Professione Veterinaria, Anno 2011, Nr 29

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Da il nostro lavoro e la nostra esperienza al servizio dei Medici Veterinari Via Amedeo d’Aosta, 7 20129 MILANO tel. +39. 02. 29 40 46 36 fax +39. 02. 29 40 46 44 e-mail info@biessea.com analisi@biessea.com

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SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Anno 8, numero 29 dal 5 all’11 settembre 2011

Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano

Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. soc. cons. a R.L. - Cremona

NON SVENDIAMO LA PROFESSIONE

BILANCIO SULLA RABBIA SILVESTRE

VIRUS DEL CIMURRO IN DUE FURETTI

ORDINANZA VARROASI IN VALLE D’AOSTA

CORSI EUROPEI SUL CONTROLLO DEI MANGIMI

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BREVI

UN FUTURO DI NETWORK?

NOMINE Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro della salute, ha conferito: ai dottori Fabrizio Oleari, Filippo Palumbo e Romano Marabelli gli incarichi di Capo Dipartimento, rispettivamente, della sanità pubblica e innovazione; della programmazione ed ordinamento del Servizio sanitario nazionale; della sanità pubblica veterinaria, della sicurezza alimentare e degli organi collegiali per la tutela della salute.

ONAOSI Federico Molino, Presidente dell'Ordine di Aosta, è entrato nel Comitato di indirizzo dell'Onaosi come rappresentante dei contribuenti volontari. L’assegnazione della carica era stata differita da una contestazione mossa dalla lista perdente, sulla base di interpretazioni statutari risoltesi in favore del nostro Collega.

DOPING È indagato per doping il veterinario responsabile delle scuderie del rione Giallo. Secondo gli inquirenti non poteva non sapere che a Floriana, cavallo vincitore del Palio del Niballo 2011 era stato somministrato l’Altrenogest, farmaco vietato da Unire-Fise. Non sono esclusi risvolti penali per maltrattamento animali.

SPESE L'Adoc ha svolto un'indagine su quanto spendono gli italiani per cani e gatti. Rispetto a dieci anni fa la spesa è aumentata del 62%, in un anno è cresciuta dell'8%. Per un gatto si spendono circa 550 euro l’anno, per un cane di taglia media quasi 1500 euro. Rispetto all’anno scorso le spese per le visite mediche “di routine” sono cresciute del 3,3%.

LIBERALIZZAZIONI Con la liberalizzazione dei farmaci, i corner della Coop hanno creato 300 posti per altrettanti farmacisti; inoltre dal 2006, sono state aperte oltre 3.500 parafarmacie con oltre 7.400 opportunità occupazionali. Le stime sono della Coop.

DEPRESSIONE Gli studenti di veterinaria sarebbero fra le categorie più a rischio di depressione. Il 32% di chi intraprende questa carriera ne soffre. Stress, casi di eutanasia e (futuri) stipendi bassi le cause. Lo dice una ricerca condotta dalla Kansas State University e della East Carolina University (Usa), pubblicata sul Journal of Veterinary Medicine Education.

ECM La Terza Conferenza Nazionale sull’ECM si terrà a Cernobbio dal 17 al 18 ottobre per fare il punto sulle novità del Programma ECM e sui risultati conseguiti nel primo anno di accreditamento dei Provider con le nuove regole. www.forumecm.it

ONLINE

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NUOVO CODICE FNOVI

Deontologia: una garanzia per tutti Il rispetto dei doveri deontologici tutela sia l’utenza che il medico veterinario. Nuove regole per la condotta professionale a confronto con la manovra bis. A PAGINA 3

La legge di riforma delle Università (Legge 30 dicembre 2010, n. 240 - "Norme in materia di organizzazione delle università, di personale accademico e reclutamento, nonché delega al Governo per incentivare la qualità e l'efficienza del sistema universitario", pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 10 del 14 gennaio 2011 - ndr) pur portando con sé numerosi effetti positivi, ha delle potenziali conseguenze negative sull’identità della Medicina Veterinaria all’interno del mondo accademico. Questa preoccupazione, espressa dalla Conferenza dei Presidi delle Facoltà di Medicina Veterinaria al Capo Dipartimento della Sanità Pubblica Veterinaria, Dr. Romano Marabelli, ha portato il Ministro della Salute Ferruccio Fazio ad identificare come possibile strada risolutiva una convenzione, un accordo quadro tra le Facoltà di Medicina Veterinaria e gli Istituti Zooprofilattici Sperimentali. Da un possibile passo indietro come conseguenza della riforma universitaria ad un potenziale passo avanti, un passo storico: un network tra le Facoltà di Medicina Veterinaria e gli Istituti Zooprofilattici.

Una proposta di convenzione, allo studio del Dr. Romano Marabelli e del Prof. Massimo Castagnaro, membro del Consiglio Superiore di Sanità, con il coinvolgimento dell’On. Francesca Martini, Sottosegretario al Ministro della Salute con delega alla Veterinaria e del Dr. Domenico Mantoan, Segretario Generale alla Sanità della Regione Veneto, cerca di identificare le possibili aree di integrazione e condivisione delle attività. Tra gli aspetti che vengono considerati rilevanti sono le possibili sinergie nelle formazione pre- e post-lauream (personale e spazi degli IZS per l’attività didattica pratica e il tirocinio, Scuole di Specializzazione, Dottorati di Ricerca, college europei di specialità veterinarie), nella ricerca (integrazione delle competenze e dei gruppi di ricerca), nell’erogazione di servizi comuni per il territorio (microbiologia, virologia, istopatologia) e nell’attività di sorveglianza sul territorio. Prof. Massimo Castagnaro Preside Facoltà di Veterinaria di Padova Presidente Conferenza Presidi di Veterinaria

NESSUN OBBLIGO ECM FORSE UNA NOTIZIA APPARSA SU @NMVIOGGI IL 20 GIUGNO È PASSATA INOSSERVATA mentre al contrario potrebbe essere molto importante per il futuro degli ECM. La notizia aveva per titolo: “ECM NON PIÙ OBBLIGATORIA PER LE ARTI AUSILIARIE” e riportava: La Commissione Nazionale per la Formazione Continua in occasione della riunione del 24 Febbraio 2011, in riferimento alla Determina del 14 Luglio 2010 che aveva riconosciuto la non obbligatorietà dei crediti ECM per le arti ausiliarie (ottici, odontotecnici, ecc.), stabiliva che di conseguenza i crediti rilasciati non avevano alcun valore ai fine ECM. Certamente i veterinari, sono Medici Veterinari, e rientrano quindi nella categoria Medica, ma a nostro avviso questa decisione della Commissione potrebbe essere un primo segnale di ragionamento logico da parte dei responsabili ECM che incominciano a rendersi conto che l’obbligo ECM non può essere imposto indistintamente a tutte le categorie sanitarie ma che deve essere ripensato e ristretto solo, come noi abbiamo sempre sostenuto, alla medicina pubblica escludendo totalmente il mondo libero professionale. Dopo le prese di posizione della FNOVI che ha dichiarato il non obbligo degli ECM per i liberi professionisti, mancando le condizioni previste per giustificare l’imposizione, tutte le associazioni veterinarie e società scientifiche si sono adeguate a questa decisione liberando il mondo veterinario da un sistema che più volte siamo stati costretti a definire coercitivo e vessatorio. Sì all’obbligo dell’aggiornamento, quindi, come previsto dal Codice Deontologico, ma fuori dal sistema ECM che riguarda solo i colleghi del settore pubblico.

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Etica professionale Attualità

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La deontologia è una carta d’identità collettiva

49) relativamente agli onorari professionali ha enfatizzato il concetto che l’onorario deve essere commisurato alla difficoltà, alla complessità, alla qualità delle prestazioni, alla competenza e ai mezzi impegnati.

Ogni veterinario rappresenta tutti gli altri. Il suo comportamento individuale influenza la percezione e l’immagine della Categoria

Il decreto 138/2011 ha indirettamente assoggettato le professioni alle regole pubblicitarie del Codice del Consumo, avendo affermato che le professioni basano il proprio esercizio “sul principio di libertà di impresa”. Il che non significa deregulation e, tutto sommato, non sposta di molto le cose: “Le informazioni devono essere trasparenti, veritiere, corrette e non devono essere equivoche, ingannevoli, denigratorie”. Lo prevede già il Codice deontologico che rincara: “È vietata ogni forma di pubblicità occulta o non palese” e prevede che il rispetto della correttezza pubblicitaria sia verificato dall’Ordine provinciale. Un altro passaggio contenuto nella manovra bis e del tutto analogo al Codice è il seguente: “La pubblicità informativa, con ogni mezzo, avente ad oggetto l’attività professionale, le specializzazioni ed i titoli professionali posseduti, la struttura dello studio ed i compensi delle prestazioni, è libera”.

on è solo l’etimologia a dirlo, ma anche la condotta professionale: la “deontologia” è un “dovere”. Se la professione del Medico Veterinario non fosse così importante, potrebbero bastare le Leggi, la formazione individuale e persino i convincimenti personali. Ma la delicatezza di una professione sanitaria (si pensi, alla sicurezza alimentare, al reato di abuso di professione o all’eutanasia) richiede un codice comportamentale univoco e unitario. È infatti un diritto dell’utente pretendere il medesimo grado codificato di etica professionale da tutti gli iscritti. Il percorso compiuto in questi anni dalla FNOVI per qualificare la condotta professionale è rilevante e non può essere taciuto lo sforzo di adeguarsi ad una evoluzione normativa e sociale non sempre facile da capire (presunte liberalizzazioni) e da accettare (crescenti responsabilità). Tutti i Medici Veterinari, in quanto tali, hanno la stessa identità deontologica e, nell’esercitare, rappresentano non solo sé se stessi ma tutta la Categoria. È solo nel rispetto del Codice che ogni Medico Veterinario afferma e conferma la sua appartenenza al corpo professionale e comprende a fondo le responsabilità di cui si fa carico dal momento che indossa il camice, appende la targa professionale, mostra il tesserino dell’Ordine e si qualifica professionalmente verso i terzi. L’identità, l’appartenenza e la responsabilità, ci portano velocemente ai concetti di immagine e di pubblicità, due concetti che non possono essere interpretati in chiave individuale, perché ogni forma di comunicazione e di comportamento verso il pubblico (si pensi al caso Groupon commentato a pagina 4 di questo numero) si riflette, nel bene e nel male, su tutta la Categoria.

