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la VETERINARIA

PROFESSIONE

A.N.M.V.I.

ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI

33 2 012

SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Anno 9, numero 33 dall’8 al 14 ottobre 2012

Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano

Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. soc. cons. a R.L. - Cremona

L’ISPEZIONE DELLE CARNI SECONDO IL CNSA

LA RESPONSABILITÀ SOCIALE DELLE PROFESSIONI

L’EVASIONE FISCALE VISTA DAI CLIENTI

ASPETTI CLINICI NELLE GENODERMATOSI

FORMATI I PRIMI VETERINARI DI FIDUCIA

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CI SONO VETERINARI CINESI A ROMA?

BREVI POLIZZA RC L’obbligo assicurativo sia previsto solo per coloro che esercitano effettivamente la professione. La Fnovi ha sollecitato il Ministro Balduzzi e il Presidente della XII Commissione Affari Sociali ad escludere espressamente dall’obbligo di sottoscrizione di polizza assicurativa gli iscritti che non esercitano.

OSSERVATORIO Sulle intimidazioni ai danni dei veterinari SSN, il Sottosegretario Cardinale ha coinvolto il Ministero dell’Interno. Ha indirizzato una lettera al ministro, Anna Maria Cancellieri chiedendo un interessamento attivo nelle iniziative di contrasto. Inviata anche una nota alle prefetture.

CAVALLO La Sen Silvana Amati ha presentato un disegno di legge per riconoscere il cavallo come animale d’affezione. Si intende evitare che il cavallo venga destinato alla macellazione, quando non allevato a questo fine. In sette articoli norme di benessere, salute, registrazione e restrizioni alle manifestazioni di spettacolo e sportive.

WEST NILE Due nuovi casi di Febbre del Nilo in provincia di Sassari. Il contatto di due cavalli con il virus è stato accertato dall’Izs della Sardegna. Ad oggi i casi di positività nell’Isola sono cinque, numero che potrebbe salire a sette con la conferma degli ultimi dati da parte del Centro di referenza di Teramo.

PICCIONI Mentre la Provincia approva il nuovo piano di controllo della popolazione sovrannumeraria, tramite abbattimento, il comune di Milano punta su educazione (non dare cibo) e torre colombaia: dal 2011 in 140 cellette le uova delle covate vengono in parte sostituite con uova di plastica. La sperimentazione è di 3 anni. Secondo l’ultimo censimento (anno 2000) gli esemplari in città sono 100 mila.

SCOIATTOLO GRIGIO “Una minaccia per la biodiversità e un’incognita sanitaria”. Lo scoiattolo grigio in Umbria rischia di decimare lo scoiattolo rosso (autoctono). L’IZS Umbria-Marche ha avviato uno studio sulle implicazioni sanitarie. La Regione ha messo in atto un piano di controllo.

Salute risparmio

e

Fondo Sanitario A.N.M.V.I.

PETIZIONE A QUOTA 30.000

Obiettivo: 100 mila firme Oltre alla propria, ogni veterinario ne dovrebbe raccogliere almeno 3. E c’è chi ne ha mandate più di 300 A PAGINA 3

La domanda per esteso, in verità, è stata questa: “Ci sono veterinari cinesi a Roma (o che hanno prezzi molto bassi)? Ho una gattina piccola. Ho pagato 42 euro a vaccino e ne devo fare altri. Mi sono stufato di spendere. Conoscete qualcuno che fa prezzi bassi? (di qualunque nazionalità)”. Molti di voi conosceranno Yahoo Answers, dove spesso le domande sono postate ad arte da chi ha interesse a dare una certa risposta, ma molto più frequentemente sono autentiche come le discussioni che generano. È il caso di questa disperata ricerca del veterinario low cost. Ci si sarebbe potuti aspettare una raffica di post sul caro-veterinario e invece no. La prima risposta (ancora sul tono mediamente elegante) è stata: “Ma sai che stai parlando di un medico? Non di un supermercato. Un veterinario deve dare medicine al tuo gatto, e se ha prezzi bassissimi significa che anche i medicinali che usa non sono della massima qualità. Se intendi un risparmio di una decina di € sono con te, ma se vuoi mantenere alta la qualità non aspettarti grandi sconti”. Tacendo delle risposte scurrilmente irripetibili, ci sono state prese di posizione garantiste (“sei stufo di spendere? Ma che padrone sei?”) e in difesa dei veterinari (“I veterinari SERI, PROFESSIONALI, che ti assicurano

la vita della gattina costano come tutti e non ti prendono meno di 30 euro! Se ti va di farti ammazzare la gatta, fai pure!”). Qualcuno è andato oltre e ha chiesto “perché il paragone con i cinesi???”. In effetti, non sono mancati post di connotazione… diciamo etnica (“perke la prossima volta ke stai male tu nn vai dal marokkino ke vende okkiali e ti fai fare una diagnosi?... ti fideresti? certo ke no!!! x cui vai da un veterinario serio ke gli animali non son giocattoli!”), altri irriproducibili per razzismo conclamato. La panoramica globale porta fino a Città del Messico. Un utente che dichiara di viverci spiega che là “alcuni vaccini come l'antirabbico sono gratuiti”, “così come la sterilizzazione o interventi chirurgici” (ma a prezzi decisamente ridotti; semplicemente per rientrare delle spese, visto che i veterinari di questi centri sono pagati dal governo)”. Morale della favola, mentre la psicosi economica spinge al veterinario da bancarella e la difesa della salute animale è affidata ad un penoso dibattito semi razziale, la capitale messicana, con i suoi molti perros de calle e le tante contraddizioni socio-economiche, ha attuato la medicina veterinaria di base. In Italia non ci riusciamo ancora. A meno che non arrivino i veterinari cinesi… (nella foto l’emblema veterinario in caratteri cinesi)

TECNICO O INFERMIERE? DA ANNI CERCHIAMO DI CONTRASTARE IL PROLIFERARE DI LAUREE BREVI (TRIENNALI) IN MEDICINA VETERINARIA CREATE, IN MODO SPESSO FANTASIOSO, DA ALCUNE EX FACOLTÀ per incrementare il numero degli iscritti. La battaglia ANMVI e FNOVI per la riduzione del numero degli iscritti al Corso di Laurea in Medicina Veterinaria ha portato a risultati importanti convincendo con dati precisi il Ministero a passare dai circa 1500 di quattro anni fa a meno di mille per il prossimo anno accademico. Per questa contrazione numerica alcuni Corsi di laurea si sono trovati in difficoltà e, non accettando la logica di chiuderne alcuni, qualche ex Facoltà ha pensato di recuperare iscritti proponendo corsi triennali che hanno creato solo “mezzi veterinari” disoccupati. Ora, aprendosi lo spazio per una figura di tecnico o assistente veterinario (definita nel contratto di lavoro di Confprofessioni), vorrebbero proporre Corsi per Infermiere Veterinario. Abbiamo già scritto più volte che non possiamo condividere questa possibilità perché essendo un infermiere laureato e quindi “Dottore” potrebbe pretendere, anche correttamente, di avere competenze mediche diventando un concorrente ulteriore del Medico Veterinario, figura professionale che già da anni trova estrema difficoltà occupazionale che ha portato quasi trecento veterinari a cancellarsi dagli ordini nel solo 2011. Riteniamo che il Tecnico Veterinario debba essere un diplomato con importanti ruoli di supporto ed assistenza alle attività veterinarie sempre e soltanto alle dipendenze e sotto la responsabilità di un Medico Veterinario come disposto dalle direttive della FVE del 2008.

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Locandina per il pubblico Anmvi Informa

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La veterinaria superi se stessa: mission possible! Il numero delle firme supera quello dei veterinari italiani. Ma ne servono 100.000

onsiderati i numeri che arrivano dalle strutture veterinarie non è affatto impossibile fare massa critica in tempi brevi. Una clinica romana ci ha mandato 330 firme, da Bari ne sono arrivate 70, da Palermo 113, da Lecce 97, da Firenze 104, e così via. Musica dal fax. Mentre andiamo in stampa contiamo 30.000 firme, più di quanti sono gli iscritti agli Ordini e il timer del form on line (http://petizioni.anmvi.it) non smette di registrare adesioni. Non siamo affatto visionari se puntiamo a 100.000 firme. A conti fatti, in astratto ma non così tanto, ogni veterinario dovrebbe raccogliere almeno 3 firme oltre alla propria. Ma vanno bene anche le firme singole o le 10 del modulo cumulativo (download on line) e, per agevolarvi nel compito di diffondere la petizione, trovate una locandina allegata a questo numero di Professione Veterinaria. La

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potete affiggere nelle sale d’attesa e in tutte le sedi di incontro con il pubblico che lo consentano. I clienti firmano volentieri. Idem i cittadini, anche non proprietari. Non è una petizione solo per cani e gatti, coinvolge il cavallo e coinvolge tutta la professione che avverta fortemente di fare “sanità pubblica”. Alla presentazione del Manifesto-mozione approvato il 29 settembre dal Consiglio Nazionale ANMVI, in platea risuonava il provocatorio richiamo ai Dipartimenti di medicina umana: se la prevenzione veterinaria subisce l’IVA perché non metterla anche sulle prestazioni mediche? Qual è la differenza in una logica di “one health”? Se almeno uno dei quattro punti della petizione trovasse l’attenzione delle autorità di Governo (ci aspetteremmo il sostegno del Sottosegretario Cardinale che abbiamo già sensibilizzato) potremmo dire di avere ottenuto qualcosa di importante. Al Ministero della Salute ci siamo rivolti per sottolineare il valore della medicina “one health”, ormai citata in tutti i documenti della sanità internazionale (Commissione Europea-DGSANCO, OIE, FAO ecc.); al Ministero delle Finanze e alla Presidenza del Consiglio abbiamo dedicato un’attenzione diversa, soprattutto dopo le dichiarazioni del Premier Monti si è impegnato a verificare la possibilità di non aumentare l’IVA e addirittura ad un rientro della percentuale aggiunta (+1% d’aliquota) a luglio del 2011. Ma il Governo (e l’Agenzia delle Entrate) non appaiono meno aggressivi sulla cosiddetta “agenda Giavazzi”, che contempla un taglio alle detrazioni fiscali, fino alla eliminazione di alcune tipologie di beni e servizi, incluse le prestazioni veterinarie. La legge di stabilità sta picchiando duro su questo fronte e per questo non possiamo a desistere dalla protesta. Quanto dichiarato in Aula dimostra l’impor-

tanza della petizione lanciata da ANMVI contro lo sfruttamento fiscale degli animali da compagnia. "Il fisco, in qualche modo, riconosce la valenza affettiva della cura degli animali domestici"- ha dichiarato Ceriani in risposta ad una interpellanza sul redditometro nella quale non ha concesso nulla alla proponente On. Gabriella Giammanco. La parlamentare lo sollecitava sull’inserimento delle spese veterinarie nel redditometro sperimentale e il rappresentante del Governo ha risposto che le spese veterinarie sono una delle cento voci "che colgono diversi aspetti della vita quotidiana" e "che aiutano a fotografare complessivamente la capacità di spesa della famiglia. Per la verità, incidono marginalmente in questa fotografia rispetto ad altre voci di spesa che potrebbero essere definite di «lusso»". All’obiezione dell’interpellante che considera il redditometro "punitivo" nei confronti delle famiglie che hanno animali da compagnia e controproducente rispetto al randagismo e all’abbandono, il Sottosegretario Ceriani ha replicato che "le spese veterinarie, comprese quelle dei medicinali per gli stessi animali, danno diritto al riconoscimento di una detrazione ai fini IRPEF in sede di dichiarazione dei redditi. Questo per dire che il fi-

sco, in qualche modo, riconosce la valenza affettiva della cura degli animali domestici". Pronta e condivisibile la replica dell’On Giammanco: “Non mi posso chiaramente dire soddisfatta di tale risposta anche perché conosco perfettamente le detrazioni, ad oggi, presenti sulle spese veterinarie e sui farmaci per gli animali: sicuramente le detrazioni di cui lei parla sono irrisorie, veramente molto basse e non fanno la differenza per nessuno, neanche per le famiglie economicamente più disagiate”. L’ANMVI ha informato il Sottosegretario Ceriani - ed anche il Ministro dell’Economia Vittorio Grilli - della petizione in corso che chiede quattro misure di intervento: 1. l’IVA sulle prestazioni veterinarie e sui mangimi, fra le più elevate in Europa, venga ridotta al 10%; 2. le prestazioni di prevenzione veterinaria e di tutela della sanità pubblica (es. microchip e anagrafe canina e felina, sterilizzazioni maschi e femmine) vengano esentate dall’IVA; 3. sia considerata la possibilità di detrazione delle spese veterinarie fino ad un massimale di mille euro; 4. vengano tolte dal redditometro le spese veterinarie sostenute per gli animali da compagnia e il cavallo "d’affezione e/o da passeggiata". ■

APPENDI LA LOCANDINA IN SALA D’ATTESA E IN TUTTI I LUOGHI PUBBLICI DOVE SIA CONSENTITO llegata a questo numero di Professione Veterinaria trovate una locandina che incoraggia il pubblico (clienti, proprietari, familiari, associazioni e cittadini in generale) a firmare la petizione ANMVI “Contro lo sfrutta-

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mento fiscale degli animali da compagnia”. La locandina è stata tirata in 17.000 copie pari alla tiratura completa del nostro settimanale, perché tutti i nostri lettori, pubblici e privati, in qualunque disciplina professionale esercitino, si sentano coinvolti. La locandina invita a firmare direttamente dal veterinario (nella struttura, ma anche in altre sedi quando possibile), immaginando che il professionista metta a disposizione il modulo di raccolta firme (consigliata la versione cumulativa da 10 firme che si trova on line). Il cliente troverà sulla locandina i motivi e le richieste della petizione e potrà firmare direttamente in sala d’attesa se i locali consentono di farlo o chiedere informazioni al titolare o al personale della struttura. Chi ha già raccolto centinaia di firme non ha dovuto farsi carico di alcuna spedizione, ma ha utilizzato il modulo di dichiarazione del numero di sottoscrizioni (download dal sito). Fate lo stesso anche voi. I cartacei della petizione firmata andranno conservati fino al termine dell’iniziativa. Per informazioni e modulistica: http://petizioni.anmvi.it/

DA AISAD CONFESERCENTI A HORSE ANGELS nche le associazioni, anche a titolo diverso impegnate nel settore, possono aderire. L’ha fatto AISAD Confesercenti, da sempre in prima linea a sostenere la valenza sanitaria del benessere animale e Horse Angels, dato che, fra le varie misure fiscali, si chiede di togliere il cavallo dal redditometro, quando detenuto a scopo "d’affezione e/o da passeggiata", secondo la definizione delle Commissioni Tributarie di Asti e di Torino. I giudici piemontesi, infatti hanno accolto il ricorso di proprietari di equidi, detenuti senza finalità di lucro né da competizione o riproduzione, eppure sanzionati pesantemente dal Fisco, che interpreta il mero possesso di un cavallo - genericamente definito "da equitazione", come indicatore di maggior reddito non dichiarato. La Commissione Tributaria di Asti non ravvisa i cavalli tra gli " indicatori più rilevanti di una capacità di reddito significativa", la normativa sul redditometro "va quindi interpretata alla

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luce della sua funzione, che non è certamente assolta dal semplice possesso di due cavalli, beni di per sé non necessariamente sintomo della percezione di particolari redditi, essendo suscettibili financo di impiego nell’economia agricola di sussistenza". Ma c’è di più. La Commissione Tributaria di Asti dichiara che "si impone dunque, nella fattispecie, un’ermeneusi del termine cavalli da equitazione. In tale ottica è palese che l’equitazione è quell’attività sportiva che postula l’impiego professionale di cavalli di valore, onerosi nel mantenimento, nel trasporto e, soprattutto, nell’addestramento oltre che nell’acquisto; dunque, non semplicemente l’arte del cavalcare come sostenuto dall’Ufficio". Pertanto, poiché dalla documentazione in atti emerge che i cavalli di cui trattasi sono due fattrici, è evidente che gli stessi vanno considerati come cavalli da passeggiata e/o da affezione, e non come cavalli da equitazione.


