PROFESSIONE
la VETERINARIA A.N.M.V.I.
ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI
29 2009
SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE
Anno 6, numero 29 dal 7 al 13 settembre 2009 Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. srl - Cremona
UN REGOLAMENTO UNICO SUI MANGIMI
IL LAVORO AI VETERINARI ABRUZZESI
IL PROGETTO DI ASTI NON STA IN PIEDI
LA CORRETTA PRESCRIZIONE VETERINARIA
PALAZZO TRECCHI IN DIRETTA SUL WEB
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BREVI
AH1N1: PROTEGGERE I VETERINARI
INTIMIDAZIONI È stato aperto un fascicolo contro ignoti nell’inchiesta per le minacce di morte al veterinario calabrese Roberto Macrì. Sui muri della casa del funzionario dell’Asp è comparsa la scritta: “Questo è l’ultimo avvertimento” e accanto una serie di croci rosse. Riserbo sulle indagini per le quali non si esclude il collegamento ad analoghe azioni intimidatorie già subite dal collega nell’ambito delle sue pubbliche mansioni.
OSSERVATORIO È fissata per l’8 settembre la data di insediamento del tavolo ministeriale per monitorare il fenomeno delle intimidazioni ai veterinari pubblici e fornire intervento e supporto. Il tavolo è presieduto dal sottosegretario Francesca Martini e riunisce rappresentanti di Regioni, Sivemp e Fnovi.
ENPAV Ad oggi solo veterinari, avvocati, ingegneri e architetti hanno presentato un piano di riforma. Le nuove regole per la previdenza veterinaria sono al vaglio del Ministero del Lavoro che ha pubblicamente smentito ogni ipotesi di commissariamento per le casse dei professionisti. Men che meno di quelle che hanno già presentato piani di sostenibilità ed equilibrio a lungo termine. L’autonomia non è in discussione.
BANCA DEL SANGUE A Sasso Marconi nascerà un Centro trasfusionale Veterinario. A gestirlo sarà il collega Renato Magliulo. Il sangue sarà a disposizione di tutti i veterinari che ne faranno richiesta. Il Centro baserà le proprie attività sulle Linee Guida per la medicina veterinaria trasfusionale emanate nel 2007 dal Ministero della Salute.
POLLAME Freno europeo sulle carni di pollo congelate. È in arrivo un nuovo regolamento comunitario che prevede il divieto di definire come fresco un preparato con carne avicola congelata o salata.
TRASPORTO Ricorrere alla sorveglianza satellitare e alla sua banca dati per sanzionare coloro che non rispettano le regole europee sul benessere degli animali durante il trasporto. È quanto ha proposto una delegazione olandese al Consiglio dei ministri dell’agricoltura dell’Ue: troppe infrazioni e troppe difficoltà di accertamento con gli attuali metodi di controllo.
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ANMVI 1999
CONSULTAZIONE
A domicilio, ma senza entusiasmo La prestazione domiciliare è “saltuaria” e “marginale”, ma richiede lo stesso una linea guida A PAGINA 3
"Potrebbe verificarsi una trasmissione del virus AH1N1 dall'uomo al tacchino". Dopo l'infezione di tacchini in due allevamenti del Cile, il virus AH1N1 richiede che siano intensificate le misure di biosicurezza anche nel nostro Paese. Una nota della Direzione Generale della Sanità Animale e del Farmaco Veterinario precisa che nel 2009 l'Italia non ha importato volatili dal Cile e che le misure di controllo e di sorveglianza previste dal manuale d'emergenza, operativo dal 2006 e approvato dalla Ue risultano adeguate anche nei confronti delle popolazioni avicole. Tuttavia, "la ricircolazione di virus influenzali tra varie specie avicole, tra gli animali e l'uomo potrebbe creare condizioni favorevoli ad un riassortimento tra virus aviari, suini e umani, favorendo la comparsa di nuovi ceppi maggiormente patogeni per l'uomo". La Direzione ministeriale ha pertanto comunicato alle autorità regionali, ai medici veterinari e agli allevatori che il vaccino pandemico sarà offerto al personale che per motivi di lavoro è a contatto con animali delle specie sensibili a tali virus con modalità in corso di definizione".
Inoltre, ai lavoratori a contatto con specie animali, che sono serbatoi naturali dei virus influenzali o che si ammalano a causa di questi "va raccomandata e offerta attivamente la vaccinazione antinfluenzale stagionale prevista dalla circolare ministeriale del 23 luglio scorso: "tale intervento preventivo - si legge - è finalizzato a mantenere in salute questa categoria di soggetti che, oltre a coloro che sono coinvolti nell'allevamento, comprende operatori che svolgono importanti funzioni di vigilanza e controllo sulla salute animale". Per la prevenzione della trasmissione del virus AH1N1 dall'uomo infetto alle specie animali sensibili, oltre alle misure previste dalle vigenti normative di polizia veterinaria in fatto di biosicurezza, il Ministero raccomanda di allontanare dai luoghi di lavoro dove siano presenti gli animali, le persone infette, di informarle delle misure igieniche da adottare se a contatto con altre persone influenzate, vietare l'accesso agli allevamenti a personale estraneo, predisporre tappetini o apposite vaschette con disinfettanti all'entrata e all'uscita di ogni settore dell'azienda. ■
FERMATELI! DICIAMO SUBITO, A L'AQUILA NON MANCANO I VETERINARI, MANCANO I SOLDI. Ci sono veterinari liberi professionisti che hanno perso la casa, l'ambulatorio, il lavoro e che stanno ancora aspettando il miracolo della ricostruzione e del ritorno alla normalità. Sono colleghi che chiedono di poter ricominciare a lavorare, sono professionisti seri e bravi che vogliono riprendere la loro attività. Non chiedono elemosina, chiedono, come sarebbe logico e giusto, di ricominciare a fare il Medico Veterinario. Per questo abbiamo continuato a sollecitare il Ministero e gli enti locali affinché predisponessero dei progetti contro il randagismo per l’assistenza degli animali di famiglie terremotate che coinvolgessero in convenzione i liberi professionisti affidando loro questi incarichi. Non è stato così. Veniamo a sapere che colleghi pubblici della ASL di Forli sono andati come volontari a sterilizzare i gatti delle zone terremotate. Facile essere volontari quando il lavoro e lo stipendio sono assicurati e tutto rischia di diventare una vacanza fra amici. Sarebbe stato più corretto, come tanti veterinari hanno fatto, versare parte del proprio stipendio per finanziare un progetto di sterlizzazione che coinvolgesse i colleghi privati della zona aiutando anche i veterinari in grave difficoltà. Ma offrire del tempo fa più scena, ne parlano i giornali e non costa nulla. L'ANMVI ha scritto nuovamente a Berlusconi ed alla Protezione Civile.
DIECI ANNI AL SERVIZIO DEI MEDICI VETERINARI
2009 ANMVI
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Sondaggi Anmvi Informa
VETERINARIA 29 | 2009
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La veterinaria domiciliare: i risultati della consultazione Più di 600 adesioni all’indagine promossa dall’Anmvi: luci e ombre di una prestazione ùche non entusiasma ma che si vuole disciplinare A DOMICILIO PER CHI
a prestazione domiciliare fa discutere. Via via che scorrevano i fax e si completavano le compilazioni on line, emergeva con chiarezza il carattere problematico di questa prestazione, certamente poco amata dalla professione. Altrettanto evidente è il fatto che la categoria si è ritrovata per la prima volta a riflettere sul significato dell’attività domiciliare in modo collettivo e approfondito, tanto da far sentire il bisogno di continuare a parlarne.
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Esegui prestazioni a domicilio?
PERCHÉ LA CONSULTAZIONE La prestazione veterinaria domiciliare sugli animali da compagnia non ha una regolamentazione specifica. Dal punto di vista legislativo, essa trova piena legittimazione nell’assenza di un esplicito divieto al suo esercizio, mentre dal punto di vista deontologico, la sua erogazione è subordinata a disposizioni vincolanti, ma tuttavia generali. Nel solco delle proprie iniziative statutarie per la qualificazione della professione, l’Anmvi ha ipotizzato di lavorare ad una linea guida pratica e la consultazione si è espressa a favore.
I RISULTATI La consultazione, lanciata nel giugno scorso e chiusasi il 31 luglio, era rivolta a medici veterinari per animali da compagnia. I 651 questionari analizzati (394 quelli cartacei, 257 quelli compilati on line e 23 quelli nulli per compilazioni non valide o non leggibili) hanno offerto uno spaccato molto interessante e inedito sul rapporto con il paziente e con il cliente. Come sempre accade per indagini organizzate su base consultiva e non a campione, è preferibile non parlare di “dati”, ma di “in-
ORIENTAMENTO PREVALENTE
È il proprietario il fattore che incide di più sulla domanda di prestazione domiciliare, soprattutto per la mancanza di un proprio veicolo. È il caso del cliente anziano che non ha un mezzo di trasporto per raggiungere la struttura oppure ha, a sua volta problemi di salute. Sono i casi in cui c’è comprensione e disponibilità verso la prestazione. Più complesso il caso del proprietario che non sa gestire il cane nella fase di trasporto, che è apprensivo e chiama fuori orario o più banalmente che è “pigro”, “viziato”, “svogliato” e “chiama a casa solo per comodità”. Qui la disponibilità del medico veterinario cala notevolmente e il giudizio si fa severo quando i “proprietari non comprendono la precarietà di una visita a domicilio”. Il paziente animale, invece, emergenze a parte, viene assistito a domicilio quando presenta difficoltà di trasporto, perché di taglia grande o perché non abituato ai trasferimenti, quando ha problemi di comportamento e aggressività in ambulatorio, è refrattario al trasportino o addirittura non deambulante.
A DOMICILIO PER COSA
l profilo prevalente scaturito dalla consultazione è quello del medico veterinario che ha una struttura veterinaria, esegue prestazioni domiciliari “saltuariamente” ed è favorevole ad una linea guida di buona pratica che definisca innanzitutto la corretta prassi di ciascuna prestazione. Le attività domiciliari, sempre con riferimento al profilo prevalente emerso dalla consultazione, vengono prestate al Nord, sia in contesto urbano che extraurbano, a tariffa maggiorata, soprattutto per profilassi e controlli. È il proprietario a determinare la domanda di intervento domiciliare, sia pure con un vantaggio percentualmente di poco superiore al paziente animale e alle sue condizioni di salute. In ogni caso, è una prestazione “considerata dai veterinari marginale e da eseguire solo in circostanze eccezionali”.
Si va a casa del proprietario per interventi di profilassi o richiami vaccinali. È questa la prima tipologia di prestazioni, seguita da visite di controllo e primo soccorso. Ma si fa anche “piccola chirurgia”, castrazioni, caudotomia, applicazione di microchip ed eutanasia. E ancora terapie, prelievi, assistenza al parto, consulenze comportamentali e sedazioni per il trasporto.
questionario erano “aperte” e lasciavano spazio alle testimonianze. Ne proponiamo alcuni estratti.
La prestazione a domicilio viene considerata “limitata” e intrinsecamente “approssimativa” (“non si può avere la struttura nella bor-
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A DOMICILIO MA… dicatori”, di un orientamento da cui partire per ragionare. Il profilo prevalente è quello che riportiamo in box. Molte domande del
Ricerca Informatori Scientifici Hill’s Pet Nutrition, leader nel petfood specializzato, nell’ambito di un potenziamento della propria rete di informatori scientifici ricerca candidati per le province: • Gorizia, Udine, Pordenone e Trieste • Varese, Novara, Vercelli e Verbania La responsabilità della posizione La posizione oggetto della ricerca si caratterizza per le seguenti principali responsabilità: • diffondere la conoscenza delle qualità intrinseche dei prodotti Hill’s presso i medici veterinari della zona di competenza • promuovere le iniziative ed implementare i programmi che l’azienda propone su base periodica • riportare in azienda le problematiche scientifiche e nutrizionali di cui si sia venuto a conoscenza durante gli incontri con i medici veterinari • sviluppare il fatturato dei prodotti Hill’s presso i medici veterinari della zona di competenza Il candidato ideale è laureato in Medicina Veterinaria o simili, ha maturato una esperienza in analoghe funzioni di aziende operanti nel settore Veterinario o Farmaceutico umano, ha una spiccata attitudine per i rapporti interpersonali e una forte motivazione per una crescita professionale in un ambiente dinamico e meritocratico. La conoscenza della lingua inglese e dei più comuni applicativi per PC completano il profilo della candidatura ideale. Gli interessati sono pregati di inviare il proprio Curriculum Vitae in formato digitale al seguente indirizzo di posta elettronica: recruiting_italy@colpal.com specificando nel Soggeto “Rif VTM” e aggiungere la zona interesse (es: Rif VTM Lombardia). Hill’s Pet Nutrition ha i propri uffici situati in Roma, è caratterizzata da un ambiente dinamico e meritocratico, con prospettive di carriera, anche internazionale, all’interno del gruppo. L’offerta economica, definita sulla base delle esperienze precedentemente maturate, sarà in grado di soddisfare anche i candidati più qualificati.
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4 Anmvi Informa Sondaggi
VETERINARIA 29 | 2009
Le tariffe
Tipo di intervento
Giudizio sulla domiciliare
Sei favorevole a una linea guida?
sa”). Il giudizio è totalmente positivo solo fra coloro che non hanno una struttura e giudicano la domiciliare “necessaria”. Chi è a favore fa riferimento alla crisi e alle difficoltà dei giovani veterinari e c’è anche chi accusa di “pigrizia” il collega che non la vuol fare. Questo il punto di vista di un questionario a favore della domiciliare: “Da ormai dieci anni sono abilitato alla professione e da circa 5 anni pratico in maniera consistente le visite domiciliari tanto che posso affermare che il 70-80% del mio lavoro si svolge a domicilio, pur avendo un ambulatorio che ha comunque degli orari fissi di apertura. Credo fermamente nella bellezza e nell’utilità di questo servizio, e spero che le linee guida che arriveranno, mi aiuteranno ancora di più a fare sempre meglio il mio lavoro”. Chi ha dichiarato di non fare in assoluto mai prestazioni a domicilio del proprietario è una minoranza che ha preso questa decisione
per per scelta professionale (“non ho tempo”), ma anche per scarsa considerazione della prestazione in sé (“è una prestazione limitata”). Sono pochi i giudizi completamente positivi, prevale l’idea di marginalità e di occasionalità. Non manca chi scrive di vedere nella prestazione a domicilio solo un modo per evadere il fisco o per esercitare abusivamente. E chi vorrebbe ”informare il pubblico della scarsa utilità della visita domiciliare e scoraggiarne l’abuso”.
