Professione Veterinaria, Anno 2007, Nr 30

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PROFESSIONE

la VETERINARIA A.N.M.V.I.

Brevi CATANZARO Non è ancora stata fissata la data dell’udienza sul caso Catanzaro. Dopo che il TAR del Lazio ha dato ragione all’ANMVI e annullato il decreto che ha permesso l’attivazione del corso di laurea in veterinaria, il contenzioso passa al Consiglio di Stato al quale si è rivolto l’ateneo con richiesta di sospensiva. La FNOVI si è costituita con un intervento ad opponendum.

IZS LOMBARDIA EMILIA Il Professor Stefano Cinotti è il nuovo Direttore Generale dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia Romagna. La struttura torna alla normalità dopo il commissariamento deciso a novembre.

ABUSIVO Si dichiarava veterinario e importava illegalmente farmaci da Russia, Francia e USA, poi li rivendeva a proprietari e commercianti. Filmato dalla BBC mentre prescriveva medicinali a un cane, il falso veterinario, 69 anni, sconterà 12 mesi di carcere. L’azione investigativa è stata seguita dall’RCVS. Il Presidente Bob Moore ha tuttavia dichiarato che sono i proprietari, più dell’ordine a giocare un ruolo decisivo nella lotta all’abuso di professione, fenomeno che comunque, ha aggiunto, non è particolarmente diffuso nel Regno Unito.

AVIARIA La Germania ha confermato alla Commissione europea l'elevata patogenicità del virus dell'influenza aviaria rilevato tra i circa 170.000 volatili di un allevamento vicino a Erlangen, nella Baviera. Le autorità sanitarie del Paese hanno già predisposto le misure di controllo previste dalla legislazione europea: istituzione di zone di protezione e di osservazione.

INFLUENZA EQUINA L'influenza equina ha messo in ginocchio il multimiliardario settore delle corse ippiche in Australia, costringendo le autorità a misure di quarantena e a cancellare a tempo indefinito le corse e i programmi di riproduzione dei purosangue. Il virus è stato scoperto in stalle di Sydney a fine agosto scorso. E' la prima volta che l'influenza equina compare in Australia.

USA Secondo Business Week, gli americani spendono ogni anno 41 miliardi di dollari per cani e gatti, circa il doppio rispetto a dieci anni fa e ben di piú rispetto a quanto spendono per andare al cinema, 10,8 miliardi, acquistare videogiochi, 11,6 miliardi, o musica, 10,6 miliardi. Circa il 63% delle famiglie, ovvero circa 71 milioni, ha almeno un animale domestico. In cima alla lista delle preferenze i gatti, circa 88 milioni, e i cani, 75 milioni.

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302007

ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI

SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Anno 4, numero 30, dal 3 al 9 settembre 2007 Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. srl - Cremona

Il MinSal scrive agli Assessorati

Un'altra vittoria contro l'abuso di professione Il prelievo per l'emoglobina è un atto medico. I laboratori aziendali devono essere indipendenti. Più vigilanza sull'autocontrollo

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Dirigenti e precari?

ECM OBBLIGATORIO PER TUTTI

“All’interno del Ministero della Salute continua ad esistere una significativa situazione di precariato, riferita al settore veterinario, che da tempo chiediamo di risolvere in modo definitivo. Questa situazione di estremo disagio coinvolge 156 Medici Veterinari il cui contratto scadrà nel 2009. Molti di loro si trovano da parecchi anni in questa condizione senza avere risposte o garanzie per il loro futuro lavorativo. D’altra parte il ruolo ed i compiti che svolgono ormai da tempo all’interno del Dipartimento per la Sanità Pubblica Veterinaria, la Nutrizione e la Sicurezza degli Alimenti, superando i momenti dell’emergenza sanitaria che ne aveva giustificato l’assunzione, sono diventati essenziali per la gestione degli uffici in cui operano e per l’espletamento delle loro funzioni sempre più necessarie ed insostituibili per il raggiungimento della salute animale, sicurezza alimentare e sanità pubblica”. È questo il sollecito, inviato in forma di lettera congiunta al Ministro della Salute e ai Sottosegretari Patta e Zucchelli, dai Presidenti di ANMVI e FNOVI e dai parlamentari veterinari Rodolfo Viola e Gianni Mancuso. La lettera conclude con la richiesta di un impegno del Ministro della Salute “affinché per questi Medici Veterinari possa essere prevista nella prossima legge Finanziaria la definitiva stabilizzazione”. Stiamo parlando di Colleghi impegnati negli uffici centrali e periferici del Ministero della Salute, nei Posti di Ispezione Frontaliera (PIF) e negli Uffici per gli Adempimenti Comunitari (UVAC). Un centinaio di loro sono ex- coadiutori, passati da co-co-co a dirigenti a tempo determinato con la Finanziaria 2006, gli altri sono stati assunti con contratto triennale in forza dell’emergenza aviaria. Si tratta di ruoli per i quali l’ANMVI e la FNOVI chiedono la stabilizzazione, in quanto necessari per il Ministero della Salute anche in virtù del costante aumento degli adempimenti a cui la Commissione Europea chiama gli Stati Membri, basti pensare alle attività di prevenzione contro l’aviaria e alle nuove disposizioni sul trasporto animale intracomunitario. “Dirigenti precari” è un evidente ossimoro, un assurdo da sanare al più presto. Da un lato ci sono spinte politiche per la causa dei precari di ogni sorta e dall’altro la Corte dei Conti che non vuole troppi dirigenti. La novità più importante nello scenario legislativo è l’appartenenza dei dirigenti delle professionalità sanitarie del Ministero della Salute alla II fascia della dirigenza dello Stato, un passaggio sancito dal Ddl sull’intramoenia. Per i sindacati confederali, che sono contrari, si tratta di norme “destabilizzanti” che la Corte dei Conti non potrà accettare. Assomed Sivemp, invece, ringrazia il Ministero e osserva, di rimando, che il passaggio alla II fascia è avvenuto senza oneri aggiuntivi a carico dello Stato. La stabilizzazione di questi Colleghi, che nel 2009 vedranno scadere il contratto di lavoro, ci sembra un dovere della Pubblica Amministrazione ed è necessaria al Ministero della Salute. Non stiamo infatti parlando di “esigenze temporanee” a meno che non si vogliano considerare temporanee attività essenziali come la prevenzione e i controlli. Si consideri anche che la Funzione Pubblica è la prima a criticare le Amministrazioni che hanno “creato diffuse aspettative nei dipendenti”, assumendo e poi protraendo nel tempo posizioni di lavoro costantemente incerte. Fra i “Dirigenti precari” ci sono professionalità con esperienza ventennale. Basterebbe prendere definitivamente atto di questo.

Nel testo di Accordo fra il Ministero della Salute e le Regioni per il riordino della Formazione continua in medicina (ECM), che definisce le linee operative per il triennio 2008/2010, si legge: "Il sistema ECM riguarda anche i liberi professionisti, che possono trovare in esso un metodo di formazione continua ed uno strumento di attestazione della propria costante riqualificazione professionale". Prendiamo atto che dal 1 gennaio 2008 l'ECM sarà obbligatorio anche per i liberi professionisti visto che sino ad oggi nessuna normativa lo prevedeva, ma non possiamo certamente condividere quanto affermato nel testo. Il progetto definito con le Regioni migliora certamente alcuni aspetti organizzativi e gestionali riconoscendo autonomia ai Provider accreditati ed eliminando l'assurda figura dei referee che spesso hanno mostrato superficialità, incapacità di valutazione e giudizio, se non, a volte, evidente conflitto di interessi. Pensare però che l'ECM per queste modifiche possa diventare uno strumento importante anche per il mondo libero professionale è una vera il-

lusione. Di tutto quanto in questi sei anni di sperimentazione abbiamo segnalato al Ministero, sostanzialmente nulla è stato accolto e recepito. Leggendo il testo dell'Accordo ci si rende subito conto di come il progetto sia ancora sostanzialmente rivolto al SSN e quindi al settore pubblico. I liberi professionisti sono stati inseriti nel sistema senza renderlo minimamente adeguato alle loro esigenze, ma semplicemente scrivendo che riguarda anche loro. Per questo l'ANMVI ha già scritto al Ministro dicendo che il progetto non potrà funzionare ed il Presidente dell'Associazione, Carlo Scotti, si è rivolto a tutti i colleghi impegnandosi ad una nuova battaglia per far riconoscere le esigenze dei liberi professionisti. L'unico punto recepito fra quelli da noi richiesti è il riconoscimento del diritto per i veterinari privati di recuperare fiscalmente i costi sostenuti per adempiere all'obbligo ECM, recupero che a nostro avviso deve essere garantito e totale. Sino a che non ci sarà questa certezza per l'ANMVI continuerà a non esserci alcun obbli■ go ECM.

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Fisioterapia: un nuovo alleato per la salute del cane Relatrice dell’incontro: Dr. Ludovica Dragone Relazioni • Fisioterapia e artrosi: un’accoppiata vincente? • Artrosi: solo chirurgia o anche trattamento conservativo? Casi clinici DATE APPUNTAMENTI

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laPROFESSIONE VETERINARIA 30/2007 ATTUALITÀ

“Sede referente” la città di Foggia

Due Comitati per il coordinamento Italia-EFSA Un Comitato nazionale e uno strategico per la sicurezza alimentare del nostro Paese stato istituito, presso il Ministero della Salute, il Comitato nazionale per la sicurezza alimentare (CNSA). Il Decreto, firmato dal ministro Livia Turco d’intesa con il Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali Paolo De Castro, prevede anche un Comitato strategico di indirizzo che ha il compito di adottare il programma di lavoro annuale e pluriennale di attività tecnico-strategica; definire le priorità di intervento; definire le linee generali di comunicazione. Il Comitato strategico si riunisce almeno 2 volte l’anno e, per l’adozione del programma di lavoro annuale e per la definizione delle priorità d’intervento, tiene conto anche di eventuali problematiche evidenziate dalla Consulta delle associazioni dei consumatori e dei produttori.

È

• • •

Composizione Il Comitato Strategico è composto da: • il Ministro della Salute, o suo

delegato, con funzione di presidente; il Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, o suo delegato; il Coordinatore degli Assessori regionali alla sanità; il Coordinatore degli Assessori regionali all’agricoltura; il Capo del Dipartimento per la Sanità Pubblica Veterinaria, la Nutrizione e la Sicurezza degli Alimenti, del Ministero della Salute; il Capo del Dipartimento delle Politiche dello sviluppo del Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali; il Direttore del Segretariato nazionale della valutazione del rischio della catena alimentare; tre rappresentanti tecnici delle Regioni designati dalla Conferenza delle Regioni e Province autonome; il Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità; il Presidente dell’Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e

la Nutrizione; • il Presidente del Comitato nazionale per la sicurezza alimentare; • un componente del Comitato nazionale per la sicurezza alimentare, nominato dal Ministro della Salute d’intesa con il Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali; • un rappresentante degli Istituti zooprofilattici sperimentali, nominato dal Ministro della Salute. Funzione tecnico consultiva Il Comitato nazionale per la sicurezza alimentare è un organo tecnico-consultivo, agisce in stretta collaborazione con l’EFSA (Autorità europea per la sicurezza alimentare) e ne partecipa al forum consultivo attraverso un proprio rappresentante. Il CNSA svolge consulenza tecnico-scientifica anche alle Amministrazioni che si occupano di gestione del rischio in materia di sicurezza alimentare e formula pareri scientifici, su richiesta del Comitato strategico di indirizzo, delle Amministrazioni

Il Codice Alimentare no schema di Decreto legislativo predisposto dal ministro De Castro, già presentato ad un pre-consiglio dei ministri, apre la strada al Codice Alimentare. Si tratta di un provvedimento-ponte verso la scadenza di settembre, quando il Codice dovrà essere pronto. Atteso dal 1997, passando per un susseguirsi di deleghe al Governo rinnovate e mai adempiute, il Codice sarà un testo unico delle disposizioni normative in materia di sicurezza e controlli alimentari, all’insegna della riunificazione, ma anche della trasparenza e della semplificazione. Il testo unico, già approdato alla Conferenza Stato Regioni, abrogherà 52 leggi, 9 regi decreti, 48 decreti legislativi, 120 fra decreti e regolamenti ministeriali e 40 decreti della presidenza della repubblica. Il testo si proporrà come un ri-allineamento alle norme comunitarie, che nulla toglie ai principi della sicurezza alimentare, e che stabilisce i capisaldi dei controlli e delle sanzioni. I controlli ufficiali in materia di igiene e sicurezza alimentare vengono effettuati mediante il piano integrato dei controlli che ha durata triennale e che viene adottato dal ministero della salute sulla base di appositi programmi formulati da ciascuna autorità competente. I controlli ufficiali vengono quindi svolti dagli organi individuati dal piano, fermo restando che i compiti e le attività di ispezione in materia di sicurezza alimentare restano affidati ai servizi veterinari delle Asl, alle unità veterinarie per i servizi comunitari e ai posti di ispezione frontaliera.

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Sanzioni e depenalizzazioni Rivisitate le sanzioni: scompare del tutto l’aspetto penale. Secondo le anticipazioni del Sole Sanità si farà sempre più spazio alle sanzioni amministrative pecuniarie anche di rilevante importo. E proprio le sanzioni sono oggetto di discussione e di interrogazioni parlamentari: è evidente che la possibilità di un effettivo ed efficace sistema di controllo e prevenzione sulla sicurezza dei nostri alimenti rischia di risultare sostanzialmente compromessa nel caso in cui venisse confermata la prevista ipotesi di depenalizzazione dei reati di cui alla legge n. 283 del 1962. L’On. Alessandri ha così presentato a fine luglio una interrogazione al Ministro della salute ed al Ministro dell’Agricoltura per sapere se fossero a conoscenza delle modifiche normative contenute nella bozza di Codice sulla sicurezza alimentare predisposto dal Dipartimento per la sanità pubblica veterinaria, la nutrizione e la sicurezza degli alimenti del Ministero della salute; se non ritengano opportuno intervenire tempestivamente al fine di bloccare qualsiasi ipotesi di depenalizzazione dei reati destinati ad incidere sulla prevenzione e sulla sicurezza dei cittadini; se non ritengano opportuno sospendere l’iter della bozza di Codice sulla sicurezza alimentare, riformulando il Capo VI, nella parte relativa alle sanzioni, al fine di reintrodurre reati con sanzioni penali, per tutti i casi di adulterazione degli alimenti. Secondo l’interrogante la bozza, nell’accorpare e semplificare la normativa vigente in materia di sicurezza alimentare, procede anche a depenalizzare i reati attualmente previsti nel settore delle frodi alimentari dalla legge n. 283 del 1962: “solo in caso di gravi intossicazioni o di morte del consumatore di cibo inquinato o adulterato o recante etichetta non veritiera, si potrebbe infatti attivare un ricorso in sede penale; per gli illeciti soggetti a depenalizzazione, rimane solo una sanzione pecuniaria di entità variabile dai 10 mila agli 80 mila euro, mentre viene negata la possibilità di un sequestro preventivo; nel caso degli illeciti alimentari, la sanzione penale costituisce un fortissimo deterrente, mentre la possibilità di un sequestro preventivo rappresenta un potente strumento di prevenzione, che in molti casi (come nelle note vicende della «mucca pazza» o delle acque minerali contenenti cloroformio) ha consentito di evitare intossicazioni di massa; la sanzione pecuniaria amministrativa non vale, in tali circostanze, a dissuadere i produttori dalla commissione dell’illecito”, in quanto “in molte circostanze il pagamento della multa potrebbe risultare più conveniente rispetto al guadagno già conseguito grazie all’illecito; se venisse approvata la prevista depenalizzazione dei reati alimentari, la magistratura sarebbe di fatto privata della sua fondamentale funzione di controllo e prevenzione rispetto ad un settore destinato ad incidere in maniera sostanziale sulla salute e sulla sicurezza dei consumatori”.

E così Foggia avrà l’agenzia alimentare italiana “Il Consiglio dei ministri ha preso atto del decreto interministeriale Turco-De Castro per l’istituzione dell’Agenzia alimentare italiana e scelto Foggia come sede della stessa”. Sono le parole del ministro Paolo De Castro a conclusione della riunione del 27 luglio, nel corso della quale è stato presentato il decreto interministeriale di istituzione del Comitato nazionale per la sicurezza alimentare (Agenzia) “quale organismo nazionale di raccordo con l’Agenzia alimentare europea e stabilito che lo stesso abbia come sede referente la città di Foggia”. Parla di Agenzia Alimentare italiana il ministro, dal notiziario on line del del mipaaf: “l’Agenzia sarà un punto di riferimento e coordinamento per tutti gli enti che già si occupano di sicurezza alimentare, per avviare uno stretto dialogo con l’Agenzia alimentare europea di Parma” precisa ancora il ministro De Castro che riferisce di aver già dato la notizia al sindaco di Foggia che “si è dimostrato molto soddisfatto e ha ringraziato a nome della popolazione”. Il ministro prosegue sottolineando che “queste notizie positive per la Puglia sono tanto più benvenute in un momento come questo funestato dal disastro degli incendi”. Il Decreto stabilisce che il Comitato strategico definisce - ferma restandone la sede operativa- la sede referente dei Comitati (cnsa e strategico). centrali e delle Regioni e delle Province Autonome di Trento e Bolzano. Il CNSA approva, inoltre, il piano annuale e pluriennale di attività tecnico-scientifica predisposto, secondo le priorità di intervento definite dal Comitato strategico di indirizzo, dal Segretariato nazionale della valutazione del rischio della catena alimentare del Ministero della Salute. Il Comitato è composto da 18 membri, individuati tra esperti di comprovata esperienza scientifica ed elevata professionalità nelle materie attinenti la valutazione del rischio nella catena alimentare, e si occupa di: • additivi alimentari, aromatizzanti, coadiuvanti tecnologici e materiali a contatto con gli alimenti; • additivi e prodotti o sostanze usate nei mangimi; • salute dei vegetali, prodotti fitosanitari e loro residui; • organismi geneticamente modificati; • prodotti dietetici, l’alimentazione e allergie; • pericoli biologici; • contaminanti nella catena alimentare; • salute e benessere degli animali. I membri del Comitato restano in carica per 3 anni e decadono dalla carica a seguito di dimissioni o dopo tre assenze consecutive. Il Comitato può avvalersi della collaborazione di esperti scientifici indipendenti competenti nella materia relativa al singolo argomento trattato, anche attivando specifici gruppi di lavoro. I membri del Comitato e gli esperti si impegnano ad agire in modo indipendente da qualsiasi influenza esterna. Ai componenti ed agli esperti del Comitato strategico di indirizzo e del Comitato nazionale per la sicurezza alimentare compete esclusivamente il

gettone di presenza. Il ruolo del Segretariato Con la costituzione del Comitato nazionale per la sicurezza alimentare (CNSA), il percorso del Segretariato nazionale della valutazione del rischio della catena alimentare prevede che l’attività da intraprendere sia posizionata all’interno di una cornice programmatoria tale da avvicinare progressivamente l’ambiziosa meta di dotare il sistema-Italia di documenti di valutazione dei rischi obiettivi, autorevoli e trasparenti. Il tutto è previsto che avvenga: • conseguentemente agli obiettivi di sicurezza e salute delineati dal regolamento (CE) n. 178/2002; • in accordo con le indicazioni di cui al paragrafo 5.9 del Piano sanitario nazionale 2006-2008 e con i contenuti del documento di Governo “Guadagnare salute”; • in sintonia con gli obiettivi dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA); • in analogia con i modelli operativi di strutture che in altri Paesi europei rivestono il ruolo di autorità nazionale per la sicurezza alimentare. Alimentazione salutare e sicura Al pari degli orientamenti comunitari e secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, due filoni su tutti meritano le maggiori attenzioni: la corretta alimentazione e la disponibilità di cibi sicuri. Rispetto alla corretta alimentazione, l’ordine dei problemi da affrontare nel nostro Paese concerne sostanzialmente gli aspetti qualitativi della dieta. In linea, pertanto, con le previsioni del PSN, la valutazione del rischio di condizioni/stati/malattie collegati ad una non corretta nutrizione (dall’obesità alle patologie cardiovascolari, dalle dislipidemie ad al-


