Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 30

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Il mercato italiano del lavoro veterinario

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la VETERINARIA A.N.M.V.I.

ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI

30 2008

SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Anno 5, numero 30, dal 1 al 7 settembre 2008 Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. srl - Cremona

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BREVI

I PRIVATI NEL WELFARE

SUINICULTURA Il Ministro Zaia ha firmato un piano per rilanciare il comparto suinicolo. Il documento siglato da allevatori e produttori prevede, fra l’altro, un impegno a mantenere alta la lotta alle epizoozie. I firmatari si impegnano per l’eradicazione della vescicolare.

CONSULENTI La laurea breve non basta più. La manovra finanziaria (Dl 112/08) pone nuovi vincoli agli incarichi di consulenza nella Pubblica Amministrazione. Affinché la prestazione sia altamente qualificata, l’esperto dovrà per forza avere la laurea magistrale. E se è iscritto ad un Ordine dovrà avere una “maturata esperienza nel settore”.

PET THERAPY Il Centro per la Giustizia minorile dell’Abruzzo ha firmato un protocollo d’intesa con la cooperativa Diapason onlus per portare la pet therapy nel penitenziario dei minori. L’obiettivo è di aiutare i ragazzi a ritrovare senso di responsabilità e autostima.

BOGONI Il Premio Gino Bogoni 2008 è stato assegnato a Ilaria Capua. Ad Abano Terme, il 12 settembre, la ricercatrice riceverà il premio alla carriera medico-veterinaria. Il Premio Bogoni, alla sua sesta edizione, è un riconoscimento per i medici veterinari che si sono particolarmente distinti nei campi scientifico-disciplinari della professione.

SLOGAN Molti alimenti che promettono di migliorare la salute di chi li consuma non hanno una base scientifica. L'Efsa ha svolto un’indagine su mandato della Commissione UE, la quale non consente che siano vantate virtù salutari senza fondamento scientifico. L'Aduc ha chiesto al Ministero del Welfare di conoscere come intende muoversi nel contesto italiano.

WALTHAMSTOW Il Walthamstow stadium, uno dei più vecchi cinodromi d’Inghilterra sta per chiudere. Le corse dei cani attirano sempre meno spettatori e così dei 33 cinodromi esistenti ne resteranno solo 2. Al posto del Walthamstow nascerà un blocco di appartamenti.

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IDENTIFICAZIONE

Microchip d’ordinanza Entro il 19 settembre tutti in regola con l’anagrafe canina. Validi i tatuaggi leggibili. Registrazione per i cani già identificati A PAGINA 3

ESAME DI STATO OGNI 5 ANNI AVRETE CERTAMENTE LETTO CHE IN GRAN BRETAGNA I MEDICI DOVRANNO SOTTOPORSI AD UN ESAME PERIODICO OGNI CINQUE ANNI per dimostrare la loro preparazione ed un regolare aggiornamento. Il Corriere.it partendo da questa notizia ha avviato un sondaggio fra i suoi lettori chiedendo: “È giusto sottoporre i medici a periodici controlli?". Come prevedibile l'88,7% ha risposto di sì ed è difficile capire sulla base di quale ragionamento l'11,3% abbia detto di no. In Italia, come tutti sapete, il Ministero della Salute ha preferito seguire una strada diversa, quella degli ECM, un carrozzone che ogni anno costa decine di milioni di euro e che dopo quasi otto anni dal suo avvio continua a non funzionare. La cosa più grave, però, al di là dei costi e continui problemi operativi, è che questo sistema non è in alcun modo in grado di garantire l'aggiornamento degli operatori sanitari. Il sistema ECM, infatti, controlla soltanto la presenza ad una serie di eventi formativi che alla fine dell'anno devono aver garantito il totale di 50 o 30 crediti. Del tutto inutile, quindi, e soltanto molto costoso. Abbiamo più volte contestato gli ECM ritenendo che se potevano avere una giustificazione per il settore pubblico, al quale il Ministero poteva ovviamente imporli, non avevano alcun senso per gli operatori privati che avrebbero dovuto sostenere pesanti costi per iscrizioni alle iniziative di aggiornamento, viaggi e soggiorni e mancato lavoro. Da mesi, ormai, sul tema è calato il silenzio totale. Forse in attesa che venga ricostituito il Ministero della Salute è tutto fermo. Il rischio è che ogni Regione prenda decisioni autonome, e la confusione sarebbe totale.

I privati sono ben visibili e partecipi del futuro modello sociale delineato dall’On. Ministro Maurizio Sacconi. È questo il dato saliente del Libro Verde secondo la lettura dell’Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani, che apprezza la spinta modernizzatrice ed inclusiva del testo. Aderendo alla consultazione pubblica promossa dal Ministro Sacconi, l’ANMVI ha così inviato un contributo di propositivo sostegno al Libro Verde e al futuro Libro Bianco. L’ANMVI scrive che è “da tempo impegnata a valorizzare presso le istituzioni, nazionali e regionali, il patrimonio di conoscenza e di esperienza dei medici veterinari, nella convinzione che l’approccio delle Amministrazioni verso le professioni intellettuali, con particolare riguardo a quelle mediche, debba trascendere dalle collocazioni in cui si esse si esercitano (Pubblico o Privato) per privilegiare il fine di salute e di benessere della società”. Nell’economia della conoscenza le istituzioni debbono modernizzarsi anche sapendo tradurre in vantaggio sociale il contributo intellettuale delle professioni, in termini di valore aggiunto e di razionalizzazione delle risorse per il sistema pubblico. Tutto questo, avendo preso atto, co-

me si legge nel Libro, che è ormai “finito il tempo della contrapposizione, tutta ideologica, tra Stato e mercato ovvero tra pubblico e privato” e che “l’alleanza tra soggetti erogatori pubblici e privati” si basa sul “pieno utilizzo delle risorse pubbliche e private”. Ciò deve a maggior ragione realizzarsi nella sanità, dove deve cadere ogni resistenza alla modernizzazione auspicata dal nuovo Welfare. Ricorre nel Libro Verde, ma forse poteva meritare qualche rigo in più, la parola “prevenzione” che in campo sanitario rappresenta la vera chiave di volta per le garanzie dei cittadini e per le risorse finanziarie. La cultura della prevenzione è una cultura di responsabilità che matura se innanzitutto sono le istituzioni a riconoscerla come priorità e come fattore di controllo della spesa sociale. È invece del tutto assente nel testo, la parola professionisti e questa analisi è un invito a tener conto che una lettura davvero moderna della società, del lavoro, della salute e delle politiche sociali non può solo guardare all’impresa, ma deve dare il giusto peso al lavoro autonomo delle professioni intellettuali, un peso che durante le ultime Legislature ha dimostrato essere determinante sul piano ■ economico e politico.

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Identificazione canina Attualità

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Un’Ordinanza per far funzionare l’anagrafe Lo scopo è l’applicazione uniforme sul territorio nazionale delle norme sull’identificazione e della gestione dell’anagrafe. Divieto di vendere cuccioli di età inferiore ai due mesi bbligo di microchip e di iscrizione all’anagrafe canina per tutti i cani entro il 19 settembre. Sindaci responsabili della registrazione nell’anagrafe canina dei cani rinvenuti sul territorio o ospitati in strutture di ricovero e rifugi convenzionati. Sono questi i due punti fermi dell’Ordinanza firmata dal Sottosegretario alla Salute Francesca Martini, entrata in vigore il 20 agosto. Un’Ordinanza urgente, contenente misure certamente non del tutto nuove, ma rafforzative del già vigente obbligo di identificazione e registrazione della popolazione canina. Un’Ordinanza insomma per far funzionare la legge e per armonizzarne l’applicazione nell’Italia del federalismo.

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L’OBBLIGO Il proprietario o il detentore di un cane deve provvedere a far identificare e registrare l’animale, nel secondo mese di vita, mediante l’applicazione del microchip. Il proprietario o il detentore di cani di età superiore ai due mesi è tenuto a identificare e registrare il cane ai fini di anagrafe canina, entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della presente ordinanza.

I CANI CON TATUAGGIO Questo obbligo non si applica ai cani identificati, in conformità alla legge 14 agosto 1991, n. 281, mediante tatuaggio leggibile e già iscritti nell’anagrafe canina.

I CANI NON REGISTRATI Il proprietario o detentore di cani già identificati ma non ancora registrati è tenuto a provvedere alla registrazione all’anagrafe canina entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della presente ordinanza.

I VETERINARI L’adempimento deve essere effettuato: a) dai veterinari pubblici competenti per territorio; b) da veterinari libero professionisti, abilitati ad accedere all’anagrafe canina regionale, secondo modalità definite dalle regioni e dalle province autonome di Trento e Bolzano. I veterinari che provvedono all’applicazione del microchip devono contestualmente effettuare la registrazione nell’anagrafe canina dei soggetti identificati.

VERIFICA E INFORMAZIONE I veterinari pubblici e privati abilitati ad accedere all’anagrafe canina, nell’espletamento della loro attività professionale, devono verificare la presenza dell’identificativo. Nel caso di mancanza o di illeggibilità dell’identificativo, il veterinario libero professionista deve informare il proprietario o il detentore degli obblighi di legge.

IL CERTIFICATO Il certificato di iscrizione in anagrafe canina deve accompagnare il cane in tutti i trasferimenti di proprietà.

UN DOCUMENTO UNICO Entro 90 giorni dall’entrata in vigore dell’Ordi-

nanza, il Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali definirà, con un provvedimento da sancire in sede di Conferenza Stato-Regioni, le modalità per assicurare l’interoperatività tra la banca dati canina nazionale e le anagrafi canine regionali. Lo stesso provvedimento individuerà un unico documento di identificazione e registrazione dei cani, che dovrà essere adottato in sostituzione della certificazione attuale.

composizione è spesso cambiata, non si è più avvalso del rappresentante dell’Associazione: il Presidente SISCA Raimondo Colangeli. La discontinua presenza dell’ANMVI, che ha lamentato presso il Sottosegretario i criteri di individuazione dei componenti del tavolo e delle convocazioni, ha tuttavia consentito di portare un contributo decisivo: è stata fermamente respinta dall’ANMVI l’ipotesi che il medico veterinario privato fosse obbligato a denunciare il proprietario di un cane non identificato, a favore piuttosto di un’attività di informazione riguardo agli obblighi di legge, attività che l’ANMVI ha peraltro sempre incoraggiato anche con campagne di informazione (I veri amici non si perdono, campagna informativa dell’ANMVI con il patrocinio del Ministero della Salute).

VAGANTI E RANDAGI I comuni sono tenuti ad identificare e registrare in anagrafe canina, a cura del servizio veterinario pubblico, i cani rinvenuti o catturati sul territorio e quelli ospitati nei rifugi e nelle strutture di ricovero convenzionate; il titolare della struttura dove il cane è ricoverato è il detentore dell’animale. Il sindaco è responsabile delle procedure.

LETTORE ALLA POLIZIA I comuni dotano la propria Polizia locale di almeno un dispositivo di lettura di microchip ISO compatibile, al fine dell’effettuazione dei controlli di prevenzione del randagismo.

