PROFESSIONE
la VETERINARIA A.N.M.V.I.
ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI
30 2009
SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE
Anno 6, numero 30 dal 14 al 20 settembre 2009 Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. srl - Cremona
CANILI BENESSERE E APPALTI
DOPING COLMARE IL VUOTO NORMATIVO
TANTE ASPIRANTI MATRICOLE
ZOONOSI NEI VETERINARI
STABILIZZATI 360 COLLEGHI SICILIANI
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BREVI
TANAX: BASTAVA INFORMARSI
AH1N1 L'ordinanza "Misure urgenti in materia di profilassi vaccinale dell'influenza pandemica A/H1N1" individua le categorie di persone a cui è diretta l'offerta della vaccinazione antinfluenzale con vaccino pandemico A/H1N1. Personale sanitario al primo posto. La consegna alle Regioni e province autonome è prevista nel periodo 15 ottobre-15 novembre 2009. APICOLTURA È stata ufficialmente annunciata dal ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Luca Zaia la proroga fino al 2010, di concerto con il Ministero della Salute, del decreto con il quale si sospende in via cautelativa l'uso dei neonicotinoidi per la concia del mais. Il Ministro Zaia: “non possiamo ignorare questo dato né possiamo abbandonare i nostri 75 mila apicoltori e il milione e più di alveari che abbiamo in Italia". WEST NILE È morto a Ferrara l’uomo di 71 anni, già precedentemente affetto da patologie croniche e ricoverato per malattia di West Nile. Da fine agosto alla prima settimana di settembre nel Ferrarese quattro persone sono state colpite da meningoencefalite dovuta a virus di West Nile: due sono in fase di miglioramento dal punto di vista generale e neurologico, una terza è tuttora ricoverata in condizioni critiche in rianimazione. MALTRATTAMENTO Il Nas dei Carabinieri di Cremona ha concluso un'operazione, denunciando all'Autorità Giudiziaria il titolare di un allevamento di bovini di Monte Cremasco, costretti a vivere in condizioni incompatibili con la loro natura. I militari, intervenuti per una normale ispezione igienico sanitaria, si sono infatti trovati di fronte a ben 161 vitelli, ciascuno legato ad un anello, fissato al muro, per mezzo di corde o catene lunghe meno di un metro. KABUL Il Tenente Reno Caforio, veterinario militare ha salvato l'ultimo leone della capitale afghana. Non è stato semplice l`intervento d`urgenza assicurato dal personale veterinario del contingente italiano. Akon, vanto dello zoo di Kabul, preoccupava per la presenza di una ferita, a volte sanguinante, sulla parte superiore del collo. «La maggiore difficoltà - rileva il Tenente Caforio - è dipesa dal fatto che la massa tumorale si è rivelata assai vascolarizzata, ossia piena di vasi sanguigni e quindi in stato avanzato».
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ANMVI 1999
CASO VICTOR
Garanzie agli animali sequestrati Interrogazione parlamentare ai Ministeri Agricoltura e Interno. Selleri (SIVAE): non dimentichiamo cosa è successo A PAGINA 3
A proposito di eutanasia nei cani e nei gatti, il bugiardino del tanax è in via di riscrittura e questo medicinale veterinario, come tutti gli eutanasici, rientrerà fra i medicinali ad uso esclusivo del medico veterinario. Un decreto ministeriale firmato dal Sottosegretario di Stato alla Salute Francesca Martini - già approvato dalla Conferenza Stato Regioni l’8 aprile del 2009 e ora alla Corte dei Contiporterà a breve in Gazzetta Ufficiale la soluzione normativa. Del decreto, al quale ha lavorato per mesi la Direzione Generale della Sanità Animale e del Farmaco Veterinario - insieme a Fnovi, Anmvi e Aisa, abbiamo dato notizia fin dalle sue prime stesure. La Direzione Generale della Sanità Animale e del Farmaco Veterinario, nella persona del Direttore Generale Gaetana Ferri, ne ha anticipato i contenuti già a maggio, al Congresso nazionale della Sivar. Professione Veterinaria e @nmvi Oggi ne hanno puntualmente dato notizia. I più attenti se lo ricordano e conoscono già i contenuti del decreto. Non è solo un fatto di esclusiva, ma di farmacovigilanza, una delle attività più qualificanti del medico veterinario che, in un certo senso, è il vero autore dei bugiardini, quando svolge a
pieno titolo quel ruolo di controllore del farmaco che la legge gli riserva. È un ruolo che si esercita ancora molto poco, basti vedere le scarse segnalazioni registrate negli ultimi anni. Eppure è il classico coltello dalla parte del manico. Ce l’abbiamo noi e dobbiamo usarlo (pena sanzioni) ogni volta che verifichiamo la sicurezza e l’efficacia di ogni farmaco veterinario. Quanto alla modalità di somministrazione del farmaco al cane o al gatto, non sarà il foglietto illustrativo a stabilire che il medico veterinario non deve far soffrire il paziente. È consolidata prassi medico veterinaria, oltre che dovere deontologico, quella di evitare la sofferenza del paziente sottoposto ad eutanasia. Sarebbe proprio ingiusto far fare una brutta figura alla nostra categoria, facendo credere che se non cambia il bugiardino non è in grado da sola di gestire il farmaco correttamente e nell’interesse del paziente. Ma all’eutanasia pietosa hanno diritto tutti gli animali, non solo cani e gatti. Quello della sofferenza dell'animale da sopprimere è un problema sentito anche in campo zootecnico, per le “vacche a terra”. Qui la faccenda è parecchio più complicata e la battaglia è appena iniziata. ■
53 MILIONI IN MENO IL MINISTERO DELL'ECONOMIA HA RESO PUBBLICA LA RELAZIONE GENERALE SULLA SITUAZIONE ECONOMICA DEL PAESE RIFERITA AL 2008. Il comparto "fiori, piante, animali e altri articoli ricreativi" ha evidenziato un calo settoriale rispetto al 2007 di oltre 53 milioni di euro. A parte che troviamo abbastanza divertente che i costi sostenuti dalle famiglie per ospitare animali da compagnia vengano messi sullo stesso piano di "altri articoli ricreativi" o di "fiori o piante" per motivi abbastanza evidenti, quanti di questi 53 milioni si possono attribuire al settore che ci riguarda? Gli italiani in questa situazione di crisi economica hanno deciso di smetterla di inviare fiori o di comprare piante o hanno preferito tagliare i costi di mantenimento dei loro cani e gatti? Meglio un mazzo di rose in meno o tornare agli scarti di cucina per l'alimentazione del proprio animale o, peggio ancora, evitare una visita di controllo del veterinario saltando magari una vaccinazione? Non è facile valutare il calo del nostro settore, ma di certo questa crisi ha portato ad un contenimento delle spese per gli animali da compagnia. Il calo di lavoro è quindi, purtroppo, un dato reale e colpisce in particolare alcune tipologie di strutture in aree territoriali dove i consumi sono diminuiti maggiormente. La ripresa del settore dipenderà molto anche dalle nostre capacità di affrontarla.
DIECI ANNI AL SERVIZIO DEI MEDICI VETERINARI
2009 ANMVI
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Sivae Dalle Associazioni
VETERINARIA 30 | 2009
Questo è un momento importante per la nostra categoria Capire. Ascoltare. Non dimenticare cosa è successo
Paolo Selleri
di PAOLO SELLERI Presidente Sivae oglio esprimere il mio parere riguardo all'assurdo episodio accaduto a Leonardo Brunetti, Presidente Senior Sivae e maestro per molti di noi. Molti ci chiedono cosa possano fare per aiutare. Certamente si può fare molto: capire, ascoltare, non dimenticare cosa è successo. E soprattutto non arrendersi a pensare che niente cambierà e che tanto, in Italia, i veterinari non hanno forza sufficiente per far valere i loro diritti. Il codice deontologico ci chiede di difendere i cittadini e gli animali. Quando ci sembra che le regole e i diritti non vengano rispettati dobbiamo far sentire le nostre voci. Dobbiamo farlo con professionalità e dobbiamo farlo uniti perché in passato la mancanza di una voce forte e unita è stata la causa dello scarso peso politico della veterinaria.
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BRUNETTI NON ERA UNO CHE PASSAVA DI LÌ La violenza subita dal collega Brunetti deve farci aprire gli occhi su quello che sta accadendo e su cui non dobbiamo smettere di vigilare. Perché non è stato dato ascolto ad un veterinario che per anni e fino a pochi giorni prima è stato un consulente della forestale? Il dottor Brunetti non era un veterinario che passava di lì, era il medico che conosceva le condizioni di salute e le terapie che quegli animali stavano facendo ed era da sempre il punto di riferimento dell’ufficio locale della forestale. Perché rifiutare il suo aiuto per la cattura? Molti di quegli uccelli sono addestrati a salirti in mano, ci sarebbero stati metodi meno traumatici per catturarli. Ma soprattutto, perché l'uso della forza?
Pubblichiamo questo intervento del Collega Paolo Selleri, Presidente della SIVAE, Società Italiana Veterinari per Animali Esotici, che riunisce 517 colleghi. Selleri commenta con argomentazioni personali la vicenda Brunetti e rivolge un appello a tutti i veterinari, e l’appello assume un tono corale che ci auguriamo non vi lasci indifferenti. Se ci saranno reazioni saremo ben lieti di ospitarle. L’ANMVI condivide l’assunto che non si debba dimenticare, che si abbia la maturità di una categoria capace di unità e di solidarietà durevoli. Non basta l’emozione del momento. Il caso specifico ci ha dato anche altri motivi di rammarico. Con il WWF, avevamo sviluppato un progetto che è rimasto lettera morta per molte ragioni, finanziarie innanzitutto (anche se la Provincia di Cremona ci aveva aperto le porte del suo Cras), ma non solo. Le linee guida per la gestione veterinaria degli animali ospitati nei Cras e nei Crase sono un documento a tutt’oggi di grande portata. Ma a volte il meglio non piace, disturba, costa fatica, impegno… A noi, al Wwf e all’allora Sottosegretario alla salute Cesare Cursi era sembrato un grande progetto. Molti l’avevano giudicato tale. Ebbene, siamo sempre in tempo a crederci davvero! Quanto ai rapporti con il Corpo Forestale, l’ANMVI aveva accolto favorevolmente l’accordo definito dalla Fnovi con il Nirda che mette a disposizione del Nucleo le competenze veterinarie. Molti colleghi ci hanno subito creduto. A Montecatini, però, qualche cosa non ha funzionato. Non certo per colpa di Leonardo Brunetti. Carlo Scotti
COME VETERINARIO MI FACCIO TANTE DOMANDE A fine Marzo, sono stato nominato ausiliario di polizia giudiziaria in quanto "esperto autorevole" per valutare le condizioni di detenzione del Circo Victor. Insieme a me è stato nominato uno stimato zoologo, membro della commissione scientifica Cites. Il nostro parere è stato espresso con molta attenzione, cercando di non essere influenzati dalle decine di telefonate che ci arrivavano dalle varie parti in causa. Mi chiedo se è normale che un'associazione animalista possa informarsi sulle indagini. Ho dovuto spegnere il telefono per non ricevere consigli e pressioni. Con orgoglio vi dico che la mia relazione era veramente ben fatta. Alla fine la relazione dello zoologo era assolutamente in linea con la mia. Sinteticamente vi riassumo che la nostra relazione valutava le strutture come inadeguate, troppo piccole e mal strutturate ma gli uccelli si presentavano incredibilmente bene, tranne pochi casi non gravi. Ci siamo potuti spiegare questa condizione solo col fatto che gli animali venivano lasciati liberi di volare due volte al giorno. Nel circo c’erano però anche animali che stavano in condizioni disastrose (a mio umilissimo avviso) e per i quali abbiamo valutato le condizioni di detenzione incompatibili, erano: il leone marino e gli alligatori. Il leone marino viveva in uno spazio di 4 x 5 metri pieno di sue feci e poteva accedere all'acqua sottostante
sporca e senza sistemi di filtraggio attraverso una botola di un metro quadrato. Gli alligatori erano tenuti in vasche così piccole che quasi dovevano tenere la testa o la coda girata per entrarci. Anche per loro l'acqua non era filtrata. Da quanto ho capito le nostre relazioni non furono sufficienti ad ordinare il sequestro. Ora mi chiedo: è normale che in ogni città possa essere convocato un veterinario che obbligatoriamente e gratuitamente dovrà prestare la propria opera; dovrà star lontano dal proprio lavoro, dovrà studiare il caso cercando di offrire la sua migliore prestazione? È normale che se ne possa convocare uno in ogni città finché non si incontri quello (magari meno preparato e quindi più vulnerabile) disposto ad accontentare le richieste di un'associazione animalista e di "Striscia la notizia" che a questo punto doveva portare a casa il successo? Mi chiedo. Ora quegli uccelli sequestrati hanno possibilità di volare? Vi pongo queste domande come amico e come collega perché prima o poi verranno a chiedere aiuto anche a voi. Anzi, del vostro aiuto, magari serio e competente non sapranno cosa farsene. Cercheranno le vostre firme. Le firme che convalidino il sequestro. E cercheranno tra i più deboli di voi, tra i meno preparati perché più imbeccabili.
