Professione Veterinaria 29-2011:ok
30-08-2011
30 anni ®
LABORATORIO ANALISI VETERINARIE PER ANIMALI DA COMPAGNIA E DA REDDITO
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la VETERINARIA
PROFESSIONE
Da il nostro lavoro e la nostra esperienza al servizio dei Medici Veterinari Via Amedeo d’Aosta, 7 20129 MILANO tel. +39. 02. 29 40 46 36 fax +39. 02. 29 40 46 44 e-mail info@biessea.com analisi@biessea.com
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SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE
Anno 8, numero 29 dal 5 all’11 settembre 2011
Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano
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NON SVENDIAMO LA PROFESSIONE
BILANCIO SULLA RABBIA SILVESTRE
VIRUS DEL CIMURRO IN DUE FURETTI
ORDINANZA VARROASI IN VALLE D’AOSTA
CORSI EUROPEI SUL CONTROLLO DEI MANGIMI
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BREVI
UN FUTURO DI NETWORK?
NOMINE Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro della salute, ha conferito: ai dottori Fabrizio Oleari, Filippo Palumbo e Romano Marabelli gli incarichi di Capo Dipartimento, rispettivamente, della sanità pubblica e innovazione; della programmazione ed ordinamento del Servizio sanitario nazionale; della sanità pubblica veterinaria, della sicurezza alimentare e degli organi collegiali per la tutela della salute.
ONAOSI Federico Molino, Presidente dell'Ordine di Aosta, è entrato nel Comitato di indirizzo dell'Onaosi come rappresentante dei contribuenti volontari. L’assegnazione della carica era stata differita da una contestazione mossa dalla lista perdente, sulla base di interpretazioni statutari risoltesi in favore del nostro Collega.
DOPING È indagato per doping il veterinario responsabile delle scuderie del rione Giallo. Secondo gli inquirenti non poteva non sapere che a Floriana, cavallo vincitore del Palio del Niballo 2011 era stato somministrato l’Altrenogest, farmaco vietato da Unire-Fise. Non sono esclusi risvolti penali per maltrattamento animali.
SPESE L'Adoc ha svolto un'indagine su quanto spendono gli italiani per cani e gatti. Rispetto a dieci anni fa la spesa è aumentata del 62%, in un anno è cresciuta dell'8%. Per un gatto si spendono circa 550 euro l’anno, per un cane di taglia media quasi 1500 euro. Rispetto all’anno scorso le spese per le visite mediche “di routine” sono cresciute del 3,3%.
LIBERALIZZAZIONI Con la liberalizzazione dei farmaci, i corner della Coop hanno creato 300 posti per altrettanti farmacisti; inoltre dal 2006, sono state aperte oltre 3.500 parafarmacie con oltre 7.400 opportunità occupazionali. Le stime sono della Coop.
DEPRESSIONE Gli studenti di veterinaria sarebbero fra le categorie più a rischio di depressione. Il 32% di chi intraprende questa carriera ne soffre. Stress, casi di eutanasia e (futuri) stipendi bassi le cause. Lo dice una ricerca condotta dalla Kansas State University e della East Carolina University (Usa), pubblicata sul Journal of Veterinary Medicine Education.
