Il mercato italiano del lavoro veterinario
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la VETERINARIA A.N.M.V.I.
ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI
29 2008
SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE
Anno 5, numero 29, dal 28 luglio al 3 agosto 2008 Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. srl - Cremona
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PROFESSIONE
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Il mercato italiano delle attrezzature professionali veterinarie
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CERTIFICAZIONE: APPUNTAMENTO IL 9 OTTOBRE
I CREDITI SI POSSONO RECUPERARE
INSOLITO CIMURRO NEL FURETTO
INTRAMOENIA: RICORSO CONTRO LA LOMBARDIA
IL BUSINESS DEL RANDAGISMO
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BREVI
STABILIZZARE TUTTI? BANALE…
FAZIO Secondo le anticipazioni del Corriere della Sera, il Sottosegretario alla Salute Ferruccio Fazio dopo l'estate assumerà la carica di Ministro della Salute. Da settembre potrebbero avverarsi le parole di Gianni Letta che a maggio aveva dichiarato: “il Ministero della salute riapparirà”.
MANAGER A poco è servita la protesta di FEDERSANITÀ ANCI e FIASO. La manovra finanziaria ha confermato il taglio del 20% agli stipendi dei manager della sanità. A decorrere dalla data di conferimento o di rinnovo degli incarichi i trattamenti economici spettanti ai direttori generali, sanitari, amministrativi dell'aziende sanitarie locali, delle aziende ospedaliere, delle aziende ospedaliero universitarie, degli IRCSS e degli istituti zooprofilattici sono rideterminati con una riduzione del 20 per cento rispetto all'ammontare risultante alla data del 30 giugno 2008".
CONDIZIONALITÀ Sono in corso le procedure per accreditare la Fondazione per i servizi di consulenza aziendale. I medici veterinari interessati alle opportunità professionali derivanti dalla condizionalità devono trasmettere la documentazione indicata dalla FNOVI. Indicazioni per Lazio ed Emilia Romagna sul sito fnovi.it
EFSA Per l'EFSA gli animali clonati presentano maggiori problemi di salute di quelli riprodotti tramite riproduzione assistita o sessuale, ma la loro carne ed il loro latte non hanno evidenziato “indicazioni di tossicità, allergicità e genotossicità”. La Commissione Europea ha chiesto un parere anche al Gruppo europeo sull'etica ed ha lanciato un Eurobarometro per capire l'opinione del pubblico.
TRENI La FNOVI ha chiesto la revoca del provvedimento che, da settembre, potrebbe vietare ai cani di grossa taglia di viaggiare sui treni. Per le Ferrovie dello Stato la presenza di insetti nei vagoni dei treni è dovuta ai cani. "Abbiamo riscontrato qualche caso spesso legato alla presenza dei cani di punkabbestia - ha dichiarato un responsabile di Trenitalia - ragione per cui a settembre sarà vietato viaggiare con animali di taglia grande. Saranno ammessi i piccoli in apposita gabbietta".
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ANMVI
Elezioni per il triennio 2008-2011 Si rinnovano le cariche dell’organo amministrativo dell’Associazione. Candidature entro il 15 settembre A PAGINA 3
“Il problema del precariato è un problema serio, ma non lo si può banalizzare, mettendo tutti a ruolo”. E così il rappresentante del Governo, il Sottosegretario alle Finanze Giuseppe Vegas, ha di fatto risposto picche all’ordine del giorno del collega parlamentare, On. Rodolfo Viola, sul precariato in sanità veterinaria. Perché è vero che l’odg è stato accolto, ma solo come raccomandazione e poi “a condizione che il dispositivo sia riformulato nel senso di sopprimerne l'inciso: assicurandone la stabilizzazione”. E allora di cosa stiamo parlando? Sarà stata anche “banale”, ma la vera soluzione era scritta nelle parole dell’On. Viola, non una di più non una di meno: "adottare gli opportuni provvedimenti legislativi per valorizzare il ruolo di questo personale assicurandone la stabilizzazione”. Plauso quindi a Viola che ha rifiutato la richiesta di Vegas. Prende però corpo la preoccupazione di Viola e di tutti per lo “svuotamento del ruolo di un altro fondamentale comparto della prevenzione, e cioè quello della veterinaria pubblica, ruolo che oggi si
applica attraverso il controllo dell'intera filiera alimentare e del rapporto, ormai consolidato dal punto di vista sociale, tra uomo ed animali”. Interessa l’argomento al Governo? E ancora con le parole di Viola: “negando la stabilizzazione ai dirigenti del Ministero della salute, e tra questi ai medici veterinari, si comincia ad introdurre l'idea che quell'articolato di conoscenze e professionalità che hanno garantito alti livelli di salute pubblica può essere smantellato. Siccome il Ministro Brunetta non riesce a far lavorare di più e meglio qualche pubblico dipendente o a ridurne il numero dove ve ne è più bisogno, si tagliano i più deboli e senza tutele, i precari appunto, in maniera indiscriminata, professionisti che negli anni ci hanno permesso di affrontare - e con successo - gravi emergenze sanitarie internazionali”. La riduzione dei ministeri sta già determinando "lo smantellamento degli attuali assetti organizzativi e la drastica riduzione delle risorse umane, delle aree funzionali e dirigenziali”? Aspettiamo di essere smentiti ■
TROPPI VETERINARI? CANCELLIAMOLI! GUIDO ALPA, PRESIDENTE DEL CONSIGLIO NAZIONALE FORENSE CHIEDE CHE LA RIFORMA DIA AGLI ORDINI ANCHE POTERI DI VIGILANZA SUGLI ALBI. In questo modo si potranno cancellare coloro che non svolgono realmente la professione, ma fanno altre attività, sembra che siano circa il 10%, e quelli che dichiarano un reddito inferiore ai 7.000 euro. A meno che siano giovani appena avviati alla professione, oppure avvocati che abbiano sospeso temporaneamente l'attività per motivi di salute. Secondo Alpa chi guadagna meno di questa cifra non può vivere di sola avvocatura. Anche in questo caso sono circa il 10% gli iscritti in queste condizioni. Tenendo conto che ci possono essere avvocati che si possono trovare in entrambe queste situazioni, la previsione è di eliminare circa 35.000 iscritti dagli albi su un totale di 210.000. Sinceramente facciamo fatica a capire quali siano i vantaggi per la professione, ed abbiamo anche grossi dubbi sulla legalità di una simile operazione. Che non si possa essere avvocato se non si dichiara oltre un certo reddito, ci sembra veramente al limite della costituzionalità, soprattutto ora che i tariffari, bene o male, non esistono più. Abbiamo comunque pensato alla possibilità di applicare al nostro settore questa ipotesi di intervento. Quanti sono i colleghi che restano iscritti all’Ordine solo per loro piacere, svolgendo ormai attività completamente diverse? Pochissimi. Quanti sono quelli che dichiarano un reddito inferiore ai 7000 euro? Tanti, forse troppi. Sinceramente ci sembra tutta un’inutile provocazione, e comunque la strada per risolvere i nostri problemi non è certamente questa.
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Elezioni Anmvi Informa
VETERINARIA 29 | 2008
PARTECIPAZIONE CON ASTENSIONE
Il Consiglio Direttivo dell’ANMVI si rinnova Nuova articolazione dell’organo amministrativo. Avrà cinque Vicepresidenti. Una carica ad hoc per il settore degli esotici. Candidature entro il 15 settembre l mandato 2005-2008 è in scadenza e nel mese di ottobre si svolgeranno le elezioni per il rinnovo del Consiglio Direttivo ANMVI (mandato 2008-2011). Le elezioni si svolgeranno sabato 18 ottobre 2008 presso la sede ANMVI di Cremona. Ciascun Presidente di Associazione Federata ANMVI ha facoltà di esprimere una candidatura per conto della propria Associazione di riferimento, candidatura che, per essere validamente proposta alla Commissione Elettorale ANMVI (Past President, Presidente Senior, Presidente in carica), deve essere presentata per iscritto, sottoscritta dal Presidente dell’Associazione Federata, a mezzo posta ordinaria, via fax (0372/40.35.26) o posta elettronica (info@anmvi.it). La candidatura dovrà pervenire entro e non oltre il 15 settembre 2008 (data di arrivo). Ciascuna candidatura deve essere inviata all’attenzione della Commissione Elettorale ANMVI, presso i recapiti della sede ANMVI di Palazzo Trecchi, e accompagnata da una breve nota curricolare del candidato e da una breve dichiarazione in cui si motiva la candidatura. La Commissione Elettorale vaglia le candidature in base ai requisiti statutari per la rappresentatività all’interno del Consiglio Direttivo (art. 9 dello Statuto ANMVI www.anmvi.it). La Commissione Elettorale propone al Consiglio Nazionale le candidature per il Consiglio Direttivo ANMVI e per il Collegio dei Revisori dei conti.
LA NUOVA ARTICOLAZIONE
ELEGGIBILITÀ
NUMERO DI VOTI Ogni Associazione nazionale o regionale aderente all’ANMVI ha diritto ad 1 (uno) voto fino a 500 iscritti, ed un voto ulteriore per i multipli di 500 (cinquecento) fino ad un massimo di 6 (sei) voti. Le associazioni nazionali aderenti all’ANMVI hanno diritto ad 1 (uno) voto in più. Le associazioni provinciali e cittadine partecipano alle riunioni del Consiglio Nazionale con diritto ad 1 (uno) voto. (art. 17 dello Statuto).
NUMERO DI ISCRITTI AL 31/12/2007
Nella foto il Consiglio Direttivo 2005-2008: Paolo Bossi (Presidente Senior), Laura Torriani (Segretario), Giancarlo Belluzzi (Vice Presidente), Carlo Scotti (Presidente), Sandro Barbacini ( Consigliere), Bartolomeo Griglio (Tesoriere) e Dario Depetris (Consigliere). per il tramite di figure direttive di specifica competenza. “Ritengo indispensabile commenta Scotti - che le figure direttive in particolare, e tutte le nostre cariche dirigenziali in generale, siano in grado di dimostrare sempre una solida competenza specifica nei riguardi degli interlocutori esterni. D’altra parte, la vastità della nostra professione è tale da rendere inimmaginabile che ci siano cariche direttive in grado di farsene completamente carico. Alla luce di queste modifiche, mi auguro che tutte le Associazioni Federate possano sempre più trovare nell’ANMVI un valido riferimento per affrontare la complessità della nostra professione e dei cambiamenti che la riguardano”.
ORGANO ELETTIVO Il Consiglio Nazionale - organo assembleare dell’ANMVI composto dai rappresentanti delle Associazioni Federate - è chiamato dal Presidente Carlo Scotti ad eleggere il Consiglio Direttivo ANMVI- triennio 2008/2011. (art.9 dello Statuto ANMVI)
siglio Direttivo ANMVI i Presidenti/rappresentanti delle Associazioni Federate (Grandi Elettori) e i Coordinatori Regionali ANMVI. (artt. 6, 9 dello Statuto ANMVI)
GRANDI ELETTORI E DELEGHE AL VOTO Sono Grandi Elettori i Presidenti di ciascuna Associazione Federata o il rappresentante da questi formalmente designato a rappresentare l’Associazione Federata in Consiglio Nazionale). L’esercizio di voto può essere delegato dal Presidente di ciascuna Associazione Federata ad 1 (uno) componente dell’organo direttivo dell’Associazione di provenienza. Tale delega deve essere sottoscritta dal delegato e dal delegante e deve essere indirizzata al Presidente ANMVI in forma scritta. Ai Coordinatori Regionali è stata attribuita la possibilità di delega ad un componente del Consiglio Direttivo Regionale delle macro-aree regionali di riferimento.
