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la VETERINARIA
PROFESSIONE
A.N.M.V.I.
ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI
28 2010
SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE
Anno 7 numero 28 dal 26 al 1 agosto 2010
Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano
Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. soc. cons. a R.L. - Cremona
INTERVISTA A CESARE GALLI DI AVANTEA
SEMPRE MENO SOLI I VETERINARI
FARMACO LE NOSTRE RISPOSTE ALLA DG SANCO
GLI ANIMALI, IL VETERINARIO E LA CRISI
PERCHÉ L’INFORMAZIONE SU CARTA?
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BREVI
LA CITES E GLI AMICI DELLA BICICLETTA
BOGONI 2010 Il premio nazionale alla carriera medico veterinaria "Premio Gino Bogoni " sarà conferito ad Alberto Laddomada. Il collega è responsabile dell'area della sanità animale presso la Dg Sanco della Commissione Europea, dove coordina anche il comitato veterinario permanente. La premiazione si terrà il 10 settembre 2010.
BSE Bisognerà attendere la fine dell'anno per conoscere il parere scientifico dell'Agenzia europea per la sicurezza alimentare (Efsa) sulla possibilità di reintegrare nuovamente le farine animali nell'alimentazione di suini, pollame e pesce, dopo che le proteine animali trasformate sono state messe al bando nell'Ue il primo gennaio 2001.
RASFF Quali iniziative per garantire la sicurezza degli alimenti importati? Il Ministro della Salute Ferruccio Fazio ha risposto in Parlamento al question time dichiarando che solleciterà la Commissione Europea a modificare il sistema di allerta rapido, proponendone l'attivazione non solo nei casi di pericolo per la sanità pubblica, ma anche per i prodotti non idonei per il consumo umano.
ANAGRAFE DEI SUINI È pronto per il Consiglio dei Ministri lo schema di decreto legislativo che introdurrà in Italia il sistema di tracciabilità dei suini, attraverso l'identificazione e la registrazione degli animali. Il provvedimento recepisce nell'ordinamento italiano gli obblighi dettati dalla direttiva europea 2008/71/CE del 15 luglio 2008.
LEGGE DELEGA
Ordini della sanità: la riforma c’è Ineffabile da decenni, la riforma dell’istituzione professionale si è materializzata a Palazzo Chigi
AVVELENAMENTI Interrogazione del deputato Pdl Rocco Girlanda al ministro della Salute per sollecitare “campagne di sensibilizzazione sulle uccisioni degli animali con sostanze velenose” e per chiedere di istituire “un registro degli acquirenti di sostanze potenzialmente letali per gli animali, al fine di rendere più agevole l'individuazione degli autori di tali gesti”.
TIMBRO Con una circolare la FNOVI ha fatto chiarezza sul timbro professionale. Nome, cognome, numero di iscrizione all'Albo e Ordine di appartenenza rappresentano i contenuti minimi del timbro professionale usato dai medici veterinari. Al singolo veterinario la scelta sulle informazioni aggiuntive.
www.anmvioggi.it
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Fra le associazioni che partecipano alle designazioni per la Commissione scientifica Cites c’è quella degli insegnanti di geografia, degli amici della bicicletta, degli istruttori subacquei, degli escursionisti… E anche il movimento italiano genitori, il centro turistico studentesco, la federazione della proprietà edilizia… E molte altre, incomprensibili e sconosciute sigle, tutte riconosciute come “di protezione ambientale”. Basta leggere il decreto 25 febbraio 2010 con il quale il Ministero dell’Ambiente ha rinominato la Commissione preposta all’attuazione della Convenzione di Washington per le specie protette e in via di estinzione. Il Vice Presidente dell’ANMVI, Lorenzo Crosta, con delega settore animali esotici, si è fatto promotore di una iniziativa che parte dalla SIVAE e arriva fino ai Ministeri competenti: con una lettera ai Ministri Prestigiacomo, Galan e Fazio ha chiesto di modificare i criteri di composizione di questa “autorità scientifica”. La lettera richiama l'attenzione sulla composizione della Commissione scientifica CITES per stigmatizzare l'assenza della professionalità medico-veterinaria, quale espressione di organizzazioni scientifiche e professionali del settore. "Oltre a ritenere
indispensabile che un organismo avente il ruolo di "autorità scientifica", come previsto dal Regolamento CE n. 865/06 della Commissione Europea, annoveri fra i propri componenti profili professionali coerenti, siamo del parere - è scritto nella nota dell’ANMVI - che le finalità della Convenzione Cites richiedano il coinvolgimento strutturale di competenze specifiche, nella fattispecie medicoveterinarie. La richiesta è che i Ministeri “provvedano ad una modifica delle norme istitutive della Commissione scientifica Cites, integrandone la composizione con uno o più medici veterinari designati da organizzazioni veterinarie di rilevanza nazionale impegnate in iniziative di carattere scientifico-culturale nel settore degli animali cosiddetti "esotici" fra cui le specie protette e a rischio di estinzione". In conclusione, la Commissione CITES, “che al momento non si avvale del contributo di medici veterinari designati da organizzazioni veterinarie potrebbe dare un nuovo impulso all'attuazione della commissione se si avvalesse di competenze di sanità e benessere animale, di esperienza, studio ed esercizio professionale a contatto con le specie protette e a rischio di estinzione, tanto in Italia quanto nei Paesi di origine". ■
ECM: UNA TASSA DI STATO PAOLA BINETTI, SENATRICE, NEL DICEMBRE 2007 ERA INTERVENUTA IN COMMISSIONE DI INCHIESTA SULL’ECM evidenziando come i versamenti dei provider, per ottenere il riconoscimento dei crediti per le iniziative da loro proposte al Ministero, fossero a tutti gli effetti “un pizzo sulla formazione continua, un pizzo strutturato ed istituzionalizzato”. Il commento della Binetti era conseguente ad un intervento di Maria Linetti, Dirigente del Ministero della Salute, che ammetteva che nei primi 5 anni di sperimentazione del sistema ECM lo stesso Ministero aveva incassato circa 135milioni di euro dai provider, utilizzati per costi gestionali del sistema ed iniziative di formazione solo 22, e quindi “versati al Ministero del Tesoro 113 milioni”. In sostanza una vera e propria tassa per gli operatori sanitari privati visto che i costi dei provider ricadono direttamente su di loro mentre i colleghi pubblici la loro formazione obbligatoria la svolgono gratuitamente in orario di lavoro. Se ci pensate è veramente incredibile che il Ministero voglia imporre anche ai liberi professionisti un obbligo di aggiornamento che dovrebbe, al contrario, essere valutato e gestito dagli Ordini, applicando un sistema, da noi più volte contestato, non solo punitivo ma a tutti gli effetti, come ha detto la Binetti: “un pizzo sulla formazione continua”. Da anni chiediamo che venga riconosciuto il recupero fiscale di tutti i costi sostenuti dai veterinari privati per il loro aggiornamento e con 113 milioni di euro che lo Stato ha guadagnato non ci sarebbero certo problemi di soldi. Solo noi nel 2009 abbiamo versato per i crediti ECM circa 50mila euro. Potevamo fare un bel congresso gratuito per tutti.
@nmvi Oggi - L’informazione Veterinaria On Line
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Professioni sanitarie Attualità
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Il Ministro Fazio ha scritto la riforma degli Ordini
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Un solo articolo dedicato alle professioni sanitarie I 6 PUNTI DELL’ARTICOLO 8 Il Governo é delegato ad adottare, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica e nel rispetto delle competenze delle regioni, entro dodici mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, uno o più decreti legislativi per il riordino della disciplina degli albi, degli ordini e delle relative federazioni nazionali dei medici chirurghi e degli odontoiatri, dei farmacisti e dei medici veterinari di cui al decreto legislativo del Capo provvisorio dello Stato 13 settembre 1946, n. 233.
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I decreti di cui al comma 1 sono adottati, realizzando il necessario coordinamento con le disposizioni vigenti, nel rispetto dei seguenti principi e criteri direttivi generali: a) prevedere che gli ordini e le relative federazioni siano enti pubblici non economici istituiti al fine di tutelare i cittadini e gli interessi pubblici, garantiti dallo Stato, connessi all’esercizio della professione e che siano dotati di autonomia patrimoniale, finanziaria e regolamentare nel rispetto delle leggi vigenti e sottoposti alla vigilanza dei Ministero della salute. Tali enti agiscono quali organi sussidiari dello Stato al fine di garantire il rispetto dei principi previsti dal presente articolo e dai codici deontologici per la tutela della salute dei cittadini; b) prevedere che agli ordini si applichino, in quanto compatibili, le norme di cui al decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e successive modificazioni, e siano sottoposti al controllo della Corte dei Conti di cui all’articolo 3, comma 4, della legge 14 gennaio 1994, n. 20 e successive modificazioni; c) prevedere che agli ordini e alle relative federazioni nazionali non si applichino le norme in materia di razionalizzazone, riduzione e contenimento della spesa pubblica; d) individuare le funzioni degli ordini e delle relative federazioni nazionali, attraverso la promozione dell’autonomia delle rispettive professioni, della qualità tecnico professionale, della valorizzazione della funzione sociale della professione e della salvaguardia dei principi etici dell’esercizio professionale; e) disciplinare la modalità di tenuta degli albi, elenchi e registri professionali prevedendo l’iscrizione obbligatoria anche per i pubblici dipendenti; f) disciplinare la verifica e tutela della trasparenza e veridicità della comunicazione dei servizi sanitari offerti ai cittadini dai soggetti
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alla bozza Mirone alla bozza Alfano, passando per Castelli e Mastella, la riforma degli Ordini è aleggiata sulle professioni per decenni senza concretizzarsi in alcun proposito degno di significato. Tale infatti non è considerabile l’infelice infortunio delle liberalizzazioni dell’ex Ministro Bersani che ci hanno lasciato in balia della veterinaria last minute. Ma venerdì 16 luglio l’attuale Ministro della Salute ha portato al Consiglio dei Ministri un testo di riforma: un articolo in sei punti contenuto in disegno di legge sulla sperimentazione clinica. Quel che va rimarcato è il gesto del Ministro Ferruccio Fazio di voler scorporare le professioni sanitarie (veterinari, medici, odontoiatri e farmacisti) dal più ampio contesto delle professioni in generale. È questa una scelta che risponde a precise richieste da parte dei professionisti della salute che non amano essere mescolati ad altri settori, certamente importanti, con profili di delicatezza certamente meno sensibili. In base al disegno di legge presentato dal Ministro Fazio, il Governo è delegato a riformare gli Ordini di veterinari, medici e farmacisti. Le disposizioni per modificare l’ordinamento veterinario sono contenute nel Titolo II del Ddl (Professioni Sanitarie), all’articolo 8 (Delega al Governo per la riforma degli Ordini delle professione sanitarie di medico chirurgo, odontoiatra, medico veterinario e farmacista).
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s) pubblici e privati; g) prevedere le modalità di partecipazione, l’assunzione di ruoli e compiti degli ordini nelle procedure relative all’esame di abilitazione all’esercizio professionale; h) prevedere la promozione, l’organizzazione e la valutazione dei processi di aggiornamento e della formazione per lo sviluppo continuo professionale di tutti i professionisti iscritti agli Albi ai fini della certificazione del mantenimento dei requisiti professionali; i) individuare norme deontologiche raccolte in un codice approvato e aggiornato dalle federazioni nazionali, vincolante per tutti gli iscritti agli albi, con le connesse responsabilità disciplinari; l) disciplinare l’istituzione di specifici organi e la definizione di idonee procedure che, a garanzia dell’autonomia e terzietà del giudizio disciplinare, prevedano la separazione della funzione istruttoria da quella giudicante e l’esercizio dell’azione disciplinare secondo i principi del giusto procedimento confermando le competenze giurisdizionali della Commissione centrale per gli esercenti le professioni sanitarie (Cceps), di cui al decreto legislativo del Capo provvisorio dello Stato 13 settembre 1946, n. 233; m) prevedere l’assoggettabilità delle sanzioni disciplinari nei confronti degli iscritti agli albi professionali, in qualsiasi ambito svolgano la foro attività, compreso quello societario, secondo una graduazione correlata alla gravità o reiterazione dell’illecita, prevedendo altresì il ravvedimento operoso e altre misure compensative; n) prevedere l’assunzione della rappresentanza esponenziale della professione nell’ambito delle proprie competenze; o) definire la struttura organizzativa e amministrativa degli ordini e delle relative federazioni nazionali, con compiti di rappresentanza della professione presso le istituzioni regionali e di supporto alle attività degli ordini provinciali nei rispetto dell’autonomia e delle competenze degli stessi; p) prevedere l’attribuzione alle federazioni dei compiti di indirizzo e coordinamento e di supporto amministrativo degli ordini provinciali nell’espletamento dei compiti e delle funzioni istitutive, individuando altresì gli ambiti e le modalità con le quali adottare atti sostitutivi a tutela dell’interesse pubblico. q) definire composizione, durata, funzioni gestionali, attribuzioni e incompatibilità degli organi degli ordini e delle relative federazio-
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ni, nonché i criteri e le modalità per il loro scioglimento; assicurare, per gli ordini che abbiano un numero di iscritti all’albo superiore a 2.000 unità, la piena accessibilità al voto e nel caso di assemblee rappresentative la tutela delle minoranze qualificate degli iscritti nelle stesse; prevedere che gli oneri di costituzione e funzionamento degli ordini e delle relative federazioni nazionali, nonché di tenuta degli albi, siano posti a totale carico degli iscritti, mediante la fissazione di adeguati contributi; prevedere le modalità con le quali gli albi ricompresi in un medesimo, nel rispetto dell’integrità funzionale dello stesso, assumono la piena autonomia nell’esercizio delle funzioni di rappresentanza, di gestione e disciplinari; confermare per gli esercenti le professioni di cui ai comma 1, gli obblighi di iscrizione alle gestioni previdenziali previste dalle disposizioni vigenti; prevedere le modalità in base alle quali costituire un ordine specifico per la professione odontoiatrica, nel rispetto dei diritti acquisiti dagli iscritti agli albi dei medici chirurghi e degli odontoiatri, fermo restando l’obbligo di iscrizione per l’esercizio specifico della professione; prevedere per gli iscritti agli albi l’obbligo di idonea copertura assicurativa per responsabilità professionale.
I decreti di cui al comma 1 sono adottati nel rispetto della procedura di cui all’articolo 14 della legge 23 agosto 1988, n. 400, su proposta del minsitro della salute sentita la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano.
