Professione 29-2007
27-08-2007
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PROFESSIONE
la VETERINARIA A.N.M.V.I.
Brevi RIFORMA Il 13 settembre sarà presentata una prima bozza di testo base per la riforma delle professioni. La esaminerà un Comitato parlamentare. Le anticipazioni parlano di un superamento definitivo del Ddl Mastella, emendato in almeno 15 punti, e di passaggio dalla legge delega alla legge quadro. Mantini: “siamo sollecitati dalla direttiva europea sul riconoscimento delle qualifiche”.
ANAGRAFE EQUINA Il 1° agosto la Conferenza Stato Regioni ha raggiunto l’Intesa sullo schema di decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, di concerto con il Ministro delle salute, relativo al manuale operativo per la gestione dell’anagrafe equina.
IANÌ È in Gazzetta Ufficiale la nomina con decreto del Presidente della Repubblica 8 giugno 2007, del dott. Ettore Ianì a commissario straordinario del Governo per il coordinamento delle iniziative volte a fronteggiare le conseguenze dell'encefalopatia spongiforme bovina ed altre emergenze zootecniche. La nomina varrà fino al 31 dicembre 2007.
UNIRE Il Consiglio dei Ministri ha approvato su proposta del Ministro delle politiche agricole e forestali, Paolo Di Castro, l’avvio della procedura per la nomina del dott. Goffredo Sottile a Presidente dell’Unione nazionale per l’incremento delle razze equine- UNIRE.
H5N2 Il blocco dell'importazione del pollame italiano in Russia è stato giudicato dalle autorità italiane e comunitarie come “sproporzionato”. Lo stop era scattato per un focolaio di H5N2 in un allevamento del ravennate nell'ambito del piano di monitoraggio per l'influenza aviaria. Immediate le misure di isolamento e abbattimento dei capi.
AFTA Il Comitato Veterinario dei 27 Stati Membri ha limitato l’embargo contro l'afta epizootica nel Regno Unito e annunciato che “le esportazioni di animali vivi, carne e latticini dal territorio della Gran Bretagna potranno riprendere, eccetto che dalla zona di 10 km attorno alla contea del Surrey”. I focolai sarebbero stati causati da fughe di virus da laboratori inglesi per la ricerca del vaccino.
VET NURSE CLINIC A Londra ha aperto la prima veterinary nurse clinic: consulenze e prevenzione prima di ricorrere ad un medico veterinario: controlli sui cuccioli, cure dentarie, diete e consigli per la socializzazione dell’animale. L’obiettivo dichiarato di Miss Hina Patel è di innalzare il profilo dell’infermiere veterinario e offrire un’alternativa al medico veterinario giudicato “troppo caro”.
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292007
ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI
SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE
Anno 4, numero 29, dal 27 agosto al 2 settembre 2007 Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. srl - Cremona
Iniziativa dell’On. Mancuso
LEAVET: una proposta di legge In Parlamento il progetto dell’ANMVI: prestazioni in regime di convenzione e incentivi al possesso animale
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Si torna in battaglia per l’IVA arà avviata in autunno dall’ANMVI una campagna di sensibilizzazione dei politici nazionali ed europei sull’IVA veterinaria. A cominciare dalle Politiche Comunitarie. Questa estate la Corte di Giustizia Europea ha offerto alla Categoria un ottimo spunto per riprendere la battaglia per la riduzione dell’aliquota che grava sulle prestazioni veterinarie. Il Legislatore europeo punta infatti all’armonizzazione dei vari regimi impositivi dei Paesi membri e spetta ai giudici, che chiedono prelievi omogenei, il compito di garantire l’uniformità dell’imposta. L’IVA veterinaria è decisamente disarmonica: si va dal 20% di aliquota applicata sulle prestazioni in Italia e Austria, al 5% nella Repubblica Ceca, 7% in Spagna, 8% in Grecia, fino al 25% in Danimarca. Le disparità sono evidenti, specie se si considera che non sono presenti solo sulle prestazioni mediche, ma anche su farmaci e pet food. È l’occasione per sensibilizzare la politica, naturalmente in direzione di una scelta d’aliquota al ribasso, uniformandosi alla percentuale più bassa possibile. L’uniformità impositiva nei settori del farmaco e del pet food, inoltre, consentirebbe di incentivare il possesso degli animali da compagnia, avrebbe risvolti positivi sotto il profilo gestionale e fiscale per il medico veterinario e potrebbe far