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ABUSO DI POSIZIONE Il rinnovato articolo 21 del nuovo codice deontologico intende sottolineare la condizione paritaria che contraddistingue l’appartenenza al medesimo corpo elettorale, del resto ben testimoniata dal “tu” deontologico usato appunto fra colleghi (latino colligere, unire, legare insieme). L’articolo 21 ha integrato il dovere di collaborazione con quello della non sopraffazione (“evitando ogni abuso di posizione”). Anche nelle attività di vigilanza e controllo, i rapporti tra colleghi (es. controllore - controllato) “devono essere improntati sempre a correttezza, lealtà e rispetto evitando situazioni di abuso di posizione”. Vale anche nei rapporti fra docente e discente e fra titolare di struttura e collaboratore. Del resto è esplicitato fin dai primi articoli che “le norme deontologiche si applicano a tutti i Medici Veterinari”, pubblici e privati, senza eccezioni. All’articolo 47, ad esempio, si esplicita l’applicazione dei precetti di condotta professionale al Medico Veterinario dipendente o convenzionato verso i quali si attua la medesima potestà disciplinare.

DOVERE FISCALE E PREVIDENZIALE È parso superfluo ad alcuni il richiamo al dovere di adempimento previdenziale e fiscale introdotto dal nuovo articolo 18 del Codice Deontologico. È invece una disposizione che

aggiunge significato deontologico ad un mero obbligo normativo. La sua valenza etica, che altre professioni hanno da tempo sottolineato sul piano deontologico, assume rilievo nei confronti dei colleghi, della professione e della società. Che all’Ordine sia affidato il compito di verificare la correttezza del comportamento professionale nei confronti del Fisco e dell’Ente pensionistico è parso ad alcuni addirittura superfluo, come se l’evasione fiscale e previdenziale non esistessero. Molte volte, fra Colleghi, si stigmatizza la scorrettezza e l’anticoncorrenzialità di questi comportamenti, pertanto appare coerente che l’Ordine professionale li consideri una violazione della deontologia. Il Governo nel varare la manovra bis sembra aver proprio voluto sottolineare il ruolo dell’Ordine, come ente ausiliario dello Stato anche sul piano dell’obbligo costituzionale di versare i contributi.

PUBBLICITÀ E DECORO

SOSPENSIONE PER CHI NON FATTURA Per il professionista che non rilascia la fattura c’è la sospensione dall’Ordine con provvedimento “immediatamente esecutivo”. E se l’omissione è commessa nell’esercizio in forma associata di attività professionale, la sospensione “è disposta nei confronti di tutti gli associati.”.Si legge infatti al comma 5 dell’articolo 2 “Qualora siano state contestate a carico di soggetti iscritti in albi ovvero ad ordini professionali, nel corso di un quinquennio, quattro distinte violazioni dell’obbligo di emettere il documento certificativo dei corrispettivi compiute in giorni diversi, è disposta in ogni caso la sanzione accessoria della sospensione dell’iscrizione all’albo o all’ordine per un periodo da tre giorni ad un mese”. E in caso di recidiva, la sospensione può arrivare fino a sei mesi. Una disposizione che Confprofessioni ha giudicato “eccessiva”, rincarata dalla manovra con la previsione che “gli atti di sospensione sono comunicati all’ordine professionale ovvero al soggetto competente alla tenuta dell’albo affinché ne sia data pubblicazione sul relativo sito internet”.

LA TARIFFA PROFESSIONALE Sia pure con qualche equivocità, di fatto la Manovra bis ha riabilitato le tariffe professionali. Ne sono prova le immediate proteste dell’Antitrust. Recita il decreto in vigore: “Il compenso spettante al professionista è pattuito per iscritto all’atto del conferimento dell’incarico professionale prendendo come riferimento le tariffe professionali”. L’ANMVI ha sempre sostenuto la necessità di dare un parametro di riferimento al cliente. Senza un parametro, l’utente al quale si propongono deroghe, sconti e “offerte speciali” non ha la possibilità di valutare la misura e la convenienza della prestazione. Il decreto, scritto con la penna orientata alle professioni giuridiche e tecnicoeconomiche, è impreciso, ma afferma un altro principio importante, parzialmente presente anche nella Legge Bersani: “quando il committente è un ente pubblico”, “in caso di liquidazione giudiziale dei compensi” e infine “nei casi in cui la prestazione professionale è resa nell’interesse dei terzi” si applicano “le tariffe professionali stabilite con decreto dal Ministro della Giustizia”. L’ANMVI ha sempre sostenuto anche che l’abolizione delle tariffe non si

IL CODICE DEL CONSUMO

IL CODICE DEONTOLOGICO E LA MANOVRA BIS i può dire che il Codice Deontologico appena varato dalla FNOVI e la manovra estiva siano in buona misura sovrapponibili e che la seconda sia depotenziata da un Codice di condotta professionale che ha già fatto i conti con le liberalizzazioni all’epoca di Bersani e che ha saputo continuare a modernizzarsi da sé. Il decreto legge 138 del 13 agosto (Ulteriori misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria e per lo sviluppo), sotto il profilo deontologico non cambia di molto le cose. Il Codice Deontologico del Medico Veterinario, in vigore dal 20 giugno di quest’anno, ha colto i cambiamenti sopravvenuti e anche quelli in atto, introducendo elementi di novità addirittura anticipatori della manovra agostana, basti pensare all’obbligo deontologico di correttezza fiscale e previdenziale. “L’abrogazione delle indebite restrizioni all’accesso e all’esercizio delle professioni e delle attività economiche” (articolo 3 del DL 138) dà qualche seria preoccupazione, ma non scardina la struttura ordinistica. Anzi. L’Ordine viene chiamato dallo Stato ad esercitare la sua funzione ausiliaria.

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applica agli enti pubblici nella determinazione dei compensi ai medici veterinari liberi professionisti. Certamente, in tutti i casi, “ è ammessa la pattuizione dei compensi anche in deroga alle tariffe”. Ma la manovra circostanzia le condizioni della libera contrattazione: “Il professionista è tenuto, nel rispetto del principio di trasparenza, a rendere noto al cliente il livello della complessità dell’incarico, fornendo tutte le informazioni utili circa gli oneri ipotizzabili dal momento del conferimento alla conclusione dell’incarico”. Non si può, in altre parole, esporre il “cartellino dei saldi” senza spiegare che tipo di prestazione si compra. Analogamente, il Codice Deontologico, (Art. 55 ex art.

Non decade, sia detto a scanso di equivoci, alcuna norma residua vigente in materia di pubblicità sanitaria, riguardo alla quale la FNOVI ha predisposto una Linea guida postBersani, già del tutto coerente con i principi di liberalizzazione del Dl 138 e al tempo stesso con il principio di indipendenza del medico veterinario (si veda l’espresso richiamo al divieto di comparaggio) da forme di pubblicità commerciale che non si addicano alle prestazioni di salute, bene salvaguardato costituzionalmente e che resta preservato dal Dl 138 là dove esclude dalle liberalizzazioni spinte (sia lecito tutto ciò che non è espressamente vietato) le “disposizioni indispensabili per la protezione della salute umana, la conservazione delle specie animali e vegetali, dell’ambiente, del paesaggio e del patrimonio culturale”. Non è nemmeno presente, nel testo approdato alla Gazzetta Ufficiale la minacciata abolizione del concetto di “decoro professionale”, al quale gli Ordini si rifanno nella valutazione, tra l’altro, del messaggio pubblicitario e che la Commissione Centrale Esercenti le Professioni Sanitarie ha del tutto confermato. Vale quindi il precetto di cui all’articolo 12 del Codice: “Il Medico Veterinario deve ispirare la propria condotta all’osservanza dei doveri di probità, dignità e decoro nell’esercizio della professione”. Il Medico Veterinario non deve nemmeno consigliare interventi inutilmente gravosi, inducendo una domanda di prestazioni artificiosa e non necessaria al paziente.

INFORMARE IL CLIENTE Il nuovo Codice ha precisato il concetto di “consenso informato”, chiarendo agli articoli 33 e 34 che il Medico Veterinario, all’atto dell’assunzione di responsabilità contrattuale, è tenuto ad informare chiaramente il cliente della situazione clinica e delle soluzioni terapeutiche. Deve precisare i rischi, i costi ed i benefici dei differenti ed alternativi percorsi diagnostici e terapeutici, nonché le prevedibili conseguenze delle scelte possibili. Il Medico Veterinario nell’informare il cliente dovrà tenere conto delle sue capacità di comprensione, al fine di promuoverne la massima adesione alle proposte diagnostico-terapeutiche. Ogni ulteriore richiesta di informazione da parte del cliente deve essere soddisfatta. Il consenso informato non comporta esonero da responsabilità professionale. Quanto all’acquisizione del consenso, il Medico veterinario non deve


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4 Riflessioni Etica professionale intraprendere attività diagnostica e/o terapeutica senza l’acquisizione del consenso esplicito e informato del cliente. Il consenso deve essere espresso in forma scritta nei casi in cui, per la particolarità delle prestazioni diagnostiche e/o terapeutiche o per le possibili conseguenze delle stesse, sia opportuna un’accettazione documentata.