LE TARIFFE Le tariffe sono maggiorate nel 70% dei casi. Ma la domiciliare è considerata come una prestazione non particolarmente remunerativa. Deve però “essere sempre legata al buon senso ed all’onestà della nostra categoria”. Qualcuno chiede linee guida per le tariffe “dato che c’è molta concorrenza sleale da colleghi che non hanno in carico struttura e
che pertanto praticano prezzi inferiori e spesso in condizioni non consone”. Vari questionari hanno riportato in nota la richiesta di inserire un criterio di tariffazione nella linea guida. A gran voce si chiede di “dare un tariffario di base” e ci si lamenta che “non è possibile esercitare a domicilio a costi bassi” e che “siamo considerati meno di un elettricista e di un idraulico”. Ma soprattutto si urla: “devono pagare!!!!”. La prestazione a domicilio (in tutti i settori professionali oltre a quello degli animali da compagnia qui analizzato) figura con indicazioni minime e massime nello Studio indicativo in materia di compensi professionali del medico veterinario elaborato dalla Fnovi e consultabile al sito fnovi.it. In forza della Legge Bersani il tariffario nazionale ha solo un valore di riferimento non vincolante.
SÌ ALLA LINEA GUIDA Una linea guida potrebbe quindi rappresentare un valido ausilio pratico per il medico veterinario nell’espletamento della sua prestazione e contribuire a qualificare ulteriormente la sua professionalità tanto nei confronti del paziente che del proprietario. L’obiettivo è innanzitutto quello di proseguire nella qualificazione della prestazione medico-veterinaria e al tempo stesso di contrastare gli abusi e gli illeciti. Una linea guida potrebbe inoltre far luce sui risvolti normativi della prestazione a domicilio in un’ottica di maggior consapevolezza e tutela professionale. La consultazione chiede principalmente di
definire la corretta prassi delle prestazioni, ma anche di circoscriverle (“vietare espressamente gli interventi chirurgici”, “impedire che vengano affrontate a domicilio situazioni patologiche che richiedono strutture organizzate e personale preparato”) e di definire gli aspetti medico-legali della prestazione domiciliare. Minor attenzione invece al risvolto pubblicitario. Chi non sente l’esigenza di una linea guida è perché non ci crede senz’appello (“è un’americanata) o ritiene che la professionalità basti a qualificare la prestazione; in altri casi la sfiducia è verso le regole in sé: “più sono e meno vengono rispettate”.
RINGRAZIAMENTI L’Anmvi ringrazia tutti i Colleghi che hanno partecipato alla consultazione, promossa dal Vice Presidente Marco Melosi, e hanno inviato osservazioni, testimonianze e commenti. Si terrà conto del fatto che alla consultazione hanno risposto in netta prevalenza colleghi che dispongono di una struttura veterinaria (il 90%) ma anche del punto di vista, sia pure minoritario, di chi esercita a domicilio con totale convinzione e di chi lo fa senza avere (ancora) una struttura di riferimento. L’intento della linea guida che l’Anmvi si appresta a proporre con l’aiuto di un gruppo di colleghi coordinati da Marco Melosi, non vuole infatti in alcun modo censurare la prestazione domiciliare né partire dal presupposto che non debba esistere. L’intento è quello di rendere il medico veterinario sempre più consapevole e di aiutarlo a valorizzare e a qualificare il proprio operato nei confronti dell’utenza e dei pazienti. ■
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6 Europa Alimentazione animale
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VETERINARIA 29 | 2009
L’Europa vara il regolamento unico sui mangimi Accorpata in un testo unico la legislazione sull’alimentazione degli animali i applica dal 1 settembre, ma entrerà in vigore il 21 di questo mese il Regolamento (CE) n. 767/2009 del 13 Luglio 2009 sull’immissione sul mercato e sull’uso dei mangimi (Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea n. L 229 del 01 Settembre 2009). Il provvedimento aggiorna la legislazione su mangimi, alimenti per animali da compagnia e selvatici inclusi, e la sostituisce con un regolamento unico. Il regolamento stabilisce le norme in materia di immissione sul mercato e di uso dei mangimi per animali destinati e non destinati alla produzione di alimenti nella Comunità, comprese le prescrizioni relative all’etichettatura, all’imballaggio e alla presentazione. Per gestire i potenziali rischi per la sicurezza dei mangimi, un allegato del Regolamento unico elenca i materiali, la cui immissione sul mercato ai fini dell’alimentazione animale è vietata, e i materiali, la cui immissione sul mercato a scopi di alimentazione animale è soggetta a restrizioni. Per la Commissione Europea la salute degli animali costituisce uno degli obiettivi fondamentali della legislazione in materia alimentare. Ma vi sono anche risvolti economici e di mercato: “i mangimi sono d’importanza fondamentale per i cinque milioni di allevatori del-
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la Comunità in quanto sono il fattore di costo più importante”. È inoltre opportuno proteggere i diritti di proprietà intellettuale, nonché favorire un’informazione adeguata per gli utilizzatori, rafforzando il buon funzionamento del mercato interno. Le sanzioni, dissuasive, saranno stabilite dagli Stati membri.
CATALOGO E CODICI Il Regolamento 767//2009 istituisce un catalogo comunitario delle materie prime e incoraggia la messa a punto di due codici comunitari di buona pratica in materia di etichettatura, uno per gli alimenti per animali da compagnia e l’altro per i mangimi composti per animali destinati alla produzione di alimenti.
L’ETICHETTATURA Un’etichettatura moderna contribuisce alla creazione di un contesto commerciale competitivo, nel quale operatori dinamici, efficienti e innovativi possono sfruttare appieno le possibilità offerte dall’etichettatura per vendere i loro prodotti. Il nuovo Regolamento prevede l’elaborazione di codici per una corretta etichettatura. I codici dovrebbero stabilire disposizioni che consentano all’acquirente di effettuare scelte informate. Essi, inoltre, dovrebbero fornire alla persona responsabile dell’etichettatura importanti indicazioni sui va-
ri elementi dell’etichettatura. L’etichettatura serve per l’applicazione della legislazione, la tracciabilità e i controlli. Inoltre, essa deve fornire agli acquirenti le informazioni necessarie per consentire loro di scegliere il prodotto più adatto alle loro esigenze e dovrebbe essere uniforme, coerente, trasparente e comprensibile. Dal momento che gli acquirenti, in particolare gli allevatori, non scelgono i prodotti unicamente presso il punto di vendita, dove possono esaminare l’imballaggio dei mangimi, le prescrizioni in materia di informazioni fornite nell’etichettatura devono applicarsi, oltre che alle etichette sui prodotti, anche a qualsivoglia altro tipo di comunicazione tra venditore e acquirente. Tali prescrizioni dovrebbero valere anche per la presentazione e la pubblicità dei mangimi. Le indicazioni figuranti sull’etichettatura sono fornite con carattere obbligatorio e facoltativo. L’etichettatura dei mangimi destinati a particolari fini nutrizionali (il soddisfacimento delle esigenze nutrizionali specifiche di animali il cui processo digestivo, di assorbimento o il cui metabolismo sono o rischiano di essere alterati temporaneamente o in forma irreversibile) include anche: l’avviso di consultare un esperto in nutrizione o un veterinario prima dell’uso del mangime o prima di prolungare il periodo di impiego.
INDICAZIONI OBBLIGATORIE Le materie prime per mangimi o i mangimi composti sono immessi sul mercato solo se nell’ambito dell’etichettatura sono fornite le seguenti indicazioni: tipo di mangime (materia prima per mangimi, mangime completo o mangime complementare; il nome o la ragione sociale e l’indirizzo dell’operatore del settore dei mangimi responsabile dell’etichettatura; il numero di riconoscimento, se disponibile, dello stabilimento, della persona responsabile per l’etichettatura; il numero di riferimento della partita o del lotto; il quantitativo netto espresso in unità di massa, per i prodotti solidi, e in unità di massa o di volume, per i prodotti liquidi; l’elenco degli additivi per mangimi; il tenore di umidità. Sull’etichetta degli alimenti per animali da compagnia sono indicati un numero di telefono gratuito o altri mezzi di comunicazione idonei a consentire all’acquirente di ottenere altre informazioni, oltre a quelle obbligatorie. Specifiche indicazioni obbligatorie aggiuntive sono dettagliate per quanto riguarda l’etichettatura delle ma-
terie prime e l’etichettatura dei mangimi composti e non conformi.
LA DIFFERENZA CON IL FARMACO La distinzione tra materie prime per mangimi, additivi per mangimi e altri prodotti quali farmaci per uso veterinario determina le condizioni di commercializzazione di tali sostanze. Le materie prime servono innanzitutto a soddisfare il fabbisogno degli animali, ad esempio in termini di energia, sostanze nutrienti, minerali o fibre alimentari. Fatta eccezione per i componenti nutritivi di base, tali materie prime non sono in genere chimicamente ben definite. Gli effetti che possono essere comprovati in base ad una valutazione scientifica e che riguardano esclusivamente gli additivi per mangimi o i farmaci per uso veterinario non si applicano agli utilizzi oggettivi delle materie prime per mangimi. È, quindi, opportuno elaborare orientamenti non vincolanti al fine di distinguere tra questi diversi tipi di sostanze. In casi debitamente giustificati, la Commissione ha il potere di chiarire se un prodotto possa essere considerato mangime.
POCHE PROTEINE L’immissione sul mercato di qualsivoglia bioproteina prevedeva una procedura di autorizzazione. Tuttavia, finora sono state rilasciate pochissime nuove autorizzazioni e si avverte tuttora la penuria di mangimi ricchi di proteine. Pertanto, l’obbligo di disporre di un’autorizzazione prima di commercializzare il prodotto ha avuto un effetto restrittivo. Per questo il Regolamento abolisce la procedura generale di autorizzazione all’immissione sul mercato per le bioproteine: di conseguenza, a questi prodotti e a tutte le altre materie prime per mangimi si applicherà lo stesso sistema di sicurezza. Nei casi in cui l’esito della valutazione dei rischi connessi con una data bioproteina sia negativo, va vietata la circolazione o l’uso della sostanza in oggetto.
L’ACQUA Nell’alimentazione degli animali (materie prime per mangimi, mangimi composti, additivi per mangimi, premiscele o mangimi medicati) il Legislatore comunitario ha individuato “una fase delicata all’inizio della catena alimentare”. Acqua esclusa: la definizione di mangime, infatti, non include l’acqua, non essendo
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commercializzata a fini di alimentazione animale. Il Regolamento unico non trova quindi applicazione sull’acqua usata per l’alimentazione animale, eccezion fatta per i mangimi somministrati in acqua. L’uso dell’acqua da parte delle imprese del settore dei mangimi è disciplinato dal regolamento (CE) n. 183/2005 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 12 gennaio 2005, che stabilisce requisiti per l’igiene dei mangimi, il quale prevede che l’acqua pulita sia utilizzata per prevenire contaminazioni che potrebbero risultare pericolose e che l’acqua utilizzata nella produzione dei mangimi sia di adeguata qualità.
IMPURITÀ CHIMICHE L’attuale situazione relativa alle impurità chimiche derivanti dal processo di fabbricazione delle materie prime e dai coadiuvanti tecnologici non è soddisfacente. Il nuovo Regolamento, per garantire un elevato livello di sicurezza dei mangimi, nonché al fine di migliorare la trasparenza, ha previsto disposizioni concernenti i livelli tollerabili di tali impurità.
BSE E DIOSSINA Non sarà più necessario l’obbligo di indicare sull’etichettatura la percentuale in peso di tutte le materie prime incorporate nei mangimi composti. Le percentuali esatte possono, tuttavia, essere indicate su base volontaria, al fine di fornire all’acquirente le informazioni adeguate. L’obbligo era stato introdotto dopo le crisi dell’encefalopatia spongiforme bovina (BSE) e della diossina.
DEFINIZIONI «Mangime» (o «alimento per animali»): qual-
Alimentazione animale Europa siasi sostanza o prodotto, compresi gli additivi, trasformato, parzialmente trasformato o non trasformato, destinato alla nutrizione per via orale degli animali; «Materie prime per mangimi»: prodotti di origine vegetale o animale, il cui obiettivo principale è soddisfare le esigenze nutrizionali degli animali, allo stato naturale, freschi o conservati, nonché i derivati della loro trasformazione industriale, come pure le sostanze organiche o inorganiche, contenenti o meno additivi per mangimi, destinati all’alimentazione degli animali per via orale, in quanto tali o previa trasformazione, oppure alla preparazione di mangimi composti oppure ad essere usati come supporto di premiscele; «Mangimi composti»: miscele di almeno due materie prime per mangimi, contenenti o meno additivi per mangimi, destinati all’alimentazione degli animali per via orale sotto forma di mangimi completi o complementari; «Mangimi completi»: mangimi composti che, per la loro composizione, sono sufficienti per una razione giornaliera; «Mangimi complementari»: mangimi composti con contenuto elevato di talune sostanze, ma che, per la loro composizione, sono sufficienti per una razione giornaliera soltanto se utilizzati in associazione con altri mangimi; «Mangimi minerali»: mangimi complementari contenenti almeno il 40% di ceneri grezze; «Mangimi d’allattamento»: mangimi composti somministrati allo stato secco o diluiti in una determinata quantità di liquido, destinati all’alimentazione dei giovani animali come complemento o in sostituzione del latte materno postcolostrale o destinati ad animali giovani, come vitelli, agnelli o capretti da macellazione; «Additivi per mangimi»: sostanze, microrganismi o preparati, diversi dai mangimi e dalle premiscele che sono intenzionalmente aggiunti agli alimenti per animali o all’acqua (es. per influenzare favorevolmente le caratteristiche dei mangimi o la produzione, le prestazioni o il benessere degli animali influendo, in particolare, sulla flora gastrointestinale o sulla digeribilità degli alimenti per animali); «Premiscele»: le miscele di additivi per mangimi o le miscele di uno o più additivi per mangimi con materie prime per mangimi o acqua, utilizzate come supporto, non destinate ad essere somministrate direttamente agli animali. ■
LA PIRAMIDE NON VALE PER IL PET FOOD 'Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria ha ordinato la cessazione di comunicazioni pubblicitarie di mangimi per animali da compagnia che si richiamano alla piramide alimentare valida nel campo della nutrizione umana. Per il Giurì non è dimostrato "che un criterio di classificazione secondo qualità del cibo in ragione degli ingredienti - e quindi come indice guida a una ottimale alimentazione degli animali da compagnia - corrisponda a uno strumento elaborato o riconosciuto in ambito scientifico ". Il riferimento alla scala è anzi "idoneo a indurre i consumatori a ritenere
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che lo strumento della cosiddetta piramide costituisca una classificazione scientifica e generalmente accreditata e si basi, quanto al criterio di "qualità", su fondamenti oggettivi. In realtà la piramide del pet food propone una graduazione di qualità che si rivela sfornita di oggettività e che costituisce una enunciazione unilaterale, risolvendosi in una descrizione con finalità prettamente commerciali". Il Giurì ha così accolto un ricorso presentato da Assalco e ha disposto la cessazione di comunicazioni pubblicitarie contenenti richiami alla piramide alimentare.
