Professione Veterinaria, Anno 2010, Nr 34

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PROFESSIONE

A.N.M.V.I.

ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI

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SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Anno 7 numero 34 dall’11 al 17 ottobre 2010

Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano

Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. soc. cons. a R.L. - Cremona

IL NUOVO PIANO SANITARIO NAZIONALE

SEQUESTRO PREVENTIVO DEGLI ANIMALI

IZS E CONFLITTO STATO-REGIONI

SIVAR UNISCE VETERINARIA E RICERCA

MOSTRI SACRI E NEW ENTRY

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BREVI

QUANTO COSTERÀ STERILIZZARE?

VACCINAZIONE STAGIONALE È pronto il vaccino anti influenzale. Quest'anno vale anche per l'H1N1. Il Ministero della Salute lo raccomanda anche a chi, per motivi di lavoro, è a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani: allevatori, addetti all'attività di allevamento, addetti al trasporto di animali vivi, macellatori e vaccinatori, veterinari pubblici e libero-professionisti. Consigliato vaccinarsi entro ottobre.

RATIFICA Le Commissioni riunite Giustizia e Affari Esteri hanno concluso l'esame preliminare del Ddl 1908 di ratifica della Convenzione di Strasburgo. Le proposte emendative, principalmente volte a ripristinare la punibilità penale delle mutilazioni a scopo estetico, sono state ritirate o considerate inammissibili. Prioritario reprimere il traffico di cuccioli.

MANGIMI La Camera ha approvato il Ddl sull'etichettatura degli alimenti. Discussione in Aula sulle misure sanzionatorie per la produzione e il commercio dei mangimi, misure a detta di alcuni parlamentari inadeguate. L'auspicio di norme più rigide formulato da alcuni deputati, fra cui l’On. Rodolfo Viola scaturiva dall’esperienza della “mucca pazza”.

DATI INCROCIATI Approvando il Ddl sull'etichettatura degli alimenti, la Camera ha soppresso le comunicazioni incrociate fra l'Anagrafe bovina e l'Agenzia per le erogazioni in agricoltura. Nel testo originario si prevedeva che i dati relativi al numero dei capi di bovini da latte detenuti in stalla e ai quantitativi di latte prodotti, fossero trasmessi per via telematica all'Agenzia, "al fine di poter avviare controlli incrociati tra i dati in possesso dell'anagrafe nazionale bovina e quelli dei servizi veterinari delle aziende sanitarie locali territorialmente competenti".

SISTEMA QUALITÀ Con il Ddl sull’etichettatura viene istituito il Sistema di qualità nazionale di produzione integrata. Il Sistema è finalizzato a garantire una qualità del prodotto finale significativamente superiore alle norme commerciali correnti in termini di sanità pubblica, salute delle piante e degli animali, benessere degli animali e tutela ambientale.

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Anagrafe Nazionale Felina ANMVI e Frontline Combo Education Program lanciano la prima banca dati nazionale del gatto A PAGINA 3

POVERI PENSIONATI, POVERI ANIMALI SECONDO L’ISTAT L’ITALIA È SEMPRE PIÙ POVERA E AD ESSERE SINCERI NON AVEVAMO BISOGNO DI QUESTA CONFERMA PER RENDERCENE CONTO. In particolare i pensionati sono la categoria che sembra soffrire maggiormente la crisi economica. Secondo i dati dell’Istituto di statistica il 50% dei pensionati è sotto la soglia di reddito di 999,67 euro al mese (per una famiglia di due componenti) che li identifica automaticamente come “poveri”. In particolare il 21,4% dei pensionati, su un totale di 16,8 milioni, è sotto i 500 euro al mese ed il 27,7% fra i 500 ed i 1000. Quindi circa 8 milioni di pensionati sono in condizioni di povertà e se pensiamo che sono la categoria che maggiormente ospita animali, spesso come unica compagnia, è evidente che, pur non avendo dati precisi, almeno 3/4milioni di cani e gatti o altri animali vivono in condizioni di povertà anche se l’attenzione dei loro proprietari verso la loro salute e benessere è in genere molto elevata. Uno sforzo verso queste categorie sarebbe doveroso anche se la situazione economica del paese non è delle migliori, ma basterebbe poco, eliminando sprechi e tangenti varie, per ridurre l’IVA sulle prestazioni veterinarie e sul petfood dando un minimo di sollievo a milioni di pensionati. Sarebbe anche ora che si arrivasse in tutte le regioni ad istituire il servizio dei Leavet che senza incidere sui costi del SSN, già enormemente in perdita, potrebbe garantire a tutti gli animali ospiti di categorie sociali in difficoltà economica, un servizio veterinario di qualità più o meno gratuitamente. Non è quindi un problema di costi ma solo di volontà politica e ci sono purtroppo, molto spesso, altri interessi da difendere.

Ho condiviso sulla vetlink lo sfogo di un Collega che dichiarava di non aver aderito alla “vergogna” delle sterilizzazioni sotto costo. “Ero solo a difendere la mia posizione” ha scritto riferendo di un incontro presso l’Ordine. L’obiezione è che non può venire dall’Ordine il messaggio che per la chirurgia si può andare sotto tariffa e non è accettabile il ricatto psicologico della crisi: in questa congiuntura chiedere di più vuol dire fare gli esosi approfittatori. “Se ne vanno a… almeno dieci anni di professione passati a far capire al cliente che il monitor chir. non si trova lì al posto della radio solo perché amo un altro genere di musica...Sono veramente stufo di lavorare in queste condizioni dovendo tutti i giorni spiegare al taccagno di turno perché costo un tantino di più rispetto ad un collega che lavora a pochi chilometri da me”. Io inviterei a fare un giro d'Italia che comprenda tutti, anche molti dei frequentatori delle liste di discussione per vedere quale è la reale realtà, oltre le belle parole di facciata di tanti. Chi lavora considerando la salute e il benessere dei nostri pazienti, il che

non vuole dire per forza essere animalisti, lavora seriamente secondo canoni e criteri di scientificità e professionalità e secondo determinati standard e quindi con determinati costi. C’è ancora una zona grigia che passa poi alla zona nera in cui troppi non hanno neppure la coscienza di essere dei medici che hanno scelto di dedicare la loro attività professionale alla cura degli animali, non sanno cosa vuole dire aggiornarsi e investire per migliorarsi. Attenzione però che i tempi stanno rapidamente cambiando, tutti avete letto dei due colleghi condannati per malasanità per un intervento di mastectomia di un cane. La proprietaria chiedeva le venisse riconosciuto il danno esistenziale che il tribunale (per adesso) non le ha riconosciuto. È solo questione di tempo. Allora saranno dolori, ma dolori veri, quando per un caso simile in cui verrà riconosciuto il dolo del professionista invece di qualche centinaio di euro il veterinario dovrà pagare migliaia di euro di danno esistenziale. Allora quanto costerà una sterilizzazione di un cane? Carlo Scotti

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www.anagrafenazionalefelina.it Anmvi Informa

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È attiva l’Anagrafe Nazionale Felina ANMVI e Frontline Combo Education Program hanno realizzato la prima banca dati nazionale on line COME ADERIRE E REGISTRARSI

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a registrazione del medico veterinario è libera e gratuita. Il sito www.anagrafenazionalefelina.it mette a disposizione un form per l’adesione on line. Il medico veterinario registrato compare nell’elenco pubblico dei medici veterinari aderenti per essere contattato dai proprietari/detentori, può accedere e modificare in qualunque momento e autonomamente i propri dati personali con i quali ha scelto di rendersi reperibile al pubblico e rintracciabile (es. aggiornare numeri telefonici, indirizzo di posta elettronica), gestisce autonomamente la propria password (scelta/cambio) per l’accesso alla banca dati dell’Anagrafe, può accedere ad un livello superiore di consultazione dei dati contenuti nella banca dati (es. esclusivo accesso ai dati dei proprietari), può inserire e modificare in qualunque momento e autonomamente i dati dei gatti e dei proprietari/detentori (es. registrare un cambio di proprietà).

di MARCO MELOSI Vice Presidente ANMVI i sono idee che convincono subito e progetti che suscitano una spontanea adesione. L’Anagrafe Nazionale Felina è uno di questi. Nei mesi scorsi, l’ANMVI ha lavorato con crescente entusiasmo, insieme a Frontline Combo Education Program, alla realizzazione di un servizio professionale che mancava e che ora è a nostra completa disposizione. Ai Colleghi presenti al 67° Congresso SCIVAC abbiamo presentato in anteprima il portale www.anagrafenazionalefelina.it che, dal 16 ottobre, è attivo on line per tutti i Colleghi.

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SENZA PRECEDENTI L’Anagrafe Nazionale Felina, la prima ed unica banca dati attiva su tutto il territorio nazionale, è una realtà. Da veterinari registrati (bastano pochi minuti e nessun costo su www.anagrafenazionalefelina.it), potremo proporci al cliente-proprietario con un servizio altamente professionalizzante. Incoraggiare l’identificazione elettronica del gatto, come molti di noi già fanno, sarà ancora più efficace avendo a disposizione una banca dati dove registrare l’avvenuta prestazione, conservando il dato anagrafico. Ovviamente, è fondamentale il coinvolgimento di tutti i Colleghi per costruire un data base significativo e rappresentativo del flusso di prestazioni anagrafiche che passa per le nostre strutture veterinarie, un patrimonio di dati informativi che non può andare disperso. Rilevanti sono anche gli interventi di controllo della popolazione felina, infatti, oltre ai dati identificativi del gatto, il data base prevede l’inserimento del dato riguardante l’eventuale sterilizzazione.

cante occasione alla nostra professione, impegnata nella relazione sociale e familiare con il gatto. È necessario iniziare a guardare sotto una nuova luce questo animale, sotto il profilo affettivo, demografico e sanitario e di riservargli le stesse attenzioni che oggi sono riservate al cane. Eppure sappiamo quanto il gatto sia diffuso nelle case italiane (alcune stime indicano il sorpasso sul cane), quanto sia problematico il suo controllo demografico (randagismo) e quanto sia utile disporre di dati certi sulla sua diffusione (possesso responsabile). Gli sviluppi della rabbia silvestre sono poi sintomatici del suo ruolo nella prevenzione veterinaria. L’Anagrafe Nazionale Felina è dunque una grande occasione per riconoscere al gatto pari dignità, a cominciare dall’identificazione. E per ribadire che l’inoculazione del dispositivo di identificazione elettronico è un atto medico, che deve essere eseguito solo a cura di un medico veterinario iscritto all’Ordine professionale.

VISIBILITÀ Saremo più visibili e più propositivi. Ogni proprietario o detentore può rivolgersi ad uno dei medici veterinari aderenti all’Anagrafe Nazionale Felina per l’identificazione e la registrazione del proprio gatto. Per individuare il medico veterinario territorialmente più vicino basterà consultare l’elenco dei medici veterinari aderenti, pubblicato on line. Il sistema permette di scegliere i dati con i quali si desidera essere reperibili. A tutela dei medici veterinari registrati, il pubblico non potrà contattarli per motivi diversi (es. richieste di consulenze telefoniche, informazioni, urgenze, ecc.) dalle finalità dell’Anagrafe e comunque non sono tenuti a rendersi disponibili. È consigliato concordare la prestazione su appuntamento. È possibile registrare in Anagrafe anche i gatti già identificati e già registrati in banche dati non nazionali.

ANCHE IL GATTO

LA PRESTAZIONE

Dal 16 ottobre registrarsi nel portale www.anagrafenazionalefelina.it darà una nuova qualifi-

La prestazione che il medico veterinario rende al cliente non è gratuita, ma liberamente deter-

minata dal professionista. Una Guida al proprietario chiarisce i termini del servizio anche in questo senso. Ai fini del possesso responsabile del gatto principio ispiratore dell'Anagrafe Nazionale Felina, non rileva il distinguo fra il concetto di proprietario e il concetto di detentore (colui che in un dato momento assume l'onere di prendersi cura di uno o più gatti). Si impegna alla prestazione nei confronti del medico veterinario e nei confronti dell'animale colui che la richiede. Il proprietario/detentore che richiede la prestazione e che figurerà registrato all'Anagrafe Nazionale Felina dovrà essere maggiorenne. Il medico veterinario rilascia al proprietario/detentore una attestazione di avvenuta identificazione del gatto mediante microchip e di contestuale registrazione nella banca dati dell'Anagrafe Nazionale Felina. All’occorrenza, è previsto anche il rilascio di una attestazione di cambio di proprietà. In osservanza di precise disposizioni ministeriali, il chip da usare non potrà essere della stessa serie (380) utilizzata per i cani.

FUNZIONALITÀ Il data base è stato realizzato per fare del medico veterinario il protagonista assoluto dell’Anagrafe Nazionale Felina, sia nel suo ruolo professionale che nella gestione dell’intero sistema informativo. È questo un tratto distintivo del sistema: il medico veterinario registrato ha il pieno controllo gestionale e funzionale del sistema ed è l’unico a poter accedere ai dati del proprietario, nel rispetto delle norme sulla privacy. Al data base hanno lavorato molti colleghi dando continui apporti di esperienza, suggerendo soluzioni per la migliore funzionalità del sistema informativo. Inoltre, per assicurare un controllo sui flussi informativi, il data base è monitorato e, in caso di utilizzi impropri, gli amministratori possono intervenire fino alla cancellazione dell’utenza.

A CHI È RIVOLTA • AL MEDICO VETERINARIO che partecipando all’Anagrafe, attraverso una semplice registrazione on line, potrà rendersi reperibile nell’elenco pubblico dei medici veterinari aderenti e così concorrere alla promozione dell’identificazione elettronica del gatto, quale gesto di possesso socialmente responsabile e di prevenzione veterinaria. • AL GATTO che, registrato in Anagrafe a cura del medico veterinario, ottiene maggiori garanzie di identificazione, rintracciabilità, tutela contro abbandono, furto e smarrimento; nonché conformità alle norme di movimentazione a scopo non commerciale al seguito del proprietario/detentore nei Paesi Europei. • AL PROPRIETARIO/DETENTORE che consultando il sito dell’Anagrafe potrà ricercare il medico veterinario territorialmente più vicino al quale rivolgersi per la microchippatura del proprio gatto e la contestuale registrazione in Anagrafe. • ALLE AUTORITÀ COMPETENTI in vista di azioni di controllo demografico tramite campagne di sterilizzazione per la prevenzione della riproduzione incontrollata, disponendo di dati su scala nazionale. zione del gatto, sulla base di criteri univoci e riconosciuti, la banca dati dell’Anagrafe Nazionale Felina si è basata sulle attuali conoscenze di genetica, adottando apposite schede sintetiche corredate da immagini. Per questo dobbiamo ringraziare la Collega Maria Cristina Crosta che ci ha fornito le necessarie nozioni di genetica e la signora Lia Stein che ha concesso all’Anagrafe l’uso delle sue foto professionali.

LA SCHEDA DEL GATTO I dati del gatto a cura del medico veterinario sono: codice identificativo del microchip, dati del proprietario/detentore, nome, razza, sesso, segni utili di identificazione, età, dell’animale, eventuale intervento di sterilizzazione, attuale o pregresso, eventuale cambio di proprietà, eventuale segnalazione che il gatto risulta smarrito o rubato, eventuale decesso dell’animale. Per favorire l’attribuzione della razza e la descri-

RICONGIUNGIMENTO Solo i medici veterinari possono utilizzare i dati del proprietario/detentore per stabilire il contatto utile a favorire il ricongiungimento. L’inserimento del codice del microchip dalla home page dell’Anagrafe Nazionale Felina consente di verificare la presenza del gatto. Se il gatto è presente nell’Anagrafe sarà possibile risalire al proprietario. ■

PROMOTORI E PATROCINATORI

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’Anagrafe Nazionale Felina è la prima anagrafe felina operativa su tutto il territorio italiano, è privata ed è su richiesta volontaria da parte dei proprietari di gatti e/o gestori di colonie feline. È stata ideata da ANMVI e Frontline Combo Education Program. L’inizia-

tiva è patrocinata dalla Federazione Nazionale Veterinari Italiani (FNOVI) ed è stata presentata al Ministero della Salute dove è in corso l’iter di concessione del patrocinio. Frontline Combo Education Program è un progetto educativo ideato da Merial per promuovere una maggiore

conoscenza e consapevolezza del corretto rapporto tra animale e proprietario. La partnership con ANMVI è nata dall’esigenza condivisa di incoraggiare l’identificazione del gatto e di realizzare un data base nazionale con finalità di educazione e prevenzione veterinaria.