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Non svendiamo la professione La corsa al ribasso delle tariffe non può essere il futuro della veterinaria

LA TECNICA NON BASTA Il dovere di aggiornamento professionale (Art. 11) è un precetto deontologico che si sostanzia nel curare costantemente la propria preparazione professionale, conservando e accrescendo le conoscenze e le competenze non solo tecnico-scientifiche, ma anche etico-deontologiche e gestionali organizzative con particolare riferimento ai settori nei quali è svolta l’attività. È inoltre dovere deontologico - previsione già apprezzata su queste pagine - informarsi in merito all’attualità e alla evoluzione professionale ed essere a conoscenza di norme, di leggi e di atti regolamentari di interesse Medico Veterinario.

OBBLIGO DI AGGIORNAMENTO Il decreto 138/2011 non dice molto di più, introducendo la: “previsione dell’obbligo per il professionista di seguire percorsi di formazione continua permanente predisposti sulla base di appositi regolamenti emanati dai consigli nazionali, fermo restando quanto previsto dalla normativa vigente in materia di educazione continua in medicina (ECM)”. A questo riguardo, il Codice deontologico stabilisce che il Medico Veterinario deve, quando richiesto dall’Ordine professionale di competenza e in tutti i casi di interesse disciplinare, ove vengano ipotizzate condizioni di negligenza e/o di cattiva pratica professionale, oggettivare e dimostrare i propri percorsi di aggiornamento. Ecco dunque anticipato il contenuto della manovra là dove esplicita: “La violazione dell’obbligo di formazione continua determina un illecito disciplinare e come tale è sanzionato sulla base di quanto stabilito dall’ordinamento professionale che dovrà integrare tale previsione”.

IL TIROCINIO E IL PRATICANTE L’ex art. 24 del vecchio Codice è stato soppresso. La figura del tirocinante è prevista, per la nostra professione, solo tramite convenzioni con le Università come tirocinio prelaurea. Sul punto il decreto 138 disciplina il tirocinio per l’accesso alla professione con espressa esclusione delle professioni sanitarie “per le quali resta confermata la normativa vigente”. ■

UN MANUALE SUL DIRETTORE SANITARIO rofessione Veterinaria si è già occupata della figura del direttore sanitario in struttura veterinaria, ma le attribuzioni e le responsabilità legali che egli assume continuano ad essere oggetto di quesiti per il servizio di consulenza legale dell’ANMVI. Per questo, è in via di pubblicazione un nuovo Manuale pratico a cura del Collega Giorgio Neri. L’importanza di questa figura è sancita dal nuovo Codice Deontologico del Medico Veterinario all’articolo 24: “Il Medico veterinario nella sua funzione di Direttore Sanitario di strutture medico veterinarie deve garantire all’interno della struttura stessa, per quanto di sua competenza, il rispetto delle norme di legge, del Codice Deontologico, dell’autonomia e della dignità professionale. L’incarico deve essere comunicato all’Ordine professionale competente per territorio”.

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di ANTONIO MANFREDI i sono stati segnalati in questi giorni su Groupon annunci di strutture veterinarie per animali da compagnia che proponevano prestazioni professionali a prezzi veramente stracciati. Fra questi ne ho scelto uno ad esempio, che riporto a lato, sia perché lo sconto proposto è veramente pazzesco, il 73%, sia perché il titolare di questa struttura, della quale ho eliminato per discrezione ogni riferimento dall’annuncio, è nome noto perché da tempo interviene proponendo una veterinaria che dovrebbe credere nella serietà e qualità professionale e nei principi delle BPV (Buone Pratiche Veterinarie). Per capirci, quindi, un annuncio non fatto da una piccola struttura di giovani veterinari alla ricerca di clientela a tutti i costi ma dal titolare di una clinica avviata da tempo e conosciuta sul territorio che con questa operazione, non giustificata nelle sue condizioni, potrebbe mettere in difficoltà le nuove e giovani strutture con una forte concorrenza sui prezzi. Cosa propone l’annuncio? Come potete vedere una visita di “trenta minuti”, comprensiva di esami, vaccinazioni e sconti sui prodotti, del valore di 165 euro a soli 44, sconto appunto del 73%. Se poi consideriamo che il 50% (22 euro) lo trattiene Groupon come costi pubblicitari ed il rimanente è comprensivo di IVA e di ENPAV credo che restino al veterinario circa 17 euro. I maligni hanno commentato che queste operazioni le fa soltanto un professionista alla canna del gas, o peggio ancora che in realtà non è stato applicato nessun sconto perché questa struttura ha sempre applicato la tariffa di 40 euro per una simile prestazione. A me non interessano queste illazioni ma fare, al contrario, un ragionamento serio su questo genere di iniziative. Da un punto di vista deontologico, non so cosa ne pensi la FNOVI, ma temo che non si possa criticare l’annuncio più di tanto. La pubblicità per gli operatori sanitari è ammessa, anche per le tariffe applicate, ed i tariffari minimi purtroppo, al momento, hanno solo un ipotetico valore di riferimento. Resta però il fatto che la pubblicità dovrebbe essere rispettosa dell’immagine del Medico Veterinario e questa al contrario sembra più un 3X2 da supermercato, ma questo aspetto, comunque, lo lascerei a chi ha la competenza in merito. Non dimentichiamo che le tariffe minime della FNOVI garantiscono al limite “minimo” l’applicazione delle BPV e quindi uno sconto a questi livelli o non le garantisce per niente o mette la struttura nella condizione di perderci almeno qualche decina di euro per ogni prestazione. Certamente non è un business e quindi deve essere considerato un investimento? Partendo da questa considerazione vediamo invece l’iniziativa dal punto di vista del marketing. Abbiamo detto che può essere un investimento nella speranza che il nuovo cliente acquisito con questa promozione poi continui ad essere cliente con il rischio però di dovergli sempre applicare tariffe sottocosto

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o perderlo perché un’altra struttura vicina applica lo sconto del 75% e quindi maggiore di quello al momento proposto. Allora dove è il vantaggio? Non solo, c’è anche il rischio che l’annuncio lo vedano i vecchi clienti e che giustamente pretendano lo stesso sconto venendo quindi a perdere sul lavoro da tempo acquisito. A meno che, come dicevano i maligni, la tariffa veramente applicata da questa struttura sia sempre stata per queste prestazioni solo 40 euro ed il gioco sia lo stesso che fanno molti negozi nel periodo delle svendite: prima di fare lo sconto aumentano i prezzi di cartellino. Attenti però perché credo che un’operazione di questo tipo sia a rischio di denuncia. Un annuncio come questo crea anche, a mio avviso, una pessima immagine della struttura portando i possibili clienti a farsi domande purtroppo sempre negative per la professione veterinaria: non hanno lavoro e stanno svendendo per trovare clienti, se bastano 44 euro sono dei veri ladri quando chiedono 165, chissà che livello di prestazioni danno per 44 euro se la tariffa era 165, ecc. Aggiungiamo anche che iniziative come queste mettono in moto un meccanismo concorrenziale al ribasso delle tariffe che rischia di essere al limite della correttezza squalificando tutto il settore. Una politica che, fra l’altro, la storia della veterinaria italiana ha dimostrato che non paga nel medio termine tanto è vero che oggi le strutture che risentono meno la crisi sono quelle che negli anni

hanno avuto il coraggio di investire nella professione in termini di qualità, serietà e servizi, non quelle che hanno puntato sulla svendita delle prestazioni. Potrei ancora dire che operazioni come questa, che non condivido in nessun modo ma che potrei ancora comprendere in strutture giovani che non riescono ad avere clientela per motivi di pura sopravvivenza, anche se non è certo la strada per arrivare ad un possibile risultato, le trovo veramente inaccettabile in strutture che esistono da anni sul mercato e che sono gestite da Medici Veterinari che si propongono come riferimento della categoria e quindi per primi dovrebbero essere esempio per i colleghi, soprattutto i giovani che entrano nel mondo professionale. Se la crisi del settore, prima economica ma ora anche professionale, si sta evolvendo in questo modo, faccio veramente fatica a vedere un grande futuro per la veterinaria italiana. Da un paio di anni su Vetjob continuano ad essere sempre più numerosi gli annunci di cessione parziale o totale di strutture veterinarie per animali da compagnia. Un segnale chiaro della situazione che stiamo vivendo e che, a mio avviso, iniziative di svendita come quella segnalata porteranno solo a peggiorare. L’unica possibilità che vedo è che la riforma in atto delle professioni sanitarie, oltre a mantenere il numero chiuso, riporti in vigore un tariffario minimo, limitando anche certe iniziative promozionali, nell’interesse della veterinaria italiana e del benessere degli animali. ■


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6 Attualità Zoonosi

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Rabbia silvestre nel Nord Est: bilancio fino al primo semestre 2011 L’Unità di crisi per la rabbia ha fatto il punto sulla situazione epidemiologica 'Unità di crisi per la rabbia ha fatto il punto sulla situazione epidemiologica nelle zone a rischio per la rabbia, dal 2010 fino al primo semestre del 2011. Alla data della riunione l'ultimo caso di malattia risale al febbraio 2011 in una volpe nella provincia di Belluno. Per il futuro, l'Unità di crisi ha ritenuto opportuno di mantenere, per la prossima campagna di vaccinazione, lo stesso territorio di intervento. Eventuali modifiche dell'area di vaccinazione e in più generale di interventi di eradicazione della malattia, saranno presi in considerazione solo per il 2012 sulla base dei dati che saranno analizzati entro settembre. In Veneto, le vaccinazioni nei cani, secondo i dati registrati dall'anagrafe canina regio-

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nale, sono in calo. Nella regione, dove non sono più state finanziate le campagne vaccinali per i cani di proprietà, privati e veterinari liberi professionisti hanno adottato iniziative di informazione. I costi della profilassi sono a totale carico dei proprietari.