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8 Info Regioni Dopo il sisma
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Ridare il lavoro ai veterinari abruzzesi I llpp non fanno né business né sciacallaggio. Il lavoro è un diritto costituzionalmente garantito ’è voluta una lettera forte e chiara come quella dell’Anmvi per ribadire il diritto al lavoro dei liberi professionisti abruzzesi. Una scossa, se la metafora non suona inopportuna, per far capire che i veterinari abruzzesi hanno il diritto di lavorare e non devono essere accusati né di fare business né di sciacallaggio se chiedono di essere pagati. L’Anmvi ha versato all’Ordine dei Veterinari di L’Aquila 20.980 euro, l’equivalente della raccolta fondi attivata dopo il sisma con il contributo di tanti Colleghi. A questa somma, certamente non sufficiente a ripagare i colleghi dei danni subiti, si affianca la donazione da 30mila euro di un generoso cittadino milanese che desidera restare nell’anonimato e che ha contattato Anselmo Cribiori (Delegazione SCIVAC Lombardia) offrendo questa somma per le prestazioni veterinarie. A fronte di queste ed altre iniziative di solidarietà, l’ANMVI ha sempre chiesto che i veterinari liberi professionisti abruzzesi fossero innanzitutto rimessi nelle condizioni di lavorare. L’Associazione è tornata di recente a chiederlo con una lettera indirizzata alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, alla Protezione
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Civile e alle Autorità regionali abruzzesi, sottolineando che “a distanza di mesi dal sisma che ha colpito i territori abruzzesi l’attività di assistenza medico veterinaria, clinica e di prevenzione sanitaria, viene ancora offerta in condizioni emergenziali e di provvisorietà che debbono e possono essere urgentemente superate”. Nei territori abruzzesi, continuano a prestare attività di assistenza veterinaria volontari (enti, organizzazioni pubbliche e private) che agiscono al di fuori di ogni coordinamento con il territorio, anche provenienti da altre Regioni. Essi operano frequentemente in condizioni di assoluta precarietà e improvvisazione, malgrado esista una unità di crisi territoriale. L’Anmvi ha sentito l’urgenza di chiarire che i medici veterinari abruzzesi non avvertono alcuna necessità di “rinforzo” delle loro prestazioni, erogate con rigorosa professionalità ed efficienza fin dalle prime ore del sisma, sia nel Comune di L’Aquila e zone limitrofe, sia sulla costa. I medici veterinari abruzzesi chiedono alle autorità del Governo e della Regione: di essere prontamente e attivamente reintegrati nelle azioni di sanità animale, di non essere espropriati delle loro competenze e del loro lavoro, di impedire che iniziative demagogiche, pur di ottenere
un facile impatto mediatico, danneggino seriamente la ripresa delle attività professionali veterinarie del territorio. È pertanto urgente che si riapra un tavolo di coordinamento territoriale che- riunite le rappresentanze politiche, istituzionali e veterinarie del territorio - individui le priorità d’azione ed elabori un piano di intervento veterinario mirato. È necessario e urgente che sia data assoluta priorità alle seguenti azioni: ripristinare e riattivare la rete delle attività medico veterinarie abruzzesi; reintegrare sistematicamente i medici veterinari abruzzesi nelle azioni di sanità animale del territorio; attivare formule di convenzione evitando la dispersione di risorse pubbliche; evitare improvvisate iniziative di presunta emergenza, tanto inefficaci quanto controproducenti. È necessario e urgente che il tavolo di coordinamento abruzzese elabori: stime ufficiali delle reali esigenze di controllo e di contenimento della popolazione animale (cani e gatti, randagi e di proprietà), piani di intervento veterinario con soluzioni tempistiche e di logistica rapportati alla situazione territoriale (disponibilità di strutture e di professionisti, attrezzature e materiale sanitario, consistenza della popolazione animale e delle esigenze sanitarie). ■
LAZIO, CAMPAGNA PER IL MICROCHIP el mese di ottobre in tutto il Lazio si potrà iscrivere il proprio cane presso i veterinari accreditati ad una tariffa ridotta e senza pagare la tassa regionale. Lo prevede la campagna “Metti al sicuro il tuo cane” promossa dalla Regione Lazio e dagli Ordini dei Veterinari per sensibilizzare i proprietari dei cani all’iscrizione all’Anagrafe canina. L’iniziativa, alla quale aderisce anche l’IZS di Lazio e Toscana, è nata per contrastare il grave fenomeno del randagismo e ha lo scopo di raggiungere con una corretta informazione il maggior numero di cittadini. “Si tratta di un piccolo gesto fondamentale però per garantire un futuro sereno al proprio cane - si legge nel comunicato dei promotori - e per dare un contributo nella lotta al randagismo. Nonostante sia un obbligo, ancora oggi la maggior parte dei cani di proprietà non è registrata rendendo impossibile in caso di smarrimento o abbandono l’identificazione dell’animale e del suo proprietario. Questo mal costume da un lato penalizza l’animale, che rischia di finire in un canile per tutta la vita, dall’altro in quanto randagio diventa un rischio ed un costo per la sociètà”. La campagna, che ha il volto di Francesco Totti, ricorda che il microchip dal 2005 ha sostituito il tatuaggio: se quest'ultimo è perfettamente leggibile non è obbligatorio inserire anche il microchip. Tuttavia, a partire dal 3 luglio 2012, il microchip diventerà l’unico sistema di identificazione riconosciuto in Europa. Il proprietario è invitato a rivolgersi ad un veterinario accreditato o presso il servizio veterinario della sua ASL con un documento di riconoscimento e il codice fiscale. Il veterinario applicherà il microchip al cane, lo iscriverà all’anagrafe canina e rilascerà la sua scheda anagrafica. Il tutto in pochi minuti e con una spesa contenuta: in questo mese non verranno richiesti gli 8 euro per la registrazione e sia veterinari accreditati che i servizi Veterinari delle ASL applicheranno una tariffa calmierata. Sul sito della Regione Lazio è disponibile una pagina dove è possibile inserire il numero di microchip di un cane e verificare se è regolarmente iscritto. Il mancato rispetto degli obblighi relativi all'anagrafe canina comporta una sanzione amministrativa di 51,65 euro.
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10 Info Regioni Sanità animale
VETERINARIA 29 | 2009
Il progetto della Asl di Asti non sta in piedi Anmvi e Fnovi contrarie all’apertura di un ambulatorio per assistenza gratuita a Asl di Asti difende l’attivazione di una struttura ambulatoriale per fornire assistenza zooiatrica gratuita agli animali da compagnia di proprietà di ultra sessantacinquenni, ticket esenti, ai quali verrebbero riservate anche attività di pet therapy. Il Direttore Generale dell’ASL di Asti, Luigi Robino, sostiene che per il progetto “non si prevede alcun impegno economico a carico del SSN, in quanto i dirigenti veterinari in servizio presso l’Area A senza necessità di incremento della dotazione organica, riescono a garantire oltre allo svolgimento della specifica attività istituzionale, anche il raggiungimento degli obiettivi della Regione Piemonte e la realizzazione del progetto”. Sempre secondo la ASL “l’iniziativa non turba il mercato dei servizi, ma si inquadra al contrario in un più vasto ambito di corretto rapporto uomo/ambiente/animale, di educazione alla salute e di terapia assistita
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con gli animali”. Il progetto viene apertamente contestato dalla Fnovi fin dalla sua presentazione ai primi di luglio. Le resistenze della Asl alle condivisibili rimostranze della Federazione hanno indotto anche l’Anmvi a scrivere all’Assessorato regionale alla Sanità del Piemonte: “l’iniziativa è solo in apparenza lodevole, scrive l’Associazione, ma nasconde un vero spreco di denaro pubblico”. L’Anmvi esprime forti dubbi che prestazioni come quelle in progetto, squalificate a livello di ritagli di tempo, possano essere erogate con i dovuti requisiti organizzativi e qualitativi senza il necessario impegno di spesa e di investimento che richiedono”. Ad ogni modo- conclude l’Anmvi - ammesso e non concesso che la Asl di Asti, diversamente dai liberi professionisti, riesca a fare i miracoli - il progetto travalica il limite dei compiti istituzionali di una ASL e non trova alcuna giustificazione nell’ambito del SSN. Per la Fnovi che ha contestato l’iniziativa
(“non rientrante nei livelli essenziali di assistenza con conseguente ingiustificabile impegno economico posto a carico del SSN”) può configurare “una turbativa al mercato dei servizi professionali che, in quanto tale, ha tutta l’opportunità di contare su corrette dinamiche concorrenziali”. La Federazione ha anche ricordato che “analoghe iniziative vengono attualmente promosse da alcuni Comuni che impegnano risorse acquisite dalla fiscalità locale finalizzando le stesse alla sterilizzazione e/o all’assistenza degli animali da compagnia di proprietà di persone anziane (esenti dal ticket). Tale operazione si realizza tramite convenzioni con tutte le strutture veterinarie esistenti sul territorio ed assicura oltre al corretto impegno di spesa, l’accessibilità delle prestazioni”. Quanto agli investimenti economici anche la Fnovi è del parere che i costi siano “di tutta evidenza: costi derivanti dall’impegno del personale dirigente ed ausiliario, relativi all’acquisizione dell’attrezzatura che con-
sentirebbe alla struttura ambulatoriale già esistente di effettuare l’attività di sterilizzazione, costi conseguenti all’utilizzo di farmaci, anestetici, materiale di consumo, relativi alla degenza degli animali, ove necessaria”. Inaccettabile il passaggio finale della lettera del Direttore generale che invita i professionisti ad aggregarsi, offrendo anch’essi prestazioni gratuite per le fasce sociali meno abbienti. A questo passaggio il presidente della Fnovi ha risposto “Costoro Direttore lavorano per vivere e sopportano costi che conseguono all’esercizio di una professione intellettuale medica (potrei partire dagli spazi, dalle attrezzature, dai materiali, dall’aggiornamento, dagli studi di settore, ma Le voglio risparmiare un elenco che già bene conosce). Costi che, in misura minore, sopporta anche la sua ASL, senza che Lei ne ravveda l’esistenza” e conclude “Costoro Direttore, qualora intendessero fare volontariato, avrebbero ben altre opportunità, senza aspettare iniziative come quella in discussione”. ■
ASSISTENZA TECNICA AGLI ALLEVAMENTI EQUINI stato approvato dalla Giunta Regionale della Puglia (deliberazione n. 1504/2009), il Programma regionale degli interventi di assistenza tecnica nel settore zootecnico specie equina. Il Programma mira a costituire un sistema di supporto a cui gli allevatori possano fare riferimento per le problematiche relative al corretto impiego dei fattori tecnici della produzione. Gli interventi favoriranno i processi di crescita del settore zootecnico pugliese con azioni di assistenza tecnica rivolte alle aziende che aderiranno alle iniziative previste dal Programma. Le azioni finanziate riguardano: Assistenza tecnica per il miglioramento genetico delle produzioni equine selezionate; Assistenza tecnica per la salvaguardia delle razze autoctone pugliesi, il Cavallo Murgese e l'Asino di Martina Franca; Assistenza tecnica per l'impiego di materiale seminale crioconservato; Assistenza tecnica generica agli allevamenti equini; Corsi di Formazione per le specie equine. Con lo stesso provvedimento, pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione n. 137/2009, sono approvati gli schemi di convenzione da stipulare con il Laboratorio di genetica e servizi Società cooperativa di Cremona, con l'Università degli Studi, Facoltà di Agraria, Dipartimento di progettazione e gestione dei sistemi agro-zootecnici e forestali di Bari e con l'Università degli Studi - Sezione di ostetricia e ginecologia e riproduzione animale, Dipartimento di scienze cliniche veterinarie di Teramo.
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Eventi Veterinari
VETERINARIA 29 | 2009
Società federata ANMVI
Società federata ANMVI
DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC MARCHE PATOLOGIE TRAUMATICHE DELLO SCHELETRO APPENDICOLARE Ancona, 4 Ottobre 2009
DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC CAMPANIA IL CAMPO CHIRURGICO COME UN VIDEOGAME: LA CHIRURGIA MINI-INVASIVA Caserta, 4 Ottobre 2009
OBIETTIVI Fornire ai partecipanti le linee guida per la diagnosi e offrire una panoramica delle principali opzioni terapeutiche inerenti al trattamento delle patologie traumatiche dello scheletro appendicolare del cane. Le sessioni interattive sono volte a definire le tappe fondamentali del processo diagnostico e differenziale e a fornire gli elementi chiave del processo decisionale.