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Gli schemi dei decreti di cui al comma 1, al seguito della deliberazione preliminare del Consiglio dei ministri, sono trasmessi alla Camera dei deputati e al Senato della Repubblica ai fini dell’espressione dei pareri da parte delle Commissioni parlamentari competenti per materia, che sono resi entro 40 giorni dalla data di trasmissione. Decorso tale termine, i decreti sono emanati anche in mancanza dei pareri. Qualora il termine previsto per i pareri dei competenti organi parlamentari scada nei trenta giorni che precedono la scadenza del termine di cui al comma 1, o successivamente quest’ultimo s’intende automaticamente prorogato di tre mesi.
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Le federazioni nazionali, relativamente agli aspetti organizzativi e applicativi, disciplinano con appositi statuti le materie indicate al comma 2.
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All’articolo 6 comma 5 del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78 in corso di conversione, dopo le parole “anche economici” sono inserite le seguenti “con esclusione degli ordini e collegi professionali e delle relative federazioni”. ■
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IL RESTO È NELLE MANI DI ALFANO E DEL PARLAMENTO
L
a riforma degli Ordini della sanità dovrà integrarsi ed essere coerente con altri passaggi istituzionali. Il riordino delle professioni è infatti materia di lavoro anche per il Ministro della Giustizia, Angelino Alfano, e per la senatrice Maria Grazia Siliquini nelle Commissioni parlamentari Attività Produttive e Giustizia. Gli Ordini professionali, sotto la sigla del Cup, hanno presentato i principi di riforma che ispireranno gli uffici legislativi del Ministro. Presumibilmente, il lavoro di Via Arenula dovrebbe collimare con quello che sta svolgendo il Parlamento, dato che gli Ordini non hanno fatto mistero di preferire un Ddl che li vede autori, piuttosto del testo unificato messo
a punto a Montecitorio. Si parte dalla definizione del professionista intellettuale, conferendogli uno statuts specifico non apparentabile con il lavoro autonomo in generale, modificando in tal senso il Codice Civile; si passa dal distinguo dalle attività di impresa per arrivare al tema dei compensi: tariffe fissate dal Ministero di riferimento (la Salute nel nostro caso) su proposta dell’Ordine “quale unico termine di congruità dell’onorario di una prestazione e che consenta di renderne semplice e trasparente la comprensione da parte del privato cittadino”. La riforma scritta dal Cup interviene anche sulle forme organizzative del lavoro professionale, introducendo un modello so-
cietario ad hoc e non preso a prestito dal diritto commerciale. La vicenda del Sistri ha ampiamente dimostrato come una srl, necessariamente iscritta alla Camera di Commercio, possa risultare penalizzante per piccole realtà come quelle veterinarie rispetto ai grandi produttori di rifiuti per i quali è nato il sistema della tracciabilità dei rifiuti. Al tempo stesso se essere classificati imprese è giuridicamente sbagliato, non rientrare nelle leggi dell’imprenditoria, fino ad oggi, ha significato restare fuori da forme di agevolazione fiscale e di accesso al credito. È urgente sciogliere i nodi di norme imbrogliate in pasticci e lacune.
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4 Intervista www.avantea.it
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La mia mucca resistente alla BSE? È congelata nella biobanca per mancanza di fondi Le pressioni degli animalisti e le difficoltà ad ottenere finanziamenti non fermano Cesare Galli che a settembre presenterà un nuovo progetto contro l’infertilità bovina, insieme alla SIVAR e alla Regione Lombardia
Professor Galli, iniziamo dalla Fondazione Avantea. Aggiorniamo i colleghi sugli sforzi per continuare a dare un futuro alle sue ricerche. Chi la sta sostenendo e da chi si aspetta ulteriori appoggi? A marzo abbiamo costituito la Fondazione Avantea onlus e stiamo completando l’iter burocratico con la nomina del consiglio di amministrazione. Lo scopo della Fondazione è quello di promuovere e finanziare quelle ricerche di base orientate a sviluppare sinergie tra campo zootecnico e biomedico e a promuovere l’utilizzo degli animali d’allevamento per scopi non alimentari. Il patrimonio iniziale della Fondazione è venuto dai fondatori (io, Giovanna Lazzari e Avantea). Inoltre gli enti locali (Comune, Provincia e CCIAA) hanno confermato la promessa di un contributo iniziale per fare partire l’operatività della fondazione. La Fondazione è una Onlus per cui le donazioni sono deducibili e chiunque può contribuire anche semplicemente firmando il 5 per mille (www.fondazioneavantea.org) nella dichiarazione dei redditi. L’altra attività è quella di formare giovani ricercatori nell’ambito della riproduzione animale. A questo proposito abbiamo molte richieste di studenti che vogliono venire a fare la tesi nei nostri laboratori e anche richieste per brevi visite, da pochi giorni ad alcuni mesi, da parte di ricercatori esteri. Di centri come Avantea ce ne sono solo altri due in tutta Europa: uno è in Germania e l'altro in Danimarca. Da sempre i ricercatori europei devono confrontarsi con limiti finanziari ed ostacoli etico-culturali. Possiamo dire che in alcuni Paesi è più difficile che in altri? In Italia per esempio qual è l’atteggiamento delle istituzioni e dell’opinione pubblica verso il suo lavoro? La ricerca biotecnologica sui grossi animali è molto costosa e logisticamente più complicata rispetto a quella applicata sui roditori. Per questo motivo sono pochi i laboratori che hanno le competenze e le strutture per svolgerla. Direi che l’atteggiamento e le problematiche che abbiamo in Italia sono sovrapponibili a quelle degli altri paesi europei. La differenza invece esiste con il mondo anglosassone ed il sud est asiatico dove la ricerca biotecnologica
e biomedica non solo è meglio finanziata ma gode di un’attenzione particolare per le opportunità di crescita industriale e per il potenziale ritorno economico che promette. Da noi ed in Europa esiste un problema di percezione negativa nell’opinione pubblica, sia per scarsa conoscenza delle problematiche sia per le campagne di malainformazione di organizzazioni animaliste, ambientaliste, ma anche di gruppi di interesse economico che temono lo sviluppo di nuove tecnologie per l’influenza che possono avere su posizioni di mercato acquisite. Questa situazione condiziona le decisioni politiche sul dove investire le risorse pubbliche, anche se in genere gli uomini politici sono affascinati dalla scienza e dalle prospettive che si profilano. D’altra parte anche noi ricercatori facciamo troppo poco o lo facciamo male spiegare al pubblico le nostre motivazioni e quello che facciamo. Recentemente la francese Cryozootech l’ha contattata per lavorare insieme nel settore della riproduzione equina. Dopo Prometea e Pegaso, cosa si sta muovendo su questo fronte? Con Cryozootech la possibile collaborazione riguarda la clonazione. Siamo ancora in fase di trattativa, il mercato in Europa non è ricco come quello nord americano, i costi da noi sono più alti e a questo va aggiunta l’incertezza che riguarda la registrazione nei libri genealogici degli animali clonati e della loro progenie. Tutti questi fattori limitano fortemente l’interesse nella clonazione in Europa e per questo abbiamo avviato contatti in sud-America. Oltre alla clonazione, offriamo un servizio di riproduzione assistita con la tecnica dell’ovum pick up e ICSI per produrre embrioni da animali con problemi di fertilità, non solo cavalle ma anche stalloni con una qualità del seme scadente. Per questo collaboriamo con diverse cliniche e colleghi anche in Europa e Medio Oriente. Parliamo del progetto Uterofert che a settembre presenterà insieme alla SIVAR e alla Regione Lombardia. Qual è lo stato dell’arte dell’infertilità bovina e quali le possibili soluzioni? L’infertilità nell’allevamento della vacca da latte ha raggiunto livelli preoccupanti e solo di recente se ne è presa piena coscienza, basti ricordare che la % di non ritorno dopo inseminazione artificiale è scesa dell’1% all’anno negli ultimi 20 anni. Le cause dell’infertilità sono molteplici, complesse e richiedono un approccio di ricerca multidisciplinare. Il nostro contributo di ricerca per indagare questo problema sfrutta le nostre competenze nelle tecnologie dell’embrione. Quello che stiamo studiando sono i fattori che determinano la sopravvivenza dell’embrione sia in condizioni normali non patologiche sia in un ambiente uterino che presenta patologie sub cliniche difficilmente rilevabili con la semplice visita clinica. È quindi necessario capire i meccanismi e i mediatori
del colloquio incrociato embrione-utero per mettere a punto una strategia di gestione aziendale che riduca la componente uterina della infertilità bovina. In un progetto di ricerca precedente abbiamo anche dimostrato che il livello di consanguineità è inversamente proporzionale alla vitalità embrionale. Per questo chi si occupa di selezione ha preso in seria considerazione questo aspetto. La Regione Lombardia è molto sensibile a queste problematiche di allevamento così importanti per la vocazione zootecnica della nostra regione e ha finanziato le ricerche sopra menzionate. A settembre presenteremo i risultati e faremo anche il punto sullo stato dell’arte con la presenza di un esperto del settore, il prof. Martin Sheldon dell’Università di Swansea nel Regno Unito. La selezione genetica avanzata può dare un contributo alla biodiversità, alla salvaguardia di razze in via di estinzione. Che tipo di vantaggi e di servizi offre la ricerca e il suo laboratorio in particolare? L’utilizzo delle tecniche di riproduzione assistita rappresenta uno strumento necessario ma non sufficiente per garantire la biodiversità e le razze in via di estinzione, infatti è necessario salvaguardare l’ambiente in cui queste razze sono collocate ma soprattutto sviluppare un’attività economica tale da garantire un auto sostentamento a coloro che allevano queste razze. Noi siamo in grado di produrre embrioni in numeri elevati anche da pochi animali e da quantitativi molto ridotti di seme. Gli embrioni possono essere stoccati congelati nelle biobanche e rappresentano la possibilità di poter mantenere, espandere o rigenerare la razza. Oggi però con la possibilità di riprodurre gli animali per clonazione, si sta pensando di fare delle biobanche di cellule somatiche, più semplici da stoccare e più economiche. Con la genotipizzazione degli embrioni è possibile selezionare capi con caratteristiche genetiche tali da garantire produzioni innovative, migliori e a costi inferiori. Qual è il grado di attenzione del mondo allevatoriale a questo tipo di ricerche? L’interesse a genotipizzare l’embrione è nato di pari passo con la selezione genomica basata su marcatori genetici. Noi stiamo lavorando con il PTP e LGS per poter applicare la selezione basata sui marcatori anche all’embrione. In questo modo si pensa di poter selezionare il genotipo desiderato allo stadio di embrione potendo effettuare una scelta più ampia attraverso la produzione di molti embrioni, strategia molto più economica rispetto a fare nascere lo stesso numero di vitelli nati da cui poter scegliere i capi migliori. Tuttavia per poter genotipizzare un embrione con la tecnologia attuale servono molte più cellule di quelle contenute nell’embrione stesso. Per cui stiamo lavorando, da una parte, per poter fare moltiplicare in vitro le poche cellule contenute in una biopsia dell’embrione e dall’altra per mettere a punto tecniche di genotipizzazione
più sensibili che richiedono meno DNA di partenza. Quali sono i punti di contatto fra la ricerca nel campo della riproduzione animale e la veterinaria sia pubblica che privata? Che tipo di sinergie sono in atto o sono auspicate? La veterinaria pubblica ha un ruolo di controllo nelle nostre attività sia di servizio sia di ricerca che essendo spesso attività di frontiera richiedono un certo grado di adattamento. Trovo sempre la massima disponibilità e competenza sia a livello locale (ASL) che centrale (regione o ministero) ad affrontare e risolvere diverse questioni legate a nuove tecnologie o attività, senza sconti ma con lo spirito giusto nel rispetto dei ruoli. La nostra attività è costantemente oggetto di critiche da parte dei soliti animalisti e questo complica il compito di chi deve fare i controlli. Mi sembra che però anche la professione veterinaria, ma non solo, presti troppo il fianco a queste organizzazioni riconoscendogli un ruolo che per certi aspetti del nostro lavoro produce effetti devastanti. Forse una valutazione più critica di questi rapporti sarebbe auspicabile perché la nostra professione ha molteplici realtà e non solo la cura clinica degli animali. Io ho ricevuto centinaia di mail di insulti e proteste da parte di esponenti animalisti, per una sperimentazione con le staminali mesenchimali svolta alla Università di Bologna, sperimentazione fra l’altro a beneficio dei cavalli stessi per la terapia delle lesioni tendinee. La sperimentazione, che era regolarmente autorizzata, non è stata terminata a causa delle pressioni mediatiche negative esercitate dagli animalisti. Nessuno né nell’Università né nella professione si è schierato dalla nostra parte, questo è stato secondo me un segnale molto grave. Una battuta conclusiva sugli sviluppi in campo biomedico. La stampa le aveva attribuito con un certo sensazionalismo l’imminenza di una mucca immune dalla BSE per i trapianti di tessuto da animale a uomo. Vogliamo concludere sottolineando il grande contributo che le sue ricerche hanno sui progressi della medicina? Come ho già accennato crediamo che gli animali possano dare un contributo importante alla salute dell’uomo, vogliamo essere il punto d’incontro tra ricerca zootecnica e biomedica, come riportato sul logo della Fondazione e penso che su questo la veterinaria possa dire la sua. La mucca resistente alla BSE l’abbiamo congelata nella nostra biobanca poiché sono finiti i fondi per il progetto. Inoltre, rischio che si profilava allora per la BSE in realtà è stato ridimensionato, un po’ come è successo con l’influenza suina e i vaccini. È sempre difficile fare previsioni e il senno di poi non serve. Noi siamo impegnati su diversi fronti, dai maiali per il trapianto d’organo, ai modelli di malattia ai test alternativi di tossicità, tutti progetti improntati in questa direzione. ■
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6 Attualità Indagine Fnovi
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Sempre meno soli i veterinari italiani In continuo aumento le figure laiche nelle strutture veterinarie di ANTONIO MANFREDI l Rapporto Nomisma 2010 su “La professione medico veterinaria” realizzato per la FNOVI, può essere fonte di vari spunti di riflessione particolarmente interessanti, anche se ha un limite di cui dobbiamo sempre tener conto: essendo il campione dell’indagine limitato ai laureati degli ultimi 10 anni, non possiamo fare analisi storiche e confronti con i dati espressi nel “Libro bianco della professione veterinaria” del 2005 che utilizzava un campione riferito a tutta la categoria veterinaria. È evidente che non essendo omogenei i due campioni dal loro raffronto possiamo avere solo indicazioni senza certezza di significato. Il 39,8% degli intervistati ha dichiarato di lavorare da solo, il 35,1% in collaborazione con altri veterinari, il 23% in associazione con colleghi in uno studio associato e solo lo 0,3% con veterinari dipendenti. Vediamo gli stessi dati riferiti al 2005: il 60% aveva dichiarato di lavorare da solo ed il 40% con collaboratori o in associazione con altri. Vedete che le differenze dopo soli 5 anni sono enormi: dal 60% siamo passati al 39,8% e dal 40% siamo saliti nel 2010 al 58,1%. È evidente che questa differenza è fortemente influenzata dalla diversità del campione anche se non vi è dubbio che il trend nella veterinaria italiana è quello di lavorare in gruppo. Infatti se andiamo a vedere lo stesso dato riferito ai soli laureati degli ultimi 5 anni, quelli più giovani, questa percentuale si riduce ulteriormente a si ferma al 32,7%, solo uno su tre. Questo
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dato è importante perché evidenzia come il futuro della veterinaria sarà sempre di più di studi associati sia perché i giovani desiderano molto essere “specialisti”, e quindi per forza di cose devono lavorare con altri, sia perché, soprattutto le donne, tendono a cercare occupazioni part-time, per poter conciliare la professione con gli impegni familiari, che obbligano ad un’attività svolta in collaborazione con altri colleghi. Il settore dove si lavora meno da soli è quello degli animali da compagnia: il 31,3% mentre il 35% utilizza la collaborazione di altri colleghi. I veterinari che lavorano nel settore degli animali da reddito, al contrario, sono quelli più autonomi, il 76,3% svolge la sua attività professionale da solo. È interessante vedere come al Sud e nelle Isole vi sia una maggior resistenza al lavoro solitario ed autonomo visto che la percentuale dei veterinari che operano da soli in quest’area arriva al 51,1%. Decisamente maggiore questa percentuale fra i maschi rispetto alle femmine anche per i motivi già detti: nel primo caso arriviamo al 51,5% mentre nel secondo ci fermiamo al 30,9. Da tempo all’interno della categoria veterinaria si discute se sia un bene un futuro di meno strutture con tanti veterinari con diverse specializzazioni o il tradizionale ambulatorio, spesso con un solo veterinario “generico” che si affida poi ad altri colleghi per le prestazioni specialistiche. Dai dati dell’indagine abbiamo già una prima risposta non in termini di qualità ma certamente di tendenza. Io credo che le due situazioni possano tranquillamente convivere sulla base delle diverse esigenze territoriali, garantendo comunque un buon livello qualitativo.