VACCINAZIONE DELLE VOLPI I dati del periodo compreso tra gennaio e giugno 2010 - confrontati con quelli dello stesso periodo nel 2011 - mostrano una diminuzione di circa il 65% dell'attività di sorveglianza per verificare la presenza della malattia nelle aree a rischio. Il numero di volpi conferite è passato dalle 1300 unità, del primo semestre 2010 alle 476 unità dello stesso periodo 2011. Nel corso della campagna novembredicembre 2010, il 77% delle volpi conferite è

risultato immunizzato nei confronti del virus della rabbia. Anche se il target previsto non è stato raggiunto, l'Unità di Crisi registra comunque un miglioramento dei conferimenti, in particolare nella Regione Friuli Venezia Giulia, e considera confortanti i dati riferiti alla immunità acquisita. Da perfezionare il sistema FBD che utilizza esche non confezionate, impiegato per la prima volta nei territori di Trento e Bolzano nel corso della campagna di vaccinazione effettuata nel maggio 2011; le criticità del software e del sistema meccanico di lancio hanno comportato maggiori soste da parte dei piloti, ripassi in zone di lancio, nonché mappe di

densità incomplete. L'Unità di Crisi ha quindi stabilito di dotarsi di una quota di esche da utilizzare, in alternativa, con il sistema Survis che, a differenza del sistema FDB, impiega esche confezionate in film plastico.

ANTIRABBICA IVA ESENTE E DETRAIBILE NMVI ha rilanciato, con un comunicato stampa, l'importanza della vaccinazione antirabbica nei cani e chiede la defiscalizzazione della prestazione gravata da IVA al 20% pur essendo un obbligo di legge e un baluardo per la sanità pubblica del nostro Paese. Vaccinare i cani in territori a rischio è un obbligo di legge come lo è vaccinare i cani e i gatti, in qualunque area del Paese risiedano, diretti verso le aree a rischio. L'obbligo vaccinale è inoltre imposto dall'Unione Europea per i cani, i gatti e i furetti che si muovono nella UE. Senza considerare il rischio rappresentato dai Paesi confinanti con il Nord Est, dalla Slovenia all'Austria, e la Croazia in particolare, meta di vacanze per molti italiani. La copertura vaccinale va incoraggiata anche nei gatti. In tutti i casi, la prestazione eseguita dal medico veterinario è gravata dalla massima aliquota fiscale (IVA al 20%) e non è incentivata né fiscalmente né economicamente. Fondi pubblici per una diffusa campagna vaccinale pre-contagio non ne sono stati stanziati. "L'ANMVI sollecita le istituzioni - dichiara Marco Melosi, Vice Presidente ANMVI - a sostenere l'obbligo vaccinale con sgravi fiscali ed incentivi economici. In Parlamento - prosegue - ci siamo fatti promotori, nel corso dell'audizione per la riforma della Legge 281, di iniziative di esenzione fiscale e completa detraibilità delle prestazioni veterinarie obbligatorie per legge e della creazione di una medicina veterinaria di base che includa la prevenzione delle zoonosi all'interno di un pacchetto di prestazioni medico-veterinarie a tariffe agevolate". È anche importante che le istituzioni pubbliche inizino a fare più comunicazione, con decise azioni di informazione.

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Eventi Veterinari

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SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIA SOCIETÀ FEDERATA ANMVI

SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIA SOCIETÀ FEDERATA ANMVI

INCONTRO REGIONALE SCIVAC - SOVEP CHIRURGIA DEL DIGERENTE Rivoli (To), 25 Settembre 2011 9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente, presentazione del relatore ed inizio dei lavori 9.30 Dalla bocca al piloro e fegato 11.00 Pausa 11.30 Dal piccolo intestino e pancreas alla regione perianale 13.00 Spazio per eventuale relazione commerciale 13.30 Pausa 14.30 Casi clinici interattivi 15.30 Pausa 16.00 Casi clinici interattivi 17.00 Test di valutazione dell’apprendimento e discussione finale 17.30 Consegna degli attestati di partecipazione e termine della giornata

RELATORE Paolo Buracco OBIETTIVI Affrontare e risolvere situazioni più o meno complesse (neoplastiche e non) dal punto di vista chirurgico (si affronteranno le patologie di più frequente riscontro). Gli aspetti diagnostici saranno trattati solo nei loro elementi fondamentali e pratici. Fornire elementi prognostici. PROGRAMMA SCIENTIFICO 8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze

SEDE Hotel Campanile - Corso Allamanno,153 10098 Rivoli (TO) PER INFORMAZIONI Monica Borghisani - Segreteria SCIVAC Tel 0372/40.35.06 - Fax 0372/45.70.91 E-mail: delregionali@scivac.it www.scivac.it

5 CREDITI ECM

SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIA SOCIETÀ FEDERATA ANMVI

DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC MARCHE MYTHS AND MISCONCEPTIONS, OVVERO LEGGENDE E FALSE CONVINZIONI IN ODONTOSTOMATOLOGIA E CHIRURGIA ORALE VETERINARIA Ancona, 2 Ottobre 2011 frattura ossea vanno sempre estratti? A queste ed altre domande si cercherà di dare risposta affrontando gli argomenti in maniera pratica, con il supporto di numerosi casi clinici.

RELATORE Margherita Gracis OBIETTIVI Si discuterà durante questa giornata di controverse tematiche odontostomatologiche. Si vogliono eliminare preconcetti e datate, empiriche convinzioni, fornendo informazioni scientifiche attuali e correnti di immediata applicabilità da parte del medico veterinario, utili ad affrontare i casi odontostomatologici che si presentano nella pratica quotidiana. È vero che gengivite e parodontite sono causate dal tartaro? È vero che ai pazienti sottoposti a trattamento parodontale va sempre somministrata una profilassi antibiotica? È vero che i siti estrattivi devono essere lasciati guarire per seconda intenzione? È vero che i denti fratturati vanno tenuti sotto controllo finché non sviluppino problemi? È vero che una tumefazione sottoculare è sempre un’indicazione per l’estrazione del quarto premolare mascellare? È vero che tutte le masse gengivali sono epulidi? È vero che la vita degli animali sottoposti a mandibolectomia/ maxillectomia è scarsa? È vero che i difetti palatali sulla linea mediana vanno chiusi mediante diretta apposizione dei margini? È vero che i denti posti lungo una linea di

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PROGRAMMA SCIENTIFICO 8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 9.25 Saluto del Presidente ai partecipanti, presentazione del relatore ed inizio dei lavori 9.30 Leggende e false convinzioni in anatomia e fisiologia orale, e parodontologia 11.00 Pausa 11.30 Leggende e false convinzioni in chirurgia orale e maxillofacciale 13.00 Spazio per eventuale relazione commerciale 13.30 Pausa 14.30 Leggende e false convinzioni in patologia orale 15.30 Pausa 16.00 Leggende e false convinzioni in endodonzia 17.00 Test di valutazione dell’apprendimento e discussione finale 17.30 Consegna degli attestati di partecipazione e termine della giornata SEDE Hotel Sporting - Via Flaminia, 220 60126 Ancona PER INFORMAZIONI Monica Borghisani - Segreteria SCIVAC Tel 0372/40.35.06 - Fax 0372/45.70.91 E-mail: delregionali@scivac.it www.scivac.it

DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC FRIULI VENEZIA GIULIA APPROCCIO AL PAZIENTE CARDIOPATICO Gradisca D’Isonzo (Go), 2 Ottobre 2011

RELATORE Marco Poggi OBIETTIVI Obiettivo della giornata è quello di affrontare i concetti di base in cardiologia veterinaria. Verranno inoltre analizzati i passaggi essenziali nella gestione del paziente cardiologico, soffermandosi soprattutto su aspetti fondamentali quali la diagnosi e la stadiazione che, se non condotti in maniera adeguata, possono compromettere il successo terapeutico. I casi clinici avranno lo scopo di fissare i concetti di base ed enfatizzare l’importanza della metodologia clinica (uso della radiologia toracica e dell’approccio fisiopatologico) e di tutte le metodiche applicabili nella pratica clinica quotidiana con esempi che vanno dal riscontro di un soffio nel cucciolo durante la visita vaccinale, alla gestione di un paziente anziano con sindrome cardio-renale.

9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente, presentazione del relatore ed inizio dei lavori 9.30 Strumenti per la diagnosi in cardiologia veterinaria 11.00 Pausa 11.30 Approccio clinico e terapeutico alle più comuni cardiopatie 13.00 Spazio per eventuale relazione commerciale 13.30 Pausa 14.30 Casi clinici interattivi (L’importanza dell’esame clinico e radiografico nella valutazione del paziente cardiopatico). 15.30 Pausa 16.00 Casi clinici interattivi (Approccio diagnostico e terapeutico delle più comuni emergenze cardiologiche) 17.00 Test di valutazione dell’apprendimento e discussione finale 17.30 Consegna degli attestati di partecipazione e termine della giornata SEDE Hotel Franz - Viale Trieste, 45 34072 Gradisca D’Isonzo (GO) PER INFORMAZIONI Monica Borghisani Segreteria SCIVAC Tel 0372/40.35.06 Fax 0372/45.70.91 E-mail: delregionali@scivac.it www.scivac.it

PROGRAMMA SCIENTIFICO 8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze

SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIA SOCIETÀ FEDERATA ANMVI

DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC CAMPANIA Il PANCREAS ENDOCRINO Pozzuoli (Na), 2 Ottobre 2011

11.00 11.30 13.00 13.30 14.30 15.30 16.00 RELATORE Federico Fracassi OBIETTIVI Le patologie del pancreas endocrino hanno solitamente questa caratteristica: piuttosto semplici da diagnosticare ma non facili da trattare correttamente. La giornata si prefigge l’obbiettivo di imparare ad affrontare queste comuni disendocrinie con il giusto rigore scientifico piuttosto che con il solo buon senso. Ogni argomento verrà trattato attraverso casi clinici esemplificativi. PROGRAMMA SCIENTIFICO 8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente, presentazione del relatore ed inizio dei lavori 9.30 Diabete mellito nel cane e nel gatto: aspetti clinici diagnostici e terapeu-