RELATORE Bruno Peirone
PROGRAMMA 8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente, presentazione del relatore ed inizio dei lavori 9.30 Patologie traumatiche dell'arto anteriore: fratture, lussazioni e instabilità articolare 11.00 Pausa 11.30 Patologie traumatiche dell'arto posteriore: fratture, lussazioni e instabilità articolare 13.00 Spazio per eventuale relazione commerciale (nel caso non si svolga la relazione il programma nel pomeriggio sarà anticipato di mezz'ora)
13.30 Pausa 14.30 Casi clinici interattivi Come posso gestire questo problema?: selezione di casi clinici interattivi (arto anteriore) 15.30 Pausa 16.00 Casi clinici interattivi Come posso gestire questo problema?: selezione di casi clinici interattivi (arto posteriore) 17.00 Test di valutazione dell'apprendimento e discussione finale 17.30 Consegna degli attestati di partecipazione e termine della giornata
SEDE Hotel Sporting, Via Flaminia 220, Ancona
RICHIESTO ACCREDITAMENTO
OBIETTIVI Fornire ai partecipanti un quadro d'insieme della chirurgia mini-invasiva. La parte introduttiva riguarderà l'evoluzione della pratica chirurgica mini-invasiva nella storia della chirurgia medica umana e veterinaria. Saranno inoltre illustrate e discusse le argomentazioni sui vantaggi e gli svantaggi degli interventi chirurgici in video-chirurgia. Seguirà una panoramica su attrezzature e metodiche specifiche di laparoscopia e toracoscopia. Nel pomeriggio saranno discussi con aiuto di filmati alcuni degli interventi chirurgici comunemente eseguiti in mini-invasiva.
RELATORE
L’obiettivo della giornata è di fornire ai partecipanti alcune nozioni di base sulla tecnica di acquisizione e di lettura delle radiografie del torace. Quindi, analizzare le diverse patologie con particolare attenzione alla sede delle stesse nel tentativo di aumentare la specificità della nostra diagnosi radiografica
RELATORE Massimo Vignoli
PROGRAMMA 8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente, presentazione del relatore ed inizio dei lavori 9.30 Quale tecnica per la radiologia toracica? 10.15 Anatomia e semeiotica radiografica delle malattie toraciche 11.00 Pausa 11.30 Come aumentare la propria specificità diagnostica nella valutazione radiografica delle patologie toraciche
13.00 Spazio per eventuale relazione commerciale (nel caso non si svolga la relazione il programma nel pomeriggio sarà anticipato di mezz’ora) 13.30 Pausa 14.30 Insufficienza respiratoria acuta: Casi clinici interattivi 15.30 Pausa 16.00 Tosse cronica: Casi clinici interattivi 17.00 Test di valutazione dell'apprendimento e discussione finale 17.30 Consegna degli attestati di partecipazione e termine della giornata
SEDE Museo Diocesano - Via Etnea 1 (Angolo Piazza Duomo) - Catania
3 CREDITI
15.30 16.00 17.00 17.30
Luca Formaggini
ga la relazione il programma nel pomeriggio sarà anticipato di mezz’ora) Pausa Diagnostica e Chirurgie in laparoscopia Pausa Diagnostica e Chirurgie in toracoscopia Test di valutazione dell'apprendimento e discussione finale Consegna degli attestati di partecipazione e termine della giornata
PROGRAMMA
SEDE
8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente, presentazione del relatore ed inizio dei lavori 9.30 Introduzione alla pratica della videochirurgia 11.00 Pausa 11.30 Laparoscopia e toracoscopia 13.00 Spazio per eventuale relazione commerciale (nel caso non si svol-
Novotel Caserta Sud , SS Sannitica Km 43 - Capodrise (CE)
DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC SICILIA LA RADIOLOGIA DEL TORACE DALLA A…ALLA D (DIAGNOSI) Catania, 4 Ottobre 2009 OBIETTIVI
13.30 14.30
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RICHIESTO ACCREDITAMENTO
DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC LOMBARDIA CHIRURGIA PLASTICA RICOSTRUTTIVA Milano, 11 Ottobre 2009 OBIETTIVI Di frequente nella pratica clinica ci si trova di fronte al problema di dover colmare difetti cutanei di proporzioni variabili, secondari a fatti traumatici o ad escissioni neoplastiche. Lo scopo della giornata vuole essere quello di fornire le nozioni di base teoriche e pratiche di chirurgia plastica nel cane e nel gatto. Partendo da casi clinici verranno descritte le più comuni tecniche di chirurgia plastica ricostruttiva.
RELATORE Emanuela Morello
PROGRAMMA 8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente, presentazione del relatore ed inizio dei lavori 9.30 Principi di guarigione delle ferite 10.00 Gestione delle ferite aperte 11.00 Pausa 11.30 Lembi locali e tecniche di rilascio della tensione 12.00 Lembi liberi 12.30 Lembi assiali
13.00 Spazio per eventuale relazione commerciale (nel caso non si svolga la relazione il programma nel pomeriggio sarà anticipato di mezz’ora) 13.30 Pausa 14.30 Casi clinici interattivi su tecniche di chirurgia plastica ricostruttiva 15.30 Pausa 16.00 Casi clinici interattivi su tecniche di chirurgia plastica ricostruttiva 17.00 Test di valutazione dell'apprendimento e discussione finale 17.30 Consegna degli attestati di partecipazione e termine della giornata
SEDE Ata Hotel Quark, Via Lampedusa 11/A, Milano
RICHIESTO ACCREDITAMENTO
PARTECIPAZIONE La partecipazione agli incontri delle Delegazioni Regionali è riservata ai Soci SCIVAC, indipendentemente dalla regione di appartenenza, in regola con la quota associativa dell’anno in corso I Soci SCIVAC possono partecipare a qualsiasi incontro regionale organizzato da SCIVAC in qualsiasi regione e a titolo gratuito (portare con sé la tessera SCIVAC con il bollino dell’anno in corso).
PER INFORMAZIONI Segreteria SCIVAC, Monica Borghisani Tel. 0372403506 - delregionali@scivac.it
EDIZIONI VETERINARIE Per ordini e informazioni: Tel. 0372/403507 - Fax 0372/457091 - E-mail editoria@evsrl.it - www.evsrl.it
SANTILLI-PEREGO “Elettrocardiografia del Cane e del Gatto - Genesi e interpretazione del ritmo cardiaco” 1 ed. 2009 Elsevier Masson listino € 70,00 – scontato € 60,00 Lo scopo di questo volume è quello di offrire uno strumento teorico-pratico per l’interpretazione dell’elettrocardiogramma nel cane e nel gatto. Questo libro rappresenta il primo approccio all’elettrocardiografia veterinaria supportato dall’analisi delle aritmie attraverso lo studio elettrofisiologico. Con l’ausilio di questa metodica gli autori hanno potuto definire l’esatta apparizione elettrocardiografica dei principali disturbi del ritmo del cane e del gatto, formulare algoritmi diagnostici specifici per questi animali e semplificare una materia complessa rendendola più accessibile. Il libro è rivolto ai medici veterinari, agli studenti, agli specialisti in cardiologia e anestesiologia e a tutti coloro che quotidianamente devono analizzare monitoraggi elettrocardiografici nella pratica clinica e ambulatoriale.
GAVIN-BAGLEY “Practical small animal MRI” 1 ed. 2009 Jhon Wiley & sons listino € 113,75 – scontato € 97,00 Practical Small Animal MRI is the seminal reference for clinicians using Magnetic Resonance Imaging in the diagnosis and treatment of veterinary patients. Although MRI is used most frequently in the diagnosis of neurologic disorders, it also has significant application to other body systems. This book covers normal anatomy and specific clinical conditions of the nervous system, musculoskeletal system, abdomen, thorax, and head and neck. It also contains several chapters on disease of the brain and spine, including inflammatory, infectious, neoplastic, and vascular diseases, alongside congenital and degenerative disorders.
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12 Eventi Veterinari
VETERINARIA 29 | 2009
SIGAV
SIODOV
SOCIETÀ ITALIANA DI GASTROENTEROLOGIA VETERINARIA
SOCIETÀ ITALIANA DI ODONTOSTOMATOLOGIA VETERINARIA
ARGOMENTI DI PATOLOGIA ORALE COMPARATA Le stomatiti nel cane e nel gatto: la semplicità della diagnosi e la complessità della terapia Cremona, 10 e 11 Ottobre 2009 OBIETTIVI L'obiettivo formativo di questo incontro è quello di completare la trattazione iniziata quest'anno delle patologie orali di più comune riscontro nella pratica clinica quotidiana. In particolare, verranno presi in considerazione gli aspetti clinici, diagnostici e terapeutici delle stomatiti nel cane e nel gatto. Con lo scopo di rendere dinamica la discussione, verranno inoltre trattati argomenti di patologia orale comparata, analizzando i più interessanti aspetti delle mucositi e delle gengivo-stomatiti in medicina umana.
16.30 Valutazione dell'apprendimento, consegna degli attestati e chiusura del lavori
TRADUZIONE È previsto il servizio di traduzione simultanea nella giornata di sabato e di traduzione consecutiva nella giornata di domenica.
ISCRIZIONE RELATORI Giovanni Lodi, Med Chir, Milano Leen Verhaert, Gand (B)
PROGRAMMA Sabato 10 Ottobre 2009 11.00 Registrazione dei partecipanti 11.30 Stomatiti nel cane e nel gatto. Presentazione clinica e diagnosi - Leen Verhaert 13.30 Pausa pranzo 14.30 Stomatiti nel cane e nel gatto. Piano di trattamento medico e chirurgico (1ª parte) - Leen Verhaert 15.30 Pausa 16.00 Stomatiti nel cane e nel gatto. Piano di trattamento medico e chirurgico (2ª parte) - Leen Verhaert 17.00 Casi clinici a cura dei soci SIODOV 18.00 Termine dei lavori
Quote di partecipazione (verrà rilasciata una ricevuta fiscale per la quota versata): Socio SIODOV: € 50,00 Socio SCIVAC: € 100,00 Non Socio: € 150,00 È necessario compilare il modulo di pre-iscrizione e inviarlo alla Segreteria entro il 20 Settembre 2009. È possibile scaricare il modulo dal sito www.scivac.it sezione SOCIETÀ SPECIALISTICHE/SIODOV oppure richiederlo direttamente alla Segreteria al n. 0372/40.35.09
SEDE Centro studi SCIVAC, Palazzo Trecchi, via Trecchi 20 - Cemona
PER INFORMAZIONI Segreteria Società Specialistiche SCIVAC Tel. 0372 403509 - Fax 0372 457091 socspec@scivac.it
Domenica 11 Ottobre 2009 9.30 Patologia comparata: le mucositi e le gengivo-stomatiti in medicina umana - Giovanni Lodi 11.30 Pausa 12.00 Presentazione di un caso clinico in medicina umana - Giovanni Lodi 12.45 Presentazione di un caso clinico in medicina veterinaria - Leen Verhaert 13.30 Pausa pranzo 14.30 Casi clinici a cura dei soci SIODOV
RICHIESTO ACCREDITAMENTO
AGGIORNAMENTI SULLE PRINCIPALI PATOLOGIE EPATICHE DEL CANE E DEL GATTO Cremona, 11 Ottobre 2009 OBIETTIVI Il relatore cercherà di approfondire le conoscenze dei partecipanti nel campo delle malattie epatiche del cane e del gatto iniziando dalle più moderne tecniche diagnostiche sia di patologia clinica che istologiche. Quindi verrà trattato il complesso colangite-colangioepatite del gatto in tutti i vari aspetti diagnostici, terapeutici e prognostici enfatizzando la complessità del problema non sempre valutato con la dovuta attenzione. Una malattia epatica molto comune nel cane è l'epatite cronica che verrà trattata in maniera approfondita parlando delle razze più a rischio quindi di come si può sospettare e diagnosticare correttamente. Nella seconda parte si parlerà della gestione terapeutica e dietetica dell'epatite cronica spigandone in modo approfondito gli aspetti meno conosciuti. I casi clinici portati dagli iscritti saranno come sempre motivo di grande stimolo alla discussione.
RELATORI Penelope Watson, MA VetMB CertVR DSAM DipECVIM MRCVS University of Cambridge
PROGRAMMA 8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 9.00 Saluto del Presidente ai partecipanti, presentazione del relatore ed inizio dei lavori 9.15 Diagnosi di epatopatie: dalla patologia clinica alla biopsia (1a parte) 10.00 Diagnosi di epatopatie: dalla patologia clinica alla biopsia (2a parte) 10.45 Pausa 11.15 Colangite, colangioepatite e lipidosi felina (1a parte) 12.00 Colangite, colangioepatite e lipidosi felina (2a parte) 12.45 Pausa pranzo 14.00 Epatite cronica del cane I: ci sono razze predisposte? 14.45 Epatite cronica del cane II: aggiornamenti terapeutici 16.00 Pausa 16.30 Casi clinici presentati dai soci 17.15 Test di valutazione dell'apprendimento e discussione finale
SIMVENCO
PROGRAMMA Sabato 10 Ottobre 2009 9.15 Registrazione dei partecipanti e presentazione delle giornate 9.45 Introduzione alla materia medica dei latti - Barbara Rigamonti 11.15 Pausa 11.45 Lac Caninum e Lac Felinum. Casi clinici - Maria Serafina Nuovo 13.30 Pausa pranzo 14.30 L'amore fluente: cura del corpo e della mente (prima parte) Materia medica e casi clinici: Lac Lupinum Lac Leoninum - Lac Equinum - Lac Caprinum - Danila Merati 16.30 Pausa 17.00 Domande e discussione 18.00 Termine della giornata Domenica 11 Ottobre 2009 9.30 L'amore fluente: cura del corpo e della mente (seconda parte) Materia medica e casi clinici: Lac Delphinum - Loxodonta Africana - Lac Maternum - Lac Humanum - Danila Merati 11.30 Pausa
12.00 L'amore fluente: cura del corpo e della mente (terza parte) - Danila Merati 13.30 Pausa pranzo 14.30 Casi clinici - Carla De Benedictis 15.30 Discussione finale 17.00 Valutazione dell'apprendimento, consegna degli attestati e chiusura dei lavori
ISCRIZIONE L'incontro è gratuito per tutti i soci SIMVENCO in regola con l'iscrizione 2009. Non è richiesta la pre-iscrizione. Presentarsi in sede congressuale per la registrazione. Quote di partecipazione (verrà rilasciata una ricevuta fiscale per la quota versata): Soci SIMVENCO: gratuito Soci SCIVAC: € 50,00 Non Soci: € 100,00
SEDE Centro studi SCIVAC, Palazzo Trecchi, via Trecchi 20 - Cemona
PER INFORMAZIONI Segreteria Società Specialistiche SCIVAC Tel. 0372 403509 - Fax 0372 457091 socspec@scivac.it
RICHIESTO ACCREDITAMENTO
È previsto il servizio di traduzione simultanea.
