL SERVIZIO DEI MEDICI VETERINARI
2009 ANMVI
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Grave offesa alla professione Anmvi Informa
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Chi controlla i controllori? Un veterinario malmenato ed ammanettato perché difende da maltrattamenti gli animali
di ANTONIO MANFREDI veramente una storia brutta ed al limite dell'incredibile quella che andiamo a raccontarvi, una storia che avremmo preferito non dovesse mai accadere. Abbiamo detto più volte che sono troppi gli organismi istituzionali o associativi ai quali viene demandato il controllo sul benessere animale. Troppe volte siamo stati costretti a denunciare che i poteri delegati a questi organismi venivano poi gestiti senza professionalità, senza competenza o con interessi diversi o in conflitto con il benessere animale che avrebbero dovuto garantire. Più volte abbiamo ribadito che l'unica figura professionale in grado di esprimere reali competenze in merito era il Medico Veterinario, segnalando alle autorità competenti situazioni inaccettabili e spesso derivanti da comportamenti in totale abuso professionale. Quello che è capitato il 4 agosto a Montecatini è andato però veramente oltre ogni immaginazione: si sequestrano animali con motivazioni sanitarie, sulle quali si era già intervenuti, in nome di un benessere animale che non viene minimamente rispettato da parte di chi dovrebbe garantirlo, agendo senza capacità, esperienza, professionalità, provocando agli animali evidenti maltrattamenti sia fisici che psicologici anche gravi. Non solo, il Medico Veterinario responsabile della struttura dove
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il fatto è accaduto, e di cui riportiamio a parte un'ampia testimonianza, Leonardo Brunetti, uno dei maggiori esperti in Italia di animali esotici e Past President della SIVAE (Società Italiana Veterinari Animali Esotici) intervenuto rendendosi disponibile a collaborare alla cattura e trasporto degli animali sotto sequestro, è stato brutalmente aggredito, malmenato ed ammanettato perché criticava vivacemente lo scempio che gli "addetti" stavano compiendo su questi poveri uccelli. L'ANMVI, oltre a denunciare pubblicamente quanto accaduto e sostenere il collega nelle azioni legali che riterrà di intraprendere in sede penale e civile, ha inviato una lettera, allegando ampia documentazione di quanto accaduto, ai Ministri competenti e agli enti coinvolti, affinché si faccia ampia luce sui fatti segnalati prendendo provvedimenti nei confronti dei responsa-
bili. L'ANMVI chiede anche che sulla base di quanto accaduto venga fatta un'approfondita riflessione sulle ampie deleghe in tema di benessere animale riconosciute ad organismi istituzionali o associativi che non hanno alcuna capacità o competenza in merito venendo quindi a creare più danni di quanti i loro controlli dovrebbero evitare.
BRUNETTI DENUNCIATO DAL NIRDA PER RESISTENZA A PUBBLICO UFFICIALE eniamo ora a conoscenza che il Corpo Forestale, Divisione Nirda, ha denunciato in data 13 agosto il Dr. Leonardo Brunetti alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Pistoia per il reato di cui all'art. 337 del codice penale (resistenza a pubblico ufficiale). Il CFS ha inoltre inviato comunicazione della denuncia all'Ordine Provinciale dei Veterinari di Pistoia ed alla FNOVI per le valutazioni ritenute più opportune in relazione ai contenuti del Codice Deontologico Veterinario. Siamo certi che gli Ordini, sulla base della evidente documentazione (video e foto) riferita a quanto accaduto, sapranno valutare correttamente la situazione dando chiare e precise risposte a difesa del collega e di tutta la categoria veterinaria. Cogliamo l'occasione per ribadire che Brunetti è stato chiamato dal titolare del Circo Victor subito dopo il primo sequestro preventivo deciso dai colleghi della ASL (27 maggio) con l'incarico di sviluppare tutte le azioni strutturali e sanitarie per superare quanto contestato nella gestione degli animali. Il collega quindi non solo non aveva alcuna responsabilità per la situazione sanitaria precedente, ma sulla base del nuovo incarico affidatogli di "responsabile sanitario della struttura" si stava attivando, in collaborazione con i veterinari della ASL, per risolvere i problemi evidenziati. Ed è quindi con questo incarico e ruolo che è intervenuto, durante l'azione del Nirda, a difesa del benessere degli animali, contestando agli operatori i metodi di cattura e trasporto che stavano applicando e che non solo dimostravano incapacità ed imperizia ma creavano soprattutto situazione di evidente maltrattamento degli uccelli sequestrati. L'ANMVI, la SIVAE, numerose altre associazioni veterinarie e tanti veterinari hanno già espresso al collega Brunetti totale sostegno e solidarietà per quanto accaduto.
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Raccontiamola giusta! Il filmato e le foto mostrano la verità di quanto accaduto Cari Colleghi, cercherò di esporvi nel modo più conciso e completo possibile la mia disavventura in qualità di responsabile sanitario di una struttura circense, così come è stata già resa nota ai colleghi della SIVAE, che ringrazio con commozione sincera per la solidarietà subito dimostratami. La storia ha inizio il giorno 28/5/2009, quando vengo chiamato dal proprietario del Circo Victor, attendato a Montecatini Terme, che cercava un veterinario esperto in animali esotici che lo aiutasse nella vicenda iniziata il giorno prima. Al titolare, che gestisce con la famiglia una mostra faunistica viaggiante di varie specie esotiche (uccelli, rettili, un’otaria ), il giorno 27/5 erano stati sottoposti a sequestro preventivo tutti gli animali, dopo una ispezione dei colleghi della ASL che (su segnalazione della LAV) avevano assistito allo spettacolo e in seguito effettuato visite cliniche e prelievi di campioni fecali e cloacali (tamponi). Il sequestro era motivato dalla necessità di verificare se gli animali fossero maltrattati o meno e se, poiché durante lo spettacolo decine di uc-
Leonardo Brunetti
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celli venivano fatti volare sopra il pubblico, vi fossero rischi per la salute degli spettatori. Su incarico del titolare del circo, consigliato dal proprio legale, visito gli animali, effettuo prelievi e preparo una relazione, nella quale non posso fare a meno di constatare che gli animali sono ben nutriti e in buone condizioni di salute. Circa un mese dopo, gli esami effettuati sui campioni prelevati dalla ASL danno esito positivo su alcuni animali per Salmonella, Chlamydia e Strongilosi. In base a questi dati e alla relazione stilata dai colleghi della ASL, che giudicava inadeguati i ricoveri, scadenti le condizioni degli animali e indegno lo spettacolo, il Sindaco di Montecatini ordina il sequestro probatorio con l’inevitabile serie di provvedimenti restrittivi per gli animali e il personale, nonché la prescrizione dei trattamenti terapeutici e profilattici previsti dal Regolamento di Polizia Veterinaria. Come di mia competenza, essendo divenuto il responsabile sanitario della struttura, intraprendo le misure terapeutiche e profilattiche richieste, oltre ad occuparmi dell’ampliamento delle gabbie, del miglioramento della ventilazione e dell’illuminazione, mettendone puntualmente al corrente i colleghi della ASL con relazioni dettagliate.
Alla scadenza prevista (fine dei trattamenti) vengono effettuati nuovi prelievi, sia in via ufficiale che privata, tramite il mio laboratorio di fiducia. Queste ultime daranno esito negativo, quelle ufficiali, rese note una decina di giorni dopo forse quindici, ancora positivo per la Chlamydia in un gruppo di pellicani, che poi, successivamente, risultano negativi. Mi scuso per questa premessa, fatta non per coinvolgervi in una questione che attiene esclusivamente a decisioni prese dai giudici e che non sono appellabili se non da chi ne ha il ruolo e la competenza (gli avvocati) nei modi e nelle sedi previsti dal nostro ordinamento giuridico), ma la mia intenzione è esclusivamente quella di descrivere il contesto nel quale è maturato l’epilogo di cui sono stato, ahimè, protagonista: una situazione che potremmo definire di stallo. L’epilogo è il seguente: la sera del 4 agosto ricevo la chiamata del mio cliente circense, disperato perché, senza preavviso alcuno, il piazzale antistante al suo tendone si era riempito di camion del Corpo Forestale dello Stato, i cui funzionari, insieme ad un veterinario, stavano portando via, per ordine del Tribunale, tutti i suoi 82 volatili, destinazione sconosciuta. Mi precipito sul posto e, dopo essermi qualificato, entro nel tendone per capire
cosa sta succedendo: quegli animali sono sotto la mia responsabilità, finché nessuno mi informa del contrario. Faccio appena in tempo a scambiare due parole (urlate) con il mio cliente ed il suo avvocato e apprendo della sentenza del Tribunale. Poi vedo ciò che non avrei mai voluto vedere: il veterinario incaricato del sequestro, aiutato da uomini del CFdS, per catturare un Gufo Reale (imprintato, di nome Nina, bastava chiamarlo e veniva sul pugno…) lo prende per le timoniere e poi per le remiganti, facendolo dibattere in un modo che mi fa venire ancora il sangue alla testa. Ora, io sono toscano: il mio illustre conterraneo Dante, se mi avesse conosciuto, mi avrebbe messo nel girone degli iracondi sicuramente, ma non in quello dei violenti. La spiegazione si rende necessaria per farvi capire che sì, il tono della mia voce a quel punto si è alzato non poco nel redarguire il collega, ma i miei modi sono sempre stati civili, tanto che, non potendo resistere alla visione di quello scempio (dovete sapere che i rapaci notturni sono la mia passione) e avendo capito che non potevo certo mettermi ad ostacolare dei pubblici ufficiali nell’adempimento dell’ordine di un tribunale, mi sono offerto anche di dare una mano per cercare di non stressare e traumatizzare gli a-
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nimali più di quanto non stesse già accadendo. Evidentemente devo aver toccato qualche nervo scoperto, qualcuno chiamato a salvare quegli animali dal (presunto) maltrattamento, sentendosi a sua volta “accusato” di maltrattarli, forse consapevole che proprio un bel lavoro “secondo arte” non lo stava facendo, avrà forse pensato fra sè: “giammai NOI maltrattiamo gli animali…casomai i veterinari che li curano…” e in quattro e quattr’otto mi sono sentito afferrare e trascinare via dagli uomini della Forestale che, una volta fuori dal tendone, con abile mossa di non so quale arte marziale (tanto efficace quanto inutile data la mia assoluta mancanza di resistenza), mi hanno sbattuto a terra e ammanettato. Proprio così Signore e Signori Colleghe/i: AMMANETTATO CON LE MANI DIETRO LA SCHIENA. Questo nonostante mi fossi più volte qualificato, mi fossi limitato esclusivamente a proteste verbali senza offendere nessuno e non fossi armato…se non della mia più che ventennale esperienza in animali esotici. Ho passato i 50 anni, non mi faccio certo intimidire da simili comportamenti: l’intera sequenza è stata filmata dalla figlia del mio cliente e ho deciso che agirò per le vie legali, perciò nulla sarebbe più fuori luogo che io in questa sede facessi la vittima, pur essendolo stato. Però ho ritenuto importante condividere questa mia esperienza con voi tutti per richiamare l’attenzione sugli abusi di potere di cui possono rendersi responsabili certe istituzioni se “armate” dalla demagogia dell’“animalismo” più fanatico, disinformato e quindi pericoloso, che non esita a servirsi dei mass media nel modo più sensazionalistico possibile (il commento al blitz di una responsabile della LAV, apparso il giorno dopo sulla cronaca locale, aveva toni più trionfalistici che se fosse colata a picco l’intera flotta delle baleniere giapponesi…), per il quale non ha alcun significato e non “fa notizia” il lavoro di un professionista chiamato a tutelare la salute degli animali del suo cliente, indipendentemente dal fatto che vengano usati in uno spettacolo o catturati per essere mandati a “stare meglio” in qualche oasi del WWF. Leonardo Brunetti
Il filmato con la documentazione di quanto accaduto è disponibile su @nmviOggi. Il collega Brunetti entra in scena chiamando ad alta voce il titolare della struttura e vedendo l'imperizia con la quale vengono trattati gli animali da parte del CFS ne critica il comportamento e si rende disponibile con la sua esperienza a collaborare. La reazione è quella che potete vedere.
6 Osservatorio farmaco Art. 79 del D.lgs 193/2009
Semplificate le registrazioni per i trattamenti farmacologici Il Ministero della Salute ha accolto la richiesta della Sivar di snellire le procedure burocratiche in allevamento top alla burocrazia e alle registrazioni inutili. Il Ministero della Salute ha accolto la richiesta della Sivar di contenere il numero di registrazioni dei trattamenti farmacologici in allevamento e di consentire, attraverso l’eliminazione di scritture ininfluenti rispetto alle garanzie di tracciabilità, una maggiore sburocratizzazione dell’attività veterinaria in azienda. Nel corso di questi mesi, la Sivar e l’Anmvi hanno esaminato le possibili modifiche dell’art. 79 (Registro dei trattamenti di animali destinati alla produzione di alimenti) del Codice del farmaco veterinario. Alla luce del dettato europeo e del supporto legislativo del Prof. Franco Pezza della Facoltà di Veterinaria di Milano, il confronto con il Ministero della Salute ha portato alla soluzione interpretativa e di indirizzo pratico contenuta nella circolare trasmessa dal Dipartimento per la Sanità Pubblica Veterinaria il 13 agosto scorso. (v. articolo a fianco). In sostanza, i farmaci dispensabili con ricetta diversa dalla triplice copia potranno seguire una prassi semplificata: conservazione delle ricette per un periodo di almeno 5 anni e registrazione nel registro dei trattamenti del numero della ricetta, della data di emissione e della data di inizio del trattamento, per quei farmaci per i quali non è previsto il tempo di sospensione. Il risultato, condiviso e sostenuto dalla Fnovi, è un apprezzabile segnale di disponibilità da parte delle Autorità ministeriali ad evitare superflui appesantimenti burocratici nella pratica professionale.
2006 entra in vigore il DLvo 193 che all’art 79 recita: “i proprietari e i responsabili di animali destinati alla produzione di alimenti devono tenere un registro in cui riportare, relativamente all’acquisto, alla detenzione e alla somministrazione di medicinali veterinari, le seguenti indicazioni” dove non diversifica più i medicinali veterinari i medicinali da ricettare in triplice copia come aveva fatto in tutti i decreti e nelle note precedenti, rispetto a quelli con una modalità di prescrizione diversa e quindi esentati dall’obbligo di registrazione.
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CRONOLOGIA DELLE NORME Le norme sulla registrazione dei trattamenti farmacologici sugli animali produttori di alimenti per l’uomo hanno attraversato una decennale cronologia normativa, attestandosi sul principio della registrazione dei trattamenti farmacologici. Nel 1992 vengono approvati i DLG 118 e 119 che introducono molte novità in materia di uso e registrazione dei farmaci negli allevamenti. Nel 1999 viene attuato il DLG 336 che abroga e sostituisce il 118. Contemporaneamente viene emanata la Circolare 29 settembre 2000, n. 14 (Linee guida applicative del decreto legislativo 4 agosto 1999, n.336). In questo documento vengono stabiliti modelli e tempi di registrazione dei trattamenti in allevamento. In particolare, questo documento dice che “L’obbligo di registrazione di tali trattamenti farmacologici riguarda i medicinali veterinari
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Rimane tuttavia valida la circolare ministeriale n. 14 del 29 settembre 2000 così come ribadito dal documento a firma Borrello. Il ministero aveva comunque ribadito in più occasioni sia con colloqui ufficiali con nostre delegazioni e in vari convegni, sia con circolari e pareri su richiesta la non obbligatorietà di registrazione sui registri aziendali dei farmaci “non soggetti a regime di dispensazione con ricetta in triplice copia non ripetibile”.