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4 Attualità Sicurezza alimentare

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Spostare il controllo dai macelli agli allevamenti? Il parere del CNSA ulla modernizzazione dell’ispezione delle carni suine, la DGISAN si è rivolta al Comitato Nazionale per la Sicurezza Alimentare (CNSA) per sapere se è possibile sostenere la modifica della normativa sull’attuale criterio di ispezione delle carni senza pregiudicare la sicurezza alimentare per il consumatore anche tenendo conto dei pericoli legati alla nostra tipologia produttiva, così come proposta dalla stessa EFSA. In poche parole, accentuare molto di più il controllo delle partite negli allevamenti, alleggerendo alcuni aspetti di ispezione al macello. Base normativa della questione il Regolamento 854/2004 che stabilisce norme specifiche per l’organizzazione dei controlli ufficiali sui prodotti di origine animale destinati al consumo umano. Base scientifica il parere dell’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA) “Scientific opinion on the public health hazards to be covered by inspection of meat (swine), che individua i pericoli biologici e tossicologici di maggior rilievo per la salute pubblica delle carni suine. L’EFSA ritiene che una completa ed efficiente tutela della loro sicurezza sia ottenibile migliorando le informazioni sulla catena alimentare al fine di differenziare i lotti di suini in base al rischio; attuando a livello di allevamento misure di riduzione del rischio improntate su programmi di prevenzione e, a livello di impianti di macellazione, misure idonee a prevenire la contaminazione microbica attraverso specifiche procedure di igiene del processo produttivo omettendo la palpazione e/o l’incisione effettuate durante l’ispezione post mortem, che potrebbero rappresentare un’ulteriore fonte di contaminazione. La DGISAN ha dunque chiesto se si possa sostenere la modifica della normativa comunitaria, così come proposta dalla stessa EFSA, “senza aumentare i rischi per il consumatore anche tenendo conto dei pericoli legati alla nostra tipologia di allevamento/produzione”. La realtà italiana di produzione di carne suina è riconducibile, sostanzialmente, a due diversi modelli di attività di macellazione: 1. Impianti industriali ad elevate capacità produttive, rappresentanti il 65-70% della produzione di carne suina: in tali impianti vengono prevalentemente lavorati, in impianti di trasformazione annessi, soggetti appartenenti alla categoria del “suino pesante italiano” ottenuti in una filiera integrata; 2. Impianti con caratteristiche produttive di bassa o bassissima intensità di macellazione e con una maggiore diversificazione di tipologie di suini, rappresentante il 30-35% della produzione. Nell’emissione del “parere”, il CNSA ha preso atto di tre elementi non trascurabili: la difficoltà di estrapolazione ed aggregazione dei dati disponibili relativi al rischio sanitario riferito all’allevamento di provenienza, il trasferimento di questi dati, aggregati con gli esiti dell’ispezione ante e post mortem, sia a monte che a valle e che l’Unione europea incoraggia e auspica progetti pilota finalizzati ad un’esaustiva valutazione del rischio in fase di licenziamento delle carni al consumo. In conclusione, il Comitato ritiene che “Allo stato attuale, in considerazione delle diverse tipologie di allevamento e macellazione del suino in Italia e della difficoltà di estrapolazione ed aggregazione dei dati raccolti dall’attuale sistema, relativi agli esiti dell’ispezione ante e post mortem, non risulta possibile valutare l’impatto sulla tutela del consumatore dell’eventuale modifica della normativa comunitaria sull’ispezione delle

quota dei consumatori allergici alle proteine dell’uovo. A tal fine sembrerebbe più corretto e più facilmente rilevabile da parte del consumatore la seguente dicitura in etichetta: ‘Ingredienti: latte, sale, caglio, lisozima da uovo’ oppure ‘Ingredienti: latte, sale, caglio, lisozima-proteina dell’uovo’. In questo modo le persone sensibili alle proteine dell’uovo sarebbero correttamente informate”.

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MELAMINA

IN ARRIVO UN PARERE SUL TORIO l Ministero della Salute ha presentato le attività del Comitato durante il corso “Attività e organizzazione dell’EFSA - Ruolo e interazione del Ministero della Salute - Ruolo del Focal Point Nazionale”, che si è svolto a Roma il 27 settembre. Fra i pareri di prossima emanazione, oltre ad uno sul favismo, è annunciato quello sul torio (metallo radioattivo) su richiesta della Sardegna. La Regione chiede al Comitato Nazionale per la Sicurezza Alimentare di produrre un parere scientifico, “poiché la normativa vigente non individua tenori massimi per tale elemento”. Il quesito fa seguito al monitoraggio ambientale delle zone adiacenti al poligono di interforze del

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Salto di Quirra, dove é stata evidenziata la presenza di torio in campioni di miele e di prodotti a base di latte. Il nuovo CNSA, ricostituito con D.M. 18.03.2011, è stato prorogato fino al 31.12.2012. L’istituzione del CNSA rappresenta la risposta alle indicazioni europee contenute nel regolamento n. 178/2002 di costituire, all’interno degli Stati Membri organismi con funzioni analoghe all’EFSA e con i quali l’Agenzia possa collaborare oltre che agire da punto di coordinamento tra le due istituzioni (Art. 22). Il Decreto 26 luglio 2007 ne detta le funzioni e i compiti. La documentazione è pubblicata sul portale <www.salute.gov.it> (Sezione Veterinaria Internazionale)

carni suine”. Pertanto il Comitato propone “...la realizzazione di progetti pilota da parte della DGISAN e della DGSFV volti ad acquisire, relativamente ai due modelli produttivi, i dati per motivare e orientare la posizione dell’Italia”. Invita, infine, “...a valutare le potenziali criticità che l’eventuale modifica della normativa europea dell’ispezione sulle carni suine potrebbe determinare nell’ambito della sanità e del benessere animale”. Il problema rimane aperto!

ga dal Regolamento CE 727/2007, quantitativamente rappresenta una componente minore dell’esposizione complessiva a cui è esposto il consumatore atteso che circa l’80% dei focolai sfuggono ai controlli. I relatori concludono che un’efficace riduzione dei livelli complessivi di esposizione dei consumatori all’infettività da EST si può avere, piuttosto che con l’eradicazione dei focolai, soprattutto attraverso una diminuzione della prevalenza delle EST ovi-caprine sul territorio nazionale con i piani di selezione genetica in tutti gli allevamenti ovi-caprini al fine di aumentare il numero dei genotipi resistenti e conseguente riduzione del carico infettante cui il consumatore potrebbe essere potenzialmente esposto. Il parere - Il Comitato Nazionale per la Sicurezza Alimentare ritiene che in applicazione delle deroghe previste dal regolamento CE 727/2007, il rischio di esposizione del consumatore a seguito dell’assunzione di carni provenienti da animali sensibili alla malattia o da focolai di encefalopatia spongiforme trasmissibile delle EST possa definirsi accettabile; in mancanza di evidenza scientifica che dimostri la trasmissione di EST all’uomo il rischio di contrarre la malattia è da considerarsi trascurabile e quindi accettabile. Il CNSA auspica un incremento dei piani di selezione genetica di animali resistenti, già previsti dall’attuale normativa, e invita la DGSAFV a trasmettere semestralmente al CNSA i dati relativi all’andamento della suddetta malattia, al fine di consentire un costante monitoraggio.

CARNI DA FOCOLAI EST In aprile il Comitato si è espresso sul Consumo di carni di ovini e caprini provenienti da focolai di “Encefalopatie Spongiformi Trasmissibili” (EST). La richiesta di parere è stata inoltrata dalla Direzione Generale della Sanità animale e del Farmaco Veterinario “Può essere definito accettabile il rischio di esposizione del consumatore alla Proteina prionica patologica (PrPSC) in caso di adozione delle deroghe al regolamento CE n. 727/2007?”. La Direzione ministeriale chiedeva anche “se sussistono rischi accettabili di esposizione del consumatore di contrarre la malattia in seguito al consumo di carni ovicaprine provenienti da soggetti sensibili e da focolai di EST”. Secondo l’EFSA l’unico agente delle Encefalopatie Spongiformi trasmissibili per il quale è stata dimostrata la trasmissione all’uomo, è quello dell’Encefalopatia Spongiforme bovina (BSE classica); per la Scrapie classica, al contrario, tale trasmissione non è stata dimostrata; secondo il Centro di Referenza Nazionale l’Istituto Superiore di Sanità, ad oggi, non è stata evidenziata alcuna associazione tra focolai di Scrapie ovi-caprina e casi di EST umana. Un gruppo di lavoro (Prof. Giorgio Poli, Prof.ssa M.L. Cortesi, Prof. Bartolomeo Biolatti e Prof.ssa Adriana Ianieri) ha prodotto una relazione nella quale si sostiene che l’esposizione ai prioni delle EST ovi-caprine, seppur incrementata con rischio trascurabile con l’applicazione della dero-

LISOZIMA NEL GRANA PADANO La DGSAN ha chiesto una valutazione del rischio legato alla presenza del lisozima derivato dall’uovo nel grana padano (Aggiunto nella produzione dei formaggi stagionati per controllare l’insorgenza di fermentazioni anomale con produzione di gas; problema delle allergie). Allo stato, il CNSA “raccomanda al Gestore la messa in atto di ogni intervento utile a favorire la scelta consapevole del consumatore e, in particolare, di quella

Il parere è stato richiesto dalla DGSAN per una valutazione del rischio dei lattanti e dei bambini in relazione ai tenori di melamina della decisione 2008/98 CE (Usata per simulare un alto contenuto proteico di alcuni alimenti; blocco importazioni alimenti per infanzia limitazioni per quelli per adulti). Il Comitato si è espresso in questi termini: “I limiti proposti di 1 mg/kg per gli alimenti destinati all’infanzia e di 2.5 per gli altri alimenti definiti in seguito all’allarme per la importazione di prodotti alimentari dalla Cina continuerebbero a fornire sufficienti margini di sicurezza per i consumatori. In analogia, lo stesso limite viene applicato su tutti gli altri alimenti. Alla luce di quanto sopra, il limite massimo di migrazione di melamina dai materiali e dagli oggetti a contatto con gli alimenti, pari a 30 mg/kg di alimento, non appare cautelativo nei confronti della salute del consumatore Il CNSA auspica che, le misure di sicurezza alimentare relative ai tenori massimi accettabili di melamina negli alimenti destinati all’uomo e agli animali non siano applicate esclusivamente ai prodotti originari o provenienti dalla Cina”.

LISTERIA MONOCYTOGENES NEI FORMAGGI Al Comitato è stato richiesto (DGSAN) di pronunciarsi sulle correlazioni con il confezionamento, temperature di stoccaggio mantenimento della catena del freddo. Il CNSA ha raccomandato: il rispetto dei valori massimi riportati nell’allegato del reg 2073/2005; il comportamento adeguato degli OSA, in fase di lavorazione, produzione e vendita; il rispetto della raccomandazione del panel biohazard dell’EFSA; il monitoraggio sulle tipologie di formaggio.

OZONO La Regione Veneto ha chiesto un parere sul trattamento con ozono dell’aria negli ambienti di stagionatura dei formaggi a crosta non edibile (effetti sull’organismo e alcuni alimenti e alcuni tipi di formaggio). Il Comitato ha espresso parere favorevole alla ozonizzazione delle camere di stagionatura e/o degli ambienti di stoccaggio, purché in assenza di alimenti. Tale trattamento non dovrà essere in contrasto con specifici disciplinari di produzione.

ALLERGIE Il Comitato ha dato il suo placet al documento della Direzione Generale per l’Igiene e la Sicurezza degli alimenti e la Nutrizione: “ Allergie alimentarisicurezza dei consumatori- documento di indirizzo e stato dell’arte”. Il documento “ben definisce l’eziologia, la sintomatologia, il trattamento e la prevenzione delle manifestazioni allergiche legate agli alimenti”. Il Comitato -in considerazione della complessità delle procedure diagnostiche utilizzabili per emettere una diagnosi precisa di “allergia alimentare” - suggerisce di integrare il Capitolo relativo alle metodiche diagnostiche del documento succitato, tenendo conto di quanto riportato nella relazione Allergie Alimentari ed Intolleranze Alimentari: Aspetti Diagnostici”. ■


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6 Confprofessioni Crescita e Sviluppo

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Responsabilità sociale d’impresa e delle professioni Stella: premiare i professionisti, anche loro coniugano attività e valori etico-sociali

in corso d’esame in Senato un progetto di legge finalizzato a consolidare e a premiare il concetto di “responsabilità sociale” delle imprese. Si tratta di valorizzare, anche con concrete forme di incentivo e di sostegno, quelle attività produttive che coniugano utile di bilancio con l’interesse della co-

È

munità. Come? Ad esempio con lo sforzo delle certificazioni di qualità, o comunque con l’adozione di carte etiche o deontologiche e di buone prassi che rispettino i valori sociali comuni, dall’ambiente all’etica della salute. Per Gaetano Stella, Presidente di Confprofessioni “un ruolo insostituibile deve essere riconosciuto al mondo dei professionisti e alle loro competenze”. In audizione al Senato, Stella ha dichiarato che “ i pro-

Sono un professionista. Finalmente anch’io ho un Confidi che mi assiste

quando ho bisogno di credito bancario

fessionisti italiani operano da sempre canalizzando l’interesse del privato nel percorso della legalità e dell’utile collettivo”. D’obbligo il riferimento al Contratto collettivo nazionale dei dipendenti dei liberi professionisti, “uno strumento sicuramente coerente con gli obiettivi della proposta di legge”. Del resto, ha proseguito Stella, “la sensibilità del mondo dei professionisti per gli obiettivi di responsabilità sociale è pienamente comprovata dagli avanzamenti raggiunti grazie al recentissimo contratto collettivo degli studi professionali, stipulato da Confprofessioni con i sindacati di categoria il 29 novembre del 2011. Sulla base del nuovo contratto, ai lavoratori negli studi professionali sono oggi riconosciute garanzie di formazione ed apprendistato professionalizzante, promozione delle pari opportunità, sicurezza sul lavoro ed assistenza sanitaria integrativa, in una direzione di notevole ampliamento di tutele accolte come indicatori di responsabilità sociale in tutti gli standard internazionali”. Ma non solo. Per la professione medico-veterinaria - e in generale per i professionisti intellettuali - l’aderenza al bene comune collettivo è insita nell’essenza professionale per la sua missione di tutela della sanità pubblica, attraverso quella animale. One health medicine, come si dice in tutto il mondo… Il Presidente Stella ha fatto presente ai Senatori della X Commissione del Senato che “i professionisti emergono come attori dei processi di responsabilità sociale. Pur ribadendo il fermo convincimento che il lavoro professionale presenti peculiarità e specialità che lo mantengono distinto dall’attività d’impresa, è certo che la peculiare nozione di «impresa» accolta nelle definizioni scientifiche e delle istituzioni europee ai fini della definizione della responsabilità sociale va letta in una dimensione più larga e comprensiva, quale attività economica o di

rilievo economico, includente, soprattutto ai fini dell’applicazione del diritto della concorrenza, anche le professioni”. Il professionista assume, in fatto di responsabilità sociale un fondamentale ruolo di “mediazione”: i professionisti sono, costituzionalmente, i “mediatori” tra interesse privato e bene generale, e il rilievo pubblicistico delle professioni intellettuali - che si manifesta nella configurazione del regime ordinistico e nella prescrizione di un apparato deontologico - discende, appunto, dalla valenza generale degli interessi coinvolti nel lavoro professionale. Quando il professionista mette le proprie competenze intellettuali e tecniche a servizio dell’utente, già opera nel senso dell’allineamento di interessi pubblici e privati. Nelle diverse forme in cui organizza il proprio lavoro, il professionista “risponde alle stesse aspettative che sono alla base della responsabilità sociale, operando in un contesto che esprime verso di lui le medesime aspettative che esprime verso l’impresa. Una conseguenza cui si perviene anche alla luce della pur discutibilissima giurisprudenza di Cassazione, che ha oramai assimilato i grandi studi professionali alle imprese ai fini dell’assoggettamento all’IRAP, l’imposta che il testo di legge seleziona ai fini dell’applicazione delle detrazioni fiscali”. Auspicando l’integrazione dei professionisti nella disciplina della responsabilità sociale d’impresa, Confprofessioni punta a “consolidare e favorire gli sforzi che i professionisti italiani compiranno nel prossimo futuro per conformarsi ed implementare gli obiettivi contrattuali, anche in una prospettiva di responsabilità sociale. (fonte: Audizione del presidente di Confprofessioni, Gaetano Stella, in X Commissione permanente del Senato - sulla Proposta di legge S. 3116 “Disposizioni in materia di responsabilità sociale delle imprese”- www.confprofessioni.eu). ■