MICROCHIP I microchip di identificazione dei cani possono essere prodotti e commercializzati unicamente da soggetti registrati entro il 19 settembre presso il Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali. Ad essi verrà assegnata una serie numerica di codici identificativi elettronici. I produttori e i distributori devono garantire la rintracciabilità dei lotti dei microchip venduti.

VENDITA E SCORTE È consentita la commercializzazione di microchip con serie numerica non assegnata dal Ministero fino alla data del 31 marzo 2009. I microchip possono essere venduti solamente alle regioni e alle province autonome di Trento e Bolzano, alle aziende sanitarie locali, ai veterinari libero professionisti, abilitati ad accedere all’anagrafe canina regionale, e alle facoltà di medicina veterinaria che hanno un ambulatorio aperto al pubblico. Sarà vietato utilizzare serie numeriche diverse da quelle assegnate dal Ministero, ma nel frattempo si potranno utilizzare i microchip già acquistati, fino a completo smaltimento delle scorte. I dispositivi di lettura di microchip devono essere ISO compatibili.

I CUCCIOLI Il provvedimento vieta la vendita dei cuccioli di età inferiore ai due mesi e dei cani che non siano stati identificati e registrati. Il Sottosegretario ha dichiarato di essersi attenuta alla letteratura scientifica in base alla quale occorre garantire al cucciolo il periodo di svezzamento ed evitare il distacco prematuro dalla madre.

IL CONTRIBUTO DELL’ANMVI La partecipazione dell’ANMVI al tavolo per il benessere animale che ha lavorato con il Sottosegretario Martini non è stata continuativa. Nel corso delle ultime riunioni, il tavolo, la cui

QUESTIONI APERTE L’Ordinanza rafforza obblighi di legge che già esistono ma non agisce adeguatamente nel superamento dei limiti che ne hanno fino ad ora impedito il compiuto rispetto. L’uniforme applicazione auspicata dal provvedimento si scontra con la difformità organizzativa delle anagrafi regionali, non solo perché alcune sono attive ed informatizzate da poco tempo, ma anche perché molte non vedono il pieno coinvolgimento dei medici veterinari rispetto all’inserimento, alla cancellazione e alla consultazione dei dati. Alcuni problemi non affrontati dall’Ordinanza si collegano poi al tatuaggio, metodo di identificazione obsoleto, spesso illeggibile, ma che riguarda ancora molti cani che, così identificati prima del 2005, non sono presenti nelle banche dati regionali. Ne risulta così inficiata la stessa anagrafe nazionale che, in base all’ordinanza, entro 90 giorni dovrà raccordarsi con le banche dati regionali. Un incentivo ad ovviare ai limiti e ai ritardi delle anagrafi potrà auspicabilmente derivare dalla modifica del riparto dei fondi della 281 (v. articolo in questo stesso numero del giornale) firmato dal Ministro Livia Turco verso la fine della scorsa Legislatura. L’ordinanza-Martini insiste, giustamente, anche sull’identificazione dei cani non di proprietà (art. 4), mancando però di coinvolgere i veterinari liberi professionisti e privandoli di un ruolo di fondamentale ausilio alle istituzioni e all’utenza (che spesso vede nel veterinario privato il primo riferimento in caso di ritrovamento di un animale, specie se ferito o incidentato). Altra questione aperta è l’esclusione del gatto dai provvedimenti di tutela (contro randagismo e abbandono) adottati per il cane. Per i gatti non vige l’obbligo di applicazione del microchip e soprattutto non esiste una anagrafe felina. L’identificazione assume in questo caso un significato particolare anche alla luce dei ri-

ATTO MEDICO ’applicazione del microchip è riconosciuta dall’ordinanza ministeriale come atto medico. Deve essere effettuata dai veterinari pubblici competenti per territorio o da veterinari libero professionisti abilitati ad accedere all’anagrafe canina regionale. Contestualmente all’applicazione del microchip i veterinari devono effettuare la registrazione nell’anagrafe canina dei soggetti identificati. Nel caso di mancanza o di illeggibilità dell’identificativo, il veterinario libero professionista deve informare il proprietario o il detentore degli obblighi di legge. È stata invece fermamente respinta dall’ANMVI l’ipotesi che il medico veterinario privato fosse obbligato a denunciare alla ASL il proprietario di un cane non identificato. È parsa questa un’attribuzione impropria nei confronti del medico veterinario privato e controproducente rispetto allo scopo finale dell’ordinanza.

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trovamenti di gatti di proprietà che lo stesso proprietario può non riconoscere. Per questo molti Colleghi incoraggiano già ora, pur in assenza di un obbligo di legge, l’identificazione del gatto. La proposta di legge del Collega parlamentare Gianni Mancuso per la creazione di una medicina veterinaria di base contempla la creazione di una anagrafe felina. Del resto il passaporto europeo è stato pensato per i tre animali da compagnia più movimentati nel territorio comunitario: cani, gatti e furetti. E si sa che molti pet passport sono irregolari. Nulla infine è detto riguardo la sicurezza dei microchip, ad oggi non rientranti nella categoria dei presidi sanitari e per i quali l’ANMVI ha da tempo posto un problema di sicurezza e di efficacia (leggibilità e permanenza nella sede di inoculazione). Non sono sufficienti garanzie ISO standard sui componenti elettronici del transponder, sarebbero oltremodo auspicabili garanzie di tossicità, sterilità e non cancerogenità del chip. Ad oggi non risulta che nelle buone prassi di produzione certificabile vi sia attenzione ai risvolti sanitari, né vengano richieste prove di sicurezza sanitaria. Sarebbero questi elementi da tenere in considerazione nell’acquisto di forniture di microchip ancor prima del loro costo. ■


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4 Attualità Fondi e randagismo

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Modificati i criteri di riparto del Fondo previsto dalla 281 Da quest’anno il 40% sarà ripartito tra le Regioni in base alla consultabilità per via telematica dell’anagrafe canina on Decreto ministeriale del 6 maggio 2008 (G.U. 8 agosto 2008) sono stati modificati i criteri di ripartizione del fondo per la tutela del benessere e per la lotta all’abbandono degli animali da compagnia istituito dalla legge 14 agosto 1991, n. 281. A partire dal 2008 il 40% del Fondo viene ripartito in quote di pari entità tra le Regioni sulla base dell’attivazione della banca dati regionale dell’anagrafe canina in riferimento alla consultabilità per via telematica. Il 30% viene ripartito in base alla consistenza della popolazione dei cani e dei gatti con riferimento al numero di ingressi nei canili sanitari e nei gattili e il restante 30% viene ripartito tra le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano in base alla popolazione umana. I dati sul randagismo sono forniti annualmente dalle Regioni su richiesta del Ministero. Quelli relativi all’anno 2007, sono pubblicati sul sito alla pagina Dati regionali sul randagismo.

I VERI AMICI NON SI PERDONO on il numero 15/2007 del settimanale Professione Veterinaria i medici veterinari avevano trovato la locandina “I veri amici non si perdono”, con l’invito dell’ANMVI e del Ministero della Salute patrocinante a darne diffusione presso il pubblico con l’affissione in sala d’attesa. La locandina testimoniava la funzione educativa del veterinario libero professionista verso il possesso responsabile. Anche molte ASL avevano affisso nei locali per il pubblico la locandina. L’invito è sempre valido: PV 15/2007 è reperibile on line e la locandina è scaricabile alla pagina: http://www.anmvioggi.it/link_anmvioggi/iveriamicinonsiperdono.pdf

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PRIORITÀ ALLA STERILIZZAZIONE Il Ministero della salute, entro il 30 aprile di ogni anno, individua il Fondo Nazionale e le relative quote di ripartizione alle Regioni e Province autonome dandone comunicazione ai relativi Assessorati alla salute e bilancio. Le Regioni e le Province autonome devono individuare, nell’ambito della programmazione regionale, le priorità di intervento elaborando il piano operativo di prevenzione del randagismo. Nella programmazione devono dare, come previsto dalla legge finanziaria 2007, priorità ai piani di controllo delle nascite destinando una quota non inferiore al 60% delle risorse alle sterilizzazioni, dove necessario, ovvero ad altre iniziative inte-

E sull’identificazione l’APER si appella all’ANMVI se a prevenire il fenomeno del randagismo. Le regioni e le province autonome, entro il 31 marzo di ogni anno inviano al Ministero della salute una relazione sull’attività svolta nell’anno precedente. I fondi stanziati dal 2005 al 2007 sono i seguenti: 2005: € 4.271.578,00 2006: € 3.998.000,00 2007: € 4.986.000,00

I CRITERI PRECEDENTI Ogni anno, a partire dall’anno finanziario 1991, il Ministero ripartisce il fondo per la tutela del benessere e per la lotta all’abbandono degli animali da compagnia istituito dalla legge 14 agosto 1991, n. 281. Tale ripartizione prima del 2008, era stata effettuata per ogni Regione e Provincia autonoma in base ai criteri stabiliti dal Decreto Ministeriale del 29 dicembre 1992: il 42% della disponibilità in base al numero dei cani e dei gatti di proprietà; il 33% della disponibilità in base numero dei cani e dei gatti randagi; il 25% della disponibilità in base al numero degli abitanti delle Regioni e Province autonome. ■

Fare più formazione presso i medici veterinari. Non favorire la disinformazione e la non-cultura. ANMVI: hanno sbagliato indirizzo opo l’emanazione dell’Ordinanza ministeriale sull’anagrafe canina, l’Associazione Animali persi e ritrovati (APER) ha dichiarato che d’ora in poi inoltrerà “anche ai referenti dell’anagrafe canina nazionale tutte le segnalazioni di cani trovati/persi che, seppur identificati con tatuaggio/microchip, non vi risultano iscritti.” Inoltre, APER chiede al Ministero di “obbligare tutti i veterinari a controllare sempre l’effettiva presenza di tatuaggio/microchip”. L’Associazione ha anche lanciato un appello all’ANMVI, invitando “a fare più formazione presso i medici veterinari, organizzando corsi obbligatori che spieghino sia le leggi relative all’identificazione, che trasmettendo informazioni tecniche sul funzionamento e la corretta applicazione dei microchip”. Sempre all’ANMVI “e in collaborazione con l’Anagrafe Animale Privata Italiana (che invece offre una anagrafe facoltativa sia per cani che per altre specie di animali e che sostiene l’Associazione)”, APER suggerisce di “formare i propri veterinari al fine di non favorire la disinformazione e la non-cultura, come spesso purtroppo ancora accade, né di rifiutarsi di identificare altre specie animali con la motivazione solitamente addotta, che l’identificazione per specie diverse dai cani è inutile perché non obbligatoria e perché non esisterebbe una banca dati pubblica in cui registrare i microchip. A che pro, allora- prosegue l’APERl’obbligo di identificazione e il rilascio di un passaporto per animali italiani in viaggio all’estero? Si auspica, infine, che anche l’ANMVI ricordi ai propri veterinari, fintanto che non sarà emanata una apposita legge, di appellarsi almeno alla propria serietà professionale e controllare sempre se i trovatelli portati in ambulatorio sono identificati, indifferentemente che si tratti di cani, gatti o altre specie animali”.