E DOVE FINISCONO GLI ANIMALI? Da amante degli animali sfido chiunque a dire che un animale in gabbia stia bene e che le sue condizioni di vita "rispettino le sue caratteristiche etologiche". Quindi dare una valutazione su un parco o un circo non è facile ma dobbiamo farla, è tra i nostri doveri sociali ed è giusto che sia un veterinario a farla. Però come veterinari e come cittadini dovete chiedervi anche dove finiscono gli animali? Dobbiamo chiederci come si muovono i finanziamenti, chi prende i soldi? Quando li prende? Quando vengono sequestrati animali maltrattati non ci sono centri statali in grado di accoglierli tutti e così i meno “interessanti” vengono appioppati a strutture private che sarà meglio che li accolgano. Chi paga? Quanto paga? Rispetto della quarantena? Test malattie infettive? Non è che muoiono? E se si ammalano chi paga? I centri che accolgono i pappagalli sono testati almeno per PBFD, Polyoma, Chlamydia? Quelli che accolgono le tartarughe hanno i loro animali testati almeno per herpesvirus? È per questo che un numero enorme di animali durante i mesi del sequestro muore, sparisce, viene mangiato. Non dobbiamo difendere una parte o l’altra per presa posizione ma dobbiamo denunciare che forse gli animali vivono male in alcune strutture, ma vivono. Mi chiedo se sia giusto fare sequestri se poi non si hanno i soldi per rimborsare i centri in cui vengono ospitati e se non si può offrire una medicina veterinaria davvero preparata che impedisca la diffusione di malattie infettive. Se non ci sono i soldi è bene non fare certe azioni, soprattutto perché quando (spesso) gli animali sono restituiti al proprietario, questo scoprendo che sono morti si fa rimborsare il danno dallo Stato. A fare i sequestri sono tutti d'accordo ma del destino e delle cure degli animali a nessuno sembra interessare. Quando si esegue un sequestro si
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deve essere certi di poter garantire condizioni di vita migliori, e in questo intendo un giusto compenso a chi riceve gli animali. Quali sono le dimensioni delle gabbie in cui vivono gli animali sequestrati? Quale veterinario li visita? Chi lo ha pagato? Quanto? È competente?
PARTECIPIAMO E RESTIAMO UNITI L'obbiettivo di certe lobby è proprio il superbusiness degli animali. La tecnica politica è il terrore e loro giocano il ruolo dei salvatori. Spesso non hanno alcuna competenza. Nei tavoli tecnici escludono, mettendoli in minoranza, i veterinari quando propongono norme giuste ma non utili alla causa dei loro affari. Lodano i colleghi che eseguono prestazioni sottocosto ed offrono loro in cambio pubblicità e non si curano dei rischi correlati all'inevitabile cattiva qualità della medicina offerta. Non vi chiedo di difendere a spada tratta clienti vari, parchi e circhi (che hanno enormi responsabilità) ma vi chiedo di informarvi e informare. Concludo avvertendovi che delle future morti degli animali sequestrati accuseranno i veterinari dell'una e dell'altra parte. Non caschiamo in questo gioco. Dobbiamo avere chiaro in mente che i sequestri impongono uno stress tremendo agli animali e devono essere eseguiti solo per metterli in situazioni molto migliori. Partecipiamo, restiamo uniti e offriamo al corpo forestale professionisti competenti e non schierati. La veterinaria italiana può offrire molti nomi di professionisti di livello internazionale ma deve essere ascoltata e rispettata. ■
SI È DAVVERO AGITO NELL’INTERESSE DEGLI ANIMALI? erificare se si sia davvero agito nell’interesse degli animali sequestrati nel rifiutare la qualificata collaborazione di Leonardo Brunetti. Lo chiede l’On Gianni Mancuso ai Ministri Zaia e Maroni. Sulle vicende del 4 agosto, quando a Montecatini Terme il Corpo Forestale ha ammanettato il veterinario Leonardo Brunetti nelle azioni di sequestro degli animali del Circo Victor, il collega parlamentare ha presentato una interrogazione parlamentare ai Ministri delle Politiche Agricole e dell’Interno. Il dottor Brunetti, si legge nel testo dell'interrogazione, "ravvisava scorrette azioni di prelievo e manipolazione nei confronti degli esemplari oggetto di trasferimento; in seguito si è appreso che un pinguino trasferito presso l'acquario di Genova è morto poco dopo il trasferimento coatto". Mancuso chiede alcune azioni urgenti: 1. verificare che il personale del Corpo Forestale dello Stato abbia agito entro i limiti dei poteri attribuitigli dal vigente ordinamento; 2. verificare che detto personale abbia agito con il rispetto dovuto al cittadino e professionista dott. Leonardo Brunetti; 3. verificare se detto personale abbia effettivamente agito nell'interesse del benessere animale nel rifiutare la qualificata collaborazione dell'esperto dott. Leonardo Brunetti; 4. revocare ogni procedimento a carico del dottor Leonardo Brunetti che, prove documentali fotografiche e filmate, dimostrano non aver fatto resistenza a pubblico ufficiale, bensì offerto qualificata collaborazione; 5. scongiurare per il futuro il verificarsi di episodi di incresciosa mancanza di rispetto nei confronti di un cittadino, di un professionista e, non da ultimo, del benessere degli animali oggetto di tutela.
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4 Attualità Canili e sterilizzazioni
VETERINARIA 30 | 2009
Nelle gare d’appalto dei canili conta il benessere dei cani e dei gatti Obbligatoria la presenza di un veterinario libero professionista come responsabile sanitario
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’ la fine delle gare al ribasso” ha detto il Sottosegretario Martini all’entrata in vigore, il 7 settembre scorso, dell’Ordinanza che impone ai Comune di appaltare i canili solo in presenza di stringenti requisiti a tutela dei cani e dei gatti ospitati. L'affidamento del servizio di mantenimento e gestione, da parte dei Comuni, dei cani randagi posti sotto la loro responsabilità deve tener conto della natura di esseri senzienti degli animali, e nelle procedure d’appalto i Comuni sono tenuti a garantire determinati “livelli essenziali di tutela e benessere degli animali”. I Comuni, in sede di bando di gara o di convenzione e di valutazione delle offerte economiche devono prevedere principi di prelazione a favore delle strutture che comportino minimi spostamenti degli animali preferendo ove possibile strutture sul proprio territorio provinciale o regionale, gestite da associazioni animaliste riconosciute.
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I LEA DEI RANDAGI Si è parlato sulla stampa nazionale della nascita dei “primi Lea” dei “primi livelli essenziali di assistenza di base” per i quattro zampe. L’Anmvi che per prima ha parlato in Italia di “Leavet” vede nell’Ordinanza evidenti punti di contatto con l’antica proposta di far leva sui liberi professionisti per garantire l’assistenza di base agli animali senza proprietario. Ma anche qualche punto da chiarire. Se gli appalti devono tenere conto delle esigenze di esseri senzienti (“non sono tubi, mattoni o tombini”), il Sottosegretario non potrà non aver pensato alle gare al ribasso con cui le amministrazioni pubbliche hanno lanciato bandi e concorsi aperti ai liberi professionisti, “orfani” dei minimi tariffari e trattati come merce da primo prezzo. Dunque se non si deve lesinare sulla pelle degli animali non si potrà lesinare in assistenza
veterinaria. Quanto meno le prestazioni ordinate del provvedimento, ad esempio la sterilizzazione, dovranno essere coerenti con il tariffario di riferimento nazionale che è ancora da intendere come un parametro di base di qualità.
LA PRESENZA DEL VETERINARIO Le associazioni che partecipano al bando per ottenere dai Comuni il rimborso delle rette dovranno garantire la presenza di un veterinario libero professionista come responsabile sanitario, oltre ad una serie di requisiti ben dettagliati (v. box).
LA STERILIZZAZIONE I cani, non ancora sterilizzati al 7 di settembre, presenti in strutture convenzionate con i Comuni, devono essere sottoposti all'intervento di sterilizzazione entro novanta giorni dall'entrata in vigore della presente ordinanza a cura del servizio veterinario dell'azienda sanitaria locale territorialmente competente o di medici veterinari liberi professionisti convenzionati, con spese a carico dei Comuni proprietari dei cani.
LA VIGILANZA DELLA ASL Il servizio veterinario dell'azienda sanitaria locale competente per territorio sulla struttura individuata resta comunque responsabile della vigilanza sulla struttura stessa, sulle condizioni igienico sanitarie e di benessere degli animali e sulle azioni di prevenzione e di profilassi effettuate.
LA RESPONSABILITÀ È DEL SINDACO Il Sindaco del Comune rimane responsabile dei cani prelevati sul proprio territorio e collocati in strutture site in altri Comuni ed in altre regionie deve informare del trasferimento dei cani il servizio veterinario dell'azienda sanita-
“LIVELLI ESSENZIALI DI TUTELA E BENESSERE DEGLI ANIMALI” ell’affidamento, mantenimento e gestione dei cani randagi i Comuni sono tenuti ad assicurare: a) la microchippatura dei cani e la contestuale iscrizione nell'anagrafe canina a nome del Comune di ritrovamento e la sterilizzazione entro il termine di sessanta giorni e, comunque, sempre prima dell'eventuale trasferimento in altro Comune avvalendosi del servizio veterinario dell'azienda sanitaria locale competente per territorio o di medici veterinari liberi professionisti convenzionati; b) evitare lo stress degli animali di affezione dovuto a trasporti su lunga distanza che comunque devono essere effettuati nel rispetto del regolamento (CE) 1/2005 e del decreto legislativo 25 luglio 2007, n. 151; c) il possesso da parte della struttura individuata di requisiti strutturali e condizioni di mantenimento almeno non inferiori a quelli previsti dalle leggi regionali e dei regolamenti attuativi del territorio di provenienza dei cani; d) il possesso da parte della struttura individuata dell'autorizzazione sanitaria e la presenza di un medico veterinario libero professionista come responsabile sanitario; e) la struttura individuata per il mantenimento dei cani, inclusi eventuali moduli contigui alla struttura, non deve avere una capacità superiore o superare le duecento unità di animali; f) la capacità di restituzione dell'animale al proprietario che ne faccia richiesta, prevedendo la precisa indicazione delle procedure e delle modalità per assicurare tale restituzione; g) la struttura individuata per il mantenimento dei cani, deve prevedere l'accesso alla struttura e la presenza delle associazioni riconosciute in conformità alla vigente normativa regionale, onlus o enti morali aventi come finalità la protezione degli animali, al fine di favorire l'adozione dei cani; h) garantire attività che aumentino l'adottabilità dei cani e l'apertura al pubblico della struttura almeno tre giorni a settimana, di cui uno festivo o prefestivo, per almeno quattro ore al giorno. L'orario di apertura al pubblico deve essere comunicato all'azienda sanitaria locale competente per il territorio di ritrovamento e di arrivo degli animali e deve essere esposto in modo ben visibile tramite apposita cartellonistica all'ingresso della struttura; i) implementazione di ulteriori iniziative utili a incentivare l'adozione dei cani anche attraverso l'affissione presso l'albo pretorio e altri spazi pubblici o apposite pagine sul proprio sito internet. (Ordinanza 16 luglio 2009 - Ordinanza contingibile ed urgente recante misure per garantire la tutela e il benessere degli animali di affezione anche in applicazione degli articoli 55 e 56 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163).
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ria locale competente per territorio della struttura individuata. Il Sindaco deve anche effettuare verifiche periodiche sullo stato di salute e benessere dei propri animali non meno di una volta l'anno; dare comunicazione dei risultati ottenuti e dello stato di salute e benessere degli animali al Consiglio comunale anche nel Rendiconto della gestione.
