Il mercato italiano del lavoro veterinario
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la VETERINARIA A.N.M.V.I.
ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI
31 2008
SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE
Anno 5, numero 31, dal 8 al 14 settembre 2008 Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. srl - Cremona
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Il mercato italiano delle attrezzature professionali veterinarie
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LEGALITÀ E SICUREZZA PER I VETERINARI
LA GERMANIA RISPETTA I RANDAGI
QUANDO È LAVORO SUBORDINATO?
SCANDALOSO PERDERE GALLI
ANMVI REGIONE RIUNITE A CREMONA
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BREVI
LEAVET, INTESA AL TAVOLO ANMVI UIL
MALTRATTAMENTO Sarebbero migliaia le cause “dimenticate” che non arrivano nemmeno in tribunale. Negli ultimi dodici mesi su 15mila denunce per maltrattamento animale solo 160 sono arrivate in Tribunale. Il 76% delle denunce, circa 11.400 casi, riguarda cani maltrattati in casa. Nel 2007, su 44 processi celebrati, 19 si sono chiusi con sentenze di condanna e 16 con una multa. Tre le condanne alla reclusione non seguite dalla carcerazione. (fonte: Aidaa)
CANILI In Italia 1650 comuni non hanno un canile comunale o una convenzione con un canile consortile o gestito dall’Asl o con un canile rifugio. Da “una prima verifica generale” condotta dall’Aidaa sulla base dell’anagrafe canina sono oltre 1.200 i centri che non dispongono di un servizio di cattura dei randagi.
FIUTO Alcuni cani addestrati a rilevare a fiuto la presenza del tumore della pelle avevano portato un gruppo di ricercatori del Monell Chemical Senses Center di Filadelfia a identificare lo specifico profilo chimico di questo odore. Ora gli scienziati stanno per mettere a punto un test rapido e non invasivo per diagnosticare la malattia con tecniche di cromatografia per l’analisi dell’aria attorno ai siti tumorali.
SSN A SCUOLA Organizzare lezioni sul Servizio sanitario nazionale nelle scuole. Lo propone, in una lettera aperta inviata al ministro dell'Istruzione, università e ricerca, Mariastella Gelmini, il Sindacato nazionale autonomo medici italiani (Snami) che invita la responsabile della scuola "a prendere in considerazione, nella prossima riorganizzazione del settore, l'introduzione dell'insegnamento all’educazione al Ssn all'interno delle ore di educazione civica, reintrodotte dalla riforma scolastica".
UNIVERSITÀ
Laurea senza valore legale? Si fa strada la proposta “liberal” di togliere valore di legge al titolo di studio. Il “pezzo di carta” potrebbe diventare solo un... pezzo di carta
PESTICIDI Il Regolamento europeo 149/2008 armonizza i limiti di tolleranza dei pesticidi nei cibi europei. Legambiente teme forti innalzamenti: in 570 casi presi in esame tali limiti stabiliti per frutta e verdura oltrepassano, dice, la dose acuta di riferimento ammessa dalla stessa EFSA (l'Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare).
API Troppi antibiotici che indeboliscono le api. La Federazione degli Apicoltori Italiani ha chiesto all'EFSA di valutare fino a quale Limite Massimo Residuale (LMR) di sostanze antibiotiche si possa considerare il miele un prodotto alimentare sicuro. La FAI: “sul concetto di salubrità del miele, con o senza residui di antibiotici, organi di controllo e veterinari hanno finora espresso posizioni tra loro inconciliabili”.
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Martedì 2 settembre si è riunito a Roma il tavolo di concertazione ANMVI / Fed Med UIL FPL - SIVA. Come previsto dal protocollo d'intesa siglato dalle parti a maggio, il tavolo si è riunito per concordare una posizione comune per la definizione del rapporto convenzionale (Leavet), in previsione dell'incontro con la SISAC (Struttura Interregionale Sanitari Convenzionati) del 10 settembre. Unanime la posizione sull'accesso alle convenzioni Leavet che deve essere aperto a tutti i veterinari privati, senza condizioni che possano portare a limitazioni o discriminazioni. Sarà questo un obiettivo che ANMVI e Federazione Medici porteranno avanti con determinazione nel confronto con la SISAC. Ai titolari di struttura veterinaria che vorranno aderire alla convenzione non dovrà quindi essere richiesto il requisito della specializzazione, requisito fra l'altro non presente nel settore veterinario; per l'accesso, dovrà bastare il rispetto della normativa sui requisiti minimi strutturali, tecnologici, organizzativi e delle strutture veterinarie disciplinati in base all'Accordo del 26 novembre 2003 tra il Ministero della Salute, le Regioni e le Provincie Autonome. Le incompatibilità, inoltre, faranno riferimento a
quelle già previste per legge. Le tariffe, infine, dovranno fare riferimento al "tariffario" di riferimento approvato dalla FNOVI. La rappresentanza dell'ANMVI (il Presidente, Carlo Scotti, il Segretario di ANMVI Lazio, Daniela Boltrini e il Direttore Antonio Manfredi) e quella della Fed Med UIL FPL (Claudio Fantini, Segretario Nazionale Veterinari Fed Med UIL FPL, Fernando Fioramonti Segretario Nazionale Veterinari Ambulatoriali Fed Med UIL FPL - SIVA e Maurizio Albano, delegato Fed Med UIL FPL) hanno concordato su tutti i punti sopra esposti. Entrambe le rappresentanze definiranno in tempo utile il dettaglio delle prestazioni oggetto della convenzione Leavet. Il tavolo ha anche affrontato la questione dei veterinari precari del Ministero della Salute e analizzato le azioni poste in essere da ANMVI e Fed Med UIL FPL per trovare, ognuna sulla base del proprio ruolo, una soluzione al problema. Nei prossimi giorni si terrà a Cremona un'altra riunione per fare il punto sulle diverse situazioni ed affrontare insieme altri due temi importanti: il veterinario aziendale ed il rapporto professionale di lavoro fra l'UNIRE ed ■ i veterinari riconosciuti.
L'INFORMAZIONE ARRIVA DALLA TELEVISIONE SI CONTINUA A PARLARE DI RIVOLUZIONE MEDIATICA, DI GRANDE TRASFORMAZIONE NEL SISTEMA DEI MEDIA, MA QUANDO SI VA A CONTROLLARE È SEMPRE LA TELEVISIONE, nel bene o nel male, a fare informazione. In particolare, per quanto ci riguarda, un'indagine della Commissione Europea ha evidenziato che un terzo dei cittadini europei è molto interessato all'informazione scientifica, e questa, come preferenza è al terzo posto dopo lo sport e gli spettacoli e più o meno sullo stesso livello della politica e della cultura. In alcuni paesi della vecchia UE (Svezia, Francia, Belgio) l'informazione scientifica si posiziona addirittura al primo ed al secondo posto fra gli argomenti di maggiore interesse. Nei paesi dell'est, da poco entrati nell'Unione, questi dati sono invece molto diversi e la graduatoria vede i temi scientifici molto arretrati. Quanto al mezzo più diffuso per accedere all'informazione scientifica la TV è senza rivali al primo posto con il 61% contro il 37% dei quotidiani ed il 12% dei periodici. Internet è ancora molto lontana. Lo stesso vale per la classifica dell'affidabilità. La TV primeggia con il 68% contro il 41% dei quotidiani, il 26% della radio ed il 23% di internet. Altro dato interessante: il pubblico preferisce ricevere le informazioni esclusivamente da specialisti in materia (52%) o affiancati da un giornalista (20%). Dovendo ritenere questi dati attendibili, non vi è dubbio che per far arrivare ai nostri clienti informazioni corrette dobbiamo portare nelle trasmissioni televisive colleghi preparati e bravi a comunicare. Non è facile purtroppo. La logica, molto spesso, come in politica, è ancora quella dell'amico o del conoscente.
organizzato da Hill’s in collaborazione con SCIVAC
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Università Attualità
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Via il “totem” dell’uguaglianza fra gli atenei. Spazio alla competitività L’abolizione del valore legale della laurea è nel programma del Governo. Si riapre il dibattito tra favorevoli e contrari edico veterinario, sì, ma non più “in nome della legge”. Capiremo meglio il significato di questa frase se il Ministro Maria Stella Gelmini darà seguito alle sue dichiarazioni estive e, come da programma del Pdl, toglierà il valore legale ai titoli di studio. «L’abolizione del valore legale - ha detto il ministro - rappresenta il punto di arrivo di un progetto riformista”. Non è una priorità, ha aggiunto, ma la Presidente della Commissione Cultura della Camera, Valentina Aprea, ha già le idee chiare e un testo di riforma in tasca. La riforma universitaria (DM 509/1999), che ha introdotto i nuovi titoli accademici di “laurea” e di “laurea specialistica”, aveva esplicitamente confermato il principio del valore legale: i titoli conseguiti al termine dei corsi di studio dello stesso livello, appartenenti alla stessa classe, hanno identico valore legale. Proprio questa equivalenza per legge dei titoli è al centro della discussione che anima i favorevoli e i contrari all’abolizione del valore legale. Scorriamo in sintesi le ragioni di entrambi, tralasciando le numerose e complesse implicazioni politico-sociali del dibattito, per limitarci a quanto di interesse per le professioni intellettuali.
un’occasione in più per le professioni di aumentare il loro potere di intervento sull’accesso. Infine, per alcuni, un passo indietro dello Stato darebbe pieni poteri al clientelismo nelle assunzioni nelle pubbliche amministrazioni.
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GLI EFFETTI Privata del valore legale, la laurea non produrrebbe più quegli effetti giuridici che discendono dall’essere rilasciata, “in nome della legge”, dall’autorità accademica nell’esercizio di una potestà pubblica. Non ci sarebbe più quella certezza legale che oggi vale nell’ordinamento didattico (poter proseguire, a tutti i livelli, gli studi scolastici e accademici) e in tutto l’ordinamento giuridico nazionale (accedere ai pubblici concorsi, all’esame di Stato previsto dall’art.33 della nostra Costituzione e agli ordini professionali). Questi sono i pilastri sui cui si fonda oggi il valore legale del titolo di studio.
FAVOREVOLI I sostenitori dell’abolizione del valore legale della laurea motivano la loro posizione, prevalentemente, con un richiamo alla competitività tra gli atenei: senza la rendita di posizione determinata dal valore legale, dicono, ci sarebbe un impulso a puntare sul livello, sulla qualità, per acquistare prestigio. Passare dal “valore legale” al “valore accademico” bloccherebbe il fenomeno della proliferazione delle sedi universitarie e riqualificherebbe l’offerta formativa, perché la domanda, i finanziamenti e il mercato del lavoro premierebbero solo le migliori. Lo studente, oggi, non è indotto a meditare la scelta del percorso di studio e dell’ateneo, bastando un “pezzo di carta” qualsiasi e quand’anche egli scelga l’ateneo più rinomato (segnali di distinzione sono riconoscibili) non ha in ogni caso la possibilità di mettere a frutto questa scelta né di farne un elemento caratterizzante il proprio curriculum formativo. Di fronte a questa equivalenza per legge, il mercato del lavoro e i consumatori non hanno elementi per valutare la reale capacità del lavoratore. E se la laurea non porta
UN FALSO PROBLEMA C’è anche un fronte di pensiero che considera il problema del valore legale come un falso problema. L’università di massa che poggiava sul valore legale del titolo di studio è finita indipendentemente dal fatto che lo stesso venga abolito. Già oggi, infatti, in considerazione del suo deprezzamento, il mercato del lavoro e il consumatore non danno più un valore al “pezzo di carta” in sé, ma richiedono formazione avanzata, esperienza, qualità e
giusto prezzo. Ad ulteriore testimonianza del peso relativo del valore legale, occorre tenere presente che la laurea è necessaria ma non è mai sufficiente: già oggi i bandi pubblici richiedono ulteriori requisiti e l’esame di stato è a sua volta (almeno sulla carta) una verifica non del possesso del titolo accademico, ma della capacità di tradurlo in un titolo professionale. Si fa strada allora l’ipotesi del praticantato pre-abilitazione, come fase di consolidamento ed arricchimento delle conoscenze acquisite in facoltà, un’ipotesi già presente in molte proposte di riforma delle professioni per far seguire alla formazione universitaria la preparazione maturata sul campo e realizzare quel collegamento tra sapere e saper fare che è sempre mancato. ■
UNA PROPOSTA DI LEGGE FIRMATA APREA
lavoro, viene meno anche la sua appetibilità, circostanza elencata fra le ragioni per cui l’Italia ha pochi laureati (il 7,5% della popolazione). Puntando al “valore accademico”, verrebbe meno anche la distanza dei corsi accademici dalla realtà economica esterna. L’abolizione del valore legale della laurea costringerebbe le università a cercare di comprendere le molteplici domande espresse dai giovani e dal mondo del lavoro, per offrire servizi ad esse rispondenti.
CONTRARI Un diffuso timore è che con la cancellazione del valore legale chiunque possa presentarsi all’esame di stato, per questo si insiste sul mantenimento della stretta corrispondenza fra qualifica accademica e qualifica professionale: per l’abilitazione a veterinaria ci vuole una laurea in veterinaria. Il valore legale è infatti strettamente legato alla “protezione” con cui la legge tutela i titoli accademici (laurea) e le qualifiche professionali (abilitazione di Stato) attribuiti a norma di legge. Un allentamento del controllo esercitato dallo Stato sulla formazione avrebbe conseguenze sulla protezione del consumatore da frodi e da professionisti squalificati. L’idea dell’abolizione desta sospetti principalmente perché si inquadra spesso nel più ampio disegno di chi vorrebbe aprire le libere professioni al mercato. Non è questo un passaggio affrontato dal Ministro Gelmini, ma caro ad un’area liberal e che vedrebbe completamente liberata la spinta concorrenziale con una riforma dell’accesso e l’abolizione degli albi professionali. Per esempio, l’Antitrust non vedrebbe male l’affacciarsi di titoli direttamente abilitanti. I sostenitori della liberalizzazione dell’accesso alle professioni apparentano infatti il valore legale all’esame di stato, entrambi figli di una mentalità assistenzialista (il primo) e corporativista (il secondo) che finiscono col bloccare le energie intellettuali del Paese. Tuttavia, fra i contrari ci sono anche voci esterne alle “lobby professionali” e che vedono nell’abolizione del titolo legale addirittura
er Valentina Aprea, presidente della commissione cultura della Camera, l’abolizione del valore legale “è una necessità reale del sistema economico più che una scelta di parte». Si tratterebbe di eliminare l’attuale omologazione dei programmi di studio, pur mantenendo fermi gli obiettivi di apprendimento su scala nazionale. La certificazione finale del percorso - ovvero gli esami di maturità e la tesi di laurea - sarebbero assegnate a soggetti esterni, sulla scorta delle anglosassoni società di rating. Nel caso della tesi di laurea questo soggetto esterno potrebbe essere la neonata Anvur, l’Agenzia Nazionale di Valutazione dell’Università. La parlamentare di Forza Italia nella scorsa Legislatura aveva presentato la pdl “Ordinamento del sistema universitario nazionale. Delega al Governo per l’abolizione del valore legale del diploma di laurea e per la disciplina dell’istituzione di nuove università”. La proposta punta ad “una reale competizione
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tra università, mettendo definitivamente in soffitta il totem dell’uguaglianza, formale e sostanziale, fra tutti gli atenei”. Ogni istituto universitario deve essere accreditato dal Ministero sulla base di alcuni parametri, fra cui le esigenze del territorio (“per evitare che vi sia un’inutile concentrazione di strutture già sovrabbondanti o, al contrario, la nascita di altrettanto insignificanti cattedrali nel deserto”) , le capacità di autofinanziamento (incentivando così gli atenei a creare rapporti quanto più stretti con le istituzioni locali e con il mondo dell’imprenditoria privata) e l’adeguatezza dei corsi di laurea e delle strutture universitarie. Nella valutazione delle attività delle università, ai fini di una suddivisione per fasce di merito, viene considerato anche il rapporto tra laureati e occupati. L’università insomma sarà costretta a fare “attenzione alle esigenze del sistema economico e del mercato del lavoro, per non creare uno stuolo di eccellenti laureati disoccupati”.