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LA RISPOSTA L’ANMVI ha risposto all’APER che “l’attività dell’ANMVI e quella capillarmente svolta all’interno delle strutture veterinarie in anni di impegno associativo e individuale a favore dell’identificazione animale, dell’implementazione dell’anagrafe canina e della lotta al randagismo è tale da supporre che l’APER abbia

scritto all’indirizzo sbagliato”. Ciò nonostante, “e malgrado vengano esposti comportamenti e pareri in cui l’ANMVI e la Categoria non si riconoscono”, la nota di risposta evidenzia che “i medici veterinari non solo sono professionalmente preparati, ma sono i soli operatori titolati all’identificazione animale. E sono i medici veterinari ad avere favorito in questi anni l’applicazione di normative troppo facilmente disattese e ad aver sollecitato correttivi a provvedimenti imperfetti o inefficaci contro randagismo, abbandono, smarrimento, furti e commercio illecito. L’impegno deontologico e professionale ha portato i medici veterinari a promuovere capillarmente, all’interno delle loro strutture, la “responsabilizzazione dei proprietari”, un concetto oggi patrimonio dell’opinione pubblica come degli Amministratori, ma nato in seno alla professione veterinaria, a fronte di normative disattese e di una casistica eloquente in fatto di identificazione. L’Ordinanza firmata dal Sottosegretario Martini, che nel vostro comunicato dite di apprezzare, considera l’inoculazione del microchip come “atto medico” . È un passaggio degno di nota per l’ANMVI che ha sempre sollecitato le Amministrazioni a riconoscere l’identificazione come atto medico e in quanto tale eseguibile solo a cura del medico veterinario. La delicatezza di questo gesto, per quanto mininvasivo, è tale infatti da richiedere un intervento professionale a garanzia dell’animale e del proprietario responsabile. Ed è sempre l’ANMVI ad avere realizzato, in tempi non sospetti, una campagna a favore dell’identificazione (I veri amici non si perdono), con il patrocinio del Ministero della Salute per la promozione dell’identificazione del cane mediante microchip. L’ANMVI svolge una costante opera di informazione e aggiornamento presso i medici veterinari sulla legislazione regionale, nazionale ed europea sempre riscontrando attenzione e partecipazione da parte di professionisti che vivono una realtà quotidiana, che, come spesso accade, anticipa i decisori politici. L’ANMVI è attiva anche nei confronti del Legislatore e sostiene l’identificazione mediante microchip anche per il gatto, con annessa creazione di una anagrafe felina. Molti medici veterinari incoraggiano già oggi i proprietari all’identificazione del gatto”. ■



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6 Attualità Welfare e SSN

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I privati nel modello sociale del futuro Qualità, flessibilità e pieno utilizzo delle risorse pubbliche e private. Il Ministro Sacconi ha presentato il Libro Verde sul Welfare borativo e partecipativo, quello che si vuole creare, “che chiede al sindacato di tenere in debita considerazione i valori della impresa e della competitività, e con essi i profili della efficienza della organizzazione aziendale”. In sostanza, si tratta di favorire “l’alleanza tra soggetti erogatori pubblici e privati”, il “pieno utilizzo delle risorse pubbliche e private”.

E poi c’è la parola “prevenzione”. Emergono fattori di rischio assolutamente nuovi come pandemie, bioterrorismo, incidenti fisici e biologici. Patologie trasmissibili legate alla mobilità delle persone (turismo e immigrazione) introducono nuove esigenze di monitoraggio, di prevenzione e di interventi coordinati nella dimensione sovranazionale. Ci ricordiamo della Sars e dell’aviaria?

VERSO IL LIBRO BIANCO Una consultazione pubblica sarà aperta sulle

questioni sollevate dal Libro Verde per un periodo di tre mesi. Al termine di questa consultazione, le principali opzioni politiche identificate - saranno condotte a sintesi in un Libro Bianco sul futuro del modello sociale. Il Governo, in coerenza con esso, formulerà le proposte in materia di lavoro, salute e politiche sociali per l’intera legislatura. Per partecipare alla consultazione pubblica c’è tempo fino al 25 settembre. La casella di posta elettronica a cui scrivere è: libroverde@lavoro.gov.it ■

ACCORDO PER LA DIRIGENZA

a vita buona nella società attiva” è il titolo del Libro Verde sul futuro del modello sociale che il Ministro Maurizio Sacconi ha presentato il 25 luglio. In sintesi, si prefigura un welfare delle opportunità basato su “una virtuosa alleanza tra mercato e solidarietà”, attraverso “un’ampia rete di servizi e di operatori, indifferentemente pubblici o privati”. Occorre prendere atto dei limiti, ormai ineludibili, dell’intervento pubblico, si legge. E ancora: è finito il tempo della contrapposizione, tutta ideologica, tra Stato e mercato ovvero tra pubblico e privato. È un contesto di tipo colla-

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C’è un problema di rigoroso controllo della spesa, in funzione di obiettivi non solo quantitativi, ma anche qualitativi. È innanzitutto auspicabile che l’attuale legislatura possa introdurre il federalismo fiscale e riformare, in termini quanto più condivisi tra gli schieramenti, la seconda parte della Carta costituzionale con particolare riguardo al suo Titolo V. Bisogna insomma arrivare ad una riqualificazione della spesa e alla modernizzazione del nostro Welfare.

PAROLE CHIAVE Ci sono alcune parole chiave nel testo di Sacconi. Una è “sussidiarietà” (“il valore della famiglia, di tutti i corpi intermedi e delle funzioni professionali che concorrono a fare comunità”), l’altra è “responsabilità” (intesa come valore sociale di prevenzione e qualità nei servizi, ma anche come capacità dei soggetti privati ad organizzarsi per “prevedere e provvedere a bisogni eventuali e futuri”).

’è la firma sull’ipotesi di accordo per il contratto nazionale di lavoro dei dirigenti medici e veterinari del SSN. L’accordo è relativo al quadriennio normativo 20062009 e al primo biennio economico 2006-2007. Il Ministro Sacconi ha espresso “soddisfazione per la conclusione di un contratto da tempo scaduto. Confido - ha aggiunto - che siano venute meno molte delle ragioni dell’annunciato sciopero della dirigenza medica”. L’accordo, siglato il 31 luglio, contempera l’esigenza di un miglioramento delle condizioni di lavoro dei dirigenti con più appropriati strumenti per la gestione delle Aziende, in modo da fornire servizi di maggiore qualità. Al riguardo è stato previsto che le Regioni emanino linee generali d’indirizzo sui criteri per la definizione delle modalità di riposo giornaliero e delle pause, per prevenire il rischio clinico dovuto a stanchezza. Nel contratto sono state inserite norme di comportamento in servizio per i dirigenti per realizzare una più efficiente ed efficace gestione delle prestazioni. Il sistema degli incarichi, dello sviluppo professionale e della valutazione è stato ancor più definito per proseguire nel processo della valorizzazione delle funzioni dirigenziali. Le parti hanno concordato sull’opportunità di definire un sistema più articolato in materia disciplinare e comportamentale, ivi incluse procedure e sanzioni. La tematica sarà affrontata in una specifica sequenza contrattuale, tenendo conto anche degli eventuali provvedimenti legislativi che dovessero intervenire sulla materia.

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GLI AUMENTI PER I VETERINARI Ex XI Iiv. Zooprof. Ex XI liv. Dirigente veterinario con incarico di struttura semplice Dirigente veterinario ex. 10 liv. Dirigente veterinario ex. IX liv. >5 anni Dirigente veterinario ex. IX liv. <5 anni

4.595,56 2.894,45 2.894,45 2.894,45 2.886,28 3.583,28

353,50 222,65 222,65 222,65 222,02 275,64

(fonte: Sole24OreSanità)

Personale dipendente del Servizio Sanitario Nazionale per Sesso (Aziende Sanitarie Locali e Aziende Ospedaliere - Ruolo sanitario) - Anno 2006

fonte: Ministero del Welfare

LA SPESA

QUANTI SONO I VETERINARI DEL SSN? ’Ufficio di direzione statistica del Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali ha pubblicato on line i dati sul personale del SSN. La “fotografia” si riferisce all’anno 2006 e si basa sui dati del Sistema Informativo Sanitario. Il personale dipendente del Servizio Sanitario Nazionale è costituito dal personale delle Aziende ospedaliere e dal personale delle Aziende Sanitarie Locali (compreso quello degli Istituti di cura a gestione diretta). La fanno da padrone i medici con 105.697 dipendenti, mentre gli odontoiatri sono 163. I veterinari, impiegati nelle sole Asl fra i laureati di ruolo sanitario, sono 5.511 (a cui vanno aggiunti 20 universitari). Più degli psicologi (5.483), dei farmacisti (1.785), dei biologi (2.345), dei chimici (4.019) e dei fisici (165). I veterinari sono in netta maggioranza uomini (4.782), le donne sono 729.

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BREED NUTRITION Alimenti speciďŹ ci per razza German Shepherd

Golden Retriever

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8 Attualità Tutele e benessere

VETERINARIA 30 | 2008

Un centro per la biodiversità animale Con sede a Parma, valorizzerà lo sviluppo della biodiversità rivolta in particolare agli animali di interesse zootecnico l Sottosegretario Martini ha firmato il 6 agosto il Protocollo d’intenti per l’istituzione del “Centro Nazionale per la Valorizzazione della Biodiversità Animale” con sede a Parma. A co-firmare il documento il Presidente della Provincia di Parma, Vincenzo Bernazzoli, e il Rettore dell’Università degli Studi di Parma, Gino Ferretti. Le parti convengono - si legge nel testo - di impegnarsi a promuovere e valorizzare a livello locale e nazionale una politica di sviluppo della biodiversità, rivolta in particolare agli animali di interesse zootecnico. “La biodiversità animale - ha dichiarato il Sottosegretario Martini - è un tema di riconosciuto interesse generale e, in quanto tale, ha ormai trovato una definizione codificata in numerosi trattati divenendo terreno di azione da parte di Organismi sovranazionali, nazionali, regionali e locali. L’accordo colloca autorevolmente l’Italia in questo contesto con l’intento di declinare il tema del patrimonio genetico animale sia coi diversi profili di interesse sanitario che con la tutela e la promozione dei prodotti tipici che rappresentano un patrimonio ineguagliabile delle nostre realtà regionali.”