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tici attraverso la discussione di casi clinici Pausa Emergenze endocrinologiche: chetoacidosi diabetica e sindromi ipoglicemiche Presentazione commerciale a cura di Hill’s Pausa Casi clinici interattivi: diabete mellito Pausa Casi clinici interattivi: chetoacidosi e insulinoma Test di valutazione dell’apprendimento e discussione finale Consegna degli attestati di partecipazione e termine della giornata

SEDE Complesso Turistico Averno Via Monte Nuovo Licola Patria, 85 80078 Pozzuoli (NA) PER INFORMAZIONI Monica Borghisani - Segreteria SCIVAC Tel 0372/40.35.06 - Fax 0372/45.70.91 E-mail: delregionali@scivac.it www.scivac.it


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8 Attualità Zoonosi Per quanto concerne i conferimenti necessari alla verifica del livello di immunità, il prelievo dì volpi non ha potuto avviarsi prima del 1 luglio scorso, data di apertura della caccia. L’Unità di Crisi registra infatti resistenze delle associazioni protezionistiche all’abbattimento delle volpi. Quanto alla situazione dei Paesi confinanti, preoccupa la Croazia che, nel 2010, ha registrato 652 casi di rabbia. Nel Paese è previsto un piano di vaccinazione sul quale l'Unità di crisi auspica di acquisire maggiori informazioni.

VACCINAZIONE DEI CANI Dal 2011, i Modelli 12 conseguenti alle vaccinazioni dei cani per rabbia sono inseriti nella anagrafe canina informatizzata regionale, dove risulta un calo delle vaccinazioni dei cani;

attualmente solo il 33% circa dei cani risulta avere una copertura vaccinale valida. Quest'anno la vaccinazione sui cani non è più sostenuta dal finanziamento pubblico regionale. I componenti della Unità di Crisi hanno quindi convenuto in maniera unanime che le vaccinazioni dei cani effettuate nel 2011 in Regione Veneto non siano tali da garantire una adeguata protezione e hanno chiesto alla Regione Veneto interventi efficaci e rapidi interventi correttivi per migliorare il livello dì vaccinazione dei cani. In Friuli la vaccinazione dei cani è effettuata dai veterinari Asl per un costo di 10 euro, stesso importo applicato in Provincia di Trento, dove i dati sul livello di vaccinazioni effettuate risultano falsati dal non perfetto funzionamento dell'anagrafe in cui il numero di cani registrato risulta spesso più al-

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to dell'effettivo. L'Unità di crisi per la rabbia del Ministero della Salute si è riunita il 27 giugno, alla presenza di dirigenti ministeriali del Centro di referenza per la rabbia, dell'Izs delle Venezie, delle Regioni Veneto e Friuli Venezia Giulia, delle Province Autonome di Trento e Bolzano dell'Ispra.

EFFICACIA DELLA VACCINAZIONE La Regione Veneto ha adottato un piano di verifica dell'efficacia della vaccinazione orale antirabbica nelle volpi e pianificato i prelievi, a seguito della prima campagna di vaccinazione ordinaria 2011 (maggio 2011). Il decreto, pubblicato sul Bollettino Ufficiale Regionale dell’8 luglio, contiene l'indicazione del numero di volpi da prelevare (esemplari adulti ad altitudine inferiore ai 2300 metri sul livello del

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mare) e il dettaglio della programmazione territoriale e temporale dei prelievi. Con successivo decreto la Regione ha precisato che "le attività di prelievo dovranno svolgersi entro i suddetti limiti altitudinali e, nei limiti delle possibilità di riconoscimento a distanza della classe di età dei soggetti, a carico preferibilmente di esemplari adulti". Il piano ha lo scopo di garantire un prelievo di volpi quanto più possibile omogeneo sul territorio complessivamente sottoposto alla vaccinazione orale antirabbica, pertanto l'indicazione del numero di volpi non ha valore perentorio ma indicativo, fermo restando il numero totale di volpi da prelevare in ciascuna provincia (138 nella provincia di Belluno, 95 in quella di Treviso, 99 nella Provincia di Vicenza). Alla realizzazione dei prelievi di volpi sono delegate le Amministrazioni provinciali che possono avvalersi anche degli operatori muniti di licenza per l'esercizio dell'attività venatoria opportunamente abilitati ed autorizzati dalla Provincia. Le volpi prelevate nell'ambito del programma di monitoraggio (così come già previsto per tutte le volpi rinvenute morte per cause diverse sul territorio ovvero abbattute perché sintomatiche) dovranno essere conferite alla sezione territoriale di riferimento dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie. ■

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ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI

Il Medico Veterinario nella gestione degli avvelenamenti Attualità normativa e professionale nella clinica degli animali da compagnia SEMINARIO D’AGGIORNAMENTO GRATUITO SABATO 24 SETTEMBRE 2011- MONTESILVANO (PE)

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I DATI DA COMUNICARE COGNOME ________________________________________________________________________________ NOME _______________________________________________________________________________________ INDIRIZZO _________________________________________________________________________________ CAP ___________________ CITTÀ E PROVINCIA _______________________________________ TEL _____________________________________ CELL _____________________________________________ EMAIL _____________________________________________ FAX __________________________________ ORDINE DEI MEDICI VETERINARI DI (Provincia) _____________________________

Il Seminario è rivolto a medici veterinari. Ingresso libero fino a raggiungimento dei posti disponibili. Si richiede la massima puntualità. Gli organizzatori si riservano di non consentire accessi, a lavori iniziati. PRIVACY - Ai sensi del decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 (G.U. 29 luglio 2003, Serie generale n. 174, Supplemento ordinario n. 123/L), il sottoscritto consente al trattamento dei dati sopra indicati, consapevole che l’esecuzione dei servizi richiesti non può avere luogo senza le comunicazioni dei dati personali all’ANMVI e/o ai soggetti a cui la stessa deve rivolgersi.

CUCCIOLO RABIDO DAL MAROCCO aso positivo di rabbia canina nel Dipartimento francese della Vandea, per importazione irregolare. Ad annunciarlo, il 17 agosto scorso, è stato Jean Luc Angot, ispettore capo di sanità pubblica veterinaria e direttore veterinario per il Ministero dell'alimentazione, dell'agricoltura e della pesca. Si tratta di un cucciolo proveniente dal Marocco. La conferma è arrivata dal Laboratorio dell’Istituto Pasteur di Parigi. A 2 mesi e mezzo di vita, il cucciolo, adottato dal Marocco l’11 luglio, è stato portato in Francia il 1 agosto secondo modalità non conformi alle prescrizioni sanitarie contro la rabbia. I primi segni della malattia, un cambiamento del comportamento, si sono verificati tra il 1 e il 2 agosto. L’animale è stato isolato ed è morto il 7 agosto. Gli animali a contatto con il cane rabbioso durante il periodo di escrezione salivare sono tre gatti, per i quali è stata disposta l’eutanasia. Un cane, vaccinato, che viveva nella stessa casa è in isolamento. Le persone a contatto con il cane sono sotto osservazione sanitaria. L'ultimo caso rabbia canina in Francia è stato diagnosticato il 10 Maggio 2009. Negli ultimi dieci anni, nove casi di rabbia sono stati diagnosticati nei cani in Francia. Ognuno di questi casi è stato direttamente o indirettamente legato alla importazione illegale di un cane da un paese dove c'è la malattia.

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Virus a trasmissione Ceppo del virus alimentare nella UE del cimurro in due furetti italiani Seconda causa di tossinfezione dopo Salmonella. Aggiornamento Efsa

di MARIA GRAZIA MONZEGLIO virus a trasmissione alimentare rappresentano la seconda causa di focolai tossinfettivi di origine alimentare nell’Unione europea (UE), dopo la Salmonella. L’EFSA ha pubblicato un’analisi relativa alle conoscenze scientifiche più recenti su questi virus, fornendo consigli su eventuali misure per controllare e prevenirne la diffusione nell’UE. La valutazione raccomanda, fra l’altro, la necessità di incentrare le misure di riduzione sulla prevenzione della contaminazione, anziché sull’eliminazione del virus dagli alimenti contaminati. I virus sono sempre più considerati come un’importante causa di focolai di tossinfezioni alimentari. Nel 2009 i virus hanno provocato il 19% di tutti i focolai sviluppatisi nell’UE, generando oltre 1000 focolai e colpendo più di 8700 cittadini. Il numero totale di focolai causati da virus è in aumento dal 2007. Il cibo può fungere da veicolo di trasmissione agli esseri umani di determinati virus che, in alcuni casi, sono altamente contagiosi e possono determinare focolai diffusi. Il parere scientifico dell’EFSA ha preso in considerazione il Norovirus e il Virus dell’epatite A nei prodotti freschi, nei cibi pronti e nei molluschi bivalvi quali ostriche, cozze e cappesante, poiché tali alimenti sono classificati