Per le Associazioni Nazionali e Regionali, l’attribuzione del numero dei voti in base all’articolo 17 dello Statuto viene calcolata in base al numero di iscritti risultanti al 31/12/2007 e ai valori attestati dalla Tesoreria ANMVI.
VOTI PER CIASCUNA ASSOCIAZIONE Sulla base dei punti 6, 7 sopra riportati risulta la seguente attribuzione di voti: Associazioni Nazionali: AIVEMP 2, SCIVAC 7, SIVAE 2, SIVAL 2, SIVAR 2, SIVE 2, ANVU 2, SISCA 2, SIDEV 2, SOVI 2 Associazioni Regionali ALIVELP 1, ASVAC 1, AVULP 1, SOVEP 1 Associazioni Provinciali e Cittadine AMVETPA 1, APVAC 1, AVEAS 1, AVM 1, CVB 1 Voti del Presidente ANMVI: 2 (art. 14 dello Statuto) Voti dei Coordinatori regionali ANMVI: 4 (art. 17 dello Statuto) TOTALE VOTI 40
CONSIGLIO DIRETTIVO USCENTE Al Consiglio Nazionale partecipano i membri del Consiglio Direttivo ANMVI, pur senza disporre del diritto di voto, eccetto che per il Presidente che dispone di 2 (due) voti. (art. 14 dello Statuto). ■
UNA FEDERAZIONE
DIRITTO DI VOTO Hanno diritto di voto per l’elezione del Con-
CINQUE VICE PRESIDENTI on la deliberazione di portare a cinque il numero di Vice presidenti, l’articolo 9 dello Statuto ANMVI a valere dal mandato 2008-2011 - risulterà così riformulato. L’ANMVI è amministrata da un Consiglio Direttivo composto di sette medici veterinari eletti, dal Consiglio Nazionale. L’elezione dei membri dei Consiglio Direttivo avviene su proposta congiunta del Presidente, del Presidente senior e dei Past-President dell’ANMVI. Le cariche consiliari sono: Presidente, Presidente Senior, cinque Vice Presidenti di cui un Vice Presidente Vicario. Ciascun Vice Presidente assume la rappresentanza di uno dei seguenti settori disciplinari-professionali: a) medicina pubblica, b) clinica degli animali da compagnia, c) clinica degli animali da reddito, d) clinica degli equini, e) clinica degli animali esotici. Il Consiglio Direttivo nella sua prima riunione attribuirà ad un Vicepresidente l’incarico di Segretario/Tesoriere (…).
C
I Presidenti delle Associazioni Federate che delegano l’esercizio di voto ai sensi del punto 3, possono partecipare al Consiglio Nazionale in seduta elettiva astenendosi dal voto. (art. 17 dello Statuto) La partecipazione all’Assemblea Elettiva, senza diritto di voto, è estesa a tutti i componenti dei Consigli Regionali delle ANMVI REGIONE.
I Presidenti delle Associazioni Federate possono ricoprire cariche all’interno del Consiglio Direttivo ANMVI, ovvero possono proporsi in candidatura.
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Il Consiglio Nazionale ANMVI, il 14 dicembre del 2007, ha approvato all’unanimità alcune modifiche statutarie volte a dare una nuova articolazione al Consiglio Direttivo dell’ANMVI. L’esperienza di lavoro dell’attuale e dei precedenti mandati ha suggerito di affiancare la Presidenza con dei Vice Presidenti in grado di rappresentare i principali macro-settori disciplinari della professione. La settorializzazione e la specializzazione delle figure direttive si rende necessaria in conseguenza dell’ampiezza del nostro raggio d’azione e della necessità di interloquire all’esterno (con soggetti istituzionali e non solo)
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’ANMVI ha una struttura federale. È infatti - da atto costitutivo - una Federazione di Associazioni Professionali Veterinarie che ha l'obiettivo statutario di avviare progetti di riqualificazione e tutela della professione veterinaria e di realizzare servizi e iniziative d'ausilio professionale per i medici veterinari. In ANMVI sono federate le maggiori associazioni nazionali, regionali e provinciali di categoria (www.anmvi.it) in rappresentanza di tutti i comparti della professione veterinaria, sia privata che pubblica. L'ANMVI non ha scopo di lucro. È retta da un consiglio direttivo e da un organo assembleare, il Consiglio Nazionale. Ha una articolazione territoriale, con un Consiglio Direttivo in ogni Regione, e quattro Coordinatori Macro-Regionali. Come in tutte le organizzazioni di tipo federativo gli associati sono le Associazioni membre. L’iscrizione non è diretta: si entra a far parte dell’ANMVI se si è iscritti ad una associazione federata. Le Associazioni federate hanno delegato ad ANMVI le attività e le iniziative di tipo professionale. Interlocutore affermato presso le autorità istituzionali, politiche e di settore, l'ANMVI presta la propria collaborazione ad iniziative o provvedimenti riguardanti la figura del Medico Veterinario e la regolamentazione dell'esercizio della sua professione, nonché i risvolti socio-sanitari della professione sulla collettività. I Presidenti delle Associazioni federate fanno parte del Consiglio Nazionale ANMVI, l’organo assembleare dell’ANMVI.
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4 Anmvi Informa Qualità
VETERINARIA 29 | 2008
Avviamento alla certificazione: appuntamento il 9 ottobre Una giornata di consulenza per prepararsi alla certificazione di qualità. Prima edizione. Numero limitato a 25 partecipanti ltimata la stesura del Manuale delle Buone Pratiche Veterinarie, il progetto-qualità dell’ANMVI entra nel vivo con la programmazione della prima giornata di avviamento alla certificazione BPV. Giovedì 9 ottobre prossimo, presso il Centro Studi di Palazzo Trecchi, si terrà una giornata di consulenza preparatoria alla certificazione di qualità BPV delle strutture veterinarie per animali da compagnia. Otto ore di docenza finalizzate alla conoscenza del Manuale e alla sua corretta applicazione nella struttura. La giornata fornirà elementi teorici e pratici per la comprensione del disciplinare e per apprendere le modalità di utilizzo del sistema documentale. La giornata è propedeutica alla certificazione di qualità che, come è noto, viene ufficialmente riconosciuta da CSQA. Non si tratta quindi di conseguire la certificazione, ma di prepararsi a sostenere la verifica ispettiva che porterà alla certificazione. Verifica ispettiva che potrà svolgersi, se richiesto dall’interessato, alla presenza di un consulente di ANMVI Servizi BPV.
U
UN PERCORSO Per chi intende ottenere la certificazione BPV, attraverso l’ente di certificazione di riferimen-
to per ANMVI (CSQA), sono possibili due strade: la messa in atto del disciplinare previsto dal Manuale a cura del titolare della struttura, che potrà autonomamente presentare domanda di certificazione a CSQA tramite ANMVI; oppure, avviarsi alla certificazione assistito dai consulenti ANMVI Servizi BPV, a partire dalla giornata del 9 ottobre prossimo. Gli step del percorso di certificazione sono progressivi e nessuno è vincolante verso il successivo.
IN QUANTO TEMPO? Dipende dalle dimensioni e dalla complessità della struttura e dalla strada scelta (mi faccio tutto da solo o usufruisco della consulenza ANMVI Servizi). Senza consulenza è necessario ipotizzare circa 15-20 giorni di lavoro per leggere il disciplinare, interpretarlo, redigere una documentazione di supporto; è poi necessario condividerne le regole con gli eventuali colleghi, applicare il sistema, correggere gli eventuali errori e richiedere la certificazione. Tempo stimato circa 6 mesi, tra l’acquisizione del disciplinare l’ottenimento della certificazione. Rischi: non interpretare correttamente alcuni aspetti delle BPV ed essere bocciati alla prima verifica di certificazione, con la necessità di doverne sostenere una seconda. Con la consulenza la struttura deve investire
GIORNATA DI AVVIAMENTO ALLA CERTIFICAZIONE BPV A CHI È RIVOLTA LA GIORNATA La consulenza è rivolta ai titolari di strutture veterinarie che vogliono conoscere ed applicare le Buone Pratiche Veterinarie (BPV) all’interno delle proprie organizzazioni ed ai responsabili della qualità che operano all’interno di strutture veterinarie complesse.
CONTENUTI E FINALITÀ Con i partecipanti verrà ripercorsa la genesi del progetto BPV per illustrarne le finalità e renderli partecipi del progetto. La giornata fornirà elementi teorici e pratici per la conoscenza del Manuale, per la comprensione dei requisiti del disciplinare e per apprendere le modalità di utilizzo del sistema documentale. Lo scopo è di saper applicare correttamente il sistema documentale alla propria struttura.
MATERIALE DIDATTICO A tutti i partecipanti verrà consegnato l’intero sistema documentale cartaceo necessario per soddisfare ai requisiti del Manuale BPV, anch’esso fornito su supporto informatico, e la dispensa contenente le slides proiettate durante il corso. I file sono modificabili per consentire l’interattività e la personalizzazione del sistema sulla base delle caratteristiche della propria struttura.
SI PARTE DAL MANUALE BPV l Manuale di Buone Pratiche Veterinarie per le strutture veterinarie degli animali da compagnia ha avuto il patrocinio della FNOVI e del Ministero della Salute, del Lavoro delle Politiche Sociali. Questo riconoscimento conclude una lunga fase di gestione del Manuale che ora viene messo a disposizione dei colleghi che ne hanno fatto richiesta o che lo richiederanno. Il testo è un disciplinare che coniuga il Codice delle Buone Pratiche Veterinarie della FVE ai principi e ai metodi dei sistemi di gestione della qualità. Prima della pubblicazione, il Manuale, scritto dalla Commissione ANMVI per la Qualità, è stato sottoposto alla valutazione dei maggiori enti di certificazione ed in particolare dal CSQA, individuato dalla Commissione come l’ente che certificherà le strutture veterinarie per animali da compagnia. La preferenza è andata al CSQA in virtù dell’esperienza già maturata nel settore veterinario (agroalimentare) e in ragione delle condizioni vantaggiose proposte al nostro settore. Il Manuale è pubblicato su supporto informatico (CD Rom) e può essere acquistato presso EVsrl al costo di 60,00 euro (info: 0372/40.35.36). L’acquisto del CD Rom non impegna al programma di certificazione.
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una giornata di formazione, quella del 9 ottobre, nella quale riceverà tutto il sistema documentale BPV e tutta la formazione necessaria per utilizzarlo correttamente, ed impiegare altre 3-4 giornate di lavoro per la personalizzazione del sistema documentale. Nella consulenza è inoltre prevista la disponibilità di uno sportello informatico qualità ANMVI al quale esprimere i propri dubbi, la disponibilità di un consulente presso la propria struttura (contratto plus) e l’assistenza durante la certifica 3-4 giornate di lavoro per la personalizzazione del sistema documentale.
