Professione Veterinaria, Anno 2011, Nr 28

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ISCRIZIONE

A.N.M.V.I. ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI

Il Medico Veterinario nella gestione degli avvelenamenti SABATO 24 SETTEMBRE 2011 MONTESILVANO (PE)

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la VETERINARIA

PROFESSIONE

A.N.M.V.I.

ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI

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GRATUITA

Attualità normativa e professionale nella clinica degli animali da compagnia SABATO 24 SETTEMBRE 2011 MONTESILVANO (PE)

SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Anno 8, numero 28 dal 25 al 31 luglio 2011

Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano

Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. soc. cons. a R.L. - Cremona

AUTUNNO CALDO PER GLI ANTIBIOTICI

REDDITI IL MODULO RW

RISCHI SANITARI ASSOCIATI AI SUINI

ALL’ENPAV LA PREVIDENZA DI CATEGORIA

BSE VERSO NUOVE REGOLE

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IMPACT FACTOR

BREVI FOGGIA L’Adiconsum provinciale di Foggia si dice pronta a proporre impugnazione innanzi al TAR del Lazio avverso il Dpr 11 marzo 2011, che assegna al Dipartimento della sanità pubblica veterinaria, le funzioni di Agenzia Nazionale per la Sicurezza Alimentare che la città pugliese rivendica da anni.

FIDO PARK Successo di stampa e di pubblico per Fido Park 2011. Alla conferenza stampa di presentazione delle aree di sosta messe a disposizione da Autogrill è intervenuto il Ministro del Turismo Michela Vittoria Brambilla che ha avuto parole di pubblico encomio per l’ANMVI e per i medici veterinari che si stanno turnando nei week end estivi. Quest’anno l’iniziativa si svolge in collaborazione con AmicoPets e Royal Canin.

FACOLTÀ Secondo il Censis quella di Padova è la migliore Facoltà di Medicina Veterinaria del Paese. Per l’Ateneo veneto si tratta di una conferma, avendo già guadagnato il primo posto nella classifica del Centro sugli Investimenti Sociali. Cinque i parametri: servizi, spesa per borse di studio, strutture, Web e internazionalizzazione.

BENESSERE Il Governo ha approvato i recepimenti delle 2008/119 e 2008/120/CE. I provvedimenti stabiliscono rispettivamente i requisiti minimi che devono essere previsti negli allevamenti per la protezione dei vitelli, confinati per l'allevamento e l'ingrasso, e per la protezione dei suini.

MINIMI Entrerà in vigore a gennaio 2012 e sarà riservato solo a chi avrà preso partita Iva dal 2008: il nuovo regime fiscale andrà a sostituire quello dei minimi. La quasi totalità degli attuali minimi potrà beneficiare della sola esenzione Irap, sul piano dei risparmi di imposta, mentre continuerà a fruire degli stessi attuali vantaggi e semplificazioni di tipo contabile.

PESTE BOVINA La FAO ha dichiarato che la peste bovina è debellata a livello mondiale. La risoluzione esorta anche la comunità mondiale a prendere le necessarie misure di follow-up, garantendo che campioni del virus e del relativo vaccino vengano conservati in laboratorio in condizioni sicure e che vengano applicati standard rigorosi in materia di monitoraggio e segnalazione della malattia.

Salute risparmio

e

Fondo Sanitario A.N.M.V.I.

www.anmvioggi.it

DECRETO SVILUPPO

Confidi per i liberi professionisti Difficoltà di incasso con le parcelle e con gli investimenti professionali? Confprofessioni ha trovato un’altra risposta alla crisi A PAGINA 3

EV Edizioni Veterinarie e le associazioni scientifiche SIVE, SIVAR e SCIVAC hanno da tempo intrapreso il percorso di indicizzazione dell’ISI, l’Institute of Scientific Information. Questo percorso si è completato e anche Veterinaria, la rivista ufficiale di SCIVAC ha ottenuto un Impact Factor. Non possiamo dire di essere esageratamente felici del valore ottenuto (0,033) ma del risultato sì. Nel mondo dell’indicizzazione, Veterinaria, che noi sappiamo avere 22 anni (!!!), è ancora una bambina. Ippologia della SIVE che ha iniziato prima l’iter dell’indicizzazione e che aveva all’inizio uno 0,054, ha ottenuto quest’anno lo 0,176. Large Animal Review della SIVAR ha lo 0,154. È un traguardo tutto italiano! L'impact factor è un valore numerico calcolato in base alle citazioni che gli articoli di un giornale ricevono e al numero dei lavori pubblicati nello stesso periodo. Questo valore, anche se recentemente oggetto di discussione e anche di contestazioni, è comunque diffusamente utilizzato per attribuire valore e affidabilità ad una rivista scientifica. Il valore attribuito alle nostre riviste subisce la pesante penalizzazione della lingua: infatti l’Impact Factor è

proporzionale alla diffusione di una rivista, a quanto cioè la rivista viene letta nella comunità scientifica internazionale. La pubblicazione in lingua inglese permetterebbe una più ampia diffusione, ma non è questo quello che le nostre riviste pensano di fare per ottenere un IF più alto! Una rivista più diffusa, avrà una maggiore probabilità di essere citata, così come una molto letta nelle grandi scuole mediche, dove coloro che pubblicano avranno la naturale tendenza ad utilizzarla come riferimento. In aggiunta a questo va tenuto conto del fatto che il settore della medicina veterinaria è comunque piccolo nell’ambito della ricerca scientifica. Questo è dimostrato dal fatto che la media degli IF di tutte le riviste veterinarie indicizzate è di poco superiore al valore 1 e che la rivista con il più alto valore supera di poco il valore 3. Alla luce di tutto questo possiamo parlare per le nostre tre pubblicazioni scientifiche di una grande conquista, frutto di un percorso iniziato molti anni fa, grazie a lavori originali, senza traduzioni di articoli già apparsi su altre riviste. Di questo dobbiamo essere orgogliosi come categoria e come Italiani! Fulvio Stanga

LAUREA SENZA VALORE LEGALE SONO ANNI CHE INTERVENIAMO NEL DIBATTITO SVILUPPATOSI SEMPRE PIÙ AMPIAMENTE SULLA QUESTIONE DEL VALORE LEGALE DELLA LAUREA sulla quale la stessa Commissione Istruzione del Senato ha avviato un’indagine. Oggi, per restare nel nostro settore, un laureato in Medicina Veterinaria del Corso di Laurea di Catanzaro, che purtroppo sappiamo bene in quali condizioni si stia trascinando, può presentarsi all’Esame di Stato, e di conseguenza a qualsiasi concorso, con un certificato di laurea che ha lo stesso valore di quello ottenuto da un altro studente a Torino, Bologna, Padova, solo per fare esempi, che sono riconosciute a livello europeo fra le migliori facoltà italiane. È giusto questo? È corretto mettere sullo stesso piano laureati di corsi di laurea qualitativamente diversi che hanno avuto certamente una preparazione molto differente? Questo diventa ancora più assurdo se consideriamo che l’Esame di Stato, molto spesso, è una pura formalità che non valuta le reali capacità professionali ma si limita a riconfermare il titolo universitario già ottenuto senza metterne in discussione il suo livello ed il tirocinio realmente svolto. Inoltre, il valore legale del titolo è un forte ostacolo alla concorrenza fra facoltà che non vedono riconosciuti i loro sforzi ed il loro impegno per un continuo miglioramento didattico. Nel suo intervento in Commissione il Ministro dell’Università, Maria Stella Gelmini, ha fatto presente che “Il valore legale delle lauree è un problema complesso che la riforma universitaria ha affrontato con pragmatismo e concretezza, segnando in modo chiaro la strada da percorrere che è quella di sostituire al valore legale il valore sostanziale, cioè l’accertamento del merito, in altre parole, l’accreditamento”. Difficile non essere d’accordo.

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Confprofessioni Anmvi Informa

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Confidi: ingresso a pie’ pari nel sistema del credito agevolato Stella: il Decreto Sviluppo ha eliminato un’ingiustizia che discriminava i professionisti da quasi 50 anni nche i liberi professionisti potranno avere il loro Confidi. Durante l'esame del Decreto Sviluppo, che dal 13 luglio è Legge, le Commissioni riunite Bilancio e Tesoro e Finanze avevano infatti dichiarato ammissibile l'emendamento che consente ai liberi professionisti di costituire il proprio Consorzio Fidi. L’emendamento era stato proposto da Confprofessioni, per trovare nuovi strumenti finanziari a sostegno delle difficoltà economiche subite anche dalle professioni liberali. Ma anche per superare una ingiustificata disparità di trattamento rispetto ad altri settori produttivi. Per il successo dell’emendamento sono stati determinanti gli onorevoli Ignazio Abrignani e Alessandro Montagnoli, che sono riusciti a trovare un largo consenso in Commissione. "Finalmente viene superata una lacuna - ha dichiarato il Presidente di Confprofessioni, Gaetano Stella - vissuta da moltissimi liberi professionisti come un'ingiustizia. Fino a oggi il sistema dei Confidi ha coperto tutti i settori economici del Paese, ma non quello delle professioni", ha affermato Stella. "Il settore delle professioni, al pari di tutte le altre categorie economiche e sociali, ha subito le conseguenze della crisi che ha determinato un allungamento nei tempi di incasso delle parcelle e difficoltà negli investimenti materiali e immateriali". Confprofessioni ha rappresentato alla classe politica la necessità di rimuovere un ostacolo anacronistico che creava un grave pregiudizio verso i liberi professionisti, colpiti, al pari degli altri settori economici, dalla crisi. “Abbiamo esposto le nostre tesi a politici di centro destra e di centrosinistra - continua Stella - abbiamo informato il ministero dell’Economia e delle Finanze e abbiamo posto la questione anche sul tavolo della commissione Attività produttive alla Camera. Un tour de force che ci permette ora di salutare con vivo apprezzamento il sì di Camera e Senato.