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4 Attualità Anticipazioni PSN 2010-2012

La Sanità veterinaria nel nuovo Piano Sanitario Nazionale Anticipazioni nella bozza provvisoria del Ministero della Salute a bozza di Piano Sanitario Nazionale predisposta dal Ministero della Salute riserva alla salute animale e alla sanità veterinaria un posto di rilievo. E così pure al sistema veterinario. “Il mantenimento e il miglioramento del sistema veterinario pubblico - è scritto - rappresenta una priorità per l’investimento pubblico, anche in virtù del costante adeguamento delle norme alla legislazione comunitaria in costante e rapida evoluzione, che rappresenta uno dei principali meccanismi di intervento nella salute degli animali, conformemente alla politica comunitaria e al rispetto degli obblighi internazionali”. Vediamo dunque quali sono le priorità e le strategie.

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SANITÀ ANIMALE E ZOONOSI Nel campo della sanità animale sono stati raggiunti obiettivi di buon consolidamento dei livelli ordinari di attività in tutti i settori d’intervento. La situazione sanitaria del patrimonio zootecnico italiano, in forza dei piani di eradicazione e di sorveglianza messi in atto da anni, può essere considerata sotto controllo, pur permanendo in alcune parti del territorio situazioni critiche relativamente alla lotta ed eradicazione di alcune malattie zoonosiche. Tutte le azioni e attività messe in campo sono conformi alla nuova strategia per la salute degli animali dell’Unione europea (2007-2013): “Prevenire è meglio che curare”, che ha fissato alcuni obiettivi ambiziosi per migliorare la salute degli animali. La strategia si avvale del principio secondo cui i controlli non devono essere più concentrati sul prodotto finale, ma distribuiti lungo tutto il processo di produzione, con una visione complessiva “dai campi alla tavola”. L’analisi del rischio è fondamento essenziale di questa politica e tutti gli operatori, coinvolti nelle singole fasi produttive e distributive dell’alimento, diventano “responsabili giuridici”, ciascuno per la propria parte, della sicurezza dei prodotti. Tra l’altro l’Italia, forte importatore di animali e prodotti derivati da tutto il mondo e produttore di una vastissima ed eterogenea gamma di prodotti, deve dotarsi di strategie che garantiscano la salute degli animali.

EPIDEMIOSORVEGLIANZA Nella prosecuzione e implementazione delle attività fino ad ora svolte, tra gli obiettivi prioritari rientra il corretto e puntuale rispetto degli obblighi informativi in merito ai dati epidemiologici provenienti dal territorio. Per la gestione delle attività, sono stati messi a punto appositi sistemi informativi che hanno contribuito a gestire le informazioni epidemiologiche e a migliorare il sistema di raccolta dati provenienti dal territorio. Per il prossimo futuro, obiettivo essenziale è quello di sviluppare un sistema di epidemiosorveglianza nazionale. La corretta funzionalità dei sistemi informativi e la costante implementazione degli stessi, associata ad una costante verifica dei livelli funzionali, rappresentano elementi indispensabili per il miglioramento degli stessi e per individuare tempestivamente le eventuali criticità esistenti ai vari livelli. Per raggiungere tale scopo le Regioni e Province autonome sono chiamate a implementa-

re le infrastrutture e i sistemi già esistenti al fine di realizzare un unico sistema integrato di reti di sorveglianza epidemiologica che consenta di mettere a disposizione le informazioni di governo utili ad assicurare la difesa sanitaria degli allevamenti e in grado di sostenere adeguatamente le politiche di valutazione e gestione dei rischi, sfruttando le sinergie degli applicativi esistenti e completandone le funzionalità, in modo da permettere alle istituzioni di competenza di soddisfare i debiti informativi ed adempiere ai compiti istituzionali in maniera precisa e puntuale, ridurre gli obblighi burocratici, accelerare la de materializzazione e giungere alla semplificazione amministrativa.

EMERGENZE INDEROGABILI L’inderogabilità di alcune emergenze che incombono e il bisogno di alimentazione che manifestano le popolazioni umane, rappresentano le emergenze del futuro. La salute animale e umana dall’altro, sono unite in un inequivocabile rapporto di causa ed effetto. L’esistenza di questo legame serve a spiegare, ad esempio, la persistenza di una “alta” incidenza di casi di brucellosi umana in alcune regioni quali Sicilia e Campania, dove la brucellosi ovicaprina e bovina e bufalina sono ancora molto diffuse. Accanto a ciò non bisogna dimenticare il problema della tubercolosi bovina che mentre tende a riemergere anche in zone classicamente indenni, dimostra, sul piano della salute umana, un’aggressività e una resistenza estrema-

mente preoccupante.

LA TROPICALIZZAZIONE Le mutate condizioni climatiche e la cosiddetta tropicalizzazione del clima rendono sempre più necessaria la conoscenza di alcune patologie trasmesse da vettori, considerate fino ad alcuni anni fa esclusive delle regioni africane. L’Italia ed altri Paesi dell’area mediterranea, rappresentano una via preferenziale per l’introduzione in Europa di tali malattie e tra queste ricordiamo la Bluetongue, la Peste equina, la febbre gialla, alcune encefaliti virali, la Crimean Congo Haemorragic Fever e l’Heartwater Disease. È, quindi, di primaria importanza aumentare l’allerta su tali argomenti e sviluppare la capacità di riconoscere le malattie tramite la realizzazione di piani di sorveglianza o di monitoraggio mirati, per individuare e riconoscere tempestivamente queste patologie “esotiche” una volta che si presentano sul territorio, corredati altresì di efficienti piani di emergenza in grado di garantire la gestione e la risoluzione in tempi brevi dell’evento.

PIANI DI PROFILASSI E ANAGRAFI ZOOTECNICHE La gestione dei piani annuali e pluriennali di profilassi delle malattie animali comprende le attività dirette a prevenire ed eradicare specifiche malattie che colpiscono gli animali domestici ad esclusione delle misure adottate in fase di emergenza. Si ricorda il legame strettissimo esistente tra la salute anima-

OBIETTIVI DEL PIANO 2010-2012

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l “Centro nazionale di lotta ed emergenza contro le malattie animali”, di cui alla legge 244/2005, assicura la tutela della salute degli animali e garantisce il coordinamento e l’uniforme applicazione, sull’intero territorio nazionale, degli interventi, delle attività e delle misure inerenti alla sanità animale, anche per le finalità di profilassi internazionale, nel rispetto degli obblighi posti dalla normativa comunitaria e del Codice zoosanitario internazionale dell’Organizzazione mondiale della sanità animale (OIE). Il Centro gestisce la lista nazionale di esperti di pronta reperibilità, nella quale sono inseriti soggetti di comprovata esperienza nei campi della sanità animale, dell’epidemiologia, dei piani di emergenza e della legislazione veterinaria sia comunitaria sia nazionale. In fase di emergenza il Centro assume la sua veste operativa attraverso la costituzione di una Unità di Crisi centrale, organo inserito negli specifici piani di emergenza redatti dal Ministero per ogni singola malattia, tutti approvati dalla Commissione europea. Tra gli obiettivi prefissati nel prossimo triennio si evidenziano: • eradicazione MVS (malattia vescicolare da enterovirus del suino) in Campania e Calabria. Alcune province delle predette Regioni, pur avendo raggiunto una sufficiente qualifica sanitaria, restano penalizzate dal cronico mancato raggiungimento della stessa nel restante territorio regionale;

• attività di vigilanza sull’operato dei servizi veterinari regionali e locali e presso gli Istituti Zooprofilattici circa la gestione delle emergenze sanitarie. L’intervento sarà mirato sulla base delle criticità emerse dall’analisi dei dati e delle informazioni sulle attività svolte sul territorio, mediante la programmazione di vigilanza (audit - ispezioni) al fine di individuare le cause e apportare gli eventuali correttivi; • simulazioni in attuazione della normativa comunitaria e dei Piani di emergenza nazionali, organizzazione sul territorio esercitazioni, con il coinvolgimento delle Autorità Locali (sanitarie, di ordine pubblico e comunicazione) per la verifica e valutazione dell’efficienza ed efficacia dei livelli centrali, regionali e locali nell’attuazione delle misure sanitarie per limitare la diffusione delle malattie ed addivenire nel più breve tempo possibile alla risoluzione dell’evento; • attività di comunicazione anche attraverso una pagina web sul portale del Ministero della salute dedicata alle attività del Centro. Tale pagina oltre a riportare struttura e funzioni dello stesso, rappresenterà il punto di riferimento per l’aggiornamento di operatori del settore e veterinari rispetto alle attività inerenti le emergenze epidemiche (piani di emergenza, manuali operativi). Tale attività includerà anche la messa a disposizione in tempo reale delle norme sanitarie adottate per le singole emergenze epidemiche che si verranno via via a determinare.

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le e quella umana. Basti citare che il 60% degli agenti patogeni sono agenti zoonosici, il 75% delle malattie emergenti sono zoonosi e l’80% degli agenti a potenziale uso bioterroristico sono agenti zoonosici. In particolare, accanto alla lotta contro la Tubercolosi e la Brucellosi, che in alcune aree geografiche assumono ancora un rilievo preoccupante, bisogna ricordare la gestione del piano di lotta alla rabbia silvestre che per il prossimo triennio ci vedranno impegnati a prevenire non solo la trasmissione della rabbia nelle volpi attraverso la vaccinazione orale nei territori del Nord Est dell’Italia, ma anche la diffusione di questa pericolosissima zoonosi negli animali da compagnia e negli altri animali zootecnici sensibili. Salute umana e salute animale vanno di pari passo anche per quanto riguarda la strategia mirante a ridurre la presenza di salmonelle negli allevamenti avicoli, e in futuro anche suini, in vista di una effettiva riduzione del rischio connesso al consumo di alimenti di origine animale contaminati non solo da questi agenti zoonosici. La citata epidemia di rabbia silvestre rende evidente che gli animali selvatici giocano un ruolo sempre più importante nei sistemi di epidemiosorveglianza quali rivelatori della eventuale presenza di malattie infettive e metro di misura del rischio che queste specie possono rappresentare per la diffusione di agenti infettivi. Su questo fronte si giocherà nel prossimo futuro un considerevole impegno che dovrà riguardare anche ulteriori segmenti della zootecnia come ad esempio l’apicoltura e l’acquacoltura per i quali si dovranno predisporre opportuni sistemi anagrafici nonché più efficaci strumenti di lotta alle patologie infettive. Il completamento dei sistemi anagrafici per le specie di interesse zootecnico rappresenta il presupposto fondamentale per la creazione di un sistema di epidemiosorveglianza precedentemente citato.

TUTELA DEL BENESSERE ANIMALE Nel settore della protezione degli animali da reddito tra gli obiettivi prioritari vi è il miglioramento dell’attività di controllo da rendere più incisiva ed uniforme sul territorio nazionale, anche per evitare la distorsione del mercato. Per tale motivo è stato elaborato il Piano Nazionale Benessere Animale (PNBA), partito in via sperimentale nell’anno 2008 con la programmazione dei controlli in allevamento, che dal 2010 include anche la programmazione dei controlli per la tutela del benessere animale durante il trasporto e la macellazione. Il Piano Nazionale, conformemente alle disposizioni vigenti, individua i criteri di controllo, la programmazione annuale dei controlli sulla base della valutazione del rischio, il coordinamento tra le diverse Autorità competenti, la standardizzazione e informatizzazione dei flussi informativi e la formazione dei veterinari ufficiali, degli allevatori e degli operatori del settore. Appare necessario implementare l’informatizzazione per quanto attiene l’attività di rendicontazione dei controlli e, relativamente al trasporto, la creazione di una banca dati nazionale dei trasportatori in ottemperanza a quanto stabilito dalla normativa vigente (Reg. n. 1/2005/CE).

LA FORMAZIONE Anche la formazione, elemento essenziale per il rispetto delle norme nazionali e comunitarie di benessere degli animali è parte integrante del PNBA. La “formazione” degli operatori del settore (allevatori, trasportatori, macellatori) mira a rendere edotti tutti gli addetti sulle norme e sulle buone tecniche di


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6 Attualità Anticipazioni PSN 2010-2012 allevamento, trasporto e macellazione per migliorare la salute e il benessere degli animali. È necessario far comprendere agli operatori che tali norme non sono in contrasto con le esigenze della produzione, ma coincidenti con queste. Il Ministero della salute con l’ausilio dell’IZS (Istituto Zooprofilattico Sperimentale) della Lombardia e dell’Emilia Romagna e delle Regioni e Province Autonome ha avviato un percorso formativo, articolato a cascata. La formazione degli allevatori dovrà essere incentivata nel corso del triennio 2010-2012 e in tale periodo dovrà essere avviata l’attività di formazione per gli operatori del macello.

AMBIENTE E CATENA ALIMENTARE La presenza sempre più distribuita sul territorio di aree a forte antropizzazione, così come gli specifici siti di interesse nazionali individuati sulla base del forte impatto ambientale, ha evidenti risvolti sulla sicurezza chimica della catena alimentare. Infatti a partire dalla coltivazione di vegetali su aree inquinate, sia a livello di terreni che di acqua che di ricaduta aerea di sostanze chimiche, fino all’allevamento degli animali destinati a fornire alimenti, la presenza di contaminanti subisce una concentrazione che può determinare un rischio sanitario per i consumatori. La presenza di contaminanti ambientali nell’alimento è regolamentata a livello comunitario e deve essere costantemente monitorata. Laddove si identifica una situazione di contaminazione essa va affrontata a livello territoriale con misure volte non solo a impedire il consumo di alimenti non conformi, ma soprattutto attraverso la rimozione o almeno il contenimento delle cause di contaminazione. Obiettivi nel triennio sono: potenziare ed ampliare uno studio sulla “valutazione della presenza di alcuni contaminanti ambientali tossici e persistenti d’interesse emergente attraverso l’utilizzo di bioindicatori zootecnici” che divenga strumento per identificare il contesto dell’esposizione, gli eventuali “punti critici” di contaminazione ed i luoghi ad alto rischio ambientale con ripercussioni sulla sicurezza alimentare; effettuare un piano di monitoraggio nazionale su contaminanti ambientali nei prodotti di origine animale e una razionalizzazione nelle attività di controllo dei residui nei prodotti di origine vegetale. ■

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Le risorse umane del SSN: in attesa del ricambio generazionale si punta sulle specializzazioni

ANIMALI D’AFFEZIONE Nel settore degli animali d’affezione l’obiettivo prioritario consiste nella realizzazione della corretta relazione uomo-animale per tutelare la salute e il benessere degli animali, la salute e l’incolumità pubblica e contrastare e prevenire maltrattamenti, abbandoni e randagismo. In tale ottica è necessario implementare i percorsi formativi per i proprietari di cani che, ai sensi dell’Ordinanza Ministeriale 3 marzo 2009 sulla “tutela dell’incolumità pubblica dall’aggressione di cani”, devono essere istituiti presso i Comuni e le ASL territorialmente competenti. La creazione del corretto rapporto uomo-animale richiede anche un’intensa attività divulgativa e la realizzazione di campagne informative che, ai sensi della normativa vigente, sia il Ministero della salute che le Regioni e Province autonome sono tenuti a promuovere e incentivare. Per la tutela del benessere degli animali d’affezione e per un’efficace azione di lotta al randagismo e al fenomeno dei canili cosiddetti “lager”, è necessario eseguire il monitoraggio delle situazioni critiche presenti sul territorio nazionale e predisporre interventi diretti, anche di tipo ispettivo, in collaborazione con i Carabinieri del NAS e le altre Autorità competenti.

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ella bozza di Piano Sanitario Nazionale a cura del Ministero della Salute si sottolineano alcune questioni, prima fra tutte l’imminente calo del numero dei dirigenti medici del SSN. Qualche dato per cominciare. I professionisti sanitari rappresentano la larga maggioranza delle risorse umane impiegate nel SSN. Basti considerare che quasi il 70% dei circa 690.000 dipendenti del SSN con contratto a tempo indeterminato (fonte IGOP, Conto Annuale, anno 2008) è costituito da personale dirigente e del comparto afferente ai ruoli sanitari (circa 478.000 operatori tra medici, veterinari, odontoiatri, dirigenti sanitari non medici, personale infermieristico, della riabilitazione, tecnico-sanitario e di vigilanza ed ispezione). In particolare, oltre l’80% del solo personale dei ruoli sanitari è costituito da dirigenti medici ed infermieri (circa 112.000 medici e 276.000 infermieri per un totale di 388.000 dipendenti). In sintesi, ci si attende una carenza dal 2012 al 2018 di 18.000 unità di personale medico nel SSN e di circa 22.000 medici dal 2014 al 2018 in totale (si passerà da 3,7 medici “attivi” per 1000 abitanti a 3,5 medici “attivi” per 1000 abitanti, contro una media europea di 3,1 medici attivi per 1000 abitanti, fonte OECD 2006).

