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PROFESSIONE
la VETERINARIA A.N.M.V.I.
Brevi INPDAP I sanitari pubblici sono i meglio posizionati nel precario equilibrio economico-finanziario dell’Inpdap, ma rischiano di esserne coinvolti. Le entrate dell’Istituto previdenziale dei dipendenti pubblici diminuiscono per la riduzione delle assunzioni nel pubblico impiego, mentre crescono le uscite per le pensioni. Gli incrementi contrattuali del consuntivo-2006 hanno determinato maggiori versamenti, ma per l’Inpdap il rischio di confluire all’Inps non è scongiurato.
CANI DALL’EST La FNOVI ha promosso un sondaggio sul problema dell’importazione di cuccioli dai paesi dell’est Europa. Si vuole conoscere il punto di osservazione dei medici veterinari, “che sono partecipi di tutti gli aspetti di questa emergenza”. Il sondaggio è al sito fnovi.it
OIE Dal 23 al 24 Ottobre l’OIE ospiterà a Parigi il simposio internazionale Animal Genomics for Animal Health, per capire le possibili prospettive nella salute animale e conoscere lo stato dell’arte nella ricerca applicata: w w w. a r s . u s d a . g o v / m e e t i n g s / A GAH2007
PAVAROTTI A milioni in tutto il mondo hanno inviato l’ultimo saluto al tenore Luciano Pavarotti. L’hanno fatto anche i veterinari conterranei con una nota di ANMVI Emilia al “Collega” honoris causa nel 1995.
WEST NILE Uno dei 10 prelievi sui 'polli sentinella' dell'Emilia-Romagna, ha dato esito positivo per la presenza del virus West Nile. L'accertamento, prosegue la nota, è stato eseguito nell'ambito del programma di sorveglianza; verranno comunque adottate le ulteriori misure di controllo previste dal piano nazionale, per valutare l'eventuale diffusione del virus nelle popolazioni animali (polli, cavalli e uccelli selvatici) delle zone limitrofe.
CLAMIDIA Ucciso da Chlamydia psittaci. A scoprire l'origine della malattia, l'infettivologo dell'ospedale, che ha eseguito il test. La vittima è un fiorentino di 74 anni. La moglie della vittima parla di "problema di salute pubblica", e invita le autorità ad "allontanare i piccioni" e gli ambientalisti a "smetterla di fare assurde campagne in difesa di volatili che attaccano malattie".
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ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI
SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE
Anno 4, numero 31, dal 10 al 16 settembre 2007 Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. srl - Cremona
Decreto correttivo in Gazzetta Ufficiale
Farmaco, accolte tutte le modifiche Soddisfazione in ANMVI: il Ministero ha A PAG. 3 mantenuto le promesse
Corsi per la 626: prenota le date uove e più stringenti regole per la sicurezza del lavoro autonomo: il provvedimento approvato questa estate dal Consiglio dei Ministri segna una svolta nell’assoggettamento di tutte le tipologie di lavoro alle norme di prevenzione e protezione. Troppi gli infortuni, troppe le spese sanitarie a carico dello SSN, troppi i rischi a cui sono sottoposti i lavoratori. Il Governo è delegato ad adottare, entro maggio del 2008, uno o più decreti legislativi che rispecchino alcuni principi e criteri direttivi generali, fra cui l’applicazione della normativa a tutti i lavoratori e lavoratrici, autonomi e subordinati. Andranno previste misure di tutela per specifiche tipologie di lavoro o settori di attività e per gli stessi lavoratori autonomi, in relazione ai rischi propri delle attività svolte. Per contro ci sarà una semplificazione degli adempimenti meramente formali e una riformulazione e razionalizzazione dell’apparato sanzionatorio, amministrativo e penale, che non riguarderà i professionisti nella misura estrema della sospensione dell’attività lavorativa. È previsto inoltre un sistema di qualificazione dei lavoratori autonomi, “fondato sulla specifica esperienza, ovvero sulle competenze e conoscenze in materia di tutela della salute e sicurezza sul lavoro, acquisite attraverso percorsi formativi mirati”. La “trilogia” della sicurezza del lavoro è data da tre appuntamenti formativi obbligatori per chi ha dei lavoratori alle dipendenze, dei collaboratori o dei tirocinanti nella propria struttura veterinaria. Sotto la Direzione del Collega Carlo Pizzirani, formatore AIFOS (Associazione Italiana Formatori Sicurezza), l’ANMVI ripropone i seguenti corsi, accreditati ECM: Corso per addetti al primo soccorso - 12/13 ottobre 2007 (v. inserto) Corso per addetti all’antincendio - 13 ottobre 2007 (v. inserto) Corso per addetti alla 626 (RSPP) - 19/20 ottobre 2007 (in programma nel prossimo numero) Si consiglia di prenotare la propria adesione sin da ora al numero 0372403537, o a info@anmvi.it. I corsi si svolgono nella sede ANMVI di Cremona (Palazzo Trecchi), con la collaborazione di medici e tecnici della ASL e del Pronto Soccorso di Cremona. I costi di frequenza sono concorrenziali e contenuti al fine di incoraggiare il maggior numero di strutture alla messa in regola. Sono inoltre previste condizioni particolari per i Colleghi che si sono rivolti ad ANMVI Servizi. Un altro valore aggiunto dei corsi realizzati dall’Associazione è la didattica: applicata alla realtà veterinaria, permette una formazione concretamente utile e di immediata attuazione. Dalla prima edizione dei corsi ad oggi, l’ANMVI ha messo in regola circa 400 strutture veterinarie. L’osservanza delle norme di legge è un pre-requisito dei percorsi di qualità e delle buone pratiche veterinarie: un traguardo di garanzia verso i propri pazienti, i clienti e i collaboratori. Tutti i corsi sono a numero chiuso. Sulla materia l’ANMVI ha pubblicato tre manuali a firma Carlo Pizzirani, con la collaborazione di Hill’s Pet Nutrition: “626/94: sicurezza e salute”, “Il Piano Programmatico” e “Antincendio, manuale per strutture veterinarie”.
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CANI E GATTI SENZA ASSICURAZIONI La Compagnia Bernese Assicurazioni ci ha informati che dal 31 agosto 2007 la polizza Cane e Gatto è stata tolta dal loro catalogo e quindi non più disponibile. In più di vent'anni che esiste la SCIVAC, e poi l'ANMVI, sono almeno una decina le compagnie di assicurazioni italiane e straniere con le quali abbiamo avviato progetti di diffusione di polizze sanitarie per animali da compagnia. Prima o poi, e dobbiamo dire che la Bernese ci aveva veramente creduto facendo grossi sforzi di sensibilizzazione verso i veterinari ed i proprietari, tutte si ritirano perché i numeri acquisiti sono talmente bassi da non giustificare l'impegno. Del resto in un paese dove non si riescono a vendere neppure le polizze sanitarie per gli umani è difficile pensare che ci possa essere attenzione verso quelle per animali. È un grosso limite dell'Italia e lo è fortemente per il nostro settore. Se in GranBretagna i Medici Veterinari sono molto considerati e guadagnano bene, non è solo perché sono meno che da noi o perché possono vendere farmaci ed altri prodotti per la salute degli animali, ma anche perché quasi tutti i cani e i gatti hanno una polizza assicurativa. Po-
ter consigliare ai nostri clienti terapie adeguate o interventi necessari senza il timore di proporre spese esagerate o insostenibili, o di correre il rischio di sentirci rifiutare le nostre indicazioni solo per motivi economici, e capita molto spesso, non è una differenza da poco. È certamente un altro modo di lavorare nel rispetto della nostra professionalità e nell'interesse soprattutto della salute e del benessere degli animali. Inoltre potrebbe esserci qualche discussione con la compagnia assicurativa ma avremmo comunque la certezza di non perdere mai un euro. Il problema è che i nostri clienti sono poco sensibili a sottoscrivere queste polizze che darebbero anche a loro grossi vantaggi e toglierebbero ogni preoccupazione con la certezza di poter dare al proprio animale la migliore assistenza sanitaria. Ad essere sinceri, abbiamo anche l'impressione che gli stessi veterinari ci credano poco e non si impegnino minimamente a promozionare questa possibilità verso i proprietari. Perché? Sono i misteri della nostra categoria. Se qualcuno vuole inviarci una sua considerazione sarà ben accolta. ■
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laPROFESSIONE VETERINARIA 31/2007 ATTUALITÀ
Le novità saranno in vigore dal 20 settembre 2007
di Giorgio Neri
Modificato il Codice del Farmaco Veterinario on Decreto Legislativo 24 Luglio 2007 n.143, il Ministero della Salute ha apportato “Disposizioni Correttive ed Integrative del Decreto Legislativo 06 Aprile 2006 n.193 Concernente il Codice Comunitario dei Medicinali Veterinari, in Attuazione della Direttiva 2004/28/CE” (Gazzetta Ufficiale n.206 del 05 Settembre 2007). In sintesi, il provvedimento riscrive gli articoli relativi alle sostanze farmacologicamente attive, alle prescrizioni a carico del titolare dell’autorizzazione alla vendita diretta, al registro dei trattamenti di animali destinati alla produzione di alimenti, alle modalità di tenuta delle scorte negli impianti di allevamento e custodia di animali destinati alla produzione di alimenti, ai campioni gratuiti, alla vendita in esercizi commerciali, alle spese relative all’attività ispettiva e alle tariffe per le autorizzazioni all’immissione in commercio. Vengono inoltre modificati l’articolo 84 nella parte relativa ai medicinali ad uso umano impiegati dalle strutture veterinarie “e l’articolo 108 sulle sanzioni relative all’importazione di sostanze farmacologicamente attive per la fabbricazione di medicinali, alla vendita di medicinali destinati ad animali per la produzione di alimenti per l’uomo per i quali è previsto l’obbligo della ricetta medico veterinaria in triplice copia non ripetibile, e alle registrazioni obbligatorie per la detenzione delle scorte di medicinali nelle strutture veterinarie e nell’attività zooiatrica (di cui si dirà più avanti)”. Infine, viene sostituito l’allegato III del Codice del Farmaco Veterinario con un nuovo modello di prescrizione medico veterinaria.