ECM La Terza Conferenza Nazionale sull’ECM si terrà a Cernobbio dal 17 al 18 ottobre per fare il punto sulle novità del Programma ECM e sui risultati conseguiti nel primo anno di accreditamento dei Provider con le nuove regole. www.forumecm.it
ONLINE
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NUOVO CODICE FNOVI
Deontologia: una garanzia per tutti Il rispetto dei doveri deontologici tutela sia l’utenza che il medico veterinario. Nuove regole per la condotta professionale a confronto con la manovra bis. A PAGINA 3
La legge di riforma delle Università (Legge 30 dicembre 2010, n. 240 - "Norme in materia di organizzazione delle università, di personale accademico e reclutamento, nonché delega al Governo per incentivare la qualità e l'efficienza del sistema universitario", pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 10 del 14 gennaio 2011 - ndr) pur portando con sé numerosi effetti positivi, ha delle potenziali conseguenze negative sull’identità della Medicina Veterinaria all’interno del mondo accademico. Questa preoccupazione, espressa dalla Conferenza dei Presidi delle Facoltà di Medicina Veterinaria al Capo Dipartimento della Sanità Pubblica Veterinaria, Dr. Romano Marabelli, ha portato il Ministro della Salute Ferruccio Fazio ad identificare come possibile strada risolutiva una convenzione, un accordo quadro tra le Facoltà di Medicina Veterinaria e gli Istituti Zooprofilattici Sperimentali. Da un possibile passo indietro come conseguenza della riforma universitaria ad un potenziale passo avanti, un passo storico: un network tra le Facoltà di Medicina Veterinaria e gli Istituti Zooprofilattici.
Una proposta di convenzione, allo studio del Dr. Romano Marabelli e del Prof. Massimo Castagnaro, membro del Consiglio Superiore di Sanità, con il coinvolgimento dell’On. Francesca Martini, Sottosegretario al Ministro della Salute con delega alla Veterinaria e del Dr. Domenico Mantoan, Segretario Generale alla Sanità della Regione Veneto, cerca di identificare le possibili aree di integrazione e condivisione delle attività. Tra gli aspetti che vengono considerati rilevanti sono le possibili sinergie nelle formazione pre- e post-lauream (personale e spazi degli IZS per l’attività didattica pratica e il tirocinio, Scuole di Specializzazione, Dottorati di Ricerca, college europei di specialità veterinarie), nella ricerca (integrazione delle competenze e dei gruppi di ricerca), nell’erogazione di servizi comuni per il territorio (microbiologia, virologia, istopatologia) e nell’attività di sorveglianza sul territorio. Prof. Massimo Castagnaro Preside Facoltà di Veterinaria di Padova Presidente Conferenza Presidi di Veterinaria
NESSUN OBBLIGO ECM FORSE UNA NOTIZIA APPARSA SU @NMVIOGGI IL 20 GIUGNO È PASSATA INOSSERVATA mentre al contrario potrebbe essere molto importante per il futuro degli ECM. La notizia aveva per titolo: “ECM NON PIÙ OBBLIGATORIA PER LE ARTI AUSILIARIE” e riportava: La Commissione Nazionale per la Formazione Continua in occasione della riunione del 24 Febbraio 2011, in riferimento alla Determina del 14 Luglio 2010 che aveva riconosciuto la non obbligatorietà dei crediti ECM per le arti ausiliarie (ottici, odontotecnici, ecc.), stabiliva che di conseguenza i crediti rilasciati non avevano alcun valore ai fine ECM. Certamente i veterinari, sono Medici Veterinari, e rientrano quindi nella categoria Medica, ma a nostro avviso questa decisione della Commissione potrebbe essere un primo segnale di ragionamento logico da parte dei responsabili ECM che incominciano a rendersi conto che l’obbligo ECM non può essere imposto indistintamente a tutte le categorie sanitarie ma che deve essere ripensato e ristretto solo, come noi abbiamo sempre sostenuto, alla medicina pubblica escludendo totalmente il mondo libero professionale. Dopo le prese di posizione della FNOVI che ha dichiarato il non obbligo degli ECM per i liberi professionisti, mancando le condizioni previste per giustificare l’imposizione, tutte le associazioni veterinarie e società scientifiche si sono adeguate a questa decisione liberando il mondo veterinario da un sistema che più volte siamo stati costretti a definire coercitivo e vessatorio. Sì all’obbligo dell’aggiornamento, quindi, come previsto dal Codice Deontologico, ma fuori dal sistema ECM che riguarda solo i colleghi del settore pubblico.
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