(Confprofessioni, ConfCommercio, Confartigianato, ecc.) in favore di singoli professionisti che facciano successivamente richiesta di prestazioni finanziarie, Valore Professioni è uno strumento individualmente già nella disponibilità del singolo professionista che già oggi voglia avvantaggiarsene. Da mesi, sono numerosi i medici veterinari che compilando un semplice form e dichiarandosi aderenti ad ANMVI (Confederata in Confprofessioni) possono - in virtù di questa affiliazione - accedere ai benefici concessi da Unicredit. Per informazioni: 800 199880 oppure valoreprofessioni@confprofessioni.eu

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I CONFIDI NELLA LEGGE Così recita il comma 12-bis dell’articolo 8 del Decreto Sviluppo: “All'articolo 13 del decretolegge 30 settembre 2003, n.269, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 novembre 2003, n.326, e successive modificazioni, sono apportate le seguenti modificazioni: a) al comma 1, dopo le parole: «consorzi con attività esterna», ovunque ricorrono, sono inserite le seguenti: «nonché a quelli di garanzia collettiva dei fidi tra liberi professionisti»; b) al comma 8 sono aggiunte, in fine, le seguenti parole: «nonché da liberi professionisti». Questo 12-bis intervenendo sulle disposizioni urgenti per favorire lo sviluppo previste dalla Legge 326/2006 riconosce lo strumento della “garanzia collettiva dei fidi”, per agevolare i professionisti nell’accesso ai finanziamenti a breve, medio e lungo termine, destinati allo sviluppo delle loro attività economiche e produttive. I confidi nascono come espressione delle associazioni di categoria basandosi su principi di mutualità e solidarietà. A titolo di esempio, i confidi offrono: ampliamento delle capacità di credito (con protezione nei confronti dei fenomeni di usura); riduzione del costo del denaro; trasparenza e certezza delle condizioni; consulenza finanziaria e di orien-

QUALI AGEVOLAZIONI

CHE COSA SONO I CONFIDI Confidi sono consorzi di garanzia collettiva dei fidi che svolgono attività di prestazione di garanzie per agevolare i soggetti produttivi nell'accesso ai finanziamenti, a breve medio e lungo termine, destinati allo sviluppo delle attività economiche e produttive. Si contano oggi circa 400 organismi attivi, anche se quelli iscritti nell’apposito elenco della Banca d’Italia sono 620 espressione di oltre 1,2 milioni di imprese, con un volume di finanziamenti garantiti per quasi 50 miliardi di euro. “Solo il settore dei professio-

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nisti - spiega Gaetano Stella - non poteva, fino a ora, costituire consorzi per svolgere un’attività di garanzia collettiva dei fidi, e quindi utilizzare le risorse dei consorziati a garanzia dei finanziamenti concessi dalle banche. Il cosiddetto Decreto Sviluppo (DL 13 maggio 2011, n. 70), che ha esteso alle libere professioni la possibilità di costituire Confidi (articolo 8 comma 12 bis) è in vigore dal 13 luglio grazie alla Legge di conversione pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 160 del 12 luglio.

tamento. Per «attività di garanzia collettiva dei fidi», si intende dunque l'utilizzazione di risorse provenienti in tutto o in parte dai soggetti consorziati per la prestazione mutualistica e imprenditoriale di garanzie volte a favorirne il finanziamento da parte delle banche e degli altri soggetti operanti nel settore finanziario.

le possibilità di accesso agevolato.

VALORE PROFESSIONI Da tempo, Confprofessioni, impegnata a dare strumenti di accesso al credito agevolato ai liberi professionisti, conduce azioni di sensibilizzazione su Governo e Parlamento per estendere questo strumento anche alle libere professioni. Nel frattempo, ha individuato forme di accesso agevolato al credito, stipulando convenzioni favorevoli con UniCredit. Spiega Stella al riguardo: “Rappresentare al sistema creditizio il mondo delle professioni è stata un’impresa ardua. La parcellizzazione dell’intero settore e le difficoltà tecniche per elaborare forme di finanziamento ad hoc per tutti i liberi professionisti richiedeva una buona dose di coraggio e di fiducia da parte delle banche, più propense a formulare proposte standard valide un po’ per tutte le stagioni. Nel panorama del bancario nazionale, Gabriele Piccini, Country Chairman di UniCredit, ha raccolto la sfida lanciata da Confprofessioni e a fine ottobre 2010 è stata lanciata l’alleanza tra Confprofessioni e UniCredit per sostenere e promuovere il mondo delle libere professioni”. Il progetto Valore Professioni ha messo a disposizione un plafond di 500 milioni di euro per supportare le attività correnti di investimento, attraverso innovative e vantaggiose soluzioni ad hoc per tutti i professionisti e gli studi aderenti al sistema Confprofessioni. Sinergicamente, Confidi e accordi come Valore Professioni possono ottimizzare e moltiplicare

IL SETTORE VETERINARIO Mentre i Confidi rappresentano aggregazioni fra soggetti generalmente ascrivibili a società od organismi rappresentativi di Categoria

Con una dote di 500 milioni di euro, Valore Professioni èun piano di finanziamento che mira a sostenere e l'attività dei liberi professionisti e ad articolare un piano di interventi sviluppato attraverso le esigenze di credito e di sviluppo, dall'anticipo delle parcelle fino a formule di investimento che consentano il rilancio dell'attività professionale in un mercato sempre più complesso e concorrenziale: apertura di credito in conto corrente fino a 10 mila euro ordinaria e o per l’inizio attività entro 48 ore dalla richiesta senza garanzie; anticipo dei flussi di liquidità e di parcelle e prestazioni già erogate o in corso; anticipato fino a 360 giorni dei crediti vantati verso enti della pubblica amministrazione; finanziamento delle spese ordinarie dello studio; agevolazioni su mutui, versamenti previdenziali, acquisto di beni immateriali come software, corsi di formazione, acquisto di strumentazione professionale, finanziamento del 100 per cento del bene tramite leasing fino a 5 anni per importi a partire da 10 mila euro, prestito personale flessibile fino a 7 anni, eccetera. ■


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4 Osservatorio farmaco Uso prudente

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Antibiotico-resistenza: la veterinaria è la soluzione non la causa Autunno caldo per il tema degli antibiotici in veterinaria. Troppi fronti puntano ai veterinari

netta la posizione della veterinaria europea, espressa per voce della FVE, riguardo alle responsabilità dei medici veterinari sull’uso di antibiotici, tanto nel settore degli animali d’allevamento che da compagnia: i veterinari non sono la causa delle resistenze, bensì la soluzione. È stato necessario affermare con forza nelle sedi europee il senso di responsabilità dei medici veterinari e sarà opportuno ribadirlo a novembre durante l’European Antibiotic Awareness Day, nell’ambito del quale la FVE organizzerà a Bruxelles, il 18 novembre, il Seminario “ANTIMICROBIALS: a true ONE HEALTH issue - Challenges and opportunities in the medical and veterinary field”. Il rischio paventato dai banchi dell’Europarlamento è l’introduzione di severe restrizioni alla libertà terapeutica del medico veterinario. Una inaccettabile dichiarazione di sfiducia. Per questo, già in aprile, Walter Winding, allora Presidente della FVE dichiarava: "Vietare la vendita di medicinali veterinari non è la soluzione al problema dell'antibiotico-resistenza. Infatti, l'esperienza dimostra che nei Paesi dove il veterinario non è autorizzato alla vendita il problema è presente in egual misura". Per Winding, i veterinari hanno competenze sul farmaco e una esperienza quotidiana negli allevamenti e nei rapporti con i proprietari, tali da porli in prima linea contro l'antibioticoresistenza, attraverso l'uso prudente e l'informazione al pubblico.

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IL DIBATTITO L'antibioticoresistenza è al centro delle preoccupazioni sanitarie degli organismi sovranazionali e nazionali. Complice l’allarme E. coli, dall'OMS, all'Unione Europea, l'attenzione è concentrata sulla medicina veterinaria e sul ruolo delle terapie animali. A fine giugno, oltre 70 specialisti internazionali in medicina, malattie infettive, microbiologia ed epidemiologia, provenienti da tutti i continenti, si sono riuniti per il terzo «World HAI Forum». Hanno lanciato un appello per una mobilitazione mondiale rivolta anche ai medici veterinari. Inserendosi nella continuità degli appelli e delle proposte provenienti dai grandi organismi nazionali e internazionali (OMS, ECDC, IDSA, CDC, EFSA, ecc.), i partecipanti al Forum hanno identificato le azioni prioritarie da attuare da parte delle autorità sanitarie, come ad esempio somministrare agli animali solo gli antibiotici non utilizzati nella medicina umana, e unicamente per azioni terapeutiche. È fondamentale riservare alla medicina umana le classi di antibiotici più importanti; bandire, in tutti i Paesi, l'utilizzo degli antibiotici nell'alimentazione degli animali per accelerarne la crescita; inserire, nei corsi di studio di medici e veterinari, una solida formazione sulla resistenza batterica e l'utilizzo corretto degli antibiotici. All’industria farmaceutica si chiede di sviluppare test di diagnostica rapida, utilizzabili al capezzale del paziente o presso il medico, per guidare la prescrizione degli antibiotici ed evitare la loro somministrazione nel caso l'origine dell'infezione sia virale; di promuovere la ricerca e lo sviluppo di nuovi antibiotici; di sviluppare nuovi modelli economici, che concilino gli interessi della salute pubblica e le esigenze di redditività dell'industria.