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Modifiche formali Nel prospetto sinottico che riportiamo, vengono omessi gli articoli non di immediato interesse per la professione, che pure il decreto ha modificato rispetto alla formulazione originaria. Li ricordiamo, tuttavia, in breve: l’articolo 69 (Sostanze farmacologicamente attive) e l’articolo 71 (Prescrizioni a carico del titolare dell’autorizzazione alla vendita diretta) subiscono correzioni di tipo formale; l’articolo 109 e l’articolo 110, invece, interessano il compenso al personale che svolge gli accertamenti e riportano disposizioni di tipo finanziario. Modifiche sostanziali per il medico veterinario Concentriamo quindi la nostra attenzione sugli articoli 79, 81, 84, 87 e 108 e sull’allegato III del decreto legislativo 143/2007 che sostituisce il modello di prescrizione veterinaria. 1) È stato abolito l’obbligo di in-
dicazione del numero di lotto dei medicinali sui registri da utilizzare nelle aziende che allevano o custodiscono animali produttori di alimenti per l’uomo; (art. 79) 2) È stata modificata la norma che prevedeva la possibilità di nominare “uno o più medici veterinari” responsabili delle scorte di medicinali presso gli impianti di allevamento e custodia di animali produttori di alimenti per l’uomo; ora il veterinario responsabile sarà uno solo, che tuttavia “potrà individuare uno o più medici veterinari autorizzati ad operare in sua vece
presso l’impianto di allevamento e custodia”; (art. 81); 3) Sono state definite le attività incompatibili col ruolo di veterinario responsabile delle scorte: il medico veterinario responsabile ed i suoi sostituti non possono svolgere incarichi di dipendenza o collaborazione presso enti o strutture pubbliche, aziende farmaceutiche, grossisti o mangimifici; (art. 81). 4) È stata prevista una deroga parziale al divieto di detenere, negli impianti di allevamento e custodia di animali produttori di ali-
menti per l’uomo, scorte di “medicinali veterinari contenenti antibatterici e chemioterapici da somministrarsi attraverso gli alimenti liquidi o solidi”. Ora sarà possibile detenere “quantitativi ridotti di tali medicinali, commisurati alle necessità dell’allevamento, sufficienti per un periodo non superiore a sette giorni, da utilizzare in situazioni che richiedano un pronto intervento terapeutico”. Ma “Per promuovere un impiego consapevole degli antibiotici e dei chemioterapici e limitare i trattamenti di massa, al fine della prevenzione
dell’antibiotico resistenza, le organizzazioni e le associazioni dei veterinari e degli allevatori attivano conseguenti iniziative formative e divulgative per gli allevatori e i veterinari e ne danno annualmente specifica informazione al Ministero della salute; (art. 81). 5) È stato abolito l’obbligo, per i direttori sanitari delle strutture veterinarie di cura degli animali, di annotare sul registro di carico e scarico delle scorte di medicinali i trattamenti eseguiti con medicinali ospedalieri o prescrivibili solo dallo specialista; (art. 84).
SINOTTICO DELLE MODIFICHE DI INTERESSE PER IL MEDICO VETERINARIO VECCHIA FORMULAZIONE
NUOVA FORMULAZIONE - DAL 20 SETTEMBRE 2007
Art. 79. - Registro dei trattamenti di animali destinati alla produzione di alimenti 1. Fatti salvi gli obblighi di registrazione da parte del veterinario, di cui all’articolo 15 del decreto legislativo di attuazione della direttiva n. 2003/74/CE, i proprietari e i responsabili di animali destinati alla produzione di alimenti devono tenere un registro in cui riportare, relativamente all’acquisto, alla detenzione e alla somministrazione di medicinali veterinari, le seguenti indicazioni: a) data; b) identificazione del medicinale veterinario; c) numero di lotto; d) quantità; e) nome e indirizzo del fornitore del medicinale; f) identificazione degli animali sottoposti a trattamento; g) data di inizio e di fine del trattamento.
1. Fatti salvi gli obblighi di registrazione da parte del veterinario, di cui all’articolo 15 del decreto legislativo di attuazione della direttiva n. 2003/74/CE, i proprietari e i responsabili di animali destinati alla produzione di alimenti devono tenere un registro in cui riportare, relativamente all’acquisto, alla detenzione e alla somministrazione di medicinali veterinari, le seguenti indicazioni: a) data; b) identificazione del medicinale veterinario; c) numero di lotto; d) quantità; e) nome e indirizzo del fornitore del medicinale; f) identificazione degli animali sottoposti a trattamento; g) data di inizio e di fine del trattamento.
Art. 81. - Modalità di tenuta delle scorte negli impianti di allevamento e custodia di animali destinati alla produzione di alimenti. 1. Nel caso di impianti di allevamento e custodia di animali destinati alla produzione di alimenti, autorizzati alla detenzione di scorte di medicinali veterinari, uno o più medici veterinari sono responsabili della custodia e dell’utilizzazione delle stesse e della tenuta di un apposito registro di carico e scarico. I nominativi dei medici veterinari responsabili delle scorte devono essere indicati nella domanda di autorizzazione alla quale deve essere allegata dichiarazione scritta di accettazione da parte degli stessi con l’indicazione delle ulteriori strutture presso le quali risultano eventualmente responsabili delle stesse mansioni. La somministrazione agli animali dei medicinali veterinari costituenti le scorte deve avvenire nel rispetto degli obblighi di registrazione previsti dall’articolo 15 del decreto legislativo di attuazione della direttiva n. 2003/74/CE.
2. Non possono formare oggetto delle scorte i medicinali veterinari contenenti antibatterici e chemioterapici da somministrarsi attraverso gli alimenti liquidi o solidi.
1. Nel caso di impianti di allevamento e custodia di animali destinati alla produzione di alimenti, autorizzati alla detenzione di scorte di medicinali veterinari, un medico veterinario è responsabile della custodia e dell’utilizzazione delle stesse e della tenuta di un apposito registro di carico e scarico; lo stesso potrà individuare uno o più medici veterinari autorizzati ad operare in sua vece presso l’impianto di allevamento e custodia. I nominativi dei medici veterinari responsabili delle scorte devono essere indicati nella domanda di autorizzazione alla quale deve essere allegata dichiarazione scritta di accettazione da parte degli stessi con l’indicazione delle ulteriori strutture presso le quali risultano eventualmente responsabili delle stesse mansioni. Il medico veterinario responsabile ed i suoi sostituti non possono svolgere altresì incarichi di dipendenza o collaborazione presso enti o strutture pubbliche, aziende farmaceutiche, grossisti o mangimifici. La somministrazione agli animali dei medicinali veterinari costituenti le scorte deve avvenire nel rispetto degli obblighi di registrazione previsti dall’articolo 15 del decreto legislativo 16 marzo 2006, n. 158. 2. Non possono formare oggetto delle scorte i medicinali veterinari contenenti antibatterici e chemioterapici da somministrarsi attraverso gli alimenti liquidi o solidi, fatta salva la detenzione di quantitativi ridotti di tali medicinali, commisurati alle necessità dell’allevamento, sufficiente per un periodo non superiore a sette giorni, da utilizzare in situazioni che richiedano un pronto intervento terapeutico. 3. Per promuovere un impiego consapevole degli antibiotici e dei chemioterapici e limitare i trattamenti di massa, al fine della prevenzione dell’antibiotico resistenza, le organizzazioni e le associazioni dei veterinari e degli allevatori attivano conseguenti iniziative formative e divulgative per gli allevatori e i veterinari e ne danno annualmente specifica informazione al Ministero della salute.”
Art. 84. - Modalità di tenuta delle scorte negli impianti di cura degli animali 6. Alle strutture veterinarie di cui al comma 1 per l’esclusivo impiego nell’attività clinica nelle strutture medesime, possono essere ceduti, ricorrendo le condizioni previste dall’articolo 10, medicinali ad uso umano cedibili solo ad ospedali e case di cura, purché non esistano anche in confezioni cedibili al pubblico, e i medicinali prescrivibili solo da uno specialista ai sensi della normativa in materia di medicinali per uso umano. Tali medicinali possono essere impiegati, nei casi consentiti dall’articolo 10, nell’attività clinica all’interno della struttura medesima solo sotto il controllo del direttore sanitario che ne annota il carico e lo scarico nel registro di cui al comma 4, ove annota anche i trattamenti effettuati. Nel caso di sostanze ad azione stupefacente o psicotropa appartenenti alle tabelle I, II, III, IV dell’articolo 14 del decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre 1990, n. 309, e successive modificazioni, l’approvvigionamento avviene mediante ricetta speciale e nel rispetto delle registrazioni previste dall’articolo 42 del predetto decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre 1990, n. 309, e successive modificazioni. Sono esclusi dalla disciplina di cui al presente comma gli antibatterici.
“6. Alle strutture veterinarie di cui al comma 1 per l’esclusivo impiego nell’attività clinica nelle strutture medesime, possono essere ceduti, ricorrendo le condizioni previste dall’articolo 10, medicinali ad uso umano cedibili solo ad ospedali e case di cura, purché non esistano anche in confezioni cedibili al pubblico, e i medicinali prescrivibili solo da uno specialista ai sensi della normativa in materia di medicinali per uso umano. Tali medicinali possono essere impiegati, nei casi consentiti dall’articolo 10, nell’attività clinica all’interno della struttura medesima solo sotto il controllo del direttore sanitario che ne annota il carico e lo scarico nel registro di cui al comma 4, secondo le modalità ivi previste. Nel caso di sostanze ad azione stupefacente o psicotropa appartenenti alle tabelle I e II dell’articolo 14 del testo unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope, prevenzione, cura e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre 1990, n. 309, e successive modifiche, l’approvvigionamento avviene mediante ricetta speciale e nel rispetto delle registrazioni previste dall’articolo 42 del citato decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre 1990, n. 309, e successive modificazioni. Sono esclusi dalla disciplina di cui al presente comma gli antibatterici.”
Art. 87. - Campioni gratuiti 1. I campioni gratuiti di medicinali veterinari devono essere consegnati dal titolare dell’AIC, o suo avente causa, previa compilazione di opportuna documentazione di scarico che attesti l’avvenuta consegna, esclusivamente ad un medico veterinario iscritto all’albo professionale. Ai fini della successiva gestione di campioni gratuiti si applicano le norme di registrazione di cui al presente decreto e di cui al decreto legislativo di attuazione della direttiva n. 2003/74/CE. 2. Ogni campione deve essere graficamente identico alla confezione più piccola messa in commercio. Il suo contenuto deve essere inferiore, in numero di unità posologiche o in volume, a quello della confezione in commercio purché risulti terapeuticamente idoneo; la non corrispondenza del contenuto e, eventualmente, del confezionamento primario della confezione autorizzata deve essere espressamente richiamato in etichetta. Unitamente al campione deve essere sempre consegnato il riassunto delle caratteristiche del prodotto. 3. I campioni gratuiti di medicinali veterinari devono essere contrassegnati da apposita stampigliatura indelebile recante la dicitura: «Campione gratuito - Vietata la vendita». 4. Non può essere fornito alcun campione dei medicinali disciplinati dal decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre 1990, n. 309, e successive modificazioni. 5. Con decreto del Ministro della salute possono essere definite le condizioni relative alla consegna ed utilizzazione dei campioni gratuiti anche in riferimento all’attività di informazione medico-scientifica.