Sono convinto infatti che la “qualità” di una struttura non dipenda dalla sua tipologia ma dalla professionalità (serietà, impegno, aggiornamento, ecc.) dei veterinari che vi operano. Un altro dato certamente interessante è che il 9,8% dei veterinari liberi professionisti ha fra i suoi collaboratori figure laiche, non veterinarie. È una percentuale bassa rispetto ad altri paesi dove ogni struttura ha più collaboratori laici che veterinari ma comunque significativa in una situazione come quella italiana dove il forte numero di laureati che si rendono disponibili a svolgere tirocinio gratuito, anche per lunghi periodi, ha sempre frenato il diffondersi della figura professionale del tecnico veterinario. Tenendo conto che i liberi professionisti sono circa 20mila, significa che bene o male i collaboratori non veterinari possono essere più o meno 2000, questo, come avevamo già detto, se il nostro campione limitato ai lau-
reati degli ultimi 10 anni può essere riportato a tutto l’universo veterinario. Stiamo attenti però che questo dato, anche se attendibile, non è molto significativo e soprattutto omogeneo. In questa voce, infatti rientrano spesso, soprattutto per i veterinari meno giovani, la moglie o un parente che collabora nella struttura, spesso sono laureati stranieri, altre volte figure professionali che si limitano alla gestione amministrativa, alle pulizie, ecc. Quelli che veramente hanno caratteristiche di tecnico veterinario per percorsi formativi specifici e per esperienza credo che non superino i 400/500. Una figura professionale che comunque, soprattutto nelle strutture più grosse, è sempre più importante e necessaria. Il futuro della professione veterinaria passa anche attraverso la crescita professionale del tecnico veterinario, che ricordiamo è un ausiliare del veterinario ma non ha e non può avere competenze mediche. ■
Figura 3. L’organizzazione del lavoro nella libera professione (valori percentuali)
Figura 1. Lei lavora… - Confronto 2005 e 2009 (valori percentuali)
Figura 4. Liberi professionisti che si avvalgono anche della collaborazione di praticanti e tirocinanti (valori percentuali)
Figura 2. Liberi professionisti che lavorano esclusivamente da soli - Analisi per target professionale, anni d’iscrizione, area geografica, sesso (valori percentuali)
Figura 5. Liberi professionisti che si avvalgono anche della collaborazione di figure non veterinarie (valori percentuali)
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8 Osservatorio farmaco Dg Sanco
VETERINARIA 28 | 2010
Revisione della legislazione europea: cosa chiediamo? L’ANMVI ha partecipato alla consultazione della DgSanco a Commissione Europea ha lanciato tramite la DGSANCO una consultazione pubblica dal titolo: “Regole migliori per i farmaci veterinari: come attuare un impianto normativo più semplice, salvaguardando la sanità pubblica e animale, aumentando la competitività delle industrie”. La consultazione, rivolta principalmente alle imprese e agli addetti ai lavori si è chiusa il 15 luglio scorso e fra alcune settimane ne consoceremo gli esiti. Per favorire la più ampia partecipazione dei veterinari alla consultazione, l’ANMVI ha messo a disposizione la traduzione in lingua italiana del testo ed ha, essa stessa partecipato alla consultazione, in qualità di associazione registrata presso la UE. I risultati saranno oggetto di confronto fra i veterinari europei (ANMVI aderisce a UEVP), ma saranno soprattutto analizzati dalla Commissione Europea in vista della normativa europea. Tre gli obiettivi della consultazione e degli interventi legislativi conseguenti: 1.aumentare la disponibilità dei medicinali veterinari; 2.ridurre gli oneri amministrativi; 3.migliorare la
L
funzionalità del mercato interno per i medicinali veterinari. In sintesi ecco quale è stato il contributo dell’ANMVI sui tre punti esposti.
mente meno del prodotto originale. In questo modo si allarga la disponibilità di farmaci veterinari su mercati minori dove non è stato distribuito l’originale.
DURATA I 10 anni attualmente previsti per l’esclusività del principio attivo rappresentano un arco temporale che può consentire il recupero degli investimenti. Tuttavia, un periodo più lungo andrebbe considerato se idoneo a garantire nuovi farmaci specifici. Per alcuni settori di nicchia e per invogliare l’industria all’investimento si potrebbe arrivare anche a 15 anni (ad esempio nel settore animali esotici). Ora nel settore di api e pesci il periodo è di 13 anni.
AUTORIZZAZIONE L’ANMVI condivide la proposta delle industrie europee del farmaco veterinario di arrivare al cosiddetto 1-1-1- concept: procedure univoche e semplificate, che permettano velocemente l’introduzione di uno stesso prodotto in tutti i paesi europei. Procedure differenziate, infatti, oltre a costare molto, spesso, limitano la diffusione dei prodotti. L’ANMVI ritiene quindi che si debba fare una sola procedura che valga per tutta l’Europa superando limiti burocratici nazionali spesso non motivati.
GENERICI Alla scadenza dell’esclusività del principio attivo, è ipotizzabile l’introduzione di un generico che tuttavia avrebbe senso se il prodotto originale fosse ancora valido e si fosse dimostrato efficace (sistema di farmacovigilanza). Registrare un generico dovrebbe avere costi e tempi ridotti per motivare le imprese. Il generico, inoltre, ha senso se costa netta-
Your Voice in Europe è lo spazio delle consultazioni avviate dalla Commissione Europea. Vengono riportate quelle in corso e quelle concluse con la relativa sintesi dei dati raccolti. Sarà a questa pagina che troveremo i risultati dell’indagine sulla distribuzione del farmaco veterinario: http://ec.europa.eu/yourvoice/
ARMONIZZAZIONE L’armonizzazione di prodotti veterinari già autorizzati è un traguardo a cui si arriverebbe con la registrazione unica europea ma ancora oggi, attraverso registrazioni nazionali, si trova in commercio nei vari paesi lo stesso prodotto con indicazioni terapeutiche, dosaggi, ecc, differenti. L’ANMVI è quindi favo-
revole ad una armonizzazione che renda più semplice la distribuzione del prodotto farmaceutico in tutti i paesi europei.
CONFEZIONAMENTO ED ETICHETTATURA L’ANMVI è favorevole ad una semplificazione delle procedure che oggi incidono molto sui costi. La confezione potrebbe essere unica per tutta l’Europa e riportare nelle varie lingue i dati sul foglietto illustrativo. Non è un problema semplice ma va certamente affrontato per rendere più veloce la distribuzione del prodotto all’interno della UE ed a costi certamente inferiori.
FARMACOVIGILANZA E MONITORAGGIO L’Associazione ritiene che sia estremamente importante disporre di un sistema efficace di farmacovigilanza veterinaria e ha risposto alla consultazione respingendo l’ipotesi di ricalcare le procedure impiegate in ambito umano. La verifica sul campo del farmaco veterinario deve contare su un sistema operativo semplice, rapido, non burocratico e che sappia interagire con il medico veterinario segnalante, per coinvolgerlo e far sentire l’importanza del suo ruolo attivo.
DISTRIBUZIONE ANMVI ritiene necessaria una standardizzazione del sistema distributivo del farmaco veterinario in Europa. Le differenze attuali fra i vari paesi creano solo problemi ed aumenti di costi. L’Italia è l’unico paese in Europa dove i veterinari pratici non hanno un ruolo distributivo vero e proprio e questo crea grossi problemi di disponibilità e reperibilità del farmaco oltre a quelli riferiti ai prezzi. ANMVI è senz’altro favorevole alla più rigida regolamentazione delle vendite via Internet, pur non essendo contraria a nuove modalità di distribuzione. L’essenziale è che vi sia sempre un ruolo centrale per il Medico Veterinario, sia nella scelta del prodotto e nel suo impiego sia come prescrittore.
DISPONIBILITÀ La modifica di alcune normative quali: il sistema di registrazione, l’esclusiva, il confezionamento, ecc. potrebbero offrire un prontuario farmaceutico veterinario decisamente più ampio coprendo la maggior parte delle esigenze terapeutiche. ■
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SIOVET Richiesto accreditamento
SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIA SOCIETÀ FEDERATA ANMVI
SOCIETÀ ITALIANA DI ORTOPEDIA VETERINARIA
NUOVE TENDENZE IN ORTOPEDIA CANINA E FELINA 66° CONGRESSO NAZIONALE SCIVAC BOLOGNA BolognaCongressi 17-18 SETTEMBRE 2010
Organizzato da
Soc. Cons. a r.l.
Azienda con sistema qualità certificato ISO 9001:2008
Per ulteriori informazioni Segreteria SCIVAC - Tel. 0372-403508 info@scivac.it - www.scivac.it
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10 Eventi Veterinari
VETERINARIA 28 | 2010
SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA REDDITO SOCIETÀ FEDERATA ANMVI
FIERA INTERNAZIONALE BOVINO DA LATTE CremonaFiere, 28 Ottobre 2010 Convegno Nazionale SIVAR: AGGIORNAMENTI IN BUIATRIA ALLEVARE VITELLI SANI: DAL COLOSTRO ALLO SVEZZAMENTO In collaborazione con AZIENDA SANITARIA LOCALE DELLA PROVINCIA DI CREMONA ORDINE DEI MEDICI VETERINARI DELLA PROVINCIA DI CREMONA
RELATORE JAMES D. QUIGLEY - APC, Inc. Ankeny, IA (USA)
OBIETTIVI EVENTO FORMATIVO Con il presente Convegno si intende proseguire il percorso di formazione per i Medici Veterinari, già intrapreso con altri eventi, sulla gestione del giovane bestiame negli allevamenti bovini. Gli argomenti oggetto delle relazioni vogliono fornire una preparazione specifica sui principi di una corretta gestione dei vitelli dal momento della colostratura alla fase di svezzamento, con una attenzione particolare alla scelta degli alimenti liquidi e solidi e alle modalità di somministrazione. In funzione di ottenere giovani animali più sani, con migliori performance di crescita e con un alto livello di benessere si ritiene importante la conoscenza da parte dei Medici Veterinari delle indicazioni provenienti dalle ricerche più recenti in questo campo. Il corretto management, inteso come approccio complessivo, delle fasi critiche e delle strategie di prevenzione ha l’obiettivo di ridurre gli interventi terapeutici individuali e di massa e il consumo di antimicrobici, ancora oggi di largo impiego.
11.00 Pausa 11.30 La scelta dell’alimentazione per il vitello pre-svezzamento - J. Quigley 13.00 Pausa pranzo 14.30 Strategie nutrizionali post-svezzamento - J. Quigley 16.00 Discussione 17.00 Questionario a scelta multipla, consegna attestati e termine della giornata
SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI ESOTICI
SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI ESOTICI
CORSO DI CHIRURGIA DEGLI ANIMALI ESOTICI Cremona, Palazzo Trecchi 11-13 Ottobre 2010
CORSO DI MEDICINA E CHIRURGIA DEL FURETTO Cremona, Palazzo Trecchi 22-24 Novembre 2010
DIRETTORE Marco Bedin, Med Vet, Padova
DIRETTORE ALESSANDRO BELLESE, Med Vet, Lido di Venezia (VE)
SEGRETERIA SCIENTIFICA ED ORGANIZZATIVA SIVAR - Paola Orioli Tel. 0372-40.35.39, Fax 0372-40.35.54 info@sivarnet.it, www.sivarnet.it
PARTECIPAZIONE Iniziativa gratuita rivolta ai laureati e studenti in Medicina Veterinaria. Per motivi organizzativi è gradita la preiscrizione. È prevista la traduzione simultanea dall’inglese all’italiano.