ANTITRUST: LIBERALIZZAZIONI ANCHE NEL SSN maggiore libertà di accesso per gli opel Garante della concorrenza chiede ratori privati - nell’erogazione di presta"maggiore libertà di accesso per gli ozioni sanitarie che non gravano sull’eraperatori privati". Trasparenza nel prorio pubblico - può contribuire a miglioracesso di convenzione. Nella segnalaziore l’efficienza e la qualità dei servizi erone, richiesta dal Governo per predisporgati, per questo l’autorizzazione alla reare la legge annuale per la concorrenza, lizzazione di strutture e all’esercizio di l’Antitrust dichiara che, dai servizi proattività sanitarie non può essere subordifessionali fino alla sanità, "ci sono anconata alla verifica di compara spazi per ulteriori apertibilità del progetto da parture dei mercati e per mite delle Regioni. Per l’Antisure pro-concorrenziali". trust, l’attuale configuraIn particolare, nel settore zione del sistema di accredella sanità- anche se "non ditamento delle imprese possono registrarsi interprivate che intendono forventi di liberalizzazione, innire servizi sanitari per tesa nella sua accezione di conto del SSN presenta apiena ed incondizionata" spetti discriminatori, a si possono però individuacausa del regime dell’acre "spazi per l’introduzione creditamento provvisorio. di stimoli concorrenziali". Il Garante Pitruzzella Il processo di selezione del Cinque le direzioni tracciasistema di convenzionate dal Garante della Conmento delle imprese private deve avvenicorrenza: 1) Maggiore libertà di accesso re su base non discriminatoria, periodica per gli operatori privati; 2) Eliminazione e trasparente, con selezioni adeguatadel regime di accreditamento provvisomente pubblicizzate. Infine, per contenerio; 3) Trasparenza nella selezione delle re la spesa pubblica sanitaria, nell’acquiimprese convenzionate; 4) Meccanismi sto di beni e servizi occorre evitare l’indi valutazione della performance delle troduzione di meccanismi che sovrastistrutture sanitarie; 5) Contenimento della mino il livello del costo standard. spesa pubblica sanitaria. Introdurre

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XIX CONGRESSO SIVE-FEEVA 1-3 FEBBRAIO 2013 - AREZZO CENTRO AFFARI E CONGRESSI - AREZZO

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8 Fisco III Rapporto Eures

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L’evasione fiscale vista dai clienti I veterinari nella percezione dei cittadini: irregolare il 25,3% clienti ci guardano. E il loro occhi aumentano con l’aumento della diffusione degli animali da compagnia. Basta leggere il terzo Rapporto Eures “Legalità ed evasione fiscale in Italia viste dai cittadini”: negli ultimi tre anni, il ricorso al veterinario ha riguardato il 16,2% delle famiglie campione, “a conferma della fortissima diffusione degli animali domestici”. Secondo i cittadini, che hanno risposto in base alla loro esperienza diretta, evade il Fisco il 25,3% dei veterinari. I clienti sono testimoni diretti dei comportamenti fiscali irregolari: la mancata emissione della fattura è l’illecito più diffuso, segue lo sconto in cambio della mancata fatturazione. Fra i veterinari, 104 milioni di compensi non dichiarati e 44 milioni di evasione. Il Rapporto 2012 dell’Eures analizza il comportamento fiscale di 52 categorie di lavoratori e mette in luce che i veterinari non sono tra i grandi evasori. Il loro tasso di illegalità fiscale (25,3%), lontano dal top degli avvocati (42,7%), ma superiore ai commercialisti e ai notai.

I

giovani. Quanto al sesso, in fatto di irregolarità fiscale, il veterinario evade con maggiore propensione nei confronti del cliente maschio (28,6%) piuttosto che femmina (22,4%).

COME SI EVADE Tra i comportamenti illeciti, il più seguito è la mancata emissione della fattura con la richiesta dell’intero compenso, caratterizzando il modus operandi del 14,1% dei veterinari. Restando in ambito medico, ad accordare uno sconto in cambio della mancata fatturazione sono soprattutto gli psicologi/psichiatri (13,3%), i dentisti (11,4%), i dietologi (11,1%), i medici specialisti (10,8%) e infine i veterinari (9,1%). Meno diffusa l’emissione della fattura con compenso aumentato (ad usarla di più sono i medici specialisti, 3%, e gli psicologi/psichiatri, 2,9%), un po’ più usata, invece, la ricevuta con corrispettivo inferiore, metodo utilizzato soprattutto dal 5,9% dei dentisti, dal 5,5% dei medici specialisti e dal 4,6% dei dietologi. L’emissione di fattura con corrispettivo inferiore non riscuote l’interesse dei veterinari che l’adottano soltanto nell’1% dei casi.

ETÀ E SESSO La percentuale di evasione riscontrata nei contatti con liberi professionisti in base alla fascia di età, colloca la maggiore percentuale (30,6%) fra i clienti di età compresa fra i 30 e 44 anni, pur senza particolari scarti fra gli scaglioni anagrafici presi in considerazione. Tra i clienti dello scaglione 45-59 anni la percentuale è del 20,6%, dai 60 anni in su la percentuale è del 29,2%. In relazione al fattore generazionale sembra che al crescere dell’età dei clienti i professionisti tendano ad una maggiore regolarità nella fatturazione. Ma sono soprattutto medici, dentisti, psicologi, dietologi e notai ad approfittare dei più

VOLUMI Per quanto riguarda i liberi professionisti della sanità, sono i dentisti con 1,5 miliardi di euro l’anno di compensi non dichiarati (pari a 639 milioni di euro evasi) a registrare i valori più elevati, seguiti dai medici specialisti (441 milioni di compensi non dichiarati e 187 milioni di euro di evasione), poi i veterinari (104 milioni di compensi non dichiarati e 44 milioni di evasione).

professionisti. Analizzando la percentuale di evasione riscontrata nei contatti con i medici veterinari, in base all’area geografica di residenza degli intervistati, i veterinari sembrano evadere in misura superiore al Centro Italia, a fronte di un 17,6% al Nord e di un 29,2% fra Sud e Isole. Anche in questo caso, la categoria dei veterinari non rientra nella media dei comportamenti dei professionisti: in generale infatti è al Sud che la mancata fatturazione delle prestazioni è decisamente più elevata che nelle regioni del Nord, in presenza di una diversa strutturazione del lavoro e del minor numero di partite IVA.

CAUSE E RIMEDI Il 68,7% degli intervistati si dice favorevole a trasformare l’evasione fiscale in reato penale, ancora più alta l’adesione del campione all’ipotesi di sospendere l’abilitazione ai professionisti che non rilasciano regolare fattura/ricevuta, che raccoglie ben l’80,3% dei consensi a fronte di appena il 9,9% di opinioni contrarie. Quasi due intervistati su tre (il 63,3%) bocciano l’azione del Governo in materia di contrasto all’evasione fiscale. Tra le ragioni alla base del fenomeno dell’evasione fiscale (erano possibili 2 risposte) i cittadini collocano al primo posto le tasse troppo elevate (53,8% delle citazioni, che salgono al 61,9% tra i lavoratori autonomi e al 62,8% tra i disoccupati); la seconda causa è indicata nella scarsa cultura della legalità fiscale. Una minore uniformità di vedute

IL BANCOMAT PER LA LOTTA ALL’EVASIONE nche i professionisti, saranno tenuti, dal 1 gennaio 2014, ad accettare pagamenti con moneta elettronica. Lo prevede il decreto "Misure urgenti per l'innovazione e la crescita: agenzia digitale e startup", approvato il 5 ottobre dal Consiglio dei Ministri (Utilizzo della moneta elettronica - art. 15). L'importo minimo sarà definito in un secondo momento con decreto Sviluppo-Economia. I soggetti che effettuano attività di vendita di prodotti e di prestazione di servizi, anche professionali, saranno tenuti, dal 1 gennaio 2014, ad accettare pagamenti con carta di debito (ad esempio, bancomat). Con decreti ministeriali (ministero dello Sviluppo economico di concerto con il ministero dell'Economia e delle Finanze) verranno disciplinati gli importi minimi, le modalità e i termini, anche in relazione ai soggetti interessati dall'attuazione della disposizione. I pagamenti elettronici potranno essere eventualmente effettuati anche tramite tecnologie mobili.

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si rileva infine sull’ipotesi di premiare i cittadini che denunciano gli evasori, ipotesi, che pure riceve la maggioranza assoluta dei consensi (52%). ■

LA CLASSIFICA

DOVE SI EVADE Il fattore territoriale influisce significativamente sul rispetto dell’obbligo di fatturazione da parte dei

COMPORTAMENTI IRREGOLARI

STIMA FATTURATO COMPLESSIVO E FATTURATO EVASO

DOPO QUATTRO VIOLAZIONI SCATTA LA SOSPENSIONE DALL’ORDINE on il Dl 138/2011 (convertito in legge e in vigore dal 13 agosto 2011) è stata introdotta la sospensione dall’Ordine per gli esercenti arti o professioni in caso di plurime violazioni dell’obbligo di emettere fattura. Si tratta di una sanzione “accessoria” a quella disposta dal Fisco. “Qualora siano state contestate a carico di soggetti iscritti in albi o ordini professionali, nel corso di un quinquennio, quattro distinte violazioni dell’obbligo di emissione del documento certificativo dei corrispettivi, compiute in giorni diversi, è disposta in ogni caso la sanzione accessoria della sospensione dell’iscrizione all’albo o all’ordine per un periodo da tre gior-

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ni ad un mese. In caso di recidiva il periodo è prolungato da quindici giorni a sei mesi”. Non fanno eccezione le violazioni commesse nell’esercizio in forma associata dell’attività professionale: la sospensione viene disposta nei confronti di tutti i singoli associati. Il provvedimento di sospensione “è immediatamente esecutivo” non appena la Direzione regionale dell’Agenzia delle entrate abbia informato l’Ordine professionale che dovrà dare seguito al provvedimento assunto dall'Amministrazione finanziaria. Avverso i provvedimenti di sospensione emessi dalle Direzioni Regionali competenti è possibile proporre ricorso avanti alle Commissioni tributarie.


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IRPEF, IRES, IRAP e IVA Fisco

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Accertamenti esecutivi Decreto legge 31 maggio 2010 n. 78 L’istanza per richiedere la sospensione del pagamento può essere inoltrata alla Commissione Tributaria insieme al ricorso contro l’avviso di accertamento o con atto separato. Per ottenere la sospensione il contribuente deve dimostrare: - che sussistono validi motivi per ritenere l’avviso di accertamento illegittimo o privo di fondamento; - che il versamento di quanto richiesto dall’Ufficio causerebbe un danno grave ed irreparabile al contribuente.

di GIOVANNI STASSI Dottore Commercialista, Torino ’articolo 29 del D.L. in intestazione, modificato ed integrato dai D.L. 70/2011 e D.L. 98/2011, dispone che gli avvisi di accertamento emessi ai fini delle imposte sui redditi (IRPEF/IRES), IRAP e IVA, devono contenere anche l’intimazione ad effettuare il pagamento delle somme in essi indicate, entro il termine di presentazione del ricorso. Si tratta dei cosiddetti “accertamenti esecutivi”. In altre parole l’avviso di accertamento diviene titolo esecutivo decorsi 60 giorni dalla notifica dell’atto. Ai fini dell’esecuzione, non sarà più necessaria la notifica della cartella di pagamento che però continuerà ad essere utilizzata nei seguenti casi: • riscossione a seguito di controllo automatico e formale delle dichiarazioni (ad esempio, ove il contribuente non versi le somme relative alle imposte dichiarate); • riscossione di imposte diverse da quelle sui redditi, IRAP e IVA (es. imposta di registro, imposta sulle successioni).

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DECORRENZA Le nuove disposizioni in materia di accertamenti esecutivi si applicano a partire dagli atti emessi dal 1° ottobre 2011, in relazione ai periodi d’imposta in corso al 31.12.2007 e successivi. Quindi per verificare la decorrenza si dovrà controllare la data di sottoscrizione dell’avviso di accertamento e non la data di notifica che normalmente coincide con la data della spedizione.

TERMINI PER IL VERSAMENTO DEGLI IMPORTI CONTESTATI Gli importi che risultano dall’avviso di accertamento devono essere versati all’Erario “entro il termine di presentazione del ricorso”. Nella maggior parte dei casi tale termine è di 60 giorni dalla notifica, salva la concessione della sospensiva da parte del Giudice tributario.

Si ricorda che: - nel caso di istanza per accedere all’istituto dell’accertamento con adesione il predetto termine si prolunga di ulteriori 90 giorni (art. 6 del DLgs. 218/97); - nel caso in cui si ricada nel periodo feriale (dal 1° agosto al 15 settembre) ogni termine è sospeso. Trascorsi 30 giorni dal termine ultimo per il pagamento (quindi nella generalità dei casi 90 giorni dalla notifica dell’atto), la riscossione delle somme richieste passa automaticamente all’Agente della riscossione che potrà procedere anche ad esecuzione forzata.

PROPOSIZIONE DEL RICORSO In caso di tempestiva proposizione del ricorso alla Commissione tributaria, si applicano le disposizioni in materia di riscossione frazionata in pendenza di giudizio (artt. 15 del DPR 602/73 e 68 del DLgs. 546/92) che prevedono quanto segue: • versamento, entro 60 giorni dalla notifica dell’atto, di un importo pari ad un terzo di quanto dovuto a titolo di imposte e relativi interessi; • versamento dei due terzi delle somme dovute e relativi interessi, dopo la sentenza della Commissione tributaria provinciale che respinge il ricorso; • il residuo a seguito della sentenza di secondo grado sfavorevole al contribuente. Antecedentemente alla sentenza di primo grado favorevole all’ufficio, non vi può, invece, essere alcuna riscossione delle sanzioni.

SOMME DA VERSARE ENTRO IL TERMINE DI PRESENTAZIONE DEL RICORSO Entro il termine di presentazione del ricorso (di regola, entro 60 giorni dalla notifica dell’accertamento), il contribuente è quindi tenuto a versare: • le somme dovute a titolo di imposta, per l’intero o per un terzo (qualora si sia presentato ricorso); • se non si è proposto ricorso, oltre alle imposte occorrerà corrispondere anche le sanzioni; Nota: se il contribuente rinuncia a presentare ricorso o istanza di accertamento

con adesione può definire l’accertamento in maniera agevolata. In questo caso, ottiene la riduzione a un terzo delle sanzioni. Per ottenere l’agevolazione è necessario versare le somme complessivamente dovute per le imposte, sanzioni e interessi entro il termine per presentare ricorso. La riduzione delle sanzioni a un terzo è riconosciuta anche al contribuente che decide di pagare l’accertamento a rate. Anche in questo caso è necessario effettuare il versamento della prima rata entro il termine per presentare ricorso. • gli interessi indicati sull’avviso.

AGGI DI RISCOSSIONE Se il versamento degli importi richiesti nell’avviso di accertamento avviene entro il termine di presentazione del ricorso, il contribuente non deve corrispondere alcun aggio di riscossione.

ESCLUSIONE DELLA SANZIONE PER OMESSO VERSAMENTO ENTRO IL TERMINE PER IL RICORSO In caso di omesso versamento delle somme richieste con l’avviso di accertamento entro il termine per il ricorso, non si applica la sanzione del 30% prevista dall’art. 13 del DLgs. 471/97 (sanzione per i versamenti effettuati in ritardo).

SOMME DA VERSARE SUCCESSIVAMENTE AL TERMINE DI PRESENTAZIONE DEL RICORSO Qualora il contribuente non provveda a versare le somme entro il termine di presentazione del ricorso, oltre a quanto sopra elencato, deve corrispondere: • gli aggi di riscossione, nella misura totale del 9% delle somme da versare; • gli interessi di mora di cui all’art. 30 del DPR 602/73, da calcolarsi dal giorno successivo alla notifica dell’atto fino a quello in cui avviene il versamento (a decorrere dall’1.10.2011, il tasso è pari al 5,0243%); • le eventuali spese relative alle procedure esecutive. Con Risoluzione numero 95 del 27 settembre 2011 (consultabile sul sito www.agenziaentrate.gov.it), l’Agenzia delle Entrate ha istituito i nuovi codici tributo per il versamento di quanto dovuto sulla base dei nuovi accertamenti esecutivi.