1. I campioni gratuiti di medicinali veterinari devono essere consegnati dal titolare dell’AIC o suo avente causa, previa compilazione di opportuna documentazione di scarico che attesti l’avvenuta consegna, esclusivamente ad un medico veterinario iscritto all’albo professionale. Ai fini della successiva gestione dei campioni gratuiti si applicano le norme di registrazione di cui al presente decreto legislativo e di cui al decreto legislativo 16 marzo 2006, n. 158. 2. Ogni campione deve essere graficamente identico alla confezione più piccola messa in commercio. Il suo contenuto può essere inferiore, in numero di unità posologiche o in volume, a quello della confezione in commercio purché risulti terapeuticamente idoneo; la non corrispondenza del contenuto e, eventualmente, del confezionamento primario della confezione autorizzata deve essere espressamente richiamato in etichetta. Unitamente al campione deve essere sempre consegnato il riassunto delle caratteristiche del prodotto redatto secondo le linee guida vigenti adottate in sede comunitaria. 3. I campioni gratuiti di medicinali veterinari devono essere contrassegnati da apposita stampigliatura indelebile recante la dicitura: “campione gratuito-Vietata la vendita”. 4. Non può essere fornito alcun campione dei medicinali disciplinati dal testo unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope, prevenzione, cura e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre 1990, n. 309, e successive modificazioni. 5. Ogni anno a ciascun veterinario possono essere consegnati dieci campioni per ogni concentrazione e per ogni forma farmaceutica di un medicinale veterinario esclusivamente nei 36 mesi successivi alla data di prima commercializzazione del prodotto. 6. Fermo restando quanto disposto dal comma 5, possono essere consegnati ogni anno al medico veterinario dieci campioni nell’ambito del listino aziendale dei medicinali veterinari in commercio da più di 36 mesi. 7. Con decreto del Ministro della salute possono essere definite ulteriori condizioni relative alla consegna ed utilizzazione dei campioni gratuiti anche in riferimento all’attività di informazione medico-scientifica.”
Art. 108. - Sanzioni 4. (...) È soggetto al pagamento della medesima sanzione chiunque, non rispettando le condizioni previste dall’articolo 69, commi 1, 2 e 4, somministra agli animali o detiene, cede o commercializza sostanze farmacologicamente attive. 11. (...) È soggetto alla medesima sanzione chiunque fornisce medicinali veterinari senza la prescrizione prevista dall’articolo 76, commi 1 e 2. 17. (...) È soggetto al pagamento della medesima sanzione il titolare dell’autorizzazione alla vendita diretta che non osserva le prescrizioni imposte dall’articolo 71, il proprietario o il responsabile di animali destinati alla produzione di alimenti che non osserva le disposizioni dell’articolo 79, il titolare degli impianti di cui all’articolo 65 e il veterinario responsabile che non osservano gli obblighi di tenuta del registro stabiliti dall’articolo 80 e dagli articoli 81 e 82.
4. (...) È soggetto al pagamento della medesima sanzione chiunque, non rispettando le condizioni previste dall’articolo 69, commi 1, 2, 4 e 7 somministra agli animali o detiene, cede, commercializza o importa sostanze farmacologicamente attive”. 11. (...) È soggetto alla medesima sanzione chiunque fornisce medicinali veterinari senza la prescrizione prevista dall’articolo 76, commi 1, 2 e 3.” 17. (...) È soggetto al pagamento della medesima sanzione il titolare dell’autorizzazione alla vendita diretta che non osserva le prescrizioni imposte dall’articolo 71, il proprietario o il responsabile di animali destinati alla produzione di alimenti che non osserva le disposizioni dell’articolo 79, il titolare degli impianti di cui all’articolo 65 e il veterinario responsabile che non osservano gli obblighi di tenuta dei registri stabiliti dagli articoli 80, 81, 82, 84 e 85.”
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6) In tema di campioni gratuiti è stato variato l’obbligo, divenuto ora facoltà, per le case farmaceutiche di predisporre campioni gratuiti di contenuto inferiore, in quanto a contenuto posologico, alle confezioni messe in commercio; le confezioni “più piccole messe in commercio”, potranno dunque essere consegnate come campioni gratuiti (fatte salve le diciture che identificano la confezione come campione gratuito). In compenso ad ogni veterinario potranno essere consegnati ogni anno non più di “dieci campioni per ogni concentrazione e per ogni forma farmaceutica di un medicinale veterinario esclusivamente nei 36 mesi successivi alla data di prima commercializzazione del prodotto”, nonché “dieci campioni nell’ambito del listino aziendale dei medicinali veterinari in commercio da più di 36 mesi” (art. 87). 7) La sanzione amministrativa pecuniaria da € 2600 a € 15500, relativa alla non osservanza della tenuta dei registri, originariamente prevista esplicitamente solo per gli impianti di allevamento e custodia di animali e solo implicitamente prevista per le strutture di cura degli animali e per l’attività zooiatrica, è stata specificatamente contemplata anche per queste ultime attività (art. 108). 8) È stato abolito l’obbligo di prescrizione con ricetta veterinaria in triplice copia dei medicinali ormonali autorizzati in confezioni ad esclusivo uso per animali d’affezione (allegato III - nuovo modello di ricetta). La ricetta e le scorte Il modello di ricetta è anche utilizzato per acquistare le scorte di medicinali veterinari. In tal caso il medico veterinario evidenzia, alla voce “medicinali da fornire”, la dicitura “Rifornimento per scorta dell’impianto”, oppure la dicitura “Rifornimento per scorta propria”, sbarrando gli spazi relativi alle voci che non interessano.
Al veterinario la copia bianca Il modello di ricetta, inoltre, è composto di fogli sovrapposti, autocopianti di cui: 1) l’originale colorato in rosa riporta la dicitura “copia per il farmacista”, 2) la prima copia colorata in giallo riporta la dicitura “copia per l’utilizzazione finale”, 3) la seconda copia colorata in azzurro che riporta la dicitura “copia destinata alla ASL competente per territorio dove ha sede l’utilizzazione finale” 4) la terza copia, colorata in bianco, riporta la dicitura “copia per il veterinario”. La ricetta deve essere compilata in ogni sua parte e firmata utilizzando penna a inchiostro indelebile. La ricetta ripetibile La ricetta ripetibile ha la validità di tre mesi dalla data di rilascio e può essere riutilizzata per un massimo di cinque volte. Scaduto tale termine il farmacista ritira la prescrizione. La ricetta non ripetibile Per la ricetta non ripetibile si deve fare riferimento alla formulazione di ricetta prevista dall’articolo 167 del testo unico delle leggi sanitarie (I medici chirurghi ed i veterinari, che prescrivono le specialità sottoposte a speciale cautela debbono indicare chiaramente nelle ricette, da scriversi con mezzo indelebile, il cognome, nome e domicilio dell’ammalato al quale le rilasciano ovvero del proprietario dell’animale ammalato; segnarvi in lettere la dose della specialità prescritta e l’indicazione del modo di somministrazione o di applicazione nei riguardi del mezzo e del tempo; apporre sulla prescrizione stessa la data e la firma. La ricetta dovrà essere conservata dal farmacista), integrata con l’indicazione della specie animale cui è destinato il medicinale prescritto, la prescrizione viene rilasciata in un unico esemplare dal medico veterinario e trattenuta dal farmacista. ■
Attuata la direttiva 2005/29/CE:
Pubblicità sleale: professionisti tutelati e... avvisati rofessionista-consumatore e potenziale vittima di messaggi ingannevoli, ma anche titolare di un messaggio pubblicitario che non deve violare le regole della lealtà. Lo scopo del Decreto Legislativo n. 145/2007, che entrerà in vigore il 21 settembre è duplice: a) “tutelare i professionisti dalla pubblicità ingannevole e dalle sue conseguenze sleali, nonché di stabilire le condizioni di liceità della pubblicità comparativa”; b) disporre che la pubblicità sia “palese, veritiera e corretta”. Il Consiglio dei Ministri ha emanato il decreto in attuazione di disposizioni comunitarie che puntano a tutelare i destinatari dai messaggi pubblicitari che inducono in errore. Il provvedimento regola anche la pubblicità comparativa di cui si elencano le condizioni di liceità. Non è sleale la pubblicità che confronta beni o servizi che soddisfano gli stessi bisogni o si propongono gli stessi obiettivi; confronta oggettivamente una o più caratteristiche essenziali, pertinenti, verificabili e rappresentative, compreso eventualmente il prezzo, di tali beni e servizi; non ingenera confusione sul mercato tra i professionisti o tra l’operatore pubblicitario ed un concorrente o tra i marchi, le denominazioni commerciali, altri segni distintivi, i beni o i servizi dell’operatore pubblicitario e quelli di un concorrente; non causa discredito o denigrazione di marchi, denominazioni commerciali, altri segni distintivi, beni, servizi, attività o posizione di un concorrente; per i prodotti recanti denominazione di origine, si riferisce in ogni caso a prodotti aventi la stessa denominazione; non trae indebitamente
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Apparecchiature Radiologiche di LUCARELLI M. & C.
