Professione Veterinaria, Anno 2007, Nr 35

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Professione 35-2007

9-10-2007

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PROFESSIONE

la VETERINARIA A.N.M.V.I.

Brevi

352007

ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI

SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Anno 4, numero 35 dall’8 al 14 ottobre 2007 Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. srl - Cremona

Decreto del Miur

ESONERO ELENCO Sono esonerati dall'invio degli elenchi clienti e fornitori per l'anno 2006 gli esercenti arti e professioni, indipendentemente dall'eventuale opzione per la contabilità ordinaria. L’ha confermato l’Agenzia delle Entrate il 3 ottobre.

TEST Il ministro Mussi ha emanato il decreto per la ripetizione delle prove d'accesso dell'Università Magna Grecia di Catanzaro. Le prove per Medicina veterinaria, annullate le precedenti per irregolarità, sono fissate al 19 ottobre.

CUP La campagna per la raccolta delle firme relativa alla proposta di legge di iniziativa popolare sulla "Riforma dell'ordinamento delle professioni intellettuali" chiuderà il 5 novembre. Chi è interessato a firmare può contattare i numeri del Comitato Promotore: (06) 6896041 - 6878805 - 6893808.

626 Grazie agli stanziamenti in Finanziaria e alla collaborazione tra i ministeri dell'Economia, del Lavoro e della Salute, il sottosegretario alla Salute, Giampaolo Patta, ha dichiarato che ci sono le condizioni per emanare, in anticipo sul termine previsto, i decreti legislativi che attueranno il riordino della normativa sulla sicurezza del lavoro.

118 VETERINARIO Secondo un’indagine dell’ENPA “gli italiani chiedono, alle istituzioni, di attivare ovunque il 118 veterinario”. È questa l’indicazione più chiara emersa dai dati parziali consegnati alla stampa: il 16,7% del campione composto da 2.063 italiani ha indicato, quale priorità, l’attivazione del 118 veterinario.

DNA DEI SALUMI Un test sul Dna di un prosciutto o un salame per scoprire se è stato prodotto proprio con i maiali della denominazione di origine controllata dichiarata sull'etichetta. È la nuova frontiera nella lotta alle frodi alimentari, illustrata all'Izs di Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta, nel corso del convegno sulla genetica molecolare applicata alla medicina veterinaria.

BSE Il Comitato permanente per la catena alimentare ha innalzato l'età dei bovini dei quali è consentito mantenere la colonna vertebrale: da 24 a 30 mesi.

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Cambia la laurea in veterinaria Più Europa, più competitività, più qualità e meno iscritti

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LEAVET, prima attuazione “Utilizzare le strutture veterinarie private presenti sul territorio anziché solo quelle della Asl permette di poter usufruire di strutture completamente attrezzate, di professionisti competenti e preparati, lasciare libera scelta al proprietario di scegliere dove far eseguire l’intervento”. È quanto si legge nel “Progetto per il contenimento dei cani randagi e utilizzo razionale delle risorse dei comuni” approvato da un Comune laziale della provincia di Frosinone. Grazie all’interessamento di ANMVI Lazio il frosinate si è aggiudicato il primato di territorio pilota per il progetto LEAVET, la proposta dell’ANMVI di creare una rete di strutture veterinarie private per le prestazioni di medicina veterinaria di base. Il Progetto rappresenta la prima attuazione da parte di una amministrazione territoriale del progetto LEAVET e può costituire un riferimento pilota per altre amministrazioni. Ai Comuni, ai quali arrivano le risorse regionali per le sterilizzazioni dei randagi, e che prioritariamente devono impiegarle per sconfiggere il randagismo, va rivolto il lavoro dell’ANMVI e della sua dirigenza territoriale affinché si attui il progetto LEAVET. La difficoltà di risolvere un problema sottovalutato da anni obbliga le amministrazioni comunali e tutte le parti coinvolte ad intraprendere una strada lunga e difficile. Ma il traguardo c’è. Copia della delibera consiliare è stata inoltrata alla dirigenza ANMVI per replicare l’esempio in altre amministrazioni locali e regionali. Il progetto inserisce fra le azioni di prevenzione anche l’educazione nelle scuole: “contemporaneamente alle misure atte a limitare le nascite si vuole organizzare una campagna di educazione e sensibilizzazione al problema dei cani randagi e in generale alla normale convivenza uomo-animale. Tale campagna può essere svolta nelle scuole durante le ore di educazione civica e tenuta dai veterinari delle strutture aderenti all’iniziativa”. Possono partecipare all’iniziativa tutte le strutture veterinarie presenti sul territorio cittadino. E di medicina veterinaria di base in convenzione si comincia a parlare anche sulla stampa specializzata. Intervistato dalla rivista CANI in edicola questo mese, il Presidente dell’ANMVI, Carlo Scotti, ne parla affermando che “occorre valorizzare l’esperienza, la professionalità clinica del medico veterinario privato”. L’iniziativa, presentata circa un anno fa dall’Associazione al Ministero della Salute si è tradotta in una proposta di legge, firmata dall’On. Gianni Mancuso. Se ne parlerà alla presenza di autorità nazionali e regionali al Congresso dell’ANMVI del 18 novembre. Il titolo del Convegno è “Libera professione: pubblico e privato a confronto”.