SOSPENSIONE DELL’ESECUZIONE FORZATA Per effetto delle modifiche apportate dal DL 70/2011, l’esecuzione forzata è sospesa per un periodo di 180 giorni dall’affidamento degli accertamenti esecutivi agli Agenti della riscossione. Tale sospensione non si applica

con riferimento alle azioni cautelari e conservative (ad esempio fermi ed ipoteche), nonché ad ogni altra azione prevista dalle norme ordinarie a tutela del creditore. La sospensione non opera se, a seguito dell’affidamento del credito ad Equitalia anche prima dei termini previsti, gli Agenti della riscossione vengano a conoscenza di elementi idonei a dimostrare il fondato pericolo per il positivo esito della riscossione. Sotto il profilo operativo, pertanto: • il contribuente può presentare ricorso e contestualmente richiedere la sospensione dell’accertamento alla Commissione tributaria; • in ogni caso (a prescindere dalla presentazione del ricorso), la sola esecuzione (quindi il pignoramento) viene sospesa per 180 giorni dall’affidamento del credito ad Equitalia; pertanto, salvo cause di sospensione dei termini per il ricorso (accertamento con adesione, termini feriali), dalla notifica dell’accertamento l’esecuzione è sospesa per 270 giorni (60 + 30 + 180); • ove, a seguito dell’affidamento del credito, emergano elementi idonei ad integrare il pericolo per la riscossione, la sospensione dell’esecuzione viene meno; • la sospensione non si applica, in ogni caso, con riferimento a fermi e ipoteche, che, in costanza dei presupposti di legge, potranno essere adottati decorsi 90 giorni dalla notifica dell’atto, a meno che, entro tale termine, il giudice abbia già concesso la sospensione giudiziale.

DILAZIONE DELLE SOMME La dilazione del pagamento delle somme richieste con l’accertamento esecutivo può essere concessa solo dopo il relativo affidamento all’Agente della riscossione. Dal momento che l’affidamento del credito ad Equitalia avviene decorsi 30 giorni dalla scadenza del termine ultimo per il pagamento e quindi di regola, decorsi 90 giorni dalla notifica dell’accertamento, il presupposto per l’ottenimento della dilazione è la messa in mora del contribuente.

RESTITUZIONE DELLE SOMME NEL CASO DI ESITO POSITIVO DEL RICORSO Nel caso in cui la Commissione Tributaria abbia accolto il ricorso proposto dal contribuente, il comma 2 dell’articolo 68 del Decreto Legislativo 546/1992 stabilisce che “se il ricorso viene accolto, il tributo corrisposto in eccedenza rispetto a quanto statuito dalla sentenza della commissione tributaria provinciale, con i relativi interessi previsti dalle leggi fiscali, deve essere rimborsato d’ufficio entro novanta giorni dalla notificazione della sentenza”. ■

CON LA DELEGA FISCALE DIREMO ADDIO ALL’IRAP? ia libera della Commissione Finanze della Camera ad una possibile svolta nell’imposizione dell’Irap (Imposta regionale sulle attività produttive). La delega fiscale è stata modificata con un emendamento del relatore, che delega il Governo a chiarire cosa si intenda per “autonoma organizzazione”. Un chiarimento che stabilirà in via definitiva chi pagherà l’imposta e chi no. I professionisti non ritengono di avere “autonoma organizzazione” e dunque di non dover pagare l’imposta. Infatti, e c’è già molta giurisprudenza di questo stesso avviso, l’attività intel-

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lettuale non può prescindere dalla presenza del professionista e comunque dal suo apporto individuale. Se infatti una fabbrica di scarpe produce “in autonomia” dalla proprietà, lo stesso non può dirsi per un intervento chirurgico, esempio eclatante per dire che senza il professionista l’attività professionale non esiste. Il governo, nell'applicazione della delega fiscale, chiarirà la definizione di autonoma organizzazione ai fini della assoggettabilità, dichiarandosi implicitamente pronto ad arrivare un taglio dell’Irap a beneficio di professionisti, lavoratori autonomi e piccole imprese.


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Associazione Federata ANMVI

SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA REDDITO

in collaborazione con le Delegazioni Regionali SIVAR Campania - Lazio - Molise - Puglia - Basilicata

GIORNATA INTERREGIONALE SIVAR LE PARASSITOSI NEI RUMINANTI, DALLA DIAGNOSI AL BENEFICIO ECONOMICO DEL LORO TRATTAMENTO San Basilio Mottola (Taranto), 16 Novembre 2012 OBIETTIVI EVENTO FORMATIVO: Il controllo delle malattie parassitarie nei ruminanti rappresenta una disciplina poco considerata ed affrontata nella pratica quotidiana. Il convegno proporrà gli strumenti da utilizzare per una diagnosi corretta della malattia (strumento indispensabile per il successo terapeutico) e gli aggiornamenti sui mezzi e metodiche per monitorare in maniera efficace le parassitosi, sottolineando i vantaggi economici di cui può beneficiare un allevamento di ruminanti.

MODERATORE Vito Loconte - Medico Veterinario Libero Professionista, Brindisi RELATORI Giuseppe Cringoli - Facoltà di Medicina Veterinaria di Napoli Antonio Bosco - Medico Veterinario Libero Professionista, Salerno PROGRAMMA SCIENTIFICO 8.30 Registrazione dei partecipanti 9.00 Saluto del Moderatore ed inizio lavori 9.00 Parassitosi nella bovina da latte: eziologia e diagnosi Antonio Bosco 10.00 Pausa 10.30 Trattamento antiparassitario e beneficio economico nella bovina: stato dell’arte Giuseppe Cringoli Case study Bovini Vito Loconte Discussione 12.30 Pausa pranzo 14.00 Parassitologia ovicaprina: eziologia e diagnosi

Antonio Bosco Trattamento antiparassitario e beneficio economico: stato dell’arte. Giuseppe Cringoli Case report Ovini Vito Loconte 15.30 Discussione 16.30 Questionario ECM, consegna attestati e termine della giornata ISCRIZIONE Iniziativa gratuita rivolta ai laureati in Medicina Veterinaria. Esclusa la partecipazione agli studenti. L’iscrizione ai convegni dà diritto a: • Pausa pranzo • Attestato di frequenza • Attestato crediti formativi ECM SEDE SVOLGIMENTO EVENTO HOTEL CECERE S.S.100 Km 52,700 San Basilio Mottola (Taranto) SEGRETERIA SCIENTIFICA ED ORGANIZZATIVA SIVAR - Paola Orioli Via Trecchi 20, 26100 Cremona Tel.: 0372-40.35.39, Fax 0372-40.35.54 info@sivarnet.it, www.sivarnet.it

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Eventi Veterinari

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SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIA SOCIETÀ FEDERATA ANMVI

SEMINARIO REGIONALE SCIVAC PUGLIA IL RISCHIO PERIOPERATORIO Bari, 11 Novembre 2012

DELEGAZIONE REGIONALE LIGURIA

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TUTTO QUELLO CHE DEVI SAPERE IN DERMATOLOGIA NELLA TUA ATTIVITÀ PRATICA: INCONTRA FEDERICO LEONE

9.30 11.00 11.30

13.00

Relatore: Federico Leone RELATORE Paolo Franci

24-25 NOVEMBRE 2012 • GENOVA OBIETTIVI Questo corso di dermatologia veterinaria è rivolto a medici veterinari che non si occupano di dermatologia ma che sono costretti, per la frequenza con cui si manifestano le malattie dermatologiche nel cane e nel gatto, a confrontarsi quotidianamente, nella loro pratica clinica, con questo vasto capitolo della medicina interna. Il corso si propone di fornire ai partecipanti un approccio diagnostico sistematico della disciplina: partendo dall’esame del paziente dermatologico viene indicata la metodica di scelta ragionata per eseguire correttamente i test diagnostici necessari al conseguimento della diagnosi. Per tutti gli esami complementari disponibili in dermatologia veterinaria viene indicata la corretta tecnica di esecuzione, le finalità e le indicazioni che il clinico può trarne per elaborare il suo iter diagnostico. Obiettivo del corso è di fornire un metodo di lavoro sistematico che permetta di affrontare qualsiasi problema dermatologico anche quelli previamente mai osservati. RELATORE FEDERICO LEONE Med. Vet. - Libero professionista, Senigallia (AN)

14.15 15.25 15.30

17.00 17.30 19.00

PROGRAMMA SCIENTIFICO SABATO, 24 Novembre 2012 Registrazione dei partecipanti Saluto ai partecipanti ed inizio dei lavori La visita dermatologica: dalla gestione del proprietario alla gestione del paziente Federico Leone Pausa caffè Come gestire un paziente con prurito Federico Leone Discussione

DOMENICA, 25 Novembre 2012 9.00 Come gestire un paziente con alopecia Federico Leone 11.00 Pausa caffè 11.30 Come affrontare le diverse lesioni dermatologiche (dermatiti desquamative, papulo-pustolose, nodulari, erosive ulcerative) Federico Leone

13.00 Pausa pranzo 14.30 Come affrontare lesioni localizzate in particolari aree anatomiche (tartufo, ano, unghie) Federico Leone 16.00 Pausa caffè 16.30 Come gestire un paziente con otite cronica Federico Leone 17.30 Test di valutazione dell’apprendimento e discussione finale 18.00 Consegna degli attestati di partecipazione e termine della giornata

OBIETTIVI La giornata ha lo scopo di discutere dell’essenza stessa dell’anestesia e cioè, del rischio perioperatorio e della sua minimizzazione. Partendo dalla pratica giornaliera, sarà sottolineata l’importanza di avere sia un medico veterinario che un paziente “preparati” all’anestesia. Il “fare anestesia” necessita di attrezzature, dal funzionamento delle quali, dipende in buona parte la sicurezza dei nostri animali. Tuttavia motivi di ordine economico impongono spesso delle scelte sulla dotazione di ogni struttura. Sarà, quindi, suggerito come investire in maniera coerente con la vocazione della propria struttura, che questa sia un piccolo ambulatorio così come un grande ospedale. PROGRAMMA SCIENTIFICO 8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze

PER INFORMAZIONI Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC Monica Borghisani Palazzo Trecchi - Via Trecchi, 20 26100 Cremona Tel. 0372 403506 - Fax 0372 403530 E-mail: delregionali@scivac.it www.scivac.it Organizzato da EV Soc Cons ARL è una Società con sistema qualità certificato ISO 9001:2008

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SEDE Sheraton Bari Hotel, Via Cardinale Agostino Ciasca 9 - Bari PER INFORMAZIONI E ISCRIZIONI Monica Borghisani - Segreteria SCIVAC Tel 0372/40.35.06 - Fax 0372/45.70.91 E-mail: delregionali@scivac.it www.scivac.it

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CORSO DI BASE PER IL CONTROLLO DELLE MALATTIE OCULARI EREDITARIE DAL 18 AL 20 GENNAIO 2013 CORSO PROPEDEUTICO AGLI ESAMI DI VERIFICA PER L’ACCESSO AL PANEL ITALIANO FSA-HED DOMENICA 20 GENNAIO IN COMUNE CON IL CORSO BASE

Palazzo Trecchi - Cremona DIRETTORE DEL CORSO

La partecipazione al seminario è gratuita, riservata ai soci SCIVAC in regola con la quota associativa del 2012: è gradita la preiscrizione on line.

17.00

FSA

ISCRIZIONE ONLINE Entro il 17 Novembre 2012 http://registration.evsrl.it/?id=179

I medici veterinari Pre iscritti on line avranno diritto a: • Pranzo domenica 25 novembre • Copia degli atti • Attestati di partecipazione

15.30 16.00

FONDAZIONE SALUTE ANIMALE

SEDE Villa Ronco, via Nino Ronco 31 16149 Genova

Numero massimo di partecipanti: 80

13.30 14.30

Saluto ai partecipanti del Presidente, presentazione del relatore ed inizio dei lavori Come quantificare e ridurre il rischio perianestesiologico Pausa Attrezzatura in anestesia veterinaria e riduzione del rischio perioperatorio: di cosa necessito e come faccio a trarre il massimo da ciò che già ho Spazio per eventuale relazione commerciale (nel caso non si svolga la relazione il programma nel pomeriggio sarà anticipato di mezz’ora) Pausa Casi clinici interattivi (L’importanza dell’esame preanestesia e dell’eventuale stabilizzazione perioperatoria del paziente) Pausa Casi clinici interattivi (L’importanza del monitoraggio perioperatorio) Test di valutazione dell’apprendimento e discussione finale Consegna degli attestati di partecipazione e termine della giornata

Prof. Claudio Peruccio Med Vet, Dipl ECVO, SCMPA, Torino RELATORI Dott. Giovanni Barsotti Med Vet, Dr Ric, SCMPA, Università degli Studi di Pisa Dott.ssa Manuela Crasta Med Vet, Dipl ECVO, Bologna Dott. Nunzio D’Anna Med Vet, Dipl ECVO, Dr Ric, Roma Dott.ssa Cristina Giordano Med Vet, Torino Dott.ssa Chiara Giudice Med Vet, Phd, Dipl ECVP, DIVET, Università degli Studi di Milano Dott. Adolfo Guandalini Med Vet, Dipl ECVO, Dr Ric, Roma Dott. Domenico Multari Med Vet, Dr Ric, SCMPA, Treviso Prof. Claudio Peruccio Med Vet, Dipl ECVO, SCMPA, Torino Prof. Michele Polli Med Vet, Phd, Università degli Studi di Milano Dott.ssa Antonella Rampazzo Med Vet, Phd, Dipl ECVO, Torino Dott. Gianluca Rovesti Med Vet, Dipl. ECVS, Clinica Miller - Cavriago

Corso di base per il controllo delle malattie oculari ereditarie Cremona, 18-19 gennaio 2013 OBIETTIVI DEL CORSO DI BASE Fornire ai medici veterinari interessati l’informazione di base indispensabile per intraprendere un percorso di apprendimento relativo al settore delle malattie oculari ereditarie. Indicare le tappe successive per raggiungere adeguati livelli di competenza per sottoporsi agli esami di verifica per il Panel Italiano FSA.

Corso propedeutico agli esami per il Panel Italiano FSA Cremona, 20 gennaio 2013 OBIETTIVI DEL CORSO AVANZATO Fornire a chi ha già una specifica competenza nel settore delle malattie oculari ereditarie le informazioni indispensabili per pianificare lo studio ai fini degli esami di verifica.

Controllare la propria preparazione mediante autovalutazione esaminando numerosi quadri clinici presentati dai relatori e/o da iscritti al corso.