ISCRIZIONE L’iscrizione ai convegni dà diritto a: • Atti delle relazioni • Attestato di frequenza • Traduzione simultanea • Attestato ECM
RELATORI MARCO BEDIN, Med Vet, Padova ALESSANDRO BELLESE, Med Vet, Lido di Venezia (VE) TOMMASO COLLARILE, Med Vet, Roma LORENZO CROSTA, Med Vet, Como ALESSANDRO MELILLO, Med Vet, Roma CARLO PAOLETTI, Med Vet, Firenze QUOTA DI ISCRIZIONE Soci SIVAE/SCIVAC € 670,00 + IVA 20% Non Soci € 920,00 + IVA 20%
QUOTA DI ISCRIZIONE: Soci SIVAE/SCIVAC € 570,00 + IVA 20% Non Soci € 770,00 + IVA 20%
ECM: In fase di accreditamento
ECM: In fase di accreditamento
Limite di Iscrizione: 1 SETTEMBRE 2010
Limite di Iscrizione: 15 Ottobre 2010
SEDE CremonaFiere - P.zza Zelioli Lanzini, 1 Cremona
RELATORI MARTA AVANZI, Med Vet, Castelfranco Veneto (TV) ALESSANDRO BELLESE, Med Vet, Lido di Venezia (VE) MATTIA BIELLI, Med Vet , Novara IGOR PELIZZONE, Med Vet, Reggio Emilia GIUSEPPE VISIGALLI, Med Vet, Varedo (MI)
NUMERO DI PARTECIPANTI: 36
PROGRAMMA SCIENTIFICO
Richiesto accreditamento
9.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 9.40 Saluto del moderatore ai partecipanti ed inizio lavori 9.45 Gestione del colostro nel vitello neonato - J. Quigley
SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIA SOCIETÀ FEDERATA ANMVI
In collaborazione con
PER INFORMAZIONI E SCHEDA D’ISCRIZIONE Segreteria SIVAE: Elisa Feroldi Tel. 0372/40.35.00 Fax 0372/45.70.91 info@sivae.it
Seminario SOVEP - SCIVAC LA MEDICINA INTERNA BASATA SULL'EVIDENZA: DALLE PATOLOGIE AI CASI CLINICI Rivoli (TO), 23/24 Ottobre 2010
RELATORI Stefano Bo, Med Vet Torino Xavier Roura, Med Vet, Dipl ECVIM, Barcellona, Spagna
PROGRAMMA SCIENTIFICO SABATO 23 OTTOBRE 2010 9.15 Registrazione dei partecipanti Presentazione dei relatori e saluto del presidente SOVEP 9.30 Il processo della medicina basata sull’evidenza: approccio generale all’EBM; approccio utilizzando Pub Med (uso della letteratura in ambito clinico pratico) Classifica della qualità dei reports sulla base degli EBM: serie di casi, la miglior evidenza, pubblicazioni retrospettive, resoconti dei singoli casi clinici, articoli su riviste con index - Xavier Roura 10.50 Pausa 11.20 Tiroide vs Cusching- quale test fare per primo? Diagnosi differenziali ed utilità dei
test - Xavier Roura 12.15 Cosa posso diagnosticare in un animale in terapia con glucocorticoidi? Stefano Bo 13.00 Pausa Pranzo 14.00 Associazione tra malattie renali e non renali e proteinuria nel cane Xavier Roura 15.15 Errori diagnostici con l'utilizzo della Pcr nel cane - Xavier Roura 16.00 Pausa 16.30 Proteinuria e malattie infettive nel gatto - Stefano Bo 17.15 La medicina veterinaria basata sull’evidenza: dalla teoria all'applicazione pratica. Esempi di casi clinici discussi con l’aiuto dei partecipanti. (si prega chi volesse partecipare di portarsi un computer con connessione WiFi) Xavier Roura e Stefano Bo 18.00 Fine prima giornata DOMENICA 24 OTTOBRE 2010 9.15 Malattie sovradiagnosticate in medicina felina: micoplasmosi (m. he-
10.00
10.45 11.30
13.00
SOCIETÀ VETERINARI PIEMONTESI ASSOCIAZIONE FEDERATA ANMVI
mofelis-felis-spp) e toxoplasmosi Stefano Bo Diagnosi avanzate delle malattie infettive nel gatto (uso di PCR e altri metodi) - Stefano Bo Pausa Gastroprotettori e antiinfiammatori (AINES e Cortisone) Xavier Roura Fine del seminario
SEDE Hotel Campanile Corso Allamanno 153 Rivoli (TO) Per ricevere la scheda d’iscrizione ed avere maggiori informazioni, Segreteria SCIVAC Monica Borghisani Tel. 0372/40.3506 email: delregionali@scivac.it
Richiesto accreditamento
NUMERO DI PARTECIPANTI: 36 PER INFORMAZIONI E SCHEDA D’ISCRIZIONE Segreteria SIVAE: Elisa Feroldi Tel. 0372/40.35.00 - Fax 0372/45.70.91 info@sivae.it
CONVEGNO NAZIONALE SIVAR ORIGINE UTERINA DELL’INFERTILITÀ BOVINA: IL PROGETTO UTEROFERT Cremona, Palazzo Trecchi, 30 Settembre 2010 RELATORI Gaetano DONOFRIO Maura FERRARI Andrea GALLI Cesare GALLI Giovanna LAZZARI Mario LUINI Martin SHELDON
PER INFORMAZIONI SIVAR - Paola Orioli Tel. 0372-40.35.39 Fax 0372-40.35.54 info@sivarnet.it www.sivarnet.it
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Eventi Veterinari
VETERINARIA 28 | 2010
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Società federata ANMVI
DELEGAZIONI REGIONALI CALENDARIO INCONTRI SECONDO SEMESTRE 2010
19 Settembre
Toscana
Citologia per non citologi come praticare il gioco dell'esame citologico con soddisfazione … e senza sbagliare troppo
Mario Caniatti
26 Settembre
Basilicata
Facile come respirare? Un viaggio fra i fatti e i misfatti dell'apparato respiratorio
Davide de Lorenzi
26 Settembre
Trentino
Quando la chirurgia diventa intrigante
Paolo Buracco
26 Settembre
Campania
La radiologia del torace dalla A alla …. D (diagnosi)
Massimo Vignoli
3 Ottobre
Marche
Chronic Kidney disease e stadiazione iris: nefropatia cronica nel cane e nel gatto
Paola Scarpa
10 Ottobre
Calabria
L'esame citologico quando meno te lo aspetti: ovvero quando la diagnosi è letteralmente sotto i tuoi occhi
Walter Bertazzolo
10 Ottobre
ASVAC
Patologie Traumatiche dello scheletro appendicolare
Bruno Peirone
10 Ottobre
Umbria
Myths and misconceptions, ovvero leggende e false convinzioni in odontostomatologia e chirurgia orale veterinaria
Margherita Gracis
24 Ottobre
Sicilia
Patologie Traumatiche dello scheletro appendicolare
Bruno Peirone
24 Ottobre
Lombardia
Le principali malattie ereditarie nell'occhio dei cani di razza: diagnosi ai fini della selezione e della prevenzione, terapia per garantire il benessere dell'animale
Claudio Peruccio
31 ottobre
Lazio
Le principali malattie ereditarie nell'occhio dei cani di razza: diagnosi ai fini della selezione e della prevenzione, terapia per garantire il benessere dell'animale
Claudio Peruccio
7 Novembre
Veneto
Facile come respirare? Un viaggio fra i fatti e i misfatti dell'apparato respiratorio
Davide de Lorenzi
7 Novembre
Abruzzo
Elementi per un corretto approccio clinico e terapeutico alla malattia cardiovascolare
Francesco Migliorini
7 Novembre
Emilia
Myths and misconceptions, ovvero leggende e false convinzioniI in odontostomatologia e chirurgia orale veterinaria
Margherita Gracis
14 Novembre
Friuli Venezia Giulia
Approccio clinico e diagnostico all’alopecia nel cane e nel gatto
Federico Leone
14 Novembre
Lazio
Citologia per non citologi come praticare il gioco dell'esame citologico con soddisfazione … e senza sbagliare troppo
Mario Caniatti
21 Novembre
Puglia
Patologie neurologiche comuni nella pratica clinica: il paziente paraparetico e quello epilettico
Cristian Falzone
21 Novembre
Liguria
L'esame citologico quando meno te lo aspetti: ovvero quando la diagnosi è letteralmente sotto i tuoi occhi
Walter Bertazzolo
28 Novembre
Molise
Cosa c'è di nuovo nella diagnosi prognosi e terapia dei disordini infiammatori cronici dell'apparato gastroenterico dei piccoli animali
Ugo Lotti
28 Novembre
Valle d'Aosta
Quando la chirurgia diventa intrigante
Paolo Buracco
28 Novembre
Sicilia ANMVI
La terapia del dolore
Antonello Bufalari - Gaetano Farina
5 Dicembre
Sardegna
Facile come respirare? Un viaggio fra i fatti e i misfatti dell'apparato respiratorio
Davide de Lorenzi
5 Dicembre
Abruzzo
Patologie neurologiche comuni nella pratica clinica: il paziente paraparetico e quello epilettico
Cristian Falzone
PER TUTTI GLI INCONTRI È STATO RICHIESTO L’ACCREDITAMENTO PARTECIPAZIONE Si ricorda che la partecipazione agli incontri delle Delegazioni Regionali è riservata ai Soci Scivac, indipendentemente dalla regione di appartenenza, in regola con la quota Associativa dell'anno in corso. I Soci Scivac possono partecipare a qualsiasi incontro regionale organizzato da Scivac in qualsiasi regione e a titolo gratuito (portare con sé la tessera Scivac). INFORMAZIONI - Segreteria SCIVAC - Monica Borghisani - Tel. 0372/403506 - delregionali@scivac.it
DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC TOSCANA CITOLOGIA PER NON CITOLOGI! Come praticare il gioco dell’esame citologico con soddisfazione… e senza sbagliare troppo! Montecatini (Pt), 19 Settembre 2010 RELATORE Caniatti Mario 8.30 9.25 9.30
PROGRAMMA SCIENTIFICO Registrazione dei partecipanti e verifica presenze Saluto ai partecipanti del Presidente, presentazione del relatore ed inizio dei lavori Citologia diagnostica: quando e co-
me farne un gioco vincente 11.00 Pausa 11.30 Citologia diagnostica: le regole del gioco 13.00 Spazio per eventuale relazione commerciale ( nel caso non si svolga la relazione il programma nel pomeriggio sarà anticipato di mezz’ora) 13.30 Pausa
14.30 Casi clinici interattivi: Flogosi o neoplasia. Cosa pensi che sia? 15.30 Pausa 16.00 Casi clinici interattivi: Che neoplasia? Questo è il dilemma! 17.00 Test di valutazione dell’apprendimento e discussione finale 17.30 Consegna degli attestati di partecipazione e termine della giornata
SEDE Vittoria Centro Congressi Via Baccelli, 2 Montecatini Terme (PT) PER INFORMAZIONI SCIVAC - Monica Borghisani Palazzo Trecchi, Via Trecchi 20 - 26100 Cremona Tel. 0372 403506 - Fax 0372 44035.30 E-mail: delregionali@scivac.it
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12 Eventi Veterinari
VETERINARIA 28 | 2010
Società federata ANMVI
SOCIETÀ SPECIALISTICHE - CALENDARIO INCONTRI SECONDO SEMESTRE 2010 25 SETTEMBRE
SICARV
CREMONA, PALAZZO TRECCHI
Patologia mitralica: recenti acquisizioni. Anatomia, fisiopatologia e approccio clinico con particolare riferimento alla tosse
25 SETTEMBRE
SCVI
CREMONA, PALAZZO TRECCHI
Tavola rotonda interattiva sulla chirurgia mini-invasiva
26 SETTEMBRE
SCVI
CREMONA, PALAZZO TRECCHI
Raccolte anomale in cavità addominale
3 OTTOBRE
SIMVENCO
CREMONA, PALAZZO TRECCHI
Il ruolo dell’alimentazione nel concetto di cura: oltre i fabbisogni
3 OTTOBRE
SIODOV
CREMONA, PALAZZO TRECCHI
Chiusura dell’accesso
3 OTTOBRE
SIMUTIV
CREMONA, PALAZZO TRECCHI
Come gestire l’addome acuto in pronto soccorso
23-24 OTTOBRE
GRUPPO DI STUDIO DI FISIOTERAPIA E RIABILITAZIONE
CREMONA, PALAZZO TRECCHI
Aggiornamenti in ortopedia e in neurologia
6 NOVEMBRE
SICIV
CREMONA, PALAZZO TRECCHI
Citologia delle neoplasie endocrine e delle patologie muscolo-scheletriche
7 NOVEMBRE
SISCA
CREMONA, PALAZZO TRECCHI
Follow-up in medicina comportamentale
13 NOVEMBRE
SVIDI/SIONCOV
CREMONA, PALAZZO TRECCHI
Neoplasie polmonari e pleuriche
13 NOVEMBRE
SIMEF
CREMONA, PALAZZO TRECCHI
Update sulle malattie infiammatorie intestinali (IBD) feline
14 NOVEMBRE
SIONCOV
CREMONA, PALAZZO TRECCHI
Neoplasie polmonari e pleuriche
14 NOVEMBRE
SIMIV
CREMONA, PALAZZO TRECCHI
Diagnostica molecolare nella pratica clinica: dalle malattie infettive alla genetica
21 NOVEMBRE
SINUV
CREMONA, PALAZZO TRECCHI
Uomo e cane: due specie a confronto in nefrologia
21 NOVEMBRE
SIRVAC
CREMONA, PALAZZO TRECCHI
Recupero della fertilità nel cane e nel gatto: dal caso clinico, alla diagnosi fino al trattamento e alla risoluzione della patologia
27 NOVEMBRE
SIATAV
CREMONA, PALAZZO TRECCHI
Management del dolore post-operatorio
27-28 NOVEMBRE
SIOVET
CREMONA, PALAZZO TRECCHI
Non solo sapere e saper fare, ma saper anche gestire: problematiche organizzative in ortopedia veterinaria
28 NOVEMBRE
SIDEV
CREMONA, PALAZZO CITTANOVA
Aggiornamenti sulle malattie autoimmuni
INFORMAZIONI: Segreteria Società Specialistiche SCIVAC - Tel. 0372 403509 - Fax 0372 457091 - Email: socspec@scivac.it
SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER EQUINI SOCIETÀ FEDERATA ANMVI
SEMINARIO SIVE PRESENTE E FUTURO NELLA DIAGNOSI E TRATTAMENTO DELLE PATOLOGIE ARTICOLARI DEL CAVALLO: INCONTRO CON WAYNE MCILWRAITH Mercoledì 15 Settembre 2010 - BolognaFiere, Bologna
RELATORE WAYNE MCILWRAITH, Bvs, PhD, DSc, FRCVS, Diplomate ACVS, University Distinguished, Professor, Colorado State University (USA)
12.15
PROGRAMMA SCIENTIFICO Mercoledì 15 Settembre 2010 8.30 Registrazione dei partecipanti 9.00 Saluto del Presidente SIVE, presentazione del relatore 9.15 Progressi nella diagnosi della malattia articolare negli equini 10.45 Pausa caffè 11.15 L’identificazione di nuovi obiettivi per
13.15 14.30
16.30
17.30
la terapia articolare e loro relazione con il trattamento Nuovi concetti nel trattamento delle cisti ossee subcondrali e gestione di alcune lesioni traumatiche della grassella Pausa pranzo Terapie attuali (convenzionali e biologiche) per le malattie articolari negli equini Discussione, valutazione dell’apprendimento e consegna degli attestati Termine del seminario
QUOTE D’ISCRIZIONE Iscritti al WVOC: Gratuito Soci SIVE: € 105,00 (IVA compresa) Non Soci SIVE: € 210,00 (IVA compresa) Scadenza preiscrizioni: 25 agosto 2010 Per informazioni e per ricevere la scheda d'iscrizione contattare: Monica Borghisani Segreteria SCIVAC - Tel 0372/40.35.06 E-mail delregionali@scivac.it - www.scivac.it
RICHIESTO ACCREDITAMENTO ECM
Il Seminario SIVE “PRESENTE E FUTURO NELLA DIAGNOSI E TRATTAMENTO DELLE PATOLOGIE ARTICOLARI DEL CAVALLO: INCONTRO CON WAYNE MCILWRAITH” si svolge in concomitanza con il WVOC (World Veterinary Orthopaedic Congress) previsto nella stessa sede nei giorni 15-18 Settembre 2010. Gli iscritti al WVOC hanno diritto all’accesso al Seminario SIVE
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laPROFESSIONE
VETERINARIA 28 | 2010
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Attualità scientifica Vet Journal
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Vaccinazione antirabbica delle volpi nel nordest italiano: primo monitoraggio Soddisfacente la copertura immunitaria dopo la prima campagna vaccinale aerea per via orale rangon. Eurosurveillance, Volume 15, Issue 28, 15 July 2010. ■