TOGLIAMO ALLA LAUREA IL VALORE LEGALE Il 17 gennaio 2007 i senatori Quagliarello, Asciutti, Alberti, Casellati, Amato, Cantoni, Mauro e Sacconi, tutti di Forza Italia, hanno presentato un disegno di legge per l'abolizione del valore legale del diploma di laurea. La proposta non è nuova ma, se non sbagliamo, è la prima volta che si concretizza in un disegno di legge specifico. Da anni si discute ormai su questa possibilità come unica soluzione al rilancio della qualità del diploma di laurea. In effetti, oggi, quel diploma tanto agognato ed ottenuto, con fatica e sacrifici, dopo cinque anni, spesso sei se non sette, ha lo stesso valore se ottenuto a Catanzaro, che secondo il Tar del Lazio, su ricorso dell'ANMVI, non dovrebbe neppure esistere, essendo stato avviato senza il rispetto delle condizioni normative previste, o a Bologna o Torino, solo per ricordare due delle nostre facoltà migliori che hanno avuto il riconoscimento europeo. Certamente in Italia non tutti i corsi di laurea possono considerarsi sullo stesso piano qualitativo; potremmo dire che ne abbiamo di serie A, B e forse anche C. La preparazione dei laureati, quindi, non è sempre dello

stesso livello. È giusto allora che il diploma di laurea abbia sempre lo stesso valore? Secondo una corrente di pensiero che si sta sviluppando sempre di più anche nel nostro paese i diplomi dovrebbero avere un valore diverso a seconda della facoltà dove ci si è laureati. Questa differenza dovrebbe poi pesare sul mercato del lavoro e quindi, cosa decisamente più difficile, anche nei concorsi pubblici. E l'esame di Stato? La selezione qualitativa dovrebbe emergere anche, e forse soprattutto, in questo momento. La diversa preparazione premierà quelli che hanno avuto la possibilità di seguire un corso di buon livello, gli altri saranno penalizzati. È chiaro che restano dubbi e perplessità. Questo significherebbe che i futuri Medici Veterinari nati a Torino o Bologna, sempre solo come esempio, sarebbero avvantaggiati, altri, invece, fortemente penalizzati. Secondo molti, togliere il valore legale al diploma sarebbe l'unico modo per creare una sana concorrenza tra atenei facendo crescere i migliori e chiudere i peggiori. Ci crediamo poco, ma se fosse ■ vero...

30 anni

Da il nostro lavoro e la nostra esperienza al servizio dei Medici Veterinari

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LABORATORIO ANALISI VETERINARIE PER ANIMALI DA COMPAGNIA E DA REDDITO

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