Professione Veterinaria 32-2012:ok
4-10-2012
11:53
Pagina 1
la VETERINARIA
PROFESSIONE
A.N.M.V.I.
ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI
32 2 012
SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE
Anno 9, numero 32 dall’1 al 7 ottobre 2012
Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano
Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. soc. cons. a R.L. - Cremona
STATI GENERALI DELLA VETERINARIA
MODIFICHE ALLA CESSIONE DEL FARMACO
APPROVATA LA RIFORMA PER LA SOSTENIBILITÀ
WNV IDENTIFICAZIONE PRECOCE IN ITALIA
CIRCHI E CONDOMINI INTERVENTI DELLA SIVAE
A PAGINA 3
A PAGINA 5
A PAGINA 6
A PAGINA 9
A PAGG. 10-12
ANMVI E PANINI TORNANO NELLE SCUOLE
BREVI PETIZIONE L'Associazione Horse Angels aderisce alla petizione ANMVI che chiede anche di togliere il cavallo da compagnia dal redditometro. Due Commissioni tributarie si sono espresse contro i presupposti della sua inclusione.
SOCCORSO STRADALE Difficoltà di soccorso ad un cane traumatizzato dopo l’abbandono sulla superstrada. La Fnovi ha informato il Ministero dell’Interno dell'attivazione del data base www.struttureveterinarie.it invitandone la divulgazione ai comandi della Polizia Stradale.
SSN Liberalizzazioni anche nel SSN. L’Antitrust chiede di “introdurre maggiore libertà di accesso per gli operatori privati nell'erogazione di prestazioni sanitarie che non gravano sull'erario pubblico”.
CIRCHI L’Ente Nazionale Circhi ha annunciato per dicembre la stesura di un Codice per la gestione e il benessere animale con la collaborazione di medici veterinari.
PRECARI Su proposta dell’ANMVI è stato presentato un emendamento al DL Balduzzi per dare garanzie di continuità alle attività svolte dai medici veterinari preposti ai controlli transfrontalieri presso il Ministero della Salute, i Pif e gli UVAC.
PETIZIONE ANMVI
Firma e fai firmare Esenzioni, detrazioni, IVA agevolata, no al redditometro. 4000 adesioni in meno di 24 ore. Obiettivo: 100 mila firme ALLE PAGINE 3-4
Siamo felici di annunciare che il nostro progetto di zooantropologia didattica torna nelle scuole italiane. E questa volta agli inizi dell’anno scolastico. L’editore PANINI ha rinnovato la propria collaborazione con ANMVI e così sono state avviate le procedure di “reclutamento” delle docenze veterinarie per 280 moduli didattici. Quest’anno l’iniziativa si chiamerà “Qua le zampe!” e proseguirà nell’educazione al rapporto con il mondo animale nelle scuole elementari e medie che vorranno aderire. Le modalità di partecipazione dei medici veterinari e delle direzioni scolastiche sono le medesime della scorsa stagione scolastica e possono essere lette scaricando la modulistica sul sito anmvi. Anche quest’anno le docenze dei colleghi saranno retribuite e assegnabili fino ad esaurimento del finanziamento messo a disposizione dell’Editore Panini. Senza scoprire anzitempo le carte, possiamo dire che la partnership fra ANMVI e PANINI si è ulteriormente arricchita di iniziative per certi versi sperimentali e nuove, tutte finalizzate ad agevolare il ruolo del medico veterinario, “mediatore” fra gli animali e l’infanzia. Una particolarità del progetto è l’accento, posto più dell’anno scorso, al comportamento, con la collaborazione di SISCA (Società Italiana di Scienze Comporta-
mentali Applicate). I colleghi sono già stati raggiunti da informazioni dettagliate sulle adesioni (Manifestazione di interesse compilata, letta e sottoscritta - entro e non oltre il 10 ottobre) e sul coinvolgimento delle scuole (il medico veterinario dovrà farsi carico di contattare le direzioni scolastiche e inviare il Modulo di adesione delle scuole entro e non oltre il 20 ottobre). La casella per l’invio della modulistica è sempre: panini@anmvi.it. Il progetto si rivolge ai bambini delle classi seconda, terza e quarta della scuola Elementare. È prevista la partecipazione di 280 classi, distribuite in modo il più possibile equo su tutto il territorio nazionale. Ogni classe potrà effettuare gratuitamente un ciclo di quattro lezioni. Il progetto didattico avrà caratteristica di uniformità in tutte le classi partecipanti grazie all’utilizzo del medesimo supporto didattico ma potrà essere declinato in modo diverso da ogni Medico Veterinario in base alle caratteristiche della classe, alle esigenze degli insegnanti e alla propria esperienza personale e professionale. L’anno scorso l’iniziativa è stata un vero successo, le direzioni scolastiche hanno aderito con entusiasmo pari a quello dei bambini. E per noi medici veterinari è stata una vera gratificazione professionale. di Silvia Macelloni
ZOOTECNIA BIOLOGICA IN CALO H5N2 Aviaria LPAI in Lombardia e Toscana. A fini preventivi, la Regione Veneto ha disposto il divieto di fiere e mostre e mercati sul proprio territorio. Per le stesse motivazioni e visti i flussi commerciali, il divieto è stato disposto anche dalla Regione Emilia Romagna.
Salute risparmio
e
“IL MERCATO DEL BIOLOGICO IN ITALIA CONTINUA A CRESCERE ED È UNO TRA I SETTORI DEL NOSTRO AGROALIMENTARE CHE GODE DI MIGLIORE SALUTE”, ha commentato il Ministro delle Politiche agricole, Mario Catania, alla recente presentazione dei dati degli Organismi di controllo elaborati dal Sinab, Sistema d’informazione nazionale sull’agricoltura biologica. “La fiducia dei consumatori - ha aggiunto - verso il biologico continua a premiare la qualità ambientale e le garanzie di questo metodo di produzione dove l’Italia per superfici e numero di operatori resta ai primi posti in Europa e nel mondo”. Questa dichiarazione, certamente ottimistica, è confermata dall’aumento degli operatori rispetto al 2010 con un più 1,3%, con capofila la Sicilia seguita dalla Calabria, ma sembra non tener conto di altri dati che non sono per nulla positivi. In particolare la superficie coltivata con metodo biologico è scesa nel 2011 dell’1,5%, calo evidenziatosi soprattutto nel settore delle colture foraggere e in quello dei cereali. Altro calo fortemente significativo è quello espresso dalle aziende zootecniche biologiche che sono diminuite del 6,4% arrivando numericamente a meno di 6900. Il calo maggiore nel settore zootecnico lo si è avuto nel settore dei bovini con una diminuzione di circa il 6,5% che ha portato il totale dei capi allevati a meno di 194mila. Secondo i rappresentanti delle organizzazioni del settore questi cali vanno addebitati alle nuove normative europee ed al mancato sostegno del biologico in alcune regioni. È giusto anche ricordare che i prodotti biologici in genere costano al consumatore più di quelli normali e, nonostante l’attenzione al naturale, questa differenza di prezzo in un momento di crisi può essere determinante.
Fondo Sanitario A.N.M.V.I.
A.N.M.V.I
Professione Veterinaria 32-2012:ok
4-10-2012
11:53
Pagina 2
Professione Veterinaria 32-2012:ok
4-10-2012
11:53
Pagina 3
laPROFESSIONE
Manifesto Anmvi Informa
VETERINARIA 32| 2012
3
“Stati generali della professione veterinaria” Riunita la dirigenza ANMVI. Lanciata una petizione. Approvato un Manifesto di rilancio della professione
di MARCO MELOSI Presidente ANMVI l momento che stiamo vivendo è molto delicato e complesso, sia per la professione privata che per quella pubblica. L’appetito di altre Categorie e di altre figure nei confronti delle nostre prerogative esclusive è ormai cosa risaputa. Il nostro ruolo e la nostra indipendenza sono messi in discussione da invadenze continue, persino le nostre Facoltà sono state relegate a semplici dipartimenti, un segno gravissimo che dimostra come, fin dalla formazione del Medico Veterinario, ci sia la volontà di sminuirne il ruolo. Per questo motivo, ho ritenuto di “trasformare”
I
l’evento assembleare del 29 Settembre in una sorta di “Stati Generali della Professione Veterinaria”, chiamando a raccolta a Cremona i dirigenti apicali di Anmvi, delle società federate, nonché tutti coloro che all’interno delle istituzioni veterinarie sono vicini al nostro movimento. Eravamo presenti e compatti, a Palazzo Trecchi, per rilanciare la nostra professione attraverso un Manifesto per la veterinaria messo ai voti, punto per punto, e votato all’unanimità. Posso dire che è stato un vero successo, dopo un’estate di gravissimi attacchi, alla mia persona e alla Presidenza ANMVI; i tanti colleghi presenti e i loro interventi hanno dimostrato che l’orgoglio professionale è più forte delle offese, che i richiami ai valori della competenza e dell’indipendenza sono condivisi fino in fondo, da tut-
ti. Voglio in particolare ringraziare la nostra dirigenza regionale che ha affrontato l’impegno e la fatica dello Stivale per raggiungerci a Cremona, dove la partecipazione fisica si dimostra sempre superiore a qualunque telefonata o email, pur sempre gradita e significativa. Presenti anche il Presidente della FNOVI, Gaetano Penocchio e dell'ENPAV Gianni Mancuso che ringrazio per la loro attiva partecipazione, così come i Presidenti e i rappresentanti delle società federate ANMVI. In particolare, ringrazio Massenzio Fornasier, Presidente SIVAL e Francesco Carù e Alberto Petrocelli del direttivo della Società, perché grazie a loro abbiamo affrontato il tema della ricerca biomedica e degli animali utilizzati a scopi scientifici, rinnovando il senso delle azioni di tu-
tela della nostra professione in tutti i settori di intervento, in tutti gli ambiti dove la legge chiede al medico veterinario di avere un ruolo. La responsabilità di Anmvi è fin dalla sua costituzione quella di essere la sentinella della indipendenza del ruolo del medico veterinario nella società in tutte le sue espressioni, quella di condividere con le nostre istituzioni tutte le iniziative a tutela della figura del Medico veterinario, del Suo ruolo, della sua crescita, della ricerca di nuove opportunità per la nostra professione. E ringrazio i colleghi della SIVAE, che hanno portato le loro istanze di riconoscimento a pochi giorni dal caso emblematico di Imola (v. rubrica Associazioni su questo numero, ndr) dove le competenze sono state le grandi assenti di un epilogo tragicamente evitabile. Ho chiesto a Carlo Scotti che è il coordinatore politico della Nostra Associazione di presentare il Manifesto (v. box) e la petizione (v. pagina 4). Una pre-raccolta di firme è iniziata prima del 29 settembre in alcune strutture veterinarie che hanno testato la risposta dei clienti/proprietari, dai quali arriva il più ampio consenso alla sottoscrizione di istanze che vanno prima di tutto a loro vantaggio: l’IVA è un’imposta che ricade sul consumatore finale dei beni e dei servizi e oggi, al 21%, è insopportabile come costo e come principio. Non è accettabile che la medicina veterinaria sia valutata quanto un cd musicale, un capo di abbigliamento o un superalcolico. Ai farmaci, ai prodotti alimentari e a quelli per l’igiene si applica l’IVA agevolata, non si vede per quale ragione le prestazioni veterinarie debbano sopportare la leva d’imposta più pesante. Pochi test hanno portato 2.500 firme. A poche ore dal lancio ufficiale della petizione, con gli strumenti on line, siamo balzati a 4000 firme. La petizione rimarrà attiva per due mesi ed è quindi fondamentale raccogliere quanto prima le firme di tutti noi e coinvolgendo soprattutto i proprietari degli animali che frequentano le nostre strutture; ■ l'obiettivo sono 100.000 firme!
