Professione Veterinaria, Anno 2009, Nr 32

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PROFESSIONE

la VETERINARIA A.N.M.V.I.

ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI

32 2009

SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Anno 6, numero 32 dal 28 settembre al 4 ottobre 2009 Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. srl - Cremona

IPPOTERAPIA IL CAVALLO PROTAGONISTA

AVVERTENZA SPECIALE PER IL TANAX

BC4Z BUON CITTADINO A 4 ZAMPE

TRENTA MILA EURO PER L’ABRUZZO

DALLA VIDEOCONFERENZA ALLA FAD

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BREVI

CHIUDE IL 14% DEGLI STUDI PROFESSIONALI

SALUTE Il Servizio Bilancio del Senato, nella nota di lettura del Ddl che istituisce il Dicastero autonomo della Salute, mette in guardia dall'eccessiva spesa. Manca il dettaglio degli oneri per le retribuzioni di ministro e sottosegretari. Difficoltà anche per la copertura di dirigenti e personale.

CONTROLLI UFFICIALI Il Dipartimento di Sanità Pubblica Veterinaria ha pubblicato la relazione annuale dei controlli ufficiali svolti nel 2008. La relazione riunisce informazioni relative a cinque settori: alimenti, mangimi, sanità e benessere animale e sanità delle piante.www.ministerosalute.it.

IPPICA Il Ministro Zaia ha firmato il decreto che impegna a favore dell’Unire la somma di 150 milioni di euro per il finanziamento del monte premi delle corse: “abbiamo stanziato i fondi per il rilancio del settore, ci aspettiamo che anche gi altri attori rispettino i propri impegni”. L’Unire dovrà relazionare in merito alle iniziative realizzate e all’utilizzo del contributo ricevuto per il rilancio dell’ippica.

ETICHETTATURA Il Senato ha approvato il disegno di legge che aggiunge l'indicazione del luogo di origine o di provenienza fra le informazioni da riportare nell'etichettatura. Il provvedimento dovrà essere esaminato dalla Camera.

CHIRONE D’ORO 2009 Il Chirone d'Oro 2009 è stato assegnato al Capo Dipartimento per la sanità pubblica veterinaria, la nutrizione e la sicurezza degli alimenti, Romano Marabelli: "La Festa del Chirone fu una delle mie prima uscite dopo la mia nomina avvenuta 18 anni fa". Il riconoscimento è stato conferito dall'Ordine dei Veterinari di Brescia.

WWW.CALCIOVETERINARI.EU Potrà essere seguita on line la prima edizione della “Coppa Italia Veterinaria”. L’evento - patrocinato dalla Fnovi è stato organizzato dalle Rappresentative Regionali di calcio dei Medici Veterinari in collaborazione con la UISP, per celebrare il X anniversario della fondazione del movimento calcistico veterinario. Quasi 300 i veterinari in campo e 22 le partite da giocare.

ANMVI 1999

ACCESSO ALLA PROFESSIONE

Troppo pochi per l’Università Per le “particolari esigenze di alcune Facoltà” il Miur alza il numero già programmato: da 1.050 a 1.110 A PAGINA 3

Con questo titolo è apparso sulle agenzie di stampa il risultato di una ricerca effettuata da Contribuenti.it - Associazione Contribuenti Italiani che, con lo Sportello del Contribuente, ha preso in esame alcuni indicatori economici riferiti a luglio 2009. Il 14% degli studi professionali, secondo l’indagine, di fronte alla situazione di crisi non è in grado di sopravvivere è sarà costretto a chiudere l’attività. Fra questi ci sono un po’ tutti: avvocati, sociologi, giornalisti, medici, commercialisti, biologi, .. e veterinari naturalmente. Infatti incrociando i dati del fatturato, delle prenotazioni, dell’occupazione e delle forniture professionali emerge un quadro preoccupante. Le professioni che da anni fanno da traino e supporto all’economia sono in forte difficoltà, le stesse che nel 2008 avevano registrato incrementi di fatturato anche abbastanza elevati. Il settore giuridico-economico (avvocati e dottori commercialisti) è forse quello più in crisi visto che nei primi 7 mesi del 2009 il suo fatturato globale ha segnato un -38% rispetto al periodo precedente, un -31% nelle prenotazioni, un -19%

nell’occupazione ed un -47% nelle forniture professionali. Il settore medico (veterinari, medici e biologi), altro comparto di punta dell’economia nazionale, presenta anch’esso tutti gli indicatori fortemente negativi: il fatturato globale nei primi 7 mesi dell’anno ha segnato un -29% rispetto all’anno precedente, un -36% nelle prenotazioni, un -21% nell’occupazione ed un -44% nelle forniture professionali. Quanto siano attendibili questi dati è difficile saperlo. Le informazioni che l’ANMVI ha raccolto in questi ultimi mesi sulla situazione del settore veterinario sono spesso diverse ed anche contraddittorie. Per questo nei prossimi giorni l’associazione avvierà un’ampia indagine fra i veterinari per poter avere dati attendibili da poter portare in ambito istituzionale e politico a sostegno delle richieste che da tempo, anche attraverso Confprofessioni, sono già state avanzate chiedendo che il comparto delle professioni venga inserito fra quelli in crisi prevedendo anche per i lavoratori autonomi gli ammortizzatori sociali e tutte le misure straordinarie previste per il rilancio dell’economia nazionale. ■

LA CHIESA: PRIMA L'UOMO! NON SEMPRE ABBIAMO CONDIVISO GLI INTERVENTI CRITICI DELLA CHIESA CATTOLICA VERSO FILOSOFIE ANIMALISTE CHE SI SONO AMPIAMENTE SVILUPPATE NEGLI ULTIMI ANNI, soprattutto nei paesi occidentali, facendo emergere nella nostra evoluzione culturale atteggiamenti e comportamenti impensabili sino a non molto tempo fa, quando la nostra società era prevalentemente contadina. Senza voler esprimere un giudizio ideologico o politico, riteniamo però che quanto espresso da Mons. Veglio, in occasione dell'ultima tragedia dell'immigrazione nel Canale di Sicilia, meriti una riflessione: "Le società, così dette civili, sono sempre più egoiste, al punto di preferire, in casi estremi, di condividere i propri beni con gli animali domestici piuttosto che con lo straniero". Questa dichiarazione, forte e chiara accusa ad un atteggiamento fondamentalmente "razzista" della nostra società, soprattutto verso gli emigranti che arrivano da alcune aree geografiche, ha suscitato un ampio dibattito al quale, almeno ci sembra, non hanno partecipato le principali associazioni animaliste che spesso si trovano ad esprimere critiche sulle posizioni prese dalla Chiesa su questi temi. Lasciamo ai colleghi che vorranno la possibilità di esprimersi sulle parole di Mons. Veglio nella certezza che meritino la nostra doverosa considerazione.

DIECI ANNI AL SERVIZIO DEI MEDICI VETERINARI

2009 ANMVI



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Facoltà e Professione Anmvi Informa

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Il dietro front del Ministero dell’Università Partenza in salita del tavolo ministeriale. L’innalzamento del numero programmato è una incomprensibile inversione di rotta accolto le rimostranze delle Facoltà. Un vero e proprio dietro front rispetto ai contenuti del primo decreto di programmazione dove si leggevano ben altre motivazioni a sostegno della riduzione: il provvedimento teneva conto delle considerazioni formulate dal Gruppo tecnico insediato presso il Miur per la programmazione dei corsi universitari, che aveva segnalato delle "criticità" "su alcune sedi ritenute non ancora adeguate a garantire standard formativi a livello europeo definiti dalla EAEVE in applicazione delle Direttive CEE inerenti le attività di medico veterinario". Il Ministero aveva ritenuto di "condividere la proposta formulata dal citato Gruppo tecnico di ridurre il numero degli accessi al corso di laurea in proporzione ai livelli di standard formativi raggiunti dalle diverse sedi".

I PRESUPPOSTI a Direzione generale per l'Università ha attivato un tavolo di programmazione triennale (2010-2012) dei posti disponibili alle facoltà di medicina veterinaria. La novità sta nel fatto che attorno a questo tavolo ci saranno i veterinari, rappresentati da Anmvi e da Fnovi. L’urgenza di un faccia a faccia è aumentata dopo il “ripensamento” del Ministero, che il 21 settembre ha ridefinito al rialzo il numero già programmato il 3 luglio: 60 posti in più, da 1.050 a 1.110. Il tavolo, che inizia i lavori il 30 settembre, avrà di che discutere.

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DIETRO FRONT La ridefinizione dei posti, infatti, non può essere né compresa né condivisa. L’unica spiegazione si trova nel decreto stesso di modifica (21 settembre 2009): il Ministro Gelmini ha

L’idea di creare una sede di confronto fra Accademia e Professione sotto l’egida del Ministero dell’Università è nata il 22 luglio scorso, quando il Ministro Gelmini favorì un incontro con i suoi più stretti collaboratori per ragionare dell’atavico problema dell’esubero di laureati. In quella occasione trovavano coincidenza due fatti: l’emanazione del decreto ministeriale (3 luglio) che abbatteva drasticamente il numero dei posti disponibili (1.050 posti, vale a dire 151 in meno rispetto alla precedente programmazione) e una inedita intesa con la Conferenza dei Presidi sulla necessità di riequilibrare l’offerta accademica alle esigenze del mercato senza penalizzare lo sforzo di innalzamento della qualità didattica portata avanti in Italia su indicazioni della Eaeve. In quella stessa sede la Direzione ministeriale di Piazzale Kennedy proponeva di ragionare di tutto questo su scala triennale, a

IL VETERINARIO ENTRERÀ NELLE SCUOLE "Proponiamo una via etica per insegnare ai bambini il corretto rapporto con gli animali, con l'obiettivo di sviluppare una sensibilità che guidi i comportamenti" dei futuri adulti. Così il sottosegretario al Welfare, Francesca Martini, descrive il nuovo progetto pensato per la scuola che sarà presentato ai primi di ottobre. "All'interno dell'autonomia scolastica spiega la Martini al convegno 'Uomini e animali. Ma siamo così diversi?', organizzato a Roma dalle associazioni Donneinrete e Formazione - proponiamo la presenza di veterinari ed etologi, laboratori didattici, schede, disegni e materiali che aiutino gli alunni a conoscere meglio gli animali e a rapportarsi con loro in modo corretto". "Abbiamo messo a punto schede, disegni e premi, con l'intervento di specialisti e materiale per gli insegnanti, per consentire a bambini e ragazzi di avvicinarsi al mondo degli animali", dice la Martini. Una sorta di nuova

educazione civica uomo-animale, riassume il sottosegretario, cui le scuole potranno decidere se partecipare. "Si tratta di un progetto che sarà presentato ai primi di ottobre, che ha visto la partecipazione del Movimento italiano genitori. E - aggiunge - nasce nella scia dei provvedimenti a tutela dell'incolumità pubblica emanati nell'ultimo anno". Bambini e cani sono spesso finiti sulle pagine di cronaca per aggressioni e traumi. Ma il loro non è un rapporto impossibile, secondo la Martini. "Moltissime aggressioni sono avvenute nel giardino di casa. Ecco perché occorre sempre seguire le giuste regole per limitare al massimo i pericoli, e in questo senso va la responsabilizzazione dei proprietari e le misure previste nell'ordinanza che ha abolito la black-list. Ma la conoscenza può anche ridurre comportamenti che possono involontariamente agitare o innervosire gli animali".

partire dal prossimo anno accademico.

LA MOZIONE DEL CUN Una modifica del decreto di programmazione era però già nell’aria a luglio. Il Consiglio Universitario Nazionale (CUN) con una apposita mozione parlava di "Facoltà penalizzate" e chiedeva la revisione del decreto del 3 luglio, una revisione “che diluisca in un congruo numero di anni le riduzioni apportate agli accessi programmati ai corsi di laurea in Medicina Veterinaria in funzione delle azioni intraprese dai singoli Atenei per adeguarsi ai parametri europei indicati dalla Eeave". La mozione del CUN prendeva atto di un documento della Conferenza dei Presidi della Facoltà di Medicina Veterinaria “approvato nella riunione del 16 luglio 2009 con il quale si rende nota la situazione critica venutasi a creare in molte Facoltà di Medicina Veterinaria a causa delle riduzioni sopra citate". Nel testo del CUN si leggeva: "la riduzione forte e repentina del numero degli studenti attuata dal DM sopraddetto ha come conseguenza una diminuzione delle risorse assegnate alle Facoltà di Medicina Veterinaria da parte degli atenei con pesanti conseguenze sulla qualità della didattica e della ricerca". E ancora: "la riduzione effettuata sulla base dell'adeguamento delle Facoltà agli standard europei (EAEVE) penalizza fortemente quelle Facoltà che non hanno ancora raggiunto questi standard e che a tal fine richiedono un sostegno". Quindi il Cun era del parere che "alle Facoltà di Medicina Veterinaria, che non hanno ancora acquisito tali parametri, debba essere dato un congruo periodo di tempo per adeguarsi".

CONFRONTO APERTO Dopo l'incontro del 22 luglio a Roma con i rappresentanti del Ministero dell'Università, l'Anmvi ha aderito alla proposta di istituire un tavolo ministeriale per l'analisi della rilevazione dei fabbisogni formativi, nel triennio 20102012, che veda fra i suoi componenti esponenti della professione (Anmvi) e dell'Ordine (Fnovi). L'Anmvi ha ottenuto la tempestiva attivazione del tavolo. In quella sede ci cercherà di partire dalla volontà politica del Ministro Gelmini di “coniugare la razionalizzazione con una maggiore qualificazione dell'offerta formativa universitaria".

LA “RIDEFINIZIONE” SEDE PER SEDE on il decreto la "Ridefinizione posti Corso di Laurea Specialistica in Medicina Veterinaria A.A. 2009/2010", il Ministro dell'Università Mariastella Gelmini riprogramma al rialzo, per decreto, il numero dei posti disponibili a livello nazionale. Ridefinita anche la ripartizione degli stessi fra le singole sedi universitarie, "considerate le particolari esigenze espresse da alcune Facoltà". Il numero dei posti è rideterminato da 1.050 a 1.110. Nel dettaglio: Università di Camerino: da 29 a 35 posti; Messina: da 62 a 67; Napoli "Federico II": da 68 a 80; Padova: da 63 a 65; Parma: da 62 a 68; Pisa: da 72 a 79; Sassari: da 26 a 38; Teramo: da 60 a 70.

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mento risponda a logiche interne di sviluppo degli atenei o di loro diffusione territoriale senza un reale riscontro positivo in termini di risultati conseguiti". È quindi "necessario incentivare le Università a dimensionare la propria offerta didattica secondo principi di qualità e sostenibilità". “Va comunque rilevato - scrive il Ministro che i dati relativi all'a.a. 2009/2010 sembrano indicare una prima diminuzione dei corsi di studio che le Università intendono attivare; nella Banca dati dell'offerta formativa relativa a tale anno risultano complessivamente inseriti alla scadenza del 15 giugno 4.842 corsi di studio, con una diminuzione del 13,33% rispetto allo scorso anno. Questo processo va incentivato ed accelerato. Alla proliferazione delle sedi, dei corsi di studio, dei curricula e degli insegnamenti ha fatto riscontro un incremento significativo del numero dei docenti di ruolo (+20%: da 51.191 nel 2000 a 61.685 nel 2008), pari a due volte e mezzo l'aumento delle immatricolazioni ". L’Anmvi condivide l’indirizzo politico del Ministro Gelmini e chiede a tutte le parti in causa uno sforzo di coerenza. ■

DUN COERENZA Il 4 settembre il Ministro dell'Università Maria Stella Gelmini è tornata sulla necessità di intervenire con ulteriori interventi di razionalizzazione sul sistema universitario. Con una circolare indirizzata alle più alte rappresentanze accademica ha ricordato le linee di indirizzo del Ministero per "il miglioramento dell'offerta formativa e il risanamento del sistema", a fronte di politiche universitarie che nel corso degli ultimi dieci anni non hanno dato i risultati attesi. Quali i mali del sistema? "Sono fortemente aumentate le dimensioni dell'offerta formativa universitaria e i costi sostenuti dal sistema universitario, anche a causa della proliferazione delle sedi decentrate", un aumento che non costituisce "una risposta efficiente alle esigenze di miglioramento qualitativo dell'offerta didattica o di incremento della sua attrattività. Sembra anzi che l'au-

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Mi ha fatto molto piacere vedere che tanti Medici Veterinari hanno ancora un’ottima memoria dei loro studi classici. Ho potuto constatarlo dalle numerose email, apparse anche sui forum con interventi divertenti e simpatici, che mi segnalavano l’errore di stampa nel titolo dell’articolo a mia firma pubblicato a pag. 7 del numero 30 di questa rivista: Dun Romae consulitur, Saguntum expugnatur. Come potete vedere al posto di Dum la tipografia ricomponendo il titolo ha messo Dun. Le mie conoscenze del Latino risalgono a qualche decennio ma le citazioni in genere si ricordano e per sicurezza avevo anche controllato il testo. Mi scuso con i lettori e soprattutto con Tito Livio. Antonio Manfredi


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4 Attualità Ippoterapia

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Il cavallo protagonista dei programmi di riabilitazione In Commissione Sanità del Senato si mette l’accento sui risvolti sanitari e veterinari dell’utilizzo del cavallo

'iter dei disegni di legge per la disciplina dell'ippoterapia prosegue in Commissione Sanità al Senato con la presentazione di alcuni emendamenti che mettono l'accento sugli aspetti sanitari e di tutela del cavallo impiegato per finalità riabilitative a favore dell'uomo. Portano la firma dei Sen Poretti, Chiaromonte e Perduca le proposte emendative più orientate in tal senso.

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IL MEDICO VETERINARIO Si chiede che il Comitato scientifico istituito presso il ministero -settore salute -sia integrato con la presenza di un veterinario indicato dalla Federazione Nazionale degli Ordini

dei Veterinari Italiani. Nell'organico dei Centri di terapia per mezzo del cavallo la sen Thaler Ausserhofer inserisce " un veterinario disponibile per il controllo degli animali in dotazione al centro".

VALUTAZIONE DEL CAVALLO Per l’impiego del cavallo si prevede un articolo aggiuntivo (4-bis) al ddl S.58 del Senatore Antonio Tomassini. L’articolo prevede che tutti gli equidi impiegati in attività e terapie assistite debbano superare una valutazione che ne attesti lo stato sanitario, le capacità fisiche e psichiche, fra le quali in particolare la socievolezza e la docilità, nonché l'attitudine a partecipare a programmi di Attività

assistite dagli animali (AAA) e di Terapie assistite con gli animali (TAA). In nessun caso le loro prestazioni devono comportare per l'animale fatiche o stress psichici o fisici, né consistere in attività che comportino dolore, angoscia, danni psico-fisici temporanei o permanenti, ovvero sfruttamento. Inoltre, gli animali impiegati sono sottoposti a controlli periodici relativi al permanere delle condizioni di salute e in generale di benessere richieste ai fini del loro impiego da parte del medico veterinario. Gli animali che manifestano sintomi o segni di malessere psicofisico sono invece esclusi dai programmi di AAA e TAA. Al termine della carriera o in caso di successiva esclusione dal programma, agli animali viene assicurato il corretto mantenimento in vita, anche attraverso la possibilità di adozione da parte di associazioni e privati ed escludendo esplicitamente la macellazione. Gli equidi impiegati in programmi possono provenire da allevamenti per fini alimentari, purché in possesso dei requisiti di cui al presente articolo. L'utilizzo di equidi in violazione di una o più delle caratteristiche previste dal presente articolo sono considerate in base al Titolo IX bis del Codice penale, a tutela degli animali.»

TUTELA E BENESSERE E ancora l'aggiunta di un articolo (8-bis) sull'impiego e la tutela del cavallo nel processo riabilitativo:i cavalli utilizzati nei centri di riabilitazione necessitano di uno stile di vita che fornisca loro un benessere psico-fisico tale da permettergli di svolgere un lavoro emotivamente stressante come quello della riabilitazione equestre. Per tale motivo i cavalli non devono essere sottoposti a più di tre ore consecutive di lavoro al giorno; devono poter usufruire di spazi aperti in cui muoversi liberamente al di fuori delle ore in cui lavorano; non devono portare pesi che superino 1/5 del proprio peso corporeo al fine di tutelarne la salute e la longevità lavorativa. I cavalli devono essere domati o rieducati, qualora ve ne fosse la necessità, solo con metodiche di "approccio non violento", mentre i cavalli donati ai centri, ritirati dalle precedenti attività, agonistiche e non, a causa di infortuni, devono essere sottoposti a controlli veterinari semestrali che ne verifichino la reale idoneità a svolgere il lavoro cui sono destinati. In base alla patologia riscontrata ed alle sue eventuali evoluzioni, è necessario valutare quantità e qualità del lavoro che il cavallo è in grado di svolgere e sottoporlo solo a prestazioni che non causino sofferenza o peggioramenti delle patologie precedentemente riscontrate. Nei processi terapeutici che prevedono il maternàge, per cui il terapista sale a cavallo con l'utente, è necessario che il peso di entrambi i cavalieri non superi 1/5 del peso del cavallo. Lo stesso cavallo non deve fare maternàge per due ore consecutive. I cavalli che per sopraggiunti limiti di età o disagi fisici non possano proseguire l'attività lavorativa, non possono essere destinati alla macellazione. Per tale motivo, ogni centro è tenuto a verificare ed eventualmente modificare la destinazione contenuta nell'allegato 9 del documento di identificazione dell'equide. In riconoscimento dell'attività socialmente u-

LA WDN ARRIVA IN TOSCANA a West Nile Disease è arrivata in Toscana. In base all'ultimo bollettino del Cesme, aggiornato al 28 di settembre, i focolai confermati di West Nile Disease sono 34 e interessano Emilia Romagna, Lombardia e, dal 23 di settembre, anche la Toscana. I focolai confermati al 28 di settembre sono 34 di cui: 8 in provincia di Reggio Emilia; 7 in provincia di Modena; 8 in provincia di Mantova; 2 in provincia di Parma; 7 in provincia di Ferrara; 2 in provincia di Arezzo. Il 23 settembre, i Servizi Veterinari della Asl aretina, Zona Valdichiana, hanno accertato la positività sierologica di due cavalli, evidentemente punti da zanzare infette. La situazione è in rapida evoluzione ed altre strutture poste, sia su Castiglion Fiorentino che su Cortona sono oggetto di osservazione e di indagini di vario tipo. Sono state immediatamente intraprese tutte le misure di controllo e restrittive previste dai piani nazionali nonché le indagini sierologiche del caso in stretta collaborazione con l'Istituto Zooprofilattico di Teramo (Centro di Referenza Nazionale per la WND) e l'Università degli studi di Perugia presso la quale uno dei soggetti sospetti era stato prontamente trasferito.Gli equidi complessivamente presenti nei 34 focolai sono 739: 41 i casi totali, 26 i casi clinici, 7 gli animali morti.