PROGRAMMA Gli argomenti trattati nel corso della giornata prevedono una introduzione al progetto BPV e alle attività di consulenza. A seguire: organizzazione generale del disciplinare BPV, analisi dei requisiti del disciplinare BPV e valutazione della documentazione di riferimento, esercitazioni con personalizzazione del proprio sistema documentale, analisi delle criticità emerse durante gli audit BPV: non conformità rilevate e soluzioni. Presentazione delle attività di assistenza a distanza.
CHI CERTIFICHERÀ LA STRUTTURA?
COSTO E ISCRIZIONI
Il CSQA (www.csqa.it), un ente certificatore di affermata competenza nel settore della qualità, individuato dalla Commissione ANMVI per la Qualità come il soggetto più idoneo, per esperienza e convenienza a certificare le buone pratiche veterinarie. Non si tratta di una autocertificazione, ma di una certificazione basata sul principio della terzietà: evitare il rischio dell’autoreferenza, cioè che sia la categoria stessa a dire “guardate come siamo bravi”.
La giornata ha un costo di 600,00 euro +IVA (formula base) e dà diritto ad un anno di assistenza a distanza gratuita, via piattaforma informatizzata, e al ricevimento degli aggiornamenti del materiale documentale. Le iscrizioni saranno aperte dal 1° settembre previo utilizzo della scheda di iscrizione che sarà diffusa tramite i canali di informazione dell’ANMVI. La scadenza per iscriversi è il 25 settembre.
Tutti i titolari di struttura veterinaria autorizzata che esercitano nel campo degli animali da compagnia, in regola con le norme di legge, possono intraprendere il percorso della certi-
MASSIMO 25 PARTECIPANTI La giornata di consulenza sarà rivolta ad un numero di partecipanti non superiore a 25. Sarà attivata solo in caso di raggiungimento del numero minimo di 10 partecipanti. Per la partecipazione al corso è vivamente consigliata la lettura preliminare del Manuale ANMVI delle Buone Pratiche Veterinarie.
TUTTI POSSONO CERTIFICARSI
ficazione di qualità. Indipendentemente dalla tipologia, dalle dimensioni e dal numero di addetti, collaboratori o Colleghi presenti nella struttura. Il principio ispiratore è l’universalità. L’unico prerequisito è l’aderenza della struttura alle norme di legge. Non sarà possibile infatti certificare una struttura che non sia in regola con i fondamenti della Legge (es. sicurezza sul lavoro, corretta gestione dei rifiuti sanitari, del farmaco, impianto elettrico a norma, ecc.). A questo riguardo, ci si potrà avvalere delle consulenze prestate da ANMVI Servizi L’ambulatorio chiavi in mano.
I COSTI I costi da sostenere sono “fuori dal mercato”, sono cioè le migliori condizioni ottenute da ANMVI sul mercato delle certificazioni di qualità. Vanno distinti i costi di consulenza ANMVI (opzionali, sono rivolti a chi vuole raggiungere la certificazione in tempi brevi e con il minor tempo personale da dedicare) ed i costi di certificazione CSQA (obbligatori per tutti, necessari a conseguire l’ambito riconoscimento). La giornata del 9 ottobre, che dà diritto ad un anno di assistenza e aggiornamenti a distanza, ha un costo di 600,00 + IVA. ULTERIORI INFORMAZIONI E FAQ SONO STATE PUBBLICATE SU PROFESSIONE VETERINARIA 15/2008. LA RIVISTA È CONSULTABILE ON LINE: WWW.ANMVI.IT ■
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Gestione dei crediti Anmvi Informa
VETERINARIA 29 | 2008
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I crediti si possono recuperare Due veterinari rispondono ad alcune domande sulla loro positiva esperienza di ANTONIO MANFREDI ltre volte abbiamo già avuto modo di evidenziare l'importanza del recupero dei crediti professionali. Se ritorniamo sull'argomento è perché abbiamo l'impressione che molti veterinari non abbiano colto i vantaggi di questa possibilità, soprattutto quando vi è una convenzione definita dall'ANMVI con una delle più importanti società del settore, la AT spa. Questa convenzione, infatti, non solo garantisce la serietà del referente al quale dovranno essere affidate le pratiche, ma anche condizioni economiche vantaggiose rispetto a quelle normali di mercato. Molti, nonostante gli articoli già pubblicati con i quali avevamo pensato di aver esaurito ogni dubbio o perplessità, continuano a chiamare gli uffici dell'ANMVI esprimendo interesse al recupero crediti, ma anche continue perplessità. Al di là dei soliti dubbi sulla convenienza per cifre contenute, rischio di perdere il cliente, costo dell'operazione, ecc. evidenziano timori per il fatto che non sempre è disponibile una documentazione completa del credito. Anche in questo caso, spesso, vi è la possibilità di recuperare comunque il credito a condizione che questo sia reale. Diciamo che vale comunque la pena provarci anche perché il costo dell'operazione è veramente minimo, ed a questo proposito ci permettiamo nuovamente ribadire che i crediti, anche quelli di importo limitato, non devono mai essere abbandonati, ma si deve sempre tentare di tutto per il loro recupero, non solo per l'aspetto economico, ma anche per una questione di immagine professionale e per non essere presi in giro. Fra i tanti titolari di struttura veterinaria che hanno già utilizzato il servizio ne abbiamo scelti un paio casualmente rivolgendo loro alcune domande. Ringraziando molto i veterinari che si sono resi disponibili a fare da testimonial, riportiamo di seguito le due brevi interviste.
A
DOTT.SSA MARIA GRAZIA CURTI Clinica Veterinaria Casalpusterlengo (Lodi) Sono un problema gli insoluti nella sua esperienza professionale? Sì, decisamente sono un problema considerevole. Quale è la tipologia di cliente che tende a "dimenticarsi" il pagamento delle prestazioni? Non esiste una tipologia "tipo". Più frequentemente sono clienti di nuova acquisizione, ma a volte è quello affezionato che improvvisamente non è più solvente. Abbiamo comunque imparato a non fidarci più "dell'impatto visivo". Ogni cliente può riservare delle sorprese. Lei ha deciso di utilizzare la AT s.p.a , in convenzione con l'ANMVI, per recuperare dei crediti. Può dirsi soddisfatta di questa scelta? Pensa che sia una strada da percorrere anche in futuro? Si, sono molto soddisfatta. Poter delegare il recupero credito a professionisti appositamente preparati è stato per me un grande sollievo. È veramente stressante effettuare il recupero crediti per conto proprio: richiede molto tempo, insistenza e fermezza per non cadere nel tranello del coivolgimento emotivo nelle vicissitudini familiari che spesso vengono addotte come scusa per il mancato pagamento. Al di là del risultato ottenuto lei ritiene che le procedure previste per la pratica ed i relativi costi siano alla portata di tutti? Assolutamente sì, soprattutto se paragonati ai costi che si devono affrontare se ci si affida ad un legale. Io ho esperienze in questo senso, siamo arrivati fino al pignoramento con esborsi di danaro elevatissimi senza ottenere nessun risultato. Infatti La legge non tutela assolutamente il professionista che esige il proprio compenso professionale, è redatta in modo che il debitore, soprattutto quello recidivo,sa perfettamente come de-
streggiarsi,e, se non è un dipendente al quale puoi pignorare 1/5 dello stipendio, non c'è praticamente nessuna speranza di recuperare il proprio danaro. Molti veterinari rinunciano ad avviare una pratica di recupero dei crediti professionali ritenendo che spesso il valore limitato degli importi non giustifichi l'operazione. Condivide questa logica? No. I costi dell'AT spa sono assolutamente abbordabili, soprattutto se si pensa al lavoro che c'è dietro. Se anche il credito è di poche centinaia di euro, anche detratte le loro competenze, quello che resta è comunque meglio di uno zero tondo. Perché non dimentichiamo che anche le piccole parcelle alla fine dell'anno possono fare grandi cifre. Un altro timore di molti suoi colleghi è riferito al rischio che iniziative di questo genere possano far perdere clienti. È giustificato questo timore? Forse sì, ma ha senso mantenere dei clienti di questo tipo? Teniamo presente che non si arriva ad affidare una procedura di recupero crediti dopo solo un giorno di ritardo nel pagamento: quanto meno si è già telefonato al cliente almeno 10 volte, gli abbiamo mandato un paio di lettere e forse una raccomandata; in sostanza gli abbiamo dato svariate opportunità di saldare la nostra parcella. Senza contare le facilitazioni che ormai tutti concediamo (pagamenti rateali, dilazioni, ecc.). A quel punto, se continua a rendersi latitante, è evidente che non ha nessuna intenzione di pagare... e tutto sommato un cliente di questo genere è meglio perderlo!!
DOTT. FRANCESCO GIRALDI Ospedale degli Animali (Ferrara) Sono un problema gli insoluti nella sua esperienza professionale? Sono un problema relativo, nel senso che una oculata gestione del cliente con firma di preventivi e versamento di acconti sino al
50% limita il fenomeno. Di solito i problemi insorgono se il collega di turno offre la possibilità di pagamenti rateali o se non riconosce il cliente moroso abituale. Nel mio caso gli insoluti rappresentano circa l'1% del fatturato (questo dopo procedure interne o esterne di recupero). Rimangono comunque un costo e un grosso fastidio. Quale è la tipologia di cliente che tende a "dimenticarsi" il pagamento delle prestazioni? Quelli che comunque fanno debiti ovunque o che hanno imparato che la legge non persegue o quelli che hanno capito che i veterinari non sono bravi a farsi versare l'onorario faticato. Quelli a cui ne dai la possibilità. Lei ha deciso di utilizzare la AT s.p.a , in convenzione con l'ANMVI, per recuperare dei crediti. Può dirsi soddisfatto di questa scelta? Pensa che sia una strada da percorrere anche in futuro? Soddisfatto senz'altro, visto il recupero di insoluti storici e oramai dati per persi. Non è uno strumento da usare con troppa sollecitudine o di routine, lo utilizzerei in casi selezionati e dopo aver esaurito le forme di richiamo convenzionale.