TUTELA NEL TRASPORTO L’Ordinanza vuole anche evitare che gli animali possano essere trasferiti, in alcuni casi anche per lunghe distanze, in assenza di misure e prescrizioni sanitarie idonee a garantirne la tutela e il benessere ed evitarne lo stress. Per questo prescrive di evitare lo stress degli animali di affezione dovuto a trasporti su lunga di-
stanza “che comunque devono essere effettuati nel rispetto del regolamento (CE) 1/2005 (protezione durante il trasporto) e del decreto legislativo 25 luglio 2007, n. 151” (sanzioni per violazioni del Reg. 1/2005). Il Regolamento 1/2005 sulla protezione del trasporto degli animali trova il suo campo di applicazione nel trasporto a scopo commerciale. Tuttavia, il Ministero conferma una interpretazione estensiva del Regolamento già prospettata in altre situazioni di trasporto per motivi amatoriali senza risvolti commerciali (uccelli, conigli, cavalli, ecc.): il principio generale del regolamento europeo sulla protezione del trasporto animale, è che "nessuno è autorizzato a trasportare o a far trasportare animali in condizioni tali da esporli a lesioni o sofferenze inutili". ■
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6 Attualità Ordinanza palii
VETERINARIA 30 | 2009
Doping e terapia: un vuoto legislativo da colmare Sarà il Ministero della salute a individuare le sostanze dopanti. In veterinaria manca una regolamentazione specifica
’Ordinanza contingibile ed urgente concernente la disciplina di manifestazioni popolari pubbliche o private nelle quali vengono impiegati equidi, al di fuori degli impianti e dei percorsi ufficialmente autorizzati vieta il trattamento degli equidi con sostanze che esplicano azione dopante. (Ordinanza contingibile ed urgente concernente la disciplina di manifestazioni popolari pubbliche o private nelle quali vengono impiegati equidi, al di fuori degli impianti e dei percorsi ufficialmente autorizzati -GU n. 207 del 7-9-2009). Sarà il Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali ad approntare apposite linee guida per l’individuazione delle sostanze ad azione dopante. Le linee guida dovranno essere emanate entro sei mesi dall’entrata in vigore dell’Ordinanza, il 7 settembre. L’Ordinanza prevede che vengano
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elaborate “ tenendo conto di quelle considerate tali dagli organismi tecnico-sportivi di riferimento UNIRE, FISE e FEI, nonché alla prevenzione e al controllo del doping con modalità a campione”. Sul fronte dell’antidoping Unire fa squadra con Unirelab, il laboratorio dell’ente che sta lavorando all’individuazione di nuovi indicatori di doping e alla verifica di situazioni a rischio anche attraverso il confronto tra le analisi di casa nostra e quelle effettuate in altri Paesi europei. Nella riunione del 14 maggio scorso il Consiglio di amministrazione dell’Unire, fra le altre cose, ha modificato il Disciplinare sul numero minimo di prelievi da effettuarsi in Ippodromo. Le sostanziali variazioni riguardano il criterio di scelta dei cavalli da sottoporre a prelievo. Per tutte le corse ”ordinarie”, infatti, si è stabilito di abbandonare il criterio del primo arrivato, rimettendo l’individuazione dei cavalli da
sottoporre a prelievo alla comunicazione - prima dell’inizio delle corse. Ad un’indicazione da parte dell’Ente, ovvero ad un sorteggio da parte del Presidente di Giuria o della Terna Commissariale e del Veterinario Responsabile. Resta sempre salva la facoltà del Presidente di Giuria o Terna Commissariale e/o del Veterinario Responsabile di disporre eventuali prelievi aggiuntivi, laddove ciò sia suggerito da particolari circostanze. Recentemente il Consiglio Federale ha deliberato di modificare il Regolamento Antidoping FISE, dove viene definita la Persona Responsabile al fine di considerare, in caso di non negatività ai controlli antidoping effettuati su cavalli di cui la Persona Responsabile sia un minorenne, stabilendo che “Se la Persona Responsabile è minorenne resta ferma la sua responsabilità e la responsabilità in solido del proprietario; dovrà inoltre essere considerata la responsabilità oggettiva dell’istruttore o del Tecnico che segue il minore. Nell’eventuale procedura disciplinare la persona Responsabile minorenne sarà rappresentata da uno dei genitori o da chi ne ha la patria potestà: a tali soggetti andranno effettuate tutte le comunicazioni processuali”.
VUOTO NORMATIVO Ad oggi la lotta contro il doping trova il suo riferimento legislativo solo in campo umano: è la Legge 14 dicembre 2000, n. 376 che disciplina in Italia la tutela sanitaria delle attività sportive e della lotta contro il doping. Il doping è considerato un reato penale, punito fino a tre anni di reclusione. All’articolo 1 si legge che “Costituiscono doping la somministrazione o l’assunzione di farmaci o di sostanze biologicamente o farmacologicamente attive e l´adozione o la sottoposizione a pratiche mediche non giustificate da condizioni patologiche e idonee a modificare le condizioni
psicofisiche o biologiche dell´organismo al fine di alterare le prestazioni agonistiche degli atleti.” Questa è la definizione di doping a cui fa riferimento anche l’Ordinanza contingibile ed urgente concernente la tutela dell’incolumità pubblica dall’aggressione dei cani. (G.U. n. 68 del 23 marzo 2009) che, all’articolo 2 vieta di sottoporre i cani a doping.
PROCURE AVVISATE All’emanazione dell’Ordinanza sulle manifestazioni equestri è seguita una circolare a tutte le prefetture italiane in cui il Ministero richiama l’attenzione delle autorità sulle nuove disposizioni che tutelano cavalli, fantini e pubblico. I Nas potranno effettuare ispezioni.
IL MODELLO SIENA Il Palio di Siena si considera l’antesignano delle corse sicure. La tutela degli animali è sempre stata molto sentita, tanto che, come ricorda il Sindaco Cenni, la manifestazione vanta l’istituzione di una commissione veterinaria già dal 1806, con l’incarico di verificare le condizioni del cavallo. Il divieto di “sostanze spiritose” è in vigore dal 1852. Sono numerose le manifestazioni equestri in tutta Italia ad essersi dotate di una commissione veterinaria “ante litteram” e ad avere- con l’aiuto dei medici veterinari- garantito la soglia di sicurezza più elevata. ■
COSA PREVEDE L’ORDINANZA l comitato organizzatore dovrà far rispettare il divieto di utilizzare cavalli al di sotto dei 4 anni di età, l’esclusione dei fantini con precedenti di maltrattamento e divieto di uso degli aiuti “in modo improprio o eccessivo tale da provocare sofferenza all’animale”. L’Ordinanza stabilisce i seguenti requisiti e condizioni essenziali per la tutela del pubblico e degli animali in corsa: a) Il tracciato su cui si svolge la manifestazione deve garantire la sicurezza e l’incolumità dei fantini, dei cavalieri e degli equidi nonché delle persone che assistono alla manifestazione. b) Il fondo delle piste o dei campi su cui si svolge la manifestazione deve essere idoneo ad attutire l’impatto degli zoccoli degli equidi ed evitare scivolamenti. c) Il percorso deve essere protetto con adeguate paratie tali da attutire eventuali impatti o cadute. d) Il tecnico di cui all’articolo 1, comma 2 è abilitato attraverso specifico percorso formativo certificato dagli Enti tecnico-sportivi di riferimento e inserito in apposito elenco tenuto dagli stessi. e) La ASL competente per territorio garantisce la presenza di un veterinario ufficiale durante lo svolgimento della manifestazione. f) Il comitato organizzatore deve garantire le condizioni di sicurezza per la salute degli equidi durante tutta la manifestazione attraverso la presenza di: un medico veterinario ippiatra che attua altresì un’ispezione veterinaria preventiva e certifica l’idoneità degli equidi, un’ambulanza veterinaria per equini o di un mezzo di trasporto cavalli idoneo e la disponibilità di una struttura sanitaria veterinaria di riferimento. g) Per poter essere ammessi alla manifestazione gli equidi devono essere in buono stato di salute e regolarmente identificati e registrati ai sensi della normativa vigente. I requisiti di identificazione e certificazione degli equidi sono verificati dal veterinario ufficiale.
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Legalità e sicurezza Riflessioni
VETERINARIA 30 | 2009
Dun Romae consulitur, Saguntum expugnatur 8 settembre: insediato a Roma il Tavolo tecnico per monitorare le condizioni in cui si svolge l'attività pubblica medico veterinaria
di ANTONIO MANFREDI
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entre a Roma si discute, Sagunto brucia" è un modo di dire ormai diffuso anche se la sua traduzione dal testo originale latino di Tito Livio sarebbe "Mentre Roma discute, Sagunto viene espugnata". Frase più volta utilizzata anche in occasioni importanti, ricordiamo per i più giovani la celebre omelia del Cardinale Salvatore Pappalardo nella Cattedrale di Palermo, in occasione dei funerali di Carlo Alberto Dalla Chiesa, assassinato nel 1982, per denunciare l'assenza e la latitanza dello Stato. Purtroppo è spesso la caratteristica del nostro Stato quella di essere latitante di fronte a molti problemi e di arrivare sempre in ritardo, "dopo". Sembra una logica italiana quella di scoprire i problemi quando i fatti gravi o drammatici sono già avvenuti. Solo allora arrivano le istituzioni, la politica, la magistratura, i sindacati, e si incomicia a pensare a cosa fare quando ormai c'è ben poco da fare se non piangere i morti e constatare i danni. Se non sbaglio in Abruzzo sono quattro le Commissioni di inchiesta, altri soldi spesi inutilmente perché siamo da tempo abituati a vedere negli anni insabbiare tutto. Passano gli anni, i giornali smettono di parlarne e tutto si dimentica. A Messina c'è ancora chi vive nelle case provvisorie del dopo terremoto, è passato un secolo. Ho ricordato queste informazioni solo perché qualche giorno fa, l'8 settembre, a Roma, tutto accade naturalmente a Roma, si è riunito per la prima volta il famoso Tavolo tecnico che dovrà garantire la sicurezza personale e la protezione dei beni dei tanti veterinari pubblici che in varie regioni, nell'ambito della loro attività professionale, sono spesso soggetti ad intimidazioni, minacce ed aggressioni. Negli ultimi mesi, ricevendo come ANMVI numerose sollecitazioni ad intervenire su questi episodi, seriamente preoccupati dell'incolumità di questi veterinari che svolgono con serietà ed impegno il proprio lavoro anche rischiando grosso, siamo subito intervenuti a livello Ministeriale (Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali e Ministero degli Interni) ed a livello locale chiedendo a tutte le autorità coinvolte la loro immediata attenzione: "Le istituzioni devono far
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sentire a questi colleghi la loro vicinanza affinché non vengano lasciati soli". Più volte abbiamo sollecitato le istituzioni continuando a restare in contatto con questi colleghi per far sentire loro che almeno l'ANMVI non si era dimenticata. Anche in questi giorni informati di nuove pesanti intimidazioni rivolte a Roberto Macrì a Catanzaro: una croce con la scritta sul muro di casa "Questo è l'ultimo avvertimento", abbiamo nuovamente scritto al Ministro Roberto Maroni ed al Sottosegretario Francesca Martini ricordando loro gli impegni presi e ribadendo la nostra disponibilità ad una totale collaborazione sul territorio per intervenire subito a sostegno di questi veterinari. Il Sottosegretario Martini, a Giugno, aveva risposto alle nostre richieste annunciando l'istituzione di un Osservatorio Nazionale. Dobbiamo ammettere che il Sottosegretario ha mantenuto il suo impegno, l'8 settembre si è tenuta la prima riunione, presso il Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali del "Tavolo tecnico per monitorare le condizioni in cui si svolge l'attività pubblica medico veterinaria". Una riunione importante che ha permesso al Tavolo tecnico di "insediarsi" e decidere che si dovrà fare un questionario anonimo per permettere a tutti i veterinari pubblici di segnalare eventuali problemi. Prossima riunione ad ottobre per la definizione del questionario. Nel frattempo tutti i veterinari che hanno subito intimidazioni, minacce, danni a beni o persone, e che hanno già avuto il coraggio di denunciare queste situazioni devono avere pazienza ed aspettare il questionario pregando la Madonna, con il supporto magari di qualche candela, che anche gli "altri", quelli che li minacciano, abbiano la stessa pazienza. Se vogliamo che i veterinari pubblici di fronte a queste difficili condizioni svolgano comunque, come molti stanno facendo, le loro funzioni con serietà ed impegno, questi devono essere immediatamente tutelati, a meno che lo Stato preferisca arrendersi di fronte all'evidenza dei fatti lasciando loro la scelta personale di rischiare di finire da "eroi" o rinunciare al loro ruolo professionale. Non dimentichiamoci di Sagunto! Se dobbiamo essere sinceri, dopo l'insediamento del Tavolo tecnico, non ci sentiamo più tranquilli e speriamo che almeno questa volta non si debba arrivare "dopo". ■
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8 Attualità Banca del sangue
VETERINARIA 30 | 2009
Apre il primo centro trasfusionale veterinario La struttura attua le Linee guida ministeriali del 2007 pre il primo Centro Trasfusionale Veterinario a Sasso Marconi (Bologna) nella Clinica Veterinaria dell’Orologio. La struttura sarà parte integrante della Clinica di Sasso Marconi e completerà le possibilità terapeutiche richieste dalla gestione dei casi oncologici; oltre a mettere a disposizione il sangue per la terapia dei casi della Clinica, il Centro Trasfusionale Veterinario sarà a disposizione dei Colleghi che avranno la necessità di effettuare trasfusioni. Alcuni Colleghi stanno già collaborando fattivamente nella ricerca tra i loro clienti di potenziali donatori da mettere a disposizione del Centro, vista la crescente domanda e la scarsità di donatori, che si manifesta anche nella specie umana. Non appena terminato l’iter burocratico di autorizzazione da parte della ASL di competenza, i proprietari dei donatori potranno portare i propri cani e gatti presso il Centro Trasfusionale della Clinica per la donazione di sangue ogni tre mesi. Il Collega, Renato Magliulo, specialista in etologia applicata e benessere animale, nonché direttore del centro trasfusionale della clinica ha predisposto alcuni questionari,
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da sottoporre ai proprietari, sulla anamnesi degli animali e le motivazioni alla donazione (per individuare leve sempre più forti su cui operare alla ricerca di donatori), verranno raccolti i dati sul benessere degli animali durante la donazione (argomento già oggetto di una pubblicazione internazionale). Verranno anche raccolti dati sull’utilizzo del sangue e riscontri clinici ed osservazioni in medicina trasfusionale veterinaria, oltre alle valutazioni dei follow-up post-trasfusionali, il welfare, well-being e QOL - quality of life - sulle caratteristiche dei donatori.