ISCRIZIONE L'incontro è gratuito per tutti i Medici Veterinari che si iscrivono alla SIGAV per l'anno 2010, pagando la quota di € 65,00 se Socio SCIVAC o € 125,00 se Non Socio SCIVAC. Quote di partecipazione (verrà rilasciata una ricevuta fiscale per la quota versata): Socio SIGEDV 2009/SIGAV 2010: GRATUITO Socio SCIVAC: € 100,00 Non Socio: € 150,00 È necessario compilare il modulo di pre-iscrizione e inviarlo alla Segreteria entro il 20 Settembre 2009. È possibile scaricare il modulo dal sito www.scivac.it sezione SOCIETÀ SPECIALISTICHE/SIGAV oppure richiederlo direttamente alla Segreteria al n. 0372/40.35.09
SEDE Centro studi SCIVAC, Palazzo Trecchi, via Trecchi 20 - Cemona
PER INFORMAZIONI Segreteria Società Specialistiche SCIVAC Tel. 0372 403509 - Fax 0372 457091 socspec@scivac.it
RICHIESTO ACCREDITAMENTO
SOCIETÀ ITALIANA DI DERMATOLOGIA VETERINARIA
CONTROVERSIE IN DERMATOLOGIA FELINA Cremona, 18 Ottobre 2009
INCONTRI DI OMEOPATIA VETERINARIA. MATERIA MEDICA DEI LATTI SPERIMENTATI IN OMEOPATIA E LORO APPLICAZIONI CLINICHE Cremona, 10 e 11 Ottobre 2009 Carla De Benedictis, Roma - Danila Merati, Milano - Maria Serafina Nuovo, Torino Barbara Rigamonti, Genova
TRADUZIONE
SIDEV
SOCIETÀ ITALIANA DI MEDICINA VETERINARIA NON CONVENZIONALE
RELATORI
17.45 Consegna degli attestati di partecipazione e termine della giornata
Incontro aperto ai soci OBIETTIVI L'obiettivo della giornata è di discutere alcuni degli argomenti di dermatologia felina in cui la patogenesi e l'approccio diagnostico e terapeutico sono oggetto di discussione.I lavori inizieranno con una relazione introduttiva in cui verranno illustrate le peculiarità che caratterizzano i quadri clinici dermatologici osservabili nella specie felina e proseguiranno con la discussione di due problemi. Il primo clinico: l'alopecia simmetrica e il secondo dermatopatologico: neoplasia e iperplasia mastocitaria e linfocitaria. I relatori invitati, un clinico, un comportamentista e un patologo, discuteranno i problemi dai loro rispettivi punti di vista dando modo ai partecipanti di contribuire alla discussione sia nel corso delle presentazioni sia con la presentazione di casi clinici.
RELATORI Francesca Abramo, Pisa - Alessandra Fondati, Roma - Clara Palestrini, Milano
PROGRAMMA 8.30 Registrazione dei partecipanti 9.00 Dermatologia felina: caratteristiche di specie che determinano la peculiarità dei quadri clinici Alessandra Fondati 9.45 Alopecia simmetrica: prurito, dolore o ansia? - Clara Palestrini 10.30 Pausa 11.00 Il sottile confine tra neoplasia e iperplasia mastocitaria e linfocitaria Francesca Abramo 11.45 Discussione 12.30 Assemblea annuale soci SIDEV 13.30 Pausa pranzo
SIMEF
SOCIETÀ ITALIANA DI MEDICINA FELINA
14.30 Presentazione di casi clinici da parte dei soci 17.30 Valutazione dell'apprendimento, consegna degli attestati e chiusura dei lavori
ISCRIZIONE L'incontro è gratuito per tutti i soci SIDEV e SIMEF in regola con l'iscrizione 2009. Non è richiesta la pre-iscrizione. Presentarsi in sede congressuale per la registrazione. Quote di partecipazione (verrà rilasciata una ricevuta fiscale per la quota versata): Socio SIDEV e SIMEF: gratuito Socio SCIVAC: € 50,00 - Non Socio: € 100,00
SEDE Centro studi SCIVAC, Palazzo Trecchi, via Trecchi 20 - Cemona
PER INFORMAZIONI Segreteria Società Specialistiche SCIVAC Tel. 0372 403509 - Fax 0372 457091 socspec@scivac.it
RICHIESTO ACCREDITAMENTO
laPROFESSIONE
Ricetta Osservatorio farmaco
VETERINARIA 29 | 2009
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La prescrizione veterinaria Promuovere comportamenti sempre più coerenti con le norme è lo scopo di questa trattazione: dettaglio su ogni tipologia di ricetta
di GIORGIO NERI Libero professionista - Novara MIMMO FERRULLI Dirigente Veterinario - Area “C” - ASL Bari FILIPPO VERDE Dirigente Veterinario - Area “C” - ASL Matera n relazione all’attività ispettiva posta in essere dai veterinari ufficiali, finalizzata ad accertare la corretta applicazione delle disposizioni di legge in merito alla dispensazione dei medicinali veterinari soggetti a prescrizione medico veterinaria, si ritiene necessario richiamare l’attenzione dei destinatari sulle norme che disciplinano la materia ed in particolar modo ai soggetti che esercitano attività di commercio all’ingrosso di medicinali veterinari nonché ai soggetti autorizzati anche alla vendita diretta dei medesimi e ai titolati degli impianti in cui vengono curati, allevati e custoditi professionalmente animali. Quanto di seguito riportato costituisce anche il risultato degli sforzi di approfondimento e di confronto tra la categoria dei medici veterinari pubblici e quella dei farmacisti.
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TIPOLOGIA DI RICETTE 1) ricetta non ripetibile in triplice copia conforme a uno specifico modello codificato del D.L.gvo 90/93 e s.m.i. prevista per la prescrizione di prodotti intermedi e di alimenti medicamentosi (ex mangimi medicati); 2) ricetta non ripetibile in triplice copia di cui all’allegato III D.L.gvo 143/07 di modifica al D.L.gvo 193/06; 3) ricetta non ripetibile e ripetibile in copia semplice su carta intestata del Medico Veterinario; 4) ricetta non ripetibile su ricettario ministeriale speciale a ricalco per prodotti appartenenti alla tabella II Sez. A e dell’Allegato III-bis al Decreto del Presidente della Repubblica del 9 ottobre 1990, n. 309, come modificato dalla Legge 21 febbraio 2006, n. 49. Il regime di dispensazione di ciascun medicinale veterinario è indicato nel Decreto di Autorizzazione all’Immissione in Commer-
cio (AIC) ed è riportato sulle rispettive confezioni. È stato, altresì, disposto con il richiamato D.L.gvo 193/06, all’Allegato III, che le prescrizioni medico veterinarie assoggettate a ricetta non ripetibile in triplice copia e a ricetta non ripetibile in copia singola, dovranno riportare, oltre la prescrizione, la data e la firma, anche l’indicazione della specie dell’animale cui è destinato il medicinale. L’indicazione della specie animale, infatti, consente di individuare la destinazione del farmaco ed il suo uso (proprio o in deroga), da cui derivano adempimenti diversi, sia da parte del medico veterinario, del farmacista e dei titolari degli impianti in cui vengono curati, allevati e custoditi professionalmente animali. Il richiamo all’art. 167 del TULLSS, contenuto nel citato allegato III al D.L.gvo 193/06 e relativo alla ricetta non ripetibile in copia semplice fa sì, inoltre, che anche in queste ultime debbano essere inserite le indicazioni relative a nome, cognome e indirizzo del proprietario dell’animale. Al fine di promuovere comportamenti sempre più coerenti con le disposizioni di legge, riportiamo di seguito una trattazione dettagliata per ogni tipologia di ricetta veterinaria.
RICETTA NON RIPETIBILE IN TRIPLICE COPIA MODELLO MINISTERIALE È una ricetta che deve essere predisposta obbligatoriamente su modulo approvato e codificato dall’Allegato III del D.Lgvo 193/06 come modificato dal D.Lgvo 143/07, modulo che può essere utilizzato anche per la richiesta di fornitura di scorte di medicinali, previa specifica indicazione che il veterinario deve apporre sullo stesso (forniture per uso proprio o per impianto). La ricetta non ripetibile in triplice copia è utilizzata dal medico veterinario per la prescrizione ad animali produttori di alimenti per l’uomo e comunque per: – medicinali prescritti per animali da compagnia “compreso gli equidi non DPA” ma registrati anche per animali produttori di alimenti per l’uomo; – medicinali prescritti per uso in deroga ad
animali da compagnia, ma registrati esclusivamente per animali produttori di alimenti; – medicinali prescritti per uso in deroga per l’impiego in animali DPA, e/o per specie e/o per categoria e/o per patologie diverse da quelle per le quali è stato registrato (art.11 D.Lgvo 193/06); – medicinali contenenti sostanze ad azione ormonale, tireostatiche e beta-agoniste prescritti per uso terapeutico o zootecnico consentito; – l’approvvigionamento di scorte, art. 8182-84 D.Lgvo 193/2006, (destinate a costituire scorta di impianti in cui vengono curati, allevati o custoditi professionalmente animali); – l’approvvigionamento di scorte, art. 85 D.Lgvo 193/2006 (quale scorta propria del medico veterinario); – preparati magistrali prescritti ad animali destinati alla produzione di alimenti per l’uomo. Il modello Ministeriale di ricetta non ripetibile in triplice copia si compone, in realtà, di quattro fogli autocopianti sovrapposti di colore diverso a seconda della loro destinazione: 1) foglio originale in colore rosa riporta la dicitura “Copia per il farmacista” 2) la prima copia colorata in giallo riporta la scritta “Copia per l’utilizzatore finale” 3) la seconda copia colorata in azzurro per l’AUSL tramite il farmacista; 4) la terza copia in bianco che deve essere trattenuta dal Veterinario prescrittore. Su tale copia il veterinario dovrà indicare, qualora previsto, la diagnosi che giustifica la prescrizione. L’obbligo di conservazione del modulo sussiste solo nel caso di prescrizione per scorta.
FORMALISMI Deve essere compilata in ogni sua parte, con inchiostro indelebile e firmata dal Medico Veterinario e dal farmacista per la parte di propria competenza. – Nel caso di scorta di impianto il medico veterinario L.P. deve indicare anche gli estremi dell’autorizzazione dell’impianto (ad eccezione delle scorte di impianti di cura degli animali in quanto l’autorizzazione è compresa in quella sanitaria all’apertura della struttura). – Nel caso di scorta propria: gli estremi autorizzativi e firma di un solo professionista responsabile.
VALIDITÀ DELLA RICETTA IN TRIPLICE COPIA – –
Dieci giorni lavorativi escluso quello di emissione (Art. 77 D.Lgvo 193/06); Trenta giorni escluso quello di redazione nel caso di ricette che prescrivono medicinali stupefacenti e psicotropi.
ADEMPIMENTI DEL FARMACISTA Il farmacista deve apporre, per ogni dispensazione e sui tre esemplari della ricetta: • timbro • firma • data di spedizione • numero di lotto del medicinale consegnato Restituisce all’acquirente la copia gialla, recante i precedenti adempimenti. Invia la copia azzurra, entro una settimana dalla data di spedizione, alla ASL compe-
tente per territorio dove ha sede l’utilizzatore finale. Conserva per cinque anni la copia in originale di colore rosa con l’annotazione del numero di lotto del medicinale dispensato. Anche per le prescrizioni concernenti i medicinali stupefacenti e psicotropi della Tab. II Sez. A da somministrare ad animali DPA il tempo di conservazione della ricetta dovrà essere di 5 anni in quanto le disposizioni contenute all’art. 71 comma 2, del D.Lgvo 193/06, superano la previsione del DPR 309/90 e s.m.i. che fissa in 2 anni dall’ultima registrazione tale termine. Per quanto riguarda l’art. 71, comma 1, lettera d, è doveroso fare delle precisazioni ai medici veterinari ufficiali che sono obbligati ad effettuare farmacosorveglianza e farmacovigilanza anche nelle farmacie, inerenti alcune disposizioni emanate con il D.L.gvo 193/06 che si presentavano di difficile lettura e, dunque, costituivano possibile fonte di equivoci tra veterinari ufficiali e farmacisti: il Ministero della Salute, con propria Circolare prot. n. DGVA/XI/22634/P del 13/6/ 2006, recante all’oggetto: “Obblighi di registrazione e tenuta registri nelle transazioni commerciali di medicinali veterinari”, ha chiarito che il D.Lgvo 193/2006 «non modifica quanto già in vigore in materia di distribuzione del farmaco veterinario (Decreto Ministeriale 306/2001 attuazione degli artt. 31 e 32 del D.Lgvo 119/1992)», e ha precisato, altresì, che «con riferimento agli obblighi in materia di registrazione …… del numero di lotto, ecc…., contenuti negli articoli 68, 71 e 89 del D.Lgvo 193/2006 sono da ritenersi confermate e valide le istruzioni fornite da “questa Amministrazione con note del 3 ottobre 2005 n. 34936 e 12 ottobre 2005 n. 36289”: ne discende, quindi, per quanto confermato anche dal M.S. al quesito posto da parte della FEDERFARMA, che per le farmacie NON è prevista alcuna trascrizione delle movimentazioni in apposito registro di carico e scarico. Pertanto gli obblighi di registrazione delle operazioni in entrata ed in uscita, di medicinali veterinari previsti a carico delle farmacie dall’art. 71 comma 2 e 4 sono completamente assolti in entrata mediante la sola conservazione per 5 anni della documentazione di acquisto (fattura o bolla di consegna) e in uscita dalle ricette, recante il numero di lotto del medicinale veterinario. Si evidenzia, inoltre, che la documentazione di entrata e uscita dei medicinali veterinari deve essere conservata separatamente da quella dei medicinali per uso umano.
