Professione Veterinaria, Anno 2010, Nr 33

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Professione Veterinaria 33-2010:ok

7-10-2010

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la VETERINARIA

PROFESSIONE

A.N.M.V.I.

ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI

33 2010

SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Anno 7 numero 33 dal 4 al 10 ottobre 2010

Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano

Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. soc. cons. a R.L. - Cremona

QUALE ALTERNATIVA AL TEST DI ACCESSO?

PIÙ POTERE SANZIONATORIO AGLI ORDINI

IL DATORE INFORMI SUI RISCHI DEL LAVORO

CRISI DELLA VETERINARIA: UN’INDAGINE

PRIMO REPORT SUL VOLUME DI RICETTE

A PAGINA 4

A PAGINA 6

A PAGINA 10

A PAGINA 23

A PAGINA 30

BREVI

I MIGLIORI CERVELLI SARANNO I MIGLIORI VETERINARI?

ENCI

di MASSIMO CASTAGNARO

Con ordinanza del 29 settembre 2010, il TAR Lazio ha respinto la domanda cautelare proposta dall'ex commissario ad acta, Marco Lusetti, contro il Ministero delle Politiche Agricole. Restano validi i provvedimenti di revoca e di nullità delle 62 delibere adottate dallo stesso Lusetti.

ONAOSI L’ONAOSI sta richiamando il versamento della quota 2005, un atto legittimo e dovuto, ma l’efficacia della riscossione è sempre più debole. Durante l'ultima riunione del Cda della Fondazione si è cercata una soluzione politica della vicenda, che vedrà impegnati i presidenti delle tre Federazioni (FNOVI, FOFI, FNOMCeO) e i Ministeri vigilanti per mettere la Fondazione nella condizioni di rinunciare alle quote non versate.

ACQUACOLTURA Con l'anagrafe nazionale dell'acquacoltura, il Ministero della Salute promuove la tutela economico-sanitaria del patrimonio di acquacoltura e del consumatore. La nuova anagrafe, disciplinata con decreto 8 luglio 2010, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 230 del 1-102010, viene attivata nel sistema dell'anagrafe nazionale zootecnica.

QUALIFICHE I Decreti di riconoscimento del titolo di medico veterinario conseguito all'estero sono l'0,8% del totale dei riconoscimenti professionali del 2009. L’anno scorso, su 3.528 decreti di riconoscimento solo 29 hanno riguardato colleghi stranieri. La Direttiva qualifiche ha un impatto bassissimo sulla circolazione di medici veterinari dall'estero verso l'Italia.

HALAL Un marchio di qualità per i prodotti halal, valido su tutto il territorio nazionale. L'ha brevettato la Coreis, la Comunità religiosa islamica. I Ministeri degli Esteri, Sviluppo Economico, Agricoltura e Salute hanno firmato una Convenzione Interministeriale volta a garantire il sostegno istituzionale del Governo italiano all'iniziativa della Coreis Italiana.

MANGIMI In base al Regolamento (CE) 767/09, tutti gli Stati Membri sono tenuti ad attenersi al Catalogo delle materie prime per mangimi, nel quale figurano i principali procedimenti utilizzati nella preparazione delle materie prime. Dal 1 settembre, l'immissione sul mercato di una materia prima per mangimi che non è elencata nel Catalogo dovrà figurare su un apposito registro on line.

www.anmvioggi.it

CODICE DELLA STRADA

Impossibile un pronto soccorso in ogni Asl L’applicazione delle norme sul soccorso stradale passa per le strutture veterinarie private. Ma serve un protocollo operativo A PAGINA 3

Le polemiche sul tipo e l’utilità dei test di accesso ai corsi di laurea a numero programmato a livello nazionale (Medicina Veterinaria, Medicina e Chirurgia, Odontoiatria e relative professioni sanitarie) hanno destato interesse nell’opinione pubblica e sicuramente hanno contribuito, nelle relative professioni, al destarsi di interrogativi circa le modalità più utili ed efficaci di selezionare i futuri professionisti. Come accade spesso nelle discussioni sulla formulazione di nuove proposte, sono emersi pareri di diverso e tipo, talvolta associati a simpatiche “leggende metropolitane”. Ad esempio si sente molto dire: “I test non servono!” oppure “Sarebbe meglio utilizzare direttamente il voto di maturità”. Ma cosa esattamente si intende dire quando si afferma che non servono? Cosa c’è veramente dietro l’ipotesi dell’utilizzo del voto di maturità? Per rispondere adeguatamente a queste domande occorre prima di tutto affrontarne altre quali: “Qual è l’obbiettivo di questi test?”

e “Come si valuta l’utilità del test?” Ogni anno il numero degli accessi programmati ai corsi di laurea in Medicina Veterinaria destinati ad ogni sede viene deciso con un decreto ministeriale dopo che una commissione consultiva presso il MIUR (composta da funzionari del MIUR e del MINSAL, da tre presidi e da rappresentanti della professione) ha fatto una proposta. Una volta fissati i numeri di studenti comunitari iscrivibili per ogni sede, i primi giorni di settembre presso ogni sede di corso di laurea, nella stessa data e ora, viene effettuato il test. Anche se il test è unico e quindi uguale per ogni sede (viene formulato da una commissione ministeriale), ogni studente può iscriversi e sostenere la prova solo presso una sede. Al termine del test, viene formulata una graduatoria locale, sulla base della quale viene determinata la possibilità di iscriversi dello studente. Il contenuto del test, oggetto di discussione da molto tempo, è sempre stabilito da un decreto ministe(SEGUE A PAGINA 4) riale.

I VETERINARI NON SONO VOLONTARI ANIMALISTI IN VARIE OCCASIONI, PUR ESSENDO PARTNER IN DIVERSI PROGETTI DELLE PIÙ IMPORTANTI ASSOCIAZIONI ANIMALISTE NAZIONALI, siamo stati costretti ad intervenire criticamente nei confronti di alcuni aspetti gestionali di iniziative intraprese o proposte, spesso a livello locale, da organizzazioni che operano nel mondo animalista. Anche se la nostra “mission” è in parte sovrapponibile alla loro, avendo in comune l’obiettivo del benessere e della salute animale, i ruoli e le competenze del Medico Veterinario non possono essere confusi o rapportati a quelli dei volontari animalisti anche se possono vantare specifiche esperienze. Il Medico Veterinario, e solo lui, può e deve essere il responsabile ed il garante, per percorso formativo e per ruolo professionale, del benessere e della salute animale. Nessun altro può prendersi competenze che spettano esclusivamente e direttamente a lui. Non possiamo quindi in nessun modo accettare che spesso i volontari svolgano attività mediche o che il Medico Veterinario non venga rispettato nella sua professionalità, anche per gli aspetti economici. Se il volontario può svolgere gratuitamente il suo impegno animalista avendo un’altra attività lavorativa non si può pensare, se non pretendere, che il Medico Veterinario possa fare altrettanto svolgendo un’attività professionale che ha il diritto/dovere di farsi retribuire correttamente. Anche di fronte ai gravi problemi riferiti al randagismo o all’assistenza degli animali appartenenti a categorie sociali disagiate, l’essenziale e necessario ruolo del mondo veterinario privato deve essere considerato senza imposizioni o sfruttamento, ma nel rispetto della professione recuperando d’altra parte gli enormi sprechi finanziari perpetuati su questi obiettivi da enti locali o strutture di veterinaria pubblica.

@nmvi Oggi - L’informazione Veterinaria On Line


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Professione Veterinaria, Anno 2010, Nr 33 by E.V. Soc. Cons. a r.l. - Issuu