Al di là del risultato ottenuto lei ritiene che le procedure previste per la pratica ed i relativi costi siano alla portata di tutti? Riserverei l'uso al recupero di cifre significative per il bilancio dell'attivita, nel mio caso a cifre superiori ai 3-400 euro. Molti veterinari rinunciano ad avviare una pratica di recupero dei crediti professionali ritenendo che spesso il valore limitato degli importi non giustifichi l'operazione. Condivide questa logica? Come sopra, non mi attira l'avvio della pratica per somme ridotte. Un altro timore di molti suoi colleghi è riferito al rischio che iniziative di questo genere possano far perdere clienti. È giustificato questo timore? No, il cliente moroso è comunque perso e non gradito. Il resto della clientela condivide il principio della giusta retribuzione del lavoro eseguito. La diffamazione che questi individui minacciano è più teorica che pratica e in genere sono persone note per essere polemiche e inaffidabili. ■
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6 Fisco Immobili e tasse
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Reddito di lavoro autonomo Gli immobili strumentali e le imposte sui redditi di GIOVANNI STASSI ’ articolo 54 del D.P.R. 22 dicembre 1986 n. 917 (TUIR) “Determinazione del reddito di lavoro autonomo”, stabilisce le regole da applicare, ai fini della determinazione del reddito imponibile di lavoro autonomo agli immobili utilizzati per lo svolgimento dell’attività. Per il calcolo delle quote di ammortamento si applicano le regole stabilite dall’articolo 36, commi 7 e 7-bis del Decreto Legge 4 luglio 2006, n. 223. Importanti chiarimenti sono stati forniti dall’Agenzia delle Entrate con la Risoluzione 15 febbraio 2008 n. 48/E per quanto riguarda gli immobili acquistati da un’associazione professionale. Le istruzioni al Modello UNICO 2008 PF (fascicolo 3) forniscono una panoramica della disciplina degli ammortamenti applicabile agli immobili strumentali dei lavoratori autonomi in relazione alla data dell’acquisto.
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AMMORTAMENTO DEGLI IMMOBILI STRUMENTALI PER L’ESERCIZIO DELL’ARTE O PROFESSIONE Il regime di deducibilità degli ammortamenti dei beni immobili strumentali per l’esercizio di arti o professioni è diverso a seconda della data di acquisto dell’immobile. In particolare: • per gli immobili acquistati o costruiti dal 15 giugno 1990 non è ammessa la deducibilità delle quote di ammortamento; per gli stessi non è, peraltro, più consentita, dall’anno 1993, la deducibilità di una somma pari alla rendita catastale; • per gli immobili acquistati o costruiti sino al 14 giugno 1990 è consentita la deduzione di quote annuali di ammortamento; per gli immobili acquistati o costruiti prima del 1° gennaio 1985, ai fini del computo del periodo di ammortamento, si deve aver riguardo alla data dell’acquisto o della costruzione, tenuto conto, peraltro, che non sono deducibili le quote annuali di ammortamento maturate prima del 1° gennaio 1985; • per gli immobili acquistati nel periodo dal 1° gennaio 2007 al 31 dicembre 2009 è consentita la deduzione di quote annuali di ammortamento; tuttavia per i periodi d’imposta 2007, 2008 e 2009, gli importi deducibili delle quote di ammortamento devono essere ridotti a un terzo. In pratica quindi, ipotizzando un’aliquota ordinaria di ammortamento del 3%, negli esercizi 2007, 2008 e 2009 potrà essere detratto solamente l’1% mentre a partire dall’esercizio 2010 sarà deducibile la quota ordinaria del 3%. • per gli immobili acquisiti mediante contratti di locazione finanziaria nel periodo dal 1° gennaio 2007 al 31 dicembre 2009 sono deducibili i canoni di leasing; tuttavia per i periodi d’imposta 2007, 2008 e 2009, gli importi deducibili dei canoni di leasing devono essere ridotti a un terzo. • per gli immobili acquistati o costruiti dal 2007, utilizzati promiscuamente, a condizione che il contribuente non disponga nel medesimo comune di altro immobile adibito esclusivamente all’eserci-
ALBERGHI E RISTORANTI: TOTALE DETRAZIONE IVA al 1 settembre 2008 è prevista per i professionisti la piena detraibilità su alberghi e ristoranti, ma in cambio, dal 1 gennaio 2009 la deduzione di queste componenti di costi ai fini delle imposte dirette sarà limitata al 75%. Le due modifiche secondo gli esperti dovrebbero sostanzialmente compensarsi e quindi per il professionista non dovrebbe esserci alcun vantaggio. Alcuni analisti ritengono addirittura che alla fine il Fisco ci avrà guadagnato. Questa variazione inserita con il maxiemendamento all'art. 83, commi da 26 a 28, del decreto legge 112/2008, mira ad evitare nuove censure comunitarie per l'Italia, dopo quella più nota riferita all'IVA sulle auto. La Commissione europea aveva, infatti, già avviato nei confronti del nostro paese una procedura di messa in mora per la limitazione alla detrazione dell'IVA su questi servizi, storicamente imposta nell'ordinamento interno, in violazione dell'articolo 168 della direttiva 2006/112. Ovviamente la possibilità per il professionista di poter detrarre l'IVA rende necessaria la disponibilità della relativa fattura che dovrà sempre essere richiesta.
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zio dell’arte o professione, è deducibile una somma pari al 50 per cento della rendita ovvero, in caso di immobili acquisiti mediante locazione, anche finanziaria, un importo pari al 50 per cento del relativo canone. Per quanto riguarda il calcolo dell’ammortamento (per gli immobili acquistati dal 1° gennaio 2007 al 31 dicembre 2009) occorre aver riguardo alle disposizioni previste dall’articolo 36, commi 7 e 7-bis del Decreto Legge 4 luglio 2006, n. 223. Tali disposizioni stabiliscono che il costo d’acquisto dell’immobile, ai fini dell’ammortamento, deve essere depurato dal valore del terreno sottostante. In particolare il citato articolo 7, D.L. 223/2006, dispone che il costo da attribuire alle predette aree, ove non autonomamente acquistate in precedenza, è quantificato (per gli esercenti arti o professioni) in misura pari al 20 per cento del costo d’acquisto dell’unità immobiliare. Quindi, a titolo di esempio: • Costo di acquisto dell’immobile Euro 180.000 • Scorporo del valore dell’area Euro 36.000 (180.000 x 20%) • Costo dell’immobile su cui calcolare l’ammortamento Euro 144.000 (180.000 36000) Anche per quanto riguarda la deducibilità dei canoni di leasing, per i contratti stipulati dal 1° gennaio 2007 al 31 dicembre 2009, occorre calcolare la quota deducibile dei canoni scorporando dalla quota capitale del canone il valore dell’area applicando alla quota capitale la medesima percentuale del 20%. Quindi, a titolo di esempio: • Costo d’acquisto del bene sostenuto dal concedente Euro 230.000 • Prezzo riscatto Euro 23.000 • Durata del contratto anni 15 (mesi 180) • Quota capitale annua Euro 13.800 • Quota riferibile al valore del terreno Euro 2.760 (13.800 x 20%) che non potrà essere dedotta.
SPESE DI MANUTENZIONE, AMMODERNAMENTO E RISTRUTTURAZIONE L’articolo 54 del D.P.R. 22 dicembre 1986 n. 917 disciplina la deduzione delle spese in argomento stabilendo che le spese relative all’ammodernamento, alla ristrutturazione e alla manutenzione di immobili utilizzati nell’esercizio di arti e professioni, che per le loro caratteristiche non sono imputabili ad incremento del costo dei beni ai quali si riferiscono, sono deducibili, nel periodo d’imposta di sostenimento, nel limite del 5% del costo complessivo di tutti i beni materiali ammortizzabili, quale risulta all’inizio del periodo d’imposta dal registro di cui all’articolo 19 del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 600 (Registro cronologico dei professionisti). L’eccedenza è deducibile in quote costanti nei cinque periodi d’imposta successivi. Quindi per quanto riguarda tali spese le scelte possibili sono due: • ove le spese si riferiscono a lavori che legittimano la capitalizzazione al costo d’acquisto dell’immobile (si tratta delle spese che comportano un aumento significativo del valore o della vita utile del cespite), le stesse si sommeranno al costo dell’immobile e sul valore complessivo si applicherà l’aliquota di ammortamento (generalmente il 3%); • ove invece tali spese (ad esempio le spese ricorrenti di manutenzione ordinaria) non consentano la capitalizzazione esse concorreranno alla formazione del reddito dell’esercizio nel limite del 5% del costo complessivo di tutti i beni materiali ammortizzabili quale risulta all’inizio del periodo d’imposta e per la differenza in quote costanti nei cinque periodi d’imposta successivi.
IMMOBILI UTILIZZATI PROMISCUAMENTE Si tratta degli immobili adibiti contestualmente dal contribuente ad abitazione ed all’esercizio dell’arte o professione.
Il proprietario di detti immobili dichiarerà l’intera rendita catastale nel quadro RB del modello UNICO 2008. Ai fini della determinazione del reddito di lavoro autonomo, il citato articolo 54 D.P.R. 917/86 consente, a condizione che il contribuente non disponga nel medesimo comune di altro immobile adibito esclusivamente all’esercizio dell’arte o professione, la deduzione di una somma pari al 50% della rendita ovvero, in caso di immobili acquisiti mediante locazione, anche finanziaria, un importo pari al 50 per cento del relativo canone senza applicare la riduzione ad un terzo. Si presti attenzione al fatto che la deducibilità del 50% del canone di locazione finanziaria è ammessa soltanto per i contratti stipulati dal 1° gennaio 2007 al 31 dicembre 2009 e quindi per i contratti di locazione finanziaria stipulati prima del 1° gennaio 2007, aventi ad oggetto immobili utilizzati ad uso promiscuo, i canoni continuano ad essere completamente indeducibili. Nella stessa misura sono deducibili le spese per i servizi relativi a tali immobili nonché quelle relative all’ammodernamento, ristrutturazione e manutenzione degli immobili utilizzati, che per le loro caratteristiche non sono imputabili ad incremento del costo dei beni ai quali si riferiscono.
PLUSVALENZE E MINUSVALENZE Per quanto riguarda le plusvalenze e le minusvalenze derivanti dalla cessione dei beni immobili o dal risarcimento o dalla destinazione al consumo personale o familiare del contribuente (vedi sull’argomento l’articolo pubblicato su questa rivista nel mese scorso) è stato chiarito che determinano plusvalenze tassabili o minusvalenze deducibili solamente gli immobili acquisiti dall’esercente arte o professione successivamente al 1° gennaio 2007.
IMMOBILI ACQUISITI DALLE ASSOCIAZIONI PROFESSIONALI La Risoluzione dell’Agenzia delle Entrate 15 febbraio 2008 numero 48/E ha precisato che l’ammortamento del costo d’acquisto (o di locazione finanziaria) dell’immobile strumentale all’esercizio in comune della professione possa essere riconosciuto unicamente laddove l’immobile risulti essere iscritto nei pubblici registri immobiliari a nome dei partecipanti all’associazione professionale ed utilizzato come bene strumentale per l’esercizio della professione. Per inciso si segnala che nella stessa Risoluzione l’Agenzia delle Entrate ha riconosciuto, per quanto riguarda il trattamento fiscale da riservare ai fini dell’IVA all’acquisto da parte dello studio associato di un immobile strumentale che, poiché l’associazione rappresenta un autonomo soggetto passivo al tributo, titolare di propria partita IVA, alla stessa compete, ricorrendone le condizioni previste dagli articoli 19 e seguenti dal D.P.R. n. 633 del 1972 il diritto a detrarre l’IVA assolta al momento dell’acquisto. Peraltro, atteso che anche l’associazione professionale è priva di personalità giuridica, gli effetti del trasferimento dell’immobile si producono nei confronti dei singoli associati. Ciò non esclude il diritto dell’associazione a detrarre l’IVA relativa all’immobile, a condizione che risulti comprovata, attraverso previsione contenuta nell’atto d’acquisto o altra idonea documentazione, la destinazione dello stesso all’esercizio dell’attività professionale. ■
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Eventi Veterinari
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A.N.M.V.I.
