Professione Veterinaria 30-2012:ok
21-09-2012
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la VETERINARIA
PROFESSIONE
A.N.M.V.I.
ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI
30 2 012
SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE
Anno 9, numero 30 dal 17 al 23 settembre 2012
Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano
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FACCIAMO MASSA CRITICA CON I CONFIDI
AUMENTO DEI TS OCCHIO ALLA GAZZETTA
NUOVO REGOLAMENTO ANTIDOPING
INDAGINE SULLO STRESS DEL VETERINARIO
NON SI FERMA IL TRAFFICO DI ESOTICI
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TECNICO VETERINARIO “A CONTRATTO”
BREVI CRISTIANA “Un premio annuale da assegnare a un ricercatore che si è distinto nel campo della sanità veterinaria”. L’ha annunciato il Dg dell’IZS Antonello Usai, per ricordare Cristiana Patta, la dirigente dell'IZS scomparsa a febbraio. La decisione è stata comunicata giovedì a Roma durante il Terzo convegno nazionale sulla Ricerca in Sanità pubblica veterinaria.
281 Le nuove norme sulla prevenzione del randagismo sono ferme in Commissione Bilancio. Da mesi, si attende la relazione tecnica del Governo sulle coperture finanziarie. L’indisponibilità del documento, alla data del 13 settembre, è stata confermata dal Sottosegretario alle Finanze Polillo.
BIOLOGICO Secondo le elaborazioni del Sistema d'informazione nazionale sull'agricoltura biologica, i dati sulle produzioni animali, distinte sulla base delle principali specie allevate, evidenziano rispetto allo scorso anno un consistente aumento del numero di capi per suini, ovini, caprini e avicoli.
TARIFFE Protestano le organizzazioni agricole in Toscana, dopo l’entrata in vigore delle nuove tariffe approvate dalla Giunta regionale. Le prestazioni veterinarie dei dipartimenti di prevenzione delle aziende Usl toscane e quelle di igiene degli alimenti di origine animale ad allevatori e a macelli sono “triplicate ed esorbitanti”.
ZOO Un Codice di prassi per i giardini zoologici a cura della Commissione Europea. La proposta è stata approvata dal Parlamento Europeo che ha chiesto di includervi gli orientamenti sulle migliori prassi per l'idonea custodia in cattività degli animali appartenenti a specie selvatiche.
TARANTOLA Uno studio clinico pubblicato sull'ultimo numero di Homeopathy dimostra che l'estratto alcolico diluito omeopaticamente di Tarentula cubensis, somministrato durante un'epidemia di afta epizootica nel bestiame in Iran, è risultato particolarmente attivo. Discesa più rapida e significativa della temperatura ed una più rapida guarigione delle aree mucose infiammate.
Salute risparmio
e
Fondo Sanitario A.N.M.V.I.
RISOLUZIONE UE
Si può dare di più La spinta etica alla protezione degli animali da reddito è maggiore dei finanziamenti per il benessere animale A PAGINA 3
L’infermiere veterinario non esiste. Spiacenti, ma dobbiamo quotidianamente disilludere decine di email di giovanissimi non abbastanza ambiziosi per tentare di entrare nella nostra professione o già abbastanza disincantati da capire che non c’è posto. C’è spazio - ma anche qui non illimitato - per il tecnico veterinario, una figura che non sarà mai un profilo sanitario, ma che già oggi gode di piena dignità contrattuale e di un regolare inquadramento economico e normativo: è il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro siglato da Confprofessioni - parte sociale datoriale - e dal Ministero del Lavoro. Chi si forma per prestare assistenza tecnica nelle strutture veterinarie ai corsi che da tempo organizziamo con l’ATAV, è presto messo sull’avviso: non si diventa dei “mezzi veterinari”, come in certe lauree brevi che non vorremmo mai vedere, ma si diventa ausiliari dell’unica figura avente titolo di Medico: il Veterinario. Chi si forma con l’ATAV sa anche che le strutture veterinarie stanno facendo fatica a restare sul mercato, minacciate non solo dalla crisi eco-
nomica ma anche dall’erosione di competenze. Quindi sì, c’è spazio, ma ben delimitato, anche perché solo il sommerso e l’irregolare non hanno limiti. Dentro la legalità ci sono precise cornici di tutela (sicurezza sul lavoro anche per i tecnici) e diritti (un regolare contratto collettivo nazionale di lavoro). Si dia una rapida occhiata al CCNL di Confprofessioni: all’interno dell’Area Medica e Sanitaria ci sono: medici, dentisti, veterinari (sì anche veterinari, come “Quadri” o “Primo livello”) psicologi, odontotecnici e…tecnici veterinari. Avere un CCNL vuol dire avere anche un welfare gestito da enti bilaterali con forme assistenziali supplementari. Nel Contratto di Confprofessioni il tecnico veterinario ha un suo preciso inquadramento. È un lavoratore che “svolge mansioni d’ordine ed attività con autonomia esecutiva, che richiedono specifiche conoscenze e particolari capacità tecniche e pratiche acquisite anche tramite specifici percorsi formativi”. Questo è il tecnico veterinario che vogliamo. E che rispettiamo. Carlo Scotti
CRISI VERA MA NON ESAGERIAMO NEGLI ULTIMI TEMPI MOLTE AGENZIE DI RICERCHE DI MERCATO SI SONO BUTTATE SU INDAGINI OCCUPAZIONALI anche nel settore professionale che per molti anni non aveva mai evidenziato segnali critici continuando anzi ad esprimere indici di crescita anche significativi. Che oggi in Italia ci sia una crisi economica generale che ha colpito tutti i settori produttivi e dei servizi è quasi inutile ricordarlo, visto che tutti i giorni se ne parla sulle prime pagine, ma è anche vero che certi settori soffrono meno di altri e, pur con logiche contrazioni di fatturato, resistono abbastanza bene pronti a cogliere i primi segnali di ripresa. Il comparto degli animali da compagnia sembra mantenere buoni livelli anche se il settore veterinario, nello specifico, sta soffrendo in alcune aree territoriali soprattutto per alcune tipologie di strutture. La crisi del nostro settore in verità deriva pesantemente da altre problematiche specifiche del mondo veterinario, in particolare da un esagerato numero di veterinari e strutture e spesso anche da una scarsa attitudine imprenditoriale dei titolari che hanno reale difficoltà ad affrontare l’evoluzione del mercato. Detto questo, non possiamo certo condividere i risultati di una indagine elaborata da KRLS Network che ha evidenziato per i primi sei mesi del 2012 una ripresa del settore professionale in molti paesi europei, mentre per l’Italia ha confermato una situazione di forte difficoltà. In particolare la ricerca ha indicato per il settore medico (veterinari, medici e biologi), per il primo semestre 2012, un calo del 42% rispetto all’anno precedente così distribuito: -47% nelle prenotazioni, 26% nell’occupazione e -55% nelle forniture professionali. Dati veramente poco credibili e molto lontani da quelli, sia pure negativi, che noi stiamo regolarmente rilevando.
A.N.M.V.I