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laPROFESSIONE VETERINARIA 30/2007 OSSERVATORIO FARMACO

cune forme di neoplasie, da patologie congenite del tubo neurale al gozzo endemico piuttosto che a talune forme di allergia, ecc.) nonché la valutazione del rischio legata all’alimentazione di particolari target (bambini, anziani, soggetti immunodepressi, ecc.) rappresentano due aree tematiche cui dedicare un adeguato sviluppo, così come altrettanta attenzione è posta nel mettere il cittadino consumatore in condizione di poter fare le scelte più salutari. Rispetto alla sicurezza degli alimenti, due sono i punti messi a fuoco dal ministero della salute: • la catena produttiva è strettamente legata alle condizioni dell’ambiente sul quale insiste. Le modalità di sviluppo di un dato territorio (ovvero, le condizioni naturali), dunque, possono rappresentare - in qualche caso - un fattore di rischio da tenere sotto stretta osservazione (come ben esemplificato, ad esempio, dal possibile trasferimento a taluni alimenti di PCB, diossine, metalli pesanti o microorganismi derivanti dall’attività antropica oppure dal possibile rinvenimento su talune derrate di sostanze radioattive ecoprodotte oppure, ancora, dallo sviluppo di micotossine in relazione a particolari condizio-

ni climatiche); • le modalità di produzione primaria (intensività piuttosto che estensività di coltivazioni ed allevamenti) così come i processi di trasformazione e distribuzione possono anch’essi rappresentare un fattore di rischio, motivo per il quale occorre, ad esempio, valutare rispetto alla salute del consumatore la presenza di residui di fitofarmaci nei prodotti di origine vegetale o di residui farmacologici nei prodotti di origine animale ovvero la presenza di microrganismi (quali salmonelle, escherichia, campylobacter, ecc.) di particolare rilievo epidemiologico in entrambe le tipologie di alimenti. (fonte: ministerosalute.it) I precedenti normativi Il “Comitato nazionale per la sicurezza alimentare” non è una istituzione di nuova creazione. Esso infatti era già previsto da una intesa con le Regioni del 2004 in materia di sicurezza alimentare e con il decreto legge 1° ottobre 2005, n. 202, la sua collocazione è stata fissata “presso il Dipartimento per la sanità pubblica veterinaria, la nutrizione e la sicurezza degli alimenti del Ministero della Salute”. ■

Convegno nazionale dei Servizi di Igiene degli Alimenti e Nutrizione 2007 l Centro Nazionale per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie (CCM) ha organizzato un Convegno nazionale dei Servizi di Igiene degli Alimenti e Nutrizione per favorire il confronto e la partecipazione ai programmi di contrasto all’obesità. Il Convegno, dal titolo “Il ruolo dei SIAN nella prevenzione dell’obesità: dalle strategie alle azioni”, si terrà a Roma il 6 e 7 dicembre 2007 presso la sala dell’APAT (Agenzia per la Protezione dell’Ambiente e i servizi Tecnici) - via Curtatone n° 7. (Il programma viene pubblicato al sito ministerosalute.it)

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Decreto 3 agosto 2007

Riconosciute altre lauree per fare l’informatore scientifico a cura di Aldo Vezzoni

l Ministero della Salute ha emanato un decreto di riconoscimento di idoneità di altre lauree ai fini dello svolgimento dell’attività di informatore scientifico, integrando le tipologie di laurea che consentono di esercitare l’attività di informazione scientifica. Fino ad ora gli informatori dovevano essere in possesso del diploma di laurea in una delle seguenti discipline: medicina e chirurgia, scienze biologiche, chimica con indirizzo organico o biologico, farmacia, chimica e tecnologia farmaceutiche o medicina veterinaria. In alternativa, potevano avere il diploma universitario in informazione scientifica sul farmaco o la laurea corrispondente. Con il decreto di agosto, il Ministro della salute si è avvalso della sua facoltà di riconoscere come idonee altre lauree, purché sentito il Ministero dell’istruzione e specificando gli insegnamenti essenziali ai fini della formazione. L’articolo 1 ha così stabilito che sono riconosciute le seguenti lauree: a) laurea in scienze naturali;

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b) tutti i corsi di laurea specialistica, appartenenti alle classi: 1) classe 9/S - Classe delle lauree specialistiche in biotecnologie mediche, veterinarie e farmaceutiche; 2) classe 68/S - Classe delle lauree specialistiche in scienze della natura; c) tutti i corsi di laurea, appartenenti alle classi sottospecificate, a condizione che siano stati superati gli esami di farmacologia, patologia, tossicologia, chimica farmaceutica e tossicologica, tecnologia e legislazione farmaceutica. 1) classe 1 - Classe delle lauree in biotecnologie 2) classe 24 - Classe delle lauree in scienze e tecnologie farmaceutiche. ■

Segnala la sospetta reazione avversa e aziende farmaceutiche sono già da tempo tenute alla comunicazione dei dati di farmacovigilanza relativi ai medicinali veterinari commercializzati nel corso dell'anno. Tuttavia, il sistema di farmacovigilanza europeo e, di conseguenza, quello nazionale, prescrivono alle aziende una presenza ed un impegno certamente superiore a quello richiesto fino ad oggi dalla normativa nazionale e le richiamano ad un ruolo di maggior responsabilità. Il coinvolgimento "istituzionalizzato" delle professioni sanitarie in un si-

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2° CORSO DI BASE DI ECOGRAFIA DEI PICCOLI ANIMALI

stema nazionale di farmacovigilanza, è sicuramente una novità nei termini così espliciti e strutturati definiti dal complesso delle norme comunitarie e nazionali che disegnano il nuovo sistema di registrazione dei medicinali veterinari. Tuttavia non si può nascondere il fatto che il controllo degli effetti nocivi provocati dalla somministrazione di medicinali facesse parte già da tempo dei compiti istituzionali degli operatori sanitari. Proprio per questo si ritiene opportuno che la prima fase di attuazione del sistema nazionale di farmacovigilanza, faccia riferimento prevalentemente alle professioni sanitarie e cioè mediciveterinari e farmacisti. Il sistema italiano di farmacovigilanza, costituito dalla Direzione generale della sanità pubblica veterinaria del Ministero della Salute e dai centri regionali di farmacovigilanza (D.Lvo 193/2006) ha lo scopo di costituire sul territorio nazionale, un sistema efficace per la raccolta, la trasmissione e la valutazione delle informazioni relative alle reazioni avverse del medicinale veterinario. Tali informazioni possono provenire da diverse fonti, fra cui i medici veterinari e operatori professionali sul territorio, tramite il veterinario. Elemento fondamentale per la trasmissione delle informazioni è la scheda di segnalazione di sospetta reazione avversa, disponibile in formato .doc e .pdf al sito del Ministero della Salute. http://www.ministerosalute.it/alimenti/farmaco/farmaco.jsp ■

ASL Napoli 2

Direzione scientifica: Marco Russo 18 - 19 - 20 OTTOBRE 2007 presso “Complesso Turistico Averno i Damiani” Pozzuoli - Napoli Docenti:

Monica Merlo, Federica Rossi, Marco Russo, Massimo Vignoli

14.00-16.00 16.00-17.00 17.00-17.30

Esercitazioni pratiche Discussione casi clinici Autovalutazione

PROGRAMMA 1° Giorno 15.00-16.00 16.00-16.30 16.30-18.00

Principi fisici e caratteristiche tecniche degli ecografi Semiologia ecografica dell’addome Esercitazioni pratiche 2° Giorno

09.00-10.00 10.00-11.00 11.30-12.00 12.00-13.00 14.00-15.00 15.00-15.30 15.30-16.30 16.30-17.00 17.00-17.30 17.30-19.00

Ecografia epatica, vie biliari e pancreas Esercitazioni pratiche Ecografia apparato digerente Esercitazioni pratiche Ecografia apparato muscolo-tendineo Esercitazioni pratiche Ecografia apparato genitale femminile Esercitazioni pratiche Ecografia apparato genitale maschile Esercitazioni pratiche

Il corso intervalla lezioni magistrali a esercitazioni in piccoli gruppi con l’assistenza di tutors. Il numero dei partecipanti è fissato a 25 per garantire il miglior svolgimento delle esercitazioni pratiche. Il corso è riservato esclusivamente a Medici Veterinari. La quota di partecipazione è di 400 € + IVA (20%), e comprende la partecipazione a tutte le sessioni del corso, il materiale didattico, i coffee break dei tre giorni e i pranzi. Le iscrizioni vanno effettuate a partire dal 1° Settembre 2007 esclusivamente per via telefonica al numero 02 66112545 e saranno accettate in ordine di arrivo fino al raggiungimento del numero di 25 partecipanti. Gli strumenti per le esercitazioni pratiche sono messi a disposizione dalla ditta TAI-Bio98, Via Leone da Perego 21, Milano. Ulteriori informazioni sul sito www.ecografiaveterinaria.unina.it

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Tutti i soci delle Associazioni Nazionali federate ANMVI possono accedere gratuitamente al Cab Abstracts Vet Database Direttamente dal Portale di Ego. Il Cab Abstracts Vet Database è attualmente la più grande banca dati di medicina veterinaria al mondo. Fondata nel 1901, indicizza oltre 1.000.000 di abstracts da più di 3.000 riviste scientifiche (tutte quelle di medicina veterinaria e numerosissime di discipline biomediche correlate) e oltre 75.000 atti congressuali. VetMed Resource contiene il Veterinary Science Database, un sottoinsieme del CAB Abstracts Database, il database bibliografico più grande al mondo nel settore della medicina veterinaria. IMPORTANTE: per una corretta fruizione del servizio è necessario disattivare, PRIMA di effettuare l'accesso, qualsiasi strumento di blocco popup (ad es.: blocco popup di Internet Explorer, Google Toolbar, Yahoo Toolbar)


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Bonino: “Ora più facile lavorare in Europa”

Il Governo approva il recepimento della Direttiva Zappalà

Emma Bonino

Zappalà

“Sono molto soddisfatta per il recepimento della direttiva sul riconoscimento delle qualifiche professionali. Ora, sarà più facile muoversi in Europa, esercitarvi la propria professione, vedere riconosciuti i propri titoli professionali”. Così il Ministro per le Politiche Europee, Emma Bonino, dopo il Consiglio dei Ministri di luglio che ha approvato, su sua proposta, lo schema di decreto legislativo che recepisce la direttiva n. 2005/36/CE (Direttiva Zappalà) sul riconoscimento delle qualifiche professionali. Il testo riguarda, in particolare, le cosiddette professioni “regolamentate”, quelle cioè il cui esercizio è consentito solo a seguito dell’iscrizione in albi, registri o elenchi tenuti da amministra-

Non abbiamo penalizzato gli Ordini er quanto riguarda un punto che ha suscitato alcune polemiche, il Ministro tiene a sottolineare “che abbiamo inteso, molto semplicemente, fare in modo che l’Italia non venisse penalizzata dalla rigidità del suo sistema ordinistico - di cui, nel merito, si dovrà occupare il disegno di legge Mastella, attualmente all’esame delle Camere - impedendo ad altre significative realtà professionali di accedere alle opportunità che la direttiva offre. Mi paiono, perciò, veramente di retroguardia le polemiche sorte in questi giorni rispetto ad una decisione, peraltro concordata nelle riunioni preparatorie con tutte le Amministrazioni interessate e condivisa dall’intero Consiglio dei Ministri, volte a contestare l’equiparazione, a questi specifici fini e non ad altri, delle professioni non regolamentate allorquando si tratta di disciplinare in sede europea i criteri per l’armonizzazione di tali professioni.” “Peraltro - conclude il Ministro quanto abbiamo deciso riguarda l’elaborazione delle posizioni espresse a livello statale in tema di cosiddette piattaforme comuni e non incide in alcun modo sulla libera iniziativa, in ambito europeo, di associazioni ed organismi, compresi gli Ordini, rappresentativi delle professioni”.

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zioni o enti pubblici. Il provvedimento è il risultato, spiega il Ministro Bonino, “di innumerevoli riunioni tecniche presso il Dipartimento Politiche Comunitarie e realizza una grande semplificazione nella materia incorporando di fatto molti dei precedenti testi legislativi che la disciplinavano. Mi auguro che le commissioni parlamentari

competenti per parere condividano le finalità ed obiettivo del provvedimento per la sua adozione definitiva”. “All’interno di questo disegno complessivo - afferma il Ministro particolare attenzione è stata dedicata al recupero dell’intero sistema della formazione professionale, prezioso patrimonio culturale costi-

tuzionalmente affidato alle regioni. La formazione professionale regionale è inserita nella definizione di formazione regolamentata così da garantire ai possessori di attestati e qualifiche una mobilità professionale nell’Unione Europea che ad oggi era riservata solo ai possessori di titoli rilasciati nell’ambito del sistema di istruzione scolastica e

OPTISTART

universitaria”. Il provvedimento è il risultato di numerose riunioni tecniche - anche presso il competente Dipartimento del Ministero della Salute e alla presenza di delegati FNOVI - e realizza una grande semplificazione nella materia incorporando di fatto molti dei precedenti testi legislativi che la disciplinavano. ■

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Dal Minsal risposte inequivocabili

Il prelievo di sangue in autocontrollo è atto veterinario I Servizi Veterinari intensifichino i controlli sugli allevamenti è dunque inequivocabilmente “atto medico” e “l’unica professionalità abilitata” a compierlo “è il medico veterinario”. Diversamente si incorre nel reato di esercizio abusivo della professione, un reato penale ai sensi dell’art. 348 C.P. Dubbi non ce ne sono più ed ora spetta alle autorità sanitarie competenti e alla stessa categoria difendere la legalità e un “atto medico” dagli abusi. La risposta - ha commentato il Presidente della FNOVI, è “connotata da valori etici, di professionalità e di salute che sono propri della nostra Professione e del Ministero della salute.”

“Autocontrollo” non significa assenza di controllo. E nemmeno “fai da te”. Se ad eseguire il prelievo di sangue nei vitelli per la determinazione dell’emoglobina non è un medico veterinario, ma come spesso accade- l’allevatore o il personale laico dell’azienda, si configura il reato di abuso di professione. Non lo dicono più soltanto l’ANMVI e la FNOVI, ma

anche il Ministero della Salute che ha scritto in tal senso una nota ufficiale agli Assessorati alla Sanità. Il 6 agosto scorso dalla Direzione Generale della Sanità Animale è stata scritta una pagina importante per la professione, dopo molte sollecitazioni inviate anche alle rappresentanze allevatoriali. Il prelievo dei campioni di sangue in fase di autocontrollo

Indipendenza dei laboratori Altrettanto frequentemente, i campioni di sangue vengono fatti analizzare da laboratori annessi ai mangimifici o presenti in altre strutture commerciali. Anche questa circostanza, più volte denunciata, viene bocciata dal Ministero della Salute perché viene meno “il principio di indipendenza del laboratorio” sancito dalle regole ISO e da specifico Accordo Stato Regioni per i requisiti minimi dei laboratori d’analisi ai fini dell’autocontrollo. L’autorizzazione è subordinata a questi presupposti:

Animali donatori di oociti ed embrioni, la UE chiarisce pervenuto all’ANMVI, tramite il Ministero della Salute, il chiarimento fornito dalla Commissione Europea sulla Direttiva 89/556/CEE, in materia di prelievo di ovaie al macello. La Direttiva conteneva, per ammissione della stessa Commissione, passaggi non chiari. Nel confermare l’interpretazione data dalla Direzione Generale della Sanità Animale, la Commissione ha ribadito che le condizioni sanitarie elencate dalla Direttiva (punti 1 e 2 dell’Allegato B) si applicano a tutti gli animali donatori di oociti e di embrioni, qualunque sia la tecnica di recupero utilizzata, compresi i prelievi di ovaie al macello. Una Decisione comunitaria chiarirà i passaggi equivocabili dell’Allegato B della Direttiva in questione.

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“la titolazione dell’emoglobina deve essere eseguita esclusivamente in laboratori autorizzati all’esecuzione di analisi ematochimiche ed è chiaro che l’autorizzazione di tali strutture non può prescindere dal principio generale sopra riportato e da tutti gli altri requisiti previsti dalla normativa vigente”.

del vitello “e non certo una pratica di routine”. La Direzione Generale di Sanità Animale è molto chiara: “la determinazione del valore dell’emoglobina nei vitelli deve essere eseguita con la metodica ufficiale presso laboratori autorizzati rispondenti ai requisiti di legge”.

L’eccezione del valore ematocrito Il ricorso al valore ematocrito in alternativa alla titolazione dell’emoglobina “doveva essere considerato una eventualità eccezionale” al solo fine di orientare l’allevatore sulla valutazione del benessere

Vigilanza più efficace I Servizi Veterinari competenti sono richiamati “ad una più efficace attività di vigilanza sui laboratori nonché ad una intensificazione dei controlli sugli allevamenti al fine della verifica della validità dei piani di autocontrollo. ■

Libera professione all’interno del SSN econdo il Ministro Turco, la libera professione dei medici all’interno delle strutture pubbliche è finalmente regolamentata e i medici hanno più certezze dei loro diritti. Dal 7 agosto sono in vigore le Disposizioni in materia di attività libero-professionale intramuraria e altre norme in materia sanitaria, ma ben poche si traducono in pratica nell’immediato. Per garantire l’esercizio dell’attività libero-professionale intramuraria, le Regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano hanno 18 mesi di tempo per rendere disponibili i locali destinati a tale attività presso le strutture sanitarie pubbliche.

di assicurare che il ricorso a quest’ultima sia conseguenza di libera scelta del cittadino e non di carenza nell’organizzazione dei servizi resi nell’ambito dell’attività istituzionale. Esclusivamente per l’attività clinica e diagnostica ambulatoriale, gli spazi e le attrezzature dedicati all’attività istituzionale possono essere utilizzati anche per l’attività libero-professionale intramuraria, garantendo la separazione delle attività in termini di orari, prenotazioni e modalità di riscossione dei pagamenti.

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Responsabilità, tariffe e correttezza Le strutture pubbliche gestiranno, con responsabilità integrale propria, l’attività libero-professionale intramuraria al fine di assicurarne il corretto esercizio, in particolare nel rispetto - fra le altre - delle seguenti modalità: • determinazione, in accordo con i professionisti, di un tariffario idoneo ad assicurare l’integrale copertura di tutti i costi direttamente e indirettamente correlati

alla gestione dell’attività liberoprofessionale intramuraria; • prevenzione delle situazioni che determinano l’insorgenza di un conflitto di interessi o di forme di concorrenza sleale e fissazione delle sanzioni disciplinari e dei rimedi da applicare in caso di inosservanza delle relative disposizioni, anche con riferimento all’accertamento delle responsabilità dei direttori generali per omessa vigilanza; • progressivo allineamento dei tempi di erogazione delle prestazioni nell’ambito dell’attività istituzionale ai tempi medi di quelle rese in regime di libera professione intramuraria, al fine

Piani e Pubblicità Ogni azienda sanitaria locale (o altra struttura pubblica) predispone un piano aziendale- da far approvare alla Regione e quindi al Ministero della Salute- concernente, i volumi di attività istituzionale e di attività libero-professionale intramuraria. Le medesime aziende, assicurano al proprio interno adeguata pubblicità ed informazione al pubblico sulle condizioni di esercizio dell’attività istituzionale e di quella libero-professionale intramuraria, nonché i criteri che regolano l’erogazione delle prestazioni e le priorità di accesso. ■

Indennità di esclusività e Organizzazioni sindacali della dirigenza medica, veterinaria, sanitaria e amministrativa richiamano la necessità e l’urgenza di prevedere nella prossima legge Finanziaria un adeguato finanziamento per la rivalutazione dell’indennità di esclusività di rapporto ferma al 1999. Lo si legge in un comunicato diffuso dalle organizzazioni sindacali della dirigenza medica e veterinaria, che si richiama al Documento di Programmazione Economica e Finanziaria. Il Dpef indica tra le priorità del Governo «l’ammodernamento del sistema sanitario focalizzato sulla valorizzazione delle risorse umane a partire dai medici e del personale sanitario». Tale valorizzazione del lavoro dei dirigenti non può trovare altra concreta realizzazione se non nella sollecita rivalutazione dell’indennità di esclusività. Detto finanziamento - concludono i sindacati- è preliminare e necessario per l’apertura del tavolo negoziale per il rinnovo del contratto di lavoro scaduto ormai da 20 mesi nonostante l’impegno del Governo ad un sollecito rinnovo dei contratti pubblici.

