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la VETERINARIA
PROFESSIONE
A.N.M.V.I.
ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI
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SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE
Anno 9, numero 29 dal 10 al 16 settembre 2012
Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano
Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. soc. cons. a R.L. - Cremona
IL GARANTE DEGLI ANIMALI C’È GIÀ
DEDUCIBILITÀ RIDOTTA PER LE AUTO
APPROVATA LA STRATEGIA ANTI-FORNERO
OBIEZIONE DI COSCIENZA IN CAMPO ANIMALE
LA RISONANZA MAGNETICA IN VETERINARIA
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IL VEGANESIMO È LA FINE DEGLI ANIMALI
BREVI PROSCIUTTO Il Festival del prosciutto di Parma si conferma un’importante vetrina internazionale per questo prodotto italiano. L’indotto coinvolge 160 aziende produttrici, 5.000 allevamenti suinicoli e 3.000 addetti per un giro d’affari complessivo di 1,5 miliardi di euro.
CACCIA Palazzo Chigi ha impugnato dinanzi alla Corte Costituzionale la legge regionale n. 25 del 6 luglio 2012, con la quale il Veneto ha modificato le norme per la protezione della fauna selvatica e per il prelievo venatorio. Alcune norme, disponendo che alcuni tipi di appostamenti possano essere esclusi dall’autorizzazione paesaggistica, contrastano con il Codice di beni culturali e con le norme statali in materia di governo del territorio.
IZS MEZZOGIORNO Il Consiglio dei Ministri ha deliberato la non impugnativa della L.R. Campania n. 21 del 10 luglio 2012 “Ratifica dell’accordo tra la regione Calabria e la regione Campania per la disciplina delle modalità di organizzazione e funzionamento dell’istituto zooprofilattico sperimentale del Mezzogiorno”.
FAO L’IZS di Teramo, nominato Centro di Referenza della FAO, torna ufficialmente a collaborare con l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura in qualità di Centro di Referenza per l’epidemiologia veterinaria.
ACCESSO Alto il numero degli studenti che si son presentati al test di accesso a Medicina Veterinaria. Più di nove mila candidati per 918 posti in tutta Italia. Solo a Messina hanno fatto domanda di ammissione 774 candidati. A Sassari per 30 posti si sono presentati in 335.
WAHIS Rinnovato il World Animal Health Information System. Il cambiamento principale di questa nuova versione è l’integrazione di una sezione specifica per la notifica delle malattie della fauna selvatica in WAHIS.
DL BALDUZZI
Novità e incognite in Sanità Poca veterinaria nel testo che arriva in Parlamento. L’incognita più grande? La libera professione intramoenia A PAGINA 3
È paradossale, ma ha una sua logica. Tutto sta a capire se può essere anche una logica veterinaria. Il veganesimo, qui inteso in generale e non come legittima scelta personale, ha come contropartita l’estinzione. Infatti, gli animali produttori di alimenti, pensiamo ai bovini, difficilmente potranno trovare una collocazione nella società umana come animali da compagnia. Non sarà facile tenere in salotto un vitello, ancora più improbabile allevarlo a questo scopo, non fosse altro che per una questione di costi di mantenimento, un fattore che oggi come oggi ha il suo peso. L’obiezione che muoviamo qui al veganesimo estremista e proselitista è la scoperta dell’acqua calda; è già proposta negli ambienti dell’animalismo spinto, dove le scelte alimentari non sono lasciate alle libertà individuali, ma vengono professate come imperativi etici collettivi. L’obiezione dell’estinzione animale rientra in un decalogo di ricorrenti confutazioni alle tesi estremiste. L’antitesi alla replica “Ma allora voi volete l’estinzione degli animali” è: sì, alcune specie animali non produrranno più alimenti per l’uomo e si estingueranno. Meglio così, dicono, che stare una vita in un allevamento intensivo per poi essere ma-
cellati. L’animalismo estremista fa salve le specie che potranno tornare alla condizione di pre-domesticazione, quindi alla vita selvatica. Per esempio il maiale. Che viva in natura, libero e selvatico. Le filosofie e le religioni obbligatorie diventano presto ideologie, si incancreniscono nel fanatismo e fanno perdere quel senso di responsabilità sociale che l’uomo - unico animale sulla Terra - deve assumersi. Una lettura responsabillmente critica dell’animalismo estremista è un atto dovuto per una professione che con gli animali ha un rapporto sensibilissimo, che incide su salute, ambiente, società, economia. Il fatto che il veganesimo sia considerato con indulgenza da chi esercita sugli animali da compagnia, ad esempio, è già motivo di riflessione. Mentre il Paese sprofonda a meno 373 metri come i minatori del Sulcis, all’Ilva non si sa bene come conciliare l’acciaio con la salute, all’Alcoa l’alluminio con il pane quotidiano, c’è chi si permette di non cercare una sintesi con la deontologia, con la bilancia commerciale italiana (l’import-export) e non considera che l’export agroalimentare ci tiene in piedi in Italia, in Europa e nel Mondo. L’estremismo è pericoloso. Estinguerà anche noi?
RC PROFESSIONALE L’ENTRATA IN VIGORE DEL DECRETO CHE DAL 13 AGOSTO SCORSO AVREBBE DOVUTO ISTITUIRE L’OBBLIGO DELL’ASSICURAZIONE DI RESPONSABILITÀ CIVILE per tutti i professionisti è stata rinviata di dodici mesi per gli operatori sanitari per definire alcuni aspetti che rischiavano di rendere ingestibile questo settore assicurativo. Il rinvio non risolve comunque i problemi che dovranno essere affrontati e definiti, problemi che il mondo veterinario rischia di vivere di riflesso rispetto ai colleghi medici che da anni evidenziano situazioni di insostenibilità. In particolare dovranno essere stabiliti i limiti oltre i quali scatta necessariamente la causa per malpractice considerando che oggi oltre il 90% delle denunce contro i medici risultano poi del tutto infondate con il risultato di aumentare i costi legali, i costi delle polizze e, soprattutto, criminalizzare ingiustamente una categoria professionale. Si pensa pertanto che la responsabilità del medico sia troppo specifica o specialistica per rientrare nelle normali normative del Codice Civile puntando invece su aspetti che andrebbero meglio definiti come la cartella clinica ed il consenso informato. Si pensa che i paletti entro i quali si possa determinare la malpractice debbano essere chiari evidenziando una precisa responsabilità solo nei casi di colpa reale dimostrata o dolo, escludendo quindi tutte le possibilità di errore che possono essere normali o accettabili in una professione complessa come quella medica. L’obiettivo del Ministero è quello di evitare migliaia di cause del tutto inutili e molto costose anche utilizzando maggiormente lo strumento della mediazione che in alcuni settori del diritto sembra dare buoni risultati. Il timore è anche che una RC obbligatoria possa portare ad un incremento del numero di denunce sapendo che vi è una copertura assicurativa.
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Manovra sanitaria Attualità
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Ruolo marginale per la veterinaria nel Decreto-Sanità Le urgenze erano altre. Il DL Balduzzi è più spending review che manovra sanitaria l Decreto Legge del Ministro della Salute Renato Balduzzi (Disposizioni urgenti per promuovere lo sviluppo del paese mediante un più alto livello di tutela della salute) entra in vigore con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Il Parlamento dovrà convertirlo in Legge entro 60 giorni o decadrà. Il percorso parlamentare non si prospetta facile, anche perché sul testo pesano le dure critiche delle Regioni. Le novità di diretto interesse veterinario sono poche, quelle di politica sanitaria generale hanno invece ripercussioni sulla professione, ma rientrano fra gli articoli più discussi e incerti. Un esempio per tutti la regolamentazione della libera professione intramuraria dei medici del SSN. Si mette, infatti, la parola fine a 10 anni di proroghe, ma ancora una volta il tema è stato trattato dal Ministero senza soffermarsi sull’intramoenia veterinaria, ancora una volta ricomprendendola “a strascico” insieme ai medici. Dalla Bindi, alla Turco a Balduzzi, il Ministero della Salute non ha compreso che la veterinaria non ha a che vedere con le liste d’attesa degli ospedali e meriterebbe una riflessione a parte. Invece, la legge-Turco (e il DecretoBalduzzi non altera questo punto) scarica sulle Regioni il compito di pensarci (con i Sindacati pubblici). Sul Decreto si misura del resto la scarsa considerazione della Veterinaria nella sanità del Paese, confinata a poche misure, forse nemmeno le più urgenti. Ma il provvedimento ha anche obiettivi di coerenza con le più ampie politiche di spending review e non a caso insiste sulle sanzioni, su misure di stretto monitoraggio dei flussi finanziari in sanità e sulla soppressione di alcuni enti come il Consorzio Anagrafi Animali (Co An An). Di seguito un dettaglio sulle misure di nostro interesse, con l’avvertenza che andiamo in stampa mentre il provvedimento è alla firma del Capo dello Stato e non è ancora in Gazzetta Ufficiale.
guardia della salute dell’uomo e degli animali. Se la diffida non sortisce effetti, oppure se la Regione ponga in essere atti inidonei o insufficienti, il Consiglio dei Ministri nomina un commissario ad acta.
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INTRAMOENIA Per effetto delle modifiche normative l’intramoenia potrà essere esercitata dai medici esclusivamente nelle strutture aziendali o comunque oggetto di controllo, con modalità rigide, dell’azienda. Gli studi professionali oggi utilizzati per l’intramoenia, in assenza di specifici ed appositi spazi aziendali, dovranno cessare improrogabilmente
RC PROFESSIONALE
entro il 30 novembre 2012. Le regioni e le province nelle quali sono presenti ASL nelle quali risultino non disponibili spazi per l’esercizio dell’attività professionale in intramoenia possono autorizzare lo svolgimento delle stesse attività, in via sperimentale (ma anche residuale), presso gli studi dei professionisti collegati in rete. Il nuovo sistema di controlli, che utilizza specificamente collegamenti in rete di tipo telematico è destinato ad avere anche effetti sui controlli di tipo fiscale. Il Decreto prevede espressamente che i pagamenti relativi alle prestazioni libero professionali rese dai medici sia negli studi autorizzati in rete, ma anche all’interno di ASL ed ospedali, avvengano unicamente “mediante mezzi di pagamento che assicurino la tracciabilità della corresponsione di qualsiasi importo”.
EMERGENZE Le nuove Disposizioni in materia di emergenze veterinarie stabiliscono che in presenza di malattie infettive e diffusive del bestiame, anche di rilevanza internazionale, che abbiano carattere emergenziale o per le quali non si è proceduto all’eradicazione prescritta dalla normativa dell’Unione Europea, il Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro della salute, diffida la regione interessata ad adottare entro quindici giorni gli atti necessari alla salva-
In attesa che entri in vigore l’obbligo di copertura assicurativa, rinviato anche per i veterinari all’agosto 2013, il Ministero introduce meccanismi di tutela per “l’esercente la professione sanitaria” e mette dei “paletti” alla risarcibilità, introducendo il meccanismo di bonus-malus. Fermo restando l’obbligo di dotarsi di una polizza, il professionista potrebbe rispondere dei danni solo nei casi di dolo o colpa “grave”, se svolge l’attività attenendosi a protocolli, linee guida e buone pratiche “accreditate dalla comunità scientifica nazionale e internazionale”. Il rinvio dell’obbligo concede tempo per mitigare il problema del risarcimento, nei confronti di fenomeni discriminatori o speculativi. Si prevede la creazione di un Fondo di solidarietà, che si dovrà occupare anche dei dipendenti dal SSN e dei convenzionati. A tutela dei professionisti, i contratti di copertura assicurativa andranno stipulati “anche in base a condizioni che dispongano alla scadenza la variazione in aumento o in diminuzione del premio in relazione al verificarsi o meno di sinistri e subordinare comunque la disdetta della polizza alla reiterazione di una condotta colposa da parte del sanitario”. Per il risarcimento del “danno biologico” si dovranno individuare “parametri oggettivi”.
SICUREZZA ALIMENTARE Sono previste sanzioni per l’operatore del settore alimentare che offre in vendita al consumatore finale pesce e cefalopodi freschi, nonché prodotti di acqua dolce, sfusi o pre-imballati per la vendita diretta (Art. 44 del Regolamento (CE) 1169/2011) senza affiggere il cartello con le informazioni del Ministero della Salute. Sarà un decreto del Ministro della salute a definire le informazioni relative alle corrette condizioni di impiego, nonché quelle relative ai prodotti di acqua dolce. La violazione è punita con la sanzione amministrativa pecuniaria da seicento a tremilacinquecento euro. Sanzioni (da euro 5000 a euro 50.000) anche per violazioni sulla somministrazione di latte crudo. L’operatore del settore alimentare
che immette sul mercato latte crudo o crema cruda destinati all’alimentazione umana diretta, deve riportare sulla confezione del prodotto o in etichetta le informazioni indicate con decreto del Ministro della salute. In caso di cessione diretta di latte crudo, l’operatore del settore alimentare provvede con l’esposizione di un cartello, nello stesso luogo in cui avviene la vendita del prodotto, ad informare il consumatore finale di consumare il prodotto previa bollitura. Obbligo inoltre, per la produzione di gelati con latte crudo, di sottoporlo a trattamento termico (Regolamento (CE) n. 853/2004). L’OSA che utilizza distributori automatici per la vendita diretta di latte crudo deve provvedere secondo le indicazioni previste con successivo decreto del ministro della salute. Vietata la somministrazione di latte crudo e crema cruda nell’ambito della ristorazione collettiva, comprese le mense scolastiche. Altre norme di sicurezza alimentare riguardano il riconoscimento degli stabilimenti di produzione e confezionamento dei prodotti alimentari destinati ad una alimentazione particolare, cioè quei prodotti che, per la loro particolare composizione o per il particolare processo di fabbricazione, si distinguono dagli alimenti di consumo corrente e rispondono a particolari obiettivi nutrizionali. Saranno le Regioni e le Asl, e non più il Ministero della Sanità, le Autorità competenti al riconoscimento degli stabilimenti.
DIRIGENZA MINSAL Niente da fare per le norme sulla dirigenza sanitaria del ministero della Salute stralciate dalle prime bozze del Decreto. La norma, pur comprendendo norme a favore della dirigenza di ruolo (equiparazione dei dirigenti di ruolo ai sanitari del SSN), non era chiara sul destino dei precari. Il testo non diceva nulla espressamente sui precari del Ministero della Salute, salvo il fatto che i loro titoli sarebbero stati tenuti prioritariamente in considerazione in caso di concorso pubblico. Non veniva cioè esplicitato l’auspicato completo riassorbimento del personale in servizio a tempo determinato. Resta incerto il destino di 136 medici veterinari presso gli uffici centrali e presso gli uffici periferici, con una media di 10 anni di precariato e il cui contratto scadrà nel 2014.
CONVENZIONATI Si dà consolidamento legislativo alle regole
IN ARRIVO UN DECRETO PER I FARMACI VETERINARI NELLE PARAFARMACIE ui requisiti necessari per la vendita di medicinali veterinari con obbligo di prescrizione da parte delle parafarmacie è in fase di preparazione un decreto ministeriale. È questo uno dei chiarimenti contenuti nella lettera che il ministero della Salute ha inviato all’Anpi in risposta ad alcuni quesiti avanzati dall’associazione sugli adempimenti previsti dal Decreto ministeriale a carico delle parafarmacie. Tra gli altri punti della lettera anche gli obblighi di comunicazione di inizio attività per gli esercizi già avviati: «Tutti gli esercizi già avviati» spiega il ministero «che hanno già proceduto alle comunicazioni sulla base della Circolare 3 del 3 ottobre 2006, dovranno solamente integrare la documentazione, inviando al Ministero e
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agli altri destinatari una comunicazione con l’indicazione degli altri dati richiesti, specificando quali tipologie di medicinali vendono o intendono vendere. Stiamo valutando in ogni caso l’opportunità di emanare una circolare che chiarisca le modalità di invio dei nuovi dati». Mentre sulle modalità di deposito, viene specificato che «se è presente un locale con questa funzione, gli arredi e le attrezzature utilizzati per i medicinali devono risultare inaccessibili da parte del personale non addetto e del pubblico e in essi vi devono essere spazi chiaramente separati per la conservazione dei medicinali scaduti o imperfetti in attesa della resa o distruzione con indicazione inequivocabile della loro non esitabilità».
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4 Attualità Parlamento d’accesso alla specialistica ambulatoriale veterinaria. L’accesso alle funzioni di specialista ambulatoriale (medico, odontoiatra, biologo, chimico, psicologo, medico veterinario) avverrà invece secondo graduatorie provinciali alle quali sarà consentito l’accesso esclusivamente al professionista fornito del titolo di specializzazione inerente la branca in interesse. La modifica interviene sull’articolo 8, comma 1, del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502.
ONAOSI Il provvedimento vuole essere un effettivo colpo di spugna; definisce la quota contributiva degli anni del contenzioso dal 2003 al 2006 compreso (all’epoca contestata dalla Corte Costituzionale). In base alla sanatoria, l’Onaosi non potrà più rivendicare crediti né sollecitare ai liberi professionisti le quote degli anni 2003-2006. La Fondazione, però, non restituirà le somme versate durante l’obbligo contributivo (vedi approfondimento aa pagina 26).
FIRMA DEL VETERINARIO Non dovrà più essere controfirmata dal medico veterinario la dichiarazione sui trattamenti effettuati sugli animali nei 90 giorni precedenti l’avvio alla macellazione. All’articolo 15, comma 6, lettera d) del decreto legislativo 16 marzo 2006, n. 158 le parole: « nel caso in cui siano stati effettuati tali trattamenti la dichiarazione deve essere controfirmata, sul retro della stessa, al momento della prescrizione o dell’invio degli animali allo stabilimento di macellazione, dal medico veterinario che ha prescritto i predetti trattamenti » sono soppresse. Il Decreto Legislativo 16 marzo 2006, n. 158 attua la direttiva 2003/74/CE, concernente il divieto di utilizzazione di talune sostanze ad azione ormonica, tireostatica e delle sostanze beta-agoniste nelle produzioni animali.