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ASSOCIAZIONE FEDERATA ANMVI
in collaborazione con
In collaborazione con AZIENDA SANITARIA LOCALE DELLA PROVINCIA DI CREMONA
INCONTRO GRUPPO DI STUDIO DI PRACTICE MANAGEMENT La conoscenza del marketing dei servizi come vantaggio competitivo nella professione veterinaria Cremona, 28 Settembre 2008 PROGRAMMA 9.00 Registrazione partecipanti 9.30 Aspetti teorici del marketing applicato alla professione Veterinaria -1a Parte - Massimiliano Serreri 10.30 Pausa 11.00 Il marketing in veterinaria - 2a Parte - Massimiliano Serreri 12.00 Esercitazioni pratiche 13.00 Pausa pranzo 14.00 Esercitazioni pratiche 15.00 La qualità e il marketing: due facce della stessa medaglia - Marco Viotti 16.30 Discussione in gruppo 17.00 Test di valutazione dell'apprendimento e chiusura lavori
PARTECIPAZIONE
ORDINE DEI MEDICI VETERINARI DELLA PROVINCIA DI CREMONA
FIERA INTERNAZIONALE BOVINO DA LATTE Convegni Nazionali SIVAR Giovedì 23 Ottobre 2008, CremonaFiere - Cremona
e-mail a: management@anmvi.it. Tale comunicazione, verrà intesa come effettiva dichiarazione di partecipazione.
AGGIORNAMENTI IN BUIATRIA L'ACIDOSI RUMINALE SUBACUTA DELLA VACCA DA LATTE TRA TEORIA E PRATICA
SEDE
RELATORI
Palazzo Trecchi, via Trecchi 20 - 26100 Cremona
INFORMAZIONI
Paolo Berzaghi - Fac. Med. Vet. di Padova; Luigi Calamari - Facoltà di Agraria, Piacenza Martina Dorigo - IZS delle Venezie, Vicenza; Matteo Gianesella - Fac. Med. Vet. di Padova Massimo Morgante - Fac. Med. Vet. di Padova
Segreteria ANMVI: Milena Migliavacca Tel. 0372/403536 - Fax 0372/457091 Email: management@anmvi.it
COW COMFORT NELL'ALLEVAMENTO INTENSIVO DA LATTE: ASPETTI PRATICI E NORMATIVI RELATORI Loris De Vecchis - Medico Veterinario LP, Como; Jostein Dragset - Comunità Europea, Belgio Maurilio Giorgi - ASL provincia di Cremona; Paolo Rossi - CRPA, Reggio Emilia
RICHIESTO ACCREDITAMENTO
L'incontro è gratuito ed aperto a tutti i medici veterinari. Per motivi organizzativi, i veterinari che intendono presenziare all'incontro, devono compilare ed inviare l'iscrizione on-line collegandosi al sito http://www.anmvi.it/documenti/practice_ma nagement.htm o scaricare ed inviare la scheda tramite fax allo 0372/457091 o per Per tutte le iniziative organizzate da AIVEMP, ANMVI, FSA, SCIVAC, SIVAE, SIVAL, SIVAR e SIVE viene richiesto l’accreditamento presso il Ministero della Salute ai fini del programma ECM (Educazione Continua in Medicina). Per la normativa prevista consultare il sito del Ministero della Sanità all’indirizzo http://ecm.sanita.it/.
ASSOCIAZIONE FEDERATA ANMVI
OBIETTIVI
PARTECIPAZIONE
Il primo convegno propone un aggiornamento sulle conoscenze più attuali relative al problema dell'acidosi ruminale subacuta della vacca da latte, con particolare riguardo alle modalità di diagnosi ed alle problematiche che essa comporta sulla salute degli animali in produzione. La seconda parte dell'evento mira a fornire un quadro completo dei fattori che riducono il benessere nell'allevamento delle vacche da latte, sia nella vitella che nell'animale adulto. Verranno descritte le strutture ideali alla luce delle conoscenze attuali e fatto il punto sugli aspetti legislativi italiani e comunitari inerenti strutture e gestione.
Iniziativa gratuita rivolta ai Medici Veterinari interessati a partecipare. Per motivi organizzativi è gradita la pre-iscrizione. È prevista la traduzione simultanea dall'inglese all'italiano.
PER INFORMAZIONI Tel. 0372-40.35.39, Fax 0372-40.35.54 info@sivarnet.it www.sivarnet.it
RICHIESTO ACCREDITAMENTO
SEDE CremonaFiere, P.zza Zelioli Lanzini, 1 Cremona
in collaborazione con AZIENDA SANITARIA LOCALE DELLA PROVINCIA DI CREMONA
ORDINE DEI MEDICI VETERINARI DELLA PROVINCIA DI CREMONA
SEMINARIO IL CONTROLLO DELLE ZOONOSI: UN APPROCCIO DI FILIERA Cremona, CremonaFiere - Venerdì 24 Ottobre 2008 RELATORI Gioia Capelli, - DVM, PhD, Dipl. EVPC Professore Associato di "Parassitologia e malattie parassitarie degli animali" Responsabile del Laboratorio di Parassitologia ed Ecopatologia - IZS delle Venezie Tiziana Civera, Med Vet. Direttore Scuola Specializzazione in Ispezione degli Alimenti di O.A., Università di Torino
Gioia Capelli 16.00 Pausa 16.15 Controllo delle zoonosi in macello: il ruolo dell'ispezione ante e post mortem ai sensi del Reg. Ce n. 854/ 2004 Tiziana Civera 17.45 Discussione e valutazione dell'apprendimento 18.15 Consegna degli attestati e conclusione dell'evento
Ritagliare e conservare per l'entrata gratuita in Fiera
IL PRESENTE INVITO CONSEGNATO ALLE CASSE PERMETTE L'INGRESSO GRATUITO AL SEMINARIO PREVIO CAMBIO CON REGOLARE BIGLIETTO S.I.A.E.
CHAIRMAN Leonardo Provana, Segretario dell’Ordine dei Medici Veterinari della provincia di Cremona
OBIETTIVI Fornire gli strumenti per la diminuzione del rischio di infezione da parassiti zoonotici a livello di allevamento e promuovere il controllo a tutti i livelli della filiera produttiva. Illustrare alcuni metodi alternativi o di supporto al tradizionale controllo ispettivo, in special modo per quanto riguarda il controllo degli agenti zoonotici, alla luce di un miglioramento delle attività nel campo della prevenzione.
PROGRAMMA 14.00 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 14.20 Saluto del moderatore ai partecipanti ed inizio dei lavori 14.30 Zoonosi parassitarie nel bovino da latte: il controllo dall'allevamento al macello
PARTECIPAZIONE Evento riservato ai medici veterinari L'iscrizione al Seminario dà diritto a: Attestato di partecipazione Attestato ECM
COGNOME ..................................................................................... ........................................................................................................ NOME ............................................................................................
SEDE Sala Zelioli Lanzini Cremona, Quartiere Fieristico di Cà de Somenzi P.zza Zelioli Lanzini. Uscita per Cremona seguendo le indicazioni "Fiera". INFORMAZIONI Segreteria AIVEMP - Lara Zava Tel. 0372/403541 - Fax 0372/403540 E-mail: segreteria@aivemp.it Website: www.aivemp.it
RICHIESTO ACCREDITAMENTO
........................................................................................................ SEMINARIO AIVEMP IL CONTROLLO DELLE ZOONOSI: UN APPROCCIO DI FILIERA Venerdì 24 Ottobre 2008 (Sala Zelioli Lanzini)
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Attualità scientifica Vet Journal
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Presentazione insolita del cimurro nel furetto I segni dermatologici caratterizzavano l'infezione in un soggetto
di MARIA GRAZIA MONZEGLIO n furetto maschio castrato di quattro anni e mezzo veniva esaminato per la presenza di prurito grave, eritema generalizzato e desquamazione cutanea da 27 giorni. Il raschiato cutaneo e il tricogramma erano negativi per acari e dermatofiti. Era negativa anche la coltura fungina di un campione di pelo. L’animale veniva trattato per una diagnosi presuntiva di rogna sarcoptica ed infezione batterica e fungina secondaria con selamectina, enrofloxacina, fluconazolo, difenidramina e shampoo a base di miconazolo-
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clorexidina. Nelle tre settimane successive il furetto mostrava un lieve miglioramento dei segni clinici, tuttavia era inappetente e doveva essere nutrito e trattato con fluidoterapia sottocutanea dal proprietario. Al termine delle tre settimane (53 giorni dopo i segni iniziali di malattia) l'animale veniva visitato in emergenza per una grave emorragia proveniente da un ematoma della regione interscapolare, ipotensione e shock. Il proprietario sceglieva l'eutanasia a causa della prognosi infausta e del deterioramento delle condizioni. All'esame post mortem si identificavano inclusioni virali intraepiteliali sistemiche del virus del cimurro canino; abbondanti antigeni del virus venivano inoltre identificati mediante colorazione immunoistochimica. La malattia aveva un decorso prolungato e non era accompagnata dai segni clinici respiratori e neurologici classici dell'infezione da virus del cimurro canino nel furetto. L'infezione da virus del cimurro canino dovrebbe essere inclusa tra i sospetti clinici nei furetti con lesioni cutanee che non rispondono alla terapia appropriata, anche se il soggetto è stato vaccinato in precedenza, concludono gli autori. (“An unusual presentation of canine distemper virus infection in a domestic ferret (Mustela putorius furo)” Zehnder AM, Hawkins MG, Koski MA, Luff JA, Benak J, Lowenstine LJ, White SD. Vet Dermatol. 2008 Jun 11. [Epub ahead of print]) ■
Fattori prognostici degli ascessi pancreatici nel cane Azotemia, ALP e bicarbonato associati alla sopravvivenza in uno studio trava un'influenza statisticamente significativa (P<0,05) sulla sopravvivenza dell'aumento dell'azotemia, della fosfatasi alcalina sierica e della concentrazione del bicarbonato. Venivano soppressi o morivano prima delle dimissioni dall'ospedale 22 cani su 36 (71%). (“Pancreatic Abscess in 36 Dogs: A Retrospective Analysis of Prognostic Indicators” Jonathan R. Anderson, Karen K. Cornell, Nolie K. Parnell, and S. Kathleen Salisbury. J Am Anim Hosp Assoc 2008 ; 44 171-179). no studio retrospettivo ha valutato i fattori prognostici associati agli ascessi pancreatici in 36 cani; le lesioni venivano diagnosticate evidenziando la presenza di essudato purulento nel parenchima pancreatico durante una laparotomia esplorativa. Al fine di individuare i fattori associati alla sopravvivenza, si valutavano anamnesi, esame clinico, dati clinicopatologici, diagnostica per immagini, coltura batteriologica, tecnica di drenaggio addominale e trattamento perioperatorio. Si riscon-
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Le notizie di Vet Journal sono consultabili on line all'indirizzo
www.vetjournal.it/
CORRELAZIONE TRA REPERTI RM E DIAGNOSI ISTOLOGICA DI RINOPATIA NEL CANE no studio retrospettivo ha valutato la correlazione tra aspetti RM (risonanza magnetica) e diagnosi istologica in 78 cani affetti da rinopatia. Gli aspetti RM valutati erano la presenza di un effetto massa, il coinvolgimento del seno frontale, del seno sfenoidale e del recesso mascellare, l'infiltrazione del nasofaringe da parte di tessuti molli, la distruzione dei turbinati nasali, la lisi dell'osso vomere, la distruzione dell'osso paranasale, l'erosione della placca cribriforme e l'estensione della lesione (es., unilaterale o bilaterale). Si identificava una malattia neoplastica in 33 cani, una rinite infiammatoria in 38 e una rinite micotica in 7. L'estensione della lesione non era significativamente associata alla diagnosi istologica. L'assenza dell’effetto massa era significativamente associata alla malattia infiammatoria. Tuttavia, la presenza di una massa non era specifica per neoplasia. Nei cani con evidenza di una massa nelle immagini RM, la distruzione dei turbinati nasali e l'invasione del seno frontale e del recesso mascellare
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non erano utili per distinguere le lesioni neoplastiche da quelle non neoplastiche, mentre lo erano l'erosione della placca cribriforme, la lisi dell'osso vomere, la distruzione dell'osso paranasale, l'invasione del seno sfenoidale e l’invasione del nasofaringee. I risultati suggeriscono che, concludono gli autori, nei cani affetti da una rinopatia, l'assenza di un effetto massa nelle immagini RM era significativamente associata alla malattia infiammatoria. Nei cani con un effetto massa nelle immagini RM, la lisi dell'osso vomere, l'erosione della placca cribriforme, la distruzione dell'osso paranasale, l'invasione del seno sfenoidale e del nasofaringee da parte di una massa erano significativamente associati alla diagnosi di neoplasia. (“Association of magnetic resonance imaging findings and histologic diagnosis in dogs with nasal disease: 78 cases (2001-2004)” Macon S. Miles, Ravinder S. Dhaliwal, Michael P. Moore, Ann L. Reed. Journal of the American Veterinary Medical Association. June 15, 2008, Vol. 232, No. 12, Pages 1844-1849).