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Sicurezza del lavoro, nuove regole per tutti ono entrate in vigore il 25 agosto le nuove misure in tema di tutela della salute e della sicurezza sul lavoro (LEGGE 3 Agosto 2007, n. 123 Misure in tema di tutela della salute e della sicurezza sul lavoro e delega al Governo per il riassetto e la riforma della normativa in materia - GU n. 185 del 10-8-2007). Tutti gli ambiti lavorativi sono coinvolti dalle nuove regole, anche il lavoro autonomo. Ma ai professionisti non si applicheranno le penalità più rigorose, quelle che portano alla sospensione dell’attività in caso di violazioni. Chi fosse interessato alla frequenza dei corsi per RSPP, Addetto al Primo Soccorso e Antincendio organizzati dall’ANMVI può contattare ANMVI SERVIZI: 0372/403537-36.

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RUBRICA LEGALE

Cassazione

Risarcibile l’invalidità permanente causata ad un cane Danno esistenziale ono sempre più numerose le sentenze emesse dai Giudici di Pace che riconoscono il danno esistenziale al proprietario che perde il proprio animale da compagnia. La più recente è stata pronunciata a Pescara, dove il giudice ha emesso, nei confronti di un automobilista di Ortona (Chieti), una pronuncia giurisprudenziale in tal senso. L’automobilista aveva investito e ucciso un cane ed è stato condannato al risarcimento del danno esistenziale per la proprietaria. «È una sentenza - commenta l’avvocato che ha assistito in giudizio la signora - che si inserisce perfettamente nel solco dell’attuale evoluzione normativa e giurisprudenziale, caratterizzata da una sempre maggiore attenzione verso l’importanza della vita e delle sofferenze degli animali e delle relazioni affettive con i loro proprietari, relazioni meritevoli di tutela giuridica». Il giudice di pace ha rigettato la richiesta di risarcimento dei danni subiti dalla vettura, visto che il conducente non ha fornito la prova di aver fatto il possibile per evitare il danno, «ma ha anche sanzionato civilmente la condotta dell’automobilista, che non si era fermato a prestare soccorso all’animale, condannandolo a risarcire il danno esistenziale, costituito dalla rottura dell’intenso legame affettivo della proprietaria con il proprio cane». L’automobilista, che aveva chiesto un risarcimento pari a 2374 euro per i danni subiti dalla sua auto, è stato invece condannato a pagare 1500 euro alla padrona del cane per danno esistenziale oltre al pagamento di tutte le spese legali per circa 1544 euro. L’incidente era avvenuto la notte del 24 febbraio del 2006: il cane avrebbe attraversato improvvisamente la strada e l’auto lo investì scaraventandolo in un fossato. La carcassa dell’animale fu rinvenuta solo il giorno dopo. L’uomo è stato condannato soprattutto perché - scrive il giudice di pace nella sentenza provvisoriamente esecutiva - «non ha provato di aver fatto tutto il possibile per evitare il danno», cioè l’investimento dell’animale, così come previsto dal primo comma dell’art. 2054 del codice civile. Il giudice, infine, ha anche tenuto conto di come «Ar-

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nche l’invalidità permanente causata ad un cane, a seguito di un incidente stradale, deve essere risarcita. Il responsabile è tenuto a rifondere al padrone dell’animale il costo sostenuto per le visite veterinarie necessarie alla cura delle lesioni riportate. Così ha stabilito la corte di cassazione (terza sessione civile) che con la sentenza 17991 ha confermato la condanna inflitta a una società proprietaria di un autocarro. Un dipendente alla guida del mezzo aveva, infatti, investito un cane procurandogli lesioni tali da renderlo “inidoneo alla riproduzione naturale”. Avendo sopportato spese per curare l’invalidità del proprio cane, il padrone ha chiesto i danni alla società, vedendosi accolta la richiesta dal tribunale che ha condannato la società al pagamento di 2 milioni di lire. Quest’ultima però ha fatto ricorso in Cassazione lamentando che nella sentenza non fosse stato specificato se tale somma era dovuta “a titolo di invalidità permanente e quindi di danno biologico subito dal cane”, oppure come “spese future necessitate da tale invalidità”. Nel primo caso, infatti, secondo la ricorrente quello deciso sarebbe stato un risarcimento” liquidato in maniera eccessiva” per “un danno afferente un animale non un uomo”. Ma la Corte ha respinto il ricorso, dichiarando infondata la censura: “la somma- hanno spiegato i giudici di legittimità- è stata liquidata per spese di cura al cane, anche se si è fatto riferimento a danno da invalidità permanente dell’animale, nonché equitativamente, sulla base delle indicazioni del consulente tecnico d’ufficio”. (Il Sole 24 Ore, sabato 25 agosto 2007). ■

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go» fosse integrato nella famiglia che lo deteneva e del particolare legame affettivo che aveva con la figlia più piccola della padrona del cane. ■

Prescrizione più lunga per i professionisti a Corte di Cassazione ha formulato un principio in base al quale la prescrizione di un risarcimento per colpa professionale viene allungata sul piano temporale: “il termine di prescrizione del diritto al risarcimento del danno da responsabilità professionale inizia a decorrere non dal momento in cui la condotta del professionista determina l’evento dannoso, bensì da quello in cui la produzione del danno si manifesta all’esterno, divenendo oggettivamente percepibile e riconoscibile da chi è interessato a farlo valere”. (sentenza n. 16658 del 27 luglio 2007). Il professionista, nella prestazione dell’attività professionale (anche se non si tratta di una prestazione di risultato come nel caso della prestazione medico-veterinaria) è obbligato alla diligenza del buon padre di famiglia e la violazione di tale dovere comporta un inadempimento contrattuale del quale è chiamato a rispondere. La conseguenza di tale inadempimento è la perdita del compenso con risarcimento del danno. Il termine di prescrizione del diritto al risarcimento del danno da responsabilità professionale inizia quando il danno si manifesta. In altre parole la prescrizione che “salva” il professionista e segna la fine possibili contenziosi arriva con tempi imprevedibili dato che il termine di inizio della prescrizione stessa è del tutto incontrollabile. C’è il rischio, commenta il quotidiano Italia Oggi da cui abbiamo tratto la notizia, di trovarsi in balia dei clienti. E per molto tempo dopo la prestazione. ■

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Non può curare il cane, lo abbandona al canile el marzo del 2005, il Tribunale di Crotone aveva affermato la colpevolezza di S. P. in ordine al reato di cui all’art. 727 c.p., ascrittogli per avere abbandonato un cane. La condanna

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Procedimenti disciplinari solo sui propri iscritti ’ordine veterinario provinciale può avviare accertamenti o procedimenti disciplinari solo nei confronti dei propri iscritti. Non può procedere nei confronti di medici veterinari che benché esercitino nel territorio provinciale, siano però iscritti in un altro Albo. Lo ha precisato la FNOVI all’Ordine Provinciale di Rimini che chiedeva precisazioni in merito ad un Collega attivo sul territorio riminese, con attività lesive della deontologia professionale, ma iscritto altrove. Scrive il Presidente della Federazione: “Competente ad esercitare il potere disciplinare sul sanitario che si rende colpevole di abusi o di mancanze nell’esercizio professionale o, comunque, di fatti disdicevoli al decoro professionale è il Consiglio Direttivo dell’Ordine al quale il veterinario risulta iscritto”. Quanto alle violazioni deontologiche, nel caso di specie si trattava di cointeressenza. Se è vero che la pubblicità non ha (quasi) più regole, la cointeressenza - ad esempio farsi promozione sfruttando il richiamo di un centro commerciale - resta vietata.

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prevedeva 1.200 euro di ammenda e un risarcimento all’ENPA costituitasi parte civile. Il ricorso in Cassazione è stato rigettato. La prima condanna Era stato accertato che lo S. aveva portato il cane di proprietà della moglie dal veterinario, perché ne accertasse le condizioni fisiche, essendo stato investito, ed il dottore aveva riscontrato che l’animale aveva riportato un trauma al bacino, che avrebbe reso necessario un periodo di cure ed assistenza per almeno venti giorni. Nella circostanza l’imputato si mostrava preoccupato, in quanto doveva partire e non poteva prendersi cura del cane. Alcuni giorni dopo, di sera, l’addetta ad un centro di raccolta di cani randagi udiva forti latrati provenire da una gabbia in cui erano rinchiusi i cani e constatava che gli animali già presenti nel canile abbaiavano contro una cagnetta, tutta bagnata ed infangata, che non faceva parte del gruppo preesistente. Nel prosieguo si accertava che l’animale era da identificarsi con quello di proprietà della moglie dello S. Il giudice di merito aveva, quindi, affermato che il fatto integra il reato di abbandono e aveva escluso l’attendibilità di quanto dichiarato dal fratello dell’imputato, sentito quale teste, il quale aveva affermato di essere stato lui a lasciare il cane all’esterno della gabbia in cui erano rinchiusi gli altri animali. Il ricorso Contro la sentenza del Tribunale di Crotone l’interessato faceva ricorso, ma senza successo. La di-

fesa sosteneva che non c’era abbandono “essendo stato accertato che l’animale non era stato abbandonato, ma depositato presso un canile pubblico”. Inoltre, il giudice di Crotone aveva erroneamente inquadrato il reato di abbandono: “si deduce, inoltre che il giudice di merito ha ravvisato la sussistenza del reato in considerazione della sofferenza inferta all’animale per essere stato allontanato dai padroni, mentre tale fatto non integra certamente la fattispecie dell’abbandono di animali domestici, che deve implicare un pericolo per l’incolumità dell’animale abbandonato”. La conferma della Corte Secondo la Corte il giudice di merito ha esattamente inquadrato la condotta dell’imputato nell’ipotesi di reato ascrittagli: “È stato, infatti, tra l’altro, accertato che lo S. non aveva consegnato il cane agli addetti al canile pubblico, ma lo aveva abbandonato di nascosto nel recinto in cui erano custoditi gli altri cani randagi e che tale fatto aveva comportato un indubbio pericolo per l’incolumità dell’animale, in quanto gli altri cani avrebbero potuto aggredire ed anche sbranare l’intruso approfittando del suo stato di infermità, come peraltro dimostrato proprio dall’atteggiamento assunto dai cani che già si trovavano nel recinto. Pertanto, l’affermazione della colpevolezza dell’imputato non risulta affatto fondata solo sulla considerazione della sofferenza derivante dal distacco dall’ambiente affettivo cui l’animale era abituato”. (Corte di Cassazione Penale, Sez. III, 1/2/2006 Sentenza n. 3969) ■


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Il Ministro accoglie la proposta dell’ANMVI

Emergenza climatica: sì alla consultazione tecnica l Ministro della Salute Livia Turco ha manifestato “completo interessamento” alla proposta del Presidente dell’ANMVI, Carlo Scotti, di attivare un tavolo di consultazione ministeriale che introduca il punto di vista della medicina veterinaria al dibattito nazionale sull’emergenza climatica, stante le sue implicazioni sulla sanità e sul benessere degli animali. “Concordo pienamente con l’ANMVI - scrive il Ministro - sulla necessità di affrontare le problematiche evidenziate da un punto di vista scientifico anche con la componente medico veterinaria, in considerazione dei possibili effetti dell’innalzamento delle temperature sulle misure di epidemiosorveglianza e sul benessere degli animali nonché dell’evidente correlazione esistente tra le emissioni di gas prodotti da animali zootecnici e l’effetto serra”. Secondo Livia Turco la problematica deve essere affrontata attraverso una consultazione con

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gli altri Ministeri interessati, primo fra tutti il Ministero dell’Ambiente che l’11 luglio scorso ha comunicato all’ANMVI la propria disponibilità con preghiera di essere informato circa le risposte degli altri ministeri. Il punto di partenza “ Nel mio Dicastero - ha proseguito il Ministro Turco - è istituita la Commissione Tecnica Nazionale per la protezione degli animali da allevamento e da macello”. Livia Turco indica questo organismo, attivo presso la Direzione generale della sanità animale e del farmaco veterinario come punto di partenza della consultazione. “La suddetta commissione - conclude il Ministro - che ha il compito di esaminare la situazione degli allevamenti e dei macelli e di elaborare e proporre soluzioni adeguate per l’emanazione di norme tecniche concernenti i diversi aspetti correlati con il benessere degli animali, potrebbe risponde-

Indagine conoscitiva sul Pet Corner ei a ai e ei

n questo numero i Colleghi-lettori trovano un questionario proposto dall’ANMVI per conoscere attualità e orientamenti in fatto di pet corner. Quante sono le strutture che lo praticano? Qual è l’approccio della Categoria? Interessa svilupparlo o modificarlo? Oppure non riscuote consensi? Sulla base delle risposte- che come sempre saranno pubblicate su questa rivista - l’ANMVI valuterà se e come intraprendere iniziative a vantaggio della Categoria. Per ora, eccezion fatta per qualche realtà regionale, non ci sono norme di legge, ma norme deontologiche- egualmente vincolanti s’intende. Da queste dobbiamo partire per ragionare sull’esistente e sulle prospettive future. Il questionario è anonimo e può essere integrato da libere osservazioni da inviare con nota separata. Il questionario sarà pubblicato anche da @nmvi Oggi (ricerca con la parola: pet corner). Vi preghiamo di partecipare numerosi.

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Cesare Carteny prematuramente scomparso questa estate il dottor Cesare Carteny del Ministero della Salute. L’ANMVI lo ricorda come un competente interlocutore dell’ufficio legislativo, di squisita cortesia e disponibilità, particolarmente attento alle questioni legislative di interesse veterinario e alla loro evoluzione sulla scena nazionale e comunitaria. Per il nostro giornale e per la stampa di categoria Carteny, laureato in giurisprudenza, ha scritto numerose trattazioni. Proprio in questi giorni Il Progresso Veterinario pubblica il suo articolo “La Comitologia e la Commissione Europea”, co-firmato con Andrea Dionisi della Commissione Europea. Il Consiglio Direttivo dell’ANMVI esprime il proprio cordoglio ai familiari.

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re all’esigenza di avviare una consultazione tecnica, anche at-

L’ANMVI è wikipediana L’ANMVI è presente nella categoria delle associazioni professionali di Wikipedia, un progetto che intende far crescere, con il contributo di tutti, un’enciclopedia multilingue. Il progetto è nato nel 2001 e da allora ha presentato un processo di continua crescita. La versione italiana, stabilmente fra le prime 10, contiene 341.901 voci. La voce “medicina veterinaria” è solo un abbozzo, vale a dire che può essere arricchita, così come risultano mancanti o abbozzate molte voci enciclopediche di medicina veterinaria. Tutti possono diventare wikipediani e contribuire, tenendo presente che tutto il materiale inserito in Wikipedia deve essere libero da copyright, con elevati livelli di completezza e accuratezza.

http://it.wikipedia.org

traverso l’audizione di una delegazione di esperti della Sua As-

sociazione”. Fanno parte della Commissione funzionari del Ministero della Salute, rappresentanti del Ministero delle Politiche Agricole alimentari e forestali, del ministero dell’università, della conferenza permanente delle regioni e province autonome di Trento e Bolzano, del Consiglio Superiore di Sanità, dell’Istituto Superiore di Sanità, delle Associazioni di protezione degli animali, dell’ente nazionale per l’Energia Alternativa, dell’Associazione italiana allevatori, degli istituti Zooprofilattici Sperimentali e della FNOVI. ■

Convenzione ANMVI-Cervino per le verifiche sugli impianti elettrici opo il varo delle nuove regole del CEI per gli impianti elettrici, l’ANMVI e la ditta Cervino hanno stipulato una convenzione per l’affidamento delle verifiche degli impianti di terra presso le strutture veterinarie. La convenzione impegna la Cervino, organismo abilitato alle verifiche, a condurre le attività “ in conformità alle normative vigenti e alle migliori regole dell’arte e normative tecniche”. Le condizioni contrattuali e le tariffe - concordate a condizioni agevolate- sono valide nelle seguenti regioni: Liguria, Lombardia, Valle d’Aosta, Piemonte, Toscana, Emilia Romagna, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Umbria, Marche e Sardegna. Le attività prevedono: 1. visita ricognitiva preliminare, se richiesta prima della verifica periodica, consistente nell’analisi preventiva alla verifica dello stato dell’arte dell’impianto soggetto a verifica, con indicazione delle eventuali carenze e dei relativi atti correttivi necessari; 2. attività di verifica periodica/straordinaria (D.P.R. 462/2001). Le verifiche saranno eseguite entro la scadenza di legge, secondo la seguente modalità operativa: esame preliminare della documentazione tecnica fornita dal Committente relativamente all’impianto oggetto della verifica; esecuzione della verifica secondo i tempi concordati con il Committente; stesura del verbale di verifica; trasmissione del rapporto di verifica, entro quindici giorni dall’effettuazione del servizio, contenente anche la descrizione delle modalità d’effettuazione dei controlli. Tutte le verifiche saranno effettuate da personale dell’Organismo Cervino S.r.l. munito di tesserino di riconoscimento, alla presenza di personale indicato dall’Associato. La convenzione prevede anche una serie di servizi aggiuntivi inclusi, senza aggravio di costo, come la gestione di uno scadenziario e l’assistenza tecnica gratuita. Per il dettaglio delle condizioni si veda @nmvi Oggi (ricerca con: impianto elettrico)

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Fac simile per chiedere il rimborso ONAOSI crivendo a info@anmvi.it è possibile richiedere il fac - simile predisposto dai legali dell’ANMVI per esercitare il diritto alla ripetizione (vale a dire la restituzione) di quanto versato all’ONAOSI negli anni dal 2003 al 2006. Si formulerà l’istanza attraverso il fac simile di raccomandata da indirizzarsi all’ONAOSI. La Fondazione ha iniziato a rispondere alle richieste di rimborso (v. Professione Veterinaria 29/2007) scrivendo di doversi attenere alle indicazioni dei Ministeri Vigilanti. Nel caso che la richiesta non venga riscontrata allora sarà necessario presentare un ricorso davanti al Giudice del Lavoro territorialmente competente, vale a dire (ai sensi dell’art. 444 c.p.c.) il Tribunale del luogo in cui ha la residenza chi promuove il ricorso, ponendo - a sostegno della propria domanda - la pronuncia della Corte Costituzionale in commento (sent. N° 190/2007). Si tratta di giudizi che durano, in media, qualche anno, anche se la durata varia in base al carico di lavoro di ciascun Tribunale. Per quanto riguarda il caso di medici veterinari che invece non hanno mai pagato i contributi per i suddetti anni e - sempre per gli anni dal 2003 al 2006 - si vedono recapitare una cartella esattoriale, possono proporre opposizione contro l’iscrizione a ruolo, chiedendo la dichiarazione di nullità e/o l’annullamento della cartella. In questo caso, il percorso è più complicato. Anche per questo l’ANMVI aveva dato indicazioni di versamento per poi procedere alla richiesta di rimborso. In questo caso bisognerà da subito agire con ricorso dinanzi al Tribunale del Lavoro del luogo di residenza del ricorrente, entro il termine di giorni 40 dalla notifica della cartella esattoriale (d. lgs. 26.02.1999 N° 46 art.24). Anche in questo caso la durata del procedimento è di qualche anno (fatti sempre salvi i diversi tempi dei diversi Tribunali). Diversa ancora la prospettiva che potrà delinearsi nell’ipotesi auspicata dai legali dell’ANMVI, ossia che la Corte Costituzionale si pronunci non tanto sull’entità della quota, come ha fatto fino ad ora, quanto sull’obbligatorietà in sé e per sé arrivando a considerarla anticostituzionale.