ADEMPIMENTI DEL PROPRIETARIO DI ANIMALI DPA Per i farmaci acquistati con ricetta non ripetibile in triplice copia sul modello codificato è prescritto, da parte dell’allevatore come documentazione per la detenzione, la copia prevista per l’utilizzatore finale (di colore giallo) che deve essere numerata e conservata per 5 anni dall’ultima registrazione anche in caso di abbattimento degli animali prima della scadenza di tale periodo.
RICETTA IN COPIA SINGOLA Il Veterinario prescrittore, riguardo alla ricetta non ripetibile in copia singola, non deve conservare alcuna copia.
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14 Osservatorio farmaco Ricetta Questo tipo di ricetta è utilizzata dal medico veterinario per prescrivere: – medicinali veterinari indicati per animali destinati alla produzione di alimenti per l’uomo per i quali non è richiesta la ricetta in triplice copia; – medicinali stupefacenti soggetti alla disciplina del DPR 309/90 e s.m.i. (ad eccezione di quelli di cui alla Tabella II, Sez. A, nonché di quelli appartenenti all’Allegato III-bis per i quali occorre utilizzare la ricetta conforme al modello ministeriale) e ad altre restrizioni risultanti dalla legislazione comunitaria (art. 75 D.Lgvo 193/2006); – medicinali per i quali il veterinario deve prendere precauzioni particolari per evitare qualsiasi rischio inutile per la specie cui è destinato il farmaco, la persona che somministra i medicinali agli animali, l’ambiente; – formule officinali per animali destinati alla produzione di alimenti (art. 75 D.Lgvo 193/2006); – nuovi medicinali veterinari contenenti una sostanza attiva la cui utilizzazione nei medicinali veterinari è autorizzata da meno di cinque anni; – medicinali per uso umano destinati ad animali da compagnia (art. 10 D.Lgvo 193/2006); – medicinali veterinari autorizzati solo per animali da compagnia che riportino la dicitura “Da vendersi dietro presentazione di ricetta medica veterinaria non ripetibile”; – preparati magistrali destinati ad animali da compagnia; – medicinali veterinari omeopatici (art. 23 D.Lgvo 193/2006) prescritti sia per animali DPA che non DPA. In caso di ricorso all’uso in deroga del farmaco umano in animali da compagnia e/o per equidi non DPA, il medico veterinario deve conoscere anche la classificazione dei medicinali per uso umano, in quanto solo quelli appartenenti ad alcune categorie possono essere utilizzati dal veterinario: quelli in confezioni il cui uso è riservato agli ospedali e alle case di cura (ad esclusione degli antibiotici) e quelli prescrivibili solo dallo specialista. Tali medicinali potranno essere utilizzati solo qualora non ne esistano in confezioni dispensabili al pubblico. Inoltre
potranno essere somministrati solo all’interno delle strutture veterinarie per cui l’approvvigionamento dovrà sempre avvenire con ricetta medico veterinaria non ripetibile in triplice copia per scorta dell’impianto. Non potranno invece mai essere utilizzati i medicinali ad uso umano utilizzabili solo dallo specialista.
FORMALISMI Il veterinario deve indicare (Allegato III D.Lgvo 193/2006 e art. 167 TU LL.SS): – nome cognome e domicilio del proprietario dell’animale; – specie dell’animale; – dose; – modo di somministrazione; – data e firma del medico.
VALIDITÀ DELLA RICETTA NON RIPETIBILE IN COPIA SINGOLA – –
Tre mesi (secondo la tabella 5 della F.U. attualmente in vigore); Trenta giorni dalla data del suo rilascio nel caso di ricette che prescrivono medicinali stupefacenti compresi nella Tabella II, Sezioni B, C, D del DPR 309/1990 e s.m.i. (La prescrizione di medicinali stupefacenti compresi nella Tabella II, Sezione A deve essere redatta su ricetta stupefacenti a ricalco).
ADEMPIMENTI PER IL FARMACISTA Il farmacista deve apporre, per ogni dispensazione: • timbro • data di spedizione Il farmacista ritira la ricetta veterinaria non ripetibile in copia unica e la conserva per: – 5 anni se rilasciate per animali produttori di alimenti (art. 71 D.Lgvo 193/2006); – 6 mesi se rilasciate per animali da compagnia ricorrendo le condizioni di cui all’art. 10; – 2 anni dall’ultima registrazione nel registro stupefacenti se la prescrizione concerne medicinali stupefacenti compresi nella Tabella II, sezione A, B e C se destinati ad animali da compagnia. (La prescrizione di medicinali stupefacenti compresi nella Tabella II, Sezione A di cui al DPR 309/1990 deve essere redatta su ricet-
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ta stupefacenti a ricalco).
ADEMPIMENTI DEL PROPRIETARIO E/O DETENTORE DEGLI ANIMALI Nel caso di trattamenti effettuati su animali DPA, il proprietario deve conservare copia della ricetta numerata progressivamente per cinque anni dall’ultima registrazione, da conservare anche in caso di abbattimento degli animali prima della scadenza di tale periodo. Il Medico Veterinario non deve conservare alcuna ricetta sia se trattasi di prescrizione eseguita su animale DPA che non-DPA; nel caso di approvvigionamento per scorta dell’impianto di cura le ricette devono essere conservate per 3 o 5 anni dall’ultima registrazione nel caso si tratti di animali non DPA o DPA. Nel caso trattasi di scorte stupefacenti destinate ad animali da compagnia compreso gli equidi non DPA, la ricetta deve essere conservata per 2 anni unitamente al registro degli stupefacenti.
RICETTA RIPETIBILE Si tratta di una normale ricetta redatta su carta intestata del medico veterinario. (D.Lgvo 193/2006, art. 76, c 4 e 6; Allegato III punto 4) È possibile utilizzarla per la fornitura di medicinali destinati ad animali produttori e non di alimenti per l’uomo e che non richiedono una prescrizione delle tipologie di ricette precedenti. Il Ministero della Salute può autorizzare la vendita dietro presentazione di ricetta medico veterinaria ripetibile, anche di medicinali veterinari per uso orale contenenti chemioterapici, antibiotici e antiparassitari per il trattamento degli animali le cui carni o i cui prodotti sono destinati al consumo umano ed allevati negli allevamenti a carattere familiare che producono per autoconsumo. Il medico veterinario utilizza la ricetta ripetibile per prescrivere: – medicinali veterinari destinati ai soli animali da compagnia, in confezioni ad essi esclusivamente destinati (art. 76 D.Lgvo 193/2006), compresi quelli contenenti sostanze stupefacenti e psicotrope appartenenti alla Tabella II, Sezione E di cui al DPR 309/1990.
FORMALISMI Le norme di legge non sono interpretate in modo univoco. La ricetta può essere redatta secondo le indicazioni già fornite per le ricette non ripetibili ma è controverso se sia necessario indicare il nome e cognome del proprietario dell’animale, dati non necessari nelle ricette uso umano ripetibili. In ogni caso deve essere indicata la specie dell’animale cui è stato prescritto il farmaco. Il medico veterinario deve indicare (All. III DLgs 143/2007 ed art. 167 del T.U.LL.SS.): – data e firma.
VALIDITÀ DELLA RICETTA RIPETIBILE Tre mesi - può essere riutilizzata per un massimo di cinque volte (All. III D.Lgvo 143/2007). Per i medicinali stupefacenti di cui alla Tabella II, Sezione E del DPR 309/1990 e s.m.i., la ripetibilità è consentita per un periodo di 30 giorni e per non più di tre volte.
ADEMPIMENTI PER IL FARMACISTA La FOFI (Federazione Ordini Farmacisti Italiani), ha sottoposto uno specifico quesito al Ministero per richiedere conferma dell’obbligo di conservazione delle prescrizioni ripetibili per cinque anni (se trattasi di animali DPA) e se tale obbligo è assolto con la conservazione della ricetta dopo l’ultima spedizione (per la farmacia che dispensa l’ultima confezione) e della fotocopia della ricetta nelle spedizioni intermedie. Il Ministero della Salute, ha chiarito con nota del 13/06/06 che il farmacista non ha l’obbligo di conservare né in originale, né in copia le ricette medico veterinarie ripetibili, ma le stesse devono essere trattenute al termine del periodo di validità. Il farmacista deve apporre, per ogni dispensazione: • timbro • data di spedizione Il farmacista ritira la prescrizione al termine della sua validità e la trattiene all’atto della scadenza temporale o dopo cinque forniture.
ADEMPIMENTI DEI PROPRIETARI E/O RESPONSABILI DI ANIMALI DPA I proprietari, a differenza dei farmacisti, devono conservare copia di detta prescrizione per cinque anni dall’ultima registrazione anche in caso di abbattimento degli animali prima della scadenza di tale periodo. L’esplicito obbligo di numerazione delle ricette, presente nell’art. 4 comma 4 del DM 28/09/1993, si riferisce alla documentazione a cura dei proprietari e responsabili di animali da reddito e non a quello dei farmacisti. Il proprietario o detentore di animali non DPA deve conservare invece copia della ricetta sino al possesso del medicinale. Questo vale per tutte le prescrizioni veterinarie compreso i medicinali stupefacenti di cui al DPR 309/90 e s.m.i. Il Medico Veterinario non deve conservare alcuna copia sia se trattasi di animali DPA che non DPA. Ma a questo punto, per concludere, si pone un problema: quando il medico veterinario prescrive il medicinale veterinario con ricetta in copia singola, il farmacista deve trattenerla, all’atto della prima presentazione per la ricetta non ripetibile e dopo la quinta dispensazione in caso di ricetta ripetibile. Chi deve assicurare allora la copia della prescrizione all’utilizzatore finale (allevatore) che secondo l’art. 79 comma 2 deve conservare tale modulo per 5 anni dall’ultima registrazione? ■
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Teicoplanina per le mastiti ovine Efficacia e sicurezza dell'antibiotico in uno studio clinico di MARIA GRAZIA MONZEGLIO
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a farmacocinetica della teicoplanina (antibiotico glicopeptidico battericida) è stata valutata in pecore sane e in pecore affette da infezioni mammarie. In 10 pecore
sane, dopo iniezione endovenosa, il farmaco ha mostrato un comportamento monofasico, con una breve emivita di eliminazione media (sd) (5 [0,24] ore). Dopo iniezione intramuscolare la biodisponibilità era pari al 100%, ma l’assorbimento era lento; l’emivita di eliminazione era soddisfacentemente lenta (9,23 [0,74] ore). L'efficacia del farmaco è
stata valutata in 26 pecore (incroci) con latte positivo a ceppi di Staphylococcus aureus, stafilococchi coagulasi-negativi e Streptococcus agalactiae e segni clinici di malattia. In 19 di questi soggetti, una singola dose intramuscolare pari a 6 mg/kg determinava la risoluzione completa dei segni clinici e la mancata identificazione di microrganismi nel latte entro il quinto giorno. Nelle altre 7 pecore con infezioni intramammarie più gravi, erano necessarie tre somministrazioni intramuscolari giornaliere consecutive con lo stesso dosaggio. In nessun animale si osservavano effetti collaterali locali o sistemici né recidive durante i 30 giorni successivi al trattamento. *“Pharmacokinetics and efficacy of teicoplanin against intramammary infections in sheep” C. Naccari, P. P. Niutta, D. Trombetta, A. De Domenico, F. Pizzimenti, P. Cagnardi, S. Carli, and F. Naccari. Vet Rec. 2009 165: 19-22. ■
SIEROLOGIA DEL NUOVO LENTIVIRUS "E" l virus Maedi visna (MVV) e il virus dell’artrite encefalite caprina (CAEV) costituiscono un gruppo eterogeneo di agenti infettivi degli ovicaprini. A causa della loro naturale infettività cross-specie, vengono generalmente denominati lentivirus dei piccoli ruminanti (SRLV). Recentemente, nelle capre di razza Roccaverano nel nord-ovest italiano è stato identificato il genotipo virale E, un nuovo cluster genetico altamente divergente da MVV e CAEV. In uno studio è stato sviluppato un pannello di antigeni specifici per il genotipo E, poi valutato in greggi infettati dai ceppi B1 ed E. I risultati indicano chiaramente che è necessario un antigene ceppospecifico per identificare correttamente gli animali infettati da genotipi virali diversi. (M.G.M.) *“Serological characterization of the new genotype E of small ruminant lentivirus in Roccaverano goat flocks” Grego E, Lacerenza D, Reina Arias R, Profiti M, Rosati S. Vet Res Commun. 2009 Jul 23. [Epub ahead of print]
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Tumori mammari del criceto: morfologia e immunoistochimica I carcinomi esprimono soprattutto recettori degli androgeni
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tumori mammari di 12 criceti domestici siberiani (11 femmine e un maschio) sono stati esaminati mediante esame istopatologico, rivelando tre sottotipi neoplastici: adenoma semplice, carcinoma tubulo-
papillare e carcinoma complesso. In cinque casi di tumore mammario maligno, era presente un'infiltrazione focale del tessuto connettivo fibroso circostante, ma non si osservava invasione dei vasi linfatici o ematici. In tutti i tumori era evidente una secrezione apocrina delle cellule epiteliali luminali neoplastiche. Mediante esame immunoistochimico si valutava l'espressione dei recettori alfa degli estrogeni e dei recettori del progesterone e degli androgeni nelle cellule epiteliali neoplastiche. Dei 12 tumori, 10 erano positivi per i recettori degli androgeni e tutti erano negativi per i recettori del progesterone. Cinque tumori esprimevano i recettori alfa degli estrogeni. (M.G.M.) *“Morphological and immunohistochemical studies of spontaneous mammary tumours in Siberian hamsters (Phodopus sungorus)” Kondo H, Onuma M, Shibuya H, Sato T. J Comp Pathol. 2009 Feb-Apr; 140(2-3): 12731. Epub 2008 Dec 25. ■
ASPETTO RADIOGRAFICO DEGLI ARTI DEL RICCIO tivamente tre e cinque ossa carpali. Il foro otturatore della pelvi appariva più ampio rispetto a quello del cane e del gatto. Nella proiezione laterale, il pube e l’ischio apparivano relativamente più grandi e in posizione più ventrale, rispetto a cani e gatti. Le ossa del tarso erano simili a quelle canine e feline. Anche il numero di falangi e ossa sesamoidi dell'arto anteriore e posteriore erano assimilabili a quelle che si osservano nel cane e nel gatto. (M.G.M.) *“Radiological investigations of the hedgehog (Erinaceus concolor) appendicular skeleton.” Hashemi M, Javadi S, Hadian M, Pourreza B, Behfar M. J Zoo Wildl Med. 2009 Mar; 40(1): 1-7.