LE PREMESSE DEL CONFRONTO La necessità di un chiarimento, si è evidenziata in seguito all’emanazione di una recente circolare, che la Direzione Generale della Sanità Animale e del Farmaco Veterinario ha trasmesso alla Regione Emilia Romagna, nella quale si legge che “i proprietari ed i responsabili di animali destinati alla produzione di alimenti devono riportare sul registro dei trattamenti i dati richiesti dal comma stesso nel caso di farmaci dispensati con ricetta medico veterinaria”. ■
Così le registrazioni secondo il Ministero Interpretazione ufficiale dell’articolo 79 per i quali è richiesta prescrizione medico-veterinaria in triplice copia non ripetibile. Pertanto, la portata di tale previsione è di sicuro rilievo in quanto, vengono coinvolti nell’obbligo di registrazione anche le somministrazioni con alimenti medicamentosi (mangimi medicati ottenuti con premiscele medicate o prodotti intermedi)”. Nel 2001 arriva il 306 che integra il 119 e che ribadisce che l’obbligo di registrazione sul registro dei trattamenti c’è solo per i “medicinali veterinari ad azione immunologica e di premiscele medicate nonché di specialità medicinali o di medicinali veterinari prefabbricati contenenti chemioterapici, antibiotici, antiparassitari, corticosteroidi, antinfiammatori, sostanze psicotrope, neurotrope, tranquillanti e beta-agonisti”, così come stabilito dall’art 32 comma 3 del 119. Ed ancora: “Si precisa che devono ritenersi esclusi dall’obbligo di registrazione su entrambi i registri i trattamenti eseguiti mediante somministrazione di prostaglandine, gonadotropine e fattori di rilascio delle gonadotropine in quanto non soggetti a regime di dispensazione con ricetta in triplice copia non ripetibile. Peraltro tali principi attivi sono inclusi nell’allegato II del Regolamento comunitario 2377/90 che comprende l’elenco delle sostanze non soggette a un limite massimo di residui.” Nel 2006 viene approvato il D.lvo 158 che abroga il 119 ed il 336. Il ministero con una nota a firma Borrello, il 09/05/2006 ribadisce che “la Circolare Ministeriale n.14 del 29 settembre 2000, Linee guida applicative del D. Lgs 4 agosto 1999, n. 336, mantiene piena validità”. Sempre nel
’articolo 79 definisce l’obbligo per i proprietari ed i responsabili di animali destinati alla produzione di alimenti di tenere un registro nel quale riportare i dati relativi all’acquisto, alla detenzione ed alla somministrazione di medicinali veterinari, senza fornire precisazioni in merito alle modalità di prescrizione, in ciò rispettando il dettato dell’art. 69 della direttiva 2004/28/CE: «Art. 79 (Registro dei trattamenti di animali destinati alla produzione di alimenti). 1. Fatti salvi gli obblighi di registrazione da parte del veterinario, di cui all'articolo 15 del decreto legislativo 16 marzo 2006, n. 158, i proprietari e i responsabili di animali destinati alla produzione di alimenti devono tenere un registro in cui riportare, relativamente all'acquisto, alla detenzione e alla somministrazione di medicinali veterinari, le seguenti indicazioni: a) data; b) identificazione del medicinale veterinario; c) quantità; d) nome e indirizzo del fornitore del medicinale; e) identificazione degli animali sottoposti a trattamento; 1) data di inizio e di fine del trattamento. 2. Il registro di cui al comma 1, a pagine prenumerate e vidimato dalla ASL, unitamente alle copie delle prescrizioni medico-veterinarie di cui all'articolo 76, comma 1, ed alla documentazione di acquisto, è conservato per 5 anni dall'ultima registrazione anche in caso di abbattimento degli animali prima della scadenza di tale periodo ed è esibito a richiesta della ASL per i controlli. Si ritiene, pertanto, che quanto sopra espresso, e già ribadito con note n. 23877 dell’1.12.2008 alla Regione Lombardia, e n.
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8988 del 13.5.2009 alla Regione Emilia Romagna, nonché la risposta ai quesiti della FNOVI nel luglio del 2007, sia perfettamente in linea con la norma citata, si ritiene opportuno sottolineare infine che negli altri Stati membri l’autorizzazione dei farmaci prevede la dispensazione con ricetta o senza ricetta, non come nel nostro Paese ove sono previste più tipologie di ricette. Per quanto concerne la circolare 29.9.2000, n. 14, relativa alle linee guida applicative del decreto legislativo 4 agosto 1999, n. 336, sono state ritenute valide anche alla luce del successivo decreto legislativo 16 marzo 2006, n. 158 dalla competente Direzione Generale, pertanto, al fine di consentire lo snellimento delle procedure burocratiche di registrazione dei medicinali veterinari nell’azienda zootecnica si ritiene possibile registrare nel registro dei trattamenti i medicinali veterinari dispensabili con ricetta in triplice copia, con le modalità previste dall’articolo 79 del decreto legislativo 193/2006, per quanto riguarda altresì i farmaci dispensabili mediante altre tipologie di ricetta, gli adempimenti di registrazione vengono ritenuti assolti mediante la conservazione delle ricette medesime per un periodo di almeno 5 anni e la registrazione, nel registro dei trattamenti, del numero della ricetta, della data di emissione e della data di inizio del trattamento, per quei farmaci per i quali non è previsto il tempo di sospensione. La conservazione della ricetta, unitamente alla registrazione del numero e data della ricetta nonché della data di inizio trattamento garantiscono la tracciabilità del farmaco veterinario nonché la terapia effettuata. ■
RICETTA ALLA ASL ANCHE PER FAX a Direzione Generale del Farmaco Veterinario ha precisato con una nota del 27 agosto che l’obbligo per il farmacista di inviare la ricetta veterinaria alla Asl (come da comma 3 dell’articolo 76 del D.Lvo 193/2006), può essere assolto anche a mezzo fax, purché entro il termine previsto dalla legge: “la vendita di medicinali veterinari ad azione immunologica, di premiscele medicate nonché di medicinali veterinari contenenti chemioterapici, antibiotici, antiparassitari, corticosteroidi, ormoni, antinfiammatori, sostanze psicotrope, neurotrope, tranquillanti e beta-agonisti, prescritti per la terapia di animali destinati alla produzione di alimenti per l'uomo, è effettuata soltanto dietro prescrizione di ricetta medico-veterinaria non ripetibile in triplice copia, di cui la prima viene conservata dal farmacista, la seconda viene da questi inviata alla ASL entro una settimana dalla vendita”.
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anniversario
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63째 CONGRESSO NAZIONALE SCIVAC TRAUMATOLOGIA DEI TESSUTI MOLLI AREZZO, 16-18 OTTOBRE 2009
Responsabile scientifico: LUCA FORMAGGINI Med Vet, Dormelletto (NO)
Invited Speakers: JENNIFER DEVEY DVM, Dipl ACVECC, USA DAVID SPRENG Med Vet, Dipl ECVS, Dipl ACVECC, Berna (CH)
organizzato da
Soc. cons. a r.l. certificata ISO 9001:2008
Edizioni Veterinarie E.V. srl
Per informazioni: Segreteria SCIVAC www.scivac.it - info@scivac.it
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8 Attualità Università e professione
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Il CUN frena sui tagli degli studenti: le Facoltà di veterinaria non sono pronte Gli universitari scrivono alla Gelmini: rivedere il decreto che ha ridotto il numero programmato l 29 luglio il Consiglio Universitario Nazionale ha trasmesso al Ministro Gelmini una mozione sulle Facoltà di Medicina Veterinaria. A pochi giorni dal decreto che ha ulteriormente ridotto i posti disponibili a veterinaria per il prossimo anno accademico da 1201 a 1050, il Cun ha approvato una mozione in cui prende atto “del documento della Conferenza dei Presidi della Facoltà di Medicina Veterinaria approvato nella riunione del 16 luglio 2009 con il quale si rende nota la situazione critica venutasi a creare in molte Facoltà di Medicina Veterinaria a causa delle riduzioni sopra citate”.
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TAGLI REPENTINI Nella mozione si legge: “la riduzione forte e repentina del numero degli studenti attuata dal DM sopraddetto ha come conseguenza una diminuzione delle risorse assegnate alle Facoltà di Medicina Veterinaria da parte degli atenei con pesanti conseguenze sulla qualità della didattica e della ricerca”. E ancora: “la riduzione effettuata sulla base dell’adeguamento delle Facoltà agli standard europei (EAEVE) penalizza fortemente quelle Facoltà che non hanno ancora raggiunto questi standard e che a tal fine richiedono un sostegno”. Quindi il Cun ritiene che “alle Facoltà di Medicina Veterinaria, che non hanno ancora acquisito tali parametri, debba essere dato un congruo periodo di tempo per adeguarsi”.
FACOLTÀ PENALIZZATE “Gli standard didattici europei - prosegue la mozione - assegnano un’importanza fondamentale alla didattica pratica e alle strutture (es. Ospedali veterinari, azienda zootecnica, ecc.) necessarie per poterla esercitare e che, quindi, l’adeguamento a tali standard richiede un forte investimento da parte degli Atenei e un congruo periodo di tempo per la realizzazione delle suddette strutture”
LA PROPOSTA Il Cun chiede tempo. E chiede anche “una revisione del DM in oggetto che diluisca in un congruo numero di anni le riduzioni apportate agli accessi programmati ai corsi di laurea in Medicina Veterinaria in funzione delle azioni intraprese dai singoli Atenei per adeguarsi ai parametri europei indicati dalla Eaeve”.
TUTELA E BENESSERE ANIMALE A TERAMO ANMVI: SUBITO UN TAVOLO 2010-2012 opo l’incontro del 22 luglio a Roma con i rappresentanti del Ministero dell’Università, l’Anmvi ha aderito alla proposta di istituire un tavolo ministeriale per l’analisi della rilevazione dei fabbisogni formativi, nel triennio 2010-2012, che veda fra i suoi componenti esponenti della Professione (Anmvi) e dell’Ordine (Fnovi). Individuando nella programmazione dei posti disponibili un efficace correttivo alle attuali distorsioni dell’offerta formativa accademica in ambito medico veterinario, l’Anmvi si attende che il Ministero dia prova di una concreta volontà ad agire in direzione di un efficace superamento delle criticità segnalate: esubero di laureati in medicina veterinaria, esigenze di razionalizzazione della spesa, innalzamento qualitativo della offerta formativa accademica e cronica congestione del mercato occupazionale. L’Anmvi ha sollecitato la tempestiva attivazione del tavolo.
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MODIFICHE AL DECRETO? Per l'anno accademico 2009-2010, il numero dei posti disponibili a livello nazionale per le immatricolazioni ai corsi di laurea specialistica/magistrale in Medicina Veterinaria è stato determinato dal Miur in 1.160: agli studenti comunitari e non comunitari residenti in Italia, sono destinati 1.050 posti ripartiti fra le Università e agli studenti stranieri residenti all'estero sono destinati 110 posti. Complessivamente, il numero si è ulteriormente ridotto di 151 posti rispetto alla precedente programmazione. Ma l’ultima parola dovrà dirla la Conferenza Stato Regioni, alla quale è stato sottoposto il decreto già nel corso del mese di luglio. Ma l’esame del provvedimento ha subito un rinvio. La mozione del Cun potrebbe influen-
zare la decisione finale e reintegrare un certo numero di posti nelle Facoltà più colpite dai tagli.
TEST FACILI Intanto le aspiranti matricole affrontano il test di ammissione (prove fissate al a veterinaria. Secondo Il Sole 24 Ore le Facoltà di Veterinaria dove è più facile passare il test di ammissione sono Bari, Milano, Pisa, Torino e Perugia. La classifica, stilata dal quotidiano economico e pubblicata on line, è basata sui risultati delle prove dell’anno scorso. La disparità dei risultati ha portato i consulenti del Ministro Gelmini a valutare l’ipotesi di accentrare le prove, individuando nel concorso nazionale la strada più equa ed eticamente valida. ■
a Facoltà di Veterinaria di Teramo ha attivato il Corso di laurea in Tutela e benessere animale, con l'obbiettivo di formare un laureato che investa il proprio futuro professionale nel campo del benessere degli animali selvatici e da compagnia e di quelli che producono alimenti per l'uomo. La Fnovi ha scritto al Preside di Teramo, Prof. Fulvio Marsilio, e per conoscenza a tutti i Presidi di veterinaria, osservando che l’istituzione di corsi di questo genere “appare un tentativo di spostare attività peculiari del medico veterinario su altre figure non codificate con conseguente confusione in ordine alle figure professionali così organizzate”. Ribadendo l’espressione del proprio dissenso di fronte alla nascita di nuovi corsi in aree para-veterinarie, la lettera a firma del Presidente Penocchio prosegue sostenendo che “sarebbe quindi opportuno prima valutare quali siano le esigenze generate dai reali bisogni del Paese e della professione, tramite studi attuariali, ricerche o proiezioni di mercato, in modo da attivare poi corsi deputati alla formazione di nuove figure professionali, che trovino sbocco reale nel mercato del lavoro, trovando quindi la coerenza con eventuali esigenze dell’Università, anziché prendere origine e iniziativa da queste ultime”.
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A BOLOGNA UN CORSO IN SOCIOLOGIA DELLA SALUTE E MNC orso di alta formazione in Sociologia della salute e medicine non convenzionali all'università di Bologna, per l'anno accademico 2009-2010. Obiettivo: incrementare la conoscenza specifica e quella socio-psicologica sul vasto e complesso mondo delle medicine alternative e colmare la carenza di offerta formativa sul tema da parte del sistema universitario italiano, a differenza di quanto accade in Europa. In quest'ottica - riporta una nota - verranno presentate alcune tra le pratiche mediche non convenzionali maggiormente diffuse, le loro peculiarità e
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gli ambiti del loro utilizzo. Il direttore del corso sarà Costantino Cipolla, il condirettore Paolo Roberti di Sarsina. I destinatari sono laureati (triennale, vecchio ordinamento o specialistica) in: Scienze politiche, Sociologia, Psicologia, Giurisprudenza, Statistica, Economia e commercio, Medicina e chirurgia, Veterinaria, Odontoiatria, Infermieristica, Ostetricia, Farmacia, Biologia e Facoltà assimilabili. Il numero massimo dei posti è fissato in 50 e il bando scade il 16 novembre 2009. (www.fondazionericci.it; www.fondazionealmamater.unibo.it).
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10 Attualità Equidi
VETERINARIA 28 | 2009
FOTO: IL PORTALE DEL CAVALLO
Adesso scommettiamo sulla salute del cavallo Il Mipaaf ha fatto la sua parte. Adesso i veterinari della Sive chiedono al Ministero della Salute di completare l’opera ’ippica, lo sanno tutti, è in crisi. Perché? Secondo il Ministero delle Politiche Agricole, il settore non è stato in grado di produrre spettacoli sportivi in linea con le aspettative dei suoi “clienti finali”: appassionati e scommettitori e non è stato capace di reagire alle due crisi che lo hanno colpito, quella di pubblico e quella dei volumi di gioco. Un dato su tutti: il crollo numerico e dimensionale dei proprietari amatoriali. I medici veterinari, in gran parte liberi professionisti che lavorano a stretto contatto con l’animale atleta, sono da sempre partecipi dei problemi dell’ippica e per questo si sono impegnati a dare una mano al suo rilancio. Ecco perché la Società Italiana Veterinari per Equini (Sive) ha partecipato agli stati generali voluti nei mesi scorsi dal ministro Luca Zaia ed è poi entrata a far parte del gruppo ristretto di consultazione che ha licenziato le "Linee del Piano strategico nazionale dell'ippica” (testo integrale pubblicato da @nmvi Oggi). Il documento contiene molti spunti portati dai medici veterinari, ma certamente non tutti, anche per un fatto di competenza istituzionale essendo la sanità veterinaria accasata a Lungo Tevere Ripa. La presenza del Sottosegretario alla Salute, il 29 luglio, alla conferenza stampa di presentazione del Piano strategico testimonia l’interdisciplinarità dell’ippica, indissolubilmente intrecciata con le questioni di sanità e benessere animale. L’imminenza di un ampio intervento legislativo per la tutela del cavallo dovrà essere l’occasione per completare un percorso di riqualificazione di tutto il mondo del cavallo.