Tumori tiroidei del cane: un aggiornamento della casistica no studio ha aggiornato le statistiche descrittive dei tumori tiroidei del cane utilizzando i dati provenienti da istituzioni multiple e raccolti nel Veterinary Medical Database (VMDB). Le informazioni riguardavano 638 casi di tumori tiroidei del cane sottoposti al VMDB tra il 1995 e il 2005. L'analisi della Odds ratio (OR) veniva effettuata sulle razze che rappresentavano almeno il 3% del numero totale dei cani affetti da tumori tiroidei. Si determinava inoltre la OR di ciascuna categoria neoplastica. I tumori tiroidei rappresentavano l'1,1% di tutte le neoplasie nel periodo considerato. Golden retriever, Beagle e Siberian husky avevano una OR significativamente maggiore per lo sviluppo di tumori tiroidei. Non si evidenziava una predisposizione di sesso, mentre i cani di età compresa tra 10 e 15 anni mostravano una probabilità significativamente maggiore di sviluppare queste neoplasie. Carcinomi e adenocarcinomi costituivano il 90% dei tumori tiroidei maligni, mentre gli adenomi erano il 9,3%. Il carcinoma e l'adenocarcinoma tiroideo, concludono gli autori, continuano ad essere neoplasie non comuni nella popolazione canina. I cani più anziani sono più comunemente colpiti e lo studio attuale è in accordo con quelli precedenti nell'indicare le razze Golden retriever e
U di MARIA GRAZIA MONZEGLIO n articolo pubblicato sul numero di giugno di Eurosurveillance riporta la valutazione preliminare dell'impatto della vaccinazione orale antirabbica d'emergenza delle volpi effettuata nel nordest italiano successivamente alla ricomparsa della rabbia silvestre negli ultimi due anni. La rabbia è ricomparsa nelle volpi nel nordest del nostro paese nel 2008, in una zona al confine con la Slovenia. Nel 2009, l'infezione si è diffusa verso ovest al Veneto e nel 2010 alle province di Trento e Bolzano. Nell'inverno 2009-10 è stata effettuata una campagna vaccinale aerea orale di emergenza delle volpi. Poiché tale campagna vaccinale è stata effettuata ad altitudini inferiori al livello di ghiacciamento (dello zero termico), è stata condotta un’analisi statistica
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per valutarne l'impatto. Il 77% delle volpi analizzate in seguito alla campagna vaccinale mostrava un titolo anticorpale ≥ 0,5 UI/ml. La copertura immunitaria era dunque giudicata soddisfacente e l'incidenza dell'infezione si riduceva sotto i 1000 m di altitudine sul livello del mare (asl). Nella primavera del 2010 è stata condotta una seconda campagna di vaccinazione aerea orale in un'area geografica maggiore (l'intero Friuli Venezia Giulia, Trento e Bolzano e parte del Veneto). Sulla base dei risultati del presente monitoraggio, la campagna vaccinale veniva ampliata ad altitudini superiori ai 2300 m asl, terminando a metà giugno 2010. *“Impact of emergency oral rabies vaccination of foxes in northeastern Italy, 28 December 2009–20 January 2010: preliminary evaluation” K Capello, P Mulatti, A Comin, L Gagliazzo, V Guberti, C Citterio, P De Benedictis, M Lorenzetto, C Costanzi, P Vio, P Zambotto, G Ferri, F Mutinelli, L Bonfanti, S Ma-
GIARDIASI DEL CANE E DEL GATTO: UNA POSSIBILE ZOONOSI?
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econdo uno studio, la possibile trasmissione zoonosica di Giardia duodenalis dal cane all'uomo dovrebbe essere indagata. Gli studi molecolari hanno definito 7 assemblaggi genetici di Giardia duodenalis, classificati da A a G. L'uomo è infettato dagli assemblaggi A e B, il cane principalmente da C e D e il gatto da F.
L'assemblaggio A è stato poi sottoclassificato nei sottotipi da A-I a A-IV: A-I è stato segnalato sia nell'uomo sia negli animali, A-II nell'uomo e A-III e AIV esclusivamente negli animali. L'assemblaggio B ha un'ampia specificità d'ospite che riguarda sia l'uomo sia gli animali. Recentemente in alcuni cani e gatti è stata segnalata anche la presenza degli assemblaggi A-I e B. Poiché questi genotipi vengono riscontrati principalmente nell'uomo e non esistendo studi comprensivi che indaghino la trasmissione zoonosica di G. duodenalis, il possibile ruolo del cane e del gatto nella trasmissione di Giardia all'uomo non può essere escluso in maniera conclusiva. (M.G.M.) “Giardiasis in dogs and cats: update on epidemiology and public health significance” Lora R Ballweber1, Lihua Xiao, Dwight D Bowman, Geoffrey Kahn, Vitaliano A Cama. Trends Parasitol. April 2010; 26(4): 180-9.
Beagle quali le più frequentemente affette da queste neoplasie. Costituisce invece un elemento di novità la predisposizione dei cani di razza Siberian husky. Rispetto ai precedenti studi, in quello attuale i carcinomi costituivano una percentuale notevolmente superiore tra i diversi tipi neoplastici tiroidei, mentre gli adenomi erano frequentemente reperti incidentali durante le necroscopie. I tumori maligni della tiroide, concludono gli autori, dovrebbero essere considerati primariamente nella diagnosi differenziale delle masse cervicali nei cani anziani di grossa taglia, poiché costituiscono l'1,1% di tutti i tumori segnalati. La stragrande maggioranza dei tumori tiroidei sono carcinomi ed essi sono più comuni nei Golden retriever, Beagle e Siberian husky. (M.G.M.) *“Thyroid Cancer in Dogs: An Update Based on 638 Cases (1995–2005)” K. L. Wucherer and V. Wilke (2010). J. Am. Anim. Hosp. Assoc. 46, 249-254 ■
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Gli animali, il veterinario e la crisi economica ell’esercizio della loro professione, i veterinari sono a contatto con gli animali e con le persone che vivono con questi, siano essi allevatori o trasformatori di prodotti d’origine animale, quindi operatori professionali che producono alimenti per il genere umano, siano essi normali cittadini che vivono con un animale da compagnia, molto spesso considerato un membro a pieno titolo della famiglia. Il veterinario nel suo lavoro spesso rileva e sperimenta il disagio di persone con problemi economici. Tali problemi a volte sono espressi, altre nascosti. Talora sono reali e talora sono il frutto di una spiacevole sensazione collettiva. Infine, a volte sono patiti, altre volte sono ostentati per averne un vantaggio. Il veterinario, soprattutto se libero professionista e più esposto alle contingenze, è sempre più costretto a raffrontarsi con le difficoltà di pagamento da parte di allevatori in crisi di sopravvivenza, con le ristrettezze economiche delle famiglie con uno o più animali domestici e addirittura con le richieste di prestazioni di volontariato da parte di pubbliche amministrazioni alle prese con emergenze. Lo stesso perseguimento del benessere animale, che è fra gli obblighi deontologici del veterinario, può generare, in condizioni di assoluta assenza di risorse, una condizione di ricatto psicologico. La condizione di problematicità pratica e di disagio psicologico da cui la professione veterinaria è da tempo affetta, tanto da renderla storicamente una delle professioni con più alto indice di suicidi, potrebbe essere considerata una vera urgenza sociale se non fosse per la superficialità generale con cui viene percepita questa figura. D’altra parte, nella sfera della salute umana e animale, di cui il veterinario è garante gli effetti pratici della crisi arrivano all’abbandono, alla richiesta di eutanasia, alla mancata cura di stati di malattia o alla interruzione delle pratiche di prevenzione con rischi addirittura per la salute umana considerando che l’Organizzazione Mondiale della Sanità prevede che la maggior parte delle future malattie per l’essere umano possano essere zoonosi, cioè malattie trasmissibili dagli animali all’uomo.
produzioni animali, ad esempio), ma non beneficia dell’aura di “sacralità” che ricade sul medico umano. Infine, ma non meno importante, c’è la questione dello status morale dell’animale non umano e del suo riconoscimento sociale. Questi grandi temi fanno da sfondo alle raccomandazioni fornite quale supporto morale e alle indicazioni pratiche, seppur generiche, che il CBV intende fornire come contributo alla riduzione della portata concreta della crisi economica sulla vita e il benessere degli animali. Le raccomandazioni sono intese come spunti e sollecitazioni per la riflessione e l’intervento pratico anzitutto ai professionisti della veterinaria, alle istituzioni pubbliche e, infine, ai singoli cittadini che, in vario modo, entrano quotidianamente in relazione con gli animali non umani.
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VALUTAZIONI MORALI E COMPITO DEL CBV L’analisi che il Comitato Bioetico per la Veterinaria intende compiere non è di tipo quantitativo (p.es. quanto è l’aumento degli abbandoni?) ma di tipo qualitativo analizzando l’espressione di fenomeni che indicano la definizione di tendenze che a loro volta sono implicite scelte morali. I compiti che il CBV si è dato in questa occasione consistono: nel portare all’attenzione della opinione pubblica un fenomeno che è ben più ampio e profondo di un semplice evento di costume, nel far percepire l’incremento di difficoltà economiche legato al possesso degli animali come elemento da gestire e non rifiutare, nel fornire spunti di riflessione al dibattito sull’ottimizzazione delle spese da parte di privati e pubblica amministrazione, insieme al supporto che una valuta-
RACCOMANDAZIONI 1) CONSIDERAZIONE DELL’ANIMALE COME ESSERE SENZIENTE
zione morale degli eventi della vita quotidiana può dare al professionista veterinario. Bisogna ricordare che la maggior parte degli animali esistenti non sono animali da compagnia ma da reddito quindi coinvolti in attività economiche, nei più diversi tipi di allevamenti sparsi nel mondo. Per gli uni e per gli altri, la considerazione dell’animale come titolare di status morale, di interessi e benessere fino a parlare di diritti è recente e non definitivamente consolidata e nei prossimi anni dovrà rapportarsi a una ricchezza decresciuta e a una situazione nuova, in cui i figli saranno più poveri e con meno diritti sociali dei padri. È prevedibile che in genere la diminuita capacità di spesa non porterà alla povertà vera e propria (anche se in taluni casi sarà proprio così) ma a una rivalutazione delle priorità di scelta rispetto a viaggi, fine settimana, divertimenti, forma fisica, acquisti di novità elettroniche. Il CBV non vuole essere semplice spettatore ma vuole suscitare una attenzione preliminare alle ricadute sugli animali domestici di scelte inevitabili frutto di una più o meno consapevole graduazione dei valori. La strada che si intende seguire nella analisi dei problemi morali prevede di evidenziare il ruolo del veterinario, professionista specifico con il carico oneroso dello “scienza e coscienza” come interfaccia tra le due parti: gli esseri umani e gli animali. Lo stato di difficoltà della professione veterinaria a fronte della diffusa crisi economica solleva almeno tre grandi ordini di problemi, interconnessi fra loro e ognuno meritevole di analisi teorica. Anzitutto, c’è la questione generale della valutazione etica degli interessi economici relativi alle diverse tipologie di relazione fra esseri umani e animali non umani. In secondo luogo, c’è il tema dello status della professione veterinaria e delle responsabilità ad esse connesse: il veterinario, infatti, si occupa di beni moralmente significativi, come la salute e il benessere animale (e anche la salute e il benessere umano connesso alle
La crisi economica implica conseguenze per le scelte economiche dei cittadini, delle imprese e delle istituzioni. Quando queste scelte coinvolgono animali non umani, non si dovrebbe mai dimenticare che questi sono esseri senzienti e, pertanto, il loro status non può essere assimilato a quello di semplice bene economico. Per quanto le nostre società considerino gli animali legittimi oggetti di proprietà (tema sul quale il CBV in questa sede non prende posizione), essi tuttavia sono proprietà molto particolari, nella misura in cui sono capaci di soffrire e sperimentare benessere e malessere. 2) ATTENZIONE ALLE PRIORITÀ NELLA RIDUZIONE DELLE SPESE
La natura dell’animale come essere senziente implica, quindi, che l’elaborazione delle priorità nelle decisioni di razionalizzazione e riduzione della spesa (riguardino esse una famiglia, un’impresa o un’amministrazione pubblica) non trascurino questo aspetto, ma al contrario lo includano fra gli elementi di maggiore rilievo di cui tenere conto. 3) RESPONSABILITÀ DEL CONSUMATORE NEI SUOI ACQUISTI DI PRODOTTI ALIMENTARI E NON DI ORIGINE ANIMALE
Non bisogna dimenticare che il maggior numero di animali non vive nelle case ma negli allevamenti, che questi animali hanno uno sviluppo neurologico e percettivo pari a quello di un cane o di un gatto e una abitudine millenaria a vivere con l’essere umano in condizione di domesticità e allevamento. Non intendiamo affrontare il tema del vegetarianesimo per la difficoltà teorica di trovare un punto di incontro tra le parti e per il rischio che ponendo questa questione non si creino le condizioni per affrontare con forza la questione della modalità con cui consumare la carne e gli altri prodotti di origine animale: latte, uova, cuoio, pelle e una miriade di altri nella vita quotidiana. La crisi economica che si prolunga e ingigantisce nelle realtà rurali comporta anche per gli animali il peggioramento delle condizioni di vita. Le ragioni risiedono nelle ingiustizie e nelle prepotenze che si realizzano nella filiera ma anche nella assoluta inconsapevolezza da parte della stragrande maggioranza dei consumatori di come con i loro acquisti decidano
il destino di milioni di esseri viventi addirittura più di quanto faccia il voto elettorale nei paesi democratici. Davanti a un bancone del supermercato non provare stupore per il fatto che un chilogrammo di salsicce possa costare meno di un chilogrammo di pane significa avallare un autentico misfatto se solo si considera che per produrre un chilogrammo di carne dovrebbero essere necessari dieci chilogrammi di granaglie, le stesse con le quali si produce direttamente e con costi ben inferiori il pane. Il CBV ritiene che sia una urgenza collettiva quella di fornire informazioni ai consumatori se si vuole operare nell’interesse della maggior parte degli animali esistenti. La definizione di filiere etiche può essere un passo in avanti ma è decisamente insufficiente se si finisce per limitarla a un consumo elitario. Un consumatore informato non può più essere considerato innocente se le sue scelte determinano, a monte, delle sofferenze a esseri viventi umani o animali. 4) APPLICAZIONE DELLA PRATICA DEL CONSENSO INFORMATO PER CONDIVIDERE I LIMITI DEI COSTI DEI DIVERSI PERCORSI DIAGNOSTICI E TERAPEUTICI.