I BATTERI ZOONOTICI Per elaborare le prossime proposte di azione, la Commissione europea si baserà anche sulla prima relazione dell'Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) e del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC). La relazione segnala che una resistenza agli antimicrobici è stata osservata in batteri zoonotici come Salmonella e Campylobacter, i quali possono essere causa di malattie infettive trasmissibili fra

animali ed esseri umani e possono trovarsi negli alimenti. La relazione, basata su dati del 2009, mostra che un'elevata percentuale di Campylobacter negli esseri umani è resistente alla ciprofloxacina, un antibiotico fondamentale per il trattamento di patologie umane e appartenente al gruppo dei fluorochinoloni. Anche negli animali si è constatato che una percentuale elevata o moderata di Salmonella (nei polli), Campylobacter ed E. coli non patogeno è resistente a questo antibiotico. Il documento presenta inoltre dati sulla resistenza agli antimicrobici in batteri non patogeni come i batteri indicatori E. coli e gli Enterococchi, che generalmente non provocano malattie negli esseri umani. Percentuali modeste di Salmonella negli esseri umani e di Salmonella ed E. coli negli animali si sono rivelate resistenti alle cefalosporine di terza generazione, un tipo di antibiotico ritenuto essenziale in medicina umana dall'Organizzazione mondiale della sanità (OMS). Per quanto riguarda gli animali, le principali conclusioni della relazione sono: • Negli animali anche il Campylobacter ha mostrato alti livelli di resistenza alla ciprofloxacina, in particolare nei polli (46% per il Campylobacter jejuni e 78% per il Campylobacter coli) nonché nei suini (50% per il Campylobacter coli). • Salmonella: negli animali alti livelli di resistenza sono stati registrati per ampicillina, tetraciclina e sulfonamide nei suini e nella carne di maiale (42-60%), nei bovini (38-

40%) e nei polli e nella carne di pollo (2833%). Un livello di resistenza moderato alla ciprofloxacina è stato registrato nei polli e nella carne di pollo (circa il 20%). • L'E. coli non patogeno ha registrato alti livelli di resistenza a tetraciclina, ampicillina e sulfonamide in maiali e polli, mentre l'E. coli si è rivelato resistente alla ciprofloxacina nei polli (47%) e anche nei maiali (12%). La presenza di resistenza alle cefalosporine di terza generazione si è rivelata ancora bassa.

BIOSICUREZZA L'Organizzazione Mondiale della Sanità ha pubblicato il dossier Tackling antibiotic resistance from a food safety perspective in Europe per delineare le strategie per un uso prudente e individuare le azioni di intervento in medicina veterinaria. Gli antibiotici, introdotti in medicina veterinaria negli anni Cinquanta, trovano oggi maggiore impiego negli animali che negli uomini. L'OMS fornisce una serie di dati, sulla somministrazione a scopo terapeutico, profilattico e per la crescita di questa categoria di medicinali, in relazione al grande numero di animali allevati a scopo alimentare e alla produzione industriale di mangimi. Ma soprattutto, l'OMS attribuisce ai comportamenti del medico veterinario un ruolo centrale per una gestione sanitaria dell'allevamento che, attraverso la biosicurezza, e la prevenzione riduca il ricorso agli antibiotici. ■

LE BUONE PRATICHE PER LA ZOOTECNICA ITALIANA I'OMS auspica l'adozione di linee guida nazionali per un uso prudente degli antibiotici, accorgimento che l'Italia ha già adottato con il documento Buone pratiche per l'uso dei farmaci antimicrobici negli animali destinati alla produzione di alimenti, presentato nel 2009 da Aisa, Fnovi, Assalzoo e Aia. Condividendo gli obiettivi di EPRUMA, le sigle citate ne hanno predisposto la pubblicazione in lingua italiana per responsabilizzare tutte le componenti del settore zootecnico. Gli argomenti trattati nella pubblicazione: che cos’è un farmaco antimicrobico e come si rende disponibile; assicurare la salute animale; diagnosi e trattamento della malattia; somministrazione efficace di un farmaco; conservazione delle registrazioni; salvaguardare la futura efficacia. Le conclusioni del do-

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cumento sono che i medici veterinari hanno la necessaria formazione per scegliere il medicinale più appropriato ed assicurarne un corretto utilizzo e l’allevatore ha un ruolo chiave nel prevenire la malattia e garantire che gli antimicrobici siano usati correttamente. I farmaci antimicrobici hanno rivoluzionato la pratica veterinaria fin dalla loro introduzione, più di 60 anni fa. Molti di questi sono ancora oggi usati con successo, sebbene la perdita di efficacia causata dallo sviluppo della resistenza sia un rischio sempre presente. Un principio guida relativo all’utilizzo degli antimicrobici dovrebbe essere: “Meno possibile, quanto necessario”. (testo scaricabile al sito www.anmvioggi.it - Ricerca con le parole Buone Pratiche per l'uso di Antimiocrobici negli Animali)


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Dichiarazione dei redditi: il Modulo RW Irregolarità sanabili entro il 30 settembre 2011 di GIOVANNI STASSI Dottore Commercialista, Torino l modulo RW della dichiarazione dei redditi delle persone fisiche (UNICO PF), delle società semplici e delle altre società di persone (UNICO SP) è un quadro nel quale non si indicano redditi ma solamente dati relativi ad investimenti all’Estero e trasferimenti di denaro. Devono compilare il modulo RW i seguenti soggetti, solo se residenti in Italia e a condizione che effettuino le operazioni elencate nel Decreto Legge 28 giugno 1990 numero 167: – le persone fisiche; – le società semplici e gli enti alle stesse equiparati (ai sensi dell’articolo 5 del TUIR); – gli enti non commerciali; – i trusts, qualora svolgano attività non commerciale; anche in qualità di esercenti attività commerciali o di lavoro autonomo, anche in regime di contabilità ordinaria. Sono esonerati dall’obbligo di presentazione del modulo RW (ex artt. 2 e 4 del DL 167/90) i seguenti soggetti: – le società in nome collettivo e in accomandita semplice; – le società alle stesse equiparate ex art. 5 co. 3 lett. a) e b) del TUIR; – le società di fatto quando hanno per oggetto l’esercizio di attività commerciale; – le società di capitali e gli enti commerciali; – le persone fisiche che prestano lavoro all’estero per lo Stato italiano, per una sua suddivisione politica o amministrativa o per un suo ente locale e le persone fisiche che lavorano all’estero presso organizzazioni internazionali cui aderisce l’Italia la cui residenza fiscale in Italia sia determinata, in deroga agli ordinari criteri previsti dal Testo Unico delle imposte sui redditi, in base ad accordi internazionali ratificati. Tale esonero si applica limitatamente al periodo di tempo in cui l’attività lavorativa è svolta all’estero; – i contribuenti residenti in Italia che prestano la propria attività lavorativa in via continuativa all’estero in zone di frontiera ed in altri Paesi limitrofi con riferimento agli investimenti e alle attività estere di natura finanziaria detenute nel Paese in cui svolgono la propria attività lavorativa. La circ. Agenzia delle Entrate 3.1.2001 n. 1 precisa che, per zone di frontiera si intende, ad esempio, Francia, Austria e San Marino e per Paesi limitrofi, il Principato di Monaco. A nostro parere l’agevolazione sembra estensibile anche alla Svizzera e Slovenia.

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COSA DEVE ESSERE DICHIARATO Sezione I - Nella sezione I vanno indicati i trasferimenti da e verso l’estero di denaro, certificati in serie o di massa o titoli, relativi ad operazioni correnti ossia per cause diverse dagli investimenti ed attività estere di natura finanziaria, effettuati attraverso non residenti senza il tramite di intermediari residenti se l’ammontare complessivo di tali trasferimenti nel corso del periodo d’imposta sia stato superiore ad euro 10.000,00 considerando in tale limite la somma di tutti i trasferimenti effettuati (quindi, sia quelli dall’estero, sia quelli verso l’estero). Sono quindi esclusi dall’obbligo di indicazione nella sezione I: – i trasferimenti mediante trasporto al seguito; – i trasferimenti estero su estero;