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IL NOSTRO RUOLO “In questi incontri, abbiamo voluto sottolineare come il ruolo del veterinario si esplichi a 360 gradi nell’universo del cavallo”, dichiara Paola Gulden che ha rappresentato la Sive al Mipaaf. “La nostra figura professionale - prosegue la Collega - opera a partire dall’allevamento, con l’obiettivo di salvaguardare la genetica e la produttività dell’industria del cavallo, attraverso le tecniche di riproduzione, la prevenzione e la terapia delle patologie di accrescimento. Continua nella delicata fase della doma e dell’addestramento, fino ad arrivare alla tutela della salute e della continuità della
UN’IPPICA MODERNA
L CAVALLO E TASSE er incoraggiare la proprietà amatoriale del cavallo il Mipaaf promuoverà presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze l’eliminazione della voce “Cavalli da corsa o da equitazione” dalla lista degli Elementi indicativi di capacità contributiva (dm 9 settembre 1992) che ad oggi prevede i seguenti importi e coefficienti di calcolo dell’Irpef:
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CAVALLI MANTENUTI IN PROPRIO (IMPORTI 2008-2009): cavalli da corsa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . euro 7.260,35 7 (coeff. 7) cavalli da equitazione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . euro 4.840,23 6 (coeff. 6) CAVALLI A PENSIONE: cavalli da corsa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . euro 14.520,70 7 (coeff. 7) cavalli da equitazione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . euro 8.067,06 6 (coeff. 6)
performance del cavallo adulto, azione che si esplica sia al di fuori sia all’interno degli ippodromi, dove si aggiunge il ruolo importantissimo di epidemiosorveglianza e prevenzione della diffusione delle malattie”.
TRATTAMENTI, NON DOPING Fondamentale la salvaguardia del concetto di terapia, da differenziare in modo chiaro e univoco da quello di doping. “Nelle audizioni continua Paola Gulden - abbiamo ribadito il nostro diritto ad utilizzare la terapia farmacologica come strumento di tutela della salute del cavallo, intesa quindi come strumento di be-
nessere, senza il rischio di avere positività al doping dovute a code di trattamenti assolutamente leciti e doverosi”.
LA “DOSE SOGLIA” Da qui la necessità di individuare sostanze che abbiano azione solo terapeutica e non doping, “sostanze - spiega la Collega - che possono avere entrambe le azioni, per le quali sarebbe necessario individuare una dose soglia, al di sotto della quale la sostanza non esplica più alcuna e, conseguentemente, non rappresenta una positività e sostanze non lecite ad azione esclusivamente dopante”. È importante
WEST NILE ED EPIDEMIOSORVEGLIANZA ell’imminenza di una nuova Ordinanza per il controllo dell’Anemia Infettiva Equina e di fronte ai casi di WDN di questa estate, torna d’attualità ed urgenza la proposta dei veterinari della Sive di aver accesso ai dati sulle malattie denunciabili degli equidi. In base all’ultimo bollettino dell’Izs di Teramo, i focolai confermati di West Nile Disease, al 25 agosto, sono 5, due in provincia di Reggio Emilia, uno in quella di Modena e due in provincia di Mantova. Nel mantovano, dove è stata infettata in forma lieve una donatrice Avis, è stata sospesa la donazione di sangue umano per 28 giorni.
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Emilia Romagna
Lombardia
parlare di “dose soglia” e non di tempo di sospensione, “il quale non rappresenta un dato oggettivo”, dice Paola Gulden, “dipende infatti da tantissimi fattori, tra cui il metabolismo di ogni singolo animale, la via di somministrazione, la sensibilità della metodica utilizzata per l’analisi del campione, ecc.”.
IL PUBBLICO E L’UNIRE Da non dimenticare il ruolo di formazione e informazione che il medico veterinario può e deve svolgere a tutti i livelli della filiera dell’ippica. La riorganizzazione dell’ippica per i medici veterinari non è solo una questione di ristrutturazione industriale del comparto, ma per tornare ai fasti di un tempo occorre valorizzare l’impegno di tutti gli attori della filiera. Il Piano del Mipaaf chiede all’UNIRE di realizzare entro l’inizio di settembre, fra l’altro un regolamento unico delle corse ippiche, un regolamento della giustizia sportiva e il “codice etico dell’ippica italiana”.
GLI IPPODROMI
Dettaglio dei casi confermati negli equidi
Regione
’attenzione verso il benessere del cavallo è la spinta per un’ippica davvero moderna. “La sempre maggiore sensibilità verso il benessere animale deve trovare risposte certe ed evidenti, nello spettacolo non deve esserci posto per situazioni che generino dubbi sulla considerazione verso il cavallo”. E allora se l’ippica è quell’attività finalizzata, tramite lo studio degli incroci genealogici e il risultato dei confronti in corsa dei soggetti selezionati, l’attenzione al benessere animale “deve rivestire un ruolo predominante”. Il Ministro Zaia parla di “riconoscimento sociale positivo per i proprietari e gli altri operatori ippici”. Siamo d’accordo. I medici veterinari, troppe volte malamente buttati sui giornali sono i primi portatori di valori per l’ippica. In questo, la Sive chiede al Ministero della salute di non far mancare la più incisiva azione di sostegno della figura del medico veterinario e di sostenerne il ruolo di garante indipendente della salute e del benessere del cavallo.
Presenti nei focolai
Equidi Casi totali Casi clinici
Provincia
N. focolai
N. focolai con sintomatologia clinica
Morti
Reggio Emilia
2
2
13
2
2
0
Modena
1
1
116
1
1
1
Mantova
2
1
45
2
1
1
TOTALE
5
4
174
5
4
2
Gli ippodromi (galoppo e trotto) dovranno ristrutturarsi. La loro finalità dovrà essere quella di fare spettacolo, attirare e consolidare il pubblico verso il cavallo e le corse. Il raggiungimento di un buono spettacolo si persegue attraverso molti fattori, fra cui la qualità delle strutture e dei servizi, uno standard tecnico, strutturale e gestionale minimo. Per tutti ci sarà l’obbligo della certificazione da parte di un ente terzo. ■
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Eventi Veterinari
VETERINARIA 28 | 2009
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Società federata ANMVI
Società federata ANMVI
DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC TOSCANA L’ESAME ENDOSCOPICO IN GASTROENTEROLOGIA E PNEUMOLOGIA Cascina (PI), 20 Settembre 2009
DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC TRENTINO ALTO ADIGE DIAGNOSI E PREVENZIONE DELLA FIP Trento, 27 Settembre 2009
OBIETTIVI L’indagine endoscopica è divenuta negli ultimi anni un ausilio diagnostico anche in medicina veterinaria, seppur le potenzialità di questa tecnica siano ancora poco sfruttate. Questa giornata si propone di illustrare quando e come utilizzare l’endoscopia nella diagnosi di patologie croniche sia dell’apparato gastroenterico che di quello respiratorio. Parte della giornata verrà dedicata all’endoscopia operativa nel trattamento di patologie comuni quali asportazione di corpi estranei, trattamento delle stenosi esofagee e rinofaringee, asportazione di polipi, esecuzione dei lavaggi bronco-alveolari etc… La giornata si propone inoltre di evidenziare come l’endoscopia non debba sostituirsi al ragionamento diagnostico quanto piuttosto farne parte integrante.
RELATORE Enrico Bottero
PROGRAMMA 8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente, presentazione del relatore ed inizio dei lavori 9.30 Quando, come e perché utilizzare l’endoscopia per la diagnosi ed il trattamento delle più comuni patologie gastroenteriche 11.00 Pausa 11.30 Quando, come e perché utilizzare l’endoscopia per la diagnosi ed il trattamento delle più comuni patologie respiratorie 13.00 Pausa 14.00 Rigurgito, vomito, diarrea, tenesmo, ematochezia: casi clinici
15.00 Pausa 15.30 Stertore, scolo nasale, tosse, dispnea: casi clinici 16.30 Test di valutazione dell’apprendimento e discussione finale 17.00 Consegna degli attestati di partecipazione e termine della giornata
PARTECIPAZIONE La partecipazione agli incontri delle Delegazioni Regionali è riservata ai Soci SCIVAC, indipendentemente dalla regione di appartenenza, in regola con la quota associativa dell’anno in corso. I Soci SCIVAC possono partecipare a qualsiasi incontro regionale organizzato da SCIVAC in qualsisi regione e a titolo gratuito (portare con sé la tessera SCIVAC con il bollino dell’anno in corso).
SEDE EURO Hotel Viale Europa 6, 56021 Cascina (PI) Segreteria SCIVAC, Monica Borghisani Tel. 0372403506 - delregionali@scivac.it
3 CREDITI
RELATORE Massimo Vignoli
PROGRAMMA 8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente, presentazione del relatore ed inizio dei lavori 9.30 Quale tecnica per la radiologia toracica? 10.15 Anatomia e semeiotica radiografica delle malattie toraciche 11.00 Pausa 11.30 Come aumentare la propria specificità diagnostica nella valutazione radiografica delle patologie toraciche 13.00 Spazio per eventuale relazione commerciale (nel caso non si svolga la relazione il programma nel pomeriggio sarà anticipato di mezz’ora) 13.30 Pausa 14.30 Insufficienza respiratoria acuta: Casi clinici interattivi 15.30 Pausa 16.00 Tosse cronica: Casi clinici interattivi
RELATORE Saverio Paltrinieri
PROGRAMMA 8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente, presentazione del relatore ed inizio dei lavori
9.30 Patogenesi e diagnosi delle Infezioni da coronavirus felino 11.00 Pausa 11.30 Prevenzione delle coronavirosi 13.00 Pausa 14.00 Casi clinici interattivi: è FIP o non è FIP? 15.00 Pausa 15.30 Casi clinici interattivi: monitoraggio di colonie/allevamenti 16.30 Test di valutazione dell’apprendimento e discussione finale 17.00 Consegna degli attestati di partecipazione e termine della giornata
SEDE Ordine dei Medici Veterinari di Trento Viale Zambra - Trento
4 CREDITI
DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC EMILIA E ROMAGNA LA VISITA CLINICA E LA MEDICINA COMPORTAMENTALE: CONSIGLI PRATICI PER MIGLIORARE L’APPROCCIO CLINICO NEL CANE E NEL GATTO Bologna, 27 Settembre 2009 OBIETTIVI
DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC BASILICATA LA RADIOLOGIA DEL TORACE DALLA A… ALLA D (DIAGNOSI) Matera, 20 Settembre 2009 L’obiettivo della giornata è di fornire ai partecipanti alcune nozioni di base sulla tecnica di acquisizione e di lettura delle radiografie del torace. Quindi, analizzare le diverse patologie con particolare attenzione alla sede delle stesse nel tentativo di aumentare la specificità della nostra diagnosi radiografica.
Fornire ai partecipanti le nozioni più aggiornate sulle procedure diagnostiche da seguire in caso di sintomi clinici compatibili con Peritonite Infettiva Felina e richiamare i concetti fondamentali di trasmissione e di epidemiologia dei coronavirus, in modo da comprendere i limiti dei metodi di prevenzione tradizionali e i vantaggi dei sistemi di prevenzione basati sull’identificazione dei portatori. Le nozioni sopra descritte acquisite nella prima parte della giornata verranno poi messe in pratica nel pomeriggio quando, attraverso la presentazione di casi clinici interattivi, i partecipanti potranno cimentarsi con le difficoltà nella diagnosi in animali con sintomi clinici compatibili e nella scelta ed applicazione dei protocolli di prevenzione.
PER INFORMAZIONI
Società federata ANMVI
OBIETTIVI
OBIETTIVI
17.00 Test di valutazione dell’apprendimento e discussione finale 17.30 Consegna degli attestati di partecipazione e termine della giornata
PARTECIPAZIONE La partecipazione agli incontri delle Delegazioni Regionali è riservata ai Soci SCIVAC, indipendentemente dalla regione di appartenenza, in regola con la quota associativa dell’anno in corso. I Soci SCIVAC possono partecipare a qualsiasi incontro regionale organizzato da SCIVAC in qualsisi regione e a titolo gratuito (portare con sé la tessera SCIVAC con il bollino dell’anno in corso).
SEDE Hilton Garden Inn Via Germania (Borgo Venusio) - 75100 Matera
PER INFORMAZIONI Segreteria SCIVAC, Monica Borghisani Tel. 0372403506 - delregionali@scivac.it
3 CREDITI
PARTECIPAZIONE La partecipazione agli incontri delle Delegazioni Regionali è riservata ai Soci SCIVAC, indipendentemente dalla regione di appartenenza, in regola con la quota associativa dell’anno in corso I Soci SCIVAC possono partecipare a qualsiasi incontro regionale organizzato da SCIVAC in qualsisi regione e a titolo gratuito (portare con sé la tessera SCIVAC con il bollino dell’anno in corso). PER INFORMAZIONI Segreteria SCIVAC, Monica Borghisani Tel. 0372403506 - delregionali@scivac.it
Fornire mezzi pratici che permettano di migliorare l’approccio al paziente, la degenza e la visita clinica del cane e del gatto. Offrire una base di conoscenze adatta a rispondere alle numerose domande dei proprietari sul comportamento di queste specie. Fornire inoltre i mezzi per riconoscere precocemente anomalie comportamentali e per offrire consigli utili a prevenire problemi comportamentali in queste specie. Ciascuna relazione verrà accompagnata da filmati che mostrano sia la visita clinica nel rispetto delle esigenze etologiche del paziente che alcune tecniche di educazione di base.
RELATORE Marzia Possenti
PROGRAMMA 8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente, presentazione del relatore ed inizio dei lavori 9.30 La visita clinica del cane: come gestirla nel rispetto del paziente e che consigli offrire al proprietario sull’educazione e la prevenzione delle patologie del comportamento 11.00 Pausa
11.30 La visita clinica del gatto: come gestirla nel rispetto del paziente e che consigli offrire al proprietario sull’educazione e la prevenzione delle patologie del comportamento 13.00 Pausa 14.00 Tecniche educative di base effettuabili in corso di visita clinica 15.00 Pausa 15.30 Le classi di cuccioli e i kitten party, un modo divertente per educare cani, gatti e proprietari 16.30 Test di valutazione dell’apprendimento e discussione finale 17.00 Consegna degli attestati di partecipazione e termine della giornata
SEDE NH Hotel Bologna Villanova (EX Jolly Hotel) Via Villanova, 29/8 - Villanova di Castenaso (BO)
RICHIESTO ACCREDITAMENTO
DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC UMBRIA CHRONIC KIDNEY DISEASE E STADIAZIONE IRIS: NEFROPATIA CRONICA NEL CANE E NEL GATTO. APPLICHIAMO I “NUOVI” CONCETTI ALLE “VECCHIE” PATOLOGIE Perugia, 27 Settembre 2009
Paola Scarpa
11.30 Approccio terapeutico e nutrizionale del paziente affetto da CKD. Quali peculiarità di specie? 13.00 Pausa 14.00 Casi clinici interattivi - La sindrome nefrosica nel cane 15.00 Pausa 15.30 Casi clinici interattivi - Il gatto nefropatico: un paziente difficile 16.30 Test di valutazione dell’apprendimento e discussione finale 17.00 Consegna degli attestati di partecipazione e termine della giornata
PROGRAMMA
SEDE
OBIETTIVI La necessità di stadiare una patologia è una realtà ben conosciuta nella maggior parte delle discipline specialistiche. Stadiare significa: fotografare la patologia parlando un linguaggio condiviso, poter seguire delle linee guida per il suo monitoraggio, poter applicare i trattamenti e le terapie suggerite dalla medicina basata sull’evidenza. La giornata si propone di applicare questi concetti ad una patologia ben conosciuta quale l’insufficienza renale cronica, attraverso la valutazione del paziente (clinica ed ematologica) e la riconsiderazione delle priorità terapeutiche.
RELATORE
8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente, presentazione del relatore ed inizio dei lavori 9.30 La Chronic Kidney Disease (CKD) nel cane e nel gatto. Valutazione del paziente e stadiazione IRIS 11.00 Pausa
Facoltà di Medicina Veterinaria - Aula Magna - Via San Costanzo, 4 - Perugia
RICHIESTO ACCREDITAMENTO
laPROFESSIONE
12 Eventi Veterinari SIATAV
VETERINARIA 28 | 2009
SICARV
SOCIETÀ ITALIANA DI ANESTESIA E TERAPIA ANTALGICA VETERINARIA
PAZIENTE CARDIOPATICO E CHIRURGIA: ANESTESISTA E CARDIOLOGO A CONFRONTO Cremona, 26-27 Settembre 2009 OBIETTIVI Quando un paziente viene sottoposto ad anestesia per un intervento chirurgico, subisce un processo di destabilizzazione della sua omeostasi organica la cui gravità è in stretta dipendenza del suo status clinico, dell'invasività dell'atto chirurgico e della perizia dell'anestesista (corretta scelta e gestione dei farmaci, delle tecniche di anestesia e di ventilazione forzata), possiamo quindi dire, concedendoci una licenza metaforica, che anestesista e chirurgo, pur con l'intenzione finale di migliorare la salute del loro paziente, rappresentano essi stessi per un breve momento, una patologia per quel paziente. Tutti i farmaci che l'anestesista utilizza per il proprio lavoro conducono inevitabilmente ad una destabilizzazione del SNA del paziente ed in particolare del suo equilibrio emodinamico. Il paziente cardiopatico appare, alla luce di queste ovvie considerazioni, come un soggetto a maggior rischio di incidente anestesiologico. Nel corso di questa giornata cercheremo di capire come, cardiologo ed anestesista, debbano correttamente approcciarsi al paziente cardiopatico candidato ad un intervento chirurgico piuttosto che ad una anestesia per procedure diagnostiche e come debbano tra loro correttamente interagire e confrontarsi per tutelare al meglio la salute dei propri pazienti.