I

I COMPITI Il “Centro Nazionale per la Valorizzazione del-

la Biodiversità Animale” avrà il compito di coordinare iniziative e rapporti con gli organismi nazionali e internazionali che si occupano di biodiversità in zootecnia e di fornire concrete risposte alle problematiche emerse al fine di favorire l’avvio di un sistema nazionale di tutela della biodiversità per una zootecnia sostenibile e di salvaguardia dell’ambiente e dello sviluppo rurale. Tale sistema potrà inoltre contribuire agli obblighi derivanti all’Italia dall’attuazione dei trattati internazionali. In questo contesto, quindi, assume rilevanza la definizione di un metodo comune di lavoro e di approccio alla tutela della biodiversità animale, condiviso tra tutti i soggetti operanti nel settore pubblico e privato e nel mondo della ricerca in modo tale da rendere omogenei gli interventi specifici. In particolare il Centro si occuperà dello sviluppo e della valutazione di programmi sostenibili nella biodiversità animale e promuoverà la cooperazione tecnica e finanziaria sia a livello nazionale che internazionale. Verrà inoltre messo in atto un sistema integrato di coordinamento in grado di perseguire obiettivi di sinergia, razionalizzazione e potenziamento della ricerca nel settore della biodiversità rivolta in particolare agli animali di interesse zootecnico. Il Centro Nazionale di Valorizzazione della Biodiversità Animale darà corso ad un sistema permanente di coordinamento

PIANO NAZIONALE PER IL BENESSERE DEGLI ANIMALI DA REDDITO a Direzione Generale della sanità animale e del farmaco veterinario del Ministero ha pubblicato on line il Piano Nazionale per il Benessere Animale (PNBA), allo scopo di attuare le disposizioni previste dal Regolamento (CE) n. 882/2004, entrato in vigore il 1° gennaio 2006 e di rendere uniformi le modalità di esecuzione e la programmazione dei controlli sugli animali da reddito: vitelli, suini, galline ovaiole e altre specie. Il Piano risponde anche all’esigenza di migliorare la formazione dei medici veterinari e degli allevatori riguardo il benessere degli animali. Gli obiettivi del PNBA sono cinque: individuazione dei criteri di controllo conformemente alle disposizioni della decisione n. 778/2006/CE; programmazione annuale dei controlli sulla base della valutazione del rischio (regolamento (CE) n. 882/2004 e decisione n. 778/2006/CE); coordinamento tra le diverse Autorità competenti al fine di evitare da una parte inutili sovrapposizioni dei controlli e dall’altra il rischio di difformi interpretazioni applicative delle norme con conseguenti distorsioni di mercato; standardizzazione ed informatizzazione dei flussi informativi, al fine di rendere disponibili i dati relativi ai controlli e consentire così alle diverse Autorità competenti di adempiere gli obblighi di rendicontazione previsti dalle norme vigenti; formazione dei medici veterinari e degli allevatori. http://www.ministerosalute.it/pubblicazioni/ppRisultato.jsp?id=842

L

in grado di perseguire le seguenti iniziative: 1. sviluppo e valutazione di programmi sostenibili nella biodiversità animale; 2. promozione della cooperazione tecnica e finanziaria a livello locale, nazionale ed internazionale; 3. promozione di azioni sinergiche tra soggetti pubblici e privati a livello nazionale coordinandone le attività; 4. coordinamento e collezione di progetti nazionali ed internazionali per le iniziative in essere o future; 5. verifica dei risultati delle iniziative di sostegno adottate; 6. indicazione e costituzione di moduli e modelli di attività; 7. messa a disposizione del know how acquisito; 8. organizzazione di incontri, studi e pubblicazioni; 9. raccolta ed ordinamento delle attività legislative in corso, anche al fine di un utile verifica delle iniziative da attivare; elencazione delle iniziative in corso, in situ ed extra situ, ricognizione, analisi e monitoraggio dell’esistente e riorganizzazione dei materiali di merito. Ulteriore funzione del Centro, anche in concerto con il Ministero delle Politiche agricole e forestali, sarà quella di favorire il recupero delle aree territoriali marginalizzate, con un maggior sostegno alla diffusione dei prodotti tipici e la promozione di nuovi modelli economici di sviluppo locale basati sulla valorizzazione imprenditoriale delle produzioni.

Convenzione di Ramsar, 1971 Sancisce la tutela delle zone umide d’importanza internazionale per la protezione degli uccelli acquatici. Di queste aree, chiamate “zone Ramsar” in Italia ne sono state istituite 47 Convenzione di Berna, 1979 Tutela la conservazione della vita delle specie selvatiche e dell’ambiente naturale in Europa Convenzione di Bonn, 1979 Estende gli obiettivi di conservazione delle specie migratorie e dei loro habitat anche al di fuori dell’ambito europeo Convenzione sulla Biodiversità di Rio de Janeiro, 1992 Stabilisce l’esigenza di conservazione in situ degli ecosistemi e degli habitat naturali Agenda XXI, 1992 Stabilisce i criteri guida per lo sviluppo sostenibile del pianeta Direttiva 79/409/CE - “Uccelli” Sancisce la conservazione di tutte le specie di uccelli selvatici europei, prevedendo l’istituzione di Zone a Protezione Speciale (ZPS) Direttiva 92/43/CE - “Habitat” Legge 6 Dicembre 1991, n. 394, Legge quadro sulle aree protette Risoluzione n° 3 del 2001 della FAO Trattato internazionale sulle risorse fitogenetiche per l’alimentazione e l’agricoltura Conferenza FAO, 2007 Sulle risorse genetiche animali per l’alimentazione e l’agricoltura Piano Nazionale MIPAF, 2008 Biodiversità di interesse agricolo

CONVENZIONI E LEGGI La biodiversità è oggetto di numerosi trattati internazionali ratificati dal nostro Paese e ispira la normativa comunitaria e nazionale attraverso specifiche iniziative legislative:

Il protocollo di intenti per l’istituzione del Centro Nazionale di Valorizzazione della Biodiversità Animale è pubblicato su ministerosalute.it (pdf, 55 KB) ■


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Università Attualità

VETERINARIA 30 | 2008

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Blog del Messaggero sul caso Catanzaro Studenti, genitori, veterinari, pensionati, lettori hanno detto la loro on line eterinaria: 18 studenti e prof in affitto”. Il titolo è del Messaggero del 28 luglio, che in un articolo di Carla Massi ha affrontato il “caso Catanzaro”. La giornalista è partita da un comunicato stampa dell’ANMVI (Tre atenei per 18 studenti www.anmvioggi.it) nel quale l’Associazione aveva ripreso, ai primi di luglio, le proprie argomentazioni politiche e giuridiche per chiedere al Ministro dell’Università Mariastella Gelmini “una seria riflessione sulla formazione accademica e sull’offerta formativa in medicina veterinaria”.

V

LE REAZIONI Il comunicato aveva smosso le acque: i presidi delle Facoltà di Bari e di Bologna avevano subito precisato di non aver rinnovato la collaborazione con l’Ateneo calabrese. Resta quindi Napoli a reggere le sorti dell’interateneo con il supporto di Messina. Il Messaggero ha offerto il deontologico diritto di replica: «È un servizio alla Regione, stiamo crescendo, ogni anno riceviamo più domande» dice Saverio Costanzo, rettore dell’Università Magna Graecia - “È vero, non abbiamo un ospedale veterinario ma un grande ambulatorio di circa 400 mq. Inoltre, è in vigore una convezione con la più importante azienda zootecnica della Calabria. In aggiunta, abbiamo stipulato accordi con le Asl del territorio, con la più grande di Napoli e il suo ospedale veterinario”. E conclude: “I primi 7-8 studenti del corso di laurea in Medicina Veterinaria, alcuni dei quali avevano già conseguito la laurea triennale in Scienze e tecnologie delle produzioni animali, sono in procinto di laurearsi in questo anno accademico”. Per due giorni il blog del Messaggero (http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=28478&sez=HOME_SCUOLA) è stato animato da studenti iscritti a Catanzaro, genitori calabresi, veterinari, pensionati e lettori che hanno detto la loro. È un blog con tesi e antitetesi, senza alcuna sintesi. Ma qualche stralcio merita di essere ripreso per capire le reazioni.

GLI ISCRITTI (...Non siamo 18 in tutta la facoltà, siamo 100, con relative famiglie, e non ho letto da nessuna parte che ai test di ammissione ogni anno si è presentato il doppio delle persone rispetto all’anno precedente). (...Se sono rimasto iscritto a Catanzaro dalla sospensiva del consiglio di stato in poi, è stato perché ho visto. Ho visto le cose iniziare a funzionare). (...Un uomo ha il diritto di seguire le proprie passioni: la mia è la veterinaria, sin da piccolo, e lo sarà sempre, perciò lasciatemi inseguire la mia passione nella mia terra dove ora qualcosa ha risposto, qualcosa ha messo radici, le potenzialità ci sono e le strutture pure). (...Ci hanno “affittato” grandissimi professori, altri meno, ma la maggior parte merita tutta la mia gratitudine per quello che io sono oggi. Purtroppo però un professore, eccellente o incompetente che sia, non sarà mai in grado di fare appieno il suo dovere se lo si mette su un treno 4 ore all’andata e 4 ore al ritorno). (...Iscritto al IV anno del corso di Medicina Veterinaria all’università “Magna Graecia” di Catanzaro. Coerentemente la situazione della mia facoltà non è certo ottima, ma non ricorrerò a nessun paragone con altri paesi europei o altre facoltà per tirare le mie somme, perché il punto siamo noi, non gli altri). (...Iscrivendomi a Catanzaro, ho scelto di assu-

mere le mie responsabilità, prendendo pienamente atto delle difficoltà che OGNI FACOLTÀ che nasce deve affrontare). (...Non mi interessa quante altre facoltà ci sono in Italia e di quale tasso di disoccupazione soffra il settore Veterinario, so soltanto che ho passione e, come disse una mia collega “l’università è solo un punto di partenza, non un punto di arrivo”, perciò non ho rimpianti né ritengo che questa facoltà ORA vada chiusa). (...Prima si; prima c’erano molti problemi, molte carenze strutturali e didattiche, prima vedevamo incrinarsi ogni giorno di più la nostra formazione, il nostro futuro, prima mi avvelenavo il sangue assistendo all’inconsistenza di certi modi di fare le cose. Prima). (...Come studente iscritto all’università di veterinaria Catanzaro al V anno, vorrei tanto sapere dove sarebbe situata la clinica di 400 mq, dal momento che gli studenti non ci hanno mai avuto accesso). (...Stiamo già pensando ad un trasferimento verso una facoltà a norma onde evitare possibili “problemi” nell’inserimento già di per sé difficile nel mondo di lavoro). (...Come al solito non ci si smentisce mai !!!!! Italiani ignoranti, politici, faziosi, difensori di lobby alla faccia di chi lavora e studia seriamente).

I GENITORI (...Io personalmente ho un figlio che studia

veterinaria presso l’’Università Magna Graecia di Catanzaro con la media del 30, cosa sto pensando di fare? Farlo studiare all’estero, Inghilterra o Australia.......alla faccia di tutti coloro che lamentano ....la così detta “fuga dei Cervelli”. (...Mio figlio è uno dei 22 che l’anno scorso ha vinto il concorso per entrare a Medicina Veterinaria a CZ. Riscattare questa terra costa anche qualche sacrificio per i veterinari). (...Studiare fuori sede, specie adesso, è difficilissimo per qualsiasi famiglia e non vedo perché un cittadino italiano che paga le tasse, solo perché calabrese debba partire anche per studiare).

