La Professione Veterinaria 34-2012

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Professione Veterinaria 34-2012:ok

17-10-2012

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la VETERINARIA

PROFESSIONE

A.N.M.V.I.

ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI

34 2 012

SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Anno 9, numero 34 dal 15 al 21 ottobre 2012

Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano

Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. soc. cons. a R.L. - Cremona

TROPPA CONFUSIONE SULL’INFERMIERE

OIE: LA FORMAZIONE DEL GIORNO DOPO

LA VETERINARIA NELL’ATTO DI INDIRIZZO 2013

SCIVAC MARCHE DIAIM IN EMERGENZA

ANMVI FRIULI IN AUDIZIONE REGIONALE

A PAGINA 4

A PAGINA 6

A PAGINA 8

A PAGINA 22

A PAGINA 27

IN DIREZIONE OSTINATA E CONTRARIA

BREVI FIRME L’ANMVI ringrazia gli Onorevoli Gianni Mancuso e Rodolfo Viola per avere firmato la petizione contro lo sfruttamento fiscale degli animali da compagnia.

ITALO È disponibile sul sito di NTV viaggiatori un video ‘tutorial’ realizzato dal Vice Presidente ANMVI, Raimondo Colangeli, per i proprietari che dovranno far indossare la museruola ai cani di grossa taglia sui convogli. Il filmato è stato realizzato, in collaborazione con SISCA, in occasione delle nuove regole di viaggio con gli animali.

STRUTTUREVETERINARIE.IT Il data base georeferenziato è partner di Italo. I proprietari lo possono consultare direttamente dal portale di NTV per rintracciare la struttura più vicina ai luoghi di destinazione.

IL PESO DELLE COSE Il premio annuale “Il peso delle cose” istituito dalla Fnovi è stato assegnato ai colleghi Giorgio Mellis e Sandro Lorrai che “con il loro comportamento hanno reso benefici e sono stati di esempio alla professione e alla società”.

SPRECHI Un terzo del cibo per il consumo umano che viene prodotto nel mondo va sprecato in 1,3 miliardi di tonnellate all'anno. È il dato che emerge da uno studio condotto dalla Fao e contenuto nel “Libro Nero dello spreco 2011” di Last Minute Market, diffuso per la Giornata Mondiale dell'Alimentazione.

AVIARIA In Lombardia, Veneto, Emilia Romagna e Piemonte le esposizioni di volatili sono vietate fino ad esito favorevole dei controlli.

Salute risparmio

e

Fondo Sanitario A.N.M.V.I.

ANMVI-AISA

Il farmaco al medico veterinario Firmata una dichiarazione d’intenti con due precise richieste al Ministero della Salute A PAGINA 3

Se protestano i medici, figuriamoci se non abbiamo motivo noi di farlo. Della lettera aperta che il Presidente della Fnomceo ha rivolto ai medici italiani colpisce un passaggio di bruciante realismo: “sono svanite platee di redditi, stante la perdita di centinaia di migliaia di posti di lavoro”. Quella che si è abbattuta sul welfare sanitario è “una tempesta quasi perfetta”, per citare ancora il Presidente dei medici. Ma da veterinari colpisce ancora di più che la potente professione medica decida per la protesta di piazza, considerandosi “marginalizzata nelle catene decisionali delle organizzazioni sanitarie”, che si consideri “sconfitta” nei suoi valori etici e civili sanciti dalla Deontologia. Potremmo dire le stesse cose, anzi siamo abituati da sempre ad essere la professione meno consultata e meno sostenuta dalle istituzioni. Per la loro protesta, i medici hanno preparato uno striscione con tre parole - “indipendenza, autonomia e responsabilità” che sembrano prese pari pari dal Manifesto che il Consiglio Nazionale ANMVI ha adottato il 29 settembre votando all’unanimità l’avvio della petizione “contro lo sfruttamento fiscale degli animali da compagnia”. I medici curano le persone, i veterina-

ri curano le persone attraverso gli animali: one health. Contrastare la deriva del ruolo è il vero punto della nostra petizione, perché non ci meraviglia ma ci indigna che i nostri Governi e i nostri Ministri della Salute - con pochissime eccezioni - non abbiano mai compreso che gli animali non sono un vezzo da salotto o una presenza marginale nella società e nella nostra economia, sono una mina sanitaria potenzialmente più esplosiva degli attuali pericoli economici. Aviaria, Bse, rabbia silvestre… non hanno insegnato nulla alla nostra classe di governo. Siamo una professione pittoresca per le conferenze stampa col cagnolino in braccio. Siamo una professione considerata non necessaria se ci equiparano fiscalmente ai cd musicali, siamo una professione avvilita e mortificabile ad oltranza se non abbiamo la dignità fiscale di un assorbente igienico, di una messa in piega. E allora firmiamo ad oltranza. La petizione va avanti. E non è detto che non diventi permanente. Non stiamo parlando di cifre decisive per la stabilità di bilancio, stiamo combattendo per un ruolo. La nostra petizione va avanti. Ostinata e contraria finché servirà. Carlo Scotti Direttore Editoriale

SCHIZOFRENIA ITALIANA SIAMO VERAMENTE UNO STRANO PAESE. IN QUESTI GIORNI LA CAMERA HA APPROVATO IL DECRETO CHE MODIFICA LE NORME PER LA GESTIONE DEI CONDOMINI DECIDENDO CHE I REGOLAMENTI non potranno più vietare cani e gatti negli appartamenti. Norma che accogliamo con piacere anche se è giusto evidenziare una contraddizione. Nella prima stesura del decreto il testo parlava di “animali da compagnia” poi corretto in “animali domestici” escludendo senza particolari motivazioni tutti gli animali esotici, forse dimenticando che è più rischioso, dannoso e magari molesto un cane libero in cortile rispetto ad un criceto tenuto regolarmente chiuso in casa. Siamo il paese più “animalista” del mondo ma continuiamo ad esprimere situazioni ingiustificate: interveniamo all’estero sulle condizioni dei randagi importando animali da altri paesi ed abbiamo in casa situazioni inaccettabili e pericolose per la salute pubblica; facciamo campagne di adozione internazionali dimenticando le migliaia di animali che languono nelle gabbie dei canili; approviamo leggi che bloccheranno la sperimentazione animale ma abbiamo canili senza alcun rispetto della salute ed il benessere degli animali; abbiamo un’anagrafe nazionale canina ma nessuno si preoccupa di fare controlli se i cani hanno il microchip, abbiamo rifiutato ogni criminalizzazione di razze canine, evitando liste di proscrizione, ma senza prevedere norme che prevengano i reali rischi che possono derivare; proibiamo il divieto di detenzione di “animali domestici” nei condomini ma puniamo le famiglie che li ospitano con l’IVA al 21% sulle prestazioni veterinarie e sul petfood e prevedendo nel redditometro le spese per la cura degli animali da compagnia. Per l’aspetto fiscale l’ANMVI ha lanciato una raccolta di firme, servirà forse a poco, ma è giusto almeno provarci.

A.N.M.V.I


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