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DEMOGRAFIA Dall’attuale distribuzione per età dei medici e veterinari impiegati nel Servizio Sanitario Nazionale (fonte INPDAP, dati sugli iscritti alla Cassa Pensione Sanitari, anno 2006), si evince una forte concentrazione di personale nella fascia di età superiore o uguale a 60 anni. Poiché il dato relativo ai veterinari incide marginalmente su quello dei medici, è possibile stimare che circa 17.000 medici lasceranno il SSN entro il 2015. Considerando il numero medio di laureati in medicina e chirurgia per anno accademico e la quota di questi che viene immessa annualmente nel SSN, ci si aspetta, a partire dal 2012, un saldo negativo tra pensionamenti e nuove assunzioni. Si stima, inoltre, che la forbice tra uscite ed entrate nel SSN tenderà ad allargarsi negli anni a seguire data la struttura per età ed il numero di immatricolazioni al corso di laurea in Medicina e Chirurgia. Verosimilmente, tale scenario risulterà ancora più marcato nelle Regioni impegnate con i piani di rientro a causa del blocco delle assunzioni.

COME INTERVENIRE Proprio al fine di governare il fenomeno che,

per quanto detto, a breve determinerà una carenza di detti professionisti, il Ministero della Salute ha richiesto un ampliamento dell’offerta formativa, ossia del numero delle immatricolazioni al corso di laurea in Medicina e Chirurgia già a partire dall’anno accademico 2008/2009. Tuttavia, tenendo conto che il percorso formativo di un medico si completa in circa 10 anni, occorrerà attendere il 2019 affinché il maggior numero di laureati/specializzati sia disponibile sul mercato del lavoro. In ogni caso, allo stato non è ancora corretto parlare di “emergenza medici” nel breve periodo, in quanto negli ultimi anni i vincoli finanziari ed il blocco di assunzioni hanno alimentato una sacca di inoccupazione dalla quale il SSN potrebbe attingere per assicurare un adeguato turn-over delle risorse umane. È, invece, necessario che il ricambio generazionale avvenga nell’immediato futuro, anche al fine di garantire un opportuno ed indispensabile trasferimento di competenze ed abilità che solo la pratica clinica può assicurare.

LA SPECIALIZZAZIONE Tenuto conto del possesso della specializzazione quale requisito di accesso per il SSN il solo ampliamento dell’offerta formativa dei corsi di laurea in medicina e chirurgia non può prescindere dall’incremento del numero di medici specialisti, che si può realizzare solo attraverso un aumento delle risorse finanziarie stanziate per la formazione di questi professionisti. Nello specifico, è indispensabile che nel medio termine venga considerata la possibilità di innalzare il numero di contratti per la formazione specialistica dei medici (attualmente sono 5.000 i contratti finanziati dallo Stato). Il

reperimento di risorse finanziare aggiuntive permetterebbe altresì di dare applicazione all’art. 8 della legge n. 401 del 29 dicembre 2000, che prevede la corresponsione delle borse di studio anche a favore degli specializzandi laureati in medicina veterinaria, odontoiatria, farmacia, biologia, chimica, fisica e psicologia. In tale contesto, secondo le stime effettuate, un’eventuale revisione dell’ammontare del finanziamento stanziato per la formazione specialistica, dovrebbe prevedere la riserva di una quota per la copertura di 800-1000 contratti destinati a questi professionisti. La questione è di interesse strategico per il SSN, visto che anche per questi professionisti la specializzazione è requisito di accesso sia alla dipendenza, sia alle convenzioni di specialistica ambulatoriale del SSN.

MINISTERO E REGIONI Alla luce di quanto premesso, con un’azione concertata tra i Ministeri competenti e le Regioni si dovranno perseguire nel prossimo triennio le seguenti finalità: incrementare l’offerta formativa dei corsi di laurea in medicina e chirurgia; incrementare le risorse per il finanziamento dei contratti di formazione specialistica dei medici e delle professioni di veterinario, farmacista, odontoiatra, biologo, psicologo, chimico e fisico sanitario; concordare un piano di assunzioni, riferito soprattutto alla componente medica e infermieristica, che contrasti gli effetti del pensionamento; promuovere la cooperazione interregionale al fine di incoraggiare la mobilità interna dei professionisti sanitari; ridefinire il ruolo del personale sanitario del SSN impegnato nelle docenze dei corsi di laurea della professioni sanitarie. ■


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8 Attualità Codice penale

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Il sequestro preventivo per la tutela giuridica degli animali Il Sottosegretario Martini: affidare i soggetti maltrattati a chi è estraneo al reato. ANMVI: la tutela richiede competenza ’11 ottobre il Ministero della Salute ha organizzato a Perugia un convegno dedicato alla Legge 20 luglio 2004, n. 189, la legge che ha introdotto il divieto di maltrattamento degli animali. Il programma - che ha visto la partecipazione del Sottosegretario di Stato alla Veterinaria, dirigenti ministeriali, Nas, Nirda, Polizia Stradale, Izs Lazio e Toscana, associazioni protezionistiche, magistrati, avvocati e giornalisti - ha approfondito la tutela giuridica degli animali. La sessione di apertura ha riguardato il ruolo delle istituzioni; la seconda il tema delle corrette prassi nei sequestri e nelle perquisizioni della polizia giudiziaria; la terza, infine, ha dato spazio alle testimonianze dal territorio e agli approfondimenti sul ruolo della stampa e del giornalismo d’inchiesta (in particolare La Padania e Striscia La Notizia). Nel presentare il convegno, il Ministero della Salute ha fatto notare che gli organi di polizia possono procedere al sequestro cautelativo

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degli animali, ma che questa misura cautelare, anche in caso di flagranza di reato, è “sistematicamente” disapplicata. Gli organi di polizia giudiziaria, infatti sovente si limitano a verificare il reato a denunciarlo al Pubblico Ministero lasciando l’animale alla disponibilità del soggetto denunciato. Nel corso del suo intervento il Sottosegretario, oltre ad annunciare un testo unico che regola l’intera materia della tutela giuridica degli animali, ha sottolineato “il dovere di intervento da parte di tutti gli organi competenti ed in particolare quelli di Polizia Giudiziaria e la necessità di salvaguardare la salute ed il benessere dei soggetti maltrattati attraverso il sequestro preventivo e l’affidamento a persone estranee al reato”. In caso di reati compiuti in danno agli animali, trattandosi di materia penale, “tutti gli Organi di polizia giudiziaria sono ugualmente coinvolti e tutti sono tenuti a intervenire per impedire che il fatto illecito sia reiterato e tale consapevolezza deve essere acquisita dagli stessi tutori della giustizia infondendo fiducia ai cittadini”. Secondo il Sottosegretario Marti-

ni, “ciò che più emerge come criticità del sistema è che, malgrado la flagranza, molti reati appaiono in una sorta di “limbo di impunità” che lascia i soggetti maltrattati in balia dei loro aguzzini”. Il Ministero della Salute riconosce gli Enti e le associazioni che possono accogliere gli animali sequestrati o confiscati (D.M. 2 novembre 2006). Per contrastare il fenomeno del randagismo, la presenza dei canili lager e il maltrattamento degli animali è stata istituita, presso il Ministero della Salute, l’Unità Operativa Tutela Animale. L’auspicio è che attraverso un’efficace sinergia tra il Ministero della Salute, i Servizi veterinari territorialmente competenti, gli organi di polizia giudiziaria, la magistratura e le associazioni di protezione degli animali sia possibile dare attuazione concretamente alle norme di tutela degli animali.

IL COMMENTO DI ANMVI In occasione del convegno “La tutela giuridica degli animali”, l’ANMVI ha trasmesso una nota al Sottosegretario Francesca Martini:

PENE IN AUMENTO PER CHI VIOLA LA LEGGE 189

È

in corso la ratifica della Convenzione di Strasburgo per la protezione degli animali da compagnia. Il testo approvato dal Senato, e ora in terza lettura alla Camera, aumenta le pene per l’uccisione e il maltrattamento di animali. Si prevede: per il delitto di uccisione di animali, la reclusione da quattro mesi a due anni (in luogo della reclusione da tre a diciotto mesi); per il delitto di maltrattamento di animali, la reclusione da 3 a 18 mesi o la multa da 5.000 a 30.000 euro in luogo dell’attuale reclusione da 3 mesi a un anno o la multa da 3.000 a 15.000 euro. “L’importanza di questo convegno sta anche nel coraggio di parlare di corrette regole procedurali nelle attività di sequestro. Il problema c’è e va affrontato”. “L’esperienza ci ha insegnato - osserva l’ANMVI nel documento firmato dai Vice Presidenti Marco Melosi (animali da compagnia) e Lorenzo Crosta (animali esotici) - che l’aspetto repressivo ha in qualche caso avuto il sopravvento sulla finalità ultima degli interventi di tutela animale. Abbiamo conosciuto episodi ad alta tensione, in qualche caso finiti tragicamente, dove ci si è lasciati prendere la mano dal gesto poliziesco. Ricordiamo ancora un collega ammanettato - stigmatizza l’Associazione - come una profonda offesa alla dignità della nostra professione, proprio mentre egli offriva il proprio qualificato intervento durante sommarie operazioni di sequestro animale”. “La finalità ultima degli interventi di polizia giudiziaria non può essere solo quella di reprimere un reato - è la tesi dell’ANMVI - ma deve soprattutto essere quella di garantire l’animale. Il sequestro cautelativo deve basarsi su evidenze e non sospetti di maltrattamento, ma soprattutto non può sempre assumere come prassi il trasferimento degli animali. Quando si tratta di animali nati in cattività, ad esempio, oppure di esemplari che richiedono un’assistenza specialistica, il trasferimento si è in molti casi rivelato controproducente quando non fatale”. “A riflettori televisivi spenti abbiamo visto situazioni molto critiche. Il rischio paradossale è di mettere a repentaglio proprio quella vita che si voleva garantire. Il bene sequestrato è un essere vivente molto fragile se non è trattato con la dovuta competenza. Per superare questi problemi, è auspicabile che sia assicurata la massima preparazione, la più ampia collaborazione fra gli attori del sistema e che i medici veterinari abbiano più voce in capitolo durante e dopo le operazioni di sequestro, nell’interesse primario del soggetto animale tutelato”. ■


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10 Legale Ricorsi e sentenze

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È possesso anche la sola detenzione materiale di un cane In caso di aggressione è responsabile anche chi non è proprietario in senso civilistico isponde di lesioni colpose e di omessa custodia dell'animale non solo il padrone del cane che azzanna un passante, ma anche il possessore, e quindi la persona che lo custodiva al momento dell'aggressione. È quanto ha stabilito la Corte di Cassazione nella sentenza 34813 del 27 settembre 2010, confermando la condanna di un uomo palermitano a 100 euro di multa per lesioni colpose dopo che il suo cane aveva morso una ragazza. L'imputato, condannato anche a risarcire la donna dei danni subiti, ricorreva in cassazione lamentandosi che i giudici siciliani avevano affermato la sua responsabilità senza considerare

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che il cane era della famiglia, in particolare apparteneva a sua madre e a sua nonna. La quarta sezione penale ha però respinto le sue doglianze e condiviso quanto già affermato dal tribunale. In effetti i giudici di merito avevano già dimostrato che "l'animale era sicuramente in suo possesso", l'imputato inoltre "abitava con la madre e si rapportava quotidianamente con l'animale che gli ubbidiva e che portava a passeggio". Gli Ermellini hanno quindi confermato la condanna, ricordando che "in tema di custodia di animali, l'obbligo sorge ogni volta che sussista una relazione di possesso o di semplice detenzione tra l'animale e una data persona, posto che l'art. 672 cod. pen., relaziona l'obbligo di non lasciare libero l'animale o di custodirlo con le

L’ONAOSI VERSO LA RINUNCIA DEGLI ARRETRATI

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a Fondazione ONAOSI sta richiamando con raccomandata il versamento della quota 2005 dai liberi professionisti, un arretrato che si riferisce al periodo - dal 2003 al 2006 - in cui l'obbligo di contribuzione era stato esteso con legge Finanziaria a tutti gli iscritti all'Ordine. Come noto, un avviso bonario non è una cartella esattoriale; il distinguo è formale e sostanziale al tempo stesso ed è sintomatico del progressivo indebolimento della pretesa impositiva e dell'efficacia della riscossione, entrambe compromesse da ricorsi (spesso vinti dai sanitari liberi professionisti e costosi per la Fondazione) e da una sentenza della Corte Costituzionale che ha gettato una grossa ipoteca sulla costituzionalità del-

l'ammontare da versare. Nel 2007, poi l'epilogo: sempre con Legge Finanziaria il contributo è tornato ad essere obbligatorio solo per i dipendenti dalle Pubbliche Amministrazioni. La raccomandata in spedizione in questi giorni è un atto legittimo e dovuto da parte della Fondazione, ma durante l'ultima riunione del Consiglio di Amministrazione "si sono creati i presupposti per una soluzione politica della vicenda", una "soluzione" vedrà impegnati i presidenti delle 3 Federazioni (FNOVI, FOFI, FNOMCeO) e i Ministeri vigilanti. La FNOVI "verificata la comune volontà di arrivare ad una definizione della materia, auspica che i Ministeri possano mettere la Fondazione nella condizione di rinunciare alle quote non versate".

debite cautele al possesso dell'animale, possesso da intendersi come detenzione anche solo materiale e di fatto senza che sia necessario che sussista una relazione di proprietà in senso civilistico." (fonte: cassazione.net) I fatti risalgono al 2009, quando il Tribunale dichiarava colpevole di lesioni colpose l’imputato condannandolo a versare 100 euro di risarcimento. L’incolpato lamentava che “che si sia giunti alla affermazione della sua responsabilità senza tenere conto che il cane

era della famiglia, più precisamente era di proprietà della madre o della nonna, e che egli era intervenuto solo quando aveva sentito le urla della ragazza, per riportare il cane nella abitazione”. Il Tribunale ha obiettato che “l’animale era sicuramente nel possesso dell’imputato per il fatto che fu proprio quest’ultimo a richiamare il cane, a dare spiegazioni ai verbalizzanti e a portare l’animale dai veterinari per i controlli; che egli abitava nella casa della madre e si rapportava quotidianamente con l’animale che gli ubbidiva e che portava a passeggio”. Correttamente dunque egli è stato ritenuto responsabile secondo la Cassazione, dell’omessa custodia dell’animale, obbligo che ai sensi dell’articolo 672 cp sorge in capo al possessore indipendentemente dalla proprietà dell’animale, possesso da intendersi in senso ampio. L’imputato ha dovuto rifondere le spese processuali e versare 1000 euro alla cassa delle ammende. ■

IZS, conflitto di competenze Stato-Regioni La Regione Abruzzo disciplina il funzionamento dell’Istituto. Ricorso dell’avvocatura di Stato alla Corte Costituzionale e Regioni possono attribuire ulteriori compiti agli Istituti Zooprofilattici? La Presidenza del Consiglio dei Ministri ha presentato ricorso alla Corte Costituzionale per la dichiarazione di illegittimità costituzionale della legge 5 maggio 2010, n. 13, con la quale la Regione Abruzzo ha disciplinato il funzionamento dell’IZS dell’Abruzzo e del Molise. Per l’avvocatura dello Stato alcune norme sono “in contrasto con l’articolo 117 della Costituzione”, “che eccedono dalle competenze regionali contrastando con i principi fondamentali in materia di tutela della salute contenuti nella normativa statale di riferimento costituita dal decreto legislativo 270/1993”. Il ricorso precisa che le disposizioni contestate discendono da un Protocollo d’intesa stipulato fra il Ministero della Salute e le Regioni Abruzzo e Molise per il riordino e la valorizzazione dell’Istituto, tuttavia la Presidenza del Consiglio dei Ministri contesta la facoltà che le Regioni Abruzzo e Molise si attribuiscono di assegnare all’Istituto “ulteriori compiti e funzioni di interesse nazionale e internazionale”, un compito che - secondo l’Avvocatura di Stato - spetta in via esclusiva allo Stato, sulla base di un “principio

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d’altra parte perfettamente coerente con la finalità costitutiva degli istituti zooprofilattici stessi, in quanto operanti nell’ambito della ricerca sperimentale scientifica e della tutela della igiene e sanità veterinaria, ambiti nei quali convergono non solo gli interessi di regioni e provincie autonome ma anche preminenti interessi di carattere nazionale conseguenti all’adempimento di obblighi internazionali comunitari”. Illegittimo di conseguenza, secondo l’Avvocatura dello Stato, prevedere forme di finanziamento pubblico statale per eventuali nuovi compiti di matrice regionale, come pure la presenza di un rappresentante del Ministero della Salute anziché dell’Economia nel collegio dei revisori. Censurate anche alcune modalità gestionali che tendono a delineare un assetto istituzionale dell’Ente “completamente difforme a quanto stabilito dal decreto legislativo 270/93”. Il legislatore statale ha infatti inteso realizzare il principio della separazione delle funzioni di indirizzo e verifica, delle funzioni di gestione e delle funzioni di controllo, attribuite rispettivamente al Consiglio di amministrazione, al direttore generale e al collegio dei revisori, ripartizione dei compiti che invece le norme regionali in esame obliterano completamente”. ■


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Accertamenti Fisco

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Parliamo di Redditometro Come l’Amministrazione finanziaria determina presuntivamente il reddito attribuibile al contribuente di GIOVANNI STASSI Dottore Commercialista, Torino ’articolo 38 del D.P.R. 29 settembre 1973 disciplina “La rettifica delle dichiarazioni delle persone fisiche”. Recentemente il quarto comma del citato articolo, che disciplina l’accertamento sintetico, è stato profondamente innovato dall’articolo 22, comma 1, del D.L. 31.5.2010 n. 78, convertito, con modificazioni, dalla L. 30.7.2010 n. 122. Il redditometro in sostanza è uno strumento che permette all’Amministrazione finanziaria di determinare presuntivamente e sinteticamente il reddito complessivo attribuibile al contribuente persona fisica (soggetto Irpef), in base ad alcuni beni e servizi indicativi di capacità contributiva (immobili, automobili, barche, eccetera).