Sistemi digitali Camere oscure
Pellicole RX
Elettromedicali
vantaggio dalla notorietà connessa al marchio, alla denominazione commerciale ovvero ad altro segno distintivo di un concorrente o alle denominazioni di origine di prodotti concorrenti; non presenta un bene o un servizio come imitazione o contraffazione di beni o servizi protetti da un marchio o da una denominazione commerciale depositati. Non è pubblicità comparativa illecita, quella che non ingenera confusione sul mercato tra i professionisti o tra l’operatore pubblicitario ed un concorrente o tra i marchi, le denominazioni commerciali, altri segni distintivi, i beni o i servizi dell’operatore pubblicitario e quelli di un concorrente; quella che non causa discredito o denigrazione di marchi, denominazioni commerciali, altri segni distintivi, beni, servizi, attività o posizione di un concorrente. Definizioni Ai fini del decreto legislativo si intende per: a) pubblicità: qualsiasi forma di messaggio che è diffuso, in qualsiasi modo, nell’esercizio di un’attività commerciale, industriale, artigianale o professionale allo scopo di promuovere il trasferimento di beni mobili o immobili, la prestazione di opere o di servizi oppure la costituzione o il trasferimento di diritti ed obblighi su di essi; b) pubblicità ingannevole: qualsiasi pubblicità che in qualunque modo, compresa la sua presentazione è idonea ad indurre in errore le persone fisiche o giuridiche alle quali è rivolta o che essa raggiunge e che, a causa del suo carattere ingannevole, possa pregiudicare il loro comportamento economico ovvero che, per questo motivo, sia idonea a
Dipartimento di Clinica Veterinaria
ledere un concorrente; c) professionista: qualsiasi persona fisica o giuridica che agisce nel quadro della sua attività commerciale, industriale, artigianale o professionale; e chiunque agisce in nome o per conto di un professionista; d) pubblicità comparativa: qualsiasi pubblicità che identifica in modo esplicito o implicito un concorrente o beni o servizi offerti da un concorrente; e) operatore pubblicitario: il committente del messaggio pubblicitario ed il suo autore, nonché, nel caso in cui non consenta all’identificazione di costoro, il proprietario del mezzo con cui il messaggio pubblicitario è diffuso ovvero il responsabile della programmazione radiofonica o televisiva. Se a realizzare forme di pubblicità sleale è il professionista L’Antitrust può disporre la sospensione provvisoria della pubblicità e, in ogni caso comunica l’apertura dell’istruttoria al professionista. L’Autorità, inoltre, provvede alla notifica e può disporre che il professionista fornisca prove sull’esattezza materiale dei dati di fatto contenuti nella pubblicità se (tenuto conto degli interessi legittimi del professionista e di qualsiasi altra parte nel procedimento) tale esigenza risulti giustificata, date le circostanze del caso specifico. Se tale prova è omessa o viene ritenuta insufficiente, i dati di fatto saranno considerati inesatti. Ad eccezione dei casi di manifesta scorrettezza e gravità l’Autorità può ottenere dal professionista responsabile della pubblicità ingannevole e comparativa illecita l’assunzione dell’impegno di porre fine all’infrazione, cessando la diffusione della stessa o modificandola in modo da eliminare i profili di illegittimità. Potrà essere disposta la pubblicazione della dichiarazione di assunzione dell’impegno in questione, a cura e spese del professionista. Valutata l’idoneità di tali impegni, l’Autorità può renderli obbligatori per il professionista e definire il procedimento senza procedere all’accertamento dell’infrazione. ■ Università di Pisa Facoltà di Medicina Veterinaria
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laPROFESSIONE VETERINARIA 31/2007 ATTUALITÀ
Dati ISTAT
Patrimonio bovino in deconsolidamento l ridimensionamento del patrimonio bovino nazionale è strutturale. Rispetto al 2005, l’Istat ha registrato un calo del 2,3% a dicembre del 2006. Gli analisti stimano che la tendenza sarà la stessa per almeno un decennio, in conseguenza della riforma della PAC e della progressiva riduzione del numero delle vacche da latte negli allevamenti italiani. In controtendenza solo i vitelli e i vitelloni femmina. La fotografia dell’Istat si armonizza con quella scattata a livello comunitario, dove si tende a limitare l’allevamento intensivo e dove pesa il rincaro dei mangimi. Si importa e si importerà di
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più, secondo le previsioni ben oltre la soglia delle 700mila tonnellate, a fronte di un consumo interno comunque destinato a ridursi. Migliore la performance del comparto suino, in crescita in tutta Europa malgrado la sempre temibile concorrenza delle carni avicole. Eppure, pur con risultati produttivi e di consumo, l’Europa è destinata a diventare un importatore, anche per effetto dei nuovi accordi fra Bruxelles, Brasile e Tailandia. ■
Mappa dei bovini su Google Earth
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a delegazione Milano-Lodi della Coldiretti ha avviato
Specie (.000)
2005
2006
%
Bovini
6.256
6.109
-2.3
Bufalini
205
231
+ 12.7
Suini
9.200
9281
+0-9
Ovini
7.954
8.277
+3.4
Caprini
945
955
+1.1 una sperimentazione che consentirà il controllo dei bovini in stalla tramite Gps, ovvero la tecnologia satellitare. Se ne occupa Ernesto Beretta, medico veterinario, che spiega: “È l’integrazione della tecnologia Gps con gli strumenti informatici già presenti nelle stalle. In poche parole, le mucche porteranno un collare con un sistema Gps che indicherà la loro posizione e col satellite si potrà sempre vedere dove sono”. Nelle aree montane i vantaggi per l’allevatore saranno evidenti: “tener sotto controllo le bestie sarà più facile e consentirà per esempio di certificare con sicurezza i formaggi d’alpeggio. Si potrà addirittura- dichiara Berettaintegrare il segnale con il software Google Earth per avere la mappa delle mucche”. L’uso della tecnologia satellitare non è una novità assoluta, ma è la prima volta che si pensa di utilizzarla su vasta scala. “Stiamo ancora studiando il collare ideale cui attaccare il dipositivo”, aggiunge il Collega. L’esperimento avviene su tre bovini della fondazione Ferrazzi e Cova di Villa Cortese. Uno dei nodi è
dato dalle batterie per alimentare il congegno: “stiamo studiando se implementare pile al litio da ricaricare ogni sera o accumulatori con sei mesi di autonomia, più costosi ma preferibili per gli animali destinati al pascolo lungo”. ■
Il no food diventa mangime prodotti alimentari no food possono essere utilizzati nei mangimi senza subire ulteriori trattamenti, o essere impiegati per altri scopi, a condizione che non siano entrati a contatto con materie prime di origine animale e che l’autorità competente ritenga che detto impiego non costituisca un rischio per la salute pubblica o degli animali. Lo stabilisce il Regolamento CE 832 (GUCE L185 del 17 luglio). Accogliendo le richieste del settore, il provvedimento proroga di due anni la scadenza prevista per le misure di raccolta, trattamento, utilizzo ed eliminazione di prodotti alimentari non più destinati all’alimentazione umana. La scadenza slitta al luglio del 2009. ■
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Ricerca sanitaria, un posto anche per la veterinaria l Ministro della Salute Livia Turco ha insediato la nuova Commissione Nazionale della Ricerca sanitaria. La Commissione è costituita da 30 membri, di cui 15 nominati dal Ministero della Salute e 15 dalla Conferenza Stato Regioni. La Commissione è presieduta dal Ministro della Salute e ha come Vice Presidente il Prof. Alessandro Liberati. Ne fa parte un rappresentante della scienza medico-veterinaria, il Prof Canio Buonavoglia, Professore Ordinario di Malattie Infettive - Facoltà di Medicina Veterinaria - Università degli Studi di Bari, nonché rappresentante della Regione Puglia (componente regionale con diritto di voto). La Commissione ha tra i suoi compiti l’elaborazione del programma di ricerca sanitaria e le iniziative da inserire nella programmazione della ricerca scientifica nazionale, e nei programmi di ricerca internazionali e comunitari.
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laPROFESSIONE VETERINARIA 31/2007 ANMVI INFORMA
Scotti: correggere il regolamento comunale
Cliniche e ospedali veterinari autorizzabili solo fuori città? A Verona non si autorizzano cliniche e ospedali veterinari
l Sindaco del Comune di Verona, all’Ufficio Tutela Animali e al Dipartimento di Prevenzione della ULSS n. 20 della città, è stata recapitata una raccomandata dell’ANMVI in cui si chiede la modifica del Regolamento d’igiene n.19. Il motivo? l’impossibilità di ricoverare animali degenti. La richiesta è stata inoltrata per conoscenza al Presidente dell’Ordine di Verona e al Presidente della Federazione Regionale dei Veterinari del Veneto. Le disposizioni contenute nel Re-
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golamento d’igiene n. 19 (deliberazione del Consiglio comunale n. 101 del 10 luglio 1969 testo aggiornato al 2003) vengono applicate ai fini del rilascio dell’autorizzazione all’apertura di una struttura veterinaria. In base a tali disposizioni risulta di fatto preclusa, in Verona città, la possibilità di ricoverare presso le strutture veterinarie animali degenti, oltre il termine di 24 ore. Tale preclusione è stata confermata dalla autorità sanitaria locale che, richiamandosi al citato Regolamento, ammette la detenzione di animali solo al “di fuori dei centri abitati” (art. 95 Allevamenti Animali). “A parere di chi scrive - afferma il Presidente dell’ANMVI Carlo Scotti-, simili disposizioni risentono di impostazioni datate se non del tutto retrograde nei confronti del ruolo sociale dell’animale da compa-
gnia e del suo diritto all’ospedalità, nonché del diritto della professione veterinaria all’apertura di strutture che, in quanto sanitarie, non hanno nulla a che fare con gli allevamenti tanto quanto non vi hanno a che fare le strutture ospedaliere d’umana”. Inoltre, sempre in base alle suddette disposizioni, non risultano autorizzabili, in città, due tipologie di strutture veterinarie che comprendono fra i propri requisiti minimi strutturali un “locale adeguato e attrezzato con box e/o gabbie per la degenza degli animali”. Tali strutture sono: l’ospedale veterinario e la clinica veterinaria/casa di cura veterinaria. “Ci permettiamo di richiamare l’attenzione delle Autorità in indirizzocontinua la lettera-, osservando come tale applicazione del Regolamento d’igiene n. 19 equipari la
Quattro crediti ECM al consenso informato opo un anno e mezzo, il convegno organizzato dall’ANMVI sul consenso informato in medicina veterinaria ha visto l’attribuzione di 4 crediti formativi da parte del ministero della salute. L’ANMVI ne ha dato comunicazione individuale ai partecipanti, una cinquantina di medici veterinari che si erano aggiornati sui risvolti legali e bioetici del consenso informato. Per il ministero della salute - che aveva inizialmente respinto l’accredito del convegno in quanto incongruente - l’istituto del consenso informato non sembrava avere attinenza con la veterinaria. L’ANMVI rispondeva che il c.i. è invece espressamente indicato nell’elenco degli obiettivi formativi ECM validi per tutte le professioni sanitarie. Dopo una serie di chiarimenti, il ministero della salute ha sanato l’incongruenza e attribuito i crediti. Si aggiunga, en passant, che dal primo gennaio di quest’anno il consenso informato - anche in forma non scritta - è un obbligo deontologico. È possibile stampare l’attestato recante i 4 crediti formativi al portale EGO, accedendo con i codici personali (user name e password) alla sezione dedicata agli eventi formativi residenziali.http://ego.evsrl.it/
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degenza del paziente animale d’affezione alla detenzione di animali d’allevamento industriale o rurale. Si richiede pertanto alle medesime Autorità se non ritengano di intervenire con opportuni correttivi normativi. Ciò al fine di consentire, nelle cliniche e ospedali veterinari cittadini, il ricovero dell’animale degente per i giorni necessari al decorso clinico ed alle eventuali difficoltà del proprietario nel trattamento domestico dell’animale convalescente”. Da ultimo la lettera fa presente che non si rinviene alcuna disposizione che porti agli esiti prescrittivi sopra descritti né nel recepimento
regionale in materia di strutture veterinarie né nel recepimento dell’accordo recante disposizioni in materia di benessere degli animali da compagnia e pet-therapy né, infine, nelle “Linee guida da applicare al regolamento di igiene urbana veterinaria” approvate dalla Giunta Regionale del Veneto, dove al contrario si distingue fra animale allevato e animale d’affezione facendo ricadere sotto distinti obblighi le loro modalità di detenzione e di gestione, anche con riferimento alle misure di tipo igienico e di sanità pubblica, per le quali si rinvia, ove opportuno, al Regolamento di Polizia Veterinaria. ■
Partecipa all’indagine sul pet corner n’indagine conoscitiva sul pet corner per capire cosa ne pensa la Categoria. I medici veterinari l’hanno trovata sotto forma di questionario in allegato al numero 30 di Professione Veterinaria. Nel presentare l’indagine il Presidente Carlo Scotti scrive che la finalità è quella di capire qual è il reale interesse dei colleghi verso questa prestazione accessoria e ricavare dati che ci permettano di capire quale sia il pensiero della veterinaria e le sue esigenze rispetto alla possibilità di cedere ai clienti, all’interno delle proprie strutture, prodotti attinenti la salute ed il benessere degli animali. La FNOVI è intervenuta sul tema con circolare del 28 giugno 2007 per chiarire alcuni aspetti deontologici ed è su questo documento che l’indagine fonda le sue premesse. Scrive il Presidente Scotti che sono circa l’1,5%, forse il 2%, le strutture che hanno attivato questo servizio. Certamente, i motivi di questa “resistenza” al pet corner possono essere tanti e diversificati: dalle forti limitazioni gestionali, ai problemi fiscali sino alle ultime pretese di alcuni Comuni che richiedono una specifica iscrizione alla Camera di Commercio. L’indagine si concluderà il 30 ottobre prossimo. Le risposte possono essere inviate per posta o per fax ai recapiti indicati sul questionario. Oppure, si può aderire in line dal sito www.anmvi.it.