UN MANIFESTO PER QUATTRO AZIONI DI RILANCIO Revisione della fiscalità veterinaria - Il primo punto delle azioni di rilancio è stato tradotto in una petizione al Governo (v. pag. 4) e ai Ministri delle Finanze e della Salute. Il presupposto di fondo di tutte le richieste della petizione è l’iniquità del trattamento fiscale sulle prestazioni veterinarie, specie se rapportate alle prestazioni d’umana. Il concetto di “one health medicine”, sostenuto da tutte le autorità sanitarie nazionali, si basa sull’importanza che la prevenzione veterinaria riveste anche per la sanità pubblica umana. Le malattie trasmissibili all’uomo - la storia recente ce lo insegna - hanno come unico baluardo la medicina veterinaria. Eppure, solo in Italia il Fisco non ne riconosce la valenza sanitaria sociale. Per questo l’ANMVI non esita provocatoriamente a contestare che ai Dipartimenti di prevenzione umana non si applichi l’imposta sul valore aggiunto al massimo livello (21%). Tutela della indipendenza e delle competenze veterinarie - La duplice rivendicazione della categoria vale per tutti i settori di attività consentita al professionista, tanto nella professione privata che nella sanità pubblica. Indipendenza intellettuale dalle pressioni di tutte le lobby, protezionismo compreso, che si arrogano la pretesa di assoggettare il medico veterinario a ruoli che non gli sono propri, al servizio di cause che non gli sono proprie. Il ruolo del veterinario non può essere al servizio delle lobby protezioniste in nome di un Codice Deontologico che fra i suoi principi fondamentali vede proprio l’indipendenza intellettuale degli iscritti all’Ordine. Rafforzamento di identità, recupero dei ruoli e di opportunità - La difesa delle competenze - intesa anche come virtuoso esercizio delle stesse - fa del veterinario un professionista qualificato e rispettato. Competenze e indipendenza permetteranno al medico veterinario di affermarsi ed autoaffermarsi più di quanto non si sia fatto fino ad oggi.
1
2
3
Un terreno conquistato è il veterinario aziendale, che vede la formazione ai nastri di partenza un riconoscimento giuridico avviato su un percorso non più reversibile. Il veterinario “di fiducia” voluto da AIA, ANMVI e FNOVI è l’esempio di una volontà perseguita e finalizzata. Altro esempio la “battaglia dell’articolo 18”: la riforma del lavoro del Ministro Fornero rischiava di risucchiarci fra le false partite IVA. L’impegno di ANMVI ha reso vigile Confprofessioni ai tavoli di concertazione, sostenendola nel ruolo di parte sociale dei liberi professionisti. È stato scongiurato il rischio di trasformare dei colleghi collaboratori in lavoratori subordinati. Formazione universitaria ed ex facoltà di veterinaria - La riduzione del numero programmato si conferma - ad ogni anno accademico - una battaglia, per le resistenze di un’Accademia che confonde ancora la qualità con la quantità. I liberi professionisti affogano nel sovrannumero, i pubblici sono sotto la mannaia della spending review, eppure si continua ancora a sbagliare obiettivo: invece di formare pochi qualificatissimi medici veterinari, si fa concorrenza al mercato, si deviano gli sforzi e le risorse finanziarie verso improbabili corsi di laurea breve pretendendo follemente che i veterinari accettino che ci siano “due dottori” negli ambulatori. Se la EAEVE riconosce negli ospedali universitari, un fattore di qualificazione didattica, bisognerà anche pretendere che obbediscano a qualche norma minima di regolamentazione alla pari di tutte le strutture veterinarie autorizzate nel Paese. Le ex Facoltà si diano da fare per recuperare dignità accademica e preparare medici veterinari collocabili dove c’è domanda professionale, invece di sottrarre terreno a quei laureati che hanno loro stessi creato, con le risorse della collettività. di Carlo Scotti
4
Professione Veterinaria 32-2012:ok
4-10-2012
11:53
Pagina 4
laPROFESSIONE
4 Anmvi Informa Petizione al Governo
VETERINARIA 32 | 2012
Contro lo sfruttamento fiscale degli animali da compagnia Adesioni a ritmo continuo. 4000 firme a meno di 24 ore dal lancio on line l 40% delle famiglie italiane ospita animali da compagnia. Mantenerli in un momento di grande difficoltà economica come quella che stiamo vivendo diventa spesso difficile ed oneroso. Purtroppo in Italia, nonostante sia una delle nazioni al mondo con la
I
maggiore attenzione verso gli animali, si continua a mantenere sui servizi e prodotti per la loro salute e benessere un regime fiscale che li paragona a beni di lusso: l’aliquota IVA sulle prestazioni veterinarie e sui mangimi è attualmente al 21%. Per questo chiediamo al Presidente del Con-
siglio, al Ministro dell’Economia e delle Finanze, al Ministro della Salute, che: • l’IVA sulle prestazioni veterinarie e sui mangimi, fra le più elevate in Europa, venga ridotta al 10%, • le prestazioni di prevenzione veterinaria e di tutela della sanità pubblica (apposi-
A.N.M.V.I.
ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI
zione microchip per anagrafe canina e felina, sterilizzazioni maschi e femmine) vengano esentate dall’IVA • venga considerata la possibilità di detrazione delle spese veterinarie fino ad un massimale di mille euro, • vengano tolte dal redditometro le spese sostenute per il mantenimento di animali da compagnia Il Governo di un paese civile attento alla salute ed al benessere degli animali non può che sostenere ed accogliere queste richieste non solo nell’interesse di milioni di famiglie che li ospitano ma anche di tutta la società.
LA RACCOLTA FIRME
CONTRO LO SFRUTTAMENTO FISCALE DEGLI ANIMALI DA COMPAGNIA
Petizione al Governo Il 40% delle famiglie italiane ospita animali da compagnia. Mantenerli in un momento di grande difficoltà economica come quella che stiamo vivendo diventa spesso difficile ed oneroso. Purtroppo in Italia, nonostante sia una delle nazioni al mondo con la maggiore attenzione verso gli animali, si continua a mantenere sui servizi e prodotti per la loro salute e benessere un regime fiscale che li paragona a beni di lusso: l’aliquota IVA sulle prestazioni veterinarie e sui mangimi è al 21%!
La prima firma istituzionale on line è del Presidente FNOVI: "Sottoscrivo la petizione - ha dichiarato sul portale fnovi.it - perché condivido l'esigenza di un Fisco più equo verso i cittadini proprietari di animali da compagnia e perché ritengo indifferibile l'adozione di misure che incoraggino i comportamenti virtuosi e rispettosi delle leggi". A quella del Presidente Penocchio se ne sono aggiunte altre di componenti del Comitato Centrale e degli Ordini provinciali. Firmano i medici veterinari ma firmano di buon grado anche moltissimi proprietari, ai quali non c’è gran che da spiegare perché si dimostrano estremamente ricettivi.
COME ADERIRE
PER QUESTO CHIEDIAMO AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO, AL MINISTRO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE, AL MINISTRO DELLA SALUTE, CHE:
On line alla pagina <http://petizioni.anmvi.it> è attivo un form telematico che permette la sottoscrizione digitale. La stessa pagina riporta il modulo della petizione in formato pdf (da stampare e trasmettere al fax 0372/40.35.26 - 457091) e in formato word per l’invio alla casella petizioni@anmvi.it.
RISPARMIA CARTA E TEMPO
1. l’IVA sulle prestazioni veterinarie e sui mangimi, fra le più elevate in Europa, sia ridotta al 10%; 2. le prestazioni di prevenzione veterinaria e di tutela della sanità pubblica (es. microchip e anagrafe, sterilizzazioni, vaccinazioni e profilassi obbligatorie) vengano esentate dall’IVA; 3. sia considerata la possibilità di detrazione delle spese veterinarie fino ad un massimale di 1000 €; 4. vengano tolti dal redditometro: le spese veterinarie per gli animali da compagnia e il cavallo “d’affezione e/o da passeggiata”. Il Governo di un Paese civile attento alla salute ed al benessere degli animali non può che sostenere ed accogliere queste richieste non solo nell’interesse di milioni di famiglie ma anche della società.
Firma e fai firmare la Petizione on line: www.anmvi.it al fax 0372/40.35.26-45.7091 alla mail: petizioni@anmvi.it Nome______________________________________________________________________________ Cognome___________________________________________________________________________ E-mail_____________________________________________________________________________ Città______________________________________
Firma____________________________________
ANMVI invita a privilegiare l’adesione on line. Oppure ad utilizzare il Modulo cumulativo (per invio alla casella mail: petizioni@anmvi.it). Per chi raccogliesse un numero consistente di firme, l’invito è di non spedirle per posta né per fax, ma di conservare i documenti cartacei e di trasmettere all’ANMVI il Modulo di dichiarazione del numero delle firme (v. modello fac simile alla pagina web della petizione).
AVVERTENZA Si raccomanda di non utilizzare la casella di posta elettronica certificata.
DATI E PRIVACY La petizione richiede i soli dati utili alla validità della sottoscrizione (nome, cognome, città, firma autografa o via form on line). Per quanto riguarda le norme sulla Privacy (D. Lgs. 196/2003), i dati raccolti saranno conservati in cartaceo e nel database informatico dal titolare del trattamento dei dati (ANMVI). Non sono pubblicamente visibili le sottoscrizioni rese on line, né vengono divulgati i nomi degli aderenti con altra modalità. Nessun dato derivante dal servizio web viene comunicato o diffuso. I dati personali forniti sono utilizzati solo al fine di eseguire il servizio, a fini statistici e non saranno in alcun modo divulgati a terzi se non necessario e previo autorizzazione del titolare dei dati stessi. ■
Professione Veterinaria 32-2012:ok
4-10-2012
11:53
Pagina 5
laPROFESSIONE
Osservatorio farmaco
VETERINARIA 32| 2012
5
ANMVI propone un emendamento per la cessione del farmaco Cedibili le confezioni della scorta per completare la terapia ’On. Gianni Mancuso ha presentato un emendamento per consentire la piena dispensazione del farmaco veterinario. L’emendamento, proposto dall’ANMVI e già depositato nel corso di altri provvedimenti legislativi, ha trovato ora la sua collocazione "naturale" in un provvedimento squisitamente sanitario, aperto ai suggerimenti emendativi - per ammissione stessa del Ministro della Salute Renato Balduzzi. Inoltre, l’emendamento non ha risvolti di "spending review", non comportando maggiori o nuovi oneri a carico delle finanze pubbliche. Il testo dell’emendamento - "Il medico veteri-
L
nario, nell’ambito della propria attività e qualora l’intervento professionale lo richieda, può consegnare all’allevatore o al proprietario degli animali le confezioni di medicinali veterinari della propria scorta e, nel caso di animali destinati alla produzione di alimenti, solo quelle da lui già utilizzate, allo scopo di iniziare la terapia in attesa che detto soggetto si procuri, dietro presentazione della ricetta redatta dal medico veterinario secondo le tipologie previste, altre confezioni prescritte per il proseguimento della terapia medesima; restano fermi gli obblighi di registrazione di cui all’articolo 15 del decreto legislativo 16 marzo 2006, n. 158 e successive modificazioni." Il Collega parlamentare - che ha presentato
Inclusione della premiscela direttamente nella broda Chiarimenti dal Dipartimento di Sanità Pubblica er il Ministero della Salute "l'inclusione della premiscela direttamente nella broda" rientra nelle produzioni di mangimi medicati per esclusivo uso aziendale. La produzione di mangimi medicati per autoconsumo presso aziende zootecniche, con l'utilizzo di premiscele medicate autorizzate, è subordinata al possesso di un'autorizzazione interministeriale (Salute e Sviluppo Economico) basata su un parere favorevole espresso dalla commissione Provinciale. "Detto parere favorevole, notificato all'interessato, dà titolo allo stesso di svolgere l'attività, in attesa dell'emanazione del decreto interministeriale". La precisazione viene dalla Direzione Generale della Sanità Animale, a firma del Capo Dipartimento di Sanità Pubblica Veterinaria, Romano Marabelli. La nota, datata 28 settembre, aggiunge che "nell'allevamento suino, la somministrazione del mangime medicato avviene perlopiù secco, tramite sistemi manuali o meccanici, in altri casi può avvenire tramite la somministrazione del mangime medicato nel sistema di distribuzio-
P
ne della broda. La proposta di voler inserire direttamente la premiscela nella produzione della broda, pur considerando che può essere una pratica utile al fine di diminuire le cross contamination e automatizzare la pulizia degli impianti, non può non tener conto delle caratteristiche fisico-chimiche della premiscela (solubilità in primis)". A tal proposito, secondo quanto previsto dal DM 16/11/93 art. 19, "le premiscele per alimenti medicamentosi sono adatte alla miscelazione con mangimi solidi (sostanza secca superiore al 40%), mentre per la medicazione di mangimi liquidi ed acqua, sono disponibili i medicinali veterinari prefabbricati, per il cui utilizzo non è necessaria l'autorizzazione interministeriale di cui sopra". In conclusione, secondo la nota ministeriale - ai sensi del D.Lgs 90 del 3 marzo 1993, art.4 e del D.M. 16/11/93, art. 2 "l'inclusione della premiscela direttamente nella broda, ricadrebbe comunque nell'attività di produzione di mangimi medicati per esclusivo uso aziendale a partire da premiscele medicate autorizzate sempre su prescrizione del Veterinario e sotto controllo dell'Autorità Sanitaria Locale". ■
È POSSIBILE ACQUISTARE MEDICINALI VETERINARI DAI PAESI UE? n assenza di disponibilità nazionale di un farmaco, in casi che rivestano l’eccezionalità prevista dagli articoli 10 e 11 del DLgs 193/06, acquistando da canali esteri autorizzati alla vendita del farmaco veterinario e mantenendo traccia della documentazione relativa all’acquisto, il Veterinario può acquistare personalmente il farmaco, senza chiedere alcuna autorizzazione. È il Ministero della Salute a dirlo, in una risposta prodotta per la FNOVI che aveva chiesto chiarimenti. All’origine del quesito, il pro-
I
blema sollevato dalla SIVE nei mesi scorsi, in seguito alla necessità per gli ippiatri di approvvigionamento del Prascend. “È evidente dunque - si legge sul portale della Federazione - che si tratti di un acquisto circostanziato al rispetto dell’uso a cascata degli articoli citati, per singoli casi volti ad evitare sofferenza, con puntale registrazione, per animali da reddito, non solo sul registro dei trattamenti ma anche sul registro dell’uso in deroga del veterinario per questa tipologia di animali”.