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CONGRESSO NAZIONALE Domenica 19 19 Ottobre Ottobre 2008 2008 -- Palazzo Palazzo Trecchi Trecchi -- Cremona Cremona Domenica
LE COMPETENZE VETERINARIE Identità, visibilità, responsabilità e tutela di una professione competitiva CONGRESSO RIVOLTO AI MEDICI VETERINARI. PARTECIPAZIONE GRATUITA Per informazioni e adesioni: Tel. 0372/403537 - info@anmvi.it - www.anmvi.it
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4 Attualità Sanità Pubblica
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Aggressioni e intimidazioni: interrogazione parlamentare Mancuso: ripristinare le condizioni per l’esercizio di una missione di pubblica tutela in condizioni di sicurezza e di legalità el corso dei mesi estivi si sono verificati episodi intimidatori, di aggressione e di minaccia, di chiaro stampo criminale, ai danni di Medici Veterinari impegnati ad attendere i propri compiti istituzionali, di controllo e di tutela della sanità pubblica. L’ultimo il 22 agosto scorso, ancora in Calabria: un attentato incendiario nel garage della casa di Salvatore Borruto, Direttore dell’Area B ASP di Reggio Calabria. Anche in questo caso, fortunatamente senza conseguenze sulla persona e sulla famiglia del Collega, l’intimidazione sarebbe riconducibile alle azioni di prevenzione e controllo svolte nell’ambito dei compiti istituzionali. Due giorni prima, Borruto aveva illustrato in conferenza stampa i dati sul sequestro di prodotti ittici venduti illegalmente, con conseguente intervento sanzionatorio e deferimento all’autorità giudiziaria di quattro persone. “Uno solo di questi atti criminali basta a suscitare la pronta reazione delle istituzioni democratiche”, dichiara l’On Gianni Mancuso in una interrogazione in cui chiede al Ministro del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali di esprimere “pubblica condanna verso i gravi episodi verificatisi ai danni dei medici veterinari e dell’Autorità che essi rappresentano”. L’interrogante chiede anche che lo stesso Ministero “esprima pubblica solidarietà nei confronti delle vittime e della Categoria medico veterinaria e l’adozione di opportuni provvedimenti per accertare i fatti accaduti e ripristinare le condizioni per l’esercizio di una missione di pubblica tutela in condizioni di sicurezza e di legalità”. L’ANMVI ha chiesto da tempo un pubblico pronunciamento alle autorità di governo, nuovamente sollecitato ora con un atto di indirizzo parlamentare. La FNOVI ha reagito valu-
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Fra luglio e agosto cinque episodi di chiaro stampo criminale ai danni di altrettanti Colleghi. L'ultimo la sera del 22 agosto a Reggio Calabria. Il servizio veterinario AREA B di Reggio Calabria ha dato comunicazione di un attentato incendiario contro il dr. Salvatore Borruto, direttore dello stesso servizio. L’ANMVI si aspetta che il Governo esprima parole di pubblica condanna.
tando la possibilità di costituirsi parte civile, perché questo tipo di aggressioni travalica la sfera personale del danneggiato e si concretizza in una vera e propria minaccia al ruolo istituzionale svolto dal medico veterinario a tutela della salute pubblica. Il Sivemp ha chiesto che i veterinari siano accompagnati dalle forze dell’ordine. L’unica voce, fino ad ora, è stata quella del
Prefetto di Catanzaro. “La sicurezza dei medici veterinari è all’attenzione degli organi di governo - ha dichiarato il Prefetto alla FNOVI, assicurando di aver coinvolto i rappresentanti delle Forze dell’ordine presenti sul territorio. Ma nessuna autorità del Governo, ed in particolare del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, è fino ad ora intervenuta pubblicamente, con chiare parole di condanna dei cri-
mini e di solidarietà verso professionisti impegnati ad applicare le leggi sanitarie. Ai primi di luglio, il Capo dipartimento di prevenzione dell’Azienda sanitaria di Vibo Valentia è stato aggredito e picchiato da due persone mentre si trovava nel suo ufficio. L’aggressione è stata posta dagli inquirenti in relazione al provvedimento amministrativo adottato dalla vittima nei confronti di una azienda zootecnica. Pochi giorni dopo, un nuovo gravissimo atto criminale ha colpito un medico Veterinario dell’Azienda sanitaria di Catanzaro: sono stati esplosi alcuni colpi di pistola contro il portone della sua casa di campagna a Chiaravalle Centrale, già oggetto in passato di numerosi atti intimidatori. La Presidente dell’Ordine dei medici veterinari di Crotone è stata vittima, ai primi di agosto, di una aggressione durante l’espletamento del servizio quale veterinario convenzionato presso l’Azienda Sanitaria di Crotone. Nello stesso mese, a Ragusa è stata data alle fiamme da ignoti la casa di un medico veterinario della Asl 7 di Ragusa, professionista impegnato nei servizi di prevenzione sanitaria degli allevamenti. La natura dolosa dell’incendio e il movente sarebbero da ricercare nell’attività professionale del veterinario e negli interessi di qualche settore della zootecnia locale ad impedire trattamenti e controlli sanitari. Il Consiglio Direttivo dell’Ordine dei Medici Veterinari di Ragusa ha diramato un comunicato stampa nel quale si legge, tra l’altro, che “dopo l’ennesimo attentato i veterinari iscritti all’Ordine di Ragusa hanno deciso di non dare più assistenza a quanti non accettano di applicare la norma alimentare nei vari segmenti della filiera produttiva degli alimenti di origine animale. Le realtà produttive che si vogliono tenere fuori dalle regole saranno segnalate alle direzioni generali della AUSL”. ■
GARANZIE AL DIRIGENTE SOGGETTO A PROCEDIMENTO stata assegnata alla Commissione Affari Sociali la proposta di legge dell’On Angela Napoli, che modifica il sistema del recesso dal rapporto di lavoro pubblico nei confronti dei dirigenti medici e veterinari. La proposta introduce l’obbligo e non la semplice facoltà, per il comitato di garanti previsto dall’articolo 22 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, di pronunciarsi sulla decisione di recesso. L’obbligatorietà del parere consentirebbe al dirigente soggetto a procedimento di essere “giudicato in modo equo e giusto senza condizionamenti di parte”. La normativa vigente è impostata sulla previsione di un termine perentorio entro il quale il comitato di garanti deve esprimersi per decretare il recesso dal rapporto di lavoro pubblico nei confronti del dirigente. Decorso tale termine la decisione è assunta anche senza il parere del comitato di garanti. In questo modo, sostiene la parlamentare, “si assicurano una maggiore imparzialità e un rafforzamento del comitato di garanti che deve dare obbligatoriamente il proprio parere entro un termine ben definito, ma senza la regola del silenzio-assenso. Sembra una regola valida anche per il dirigente che deve subire un procedimento ed a cui vanno assicurate tutte le garanzie necessarie affinché questo si possa concludere non solo con il contraddittorio, già previsto dalla normativa vigente, nel quale il dirigente viene audito, ma anche in una logica di buona e corretta amministrazione”.
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6 Attualità Salute e benessere animale
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Il trasporto “amatoriale” di uccelli e avicoli Non ricade sotto il Regolamento 1/2005/CE ma vale il principio di non causare lesioni e sofferenze inutili
on due note di analogo contenuto, la Direzione Generale della Sanità Animale e del Farmaco Veterinario è intervenuta sul trasporto animale in relazione all’assenza di finalità economica e a quanto previsto dal Regolamento Europeo 1/2005. Una nota riguarda gli uccelli d’affezione, da gabbia e da voliera di allevatori amatoriali, l’altra il trasporto di avicoli sempre in ambito di allevamento amatoriale. Rispondendo alla Federazione Ornicoltori Italiani e alla Federazione italiana associazioni avicole, la Direzione ministeriale precisa che il trasporto di uccelli e delle razze avicole effettuato dagli allevatori amatoriali sia in maniera diretta che attraverso i trasporti collettivi curati dalle singole associazioni o dalle federazioni per raggiungere i luoghi delle manifestazioni sportive o le esposizioni didattico cultu-
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rali non divulgative non ricade nell’ambito di applicazione del regolamento europeo 1/2005. Le federazioni in questione hanno inoltre finalità non lucrative e di utilità sociale che concorrono all’esclusione dal campo di applicazione. La Direzione premette che il concetto di “finalità economica del trasporto” non ha ancora trovato in ambito europeo una interpretazione univoca tale da poter chiaramente individuare tutte quelle circostanze pratiche del trasporto di animali vivi che potrebbero rientrare nell’ambito di applicazione del regolamento 1/2005. Infatti, secondo il parere della direzione ministeriale l’obiettivo principale del legislatore europeo è quello di disciplinare la protezione degli animali durante il trasporto effettuato da persone o enti come attività economicamente prevalente o comunque come attività accessoria dell’attività principale dell’impresa. Tuttavia il trasporto di animali vivi ricade nel principio generale espresso dal Regolamento secondo il quale “nessuno è autorizzato a trasportare o a far trasportare animali in condizioni tali da esporli a lesioni o sofferenze inutili”. Nel ricordarlo, la Direzione ministeriale aggiunge che FOI e FIAV sono tenute a fare “un’adeguata formazione ai propri iscritti su aspetti inerenti il rispetto di regole basilari di benessere animale, elementi di fisiologia, di etologia, di accadimento e cure di emergenza degli avicoli trasportati, onde evitare che gli animali trasportati per fini non commerciali subiscano disagi superiori a quelli trasportati per fini diversi”. ■
NUOVI STUDI SUL TRASPORTO on la Decisione della Commissione, del 18 agosto 2008, relativa alla partecipazione finanziaria della Comunità, per l’anno 2008, a uno studio sul trasporto degli animali, l’Europa finanzierà nuovi studi sul trasporto animale. In particolare, una partecipazione finanziaria di 58mila euro, per il 2008, sarà concessa ad uno studio che dovrà valutare “le diverse opzioni strategiche degli scenari relativi ai tempi di viaggio e alla densità di carico degli animali durante il trasporto e analizzi i loro effetti in termini di benessere e salute degli animali, in termini di salute pubblica e sotto i profili economico, sociale, ambientale e amministrativo”. Tutto ciò ai fini di una modifica, riguardante i tempi di viaggio e la densità di carico, del regolamento (CE) n. 1/2005, sulla base di pareri scientifici che indicano la necessità di nuove e opportune norme sui tempi di viaggio e sulla densità di carico (spazio disponibile). La Comunità può ricorrere agli studi necessari per lo sviluppo della normativa veterinaria comunitaria nel settore del benessere degli animali e pertanto concederà un contributo finanziario secondo le norme in materia di aggiudicazione degli appalti pubblici e mediante la procedura negoziata prevista dal regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio.
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ATTENZIONE ALLA PESTE DEI PICCOLI RUMINANTI l Ministero della Salute ha invitato i veterinari italiani a prestare particolare attenzione nei confronti dei sintomi riferibili alla peste dei piccoli ruminanti. Ciò a seguito della comparsa in Marocco di diversi focolai di PPR. I dati raccolti dalla FAO indicano che i primi casi si sono manifestati nella zona centrale del Paese africano e si sono poi estesi rapidamente alle altre zone, in particolare ai confini con l’Algeria. La progressione dei casi è tale (92 focolai al 26 agosto) da far ritenere che le misure adottate
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dalle autorità locali non siano state in grado di limitare la malattia al solo Marocco. La PPR è ad elevata trasmissibilità e la popolazione degli animali sensibili negli Stati confinanti è “consistente” (19 milioni di pecore e 3 milioni di capre nella sola Algeria). I rischi di estensione dell’epidemia non sono trascurabili. Sulla malattia, per la quale non esiste un trattamento specifico, il CESME ha redatto una nota informativa, mentre costanti aggiornamenti sono rinvenibili ai siti della FAO e dell’OIE.
LA BTV ARRIVA IN SAVOIA reoccupa la situazione epidemiologica in Francia. Dopo la comparsa di nuovi focolai di sierotipo 1, il ministero dell’agricoltura francese ha deciso, a fine luglio, l’estensione della zona di vaccinazione obbligatoria a sei nuove provincie, oltre alle nove dove è già in atto da settimane nel Sud-Ovest del Paese. Ai prefetti è stato dato incarico di verificare l’applicazione delle misure e di riunire i comitati ad hoc per la gestione dell’emergenza blue tongue per informare allevatori e altri operatori delle filiere interessate. Lo ha annunciato una nota del ministero francese dopo che il morbo della lingua blu ha colpito anche la Savoia con 25 focolai infettivi. A metà agosto erano stati vaccinati 18mila bovini e 15mila ovini e caprini. È invece di luglio la firma di un Protocollo tra Italia e Germania per la movimentazione da zone di restrizione per la Blue Tongue della Germania verso l’Italia di animali della specie bovina di età inferiore ai 90 giorni. I rispettivi ministeri competenti consentono la movimentazione se gli stessi rispondono ai requisiti sanitari previsti dal Protocollo. I certificati sanitari di scorta TRACES delle partite dei bovini dovranno riportare la dicitura “animali conformi all’articolo 8 (1) (b) del regolamento CE 1266/2007. Le partite devono inoltre essere scortate da una specifica certificazione sanitaria suppletiva, attestante le condizioni sanitarie fissate dal Protocollo.