TRASMISSIONE DI BARTONELLA HENSELAE ATTRAVERSO IXODES RICINUS artonella spp. è un batterio intracellulare facoltativo associato a numerose malattie emergenti sia nell'uomo sia negli animali. B. henselae è l’agente della malattia da graffio di gatto ed è associato in maniera crescente a numerose altre sindromi umane, soprattutto a infezioni oculari ed endocardite. Il gatto è il principale ospite serbatoio di B. henselae, cui è trasmesso dalla pulce del gatto (tenocephalides felis). Tuttavia, nuovi possibili vettori sono ritenuti in grado di trasmettere B. henselae, in particolare Ixodes ricinus, la più abbondante zecca ixodide dell'uomo nell'Europa occidentale. Uno studio ha realizzato l'infezione di
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I. ricinus da parte di B. henselae, dimostrando la trasmissione di B. henselae nell'ospite I. ricinus attraverso i vari stadi di sviluppo dell'insetto, la migrazione o la moltiplicazione di B. henselae nelle ghiandole salivari dopo il secondo pasto e la trasmissione di B. henselae vitale e infettivo dalla zecca al sangue. I risultati dello studio, concludono gli autori, forniscono l'evidenza che I. ricinus è un vettore competente di B. henselae. (Transmission of Bartonella henselae by Ixodes ricinus. Cotté V, Bonnet S, Le Rhun D, Le Naour E, Chauvin A, Boulouis H-J, et al. Emerg Infect Dis [serial on the Internet]. 2008 Jul).
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L’ANMVI ricorre contro la delibera della Lombardia di MARIA TERESA SEMERARO Avv. Bologna a delibera 13.06.2008 N° 744 della Regione Lombardia, che regola l’esercizio di attività libero professionale intramoenia dei VV.PP.DD. contraddice, palesemente, i principi, che devono ispirare il legislatore regionale a cui detta materia è stata devoluta ex L. n° 120 del 3.8.2007. A tale convincimento si perviene non solo esaminando quanto statuito nella predetta L. n° 120/07 ma anche prendendo atto di quanto stabilito nella subiecta materia nel D. leg.vo n°
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502/92 e successive modifiche e integrazioni, e nel CCNL. Il legislatore regionale ha deliberato violando la specificità della sanità pubblica veterinaria che (chi scrive ha avuto modo di affermarlo più volte) diversamente che in campo umano non persegue le medesime finalità della zooiatria svolta in regime libero professionale: mentre la prestazione medica assume il carattere pubblico o privato avuto riguardo non alla natura della prestazione in sé stessa ma allo status pubblico o privato del soggetto che la eroga, la prestazione medico veterinaria del veterinario pubblico e quella del veterinario “privato” (libero professionista) sono tra loro del tutto diversificate. Il fine della sanità veterinaria pubblica è quello in primis di garantire median-
te l’azione di prevenzione, profilassi, vigilanza e controllo anche sull’attività dei veterinari privati, che la commercializzazione e la trasformazione delle carni animali e dei prodotti alimentari di origine animale risponde ai criteri fissati in sede statale e comunitaria a tutela della salute dei cittadini. La censura che si muove alla Regione Lombardia è quella di essere intervenuta a regolare l’esercizio dell’attività libero professionale dei dirigenti medici veterinari consentendo agli stessi e senza limiti territoriali di prestare assistenza zooiatrica presso allevamenti su cui gli stessi soggetti devono effettuare i controlli loro devoluti istituzionalmente. Tale primaria ed essenziale eccezione fa si che nella vigenza della de-
libera de qua si vada a configurare quella commistione tra controllante e controllore che è stata oggetto nel decennio passato di numerosi interventi legislativi e di pareri del Consiglio di Stato che hanno riaffermato che l’esercizio di attività libero professionali dei sanitari dipendenti dal SSN trova un limite nel principio del non contrasto con i fini istituzionali. La Regione Lombardia ha emanato un provvedimento illegittimo che non si cura di evidenziare la particolarità della materia trattata in rapporto ai principi che regolano un buon esercizio della P.A. in ambito sanitario, sacrificando alla specificità che in campo veterinario assume il limite del non contrasto il diritto dei VV.PP.DD. ad esercitare la zooiatria in ambito libero professionale. La delibera sarà impugnata avanti il TAR della Lombardia anche sotto il profilo del percepimento degli onorari onde evitare un esercizio illegittimo dell’azione della Pubblica Amministrazione in ambito sanitario e guerre fratricide in ambito veterinario. ■
BOTTA E RISPOSTA a Giunta della Lombardia ha approvato le "Linee di indirizzo in ordine all'esercizio della professione intramuraria da parte dei Dirigenti Medici Veterinari" con delibera n. VIII/007441 del 13 giugno 2008. "Le linee guida della Lombardia sono il peggio che ci si poteva aspettare - ha dichiarato il Presidente dell'ANMVI Carlo Scotti - siamo di fronte ad un ritorno all'antico. Vedo la stessa ottusità e la poca lungimiranza che alcuni anni fa ha fatto perdere alla nostra professione pubblica quella autorevolezza in settori di primaria importanza quali la sicurezza alimentare. Aggiunge Scotti: “con queste delibere non fanno altro che smontare il cardine della professione veterinaria nel settore della prevenzione, per rivolgere l'attenzione al settore privato con aggravio di costi per uno Stato che cerca di risparmiare anche pochi euro. Questa assoluta ‘liberalizzazione’ renderà sempre più fragile ed indifendibile l'immagine di una categoria, che nel settore pubblico ha un'essenziale funzione di garanzia della filiera agroalimentare, a vantaggio di altre figure professionali che nell'opinione pubblica stanno sostituendo sempre di più il Medico Veterinario". Il Gruppo di lavoro - costituito il 18 dicembre scorso e "composto da personale esperto in materia" - ha terminato i suoi lavori il 16 maggio, senza che nessuno ne sapesse nulla. Il documento redatto dal Gruppo è stato accolto totalmente nella Delibera della Giunta del 13 giugno senza alcuna analisi critica e soprattutto senza alcun confronto con gli Ordini professionali e le Associazioni di categoria. Il testo approvato permette in sostanza ai veterinari pubblici del SSN di fare quello che vogliono, senza alcun limite, dimenticandosi totalmente della loro funzione di controllo, delle loro specifiche competenze, dei loro ruoli di responsabilità e degli evidenti conflitti di interesse che ne derivano. Il Direttore Carlo Lucchina ha replicato che le considerazioni dell’ANMVI “si discostano molto dalla reale volontà della Regione Lombardia che ha sempre dato alla Sanità Pubblica Veterinaria un posto di rilievo all'interno delle funzioni di prevenzione svolte dal servizio sanitario regionale". Inoltre, "il risultato delle riunioni del Gruppo di lavoro è stato presentato alle Organizzazioni sindacali interessate ai sensi delle vigenti norme in materia che non prevedono, in questo ambito, confronti o comunicazioni agli Ordini professionali o - conclude Lucchina - a non meglio identificate Associazioni di categoria". (fonte: @nmvi Oggi)
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Il business del randagismo Troppi gli interessi illeciti sulla pelle dei cani randagi di ANTONIO MANFREDI asta che girino soldi, soprattutto pubblici, ed i furbi arrivano in massa. Non vi è dubbio che anche il fenomeno del randagismo sia diventato da anni occasione di speculazioni illecite che, come capita spesso nel settore pubblico, sfuggono a regolari controlli per superficialità, menefreghismo o, peggio ancora, per interessi economici o politici. Gianluca Felicetti, Presidente LAV, ha dichiarato che il giro d'affari legato al randagismo supera i 500 milioni di euro. Quanti sono veramente i cani abbandonati ogni anno, visto che il problema del randagismo si riferisce principalmente a loro? Dati precisi è veramente difficile averli. Si va dai 100 ai 400mila a seconda degli interessi che esprime chi dichiara questi numeri. Io sono convinto che negli anni questa situazione sia fortemente mutata. Le numerose campagne di denuncia del fenomeno e di sensibilizzazione dei proprietari, proposte da alcune delle più importanti Associazioni animaliste nazionali (Enpa, Lav, Lega del cane), che l'ANMVI ha sempre sostenuto, o dallo Stesso Ministero, certamente saranno servite a qualcosa. Sono anche convinto, però, che il fenomeno del randagismo si sia ridimensionato per un'evoluzione culturale del paese, per l'introduzione dell'Anagrafe canina, che sia pure non operativa al 100% incomincia a dare qualche risultato, ed a pene più severe nei confronti dei delinquenti che abbandonano gli animali. Non ho mai creduto che una campagna di sensibilizzazione contro comportamenti illeciti possa dare risultati se non è accompagnata da incentivi o da pene severe. Premesso questo, qualsiasi sia il numero degli animali randagi, certamente non si è ancora arrivati ad una soluzione del problema che, d'altra parte, sarà difficile raggiungere senza una revisione della legge 281/91 che prevedendo l'affidamento dei canili/gattili ai Comuni, che normalmente affidano la gestione a privati o a associazioni locali non profit, lasciano ampi spazi ad interessi economici che non hanno nulla a che vedere con la salute ed il benessere degli animali, anzi. Il più delle volte i gestori, se non sono Associazioni animaliste serie, sono soltanto interessati ad accaparrarsi i contributi giornalieri che garantiscono sino a 5 euro al giorno per animale. Ben vengano quindi tanti animali. Più randagi ci sono e più si guadagna. Bruno Mei Tomasi, Presidente dell'ANTA (Associazione nazionale tutela animali), in un'intervista a Il Sole-24 Ore ha dichiarato: “Esistono tante associazioni di facciata che sfruttano l'animalismo per interessi finanziari e motivi localistici di posizione. Affinché rimanga alto l'impegno economico del Comune nei confronti del canile alcuni soggetti sostengono addirittura la produzione di cani randagi. I loro scopi vanno totalmente contro l'intersse degli animali. Per mantenere l'attività su cui hanno investito e continuare ad accedere ai finanziamenti farebbero di tutto". Come poi siano tenuti gli animali è ancora un altro discorso. La mancanza di controlli permette spesso una conduzione da sfruttamento, mancando ogni rispetto degli animali che sono tenuti in condizioni spaventose, senza alcuna azione di adozione per poter mantenere un numero alto di presenze e quindi di contributi. In Italia abbiamo un nu-