LA CALABRIA (...Molte delle aziende alimentari calabresi non sono solo carenti di veterinari, ma trovano addirittura difficoltà nel reperirli sul mercato meridionale). (...Di veterinari in Calabria non ne servono, ce ne sono fin troppi e sono tutti bravissimi e disoccupati, perché non ci sono quasi più allevamenti e la gente non ha soldi per portare il gatto dal veterinario). (...In Calabria servono imprenditori capaci, ingegneri di tutti i tipi e manager con le palle, non più i soliti avvocati, medici, farmacisti, sociologi, filosofi e adesso anche i veterinari, buoni solo ad infoltire le schiere di disoccupati questuanti di un posto di lavoro pubblico). (...Consigliateli bene i vostri figli prima di farli iscrivere ad una facoltà inutile).

I COSTI (...Sono solo un pensionato (dopo 43 anni e 2 mesi di lavoro ) ed ho senz’altro contribuito, forzosamente, a pagare i costi di quella Università... chiuda quella baracca inutile). (...È ora di dire basta con corsi di laurea improvvisati solamente per far aumentare il numero degli iscritti - e quindi finanziament -).

IL MERCATO (...È una vergogna abominevole l’apertura di un nuovo corso di laurea in veterinaria per solo una trentina di studenti. Io sono di Roma, sono veterinario, da 12 anni esercito la professione nel mio ambulatorio aperto con i sacrifici di una vita dei miei genitori che non ci sono più. La facoltà l’ho fatta a Napoli e mi sono fatto un mazzo tanto e sinceramente con tutta la passione che ho per gli animali se tornassi indietro non so se lo rifarei). (...Se sei “fortunato”(eufemismo), come lo sono stato io per i primi 3 anni dopo la laurea trovi lavoro in qualche clinica veterinaria aperta 24 ore che ti offre la “ragguardevole” cifra di 40 euro a turno notturno di 12 ore o di 80 euro per 1 turno festivo di 24 ore, sempre se sei fortunato!!!). (...Sono un veterinario libero professionista e plaudo all’iniziativa dell’Anmvi circa la soppressione del corso di laurea in Veterinaria a Catanzaro. Il mercato degli ambulatori comincia ad essere saturo ed inoltre con simili corsi di laurea si rischia di creare laureati con un livello di preparazione veramente basso, lontano dalla realtà professionale). ■


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10 Fisco e Leggi

VETERINARIA 30 | 2008

Il cane può entrare al ristorante? In tema di accesso degli animali di compagnia nei locali pubblici, la Legge è vaga e controversa

REGIONI E COMUNI Ma la normativa va necessariamente raccordata con ulteriori normative di carattere regionale o comunale, che ben possono estendere i casi di divieto di accesso degli animali di compagnia nei luoghi pubblici o aperti al pubblico. Numerosi Comuni, ad esempio, hanno emesso precise ordinanze che vietano tassativamente l’ingresso degli animali in tutti i locali pubblici, senza alcuna distinzione, prevedendo pesanti sanzioni per i trasgressori, mentre altri regolamenti regionali o comunali, a dire il vero la maggioranza, lasciano un ampio margine di discrezionalità ai singoli gestori dei locali, rimettendo agli stessi la decisione se accettare o meno gli animali all’interno dei propri esercizi. Nei casi in cui sia negato l’ingresso, però, è

bene ricordare che il gestore dovrà premurarsi di segnalarlo con una apposita indicazione sulla porta del locale, altrimenti egli non potrà rifiutare l’accesso al cliente che si presenti accompagnato dal proprio cane o gatto, ovviamente tenuto al guinzaglio.

CANI GUIDA Da ultimo, resta da evidenziare che la legge n. 37 e dell’8 febbraio 2006 pubblicata sulla «Gazzetta Ufficiale» n. 52 del 3 marzo 2006, prevede una multa da 500 a 2.500 euro per chiunque ostacoli l’ingresso dei cani guida per ciechi negli esercizi pubblici e sui mezzi di trasporto pubblico. Su tali mezzi, inoltre, l’obbligo di museruola per il cane guida sorgerà soltanto a seguito di espressa richiesta del conducente o dei passeggeri. ■

ANCHE I SANITARI MILITARI SI ISCRIVONO ALL’ALBO livello nazionale, sono poche le indicazioni normative in tema di accesso degli animali di compagnia nei locali pubblici. Si deve essenzialmente guardare al Decreto del presidente della Repubblica n. 320 del 1954 che istituisce il «Regolamento della polizia veterinaria». In base a tale Regolamento deve ritenersi generalmente ammesso l’accesso di cani e

A

gatti nei locali pubblici e sui mezzi di trasporto, purché siano condotti a guinzaglio e muniti di museruola. Altre norme statali in materia di igiene e sanità, invece, impongono il divieto di ingresso ai cani e agli altri animali all’interno degli ospedali o nei locali in cui si preparano cibi (cucine, stabilimenti di confezionamento, negozi di generi alimentari e simili), mentre alcune norme di pubblica sicurezza vietano l’ingresso degli stessi all’interno di cinema e teatri, durante le rappresentazioni.

applicabile al personale militare la norma che prescrive l’obbligatorietà dell’iscrizione professionale anche per i pubblici dipendenti. Ne consegue il riconoscimento di licenza per aggiornamento scientifico, già riconosciuta al personale medico. Il chiarimento viene dall’Esperto risponde del Sole 24Ore: l’obbligatorietà dell’iscrizione all’albo professionale per i pubblici dipendenti di cui all’articolo 2, comma 3, della legge 1° febbraio 2006, n. 43, si ritiene applicabile anche al personale del servizio sanitario militare. Ciò in quanto il personale rientra nella categoria più ampia di “pubblico dipendente” prevista dalla norma e inoltre perché l’articolo 2, comma 3 della legge 43/2006 prevede che l’iscrizione all’albo sia subordinata al conseguimento del titolo abilitante all’esercizio della professione di cui al comma 1, in cui viene espressamente richiamato anche il personale sanitario militare. Ne consegue la legittimità della richiesta dei permessi per ottemperare ai relativi obblighi di aggiornamento professionale.

È

Elenco clienti fornitori, cadono anche le sanzioni Cancellato l’obbligo, non ci saranno sanzioni per le inadempienze, grazie al principio del favor rei a legge di conversione della manovra d’estate (articolo 33, comma 3, decreto legge 112 del 2008) ha confermato l’abrogazione dell’obbligo di presentare gli elenchi Iva entro 60 giorni dal termine previsto per la presentazione della comunicazione annuale Iva, in scadenza a fine febbraio di ogni anno. E, con la caduta dall’obbligo, vengono anche cancellate le sanzioni per le inadempienze commesse, nel rispetto del principio di legalità. Per gli elenchi Iva si tratta di un nuovo ritorno al passato. L’obbligo di trasmetterli era stato infatti reintrodotto dal 2007, dopo essere stato soppresso nel 1994 perché considerato inutile. La manovra d’estate modifica anche il comma 6 dell’articolo 8-bis, stabilendo che per l’omissione della comunicazione o per l’invio di dati incompleti o non veritieri si applica una sanzione amministrativa variabile da 258 a 2.065 euro. La soppressione dell’obbligo di presentare gli elenchi clienti e fornitori cancella anche le inadempienze commesse. Si ap-

L

plica infatti il principio di legalità (favor rei), introdotto nel sistema sanzionatorio tributario nel 1997: nessuno può essere assoggettato ad una sanzione per un fatto che, secondo una legge posteriore, non costituisce più una violazione punibile. L'esercizio 2007 è stato il primo anno per il quale i professionisti erano chiamati a predisporre e trasmettere l'elenco dei clienti e fornitori. L’elenco dei clienti comprendeva solamente i titolari di partita IVA (non dovranno essere inclusi quindi i clienti soggetti privati privi di partita IVA). Era consentito indicare solamente la partita IVA (e non anche quindi il codice fiscale). La trasmissione degli elenchi andava effettuata utilizzando il servizio telematico Entratel o Internet (Fisconline <http://telematici.agenziaentrate.gov.it/Main/i ndex.jsp>). Alcune associazioni di consumatori hanno sollevato il problema dei costi già sostenuti dai contribuenti per dotarsi degli strumenti telematici richiesti dall’Agenzia delle Entrate e stanno valutando una “class action”. Analoga valutazione è stata proposta dall’ANMVI a Confprofessioni. ■


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Eventi Veterinari

VETERINARIA 30 | 2008

Società Federata ANMVI

INCONTRI SOCIETÀ SPECIALISTICHE II SEMESTRE 2008 DATA

SOCIETÀ

LUOGO TITOLO

13 Settembre

SIMIV

Cremona Emogasanalisi ed equilibrio acido-base nella pratica clinica

21 Settembre

SIARMUV

27-28 Settembre

SCVI

Cremona La Cardiochirurgia

28 Settembre

SIDEV

Cremona

5 Ottobre

SVIDI

Cremona Approccio diagnostico al paziente con patologie delle ghiandole surrenali

5 Ottobre

SINUV

Cremona Parliamo di ipertensione

5 Ottobre

SISCA

Cremona Educare un cucciolo che pensa: approccio teorico e pratico

11-12 Ottobre

SIONCOV

Cremona Il mastocitoma

18-19 Ottobre

SIMVENCO

Cremona

Un malato, la sua cura. Riflessioni sul tema attraverso l’analisi di casi clinici trattati con MNCV

19 Ottobre

SIODOV

Cremona

Oncologia del cavo orale: terapie chirurgiche e trattamenti alternativi

19 Ottobre

SIARMUV

Cremona Medicina d’urgenza - Squilibri acido-base

8-9 Novembre

SIOVET

Cremona Ortopedia e traumatologia geriatrica

9 Novembre

SIMEF

Cremona Malattie genetiche ereditarie del gatto

9 Novembre

SICIV

Cremona L’esame dei versamenti cavitari: Citologia e non solo

15-16 Novembre

SIGEDV

Cremona L’esofago e i suoi misteri

16 Novembre

SIRVAC

Cremona Scelte anestesiologiche in corso di cesareo, ovaioisterectomia e nel paziente pediatrico

16 Novembre

SIARMUV

Cremona Argomenti di anestesia

16 Novembre

Gruppo di Studio di Fisioterapia e Riabilitazione

Cremona Gatti: anche loro hanno bisogno di fisioterapia … Talora!

22-23 Novembre

SICARV

Cremona

22-23 Novembre

SINVET -

Padova

SOVI

Gruppo di studio di anestesia/analgesia loco-regionale Anestesia/Analgesia neurassiale: la tecnica peridurale

Aggiornamenti in malattie cutanee fungine superficiali nel cane e nel gatto

Malattie cardiache congenite ed ereditarie: a che punto siamo e cosa ci aspettiamo dal futuro

Cremona Neuroftalmologia clinica: oculista e neurologo a confronto

Informazioni: Segreteria Società Specialistiche SCIVAC - Tel. 0372 403502 - Fax 0372 457091 - E-mail: socspec@scivac.it

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12 Eventi Veterinari

VETERINARIA 30 | 2008

Richiesto accreditamento

Società Federata ANMVI

DELEGAZIONI REGIONALI SCIVAC 2008 - 2° SEMESTRE Tutti gli incontri delle delegazioni regionali SCIVAC sono liberi e gratuiti per tutti i soci SCIVAC in regola con la quota associativa del 2008. Gli incontri hanno la durata di un giorno dalle 8,30 alle 17,00 circa e si svolgono di domenica, solo la serata del 6 Ottobre si svolgerà il lunedì dalle 21,00 alle 23,00 circa.