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come pericoli prioritari dall’Organizzazione mondiale della sanità. Nel parere è stato valutato anche il Virus dell’epatite E, date la sua elevata prevalenza nei suini in tutta Europa e la presenza di prove della sua trasmissione attraverso gli alimenti, malgrado la scarsità di casi clinici umani all’interno dell’UE. Secondo il gruppo di esperti scientifici sui pericoli biologici (BIOHAZ) dell’EFSA, misure efficaci volte a contenere la diffusione di questi virus dovrebbero incentrarsi sulla prevenzione della contaminazione a tutti i livelli della produzione, anziché sull’eliminazione o inattivazione di questi virus dagli alimenti contaminati. Attualmente la cottura accurata è l’unica misura efficace per eliminare o inattivare il Norovirus o il Virus dell’epatite A dai molluschi bivalvi o da prodotti freschi contaminati. Anche la carne e il fegato dovrebbero essere cotti completamente per garantire l’eliminazione o l’inattivazione di eventuali infezioni di epatite E. Il parere formula diverse raccomandazioni sulle misure per controllare la diffusione di questi virus nell’UE nonché per l’ulteriore raccolta di dati. Le raccomandazioni relative alle misure di riduzione includono l’introduzione di criteri microbiologici per il Norovirus nei molluschi bivalvi, a meno che i prodotti non rechino l’etichetta “da consumare previa cottura”, e l’ulteriore formazione dei rivenditori di alimenti in merito alla contaminazione virale degli alimenti e dell’ambiente. Per prevenire le infezioni di epatite E, il gruppo di esperti scientifici BIOHAZ raccomanda anche di dissuadere le persone con malattie epatiche o deficienze immunitarie e le donne in stato di gravidanza dal consumare carne e fegato di cinghiale e maiale poco cotti. "Scientific Opinion on an update on the present knowledge on the occurrence and control of foodborne viruses" EFSA Journal 2011; 9(7): 2190 [96 pp.]. ■

Omologia nucleotidica elevata con i ceppi isolati da cani e volpi

’agente eziologico del cimurro (CDV) appartiene alla famiglia Paramyxoviridae, genere Morbillivirus ed è causa di una patologia infettiva e contagiosa in canidi, mustelidi e procionidi, tra cui i furetti (Mustela Putorius Furo). Nel furetto l’infezione da cimurro ha un esito fatale quasi nel 100% dei casi e viene controllata attraverso l’uso di vaccini. Uno studio descrive due casi clinici di cimurro in altrettanti furetti domestici vaccinati con un ceppo Onderstepoort avianizzato e la caratterizzazione biomolecolare del CDV isolato. I furetti presentavano un quadro clinico caratterizzato da dermatite pruriginosa e squamo-purulenta alla regione del mento, peri-labiale, peri-vulvare ed al condotto uditivo esterno. I soggetti venivano a morte tre settimane dopo l’esordio dei sintomi. I campioni di croste prelevati venivano sottoposti ad estrazione degli acidi nucleici ed analizzati mediante RT-PCR per CDV. Veniva effettuata l’analisi con enzimi di restrizione (RFLP-PCR) di conferma, per discriminare i ceppi vaccinali dai ceppi di campo. I prodotti

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di amplificazione venivano purificati e sottoposti a sequenziamento. Le sequenze di 1823 nt del gene H del CDV venivano comparate mediante Clustal X con analoghe sequenze di ceppi di campo e ceppi vaccinali disponibili su GeneBank. Sulla base dei dati ottenuti le sequenze sono risultate appartenenti al lineage Europa, ben segregato dal lineage America-1, che raccoglie i principali ceppi vaccinali avianizzati, e differente dal cluster dei ceppi Rockborn-like. L’infezione nei furetti non aveva quindi relazione con la vaccinazione effettuata. Inoltre, le sequenze presentavano un’omologia nucleotidica elevata con i ceppi isolati da cani e volpi in Italia, risultando differenti da quelle del lineage Wildlife. Il sequenziamento ha confermato il risultato ottenuto con la RFLP-PCR e la mancanza di relazione con il ceppo vaccinale inoculato. Le due sequenze ottenute, presentando un’omologia nucleotidica elevata per ceppi isolati da cani in Italia, sono risultate differenti dal lineage Wildlife. Lo studio, concludono gli autori, rappresenta un contributo alla esigua disponibilità bibliografica in merito alle infezioni da CDV nei mustelidi ed implementa i dati disponibili sui ceppi virali circolanti. Il metodo diagnostico descritto rappresenta un sistema rapido e sensibile per la diagnosi dell’infezione da cimurro. (M.G.M.) “Analisi biomolecolare di ceppi di Canine distemper virus (CDV) in furetti domestici (Mustela putorius furo)” Annalisa Guercio, Giuseppa Purpari, Francesco Mira, Patrizia Di Marco, Vincenza Cannella, Michele Chetta, Vincenzo Aronica, Vincenzo Di Marco Lo Presti. 4° Workshop Nazionale di Virologia Veterinaria. Brescia, 9-10 Giugno 2011. ■

NEMATODI CARDIOPOLMONARI CANINI E FELINI IN ITALIA apillaria aerophila, Aelurostrongylus abstrusus, Angiostrongylus vasorum e Dirofilaria immitis sono nematodi cardiopolmonari del cane e del gatto attualmente emergenti in molti paesi. Uno studio ha descritto i risultati ottenuti dall'indagine della presenza di questi nematodi nel 2009-2010 nell'Italia centrale (Marche e Abruzzo – rispettivamente Siti A e B) e meridionale (Puglia – Sito C). Si raccoglievano in totale 534 e 436 campioni fecali individuali di cani e gatti, oltre a 471 e 34 campioni fecali ambientali in rifugi canini e felini; inoltre, si prelevavano 192 campioni ematici individuali canini. Le feci venivano analizzate mediante copromicroscopia (flottazione) e tecnica di Baermann, mentre i campioni ematici venivano analizzati con metodo di Knott. Uova di C. aerophila venivano identificate nell’1,48 e 20% (Sito A), 8,67 e 2,71% (Sito B) e 16,67 e 0% (Sito C) dei campioni individuali e ambientali canini. C. aerophila veniva identificata nel 2,90% (Sito A), 3,03% (Sito B) e 14,29% (Sito C) dei campioni individuali felini. Larve di A. vasorum venivano identificate rispettivamente nello

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0,96 e 2,48% dei campioni individuali e ambientali del Sito B, mentre quelle di A. abstrusus nell’1,82% (Sito A) e 9,96% (Sito B) dei campioni fecali individuali. Microfilarie di Dirofilaria immitis, identificate sulla base degli aspetti morfologici e morfometrici, venivano riscontrate nel 2,56% dei campioni prelevati nel sito B. Nonostante le dimensioni limitate del campione, i risultati indicano, concludono gli autori, che i nematodi cardiopolmonari sono presenti in Italia centrale e meridionale e dovrebbero quindi essere inclusi nella diagnosi differenziale delle malattie cardiorespiratorie del cane e del gatto. Sono auspicabili studi più ampi per ottenere informazioni sulla diffusione di questi parassiti, soprattutto di C. aerophila e A. vasorum, per i quali la distribuzione attuale è poco conosciuta. (M.G.M.) “Canine and feline infections by cardiopulmonary nematodes in central and southern Italy” Di Cesare A, Castagna G, Meloni S, Milillo P, Latrofa S, Otranto D, Traversa D. Parasitol Res. 2011 Aug; 109 Suppl 1:87-96.

Vet Journal è un periodico di informazione scientifica di proprietà di E.V. srl iscritto nel Pubblico Registro della Stampa periodica presso il Tribunale di Cremona al n. 396 dal 18.12.2003. È diretto dal dottor Enrico Febbo e dalla dottoressa Maria Grazia Monzeglio. Fornisce un flusso informativo continuo sugli eventi della medicina veterinaria e sul mondo delle bioscienze, con tre edizioni alla settimana.

Le notizie di Vet Journal sono consultabili on line all'indirizzo

www.vetjournal.it/


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Dall’accesso alla professione ai rapporti di lavoro fra medici veterinari Dinamiche professionali fra Pubblico e Privato e tra liberi professionisti. Moderne sinergie in medicina veterinaria.

CONGRESSO NAZIONALE SABATO 8 OTTOBRE 2011

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XII Congresso ANMVI Cremona, Palazzo Trecchi

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A.N.M.V.I. ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI


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Sanità animale Info Regioni

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Ordinanza sulla profilassi della varroasi delle api in Valle d’Aosta Ruoli e compiti dei Servizi Veterinari, degli allevatori e dei “tecnici apistici”

a Valle d'Aosta ha varato l'ordinanza regionale "Norme per la profilassi della varroasi e delle altre malattie delle api in Valle d'Aosta". Il provvedimento è stato pubblicato sul bollettino ufficiale del 19 luglio scorso e rende obbligatoria in tutti gli apiari "l'esecuzione di opportuni trattamenti contro la varroasi, unicamente mediante l'utilizzo di prodotti regolarmente autorizzati, nel rispetto dei tempi e delle modalità stabilite dai Servizi Veterinari dell'Azienda USL della Valle d'Aosta in accordo con la Direzione Produzioni vegetali e Servizi fitosanitari - Ufficio Apicoltura dell'Assessorato regionale Agricoltura e Risorse Naturali". I trattamenti "devono sempre essere coadiuvati dalla costante applicazione delle buone pratiche apistiche"; gli apicoltori "devono registrare tutti i trattamenti effettuati sull'apposito registro dei trattamenti farmacologici, vidimato dal Servizio di Igiene degli Allevamenti e delle Produzioni Zootecniche dell'Azienda USL della Valle d'Aosta". L'Ordinanza rende obbligatorio, in tutte le arnie presenti in Valle d'Aosta, l'uso del fondo antivarroa; in presenza di peste americana e nel caso di altre malattie infettive/infestive

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delle api contemplate dal Regolamento di Polizia Veterinaria, "ove non siano possibili interventi di tecnica apistica da prescriversi da parte dei Servizi Veterinari dell'Azienda USL della Valle d'Aosta e/o dai tecnici apistici della Direzione Produzioni vegetali e Servizi fitosanitari dell'Assessorato Agricoltura e Risorse Naturali", si applicano i provvedimenti previsti dallo stesso Regolamento. All'atto della diagnosi "si applica il sequestro dell'apiario sigillando l'alveare infetto". "La revoca di tale provvedimento avverrà quando si perverrà alla dimostrazione dell'estinzione del focolaio". Anche nel caso "di elevata infestazione da varroasi, dovuta a trattamenti non effettuati e/o utilizzo di metodiche improprie, a salvaguardia del patrimonio apicolo regionale", i Servizi Veterinari dell'Azienda USL della Valle d'Aosta possono richiedere al Sindaco "l'emissione di apposita ordinanza al fine di vietare lo spostamento dell'intero apiario infestato sino ad un controllo favorevole delle colonie". I contravventori "sono sottoposti alle sanzioni amministrative di cui all'art. 6 della legge 2 giugno 1988, n. 218, salvo che non ricorrano i presupposti per l'applicazione di norme penali". ■

CAMPANIA, FOCOLAIO DI MORBO COITALE MALIGNO A CASERTA on una nota del 9 agosto scorso, il Ministero della Salute ha reso noto che è stato riscontrato nel Comune di Frignano a Caserta un focolaio primario del Morbo coitale maligno. Si tratta di un’azienda che alleva equidi destinati sia all’alimentazione umana sia per fini sportivi. Al momento del prelievo erano presenti 59 soggetti, di cui 3 positivi con sintomatologia clinica, uno poi deceduto. L’azienda è stata posta sotto sequestro e sono in corso ulteriori approfondimenti epidemiologici finalizzati a individuare

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aziende eventualmente collegate al focolaio.