PROGRAMMA SCIENTIFICO VENERDÌ 18 GENNAIO 2013 La riproduzione selezionata ENCI ed il controllo delle malattie oculari ereditarie. Protocollo per l’accesso al Panel Italiano FSA (C. Peruccio) 9.30 Aspetti di genetica delle patologie oculari ereditarie (M. Polli) 10.30 Pausa caffè 11.00 Basi di embriologia, sviluppo dell’occhio ed embriogenesi delle malformazioni oculari ereditarie (C. Peruccio) 11.45 Malattie ereditarie degli annessi e della cornea (N. D’Anna - D. Multari) 12.30 Pausa pranzo 14.00 Malattie ereditarie del tratto uveale (A. Guandalini) 14.45 Anomalie del legamento pettinato / glaucoma (A. Guandalini) 15.30 PPM/Peters’ anomaly - PHTVL / PHPV (C. Peruccio) 16.15 Pausa caffè 16.45 Malattie ereditarie della lente (N. D’Anna, A. Rampazzo) 17.30 Test genetici (M. Polli) 18.00 Discussione e interpretazione di quadri clinici relativi agli argomenti della giornata ed autovalutazione (G.L. Rovesti, C. Peruccio) 19.00 Termine del programma del primo giorno 9.00

SABATO 19 GENNAIO 2013 Malattie ereditarie della retina Displasia (N. D’Anna) Sindrome dell’occhio del Collie (D. Multari) 9.30 Le PRA ad insorgenza precoce (M. Crasta) 10.00 Pausa caffè 10.30 Le PRA ad insorgenza tardiva (M. Crasta) 11.00 Altre retinopatie degenerative ereditarie (C. Peruccio) 11.30 Alterazioni ereditarie del nervo ottico (C. Peruccio) 8.30 9.00

12.00 Discussione 12.30 Pausa pranzo 14.00 Test genetici per le malattie della retina (M. Polli) 14.30 Correlazioni clinico-patologiche delle più importanti malattie oculari ereditarie (C. Giudice) 15.30 Oculopatie ereditarie rilevate in Italia negli anni 2009-2012 • Il punto di vista epidemiologico (G. Barsotti, C. Giordano, A. Guandalini) • Il punto di vista genetico (M. Polli) 16.30 Pausa caffè 17.00 Discussione e interpretazione di quadri clinici relativi agli argomenti della giornata ed autovalutazione (G.L. Rovesti, C. Peruccio) 19.00 Termine del programma del secondo giorno DOMENICA 20 GENNAIO 2013 Corso propedeutico agli esami di verifica per l’accesso al Panel Italiano FSA-HED (domenica in comune con corso base) 8.30 Le prove di esame per il Panel Italiano FSA e quelle richieste per il Panel ESE dell’ECVO: • competenza teorica • riconoscimento di quadri clinici • prove pratiche (C. Peruccio) 9.15 La certificazione secondo i protocolli FSA. Verso una valutazione uniforme (C. Peruccio) 10.00 Pausa caffè 10.30 Discussione e interpretazione di immagini relative a quadri clinici controversi ed autovalutazione (G.L. Rovesti, C. Peruccio) 12.00 Discussione 12.30 Termine del corso L’ISCRIZIONE COMPRENDE • Attestato di frequenza • Coffee break e light lunch offerti PER INFORMAZIONI Segreteria FSA - Elena Bonetti Via Trecchi, 20 - 26100 Cremona Tel. 0372/403511 - Fax 0372/457091 E-mail: info@fondazionesaluteanimale.it www.fondazionesaluteanimale.it


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12 Eventi Veterinari SIMEF

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SIRVAC

Incontro aperto ai soci SIRVAC

SOCIETÀ ITALIANA DI M EDICINA F ELINA

UN PICCOLO PAZIENTE, UN GRANDE IMPEGNO: IL GATTINO PEDIATRICO Sabato 3 Novembre 2012 - Cremona, Palazzo Trecchi

SOCIETÀ ITALIANA DI RIPRODUZIONE VETERINARIA PER ANIMALI DA COMPAGNIA

LA RIPRODUZIONE SELEZIONATA E LE PATOLOGIE GENETICHE Domenica 4 Novembre 2012 - Cremona, Palazzo Trecchi

14.30 Casi clinici (Alimentazione assistita - Svezzamento - Sviluppo intestinale) 16.00 Pausa 16.30 Casi clinici (Intossicazioni nel paziente pediatrico) 17.30 Domande e discussione finale 18.00 Chiusura dei lavori

11.15 La riproduzione selezionata attraverso il controllo e la prevenzione delle patologie ereditarie mediante i test del DNA 12.00 Discussione 12.45 Pausa pranzo 14.15 Esempi di gestione e prevenzione delle principali malattie ereditarie del cane e del gatto 15.00 Discussione 15.30 Casi clinici a cura dei soci SIRVAC 16.15 Chiusura dei lavori

ISCRIZIONE L’incontro è gratuito per tutti i soci SIMEF/ SIRVAC in regola con l’iscrizione 2012. NON è necessaria la pre-iscrizione. Presentarsi in sede congressuale per la registrazione.

RELATORE Manuela Farabolini, Roma PROGRAMMA SCIENTIFICO 8.30 Registrazione dei partecipanti 9.25 Saluto ai partecipanti, presentazione del relatore ed inizio dei lavori 9.30 Mortalità neonatale 11.00 Pausa 11.30 Principali infezioni virali e batteriche nel cucciolo pediatrico - Protocolli terapeutici - Controllo della temperatura - Controllo del dolore 13.00 Spazio per eventuale comunicazione commerciale 13.30 Pausa pranzo

QUOTE DI PARTECIPAZIONE (COMPRENSIVE DI IVA 21%) Soci SIMEF/SIRVAC 2012: GRATUITO Soci SCIVAC: € 90,00 Non soci: € 180,00 INFORMAZIONI Segreteria Società Specialistiche SCIVAC Tel. 0372 403509 - Fax 0372 457091 E-mail: socspec@scivac.it

ISCRIZIONE L’incontro è gratuito per tutti i soci SIRVAC in regola con l’iscrizione 2012. NON è necessaria la pre-iscrizione. Presentarsi in sede congressuale per la registrazione.

RELATORE Michele Polli, Milano

QUOTE DI PARTECIPAZIONE (COMPRENSIVE DI IVA 21%) Soci SIRVAC 2012: GRATUITO Soci SCIVAC: € 90,00 Non soci: € 180,00

PROGRAMMA SCIENTIFICO 9.00 Registrazione dei partecipanti 9.30 Basi genetiche delle patologie ereditarie nel cane e nel gatto (malattie monogeniche e poligeniche, autosomiche dominanti e recessive e complicanze come penetranza e insorgenza tardiva) 10.15 Screening delle patologie ereditarie attraverso i nuovi test del DNA (oculopatie, neuropatie, malattie metaboliche, nefropatie, cardiopatie, malattie scheletriche) 11.00 Pausa

INFORMAZIONI Segreteria Società Specialistiche SCIVAC Tel. 0372 403509 - Fax 0372 457091 E-mail: socspec@scivac.it

SIODOCOV SOCIETÀ ITALIANA DI ODONTOSTOMATOLOGIA CHIRURGIA ORALE VETERINARIA

E

ODONTOIATRIA E PATOLOGIA ORALE PEDIATRICA-PEDODONZIA PATOLOGIE DEI TESSUTI DURI E MOLLI IN ETÀ PEDIATRICA E LORO TRATTAMENTO Domenica 11 Novembre 2012 - Cremona, Palazzo Trecchi 13.30 Pausa pranzo 14.30 Patologie scheletriche del cranio in età pediatrica: osteopatia craniomandibolare, periostite ossificante mandibolare, iperparatiroidismo secondario renale e nutrizionale, displasia temporomandibolare - M. Radice 15.30 Gestione degli eventi traumatici in età pediatrica - P. Squarzoni 17.00 Casi clinici a cura dei soci SIODOCOV 18.00 Chiusura dei lavori

RELATORI Alessandro De Simoi, Belluno Margherita Gracis, Milano Mirko Radice, Milano Paolo Squarzoni, Bologna PROGRAMMA SCIENTIFICO 8.30 Registrazione dei partecipanti 9.00 Patologie dei tessuti molli orali in età pediatrica: gengivite iperplastica giovanile nel gatto, Gray Collie syndrome, alterazioni di forma e dimensioni della lingua, Tight lip syndrome nello Shar Pei, atresie salivari e sialoadeniti, neoplasie del cavo orale del cucciolo - A. De Simoi 11.00 Pausa 11.30 Cheilo e palatoschisi di origine congenita: diagnosi, scelte terapeutiche e metodologie chirurgiche M. Gracis

ISCRIZIONE L’incontro è gratuito per tutti i soci SIODOCOV in regola con l’iscrizione 2012. NON è necessaria la pre-iscrizione. Presentarsi in sede congressuale per la registrazione. QUOTE DI PARTECIPAZIONE (COMPRENSIVE DI IVA 21%) Soci SIODOCOV 2012: GRATUITO Soci SCIVAC: € 90,00 Non soci: € 180,00 INFORMAZIONI Segreteria Società Specialistiche SCIVAC Tel. 0372 403509 - Fax 0372 457091 E-mail: socspec@scivac.it

SVIDI SOCIETÀ VETERINARIA ITALIANA DI D IAGNOSTICA PER I MMAGINI

DIAGNOSTICA PER IMMAGINI NEL PAZIENTE CON INCONTINENZA URINARIA Domenica 4 Novembre 2012 - Cremona, Palazzo Trecchi 12.15 Pausa pranzo 14.00 Diagnostica per immagini avanzata del paziente anziano incontinente F. Rossi 14.45 Indicazioni per l’esame cistoscopico nei pazienti incontinenti R. Caccamo 15.30 Pausa 16.00 Casi clinici portati dai membri della SVIDI e discussione collettiva 17.30 Chiusura dei lavori

RELATORI Luca Benvenuti, Lucca - Roberta Caccamo, Torino - Federica Rossi, Bologna - Paola Scarpa, Milano - Giliola Spattini, Modena

ISCRIZIONE L’incontro è gratuito per tutti i soci SVIDI in regola con l’iscrizione 2012. NON è necessaria la pre-iscrizione. Presentarsi in sede congressuale per la registrazione.

PROGRAMMA SCIENTIFICO 8.30 Registrazione dei partecipanti 9.00 Approccio clinico e laboratoristico al paziente incontinente P. Scarpa 9.40 Primo approccio diagnostico nel paziente con uretere ectopico G. Spattini 10.20 Primo approccio diagnostico ad altre cause di incontinenza nel paziente giovane L. Benvenuti 11.00 Pausa 11.30 Diagnostica per immagini avanzata del giovane paziente incontinente F. Rossi

QUOTE DI PARTECIPAZIONE (COMPRENSIVE DI IVA 21%) Soci SVIDI 2012: GRATUITO Soci SCIVAC: € 120,00 Non soci: € 240,00 INFORMAZIONI Segreteria Società Specialistiche SCIVAC Tel. 0372 403509 Fax 0372 457091 E-mail: socspec@scivac.it

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Eventi Veterinari

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A.N.M.V.I. SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI ESOTICI

ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI

In collaborazione con

SECONDO INCONTRO SIVAE 2012 “AGGIORNAMENTI DI MEDICINA DEGLI ANIMALI ESOTICI” 10-11 Novembre 2012 - Cremona, Palazzo Trecchi

Tutte le relazioni saranno di 25 minuti più 10 di discussione PROGRAMMA SCIENTIFICO Sabato 10 Novembre 2012 8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente, presentazione del/i relatore/i ed inizio dei lavori 09.30 Applicazione del microchip nei cheloni terrestri: problematiche e soluzioni - Alessandro Bellese 10.05 Diagnostica per immagini nei nuovi animali da compagnia: applicazioni pratiche in casi clinici - Giovanni Mazza 10.40 Pausa 11.15 Aspetti pratici del monitoraggio intraoperatorio negli Animali Esotici Igor Pelizzone 11.50 Assemblea Straordinaria Soci Sivae 12.25 Pausa Pranzo 14.00 Gestione dei felini nei circhi Michele Capasso 15.00 Ostectomia della testa del femore in un leone - Marco Di Giuseppe 15.45 Pausa 16.15 La visita clinica nel paziente aviare Marco Bedin 16.50 Il veterinario di colombaia: la gestione dei piccioni viaggiatori Diego Catarossi 17.25 Impiego del laser terapeutico negli animali esotici Giordano Nardini

Domenica 11 Novembre 2012 9.00 La video-otoscopia nella diagnosi e nella terapia delle otiti del coniglio Vanessa Partata 09.35 Cardiologia del furetto, dalla semeiotica... all'autopsia Di Girolamo Nicola 10.10 Pausa 11.00 Diagnostica di laboratorio applicata alle malattie batteriche dei volatili ornamentali inclusi i galliformi Dania Bilato 11.35 Diagnostica di laboratorio applicata alle malattie virali degli uccelli ornamentali inclusi i galliformi Dania Bilato 12.10 Test di valutazione dell’apprendimento e discussione finale 12.30 Consegna degli attestati di partecipazione e termine dell’evento ISCRIZIONE L’incontro è gratuito per tutti i soci SIVAE in regola con l’iscrizione 2012. Non è richiesta la preiscrizione. Gli interessati devono registrarsi direttamente in sede d’incontro presentandosi alle ore 08.30 presso la segreteria. GLI ORGANIZZATORI DELL’EVENTO SI IMPEGNANO A RISPETTARE IL PROGRAMMA PUBBLICATO CHE RIMANE SUSCETTIBILE DI VARIAZIONI PER CAUSE DI FORZA MAGGIORE È PROIBITO FILMARE O FOTOGRAFARE LE PRESENTAZIONI DEI RELATORI

SEGRETERIA SIVAE Elisa Tel: 0372/40.35.00 E-mail: info@sivae.it

IL PAZIENTE CONIGLIO: VISITA CLINICA E PRINCIPALI PATOLOGIE Domenica 18 Novembre - Busaldella di Campoformido (UD)

13.30 14.30 15.30 16.00 17.00 17.30

PROGRAMMA SCIENTIFICO 8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente dell’Ordine della provincia di Udine, presentazione del relatore ed inizio dei lavori 9.30 Esame della cavità orale del coniglio: malocclusione e ascessi odontogeni 11.00 Pausa 11.30 Esame dell’apparato digerente: stasi gastroenterica e diarrea 13.00 Spazio per eventuale relazione

“SOCIETÀ ITALIANA MANAGEMENT VETERINARIO ANMVI”

CREMONA, 16-17 NOVEMBRE 2012 PROGRAMMA PRIMO GIORNO - VENERDÌ 16 NOVEMBRE 2012 14.30 Registrazione dei partecipanti 15.00 Saluto partecipanti e presentazione del corso dott. M. Viotti 15.15 Principi fondamentali del marketing - dott. M. Serreri 16.00 Il web e le nuove frontiere della comunicazione dott. B. Borgarello 16.30 Pausa 17.00 Cultura e strategia d’impresa… innovativa dott. M. Serreri 17.45 La comunicazione verso l’esterno - dott. B. Borgarello 18.15 Discussione e chiusura lavori della prima giornata SECONDO GIORNO - SABATO 17 NOVEMBRE 2012 08.30 Verifica delle presenze 09.00 Sistemi Informatici: pacchetto office e pacchetti gratuiti; sistemi gestionali; nuove

commerciale (nel caso non si svolga la relazione il programma nel pomeriggio sarà anticipato di mezz’ora) Pausa Esame della cute: dermatiti e neoplasie Pausa Esame neurologico: encefalite e sindrome vestibolare Discussione finale Consegna degli attestati di partecipazione e termine della giornata

ISCRIZIONE L’incontro è gratuito per tutti i soci SIVAE e SCIVAC in regola con l’iscrizione 2012. Non è richiesta la preiscrizione. Gli interessati devono registrarsi direttamente in sede d’incontro presentandosi alle ore 08.30 presso la segreteria. SEDE Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie, Sezione di Udine V. Della Roggia 100. Basaldella di Campoformido (UD) Uscita Autostrada A4 Udine Sud. SEGRETERIA SIVAE Elisa Tel: 0372/40.35.00 E-mail: info@sivae.it

tendenze dell’informatica - dott. B. Borgarello 09.30 Esercitazione pratica: creazione di un minisito dott. B. Borgarello 10.30 Pausa 11.00 Organizzazione e raccolta dati di una struttura veterinaria - dott. M. Viotti 11.30 Cultura e strategia d’impresa… innovativa dott. M. Serreri 12.00 Basi del marketing dei servizi e sue applicazione ai settori medici - dott. M. Serreri 12.30 Discussione 13.00 Pausa pranzo 14.30 Impostazione di un bilancio base - dott. M. Viotti 15.00 Pricing in una struttura veterinaria dott. M. Viotti 15.30 Pausa 16.00 Discussione sui temi trattati durante il corso dott. Borgarello, Serreri e Viotti 17.00 Termine del corso e rilascio attestati

Gli organizzatori si impegnano a rispettare il programma pubblicato, che rimane tuttavia suscettibile di variazioni per cause di forza maggiore.

RELATORI MARCO VIOTTI DVM, Presidente SIMV Laureato a Torino nel 1994 con una tesi sperimentale sull’embriogenesi cardiaca, si occupa esclusivamente di piccoli animali. Ha frequentato numerosi corsi di aggiornamento Scivac, nonché congressi e seminari. Attualmente coordinatore SIMV (Società Italiana di Management Veterinario), si occupa esclusivamente di Medicina Interna e Practice Management.

BARTOLOMEO BORGARELLO DVM, Internet e social network SDA Bocconi Laureato in Medicina Veterinaria nel 1989, da sempre si occupa di chirurgia ed ortopedia e coltiva una passione per il web. Ha approfondito lo studio dei sistemi informatici e ha frequentato diversi corsi di web-marketing tra cui

A CHI È RIVOLTO: A tutti i giovani che intendono aprire una nuova struttura o a coloro che intendono radicalmente rinnovare la propria. NUMERO PARTECIPANTI: Massimo n. 40.

L’ISCRIZIONE COMPRENDE: • Atti delle relazioni in formato carteceo • Attestato di frequenza • 1 light lunch

SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI ESOTICI

RELATORE Ketti Meneghin Delegazione regionale Elena Roussel

CORSO BASE DI MANAGEMENT VETERINARIO

OBIETTIVI DEL CORSO: Fornire degli strumenti pratici e praticabili di organizzazione aziendale da applicare alla struttura veterinaria. INFORMAZIONI GENERALI: Si consiglia ai partecipanti di munirsi di un proprio PC per le esercitazioni.