RELATORI Marco Di Marcello, Milano Paolo Franci, Padova Manuela Perego, Milano Alberto Perini, Varese Marco Poggi, Imperia Roberto Rabozzi, Chieti Attilio Rocchi, Vienna (A)
10.30 11.00
11.45
12.30 13.30
14.30
15.15 16.00
PROGRAMMA Sabato 26 Settembre 2009 14.30 Registrazione dei partecipanti 15.00 Cenni di fisiopatologia dello scompenso cardiaco. Valutazione del paziente e stadiazione della malattia cardiaca: l'importanza dell'esame clinico e radiografico - Marco Poggi 16.30 Pausa 17.00 Valutazione del paziente e stadiazione della malattia cardiaca: l'esame ecocardiografico - Marco Di Marcello 18.00 Termine dei lavori Domenica 27 Settembre 2009 08.30 Registrazione dei partecipanti 09.00 Valutazione preoperatoria e gestione del paziente cardiopatico da sottoporre ad anestesia: come interpretare ed utilizzare correttamente le informazioni fornite dal cardiologo? Quali esami strumentali a disposizione dell'anestesista sono veramente utili? Come gestire i farmaci prescritti dal cardiologo al paziente in terapia? - Roberto Rabozzi 09.45 Variazioni emodinamiche ai diversi stadi clinici della sedazione e dell'anestesia nel cane: come varia l'emodinamica nelle varie fasi dell'anestesia in cani anestetizzati con propofol ed i-
SIODOV
SOCIETÀ ITALIANA DI CARDIOLOGIA VETERINARIA
soflurano? Ci sono differenze tra diversi protocolli d'induzione? C'è differenza tra TIVA e inalatoria? Quali possibili implicazioni per il paziente con patologia cardiaca? - Roberto Rabozzi Pausa Monitoraggio intraoperatorio nel paziente cardiopatico: cosa abbiamo a disposizione e cosa è opportuno utilizzare nel paziente cardiopatico in funzione del suo status clinico - Attilio Rocchi Come gestire le principali emergenze cardiovascolari intraoperatorie nel paziente cardiopatico: farmaci e presidi che l'anestesista deve avere a disposizione e saper gestire - Paolo Franci Pausa Pranzo Emodinamica nelle aritmie e gestione del paziente cardiopatico nel post-chirurgico: cosa può cambiare Manuela Perego Ritmo cardiaco e situazioni limite in anestesia: impianto di pacemaker e studi elettrofisiologici - Alberto Perini Discussione finale e valutazioni consuntive Valutazione dell'apprendimento, consegna degli attestati e chiusura dei lavori
ISCRIZIONE L'incontro è gratuito per tutti i soci SIATAV/SIMUTIV (SIARMUV 2009) e SICARV in regola con l'iscrizione 2009. Non è necessaria la pre-iscrizione. Presentarsi in sede congressuale per la registrazione. Quote di partecipazione (verrà rilasciata una ricevuta fiscale per la quota versata): Soci SIATAV/SIMUTIV (SIARMUV 2009) SICARV: gratuito Soci SCIVAC: € 50,00 - Non Soci: € 100,00
SEDE
SOCIETÀ ITALIANA DI ODONTOSTOMATOLOGIA VETERINARIA
ARGOMENTI DI PATOLOGIA ORALE COMPARATA Le stomatiti nel cane e nel gatto: la semplicità della diagnosi e la complessità della terapia Cremona, 10 e 11 Ottobre 2009 OBIETTIVI L'obiettivo formativo di questo incontro è quello di completare la trattazione iniziata quest'anno delle patologie orali di più comune riscontro nella pratica clinica quotidiana. In particolare, verranno presi in considerazione gli aspetti clinici, diagnostici e terapeutici delle stomatiti nel cane e nel gatto. Con lo scopo di rendere dinamica la discussione, verranno inoltre trattati argomenti di patologia orale comparata, analizzando i più interessanti aspetti delle mucositi e delle gengivo-stomatiti in medicina umana.
RELATORI Giovanni Lodi, Med Chir, Milano Leen Verhaert, Gand (B)
PROGRAMMA Sabato 10 Ottobre 2009 11.00 Registrazione dei partecipanti 11.30 Stomatiti nel cane e nel gatto. Presentazione clinica e diagnosi - Leen Verhaert 13.30 Pausa pranzo 14.30 Stomatiti nel cane e nel gatto. Piano di trattamento medico e chirurgico (1ª parte) - Leen Verhaert 15.30 Pausa 16.00 Stomatiti nel cane e nel gatto. Piano di trattamento medico e chirurgico (2ª parte) - Leen Verhaert 17.00 Casi clinici 18.00 Termine dei lavori
16.30 Valutazione dell'apprendimento, consegna degli attestati e chiusura del lavori
TRADUZIONE È previsto il servizio di traduzione simultanea.
ISCRIZIONE Quote di partecipazione (verrà rilasciata una ricevuta fiscale per la quota versata): Socio SIODOV: € 50,00 Socio SCIVAC: € 100,00 Non Socio: € 150,00 È necessario compilare il modulo di pre-iscrizione e inviarlo alla Segreteria entro il 20 Settembre 2009. È possibile scaricare il modulo dal sito www.scivac.it sezione SOCIETÀ SPECIALISTICHE/SIODOV oppure richiederlo direttamente alla Segreteria al n. 0372/40.35.09
SEDE Centro studi SCIVAC, Palazzo Trecchi, via Trecchi 20 - Cemona
PER INFORMAZIONI Segreteria Società Specialistiche SCIVAC Tel. 0372 403509 - Fax 0372 457091 socspec@scivac.it
Domenica 11 Ottobre 2009 9.30 Patologia comparata: le mucositi e le gengivo-stomatiti in medicina umana - Giovanni Lodi 11.30 Pausa 12.00 Presentazione di un caso clinico in medicina umana - Giovanni Lodi 12.45 Presentazione di un caso clinico in medicina veterinaria - Leen Verhaert 13.30 Pausa pranzo 14.30 Casi clinici a cura dei soci SIODOV
RICHIESTO ACCREDITAMENTO
Centro studi SCIVAC, Palazzo Trecchi, via Trecchi 20 - Cemona
SIMVENCO
PER INFORMAZIONI
SOCIETÀ ITALIANA DI MEDICINA VETERINARIA NON CONVENZIONALE
Segreteria Società Specialistiche SCIVAC Tel. 0372 403509 - Fax 0372 457091 socspec@scivac.it
RICHIESTO ACCREDITAMENTO
ATTENZIONE CAMBIO DATE Gli incontri previsti per il giorno 18 Ottobre 2009 sono stati posticipati come di seguito specificato. INCONTRO SISCA - 22 NOVEMBRE 2009 - CREMONA Bambini e animali: la zooantropologia didattica tra i ruoli del veterinario
INCONTRO SIRVAC - 22 NOVEMBRE 2009 - CREMONA Aperto anche ai soci SCVI Approccio clinico e chirurgico alle principali patologie oncologiche dell’apparato riproduttore femminile del cane e del gatto
INCONTRO SIMUTIV - 29 NOVEMBRE 2009 - CREMONA Aperto anche ai soci SIATAV La ventilazione polmonare in pronto soccorso e terapia intensiva
Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Società Specialistiche SCIVAC Tel. +39 0372/403509 - E-mail: socspec@scivac.it
INCONTRI DI OMEOPATIA VETERINARIA. MATERIA MEDICA DEI LATTI SPERIMENTATI IN OMEOPATIA E LORO APPLICAZIONI CLINICHE Cremona, 10 e 11 Ottobre 2009 RELATORI Carla De Benedictis, Roma - Danila Merati, Milano - Maria Serafina Nuovo, Torino Barbara Rigamonti, Genova
PROGRAMMA Sabato 10 Ottobre 2009 9.15 Registrazione dei partecipanti e presentazione delle giornate 9.45 Introduzione alla materia medica dei latti - Barbara Rigamonti 11.15 Pausa 11.45 Lac Caninum e Lac Felinum. Casi clinici - Maria Serafina Nuovo 13.30 Pausa pranzo 14.30 L'amore fluente: cura del corpo e della mente (prima parte) Materia medica e casi clinici: Lac Lupinum Lac Leoninum - Lac Equinum - Lac Caprinum - Danila Merati 16.30 Pausa 17.00 Domande e discussione 18.00 Termine della giornata Domenica 11 Ottobre 2009 9.30 L'amore fluente: cura del corpo e della mente (seconda parte) Materia medica e casi clinici: Lac Delphinum - Loxodonta Africana - Lac Maternum - Lac Humanum - Danila Merati 11.30 Pausa
12.00 L'amore fluente: cura del corpo e della mente (terza parte) - Danila Merati 13.30 Pausa pranzo 14.30 Casi clinici - Carla De Benedictis 15.30 Discussione finale 17.00 Valutazione dell'apprendimento, consegna degli attestati e chiusura dei lavori
ISCRIZIONE L'incontro è gratuito per tutti i soci SIMVENCO in regola con l'iscrizione 2009. Non è richiesta la pre-iscrizione. Presentarsi in sede congressuale per la registrazione. Quote di partecipazione (verrà rilasciata una ricevuta fiscale per la quota versata): Soci SIMVENCO: gratuito Soci SCIVAC: € 50,00 Non Soci: € 100,00
SEDE Centro studi SCIVAC, Palazzo Trecchi, via Trecchi 20 - Cemona
PER INFORMAZIONI Segreteria Società Specialistiche SCIVAC Tel. 0372 403509 - Fax 0372 457091 socspec@scivac.it
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Attualità scientifica Vet Journal
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L’origine genetica delle razze canine a zampa corta Alla base della caratteristica fisica un singolo retrogene inserito nel DNA in un preciso momento evolutivo della specie
di MARIA GRAZIA MONZEGLIO n singolo evento evolutivo sembra spiegare l’origine delle zampe corte e curve di Bassotti, Corgi, Basset Hound e altre 16 razze canine. Lo indica uno studio del National Human Genome Research Institute (NHGRI) americano, che suggerisce inoltre nuove chiavi di comprensione della comparsa delle differenze fisiche fra le varie specie e del fenomeno del nanismo fra gli umani.
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Nello studio pubblicato su 'Science', i ricercatori guidati da Elaine Ostrander hanno esaminato campioni di DNA provenienti da 835 cani, di cui 95 con zampe corte. Analizzando oltre 40.000 marcatori di variazioni del DNA, è stata individuata una 'firma genetica' propria esclusivamente delle razze canine con zampe corte. Il sequenziamento del DNA e le analisi computazionali hanno evidenziato che un singolo evento mutazionale del genoma canino, avvenuto durante l'evoluzione di questi animali, ne ha accorciato gli arti. In particolare, al contrario di tutti gli altri cani, gli esemplari di razze a zampa corta possiedono una copia extra del gene che codifica per la proteina di promozione della crescita FGF4 (fattore di crescita dei fibroblasti 4). Benché funzionale, il gene extra è privo di alcuni introni presenti nei geni normali. Queste caratteristiche hanno indotto i ricercatori a concludere che il gene extra è un retrogene inserito nel genoma del cane quando l’antenato delle razze canine moderne si è diversificato dal lupo. "Ogni specie, compreso uomo e cane - spiega il direttore scientifico del NHGRI, Eric Green - porta scritto nel proprio DNA un impressionante numero di evoluzioni, che possono insegnare tanto sui meccanismi attivi in biologia e sulla salute e le malattie umane e animali ". Ciò che però ha sorpreso i ricercatori è il fatto che " un singolo retrogene inserito in una determinata porzione di DNA, in
un preciso periodo dell'evoluzione - sottolinea Heidi Parker, una delle autrici dell'indagine - possa aver portato a cambiamenti così importanti dei tratti fisici di un animale". Questo studio fornisce l’evidenza sorprendente di un nuovo modo in cui l’evoluzione del genoma può generare differenze all’interno di una specie. È il primo esempio di un retrogene che ha generato una variazione significativa e conservata nel tempo all'interno di una singola specie. Nel caso dei cani a zampa corta, il retrogene inserito determina la iperproduzione della proteina FGF4 che, secondo lo studio, può attivare recettori di crescita chiave in un momento non appropriato durante lo sviluppo fetale. La ricerca potrebbe anche avere delle implicazioni nella comprensione della biologia umana: i ricercatori notano che alcune persone sono affette da un disordine della crescita simile a quello ormai tipico di alcune razze canine. Ma mentre due terzi dei casi di nanismo umano sono stati collegati a un gene mutato, la causa dell'altro terzo rimane un mistero. "Questo studio rivela la presenza di un nuovo gene che dovrà essere studiato anche per il suo possibile ruolo nel nanismo umano - dice Ostrander - il nostro lavoro potrà servire per questo e per evidenziare ancora una volta come meccanismi biologici che avvengono nei cani possano essere utili anche per capire meglio malattie umane. ■
Mancinismo nei gatti maschi gatti maschi preferiscono usare la zampa sinistra per portare a termine alcune attività più complesse, mentre la maggioranza delle femmine si serve della destra. Alle prese con azioni più semplici, invece, i gatti non fanno affidamento su una zampa in particolare ma le usano entrambe, indipendentemente dal sesso. Sono i risultati di uno studio che ha analizzato il comportamento motorio lateralizzato nel gatto, valutando l'utilizzo delle zampe in 42 gatti domestici di fronte a tre compiti di difficoltà crescente. Inoltre, veniva analizzata l'influenza del sesso e dell'età dell'animale sulla preferenza verso l'utilizzo della zampa destra piuttosto che sinistra. La distribuzione della preferenza verso le due diverse zampe differiva significativamente tra i tre compiti. Il compito 1, l'esercizio più complesso, consistente nell'estrarre del cibo da un barattolo vuoto, favoriva la dimostrazione più evidente di comportamento lateralizzato, in cui tutti i gatti tranne uno mostravano una forte preferenza verso l'utilizzo della zampa destra o sinistra. In particolare, fra le 21 femmine, tutte tranne una, in una dozzina di prove diverse, utilizzavano la zampa destra, mentre 20 dei 21 maschi usavano la sinistra; uno era ambidestro. I compiti 2 (raggiungere un gioco sospeso sopra la testa) e 3 (raggiungere un gioco in movimento per terra) favorivano un comportamento motorio ambidestro. Il comportamento lateralizzato era fortemen-
alcuni studi su altre specie animali come cani e cavalli. Lo studio indica inoltre una relazione tra il comportamento lateralizzato e la complessità dell'obiettivo. Il comportamento lateralizzato era evidente di fronte ad azioni più complesse, suggerendo una specializzazione cerebrale funzionale in questa specie. Anche per l'uomo, se è difficile scrivere in maniera
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PANCREATITE ACUTA: ESITO DEL TRATTAMENTO CHIRURGICO no studio retrospettivo ha valutato le caratteristiche cliniche e l'esito del trattamento chirurgico della pancreatite acuta in 37 cani. Il tasso di sopravvivenza era pari all'80,8% nei soggetti con ostruzione biliare extraepatica, al 64,3% nei cani sottoposti a necrosectomia e al 40,6% nei soggetti affetti da ascessi pancreatici. Il tasso di sopravvivenza complessivo era del 63,6%. Le complicazioni chirurgiche erano rappresentate da emorragia intraoperatoria e postoperatoria in 12 cani, sviluppo postoperatorio di diabete mellito in tre soggetti, insufficienza pancreatica esocrina in un cane e peritonite batterica in due soggetti. Il trattamento chirurgico seguito da cure post operatorie aggressive, concludono gli autori, può essere un'opzione perseguibile nei cani affetti da pancreatite acuta grave. Nei cani affetti da ostruzioni biliari extraepatiche secondarie a pancreatite acuta, l’intervento chirurgico può essere associato a una prognosi buona, mentre nei soggetti affetti da ascessi pancreatici la prognosi può essere più riservata. (M.G.M.) * “Characteristics and outcomes in surgical management of severe acute pancreatitis: 37 dogs (2001–2007)” Lisa J. Thompson, Ravi Seshadri, Marc R. Raffe. J Vet Emerg Crit Care. Apr 2009; 19(2):165-173.