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8 Attualità Diritto di replica
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Una Collega tedesca replica: la Germania rispetta i cani randagi L’articolo “Il business del randagismo” suscita la reazione della responsabile della sezione italiana del Deutscher Tierschutzbund e V
LA RISPOSTA DEL GIORNALE entile Dott.ssa Friz, mi permetto di risponderle io, sia perché sono l’autore dell’articolo “incriminato”, sia perché come direttore responsabile della rivista sarei io denunciato per diffamazione. Diciamo subito che Professione Veterinaria non è mai stato un periodico “scientifico” ma professionale e quindi su molti temi ospita contributi di “non scienziati” ma esperti dell’argomento trattato. Mi perdoni, ma non credo proprio che per parlare di problemi di randagismo e delle truffe che spesso vengono operate da certi “animalisti” sia necessario essere “scienziati”. Io sono “il tizio che senza alcun background scientifico, senza risultati di ricerche, dati statistici o prove documentali “si è permesso di riportare riflessioni e pensieri sul fenomeno del randagismo”. L’anno in cui lei si è iscritta all’Ordine di Caserta (1984) iniziavo a collaborare con la SCIVAC ed a occuparmi di randagismo, anagrafe, gestione dei canili, ecc. Conosco le normative italiane ed anche quelle tedesche, ma resta il fatto che poco tempo fa, su un quotidiano italiano, mi perdoni ma non ricordo quale e non l’ho conservato ritenendo la cosa di scarsa importanza, è uscita la notizia, molto stringata, che in Germania in un canile erano stati soppressi trenta cani. Erano allo stadio terminale, erano gravemente malati, erano pericolosi? Non lo so, l’articolo non lo diceva. Ho ripreso la notizia perché mi sembrava assurdo spedire cani randagi in Germania se poi rischiavano di fare la fine che potrebbero fare da noi. In ogni modo se l’associazione tedesca è in grado di smentire la fondatezza della notizia da me ripresa, sarò ben lieto di pubblicare il loro intervento. Non ho fatto comunque alcun riferimento a lei o alla sua organizzazione che non conosco. Ho solo denunciato una situazione e basta andare su Internet per vedere quanti interventi, segnalazioni e denunce siano state fatte in vari paesi del sud Europa, non solo in Italia, che esprimevano dubbi su questi continui invii di cani randagi, spesso anche in cattive condizioni di salute, in Germania. Ribadisco, senza diffamare nessuno, che il Ministero della Salute dovrebbe fare dei controlli seri su queste operazioni che potrebbero coprire iniziative illecite o evidenziare il non rispetto delle normative vigenti. Mi fa molto piacere sapere che in Germania per soddisfare tutte le richieste di adozione non bastino i randagi tedeschi e si debba sviluppare anche una significativa importazione da vari paesi europei, ma credo importante per tutti avere la certezza che sia tutto in regola. Con un cordiale saluto. Antonio Manfredi, Direttore Responsabile
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i chiamo Dorothea Friz, sono una veterinaria Tedesca iscritta dal 1984 all’Ordine dei Veterinari di Caserta. Sono la responsabile in Italia del Deutscher Tierschutzbund e. V. con sede in Germania, l’associazione protezionistica più grande d’Europa. Vorrei esprimere le mie perplessità in merito all’articolo pubblicato sul nr. 29 della rivista, a firma di Antonio Manfredi. Ho considerato fino ad oggi la rivista “Professione Veterinaria” un periodico scientifico (forse sbagliavo?), pertanto sono stupita del fatto che si pubblichi un articolo riportante “riflessioni” e “pensieri” di un tizio senza alcun background scientifico, senza risultati di ricerche, dati statistici o prove documentali. L’autore ovvia-
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Dipartimento di Clinica Veterinaria
mente non ha neanche utilizzato internet per informarsi sulle leggi in vigore nel paese che lui semplicemente diffama. La Germania fa parte dell’Unione Europea, e spero tanto che l’autore conosca le leggi che regolano l’utilizzo di animali per la sperimentazione. Sicuramente non è consentito l’utilizzo a tale scopo di animali di provenienza incerta. O forse in Italia non si applica la normativa CEE e si utilizzano cani randagi per la sperimentazione e per questo si pensa che anche in Germania si faccia così? È scritto testualmente: “se ben ricordo, circa 30 cani provenienti dall’Italia sono stati soppressi in un canile tedesco perché non sono state trovate famiglie interessate all’adozione.” Spero tanto che l’autore ricordi bene in quale canile tedesco è successo questo fatto, perché, se è veramente successo, andre-
Università di Pisa Facoltà di Medicina Veterinaria
MASTER II livello in “Riproduzione Equina” Scadenza domande 19 settembre 2008 Inizio 3 novembre 2008
www.unipi.it/studenti/offerta/master www.vet.unipi.it per informazioni rivolgersi a: alerota@vet.unipi.it lamarca@vet.unipi.it
mo insieme a denunciare questo delitto. Pertanto deve farmi pervenire entro 10 giorni il nome e la località in Germania del canile in questione. Se invece non dovesse ricordare con precisione deve aspettarsi una denuncia per diffamazione. In Germania non è mai stato consentito uccidere un qualsiasi animale senza “giusta causa” (ad es.: pericolo per la sicurezza pubblica, uccisione per soddisfare un’esigenza necessaria per la società = macellazione per il consumo di carne, oppure quando la prosecuzione della vita dell’animale è solo possibile con notevoli dolori o sofferenze = eutanasia). Certamente non è consentito dalla legge sopprimere cani di qualsiasi provenienza perché non si trovano famiglie che li adottino. È da notare anche che il consumo di carne di cane è vietato in Germania (anche nei ristoranti cinesi!). Quindi chi macella/uccide cani destinati o no al consumo umano commette un reato. L’autore pensa che in Germania le leggi non siano applicate? La sottoscritta ritiene necessaria una rettifica immediata dell’articolo in questione altrimenti sarà costretta a chiedere I’intervento dei legali del-
l’associazione tedesca Deutscher Tierschutzbund e V. con sede a Bonn in Germania. Dorothea Friz, DVM Presidente LEGA PRO ANIMALE Presidente FONDAZIONE MONDO ANIMALE Responsabile della sezione italiana dei DEUTSCHER TIERSCHUTZBUND e.V. P.S. “Il Wafo Institut” ha pubblicato i risultati di una ricerca sui canili in Germania (Pedigree Studie, 2006): ci sono circa 500 canili membri del Deutscher Tierschutzbund, e numerose altre iniziative di altre organizzazioni per mediare cani. Ci sono in media da 30 a 50 cani ricoverati in ogni singolo canile con una permanenza media prima dell’affido di 3 mesi (per i cani cosiddetti “pericolosi” la media è di 8,1 mesi). La percentuale di affido arriva quasi al 100%. In una ricerca svolta dalla sottoscritta negli anni 2004/2005 sull’intero territorio della Regione Campania (i risultati possono essere scaricati dal sito www.fondazionemondoanimale.com) abbiamo trovato che il tasso di affidamento dei cani catturati e ricoverati in canili convenzionati è sotto il 7%! ■
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10 Legale
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VETERINARIA 31 | 2008
Cassazione e lavoro subordinato: quali effetti per la veterinaria? Una sentenza sulla natura subordinata del lavoro ha sollevato dubbi sulla configurabilità dei rapporti di lavoro tra medici veterinari di MARIA TERESA SEMERARO Avvocato, Bologna a configurabilità di un rapporto di lavoro di natura subordinata nell’ambito dell’attività medico-veterinaria è argomento di grande interesse per la categoria. Non è raro imbattersi in ricorsi presentati dinanzi ai Giudici del lavoro da medici veterinari che, avendo prestato la propria attività presso una struttura, rivendicano il riconoscimento del rapporto subordinato, con tutte le conseguenze del caso (differenze retributive, trattamento di fine rapporto e tutte le spettanze di legge). Anche nell’ambito dell’attività medico-veterinaria capita infatti di assistere a rapporti di lavoro che, nel concreto svolgersi, sono dei veri e propri rapporti di lavoro subordinato, “mascherati” però da collaborazioni. Giova infatti evidenziare che il nostro ordinamento consente anche all’attività lavorativa di natura intellettuale (quale è l’attività del medico veterinario) di svolgersi come un rapporto di lavoro subordinato, e dunque le richieste avanzate dai predetti medici veterinari sono in astratto ammissibili, salvo poi provare la concreta ed effettiva ricorrenza degli elementi di subordinazione in ciascun caso specifico. La sentenza della Corte di Cassazione n° 21031 del 1° agosto 2008, nel confermare la sentenza precedentemente resa dalla Corte d’Appello territorialmente competente, si occupa di alcuni rapporti di lavoro intercorsi tra un’azienda e alcuni scaricatori di merci che hanno prestato la propria attività per l’azienda in questione, e
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qualifica tali rapporti come di lavoro subordinato, pur trattandosi di rapporti di lavoro saltuari. Innanzitutto si può dire che è la saltuarietà l’unico elemento apparentemente nuovo della sentenza in commento rispetto a quanto affermato dalla Cassazione in tutte le pronunce precedentemente rese dalla Suprema Corte sullo spinoso argomento. Nella propria consolidata giurisprudenza, infatti, la Corte di Cassazione ha sempre indicato quali sono gli elementi che, al di là della qualificazione apparente di un rapporto di lavoro, consentono di svelare la vera natura del rapporto stesso, e si tratta di elementi che vengono tutti confermati nella sentenza in parola. In base a tali principi l’elemento decisivo per individuare la natura subordinata del rapporto di lavoro è costituito dall’assoggettamento del lavoratore al potere direttivo, disciplinare e di controllo del datore di lavoro (artt. 2104 comma 2, 2106 c.c.).
COSA VUOL DIRE CIÒ CONCRETAMENTE? Vuol dire che si può parlare di lavoro subordinato quando si delinea, in capo al lavoratore, ai sensi dell’art.2014 comma 2 c.c., un vincolo di assoggettamento agli ordini specifici del datore ed alle direttive da questo impartite circa le modalità di esecuzione dell’attività lavorativa (così Cass. Lav. 21.05.2004 n° 9764, nonché Cass. Lav. 13.04.2002 n° 5366), con conseguente inserimento del lavoratore nell’organizzazione aziendale in modo stabile ed esclusivo. L’assoggettamento del lavoratore, come sinora descritto, è l’unico elemento veramente determinante ai fini della configurabilità
ELEMENTI “SINTOMATICI” medici veterinari che prestino la propria attività eseguendo “passo passo” le direttive del titolare della struttura (anche in caso di urgenze) e senza godere di autonomia professionale, e che siano inoltre assoggettati anche ad un potere di controllo e di tipo disciplinare, possono rivendicare la natura subordinata del proprio rapporto di lavoro, sempre che ricorrano altri elementi “sintomatici” (ad es. l’orario rigido), e sempre che il prestatore riesca a provare concretamente che nel caso specifico il rapporto si è svolto secondo modalità di natura subordinata.
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del rapporto di lavoro subordinato, mentre altri elementi - come l’osservanza di un orario, la previsione di turni di lavoro, la forma della retribuzione - possono avere valore indicativo ma mai determinante (tra le tante, Cass. Lav. 28.09.2006 n° 21028, Cass. Lav. 03.04.2000 n° 4036). La sentenza in commento ha ribadito esplicitamente tali principi (del resto, consolidati da tempo), e conseguentemente non si ravvisano in essa, come già esposto, elementi di novità: la Corte di Cassazione in questa pronuncia dice che chi presta la propria attività eseguendo pedissequamente le direttive del datore (o del superiore gerarchico) e limitandosi a porre le proprie energie lavorative a disposizione del datore, svolge un lavoro di natura subordinata, anche se trattasi di rapporto di lavoro che si interrompe per alcuni periodi per poi riprendere successivamente: è questo l’elemento della saltuarietà, apparentemente nuovo, ma in realtà - a mio avviso - rientrante negli elementi “non decisivi” nel valutare la natura di un rapporto di lavoro.
IL QUADRO NON CAMBIA Ma in riferimento ai medici veterinari, che effetti concreti può avere la sent. Cassazione n° 21031/2008? Ad avviso di chi scrive, non andrà a mutare in maniera significativa il quadro relativo all’attività medico-veterinaria, non soltanto per la già esposta circostanza che è una sentenza di “conferma “ dei precedenti giurisprudenziali in materia, ma anche perché è una pronuncia che si occupa di prestazioni lavorative meramente esecutive di direttive altrui (l’attività in questio-
ne consiste nello scaricare le merci). Diversa è infatti la situazione quando l’attività prestata consiste in un’attività di tipo professionale, quale quella effettuata in una struttura dal medico veterinario. In tal caso, infatti, è possibile che la prestazione venga effettuata con un ampio margine di autonomia, con potere decisionale nell’attività di visita e / o chirurgica, ed in generale con utilizzazione, da parte del singolo medico, della propria esperienza professionale, ad esempio nel far fronte alle emergenze adottando i provvedimenti necessari senza necessità di previo consulto con uno o più titolari della struttura. Si consideri infatti che la Cassazione (Cass. Lav. 03.04.2000 N° 4036) ha escluso il carattere subordinato in un rapporto di lavoro ove i medici prestavano, in una clinica, le cure dettate dalla propria professionalità, concretizzando nelle ore di servizio le terapie già disposte dai titolari dei reparti e anche adottando, in caso di sopravvenienze impreviste, i provvedimenti necessari. Conclusivamente, i medici veterinari che prestino la propria attività eseguendo “passo passo” le direttive del titolare della struttura (anche in caso di urgenze) e senza godere di autonomia professionale, e che siano inoltre assoggettati anche ad un potere di controllo e di tipo disciplinare, possono rivendicare la natura subordinata del proprio rapporto di lavoro, sempre che ricorrano altri elementi “sintomatici” (ad es. l’orario rigido), e sempre che il prestatore riesca a provare concretamente che nel caso specifico il rapporto si è svolto secondo modalità di natura subordinata. ■
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12 Riflessioni
VETERINARIA 31 | 2008
Catanzaro ed il resto del mondo Una soluzione: togliere il valore legale alla Laurea e fare esami di Stato veramente selettivi di ANTONIO MANFREDI uando il Ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini, ha criticato il basso livello dell'istruzione nelle regioni meridionali, giustamente c'è stata una rivolta contro questa gratuita affermazione che non considerava le diverse condizioni ambientali ed importanti centri di eccellenza formativa. Non vi è dubbio però che situazioni come il Corso di Laurea in Medicina Veterinaria presso l'Università di Catanzaro portano acqua al mulino dei denigratori del nostro meridione. Il Corso di Laurea è nato a Catanzaro senza alcun presupposto che lo potesse giustificare ed esclusivamente per interessi locali fortemente sostenuti a livello romano da alcuni politici. Diciamo che l'allora Ministro Moratti non ha potuto dire di no, nonostante le condizioni normative per un nuovo Corso di Laurea non fossero per nulla rispettate.
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IL TAR DEL LAZIO DÀ RAGIONE ALL’ANMVI Per questo il Tar del Lazio ha accolto il riscorso presentato dall'ANMVI e se oggi Catanzaro va avanti è solo per i tempi infiniti
della giustizia italiana e per una sospensiva concessa dal Consiglio di Stato nell'interesse degli iscritti, in attesa della sentenza definitiva. Purtroppo nessuno è in grado di sapere quali saranno i tempi e nel frattempo l'Università di Catanzaro va tranquillamente avanti.
TOGLIERE IL VALORE LEGALE ALLA LAUREA Il Ministro Gelmini ha lanciato l'ipotesi di togliere il valore legale alla Laurea. Più volte sono intervenuto a favore di questo progetto nel quale ho sempre creduto molto. Vi sembra possibile che la Laurea in Medicina Veterinaria presa a Catanzaro, dove mancano strutture, docenti, corsi, ecc. debba avere lo stesso valore di quella di Torino, Padova, Bologna, solo per fare qualche esempio, ma anche di tante altre Facoltà del centro/sud che con sforzi ed impegno si sono qualificate seriamente. Togliere il valore legale significa costringere le Università ad una concorrenza per valere di più e richiamare studenti, non tanto come numero visto che non mancano mai, ma selezionati in termini qualitativi con la possibilità di trovare anche maggiori finanziamenti pubblici, che dovrebbero tener conto della qualità del Corso, ed anche privati.
UN ESAME DI STATO VERAMENTE SERIO E SELETTIVO
L’UNIVERSITÀ È SOLO UN PUNTO DI PARTENZA, NON DI ARRIVO
Sarà poi un Esame di Stato veramente serio e selettivo, dopo un periodo di praticantato, che dovrà valutare le reali capacità del giovane laureato ed il suo curriculum per dargli la possibilità di iscriversi all'Ordine ed iniziare la sua attività professionale. È evidente che quelli che si sono laureati presso le Facoltà migliori avranno più facilità a superare l'esame e saranno favoriti nella ricerca di un'occupazione. So benissimo di non trovare tutti d'accordo su questa mia tesi, le obiezioni le conosco da tempo, ma non dimentichiamo che la logica di far andare tutti all'Università ha abbassato notevolmente il nostro livello qualitativo di istruzione ed ha riempito l'Italia di laureati disoccupati o sottopagati mentre stanno scomparendo tradizioni di grande artigianato e mancano tecnici in molti settori essenziali. Ad esempio: abbiamo troppi medici, spesso senza lavoro, e mancano gli infermieri che importiamo dai paesi dell'est.
Dire: "Ai test di ammissione ogni anno si è presentato il doppio delle persone degli anni precedenti", "Non ricorrerò a nessun paragone con altre facoltà, perché il punto siamo noi, non gli altri", "L'Università è solo un punto di partenza, non di arrivo", è la dimostrazione che il problema non è assolutamente capito. Queste dichiarazioni, scelte fra molte altre, ed espresse da studenti di Catanzaro, possono solo preoccupare. Prima si doveva andare a Napoli o Messina, ora si può restare tranquillamente a casa. Che poi le carenze del Corso siano tali da inficiare pesantemente la preparazione ed il valore della Laurea, non ha nessuna importanza, "l'Università è solo un punto di partenza", la cosa importante è avere il pezzo di carta con "valore legale". Che poi da un punto di vista professionale si sappia poco o niente non conta, è il pezzo di carta che serve e questo di Catanzaro vale come quello preso a Messina, a Napoli, o meglio ancora a Torino o Bologna che hanno anche il riconoscimento UE.
GLI INTERVENTI DEGLI STUDENTI DI CATANZARO Devo comunque ammettere che qualche dubbio su questa mia posizione l'ho sempre avuto, ma leggendo gli interventi di studenti, genitori, veterinari, ecc. sul Blog del quotidiano Il Messaggero sul caso Catanzaro (pubblicati in parte sul n.30 della rivista) me li sono tolti tutti. Alcuni interventi, infatti, ammettono le condizioni disatrose in cui si trova il Corso di Laurea (non ci sono le strutture, mancano gli ambulatori, mancano le parti pratiche, mancano i docenti, molti arrivano da Napoli e fanno quel poco che possono, altri vengono solo per gli esami, ecc.) e dichiarano anche che per loro non c'era alternativa sia per motivi di selezione sia per problemi economici. Alcuni hanno tentato inutilmente la carta del trasferimento ad altra Facoltà. Ma quelli preoccupanti sono quelli che non riescono minimante a comprendere l'assurdità di un progetto formativo che per mille motivi non è in grado di garantire una formazione accettabile.
LA LAUREA DI CATANZARO VALE COME LE ALTRE E allora perché trasferirsi, perché doversi rovinare la vita con maggiore sforzo ed impegno se la Laurea di Catanzaro vale come le altre? Con questa ci si può presentare a tutti i concorsi e conta come tutte le altre, ed un posto pubblico magari, prima o poi, lo si trova sempre. Secondo questa logica, che io ritengo disatrosa per la categoria, per la Calabria e per tutto il nostro paese, non dovremmo minimamente preoccuparci del numero degli iscritti, del numero dei Corsi di Laurea e tanto meno del loro livello qualitativo, ma aprire una Facoltà in ogni città d'Italia per permettere a tutti di laurearsi in Medicina Veterinaria, e che poi non abbiano mai visto un animale o che non sappiano neppure fare un'iniezione, che importanza ha? Nel Lazio non esiste neppure un Corso di Laurea in Medicina Veterinaria, e speriamo veramente che resti così, ma le motivazioni che hanno portato ad autorizzare Catanzaro erano certamente più importanti ed "indiscutibili". ■
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Eventi Veterinari
VETERINARIA 31 | 2008
A.N.M.V.I.