I CANI DONATORI I cani donatori devono soddisfare rigidi criteri di ammissibilità alla donazione: oltre all’ottimo stato di salute è di fondamentale importanza la valutazione del benessere degli animali durante la donazione. Gli animali vengono sottoposti a visita clinica ad ogni donazione e ad una serie di indagini sierologiche, atte ad escludere ogni possibile malattia infettiva potenzialmente trasmissibile con il sangue i cui risultati vengono allegati ad ogni unità ceduta ai Colleghi che ne faranno richiesta. Sono previsti alcuni benefici ai donatori: oltre agli esami sierologici ed ematobiochimici (ob-
bligatori secondo le Linee Guida) sono già pronti il tesserino donazioni, la carpetta per i referti, un integratore e anche del cibo. Alla decima donazione verrà offerta una medaglietta ed alla ventesima una coccarda ricordo.
NON È L’AVIS DEI CANI Donare il sangue nella specie umana può essere considerato un atto di altruismo reciproco secondo un criterio prettamente etologico; l'antropomorfismo spinto dei nostri giorni porta a giudicare in chiave morale il comportamento degli animali anche durante la donazione di sangue. La coscienza di un atto così definito “altruistico” per la specie umana, come nel caso specifico il donare sangue, non pare però essere di pertinenza degli animali né tanto meno del cane. Nello svolgimento delle proprie attività cliniche quotidiane il medico veterinario è culturalmente e scientificamente portato a ricercare la/le cause della patologia in atto, diverso e diametralmente opposto è l’approccio del Medico Veterinario che si occupa di medicina trasfusionale. Il clinico in questo caso cerca il sano ed è necessario un approccio radicalmente opposto. ■
LE REGOLE DA SEGUIRE a "Linea guida relativa all'esercizio delle attività sanitarie riguardanti la medicina trasfusionale in campo veterinario" è stata approvata dalla Conferenza Stato Regioni il 20 dicembre scorso. (Accordo tra il Governo, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano del 20 dicembre 2007). Predisposto dalla Direzione Generale della Sanità Animale e del Farmaco Veterinario del Ministero della Salute, il documento si applica "al sangue intero di origine animale prelevato da animali di proprietà di persone giuridiche e/o fisiche per lo scopo trasfusionale. Essa non si applica ai prodotti derivati dal sangue, regolati dal decreto legislativo del 6 aprile 2006, n. 193". Per sangue intero si intende "il sangue prelevato, per lo scopo trasfusionale, dal donatore riconosciuto idoneo, utilizzando materiale sterile e sacche regolarmente autorizzate dal Ministero della salute, contenenti una soluzione anticoagulante-conservante". Il prelievo di sangue intero deve essere effettuato da un medico veterinario, attuando una metodica che garantisca asepsi, con un sistema a circuito chiuso, compatibilmente con la specie animale, e con dispositivi non riutilizzabili. Il direttore sanitario della struttura trasfusionale definisce un protocollo dettagliato delle procedure di prelievo. Due gli allegati del provvedimento: con l'Allegato n. 1 vengono dettagliati gli esami obbligatori ad ogni donazione di sangue: cane, gatto e cavallo, mentre l'Allegato n. 2 tratta dell'idoneità alla donazione di sangue e della procedura di raccolta del sangue. (GU n. 32 del 7-2-2008 - Suppl. Ordinario n. 32) A partire dalla valutazione delle condizioni generali di salute dell'animale donatore, il documento disciplina nel dettaglio le modalità di conservazione, trasporto, distribuzione e somministrazione del sangue. Ai fini della tracciabilità e della registrazione dei dati, presso ogni struttura trasfusionale deve essere predisposto "un sistema di registrazione e di archiviazione dei dati che consenta di ricostruire il percorso di ogni unità di sangue, dal momento del prelievo fino alla sua destinazione finale". Dell’esigenza di una disciplina relativa alla medicina trasfusionale in campo veterinario si era parlato già nel 2006, al Convegno dell’ANMVI sul farmaco. In quella occasione, la Direttrice Generale della Sanità Animale e del Farmaco Veterinario Gaetana Ferri aveva annunciato l’imminente definizione dei requisiti minimi igienico sanitari dei donatori, delle strutture, del trasporto e della conservazione del sangue animale per uso trasfusionale, “perché si sono registrati recentemente casi di anemia infettiva equina per i quali esiste il sospetto che la malattia sia stata veicolata da sacche di sangue”. Alle linee guida ha lavorato un gruppo di esperti, di livello nazionale: Prof. Alessandro Ciorba (Università di Perugia), Prof. George Lubas (Università di Pisa), Dr.ssa A. Gavazza. (Università di Pisa), Dr. P. Alfonsi (ASL Roma B), Dr.ssa M. E. Caristo (Roma), Dr.ssa Carla Bernasconi. (libera professionista di Milano) e il dottor Carlo Pizzirani (libero professionista di Firenze).
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10 Attualità Università
VETERINARIA 30 | 2009
Test di ammissione a veterinaria, ecco il trucco “
i vogliono già laureati!”. I forum studenteschi commentano la prova di ammissione a veterinaria e i loro alterni risultati. Chi ci riesce ha studiato parecchio: “Fortunatamente la mia prova di ammissione alla facoltà di medicina veterinaria è andata bene altrimenti a quest’ora sarei ricoverata all’ospedale con
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le vene dei polsi tagliate!!!. Scherzi a parte lo studio durante l’estate è fondamentale, non credete a quelli che dicono che non hanno fatto niente”. Oppure ha usato qualche trucchetto: “Io di trucchetti ne ho utilizzato uno solo: quello di stare più rilassata possibile, è l’unico modo che mi ha aiutato ad essere lucida. Ho visto però che tanta altra gente si era organizzata”.
Chi non ce l’ha fatta “ripiega”: “ho fatto il test di ingresso a medicina veterinaria, e purtroppo non sono riuscita a entrare...nel caso in cui non venissi ripescata mi hanno parlato della possibilità di iscrivermi al corso di sicurezza igienico-sanitaria degli alimenti, frequentare il 1° anno e rientrare poi a medicina veterinaria...che voi sappiate...è una cosa possibile?!”
TANTI ASPIRANTI Il 7 settembre centinaia di aspiranti veterinari si sono sfidati nella prova di ammissione nelle sedi universitarie del corso di laurea: centoventi minuti di tempo per rispondere a quiz di cui il Ministero dell'Università pubblica ora le soluzioni. Per semplicità di consultazione, tutte le domande hanno come risposta esatta quella indicata dalla lettera A. Quest'anno le professioni sanitarie in generale sono state molto richieste. Anche gli aspiranti veterinari sono risultati in crescita in vari atenei. A Teramo le domande per fare il test di ammissione a veterinaria sono state 365, il 16 per cento in più rispetto all'anno scorso. A Sassari, dove i posti disponibili sono 31 (5 riservati a cittadini non comunitari residenti all'estero) si sono "sfidati" per un posto in facoltà in 248. Erano invece in più di 700 in via Celoria a Milano a tentare il test d'ingresso (162 posti disponibili). A Parma, gli iscritti alla prova sono risultati 456 (erano 402 nel 2008). A Messina si parla di "boom": in netto aumento il numero dei candidati con 466 aspiranti veterinari rispetto ai 398 dell'anno precedente. Anche la Facoltà di Veterinaria di Torino registra un aumento: +15% rispetto allo scorso anno. La determinazione del punteggio ottenuto da ciascun candidato nelle singole prove di ammissione sarà pubblicata nell'area del sito riservata agli studenti e contestualmente sul sito riservato agli atenei a partire da oggi, rispettando l'ordine di svolgimento delle prove medesime. Le graduatorie saranno pubblicate esclusivamente dagli atenei. Secondo Il Sole 24 Ore le Facoltà di Veterinaria dove è più facile passare il test di ammissione sono Bari, Milano, Pisa, Torino e Perugia. La classifica, stilata dal quotidiano economico e pubblicata on line, è basata sui risultati delle prove dell'anno scorso. La disparità dei risultati ha portato i consulenti del Ministro Gelmini a valutare l'ipotesi di accentrare le prove, individuando nel concorso nazionale la strada più equa ed eticamente valida. ■
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Eventi Veterinari
VETERINARIA 30 | 2009
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SOCIETÀ ITALIANA DI GASTROENTEROLOGIA VETERINARIA
Società federata ANMVI
DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC VALLE D’AOSTA EMERGENZA O NON EMERGENZA…QUESTO È IL PROBLEMA RICONOSCIMENTO E TRATTAMENTO DELLE PIÙ COMUNI EMERGENZE IN MEDICINA VETERINARIA Villair di Quart (AO), 25 Ottobre 2009 OBIETTIVI
Paolo Gaglio
14.30 Casi clinici interattivi (Approfondimento con casi clinici riguardanti problemi dell'apparato respiratorio) 15.30 Pausa 16.00 Casi clinici interattivi (Approfondimento con casi clinici riguardanti problemi dell'apparato addominale) 17.00 Test di valutazione dell'apprendimento e discussione finale 17.30 Consegna degli attestati di partecipazione e termine della giornata
PROGRAMMA
SEDE
8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente, presentazione del relatore ed inizio dei lavori 9.30 Emergenze respiratorie (riconoscimento e trattamento) 11.00 Pausa 11.30 Emergenze addominali (riconoscimento e trattamento) 13.00 Pausa
Auditorium Comunale Fraz. Bas Villair Villair di Quart (AO)
Le relazioni e soprattutto i casi clinici interattivi con la presentazione di videofilmati vogliono illustrare in modo prettamente pratico le emergenze più frequenti in medicina d'urgenza. Verranno presentate anche le tecniche di base delle manualità più utilizzate in pronto soccorso.
RELATORE
AGGIORNAMENTI SULLE PRINCIPALI PATOLOGIE EPATICHE DEL CANE E DEL GATTO Cremona, 11 Ottobre 2009 OBIETTIVI Il relatore cercherà di approfondire le conoscenze dei partecipanti nel campo delle malattie epatiche del cane e del gatto iniziando dalle più moderne tecniche diagnostiche sia di patologia clinica che istologiche. Quindi verrà trattato il complesso colangite-colangioepatite del gatto in tutti i vari aspetti diagnostici, terapeutici e prognostici enfatizzando la complessità del problema non sempre valutato con la dovuta attenzione. Una malattia epatica molto comune nel cane è l'epatite cronica che verrà trattata in maniera approfondita parlando delle razze più a rischio quindi di come si può sospettare e diagnosticare correttamente. Nella seconda parte si parlerà della gestione terapeutica e dietetica dell'epatite cronica spigandone in modo approfondito gli aspetti meno conosciuti. I casi clinici portati dagli iscritti saranno come sempre motivo di grande stimolo alla discussione.
RELATORI Penelope Watson, MA VetMB CertVR DSAM DipECVIM MRCVS University of Cambridge
PROGRAMMA 3 CREDITI
PARTECIPAZIONE La partecipazione agli incontri delle Delegazioni Regionali è riservata ai Soci SCIVAC, indipendentemente dalla regione di appartenenza, in regola con la quota associativa dell’anno in corso I Soci SCIVAC possono partecipare a qualsiasi incontro regionale organizzato da SCIVAC in qualsiasi regione e a titolo gratuito (portare con sé la tessera SCIVAC con il bollino dell’anno in corso). PER INFORMAZIONI Segreteria SCIVAC, Monica Borghisani Tel. 0372403506 - delregionali@scivac.it
SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA REDDITO SOCIETÀ FEDERATA ANMVI
GIORNATA INTERREGIONALE SIVAR PUGLIA Gioia del Colle (BA), 21 Novembre 2009
8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 9.00 Saluto del Presidente ai partecipanti, presentazione del relatore ed inizio dei lavori 9.15 Diagnosi di epatopatie: dalla patologia clinica alla biopsia (1a parte) 10.00 Diagnosi di epatopatie: dalla patologia clinica alla biopsia (2a parte) 10.45 Pausa 11.15 Colangite, colangioepatite e lipidosi felina (1a parte) 12.00 Colangite, colangioepatite e lipidosi felina (2a parte) 12.45 Pausa pranzo 14.00 Epatite cronica del cane I: ci sono razze predisposte? 14.45 Epatite cronica del cane II: aggiornamenti terapeutici 16.00 Pausa 16.30 Casi clinici presentati dai soci 17.15 Test di valutazione dell'apprendimento e discussione finale
17.45 Consegna degli attestati di partecipazione e termine della giornata
TRADUZIONE È previsto il servizio di traduzione.