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Fuoriclasse, talenti veterinari cantano in TV a redazione-casting della trasmissione televisiva “Fuoriclasse” si è rivolta all’ufficio stampa dell’ANMVI in cerca 70 medici veterinari per formare il pubblico della puntata che vedrà protagonista la professione veterinaria. Il pubblico sarà richiesto presso gli studi televisivi di Roma. La trasmissione andrà in onda ad ottobre, su RAI UNO, in prima serata e sarà condotta da Carlo Conti. Le selezioni per il pubblico sono chiuse. In base alle informazioni del casting, che si è rivolto all’ANMVI “si tratterà di un talent show i cui protagonisti sono talenti del canto dilettantistico che si affrontano in una gara canora suddivisi per professioni.
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RUBRICA LEGALE
Cassazione su mnc e abuso di professione
Le competenze riservate non sono un interesse corporativo on una sentenza (n. 34200) della Sesta sezione penale, la Cassazione ricorda che “anche se i rimedi omeopatici non sono riconosciuti dallo Stato” devono comunque essere prescritti da un medico abilitato alla professione. Diversamente, chiunque prescriva medicinali omeopatici senza essere in posses-
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so del titolo di medico va incontro ad una sicura condanna penale per esercizio abusivo della professione medica (reato previsto dall’art. 348 c.p.), anche se i pazienti sono consapevoli che la persona a cui si sono affidati non ha conseguito alcuna laurea in medicina. La sentenza, degna di nota, per lo specifico disciplinare è importante
anche per la tutela delle competenze riservate ed esclusive di una professione abilitata. Non si trattaspecifica la Suprema Corte - di “interessi di tipo corporativo”, ma di “interesse della collettività al regolare svolgimento delle professioni per le quali sono richieste una speciale abilitazione e l’iscrizione nell’albo”.
I fatti La Suprema Corte ha annullato l’assoluzione accordata dalla Corte d’appello di Bologna a M. M., che “aveva esercitato, attraverso visite mediche, diagnosi e terapie l’attività di medico”, dal ’93 al gennaio ’98, “senza aver conseguito alcuna abilitazione dell’esercizio della professione medica”. Per il
giudice di merito, settembre 2005, l’uomo andava assolto perché prescrivendo medicine di origine naturale non aveva compiuto atti riconducibili all’attività propria di un medico. Tanto più che i suoi pazienti sapevano benissimo che non era un medico. Di parere contrario la Cassazione che ha accolto il ricorso della Procura di Bologna. Scrive il relatore Giovanni De Roberto che “integra il reato di esercizio della professione medica la condotta di chi effettua diagnosi e rilascia prescrizioni e ricette sanitarie per prodotti omeopatici perché tali attività rientrano nell’esercizio di un’attività sanitaria che presuppone, per il legittimo espletamento, il possesso di un titolo valido ed idoneo”. Poco importa, dice la Suprema Corte se “i rimedi omeopatici non sono riconosciuti dallo Stato, certamente non sono vietati ma sono rimessi alla libera scelta dell’interessato d’accordo con il suo medico curante dal quale le ricette devono essere redatte”. Se così non fosse, rimarcano ancora gli ‘ermellini’ che stilano un vademecum teso a difendersi dai falsi medici, “sarebbe paradossale imporre oneri a chi intende curare pazienti dopo essersi formato su testi della scienza medica ufficiale e non esigerli, invece, per chi voglia svolgere un’attività terapeutica in base a nozioni e metodi alternativi non riconosciuti dalla comunità scientifica”. Nel vademecum volto a difendersi dai falsi medici, la Cassazione ricorda che tra le “attività di esclusiva competenza dei medici” figurano la “chiropratica, l’agopuntura, i messaggi terapeutici, l’ipnosi curativa, la fitoterapia, l’idrologia”. Stesso rigore va applicato al biologo che commette reato se “sia pure presso il laboratorio di analisi effettui un prelievo di sangue venoso a fine di analisi”. Finisce nei guai anche lo psichiatra che non ha laurea, così come chi pratica l’agopuntura. ■
TFR dei dipendenti degli Ordini Sono una dipendente dell’Ordine dei medici; pur se soggetta al contratto collettivo degli enti pubblici non economici ho il trattamento di fine rapporto (tfr). Faccio parte dei lavoratori soggetti alla nuova disciplina della previdenza complementare? L’applicazione del contratto collettivo del pubblico impiego e la stessa natura giuridica degli enti realizzano la condizione di dipendenti pubblici. Pertanto si ritiene che il personale dipendente da un ordine professionale non sia soggetto alle norme previste per l’attribuzione alla previdenza integrativa del trattamento di fine rapporto. (Il Sole 24 Ore Sanità - 24 ago/3 set 2007)
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laPROFESSIONE VETERINARIA 31/2007 LA RASSEGNA DI VET-JOURNAL
Prevenzione delle malattie nei luoghi di pubblico contatto con gli animali
di Maria Grazia Monzeglio
www.vetjournal.it
La semplice detersione delle mani resta un caposaldo per prevenire la trasmissione delle infezioni nitari, tra cui la trasmissione di malattie infettive, l’esposizione al virus della rabbia, lesioni ecc. Gli episodi infettivi segnalati nella decade precedente sono stati imputati a Escherichia coli O157:H7, Salmonella, Cryptosporidium, a National Association of State Public Health Veterinarians americana (NASPHV) ha messo a punto il Compendio 2007 delle misure atte a prevenire lo sviluppo di malattie associate agli animali nei luoghi adibiti al contatto pubblico con essi (Compendium of Measures to Prevent Disease Associated with Animals in Public Settings, 2007). I luoghi in cui è favorito il contatto pubblico con gli animali sono in particolare fiere, zoo, negozi di animali, istituzioni zoologiche, circhi, manifestazioni, fattorie, esibizioni didattiche e tour fotografici della fauna selvatica. Oltre ai vantaggi, esistono possibili rischi sa-
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Botulino: il gatto è suscettibile? La questione sollevata dopo il ritiro dal commercio per rischio botulismo di alcuni mangimi per pet negli USA egli Stati Uniti alcuni alimenti in scatola ad uso umano e mangimi per cani prodotti da un’azienda americana (Castleberry’s Food Company, Augusta, Ga), sono stati ritirati dal commercio per il rischio di botulismo. Nel comunicato della FDA (Food and Drug Administration) si legge che ”la malattia è stata segnalata solo occasionalmente nel cane e mai nel gatto”. Tuttavia, come nota Alan Shlosberg (Kimron Veterinary Institute, Israele) in una segnalazione su ProMedMail, la tossicosi fatale da neurotossina botulinica C è stata segnalata anche nel gatto in un articolo pubblicato sul Journal of Clinical Microbiology del 2004 e negli atti del World Congress on Animal, Plant and Microbial Toxins, (Australia, 2003). Nell’articolo si descrive lo sviluppo di botulismo in un gruppo di 8 gatti “di cortile” nutriti con carne di un pellicano morto accidentalmente. Il botulismo nei carnivori è raro. È stato segnalato nel cane e nel leone. Da studi sperimentali il gatto sembra più suscettibile all’esposizione parenterale rispetto a quella orale.
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Coxiella burnetii, Mycobacterium tuberculosis, micosi e altri patogeni. Tali episodi hanno un sostanziale impatto medico, sanitario, legale ed economico. Il Compendio riporta le raccomandazioni per ufficiali sanitari, veterinari,
staff adibito agli animali nei luoghi pubblici, visitatori, medici e altri coinvolti. La raccomandazione singola più importante per ridurre il rischio di trasmissione delle malattie è la pulizia delle mani. Altre indicazioni critiche sono vietare il
consumo di cibo nelle aree adibite agli animali, la presenza di aree di transizione tra le zone adibite agli animali e quelle senza, l’educazione dei visitatori e l’appropriata gestione e cura degli animali. ■
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Aspetti radiografici delle nefropatie nel coniglio
di Maria Grazia Monzeglio
www.vetjournal.it
Osteosclerosi, renomegalia e litiasi le alterazioni più frequenti
no studio ha rivisto gli aspetti radiografici di 65 conigli con sospetta nefropatia. I quadri radiografici includevano un aumento generalizzato dell’opacità ossea (osteosclerosi), renomegalia, nefrolitiasi, ureterolitiasi e mineralizzazione dei tessuti molli. Una o più di
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Le notizie di Vet Journal sono consultabili on line all'indirizzo http://www.evsrl.it/vet.journal/ • Notizie scientifiche • Archivio bibliografico • Servizio Cytovet
queste alterazioni erano presenti in 57 conigli su 65. La nefropatia era sospettata sulla base dei segni clinici e della presenza di nefroliti e/o iperazotemia o ipercreatininemia. In 14 casi esaminati post mortem si confermava la presenza di una nefropatia significativa. Urea e creatinina, determinate in 47 soggetti, non erano contemporaneamente elevate in tutti i soggetti. La calcemia era elevata in 33 dei 38 conigli in cui veniva determinata. La fosfatemia era elevata in 17 e bassa in 5 dei 34 conigli in cui era misurata. L’iperfosfatemia era associata a osteosclerosi generalizzata e calcificazione dell’aorta. I conigli affetti da osteosclerosi erano magri, depressi e riluttanti al movimento. Su 41 conigli testati, 38 erano sieropositivi agli anticorpi verso Encephalitozoon cunicoli. Le lesioni istopatologiche suggestive di infezione da E. cuniculi erano presenti in tutti i 13 soggetti analizzati necroscopicamente, ben-
ché gli organismi fossero visibili in un solo soggetto. ■
Ostruzione ricorrente delle vie aeree nel cavallo: una base genetica Forse coinvolto lo stesso gene associato all’asma umana ’ostruzione ricorrente delle vie aeree del cavallo (RAO) è verosimilmente dipendente da una complessa interazione di fattori genetici e ambientali e condivide molti aspetti caratteristici con l’asma umana. Poiché il gene IL4RA ha un ruolo nello sviluppo dell’asma umana, se ne è ipotizzato il possibile coinvolgimento anche nella RAO equina. Uno studio ha indagato l’associazione tra questo gene e la RAO equina: i risultati supportano una base genetica di questa malattia e indicano che IL4RA è un gene
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candidato anche nel cavallo, con possibile eterogeneità di locus. L’identificazione dei principali geni alla base della RAO potrebbe fornire utili indicazioni per la selezione e la prevenzione individuale di questa importante malattia del cavallo. ■
Circovirus suino: non trascurare la diagnosi di laboratorio È importante non affidarsi al solo quadro clinico a vigilanza e una buona diagnosi di laboratorio sono essenziali per identificare precocemente e controllare efficacemente le epizoozie delle malattie suine notificabili, come le infezioni da Circovirus suino. È un principio affermato dal team del progetto di ricerca sulle PCVD (Porcine Circovirus Diseases) soste-
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organizzato da
nuto dalla UE (The Control of Porcine Circovirus Diseases PCVDs: Towards Improved Food Quality and Safety). Il team mette in guardia i veterinari contro le diagnosi cliniche “in azienda” delle sospette PCVD. “Allevatori e veterinari sono divenuti troppo confidenti con le malattie associate a questo virus” e in molti paesi europei si registra un ridotto ricorso ai laboratori diagnostici. “Gli aspetti clinici e necroscopici macroscopici associati alla PCVD non sono specifici e condividono molte similitudini con la Peste suina classica e africana.” Il team raccomanda che i produttori che osservano malattie PCVD-simili sottopongano precocemente i campioni al laboratorio, evitando di assumere che l’aspetto clinico sia quello di una PCVD. Secondo il team, uno dei fattori chiave in questo senso è l’armonizzazione e la distribuzione dei reagenti e dei protocolli per la diagnosi e la ricerca di PCVD tra i paesi della UE. ■