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Il provvedimento si chiuderà a maggio del 2008

L’Antitrust avvia un’istruttoria nei confronti della FISE Abuso di posizione dominante. Anticoncorrenziale l’esclusiva richiesta ad associati e tesserati l 19 luglio scorso l’Autorità Garante per la Concorrenza ha avviato un’istruttoria nei confronti della Federazione Italiana Sport Equestri per accertare l’esistenza di violazioni degli artt. 81 e/o 82 del Trattato CE. Il tutto nasce dalla segnalazione di Federitalia (Federazione italiana per l’assistenza, sport e tempo libero) che “ha evidenziato che la FISE ha posto in essere comportamenti finalizzati ad estromettere dal mercato interessato le associazioni concorrenti che non facciano parte o non abbiano ancora aderito alla federazione stessa, impedendo pertanto ad altre organizzazioni di sviluppare, seppure a livello amatoriale e senza obiettivi olimpici, iniziative promozionali a costi sensibilmente ridotti”. Spiega il Garante che “in linea generale, il diritto antitrust non interferisce con le regole puramente sportive, tuttavia, le regole sportive possono produrre effetti sull’attività economica dei soggetti coinvolti nella pratica di detta disciplina e, quindi, sono suscettibili di assumere rilevanza sul piano antitrust”. È il caso della FISE che per l’Autorità è senz’altro classificabile come “impresa” o meglio come “un’associazione di imprese”. Infatti, secondo l’Antitrust, persegue una finalità “di natura economica” qualsiasi attività che partecipi agli scambi economici, anche a prescindere dalla ricerca del profitto ed anche in assenza di uno scopo di lucro.

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Gli addebiti Sostiene Federitalia che la FISE, secondo quanto previsto dal suo statuto, si qualifica come la sola competente a disciplinare l’attività equestre in Italia in tutte le sue espressioni formative, agonistiche, ludiche e addestrative. In soccorso di Federitalia sono giunte le testimonianze di ENGEA -Ente nazionale guide equestri ambientalie della Federazione Italiana Equitazione Western (FIEW). La prima ha ribadito quanto asserito da Federitalia allegando un articolo del presidente della FISE, pubblicato da “Cavallo e natura”, in cui si legge che “in Italia la FISE è l’unica ad essere autorizzata a coordinare gli sport equestri in tutte le forme e discipline”. Federitalia ha anche aggiunto una lettera inviata all’editore della rivista “Tutto cavallo e natura”, a firma del segretario generale della FISE, con la quale si invita “a non concedere spazio sulla (vostra) rivista” all’associazione concorrente ENGEA che “promuove iniziative di formazione e sportive che sono di competenza esclusiva della FISE. La Federazione Italiana Equitazione Western (FIEW), ha confermato quanto sostenuto da Federitalia, segnalando che alla Fiera di Verona, a partire dall’anno 1998, il Comitato organizzatore avrebbe

accettato esclusivamente la partecipazione da parte di associazioni di equitazione western affiliate alla FISE. La FIEW ha inoltre fornito un elenco di soggetti tesserati della FISE, i quali, con specifiche dichiarazioni riferite all’anno 2000, hanno testimoniato di possibili decisioni disciplinari della FISE nei loro confronti nell’ipotesi in cui avessero partecipato a gare organizzate da associazioni concorrenti. Sempre la FIEW ha inoltre allegato una comunicazione del 9 giugno 2003 indirizzata dalla FISEComitato regionale Lazio ai tesserati in cui si evidenzia che i “tesserati FISE (cavalieri, dirigenti, ufficiali di gara, dirigenti federali, tecnici, istruttori, proprietari e/o coloro che hanno la disponibilità dei cavalli che partecipano a manifestazioni riconosciute, direttori di campo e costruttori di percorso, veterinari fiduciari associati, soci benemeriti e sostenitori ndr) sono autorizzati a partecipare a gare riconosciute o dalla FISE centrale o dai Comitati regionali ”, specificandosi al riguardo che “gli eventuali distratti trasgressori sono deferibili alla procura federale”.

A.I.V.O. ASSOCIAZIONE ITALIANA DI VETERINARIA OMEOPATICA

Il punto di vista del Garante Per l’Antitrust, la FISE “appare detenere una posizione dominante nell’ambito del mercato rilevante dell’organizzazione delle manifestazioni ippiche ed equestri e, più in generale, su tutte le attività economiche di natura ludica, sociale o riabilitativa connesse all’utilizzo dei cavalli”. Il mercato rilevante per il procedimento avviato è riferibile all’organizzazione degli eventi e delle manifestazioni equestri, nonché alle altre attività di natura ludica, sociale o riabilitativa connesse all’utilizzo di cavalli (come, ad esempio, la c.d. ippoterapia), la cui organizzazione e svolgimento si traduce nella creazione di un prodotto suscettibile di sfruttamento economico. Lo statuto impedisce ai propri affiliati e tesserati, pena l’applicazione di sanzioni disciplinari e la successiva esclusione dalla federazione stessa, di aderire “ad altra associazione od ente nazionale che svolga attività ludica o sportiva nel campo degli sport equestri”. Tale previsione regolamentare, esclude di fatto dal mercato interessato gli operatori concorrenti, incidendo anche sulla posizione soggettiva dei singoli associati. Questi ultimi, in particolare, in base ad un vincolo di esclusiva che non trova alcuna ragionevole giustificazione, si trovano di fatto obbligati a dover necessariamente scegliere fra l’adesione alla FISE e quella ad altre associazioni del settore ippico. La FISE, inoltre, appare aver abusato della sua posizione dominan-

te non consentendo ai propri affiliati e tesserati di aderire “ad altra associazione od ente nazionale che svolga attività ludica o sportiva nel campo degli sport equestri”. Andrà quindi verificato se le condotte in esame possano configurare un’intesa restrittiva della con-

correnza e/o un abuso di posizione dominante, ai sensi degli articoli 81 e/o 82 del Trattato CE. La FISE potrà dare la sua versione dei fatti facendo richiesta di audizione al Garante. Il procedimento deve concludersi entro il 31 maggio 2008. ■

ISTITUTO ZOOPROFILATTICO SPERIMENTALE LAZIO E TOSCANA

Bioetica e veterinaria. Principi teorici e casi pratici 20 e 21 settembre 2007 7 crediti ECM Istituto Zooprofilattico Sperimentale Regioni Lazio e Toscana Sede di Roma - Via Appia Nuova, 1411 - Sala Conferenze “Vittorio Zavagli” Destinatari: Veterinari pubblici e liberi professionisti, biologi, ricercatori, e, in generale, tutti coloro che si occupano di animali. In accreditamento ECM per veterinari e biologi. Numero massimo di partecipanti: 80. Finalità: fornire, attraverso la bioetica, a tutti coloro che si occupano di animali un supporto di riflessione critica sulle ragioni e sui fini delle diverse forme del rapporto umano con gli animali. L’approfondimento in questo settore rende possibile una migliore gestione delle condizioni di lavoro e di accettabilità sociale nelle professioni svolte a contatto o con l’impiego di animali, in un momento in cui la doverosa elevazione dello status morale degli animali richiede un sempre maggiore rispetto di questi. Metodologia didattica: - relazioni frontali su tema preordinato; - esame e discussione in plenaria di casi pratici; - valutazione di apprendimento tramite questionario finale. Responsabile Scientifico Dr. Pasqualino Santori, veterinario libero professionista, Presidente del Comitato Bioetico per la Veterinaria, membro del Comitato Nazionale per la Bioetica dal 2002 al 2006. Segreteria Organizzativa Tel. 06.79099421/463/459; Fax 06.79340724 - E-mail: eventi@izslt.it www.izslt.it- La quota di partecipazione è di 90 Euro + IVA al 20% (quest’ultima se dovuta), pari a 108 Euro.

Piazza Alfieri 1 - 52044 CORTONA (Ar) - Tel. e Fax 0575/604565)

SCUOLA SUPERIORE INTERNAZIONALE DI MEDICINA VETERINARIA OMEOPATICA “DOTT. RITA ZANCHI”

CORSO DI OMEOPATIA VETERINARIA (ANNO 2007-2008) 1° Seminario 2° Seminario 3° Seminario

I Anno II Anno III Anno

dal 28 Ottobre al 3 Novembre 2007

1° Seminario 2° Seminario 3° Seminario

I Anno II Anno III Anno

dal 27 Aprile al 3 Maggio 2008

INFORMAZIONI E MODALITÀ D’ISCRIZIONE La Scuola Superiore Internazionale di Medicina Veterinaria Omeopatica “Rita Zanchi” di Cortona (AR) inizia ad operare nel 1989 come Scuola Indipendente dell’A.I.V.O. Essa è contatto con i più qualificati centri omeopatici nazionali ed internazionali e si propone lo studio e l’insegnamento (teorico-pratico) della Medicina Omeopatica classica nel settore veterinario, si avvale di moderni sistemi audiovisivi e dei sistemi informatici più qualificati. Sono a disposizione le dispense delle lezioni ed un’ampia scelta di libri di testo del settore, il corso è articolato per una durata di tre anni con due seminari intensivi di sette giorni ciascuno (full Immersion) nei periodi di ottobre-novembre e aprile-maggio per anno (ogni seminario di ciascun anno terminerà con prova di apprendimento come da direttiva Ministero della Salute) negli intervalli dei seminari verranno organizzate dall’ A.I.V.O. almeno due meeting della durata di uno o più giorni, in cui verranno trattati temi di approfondimento della materia medica e presentazione di casi clinici dal vivo o documentati. Il corso è riservato a laureati in Medicina Veterinaria e agli studenti del IV e V anno di detta facoltà purché in regola con gli esami (presentazione del libretto) La frequenza è obbligatoria. Sono accettati in qualità di osservatori, senza diritto di acquisizione a fine corso del diploma ma solo di un attestato di partecipazione, Medici, Farmacisti, Allevatori i quali dovranno fare preventivamente richiesta alla Segreteria della Scuola stessa. Per i Corsi della Scuola e per gli incontri sono previsti interventi di Collegh omeopatici italiani e stranieri. La Scuola opera in collaborazione con la facoltà di Omeopatia di Londra sezione Veterinaria, nel settore didattico, d’informazione e della ricerca clinica” in campo “ Direttore della Scuola: Dr. Franco Del Francia Segretario: Dr. Mario Sciarri

Il Corso terminerà con esami finali scritti (tema o questionario) ed orali (tesi teorica o pratica). Verrà quindi rilasciato un Diploma ufficiale da parte dell’Ordine dei Medici Veterinari di Arezzo e della Direzione della Scuola stessa dalla FIAMO (Federazione Italiana delle Associazioni e dei Medici Omeopati), della LHI (Liga Medicorum-Homeopatica Internationalis), e dal Comune di Cortona. Sono ammessi n. 20 allievi per anno. La quota di iscrizione a Seminario è di: € 700,00 (più iva se richiesta) per gli iscritti al I° € 600,00 (più iva se richiesta) per gli iscritti al II° III° anno; € 500 00 (più iva se richiesta) per gli auditori La quota comprende il materiale didattico di base. Versamento da effettuarsi al momento dell’iscrizione al Seminario, intestato a Scuola di Omeopatia Veterinaria “R. Zanchi” Cortona (AR), (specificando l’anno di frequenza), tramite: 1. bonifico Bancario sul c/c n. 4791 della Cassa di Risparmio di Firenze Ag. Di Cortona ABI 06160 CAB 25400 2. versamento su c/c postale n° 63340566 Allo stesso modo per gli altri due anni di corso. Per Informazioni:

Dr. Franco del Francia (0575/ 640431) Dr. Mario Sciarri (0575/612553- 601246 - 368/458710) Segreteria Scuola (Tel. e Fax 0575/ 604565) e-mail: info@omeovet.net - Sito Internet: www.omeovet.net


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laPROFESSIONE VETERINARIA 30/2007 ATTUALITÀ

Mussi: collaborazione con le professioni

Numero chiuso: conterà il profitto alle superiori Ispezione ministeriale nell’ateneo di Messina l ministro dell’Università e della Ricerca, Fabio Mussi, ha disposto l’avvio di una ispezione ministeriale all’Università di Messina dove a luglio sono scattate manette e perquisizioni negli uffici del Rettorato: “Ho chiesto al Consiglio di Stato quali sono i poteri che il ministro può esercitare e i provvedimenti che può adottare ivi compresa, di fronte a episodi gravi e diffusi, l’ipotesi di commissariamento dell’Università in quanto Ente pubblico”. Il rettore dell’Università di Messina è stato sospeso dalle funzioni per due mesi. Lo ha deciso ai primi di agosto il Gip Antonio Genovese, che ha depositato il provvedimento interdittivo dopo gli interrogatori di garanzia del rettore e degli altri indagati. La guida dell’Ateneo di Messina passerà temporaneamente al prof. Giovanni Dugo, secondo lo Statuto universitario. Assieme al rettore sono stati sospesi anche due docenti di Veterinaria, fra cui il preside uscente della facoltà. Nei loro confronti l’accusa è abuso d’ufficio. Al centro della vicenda giudiziaria i concorsi di Veterinaria. L’inchiesta messinese ha portato il 20 luglio all’arresto da parte della Guardia di Finanza di cinque persone. Le ordinanze di custodia cautelare emesse dal Gip riguardano anche il responsabile dell’area “progettazione” dell’Industrial Liaison Office (I.L.O.) e del progetto L.I.P.IN. Mentre il neo eletto Preside della Facoltà di Veterinaria è accusato di tentata concussione, commessa ai danni di un altro docente. L’obiettivo era far vincere il concorso per professore associato di Chirurgia Veterinaria al proprio figlio, inoltre lo stesso avrebbe favorito una persona poi vincitrice di un concorso a ricercatore. Nei guai sono finiti anche il funzionario amministrativo del Rettorato, e sua moglie, dipendente della società Unilav e in servizio presso l’I.L.O. L’ipotesi di reato contestato è una serie di peculati diretti all’appropriazione di ingenti quantità di denaro - si parla di circa 300 mila euro spartiti tra il gruppo finito sotto inchiesta e riguardante una parte della somma stanziata dalla Regione e dall’Università di Messina - destinata alla realizzazione del progetto scientifico L.I.P. Al Preside di Veterinaria è contestato anche il reato di falso in atto pubblico. La Guardia di Finanza di Messina ha anche eseguito diverse perquisizioni all’interno degli uffici del Rettorato, dell’I.L.O. e della Facoltà di Veterinaria, nonché nelle abitazioni delle persone arrestate. (fonte: imgpress.it)

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partire dalla maturità del 2009 il voto d’esame e il profitto degli ultimi tre anni di scuola superiore varranno fino a 25 punti, mentre la prova di ammissione al corso di laurea prescelto darà al massimo 80 punti. Lo prevede lo schema di decreto legislativo dei Ministri Mussi e Fioroni approvato a fine luglio dal Governo. Il Decreto interviene anche sull’orientamento e prevede l’accompagnamento nella scelta degli studi universitari tramite percorsi di orientamento realizzati da docenti universitari. I 25 punti potranno essere realizzati dallo studente puntando su quattro obiettivi: la media complessiva non inferiore a sette decimi negli scrutini finali, il voto d’esame di maturità non inferiore a 80 centesimi, la lode oppure la media dell’otto negli ultimi tre anni nelle materie pro-

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pedeutiche all’indirizzo universitario. Il decreto non dice quale deve essere il punteggio corrispondente a ciascuno dei quattro obiettivi. Lo decideranno le università. Fra le facoltà a numero chiuso dove sarà possibile spendere il proprio curriculum scolare c’è naturalmente anche Medicina Veterinaria. Le università che possono ricorrere al numero chiuso sono quelle in cui è prevista la presenza di “laboratori ad alta specializzazione”. In tutto i corsi a numero programmato sono saliti a 1.060 nel 2006, contro i 264 del 1999. Raccordo col mondo del lavoro I percorsi di orientamento previsti dal decreto verranno sviluppati grazie al raccordo tra gli istituti di istruzione secondaria superiore statali e paritari, le università e le istituzioni dell’alta formazione arti-

stica, musicale e coreutica, anche attraverso specifiche convenzioni aperte alla partecipazione di altre associazioni, imprese, rappresentanze del mondo del lavoro e delle professioni. Dall’anno scolastico 2008/2009 i percorsi interesseranno gradualmente gli studenti del terzo e quarto anno della scuola secondaria di secondo grado e si inseriranno strutturalmente nell’ultimo anno di corso. La scelta dei ragazzi sulla prose-

cuzione degli studi potrà dunque essere più consapevole perché avranno l’opportunità di individuare interessi e attitudini personali, di conoscere i settori del mondo del lavoro e il loro collegamento

con le diverse tipologie di corsi di studio universitari e di misurarsi con un diverso contesto di studio e di lavoro, anche attraverso iniziative presso le università italiane ed europee. ■

Atenei senza studenti orre un freno alla proliferazione di corsi di laurea e agli indirizzi senza domanda e un adeguato numero di immatricolati. Con le Linee guida per l’offerta formativa di prossima emanazione da parte del Ministro Mussi ciò non dovrebbe più verificarsi. Preso atto dell’eccesso di offerta formativa, le Linee Guida chiedono agli atenei di essere chiari e coerenti, specie nell’offerta delle cosiddette lauree brevi, sorte con le denominazioni e le finalità più fantasiose. Più offerta che domanda per almeno 43 classi di laurea fra cui figura anche Scienze e tecnologie delle produzioni animali, con una percentuale di immatricolazione del 52%. A settembre, annuncia Mussi, arriverà il decreto con tutte le specifiche per definire l’offerta formativa: “fino ad oggi con lo stop alla proliferazione delle sedi, abbiamo gettato le basi per il cambio di sistema. Ora la chiave diventa la valutazione dei risultati e il meccanismo degli incentivi”. Dal 2008 il 5% del Fondo ordinario verrà destinato al merito grazie al Patto per l’università firmato ad agosto con il Ministro dell’Economia. Protagonista della svolta sarà l’ANVUR l’agenzia per la valutazione che però deve superare l’esame del Consiglio di Stato, dove sono stati mossi rilievi di sostenibilità e di eccesso di figure dirigenziali. (fonte: Il Sole 24 Ore)

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Aspiranti veterinari ono 1342 - 63 in meno rispetto all’anno scorso - i posti ai corsi di laurea in medicina veterinaria per l’anno accademico 2007-2008 secondo il numero programmato stabilito dal Miur. La data per il test di ammissione a veterinaria (anno accademico 2007-2009) è stata fissata al 6 settembre 2007. Per l'accesso al corsi di laurea specialistica/magistrale in medicina veterinaria, le prove di ammissione, di contenuto identico sul territorio nazionale, sono predisposte dal Ministero dell'università e della ricerca avvalendosi di un’apposita Commissione di esperti. Il test consiste nella soluzione di ottanta quesiti a risposta multipla, di cui una sola esatta tra le cinque indicate su argomenti di: - logica e cultura generale - biologia - chimica- fisica e matematica: trentatré quesiti per l'argomento di logica e cultura generale, ventuno per l'argomento di biologia, tredici per l'argomento di chimica e tredici per gli argomenti di fisica e matematica.

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VETERINARIA EVENTI VETERINARI la PROFESSIONE

ANMVI

AIVEMP

FSA

SCIVAC

SIVAL

SIVAR

SIVAE

IN COLLABORAZIONE CON L’ORDINE DEI MEDICI VETERINARI DI CUNEO SIB - SOCIETÀ ITALIANA DI BUIATRIA ASL 16 di MONDOVÌ

IN COLLABORAZIONE CON L’ORDINE DEI MEDICI VETERINARI DI SONDRIO

CORSO PROGETTAZIONE, IMPLEMENTAZIONE E VALUTAZIONE DEI SISTEMI DI AUTOCONTROLLO IGIENICO-SANITARIO NELLE IMPRESE ALIMENTARI E MANGIMISTICHE Sondrio, 11 Ottobre 2007

INCONTRO REGIONALE IL LUPO, QUANTO NE CONOSCIAMO? Pamparato (Cuneo), 19 Ottobre 2007

RELATORE: Andrea Cereser

SEDE

OBIETTIVI

PROGRAMMA

Credito Valtellinese - Sala E. Vitali - Via Delle Pergole (angolo via Cesura) Sondrio.