alla stampa le sue proposte emendative - illustra l’emendamento in questi termini: "la mia proposta - spiega Mancuso - rimane coerente con la normativa relativa e consente di perfezionare una disposizione già prevista dal DL 193/2006, allo scopo di favorire il completamento della terapia del paziente animale attraverso la consegna delle confezioni di medicinale veterinario necessarie per il prosieguo e il completamento del trattamento prescritto dal medico veterinario. Lo stesso Ministero della Salute, del resto, in occasione dell’Info Day 2011, aveva manifestato un orientamento favorevole a quanto proposto nell’emendamento." L’emendamento consente di perfezionare u-
na disposizione già prevista dall’ Art. 84 comma 3 del Decreto legislativo n. 193/2006, allo scopo di favorire il completamento della terapia del paziente animale attraverso la consegna delle confezioni di medicinale veterinario necessarie per il prosieguo e il completamento del trattamento prescritto dal medico veterinario. Ne beneficia la compliance, nel rispetto del ciclo terapeutico e delle prescrizioni del medico veterinario. Restano d’altra parte fermi gli obblighi di registrazione previsti dall’ordinamento vigente e non si pregiudicano le garanzie che la dispensazione dei medicinali veterinari prevede nei confronti degli animali produttori di alimenti destinati al consumo dell’uomo. ■
Non solo la Gazzetta Ufficiale, presto una banca dati del farmaco veterinario
C
on la stessa nota del 28 settembre sull’importazione da un altro Stato Membro di farmaci veterinari non presenti sul mercato nazionale - la Direzione Generale della Sanità Animale e dei Farmaci Veterinari si sofferma sulle fon-
ti di informazione e sull’impegno in atto ad implementarle. Le fonti di informazione concernenti l’autorizzazione alla commercializzazione dei medicinali veterinari “sono rappresentate dalla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana”. A questo proposito però, la nota ministeriale aggiunge: “La Direzione sta provvedendo all’implementazione di strumenti in grado di fornire una più rapida informazione, ed in particolare l’istituzione di una banca dati nazionale dei medicinali veterinari, che consenta la tracciabilità degli stessi nonché la diffusione di dati pubblici in modalità open”. “Tale evoluzione consentirà - prosegue la nota ministeriale - la fruizione di maggiori informazioni rispetto alla consultazione della Gazzetta Ufficiale, anche per ciò che attiene alla effettiva commercializzazione dei medicinali veterinari che le aziende titolari della AIC sono tenute a fornire al Ministero della Salute”.
Professione Veterinaria 32-2012:ok
4-10-2012
11:53
Pagina 6
laPROFESSIONE
6 Previdenza Riforma bis
VETERINARIA 32 | 2012
I Delegati Enpav hanno approvato la riforma per la sostenibilità Aliquote contributive, trattamenti pensionistici ed età pensionabile desso non resta che il via libera del Ministero vigilante, ma fra tutti gli enti di previdenza aleggia un certo ottimismo, come di cosa ormai fatta. Dopo un incontro soddisfacente con il Ministro del Lavoro, le Casse e gli Enti di Previdenza dei professionisti sono arrivate puntuali alla scadenza del 30 settembre. L’hanno riconosciuto gli osservatori economici, la stampa specializzata e lo stesso Ministro Elsa Fornero. In Enpav era tutto pronto dal 4 settembre, giorno in cui il Cda ha varato all’unanimità un documento di lavoro per garantire un saldo previdenziale positivo a 50 anni, pena l’imposizione del metodo contributivo. Quel documento è stato poi approvato dall’Assemblea Nazionale dei Delegati Provinciali, domenica 23 settembre. Le principali leve attivate - riferisce una nota dell’Enpav - hanno toccato sia i contributi, che dovranno raggiungere in futuro aliquote più elevate, seppure mantenendo la gradualità già vigente, sia i trattamenti pensionistici in essere che vedranno ridotta la per-
A
centuale di rivalutazione annuale, sia il calcolo della pensione che terrà gradualmente conto di un numero di redditi maggiore rispetto agli attuali 25. Aggiunge Mancuso, "il Ministero aveva imposto di escludere dal calcolo del saldo previdenziale il patrimonio (pur considerandone il rendimento, in una misura non superiore all’1%). Ma anche questo, in prospettiva, può essere visto come un’opportunità: l’accumulo di patrimonio potrà permettere a ENPAV di prevedere un’offerta assistenziale più ampia e variegata, nonché di implementare quella già presente".
IL MINISTRO APPREZZA Il ministro del Lavoro Elsa Fornero, ha dichiarato: “Devo dire che per le casse previdenziali per i professionisti il percorso fatto contribuisce a un miglioramento della situazione del Paese. La richiesta della legge di dare solidità finanziaria alle casse, separando anche solidarietà da previdenza è stato accolto dall’insieme delle casse. Salvo le dovute verifiche, insomma, l’appello è stato colto. Esprimo soddisfazione per l’operazione delle casse nel loro complesso’’.
COSA CAMBIA 1. Il calcolo della media dei redditi per determinare l’importo della pensione, verrà effettuato arrivando progressivamente a considerare i migliori 35 redditi dichiarati durante tutta la vita contributiva (attualmente si calcolano i migliori venticinque sugli ultimi trenta anni). 2. Anticipazione al 1° gennaio 2013 dell’applicazione dei coefficienti di neutralizzazione sulle pensioni anticipate, previsti per l’anno 2017. 3. A decorrere dall’anno 2014, innalzamento a 62 anni dell’età anagrafica minima per il pensionamento di vecchiaia anticipato, in linea con il sistema pensionistico generale e con l’allungamento dell’aspettativa di vita. 4. Innalzamento del reddito massimo pensionabile a € 90.000, ampliando la fascia dei redditi dell’ultimo scaglione di riferimento per il calcolo della pensione. Questo provvedimento avrà efficacia dai redditi prodotti nell’anno 2013. 5. A decorrere dall’anno 2013, riduzione della perequazione annuale al 75% dell’inflazione per le pensioni in pagamento. Rimane la rivalutazione piena per le pensioni il cui importo minimo è pre-
Organizzato da
visto dal Regolamento. Questa misura è tesa a ridistribuire i sacrifici anche su coloro che già godono di un trattamento pensionistico e che stanno beneficiando di pensioni adeguatamente remunerate. Su richiesta dell’Assemblea, il Consiglio di Amministrazione ha esplicitamente assunto l’impegno di monitorare con attenzione la necessità di mantenere la perequazione in misura ridotta, tendendo al ripristino di una perequazione al 100%, ove i parametri della sostenibilità lo consentiranno. 6. Incremento graduale di mezzo punto percentuale all’anno, della percentuale del contributo soggettivo fino al 22% che sarà raggiunto nell’anno 2033. Rappresenta una continuità con la precedente riforma, che già prevedeva di arrivare al 18%, salvo che per la stabilità a cinquanta anni è stato necessario arrivare ad una percentuale più elevata. È stato testato che vi sia una remunerazione vantaggiosa dei versamenti anche con la massima contribuzione del 22%. 7. Incremento del contributo integrativo al 3% nell’anno 2027 e al 4% nell’anno 2030. ■
A.N.M.V.I.
Soc. Cons. a r.l.