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tile svolta in vita, il cavallo gode dei benefici dell'animale da affezione/compagnia, venendo ritirato dall'attività lavorativa con la possibilità di vivere a prescindere dall'utilità che può essergli attribuita.».

I CENTRI DI TERAPIA Il Sen Fosson, relatore dei ddl, riformula l'articolo sui Centri di terapia per mezzo del cavallo, prevedendo l'emanazione a cura del Comitato istituito presso il Ministero -settore Salute - di un regolamento "contenente l'individuazione delle patologie per le quali può essere prescritta la terapia per mezzo del cavallo, gli ulteriori requisiti anche concernenti le caratteristiche organizzative e strutturali minime richiesti ai centri di terapia per mezzo del cavallo, le linee guida per il riconoscimento degli enti e delle associazioni preposti all'organizzazione dei centri di terapia per mezzo del cavallo, le linee guida per lo svolgimento dell'attività di terapia per mezzo del cavallo e una disciplina transitoria applicabile ai centri che praticano tale terapia alla data di entrata in vigore della legge". ■


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A.I.C. Osservatorio farmaco

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Tanax: l’anestesia generale “avvertenza speciale” Dal 25 settembre, i medici veterinari sono tenuti ad attenersi alla modifica dell’AIC PRECAUZIONI SPECIALI Quanto alle precauzioni speciali per l’impiego negli animali: “La somministrazione e la detenzione del medicinale deve essere effettuata esclusivamente dal medico veterinario. Gli animali soppressi devono essere distrutti o comunque posti in luoghi inaccessibili ad altri animali. Precauzioni speciali che devono essere adottate dalla persona che somministra il prodotto agli animali. L’iniezione di questo farmaco nell’uomo può essere letale - prestare la massima attenzione per evitare l’autoiniezione accidentale. Il prodotto non deve essere somministrato da donne in gravidanza. Nel caso che il medico veterinario venga a contatto accidentalmente tramite ferite cutaome preannunciato dal comunicato diffuso da Anmvi e Fnovi, è stata modificata l’autorizzazione all’immissione in commercio del medicinale per uso veterinario Tanax, soluzione iniettabile per cani, gatti e animali di piccola taglia. Il provvedimento, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 25 settembre, modifica il foglietto illustrativo del prodotto con riguardo alle avvertenze speciali e alle precauzioni speciali. L’anestesia prima dell’inoculazione e l’utilizzo esclusivo del farmaco ad opera del medico veterinario (e non più sotto la sua supervisione) vengono inserite nel bugiardino anticipando in fase di commercializzazione imminenti novità legislative: l’anestesia, prassi veterinaria consolidata, verrà rafforzata in un disegno di tutela normativa più vasto, mentre l’uso esclusivo del medico veterinario è già sancito in un decreto già firmato dal Sottosegretario Francesca Martini e al vaglio della Corte dei Conti

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AVVERTENZE SPECIALI Queste le avvertenze speciali per ciascuna specie di destinazione sul nuovo foglietto illustrativo : “Al fine di evitare possibili sofferenze, l’animale, prima dell’inoculazione di Tanax, deve essere sottoposto ad anestesia generale».

IL FAX NON SOSTITUISCE LA CONSEGNA E DEVE ESSERE LEGGIBILE a Direzione Generale della Sanità Animale e del Farmaco Veterinario ha diramato una circolare di precisazione sull’invio della ricetta alla Asl da parte del farmacista secondo le previsioni dell’articolo 76, comma 3 del Decreto Legislativo 193/2006. L’invio della ricetta tramite fax, è precisato nella nota, “non sostituisce la consegna della copia”, che deve comunque essere garantita “anche in un secondo momento concordato con le autorità territorialmente competenti, ma consente al farmacista di anticiparne e dimostrarne la comunicazione”. A tale riguardo, “si fa presente che il farmacista deve garantire che il fax inviato sia chiaramente leggibile”.

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Attenzione ai farmaci per acquari non autorizzati ono presenti sul mercato nazionale prodotti per acquariofilia contenenti o costituiti da sostanze farmacologicamente attive o che vantano proprietà curative e profilattiche delle malattie animali e senza autorizzazione all’immissione in commercio. Fino ad oggi i carabinieri per la tutela della salute hanno sequestrato ben 25.746 confezioni ed emesso le relative sanzioni. Il dato viene dalla Direzione Generale della Sanità Animale e del Farmaco Veterinario che in questi giorni, ha trasmesso una segnalazione al Nucleo Centrale del Comando dei Carabinieri per la Tutela della Salute, ai Servizi Veterinari regionali, Pif e Uvac. La Direzione ricorda che la detenzione e la commercializzazione di questa tipologia di prodot-

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ti, salvo che il fatto costituisca reato, comporta la violazione di diverse disposizioni contenute nel Decreto Legislativo 193/2006 (art.5, comma 1 e articolo 69, comma 1) e il pagamento delle corrispondenti sanzioni amministrative previste dall’articolo 108 dello stesso decreto. ■

nee o nel caso di penetrazione nei tessuti sottocutanei dell’ago della siringa contenente Tanax devono essere prese le seguenti misure: lavare la ferita con acqua corrente e comprimere il sito della puntura. Consultare immediatamente un medico, mostrargli il flaconcino o il foglietto illustrativo del prodotto. Gli antidoti sono sostanze ad attività analettica centrale (contro la componente narcotica) e fisostigmine (contro la componente curaro-simile). Evitare il contatto con occhi, cute e mucose. Indossare occhiali e guanti di protezione durante la somministrazione del medicinale. In caso di contatto accidentale lavare con abbondante acqua e consultare il medico».

CONFORMITÀ E ADEGUAMENTO Il medicinale per uso veterinario deve essere posto in commercio con stampati conformi al provvedimento e i medici veterinari devono attenersi “immediatamente” all’avvertenza speciale. L’adeguamento degli stampati delle confezioni in commercio deve essere effettuato entro centottanta giorni dalla data di entrata in vigore del provvedimento, vale a dire dal 25 settembre. Trascorso questo termine le confezioni che non riportano le modifiche non potranno più essere vendute. ■

IL FARMACO UMANO È UN’ECCEZIONE l Dipartimento Veterinario della Asl di Milano ha scritto a metà settembre ai titolari di struttura veterinaria del territorio per puntualizzare le norme sul’uso in deroga per animali non destinati alla produzione di alimenti prevista dal Decreto Legislativo 193/2006. “È stato segnalato allo scrivente che numerose strutture veterinarie ubicate sul territorio di competenza di questa Asl utilizzerebbero medicinali per uso umano per la terapia di animali da compagnia anche qualora siano disponibili specifici medicinali veterinari”. La nota ricorda che l’impiego dei medicinali per uso umano “è consentito in via eccezionale ed esclusivamente per evitare all’animale evidenti stati di sofferenza, solo qualora, per la patologia diagnosticata, non esistano medicinali veterinari: autorizzati per la specie animale in questione oppure autorizzati per un’altra specie animale”. Il mancato rispetto delle disposizioni di legge da parte del medico veterinario comporta una sanzione amministrativa pecuniaria da 1.549 euro a 9.296 euro, pertanto il Dipartimento conclude invitando “alla scrupolosa osservanza” della normativa.

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6 Osservatorio farmaco Mercato

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Farmaci veterinari troppo cari? Distribuiamoli noi Vantaggi per tutti se la cessione del medicinale veterinario fosse incoraggiata e diffusa FUSIONE MERCK SCHERING-PLOUGH IN VISTA l colosso statunitense Merck&Co ha formalmente avanzato richiesta alle autorità regolatorie europee per l'acquisto della Schering-Plough. Ne dà notizia il portavoce della Merck&Co Amy Rose, che precisa che la domanda è stata formulata subito dopo la vendita del 50% di Merial, l'unità di Salute animale della società Usa, alla francese Sanofi-Aventis per 4 miliardi di dollari. La cessione di parte del business veterinario della Merck è stato deciso dai vertici aziendali proprio per evitare di occupare una posizione dominante nel settore, e poter così ottenere il disco verde per la fusione con la connazionale Schering-Plough. L'assemblea degli azionisti delle due società ha dato il via libera alle 'nozze' lo scorso 7 agosto. Merck&Co confida che la risposta delle autorità regolatorie del Vecchio continente arrivi il 23 ottobre. È del 17 settembre invece l’approvazione della Commissione europea per la vendita del 50% dell'unità di Salute animale dell'americana Merck&Co., chiamata Merial, alla francese Sanofi-Aventis. La cifra pattuita per la conclusione dell'affare è di 4 miliardi di dollari. Merck, che sta per fondersi con la connazionale Schering-Plough, ha dovuto cedere il suo business veterinario per evitare di occupare una posizione dominante nel settore. Sanofi possiede già la metà di Merial. (Adnkronos Salute)

I ricorrente la critica dei proprietari di animali da compagnia per l'elevato costo dei farmaci veterinari. Critica che deriva dal fatto che molto spesso i corrispondenti farmaci di umana costano decisamente meno. Da questo deriva la richiesta di poter utilizzare farmaci di umana indipendentemente dal fatto che lo stesso principio attivo sia registrato anche per il settore veterinario o che esistano per la stessa patologia farmaci veterinari specifici. Le ragioni per cui in tutta Europa c'è una regolamentazione abbastanza rigida per l'utilizzo di farmaci umani in veterinaria derivano principalmente da motivi di sanità pubblica e dalla specificità dei farmaci veterinari che li rende estremamente più efficaci. Il fatto che in Italia i farmaci veterinari costino certamente più cari, a volte anche in modo significativo, rispetto a quelli umani, deriva principalmente da problemi produttivi e distributivi.

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In Italia il mercato dei farmaci per animali da compagnia è decisamente limitato ed inferiore a quello di altri Paesi europei più o meno con lo stesso numero di cani e gatti, e questo ovviamente aumenta i costi produttivi. Questa situazione deriva soprattutto da una distribuzione del farmaco veterinario molto limitata su tutto il territorio nazionale, che costringe quindi ad un utilizzo del farmaco umano data la difficoltà di poter recuperare quello specifico. Se poi consideriamo la differenza di prezzo è evidente che il problema diventa difficile da superare. Da anni l'ANMVI sostiene che l'unica soluzione per risolvere il problema- ampliando la distribuzione dei farmaci veterinari garantendone la reperibilità e contenendone il prezzo - è come in tutti i Paesi europei dare la possibilità alle strutture veterinarie di vendere senza limitazioni tutte le specialità farmaceutiche veterinarie per animali da compagnia. Sarebbero subito disponibili quasi 7000 punti vendita qualificati che garantirebbero la distribuzione in modo capillare su tutto il terri-

ALLA BOEHRINGER PARTE DELLE ATTIVITÀ PFIZER E WYETH empo di acquisti per la Boehringer Ingelheim. Il colosso tedesco acquisirà, infatti, parte del attività veterinarie di Pfizer e Wyeth. L'operazione di cessione per Pfizer è in linea con il progetto di nozze con la Wyeth, che dovrebbe concludersi entro fine anno. Non sono stati resi noti i termini dell'accordo con la Boehringer Ingelheim, ma il portavoce della Pfizer, Joan Campion, sostiene che la cessione riguarda meno del 10% delle produzioni per la salute animale delle due compagnie. Del resto si tratta di un business, quello derivante dalla salute degli amici a quattro zampe e degli animali più in generale, in continua crescita. I numeri parlano chiaro: l'anno scorso è valso alla Pfizer un fatturato di 2,83 mld di dollari e alla Wyeth vendite per 1,08 miliardi. Le produzioni che verranno cedute alla società tedesca, stando alle informazioni rimbalzate sulle principali testate economiche, includerebbero anche vaccini per bestiame e animali da compagnia. Mentre, come chiarito dallo stesso Campion, resterà alla Pfizer Palladia, recentemente approvato come primo trattamento anti-cancro specificatamente sviluppato per la salute di Fido. (Adnkronos Salute)

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torio nazionale assicurando la possibilità di curare al meglio gli animali, con costi per i proprietari che sarebbero certamente ridotti rispetto a quelli attuali senza dover ricorrere a farmaci umani con tutti gli abusi ed i rischi che ne possono conseguire. L'unico problema? In Italia ci sono resistenze a concedere ai veterinari la libera distribuzione dei farmaci veterinari, anche se questi medicinali corrispondono solo all'1% del mercato del farmaco nel nostro Paese. (Comunicato stampa Anmvi)

SÌ ANCHE AI FARMACI GENERICI Farmaci generici anche per la veterinaria? Se ne può parlare. Nel solco dell'analisi avviata al tavolo tecnico ministeriale del 2 luglio scorso, l'Anmvi si dice favorevole a valutare l'esigenza di contenimento del costo dei farmaci e a ragionare sui cosiddetti "generici" anche nel settore veterinario. L'importante- è il parere dell'Associazione - è che si analizzi la questione con i dovuti distinguo rispetto al sistema degli equivalenti in campo umano e sulla base delle specificità del settore veterinario. Che al Ministero della Salute si stia riflettendo sui medicinali veterinari generici era già stato preannunciato dal Direttore Generale della Sanità Animale e del Farmaco Veterinario, Gaetana Ferri, nel corso dell'ultimo congresso annuale della Sivar. Sulla scia del sisma in Abruzzo, ma anche in virtù della congiuntura economica si è dun-

que cominciato a ragionare sui costi dei farmaci anche nelle sedi ministeriali e fra gli addetti ai lavori. Nulla di definito ancora, ma le valutazioni sono in corso e per nulla di breve termine, perché la questione dei farmaci veterinari equivalenti in medicina veterinaria non è per nulla sovrapponibile a quella in umana. Il tema è stato di attualità nazionale in relazione alle misure urgenti per la popolazione dell'Abruzzo e ora è alla ribalta comunitaria, dopo la pubblicazione del rapporto Antitrust Ue sulla concorrenza nel settore farmaceutico arrivando alla conclusione che occorre "intensificare l'analisi relativamente alla legislazione comunitaria in materia di intese, in particolare continuando a sorvegliare gli accordi conclusi tra i laboratori di prodotti originari e i produttori di farmaci generici". La Commissione europea stigmatizza il ritardo nell'immissione sul mercato di medicinali generici e il calo nel numero di prodotti farmaceutici innovativi che arrivano sul mercato. Ma non è solo un problema di concorrenza, ci sono infatti carenze anche nel quadro normativo. "Nel settore farmaceutico dobbiamo avere più concorrenza e meno burocrazia", afferma in una nota il commissario europeo alla Concorrenza, Neelie Kroes, e aggiunge: "Questo settore è troppo importante per la salute e le finanze dei cittadini e dei governi europei per poter accettare soluzioni sub ottimali". ■

CHIARIMENTI SULLA REGISTRAZIONE DEI TRATTAMENTI SU ANIMALI DA REDDITO "La registrazione del numero della ricetta, pur non essendo prevista dall'articolo 79, garantisce, unitamente alla sua data, l'univocità della ricetta stessa e quindi i dati in essa contenuti. Il numero della ricetta corrisponde a quello della ricetta veterinaria, qualora sia presente, oppure è assegnato dall'operatore secondo un ordine cronologico". La precisazione è contenuta in una circolare della Direzione ministeriale per la Sanità Animale e il Farmaco Veterinario, in merito alla registrazione dei trattamenti di animali destinati alla produzione di alimenti, ai sensi dell'articolo 79 del decreto legislativo n. 193/2006. La circolare, firmata in data di ieri dal direttore generale Gaetana Fer-

ri, riprende e precisa i contenuti di recenti chiarimenti ministeriali a proposito delle registrazioni dei trattamenti con medicinali dispensabili in triplice copia e mediante altre tipologia di ricetta. La nota, inviata ai servizi veterinari regionali, ai carabinieri per la tutela della salute e alle rappresentanze veterinarie e dei produttori, aggiunge che "le indicazioni fornite dalla presente nota assicurano, in linea con l'articolo 69 della direttiva 2004/28/CE, che gli operatori giustifichino l'acquisto, la detenzione o la somministrazione di medicinali veterinari a partire da quest'ultima e per un periodo di 5 anni".



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8 Legale Leggi e sentenze

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VETERINARIA 32 | 2009

Parcella “salata”? Vale ancora il parere dell’Ordine L’abolizione dell’inderogabilità dai minimi tariffari non ha inciso sull’opinamento. Il cliente non sa valutare il “giusto prezzo”

opo aver conferito un incarico professionale potremmo trovarci nella spiacevole circostanza che il cliente consideri “esagerata” la parcella. Il cliente può lamentare di non essere stato adeguatamente coinvolto e di essere stato messo di fronte al fatto compiuto. È spesso il caso del cliente che non è in grado di stabilire una proporzione fra il costo della prestazione e il risultato che si è ottenuto. Sappiamo tutti che la prestazione veterinaria è percepita come una prestazione che non giustifica alti costi. Il contenzioso può nascere perché non abbiamo sufficientemente parlato con il cliente (e per legge dovremmo “pattuire” il compenso) o molto più probabilmente per colpa dell’“asimmetria informativa”: il cliente non sa e non comprende che, specie quando si lavora a livelli specialistici, non è il veterinario ad essere “caro”, ma lo è la medicina veterinaria. Questo è uno dei “vizi” alla base delle difficoltà di pattuizione

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tra professionista e cliente che la liberalizzazione non ha risolto, anzi ha peggiorato. Come fare? Se i minimi tariffari non hanno più valore, l’Ordine professionale può ancora dire la sua sulla congruità della parcella? Sì. Il compenso dovuto a un professionista - che rientra nelle categorie per le quali è previsto il dovere di appartenenza a un albo professionale - può essere “opinato” dall’Ordine, ovvero sottoposto a giudizio di congruità. Il principio è confermato in una circolare della Fnovi agli Ordini risalente all’aprile del 2007. Vi si legge: “Le disposizioni del Decreto Bersani non hanno inciso sul potere attribuito al Consiglio dell’Ordine di rilasciare pareri in materia di liquidazione delle parcelle a richiesta degli iscritti, non essendovi alcun riferimento e, tanto meno, alcuna abrogazione esplicita delle disposizioni degli ordinamenti professionali che attribuiscono tale potere agli Ordini, né delle disposizioni di cui all’art. 636 del codice di procedura civile”. Nel caso in cui non si dovesse trovare un accordo tra le parti, sarà necessario l'intervento del giudice, il quale potrà fornire un giudizio di congruità o meno dell'onorario richiesto dal professionista, anche con riferimento alla condotta e della professionalità da questi dimostrata nell'esecuzione dello specifico incarico conferitogli.

DETENZIONE ILLEGALE DI FALCO econdo le cronache, un maschio di falco tinnuculus, piu' noto come come gheppio, rischiava di essere venduto dal veterinario che l’aveva in cura. Il falchetto, di una specie protetta, non puo' essere imprigionato o venduto. Era stato raccolto da un' anziana signora di Desio sul balcone di casa. La donna aveva telefonato a un veterinario per informazioni e il medico si era offerto di occuparsene. Dopo qualche giorno, non avendo avuto notizie e nemmeno visto i soldi, la pensionata si e' rivolta alla Lipu. I volontari dell' associazione hanno segnalato il caso alle guardie provinciali che sono risalite al veterinario denunciandolo per detenzione illegale di fauna protetta.

S Sotto i 1.100 euro il Giudice di Pace può riconoscere il danno morale l Giudice di Pace di Foggia, facendo proprio un recente orientamento della Suprema Corte di Cassazione, ha condannato un giovane al pagamento del “danno morale” per aver investito con la propria moto un cane di razza “yorkshire”. Il cane era sfuggito al controllo del proprietario, che aveva richiesto, inutilmente, al giovane il risarcimento di una somma di mille euro, comprensiva del danno morale affettivo conseguenza della morte dell’animale. Da qui la decisione maturata di rivolgersi, tramite un legale, al Giudice di Pace di Foggia. Il magistrato ha prima appurato, a mezzo di una Consulenza Tecnica di Ufficio, il reale “valore di mercato” (quantificato in quattrocento euro), della razza canina in questione, quindi deciso di liquidare il danno morale relativo alla lesione affettiva subita, calcolato e stimato nella somma di euro trecento. Il giudice di pace può disporre il risarcimento del danno non patrimoniale solo nell'ambito del giudizio d'equità, qualora il valore complessivo della richiesta risarcitoria non superi il limite di millecento euro, al di sopra del quale il Giudice di Pace, eventualmente chiamato a decidere, non potrà fare a meno che applicare “rigidamente”, e non più “secondo equità”, le norme di diritto del nostro ordinamento, che non prevedono, la liquidazione del danno affettivo sofferto dal proprietario di un animale per la sua perdita!

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Prima in carcere e poi assolto “Ha avuto inizio all’alba di un giorno ingiusto e terribile il mio calvario, l’alba del 5 luglio 2007, quando fui svegliato dalle forze dell’ordine e violato nella mia intimità, nelle mura della mia casa, nella mia normale e semplice quotidianità. Fui portato via con forza e di fretta senza avere chiarimenti, senza capire e poter spiegare alla mia famiglia cosa stesse succedendo. Fui portato via prima in Procura a Santa Maria Capua Vetere e poi tradotto in carcere come un balordo incallito, come un assassino di prim’ordine che non meritava alcun rispetto o umanità”. Due anni fa, nell’ambito di un’indagine sul traffico di suini tra Spagna e Italia in

violazione delle norme sanitarie, la Guardia di Finanza di Caserta arrestò 12 persone, tra cui un collega, lo stesso che di cui abbiamo riportato il virgolettato. A circa due anni da quella notte è arrivata la sentenza di assoluzione per “non aver commesso il fatto”. Per usare le giuste parole del Collega: a volte “la giustizia fa ingiustizie”.