Il lupo, perseguitato legalmente in Italia sino al 1976, dopo aver raggiunto, all’inizio degli anni ’80, il minimo storico di circa 100 esemplari stimati in tutta la Penisola ha iniziato da allora una lenta ma costante ripresa. Il lupo si è salvato dall’estinzione non solo grazie alle leggi di protezione ma soprattutto per l’aumento in Italia delle prede selvatiche disponibili (cinghiali, cervi e caprioli), per il diminuito utilizzo dei territori montani e per una costante attenzione da parte dell’opinione pubblica alla sua salvaguardia. La presenza del lupo passerebbe inosservata se non fosse che esso si nutre non solo di prede selvatiche, ma, tradizionalmente, anche di bestiame domestico. Scopo dell’incontro è quello di fornire una panoramica delle conoscenze che oggi abbiamo di questa specie in Italia, grazie al lavoro di ricerca continuo di zoologi e veterinari, al fine di poter gestire non tanto la specie, che ha dimostrato di sapersi gestire bene da sola, ma i conflitti che occasionalmente si creano con la sua presenza in aree ove è presente un sistema di allevamento del bestiame vulnerabile ai suoi attacchi.

8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 9.00 Saluto ai partecipanti, presentazione del relatore ed inizio dei lavori 9.15 Evoluzione del concetto di controllo 9.45 La legislazione sull’autocontrollo 10.15 L’applicazione dell’autocontrollo 10.45 Pausa 11.00 I pre-requisiti del sistema di autocontrollo 12.15 Le attività preliminari dell’HACCP 13.00 Pausa 14.30 L’analisi dei pericoli 15.15 L’individuazione e la gestione dei CCP 16.00 Pausa 16.15 La gestione dell’HACCP 17.00 La gestione della documentazione 17.30 L’integrazione dell’HACCP nel sistema di gestione per la qualità 18.15 Test di valutazione dell’apprendimento e discussione finale 18.30 Consegna degli attestati e termine della giornata

PARTECIPAZIONE Incontro libero e gratuito per tutti i medici veterinari interessati. Certificazione ECM riservata ai soci AIVEMP e SIVAR in regola con la quota associativa per l’anno 2007 e ai Veterinari iscritti all’Ordine di Sondrio. Per questioni organizzative è necessaria la conferma di partecipazione da inviare entro il 24 Settembre via fax alla Segreteria AIVEMP. Si rammenta che la quota d’iscrizione all’AIVEMP è di € 70. Si prega di richiedere il modulo alla Segreteria AIVEMP o consultare il sito www.aivemp.it.

PER INFORMAZIONI E PER RICEVERE LA SCHEDA DI ISCRIZIONE AIVEMP - Lara Zava - Palazzo Trecchi Via Trecchi, 20 - 26100 Cremona Tel. 0372/403541 - Fax 0372/403540 segreteria@aivemp.it - www.aivemp.it

4 CREDITI

IN COLLABORAZIONE CON L’ORDINE DEI MEDICI VETERINARI DI LECCE

SEMINARIO L’EPIDEMIOLOGIA IN MEDICINA VETERINARIA Zollino (Lecce), 7 Ottobre 2007 RELATORE Carmen Maresca, Responsabile dell’Osservatorio Epidemiologico Veterinario - Istituto Zooprofilattico di Perugia

17.30 Test di valutazione dell’apprendimento e discussione finale 18.30 Consegna degli attestati di partecipazione e termine della giornata

CHAIRMAN

SEDE Sala “G. Tondi” - Via Tondi - Zollino (LE)

OBIETTIVI

PARTECIPAZIONE

PROGRAMMA 8.30 Registrazione dei partecipanti 9.00 Saluto ai partecipanti, presentazione del relatore ed inizio dei lavori 9.30 Sorveglianza epidemiologica e Sanità Pubblica Veterinaria: perché? 11.00 Pausa 11.30 Pianificare un sistema di sorveglianza 13.00 Pausa pranzo 14.00 Valutare i sistemi di sorveglianza 15.30 Pausa 16.00 Sistemi di sorveglianza: esempi

CHAIRMAN Giovanni Comino Resp. Dipartimento di Prevenzione ASL 16 di Mondovì, Consigliere AIVEMP

PROGRAMMA 8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 9.25 Saluto ai partecipanti presentazione dei relatori ed inizio dei lavori 9.30 Il lupo sulle alpi occidentali: il monitoraggio, distribuzione e impatto sui selvatici - Francesca Marrucco 10.30 Gestione del conflitto Lupo Zootecnia in Piemonte - Alessandra Tropini 11.30 Pausa 12.00 Dalle necroscopie alla conservazione:

13.00 14.00 14.45 15.30 16.30

il caso del LUPO - Rosario Fico Pausa Discussione Test di valutazione dell’apprendimento Interventi programmati Consegna degli attestati di partecipazione e termine della giornata

SEDE Castello di Pamparato, Valcasotto - 12067 Pamparato (CN).

PARTECIPAZIONE L’incontro è libero e gratuito per tutti i medici veterinari. Certificazione ECM riservata ai soci AIVEMP e SIVAR in regola con la quota di iscrizione dell’anno corrente, ai soci SIB e ai Medici Veterinari iscritti all’Ordine di Cuneo. Per questioni organizzative si richiede la conferma di partecipazione da inviare entro il 29 settembre via fax alla Segreteria AIVEMP

PER INFORMAZIONI E PER RICEVERE LA SCHEDA D’ISCRIZIONE AIVEMP - Lara Zava - Palazzo Trecchi Via Trecchi, 20 - 26100 Cremona Tel. 0372/403541 - Fax 0372/403540 segreteria@aivemp.it - www.aivemp.it

RICHIESTO ACCREDITAMENTO

SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI

PER

ANIMALI

DA

REDDITO

SOCIETÀ FEDERATA ANMVI

Sergio Apollonio, Presidente Ordine di Lecce

Illustrare l’impiego delle tecniche epidemiologiche in sanità pubblica veterinaria. Trasferire ai discenti la capacità di applicare strumenti di sorveglianza epidemiologica alle attività quotidiane.

SIVE

DELEGAZIONE REGIONALE VALLE D’AOSTA PATOLOGIE DEL GIOVANE VITELLO Quart (AO), 4 Ottobre, 2007

Iniziativa a numero chiuso. Massimo 80 iscritti. Le iscrizioni vengono accettate sino ad esaurimento dei posti disponibili. Le iscrizioni non accompagnate dalla scheda di adesione e dal pagamento (ad eccezione per i soci AIVEMP e SIVAR per il quale è gratuito) non sono ritenute valide. Agli iscritti verrà inviata comunicazione solo in caso di mancata accettazione.

RELATORI

PER INFORMAZIONI E PER RICEVERE LA SCHEDA DI ISCRIZIONE

Marco Colombo Med Vet LP, Milano

AIVEMP - Lara Zava - Palazzo Trecchi Via Trecchi, 20 - 26100 Cremona Tel. 0372/403541 - Fax 0372/403540 segreteria@aivemp.it - www.aivemp.it

4 CREDITI

PROSSIMI INCONTRI DELEGAZIONI REGIONALI SIVAE DELEGAZIONE REGIONALE SIVAE-SCIVAC FRIULI VENEZIA GIULIA Domenica 7 OTTOBRE 2007 - Relatore: Giuseppe Visigalli PRIMO NON NUOCERE: APPROCCIO ALLA TERAPIA D’URGENZA NEGLI ANIMALI ESOTICI DA COMPAGNIA 4 CREDITI FORMATIVI E.C.M. DELEGAZIONE REGIONALE SIVAE-SCIVAC SICILIA IN COLLABORAZIONE CON L’ORDINE MEDICI VETERINARI DELLA PROVINCIA DI PALERMO - PALERMO 28 OTTOBRE 2007 LE PRINCIPALI MALATTIE DEL CONIGLIO DA COMPAGNIA Relatore: Fabrizio Benini RICHIESTO ACCREDITAMENTO ECM INFORMAZIONI: Segreteria SIVAE - Tel. 0372/403500 - Email: info@sivae.it

Sandro Cavirani Dipartimento di Salute Animale Sez. Malattie Infettive degli Animali Domestici Facoltà di Medicina Veterinaria di Parma

18.30 Discussione 19.00 Termine sessione e chiusura lavori

SEDE Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle D’Aosta (Quart, Aosta). Regione Amerique, 7/g (Tel. 0165 - 23.85.58).

PARTECIPAZIONE OBIETTIVI Considerata l’importanza economica ed eziologia delle forme infettive che colpiscono i vitelli nei primi mesi di vita, si vuole fare il punto sullo stato dell’arte delle principali patologie, allo scopo di saperle correttamente diagnosticare e combattere, con l’intento di ridurre i costi dei trattamenti e l’utilizzo spropositato di antibatterici e chemioterapici.

PROGRAMMA

Iniziativa rivolta ai soci SIVAR-AIVEMP in regola con la quota associativa 2007 ed agli iscritti all’Ordine dei Medici Veterinari di Aosta. Non è necessario inviare la pre-iscrizione, presentarsi direttamente presso la sede di svolgimento dell’evento.

INFORMAZIONI Segreteria SIVAR (Paola Orioli) Tel. 0372/40.35.39 info@sivarnet.it - www.sivarnet.it

13.30 Registrazione dei partecipanti 14.00 Sandro Cavirani: Eziopatogenesi e diagnosi delle principali malattie infettive del giovane vitello 16.00 Pausa caffè 16.30 Fausto Toni: Profilassi e terapia delle principali malattie infettive del giovane vitello

3 CREDITI

Per tutte le iniziative organizzate da AIVEMP, ANMVI, FSA, SCIVAC, SIVAE, SIVAL, SIVAR e SIVE viene richiesto l’accreditamento presso il Ministero della Salute ai fini del programma ECM (Educazione Continua in Medicina). Per la normativa prevista consultare il sito del Ministero della Sanità all’indirizzo http://ecm.sanita.it/.

La PROFESSIONE VETERINARIA numero 30, settimana dal 3 settembre al 9 settembre 2007 -

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SIARMUV Società Italiana di Anestesia, Rianimazione e Medicina d’Urgenza Società Specialistica di riferimento SCIVAC SOCIETÀ FEDERATA ANMVI

ANESTESIA NEL PAZIENTE AFFETTO DA PATOLOGIE EPATICHE E RENALI Cremona, 30 Settembre 2007 PROGRAMMA 9.00 Registrazione dei partecipanti 9.30 Principali modificazioni della fisiologia epatica e renale in corso di anestesia Gabriele Serafin 10.15 Le principali interazioni tra farmaci utilizzati in anestesia, fegato e rene - 1ª parte - Antonello Bufalari 11.00 Pausa 11.30 Le principali interazioni tra farmaci utilizzati in anestesia, fegato e rene - 2ª parte - Antonello Bufalari 12.15 Pausa pranzo 14.30 Il corretto approccio anestesiologico nel paziente affetto da patologie a carico dell’apparato renale Cristiano Stefanello 15.15 Il corretto approccio anestesiologico nel paziente affetto da disfunzione epatica - Sara Nannarone

15.45 Pausa 16.15 Esperienze personali di anestesia nella chirurgia epatica resettiva Paolo Sommaruga 16.45 Discussione, valutazione dell’apprendimento, consegna degli attestati e chiusura dei lavori

SEDE Palazzo Trecchi - via Trecchi 20 - Cremona

PARTECIPAZIONE L’incontro è libero per tutti i soci SIARMUV in regola con la quota associativa dell’anno in corso.

RICHIESTO ACCREDITAMENTO

GRUPPO DI STUDIO DI PRACTICE MANAGEMENT Gruppo di riferimento SCIVAC

INCONTRO GRUPPO DI STUDIO DI PRACTICE MANAGEMENT LE DINAMICHE D’ACQUISTO Cremona, 30 Settembre 2007 PROGRAMMA

SEDE

9.00 Registrazione dei partecipanti 9.30 Presentazione del tema e dei partecipanti 10.00 Tariffe e prezzi - Stefano Zigiotto 11.30 Pausa 12.00 Discussione in gruppo 13.00 Pausa Pranzo 14.00 Percorso Qualità: uno sguardo sul futuro - Marco Viotti 15.30 Discussione in gruppo 16.30 Valutazione dell’apprendimento e chiusura dei lavori

Palazzo Trecchi - via Trecchi 20 - Cremona

DELEGAZIONI REGIONALI SCIVAC INCONTRI PREVISTI NEL MESE DI SETTEMBRE DELEGAZIONE REGIONALE EMILIA ROMAGNA L’INSUFFICIENZA RENALE CRONICA (IRC) NELLA PRATICA CLINICA Bologna, 23 Settembre 2007, Jolli Hotel Villanova

3 CREDITI ECM

DELEGAZIONE REGIONALE VENETO L’OCCHIO DOLENTE Monastier (TV), 23 Settembre 2007, Park Hotel Villafiorita

3 CREDITI ECM

DELEGAZIONE REGIONALE FRIULI VENEZIA GIULIA DERMATOFITOSI E DERMATITE ATOPICA: COME GIUNGERE AD UNA CORRETTA DIAGNOSI ED EFFETTUARE UN’ADEGUATA TERAPIA Cervignano del Friuli (UD), 30 Settembre 2007, Hotel Internazionale DELEGAZIONE REGIONALE MOLISE LA GESTIONE DELLE PIÙ COMUNI CARDIOPATIE DI RISCONTRO AMBULATORIALE Pozzilli (Isernia), 30 Settembre 2007, Hotel Dora

3 CREDITI ECM

PARTECIPAZIONE Gli incontri delle delegazioni Regionali SCIVAC sono liberi e gratuiti per tutti i soci SCIVAC in regola con la quota associativa del 2007. Senza obbligo di preiscrizione INFORMAZIONI Segreteria SCIVAC - Monica Borghisani - Tel. 0372/403506 - delregionali@scivac.it

PARTECIPAZIONE

SOCIETÀ FEDERATA ANMVI

L’incontro è libero per tutti gli iscritti al Gruppo di Studio di Practice Management in regola con la quota associativa dell’anno in corso.

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RICHIESTO ACCREDITAMENTO ECM

CORSI REGIONALI SICILIA FONDAMENTI DI ANESTESIOLOGIA NEL CANE E NEL GATTO DALLA TEORIA ALLA PRATICA Ragusa, 12-14 Ottobre 2007 RELATORI: Antonello Bufalari e Adriano Lachin SEDE: IZS di Ragusa e Villa Di Pasquale CORSO A NUMERO CHIUSO: 30 partecipanti SCADENZA ISCRIZIONI: 14 settembre 2007

SINUV Società Italiana di Nefrologia e Urologia Veterinaria Società Specialistica di riferimento SCIVAC

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PATOLOGIE OSTRUTTIVE NON ONCOLOGICHE DELLE VIE URINARIE Cremona, 7 Ottobre 2007 PROGRAMMA 9.00 Registrazione dei partecipanti 9.30 Anatomia delle vie urinarie, eziologia e fisiopatologia delle ostruzioni urinarie nel cane e nel gatto - Andrea Zatelli 10.15 Approccio medico alle patologie ostruttive e relative complicanze Paola D’Ippolito 11.00 Pausa 11.30 Approccio chirurgico alle patologie ostruttive: alte vie urinarie (pelvi, ureteri) - Stefano Nicoli 12.30 Domande 12.45 Pausa pranzo 14.00 Approccio chirurgico alle patologie ostruttive: basse vie urinarie (uretra) Marina Martano

CORSO BASE CHIRURGIA Ragusa, 12-14 Ottobre 2007

15.30 Pausa 16.00 Casi clinici 17.30 Domande dei partecipanti

RELATORI: Guido Pisani, Fabio Sangion SEDE: IZS di Ragusa e Villa Di Pasquale CORSO A NUMERO CHIUSO: 30 partecipanti SCADENZA ISCRIZIONI: 14 settembre 2007

SEDE Palazzo Trecchi - via Trecchi 20 - Cremona

PARTECIPAZIONE L’incontro è libero per tutti i soci SINUV in regola con la quota associativa dell’anno in corso.

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RICHIESTO ACCREDITAMENTO INFORMAZIONI È possibile ricevere il programma e la scheda d’iscrizione contattando la segreteria SCIVAC al numero 0372/40.35.06 oppure consultando il sito SCIVAC www.scivac.it

SISCA Società Italiana di Scienze Comportamentali Applicate Società Specialistica di riferimento SCIVAC

II INCONTRO MEDICINA E GESTIONE DEGLI ANIMALI MARINI NEI PARCHI-GIARDINI ZOOLOGICI 13-14 ottobre 2007 Zoomarine, Torvajanica (Roma)

UNA VITA PRESA A MORSI: IL COMPORTAMENTO DI AGGRESSIONE NEL CANE Cremona, 7 Ottobre 2007 PROGRAMMA

SEDE

9.00 Registrazione 9.30 Il comportamento di aggressione: il ruolo ed il rango - Roberto Marchesini 10.30 Pausa 11.00 Il comportamento di aggressione nel cane - Relatore da definire 12.30 Discussione 13.00 Pausa pranzo 14.00 Aggiornamenti sul concetto di gerarchia nel cane - Relatore da definire 16.00 Pausa 16.30 La legge italiana - Raimondo Colangeli 17.30 Discussione, valutazione dell’apprendimento, consegna degli attestati e chiusura dei lavori

Palazzo Trecchi - via Trecchi 20 - Cremona

PARTECIPAZIONE L’incontro è aperto ai soci SISCA in regola con l’iscrizione 2007. Non è richiesta la preiscrizione. Gli interessati possono registrarsi direttamente in sede congressuale presentandosi alle ore 9.00 presso la segreteria.

OBIETTIVI Visto l’aumento di interesse dei Veterinari per gli animali esotici, incluse le specie normalmente mantenute nei giardini zoologici, e vista l’aumentata sensibilità verso animali marini feriti/spiaggiati, il corso si propone di dare ai partecipanti un bagaglio minimo che permetta di comprendere le problematiche inerenti la gestione e la medicina degli animali marini.

COME RAGGIUNGERE LA SEDE 4 CREDITI

INFORMAZIONI: Segreteria Società Specialistiche SCIVAC Tel. 0372 403502 - Fax 0372 457091 - socspec@scivac.it

Torvajanica nel comune di Pomezia è a soli 25 km da Roma EUR. Dal Grande Raccordo Anulare di Roma prendere l’uscita n. 26 (SS 148 Pontina) direzione Latina. Si può proseguire poi sulla strada statale per circa 3 km e uscire a Pratica di mare-Torvajanica oppure proseguire sempre sulla SS 148 per circa 15 km ed uscire a Po-

La PROFESSIONE VETERINARIA numero 30, settimana dal 3 settembre al 9 settembre 2007 -

mezia-Torvajanica. Seguire, quindi, le indicazioni Zoomarine poste lungo il percorso. Vi consigliamo di stampare la piantina e portarla con voi.

PARTECIPAZIONE L’incontro è gratuito per tutti i soci SIVAE in regola con l’iscrizione 2007. È richiesta la preiscrizione, il modulo verrà spedito a tutti i soci SIVAE e dovrà essere compilato e rinviato alla segreteria. La scheda di iscrizione può essere scaricata dal sito www.sivae.it.