VIOLAZIONE Mancata o errata compilazione della Sezione I Mancata o errata compilazione della Sezione II Mancata o errata compilazione della Sezione III – i trasferimenti per mezzo di intermediari (istituzionali o professionali) residenti; – i trasferimenti inerenti ad investimenti all’estero e ad attività estere di natura finanziaria, che devono essere indicati nella sezione III; – i trasferimenti, per mezzo di intermediari non residenti, di denaro, certificati in serie o di massa o titoli da e verso l’estero per cause diverse dagli investimenti e dalle attività di natura finanziaria di importo inferiore a 10.000,00 euro. Sezione II - Nella Sezione II occorre indicare, per ciascuna tipologia di investimento estero e di attività estera di natura finanziaria, distintamente per ciascuno Stato estero, le consistenze dei predetti investimenti ed attività detenuti all’estero al termine del periodo di imposta, anche se nel corso dell’anno non hanno subito movimentazioni. Si tratta in particolare: – degli investimenti all’estero suscettibili di produrre redditi di fonte estera imponibili in Italia; – delle attività estere di natura finanziaria anch’esse suscettibili di produrre redditi di fonte estera imponibili in Italia. Si considerano, in ogni caso, di fonte estera (ai sensi dell’art. 4 del D.L. 167/1990): – i redditi di capitale soggetti alla ritenuta del 12,50% o del 27% ai sensi dell’art. 26 co. 3 e 3-bis del DPR 600/73 (interessi e altri proventi dei depositi e dei c/c bancari costituiti all’estero, proventi derivanti da operazioni di riporto e pronti contro termine con controparti non residenti); – i redditi di capitale assoggettati all’imposta sostitutiva del 12,50% o del 27% di cui all’art. 2 co. 1- bis e 1-ter del DLgs. 1.4.96 n. 239 (interessi ed altri proventi delle obbligazioni e titoli similari esteri); – i proventi delle polizze di assicurazione stipulate con compagnie non residenti. La recente circolare dell’Agenzia delle Entrate numero 45 del 13.9.2010 n. 45 ha chiarito che “la funzione del modulo RW è quella di fornire un quadro delle attività detenute all’estero con finalità di monitoraggio fiscale nonché di supportare l’efficacia dell’azione di controllo da parte dell’Amministrazione finanziaria, per rendere più incisivi i presidi posti in ambito internazionale a tutela del corretto assolvimento degli obblighi tributari, si è ritenuto che la previsione normativa contenuta nell’articolo 4 del decreto legge n. 167 del 1990 debba essere intesa, da ora in poi, come riferita non solo a fattispecie di effettiva produzione di redditi imponibili in Italia ma anche ad ipotesi in cui la produzione dei predetti redditi sia soltanto astratta o potenziale (cfr. circolare n. 43/E del 2009)”. La capacità del bene di produrre un reddito ricorre, infatti, non soltanto nel caso in cui il bene produca attualmente un reddito ma anche nel caso in cui sussista una capacità produttiva di reddito meramente potenziale e quindi eventuale e lontana nel tempo derivante dall’alienazione, dall’utilizzo nonché dallo sfruttamento del bene. Pertanto, a partire dalla dichiarazione dei redditi relativa al periodo di imposta 2009 (UNICO 2010), i contribuenti sono tenuti ad indicare nel modulo RW non soltanto le attività di natura finanziaria ma anche gli investimenti di altra natura quali, ad esempio, gli immobili tenuti a di-

SANZIONE Dal 5% al 25% Dal 10% al 50% Dal 10 al 50%

CONFISCA SI SI NO

sposizione, le imbarcazioni, gli oggetti preziosi e le opere d’arte, indipendentemente dalla effettiva produzione di redditi imponibili nel periodo di imposta. Secondo quanto chiarito dalla circ. Agenzia delle Entrate 13.9.2010 n. 45, occorre riportare nella sezione II il costo storico dell’attività finanziaria o dell’investimento come risultante dalla relativa documentazione, maggiorato degli eventuali oneri accessori quali, ad esempio, le spese notarili e gli oneri di intermediazione, ad esclusione degli interessi passivi. Qualora il costo di acquisto non sia documentabile si deve riportare il valore normale del bene eventualmente risultante da un’apposita perizia di stima. Ai sensi dell’articolo 4, comma 5 del D.L. 1671990 l’obbligo di dichiarazione non sussiste se l’ammontare complessivo degli investimenti ed attività al termine del periodo di imposta non supera l’importo di 10.000 euro. Quindi ove si detengano all’Estero più attività ciascuna di importo inferiore ad euro 10.000 ma la cui somma supera il predetto importo, l’obbligo di dichiarazione sussiste. Sezione III. Nella Sezione III vanno indicati i flussi dei trasferimenti dall’estero verso l’Italia, dall’Italia verso l’estero e dall’estero sull’estero di denaro o titoli, effettuati attraverso intermediari residenti, attraverso non residenti ovvero in forma diretta, che nel corso dell’anno hanno interessato investimenti esteri ed attività estere di natura finanziaria indicati nella Sezione II. Si ricorda che le Sezioni II e III sono strettamente collegate tra loro. Infatti, la Sezione III va compilata solo con riferimento ai flussi relativi agli investimenti relativi alla Sezione II, salvo il caso del disinvestimento. In quest’ultima ipotesi, deve essere in ogni caso compilata la Sezione III anche se al termine del periodo d’imposta non si detiene più l’investimento o l’attività estera in quanto ceduti, estinti ovvero di valore inferiore al limite dei 10.000 euro. L’articolo 4, comma 5 del DL 167/90, dispone che devono essere indicati nella sezione III del quadro RW i movimenti connessi agli investimenti all’estero e alle attività estere di natura finanziaria, effettuati nel corso dell’anno, di ammontare complessivo superiore a 10.000,00 euro. Nell’ammontare complessivo dei trasferimenti da, verso e sull’estero, compiuti nel corso dell’anno, devono essere computati anche i disinvestimenti. La citata circolare 45 del 13 settembre 2010 ha chiarito che il flusso va considerato in valore assoluto. Pertanto, con riferimento ad un contribuente che detiene un conto corrente all’estero ed ha effettuato un disinvestimento pari ad esempio a 6.000 euro ed un investimento di 5.000 euro, l’ammontare complessivo dei movimenti da segnalare è pari a 11.000 euro. Non devono altresì essere indicati i pagamenti effettuati in Italia per l’acquisto di beni all’estero mancando in tal caso una movimentazione di denaro verso l’estero. Resta tuttavia fermo che in entrambi i casi l’acquirente dovrà indicare nel modulo RW la consistenza dell’investimento effettuato.

SANZIONI AMMINISTRATIVE Le sanzioni, in caso di errata od omessa pre-

sentazione del quadro RW sono pesanti. L’articolo 5 del D.L. 167/90 prevede infatti: – una sanzione dal 5% al 25% delle somme non dichiarate relative alla Sezione I e cioè ai trasferimenti da e verso l’estero di denaro, certificati in serie o di massa o titoli, relativi ad operazioni correnti ossia per cause diverse dagli investimenti ed attività estere di natura finanziaria; – una sanzione dal 10% al 50% delle somme non dichiarate relative alla Sezione II e cioè gli investimenti esteri e le attività estera di natura finanziaria; – una sanzione dal 10% al 50% delle somme non dichiarate relative alla Sezione III e cioè i trasferimenti dall’estero verso l’Italia, dall’Italia verso l’estero e dall’estero sull’estero, che nel corso dell’anno hanno interessato investimenti esteri ed attività estere di natura finanziaria indicati nella Sezione II; – ai sensi del comma 2 dell’articolo 5 del D.L. 167/90 (così come modificato dal D.L. 350/2001) per la mancata dichiarazione degli importi da indicare nella Sezione I è stata prevista una sanzione accessoria consistente nella confisca di beni di corrispondente valore a quanto non dichiarato (parte della dottrina sostiene che la confisca dei beni non dovrebbe avere un valore superiore alla sanzione irrogabile); – ai sensi del comma 4 dell’articolo 5 del D.L. 167/90 (così come modificato dal D.L. 350/2001) per la mancata dichiarazione degli importi da indicare nella Sezione II è stata prevista una sanzione accessoria consistente nella confisca di beni di corrispondente valore a quanto non dichiarato (parte della dottrina sostiene che la confisca dei beni non dovrebbe avere un valore superiore alla sanzione irrogabile). La Tabella 1 sintetizza le sanzioni relative al quadro RW.

RAVVEDIMENTO OPEROSO Il contribuente che ha omesso esclusivamente la presentazione del modulo RW per l’anno 2009 e gli altri dati contenuti nella dichiarazione originariamente presentata sono corretti, può sanare l’irregolarità presentando entro il 30 settembre 2011 il frontespizio del modello UNICO 2010 (dichiarazione relativa all’anno 2009) ed il modulo RW pagando nello stesso termine: – la sanzione specifica prevista per il modulo RW, di cui all’articolo 5 del decreto legge n. 167 del 1990 (pari al 10 per cento dell’importo non dichiarato) in misura ridotta ad un decimo (1 per cento) nel caso di errori od omissioni relativi alle Sezioni II e III; – la sanzione specifica prevista per il modulo RW, di cui all’articolo 5 del decreto legge n. 167 del 1990 (pari al 5 per cento dell’importo non dichiarato) in misura ridotta ad un decimo (0,5 per cento) nel caso di errori od omissioni relativi alla Sezione I; – la sanzione in misura fissa di cui all’articolo 8, comma 1, del decreto legislativo n. 471 del 1997 (258 euro) ridotta ad un decimo (25 euro). La dottrina prevalente è orientata nel ritenere che regolarizzando l’omessa compilazione del quadro RW attraverso il ravvedimento operoso si estingue anche la sanzione accessoria della confisca dei beni, dal momento che il ravvedimento operoso consente di sanare la violazione commessa. Attraverso il ravvedimento, che agisce «ora per allora», è come se la violazione ■ non fosse stata commessa.


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Eventi Veterinari

VETERINARIA 28 | 2011

Società Specialistiche - Calendario secondo semestre 2011 Data

Società

Titolo

23-24 SETTEMBRE

SICARV/SCIVAC

SEMINARIO INTERNAZIONALE - MALATTIA DEGENERATIVA MITRALICA NEL CANE: COSA C’È DI NUOVO?