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leggibile con la mano 'non dominante', non comporta problemi aprire una porta o compiere altre semplici azioni con questa mano. (M.G.M.) *“Lateralized behaviour in the domestic cat, Felis silvestris catus” Deborah L. Wells and Sarah Millsopp. Animal Behaviour. Article in Press, Available online 16 July 2009. ■
MIDAZOLAM E PROPOFOL A CONFRONTO er l'intervento di sterilizzazione, 54 conigli venivano premedicati con 0,1 ml/kg di fentanil/fluanisone e poi anestetizzati con midazolam oppure propofol. L'anestesia veniva poi mantenuta con isoflurano. La facilità di intubazione orotracheale, le variabili cardiorespiratorie dell'animale e la rapidità e qualità del risveglio venivano valutate dallo stesso anestesista, non a conoscenza dell'agente di induzione utilizzato. In entrambi i gruppi era comune l'ipotensione. La frequenza respiratoria media (sd) era pari a 30 (12) atti respiratori al minuto nel gruppo midazolam e 43 (15) atti
P te correlato al sesso. Maschi e femmine mostravano preferenze opposte per l'utilizzo delle zampe. Le femmine mostravano una maggiore preferenza per l'utilizzo della zampa destra, mentre i maschi erano più inclini a utilizzare la zampa sinistra. L'età del gatto non era correlata alle preferenze. Nel complesso, concludono gli autori, i risultati suggeriscono che esistono due distinte popolazioni, circa la preferenza per l'utilizzo delle zampe, fortemente raggruppate attorno al sesso dell'animale. Gli ormoni potrebbero spiegare la presenza di mancinismo nei maschi: ricerche precedenti hanno collegato l'esposizione prenatale al testosterone all'essere mancini. A simili conclusioni sono giunti
al minuto nel gruppo propofol. Il tempo medio (sd) precedente il primo sollevamento della testa era pari a 36 (21) minuti nel gruppo midazolam e 14 (11) minuti nel gruppo propofol. Il tempo medio (sd) precedente il ritorno del riflesso di raddrizzamento era rispettivamente pari a 35 (19) e 15 (8) minuti. La qualità del risveglio era migliore nel gruppo propofol che nel gruppo midazolam. *“Induction of anaesthesia with either midazolam or propofol in rabbits premedicated with fentanyl/fluanisone” M. A. Martinez, P. J. Murison, and E. Love. Vet Rec. 2009 164: 803-806
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Scrivere e pubblicare un articolo biomedico: requisiti di uniformità In italiano il documento del comitato internazionale degli editori di riviste biomediche
requisiti di uniformità dell’International Committee of Medical Journal Editors per i manoscritti presentati a riviste biomediche sono stati tradotti in italiano a cura dell’Istituto Superiore di Sanità. Un utile strumento di riferimento per editor e autori che - si legge nella presentazione del testo italiano - affronta in modo chiaro le pro-
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blematiche connesse al processo di pubblicazione di un articolo scientifico in una rivista biomedica. Il documento consente di approfondire i principali problemi etici e tecnici relativi alla gestione di una rivista scientifica, a partire dall’authorship ai conflitti di interesse, al processo di revisione e alle modalità di presentazione del manoscritto. Dopo una parte iniziale che introduce i requisiti di uniformità, seguono le sezioni dedicate alle considerazioni etiche relative allo svolgimento e descrizione di una ricerca, le questioni editoriali e redazionali relative alla pubblicazione su riviste biomediche e la preparazione e invio del manoscritto per la pubblicazione. Il rapporto è corredato inoltre degli Schemi (Flowcharts) prodotti dal Committee on Publication Ethics (COPE) per la soluzione di alcuni possibili conflitti tra editor, autori, revisori e lettori. (M.G.M.) *“Requisiti di uniformità per manoscritti presentati a riviste biomediche: scrittura e redazione di pubblicazioni biomediche”. Edizione 2008 dell’International Committee of Medical Journal Editors. Traduzione italiana. A cura di Paola De Castro, Federica Napolitani, Anna Maria Rossi e Sandra Salinetti. ISS 2009, iv, 55 p. ■
Furosemide per la prevenzione della EIPH equina no studio randomizzato controllato con placebo ha valutato l'effetto della furosemide per la prevenzione dell’emorragia polmonare indotta da sforzo (EIPH) nel cavallo in condizioni di gara tipiche. Lo studio ha incluso 167 cavalli da corsa purosangue. Ciascun cavallo correva due volte, una dopo la somministrazione di furosemide (500 mg, IV) e una dopo la somministrazione di placebo (soluzione salina). La probabilità di sviluppare EIPH era 3-11 volte maggiore nei cavalli che ricevevano il placebo, rispetto a quelli trattati con furosemide. Inoltre, due terzi dei cavalli che sviluppavano EIPH dopo la somministrazione di placebo mostravano una riduzione della gravità della malattia quando trattati con furosemide. La gravità della EIPH veniva valutata dopo ogni corsa mediante tracheobroncoscopia con un punteggio da 0 a 4. La probabilità di sviluppare EIPH (gravità maggiore o uguale a 1; odds ratio, 3,3 – 4,4) oppure EIPH da moderata a grave (gravità maggiore o uguale a 2; odds ratio, 6,9 to 11,0) era sostanzialmente maggiore in seguito a somministrazione di soluzione salina, che dopo somministrazione di furosemide. Inoltre, 81 dei 120 cavalli (67,5%) che sviluppavano EIPH dopo la somministrazione di soluzione salina mostravano una riduzione del punteggio di gravità
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di almeno un punto, quando trattati con furosemide. I risultati indicano, concludono gli autori, che nello studio la somministrazione prima della corsa di furosemide riduceva l'incidenza e la gravità di EIPH nei cavalli purosangue in condizioni di gara tipiche. (M.G.M.) *"Efficacy of furosemide for prevention of exercise-induced pulmonary hemorrhage in Thoroughbred racehorses" Hinchcliff KW, Morley PS, Guthrie AJ. J Am Vet Med Assoc 2009; 235: 76–82 ■
ECHINOCOCCOSI CISTICA OVINA: CAUSE DI PERSISTENZA IN SARDEGNA no studio analizza l'attuale situazione epidemiologica dell’echinococcosi cistica degli ovini in Sardegna, dove la prevalenza della malattia è ancora molto elevata (70%) e la parassitosi viene riscontrata frequentemente anche nella popolazione umana. La Sardegna rappresenta quindi un modello peculiare per lo studio della malattia, sussistendo condizioni particolari che consentono a Echinococcus granulosus di completare il suo ciclo vitale. Alcuni fattori socio-economici favoriscono la persistenza dell’echinococcosi ovina nella regione: allevamento estensivo di circa 3 milioni di pecore di razza sarda; presenza in allevamento di una forte interrelazione tra cani, pecore e uomini: basso valore commerciale della carne degli animali adulti con conseguente diffusa macellazione di capi in azienda anziché nei macelli autorizzati. La Sardegna è l'unica regione italiana in cui sono stati applicati piani di controllo dell’echinococcosi parzialmente efficaci. Gli autori suggeriscono alcune iniziative dirette ed indirette, tra cui la somministrazione di un nuovo vaccino contro lo sviluppo del parassita nell'animale. * “Cystic echinococcosis in the sheep: causes of its persistence in Sardinia” Scala A, Mazzette R. Vet Res Commun. 2009 Jul 9. [Epub ahead of print]
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Morbilità e mortalità da trasporto nei suini no studio ha valutato gli effetti delle variazioni di ambiente, durata del viaggio e tipo di viaggio sulla morbilità e mortalità associata al trasporto dei suini al macello. Sono stati registrati il mese di viaggio, la temperatura media dell'aria, l'umidità relativa, il numero di suini di ciascun sesso per carico, la durata del viaggio, il tipo di trailer e di lettiera e il tempo di attesa all'impianto per 16.323 trailer che trasportavano 2.730.754 suini nel corso di un anno negli Stati Uniti. È inoltre stato registrato il numero di suini morti, feriti o incapaci di camminare all'arrivo. Tra i fattori registrati, si osservava che il numero di suini morti all'arrivo aumentava a temperature superiori a 20°C. Il numero di suini che non erano in grado di camminare aumentava invece a temperature pari o inferiori a 5°C. Il tempo di viaggio e il tempo di attesa all'impianto di lavorazione influenzavano il numero di suini morti e feriti e il numero di animali che non erano in grado di camminare. (M.G.M.) *“Effects of variations in the environment, length of journey and type of trailer on the
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mortality and morbidity of pigs being transported to slaughter” M. A. Sutherland, A. McDonald, and J. J. McGlone. Vet Rec. 2009 165: 13-18. ■
Vet Journal è un periodico di informazione scientifica di proprietà di E.V. srl iscritto nel Pubblico Registro della Stampa periodica presso il Tribunale di Cremona al n. 396 dal 18.12.2003. È diretto dal dottor Enrico Febbo e dalla dottoressa Maria Grazia Monzeglio. Fornisce un flusso informativo continuo sugli eventi della medicina veterinaria e sul mondo delle bioscienze, con tre edizioni alla settimana.
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Educazione continua Attualità
VETERINARIA 28 | 2009
Ecm: llpp obbligati, ma non troppo Più libertà nella scelta degli obiettivi formativi. Il debito complessivo dei crediti sarà diversamente individuato
l Ministero della Salute ha reso note le nuove regole del programma di Educazione Continua in Medicina. Il testo, non definitivo, è stato inviato il 31 luglio alla Conferenza Stato-Regioni per l’Accordo, tuttavia l’esame si preannuncia ultrarapido, dato che la presentazione ufficiale del documento è già programmata a Cernobbio per metà settembre. I punti sostanziali del testo sono sintetizzati nel titolo: “Il nuovo sistema di formazione continua in medicina – Accreditamento dei Provider ECM, formazione a distanza, obiettivi formativi, valutazione della qualità del sistema formativo sanitario, attività formative realizzate all’estero, i liberi professionisti”. Il Vice Ministro Fazio ha espresso grande soddisfazione per il clima di collaborazione tra le componenti ministeriali, regionali e professionali riscontrato nel corso dei lavori. La Segreteria della Commissione, operante presso l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali curerà tutti gli aspetti procedurali necessari per assicurare la partenza del nuovo sistema. Nella fase di passaggio al nuovo regime verrà, comunque, mantenuto il sistema di accreditamento degli eventi.
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LLPP RESPONSABILI Un capitolo a sé è dedicato agli “Obblighi Ecm per i liberi professionisti”. Il testo si richiama all’Accordo Stato Regioni del 1 agosto 2007 per ribadire che “anche i liberi professionisti sono impegnati ad assolvere l’obbligo della formazione continua essendo eguali le loro responsabilità deontologiche e legali nei confronti dei pazienti e della qualità delle prestazioni erogate”. E anche che è “evidente come l’obbligo per i liberi professionisti debba fondarsi su alcune precise garanzie normative e individuare agevolazioni sui costi sopportati”. A questo riguardo il documento trasmesso alla Conferenza Stato Regioni avanza alcune proposte come ad esempio “la defiscalizzazione degli oneri diretti sostenuti (in analogia alla detrazione dell’imposta lorda prevista ai sensi dell’articolo 2, comma 5 della Legge 22 dicembre 2008, n. 203), ma anche adeguate forme di riconoscimento del mancato guadagno quali ad esempio la riparametrazione dei cluster degli studi di settore”. Per gli operatori sanitari privati si parla anche di “debito complessivo dei crediti diversamente individuato”: il numero di crediti potrà essere inferiore a quello richiesto agli altri, ma anche la modalità di acquisizione degli stessi potrà essere diversa. Ai llpp si suggerisce di puntare sulla modalità “blended” (differenziare la tipo-
logia di attività formative) e di concorrere all’individuazione degli obbiettivi formativi insieme agli Ordini e alle Associazioni di categoria. Gli obiettivi formativi di “libera scelta” rappresentano la “capacità dell’operatore di riconoscere le proprie esigenze formative e pertanto con alto contenuto di responsabilità”.
PROVIDER E SPONSOR “È indispensabile far progredire il sistema Ecm italiano – dice il documento che, a tal proposito individua nell’accreditamento dei provider un passaggio fondamentale: ad essi si chiede rigore qualitativo nell’offerta formativa e indipendenza da interessi commerciali”. Un Manuale di accreditamento dei provider conterrà gli standard di “accreditamento”, vale a dire il riconoscimento (inizialmente provvisorio per la durata di 24 mesi) da parte della Commissione Ecm o delle Regioni che un provider “è attivo e qualificato” ed è “abilitato a realizzare attività formative riconosciute idonee per l’Ecm”. Le sponsorizzazioni restano ammesse, anzi lo sponsor commerciale, che comunque non può mai assumere la veste di organizzatore di eventi, nemmeno indirettamente, contribuisce al sistema Ecm, perché rappresenta una “fonte di finanziamento”, una “opportunità culturale e di accrescimento professionale”. Un Comitato di Garanzia appositamente istituito verificherà “la non prevalenza dei, pur legittimi, interessi commerciali rispetto a quelli formativi e di interesse del Servizio Nazionale, SSN” al miglioramento del quale fanno parte tutti gli operatori sanitari, anche coloro che fanno prestazioni sanitarie private. Il Comitato di Garanzia ha compiti di controllo e di verifica sui provider affinché rispettino le regole di accreditamento. L’albo dei provider, nazionali e regionali sarà pubblico e consultabile, l’accreditamento ha un costo per il provider che sarà stabilito con apposito decreto del ministero della salute.
LA FAD Per il provider di fad (formazione a distanza) sono richiesti gli stessi requisiti minimi del provider di eventi residenziali, ma con l’aggiunta di competenze specifiche, ad esempio competenze editoriali relative alle tecnologie utilizzate. Un provider accreditato dalla Commissione o dalla Regione può realizzare attività formative all’estero e per quanto riguarda l’attività del professionista oltre confine si riconoscono anche stage, docenza e ricerca. Dottorati o master all’estero possono comportare l’esonero dal conseguimento dei crediti. ■
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VETERINARIA 28 | 2009
Il cliente può recedere, ma deve pagare La facoltà di recesso può essere esercitata, ma spese e compenso vanno versati Ciò non esclude, tuttavia, che, ove si inseriscano nel contratto clausole estranee al suo contenuto tipico, allo stesso possano applicarsi, in mancanza di più specifiche determinazioni, le normali regole relative all'inadempimento. (Tratto da: Quesitario - ItaliaOggi 24 Agosto 2009) ■
l cliente può recedere dall'incarico anche senza giusto motivo? Sì, l'art. 2237 cod. civ. consente al cliente di recedere dal contratto di prestazione di opera intellettuale concluso con un professionista. La facoltà di recesso può essere esercitata indipendentemente da quello che è stato il comportamento del prestatore d'opera intellettuale, ossia prescindendo dalla presenza o meno di giusti motivi a carico di quest'ultimo. Tale amplissima facoltà, che trova la sua ragione d'essere nel preponderante rilievo attribuito al carattere fiduciario del rapporto nei confronti del cliente, ha come contropartita l'imposizione a carico di quest'ultimo dell'obbligo di rimborsare il prestatore delle spese sostenute e di corrispondergli il compenso per l'opera da lui svolta, mentre nessuna indennità è prevista, a differenza di quanto prescritto dall'art. 2227, per il mancato guadagno.