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12 Attualità Formazione europea

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Better training for safer food Corsi europei sul controllo ufficiale dei mangimi, per avere alimenti più sicuri

di CARMELO CICERO Direttore responsabile dell’Ufficio VII “alimentazione animale” Ministero della Salute Dipartimento per la Sanità Pubblica Veterinaria, la Nutrizione e la Sicurezza degli Alimenti Direzione Generale della Sanità Animale e del Farmaco Veterinario el mese di giugno 2011, presso la sede del Ministero della salute, si è svolto il primo, di tre corsi di formazione, che si terranno a Roma nel periodo 2011-2012, sulla legislazione alimentare inerente il “settore mangimi”, programmati in Italia dalla Commissione Europea per il biennio 2011-2012: tali corsi di formazione rientrano all’interno del progetto intitolato “Better training for safer food (BTSF)”. Nel periodo 2011-2012 corsi simili, oltre che in Italia, si terranno in altre città europee: a Copenhagen, Budapest, Parigi e a Targu Mures in Romania. Il progetto, finanziato dalla Commissione Europea, è gestito dall’Executive Agency for Health and Consumers, (http://ec.europa.eu/eahc/ about/about.html) per conto della Direzione Generale per la Salute e Consumatori (Directorate-Genaral for Health & Consumer). I corsi BTSF incentrati sul “feed law”, hanno come obiettivo principale quello di perseguire un’attività di formazione a livello Comunitario, in modo da contribuire ed assicurare un approccio uniforme, negli Stati Membri. L’armonizzazione delle procedure del controllo ufficiale dei mangimi, che si otterrà tramite questi corsi di formazione, permetterà di avere alimenti più sicuri. La sicurezza degli alimenti e dei mangimi rappresenta l’obiettivo primario della Commissione, per assicurare un alto livello della protezione della salute umana e dei consumatori, delle produzioni tradizionali, oltre che l’effettivo funzionamento del mercato interno. Per raggiungere tali obiettivi, di primaria importanza per tutti i consumatori dell’Unione europea, la DG for Health and Consumers, ha previsto nell’ambito del programma comunitario di formazione europea, per il settore della legislazione alimentare, dei mangimi e della salute animale, corsi di formazione mirati che vedono la partecipazione di numerosi delegati dei paesi dell’Unione ma anche di diversi Paesi Terzi. Nel settore dei mangimi occorre sottolineare

N

che la Commissione ha messo in atto, nell’ultimo periodo, tutta una serie di provvedimenti per uniformare i comportamenti sanitari e delle produzioni, in particolare il Regolamento 183/2005 “sull’igiene dei mangimi”, che a tutti gli effetti va considerato come facente parte dei regolamenti del “pacchetto igiene”, e che ha dato il via ad altri regolamenti indispensabili per armonizzare l’intero settore dell’alimentazione animale, compresa l’alimentazione per gli animali da compagnia. Considerata quindi la complessità delle norme facenti capo alla sicurezza alimentare, ed in virtù anche delle nuove tecnologie produttive, che paradossalmente a volte possono creare nuovi problemi per la sicurezza degli alimenti e per i mangimi, la Commissione ha ritenuto fondamentale ed indispensabile promuovere una corposa attività di formazione a livello europeo. Già da anni tale attività di formazione nei settori delle normative alimentari, della salute e del benessere animale oltre che nel settore della salute delle piante, ha visto la partecipazione di 13.000 partecipanti, i quali hanno frequentato le sessioni di formazione con un approccio integrato. Difatti sono stati trattati tutti i settori della catena alimentare inclusi la produzione dei mangimi, la produzione primaria, le fasi di stoccaggio e di conservazione degli alimenti, il trasporto e la vendita. L’alto livello dei docenti scelti per lo svolgimento di tali corsi di formazione, e la competenza specifica dei loro collaboratori, hanno permesso negli anni un innegabile miglioramento nello svolgimento dei controlli ufficiali, da parte

delle Autorità interessate che hanno raggiunto un alto livello di preparazione e di conoscenza delle normative Comunitarie. A tal proposito ritengo molto significativo riportare ciò che ha dichiarato il Commissario John Dalli, in occasione di un’apposita conferenza sulla formazione a livello Europeo: “Better Training for Safer Food has been a considerable success since its launch but we cannot rest on our laurels. A lot of work has already been done in terms of building for the future and the conference represents an excellent opportunity to gather the views of all stakeholders for further engagement and development of the programme. The benefits of the kind of training offered by BTSF are clear and we must ensure that it is well equipped to face the challenges of the coming years.”1 Il primo dei tre corsi previsto a Roma, tenutasi a giugno 2011 presso il Ministero della Salute, ha visto l’interessamento del Dipartimento e del Direttore Generale della Direzione Generale della Sanità Animale e del Farmaco Veterinario. Sono state messe a disposizione del gruppo le strutture necessarie, come la sala dell’Auditorium, ed è stato fornito il supporto dell’Ufficio VII - alimentazione animale - assicurando in tal modo, che il corso si svolgesse nelle migliori condizioni possibili. All’interno della sessione di formazione, tenuta da docenti di levatura europea con elevata competenza nel settore dei mangimi, sono stati affrontati tutti gli aspetti connessi a tale settore: oltre agli aspetti normativi è stata trattata anche l’attività di controllo ufficiale, compreso l’autocontrollo delle produzioni (HACCP). Sono stati trattati i seguenti argomenti: 1 Introduzione sulla legislazione europea sui mangimi; 2 Definizioni più importanti dei mangimi; 3 Regolamento 178/2002 sulla legislazione alimentare; 4 Regolamento 767/2009 regole sull’immissione sul mercato dei mangimi; 5 Sistema di allerta rapido; 6 Registrazione e riconoscimento degli operatori del settore dei mangimi; 7 Controlli sui mangimi (programmi di controlli, controllo dei sottoprodotti, controlli all’importazione dei mangimi); 8 Regole sull’igiene dei mangimi compresa la produzione primaria dei mangimi; 9 Haccp applicata all’industria dei mangimi; 10 Regole sull’etichettatura dei mangimi; 11 Borderline tra additivi, materie prime per mangimi, e altri prodotti; 12 Borderline tra premiscele, mangimi complementari e mangimi complementari/ dietetici; 13 Contaminanti chimici: sostanze indesiderabili; 14 Obiettivi generali e la portata delle regole sugli OGM, comprese le regole per la tracciabilità degli OGM; 15 Mangimi medicati; 16 Rilascio dell’autorizzazione per la produzione degli additivi; 17 Regole per l’etichettatura degli additivi e delle premiscele di additivi; 18 Registro comunitario degli additivi; 19 Contaminanti microbiologici; 20 Uso dei sottoprodotti di origine animale; 21 Uso dei sottoprodotti di origine animale con particolare riferimento al feed-ban: TSE. Alla sessione di formazione, hanno partecipa-

to anche, in qualità di “special guest speakers”, un rappresentante del Ministero della Salute, in servizio presso l’Ufficio VII della DGSA, il quale ha presentato il “sistema dei controlli ufficiali nei mangimi in Italia”, e il responsabile del Centro Nazionale di Referenza per Alimentazione Animale (C.Re.A.A) dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Torino, il quale ha avuto modo di far conoscere, al gruppo dei partecipanti, l’attività del laboratorio nazionale di riferimento sugli additivi per mangimi compresi gli aspetti analitici dell’attività di laboratorio, in Italia. Inoltre, nel corso della settimana formativa, sono state effettuate due visite presso due stabilimenti produttori, rispettivamente, uno di mangimi e uno di additivi, con lo scopo di permettere ai partecipanti di constatare in loco le varie fasi della produzione dei mangimi. Prima di effettuare le visite guidate all’interno degli stabilimenti, i responsabili delle due aziende, visitate per l’occasione, hanno illustrato con delle diapositive le rispettive attività di produzione svolte negli impianti, mettendo in evidenza gli aspetti tecnici della produzione, ma anche e soprattutto gli aspetti legati al controllo ufficiale e soprattutto all’autocontrollo delle loro produzioni. Ciò si è rivelato di estrema importanza perché ha permesso ai partecipanti di realizzare una diretta correlazione tra la normativa afferente, ampiamente discussa durante il corso di formazione (parte teorica), e l’effettiva applicazione sul campo dei principi dell’HACCP (parte pratica). Il risultato di tale attività è stato considerato più che soddisfacente, sia da parte dei partecipanti che da parte del Coordinatore del corso, così come dai docenti presenti, anche per l’impegno del sottoscritto e dei colleghi dell’Ufficio VII - alimentazione animale - che hanno curato, con sopralluoghi preventivi in loco, tutti gli aspetti logistici e tecnico-amministrativi, in modo da assicurare l’ottimale riuscita dell’evento, senza peraltro tralasciare l’impegno e la professionalità dei colleghi dei servizi veterinari locali, che hanno fornito l’indispensabile supporto in loco. In conclusione, è d’obbligo augurarsi che anche le prossime sessioni di formazione, che si terranno nel mese di novembre c.a. e nel mese di marzo dell’anno 2012, possano svolgersi allo stesso modo, nelle migliori condizioni possibili per tutti i nuovi partecipanti e per i docenti dei vari moduli. ■ 1

Fonte della Commissione Europea.