24-25 SETTEMBRE

SCVI

LE GHIANDOLE DELL’APPARATO GASTRO-ENTERICO A VOLTE DIMENTICATE. LA PANCREATITE: MEDICINA E CHIRURGIA A CONFRONTO E LE PATOLOGIE DELLE GHIANDOLE SALIVARI

SICARV

METODICHE ECOCARDIOGRAFICHE DI DIAGNOSI, STADIAZIONE DELLA MALATTIA VALVOLARE MITRALICA E TERAPIA: ESPERIENZE IN MEDICINA UMANA E MEDICINA VETERINARIA

SIOVET/SCIVAC

SEMINARIO NAZIONALE - FRATTURE SEMPLICI E FRATTURE COMPLESSE: SOLUZIONI CHIRURGICHE E NON

9 OTTOBRE

SIODOV

LA MALATTIA PARODONTALE: PIANIFICAZIONE DEL TRATTAMENTO, TRATTAMENTO CHIRURGICO E TECNICHE RIGENERATIVE

9 OTTOBRE

SISCA

L’APPROCCIO COGNITIVO NELLA TERAPIA RIABILITATIVA DEL CANE: ESPERIENZE PRATICHE

SIONCOV

TERAPIE ALTERNATIVE IN ONCOLOGIA

SIFIRVET Aperto SINVET

LE ERNIE DISCALI E LA FISIOTERAPIA

6 NOVEMBRE

SICIV Aperto SIRVAC

L’ESAME CITOLOGICO DELLE NEOFORMAZIONI MAMMARIE: FARLO O NON FARLO, QUESTO È IL DILEMMA

6 NOVEMBRE

SIMEF Aperto SOVI

ANCHE L’OCCHIO VUOLE LA SUA PARTE: PATOGENESI, DIAGNOSI E TERAPIA DELLE PRINCIPALI AFFEZIONI OCULARI DEL GATTO

13 NOVEMBRE

SIDEV

CONCORDANZE E DISCORDANZE CLINICOPATOLOGICHE IN DERMATOLOGIA

13 NOVEMBRE

SIGAV Aperto SIMEF

MALATTIE PANCREATICHE DEL GATTO

13 NOVEMBRE

SVIDI

EMERGENZE ADDOMINALI: COME UTILIZZARE AL MEGLIO LA DIAGNOSTICA PER IMMAGINI

20 NOVEMBRE

SINUV

VALUTAZIONE DELLA FUNZIONALITÀ RENALE: SAPPIAMO DAVVERO TUTTO?

20 NOVEMBRE

SIRVAC Aperto SVIDI

LA DIAGNOSTICA PER IMMAGINI IN CAMPO RIPRODUTTIVO

SINVET

MALATTIE GENETICHE DI INTERESSE CLINICO IN NEUROLOGIA VETERINARIA

SIMUTIV

LA DIAGNOSI IN MEDICINA D’URGENZA, FONDAMENTI DI UN ITER DECISIONALE PARTICOLARE

SOVI

LE MICOSI OCULARI: PATOLOGIE EMERGENTI. QUANDO E PERCHÉ È IMPORTANTE LAVORARE IN TEAM

4 DICEMBRE

SIMIV

MALATTIE TRASMESSE DA ZECCHE: AGGIORNAMENTI AL 2011

4 DICEMBRE

SIATAV

VENTILAZIONE MONOPOLMONARE IN ANESTESIA VETERINARIA

25 SETTEMBRE

8-9 OTTOBRE

15-16 OTTOBRE 16 OTTOBRE

26-27 NOVEMBRE

27 NOVEMBRE

3-4 DICEMBRE

Sponsor

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Attualità scientifica Vet Journal

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Rischi sanitari associati ai suini Tasso di mortalità aumentato per cancro polmonare e del colon nei lavoratori dei macelli e impianti di lavorazione

di MARIA GRAZIA MONZEGLIO lavoratori dei macelli, degli impianti di lavorazione della carne suina e i macellai di carne suina sono stati scarsamente oggetto di studio circa i rischi sanitari associati alla professione, nonostante siano potenzialmente esposti ad agenti trasmissibili oncogeni e non oncogeni e a carcinogeni

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chimici nei luoghi di lavoro. Uno studio riporta un aggiornamento della mortalità di 510 lavoratori impiegati in macelli e impianti di lavorazione che trattano quasi esclusivamente suini e prodotti derivati. Si stimava il tasso di mortalità standardizzato (SMR) complessivo del gruppo e quello di sottogruppi definiti per razza e sesso, confrontandoli con il tasso di mortalità generale corrispondente della popolazione degli Stati Uniti. I soggetti studiati venivano seguiti dal 1950 al 2006, periodo durante il quale il 45% di essi moriva. La mortalità era significativamente aumentata nella popolazione studiata. Si osservava un eccesso di morti statisticamente significativo per cancro del colon e dei polmoni in tutto il gruppo, con SMR rispettivamente di 2,7 e 1,8. Si osservavano SMR significativi nel gruppo per condizioni psicotiche senili e presenili (SMR=5,1) e per polmonite (SMR=2,6). Nei bianchi si osservava un numero maggiore di emorragie subaracnoidee (SMR=10,1). Vi era un’indicazione di un numero maggiore

Diagnosi in campo delle patologie respiratorie croniche equine Nel 20% circa dei casi, necessari per la diagnosi test non disponibili in stalla 'apparato respiratorio è uno dei sistemi più accessibili per gli esami diagnostici, tuttavia non è facile definire le patologie croniche delle vie aeree inferiori nel cavallo. Le procedure diagnostiche condotte dai veterinari in campo sono spesso limitate alla raccolta dell'anamnesi e all'esame clinico. In un contesto di campo, in alcuni casi si effettuano endoscopie respiratorie, lavaggio tracheale o broncoalveolare e prelievo ematico, ma altre metodiche specifiche ancillari sono condotte raramente. Uno studio ha valutato

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il valore diagnostico di diverse tecniche e tipi di indagine abitualmente utilizzati nell'iter diagnostico delle patologie croniche delle vie respiratorie inferiori equine sia in stalla sia in clinica. In base al metodo di inferenza condizionale, l'età del cavallo, l'anamnesi, l'esame clinico, l’endoscopia delle vie respiratorie e la citologia del lavaggio broncoalveolare erano gli strumenti più validi per definire la patologia. Si concludeva inoltre che, nel 22% dei casi, erano necessari metodi diagnostici ancillari più specifici, non disponibili in campo, per stabilire la diagnosi finale. In accordo coi risultati dello studio, concludono gli autori, le patologie polmonari croniche più frequenti in Ungheria, sede dello studio, erano quelle infettive, principalmente l’ostruzione ricorrente delle vie aeree. Indipendentemente dalla causa, e inclusa in maniera interessante anche l'ostruzione ricorrente delle vie aeree, queste patologie si verificavano principalmente durante i mesi caldi. (M.G.M.) “Diagnostic Approaches for the Assessment of Equine Chronic Pulmonary Disorders” Journal of Equine Veterinary Science. Volume 31, Issue 7 , Pages 400-410, July 2011 ■

di morti per cardiopatia ischemica ma l’aumento di SMR era confinato agli uomini e non era statisticamente significativo. I risultati confermano, concludono gli autori, una frequenza in eccesso di cancro polmonare e del colon e ictus precedentemente riportati in questo gruppo occupazionale. Risultati nuovi sono l’eccesso di rischio di condizioni psicotiche senili e pre-senili e polmonite che, insieme all'eccesso di rischio di cancro del colon, sembrano essere specifici per i lavoratori che maneggiano suini e carne suina, dato che non erano evidenti in studi più ampi effettuati in macelli e fabbriche di lavorazione che trattano solo bovini e ovini. Tuttavia, tali risultati devono essere interpretati con cautela, perché alcuni possono essersi verificati casualmente e devono essere confermati in studi più ampi. “Mortality in workers employed in pig abattoirs and processing plants” Johnson ES, Ndetan H, Felini MJ, Faramawi MF, Singh KP, Choi KM, Qualls-Hampton R. Environ Res. 2011 Jul 1. [Epub ahead of print] ■

Vet Journal è un periodico di informazione scientifica di proprietà di E.V. srl iscritto nel Pubblico Registro della Stampa periodica presso il Tribunale di Cremona al n. 396 dal 18.12.2003. È diretto dal dottor Enrico Febbo e dalla dottoressa Maria Grazia Monzeglio. Fornisce un flusso informativo continuo sugli eventi della medicina veterinaria e sul mondo delle bioscienze, con tre edizioni alla settimana.

Le notizie di Vet Journal sono consultabili on line all'indirizzo

www.vetjournal.it/

CANI, GATTI E CONCETTO “ONE HEALTH” n articolo considera il ruolo degli animali da compagnia nell’ambito del concetto “One Health”, focalizzandosi specificamente sulle principali malattie infettive trasmesse da vettori condivise da uomo, cane e gatto. In particolare, considera leishmaniosi, borreliosi, bartonellosi, ehrlichiosi, rickettsiosi e anaplasmosi. L'articolo discute le principali sfide in proposito nell’ambito del concetto One Health. La moderna iniziativa One Health tende a concentrarsi sui patogeni zoonosici che emergono dalla fauna selvatica e dagli animali da reddito, ma una delle più significative sfide One Health è la rabbia, che ha il suo serbatoio nel cane. (M.G.M.) “One health: the importance of companion animal vector-borne diseases”. Michael J Day. Parasit Vectors. April 2011; 4(1): 49.