ISCRIZIONE L'incontro è gratuito per tutti i Medici Veterinari che si iscrivono alla SIGAV per l'anno 2010, pagando la quota di € 65,00 se Socio SCIVAC o € 125,00 se Non Socio SCIVAC. Quote di partecipazione (verrà rilasciata una ricevuta fiscale per la quota versata): Socio SIGEDV 2009/SIGAV 2010: GRATUITO Socio SCIVAC: € 100,00 Non Socio: € 150,00 È necessario compilare il modulo di pre-iscrizione e inviarlo alla Segreteria entro il 20 Settembre 2009. È possibile scaricare il modulo dal sito www.scivac.it sezione SOCIETÀ SPECIALISTICHE/SIGAV oppure richiederlo direttamente alla Segreteria al n. 0372/40.35.09
SEDE Centro Studi SCIVAC, Palazzo Trecchi, via Trecchi 20 - Cemona
PER INFORMAZIONI Segreteria Società Specialistiche SCIVAC Tel. 0372 403509 - Fax 0372 457091 Email: socspec@scivac.it
RICHIESTO ACCREDITAMENTO
Per maggiori dettagli sul programma e per scaricare la scheda d'iscrizione, collegarsi al sito www.scivac.it sezione Società Specialistiche. Per l'incontro SIGEDV inizialmente previsto nei giorni 10 e 11 Ottobre 2009 rivolgersi al Dr. Massimo Gualtieri. La Segreteria rimane a disposizione per ulteriori informazioni al n. 0372-40.35.09
In collaborazione con le Delegazioni Regionali SIVAR Puglia e Basilicata OBIETTIVI Verranno affrontate due importanti problematiche buiatriche: la gestione della fertilità e la dislocazione abomasale destra e sinistra. Nella prima parte del convegno il Dr. Mauro Casalone focalizzerà l'attenzione sulla gestione della fertilità illustrando i possibili strumenti di analisi dei parametri riproduttivi, la valutazione statistica dei risultati ottenuti e la scelta dei protocolli terapeutici per migliorare l'efficienza riproduttiva aziendale. Nella seconda il Dr. Enrico Chiavassa affronterà il problema della dislocazione abomasale nelle due varianti destra e sinistra analizzando i fattori predisponenti, la sintomatologia, la diagnosi e le possibili tipologie di risoluzione della patologia.
10.00 Gestione della fertilità nell'allevamento della vacca da latte ad alta produzione (Prima Parte) Mauro Casalone 11.00 Coffee break 11.30 Gestione della fertilità nell'allevamento della vacca da latte ad alta produzione (Seconda Parte) Mauro Casalone 13.00 Light lunch 14.00 Chirurgia addominale: dislocazione abomasale destra e sinistra Dr. Enrico Chiavassa 16.00 Discussione 16.30 Questionario apprendimento ECM 17.00 Elezioni Delegati Regionali e termine lavori
SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER EQUINI SOCIETÀ FEDERATA ANMVI
XVI Congresso Internazionale Multisala SIVE
SEDE RELATORI Mauro Casalone (Medico Veterinario Libero Professionista, Torino) Enrico Chiavassa (Medico Veterinario Libero Professionista, Cuneo)
Hotel Svevo, Gioia del Colle (Bari)
PARTECIPAZIONE Iniziativa gratuita rivolta a tutti i Medici Veterinari
MODERATORE
SEGRETERIA ORGANIZZATIVA
Canio Buonavoglia (Preside Facoltà Medicina Veterinaria di Bari)
SIVAR - Paola Orioli Tel. 0372/40.35.39 info@sivarnet.it, www.sivarnet.it
CarraraFiere Carrara, 29-31 Gennaio 2010
PROGRAMMA 9.30 Registrazione partecipanti, saluto del rappresentante SIVAR ed inizio lavori 9.45 Introduzione ai lavori Canio Buonavoglia
RICHIESTO ACCREDITAMENTO
SCADENZA ISCRIZIONI: 10 DICEMBRE 2009
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12 Eventi Veterinari
VETERINARIA 30 | 2009
CONVEGNI NAZIONALI in collaborazione con SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA REDDITO ASSOCIAZIONE FEDERATA ANMVI
AZIENDA SANITARIA LOCALE DELLA PROVINCIA DI CREMONA
ORDINE DEI MEDICI VETERINARI DELLA PROVINCIA DI CREMONA
ASSOCIAZIONE ITALIANA VETERINARIA DI MEDICINA PUBBLICA SOCIETÀ FEDERATA ANMVI
in concomitanza con 64a Fiera Internazionale del bovino da latte
In fase di accreditamento
Organizzato da
Soc. cons. a r.l. certificata ISO 9001:2008
Edizioni Veterinarie E.V. srl
AGGIORNAMENTI IN BUIATRIA - Giovedì 22 Ottobre 2009
Latte crudo: un valore o un pericolo?
Seme sessato: dalla teoria alla realtà
RELATORI Norma Arrigoni (IZSLER, sede di Piacenza) Mario Astuti (Regione Lombardia, Milano) Giuseppe Bolzoni (IZSLER, sede di Brescia)
RELATORI Robert W. Everett (Cornell University, USA) Juan Moreno (Sexing Technologies - Texas, USA) CHAIRMAN: Daniele Gallo
CHAIRMAN: Maurilio Giorgi 9.30 9.40 9.45 10.30 11.15 11.45 12.30 13.00
PROGRAMMA Registrazione partecipanti e verifica presenze Saluto del moderatore ai partecipanti ed inizio lavori La normativa attuale e l’approccio della Regione Lombardia - Mario Astuti Esiti del monitoraggio dei produttori in Regione Lombardia - Giuseppe Bolzoni Pausa Latte crudo: situazione della regione Emilia-Romagna Norma Arrigoni Discussione Chiusura lavori
14.15 14.30 16.00 16.15 17.30 18.00
PROGRAMMA Saluto del moderatore ai partecipanti ed inizio lavori Sviluppo del seme sessato negli anni: realtà attuale Juan Moreno Pausa Convenienza economica del seme sessato Robert W. Everett Discussione Questionario apprendimento ECM, consegna attestati e termine giornata
PER MAGGIORI INFORMAZIONI E PER RICEVERE LA SCHEDA D’ISCRIZIONE: SIVAR - Paola Orioli Via Trecchi, 20 - 26100 Cremona - Tel. 0372 40.35.39 - Fax 0372 40.35.54 - E-mail: info@sivarnet.it - Website: http://www.sivarnet.it
Venerdì 23 ottobre 2009 - Sala Zelioli Lanzini
Il settore della produzione della carne e la medicina veterinaria del III° millennio: efficacia ed efficienza del servizio RELATORI Adriana Ianieri - Silvio Borrello 14.00 14.20 14.30
15.30
RESPONSABILE EVENTO E CHAIRMAN Giancarlo Belluzzi
PROGRAMMA 16.00 Un moderno Ispettore per una moderna Registrazione dei partecipanti e verifica presenze Sicurezza Alimentare Saluto da parte delle autorità ed inizio dei lavori Silvio Borrello Evidenza ispettiva e decisioni tecniche: 17.00 Discussione e confronto tra relatori e partecipanti criterio di base della moderna medicina veterinaria 18.00 Valutazione dell’apprendimento Adriana Ianieri 18.30 Consegna degli attestati e conclusione dell’evento Pausa PER MAGGIORI INFORMAZIONI E PER RICEVERE LA SCHEDA D’ISCRIZIONE: AIVEMP - Erika Taravella Via Trecchi, 20 - 26100 Cremona - Tel. 0372/403541 - Fax 0372/403540 - E-mail: segreteria@aivemp.it - Website: www.aivemp.it
PARTECIPAZIONE: Eventi riservati ai Medici Veterinari SEDE: CremonaFiere - Cà de Somenzi - P.zza Zelioli Lanzini, 1 - Cremona - Uscita per Cremona seguendo le indicazioni “Fiera”
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VETERINARIA 30 | 2009
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Attualità scientifica Vet Journal
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Zoonosi nei veterinari: revisione della letteratura Categoria esposta a un rischio aumentato di infezione e trasmissione
di MARIA GRAZIA MONZEGLIO no studio ha effettuato una revisione degli articoli presenti in letteratura riguardanti l'infezione sostenuta da agenti patogeni zoonosici nei medici veterinari. A tale scopo è stata effettuata una revisione del database elettronico PubMed tra il 1996 e il 2007. Inoltre, si ricercavano segnalazioni di casi clinici e di focolai infettivi nella letteratura non inclusa in PubMed e nella bibliografia degli articoli raccolti. Gli articoli inclusi nello studio erano studi controllati e non controllati che esaminavano la sieroprevalenza dei patogeni animali nei veterinari, studi sierologici nei veterinari e descrizioni di infezioni zoonosiche responsabili di malattia clinica. Si identificavano 66 articoli rilevanti. Questi includevano 44 studi sieroepidemiologici (alcuni esaminavano più di un patogeno), 12 case report, 3 indagini di focolai zoonosici e 7 auto-segnalazioni (incluse quattro riguardanti l'utilizzo di materiale protettivo da parte del personale). Dei 44 studi sieroepidemiologici, 37 (84%) riscontravano un maggior rischio zoonosico tra i medici veterinari, mentre 7 (16%) identificavano un rischio assente o ridotto. Gli studi documentavano inoltre il frequente mancato utilizzo da parte dei veterinari dell'equipaggiamento protettivo personale raccomandato. Tra i patogeni citati dagli studi erano inclusi:
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Brucella spp, Coxiella burnetii, Chlamydia psittaci, virus influenzalie zoonosici, Bartonella henselae, MRSA, Toxocara canis ecc. L'analisi, concludono gli autori, indica che i medici veterinari sono esposti a un maggior rischio di infezione da parte di numerosi agenti patogeni zoonosici. Essa suggerisce inoltre che i veterinari possono inavvertitamente fungere da sentinelle biologiche di patogeni emergenti e potenzialmente diffondere i patogeni zoonosici alle loro famiglie, alla comunità e agli animali sottoposti alle loro cure. È quindi auspicabile un'implementazione delle misure professionali e politiche per ridurre il rischio che i veterinari siano esposti a infezioni da parte di agenti patogeni zoonosici o che li possano trasmettere. *“A review of published reports regarding zoonotic pathogen infection in veterinarians” Whitney S Baker1, Gregory C Gray. J Am Vet Med Assoc. May 2009; 234 (10): 1271-8. ■
Tetraparesi da ernia cervicale: una rivalutazione della prognosi a maggior parte dei cani affetti da ernia discale cervicale manifesta dolore cervicale ma soltanto lievi deficit motori. Non sono molto conosciuti i fattori predittivi di guarigione completa nei cani con tetraparesi non deambulatoria (NAT) secondaria a ernia discale cervicale. Uno studio retrospettivo ha sottoposto ad analisi l'ipotesi che due fattori prognostici precedentemente descritti, la sede di ernia discale e la gravità dei deficit neurologici, siano fattori predittivi utili di guarigione completa. Nello studio, 20 (62%) di 32 cani con NAT associata a ernia discale cer-
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DIAGNOSI DI GRAVIDANZA NELLA VACCA no studio ha valutato la sensibilità e specificità dell'ecografia transrettale e transcutanea sul fianco destro tra 31 e 196 giorni di gestazione nella vacca da latte. Per 1570 vacche da latte veniva determinato lo stato e lo stadio di gestazione al momento della diagnosi di gravidanza, confrontando la sensibilità e specificità e la probabilità di diagnosi corretta delle due tecniche. La sensibilità complessiva e la probabilità di diagnosi corretta di stato gravidico tra i giorni 31 e 196 di gestazione erano significativamente superiori quando si utilizzava l'ecografia transrettale, rispetto a quella transcutanea sul fianco destro. Tuttavia, la sensibilità di quest'ultima variava durante il corso della gravidanza: era bassa (7-8%) prima del giorno 84, aumentava fino all'89% tra i giorni 141 e 154, essendo vicina al 100% successivamente. La specificità dei due metodi non differiva significativamente. La mandria e l'età gestazionale al mo-
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mento della diagnosi di gravidanza erano significativamente associate alla correttezza del test quando si utilizzava l'ecografia transcutanea, mentre soltanto l'ultimo fattore predittivo era significativamente associato alla correttezza dei risultati utilizzando l'ecografia transrettale. L'ecografia transcutanea, concludono gli autori, non può essere raccomandata come metodo accurato per la diagnosi precoce di gravidanza nella vacca da latte, soprattutto sulla mandria. Tuttavia, se il test di gravidanza viene effettuato nelle fasi medietardive di gestazione, questa tecnica può fornire un'alternativa rapida e accurata all’ecografia transrettale o alla palpazione manuale per rectum. (M.G.M.) *“Comparison of transcutaneous ultrasound over the right flank with transrectal ultrasound for pregnancy diagnosis in the dairy cow” Hunnam JC, Parkinson TJ, Lopez-Villalobos N, McDougall S. Aust Vet J. 2009 Aug; 87(8): 318-22.