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Firmati in Emilia Romagna i protocolli regionali
Stabilizzazione della dirigenza in sanità
L'Assessore alla Sanità Giovanni Bissoni. ono stati siglati a fine luglio tra l’assessore alle politiche per la salute Giovanni Bissoni e le rappresentanze sindacali dei dirigenti medici e veterinari e dei dirigenti sanitari, professionali, tecnici e amministrativi, i protocolli regionali per la stabilizzazione del lavoro precario e la valorizzazione delle esperienze lavorative nelle Aziende ed Enti del Servizio sanitario regionale, con esplicito riferimento ai profili professionali ricompresi nell’area contrattuale della dirigenza medica e veterinaria. In particolare, i protocolli prevedono di raggiungere nel corso del triennio 2007/2009, compatibilmente con i vincoli economici stabiliti dalla finanziaria, una graduale stabilizzazione del personale precario della dirigenza medica e veterinaria operante nel Servizio sanitario regionale, individuando strumenti e percorsi attraverso i quali raggiungere l’obiettivo. Prevedono infatti che le Aziende sanitarie predispongano appositi piani triennali per ricondurre nell’ambito del contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato le posizioni lavorative riferite ad attività istituzionali e connotate da stabilità, attualmente ricoperte con contratti a tempo determinato, collaborazioni coordinate e continuative (co.co.co) e contratti libero-professionali. In questo modo - è scritto nei protocolli d’intesa - si dà risposta alla situazione di forte aumento del precariato che si è determinata negli ultimi anni per effetto dei limiti alle assunzioni previsti dalle leggi finanziarie, qualificando, al tempo stesso, la qualità professionale e la capacità del Servizio sanitario pubblico di garantire l’erogazione dei servizi previsti dai Livelli Essenziali di Assistenza (LEA). L’Assessorato regionale politiche per la salute procederà ad un costante monitoraggio dell’attuazione degli accordi che, siglati in virtù delle indicazioni della legge finanziaria 2007 per il personale della sanità, si inseriscono nella più ampia iniziativa che la Giunta ha in atto per la stabilizzazione del lavoro precario in ambito regionale.
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Contrastare la precarizzazione Stabilizzazione dei rapporti di impiego temporaneo e contenimento della spesa pubblica possono stare insieme. In forza della Legge Regionale 4 Luglio 2007, n. 9, la Regione procederà alla razionalizzazione dell’impiego del personale e all’attuazione di “ misure straordinarie per il triennio 20072009 ai fini della stabilizzazione del lavoro precario e della valorizzazione delle esperienze lavorative del personale regionale”. (GU n. 33 del 1-9-2007 - Bollettino ufficiale della Regione Emilia-Romagna n. 95 del 4 luglio 2007). La Regione intende contrastare le forme di precarizzazione del lavoro e valorizzare tutte le professionalità e competenze presenti tra il personale dell’Ente. La legge riguarda quei lavoratori, non dirigenti, a tempo determinato che hanno maturato nell’amministrazione, tra il 2002 e il 2006, tre anni, anche non continuativi, di esperienza lavorativa. Si tratta di circa 130 lavoratori di cui una cinquantina hanno già superato prove di idoneità, mentre per i restanti saranno attivate specifiche procedure selettive. Nell’arco dei prossimi tre anni, saranno assunti anche coloro che hanno superato l’idoneità nei concorsi fino ad oggi espletati. Ciò per non penalizzare le persone comunque idonee. «L’intervento normativo - sottolinea l’assessore regionale all’Organizzazione Luigi Gilli - si è reso necessario per superare la situazione che si è creata negli ultimi anni. La necessità di mantenere un alto livello dei servizi offerti e, contestualmente, di rispettare le disposizioni dettate per il contenimento delle spese per il personale nelle pubbliche amministrazioni, ha portato a fare ricorso in via prevalente a forme di lavoro a termine». La normativa regionale - oltre a far riferimento a quanto previsto nella finanziaria 2007 si inserisce nel percorso avviato con “L’accordo sull’occupazione nell’Ente” e con il “Memorandum”, un’intesa quadro nazionale sulla modernizzazione della pubblica amministrazione raggiunta l’aprile scorso tra Governo, Regioni e Autonomie locali. Per quanto riguarda i lavoratori atipici che non rispondono ai requisiti indicati dalla Finanziaria, la loro esperienza sarà particolarmente valorizzata nei prossimi concorsi pubblici. La Regione intende ridurre progressivamente il numero di rapporti di lavoro a termine. Le disposizioni si applicano anche agli Enti pubblici non economici dipendenti dalla Regione. SSR Per le aziende e gli enti del servizio sanitario regionale compresi gli istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (IRCCS), e per l’agenzia regionale per la preven-
zione e l’ambiente, la Regione Emilia-Romagna procede alla graduale trasformazione delle posizioni di lavoro già ricoperte da personale con rapporti di lavoro precario, tramite i quali si sia fatto fronte ad esigenze attinenti a funzioni istituzionali ed a ordinarie attività di servizio, in posizioni di lavoro dipendente a tempo indeterminato, anche definendo specifiche forme di valorizzazione delle esperienze professionali maturate all’interno dell’azienda. La validità delle graduatorie formate in esito alle procedure selettive è prorogata fino al 31 dicembre 2009. Le graduatorie relative alle procedure previste nelle programmazioni antecedenti sono valide fino al 31 dicembre 2007. La Regione continua ad avvalersi, nell’ambito del permanere del fabbisogno, di questo personale, previa istanza degli interessati, mediante proroghe dei relativi contratti di lavoro o assunzione diretta per coloro che non risultino più in servizio. ■
A ModenaFiere Sicura 2007 con il patrocinio di ANMVI - AIVEMP - SIVAR a quarta edizione di SICURA riunirà a ModenaFiere, dal 19 al 21 settembre, tutti gli attori della “filiera alimentare” - operatori della sanità, mondo della produzione e della distribuzione, consumatori, ma anche operatori dei media per un importante confronto sul delicato tema della sicurezza alimentare. I lavori di questa edizione, si svilupperanno intorno al tema: “Rintracciabilità, controllo e autocontrollo: dalla produzione primaria alla vendita al dettaglio”. Promossa da ModenaFiere, assieme a Regione Emilia Romagna - Assessorato Politiche per la Salute, Aziende USL di Modena e Bologna, e in collaborazione con le Aziende USL di Reggio Emilia, Parma e Piacenza - con il sostegno della Camera di Commercio di Modena - Sicura 2007 si articolerà in oltre 30 incontri, cui prenderanno parte 200 relatori, oltre 1.200 partecipanti, e numerosi giornalisti specializzati. Il convegno è patrocinato da ANMVI, AIVEMP e SIVAR. Informazioni: Segreteria scientifica Azienda Unità Sanitaria Locale di Modena Dipartimento Sanità Pubblica Informo Tel: +39 059 2134720 Fax:+39 059 2134738 E-mail informo@ausl.mo.it http://www.ausl.mo.it/informo
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Provvedimento della Regione Lazio
Piano Straordinario di Eradicazione della MVS Richiesto l’aggiornamento dell’anagrafe suina a Regione Lazio facendo seguito alle disposizioni relative alla sospensione dell’accreditamento per MVS nonché alle misure inerenti la regolamentazione dei controlli e delle movimentazioni di suini verso il territorio nazionale, gli Stati Membri
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ed i Paesi Terzi, ha approvato un Piano straordinario di sorveglianza volto all’eradicazione della MVS dal territorio regionale. Il Piano tiene conto delle indicazioni operative concordate con il ministero della Salute ed il CERVES ed integra quanto già disposto dalla nota
45580/4V/15 del 20/04/2007 della Direzione Regionale Tutela della Salute e Sistema Sanitario Regionale - Area Sanità Veterinaria della Regione Lazio, contenente la programmazione delle attività stabilite nel corso della riunione dell’Ufficio di Coordinamento per la Sanità
pubblica veterinaria della Regione Lazio tenutosi il 17 aprile 2007, modulate alla luce della normativa di riferimento (DPR 362/96, Ordinanza Ministeriale del 26 luglio 2001, Deliberazione della Giunta Regionale n. 899/2004). Il Piano propone azioni di ordine generale da adottare nelle zone di protezione e sorveglianza e altre più specifiche e differenziate sulla base delle condizioni sanitarie dei singoli territori provinciali. Inoltre, è richiesto anche l’aggiornamento dell’anagrafe degli insediamenti suini. Gestione delle Zone di protezione e sorveglianza L’Ordinanza del Presidente della Giunta Regionale n. Z0006 del 4/4/2007, modificata dalla n. Z0008 del 15/05/2007, istituisce le zone di protezione e sorveglianza per i focolai primari e secondati di MVS, attivi nella regione Lazio. Per la revoca dei provvedimenti restrittivi adottati è necessario rispettare le disposizioni previste dal D.P.R. 362 del 17 maggio 1996 - Allegato II - Capitolo I. Fatto salvo quanto definito dal DPR 362/96, le prescrizioni della zona di protezione sono mantenute fino a quando: • sono terminate le operazioni di pulizia e disinfezione nelle aziende infette; • l’esame clinico condotto sui suini presenti in tutte le aziende situate all’interno della zona abbia escluso sintomi di malattia ed il controllo sierologico effettuato su un campione statistico sia risultato negativo per anticorpi contro il virus MVS. Aggiornamento anagrafe suina Per verificare la corrispondenza dei controlli effettuati nelle diverse tipologie di aziende suine rispetto a quanto previsto ai punti 4A e 4B del Piano e già indicato dal PSN si dispone, per l’intero territorio della Regione quanto segue: nell’ambito dell’attività di vigilanza i Servizi Veterinari delle AA.SS.LL. cureranno l’esatta individuazione della tipologia aziendale, tenendo conto del principio generale che non consente la coesistenza nella stessa struttura di una stalla di sosta e di un allevamento di qualsivoglia tipologia. È resa obbligatoria la verifica e quando necessario la rettifica delle informazioni presenti in Banca Dati Nazionale con particolare riferimento alle voci “Tipologia di Struttura” e “Orientamento produttivo” e alla consistenza aziendale. Tutti gli allevamenti da ingrasso con più di 2 capi devono essere inseriti in Anagrafe nazionale. È reso obbligatorio l’inserimento in BDN delle coordinate geografiche di tutte le aziende soggette al PNS. Il provvedimento è pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio n. 23 del 20 agosto 2008. ■
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LOMBARDIA
Cremona, abbattuti 6800 tacchini
n focolaio d’aviaria è stato scoperto a Volongo, in provincia di Cremona, dove sono stati abbattuti, in via precauzionale, 6.800 tacchini benché non mostrassero sintomi della malattia. Nei giorni scorsi erano già stati ravvisati focolai nel bresciano e nel bergamasco. Sostanziale tranquillità viene mostrata dagli esperti: la situazione, infatti, è definita sotto controllo mentre il ceppo dell’influenza aviaria è considerato di bassissima patogenicità. “Gli animali colpiti - ha spiegato il direttore del distretto veterinario di Cremona, Riccardo Crotti - sono risultati positivi alle analisi predisposte dopo i casi riscontrati in provincia di Brescia. Al momento il rischio epidemiologico non ci preoccupa, anche perché, proprio per evitare ogni possibile eventualità di contagio, si è preferito abbattere gli animali di Volongo, 6.800 capi in tutto, che pure non presentavano alcun sintomo della malattia’’. Finora, anche nei territori limitrofi, l’influenza si è manifestata soltanto nei tacchini, ma l’Asl di Cremona ha effettuato controlli anche negli allevamenti di galline e fagiani. Trenta campioni per ogni azienda: venti prelievi sanguigni per la ricerca sierologica e dieci tamponi tracheali per quella virologica. (ANSA).