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VETERINARIA 28 | 2011

La previdenza della Categoria dovrebbe essere solo dell’ENPAV Pubblichiamo l’intervento del Presidente Enpav in risposta ad una lettera pubblicata sul numero 19-2011.

di GIANNI MANCUSO Presidente Enpav Gentile dottore, prendiamo atto delle Sue perplessità di Veterinario soggetto, in relazione alla specifica atti-

vità svolta, di assegnista di ricerca, ad un duplice obbligo contributivo e ci preme sottolineare che questo Ente ha più volte promosso l’unificazione del regime previdenziale presentando, ben due interpellanze parlamentari sull’argomento. Difatti, il nostro obiettivo è che tutti i Veterinari che sono iscritti agli Albi professionali e si avvantaggiano dell’iscrizione all’ENPAV, quale forma di previdenza ed assistenza obbligatoria della Categoria, possano beneficiare di un’esenzione dall’iscrizione alla Gestio-

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ne separata INPS nei casi di svolgimento di attività professionale o attinente questa ultima (quale l’attività di ricerca in cui viene fatto comunque uso delle conoscenze medico-scientifiche della categoria) sotto forma di collaborazione coordinata e continuativa o rapporto similare, quale il dottorato di ricerca o la collaborazione alla ricerca. Sebbene, tuttavia, sotto tale profilo ottimi risultati siano stati raggiunti per quanto riguarda i redditi da collaborazione professionale strettamente intesi, non altrettanto

per il momento può dirsi per i titolari di borse di studio o assegni per l’attività di ricerca. Nel caso dei redditi da collaborazione, infatti, lo stesso INPS (circolare n. 124/1999), sulla scorta di un regolamento ministeriale del 1996 (D.M. n. 281/1996, art. 6), ha dovuto riconoscere che nel caso in cui tali redditi fossero stati già assoggettati a contribuzione previdenziale obbligatoria (come nel caso dell’ENPAV), l’iscrizione alla Gestione separata non fosse più atto necessario. Facendo richiamo a tali principi, quindi, l’ENPAV ha più volte promosso ed ottenuto che fossero restituiti ai propri iscritti i contributi erroneamente versati alla Gestione separata INPS in ordine a rapporti di collaborazione professionale. Restituzione che ha avuto riguardo, non solamente alla quota dovuta dal collaboratore alla Gestione separata INPS (1/3 della contribuzione dovuta) ma anche quella a carico del committente della prestazione (2/3 della contribuzione dovuta). Diversamente, invece, i medesimi risultati non sono stati raggiunti nel caso dei dottorandi o assegnisti di ricerca, per i quali, facendo applicazione di una legge del 1998 (legge n. 315/1998), continua ad essere dovuto il versamento alla Gestione separata INPS ancorché si tratti di rapporti che ricalcano quelli di collaborazione coordinata e continuativa per i quali invece l’esenzione è stata ottenuta. Anche in questo caso l’ENPAV si era attivato, già nel 1999, per ottenere tale esenzione, ma la stessa INPS aveva risposto richiamando la normativa predetta e rappresentando che, al più, nel caso di concomitanti rapporti assicurativi (Gestione separata INPS ed ENPAV) l’aliquota per il calcolo dei contributi dovuti all’INPS poteva essere ridotta (attualmente ad esempio la quota intera è pari al 27,62% mentre nei casi di persone iscritte ad altre forme di previdenza è del 17%). Ad ogni modo, appare opportuno evidenziare, che interesse di tutti i Veterinari iscritti all’Albo professionale e all’ENPAV dovrebbe essere quello di promuovere il versamento unicamente al proprio Ente di Categoria della contribuzione previdenziale. Difatti, è con molta probabilità, che se non intervengono mutamenti nella posizione lavorativa (come ad esempio nel caso di assunzione come lavoratori dipendenti), sarà proprio questo Ente a garantire la percezione di un trattamento pensionistico al raggiungimento dei requisiti e comunque ad erogare tutte le prestazioni assistenziali connesse all’iscrizione stessa (polizza sanitaria, provvidenze straordinarie, mutui, prestiti per l’avvio dell’attività lavorativa, ecc.). Sembra quindi che il suo punto di vista, pur comprensibile e degno di rispetto, prescinda tuttavia da un dato del tutto rilevante, ossia la circostanza che l’Ente di riferimento è l’ENPAV, il quale, verosimilmente anche nei suoi confronti, provvederà all’erogazione dei trattamenti pensionistici. Ciò chiarito, ci sembra dunque che “l’anomalia” da risolvere, sia piuttosto quella della previsione di una contribuzione all’INPS nei casi di soggetti che per vocazione professionale sono naturalmente attratti nel regime di tutela assicurativa di questo Ente. Per completezza da ultimo si informa, che nel caso di cancellazione dall’Albo professionale e successiva reiscrizione allo stesso, non dovrebbe versare all’ENPAV i contributi relativi al periodo in cui non è stato iscritto dato che questi ultimi, mancando il presupposto dell’iscrizione all’Albo professionale, non maturano. ■


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Encefalopatie spongiformi Europa

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BSE verso nuove regole Approvata risoluzione europea. Il divieto di somministrare proteine animali ai non-ruminanti potrebbe essere gradualmente ritirato

li eurodeputati si sono espressi sulla imminente revisione della legislazione dell'UE sulle encefalopatie spongiformi trasmissibili (EST), sui relativi controlli dei mangimi e degli alimenti e sulla sorveglianza della BSE. Il 6 luglio hanno approvato una risoluzione non legislativa che allenta alcuni divieti, ma chiede che le norme di sicurezza sanitaria rimangano severe come prima. Il Parlamento europeo prende atto dell'innalzamento dei limiti d'età per l'accertamento delle EST nei bovini di età superiore a 72 mesi in 22 Stati membri ed esorta la Commissione a innalzare i limiti di età nei rimanenti Stati membri "solo se tale iniziativa è sostenuta da una solida valutazione dei rischi al fine di non compromettere un livello di salute degli animali e di protezione dei consumatori elevato". La sorveglianza, "è uno strumento importante per il monitoraggio delle EST nell'UE" secondo il Parlamento Europeo che "esprime la propria preoccupazione circa un ulteriore innalzamento dei limiti di età per gli accertamenti nei bovini, in particolare alla luce dei test a campione che regoleranno il sistema di monitoraggio della BSE nei bovini da gennaio 2013". L'Europarlamento invita quindi la Commissione "ad informare il Parlamento sui progressi e sulle nuove scoperte in merito alla selezione delle dimensioni del campione".

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La risoluzione approvata chiede inoltre che la Commissione mantenga gli accertamenti sugli animali a rischio come un elemento importante per continuare a monitorare l'andamento dei casi di BSE nell'UE e per garantire la tempestiva individuazione di un'eventuale ricomparsa in futuro. Sulla revisione del divieto delle farine animali nell'alimentazione degli animali, la risoluzione sostiene - in particolare alla luce dell'attuale deficit proteico dell'UE - la proposta della Commissione di revocare le disposizioni relative al divieto di alimentare le specie diverse dai ruminanti con proteine animali trasformate, a condizione che ciò si applichi esclusivamente alle specie non erbivore e in presenza di una serie di requisiti dettagliati nel documento approvato. Sul materiale specifico a rischio, il Parlamento "si attende che la Commissione mantenga le norme rigorose contenute nell'elenco del materiale specifico a rischio dell'UE; sottolinea che tali norme rigorose non devono essere attenuate da eventuali tentativi dell'OIE di allineare le norme dell'UE all'elenco dell'OIE". Eventuali modifiche all'elenco del materiale specifico a rischio dell'UE saranno possibili "solo se sostenute da riscontri scientifici, applicando il principio di precauzione solo se possono essere esclusi rischi per la salute degli esseri umani e degli animali e se può essere garantita la sicurezza della catena alimentare umana ed animale". La risoluzione si chiude con l'esortazione nei confronti degli Stati membri "a migliorare la qualità delle relazioni, migliorando lo svolgimento dei controlli nazionali al fine di garantire il rispetto dei requisiti normativi, individuando i casi di non conformità e potenziando la performance delle autorità di controllo e degli operatori del settore alimentare". La Commissione è invitata "ad eseguire un monitoraggio efficace dei controlli effettuati dagli Stati membri". ■

BSE, DAL 1 LUGLIO CAMPIONI SOPRA I 72 MESI al primo luglio l'Italia potrà procedere al campionamento per BSE dei soli bovini di età superiore a 72 mesi per la categoria dei regolarmente macellati e 48 mesi per le categorie a rischio (macellazione d'urgenza, differita, morte). Lo comunica il Ministero della Salute, a seguito della Decisione 2011/358/UE della Commissione Europea. La Decisione si basa sul parere EFSA del 9 dicembre 2010 in base al quale, "dove il limite d'età per il test di controllo della BSE fosse portato a 72 mesi per gli animali sani macellati, nel 2011 passerebbe prevedibilmente inosservato meno di un caso di BSE classica". Inoltre, è sempre l'EFSA a dirlo, "qualora i test di controllo della BSE in animali sani macellati fossero interrotti a partire dal 1 gennaio 2013, in ogni anno di calendario successivo passerebbe inosservato meno di un caso di BSE classica". La Commissione Europea ha dedotto che per l'EFSA il rischio per la salute umana e degli animali sarà trascurabile, a condizione che gli attuali test di controllo della BSE siano opportunamente adeguati. Di conseguenza, agli Stati membri autorizzati a rivedere i loro programmi annuali di controllo - fra i quali figura l'Italia - viene offerta la

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possibilità di applicare piani di campionamento alternativi, ma altrettanto efficaci, adeguando nel contempo la situazione epidemiologica dal 1 gennaio 2013 in poi. Il 13 gennaio 2011 l'Italia aveva presentato alla Commissione una domanda di revisione del proprio programma annuale di controllo della BSE. Il Ministero della Salute con nota della Direzione Generale della Sanità Animale - ha precisato che "il campionamento per BSE dovrà essere inteso anche per i bovini provenienti dagli scambi intracomunitari, dai seguenti Stati Membri: Belgio, Repubblica Ceca, Danimarca, Germania, Estonia, Irlanda, Grecia, Spagna, Francia, Cipro, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Ungheria, Malta, Paesi Bassi, Austria, Polonia, Portogallo, Slovacchia, Slovenia, Finlandia, Svezia, Regno Unito, Isole Normanne e Isola di Man. Per i bovini nati negli Stati Membri non inclusi nella lista e nei Paesi Terzi, inclusa la Repubblica di San Marino, ma macellati nel nostro Paese, indipendentemente se hanno soggiornato negli Stati membri autorizzati alla nuova sorveglianza, dovrà essere eseguito il campionamento dei soggetti di 24 mesi per le categorie a rischio e di 30 mesi per la categoria dei regolarmente macellati.

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Lettere al Direttore

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Ma l’Italia è fatta così e me lo si consente, vorrei fare alcune osservazioni alla indignata lettera della Collega E.B. (Professione Veterinaria n. 24/2011, ndr). La Collega, giustamente indignata, probabilmente non ha maturato molti anni di professione ed è ancora pervasa dalla sindrome della “missione” e non ha capito che: 1. per lo Stato Italiano i Veterinari che si dedicano ai cosiddetti animali d’affezione o da compagnia o piccoli animali che dir si voglia NON esercitano una professione sanitaria, ma commerciale, cioè forniscono un servizio e questo non ha alcuna valenza sociale (…e la “pet therapy fa molta scena in tv), a meno che non si tratti di una imposizione (vedi profilassi obbligatoria della rabbia) ed allora diventiamo d’ufficio dei Pubblici Ufficiali fino a che fa comodo; 2. il nostro è un Paese, nei fatti, sostanzialmente zoofobo, più propenso a seguire le mode e i media, le associazioni animaliste che traggono “profitti” di qualsiasi tipo da qualunque loro azione facendo leva su uno stucchevole buonismo a tutti i costi, fregandosene se siano o meno presenti Veterinari e, a maggior ragione di interpellarli, e quando ciò accade, sono acerrimi scontri dialettici per non dire di peggio e, guarda caso, sono loro che

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hanno sempre la meglio sui più qualificati Colleghi; i Veterinari che svolgono un’attività socialmente utile sono i Colleghi Pubblici Ufficiali della ASL, loro sì hanno compiti con una valenza sociale ben definita e rilevante anche se, tuttavia, spesso poco conosciuta e/o apprezzata (il bassissimo profilo sui media è una delle caratteristiche della Veterinaria Italiana); i politici ascoltano (o fanno finta di ascoltare) tutti, ma di più quelli che hanno una valenza politica importante e qualificante (vedi Avvocati, Medici e la loro levata di scudi contro l’abolizione degli Ordini) e se ci ascoltano è solo per cortesia e qualche foto istituzionale, da una parte e dall’altra, per far testimoniare la partecipazione; i Veterinari l. p per animali da compagnia, nonostante le inflazionate “specializzazioni”, non contano nulla ovvero non hanno voce in capitolo anzi sono considerati “potenziali evasori” proprio perché forniscono un servizio di tipo “commerciale” (vedi anche il “pet corner”) e anche la tanto sbandierata “qualità del servizio” - perché è di questo che si parla- ha una valenza irrilevante; per il Ministero della Salute la presenza della Veterinaria è solo un peso, un corpo che deve mantenere sotto la sua egi-

da “ob torto collo”, figuriamoci se dovesse farsi carico anche del problema dell’IVA dei Veterinari l. p.; 7. i vari Ministri più o meno “col tigre nel motore” usano gli animali per conquistare il “ben pensante” elettorato cosiddetto “animalista” e dell’IVA non gliene importa granché: è una questione marginale; 8. agli organi di Governo, il fatto che i Veterinari protestino e che vogliano un’IVA più bassa non interessa nulla proprio perché reputano la professione veterinaria non una professione sanitaria degna di essere considerata tale; 9. se i Veterinari si possono permettere di partecipare a congressi, corsi, aggiornamenti, specializzazioni significa che i denari ci sono, magari frutto di enormi sacrifici di cui non importa a nessuno e, quindi, perché lamentarsi dell’IVA; 10. i proprietari che, alla fine, sono coloro che soffrono di più dell’IVA che i Veterinari poi versano allo Stato, oramai si sono assuefatti e non ci fanno più caso anche se, a volte, hanno da ridire quasi che fosse un “aumento” voluto per “gonfiare la parcella” e, a volte, si permettono perfino di contestare e/o di non onorare. Per finire, l’esimia Collega ed i Veterinari si mettano l’animo in pace: l’Iva non verrà diminuita né con questo né con futuri Governi. L’Italia è fatta così! Edoardo Vitali

“Ragionevolmente dico che per almeno un decennio non si potrà ancora fare a meno degli animali per la ricerca". Silvio Garattini, Direttore dell’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri

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SEMINARIO NAZIONALE

CORSI PRATICI SCIVAC • PARTECIPAZIONE A NUMERO CHIUSO GASTROENTEROLOGIA 3 Valido anche come 3a parte dell’Itinerario di Gastroenterologia

FISIOTERAPIA AVANZATO Cremona, 13/15 Ottobre 2011 Centro Studi SCIVAC

Cremona, 5/7 Ottobre 2011 Centro Studi SCIVAC

ECM: Richiesto accreditamento per 26 Crediti

ECM: Richiesto accreditamento per 41 Crediti

FRATTURE SEMPLICI E FRATTURE COMPLESSE: SOLUZIONI CHIRURGICHE E NON Padova, 8/9 Ottobre 2011 Crowne Plaza Hotel – Via Po, 197 – 35135 Padova (PD) RELATORI Ermenegildo Baroni, Med Vet, Rovigo Fulvio Cappellari, Med Vet, Dr Ric, Torino Michele D’Amato, Med Vet, Roma Alessandro Esposito, Med Vet, Napoli Francesco Gallorini, Med Vet, Castiglion Fiorentino (AR) Filippo Maria Martini, Med Vet, Dr Ric, Parma Salvatore Maugeri, Med Vet, Pisa Enrico Panichi, Med Vet, Torino Bruno Peirone, Med Vet, PhD, Torino Massimo Petazzoni, Med Vet, Milano Lisa Piras, Med Vet, Torino Aldo Vezzoni, Med Vet, SCMPA, Dipl ECVS, Cremona Luca Vezzoni, Med Vet, Cremona RESPONSABILE SCIENTIFICO Filippo Maria Martini, Med Vet, Dr Ric, Parma Iscrizioni online: http://registration.evsrl.it/

DIRETTORI Enrico Bottero, Med Vet, Cuneo Rossella Terragni, Med Vet, MS, SPCAA, Bologna RELATORI Enrico Bottero, Med Vet, Cuneo Paolo Buracco, Med Vet, Dipl ECVS, Torino Marco Colaceci, Med Vet, Roma Paola Gianella, Med Vet, PhD, Dipl ACVIM (SAIM), Torino Federico Fracassi, Med Vet, Dr Ric, Bologna Carlo Masserdotti, Dr Med, Dipl ECVCP, Brescia Rossella Terragni, Med Vet, MS, SPCAA, Bologna Massimo Vignoli, Med Vet, Dr Ric, Spec Rad Vet, Dipl ECVDI, Bologna LIMITE DI ISCRIZIONE: 26 Agosto 2011 QUOTE Soci SCIVAC: € 700,00 + IVA 20% Non soci: € 900,00 + IVA 20%

DIRETTORE Ludovica Dragone, Med Vet, CCRP, Reggio Emilia

RIPRODUZIONE E INSEMINAZIONE ARTIFICIALE Cremona, 6/8 Ottobre 2011 Centro Studi SCIVAC ECM: Richiesto accreditamento per 26 Crediti DIRETTORE Giovanni Majolino, Med Vet, Parma RELATORI Giovanni Majolino, Med Vet, Parma Konrad Blendinger, Dr Med Vet, Wallau (D) Mauro Ronchese, Med Vet, Pordenone LIMITE DI ISCRIZIONE: 29 Agosto 2011 QUOTE Soci SCIVAC: € 850,00 + IVA 20% Non soci: € 1.050,00 + IVA 20%

RELATORI Marco Bernardini, Med Vet, Dipl ECVN, Bologna Francesca Cazzola, Med Vet, Torino Chiara Chiaffredo, Med Vet, CCRP, Roletto (TO) Ludovica Dragone, Med Vet, CCRP, Reggio Emilia Silvia Palladini, Med Vet, CCRP, Reggio Emilia Bruno Peirone, Med Vet, Dr Ric, Torino LIMITE DI ISCRIZIONE: 22 Agosto 2011 QUOTE Soci SCIVAC: € 600,00 + IVA 20% Non soci: € 800,00 + IVA 20%


Professione Veterinaria 28-2011:ok

25-07-2011

14:58

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14 Calendario attività Dal 15 settembre al 9 ottobre Per visualizzare i programmi degli eventi di tutte le società clicca su www.evsrl.it/eventi