Regione

Data

Argomento

Relatori

EMILIA ROMAGNA

7 Settembre

Ruolo della fisioterapia nella corretta gestione del paziente affetto da ernie discali

L. Dragone

TOSCANA

14 Settembre

Le ernie in chirurgia Generale

G. Pisani

BASILICATA

14 Settembre

Proteine: armoniche sequenze di note

S. Tasca

LOMBARDIA

21 settembre

Difficoltà deambulatorie. Il ruolo delle malattie del sistema nervoso periferico, un approccio clinico, diagnostico e (fisio) terapeutico

G. Gandini R. Pozzi

VENETO

21 Settembre

Valutazione dell’occlusione e traumatologia dentale

A. De Simoi

FRIULI VENEZIA GIULIA

28 Settembre

Fondamenti di anestesia gassosa

A. Lachin

MOLISE

28 Settembre

Oftalmologia

Da definire

LAZIO

5 Ottobre

Diagnosi e terapia delle principali patologie scheletriche ereditarie

G. Baroni

LOMBARDIA (Serata).

6 Ottobre

Come aprire la pancia ad un cane od un gatto ed uscirne incolumi: approccio ragionato alla celiotomia esplorativa negli animali da compagnia

G. Romanelli

VALLE D’AOSTA

12 Ottobre

Epilessia e convulsioni: approccio clinico, diagnostico e terapeutico

G. Gandini

CAMPANIA

12 Ottobre

Diagnosi e prevenzione della FIP

S. Paltrinieri

PUGLIA

12 Ottobre

Emergenza o non emergenza… questo è il problema” riconoscimento e trattamento delle più comuni emergenze in medicina veterinaria

P. Gaglio

CALABRIA

12 Ottobre

Aggiornamenti in neurologia

D. Corlazzoli

SARDEGNA (ASVAC)

19 Ottobre

Le patologie nelle vie aeree superiori nel gatto

S. Bo

PIEMONTE

9 Novembre

Ematologia: un gioco di luci e colori

S. Tasca

TRENTINO ALTO ADIGE

16 Novembre

Approccio alle più comuni emergenze veterinarie come scegliere le possibili alternative terapeutiche

M. Bertoli

MARCHE

16 Novembre

L’occhio Dolente

A. Crotti

ABRUZZO

23 Novembre

Le lussazioni articolari traumatiche nel cane e nel gatto

F.M. Martini

UMBRIA

23 Novembre

Ematologia una gioco di luci e colori

S. Tasca

SICILIA

30 Novembre

Diagnosi e terapia delle principali patologie scheletriche ereditarie

G. Baroni

LIGURIA

30 Novembre

Chirurgia di stomaco e intestino

F. Sangion

CAMPANIA

30 Novembre

L’esame endoscopico in gastroenterologia e pneumologia

E. Bottero

LOMBARDIA

30 Novembre

Chirurgia palpebrale

A. Crotti

LAZIO

14 Dicembre

Chirurgia di stomaco e intestino

F. Sangion

PUGLIA

14 dicembre

L'Occhio dolente

A. Crotti

Non è previsto accreditamento ECM

Incontro in collaborazione con SOVEP

Per maggiori informazioni è possibile visitare il sito www. scivac.it oppure inviare una e-mail a: delregionali@scivac.it o contattare la Segreteria al numero 0372/403506


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VETERINARIA 30 | 2008

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Attualità scientifica Vet Journal

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Sarcoidi equini: efficacia della elettrochemioterapia Risposta positiva di lunga durata nella maggior parte dei casi trattati in uno studio di MARIA GRAZIA MONZEGLIO sarcoidi equini rispondono efficacemente all’elettrochemioterapia, secondo un gruppo di ricerca che ha pubblicato alcuni studi su questa modalità terapeutica in medicina veterinaria negli ultimi anni. L’elettrochemioterapia (ECT) si basa sull'associazione tra la somministrazione locale o sistemica di un agente chemioterapico come la bleomicina e il cisplatino e l'applicazione diretta di impulsi elettrici ai tumori cutanei. L'applicazione diretta dell'impulso elettrico al tumore induce una riorganizzazione delle membrane plasmatiche cellulari rendendole più permeabili ai chemioterapici. Gli studi clinici in oncologia veterinaria hanno mostrato l'efficacia dell’elettrochemioterapia nel trattamento dei tumori cutanei e sottocutanei di diversa natura istologica nel cane, nel gatto e nel cavallo. Questi studi hanno inoltre indicato una risposta oggettiva di lunga durata nell'80% circa dei tumori trattati. Nel cavallo, gli autori hanno trattato i sarcoidi somministrando cisplatino direttamente nella neoplasia ed applicando successivamente gli

I

DISCOPATIE: ASPETTI RM DELLA COMPRESSIONE MIDOLLARE no studio ha rivisto le cartelle cliniche e le risonanze magnetiche (RM) di 33 cani affetti da discopatia intervertebrale tipo I di Hansen confermata chirurgicamente. Quattordici cani erano condrodistrofici e 19 non lo erano. I segni clinici più comuni erano il dolore cervicale, che colpiva 28 cani, e l'impossibilità di camminare in 23 soggetti. In 15 casi, i segni clinici erano acuti, comparsi nelle 24 ore precedenti. Nelle immagini RM, l’area mediana di compressione midollare era pari al 26% (range 11-71%) dell’area midollare normale. Il grado di compressione midollare era significativamente associato allo stato neurologico pre-chirurgico del soggetto ma non allo stato neurologico postoperatorio. I cani con insorgenza acuta dei segni clinici presentavano disfunzioni neurologiche più gravi prima della chirurgia, tuttavia le loro condizioni miglioravano maggiormente in seguito a quest’ultima.

U impulsi elettrici. È stata ottenuta una risposta pari al 100% nei tumori di piccole dimensioni (meno di 5 cm) e del 98% nei tumori di tutte le altre dimensioni, con una durata della risposta superiore a 24 mesi (ACVIM Forum 2008). Il protocollo è stato utilizzato con risultati positivi anche come terapia adiuvante pre- o postchirurgica per i tumori di grosse dimensioni. Ulteriori studi cli-

nici prospettici randomizzati controllati sono tuttavia necessari per confermare gli incoraggianti risultati. “Electrochemotherapy in veterinary oncology”. Cemazar M, Tamzali Y, Sersa G, Tozon N, Mir LM, Miklavcic D, Lowe R, Teissie J. J Vet Intern Med. 2008 Jul-Aug; 22(4): 826-31. ■

Feromone appagante canino: effetti sullo “stress da adozione” nel cucciolo Meno vocalizzazioni e segni di stress da isolamento sociale nei cani trattati più breve in questo gruppo. Le suddette differenze venivano osservate nei cuccioli di taglia piccola, media e grande. I collari con DAP non avevano effetti sull'incidenza dello sporcare in casa.

“Efficacy of dog-appeasing pheromone in reducing stress associated with social isolation in newly adopted puppies” E. Gaultier, L. Bonnafous, D. Vienet-Legué, C. Falewee, L. Bougrat, C. Lafont-Lecuelle, and P. Pageat. Vet Rec. 2008 163: 73-80(M.G.M.) ■

“Detection of spinal cord compression in dogs with cervical intervertebral disc disease by magnetic resonance imaging” M. Ryan, S. R. Platt, F. J. Llabres-Diaz, J. F. McConnell, and V. J. Adams. Vet Rec. 2008 163: 11-15 (M.G.M.)

Semplicità di utilizzo

no studio in triplo cieco e controllato con placebo ha valutato il possibile effetto del feromone appagante canino (DAP) nel ridurre lo stress nei cuccioli appena adottati da un negozio di animali. Dopo l'arrivo in casa dal negozio, si applicava con metodo random un collare con DAP a 32 cuccioli e un collare di controllo a 34 cuccioli. I proprietari dei cuccioli adottati venivano contattati telefonicamente 3 e 15 giorni dopo l'adozione, al fine di ottenere informazioni sull'integrazione dell'animale in famiglia e soprattutto su qualsiasi segno di stress dimostrato dal cucciolo nei momenti di isolamento sociale. Tutti i cuccioli isolati del gruppo di controllo vocalizzavano durante la prima notte. I segni di stress e soprattutto le vocalizzazioni erano significativamente inferiori nel gruppo trattato con DAP il giorno 3 e nel corso di tutto lo studio; le vocalizzazioni notturne cessavano in un tempo significativamente

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14 Info Regioni Ricorso della FNOVI

VETERINARIA 5 | 2008

Consulenze aziendali: illegittimo il requisito dell’esperienza Il TAR dell’Emilia Romagna corregge il bando regionale, ma fa confusione sulle consulenze

l TAR per l’Emilia Romagna (sentenza n. 3474/2008, sede di Bologna) ha parzialmente accolto il ricorso presentato dalla FNOVI insieme al Collegio Nazionale degli Agrotecnici e degli Agrotecnici laureati contro il bando emesso con la delibera regionale n.1652/2007, bando che ammetteva alle consulenze aziendali solo i parteci-

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panti con esperienza biennale e che prevedeva l’obbligo di documentare un percorso formativo di almeno 60 ore nell’ultimo biennio.

BASTA L’ISCRIZIONE ALL’ORDINE Per il Tribunale è illegittima la richiesta per gli iscritti agli albi dei veterinari e degli agrotec-

nici di ulteriori requisiti di esperienza e professionalità. La posizione dei giudici bolognesi è perfettamente in linea con quanto espresso dall’Antitrust in merito all’accesso al portale SIAN: l’Autorità Garante aveva allora evidenziato che “non appare giustificato”, per i professionisti, subordinare l’accesso al Sistema informativo agricolo nazionale, alla verifica dei requisiti di professionalità e di competenza, “dal momento che si tratta di soggetti che si deve presumere in possesso di tali competenze”. “Infondata”, invece, la tesi dei ricorrenti secondo i quali il bando regionale non poteva ammettere soggetti diversi dagli scritti agli ordini professionali. Per i legali dei ricorrenti, il TAR fa confusione tra le tipologie di consulenza e non coglie nel segno della censura mossa con ricorso. Le materie di consulenza previste dalla misura 114 sono inequivocabilmente medico-veterinarie.

IDENTICO PROBLEMA IN LOMBARDIA vizi censurati dal TAR di Bologna si ritrovano, identici, in Lombardia (D.g.r. Lombardia 19 maggio 2008, n.8/7273). La FNOVI ha perciò trasmesso una nota al nuovo assessore all’agricoltura della Lombardia Luca Ferrazzi chiedendo l’immediata modifica della delibera, diversamente “la Federazione, unitamente agli Ordini provinciali dei medici veterinari della Lombardia, non potrà che impugnare in sede giudiziaria gli atti regionali”.