Vendere alimenti scaduti non è reato a vendita di alimenti confezionati oltre la data di scadenza è un reato? No, è un illecito amministrativo. Il caso si è già posto all’attenzione della Cassazione che ha chiarito che la commercializzazione di prodotti alimentari confezionati per i quali sia prescritta l'indicazione "da consumarsi preferibilmente entro il" o quella "da consumarsi entro il" non integra, ove la data sia superata, alcuna ipotesi di reato. Non si tratta infatti di una infrazione del divieto di vendere alimenti in cattivo stato di conservazione (conservati male o preparati e messi in vendita senza l'osservanza delle prescrizioni normative dettate a garanzia della loro buona conservazione sotto il profilo igienico-sanitario e che mirano a prevenire la loro precoce alterazione). E la data di scadenza non attiene per nulla con le modalità della conservazione. ■

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Sisca Dalle Associazioni

VETERINARIA 32 | 2009

BC4Z: la formula per cambiare il rapporto con il cane Il progetto Buon Cittadino a 4 Zampe è per una nuova cultura cinofila

di LUISELLA VITALI Presidente Settore Cinofilia CSEN

embra quasi una formula matematica, ma in questo momento storico il Centro Sportivo Educativo Nazionale (CSEN) settore cinofilia e la Società Italiana Scienze Comportamentali Applicate (SISCA) hanno un ruolo da protagonisti. Insieme stanno svolgendo un lavoro importantissimo in risposta all’Ordinanza dell’Onorevole Martini. Il progetto BC4Z® per le amministrazioni pubbliche è stato presentato ai Medici Veterinari e agli Istruttori cinofili CSEN lo scorso 19 settembre nella sede SCIVAC a Palazzo Trecchi (Cremona). Si sono susseguiti relatori importanti come il Dr. Roberto Marchesini, Dr. Raimondo Colangeli (presidente SISCA) che hanno chiarito diversi concetti, sia di carattere filosofico sia di carattere normativo. Il progetto Buon Cittadino a 4 Zampe ® (BC4Z) è un progetto culturale sviluppato all’interno del CSEN dal responsabile nazionale del settore Luisella Vitali insieme al proprio Coordinamento tecnico, formato da istruttori cinofili di grandissima preparazione. È l’unico progetto a carattere nazionale ad essere stato patrocinato dal Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, dal Ministero del Turismo, dall’ANMVI e dalla SCIVAC. L’obiettivo principale del progetto è rivalutare il rapporto uomo-cane nella società odierna e quello di responsabilizzare i proprietari nella vita in città. Il cane viene considerato un valore sociale, questo è il fulcro del BC4Z ® che vuole cambiare radicalmente la prospettiva nella quale la società vede il cane. Indubbiamente le nostre caotiche città non rappresentano certo l’habitat ideale per il ca-

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ne, ma a guardar bene forse non lo sono nemmeno per noi. Forse una maggior attenzione a questo particolare cittadino ci porterebbe a fare dei passi avanti nel migliorare il nostro stile di vita e i nostri ambienti urbani, ma questa è un’altra storia. Le finalità del progetto sono importantissime: • rivalutazione del rapporto uomo/cane • tutela del benessere sociale • incremento culturale • prevenzione: incidenti, abbandoni, problemi comportamentali Somministrare un test ufficiale CSEN, spiegato nel dettaglio dall’Istruttore Cinofilo CSEN Lucia Zanarotti, al termine o durante un percorso educativo, ha un duplice scopo, quello di verificare la socialità di un cane e il livello di partnership che ha con il suo conduttore, in diverse situazioni dell’ambito urbano; e quello di tutelare la comunità dalle problematiche che possono insorgere dalla convivenza con il cane, e di tutelare i cani stessi da eventuali maltrattamenti. Inoltre questo test è un incentivo a migliorare l’interazione del proprietario con il proprio cane e a renderlo responsabile del suo benessere psico-fisico. Di riflesso potrà essere monitorata ed anticipata l’insorgenza di problemi educativi e comportamentali del cane, scoraggiando l’abbandono e prevenendo i rischi determinati da una deviazione comportamentale. La Dr.ssa Marzia Possenti e Luisella Vitali hanno spiegato il ruolo dei diversi “attori” che saranno protagonisti nell’ambito del progetto. L’importanza della figura del Medico Veterinario Comportamentalista (MVC) nell’ambito del progetto, la collaborazione tra il MVC e l’istruttore Cinofilo. Un progetto strutturato che coinvolge non solo tutti i proprietari di cani ma anche tutte le figure professionali di riferimento nell’ambito della vita del cane. Si sono riassunti per punti i benefici, le caratteristiche essenziali per poter vivere serenamente la relazione con il proprio cane e farsi accettare da tutte quelle persone che ritengono invece che gli animali siano un pericolo. Diffondere la cultura del BC4Z® presenta vantaggi per tutti ma è rivolto soprattutto al benessere del nostro amico a 4 zampe. Il CSEN Settore CINOFILIA garantisce la professionalità dei propri tecnici, educatori ed istruttori che a pieno titolo possono lavorare con i binomi in team con i MVC per risolvere le diverse problematiche.

CHI PUÒ PARTECIPARE E PERCHÉ? Possono/Dovrebbero partecipare tutti i proprietari dei cani, neofiti e non, per conoscere meglio il proprio cane, per capire cosa comu-

nica e i suoi bisogni legati sia alla diversità di specie, sia alle peculiarità di razza. L’obiettivo non è dare una sterile conoscenza dell’animale, quanto quello di fornire gli strumenti per conseguire una migliore relazione col proprio amico a 4 zampe, i cui benefici saranno enormi sia per il binomio (cane-conduttore) sia per la società stessa. Un cane educato e ben gestito, infatti, con buone probabilità sarà un piacere per noi e per chi ci sta attorno: tornerà se richiamato al parco, non trascinerà al guinzaglio il proprio conduttore togliendo ogni piacere di una passeggiata, non avrà comportamenti problematici quali aggressività, fobia o distruttività. In Italia, la maggior parte dei cani che finiscono nei canili vengono abbandonati per incapacità di gestione da parte dei proprietari e spesso questa deriva da una scarsa cultura cinofila e da una sfiducia nei metodi educativi e nelle capacità di recupero comportamentale. A volte il cane viene portato in canile, o accalappiato, dopo che “ne ha combinata un’altra”: ha litigato con un altro cane, ha distrutto il divano, è scappato per l’ennesima volta in mezzo alla strada o ha addirittura morso qualcuno. A volte questi eventi si risolvono con un nulla

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di fatto, ma in altre occasioni generano una serie di conseguenze che hanno sulla società una ricaduta economica, per le spese supportate dalle istituzioni (pronto soccorso, canile sanitario, operatori zoofili…) e culturale (demonizzazione del cane e dei proprietari). Ecco perché un cane educato non è solo un cane felice, ma anche un membro ben inserito nella società a cui appartiene, proprio come un “Buon Cittadino a 4 Zampe®”. Il Test Buon Cittadino a 4 Zampe®, proposto in Italia dal CSEN Settore CINOFILIA e dalla Lega Nazionale per la Difesa del Cane, in collaborazione con SISCA, si propone come un progetto culturale per la diffusione di una nuova cultura cinofila e si ispira ad altri test che, in diversi paesi della Comunità Europea e nel mondo, vengono già utilizzati da molti anni, col fine di valutarne l’affidabilità, la capacità dei binomi (coppia cane-conduttore) di affrontare prove di gestione pratica del cane. Al termine del ciclo di incontri verrà inoltre organizzato un esame finale teoricopratico, il cui superamento darà la possibilità di ottenere delle agevolazioni concordate con i Comuni, per circolare liberamente in ambito urbano, per accedere nei locali pubblici aderenti. Al binomio verrà rilasciato un attestato. La frequenza di un percorso formativo è propedeutica alla partecipazione all’esame Buon Cittadino a 4 Zampe® del CSEN, che si terrà nella sede ufficiale più vicina, il test per essere valido e riconosciuto a livello nazionale deve essere somministrato esclusivamente da GIUDICI CSEN. Per informazioni più dettagliate del progetto potete consultare il sito internet www.csen-cinofilia.it oppure scrivere a segreteria@csen-cinofilia.it ■


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10 Intervista Traguardi

VETERINARIA 32 | 2009

ACVIM status per Paola Gianella È l’unica italiana residente in Italia ad aver conseguito il diploma americano di FULVIO STANGA

icevere l’ok dalla commissione americana… beh, non è da tutti. Ma Paola Gianella può dire di avercela fatta: il 15 agosto la nostra collega ha avuto la conferma di essere una diplomata

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Acvim. Ed è l’unica italiana residente in Italia che può vantare l’Acvim status. Sul suo biglietto da visita dunque leggeremo: DVM, PhD, Dipl. ACVIM (SAIM). Complimenti a una veterinaria che prometteva già tanto con la sua laurea con lode nel 1999 a Torino e con esperienze “precoci” in oncologia, medicina interna e gastroenterologia in ben due università americane (Colorado State University e la Texas A&M University). Nel suo curriculum ci sono anche un dottorato di ricerca sull’oncologia veterinaria alla Facoltà di Torino, esperienze al reparto di gastroenterologia dell’Azienda Ospedaliera “San Giovanni Bosco” e poi tre anni di Residency in Medicina Interna alle Università di Berna (Svizzera) e di Baton Rouge (USA). Adesso è in Italia (collabora come internista presso la Facoltà di Medicina Veterinaria di Torino e in due cliniche veterinarie private) è membro del consiglio della SIGAV, la Società di Gastroenterologia Veterinaria di riferimento della Scivac, ed è responsabile scientifico dell’Itinerario di Gastroenterologia 2010-2011 nel quale ricopre anche incarichi di Direttore di corso e relatrice. Non potevamo non farle qualche domanda. Paola, quanto contano la determinazione e la preparazione scientifica per arrivare al diploma Acvim?

Per quanto mi riguarda il raggiungimento di un diploma ACVIM è dipeso da una fortissima volontà e determinazione che mi hanno spinta, fin dal periodo immediatamente successivo alla laurea, non solo a frequentare diverse Università straniere nel tentativo di individuarne una idonea a tale proposito, ma anche ad abbandonare l’Italia per 3 lunghi anni imparando il tedesco e confrontandomi con una realtà lavorativa totalmente diversa da quella italiana. Anche la preparazione scientifica è stata importante, ma a tale proposito devo dire che l’università italiana, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, mi ha fornito una buona preparazione teorica, che ho poi integrato con gli insegnamenti pratici e lo studio personale costante durante i tre anni di residency. Quali sono ad oggi le nuove conquiste della medicina interna veterinaria e quali quelle ancora da raggiungere? A mio parere il mondo della medicina veterinaria si sta evolvendo velocemente sia in termini di maggiore consapevolezza e formulazione della richiesta interventistica da parte dei proprietari sia, per quanto ci riguarda, in termini di miglioramento delle professionalità, delle nuove possibilità diagnostiche e delle disponibilità sempre maggiori di corsi ed ag-

giornamenti rispetto al passato. Un messaggio che invece sarebbe importante riuscire a trasmettere al proprietario su scala più ampia è, a mio parere, l’immagine del medico veterinario, anche quello proveniente da una piccola realtà ambulatoriale, come di un professionista non solo “dispensatore di farmaci palliativi”, ma preparato e capace, in grado di consigliare interventi diagnostici articolati e di collaborare con altri medici veterinari. Come si traduce nella pratica professionale questo avanzato livello di preparazione? Qual è la tua esperienza? Il college mi ha fornito un’eccellente opportunità di crescita, l’apprendimento di un metodo di approccio ragionato al problema medico e la possibilità di un tirocinio lavorativo costante sotto la guida di tutors autorevoli a livello internazionale, ma non è sicuramente un punto di arrivo. Nella pratica professionale un livello avanzato di preparazione impone un aggiornamento e un confronto con la propria realtà lavorativa costanti, e un apprendimento continuo da colleghi che, pur non avendo conseguito il diploma, vantano di un’esperienza notevole in campo pratico. Il titolo che hai conseguito può essere pubblicizzato. Credi che ci sia nell’opinione pubblica nazionale attenzione verso le specializzazioni e le qualifiche avanzate? Si, a mio parere l’attenzione si sta focalizzando sempre di più verso le specializzazioni e le qualifiche avanzate e credo personalmente che sia giusto valorizzare chiunque abbia investito risorse economiche e personali nell’approfondire le proprie conoscenze professionali. Ritengo però che sia anche importante non penalizzare e dimenticare colleghi oltremodo validi che non sono riusciti ad intraprendere percorsi di crescita alternativi. Consiglieresti a un collega di prendere la strada del diploma ACVIM? Cosa gli diresti per incoraggiarlo? Qual è il primo passo da fare per iniziare questo percorso di formazione? Consiglierei un percorso simile a chiunque abbia la possibilità di allontanarsi fisicamente dall’Italia per un periodo più o meno lungo (nel caso si voglia intraprendere un college con completa permanenza all’estero). È una strada costellata di sacrifici ma anche di tante soddisfazioni, ed è questo che mi ha sempre dato la forza di continuare fino al raggiungimento del diploma. Il primo passo da compiere, oltre alla volontà di perseguire il diploma, è quello di iniziare un percorso di internship della durata di almeno un anno, percorso che è possibile intraprendere oggi anche in alcune strutture veterinarie italiane. ■

WWW.ACVIM.ORG ’ACVIM (American College of Veterinary Internal Medicine) è nato nel 1972. È un College riconosciuto nella definizione di programmi formativi nei settori specialistici della cardiologia, oncologia, neurologia, medicina interna degli animali da reddito e da compagnia. Le norme di pubblicità sanitaria vigenti in Italia consentono ai Diplomati ACVIM di pubblicizzare la loro qualifica nel nostro Paese.

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12 Intervista Sicurezza alimentare

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VETERINARIA 32 | 2009

Mantovani (Efsa): riscopriamo le scienze dell’alimentazione animale La nomina di Alberto Mantovani è un altro successo italiano all’Efsa on la nomina a Vice Chair del panel, Alberto Mantovani porta un altro successo internazionale alla veterinaria italiana. L’incarico, conferitogli a luglio, diventa esecutivo da questo mese. Il panel si occupa di additivi nell’alimentazione animale, un settore cruciale per la sicurezza alimentare. Alberto Mantovani, Direttore del reparto di Tossicologia alimentare e veterinaria dell’Istituto Superiore di Sanità, affiancherà il Chair Andrew Chesson (Università di Aberdeen) e l’altro vice coordinatore Jurgen Gropp dell’Università di Lipsia. Nel panel opera anche un altro italiano dell’ISS, Gabriele Aquilina, oltre a Francesca Caloni (Università di Milano) e Sandro Cocconcelli (Università Cattolica di Piacenza). La folta delegazione italiana è un’eccezione, visto che nei gruppi dell’Efsa, in genere, operano due esperti del nostro Paese. Al professor Alberto Mantovani vanno le congratulazioni dell’Anmvi per il contributo all’affermazione della professionalità italiana su scala internazionale.

OGM non siano né panacea né tabù, ma solo un argomento su cui ragionare e prendere decisioni basandosi su dati e modelli validi.

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Professor Mantovani, lei ha dichiarato che “il cibo che viene dato agli animali è la base per stabilire la qualità dei nostri alimenti”. Dal punto di vista scientifico, quali sono le principali sfide nel settore dell’alimentazione animale? È giusto cominciare parlando del punto di vista scientifico: la valutazione di sicurezza degli additivi nei mangimi deve interagire con i progressi della ricerca scientifica, un aspetto che potremo chiamare “traslazionale” (dal bancone del laboratorio di ricerca alla valutazione ed al controllo) di cui l’EFSA è ben cosciente e che riguarda tutta la sicurezza alimentare. Venendo agli argomenti specifici, come specifici argomenti “caldi” suggerisco: - additivi ed ingredienti in alimentazione animale che riducono situazioni di rischio per gli animali e/o il consumatore in specifiche filiere. E-

Nella foto, il Prof. Alberto Mantovani seduto fra alcuni giovani colleghi. sempi possono essere la riduzione della formazione e/o della biodisponibilità di micotossine come l’aflatossina M1, oppure ingredienti di mangimi per acquacoltura che riducono il rischio di contaminazione da parte di metilmercurio ed interferenti endocrini persistenti, come i policlorobifenili (PCB); su quest’ultimo argomento il nostro Dipartimento dell’Istituto Superiore di Sanità partecipa al progetto europeo AQUAMAX - La valutazione dei composti organici di elementi in traccia (selenio, rame, manganese...) proposti come additivi nutrizionali. La potenziale maggiore biodisponibilità (se comprovata) può essere un vantaggio, in quanto minori dosi possono soddisfare i fabbisogni degli animali. Per contro, occorre valutare con attenzione se, proprio per la maggiore biodisponibilità, non si verifichi un eccessivo deposito di oligoelementi negli alimenti di origine animale. Questo argomento, a cavallo tra la nutrizione e la tossicologia, riguarda tutti gli additivi nutrizionali: infatti, anche per i nutrienti, come gli elementi in traccia, l’EFSA fissa dei limiti massimi di assunzione per il consumatore che è opportuno non superare. Il nostro panel dell’EFSA, proprio per questo principio di precauzione ri-

GIORNATE DI APPROFONDIMENTO IN PRACTICE MANAGEMENT Roma, 16/18 Novembre 2009 ECM: 14 Crediti

RELATORI Fabrice Clerfeuille, Med Vet, PhD, MBA, Università di Nantes Pere Mercader, DVM, MBA, DAS (Economia & Gestione Fiinanziaria), Università di Barcellona Stefano Zigiotto, Med Vet, Milano

ISCRIZIONE Partecipazione a numero chiuso (50)

QUOTE Soci SCIVAC: € 250,00 + IVA 20% Non soci: € 350,00 + IVA 20% Per informazioni: Segreteria SCIVAC - Paola Gambarotti Tel. 0372/403508 - Fax 0372/403512 E-mail: info@scivac.it www.scivac.it

guardo la sicurezza del consumatore, ha proposto di abbassare i limiti massimi nei mangimi di nutrienti come lo iodio e la vitamina A. A questo aggiungo l’aggiornamento di alcuni aspetti generali importanti quali: la valutazione dell’esposizione del consumatore su dati realistici di consumo degli alimenti di origine animale, compresi potenziali gruppi vulnerabili come i bambini; l’impatto ambientale di alcuni additivi; come valutare la modulazione della qualità nutrizionale degli alimenti di origine animale (ad es., cambi nella composizione degli acidi grassi) e una strategia per valutare l’efficacia e sicurezza di possibili sostituti di antibiotici, ed in futuro anche di coccidiostatici, in alimentazione animale. Last but not least mi piace raccomandare più informazioni sulla efficacia e tolleranza di additivi e nuovi ingredienti dei mangimi per alcune specie “minori” in ambito europeo, ma importanti per la zootecnia mediterranea (ad es., il coniglio, l’ovino da latte, i pesci non salmonidi). Insomma, e per fortuna, c’è parecchio da lavorare per tutti. Cosa ne pensa dell’allarme lanciato dal Commissario Europeo all’agricoltura Fischer Boel riguardo ad una possibile scarsità di materie prime per i mangimi europei in mancanza del via libera alle varietà OGM per i quali ci sono pareri scientifici favorevoli? Come membro di un panel dell’EFSA, la mia missione è contribuire a garantire il massimo livello possibile di sicurezza degli alimenti. Il nostro panel ha valutato alcuni prodotti OGM per alimentazione animale, insieme al panel EFSA che di OGM si occupa specificamente. In generale, non abbiamo rilevato problemi significativi, alle condizioni d’uso proposte, per la sicurezza delle produzioni animali o dei consumatori. È certamente auspicabile che, come per altri additivi e farmaci veterinari, vi sia un impegno della ricerca pubblica ed indipendente per fornire dati scientifici sulla efficacia e sicurezza degli OGM in alimentazione animale. Come “cittadino informato dei fatti” anche considerare che è più difficile garantire la sicurezza alimentare quando si è dipendenti da fonti di approvvigionamento di ingredienti esterne, e questo vale per l’Italia e per l’Europa. Sempre da “cittadino informato” non posso nascondermi problemi associati all’uso di OGM e che riguardano l’assetto del sistema agrozootecnico, ad esempio la tutela del prodotto tipico e della filiera corta, due valori che ritengo vadano difesi. Insomma, e mi dispiace di non dire assolutamente nulla di originale, credo che gli

Il nuovo regolamento Europeo si occupa anche di mangimi per animali non destinati alla produzione di alimenti, il pet food appunto. Quali sono dal suo punto di vista le ragioni fondanti del legislatore europeo nel volersi occupare della sicurezza alimentare anche per gli animali da compagnia? Io vengo dalla scuola veterinaria di Bologna, che -tra le tante cose- mi ha insegnato il concetto di “sanità pubblica veterinaria”, cioé del diritto-dovere del veterinario di occuparsi degli aspetti della salute e del benessere umani che sono associati con gli animali. Se pensiamo al ruolo sociale, affettivo ed educativo che hanno gli animali da compagnia nella vita di tutti, è giusto e doveroso che il sistema di sicurezza alimentare si occupi anche della sicurezza degli alimenti destinati a questi nostri “compagni di viaggio”. Infine non dimentichiamo che gli alimenti per animali da compagnia entrano nelle nostre case, dove i nostri animali vivono insieme a famiglie con persone di tutte le età, bambini ed anziani, magari con problemi di salute: i mangimi possono venire manipolati, eventuali additivi, o loro metaboliti, possono essere presenti nelle deiezioni. Quindi è opportuno anche per noi che venga garantita la sicurezza dei pet foods. Crede che la professione veterinaria, pubblica e privata, sia adeguatamente sensibilizzata e formata sui temi della sicurezza dei mangimi? Mi sono laureato nel 1979 a Bologna, facoltà con una ottima scuola di zootecnia: ricordo il professor Archimede Mordenti, scomparso da pochi anni. All’epoca l’alimentazione animale era vista come l’indispensabile sostegno alla produttività e, sia pure in seconda battuta, alla qualità dei prodotti. Erano ovviamente altri tempi. Alcuni episodi ci hanno imposto un cambio di paradigma. Se riflettiamo molte delle grandi emergenze alimentari europee che hanno dato origine al “libro bianco sulla sicurezza alimentare” nel 2000 ed all’EFSA nel 2003, sono scaturite proprio dalla mancata considerazione dell’importanza della sicurezza dei mangimi: dalla BSE ai polli alla diossina. Infatti, il “libro bianco”, dando grande attenzione alla tutela della produzione primaria (“dal campo alla tavola”) pone chiaramente la qualità dell’alimentazione animale come una delle basi imprescindibili per la sicurezza alimentare. Non ho problemi a confessare che per me, tossicologo abituato a pensare in termini di contaminanti ambientali, l’ingresso al panel dalla sua costituzione nel 2003 ha rappresentato la riscoperta della mangimistica, vista appunto con gli occhi nuovi della valutazione del rischio per la tutela della sicurezza delle produzioni e dei prodotti. È stato sinora un percorso molto interessante che mi ha portato ad imparare molto, ed aggiungo che uno degli aspetti migliori del panel è proprio la profonda interdisciplinarità (il chair è un microbiologo, e l’altro vice-chair è un nutrizionista animale). Quindi, sì: vedo la sicurezza dei mangimi come un aspetto in crescita e su cui occorre ancora fare lavoro di formazione ed informazione. ■


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Eventi Veterinari

VETERINARIA 32 | 2009

Società federata ANMVI

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Società federata ANMVI

DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC VENETO EMATOLOGIA UN GIOCO DI LUCI E COLORI Monastier, 15 Novembre 2009

DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC SICILIA in collaborazione con l’Ordine dei Medici Veterinari di Palermo LA VISITA CLINICA E LA MEDICINA COMPORTAMENTALE: CONSIGLI PRATICI PER MIGLIORARE L’APPROCCIO CLINICO NEL CANE E NEL GATTO Palermo, 15 Novembre 2009 OBIETTIVI Fornire mezzi pratici che permettano di migliorare l'approccio al paziente, la degenza e la visita clinica del cane e del gatto. Offrire una base di conoscenze adatta a rispondere alle numerose domande dei proprietari sul comportamento di queste specie. Fornire inoltre i mezzi per riconoscere precocemente anomalie comportamentali e per offrire consigli utili a prevenire problemi comportamentali in queste specie. Ciascuna relazione verrà accompagnata da filmati che mostrano sia la visita clinica nel rispetto delle esigenze etologiche del paziente che alcune tecniche di educazione di base.