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REDDITI DEL 2008) La precedente formulazione del quarto comma dell’articolo 38 disponeva che: “L’ufficio, ………, può, in base ad elementi e circostanze di fatto certi, determinare sinteticamente il reddito complessivo netto del contribuente in relazione al contenuto induttivo di tali elementi e circostanze quando il reddito complessivo netto accertabile si discosta per almeno un quarto da quello dichiarato. A tal fine, con decreto del Ministro delle finanze, da pubblicare nella Gazzetta Ufficiale, sono stabilite le modalità in base alle quali l’ufficio può determinare induttivamente il reddito o il maggior reddito in relazione ad elementi indicativi di capacità contributiva individuati con lo stesso decreto quando il reddito dichiarato non risulta congruo rispetto ai predetti elementi per due o più periodi di imposta. Qualora l’ufficio determini sinteticamente il reddito complessivo netto in relazione alla spesa per incrementi patrimoniali, la stessa si presume sostenuta, salvo prova contraria, con redditi conseguiti, in quote costanti, nell’anno in cui è stata effettuata e nei quattro precedenti. Il contribuente ha facoltà di dimostrare, anche prima della notificazione dell’accertamento, che il maggior reddito determinato o determinabile sinteticamente è costituito in tutto o in parte da redditi esenti o da redditi soggetti a ritenuta alla fonte a titolo d’imposta. L’entità di tali redditi e la durata del loro possesso devono risultare da idonea documentazione. Dal reddito complessivo determinato sinteticamente non sono deducibili gli oneri di cui all’art. 10 del decreto indicato nel secondo comma…” Gli elementi indici di capacità contributiva stabiliti dal Decreto ministeriale del 10 settembre 1992 sono i seguenti: - Navi e le imbarcazioni da diporto - Automobili e gli altri mezzi di trasporto a motore - Camper e/o roulotte - Aerei da turismo - Cavalli da corsa o equitazione - Immobili: residenze principali e secondarie - Spese per colf - Assicurazioni di ogni tipo (escluse quelle relative all’utilizzo di veicoli a motore, vita, infortuni) - Investimenti patrimoniali. La circolare numero 1, del 29 Dicembre 2008, emanata dal Comando generale della Guardia di finanza introduce ulteriori “indici di ricchezza” a titolo di orientamento: pagamento di ca-

TABELLA 1 Descrizione dei beni Auto a gasolio 30HP, immatricolata nel 2005 Residenza principale nel Centro Italia, mq. 150 Assicurazione Imbarcazione a motore sino a 50 t., 650 cm., 40HP, immatricolata nel 1998 Colf a tempo parziale (ore annue 150) Residenza secondaria nel Sud Italia, mq. 75 Incrementi patrimoniali anno 2006 Incremento patrimoniali anno 2007 Reddito totale presunto Reddito dichiarato per evitare l’accertamento

Valore tabella 7.701,80 11.208,50 2.500,00

Coeffi. 7 4 10

Reddito presunto 53.912,60 44.834 25.000

4.124,86

5

20.624,30

1.317,00 687,38 zero zero

4 5

5.268,00 3.436,88 zero zero 130.567,10 77.675,32

Coeffi. 7 3 5

Reddito presunto 43.192,10 21.417,00 2.749,50 24.000 zero 81.417,05 61.062,79

TABELLA 2 Descrizione dei beni Auto a gasolio 25HP, immatricolata nel 2007 Residenza principale nel Centro Italia, mq. 100 Residenza secondaria nel Sud Italia, mq. 60 Incrementi patrimoniali anno 2006 Incremento patrimoniali anno 2007 Reddito totale presunto Reddito dichiarato per evitare l’accertamento

noni per l’affitto di posti barca; spese per la ristrutturazione di immobili; spese per arredi di lusso di abitazione; pagamento di quote di iscrizione in circoli esclusivi; pagamento di rette per scuole private particolarmente costose; assidua frequenza di case da gioco; partecipazione ad aste; frequenti viaggi e crociere; acquisto di beni di particolare valore quali quadri, sculture, gioielli, reperti di interesse storico-archeologico, ecc.; disponibilità di riserve di caccia o di pesca; hobby particolarmente costosi quali, ad esempio, partecipazione a gare automobilistiche, rally, gare di motonautica, ecc. Ciò che rileva ai fini del redditometro è “la disponibilità” dei beni e servizi sopra elencati da parte della persona fisica che “di fatto” sostiene le spese. Ad esempio un’autovettura intestata al proprio figlio senza redditi è chiaramente nella disponibilità dei genitori che hanno sostenuto la spesa per l’acquisto e sostengono le spese per l’utilizzo dell’autoveicolo. Nota: Non si devono considerare ai fini del redditometro i beni e servizi utilizzati dalla persona fisica nell’esercizio di un’attività d’impresa o professionale. Per quanto riguarda gli investimenti patrimoniali (ad esempio acquisto di un immobile) la spesa si considera sostenuta con redditi conseguiti nell’anno in cui è stata effettuata e nei quattro precedenti. Se quindi sostengo una spesa di euro 300.000 per l’acquisto di un alloggio, l’Ufficio può presumere, salvo prova contraria, che il reddito attribuibile al contribuente nell’anno della spesa e nei quattro precedenti sia stato almeno pari ad euro 60.000 (300.000 : 5) per ciascun an-

Valore tabella 6.170,30 7.139,00 549,90 120.000 zero

no. Come disposto dall’articolo 38 l’Ufficio può accertare sinteticamente il reddito attribuibile al contribuente solo se tale reddito accertabile si discosta per almeno un quarto dal reddito dichiarato e tale scostamento si verifica per almeno due periodi d’imposta. Per determinare il reddito attribuibile al contri-

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buente la procedura è alquanto complessa ma cercheremo di sintetizzarla qui di seguito. 1. L’Ufficio innanzitutto accerterà quali sono i beni e servizi nella disponibilità del contribuente (autovetture, residenza principale, residenze secondarie, camper, spese per colf, ecc.) ed in quale misura egli ne ha la disponibilità. (Ad esempio se una residenza secondaria è nella disponibilità di due fratelli al 50% essa rileverà per ciascuno dei due per la metà). 2. A ciascun bene viene attribuito un valore ed un coefficiente (ad esempio un’autovettura di 21HP avrà un valore pari a euro 4.182,77 più euro 244,43 per ogni HP eccedente i 20 e quindi un valore di euro 4427 ed un coefficiente moltiplicatore di “7” per cui avrà un valore complessivo di euro 30.990; una collaboratrice familiare a tempo parziale avrà un peso pari ad euro 9,28 per ogni ora lavorata ed un coefficiente pari a quattro, ipotizzando quindi numero di ore pari a 500 si avrà: 500 x 9,28 x 4 = 18.560; e così via). La tabella aggiornata dei valori e dei coefficienti è disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate 3. I valori reddituali così determinati si sommeranno tra di loro utilizzando il seguente criterio: - Il valore più elevato è considerato al 100%; - Il secondo valore è considerato per il 60%; - Il terzo valore è considerato per il 50%; - Il quarto valore è considerato per il 40%; - I valori successivi sono considerati al 20%. La somma di tutti i valori determina il reddito presunto attribuibile al contribuente in base ai consumi. A questo importo andrà sommato l’eventuale spesa per incrementi patrimoniali. Il reddito così ottenuto andrà confrontato con il reddito dichiarato. Due esempi chiariranno meglio il procedimento (Tabb. 1 e 2). Per gli esempi proposti vengono utilizzati i valori della tabella per l’anno d’imposta 2007, e si ipotizza che i beni siano nella intera disponibilità del contribuente (100%) e per l’intera durata dell’anno. A fronte di un accertamento effettuato dall’Ufficio il contribuente ha la facoltà di dimostrare che il maggior reddito presunto induttivamente dal redditometro è costituito o giustificato da redditi esenti, redditi soggetti a ritenuta a titolo d’imposta o da una diminuzione del patrimo-

FATTURE SEMPLICI PER I CONGRESSI

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a fattura dell'organizzazione del congresso può essere emessa anche senza il dettaglio dei servizi alberghieri e di ristorazione, nei casi in cui il contratto di appalto preveda un corrispettivo unitario, forfetariamente determinato. In questi casi, l'importo complessivo viene assoggettato a Iva del 20%, completamente detraibile per il committente, il quale, però, deve limitare al 75% la deduzione dei costi per le prestazioni alberghiere e le somministrazioni di alimenti e bevande, acquisendo dall'operatore congressuale un apposito prospetto dettagliato dei costi del servizio congressuale. È questo il chiarimento della risoluzione 28 maggio 2010, n. 47/E, con la quale l'agenzia delle Entrate ha anche chiarito che la limitazione al 75% non si applica agli operatori del settore congressuale, la cui attività è caratterizzata dalla fornitura ai propri clienti di servizi comprensivi di prestazioni alberghiere e di ristorazione, in quanto le stesse, rappre-

sentando lo strumento necessario per il compimento del fine economico dell'impresa, possono considerarsi oggetto dell'attività congressuale. Nella risoluzione 47/E/2010, l'Agenzia ha chiarito che nei casi in cui la fatturazione dettagliata dei servizi risulti incompatibile con le diverse modalità di organizzazione dell'attività congressuale, l'operatore congressuale può emettere la fattura, indicando questo importo, senza distinguere le prestazioni alberghiere e i servizi di ristorazione riaddebitati. L'importo forfettario deve essere assoggettato a Iva ordinaria del 20 per cento. In questo caso, spetta al committente acquisire, ai fini della corretta deduzione dal proprio reddito dei costi relativi ai servizi alberghieri e di ristorazione, «una documentazione recante il dettaglio delle spese relative ai singoli servizi forniti dall'operatore congressuale per l'organizzazione dell'evento», che, ad esempio, può essere «un prospetto dettagliato dei costi del servizio congressuale».


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12 Fisco Accertamenti nio posseduto. Il contribuente potrà quindi dimostrare ad esempio che: - è titolare di redditi soggetti a ritenuta alla fonte a titolo d’imposta, quali depositi bancari, buoni postali o altro; - possiede redditi esenti, quali Bot, Cct, e simili; - ha effettuato disinvestimenti patrimoniali (vendita di immobili o altri beni di qualsiasi genere); - ha ricevuto beni da donazioni / successioni; - ha utilizzato finanziamenti; - ha ricevuto indennizzi a titolo di risarcimento patrimoniale; - e così via.

REDDITI CONSEGUITI DAL 2009 L’articolo 22, comma 1, del D.L. 31.5.2010 n. 78 ha profondamente modificato l’articolo 38 del D.P.R. 29 settembre 1973 come segue: “L’ufficio, ………, può sempre determinare sinteticamente il reddito complessivo del contribuente sulla base delle spese di qualsiasi genere sostenute nel corso del periodo d’imposta, salva la prova che il relativo finanziamento è avvenuto con redditi diversi da quelli posseduti nello stesso periodo d’imposta, o con redditi esenti o soggetti a ritenuta alla fonte a titolo di imposta o, comunque, legalmente esclusi dalla formazione della base imponibile. La determinazione sintetica può essere altresì fondata sul contenuto induttivo di elementi indicativi di capacità contributiva individuato mediante l’analisi di campioni significativi di contribuenti, differenziati anche in funzione del nucleo familiare e dell’area territoriale di appartenenza, con decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze da pubblicare nella Gazzetta Ufficiale con periodicità biennale. In tale caso è fatta salva per il contribuente la prova contraria ……….. La determinazione sintetica del reddito complessivo di cui ai precedenti commi è ammessa a condizione che il reddito complessivo accertabile ecceda di almeno un quinto quello dichiarato. L’ufficio che procede alla determinazione sintetica del reddito complessivo ha l’obbligo di invitare il contribuente a comparire di persona o per mezzo di rappresentanti per fornire dati e notizie rilevanti ai fini dell’accertamento e, successivamente, di avviare il procedimento di accertamento con adesione ai sensi dell’articolo 5 del decreto legislativo 19 giugno 1997, n. 218. Dal reddito complessivo determinato sinteticamente sono deducibili i soli oneri previsti dall’articolo 10 del decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986 n. 917; competono, inoltre, per gli oneri sostenuti dal contribuente, le detrazioni dall’imposta lorda previste dalla legge.”

G

iovanni Stassi, dottore commercialista torinese, presta consulenza fiscale gratuita ai soci delle associazioni federate ANMVI. Risponde il lunedì mattina, dalle 9.00 alle 10.30 al numero 011/56.29.952. Ogni mese pubblica articoli di approfondimento sulle più rilevanti novità fiscali per i professionisti.

I cambiamenti apportati sono decisamente rilevanti. La struttura stessa della norma risulta profondamente modificata. Vediamo in dettaglio le differenze tra le due norme: - Il testo dell’articolo 38 precedente alla modifica richiede la presenza di “elementi e circostanze di fatto certi” sulla cui base sarà determinato sinteticamente il reddito complessivo netto del contribuente. La nuova versione della norma trova il proprio fondamento sulle “spese di qualsiasi genere sostenute nel corso del periodo d’imposta“. L’amministrazione finanziaria potrà quindi fare ricorso a qualsiasi tipologia di spesa sostenuta da parte del contribuente per la determinazione del reddito complessivo netto da confrontare con quello dichiarato dallo stesso. In altre parole ad ogni euro di spesa dovrebbe corrispondere un euro di reddito. - La versione precedente dell’articolo 38 disponeva che l’accertamento era possibile nel caso in cui il reddito determinato induttivamente superava il reddito dichiarato di oltre il 25% e lo scostamento doveva protrarsi per 2 periodi d’imposta. La nuova versione riduce lo scostamento al 20% e sarà sufficiente che lo scostamento si verifichi anche per un solo periodo d’imposta. - Nella nuova versione dell’articolo 38 è stata eliminata la norma relativa agli incrementi patrimoniali, che obbligava l’Ufficio a “spalmarli” in 5 anni. Pertanto a partire dall’esercizio 2009 gli incrementi patrimoniali non assumeranno più alcuna rilevanza. - Il nuovo articolo 38 dispone altresì che la determinazione induttiva del reddito potrà anche essere fondata su altri elementi di capacità contributiva, che saranno individuati mediante l’analisi di campioni significativi di contribuenti, differenziati anche in funzione del nucleo familiare e dell’area territoriale di appartenenza, determinati con D.M., da pubblicarsi nella Gazzetta Ufficiale con periodicità biennale. Quindi gli Elementi di capacità contributiva rimangono in piedi ma fino a quando non sarà emanato il citato Decreto Ministeriale non saremo in grado di valutarne l’impatto sulla determinazione del reddito. Secondo le prime indiscrezioni dovrebbero comunque rilevare le spese effettivamente sostenute rispetto alla semplice disponibilità di determinati beni. - Il nuovo articolo prevede anche che l’Ufficio è obbligato, prima di emettere un avviso di accertamento, a invitare il contribuente a fornire dati e notizie rilevanti ai fini dell’accertamento e, successivamente, di avviare il procedimento di accertamento con adesione. - La nuova norma dispone inoltre che dal reddito complessivo determinato presuntivamente siano comunque deducibili gli oneri di cui all’art. 10, D.P.R 917/86 (assegni periodici corrisposti al coniuge, contributi previdenziali e assistenziali, contributi versati alle forme pensionistiche complementari, ecc.) e che competono, per gli oneri sostenuti dal contribuente, le detrazioni dall’imposta lorda previste per legge (spese mediche, interessi su mutui, spese veterinarie, ecc.) Rimane fermo comunque il principio che l’accertamento sintetico si fonda su una presunzione legale relativa. Il contribuente avrà quindi sempre la possibilità di fornire, come in passato, la prova contraria dimostrando, ad esempio, che le spese sono state sostenute utilizzando redditi e disponibilità degli anni precedenti, redditi legittimamente esclusi dalla base imponibile, finanziamenti di terzi, con donazioni ricevute, ecc. ■

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SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA REDDITO SOCIETÀ FEDERATA ANMVI

SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA REDDITO SOCIETÀ FEDERATA ANMVI

FIERA INTERNAZIONALE BOVINO DA LATTE CremonaFiere, 28 Ottobre 2010 Convegno Nazionale SIVAR: AGGIORNAMENTI IN BUIATRIA ALLEVARE VITELLI SANI: DAL COLOSTRO ALLO SVEZZAMENTO In collaborazione con AZIENDA SANITARIA LOCALE DELLA PROVINCIA DI CREMONA ORDINE DEI MEDICI VETERINARI DELLA PROVINCIA DI CREMONA

RELATORE JAMES D. QUIGLEY - APC, Inc. Ankeny, IA (USA) CHAIRMAN MARCO COLOMBO - Medico Veterinario, Libero professionista, Milano

OBIETTIVI EVENTO FORMATIVO Con il presente Convegno si intende proseguire il percorso di formazione per i Medici Veterinari, già intrapreso con altri eventi, sulla gestione del giovane bestiame negli allevamenti bovini. Gli argomenti oggetto delle relazioni vogliono fornire una preparazione specifica sui principi di una corretta gestione dei vitelli dal momento della colostratura alla fase di svezzamento, con una attenzione particolare alla scelta degli alimenti liquidi e solidi e alle modalità di somministrazione. In funzione di ottenere giovani animali più sani, con migliori performance di crescita e con un alto livello di benessere si ritiene importante la conoscenza da parte dei Medici Veterinari delle indicazioni provenienti dalle ricerche più recenti in questo campo. Il corretto management, inteso come approccio complessivo, delle fasi critiche e delle strategie di prevenzione ha l’obiettivo di ridurre gli interventi terapeutici individuali e di massa e il consumo di antimicrobici, ancora oggi di largo impiego.