Azienda con sistema qualità certificato ISO 9001:2008
SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIA SOCIETÀ FEDERATA ANMVI
Per aggiornamenti scientifici sui temi consulta le schede disponibili su www.vetpedia.it
PROSSIMI AGGIORNAMENTI SCIENTIFICI SCIVAC Per informazioni: Segreteria SCIVAC - Paola Gambarotti - Tel. 0372/403508 - Fax 0372/403512 - E-mail: info@scivac.it - www.scivac.it
CORSI PRATICI SCIVAC
TECNICHE DI ANESTESIA TOTALMENTE INTRAVENOSA (TIVA) Cremona, 01/02 Dicembre 2012 Centro Studi SCIVAC ECM: Richiesto accreditamento per 15,3 Crediti DIRETTORE Roberto Rabozzi, Med Vet, Vasto (CH) RELATORI Federico Corletto, Med Vet, PhD, CertVA, Dipl ECVAA, MRCVS, Six Mile Bottom (UK) Giulia Dravelli, Med Vet, Cremona Roberto Rabozzi, Med Vet, Vasto (CH) ISCRIZIONE Partecipazione a numero chiuso (36) LIMITE DI ISCRIZIONE: 22 Ottobre 2012 QUOTE Soci SCIVAC: € 400,00 + IVA 21% Non soci: € 650,00 + IVA 21% (Supplemento alla quota di € 50,00 + IVA 21% dopo il limite di iscrizione)
LA VISITA OCULISTICA. PATOLOGIE DELLE PALPEBRE, DEGLI ANNESSI, DELLA CORNEA, DELLA SCLERA E DELL’ORBITA. CITOLOGIA OCULARE Valido anche come 1a parte dell’Itinerario di Oftalmologia Cremona, 03/06 Dicembre 2012 Centro Studi SCIVAC
PATOLOGIA CLINICA NELLA DIAGNOSI DELLE PATOLOGIE GASTROENTERICHE
TUMORI DELL’APPARATO RESPIRATORIO, URINARIO E DI VARIA DERIVAZIONE
Valido anche come 1a parte dell’Itinerario di Patologia Clinica Cremona, 10/12 Dicembre 2012 Centro Studi SCIVAC
Valido anche come 5a parte dell’Itinerario di Oncologia Cremona, 13/16 Dicembre 2012 Centro Studi SCIVAC
ECM: Richiesto accreditamento per 29,1 Crediti
ECM: Richiesto accreditamento per 27,3 Crediti
DIRETTORE: Alberto Crotti, Med Vet, Genova
DIRETTORE Enrico Bottero, Med Vet, Cuneo
RELATORI ED ISTRUTTORI Laura Barachetti, Med Vet, Dr Ric, Milano Giovanni Barsotti, Med Vet, Dr Ric, SCMPA, Pisa Manuela Crasta, Med Vet, Dipl ECVO, Bologna Alberto Crotti, Med Vet, Genova Cristina Giordano, Med Vet, Torino Chiara Paratici, Med Vet, Pavia Claudio Peruccio, Med Vet, Dipl ECVO, Torino Marco Rondena, Med Vet, Dr Ric, Dipl ECVP, Milano Antonella Vercelli, Med Vet, Torino ISCRIZIONE: Partecipazione a numero chiuso (36)
RELATORI Walter Bertazzolo, Med Vet, Dipl ECVCP, Pavia Ugo Bonfanti, Med Vet, Dipl ECVCP, Milano Enrico Bottero, Med Vet, Cuneo Federico Fracassi, Med Vet, Dr Ric, Bologna ISCRIZIONE Partecipazione a numero chiuso (36)
(Supplemento alla quota di € 50,00 + IVA 21% dopo il limite di iscrizione)
ECM: Richiesto accreditamento per 32,5 Crediti DIRETTORE Paolo Buracco, Med Vet, Dipl ECVS, Torino RELATORI Paolo Buracco, Med Vet, Dipl ECVS, Torino Roberto Bussadori, Med Vet, Milano Roberta Caccamo, Med Vet, Dr Ric, Torino Chiara Leo, Med Vet, London (UK) Stefano Nicoli, Med Vet, Reggio Emilia Michela Quarta, Med Vet, Reggio Emilia Giorgio Romanelli, Med Vet, Dipl ECVS, Milano Federica Rossi, Med Vet, SVR, Dipl ECVDI, Bologna ISCRIZIONE: Partecipazione a numero chiuso (36)
LIMITE DI ISCRIZIONE: 02 Novembre 2012
LIMITE DI ISCRIZIONE: 24 Ottobre 2012 QUOTE Soci SCIVAC: € 850,00 + IVA 21% Non soci: € 1.100,00 + IVA 21%
CORSO INTRODUTTIVO
LIMITE DI ISCRIZIONE: 02 Novembre 2012
QUOTE Soci SCIVAC: € 650,00 + IVA 21% Non soci: € 950,00 + IVA 21%
QUOTE Soci SCIVAC: € 800,00 + IVA 21% Non soci: € 1.050,00 + IVA 21%
(Supplemento alla quota di € 50,00 + IVA 21% dopo il limite di iscrizione)
(Supplemento alla quota di € 50,00 + IVA 21% dopo il limite di iscrizione)
CORSO INTRODUTTIVO ALLA MEDICINA INTERNA CON APPROCCIO ORIENTATO AL PROBLEMA Roma, 24/25 Novembre 2012 Appia Park Hotel Hotel & Centro Congressi Via Appia Nuova, 934 00178 Roma RELATORI Walter Bertazzolo Med Vet, Dipl ECVCP, Pavia Federico Fracassi Med Vet, Dr Ric, Bologna PARTECIPAZIONE A NUMERO CHIUSO: 100 LIMITE DI ISCRIZIONE: 31 Ottobre 2012 QUOTE: Soci SCIVAC, Studenti e Neolaureati (2011/2012): € 145,00 (IVA inclusa) Veterinari non soci: € 185,00 (IVA inclusa)
Professione Veterinaria 32-2012:ok
4-10-2012
11:53
Pagina 7
laPROFESSIONE
Eventi Veterinari
VETERINARIA 32 | 2012
SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIA SOCIETÀ FEDERATA ANMVI
SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIA SOCIETÀ FEDERATA ANMVI
SEMINARIO REGIONALE SCIVAC ABRUZZO CHIRURGIA DEL RENE E URETERE: SFIDA POSSIBILE? Città Sant’Angelo (PE), 11 Novembre 2012
SEMINARIO REGIONALE SCIVAC PUGLIA IL RISCHIO PERIOPERATORIO Bari, 11 Novembre 2012
9.30 11.00 11.30
13.00 13.30 14.30 15.30 16.00 RELATORE Stefano Nicoli
17.00
OBIETTIVI Fornire ai partecipanti cenni di anatomia dell’apparato urinario e fisiopatologia delle malattie chirurgiche di più frequente riscontro. Descrivere le possibili soluzioni chirurgiche alle patologie suddette. Sensibilizzare i colleghi circa la necessità di trattamenti “conservativi” nei confronti di rene e uretere. PROGRAMMA SCIENTIFICO 8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente, presentazione del relatore ed inizio dei lavori
17.30
Chirurgia renale - Tutto ciò che si può fare a un rene Pausa Chirurgia ureterale: è sempre microchirurgia? Cateteri e stent: loro applicazione in urologia Relazione Commerciale a cura di Royal Canin: Pausa Uretrotomia nel gatto: tecniche a confronto Pausa Casi clinici interattivi: selezione di casi clinici di urologia Test di valutazione dell’apprendimento e discussione finale Consegna degli attestati di partecipazione e termine della giornata
SEDE Hotel Miramare Via Tito Caesaris, 8 Città Sant’Angelo (PE) PER INFORMAZIONI E ISCRIZIONI Monica Borghisani - Segreteria SCIVAC Tel 0372/40.35.06 - Fax 0372/45.70.91 E-mail: delregionali@scivac.it www.scivac.it
9.25 9.30 11.00 11.30
13.00 RELATORE Paolo Franci OBIETTIVI La giornata ha lo scopo di discutere dell’essenza stessa dell’anestesia e cioè, del rischio perioperatorio e della sua minimizzazione. Partendo dalla pratica giornaliera, sarà sottolineata l’importanza di avere sia un medico veterinario che un paziente “preparati” all’anestesia. Il “fare anestesia” necessita di attrezzature, dal funzionamento delle quali, dipende in buona parte la sicurezza dei nostri animali. Tuttavia motivi di ordine economico impongono spesso delle scelte sulla dotazione di ogni struttura. Sarà, quindi, suggerito come investire in maniera coerente con la vocazione della propria struttura, che questa sia un piccolo ambulatorio così come un grande ospedale. PROGRAMMA SCIENTIFICO 8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze
13.30 14.30
15.30 16.00 17.00 17.30
7
Saluto ai partecipanti del Presidente, presentazione del relatore ed inizio dei lavori Come quantificare e ridurre il rischio perianestesiologico Pausa Attrezzatura in anestesia veterinaria e riduzione del rischio perioperatorio: di cosa necessito e come faccio a trarre il massimo da ciò che già ho Spazio per eventuale relazione commerciale (nel caso non si svolga la relazione il programma nel pomeriggio sarà anticipato di mezz’ora) Pausa Casi clinici interattivi (L’importanza dell’esame preanestesia e dell’eventuale stabilizzazione perioperatoria del paziente) Pausa Casi clinici interattivi (L’importanza del monitoraggio perioperatorio) Test di valutazione dell’apprendimento e discussione finale Consegna degli attestati di partecipazione e termine della giornata
SEDE Sheraton Bari Hotel, Via Cardinale Agostino Ciasca 9 - Bari PER INFORMAZIONI E ISCRIZIONI Monica Borghisani - Segreteria SCIVAC Tel 0372/40.35.06 - Fax 0372/45.70.91 E-mail: delregionali@scivac.it www.scivac.it
SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA REDDITO SOCIETÀ FEDERATA ANMVI
in collaborazione con le Delegazioni Regionali SIVAR Campania - Lazio - Molise - Puglia - Basilicata
SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIA SOCIETÀ FEDERATA ANMVI
GIORNATA INTERREGIONALE SIVAR LE PARASSITOSI NEI RUMINANTI, DALLA DIAGNOSI AL BENEFICIO ECONOMICO DEL LORO TRATTAMENTO San Basilio Mottola (Taranto), 16 Novembre 2012
SEMINARIO REGIONALE SCIVAC VENETO IL PANCREAS ENDOCRINO Venezia, 11 Novembre 2012 9.30
OBIETTIVI EVENTO FORMATIVO: Il controllo delle malattie parassitarie nei ruminanti rappresenta una disciplina poco considerata ed affrontata nella pratica quotidiana. Il convegno proporrà gli strumenti da utilizzare per una diagnosi corretta della malattia (strumento indispensabile per il successo terapeutico) e gli aggiornamenti sui mezzi e metodiche per monitorare in maniera efficace le parassitosi, sottolineando i vantaggi economici di cui può beneficiare un allevamento di ruminanti.
MODERATORE Vito Loconte - Medico Veterinario Libero Professionista, Brindisi RELATORI Giuseppe Cringoli - Facoltà di Medicina Veterinaria di Napoli Antonio Bosco - Medico Veterinario Libero Professionista, Salerno PROGRAMMA SCIENTIFICO 8.30 Registrazione dei partecipanti 9.00 Saluto del Moderatore ed inizio lavori 9.00 Parassitosi nella bovina da latte: eziologia e diagnosi Antonio Bosco 10.00 Pausa 10.30 Trattamento antiparassitario e beneficio economico nella bovina: stato dell’arte Giuseppe Cringoli Case study Bovini Vito Loconte Discussione 12.30 Pausa pranzo 14.00 Parassitologia ovicaprina: eziologia e diagnosi
Antonio Bosco Trattamento antiparassitario e beneficio economico: stato dell’arte. Giuseppe Cringoli Case report Ovini Vito Loconte 15.30 Discussione 16.30 Questionario ECM, consegna attestati e termine della giornata ISCRIZIONE Iniziativa gratuita rivolta ai laureati in Medicina Veterinaria. Esclusa la partecipazione agli studenti. L’iscrizione ai convegni dà diritto a: • Pausa pranzo • Attestato di frequenza • Attestato crediti formativi ECM SEDE SVOLGIMENTO EVENTO HOTEL CECERE S.S.100 Km 52,700 San Basilio Mottola (Taranto) SEGRETERIA SCIENTIFICA ED ORGANIZZATIVA SIVAR - Paola Orioli Via Trecchi 20, 26100 Cremona Tel.: 0372-40.35.39, Fax 0372-40.35.54 info@sivarnet.it, www.sivarnet.it
11.00 11.30 13.00
RELATORE Federico Fracassi OBIETTIVI Le patologie del pancreas endocrino hanno solitamente questa caratteristica: piuttosto semplici da diagnosticare ma non facili da trattare correttamente. La giornata si prefigge l’obiettivo di imparare ad affrontare queste comuni disendocrinie con il giusto rigore scientifico piuttosto che con il solo buon senso. Ogni argomento verrà trattato attraverso casi clinici esemplificativi. PROGRAMMA SCIENTIFICO 8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente, presentazione del relatore ed inizio dei lavori
13.30 14.30 15.30 16.00 17.00 17.30
Diabete mellito nel cane e nel gatto: aspetti clinici diagnostici e terapeutici attraverso la discussione di casi clinici Pausa Emergenze endocrinologiche: chetoacidosi diabetica e sindromi ipoglicemiche Relazione commerciale a cura di Hill’s Pausa Casi clinici interattivi: diabete mellito Pausa Casi clinici interattivi: chetoacidosi e insulinoma Test di valutazione dell’apprendimento e discussione finale Consegna degli attestati di partecipazione e termine della giornata
SEDE Centro Urbani - Via Visinoni, 4/c 30174 Venezia Zelarino PER INFORMAZIONI E ISCRIZIONI Monica Borghisani - Segreteria SCIVAC Tel 0372/40.35.06 - Fax 0372/45.70.91 E-mail: delregionali@scivac.it - www.scivac.it
RICHIESTO ACCREDITAMENTO ECM
In collaborazione con
A.N.M.V.I. Per aggiornamenti scientifici sui temi consulta le schede disponibili su www.vetpedia.it
Professione Veterinaria 32-2012:ok
4-10-2012
11:53
Pagina 8
laPROFESSIONE
8 Eventi Veterinari SIMEF
VETERINARIA 32 | 2012
SIRVAC
Incontro aperto ai soci SIRVAC
SOCIETÀ ITALIANA DI M EDICINA F ELINA
UN PICCOLO PAZIENTE, UN GRANDE IMPEGNO: IL GATTINO PEDIATRICO Sabato 3 Novembre 2012 - Cremona, Palazzo Trecchi
SOCIETÀ ITALIANA DI RIPRODUZIONE VETERINARIA PER ANIMALI DA COMPAGNIA
LA RIPRODUZIONE SELEZIONATA E LE PATOLOGIE GENETICHE Domenica 4 Novembre 2012 - Cremona, Palazzo Trecchi
14.30 Casi clinici (Alimentazione assistita - Svezzamento - Sviluppo intestinale) 16.00 Pausa 16.30 Casi clinici (Intossicazioni nel paziente pediatrico) 17.30 Domande e discussione finale 18.00 Chiusura dei lavori
RELATORE Manuela Farabolini, Roma PROGRAMMA SCIENTIFICO 8.30 Registrazione dei partecipanti 9.25 Saluto ai partecipanti, presentazione del relatore ed inizio dei lavori 9.30 Mortalità neonatale 11.00 Pausa 11.30 Principali infezioni virali e batteriche nel cucciolo pediatrico - Protocolli terapeutici - Controllo della temperatura - Controllo del dolore 13.00 Spazio per eventuale comunicazione commerciale 13.30 Pausa pranzo
11.15 La riproduzione selezionata attraverso il controllo e la prevenzione delle patologie ereditarie mediante i test del DNA 12.00 Discussione 12.45 Pausa pranzo 14.15 Esempi di gestione e prevenzione delle principali malattie ereditarie del cane e del gatto 15.00 Discussione 15.30 Casi clinici a cura dei soci SIRVAC 16.15 Chiusura dei lavori
ISCRIZIONE L’incontro è gratuito per tutti i soci SIMEF/ SIRVAC in regola con l’iscrizione 2012. NON è necessaria la pre-iscrizione. Presentarsi in sede congressuale per la registrazione. QUOTE DI PARTECIPAZIONE (COMPRENSIVE DI IVA 21%) Soci SIMEF/SIRVAC 2012: GRATUITO Soci SCIVAC: € 90,00 Non soci: € 180,00 INFORMAZIONI Segreteria Società Specialistiche SCIVAC Tel. 0372 403509 - Fax 0372 457091 E-mail: socspec@scivac.it
ISCRIZIONE L’incontro è gratuito per tutti i soci SIRVAC in regola con l’iscrizione 2012. NON è necessaria la pre-iscrizione. Presentarsi in sede congressuale per la registrazione.
RELATORE Michele Polli, Milano
QUOTE DI PARTECIPAZIONE (COMPRENSIVE DI IVA 21%) Soci SIRVAC 2012: GRATUITO Soci SCIVAC: € 90,00 Non soci: € 180,00
PROGRAMMA SCIENTIFICO 9.00 Registrazione dei partecipanti 9.30 Basi genetiche delle patologie ereditarie nel cane e nel gatto (malattie monogeniche e poligeniche, autosomiche dominanti e recessive e complicanze come penetranza e insorgenza tardiva) 10.15 Screening delle patologie ereditarie attraverso i nuovi test del DNA (oculopatie, neuropatie, malattie metaboliche, nefropatie, cardiopatie, malattie scheletriche) 11.00 Pausa
INFORMAZIONI Segreteria Società Specialistiche SCIVAC Tel. 0372 403509 - Fax 0372 457091 E-mail: socspec@scivac.it
SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI ESOTICI
SECONDO INCONTRO SIVAE 2012 “AGGIORNAMENTI DI MEDICINA DEGLI ANIMALI ESOTICI” 10-11 Novembre 2012 - Cremona, Palazzo Trecchi 15.45 Pausa 16.15 La visita clinica nel paziente aviare Marco Bedin 16.50 Il veterinario di colombaia: la gestione dei piccioni viaggiatori Diego Catarossi 17.25 Impiego del laser terapeutico negli animali esotici - Giordano Nardini
RELATORI Marco Bedin, Dania Bilato, Michele Capasso, Diego Catarossi, Gianluca Deli, Nicola Di Girolamo, Marco Di Giuseppe, Giovanni Mazza, Giordano Nardini, Vanessa Partata, Igor Pelizzone PROGRAMMA SCIENTIFICO Sabato 10 Novembre 2012 8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente, presentazione del/i relatore/i ed inizio dei lavori 09.30 Dermatofitosi in una coppia di cincillà Gianluca Deli 10.05 Diagnostica per immagini nei nuovi animali da compagnia: applicazioni pratiche in casi clinici - Giovanni Mazza 10.40 Pausa 11.15 Aspetti pratici del monitoraggio intraoperatorio negli Animali Esotici Igor Pelizzone 11.50 Assemblea Straordinaria Soci SIVAE 12.25 Pausa pranzo 14.00 Gestione dei felini nei circhi Michele Capasso 15.00 Ostectomia della testa del femore in un leone - Marco Di Giuseppe
Domenica 11 Novembre 2012 09.00 La video-otoscopia nella diagnosi e nella terapia delle otiti del coniglio Vanessa Partata 09.35 Cardiologia del furetto, dalla semeiotica... all'autopsia - Nicola Di Girolamo 10.10 Pausa 11.00 Diagnostica di laboratorio applicata alle malattie batteriche dei volatili ornamentali inclusi i galliformi Dania Bilato 11.35 Diagnostica di laboratorio applicata alle malattie virali degli uccelli ornamentali inclusi i galliformi Dania Bilato 12.10 Test di valutazione dell’apprendimento e discussione finale 12.30 Consegna degli attestati di partecipazione e termine dell’evento SEDE Palazzo Trecchi - Via Trecchi, 20 26100 Cremona ISCRIZIONE L’incontro è gratuito per tutti i soci SIVAE in regola con l’iscrizione 2012. Non è richiesta la preiscrizione. Gli interessati devono registrarsi direttamente in sede d’incontro presentandosi alle ore 08.30 presso la segreteria. SEGRETERIA SIVAE Elisa Tel: 0372/40.35.00 E-mail: info@sivae.it
SVIDI SOCIETÀ VETERINARIA ITALIANA DI D IAGNOSTICA PER I MMAGINI
DIAGNOSTICA PER IMMAGINI NEL PAZIENTE CON INCONTINENZA URINARIA Domenica 4 Novembre 2012 - Cremona, Palazzo Trecchi 12.15 Pausa pranzo 14.00 Diagnostica per immagini avanzata del paziente anziano incontinente F. Rossi 14.45 Indicazioni per l’esame cistoscopico nei pazienti incontinenti R. Caccamo 15.30 Pausa 16.00 Casi clinici portati dai membri della SVIDI e discussione collettiva 17.30 Chiusura dei lavori
RELATORI Luca Benvenuti, Lucca - Roberta Caccamo, Torino - Federica Rossi, Bologna - Paola Scarpa, Milano - Giliola Spattini, Modena
ISCRIZIONE L’incontro è gratuito per tutti i soci SVIDI in regola con l’iscrizione 2012. NON è necessaria la pre-iscrizione. Presentarsi in sede congressuale per la registrazione.
PROGRAMMA SCIENTIFICO 8.30 Registrazione dei partecipanti 9.00 Approccio clinico e laboratoristico al paziente incontinente P. Scarpa 9.40 Primo approccio diagnostico nel paziente con uretere ectopico G. Spattini 10.20 Primo approccio diagnostico ad altre cause di incontinenza nel paziente giovane L. Benvenuti 11.00 Pausa 11.30 Diagnostica per immagini avanzata del giovane paziente incontinente F. Rossi
QUOTE DI PARTECIPAZIONE (COMPRENSIVE DI IVA 21%) Soci SVIDI 2012: GRATUITO Soci SCIVAC: € 120,00 Non soci: € 240,00 INFORMAZIONI Segreteria Società Specialistiche SCIVAC Tel. 0372 403509 Fax 0372 457091 E-mail: socspec@scivac.it
&
Professione Veterinaria 32-2012:ok
laPROFESSIONE
VETERINARIA 32 | 2012
4-10-2012
11:53
Pagina 9
o
Attualità scientifica Vet Journal
9
West Nile: Miopatia atipica identificazione equina: le epidemie precoce in Italia europee spaziotemporale e aspetti clinici in mediante sorveglianza Distribuzione uno studio sui soggetti al pascolo in Europa su cavalli e zanzare Efficace nel Nord-Est un programma che ha associato screening delle IgM negli equini e PCR-sequenziamento dei vettori
di MARIA GRAZIA MONZEGLIO Med Vet PhD al 2008, il West Nile Virus (WNV) si è diffuso in numerose regioni italiane e la sua precoce ricomparsa annuale suggerisce che il virus può essere diventato endemico in alcune aree. Nel 2011, in due regioni del Nord-Est (Veneto e Friuli Venezia Giulia), è stato implementato un nuovo piano che comprendeva anche l’identificazione delle IgM, al fine di rilevare precocemente le infezioni da WNV in aree in cui il virus era già circolato durante le estati precedenti e nelle zone adiacenti. Da luglio a novembre 2011 sono stati analizzati 1880 sieri prelevati in 521 diverse strutture per equini mediante IgM capture ELISA commerciale. Le zanzare venivano catturate mediante trappole CDC-CO2 in 61 diversi luoghi delle due regioni. Le zanzare catturate venivano identi-
D
ficate, raggruppate per specie/data/luogo ed esaminate mediante RT-PCR e sequenziamento. Si effettuava una sorveglianza passiva sui cavalli clinicamente affetti e sugli uccelli selvatici non migratori trovati morti. Si identificavano equini IgM-sieropositivi in 19 strutture, 5 nell’area di circolazione del WNV e 14 nell’area di sorveglianza. Risultavano positive a ulteriori controlli sierologici altre 10 strutture per equini nell’arco di 4 km dalle strutture positive. Si raccoglievano in totale 85.398 zanzare di 15 specie e si esaminavano 2732 pool. Cinque pool di Culex pipiens risultavano positivi per la presenza di WNV. La sorveglianza passiva degli uccelli migratori consentiva di identificare il virus solo in una tortora dal collare (Streptopelia decaocto) trovata morta, su 82 uccelli esaminati. Il WNV apparteneva al lineaggio 2, isolato per la prima volta in Italia all’inizio del 2011. Entro la prima settimana di ottobre, 9 casi umani venivano confermati nella stessa area. L’implementazione di un protocollo che combina lo screening delle IgM nei cavalli con la sorveglianza sulle zanzare si è dimostrata efficace per l’identificazione precoce della circolazione di WNV, concludono gli autori. “West Nile Virus in North-Eastern Italy, 2011: Entomological and Equine IgM-Based Surveillance to Detect Active Virus Circulation” Mulatti P, Bonfanti L, Capelli G, Capello K, Lorenzetto M, Terregino C, Monaco F, Ferri G, Marangon S. Zoonoses Public Health. 2012 Sep 13. ■
na migliore comprensione dell’epidemiologia della miopatia atipica (AM) equina può contribuire a definire i fattori ambientali che permettono o favoriscono l’espressione della tossicità dell’agente(i) causale(i). Un sondaggio europeo sulla AM ha inteso descrivere la distribuzione spaziotemporale, la sopravvivenza, i segni clinici, le circostanze in cui la AM si sviluppa e le sue diverse espressioni tra i vari paesi europei e nel tempo. Vengono descritti la distribuzione spaziotemporale, l’anamnesi e gli aspetti clinici dei casi di AM segnalati all’Atypical Myopathy Alert Group dal 2006 al 2009. I dati dei paesi più gravemente affetti e delle epidemie più estese sono stati confrontati statisticamente. Su 600 casi sospetti, 354 rispettavano i criteri di inclusione per AM confermata o altamente probabile. Le epidemie maggiori si verificavano durante l’autunno 2006 e 2009 in Belgio, Francia e Germania. Per la prima volta, erano coinvolti asini, zebre e cavalli anziani e si osservavano segni clinici quali costipazione, diarrea, prolasso del pene, ulcerazioni del
U
Difetto del setto ventricolare in un furetto Sono rare le cardiopatie congenite in questa specie
SCREENING SANITARIO DEI CANI ANZIANI no studio riporta e valuta i risultati di uno screening dei cani anziani in una struttura first opinion. Lo studio prospettico indagava la salute dei cani di età maggiore di 9 anni raccogliendo l'anamnesi ed effettuando l'esame clinico e le analisi delle urine. Su 45 cani, nell’80% dei casi si identificava almeno un problema precedentemente non riconosciuto; si registravano 353 problemi (media, 7,8 per cane). I proprietari spesso non riconoscevano o segnalavano importanti segni di malattia correlata all’età. Tuttavia, segnalavano spesso un aumento delle ore di sonno (31%), perdita di udito (29%) o vista (20%), rigidità o zoppie (22%) e “rallentamento” (20%). Al momento della visita si riscontravano soprattutto opacizzazione della lente (64%), aumento della sete (58%), dolore (24%), maggiore frequenza della minzione (24), segni di osteoartrite (24%) e odontopatie (22%). Reperti po-
U
tenzialmente fatali erano distress respiratorio, masse addominali palpabili e metastasi polmonari. Lo screening era seguito da 29 ulteriori procedure, incluse 10 procedure dentistiche, 7 trattamenti medici, due procedure chirurgiche ed eutanasia in due soggetti. Lo screening dei cani anziani identificava fattori di rischio sanitari non riconosciuti e non segnalati che determinavano modificazioni dello stile di vita e monitoraggio continuo, così come segni di malattie correlate all’età con conseguenti indagini diagnostiche, diagnosi precoci e interventi medici e chirurgici per migliorare la qualità della vita dei pazienti. “Geriatric screening in first opinion practice – results from 45 dogs” M. Davies. Journal of Small Animal Practice. Volume 53, Issue 9, pages 507–513, September 2012. (M.G.M.)
cavo orale e disfunzioni renali. I cavalli affetti spendevano più di 6 ore al giorno al pascolo su prati che quasi sempre contenevano o erano circondati da alberi. Il periodo di latenza era stimato fino a 4 giorni. Il tasso di sopravvivenza complessiva era del 26%. Benché si osservassero differenze tra i paesi circa le razze affette, le condizioni corporee, le caratteristiche dell’allevamento dei cavalli e del pascolo, i segni clinici di presentazione e la mortalità erano simili tra i diversi paesi. “European outbreaks of atypical myopathy in grazing equids (2006–2009): Spatiotemporal distribution, history and clinical features”. G. van GALEN et al. Equine Veterinary Journal. Volume 44, Issue 5, pages 614–620, September 2012. (M.G.M.) ■
n furetto (Mustela putorius furo) maschio castrato di 4 anni veniva visitato per un’anamnesi di tosse sporadica da un anno. All’esame clinico si riscontrava un soffio cardiaco olosistolico di grado 5 su 6 sull’apice cardiaco destro. Il quadro radiografico includeva la presenza di broncogrammi aerei nei lobi apicali accompagnati da congestione venosa polmonare. L’ecocardografia Colour Doppler rivelava uno shunt sinistradestra compatibile con un difetto del setto ventricolare. Al momento della diagnosi si iniziava una terapia medica. Due mesi dopo la visita iniziale il furetto veniva riportato per tosse e distress respiratorio. L’ecocardiografia evidenziava rigurgito della tricuspide, aumento relativo del dia-
U
metro atriale sinistro e ridotta funzione sistolica, con presenza di effusione pleurica. Si effettuava una toracentesi e si rivedeva il piano terapeutico. Nei mesi successivi i sintomi non recidivavano. La presente è, a conoscenza dell’autore, la prima descrizione degli aspetti clinici di un difetto del setto ventricolare isolato nel furetto. I difetti cardiaci congeniti sono rari in questa specie e il presente è il secondo caso descritto. “Ventricular septal defect in a ferret (Mustela putorius furo)” N. Di Girolamo, M. Critelli, U. Zeyen and P. Selleri. Journal of Small Animal Practice. Volume 53, Issue 9, pages 549–553, September 2012. (M.G.M.) ■
Vet Journal è un periodico di informazione scientifica di proprietà di E.V. srl iscritto nel Pubblico Registro della Stampa periodica presso il Tribunale di Cremona al n. 396 dal 18.12.2003. È diretto dal dottor Enrico Febbo e dalla dottoressa Maria Grazia Monzeglio. Fornisce un flusso informativo continuo sugli eventi della medicina veterinaria e sul mondo delle bioscienze, con tre edizioni alla settimana.
Le notizie di Vet Journal sono consultabili on line all'indirizzo www.vetjournal.it/
Professione Veterinaria 32-2012:ok
4-10-2012
11:53
Pagina 10
laPROFESSIONE
10 Dalle Associazioni SIVAE
VETERINARIA 32 | 2012
Quali animali da compagnia in condominio? a cura del CONSIGLIO DIRETTIVO SIVAE ome molti hanno sperimentato sulla propria persona, da una parte o dall’altra della barricata, la maggior parte delle dispute fa condomini deriva direttamente o indirettamente dalla presenza di
C
animali, per i rumori molesti, gli odori, la frequentazione delle aree comuni e le tracce eventualmente lasciate nonché per reazioni negative assolutamente individuali di alcuni nei confronti di particolari animali. I regolamenti condominiali si sono occupati spesso del problema, in genere vietando o limitando severamente il possesso di animali: diverse sentenze della magistratura hanno però ribadito che tali regola-
menti rappresentano un’inaccettabile limitazione alla libertà individuale e che ciascuno ha il diritto di ospitare animali nella sua abitazione finché essi non arrechino disturbi oggettivi agli altri condomini. Questo fatto fondamentale è stato ribadito nel nuovo Decreto per la Gestione dei Condomini, in cui viene ribadita ufficialmente l’illiceità di vietare la presenza di animali da compagnia ne-
gli appartamenti. Però… c’è un però. Su questa lodevole presa di posizione del legislatore, la Commissione Giustizia della Camera ha proposto e fatto accettare un emendamento (n. 16500) per distinguere QUALI animali è lecito mantenere e quali no. Ha richiesto pertanto di sostituire la definizione “animali da compagnia”, con “animali domestici da compagnia”. E questo, come spiega l’On. Rodolfo Viola in Aula, al dichiarato fine di “evitare nella sostanza che si possano detenere animali esotici”. La nostra opinione di Medici veterinari iscritti alla SIVAE (Società Italiana Veterinari per Animali Esotici) è che si sia persa un’altra occasione per formulare una legge equa, realistica e rispettosa delle reali esigenze dei cittadini e degli animali stessi. L’evidente associazione nella mente dell’onorevole fra “esotico” e “strano, pericoloso” indica una completa disinformazione sull’argomento in oggetto: allo stesso modo il rassicurante aggettivo “domestico” che si è voluto aggiungere è del tutto fuorviante. Probabilmente nella mente dei responsabili dell’emendamento gli animali “domestici” sono i dolci gattini, i paciosi cagnolini da salotto e magari i buffi criceti: sarebbero sorpresi di sapere che la definizione “domestico” non riguarda affatto la adattabilità alla vita in appartamento ma si riferisce invece a quelle specie su cui l’uomo da secoli esercita una selezione artificiale tale da renderle diverse dall’ancestrale selvatico - che in taluni casi neanche esiste più - e plasmandole in forme, colori ed attitudini utili ai suoi scopi. In questo senso sono sì “domestici” il cane ed il gatto, ma lo sono anche l’asino e la capra che senz’altro appaiono poco raccomandabili come pet da appartamento. Viceversa un criceto si è appena incamminato sulla strada della domesticazione e rimane, colore del mantello a parte, virtualmente identico ai suoi ancestrali selvatici: un furetto, che per tutti i non addetti ai lavori è “un animale selvatico che dovrebbe stare libero nei boschi” è invece un animale domestico a tutti gli effetti, con chiare differenze dovute a selezione artificiale rispetto all’ancestrale selvatico, la puzzola europea. I rettili, anzi agli Ofidi (Serpenti), nel nostro immaginario viziato ricoprono invariabilmente il ruolo dell’animale pericoloso. Se il Legislatore si fosse informato, avrebbe scoperto che il mondo dell’erpetofilia annovera migliaia e migliaia di persone normalissime semplicemente interessate a detenere piccole specie innocue di sauri o serpenti che vengono riprodotte in cattività da generazioni (avviandosi peraltro sulla strada della domesticazione) e il cui adattamento alla vita in appartamento non è da meno di quello di molte razze canine. La Commissione Giustizia ha trascurato di considerare che il moltiplicarsi dei cosiddetti “animali esotici” - termine che in veterinaria indica tutte le specie diverse da cane, gatto e animali da fattoria - dipende proprio dalla necessità della vita in piccoli alloggi in condominio, che porta a privilegiare specie di piccole dimensioni, silenziose, e che non abbiano bisogno di essere condotte regolarmente fuori casa. Guarda caso la maggior parte degli “animali esotici da compagnia” che si è voluto frettolosamente cancellare dalle vite degli italiani rientrano perfettamente in queste caratteristiche: e le segnalazioni di disturbo per la presenza in un appartamento di piccoli Mammiferi o Rettili da compagnia sono virtualmente inesistenti. La SIVAE propone di costituire delle commissioni di valutazione basandosi sull’esperienza di veterinari che da anni o decenni lavorano quotidianamente con la moltitudine delle specie animali allevate, accudite ed amate dagli italiani come membri della famiglia in maniera non diversa da qualunque cane o gatto. ■
Professione Veterinaria 32-2012:ok
4-10-2012
11:53
Pagina 11
INFORMAZIONI: Tel. 0372 403508 - Fax 0372 403512 - E-mail: info@scivac.it - Website: www.scivac.it
Professione Veterinaria 32-2012:ok
4-10-2012
11:53
Pagina 12
laPROFESSIONE
12 Dalle Associazioni SIVAE
VETERINARIA 32 | 2012
La giraffa Alexander e le competenze veterinarie Errori in fase di cattura: la giraffa si poteva salvare di MARCO BEDIN Presidente SIVAE abato 22 settembre una giraffa, un giovane esemplare, è deceduto dopo essere stato catturato in seguito alla sua fuga dal Circo Rinaldo Orfei ad Imola. Anche se le indagini delle autorità competenti sono in corso, SIVAE, (Società Italiana Veterinari per Animali Esotici) società che conta in Italia e all’estero circa 600 Medici Veterinari iscritti, intende prendere posizione su quanto accaduto. Ci sono state molte prese di posizione, dichiarazioni e strumentalizzazioni del caso. Indipendentemente da quello che possa essere il pensiero personale sulla moralità e l’eticità degli animali nei circhi, l’obiettivo di SIVAE e dei propri soci è quello di tutelare il benessere e la salute degli animali esotici nel luogo in cui si trovano, in Africa o in un parco, in uno zoo o presso un domicilio di proprietario. Siamo Scienziati e Medici e, indipendentemente dal pensiero personale che ogni uno di noi può avere, lasciamo le questioni legali alle autorità competenti.
S
VENIAMO AI FATTI La giraffa, un giovane esemplare appena acquistato in modo completamente legale, è fuggito nelle primissime ore del mattino dall’attendamento del Circo dove era adeguatamente custodito. In seguito a un non precisato evento (anche se dalle testimonianze sembrerebbe essere stata tagliata la recinzione dai soliti malintenzionati) l’animale, preso dal panico sia per la situazione insolita che per la quantità di gente che lo rincorreva, ha iniziato la sua fuga. Una volta allertate le autorità competenti, l’animale è stato rinchiuso nel parcheggio di un supermercato, catturato e sul posto anestetizzato. Dopo l’anestesia, l’animale è deceduto e il corpo è stato inviato al IZS dell’Emilia dove è stata eseguita l’autopsia e l’immediato incenerimento della carcassa. La cattura e la contenzione farmacologica di una giraffa, è una procedura molto particolare e altamente specialistica sia per la sua anatomia che per la sua fisiologia. Pochi in Italia, hanno le competenze professionali per anestetizzare un simile animale, per lo più in simili condizioni. L’impiego di un anestetico e la gestione anestesiologica in un simile animale richiedono competenze spe-
cifiche, frutto di anni di studio e di esperienza sulla specie. Ci chiediamo come sia stata possibile così tanta superficialità e scarsa professionalità nella gestione della cattura di quest’animale vagante. Chi ha preparato l’anestetico? Quale anestetico e quale quantità di farmaco? Come è stata gestita la cattura e l’anestesia? Quali competenze aveva chi ha anestetizzato l’animale e chi lo ha catturato?
AUTOPSIA Così come la cattura e la gestione anestesiologica, anche l’esecuzione di un’autopsia su di un simile animale richiede delle competenze specifiche. Ci chiediamo come sia possibile avere eseguito un’autopsia su di una giraffa in solo 1-1,5 ore e come sia stato possibile nel contempo eseguire l’esame esterno della carcassa, l’esame macroscopico dei diversi organi, la raccolta dei campioni in più aliquote dai singoli organi, la valutazione e la semplice apertura della scatola cranica, la raccolta dei dati rinvenuti, ecc. Ci chiediamo come sia stato possibile, in tempi record, l’invio della carcassa all’inceneritore (di Sabato mattina) ancor prima di contattare il collega esperto nominato perito di parte e soprattutto prima di aver contattato il proprietario dell’animale?
CONSIDERAZIONI DA SIVASZOO
l direttivo della Società Italiana Medici Veterinari degli Animali Selvatici e da Zoo (SivasZoo), sezione nazionale dell’EAZWV, "con profondo dispiacere ha appreso dalla stampa l’evento della fuga di una giraffa da un Circo di Imola e la sua tragica conclusione". Lo dichiara in un comunicato inviato ad @nmvi Oggi. "Dal nostro punto di vista - è scritto - si tratta di un episodio eccezionale, che racchiude diverse problematiche legate alla particolarità della specie animale potenzialmente pericolosa e alla sicurezza pubblica all'interno di una città. La cattura e l'anestesia di una giraffa richiede molta esperienza, è una pratica estremamente complessa, difficile da gestire anche a causa delle particolarità anatomiche e fisiologiche di questa specie. In modo particolare il collo lungo, il torace stretto e la speciale situazione emodinamica, rendono necessari dei protocolli anestesiologici specifici ed un monitoraggio specialistico durante tutta la procedura". Per il caso di fuga di animali pericolosi,
I
SivasZoo fa l'esempio delle strutture zoologiche "tenute a disporre di un piano di prevenzione e generalmente il medico veterinario viene coinvolto in prima persona, quando la tele-anestesia, viene ritenuta il mezzo più idoneo per salvare la vita all'animale ed evitare in contemporanea danni alle persone e cose. Presumibilmente l'accaduto sarebbe stato gestito meglio, se fosse stato sul posto personale esperto di giraffe e medici veterinari con esperienza, i quali ovviamente sono molto pochi in Italia". La cattura ed anestesia di un animale così particolare "non deve essere mai improvvisata, ma in una situazione d'emergenza può rappresentare comunque l'unica alternativa all'abbattimento. Peccato che per una serie di ragioni dei quali avremo presto riscontro, in questo caso una giraffa ha perso la sua vita". SivasZoo conclude il comunicato mettendosi a disposizione delle istituzioni pubbliche e degli organi competenti, "per realizzare corsi di formazione per veterinari in collaborazione alle forze pubbliche e di protezione civile, che potranno risultare utili in futuro per gestire situazioni di emergenza nel modo migliore possibile". (CD SIVASZOO)
QUALCOSA NON VA, QUALCOSA NON GIRA Le istituzioni e le autorità competenti, non possono avere competenze professionali in
tutto. Non possono conoscere tutti i campi della medicina veterinaria dall’ispezione degli alimenti, alla clinica del cane e del gatto, al pronto soccorso per gli animali randagi, alla legislazione veterinaria, al benessere animale, alla medicina degli animali esotici. I colleghi ASL hanno un ruolo importantissimo e fondamentale nella prevenzione e nella salute pubblica. Se il cibo che è sulla nostra tavola è sano lo dobbiamo solo ed esclusivamente a loro, ai loro controlli e a tutte le loro attività professionali. In casi come quelli degli animali vaganti o della giraffa fuggita, hanno sicuramente dei compiti istituzionali da dover assolvere, ma purtroppo non hanno e non possono avere anche queste competenze professionali, non possono sapere tutto. È evidentemente necessario che questi colleghi possano avvalersi di consulenze esterne, di colleghi che abbiano le competenze necessarie ad eseguire il compito che le istituzioni non riescono a portare a termine con quell’eccellenza che li contraddistingue in determinati campi. È quindi sempre più necessario che a livello italiano, secondo requisiti standardizzati e ben definiti di esperienza e scientificità, siano riconosciute delle figure di Medici Veterinari Esperti in Animali Esotici e che le istituzioni abbiano libero accesso a queste liste di esperti riconosciuti per espletare al meglio le loro funzioni nell’ottica non solo della salute pubblica ma anche del benessere e della salute dell’animale. È arrivato il momento di guardare in faccia la realtà, il momento è quello giusto e come racconta questa e mille altre vicende, il Medico Veterinario tuttologo non ha senso di esistere. Abbiamo bisogno di esperti riconosciuti per la tutela dell’animale, della sua salute e del suo benessere ma anche per la tutela del proprietario, ovvero del consumatore che rischia a sua insaputa di cadere in ■ inganno.
INTERROGAZIONI ALLA GIUNTA E AL GOVERNO l Consigliere regionale Andrea Defranceschi ha presentato una interrogazione alla Giunta dell’Emilia Romagna per sapere se nelle fasi di cattura, sedazione, trasporto e ricovero la giraffa "abbia avuto la continua assistenza di un Medico Veterinario". E "se sia stato interpellato in quelle ore un Medico Veterinario esperto in animali esotici da zoo". Nella sua interrogazione scritta, il consigliere ricostruisce la vicenda della giraffa che il 21 settembre a Imola è scappata dal recinto di un circo attendato nel territorio comunale. Dopo una lunga fuga in cui è stata posta in pericolo la pubblica incolumità, è stata sedata dalla polizia provinciale alle ore 12.00 con 2 fiale di anestetico (2 dardi) con un fucile a narcotico. Intorno alle ore 15 sarebbe intervenuto l’arresto cardiaco, poco dopo la somministrazione dell’antidoto. Andrea Defranceschi ha interpellato la Giunta anche per sapere “se non ritenga necessario valutare, tramite i Servizi Veterinari, se la necroscopia si sia svolta in modi e tempi corretti e secondo le buone pratiche, nonché per quale motivo si sia proceduto con incredibile celerità all’incenerimento, senza consentire al Veterinario curante di effettuare a sua volta gli esami ritenuti più opportuni sull’animale; chiede inoltre “perché sia stato impedito l’accesso nell’IZS al Veterinario curante”. Sull’allontanamento e sulla morte della
I
giraffa è stata presentata un’altra interrogazione, dal Senatore Carlo Giovanardi. A proposito delle fasi di cattura e dell’anestetico somministrato alla giraffa, il titolare Aldo Martini ha dichiarato "il circo non ha avuto alcun ruolo". "Sono intervenuti dei veterinari del luogo - ha aggiunto Martini e tutte le operazioni sono state seguite dalla Forestale fino al decesso della giraffa". Riferisce l’Ente Nazionale Circhi che il titolare chiede che "sia fatta piena luce e che non restino zone d’ombra sulle ragioni che hanno provocato il decesso di Alexander. L’iniezione alla giraffa non è stata decisa né effettuata da personale del circo, ed anzi il signor Aldo Martini aveva espresso la propria contrarietà". Nell’atto parlamentare Giovanardi dichiara che "mentre gli addetti del circo stavano per catturarla essendosi l’animale infilato in uno spazio chiuso, i responsabili dell’ASL di Imola e del Comune ordinavano di colpirla con dei sedativi, malgrado gli addetti del circo li avessero supplicati di non farlo, prevedendo la morte immediata dell’animale" e che "come purtroppo previsto la giraffa è deceduta a causa dello stress e del sedativo". Sulla "fuga" dal circo il titolare Aldo Martini ha sporto denuncia contro ignoti: "Ho constatato che il cancello della recinzione esterna era aperto ed aveva una cimosa tagliata".
Professione Veterinaria 32-2012:ok
4-10-2012
11:53
Pagina 13
laPROFESSIONE
Lettere al Direttore
VETERINARIA 32| 2012
Senza aspettare la morte di una giraffa oco c’entro con gli animali esotici, ma ho un po’ di esperienza di catture di animali selvatici (o che si comportano come tali, cani vaganti o bovini o yak sfuggiti al controllo), in libertà o in recinto (camosci appenninici, cervi, daini, caprioli, lupi, orsi), esperienza risalente a quando mi occupavo di animali selvatici sia come veterinario del Parco Nazionale d’Abruzzo, sia come veterinario dell’IZS di Teramo. Questo caso della giraffa mi ha risvegliato vecchie considerazioni sul problema delle catture degli animali selvatici effettuate da mani e menti inesperte... Negli ultimi decenni ho organizzato (o contribuito ad organizzare) vari corsi sulla cattura degli animali selvatici sia quando ero all’Istituto Zooprofilattico di Teramo, sia recentemente all’Istituto Zooprofilattico di Roma, con il Parco Nazionale della Majella. Questi corsi sono stati organizzati con vari docenti, tutti di comprovata esperienza sull’argomento che trattavano (ad esempio Alessandro Mazzi per le tecniche di cattura e i farmaci, Klaus Friederich per gli animali da zoo ed esotici, Amedeo Cuomo per l’anestesiologia, nonché zoologi e naturalisti di fama internazionale per la biologia e l’ecologia comportamentale delle specie selvatiche che più frequentemente sono oggetto di catture, etc., etc.). È chiaro che questi corsi non hanno potuto dare informazioni esaustive su "cosa fare se", ma abbiamo insegnato che bisogna valutare, prima di una cattura, il contesto in cui essa deve avvenire, le condizioni di stress dell’animale, prevedere cosa può succedere all’animale dopo la cattura o dopo l’iniezione di narcotico/sedativo e cosa fare per prevenire i potenziali rischi post-immobilizzazione sia per gli animali che per gli operatori. Abbiamo anche insegnato che il tiro con il fucile lanciasiringhe è il momento meno importante di tutta l’operazione di cattura; i problemi che portano a morte l’animale o sono già incombenti al momento del tiro/cattura o insorgono dopo e tutti sono più o meno prevedibili in un dato contesto (più o meno, perché le leggi di Murphy valgono anche qui). È rarissimo che un animale muoia per un problema esclusivamente legato al narcotico utilizzato o alla dose, anche se abbondante. A meno che non si faccia proprio un errore madornale sulla scelta del farmaco o sulla dose. Ma questa è un’altra storia. Niente di più, come metodo, di quello che dovremmo applicare nella nostra routine quotidiana: "Conoscere per gestire". Quello che però ho imparato, nel tentativo di attenuare l’annoso problema dell’intervento veterinario in casi come questi o per le catture di animali selvatici in generale, organizzando appunto corsi di preparazione sull’argomento, è questo.
P
DI ORDINE PRATICO Il fucile lanciasiringhe deve diventare, da un punto di vista legale, uno strumento professionale del veterinario perché finquando sarà necessario il porto d’armi per detenerlo e usarlo non ci si libererà del fatto che siano, in pratica, le guardie provinciali o le guardie forestali ad usarlo, o altre figure professionali qualificate solo dal possedere un porto d’armi, anche se sotto la supervisione di "un" veterinario (non ho mai capito che vuol dire questa parola in questo contesto, si tratta solo di preparare la dose del farmaco, semmai scel-
“Nel circo si ricrea un’armonia-sintonia tra uomini e animali, armonia che certo viene acquisita con un esercizio (così è accaduto anche per gli animali domestici) e qui ovviamente può introdursi il limite invalicabile sottolineato dal n. 2418 del CCC”. Gianfranco Card. Ravasi
to perché l’unico in quel momento disponibile? E la dose letta su internet all’ultimo minuto?). Il problema, infatti, non è nello sparare e colpire il punto giusto.... Faremmo mai operare un nostro paziente da qualcuno non qualificato dicendogli taglia qua, cuci là...?