INFORMAZIONI Segreteria SIVAE - Tel. 0372/40.35.00 E-mail: info@sivae.it

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laPROFESSIONE VETERINARIA 30/2007 RIFLESSIONI

Sanità Pubblica Veterinaria e ricerca europea: siamo pronti? l leit motiv del Consiglio Europeo di Lisbona del Marzo 2000 è stato quello secondo cui l’Europa deve iniziare a pensare alla ricerca come parte integrante del “triangolo della conoscenza”, triangolo destinato a rafforzare la crescita e l’occupazione dell’Unione europea stessa in un’economia globalizzata. Il Settimo Programma Quadro di ricerca, che copre il periodo 2007-2013, è per l’Unione europea anzitutto una buona opportunità di portare la sua politica della ricerca al livello delle sue ambizioni economiche e sociali e di colmare il gap scientifico e tecnologico tuttora esistente nei confronti degli Stati Uniti. Per realizzare l’obiettivo, la Commissione Europea intende aumentare il bilancio annuale destinato alla ricerca e incentivare così gli investimenti nazionali e privati: è previsto uno stanziamento pari a 50.521 milioni di Euro per i sette anni di attività. L’attuazione del Settimo programma quadro dovrà, inoltre, soddisfare le esigenze in termini di ricerca e di conoscenza dell’industria e più in generale delle politiche europee. Dopo anni di pubbliche consultazioni, sono emersi quattro grandi obiettivi che corrispondono a quattro programmi specifici principali, sulla cui base dovranno essere strutturate le attività europee nel settore della ricerca: Cooperazione, Idee, Persone, Capacità. A partire dai nomi proposti per i singoli obiettivi è evidente che la parola d’ordine sia transnazionalità e integrazione di modi/mondi diversi di fare ricerca. In questo contesto si devono necessariamente, e fortunatamente, inserire le realtà italiane che fanno ricerca veterinaria, Università, Istituti Zooprofilattici, Istituto Superiore di Sanità, Servizi Veterinari Locali, Regioni. È l’occasione per condividere competenze, strutture, tecnologie, centri di eccellenza. È inoltre da sottolineare che, per quanto riguarda i settori di specifico interesse veterinario, la sicurezza alimentare costituisce uno dei

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Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta

Convegno Nazionale sulla Ricerca in Sanità Pubblica Veterinaria uova data per il Convegno Nazionale sulla Ricerca in Sanità Pubblica Veterinaria. Si terrà il 2 ottobre, presso l’Aula Pocchiari dell’Istituto Superiore di Sanità. Ne dà notizia il sito ufficiale del Ministero della Salute, dove sono indicate le finalità e gli obiettivi di questo appuntamento: fornire un quadro sulle tendenze della ricerca in campo biomedico veterinario alla luce delle indicazioni del Piano Sanitario Nazionale; fornire un aggiornamento sui risultati di ricerche svolte nel settore della sanità animale, benessere animale e sicurezza alimentare; facilitare contatti e scambi di informazioni e metodologie tra gli operatori impegnati nel settore. Il Convegno è dedicato a Dirigenti e ricercatori del Ministero della Salute, degli Istituti Zooprofilattici Sperimentali, dell’ISS, dei Servizi Veterinari delle Regioni e delle ASL.

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cardini della ricerca: il tema -“Prodotti alimentari, agricoltura e pesca, e biotecnologia” avrà a disposizione un budget totale 1.935 milioni di euro! Se si prende coscienza di tutto questo, ci si accorge di quanto diventerà utile e indispensabile dal punto vista economico investire in ricerca. La domanda che ci dobbiamo porre a questo punto è se la ricerca veterinaria italiana possa davvero giocare un ruolo da protagonista in questo processo di innovazione. Le cause che rendono debole l’attività di ricerca in ambito veterinario non sono diverse da quelle che più in generale rendono spesso poco incisiva nel panorama internazionale l’intera attività di ricerca italiana e sono legate non tanto alla carenza di risorse, ma a fattori strutturali, operativi e gestionali, e soprattutto culturali. Come possiamo agevolare le nostre realtà di ricerca, stimolarle a diventare competitive? Innanzitutto è fondamentale che le linee guida e i principi premianti della ricerca nazionale siano congruenti con quelli della ricerca europea e del Programma Quadro nello specifico. In secondo luogo è importante che le risorse vengano sempre distribuite in base alla produzione scientifica e non in base ad altre vecchie logiche, come spesso accade. È pertanto fondamentale che vengano accettati e condivisi criteri di valutazione oggettiva e trasparen-

EPHA, Sanità in pericolo nel nuovo Trattato UE ’European Public Health Alliance segue attentamente l’evoluzione dei negoziati per la revisione del trattato costituzionale dell’Unione Europea, auspicando un processo trasparente. Non tutti gli Stati membri hanno ratificato la Costituzione Europea con conseguenti polemiche non ancora spente. L’ultima riguarda la sanità. “La comunità sanitaria si è mobilitata per assicurare che la Sanità Pubblica continui ad essere centrale nel nuovo Trattato”, si legge alle pagine dell’Epha, che aggiunge: “la comunità sanitaria non è contenta, perché ci sono evidenti segnali che i leader europei intendono abbandonare alcuni riferimenti chiave alla salute come l’affidamento alla Commissione Europea di un più forte mandato contro le minacce sanitarie e il rafforzamento della cooperazione fra stati membri nella comunicazione delle malattie. La sanità non guarda ai confini nazionali, aggiunge l’EPHA, e il rischio pandemico che aleggia sull’Europa lo dimostra: lo stesso Commissario Europeo alla Sanità ammette di avere più poteri per proteggere la salute degli animali di quella degli uomini”. I leader europei si sono riuniti a Bruxelles a fine giugno per rilanciare il dibattito sul futuro dell’Europa e hanno tracciato le linee di una Conferenza Intergovernativa che scriverà il nuovo Trattato entro la fine del 2007. (epha newsletter, June 2007)

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di Maria Caramelli

te per l’attribuzione dei fondi. Gli elementi assoluti, che servono a stabilire il valore di un progetto di ricerca, sono utilizzati universalmente: uno è il valore intrinseco del progetto, ovvero l’importanza dell’argomento, la fattibilità, l’importanza dei risultati previsti e delle loro ricadute sul Sistema Sanitario e sull’attività di prevenzione sanitaria; un altro è il curriculum del proponente. Questo si misura in gran parte sulla base della qualità dei lavori pubblicati su riviste scientifiche internazionalmente riconosciute (Impact Factor). Se noi all’interno dei nostri enti incentiviamo i settori maggiormente produttivi dal punto di vista della produzione scientifica, ad esempio agendo sui meccanismi di acquisizione del personale per ingaggiare i ricercatori migliori e maggiormente in grado di attrarre finanziamenti, avremo il doppio vantaggio di strutturare meglio la ricerca all’interno dell’ente e di aumentarne le risorse economiche. Ci porremmo cioè all’apice di un feed back positivo in grado di innestare un proficuo, permanente e strutturato meccanismo di ricerca. In conclusione, la sfida che ci lancia il Settimo programma quadro è quella di essere molto concorrenziali, diventando sempre di più esperti credibili e competenti. Possiamo vincere questa sfida, a patto di introdurre valori di meritocrazia e di flessibilità: potremo allora sfruttare al meglio il ruolo e le grandi potenzialità che le realtà di ricerca veterinarie italiane posseggono. ■


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Risoluzione bipartisan in Parlamento

Cani pericolosi: 10 impegni per il Governo a risoluzione, che venti parlamentari - prima fra tutti l’On. Donatella Poretti (Rosa nel Pugno) - hanno firmato a fine luglio, impegna il Governo ad adottare le necessarie iniziative, anche di carattere normativo” per affrontare il problema della gestione dell’aggressività canina. Dieci sono i criteri proposti dai deputati di maggioranza ed opposizione sulla base del rifiuto di fondo a compiere l’equazione razza-aggressività: “l’individuazione dell’aggressività del cane in base alla razza costituisce un criterio non scientifico e fuorviante, sia perché la scienza veterinariocomportamentalista attesta che non esiste alcuna connessione tra la razza del cane e la sua aggressività, sia per il fatto che l’aggiornamento delle razze “aggressive” provoca gravi problemi di adeguamento e sia perché in Italia la grande maggioranza dei cani è rappresentata da meticci e solo alcune delle razze elencate nel-

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l’ordinanza del 13 gennaio 2007 sono effettivamente presenti sul nostro territorio”. Inoltre, la scelta del cane è compiuta spesso per moda e non in base ad una valutazione responsabile del contesto in cui verrà inserito l’animale, tenendo cioè in considerazione le

esigenze di quest’ultimo in relazione all’habitat in cui vivrà, pertanto occorre allineare la responsabilità del proprietario e/o del detentore del cane in riferimento, in primis, a principi quali: la scelta della tipologia del cane, l’educazione data al cane e se la persona è il primo acquisitore dell’animale o ne è entrato in possesso successivamente per motivi assistenziali o di rieducazione comportamentale. E infine è necessario “diffondere un’adeguata informazione circa le caratteristiche dell’animale tra coloro che si accingono ad acquisire a qualunque titolo un cane”. L’Ordinanza del 28 marzo 2007, dicono i parlamentari, “ha eliminato il divieto di menomazioni fisiche, in particolare il taglio della coda, e tolto l’autorizzazione alla soppressione del cane per la mera appartenenza ad una razza. Di conseguenza, si è compiuto, rispetto al regime previgente, un passo avanti, non essendo più

consentita la soppressione per determinate razze, ma anche uno indietro, reintroducendo le menomazioni fisiche”. I parlamentari chiedono inoltre per le professionalità delle aziende sanitarie locali “una formazio-

ne in medicina comportamentale in grado di distinguere tra casi di morsicatura frutto di alterazioni comportamentali e casi di manifestazione del normale repertorio comportamentale privi di pericolosità di lesioni gravi”. ■

I dieci punti della risoluzione 1) definire la responsabilità del proprietario e/o del detentore del cane in riferimento, in primis, a principi quali: la scelta della tipologia del cane, l’educazione data al cane e la sua mancata sottoposizione ad un intervento correttivo o terapeutico qualora abbia presentato le manifestazioni di un comportamento alterato rispetto a quello socialmente accettabile nel contesto dove vivrà; 2) le aziende sanitarie locali distinguano, nel caso di morsicatura, tra morsicature avvenute come parte del normale repertorio comportamentale della specie canina giustificabile in un determinato contesto senza lesioni gravi e morsicature frutto di un’alterazione del normale comportamento nel contesto specifico con lesioni gravi o con il rischio di future lesioni gravi; 3) graduare la responsabilità del proprietario e/o del detentore in considerazione del fatto che la persona è il primo acquisitore dell’animale, o se ne è entrato in possesso successivamente per motivi assistenziali o di rieducazione comportamentale; 4) diffondere un’adeguata informazione tra coloro che si accingono ad acquisire a qualunque titolo un cane circa le caratteristiche dell’animale, tra le quali: il benessere, la salute, l’educazione, la prevenzione dei problemi comportamentali, le esigenze di vita, le normative in vigore e gli altri fattori da tenere in conto per una scelta consapevole in considerazione anche dell’ambiente in cui il cane sarà inserito; 5) superare il criterio delle razze nell’individuazione dei cani aggressivi e, allo stesso tempo, ricercare una soluzione stabile e non d’emergenza, come quella delle ordinanze fin qui emanate ricercando criteri oggettivi nell’individuazione del cane pericoloso; 6) individuare le professionalità in grado di affrontare un intervento correttivo terapeutico di medicina comportamentale; 7) confermare, come da premessa dell’Ordinanza del 28 marzo 2007, il divieto di taglio di code e orecchie ai cani per fini estetici nonché la detenzione, la vendita e l’uso di collari o altri dispositivi elettrici; 8) affermare l’esclusività della competenza del Ministero della Salute sulla materia a tutela della salute pubblica e per il benessere degli animali; 9) vietare qualsiasi esibizione, gara, addestramento intesi a esaltare la naturale aggressività o potenziale pericolosità di cani; 10) ristabilire il reato previsto, prima delle modifiche apportate dall’articolo 33 della legge di depenalizzazione del 24 novembre 1981, n. 689, nei casi di contravvenzione ex articolo 672 del Codice penale (rubricato: “Omissione di custodia e malgoverno di animali”), confermando le misure previste dal Regolamento di Polizia Veterinaria contenuto nel DPR 8 febbraio 1954, n. 320.

Blindsight Riceviamo e pubblichiamo l’annuncio della signora Raffaeli, pensando che il problema sollevato non sia solo estivo ma meritevole di sensibilità in ogni momento dell’anno. Cari amici, vorrei segnalarvi un volantino molto importante, creato dalla blindsight project, della quale sono presidente fondatrice: quello sul CANE GUIDA PER NON VEDENTI e relativa legge vigente dal 1974 (anche se la conoscono pochissimi italiani, purtroppo). Vi pregherei pertanto almeno di segnalarlo il più possibile, soprattutto in vista delle vacanze, che vedranno molti di noi ciechi (io lo sono per incidente di moto da 4 anni..) viaggiare con la nostra guida cinofila, affinché si possa non essere umiliati o cacciati via da esercizi o mezzi pubblici. Lo trovate tra la sezione download -volantini- ed è già visibile e scaricabile in home page del sito in costruzione www.blindsightpro.org. Una curiosità: il mio cane guida, fotografato da me per sbaglio col cellulare, cioè i miei nuovi occhi, ricordo quindi che un cane guida, che lavora, ha diritto a tutto il rispetto ma anche ad essere conosciuto. Laura Raffaeli (Presidente)


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laPROFESSIONE VETERINARIA 30/2007 RUBRICA FISCALE

Lo “scontrino parlante” vale anche per i farmaci veterinari soddisfatto qualora lo scontrino parlante rechi la denominazione del farmaco. (Risoluzione del 05/07/2007 n. 156). IVA compresa I medicinali veterinari scontano l’IVA del 10% e la prevista detrazione Irpef si applica sul lordo del corrispettivo pagato, quindi IVA compresa.

a Finanziaria 2007 ha modificato le disposizioni previgenti sul recupero fiscale delle spese mediche e dei farmaci, introducendo - a decorrere dal 1 luglio 2007- il cosiddetto “scontrino parlante”. Escluso il caso della cessione del farmaco, lo “scontrino parlante” che consente la detrazione ai fini Irpef, vale anche per i medicinali veterinari acquistati dai clienti? Al quesito ha risposto favorevolmente il consulente fiscale dell’ANMVI, dottor Giovanni Stassi, ricordando che già “la circolare dell’Agenzia delle Entrate n. 55 del 14.6.2001 ha chiarito che è possibile usufruire della detrazione sia per le spese relative alle prestazioni professionali rese dal medico veterinario sia per l’acquisto di medicinali specifici da questi prescritti. Ritengo pertanto che per poter usufruire della detrazione occorra essere in possesso sia della prescrizione del medico veterinario sia dello scontrino fiscale. Non è quindi possibile autocertificare l’acquisto di medicinali da banco necessari per la salute degli animali”.

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Perché “parlante” Sui contenuti che lo scontrino deve riportare per essere appunto “parlante”, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che: la detrazione o la deduzione delle spese sanitarie relative all’acquisto di medicinali è subordinata al possesso della relativa fattura o del c.d. “scontrino parlante” in cui devono essere specificati la natura, la qualità e la quantità dei prodotti acquistati, nonché il codice fiscale del destinatario. Per quanto concerne la necessità di indicare la natura del prodotto acquistato, si ritiene sufficiente che lo scontrino fiscale rechi la dizione generica di “farmaco” o “medicinale”. Ciò vale ad escludere che la spesa sostenuta dal contribuente si riferisca a prodotti attinenti ad altre categorie merceologiche disponibili in farmacia. Tuttavia, poiché la norma oltre all’indicazione della natura del bene, richiede che lo scontrino indichi anche la qualità del prodotto, si ritiene che debba essere riportata anche la specificazione del tipo di farmaco acquistato. Tale requisito deve ritenersi

Farmaci e privacy Il codice fiscale sullo scontrino parlante viola la privacy? La domanda è stata posta all’Agenzia delle Entrate da un farmacista che ha ottenuto il seguente chiarimento: i dati relativi agli oneri deducibili o per i quali spetta la detrazione dell’imposta sono forniti dal contribuente facoltativamente, solo qualora intenda avvalersi dei

benefici fiscali. Inoltre, secondo quanto previsto dal Codice della Privacy, l’Amministrazione finanziaria è tra i soggetti pubblici autorizzati, per le finalità di rilevante interesse pubblico, al trattamento dei “dati sensibili”, tra i quali rientrano anche quelli idonei a rivelare lo stato di salute delle persone. L’Agenzia conclude dissipando ogni dubbio: “a conferma della irri-

levanza di problematiche connesse alla privacy, si fa presente, peraltro, che la natura e la qualità dei medicinali emergono, per i farmaci soggetti a prescrizione, già dalla ricetta medica che il contribuente deve conservare e mostrare all’amministrazione finanziaria, qualora ne faccia richiesta, per fruire della detrazione o della deduzione per le spese sanitarie”. ■


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laPROFESSIONE VETERINARIA 30/2007 ANMVI REGIONE

Randagismo in Lombardia

Nominato un rappresentante ANMVI nella Consulta Regionale arà Emanuele Minetti Vice Presidente ANMVI Lombardia a rappresentare l’Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani all’interno della Consulta Regionale per la lotta al randagismo e la tutela degli animali d’affezione. Nella medesima commissione il collega Gino Pinotti parteciperà in rappresentanza della Federazione Regionale degli Ordini della Lombardia. La Consulta Regionale prevista dall’art. 16 della LR 16/2006 “Lotta al randagismo e tutela degli animali d’affezione” è composta da: un dirigente del servizio veterinario regionale, un medico veterinario dei servizi di medicina veterinaria delle ASL, un rappresentante delle province designato dall’Unione delle province lombarde (UPL); tre rappresentanti dei comuni designati dall’Associazione regionale dei comuni lombardi (ANCI Lombardia; tre esperti designati dalle associazioni di cui all’Art. 19; un docente della facoltà di medicina veterinaria dell’Università degli

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studi di Milano; due medici veterinari designati dalle associazioni di categoria dei medici veterinari; un medico veterinario designato dalla Federazione regionale degli ordini provinciali dei medici veterinari; un rappresentante dell’Ufficio scolastico per la Lombardia. Nel Piano sono privilegiati gli interventi educativi che tendono a responsabilizzare i proprietari sul controllo dell’attività riproduttiva, sul corretto mantenimento dei propri animali e sulla tutela della salute e del benessere animale. Il controllo demografico prevede interventi di sterilizzazione con finalità di interesse pubblico, da parte di medici veterinari delle ASL o da medici veterinari liberi professionisti allo scopo incaricati dall’ASL o dai comuni, secondo le rispettive competenze. La legge regionale del 20 luglio 2006 - pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 29 del 4 agosto di quest’anno - attua in Lombardia la 281 (legge quadro in materia di animali di affezione e prevenzione del ran-

dagismo). La legge regionale, varata un anno fa dalla Giunta, disciplina la “tutela dei modi di vita degli animali di affezione” (v. box "art. 3" a pag. 17, ndr). Sanzioni per le violazioni - le cui somme riscosse vengono destinate all’attuazione della legge- e controlli a cura di ASL e comuni. La Regione La Regione istituisce l’anagrafe canina regionale garantendo il pieno coinvolgimento dei comuni e dei medici veterinari libero-professionisti, definisce i criteri per il risanamento dei canili comunali e per la costruzione di nuovi rifugi per animali e redige il piano regionale triennale degli interventi di educazione sanitaria e zoofila, di controllo demografico della popolazione animale e di prevenzione del randagismo in collaborazione con un’apposita Consulta regionale, promuove un protocollo d’intesa con le aziende farmaceutiche per la concessione alle strutture di rico-

Veterinary European Equine Meeting of the Year 2008 Lido di Venezia Palazzo del Casinò 25-27 Gennaio, 2008 Comunicazioni Brevi e Poster: scadenza 30 Settembre 2007 Iscrizione Congressuale: scadenza 20 Novembre 2007 INFORMAZIONI: Elena Piccioni (Segreteria SIVE) Tel. 0372 403502 - Fax 0372 457091 Email: info@sive.it Website: www.sive.it

certificata ISO 9001:2000

Nuovo Direttivo ANMVI Lombardia a tendenza attuale della politica sanitaria nazionale si spinge sempre più verso un carattere regionale. Le ANMVI Regione deputate ai rapporti con le istituzioni territoriali, stanno acquisendo sempre più forza ed un ruolo di grande importanza. Da questo fondamento e dalla necessità di una presenza capillare nel territorio, nasce l’esigenza e la volontà di rinvigorire i Consigli Regionali ANMVI per poter raccogliere, sostenere e rappresentare le problematiche locali. La rappresentanza e l’impegno professionale di tutti i membri di ogni Consiglio Regionale ANMVI sono importanti e significativi per tutta la categoria. ANMVI Lombardia, mantenendo inalterato lo scopo di creare una struttura realmente legata al territorio, rappresentativa della Professione Veterinaria, ha sentito l’esigenza di inserire nuovi Colleghi provenienti dai diversi ambiti professionali. Così il 12 luglio scorso sono stati convocati a Cremona dal Presidente ANMVI Lombardia, Marina Perri e dal Presidente ANMVI, Carlo Scotti, alcuni colleghi lombardi in rappresentanza delle associazioni nazionali federate ANMVI per definire e condividere gli obiettivi di lavoro e procedere con la nomina del Consiglio regionale ANMVI Lombardo. Entrano per la prima volta in consiglio i colleghi: Emanuele Minetti (SCIVAC) eletto Vice Presidente ANMVI Lombardia, Andrea Calderone (SCIVAC), Lorenzo Crosta (SIVAE), Paolo Crespi (SIVE) e Antonio Vitali (AIVEMP) eletti con la carica di Consigliere. Sono stati riconfermati in consiglio i colleghi: Gino Pinotti (eletto Segretario ANMVI Lombardia), Marco Maggi e Giacomo Tolasi con la carica di consiglieri. Confermata infine alla presidenza la dr.ssa Marina Perri che, dopo aver dato il benvenuto ai nuovi colleghi, ha ringraziato i Colleghi Tovini, Boccalari, Oldani e Millefanti per il lavoro svolto e il contributo dato in questi anni. “Le forze coinvolte in questo progetto - afferma Marina Perri - lasciano ben sperare nello sviluppo delle attività proposte e necessarie allo sviluppo professionale della nostra categoria, nella certezza di trovare un sensibile e attento interlocutore in ambito dei servizi veterinari regionali”.