PROGRAMMA SCIENTIFICO

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16.00 Discussione 17.00 Questionario a scelta multipla, consegna attestati e termine della giornata

SEGRETERIA SCIENTIFICA ED ORGANIZZATIVA SIVAR - Paola Orioli Tel. 0372-40.35.39, Fax 0372-40.35.54 info@sivarnet.it, www.sivarnet.it

PARTECIPAZIONE Iniziativa gratuita rivolta ai laureati e studenti in Medicina Veterinaria. Per motivi organizzativi è gradita la pre-iscrizione. È prevista la traduzione simultanea dall’inglese all’italiano.

ISCRIZIONE L’iscrizione ai convegni dà diritto a: • Atti delle relazioni • Attestato di frequenza • Traduzione simultanea • Attestato ECM

SEDE CremonaFiere - P.zza Zelioli Lanzini, 1 Cremona

9.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 9.40 Saluto del moderatore ai partecipanti ed inizio lavori 9.45 Gestione del colostro nel vitello neonato - J. Quigley 11.00 Pausa 11.30 La scelta dell’alimentazione per il vitello pre-svezzamento - J. Quigley 13.00 Pausa pranzo 14.30 Strategie nutrizionali post-svezzamento - J. Quigley

3 CREDITI

In collaborazione con

CONVEGNO NAZIONALE SIVAR CremonaFiere, 29 Ottobre 2010 LA CASTRAZIONE INCRUENTA DEL SUINO: METODI E PROSPETTIVE In collaborazione con AZIENDA SANITARIA LOCALE DELLA PROVINCIA DI CREMONA ORDINE DEI MEDICI VETERINARI DELLA PROVINCIA DI CREMONA OBIETTIVI EVENTO FORMATIVO L’evento si pone l’obiettivo di fornire al medico veterinario suiatra tutte le informazioni e gli aggiornamenti in merito ai possibili metodi di castrazione del suino, alternativi a quello chirurgico oggi diffuso. Le possibilità offerte da recenti ritrovati farmaceutici aprono nuove e diverse prospettive sulla possibilità di ridurre le patologie infettive, di migliorare il benessere animale e di mettere in atto strategie alimentari maggiormente profittevoli, nel rispetto dell’animale allevato. L’impiego di una particolare siringa di sicurezza sarà inoltre ampiamente illustrato ai medici veterinari allo scopo di assolvere agli obblighi di formazione richiesti dal Ministero della Salute in relazione ad un particolare metodo di castrazione tramite somministrazione di vaccino.

RELATORI Iller Campani - Martini SPA (Budrio di Longiano, FC) - Paolo Candotti - IZSLER Sezione di Brescia - Moritz Pignatti - Italcarni (Migliarina di Carpi, Modena) CHAIRMAN Paolo Martelli - Facoltà di Medicina Veterinaria di Parma PROGRAMMA SCIENTIFICO 14.15 Registrazione dei partecipanti, saluto del Moderatore e inizio lavori 14.30 La normativa sulla protezione del suino tra realtà e rumours Paolo Candotti 15.30 Strategie alimentari e curve di accrescimento differenziati per femmine e maschi castrati - Iller Campani 16.15 Pausa caffè 16.45 Il suino intermedio: quali prospettive e perché - Moritz Pignatti

17.15 Discussione 17.30 La castrazione immunologica: come vaccinare i suini utilizzando un iniettore con elevate caratteristiche di sicurezza - Programma di addestramento per il Medico Veterinario Sandra Meloni, Area Veterinary Manager Pfizer Animal Health 18.00 Questionario ECM, consegna attestati e termine della giornata SEGRETERIA SCIENTIFICA ED ORGANIZZATIVA SIVAR - Paola Orioli Tel. 0372-40.35.39, Fax 0372-40.35.54 info@sivarnet.it, www.sivarnet.it PARTECIPAZIONE Iniziativa gratuita riservata ai laureati e studenti in Medicina Veterinaria. L’iscrizione al convegno dà diritto a: • Attestato di frequenza • Attestato crediti formativi ECM • Attestato idoneità inoculazione vaccino L’attestato di idoneità alla somministrazione del vaccino sarà rilasciato esclusivamente ai laureati in Medicina Veterinaria previa frequenza dell’intera durata del convegno. SEDE CremonaFiere - P.zza Zelioli Lanzini, 1 Cremona

Richiesto accreditamento

In collaborazione con

SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIA SOCIETÀ FEDERATA ANMVI

SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIA SOCIETÀ FEDERATA ANMVI

DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC FRIULI VENEZIA GIULIA Approccio diagnostico all’alopecia nel cane e nel gatto Gradisca D’Isonzo (UD), 14 Novembre 2010

DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC LAZIO Citologia per non citologi! Come praticare il gioco dell’esame citologico con soddisfazione… e senza sbagliare troppo! Pomezia (RM), 14 Novembre 2010

9.25 9.30 11.00 11.30 13.00 14.00 15.00 15.30 16.30 RELATORE Federico Leone OBIETTIVI Nel corso della giornata viene affrontato il corretto approccio diagnostico all’alopecia nel cane e nel gatto. Dopo una introduzione sui meccanismi patogenetici responsabili dell’alopecia viene analizzato l’iter diagnostico dell’alopecia focale e multifocale soffermandosi sulle tecniche diagnostiche disponibili per il conseguimento di una diagnosi. Durante la seconda relazione viene descritto l’iter diagnostico per differenziare in particolare le alopecie simmetriche/diffuse su base endocrina da quelle non endocrine, queste ultime spesso sottodiagnosticate e motivo di errori diagnostico/terapeutici. La sessione dedicata ai casi clinici interattivi viene sfruttata per indicare i principali protocolli terapeutici disponibili.

PROGRAMMA SCIENTIFICO 8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze

17.00

Saluto ai partecipanti del Presidente, presentazione del relatore ed inizio dei lavori Introduzione all’alopecia e approccio diagnostico all’alopecia focale e multifocale del cane e del gatto Pausa Approccio diagnostico all’alopecia simmetrica e diffusa del cane e del gatto Pausa Casi clinici interattivi Pausa Casi clinici interattivi Test di valutazione dell’apprendimento e discussione finale Consegna degli attestati di partecipazione e termine della giornata

SEDE Hotel Franz - Viale Trieste, 45 34072 Gradisca D’Isonzo (UD)

3 CREDITI ECM

13.00 Spazio per eventuale relazione commerciale (nel caso non si svolga la relazione il programma nel pomeriggio sarà anticipato di mezz’ora) 13.30 Pausa 14.30 Casi clinici interattivi: Flogosi o neoplasia. Cosa pensi che sia? 15.30 Pausa 16.00 Casi clinici interattivi: Che neoplasia? Questo è il dilemma! 17.00 Test di valutazione dell’apprendimento e discussione finale 17.30 Consegna degli attestati di partecipazione e termine della giornata RELATORE Mario Caniatti PROGRAMMA SCIENTIFICO 8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente, presentazione del relatore ed inizio dei lavori 9.30 Citologia diagnostica: quando e come farne un gioco vincente 11.00 Pausa 11.30 Citologia diagnostica: le regole del gioco

SEDE Hotel Selene Via Pontina Km 30 00040 Pomezia (RM)

3 CREDITI ECM


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SIFIRVET

SICIV

SOCIETÀ ITALIANA DI FISIOTERAPIA E RIABILITAZIONE VETERINARIA

SOCIETÀ ITALIANA DI CITOLOGIA VETERINARIA

AGGIORNAMENTI IN ORTOPEDIA E IN NEUROLOGIA Cremona, Palazzo Trecchi Sabato 23 e Domenica 24 Ottobre 2010 Domenica 24 Ottobre 2010 9.00 Fisioterapia, farmacoterapia e condroprotezione: l’unione fa la forza? A. Martinoli 9.45 Metodiche fisioterapiche manuali di gestione del dolore - K. Holler 10.30 Pausa 11.00 Metodiche fisioterapiche strumentali di gestione del dolore - K. Holler 11.45 Il paziente anziano (il dolore cronico) e la fisioterapia - K. Holler 12.30 Domande e discussione 13.00 Valutazione dell’apprendimento, consegna degli attestati e chiusura dei lavori RELATORI Gualtiero Gandini, Bologna - Karin Holler, Leonding (A) - Andrea Martinoli, Milano Bruno Peirone, Torino PROGRAMMA SCIENTIFICO Sabato 23 Ottobre 2010 9.00 Registrazione dei partecipanti 9.30 Aggiornamento in neurologia G. Gandini 11.00 Pausa 11.30 La vescica: capire e conoscere per gestire correttamente la minzione G. Gandini 13.00 Pausa pranzo 14.30 Aggiornamento in ortopedia (1a parte) - B. Peirone 16.00 Pausa 16.30 Aggiornamento in ortopedia (2a parte) - B. Peirone 18.00 Casi clinici a cura dei soci 18.30 Termine dei lavori

ISCRIZIONE L’incontro è gratuito per tutti i soci SIFIRVET in regola con l’iscrizione 2010. Non è richiesta la pre-iscrizione. Presentarsi in sede congressuale per la registrazione. Quote di partecipazione (verrà rilasciata una ricevuta fiscale per la quota versata): Socio SIFIRVET: gratuito Socio SCIVAC: € 50,00 Non Socio: € 100,00

Richiesto accreditamento

SOCIETÀ ITALIANA DI MEDICINA INTERNA VETERINARIA

DIAGNOSTICA MOLECOLARE NELLA PRATICA CLINICA: DALLE MALATTIE INFETTIVE ALLA GENETICA Cremona, Palazzo Trecchi, Domenica 14 Novembre 2010 14.30 Diagnostica molecolare nelle malattie virali - A. Scagliarini 15.30 Pausa 16.00 Diagnostica molecolare e malattie genetiche: dallo screening alla diagnosi clinica - M. E. Turba 17.00 Valutazione dell'apprendimento, consegna degli attestati e chiusura dei lavori

PROGRAMMA SCIENTIFICO 9.00 Registrazione dei partecipanti 9.30 Diagnostica molecolare: le basi (cosa dobbiamo conoscere per utilizzarla meglio) A. Scagliarini 11.00 Pausa 11.30 Diagnostica molecolare nella leishmaniosi e nelle malattie trasmesse da zecche. Il dibattito è finito? D. Otranto 13.00 Pausa pranzo

11.30 Quando la citologia è sottovalutata: patologie articolari, muscolari e scheletriche - C. Masserdotti 13.00 Domande e discussione 13.30 Pausa pranzo 14.30 Casi clinici a cura dei soci SICIV 16.30 Valutazione dell'apprendimento, consegna degli attestati e chiusura dei lavori

RELATORI Elvio Lepri, Perugia Carlo Masserdotti, Brescia PROGRAMMA SCIENTIFICO 9.00 Registrazione dei partecipanti 9.30 Citologia delle neoplasie endocrine E. Lepri 11.00 Pausa

ISCRIZIONE L’incontro è gratuito per tutti i soci SICIV in regola con l’iscrizione 2010. Non è necessaria la pre-iscrizione. Presentarsi in sede congressuale per la registrazione. Quote di partecipazione (verrà rilasciata una ricevuta fiscale per la quota versata): Socio SICIV: Gratuito Socio SCIVAC: € 50,00 Non Socio: € 100,00

Richiesto accreditamento

SISCA SOCIETÀ ITALIANA DI SCIENZE COMPORTAMENTALI APPLICATE

FOLLOW UP IN MEDICINA COMPORTAMENTALE Cremona, Palazzo Trecchi, Domenica 7 Novembre 2010

SIMIV

RELATORI Domenico Otranto, Bari - Alessandra Scagliarini, Bologna Maria Elena Turba, Bologna

CITOLOGIA DELLE NEOPLASIE ENDOCRINE E DELLE PATOLOGIE MUSCOLO-SCHELETRICHE Cremona, Palazzo Trecchi, Sabato 6 Novembre 2010

ISCRIZIONE L’incontro è gratuito per tutti i soci SIMIV in regola con l’iscrizione 2010. Non è richiesta la pre-iscrizione. Quote di partecipazione (verrà rilasciata una ricevuta fiscale per la quota versata): Socio SIMIV: gratuito Socio SCIVAC: € 50,00 Non Socio: € 100,00

RELATORI Maria Chiara Catalani, Ancona - Raimondo Colangeli, Roma - Franco Fassola, Asti Sabrina Giussani, Varese - Giovanni Meterangelis, Roma - Maria Serafina Nuovo, Torino - Marzia Possenti, Milano

Colangeli, F. Fassola, S. Giussani, M.S. Nuovo, M. Possenti 17.00 Domande e discussione 17.30 Valutazione dell’apprendimento, consegna degli attestati e chiusura dei lavori

PROGRAMMA SCIENTIFICO 8.30 Registrazione dei partecipanti 9.00 Soggettività ed oggettività come criteri complementari per la valutazione del processo terapeutico: Ia parte G. Meterangelis 10.30 Pausa 11.00 Soggettività ed oggettività come criteri complementari per la valutazione del processo terapeutico: IIa parte G. Meterangelis 12.30 Pausa pranzo 14.00 Il follow up in medicina comportamentale: tavola rotonda con esperienze personali - M.C. Catalani, R.