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APPELLO La FNOVI ha annunciato che valuterà se ricorrere in appello, trattandosi di competenze esclusive degli iscritti all’albo degli Ordini ricorrenti. Tuttavia, la FNOVI ricorda che l’assenza di espressa pronuncia in tal senso, imporrà agli Ordini di verificare che nel-

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ANCHE IN ABRUZZO L’ORDINE DEI TECNOLOGI ALIMENTARI on decreto del Ministero della Giustizia è stato istituito l’Ordine dei Tecnologi Alimentari dell’Abruzzo. «La nascita dell’Ordine dei Tecnologi Alimentari dell’Abruzzo - ha dichiarato Dino Mastrocola, preside della Facoltà di Agraria - è il risultato dell’impegno della Facoltà e dell’Ateneo di Teramo, portato avanti dall’Associazione dei Laureati nelle Tecnologie Alimentari d’Abruzzo (A.T.A.). «L’Ordine dei Tecnologi Alimentari - ha proseguito Mastrocola - permetterà ai laureati della regione che superano l’esame di abilitazione di vedere riconosciuta ufficialmente una professionalità altamente qualificata e specializzata nei settori della trasformazione, conservazione, igiene e analisi degli alimenti». «Infine - ha concluso Mastrocola - l’Ordine dei Tecnologi Alimentari sarà un importante punto di riferimento locale sia per le industrie del settore che per enti di ricerca e controllo, per il reperimento di consulenti e di figure professionali con specifiche competenze nella qualità e sicurezza alimentare». La costituzione dell’Ordine dei Tecnologi Alimentari dell’Abruzzo è stata favorita anche dal fatto che la Facoltà di Agraria di Teramo può contare su oltre 170 convenzioni per lo svolgimento di tirocini da parte di laureandi e laureati, stipulate con aziende ed enti della Regione Abruzzo e del territorio nazionale. La costituzione dell’Ordine in questo settore professionale completa il percorso iniziato con l’istituzione a Teramo della Facoltà di Agraria con il Corso di laurea in Scienze e tecnologie alimentari, avvenuta nell’anno accademico 1998/1999, in un momento caratterizzato da un lato dall’industrializzazione della produzione alimentare, che ha “reso indispensabile un salto di qualità nel processo di industrializzazione delle preparazioni alimentari, realizzabile solo attraverso l’intervento di tecnologi specializzati nella produzione, distribuzione e controllo degli alimenti di origine animale e vegetale”.

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Prevenzione e controlli Leggi in Gazzetta

Alimenti vegetali: nuovi compiti per gli IZS Ampliati i controlli sulla sicurezza alimentare. Agli Istituti un anno di tempo per la piena operatività

l decreto 27 febbraio 2008 (GU n. 197 del 23-8-2008) ha attribuito agli Istituti zooprofilattici sperimentali “compiti di controllo ufficiale in materia di analisi chimiche, microbiologiche e radioattive su alimenti di origine vegetale non trasformati”. Il provvedimento si fonda sull’urgenza di ampliare i controlli sulla sicurezza alimentare, con particolare riferimento ai prodotti di origine vegetale non trasformati, sia in importazione da

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paesi terzi che sul territorio. In premessa, il decreto si richiama al Regolamento (CE) n. 882/2004 relativo ai controlli ufficiali intesi a verificare la conformità alla normativa in materia di mangimi e di alimenti e alle norme sulla salute e sul benessere degli animali. Dovrà essere predisposto un piano di sicurezza per la salvaguardia della salute della popolazione nei confronti dei prodotti alimentari sia nazionali che esteri, pertanto gli IZS entro tre mesi dalla pubblicazione del decreto dovranno inviare al Dipartimento per la sanità pubblica veterinaria, la nutrizione e la sicurezza degli alimenti un programma di lavoro dettagliato che illustri le azioni da intraprendere. Gli Istituti zooprofilattici dovranno essere adeguati, anche sotto il profilo strumentale, per lo svolgimento di analisi chimiche, microbiologiche e radioattive sugli alimenti di origine non animale. Entro dodici mesi dalla pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale, dovranno raggiungere la piena operatività. ■

A PADOVA UN CENTRO DI REFERENZA PER LE ZOONOSI resso la sede centrale dell’Istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie è stato istituito il «Centro di referenza nazionale per la ricerca scientifica sulle malattie infettive nell’interfaccia uomo/animale». Il decreto 7 maggio 2008 (GU n. 197 del 23-8-2008) prevede che il Centro svolga “in via prioritaria, i seguenti compiti: promozione della ricerca, sia in ambito nazionale che internazionale, sui patogeni emergenti; miglioramento delle conoscenze sull’ecologia delle infezioni trasmissibili dagli animali all’uomo; potenziamento delle collaborazioni fra medicina umana e veterinaria per individuare sinergie operative e di ricerca in grado di garantire un miglioramento dei risultati delle attività svolte nel settore di interesse; organizzazione e gestione di percorsi formativi su: metodiche diagnostiche innovative, tecniche e metodi di epidemiologia molecolare, programmi di sorveglianza e controllo; raccolta, analisi, produzione e dif-

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fusione di informazioni alla comunità scientifica nazionale e internazionale. Il funzionamento del Centro dovrà essere programmato su base almeno triennale ed il relativo piano di attività dovrà essere approvato dal Ministero della salute. OIE e FAO promuovono costantemente iniziative finalizzate ad intensificare le attività di studio, prevenzione e controllo delle malattie infettive a carattere zoonosico, e, su proposta del Dipartimento per la sanità pubblica veterinaria, la nutrizione e la sicurezza degli alimenti si sono recentemente dichiarate disponibili all’istituzione presso l’IZSVe, di un Centro di referenza nazionale che collabori con le strutture del SSN e con le organizzazioni internazionali che si occupano di malattie infettive dell’uomo e degli animali. Lo scopo è il miglioramento delle attività già avviate in tale settore e della complessiva organizzazione sanitaria con ricadute positive sulla tutela della salute umana e della sanità animale.

IDENTIFICAZIONE DEI SUINI pubblicata sulla G.U.C.E. (8 agosto 2008 - L 213/3) la Direttiva 2008/71/CE del Consiglio del 15 luglio 2008 relativa all’identificazione e alla registrazione dei suini (Versione codificata). La direttiva stabilisce le prescrizioni minime in materia di identificazione e registrazione dei suini, fatte salve le norme comunitarie più dettagliate che potranno essere stabilite al fine di estirpare le malattie o di controllarle.

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16 Lettere al Direttore

VETERINARIA 30 | 2008

Una “piccola opera”

Il Presidente dell’Associazione Professionisti Toelettatori ci ha indirizzato una lettera rivolta a tutta la Categoria. Quest’anno l’Associazione ha chiesto la collaborazione dell’ANMVI per la divulgazione del testo. La pubblichiamo di seguito. L'APT fa sapere che “ l’aspetto legato al comportamento da tenere nei confronti dell'animale in toeletta è oggetto di continua verifica e ricerca per evitare stress inutili dovuti ad una errata gestione del cane o del gatto in toeletta”.

el luglio scorso, in occasione di una seduta del Consiglio della Facoltà di Medicina Veterinaria di Messina, è stato presentato il libro dal titolo “L’asino all’attenzione della comunità scientifica e del territorio” (Chiriotti Ed., Pinerolo, Torino) . Il testo, a cura dalla Prof. Francesca Conte, della Sezione di Ispezione degli alimenti di Origine Animale nonché coautore, unitamente ai docenti della Facoltà, può essere considerato di estrema attualità, per gli argomenti trattati: dall’anatomia ed alla patologia della mammella, all’alimentazione dell’asina, alla qualità del suo latte, il testo tratteggia, per la prima volta in maniera organica , un mondo nuovo per molti: l’asina da latte. “La Facoltà di Medicina Veterinaria esiste, si muove vorticosamente anche nel territorio siciliano, con peculiare operosità, crescente grinta e la competenza di sempre. Perciò è anche presente per “il pianeta asina da latte” ed opera al servizio dell’utenza. Questa “piccola opera” testimonia la volontà di esserci, ed il forte senso di appartenenza alla nostra Istituzione, con concretezza ed al servizio di coloro che desiderano conoscere.” Così si esprime la prof.ssa Conte nella prefazione del libro. La prof. Conte ha donato n. 200 copie agli studenti dei vari corsi di laurea affinché possano provvedere alla loro distribuzione, ricevendo un’offerta. Il ricavato potrà essere utilizzato per l’acquisto di materiale, o di piccole attrezzature, di cui usufruiranno gli studenti. Grazie alla collaborazione con l’Assessorato all’Agricoltura della Provincia Regionale di Messina, la Facoltà di Medicina Veterinaria, guidata dal Preside Prof. Vincenzo Chiofalo, ha realizzato una “piccola opera”.

N E.R. e Doctor House hanno fatto fare un salto di qualità alla rappresentazione della medicina in TV, molto più dei programmi di divulgazione. Aldo Grasso

Dai toelettatori rmai è una consuetudine annuale per la nostra associazione inviare una lettera ai Medici Veterinari Italiani per illustrare l'attività svolta nel corso del 2008. Li invitiamo a visitare il ns portale http://www.assotoelettatori.it dove troveranno tutte le informazioni sui toelettatori professionisti italiani e soprattutto l' elenco degli associati diviso per città; potranno anche individuare, in un secondo elenco, tutti quei soci che nel corso degli anni si sono meritati riconoscimenti per la loro volontà di aumentare la propria professionalità. A questo proposito vorremmo ringraziare tutti quei Medici Veterinari che durante l'anno ci hanno inviato segnalazioni e consigli, que-

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sto è un momento di collaborazione che ci onora e ci fa sperare in uno scambio di informazioni ancora più fecondo. Chi è associato alla nostra associazione non ha timore di essere controllato e verificato professionalmente!!!! La sede di APT è ha disposizione per ogni osservazione e questo può essere un momento di verifica per ogni problematica che l'utenza od il Medico Veterinario richieda. p.APT Melegari dott. Giovanni Presidente

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MEDICINA E CHIRURGIA DEI PICCOLI MAMMIFERI (6a Parte dell’Itinerario didattico di Animali Esotici) Cremona, 12/14 Novembre 2008 Centro Studi SCIVAC ECM: In fase di accreditamento DIRETTORE Alessandro Bellese, Med Vet, Mestre (VE) DIRETTORE DELLE ESERCITAZIONI Alessandro Bellese, Med Vet, Mestre (VE) RELATORI Marta Avanzi, Med Vet, Castelfranco Veneto (TV) Alessandro Bellese, Med Vet, Mestre (VE) Fabrizio Benini, Med Vet, Carbonera (TV) Giuseppe Visigalli, Med Vet, Varedo (MI) ISCRIZIONE Partecipazione a numero chiuso (36) QUOTE Soci SCIVAC: € 650,00 + IVA 20% Non soci: € 800,00 + IVA 20%