14.00 Tecniche educative di base effettuabili in corso di visita clinica 15.00 Pausa 15.30 Le classi di cuccioli e i kitten party, un modo divertente per educare cani, gatti e proprietari 16.30 Test di valutazione dell'apprendimento e discussione finale 17.00 Consegna degli attestati di partecipazione e termine della giornata

RELATORE

SEDE

Marzia Possenti

Ordine dei Medici Veterinari di Palermo AUSL 6- Sala Convegni

PROGRAMMA 8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente, presentazione del relatore ed inizio dei lavori 9.30 La visita clinica del cane: come gestirla nel rispetto del paziente e che consigli offrire al proprietario sull'educazione e la prevenzione delle patologie del comportamento 11.00 Pausa 11.30 La visita clinica del gatto: come gestirla nel rispetto del paziente e che consigli offrire al proprietario sull'educazione e la prevenzione delle patologie del comportamento 13.00 Pausa

PARTECIPAZIONE L'incontro è libero e gratuito per tutti i Medici Veterinari interessati, i Medici Veterinari che non sono Soci SCIVAC devono inviare conferma di partecipazione entro il 6 novembre 2009 al numero 0372/40.35.06 o all'email: delregionali@scivac.it

3 CREDITI

Segreteria SCIVAC, Monica Borghisani Tel. 0372403506 - delregionali@scivac.it

Società federata ANMVI

SEMINARIO ECOGRAFIA NEGLI ANIMALI ESOTICI Cremona 18 Ottobre 2009

Lorenzo Crosta

PROGRAMMA 8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 9.30 Lo strumentario e le tecniche di base nell'ecografia degli animali esotici: Modalità e tecniche di esecuzione dell'ecografia negli animali esotici - Marina Krautwald-Junghanns 10.15 L'ecografia addominale nei piccoli mammiferi esotici - Federica Rossi 11.00 Pausa 11.30 Ecografia toracica nei piccoli mammiferi esotici - Federica Rossi 12.15 Tecniche ecografiche negli uccelli: L'ecografia del cuore e del fegato negli uccelli - Marina KrautwaldJunghanns 13.00 Pausa pranzo

SEDE

8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente, presentazione del relatore ed inizio dei lavori 9.30 Alterazioni qualitative e quantitative dei globuli rossi 11.00 Pausa 11.30 Alterazioni qualitative e quantitative dei globuli bianchi e delle piastrine 13.00 Spazio per eventuale relazione commerciale

Park Hotel Villa Fiorita Monastier (TV)

14.30 La valutazione dell'apparato urogenitale negli uccelli: quali tecniche sono possibili? - Marina KrautwaldJunghanns 15.15 Pausa 15.45 Tecniche ecografiche nei Rettili Paolo Selleri 16.30 Tecniche interventistiche eco guidate negli animali esotici - Federica Rossi 17.15 Discussione finale e test di valutazione. Consegna degli attestati

SEDE Centro Studi SCIVAC, Palazzo Trecchi, via Trecchi 20 - Cemona

13.30 14.30 15.30 16.00 17.30

3 CREDITI

DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC PUGLIA ELEMENTI PER UN CORRETTO APPROCCIO CLINICO E TERAPEUTICO DELLA MALATTIA CARDIOVASCOLARE Bari, 15 Novembre 2009 OBIETTIVI

David Chiavegato

PER INFORMAZIONI

CHAIRPERSON

PROGRAMMA

RELATORE

RELATORE

PARTECIPAZIONE

L'ecografia oggi giorno è un mezzo diagnostico sempre più usato per raggiungere la diagnosi sia nel piccolo ambulatorio che nella grande struttura organizzata come clinica ed ospedale. L'obiettivo è quello di fornire ai partecipanti, che svolgano la loro professione occupandosi prevalentemente di animali esotici o di ecografia, gli strumenti e la conoscenza dei mezzi e delle tecniche utili all'impiego di tale strumento diagnostico in medicina degli animali esotici. Il partecipante avrà, al termine della giornata, la capacità di applicare nella propria pratica clinica quotidiana le nozioni apprese durante il seminario.

Silvia Tasca

Pausa Disturbi mielo e linfoproliferativi Pausa Casi clinici interattivi Test di valutazione dell'apprendimento e discussione finale 17.45 Consegna degli attestati di partecipazione e termine della giornata

L'obiettivo della giornata è di fornire ai partecipanti nozioni di base ed avanzate, atte a permettere una completa interpretazione dell'emogramma. Al termine, la discussione dei casi clinici consentirà l'applicazione pratica delle nozioni acquisite nel corso delle relazioni.

Come affrontare le diagnosi differenziali in pazienti cardiopatici, come procedere alla stadiazione ed alla terapia delle malattie cardiache più comuni.

La partecipazione agli incontri delle Delegazioni Regionali è riservata ai Soci SCIVAC, indipendentemente dalla regione di appartenenza, in regola con la quota associativa dell’anno in corso I Soci SCIVAC possono partecipare a qualsiasi incontro regionale organizzato da SCIVAC in qualsisi regione e a titolo gratuito (portare con sé la tessera SCIVAC con il bollino dell’anno in corso).

OBIETTIVI

OBIETTIVI

PROGRAMMA 8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente, presentazione del relatore ed inizio dei lavori 9.30 Tosse e dispnea come individuare un paziente cardiopatico 11.00 Pausa 11.30 Stadiazione della malattia cardiaca e terapia cardiovascolare 13.00 Spazio per eventuale relazione commerciale (nel caso non si svolga la relazione il programma nel pomeriggio sarà anticipato di mezz'ora)

13.30 Pausa 14.30 Casi clinici interattivi (Stadiazione della malattia valvolare mitralica) 1 5.30 Pausa 16.00 Casi clinici interattivi (stadiazione della malattia dilatativa) 17.00 Test di valutazione dell'apprendimento e discussione finale 17.30 Consegna degli attestati di partecipazione e termine della giornata

SEDE Sheraton Bari Hotel, Via Cardinale Agostino Ciasca, 9 - Bari

RICHIESTO ACCREDITAMENTO

EDIZIONI VETERINARIE Per ordini e informazioni: Tel. 0372/403507 - Fax 0372/457091 - E-mail editoria@evsrl.it - www.evsrl.it

ABUTARBUSH

“Illustrated guide to equine diseases” 1 ed., 692 pagg., 1100 ill., John Wiley & Sons, Settembre 2009 Soci ass. fed. ANMVI € 69,00 - Non soci € 81,25 Illustrated Guide to Equine Diseases covers an extensive range of diseases with over one thousand color figures that provide equine clinicians with a multitude of diagnostic references. It covers diseases of the respiratory, gastrointestinal, nervous, reproductive, ocular, musculoskeletal, urinary, integumentary, endocrine, and cardiovascular systems, and provides readers with a clinical picture of each disease, including a brief synopsis, presenting signs, and diagnostic procedures. It not only examines diseases from a clinical approach, but also includes diagnostic modalities such as radiology, nuclear scintigraphy, CAT scan, cytology, histopathology, and postmortem findings.

PARTECIPAZIONE Il pieghevole e la scheda d’iscrizione sono stati inviati con il numero 28 di professione veterinaria ed è possibile scaricarli dal sito: www.sivae.it.

CLARK-BOARDMAN-RAIDAL

“Atlas of clinical avian hematology” 1 ed., 180 pagg., 300 ill., John Wiley & Sons, Maggio 2009 Soci ass. fed. ANMVI € 83,00 - Non soci € 97,00

PER INFORMAZIONI Segreteria SIVAE Tel. 0372/40.35.00 - E-mail: info@sivae.it

RICHIESTO ACCREDITAMENTO

Atlas of Clinical Avian Hematology provides fundamental information and a practical guide to the hematological characteristics of birds. The book initially describes how to collect and handle blood samples from birds to best preserve the quality of the blood. This rich resource aids interpretation of hematological data, covering both healthy and diseased birds. The Atlas is illustrated throughout with colour photographs, and covers over 100 species of birds. Basic and comparative aspects of avian hematology in healthy birds are described, including the variation in hematological characteristics between different Orders. Hematological responses to disease are illustrated through brief case reports. Identification of hematoparasites is covered. Emphasis is placed on the morphology of hematological cells to ensure accurate classification plus identification of pathological changes.


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14 Eventi Veterinari

VETERINARIA 32 | 2009

SICIV

SIMIV

SOCIETÀ ITALIANA DI CITOLOGIA VETERINARIA

SOCIETÀ ITALIANA DI MEDICINA INTERNA VETERINARIA

CITOLOGIA FUORI DALL'ORDINARIO: LAVAGGI BRONCO ALVEOLARI, CITOLOGIA GASTROENTERICA E DELLE MASSE SPINALI Cremona, 15 Novembre 2009 OBIETTIVI Obiettivi formativi della giornata: mentre alcune aree della citologia diagnostica sono ampiamente conosciute e sfruttate giornalmente nella pratica clinica, altre sono solitamente utilizzate come ausilio diagnostico di pratiche specialistiche (es. gastroenterologia). L'obiettivo della presente giornata è di fornire le basi per una migliore applicazione della citologia mediante l'ottimizzazione delle tecniche di prelievo in gastroenterologia, pneumologia e neurologia.

RELATORI Enrico Bottero, Cuneo Davide De Lorenzi, Padova Alfredo Dentini, Perugia

PROGRAMMA 8.30 Registrazione dei partecipanti 9.00 Citologia per schiacciamento da biopsie endoscopiche delle neoplasie dell'apparato gastroenterico - E. Bottero 10.00 Citologia aspirativa e per apposizione delle masse spinali nel cane - A. Dentini 11.00 Pausa 11.30 Come ottimizzare la tecnica del lavaggio broncoalveolare nella diagnostica delle patologie dell'apparato respiratorio - D. De Lorenzi 12.30 Pausa pranzo 13.30 Casi clinici

16.00 Valutazione dell'apprendimento, consegna degli attestati e chiusura dei lavori

SEDE Palazzo Trecchi, via Trecchi 20 Cremona

PARTECIPAZIONE L'incontro è gratuito per tutti i soci SICIV in regola con l'iscrizione 2009. Non è necessaria la pre-iscrizione. Presentarsi in sede congressuale per la registrazione. Quote di partecipazione (verrà rilasciata una ricevuta fiscale per la quota versata): Soci SICIV: gratuito Soci SCIVAC: € 50,00 Non Soci: € 100,00

AGGIORNAMENTI IN TERAPIA CANINA Cremona, 21 Novembre 2009 RELATORI

PARTECIPAZIONE

Federico Fracassi, Bologna Carlo Nebbia, Torino Andrea Zoia, Dublino (IRL)

L'incontro è gratuito per tutti i soci SIMIV in regola con l'iscrizione 2009. Non è richiesta la pre-iscrizione. Quote di partecipazione (verrà rilasciata una ricevuta fiscale per la quota versata): Socio SIMIV: gratuito Socio SCIVAC: € 50,00 Non Socio: € 100,00

PROGRAMMA 9.30 Registrazione dei partecipanti 10.00 La farmacogenomica: perché i cani non sono tutti uguali - C. Nebbia 11.00 Pausa 11.15 Terapie immunosoppressive: andare oltre il cortisone - A. Zoia 13.30 Pausa pranzo 14.30 Ormoni e farmaci: quando mancano o sono troppi - F. Fracassi 16.00 Fluidoterapia in medicina interna: gestione delle alterazioni elettrolitiche senza fare troppi danni - A. Zoia 17.30 Valutazione dell'apprendimento, consegna degli attestati e chiusura dei lavori

INFORMAZIONI Segreteria Società Specialistiche SCIVAC Erika Taravella Tel. 0372 403509 - Fax 0372 457091 Email: socspec@scivac.it

4 CREDITI

SEDE

INFORMAZIONI Segreteria Società Specialistiche SCIVAC Erika Taravella Tel. 0372 403509 - Fax 0372 457091 E-mail: socspec@scivac.it

Palazzo Trecchi, via Trecchi 20 - Cremona

SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA REDDITO SOCIETÀ FEDERATA ANMVI

GIORNATA INTERREGIONALE SIVAR PUGLIA Gioia del Colle (BA), 21 Novembre 2009

RICHIESTO ACCREDITAMENTO

In collaborazione con le Delegazioni Regionali SIVAR Puglia e Basilicata OBIETTIVI

SVIDI

SOCIETÀ VETERINARIA ITALIANA DI DIAGNOSTICA PER IMMAGINI

RUOLO DELLA RADIOLOGIA TORACICA NEL PAZIENTE CARDIOPATICO Cremona, 15 Novembre 2009

i oa ert ARV p A SIC ci So

OBIETTIVI

SEDE

La radiologia toracica è un esame essenziale nella valutazione dell'apparato cardio-vascolare. Il clinico deve essere in grado di riconoscere la normale anatomia radiografica resa complessa dalle diverse morfologie dei nostri pazienti. Per ottenere più informazioni possibili da questo esame, è necessario cogliere le alterazioni anatomiche che si verificano durante le diverse anomalie cardiache e, soprattutto, riconoscere e correlare i meccanismi compensatori e patologici dello scompenso cardiaco. Tramite un approccio sistematico, uno dei maggiori esperti di radiologia toracica dei piccoli animali ci guiderà attraverso questo cammino affascinante fornendo punti chiave che ci permettano di districarci e gestire al meglio i nostri pazienti.

Palazzo Cittanova, Corso Garibaldi (accanto a Palazzo Trecchi) - Cremona

RELATORE Chris Lamb MA, VetMB, DipACVR, DipECVDI, MRCVS, FHEA, Royal Veterinary College Londra (UK)

PROGRAMMA 8.30 Registrazione dei partecipanti 9.00 È un cuore normale? 10.30 Pausa 11.00 Radiologia delle patologie congenite: cosa possiamo dire veramente? 12.00 Malattie cardiache acquisite: serve ancora la radiologia? 13.30 Pausa pranzo 14.30 Il cuore del gatto: non consideriamolo un cane di piccola taglia 15.45 Pausa 16.15 Cor polmonare e altre cardiopatie secondarie a malattie sistemiche 17.15 Casi clinici 18.15 Valutazione dell'apprendimento, consegna degli attestati e chiusura dei lavori

Verranno affrontate due importanti problematiche buiatriche: la gestione della fertilità e la dislocazione abomasale destra e sinistra. Nella prima parte del convegno il Dr. Mauro Casalone focalizzerà l'attenzione sulla gestione della fertilità illustrando i possibili strumenti di analisi dei parametri riproduttivi, la valutazione statistica dei risultati ottenuti e la scelta dei protocolli terapeutici per migliorare l'efficienza riproduttiva aziendale. Nella seconda il Dr. Enrico Chiavassa affronterà il problema della dislocazione abomasale nelle due varianti destra e sinistra analizzando i fattori predisponenti, la sintomatologia, la diagnosi e le possibili tipologie di risoluzione della patologia.

RELATORI TRADUZIONE È previsto il servizio di traduzione simultanea.

Mauro Casalone (Medico Veterinario Libero Professionista, Torino) Enrico Chiavassa (Medico Veterinario Libero Professionista, Cuneo)

PARTECIPAZIONE

MODERATORE

Quote di partecipazione (verrà rilasciata una ricevuta fiscale per la quota versata) entro il 25-10-2009: Socio SVIDI/SICARV: € 50,00 Socio SCIVAC: € 100,00 Non Socio: € 150,00

Canio Buonavoglia (Preside Facoltà Medicina Veterinaria di Bari)

È necessario compilare il modulo di preiscrizione e inviarlo alla Segreteria entro il 25 Ottobre 2009. È possibile scaricare il modulo dal sito www.scivac.it sezione SOCIETÀ SPECIALISTICHE/SVIDI-SICARV oppure richiederlo direttamente alla Segreteria al n. 0372/40.35.09

INFORMAZIONI Segreteria Società Specialistiche SCIVAC Erika Taravella Tel. 0372 403509 - Fax 0372 457091 Email: socspec@scivac.it

PROGRAMMA 9.30 Registrazione partecipanti, saluto del rappresentante SIVAR ed inizio lavori 9.45 Introduzione ai lavori Canio Buonavoglia 10.00 Gestione della fertilità nell'allevamento della vacca da latte ad alta produzione (Prima Parte) Mauro Casalone

11.00 Coffee break 11.30 Gestione della fertilità nell'allevamento della vacca da latte ad alta produzione (Seconda Parte) Mauro Casalone 13.00 Light lunch 14.00 Chirurgia addominale: dislocazione abomasale destra e sinistra Enrico Chiavassa 16.00 Discussione 16.30 Questionario apprendimento ECM 17.00 Elezioni Delegati Regionali e termine lavori

SEDE Hotel Svevo, Gioia del Colle (Bari)

PARTECIPAZIONE Iniziativa gratuita rivolta a tutti i Medici Veterinari

SEGRETERIA ORGANIZZATIVA SIVAR - Paola Orioli Tel. 0372/40.35.39 info@sivarnet.it, www.sivarnet.it

RICHIESTO ACCREDITAMENTO

EDIZIONI VETERINARIE Per ordini e informazioni: Tel. 0372/403507 - Fax 0372/457091 - E-mail editoria@evsrl.it - www.evsrl.it

EVANS-DELAHUNTA

“Guide to the Dissection of the Dog” 7 ed., 305 pagg., 300 ill., Elsevier, Agosto 2009 Soci ass. fed. ANMVI € 51,00 - Non soci € 59,99

RICHIESTO ACCREDITAMENTO

Per maggiori dettagli sul programma e per scaricare la scheda d'iscrizione, collegarsi al sito www.scivac.it sezione Società Specialistiche. La Segreteria rimane a disposizione per ulteriori informazioni al n. 0372-40.35.09

Atlas of Clinical Avian Hematology provides fundamental information and a practical guide to the hematological characteristics of birds. The book initially describes how to collect and handle blood samples from birds to best preserve the quality of the blood. This rich resource aids interpretation of hematological data, covering both healthy and diseased birds. The Atlas is illustrated throughout with colour photographs, and covers over 100 species of birds. Basic and comparative aspects of avian hematology in healthy birds are described, including the variation in hematological characteristics between different Orders. Hematological responses to disease are illustrated through brief case reports. Identification of hematoparasites is covered. Emphasis is placed on the morphology of hematological cells to ensure accurate classification plus identification of pathological changes.


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Trasfusione del sangue Focus

VETERINARIA 32 | 2009

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Terapia trasfusionale: un occhio al passato per volare al futuro di RENATO MAGLIULO a trasfusione del sangue, che cominciò sistematicamente ad essere applicata con successo in campo umano nei primi decenni del nostro secolo, in medicina veterinaria stenta ancora a decollare, nonostante i primi tentativi trasfusionali abbiamo avuto per soggetto proprio gli animali fin dal Rinascimento, epoca unica nella storia dell’uomo caratterizzata da grandissimo fervore culturale sia umanistico che scientifico.