ISCRIZIONE: L’incontro è gratuito per tutti i soci SISCA in regola con l’iscrizione 2010. Non è richiesta la pre-iscrizione. Presentarsi in sede congressuale per la registrazione. Quote di partecipazione (verrà rilasciata una ricevuta fiscale per la quota versata): Socio SISCA: gratuito Socio SCIVAC: € 50,00 Non Socio: € 100,00

SIMEF SOCIETÀ ITALIANA DI MEDICINA FELINA

UPDATE SULLE MALATTIE INFIAMMATORIE INTESTINALI (IBD) FELINE Cremona, Palazzo Trecchi, Sabato 13 Novembre 2010 13.00 Pausa pranzo 14.00 Trattamento delle enteropatie croniche: opinioni a confronto - S. Bo, E. Bottero 15.00 Diagnostica differenziale delle IBD feline: recenti acquisizioni - E. Bottero 16.00 Pausa 16.30 Casi clinici a cura dei soci SIMEF 17.30 Valutazione dell’apprendimento, consegna degli attestati e chiusura dei lavori

Richiesto accreditamento

RELATORI: Stefano Bo, Torino - Enrico Bottero, Cuneo - Silvia Rossi, Milano

Incontro realizzato in collaborazione con

INFORMAZIONI Segreteria Società Specialistiche SCIVAC - Tel. 0372/403509 - Fax 0372/457091 Email: socspec@scivac.it - Web: www.scivac.it sezione Società specialistiche

Richiesto accreditamento

PROGRAMMA SCIENTIFICO 9.00 Registrazione dei partecipanti 9.30 Malattie infiammatorie dell’intestino: quadri clinici, sviluppo del CSI (Clinical Scoring Index) - S. Bo 10.15 Parametri clinico-patologici in corso di IBD - S. Rossi 11.00 Pausa 11.30 Diagnosi delle IBD: approccio laparotomico o endoscopico? Confronto tra le diverse tecniche bioptiche - S. Bo, E. Bottero 12.15 Triadite enterica felina - S. Bo, S. Rossi

ISCRIZIONE L’incontro è gratuito per tutti i soci SIMEF in regola con l’iscrizione 2010. Non è necessaria la pre-iscrizione. Presentarsi in sede congressuale per la registrazione. Quote di partecipazione (verrà rilasciata una ricevuta fiscale per la quota versata): Soci SIMEF: gratuito Socio SCIVAC: € 50,00 Non Socio: € 100,00

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Attualità scientifica Vet Journal

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BTV-8 riduce la fertilità delle vacche da latte In uno studio, necessità di più inseminazioni e trasmissione verticale del virus ai vitelli

di MARIA GRAZIA MONZEGLIO el 2007, il virus della bluetongue BTV-8 è ricomparso per il secondo anno in Olanda, causando morbilità e aumento della mortalità nelle mandrie bovine. Inoltre, gli allevatori segnalavano una ri-

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duzione della fertilità delle vacche. Uno studio ha analizzato 15 mandrie bovine non vaccinate incrociandole per regione geografica con 10 mandrie vaccinate. All'inizio dello studio (luglio 2008), tutti i bovini delle mandrie non vaccinate di età superiore a 1 anno venivano sottoposti ad analisi. Tutte le vacche sieronegative venivano incluse nel programma di studio e se ne analizzavano i campioni ematici per la ricerca di anticorpi verso BTV-8 mediante ELISA. I campioni venivano prelevati a intervalli di 3 settimane e l'analisi veniva interrotta quando l'animale risultava sieropositivo. Il campionamento cessava in tutte le restanti vacche nel dicembre 2008. I vitelli nati da madri infette o madri vaccinate venivano analizzati per BTV-8 mediante PCR. I dati sulla fertilità venivano ottenuti attraverso il Royal Dutch Cattle Syndicate (CRV). Per

Profilo ormonale e metabolico della vacca con patologia cistica Il fattore di crescita insulino-simile 1 può avere un ruolo nella persistenza delle cisti ovariche bovine a relazione tra profilo metabolico e ormonale e persistenza delle cisti ovariche spontanee nella vacca da latte è poco nota. Uno studio ha indagato la concentrazione plasmatica degli acidi grassi non esterificati (NEFA), del fattore di crescita insulino-simile 1 (IGF-I) e del cortisolo (C) nel corso di malattia cistica spontanea in 6 vacche da latte tra la 7a e la 16a settimana post-partum (PP). Il gruppo di controllo era costituito da 6 vacche in normale ciclo estrale. Si prelevavano campioni ematici due volte al giorno e il plasma veniva analizzato con tecniche diverse. Si indagavano i profili plasmatici del progesterone e della 15-chetodiidroPGF(2 ) per confermare la condizione ovulatoria o anovulatoria delle vacche. I valori di cortisolo plasmatico non differivano significativamente tra i diversi momenti di campionamento nell'ambito di ciascun gruppo o tra i due gruppi. I livelli plasmatici di NEFA erano significativamente superiori nelle vacche con ciclo normale rispetto alle vacche cistiche alla 16ª settimana PP (p<0,01), ma con valori piuttosto bassi, indicando una scarsa mobilizzazione dei depositi lipidici. La concentrazione plasmatica del fattore di crescita insulino-simile I era invece maggiore nelle vacche cistiche durante l'8a, 10ª, 11ª (p<0,1) e 16ª settimana PP (p<0,05), indicando che la presenza di cisti ovariche coincide con un aumento dei livelli di IGF-I.

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l'analisi si utilizzavano modelli multilivello generalizzati per variabili latenti e lineari. Nel 2008, 185 (17,2%) dei 1074 bovini non vaccinati inizialmente sieronegativi sieroconvertivano e venivano considerati BTV-8infetti. Le vacche infette avevano una probabilità 5 volte maggiore (95% CI: 1,9–14,3) di dover essere reinseminate entro 56 giorni dalla prima inseminazione. Inoltre, queste vacche necessitavano 1,7 volte (95% CI: 1,4–2,0) più inseminazioni per il concepimento e 2,5 volte (95% CI: 2,4–2,6) più giorni tra la prima e l’ultima inseminazione, rispetto al periodo precedente alla sieroconversione e rispetto alle vacche non BTV-8-infette nel 2008. Non si osservavano associazioni tra l'infezione BTV-8 e la probabilità di aborto tra 100 e 260 giorni dopo l'ultima inseminazione. In totale, si analizzavano per la presenza di

BTV-8 (mediante PCR) 48 vitelli nati da madri infette. Dieci (20,8%) di questi 48 soggetti nascevano PCR-positivi. Nessuno dei 256 vitelli nati da madri vaccinate risultava positivo alla PCR. Inoltre, le vacche infettate durante la seconda metà della gestazione avevano una probabilità 15,5 volte (95% CI: 1,3–190,4) maggiore di dare alla luce un vitello PCR-positivo rispetto alle vacche infettate nella prima metà della gestazione. Questo studio indica, concludono gli autori, che BTV-8 ha un effetto negativo sulla fertilità delle vacche da latte. “Bluetongue virus serotype 8 (BTV-8) infection reduces fertility of Dutch dairy cattle and is vertically transmitted to offspring” Santman-Berends IM, Hage JJ, Rijn PA, Stegeman JA, Schaik GV. Theriogenology. Volume 74, Issue 8, Pages 1377-1384 (November 2010) ■

INTOSSICAZIONE DA BARIO IN UN CANE

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no Shetland Sheepdog femmina sterilizzata di 2 anni del peso corporeo di 14,9 kg veniva visitata in seguito a un collasso acuto. Il cane era tachipnoico e presentava una riduzione dei riflessi e del tono muscolare degli arti riferibili a disfunzione diffusa del motoneurone inferiore. Era inoltre presente una grave ipokaliemia (1,7 mEq/l; intervallo di riferimento 3,5 5-8 mEq/l). La condizione clinica del cane peggiorava e insorgevano spasmo muscolare, paralisi flaccida e insufficienza respiratoria, una possibile conseguenza quest’ultima della debolezza dei muscoli respiratori. Si sviluppavano aritmia ventricolare e grave acidemia (pH, 7,18; intervallo di riferimento, 7,35-7,45). Si sospettava un’intossicazione. La ricerca del bario nei campioni plasmatici e urinari rivelava concentrazioni di bario comparabili a quelle descritte nell’uomo affetto da intossicazione da bario. L’analisi del bario in 5 soggetti di controllo supportava il sospetto diagnostico di intossicazione da bario. Si trattava il soggetto mediante somministrazione di fluidi e potassio per via endovenosa. Il cane migliorava rapidamente. Gli elettroliti analizzati dopo la ripresa del soggetto erano normali. La quantificazione

del bario plasmatico 56 giorni dopo il presunto episodio di intossicazione rivelava una notevole diminuzione della concentrazione, che rimaneva tuttavia elevata rispetto ai soggetti di controllo. A conoscenza degli autori, si tratta del primo caso segnalato di intossicazione da bario in letteratura veterinaria. Questa condizione può indurre un’ipokaliemia fatale, ma un trattamento di supporto immediato può avere eccellenti risultati. L’intossicazione da bario, benché rara, è un’importante diagnosi differenziale dell’ipokaliemia negli animali, concludono gli autori. “Barium toxicosis in a dog” Adam FH, Noble PJ, Swift ST, Higgins BM, Sieniawska CE. J Am Vet Med Assoc. 2010 Sep 1; 237 (5): 547-50.

SOLO CINQUE ANTIBIOTICI PER TRATTARE LE MALATTIE SUINE I risultati suggeriscono, concludono gli autori, l'assenza di un effetto del cortisolo e dei NEFA sul mantenimento delle cisti ovariche, mentre consentono di ipotizzare un coinvolgimento di IGF-I non solo nella patogenesi, come già noto, ma anche nella persistenza della malattia cistica spontanea della bovina. “Selected Metabolic and Hormonal Profiles during Maintenance of Spontaneous Ovarian Cysts in Dairy Cows” Probo M, Comin A, Cairoli F, Faustini M, Kindahl H, De Amicis I, Veronesi MC. Reprod Domest Anim. 2010 Sep 3. [Epub ahead of print] ■

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uattro o cinque antibiotici potrebbero bastare per trattare l’80% delle malattie del suino. Lo sostiene uno studio del Gruppo di lavoro olandese “Dealing with MRSA in agricolture”. Nello studio, allevatori e veterinari hanno compilato l'elenco di antibiotici che non pongono rischi di resistenza e di quelli che invece possono indurre antibioticoresistenza. In seguito, hanno ridotto lo spettro di antibiotici utilizzati a 4 o 5, invece dei 12 normalmente usati dagli allevatori di suini. Gli antibiotici selezionati sono a stretto spettro e sono efficaci contro la maggior parte delle malattie osservate nell’azienda suinicola, secondo gli autori. Il loro utilizzo è inoltre stato reso più focalizzato, cioè l’allevatore non tratta l’intera mandria ma solo i singoli animali. I primi risultati di questo studio sono incoraggianti, osservano, dato che due dei 5 allevamenti coinvolti hanno ridotto i trattamenti antibiotici fino quasi a zero. In un allevamento la contaminazione da MRSA suina e umana è stata fortemente ridotta.


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Microchip gratuito per i cani di Spoltore Contro l’abbandono, due giornate dedicate all’anagrafe canina

uarantotto cani anagrafati, trentacinque femmine sterilizzate con il risultato di un minimo di circa 1400 cuccioli potenzialmente randagi evitati sul territorio. Sono questi i numeri della prima giornata del microchip, un’iniziativa del progetto “Un Cane per tutti”, pensato da ANMVI Abruzzo e sostenuto dalla Provincia di Pescara, fortemente voluto dall’amministrazione Ranghelli e dall’assessore alla Sa-

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nità Di Martile. “La giornata del microchip”, resa possibile grazie alla collaborazione dei medici veterinari aderenti all’Ordine di Pescara, dei vigili urbani e della Lega Nazionale per la Difesa del Cane si è svolta il 2 ottobre nella sede comunale di Spoltore e sarà riproposta sabato 30 ottobre dalle 9 alle 13, nella Delegazione comunale di Santa Teresa di Spoltore. “L’amministrazione comunale - ha detto il sindaco Franco Ranghelli - crede in questa iniziativa, che ha come scopo principale quello di sensibilizzare la cittadinanza a una corretta gestione degli animali, nel rispetto degli animali stessi e della collettività”. Sempre nell’ottica di un corretto rapporto uomo-animale, l’amministrazione ricorda che è ancora in essere il progetto BC4Z (Buon Cittadino a 4 Zampe), in collaborazione con il Csen (Centro Sportivo educativo nazionale - settore cinofilia), nella prospettiva di una giusta convivenza, soprattutto nel rispetto di coloro che non possiedono animali. L’operazione è dunque gratuita per tutti i cittadini che risiedono nel comune di Spoltore. Si ricorda che l’iscrizione del proprio cane all’Anagrafe Canina Regionale è obbligatoria e che l’omessa registrazione prevede una sanzione che va dai 150,00 ai 900,00 euro. Per informazioni 339/1094669; 339/6921155 (Lega del Cane) - 085/4961845 (Polizia Municipale). ■

OSPEDALE A TERAMO, LA REGIONE RISPONDE

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l Servizio Sanità Veterinaria e Sicurezza Alimentare della Regione Abruzzo risponde favorevolmente alla richiesta dell'ANMVI e aprirà un tavolo di confronto sul Servizio di Emergenza Clinica all'interno dell'Ospedale Veterinario della Facoltà di Teramo. ANMVI Abruzzo, lo scorso 14 luglio, aveva inviato una nota sottoscritta da ANMVI Nazionale in cui si ravvisava la “necessità di chiarire i termini di erogazione delle prestazioni, sia sotto il profilo della tipologia che dei beneficiari. Alcuni aspetti operativi indicati nell'atto secondo ANMVI Abruzzo - non appaiono del tutto coerenti con la dichiarata destinazione delle prestazioni agli animali "privi di proprietario". Si tratta di un aspetto particolarmente rilevante sotto il profilo della concorrenza e degli equilibri di mercato, che rappresenta un punto imprescindibile per una condivisione di intenti, fra Università e Categoria libero professionale, in fatto di presupposti e finalità degli ospedali veterinari didattici". Il Dirigente del Servizio, Giuseppe Bucciarelli, ha così risposto alla richiesta

dell'ANMVI nazionale e di ANMVI Abruzzo di approfondire alcuni aspetti operativi del servizio di pronto soccorso destinato agli animali privi di proprietario. La nota regionale "nell'assicurare che il progetto sperimentale non intende in alcun modo destabilizzare gli equilibri di libera concorrenza ma semmai nell'ottica della condivisione di intenti fra Enti territoriali competenti, Università e Categoria libero professionale, intende perseguire l'intervento armonico di tutti gli attori in causa, ognuno nei limiti delle proprie precipue competenze, per favorire il massimo utilizzo delle strutture di ricovero con carattere di stabilità, il benessere degli animali privi di proprietario e la formazione post laurea di medici veterinari". La nota conclude con la disponibilità ad un incontro, presso la sede della Direzione Regionale delle Politiche della Salute, "al fine di fugare ogni perplessità di carattere operativo, gestionale e di discutere con tutti i destinatari della vs missiva le osservazioni pervenute dai veterinari liberi professionisti del nostro territorio".

COMPRAVENDITA DI ATTREZZATURE

PROFESSIONALI VETERINARIE VET-EXCHANGE è il servizio telematico, libero e gratuito riservato ai soli medici veterinari. Questo servizio ha l’unico scopo di consentire un più facile contatto tra soggetti interessati alla compravendita di attrezzature professionali veterinarie. Non è consentito l'accesso alle aziende del settore. Dal 1° gennaio al 30 giugno 2010 sono state inviate n. 37 newsletter per un totale di n. 392 inserzioni. Per inserire la propria offerta o richiesta è necessaria la registrazione al servizio tramite un modulo on-line. Al ter-

mine della registrazione il sistema fornirà all'utente un codice che, insieme alla password, consentirà di accedere all'area riservata per modificare/integrare/cancellare la propria scheda prodotti e la scheda dati personale. Le inserzioni permangono in rete per 90 giorni; alla scadenza di questo periodo vengono rimosse automaticamente. Registrazione e condizioni d’uso dettagliate al sito: http://www.vetexchange.it/

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VET–EXCHANGE IL MERCATO ITALIANO DELLE ATTREZZATURE PROFESSIONALI VETERINARIE Servizio on-line dell’A.N.M.V.I.


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Lombardia Info Regioni

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Mixomatosi: ordinanza sanitaria di sei mesi nel milanese

ecine di segnalazioni di conigli agonizzanti o già morti nelle aree verdi dei comuni della Martesana, da parte di semplici cittadini come di autorità e forze dell'ordine. È stato questo a spingere il dipartimento di prevenzione veterinaria della Asl Milano 2 a emanare il 22 settembre scorso un'ordinanza sanitaria per “impedire la diffusione della malattia che ha assunto ultimamente vaste proporzioni”. La mixomatosi colpisce solo i conigli, fa eco la stampa milanese, e non ha nessun effetto sull'uomo e sugli altri animali, ma si propaga in tempi record. Subito sono partite le verifiche del caso da parte del dipartimento veterinario dell'Asl Milano 2, che ha inviato sul posto i propri specialisti per prelevare gli animali e verificare quale fosse la causa della moria. Le analisi effettuate dall'Istituto zooprofilattico sperimentale di Bergamo, hanno confermato la presenza di una epidemia di mixomatosi, malattia virale che so-

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litamente si sviluppa sul finire dell'estate e che viene trasmessa principalmente dalle zanzare. Le Asl ha individuato una zona di protezione nella quale vige il divieto di immissione o asportazione di conigli vivi o morti, ad eccezione di quelli destinati alla distruzione a cura del Servizio di Sanità Animale della ASL. È disposto l’obbligo di vigilanza sanitaria periodica e l’apposizione di cartelli riportanti l’iscrizione “Zona di protezione contro la mixomatosi dei conigli”. Le misure dell’ordinanza saranno revocate dopo sei mesi dalla constatazione dell’ultimo caso di malattia. L’abbattimento di conigli infetti viene effettuato esclusivamente dalla Polizia Ambientale, che provvederà allo smaltimento delle carcasse. L'area su cui è stata emessa l'ordinanza e dove si sono verificati casi di mixomatosi, comprende i comuni di Pioltello, Bussero, Pessano con Bornago, Carugate, Cernusco sul Naviglio, Gorgonzola, Gessate e Cassina de' Pecchi. ■

TROPPI DOPPIONI NELL’ANAGRAFE CANINA

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ombardia Informatica ha diffuso a settembre una nota sull'inserimento in Anagrafe Canina Regionale di animali con più codici identificativi (tatuaggio e microchip, doppio microchip ecc.) portando all' attenzione dei medici veterinari le conseguenze di un’eventuale doppia registrazione. Nella banca dati dell'anagrafe canina lombarda risultano infatti più di 15.000 doppioni: stessa specie, stessa razza, stessa data di nascita, stesso sesso, stesso nome, iscritti più di una volta. Secondo la nota, diffusa su richiesta della Asl dall'Ordine dei Veterinari di Como, molti sono cani ENCI iscritti prima con il tatuaggio e poi microchippati, altri con due microchip diversi, in altri il codice microchip varia per pochi caratteri. Per prevenire l'errore, Lombardia Informatica suggerisce un paio di verifiche e alcuni accorgimenti di carattere informatico. Innanzitutto verificare che l'animale non abbia già un microchip e inoltre verificare che l'animale non sia stato precedentemente tatuato e iscritto (anche se il tatuaggio non è leggibile esiste la possibilità che l'animale - soprat-

tutto se iscritto ENCI - sia già registrato in banca dati, eventualmente effettuare ricerche con pedigree). Il suggerimento è di utilizzare le funzioni di "applicazione microchip ulteriori" o correzione dell'anagrafica in caso di cane tatuato “forzando” l'iscrizione, non esiste il controllo crociato con la banca dati che consente di essere avvisati in caso di errori di digitazione, esiste solo una verifica rispetto al numero di caratteri che compongono il microchip. L'avvertenza dunque è di controllare sempre il numero di microchip inserito prima di confermare l'iscrizione e di richiamare l'attenzione sul problema per evitarlo.