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BASILICATA
Profilassi del carbonchio ematico n’ordinanza del Presidente della Giunta Regionale della Basilicata, stabilisce di rendere obbligatoria per l’anno 2007, la vaccinazione nei confronti del carbonchio ematico di tutti i bovini, equini, ovini e caprini presenti o destinati ad essere introdotti in alcuni comuni elencati dal provvedimento. Sarà sottoposto a profilassi vaccinale obbligatoria tutto il bestiame esistente nei focolai, accertati mediante diagnosi confermata dall’I-
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stituto Zooprofilattico Sperimentale della Puglia e della Basilicata, di carbonchio ematico che dovessero insorgere, nell’anno 2007, successivamente alla pubblicazione dell’ordinanza. Saranno inoltre sottoposti a trattamento vaccinale anticarbonchioso tutti i bovini, ovini, caprini ed equini che raggiungono, per ragioni di pascolo, territori dove è prevista la vaccinazione del carbonchio ematico. Le vaccinazioni devono essere eseguite da veterinari dipendenti delle AA.UU.SS.LL o in caso di neces-
sità o di impedimento, da veterinari liberi professionisti autorizzati dall’Azienda Sanitaria Locale sentito il parere del Responsabile del Servizio Veterinario. Elenco dei comuni dove è obbligatoria la vaccinazione nei confronti del carbonchio ematico: Castelgrande, Carbone, Castelluccio Superiore, Castelluccio Inferiore, Castelsaraceno, Chiaromonte, Episcopia, Fardella, Francavilla, Sul Sinni, Latronico, Lauria, Moliterno, Noepoli, Rotonda, S. Costantino Albanese, S. Severino Lucano, Sarconi, Terranova, Trecchi-
na, Viggianello. L’ordinanza n. 3 del 16 luglio 2007 è pubblicata sul Bol-
lettino Ufficiale della Regione Basilicata del 1 agosto. ■
PUGLIA
Affidamento al medico veterinario dell'Ufficio Incremento Ippico a giunta regionale della Puglia ha approvato lo schema di convenzione per l'affidamento al medico veterinario dell'Ufficio Incremento Ippico di Taranto e Foggia con sede in Foggia dei servizi di profilassi e cura equini, tenuta armadio farmaceutico e conseguente emissione di ricette. LL.RR. 56/79 e 9/93. Delibera n. 967 del 26 giugno 2007 pubblicata sul BUR n. 110 del 1 agosto.
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Campionato Veterinari di Mezza Maratona 2007
di Fulvio Stanga
Veterinari maratoneti iscrivetevi! “ISCRIZIONI A QUOTA RIDOTTA ENTRO IL 30 SETTEMBRE” Carissimi Colleghi, spero stiate bene e che l’estate sia servita a caricarvi per arrivare al massimo della forma in occasione del Campionato Veterinari di Mezza
Maratona 2007. Vi ricordo che il Campionato è previsto il 21 Ottobre 2007 a Cremona. Avete poco più di un mese per rubare ancora qualche secondo al chilometro. Per chi c’era l’anno scorso sarà un’occasione per incontrarsi nuovamente, valutare i
miglioramenti e battere quel collega dell’anno scorso. Per chi non c’era un’opportunità per scoprire un percorso bellissimo e vedere la città da un punto di vista diverso da quello di Palazzo Trecchi. Il sito della Maratonina di Cremona è sempre
Med Vet, Cremona
quello http://www.maratoninadicremona.it/ e da qualche giorno ha aperto le iscrizioni. Vi ricordo che nella scheda di iscrizione dovete indicare l’anno di laurea e la Facoltà dove vi siete laureati. Quota ridotta (15€) entro il 30 Settembre. Iscrivetevi subito!
Come preannunciato ecco le novità del Campionato 2007, rese possibili anche grazie al supporto di Hill’s: 1) abbiamo dato ascolto anche ai suggerimenti dei meno giovani e fatto una suddivisione valida ai fini delle premiazioni (oltre alla categoria generale) in tre categorie di età, under 40 (sotto i 39 compresi), 4049 e over 50 (sopra i 50 compresi). In questo modo non potremo più nasconderci dietro gli acciacchi dell’età. Per le donne ci sarà una sola categoria. 2) pettorina veterinaria azzurra da indossare sopra il proprio indumento e su cui applicare il numero. Questo ci permetterà di riconoscerci facilmente sia da davanti che da dietro: così almeno ci riconosceremo subito, prima, durante e dopo la corsa. 3) ritrovo al pasta party a fine gara. Organizzeremo un tavolo riservato a noi veterinari 4) stand ANMVI in piazza utile come punto di ritrovo prima, ma soprattutto dopo la corsa e prima della premiazione 5) cena organizzata la sera prima per chi arriva da lontano e soggiorna a Cremona Dunque buon allenamento a tutti e arrivederci alla prossima comunicazione. ■
Fra le novità on line della divulgazione veterinaria, c’è www.lazampa.it, una iniziativa editoriale del quotidiano torinese La Stampa. Si avvale di medici veterinari competenti in svariati ambiti disciplinari, coordinati dal Professor Carlo Girardi. Alimentazione: P.Mussa, Animali non convenzionali: C. Pierbattisti, Dermatologia: A. Vercelli, Farmacologia: C. Girardi, Medicina Comportamentale: C. Osella, Oftalmologia: C. Peruccio, Oncologia: M. Martano, Ortopedia: B. Peirone, Parassitologia: E. Ferroglio, Patologie: M. Borgarelli, Rapporti veterinario cliente: M. Panichi, Terapia medica: A. Farca.
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DALLE AZIENDE
FATRO, 60 anni insieme a veterinari ed allevatori proporre sul mercato prodotti innovativi e di elevata qualità. Le linee di forza su cui Fatro punta sono: ginecologia, terapia antinfettiva, terapia metabolica, epatoterapia, anticarenziali e prevenzione (vaccini), con prodotti facilmente riconoscibili grazie ad una grafica di veloce individuazione. perativa da sessanta anni nel settore farmaceutico veterinario, la Fatro produce vaccini e farmaci per grandi e piccoli animali. Fatro è interamente a capitale privato italiano: conta oltre 280 dipendenti, la maggioranza dei quali costituita da donne, anche in posizione di alta responsabilità, 80 informatori farmaceutici che coprono l’intero territorio nazionale. Negli anni Fatro ha avuto un costante sviluppo, acquisendo un alto livello tecnologico farmaceutico e raggiungendo in Italia una posizione primaria, grazie agli investimenti in ricerca, ad una forte azione di marketing e all’estesa rete di vendita in Italia e all’Estero. Fondata nel 1947 a Forlì da Gualtiero Zaini, veterinario e farmacista, Fatro ha iniziato a strutturarsi nella zona industriale di Ozzano dell’Emilia in provincia di Bologna a partire dal 1963, quando il figlio Corrado, chimico, è passato alla guida dell’azienda. Nello stabilimento di Ozzano Emilia vengono prodotti tutti i farmaci e i vaccini per bovini, suini, ovi-caprini, conigli e pesci mentre la produzione dei vaccini aviari avviene nello stabilimento a Maclodio, in provincia di Brescia. Oltre agli stabilimenti di produzione in Italia, l’azienda ha unità produttive in Polonia, Argentina e Repubblica Ceca e ha acquisito totalmente o parzialmente aziende del settore in Spagna, India, Uruguay e recentemente in Grecia. Fatro esporta i suoi prodotti in 70 paesi secondo un piano di espansione internazionale che adegua le strategie alle diverse realtà locali. Per quanto concerne il capitolo ricerca e sviluppo, Fatro investe una quota elevata del suo capitale, per ottenere e
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l’APE FA’ è stata scelta come simbolo per i 60 anni. FATRO si identifica, infatti, nella laboriosità, nell’impegno, nel lavoro di team e nella costanza dell’ape. Qualità che permettono a questo piccolo essere di raggiungere grandi risultati.
Fatro, durante il suo crescente sviluppo, ha mantenuto sempre alto il livello tecnologico delle sue linee di produzione, per garantire un’elevata qualità dei prodotti nel rispetto dell’ambiente, non solo per le esigenze di mercato e per le severe norme legislative, ma perché è sempre stata una tematica molto cara a Fatro,
quindi oltre a seguire le norme di legge adotta criteri propri. Ultimamente si stanno portando avanti le procedure per l’ottenimento della certificazione ambientale. Fatro è inoltre dotata di stalle in ambiente normale e in ambiente protetto per poter procedere alla sperimentazione dei nuovi farma-
ci, nel pieno rispetto del benessere e della salute degli animali. Produrre nel rispetto delle regole è elemento essenziale di quella garanzia che FATRO persegue per coinvolgere tutti gli operatori del settore, in modo che ciascuno dia il proprio contributo per raggiungere l’obiettivo: “la salute animale per la salute dell’uomo”. ■
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Edizioni Veterinarie E.V. srl
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CALENDARIO ATTIVITÀ Per visualizzare i programmi degli eventi di tutte le società clicca su www.evsrl.it/eventi Edizioni Veterinarie E.V. srl
ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC
12-15 set.