15 - 17 SET

CORSO SCIVAC Ultimi posti disponibili

15 SET

SEMINARIO NAZIONALE SIVE IN COLLABORAZIONE CON CIRCOLO VETERINARIO SARDO

16 - 17 SET 16 SET 18 SET

CORSO SIVE

CONVEGNO SIVAL IN COLLABORAZIONE CON IBP ITALIAN BIOSAFETY PLATFORM INCONTRO REGIONALE SCIVAC TOSCANA

18 SET

INCONTRO REGIONALE SCIVAC PIEMONTE IN COLLABORAZIONE CON SOVEP

19 - 21 SET

CORSO SCIVAC Ultimi posti disponibili

23 - 25 SET 23 - 24 SET 24 - 25 SET 24 SET 25 SET 25 SET 30 SET - 2 OTT 1 - 2 OTT

CONGRESSO NAZIONALE SCIVAC SEMINARIO SICARV / SCIVAC

INCONTRO SCVI

2 OTT 2 OTT 2 OTT 5 - 7 OTT 6 - 8 OTT 7 - 8 OTT 7 - 9 OTT 8 - 9 OTT

OFTALMOLOGIA NEL CAVALLO - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: info@sive.it

INCONTRO SICARV

METODICHE ECOCARDIOGRAFICHE DI DIAGNOSI, STADIAZIONE DELLA MALATTIA VALVOLARE MITRALICA E TERAPIA: ESPERIENZE IN MEDICINA UMANA E MEDICINA VETERINARIA - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 5, Crediti - Per info: Erika Taravella - Segr. Soc. Spec. SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it

INCONTRO REGIONALE SIVAE / SCIVAC SARDEGNA CORSO SCIVAC CORSO SCIVAC

IL PANCREAS ENDOCRINO - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it

INCONTRO REGIONALE SCIVAC FRIULI VEN.GIULIA

APPROCCIO AL PAZIENTE CARDIOPATICO - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it 1° IT. GASTROENTEROLOGIA: III PARTE - GASTROENTEROLOGIA 3 - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto accreditamento per 41 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it RIPRODUZIONE E INSEMINAZIONE ARTIFICIALE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto accreditamento per 26 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it CORSO PRATICO DI ORTOPEDIA EQUINA: ADVANCED ULTRASONOGRAPHY COURSE - Clinica Equine Practice, Campagnano di Roma (RM) - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: info@sive.it CORSO REGIONALE DI ONCOLOGIA PUGLIA - Lecce - Grand Hotel Tiziano - ECM: Richiesto Accreditamento Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it FRATTURE SEMPLICI E FRATTURE COMPLESSE: SOLUZIONI CHIRURGICHE E NON - Padova - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it LA MALATTIA PARODONTALE: PIANIFICAZIONE DEL TRATTAMENTO, TRATTAMENTO CHIRURGICO E TECNICHE RIGENERATIVE - ECM: 6, Crediti - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it L’APPROCCIO COGNITIVO NELLA TERAPIA RIABILITATIVA DEL CANE: ESPERIENZE PRATICHE - Palazzo Trecchi - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 5, Crediti - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it CHIRURGIA DEL RENE E URETERE SFIDA POSSIBILE? - Milano - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it CHIRURGIA DEL DIGERENTE - Sassari - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC

CORSO SCIVAC CORSO SIVE CORSO SCIVAC SEMINARIO SCIVAC / SIOVET

INCONTRO SISCA

9 OTT

INCONTRO REGIONALE SCIVAC LOMBARDIA

9 OTT

INCONTRO REGIONALE SCIVAC SARDEGNA IN COLLABORAZIONE CON ASVAC

9 OTT

UNA GIORNATA NELL’AMBULATORIO DI UN VETERINARIO AVIARE - Ordine dei Medici Veterinari di Cagliari Via Carroz,14 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: info@sivae.it CORSO REGIONALE DI CITOLOGIA SICILIA - Ragusa - Villa di Pasquale - Viale delle Americhe - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it CORSO INTRODUTTIVO ALL’OFTALMOLOGIA - Atahotel Quark, Milano - Via Lampedusa, 11/A - ECM: Richiesto accreditamento per 12 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it PRIMO APPROCCIO ALLA MEDICINA E CHIRURGIA DEI RETTILI - Aula Magna Università di Messina - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: info@sivae.it MYTHS AND MISCONCEPTIONS: OVVERO LEGGENDE E FALSE CONVINZIONI IN ODONTOSTOMATOLOGIA E CHIRURGIA ORALE VETERINARIA - Ancona - VIA FLAMINIA 220 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per info: Monica Borghisani - Segr. Del. Reg. SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it

INCONTRO REGIONALE SCIVAC CAMPANIA

INCONTRO SIODOV

9 OTT

BIOSAFETY SIMPOSIUM - 2ND IBP-SIVAL JOINT MEETING - Auditorium Siena Biotech S.p.A - Medicines Research Center - Via Petriccio e Belriguardo, 35 - ECM: Accreditamento non richiesto - Per informazioni: Lara Zava - Segreteria SIVAL - Tel. +39 0372 403541 - E-mail: info@sivalnet.it QUANDO L’ECOGRAFIA È URGENTE: L’ECOTOMOGRAFIA NELLE SITUAZIONI DI EMERGENZA - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it SOVEP - CHIRURGIA DEL DIGERENTE - Hotel Campanile - Rivoli (TO) - C.so Allamano 153 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it TRAUMATOLOGIA FELINA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto accreditamento per 27 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it 70° CONGRESSO NAZIONALE SCIVAC - MEDICINA D’URGENZA - Hotel Serena Majestic, Montesilvano (PE) Viale Carlo Maresca 12 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it SEMINARIO INTERNAZIONALE - MALATTIA DEGENERATIVA MITRALICA NEL CANE: COSA C’È DI NUOVO? - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento per 6 Crediti - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it LE GHIANDOLE DELL’APPARATO GASTRO-ENTERICO A VOLTE DIMENTICATE. LA PANCREATITE: MEDICINA E CHIRURGIA A CONFRONTO E LE PATOLOGIE DELLE GHIANDOLE SALIVARI - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 6 Crediti - Per info: Erika Taravella - Segr. Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it

SEMINARIO NAZIONALE SIVE

INCONTRO REGIONALE SIVAE / SCIVAC CALABRIA IN COLLABORAZIONE CON LA FACOLTÀ DI MEDICINA VETERINARIA DI MESSINA INCONTRO REGIONALE SCIVAC MARCHE

2 OTT

INTERNATIONAL COURSE - ADVANCED VETERINARY DIAGNOSTIC IMAGING - PRACTICAL AND INTERACTIVE COMPUTED TOMOGRAPHY WORKSHOP - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Rich. accr. per 27 Crediti - Per info: Paola Gambarotti - Segr. SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it 1ST SEAVE MEETING: INTERNAL MEDICINE - Alghero Hotel Calabona - Località Calabona - CP 15 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: info@sive.it CORSO PRATICO DI EMBRYO-TRANSFER - Palazzo Trecchi, Cremona e SBS San Daniele Po(CR) - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: info@sive.it

laPROFESSIONE

VETERINARIA 28 | 2011

la VETERINARIA

PROFESSIONE

La rivista è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore Direttore Carlo Scotti Direttore Responsabile Antonio Manfredi Coordinamento Editoriale Sabina Pizzamiglio info@anmvi.it Comitato di Redazione Paolo Bossi, Marco Eleuteri, Giuliano Lazzarini, Pier Mario Piga, Sabina Pizzamiglio, Aldo Vezzoni Rubriche Giovanni Stassi Segreteria di Redazione Lara Zava professioneveterinaria@anmvi.it Grafica Francesca Manfredi grafica@evsrl.it Editore SCIVAC - Via Trecchi, 20 26100 Cremona Iscrizione registro stampa del Tribunale di Vigevano, n. 1425/03 del 30/12/2003 Concessionaria esclusiva per la pubblicità EV Soc. Cons. a r.l., Cremona marketing@evsrl.it Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana

Stampa Press Point, Abbiategrasso - MI fulvio@presspoint2000.it

Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27-02-2004 N. 46) art. 1, comma 1 Filiale di Milano a cura di Centro Produzione Mailings Scarl - Cusago (MI) Professione Veterinaria pubblica notizie d'attualità e di rassegna i cui contenuti non rispecchiano necessariamente il pensiero della Testata. Interventi e opinioni attribuibili a Professione Veterinaria e/o all'ANMVI vengono esplicitamente indicati come tali. Cambio di indirizzo: Le modifiche per il recapito postale vanno indirizzate a: info@evsrl.it Chiuso in stampa il 25 luglio 2011

SOLUZIONI

va considerato solo nelle anemie emolitiche

d

va considerato solo nelle anemie da

a

orecchie

b

non è sempre in relazione con la risposta rigenerativa

in un west highland white terrier che si gratta solo nei mesi estivi

c

perdita

e

in un cucciolo di 4 mesi che si gratta le

in un cucciolo di 6 mesi con alopecia e prurito sulle zampe e sul muso

d

in un cane adulto con prurito e problemi gastroenterici intermittenti

QUIZ 1

non va considerato

Risposta corretta: e) Incontro della soc. spec. SIMEF: “Utilizzo ed interpretazione appropriata ed inappropriata degli esami di laboratorio nella medicina felina” - Cremona, Marzo 2008

è sempre in relazione con la risposta rigenerativa

QUIZ 2

a b c

2) Una dermatite allergica alimentare deve essere la prima ipotesi diagnostica:

Risposta corretta: c) Incontro della soc. spec. SIANA: “Alimentazione nel paziente con ipersensibilità alimentare” - Cremona, gennaio 2008

1) Il numero di reticolociti nel gatto:


Professione Veterinaria 28-2011:ok

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Professione Veterinaria 28-2011:ok

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