OMEOPATICI All’articolo 24 del decreto legislativo 6 aprile 2006 le parole “31 dicembre 2011” sono sostituite dalle seguenti :”31 dicembre 2014”. Questo comporta che i medicinali veterinari omeopatici in commercio possono continuare ad essere commercializzati fino al 31 dicembre 2014. La condizione per il mantenimento in commercio è che entro sei mesi dalla data di entrata in vigore del decreto sia presentata una domanda di registrazione semplificata o di autorizzazione. Per i medicinali omeopatici, anche veterinari, presenti sul mercato italiano alla data del 6 giugno 1995, resta fermo quanto previsto dalla normativa vigente. Tali prodotti sono soggetti alla procedura semplificata di registrazione. In alternativa, le aziende titolari possono presentare una dichiarazione autocertificativa sottoscritta dal legale rappresentante dell’azienda. ■
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Il garante degli animali c’è già: è il veterinario Mozioni e proposte di legge in Parlamento. Il veterinario? Quando è previsto è sanzionabile comodando il gotha della storia del pensiero dell’umanità, da Pitagora a Bobbio, una proposta di legge in Senato vorrebbe istituire il garante degli animali. Per arrivarci, la prende molto larga asserendo che l’uomo “ha creato nel mondo vivente una gerarchia arbitraria che non esiste in natura”, quindi condannando l’antropocentrismo e lo specismo, “che consiste nell’adottare un atteggiamento differente secondo le specie (…). Per causa dello specismo alcuni proteggono il cane e il gatto, mentre non si preoccupano degli animali da allevamento imprigionati nelle stalle o degli animali selvatici segregati negli zoo, oppure proteggono le aquile e perseguitano le talpe”. Dopo svariate pagine di storia dell’etica, la proponente, sen. Manuela Granaiola (foto) (co-firmatari Amati, Biondelli, Bassoli, Adamo, Chiaromonte, Vincenzo De Luca, Del Vecchio, Donaggio, Fioroni, Latorre, Marcenaro, Maritati, Nerozzi, Pegorer, Scanu, Anna Maria Serafini, Tomaselli e Vita) “non intende ovviamente imporre alcuna visione etica o morale”. Lo scopo della proposta è di “rendere effettivo e cogente il rispetto della legislazione europea e nazionale vigenti e di applicare i principi della Dichiarazione universale dei diritti dell’animale, attraverso l’istituzionale del Garante nazionale dei diritti degli animali e di una rete di garanti ai livelli delle amministrazioni locali”. Tuttavia lo Stato (articolo 1) “riconosce validità etica e morale a tutte le forme di pensiero che si richiamano al dovere del rispetto e della promozione di iniziative per la sopravvivenza delle specie animali e promuove in modo sistematico la tutela degli animali, la loro protezione e benessere”. La proposta non è isolata, se ne incontrano di analoghe in Parlamento che non citano nemmeno la figura del medico veterinario. Qui la professione è prevista. Per essere sanzionata. Il Garante dei diritti degli animali, con rappresentanze su tutto il territorio nazionale a livello statale, regionale, provinciale e comunale, è nominato (articolo 2) con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, previo parere delle Commissioni parlamentari competenti, “tra persone di nota indipendenza, competenza ed esperienza nel campo dei diritti degli animali e dura in carica cinque anni non rinnovabili. Al Garante non compe-
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te nessuna remunerazione o indennità e la carica non può essere cumulata con altre cariche di carattere elettivo”. Il Garante ha però sede a Roma (articolo 3), presso la Presidenza del Consiglio dei ministri e ha sedi dislocate nelle regioni e nelle province, in strutture messe a disposizione dalle pubbliche amministrazioni. Il personale del Garante è composto da dipendenti della Presidenza del Consiglio dei ministri e di altre amministrazioni pubbliche in numero idoneo per l’espletamento dei propri compiti e comunque non superiore a dieci unità; può avvalersi di associazioni di tutela degli animali costituite da almeno cinque anni e di soggetti prestatori d’opera a carattere volontario, scelti dallo stesso Garante sulla base di requisiti pubblicati sul sito istituzionale della Presidenza del Consiglio dei ministri a tre mesi dalla data di entrata in vigore della legge. Entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della legge, le regioni, le province e i comuni provvedono all’istituzione del rispettivo ufficio del garante dei diritti degli animali e alla sua nomina, adottata con deliberazione della competente giunta. È prevista anche la Conferenza nazionale dei garanti dei diritti degli animali, composta dal Garante e dagli uffici dei garanti regionali, provinciali e comunali. Il Garante e gli uffici dei garanti regionali, provinciali e comunali possono costituirsi parte civile, nei modi e nelle forme previsti dalla legge, nei giudizi riguardanti i reati di uccisione, di maltrattamento, di abbandono, di traffico illecito e di mutilazioni di animali, di cui, rispettivamente, agli articoli 544-bis, 544-ter e 727 del codice penale, 4 della legge 4 novembre 2010, n. 201, e 10 della convenzione di cui all’articolo 1, comma 3, della presente legge. La proposta di legge (articolo 7) istituisce presso la Presidenza del Consiglio dei ministri un Fondo nazionale per la tutela dei diritti degli animali, nel quale confluiscono le risorse derivanti dal prelievo del 5 per cento sulle vincite non riscosse dei concorsi pronostici denominati totocalcio e gioco del lotto, da finanziamenti dell’Unione europea, nonché donazioni, lasciti ed elargizioni da parte di soggetti pubblici e privati. Il Fondo è finalizzato alla copertura delle spese di funzionamento e di attività del Garante e degli uffici dei garanti regionali, provinciali e comunali. ■
PER IL VETERINARIO SOLO OBBLIGHI E SANZIONI prerogativa del Garante proporre al Parlamento modifiche, integrazioni e sostanziali miglioramenti della normativa nazionale con particolare riguardo ad alcune materie fra cui: “caratteristiche delle strutture espositive, parametri dimensionali per cani e gatti, identificazione, limiti di età, registri di carico e scarico, trasporto, trattamenti sanitari, controllo veterinario”. La professione è espressamente citata solo in un altro passaggio della proposta di legge, là dove si dice: “I veterinari pubblici e privati hanno l’obbligo di segnalare al Garante tutti i casi di maltrattamento, di sevizie, di ingiustificata soppressione o di abbandono di animali che vengano a loro conoscenza. Nel caso in cui un veterinario non ottemperi alle disposizioni di cui al presente comma, le pene di cui agli articoli 544-bis, 544-ter, 544quarter, 544-quinquies e 727 del codice penale sono aumentate del doppio”. Il Garante è l’ennesimo vigilantes, con il compito di vigilare - fra le altre cose - sull’applicazione della normativa nazionale ed europea in materia di tutela dei diritti degli animali; sull’attività degli enti, delle istituzioni e dei soggetti pubblici e privati che operano con animali; di ricevere le segnalazioni e i reclami di chiunque venga a conoscenza di atti o di comportamenti lesivi dei diritti degli animali, nonché delle associazioni, enti e istituzioni che operano nel campo della tutela dei diritti degli animali; di denunciare o segnalare all’autorità giudiziaria fatti o comportamenti relativi agli animali configurabili come reati, dei quali viene a conoscenza nell’esercizio o a causa delle sue funzioni.
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6 Attualità Anagrafi
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Verso un nuovo Accordo per l’anagrafe canina La Conferenza Stato Regioni dovrà superare le difformità fra i sistemi regionali
stata prorogata di 6 mesi l'ordinanza ministeriale 21 luglio 2010 Misure urgenti per l'identificazione e la registrazione della popolazione canina, ma è anche in arrivo un nuovo Accordo Stato-Regioni per armonizzare i sistemi delle ammini-
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strazioni regionali. Il provvedimento di proroga, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 25 agosto, dispone l'efficacia dell'ordinanza 21 luglio 2010 per altri sei mesi (la nuova scadenza è il 26 febbraio 2013) "considerato che alcune regioni hanno provveduto ad adottare le disposizioni in linea con quanto previsto dall'art. 3 dell'Accordo del 6 febbraio 2003, mentre altre non hanno dato attuazione a quanto concordato". La proroga evidenzia che "continua a sussistere tra le regioni una disomogenea applicazione delle disposizioni relative all'identificazione e iscrizione dei cani all'anagrafe regionale", malgrado sia "indispensabile, ai fini del contrasto del randagismo e del fenomeno dell'abbandono, un efficace monitoraggio della popolazione canina, attraverso l'identificazione dei cani e la loro iscrizione all'anagrafe regionale". Pertanto, sarà emanato un ulteriore accordo da sancire in sede di Conferenza Stato-Regioni "teso a promuovere una più efficace armonizzazione delle disposizioni regionali attual-
mente vigenti in materia nonché ad assicurare una disciplina uniforme e coerente con i principi dettati dal legislatore", salva comunque la possibilità di precisare, "con un apposito provvedimento del Direttore generale della sanità animale e dei farmaci veterinari, le modalità tecnico operative concernenti l'identificazione degli animali d'affezione con microchip e la loro iscrizione all'anagrafe regionale".
Il randagismo pone rischi per la salute e l'incolumità pubblica quali il diffondersi di malattie infettive, l'incremento degli incidenti stradali e le aggressioni da parte di cani inselvatichiti. L'efficacia delle misure introdotte dall'Ordinanza prorogata è dimostrata dal "sensibile e costante incremento del numero di cani di proprietà iscritti all'anagrafe nazionale degli animali d'affezione". ■
AZIONI MIGLIORATIVE PER L’ANAGRAFE DEI SUINI seguito accordi con il CNS, la Direzione Generale della Sanità Animale informa i Servizi Veterinari che dal 19 settembre sarà superata la criticità dei "web services" mancanti. Alcune Regioni, dotate di BDR, avevano infatti segnalato l'indisponibilità della funzione che permette il dialogo con la Banca Dati Nazionale e le Banche Dati Regionali. La segnalazione si lega all'implementazione della sezione dedicata alla registrazione dell'esame Trichinoscopico e del relativo esito da parte del Laboratorio. Per quanto riguarda invece la registrazione di que-
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sto esame per le carni di equidi la fase di "test" proseguirà fino al 9 settembre. La nota ministeriale contiene chiarimenti anche sulla discordanza tra la registrazione delle partite di suini inviati verso un macello da parte dell'allevatore e la registrazione delle partite macellate da parte del responsabile del macello. Individuate le cause della criticità legate a tempistiche ed errori, il Ministero invita i servizi veterinari a notificare ogni 40 giorni le anomalie e gli allevatori ad una scrittura più chiara per facilitare la trascrizione dei dati nel Modello IV.
MA QUALE PAESE PET FRIENDLY! l 66% degli italiani incontra difficoltà nel trovare una struttura ricettiva animal-friendly per le vacanze. E negli uffici pubblici è spesso impossibile entrare con il cane. Il primo dato è di TripAdvisor, il maggiore sito di recensioni di viaggio, che ha reso noti i risultati del suo sondaggio sulle vacanze con gli animali domestici, condotto su oltre 1.000 viaggiatori italiani proprietari di animali. Il secondo dato è ricavabile da una serie di segnalazioni, indirizzate all’ANMVI anche da alcuni Colleghi che si sono visti rifiutare l’accesso a locali delle pubbliche amministrazioni perché accompagnati dal cane. TripAdvisor non si sorprende che solo il 27% degli intervistati abbia dichiarato di non avere in programma una vacanza con i propri animali domestici per quest'estate. Invitati a specificare quali servizi petfriendly vorrebbero trovare nella struttura ricettiva per le loro vacanze, i viaggiatori italiani intervistati assegnano le seguenti priorità alle opzioni a seguire: 1. Spiagge accessibili agli animali domestici; 2. Sistemazioni dedicate/Hotel per cani; 3. Veterinario in loco; 4. Servizio di pet-sitting; 5. Ciotole con l'acqua in reception. Il sondaggio ha rivelato l'orientamento degli intervistati - durante la pianificazione di un viaggio. Il 76% ha dichiarato di optare per una meta entro i confini nazionali; il 13% per una meta a lungo raggio; l'11% di voler raggiungere sia una meta a corto raggio che una meta al di fuori dei confini nazionali. Il 32% dei rispondenti che stanno pianificando una vacanza coi loro amati
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animali hanno dichiarato di scegliere una località di mare, mentre il 21% una località di montagna, con un esiguo 3 e 4% degli intervistati orientati verso una località di lago e una nota città d'arte e cultura. E ancora: più della metà degli intervistati (53%) preferirebbe cambiare la propria destinazione di vacanza piuttosto che dover lasciare a casa il proprio animale domestico in assenza di hotel disposti ad accoglierlo. Quanto all’accesso ai pubblici uffici, registriamo le buone intenzioni di Chiara Bisconti, Assessore milanese che dal 23 agosto ha reso possibile portare con sé il proprio cane al rinnovo della carta d’identità, il gatto a fare il cambio di residenza e ritirare l’atto di matrimonio con il coniglietto nel trasportino. Il Comune di Milano ha deciso, infatti, di adottare una nuova regolamentazione e permettere l’accesso degli animali in tutti gli uffici aperti al pubblico. Le regole sono quelle della buona educazione, più alcuni accorgimenti. In caso di cani è necessario utilizzare guinzaglio e museruola (se di piccola taglia possono stare in braccio e in borsa) e far attenzione a non ingombrare le entrate. Per quel che riguarda gli altri animali d’affezione, è obbligatorio il trasportino (pulito e senza spigoli vivi). “Spero che aumentino sempre più a Milano anche gli esercizi privati che accettano cani e gatti” ha dichiarato l’assessore. Il divieto d’accesso permane solamente in luoghi comunali sensibili, come asili, scuole e case di riposo.
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8 Fisco Oneri e obblighi
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Deducibilità ridotta per le autovetture Meno agevolazioni per lavoratori autonomi e imprese di GIOVANNI STASSI Dottore Commercialista, Torino ’articolo 4, commi 72 e 73, della Legge 28 giugno 2012, n. 92 (Riforma del mercato del lavoro), ha modificato l’articolo 164 del TUIR riducendo la percentuale di deducibilità dei costi relativi all’utilizzo di autovetture ed altri mezzi di locomozione a motore da parte di imprese e lavoratori autonomi. In particolare sono stati modificati: • Il comma 1 lettera b dell’articolo 164 che riduce dal 40% al 27,5% la percentuale di deduzione delle spese relative alle autovetture • Il comma 1 lettera b-bis dell’articolo 164 che riduce dal 90% al 70% la percentuale di deduzione delle auto concesse in uso ai dipendenti.
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LA NUOVA NORMA L’articolo 164 del D.P.R. 22 dicembre 1986, n. 917 (Testo Unico delle imposte sui redditi) al comma 1, dopo le modifiche introdotte, stabilisce quanto segue: “Le spese e gli altri componenti negativi relativi ai mezzi di trasporto a motore indicati nel presente articolo, utilizzati nell’esercizio di imprese, arti e professioni, ai fini della determinazione dei relativi redditi sono deducibili solo se rientranti in una delle fattispecie previste nelle successive lettere a), b) e b_bis): a) per l’intero ammontare relativamente: 1) ...... alle autovetture ed autocaravan, di cui alle lettere a) e m) del comma 1 dell’articolo 54 del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285 [n.d.r. trattasi dei veicoli destinati al trasporto di persone, aventi al massimo nove posti, compreso quello del conducente e dei veicoli aventi una speciale carrozzeria ed attrezzati permanentemente per essere adibiti al trasporto e all’alloggio di sette persone al massimo, compreso il conducente] , ai ciclomotori e motocicli destinati ad essere utilizzati esclusivamente come beni strumentali nell’attività propria dell’impresa; 2) ai veicoli adibiti ad uso pubblico; b) nella misura del 27,5 per cento relativamente alle autovetture e autocaravan, di cui alle citate lettere dell’articolo 54 del citato decreto legislativo n. 285 del 1992, ai ciclomotori e motocicli il cui utilizzo è diverso da quello indicato alla lettera a), numero 1). ......... Nel caso di esercizio di arti e professioni in forma individuale, la deducibilità è ammessa, nella misura del 27,5 per cento, limitatamente ad un solo veicolo; se l’attività è svolta da società semplici e da associazioni di cui all’articolo 5 [n.d.r. associazioni professionali], la deducibilità è consentita soltanto per un veicolo per ogni socio o associato. Non si tiene conto: della parte del costo di acquisizione che eccede lire 35 milioni [n.d.r. Euro 18.075,99] per le autovetture e gli autocaravan, lire 8 milioni [n.d.r. Euro 4.131,66] per i motocicli, lire 4 milioni [n.d.r. Euro 2.065,83] per i ciclomotori; dell’ammontare dei canoni proporzionalmente corrispondente al costo di detti veicoli che eccede i limiti indicati, se i beni medesimi sono utilizzati in locazione finanziaria; dell’ammontare dei costi di locazione e di noleggio che eccede lire 7 milioni [n.d.r. Euro 3.615,20] per le autovetture e gli autoca-
ravan, lire 1,5 milioni [n.d.r. Euro 774,69] per i motocicli, lire ottocentomila [n.d.r. Euro 413,17] per i ciclomotori. Nel caso di esercizio delle predette attività svolte da società semplici e associazioni di cui al citato articolo 5, i suddetti limiti sono riferiti a ciascun socio o associato. .................. b_bis) nella misura del 70 per cento per i veicoli dati in uso promiscuo ai dipendenti per la maggior parte del periodo d’imposta. Per quanto riguarda i professionisti, non essendo possibile considerare i beni in questione utilizzati esclusivamente come beni strumentali nell’attività propria dell’impresa in quanto la definizione di lavoro autonomo esclude che detta attività possa essere ricondotta ad “attività d’impresa”, la normativa applicabile è quella portata dalle lettere b) e b-bis). Si segnala infine che il testo dell’articolo 164 citato fa riferimento esclusivamente alle autovetture ed autocaravan, quindi in linea di principio gli “autocarri” sono esclusi dalle predette limitazioni di deducibilità. Ma l’Agenzia delle Entrate, con Risoluzione 244/2002 ha escluso che per l’attività professionale sia “possibile riscontrare un nesso di diretta strumentalità tra l’utilizzo di un autocarro e lo svolgimento di un’attività professionale”.
ta fino a 50cc). I veicoli concessi in uso ai dipendenti per la maggior parte del periodo d’imposta non hanno un limite massimo di costo fiscale. Qui di seguito abbiamo elaborato una tabella di confronto del costo massimo deducibile prima e dopo le modifiche apportate dall’articolo 4 della Legge 92/2012. È superfluo specificarlo, ma anche tutte le altre spese relative a mezzi di trasporto sono soggette al nuovo limite di detrazione del 27,5% e quindi spese di manutenzione e riparazione, acquisto di carburanti, pedaggi autostradali, ecc.
VEICOLI CONCESSI IN USO PROMISCUO AI DIPENDENTI Per i veicoli concessi per la maggior parte del periodo d’imposta in uso promiscuo ai dipendenti la percentuale di detraibilità passa dal 90% al 70%. Si precisa che in questa ipotesi non si applicano i limiti di costo fiscalmente riconosciuto. Quindi ad esempio, nel caso di acquisto di un’autovettura del costo di euro 40.000 concessa in uso ai dipendenti, il costo deducibile ammonterà ad euro 28.000 (70% di 40.000) senza tenere conto del limite di euro 18.075,99 di costo massimo fiscale per le autovetture utilizzate direttamente dal contribuente.
DECORRENZA Le nuove disposizioni avranno decorrenza dal periodo d’imposta successivo a quello in corso alla data di entrata in vigore della Legge e quindi, per tutti i soggetti solari, dall’anno 2013.