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Una sola assenza non fa il fannullone a Cassazione allenta la presa sui fannulloni invitando a non fare di ogni erba un fascio. Può infatti essere assolto dalle accuse di truffa il dipendente pubblico che, anche se lavora in un contesto generalizzato di assenteismo da parte dei colleghi, per una sola volta timbra e se ne va. Lo ha sancito la Suprema corte che, con la sentenza n. 30346 del 21 luglio 2009, ha annullato con rinvio la condanna per truffa nei confronti di un impiegato pubblico e confermato quelle degli altri colleghi. Dalla pronuncia depositata si evince un altro aspetto chiave legato alle assenze dal lavoro. Il fatto che
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Ricerca Informatori Scientifici Hill’s Pet Nutrition, leader nel petfood specializzato, nell’ambito di un potenziamento della propria rete di informatori scientifici ricerca candidati per le province: • Gorizia, Udine, Pordenone e Trieste • Varese, Novara, Vercelli e Verbania La responsabilità della posizione La posizione oggetto della ricerca si caratterizza per le seguenti principali responsabilità: • diffondere la conoscenza delle qualità intrinseche dei prodotti Hill’s presso i medici veterinari della zona di competenza • promuovere le iniziative ed implementare i programmi che l’azienda propone su base periodica • riportare in azienda le problematiche scientifiche e nutrizionali di cui si sia venuto a conoscenza durante gli incontri con i medici veterinari • sviluppare il fatturato dei prodotti Hill’s presso i medici veterinari della zona di competenza Il candidato ideale è laureato in Medicina Veterinaria o simili, ha maturato una esperienza in analoghe funzioni di aziende operanti nel settore Veterinario o Farmaceutico umano, ha una spiccata attitudine per i rapporti interpersonali e una forte motivazione per una crescita professionale in un ambiente dinamico e meritocratico. La conoscenza della lingua inglese e dei più comuni applicativi per PC completano il profilo della candidatura ideale. Gli interessati sono pregati di inviare il proprio Curriculum Vitae in formato digitale al seguente indirizzo di posta elettronica: recruiting_italy@colpal.com specificando nel Soggeto “Rif VTM” e aggiungere la zona interesse (es: Rif VTM Lombardia). Hill’s Pet Nutrition ha i propri uffici situati in Roma, è caratterizzata da un ambiente dinamico e meritocratico, con prospettive di carriera, anche internazionale, all’interno del gruppo. L’offerta economica, definita sulla base delle esperienze precedentemente maturate, sarà in grado di soddisfare anche i candidati più qualificati.
in alcuni enti sia “una prassi generalizza” non può far ritenere che una singola assenza ingiustificata possa essere sufficiente per sorreggere una condanna.
A quando il ritiro porta a porta dei RAEE professionali? ancora molto diffuso il “fai da te” quando si tratta di liberarsi dei cosiddetti rifiuti tecnologici. Computer, stampanti, televisori, apparecchi elettrici ed elettronici in genere, quando va bene, vengono portati alla discarica comunale. Pochi sanno che si possono consegnare al produttore al momento dell’acquisto di una nuova apparecchiatura. Lo prevede il decreto legislativo 151/2005, che riconosce all’utente, domestico o professionale, il diritto di passare al produttore/distributore l’incombenza di disfarsi della vecchia tecnologia. Il sistema di conferimento e smaltimento dei Raee (Rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche), non funziona un gran che per varie ragioni: il timore che in realtà la vecchia apparecchiatura sia rivenduta, ma anche per l’assenza di una disposizione fiscale che permetta di eliminare subito dallo stato patrimoniale il Raee professionale dismesso. Un servizio di ritiro “porta a porta” darebbe sicuramente una mano alla raccolta differenziata dei Raee.
STOP ALLE ESCHE AVVELENATE, FITOSANITARI DA RI-ETICHETTARE seguito delle ordinanze sul divieto di utilizzo e di detenzione di esche e bocconi avvelenati, il 31 luglio scorso il MinSal ha pubblicato il decreto che autorizza l’inserimento in etichetta di ulteriori frasi cautelative per i prodotti fitosanitari e che autorizza la variazione di composizione, relativamente ai coformulanti. Le imprese titolari dei prodotti interessati dal provvedimento, sono tenute a rietichettare i prodotti medesimi e ad adottare ogni iniziativa, nei confronti degli utilizzatori, idonea ad assicurare un corretto impiego in conformità alle nuove disposizioni.
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Treviso, cani in centro. Il Tar boccia il divieto cani possono tornare a circolare per il centro di Treviso. Il Tar del Veneto ha sospeso il provvedimento adottato dal sindaco della città il 29 giugno, che vietava il transito ai «proprietari e detentori di cani, anche in temporanea consegna», in varie zone della città. I giudici hanno accolto il ricorso presentato dai legali di alcuni cittadini, sottolineando che la decisione del sindaco non poteva essere giustificata dall'articolo 37 del regolamento comunale di polizia urbana, che «consente la limitazione ricorrendo a specifiche e ben individuate circostanze». Il provvedimento appena sospeso prevedeva multe comprese tra 51,6 e 516 euro. ■
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ESTINTORI IN AMBULATORIO: CONVENZIONE ANMVI - CEA I medici veterinari iscritti ad una delle Associazioni Federate ANMVI possono contare su un nuovo servizio per la concessione in uso di estintori e la fornitura di eventuale materiale antincendio. La convenzione siglata da ANMVI con CEA Estintori per le strutture veterinarie interessate vale in tutta Italia. L'offerta del servizio è stata valutata fra le migliori sul mercato attualmente. Tutti i mezzi di estinzione incendio sono omologati o conformi a norme di buona tecnica vigenti. I costi del servizio sono comprensivi di: sorveglianza e controllo, revisione, collaudo come previsto dalla norma UNI 9994; ed eventuali sostituzioni di ricambi e ricarica in caso di uso. La durata contrattuale minima che regolerà la concessione d'uso fra il singolo medico veterinario richiedente e CEA Estintori sarà di due anni. Info: http://www.anmvi.com/234/estintori Contatti: CEA Estintori: fabrizio.pieroni@ceaestintori.it, tel. 039/2848525 fax 039/2230406
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Studi di settore Fisco
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Il Fisco deve tenere conto della situazione di difficoltà economica Per il giudice tributario gli studi di settore non sono una prova di evasione 'accertamento tributario non può essere fondato solo sugli elementi statistici derivanti dagli studi di settore, senza tener conto della situazione di crisi. L'indicazione arriva dalla Commissione tributaria provinciale di Massa Carrara, seconda sezione, con la sentenza n. 216 dell'11 giugno 2009. Per il giudice tributario non si può motivare l'accertamento sugli indici statistici degli studi di settore, che sono solo elementi indiziari. Il Fisco non ha attribuito «alcuna rilevanza all'esistenza della situazione di crisi certamente presente nel settore trattandosi questo di un dato della comune esperienza. Secondo la Commissione, dunque, per poter rettificare la dichiarazione del contribuente, i semplici indizi derivanti dagli studi devono essere supportati da altri elementi acquisiti dal Fisco per «generare presunzioni semplici aventi i caratteri della gravità, precisione e concordanza”. Al di là della crisi economica mondiale, questa regola potrebbe valere anche in altre occasioni: sono da annoverare, infatti, anche le ridotte capacità lavorative del contribuente dovute a uno stato di malattia o gravidanza. Per esempio, la Ctp di Mantova, sezione quinta, sentenza 62/2005, ha ritenuto che lo stato di malattia, idoneamente documentato, costituisca causa di esclusione. È posto, poi, a carico del contribuente l'onere di dimostrare che ha dichiarato un reddito inferiore per circostanze e fatti precisi e verificabili. Trattandosi di un accertamento induttivo, occorre provare l'infondatezza del maggior reddito accertato sia nel
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PROSSIME SCADENZE ENPAV utti gli iscritti all’Albo professionale riceveranno, entro la fine del mese di luglio, il Modello 1/2009, dichiarazione obbligatoria dei dati reddituali prodotti nel 2008 ed il Modello 2/2009, modello facoltativo di adesione alla pensione modulare. La scadenza di presentazione del Modello 1 e del Modello 2/2009 è prevista per il 31 ottobre 2009. Il ritardo, l’infedeltà ovvero la mancata comunicazione del Modello 1 costituiscono, in base a quanto previsto dall’art. 19 del Regolamento di attuazione allo Statuto, comportamenti sanzionabili nonché vere e proprie infrazioni di carattere disciplinare. La scadenza del pagamento dei contributi eccedenti eventualmente dovuti rispetto ai minimi è il 1° marzo 2010. La scadenza del pagamento del contributo modulare (in caso di invio del Modello 2/2009) è il 30 settembre 2010.
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contraddittorio con il Fisco sia in sede giudiziale. Nel procedimento di accertamento è di fondamentale importanza la fase del contraddittorio con il contribuente, che mette in condizione l'amministrazione di conoscere meglio le caratteristiche dell'attività esercitata. Del resto, proprio il Fisco (circolare 48/E/2003) ha chiarito che il contraddittorio dà luogo a una più fondata e ragionevole misurazione del presupposto impositivo. I dati degli studi, insomma, per la giurisprudenza, non possono essere considerati quale prova di evasione.
LA CRISI E IL NOSTRO STUDIO DI SETTORE E se la giurisprudenza è dalla nostra, all’Agenzia delle Entrate si profila un cambio di rotta. Come ampiamente previsto dai professionisti, per l’adeguamento degli studi di settore ci vorrà più tempo. La crisi in atto imporrà degli aggiustamenti alle decisioni che la Commissione degli Esperti dell’Agenzia delle Entrate prenderà entro il 30 settembre. Sarà infatti indispensabile prendere in considerazione le dichiarazioni che saranno presentate entro il prossimo mese e che saranno a disposizione dei tecnici delle Entrate dalla seconda metà di ottobre. I correttivi varati questa primavera, infatti, sono stati adottati senza avere un’idea precisa dell’andamento della crisi. E quando non ci si riconosce nello studio di settore per effetto della crisi, non ci si adegua come molti hanno scelto di fare. Quanto all’evoluzione dello studio veterinario da TK22U in UK22U, il nostro rappresentante alla Sose, Giuliano Lazzarini, ha proseguito nel corso dei mesi estivi nel confronto con le Entrate, facendo presente ulteriori peculiarità del nostro settore: la realtà dei medici veterinari che svolgono l’attività professionale presso cliniche veterinarie con annesso “pronto soccorso” e che svolgono attività professionale negli animali da reddito con rese orarie molto alte per il proprio cluster. Nel primo caso, Lazzarini osserva che “un professionista può svolgere turni di 15 o 24 ore, a convenzione, più volte la settimana, anche se il ricavo finale non è proporzionale alle ore svolte. In questo caso il professionista ha un rapporto di consulente, perché i turni non sono costanti nelle settimane e nei mesi e, generalmente, la struttura veterinaria non assume dipendenti per avere minor carico burocratico. È evidente che spesso questi colleghi non siano coerenti per il numero eccessivo di ore che svolgono a fronte di un ricavo calcolato a turno. Questo può accadere nel settore degli animali da compagnia, ma, più raramente, anche in quello degli animali da reddito, in particolare nel settore equino”. Un’altra situazione in cui la coerenza risulta alterata è rappresentata da quei medici veterinari che svolgono attività professionale negli animali da reddito ed hanno un numero molto alto di aziende che seguono come consulenti o in cui svolgono un’attività chirurgica che li porta: ad avere un alto reddito, ad essere congrui, ma ad avere delle rese orarie molto alte per il proprio cluster. Una incongruenza da sottolineare: “se da un lato parrebbe non determinare alcun problema per il contribuente - osserva Lazzarini - dall’altro potrebbe essere letta, da parte dell’Agenzia, come una situazione in cui si realizzi del reddito sommerso”. ■
I PICCOLI INVESTIMENTI CONDANNANO ALL’IRAP n altro giro di vite sull’Irap dei professionisti. Basta investire 2500 euro in beni strumentali per pagare l’imposta. I piccoli investimenti in beni strumentali condannano il professionista all’Irap. Lo ha stabilito la Corte di cassazione che, con la sentenza n. 17533 del 28 luglio 2009, ha comunque lasciato aperta, sulla carta, una strada per non pagare il tributo: il professionista
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deve dare prove certe “dell’assenza dell’autonoma organizzazione”. Ma c’è una frase della sentenza che fa riflettere: l’autonoma organizzazione è un requisito che “non può essere escluso allorché l’attività del professionista presenti un contesto organizzativo esterno anche minimo, derivante dall’impiego di capitali e di lavoro altrui, che potenzi l’attività intellettuale del singolo”.
NIENTE IRAP PER I MEDICI SSN ue sentenze della Commissione Tributaria provinciale di Torino hanno dato un altro contributo al quadro giuridico dell’Irap e al suo presupposto impositivo. Per i giudici i redditi da attività esercitata in convenzione con il Servizio Sanitario Nazionale non sono assoggettabili all’Irap, “qualunque sia l’organizzazione che il medico intende darsi, in quanto non produce vantaggi economici maggiori rispetto a quelli prodotti con le proprie capacità individuali”. Il ragionamento di fondo è che l’organizzazione a supporto del lavoro autonomo, nel caso dei medici convenzionati con il
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Ssn, non può mai avere le caratteristiche dell’autonomia tali da configurare il presupposto imponibile dell’Irap. Qualunque sia l’ampiezza, l’articolazione e l’efficienza della struttura organizzativa, il medico non beneficia di alcun impulso economicamente rilevante. Manca del tutto quel “quid pluris” che l’organizzazione può dare in termini di arricchimento del medico in sovrappiù a quanto da lui prodotto con le proprie capacità individuali. E inoltre la tipologia dei compensi è disciplinata da contratto collettivo e non è lasciata al mercato, ovvero alla libera contrattazione fra le parti.
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18 Agenda Sicurezza sul lavoro
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Ma sono obbligato anch’io? Domande e risposte a cura di Carlo Pizzirani renza notevole tra società (e quindi soci) e associazione (e quindi associati). I soci che lavorano anche nell'ambito della società stessa (srl, sas, ecc.) sono considerati dei lavoratori e pertanto c'è l'obbligo del rispetto di tutte le norme di prevenzione e antinfortunistiche (diversa è la posizione di un socio di capitale che come tale non lavora per la so-
cietà). Le associazioni professionali invece, indipendentemente dal numero degli associati, quando non hanno dipendenti o collaboratori occasionali devono rispettare il solo art. 21 del DLgs 81/08 alla stregua di qualsiasi altro lavoratore autonomo. Cosa significa “data certa” come previ-
SCHEDA DI ISCRIZIONE Da inviare in busta chiusa a ANMVI - Via Trecchi, 20 - 26100 Cremona oppure al fax 0372-457091 entro il 16 novembre 2009, allegando l’attestazione di versamento
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Siamo tre soci e non abbiamo dipendenti. La nostra associazione dovrà assoggettarsi alle norme sulla sicurezza? Risponde Carlo Pizzirani - Questa domanda mi permette di chiarire un errore che inizialmente commettevano anche gli organismi di controllo, confondendo una società con una associazione professionale. Esiste una diffe-
Carlo Pizzirani
IL SOTTOSCRITTO COGNOME……....................................................................……… NOME……….........................................................…. VIA ....................................................................................................................................................................................... CAP, CITTÀ E PROVINCIA ................................................................................................................................................. TELEFONO….....................................................................…..CELL……...........................….....................………………… EMAIL .................................................................................................................................................................................. CODICE FISCALE ............................................................................................................................................................... ORDINE DEI VETERINARI DI ........................................................ TESSERA N. …............................................…………
CHIEDE DI ISCRIVERSI AL (spuntare il corso o i corsi prescelti) ❑ Corso per datori di lavoro in struttura veterinaria VERSANDO LA QUOTA DI € 140,00 + IVA (20%) 12 crediti ECM
❑ Corso per addetti al primo soccorso, VERSANDO LA QUOTA DI € 120,00 + IVA (20%) 10 crediti ECM
VERSANDO MEDIANTE (è possibile effettuare un unico versamento per più corsi) ❑ vaglia postale intestato a EV soc. cons. A.R.L. Via Trecchi, 20 - 26100 Cremona (si prega di indicare la causale del versamento. Allegare fotocopia del versamento) ❑ tramite carta di credito ❍ Carta sì ❍ Mastercard ❍ Visa (non si accettano carte elettroniche) Numero della carta Scadenza (mese e anno) FATTURAZIONE La fattura dovrà essere intestata a: ..……………………………….........................…………………….. Domicilio fiscale…………...……………………………………… PARTITA IVA CODICE FISCALE (solo se non in possesso di Partita IVA) DATA……………………...…………………………………… FIRMA…………………..…………...……...……………………….. ATTIVAZIONE DEL CORSO I corsi saranno attivati solo in caso di raggiungimento di un quorum minimo di presenze che sarà stabilito dall’organizzazione. In caso di mancata attivazione si darà luogo al rimborso della quota versata. Non verranno accettate più di 50 domande di iscrizione. Agli iscritti verrà inviata una comunicazione solo in caso di mancata accettazione. RINUNCE Le richieste di rinuncia verranno totalmente rimborsate solo se pervenute entro 10 gg dalla data di inizio del corso. In caso contrario l’amministrazione non darà luogo a rimborso alcuno.