L

CENNI STORICI Questa pratica ha origini assai remote e i suoi primordi sono avvolti nella leggenda, affondando le radici nell’insito desiderio dell’uomo di riottenere la giovinezza e di prolungare la vita. I tentativi che nel corso dei secoli sono stati messi in atto a tal fine, anche se oggi ci paiono fantastici, a volte assurdi, rappresentano pur sempre le inderogabili tappe di un faticoso cammino che ci ha portato ai risultati attuali. In seguito alla fondamentale scoperta della circolazione del sangue, fatta da William Harwey nel 1616, la trasfusione trovò nuovo impulso ed interesse. Molto contribuì anche l’introduzione della pratica delle iniezioni endovenose, sperimentata da Sir Christopher Wren nel 1656, su cani da corsa. In Italia, come del resto in tutta Europa, lo studio della trasfusione suscitò grande interesse in Gian Domenico Cassini di Nizza, astronomo dello Studio bolognese, autore tra l’altro del rifacimento della meridiana nella Basilica di San Petronio in Bologna. Paolo Manfredi dello Studio bolognese, “tutore di Cassini” compì alcune esperienze sui cani (dall’arteria crurale di uno alla vena giugulare di un altro). In seguito, servendosi di tubi di vetro, su altri due cani trasfuse sangue dalla carotide di uno alla vena giugulare dell’altro. Infine passò alla trasfusione di sangue di agnello su di un certo Angelo da Udine. È interessante notare come l’agnello sia chiamato in causa nella “redenzione” del malato di epilessia. L’equazione pare essere tutto sommato elegante dal punto di vista filosofico e teologico per l’epoca (non vanno dimenticate le origini giudaico-cristiane della nostra cultura): l’epilettico era considerato “indemoniato”, ed il sangue (fonte di vita) utilizzato per guarire l’indemoniato non poteva che essere dell’agnello (animale puro e sacro). Ecco che la trasfusione di sangue nell’uomo e negli animali, come del resto tutta la medicina, hanno natura ed origini strettamente embricate tra di loro. Poco importava se fossero cani o animali in genere o addirittura uomini (i più miserabili, ma anche i Papi come Innocenzo VII che non guarì dopo che bevve sangue di tre giovinetti ebrei - che a loro volta morirono), la trasfusione apportava vita... Degna di nota un’altra considerazione che giustifica l’attuale convinzione tra la maggior parte dei Clinici Veterinari e l’ecatombe di esseri umani perpetrata in ossequio a tale convinzione: la notevole “tolleranza” da parte dei cani nei confronti di sangue di diverso gruppo ematico. Sulla base di tale “tolleranza” (assolutamente empirica viste le conoscenze di allora) moltissime persone hanno abbandonato la vita terrena, ed ancora oggi è solidamente ancorata nella stragrande maggioran-

Avvertenze • NON usare il sangue intero se l’anemia può essere trattata farmacologicamente o può essere promossa la eritropoiesi. • NON usare il sangue intero come un “plasma-expander” • usare il sangue intero come correttore di una COAGULOPATIA con estrema cautela, a causa del rischio dovuto al notevole impatto antigenico.

za dei Veterinari: “la prima trasfusione è sempre sicura”.....(?).

DALL’EMPIRISMO ALLA SCOPERTA DEI GRUPPI DI SANGUE In Medicina Umana le cose sono cambiate radicalmente dal 1900, anno della scoperta dei principali gruppi ematici nell’uomo; Il Dottor Landsteiner ricevette il Premio Nobel per questa scoperta. Ricordo che i gruppi di sangue sono molti di più di quelli che si conoscono e di ciò va fatta menzione perché quelli che si conoscono hanno un significato dal punto di vista immuno-ematologico e questo vale anche per i nostri animali. Von Dugern e Hirschfeld riconobbero, nel 1910, quattro gruppi di sangue nel cane, nel 1952 Swisher e Young descrissero 8 gruppi sanguigni nel cane indicandoli con le lettere dalla A alla G, distinguendo due sottotipi nel gruppo A. Nel 1974 Schall e Perman proposero di cambiare la suddetta denominazione con C.E.A. (Canine Eritrocitary Antigen) 1, 2, 3, ecc. Dal 1984 W.J. Dodds ha suggerito di sostituire C.E.A con DEA. (Dog Eritrocitary Antigen) per evitare confusione con il marker tumorale C.E.A. Nella medicina trasfusionale è imperativa la conoscenza del quando e del come somministrare sangue, ma anche la sua qualità in termini di salubrità. Il sangue è un tessuto, anche se liquido, e la trasfusione è quindi un trapianto di tessuto. Considerando la estrema difficoltà e le grandi qualità tecnico-scientifiche (oltre che di mezzi) richieste per effettuare un trapianto, la trasfusione è tutto sommato una metodica di trapianto di facile esecuzione se paragonata ai trapianti di organo. Sono però necessarie competenze tecniche approfondite e da qualche tempo anche rigore metodologico nel rispetto non solo dell’aspetto medico, ma anche dell’aspetto normativo (Linea guida relativa all’esercizio delle attività sanitarie riguardanti la medicina trasfusionale in campo veterinario) anche se la linea guida non costituisce di per sé un atto avente valore di legge, ma rappresenta un impegno ad attenersi ad esse nello svolgimento delle proprie competenze.

TERAPIA TRASFUSIONALE Dalla bibliografia internazionale sulle terapie trasfusionali, sia umana che veterinaria, emerge l’efficacia dei trattamenti con i componenti del sangue, anche se il trattamento trasfusionale non è e non deve essere considerato il trattamento primario. La letteratura scientifica descrive, oltre al sangue intero, l’utilizzo di diversi componenti: plasma fresco congelato, plasma fresco, emazie concentrate, crio-precipitato, crio-surnatante, tutti definiti come emocomponenti, cioè ricavati dal frazionamento del sangue con mezzi fisici semplici o con aferesi. Per emoderivati invece si descrivono le specialità medicinali estratte dall’emocomponente plasma mediante processo di lavorazione industriale. Sangue intero Definizione: unità di 450 ml +/- 10%. Contiene globuli rossi e tutti i componenti plasmatici; il sangue intero non deve essere considerato come apportatore di piastrine, né tanto-

meno di leucociti se la sacca è stata raccolta da più di 4 ore!! Può essere prelevato dallo stesso individuo circa 20 giorni prima di una chirurgia cruenta nella quale è prevedibile una perdita di sangue massiccia (auto emotrasfusione) e stoccato in attesa del bisogno. Conservazione Può essere usato immediatamente dopo il salasso o stoccato tra +1 e +6 gradi C. A temperatura ambiente se sono richieste piastrine per non più di 4 ore. Scadenza Piastrine - 4 ore dal prelievo; Fattori della coagulazione - 6/12 ore dal prelievo; Globuli rossi - 28/35 giorni (a seconda del conservante: CPD al massimo 28 giorni, CPDA-1 fino a 35 giorni). Corretta procedura per il riscaldamento al momento dell’utilizzo Inserire l’unità in un involucro di plastica trasparente per impedire contaminazioni; sigillare; mettere a bagno maria a 37° C. Controllare costantemente la T° con termometro Indicazioni Deficit sintomatico del trasporto di ossigeno associato a: • Anemie emorragiche Con Ipoproteinemia, Con Ipovolemia, Con Coagulopatia. • Isoeritrolisi neonatale Utilizzo Tipizzare sempre il ricevente, Effettuare sempre il cross-match Cane: Se politrasfuso o femmina già gravida → effettuare il test di Coomb Utilizzare lo stesso gruppo DEA (donatore/ricevente) Gatto: Tutti i donatori e tutti i riceventi devono essere tipizzati. Quantità da trasfondere: [peso del ricevente(Kg.)x70] X [Hct finale - Hct del ricevente] / Hct dell’unità (45%) Es: (30 Kg.x70) X (25 - 12) / 45 27300/45=606 ml. Infusione • Somministrare il sangue intero molto lentamente per i primi 15 min. (anafilassi..) • Aumentare e modulare la velocità per completare la trasfusione entro 4 ore. • Utilizzare sempre il deflussore con filtro (coaguli di fibrina e/o aggregati cellulari), oggi esistono in commercio filtri per leucodeplezione (i leucociti sono implicati in gravi reazioni immunitarie)

Emazie concentrate Definizione: le unità di globuli rossi sono ottenute per separazione dal plasma dopo centrifugazione, contengono circa il 10% del plasma di origine. Sono presenti anche piastrine e leucociti. Hanno un peso di 250 ml. +/15%. L’Hct delle unità senza SAGM è tra 75 e 80% L’Hct delle unità con SAGM è circa 70% (nutriente e conservante per gli Eritrociti). Conservazione 4+/- 2 gradi C. Scadenza 28 giorni se solo in CPDA1; 40-42 giorni se con SAGM. Indicazioni Difetti sintomatici di trasporto di ossigeno dovuti a perdita di globuli rossi senza sostanziale ipovolemia o coagulopatia. Emorragie - anemie (acute e croniche con valori proteici normali) Utilizzo Tipizzare sempre il ricevente Effettuare sempre il cross-match Cane: Se politrasfuso o femmina già gravida → effettuare il test di Coomb È necessario utilizzare lo stesso gruppo DEA (donatore/ricevente) Gatto: Tutti i donatori e tutti i riceventi devono essere sempre tipizzati. Infusione • Somministrare le emazie molto lentamente 5 ml/Kg/ora per i primi 15 min. (anafilassi..) • Aumentare e modulare la velocità per completare la trasfusione entro 4 ore. • Utilizzare sempre il deflussore con filtro (coaguli di fibrina e/o aggregati cellulari), oggi esistono in commercio filtri per leucodeplezione (i leucociti sono implicati in gravi reazioni immunitarie) • È possibile diluire per migliorare il flusso del concentrato all’interno del deflussore, ma solo ed esclusivamente con Soluzione fisiologica (NaCl 0.9%) utilizzando deflussori con filtro e ad Y. Nota • 15 ml/Kg. aumentano l’Hct del ricevente di circa il 10%. Quantità da trasfondere: da questa semplice considerazione è evidente la minore carica antigenica trasfusa (390 ml di emazie concentrate contro i 606 ml di sangue intero) necessaria per ottenere lo stesso valore ematocrito. • [peso del ricevente(Kg.)x70] X [Hct finale Hct del ricevente] / Hct dell’unità (70%) • Es: • (30 Kg.x70) X (25 - 12) / 70 • 27300/70=390 ml. Avvertenze • NON usare per trattare ipovolemia se non con una riduzione significativa di Hct (< 20%).


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16 Focus Trasfusione del sangue 15/30 ml/Kg per impedire sovraccarico di circolo. A volte in casi estremamente gravi di ipovolemia la velocità può essere aumentata. • Utilizzare sempre il deflussore con filtro (coaguli di fibrina e/o aggregati cellulari), oggi esistono in commercio filtri per leucodeplezione (i leucociti sono implicati in gravi reazioni immunitarie) Non utilizzare MAI il deflussore per infondere qualunque tipo di soluzione ed in particolare il Ringer (chela il Ca++). Controindicazioni Non usare per controllare ipovolemia se i fattori della coagulazione non risultano variati agli esami di laboratorio, piuttosto si usino colloidi.

• NON usare il sangue intero se l’anemia può essere trattata farmacologicamente o può essere promossa la eritropoiesi. • NON usare se il ricevente ha uno shunt port-sitemico o in presenza di epatopatie in stadio terminale. Plasma fresco congelato Descrizione: rappresenta il surnatante contenuto nell’unità di prelievo dopo centrifugazione. È separato grazie alle sacche collegate tra di loro in circuito sterile, e surgelato entro le 6 ore dal prelievo. Contiene tutti i componenti della cascata coagulativa, fattori del complemento e del sistema fibrinolitico. Contiene anche proteine con capacità oncotica, immunoglobuline, lipidi ed elettroliti. Utilizzo Come in umana è l’emocomponente più usato in veterinaria insieme con le emazie concentrate. Cane: unità di 150 ml. +/- 15%. Gatto: unità da ca. 20 ml. Conservazione Freezer a -25 gradi C. Scadenza Fino a 2 anni dal prelievo se correttamente conservato, a temperatura di -25° C o inferiore (È bene prevedere lo stoccaggio delle unità di plasma intervallate con dei “siberini” per mantenere il più costante possibile la temperatura) Indicazioni Coagulopatie (avvelenamenti da rodenticidi.....) Pretrattamento di animali con carenza fattore di Von Willebrand prima di procedure chirurgiche Ipogammaglobulinemia Ipoproteinemia, con o senza coagulopatia. A titolo di es. possiamo citare: CID, enteropatie proteinodisperdenti, coagulopatie ereditarie, parvovirosi, pancreatiti ecc........ Dosaggio 6-10 ml/Kg ogni 12/18 ore Fino a 20 ml/Kg in gravi coagulopatie Corretta procedura per il riscaldamento al momento dell’utilizzo Inserire l’unità in un involucro di plastica trasparente per impedire contaminazioni. Sigillare, mettere a bagno maria a 37° C. Controllare costantemente la Temperatura con termometro. L’unità va utilizzata entro le otto ore successive allo scongelamento (fattori labili della coagulazione: V, VIII, XII e vWF), trascorso tale tempo può essere comunque utilizzato, ma solo come fonte di proteine ed entro 24 ore. Infusione • Somministrare il plasma ad una velocità di

Crioprecipitato Descrizione: ottenuto per riscaldamento controllato a + 4°C per 24 ore di una unità di plasma fresco congelato a -80° C, sottoposto a centrifugazione e separato dal criosurnatante mediante l’utilizzo di dispositivi collegati tra di loro in circuito sterile. Contiene circa il 50% del Fattore VIII, 20 % di Fibrinogeno, Fattore XIII, vWF e VIII:c. Da una unità di sangue intero si ottengono circa 50 ml di crioprecipitato. Volume estremamente ridotto se paragonato all’utilizzo di una unità di 450 ml di sangue intero in grado di apportare il medesimo quantitativo di fattori della coagulazione. Utilizzo Da usarsi entro le 8 ore dallo scongelamento (perdita fattori labili coagulazione) Fattore V Fattore VIII Fattore vWF Fattore XII Conservazione Può essere conservato a - 20° C. Durata Fino ad un anno dalla data di preparazione. Indicazioni vWF non resposiva a Desmopressina Trattamento vWF pre-chirurgia Emofilia A Emostasi topica in chirurgia (addominale...) “fibrin glue” CID Disfibrinogenemia, ipofibrinogenemia Carenza protrombina Dosaggio 1-2 ml/Kg, fino a 5 ml/Kg per trattare crisi coagulative. Ripetere il trattamento ogni 12 ore e monitorare l’animale. Infusione Somministrare velocemente. Utilizzare sempre il deflussore con filtro per leuco-deplezione. Se utilizzato come emostatico topico, il crioprecipitato può essere trasferito in una siringa da 60 ml. Controindicazioni Da non usarsi come risorsa di fattori NON labili della coagulazione (II, VII, IX e X) e risorsa di proteine o immunoglobuline Crio-surnatante Descrizione: ottenuto per riscaldamento controllato a + 4°C e per 24 ore di una unità di plasma fresco congelato, sottoposto a centrifugazione e separato in circuito sterile dal crio-precipitato. Da una unità di Plasma Fresco Congelato di cane si ottengono circa 200 ml di crio-surnatante. Contiene: albumine, immunoglobuline, e la maggior parte dei fattori non labili della coagulazione (II,VII, IX e X) Conservazione Può essere conservato a - 20° C. Durata

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Fino a cinque anni dalla data di preparazione. Utilizzo Ripristino volume plasmatico per: Ipoproteinemia, Coagulopatie Vit. K dipendenti (II, VII, IX e X ) Infusione • Somministrare il plasma ad una velocità di 15/30 ml/Kg per impedire sovraccarico di circolo. A volte in casi estremamente gravi di ipovolemia la velocità può essere aumentata. • Utilizzare sempre il deflussore con filtro per leuco-deplezione; Non infondere MAI nessun tipo di soluzione e o farmaco nello stesso set!! in particolare il Ringer (chela il Ca++). Plasma congelato Descrizione: rappresenta il surnatante contenuto nell’unità di prelievo di sangue intero dopo centrifugazione. È separato e surgelato dopo le 6 ore dal prelievo. Contiene la maggior parte dei fattori non labili della coagulazione (II, VII, IX e X). Contiene anche proteine con capacità oncotica, immunoglobuline, lipidi ed elettroliti. Utilizzo Cane: unità di 150 ml. +/- 15%. Gatto: unità da ca. 20 ml. Conservazione A - 20° C. Durata Fino a 5 anni dalla data di preparazione Indicazioni (le stesse del criosurnatante) Ripristino volume plasmatico per: Ipoproteinemia Coagulopatie Vit. K dipendenti (II, VII, IX e X ) Dosaggio 6 - 8 ml/Kg Ogni 12 ore Infusione • Somministrare il plasma ad una velocità di 15/30 ml./Kg. per impedire sovraccarico di circolo; • Utilizzare sempre il deflussore con filtro per leuco-deplezione; Non infondere MAI nessun tipo di soluzione e/o farmaco nello stesso deflussore ed in particolare il Ringer (chela il Ca++). Controindicazioni NON va usato per ripristinare i fattori labili coagulazione (VIII, vWF, XII) perché non ne contiene. Non usare per controllare ipovolemia se i fattori della coagulazione non risultano variati agli esami di laboratorio, piuttosto si usino colloidi. Corretta procedura per il riscaldamento al momento dell’utilizzo Inserire l’unità in un involucro di plastica trasparente per impedire contaminazioni e sigillare. Mettere a bagno maria a 37° C. Controllare costantemente la T° con termometro.

DOMANDE DA PORSI NEL MOMENTO DELLA RICHIESTA DI TRASFUSIONE: 1. È realmente necessaria la trasfusione di sangue? 2. Quale è la reale condizione clinica dell’animale che richiede una trasfusione? 3. I benefici prospettati da una trasfusione giustificano i rischi intrinseci alla terapia trasfusionale? 4. Quale componente è più indicato nella patologia dell’animale da trasfondere? 5. La trasfusione ha comportato gli effetti che ci aspettavamo a priori?

REAZIONI POST-TRASFUSIONALI Di seguito sono elencati brevemente i diversi tipi di reazioni post-trasfusionali che possono aggravare il quadro del paziente. Reazioni di

tipo immuno mediato, e non, reazioni immediate o ritardate. Reazioni (1) sangue intero, emazie concentrate • Emolisi immuno-mediata acuta (24 ore, può essere letale) Shock, febbre, dispnea, dolore toracico, sanguinamenti, CID, emoglobinuria, emoglobinemia, iperbilirubinemia, bilirubinuria, blocco renale. Cane: reazioni acute per incompatibilità (DEA 1.1, 1.2, 1.3) Gatto:A/B. • Emolisi immuno-mediata ritardata (4-14 giorni dopo meno grave) Febbre, anemia persistente, emoglobinuria, iperbilirubinemia. Reazioni (2) sangue intero, emazie concentrate • Emolisi acuta non immuno-mediata Contaminazione batterica, somministrazione di fluidi ipotonici durante la trasfusione, procedura di riscaldamento dell’unità non corretta. Segni clinici sono sovrapponibili alla reazione immuno-mediata. Reazioni (3) sangue intero • Alloimmunizzazione del ricevente Il sangue intero apporta una elevata carica antigenica (G.R., G.B., piastrine e proteine plasmatiche) che può portare a gravi conseguenze l’animale che già versa in condizioni critiche... Tipizzare ed eseguire sempre cross-match Reazioni (4) sangue intero, plasma fresco congelato, crioprecipitato e criosurnatante • Febbre Può essere associata alla infusione dei leucociti presenti nelle unità di sangue intero (Filtri appositi per ridurre il n° di leucociti) • Reazioni allergiche (anafilassi) Orticaria, scolo nasale, angioedema, broncospasmo, edema polmonare, nel gatto A/B. Reazioni (5) sangue intero, plasma fresco congelato e criosurnatante • Sovraccarico circolatorio Orticaria, tachicardia, angioedema, dispnea, edema polmonare. Fattori predisponenti: cardiopatie, epatopatie, nefropatie e precedentie infusione di “plasma expander” Può essere confuso con anafilassi (pressione venosa centrale discrimina) Reazioni (6) plasma fresco congelato e plasma congelato • Tromboembolismo polmonare Respiro superficiale, tachipnea, dispnea, cianosi, edema polmonare e/o versmento pleurico Utilizzare sempre il deflussore con filtro per leuco-deplezione; Reazioni (7) • Complicazioni metaboliche Ipotermia (tutti): opportunità di portare l’unità a temperatura di 37°. Tossicità da citrato (plasma): può complessare il Ca++ ionizzato determinando tremori, convulsioni ed aritmie cardiache. (Rispettare sempre le proporzioni sangue/anticoagulante.....) Ipokaliemia (plasma): ripetute trasfusioni possono portare ad alcalosi metabolica da citrato ed ipokaliemia: ventroflessione cervicale, tremori muscolari, apatia. Iperkaliemia (gloguli rossi): catena del freddo, liberazione di potassio: tremori muscolari, convulsioni, bradicardia/aritmia. Eseguire esami emato-biochimici, anche più volte al giorno, per monitorare l’andamento della situazione clinica nei giorni seguenti la trasfusione oltre a verificare il buon andamento della terapia eziologica della causa primaria che ha richiesto l’utilizzo della trasfusione. ■


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anniversario

63째 CONGRESSO NAZIONALE SCIVAC TRAUMATOLOGIA DEI TESSUTI MOLLI AREZZO, 16-18 OTTOBRE 2009

Responsabile scientifico: LUCA FORMAGGINI Med Vet, Dormelletto (NO)

Invited Speakers: JENNIFER DEVEY DVM, Dipl ACVECC, USA DAVID SPRENG Med Vet, Dipl ECVS, Dipl ACVECC, Berna (CH)

organizzato da

Soc. cons. a r.l. certificata ISO 9001:2008

Edizioni Veterinarie E.V. srl

Per informazioni: Segreteria SCIVAC www.scivac.it - info@scivac.it


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18 Vet Journal Attualità scientifica