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18 Info Regioni BTV

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Misure di prevenzione e profilassi in Liguria Dopo il focolaio francese la Regione attua il piano regionale di vaccinazione

n seguito al focolaio recente di blue tongue sierotipo 1 in Francia verificatisi a giugno di quest'anno al confine con l'Italia (nel Comune di Gorbio, nelle Alpi Marittime e quindi a ridosso delle province di Imperia e di Savona), la Regione Liguria ha approvato specifiche misure di profilassi e di prevenzione. La delibera, adottata in agosto e pubblicata sul Bollettino Ufficiale Regionale, incarica i Servizi veterinari dell'attuazione del programma di vaccinazione, "valutando la disponibilità di veterinari aziendali e dei veterinari che hanno già operato presso le ASL e di medici veterinari liberi professionisti, debitamente autorizzati a seguito domanda al Direttore della S.C. e che comunque hanno esperienza presso allevamenti di ruminanti e che garantiscano di rispettare tempi e modi dell'intervento in accordo con i responsabili dell'U.O. delle Asl stesse". I titolari delle a-

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ziende in cui sono presenti capi sentinella individuati nell'ambito del Piano regionale di sorveglianza sierologica della blue tongue, soggetti ai controlli periodici, sono esentati dal pagamento dei diritti sanitari per prestazioni veterinarie relativi all'azienda e dalla vaccinazione. La delibera regionale fa seguito alla riunione del 15 luglio scorso presso il Ministero della Salute dell'unità di crisi della blue tongue, al fine di fronteggiare l'emergenza relativa al focolaio francese. Attualmente il Regolamento (CE)1266/2007, modificato con Regolamento (CE)123/2009, prevede che la vaccinazione, oltre a costituire un requisito applicabile al movimento degli animali dalle zone di restrizione, possa essere applicata in zone a basso rischio, come strumento per prevenire il pericolo di diffusione del contagi. Allo stato attuale nel territorio della Regione Liguria, è stata data attuazione continuativa al Piano regionale di sorveglianza sierologica che prevede controlli diagnostici periodici quindicinali su animali sentinella, attuati sulla base della O.M. 11/5/01 e delle indicazioni nazionali e che la presente attività proseguirà negli anni successivi, in collaborazione con gli allevatori che detengono i capi sentinella. Il Ministero ha già avviato le procedure per rendere disponibile il vaccino bivalente 1/8 mentre per quanto riguarda le risorse, verrà

garantita, una volta ricevuti i rimborsi comunitari, opportunamente rendicontati, la restituzione a favore della Regione Liguria delle spese per l'esecuzione della campagna di vaccinazione sulla base di parametri comunitari. Sono state complessivamente impegna-

te d'urgenza somme per 86.933, 57 euro. Sulla Banca dati Regionale della Regione Piemonte (ARVET), verranno trasferiti e caricati tutti i dati di pertinenza dei Servizi Veterinari delle Province di Imperia e Savona (aziende, allevamenti, operatori, capi, ecc.). ■

AVIARIA, FOCOLAIO LPAI IN LOMBARDIA

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uova notifica all’Unione Europea di un focolaio di influenza aviaria a bassa patogenicità H7 LPAI in Lombardia. La Direzione Generale della Sanità Animale e del Farmaco Veterinario ha comunicato alla Commissione Europea (Dg Sanco) che è stato notificato, nell’ambito delle attività di controllo per la partecipazione a fiere e mercati, un focolaio di influenza aviaria a bassa patogenicità H7 LPAI, in Lombardia. Il focolaio di influenza aviaria (H7), notificato tramite il sistema informativo ADNS, si è verificato in un’azienda nel comune di Volongo, in Provincia di Cremona. Nell’allevamento sono in corso le operazioni di abbattimento di circa 1500 capi (tra tacchini, anatre, oche, polli), nonché di pulizia e disinfezione. Gli animali non presentavano alcun sintomo di malattia. È stata inoltre istituita la zona di restrizione di 1 km, all’interno della quale è

presente solo un ulteriore allevamento di tacchini al momento vuoto. In attesa di ultimare le indagini epidemiologiche è stata disposta la sospensione temporanea di fiere, mostre e mercati sul territorio della Regione Lombardia. La conferma del focolaio arriva dal Centro di Referenza Nazionale per l’influenza aviaria di Padova.

CERCHI-OFFRI LAVORO? zioni e la scheda dati personale. Le inserzioni permangono in rete per 90 giorni; alla scadenza di questo periodo vengono rimosse automaticamente. Registrazione e condizioni d’uso dettagliate al sito: http://www.vetjob.it/

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Il servizio è telematico, libero e gratuito. Vet-Job prevede l'utilizzo di un archivio on-line compilato e aggiornato dagli stessi medici veterinari che cercano oppure offrono proposte di lavoro. Dal 1° gennaio al 30 giugno 2010 sono state inviate n. 82 newsletter per un totale di n. 1.037 inserzioni. Per inserire la propria offerta o richiesta di lavoro è necessaria la registrazione al servizio. Al termine della registrazione il sistema fornirà all'utente un codice che, insieme alla password, consentirà di accedere all'area riservata per modificare/integrare/rimuovere le proprie inser-

IL MERCATO ITALIANO DEL LAVORO VETERINARIO Servizio on-line dell’A.N.M.V.I.


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SIVAR Dalle Associazioni

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Infertilità bovina, SIVAR unisce veterinaria e ricerca scientifica A Cremona un convegno nazionale in collaborazione con Avantea e l’Istituto Spallanzani i è svolto il 30 settembre, nella sede cremonese della Sivar, il convegno nazionale sui risultati del progetto di ricerca “Uterofert” sull’infertilità bovina. Le preiscrizioni, che hanno rapidamente raggiunto le trecento adesioni, dimostrano l’importanza e l’interesse che i veterinari buiatri attribuiscono all’argomento. Lo conferma il presidente della Sivar, Medardo Cammi: “Questa è stata una giornata di eccellenza scientifica che ha dimostrato come la SIVAR sia attenta e vicina alla ricerca scientifica”. Il progetto “Uterofert” sull’origine uterina dell’infertilità bovina è un programma di ricerca finanziato dalla Regione Lombardia, Assessorato Agricoltura, realizzato in collaborazione con Avantea e l’Istituto Sperimentale Lazzaro Spallanzani. I relatori, oltre al tema, sono stati certamente un elemento di forte richiamo essendo tutti di grande livello scientifico e già molto conosciu-

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AVANTEA, ARRIVANO I FINANZIAMENTI

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uecentomila euro alla Fondazione Avantea. Sono questi i contributi che Provincia, Comune e Camera di commercio di Cremona hanno destinato alla fondazione Avantea, il centro di ricerca diretto da Cesare Galli (in foto) insieme alla moglie Giovanna Lazzari, per sostenere la ricerca. “Questo primo contributo - ha spiegato Cesare Galli al quotidiano cremonese “La Provincia” - consente di iniziare una programmazione delle attività di ricerca che la Fondazione intende sviluppare sia direttamente che indirettamente. L’area di ricerca sulla quale si inizierà a lavorare sarà quella che riguarda la diagnosi, la prevenzione e la cura delle malattie degenerative dell’uomo, utilizzando il suino per acquisire nuove conoscenze”. Tra gli obiettivi della Fondazione, quello di costituire un comitato scientifico di valenza internazionale che avrà il compito di vagliare le proposte di ricerca, di monitorare le attività di ricerca e di valutare i risultati ottenuti sulla base del criterio “per review”. La Fondazione si avvarrà inoltre dei pareri di un comitato etico, già costituito a suo tempo dal laboratorio di Tecnologie della Riproduzione, al quale saranno sottoposti i progetti e le attività di ricerca per una valutazione di merito.

Medardo Cammi, Presidente Sivar ti nel settore buiatrico: Gaetano Donofrio, Maura Ferrari, Andrea Galli, Cesare Galli, Giovanna Lazzari, Mario Luini e Martin Sheldon della School of Medicine Swansea University, UK, che i veterinari italiani hanno già avuto modo di conoscere ed apprezzare in altre occasioni. Le patologie uterine sono una importante causa di infertilità negli allevamenti bovini e determinano effetti collaterali sulle produzioni, sulla redditività dell’azienda e sul benessere animale. In questo convegno sono stati presentati i risultati di un programma di ricerca finanziato dalla Regione Lombardia sulla prevalenza e gravità delle endometriti cliniche e subcliniche in due allevamenti campione di bovine da latte. I dati riguardano 220 bovine che sono state sottoposte a micro lavaggi uterini nel periodo da 40 a 60 giorni post partum per effettuare una indagine epidemiologica sulla prevalenza e sulle caratteristiche delle patologie uterine presenti. Il liquido di lavaggio è stato sottoposto ad analisi citologica e a test batteriologici e virologici. Le bovine esaminate sono state monitorate nei mesi successivi per determinare l’influenza dei diversi tipi di patologie uterine sulla fertilità. In parallelo sono stati svolti

studi in vitro per determinare l’effetto dei mediatori dell’infiammazione sulla vitalità embrionale. Il progetto si concentra sul problema della ipofertilità bovina con specifico riferimento alle patologie uterine cliniche e subcliniche. Il problema che si vuole affrontare è da un lato quello di verificare la reale incidenza di queste patologie in un campione di importanti allevamenti da latte della regione Lombardia, e dall’altro quello di indagare più approfonditamente le forme subcliniche infiammatorie in relazione ai parametri riproduttivi e soprattutto alla mortalità embrionale. Il progetto si articola in due fasi delle quali la prima corrisponde allo studio epidemiologico

delle patologie uterine nei due allevamenti che partecipano al progetto. Nella seconda fase il progetto si propone di verificare gli effetti che le patologie uterine subcliniche di tipo infiammatorio possono esercitare direttamente sull’embrione durante le prime fasi di sviluppo. Questa attività prevede una fase di laboratorio, in cui gli embrioni saranno esposti in vitro a molecole che agiscono da mediatori dell‘infiammazione, e una fase di trapianto embrionale in riceventi sane e in riceventi affette da forme asintomatiche di infiammazione uterina. I dati ottenuti consentiranno di chiarire il ruolo della infiammazione uterina sulla vitalità embrionale e quindi sulla infertilità conseguente. ■

COS’È UTEROFERT

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l progetto si concentra sul problema della ipofertilità bovina con specifico riferimento alle patologie uterine cliniche e subcliniche. Il problema che si vuole affrontare è da un lato quello di verificare la reale incidenza di queste patologie in un campione di importanti allevamenti da latte della regione Lombardia, e dall’altro quello di indagare più approfonditamente le forme subcliniche infiammatorie in relazione ai parametri riproduttivi e soprattutto alla mortalità embrionale. Il progetto si articola in due fasi delle quali la prima corrisponde allo studio epidemiologico delle patologie uterine nei due allevamenti che partecipano al progetto. Nella seconda fase il progetto si propone di verificare gli effetti che le patologie uterine subcliniche di tipo infiammatorio possono esercitare direttamente sull’embrione durante le prime fasi di sviluppo. Questa attività prevede una fase di laboratorio, in cui gli embrioni saranno esposti in vitro a molecole che agiscono da mediatori dell’infiammazione, e una fase di trapianto embrionale in riceventi sane e in riceventi affette da forme asintomatiche di infiammazione uterina. I dati ottenuti consentiranno di chiarire il ruolo della infiammazione uterina sulla vitalità embrionale e quindi sulla infertilità conseguente.


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20 Dalle Associazioni SIVAE

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I Mostri Sacri e le New Entry di CRISTINA STOCCHINO l 9 e 10 Ottobre a Cremona, i veterinari SIVAE si sono ritrovati in occasione del secondo incontro annuale 2010. Accanto a relatori molto conosciuti, quasi “istituzionali”, in questo seminario, più che in altri, abbiamo avuto modo di apprezzare la qualità e la preparazione di alcuni giovani colleghi, in gran parte alla loro prima esperienza come relatori. È sicuramente motivo di orgoglio per SIVAE, vedere dei giovani colleghi

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così ferrati, anche in alcuni campi molto specifici, in quanto la nostra società non è estranea a questa crescita professionale. Da qualche anno è stata abbandonata la vecchia formula del tema unico e vengono proposti temi e relazioni differenti, sia per specie che per argomento. Siamo dunque passati da argomenti importanti dal punto di vista della frequenza di visite relative a tali patologie, come “l’otite media e interna del coniglio” e “l’esoftalmo nel coniglio”, ad argomenti di gestione in cattività di varie specie (rettili, uccelli, mammiferi),

ad interessanti e a volte curiosi, anche per l’evoluzione del caso, casi clinici. Infine non sono state tralasciate relazioni squisitamente tecnico/laboratoristiche, e argomenti di educazione-comportamento. Abbiamo avuto occasione di conoscere meglio il rondone, grazie ad una relazione del collega che si occupa del recupero degli animali selvatici a Livorno, ed una curiosa ed accattivante relazione sui galliformi come pets, della nostra collega e amica spagnola. La formula di toccare diversi argomenti e specie, e la riduzione della durata dell’espo-

sizione, rendono più leggeri e fluidi i lavori stessi. Nel pomeriggio di sabato si è votato, in corso di Assemblea straordinaria, per una modifica statutaria che prevede la riduzione da 7 membri a 5, del consiglio direttivo. La proposta è stata approvata quasi all’unanimità. Non è certamente mancata la cena sociale, che ci consente ogni volta di coltivare rapporti professionali ma anche di amicizia, con colleghi di tutte le parti d’Italia. ■

TRE GIORNI CON GLI OFTALMOLOGI

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ltro successo di consensi per le iniziative SCIVAC in Sicilia: va ad aggiungersi alla già lunga serie anche il Corso teorico-pratico di Oftalmologia. Tre giorni di full-immersion nell'oftalmologia clinica e chirurgica hanno permesso ai corsisti di testare la nuova formula "caso clinico diagnosi" e di usufruire di ottime esercitazioni pratiche, nel corso delle quali, oltre a metodologia della visita clinica oculistica e tecniche complementari, ciascuno ha potuto eseguire le pratiche chirurgiche di base: entropion, cheratectomia, lembo congiuntivale per correzione ulcere corneali, etc. Due straordinari relatori, il prof. Claudio Peruccio e la dr.ssa Cristina Giordano, hanno catalizzato l'attenzione di tutti sin dall'inizio, riuscendo a raccogliere valutazioni finali da record. Insomma un ottimo lavoro per la rodatissima macchina organizzativa SCIVAC Cremona - Delegazione Sicilia.


