Professione Veterinaria 28-2010:ok
28-07-2010
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la VETERINARIA
PROFESSIONE
A.N.M.V.I.
ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI
28 2010
SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE
Anno 7 numero 28 dal 26 al 1 agosto 2010
Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano
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INTERVISTA A CESARE GALLI DI AVANTEA
SEMPRE MENO SOLI I VETERINARI
FARMACO LE NOSTRE RISPOSTE ALLA DG SANCO
GLI ANIMALI, IL VETERINARIO E LA CRISI
PERCHÉ L’INFORMAZIONE SU CARTA?
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BREVI
LA CITES E GLI AMICI DELLA BICICLETTA
BOGONI 2010 Il premio nazionale alla carriera medico veterinaria "Premio Gino Bogoni " sarà conferito ad Alberto Laddomada. Il collega è responsabile dell'area della sanità animale presso la Dg Sanco della Commissione Europea, dove coordina anche il comitato veterinario permanente. La premiazione si terrà il 10 settembre 2010.
BSE Bisognerà attendere la fine dell'anno per conoscere il parere scientifico dell'Agenzia europea per la sicurezza alimentare (Efsa) sulla possibilità di reintegrare nuovamente le farine animali nell'alimentazione di suini, pollame e pesce, dopo che le proteine animali trasformate sono state messe al bando nell'Ue il primo gennaio 2001.
RASFF Quali iniziative per garantire la sicurezza degli alimenti importati? Il Ministro della Salute Ferruccio Fazio ha risposto in Parlamento al question time dichiarando che solleciterà la Commissione Europea a modificare il sistema di allerta rapido, proponendone l'attivazione non solo nei casi di pericolo per la sanità pubblica, ma anche per i prodotti non idonei per il consumo umano.
ANAGRAFE DEI SUINI È pronto per il Consiglio dei Ministri lo schema di decreto legislativo che introdurrà in Italia il sistema di tracciabilità dei suini, attraverso l'identificazione e la registrazione degli animali. Il provvedimento recepisce nell'ordinamento italiano gli obblighi dettati dalla direttiva europea 2008/71/CE del 15 luglio 2008.
LEGGE DELEGA
Ordini della sanità: la riforma c’è Ineffabile da decenni, la riforma dell’istituzione professionale si è materializzata a Palazzo Chigi
AVVELENAMENTI Interrogazione del deputato Pdl Rocco Girlanda al ministro della Salute per sollecitare “campagne di sensibilizzazione sulle uccisioni degli animali con sostanze velenose” e per chiedere di istituire “un registro degli acquirenti di sostanze potenzialmente letali per gli animali, al fine di rendere più agevole l'individuazione degli autori di tali gesti”.
TIMBRO Con una circolare la FNOVI ha fatto chiarezza sul timbro professionale. Nome, cognome, numero di iscrizione all'Albo e Ordine di appartenenza rappresentano i contenuti minimi del timbro professionale usato dai medici veterinari. Al singolo veterinario la scelta sulle informazioni aggiuntive.
www.anmvioggi.it
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Fra le associazioni che partecipano alle designazioni per la Commissione scientifica Cites c’è quella degli insegnanti di geografia, degli amici della bicicletta, degli istruttori subacquei, degli escursionisti… E anche il movimento italiano genitori, il centro turistico studentesco, la federazione della proprietà edilizia… E molte altre, incomprensibili e sconosciute sigle, tutte riconosciute come “di protezione ambientale”. Basta leggere il decreto 25 febbraio 2010 con il quale il Ministero dell’Ambiente ha rinominato la Commissione preposta all’attuazione della Convenzione di Washington per le specie protette e in via di estinzione. Il Vice Presidente dell’ANMVI, Lorenzo Crosta, con delega settore animali esotici, si è fatto promotore di una iniziativa che parte dalla SIVAE e arriva fino ai Ministeri competenti: con una lettera ai Ministri Prestigiacomo, Galan e Fazio ha chiesto di modificare i criteri di composizione di questa “autorità scientifica”. La lettera richiama l'attenzione sulla composizione della Commissione scientifica CITES per stigmatizzare l'assenza della professionalità medico-veterinaria, quale espressione di organizzazioni scientifiche e professionali del settore. "Oltre a ritenere
indispensabile che un organismo avente il ruolo di "autorità scientifica", come previsto dal Regolamento CE n. 865/06 della Commissione Europea, annoveri fra i propri componenti profili professionali coerenti, siamo del parere - è scritto nella nota dell’ANMVI - che le finalità della Convenzione Cites richiedano il coinvolgimento strutturale di competenze specifiche, nella fattispecie medicoveterinarie. La richiesta è che i Ministeri “provvedano ad una modifica delle norme istitutive della Commissione scientifica Cites, integrandone la composizione con uno o più medici veterinari designati da organizzazioni veterinarie di rilevanza nazionale impegnate in iniziative di carattere scientifico-culturale nel settore degli animali cosiddetti "esotici" fra cui le specie protette e a rischio di estinzione". In conclusione, la Commissione CITES, “che al momento non si avvale del contributo di medici veterinari designati da organizzazioni veterinarie potrebbe dare un nuovo impulso all'attuazione della commissione se si avvalesse di competenze di sanità e benessere animale, di esperienza, studio ed esercizio professionale a contatto con le specie protette e a rischio di estinzione, tanto in Italia quanto nei Paesi di origine". ■
ECM: UNA TASSA DI STATO PAOLA BINETTI, SENATRICE, NEL DICEMBRE 2007 ERA INTERVENUTA IN COMMISSIONE DI INCHIESTA SULL’ECM evidenziando come i versamenti dei provider, per ottenere il riconoscimento dei crediti per le iniziative da loro proposte al Ministero, fossero a tutti gli effetti “un pizzo sulla formazione continua, un pizzo strutturato ed istituzionalizzato”. Il commento della Binetti era conseguente ad un intervento di Maria Linetti, Dirigente del Ministero della Salute, che ammetteva che nei primi 5 anni di sperimentazione del sistema ECM lo stesso Ministero aveva incassato circa 135milioni di euro dai provider, utilizzati per costi gestionali del sistema ed iniziative di formazione solo 22, e quindi “versati al Ministero del Tesoro 113 milioni”. In sostanza una vera e propria tassa per gli operatori sanitari privati visto che i costi dei provider ricadono direttamente su di loro mentre i colleghi pubblici la loro formazione obbligatoria la svolgono gratuitamente in orario di lavoro. Se ci pensate è veramente incredibile che il Ministero voglia imporre anche ai liberi professionisti un obbligo di aggiornamento che dovrebbe, al contrario, essere valutato e gestito dagli Ordini, applicando un sistema, da noi più volte contestato, non solo punitivo ma a tutti gli effetti, come ha detto la Binetti: “un pizzo sulla formazione continua”. Da anni chiediamo che venga riconosciuto il recupero fiscale di tutti i costi sostenuti dai veterinari privati per il loro aggiornamento e con 113 milioni di euro che lo Stato ha guadagnato non ci sarebbero certo problemi di soldi. Solo noi nel 2009 abbiamo versato per i crediti ECM circa 50mila euro. Potevamo fare un bel congresso gratuito per tutti.
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