❑ Corso per Addetti all’antincendio, attività a rischio basso VERSANDO LA QUOTA DI € 80,00 + IVA (20%) 3 crediti ECM
PRIVACY Ai sensi del decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 (G.U. 29 luglio 2003, Serie generale n. 174, Supplemento ordinario n. 123/L), il sottoscritto acconsente al trattamento dei dati sopra indicati, consapevole che l’esecuzione dei servizi richiesti non può avere luogo senza le comunicazioni dei dati personali all’ANMVI e/o ai soggetti a cui la stessa deve rivolgersi.
FIRMA…………………...……...……...……...……...……...……..
sto per il documento di valutazione dei rischi? (C.P.) L'art. 28 comma 2 del DLgs 81/08 prevede che il datore di lavoro elabori il documento di valutazione dei rischi e che questo abbia data certa. Questo significa che una volta redatto il documento o preparata l'autocertificazione sostitutiva si debba provvedere a certificarne la data e questo lo si può fare presso un qualsiasi sportello di un ufficio postale, portando il documento e scrivendoci espressamente che si richiede la “data certa”. Verrà apposto un timbro postale, un timbro con la data e un francobollo da 0,60 €. Certo, se il documento dovesse essere abbastanza voluminoso, converrebbe chiuderlo in una busta e far timbrare la sola busta altrimenti andrebbe certificato pagina per pagina. L'alternativa può essere quella di spdirsi il documento sottoforma di file per posta elettronica oppure di spedirselo per raccomandata postale. Per le attività già esistenti al 31/12/2008 e che per il tipo di organizzazione erano assoggettate al DLgs 81/08 il documento di valutazione dei rischi o l'autocertificazione sostitutiva dovevano avere la data certificata entro il 16/05/2009. Tutti i documenti redatti successivamente dovranno avere la certificazione della data in tempo reale. Ho frequentato il corso dell'ANMVI per addetto alla prevenzione incendi, lotta antincendio e responsabile dell'evacuazione e mi chiedo cosa accade quando sono assente dalla clinica. (C.P.) Il DM di marzo del 1998 a cui rimanda il DLgs 81/08 per quanto riguarda l'antincendio prevede che negli ambienti di lavoro a rischio incendio basso (come sono le attività veterinarie) ci debba essere “un addetto”. Naturalmente seguendo le prescrizioni del DLgs 81/08 di informazione, formazione e condivisione, chi ha frequentato il corso deve condividere tutto ciò che ha appreso con le altre figure presenti sul luogo di lavoro. Resta fermo il concetto che in caso di pericolo, quando è presente l'addetto all'antincendio è a lui che ci si deve rivolgere e che si deve attivare, mentre in sua assenza tutti gli altri sanno dove sono ubicati gli estintori e come eventualmente si utilizzano. Laddove il rischio di incendio fosse medio o alto il legislatore ha predisposto per la presenza della “squadra antincendio”, quindi più persone e con dotazioni un po' più sofisticate (tipo idranti, naspi ecc.). Vorrei ricordare che l'addetto all'antincendio deve seguire un corso di aggiornamento con cadenza triennale. ■
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Sanità animale Info Regioni
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Coldiretti chiede più controlli veterinari in Calabria I veterinari non mancano. La Regione faccia un piano straordinario ontinua a scorrazzare nella nostra regione senza alcun controllo sanitario e fiscale, bestiame di dubbia provenienza, che probabilmente una volta macellato clandestinamente arriva sulle tavole dei cittadini”. Questo l’allarme lanciato dal presidente della Coldiretti Calabria Pietro Molinaro, sulla situazione della zootecnia in Calabria. Persistono, infatti, le emergenze di sanità veterinaria quali la brucellosi e leucosi bovina e ovicaprina e vescicolare suina che non permettono di dichiarare il territorio ufficialmente indenne da tali epizoozie. “Questa situazione, prosegue Molinaro, causa le conseguenti restrizioni imposte dal Ministero della Salute sulla movimentazione e commercializzazione dei capi, associate all’incremento delle importazioni e stanno causando danni ingenti al patrimonio zootecnico regionale. Non ci sono più alibi per fare rimanere la situazione irrisolta, la stabilizzazione dei veterinari effettuata dalla regione e che oggi sono in numero più che sufficiente, non è bastata a mettere in piedi un piano efficiente di eradicazione delle epizoozie. Nonostante più volte abbiamo denunciato questo andazzo, non vi è stata una autentica e convinta inversione di tendenza per recuperare credibilità e diventare una regione normale. Intanto in Calabria, si assiste ad un traffico parallelo di carne macellata che va ad alimentare un mercato che a questo punto è di dubbia provenienza, ed il sospetto è quello che sia un “ramo d’azienda” della criminalità organizzata, che ha tutto l’interesse che la Calabria continui a rimanere terra di nessuno: questo noi non lo vogliamo! Da tempo abbiamo chiesto e sollecitato interventi straordinari, che possono essere programmati con l’attivazione “dell’Unità di Crisi” da parte del Pre-
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sidente della Giunta regionale, prevista dalla legislazione regionale (LR 24/02 Art.4); registriamo però un nulla di fatto ed il tempo sta per scadere. Siccome la “posta in gioco” è rilevante e qualora non si riuscisse ad effettuare il risanamento richiesto, la UE annullerebbe ogni intervento sul settore in Calabria, chiudendo definitivamente ogni interscambio con il mercato extraregionale. Inoltre -per Molinaro -non è più tollerabile un impegno blando e scoordinato nel contrastare anche fenomeni che alimentano organizzazioni criminose, che creano difficoltà alle imprese che stanno investendo in termini di qualità, sicurezza e tracciabilità delle produzioni, nel momento in cui stiamo costruendo una filiera tutta agricola che valorizza il made in Calabria. “Davanti a questa situazione -conclude Molinaro -la magistratura e le forze dell’ordine hanno il dovere di intervenire con gli strumenti necessari e più opportuni e se continua questo stato di cose, non ci consolerà il fatto di poter dire l’avevamo detto”. (AGI) ■
Soccorso ai volatili a San Remo ’è voluto il tramite della stampa per ottenere ascolto e soddisfazione dall’Amministrazione Provinciale, ma alla fine il Collega Massimo Taricco ha visto accolte le sue ragioni. Taricco ha sollevato un problema, serio ed anche potenzialmente grave dal punto di vista igienico-sanitario, segnalando di ricevere molte richieste di intervento. “Il problema del soccorso da parte dei privati cittadini di volatili o sel-
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vatici feriti trasportati presso la nostra struttura, aperta 24 ore su 24, è divenuto insopportabile - scrive Taricco - ancor più da quando per lo smaltimento dei deceduti ci troviamo di fronte al rifiuto da parte degli operatori dell’ASL di occuparsene perché non di loro competenza”. “Visto l’obbligo deontologico di prestare cure a chi ne ha urgenzaprosegue il Collega - provvederemo a farlo come finora è stato, ma dal 1 settembre invieremo relativa fattura e dettagli del caso alla Provincia, Istituzione di competenza”. La risposta è arrivata su Sanremo News a firma del dirigente provinciale Giuseppe Carrega: “l’Ente a cui appartengo non ha nessuna competenza riguardo, il recupero, la cura e l’assistenza di gabbiani, piccioni, e altri animali che possono tranquillamente definirsi sinantropi più che selvatici. (…) Consiglio quindi al Dott. Taricco, al fine di dare corretto adempimento ai propri condivisi obblighi deontologici di rivolgersi e/o convenzionarsi con la ASL per consentire che i gabbiani e gli altri animali bisognosi di cure siano recuperati da personale specializzato, onde evitare possibile trasmissione di zoonosi e pericolo di contagio di virus quale quello dell’ aviaria ecc. In tali termini la Provincia di Imperia, così come ha già fatto in passato si assume l’impegno di favorire opportuni incontri con tutti gli Enti del nostro territorio per addivenire ad un regime convenzionato che consenta un corretto intervento di presidi specializzati per il recupero e la cura degli animali feriti".
LA VIGNETTA ’è chi chiede più controlli e chi protesta contro il “caro tariffe” previsto dal Decreto 194/2008 per l’attuazione del pacchetto igiene. Alimenti e Bevande ha pubblicato questa vignetta sul numero 3/2009.
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l'aquilano, un'azione che si rende necessaria per favorire il riadattamento dei felini alla vita nei quartieri dell'Aquila dopo il terremoto del 6 aprile. Procedura che, secondo fonti di stampa, sarà condotta anche sui gatti di proprietà con il contributo dell'associazione Ran (Rai Roma Animali Ambiente) di modo che i proprietari dovranno pagare fino a 20 euro ad esemplare. "C'è una situazione di emergenza in città - ha dichiarato l'assessore comunale all'Ambiente, Alfredo Moroni - e realizzare un censimento della popolazione felina nel centro storico dell'Aquila e delle frazioni dopo il terremoto è fondamentale. Tutti i soggetti coinvolti nel sisma, anche gli animali, devono avere l'attenzione che meritano". L'assistenza di base con il supporto della Asl ai circa 1200 gatti nelle zone rosse è stimata al costo mensile di tremila euro. ■
Brucellosi, piano straordinario in Sicilia on Decreto 3 luglio 2009 l’Assessorato alla Sanità della Sicilia ha approvato il piano straordinario di controllo ed eradicazione della brucellosi bovina, bufalina ed ovi-caprina nel territorio della Regione siciliana. Il Piano, pubblicato sul Bur il 31 luglio, fa seguito agli incontri di maggio e luglio di quest’anno con i rappresentanti del Ministero, del Centro nazionale di referenza per le brucellosi e dell'IZS della Sicilia. Nel corso degli incontri, è emersa la necessità di rimodulare le azioni volte all'eradicazione della brucellosi dal territorio regionale, sulla base della nuova situazione epidemiologica. Il nuovo provvedimento fissa gli obiettivi e individua le azioni da intraprendere nella Regione nel prossimo triennio. Le aziende sanitarie provinciali (ASP) tramite i propri servizi veterinari sono tenute a predisporre un adeguato programma aziendale.
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LA FOTO omo incatenato davanti alla Asl con una bara ed un vitello morto. Giuseppe Tatangelo, allevatore, è incatenato davanti agli uffici della Asl di Avezzano. L’uomo protesta contro il mancato riconoscimento dello sbranamento di 70 suoi ovini, divorati secondo l’allevatore dagli animali selvatici del Parco: “Visto che così non posso andare avanti e visto che non posso lavorare, è come se fossi morto, tanto vale che anticipo i tempi al Parco ed alla Asl e mi faccio trovare già davanti alla bara.”
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1200 gatti da sterilizzare in Abruzzo n censimento e una mappatura al fine di condurre la sterilizzazione di massa dei circa duemila gatti presenti nelle zone rosse e nelle periferie del-
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BRUCELLOSI, PROROGATO LO STATO DI EMERGENZA NEL CASERTANO stato prorogato, fino al 31 dicembre 2009, lo stato di emergenza socio-economico nel territorio della provincia di Caserta e zone limitrofe per fronteggiare il rischio sanitario connesso alla elevata diffusione della brucellosi negli allevamenti bufalini. Il Consiglio dei Ministri ha ravvisato la necessità di assicurare il completamento degli interventi per il definitivo ritorno alla normalità. Sono infatti ancora in corso di realizzazione le iniziative di carattere straordinario ed urgente finalizzate al superamento del contesto emergenziale . La situazione sarebbe di grave rischio per l'igiene e la salute pubblica se le azioni di intervento subissero interruzione o rallentamento, “con particolare riferimento agli interventi finalizzati all'abbattimento dei capi bufalini infetti ed alla profilassi di quelli non infetti”.
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Fisioterapia e citologia al CVB
L’Importanza delle piante medicinali in zootecnia: mercato, prospettive, nuove applicazioni il tema del convegno del 10 settembre al quartiere fieristico di Bologna, patrocinato da Mipaaf, Università di Bologna, Anmvi, Cra, Siste e Sisvet. L’intento è di presentare lo stato dell’arte di questa realtà a livello nazionale ed i suoi possibili sviluppi e una scelta professionale che, pur avendo profonde radici storiche, non ha trovato fino ad oggi alcun concreto riferimento e supporto nell’insegnamento universitario. Il veterinario è un consulente dell’industria per la preparazione dei fitopreparati e del farmacista, nella preparazione delle Formule officinali, che, se pur vero possono essere preparati dal farmacista senza la prescrizione veterinaria, proprio per il loro impiego sugli animali necessitano di conoscenze specifiche dei pazienti. Nell’ambito degli animali da reddito il fine è di rendere il fitopreparato compatibile con le tecnologie di allevamento e mangimistiche (miscelazione in farine, pellet, ecc.) con particolare riferimento alla zootecnia biologica. Infine si descriveranno alcuni esempi pratici di intervento con estratti vegetali negli animali da reddito e d’affezione.
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e prossime attività di aggiornamento proposte dal Circolo Veterinario Bolognese sono un incontro dedicato alla fisioterapia e un corso di citologia. Per entrambe le iniziative la sede è la sala conferenze del Novotel di Via Villanova, 31 - Villanova di Castenaso (Bologna). Informazioni e contatti: cvbologna@libero.it
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FISIOTERAPIA Con questa giornata ci si pone l’obiettivo di fornire le informazioni necessarie per essere in grado di gestire il paziente, da un punto di vista riabilitativo, nell’immediato postoperatorio e seguirlo adeguatamente durante le più comuni patologie, sia ortopediche che neurologiche. Si forniranno indicazioni sulle più comuni metodiche, sia manuali sia strumentali, e si forniranno, attraverso l’utilizzo di casi clinici, esempi pratici su come applicare le varie tecniche riabilitative. Relatrice sarà Ludovica Dragone. L’appuntamento è per il 27 settembre.