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mero enorme di associazioni animaliste, solo quelle che compaiono nell'elenco dei potenziali beneficiari del 5 per mille sono circa 450, in media più di 4 per ogni provincia. Tolte quelle nazionali che svolgono da anni un'attività meritoria, la maggior parte delle altre sono associazioni cittadine o locali che non sempre danno garanzie di serietà ed affidabilità e si basano il più delle volte su rapporti personali con esponenti istituzionali o politici del posto. Da qui derivano anche accordi di convenzione per la gestione dei canili che
troppo spesso si dimostrano, al primo controllo, solo delle operazioni economiche sulla pelle degli animali. Non vi è dubbio che il sistema derivante dalla 281 non funziona ed è sempre più urgente una revisione di questa normativa che non è stata assolutamente in grado di risolvere i problemi per cui era stata emanata. L'ANMVI ha già collaborato per un testo di revisione che dovrebbe essere proposto a breve. A proposito di randagismo e canili, permettetemi un'ultima riflessione. Da tempo migliaia di cani randagi, provenienti soprattutto da alcune regioni meridionali, vengono inviati in Germa-
nia. Dove vanno a finire? Qualcuno ha ricordato i treni che negli anni ’40 seguivano la stessa direzione, altri hanno pensato ai ristoranti cinesi o alla sperimentazione animale. Ufficialmente vengono inviati per essere adottati, visto che in questo paese non ci sarebbero cani disponibili. Non credo che siano mai stati fatti controlli seri e la notizia di qualche giorno fa mi ha lasciato molto perplesso. Se ben ricordo, circa 30 cani provenienti dall'Italia sono stati soppressi in un canile tedesco perché non sono state trovate famiglie interessate all'adozione. Se dobbiamo mandarli in Germania con questa prospettiva tanto vale tenerceli. ■
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Lombardia, sì allo svolgimento dell’attività in strutture comunicanti con attività commerciali Ma ad alcune condizioni. Il chiarimento arriva dalla Regione su sollecitazione dell'Ordine dei Veterinari di Milano febbraio di quest'anno l'Ordine dei Medici Veterinari di Milano aveva chiesto ai Servizi Veterinari della Regione Lombardia un chiarimento in merito al Decreto n. 14830 del 10 ottobre 2005, "Modifiche del D.D.U.O. n. 5403 del 13 aprile 2005, "Requisiti necessari e sufficienti delle strutture veterinarie pubbliche e private, aventi accesso al pubblico, ove si esercita la professione veterinaria sugli animali e/o su materiali biologici animali". La richiesta dell'Ordine faceva seguito alle segnalazioni di medici veterinari liberi professionisti che svolgono la loro attività in locali comunicanti con attività commerciali e che, a parere del personale veterinario di vigilanza dell'A.S.L. Città di Milano non sarebbero in conformità con la normativa, malgrado fosse già stato permesso ai titolari di strutture veterinarie, già esistenti, di questa tipologia di proseguire la loro attività. Ai primi di luglio è arrivata la risposta della Regione, a firma del Dirigente della U.O Veterinaria, Mario Astuti: le strutture veterina-
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BRUCELLOSI, PROROGATO LO STATO D’EMERGENZA NEL CASERTANO on Decreto del presidente del consiglio dei ministri 4 luglio 2008, viene prorogato fino al 31 dicembre di quest'anno lo stato di emergenza socio-economico nel territorio della provincia di Caserta e zone limitrofe per fronteggiare il rischio sanitario connesso alla elevata diffusione della brucellosi negli allevamenti bufalini. La dichiarazione dello stato di emergenza, contenuta nel DPCM del 3 agosto 2007, fissava il termine al 30 giugno 2008, ma dato che sono ancora in corso di realizzazione le iniziative di carattere straordinario ed urgente finalizzate al superamento del contesto emergenziale in rassegna, la scadenza è stata prorogata fino a fine anno. È infatti necessario assicurare la prosecuzione degli interventi necessari per il definitivo ritorno alla normalità.
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rie comunicanti con locali o impianti aventi finalità commerciali e/o artigianali e/o allevatoriali già in funzione alla data di entrata in vigore del decreto 5403 possono continuare a svolgere la propria attività fintanto che non ri-
corrano una o più delle seguenti condizioni: nuova ragione sociale, cambio di ragione sociale, trasformazione ovvero modifica della classificazione, opere di manutenzione straordinaria. ■
MARCHE, RECEPITO ACN VETERINARI CONVENZIONATI ella seduta del 14 luglio 2008, la Giunta regionale delle Marche ha approvato con delibera n. 939, il protocollo regionale sulle linee di indirizzo per l’attuazione dell’ACN del 23/03/2005 per la disciplina dei rapporti convenzionali con i medici veterinari. Il 3 aprile scorso è stata convocata una riunione con una componente della parte pubblica e le OO.SS. legittimate alla trattativa ai sensi dell’art. 34 dell’ACN, avente all’ordine del giorno il convenzionamento dei medici Veterinari. Alla convocazione è stata allegata una proposta di intesa elaborata dal Servizio Salute. Nella riunione del 7 aprile, dopo un ampio e articolato confronto tra le parti è stato sottoscritto il protocollo. Tra i punti approvati, è stato stabilito che i medici veterinari in servizio al 1/3/2006, con rapporto di lavoro ancora in essere e presenti nella graduatoria 2007, vengono convenzionati come medici veterinari a tempo indeterminato ai sensi dell’ACN 23/03/05.
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RAGUSA, INCENDIATA LA CASA DI UN COLLEGA ASL IBR, NUOVE MISURE DI CONTROLLO IN PIEMONTE bovini positivi alla rinotracheite infettiva bovina (IBR) non potranno più essere introdotti negli allevamenti da riproduzione piemontesi. Lo ha stabilito la Giunta regionale, in linea con i programmi di controllo già avviati in molti paesi dell’Unione Europea e in alcune Regioni italiane. La delibera appena approvata dà l’avvio a specifiche misure di controllo, effettuate dall’istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Ligura e Valle d’Aosta per evitare la diffusione dell’infezione in alpeggio e durante gli spostamenti degli animali da un allevamento all’altro. L’IBR è una malattia dei bovini, non trasmissibile all’uomo, che si manifesta clinicamente con sintomi respiratori e congiuntivite e può determinare consistenti perdite per gli allevamenti a seguito di aborti, infertilità e calo delle produzioni. In Piemonte un numero rilevante di allevatori di bovini (7.500, circa il 60% del totale) ha aderito al piano volontario per il controllo dell’infezione, avviato nel 2003, con l’obiettivo di migliorare lo status sanitario degli allevamenti piemontesi. L’eradicazione della malattia è un obiettivo importante per la zootecnia piemontese, poiché garantisce la possibilità di mantenere scambi commerciali con i territori indenni e consente di attribuire maggior valore, sanitario e commerciale, ai bovini allevati (in Piemonte sono circa 860.00). Il provvedimento regionale è risultato pertanto necessario per permettere di limitare la diffusione della malattia, proteggere gli allevamenti indenni e ridurre i fattori di rischio per coloro che hanno intrapreso il programma di risanamento. (Fonte: PiemonteInforma)
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ttentato intimidatorio il 23 luglio ai danni di un veterinario impegnato nei servizi di prevenzione sanitaria degli allevamenti. Ignoti hanno dato alle fiamme, dopo averla totalmente cosparsa di liquido infiammabile, la casa di campagna di Gaetano Farina, 45 anni, veterinario alle dipendenze della Ausl 7 di Ragusa. Dopo i primi rilievi e i primi riscontri investigativi la natura dolosa dell’incendio è emersa con certezza. Secondo gli inquirenti il movente sarebbe da ricercare nell’attività professionale del veterinario e negli interessi di qualche settore della zootecnia locale ad impedire trattamenti e controlli sanitari. A distanza di pochi giorni, si conta il terzo episodio malavitoso nei confronti di un dirigente veterinario, dopo quelli ai danni di Francesco Massara e Roberto Macrì. In un comunicato di Federazione Medici della UILFPL, che esprime la solidarietà al Collega, si apprende che già in passato, Farina aveva subito un attentato al proprio patrimonio, con la parziale distruzione della casa e l’uccisione di alcuni cavalli, ma nonostante questi avvertimenti ha continuato a svolgere il proprio dovere di pubblico dipendente a tutela della salute pubblica, in un contesto socio culturale non propriamente favorevole. “Chiediamo un forte impegno da parte della Regione e degli organi di polizia” dichiara Armando Masucci, Segretario Nazionale della Federazione Medici della UILFPL “per tutelare tutto il personale sanitario, tecnico ed amministrativo della sanità pubblica veterinaria siciliana, impegnato sul campo nel difficile compito di prevenzione delle malattie e della sicurezza alimentare, a favore dei cittadini consumatori e dei produttori onesti”. Anche l’ANMVI era intervenuta con un comunicato a sostegno del collega.