La maggior parte delle vite animali si svolge, fatta una adeguata prevenzione, senza particolari inconvenienti. Si può avere, però, la preoccupazione che interventi particolarmente costosi possano essere necessari e che questi possano incidere drammaticamente sul bilancio familiare. I costi delle prestazioni veterinarie sono in genere nettamente inferiori a quelli della equivalente prestazione in medicina umana, ma c’è la possibilità che l’uso di particolari attrezzature e la difficoltà di taluni interventi, ora possibili rispetto al passato, possano comportare spese notevoli. Oltre a essere un obbligo deontologico per il veterinario, il consenso informato è un mezzo per rassicurare il cliente, proprietario di animale, della possibilità di comprensione e condivisione del intervento e quindi del controllo della spesa da compiere se vorrà e potrà farlo. Particolare attenzione dovrà essere rivolta alla elencazione di ipotesi alternative dai costi diversi. L’applicazione da parte del veterinario del principio di scienza e coscienza, caso per caso, diventa in questi frangenti ancora più significativo e l’acquisizione di una formazione in bioetica può costituire un valido ausilio. 5) RIDUZIONE DELLE INEFFICIENZE DA PARTE DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE. Come in molti settori della pubblica amministrazione anche nei comparti della veterinaria si può aumentare l’efficienza della macchina pubblica e, se necessario, è auspicabile che si compiano scelte innovative nella allocazione delle risorse se si presentano nuovi bisogni. 6) RIFLESSIONI SULLA VALENZA MORALE DELLA PRESTAZIONE GRATUITA. In casi non rari, da parte di molti, la soluzione immediata sembra essere quella di non pagare la prestazione veterinaria. Questa richiesta negli ultimi tempi è addirittura pervenuta da alcune pubbliche amministrazioni. La «facilità» con cui viene avanzata (anche in contesti istituzionali) sembra derivare in buona parte dalla diffusa percezione della professione del veterinario come di una professione «eroica» e votata incondizionatamente alla tutela degli animali. Tale percezione non è solo diffusa nell’opinione pubblica, ma sembra comune anche fra gli stessi veterinari e pare essere fra le cause dell’accondiscendenza a fornire prestazioni gra-
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16 Attualità Bioetica tuite con facilità (certo con maggiore facilità di altri professionisti, anzitutto i medici umani). È necessario un approfondimento morale. Oltre ai doveri sociali bisogna tenere anche conto dei doveri verso se stessi e i propri famigliari. Inoltre, un lavoro non remunerativo non può permettere gli investimenti adeguati a mantenere il livello di prestazioni raggiunto e a incrementarlo nel tempo. L’aspetto più significativo della questione riguarda però gli stessi animali, in quanto la scelta di non cercare risorse sufficienti a realizzare nella pratica quanto affermato nella teoria comporta la persistenza di approcci superficiali e non ponderati, in ultima analisi, irrispettosi delle vite animali coinvolte.
La necessità di una riflessione sul reale interesse pubblico nei confronti degli animali può costituire la spinta a un migliore impiego delle risorse. 7) CONTROLLO E SANZIONE DEI CASI DI MALTRATTAMENTO MALGRADO LE DIFFICOLTÀ ECONOMICHE. Le difficoltà economiche non devono costituire una ragione per trascurare il fenomeno del maltrattamento nel quale il veterinario è chiamato a intervenire anche da norme, ma semmai un mezzo per meglio individuarlo e prevenirlo. In questo documento il CBV non prende in considerazione mancanze di cure che la consolidata giurisprudenza di merito configura come reato di maltrattamento anche per sola azione omissiva, ma la condizione
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che la crisi può acuire o generare di difficoltà o impossibilità di attuare quanto si vorrebbe e si sarebbe fatto in una condizione migliore.
INDICAZIONI PRATICHE NOZIONI
REALISTICHE SULLE ESIGENZE ANIMALI
E RIDUZIONE DEGLI ASPETTI CONSUMISTICI.
Negli anni in cui la presenza di animali da compagnia è diventata abituale nelle case dei paesi occidentali si è gradualmente diffuso anche un tipo specifico di consumo. Parte di questo consumo è strettamente motivato dalla ricerca di prodotti utili alla salute e al benessere degli animali e dei loro proprietari, specialmente nella condizione di inurbamento, che ha modificato la disponibilità di spazi rispetto a quelli che si avevano nella vita rurale.
Tuttavia, specialmente negli ultimi anni, alcuni consumi sono diventati completamente privi di utilità pratica e sono solo il prodotto di mode ed esigenze indotte da informazioni distorte. Talvolta tali consumi non sono solo inutili, ma sono causa di vere e proprie condizioni di disagio per gli animali. Ad esempio: - L’acquisto di cani di razza pura, a volte maltrattati geneticamente e sofferenti, senza aver scopi particolari che ne giustifichino l’impiego (per esempio cani da slitta se si vive per lo più in montagna). - La vestizione con accessori spesso fastidiosi oltre che ridicoli. - Alimentazioni inutilmente costose. - Attività addestrative talvolta intense e gravose al posto di semplici e gratificanti passeggiate. Per alcune persone pratiche come queste sono diventate indice del modo corretto di trattare gli animali (come se un cane non tenuto nella borsetta fosse maltrattato). I comportamenti eccessivi andrebbero sempre stigmatizzati, ma tale critica è ancora più urgente, nel momento in cui, date le condizioni di crisi, si può diffondere la convinzione che non mantenere tali comportamenti significhi non essere in grado di avere un soddisfacente rapporto di vita con un animale. Si deve evitare che si possa arrivare a pensare che avere un animale sia un lusso e quindi in tempi di crisi un lusso da sopprimere. Conoscere ciò che serve realmente a un animale soprattutto se si sono fatte scelte corrette di fondo semplifica molte cose. - Non c’è alcun bisogno che il cane sia di razza e quindi acquistarlo (in generale è meglio non avere restrizioni del patrimonio genetico). Migliaia di animali di diverse età e tipologie possono essere adottati senza alcun esborso presso rifugi. In alcuni paesi la moda è diventata questa. - Gli accessori veramente utili sono pochissimi e da considerare all’occorrenza. Scarpette, borsette, vestitini eccetera sono fastidiosi oltre che inutili. I veri accessori utili da comperare vanno scelti e utilizzati con cura solo se servono. - L’alimentazione bilanciata dei buoni prodotti industriali può essere sostituita da attente diete casalinghe anche se questo può comportare un piccolo lavoro aggiuntivo nel variare la dieta ed equilibrarla (cosa che sarebbe raccomandabile anche per la specie umana). - Agli animali non necessita l’addestramento e l’iscrizione a circoli, è invece necessaria attenzione ed educazione nella vita quotidiana insieme alla coerenza di comportamenti; tutte cose senza costi. Tutte queste nozioni possono essere acquisite presso un veterinario preparato nel corso delle visite per la prevenzione. Il risultato può essere una minore incidenza delle spese, una minore preoccupazione nell’affrontare una condizione di crisi e anche una maggiore comprensione di un rapporto uomo animale che si è sviluppato nei millenni come necessità materiale e psicologica e che la crisi non deve interrompere ma aiutare a recuperare nei valori originari.
Estratto dal documento “Gli animali e la crisi economica” presentato dal CBV alla stampa il 21-1-2010 www.comitatobioeticoperlaveterinaria.it ■
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Bioetica Anmvi Informa
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Non possiamo pagare noi la crisi
di SILVIA MACELLONI ’Anmvi è attenta e sensibile nei confronti dei problemi sollevati dal Comitato di Bioetica, che offre attraverso i suoi Documenti, spunti di riflessione assai utili alla Classe Veterinaria. Siamo intervenuti con piacere alla conferenza stampa in Senato il 21 luglio scorso (vedi articolo alle pagine 14 e 16 di questo numero) perché la veterinaria conosce assai bene l’argomento “crisi economica”, essendone partecipe come e forse più rispetto ad altre categorie. La situazione attuale della classe veterinaria vede innanzi tutto un esubero di iscritti nelle Università Italiane, cui consegue una immissione sul mercato del lavoro di una quantità altissima di neo-laureati. Se da un lato ciò può far piacere, dimostrando come la Professione sia amata da molti (certamente merito anche dell’aumentata sensibilità nei confronti degli animali), il problema che si va proponendo ormai da troppi anni è l’incapacità del mercato di assorbire nuovi Colleghi. Chi si laurea dopo anni di studio e di sacrificio non riesce, se non in minima parte, a trovare sbocchi lavorativi validi nel settore degli animali da compagnia. I neolaureati sono spesso costretti ad affrontare anni di attività lavorativa con stipendi che assolutamente non rispecchiano il proprio bagaglio di studi, sacrifici ed esperienze. La Veterinaria pubblica ha da tempo chiuso le porte a nuove assunzioni. L’ambito degli animali da reddito, dal canto suo, resiste abbastanza in alcune regioni ma è assolutamente depresso in altre. Ciò comporta uno sbilanciamento verso la Libera Professione, sicuramente affascinante ma rischiosa soprattutto dal punto di vista economico e sociale (è socialmente inaccettabile continuare ad immettere sul mercato Professionisti che non riusciranno a mantenere se stessi e la propria famiglia!!). Il pullulare di nuove strutture veterinarie non dimostra l’aumentare degli introiti nelle tasche dei Medici Veterinari, contrariamente a ciò che pensa in genere l’opinione pubblica: è segno di un’infinità di Professionisti che, non vedendo altra prospettiva se non quella di contare sulle proprie forze, investono energie, risorse economiche e speranze in un futuro assai incerto. Talvolta con consapevolezza, talvolta per impossibilità d’altro. Una volta nel mondo del lavoro, il Medico Veterinario si rende conto di essere gravato da una notevole pressione fiscale, di doversi assoggettare ad una aliquota IVA al 20%, di dover sopportare costi di gestione delle strutture molto alti (affitti o mutui, acquisti di macchinari complessi, personale,
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farmaci…..). Non dimentichiamoci poi dell’impegno economico richiesto dall’aggiornamento continuo…. ANMVI ha chiesto da tempo un intervento su vari fronti: una riduzione del numero di iscritti nelle Università, un abbassamento dell’aliquota IVA sulle prestazioni veterinarie, l’inserimento di un livello essenziale di assistenza veterinaria privata, detrazioni fiscali per i proprietari, agevolazioni per i giovani Colleghi. Le richieste non sono finora state esaudite. In Italia esistono Leggi assolutamente all’avanguardia in materia di animali. Ciò non ha comportato purtroppo, secondo noi, una parallela evoluzione del rapporto uomo-animale. Il livello culturale della percezione del rapporto con l’animale sta senza dubbio crescendo ma non riesce ancora ad essere al passo coi tempi. Ciò è visibile anche dalla percentuale di proprietari che ancora oggi non si reca dal veterinario per la prevenzione, la microchippatura, i controlli e le cure indispensabili, mettendo a repentaglio non solo l’integrità del proprio compagno a quattro zampe ma anche quella della propria famiglia e della collettività (si pensi per esempio alle zoonosi, ai costi del randagismo….). Molte Amministrazioni Comunali, Provinciali e Regionali non facilitano l’instaurarsi di un rapporto congruo e consapevole con l’animale e con le sue esigenze, cercando di risolvere ogni problema (gestione del randagismo, educazione della cittadinanza e dei bambini in particolare, gestione delle aree pubbliche….) in modo autonomo, cercando soltanto di risparmiare sulle soluzioni e non affidandosi a Professionisti esperti. In molti casi poi abbiamo assistito alla richiesta di prestazioni Veterinarie sotto costo da parte degli enti pubblici. Vorremmo ricordare che le prestazioni Veterinarie sono prestazioni sanitarie necessarie, in cui dovrebbe vigere la regola della buona prassi e non quella dell’offerta last minute che, oltre a non garantire gli standard minimi di qualità, induce a falsi bisogni di salute. Ciò non aiuta il proprietario a comprendere la base autentica del rapporto con l’animale e rende contabile e scialba la nostra Professione, basata invece su scienza e coscienza. La salute non ha una misura economica, non può essere ottenuta accettando l’offerta migliore, non può essere trascurata se non a costo di perderla, del tutto o in parte. Un animale sano dal punto di vista psico-fisico ha buone possibilità di essere felice. Vivendo la maggior parte degli animali a stretto contatto con noi, la loro salute favorisce in modo proporzionale il benessere delle famiglie. I Medici Veterinari, seppur in crisi, continuano ad aggiornarsi, ad investire in strutture e macchinari sempre più complessi, ad evolversi. Si interessano non solo di anatomia e farmacologia ma anche di etologia, bioetica, zooantropologia. E vorrebbero che questo messaggio di impegno, devozione, sacrificio arrivasse ai proprietari, ai cittadini, alle Amministrazioni. Vorrebbero che ci si rivolgesse loro con fiducia ma anche con rispetto. Per concludere, ANMVI auspica che ognuno (privati cittadini, proprietari e non, Amministrazioni Pubbliche, Associazioni, Professionisti) tenga ben presenti i propri obblighi e le proprie responsabilità ed agisca al meglio, garantendo in tal modo un buon rapporto con l’animale, essere senziente e portatore di diritti peculiari ed improrogabili, non ultimo quello ad essere curato nel miglior modo possibile. ■
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In cooperation with
Alma Mater Studiorum Università di Bologna Facoltà di Medicina Veterinaria
WORLD VETERINARY ORTHOPAEDIC CONGRESS
Bologna (Italy) - September 15th - 18th, 2010 Information and Registration: www.wvoc2010.eu - info@wvoc2010.eu Early Registration at lower cost before July 10th, 2010 Erika Taravella: Tel. 0372 403509
STATE OF THE ART LECTURES • Tissue engineering with mesenchymal stem cells in human orthopaedics - What do we know today? • The fate of the post-traumatic knee - What do we know today? • Cartilage resurfacing with ACI and MACI: have they stood the test of time?