ASSOCIAZIONE FEDERATA ANMVI
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in collaborazione con
In collaborazione con AZIENDA SANITARIA LOCALE DELLA PROVINCIA DI CREMONA
ORDINE DEI MEDICI VETERINARI DELLA PROVINCIA DI CREMONA
FIERA INTERNAZIONALE BOVINO DA LATTE Convegni Nazionali SIVAR Giovedì 23 Ottobre 2008, CremonaFiere - Cremona AGGIORNAMENTI IN BUIATRIA L'ACIDOSI RUMINALE SUBACUTA DELLA VACCA DA LATTE TRA TEORIA E PRATICA RELATORI Paolo Berzaghi - Fac. Med. Vet. di Padova; Luigi Calamari - Facoltà di Agraria, Piacenza Martina Dorigo - IZS delle Venezie, Vicenza; Matteo Gianesella - Fac. Med. Vet. di Padova Massimo Morgante - Fac. Med. Vet. di Padova
COW COMFORT NELL'ALLEVAMENTO INTENSIVO DA LATTE: ASPETTI PRATICI E NORMATIVI RELATORI Loris De Vecchis - Medico Veterinario LP, Como; Jostein Dragset - Comunità Europea, Belgio Maurilio Giorgi - ASL provincia di Cremona; Paolo Rossi - CRPA, Reggio Emilia
OBIETTIVI
PARTECIPAZIONE
Il primo convegno propone un aggiornamento sulle conoscenze più attuali relative al problema dell'acidosi ruminale subacuta della vacca da latte, con particolare riguardo alle modalità di diagnosi ed alle problematiche che essa comporta sulla salute degli animali in produzione. La seconda parte dell'evento mira a fornire un quadro completo dei fattori che riducono il benessere nell'allevamento delle vacche da latte, sia nella vitella che nell'animale adulto. Verranno descritte le strutture ideali alla luce delle conoscenze attuali e fatto il punto sugli aspetti legislativi italiani e comunitari inerenti strutture e gestione.
Iniziativa gratuita rivolta ai Medici Veterinari interessati a partecipare. Per motivi organizzativi è gradita la pre-iscrizione. È prevista la traduzione simultanea dall'inglese all'italiano. PER INFORMAZIONI E PER RICEVERE LA SCHEDA D’ISCRIZIONE Segreteria SIVAR Tel. 0372-40.35.39, Fax 0372-40.35.54 info@sivarnet.it www.sivarnet.it
INCONTRO GRUPPO DI STUDIO DI PRACTICE MANAGEMENT La conoscenza del marketing dei servizi come vantaggio competitivo nella professione veterinaria Cremona, 28 Settembre 2008 PROGRAMMA 9.00 Registrazione partecipanti 9.30 Aspetti teorici del marketing applicato alla professione Veterinaria -1a Parte - Massimiliano Serreri 10.30 Pausa 11.00 Il marketing in veterinaria - 2a Parte - Massimiliano Serreri 12.00 Esercitazioni pratiche 13.00 Pausa pranzo 14.00 Esercitazioni pratiche 15.00 La qualità e il marketing: due facce della stessa medaglia - Marco Viotti 16.30 Discussione in gruppo 17.00 Test di valutazione dell'apprendimento e chiusura lavori
allo 0372/457091 o per e-mail a: management@anmvi.it. Tale comunicazione, verrà intesa come effettiva dichiarazione di partecipazione.
SEDE Palazzo Trecchi, via Trecchi 20 - 26100 Cremona
INFORMAZIONI Segreteria ANMVI: Milena Migliavacca Tel. 0372/403536 - Fax 0372/457091 Email: management@anmvi.it
RICHIESTO ACCREDITAMENTO
PARTECIPAZIONE L'incontro è gratuito ed aperto a tutti i medici veterinari. Per motivi organizzativi, i veterinari che intendono presenziare all'incontro, devono compilare ed inviare l'iscrizione on-line collegandosi al sito http://www.anmvi.it/documenti/practice_management.htm o scaricare ed inviare la scheda tramite fax
RICHIESTO ACCREDITAMENTO SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI ESOTICI SOCIETÀ FEDERATA ANMVI
SEDE CremonaFiere , P.zza Zelioli Lanzini, 1 Cremona
SECONDO INCONTRO 2008 ORTOPEDIA NEGLI ANIMALI ESOTICI Cremona, 27-28 Settembre 2008 COORDINATORE Alessandro Melillo
SOCIETÀ FEDERATA ANMVI
in collaborazione con AZIENDA SANITARIA LOCALE DELLA PROVINCIA DI CREMONA
ORDINE DEI MEDICI VETERINARI DELLA PROVINCIA DI CREMONA
SEMINARIO IL CONTROLLO DELLE ZOONOSI: UN APPROCCIO DI FILIERA Cremona, CremonaFiere - Venerdì 24 Ottobre 2008 RELATORI Gioia Capelli, DVM, PhD, Dipl. EVPC - IZS delle Venezie Tiziana Civera, Med Vet. - Università di Torino
OBIETTIVI Fornire gli strumenti per la diminuzione del rischio di infezione da parassiti zoonotici a livello di allevamento e promuovere il controllo a tutti i livelli della filiera produttiva. Illustrare alcuni metodi alternativi o di supporto al tradizionale controllo ispettivo, in special modo per quanto riguarda il controllo degli agenti zoonotici, alla luce di un miglioramento delle attività nel campo della prevenzione.
PROGRAMMA 14.00 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 14.20 Saluto del moderatore ai partecipanti ed inizio dei lavori 14.30 Zoonosi parassitarie nel bovino da latte: il controllo dall'allevamento al macello Gioia Capelli 16.00 Pausa 16.15 Controllo delle zoonosi in macello: il ruolo dell'ispezione ante e post mortem ai sensi del Reg.Ce n.854/2004 Tiziana Civera
17.45 Discussione e valutazione dell'apprendimento 18.15 Consegna degli attestati e conclusione dell'evento
PARTECIPAZIONE Iniziativa gratuita rivolta ai Medici Veterinari interessati a partecipare. Per motivi organizzativi è necessaria la pre-iscrizione.
SEDE CremonaFiere - Sala Zelioli Lanzini Cremona, Quartiere Fieristico di Cà de Somenzi, P.zza Zelioli Lanzini. Uscita per Cremona seguendo le indicazioni "Fiera". PER INFORMAZIONI E PER RICEVERE LA SCHEDA D’ISCRIZIONE Segreteria AIVEMP Tel. 0372/403541 - Fax 0372/403540 E-mail: segreteria@aivemp.it Website: www.aivemp.it
RICHIESTO ACCREDITAMENTO
PROGRAMMA primo giorno 8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 9.00 Saluto ai partecipanti del Presidente, presentazione dei relatori ed inizio dei lavori 9.15 Chirurgia ortopedica aviare - Marco Bedin 10.30 Pausa 11.00 Chirurgia ortopedica nei rettili - Stefano Cusaro 11.45 Chirurgia ortopedica nel piccoli mammiferi - Alessandro Melillo 13.00 Pausa pranzo 14.00 Gestione delle patologie ortopediche degli animali da zoo: considerazioni pre, intra e post-operatorie - Piero Laricchiuta 15.00 Valutazione del paziente selvatico traumatizzato e delle sue possibilità recupero - Renato Ceccherelli 16.00 Pausa tavole rotonde interattive 16.30 Terapia medica e chirurgica della corazza dei cheloni, Marta Avanzi, Paolo Selleri, Giuseppe Visigalli 17.15 Approccio nelle fratture negli uccelli Marco Bedin, Renato Ceccherelli, Lorenzo Crosta, 18.00 Test d'apprendimento e valutazioni della giornata
10.30 Chirurgia maxillo facciale negli animali esotici - Giuseppe Visigalli 11.00 Pausa tre casi clinici interattivi 11.30 Impiego di un tiranervi per endodonzia nella osteosintesi di omero in un tamia - Giuseppe Visigalli 12.00 Riduzione di una lussazione dell'osso palatino in una calopsitta - Tommaso Collarile 12.30 Riduzione di un distacco epifisario di femore di cincillà - Cinzia Ciarmatori 13.00 Test d'apprendimento, valutazione della giornata e consegna degli attestati
PARTECIPAZIONE L’incontro è gratuito per tutti i soci SIVAE in regola con l’iscrizione 2008. Non è richiesta pre-iscrizione, gli interessati devono ergistrarsi direttamente in sede presentandosi alle ore 8.30.
SEDE Palazzo Trecchi, via Trecchi 20 - Cremona PER INFORMAZIONI Segreteria SIVAE - Elisa - Tel. 0372-403500 E-mail: info@sivae.it
RICHIESTO ACCREDITAMENTO
secondo giorno 9.00 Problemi di riparazione dei becchi negli uccelli - Claudio Peccati Per tutte le iniziative organizzate da AIVEMP, ANMVI, FSA, SCIVAC, SIVAE, SIVAL, SIVAR e SIVE viene richiesto l’accreditamento presso il Ministero della Salute ai fini del programma ECM (Educazione Continua in Medicina). Per la normativa prevista consultare il sito del Ministero della Sanità all’indirizzo http://ecm.sanita.it/.
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14 Eventi Veterinari
VETERINARIA 31 | 2008
SIMIV
SIDEV
SOCIETÀ ITALIANA DI MEDICINA INTERNA VETERINARIA
EMOGASANALISI ED EQUILIBRIO ACIDO-BASE NELLA PRATICA CLINICA 13 Settembre 2008, Cremona OBIETTIVI Gli emogasanalizzatori si stanno diffondendo nelle strutture veterinarie e di conseguenza aumenta la necessità di informazioni aggiornate, comprensibili ed applicabili relative all'equilibrio acido-base e alle sue alterazioni nell'ambito delle patologie sia acute che croniche che possono colpire i nostri animali. Questa giornata SIMIV affronterà l'equilibrio acido-base a partire dalla fisiopatologia per arrivare alla presentazione delle più comuni alterazioni sia di natura metabolica che respiratoria. I partecipanti concluderanno la giornata leggendo assieme ai relatori dei referti emogasanalitici, in modo da porre immediatamente in pratica le informazioni ricevute nelle ore precedenti. Questa giornata è indirizzata sia a chi si interessa di medicina interna, sia a chi si occupa di medicina d'urgenza e anestesiologia. Durante la giornata saranno impartite indicazioni pratiche relative agli aspetti terapeutici dei disturbi acido-base.
RELATORI Marco Bertoli, Federico Fracassi, Paolo Gaglio
PROGRAMMA
9.00 Registrazione dei partecipanti 9.30 Equilibrio acido-base: dalla fisiopatologia all'emogasanalisi - Marco Bertoli 11.30 Pausa 11.45 Acidosi ed alcalosi metabolica nella pratica clinica: dalla diagnosi alla terapia - Federico Fracassi 13.15 Pausa pranzo 14.15 Come e quando la funzione respiratoria può influenzare l'equilibrio aci-
do-base - Paolo Gaglio 16.15 Lettura interattiva di referti emogasanalitici raccolti nella pratica clinica dei relatori e dei partecipanti 17.30 Test di valutazione dell'apprendimento, consegna degli attestati e conclusione dell'incontro
SEDE Palazzo Trecchi, via Trecchi 20 - Cremona
PARTECIPAZIONE
L'incontro è gratuito per tutti i soci SIMIV in regola con l'iscrizione 2008. Non è necessaria la pre-iscrizione. Presentarsi in sede congressuale per la registrazione. Quote di partecipazione (verrà rilasciata una ricevuta fiscale per la quota versata): Soci SIMIV: gratuito Soci SCIVAC: € 50,00 Non Soci: € 100,00
PER INFORMAZIONI Segreteria Società Specialistiche SCIVAC Tel. 0372 403502 Fax 0372 457091 Email: socspec@scivac.it
SOCIETÀ ITALIANA DI DERMATOLOGIA VETERINARIA
AGGIORNAMENTI IN MALATTIE CUTANEE FUNGINE SUPERFICIALI NEL CANE E NEL GATTO 28 Settembre 2008, Cremona RELATORI
SEDE Palazzo Trecchi, via Trecchi 20 - Cremona
Andrea Peano Claudia Cafarchia Silvia Colombo Laura Ordeix
PARTECIPAZIONE
PROGRAMMA
8.30 Registrazione 9.00 Le interazioni tra dermatofita e ospite: patogenesi e risposta immunitaria - A.Peano 9.45 I lieviti del genere Malassezia: da organismi commensali a patogeni - C. Cafarchia 10.30 Pausa 11.00 Quadri clinici e protocolli diagnostici nelle dermatofitosi - S. Colombo e A. Peano 11.45 Quadri clinici e protocolli diagnostici nella sovracrescita di Malassezia L. Ordeix 12.30 Assemblea annuale soci SIDEV 13.00 Pausa pranzo 14.00 Problemi e scelte terapeutiche nel trattamento delle malattie cutanee fungine superficiali - S. Colombo 15.00 Presentazione di casi clinici dei soci 17.30 Test di valutazione e apprendimento, consegna degli attestati e conclusione dell'incontro
L'incontro è gratuito per tutti i soci SIDEV in regola con l'iscrizione 2008. Non è richiesta la pre-iscrizione. Gli interessati devono registrarsi direttamente in sede congressuale presentandosi alle ore 08.30 presso la segreteria. Quote di partecipazione (verrà rilasciata una ricevuta fiscale per la quota versata): Soci SIDEV: gratuito Soci SCIVAC: € 50,00 Non Soci: € 100,00
PER INFORMAZIONI Segreteria Società Specialistiche SCIVAC Tel. 0372 403502 - Fax 0372 457091 Email: socspec@scivac.it
RICHIESTO ACCREDITAMENTO
SCVI
SOCIETÀ DI CHIRURGIA VETERINARIA ITALIANA
RICHIESTO ACCREDITAMENTO
LA CARDIOCHIRURGIA Incontro aperto ai soci SICARV
SIARMUV
SOCIETÀ ITALIANA DI ANESTESIA, RIANIMAZIONE E MEDICINA D’URGENZA VETERINARIA
27-28 Settembre 2008, Cremona OBIETTIVI
GRUPPO DI STUDIO DI ANESTESIA/ANALGESIA LOCO-REGIONALE ANESTESIA/ANALGESIA NEURASSIALE: LA TECNICA PERIDURALE 21 Settembre 2008, Padova RELATORI Federico Corletti, Paolo Franci, Ezio Vincenti
OBIETTIVI Questo primo incontro del neonato "Gruppo di studio di anestesia/analgesia loco-regionale" vuole gettare le basi per un corretto apprendimento delle tecniche di anestesia neurassiale, con particolare e specifico riferimento allo spazio peridurale. Malgrado l'impostazione e gli argomenti della giornata possano sembrare una inutile quanto noiosa ripetizione del corso di anestesia loco-regionale, in realtà non è così: l'obiettivo principale, per lo meno di questo primo incontro, è quello di permettere a tutti gli aderenti all'iniziativa di acquisire un patrimonio di informazioni e nozioni il più omogeneo possibile: per chi si affaccia per la prima volta all'anestesia loco-regionale, la giornata permetterà di apprenderne le nozioni fondamentali, con la possibilità di potersi concentrare su di un'unica e specifica tecnica, quella appunto epidurale, per chi abbia già frequentato dei corsi specifici, verrà offerta l'opportunità di un sempre utile ripasso; alla fine di un corso "ci si saluta ed ognuno va per la propria strada", questo primo incontro rappresenta invece la prima tappa di un lungo e si spera fruttuoso percorso di lavoro in comune.
PROGRAMMA
9.00 Registrazione dei partecipanti 9.30 Un approccio pratico alle basi anatomiche dell'anestesia neuroassiale - Federico Corletto 10.30 Materiali ed attrezzature per le tecniche di anestesia/analgesia peridurale ("single shot" e continua)
11.10 Pausa 11.30 Tecnica di punzione dello spazio peridurale e posizionamento di un catetere peridurale - Paolo Franci 12.30 Pausa pranzo 13.30 Panificazione e gestione di un'anestesia peridurale single-shot e continua, la realtà in anestesia veterinaria ed in anestesia umana: esperienze a confronto - Paolo Franci - Federico Corletto - Ezio Vincenti 15.30 Discussione finale, test di valutazione dell'apprendimento, consegna degli attestati e chiusura della giornata
L'argomento sul quale verterà l'incontro della Società di Chirurgia Veterinaria Italiana (SCVI) del secondo semestre 2008 sarà la cardiochirurgia; un argomento senza dubbio innovativo, sia nella storia della nostra società sia nella chirurgia veterinaria in generale. I partecipanti avranno una visione d'insieme rispetto alla cardiologia applicata alla chirurgia, alle tecniche chirurgiche in senso stretto e alla loro applicabilità nella casistica dei portatori di cardiopatie congenite e acquisite. L'invito esteso dalla SCVI ai soci della Società Italiana di Cardiologia Veterinaria (SICARV) renderà ancora più interessanti l'incontro e le discussioni.