a conoscenza della normale anatomia radiografica del riccio può essere utile per identificare caratteristiche anatomiche peculiari di questa specie e per la diagnosi delle patologie scheletriche. Uno studio descrive l'aspetto radiografico laterale e craniocaudale degli arti anteriori e posteriori di 7 ricci (Erinaceus concolor) selvatici, 2 maschi e 5 femmine. I radiogrammi venivano confrontati con quelli dello scheletro appendicolare normale del cane e del gatto. Nei radiogrammi dell'arto anteriore, la clavicola era osservabile come un osso completo connesso alla scapola e al manubrio. Come nel cane e nel gatto, nelle file prossimale e distale del carpo erano presenti rispet-
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MEDICINA D’URGENZA Cremona, 14/18 Dicembre 2009 Centro Studi SCIVAC ECM: In fase di accreditamento RESPONSABILE SCIENTIFICO Fabio Viganò, Med Vet, Milano RELATORI Marco Bertoli, Med Vet, Roma Paolo Gaglio, Med Vet, Roma Chiara Valtolina, Med Vet, PhD, MRCVS, Hatfield (UK) Fabio Viganò, Med Vet, Milano ISCRIZIONE Partecipazione a numero chiuso (36) QUOTE Soci SCIVAC: € 750,00 + IVA 20% Non soci: € 900,00 + IVA 20%
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18 Dalle Associazioni FAD
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Palazzo Trecchi va in diretta sul web Dal 23 settembre EV porta l’aggiornamento sul pc l 23 settembre tutti i veterinari potranno seguire in teleconferenza la relazione di Federico Corletto sul tema: “Anestesia del paziente nefropatico” della durata di circa un’ora. EV, la società che gestisce le più importanti associazioni scientifiche veterinarie nazionali, in collaborazione con
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Royal Canin, proporrà infatti sperimentalmente questa prima iniziativa di aggiornamento in teleconferenza dando la possibilità a tutti i medici veterinari di seguirla gratuitamente sul proprio computer collegandosi dalle 12 alle 13. La relazione del Collega Corletto fa parte del corso “Anestesia nelle specialità” che si terrà a Cremona dal 22 al 25
settembre 2009 e sarà trasmessa in diretta il 23 settembre 2009, ore 12-13. La teleconferenza è un innovativo e interessante strumento formativo che per EV rappresenta anche l’avvio di un importante progetto che si articolerà nei prossimi mesi attraverso varie iniziative di aggiornamento a distanza (FAD, teleconferenze, riviste, ecc.) che do-
vrebbero essere riconosciute dal sistema ECM entro il 2009, consentendo finalmente l’acquisizione di gran parte dei crediti obbligatori previsti direttamente da casa o dall’ambulatorio. Enrico Febbo responsabile del progetto ha dichiarato: “Sono anni che crediamo nell’aggiornamento a distanza ma purtroppo siamo stati sempre frenati dal mancato riconoscimento dei crediti ECM per la FAD da parte del Ministero. La situazione sembra in procinto di sbloccarsi (il dubitativo è d’obbligo) e numerosi sono i corsi FAD e i progetti formativi, da noi creati per l’aggiornamento a distanza, già pronti e in corso di pubblicazione (ricordo che la loro sperimentazione cominciò nell’ormai lontano 2003). Il 23 settembre 2009 proporremo invece la prima iniziativa in teleconferenza. Questo sistema permetterà in futuro di seguire da casa seminari, corsi, ecc. in tempo reale. Una possibilità certamente non da poco. Secondo noi questo è il futuro della formazione. Noi ci crediamo”. EV ha investito molto in questi progetti sia in termini di attrezzature sia in collaborazioni specialistiche. La teleconferenza prevede l’utilizzo di più telecamere e una vera e propria regia. Questo strumento di informazione/formazione sarà offerto da EV anche alle aziende del settore che potranno in questo modo raggiungere il mondo veterinario con proprie comunicazioni o iniziative a costi molto contenuti. La teleconferenza è già stata utilizzata, sia pure in termini diversi, da alcune aziende farmaceutiche con risultati discreti a fronte però di un grosso sforzo organizzativo. Questa prima iniziativa di EV, che incontrerà certamente l’attenzione e l’interesse di molti veterinari, servirà soprattutto agli organizzatori per mettere a punto i sistemi operativi ed offrire il meglio da un punto di vista tecnico e gestionale. ■
FEDERICO CORLETTO ederico Corletto, DVM, CertVA, Dipl ECVAA, MRCVS, Six Mile Bottom (UK) si è laureato con lode in medicina Veterinaria presso la Facoltà di Padova nel 1997. Ha compiuto un residency in Anestesia Veterinaria presso l’Animal Health Trust (Newmarket, UK). Nel 2002 ha conseguito il Certificate in Anestesia veterinaria, rilasciato dal Royal College of veterinary Surgeons e nel 2003 il Diploma di specializzazione rilasciato dal College Europeo di Anestesia ed Analgesia Veterinaria (Dipl. ECVAA). È stato ricercatore presso la Facoltà di Medicina Veterinaria di Padova, Clinical Anaesthetist presso l’Animal Health Trust e Research Fellow presso la divisione di anestesia dell’ospedale di Addenbrooke’s, finanziato dal Wellcome Trust. Attualmente è responsabile del servizio di anestesia presso la referral practice del Prof. Dick White, a Six Mile Bottom, in Suffolk. Autore di pubblicazioni su riviste nazionali ed internazionali, ha partecipato a congressi e corsi in qualità di relatore ed è autore del “Manuale di anestesia del cane e del gatto”, pubblicato da Poletto Editore.
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63째 CONGRESSO NAZIONALE SCIVAC TRAUMATOLOGIA DEI TESSUTI MOLLI AREZZO, 16-18 OTTOBRE 2009
Responsabile scientifico: LUCA FORMAGGINI Med Vet, Dormelletto (NO)
Invited Speakers: JENNIFER DEVEY DVM, Dipl ACVECC, USA DAVID SPRENG Med Vet, Dipl ECVS, Dipl ACVECC, Berna (CH)
organizzato da
Soc. cons. a r.l. certificata ISO 9001:2008
Edizioni Veterinarie E.V. srl
Per informazioni: Segreteria SCIVAC www.scivac.it - info@scivac.it
20 Lettere al Direttore
rendo spunto da recenti esperienze di contrasti tra colleghi, segnalati all'Ordine, proprio in relazione ad aspetti legati a visite domiciliari, trovandomi insieme al Consiglio a gestire con difficoltà in modo corretto ed anche dignitoso situa-
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zioni nuove, inimmaginabili, almeno per la nostra realtà, fino a pochi anni orsono. Ciò conferma, ed è una considerazione banale, che il decadimento della nostra professionalità appare giorno dopo giorno sempre più marcato, nella complessiva difficoltà quotidiana da parte di molti di noi di riuscire ad ottenere un dignitoso riconoscimento economico, anche con lo strumento delle visite domiciliari, magari effettuate a prezzi stracciati. Ci siamo posti anche la domanda sul fatto se legalmente è possibile eseguire visite a domicilio, non solo per prestazioni di routine, ma anche per quelle più complesse, con l'uso di ecografi e quant'altro, seguite poi da in-
terventi chirurgici vari, anche nella considerazione che ci sono colleghi che hanno investito economicamente per aprire strutture e che spendono soldi per mantenerle e per essere in regola con tutte le normative (una su tutte lo smaltimento rifiuti speciali). A questi è difficile far comprendere che il vicino collega esegue visite domiciliari, magari anche piccoli interventi, a prezzi inferiori, con una concorrenza ritenuta dai più sicuramente sleale. Lo strumento del provvedimento disciplinare in relazione ad un comportamento disdicevole, non vorremmo che diventasse mero esercizio di retorica deontologica. Quanto sopra per riconoscere comunque che
SCHEDA DI ISCRIZIONE Da inviare in busta chiusa a ANMVI - Via Trecchi, 20 - 26100 Cremona oppure al fax 0372-457091 entro il 16 novembre 2009, allegando l’attestazione di versamento
IL SOTTOSCRITTO COGNOME……....................................................................……… NOME……….........................................................…. VIA ....................................................................................................................................................................................... CAP, CITTÀ E PROVINCIA ................................................................................................................................................. TELEFONO….....................................................................…..CELL……...........................….....................………………… EMAIL .................................................................................................................................................................................. CODICE FISCALE ............................................................................................................................................................... ORDINE DEI VETERINARI DI ........................................................ TESSERA N. …............................................…………
CHIEDE DI ISCRIVERSI AL (spuntare il corso o i corsi prescelti) ❑ Corso per datori di lavoro in struttura veterinaria VERSANDO LA QUOTA DI € 140,00 + IVA (20%) 12 crediti ECM
❑ Corso per addetti al primo soccorso, VERSANDO LA QUOTA DI € 120,00 + IVA (20%) 10 crediti ECM
VERSANDO MEDIANTE (è possibile effettuare un unico versamento per più corsi) ❑ vaglia postale intestato a EV soc. cons. A.R.L. Via Trecchi, 20 - 26100 Cremona (si prega di indicare la causale del versamento. Allegare fotocopia del versamento) ❑ tramite carta di credito ❍ Carta sì ❍ Mastercard ❍ Visa (non si accettano carte elettroniche) Numero della carta Scadenza (mese e anno) FATTURAZIONE La fattura dovrà essere intestata a: ..……………………………….........................…………………….. Domicilio fiscale…………...……………………………………… PARTITA IVA CODICE FISCALE (solo se non in possesso di Partita IVA) DATA……………………...…………………………………… FIRMA…………………..…………...……...……………………….. ATTIVAZIONE DEL CORSO I corsi saranno attivati solo in caso di raggiungimento di un quorum minimo di presenze che sarà stabilito dall’organizzazione. In caso di mancata attivazione si darà luogo al rimborso della quota versata. Non verranno accettate più di 50 domande di iscrizione. Agli iscritti verrà inviata una comunicazione solo in caso di mancata accettazione. RINUNCE Le richieste di rinuncia verranno totalmente rimborsate solo se pervenute entro 10 gg dalla data di inizio del corso. In caso contrario l’amministrazione non darà luogo a rimborso alcuno.
❑ Corso per Addetti all’antincendio, attività a rischio basso VERSANDO LA QUOTA DI € 80,00 + IVA (20%) 3 crediti ECM
VETERINARIA 29 | 2009
''La vaccinazione dovrebbe eradicare la pandemia della nuova influenza A/H1N1 entro aprile 2010''. Ferruccio Fazio, Vice Ministro della Salute
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Alcune considerazioni come Presidente di Ordine
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PRIVACY Ai sensi del decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 (G.U. 29 luglio 2003, Serie generale n. 174, Supplemento ordinario n. 123/L), il sottoscritto acconsente al trattamento dei dati sopra indicati, consapevole che l’esecuzione dei servizi richiesti non può avere luogo senza le comunicazioni dei dati personali all’ANMVI e/o ai soggetti a cui la stessa deve rivolgersi.