SMALL ANIMAL PROGRAM Pre-Congress Courses • Arthrodesis wetlab • TTA drylab • Hybrid external Fixation drylab • IEWG Workshop with film reading session • ALPS drylab • AO Locking plates drylab • SOP drylab • TTO drylab Congress Main Seminars • Complications • The stifle • Facial trauma • Elbow
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Hip trauma Revisions Tools to measure clinical success Hot topics Distal Limb trauma Patellar Luxation Legislation Locking plates SCIVAC SATELLITE SYMPOSIUM New trends in canine and feline orthopaedics
Pre-Congress Seminars • Osteoarthritis • Sports Medicine
• Fixin Day • Arthroscopy working group • New Strategies in Pain Control Congress In-depth Seminars • Juvenile HD • Biomedtrix • Physiotherapy • Limb Deformities • Surgical Revisions in THR • Pathogenesis of cruciate disease • Limb Alignment in patellar luxation • Distal Limb Trauma • Challenging fractures • Arthrex news
EQUINE PROGRAM • Interactive Advanced Equine Lameness and Imaging, Panel: meeting with Dr Mark Martinelli
Pre-Congress Courses • Stemcell and PRP Lab • MRI Reading Lab • Lameness LocatorTM Lab Pre-Congress Seminars • SIVE SATELLITE SYMPOSIUM Present and future in the diagnosis and treatment of equine joint diseases: meeting with Dr Wayne Mclllwraith
Congress In-depth Seminars • Subchondral bone injury • Advanced imaging • Critical review of biologic therapeutics • Joint rehabilitation • Advanced lameness diagnosis
BOVINE PROGRAM Bovine orthopaedics one day In-depth Seminar • Advanced lameness evaluation and imaging • Tenovaginoscopy
• Long bone fracture repair • Surgery of the digit
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Tariffe postali Lettere al Direttore
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Professione veterinaria: perché su carta? Internet non potrà sostituire la carta stampata di CARLO SCOTTI Egregia Redazione, Sono venuta a conoscenza con mio grande rammarico, della manovra postale sull'abolizione della tariffa agevolata che permette a me e a tutti gli altri colleghi di ricevere gratuitamente le vostre pubblicazioni. Non mi perderò a dire quanto sia importante per una professione come la nostra l'aggiornamento continuo al di là dei corsi ECM, aggiornamento che tramite mezzi quale “La Professione Veterinaria” è possibile ottenere. Sono qui per dire che io rinuncio volentieri alla mia copia cartacea di "La Professione Veterinaria". Vi rinuncio volentieri, non perché la ritenga inutile, anzi tutt'altro, ma vi rinuncio perché posso leggere comodamente la copia PDF scaricabile dal sito dell'ANMVI, con indubbi vantaggi personali, come l'archiviazione sul mio computer per una rapida consultazione e ottenere più spazio liberandomi di copie cartacee. Rinuncio alla mia copia, ma non voglio dire con questo che tutti debbano usare il formato PDF. A partire da semplici dati di fatto come zone rurali mal servite da internet (e non scherzo se penso che a 2 km da casa mia sono ancora costretti ad usare il modem 56k in piena pianura padana, ad una trentina di km da Milano), a colleghi "allergici" alle tecnologie, la proposta di passare tutti al formato PDF è impossibile. Perciò rinuncio alla mia copia cartacea per poter permettere ai colleghi "disagiati" di poter ricevere una copia cartacea e ricevere informazioni importanti. Grazie della cortese Attenzione, D.ssa Laura Baccei È una lettera importante quella che pubblichiamo, perché riassume tutti i termini del problema e ci aiuta a chiarirci e a chiarire le idee. Ricorderete un numero speciale di Professione Veterinaria in cui dichiaravamo allarmati che l’abolizione delle tariffe agevolate segnerà la morte di tante pubblicazioni e di tanti piccoli editori senza fine di lucro. Il sostegno che la nostra lettrice ci ha dimostrato con la sua lettera ci ha fatto molto piacere. E ci ha fatto riflettere. Corriere.it, repubblica.it, ilsole24ore.it, tutti i quotidiani importanti hanno da tempo un’edizione .it spesso cresciuta a tal punto da avere più lettori dell’edizione cartacea. Lo stesso vale per molti periodici, settimanali o mensili. L’edizione online però non è mai la stessa del cartaceo, è decisamente più contenuta, ridotta, è un prodotto editoriale nato per il web, con una funzione quindi differente, spesso anche per un pubblico diverso. Questo è stato per molti editori il primo passaggio di trasferimento dell’informazione in internet. Negli ultimi tempi si è avuta un’ulteriore ed importante evoluzione: la possibilità di leggere il quotidiano, nella sua edizione originale cartacea, anche su iPad. Questo ulteriore passaggio è rilevante perché mentre i vari .it erano progetti informativi nati per l’utilizzo in internet e quindi con caratteristiche specifiche e non avevano alcuna intenzione, almeno come idea, di entrare in concorrenza con l’edizione cartacea che in genere non ne ha particolarmente risentito in termini di diffusione, l’iPad è un suo diretto concorren-
te in quanto cambia lo strumento ma i contenuti sono gli stessi. Facciamo un nostro esempio. Anmvi ha due strumenti di informazione, @nmviOggi, quotidiano online che ogni giorno viene inviato a circa 18mila veterinari ed il settimanale cartaceo Professione Veterinaria inviato in 18/19mila copie, sostanzialmente agli stessi nominativi. Gli strumenti ed i contenuti sono però molto diversi ed anche se spesso notizie apparse su @nmviOggi vengono poi riprese su Professione Veterinaria, il taglio editoriale è molto diverso. Non vi è quindi una particolare sovrapposizione o concorrenza fra i due strumenti ed anche l’approccio da parte del lettore è differente. Diverso potrebbe essere se Professione Veterinaria, come stiamo valutando, venisse proposta nella stessa edizione cartacea anche su iPad. In questo caso il lettore potrebbe leggerla su carta o direttamente su iPad, anche se le difficoltà di lettura sono abbastanza diverse. Professione Veterinaria già oggi è disponibile sul sito dell’ANMVI ed alcuni veterinari, sia pure ancora molto pochi, la leggono direttamente in internet sfogliandone il pdf. Sembrerebbe quindi che lo strumento cartaceo sia destinato a scomparire. Se ricordate, alcuni anni fa, il forte sviluppo di internet aveva fatto prevedere da parte di molti esperti di comunicazione la fine della carta
stampata e proprio il 2010 era stato dato come limite massimo. Come possiamo ben vedere tutte queste previsioni si sono dimostrate errate. Tutti gli editori pur avendo sviluppato strumenti di informazione sul web, ottenendo anche ottimi riscontri, non hanno abbandonato le edizioni cartacee, soprattutto in Italia dove siamo estremamente indietro ad altri paesi, in termini temporali 4/5 anni. Basti pensare che mentre negli USA Amazon ha comunicato che le vendite di ebook hanno superato nettamente quelle dei libri tradizionali, 180 contro 100, da noi siamo ancora fermi a 2 contro 100. Questa forte evoluzione del mercato americano ha permesso al New York Times di passare definitivamente ed esclusivamente alla sola edizione online rinunciando a quella cartacea. Se le informazioni sono esatte questo passaggio non ha fatto perdere lettori e neppure abbonati a pagamento mentre ci sono stati problemi per quanto riguarda gli inserzionisti non ancora pronti, neppure negli USA, ad abbandonare la classica pagina pubblicitaria. Noi, che non siamo il New York Times e che operiamo in Italia, siamo quindi costretti a continuare, e lo prevediamo ancora per qualche anno, a proporre Professione Veterinaria in edizione cartacea rendendola sempre disponibile anche sul sito, e speria-
“Io volevo fare il veterinario. Amo gli animali, ma poi ho scoperto quanto potessero essere dure le materie scientifiche”. Julia Roberts
mo presto, anche su iPad per coloro che sono più avvezzi a questi nuovi strumenti. Stiamo anche studiando un programma che permetta, per chi lo volesse, di evitare la spedizione cartacea limitandosi alla lettura sul sito. Quali sono quindi i principali motivi per i quali continueremo a proporre Professione Veterinaria anche su carta? Come abbiamo già detto al momento gli strumenti informativi online e su carta sono complementari ma non sono sovrapponibili. Sono strumenti diversi che anche quando propongono la stessa notizia lo fanno in modo spesso differente come taglio e come approfondimento. Sono ancora tanti, soprattutto in Italia, i lettori che preferiscono la lettura su carta o che non hanno dimestichezza con i nuovi strumenti di informazione online. Da nostre indagini interne fra i veterinari questi sono ancora la stragrande maggioranza. Spesso il supporto cartaceo è ancora più comodo rispetto a quello online. Pensate ad esempio al Prontuario della SCIVAC, è molto più veloce la consultazione sul volume. Ogni edizione approfondiamo questo aspetto e siamo sempre costretti a distribuirlo stampato perché quasi nessuno vuole rinunciare alla pubblicazione su carta anche se aumentano nel tempo le richieste di disponibilità anche in internet da utilizzare soprattutto fuori dalla struttura. Infine, ma potremmo anche aggiungere altre considerazioni, negli anni si è creata la percezione o la semplice abitudine che su internet tutto debba essere gratuito e questo non è un problema da poco perché anche la realizzazione di progetti di informazione online hanno costi, e spesso elevati. Ci sembra quindi che siano molti i motivi, anche piuttosto validi, che ci costringono a continuare a proporre Professione Veterinaria anche su carta, certi, fra l’altro che non vi sia un gran spreco contando sull’attenzione dei lettori verso il recupero differenziato. Siamo pertanto convinti che il nostro appello contro l’aumento delle tariffe postali, apparso sul numero 26 di questa rivista, sia stato giusto e doveroso a difesa di molti editori che rischiano altrimenti di scomparire e di milioni di lettori che per mille motivi non vogliono o non se la sentono di passare esclusivamente all’informazione online. Il nostro appello è stato condiviso ed apprezzato da molti ma non sono mancati interventi critici, soprattutto sui forum, spesso anche condivisibili, ma il più delle volte molto personali. La maggior parte dei nostri lettori ha capito ed apprezzato il nostro impegno per poter continuare ad inviare gratuitamente Professione Veterinaria, ogni settimana, in 19mila copie a tutto il mondo veterinario.
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20 Dalle Aziende
laPROFESSIONE
VETERINARIA 28 | 2010
Nuova sede Ascofarve in Roma l 19 giugno u.s., in occasione dell’Assemblea Ordinaria ASCOFARVE 2010, il sig. Roberto Ciriani ha annunciato ufficialmente il suo ritiro dal servizio attivo della direzione dell’Associazione, alla quale ha dedicato con passione questi ultimi dieci anni, dopo un ventennio di collaborazione durante la presidenza “Ripa”. La riunione, oltre ad affrontare e deliberare sugli argomenti di maggiore interesse e attualità per la categoria, è stata investita di un alto significato morale, dedicando un ampio spazio a una toccante cerimonia in occasione del ritiro del sig. Ciriani. Durante il suo saluto di commiato, dopo aver brevemente ricordato i suoi inizi nell’Associazione fin dalla sua costituzione nel 1967, il Direttore uscente ha voluto ringraziare, visibilmente emozionato, tutte le persone che l’hanno seguito in questo suo percorso decennale come rappresentante unico dei suoi colleghi grossisti. Al termine del suo discorso, particolarmente significativa è stata la consegna da parte del Presidente Luigi Vaira di una targa di ringraziamento a suggello del profondo legame, ancora oggi esistente con l’Associazione. La cerimonia ha visto la partecipazione commossa di alcuni dei personaggi più illustri della storia dell’ASCOFARVE che hanno voluto testimoniare il loro ringraziamento e la loro stima al
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sig. Ciriani. In particolare, il Dott. Ripa, Presidente Senior ASCOFARVE, ha voluto offrire un sincero pensiero di affettuosa partecipazione all’Assemblea, rivolgendo un saluto ai suoi colleghi presenti per celebrare l’importante occasione con l'indiscussa necessità di portare avanti quei valori etici che l’Associazione si è sempre prefissa di divulgare e promuovere tra gli operatori del settore. Contestualmente è stata data comunicazione ufficiale del trasferimento degli Uffici ASCOFARVE da Udine a Roma, decisione approvata unanimemente dall’Assemblea tutta, e della nomina della dr.ssa Amanda Testa, medico veterinario, quale referente per il nuovo ufficio romano. La dr.ssa Testa, dopo aver espresso il suo ringraziamento per l’importante incarico conferitole, ha illustrato le caratteristiche del nuovo ufficio e l'organizzazione del lavoro svolto inizialmente, comunicando altresì gli obiettivi per l’anno in corso. La nuova sede dell’ASCOFARVE, che è situata nel cuore di Roma, in Via dei Gracchi 137 (Quartiere Prati), si propone non solo di rafforzare i rapporti con gli altri operatori del comparto della Sanità italiana veterinaria in una relazione di forte collaborazione, ma di andare oltre, adoperandosi per diffondere quei principi etici attraverso i quali la categoria possa esprimere quei valori di eccellenza in ambito nazionale ed internazionale, proseguendo sulla scia tracciata sotto la direzione Ciriani. ■
ONLINE “NUTRITIONAL KEY” DI HILL’S
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ill’sTM Pet Nutrition, leader mondiale nell’alimentazione e dietetica clinica di cani e gatti, è lieta di annunciare che da oggi è online al sito www.HillsProducts.com la nuova “Nutritional Key”, catalogo di tutta la gamma dei prodotti Science PlanTM, Prescription DietTM e Nature’s Best, pensata e realizzata per tutta la classe veterinaria. Hill’s, che ancora una volta conferma e ribadisce il forte impegno nel supportare il lavoro del veterinario, ha strutturato il programma in modo da offrire uno strumento completo ed efficace che favorisca l’aumento della prescrizione nutrizionale durante la visita e aiuti, allo stesso tempo il veterinario a considerare i bisogni specifici e individuali dei pazienti. Il sito offre un accesso libero, immediato e veloce a qualunque alimento presente nella gamma Hill’s; per accedere non sono necessarie password e non è richiesta alcuna registrazione. All’interno del portale è possibile consultare l’intero elenco dei prodotti completo di tutti gli ingredienti, e di una dettagliata analisi dei componenti nutritivi con i dosaggi giornalieri. L’aggiornamento costante del sito permette, infine, di essere informati in tempo reale di tutte le novità e cambiamenti.