CONVEGNO AIVEMP IN COLLABORAZIONE CON IZS DELLA SICILIA, ASL 7 DI RAGUSA E ORDINE DEI MEDICI VETERINARI DI RAGUSA CORSO AIVEMP / E.V. IN COLLABORAZIONE CON REGIONE LOMBARDIA CORSO SIVAR/E.V. IN COLLABORAZIONE CON REGIONE LOMBARDIA Attenzione: Iscrizioni chiuse per esaurimento posti. CORSO SIVE
13 set.
14-16 set.
20-22 set.
21-22 set.
INCONTRO REGIONALE SCIVAC EMILIA ROMAGNA
23 set.
INCONTRO REGIONALE SCIVAC VENETO
23 set.
INCONTRO REGIONALE SCIVAC PIEMONTE IN COLLABORAZIONE CON SOVEP SERATA DELEGAZIONE SCIVAC LOMBARDIA
23 set.
24 set.
ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC
27-29 set.
SEMINARIO SIVE
28 set.
CORSO SCIVAC
29-30 set.
SEMINARIO SCIVAC IN COLLABORAZIONE CON ASVAC
29-30 set.
INCONTRO SIARMUV
30 set.
INCONTRO GRUPPO DI STUDIO DI PRACTICE MANAGEMENT INCONTRO REGIONALE SCIVAC FRIULI VEN.GIULIA
30 set.
30 set.
INCONTRO REGIONALE SCIVAC MOLISE
30 set.
ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC
3-6 ott.
CORSO AIVEMP/EV IN COLLABORAZIONE CON REGIONE LOMBARDIA Attenzione: Iscrizioni chiuse per esaurimento posti. INCONTRO REGIONALE SIVAR VALLE D’AOSTA
3-5 ott.
4 ott.
SEMINARIO SCIVAC
6-7 ott.
INCONTRO SINUV
7 ott.
INCONTRO SISCA
7 ott.
INCONTRO REGIONALE SIVAE / SCIVAC FRIULI VEN.GIULIA INCONTRO REGIONALE SCIVAC BASILICATA
7 ott.
7 ott.
INCONTRO REGIONALE SCIVAC SICILIA
7 ott.
SEMINARIO AIVEMP IN COLLABORAZIONE CON ORDINE DEI MEDICI VETERINARI DI LECCE ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC Attenzione: Date evento modificate.
7 ott.
8-10 ott.
CHIRURGIA DEI TESSUTI MOLLI: IV PARTE - CHIRURGIA TORACICA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 24 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it TECNICHE DI INDAGINE INNOVATIVE NELLA PREVENZIONE DELL’USO DI ANABOLIZZANTI IN ZOOTECNIA - Istituto Zooprofilattico sperimentale della Sicilia, Ragusa - c/a Nunziata Km 1.3 S.P 40 - ECM: 4 Crediti ECM - Per info: Lara Zava - Segr. AIVEMP - Tel. +39 0372 403541 - E-mail: segreteria@aivemp.it IL VETERINARIO CONVENZIONATO CON IL SSN - Centro Studi Palazzo Trecchi, Cremona - ECM: 11 Crediti - Per informazioni: Sabina Pizzamiglio - Segreteria ANMVI - Tel. +39 0372 403537 - E-mail: info@anmvi.it IL VETERINARIO AZIENDALE PER LA SICUREZZA ALIMENTARE E L’EPIDEMIOSORVEGLIANZA Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 12 Crediti - Per informazioni: Paola Orioli Segreteria e Commissione Scientifica SIVAR - Tel. +39 0372 403539 - E-mail: info@sivarnet.it CORSO BASE DI EMBRYO TRANSFER - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona e San Daniele Po (CR) - Via Trecchi, 20 - ECM: 15 Crediti - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: info@sive.it L’INSUFFICIENZA RENALE CRONICA (IRC) NELLA PRATICA CLINICA - Bologna - Jolly Hotel Villanova VIA VILLANOVA 29/8 - ECM: 3 Crediti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it L’OCCHIO DOLENTE - Park Hotel Villa Fiorita, Monastier (TV) - Via Giovanni XXIII, 1 - ECM: 3 Crediti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it QUANTI DETTAGLI CI SFUGGONO IN UNA RADIOGRAFIA ADDOMINALE? - Hotel Campanile - Rivoli (TO) - C.so Allamano 153 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it LA DILATAZIONE-TORSIONE DELLO STOMACO NEL CANE: DALLA PRESENTAZIONE ALLE DIMISSIONI – Atahotel Quark – Via Lampedusa, 11/A – Milano - Per informazioni: Monica Borghisani Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it ANESTESIA: IV PARTE - ANESTESIA E SISTEMA NERVOSO - TERAPIA DEL DOLORE - COMPLICANZE IN CORSO DI ANESTESIA - EUTANASIA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 14 Crediti - Per info: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it CONCETTI APPLICABILI DI DERMATOLOGIA EQUINA PER IL VETERINARIO PRATICO - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 3 Crediti - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: info@sive.it CORSO INTRODUTTIVO ALLA PRATICA RADIOLOGICA - Novotel Caserta Sud, Caserta - Strada Statale, 87 Sannitica - ECM: 7 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it INFEZIONE DA “LEISHMANIA INFANTUM” NEL CANE: LA DIAGNOSI, LA TERAPIA E LA GESTIONE DI UNA MALATTIA IN PERENNE EVOLUZIONE - Holiday Inn Cagliari, Cagliari - Viale Umberto Ticca - ECM: 4 Crediti - Per info: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it L’ANESTESIA NEI PAZIENTI AFFETTI DA PATOLOGIE EPATICHE E RENALI - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: socspec@scivac.it CRITERI DI VENDITA DI UN SERVIZIO AL CLIENTE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 ECM: 3 Crediti - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: socspec@scivac.it DERMATOFITOSI E DERMATITE ATOPICA: COME GIUNGERE AD UNA CORRETTA DIAGNOSI ED EFFETTUARE UNA ADEGUATA TERAPIA. - Hotel Internazionale, Cervignano del Friuli (UD) - Via Ramazzotti, 2 - ECM: 3 Crediti - Per info: Monica Borghisani - Segr. Del. Reg. SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it LA GESTIONE DELLE PIÙ COMUNI CARDIOPATIE DI RISCONTRO AMBULATORIALE - Venafro (IS) ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it MEDICINA COMPORTAMENTALE: IV PARTE - LA GESTIONE DEL CLIENTE E DEL PAZIENTE E LA PREVENZIONE COMPORTAMENTALE DEL CANE, GATTO, CONIGLIO, FURETTO, PSITTACIDI - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 30 Crediti - Per info: Paola Gambarotti - Segr. SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it IL VETERINARIO DI SANITÀ PUBBLICA: DALL’ISPEZIONE DI PRODOTTO AL SISTEMA DEGLI AUDIT (IN APPLICAZIONE DEI REGOLAMENTI EUROPEI 854/2004 E 882/2004) - Centro Studi EV - Palazzo Trecchi, Cremona - ECM: 12 Crediti - Per info: Lara Zava - Segr. AIVEMP - Tel. +39 0372 403541 - E-mail: segreteria@aivemp.it PATOLOGIE DEL GIOVANE VITELLO - IZS Piemonte, Ligura e Valle D’aosta (Quart) - Regione Amerique, 7/g - ECM: 3 Crediti - Per informazioni: Paola Orioli - Segreteria e Commissione Scientifica SIVAR - Tel. +39 0372 403539 - E-mail: info@sivarnet.it PATOLOGIE OSTRUTTIVE DELLE VIE RESPIRATORIE: VIVERE CON UN FILO D’ARIA - Sheraton Padova Hotel Conference Center, Padova - Corso Argentina, 5 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it PATOLOGIE OSTRUTTIVE NON ONCOLOGICHE DELLE VIE URINARIE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 4 Crediti - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: socspec@scivac.it LA GERARCHIA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 4 Crediti - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: socspec@scivac.it PRIMO NON NUOCERE: APPROCCIO ALLA TERAPIA D’URGENZA NEGLI ANIMALI ESOTICI DA COMPAGNIA - “Il Quadrifoglio srl” Ronchi dei Legionari - Gorizia - Via Staranzano, 23 - ECM: 4 Crediti - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: info@sivae.it LE LUSSAZIONI ARTICOLARI TRAUMATICHE NEL CANE E NEL GATTO - Matera - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it LA GESTIONE DELLE PIÙ COMUNI CARDIOPATIE DI RISCONTRO AMBULATORIALE - Palermo Addaura Hotel - Lungo mare Cristoforo Colombo, 4452 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segr. Del. Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it L’EPIDEMIOLOGIA IN MEDICINA VETERINARIA - Sala G. Tondi - Via Tondi - Zollino (LE) - Via Tondi - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Lara Zava - Segreteria AIVEMP - Tel. +39 0372 403541 - E-mail: segreteria@aivemp.it 2° IT. NEUROLOGIA VETERINARIA: IV PARTE - PRINCIPI DI NEUROTERAPIA MEDICA E CHIRURGICA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it
PROFESSIONE la VETERINARIA La rivista è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore Direttore Carlo Scotti Direttore Responsabile Antonio Manfredi Coordinamento Editoriale Sabina Pizzamiglio info@anmvi.it Comitato di Redazione Pierpaolo Bertaglia, Paolo Bossi, Marco Eleuteri, Giuliano Lazzarini, Pier Mario Piga, Sabina Pizzamiglio, Aldo Vezzoni Rubriche Fabrizio Pancini, Oscar Grazioli, Maria Teresa Semeraro, Giovanni Stassi Segreteria di Redazione Lara Zava professioneveterinaria@anmvi.it Grafica Francesca Manfredi grafica@evsrl.it Editore SCIVAC - Via Trecchi, 20 26100 Cremona Iscrizione registro stampa del Tribunale di Vigevano, n. 1425/03 del 30/12/2003 Concessionaria esclusiva per la pubblicità EV srl, Cremona marketing@evsrl.it
Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana
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Spedizione in abbonamento postale 45%, art. 2 comma 20/B legge 662/96 Filiale di Milano a cura di Centro Produzione Mailings Scarl - Cusago (MI) Chiuso in stampa il 10 settembre 2007
SOLUZIONI
Iniziare una terapia oncologica
Somministrare immunosoppressivi
È eventualmente indicato solo dopo che la gran parte delle fibre parodontali del dente sono state lacerate mediante l'utilizzo dei lussatori Richiede l'applicazione di forze trasversali all'asse lungo del dente che permettono di lacerarne le fibre parodontali È controindicato nelle estrazioni dei denti dei pazienti felini
QUIZ N. 1 Risposta corretta: a) “Giornata di approfondimento Malattie mieloproliferative", SCIVAC 2004
Cercare le cause
L'uso delle pinze da estrazione:
QUIZ N. 2 Risposta corretta: a) “Giornata di approfondimento - Chirurgia orale nel cane e nel gatto”, SCIVAC 2004
In caso di mielodisplasia è indicato:
Professione 31-2007
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