“Internet & social media per la comunicazione corporate e di marketing” presso SDA Bocconi. Relatore in diversi congressi con argomenti legati all’informatica ed al Web. Componente del Board della SIMV.

MASSIMILIANO SERRERI DVM, MET Bocconi Laureato in medicina veterinaria nel 2000. Master in economia del turismo all’Università Bocconi conseguito nell’anno 2008 e Master Sole 24Ore Management & Leadership nell’anno 2009. Consulente per il gruppo vetservice & cinoservice della Sardegna; consulente per Gruppo “Martini Holding“ Gruppo Alberghiero; consulente del Consorzio Costa Smeralda per servizi veterinari della Costa Smeralda; consulente del gruppo L&D grossa Distribuzione Business Advisor per R&S vet management. Componente del Board della SIMV.

IL CORSO DA DIRITTO A: • Atti • Attestato di partecipazione • Pausa pranzo • Assistenza remota post corso per 6 mesi gratuita. • Partecipazione gratuita alla giornata SIATAV/SIMV di Domenica 18 Novembre 2012. SEDE DEL CORSO: ANMVI - Palazzo Trecchi Via Trecchi, 20 - 26100 Cremona CONTATTI CON LA SEGRETERIA DEL CORSO Tel. 0372/40.35.36 management@anmvi.it - www.anmvi.it


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14 Focus Dermatologia

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Aspetti clinici delle più comuni genodermatosi Le genodermatosi da mutazioni a carico delle componenti strutturali “più superficiali” di GIORDANA ZANNA Med Vet, PhD, Dipl. ECVD - Milano ’essere continuamente malato non rientra nella normalità dello stato fisico di un cane, ma è un segno inconfondibile di debolezza costituzionale. Nel corso degli anni, la specie canina è stata oggetto di un vero e proprio maltrattamento genetico, che da un lato ha portato alla fissazione di determinate caratteristiche fenotipiche imposte dallo standard della razza e dall’altro alla drastica perdita della variabilità genetica con insorgenza di malattie mono e multifattoriali. Tuttavia, la ridotta variabilità genetica ha offerto nuove risorse alla comunità scientifica e rafforzato la posizione della specie canina quale modello per la ricerca in campo umano, soprattutto grazie all’ausilio di nuove tecniche di biologia molecolare e al completamento del progetto genoma canino. Numerose malattie mono o multifattoriali nel cane condividono infatti con la specie umana i meccanismi fisiopatologici, la sintomatologia e la risposta terapeutica. Tra queste vi sono anche le malattie dermatologiche, che rappresentano un interessante modello sperimentale non solo per la loro frequenza ma anche per la eterogeneità fenotipica e genetica. Il termine genodermatosi si riferirà dunque a qualsiasi affezione cutanea per la quale sia stata riconosciuta una chiara trasmissione ereditaria e, sebbene non esista una classificazione comprensiva di tutte le genodermatosi, una possibile suddivisione può vederle inquadrate in malattie caratterizzate da anomalie a carico degli strati più superficiali e profondi della cute nonché degli annessi cutanei.

L

LE ITTIOSI Definizione Il termine ittiosi (dal greco ichthys, pesce) identifica un gruppo eterogeneo di disordini ereditari della normale corneificazione, clinicamente caratterizzati da eccessiva desquamazione. Basi genetiche In medicina umana, nel corso degli ultimi anni, differenti mutazioni nei geni che codificano per le cheratine e/o per gli enzimi che catalizzano i legami proteici durante la formazione del rivestimento corneo sono state identificate quali responsabili delle varianti clinicamente osservabili. Nel cane sono state documentate le manifestazioni cliniche di oltre dieci forme di ittiosi specifiche di razza, a fronte tuttavia di un numero esiguo di studi inerenti i meccanismi molecolari direttamente coinvolti. Tra questi, nel Norfolk Terrier è stata descritta una forma di ittiosi epidermolitica (invariabilmente associata ad un difetto nella sintesi della cheratina) autosomica recessiva e dovuta ad un’alterazione nel gene che codifica per la cheratina 10 (KRT10), una proteina che unitamente alla KRT1 si ritrova negli strati più superficiali dell’epidermide dove concorre al mantenimento della stabilità cellulare. In questa razza, fin dalla nascita la cute dei soggetti affetti è di colore più scuro rispetto al normale e soggetta a facili erosioni anche a seguito di un lieve trauma. Con l’avanzare dell’età, l’iperpigmentazione progredisce e compaiono numerose scaglie brunastre intimamente adese alla superficie cutanea e distribuite prevalente-

mente sulla regione ventrale del tronco. Nel Jack Russell Terrier è stata invece descritta una forma di ittiosi lamellare non epidermolitica (le cause possono essere ricercate in qualsiasi componente dello strato corneo e non soltanto nelle cheratine) associata ad una mutazione del gene che codifica per la transglutaminasi 1 (TGM1), un enzima fondamentale per la formazione e la stabilità dell’envelope corneificato, una struttura la cui costituzione rappresenta la tappa finale della differenziazione dei cheratinociti. In tale razza, scaglie grigiastre di grandi dimensioni si distribuiscono sulle regioni più glabre del corpo, tra cui il ponte nasale, e la superficie cutanea appare irregolare e rugosa con più peli tra loro conglutinati dall’accumulo di materiale cheratinico. Per la prima volta nel 2007 anche nel Golden Retriever è stata descritta una condizione cutanea caratterizzata da iperpigmentazione e desquamazione con grandi scaglie inizialmente biancastre e progressivamente grigio-nerastre, adese soprattutto alla cute più glabra della regione addominale e presenti già pochi mesi dopo la nascita. Le caratteristiche epidemiologiche, cliniche ed istopatologiche della malattia sono state ampiamente analizzate ma soltanto di recente è stata identificata la mutazione del gene in causa. Trasmessa secondo una modalità autosomica recessiva, la malattia è dovuta ad una mutazione a carico della PNPLA1 (patatin-like phospholipase domain-containing protein 1), una proteina che insieme ad altre nove proteine della stessa famiglia avrebbe un ruolo cruciale nelle interazioni tra le componenti lipidiche ed altri costituenti cellulari degli strati cutanei più superficiali. Se mutata nella sua espressione (soprattutto nelle cellule dello strato granuloso dell’epidermide) la PNPLA1 influirebbe negativamente sul corretto metabolismo della barriera cellulare e quindi sul normale processo di cheratinizzazione.

re, è stato possibile riconoscere i meccanismi implicati nella patogenesi delle malattie ereditarie caratterizzate dal distacco dell’epidermide dal derma con conseguente formazione di vescicole-bolle. L’epidermolisi bollosa congenita (EBC), conformemente a quanto descritto in medicina umana, viene oggi classificata in tre sottotipi a seconda della componente strutturale direttamente coinvolta. Se la mutazione si realizza a carico dello strato basale, la patologia rientra nel sottotipo dell’epidermolisi bollosa simplex (EBS), mentre se sono implicate proteine nella lamina lucida o al di sotto della lamina densa, si parlerà rispettivamente di epidermolisi bollosa giunzionale (EBG) o distrofica (EBD). Gli animali affetti manifestano i primi sintomi immediatamente dopo la nascita o entro le prime settimane di vita, con coinvolgimento delle regioni del corpo maggiormente soggette a frizione e trauma tra cui le estremità, le prominenze ossee e il cavo orale. Basi genetiche Nel caso dell’EBS, la maggior parte dei casi documentati in letteratura si riferisce alla specie bovina con coinvolgimento della cheratina 5 (KTR5) nello strato basale ed alla specie equina, per la quale è stata invece descritta una mutazione a carico della plectina, una proteina di ancoraggio delle componenti del citoscheletro. Nel cane e in una sola pubblicazione si fa riferimento a soggetti di razza Collie nei quali tuttavia non si è identificata la possibile mutazione (Tabella 1). Le lesioni cliniche più significative sono prevalentemente rappresentate da placche eritematose, erosioni, ulcere e raramente da vescicole (data la natura transitoria delle stesse), soprattutto a carico delle estremità e della regio-

ne facciale (perioculare, perilabiale) ed auricolare, oltre che della mucosa orale. In seno all’EBS, sono state inoltre descritte varianti soprabasali come l’epidermolisi bollosa acantolitica letale dei bovini e di recente, nel cane, la sindrome da displasia ectodermicafragilità cutanea dovuta a mutazioni a carico del gene che codifica per la placofilina-1 (PKP1), una proteina strutturale delle giunzioni desmosomiali. In quest’ultima, i pazienti affetti manifestano lacerazioni cutanee da traumi moderati immediatamente dopo la nascita e con l’avanzare dell’età una marcata fragilità cutanea e aree di alopecia parziale multifocale. Nell’EBG, erosioni ed ulcere a carico degli arti, della regione auricolare e buccale e lesioni ungueali, sono state descritte in un vitello di razza Charolais, nel cavallo e nella pecora. Nel cane, in razze quali il Beauceron, il Barbone toy, il cane da ferma tedesco a pelo corto e in un meticcio le lesioni più significative ricorrevano sui cuscinetti plantari e sulle unghie oltre che sul palato e sulla lingua. La stessa malattia è stata anche documentata in due gatti di razza Europea. In tutti i casi citati, il difetto genetico è stato identificato a carico della laminina-5 (LM3A32 o LM332), la principale glicoproteina adesiva delle lamine basali subepiteliali (Tabella 1). L’EBD è stata invece descritta in diverse razze canine, oltre che nel gatto, bovino ed ovino. La mutazione più importante è a carico del collagene VII che forma fibrille di ancoraggio nelle giunzioni dermo-epidermiche (Tabella 1). I pazienti affetti inizialmente manifestano emorragie puntiformi in corrispondenza della lingua e del palato ma rapidamente si assiste alla comparsa di vescicole ed ulcere diffuse oltre che nel cavo orale, in altre mucose quali quella esofagea. ■

Tabella 1. Classificazione dell’EBC nelle differenti specie animali Malattia genetica

Gene coinvolto

Epidermolisi bollosa simplex KRT 5

Epidermolisi bollosa giunzionale

Specie animale affetta Bovina (Ford et al, 2005)

Plectina

Equina (French and Pollitt, 2004)

?

Canina (Scott and Schulz, 1977)

Integrin a6 4

Bovina (Gaugere et al, 2004)

Laminin-5 (LM3A32; LM332)

Equina (Spirito et al, 2002; Milenkovic et al., 2003; Baird et al., 2003; Graves et al, 2009)

EPIDERMOLISI BOLLOSA CONGENITA

Ovina (Ostmeier, 2009)

Definizione Nel corso degli ultimi 30 anni in medicina veterinaria sono state descritte numerose patologie a carico della giunzione dermo-epidermica, ma soltanto nell’ultimo decennio, grazie ai progressi in immunologia e biologia molecola-

Canina (Dunstan et al, 1988; Fontaine et al, 1992; Nagata et al, 1997; Capt et al, 2005) Felina (Alhaidari et al, 2005) Epidermolisi bollosa distrofica

Bovina (Thompson et al., 1985; Deprez et al., 1993) Collagene VII

Ovina (Bruckner-Tuderman et al,1991; Perez et al, 2005) Canina (Nagata et al, 1995; Palazzi et al,2000; Baldeschi et al, 2003; Magnol J et al, 2005; Gache et al, 2011) Felina (White et al, 1993; Olivry et al 1999)


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Associazione Federata ANMVI


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16 Vet Journal Attualità scientifica

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Igiene della vacca e della stalla e rischio di SCC elevata Il comportamento di stazione e decubito e la pulizia dell’ambiente influenzano l’igiene dell’animale

di MARIA GRAZIA MONZEGLIO Med Vet PhD a scarsa igiene della vacca da latte è stata associata a un aumento della conta delle cellule somatiche (SCC) e al rischio di mastite subclinica. Uno studio ha determinato le associazioni tra il comportamento di stazione o decubito delle vacche da latte, l’igiene della stalla, l’igiene della vacca e il rischio di una SCC elevata. Vacche da latte Holstein in lattazione (n=69; 86±51 DIM; parità: 2,0±1,2; medie ± SD), tenute in 1 di 2 gruppi venivano monitorate per un periodo di 4 mesi. Ciascun gruppo conteneva 61±1 vacche nel periodo di studio; si ottenevano dati completi da 37 e 32 animali di ciascun gruppo rispettivamente. Le vacche erano alloggiate in una stalla libera con lettiera di sabbia con due recinti simmetrici, ciascuno con un sistema di mungitura automatica a traffico libero. Per variare l’igiene della stalla, in 4 periodi consecutivi di 28 giorni gli addetti alla pulizia del letame nelle corsie di ciascuno dei due recinti venivano assegnati a caso a frequenze di intervento di 3, 6, 12 e 24 volte al giorno. Durante gli ultimi 7 giorni di ciascun periodo si registrava l’igiene della vacca (arti prossimali/fianco, arti distali e mammella; scala: da 1 = molto pulito

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a 4 = molto sporco) e l’igiene della stalla (numero di 0,15×0,15 metri quadri contaminati da letame in 1,20×1,65 m). Durante questo periodo si registrava il comportamento di stazione e decubito delle vacche. La SCC individuale veniva registrata all’inizio e alla fine di ciascun periodo di 28 giorni. Una SCC elevata veniva utilizzata come indicatore di mastite subclinica; l’incidenza di SCC elevata veniva definita come l'avere una SCC >200.000 cell/ml al termine di ciascun periodo di 28 giorni, quando la SCC era <100.000 cell/ml all’inizio del periodo. Una minore frequenza della pulizia delle corsie era associata a una minore igiene delle vacche. Una scarsa igiene della mammella era associata a una scarsa igiene della stalla. Una

maggiore durata del decubito era associata a una scarsa igiene di arti prossimali/fianco e mammella. Una maggiore durata della stazione prima della mungitura era associata a una scarsa igiene della mammella, e una ridotta frequenza del decubito era associata a una scarsa igiene degli arti distali. Una maggiore produzione lattea era associata a una scarsa igiene della mammella e degli arti distali; le vacche multipare avevano una minore igiene di arti prossimali/fianco e mammella. Nel corso del periodo di studio, si identificavano 24 nuovi casi di SCC elevata. Non esistevano associazioni tra il rischio di SCC elevata e la frequenza di pulizia delle corsie o il comportamento della vacca. Tuttavia, una maggiore probabilità di SCC elevata si notava nelle

vacche con minore produzione lattea così come nelle vacche multipare. Riassumendo, concludono gli autori, i risultati mostrano che l’igiene della vacca è influenzata dal comportamento di stazione e decubito dell’animale e dalla pulizia dell’ambiente in cui vive. Questi risultati enfatizzano la necessità di fornire alle vacche ambienti di stazione e decubito puliti. Inoltre, mostrano che una frequente pulizia delle corsie della stalla migliora l’igiene della vacca. “Associations of dairy cow behavior, barn hygiene, cow hygiene, and risk of elevated somatic cell count” T.J. DeVries, M.G. Aarnoudse, H.W. Barkema, K.E. Leslie, M.A.G. von Keyserlingk. Journal of Dairy Science. Volume 95, Issue 10 , Pages 5730-5739, October 2012 ■

Caratterizzazione di un focolaio di febbre catarrale maligna Aspetti molecolari e istopatologici nei vitelli da carne no studio ha descritto l’indagine molecolare e istopatologica di un focolaio di sospetta febbre catarrale maligna (MCF) nei vitelli da carne. Dei 70 vitelli Holstein da carne, 14 manifestavano segni clinici multipli suggestivi di MCF. Questi vitelli erano alloggiati nei pressi di greggi di pecore. All’esame ematologico, i 14 vitelli affetti presentavano grave anemia con leucopenia, linfopenia e neutropenia. All'esame emi-nested PCR per l’identificazione dell’Herpesvirus ovino 2 (OvHV-2), i campioni tissutali dei linfonodi mesenterici e della milza dei bovini e i campioni

U

ematici degli ovini risultavano positivi con l’attesa amplificazione. Il sequenziamento diretto confermava l’identità del virus OvHV-2. I risultati dell’esame istopatologico confermavano la diagnosi clinica e di laboratorio di MCF. Collettivamente, i dati clinici, PCR e istopatologici confermavano l’identità del focolaio di febbre catarrale maligna associata agli ovini (Sheep-associated malignant catarrhal fever, SA-MCF). “Molecular and Histopathological Characterization of Sheep-Associated Malignant Catarrhal Fever (SA-MCF) Outbreak in Beef Cattle” Ababneh MM, Hananeh WM, Dalab AE. Transbound Emerg Dis. 2012 Sep 2. (M.G.M.) ■


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Nicotina nei peli Omeostasi dei cani esposti al del calcio e del fumo di tabacco fosforo nei gatti ipertiroidei

Forte associazione con il fumo ambientale. Concentrazioni assimilabili a quelle descritte nei bambini

no studio ha indagato l’associazione tra concentrazione di nicotina nei peli del cane ed esposizione riportata dal proprietario al fumo di tabacco ambientale per stabilire se i cani siano esposti a quantità significative identificabili di fumo di tabacco ambientale in casa. Si prelevavano peli da 23 cani esposti al fumo di tabacco ambientale e da 15 cani non esposti. I peli venivano lavati per rimuovere la nicotina adesa, digeriti in 1 M di NaOH ed estratti utilizzando la tecnica di estrazione in fase solida.