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CITOLOGIA ED EMATOLOGIA Il corso di ematologia del cane e del gatto si terrà nelle giornate del 17-18 ottobre e 1415 novembre un corso di citologia. Relatori: Laura Pintore, Stefano Comazzi. Il corso avrà luogo solo al raggiungimento di almeno 20 iscritti. In caso contrario verrano restituite le quote versate. ■
organizzato da
Soc. cons. a r.l. certificata ISO 9001:2008
Edizioni Veterinarie E.V. srl
SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIA SOCIETÀ FEDERATA ANMVI
PROSSIMI AGGIORNAMENTI SCIENTIFICI SCIVAC Per informazioni: Segreteria SCIVAC - Paola Gambarotti - Tel. 0372/403508 - Fax 0372/403512 - E-mail: info@scivac.it - www.scivac.it
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ECM: In fase di accreditamento QUOTE Soci SCIVAC, Studenti e Neolaureati (2008/2009): € 144,00 (IVA inclusa) Veterinari non soci: € 180,00 (IVA inclusa)
RELATORI Silvia Chinosi, Med Vet, PhD, Lodi Clara Palestrini, Med Vet, PhD, Spec Etologia Applicata e Benessere Animale, Dipl ECVBM-CA, Milano Giuliano Ravasio, Med Vet, PhD, Milano Paola Scarpa, Med Vet, PhD, SCMPA, Milano Chiara Valtolina, DVM, PhD, MRCVS, Hatfield (UK) RESPONSABILI SCIENTIFICI Silvia Rossi, DVM, Dipl ECVCP, Milano Paola Scarpa, Med Vet, PhD, SCMPA, Milano
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ISCRIZIONE Partecipazione a numero chiuso (36) QUOTE Soci SCIVAC: € 550,00 + IVA 20% Non soci: € 700,00 + IVA 20%
ECM: In fase di accreditamento
RADIOLOGIA DENTALE E PARODONTOLOGIA Cremona, 17/20 Novembre 2009 Centro Studi SCIVAC ECM: In fase di accreditamento DIRETTORE Dea Bonello, Med Vet, SRV, PhD, Dipl EVDC, Torino RELATORI ED ISTRUTTORI Dea Bonello, Med Vet, SRV, PhD, Dipl EVDC, Torino Alessandro De Simoi, Med Vet, Dipl EVDC, Feltre Margherita Gracis, Med Vet, Dipl AVDC, Dipl EVDC, Milano Bonnie Miller, Registered Dental Hygienist, Philadelphia (USA) Mirko Radice, Med Vet, Palazzolo Milanese (MI) Paolo Squarzoni, Med Vet, Molinella (BO) ISCRIZIONE Partecipazione a numero chiuso (24) QUOTE Soci SCIVAC: € 700,00 + IVA 20% Non soci: € 850,00 + IVA 20%
RESPONSABILE SCIENTIFICO E RELATORE Carlo Masserdotti, Med Vet, Dipl ECVCP, Brescia ISCRIZIONE Partecipazione a numero chiuso (30) QUOTE Soci SCIVAC: € 250,00 + IVA 20% Non soci: € 400,00 + IVA 20% La quota comprende la cena di Lunedì sera
Dalle Aziende
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Anagrafe equina: un provvedimento fortemente voluto dalle aziende farmaceutiche
l Regolamento 504/2008, finalmente, riconosce il ruolo di equide non destinato alla produzione di alimenti - a tutti gli effetti produttore di spettacolo, sport, intrattenimento e scommesse - introducendo una chiara differenziazione con i cavalli che, invece, saranno macellati per la produzione di alimenti per l’uomo e dovranno seguire le stesse norme previste per l’allevamento di tutti gli animali produttori di carni. Detta distinzione porterà benefici socio-economici vasti e rilevanti. Potrà conciliare il benessere del cavallo sportivo con la sicurezza alimentare, la salute del consumatore e la tutela del
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patrimonio zootecnico e genetico, perché il cavallo impiegato nelle competizioni che verrà escluso dalla produzione di alimenti, disporrà di un ampio prontuario farmaceutico senza costituire una minaccia per la salute del consumatore attraverso i residui farmacologici presenti nelle sue carni. Visti i minori costi connessi al venir meno della documentazione sui residui nelle carni, le aziende farmaceutiche e i centri di ricerca avranno maggiori possibilità di investire negli studi sulla cura delle patologie degli equidi non dpa, e le nuove conoscenze potranno ricadere ad ampio raggio nel panorama scientifico. Anche l’allevatore di equidi dpa riceverà un ri-
torno positivo dall’anagrafe potendo dare maggiori garanzie al consumatore dei suoi prodotti sotto il profilo della sicurezza alimentare perché l’equide destinato alla produzione di alimenti rimarrà soggetto alle stringenti norme sanitarie vigenti, ad esempio, per i bovini ed i suini. È doveroso riconoscere che la divisione Veterinaria del Ministero della Salute italiano, con un atto di grande lungimiranza, in previsione dell’entrata in vigore del Regolamento, aveva da tempo disposto che fosse mantenuto in commercio un numero di farmaci adeguato per assicurare il benessere del cavallo sportivo e scongiurare il rischio di mettere a repentaglio il patrimonio zootecnico e genetico del Paese, cui aveva concesso un tempo di sospensione cautelativo di 180 giorni che garantiva al tempo stesso la salute del consumatore. Istituiti i principi generali, ora l’auspicio è che al più presto, nell’interesse di tutta la filiera, il regolamento venga portato a termine. Un passo fondamentale, sarà l’emanazione del nuovo decreto che definirà nel dettaglio i ruoli, le competenze, i tempi e le modalità di esecuzione dell’anagrafe. A questo scopo, dal 5 maggio 2006, un Comitato Tecnico formato da esperti del settore sta lavorando di concerto con il Ministero della Salute e con la Conferenza Stato-Regioni per mettere a punto un nuovo decreto che recepisca le linee guida approvate nel maggio 2006, il Regolamento 504/2008 e le principali istanze che stanno emergendo dalle categorie a vario titolo interessate. ■ (fonte: newsletter Aisa, 28/08/2009, http://aisa.federchimica.it/AreaMedia/ Newsletter.aspx)
Da Ceva Vetem il nuovo medicinale Zantadine eva Vetem annuncia l’immissione in commercio di Zantadine, il primo medicinale veterinario a base di ranitidina, molecola di riferimento nella terapia delle gastriti. Zantadine è a base di ranitidina ed è registrato nel cane per la terapia delle gastriti acute e croniche compresa l’ulcera gastrica, il reflusso gastro-esofageo e le esofagiti da reflusso e per il controllo della secrezione acida gastrica e del sintomo del vomito; è registrato inoltre per il trattamento delle ulcere gastriche e duodenali indotte da farmaci (FANS). La ranitidina è il farmaco anti H2 di riferimento, la cui efficacia è confermata da numerosa bibliografia internazionale; agisce come inibitore selettivo e potente dei recettori H2 per l’istamina, bloccando rapidamente la secrezione acida. Zantadine ha un’elevata biodisponibilità, che consente di raggiungere una concentrazione massima entro 1 ora dalla somministrazione orale e una rapida azione terapeutica; l’atti-
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vità procinetica della ranitidina, favorisce inoltre lo svuotamento gastrico; risolve rapidamente il sintomo del vomito di origine gastrica e consente il ripristino della mucosa, anche in presenza di erosioni ed ulcere, come dimostrato dallo studio clinico, che ha portato ad una risoluzione del danno mucosale confermato anche da rilevi endoscopici, do-
po 20 giorni di terapia; è studiato per la veterinaria garantendo quindi efficacia e tollerabilità attraverso studi clinici specifici; è formulato in soluzione orale appetibile, che consente una facile somministrazione e un dosaggio preciso grazie alla siringa graduata in ml e kg presente nella confezione. L’elevata efficacia lo rende utile in associazione alla terapia con FANS, in quanto previene gli effetti dannosi alla mucosa gastrica consentendo il proseguimento della terapia antinfiammatoria anche nelle forme croniche. Zantadine si somministra 2 sole volte al giorno, a digiuno o con un boccone di cibo, per un periodo di 20 giorni; è disponibile due presentazioni da 24 ml e 48 ml. CEVA VETEM - Via Colleoni, 15 0041 Agrate Brianza (Mi) - Tel. 039.6559.442 Fax 39.6559.244 email: marketing.italy@ceva.com www.cevavetem.it ■
LEGATELO AL DITO l Forum Permanente per il Sostegno a Distanza avvia la campagna di solidarietà: “Legatelo al dito: 10.000 bambini nel mondo hanno bisogno di te!” per il diritto al cibo, alla salute e all’istruzione attraverso l’incremento dei progetti di sostegno a distanza di 21 associazioni italiane che da anni operano sul campo. Con due codici di autoregolamentazione, la Carta dei Principi e la Carta dei criteri di Qualità, si sono pubblicamente impegnate a rendere i loro progetti coerenti con i valori etici, efficaci nella promozione dell’autosviluppo, efficienti nella gestione organizzativa. La campagna si concluderà a febbraio 2010. www.legateloaldito.org
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22 Calendario attività Dal 12 settembre all’11 ottobre Per visualizzare i programmi degli eventi di tutte le società clicca su www.evsrl.it/eventi Edizioni Veterinarie E.V. srl
12 SET
SEMINARIO SCIVAC IN COLLABORAZIONE CON PROPLAN CUP NESTLÈ PURINA 2009
GASTROENTEROLOGIA DEL CANE E DEL GATTO: AGGIORNAMENTO CLINICO - BolognaFiere Palagreen - Ingresso Aldo Moro Pad. 35 - Bologna - Piazza della Costituzione - ECM: 3 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it
19 SET
INCONTRO SISCA IN COLLABORAZIONE CON CSEN SETTORE CINOFILIA
L’APPROCCIO COGNITIVO ZOOANTROPOLOGICO E IL PROGETTO BUON CITTADINO A 4 ZAMPE® (BC4Z®): COLLABORAZIONE TRA IL MEDICO VETERINARIO COMPORTAMENTALISTA E L’ISTRUTTORE CINOFILO - Centro Studi EV - Palazzo Trecchi, Cremona Via Trecchi, 20 - ECM: Non richiesto - Per info: Erika Taravella - Segr. Soc. Spec. SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it
20 SET 20 SET
INCONTRO REGIONALE SCIVAC TOSCANA
L’ESAME ENDOSCOPICO IN GASTROENTEROLOGIA E PNEUMOLOGIA - Eurohotel, Cascina (PISA) - Viale Europa 6 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it
INCONTRO REGIONALE SCIVAC BASILICATA
LA RADIOLOGIA DALLA A ALLA D (DIAGNOSI) - Hilton Garden Inn- Matera - Via Germania - Borgo Venusio ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it ANESTESIA PER TUTTI. ALCUNI PARTICOLARI CHE POSSONO CAMBIARE LA VITA... E NON SOLO A TE - Hotel Campanile - Rivoli (TO) - C.so Allamano 153 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it 2° IT. ANESTESIA: III PARTE - ANESTESIA NELLE SPECIALITÀ - Centro Studi SCIVAC, Cremona Via Trecchi, 20 - ECM: 25 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it LE PATOLOGIE DELLA REGIONE METACARPALE PROSSIMALE NEL CAVALLO DA ENDURANCE - Assisi, Grand Hotel Assisi - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: info@sive.it XXII ANNUAL SYMPOSIUM OF THE ESVN - NEURO/ONCOLOGY - Ozzano Emilia (BO) - Facoltà di Medicina Veterinaria - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it SICILIA - CORSO REGIONALE DI DERMATOLOGIA - Ragusa - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it CHEMIOTERAPIA - Centro Studi SCIVAC - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it PAZIENTE CARDIOPATICO E CHIRURGIA: ANESTESISTA E CARDIOLOGO A CONFRONTO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it CORSO INTRODUTTIVO ALLA PRATICA RADIOLOGICA - Atahotel Quark Congressi, Milano - Via Lampedusa, 11/A - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it
20 SET
INCONTRO REGIONALE SCIVAC PIEMONTE IN COLLABORAZIONE CON SOVEP
22 - 25 SET
ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC Attenzione: Iscrizioni chiuse per esaurimento posti
24 SET
SEMINARIO SIVE IN COLLABORAZIONE CON SISTEMA EVENTI
24 - 26 SET 25 - 27 SET 26 - 27 SET 26 - 27 SET 26 - 27 SET
SEMINARIO SCIVAC CORSO SCIVAC INCONTRO SIONCOV INCONTRO SICARV / SIATAV CORSO SCIVAC
SEMINARIO SIVE
NEUROLOGIA - Ozzano (BO) Facoltà di Medicina Veterinaria - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: info@sive.it
INCONTRO REGIONALE SCIVAC EMILIA ROMAGNA
LA VISITA CLINICA E LA MEDICINA COMPORTAMENTALE - Jolly Hotel - Castenaso (BO) - Via Villanova 29/8 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it
INCONTRO REGIONALE SCIVAC TRENTINO ALTO ADIGE IN COLLABORAZIONE CON ORDINE DEI MEDICI VETERINARI DI TRENTO INCONTRO REGIONALE SCIVAC UMBRIA
DIAGNOSI E PREVENZIONE DELLA FIP - Trento - Via V. Zambra, 36 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it CRONIC KIDNEY DISEASE E STADIAZIONE IRIS: NEFROPATIA CRONICA NEL CANE E NEL GATTO - Perugia - Facoltà di Medicina Veterinaria - Via San Costanzo 4 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it
CORSO SIVE
NEUROLOGIA - Ozzano Emilia (BO) - Facoltà di Medicina Veterinaria - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: info@sive.it
30 SET - 2 OTT
ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC Ultimi posti disponibili
2° IT. CARDIOLOGIA: I PARTE - FISIOPATOLOGIA CARDIOVASCOLARE E APPROCCIO CLINICO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it
30 SET - 2 OTT
CORSO AIVEMP IN COLLABORAZIONE CON REGIONE LOMBARDIA
3 - 4 OTT
SEMINARIO SCIVAC IN COLLABORAZIONE CON SIMEF E SINUV
FOOD SAFETY: ANIMAL FEED IMPACT ON HUMAN HEALTH. RIFLESSI DELL’ALIMENTAZIONE ANIMALE SULLA SALUTE UMANA. - Centro Studi E.V. - Palazzo Trecchi - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per info: Lara Zava - Segreteria AIVEMP - Tel. +39 0372 403541 - E-mail: segreteria@aivemp.it DAY-HOSPITAL, DEGENZA E TERAPIA INTENSIVA NEL PAZIENTE FELINO: QUANDO L’OSPEDALIZZAZIONE È UNA NECESSITÀ - Crowne Plaza - Centro Congressi, Padova - Via PO 197 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it
27 SET 27 SET 27 SET 27 SET 28 SET
4 OTT 4 OTT 4 OTT 4 OTT 10 - 11 OTT 10 - 11 OTT 11 OTT 11 OTT
INCONTRO REGIONALE SIVAE / SCIVAC LIGURIA
IL CONIGLIO DA COMPAGNIA - “Sala Quadrivium” Genova - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: info@sivae.it
INCONTRO REGIONALE SCIVAC CAMPANIA
IL CAMPO CHIRURGICO COME UN VIDEOGAME: LA CHIRURGIA MINIINVASIVA - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it
INCONTRO REGIONALE SCIVAC SICILIA
LA RADIOLOGIA DALLA A ALLA D (DIAGNOSI) - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it
INCONTRO REGIONALE SCIVAC MARCHE
PATOLOGIE TRAUMATICHE DELLO SCHELETRO APPENDICOLARE - Hotel Sporting - Ancona - VIA FLAMINIA 220 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it INCONTRI DI OMEOPATIA VETERINARIA. MATERIA MEDICA DEI LATTI SPERIMENTATI IN OMEOPATIA E LORO APPLICAZIONI CLINICHE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accr. - Per info: Erika Taravella - Segr. Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it ARGOMENTI DI PATOLOGIA ORALE COMPARATA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it AGGIORNAMENTI SULLE PRINCIPALI PATOLOGIE EPATICHE DEL CANE E DEL GATTO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it
INCONTRO SIMVENCO INCONTRO SIODOV INCONTRO SIGAV
INCONTRO REGIONALE SCIVAC LOMBARDIA
CHIRURGIA PLASTICA E RICOSTRUTTIVA - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel.+39 0372 403506 -E-mail: delregionali@scivac.it
laPROFESSIONE
VETERINARIA 28 | 2009
PROFESSIONE la VETERINARIA La rivista è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore Direttore Carlo Scotti Direttore Responsabile Antonio Manfredi Coordinamento Editoriale Sabina Pizzamiglio info@anmvi.it Comitato di Redazione Pierpaolo Bertaglia, Paolo Bossi, Marco Eleuteri, Giuliano Lazzarini, Pier Mario Piga, Sabina Pizzamiglio, Aldo Vezzoni Rubriche Fabrizio Pancini, Oscar Grazioli, Maria Teresa Semeraro, Giovanni Stassi Segreteria di Redazione Lara Zava professioneveterinaria@anmvi.it Grafica Francesca Manfredi grafica@evsrl.it Editore SCIVAC - Via Trecchi, 20 26100 Cremona Iscrizione registro stampa del Tribunale di Vigevano, n. 1425/03 del 30/12/2003 Concessionaria esclusiva per la pubblicità EV srl, Cremona marketing@evsrl.it Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana
Stampa Press Point, Abbiategrasso - MI fulvio@presspoint2000.it
Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27-02-2004 N. 46) art. 1, comma 1 Filiale di Milano a cura di Centro Produzione Mailings Scarl Cusago (MI) Professione Veterinaria pubblica notizie d'attualità e di rassegna i cui contenuti non rispecchiano necessariamente il pensiero della Testata. Interventi e opinioni attribuibili a Professione Veterinaria e/o all'ANMVI vengono esplicitamente indicate come tali. Chiuso in stampa il 31 agosto 2009
SOLUZIONI
Risposta corretta: a) Incontro SIVAE, Cremona, marzo 2006
QUIZ 1
a acqua b fuoco c terra d metallo e legno
QUIZ 2
a nudi, con occhi ed orecchie chiusi b completamente autosufficienti c con il pelo ma con occhi ed orecchie chiusi d con il pelo ma con le orecchie chiuse e con il pelo ma con gli occhi chiusi
2. In quale movimento viene considerato il serpente:
Risposta corretta: a) Incontro SIVAE, Cremona, marzo 2006
1. I piccoli conigli nascono: