Professione Veterinaria 31-2011:ok
13-09-2011
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la VETERINARIA
PROFESSIONE
A.N.M.V.I.
ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI
31 2011
SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE
Anno 8, numero 31 dal 19 al 25 settembre 2011
Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano
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TRE ORDINANZE PER LA TUTELA DEGLI EQUIDI
VETERINARI UFFICIALI AL MACELLO
EPATOPATIE FELINE COSA C’È DI NUOVO?
LA FORMAZIONE DEI TECNICI È UNA COSA SERIA
PREMIO ALLA CARRIERA A MASSIMO BARONI
A PAGINA 4
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LA CAUDOTOMIA
BREVI MANUALE La Conferenza Stato Regioni ha sancito l'intesa sullo schema di decreto relativo al Manuale per la gestione dell'anagrafe degli equidi. Il decreto è del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali di concerto con il Ministro della salute. Modifiche al registro di carico e scarico. Abilitato l'Istituto incremento ippico per la Sicilia.
OVAIOLE Dal 30 settembre, fino al 31 ottobre, le aziende potranno presentare domanda di adesione volontaria al programma di adeguamento degli impianti di allevamento delle galline ovaiole. Dal 1° gennaio 2012 sarà vietato utilizzare negli allevamenti italiani gabbie tradizionali non in regola con le norme europee sul benessere animale.
BOVINI La Commissione europea ha adottato una proposta per "migliorare la sicurezza alimentare e la tutela della salute animale nell'UE". La proposta della Commissione fornisce il quadro giuridico per l'introduzione su base volontaria di un sistema di identificazione elettronica per i bovini. Gli Stati Membri possono renderlo obbligatorio.
TRASPORTO Il Ministero della Salute ha pubblicato on line la “Relazione annuale sui controlli effettuati in Italia sulla protezione degli animali durante il trasporto”. Il documento è riferito al 2010. Crescita delle infrazioni riguardanti il mancato rispetto dei tempi di viaggio e di sosta, in particolare nei trasporti di bovini e di suini. Più formazione e più controlli nel futuro piano d'azione. Protocollo d'intesa con la polizia stradale.
ONAOSI (1) Il Consiglio di Amministrazione della Fondazione ONAOSI ha deciso l'ammissibilità delle regolarizzazioni di quote volontarie per l'anno 2011 mediante versamento - senza ulteriori oneri - di quanto dovuto entro il 30 settembre 2011.
ONAOSI (2) In occasione dell’incontro fra l’ADEPP e il Ministro Sacconi sui rapporti tra il Governo e le Professioni, è stata affrontata la possibilità di presentare una iniziativa legislativa per la definizione del contenzioso in materia di contribuzione ONAOSI conseguente alla sentenza della Corte Costituzionale n. 190/2007.
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È ora di condividere su Facebook L'evento creato da ANMVI contro l'IVA fa convergere veterinaria e opinione pubblica A PAGINA 3
Solo per fare il punto. La caudotomia è regolata dalla Convenzione Europea di Strasburgo sulla protezione degli animali da compagnia (rientra fra gli interventi chirurgici vietati, fatti salvi i motivi terapeutici e quelli nell’interesse dell’animale) e dalla Legge nazionale di ratifica (Legge 210/2011 che sancisce anche la punibilità penale delle sue violazioni). Sia la Convenzione che la Legge di ratifica sono state oggetto di interpretazione da parte del Ministro della Salute, che ha dato indicazioni tecniche sull’ammissibilità della caudotomia negli animali impiegati in alcune attività da lavoro, compresa l’attività venatoria. Queste deroghe sono sempre, e tutte, nella responsabilità del Medico Veterinario. Prescrizioni in materia sono contenute anche nell’ordinanza 22 marzo 2011 per la tutela dell’incolumità pubblica: essa vieta i tagli estetici per conformità allo standard di razza (non è più ammessa l’eccezione un tempo valevole per le razze con caudotomia nello standard FCI). Altre ancora si leggono nella più recente ordinanza del 4 agosto che ha ulteriormente disciplinato il divieto di esibire cani con interventi morfologici, limitandolo alle esposi-
zioni con finalità di vendita. Da qui l’apprezzamento dell’ENCI verso “tutti coloro che hanno compreso le motivazioni della cinofilia ufficiale". Non trattandosi di esposizioni ai fini di vendita, infatti, le manifestazioni cinotecniche riconosciute dall'ENCI, sono realizzate allo scopo di valutare le qualità estetiche dei soggetti secondo gli standard di riferimento o la loro capacità sul lavoro. Sull’esibizione di cani morfologicamente trattati per ragioni di standard ci si può rifare ad un chiarimento della Direzione Generale della Sanità Animale, in base al quale possono legittimamente partecipare ad esposizioni (senza finalità di vendita) i cani che sono stati sottoposti al taglio della coda in corretta applicazione della vecchia Ordinanza 3 marzo 2009, quella che ammetteva nei suoi 24 mesi di applicazione le caudotomie per esigenze di standard FCI. Da ultimo si registra che decine e decine di allevatori hanno fatto ricorso al TAR del Lazio per l'annullamento dell'ordinanza 22 marzo 2011 che prevede il divieto assoluto della caudotomia, senza più ammettere le eccezioni per il rispetto degli standard FCI in alcune razze canine. L'ENCI ha fatto sapere di non essersi opposto al ricorso.
PROFESSIONISTI NEL MIRINO CHI HA AVUTO MODO DI SEGUIRE IN TELEVISIONE O SUI QUOTIDIANI LE DIVERSE EVOLUZIONI DELLE MANOVRE GOVERNATIVE DI INTERVENTO SULLA CRISI ECONOMICA del paese avrà forse rilevato un certo accanimento verso il mondo professionale ordinistico: parcelle troppo care, forte evasione fiscale, accesso limitato se non precluso, tariffari minimi di riferimento, mondo fortemente lobbistico ed autoreferenziale, scarse garanzie per il cliente, ecc. Contro i circa duemilioni di professionisti iscritti agli Ordini, oltre al Governo ed all’Europa che chiede da tempo maggiore liberalizzazione del sistema, forti attacchi sono arrivati da Confindustria e dalle Associazioni consumatori che vorrebbero poter contare su servizi a basso costo ed in concorrenza. Il confronto con il Governo, sviluppato da Confprofessioni, in rappresentanza delle diverse sigle associative delle categorie professionali (ANMVI per il settore veterinario), ha portato ad un rinvio decisionale su questi temi sperando che ci sia un ripensamento che possa far accogliere le richieste minime ed essenziali del mondo professionale. Certamente si ha l’impressione che si cerchino capri espiatori che in verità non hanno alcuna responsabilità sulla disastrosa situazione attuale del nostro paese che sappiamo tutti doversi addebitare ai vari Governi che si sono succeduti negli ultimi anni senza che alcuno, per motivi elettorali, avesse il coraggio di intervenire seriamente su situazioni che ora stanno esplodendo. La nostra categoria, fra l’altro, sta già vivendo condizioni settoriali molto difficili per la scarsa redditività e la forte disoccupazione e sottoccupazione, soprattutto giovanile, che la caratterizzano e non potrebbe, quindi, sopportare ulteriori penalizzazioni del tutto ingiustificate.
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