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La concentrazione di nicotina veniva misurata mediante spettrometria di massa ad alta risoluzione. I diversi gruppi di esposizione erano significativamente differenti sia per la nicotina del pelo sia per la nicotina superficiale. Il confronto statistico era significativo per tutte le categorie, fatta eccezione per i gruppi non esposti e occasionalmente esposti. La concentrazione di nicotina nel pelo del cane sembra essere fortemente associata all’esposizione riportata al fumo di tabacco ambientale. L’intervallo e la mediana della concentrazione di nicotina nel pelo dei cani esposti al fumo di tabacco ambientale erano simili a quelli descritti nei bambini. Ciò suggerisce che il pelo del cane può fornire un metodo utile per determinare il grado di esposizione al fumo di tabacco ambientale in tutti gli ambienti comuni ad animali da compagnia e bambini. “Nicotine hair concentrations in dogs exposed to environmental tobacco smoke: a pilot study.” Knottenbelt CM, Bawazeer S, Hammond J, Mellor D, Watson DG. J Small Anim Pract. 2012 Oct 1. (M.G.M.) ■

Dimensioni radiografiche dei reni del furetto

Uno studio valuta le associazioni con iperazotemia e tempo di sopravvivenza no studio retrospettivo ha valutato l’omeostasi del calcio e del fosforo nei gatti ipertiroidei e determinato se l’ormone paratiroideo plasmatico e il fattore di crescita dei fibroblasti 23 fossero associati alla presenza di nefropatia cronica iperazotemica e/o avessero valore prognostico. Si effettuavano analisi statistiche per identificare se l’ormone paratiroideo e il fattore di crescita dei fibroblasti 23 fossero predittivi rispettivamente dello sviluppo di iperazotemia in seguito a trattamento e del tempo di sopravvivenza. Si includevano 207 gatti ipertiroidei. Si documentavano: aumento dell’ormone paratiroideo plasmatico, iperfosfatemia, riduzione del fattore di crescita dei fibroblasti 23 e ipocalcemia. Tuttavia, tutti i parametri ritornavano entro gli intervalli di riferimento in seguito al trattamento nei soggetti ipertiroidei non affetti da nefropatia cronica iperazotemica. Dopo l’aggiustamento per la creatinina plasmatica, le concentrazioni basali di ormone paratiroideo plasmatico e fattore di crescita dei fibroblasti 23 non erano fattori predittivi dello sviluppo di iperazotemia in seguito a trattamento. La concentrazione di base del fattore di crescita dei fibroblasti 23 era associata alla mortalità per qualsiasi causa, tuttavia, questa associazione non veniva mantenuta dopo l’aggiustamento per il PCV. Le modificazioni plasmatiche dell’ormone paratiroideo e del fattore di crescita dei fibrobla-

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Associazione significativa tra dimensioni renali, peso e sesso

no studio ha determinato le normali misurazioni radiografiche dei reni del furetto (Mustela furo). Si determinavano la lunghezza e la larghezza della seconda vertebra lombare (L2) nelle radiografie ventrodorsali di 53 furetti sterilizzati di età, peso e sesso diversi e senza evidenze di malattie urogenitali. Le dimensioni dei reni venivano espresse in rapporto alla lunghezza del corpo di L2. Tutti i furetti dello studio avevano 6 vertebre lombari. La lunghezza mediana di L2 era di 13,3 mm ed era maggiore nei maschi che nelle femmine. L’intervallo di confidenza al 95% per il rapporto lunghezza dei reni/L2 era di 2,21 - 2,31 per il rene destro e 2,15-2,25 per il sinistro.

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Per il rapporto larghezza del rene/L2 gli intervalli erano 1,09 -1,14 per il destro e 1,07 - 1,12 per il sinistro. Era presente un’associazione significativa tra dimensioni dei reni e peso o sesso, ma non con l’età. I risultati di questo studio, concludono gli autori, possono consentire ai medici veterinari di effettuare una valutazione radiografica clinica più obiettiva delle dimensioni dei reni dei furetti sulla base di caratteri individuali. “Radiographic kidney measurements in North American pet ferrets (Mustela furo)” Eshar D, Briscoe JA, Mai W. J Small Anim Pract. 2012 Sep 8. (M.G.M.) ■

Vet Journal è un periodico di informazione scientifica di proprietà di E.V. srl iscritto nel Pubblico Registro della Stampa periodica presso il Tribunale di Cremona al n. 396 dal 18.12.2003. È diretto dal dottor Enrico Febbo e dalla dottoressa Maria Grazia Monzeglio. Fornisce un flusso informativo continuo sugli eventi della medicina veterinaria e sul mondo delle bioscienze, con tre edizioni alla settimana. Le notizie di Vet Journal sono consultabili on line all'indirizzo www.vetjournal.it/

sti 23 che si verificano nei gatti ipertiroidei non sono mediatrici della progressione della nefropatia cronica, concludono gli autori; tuttavia, il fattore di crescita dei fibroblasti 23 sembra avere un certo significato prognostico nell’ipertiroidismo. “Calcium and phosphate homeostasis in hyperthyroid cats - associations with development of azotaemia and survival time (pages 561-571)” T. L. Williams, J. Elliott and H. M. Syme. Journal of Small Animal Practice. Volume 53, Issue 10, pages 561-571, October 2012. (M.G.M.) ■

RICOSTRUZIONE IMMEDIATA DELLE FERITE ONCOLOGICHE CON LEMBI CUTANEI LIBERI no studio ha valutato i lembi cutanei liberi come metodo di ricostruzione immediata in seguito a estese resezioni tumorali nella porzione distale degli arti del cane. Si valutavano le cartelle cliniche dei soggetti sottoposti ad apposizione di un lembo cutaneo libero a tutto spessore fenestrato nell’arto distale immediatamente dopo l’asportazione di un tumore. Le resezioni tumorali venivano effettuate nell’avambraccio di 6 cani e nella regione tarso-metatarsica di 1 cane. I tipi tumorali asportati erano mastocitoma (n=4), sarcoma dei tessuti molli (n=2) e sarcoma istiocitario (n=1). Il letto ricevente era costituito principalmente da muscoli e tendini. Tre lembi sopravvivevano completamente. In alcune aree di 4 lembi era presente una necrosi epidermica superficiale parziale. In nessuno dei casi si verificava necrosi a tutto spessore o la necessità di

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ulteriori ricostruzioni. Si ottenevano risultati estetici da buoni a eccellenti. La resezione del tumore era completa in tutti i casi. Non si osservavano recidive locali del tumore al momento dell’ultimo follow-up (6-49 mesi). I lembi liberi possono essere utilizzati affidabilmente per la ricostruzione di estese ferite chirurgiche nell’arto distale del cane dopo ampie resezioni neoplastiche, senza necessità di attendere la formazione del tessuto di granulazione, concludono gli autori. La ricostruzione immediata è utile quale alternativa ad altre tecniche chirurgiche ricostruttive o alla guarigione per seconda intenzione. “Free skin grafts for immediate wound coverage following tumour resection from the canine distal limb” Tong T, Simpson DJ. J Small Anim Pract. 2012 Sep; 53(9): 520-5. (M.G.M.)


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18 Dalle Associazioni SIVAE

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C’è un rettile in sala d’attesa A Lecce il Seminario Regionale sull’introduzione alle basi della medicina e chirurgia dei rettili di SANDRA RAPINO Medico Veterinario, Lecce artecipanti entusiasti al Seminario regionale SIVAE/SCIVAC Puglia “C’è un rettile in sala d’attesa” tenutosi a Lecce, Domenica 16 settembre. Sono intervenuti numerosi colleghi della provincia di Lecce e Taranto in compresenza a colleghi di tutta la regione. Gli argomenti trattati avevano come obiettivo l’introduzione alle basi della medicina e chirurgia dei rettili, con particolare attenzione ai cheloni, estremamente diffusi nei cortili e sempre più numerosi nelle sale d’attesa dei veterinari pugliesi. La giornata ha avuto inizio con la relazione

P

del dott. Paolo Selleri riguardante il riconoscimento delle specie più diffuse di tartarughe terrestri e acquatiche, serpenti arboricoli, terricoli e sauri, eventuali caratteristiche di dimorfismo sessuale e loro principali esigenze fisiologiche. La giornata è poi proseguita con la relazione della dott.ssa Sandra Rapino, delegato regionale, sugli standard appropriati di allevamento, alimentazione e cure generiche come prevenzione di patologie gestionali. Durante la mattina è stato messo l’accento sull’importanza, durante la visita, della raccolta dell’anamnesi recente e remota circa la gestione ambientale e alimentare del paziente, da valutare tenendo conto, in maniera imprescindibile, delle esigenze fisiologiche di ogni specie. Nel pomeriggio l’attenzione è stata rivolta alle tecniche di contenimento, sessaggio, pal-

Organizzato da

Nella foto il Dott. Paolo Selleri Med Vet, Dottore di Ricerca in medicina degli animali Specialista in patologia aviare, coniglio e selvaggina e la Dott.ssa Sandra Rapino Med Vet, Delegato Regionale SIVAE Puglia.

pazione, somministrazione parenterale di eventuali terapie e prelievo di campioni effettuabili su cheloni, serpenti e sauri. Infine la presenza di un pitone reale adulto, due pogona vitticeps e due testudo hermanni hanno consentito ai partecipanti di provare pra-

ticamente quanto appreso durante la giornata. Le tante domande ricevute, molte delle quali sulla microchippattura delle testudini, sono state la conferma dell’interesse crescente per la medicina di questi animali. ■

A.N.M.V.I.

Soc. Cons. a r.l.

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SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIA SOCIETÀ FEDERATA ANMVI

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DIRETTORE Giliola Spattini, Med Vet, Dr Ric, Dipl ECVDI, Castellarano (RE)

ECM: Richiesto accreditamento per 33,7 Crediti DIRETTORE Giordana Zanna, Med Vet, Dipl ECVD, PhD, Milano RELATORI Carla Dedola, Med Vet, Dipl ECVD, Sassari Federico Fracassi, Med Vet, PhD, Bologna Domenico Santoro, Med Vet, MS, Dr Ric, Dipl ACVD, Dipl ECVD, Illinois (USA) Fabia Scarampella, Med Vet, Dipl ECVD, MSc, Milano Giordana Zanna, Med Vet, Dipl ECVD, PhD, Milano

RELATORI Marco Bertoli, Med Vet, Roma Paolo Gaglio, Med Vet, Roma Chiara Valtolina, Med Vet, PhD, Dipl ACVECC, MRCVS, Utrecht (NL) Fabio Viganò, Med Vet, SCMPA, Milano ISCRIZIONE: Partecipazione a numero chiuso (36)

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RELATORI Daniele Della Santa, Med Vet, PhD, Dipl ECVDI, Pisa Federica Rossi, Med Vet, SVR, Dipl ECVDI, Bologna Giliola Spattini, Med Vet, Dr Ric, Dipl ECVDI, Castellarano (RE) Massimo Vignoli, Med Vet, Dr Ric, Spec Rad Vet, Dipl ECVDI, Bologna ISCRIZIONE: Partecipazione a numero chiuso (36)

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ANMVI International/SIVAR Dalle Associazioni

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Formati a Mantova i primi 200 veterinari “di fiducia” Battesimo della formazione propedeutica con i Ministeri della Salute e delle Politiche Agricole on il primo corso pilota, i firmatari del Protocollo d’Intesa per il veterinario di fiducia hanno sancito l’avvio di una nuova era per la sanità animale e per le produzioni zootecniche. Un evento da tutti salutato come “antesignano del futuro”. Un veterinario “di fiducia” per l’allevatore, per il prodotto che arriva in tavola e per l’Autorità Sanitaria. È questo il professionista richiesto dal nuovo sistema di sanità animale che si affaccerà a breve sulla soglia degli allevamenti nazionali. La spinta all’autocontrollo viene dall’Europa, che vuole un allevatore (OSA Operatore del Settore Alimentare) giuridicamente sempre più responsabilizzato, produzioni nazionali sicure e sempre più indirizzate ai mercati internazionali. Il corso, che si è tenuto a Mantova dal 4 al 6 ottobre, ha attuato l’impegno di ANMVI alla formazione propedeutica del medico veterinario descritto dal Protocollo d’intesa AIA ANMVI FNOVI del gennaio scorso: “Dalle parole ai fatti”- come ha dichiarato Medardo Cammi (SIVAR) aprendo i lavori. “Il nostro è un accordo semplice - ha detto il Direttore AIA Paolo Scrocchi - ma molto importante perché cambia l’approccio secondo una logica volontaria, autoresponsabilizzante che, per contro, andrà premiata con le semplificazioni: poca carta e sistemi informativi snelli”. È una “iniziativa su base volontaria - per dirla con le parole del presidente di Aia Nino Andena che porterà vantaggi agli allevatori che decidono di avvalersene, semplificando alcuni adempimenti e rendendo di fatto più snella l’attività aziendale. In questo modo il dato sanitario e riproduttivo rilevato dal veterinario non verrà più disperso, come oggi spesso accade, ma diventerà un ulteriore strumento di gestione dell’attività”. “Ci metteremo l’anima, combatteremo per arrivarci” ha dichiarato Scrocchi, concludendo un intervento appassionato e motivante quanto quello del Presidente SIVAR Mauro Casalone e di Giacomo Tolasi (relatore SIVAR) che ha spiegato come il medico veterinario possa e debba diventare un consulente imprescindibile per l’allevatore. I dibattiti sono alle spalle, per le pretestuosità non c’è più tempo. “Fiducia - ha detto il Presidente della FNOVI Gaetano Penocchio - non vuole dire altro che aspettativa verso un comportamento atteso”. “Il consolidamento normativo di questa figura è allo studio e arriverà con un provvedimento che con tutta probabilità sarà interministeriale” secondo Gaetana Ferri (DGSAFV) che ha avallato il processo formativo in atto, anticipando i nuovi orientamenti della UE. A Bruxelles si lavora ad una nuova legge di sanità animale che porterà al superamento del Regolamento di Polizia Veterinaria. Dalla “denuncia” alla “notifica”, questo il passaggio culturale saliente dell’epidemio-sorveglianza del futuro, basata su informazioni indispensabili alle autorità di sanità pubblica e sistemi informativi che permettano di conoscere e gestire i dati. Ai sistemi informativi sono state dedicate le relazioni dei dirigenti tecnici dell’AIA, del Ministero della Salute e dell’IZS di Teramo sede della banca dati zootecnica. Una platea di 220 medici veterinari si è congedata dalla sala consiliare dell’APA di Manto-

C

va, dopo una tre giorni che ha visto alternarsi i nomi di vertice delle istituzioni (MinSal, Mipaaf, IZS di Teramo), delle organizzazioni veterinarie (SIVAR, AIVEMP, ANMVI e FNOVI) e allevatoriali (AIA, APA Mantova), patrocinato dalla Federazione degli Ordini dei Veterinari della Lombardia, presente in sala con il suo Presidente An-

gelo Caramaschi. L’evento, gratuito e accreditato ECM, è stato organizzato da ANMVI International - EV, nell’ambito del progetto “EccellEnte” finanziato dall’Assessorato alla Formazione della Regione Lombardia. Per i Servizi veterinari lombardi sono intervenuti il responsabile Piero Frazzi e

il dirigente Antonio Vitali. Il confronto internazionale è stato assicurato dai colleghi liberi professionisti Thierry Chambon (Francia) e Ma■ teusz Waszkiewicz (Polonia).