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VETERINARIA 32 | 2009

Osteoartrosi del cane: nuove acquisizioni sulla gestione del dolore Un gruppo di esperti studierà la relazione tra algia e progressione della patologia di MARIA GRAZIA MONZEGLIO

l dolore e la patologia articolare sono stati considerati in passato come aree distinte di ricerca, valutando il dolore solo come conseguenza della malattia in atto. Negli ultimi anni è emersa una relazione marcatamente più complessa, che trasforma il ruolo del dolore da semplice conseguenza della patologia a sua concausa. Questa nuova visione focalizzata sulla stretta relazione che esiste fra dolore e patologia articolare ha portato alla creazione di un gruppo di esperti. Il gruppo intende applicare le nuove acquisizioni alla gestione del dolore articolare nella pratica veterinaria. Il gruppo, che ha avuto il suo primo incontro a Parigi (19 marzo 2009), riunisce veterinari esperti nel campo del dolore e della patologia articolare. L’obiettivo sarà la valutazione e gestione del dolore associato all’osteoartrosi (OA) del cane, con lo scopo di educare il veterinario ad una migliore valutazione e gestione dell'algia, migliorando il benessere degli animali da compagnia che soffrono di questa comune patologia. Per spiegare le complesse interazioni tra il dolore e la progressione della patologia è stata recentemente introdotta la teoria della “sensibilizzazione centrale”. Duncan Lascelles, professore associato di chirurgia presso la North Ca-

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rolina State University, ha spiegato all'incontro che i ricercatori hanno rivolto la loro attenzione allo studio della sensibilizzazione del SNC e a come questo stato di “facilitazione” possa influenzare la progressione della patologia osteoarticolare. La sensibilizzazione centrale è una componente fondamentale del dolore cronico o “maladattativo”. Questo tipo di dolore porta a una mobilità ridotta, quindi a ridotti supporto e funzionalità muscolare, esitando quindi nel progredire della patologia. In altre parole, la patologia articolare causa dolore che, a sua volta, aggrava la patologia. Secondo il professor Lascelles “il legame tra i segni clinici associati a OA e la patologia articolare non è semplice e può essere molto più complesso di quanto avessimo pensato in passato” “È ormai dimostrato che l’inibizione delle COX riduce la sensibilizzazione centrale e che la riduzione della sensibilizzazione centrale può modulare la progressione della patologia attraverso la diminuzione dei segnali periferici”. “La relazione tra dolore e progressione della patologia è una nuova area di ricerca, ed è la nostra prima linea nella conoscenza di come dolore e patologia articolare siano collegati.” Il Professor John Innes, Direttore dell’Ospedale Veterinario dell’Università di Liverpool, ha affermato durante l’incontro che l’OA è probabilmente una delle più frequenti cause di eutanasia dei cani in Europa. Con l’aiuto di due ricercatori ha effettuato uno studio retrospettivo delle prove pubblicate sull’utilizzo continuativo a lungo termine dei FANS (per almeno 28 giorni) nell’OA. Lo studio rivela che l’utilizzo continuativo e a lungo termine dei FANS è associato a un miglior esito rispetto alle terapie di breve durata con FANS, inoltre, lo studio non ha evidenziato alcun aumento del rischio per la sicurezza dei pazienti. Questo studio è di prossima pubblicazione. ■

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RABBIA: IN AUMENTO QUELLA FELINA

Prolasso della mitrale: quale foglietto è coinvolto? no studio ha indagato quale foglietto valvolare fosse più frequentemente coinvolto nel prolasso della valvola mitrale in corso di malattia degenerativa mitralica e se ci fosse un'associazione tra questo aspetto e razza, età, sesso o peso dell'animale. Venivano inclusi nello studio 537 cani con prolasso mitralico-malattia degenerativa mitralica. Gli incroci erano i soggetti più rappresentati (248 cani, 46,2%). Il prolasso della mitrale era più comune nei cani maschi e l'età media era pari a 11,3 più o -2,8 anni. Il prolasso del foglietto anteriore era presente nel 48,4% dei cani, il prolasso del foglietto posteriore nel 7,1% e il prolasso di entrambi i foglietti nel 44,5%; tale distribuzione differisce da quella tipicamente presente nell'uomo. Era presente una correlazione significativa tra gravità del rigurgito mitralico e gravità del prolasso o classe ISACHC, e tra gravità del prolasso e classe ISACHC. Non era presente una correlazione tra lo specifico foglietto valvolare interessato e gravità del rigurgito mitralico, gravità del prolasso mitralico o classe ISACHC. I risultati suggeriscono, concludono gli autori, che la suscettibilità al prolasso mitralico-malattia degenerativa mitralica non è confinata a una razza specifica e che il foglietto coinvolto nel prolasso differisce tra cane e uomo. (M.G.M) *“Echocardiographic assessment of 537 dogs with mitral valve prolapse and leaflet involvement” Terzo E, Di Marcello M, McAllister H, Glazier B, Lo Coco D, Locatelli C, Palermo V, Brambilla PG. Vet Radiol Ultrasound. 2009 JulAug;50 (4): 416-22. ■

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Shunt: lattato e gas ematici dopo occlusione chirurgica n 31 cani affetti da shunt portosistemico congenito singolo è stata misurata la concentrazione plasmatica del lattato e i valori di pH, pO2 e pCO2 del sangue portale, sistemico venoso e, quando possibile, sistemico arterioso prima e subito dopo l'occlusione completa temporanea dello shunt, e al

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casi di rabbia felina sono in aumento negli Stati Uniti, costituendo un rischio per la salute animale e umana. Nel 2008, i casi segnalati di rabbia animale negli USA sono stati 6841, con una diminuzione del 3,1% rispetto al 2007 (dati CDC). La rabbia continua ad interessare la fauna selvatica molto più che gli animali domestici: procioni, pipistrelli, volpi ecc. hanno costituito il 93% di tutti casi di rabbia riportati nel 2008 nel paese. Nello stesso anno tuttavia, i gatti hanno condotto la classifica dei casi di rabbia negli animali domestici: 294 casi segnalati, con un aumento del 12% rispetto al 2007, contro i 75 casi del cane. Secondo un epidemiologo del CDC, i gatti hanno maggiori occasioni di interazione (e rischio di morsi) con la fauna selvatica e, inoltre, vengono vaccinati in misura minore rispetto ai cani. Quest'ultimo aspetto è supportato dai dati raccolti dall’AVMA (American Veterinary Medical Association), secondo cui il 36,3% dei proprietari di gatti americani non è mai stato dal veterinario nel 2006, contro il 17,3% dei proprietari di cani. (M.G.M) * AVMA Collections: Rabies (September 2009)

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termine dell'intervento chirurgico. Al completamento della chirurgia, in 16 cani lo shunt veniva completamente chiuso mentre negli altri 15 veniva chiuso solo parzialmente. Non si osservavano differenze significative tra le variabili misurate nel plasma portale venoso, sistemico venoso o arterioso di tutti i cani, né tra i valori misurati nei gruppi con occlusione completa o parziale dello shunt. Inoltre, non si osservavano differenze significative tra questi due gruppi di cani nei gradienti artero-venosi calcolati in ciascuno dei momenti e delle sedi di campionamento. Nessuna delle variabili era associata allo sviluppo di complicazioni postoperatorie. (M.G.M) *“Plasma lactate concentrations and blood gas values in dogs undergoing surgical attenuation of a single congenital portosystemic shunt” M. P. Cariou, V. J. Lipscomb, D. Hughes, D. Brodbelt, and D. J. Brockman. Vet Rec. 2009 165: 226-229. ■


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Linfadenite caseosa ovicaprina: tre trattamenti a confronto Efficaci anche le terapie a cielo chiuso

no studio clinico randomizzato ha confrontato l'efficacia di tre diversi regimi di trattamento per i piccoli ruminanti affetti da linfadenite caseosa. In 44 pecore e capre di proprietà, si effettuava l'ago aspirato di 48 lesioni, poi sottoposto a coltura batteriologica. Gli animali venivano assegnati a caso a uno di tre diversi gruppi di trattamento. Il trattamento del gruppo A (n = 15 lesioni) consisteva nell'apertura, drenaggio e lavaggio delle lesioni e nella somministrazione sottocutanea di penicillina G procaina. Il trattamento del gruppo B (n = 15 lesioni) consisteva in un sistema di lavaggio a cielo chiuso e nella somministrazione intralesionale di tulatromicina. Il trattamento del gruppo C (n = 18 lesioni) consisteva nel lavaggio a cielo chiuso e nella somministrazione sottocutanea di tulatromicina. Tutti gli animali venivano riesaminati un mese circa dopo il trattamento, eccetto i soggetti in cui si osservava in precedenza l’insuccesso della terapia. In 43 animali la coltura batterica era positiva (Corynebacterium pseudotuberculosis). La percentuale di lesioni che andavano incontro a risoluzione dell'infezione entro un mese di trattamento non differiva significativamente tra i tre gruppi di trattamento: gruppo A, 13/14 [92,9%]; 95% inter-

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vallo di confidenza [CI], 69,5% -99,6%; gruppo B, 10/12 [83,3%]; 95% CI, 54,9%-97,1%; e gruppo C, 14/17 [82,4%]; 95% CI, 59,1%95,3%. Esistono alternative accettabili, concludono gli autori, all'apertura e lavaggio delle lesioni per il trattamento della linfadenite caseosa dei piccoli ruminanti. L'utilizzo “extra label” di tulatromicina e penicillina effettuato in questo studio comporta un'estensione dei periodi di sospensione di latte e carne nelle pecore e capre trattate destinate al consumo umano. (M.G.M.) *“Comparison of three treatment regimens for sheep and goats with caseous lymphadenitis” Washburn KE, Bissett WT, Fajt VR, Libal MC, Fosgate GT, Miga JA, Rockey KM. J Am Vet Med Assoc. 2009 May 1; 234(9): 162-6. ■

Vet Journal è un periodico di informazione scientifica di proprietà di E.V. srl iscritto nel Pubblico Registro della Stampa periodica presso il Tribunale di Cremona al n. 396 dal 18.12.2003. È diretto dal dottor Enrico Febbo e dalla dottoressa Maria Grazia Monzeglio. Fornisce un flusso informativo continuo sugli eventi della medicina veterinaria e sul mondo delle bioscienze, con tre edizioni alla settimana.

Le notizie di Vet Journal sono consultabili on line all'indirizzo

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PATOLOGIE PELVICHE EQUINE: ECOGRAFIA O RADIOGRAFIA IN STAZIONE? no studio ha valutato il grado di accordo tra ecografia (transcutanea e transrettale) ed esame radiografico in stazione degli equini con fratture della regione pelvica e con patologie dell'articolazione coxofemorale in 23 cavalli a sangue caldo e due pony. Venivano riviste le cartelle cliniche (1999-2008) degli equini con patologie pelviche o coxofemorali sottoposti a esame radiografico ed ecografico pelvico, confrontando i risultati delle due tecniche. Le due tecniche di indagine identificavano un uguale numero di fratture di tuberosità dell’anca (n=4), corpo dell'ileo (2), ischio (3), collo femorale (2), e di casi di osteoartrite/osi dell'articolazione coxofemorale (6). Le fratture dell'ala dell'ileo (4) erano identificabili soltanto ecograficamente e non mediante esame radiografico in stazione. Di 9 fratture acetabolari, 3 venivano identificate soltanto all'esame radiografico e 5 erano apprezzabili con entrambe le metodiche. Una frattura pubica veniva identificata sia ecograficamente che radiograficamente. Una frattura acetabolare e una frattura pubica erano diagnosticabili soltanto in corso di necroscopia. Era presente un ragionevole accordo (73%; 24/33), concludono gli autori, tra ecografia e radiografia in stazione per la diagnosi delle patologie pelviche-femorali. L'esame ecografico era più utile per le fratture dell'ala dell'ileo e l'esame radiografico per le fratture acetabolari. L’ecografia è una tecnica di diagnostica per immagini rapida e sicura per l'identificazione delle patologie della regione pelvica, con un'elevata risoluzione diagnostica, e costituisce l'approccio iniziale preferibile nei cavalli con gravi zoppie dell'arto posteriore. (M.G.M.) *Comparison of the diagnostic value of ultrasonography and standing radiography for pelvic-femoral disorders in horses” Geburek F, Rötting AK, Stadler PM. Vet Surg. 2009 Apr; 38(3): 310-7.

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In crescita la zootecnia biologica in Italia Allevamenti e consumi “bio” in costante aumento mente tecnico sui cardini fondamentali della zootecnia biologica, il pascolo e la biodiversità.

NORME COMPLESSE E BUROCRAZIA

in crescita la zootecnica biologica nel nostro paese. Il numero di allevamenti di bovini, ovini, suini e polli (ovaiole per lo più) è in costante aumento negli ultimi anni. Nulla a che vedere con le dimensioni degli allevamenti convenzionali ma la crescita degli allevamenti “bio” è un segnale dell’interesse per questo settore. Lo dimostrano i numeri presentati ala tavola rotonda sulla zootecnia biologica organizzata da ZooBioDi (Associazione Italiana di Zootecnia Biologica e Biodinamica), società impegnata nello sviluppo degli allevamenti condotti seguendo i principi della sostenibilità, in occasione del proprio decennale (Università degli Studi di Firenze, 18 settembre 2009).

È

CAPI IN AUMENTO È stato lo stesso presidente, Paolo Pignattelli, a ripercorrere le principali tappe del settore, che ha visto il numero di capi bovini passare da 190mila a 244mila in cinque anni. Non dissimile la crescita del comparto suino, che fa registrare 27mila capi, contro i 20mila del 2002. Crescite nella produzione che vanno di pari passo con quelle dei consumi: un aumento di oltre il 144% del consumo di carni e derivati nel triennio 2005/2007 nella grande distribuzione. Dietro a questi risultati positivi si celano però molti problemi ancora irrisolti, messi in evidenza dalle numerose relazioni presentate in occasione del convegno di Firenze. Due i piani di lettura degli argomenti affrontati, quello politico-economico, con i suoi risvolti di carattere normativo, e quello più stretta-

Sul primo aspetto è stata messa in luce la complessità normativa e l’eccessiva burocrazia che ancora pesa sugli imprenditori zootecnici, nonostante l'applicazione del regolamento Ue 834/2007, che ha sostituito l'ormai obsoleto regolamento del 1991. Una ulteriore semplificazione sarebbe auspicabile, ma senza intaccare serietà e credibilità del percorso necessario a realizzare prodotti di origine animale che possono fregiarsi dell’appellativo di biologico. Una semplificazione che deve andare di pari passo con la definizione di taluni aspetti operativi (non ultimo quello dei prodotti e dei principi utilizzabili nella prevenzione e nella cura delle malattie) senza dover ricorrere al meccanismo delle deroghe, ancora in vigore nonostante la forte riduzione introdotta con il nuovo regolamento comunitario. Deroghe indispensabili in molti casi per consentire il proseguimento delle attività di allevamento, ma che non sono certo in linea con l'immagine di serietà e correttezza che la zootecnia biologica intende portare avanti. In tema di regole il convegno di ZooBioDi ha puntato il dito sulla necessità di un'armonizzazione a livello comunitario per evitare che interpretazioni diverse possano ingenerare confusioni e suscitare inutilmente diffidenze e sospetti nei consumatori.

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IL PASCOLO Bisogna poi fare i conti con alcuni problemi di carattere tecnico strettamente legati allo stesso concetto di allevamento biologico e al suo stretto collegamento con la disponibilità di pascolo. L'allevamento al pascolo deve infatti superare una serie di ostacoli, specie nell'area mediterranea dove si ha una limitata produzione specie in alcuni periodi dell'anno. Sotto il profilo sanitario è necessario ricordare che il pascolo favorisce la diffusione di parassiti, che possono gravemente compromettere le produzioni. Non potendo fare ricorso ai farmaci di sintesi chimica, una possibile soluzione è rappresentata dalla rotazione dei pascoli e delle specie allevate. In pratica, una gestione dei pascoli che tenga conto non solo dei cicli dei parassiti (da interrompere), ma anche del corretto sfruttamento del cotico erboso, magari da migliorare con interventi ad hoc, una sfida sulla quale si stanno ancora confrontando molti ricercatori. Buoni pascoli e corretta alimentazione devono avere come contropartita la disponibilità di animali capaci di utilizzare queste risorse, cosa non sempre coincidente con la selezione genetica in atto sugli animali destinati agli allevamenti convenzionali, la cui alta potenzialità produttiva chiede alimentazione e sistemi di allevamento dedicati. Di qui la necessità di disporre di un patrimonio genetico ampio dal quale scegliere le razze più idonee a ritmi di allevamento più lenti e a minori risorse alimentari. Una biodisponibilità che si è andata però impoverendo e che ha portato alla estinzione di molte razze, specie in campo suino. Per fortuna interventi mirati da parte del Mipaaf e di alcune amministrazioni locali (l'Arsia della Toscana è fra queste), hanno consentito in altri casi, come ad esempio per le razze bovine, di evitare la scomparsa di alcuni ceppi genetici, oggi preziosi per la zootecnia biologica. ■

TOXOPLASMOSI: I CONSIGLI IN GRAVIDANZA ella donna gravida, la toxoplasmosi può causare malattie congenite fetali con gravi complicazioni neurologiche e oculari. Uno studio, condotto negli Stati Uniti nel 2006, ha valutato il grado di conoscenza dei medici ostetrici e ginecologi americani sulla prevenzione e la diagnosi della toxoplasmosi. I questionari venivano inviati a un campione random di 1200 dei 33.354 membri dell’American College of Obstetricians and Gynecologists (ACOG). Tra i 502 medici (42%) che rispondevano, per la prevenzione della toxoplasmosi in gravidanza la maggior parte forniva alle pazienti consigli riguardanti soprattutto la lettiera dei gatti (99,6%), mentre un numero minore di medici dava informazioni circa il consumo di carne poco cotta (77,6%), la manipolazione della carne cruda (67,4%), il giardinaggio (65,4%) o il lavaggio di frutta e verdura (34,2%). Molti medici (73,2%) non erano a conoscenza del fatto che alcuni test IgM per Toxoplasma gondii avevano mostrato un elevato grado di falsi positivi e la maggior parte (91,2%) non aveva mai sentito parlare del test di avidità (per le IgG), che può favorire la determinazione del momento dell'infezione da parte di Toxoplasma gondii (datazione). Gli autori concludono che è necessaria una maggiore educazione dei medici circa i test sierologici per la toxoplasmosi, soprattutto sul test di avidità. I medici ostetrici e ginecologi americani forniscono consigli utili alle loro pazienti, ma dovrebbero fornire maggiori informazioni circa la carne poco cotta e i rischi legati al suolo. (M.G.M.) *“Toxoplasmosis Prevention and Testing in Pregnancy, Survey of Obstetrician-Gynaecologist” Jones JL, Krueger A, Schulkin J, Schantz PM. Zoonoses Public Health. 2009 Sep 10. [Epub ahead of print]

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Impianto elettrico a norma di legge… e di prezzo

trata nel Testo Unico 64/8, la summa del CEI in fatto di progettazione e realizzazione di impianti elettrici a norma. Bisogna assicurarsi che sia realizzato un impianto secondo la nostra Variante, altrimenti si rischia di affrontare una spesa spropositata. Nel dubbio basta rivolgersi ad Anmvi Servizi per accertarsi che il progettista, l’installatore o l’elettricista applichino il “nostro impianto a norma”, che è fatto apposta per noi e costa meno”.

Maggi: “Non lasciate fare ai progettisti, chiedete la norma CEI per la veterinaria” stoso”. Marco Maggi (Anmvi Servizi) ricorda ai medici veterinari che c’è una norma del CEI (Comitato Elettrotecnico Italiano) che ha espressamente stabilito i parametri degli im-

pianti elettrici adeguati alla professione medica-veterinaria. Spiega Maggi: “La Variante 1 alla Guida 64-56 che riguarda le norme di esecuzione dei nostri impianti elettrici è ormai en-

SCHEDA DI ISCRIZIONE Da inviare in busta chiusa a ANMVI - Via Trecchi, 20 - 26100 Cremona oppure al fax 0372-457091 entro il 16 novembre 2009, allegando l’attestazione di versamento

“Il problema è che ancora pochi tecnici e pochi veterinari sanno che c’è una norma fatta per le strutture veterinarie. E così capita che l’impianto elettrico sia tanto inutile quanto co-

IL SOTTOSCRITTO COGNOME……....................................................................……… NOME……….........................................................…. VIA ....................................................................................................................................................................................... CAP, CITTÀ E PROVINCIA ................................................................................................................................................. TELEFONO….....................................................................…..CELL……...........................….....................………………… EMAIL .................................................................................................................................................................................. CODICE FISCALE ............................................................................................................................................................... ORDINE DEI VETERINARI DI ........................................................ TESSERA N. …............................................…………

CHIEDE DI ISCRIVERSI AL (spuntare il corso o i corsi prescelti) ❑ Corso per datori di lavoro in struttura veterinaria VERSANDO LA QUOTA DI € 140,00 + IVA (20%) 12 crediti ECM

❑ Corso per addetti al primo soccorso, VERSANDO LA QUOTA DI € 120,00 + IVA (20%) 10 crediti ECM

❑ Corso per Addetti all’antincendio, attività a rischio basso VERSANDO LA QUOTA DI € 80,00 + IVA (20%) 3 crediti ECM

VERSANDO MEDIANTE (è possibile effettuare un unico versamento per più corsi) ❑ vaglia postale intestato a EV soc. cons. A.R.L. Via Trecchi, 20 - 26100 Cremona (si prega di indicare la causale del versamento. Allegare fotocopia del versamento) ❑ tramite carta di credito ❍ Carta sì ❍ Mastercard ❍ Visa (non si accettano carte elettroniche) Numero della carta Scadenza (mese e anno) FATTURAZIONE La fattura dovrà essere intestata a: ..……………………………….........................…………………….. Domicilio fiscale…………...……………………………………… PARTITA IVA CODICE FISCALE (solo se non in possesso di Partita IVA) DATA……………………...…………………………………… FIRMA…………………..…………...……...……………………….. ATTIVAZIONE DEL CORSO I corsi saranno attivati solo in caso di raggiungimento di un quorum minimo di presenze che sarà stabilito dall’organizzazione. In caso di mancata attivazione si darà luogo al rimborso della quota versata. Non verranno accettate più di 50 domande di iscrizione. Agli iscritti verrà inviata una comunicazione solo in caso di mancata accettazione.