RELATORI Augusta Pelosi, Med Vet, dip ACVS Roberto Bussadori, Med Vet Roberto Santilli, Med Vet, dip ECVIM-CA (Cardiologia)
SEDE
SEDE
Università degli studi di Padova Facoltà di Medicina Veternaria Legnaro (Pd)
PROGRAMMA
PARTECIPAZIONE
9.00 Registrazione dei partecipanti 9.30 Tutto quello che c'è da sapere di cardiologia in 45 minuti Augusta Pelosi 10.15 Cardiologia per il chirurgo - Parte 1 Augusta Pelosi 11.00 Pausa 11.30 Sezione interattiva: casi clinici - Augusta Pelosi 12.15 Cardiologia per il chirurgo - Parte 2 Augusta Pelosi 13.00 Pausa pranzo 14.00 Sezione interattiva: casi clinici - Augusta Pelosi 15.00 Opzioni terapeutiche in corso di cardiopatie congenite - Roberto Bussadori 15.45 Pausa 16.15 Comunicazioni libere dei soci 18.00 Fine della prima giornata
La partecipazione all'incontro è gratuita ma riservata SOLO ai soci SIARMUV in regola con l'iscrizione per il 2008. È richiesta ENTRO IL 14 SETTEMBRE 2008 UN'ADESIONE SCRITTA ALLA GIORNATA: Inviare una mail a: socspec@scivac.it
PER INFORMAZIONI Segreteria Società Specialistiche SCIVAC Tel. 0372 403502 Fax 0372 457091 Email: socspec@scivac.it
RICHIESTO ACCREDITAMENTO
Domenica 28 Settembre Chairman della giornata - Roberto Bussadori 9.00 Registrazione dei partecipanti 9.30 Cosa faccio senza by pass? - Parte 1 - Augusta Pelosi 10.15 Cosa faccio senza by pass? - Parte 2 - Augusta Pelosi 11.00 Pausa 11.30 Il futuro della chirurgia intracardiaca in veterinaria - Augusta Pelosi 12.15 Principi di perfusione cardiopolmonare - Augusta Pelosi 13.00 Pausa pranzo 14.00 La terapia elettrica delle aritmie: Pacemaker e ablazione con radiofrequenza - Roberto Santilli 14.45 Riparazione intracardiaca dei difetti congeniti - Augusta Pelosi 15.30 Riparazione e/o trapianto delle valvole atrioventricolari - Augusta Pelosi 16.15 Discussione finale, quiz, distribuzione degli attestati e fine dell'incontro
Sabato 27 Settembre Chairman della giornata David Chiavegato
Palazzo Trecchi, via Trecchi 20 - Cremona
PARTECIPAZIONE L'incontro è gratuito per tutti i soci SCVI e SICARV in regola con l'iscrizione 2008. Non è necessaria la pre-iscrizione. Presentarsi in sede congressuale per la registrazione. Quote di partecipazione (verrà rilasciata una ricevuta fiscale per la quota versata): Soci SCVI-SICARV: gratuito Soci SCIVAC: € 50,00 Non Soci: € 100,00
PER INFORMAZIONI Segreteria Società Specialistiche SCIVAC Tel. 0372 403502 Fax 0372 457091 Email: socspec@scivac.it
RICHIESTO ACCREDITAMENTO
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Eventi Veterinari
VETERINARIA 31 | 2008
Società federata ANMVI
SOCIETÀ FEDERATA ANMVI
DELEGAZIONE REGIONALE FRIULI VENEZIA GIULIA FONDAMENTI DI ANESTESIA GASSOSA 28 Settembre 2008, Cervignano del Friuli RELATORE
Adriano Lachin
OBIETTIVI Divulgare e far comprendere ai partecipanti quali sono i fondamenti base di una corretta pratica anestesiologica ed un corretto utilizzo delle apparecchiature per l'anestesia. Una particolare attenzione verrà rivolta all'attività anestesiologica nella routine ambulatoriale
gassosa 13.00 Pausa 14.00 Cenni di monitoraggio clinico e strumentale 15.30 Pausa 16.00 Casi clinici interattivi 17.00 Test di valutazione dell'apprendimento e discussione finale 17.30 Consegna degli attestati di partecipazione e termine della giornata
SEDE PROGRAMMA
8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente, presentazione del relatore ed inizio dei lavori 9.30 Le componenti dell’anestesia bilanciata. Cenni di farmacologia dei farmaci anestetici 11.00 Pausa 11.30 Apparecchiature per l’anestesia
Hotel Internazionale Cervignano del Friiuli Via Ramazzotti 2 - 33052 Cervignano del Friuli (UD)
PARTECIPAZIONE L’evento è libero e gratuito per tutti i soci scivac in regola con la quota associativa 2008
Ermenegildo Baroni
OBIETTIVI Dare delle informazioni di base sull'eziopatogenesi, la diagnosi e la terapia delle principali patologie scheletriche di origine ereditaria, nel cane.
PROGRAMMA 8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente, presentazione del relatore ed inizio dei lavori 9.30 Sviluppo osseo ed eziopatogenesi osteocondrosi/osteocondrite e displasie 11.00 Pausa 11.30 Displasia del gomito, diagnosi e terapia 13.00 Pausa 14.30 OCD della spalla, dei condili femorali e del tarso, diagnosi e terapia. (con casi interattivi)
In collaborazione con SCIVAC
CORSO BASE DI MICROCHIRURGIA CON MODELLI COMPLEMENTARI E SOSTITUTIVI 20-22 Ottobre 2008, Cremona OBIETTIVI Lo scopo del corso è di introdurre ai principi base e alle tecniche di microchirurgia, fornendo una preparazione di base teoricopratica. La parte pratica verrà eseguita esclusivamente con l'impiego di supporti multimediali, artificiali, preparati anatomici e simulatori. Tra gli obiettivi principali della parte teorica la descrizione dell'anatomia vascolare/nervosa e delle tecniche di esecuzione delle suture, la conoscenza dello strumentario microchirurgico e del microscopio operatorio, l'esecuzione di anastomosi vascolari/nervose e di accessi per posizionamento di cateteri vascolari.
PROGRAMMA RICHIESTO ACCREDITAMENTO
DELEGAZIONE REGIONALE LAZIO DIAGNOSI E TERAPIA DELLE PRINCIPALI PATOLOGIE SCHELETRICHE EREDITARIE 5 Ottobre 2008, Pomezia (Roma) RELATORE
15.30 Pausa 16.00 Displasia dell'anca, diagnosi e terapia 17.00 Test di valutazione dell'apprendimento e discussione finale 17.30 Consegna degli attestati di partecipazione e termine della giornata
SEDE Hotel Selene, Via Pontina Km 30 - 00040 Pomezia (Roma) PARTECIPAZIONE L’evento è libero e gratuito per tutti i soci SCIVAC in regola con la quota associativa 2008
RICHIESTO ACCREDITAMENTO
DELEGAZIONE REGIONALE PUGLIA SERATA - FISIOPATOLOGIA DEL DOLORE 24 Settembre 2008, Bari
Lunedì 20 Ottobre 2008 9.00 Registrazione dei partecipanti 9.25 Saluto ai partecipanti. Presentazione dei relatori e informazioni pratiche sul corso ed apertura dei lavori - Francesco Carù 9.30 Formazione e training. Applicazione delle 3R's (dispositivi e modelli alternativi/complementari) - Alberto Petrocelli 10.00 Basi di microchirurgia, microscopio operatorio e sistemi ingranditori, strumentario, materiali da sutura e dispositivi per anastomosi - Stefano Gatti 10.30 Tecniche di base di microchirurgia vascolare: anastomosi T-T e L-T Stefano Gatti 11.00 Pausa caffè 11.30 Microchirurgia del sistema nervoso periferico - Federico Amadei 12.00 Domande e discussione 12.30 Pausa pranzo 14.00 Esercitazione su dispositivi in lattice - training con supporti multimediali (video e software) e simulatori - Federico Amadei/ Francesco Carù/Stefano Gatti/Davide Sozzi 16.00 Pausa caffè 16.30 Esercitazione: dissezione e preparazione vasi e nervi su modelli anatomici - Francesco Carù/Stefano Gatti/Davide Sozzi/Federico Amadei 17.30 Esercitazione: suture e anastomosi vascolari su modelli anatomici Francesco Carù/Stefano Gatti/Davide Sozzi/Federico Amadei 18.00 Termine della prima giornata
INIZIO DELLA SERATA ORE 20.30 - TERMINE ORE 22.30 CIRCA
RELATORE
SEDE
Francesco Staffieri
Facoltà di Medicina Veterinaria di Bari Valenzano (BA)
PROGRAMMA Il programma sarà costituito da due relazioni Fisiopatologia del dolore e Terapia del dolore che saranno spunto per la discussione.
PARTECIPAZIONE L’evento è libero e gratuito per tutti i soci SCIVAC in regola con la quota associativa 2008.
Non è previsto accreditamento ECM
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Martedì 21 Ottobre 2008 9.00 Basi precliniche e applicazioni cliniche della microchirurgia ricostruttiva del sistema nervoso - Davide Sozzi 9.20 Esercitazione: dissezione e preparazione nervi - Federico Amadei/Francesco Carù / Stefano Gatti/Davide Sozzi 11.00 Pausa caffè
11.30 Esercitazione: suture nervose su modelli anatomici - Federico Amadei / Francesco Carù/ Stefano Gatti/Davide Sozzi 12.30 Pausa pranzo 14.00 Best practices in microchirurgia Francesco Carù 14.20 Esercitazione: suture vascolari/nervose su modelli anatomici - training con supporti multimediali (video e software) e simulatori - Federico Amadei/Francesco Carù/Stefano Gatti/Davide Sozzi 16.00 Pausa caffè 16.30 Esercitazione: suture vascolari/nervose su modelli anatomici - training con supporti multimediali (video e software) e simulatori - Francesco Carù/Stefano Gatti/Davide Sozzi/Federico Amadei 18.00 Termine della seconda giornata Mercoledì 22 Ottobre 2008 9.00 Accessi vascolari per posizionamento cateteri e port - Francesco Carù 9.20 Uso e mantenimento di cateteri vascolari per prelievo/infusione nei roditori - Alberto Parazzoli 10.00 Esercitazione: cateterizzazioni su modelli anatomici - training con supporti multimediali (prima parte) 11.00 Pausa caffè 11.30 Esercitazione: cateterizzazioni su modelli anatomici - training con supporti multimediali (seconda parte) Alberto Parazzoli 12.30 Pausa pranzo 14.00 Domande e discussione 15.00 Test di valutazione dell'apprendimento 15.30 Termine del Corso e consegna degli attestati di partecipazione
SEDE Palazzo Trecchi - Via Trecchi 20 26100 Cremona
TERMINE DI ISCRIZIONE 25 Settembre 2008
QUOTE DI ISCRIZIONE Soci SIVAL e soci SCIVAC: € 550 + IVA 20% = € 660 Non soci: € 660 + IVA 20% = € 792
INFORMAZIONI Segreteria SIVAL Tel 0372/4035.41 - Fax 0372/40.35.40 info@sivalnet.it www.sivalnet.it
RICHIESTO ACCREDITAMENTO
GIORNATE DI APPROFONDIMENTO IN PRACTICE MANAGEMENT Società federata ANMVI
Roma, 3/5 Novembre 2008
In fase di accreditamento RELATORI: Fabrice Clerfeuille, Med Vet, PhD, MBA, Università di Nantes - Yannick Poubanne, Med Vet - Stefano Zigiotto, Med Vet, Milano ISCRIZIONE: Partecipazione a numero chiuso (50) QUOTE: Soci SCIVAC: € 250,00 + IVA 20% - Non soci: € 350,00 + IVA 20% PER INFORMAZIONI: Segreteria SCIVAC - Paola Gambarotti - Tel. 0372/403508 - Fax 0372/403512 - E-mail: info@scivac.it - www.scivac.it
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VETERINARIA 31 | 2008
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Attualità scientifica Vet Journal
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Autodeplumazione: aspetti istologici nelle diverse specie La prevalenza di dermatopatie infiammatorie e traumatiche può differire in alcune specie di psittacidi
di MARIA GRAZIA MONZEGLIO li aspetti istologici cutanei e l’associazione con la specie di 408 psittacidi con autodeplumazione o automutilazione sono stati descritti in uno studio. In 210 uccelli si diagnosticava una dermatopatia infiammatoria, mentre negli altri 198 si osservava una dermatopatia traumatica. Il criterio per la diagnosi di dermatopatia in-
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DEFINIZIONE DEI GENOTIPI DI CIRCOVIRUS SUINO
n accordo internazionale sulla definizione degli isolati esistenti e futuri del Circovirus suino 2 (PCV2) è stato proposto dal consorzio PCVD europeo ed è considerato un’opportunità significativa per un rapido progresso della comprensione di una malattia che ha decimato la produzione suina in tutto il mondo, consentendo un confronto tra gruppi di ricerca internazionali. La metodologia proposta si basa sul confronto tra sequenze nucleotidiche virali e consente di identificare tre genotipi di PCV2: PCV2a, PCV2b e PCV2c. Si ritiene che il genotipo PCV2a abbia predominato negli allevamenti suini affetti o meno da PMWS dal 1997 al 2003 e che i ceppi PCV2b siano stati più comuni nelle epidemie di PMWS verificatesi dal 2004, benché non in tutti i paesi. I soli virus appartenenti al genotipo PCV2c sono stati riscontrati in Danimarca durante gli anni ’80, quando la PMWS non era presente o non era stata identificata. Le malattie da Circovirus, ha detto Gordon Allan, capo del gruppo di studio sulla PCVD, continuano a essere un problema fondamentale in molti allevamenti suini in tutto il mondo e benché siano stati fatti significativi progressi nella loro comprensione esistono ancora molte lacune. L’eliminazione del virus resta un sogno lontano. (M.G.M.)
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fiammatoria era la presenza di infiammazione perivascolare nel derma superficiale o profondo delle sedi clinicamente affette e non affette. Il criterio per la diagnosi delle dermatopatie traumatiche era la presenza di cicatrizzazione dermica superficiale accompagnata o meno da infiammazione nelle sedi affette e assenza di infiammazione nelle sedi non affette. Le cellule infiammatorie associate alle lesioni erano tipicamente linfociti e occasionalmente plasmacellule, istiociti e granulociti. Si osservava una preponderanza di dermatopatie infiammatorie negli Ara (Ara spp.) e negli Amazzoni (Amazona spp.), mentre le dermatopatie traumatiche predominavano nei Cacatua (Cacatua spp.) e nel Cenerino africano (Psittacus erithacus). La prevalenza delle due condizioni era approssimativamente uguale nelle altre specie, tra cui Aratinga e Pyrrhura spp., Eclectus roratus, Myiopsitta monachus, Nymphicus hollandicus, Cyanorhamphus e Psittacula spp. e Pionites spp. Non si identificavano differenze geografiche o di genere. “Feather-picking Psittacines: Histopathology and Species Trends” M M Garner, S L Clubb, M A Mitchell, L Brown. Vet Pathol. May 2008; 45(3):401-8. ■
ASPETTI DELLA TUBERCOLOSI BOVINA NEI CERVI E NEI CINGHIALI SELVATICI
dati ottenuti dallo studio delle infezioni da Mycobacterium bovis nei cervi (Cervus elaphus) e nei cinghiali (Sus scrofa) selvatici, condotto in Francia durante la stagione di caccia 2005/2006, sono stati utilizzati per descrivere e quantificare gli aspetti patologici dell’infezione nelle due specie. I cervi presentavano lesioni ascessuali caseose sia negli organi sia nei linfonodi, mentre nei cinghiali le lesioni erano prevalentemente caseo-calcaree e i n t e re s s a v a n o soprattutto i linfonodi. La gravità delle lesioni simil-tubercolotiche macroscopiche veniva stimata sulla base di un punteggio numerico. La differenza significativa della distribuzione del punteggio nelle due specie indicava che la malattia era più grave nel cervo che nel cinghiale. A differenza del cervo, il cinghiale non mostrava un quadro generalizzato della
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malattia. Esaminando sistematicamente i linfonodi, si osservava che le lesioni macroscopiche erano più frequenti nei linfonodi mesenterici del cervo e nei linfonodi retrofaringei del cinghiale. In entrambe le specie, la presenza di lesioni macroscopiche mostrava un’associazione più stretta con l’isolamento di M. bovis dai medesimi linfonodi. La diversa distribuzione delle lesioni della tubercolosi nelle due specie suggerisce che i cervi possano giocare un ruolo importante nella disseminazione intraspecifica e interspecifica dell’infezione, mentre la diffusione dell’infezione tra i cinghiali è più probabilmente ristretta alla specie. “Patterns of lesions of bovine tuberculosis in wild red deer and wild boar” G. Zanella, A. Duvauchelle, J. Hars, F. Moutou, M. L. Boschiroli, and B. Durand. Vet Rec. 2008 163: 43-47. (M.G.M.)
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18 Attualità Biotecnologie
VETERINARIA 31 | 2008
Scandaloso perdere il laboratorio di Cesare Galli Dopo diciassette anni di attività, il centro, fulcro internazionale delle ricerche sulla riproduzione animale, rischia la chiusura l Laboratorio per la Tecnologia della Riproduzione (LTR), noto all’opinione pubblica per la clonazione animale rischia di interrompere diciassette anni di attività coronata da prestigiosi riconoscimenti internazionali. Negli ultimi mesi, il Consiglio d’Amministrazione del Consorzio di Incremento Zootecnico (CIZ) a cui fa capo il Laboratorio di Galli ha infatti manifestato difficoltà finanziarie, a causa della mancanza di interesse verso la ricerca biotecnologica, che da anni LTR affianca a quella zootecnica, e della sfavorevole congiuntura economica. “Ci autofinanzieremo”. Cesare Galli è più realista che amareggiato e non intende lasciare l’Italia; dice che il problema del finanziamento della ricerca è un problema mondiale, meno sentito all’estero dove prevale il contributo economico dei privati e i privati, dice “hanno il diritto di prendere le decisioni sui loro bilanci”. Insieme alla moglie, la ricercatrice Giovanna
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Lazzari, sta valutando come continuare, ampliando i servizi agli allevatori di bovini e di cavalli ma anche ai ricercatori all’estero con l’addestramento tecnologico. Andando oltre il facile approccio sensazionalistico dell’informazione non specializzata, occorre ricordare che gli studi del Laboratorio vanno dalla realizzazione di biobanche per tutelare le specie in pericolo attraverso nuove tecniche di conservazione delle cellule animali, fino a quelli sugli xenotrapianti per rendere gli organi dei maiali compatibili con l’organismo umano.