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20 Lettere al Direttore I medici non hanno l’IVA. Noi non siamo medici? Ho aderito volentieri alla petizione riguardo alla questione fiscale che riguarda noi e i proprietari di animali. Tuttavia è sempre più sconcertante vedere come i nostri colleghi medici umani non sono assoggettati all’Iva mentre noi sì. Non capisco, ad esempio, come nella petizione dovrebbero essere esenti solo prestazioni come sterilizzazioni, microchip, ecc. In pratica, se è vero che il veterinario ha una

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funzione di tutela della salute pubblica (zoonosi, ecc.) non vedo perché si debba fare questa distinzione. Insomma varrebbe la legge del tutto o del niente. O l’Iva viene applicata anche ai medici oppure neanche a noi. L'applicazione dell’Iva significa per me non riconoscere in pratica questa funzione. È un fatto gravissimo ed è su questo punto che bisogna insistere a livello legale. La nostra funzione è complementare a quella dei medici. Non siamo figli di un Dio minore. Anzi, in campo di zoonosi spesso abbiamo molto da insegnare. Non vi pare? Auguri di buon lavoro.

In questa petizione Anmvi intende confutare una stortura di principio che non riconosce il ruolo del medico veterinario privato come sentinella sul territorio per la prevenzione di zoonosi piuttosto che di salute pubblica, con pari compito e dignità dei medici dei dipartimenti di prevenzione, le cui prestazioni NON sono gravate di IVA. Proprio per questo la petizione si focalizza su prestazioni che incontestabilmente hanno questa valenza. Diversamente, si creerebbero una serie di distinguo che rischierebbero di vanificare uno degli obiettivi della nostra petizione. Carlo Scotti

“Il fisco riconosce la valenza affettiva della cura degli animali domestici". Vieri Ceriani Sottosegretario alle Finanze

Enrico Chiappo

Il premio nazionale alla carriera medico-veterinaria "Gino Bogoni 2012" è andato a Renato Malandra, Dirigente Medico Veterinario dell’ASL di Milano. La cerimonia di conferimento si è svolta il 21 settembre ad Abano Terme (Padova). Malandra è "uno dei più grandi conoscitori dei prodotti della pesca", autore di numerose pubblicazioni basate su studi ed esperienze nella repressione delle frodi sanitarie in questo settore. Laureato in Medicina Veterinaria nel 1980 presso l’Università degli Studi di Milano, Malandra è Veterinario Dirigente del Mercato ittico all’ingrosso di Milano e Professore a contratto presso la Facoltà di Medicina Veterinaria di Milano. Nella foto, da destra, Il Dr. Adriano Cestrone, presidente del Comitato Scientifico Premio Gino Bogoni nonché Direttore Generale dell’Az. Ospedaliera e dell’Az. ULSS n. 16 di Padova, e il Dr. Renato Malandra al momento della premiazione.

SEMINARIO DI

AGGIORNAMENTO 2012 “A COLLOQUIO CON L’AVVOCATO: ALCUNI ARGOMENTI DI RESPONSABILITÀ CIVILE NELLA PRATICA LIBERO PROFESSIONALE IN MEDICINA VETERINARIA” 17 novembre 2012 NOVOTEL Via Villanova, n.° 31 VILLANOVA DI CASTENASO (BO) Segreteria Organizzativa: Ordine dei Medici Veterinari della Provincia di Bologna via C. Boldrini, 22 (1° Piano) 40121 Bologna Tel/fax 051.24.56.08 info@mediciveterinari.bo.it www.mediciveterinari.bo.it


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Al via le iscrizioni per la seconda edizione de “Il mese del cucciolo” L’iniziativa pensata da Purina Pro Plan e volta a sensibilizzare i proprietari di pet sull’importanza della figura del Medico Veterinario mesi di vita. Per aderire all’iniziativa per ogni Medico Veterinario sarà sufficiente collegarsi al sito www.ilmesedelcucciolo.it (area Veterinari) per le indicazioni e per iscriversi e ricevere i kit da dare ai propri clienti.

al 5 ottobre al 30 novembre sarà possibile iscriversi alla seconda edizione dell’iniziativa pensata da Purina con il marchio Pro Plan, per valorizzare la figura del medico veterinario come garante della salute del cane e la corretta nutrizione sin da cuccioli. Il progetto ha coinvolto lo scorso anno circa 3.000 strutture Medico Veterinarie e oltre 30.000 proprietari di cuccioli, e ha visto l’attivazione di oltre 3.700 polizze assicurative. Dopo il grande successo della prima edizione, Purina è orgogliosa di annunciare la seconda edizione del “Mese del Cucciolo”, e l’apertura, a partire da ottobre, della campagna adesioni rivolta ai Medici Veterinari che desiderano partecipare con la propria struttura. L’iniziativa è promossa da Purina con il brand Pro Plan e con la collaborazione della Federazione Nazionale Ordine Veterinari Italiani (FNOVI) e dell’Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani (ANMVI). Con questa attività Purina rinnova il proprio impegno a sensibilizzare i proprietari di pet sull’importanza della figura del Medico Veterinario e di una corretta nutrizione, cura ed educazione fin dai primi passi, per il benessere del proprio cane. “Riconosciamo da sempre il ruolo fondamentale che il Medico Veterinario riveste per la salute del pet, insieme a quello della nutrizione corretta sin dai primi passi: è in questo contesto che nasce la nostra iniziativa - pensata per un momento cruciale come l’arrivo di un cucciolo in famiglia - che pone il Medico Veterinario al centro del benessere del cane e valorizza l’importanza di una corretta relazione, della cura e della nutrizione specifica e bilanciata per stile e stadio di vita, che garantisca al cane una vita più sana e più longeva” ha commentato Ilenia Ruggeri, Direttore della Business Unit Specialist di Nestlé Purina. Il progetto prevede che ogni proprietario di cucciolo che effettui una visita veterinaria al neo-arrivato in una delle strutture medico veterinarie aderenti nel periodo fra il 15 gennaio e il 15 febbraio 2013 *, riceverà l’esclusivo kit Cucciolo Purina Pro Plan: quest’ultimo, oltre a contenere informazioni utili per prendersi cura del proprio pet, offrirà anche l’esclusiva Assicurazione Sanitaria Purina gratuita della durata di 9 mesi - che solo i Medici Veterinari aderenti all’iniziativa possono offrire. Inoltre, conterrà una prova prodotto Purina Pro Plan Puppy OptiStart, la linea - unica sul mercato - sviluppata da Purina e arricchita con Colostro - che favorisce lo sviluppo del sistema immunitario del cane nei suoi primi

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“Siamo certi di replicare e superare il successo dello scorso anno, e di aiutare le migliaia di nuovi proprietari di cuccioli a intraprendere il giusto percorso di salute per i propri cani” ha concluso Ilenia Ruggeri, Direttore della Business Unit Specialist di Purina.

Seguiranno ulteriori dettagli sull’iscrizione, nel frattempo è disponibile il sito www.ilmesedelcucciolo.it o il Numero Verde Purina per Voi 800.525.505. (*) Il costo della visita sarà a carico del proprietario del cucciolo ■


Professione Veterinaria 33-2012:ok

11-10-2012

16:00

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22 Calendario attività Dal 30 ottobre al 18 novembre Per visualizzare i programmi degli eventi di tutte le società clicca su www.evsrl.it/eventi

30 OTT - 2 NOV

INTERNATIONAL COURSE SIVAE / SCIVAC IN COLLABORAZIONE CON SIODOCOV

30 OTT - 3 NOV

INTERNATIONAL COURSE SCIVAC Attenzione: Evento annullato. INCONTRO SIMEF / SIRVAC

3 NOV

INCONTRO SIFIRVET

4 NOV

INCONTRO SVIDI

4 NOV

INCONTRO SIRVAC

4 NOV 7 - 9 NOV 9 - 11 NOV

INTERNATIONAL COURSE SCIVAC Attenzione: Evento annullato. CORSO REGIONALE SCIVAC

SEMINARIO NAZIONALE SIVE

9 NOV 10 - 11 NOV 10 - 11 NOV 11 NOV 11 NOV 11 NOV 11 NOV 11 NOV 11 NOV 11 NOV 12 - 13 NOV 13 - 14 NOV 14 - 17 NOV 14 - 17 NOV 16 - 17 NOV 16 NOV 17 - 18 NOV 17 - 18 NOV

DENTISTRY AND OROFACIAL SURGERY OF PET RABBITS AND RODENTS - Palazzo Trecchi Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: info@sivae.it PHYSIOTHERAPY AND REHABILITATION - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it UN PICCOLO PAZIENTE, UN GRANDE IMPEGNO: IL GATTINO PEDIATRICO - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Non richiesto accreditamento ECM - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Società Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it METODICHE STRUMENTALI: QUALI NOVITÀ CI SONO? - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Accreditamento non richiesto - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Società Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it DIAGNOSTICA PER IMMAGINI NEL PAZIENTE CON INCONTINENZA URINARIA - Palazzo Trecchi, Cremona Via Trecchi, 20 - ECM: Non richiesto accreditamento ECM - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Società Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it LA RIPRODUZIONE SELEZIONATA E LE PATOLOGIE GENETICHE - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Non richiesto accreditamento ECM - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Società Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it 12° CORSO VETERINARIO ASAMI. TEORICO E PRATICO SULLE METODICHE DI ILIZAROV - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it CORSO REGIONALE SICILIA DI PATOLOGIA CLINICA - Ragusa - ECM: Crediti non previsti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 E-mail: delregionali@scivac.it SEMINARIO “ECO-SEMINARIO DALLA A ALLA Z” - Verona FieraCavalli - Viale del Lavoro, 8 - ECM: Crediti non previsti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: info@sive.it

INCONTRO SIVAE / SCIVAC

AGGIORNAMENTI DI MEDICINA DEGLI ANIMALI ESOTICI - Palazzo Trecchi - Cremona - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: info@sivae.it

INCONTRO SIOVET

COSA C’È DI NUOVO SUL GOMITO - Palazzo Cittanova, Cremona - Corso Garibaldi 120 - ECM: Non richiesto accreditamento ECM - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Società Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it ODONTOIATRIA PEDIATRICA - PEDODONZIA. PATOLOGIE DEI TESSUTI MOLLI IN ETÀ PEDIATRICA E LORO TRATTAMENTO - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Non richiesto accreditamento ECM - Per info: Erika Taravella - Segreteria Società Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it CHIRURGIA DEL RENE E URETERE: SFIDA POSSIBILE? - Hotel Miramare, Città S. Angelo (PE) - ECM: Non richiesto - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it IL RISCHIO PERIOPERATORIO - Sheraton Hotel, Bari - ECM: No ECM - Per informazioni: Monica Borghisani Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it IL PANCREAS ENDOCRINO - Centro Urbani - Venezia (Zelarino)- ECM: No crediti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it

INCONTRO SIODOCOV INCONTRO REGIONALE SCIVAC ABRUZZO INCONTRO REGIONALE SCIVAC PUGLIA INCONTRO REGIONALE SCIVAC VENETO

INCONTRO ATAV

LA GESTIONE DELL’ANIMALE IN AMBULATORIO - Appia Park Hotel, Roma - Via Appia Nuova 934 - ECM: No ECM- Per informazioni: Segreteria ATAV - Tel.0372/403527 - E-mail: segreteriaatav@evsrl.it

GIORNATA DI APPROFONDIMENTO ATAV IN COLLABORAZIONE CON SISCA

LA GESTIONE DELL’ANIMALE IN AMBULATORIO - Via Trecchi, 20 - Cremona - ECM: No crediti - Per informazioni: Segreteria ATAV - Tel.0372/403527 - E-mail: segreteriaatav@evsrl.it

INCONTRO REGIONALE SCIVAC SARDEGNA

LA CHIRURGIA DELL’APPARATO RESPIRATORIO - Cagliari - Ordine dei Medici Veterinari - Via Carroz,14 ECM: Crediti non previsti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it ARTROSCOPIA DEL CANE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento per 16,1 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it LA VALUTAZIONE DELLA SCHELF-LIFE ED IL RANKING DI RISCHIO DEGLI ALIMENTI - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento per 15 Crediti - Per informazioni: Paola Orioli - Segreteria Organizzativa, Scientifica e Marketing - Tel. +39 0372 403539 - E-mail: info@sivarnet.it 3° IT. ANESTESIA: I PARTE - FONDAMENTI DELL’ANESTESIA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento per 31,4 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it 4° IT. DERMATOLOGIA: II PARTE - APPROCCIO DIAGNOSTICO AI PROBLEMI DERMATOLOGICI - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento per 33,7 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it CORSO BASE DI MANAGEMENT VETERINARIO - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Milena Migliavacca - Segreteria Practice Management - Tel. +39 0372 403536 - E-mail: management@anmvi.it LE PARASSITOSI NEI RUMINANTI, DALLA DIAGNOSI AL BENEFICIO ECONOMICO DEL LORO TRATTAMENTO - Hotel Cecere, Mottola (Ta) - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Orioli - Segreteria Organizzativa, Scientifica e Marketing - Tel. +39 0372 403539 - E-mail: info@sivarnet.it ADDOME AUMENTATO DI VOLUME: UN SEGNO, MOLTE PATOLOGIE - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Non richiesto accreditamento ECM - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Società Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it LE MALATTIE INFETTIVE NEL GATTO DAL PUNTO DI VISTA DELL’INTERNISTA E DELL’OCULISTA - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Non richiesto accreditamento ECM - Per informazioni: Erika Taravella Segreteria Società Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it LA SOSTENIBILITÀ DELL’ANESTESIA VETERINARIA: COSTI, BENEFICI E GESTIONE - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Non richiesto accreditamento ECM - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Società Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it IL PAZIENTE CONIGLIO: VISITA CLINICA E PRINCIPALI PATOLOGIE - Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie, Sezione di Udine - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: info@sivae.it

CORSO SCIVAC Ultimi posti disponibili CORSO SIVAR

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC

CORSO SIMV / ANMVI SEMINARIO NAZIONALE SIVAR INCONTRO SIMIV INCONTRO SOVI / SIMEF

18 NOV

INCONTRO SIATAV IN COLLABORAZIONE CON SIMV (SOCIETÀ ITALIANA MANAGEMENT VETERINARIO)

18 NOV

INCONTRO REGIONALE SIVAE / SCIVAC FRIULI VEN.GIULIA IN COLLABORAZIONE CON SCIVAC

laPROFESSIONE

VETERINARIA 33 | 2012

la VETERINARIA

PROFESSIONE

La rivista è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore Direttore Carlo Scotti Direttore Responsabile Antonio Manfredi Coordinamento Editoriale Sabina Pizzamiglio info@anmvi.it Comitato di Redazione Giuliano Lazzarini, Pier Mario Piga, Sabina Pizzamiglio, Aldo Vezzoni Rubriche Giovanni Stassi Segreteria di Redazione Lara Zava professioneveterinaria@anmvi.it Editore SCIVAC - Via Trecchi, 20 26100 Cremona Iscrizione registro stampa del Tribunale di Vigevano, n. 1425/03 del 30/12/2003 Concessionaria esclusiva per la pubblicità EV Soc. Cons. a r.l., Cremona marketing@evsrl.it

Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana

Stampa Press Point, Abbiategrasso - MI fulvio@presspoint2000.it

Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27-02-2004 N. 46) art. 1, comma 1 Filiale di Milano a cura di Centro Produzione Mailings Scarl - Cusago (MI) Professione Veterinaria pubblica notizie d’attualità e di rassegna i cui contenuti non rispecchiano necessariamente il pensiero della Testata. Interventi e opinioni attribuibili a Professione Veterinaria e/o all’ANMVI vengono esplicitamente indicati come tali. Cambio di indirizzo: Le modifiche per il recapito postale vanno indirizzate a: info@evsrl.it Chiuso in stampa l’8 ottobre 2012

SOLUZIONI

rimane stabile rimane stabile con periodi di tachicardia rimane stabile con periodi di bradicardia

respiratoria

b la distocia è un fattore di

rischio per l’insufficiente trasferimento di immunità passiva (FPT) nel vitello neonato

c la chiusura del forame ovale

non avviene fino a tre mesi di età

QUIZ 1

diminuisce

a i movimenti respiratori iniziali sono dovuti alla alcalosi

Risposta corretta: b) XIV Congresso Multisala SIVE / FEEVA - Palazzo del Casinò, Lido di Venezia - Gennaio 2008

e

aumenta

QUIZ 2

a b c d

2.Quale delle seguenti affermazioni è vera:

Risposta corretta: b) Seminario SIVAR: “Diarree neonatali vitello” - Fiera Cremona - Ottobre 2006

1. Come varia la frequenza cardiaca fetale all’aumentare della gestazione?


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