LA VARIANTE VETERINARIA Dal maggio del 2007, gli impianti elettrici nei locali destinati ad uso medico veterinario, tra i quali studi veterinari senza o con ingresso di animali, ambulatori veterinari, cliniche veterinarie e ospedali veterinari, hanno una precisa norma CEI, Ente riconosciuto dallo Stato Italiano e dall’Unione Europea per la normazione tecnica nei settori elettrotecnico, elettronico e telecomunicazioni. La norma veterinaria si allinea a quanto stabilito dalla norma sul benessere dell’animale inteso come “essere senziente” e quindi degno di rispetto e tutela. La Variante 1 (oggi nel Testo Unico del CEI) ha visto la partecipazione di alcuni medici veterinari ai gruppi di lavoro impegnati nella sua realizzazione, primo fra tutti il Collega Marco Maggi che da anni segue per l’ANMVI le problematiche degli impianti elettrici in struttura veterinaria, rappresenta non solo una assoluta novità in materia, ma anche una conferma dell’impegno profuso dal CEI verso il sociale. Prima della sua pubblicazione, infatti, gli impianti elettrici nei locali destinati ad uso medico veterinario erano normati dalla più generale Guida 64-56, che si occupa di stabilire le prescrizioni valide per i locali destinati ad uso medico. Era, tuttavia, opportuno predisporre una normativa che si occupasse in maniera specifica dei locali ad uso medico veterinario poiché gli animali presentano nei confronti dei fenomeni di elettrocuzione (dovuti a contatti diretti e indiretti) rischi secondo la specie di appartenenza ed i trattamenti a cui vengono sottoposti.

NON LA USIAMO NOI È bene precisare che la Variante non è destinata ad uso diretto dei veterinari; si tratta di materiale tecnico dettagliato utile ai progettisti, installatori e operatori del settore elettrotecnico ed elettrico in generale. “ Spesso i Colleghi la richiedono pensando ad un testo scritto - aggiunge Maggi - in realtà è un testo tecnico che non serve avere, è molto importante invece che l’abbiano i progettisti e gli installatori che vengono a fare il nostro impianto e vi si attengano”. ■

L’ambulatorio chiavi in mano

RINUNCE Le richieste di rinuncia verranno totalmente rimborsate solo se pervenute entro 10 gg dalla data di inizio del corso. In caso contrario l’amministrazione non darà luogo a rimborso alcuno.

Apri? Apri? Trasformi? Trasformi? Adegui Adegui la la tua tua struttura? struttura?

PRIVACY Ai sensi del decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 (G.U. 29 luglio 2003, Serie generale n. 174, Supplemento ordinario n. 123/L), il sottoscritto acconsente al trattamento dei dati sopra indicati, consapevole che l’esecuzione dei servizi richiesti non può avere luogo senza le comunicazioni dei dati personali all’ANMVI e/o ai soggetti a cui la stessa deve rivolgersi.

Chiama Chiama ANMVI ANMVI Servizi: Servizi: •• consulenze consulenze •• sopralluoghi sopralluoghi •• assistenza assistenza ANMVI SERVIZI -

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Reg. 1/2005 Europa

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Quanto spazio al di sopra degli animali trasportati? La Dg Sanco ha dato un’interpretazione del Reg. 1/2005 su spazio e giorni di viaggio LA REVISIONE La Commissione considera prioritaria la revisione della durata del trasporto animale e della densità di carico. Come "primo step" ha condotto una vasta consultazione pubblica, ora conclusa, che ha portato molteplici e differenti pareri per migliorare le condizioni del trasporto animale. Una delle opzioni che sono state prese in considerazione include l'e-

'ultima parola sull'interpretazione delle leggi comunitarie spetta alla Corte di Giustizia Europea. Tuttavia, la Direzione Generale dei consumatori (Dg Sanco) della Commissione Europea ha prodotto due note di formale chiarimento sulla questione dello spazio a disposizione degli animali trasportati a scopo commerciale.

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CONVEGNI NAZIONALI in collaborazione con SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA REDDITO ASSOCIAZIONE FEDERATA ANMVI

ORDINE DEI MEDICI VETERINARI DELLA PROVINCIA DI CREMONA

In fase di accreditamento

ASSOCIAZIONE ITALIANA VETERINARIA DI MEDICINA PUBBLICA SOCIETÀ FEDERATA ANMVI

Organizzato da

Soc. cons. a r.l. certificata ISO 9001:2008

Edizioni Veterinarie E.V. srl

AGGIORNAMENTI IN BUIATRIA - Giovedì 22 Ottobre 2009

Latte crudo: un valore o un pericolo?

Seme sessato: dalla teoria alla realtà

RELATORI Norma Arrigoni (IZSLER, sede di Piacenza) Mario Astuti (Regione Lombardia, Milano) Giuseppe Bolzoni (IZSLER, sede di Brescia)

RELATORI Robert W. Everett (Cornell University, USA) Juan Moreno (Sexing Technologies - Texas, USA) CHAIRMAN: Daniele Gallo

CHAIRMAN: Maurilio Giorgi 9.30 9.40 9.45 10.30 11.15 11.45 12.30 13.00

PROGRAMMA Registrazione partecipanti e verifica presenze Saluto del moderatore ai partecipanti ed inizio lavori La normativa attuale e l’approccio della Regione Lombardia - Mario Astuti Esiti del monitoraggio dei produttori in Regione Lombardia - Giuseppe Bolzoni Pausa Latte crudo: situazione della regione Emilia-Romagna Norma Arrigoni Discussione Chiusura lavori

14.15 14.30 16.00 16.15 17.30 18.00

PROGRAMMA Saluto del moderatore ai partecipanti ed inizio lavori Sviluppo del seme sessato negli anni: realtà attuale Juan Moreno Pausa Convenienza economica del seme sessato Robert W. Everett Discussione Questionario apprendimento ECM, consegna attestati e termine giornata

PER MAGGIORI INFORMAZIONI E PER RICEVERE LA SCHEDA D’ISCRIZIONE: SIVAR - Paola Orioli Via Trecchi, 20 - 26100 Cremona - Tel. 0372 40.35.39 - Fax 0372 40.35.54 - E-mail: info@sivarnet.it - Website: http://www.sivarnet.it

Venerdì 23 ottobre 2009 - Sala Zelioli Lanzini

Il settore della produzione della carne e la medicina veterinaria del III° millennio: efficacia ed efficienza del servizio RELATORI Adriana Ianieri - Silvio Borrello

I GIORNI DI VIAGGIO La seconda richiesta ha riguardato il calcolo dei giorni di viaggio in relazione allo spazio minimo in caso di trasporto di cavalli giovani. La risposta conferma che "quando il capo VII dell'Allegato 1 parla di viaggi superiori alle 48 ore va incluso il tempo in cui gli animali sostano ad un posto di controllo. Quanto allo spazio del pavimento a disposizione di questi animali, la sua misurazione deve comprendere la lunghezza e la profondità. I nodi della densità di carico, degli spazi e della durata del trasporto animale a scopo commerciale sono attualmente oggetto di discussione in sede comunitaria e materia di approfondimento, in vista di una revisione del Reg. 1/2005.

AZIENDA SANITARIA LOCALE DELLA PROVINCIA DI CREMONA

in concomitanza con 64a Fiera Internazionale del bovino da latte

IL PUNTO PIÙ ALTO Rispondendo a due distinte richieste dell'associazione Animals' Angels, Andrea Gavinelli, Capo dell'Unità Animal Health and Welfare della Dg Sanco, ha fornito alcuni chiarimenti sugli spazi a disposizione, in base al Reg. 1/2005. Una richiesta riguardava la corretta interpretazione dello spazio libero al di sopra del "punto più alto dell'animale" (punto 1.2, Capo 2, Allegato 1: Nel compartimento destinato agli animali e a ciascuno dei suoi livelli deve essere garantito uno spazio sufficiente per assicurare che vi sia una ventilazione adeguata sopra gli animali allorché questi si trovano in posizione eretta naturale, senza impedire per nessun motivo il loro movimento naturale). Gavinelli chiarisce che in via generale, dal punto di vista scientifico, nessun animale dovrebbe viaggiare nella condizione di poter toccare il soffitto del compartimento con la testa rialzata e in posizione eretta. Nel dettaglio, la risposta precisa che "per ovini e suini lo spazio al di sopra del punto più alto dell'animale dovrebbe essere almeno di 15 centimetri in caso di ventilazione forzata e di 30 centimetri in assenza di ventilazione forzata. Per i bovini, invece, fermo restando il principio, i centimetri dovrebbero essere 20. Ma cosa si intende per "punto più alto"? La testa per quanto riguarda ovini e bovini, mentre nel caso dei suini, ai fini del computo dello spazio libero soprastante, dovrebbe essere la schiena, specie per i capi di età più avanzata.

completamente conformi alle conoscenze scientifiche e sono anche incoerenti con la legislazione applicabile ai conducenti, così da rendere complessa l'intera questione dei tempi del trasporto”. Per le interpretazioni fornite dalla Dg Sanco il riferimento scientifico è il report The welfare of animals during transport (detail for horses, pigs, sheep and cattle). ■

ventuale limitazione della durata del trasporto dei cavalli destinati al macello. Nella Commissione c'è la consapevolezza che l'applicazione delle norme sia migliorabile, ma si aggiunge che "l'applicazione costante della legislazione ricade sotto la responsabilità dei singoli Stati Membri". Viene poi sottolineato che ad oggi i tempi del trasporto e le densità di carico sono contenuti entro parametri "non

14.00 14.20 14.30

15.30

PROGRAMMA Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 16.00 Saluto da parte delle autorità ed inizio dei lavori Evidenza ispettiva e decisioni tecniche: criterio di base della moderna medicina veterinaria 17.00 18.00 Adriana Ianieri 18.30 Pausa

RESPONSABILE EVENTO E CHAIRMAN Giancarlo Belluzzi Un moderno Ispettore per una moderna Sicurezza Alimentare Silvio Borrello Discussione e confronto tra relatori e partecipanti Valutazione dell’apprendimento Consegna degli attestati e conclusione dell’evento

PER MAGGIORI INFORMAZIONI E PER RICEVERE LA SCHEDA D’ISCRIZIONE: AIVEMP - Erika Taravella Via Trecchi, 20 - 26100 Cremona - Tel. 0372/403541 - Fax 0372/403540 - E-mail: segreteria@aivemp.it - Website: www.aivemp.it

PARTECIPAZIONE: Eventi riservati ai Medici Veterinari SEDE: CremonaFiere - Cà de Somenzi - P.zza Zelioli Lanzini, 1 - Cremona - Uscita per Cremona seguendo le indicazioni “Fiera”


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24 Info Regioni Dopo il sisma

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Trenta mila euro per convenzioni veterinarie

Sì alla struttura veterinaria mobile

La donazione sarà usata per finanziare il Progetto SOS gatti terremotati

on una nota del 21 settembre, il Servizio Veterinario della Regione Abruzzo si è pronunciato sull'autorizzazione alla struttura mobile della Dottoressa Dorothea Friz per la sterilizzazione di gatti dal 20 al 30 settembre. Nella nota, firmata dal Dirigente del Servizio Giuseppe Bucciarelli, dopo il richiamo alla normativa regionale sui requisiti minimi strutturali per l'erogazione di prestazioni veterinarie, si legge che "l'attività che la dottoressa Dorothea Frieda Friz viene chiamata a svolgere con il proprio automezzo è quella della sterilizzazione dei gatti che, in quanto tale, rientra tra i compiti istituzionali dell'Azienda Sanitaria Locale, naturalmente qualora non svolta in attività libero professionale e qualora l'attività stessa venga svolta dal L.P supportato da apposita convenzione con la ASL competente territorialmente". La legge regionale sui requisiti strutturali, non ammette strutture veterinarie mobili, ad eccezione di quelle predisposte per compiti istituzionali delle ASL e di quelle per il soccorso e il trasporto di animali feriti o gravi. E inoltre, prevede che gli autoveicoli siano autorizzati dalla ASL competente per territorio, dove si trova la rimessa dei mezzi. La nota del Servizio Veterinario conclude: "ciò detto è sembrato evidente che la deroga richiesta riguardi l'autorizzazione sanitaria che rientra, previo accertamento dei requisiti necessari, tra i compiti del Servizio Veterinario di Igiene degli allevamenti e delle Produzioni Zootecniche dell'Azienda USL di l'Aquila". La richiesta dunque "è stata indirizzata per il seguito di competenza". ■

a donazione di 30.000 euro, arrivata tramite la delegazione SCIVAC Lombardia, andrà in larga parte a remunerare i colleghi aderenti al Progetto SOS gatti terremotati, che operano sul territorio. La durata minima dovrebbe essere di un anno. Lo riferisce il Presidente dell'Ordine di L'Aquila Pino Aseleti in una nota inviata all'Anmvi. "Questo progetto - spiega Aseleti - è sulla falsariga di quello Leavet e prende in considerazione le persone più svantaggiate economicamente, i terremotati della città di L'Aquila e, poi trattiamo animali forse un po' dimenticati: i gat-

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ti". In merito alle convenzioni, "abbiamo provveduto a semplificarle al massimo, seguendo quanto previsto con i Leavet". La donazione di 30.000 verrà impiegata in parte anche per l'assistenza veterinaria a cani e gatti randagi che non rientrano nel progetto. La somma, donata da un privato che aveva contattato l'Anmvi, tramite il Consigliere della delegazione SCIVAC Lombardia, all'epoca della sottoscrizione pro-veterinari terremotati, sarà impiegata per le finalità richieste (cure veterinarie) e nel rispetto del desiderio di restare nell'anonimato. Per i Colleghi è stato creato un apposito fondo. Con l'aiuto dell'ANMVI si sta valutando un altro progetto a sostegno dei cani sulla base di considerazioni emerse nel corso dell'ultima riunione dei Colleghi aquilani, infatti in quella sede molti hanno lamentato una perdita di lavoro e quindi di introiti stimata intorno al 60% rispetto al periodo pre-terremoto. Quanto alla solidarietà di categoria, Aseleti scrive: "colgo l'occasione per ringraziare l'ANMVI per i 20.068,00 Euro versati sullo stesso c/c e già distribuiti ai Colleghi e per la donazione da 30.000 euro a supporto dell'attività zooiatrica rivolta a cani e gatti aquilani. I contributi

versati dagli altri Ordini Provinciali e dall'ENPAV, saranno devoluti tramite l'Ordine a favore dei Colleghi che hanno perso la propria struttura e la propria casa a seguito del sisma del 6 aprile. Sul c/c pro-terremotati aperto dall'Ordine, sono stati versati in totale 127.939,15 Euro, che verranno distribuiti in maniera equa tra i Colleghi terremotati".

SI PUÒ ANCORA VERSARE L'Anmvi ricorda che le sottoscrizioni, dopo la prima devoluzione delle scorse settimane, non sono chiuse. I medici veterinari che volessero dare il loro contributo potranno continuare a farlo. Il ricavato sarà poi accreditato, come in precedenza, all'Ordine dei Veterinari de L'Aquila. Versamenti "pro-colleghi Abruzzo" possono essere eseguiti sui seguenti conti postale e bancario aperti dall'Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani e ad essa intestati: Conto corrente postale (causale "pro colleghi Abruzzo") IBAN: IT75E0760111400000040777971 Conto corrente bancario (causale "pro colleghi Abruzzo") IBAN: IT03M0623011402000030180174 ■

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VIGILANZA E CONTROLLI SUL FARMACO IN LAZIO spezioni "senza preavviso ed in maniera non discriminatoria e con una frequenza proporzionale al livello di rischio", con "particolare attenzione" sulle "corrette modalità di conservazione del farmaco". Questa la direttiva per i sopralluoghi ispettivi sul farmaco veterinario, nell'ambito delle attività di farmacosorveglianza definite dal Piano regionale integrato dei controlli 2008-2010 sulla sicurezza alimentare, il benessere e la sanità animale (Determinazione n. 1166 del 17 marzo 2008 pubblicata sul Burl del 21/09/09). Il Piano regionale è stato integrato con specifiche disposizioni per le attività di farmacosorveglianza che il veterinario ufficiale deve svolgere presso: • i centri di distribuzione all'ingrosso e al dettaglio • le farmacie • i titolari di impianti di cura allevamento e custodia • gli allevatori di animali da reddito • i medici veterinari zooiatri e liberi professionisti (controllo della documentazione della ricettazione e delle modalità di registrazione di carico e scarico dei farmaci presenti nella scorta). Il Piano è stato integrato anche con specifiche disposizioni di farmacovigilanza, attività per la quale si incoraggia l'invio di segnalazioni di sospetta reazione avversa al Centro regionale di Farmacovigilanza attivato presso i Servizi Veterinari del Lazio.

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CONGRESSI

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26 Attualità Finanziaria e crisi

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Confprofessioni chiede incentivi per i professionisti l governo ristabilisca un principio di equità tra le parti sociali, estendendo anche ai professionisti gli incentivi promessi alle imprese». È la richiesta avanzata ieri da Confprofessioni, al Governo nel corso dell'incontro con le parti sociali a Palazzo Chigi in vista della manovra Finanziaria. «Il sistema delle professioni, al pari delle imprese, si trova ad affrontare una difficile crisi che potrebbe avere gravi ripercussioni sulle

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attività dei professionisti, in particolare per il comparto tecnico (architetti e ingegneri), e per i dipendenti degli studi, dove gli ammortizzatori sociali da soli non bastano». Confprofessioni, in rappresentanza delle sigle associate fra cui l'Anmvi, ha chiesto al Governo di poter estendere i benefici introdotti dalla Tremonti ter a favore dei professionisti, in particolare incentivi alla innovazione, per acquisto di macchinari (computer e software), oltre all'allargamento e/o potenziamento de-

gli ammortizzatori sociali. Va inoltre estesa secondo Confprofessioni - la moratoria bancaria ora prevista soltanto per le imprese. Infine due provvedimenti di natura fiscale: il primo per favorire la piena deducibilità dei costi di formazione; il secondo per sostenere i redditi dei professionisti under 35 e per le donne almeno durante il periodo della maternità con l'abolizione dell' IRAP sui redditi ». La Finanziaria snella formata da soli 3 articoli e svuotata degli interventi di manovra sull'e-

SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER EQUINI SOCIETÀ FEDERATA ANMVI

XVI Congresso Internazionale Multisala SIVE

conomia - anticipati dal decreto legge varato a fine giugno - è stata approvata dal Consiglio dei ministri del 22 settembre. Il ministro dell'Economia e delle finanze Tremonti ha dichiarato: "Il messaggio che cerchiamo di trasmettere al Paese, nel mondo politico e all'esterno - con il bilancio dello Stato per tre anni - è quello di affidabilità strutturata su un profilo triennale". Oltre ai dipendenti degli studi professionali, che sono circa un milione, e che restano le prime vittime della crisi, ci sono i professionisti autonomi che lavorano in proprio o sono titolari degli studi. Si tratta di circa 800 mila persone, dice Gaetano Stella al Corriere Economia, presidente della Confprofessioni. Quelli che stanno peggio sono architetti e ingegneri, con un calo del fatturato del 30%, a causa del mercato immobiliare fermo. Una situazione analoga riguarda i notai: sono crollate le compravendite, le stipule di mutui, le costituzioni di società. Calo del 15% del fatturato per le professioni economiche (commercialisti, ragionieri, consulenti del lavoro) che hanno visto ridursi il lavoro da parte delle aziende. Guadagni in diminuzione anche per i dentisti perché «i pazienti, se non hanno urgenza, rimandano a tempi migliori gli interventi importanti». ■

SCORDATEVI LE TARIFFE! a riforma della professione forense delineata dal Comitato ristretto della Commissione Giustizia del Senato "contiene disposizioni che determinano gravi restrizioni al funzionamento dei mercati e impongono oneri non giustificati a cittadini e imprese". Lo scrive l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato in una segnalazione inviata a Governo e Parlamento. Per l'Antitrust, in particolare, "destano preoccupazione le disposizioni che prevedono l'estensione dell'ambito delle esclusive, le nuove modalità di accesso alla professione, la disciplina delle tariffe, delle incompatibilità e della pubblicità". Con riguardo alle tariffe: l'Agmc ammette l' inderogabilità solo per le tariffe massime e spiega: "il testo in discussione prevede che gli onorari minimi sono inderogabili e vincolanti. Per l'Antitrust le tariffe fisse e minime non garantiscono la qualità della prestazione mentre restringono la concorrenza. A protezione del cliente e, in particolar modo, delle persone fisiche e delle piccole imprese, potrebbe trovare invece giustificazione il mantenimento soltanto delle tariffe massime, con riferimento a prestazioni con carattere seriale e di contenuto non particolarmente complesso. L'Autorità ribadisce che il concetto di decoro, utilizzato quale parametro per determinare il compenso, non deve prestarsi ad un uso fuorviante da parte degli ordini".

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CarraraFiere Carrara, 29-31 Gennaio 2010 SCADENZA ISCRIZIONI: 10 DICEMBRE 2009


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http://ego.evsrl.it/AreaFad/ Attualità

Dalla videoconferenza alla Fad Più di 4.000 gli accessi per seguire la diretta streaming del 23 settembre La relazione di Corletto è on line sul portale Ego deciso, d'accordo con il relatore, di registrare la relazione per renderla subito disponibile sul sito di EV. Chiunque fosse interessato a seguirla o rivederla la trova gratuitamente su: http://ego.evsrl.it/AreaFad/ opo il grande successo di interesse suscitato dalla prima videoconferenza, EV ha rispettato l’impegno a riproporla sulla piattaforma Fad di Ego. EV vuole in questo modo accontentare gli oltre 4000 veterinari che per motivi tecnici non hanno potuto seguirla in diretta streaming alle ore 12.00 del 23 settembre.