LA POSIZIONE DELL’ANMVI L’ANMVI ha pubblicamente espresso solidarietà al Collega veterinario del quale apprezza non solo la statura scientifica ma anche il coraggio di fare scelte in controtendenza. Galli ha infatti iniziato le sue ricerche nel Regno Unito e le ha trasferite in un piccolo centro nella campagna cremonese, lavorando con un persona-
Durante il Congresso Internazionale di Riproduzione Animale svoltosi a Budapest dal 13 al 17 luglio, il Prof. Cesare Galli è stato insignito del premio “Simmet Prize for Assisted Reproduction”, il più importante riconoscimento per chi lavora nella ricerca nel settore della riproduzione degli animali d’allevamento.
le di 11 addetti che oggi intende salvaguardare. L’ANMVI si augura che il CIZ, presieduto da Nino Andena e di proprietà di Coldiretti, possa superare le attuali difficoltà economico-finanziarie e che le Autorità, locali e nazionali, non lascino intentate le possibilità di conti-
nuare le ricerche e di continuarle in Italia, anche alla luce della riflessione etica che la clonazione sta suscitando in tutta Europa. Senza il contributo della ricerca scientifica, rigorosa e indipendente, il dibattito sarà lasciato ai pregiudizi e ai condizionamenti. ■
EUROPARLAMENTO: NO ALLA CLONAZIONE l Parlamento Europeo ha votato una risoluzione che chiede di vietare, a scopi alimentari, la clonazione di animali e il loro allevamento, nonché la vendita e l'importazione di prodotti da essi derivati. Ritiene infatti che tutto questo minacci l'immagine dell'agricoltura UE, basata su prodotti di qualità, sui principi ecocompatibili e sul rispetto di rigorosi standard di benessere degli animali. Paventando anche una riduzione della diversità genetica, sostiene che l'impatto della clonazione non è ancora stato adeguatamente studiato. In tale contesto, è precisato, occorrerà tenere conto delle raccomandazioni dell'EFSA (Autorità europea per la sicurezza alimentare) e dell' EGE (Gruppo europeo per l'etica nella scienza e nelle nuove tecnologie). L'impatto della clonazione degli animali per scopi alimentari «non è ancora stato adeguatamente studiato», ma la clonazione «ridurrebbe significativamente la diversità genetica del patrimonio zootecnico, aumentando le probabilità che intere mandrie siano decimate da malattie alle quali sono suscettibili».I deputati sottolineano che il Gruppo europeo sull'etica «contesta la legittimità etica della clonazione di animali a scopi alimentari e ritiene che non vi siano argomentazioni convincenti che giustifichino la produzione alimentare ottenuta dai cloni e dalla loro progenie». Prima di pronunciarsi la Commissione Europea attende il nuovo rapporto sulla clonazione del Gruppo europeo sull'etica e il sondaggio di Eurobarometro sull'opinione dei cittadini Ue, previsto per ottobre.
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Sardegna Info Regioni
VETERINARIA 31 | 2008
Razze canine “pericolose”, nuova ordinanza a Sassari Aumentano le razze considerate pericolose. Previsti accertamenti a campione nei luoghi di detenzione dei cani aggressivi
l sindaco di Sassari, Gianfranco Ganau, ha emanato una nuova ordinanza sulle razze canine considerate pericolose. L’ordinanza è stata emanata il 25 luglio scorso, pochi giorni dopo la tragedia accaduta in un appartamento di via Diaz a Sassari, in cui una donna di 77 anni, Paola Dessole, è stata azzannata e uccisa dal pitbull del figlio. L’ordinanza sintetizza e integra le precedenti normative sull’argomento. In tutto il territorio comunale viene confermato il divieto di introdurre, allevare, riprodurre e detenere cani, cuccioli o adulti, appartenenti alle seguenti razze: pit-bull, american bulldog, fila brasileiro, rottweiler, dogo argentino, cane da pastore dell’anatolia, cane da pastore del caucaso, tosa inu, incroci fra le succitate razze ed incroci tra queste razze e cani meticci. L’unico modo per poter derogare al divieto sarà quello di chiedere un’autorizzazione all’Amministrazione comunale, attraverso un’istruttoria svolta dal comando di polizia municipale. Chi vuole detenere cani pericolosi dovrà presentare un’istanza contenente le generalità del richiedente, gli estremi di un documento di identità, l’indicazione della razza dell’animale che si intende detenere e i motivi della detenzione. La Polizia Municipale acquisirà il certificato del casellario giudiziale del richiedente, nonché il certificato dei carichi pendenti. Condizione essenziale per il rilascio dell’autorizzazione è l’assenza di iscrizioni a carico del richiedente. Una novità è rappresentata dal fatto che gli organi di vigilanza potranno effettuare accertamenti a campione nei luoghi privati in cui il titolare di autorizzazione dichiara di detenere il cane: qualora il titolare dell’autorizzazione dovesse opporsi all’accertamento, il rifiuto potrà determinare la revoca dell’autorizzazione. L’autorizzazione sarà personale, e dovrà essere sempre posseduta dal detentore del cane ed esibita a richiesta degli organi di vigilanza. L’autorizzazione acquista efficacia con l’iscrizione dell’animale all’anagrafe canina, con l’identificazione dell’animale attraverso inoculazione di microchip elettronico, e con la stipula di una polizza assicurativa per danni cagionati a terze persone. I cani di razza pericolosa dovranno essere detenuti in spazi idonei alle loro caratteristiche e nel rispetto delle prescrizioni san-
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cite dal legislatore e dalla normativa comunale in riferimento alle condizioni di custodia degli animali. Il cane può essere condotto nelle aree pubbliche e private aperte ad uso pubblico, esclusivamente dal titolare dell’autorizzazione. Negli spazi privati il cane dovrà essere detenuto, fatte salve le presenze occasionali, esclusivamente nei luoghi in cui il titolare dell’autorizzazione è residente, domiciliato o comunque abiti stabilmente. Gli animali già presenti nel territorio del Comune devono essere regolarmente iscritti all’anagrafe canina del Comune di Sassari dal momento dell’entrata in vigore dell’ordinanza. Negli spazi pubblici o aperti al pubblico i cani devono essere muniti di museruola, collare rigido o a maglia metallica, guinzaglio corto alla gamba, aventi consistenza e forma tali da impedire all’animale di mordere. Ai trasgressori dell’ordinanza sarà applicata una sanzione da Euro 25 a Euro 500. ■
MISURE SANITARIE CONTRO LA PESTE SUINA 'Assessorato dell'Igiene e sanità, con decreto n. 24 del 6 agosto, ha stabilito le misure sanitarie da applicarsi nei confronti delle pesti suine negli allevamenti suinicoli e comunque su tutti gli animali della specie suina, domestici e selvatici, e in tutte le aziende alimentari che in qualsiasi modo trattano carni suine e loro derivati. La lotta contro la peste suina africana e la peste suina classica ha come obiettivo l'eradicazione delle stesse malattie dal territorio della Regione Sardegna, ai fini della tutela sanitaria del patrimonio suinicolo regionale ed extra regionale, compreso quello selvatico, e della tutela e della promozione del commercio delle carni suine e dei prodotti derivati. È inoltre obiettivo primario garantire la sicurezza delle carni suine immesse nel circuito commerciale, al fine di tutelare il restante territorio nazionale e comunitario contro il rischio di fuoriuscita del virus dal territorio regionale. L'attuazione del piano di controllo e di eradicazione della peste suina africana e della peste suina classica è obbligatoria su tutto il territorio regionale.
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20 Info Regioni Profilassi rabbia silvestre
Rabbia silvestre, la Lombardia revoca due delibere l D.P.G.R. 15565 del 7 luglio 1988 "Aggiornamento dei provvedimenti relativi alla profilassi della rabbia silvestre e al diradamento della volpe" è stato revocato dalla Regione Lombardia, "in quanto non conforme alla attuale situazione epidemiologica nei confronti della rabbia". Gli accertamenti effettuati dalle AA.SS.LL e dall'Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell'Emilia sia sugli animali sel-
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vatici cacciati o rinvenuti morti sia sugli animali morsicatori, hanno dato fino ad ora esito favorevole. Pertanto il provvedimento - adottato a fronte della comparsa, all'inizio degli anni Ottanta, della malattia in alcuni animali - non ha più ragion d'essere. La situazione epidemiologica nazionale ed in particolare quella regionale nei confronti della rabbia è radicalmente mutata rispetto a quella esistente negli anni Ottanta e che a partire dal 1995 non si sono più verificati casi di rab-
VETERINARIA 31 | 2008
zioni dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell'Emilia "in quanto prevede compensi relativi ad una situazione epidemiologica non più esistente". ■
RIMINI, RIPRISTINARE IL SERVIZIO DI PRONTO SOCCORSO l Consigliere Barone (PdL) ha presentato un’interrogazione parlamentare al Sindaco di Rimini perché venga ripristinato il servizio di Pronto Soccorso 24 ore su 24. Il Comune di Rimini in accordo con la Provincia non ha rinnovato il contratto con l'Ordine dei Medici Veterinari della Provincia di Rimini che dal 1990 fino al 2005 garantiva attraverso i propri iscritti, un servizio obbligatorio di pronto soccorso 24 ore su 24 per chiunque ne avesse necessità. Oggi, in pratica, se qualche cittadino ha bisogno di un intervento immediato per il proprio o altrui animale deve passare attraverso una procedura burocratica che mette di fatto a rischio la vita degli animali bisognosi di cure immediate, questo perché non esiste la reperibilità obbligatoria di un Medico Veterinario di Turno per salvare la vita degli animali in pericolo. Il cittadino bisognoso di cure per un animale chiamando il 118 o la Polizia Municipale, si vede rilasciare una serie di numeri telefonici di veterinari che volontariamente, ma non obbligatoriamente, danno la propria disponibilità. “È doveroso - aggiunge Barone - inoltre ricordare, che tale servizio non garantito risulta essere oneroso in quanto esclusivamente a pagamento. Considerato che questa situazione è stata più volte denunciata dall'Ordine dei Medici Veterinari anche attraverso la stampa locale senza trovare alcuna risposta o soluzione dalle istituzioni locali, chiedo al Sig. Sindaco di adoperarsi affinché venga almeno ripristinato, come fino al 2005, il servizio di Pronto Soccorso 24 ore su 24 con l'Ordine dei Medici Veterinari anche attraverso l'istituzione di un numero unico per l'emergenza.” (Fonte: Animalieanimali.it)
I bia. Decadono così gli adempimenti sanitari allora previsti e, contestualmente, viene revocata anche la delibera relativa ai compensi per mammiferi selvatici consegnati alle Se-
TRIBUNALE DEGLI ANIMALI A MILANO ull'esperienza dello sportello animali dell'associazione italiana difesa animali ed ambiente-aidaa, nasce a Milano il Tribunale degli Animali, una vera e propria corte di difesa degli interessi degli animali rispetto agli umani. Sarà un vero e proprio tribunale di camera arbitrale dove saranno presenti dei legali dell'associazione aidaa e di altre associazioni animaliste che tuteleranno e sottoporranno ai giudici arbitrali delle cause dove verranno difesi gli animali abbandonati dai loro padroni, animali che sono stati sottoposti a violenza oppure semplicemente animali vittime di faide condominiali o tra vicini di casa che saranno chiamati a rispondere in base al codice penale e civile italiano in camera arbitrale. Il tribunale aprirà nel prossimo autunno ma l'associazione italiana difesa animali ed ambiente lancia fin da ora un appello ad avvocati e giudici arbitri che vogliano far parte di questa nuova struttura. “Si tratta di un'esperienza nuova, che vuole di fatto introdurre il concetto di diritto degli animali pur seguendo le logiche e le leggi oggi vigenti in Italia”afferma Lorenzo Croce presidente aidaa e promotore dell'iniziativa. Per info ed adesioni 347 8883546. (Fonte: Animalieanimali.it)
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Bandi e concorsi Info Regioni
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Mense scolastiche, veterinari esclusi dai controlli L'ANMVI ha chiesto al Sindaco di Piacenza la modifica del bando l Comune di Piacenza - Settore Infanzia, Scuola, Politiche giovanili ha emesso un bando di gara "per il Servizio per il controllo qualitativo di tutte le forniture acquisite per il funzionamento del servizio di refezione scolastica e nidi di infanzia, l'applicazione dei piani di autocontrollo igienico sanitario secondo il sistema HACCP". Il bando non prevede la figura del Medico Veterinario, ammettendo solo concorrenti in possesso del "diploma di laurea in scienze e tecnologie alimentari o in scienze biologiche". Con una lettera indirizzata al Sindaco Roberto Reggi il Presidente dell'ANMVI ha chiesto la modifica del bando che, così configurato, "esclude di fatto la professionalità più titolata e competente in materia di sicurezza alimentare", con l'esito di inficiare il previsto "controllo qualitativo" in relazione ai "piani di autocontrollo sanitario secondo il sistema HACCP (ex D.Lgs. 155/97)" che costituisce la finalità del bando stesso. "Il mancato riconoscimento del diploma di laurea in medicina veterinaria per il conferimento dell'incarico libero professionale configurato dal bando- continua la lettera dell'ANMVI-, rappresenta una grave privazione per l'Amministrazione in primis e va a detrimento di quel servizio di refezione scolastica e nidi d'infanzia che si vuole garantire". La richiesta rivolta all'Amministrazione piacentina e di "sanare i vizi contenuti nel bando e modificarlo in modo da ammettere i soggetti
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in possesso del diploma di laurea in medicina veterinaria, di abilitazione di Stato e di regolare iscrizione all'Albo professionale". In caso di diniego, l'Associazione "si riserva di adottare opportune azioni di tutela delle prerogative professionali del medico veterinario". Il bando scadrà il 10 settembre. ■
IZS LAZIO E TOSCANA, ROSATI È IL NUOVO DIRETTORE a giovedì primo agosto il Dr. Remo Rosati ricopre l'incarico di Direttore Sanitario dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Regioni Lazio e Toscana (IZSLT) conferitogli dal Direttore Generale a seguito della rinuncia del Prof. Francesco Maria Cancellotti. Il Dr. Rosati è stato per anni Direttore della Direzione Operativa "Controllo dell'igiene, della produzione e della trasformazione del latte", oltre che responsabile del "Centro Latte Qualità" della Regione Lazio e del Centro di Referenza Nazionale sulla Qualità del latte e dei prodotti derivati degli ovini e dei caprini. Nel 2005, 2006 e 2007 è stato professore a contratto presso la Facoltà di Medicina Veterinaria dell’Università degli Studi di Pisa nell'ambito del Corso integrativo "Controllo dei prodotti di origine animale nei laboratori ufficiali”. Con delibera n° 304 del giorno 11/07/2008 il Direttore Generale lo ha nominato Direttore Sanitario per la durata del suo mandato. Da parte sua il dr. Rosati all'atto di accettazione del nuovo incarico ha dichiarato: "Lascio dopo tanti anni la direzione operativa Controllo dell'igiene, della produzione e della trasformazione del latte, presso la quale ho avuto grandi soddisfazioni grazie alla professionalità dei colleghi con cui ho lavorato negli anni. Rispetto all’incarico che mi accingo a ricoprire, penso di conoscere sia le risorse che le problematiche dell'Istituto e cercherò, confidando nella collaborazione di tutti, di proseguire verso risultati sempre più competitivi nella direzione già indicata con grande professionalità da chi mi ha preceduto”. (Fonte: IZS Lazio e Toscana)
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SILVANO SEVERINI DG DELL'IZS UMBRIA E MARCHE 'è un nuovo direttore generale all’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Umbria e delle Marche, ruolo fino ad ora ricoperto dal dottor Guido Petracca. In seguito a selezione pubblica, la carica passa a Silvano Severini, 52 anni, pesarese e sindaco del Comune di Macerata Feltria. Nominato dalla giunta regionale il 28 luglio scorso, Silvano Severini è laureato in Medicina Veterinaria all'Università degli studi di Bologna, si è specializzato in «Sanità pubblica veterinaria» a Milano. «Questa nomina mi gratifica e rappresenta una nuova sfida professionale ed umana - ha commentato Severini. La direzione generale di un istituto che svolge attività in due Regioni è un ruolo di prestigio che premia il lavoro svolto fino a questo momento. Il mio obiettivo è favorire e motivare le professionalità presenti, premiando la meritocrazia a partire dalle due prime cariche che dovrò nominare a giorni, quella di direttore sanitario e direttore amministrativo”.