vicale mostravano una guarigione completa. La sede di ernia discale non era un fattore predittivo significativo di guarigione completa; i cani con lesioni cervicali superiori (C2-C3, C3C4) non avevano una probabilità maggiore di guarigione completa rispetto agli altri cani. Similmente, la gravità dei deficit neurologici (funzione motoria volontaria intatta versus funzione motoria volontaria assente) non era un fattore predittivo significativo di guarigione completa. Attraverso la regressione logistica, si identificavano due fattori predittivi significativi di guarigione completa. I cani piccoli (p.c. 15 Kg) avevano una probabilità sei volte maggiore di andare incontro a guarigione completa rispetto ai cani di maggiori dimensioni. I soggetti che riacquisivano la capacità di camminare entro 96 ore dopo l'intervento chirurgico avevano una probabilità sette volte maggiore di guarigione completa rispetto ai cani che non camminavano entro 96 ore. La sede di ernia discale e la gravità dei deficit neurologici, concludono gli autori, non assistono il clinico nel prevedere l'esito postoperatorio dei cani con NAT associata a ernia discale cervicale. Sono quindi necessari fattori predittivi preoperatori affidabili di guarigione completa per migliorare gli attuali protocolli diagnostici e terapeutici e la prognosi complessiva di questi soggetti. (M.G.M.) *“Reevaluation of Predictive Factors for Complete Recovery in Dogs With Nonambulatory Tetraparesis Secondary to Cervical Disk Herniation” Robert B. Hillman, Seema S. Kengeri, and David J. Waters. J Am Anim Hosp Assoc 2009; 45 155-163. ■
Il gesso per le ferite del piede equino n uno studio, le ferite della regione del pastorale e del piede del cavallo venivano trattate mediante applicazione di un gesso falangeo. I risultati sono stati analizzati retrospettivamente in 49 cavalli trattati con gesso per un totale di 50 casi di ferite della regione del pastorale del piede nel corso di 11 anni. Il trattamento consisteva nel curettage e lavaggio della ferita, nella sutura della stessa (28 casi), nell'applicazione del gesso e nella somministrazione di antibiotici (84%). Al follow-up, la maggioranza dei cavalli stava bene (42 ferite su 47, 89,4%), 3 cavalli manifestavano ancora zoppia mentre un soggetto veniva soppresso per una zoppia persistente. Tre soggetti erano persi al follow-up. Non si osser-
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ARITENOIDECTOMIA UNILATERALE NEL VITELLO CON CONDRITE n cinque vitelli visitati per la presenza di rumori respiratori anomali associati a gradi variabili di difficoltà respiratoria, si identificavano tachipnea e dispnea inspiratoria. La valutazione endoscopica delle vie respiratorie superiori rivelava la presenza di aritenoidi aumentate di volume e immobili. L'esame radiografico (n = 3) e tomografico (1) rivelavano immagini indicative di una voluminosa massa dei tessuti molli nella regione delle aritenoidi ostruente la rima glottis. Si poneva una diagnosi presuntiva di condrite delle aritenoidi. In tutti i soggetti si posizionava una sonda tracheostomica. Dopo la valutazione iniziale, in quattro vitelli si effettuava un trattamento medico (antibiotici e antinfiammatori). In tutti i soggetti si effettuava, in anestesia generale, un’aritenoidectomia unilaterale per via laringotomica. Le complicazioni postoperatorie più frequenti erano disfagia e tosse. Tre vitelli sopravvivevano per almeno sei mesi dopo la chirurgia. Un vitello moriva per un'ulcera abomasale perforata tre mesi dopo l'intervento. Un ultimo soggetto moriva improvvisamente un mese dopo la chirurgia per cause indeterminate. L’aritenoidectomia unilaterale, concludono gli autori, si dimostrava un trattamento chirurgico valido per la condrite delle aritenoidi in tutti i soggetti trattati. Ulteriori studi in un maggior numero di animali affetti sono necessari per determinare vantaggi e svantaggi di questa procedura rispetto ad altre tecniche chirurgiche. (M.G.M.) *“Subtotal or partial unilateral arytenoidectomy for treatment of arytenoid chondritis in five calves” Nichols S, Anderson DE. J Am Vet Med Assoc. 2009 Aug 15; 235(4): 420-5.
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vavano differenze significative di esito tra i cavalli trattati immediatamente (entro 24 ore) o con un ritardo superiore a 24 ore. Anche il coinvolgimento delle strutture sinoviali nella ferita non influenzava significativamente l'esito. In questo studio, concludono gli autori, il trattamento delle ferite della regione del pastorale e del piede trattate con un gesso falangeo era seguito da una prognosi buona sia per la funzionalità (89,4%) sia per l'aspetto estetico (89,5%). Il gesso era generalmente ben tollerato ed efficace. (M.G.M.) *“Wounds of the pastern and foot region managed with phalangeal casts: 50 cases in 49 horses (1995-2006)” Ketzner KM, Stewart AA, Byron CR, Stewart M, Gaughan EM, Vanharreveld PD, Lillich JD. Aust Vet J. 2009 Sep; 87(9): 363-8. ■
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14 Fisco Norme e quesiti
VETERINARIA 30 | 2009
Quando può dirsi davvero cessata l’attività professionale? Non basta l’interruzione delle prestazioni per poter chiudere la partita IVA a cessazione dell’attività per il professionista non coincide con l’interruzione delle prestazioni professionali, ma con la chiusura dei rapporti professionali, fatturando tutte le prestazioni svolte e dismettendo i beni strumentali. Pertanto, fino al momento in cui il professionista non realizza la riscossione dei crediti, la cui esazione sia ritenuta ragionevolmente possibile, l’attività professionale non può ritenersi cessata.
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fessionali, dirette alla definizione dei rapporti giuridici pendenti, ed, in particolare, di quelli aventi ad oggetto crediti strettamente connessi alla fase di svolgimento dell’attività professionale. La cessazione dell’attività per il professionista non coincide, pertanto, con il momento in cui egli si astiene dal porre in essere le prestazioni professionali, bensì con quello, successivo, in cui chiude i rapporti professionali, fatturando tutte le prestazioni svolte e dismettendo i beni strumentali.
Fino al momento in cui il professionista, che non intenda anticipare la fatturazione rispetto al momento di incasso del corrispettivo, non realizza la riscossione dei crediti, la cui esazione sia ritenuta ragionevolmente possibile l’attività professionale non può ritenersi cessata. Nella fattispecie prospettata, il professionista - il quale ha emesso fattura ad esigibilità differita - non possa, in linea generale, procedere alla chiusura della partita IVA, fintanto che non avviene la riscossione del credito,
atteso che, per i rapporti creditori pendenti, oggetto di un procedimento giudiziario in corso, la riscossione risulta ragionevolmente possibile. Tali crediti dovranno essere regolarmente assoggettati ad IVA. Tuttavia, qualora l’istante volesse comunque chiudere la propria partita IVA, senza attendere l’esito del procedimento pendente, dovrà procedere al previo versamento dell’imposta indicata in fattura. ■
IL QUESITO Il chiarimento viene dall’Agenzia delle Entrate che ha così risposto all’interpello di un commercialista intenzionato ad andare in pensione, ma con una pendenza in corso. Il professionista aveva deciso di smettere la professione, chiudere la partita Iva e cancellarsi dall’Albo. Ad ostacolarlo era una fattura emessa verso la Asl locale e da questa contestata. Il contenzioso lo costringeva a tenere aperta la sua posizione fiscale, benché di fatto non esercitasse più e il credito verso la Asl prometteva una controversia di anni. Perché dunque non emettere una nota di credito limitatamente all’IVA e chiudere la partita IVA?
LA RISPOSTA Nella normalità dei casi, l’attività di un professionista cessa quando lo stesso, astenendosi dal porre in essere ulteriori prestazioni, provveda ad un complesso di operazioni tese alla definizione di tutti i rapporti giuridici pendenti, compreso l’incasso dei crediti maturati e rimasti insoluti. L’attività del professionista non si può considerare cessata fino all’esaurimento di tutte le operazioni, ulteriori rispetto all’interruzione delle prestazioni pro-
Novità estive di GIOVANNI STASSI Dottore Commercialista, Torino on il presente articolo cercheremo di sintetizzare le principali novità intervenute nel corso dei mesi di luglio ed agosto che possano rivestire particolare interesse per i professionisti. Si tratta sia di novità legislative (D.L. 1° luglio 2009 n. 78 -manovra anticrisi-, convertito con modificazioni dalla Legge 3 agosto 2009, n. 102; Legge 23 luglio 2009 -legge sviluppo-) o di precisazioni fornite dall’Amministrazione finanziaria sotto forma di Risoluzioni e/o Circolari.
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COMPENSAZIONE CREDITI IVA L’articolo 10 del D.L. 78/2009 ha modificato l’articolo 17 del Decreto Legislativo 241/97
(che regola le compensazioni dei crediti su mod. F24), stabilendo che: “La compensazione del credito annuale o relativo a periodi inferiori all’anno dell’imposta sul valore aggiunto, per importi superiori a 10.000 euro annui, può essere effettuata a partire dal giorno sedici del mese successivo a quello di presentazione della dichiarazione o dell’istanza da cui il credito emerge.” Quindi non sarà più possibile la compensazione, nel modello F24, dei crediti IVA di importo superiore a 10.000,00 euro a decorrere dal primo giorno del periodo successivo (es. dall’1.1.2009 per il credito IVA del 2008). Tutti i soggetti che vorranno effettuare compensazioni per importi superiori a quello sopra indicato dovranno utilizzare esclusivamente i servizi telematici messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate secondo modalità tecniche che dovranno essere stabilite dal Direttore dell’Agenzia entro il 4 ottobre 2009. Lo stesso articolo 10 del DL 78/2009 ha modificato l’articolo 3 del decreto del Presidente della Repubblica 22 luglio 1998, n. 322 stabilendo che “In deroga a quanto previsto dal secondo periodo i contribuenti che intendono utilizzare in compensazione ovvero chiedere a rimborso il credito risultante dalla dichiarazione annuale ai fini dell’imposta sul valore aggiunto possono non comprendere tale dichiarazione in quella unificata.” A partire quindi dal 1° gennaio 2009 sarà possibile inviare la dichiarazione IVA separatamente dal modello Unico. Tenendo conto che la dichiarazione IVA può essere presentata a partire dal 1° febbraio di ciascun anno, la compensazione dell’IVA potrà essere esposta sul modello F24 da presentare entro il 16 marzo (mese successivo a quello di presentazione della dichiarazione). Chi presenterà la dichiarazione IVA entro il mese di febbraio sarà esonerato dal presentare la “Comunicazione annuale dati IVA”. Oltre al limite dei 10.000 euro, il comma 7 dello stesso articolo 10, DL 78/2009, dispone anche che “ i contribuenti che intendono utilizzare in compensazione crediti relativi all’imposta sul valore aggiunto per importi superiori a 15.000 euro annui, hanno l’obbligo di richiedere l’apposizione del visto di conformità di cui all’articolo 35, comma 1, lettera a) del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241, relativamente alle dichiarazioni dalle quali e-
merge il credito”. Chi avrà quindi necessità di compensare crediti IVA per importi superiori a 15.000 euro annui dovrà richiedere ad uno dei soggetti abilitati (dottori commercialisti, esperti contabili, consulenti del lavoro, CAF, ecc.) di apporre il visto di conformità sulla dichiarazione IVA da cui emerge il credito da compensare. Le nuove disposizioni sulla compensazione entreranno in vigore a partire dal 1° gennaio 2010; fino al 31 dicembre 2009 varranno le vecchie regole.
SCUDO FISCALE L’articolo 13 bis dello stesso D.L. 78/2009 detta le disposizioni per la regolarizzazione e/o il rimpatrio di attività finanziarie e patrimoniali detenute fuori del territorio dello Stato in violazione delle norme sul monitoraggio fiscale. Si tratta in sostanza di somme detenute all’Estero alla data del 31 dicembre 2008 e mai dichiarate all’Amministrazione finanziaria italiana. Per accedere allo scudo fiscale una delle condizioni è quella di aver violato gli obblighi derivanti dalla normativa sul monitoraggio fiscale. In altre parole occorre che sia stata omessa la compilazione del quadro RW della dichiarazione dei redditi in presenza di un obbligo a compilarlo. Per la regolarizzazione delle violazioni commesse viene richiesta un’imposta straordinaria pari al 5% del capitale detenuto al 31 dicembre 2008. Il rimpatrio, ovvero la regolarizzazione, si perfezionano con il pagamento dell’imposta e non possono in ogni caso costituire elemento utilizzabile a sfavore del contribuente, in ogni sede amministrativa o giudiziaria. L’arco temporale entro cui effettuare la regolarizzazione va dal 15 settembre 2009 al 15 aprile 2010. Per quanto riguarda le modalità di attuazione della norma si attende un apposito provvedimento che dovrà essere emanato dal Direttore dell’Agenzia delle Entrate. Si ricorda infine che le sanzioni per violazioni connesse alla compilazione del quadro RW del modello Unico sono state raddoppiate; la sanzione minima passa dal 5% al 10% dell’ammontare degli importi non dichiarati e la sanzione massima passa dal 25% al 50% degli stessi. ■
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16 Info Regioni Sicilia
VETERINARIA 30 | 2009
Firmato il decreto che stabilizza 360 veterinari siciliani Le Ausl e l'IZS dovranno provvedere alla trasformazione dei rapporti di lavoro 'assessore regionale alla Sanità, Massimo Russo, ha firmato il decreto di stabilizzazione per 360 veterinari precari che lavorano nelle aziende sanitarie provinciali e all'Istituto Zooprofilattico in regime di convenzione. “È questo un atto importante per
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la categoria - ha sottolineato in una sua nota l'onorevole Riccardo Minardo - oltre ad essere un atto dovuto e atteso da oltre 5 anni da quasi 400 veterinari”. Lo scorso mese, il ministero della Salute, di concerto con il ministero dell'Economia, aveva approvato lo schema di decreto, proposto dall'assessore regionale alla Sanità
della Sicilia, Massimo Russo, che prevede la trasformazione dei contratti di diritto privato dei medici veterinari, attualmente in servizio presso le Ausl e l'Istituto zooprofilattico della Sicilia, in incarichi ambulatoriali a tempo indeterminato, come previsto dall'accordo collettivo nazionale del 23 marzo 2005. “È proprio da quella data che i 360 veterinari siciliani con contratti anomali aspettavano la loro stabilizzazione” dichiara il presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo. Dopo l'emanazione del decreto assessoriale, le Ausl e l'Istituto zooprofilattico, su richiesta dei medici veterinari con contratti di diritto privato vigenti al 7 marzo 2007, dovranno provvedere alla trasformazione dei rapporti di lavoro senza alcun aggravio di spesa, con il mantenimento della retribuzione lorda goduta alla data del 31 dicembre 2008.