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LA PRIMA TELECONFERENZA "Anestesia del paziente nefropatico", questo il titolo della relazione di Federico Corletto che è stata trasmessa sperimentalmente da EV in videoconferenza dal Centro Studi di Palazzo Trecchi. In diretta, circa 1000 veterinari hanno potuto seguire, dal loro pc, un’ora di relazione dal corso "Anestesia nelle specialità" che si è tenuto a Cremona dal 22 al 25 settembre. La videoconferenza è un innovativo strumento formativo che rappresenta l'avvio di un più vasto progetto di formazione a distanza a cura di EV. La prima videoconferenza sperimentale, vuoi per la novità, vuoi per il reale interesse disciplinare, è stato un successo oltre le previsioni: in considerazione dell'argomento specialistico EV aveva previsto un limite tecnico di circa 1000 accessi. Gli accessi totali sono stati invece 4.872! Non tutti sono riusciti a seguire la relazione in streaming. Per accontentare le richieste degli esclusi, EV aveva comunicato che la stessa relazione sarebbe stata riproposta al più presto organizzando una nuova teleconferenza con un numero di accessi più elevato. Per problemi organizzativi, però, questa possibilità si sarebbe protratta troppo nel tempo e quindi EV ha

BANDA LARGA, MA NON ESAGERIAMO! igliaia di veterinari hanno cercato alle 12 del 23 settembre scorso di collegarsi all'indirizzo web di EV per vedere la teleconferenza, ma sono rimasti davanti ad un riquadro nero. Numerose le telefonate al centralino di EV che chiedevano spiegazioni. Gli stessi tecnici di EV, escluso ogni problema di trasmissione avendo la conferma che molti stavano seguendo con grande soddisfazione l'evento, non erano in grado di intervenire e rispondere alle telefonate in quanto al momento non si riusciva a capire la causa del problema. Il server che ha gestito l'evento segnalava nel frattempo un overbooking di oltre 2500 utenti per un totale di 3600. Verso sera i dati finali e precisi: 10141 client per 4872 utenti diversi, di questi solo 1134 sono riusciti a seguire in tutto o in parte la videoconferenza. Poco meno di 4mila veterinari sono rimasti esclusi.

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OLTRE OGNI PREVISIONE Il server di streaming infatti era stato programmato, in base alle previsioni di EV, per poter soddisfare circa mille utenti contemporanei ed ha escluso quasi 4000 medici veterinari interessati. "Decisamente un numero inaspettato" ha dichiarato Enrico Febbo responsabile del progetto Teleconferenza online. "Federico Corletto è certamente un nome di richiamo - ha continuato Febbo - ma l'argomento che veniva proposto in questa prima sperimentazione di teleconferenza era decisamente specialistico trattandosi di anestesia ed in più riferita alla nefrologia. Questa considerazione ci aveva indotto a ritenere la quota di mille utenti come già alquanto sovrastimata". " Ci dispiace molto ha dichiarato Febbo - le nostre previsioni si so-

no dimostrate del tutto errate. Evidentemente la novità ha spinto molti a cercare l'accesso indipendentemente dal tema trattato. Ci stiamo già organizzando per riproporre l'evento al fine di accontentare tutti gli esclusi e comunicheremo al più presto la nuova data. Siamo comunque contenti del successo che l'iniziativa ha a-

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vuto, successo oltre ogni possibile previsione. Questo conferma che il nostro progetto è valido e conforta la nostra scelta di continuare a investire con decisione su questi strumenti formativi". EV ringrazia la Royal Canin per aver collaborato alla realizzazione dell’iniziativa. ■


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28 Agenda Report da Bologna

VETERINARIA 32 | 2009

Il dr. Maggi intervista se stesso… n occasione del III Congresso Purina ProPlan, svoltosi a Bologna il 12 settembre, l’attenzione dei 220 partecipanti si è focalizzata sugli aspetti pratici della gastroenterologia. “Tornare a casa non solo con atti cartacei, CD e gadget” così il Dr. Marco Maggi, chiarman della manifestazione “ma con nozioni utili che siano applicabili nella mia pratica clinica di tutti i giorni, subito il lunedì successivo, dal primo gattino con diarrea, all’ultimo cane con vomito”. La Dr. Beborah Greco (dipl. ACVIM), la Dr. Paola Gianella (dipl. ACVIM) e la Dr. Margie Scherk (dipl. ABPV feline practice) hanno affrontato varie problematiche relative alla gastroenterologia, alternando la teoria alla pratica, i casi clinici al follow up e la bibliografia internazionale alle considerazioni personali. Un programma intenso e denso di utili informazioni. Peccato che la logistica e la tecnologia non abbiano supportato l’evento. La location e l’organizzazione fieristica, hanno messo a dura prova le capacità dei relatori e la pazienza dei presenti. Nonostante tutto, il medico veterinario non teme nulla e nessuno e la giornata è arrivata a degna conclusione, così come nello stile della categoria.

alla prognosi. La Dr. Scherk, specialista in medicina felina, ha completato il quadro diagnostico e clinico della giornata con due relazioni: “La costipazione e il megacolon felino” e “l’importanza clinica della misurazione della pressione sanguigna nel gatto”. “Ascoltare ed osservare come, una delle più importanti esponenti della medicina felina internazionale, affronti patologie che potrei ritrovare domani sul tavolo del mio ambulatorio” conclude il Dr. Maggi “vale il sacrificio di una domenica passata lontano dalla famiglia”. Infine, come tradizione di ogni congresso, Purina offre alla medicina veterinaria capitoli inediti, riservando ad ogni appuntamento la presentazione di nuove ricerche, con l’obiettivo di stimolare la comunità scientifica a nuovi spunti di discussione. Quest’anno due sono state le proposte Purina: un lavoro innovativo della Dr. Daniela Olivero (MI) sull’utilizzo della PCR per una valutazione prognostica in 50 casi di IBD e la presentazione di un nuovo prodotto che rivoluzionerà l’utilizzo dei probiotici nella terapia delle patologie gastrointestinali. Appuntamento al 2010 dove cercheremo di dare risposta a molte delle domande rimaste in sospeso e buon lavoro a tutti. Marco Maggi ■

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“Oggi 3 visite su 10 rientrano nella sfera della gastroenterologia” continua il Dr. Maggi “così come per la dermatologia e l’oncologia, ci sono aspetti del nostro lavoro di tutti i giorni che sono diventati prioritari”. Per questo motivo Purina ha chiesto alla Dr. Greco di presentare la sua guida alla “ diagnosi delle patologie gastrointestinali”. Una serie di algoritmi pratici applicati ad alcuni casi clinici con più di 3 anni di follow up. Tali algoritmi, oltre ad essere stati distribuiti in cartaceo ai presenti, sono a disposizione di tutti sul sito VNN (Veterinary Nutrition Network) all’indirizzo www.purina.vet.breederclub.it, dove è possibile scaricare gratuitamen-

te tutti gli atti del congresso. “Lavorando con continuità ogni giorno, è possibile smarrire per strada qualche articolo” continua il Dr. Maggi” Difficile seguire tutto con precisione. L’aggiornamento costa fatica, richiede tempo e costanza. Non sempre è facile”. Quale migliore occasione di questa giornata per ascoltare direttamente dalla voce della Dr. Paola Gianella, neo diplomata ACVIM, un excursus bibliografico sulla “ Enteropatia cronica idiopatica” dal 2003 ad oggi. Brava nel fondere teoria e pratica, ha mostrato l’evoluzione clinica dei protocolli, con riferimenti sempre diretti, dalla diagnosi differenziale, alla terapia e

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CORSO AVANZATO

CITOLOGIA 2

INTERPRETAZIONE DI PREPARATI CITOLOGICI

Cremona, 12/14 Novembre 2009 Centro Studi SCIVAC

Cremona, 16/17 Novembre 2009 Centro Studi SCIVAC

ECM: In fase di accreditamento ECM: In fase di accreditamento

DIRETTORE Mario Caniatti, Med Vet, Dipl ECVCP, Milano RELATORI Ugo Bonfanti, Med Vet, Dipl ECVCP, Milano Mario Caniatti, Med Vet, Dipl ECVCP, Milano Carlo Masserdotti, Med Vet, Dipl ECVCP, Brescia ISCRIZIONE Partecipazione a numero chiuso (36) QUOTE Soci SCIVAC: € 550,00 + IVA 20% Non soci: € 700,00 + IVA 20%

RESPONSABILE SCIENTIFICO E RELATORE Carlo Masserdotti, Med Vet, Dipl ECVCP, Brescia ISCRIZIONE Partecipazione a numero chiuso (30)

RADIOLOGIA DENTALE E PARODONTOLOGIA Cremona, 17/20 Novembre 2009 Centro Studi SCIVAC

QUOTE Soci SCIVAC: € 250,00 + IVA 20% Non soci: € 400,00 + IVA 20%

ECM: In fase di accreditamento DIRETTORE Dea Bonello, Med Vet, SRV, PhD, Dipl EVDC, Torino RELATORI ED ISTRUTTORI Dea Bonello, Med Vet, SRV, PhD, Dipl EVDC, Torino Alessandro De Simoi, Med Vet, Dipl EVDC, Feltre Margherita Gracis, Med Vet, Dipl AVDC, Dipl EVDC, Milano Bonnie Miller, Registered Dental Hygienist, Philadelphia (USA) Mirko Radice, Med Vet, Palazzolo Milanese (MI) Paolo Squarzoni, Med Vet, Molinella (BO) ISCRIZIONE Partecipazione a numero chiuso (24) QUOTE Soci SCIVAC: € 700,00 + IVA 20% Non soci: € 850,00 + IVA 20%

La quota comprende la cena di Lunedì sera


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VETERINARIA 32 | 2009

Lettere al Direttore

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Lavoro e credenziali Riportiamo la lettera del Collega Gresia della cui pubblicazione è stato portato a conoscenza il Presidente dell’Ordine di Parma. Carlo Scotti Caro dott. Scotti, in più di vent’anni di professione, come si può facilmente immaginare, ho vissuto tantissime situazioni lavorative gratificanti e momenti di frustrazione che sono scivolati via grazie al piacere che provo ancora nell’esercitare quel “mestiere” di veterinario, il cui ruolo sempre più

spesso viene messo in discussione. Ora Ti chiederai: «ma perché scrive queste cose che evocano la saga del déjà vu?» Hai ragione, vado oltre. Nella mia clinica si presenta la necessità, in seguito ad esigenze lavorative, di contattare e creare una collaborazione con due nuove figure professionali. Per restare nei “prati di casa”, visto che su Vetjob momentaneamente non avevamo portato a termine il nostro proposito, decido di contattare personalmente l’Ordine di Parma, certo che tra i tanti giovani iscritti qualcuno avesse lasciato un curriculum da sottoporre all’attenzione. Ebbene le richieste presumibilmente c’erano o ci sono, a quanto si dice, ma… udite bene! È la clinica che deve inviare le proprie credenziali, le quali sotto la

tutela dell’illustre sindacalista, pardon, presidente dell’Ordine, vengono sottoposte a verifica perché ipse dixit: «caro Gresia io so che tu sei persona corretta» sarà poi vero? «ma tanti altri colleghi titolari di struttura vestono i panni di professionisti scorretti e sfruttatori». Ecco che il cerchio si chiude; denigrati dai media sì, da clienti onniscienti pure, da colleghi a torto o a ragione anche, ma da un presidente di un ordine questo no, non è ammissibile. Non me ne volere professor Zanichelli, non lo accetto. Dimenticavo di aggiungere, e concludo, che i colleghi sono stati trovati attraverso colloqui personali, democratici, senza la presenza di nessun tutor e, mio malgrado, non iscritti all’ordine di Parma. Dott. Angelo Gresia, Langhirano

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La cosa fondamentale per uscire dal teatrino delle cifre è fare un’operazione trasparente di verità su tutti i numeri che riguardano la sanità. Vasco Errani, Presidente della Conferenza delle Regioni

ESTINTORI IN AMBULATORIO: CONVENZIONE ANMVI - CEA I medici veterinari iscritti ad una delle Associazioni Federate ANMVI possono contare su un nuovo servizio per la concessione in uso di estintori e la fornitura di eventuale materiale antincendio. La convenzione siglata da ANMVI con CEA Estintori per le strutture veterinarie interessate vale in tutta Italia. L'offerta del servizio è stata valutata fra le migliori sul mercato attualmente. Tutti i mezzi di estinzione incendio sono omologati o conformi a norme di buona tecnica vigenti. I costi del servizio sono comprensivi di: sorveglianza e controllo, revisione, collaudo come previsto dalla norma UNI 9994; ed eventuali sostituzioni di ricambi e ricarica in caso di uso. La durata contrattuale minima che regolerà la concessione d'uso fra il singolo medico veterinario richiedente e CEA Estintori sarà di due anni. Info: http://www.anmvi.com/234/estintori Contatti: CEA Estintori: fabrizio.pieroni@ceaestintori.it, tel. 039/2848525 fax 039/2230406

RECUPERA I TUOI CREDITI l mancato pagamento della parcella da parte del cliente costituisce un problema ricorrente nella prassi professionale. Il recupero del credito è uno dei servizi che l’ANMVI rivolge ai Colleghi. Il medico veterinario può infatti trovarsi nella legittima condizione di esigere il proprio onorario e di voler ricorrere ad operatori specializzati. Per questo, è stata sottoscritta una convenzione con AT Credit Management Spa per la gestione proattiva del credito. Per informazioni: Contatti Segreteria ANMVI: Tel. +39/0372/403536 - Contatto AT Credit Management Spa: Adriano Pedrazzo: cell. 348/7013161 - Email: japedrazzo@tzm.it www.advtrade.com

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30 Calendario attività Dall’11 ottobre al 21 novembre Per visualizzare i programmi degli eventi di tutte le società clicca su www.evsrl.it/eventi Edizioni Veterinarie E.V. srl

INCONTRO SIGAV

11 OTT 11 OTT 14-16 OTT 16-18 OTT 18 OTT 18 OTT 22 OTT 23 OTT 25 OTT 25 OTT

AGGIORNAMENTI SULLE PRINCIPALI PATOLOGIE EPATICHE DEL CANE E DEL GATTO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Erika Taravella Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it INCONTRO REGIONALE SCIVAC LOMBARDIA CHIRURGIA PLASTICA E RICOSTRUTTIVA - Atahotel Quark, Milano - Via Lampedusa, 11/A - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC 2° IT. ORTOPEDIA: V PARTE - CHIRURGIA ARTICOLARE E PERIARTICOLARE - Centro Studi SCIVAC, Attenzione: Iscrizioni chiuse per esaurimento posti. Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 22 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it CONGRESSO NAZIONALE SCIVAC 63° CONGRESSO NAZIONALE SCIVAC - TRAUMATOLOGIA DEI TESSUTI MOLLI - Centro Affari E Convegni, Arezzo - VIA LAZZARO SPALLANZANI - ECM: 9 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it SEMINARIO SIVAE ECOGRAFIA NEGLI ANIMALI ESOTICI - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: info@sivae.it INCONTRO SIDEV / SIMEF CONTROVERSIE IN DERMATOLOGIA FELINA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it SEMINARIO SIVAR IN COLLABORAZIONE CON ORDINE AGGIORNAMENTI IN BUIATRIA - CremonaFiere Spa, Cremona - Piazza Zelioli Lanzini, 1 - ECM: Richiesto MEDICI VETERINARI E ASL DELLA PROVINCIA Accreditamento - Per informazioni: Paola Orioli - Segreteria e Commissione Scientifica SIVAR DI CREMONA Tel. +39 0372 403539 - E-mail: info@sivarnet.it SEMINARIO NAZIONALE AIVEMP IN COLLABORAZIONE IL SETTORE DELLA PRODUZIONE DELLA CARNE E LA MEDICINA VETERINARIA DEL III° MILLENIO: CON ORDINE DEI MEDICI VETERINARI DI CREMONA EFFICACIA ED EFFICIENZA DEL SERVIZIO - CremonaFiere Spa, Cremona - Piazza Zelioli Lanzini, 1 - ECM: E ASL CREMONA Richiesto Accred. - Per info: Lara Zava - Segr. AIVEMP - Tel. +39 0372 403541 - E-mail: segreteria@aivemp.it INCONTRO REGIONALE SCIVAC VALLE D’AOSTA EMERGENZA O NON EMERGENZA.. QUESTO È IL PROBLEMA: RICONOSCIMENTO E TRATTAMENTO DELLE PIÙ COMUNI EMERGENZE IN MEDICINA VETERINARIA - ECM: Richiesto Accreditamento - Per info: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it INCONTRO REGIONALE SIVAE / SCIVAC VENETO

IL FURETTO CHIRURGIA E MEDICINA DI BASE - “Hotel Courtyard by Marriot” Tessera (VE) - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: info@sivae.it

CORSO SCIVAC

MASTER CLASS AO AVANZATO SULLE OSTEOTOMIE CORRETTIVE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it CORSO DI APPRONDIMENTO - PROBLEMI DIAGNOSTICI E TERAPEUTICI IN DERMATOLOGIA DEL CANE E DEL GATTO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Crediti non previsti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it COSA C’È DI NUOVO NELLA DIAGNOSI, PROGNOSI E TERAPIA DEI DISORDINI INFIAMMATORI CRONICI DELL’APPARATO GASTROENTERICO DEI PICCOLI ANIMALI - ECM: Richiesto Accreditamento - Per info: Monica Borghisani - Segr. Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it

4-7 NOV 6-7 NOV

CORSO SCIVAC Attenzione: Evento annullato. INCONTRO REGIONALE SCIVAC CALABRIA

8 NOV 8 NOV

INCONTRO REGIONALE SCIVAC ABRUZZO

DIAGNOSI E PREVENZIONE DELLA FIP - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it

12-14 NOV

CORSO SCIVAC Attenzione: Date evento modificate.

CORSO DI ECOGRAFIA AVANZATA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per info: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it

12-14 NOV

CORSO SCIVAC

CORSO DI CITOLOGIA 2 - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it

INCONTRO SIVAE

“AGGIORNAMENTI DI MEDICINA DEGLI ANIMALI ESOTICI” - Centro Studi Palazzo Trecchi, Cremona - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: info@sivae.it METODICHE MANUALI: COSA C’È DI NUOVO? - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it RUOLO DELLA RADIOLOGIA TORACICA NEL PAZIENTE CARDIOPATICO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it CITOLOGIA FUORI DALL’ORDINARIO: LAVAGGI BRONCO ALVEOLARI, CITOLOGIA GASTROENTERICA E DELLE MASSE SPINALI - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento Per info: Erika Taravella - Segr. Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it ELEMENTI PER UN CORRETTO APPROCCIO CLINICO E TERAPEUTICO DELLA MALATTIA CARDIOVASCOLARE - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it

14-15 NOV INCONTRO GRUPPO FR

14-15 NOV 15 NOV 15 NOV 15 NOV

INCONTRO SVIDI

INCONTRO SICIV

INCONTRO REGIONALE SCIVAC PUGLIA

15 NOV

INCONTRO REGIONALE SCIVAC VENETO

EMATOLOGIA UN GIOCO DI LUCI E COLORI - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it

15 NOV

INCONTRO REGIONALE SCIVAC SICILIA

LA VISITA CLINICA E LA MEDICINA COMPORTAMENTALE - Palermo - ECM: 3 Crediti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segr. Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it

16-17 NOV

CORSO SCIVAC

CORSO AVANZATO INTENSIVO - INTERPRETAZIONE DI PREPARATI CITOLOGICI - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it

16-18 NOV

CORSO SCIVAC

GIORNATE DI APPROFONDIMENTO IN PRACTICE MANAGEMENT - Roma - ECM: 14 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC

2° IT. ODONTOSTOMATOLOGIA: I PARTE - RADIOLOGIA DENTALE E PARODONTOLOGIA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it LA COMUNICAZIONE DEL RISCHIO: UNA SFIDA PER LA MEDICINA VETERINARIA - Centro Studi EV Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Lara Zava Segreteria AIVEMP - Tel. +39 0372 403541 - E-mail: segreteria@aivemp.it CORSO SISCA - PRESCRITTORE NEI PROGETTI DI PET THERAPY - Centro Studi EV - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it

17-20 NOV 18-20 NOV 20-21 NOV

CORSO AIVEMP IN COLLABORAZIONE CON REGIONE LOMBARDIA CORSO SCIVAC / SISCA

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VETERINARIA 32 | 2009

PROFESSIONE la VETERINARIA La rivista è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore Direttore Carlo Scotti Direttore Responsabile Antonio Manfredi Coordinamento Editoriale Sabina Pizzamiglio info@anmvi.it Comitato di Redazione Pierpaolo Bertaglia, Paolo Bossi, Marco Eleuteri, Giuliano Lazzarini, Pier Mario Piga, Sabina Pizzamiglio, Aldo Vezzoni Rubriche Fabrizio Pancini, Oscar Grazioli, Maria Teresa Semeraro, Giovanni Stassi Segreteria di Redazione Lara Zava professioneveterinaria@anmvi.it Grafica Francesca Manfredi grafica@evsrl.it Editore SCIVAC - Via Trecchi, 20 26100 Cremona Iscrizione registro stampa del Tribunale di Vigevano, n. 1425/03 del 30/12/2003 Concessionaria esclusiva per la pubblicità EV srl, Cremona marketing@evsrl.it Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana

Stampa Press Point, Abbiategrasso - MI fulvio@presspoint2000.it

Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27-02-2004 N. 46) art. 1, comma 1 Filiale di Milano a cura di Centro Produzione Mailings Scarl Cusago (MI) Professione Veterinaria pubblica notizie d'attualità e di rassegna i cui contenuti non rispecchiano necessariamente il pensiero della Testata. Interventi e opinioni attribuibili a Professione Veterinaria e/o all'ANMVI vengono esplicitamente indicate come tali. Chiuso in stampa il 28 settembre 2009

SOLUZIONI

elevata mortalità nei giovani vitelli

c La polmonite iperacuta da RSV è associata a reazioni di ipersensibilità (allergia) agli antigeni virali

QUIZ 1

b L’infezione da PI3 è associata a

a All’inizio della gravidanza b Alla fine della gravidanza c All’inizio della lattazione d Alla fine della lattazione

Risposta corretta: c) Corso SIVAR: “Le patologie del vitello: Management e trattamento” - Gariga di Podenzano, Novembre 2004

infezioni da Mycoplasma bovis

QUIZ 2

a La Shipping Fever è associata a

2. Quando è massimo il fabbisogno di proteine della fattrice?

Risposta corretta: c) Seminario SIVE: “Problematiche di alimentazione del cavallo sportivo” - Verona, FieraCavalli, novembre 2004

1. Quale delle seguenti affermazioni è vera:




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