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22 Anmvi Regione Dirigenza regionale
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Si riuniscono i Consigli Regionali dell’ANMVI ni e della articolazione strutturale propria di Federazione Medici, al cui coordinamento partecipano rappresentanti di ANMVI (v. notizia di copertina).
ELEZIONI ANMVI REGIONE Il mandato 2005-2008 dei consigli regionali ANMVI è in scadenza e la riunione sarà l’occasione per fare il punto sulle elezioni per il rinnovo dei consigli regionali. I Consigli Regionali dell’ANMVI, si rinnoveranno di fatto con una prima tornata elettorale dai primi mesi del 2009. Costituite a partire dal 2002, le ANMVI Regione sono state poi riconfermate nel luglio 2005. Il Consiglio Direttivo dell'ANMVI, aveva infatti stabilito di prolungare le attuali composizioni dei Direttivi Regionali per il triennio successivo proprio perché alcuni Direttivi regionali si erano da poco costituiti e solo da settembre 2004, tutte le ANMVI Regione sono entrate a regime.
STRUTTURA REGIONALE
abato 18 ottobre si riuniranno a Cremona, presso la sede dell’ANMVI, i Consigli Regionali dell’Associazione. L’incontro che avrà inizio alle ore 14.00, sarà occasione di ampio dibattito e confronto sui temi di maggior rilevanza ed attualità per la professione. Al termine della riunione della dirigenza regionale, si svolgerà l’Assemblea Elettiva per il rinnovo del Consiglio Direttivo ANMVI in carica fino al 2011. In base allo statuto dell’Associazione (artt.6.9), hanno diritto di voto i Presidenti/Rappresentanti delle Associazioni Federate ANMVI e i Coordinatori Regionali ANMVI. Il giorno successivo, domenica 19 ottobre, alla presenza della dirigenza associativa e delle autorità invitate, l’Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani terrà il suo Congresso Nazionale. Tema di quest’anno: “Le competenze veterinarie. Identità, visibilità e tutela di una professione competitiva”. Al congresso sono invitati tutti i medici veterinari interessati. Di seguito i punti all’odg della dirigenza regionale.
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LEAVET Verrà analizzato lo stato di attuazione del progetto LEAVET, finalizzato a creare una rete di strutture veterinarie private che, capillarmente in ogni Regione, favorisca la riduzione del randagismo e dei costi da esso derivanti, con funzioni di prevenzione anche a favore delle categorie socialmente deboli. L’8 maggio scorso ANMVI e Federazione Medici UIL FPL hanno siglato un Protocollo d'intesa che sancisce l'impegno delle parti ad un'azione collaborativa e sinergica. Primario scopo dell'intesa raggiunta è il progetto LEAVET. Il Sindacato Italiano Veterinari Ambulatoriali SIVA, per la creazione della medicina veterinaria di base, è formalmente confluito in Federazione Medici UILFPL, la quale si impegna a favorire lo sviluppo dei progetti ANMVI, per il tramite di azioni comu-
In ogni Regione è presente un consiglio direttivo che si occupa delle relazioni istituzionali e professionali del territorio. Ciascun consiglio Direttivo è composto da un Presidente, un Vice Presidente, un Segretario ed eventualmente uno o più consiglieri. Quattro, sono i coordinatori regionali ANMVI che hanno il ruolo di collegamento tra i CD regionali e il Consiglio Direttivo Nazionale. Partecipando inoltre di diritto al Consiglio Nazionale ANMVI, i Coordinatori portano le istanze regionali direttamente al Consiglio Nazionale.
ELEZIONI ORDINI PROVINCIALI Ultimo punto all’ordine del giorno, le elezioni dei Consigli Direttivi degli Ordini provinciali per il prossimo triennio. ■
CONSULTAZIONE, ANMVI PIEMONTE IN REGIONE l consiglio regionale ANMVI PIEMONTE è stato convocato dalla IV commissione permanente del Consiglio Regionale per l’esame di alcuni provvedimenti di interesse veterinario. Questi i provvedimenti che saranno esaminati e discussi: Disciplina del rapporto uomocane per la prevenzione delle morsicature e la gestione dei cani ad aggressività non controllata; Cani e padroni buoni cittadini (PDL n. 470); Tutela e salute degli animali da compagnia (PDL n. 486); Istituzione del servizio sanitario veterinario gratuito per la cura degli animali da affezione per persone rientranti in fasce protette (PDL n. 490); Norme in tema di commercio e detenzione di cuccioli di cane. Modifiche e Integrazioni alla legge regionale 19 luglio 2004, n. 18 (Identificazione elettronica degli animali di affezione e banca dati informatizzata). Abrogazione della legge regionale 13 aprile 1992, n. 20 “Istituzione dell'anagrafe canina” (PDL n. 522); Disciplina del rapporto uomo-cane per la prevenzione della salute pubblica e del benessere animale (PDL n. 561). Le consultazioni iniziano il 12 settembre.
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Aviaria e attività venatoria Leggi in Gazzetta
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Deroga al divieto sui richiami vivi Concesso l’uso di volatili appartenenti agli ordini degli anseriformi e caradriformi come richiami vivi nella caccia agli uccelli cia ai fini dell’aggiornamento della Banca Dati Nazionale.
BIOSICUREZZA Per prevenire la trasmissione del virus dell’influenza aviaria, deve essere garantita una netta separazione tra le due tipologie produttive, richiami vivi e pollame domestico allevato. Pertanto i richiami devono essere custoditi in
ade il divieto di utilizzo sull’intero territorio nazionale dei volatili appartenenti agli ordini degli anseriformi e caradriformi come richiami vivi nella caccia agli uccelli. Dal 15 agosto, è in vigore una nuova ordinanza che ne consente l’utilizzo fino al 31 marzo del 2010, purché nel rispetto di un apposito Protocollo operativo predisposto dal Ministero della Salute. Il divieto di utilizzo dei richiami vivi appartenenti agli ordini degli anseriformi e caradriformi nella pratica venatoria ha rappresentato, dal 2005 a oggi, uno dei principi di massima cautela nell’ambito delle attività del piano di controllo nazionale dell’aviaria. Ma la situazione epidemiologica è migliorata e la stessa normativa comunitaria dà agli Stati membri la facoltà di decidere in merito all’utilizzo dei richiami vivi nell’attività venatoria. Il Protocollo operativo chiarisce che relativamente alla gestione delle specie selvatiche alcuni comportamenti dei cacciatori possono, in situazioni particolari, rappresentare un possibile ulteriore rischio per la diffusione di virus influenzali. È per questo che era stato introdotto il divieto dei richiami, considerati un possibile “ponte epidemiologico” tra ambiente naturale e antropizzato con maggiori rischi di trasmissione dell’infezione al pollame. La deroga al divieto viene disposta a seguito della valutazione del rischio e dell’attuazione di una serie di misure di controllo (anagrafica, tracciabilità e rintracciabilità, biosicurezza, misure sanitarie di controllo) che richiedono “un notevole impegno di risorse e di personale per quanto riguarda l’attività di registrazione dei soggetti utilizzati e controlli sanitari di competenza dei servizi veterinari e delle analisi a carico degli istituti zooprofilattici sperimentali competenti per territorio”.
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ANAGRAFICA Il detentore, qualora non già registrato per il possesso di altre specie animali, deve essere identificato con un codice aziendale che deve richiedere presso i servizi Veterinari della ASL competente per territorio. Le regioni o le province competenti devono acquisire l’elenco dei cacciatori che richiederanno l’autorizzazione all’utilizzo dei richiami.
TRACCIABILITÀ E RINTRACCIBILITÀ Per la prevenzione dell’introduzione e della diffusione della malattia, deve essere garantita la tracciabilità e la rintracciabilità dei volatili identificati e utilizzati come richiami vivi. I cacciatori devono essere dotati di un apposito documento che attesti la condizione sanitaria dei soggetti, sul quale vengano registrate tutte le movimentazioni e l’eventuale cessione a terzi e comunicate come previsto alla provin-
recinti distinti sia strutturalmente che funzionalmente rispetto al restante pollame domestico allevato. Se allevati in locali chiusi, deve essere garantita la corretta separazione da altri volatili.
MISURE SANITARIE DI CONTROLLO I controlli sanitari sono effettuati ai sensi della decisione CE, sono definiti a livello regionale sulla base della popolazione censita e dei fattori di rischio presenti a livello territoriale, sentito il Centro di referenza nazionale. I proprietari/detentori dei richiami vivi devono
formalmente impegnarsi a segnalare qualsiasi possibile anomalia riscontrata. Le spese per l’applicazione delle misure previste per l’adozione della deroga sono a carico delle regioni o province. I servizi veterinari e gli enti competenti dei controlli sull’attività venatoria sono tenuti alla vigilanza della corretta attuazione delle norme sanitarie previste dal Protocollo operativo. La deroga inoltre sarà immediatamente sospesa qualora la situazione epidemiologica, a seguito di diffusione di virus influenzali nel nostro Paese, dovesse modificarsi e quindi raffigurarsi un grave rischio sanitario. ■
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Associazione Veterinari Modenesi
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Leishmaniosi canina: appuntamento a Modena n incontro sulla leishmaniosi canina. Ad organizzarlo è l’Associazione Veterinari Modenese, società federata ANMVI, il prossimo 5 ottobre presso l’Hotel Raffaello di Modena. A trattare l’argomento saranno il Dott. Michele Maroli dell’Istituto Superiore di Sanità di Roma; il Prof. Gaetano Oliva dell’Università Federico Secondo di Napoli e il Dott. Andrea Zatelli, Libero Professionista - Reggio Emilia. Durante l’incontro si parlerà di: epidemiologia della leish-
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maniosi canina in Italia e biologia del vettore; fisiopatologia delle nefropatie; gestione del paziente neuropatico; piani di profilassi, monitoraggio e intervento nella Regione Emilia Romagna; aspetti clinico-terapeutici della leishmaniosi canina; misure di lotta e prevenzione del vettore; profilassi vaccinale della leishmaniosi canina. L’incontro è gratuito per i soci AVM. Per i non soci la quota di partecipazione è di 30 € (iva inclusa). La partecipazione dovrà essere confermata a mezzo e-mail (assvetmodenese@libero.it) o telefonicamente al numero 338/8215001 entro il 1° ottobre. ■
NAZIONALE DI CALCIO, L’EMILIA ROMAGNA VINCITRICE DEL 9° TORNEO ella foto la squadra dell’Emilia Romagna, vincitrice del 9° torneo nazionale di calcio per rappresentative regionali medici veterinari. Quest'anno il torneo si è svolto nelle Marche, dal 1 al 5 giugno lungo la Riviera del Conero, nelle località di mare di Numana e Sirolo. Le squadre partecipanti erano undici, divise in 2 gironi molto equilibrati. Il 1° girone comprendeva le Rappresentative della Lombardia, del Piemonte, dell'Umbria, della Campania, della Puglia e della Sardegna. Il 2° girone comprendeva le Rappresentative dell'Emilia Romagna, delle Marche, dell'Abruzzo, del Triveneto, del Lazio. Nella finale per il 3° e 4° posto le Marche hanno vinto il confronto sull’Umbria (dopo i calci di rigore). La finale per il 1° posto hanno visto prevalere l’Emilia Romagna sulla Lombardia, dopo una combattutissima ed equilibrata partita, grazie al gool di Emiliani che ha ribattuto in rete una corta respinta del portiere dopo un bel colpo di testa di Giunti. Come corollario finale si è poi svolta la partita fra Nazionale Veterinari e Nazionale Italiana Campioni Olimpionici, durante la quale è stata effettuata una raccolta di beneficenza. Si ringrazia Davide Rossetti, Resp. Emilia Romagna, per la comunicazione.
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BUONE PRATICHE VETERINARIE DI QUALITÀ l Manuale ANMVI delle Buone Pratiche Veterinarie, in vendita in CDROM dal mese di settembre, è un disciplinare che fornisce le metodiche per la corretta applicazione delle buone pratiche nelle strutture veterinarie per animali da compagnia. Il Manuale è frutto dei lavori condotti dalla Commissione ANMVI per la Qualità composta da: Paolo Bossi (Presidente), Francesco Carrani, Andrea Cereser, Marco Melosi, Andrea Verme, Marco Viotti e Silvia Tramontin. Il testo è patrocinato dal Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali e dalla FNOVI ed è basato sul Codice Deontologico del Medico Veterinario e sulle Good Veterinary Practice approvate dalla FVE. Mutuando le procedure proprie dei sistemi di qualità, il documento fornisce le procedure per la loro gestione in studi, ambulatori, cliniche, ospedali e laboratori veterinari, allo scopo di innalzare la qualità dei servizi medico veterinari secondo i dettami della deontologia, della tracciabilità e della competenza. L’applicazione delle metodiche indicate dal Manuale consente alla struttura di ottimizzare l’organizzazione e la gestione dei servizi a tutto vantaggio del paziente, del cliente e del professionista. Il disciplinare è universale: ogni struttura potrà applicarlo alla propria realtà, indipendentemente dalla tipologia e dalle dimensioni. L’applicazione dei requisiti descritti nel documento è volontaria, come volontaria è la certificazione di qualità che è possibile conseguire sulla base del Ma-
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A.N.M.V.I. ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI
nuale stesso. L’acquisto del Manuale non vincola alla certificazione. La certificazione BPV è un percorso di attestazione di qualità che culmina nella valutazione da parte di un organismo indipendente, imparziale e competente in materia (organismo di accreditamento). La Commissione ANMVI per la Qualità ha individuato tale organismo nel CSQA. Possono richiedere la valutazione tutti i titolari che abbiano applicato alla propria struttura il disciplinare contenuto nel Manuale e desiderino certificarne la corretta applicazione agli occhi del pubblico. A questo fine, ANMVI Servizi mette a disposizione un percorso di consulenza che guida le strutture alla verifica del’Ente terzo certificatore. Un primo percorso di Avviamento alla certificazione BPV inizierà giovedì 9 ottobre con una giornata di consulenza, presso il Centro Studi di Palazzo Trecchi, seguita da un anno di assistenza individuale a distanza. Verranno forniti elementi teorici e pratici per la comprensione del Manuale e per apprendere le modalità di utilizzo (Sistema Documentale). Al termine del percorso il titolare di struttura potrà scegliere se e quando richiedere la verifica in qualsiasi momento. La quota di iscrizione al percorso di avviamento alla certificazione del 9 ottobre è comprensiva del Manuale. Per informazioni sull’acquisto del Manuale: http://distribuzione.evsrl.it/ - anmviservizibpv@anmvi.it Per informazioni sull’Avviamento alla certificazione: www.anmvioggi.it anmviservizibpv@anmvi.it
QUALITALIA®
ANMVI SERVIZI BPV
AVVIAMENTO ALLA CERTIFICAZIONE BPV Giovedì 9 Ottobre 2008 GIORNATA DI CONSULENZA PER LE STRUTTURE VETERINARIE PER ANIMALI DA COMPAGNIA SEGUITA DA UN ANNO DI ASSISTENZA INDIVIDUALE A DISTANZA CENTRO STUDI VETERINARI E.V. - PALAZZO TRECCHI - CREMONA