1000 STABILIZZAZIONI La Sicilia, commenta il Sindacato UILFPL, si allinea alle regioni Lazio, Toscana, Umbria, Marche, Calabria, Basilicata, Sardegna e Piemonte che nel corso degli ultimi due anni hanno proceduto alla stabilizzazione di oltre 600 medici veterinari precari, portando il numero degli stabilizzati ad oltre 1000 unità su circa 1500 stimate in servizio. “La UILFPL - fa sapere il sindacato - è stato il primo ed unico sindacato italiano a porsi il problema della stabilizzazione del personale medico veterinario precario e delle altre professionalità mediche e sanitarie operanti ormai da alcuni decenni all’interno del sistema sanitario nazionale, per garantire la piena efficienza dei servizi, che altrimenti sarebbero andati incontro ad un inarrestabile declino”. Dichiara il segretario generale della UILFPL Giovanni Torluccio: “Il nostro sindacato si è posto l’obiettivo di garantire l’efficienza dei servizi medici e veterinari destinati alla sicurezza alimentare del Paese, che a causa del blocco del turn over correvano il concreto rischio di chiudere i battenti per mancanza di personale di ruolo”. “La scelta di stabilizzare il personale medico veterinario precario operante all’interno della Sanità Pubblica Italiana” ha dichiarato Claudio Fantini responsabile nazionale dei medici veterinari della UILFPL, “è stata fatta dal nostro Sindacato utilizzando il contratto di lavoro della medicina specialistica convenzionata, che offre alla sanità pubblica italiana uno strumento contrattuale idoneo a garantire al personale i diritti del lavoro da un lato, e a fornire, dall’altro, una flessibilità operativa sempre più richiesta dai servizi medici e veterinari delle ASL e degli istituti zooprofilattici sperimentali.” “Lo stesso strumento contrattuale è stato utilizzato brillantemente per risolvere alcune particolari situazioni di precariato riguardanti medici, biologi, psicologi e chimici operanti, ad esempio, nella medicina penitenziaria e nei policlinici universitari. Forte di questi successi, la UILFPL continuerà la propria azione in difesa dei cittadini e dei lavoratori, garantendo a loro favore il costante e continuo impegno della organizzazione e dei propri quadri dirigenti” conclude il segretario generale Giovanni Torluccio. ■
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18 Anmvi Informa Pubblicazioni
VETERINARIA 30 | 2009
Dall’Anmvi un manuale per le donne Sarà allegato al numero 31 di Professione Veterinaria a collana dei manuali pratici dell’Anmvi si arricchisce di una nuova pubblicazione: “Veterinaria e donna” è il titolo del manuale che gli autori, Giorgio Neri e Carlo Pizzirani, hanno dedicato agli aspetti legislativi della professione al femminile. La pubblicazione, realizzata grazie alla consueta collaborazione di Hill’s Pet Nutrition, affronta gli aspetti previdenziali, in particolare quelli colle-
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gati alla indennità di maternità, e i risvolti di salute e sicurezza del lavoro (la gravidanza, i rischi, la movimentazione dei carichi, ecc.) e le norme che aiutano le lavoratrici a conciliare la professione e la famiglia. Perché un Manuale in rosa? Lo spiegano gli autori: “Ci pensavamo da tempo senza risolverci a mettere mano ad una stesura organica delle norme che interessano solo (interessano anche, forse soprattutto, ma certo non solo) le nostre Colleghe. Le veterinarie sono
delle professioniste al pari dei colleghi maschi e per questo ci siamo a lungo interrogati se fosse concettualmente accettabile l’idea di fare un Manuale “di genere”. Analizzando la legislazione, ci siamo presto accorti che il nostro era uno scrupolo da “gentlemen” e che dovevamo necessariamente metterlo da parte (anche se ci auguriamo che le nostre lettrici ci apprezzino per averlo avuto) a favore di una disamina ad hoc degli aspetti legali e professionali che giocoforza riguardano so-
lo le donne e che non ci risulta siano mai stati compendiati in una trattazione ad hoc. Quindi eccola”. Il Manuale sarà allegato a Professione Veterinaria n. 31/2009. Gli autori ne consigliano la lettura ad un pubblico maschile.
MANUALI GIÀ PUBBLICATI • La gestione dei rifiuti sanitari, di Giorgio Neri • 626/94: sicurezza e salute, di Carlo Pizzirani • Il piano programmatico, di Carlo Pizzirani (integrazione a 626/94: sicurezza e salute) • Regolamentazione della sicurezza elettrica, di Marco Maggi • La veterinaria e la privacy, di Giorgio Neri • Antincendio, di Carlo Pizzirani • Guida alla determinazione dei compensi del medico veterinario di Giorgio Neri • Strutture veterinarie e animali in condominio, di Giorgio Neri • Agenti cancerogeni e mutageni: valutazione del rischio, di Carlo Pizzirani • La gestione dei medicinali stupefacenti e psicotropi, di Giorgio Neri ■
L’ambulatorio chiavi in mano Apri? Apri? Trasformi? Trasformi? Adegui Adegui la la tua tua struttura? struttura? Chiama Chiama ANMVI ANMVI Servizi: Servizi: •• consulenze consulenze •• sopralluoghi sopralluoghi •• assistenza assistenza ANMVI SERVIZI ANMVI r... +39/0372/40.35.37
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anniversario
째
63째 CONGRESSO NAZIONALE SCIVAC TRAUMATOLOGIA DEI TESSUTI MOLLI AREZZO, 16-18 OTTOBRE 2009
Responsabile scientifico: LUCA FORMAGGINI Med Vet, Dormelletto (NO)
Invited Speakers: JENNIFER DEVEY DVM, Dipl ACVECC, USA DAVID SPRENG Med Vet, Dipl ECVS, Dipl ACVECC, Berna (CH)
organizzato da
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20 Lettere al Direttore Sul numero scorso abbiamo pubblicato i risultati e i commenti alla consultazione sulla veterinaria domiciliare. È emersa l’esigenza di una linea guida, ma anche qualche perplessità rispetto alla effettiva auto responsabilizzazione della Categoria. Il Collega Melosi, che ha promosso la consultazione, riprende qui anche in forza dell’esperienza di presidente dell’Ordine di Livorno, il risvolto deontologico e normativo della questione. Il dibattito è aperto. I contributi sono benvenuti.
La deontologia è vincolante? Certo che lo è! e considerazioni fatte dal Collega Dott. Giomini (v. Lettere al Direttore Professione Veterinaria n. 29/2009 ndr) sono assolutamente condivisibili. Per altro, sono le stesse che mi hanno condotto alla riflessione da cui è scaturita la proposta, accolta da ANMVI, di redigere un manuale di Buone Pratiche Veterinarie a domicilio. Come Presidente di Ordine, anch’io ho tristemente constatato, mi si passi il termine, un generale “stato confusionale” (forse, e spero, transizionale passaggio di epoca) per la categoria veterinaria, in cui da un lato emergono sempre più Colleghi eccellenti
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che investono con profitto in aggiornamento, strutture ed attrezzature e Colleghi, invece, che per vari motivi (molte volte non dipendenti dalla loro volontà) attuano la Professione in modo più semplice, talvolta (ma non sempre) a discapito di scienza, coscienza e conoscenza. Molti sono i Colleghi che esercitano a domicilio del cliente, alcuni in modo esclusivo, altri come attività collaterale ed integrazione del lavoro in ambulatorio. L’attività domiciliare, del resto, esiste da sempre ed in alcuni casi è, per il mio modo di pensare, necessaria ed opportuna. Molti sono i Colleghi che praticano la Professione esclusivamente a domicilio, e di loro dobbiamo tenere di conto. Molti sono i Colleghi che praticano la Professione correttamente a domicilio, e da questi dobbiamo prendere spunto. Molti, infine, sono i Colleghi che esercitano a domicilio in modo inadeguato, ma come possiamo difenderci? Ed è giusto pensare di doverci difendere da questi? O invece dobbiamo invitarli a praticare in modo diverso e consono la Professione la loro attività? Non esistono normative che regolino la veterinaria domiciliare. Non esistono regole, non esistono limiti, non esistono divieti. Ognuno di noi, dunque, può in teoria effettuare a domicilio ogni genere di prestazioni……ma non esistono soltanto le Leggi. I Medici Veterinari hanno l’obbligo di seguire le indicazioni del Codice Deontologico e lì
possiamo trovare lo spunto per suggerire ed indicare le modalità di attuazione della Professione a domicilio. Il Codice obbliga il Medico veterinario ad operare in scienza e coscienza, con probità, dignità e decoro. Indica un comportamento di lealtà e correttezza, di indipendenza intellettuale, diligenza e prudenza. Esiste il dovere di competenza e di aggiornamento professionale, di assistenza. Il Medico veterinario è tenuto a tutelare non solo il benessere degli animali, ma anche (dal punto di vista igienico-sanitario, alimentare, zooantropologico) la sicurezza dei cittadini. È vincolante? Certo che lo è. Se alcuni di noi non ritengono sia così, sta agli Ordini puntualizzare. Sono d’accordo sulla considerazione che in molte situazioni sia difficile intervenire in modo incisivo. Ma per me, come Presidente, è doveroso mantenere un livello di attenzione alto come conservarmi quale punto di riferimento per i Colleghi che vogliano confrontarsi ed informarsi. Una linea guida di Buone Pratiche per la Veterinaria Domiciliare non vuole essere la soluzione a tutti i problemi di questo settore, né nasce come strumento correttivo o, peggio, punitivo. Vuole essere uno strumento in più, a disposizione di tutti ma nel contempo assolutamente facoltativo, che permetta ai Colleghi che esercitano o vogliano esercitare a domicilio di avere indicazioni precise e circostanziate sui vari aspetti di questa attività. Ad esempio, verranno suggerite quali prestazioni possano o non possano (sempre consideran-
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"In un anno e mezzo sono stati incassati 19 mln di euro di contributi alle spese. Soldi che oggi vengono versati nelle casse dell'Agenas". Maria Linetti, Segretario Commissione Ecm
do i principi del Codice Deontologico) essere eseguite a domicilio, si daranno indicazioni pratiche e riferimenti legislativi sul trattamento dei rifiuti, sulla detenzione ed il trasporto di alcuni farmaci, sulle responsabilità civili inerenti l’attività. Gli argomenti verranno scelti anche sulla base delle opinioni dei Colleghi che, numerosissimi, hanno risposto alla consultazione lanciata da ANMVI. Tutto in attesa anche di proposte di legge che possano non solo consigliare, indicare e suggerire ma anche invitare a correggere e, ove necessario, punire. Marco Melosi, Vice Presidente ANMVI
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Cremona, 12/14 Novembre 2009 Centro Studi SCIVAC
Cremona, 16/17 Novembre 2009 Centro Studi SCIVAC
ECM: In fase di accreditamento ECM: In fase di accreditamento
DIRETTORE Mario Caniatti, Med Vet, Dipl ECVCP, Milano RELATORI Ugo Bonfanti, Med Vet, Dipl ECVCP, Milano Mario Caniatti, Med Vet, Dipl ECVCP, Milano Carlo Masserdotti, Med Vet, Dipl ECVCP, Brescia ISCRIZIONE Partecipazione a numero chiuso (36) QUOTE Soci SCIVAC: € 550,00 + IVA 20% Non soci: € 700,00 + IVA 20%
RESPONSABILE SCIENTIFICO E RELATORE Carlo Masserdotti, Med Vet, Dipl ECVCP, Brescia ISCRIZIONE Partecipazione a numero chiuso (30)
RADIOLOGIA DENTALE E PARODONTOLOGIA Cremona, 17/20 Novembre 2009 Centro Studi SCIVAC
QUOTE Soci SCIVAC: € 250,00 + IVA 20% Non soci: € 400,00 + IVA 20%
ECM: In fase di accreditamento DIRETTORE Dea Bonello, Med Vet, SRV, PhD, Dipl EVDC, Torino RELATORI ED ISTRUTTORI Dea Bonello, Med Vet, SRV, PhD, Dipl EVDC, Torino Alessandro De Simoi, Med Vet, Dipl EVDC, Feltre Margherita Gracis, Med Vet, Dipl AVDC, Dipl EVDC, Milano Bonnie Miller, Registered Dental Hygienist, Philadelphia (USA) Mirko Radice, Med Vet, Palazzolo Milanese (MI) Paolo Squarzoni, Med Vet, Molinella (BO) ISCRIZIONE Partecipazione a numero chiuso (24) QUOTE Soci SCIVAC: € 700,00 + IVA 20% Non soci: € 850,00 + IVA 20%
La quota comprende la cena di Lunedì sera