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Pfizer Dalle Aziende

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Come mantenere efficaci i vermifughi osa possiamo fare per mantenere efficaci i programmi di controllo antielmintico in presenza di una sempre più diffusa resistenza ai farmaci a livello mondiale? È stata questa la domanda principale posta in occasione del “Simposio sul controllo sostenibile dei parassiti” di Barcellona svoltosi dal 7 al 9 giugno. Esperti nel settore del controllo dei parassiti hanno presentato i dati più recenti sulla resistenza in cavalli, bovini e ovini a oltre 160 veterinari di tre diversi continenti. Una parte essenziale dell’incontro ha incluso una serie di workshop nei quali i partecipanti hanno discusso dei fattori di importanza critica del controllo dei parassiti nel futuro. Il Dott. Donato Traversa, della Facoltà di medicina veterinaria di Teramo ha esaminato l’attuale stato della resistenza antielmintica dei ciatostomi nel cavallo. Il Dott. Traversa ha affermato che “La resistenza al benzimidazolo è ormai ampiamente diffusa in tutto il mondo, mentre la resistenza al pirantel è meno diffusa rispetto al benzimidazolo, sebbene sia comunque presente, particolarmente in Europa e in Nord America. I primi riferimenti di una re-

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sistenza all’ivermectina risalgono al 2007, mentre finora è noto un solo caso di resistenza alla moxidectina osservato in Brasile”. Uno studio condotto in Italia, Germania e Regno Unito che impiegava il test della riduzione della conta fecale delle uova (FECRT) come base per la valutazione della resistenza, ha mostrato che il fenbendazolo risultava inefficace in quasi tutti i gruppi di animali testati in Germania e Regno Unito. In Italia, quasi metà dei gruppi di animali mostrava una riduzione dell’efficacia del fenbendazolo. Il pirantel risultava inefficace nel 40% dei gruppi di animali della Germania e nel 27,5% dei gruppi di animali del Regno Unito. La situazione del gruppo dei lattoni macrociclici (ML) di antielmintici era migliore; la riduzione dell’efficacia dell’ivermectina era stata osservata solo in 8 gruppi di animali (di tutti i tre Paesi) mentre la resistenza alla moxidectina era presente in un solo gruppo di animali (Germania). Sebbene gli antielmintici vengano generalmente considerati in gruppi ampi, in base alla loro struttura chimica, diversi relatori hanno evidenziato le differenze significative riscontrate tra alcuni membri dello stesso gruppo di prodotti. Il Professore Roger Prichard, della Mc-

I relatori del Simposio sul controllo sostenibile dei parassiti Gill University di Montreal, ha spiegato che a causa delle differenti modalità di azione dell’ivermectina e della moxidectina, anche lo sviluppo della resistenza è diversa. La Dott.ssa Rami Cobb, di Newtown, Stati Uniti, ha evidenziato le particolari differenze tra l’ivermectina e la moxidectina derivanti dalle differenze nella loro struttura molecolare. La Dott.ssa Cobb ha presentato alcuni dati che indicano che l’ivermectina tende a sviluppare una resistenza maggiore della moxidectina e questo spiega il motivo per cui la moxidectina rimane tuttora efficace nonostante venga utilizzata da oltre dieci anni. Un tema ricorrente durante l’incontro è stata

la necessità che i veterinari offrano maggiori informazioni e consigli ai loro clienti riguardo l’uso corretto degli antielmintici. Questo è particolarmente vero nella pratica equina, poiché molti proprietari hanno accesso a prodotti antielmintici senza alcun controllo da parte dei veterinari e li utilizzano in un modo che potrebbe favorire l’insorgenza di fenomeni di resistenza. La necessità di rendere consapevoli i proprietari dell’importanza di un controllo corretto dei parassiti e della necessità di consultare il veterinario a riguardo è stata una delle conclusioni delle sessioni dei workshop. Il simposio è stato sponsorizzato da Pfizer Animal Health. ■

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DIRETTORE Adolfo Guandalini, Med Vet, Dipl ECVO, Dott Ric Oft Vet, Roma RELATORI Alberto Crotti, Med Vet, Genova Nunzio D’Anna, Med Vet, Roma Cristina Giordano, Med Vet, Torino Adolfo Guandalini, Med Vet, Dipl ECVO, Dott Ric Oft Vet, Roma Rosangela Odore, Med Vet, Cuneo Claudio Peruccio, Med Vet, Dipl ECVO, Torino ISCRIZIONE Partecipazione a numero chiuso (36) QUOTE Soci SCIVAC: € 600,00 + IVA 20% Non soci: € 800,00 + IVA 20%

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SCIENZA ONCOLOGICA DI BASE Cremona, 9/11 Dicembre 2010 Centro Studi SCIVAC ECM: In fase di accreditamento DIRETTORE Laura Marconato, Med Vet, Dipl ECVIM-CA (Oncology), Hunenberg (CH) RELATORI David Argyle, Prof Dr Med Vet, PhD, Dipl ECVIM-CA (Oncology), MRCVS, RCVS, Edinburgh (UK) Walter Bertazzolo, Med Vet, Dipl ECVCP, Pavia Ugo Bonfanti, Med Vet, Dipl ECVP, Nerviano (MI) Julia Buchholz, Dr Med Vet, Dipl ACVR, Hunenberg (CH) Paola Valenti, Med Vet, Resident ACVIM (Oncology), Hunenberg (CH) Laura Marconato, Med Vet, Dipl ECVIM-CA (Oncology), Hunenberg (CH) Eric Zini, Med Vet, PhD, Dipl ECVIM, Zurich (CH) ISCRIZIONE Partecipazione a numero chiuso (36) QUOTE Soci SCIVAC: € 580,00 + IVA 20% Non soci: € 780,00 + IVA 20%

DIRETTORE Fabio Viganò, Med Vet, SCMPA, Milano RELATORI Marco Bertoli, Med Vet, Roma Paolo Gaglio, Med Vet, SCMPA, Roma Chiara Valtolina, Med Vet, MRCVS, Utrecht (NL) Fabio Viganò, Med Vet, SCMPA, Milano ISCRIZIONE Partecipazione a numero chiuso (36) QUOTE Soci SCIVAC: € 730,00 + IVA 20% Non soci: € 930,00 + IVA 20%


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22 Calendario attività Dal 24 ottobre al 14 novembre Per visualizzare i programmi degli eventi di tutte le società clicca su www.evsrl.it/eventi

laPROFESSIONE

VETERINARIA 34 | 2010

la VETERINARIA

PROFESSIONE

La rivista è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore

2 - 5 NOV

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC Attenzione: Date evento modificate. Ultimi posti disponibili

PATOLOGIE TRAUMATICHE DELLO SCHELETRO APPENDICOLARE - Palermo - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 E-mail: delregionali@scivac.it MYTHS AND MISCONCEPTIONS, OVVERO LEGGENDE E FALSE CONVINZIONI IN ODONTOSTOMATOLOGIA E CHIRURGIA ORALE VETERINARIA - Facoltà di Medicina Veterinaria di Perugia - Via San Costanzo 4 - ECM: Rich. Accred. - Per info: Monica Borghisani - Segr. Del. Reg. SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it LE PRINCIPALI MALATTIE EREDITARIE NELL’OCCHIO DEI CANI DI RAZZA: DIAGNOSI AI FINI DELLA SELEZIONE E DELLA PREVENZIONE, TERAPIA PER GARANTIRE IL BENESSERE DELL’ANIMALE - Milano - ECM: Rich. Accred. - Per infoi: Monica Borghisani - Seg. Del. Reg. SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it LE NUOVE STRATEGIE DI COMUNICAZIONE: PUBBLICITÀ E WEB, COSA DOBBIAMO SAPERE E COSA C’È DA FARE - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per info: Milena Migliavacca - Segr. Practice Management - Tel. +39 0372 403536 - E-mail: management@anmvi.it SEMINARIO “PATOLOGIE DELL’APPARATO LOCOMOTORE SU BASE INFIAMMATORIA E NUTRACEUTICI E SALUTE DELLE ARTICOLAZIONI” - Milano - Fiera di Milano - Rho (MI) - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: info@sive.it 3° IT. ORTOPEDIA: III PARTE - OSTEOSINTESI INTERNA AO-ASIF - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 25 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 E-mail: info@scivac.it CONVEGNO ANNUALE SIVAR FIERA INTERNAZIONALE BOVINO DA LATTE “ALLEVARE VITELLI SANI: DAL COLOSTRO ALLO SVEZZAMENTO” - CremonaFiere Spa, Cremona - Piazza Zelioli Lanzini, 1 - ECM: 3 Crediti - Per info: Paola Orioli - Segr. e Comm. Scientifica SIVAR - Tel. +39 0372 403539 - E-mail: info@sivarnet.it ITALPIG - SALONE DELLA SUINICOLTURA ITALIANA: “LA CASTRAZIONE INCRUENTA DEL SUINETTO: PROSPETTIVE E METODI” - CremonaFiere Spa, Cremona - Piazza Zelioli Lanzini, 1 - ECM: Richiesto Accred. Per info: Paola Orioli - Segr. e Commissione Scientifica SIVAR - Tel. +39 0372 403539 - E-mail: info@sivarnet.it L’IMPATTO DELLA FILIERA ZOOTECNICA SULL’AMBIENTE - CremonaFiere Spa, Cremona - Piazza Zelioli Lanzini, 1 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Lara Zava - Segreteria AIVEMP - Tel. +39 0372 403541 - E-mail: segreteria@aivemp.it LE PRINCIPALI MALATTIE EREDITARIE NELL’OCCHIO DEI CANI DI RAZZA: DIAGNOSI AI FINI DELLA SELEZIONE E DELLA PREVENZIONE, TERAPIA PER GARANTIRE IL BENESSERE DELL’ANIMALE - Roma Sheraton Golf Parco de’ Medici Hotel - Via Salvatore Rebecchini 39 - ECM: Rich. Accred. - Per info: Monica Borghisani - Segr. Del. Reg. SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it 2° IT. CHIRURGIA: III PARTE - CHIRURGIA 3 - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 E-mail: info@scivac.it

3 - 5 NOV

CORSO SCIVAC Ultimi posti disponibili

CITOLOGIA 2 - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 21 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it

CORSO SCIVAC IN COLLABORAZIONE CON SYNTHES

LA FISSAZIONE INTERNA CON PLACCHE LCP A STABILITÀ ANGOLARE - Bari - Best Western La Baia Palace Hotel - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it CORSO PER DATORI DI LAVORO IN STRUTTURA VETERINARIA. LA SALUTE E LA SICUREZZA SUL LAVORO - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 12 Crediti - Per informazioni: Segreteria ANMVI - Tel. +39 0372 403537 - E-mail: info@anmvi.it LA FISSAZIONE INTERNA CON PLACCHE LCP A STABILITÀ ANGOLARE - Firenze - Best Western Hotel Rivoli Firenze - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it CITOLOGIA DELLE NEOPLASIE ENDOCRINE E DELLE PATOLOGIE MUSCOLO-SCHELETRICHE - Centro Studi E.V. - Palazzo Trecchi - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it CORSO INTRODUTTIVO ALLA MEDICINA D’URGENZA - Grand Hotel Oriente, Napoli - Via Armando Diaz, 44 ECM: 9 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it CORSO DI FORMAZIONE PER ADDETTI ALLA PREVENZIONE INCENDI, LOTTA ANTINCENDIO E GESTIONE DELL’EMERGENZA - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 3 Crediti - Per informazioni: Segreteria ANMVI - Tel. +39 0372 403537 - E-mail: info@anmvi.it

Grafica Francesca Manfredi grafica@evsrl.it

24 OTT 24 OTT 24 OTT 24 OTT

INCONTRO REGIONALE SCIVAC SICILIA INCONTRO REGIONALE SCIVAC UMBRIA INCONTRO REGIONALE SCIVAC LOMBARDIA

INCONTRO ANMVI / GPM

24 OTT

SEMINARIO SIVE Attenzione: Iscrizioni chiuse per esaurimento posti.

27 - 30 OTT

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC Ultimi posti disponibili

28 OTT 29 OTT 29 OTT 31 OTT

3 NOV 4 - 5 NOV

SEMINARIO NAZIONALE SIVAR SEMINARIO NAZIONALE SIVAR

SEMINARIO NAZIONALE AIVEMP INCONTRO REGIONALE SCIVAC LAZIO

CORSO ANMVI CORSO SCIVAC IN COLLABORAZIONE CON SYNTHES

5 NOV

INCONTRO SICIV

6 NOV 6 - 7 NOV

CORSO SCIVAC Attenzione: Iscrizioni chiuse per esaurimento posti. CORSO ANMVI

6 NOV 6 - 7 NOV 7 NOV

CORSO ANMVI

CORSO PER ADDETTI AL PRIMO SOCCORSO - Centro Studi Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 ECM: 10 Crediti - Per informazioni: Segreteria ANMVI - Tel. +39 0372 403537 - E-mail: info@anmvi.it

INCONTRO SISCA

FOLLOW UP IN MEDICINA COMPORTAMENTALE - Centro Studi EV - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it FACILE COME RESPIRARE? UN VIAGGIO FRA I FATTI E MISFATTI DELL’APPARATO RESPIRATORIO - Park Hotel Villa Fiorita - Monastier (TV) - Via Giovanni XXIII, 1 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per info: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it MITHS AND MISCONCEPTIONS, OVVERO LEGGENDE E FALSE CONVINZIONI IN ODONTOSTOMATOLOGIA E CHIRURGIA ORALE VETERINARIA - Bologna - NH Hotel (Ex Jolly hotel) - Via Villanova 29/8 - ECM: Rich. Accred. - Per info: Monica Borghisani - Segr. Del. Reg. SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it ELEMENTI PER UN CORRETTO APPROCCIO CLINICO E TERAPEUTICO ALLA MALATTIA CARDIOVASCOLARE - Hotel Miramare - Città Sant’Angelo (PE) - Via Tito De Caesaris, 8 - ECM: Rich. Accred. - Per info: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it 11° CORSO VETERINARIO ASAMI. TEORICO E PRATICO SULLE METODICHE DI ILIZAROV - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 19 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it UPDATE SULLE MALATTIE INFIAMMATORIE INTESTINALI (IBD) FELINE - Centro Studi E.V. - Palazzo Trecchi - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it NEOPLASIE POLMONARI E PLEURICHE - Centro Studi EV - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it CORSO “RADIOLOGIA CLINICA. II PARTE L’ARTO POSTERIORE E LO SCHELETRO ASSILE” - Clinica Equine Practice - Campagnano di Roma - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: info@sive.it DIAGNOSTICA MOLECOLARE NELLA PRATICA CLINICA: DALLE MALATTIE INFETTIVE ALLA GENETICA Centro Studi E.V. - Palazzo Trecchi - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it

INCONTRO REGIONALE SCIVAC VENETO

7 NOV

INCONTRO REGIONALE SCIVAC EMILIA ROMAGNA

7 NOV

INCONTRO REGIONALE SCIVAC ABRUZZO

7 NOV 10 - 12 NOV 13 NOV 13 NOV 13 - 14 NOV 14 NOV

CORSO SCIVAC Ultimi posti disponibili INCONTRO SIMEF

INCONTRO SVIDI / SIONCOV ITINERARIO DIDATTICO SIVE INCONTRO SIMIV

Direttore Carlo Scotti Direttore Responsabile Antonio Manfredi Coordinamento Editoriale Sabina Pizzamiglio info@anmvi.it Comitato di Redazione Pierpaolo Bertaglia, Paolo Bossi, Marco Eleuteri, Giuliano Lazzarini, Pier Mario Piga, Sabina Pizzamiglio, Aldo Vezzoni Rubriche Fabrizio Pancini, Oscar Grazioli, Maria Teresa Semeraro, Giovanni Stassi Segreteria di Redazione Lara Zava professioneveterinaria@anmvi.it

Editore SCIVAC - Via Trecchi, 20 26100 Cremona Iscrizione registro stampa del Tribunale di Vigevano, n. 1425/03 del 30/12/2003 Concessionaria esclusiva per la pubblicità EV Soc. Cons. a r.l., Cremona marketing@evsrl.it Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana

Stampa Press Point, Abbiategrasso - MI fulvio@presspoint2000.it

Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27-02-2004 N. 46) art. 1, comma 1 Filiale di Milano a cura di Centro Produzione Mailings Scarl - Cusago (MI) Professione Veterinaria pubblica notizie d'attualità e di rassegna i cui contenuti non rispecchiano necessariamente il pensiero della Testata. Interventi e opinioni attribuibili a Professione Veterinaria e/o all'ANMVI vengono esplicitamente indicate come tali. Cambio di indirizzo: Le modifiche per il recapito postale vanno indirizzate a: info@evsrl.it Chiuso in stampa l’11 ottobre 2010

SOLUZIONI

Può essere dovuta unicamente a mancata educazione Può essere dovuta unicamente a marcatura del territorio

Testudo hermanni Caretta caretta Apalone ferox

d e

Una volta eliminata non può ripresentarsi Può essere un comportamento di marcatura anche in un soggetto sterilizzato

QUIZ 1

È un’evenienza rara

Risposta corretta: a) Incontro SIVAE: “Problemi urogenitali negli animali esotici” Cremona - Marzo 2005

b c d

Rhinoclemmys pulcherrima

a b c

QUIZ 2

a

2) L’urinazione inappropriata nel coniglio:

Risposta corretta: e) Incontro SIVAE: “Aggiornamento in medicina degli animali esotici” Cremona, Marzo 2006

1) Il numero di uova prodotte dai cheloni è funzione di vari fattori, uno importante è la specie. Quale di queste generalmente produce meno di 10 uova per covata?


Professione Veterinaria 34-2010:ok

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