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Royal Canin patrocina “Due giorni per l’autunno” Anche l’Agility Dog alla manifestazione di FAI e Accademia piemontese del giardino ti cappelli floreali, da indossare o semplicemente da mostrare, costruiti con materiali naturali. In più, sarà possibile effettuare visite guidate agli interni del Castello di Masino a cura degli studenti e dei docenti dell’Istituto di Istruzione Superiore “Piero Martinetti” di Caluso. Royal Canin, per la prima volta insieme al FAI nella “Due giorni per l’autunno”, organizzerà una speciale sessione di Agility Dog - uno sport cinofilo dove il conduttore affronta, insieme al proprio cane, un percorso a ostacoli

abato 22 e domenica 23 ottobre 2011, dalle ore 9.30 alle 18, il Parco del Castello di Masino, a Caravino (TO), ospiterà la settima edizione della “Due giorni per l’autunno”, mostra e mercato di piante insolite e speciali in uno straordinario spettacolo di colori e di sapori autunnali, organizzata dal FAI - Fondo Ambiente Italiano - sotto l’accurata regia dell’Architetto Paolo Pejrone, fondatore e Presidente dell’Accademia Piemontese del Giardino. Anche quest’anno la manifestazione offrirà a tutti gli esperti o semplici appassionati di giardinaggio l’opportunità unica di ritrovarsi con oltre 130 tra i migliori vivaisti italiani ed europei, presenti a Masino con le loro collezioni di punta e interessanti novità. In questa stagione di rinnovi e preparazione per l’anno successivo, i visitatori potranno, quindi, documentarsi sulle piante e i fiori per il “giardino che verrà”, e acquistare rari e antichi prodotti dell’orto e del frutteto, abitualmente difficili da reperire. Espositori altamente qualificati e specializzati proporranno piante a fioritura autunnale con bacche ornamentali; alberi e arbusti a colorazione autunnale; piante aromatiche e officinali, da frutta e da orto; bulbi, tuberi e rizomi a fioritura primaverile; sementi rare e rose a fioritura invernale. In più, collezioni di lavanda; piante di bambù e strutture in bambù per giardini; zucche ornamentali e commestibili; attrezzature per la cura del giardino, dell’orto e del frutteto; cesterie e vasi decorati; editoria specializzata e quadri con fiori pressati. Saranno anche presentati e messi in vendita prodotti tipici dell’orto e del frutteto d’autunno, la maggior parte dei quali sono “presidi Slow Food” per via della loro eccezionale qualità e perché rispondono a criteri di stagionalità, tipicità territoriale e filiera corta. Tra questi peperoni Cuore di bue di Carmagnola e peperone quadro di Cuneo; porri e rape bianche di Cervere; cardo gobbo di Nizza Monferrato; cardo bianco e cipolle gialle piatte di Andezeno; cavoli verza di Montalto Dora e cavolfiori di Moncalieri; ravanelli di Torino; patate blu e marroni della Val Susa e patate di montagna; mele Annurca di Benevento; noci di Sorrento e nocciole del Piemonte.

S

PER I PIÙ PICCOLI In entrambe le giornate di manifestazione verranno organizzati divertenti laboratori ludico-didattici all’aria aperta durante i quali i bambini potranno creare - con bacche, foglie e pigne - insetti fantasiosi e realizzare colora-

nel minor tempo possibile, oltre a una serie di esibizioni sempre legate al rapporto caneproprietario, come l’Obidience, il Flyball e altre attività ludiche. Royal Canin, azienda francese specializzata nella produzione di alimenti secchi e umidi di alta gamma per cani e gatti, ha iniziato a collaborare quest’anno con il FAI, con il quale condivide l’amore per il patrimonio ambientale italiano. A tutti coloro che interverranno insieme al proprio cane, Royal Canin metterà a disposizione una serie di utili gadget per ren-

dere la visita piacevole sia per il proprietario che per l’animale. Con il Patrocinio di Regione Piemonte, Provincia di Torino e Comune di Caravino e il contributo di Royal Canin. Grazie a Prelios e a Stihl e Viking. ■

Per informazioni: FAI Castello di Masino Tel. 0125.778100; faimasino@fondoambiente.it


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14 Calendario attività Dal 15 settembre al 9 ottobre Per visualizzare i programmi degli eventi di tutte le società clicca su www.evsrl.it/eventi

15 - 17 SET 15 SET 15 SET 16 - 17 SET 16 SET 18 SET 19 - 21 SET 23 - 25 SET 23 - 24 SET 24 - 25 SET 24 SET 24 SET 25 SET 25 SET

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INTERNATIONAL COURSE - ADVANCED VETERINARY DIAGNOSTIC IMAGING - PRACTICAL AND INTERACTIVE COMPUTED TOMOGRAPHY WORKSHOP - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Accr. ECM non previsto - Per info: Paola Gambarotti - Segr. SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it SEMINARIO NAZIONALE SIVE IN COLLABORAZIONE 1ST SEAVE MEETING: INTERNAL MEDICINE - Alghero Hotel Calabona - Località Calabona - CP 15 - ECM: CON CIRCOLO VETERINARIO SARDO Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: Attenzione: Evento annullato. info@sive.it SEMINARIO SIVAR IN COLLABORAZIONE CON ORDINE AUTOPSIE NELL’ALLEVAMENTO BOVINO. METODICHE E PROBLEMATICHE LEGISLATIVE - IZS delle DEI MEDICI VETERINARI DI UDINE E IZS DELLE VENEZIE Venezie, Sezione di Udine - ECM: 3 Crediti - Per informazioni: Paola Orioli - Segreteria Organizzativa, Scientifica e (SEZIONE DI UDINE) Marketing - Tel. +39 0372 403539 - E-mail: info@sivarnet.it CORSO SIVE CORSO PRATICO DI EMBRYO-TRANSFER - Palazzo Trecchi , Cremona e SBS San Daniele Po (CR) - Via Ultimi posti disponibili Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: info@sive.it CONVEGNO SIVAL IN COLLABORAZIONE CON IBP BIOSAFETY SIMPOSIUM - 2ND IBP-SIVAL JOINT MEETING - Auditorium Siena Biotech S.p.A - Medicines ITALIAN BIOSAFETY PIATFORM Research Center - Via Petriccio e Belriguardo, 35 - ECM: Accreditamento non richiesto - Per informazioni: Lara Zava - Segreteria SIVAL - Tel. +39 0372 403541 - E-mail: info@sivalnet.it INCONTRO REGIONALE SCIVAC TOSCANA QUANDO L’ECOGRAFIA È URGENTE: L’ECOTOMOGRAFIA NELLE SITUAZIONI DI EMERGENZA - Cascina (PI) Moh Euro Hotel - Viale Europa 6 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per info: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it CORSO SCIVAC TRAUMATOLOGIA FELINA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto accreditamento Ultimi posti disponibili per 27 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it CONGRESSO NAZIONALE SCIVAC 70° CONGRESSO NAZIONALE SCIVAC - MEDICINA D’URGENZA - Hotel Serena Majestic, Montesilvano (PE) Viale Carlo Maresca 12 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it SEMINARIO SICARV / SCIVAC SEMINARIO INTERNAZIONALE - MALATTIA DEGENERATIVA MITRALICA NEL CANE: COSA C’È DI NUOVO? - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: No ECM - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it INCONTRO SCVI LE GHIANDOLE DELL’APPARATO GASTRO-ENTERICO A VOLTE DIMENTICATE. LA PANCREATITE: MEDICINA E CHIRURGIA A CONFRONTO E LE PATOLOGIE DELLE GHIANDOLE SALIVARI - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: No ECM - Per info: Erika Taravella - Seg. Soc. Spec. SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it SEMINARIO NAZIONALE SIVE

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INCONTRO REGIONALE SIVAE / SCIVAC CALABRIA IN COLLABORAZIONE CON LA FACOLTÀ DI MEDICINA VETERINARIA DI MESSINA INCONTRO REGIONALE SCIVAC MARCHE

2 OTT 2 OTT

INCONTRO REGIONALE SCIVAC CAMPANIA

2 OTT

INCONTRO REGIONALE SCIVAC FRIULI VEN.GIULIA

2 OTT 5 - 7 OTT 6 - 8 OTT 7 - 8 OTT 7 - 9 OTT 8 - 9 OTT

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC CORSO SCIVAC CORSO SIVE

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9 OTT

INCONTRO SISCA

9 OTT

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SOLUZIONI

Melopsittacus sp.

(TO), Febbraio - Marzo 2008 Neonatologia SIVE - Vigone

Eclectus sp.

Corso base teorico-pratico di Risposta corretta: c)

Cacatua spp.

QUIZ 1

risposta allo stimolo

Ara spp.

QUIZ 2

temperatura

Psittacus spp.

Risposta corretta: e)

tono muscolare

Incontro Sivae: “Ortopedia

mucose

a b c d e

negli animali esotici” -

a b c d

2) In quale specie di pappagalli è più frequente il prognatismo inferiore?

Cremona, settembre 2008

1) Quale di questi parametri non viene preso in considerazione durante la valutazione dell’APGAR SCORE?


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