LIMITI DI DEDUCIBILITÀ Si ricorda che per quanto riguarda i veicoli indicati nell’articolo 164 del TUIR esiste un doppio limite di deducibilità: • un limite percentuale che è passato dal 40% al 27,5% per quanto riguarda i veicoli utilizzati direttamente dal contribuente; • un limite percentuale che è passato dal 90% al 70% per quanto riguarda i veicoli concessi in uso promiscuo ai dipendenti per la maggior parte del periodo d’imposta; • un limite in valore assoluto del costo massimo d’acquisto fiscalmente riconosciuto che è rimasto inalterato e che risulta pari a: - euro 18.075,99 per le autovetture ed autocaravan; - euro 4.131,66 per i motocicli (cilindrata da oltre 50cc); - euro 2.065,83 per i ciclomotori (cilindra-
RIMBORSO DELLE SPESE AUTO PER TRASFERTE Le nuove disposizioni (riduzione della percentuale di deducibilità per le auto di imprese e professionisti al 27,5%) non incidono sul trattamento fiscale dei rimborsi spese per l’utilizzo dell’auto del dipendente per le trasferte effettuate fuori dal territorio comunale. Nel caso in cui il dipendente sia stato autorizzato ad utilizzare, per una specifica trasferta fuori dal territorio comunale, un proprio automezzo o un veicolo a noleggio, le relative spese di trasporto sono deducibili per un importo massimo pari, ai sensi dell’art. 95, comma 3 del TUIR, al costo della percorrenza (tariffe ACI) o alle tariffe di noleggio relativi ad automezzi di potenza non superiore a 17 cavalli fiscali, in caso di motore a benzina, o a 20 cavalli fiscali, se con motore diesel. Resta fermo che, nel caso in cui vengano utilizzati autoveicoli con una potenza superiore alle suddette cilindrate, le relative spese di trasporto risulteranno deducibili solo fino a concorrenza del limite previsto per autoveicoli di potenza inferiore. ■
OBBLIGO DI ACCETTARE PAGAMENTI BANCOMAT na bozza del decreto Sviluppo prevedrebbe l’introduzione dell’obbligo di pagamento con il bancomat per importi superiori a 50 euro (ma la soglia non è ancora definita). L’agenda digitale del governo prevede, infatti, l’obbligo di accettare pagamenti elettronici. La proposta è frutto dell’accordo tra ministero dello Sviluppo economico, ministero dell’Economia e Banca d’Italia, che insieme hanno stabilito che "i soggetti che effettuano attività di vendita di prodotti e di prestazione di servizi, anche professionali, per gli importi superiori a 50 euro sono tenuti ad accettare pagamenti effettuati attraverso carte di debito". "Non abbiamo ancora deciso limite e tempistiche, ma certamente spingeremo per una diffusione sempre più ampia della moneta elettronica, perché poche cose contrastano così tanto evasione e illegalità", ha spiegato il ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera. Successivamente un regolamento dei ministri dello Sviluppo e dell’Economia, d’intesa con la Banca d’Italia, disciplinerà questi pagamenti, introducendo anche tecnologie di pagamento mobili. Per l’ANMVI, che ha diffuso un comunicato in proposito, la misura non potrà essere introdotta senza avere preso in considerazione significativi abbattimenti dei costi gestionali (noleggio, connessione, assistenza) dei POS e delle commissioni bancarie sulle transazioni. L’ANMVI ricorda che, già nel 2009, l’Antitrust aveva deciso di avviare due diverse istruttorie nei confronti di Abi e del consorzio Bancomat per possibili intese restrittive della concorrenza con ricadute sull’utenza finale. Il Sottosegretario Polillo ha assicurato l’impegno a “trovare un accordo con il sistema bancario e i gestori delle carte per evitare balzelli impropri".
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IPOTESI ACQUISTO DI UN VEICOLO Tipologia veicolo
Costo max fiscale
Costo max Costo max deducibile deducibile ante riforma post riforme 40% 27,50%
Minor costo deducibile
Autovettura
18.075,99
7.230,40
4.970,90
2.259,50
Motoveicolo
4.131,66
1.652,66
1.136,21
516,45
Ciclomotore
2.065,83
826,33
568,10
258,23
IPOTESI LOCAZIONE DI UN VEICOLO Tipologia veicolo
Costo max fiscale
Costo max Costo max deducibile deducibile ante riforma post riforme 40% 27,50%
Minor costo deducibile
Autovettura
3.615,20
1.446,08
994,18
451,90
Motoveicolo
774,69
309,88
213,04
96,84
Ciclomotore
413,17
165,27
113,62
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10 Previdenza Sostenibilità
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Il Cda Enpav approva le leve della riforma Pronta la risposta per il Ministro Fornero. E sulla doppia tassazione si andrà alla Corte UE ella riunione del 4 settembre il Consiglio di Amministrazione ENPAV ha approvato all'unanimità un documento di lavoro sulla riforma del sistema pensionistico resa necessaria dalla richiesta ministeriale di garantire un saldo previdenziale positivo a 50 anni, pena l'imposizione del metodo contributivo. Il documento - riferisce una nota ufficiale dell'Ente al nostro quotidianodovrà ora essere sottoposto all'approvazione dell'Assemblea Nazionale dei Delegati Provinciali, che si riunirà il 23 settembre. Le principali leve attivate hanno toccato sia i contributi, che dovranno raggiungere in futuro aliquote più elevate, seppure mantenendo la gradualità già vigente, sia i trattamenti pensionistici in essere che vedranno ridotta la percentuale di rivalutazione annuale, sia il calcolo della pensione che terrà gradualmente conto di un numero di redditi maggiore rispetto agli attuali 25. "L'obiettivo richiesto dal Ministro Fornero è stato pienamente centrato - ha dichiarato il Presidente Gianni Mancuso -. Il coordinato disposto di tutte le misure previste garantisce, infatti, un saldo previdenziale positivo per i prossimi 50 anni e, dopo l'approvazione dell'Assemblea Nazionale dei Delegati, permetterà all'ENPAV di continuare ad utilizzare il metodo retributivo. Le linee previste della nuova riforma - continua Mancuso - si installano su quella precedente, in vigore dal 1 gennaio 2010. L'intento del Consiglio, infatti, è stato di proporre ai Delegati una riforma che non stravolgesse completamente le logiche del precedente intervento, che già aveva richiesto significativi sacrifici agli
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iscritti. Nel progetto, l'applicazione delle nuove misure, infatti, sarà graduale e, in alcuni casi, differita nel tempo. Il peso dell'operazione sarebbe così equamente distribuito tra tutte le coorti: quella dei pensionati, quella degli iscritti attivi e anche quella degli iscritti futuri". Aggiunge Mancuso, "il Ministero aveva imposto di escludere dal calcolo del saldo previdenziale il patrimonio (pur considerandone il rendimento, in una misura non superiore all'1%). Ma anche questo, in prospettiva, può essere visto come un'opportunità: l'accumulo di patrimonio potrà permettere a ENPAV di prevedere un'offerta assistenziale più ampia e variegata, nonché di implementare quella già presente".
I RISPARMI ALLO STATO? La spending review si abbatte anche sulla previdenza privatizzata e impone un risparmio del 10% da lasciare allo Stato. L'On Gianni Mancuso ha svolto un lungo intervento di protesta durante la discussione in Aula del ddl Disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica. Le Casse dei professionisti dovranno ridurre le spese per i consumi del 5 per cento nel 2012 e del 10 per cento nel 2013. "Ma la cosa veramente assurda - ha dichiarato Mancuso - è che dovrebbero versare queste somme risparmiate allo Stato". In questo modo, ha detto Mancuso "le Casse dei professionisti saranno chiamate a dare una mano nell'ambito del risanamento dei conti pubblici". Vincoli di risparmio "assurdi", ma sui quali il Governo ha posto la fiducia senza lasciare margini di ulteriore intervento emendativo. Non resta che attendere l'udienza di merito del 30 ottobre prossimo, che potrebbe far uscire definitivamente le Casse dall'elenco Istat degli enti a
cui lo Stato può imporre dei vincoli di spesa. Per effetto dell’inserimento delle Casse nell'elenco ISTAT "tutte le volte che lo Stato stringe i cordoni della borsa chiama in causa anche i professionisti. Questo braccio di ferro va avanti da ormai 8 anni con alti e bassi". Con la sentenza 224/2012, le Casse hanno ottenuto dal TAR Lazio il pieno riconoscimento dell'autonomia contabile, organizzativa, gestionale e finanziaria. Successivamente il Consiglio di Stato ha sospeso l'esecutività della sentenza del TAR e rinviato al 30 ottobre 2012 l'udienza di merito. I bilanci in attivo delle Casse e i cospicui patrimoni di cui sono dotate, "aiutano a migliorare la presentazione dei conti dello Stato italiano di fronte all'Europa", ma "è inaccettabile - dichiara Mancuso - l'estensione ad esse delle disposizioni di razionalizzazione della spesa pubblica perché esse pubbliche non sono". "Gli Enti di previdenza dei professionisti continueranno ad impegnarsi al massimo contenimento delle spese - ha concluso - ma auspico che gli eventuali risparmi vadano accantonati nei propri conti, in modo da incrementare l'utile e, di conseguenza, le riserve previste per legge, nell'interesse degli iscritti, unici finanziatori delle gestioni". Mancuso ha anche ricordato che le Casse subiscono già una doppia tassazione, sulle pensioni e sui rendimenti. Ha rincarato la dose Andrea Camporese, Presidente Adepp, denunciando che in Europa gli enti previdnziali sono tassati all'1%, mentre in Italia al 20 per cento. In attesa della pronuncia del Consiglio di Stato, le Casse sono sono pronte rispettare la scadenza del 30 settembre: dimostrare la sostenibilità di lungo periodo come richiesto dalla riforma Fornero. ■
Cancellazione dall’albo per i Veterinari morosi a condizione di morosità contributiva non può protrarsi né ricadere sullo stato generale della previdenza della categoria. Disporre - ove inevitabile - la cancellazione per morosità per reiterato e provato inadempimento del sanitario iscritto all'Albo. Questo il senso della nota congiunta Fnovi-Enpav trasmessa in agosto agli Ordini Provinciali in seguito alle operazioni preliminarmente disposte nel mese di giugno. Le "Linee Guida operative" sono state licenziate dal Comitato Centrale "che ha inteso così contribuire per rendere omogenee sul territorio lo svolgimento delle operazioni affidate ai Consigli Direttivi degli Ordini provinciali interessati", si legge sul portale della Federazione. "È premura del nostro Ente di previdenza - scrivono i presidenti Gianni Mancuso e Gaetano Penocchio - essere nelle condizioni di poter far leva su una contribuzione regolare e dotata di autonoma capacità di equilibrio, per scongiurare la stretta regolatoria ipotizzata dal Governo improntata alla conversione dal regime retributivo a quello contributivo. Si tratterebbe di una politica punitiva verso gli Enti di previdenza privatizzati, che
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motiva il nostro Ente ad opporre l'inoppugnabilità dell'equilibrio previdenziale alle peggiori previsioni riformistiche prospettate dal Ministero del Lavoro". "Ben comprendendo la difficoltà e i disagi derivanti dall'assolvere tale compito", i Presidenti degli Ordini Provinciali sono invitati a procedere nell'interesse collettivo". Fermo restando quanto riconosce la legge: "Il sanitario cancellato dall'Albo è, a sua richiesta, reiscritto quando siano cessate le cause che hanno determinato la cancellazione". La nota congiunta si richiama all' "imperativo istituzionale di una fattiva collaborazione fra FNOVI ed ENPAV - da riflettere con eguale unità d'intenti, a livello territoriale, per il tramite degli Ordini e dei Delegati provinciali - ai fini dell'assolvimento degli obblighi previdenziali, ai sensi di legge e del Codice Deontologico del Medico Veterinario". A giugno, l'Enpav ha avviato un’azione di recupero di annualità non pagate dagli iscritti, una "attività mirante alla contestazione e al recupero di annualità non pagate dagli iscritti all'Albo professionale". La Fnovi ha informato gli Ordini che "trattasi di omessi pagamenti per circa 10 annualità". Le uniche forme di regolarizzazione che l'Enpav ritiene di poter accettare sono: il versamento del 50% del debito entro 60 giorni dalla
prima convocazione dell'Ordine e dell'ulteriore 50% nei 60 giorni successivi; in alternativa, qualora sussistano comprovate difficoltà economiche, versamento dell'intera somma dovuta in massimo 24 rate mensili comprensive degli interessi arretrati e degli interessi di dilazione secondo il piano di ammortamento fornito dall'Ente. Il Presidente della Fnovi, Gaetano Penocchio, aveva invitato i Presidenti ad attivarsi "per offrire la massima disponibilità", procedendo preliminarmente richiedendo all'Enpav "la documentazione comprovante l'esatto ammontare del credito vantato nonché evidenza del corretto espletamento della procedura di messa in mora". Si trattava di convocare l'iscritto, "specificando il provvedimento che si intende adottare e conesse motivazioni, e avvertendolo che, ove non si presentasse, si procederà - anche in sua assenza - alla cancellazione dall'Albo per morosità". L'espressa accettazione del debito da parte dell'iscritto con conseguente dichiarazione di impegno a saldare dovrà essere quindi reindirizzato al Comitato Esecutivo della Cassa di Previdenza "affinché possa prendere atto delle dichiarazioni rese e formalizzare, in modo idoneo e vincolante, il relativo piano di rientro con piena soddisfazione delle esigenze sia dell'iscritto che dell'ENPAV".
LE PIÙ TASSATE D’EUROPA e casse italiane sono le più tassate, fino a venti volte di più: “una anomalia unica in Europa”, secondo l’Adepp che ha presentato ricorso alla Corte di Giustizia Europea. Sulla doppia tassazione delle rendite finanziarie (aumentata dal 1° gennaio dal 12,5 al 20% per effetto della legge 148/2011) e dei trattamenti pensionistici si pronuncerà la Corte di giustizia di Bruxelles. La decisione è stata presa il 6 settembre dalle 20 casse di previdenza dei professionisti (fra cui Enpav) nel corso dell'Assemblea dell'Adepp a Roma. L'innalzamento di 7 punti percentuali e mezzo del prelievo fiscale equivale a un maggior costo annuo stimato tra i 60 e i 70 milioni di euro. Il Presidente Andrea Camporese: «Abbiamo adottato questo provvedimento in un momento finanziario particolarmente difficile a livello globale, consapevoli che, rispetto ad altri stati dell'Ue, il sistema previdenziale dei professionisti italiani sia decisamente penalizzato, poiché paradossalmente paghiamo imposte sugli investimenti effettuati, e anche sulle prestazioni dovute agli iscritti. Una cifra elevatissima. È una nostra vecchia battaglia quella contro l'iniquità della duplice tassazione, che abbiamo cercato di portare avanti nel tempo attraverso il dialogo con le istituzioni - aggiunge - ma alla luce delle ultime scelte legislative, che hanno reso ancora più gravosi gli oneri per le casse, siamo stati costretti ad agire diversamente. E, perciò, ci siamo rivolti alla Corte di giustizia europea». Il ricorso riguarda anche la norma, contenuta nella “spending review” (legge 95/2012), che impone agli enti di previdenza di ridurre i costi del 5-10%, per versare il ricavato nelle casse dello stato, ai fini del risanamento di bilancio. Il provvedimento, secondo Camporese, «va nella direzione di ledere il principio di autonomia degli enti, che vengono così considerati parte della pubblica amministrazione, pur non essendolo, né per forma giuridica, né per sostanza. Stiamo già operando, indipendentemente da dettami governativi, un contenimento delle spese gestionali, ma quelle risorse risparmiate devono rimanere all'interno dell'ente stesso. A questo proposito - prosegue - l'associazione continua a sostenere progetti di sinergia fra gli istituti, in modo da ottenere una più ragguardevole riduzione delle uscite e fornire servizi più efficienti ai professionisti».