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Quanto costa l’RC! o appena ricevuto un’e-mail recante l’informativa sulla nuova convenzione RC Professionale stipulata con l’AON Personal Line. Volevo far notare come, già la seconda convenzione sia aumentata notevolmente rispetto alla prima, per non parlare di quest’ultima che, non fa alcuna distinzione nemmeno tra la quantità di lavoro che uno svolge. Personalmente svolgo poca attività, sia in ambito di piccoli animali, che con i grandi, e faccio Profilassi per la ASL, ma nonostante ciò il mio fatturato è così basso da essere ancora, con mio grande dispiacere, a carico dei miei genitori. Nella mia stessa si-
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Responsabilità civile Lettere al Direttore tuazione ci sono molti altri colleghi, ma quando uno lavora, anche se poco, è comunque obbligato a fare una RC Professionale. Mi sembra a questo punto che voi facciate una convenzione conveniente solo per chi guadagna già molto bene, e per cui 485 euro di assicurazione annue siano effettivamente un’offerta vantaggiosa. Viene quindi da pensare che con i soldi di noi “Poveri Veterinari”, la società con cui avete realizzato questa convenzione copra anche le spese di colleghi che sicuramente possono permetterselo. Che convenzione è allora? Non potevate fare una convenzione anche sulla base della mole di lavoro svolto? Solo perché ho un reddito basso, devo essere considerato un “veterinario di serie B”, senza diritti né tutela? Eppure sulla rivista “La Professione Veterinaria”
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sono apparsi molti articoli indicanti le gravi difficoltà e disagi in cui versa una quota importante di Veterinari. Il prossimo anno sarò costretta a rivolgermi ad altra compagnia che sicuramente mi agevolerà più di quanto non abbia fatto l’ANMVI. Aspettando fiduciosa una vostra risposta e porgo distinti saluti. Lettera firmata Gentile Dott.ssa, pubblichiamo volentieri la sua lettera, sia pure non firmata come da lei richiestoci, perché riteniamo che sia l'occasione per chiarire alcuni aspetti relativi alle polizze di RC professionale, proposte dall'ANMVI, che certamente interessano molti lettori.
''La carne di animali clonati non arriverà nei supermercati'' Vittorio Silano, Presidente Comitato Scientifico EFSA
La Società Bernese, con la quale avevamo la precedente convenzione, all'inizio del 2007 ci ha informati che avrebbe chiuso il rapporto con la fine dell'anno, anche se poi, con grande disponibilità, è andata avanti a mantenerlo più o meno sino a giugno del 2008 visto che non riuscivamo a trovare chi potesse sostituirli. La decisione della Bernese è derivata dal fatto che la gestione di questa polizza non era assolutamente economica e vantaggiosa. Per gli stessi motivi è stato estremamente difficile trovare una Società assicurativa che potesse essere interessata a fare con l'ANMVI una nuova convenzione. Basti pensare che ci è voluto più di un anno per arrivare ad una soluzione del problema per capire le difficoltà incontrate. Ci sono prevalentemente due aspetti che allontanano le compagnie di assicurazioni da questo settore: il primo che in campo sanitario umano queste polizze sono in netta perdita nonostante i forti aumenti di premio degli ultimi anni, e questo crea subito grande preoccupazione quando si parla di RC di operatori sanitari, il secondo che, dati alla mano, i settori animali da reddito ed equini sono in perdita enorme dati gli importi molto elevati di danni che possono essere richiesti. Per questi motivi, mentre il costo della polizza per animali da compagnia è stato aumentato di un minimo, dovuto solo agli aspetti inflazionistici ed a una rivisitazione delle condizioni di polizza, arrivando a 135 euro all'anno, i premi delle polizze per animali da reddito ed equini hanno subito incrementi significativi. È evidente che lei operando in due settori differenti viene a pagare il valore più alto dei due (450) che in effetti è più elevato di quello della precedente convenzione. D'altra parte è purtroppo evidente, e questo risulta dalle denunce pervenute in questi anni, che mentre le somme richieste per un cane o un gatto sono sempre molto contenute, quelle pretese da un allevatore che addebita al veterinario il decesso di decine di bovini o di un cavallo da corsa sono ben diverse. Questo comunque è il meglio che siamo riusciti a trovare dopo più di un anno di ricerche e contatti con diverse compagnie di assicurazioni. Anche la possibilità da lei suggerita di prevedere un premio di polizza proporzionale al lavoro svolto, capirà che è ingestibile. Sono anni che si parla di una RC auto riferita ai chilometri percorsi, ma non si è ancora trovata una soluzione che pure sarebbe logica. Spero di aver risposto a quanto da lei richiesto. Un cordiale saluto. Antonio Manfredi
PREMIO GERI nche quest’anno, l’Accademia dei Georgofili di Firenze istituisce il Premio “Giancarlo Geri”. Il Premio, dell’ammontare di 1,500 euro è rivolto ai laureati in medicina veterinaria che abbiano discusso le tesi in discipline zootecniche dopo il 1 gennaio 2007”. Termine: 30 settembre 2008. www.georgofili.it
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14 Calendario attività Dal 5 settembre al 9 ottobre Per visualizzare i programmi degli eventi di tutte le società clicca su www.evsrl.it/eventi Edizioni Veterinarie E.V. srl
5 - 7 SET 7 SET 11 - 13 SET 13 SET 14 SET 14 SET 18 - 20 SET 20 SET 21 SET 21 SET 21 SET 21 SET 25 - 27 SET 27 - 28 SET 27 - 28 SET 27 - 28 SET 28 SET 28 SET 28 SET 28 SET 1 - 4 OTT 4 - 5 OTT 4 OTT 5 OTT 5 OTT 5 OTT 5 OTT 6 - 9 OTT
CORSO SCIVAC IN COLLABORAZIONE CON IZS RAGUSA INCONTRO REGIONALE SCIVAC EMILIA ROMAGNA
CORSO SCIVAC INCONTRO SIMIV
INCONTRO REGIONALE SCIVAC TOSCANA INCONTRO REGIONALE SCIVAC BASILICATA ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC SEMINARIO SIVE INCONTRO REGIONALE SCIVAC VENETO
INCONTRO REGIONALE SCIVAC LOMBARDIA CORSO SIVE INCONTRO REGIONALE SCIVAC PIEMONTE IN COLLABORAZIONE CON SOVEP ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC
SICILIA - CORSO REGIONALE DI ORTOPEDIA - Ragusa, Villa Di Pasquale - Viale delle Americhe - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it RUOLO DELLA FISIOTERAPIA NELLA CORRETTA GESTIONE DEL PAZIENTE AFFETTO DA ERNIE DISCALI - Jolly Hotel Villanova , Castenaso (BO) - Via Villanova 29/8 - ECM: 3 Crediti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it CORSO DI MEDICINA FELINA I PARTE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it EMOGASANALISI ED EQUILIBRIO ACIDO-BASE NELLA PRATICA CLINICA DEL CANE E DEL GATTO Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: socspec@scivac.it LE ERNIE IN CHIRURGIA GENERALE - Firenze - Grand Hotel Mediterraneo - Lungarno del Tempio 44 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it EMATOLOGIA: UN GIOCO DI LUCI E COLORI - Matera - Ostello Femminile Le Monacelle - Via Riscatto, 9/10 ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it CHIRURGIA DEI TESSUTI MOLLI: VI PARTE - CHIRURGIA PLASTICA RICOSTRUTTIVA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it SEMINARIO “ECOGRAFIA ADDOMINALE E TORACICA NEL CAVALLO ADULTO” - Centro Studi Palazzo Trecchi, Cremona - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: info@sive.it VALUTAZIONE DELL’OCCLUSIONE E TRAUMATOLOGIA DENTALE - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it DIFFICOLTÀ DEAMBULATORIE: IL RUOLO DELLE MALATTIE DEL SISTEMA NERVOSO PERIFERICO - UN APPROCCIO CLINICO, DIAGNOSTICO E (FISIO)TERAPEUTICO - Milano - ECM: Richiesto Accreditamento - Per info: Monica Borghisani - Segr. Del. Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it WET LAB ON ABDOMINAL AND THORACIC ULTRASOUND IN THE ADULT HORSE - Crema, Istituto Incremento Ippico della Lombardia - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: info@sive.it PIEMONTE- APPROCCIO CLINICO E TERAPEUTICO ALLE MALATTIE DELL’ORBITA, DEGLI ANNESSI E DELLA LENTE NEL CANE E NEL GATTO - Rivoli (TO) - Hotel Campanile - C.so Allamano 153 - ECM: Richiesto Accr. - Per info: Monica Borghisani - Segr. Del. Reg. SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it 2° IT. DERMATOLOGIA: II PARTE - APPROCCIO DIAGNOSTICO AI PROBLEMI DERMATOLOGICI (2°) - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it
EVENTO SIVAE
ORTOPEDIA NEGLI ANIMALI ESOTICI - Centro Studi Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: info@sivae.it
INCONTRO SCVI
LA CARDIO-CHIRURGIA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: socspec@scivac.it CORSO INTRODUTTIVO ALLA MEDICINA D’URGENZA - Hotel Selene, Roma - VIA PONTINA KM 30 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it AGGIORNAMENTI IN MALATTIE FUNGINE SUPERFICIALI DEL CANE E DEL GATTO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: socspec@scivac.it LA CONOSCENZA DEL MARKETING DEI SERVIZI COME VANTAGGIO COMPETITIVO NELLA PROFESSIONE VETERINARIA” - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accr. - Per info: Milena Migliavacca - - Tel. +39 0372 403536 - E-mail: management@anmvi.it
CORSO SCIVAC INCONTRO SIDEV
INCONTRO ANMVI IN COLLABORAZIONE CON SCIVAC E GPM INCONTRO REGIONALE SCIVAC FRIULI VEN.GIULIA
FONDAMENTI DI ANESTESIA GASSOSA - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it
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CORSO BASE DI MEDICINA COMPORTAMENTALE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it L’EPILESSIA IDIOPATICA DEL CANE: SIAMO ALL’INIZIO DI UNA NUOVA ERA? - Crowne Plaza - Centro Congressi, Padova - Via PO 197 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it
SEMINARIO SCIVAC
INCONTRO SIPE
SEMINARIO SIPE - Centro Studi E.V., Palazzo Trecchi - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: info@sive.it
INCONTRO SISCA
EDUCARE UN CUCCIOLO CHE PENSA: APPROCCIO TEORICO E PRATICO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: socspec@scivac.it APPROCCIO DIAGNOSTICO AL PAZIENTE CON PATOLOGIE DELLE GHIANDOLE SURRENALI - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: socspec@scivac.it DIAGNOSI E TERAPIA DELLE PRINCIPALI PATOLOGIE SCHELETRICHE EREDITARIE - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it L’IPERTENSIONE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: socspec@scivac.it L’EDUCAZIONE DEL CUCCIOLO SECONDO UN’OTTICA PEDAGOGICA (II PARTE) - Il Biancospino Casteggio (PV) - ECM: No ECM - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: socspec@scivac.it
INCONTRO SVIDI
INCONTRO REGIONALE SCIVAC LAZIO INCONTRO SINUV CORSO SCIVAC / SISCA Attenzione: Evento annullato.
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PROFESSIONE la VETERINARIA La rivista è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore Direttore Carlo Scotti Direttore Responsabile Antonio Manfredi Coordinamento Editoriale Sabina Pizzamiglio info@anmvi.it Comitato di Redazione Pierpaolo Bertaglia, Paolo Bossi, Marco Eleuteri, Giuliano Lazzarini, Pier Mario Piga, Sabina Pizzamiglio, Aldo Vezzoni Rubriche Fabrizio Pancini, Oscar Grazioli, Maria Teresa Semeraro, Giovanni Stassi Segreteria di Redazione Lara Zava professioneveterinaria@anmvi.it Grafica Francesca Manfredi grafica@evsrl.it Editore SCIVAC - Via Trecchi, 20 26100 Cremona Iscrizione registro stampa del Tribunale di Vigevano, n. 1425/03 del 30/12/2003 Concessionaria esclusiva per la pubblicità EV srl, Cremona marketing@evsrl.it Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana
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