DI ORDINE METODOLOGICO La cattura di un animale (anche un cane vagante, perché per fare danno non c’è bisogno di arrivare alla giraffa o alla tigre o alla pantera) deve essere gestita da un veterinario dall’inizio alla fine, senza eccezioni! Il perché è ovvio. Non sto qui a riassumervi un corso di una settimana... Quindi bisogna organizzare dei corsi, con docenti di provata esperienza, con esame finale, che producano un elenco di abilitati/competenti (chiamateli come volete voi) alla cattura di animali selvatici o esotici. L’elenco è poi messo a disposizione delle autorità che così possono chiamare un veterinario in grado di affrontare, sicuramente meglio di un veterinario generico, l’emergenza.
DAL PROBLEMA ALL’OCCASIONE PROFESSIONALE! Vanno bene i comunicati stampa, vanno bene le prese di posizione di associazioni e società di categoria, ma per carità poi facciamo qualcosa di concreto che metta in condizione chi ha bisogno di sapere dove trovare professionisti in grado di affontare il problema con competenza!!! Se no la prossima volta se non è la giraffa, sarà il cane, l’orso, il leone, il toro, la vacca, il suino ma finirà sempre nello stesso modo. O la mitraglietta dei carabinieri (senza offesa) o la siringa usata da mani, legalmente autorizzate, ma inesperte. Il finale sarà lo stesso... Scusate il tempo che vi ho fatto perdere con questa mia lunghissima mail. Rosario Fico Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Regioni Lazio e Toscana Responsabile Centro di Referenza Nazionale di Medicina Forense Veterinaria
13
Professione Veterinaria 32-2012:ok
4-10-2012
11:53
Pagina 14
14 Calendario attività Dal 23 ottobre al 17 novembre Per visualizzare i programmi degli eventi di tutte le società clicca su www.evsrl.it/eventi
23 - 26 OTT
ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC Attenzione: Iscrizioni chiuse per esaurimento posti.
23 - 24 OTT
CORSO SCIVAC Ultimi posti disponibili
25 OTT 26 - 28 OTT 26 OTT 26 OTT
SEMINARIO NAZIONALE SIVAR
CONGRESSO NAZIONALE SCIVAC SEMINARIO NAZIONALE SIVAR
AGGIORNAMENTI IN SUINICOLTURA - “PRODUZIONE DI SUINI ORIENTATA AL MERCATO. BENESSERE, QUALITÀ DELLE CARNI, SOSTENIBILITÀ: COSTI O VALORE AGGIUNTO?” ITALPIG, SALONE DELLA SUINICOLTURA ITALIANA - CremonaFiere - Piazza Zelioli Lanzini, 1 ECM: Accred. ECM non previsto - Per info: Paola Orioli - Segr. Organizzativa, Scientifica e Marketing - Tel. +39 0372 403539 - E-mail: info@sivarnet.it
SEMINARIO AIVEMP
IL PIANO DI CONTROLLO DELLA MALATTIA DI AUJESZKY: PROSPETTIVE E CRITICITÀ - FIERA INTERNAZIONALE DEL BOVINO DA LATTE - CremonaFiere Spa, Cremona - ECM: 2 Crediti - Per informazioni: Paola Orioli - Segreteria Scientifica AIVEMP - Tel. +39 0372 403541 - E-mail: segreteria@aivemp.it DENTISTRY AND OROFACIAL SURGERY OF PET RABBITS AND RODENTS - Palazzo Trecchi Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: info@sivae.it PHYSIOTHERAPY AND REHABILITATION - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it UN PICCOLO PAZIENTE, UN GRANDE IMPEGNO: IL GATTINO PEDIATRICO - Palazzo Trecchi, Cremona Via Trecchi, 20 - ECM: Non richiesto accreditamento ECM - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Società Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it METODICHE STRUMENTALI: QUALI NOVITÀ CI SONO? - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Accreditamento non richiesto - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Società Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it DIAGNOSTICA PER IMMAGINI NEL PAZIENTE CON INCONTINENZA URINARIA - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Non richiesto accreditamento ECM - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Società Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it LA RIPRODUZIONE SELEZIONATA E LE PATOLOGIE GENETICHE - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Non richiesto accreditamento ECM - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Società Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it 12° CORSO VETERINARIO ASAMI. TEORICO E PRATICO SULLE METODICHE DI ILIZAROV - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it CORSO REGIONALE SICILIA DI PATOLOGIA CLINICA - Ragusa - ECM: Crediti non previsti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 E-mail: delregionali@scivac.it
30 OTT - 2 NOV
INTERNATIONAL COURSE SIVAE / SCIVAC IN COLLABORAZIONE CON SIODOCOV
30 OTT - 3 NOV
INTERNATIONAL COURSE SCIVAC
INCONTRO SIMEF / SIRVAC
3 NOV
INCONTRO SIFIRVET
4 NOV
INCONTRO SVIDI
4 NOV
INCONTRO SIRVAC
4 NOV 7-9 NOV 9-11 NOV
1° IT. MEDICINA INTERNA: V PARTE - PATOLOGIE CARDIORESPIRATORIE - Centro Studi SCIVAC, Cremona Via Trecchi, 20 - ECM: 41,9 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it METODOLOGIA DELLA RICERCA CLINICA: QUESITI, DISEGNI DI STUDIO E RISULTATI - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it AGGIORNAMENTI IN BUIATRA “LA MASTITE NELLA BOVINA DA LATTE AD ALTA PRODUZIONE: STATO DELL’ARTE E NUOVE SFIDE” - FIERA INTERNAZIONALE DEL BOVINO DA LATTE - CremonaFiere Spa, Cremona - Piazza Zelioli Lanzini, 1 - ECM: 3 Crediti - Per info: Paola Orioli - Segr. Organizzativa, Scientifica e Marketing - Tel. +39 0372 403539 - E-mail: info@sivarnet.it 76° CONGRESSO NAZIONALE SCIVAC - LA CHIRURGIA CHE I LIBRI NON CI RACCONTANO - Centro Affari e Convegni, Arezzo - Via Lazzaro Spallanzani 23 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segr. SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it
INTERNATIONAL COURSE SCIVAC CORSO REGIONALE SCIVAC
9 NOV
SEMINARIO NAZIONALE SIVE
SEMINARIO “ECO-SEMINARIO DALLA A ALLA Z” - Verona FieraCavalli - Viale del Lavoro, 8 - ECM: Crediti non previsti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: info@sive.it
10-11 NOV
INCONTRO SIVAE / SCIVAC
AGGIORNAMENTI DI MEDICINA DEGLI ANIMALI ESOTICI - Palazzo Trecchi - Cremona - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: info@sivae.it
INCONTRO SIOVET
COSA C’È DI NUOVO SUL GOMITO - palazzo Cittanova, Cremona - Corso Garibaldi 120 - ECM: Non richiesto accreditamento ECM - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Società Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it ODONTOIATRIA PEDIATRICA - PEDODONZIA. PATOLOGIE DEI TESSUTI MOLLI IN ETÀ PEDIATRICA E LORO TRATTAMENTO - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Non richiesto accreditamento ECM Per info: Erika Taravella - Segr. Società Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it CHIRURGIA DEL RENE E URETERE: SFIDA POSSIBILE? Hotel Miramare, Città S.Angelo (PE)- ECM: Non richiesto - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it IL RISCHIO PERIOPERATORIO - Sheraton Hotel, Bari - ECM: No ECM - Per informazioni: Monica Borghisani Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it IL PANCREAS ENDOCRINO - Centro Urbani - Venezia (Zelarino) - ECM: No crediti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it
10-11 NOV 11 NOV 11 NOV 11 NOV 11 NOV
INCONTRO SIODOCOV
INCONTRO REGIONALE SCIVAC ABRUZZO
INCONTRO REGIONALE SCIVAC PUGLIA
INCONTRO REGIONALE SCIVAC VENETO
11 NOV
INCONTRO ATAV
LA GESTIONE DELL’ANIMALE IN AMBULATORIO - Appia Park Hotel, Roma - Via Appia Nuova 934 - ECM: No ECM - Per informazioni: Segreteria ATAV - Tel.0372/403527 - E-mail: segreteriaatav@evsrl.it
11 NOV
GIORNATA DI APPROFONDIMENTO ATAV
LA GESTIONE DELL’ANIMALE IN AMBULATORIO - Via Trecchi, 20 Cremona- ECM: No crediti - Per informazioni: Segreteria ATAV - Tel.0372/403527 - E-mail: segreteriaatav@evsrl.it
INCONTRO REGIONALE SCIVAC SARDEGNA
LA CHIRURGIA DELL’APPARATO RESPIRATORIO Cagliari - Ordine dei Medici Veterinari - Via Carroz,14- ECM: Crediti non previsti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it ARTROSCOPIA DEL CANE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento per 16,1 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it RIPRODUZIONE, GENETICA E LIBRO GENEALOGICO - Cagliari - Ordine dei Medici Veterinari - Via Carroz,14 ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it LA VALUTAZIONE DELLA SCHELF-LIFE ED IL RANKING DI RISCHIO DEGLI ALIMENTI - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento per 15 Crediti - Per informazioni: Paola Orioli - Segreteria Organizzativa, Scientifica e Marketing - Tel. +39 0372 403539 - E-mail: info@sivarnet.it 3° IT. ANESTESIA: I PARTE - FONDAMENTI DELL’ANESTESIA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento per 31,4 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it
11 NOV 12-13 NOV 13-14 NOV 13-14 NOV 14-17 NOV
CORSO SCIVAC CORSO INTRODUTTIVO SCIVAC IN COLLABORAZIONE CON ASVAC CORSO SIVAR ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC
laPROFESSIONE
VETERINARIA 32 | 2012
la VETERINARIA
PROFESSIONE
La rivista è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore Direttore Carlo Scotti Direttore Responsabile Antonio Manfredi Coordinamento Editoriale Sabina Pizzamiglio info@anmvi.it Comitato di Redazione Giuliano Lazzarini, Pier Mario Piga, Sabina Pizzamiglio, Aldo Vezzoni Rubriche Giovanni Stassi Segreteria di Redazione Lara Zava professioneveterinaria@anmvi.it Editore SCIVAC - Via Trecchi, 20 26100 Cremona Iscrizione registro stampa del Tribunale di Vigevano, n. 1425/03 del 30/12/2003 Concessionaria esclusiva per la pubblicità EV Soc. Cons. a r.l., Cremona marketing@evsrl.it
Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana
Stampa Press Point, Abbiategrasso - MI fulvio@presspoint2000.it
Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27-02-2004 N. 46) art. 1, comma 1 Filiale di Milano a cura di Centro Produzione Mailings Scarl - Cusago (MI) Professione Veterinaria pubblica notizie d’attualità e di rassegna i cui contenuti non rispecchiano necessariamente il pensiero della Testata. Interventi e opinioni attribuibili a Professione Veterinaria e/o all’ANMVI vengono esplicitamente indicati come tali. Cambio di indirizzo: Le modifiche per il recapito postale vanno indirizzate a: info@evsrl.it Chiuso in stampa l’1 ottobre 2012
SOLUZIONI
62 e 38
c
24 e 76
d e
Anuri, Urodeli, Apodi Loricati, Fusbane, Anguilliformi, Urodeli Girini, Rane e Rospi Neotenici e Polmonati
QUIZ 1
b
b c
Rane, Rospi, Salamandre e Tritoni
Risposta corretta: c) SIVAE/SCIVAC Incontro Regionale SIVAE: “Gestione sanitaria integrata del sistema acquario” - Facoltà Veterinaria - Università di Teramo, marzo 2006
50 e 50
a
QUIZ 2
a
2) Quali ordini comprende la classe Amphibia?
Risposta corretta: b) Incontro SIVAE: “Malattie Respiratorie degli Animali Esotici” - Cremona, marzo 2007
1) Fatto pari a 100 il contenuto di azoto del mangime, quanto azoto viene trattenuto dall’organismo ittico e quanto finisce in acqua attraverso diverse vie?
Professione Veterinaria 32-2012:ok
4-10-2012
11:53
Pagina 15
Professione Veterinaria 32-2012:ok
4-10-2012
11:53
Pagina 16