finalmente decollare il pet corner e l’istituto della dispensazione diretta del farmaco. L’IVA è oggetto di particolare attenzione perché è la principale imposta sui consumi. L’assunto dei giudici della Corte Europea è che se si vuole instaurare una reale libera circolazione dei beni, dei servizi, dei cittadini e delle professioni intellettuali è indispensabile che si creino le condizioni comuni per non falsare la libera concorrenza. Potrà essere una direttiva, una decisione o un regolamento, ma l’Europa è determinata a pervenire ad un’applicazione uniforme dell’imposta sul valore aggiunto. Il discorso si collega inevitabilmente al recepimento della Direttiva Zappalà avvenuto a luglio: il Ministro per le Politiche Europee, Emma Bonino, ha portato in Consiglio dei Ministri la sua proposta di recepimento della Direttiva n. 2005/36/CE sul riconoscimento delle qualifiche professionali. Il testo riguarda le cosiddette professioni “regolamentate”, quelle cioè il cui esercizio è consentito solo a seguito dell’iscrizione in albi, e permetterà ai veterinari europei, entro ottobre, di esercitare negli Stati Membri con minori difficoltà burocratiche. E proprio il Ministro Bonino si è distinta per la sua determinazione a far rispettare in Italia le regole europee. Cercheremo dunque di sfruttare al massimo il quadro comunitario, cominciando col rivendicare uno spazio di attenzione da dedicare alla veterinaria e facendo pressione affinché le regole della libera circolazione e della concorrenza portino a quei risultati che i tanto invocati principi della tutela e del benessere animale non hanno mai prodotto. Come è noto, mentre le prestazioni mediche sull’uomo sono IVA esenti, quelle sull’animale sono ancora considerate alla stregua di un bene superfluo. E per una UE che onora gli animali nel proprio Trattato Costituzionale, la mano pesante del Fisco sulla loro salute suona molto stonata.
S
PUNTIAMO ALLA CONCILIAZIONE Abbiamo più volte scritto su questa rivista che le contestazioni dei clienti, soprattutto nel settore degli animali da compagnia, sono in continuo aumento al punto da diventare un problema realmente preoccupante. Da un lato vi è l’emulazione delle continue denunce, con richieste milionarie di danni, nei confronti dei nostri cugini medici che trovano sempre più spazio sui mezzi di informazione, dall’altro una maggior attenzione verso la salute ed il benessere degli animali ed anche una più ampia ed approfondita, anche se spesso distorta, informazione acquisita da Internet. Rispetto ad altre categorie professionali, inoltre, noi non abbiamo alcun senso di appartenenza alla categoria o di mutua solidarietà con i colleghi. Appena ci capita di dover dare un parere sul comportamento di un collega siamo subito pronti a criticarlo alimentando nei proprietari la convinzione che una contestazione è il minimo che si possa fare per punire la sua incapacità. Tante volte abbiamo sollecitato i colleghi alla sottoscrizione di una polizza di RC professionale e soprattutto a mantenere comportamenti inatta-
cabili sia per quanto riguarda le procedure eseguite sia per la conservazione della documentazione relativa. Difendersi da una denuncia, spesso anche immotivata o non giustificata, è sempre molto difficile, se non impossibile, quando non si ha una cartella clinica, non c’è una ricevuta fiscale, non si ha una polizza o addirittura, come è capitato, non si hanno neppure i dati di chi ci ha portato l’animale. Che la situazione si stia deteriorando lo vediamo dal forte incremento di telefonate che ci arrivano da colleghi che si trovano a dover affrontare contestazioni o denunce. Gli Psicologi, per superare questi problemi ed evitare situazioni spiacevoli, complicate e costose, hanno creato una procedura di conciliazione costituendo una Commissione mista consumatori/professionisti che giudicherà i vari ricorsi sulla base di una Carta dei diritti dei consumatori approvata dal Consiglio Nazionale degli Psicologi e le varie associazioni in rappresentanza dei clienti. Stavamo pensando che potrebbe valer la pena, e ci permettiamo di suggerirlo alla FNOVI, riflettere su questo e■ sempio.
30 anni
Da il nostro lavoro e la nostra esperienza al servizio dei Medici Veterinari
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LABORATORIO ANALISI VETERINARIE PER ANIMALI DA COMPAGNIA E DA REDDITO
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