Paola Badiale, Vet Affairs Manager Hill’s, afferma: “Oggi avere a portata di mano tutte le informazioni è un grande vantaggio. Sentiamo fortemente la necessità da parte dei veterinari e dallo staff di ciascuna struttura, che hanno entrambi come priorità il fabbisogno del paziente, di ottimizzare il tempo impiegato nel contatto diretto con l’animale senza ovviamente rinunciare alla qualità della visita. Questo passa anche attraverso la ricerca in tempo reale di informazioni utili che consentono la scelta della decisione più corretta e idonea per il paziente. In quest’ottica, internet è per noi uno strumento eccezionale, perché garantisce un facile accesso alle informazioni relative a tutti i nostri prodotti. Crediamo fermamente che www.HillsProducts.com darà un contributo significativo a tutto lo staff medico veterinario con un significativo valore aggiunto tanto per l’animale quanto per il proprietario.” Tutti i veterinari sono invitati a visitare www.HillsProducts.com e scoprire com’è facile e rapido trovare tutte le informazioni necessarie. Sul sito sarà possibile, infine, stampare per il cliente le pagine selezionate in modo da aiutarlo così a capire i benefici del prodotto consigliato e mostrargli visivamente le caratteristiche principali.
organizzato da
Soc. Cons. a r.l.
Azienda con sistema qualità certificato ISO 9001:2008
SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIA SOCIETÀ FEDERATA ANMVI
PROSSIMI AGGIORNAMENTI SCIENTIFICI SCIVAC Per informazioni: Segreteria SCIVAC - Paola Gambarotti - Tel. 0372/403508 - Fax 0372/403512 - E-mail: info@scivac.it - www.scivac.it
CORSI PRATICI
CORSO PRATICO INTENSIVO Corso Pratico Intensivo
TRAUMATOLOGIA DENTALE E MAXILLOFACCIALE
TECNICHE DI ANESTESIA TOTALMENTE INTRAVENOSA (TIVA)
Cremona, 17/19 Novembre 2010 Centro Studi SCIVAC
Cremona, 28/29 Novembre 2010 Centro Studi SCIVAC
ECM: In fase di accreditamento ECM: In fase di accreditamento RESPONSABILE SCIENTIFICO Adriano Lachin, Med Vet, Venezia
DIRETTORE Dea Bonello, Med Vet, Spec Rad Vet, Dipl EVDC, Torino RELATORI Margherita Gracis, Med Vet, Dipl AVDC, Dipl EVDC, Milano Bruno Peirone, Med Vet, Dot Ric, Torino Mirko Radice, Med Vet, Palazzolo Milanese (MI) Federica Rossi, Med Vet, Spec Rad Vet, Dipl ECVDI, Sasso Marconi (BO)
APPROCCIO DIAGNOSTICO AI PROBLEMI DERMATOLOGICI – 2a Parte
ISCRIZIONE Partecipazione a numero chiuso (24)
DIRETTORE Fabia Scarampella, Med Vet, Dipl ECVD, MSc, Milano
QUOTE Soci SCIVAC: € 650,00 + IVA 20% Non soci: € 850,00 + IVA 20%
RELATORI Rosario Cerundolo, Med Vet, Dipl ECVD, Six Mile Bottom, Suffolk (UK) Carla Dedola, Med Vet, Edinburgh (UK) Laura Ordeix, Med Vet, Dipl ECVD, Barcellona (E) Fabia Scarampella, Med Vet, Dipl ECVD, MSc, Milano Giordana Zanna, Med Vet, Barcellona (E)
Cremona, 24/27 Novembre 2010 Centro Studi SCIVAC ECM: In fase di accreditamento
ISCRIZIONE Partecipazione a numero chiuso (36) QUOTE Soci SCIVAC: € 700,00 + IVA 20% Non soci: € 900,00 + IVA 20%
RELATORI Olivier Levionnois, DVM, Dr Med Vet, Dipl ECVAA, Berna (CH) Roberto Rabozzi, Med Vet, Vasto ISCRIZIONE Partecipazione a numero chiuso (30) QUOTE Soci SCIVAC: € 330,00 + IVA 20% Non soci: € 480,00 + IVA 20%
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22 Calendario attività Dal 15 settembre al 10 ottobre Per visualizzare i programmi degli eventi di tutte le società clicca su www.evsrl.it/eventi
15 - 18 SET 15 SET 17 - 18 SET 19 SET 21 - 24 SET 24 - 26 SET 25 SET 25 SET 26 SET 26 - 27 SET 26 SET 26 SET 26 SET 26 SET 28 SET - 1 OTT 29 SET - 1 OTT
ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC
2° IT. DIAGNOSTICA PER IMMAGINI: II PARTE - ECOGRAFIA CLINICA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 34 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 E-mail: info@scivac.it SEMINARIO SIVE SEMINARIO: PRESENTE E FUTURO NELLA DIAGNOSI E TRATTAMENTO DELLE PATOLOGIE ARTICOLARI DEL CAVALLO: INCONTRO CON WAYNE MCILWRAITH - BolognaFiere (BO) - Piazza della Costituzione - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: info@sive.it CONGRESSO NAZIONALE SCIVAC 66° CONGRESSO NAZIONALE SCIVAC - NUOVE TENDENZE IN ORTOPEDIA CANINA E FELINA - Bologna IN COLLABORAZIONE CON ESVOT Congressi - Bologna - Piazza della Costituzione - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it INCONTRO REGIONALE SCIVAC TOSCANA CITOLOGIA PER NON CITOLOGI COME PRATICARE IL GIOCO DELL’ESAME CITOLOGICO CON SODDISFAZIONE... E SENZA SBAGLIARE TROPPO - Centro Congressi Grand Hotel Vittoria, Montecatini Terme (PT) - Via Baccelli, 2 - ECM: Rich. Accr. - Per info: Monica Borghisani - Segr. Del. Reg. SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC 2° IT. CARDIOLOGIA: IV PARTE - DIAGNOSI E TERAPIA DELLE CARDIOPATIE CONGENITE ED ACQUISITE NEL CANE E NEL GATTO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it CORSO SCIVAC CORSO REGIONALE DI OFTALMOLOGIA - Ragusa - Villa di Pasquale e IZS - ECM: Richiesto Accreditamento Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it INCONTRO SICARV PATOLOGIA MITRALICA: RECENTI ACQUISIZIONI. ANATOMIA, FISIOPATOLOGIA E APPROCCIO CLINICO CON PARTICOLARE RIFERIMENTO ALLA TOSSE - Centro Studi E.V. - Palazzo Trecchi - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per info: Erika Taravella - Segr. Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it INCONTRO SCVI INVASIVA - TAVOLA ROTONDA INTERATTIVA SULLA CHIRURGIA MINI-INVASIVA - Cremona, Palazzo Trecchi - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it INCONTRO SCVI RACCOLTE ANOMALE IN CAVITÀ ADDOMINALE - Centro Studi EV - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it CORSO SCIVAC CORSO AVANZATO INTENSIVO - ANESTESIA LOCOREGIONALE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it INCONTRO REGIONALE SCIVAC BASILICATA FACILE COME RESPIRARE? UN VIAGGIO FRA I FATTI E MISFATTI DELL’APPARATO RESPIRATORIO - Matera- Hilton Garden Inn - Via Germania - Borgo Venusio - ECM: Richiesto Accreditamento - Per info: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it INCONTRO REGIONALE SCIVAC TRENTINO ALTO ADIGE QUANDO LA CHIRURGIA DIVENTA INTRIGANTE - Ordine dei Medici Veterinari di Trento - Via V. Zambra, 36 ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it INCONTRO REGIONALE SCIVAC CAMPANIA LA RADIOLOGIA DALLA A ALLA ........D (DIAGNOSI) - Pozzuoli (NA) Centro turistico Averno - Via Monte Nuovo Licola Patria, 85 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it INCONTRO REGIONALE SCIVAC ABRUZZO ELEMENTI PER UN CORRETTO APPROCCIO CLINICO E TERAPEUTICO ALLA MALATTIA CARDIOVASCOLARE - Pescara - ECM: 4 Crediti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it CORSO SCIVAC FISIOTERAPIA RIABILITATIVA NEL CANE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC 1° IT. GASTROENTEROLOGIA: I PARTE - GASTROENTEROLOGIA 1 - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Attenzione: Iscrizioni chiuse per esaurimento posti. Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it
30 SET - 2 OTT
ITINERARIO DIDATTICO SIVE Attenzione: Evento Annullato
CORSO “MANAGEMENT DELLA FATTRICE” - La Calandrina -SUTRI (VT) - Per informazioni: Segreteria SIVE Tel. +39 0372 403502 - E-mail: info@sive.it
30 SET
SEMINARIO NAZIONALE SIVAR IN COLLABORAZIONE CON REGIONE LOMBARDIA
2 - 3 OTT
CORSO ANMVI IN COLLABORAZIONE CON ORDINE DEI MEDICI VETERINARI DELLA PROVINCIA DI LECCE
ORIGINE UTERINA DELL’INFERTILITÀ BOVINA: IL PROGETTO UTEROFERT - Centro Studi E.V. - Palazzo Trecchi - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Orioli - Segreteria e Commissione Scientifica SIVAR - Tel. +39 0372 403539 - E-mail: info@sivarnet.it CORSO PER DATORI DI LAVORO IN STRUTTURA VETERINARIA. LA SALUTE E LA SICUREZZA SUL LAVORO - Grand Hotel Tiziano e dei Congressi - Lecce - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: segreteria dell’ Ordine dei Medici Veterinari della Provincia di Lecce: tel/fax:0832/346996
3 OTT 3 OTT 3 OTT 3 OTT 8 OTT 9 - 10 OTT 10 OTT 10 OTT 10 OTT
INCONTRO SIMUTIV INCONTRO SIMVENCO INCONTRO SIODOV INCONTRO REGIONALE SCIVAC MARCHE
COME GESTIRE L’ADDOME ACUTO IN PRONTO SOCCORSO - Centro Studi E.V. - Palazzo Trecchi - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it IL RUOLO DELL’ALIMENTAZIONE NEL CONCETTO DI CURA: OLTRE I FABBISOGNI - Centro Studi E.V. - Palazzo Trecchi - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Erika Taravella Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it CHIUSURA DELL’ACCESSO - Centro Studi E.V. - Palazzo Trecchi - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it CHRONIC KIDNEY DISEASE E STADIAZIONE IRIS: NEFROPATIA CRONICA NEL CANE E NEL GATTO - Ancona - Hotel Sporting - VIA FLAMINIA 220 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it
CORSO ANMVI
GIORNATA DI AVVIAMENTO ALLA CERTIFICAZIONE BPV - Centro Studi EV - Palazzo Trecchi, Cremona - ECM: No ECM. - Per informazioni: Segreteria ANMVI – Tel. 0372/403537 - fax: 0372/403526 – E-mail: info@anmvi.it
INCONTRO SIVAE
AGGIORNAMENTI DI MEDICINA DEGLI ANIMALI ESOTICI II - Centro Studi E.V. - Palazzo Trecchi - Cremona Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: info@sivae.it L’ESAME CITOLOGICO QUANDO MENO TE LO ASPETTI: OVVERO QUANDO LA DIAGNOSI È LETTERALMENTE SOTTO I TUOI OCCHI - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it MYTHS AND MISCONCEPTIONS, OVVERO LEGGENDE E FALSE CONVINZIONI IN ODONTOSTOMATOLOGIA E CHIRURGIA ORLAE VETERINARIA - Facoltà di Medicina Veterinaria di Perugia - Via San Costanzo 4 - ECM: Richiesto Accreditamento Per info: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it PATOLOGIE TRAUMATICHE DELLO SCHELETRO APPENDICOLARE - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it
INCONTRO REGIONALE SCIVAC CALABRIA INCONTRO REGIONALE SCIVAC UMBRIA INCONTRO REGIONALE SCIVAC SARDEGNA IN COLLABORAZIONE CON ASVAC
laPROFESSIONE
VETERINARIA 28 | 2010
la VETERINARIA
PROFESSIONE
La rivista è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore Direttore Carlo Scotti Direttore Responsabile Antonio Manfredi Coordinamento Editoriale Sabina Pizzamiglio info@anmvi.it Comitato di Redazione Pierpaolo Bertaglia, Paolo Bossi, Marco Eleuteri, Giuliano Lazzarini, Pier Mario Piga, Sabina Pizzamiglio, Aldo Vezzoni Rubriche Fabrizio Pancini, Oscar Grazioli, Maria Teresa Semeraro, Giovanni Stassi Segreteria di Redazione Lara Zava professioneveterinaria@anmvi.it Grafica Francesca Manfredi grafica@evsrl.it Editore SCIVAC - Via Trecchi, 20 26100 Cremona Iscrizione registro stampa del Tribunale di Vigevano, n. 1425/03 del 30/12/2003 Concessionaria esclusiva per la pubblicità EV Soc. Cons. a r.l., Cremona marketing@evsrl.it Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana
Stampa Press Point, Abbiategrasso - MI fulvio@presspoint2000.it
Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27-02-2004 N. 46) art. 1, comma 1 Filiale di Milano a cura di Centro Produzione Mailings Scarl - Cusago (MI) Professione Veterinaria pubblica notizie d'attualità e di rassegna i cui contenuti non rispecchiano necessariamente il pensiero della Testata. Interventi e opinioni attribuibili a Professione Veterinaria e/o all'ANMVI vengono esplicitamente indicate come tali. Cambio di indirizzo: Le modifiche per il recapito postale vanno indirizzate a: info@evsrl.it Chiuso in stampa il 26 luglio 2010
SOLUZIONI
alimentare
QUIZ 1
c Respiratoria, escretoria,
a Lo svuotamento della vescica b La biopsia splenica c L’ispezione delle ghiandole surrenali d La piloroplastica
Risposta corretta: b) Incontro regionale SIVAE/SCIVAC: “Gestione sanitaria integrata del sistema acquario” - Abruzzo 2006
regolatrice dell’equilibrio idroelettrolitico ed acidobase
QUIZ 2
a Respiratoria, escretoria b Respiratoria, escretoria,
2) Dovendo intervenire chirurgicamente in un furetto con una gastrotomia per C.E., se l’animale appare anestesiologicamente e clinicamente stabile, quale manualità è consigliabile compiere sempre?
Risposta corretta: c) Incontro SIVAE: “Problemi gastroenterici degli animali esotici” - Cremona, Settembre 2005
1) Le branchie assolvono le seguenti funzioni:
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