OBIETTIVI: applicare il Manuale BPV e preparare la struttura alla verifica dell’ente certificatore DURATA: 8 ore di docenza e 1 anno di assistenza individuale a distanza COSTO: 600,00 euro + IVA • SCADENZA: 25 settembre 2008 TARGET E OBIETTIVI: La giornata e il successivo percorso di consulenza personalizzata sono rivolti ai titolari di strutture veterinarie che vogliono conoscere ed applicare le Buone Pratiche Veterinarie (BPV) all’interno delle proprie organizzazioni e ai responsabili della qualità che operano all’interno di strutture veterinarie complesse. Gli obiettivi sono la conoscenza del Manuale ANMVI delle BPV e la sua corretta applicazione nella struttura, attraverso idoneo sistema documentale. La docenza fornirà elementi teorici e pratici per la comprensione del Manuale e per apprendere le modalità di utilizzo del relativo Sistema Documentale, entrambi curati dalla Commissione ANMVI per la Qualità. Il percorso è propedeutico alla certificazione BPV e prepara alla corretta applicazione del Manuale e a sostenere la verifica ispettiva con l’ente certificatore. Il titolare di struttura potrà scegliere se richiedere la verifica in qualsiasi momento (a richiesta potrà anche concordare la presenza di un consulente di Anmvi Servizi nella struttura). L’ente di certificazione individuato dalla Commissione ANMVI per la Qualità, valutate esperienza e convenienza, è il CSQA. Il Manuale ANMVI delle Buone Pratiche Veterinarie è patrocinato dalla FNOVI e dal Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali. PROGRAMMA • Registrazione partecipanti e distribuzione del materiale documentale • Presentazione del corso • Motivazioni del progetto BPV e stato dell’arte • Il gruppo di consulenza BPV di ANMVI Servizi • Organizzazione generale del disciplinare BPV • Analisi dei requisiti del disciplinare BPV e valutazione della documentazione di riferimento • Esercitazioni: personalizzazione del proprio sistema documentale • Criticità emerse durante gli audit BPV: non conformità rilevate e soluzioni • L’assistenza a distanza: come funziona e a cosa serve • Discussione finale • Chiusura dei lavori prevista alle 18.30 DOCENTE: Andrea Verme, medico veterinario, membro della Commissione ANMVI per la Qualità, Amministratore unico Qualitalia. La docenza è affiancata da Auditor BPV e da un medico veterinario titolare di struttura. METODOLOGIA DIDATTICA: Durante lo svolgimento del corso sono previste lezioni teoriche ed esercitazioni pratiche con personalizzazione del Sistema Documentale previsto dal disciplinare (Manuale). Ai partecipanti viene consegnato il Manuale ANMVI delle Buone Pratiche Veterinarie (CDROM), il Sistema Documentale e la dispensa contenente le presentazioni in formato power point. La consulenza prosegue con un anno di assistenza a distanza mediante piattaforma informatizzata e dà diritto a ricevere eventuali aggiornamenti del materiale documentale. L’assistenza a distanza è compresa nel costo di iscrizione. È vivamente consigliata la lettura preliminare del Manuale ANMVI delle BPV richiedibile al numero: 0372/40.35.37 con ragionevole anticipo. Si invitano i sigg. partecipanti a dotarsi di pen drive per le esercitazioni e per il download del Sistema Documentale. Centro Studi Veterinari E.V. srl - Via Trecchi, 20 - 26100 Cremona - Tel. 0372/40.35.37- anmviservizibpv@anmvi.it Edizioni Veterinarie E.V. srl
Lingua blu Dalle Aziende
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BTV8, dalla Fort Dodge il primo vaccino In arrivo le prime 500.000 dosi del vaccino Zulvac® 8 Bovis a Fort Dodge Animal Health, una divisione della Wyeth (NYSE: WYE), ha annunciato la distribuzione delle prime 500.000 dosi del vaccino Zulvac® 8 Bovis, che protegge gli animali dalla patologia indotta dal sierotipo 8 della Blue Tongue (febbre catarrale o lingua blu). Il sierotipo 8 della Blue Tongue è stato identificato per la prima volta in Italia nella provincia di Verona nel marzo 2008. La Fort Dodge è una delle due società incaricate dal Governo Italiano della produzione del vaccino per il sierotipo 8 della Blue Tongue e fornirà complessivamente 4,4 milioni di dosi durante i mesi di giugno e luglio. Il Ministero della Sanità ha deciso di avviare un piano di vaccinazione di massa contro la Blue Tongue a partire dalle province prima di
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Verona, poi di Mantova e Brescia, estendendolo infine a coprire tutto il bestiame a rischio del nord d’Italia. La gestione del processo di vaccinazione verrà effettuata dall’Istituto Zooprofilattico delle Venezie. La Fort Dodge è la prima società a fornire il vaccino per il sierotipo 8 in Italia; vaccino che viene prodotto dallo stabilimento della società a Weesp, in Olanda. “A causa dei gravi rischi per gli allevamenti dovuti alla Blue Tongue, la Fort Dodge ha destinato notevoli sforzi e risorse alla messa a punto di un vaccino,” dichiara Stefan Mihailov, Direttore Generale della Fort Dodge Italia. “Siamo estremamente lieti di poter sostenere le Autorità italiane nel loro sforzo di tenere sotto controllo i focolai della Blue Tongue nel paese.” “Continueremo a sostenere gli allevatori
nella loro lotta contro la Blue Tongue, “ha commentato Marc Snacken, Marketing Manager Ruminanti, Fort Dodge Europa. “Oltre al nostro vaccino contro il sierotipo 8 che attualmente risulta piuttosto diffuso in Europa, abbiamo anche la disponibilità di un vaccino per combattere il sierotipo 1, che si sta dimostrando un problema crescente in tutta Europa. Inoltre, possiamo offrire anche un vaccino contro il sierotipo 4, che colpisce principalmente gli ovini in Spagna e in Italia.” ■
COMUNICATI STAMPA Le aziende interessate alla pubblicazione dei comunicati stampa possono inviare il comunicato, possibilmente corredato da una foto, all’indirizzo email: professioneveterinaria@anmvi.it
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La nuova edizione del Corso prevede nuove esercitazioni pratiche per le quali saranno impiegati video didattici e modelli ossei di nuovissima produzione oltre alla discussione interattiva di casi clinici
ECOGRAFIA CLINICA DIRETTORE Bruno Peirone, Med Vet, PhD, Torino DIRETTORE DELLE ESERCITAZIONI Alessandro Piras, Med Vet, Spec. in Chirurgia, MRCVS, Newry, Irlanda del Nord RELATORI Ermenegildo Baroni, Med Vet, Rovigo Antonio Ferretti, Med Vet, Dipl ECVS, Milano Bruno Peirone, Med Vet, PhD, Torino Pier Mario Piga, Med Vet, Torino Alessandro Piras, Med Vet, Spec. in Chirurgia, MRCVS, Newry, Irlanda del Nord Ulrich Reif, Med Vet, Dipl ECVS, Bobingen, Germania Matteo Tommasini Degna, Med Vet, Dipl ECVS, Roma ISCRIZIONE Partecipazione a numero chiuso (60) QUOTE Soci SCIVAC: € 900,00 + IVA 20% Non soci: € 1.050,00 + IVA 20%
SEMINARIO NAZIONALE
2a Parte dell’Itinerario didattico di Diagnostica per Immagini Cremona, 13/16 Ottobre 2008 Centro Studi SCIVAC ECM: In fase di accreditamento DIRETTORE Federica Rossi, Med Vet, Spec Rad Vet, Dipl ECVDI, Bologna RELATORI E ISTRUTTORI Luca Benvenuti, Med Vet, Lucca David Chiavegato, Med Vet, Padova Gian Marco Gerboni, Med Vet, Samarate (VA) Francesco Migliorini, Med Vet, Roma Federica Rossi, Med Vet, Spec Rad Vet, Dipl ECVDI, Bologna Giliola Spattini, Med Vet, Reggio Emilia ISCRIZIONE Partecipazione a numero chiuso (36) QUOTE Soci SCIVAC: € 650,00 + IVA 20% Non soci: € 800,00 + IVA 20%
RELATORI Antonello Bufalari, Med Vet, PhD, Perugia Marco Caldin, Med Vet, Dipl ECVCP, Padova Federico Corletto, Med Vet, CerVA, Dipl ECVA, MRCVS, Cambridge (UK) Emilio Feltri, Med Vet, Tortona (AL) Diego Fonda, Prof Med Vet, Dipl ECVA, Milano Adriano Lachin, Med Vet, Venezia Giorgio Neri, Med Vet, Consulente ANMVI, Novara Attilio Rocchi, Med Vet, Vienna Luca Zilberstein, DVM, Phd, Maisons Alfort, Francia ISCRIZIONE Partecipazione a numero chiuso (36) QUOTE Soci SCIVAC: € 700,00 + IVA 20% Non soci: € 850,00 + IVA 20%
EPILESSIA DEL CANE E DEL GATTO: SIAMO ALL’INIZIO DI UNA NUOVA ERA? Padova, 18/19 Ottobre 2008 Crowne Plaza Padova - Via Po, 197 35135 Padova ECM: In fase di accreditamento RELATORI Marco Bernardini, Med Vet, Dipl ECVN, Padova Sigitas Cizinauskas, DVM, Dipl ECVN, Helsinki (Finlandia) Andre Jaggy, Dr Med Vet, Dipl ECVN, Berna (Svizzera) RESPONSABILE SCIENTIFICO Marco Bernardini, Med Vet, Dipl ECVN, Padova
26 Calendario attività Dal 14 settembre al 9 ottobre Per visualizzare i programmi degli eventi di tutte le società clicca su www.evsrl.it/eventi Edizioni Veterinarie E.V. srl
14 SET 14 SET 18 - 20 SET 20 SET 21 SET 21 SET 21 SET 21 SET 21 SET 24 SET 25 - 27 SET 27 - 28 SET 27 - 28 SET 27 - 28 SET 28 SET 28 SET 28 SET 28 SET 1 - 4 OTT 4 OTT 5 OTT 5 OTT 5 OTT 5 OTT 6 OTT
INCONTRO REGIONALE SCIVAC TOSCANA INCONTRO REGIONALE SCIVAC BASILICATA
ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC Attenzione: Iscrizioni chiuse per esaurimento posti. SEMINARIO SIVE INCONTRO REGIONALE SCIVAC VENETO INCONTRO REGIONALE SCIVAC LOMBARDIA CORSO SIVE INCONTRO REGIONALE SCIVAC PIEMONTE IN COLLABORAZIONE CON SOVEP INCONTRO SIARMUV INCONTRO REGIONALE SCIVAC PUGLIA
ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC Ultimi posti disponibili EVENTO SIVAE INCONTRO SCVI CORSO SCIVAC
INCONTRO SIDEV INCONTRO ANMVI IN COLLABORAZIONE CON SCIVAC E GPM INCONTRO REGIONALE SCIVAC FRIULI VEN.GIULIA
CHIRURGIA DEI TESSUTI MOLLI: VI PARTE - CHIRURGIA PLASTICA RICOSTRUTTIVA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it SEMINARIO “ECOGRAFIA ADDOMINALE E TORACICA NEL CAVALLO ADULTO” - Centro Studi Palazzo Trecchi, Cremona - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: info@sive.it VALUTAZIONE DELL’OCCLUSIONE E TRAUMATOLOGIA DENTALE - Park Hotel Villa Fiorita - Monastier (TV) Via Giovanni XXIII, 1 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it DIFFICOLTÀ DEAMBULATORIE: IL RUOLO DELLE MALATTIE DEL SISTEMA NERVOSO PERIFERICO - UN APPROCCIO CLINICO, DIAGNOSTICO E (FISIO)TERAPEUTICO - Hotel Leonardo Da Vinci, Milano - Via Senigallia, 6 - ECM: Rich. Accr. - Per info: Monica Borghisani - Segr. Del. Reg. SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it WET LAB ON ABDOMINAL AND THORACIC ULTRASOUND IN THE ADULT HORSE - Crema, Istituto Incremento Ippico della Lombardia - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE Tel. +39 0372 403502 - E-mail: info@sive.it PIEMONTE - APPROCCIO CLINICO E TERAPEUTICO ALLE MALATTIE DELL’ORBITA, DEGLI ANNESSI E DELLA LENTE NEL CANE E NEL GATTO - Rivoli (TO) - Hotel Campanile - C.so Allamano 153 - ECM: Richiesto Accr. - Per info: Monica Borghisani - Segr. Del. Reg. SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it REGIONALE - ANESTESIA/ANALGESIA NEURASSIALE: LA TECNICA PERIDURALE - Università degli Studi di Padova, Facoltà di Medicina Veterinaria - Legnaro (PD) - Via dell’Università’, 16 - Agripolis - ECM: Richiesto Accr. Per info: Lucia Tornaghi - Segr. Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. 0372/40.35.02 - E-mail: socspec@scivac.it FISIOPATOLOGIA E TERAPIA DEL DOLORE - Bari, Facoltà di Medicina Veterinaria - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - Email: delregionali@scivac.it 2° IT. DERMATOLOGIA: II PARTE - APPROCCIO DIAGNOSTICO AI PROBLEMI DERMATOLOGICI (2°) Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it ORTOPEDIA NEGLI ANIMALI ESOTICI - Centro Studi Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: info@sivae.it LA CARDIO-CHIRURGIA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: socspec@scivac.it CORSO INTRODUTTIVO DI MEDICINA D’URGENZA BASATO SULL’ANALISI DI CASI CLINICI REALI - Hotel Selene, Roma - Via Pontina km 30 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it AGGIORNAMENTI IN MALATTIE FUNGINE SUPERFICIALI DEL CANE E DEL GATTO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: socspec@scivac.it GPM ANMVI: “LA CONOSCENZA DEL MARKETING DEI SERVIZI COME VANTAGGIO COMPETITIVO NELLA PROFESSIONE VETERINARIA” - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Milena Migliavacca - - Tel. +39 0372 403536 - E-mail: management@anmvi.it FONDAMENTI DI ANESTESIA GASSOSA - Hotel Internazionale - Cervignano del Friuli (UD) - Via Ramazzotti, 2 ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it
INCONTRO REGIONALE SCIVAC MOLISE
AGGIORNAMENTI IN NEUROLOGIA - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it
CORSO SCIVAC Attenzione: Evento annullato.
CORSO DI MEDICINA COMPORTAMENTALE - I PARTE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 E-mail: info@scivac.it
INCONTRO SIPE
SEMINARIO SIPE - Centro Studi E.V., Palazzo Trecchi - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: info@sive.it
INCONTRO SISCA
EDUCARE UN CUCCIOLO CHE PENSA: APPROCCIO TEORICO E PRATICO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: socspec@scivac.it APPROCCIO DIAGNOSTICO AL PAZIENTE CON PATOLOGIE DELLE GHIANDOLE SURRENALI - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: socspec@scivac.it DIAGNOSI E TERAPIA DELLE PRINCIPALI PATOLOGIE SCHELETRICHE EREDITARIE - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it
INCONTRO SVIDI
INCONTRO REGIONALE SCIVAC LAZIO
INCONTRO SINUV
L’IPERTENSIONE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: socspec@scivac.it
INCONTRO REGIONALE SCIVAC LOMBARDIA
LOMBARDIA: INCONTRO CON GIORGIO ROMANELLI - Atahotel Quark, Milano - Via Lampedusa, 11/A - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it CORSO SISCA - L’EDUCAZIONE DEL CUCCIOLO SECONDO UN’OTTICA PEDAGOGICA (II PARTE) - Il Biancospino - Casteggio (PV) - ECM: No ECM - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: socspec@scivac.it 2° IT. ORTOPEDIA: III PARTE - OSTEOSINTESI INTERNA AO BASE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it AVVIAMENTO ALLA CERTIFICAZIONE BPV - Centro Studi E.V., Palazzo Trecchi - Cremona - Via Trecchi, 20 ECM: No ECM - Per informazioni: Sabina Pizzamiglio - Segreteria ANMVI - Tel. +39 0372 403537 - E-mail: info@anmvi.it
6 - 9 OTT
CORSO SCIVAC / SISCA Attenzione: Evento annullato.
8 - 11 OTT
ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC Ultimi posti disponibili
9 OTT
LE ERNIE IN CHIRURGIA GENERALE - Firenze - Grand Hotel Mediterraneo - Lungarno del Tempio 44 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it PROTEINE ARMONICHE SEQUENZE DI NOTE - Matera - Ostello Femminile Le Monacelle - Via Riscatto, 9/10 ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it
CORSO ANMVI
laPROFESSIONE
VETERINARIA 31 | 2008
PROFESSIONE la VETERINARIA La rivista è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore Direttore Carlo Scotti Direttore Responsabile Antonio Manfredi Coordinamento Editoriale Sabina Pizzamiglio info@anmvi.it Comitato di Redazione Pierpaolo Bertaglia, Paolo Bossi, Marco Eleuteri, Giuliano Lazzarini, Pier Mario Piga, Sabina Pizzamiglio, Aldo Vezzoni Rubriche Fabrizio Pancini, Oscar Grazioli, Maria Teresa Semeraro, Giovanni Stassi Segreteria di Redazione Lara Zava professioneveterinaria@anmvi.it Grafica Francesca Manfredi grafica@evsrl.it Editore SCIVAC - Via Trecchi, 20 26100 Cremona Iscrizione registro stampa del Tribunale di Vigevano, n. 1425/03 del 30/12/2003 Concessionaria esclusiva per la pubblicità EV srl, Cremona marketing@evsrl.it Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana
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Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27-02-2004 N. 46) art. 1, comma 1 Filiale di Milano a cura di Centro Produzione Mailings Scarl Cusago (MI) Professione Veterinaria pubblica notizie d'attualità e di rassegna i cui contenuti non rispecchiano necessariamente il pensiero della Testata. Interventi e opinioni attribuibili a Professione Veterinaria e/o all'ANMVI vengono esplicitamente indicate come tali. Chiuso in stampa l’8 settembre 2008
SOLUZIONI
Sollevare l’animale afferrandolo alla base della pinna auricolare Tenere il paziente per la collottola
QUIZ 2
5.6
Qual’è il metodo di contenzione più sicuro per il coniglio nano?
Risposta corretta: d) Delegazione regionale SIVAE Piemonte, 2006
Qual’e il valore di pH della carne ottimale
5.8
Porre una mano sotto le ascelle del soggetto e con l’altra sorreggere il posteriore
QUIZ 1
6.2
Risposta corretta: a) Congresso nazionale SIVAR, maggio 2007
6.0
Sostenere il paziente con una mano sotto le ascelle in modo da avere l’altra mano libera