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Dalle Aziende

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Lucio Scaratti, nuovo Presidente FEDIAF Sarà Lucio Scaratti a guidare la Federazione Europea delle Industrie per Alimenti per Animali Familiari. Annunciate le linee programmatiche del suo mandato e gli strumenti necessari per raggiungere nuovi, concreti traguardi per il settore del petfood. Nel corso del 2009 Lucio Scaratti sarà responsabile e ospiterà l’Annual General Meeting di FEDIAF proprio in Italia. “Sono orgoglioso di essere stato scelto per ricoprire un ruolo di così grande responsabilità

ucio Scaratti, Direttore Generale di Purina Sud Europa, è stato eletto all’unanimità nuovo Presidente di FEDIAF, la Federazione Europea delle Industrie per Alimenti per Animali Familiari, punto di riferimento di oltre 22 associazioni e di 450 società che operano nel settore del petfood in Europa. Lucio Scaratti ricoprirà questo prestigioso incarico e si farà rappresentante di tutti i produttori del segmento petfood avvalendosi di oltre 18 anni di esperienza maturata nel settore e in ambito associativo, come vice presidente attuale di ASSALCO, l’Associazione Nazionale tra le Imprese per l’Alimentazione e la Cura degli Animali da Compagnia (in Italia) oltre che di delegato di ASSALCO all’interno del Comitato Esecutivo FEDIAF. Già annunciate le linee programmatiche del suo mandato, volte principalmente a rafforzare il ruolo e la visibilità di FEDIAF e a consolidare la sua dimensione internazionale anche al di fuori dei mercati europei attraverso la collaborazione con le principali istituzioni, a stimolare una crescente collaborazione fra le parti volta a cogliere appieno i benefici del lavoro associativo e a garantire infine le risorse

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all’interno del mercato del petfood, in cui sono attivo da 18 anni - commenta Lucio Scaratti - la mia presenza all’interno della Federazione, di cui condivido missione e valori, è un segno tangibile della nostra volontà e del nostro impegno profusi a beneficio del settore tutto”. Il petfood rappresenta infatti in Europa un settore dal grande potenziale di sviluppo, con un giro d’affari che corrisponde a circa 9 miliardi di euro, con un tasso di crescita del 3% annuo. In Europa il petfood è inoltre una delle dieci categorie che crescono più velocemente tra i mercati alimentari grocery confezionati, e

la penetrazione del cibo industriale nelle famiglie europee proprietarie di animali da compagnia è oltre il 70%. Lucio Scaratti inizia la sua avventura nel petfood nel 1991 in Quaker Oats come Direttore Commerciale della Divisione Petfoods, successivamente ceduta all’inglese Dalgety Spillers che nel 1997 è acquisita da Nestlè. Dopo circa un anno di attività di coordinamento a livello europeo, Scaratti affronta la sfida di un incarico oltreoceano, in Brasile, per Friskies, e nel 2003 è richiamato in Italia a guidare la Regione Sud Europa. ■


18 Calendario attività Dal 7 settembre al 6 ottobre Per visualizzare i programmi degli eventi di tutte le società clicca su www.evsrl.it/eventi

7 SET 11 - 13 SET 13 SET 14 SET 14 SET 14 SET 18 - 20 SET 20 SET 21 SET 21 SET 21 SET 21 SET 21 SET 24 SET 25 - 27 SET 27 - 28 SET 27 - 28 SET 27 - 28 SET 28 SET 28 SET 28 SET 28 SET 1 - 4 OTT 4 OTT 5 OTT 5 OTT 5 OTT 6 OTT

INCONTRO REGIONALE SCIVAC EMILIA ROMAGNA

RUOLO DELLA FISIOTERAPIA NELLA CORRETTA GESTIONE DEL PAZIENTE AFFETTO DA ERNIE DISCALI - Jolly Hotel Villanova , Castenaso (BO) - VIA VILLANOVA 29/8 - ECM: 3 Crediti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it

CORSO SCIVAC

CORSO DI MEDICINA FELINA I PARTE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it

INCONTRO SIMIV

EMOGASANALISI ED EQUILIBRIO ACIDO-BASE NELLA PRATICA CLINICA DEL CANE E DEL GATTO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: socspec@scivac.it EDUCARE UN CUCCIOLO CHE PENSA: APPROCCIO TEORICO E PRATICO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: socspec@scivac.it LE ERNIE IN CHIRURGIA GENERALE - Firenze - Grand Hotel Mediterraneo - LUNGARNO DEL TEMPIO 44 ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it

INCONTRO SISCA INCONTRO REGIONALE SCIVAC TOSCANA

INCONTRO REGIONALE SCIVAC BASILICATA ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC SEMINARIO SIVE INCONTRO REGIONALE SCIVAC VENETO INCONTRO REGIONALE SCIVAC LOMBARDIA

CORSO SIVE INCONTRO REGIONALE SCIVAC PIEMONTE IN COLLABORAZIONE CON SOVEP INCONTRO SIARMUV

INCONTRO REGIONALE SCIVAC PUGLIA ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC EVENTO SIVAE

INCONTRO SCVI CORSO SCIVAC

INCONTRO SIDEV INCONTRO ANMVI IN COLLABORAZIONE CON SCIVAC E GPM INCONTRO REGIONALE SCIVAC FRIULI VEN.GIULIA

PROTEINE ARMONICHE SEQUENZE DI NOTE - Matera - Ostello Femminile Le Monacelle - Via Riscatto, 9/10 ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it CHIRURGIA DEI TESSUTI MOLLI: VI PARTE - CHIRURGIA PLASTICA RICOSTRUTTIVA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it SEMINARIO “ECOGRAFIA ADDOMINALE E TORACICA NEL CAVALLO ADULTO” - Centro Studi Palazzo Trecchi, Cremona - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: info@sive.it VALUTAZIONE DELL’OCCLUSIONE E TRAUMATOLOGIA DENTALE - Park Hotel Villa Fiorita - Monastier (TV) Via Giovanni XXIII, 1 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it DIFFICOLTÀ DEAMBULATORIE: IL RUOLO DELLE MALATTIE DEL SISTEMA NERVOSO PERIFERICO - UN APPROCCIO CLINICO, DIAGNOSTICO E (FISIO)TERAPEUTICO - Hotel Leonardo Da Vinci, Milano - Via Senigallia, 6 - ECM: Rich. Accr. - Per info: Monica Borghisani - Segr. Del. Reg. SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it WET LAB ON ABDOMINAL AND THORACIC ULTRASOUND IN THE ADULT HORSE - Crema, Istituto Incremento Ippico della Lombardia - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE Tel. +39 0372 403502 - E-mail: info@sive.it PIEMONTE - APPROCCIO CLINICO E TERAPEUTICO ALLE MALATTIE DELL’ORBITA, DEGLI ANNESSI E DELLA LENTE NEL CANE E NEL GATTO - Rivoli (TO) - Hotel Campanile - C.so Allamano 153 - ECM: Rich. Accr. - Per info: Monica Borghisani - Segr. Del. Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it REGIONALE - ANESTESIA/ANALGESIA NEURASSIALE: LA TECNICA PERIDURALE - Università degli Studi di Padova, Facoltà di Medicina Veterinaria - Legnaro (PD) - Via dell’Università, 16 - Agripolis - ECM: Rich. Accr. - Per info: Lucia Tornaghi - Segr. Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. 0372/40.35.02 - E-mail: socspec@scivac.it FISIOPATOLOGIA E TERAPIA DEL DOLORE - Bari, Facoltà di Medicina Veterinaria - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - Email: delregionali@scivac.it 2° IT. DERMATOLOGIA: II PARTE - APPROCCIO DIAGNOSTICO AI PROBLEMI DERMATOLOGICI (2°) - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it ORTOPEDIA NEGLI ANIMALI ESOTICI - Centro Studi Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: info@sivae.it LA CARDIO-CHIRURGIA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: socspec@scivac.it CORSO INTRODUTTIVO DI MEDICINA D’URGENZA BASATO SULL’ANALISI DI CASI CLINICI REALI - Hotel Selene, Roma - Via Pontina km 30 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it AGGIORNAMENTI IN MALATTIE FUNGINE SUPERFICIALI DEL CANE E DEL GATTO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: socspec@scivac.it GPM ANMVI: “LA CONOSCENZA DEL MARKETING DEI SERVIZI COME VANTAGGIO COMPETITIVO NELLA PROFESSIONE VETERINARIA” - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Milena Migliavacca - - Tel. +39 0372 403536 - E-mail: management@anmvi.it FONDAMENTI DI ANESTESIA GASSOSA - Hotel Internazionale - Cervignano del Friuli (UD) - Via Ramazzotti, 2 ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it

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APPROCCIO DIAGNOSTICO AL PAZIENTE CON PATOLOGIE DELLE GHIANDOLE SURRENALI - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: socspec@scivac.it DIAGNOSI E TERAPIA DELLE PRINCIPALI PATOLOGIE SCHELETRICHE EREDITARIE - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it

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L’IPERTENSIONE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: socspec@scivac.it

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VETERINARIA 30 | 2008

PROFESSIONE la VETERINARIA La rivista è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore Direttore Carlo Scotti Direttore Responsabile Antonio Manfredi Coordinamento Editoriale Sabina Pizzamiglio info@anmvi.it Comitato di Redazione Pierpaolo Bertaglia, Paolo Bossi, Marco Eleuteri, Giuliano Lazzarini, Pier Mario Piga, Sabina Pizzamiglio, Aldo Vezzoni Rubriche Fabrizio Pancini, Oscar Grazioli, Maria Teresa Semeraro, Giovanni Stassi Segreteria di Redazione Lara Zava professioneveterinaria@anmvi.it Grafica Francesca Manfredi grafica@evsrl.it Editore SCIVAC - Via Trecchi, 20 26100 Cremona Iscrizione registro stampa del Tribunale di Vigevano, n. 1425/03 del 30/12/2003 Concessionaria esclusiva per la pubblicità EV srl, Cremona marketing@evsrl.it Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana

Stampa Press Point, Abbiategrasso - MI fulvio@presspoint2000.it

Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27-02-2004 N. 46) art. 1, comma 1 Filiale di Milano a cura di Centro Produzione Mailings Scarl Cusago (MI) Professione Veterinaria pubblica notizie d'attualità e di rassegna i cui contenuti non rispecchiano necessariamente il pensiero della Testata. Interventi e opinioni attribuibili a Professione Veterinaria e/o all'ANMVI vengono esplicitamente indicate come tali. Chiuso in stampa il 1° settembre 2008

SOLUZIONI

Il calcolo del conception rate (CR) solo su vacche gravide sarebbe un esempio di:

Una visita molto accurata Varianza

Risposta corretta :d) Congresso nazionale SIVAR, Cremona, 2007

Il triage è:

QUIZ 2 Una visita molto superficiale Momentum

L’accettazione del paziente

Bias

QUIZ 1

Lag

Risposta corretta: c) Corso regionale SCIVAC di Pronto soccorso, Ragusa 2007

Una visita durante la quale sono rilevati solo i parametri vitali


SOCIETÀ FEDERATA ANMVI



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