Dalle Aziende
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A Scuola di PetCare all’esposizione internazionale felina Pro Plan si rivolge per la prima volta al mondo dell’allevamento felino delle razze presenti, il servizio Puppy Go per scoprire come adottare un cucciolo in modo consapevole. E per i più piccoli, all’interno della manifestazione, è stata allestita un’area interamente dedicata all’intrattenimento dei bambini che, seguiti da esperte animatrici, hanno potuto divertirsi partecipando alle attività di intratte-
abato 12 settembre si è aperta la quinta edizione della Pro Plan Cup, uno show spettacolare che ha visto protagonisti i migliori allevatori italiani e gatti di ogni razza. La manifestazione è andata in scena alla fiera di Bologna il 12 settembre 2009, per consolidare e rinnovare l’impegno a sostegno della valorizzazione dell’educazione e della cultura PetCare. Un grande riconoscimento che nasce dalla collaborazione con Anfi, l’Associazione Nazionale Felina Italiana, in occasione dell’Esposizione Internazionale Felina di Bologna (12-13 settembre 2009, Bologna Fiere), una delle più importanti manifestazioni gattofile a livello europeo realizzata sotto l’egida della FIFe - Fédération Internationale Féline - che ha visto oltre 350 gatti di tutte le razze contendersi l’ambito premio di Supremo Campione Europeo di Bellezza. Numerose le iniziative speciali pensate da Purina per valorizzare la cultura petcare presso il grande pubblico, come la Pro Plan Cup per informarlo su una corretta relazione uomo-pet, i tour guidati dagli esperti Pro Plan per informare su caratteristiche e peculiarità
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ESTINTORI IN AMBULATORIO: CONVENZIONE ANMVI - CEA I medici veterinari iscritti ad una delle Associazioni Federate ANMVI possono contare su un nuovo servizio per la concessione in uso di estintori e la fornitura di eventuale materiale antincendio. La convenzione siglata da ANMVI con CEA Estintori per le strutture veterinarie interessate vale in tutta Italia. L'offerta del servizio è stata valutata fra le migliori sul mercato attualmente. Tutti i mezzi di estinzione incendio sono omologati o conformi a norme di buona tecnica vigenti. I costi del servizio sono comprensivi di: sorveglianza e controllo, revisione, collaudo come previsto dalla norma UNI 9994; ed eventuali sostituzioni di ricambi e ricarica in caso di uso. La durata contrattuale minima che regolerà la concessione d'uso fra il singolo medico veterinario richiedente e CEA Estintori sarà di due anni. Info: http://www.anmvi.com/234/estintori Contatti: CEA Estintori: fabrizio.pieroni@ceaestintori.it, tel. 039/2848525 - fax 039/2230406
nimento legate al progetto "A Scuola di PetCare - Impariamo a conoscere i nostri amici animali", la campagna nazionale di educazione PetCare promossa da Purina dal 2004 in collaborazione con Giunti Progetti Educativi e SCIVAC (Società Culturale Italiana Veterinari per Animali da Compagnia) e con l’Alto Patrocinio del Ministero del Lavoro, della Salute
e delle Politiche Sociali e di ANMVI (Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani). I bambini sono stati coinvolti in divertenti attività che hanno consentito loro di entrare in contatto con il mondo degli animali domestici, per capire come crescerli, nutrirli e prendersi cura di loro, instaurando un rapporto corretto, responsabile e consapevole. ■
22 Calendario attività Dal 20 settembre al 14 ottobre Per visualizzare i programmi degli eventi di tutte le società clicca su www.evsrl.it/eventi Edizioni Veterinarie E.V. srl
20 SET 20 SET
INCONTRO REGIONALE SCIVAC TOSCANA INCONTRO REGIONALE SCIVAC BASILICATA
20 SET
INCONTRO REGIONALE SCIVAC PIEMONTE IN COLLABORAZIONE CON SOVEP
22 - 25 SET
ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC Attenzione: Iscrizioni chiuse per esaurimento posti.
24 SET
SEMINARIO SIVE IN COLLABORAZIONE CON SISTEMA EVENTI
24 - 26 SET 25 - 27 SET 25 SET 26 - 27 SET 26 - 27 SET 26 - 27 SET 27 SET 27 SET 27 SET 27 SET
SEMINARIO SCIVAC
CORSO SCIVAC GIORNATA DI APPROFONDIMENTO AIVEMP IN COLLABORAZIONE CON ORDINE DEI MEDICI VETERINARI DI L’AQUILA
L’ESAME ENDOSCOPICO IN GASTROENTEROLOGIA E PNEUMOLOGIA - Eurohotel, Cascina (PISA) - Viale Europa 6 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it LA RADIOLOGIA DALLA A ALLA D (DIAGNOSI) - Hilton Garden Inn- Matera - Via Germania - Borgo Venusio ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it ANESTESIA PER TUTTI. ALCUNI PARTICOLARI CHE POSSONO CAMBIARE LA VITA... E NON SOLO A TE - Hotel Campanile - Rivoli (TO) - C.so Allamano 153 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it 2° IT. ANESTESIA: III PARTE - ANESTESIA NELLE SPECIALITÀ - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 25 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it LE PATOLOGIE DELLA REGIONE METACARPALE PROSSIMALE NEL CAVALLO DA ENDURANCE - Assisi, Grand Hotel Assisi - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: info@sive.it XXII ANNUAL SYMPOSIUM OF THE ESVN - NEURO/ONCOLOGY - Ozzano Emilia (BO) - Facoltà di Medicina Veterinaria - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it SICILIA - CORSO REGIONALE DI DERMATOLOGIA - Ragusa - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI DI CONTROLLO - Auditorium dell’Agenzia Promozione Culturale della Regione Abruzzo, Sulmona (AQ) - ECM: 3 Crediti - Per informazioni: Lara Zava - Segreteria AIVEMP - Tel. +39 0372 403541 - E-mail: segreteria@aivemp.it
INCONTRO SIONCOV
CHEMIOTERAPIA - Centro Studi SCIVAC - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it
INCONTRO SICARV / SIATAV
PAZIENTE CARDIOPATICO E CHIRURGIA: ANESTESISTA E CARDIOLOGO A CONFRONTO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it CORSO INTRODUTTIVO ALLA PRATICA RADIOLOGICA - Atahotel Quark Congressi, Milano - Via Lampedusa, 11/A - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it
CORSO SCIVAC
SEMINARIO SIVE
NEUROLOGIA - Ozzano (BO) Facoltà di Medicina Veterinaria - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: info@sive.it
INCONTRO REGIONALE SCIVAC EMILIA ROMAGNA
LA VISITA CLINICA E LA MEDICINA COMPORTAMENTALE - Jolly Hotel - Castenaso (BO) - Via Villanova 29/8 ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it DIAGNOSI E PREVENZIONE DELLA FIP - Trento - Via V. Zambra, 36 - ECM: Richiesto Accreditamento Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it CRONIC KIDNEY DISEASE E STADIAZIONE IRIS: NEFROPATIA CRONICA NEL CANE E NEL GATTO - Perugia - Facoltà di Medicina Veterinaria - Via San Costanzo 4 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it
INCONTRO REGIONALE SCIVAC TRENTINO ALTO ADIGE IN COLLABORAZIONE CON ORDINE DEI MEDICI VETERINARI DI TRENTO INCONTRO REGIONALE SCIVAC UMBRIA
CORSO SIVE
NEUROLOGIA - Ozzano Emilia (BO) - Facoltà di Medicina Veterinaria - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: info@sive.it
30 SET - 2 OTT
ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC Ultimi posti disponibili
30 SET - 2 OTT
CORSO AIVEMP IN COLLABORAZIONE CON REGIONE LOMBARDIA
3 - 4 OTT
SEMINARIO SCIVAC IN COLLABORAZIONE CON SIMEF E SINUV
2° IT. CARDIOLOGIA: I PARTE - FISIOPATOLOGIA CARDIOVASCOLARE E APPROCCIO CLINICO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it FOOD SAFETY: ANIMAL FEED IMPACT ON HUMAN HEALTH. RIFLESSI DELL’ALIMENTAZIONE ANIMALE SULLA SALUTE UMANA. - Centro Studi E.V. - Palazzo Trecchi - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per info: Lara Zava - Segreteria AIVEMP - Tel. +39 0372 403541 - E-mail: segreteria@aivemp.it DAY-HOSPITAL, DEGENZA E TERAPIA INTENSIVA NEL PAZIENTE FELINO: QUANDO L’OSPEDALIZZAZIONE È UNA NECESSITÀ - Crowne Plaza - Centro Congressi, Padova - Via PO 197 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it
28 SET
4 OTT 4 OTT 4 OTT 4 OTT 10 - 11 OTT 10 - 11 OTT 11 OTT 11 OTT 14 - 16 OTT
INCONTRO REGIONALE SIVAE / SCIVAC LIGURIA
IL CONIGLIO DA COMPAGNIA - “Sala Quadrivium” Genova - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: info@sivae.it
INCONTRO REGIONALE SCIVAC CAMPANIA
IL CAMPO CHIRURGICO COME UN VIDEOGAME: LA CHIRURGIA MINIINVASIVA - Novotel Caserta Sud, Capodrise (CE) - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it LA RADIOLOGIA DALLA A ALLA D (DIAGNOSI) - Museo Diocesano - Catania - Via Etnea, 8 - P.zza Duomo ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it PATOLOGIE TRAUMATICHE DELLO SCHELETRO APPENDICOLARE - Hotel Sporting - Ancona - Via Flaminia 220 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it INCONTRI DI OMEOPATIA VETERINARIA. MATERIA MEDICA DEI LATTI SPERIMENTATI IN OMEOPATIA E LORO APPLICAZIONI CLINICHE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per info: Erika Taravella - Segr. Soc. Spec. SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it
INCONTRO REGIONALE SCIVAC SICILIA INCONTRO REGIONALE SCIVAC MARCHE INCONTRO SIMVENCO
INCONTRO SIODOV INCONTRO SIGAV
INCONTRO REGIONALE SCIVAC LOMBARDIA ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC
ARGOMENTI DI PATOLOGIA ORALE COMPARATA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it AGGIORNAMENTI SULLE PRINCIPALI PATOLOGIE EPATICHE DEL CANE E DEL GATTO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it CHIRURGIA PLASTICA E RICOSTRUTTIVA - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 -E-mail: delregionali@scivac.it 2° IT. ORTOPEDIA: V PARTE - CHIRURGIA ARTICOLARE E PERIARTICOLARE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it
laPROFESSIONE
VETERINARIA 30 | 2009
PROFESSIONE la VETERINARIA La rivista è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore Direttore Carlo Scotti Direttore Responsabile Antonio Manfredi Coordinamento Editoriale Sabina Pizzamiglio info@anmvi.it Comitato di Redazione Pierpaolo Bertaglia, Paolo Bossi, Marco Eleuteri, Giuliano Lazzarini, Pier Mario Piga, Sabina Pizzamiglio, Aldo Vezzoni Rubriche Fabrizio Pancini, Oscar Grazioli, Maria Teresa Semeraro, Giovanni Stassi Segreteria di Redazione Lara Zava professioneveterinaria@anmvi.it Grafica Francesca Manfredi grafica@evsrl.it Editore SCIVAC - Via Trecchi, 20 26100 Cremona Iscrizione registro stampa del Tribunale di Vigevano, n. 1425/03 del 30/12/2003 Concessionaria esclusiva per la pubblicità EV srl, Cremona marketing@evsrl.it Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana
Stampa Press Point, Abbiategrasso - MI fulvio@presspoint2000.it
Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27-02-2004 N. 46) art. 1, comma 1 Filiale di Milano a cura di Centro Produzione Mailings Scarl Cusago (MI) Professione Veterinaria pubblica notizie d'attualità e di rassegna i cui contenuti non rispecchiano necessariamente il pensiero della Testata. Interventi e opinioni attribuibili a Professione Veterinaria e/o all'ANMVI vengono esplicitamente indicate come tali. Chiuso in stampa il 14 settembre 2009
SOLUZIONI
QUIZ 1
contrazione ciliare
Risposta corretta: b) Corso SCIVAC di Cardiologia, Cremona - settembre 2004
b Disfunzione ventricolare sinistra di tipo diastolico c Sovraccarico volumetrico atrioventricolare sinistro
a Stimolazione parasimpatica che causa il movimento in avanti della lente b Stimolazione parasimpatica che causa l’aumento della curvatura corneale c Stimolazione simpatica che causa il movimento in avanti della lente d Stimolazione parasimpatica che causa il rilassamento ciliare e Stimolazione parasimpatica che causa la
QUIZ 2
a Disfunzione ventricolare sinistra di tipo sistolico
2. Un cane effettua l’accomodazione mediante:
Risposta corretta: a) Incontro SOVI, soc. spec. SCIVAC di Oftalmologia: “Elettroretinografia e ottica della visione” - RIMINI, Maggio 2006
1. Quale meccanismo fisiopatologico è alla base della dilazione atriale sinistra in corso di cardiomiopatia ipertrofica ostruttiva del gatto?