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vero pubbliche e private senza fini di lucro di agevolazioni sull’acquisto di medicinali destinati alle cure degli animali ospitati. È previsto l’obbligo a chiunque gestisce strutture pubbliche o private per il ricovero di animali, oppure esercita l’attività di commercio o di allevamento, di tenere apposito registro vidimato dal dipartimento di prevenzione veterinario dell’ASL che permetta di identificare l’animale, nonché di risalire alla sua provenienza ed alla sua eventuale destinazione finale. La Regione provvede agli indennizzi per le perdite di capi di bestiame causate da cani randagi o inselvatichiti ed accertate dall’ASL competente per territorio. Le ASL Le funzioni e le attività sanitarie necessarie a garantire sul territorio regionale gli interventi previsti dalla presente legge sono attribuite, secondo competenza, in ogni ASL, al dipartimento di prevenzione veterinario con specifica responsabilità, se del caso con idonea articolazione diretta da un veterinario dirigente. Enti locali I Comuni, oltre ad occuparsi della

predisposizione delle strutture di ricovero deputate alle funzioni di canile sanitario e di canile rifugio, realizzano campagne informative sugli obiettivi della legge e sulle modalità di attuazione, anche avvalendosi della collaborazione dei medici veterinari. Per i Comuni c’è la possibilità di istituire l’ufficio tutela animali ed un fondo speciale per la sterilizzazione di cani e gatti i cui proprietari versino in stato di indigenza. Il sindaco, nella sua qualità di autorità sanitaria locale può disporre, in caso di maltrattamenti, che gli animali di affezione siano posti in osservazione per l’accertamento delle condizioni fisiche, anche ai fini della tutela igienico-sanitaria e del benessere animale. Alle province competono l’organizzazione e lo svolgimento di corsi di qualificazione per gli operatori volontari, la promozione dello studio in collaborazione con la Consulta regionale della mappatura della situazione esistente, la prevenzione di comportamenti anti-etici, dei reati e delle violazioni di legge nei confronti degli animali e del loro ambiente mediante strumenti di promozione culturale e di vigilanza. ■


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(Art. 3) 1. I proprietari, i possessori e i detentori a qualsiasi titolo di animali di affezione sono tenuti ad assicurare ad essi condizioni di vita adeguate sotto il profilo dell’alimentazione, dell’igiene, della cura della salute e del benessere e della sanità dei luoghi di ricovero e contenimento e degli spazi di movimento, secondo le caratteristiche di specie e di razza, nel rispetto dei bisogni fisiologici ed etologici dell’animale stesso. 2. In particolare, è vietato ai soggetti di cui al comma 1 abbandonare gli animali, infliggere ad essi maltrattamenti, alimentarli in modo improprio o insufficiente, detenerli in condizioni igienico-sanitarie non adeguate o comunque in strutture o spazi non idonei in base alle attuali conoscenze scientifiche e secondo quanto previsto dalla normativa vigente. 3. È vietato ai soggetti di cui al comma 1 esercitare la pratica dell’accattonaggio esibendo animali di età inferiore ai quattro mesi, animali comunque in stato di incuria, di denutrizione, in precarie condizioni di salute, detenuti in evidenti condizioni di maltrattamento, impossibilitati alla deambulazione o comunque sofferenti per le condizioni ambientali in cui vengono tenuti o in condizioni tali da suscitare l’altrui pietà. 4. È vietato usare animali come premio o regalo per giochi, feste e sagre, lotterie, sottoscrizioni o altre attività. 5. È vietato, altresì, destinare al commercio o esporre cani o gatti di età inferiore ai sessanta giorni. 6. Sono vietati spettacoli, feste, gare, manifestazioni, giochi, lotterie, sottoscrizioni a premi ed esposizioni pubbliche e private che comportino per gli animali maltrattamenti, costrizione o detenzione inadeguata in strutture anguste. In ogni caso è vietato organizzare, promuovere o assistere a combattimenti fra animali. 7. È fatto obbligo a chi detiene animali di affezione in numero o in condizioni tali da poter costituire pericolo per la salute umana e per il benessere animale definito al comma 1, adottare misure volte a garantire le condizioni igienico ambientali di cui alla presente legge ed al regolamento di attuazione. 8. L’addestramento deve essere impartito esclusivamente con metodi non violenti e non può imporre all’animale comportamenti contrari alla sua attitudine naturale. 9. Il trasporto e la custodia degli animali di affezione, da chiunque e per qualunque motivo siano effettuati, devono avvenire in modo adeguato alla specie, compatibilmente con i divieti e le prescrizioni dei regolamenti vigenti in materia. I mezzi di trasporto e gli imballaggi devono essere tali da proteggere gli animali da intemperie e da evitare lesioni, consentendo altresì l’ispezione, l’abbeveramento, il nutrimento e la cura degli stessi; la ventilazione e la cubatura devono essere adeguate alle condizioni di trasporto ed alla specie animale trasportata e comunque rispondenti a quanto previsto dalla vigente normativa statale e comunitaria.

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Aviaria, nuove misure sanitarie l Dirigente della Struttura programmazione veterinaria e rapporti internazionali della Regione Lombardia, Mario Astuti, ha emanato un decreto che fissa nuove urgenti misure igienico sanitarie per contenere la diffusione dell’infenzione da influenza aviaria LPAI negli allevamenti avicoli

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della regione. Il presente decreto (n. 9355 del 28 agosto 2007) revoca il D.D.S. n. 9312/07 e stabilisce i provvedimenti da adottare sul territorio a seguito dell’insorgenza di focolai di influenza aviaria a bassa patogenicità. In tutta la Regione Lombardia si dispone: • il divieto di movimentazione di volatili vivi verso il territorio nazionale, comunitario e verso paesi terzi, fino al 2 settembre 2007; • il divieto di introduzione di volatili da vita da allevamenti posti

OSPEDALIZZAZIONE

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fuori dalla Regione Lombardia fino al 2 settembre; l’introduzione di tacchini da macello dalla Regione Veneto ed Emilia Romagna è vincolata a: ispezione del Veterinario Ufficiale nelle 72 ore precedenti il carico prelievo di 10 campioni di sangue e 10 tamponi tracheali nelle 72 ore precedenti il primo carico il divieto di accasamento di tacchini negli allevamenti situati: nei territori della ex zona di vac-

TERAPIA INTENSIVA

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cinazione e monitoraggio intensivo, di cui all’allegato I e I-a del D.D.S. 1491/07 fino al 2 settembre 2007 nelle zone di restrizione e di attenzione istituite ai focolai l’obbligo di sottoporre a monitoraggio sierologico e virologico, entro il 2 settembre 2007, le seguenti tipologie di allevamento: allevamenti di tacchini da carne, ovaiole per la produzione di uova da consumo e allevamenti di riproduttori allevamenti di oche e anatre

CONVALESCENZA

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laPROFESSIONE VETERINARIA 30/2007 INFO REGIONI

- svezzatori • sono vietati fiere, mercati, esposizioni e raduni di volatili.

PIEMONTE

Eleonora Artesio alla Sanità a Presidente Bresso ha nominato Eleonora Luigia Margherita Artesio come componente della Giunta regionale, attribuendole le funzioni relative alla Tutela della salute e Sanità, programmazione socio-sanitaria di concerto con l’Assessore al Welfare. Decreto del Presidente della Giunta Regionale n. 46 del 3 agosto 2007 pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte n. 32 del 09 agosto 2007.

L

Numeri utili a Torino al Comune di Torino arrivano gli indirizzi e tutte le informazioni necessarie in caso di abbandoni, maltrattamenti e adozioni. Se si trova in città un cane abbandonato è necessario telefonare

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immediatamente al canile sanitario che risponde al numero telefonico 011.2624803 oppure 011.2625685. Chi vuole denunciare maltrattamenti può rivolgersi all’Ufficio tutela animali del Comune di Torino, contattabile telefonando ai numeri 011.4422274 e 011.4423152. Chi è deciso a prendere con sé un cane (o un gatto), consapevole dell’impegno che dovrà assumersi, potrà rivolgersi ad uno dei due canili del Comune di Torino: il sanitario e il Rifugio. Il canile sanitario è una struttura dove vengono portati i cani abbandonati per essere visitati e curati. Si trova in strada Germagnano 11 ed è aperto dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 12, mentre il lunedì, mercoledì, venerdì e sabato è visitabile anche dalle 15 alle 18. Il canile Rifugio, invece, è un complesso recente, costruito tre anni fa, che ospita oggi 200 cani pronti per essere adottati. È situato in strada Cuorgnè 139 ed è aperto dal lunedì al sabato dalle 9 alle 12 e dalle 14 alle 16.30. Il venerdì è chiuso. Per informazioni si possono contattare i numeri 011.2243042 - 011.2243028. Mediamente nel corso dell’anno i due canili ospitano un migliaio di

animali e di questi poco meno della metà riesce, poi, a trovare un padrone. “Per adottare un cane non si paga nulla - dicono dal Comune - se non ha problemi caratteriali viene dato in affidamento per due mesi al futuro proprietario e, nell’arco di questo tempo, vengono effettuati i controlli presso l’abitazione per vedere se il cane si è ambientato e se è curato bene. Trascorsi i due mesi il canile lo concede in proprietà”. Per il gatto, invece, sono sufficienti 15 giorni per verificare l’adattamento alla nuova famiglia.

UMBRIA

Anagrafe canina regionale pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Umbria del 29 agosto 2007, il documento istruttorio di revisione ed integrazione della anagrafe canina regionale, progetto sperimentale di incentivazione alla sterilizzazione animale (randagismo), inizio informatizzazione pacchetto igiene. Delibera n. 1119 del 2 luglio 2007 ■

È

Delegazione Lombardia, 2 serate di aggiornamento scientifico La Delegazione Regionale SCIVAC Lombardia ha organizzato per tutti i soci SCIVAC due serate di aggiornamento scientifico. La prima dal titolo “La sindrome dilatazione-torsione dello stomaco nel cane: dalla presentazione alle dimissioni” si terrà il 24 settembre p.v. A trattare l’argomento Luca Formaggini, Med Vet Novara. A parlare invece di “Problemi diagnostici e terapeutici in dermatologia: quali mezzi abbiamo per prendere decisioni corrette?” sarà Fabia Scarampella - Med Vet Milano nella serata organizzata il 3 dicembre. Entrambi gli incontri si terranno a Milano presso l’Ata Quark Hotel in Via Lampedusa 11/A e avranno inizio alle ore 21.00. Gli incontri sono liberi e gratuiti per tutti i soci SCIVAC, senza obbligo di preiscrizione. Per informazioni: Segreteria SCIVAC - Tel. 0372/40.35.06 - Email: delregionali@scivac.it.

LOMBARDIA

Linee guida per i Dipartimenti Veterinari on Decreto della Direzione Generale della Sanità, la Lombardia ha varato le linee guida per la gestione delle emergenze epidemiche e non epidemiche dei dipartimenti di prevenzione veterinari. Ai Dipartimenti di Prevenzione Veterinari delle A.S.L. sono state fornite apposite linee guida sulla cui base elaborare specifici piani di intervento con sostanziali caratteristiche di uniformità e che siano elaborati in coordinamento con gli analoghi documenti dei Dipartimenti di Prevenzione Medica. (Decreto n. 9008 del 6 agosto 2007)

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CORSI PRATICI PRINCIPI DI NEUROTERAPIA MEDICA E CHIRURGICA (4° Parte del 2° Itinerario didattico di Neurologia) Cremona, 08/10 Ottobre 2007 Centro Studi SCIVAC

RELATORI David Chiavegato, Med Vet, Padova Gian Marco Gerboni, Med Vet, Malpensa (VA) Francesco Migliorini, Med Vet, Roma Federica Rossi, Med Vet, Dipl ECVDI, Sasso Marconi (BO) Roberto Santilli, Med Vet, Dipl ECVIM-CA (Card), Malpensa (VA) Gabriela Seiler, DVM, Dipl ECVDI, Dipl ACVR, Università di Pennsylvania, Philadelphia, USA Giliola Spattini, Med Vet, Reggio Emilia

ECM: In fase di accreditamento DIRETTORE Massimo Baroni, Med Vet, Dipl ECVN, Monsummano Terme (PT) RELATORI E ISTRUTTORI Massimo Baroni, Med Vet, Dipl ECVN, Monsummano Terme (PT) Marco Bernardini, Med Vet, Dipl ECVN, Bologna Daniele Corlazzoli, Med Vet, Roma Luisa De Risio, Med Vet, Dipl ECVN, Parma Gualtiero Gandini, Med Vet, Dipl ECVN, Bologna Stefania Giannini, Med Vet, Milano Raffaele Gilardini, Med Vet, Voghera (PV) ISCRIZIONE Partecipazione a numero chiuso (36) QUOTE Soci SCIVAC: € 600,00 + IVA 20% Non soci: € 750,00 + IVA 20%

ISTRUTTORI Luca Benvenuti, Med Vet, Lucca ISCRIZIONE Partecipazione a numero chiuso (36) QUOTE Soci SCIVAC: € 700,00 + IVA 20% Non soci: € 850,00 + IVA 20%

ECOCARDIOGRAFIA (IIª PARTE) (5° Parte dell’Itinerario didattico di Cardiologia) Cremona, 8/10 Novembre 2007 Centro Studi SCIVAC ECM: 42 Crediti (Solo per chi ha fatto anche la Iª Parte)

ECOGRAFIA AVANZATA

DIRETTORE Claudio Bussadori, Med Vet, Dipl ECVIM-CA (Card), Med Chir, Milano

(6° Parte dell’Itinerario didattico di Diagnostica per Immagini) Cremona, 11/13 Ottobre 2007 Centro Studi SCIVAC

RELATORI Michele Borgarelli, Med Vet, Dipl ECVIM-CA, PhD, Torino Claudio Bussadori, Med Vet, Dipl ECVIM-CA (Card), Med Chir, Milano David Chiavegato, Med Vet, Padova Oriol Domenech, Med Vet, Barcellona (E) Cecilia Quintavalla, Med Vet, Parma

ECM: 17 Crediti DIRETTORE David Chiavegato, Med Vet, Padova

ISTRUTTORI Claudio Bussadori, Med Vet, Dipl ECVIM-CA (Card), Med Chir, Milano

Oriol Domenech, Med Vet, Barcellona (E) Marco Di Marcello, Med Vet, Verona Francesco Migliorini, Med Vet, Roma Marco Poggi, Med Vet, Imperia Alessandro Zani, Med Vet, Livorno ISCRIZIONE Partecipazione a numero chiuso (36) QUOTE Soci SCIVAC: € 750,00 + IVA 20% Non soci: € 900,00 + IVA 20%

TRAUMATOLOGIA DENTALE E MAXILLOFACCIALE (3° Parte del 2° Itinerario didattico di Odontostomatologia) Cremona, 15/17 Novembre 2007 Centro Studi SCIVAC ECM: In fase di accreditamento DIRETTORE Dea Bonello, Med Vet, SRV, Dipl EVDC, Torino RELATORI Margherita Gracis, Med Vet, Dipl AVDC, Dilp EVDC, Milano Bruno Peirone, Med Vet, PhD, Torino Mirko Radice, Med Vet, Palazzolo Milanese (MI) Luisa De Risio, Med Vet, Dipl ECVN, Parma Federica Rossi, Med Vet, Spec Rad Vet, Dipl ECVDI, Sasso Marconi (BO) ISCRIZIONE Partecipazione a numero chiuso (24) QUOTE Soci SCIVAC: € 750,00 + IVA 20% Non soci: € 900,00 + IVA 20%


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laPROFESSIONE VETERINARIA 30/2007 LA RASSEGNA DI VET-JOURNAL

Vaccinazione antirabbica: richiami meno frequenti?

di Maria Grazia Monzeglio

www.vetjournal.it

Proseguono gli studi sulla maggiore durata dell’immunità dei diversi presidi vaccinali delle possibili gravi reazioni avverse ai richiami vaccinali, della inopportunità di vaccinare animali non sani o con patologie croniche e della utilità della valutazione dei titoli anticorpali per stabilire la duue studi della University of Wisconsin-Madison cercheranno di verificare se i vaccini antirabbici possano indurre una durata dell’immunità di 5-7 anni. Due degli autori, Jean Dodds e Ronald Schulz, affermano che le attuali legislazioni e i protocolli di richiamo vaccinale per la rabbia canina necessitano un aggiornamento. Gli autori auspicano la presa di coscienza da parte dei veterinari

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Effetti della nefrolitiasi nei gatti con nefropatia cronica Secondo uno studio, non correlata a progressione della malattia o morte nelle forme lievi e moderate no studio retrospettivo controllato ha valutato se la nefrolitiasi fosse associata a un aumento della mortalità o della progressione di malattia nei gatti con nefropatia cronica spontanea di stadio 2 (lieve) o tre (moderato). Sono stati studiati 14 gatti con nefropatia cronica di stadio 2 o 3 (7 affetti da nefroliti e 7 privi di nefroliti) ogni tre mesi per 24 mesi. Si indagava la possibile associazione tra nefrolitiasi e alterazioni clinicopatologiche, incidenza di crisi uremiche, morte secondaria a cause renali e morte secondaria ad altre cause. Non erano presenti differenze clinicamente importanti delle variabili biochimiche, ematologiche o urinarie tra i gatti affetti o meno da nefroliti all’inizio dello studio o dopo 12 e 24 mesi di monitoraggio. Non si riscontravano associazioni tra nefrolitiasi e grado di progressione di malattia, incidenza di crisi uremiche o morte. I risultati suggeriscono, concludono gli autori, che nei gatti con nefropatia cronica lieve o moderata, la nefrolitiasi non è associata a un aumento della mortalità o della progressione di malattia. Questi dati supportano le raccomandazioni di trattare non chirurgicamente i gatti con gravi nefropatie e nefrolitiasi.

U

rata dell’immunità vaccinale. La domanda di nuove linee guida per la vaccinazione del cane e del gatto è crescente negli ultimi anni. Uwe Truyen (Leipzig University),

durante l’assemblea generale della Union of European Veterinary Practitioners (UEVP; giugno 2007) ha osservato che la rivalutazione dei dati scientifici mostra che la durata dell’immunità può

essere superiore a un anno per molti vaccini: “In seguito alle vaccinazioni di base i richiami dovrebbero essere effettuati a intervalli regolari ma non necessariamente annuali”. ■


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LETTERE AL DIRETTORE

Studi di settore e collaboratori Cari Colleghi, ho apprezzato il lavoro da Voi svolto ai fini della configurazione del TK22U che finalmente ci svincola tra l’altro dalle spese sostenute per i beni strumentali e dalle spese per l’acquisto di farmaci ai fini della determinazione del reddito. Lavoro egregio è stato fatto e Vi sia dato il merito. Tuttavia l’unico aspetto che vorrei porre alla Vostra attenzione riguarda l’eccessiva “penalizzazio-

ne” che viene data alla voce collaborazione. Emerge infatti dalle tabelle pubblicate sul numero 22/2007 di “Professione Veterinaria” che un veterinario che deve ricorrere alla collaborazione di un collega sia fortemente penalizzato pur essendo questa una necessità e non un lusso visto che anche un minimo intervento chirurgico non può essere sicuramente effettuato da solo. Non è il caso invece del dermatologo che per una questione di immagine decide di assumere una segretaria. Non sarebbe il caso di

far capire ai nostri governanti che proprio una situazione di questo tipo può portare come conseguenza ad uno stimolo al lavoro in nero anziché combatterlo? È un dato di fatto che anche un minimo esborso mensile per una collaborazione può portare fuori dalla congruità e coerenza con relativa facilità. Alla luce di tutto questo è evidente che se un numero così alto di ambulatori risultano autosufficienti con un solo operatore un motivo ci sarà e non sarà sempre la moglie a dovere tenere i ferri in mano per tutti gli interventi. Sono consapevole

che affermazioni di questo genere possono generare antipatie da parte di molti colleghi ma questa è la realtà e non è la mia una condanna. Vi invito pertanto a proseguire nell’opera di miglioramento del TK22U nell’interesse di tutta la veterinaria. Lettera firmata

Al Collega rispondo che altri ci hanno fatto presente come la presenza di personale dipendente o collaboratore incida sul nostro Studio di Settore appesantendo la nostra situazione fiscale. Al Ministro

Più le persone ignorano il comportamento dei loro animali da compagnia, più difficile sarà il loro trattamento.” Andrew Luescher, Associate professor of veterinary clinical sciences at Purdue’s School of Veterinary Medicine

Padoa Schioppa e al Ministro Damiano non mancheremo di far notare come gli Studi di Settore mal si concilino ora con la lotta al sommerso e con la pretesa che i troppi veterinari trovino occupazione presso altri veterinari. Nel merito, risponde il Collega Giuliano Lazzarini, incaricato dalla FNOVI allo Studio di Settore TK22U e componente dell’apposita commissione attivata presso l’Agenzia delle Entrate Carlo Scotti

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All’indomani di un decreto Bersani che ha determinato la ufficializzazione di un tariffario libero, in una situazione di inflazione di neo laureati e di proliferare di ambulatori veterinari è automatico il ricorso ad una strategia del risparmio nelle varie fasi del percorso diagnostico e terapeutico. Non è quindi scandaloso accorgersi che un cluster “ambulatorio di piccole dimensioni” sia particolarmente abbondante e che vi lavori un solo veterinario privato che, saltuariamente ricorra all’ausilio di un altro collega dello stesso ambito. Se negli anni scorsi siamo riusciti a coinvolgere e sensibilizzare il personale dell’Agenzia delle Entrate sulla opportunità e necessità di considerare il nostro strumentario come momento indispensabile per raggiungere la diagnosi, più che di un lusso testimonianza di affari d’oro, più difficile risulta ora far loro considerare il lavoro presso una struttura, seppur di piccole dimensioni, come una necessità e, in quanto tale, non riportabile ai nuovi indicatori di normalità economica. In questo caso si tratta di lavoro che un professionista svolge presso un’altra struttura e questo dovrebbe essere regolamentato da un tariffario ad ore o giornaliero. Capisco benissimo che non possiamo competere con altre professioni o con le tariffe che da loro si attuano perché ciò comporterebbe un tale carico di spesa da rendere ingiustifcato il rapporto, ma non possiamo pensare di abbattere un costo che, anche se ridotto, rappresenta una spesa necessaria per la struttura. Importante, invece, sarebbe dimostrare la penalizzazione della categoria a seguito di un inasprimento della voce collaborazione rispetto all’anno precedente. Questo, infatti, porrebbe la categoria, già penalizzata per le novità legislative in senso liberistico, a dover sopportare più alti tributi a fronte di ricavi più esigui. Giuliano Lazzarini


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DALLE AZIENDE

Scoperto il segreto di una vita lunga e sana per tutti i cani negli anticorpi del latte materno Il Purina Petcare Team, da sempre impegnato a elaborare nuovi progetti di ricerca rivolti al miglioramento della salute e della prospettiva di vita degli animali, ha individuato nel colostro il segreto di una vita lunga e sana. Così come per i bambini, anche per i cani il colostro, ovvero gli anticorpi naturali del primo latte materno, sono indispensabili per garantire al piccolo una crescita forte e sana. “Benefit of Natural Antibodies” è il nome della ricerca specifica sugli effetti che il colostro produce nel corso del primo anno di vita del cane. È in questa delicatissima fase, infatti, che i sistemi di protezione - immunitario, digestivo e cutaneo (pelle e pelo) - si definiscono e si sviluppano con grande velocità. Gli esperti veterinari e ricercatori del Purina Petcare Team hanno esaminato la crescita di due gruppi di cani, alimentati con differenti programmi nutrizionali. Il gruppo costituito da 12 cuccioli alimentati con una dieta arricchita di colostro ha manifestato un aumento delle difese immunitarie pari al 50%* rispetto ai 12 cani del gruppo di controllo nutriti con una dieta tradizionale. Lo straordinario aumento delle difese immunitarie ha effetti positivi sull’intero sviluppo della struttura fisica del cane. Il sistema immunitario del gruppo nutrito anche con colostro risulta avere una reazione bilanciata, rispondendo solo quando stimolato, e una maggiore propensione all’assorbimento dei vaccini veterinari di profilassi rispetto ai cani del gruppo di controllo. Contemporaneamente, la maggiore risposta immunitaria del gruppo che ha ricevuto un’alimentazione anche a base di colostro, si manifesta nella mancanza di malattie infiammatorie dell’intestino, tipiche nella prima fase di vita del cucciolo. Il colostro, infatti, sostiene i “batteri buoni” presenti nell’intestino e contrasta i “batteri cattivi” riducendo sul lungo periodo il rischio di patologie gastro-intestinali, riscontrate più frequentemente nei cani del gruppo alimentato con una dieta tradizionale. Un’ottima difesa immunitaria consente il miglior assorbimento di tutte le sostanze nutritive necessarie per un corretto sviluppo. Infatti, il pelo dei cuccioli è composto al 95% di proteine; il 30% delle proteine assunte ogni giorno con gli alimenti viene impiegato per la crescita della pelle e del pelo. Se

pelle e pelo non godono di buona salute, può voler dire che il cucciolo non viene alimentato in modo adeguato. Nei cuccioli il ciclo di sviluppo del pelo è molto più breve rispetto a quello degli adulti. È stato dimostrato che affinché il piccolo abbia una pelle sana e un pelo forte e protettivo - segni di ottima salute - la sua dieta deve integrare Omega-3, vitamine E e A, nonché

proteine di alta qualità. Per questo, i ricercatori del Purina Petcare Team hanno messo a punto una formulazione straordinaria arricchita di colostro e completa di vitamine, proteine e nutrienti specifici per la crescita. Dalla ricerca scientifica Purina nasce così il primo alimento funzionale del settore petfood per garantire al cucciolo una partenza ottima-

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laPROFESSIONE VETERINARIA 30/2007 CALENDARIO ATTIVITÀ Per visualizzare i programmi degli eventi di tutte le società clicca su www.evsrl.it/eventi

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC

12-15 set.

CONVEGNO AIVEMP IN COLLABORAZIONE CON IZS DELLA SICILIA, ASL 7 DI RAGUSA E ORDINE DEI MEDICI VETERINARI DI RAGUSA CORSO AIVEMP / E.V. IN COLLABORAZIONE CON REGIONE LOMBARDIA CORSO SIVAR/E.V. IN COLLABORAZIONE CON REGIONE LOMBARDIA Attenzione: Iscrizioni chiuse per esaurimento posti. CORSO SIVE

13 set.

14-16 set.

20-22 set.

21-22 set.

INCONTRO REGIONALE SCIVAC EMILIA ROMAGNA

23 set.

INCONTRO REGIONALE SCIVAC VENETO

23 set.

INCONTRO REGIONALE SCIVAC PIEMONTE IN COLLABORAZIONE CON SOVEP SERATA DELEGAZIONE SCIVAC LOMBARDIA

23 set.

24 set.

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC

27-29 set.

SEMINARIO SIVE

28 set.

CORSO SCIVAC

29-30 set.

SEMINARIO SCIVAC IN COLLABORAZIONE CON ASVAC

29-30 set.

INCONTRO SIARMUV

30 set.

INCONTRO GRUPPO DI STUDIO DI PRACTICE MANAGEMENT INCONTRO REGIONALE SCIVAC FRIULI VEN.GIULIA

30 set.

30 set.

INCONTRO REGIONALE SCIVAC MOLISE

30 set.

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC

3-6 ott.

CORSO AIVEMP/EV IN COLLABORAZIONE CON REGIONE LOMBARDIA Attenzione: Iscrizioni chiuse per esaurimento posti. INCONTRO REGIONALE SIVAR VALLE D’AOSTA

3-5 ott.

4 ott.

SEMINARIO SCIVAC

6-7 ott.

INCONTRO SINUV

7 ott.

INCONTRO SISCA

7 ott.

INCONTRO REGIONALE SIVAE / SCIVAC FRIULI VEN.GIULIA INCONTRO REGIONALE SCIVAC BASILICATA

7 ott.

7 ott.

INCONTRO REGIONALE SCIVAC SICILIA

7 ott.

SEMINARIO AIVEMP IN COLLABORAZIONE CON ORDINE DEI MEDICI VETERINARI DI LECCE ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC Attenzione: Date evento modificate.

7 ott.

8-10 ott.

CHIRURGIA DEI TESSUTI MOLLI: IV PARTE - CHIRURGIA TORACICA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 24 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it TECNICHE DI INDAGINE INNOVATIVE NELLA PREVENZIONE DELL’USO DI ANABOLIZZANTI IN ZOOTECNIA - Istituto Zooprofilattico sperimentale della Sicilia, Ragusa - c/a Nunziata Km 1.3 S.P 40 - ECM: 4 Crediti ECM - Per info: Lara Zava - Segr. AIVEMP - Tel. +39 0372 403541 - E-mail: segreteria@aivemp.it IL VETERINARIO CONVENZIONATO CON IL SSN - Centro Studi Palazzo Trecchi, Cremona - ECM: 11 Crediti - Per informazioni: Sabina Pizzamiglio - Segreteria ANMVI - Tel. +39 0372 403537 - E-mail: info@anmvi.it IL VETERINARIO AZIENDALE PER LA SICUREZZA ALIMENTARE E L’EPIDEMIOSORVEGLIANZA Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 12 Crediti - Per informazioni: Paola Orioli Segreteria e Commissione Scientifica SIVAR - Tel. +39 0372 403539 - E-mail: info@sivarnet.it CORSO BASE DI EMBRYO TRANSFER - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona e San Daniele Po (CR) - Via Trecchi, 20 - ECM: 15 Crediti - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: info@sive.it L’INSUFFICIENZA RENALE CRONICA (IRC) NELLA PRATICA CLINICA - Bologna - Jolly Hotel Villanova VIA VILLANOVA 29/8 - ECM: 3 Crediti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it L’OCCHIO DOLENTE - Park Hotel Villa Fiorita, Monastier (TV) - Via Giovanni XXIII, 1 - ECM: 3 Crediti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it QUANTI DETTAGLI CI SFUGGONO IN UNA RADIOGRAFIA ADDOMINALE? - Hotel Campanile - Rivoli (TO) - C.so Allamano 153 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it LA DILATAZIONE-TORSIONE DELLO STOMACO NEL CANE: DALLA PRESENTAZIONE ALLE DIMISSIONI – Atahotel Quark – Via Lampedusa, 11/A – Milano - Per informazioni: Monica Borghisani Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it ANESTESIA: IV PARTE - ANESTESIA E SISTEMA NERVOSO - TERAPIA DEL DOLORE - COMPLICANZE IN CORSO DI ANESTESIA - EUTANASIA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 14 Crediti - Per info: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it CONCETTI APPLICABILI DI DERMATOLOGIA EQUINA PER IL VETERINARIO PRATICO - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 3 Crediti - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: info@sive.it CORSO INTRODUTTIVO ALLA PRATICA RADIOLOGICA - Novotel Caserta Sud, Caserta - Strada Statale, 87 Sannitica - ECM: 7 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it INFEZIONE DA “LEISHMANIA INFANTUM” NEL CANE: LA DIAGNOSI, LA TERAPIA E LA GESTIONE DI UNA MALATTIA IN PERENNE EVOLUZIONE - Holiday Inn Cagliari, Cagliari - Viale Umberto Ticca - ECM: 4 Crediti - Per info: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it L’ANESTESIA NEI PAZIENTI AFFETTI DA PATOLOGIE EPATICHE E RENALI - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: socspec@scivac.it CRITERI DI VENDITA DI UN SERVIZIO AL CLIENTE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 ECM: 3 Crediti - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: socspec@scivac.it DERMATOFITOSI E DERMATITE ATOPICA: COME GIUNGERE AD UNA CORRETTA DIAGNOSI ED EFFETTUARE UNA ADEGUATA TERAPIA. - Hotel Internazionale, Cervignano del Friuli (UD) - Via Ramazzotti, 2 - ECM: 3 Crediti - Per info: Monica Borghisani - Segr. Del. Reg. SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it LA GESTIONE DELLE PIÙ COMUNI CARDIOPATIE DI RISCONTRO AMBULATORIALE - Venafro (IS) ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it MEDICINA COMPORTAMENTALE: IV PARTE - LA GESTIONE DEL CLIENTE E DEL PAZIENTE E LA PREVENZIONE COMPORTAMENTALE DEL CANE, GATTO, CONIGLIO, FURETTO, PSITTACIDI - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 30 Crediti - Per info: Paola Gambarotti - Segr. SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it IL VETERINARIO DI SANITÀ PUBBLICA: DALL’ISPEZIONE DI PRODOTTO AL SISTEMA DEGLI AUDIT (IN APPLICAZIONE DEI REGOLAMENTI EUROPEI 854/2004 E 882/2004) - Centro Studi EV - Palazzo Trecchi, Cremona - ECM: 12 Crediti - Per info: Lara Zava - Segr. AIVEMP - Tel. +39 0372 403541 - E-mail: segreteria@aivemp.it PATOLOGIE DEL GIOVANE VITELLO - IZS Piemonte, Ligura e Valle D’aosta (Quart) - Regione Amerique, 7/g - ECM: 3 Crediti - Per informazioni: Paola Orioli - Segreteria e Commissione Scientifica SIVAR - Tel. +39 0372 403539 - E-mail: info@sivarnet.it PATOLOGIE OSTRUTTIVE DELLE VIE RESPIRATORIE: VIVERE CON UN FILO D’ARIA - Sheraton Padova Hotel Conference Center, Padova - Corso Argentina, 5 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it PATOLOGIE OSTRUTTIVE NON ONCOLOGICHE DELLE VIE URINARIE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 4 Crediti - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: socspec@scivac.it LA GERARCHIA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 4 Crediti - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: socspec@scivac.it PRIMO NON NUOCERE: APPROCCIO ALLA TERAPIA D’URGENZA NEGLI ANIMALI ESOTICI DA COMPAGNIA - “Il Quadrifoglio srl” Ronchi dei Legionari - Gorizia - Via Staranzano, 23 - ECM: 4 Crediti - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: info@sivae.it LE LUSSAZIONI ARTICOLARI TRAUMATICHE NEL CANE E NEL GATTO - Matera - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it LA GESTIONE DELLE PIÙ COMUNI CARDIOPATIE DI RISCONTRO AMBULATORIALE - Palermo Addaura Hotel - Lungo mare Cristoforo Colombo, 4452 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segr. Del. Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it L’EPIDEMIOLOGIA IN MEDICINA VETERINARIA - Sala G. Tondi - Via Tondi - Zollino (LE) - Via Tondi - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Lara Zava - Segreteria AIVEMP - Tel. +39 0372 403541 - E-mail: segreteria@aivemp.it 2° IT. NEUROLOGIA VETERINARIA: IV PARTE - PRINCIPI DI NEUROTERAPIA MEDICA E CHIRURGICA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it

PROFESSIONE la VETERINARIA La rivista è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore Direttore Carlo Scotti Direttore Responsabile Antonio Manfredi Coordinamento Editoriale Sabina Pizzamiglio info@anmvi.it Comitato di Redazione Pierpaolo Bertaglia, Paolo Bossi, Marco Eleuteri, Giuliano Lazzarini, Pier Mario Piga, Sabina Pizzamiglio, Aldo Vezzoni Rubriche Fabrizio Pancini, Oscar Grazioli, Maria Teresa Semeraro, Giovanni Stassi Segreteria di Redazione Lara Zava professioneveterinaria@anmvi.it Grafica Francesca Manfredi grafica@evsrl.it Editore SCIVAC - Via Trecchi, 20 26100 Cremona Iscrizione registro stampa del Tribunale di Vigevano, n. 1425/03 del 30/12/2003 Concessionaria esclusiva per la pubblicità EV srl, Cremona marketing@evsrl.it

Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana

Stampa Press Point, Abbiategrasso - MI fulvio@presspoint2000.it

Spedizione in abbonamento postale 45%, art. 2 comma 20/B legge 662/96 Filiale di Milano a cura di Centro Produzione Mailings Scarl - Cusago (MI) Chiuso in stampa il 3 settembre 2007

SOLUZIONI

Frattura diafisaria aperta del metacarpo

Regolamento 178/02/CE

Frattura del femore

Regolamento 2073/05/CE

Frattura epifisaria distale chiusa del metacarpo

Regolamento 852/05/CE

QUIZ 1 Risposta corretta: a) Chirurgia ortopedica del vitello, SIVAR, settembre 2006

Con quale regolamento il produttore di carne macinata, o di preparazioni a base di carne deve indicare in etichetta la dicitura “da consumarsi previa cottura”

QUIZ 2 Risposta corretta: b) Sicurezza alimentare: un nuovo approccio ai controlli ufficiali, AIVEMP giugno 2006

In quali dei seguenti tipi di fratture è maggiormente indicato l’utilizzo dei fissatori esterni?


Professione 30-2007

3-09-2007

16:20

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scvi SOCIETÀ DI CHIRURGIA VETERINARIA ITALIANA

SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIA SOCIETÀ FEDERATA ANMVI

LE SFIDE NELLA CHIRURGIA DEI TESSUTI MOLLI organizzato da

certificata ISO 9001:2000

Richiesto accreditamento

INFORMAZIONI Segreteria SCIVAC Palazzo Trecchi, via Trecchi 20-26100 Cremona Tel. 0372/403504 - 460440 - Fax 0372/457091 www.scivac.it

57° CONGRESSO NAZIONALE SCIVAC PERUGIA, 26-28 OTTOBRE 2007 CENTRO CONGRESSI QUATTROTORRI

VETEFARMA


Professione 30-2007

3-09-2007

16:20

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