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Qualora nel corso dell'audizione il sanitario, a causa di comprovate difficoltà economiche, proponesse una diversa formula di rientro, il Presidente Penocchio invita "a raccoglierla e a trasmetterla tempestivamente all'ENPAV, con allegata tutta la documentazione necessaria ad accertare lo stato di difficoltà descritto dal sanitario". Al Comitato Esecutivo dell'Ente competerà il compito di valutare quanto prospettato e deciderne l'accoglibilità. ■
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12 Legale Sentenze
Decreto ingiuntivo per il cliente che non paga Sentenza della Cassazione a sostegno del recupero del credito l cliente moroso si oppone al decreto ingiuntivo di pagamento spiccato dal professionista. Ma la Cassazione gli dà torto. Per ottenere il pagamento di anni di parcelle fatturate e non pagate, un commercialista ha scelto la via giudiziale. Sull’ammontare si era anche pronunciato positivamente l’Ordine professionale, ragion per cui il Tribunale aveva dato ragione al professionista. Tanto più che a favore del professionista c’erano testimonianze di congruità rispetto all’esecuzione delle prestazioni. Contro questa decisione il cliente ha fatto ricorso in Cas-
sazione ma senza successo (sentenza n.14726 del 30 agosto 2012). L'entità e la natura delle prestazioni del professionista risultavano provate non solo dalla valutazione di congruità espressa dal Consiglio dell'Ordine, ma anche dalla prova testimoniale. Per contro, il cliente moroso non aveva mosso censure specifiche e non aveva offerto elementi da cui desumere l'inattendibilità degli elementi di valutazione offerti dal professionista. Ecco perché la Cassazione ha ritenuto che il Tribunale abbia agito “con adeguata e corretta motivazione” nel sostenere il diritto del professionista al pagamento. ■
La Cassa riscuote anche i contributi sui redditi per consulenze
mente si avvale nell'esercizio dell'attività professionale e nel cui svolgimento, quindi, mette a frutto (anche) la specifica cultura che gli deriva dalla formazione tipica della sua professione». Ad avviso del Collegio di legittimità questa interpretazione è valida per tutte le categorie professionali ed esclude la sussistenza dell'obbligo contributivo solamente nel caso in cui non sia, in concreto, ravvisabile un intreccio tra tipo di attività e conoscenze tipiche del professionista. D’altronde, la Core costituzionale, con la sentenza n. 402 del 1991, aveva già chiarito che il parametro dell'assoggettamento alla contribuzione è la «connessione» fra l'attività (da cui il reddito deriva) e le conoscenze professionali, ossia la base culturale su cui l'attività stessa si fonda; e il limite di tale connessione (e, pertanto, del parametro di assoggettabilità) è l'estraneità dell'attività stessa alla professione. ■
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redditi dichiarati dal professionista come consulente comportano redditi per la cassa. Sono imponibili tutte le attività connesse all’esercizio della libera professione, anche di consulenza per attività connesse all’esercizio della libera professione. Lo ha sancito la Corte di cassazione che, con la sentenza n. 14684 del 29 agosto 2012, cambiando orientamento rispetto a decisioni passate (sentenza n. 1154 del 2004). In particolare la sezione lavoro ha precisato che «al fine di stabilire se i redditi prodotti dall'attività di un libero professionista siano qualificabili come redditi professionali, soggetti, come tali, alla contribuzione dovuta alla Cassa previdenziale di categoria, il concetto di esercizio della professione deve essere interpretato non in senso statico e rigoroso, bensì tenendo conto dell'evoluzione subita nel mondo dalle specifiche competenze e dalle cognizioni tecniche libero professionali». Quindi, «nel concetto in questione deve ritenersi compreso, oltre all'espletamento delle prestazioni tipicamente professionali (ossia delle attività riservate agli iscritti negli appositi albi) anche l'esercizio di attività che, pur non professionalmente tipiche, presentino, tuttavia un nesso con l'attività professionale strettamente intesa, in quanto richiedono le stesse competenze tecniche di cui il professionista ordinaria-
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L’obbligo contributivo è limitato alle attività professionali essuna contribuzione per i proventi derivanti da attività non meramente professionali. La Cassazione, con la sentenza n. 14151 del 6 agosto 2012, ha stabilito la non assoggettabilità all’obbligo contributivo in favore della Cassa di previdenza dei proventi del professionista che non derivino dall’attività direttamente ri-
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Per fare intramoenia non serve l’autorizzazione della ASL
e il professionista non commette raggiro, non risponde di truffa. Per la Cassazione (sentenza n. 33150 del 23 agosto 2012), il medico che esercita nel suo studio professionale senza l’autorizzazione del suo datore di lavoro, cioè della Asl, non compie illeciti. La sentenza della Suprema Corte ha riguardato un medico che era stato condannato per truffa per aver svolto attività intramoenia senza l’autorizzazione dell’Asl in un secondo studio professionale. Confermate invece le responsabilità per peculato in relazione al primo studio per il quale l’uomo, pur avendo ottenuto l’autorizzazio-
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ne, aveva omesso di versare una quota parte dei compensi. Sul punto Piazza Cavour ricorda che integra il delitto di peculato la condotta del medico il quale, avendo concordato con la struttura ospedaliera lo svolgimento dell'attività intramoenia), e ricevendo per consuetudine dai pazienti (anziché indirizzarli presso gli sportelli di cassa dell'ente) le somme dovute per la sua prestazione, ne ometta il successivo versamento all'azienda sanitaria. Infatti, anche se il professionista che svolge attività intramuraria non lo fa in veste di pubblico ufficiale o di incaricato di pubblico servizio, il fatto di riscuotere somme che vanno all'amministrazione pone il pubblico dipendente nella sua qualifica ufficiale. ■
ferita alla libera professione. Nel caso specifico, un geometra si era opposto all’obbligo contributivo impostogli dalla Cassa Italiana di Previdenza ed Assistenza dei Geometri nei confronti dei redditi allo stesso derivati per aver ricoperto l’incarico di amministratore di una società di capitali. Ma la sentenza riguarda tutti i professionisti, nel senso che non è configurabile alcun obbligo contributivo in relazione al reddito prodotto dai professionisti ove questo non sia direttamente riferito all’attività libero professionale esercitata e per la quale si è iscritti all’Albo. L’obbligo nasce solo quando risultano remunerate attività obiettivamente riconducibili all’esercizio della professione dell’iscritto. Se c’era ancora bisogno di conferme, la Cassazione ne ha fornita una inequivocabile. ■
Il database clienti non dimostra autonoma organizzazione a Cassazione (Ordinanza 18 giugno 2012 n. 10012) ha stabilito che va esclusa dall'applicazione dell'IRAP l’attività del lavoratore autonomo per il solo fatto di disporre di un database cliente. Il mero possesso di un archivio clienti non basta a soddisfare il requisito impositivo dell'autonoma organizzazione, non rientra cioè fra i beni strumentali eccedenti il minimo indispensabile per l’esercizio dell’attività. Quindi, niente Irap. ■
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AGGREDISCE IL PROFESSIONISTA DI NOTTE NELLO STUDIO: È VIOLAZIONE DI DOMICILIO responsabile del reato di violazione di domicilio chi si introduce con forza e aggredisce il professionista nel suo studio. Il reato si configura indipendentemente dal tipo di attività professionale e dal fatto che sia aperta al pubblico. Lo ha sancito la Cassazione con la sentenza 33518 del 30 agosto 2012. Tale infrazione «è configurabile nel caso di abusiva introduzione (o abusiva permanenza) nei locali dello studio di un libero professionista il quale eserciti compiti che si inseriscono in un’attività procedimentale di rilevanza pubblicistica». Il medico di guardia, durante il turno di notte, aveva aperto la porta, dopo l’insistenza del citofono, credendo fosse un malato, invece era un aggressore che - per motivi personali - l’ha rincorsa fino alla strada con calci e
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pugni, fino a quando non è stato messo in fuga dalle grida dei vicini. Sussiste pienamente il reato di violazione di anche se l’accesso abusivo e l’aggressione si sono verificate nell’orario ordinario del servizio di assistenza sanitaria. Il fatto che si sia svolto in orario notturno (con accesso limitato a quelli che hanno necessità di assistenza medica e che quindi sono ammessi all’interno dei locali della stessa) fa dello studio medico un’area riservata che può assimilarsi a quella di un temporaneo privato domicilio del medico chiamato a permanerci durante la notte per potersi attivare, ove necessario, per apprestare l’assistenza sanitaria dovuta. Pertanto, questo punto del ricorso è stato rigettato. (fonte: Cassazione.net)
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Eventi Veterinari
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SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIA SOCIETÀ FEDERATA ANMVI
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DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC MARCHE QUANDO L’ECOGRAFIA È URGENTE: L’ECOTOMOGRAFIA NELLE SITUAZIONI DI EMERGENZA Castelfidardo (An), 7 Ottobre 2012
DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC CAMPANIA LA TANTO TEMUTA NEUROLOGIA NEL GATTO Napoli, 7 Ottobre 2012
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10.30 11.30 12.00 RELATORE Gian Marco Gerboni OBIETTIVI La relazione ha l’obbiettivo di presentare le possibili applicazioni e la tecnica ecografica nel pronto soccorso veterinario. Come nella medicina umana di pronto soccorso, l’ecografia non è solo un esame di imaging specialistico e di approfondimento ma può andare in aiuto al medico nelle condizioni di emergenza. Utilizzare l’esame ecografico per svelare alterazioni della funzione cardio-circolatoria e poter intervenire rapidamente con il corretto approccio terapeutico è fondamentale soprattutto nelle situazioni di emergenza che affliggono questo complesso apparato, l’aiuto che l’ecografia può dare risulta spesso fondamentale per la vita del paziente. E la tempestività e l’esperienza dell’operatore si rivelano fattori determinanti. Traumi, rotture, ostruzioni diventano inevitabilmente urgenze quando si tratta di apparato urinario, gli ultrasuoni diventano insostituibili nella gestione di queste condizioni critiche. PROGRAMMA SCIENTIFICO 8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 9.25 Saluto ai partecipanti del Presiden-
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te, presentazione del relatore ed inizio dei lavori Utilizzo dell’ecografia FAST (Focused Assessment Sonography in Trauma) nel pronto soccorso veterinario. Emergenze dell’apparato cardio-circolatorio Pausa Quando l’ecografia addominale è urgente! Spazio per eventuale relazione commerciale Pausa Problemi endocrini dove l’ecografia può fare la differenza. Pausa Situazioni critiche dell’apparato urinario Test di valutazione dell’apprendimento e discussione finale Consegna degli attestati di partecipazione e termine della giornata
SEDE Klass Hotel S.S. Adriatica 16, km 317 60022 Castelfidardo (AN) Ricordati di effettuare la registrazione on line per ricevere gli atti ed il pranzo http://registration.evsrl.it/?id=171 PER INFORMAZIONI E ISCRIZIONI Monica Borghisani - Segreteria SCIVAC Tel 0372/40.35.06 - Fax 0372/45.70.91 E-mail: delregionali@scivac.it www.scivac.it
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questa specie. Lo scopo della giornata è di offrire una panoramica su ciò che ci possiamo aspettare da un gatto sul piano neurologico. PROGRAMMA SCIENTIFICO 8.30 Registrazione dei partecipanti 9.20 Saluto del presidente regionale e Introduzione 9.30 Esame neurologico nel gatto 10.30 Pausa caffè 11.00 Le crisi convulsive nel gatto 12.00 Relazione commerciale 12.30 Pausa Pranzo
RELATORE Gualtiero Gandini OBIETTIVI Un “attimo” può essere definito come il tempo che intercorre tra l’inizio dell’esame neurologico e il momento in cui il gatto si spazientisce. La neurologia nel gatto spesso rappresenta una vera sfida, non solo contro il tempo, ma soprattutto contro le incognite di una specie animale che tende a nascondere le proprie “debolezze” e segni clinici. Inizieremo la giornata discutendo in termini pratici come meglio eseguire l’esame neurologico nel gatto, proseguiremo poi con la discussione delle più comuni neurolocalizzazioni e diagnosi differenziali in
Pomeriggio inizio ore 14.00 a. Casi clinici: la localizzazione intracranica nel gatto b. Casi clinici: la localizzazione spinale nel gatto 16.30 Discussione e termine della giornata Ricordati di effettuare la registrazione on line per ricevere gli atti ed il pranzo http://registration.evsrl.it/?id=170 SEDE Grand Hotel Oriente - Via Diaz 44 80134 Napoli PER INFORMAZIONI E ISCRIZIONI Monica Borghisani - Segreteria SCIVAC Tel 0372/40.35.06 - Fax 0372/45.70.91 E-mail: delregionali@scivac.it www.scivac.it
SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIA SOCIETÀ FEDERATA ANMVI
SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI ESOTICI
ARGOMENTI DI CHIRURGIA DEL CONIGLIO E DEI RODITORI Domenica 7 Ottobre 2012 IN COLLABORAZIONE CON L’ORDINE DEI MEDICI VETERINARI DI GENOVA
RELATORE Alessandro Melillo DELEGATO REGIONALE Luca Palestra OBIETTIVI L’incontro si propone di aggiornare i colleghi che si occupano routinariamente di cani e gatti sulle più comuni evenienze chirurgiche che interessano il coniglio ed i roditori da compagnia, focalizzandosi principalmente sugli aspetti pratici di anestesia e tecnica chirurgica e sulle differenze con i carnivori domestici. PROGRAMMA SCIENTIFICO 8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente, presentazione del relatore ed inizio dei lavori
9.30 Chirurgia addominale del coniglio 11.00 Pausa 11.30 Chirurgia maxillo-facciale: estrazioni dentarie e approccio agli ascessi odontogenici 13.00 Spazio per eventuale relazione commerciale (nel caso non si svolga la relazione il programma nel pomeriggio sarà anticipato di mezz’ora) 13.30 Pausa 14.30 Principi di chirurgia dei tessuti molli nei Roditori 15.30 Pausa 16.00 Per non vanificare il lavoro fatto: analgesia, anestesia e trattamenti pre e postoperatori 17.00 Discussione finale 17.30 Consegna degli attestati di partecipazione e termine della giornata SEDE Sala polivalente - Via Ippolito d'Aste a Recco ISCRIZIONE L’incontro è gratuito per tutti i soci SIVAE e SCIVAC in regola con l’iscrizione 2012. Non è richiesta la preiscrizione. Gli interessati devono registrarsi direttamente in sede d’incontro presentandosi alle ore 8.30 presso la segreteria. SEGRETERIA SIVAE Elisa Tel: 0372/40.35.00 E-mail: info@sivae.it
DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC FRIULI VENEZIA GIULIA “IL PAZIENTE È ANEMICO, E ADESSO?” UNA GUIDA SEMPLICE ALL’APPROCCIO DELLE ANEMIE NELLA PRATICA AMBULATORIALE” Gradisca d’Isonzo (Go), 7 Ottobre 2012
RELATORE Magda Gerou-Ferriani
11.00 Pausa 11.30 Come trattare efficacemente le anemie immunomediate, l’anemia da perdita, l’aplasia eritroide e alcune neoplasie midollari 13.00 Relazione Commerciale a cura di Royal Canin: “Nutrizione clinica del paziente ospedalizzato " 13.30 Pausa 14.30 Casi clinici interattivi 15.30 Pausa 16.00 Casi clinici interattivi 17.00 Test di valutazione dell’apprendimento e discussione finale 17.30 Consegna degli attestati di partecipazione e termine della giornata
OBIETTIVI Fornire ai partecipanti le informazioni necessarie per riconoscere i vari tipi di anemie. Spiegare i meccanismi di patogenesi. Discutere i test più appropriati per la corretta diagnosi. Illustrare i trattamenti più adatti.
SEDE Hotel Franz, Viale Trieste 45 34072 Gradisca d’Isonzo (GO)
PROGRAMMA SCIENTIFICO 8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente, presentazione del relatore ed inizio dei lavori 9.30 Anemie rigenerative e non: un metodo semplice per capirle e distinguerle
PER INFORMAZIONI E ISCRIZIONI Monica Borghisani - Segreteria SCIVAC Tel 0372/40.35.06 - Fax 0372/45.70.91 E-mail: delregionali@scivac.it www.scivac.it
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14 Eventi Veterinari
VETERINARIA 29 | 2012
in collaborazione con ORDINE DEI MEDICI VETERINARI DELLA PROVINCIA DI CREMONA
AZIENDA SANITARIA LOCALE DELLA PROVINCIA DI CREMONA
ASSOCIAZIONE ITALIANA VETERINARIA DI MEDICINA PUBBLICA
ASSOCIAZIONE FEDERATA ANMVI
CONVEGNO NAZIONALE AIVEMP IL PIANO DI CONTROLLO DELLA MALATTIA DI AUJESZKY: PROSPETTIVE E CRITICITÀ Venerdì 26 Ottobre 2012 - CremonaFiere, Sala Monteverdi OBIETTIVI EVENTO FORMATIVO
Marco Farioli, Regione Lombardia
La presenza della malattia di Aujezsky sul territorio nazionale e della regione Lombardia condiziona la movimentazione dei suini e delle loro produzioni in ambito comunitario, incidendo sul settore suinicolo lombardo. Il raggiungimento della qualifica di territorio indenne da malattia di Aujezsky passa attraverso un percorso vaccinale adeguato, la verifica di questo, la preparazione e coesione tra la veterinaria pubblica e privata formata e aggiornata.
MODERATORE Marina Perri, ASL della provincia di Lodi RELATORI Loris Alborali, IZSLER Sezione di Brescia Antonio Caleffi, Med Vet LP Mantova
PROGRAMMA SCIENTIFICO 14.15 Registrazione dei partecipanti, saluto degli Organizzatori ed inizio lavori 14.30 Perché un piano di controllo? Loris Alborali 15.15 Costi e benefici di un piano di controllo Marco Farioli 16.00 Pausa 16.15 L’impatto quotidiano di un piano di controllo Antonio Caleffi 17.15 Discussione 18.00 Questionario ECM, consegna attestati e termine della giornata
Gli organizzatori dell’evento si impegnano a rispettare il programma pubblicato che rimane suscettibile di variazioni per cause di forza maggiore. È proibito filmare o fotografare le presentazioni dei relatori. PARTECIPAZIONE Iniziativa riservata a laureati e studenti in Medicina Veterinaria. L’iscrizione ai convegni dà diritto a: • Attestato crediti formativi ECM • Attestato di frequenza
SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA REDDITO SOCIETÀ FEDERATA ANMVI
in collaborazione con
in collaborazione con
AZIENDA SANITARIA LOCALE DELLA PROVINCIA DI CREMONA
ORDINE DEI MEDICI VETERINARI DELLA PROVINCIA DI CREMONA
CONVEGNO NAZIONALE LA MASTITE NELLA BOVINA DA LATTE AD ALTA PRODUZIONE: STATO DELL’ARTE E NUOVE SFIDE CremonaFiere, Sala “Stradivari” - Giovedì 25 Ottobre 2012 OBIETTIVI EVENTO FORMATIVO La Mastite della Bovina da Latte, nonostante i progressi degli ultimi anni, rappresenta ad oggi la causa primaria di problemi sanitari e di perdita economica. Le necessità di coniugare la redditività con la tutela del consumatore prevede un utilizzo prudente del farmaco nonché l’adozione di misure di benessere degli animali che inevitabilmente si ripercuotono in maniera positiva sugli animali e a cascata sul consumatore finale. Il presente convegno, grazie all’intervento di esperti di fama internazionale, tratterà di come il Veterinario di Fiducia possa, negli allevamenti che segue, predisporre azioni mirate al controllo delle mastiti così da ridurre l’incidenza di questa patologia migliorando il benessere degli animali, la redditività dell’imprenditore agricolo e garantire una maggior tutela sanitaria nei confronti del consumatore. MODERATORE MARCO ABLONDI Medico Veterinario Libero Professionista, Parma RELATORI LUIGI BERTOCCHI Rep. Produzione Primaria IZSLER Brescia ANDREW BRADLEY Quality Milk Management Services Ltd, Wells, UK University of Nottingham, Sutton Bonington (Regno Unito) VALERIO BRONZO Università degli Studi di Milano
11.00 Pausa caffè 11.30 Gestione sanitaria della mastite ed impatto economico Paolo Moroni 13.00 Pausa pranzo 14.30 Impatto infezione da E. coli nella mastite, esperienze di campo Andrew J. Bradley Primi risultati sull’efficacia del vaccino Startvac® nella prevenzione delle mastiti da S. aureus: trial italiano (Università di Milano e Cornell University) - Valerio Bronzo 16.00 Discussione 17.00 Questionario ECM, consegna attestati e termine della giornata PARTECIPAZIONE Iniziativa gratuita rivolta a laureati e studenti in Medicina Veterinaria. Per motivi organizzativi è gradita la preiscrizione. È prevista la traduzione simultanea dall’inglese all’italiano. ISCRIZIONE L’iscrizione ai convegni dà diritto a: • Atti delle relazioni • Attestato di frequenza • Traduzione simultanea • Attestato ECM SEDE CremonaFiere P.zza Zelioli Lanzini, 1 - Cremona SEGRETERIA SCIENTIFICA E ORGANIZZATIVA SIVAR - Paola Orioli Tel. 0372-40.35.39 - Fax 0372-40.35.54 info@sivarnet.it - www.sivarnet.it
PAOLO MORONI Cornell University New York State, U.S.A. Università degli Studi di Milano PROGRAMMA SCIENTIFICO 9.30 Registrazione dei partecipanti, saluto del Moderatore ed inizio lavori Starting conference 9.45 Benessere animale, mastite e qualità del latte Luigi Bertocchi
Richiesto accreditamento per 2 crediti formativi
SEDE CONVEGNO CremonaFiere - Cà de Somenzi P.zza Zelioli Lanzini, 1 - Cremona
SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA REDDITO SOCIETÀ FEDERATA ANMVI
ORDINE DEI MEDICI VETERINARI DELLA PROVINCIA DI CREMONA
SEGRETERIA SCIENTIFICA E ORGANIZZATIVA AIVEMP - Paola Orioli - Via Trecchi, 20 Cremona Tel. 0372-40.35.41 - Fax 0372-40.35.40 www.aivemp.it
AZIENDA SANITARIA LOCALE DELLA PROVINCIA DI CREMONA
Convegno Nazionale SIVAR PRODUZIONE DI SUINI ORIENTATA AL MERCATO. BENESSERE, QUALITÀ DELLE CARNI, SOSTENIBILITÀ: COSTI O VALORE AGGIUNTO? Venerdì 26 Ottobre 2012 - CremonaFiere, Sala Monteverdi OBIETTIVI EVENTO FORMATIVO Il convegno propone ai Medici Veterinari informazioni sulle nuove tendenze dei consumatori nelle motivazioni di scelta della carne e dei prodotti della filiera suinicola, individua ed illustra i fattori necessari al soddisfacimento dei requisiti di prodotto che rispondano ai criteri di: salubrità delle carni, benessere degli animali allevati ed impatto sull’ambiente del ciclo produttivo. L’evento si prefigge inoltre di fornire gli strumenti per saper interpretare le nuove esigenze, svolgendo un ruolo di indirizzo produttivo in allevamento. MODERATORE LORIS ALBORALI - IZSLER Sezione di Brescia RELATORI GIUSEPPE BARICCO - Medico Veterinario Libero Professionista, Torino FEDERICO BOERI - Life Cycle Engineering, Torino CLAUDIO FEDERICI - ISMEA, Roma ANDREA GAVINELLI - World Animal Health Organisation (OIE), Parigi MORITZ PIGNATTI - Italcarni, Carpi (Modena) PROGRAMMA SCIENTIFICO Registrazione dei partecipanti, saluto del Moderatore ed inizio lavori 9.45 Come le scelte dei consumatori orientano le filiere Claudio Federici 10.15 Recenti acquisizioni sulla nutrizione dei suini ed effetti nella composizione delle carcasse Giuseppe Baricco 9.30
10.45 Pausa 11.00 Benessere dei suini: cosa si aspetta l’Unione Europea Andrea Gavinelli 11.30 Carbon footprint e sostenibilità delle produzioni suinicole Federico Boeri 12.00 Un nuovo suino italiano: esempi da un’esperienza concreta Moritz Pignatti 12.30 Discussione 13.00 Consegna attestati partecipazione e termine lavori GLI ORGANIZZATORI DELL’EVENTO SI IMPEGNANO A RISPETTARE IL PROGRAMMA PUBBLICATO CHE RIMANE SUSCETTIBILE DI VARIAZIONI PER CAUSE DI FORZA MAGGIORE. È PROIBITO FILMARE O FOTOGRAFARE LE PRESENTAZIONI DEI RELATORI.
PARTECIPAZIONE Iniziativa riservata a laureati e studenti in Medicina Veterinaria. L’iscrizione ai convegni dà diritto all’attestato di frequenza. SEDE CONVEGNO CremonaFiere Cà de Somenzi P.zza Zelioli Lanzini, 1 Cremona SEGRETERIA SCIENTIFICA E ORGANIZZATIVA SIVAR - Paola Orioli Tel. 0372-40.35.39 - Fax 0372-40.35.54 info@sivarnet.it - www.sivarnet.it
Richiesto accreditamento per 3 crediti formativi
A.N.M.V.I. Per aggiornamenti scientifici sui temi consulta le schede disponibili su www.vetpedia.it
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Differenze fra obiezione di coscienza in campo umano e animale Il riconoscimento dell'odc “non implica una sorta di potere di boicottaggio della legge” ulla scorta della riconosciuta esigenza di tutela degli animali, la legge 413/1993 ha introdotto l’obiezione di coscienza (odc) alla sperimentazione animale, andando oltre quindi l'ambito della tutela della vita umana. L'obiezione di coscienza va considerata "come compatibile col principio di legalità" in quanto ammetterne la legittimità non incrina né contraddice il principio che impone il dovere di rispettare le leggi". Il parere (Obiezione di Coscienza e Bioetica, pubblicato il 30 luglio dal Comitato Nazionale per la Bioetica della Presidenza del Consiglio dei Ministri) traccia per la prima volta un distinguo fra l'applicazione del diritto all'obiezione di coscienza in campo umano e animale. «Nel caso della sperimentazione sugli animali - si legge nel parere - l'obiezione di coscienza è ammessa in forza della specifica legge approvata dal Parlamento "sulla scorta della riconosciuta esigenza di tutela degli animali" e non come conseguenza del riconoscimento di un loro "diritto inviolabile", che invece sarebbe il fondamento dell'obiezione di coscienza nel campo della medicina umana». Questo stretto collegamento tra obiezione di coscienza degli operatori sanitari e “diritti umani inviolabili” spiega infine anche la diversa posizione dell’obiezione di coscienza alla sperimentazione animale. Il Parere di maggioranza riconosce che, “sulla scorta della riconosciuta esigenza di tutela degli animali la legge 413/1993 ha introdotto anche l'obiezione di coscienza alla sperimentazione animale, oltre quindi l'ambito della tutela della vita umana”. Risulta dunque chiaro che nel caso della sperimentazione sugli animali l’obiezione di coscienza è ammessa in forza della specifica legge approvata dal Parlamento “sulla scorta della riconosciuta esigenza di tutela degli animali” e non come conseguenza del riconoscimento di un loro “diritto inviolabile”, che invece sarebbe il fondamento dell’obiezione di coscienza nel campo della medicina umana. Non a caso, il Parere di maggioranza subito precisa che una “differenziazione sembra necessaria … in funzione del diverso peso costituzionale della ragione addotta a sostegno dell’obiezione di coscienza”, differenziazione che “risulta necessaria anche rispetto alla questione dell’esigenza o meno di una disciplina legale dell’obiezione di coscienza e delle sue modalità d’esercizio, a seconda delle ragioni di coscienza invocate dall'obiettore e dal loro corrispondere o no ai valori costituzionali fondamentali. Solo in questo modo, del resto, è possibile sventare il pericolo di una obiezione di coscienza … rimessa esclusivamente al volere di quella stessa maggioranza che ha posto il comando legale contro cui l'obiezione di coscienza potrebbe essere invocata”. Ove l'obiezione di coscienza fosse riconosciuta come “una concessione della maggioranza anche quando l’obiettore fa valere una ragione che egli presenta come ampliamento di tutela di un valore costituzionale di rango primario”, questa soluzione mostrerebbe un ripiegamento in senso autoritario dell’ordinamento su se stesso. L’ordinamento, “rinnegherebbe, in altre parole, il carattere della sua democraticità come tensione costante verso i valori fondamentali, privandosi proprio nel vissuto di quell’istanza critica che viene fatta valere riguardo alla costituzionalità stessa del diritto”. Infatti, “l'obiezione di co-
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COSCIENZA E LEGALITÀ a sfida dello stato democratico è di “mantenere la tensione verso i suoi valori fondamentali nel rispetto del principio di legalità”. Le parole riportate chiariscono che la posizione difesa dal Parere di maggioranza si articola in tre diverse tesi: A. L’obiezione di coscienza va considerata “come compatibile col principio di legalità” in quanto ammetterne la legittimità non incrina né contraddice il principio che impone il dovere di rispettare le leggi; B. L’obiezione di coscienza in campo sanitario non è una mera “concessione della maggioranza” a un gruppo di cittadini che richiede l’esenzione dall’obbedienza a una legge (come avviene con quella circa la sperimentazione animale), ma va configurata “costituzionalmente come diritto fondamentale della persona”; C. L’obiezione di coscienza assume “la funzione di istituzione democratica, impedendo che le maggioranze parlamentari o altri organi dello stato neghino in modo autoritario la problematicità relativa ai confini della tutela dei diritti inviolabili” mostrando in modo concreto che l’ordinamento “non è disposto a chiudere lo spazio di discussione sui valori fondamentali”. (Obiezione di Coscienza e Bioetica)
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L’enciclopedia animale dell’Eden prima della caduta, in Paradiso Terrestre con il Peccato Originale di Jan Brueghel il Vecchio
scienza non dovrebbe essere considerata come una minaccia” al principio di legalità e alle leggi approvate dalla maggioranza, ma dovrebbe essere vista con favore, da parte della stessa maggioranza, come l’istituzione democratica che consente “di non chiudere autoritariamente il discorso sulla comprensione e l’ampiezza di tutela dei valori fondamentali” o la squilla che annuncia quei valori e quei diritti. Ecco perché, secondo la maggioranza del CNB, “in ultima analisi il diritto all’obiezione di coscienza può essere configurato costituzionalmente come diritto fondamentale della persona” e come tale dovrebbe essere favorito e tutelato da quello stesso Stato che, al contempo, emana una legge che impone doveri opposti. Sarebbe anche così vinta “la sfida del riconoscimento giuridico dell'obiezione di coscienza [che] consiste proprio nell’evitare di incrinare il principio di legalità e nel far convivere la legittimità dell'obiezione, specialmente quando inerisce a valori costituzionali fondamentali, con la tutela di chi è titolare di diritti legalmente previsti”. La conclusione finale è che “l’ordinamento che ha posto un certo dovere o un certo obbligo giuridico in ambito biogiuridico non intende contraddirsi ammettendo l'obiezione di coscienza, ma semplicemente non è disposto a chiudere lo spazio di discussione sui valori fondamentali e a non perdere il proprio carattere inclusivo e pluralista.
SCIENZA E COSCIENZA Come il CNB ha già rilevato nel suo Parere su le vaccinazioni (22 settembre 1995), non è obiezione di coscienza quella di chi non fa valere un obbligo della coscienza, ma una diversa valutazione scientifica rispetto a quella posta a fondamento di un precetto legale, come ad esempio sostenendo l’idea di una inutilità delle vaccinazioni. Ora, la questione dell’obiezione di coscienza, specialmente quando a farla valere è un professionista, al quale la legge impone dei doveri che possono confliggere con obblighi derivanti dalla sua coscienza a tutela di diritti fondamentali, si propone in misura crescente per via della problematicità e della delicatezza dei temi bioetici e biogiuridici che coinvolgono in modo nuovo e spesso controverso diritti fondamentali dell’uomo. Per quanto di per sé l’odc possa essere invocata in molti settori della vita sociale, è soprattutto nell’ambito sa-
nitario che si registrano con maggiore frequenza questioni che ne sollecitano un riconoscimento o quantomeno un dibattito su di essa e sulle sue implicazioni. Parallelamente, il diffondersi dell’istanza di autodeterminazione favorisce il conflitto tra diverse libertà di coscienza nella misura in cui l’attuazione dell’autonomia dell’uno esige la collaborazione di altri, specialmente di chi esercita un’attività professionale connotata da proprie specifiche finalità. Di qui il difficile equilibrio tra la tutela della libertà dell’individuo, il quale si rivolge a qualcuno che per competenza ed esperienza è in grado di fornire una determinata attività professionale, e la tutela della libertà di chi presta tale attività e decide di seguire la propria coscienza anche quando non collimi con le richieste che gli sono state avanzate; di qui inoltre l’esigenza di tutelare l'autonomia della comunità dei professionisti di formare e preservare il loro statuto professionale non solo quando è in gioco l’appropriatezza tecnica dell’atto professionale richiesto, ma anche quando sono messi in discussione i fini in senso assiologico della stessa attività professionale.
ganizzate oppure oggetto di abuso opportunistico da parte di singoli. Inoltre, l’odc assume una rilevanza pubblica nella misura in cui si presenta come possibile causa di giustificazione socialmente rilevante, non puramente interiore, della mancata osservanza di un comando, e implichi la comunicabilità intersoggettiva delle ragioni coscienziali che si oppongono all’adempimento del comando. L’odc pone insomma anche il tema dei limiti interni e esterni e delle modalità di esercizio compatibili con il dovere di lealtà verso la comunità sociale di appartenenza. ■ Estratto da Obiezione di coscienza e bioetica www.governo.it/bioetica
L’ETICA “DEI PIÙ” Ma il bisogno di assicurare una zona di rispetto della coscienza dei singoli emerge anche in funzione del principio pluralista che caratterizza le democrazie contemporanee, nonché del principio di laicità inteso come non interferenza dello Stato nei confronti della morale individuale. Addirittura vi è chi attribuisce all’obiezione di coscienza «la natura di tecnica della società pluralista» sottolineando altresì come «la mancanza di valori condivisi non possa essere sostituita da “un’etica dei più”, imposta attraverso lo strumento legislativo, dunque a mezzo della più classica delle procedure maggioritarie». La questione dell’obiezione di coscienza, in altre parole, interpella la stessa concezione liberale, che alimenta l’idea dell’autodeterminazione, richiamando tale concezione a rimanere fedele al primato della persona nei confronti dell’organizzazione statuale che può essere minacciato anche dalla pretesa di attuazione assoluta del volere della maggioranza. D’altra parte, non si può negare la grave problematicità della stessa obiezione di coscienza imputata, non sempre a torto, di poter essere piegata a strumento di sabotaggio nelle mani di minoranze fortemente or-
LE FIRME Il documento nella sua versione integrale è stato redatto dai Proff. Andrea Nicolussi e Antonio Da Re, rispettivamente con riguardo alla prospettiva giuridica e a quella morale, avvalendosi di ampi contributi scritti del Prof. Demetrio Neri, nonché dei Proff. Salvatore Amato, Stefano Canestrari, Marianna Gensabella, Assuntina Morresi e Laura Palazzani. Il parere è stato approvato definitivamente in sede plenaria dai presenti (Proff. Salvatore Amato, Luisella Battaglia, Adriano Bompiani, Stefano Canestrari, Francesco D’Agostino, Antonio Da Re, Lorenzo d’Avack, Marialuisa di Pietro, Romano Forleo, Silvio Garattini, Marianna Gensabella, Assuntina Morresi, Demetrio Neri, Andrea Nicolussi, Vittorio Possenti, Monica Toraldo di Francia, Giancarlo Umani Ronchi, Grazia Zuffa) col solo voto contrario del Prof. Carlo Flamigni. Assenti alla plenaria, hanno espresso voto favorevole i Proff. Riccardo Di Segni, Silvio Garattini, Rodolfo Proietti.
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Attualità scientifica Vet Journal
Discopatie del cane: una nuova classificazione istologica Uno studio confronta un nuovo schema classificativo con i gold standard della degenerazione discale
di MARIA GRAZIA MONZEGLIO Med Vet PhD a degenerazione dei dischi intervertebrali (IVD) è comune nel cane e può indurre condizioni patologiche gravi. L’attuale trattamento può alleviare i segni clinici della malattia ma non ripristina la funzione degli IVD. Lo sviluppo di strategie rigenerative per la disfunzione degli IVD richiede una conoscenza dettagliata della patogenesi della degenerazione discale e dei meccanismi sottostanti. L’esame istologico degli IVD in diversi stadi di degenerazione può fornire questa conoscenza, ma non esiste attualmente uno schema di classificazione istologica per la degenerazione IVD. Uno studio (suddiviso in due parti) ha sviluppato e validato uno schema appropriato. Tre osservatori indipendenti valutavano 35
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IVD in diversi stadi di degenerazione utilizzando lo schema sviluppato. Il contenuto in glicosaminoglicani del nucleo polposo e la classificazione macroscopica secondo Thompson, considerati i gold standard per la degenerazione IVD, venivano utilizzati per validare lo schema. La riproducibilità veniva valutata analizzando l’affidabilità inter-osservatore di tutte le variabili individuali dello schema classificativo. Si riscontravano correlazioni significative tra classificazione di Thompson e punteggio istologico totale, e tra contenuto in glicosaminoglicani e punteggio istologico totale. La maggior parte delle variabili istologiche individuali mostrava un’affidabilità inter-osservatore da “moderata” a “quasi perfetta”. L’elevata correlazione con i gold standard unitamente all’elevata riproducibilità indica che lo schema di classificazione istologica proposto è affidabile e oggettivo per la classificazione della degenerazione dei dischi intervertebrali nelle razze canine condrodistrofiche e non condrodistrofiche, concludono gli autori. “Intervertebral disc disease in dogs - Part 1: A new histological grading scheme for classification of intervertebral disc degeneration in dogs” Bergknut N, Meij BP, Hagman R, de Nies KS, Rutges JP, Smolders LA, Creemers LB, Lagerstedt AS, Hazewinkel HA, Grinwis GC. Vet J. 2012 Jul 10. [Epub ahead of print] ■
SHUNT EXTRAEPATICO: DISTRIBUZIONE FENOTIPICA NELLE RAZZE PREDISPOSTE
na base ereditaria dello shunt portosistemico extraepatico (EHPSS) è stata dimostrata in numerose razze di cani di piccola taglia. Se, in genere, nelle razze predisposte allo shunt portosistemico si osserva sia lo shunt portacava sia lo shunt porta-azygos, ciò potrebbe indicare un background genetico comune. Uno studio ha inteso determinare la distribuzione degli shunt extraepatici porta-cava e porta-azygos nei cani di razza pura. Si analizzavano retrospettivamente i dati di 135 cani di proprietà con diagnosi di EHPSS effettuata presso la Facoltà di medicina veterinaria di Utrecht dal 2001 al 2010. Si studiava la correlazione tra sede dello shunt, sesso, età, dimensioni del cane e razza. Il gruppo di studio consisteva in 54 maschi
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e 81 femmine di 24 razze. Il 25% dei cani aveva uno shunt porta-azygos e il 75% uno shunt porta-cava. Dei cani con shunt porta-azygos, solo il 27% erano maschi. Non si identificavano differenze significative di sesso nei cani con shunt porta-cava. Entrambi i fenotipi erano presenti in quasi tutte le razze con più di sei casi. Nei cani piccoli si diagnosticava prevalentemente lo shunt porta-cava (79%), ma erano presenti entrambi i fenotipi. L’età alla diagnosi dei cani con shunt porta-azygos era significativamente superiore rispetto a quella dei cani con shunt porta-cava. La notevole similitudine delle variazioni fenotipiche in molte razze canine può indicare la presenza di geni comuni responsabili di EHPSS nelle varie razze, osservano gli autori. Il sottotipo di EHPSS potrebbe essere determinato da una componente genetica minore o da fattori modulatori durante lo sviluppo embrionale. “Distribution of extrahepatic congenital portosystemic shunt morphology in predisposed dog breeds” van den Bossche L, van Steenbeek FG, Favier RP, Kummeling A, Leegwater PA, Rothuizen J. BMC Vet Res. 2012 Jul 11; 8 (1): 112. [Epub ahead of print] (M.G.M.)
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Variazioni stagionali dei test della PPID nel cavallo anziano sano Concentrazioni di ACTH e insulina differenti nel tempo, in uno studio no studio ha determinato l’esistenza di variazioni stagionali di ACTH endogeno plasmatico, ormone stimolante gli α-melanociti (α-MSH) plasmatico, cortisolo sierico e insulina sierica e dei risultati dei test di soppressione con desametazone in 15 cavalli maschi castrati anziani (età media, 14 anni) di
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razza mista clinicamente normali. La raccolta dei campioni veniva ripetuta mensilmente per 12 mesi. Si somministrava desametazone (0,04 mg/kg IM) e si determinava la concentrazione di cortisolo dopo 15 e 19 ore. Mediante test radioimmunoenzimatico si misurava la concentrazione di ACTH, α-MSH, cortisolo e insulina a ogni tempo di test. Le concentrazioni ormonali venivano confrontate tra i diversi mesi median-
te ANOVA a misure ripetute e correlate con l’età in ciascun mese. Si riscontrava un effetto significativo del tempo tra i diversi mesi per le concentrazioni di α-MSH e insulina. Il cortisolo endogeno e l’ACTH restavano all’interno dei limiti di riferimento esistenti. Si identificava una correlazione significativa tra età e concentrazione di ACTH per numerosi mesi in autunno e in inverno e tra età e concentrazione di insulina in set-
tembre. I cavalli anziani presentano una concentrazione maggiore di ACTH per numerosi mesi in autunno e in inverno e una concentrazione maggiore di insulina in settembre, rispetto ai cavalli più giovani. Sono necessari intervalli di riferimento specifici per la stagione per l’α-MSH e l’insulina, le cui concentrazioni sono significativamente superiori in autunno. I medici veterinari pratici dovrebbero sottoporre i campioni solo ai laboratori locali che possono fornire tali intervalli di riferimento specifici per la loro area geografica, concludono gli autori. “Seasonal variation in results of diagnostic tests for pituitary pars intermedia dysfunction in older, clinically normal geldings” Journal of the American Veterinary Medical Association. July 15, 2012, Vol. 241, No. 2, Pages 241-248. (M.G.M.) ■
COMUNICAZIONE TRA VETERINARIO E CLIENTE: DIFFERENZE TRA SESSO MASCHILE E FEMMINILE no studio ha descritto il rapporto tra il sesso del veterinario e del cliente e la comunicazione veterinariocliente-paziente. Si includevano un campione random di 50 medici veterinari pratici per animali da compagnia e un campione adeguato di 300 clienti e i loro animali. Per ciascun veterinario, si videoregistravano 6 appuntamenti clinici e si analizzavano i 300 video risultanti con il sistema di analisi d’interazione Roter (RIAS). Mediante regressione lineare si studiava il rapporto tra fattori demografici, misure della comunicazione veterinario-cliente-paziente e sesso del veterinario e del cliente. I veterinari di sesso femminile conducevano visite più incentrate sulla relazione, fornivano affermazioni più positive e rapportbuilding (costruzione della relazione), parlavano di più al paziente e venivano percepite come meno frettolose e di corsa, rispetto ai veterinari maschi. I clienti fornivano più spesso informazioni sul loro stile di vita e sociali alle veterinarie rispetto ai colleghi di sesso maschile. Le interazioni tra veterinari e clienti dello stesso sesso erano incentrate sulla relazione e includevano la comunicazione di più informazioni sullo stile di vita e sociali da parte del cliente. Il sesso influenzava la comunicazione veterinario-cliente-paziente, concludono gli autori, e le differenze di sesso precedentemente descritte nella comunicazione in medicina umana venivano largamente replicate nel contesto veterinario. “Gender differences in veterinarian-clientpatient communication in companion animal practice” Shaw JR, Bonnett BN, Roter DL, Adams CL, Larson S. J Am Vet Med Assoc. 2012 Jul 1; 241 (1): 81-8. (M.G.M.)
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Giardia duodenalis: subAssemblage di origine umana e animale nei cavalli in Italia PCR su campioni fecali di più di quattrocento soggetti
l fine di valutare l’infezione e il potenziale ruolo zoonosico degli isolati equini di Giardia duodenalis, 431 campioni fecali individuali venivano caratterizzati geneticamente mediante PCR-se-
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quenziamento e analisi filogenetica. Risultavano infetti da Assemblage differenti 37 animali (8,6%). La presenza di sub-Assemblage veniva valutata caratterizzando il gene della β-giardina in 16 su 37 cavalli positivi. I risultati mostravano un’omologia del 99,6100% con i sub-Assemblage descritti come B12 e B1-6, 3 l’Assemblage A mostrava un’omologia del 99,8% con il sub-Assemblage A1, mentre un Assemblage E mostrava un’omologia del 98,8% con il sub-Assemblage E3. Inoltre, un isolato caratterizzato come Assemblage A mostrava un’omologia del 99,6% con il sub-Assemblage B1-2 e uno caratterizzato come E era identico al 100% al sub-Assemblage B1-6. I risultati dimostrano, concludono gli autori, la presenza di subAssemblage di G. duodenalis sia umani sia animali nei cavalli in Italia. “Giardia duodenalis sub-Assemblage of animal and human origin in horses” Traversa D, Otranto D, Milillo P, Latrofa MS, Giangaspero A, Di Cesare A, Paoletti B. (M.G.M.) ■
BTV-8 E AUMENTO DELLA FREQUENZA DI ABORTO a dimostrata trasmissione transplacentare del virus della Bluetongue sierotipo 8 (BTV-8) nel bovino è verosimilmente associata a una maggiore frequenza di aborti. Uno studio ha quantificato l’effetto dell’esposizione a BTV-8 sul verificarsi degli aborti in mandrie di vacche da latte precedentemente naive in condizioni d’infezione naturale e determinato un possibile periodo di rischio durante la gravidanza associato a questo aumento. Al fine di stimare la frequenza degli aborti si consideravano due criteri: ritorno tardivo al servizio dopo una prima inseminazione artificiale (AI) e gestazione di breve durata. Un ritorno tardivo al servizio veniva definito come un ritorno che richiedeva 90-200 giorni dopo una prima AI. I criteri venivano confrontati tra le vacche delle mandrie esposte durante l’epizoozia del 2007 in Francia e le vacche di mandrie non esposte. Per determinare il periodo di rischio durante la gravidanza, le variazioni della frequenza di aborto venivano quantificate in accordo allo stadio della gestazione in cui avveniva l’esposizione. Si effettuava l’analisi della sopravvivenza per stimare il rischio di una maggiore frequenza di aborto associato a esposizione a BTV-8, aggiustato per i principali fattori noti per influenzare il rischio di aborto.
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L’esposizione al virus BTV-8 in condizioni naturali delle mandrie da latte precedentemente naive, notificata per sospetto clinico durante l’epizoozia del 2007, era associata a un aumento della frequenza di aborto, indipendentemente dallo stadio di gravidanza. Il periodo a rischio della gestazione dipendeva dai criteri utilizzati per identificare l’aborto. L’effetto medio dell’esposizione a BTV-8 nell’insieme delle epidemie corrispondeva a un aumento del 6,7% dei ritorni tardivi al servizio. L’esposizione a BTV-8 durante i primi tre mesi di gestazione era associata a un aumento del 15% dei ritorni tardivi in servizio per le vacche non tornate in servizio a 90 giorni, mentre tale aumento era del 6% per le esposizioni successive al terzo mese di gestazione. L’esposizione a BTV-8 dal terzo mese di gravidanza era associata a un aumento dell’1,9% delle gestazioni di breve durata. L’effetto dell’esposizione era più pronunciato per le epidemie identificate precocemente nel corso dell’epizoozia, rispetto a quelle identificate più tardivamente. “Increase in the occurrence of abortions associated with exposure to the Bluetongue virus serotype 8 in naïve dairy herds” Nusinovici S, Seegers H, Joly A, Beaudeau F, Fourichon C. Theriogenology. 2012 Jul 3. [Epub ahead of print] (M.G.M.)
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Inclusi alcuni parassitari nel Regolamento (UE) n. 1274/2011 Lo scopo è quello di controllare e garantire i Livelli Massimi di Residui negli alimenti tre anni dall’ultimo programma di controllo la Commissione Europea ha deciso di includere alcuni antiparassitari nel Regolamento (UE) n. 1274/2011 per garantire il rispetto dei livelli massimi di residui di antiparassitari e valutare l’esposizione dei consumatori ai residui nei e sui prodotti alimentari di origine vegetale e animale. Lo prevede il Regolamento di esecuzione della Commissione Europea n.788/2012 del 31 Agosto 2012 (GUCE 235 del 01 Settem-
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bre 2012) che aggiunge alcuni antiparassitari al programma di controllo in forza del presente regolamento o di quelli per i quali la definizione del residuo è oltremodo difficile, “dovrà essere facoltativa nel 2013, in modo da consentire ai laboratori ufficiali, ove non lo abbiano ancora fatto, di convalidare i metodi richiesti per l’analisi degli antiparassitari in questione”. Non appena sia disponibile una metodologia, occorre inoltre valutare i possibili effetti combinati, cumulativi e sinergici degli antiparassitari. Tale valutazione va iniziata con alcuni or-
Organizzato da
ganofosfati, carbammati, triazoli e piretroidi come indicato nell’allegato I del Reg. 788. Si consente agli Stati membri di applicare, in determinate condizioni, metodi di determinazione qualitativi. La Commissione Europea ha pubblicato il documento orientativo Procedure di convalida dei metodi di prova e di controllo della qualità per l’analisi dei residui di antiparassitari nei prodotti alimentari e nei mangimi. Il regolamento (UE) n. 1274/2011 sarà abrogato, ma continuerà ad essere applicato ai campioni analizzati nel 2012. ■
A.N.M.V.I.
Soc. Cons. a r.l.
Azienda con sistema qualità certificato ISO 9001:2008
SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIA SOCIETÀ FEDERATA ANMVI
Per aggiornamenti scientifici sui temi consulta le schede disponibili su www.vetpedia.it
PROSSIMI AGGIORNAMENTI SCIENTIFICI SCIVAC Per informazioni: Segreteria SCIVAC - Paola Gambarotti - Tel. 0372/403508 - Fax 0372/403512 - E-mail: info@scivac.it - www.scivac.it
CORSI PRATICI SCIVAC
APPROCCIO DIAGNOSTICO AI PROBLEMI DERMATOLOGICI Valido anche come 2a parte dell’Itinerario di Dermatologia Cremona, 14/17 Novembre 2012 Centro Studi SCIVAC
MEDICINA D’URGENZA 2 Valido anche come 2a parte dell’Itinerario di Medicina d’Urgenza Cremona, 22/24 Novembre 2012 Centro Studi SCIVAC
RADIOLOGIA DEL TORACE Valido anche come 3a parte dell’Itinerario di Diagnostica per Immagini Cremona, 27/30 Novembre 2012 Centro Studi SCIVAC
RELATORI Carla Dedola, Med Vet, Dipl ECVD, Sassari Federico Fracassi, Med Vet, PhD, Bologna Domenico Santoro, Med Vet, MS, Dr Ric, Dipl ACVD, Dipl ECVD, Illinois (USA) Fabia Scarampella, Med Vet, Dipl ECVD, MSc, Milano Giordana Zanna, Med Vet, Dipl ECVD, PhD, Milano
ECM: Richiesto accreditamento per 37,4 Crediti
ECM: Richiesto accreditamento per 23,5 Crediti
DIRETTORE Fabio Viganò, Med Vet, SCMPA, Milano
DIRETTORE Giliola Spattini, Med Vet, Dr Ric, Dipl ECVDI, Castellarano (RE)
DIRETTORE Guido Pisani, Med Vet, Dipl ECVS, Luni Mare, Ortonovo (SP)
RELATORI Marco Bertoli, Med Vet, Roma Paolo Gaglio, Med Vet, Roma Chiara Valtolina, Med Vet, PhD, Dipl ACVECC, MRCVS, Utrecht (NL) Fabio Viganò, Med Vet, SCMPA, Milano
RELATORI Daniele Della Santa, Med Vet, PhD, Dipl ECVDI, Pisa Federica Rossi, Med Vet, SVR, Dipl ECVDI, Bologna Giliola Spattini, Med Vet, Dr Ric, Dipl ECVDI, Castellarano (RE) Massimo Vignoli, Med Vet, Dr Ric, Spec Rad Vet, Dipl ECVDI, Bologna
RELATORI Luca Formaggini, Med Vet, Dormelletto (VA) Daniela Murgia, Med Vet, Dipl ECVS, Zugliano (MI) Guido Pisani, Med Vet, Dipl ECVS, Luni Mare, Ortonovo (SP) Fabio Sangion, Med Vet, Treviso
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ISCRIZIONE: Partecipazione a numero chiuso (36) ISCRIZIONE: Partecipazione a numero chiuso (36)
ISCRIZIONE: Partecipazione a numero chiuso (36) LIMITE DI ISCRIZIONE: 15 Ottobre 2012
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Cremona, 28 Novembre / 1 Dicembre 2012 Centro Studi SCIVAC
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ECM: Richiesto accreditamento per 33,7 Crediti DIRETTORE Giordana Zanna, Med Vet, Dipl ECVD, PhD, Milano
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(Supplemento alla quota di € 50,00 + IVA 21% dopo il limite di iscrizione)
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Notifiche Europa
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OIE: anche le malattie della fauna selvatica nel sistema WAHIS
a principale novità del nuovo sistema di notifica dell’OIE è l’integrazione del WAHIS con le malattie della fauna selvatica. Il nuovo World Animal Health Information System arriva a circa sei anni dall’esordio, in linea con la sua missione di estendere la trasparenza, l’efficienza e la velocità con cui vengono diffuse informazioni sanitarie degli animali in tutto il mondo. Il cambiamento principale di questa nuova versione è l’integrazione di una sezione specifica per la notifica delle malattie della fauna selvatica in WAHIS. Annunciata dall’Organizzazione mondiale per la sanità animale (OIE), la nuova sezione per la notifica delle malattie della fauna selvatica in WAHIS permette di integrare le informazioni obbligatorie sulle patologie figuranti nell’elenco OIE delle specie selvatiche, ma anche di comunicare su base volontaria malattie della fauna selvatica che non sono ufficialmente figuranti nell’elenco OIE. “La stessa importanza e l’approfondimento dato alla sorveglianza e controllo delle malat-
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tie degli animali domestici deve valere per la fauna selvatica, se del caso, come movimenti globali e gli scambi di agenti patogeni all’interno e tra le due popolazioni, nonché nei confronti degli uomini, sono in aumento”., Ha detto OIE direttore generale, Bernard Vallat. La nuova versione di WAHIS propone altri miglioramenti tra cui nuove opzioni quali: • La possibilità di identificare le specie selvatiche colpite dalla famiglia tassonomica e nomi latini; • Un nuovo database integrato contenente sensibili specie selvatiche da malattia; • I paesi possono selezionare le malattie presenti nel loro territorio “Con ottimi strumenti elettronici, l’appoggio dei delegati e il potenziamento delle capacità dei loro punti focali nazionali designati per la notifica delle malattie degli animali, l’OIE è meglio armato di fornire alla comunità internazionale il primo avvertimento su eventi malattia in questione e una migliore conoscenza della salute degli animali in tutto il mondo situazione”, ha spiegato il dottor Karim Ben Jebara Capo del Dipartimento Informazione zoosanitario dell’OIE. ■
EFSA: UN IMPEGNO DECENNALE PER L’ECCELLENZA IN CAMPO SCIENTIFICO dieci anni dall'inizio delle attività dell'EFSA, il 21 Settembre il Ministero della Salute organizza un convegno per celebrare il decennale di attività dell'Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA). L’evento sarà incentrato sul ruolo svolto dall'Autorità nella valutazione e comunicazione del rischio e coinvolgerà esperti dell'EFSA, della Commissione europea e rappresentanti della comunità scientifica nazionale. Date le sfide impegnative da affrontare sul piano scientifico e regolatorio nel prossimo futuro, la giornata, oltre al suo significato celebrativo, vuole essere una utile e proficua occasione di confronto per raffor-
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zare la collaborazione della comunità scientifica italiana e del Ministero della salute con le istituzioni comunitarie deputate alla tutela della sicurezza alimentare e di una corretta alimentazione e informazione dei consumatori nell'ambito di un sano stile di vita. L'evento è destinato alle Autorità competenti italiane ed europee, mondo scientifico e operatori che svolgono attività nel settore oggetto dell'evento. Saranno ammessi un massimo di 250 partecipanti. La partecipazione è gratuita subordinata alla iscrizione. Non sono previsti crediti ECM. Nel pomeriggio è previsto l'evento Integratori alimentari a base di piante: aspetti scientifici e regolatori.
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24 Anmvi Servizi Sicurezza sul lavoro
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La Risonanza Magnetica Nucleare in Medicina Veterinaria di GIORGIO NERI Consulente ANMVI Servizi
petrarsi una violazione di legge. Peraltro il problema potrebbe non porsi qualora, come sembra, tale norma si riferisca solo alle attività di Umana. Del resto, anteriormente alla linea guida Inail, mancava nel panorama italiano una qualsivoglia indicazione relativa all’utilizzo della RMN in Veterinaria. Per passare dalla linea guida senza valore di legge ad una norma con tale valenza, la soluzione più immediata potrebbe essere quella di applicare la normativa di Umana. Ciò tuttavia risulterebbe complesso ed oneroso e, pertanto, non alla portata della struttura organizzativa propria della stragrande maggioranza delle strutture veterinarie. Si tratterebbe inoltre, forse, di misure di complessità immotivata almeno laddove i margini di rischio risultino sensibilmente inferiori a quelli di Umana.
n Italia le apparecchiature di RMN sono stimabili, in assenza di dati più precisi, in qualche decina. Si tratta generalmente di apparecchiature a bassa potenza e spesso di seconda mano.
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LA SPECIFICITÀ DELLA VETERINARIA: FORMAZIONE E LOGISTICA
Per comprendere la situazione della Veterinaria italiana è necessario conoscere la sua specifica situazione in campo sanitario. Un fattore importante che deve essere tenuto in grande considerazione è rappresentato dal fatto che in Veterinaria, contrariamente a ciò che succede in Medicina Umana, non sono previste specializzazioni, quanto meno nelle materie oggetto della presente trattazione. Infatti i percorsi formativi post-laurea di maggiore prestigio ed autorevolezza, rappresentati dai Diplomi di College europeo e americano, non sono attualmente riconosciuti ufficialmente in Italia. Ciò comporta che le RMN vengano usualmente eseguite e refertate da medici veterinari che possono avere maturato empiriche esperienze in neurologia piuttosto che in radiologia o in ortopedia ma che non sempre hanno una formazione adeguata o, meglio, certificata. Ciò può condizionare notevolmente l’esecuzione e la refertazione di esami qualitativamente eccellenti. La mancata previsione di specializzazioni si ripercuote intuibilmente anche nella formazione ai fini della sicurezza nei luoghi di lavoro. In materia protezionistica un ruolo fondamentale dovrebbe essere svolto dalle Università, che dovrebbero fornire agli studenti quanto meno i rudimenti in materia in modo da evitare la gestione di apparecchiature di RMN da parte di medici veterinari che non siano adeguatamente formati ma che, come detto, per la mancata previsione di specializzazioni hanno incondizionatamente titolo a detenere apparecchiature di questo tipo, nonché ad eseguire e refertare i relativi esami. Si consideri inoltre che la Veterinaria è una disciplina che muove minori capitali della Medicina umana. Ciò può avere importanti ripercussioni anche sulla collocazione logistica delle apparecchiature di RMN. La frequente impossibilità infatti di installare gli apparecchi di RMN in siti idonei, dovuta alla disponibilità di locali che non sono stati concepiti specificamente per tale utilizzo, fa sì che non sempre sia possibile fruire di aree di installazione ideali, isolate o comunque lontane da materiali ferrosi fissi o peggio in movimento, con possibilità conseguenti di artefatti nella produzione delle immagini.
INDICAZIONI E CONTROINDICAZIONI In Medicina Veterinaria, la RMN viene utilizzata principalmente per eseguire esami sui tessuti molli della testa, della colonna vertebrale e delle articolazioni. Relativamente agli altri distretti, infatti, non esiste letteratura per cui normalmente ci si rivolge ad esami quali TAC ed ecografia. La bassa potenza degli apparecchi normal-
CONCLUSIONE
È ON LINE CONFPROFESSIONI-LAVORO on line il nuovo sito di informazione sulla legislazione del lavoro dedicato agli studi professionali (www.confprofessionilavoro.eu). Il progetto nasce dalla volontà di Confprofessioni di offrire ai liberi professionisti e agli operatori del settore una bussola per districarsi nel groviglio di leggi, sentenze, deroghe e rinvii che ruotano intorno al diritto del lavoro. Un nuovo strumento per documentarsi ed approfondire in maniera più puntuale le principali novità legislative, ma anche una sorta di "sportello informazioni" per il professionista-datore di lavoro, che mira ad offrire agli associati e agli utenti un valido strumento di consultazione e ausilio, per non perdersi nel mare magnum della legislazione lavoristica italiana. Si tratta di un progetto ambizioso che si pone l’obiettivo di abbracciare, con completezza e autorevolezza, i molteplici aspetti che caratterizzano il rapporto di lavoro: dall’assunzione al licenziamento, dalle diverse tipologie contrattuali alla complessa normativa sugli ammortizzatori sociali. Attraverso specifiche schede di approfondimento, redatte in un linguaggio semplice ed efficace, potranno infatti essere acquisite informazioni sulle principali tipologie contrattuali e sulle vicende del rapporto di lavoro in modo da consentire la conoscenza dei profili necessari ad una corretta gestione del personale. Qualora sia necessario approfondire tecnicamente il contenuto delle singole informative, è disponibile una banca dati facilmente consultabile contenente i testi delle leggi, le circolari interpretative e la giurisprudenza. Una attenzione particolare è dedicata al Ccnl studi professionali il cui testo è disponibile suddiviso per argomenti nelle medesime schede. Il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro dei dipendenti dei liberi professionisti è siglato da Confprofessioni come parte sociale datoriale.
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mente utilizzati ne condiziona notevolmente l’impiego. Infatti le procedure durano spesso molto (anche alcune ore) e le immagini non sono sempre di qualità soddisfacente. La problematica relativa alla durata degli esami si acuisce ulteriormente qualora il paziente arrivi all’esame diagnostico senza una diagnosi circostanziata, come può accadere quando l’iter clinico non preveda l’intervento di tutte le professionalità (ancorché, come detto, non specializzate) che sarebbero necessarie per una visione completa del caso. Si consideri altresì che in Veterinaria tali esami non possono che essere effettuati in anestesia generale e che ciò può comportare problematiche di tipo clinico (anestesia di lunga durata in pazienti in condizioni critiche con anestesista che potrebbe essere impossibilitato a raggiungere il paziente con tempestività in caso di incidente anestesiologico) e tecnico (necessità di predisporre monitoraggi con materiale amagnetico). Un’altra caratteristica peculiare della Veterinaria rispetto all’Umana è la problematica relativa alla presenza di microchip, nei cani e sempre più spesso anche nei gatti, che devono necessariamente essere rimossi nel caso di esami del tratto cervicale, per evitare ar-
tefatti di immagine. Le controindicazioni invece sono minori rispetto all’Umana e consistono nella presenza di materiale metallico conseguente a fissazione ortopedica, nonché nella presenza di pacemaker, comunque notevolmente meno frequenti che in Umana.
IMPLICAZIONI LEGALI La minore capacità economica tipica delle attività veterinarie in confronto a quelle di medicina umana può comportare, come detto, il rischio di installazione delle apparecchiature in ambienti non idonei o di manutenzioni inadeguate. Bisogna peraltro dire che il rischio di incidenti agli operatori e ai pazienti è attualmente più teorico che pratico, stanti i bassi potenziali in uso in Veterinaria. Ma cosa potrebbe succedere con apparecchi più potenti quali quelli che cominciano già da ora a essere nella disponibilità dei medici veterinari? In termini di Soggetto responsabile la legge prevedrebbe l’obbligo che esso fosse un medico radiologo, condizione che se fosse rispettata comporterebbe forse il reato di abuso di professione. Del resto, qualora esso fosse un medico veterinario, potrebbe per-
Come si può dunque evincere da quanto detto, in tema di RMN la Veterinaria parte in ritardo nel recepimento delle norme o, meglio, nella loro predisposizione. Del resto ciò era già successo, per esempio, con il D. Leg. 626 dove le mutate realtà delle attività veterinarie avevano costretto la Professione ad una frettolosa rincorsa per adeguarsi al quadro normativo. Adeguamento che, peraltro, ha denotato una ferma volontà di mettersi in regola, testimoniata dalla sistematica organizzazione da parte di Anmvi dei corsi per RSPP, di primo soccorso e antincendio, concepiti da veterinari per i veterinari. Per non parlare, in fatto di impianti elettrici in locali medici, della norma tecnica specifica per le strutture veterinarie messa a punto dal CEI con la stretta collaborazione di veterinari Anmvi, che ha riempito un vuoto prima esistente in materia. La Veterinaria insomma, spesso misconosciuta e trascurata dal legislatore, ha una gran voglia di legalità e per questo ha appreso con soddisfazione del progetto di una norma ad hoc che vada a colmare il vuoto normativo della RMN in Veterinaria e auspica che essa possa vedere la luce al più presto. In tale processo Anmvi si propone fin da ora per mettere a disposizione dei Soggetti interessati i propri esperti in modo che tale norma risulti adeguata e calzante alle peculiarità proprie della Veterinaria, che non potranno certamente essere ignorate. ■ Relazione per il Simposio Site planning e standard di sicurezza negli utilizzi alternativi della RM: dall’esperienza nell’imaging diagnostico medico all’impatto delle nuove frontiere. Uso veterinario, ambito autoptico, neuromarketing, spettrometria per ricerca utilizzi industriali (Bologna, 27 e 28 settembre 2012). Il Simposio è stato organizzato da ANPEQ in occasione della pubblicazione, da parte del "Settore per le verifiche autorizzative ed ispettive nelle radiazioni ionizzanti ed in risonanza magnetica" dell’INAIL, dei primi documenti nazionali che si propongono quali Linee Guida per la gestione della sicurezza negli utilizzi alternativi dalla Risonanza Magnetica. Si ringrazia l’Associazione Nazionale Professionale degli Esperti Qualificati per l’invito ad ANMVI e il relatore Dott. Giorgio Neri. www.anpeq.it
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Campania Info Regioni
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Catania: chiusa emergenza bufalina Il Ministro: livelli di infezione “ordinari e gestibili dai servizi veterinari” so le quali si potrà garantire il mantenimento del buon livello di epidemiologia raggiunto, nonché adottare una serie di azioni volte proprio alla biosicurezza degli allevamenti". Dal 3 agosto 2007, con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, è stato dichiarato lo stato di emergenza nel territorio della provincia di Caserta e zone limitrofe per fronteggiare il rischio sanitario connesso all’elevata diffusione della brucellosi negli allevamenti bufalini. È stato nominato, anche, un er il Ministro delle Politiche Agricole, Mario Catania, l’emergenza "può dirsi conclusa". In Commissione Agricoltura, Catania ha risposto in merito alla tutela del patrimonio bovino della Campania, con particolare riferimento alle procedure di vaccinazione delle mandrie. "Ad oggi - dichiara il Ministro - risultano censiti circa ventiquattro focolai attivi e tutti i 992 allevamenti presenti nel territorio casertano sono monitorati dall’anagrafe nazionale. Una percentuale pari a circa il 17 per cento degli allevamenti attivi ha utilizzato la pratica della vaccinazione, così come previsto nel piano di risanamento. Tali livelli di infezione sono considerati ordinari e gestibili dai servizi veterinari competenti, e finalmente è possibile affermare che l’emergenza può essere considerata conclusa". Il Ministro Catania ha però aggiunto che devono continuare le azioni di profilassi e di monitoraggio della situazione. “In proposito - ha detto - sono state già programmate una serie di attività utilizzando i fondi FAS, attraver-
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62° Congresso AVULP
ALITOSI: CAUSE E TRATTAMENTO Terni, 7 ottobre 2012 RELATORE Dr. A. De Simoi SEDE Hotel Valentino via Plinio il Giovane, 3/5 - Terni PER INFORMAZIONI: Dr. Filippo Colombo 347.6665724 Dr. Gianluca Deli 329.6589066 segreteria@avulp.it - www.avulp.it
commissario di Governo e sono stati individuati gli interventi per fronteggiare in maniera definitiva detta emergenza. "Gli interventi posti in essere dalla struttura commissariale ha aggiunto il Ministro - hanno conseguito risultati di notevole entità: la percentuale di infezione, del 33 per cento nel 2007, a fine 2011 si è ridotta all’1,6 per cento". Nel casertano, la provincia più interessata dalla brucellosi, dall’inizio del corrente anno ad oggi sono state riscontrate poco più di 1.800 po-
sitività su circa 245 mila soggetti testati, con una percentuale di infezione della popolazione bufalina pari all’1 per cento. Oggi risultano censiti circa ventiquattro focolai attivi e tutti i 992 allevamenti presenti nel territorio casertano sono monitorati dall’anagrafe nazionale. L’intervento del Mipaaf, sollecitato dall’interrogazione a risposta immediata dell’On. Giampiero Catone, ha anche fornito dati sulla vaccinazione. ■
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26 Attualità Sanatoria
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Onaosi, la soluzione del contenzioso nel decreto del Ministro Balduzzi Sostegno anche dal Vice Presidente dell’Opera Aldo Grasselli l Ministro della Salute ha emanato il provvedimento che permette alla Fondazione Onaosi di non avviare le procedure di riscossione coattiva dei crediti risalenti al periodo 20032007. L’autorizzazione alla rinuncia è nel decreto del Ministro Renato Balduzzi (v. pag. 3). Misura del contributo obbligatorio duran-
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te la fase del contenzioso - Per il periodo 1 gennaio 2003-21 giugno 2007, la bozza di decreto stabilisce che la misura del contributo obbligatorio alla Fondazione Onaosi, a carico dei sanitari dipendenti pubblici, iscritti ai rispettivi ordini professionali italiani dei farmacisti, dei medici chirurghi e odontoiatri e dei veterinari, è determinata forfettariamente per ogni contribuente in 12 euro mensili per gli ultimi 5 mesi del 2003
e per il 2004, in 10 euro mensili per gli anni 2005 e 2006, nonché in 11 per il 2007. Per il periodo 1 gennaio 2003 - 1 gennaio 2007 la misura del contributo a carico dei sanitari individuati quali nuovi obbligati (tutti gli iscritti agli Ordini dei sanitari) dalla Finanziaria 2003 è anch’essa forfettariamente determinata negli identici importi di cui al primo periodo. Trattenute, conguaglio o rimborso - Lo
stesso decreto prevede, all’articolo 23 (Razionalizzazione di taluni enti sanitari), che le somme versate alla Fondazione ONAOSI dai soggetti di cui al comma 14 per il periodo 1 gennaio 2003 - 21 giugno 2007 sono trattenute dalla Fondazione a titolo di acconto dei contributi da versare. Con delibera della Fondazione saranno stabilite la procedura, le modalità e le scadenze per l’eventuale conguaglio o rimborso. Estinzione dei crediti - Dalla data di entrata in vigore del decreto sono estinti ogni azione o processo relativo alla determinazione, pagamento, riscossione o ripetizione dei contributi 2003-2007, con compensazione delle spese. L’Onaosi è comunque autorizzato a non avviare le procedure per la riscossione coattiva per crediti di importo inferiore a 600 euro. Per gli anni successivi al 2007 resta confermato, per la determinazione dei contributi dovuti all’Onaosi, quanto disposto dalla legge 29 novembre 2007, n.222. Il Vice Presidente dell’Opera, Aldo Grasselli, è intervenuto dichiarando che “il provvedimento era necessario per superare una fase storica negativa”. “Ci auguriamo - ha aggiunto - che il testo del decreto legge, in sintonia con le nostre richieste, sia salvaguardato nella sua formulazione originale - dichiara Grasselli - senza emendamenti, affinché nelle categorie dei sanitari italiani si ristabilisca la serenità e la solidarietà che tutte le Federazioni degli Ordini, i Sindacati e le Associazioni professionali auspicano. Solo superando questa fase storica negativa, segnata da incomprensioni e contrapposizioni che hanno solo portato danno all’Onaosi e ai suoi assistiti, l’Ente potrà guardare al futuro con le energie necessarie per pianificare e realizzare le innovazioni assistenziali che una società complessa e talvolta molto fragile richiedono”. Il Ministro della salute e il Ministro del Lavoro “hanno compreso la necessità impellente di superare vincoli burocratici e legislativi sproporzionati e dannosi alla buona gestione dell’Ente” - prosegue il Vice Presidente Onaosi, che ricorda che “già da quest’anno, sono iniziati gli interventi di sostegno alle famiglie dei sanitari in attività colpiti da eventi destabilizzanti che versano in condizioni di disagio, allargando così la sfera di assistenza che non dovrà in futuro limitarsi solo all’assistenza sino a 32 anni degli orfani dei sanitari che progrediscono nello studio sino alla specializzazione o per tutta la vita in caso di orfani disabili”. Perché l’Onaosi abbia la necessaria solidità, è la conclusione del Vice Presidente Grasselli, “occorre che il Parlamento approvi la proposta del Ministro della salute Renato Balduzzi”. Già un anno fa, era stato annunciato dal Presidente della Fondazione Serafino Zucchelli un provvedimento per chiudere il contenzioso. A giugno di quest’anno era stato il Ministro Balduzzi ad assumere formalmente l’impegno annunciando un provvedimento entro l’estate. ■
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Vitamina D3: un metodo ufficiale per composti e complementari Le vitamine rientrano (Regolamento (CE) n. 1831/2003) nella categoria degli additivi nutrizionali, in quanto il loro apporto nella dieta favorisce lo sviluppo ed il mantenimento della vita, e nelle disposizioni del Regolamento (CE) n. 882/2004 che richiede metodi di analisi da utilizzare nel contesto dei controlli ufficiali caratterizzati “da opportuni criteri di pre-
a determinazione del contenuto di colecalciferolo nei mangimi composti complementari e premiscele seguirà le procedure del nuovo metodo ufficiale. Per il controllo dei prodotti nazionali, il Mipaaf - di concerto con il Ministero della salute ha approvato (Decreto 17 luglio 2012, in vigore dal 3 agosto) il metodo ufficiale di analisi per la determinazione del contenuto di vitamina D 3 negli alimenti per gli animali. Il metodo consente di determinare il contenuto di vitamina D3 (colecalciferolo) nei mangimi composti complementari e premiscele ed è stato messo a punto con il parere della Commissione consultiva per l'aggiornamento dei metodi ufficiali di analisi dei prodotti agroalimentari e delle sostanze di uso agrario e forestale.
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Furto? Incendio? Assicurati contro le perdite economiche derivanti da danni imprevisti alla tua struttura veterinaria. ANMVI in collaborazione con Marsh ha esteso la Convenzione Globale Uffici al nostro settore. Tramite la compagnia Chartis Europe S.A. potrai godere delle migliori coperture alle più vantaggiose condizioni economiche Segreteria ANMVI: tel. 0372/403536 - fax: 0372/403526 Email: assicurazioni@anmvi.it - www.anmvi.it
cisione”. Il metodo di dosaggio della vitamina D3 non è presente nel Regolamento 152/2009 della Commissione che fissa i metodi campionamento e di analisi per i controlli ufficiali degli alimenti per gli animali, ma il Regolamento (CE) n. 887/2009 che autorizza una forma stabilizzata di 25-idrossicolecalciferolo, co-
me additivo per mangimi, prevede un «Metodo analitico» per la determinazione della vitamina D3 nell'alimento completo, richiamando la norma EN 12821:2000. I Ministeri competenti hanno dunque ritenuto necessario stabilire un metodo di analisi per il controllo di questa sostanza anche negli alimenti complementari e nelle premiscele. ■
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Il giusto apporto di vitamine e sali minerali per il benessere degli animali da compagnia L’industria europea del pet food aggiorna le Linee guida Nutrizionali per Cani e Gatti ediaf, la Federazione Europea delle Industrie per Alimenti per Animali da Compagnia a cui Assalco - Associazione Nazionale tra le Imprese per l’Alimentazione e la Cura degli Animali da Compagnia aderisce - ha pubblicato l’ultimo aggiornamento delle
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Linee guida Nutrizionali per Pet food Completo e Complementare per Cani e Gatti, lo strumento fondamentale per l’Industria del settore impegnata a fornire a cani e gatti alimenti preconfezionati sani, sicuri e nutrizionalmente bilanciati. In questa edizione sono stati fatti adattamenti delle quantità consigliate di nutrienti quali vi-
tamine e sali minerali come iodio, calcio e sodio a seguito del riesame della più aggiornata letteratura scientifica e delle discussioni con il SAB (Scientific Advisory Board), il Comitato Scientifico composto da scienziati provenienti da diversi paesi europei costituito da Fediaf nel 2010. Calcio e fosforo sono minerali essenziali per uno sviluppo scheletrico sano e
per il suo mantenimento: Fediaf definisce nuovamente il loro rapporto sulla base delle più recenti discussioni scientifiche. Uno dei principali obiettivi di Fediaf ed Assalco è quello e di assicurare il benessere dei pet attraverso un’alimentazione industriale preconfezionata sana, sicura e nutrizionalmente bilanciata fornita dalle aziende del comparto pet food. Le Linee guida Nutrizionali si affiancano al Manuale di Buone Pratiche di Produzione di Pet Food Sicuro e al Codice di Buona Pratica di Etichettatura degli Alimenti per Animali da Compagnia, strumenti di autoregolamentazione che l’Industria del pet food ha predisposto a supporto ed integrazione della normativa di settore e che sono stati ufficialmente approvati dalla Commissione europea rispettivamente nel 2007 e nel 2011. La ricerca sulla nutrizione degli animali da compagnia è in continuo sviluppo e nuovi studi che apportano conoscenze aggiornate e migliorate emergono regolarmente. Per questo Fediaf ha istituito il SAB, che ha il compito di raccogliere le più recenti conoscenze scientifiche, tecnologiche e normative e trasferirle nelle Linee guida e nelle attuali pratiche di produzione di pet food. L’alimentazione è un fattore centrale nel mantenimento della salute e del benessere di cani e gatti. I loro requisiti nutrizionali sono molto diversi da quelli degli esseri umani ed è dunque importante che la composizione e i contenuti nutrizionali del pet food corrispondano alle specifiche esigenze del cane e del gatto. Le conoscenze scientifiche su fabbisogni nutrizionali, assimilazione e metabolismo dei nutrienti sono alla base della formulazione di una dieta appropriata, sia in termini di ingredienti che di contenuti nutrizionali. Fediaf, grazie al supporto del SAB, continuerà il suo aggiornamento annuale delle Linee guida. Il documento aggiornato è disponibile sui siti internet di Fediaf e di Assalco, per permettere l’accesso gratuito a queste importanti Linee guida a tutti i soggetti interessati, produttori di pet food in primis, ma anche università, allevatori, Autorità di controllo e chiunque abbia un ruolo nella nutrizione dei pet.
PER SCARICARE IL DOCUMENTO COMPLETO: http://www.assalco.it/index.php?action=sho wcat&id=1&cid=81 http://www.fediaf.org/self-regulation/nutrition/
PER ULTERIORI INFORMAZIONI: Alice Schiaroli Ufficio stampa ASSALCO - Ass. Naz. Imprese Alimentazione e Cura degli Animali da Compagnia ufficio.stampa@assalco.it - 334.3837312 ■
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Torna nel 2013 “il Mese del cucciolo” L’iniziativa di Purina Pro Plan volta alla creazione di valore per proprietari di pet e i medici veterinari zione, della cura e di una nutrizione specifica e bilanciata per stile e stadio di vita, che garantisca al pet una vita più sana e più longeva. A breve partirà la campagna di adesione alla seconda edizione del Mese del Cucciolo Purina Pro Plan, un’occasione da non perdere per aiutare i propri clienti a supportare il benessere dei pet. (*) Il costo della visita sarà a carico del proprietario del cucciolo ■
Organizzato da
SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER EQUINI EV Soc Cons ARL è una Società con sistema qualità certificato ISO 9001:2008
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ECO-SEMINARIO DALLA A ALLA Z Venerdì 9 Novembre 2012 • FieraCavalli • Verona PROGRAMMA Chairperson: GUIDO CASTELLANO 8.30 Registrazione dei Partecipanti 9.20 Saluto del Presidente SIVE 9.30 Artefatti in ecografia (Dr. Massimo Magri) 9.45 Ecografia dell’addome nel cavallo (Dr. Massimo Magri) 10.25 Ecografia del torace nel cavallo (Dr.ssa Chiara Bazzica) 10.50 Pausa Caffè 11.20 Ecografia del laringe (Dr. Marco Pepe) 11.35 Ecografia nello stallone (Dr. Denis Necchi) 12.00 Ecografia nella fattrice vuota (Dr.ssa Giovanna Romano) 12.35 Assemblea dei Soci SIVE 13.00 Pausa Pranzo Chairperson: GIORGIO RICARDI
RELATORI CHIARA BAZZICA, Med Vet, Università di Perugia RODOLFO GIALLETTI, Med Vet, Università di Perugia MARCO LIVINI, Med Vet, LP, Milano MASSIMO MAGRI, Med Vet, LP Bergamo DENIS NECCHI, Med Vet, Dipl ECAR, LP, Cremona MARCO PEPE, Med Vet, Università di Perugia BARBARA RICCIO, Med Vet, LP, Milano GIOVANNA ROMANO, Med Vet, LP, Torino CRISTINA TAMANTINI, Med Vet, Università di Perugia
SEDE Verona Fiere Sala Rossini - Centro Congressi Arena INGRESSO per i VETERINARI da CANGRANDE, in viale del Lavoro 8 - Verona
14.00 Ecografia nella fattrice gravida (Dr. Marco Livini) 14.35 Ecografia del puledro neonato e foal (Dr.ssa Cristina Tamantini) 15.00 Ecografia tendo-legamentosa nel cavallo (Dr.ssa Barbara Riccio) 15.35 Pausa Caffè 16.00 Ecografia dell’occhio nel cavallo (Dr. Rodolfo Gialletti) 16.25 Ecografia articolare nel cavallo (Dr.ssa Barbara Riccio) 17.00 Discussione e termine del seminario
QUOTE DI PARTECIPAZIONE (IVA INCLUSA) Entro il 20 Ottobre Ë Veterinario Socio SIVE 2012 Ë Veterinario NON Socio SIVE 2012 Ë Studente Socio SIVE 2012
Dopo il 20 Ottobre SOLO in sede congressuale
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Ë NON Socio SIVE 2012 (iscrizione per il 2013)
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Ë € 65,00
S I V E
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siamo costantemente impegnati ad aiutarli a trascorrere insieme un’esistenza lunga, sana e felice. Lo facciamo attraverso una vera e propria scienza della nutrizione, uniti da una trascinante passione per quello che facciamo e per i pet. È proprio nell’ambito di questa missione per il benessere dei pet - missione condivisa con la categoria medico veterinaria - che è nata l’iniziativa de “Il Mese del Cucciolo”, che mette il veterinario al centro del benessere dei cuccioli, e valorizza l’importanza di una corretta rela-
INFORMAZIONI: Segreteria SIVE (Monica Borghisani) Via Trecchi, 20 - 26100 Cremona Tel. 0372 403502 Fax 0372 457091 E-mail: info@sive.it Web: www.sive.it
S E M I N A R I O
opo il grande successo riscosso dalla prima edizione torna “Il Mese del Cucciolo Purina Pro Plan”, l’iniziativa promossa da Purina con il brand Pro Plan - in collaborazione con La Federazione Nazionale Ordine Veterinari Italiani (FNOVI) e con l’Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani (ANMVI) - per sensibilizzare i proprietari di cuccioli sull’importanza della figura del Medico Veterinario e di una corretta nutrizione, cura ed educazione fin dai primi passi. La prima edizione - da novembre 2011 (con il recruiting dei Medici Veterinari) a febbraio 2012 (con il coinvolgimento dei proprietari di cuccioli) - ha registrato numeri importanti: 3.000 strutture veterinarie coinvolte in tutte le regioni italiane, oltre 30.000 Puppy Kit Purina Pro Plan distribuiti ai proprietari di cuccioli che si sono recati in queste strutture, oltre 3.500 Assicurazioni Sanitarie Purina attivate dai consumatori coinvolti, e quasi 100.000 utenti che hanno consultato il sito dedicato www.ilmesedelcucciolo.it o hanno contattato il Numero Verde Purina per Voi 800.525.505 per identificare il nominativo del Medico Veterinario più vicino. Gli importanti risultati raggiunti confermano il valore dell’iniziativa, per questo Purina ha deciso di riportare Il Mese del Cucciolo Purina Pro Plan in tutte le strutture veterinarie interessate - dal 15 gennaio al 15 febbraio 2013 - per supportare il benessere dei cuccioli che entreranno nelle famiglie italiane. Infatti, anche quest’anno l’iniziativa inviterà ogni proprietario di cucciolo a recarsi in una delle strutture medico veterinarie aderenti per effettuare la visita veterinaria* nel periodo interessato e ricevere l’esclusivo kit Cucciolo Purina Pro Plan: quest’ultimo, oltre a contenere informazioni utili per prendersi cura del pro-
prio cucciolo, offrirà anche l’esclusiva Assicurazione Sanitaria Purina gratuita della durata di 9 mesi - che solo i Medici Veterinari aderenti all’iniziativa potranno offrire. Nel kit anche una prova dell’alimentazione Purina Pro Plan Puppy OptiStart, la gamma - unica sul mercato - sviluppata da Purina e arricchita con Colostro, che favorisce lo sviluppo del sistema immunitario del cane nei suoi primi mesi di vita. In Purina, conosciamo bene la stretta relazione che si instaura fra i pet e i loro proprietari e
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30 Calendario attività Dal 30 settembre al 24 ottobre Per visualizzare i programmi degli eventi di tutte le società clicca su www.evsrl.it/eventi
30 SET 30 SET 30 SET 4 - 6 OTT 5 - 7 OTT 5 - 6 OTT 6 - 7 OTT 7 OTT 7 OTT 7 OTT 7 OTT 8 - 9 OTT 12 - 13 OTT 12 - 14 OTT 12 OTT 13 - 14 OTT 13 OTT 14 OTT 14 OTT
INCONTRO REGIONALE SCIVAC TRENTINO ALTO ADIGE PROFESSIONE: ONCOLOGO - Bolzano - via Laura Conti 4 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it INCONTRO REGIONALE SCIVAC PIEMONTE IL PANCREAS ENDOCRINO - Hotel Campanile - Rivoli (TO) - C.so Allamano 153 - ECM: No crediti - Per informazioni: IN COLLABORAZIONE CON SOVEP Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 E-mail: delregionali@scivac.it INCONTRO REGIONALE SCIVAC SARDEGNA IL RISCHIO PERIOPERATORIO - Facoltà di Medicina Veterinaria, Sassari - Via Vienna, 2 - ECM: Non IN COLLABORAZIONE CON ASVAC richiesto - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it CORSO SIVAR / AIVEMP FORMAZIONE PROPEDEUTICA PER IL VETERINARIO DI FIDUCIA - APA Mantova - Strada Ghisiolo, 57 - ECM: IN COLLABORAZIONE CON ANMVI INTERNATIONAL Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria ANMVI International - Tel. 0372/403509 E-mail: erika.taravella@evsrl.it CORSO REGIONALE SCIVAC PUGLIA - CORSO REGIONALE DI ORTOPEDIA TRAUMATOLOGICA - Trani- Hotel San Paolo al Convento - Via Statuti Marittimi 111 - ECM: Non richiesto accreditamento ECM - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it CORSO SIVE CORSO PRATICO. “SEMEIOTICA ANESTESIA DIAGNOSTICHE” - Polo Universitario di Lodi - Via Dell’Università 6 - ECM: Crediti non previsti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 E-mail: info@sive.it CORSO INTRODUTTIVO SCIVAC CORSO INTRODUTTIVO ALLA MEDICINA D’URGENZA - Crowne Plaza Hotel, Padova - Via PO 197 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it INCONTRO REGIONALE SIVAE / SCIVAC LIGURIA ARGOMENTI DI CHIRURGIA NEL CONIGLIO E NEI RODITORI - “Sala polivalente” Via Ippolito D’Aste a Recco - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: info@sivae.it INCONTRO REGIONALE SCIVAC CAMPANIA LA TANTO TEMUTA NEUROLOGIA NEL GATTO - Napoli - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it INCONTRO REGIONALE SCIVAC MARCHE QUANDO L’ECOGRAFIA È URGENTE: L’ECOTOMOGRAFIA NELLE SITUAZIONI DI EMERGENZA - Hotel Klass, Castelfidardo (AN) - SS Adriatica 16, Km 317 - ECM: Accred. ECM non previsto - Per info: Monica Borghisani - Segr. Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it INCONTRO REGIONALE SCIVAC FRIULI VEN.GIULIA IL PAZIENTE È ANEMICO E ADESSO? UNA GUIDA SEMPLICE ALL’APPROCCIO DELLE ANEMIE NELLA PRATICA AMBULATORIALE - Hotel Franz - Viale Trieste 45 - ECM: Accred. ECM non previsto - Per info: Monica Borghisani - Segr. Deleg. Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it CORSO SCIVAC CORSO AVANZATO - CITOLOGIA LINFONODALE E DI ALTRI ORGANI LINFOPOIETICI. DALL’INTERPRETAZIONE ALLA REAttenzione: Iscrizioni chiuse per esaurimento posti. FERTAZIONE, DALLA DESCRIZIONE ALLE CONCLUSIONI - II EDIZIONE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 10 Crediti - Per info: Paola Gambarotti - Segr. SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it SEMINARIO SCIVAC / SISCA SEMINARIO SISCA - LA SINDROME DA PRIVAZIONE SENSORIALE NEL CANE, DALLA DIAGNOSI ALLA TERAPIA - Palazzo Trecchi - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Società Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it CORSO REGIONALE SCIVAC LAZIO- CORSO REGIONALE DI CITOLOGIA - Roma, Appia Park Hotel - Via Appia Nuova 934 - ECM: No crediti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it SEMINARIO NAZIONALE SIVE SEMINARIO NAZIONALE “RECENTI SVILUPPI NELLA RIPRODUZIONE DEGLI EQUINI” - Cremona, Palazzo Trecchi - Via Trecchi, 20 - ECM: Accreditamento non richiesto - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: info@sive.it INCONTRO SIONCOV / SIODOCOV HEAD AND NECK CANCER - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Non richiesto accreditamento ECM - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Società Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it CORSO SIVE INCONTRO SISCA INCONTRO REGIONALE SCIVAC EMILIA ROMAGNA
15 - 17 OTT
INTERNATIONAL COURSE SCIVAC Attenzione: Iscrizioni chiuse per esaurimento posti.
16 OTT
CORSO AIVEMP IN COLLABORAZIONE CON ISTITUTO ZOOPROFILATTICO DEL MEZZOGIORNO
17 - 20 OTT 18 - 19 OTT 20 OTT 20 - 21 OTT 21 OTT 23 - 26 OTT 23 - 24 OTT
ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC
CORSO ANMVI
CORSO ANMVI
CORSO PRATICO: “ECO-DOPPLER IN RIPRODUZIONE EQUINA” - Crema - ECM: Non richiesto accreditamento ECM - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: info@sive.it ELEMENTI TEORICI SU ANSIA E FOBIA NELL’UOMO. CO-MORBILITÀ NELLA TRATTAZIONE DELLA PATOLOGIA IN UMANA. CONTRIBUTO TEORICO-PRATICO - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Non richiesto accred. ECM - Per info: Erika Taravella - Segr. Società Spec. SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it RIPRODUZIONE NEI PICCOLI ANIMALI - Bologna, Hotel Savoy - Via del Pilastro, 2 - ECM: No ECM - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it AO MASTERCLASS COURSE ON PATELLAR LUXATION TREATMENT - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it INFEZIONI DA E. COLI VEROCITOTOSSICI: L’IMPORTANZA DEL CONTROLLO IN ALLEVAMENTO NELLA PREVENZIONE DEL RISCHIO DI TRASMISSIONE ALIMENTARE - Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno, Portici (NA) - ECM: Rich. Accred. - Per info: Segreteria AIVEMP - Tel. +39 0372 403541 - E-mail: segreteria@aivemp.it 4° IT. ORTOPEDIA: III PARTE - OSTEOSINTESI INTERNA AOVET BASE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 32,8 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it CORSO PER DATORI DI LAVORO RESPONSABILE DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE - Centro Studi E.V. - Palazzo Trecchi - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 16,1 Crediti - Per informazioni: Segreteria ANMVI - Tel. +39 0372 403537 - E-mail: info@anmvi.it CORSO DI FORMAZIONE PER ADDETTI ALLA PREVENZIONE INCENDI, LOTTA ANTINCENDIO E GESTIONE DELL’EMERGENZA - Centro Studi E.V. - Palazzo Trecchi - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 4 Crediti - Per informazioni: Segreteria ANMVI - Tel. +39 0372 403537 - E-mail: info@anmvi.it
CORSO ANMVI
CORSO PER ADDETTI AL PRIMO SOCCORSO - Centro Studi E.V. - Palazzo Trecchi - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 12,1 Crediti - Per informazioni: Segreteria ANMVI - Tel. +39 0372 403537 - E-mail: info@anmvi.it
INCONTRO REGIONALE SCIVAC LOMBARDIA
DALLA DIAGNOSI VISIVA SEMPLICE A QUELLA IMPOSSIBILE IN DERMATOLOGIA DEL CANE E DEL GATTO - Nh Hotel Milanofiori -Assago (MI) - ECM: No ECM - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it 1° IT. MEDICINA INTERNA: V PARTE - PATOLOGIE CARDIORESPIRATORIE - Centro Studi SCIVAC, Cremona Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento per 42,3 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it METODOLOGIA DELLA RICERCA CLINICA: QUESITI, DISEGNI DI STUDIO E RISULTATI - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Paola Gambarotti Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it
ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC CORSO SCIVAC Ultimi posti disponibili
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VETERINARIA 29 | 2012
la VETERINARIA
PROFESSIONE
La rivista è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore Direttore Carlo Scotti Direttore Responsabile Antonio Manfredi Coordinamento Editoriale Sabina Pizzamiglio info@anmvi.it Comitato di Redazione Giuliano Lazzarini, Pier Mario Piga, Sabina Pizzamiglio, Aldo Vezzoni Rubriche Giovanni Stassi Segreteria di Redazione Lara Zava professioneveterinaria@anmvi.it Editore SCIVAC - Via Trecchi, 20 26100 Cremona Iscrizione registro stampa del Tribunale di Vigevano, n. 1425/03 del 30/12/2003 Concessionaria esclusiva per la pubblicità EV Soc. Cons. a r.l., Cremona marketing@evsrl.it
Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana
Stampa Press Point, Abbiategrasso - MI fulvio@presspoint2000.it
Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27-02-2004 N. 46) art. 1, comma 1 Filiale di Milano a cura di Centro Produzione Mailings Scarl - Cusago (MI) Professione Veterinaria pubblica notizie d’attualità e di rassegna i cui contenuti non rispecchiano necessariamente il pensiero della Testata. Interventi e opinioni attribuibili a Professione Veterinaria e/o all’ANMVI vengono esplicitamente indicati come tali. Cambio di indirizzo: Le modifiche per il recapito postale vanno indirizzate a: info@evsrl.it Chiuso in stampa il 10 settembre 2012
SOLUZIONI
e
Papule iperpigmentate Scaglie biancastre adese alla superficie cutanea Scaglie giallo-brunastre adese alla superficie cutanea e pelo Eritema con escoriazioni
Negli stadi finali della malattia si verifica un afflusso di linfociti T all’interno delle lesioni cutanee. Nella cute lesa si ha la trascrizione del gene che codifica la citochina IL-4. Gli eosinofili infiltrano la cute lesa entro 15 minuti dall’esposizione all’allergene. L’insorgenza della malattia è più frequente nei cani al di sotto di tre anni di età.
QUIZ 1
a b c d
Scaglie biancastre non adese alla superficie cutanea
Risposta corretta: d) Incontro SIDEV: “I leviti del genere Malassezia da organismi commensali a patogeni” - Cremona, settembre 2008
a b c d
QUIZ 2
2. Quale di queste affermazioni sulla dermatite atopica del cane non è corretta?
Risposta corretta: c) Corso avanzato SIDEV: “Immunologia cutanea” Cremona, Gennaio 2007
1.Qual/i è/sono la/e lesione/i cutanea/e suggestiva/e di sovracrescita da Malassezia nel gatto?
Professione Veterinaria 29-2012:ok
13-09-2012
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Professione Veterinaria 29-2012:ok
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