un manuale di buona prassi veterinaria sulla visita a domicilio, è opportuno, è interessante per una categoria che deve stare al passo coi tempi e crescere sempre di più sia culturalmente che professionalmente, ma che, nella considerazione della crisi del settore e delle conseguenti problematiche dei rapporti tra colleghi, e qui non me ne voglia l'amico e quasi compaesano Marco Melosi, potrebbe rilevarsi solo strumento fine a se stesso, senza dare le indicazioni sostanziali per una soluzione organica della problematica. Dr. Roberto Giomini Presidente Ordine di Grosseto Caro Collega e Presidente, per questa indagine siamo partiti dalle stesse premesse e dalle tue stesse considerazioni. Siamo perfettamente d’accordo. Non ci sono norme specifiche, non c’è un tariffario minimo, non c’è un pieno rispetto della deontologia troppo spesso considerata, a torto, non vincolante. La linea guida sarà fine a se stessa per chi non è interessato al continuo miglioramento professionale, ma sarà invece di grande sostegno per chi vuole avere più padronanza della prestazione domiciliare, conoscendo meglio il contesto normativo in cui ci si muove (responsabilità professionale, gestione dei farmaci, dei rifiuti sanitari, ecc.). Una linea guida non sarà la soluzione, ma un aiuto ai Colleghi che hanno chiesto di fare un po’ più di chiarezza sulla corretta prassi da seguire. Ti ringrazio per averci inviato le tue riflessioni. Marco Melosi, Vice Presidente Anmvi
L’ambulatorio chiavi in mano Apri? Apri? Trasformi? Trasformi? Adegui Adegui la la tua tua struttura? struttura? Chiama Chiama ANMVI ANMVI Servizi: Servizi: •• consulenze consulenze •• sopralluoghi sopralluoghi •• assistenza assistenza ANMVI SERVIZI ANMVI r... +39/0372/40.35.37
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Dalle Aziende
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VETERINARIA 29 | 2009
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laPROFESSIONE
Si allunga la vita media degli animali: il contributo dell'industria di ALDA MIOLO Medico Veterinario, Innovet e cifre parlano chiaro: la metà degli oltre sei milioni di cani ed otto milioni di gatti che vivono nel nostro Paese ha superato l’età di sette anni che può essere considerata la soglia d’ingresso nell’anzianità; inoltre 1 su 5 è entrato nella fascia geriatrica varcando il traguardo venerabile dei 12 anni di vita. Secondo dati Assalco (Associazione Nazionale tra le Imprese per l’Alimentazione e la Cura degli Animali da Compagnia) del 2008, il 17% dei gatti di proprietà, ovvero medicalizzati, raggiunge i 12-20 anni di vita. Insomma, il fenomeno al quale stiamo assistendo da alcuni anni a questa parte consiste in un progressivo prolungamento della vita media degli animali da compagnia, secondo una tendenza che può considerarsi globale nei paesi industrializzati perché si verifica sia in Europa sia in Nord America. Il progressivo invecchiamento della popolazione è sostenuto da numerosi fattori, in particolare dall’accresciuta sensibilità socio-culturale nei confronti del benessere animale e dai conseguenti adeguamenti legislativi che hanno portato all’esplicita identificazione di cani e gatti come soggetti “portatori di diritti”, ivi compreso quello alla salute ed alla cura. L’integrazione degli animali da compagnia nella famiglia quali destinatari di cure mediche, non solo in caso di emergenza, ma anche in un’ottica di prevenzione dalle malattie e di tutela del benessere, ha giocato un ruolo fondamentale per il prolungamento della loro vita. I progressi registrati nel campo della diagnostica, della terapia e della dietetica hanno dato efficacia alla medicina preventiva che oggi riesce a tenere sotto controllo l’incidenza e la gravità di numerose malattie della terza età. Non è stato un risultato facile perché cani e gatti anziani sono pazienti critici, da tenere sotto controllo proprio per la fragilità causata dall’avanzare degli anni che predispone ad un composito ventaglio di quadri patologici: artrosi, obesità, malattie del cavo orale, patologie cardiovascolari e del tratto urinario, disfunzioni del sistema nervoso con problemi cognitivi e comportamentali, diabete mellito, endocrinopatie, epatopatie e neoplasie, possono frequentemente sovrapporsi complicando la gestione clinica del paziente. In pochi altri casi come nella geriatria, la clinica s’identifica con l’arte del particolare, perché ogni paziente è un caso a sé, un’arte toccata da profondi risvolti sociali, laddove l’età avanzata accomuna gli animali da compagnia e i loro proprietari cosicché il benessere dei primi diviene fondamentale per la serenità e la qualità della vita dei secondi. Anche per questo la geriatria è diventata una branca molto importante della medicina veterinaria, seguita con pregevole impegno dalle Aziende farmaceutiche che sono sempre più consapevoli di avere un ruolo etico nella società. La ricerca scientifica sostenuta dalle Aziende farmaceutiche, e più in generale dalle industrie della salute animale, ha permesso la comprensione dei meccanismi patogenetici di molte malattie ritenute incurabili, poi ha posto nelle mani del clinico numerosi farmaci specifici per uso veterinario, sicuri ed efficaci. Gli investimenti in risorse economiche ed umane sono stati ingenti ed hanno
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permesso di soddisfare un vasto panorama di esigenze tra le quali la terapia del dolore, essenziale per restituire qualità alla vita. Il Veterinario può finalmente contare su di una vasta serie di prodotti industriali (specialità medicinali, vaccini, dispositivi medici, alimenti dietetici, supplementi nutrizionali, prodotti dermatologici, diagnostici) che lo mettono nelle condizioni non solo di curare e prevenire le diverse malattie geriatriche, ma, più in generale, di attuare articolati programmi di “senior” e “geriatric care”, capaci di pro-
lungare la vita degli animali da compagnia e, contemporaneamente, di migliorarne la qualità, ottimizzando il rapporto con il proprietario. Così, l’obiettivo di aggiungere vita agli anni e non soltanto anni alla vita è stato centrato, si tratta di un gran bel risultato che anche grazie all’industria della salute animale non finirà qui! Tratto da: Newsletter 3/2009 http://aisa.federchimica.it/AreaMedia/Newsletter.aspx
Alda Miolo
SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER EQUINI SOCIETÀ FEDERATA ANMVI
XVI Congresso Internazionale Multisala SIVE
CarraraFiere Carrara, 29-31 Gennaio 2010 SCADENZA ISCRIZIONI: 10 DICEMBRE 2009
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22 Calendario attività Dal 19 settembre all’11 ottobre Per visualizzare i programmi degli eventi di tutte le società clicca su www.evsrl.it/eventi Edizioni Veterinarie E.V. srl
19 SET 20 SET 20 SET
INCONTRO SISCA IN COLLABORAZIONE CON CSEN SETTORE CINOFILIA
INCONTRO REGIONALE SCIVAC TOSCANA INCONTRO REGIONALE SCIVAC BASILICATA
20 SET
INCONTRO REGIONALE SCIVAC PIEMONTE IN COLLABORAZIONE CON SOVEP
22 - 25 SET
ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC Attenzione: Iscrizioni chiuse per esaurimento posti.
24 SET
SEMINARIO SIVE IN COLLABORAZIONE CON SISTEMA EVENTI
24 - 26 SET 25 - 27 SET 25 SET 26 - 27 SET 26 - 27 SET 26 - 27 SET
SEMINARIO SCIVAC
CORSO SCIVAC GIORNATA DI APPROFONDIMENTO AIVEMP IN COLLABORAZIONE CON ORDINE DEI MEDICI VETERINARI L’AQUILA
L’APPROCCIO COGNITIVO ZOOANTROPOLOGICO E IL PROGETTO BUON CITTADINO A 4 ZAMPE® (BC4Z®): COLLABORAZIONE TRA IL MEDICO VETERINARIO COMPORTAMENTALISTA E L’ISTRUTTORE CINOFILO - Centro Studi EV - Palazzo Trecchi, Cremona Via Trecchi, 20 - ECM: Non richiesto - Per info: Erika Taravella - Segr. Soc. Spec. SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it
L’ESAME ENDOSCOPICO IN GASTROENTEROLOGIA E PNEUMOLOGIA - Eurohotel , Cascina (PISA) - Viale Europa 6 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it LA RADIOLOGIA DALLA A ALLA D (DIAGNOSI) - Hilton Garden Inn- Matera - Via Germania - Borgo Venusio ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it ANESTESIA PER TUTTI. ALCUNI PARTICOLARI CHE POSSONO CAMBIARE LA VITA... E NON SOLO A TE - Hotel Campanile - Rivoli (TO) - C.so Allamano 153 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it 2° IT. ANESTESIA: III PARTE - ANESTESIA NELLE SPECIALITÀ - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 25 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it LE PATOLOGIE DELLA REGIONE METACARPALE PROSSIMALE NEL CAVALLO DA ENDURANCE - Assisi, Grand Hotel Assisi - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: info@sive.it XXII ANNUAL SYMPOSIUM OF THE ESVN - NEURO/ONCOLOGY - Ozzano Emilia (BO) - Facoltà di Medicina Veterinaria - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it SICILIA - CORSO REGIONALE DI DERMATOLOGIA - Ragusa - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI DI CONTROLLO - Auditorium dell’Agenzia Promozione Culturale della Regione Abruzzo, Sulmona (AQ) - ECM: 3 Crediti - Per informazioni: Lara Zava - Segreteria AIVEMP - Tel. +39 0372 403541 - E-mail: segreteria@aivemp.it
INCONTRO SIONCOV
CHEMIOTERAPIA - Centro Studi SCIVAC - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it
INCONTRO SICARV / SIATAV
PAZIENTE CARDIOPATICO E CHIRURGIA: ANESTESISTA E CARDIOLOGO A CONFRONTO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it CORSO INTRODUTTIVO ALLA PRATICA RADIOLOGICA - Atahotel Quark Congressi, Milano - Via Lampedusa, 11/A - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it
CORSO SCIVAC
SEMINARIO SIVE
NEUROLOGIA - Ozzano (BO) Facoltà di Medicina Veterinaria - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: info@sive.it
INCONTRO REGIONALE SCIVAC EMILIA ROMAGNA
LA VISITA CLINICA E LA MEDICINA COMPORTAMENTALE - Jolly Hotel - Castenaso (BO) - Via Villanova 29/8 ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it
INCONTRO REGIONALE SCIVAC TRENTINO ALTO ADIGE IN COLLABORAZIONE CON ORDINE DEI MEDICI VETERINARI DI TRENTO INCONTRO REGIONALE SCIVAC UMBRIA
DIAGNOSI E PREVENZIONE DELLA FIP - Trento - Via V. Zambra, 36 - ECM: Richiesto Accreditamento Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it CRONIC KIDNEY DISEASE E STADIAZIONE IRIS: NEFROPATIA CRONICA NEL CANE E NEL GATTO - Perugia - Facoltà di Medicina Veterinaria - Via San Costanzo 4 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it
CORSO SIVE
NEUROLOGIA - Ozzano Emilia (BO) - Facoltà di Medicina Veterinaria - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: info@sive.it
30 SET - 2 OTT
ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC Ultimi posti disponibili
2° IT. CARDIOLOGIA: I PARTE - FISIOPATOLOGIA CARDIOVASCOLARE E APPROCCIO CLINICO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it
30 SET - 2 OTT
CORSO AIVEMP IN COLLABORAZIONE CON REGIONE LOMBARDIA
3 - 4 OTT
SEMINARIO SCIVAC IN COLLABORAZIONE CON SIMEF E SINUV
FOOD SAFETY: ANIMAL FEED IMPACT ON HUMAN HEALTH. RIFLESSI DELL’ALIMENTAZIONE ANIMALE SULLA SALUTE UMANA. - Centro Studi E.V. - Palazzo Trecchi - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per info: Lara Zava - Segreteria AIVEMP - Tel. +39 0372 403541 - E-mail: segreteria@aivemp.it DAY-HOSPITAL, DEGENZA E TERAPIA INTENSIVA NEL PAZIENTE FELINO: QUANDO L’OSPEDALIZZAZIONE È UNA NECESSITÀ - Crowne Plaza - Centro Congressi, Padova - Via PO 197 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it
27 SET 27 SET 27 SET 27 SET 28 SET
4 OTT 4 OTT 4 OTT 4 OTT 10 - 11 OTT 10 - 11 OTT 11 OTT 11 OTT
INCONTRO REGIONALE SIVAE / SCIVAC LIGURIA
IL CONIGLIO DA COMPAGNIA - “Sala Quadrivium” Genova - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: info@sivae.it
INCONTRO REGIONALE SCIVAC CAMPANIA
IL CAMPO CHIRURGICO COME UN VIDEOGAME: LA CHIRURGIA MINIINVASIVA - Novotel Caserta Sud, Capodrise (CE) - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it LA RADIOLOGIA DALLA A ALLA D (DIAGNOSI) - Museo Diocesano - Catania - Via Etnea, 8 - P.zza Duomo ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it PATOLOGIE TRAUMATICHE DELLO SCHELETRO APPENDICOLARE - Hotel Sporting - Ancona - Via Flaminia 220 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it INCONTRI DI OMEOPATIA VETERINARIA. MATERIA MEDICA DEI LATTI SPERIMENTATI IN OMEOPATIA E LORO APPLICAZIONI CLINICHE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per info: Erika Taravella - Segr. Soc. Spec. SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it ARGOMENTI DI PATOLOGIA ORALE COMPARATA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it AGGIORNAMENTI SULLE PRINCIPALI PATOLOGIE EPATICHE DEL CANE E DEL GATTO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it
INCONTRO REGIONALE SCIVAC SICILIA INCONTRO REGIONALE SCIVAC MARCHE INCONTRO SIMVENCO
INCONTRO SIODOV INCONTRO SIGAV
INCONTRO REGIONALE SCIVAC LOMBARDIA
CHIRURGIA PLASTICA E RICOSTRUTTIVA - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 -E-mail: delregionali@scivac.it
laPROFESSIONE
VETERINARIA 29 | 2009
PROFESSIONE la VETERINARIA La rivista è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore Direttore Carlo Scotti Direttore Responsabile Antonio Manfredi Coordinamento Editoriale Sabina Pizzamiglio info@anmvi.it Comitato di Redazione Pierpaolo Bertaglia, Paolo Bossi, Marco Eleuteri, Giuliano Lazzarini, Pier Mario Piga, Sabina Pizzamiglio, Aldo Vezzoni Rubriche Fabrizio Pancini, Oscar Grazioli, Maria Teresa Semeraro, Giovanni Stassi Segreteria di Redazione Lara Zava professioneveterinaria@anmvi.it Grafica Francesca Manfredi grafica@evsrl.it Editore SCIVAC - Via Trecchi, 20 26100 Cremona Iscrizione registro stampa del Tribunale di Vigevano, n. 1425/03 del 30/12/2003 Concessionaria esclusiva per la pubblicità EV srl, Cremona marketing@evsrl.it Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana
Stampa Press Point, Abbiategrasso - MI fulvio@presspoint2000.it
Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27-02-2004 N. 46) art. 1, comma 1 Filiale di Milano a cura di Centro Produzione Mailings Scarl Cusago (MI) Professione Veterinaria pubblica notizie d'attualità e di rassegna i cui contenuti non rispecchiano necessariamente il pensiero della Testata. Interventi e opinioni attribuibili a Professione Veterinaria e/o all'ANMVI vengono esplicitamente indicate come tali. Chiuso in stampa il 7 settembre 2009
SOLUZIONI
Risposta corretta: e) Incontro SOVI, soc. spec. SCIVAC di Oftalmologia: “Elettroretinografia e ottica della visione” - RIMINI, Maggio 2006
QUIZ 1
a Ai pori genitali b Ai pori femorali c Al coprodeo d All’urodeo e All’arteria coccigea ventrale
QUIZ 2
a Aumenti la curvatura della propria cornea b Riduca la curvatura della propria cornea c Aumenti la curvatura della propria lente d Aumenti l’indice di rifrazione della propria lente e Un pesce tirato fuori dall’acqua è miopico, non iperopico
2. Dovendo effettuare l’amputazione di un grave prolasso cloacale (non riducibile) in una iguana verde adulta di sesso femminile, a quali strutture anatomiche occorre prestare particolare attenzione?
Risposta corretta: c, d) Incontro SIVAE: “Problemi urogenitali negli animali esotici” - Cremona, Marzo 2005
1. Un pesce tirato fuori dall’acqua sarà iperopico (visione lontana), a meno che: