Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 35

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Il mercato italiano del lavoro veterinario

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la VETERINARIA A.N.M.V.I.

ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI

35 2008

SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Anno 5, numero 35, dal 6 al 12 ottobre 2008 Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. srl - Cremona

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Il mercato italiano delle attrezzature professionali veterinarie

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ELEZIONI DEGLI ORDINI AL VIA

MANUALE ANMVI STUPEFACENTI E PSICOTROPI

LE COMPETENZE DEI CONVENZIONATI

WEST NILE SOTTO SORVEGLIANZA

BSE NEL GATTO NESSUN CASO IN ITALIA

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BREVI

INTRAMOENIA, ANMVI NOTIFICA IL RICORSO

LATTE Il Ministro Maurizio Sacconi ha risposto in Aula ad una interrogazione parlamentare sulle contaminazioni in Cina di latte e derivati. Sacconi ha dichiarato: “è intendimento del Ministero pervenire ad un confronto a livello comunitario per estendere i controlli al confine in tutti i Paesi anche per gli alimenti di origine non animale allo scopo di garantire così una maggiore efficacia della tutela sanitaria su tutti i prodotti provenienti da Paesi terzi”.

AUTONOMIA La Commissione Affari Sociali ha approvato il nuovo testo del ddl fiscale 1441quater chiedendo che nella riorganizzazione degli enti sia assicurato il mantenimento dell'autonomia, del ruolo e delle funzioni degli enti preposti alla tutela della salute. Il Sottosegretario Viespoli, dicendosi disponibile, ha commentato: "il concetto di autonomia è condivisibile se esso è inteso in senso dinamico e non come mera necessità di separatezza o immobilismo".

PREMIO Il Sottosegretario alla Salute Francesca Martini è stata premiata dalla Associazione Animalisti Italiani “per l'impegno profuso nella tutela dei diritti degli animali”. Il premio è stato assegnato il 4 ottobre, giorno di San Francesco protettore degli animali. “Io faccio semplicemente il mio dovere, con abnegazione. Mi batto per il rispetto dei diritti degli animali, categoria dei deboli dimenticati perché senza parola”.

ENPAV La scadenza di presentazione del Modello 1/2008 per la comunicazione obbligatoria dei dati reddituali prodotti nel 2007 e del Modello 2008, per la comunicazione facoltativa di adesione alla pensione modulare, è il 31 ottobre 2008. Tutte le informazioni sono pubblicate al sito www.enpav.it

ASSOMED SIVEMP Dal 1° ottobre è on line il sito dell'ASSOMED-SIVEMP, il nuovo soggetto sindacale unitario dei dirigenti medici e veterinari dei Ministeri e delle Aziende autonome dello Stato, nato per poter mantenere la presenza dei medici e dei veterinari ai tavoli contrattuali. In tal modo è stata superata la soglia di rappresentatività che singolarmente né ANAAOASSOMED né SIVEMP avrebbero raggiunto. www.assomedsivemp.it

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LEAVET

Randagismo e responsabilità Bisogna riconoscere lo stato d’emergenza e combattere gli interessi e le omissioni di chi non vuole trovare le soluzioni A PAGINA 3

La facoltà di esercitare la libera professione non si può trasformare nella coincidenza, in un unico soggetto, delle funzioni di controllante/controllato. I legali dell’ANMVI hanno notificato il ricorso per l’annullamento della delibera della Lombardia sulla libera professione intramuraria da parte dei medici veterinari. La delibera della Giunta lombarda legittima i veterinari dipendenti, sia con rapporto di lavoro esclusivo che non esclusivo e parziale col SSN, ad esercitare attività libero professionali presso gli allevamenti di bestiame gestiti da privati, in studi ambulatoriali ubicati in non meglio identificate e specifiche strutture nel territorio di competenza dell’ASL di appartenenza. A parere dell’ANMVI questa legittimazione comporta necessariamente e inequivocabilmente il configurarsi in un unico soggetto del ruolo di controllante/controllato. Il limite “del non contrasto” costituisce un contrappasso irrinunciabile, avuto riguardo alla deroga, vigente solo per i sanitari pubblici dipendenti, del divieto normativo che inibisce all’impiegato pubblico di svolgere qualsivoglia attività o professione in forma privata al di fuori del rapporto di

pubblico impiego. Entrare nel merito “del limite del non contrasto” in ambito veterinario significa porre l’attenzione sulle funzioni e i compiti del Servizio di Sanità Veterinaria pubblica stabiliti dal legislatore, con i quali lo Stato intende non certo di utilizzare uomini e risorse per garantire agli allevatori di bestiame (attività questa che riveste carattere economico e privato) o ai proprietari di animali da affezione/compagnia l’utilizzo di strutture pubbliche in cui ricevere, assistenza zooiatrica prestata in regime libero professionale a pagamento. Il fine è, invece, quello di garantire, mediante l’azione di prevenzione, profilassi, vigilanza e controllo, che la commercializzazione e la trasformazione delle carni animali e dei prodotti alimentari di origine animale risponda ai criteri fissati in sede comunitaria e statale a tutela della salute pubblica oltre che a funzione di controllo (si pensi alle norme sul farmaco veterinario) sul corretto esercizio della libera professione prestata dai veterinari liberi professionisti. È evidente che l’assimilazione della libera professione medica a quella veterinaria è una forzatura e un danno per la sanità pubblica. ■

ASSICURARSI NON BASTA UN ERRORE PUÒ CAPITARE A TUTTI, ANCHE AI PIÙ BRAVI, ANCHE AGLI SPECIALISTI. NESSUNO È ESENTE DA RISCHI in una attività professionale come la nostra che richiede competenze da un lato molto ampie e dall'altro anche specialistiche. La maggior parte di noi deve essere esperta di tutto, a volte di troppo. Il nostro lavoro ci costringe spesso ad occuparci di animali da compagnia, da reddito o di equini e magari anche di medicina pubblica e nello stesso tempo siamo medici generici, dermatologi, chirurghi, ecc. Nel mondo professionale siamo certamente quelli che svolgono l'attività più complessa e che richiede le conoscenze più ampie. È facile quindi fare errori ed è quindi importante non solo cercare di evitarli ma anche saperli gestire. I nostri clienti sono sempre più informati attraverso le riviste, la televisione e soprattutto internet e sono quindi sempre più attenti al nostro lavoro pronti a discuterlo, contestarlo a chiederne conto anche in termini di responsabilità civile e relativi danni. Per affrontare questa situazione che negli anni continua a peggiorare è essenziale stipulare un'assicurazione di RC, ma questa non basta. Non possiamo pensare che l'assicurazione risolva automaticamente tutti i nostri problemi. Dobbiamo essere noi prima di tutto a tutelarci dalle conseguenze con comportamenti e procedure che ci permettano di dimostrare, anche in caso di denuncia, la nostra serietà, correttezza e capacità professionale. Il poter documentare che la nostra struttura segue le BPV, che gestiamo correttamente tutte le procedure previste, che ci siamo sempre aggiornati, che siamo in regola con tutte le normative, è un elemento di difesa molto forte. Giorni fa un collega ha chiesto aiuto al nostro servizio legale per una denuncia ricevuta, sosteneva di aver fatto tutto correttamente, però, non aveva consenso informato, cartella clinica, fattura, ecc. Impossibile ogni difesa.

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Emergenze Anmvi Informa

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Il piano di intervento contro il randagismo si chiama LEAVET Nel nostro Paese il fenomeno viene perpetuato da gravi responsabilità. La soluzione c’è, basta volerla

l randagismo in Italia è arrivato a livelli d’emergenza. Le soluzioni ci sono basta volerle prendere in considerazione. E continuare ad ignorarle sarebbe una grave responsabilità per tutte le amministrazioni che devono farsi carico di questa emergenza e per la stessa veterinaria italiana”. Il Presidente dell’Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani - Carlo Scotti - ha commentato con dolore e indignazione il caso del bambino rimasto vittima a Benevento dell’aggressione di animali randagi, secondo le prime indicazioni del medico legale. E ha ricordato al Ministero del Lavoro della Salute e delle Politiche Sociali la proposta, avanzata ormai da più di due anni in tutte le sedi istituzionali, di avvalersi da subito di una rete di strutture veterinarie private (LeaVet) presenti capillarmente su tutto il territorio nazionale, già pronte a fronteggiare i numeri esponenziali del randagismo. “Sempre che - continua il presidente dell’ANMVI - ognuno faccia la propria parte e si combatta il business del randagismo, dei canili lager, stroncando finalmente gli interessi di chi non vuole che il randagismo sia inteso come fenomeno a termine. Nel nostro Paese viene invece perpetuato per gravi responsabilità, ma anche per carenze di risorse finanziarie. Il nostro Servizio Sanitario Nazionale non ha più risorse e quelle poche che ha non può più permettersi di sprecarle come troppe volte è successo. Occorre attendere gli esiti delle indagini e delle perizie sul caso di Benevento, ma è ora - conclude il Presidente dell’ANMVI - che il randagismo sia affrontato per quello che è, un fenomeno centrale per la salute e la sicurezza dei cittadini, senza demagogiche proposte di servizio veterinario mutualistico che si sa bene che la nostra economia non è in grado di sopportare e che perpetuerebbero solo situazioni fallimentari”.

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RESPONSABILI I SINDACI Il Sottosegretario Francesca Martini ha commentato i fatti di Benevento ricordando l’Ordinanza 6 agosto (Gazzetta ufficiale n. 194 del 20 agosto 2008, ndr), che contiene una serie di misure per prevenire gli abbandoni e il randagismo “e tra queste vi è l’obbligo di applicare il microchip a tutti cani e quello di identificare e registrare in anagrafe i cani rinvenuti o catturati sul territorio e quelli ospitati nei rifugi e nelle strutture convenzionate e che è attribuita ai Sindaci la responsabilità di tali procedure”. Per il Sottosegretario “il drammatico episodio fa emergere ancora di più quanto sia fondamentale che i Sindaci applichino le norme esistenti contro il randagismo, così come l’obbligo di chippatura per tutti i cani e le disposizioni sui canili sanitari. Proprio per accertare le responsabilità su quanto accaduto in provincia di Benevento ho disposto immediatamente un’ispezione degli Uffici veterinari del Ministero”.

MAGLIA NERA “Il randagismo è un fenomeno che va affrontato e combattuto seriamente, l’Italia non può continuare ad essere (soprattutto nel meridione) considerata tra le maglie nere d’Europa su questi temi - ha detto il sottosegretario - bisogna che vi sia un salto di qualità, un cambiamento di mentalità da parte dei responsabili

CAPILLARITÀ DEI LEAVET e strutture veterinarie private, numericamente adeguate (circa 7.000) e debitamente attrezzate ed autorizzate, sono in grado di mettere in pratica un piano di sterilizzazione a tappeto degli animali senza proprietario. Sono già pronte, non occorre sperperare denaro pubblico per realizzarle, basta solo che le pubbliche amministrazioni si decidano e se ne avvantaggino. Il controllo delle nascite rappresenta infatti il metodo più efficace e rapido per riportare il fenomeno entro standard di governabilità. Oggi non è così e le nascite fuori controllo rendono del tutto inadeguate e insufficienti le strutture di ricovero di questi animali. L’ANMVI si aspetta ora che il Ministero prenda in mano la situazione e attivi al più presto un coordinamento di interventi basato sulla sua proposta. I medici veterinari italiani privati sono pronti e aspettano solo di essere coinvolti.

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NO, LA MUTUA NO a Senatrice Silvana Amati si è rivolta all’ANMVI per acquisire il parere dell’Associazione sul suo disegno di legge “Misure per l’istituzione del Servizio sanitario veterinario mutualistico e norme a favore della cura di cani e gatti”. Il testo, modificato rispetto ad una prima versione, contiene “un insieme di misure necessarie alla tutela e alla salvaguardia degli animali di affezione” e, “in primo luogo” prevede appunto “l’istituzione del Servizio sanitario veterinario mutualistico per cani e gatti, interamente gratuito, i cui beneficiari appartengono a determinate categorie più bisognose di tutela”. Sono compresi anche gli animali senza proprietario: i cani e i gatti vaganti, quelli ricoverati in strutture gestite da associazioni di volontariato, i cosiddetti cani di quartiere e le colonie feline. All’erogazione della prestazione veterinaria mutualistica “provvedono le aziende sanitarie locali (ASL) competenti per territorio che, in base alle loro strutture, ai mezzi e al personale, sono in grado di erogare il servizio. Nel caso in cui il Ministero della salute verificasse l’inadeguatezza della ASL ad erogare il servizio, la regione provvederà alla stipula di convenzioni con

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medici veterinari pubblici e privati”. Somiglia al progetto LEAVET, ma molto da lontano. Per questo il presidente dell’ANMVI ha scritto alla Senatrice: “pensare che questo progetto possa fare riferimento alla veterinaria pubblica, coinvolgendo solo in casi di estrema necessità le strutture private, non ha alcuna reale possibilità di essere realizzato senza ulteriori sprechi di denaro pubblico che il nostro paese non è più in grado di sopportare”. Il progetto Leavet, condiviso anche dalle associazioni animaliste, al contrario, “partendo da un presupposto molto diverso e prevedendo la convenzione delle migliaia di strutture private distribuite su tutto il territorio nazionale, sotto il controllo della veterinaria pubblica, non esprime alcuna delle problematiche sopra esposte evidenziando, invece, numerosi vantaggi”. Il nostro SSN è già al collasso e non è più in grado di sostenere ulteriori investimenti o costi che non siano riferiti a situazioni di estrema necessità o urgenza, - da anni l’obiettivo di contenimento dei costi del SSN ha portato al rallentamento del turnover dei veterinari che operano nel settore pubblico.

delle amministrazioni comunali”. Secondo i dati del Ministero, “solo un terzo dei circa 600mila cani randagi sono ospitati nei canili e sono ancora molti i canili sanitari che non rispondono alle necessarie garanzie igienico sanitarie nonché strutturali. Tra questi, la maggior parte sono al Sud”.

LA ASL DI BENEVENTO I servizi veterinari della Asl Bn1 hanno chiesto al sindaco di Circello, il Comune della piccola vittima, di emanare una ordinanza sindacale con la quale si invita la cittadinanza ad agevolare gli organismi preposti ai controlli sui cani presenti sul territorio. Negli ambienti veterinari, riferisce l’ANSA, prende sempre più piede l’ipotesi che se ad uccidere il piccolo Mattia è stato un cane, è sicuramente un animale addestrato alla lotta. Non si scarta la pista zoomafia, legata all’abbandono nella zona di cani addestrati per i combattimenti: un’ipotesi che troverebbe conferma nel recente ritrovamento di un setter da combattimento qualche giorno fa nel vicino comune di Paduli.

L’AUTOPSIA Mattia Maddalena, il bambino di 9 anni aggredito da uno o forse più cani, è morto in seguito a un’emorragia al cuoio capelluto. È stata causata da otto lesioni da dente verosimilmente di cane. È quanto emerso dall’autopsia effettuata sul corpo del bambino dal medico legale all’ospedale di Benevento. Sono stati effettuati anche prelievi per risalire al Dna dell’animale che ha aggredito Mattia e quindi conoscerne la razza. ■

IL COMUNE DEVE INTERVENIRE SE C’È UN CANE RANDAGIO isiedo in un piccolo Comune. Ho segnalato per iscritto alla polizia municipale la presenza di un cane randagio che da tempo entra nei giardini privati devastando e sporcando tutto. Non ho ricevuto alcuna risposta scritta mentre verbalmente mi è stato detto che un loro intervento mi sarebbe costato tre euro al giorno. Il cane, non è mio, io ho segnalato il caso. Sono tenuti a intervenire e in che modo? A questa domanda rivolta da un cittadino al Quesitario di Italia Oggi, la testata ha risposto affermando che il Comune è tenuto ad intervenire attivando il servizio di accalappiamento della Asl, ai sensi dell’articolo 3 della legge regionale Lazio 34/97. La mera segnalazione del cane vagante non comporta alcun onere a carico dell’interessato, com’è invece previsto per i possessori e i detentori (articolo 6, comma 4, legge regionale). Una volta catturato il cane, il servizio veterinario dovrà provvedere alla comunicazione al Comune e alla consegna del cane alla struttura di ricovero, previa effettuazione delle profilassi previste dall’articolo 3 della legge regionale.

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4 Attualità Convivenza

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Trenitalia ha paura dei “cani pericolosi” Le FS tradiscono una mentalità zoofoba In salita il confronto col Ministero

on abbiamo ritirato l’ordine di servizio, ma abbiamo aderito alla richiesta del sottosegretario di sospendere per 15 giorni il provvedimento per cercare una soluzione’’. L’ha dichiarato l’amministratore delegato del Gruppo Ferrovie Mauro Moretti, dopo la revoca temporanea delle nuove regole di viaggio per i cani. Moretti ha parlato di “due ordini di problemi’’. Da un lato - ha spiegato - “siamo sommersi da lettere di protesta dei passeggeri per la presenza di razze pericolose di cani sui treni, tipo rottweiler, pitbull e simili’’. Dall’altro, ha evocato lo stato di igiene dei cani e la tutela dei passeggeri, che “hanno il diritto di sedersi al loro posto senza che questo sia stato occupato poco prima da un animale’’. “Stiamo ragionando su questo e non so a che soluzione arriveremo’’, ha concluso Moretti. Più esplicitamente: “sul divieto di salire sui treni ai cani sopra ai 6 chili non torneremo indietro’’. Moretti insiste: “per adesso abbiamo aderito alla richiesta fatta dal sottosegretario Martini di sospendere questa iniziativa per 15 giorni e poterla approfondire. La misura però - ha assicurato Moretti - non verrà ritirata per due motivi: innanzitutto perché c’è una tipologia di cani che incutono timore ai passeggeri, come pittbull e rottweiler”. L’amministratore delegato Mauro Moretti ha dichiarato che “le razze aggressive saranno bandite dai treni”. E rievoca per il quotidiano Libero la sua esperienza personale: “sono stato caricato da un rottweiler e so che è come essere aggrediti da un leone”. E ha concluso: “alcune tipologie di cani sono bandite in molti posti, non si capisce perché devono entrare in spazi di pochi metri quadrati”. La situazione dovrà essere chiarita a metà mese.

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PREMESSE DIFFICILI Intanto, l’ANMVI ha scritto al Sottosegretario Martini esprimendo il timore che il Tavolo Mi-

BED BUG DOG e cimici del letto, così comunemente definite, trovano addirittura nel cane un nemico. Negli Stati Uniti ci sono organizzazioni specializzate nell’addestramento di Bedbug detection Dogs. Sono addirittura consigliati ad alberghi, abitazioni domestiche, scuole e uffici pubblici per fiutare le infestazioni. La Cimice dei letti (Cimex lectularius) è l’insetto più noto della famiglia degli Emitteri Eterotteri (Heteroptera), probabilmente di origine asiatica, è oggi diffusa in tutto il mondo al seguito dell’uomo, il cui sangue costituisce il suo quasi esclusivo nutrimento. Le cimici non vivono in permanenza sull’uomo e sulle sue vesti ma hanno anch’esse bisogno, per compiere il ciclo vitale, di una temperatura piuttosto alta e perciò si insediano nelle stanze che durante l’inverno vengono riscaldate e nei luoghi più tiepidi della casa. Sono tuttavia capaci di resistere a temperature basse ma, in questo caso, sospendono l’attività fino a quando l’ambiente non è termicamente adatto. L’estate è la loro stagione preferita e le tenebre sono complici delle loro scorribande e delle loro imprese. Scivolano fuori dalle fessure e dalle screpolature dei muri e dei mobili, da sotto i tappeti, da dietro i mobili, da sotto le carte da parati e gli arazzi e vanno in cerca di cibo. Le guidano prima di tutto l’olfatto poi la temperatura del corpo della vittima. Si arrampicano sui letti e si dirigono, rapide, sicure verso quelle parti del corpo che hanno la pelle più sottile, meglio irrorata dal sangue; i polsi, il collo, le caviglie sono le regioni preferite. Non trovando vittime di loro pieno gradimento si contentano di altri mammiferi e persino di uccelli. Ad esempio possono succhiare sangue dai cani e in modo particolare da quelli giovani, dai gatti, dai roditori, dai polli e dai piccioni. E se non trovano nessun animale da cui suggere l’alimento, soffrono assai poco. È provato che possono rimanere a digiuno, pur mantenendo quasi intatte le loro capacità aggressive, per mesi e mesi, anche per oltre un anno.

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nistero-Trenitalia nasca minato da premesse difficili. “L’Associazione si augura che Trenitalia, che ha ragionevolmente sospeso il proprio ordine di servizio, non ceda a sollecitazioni di carattere zoofobo e senza fondamento scientifico, nemmeno per quanto attiene alla tipologia dei cani passeggeri (taglia e razza), proprio ora che dopo anni di indiscriminate liste di proscrizione la responsabilità del comportamento del cane viene correttamente ricondotta al proprietario. Auspichiamo che Trenitalia faccia proprio il nuovo orientamento normativo in via di definizione al Ministero del Lavoro della Salute e delle Politiche Sociali, lo sostenga e sia parte attiva di questa evoluzione culturale alla quale il nostro Paese finalmente approda dopo anni di ritardi ed errori”. Il Presidente dell’ANMVI ha anche ringraziato Francesca Martini per aver ricordato che per i medici veterinari il collegamento fra la presenza di cani (animali di proprietà in genere) e la presenza di parassiti sulle carrozze non ha

basi scientifiche. “Anche l’ipotesi del certificato veterinario - conclude Scotti - non avrebbe fatto altro che gravare sui proprietari con un inutile fardello burocratico, ostativo della considerazione sociale del rapporto uomo-animale”.

LE CIMICI Quanto all’igiene, è patrimonio consolidato dei più recenti studi di entomologia e parassitologia che le cause principali del rinnovato diffondersi delle cimici vadano ricercate nelle variazioni climatiche, nella crescita del numero dei viaggiatori, nella frequenza dei viaggi oltre che alle modifiche avvenute nell’impiego degli insetticidi per uso civile. Sul fenomeno sono in corso proprio in questi giorni importanti convegni scientifici. Non si può dunque guardare al cane come ad un colpevole, al contrario, il nostro animale ne può risultare vittima né più né meno dell’uomo.

ANIMALI IN VIAGGIO Come dovrebbero viaggiare gli animali sui treni? Come “buoni cittadini”, cioè educati e portatori di diritti e doveri. Occorre senz’altro lavorare sulla conduzione e sulla gestione del cane e, al di fuori di misure discriminatorie, c’è il massimo del consenso. È sicuramente un diritto di tutti i cittadini quello di usufruire del mezzo di trasporto ferroviario con le più ampie garanzie di servizio e di comfort, ma questo vale anche per i cittadini proprietari. Non si può non constatare come la stragrande maggioranza dei proprietari che porta con sé un animale abbia molta attenzione e cura verso il proprio animale. Lo dicono le indagini di mercato e lo constatiamo ogni giorno nei nostri ambulatori. Anche la richiesta del certificato veterinario va vista solo come un espediente burocratico per complicare la vita

di chi viaggia con un animale. Il timore è che si arresti quel processo di maturazione culturale che è in corso e che riconduce ogni responsabilità in capo all’essere umano. I veterinari possono dare un grande contributo alla società e a chi ci governa affinché questo processo vada avanti. I veterinari sono stati i primi in Italia a dire che bisogna responsabilizzare i proprietari. Come medici non possiamo non vedere nel guinzaglio e nella museruola strumenti di contenzione per l’animale, tuttavia i veterinari sanno consigliare il proprietario affinché siano vissuti dall’animale nel modo meno coercitivo possibile. Non siamo stati ascoltati per anni. Forse è arrivato il momento per voltare pagina e non solo sui treni, ma su tutti i mezzi di trasporto pubblico. ■



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6 Attualità Albo professionale

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Elezioni degli Ordini: si comincia La FNOVI annuncia le convocazioni delle prime assemblee elettorali TIMBRO E FIRMA CONTRO L’ABUSO DI PROFESSIONE a FNOVI ha adottato una iniziativa "di natura preventiva" contro l'abuso di professione, basata su un regolamento che porti alla tracciabilità dei medici veterinari, vale a dire di un sistema che garantisca "la possibilità di incrociare dati e informazioni per arrivare ad individuare le possibili anomalie e illeciti che si dovessero consumare sul territorio". L'idea, dettagliata con una circolare, è di depositare presso l'Ordine il timbro e la firma dei veterinari", ritenendo che quanto ipotizzato contribuirebbe a contrastare i tentativi di alterazione, falsificazione e contraffazione che dovrebbero essere così più facilmente intercettati. Secondo la FNOVI infatti, il fenomeno che si vuole contrastare è il sempre più frequente ricorso a timbri contraffatti e/o alla falsificazione delle firme dei sanitari.

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artono le elezioni per il rinnovo delle cariche ordinistiche per il triennio 2009-2011. Dalle pagine del proprio portale la FNOVI annuncia le convocazioni delle assemblee elettorali. Le prime pubblicate riguardano l’Ordine di Biella e Vercelli (19, 20 e 21 ottobre in prima convocazione) e l’Ordine dei Medici Veterinari di Campobasso (in prima convocazione il 5, 6 e 7 dicembre). Con la Circolare n. 6/2008, la Federazione ha dato indicazioni sul rinnovo dei Consigli Direttivi degli Ordini provinciali e dei Collegi dei Revisori dei Conti, sulle modalità di convocazione delle assemblee elettorali e sullo svolgimento delle operazioni di voto. Con l’occasione, il Presidente Gaetano Penocchio ha rivolto ai Presidenti provinciali un invito “affinché le operazioni elettorali possano avviarsi in un momento successivo ai lavori del Consiglio Nazionale previsto per il prossimo 7 e 8 novembre”. La Circolare (www.fnovi.it) allega i fac-simile delle principali comunicazioni e degli atti correlati all’espletamento delle operazioni elettorali: convocazione dell’assemblea elettorale,

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avviso di convocazione, assemblea elettorale, costituzione del seggio e redazione dei verbali, validità dell’assemblea, elettorato attivo e passivo, schede di votazione, urne elettorali, operazioni di voto, proclamazione degli eletti, notifica dei risultati elettorali, rinuncia all’elezione - dimissioni e doppia elezione, incompatibilità. Le disposizioni normative dispongono che: a) la convocazione dell’assemblea per l’elezione del Consiglio Direttivo e del Collegio dei Revisori dei conti si effettua mediante avviso spedito almeno dieci giorni prima a tutti gli iscritti, esclusi i sospesi con provvedimento definitivo dall’esercizio della professione, per posta prioritaria, per telefax o a mezzo di posta elettronica certificata; b) è posto a carico dell’Ordine l’onere di dare prova solo dell’effettivo invio delle comunicazioni; c) della convocazione deve essere dato altresì avviso mediante annuncio, entro il predetto termine di dieci giorni, sul sito internet della Federazione Nazionale degli Ordini dei Veterinari Italiani. La FNOVI dedica sul proprio sito uno spazio alle elezioni e invita gli Ordini a far pervenire in tempo utile la comunicazione recante l’avviso dell’avvenuta convocazione dell’assemblea elettorale. ■

Apparecchiature Radiologiche

L’ALBO VA PUBBLICATO? ’Albo di un Ordine professionale può non essere pubblicizzato adeguatamente e non essere, ad esempio, pubblicato sul suo sito istituzionale. Oppure l’Albo professionale può essere pubblicato ma senza riportare i recapiti telefonici, l’indirizzo postale e l’email. Tutto possibile e corretto. L’Esperto risponde del Sole 24 Ore lo conferma. Premesso che i diversi ordini professionali hanno, tra i loro compiti istituzionali, la tenuta dell’Albo degli iscritti, nessuna

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Camere oscure

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Elettromedicali

Assistenza tecnica VIA ISONZO, 8 - 20095 CUSANO MIL. (MI) Telefono: 02.66401060 - Fax: 02.66400884 - e-mail: alfahospital@virgilio.it

norma impone agli stessi di pubblicare tale albo su internet o di fornire i numeri di telefono o di email tramite il proprio sito. È pur vero che, attualmente, molti ordini utilizzano internet quale strumento di comunicazione con il pubblico, proprio perché ritenuto particolarmente efficace, ma si tratta di una libera scelta del singolo ordine e della specifica richiesta dei suoi iscritti nonché degli utenti che possono giustamente sollecitare una modernizzazione della comunicazione istituzionale.

PUBBLICITÀ: DECIDE L’ORDINE

di LUCARELLI M. & C.

Sistemi digitali

Il sistema recupera in parte adempimenti abrogati, che originariamente accompagnavano l'obbligo di registrazione presso gli uffici comunali dei titoli che abilitavano alle professioni sanitarie con conseguente legalizzazione delle firme degli esercenti la professione. La FNOVI introduce in questo modo un ulteriore accorgimento "anche nell'ottica di tutelare la buona fede dei terzi che abbiano fatto affidamento su una situazione di apparenza ritenendola una realtà giuridica, frapponendo quanto più possibile ostacoli a che un soggetto agisca senza averne potere e titolo, traendo così in inganno il terzo". L'iniziativa si colloca nell'ambito di una più ampia strategia di lotta all'abuso di professione lanciata nelle scorse settimane ai Presidenti di Ordine.

tante le frequenti domande rivolte al servizio di consulenza legale dell’ANMVI, gioverà ricordare come è oggi disciplinata la pubblicità sanitaria. Lo facciamo ricorrendo alla comunicazione ufficiale riportata dalla Direzione generale delle professioni sanitarie al sito on line ministerosalute.it Si premette che la materia della pubblicità sanitaria (regolamentata dalla Legge 5 febbraio 1992, n. 175, e successive modifiche ed integrazioni nonché dall’art. 201 TU LLSS, e dal Decreto Legislativo 30 dicembre 1999, n. 507) è stata mutata dal Decreto Legge del 4 luglio 2006, n. 223 “Disposizioni urgenti per il rilancio economico e sociale, per il contenimento e la razionalizzazione della spesa pubblica, nonché interventi in materia di entrate e di contrasto all’evasione fiscale” (c.d. decreto Bersani) convertito, con modificazioni dalla Legge 4 agosto 2006, n. 248. Difatti l’art. 2, comma 1 lettera b) e comma 3 della citata legge stabilisce che “omissis – dall’entrata in vigore del presente decreto sono abrogate le disposizioni legislative e regolamentari che prevedono con riferimento alle attività libero professionali e intellettuali – omissis- lettera b) il divieto, anche parziale, di svolgere pubblicità informativa circa i titoli e le specializzazioni professionali, le caratteristiche del servizio offerto, nonché il prezzo e i costi complessivi delle prestazioni secondo criteri di trasparenza e veridicità del messaggio il cui rispetto è verificato dall’ordine - omissis - comma 3) “omissis - le disposizioni deontologiche e pattizie e i codici di autodisciplina - omissis sono adeguate, anche con l’adozione di misure a garanzia della qualità delle prestazioni professionali entro il 1° gennaio 2007 omissis -”. La nuova disciplina sulla pubblicità, ai sensi della legge 4 agosto 2006, n. 248, è adesso demandata agli Ordini, che dovranno vigilare sul rispetto delle regole di correttezza professionale affinché la pubblicità avvenga secondo criteri di trasparenza e veridicità delle qualifiche professionali e di non equivocità, a tutela e nell’interesse dell’utenza.

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8 Attualità Funzione Pubblica

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Sui precari “ne vedremo delle belle” Brunetta annuncia un monitoraggio del precariato nella PA. Bloccato l’emendamento che salva solo i precari non dirigenti “Non è affatto vero che nel 2009 scadranno tutti i contratti a tempo determinato. Respingo pertanto al mittente tutti i tentativi di attribuire la responsabilità delle mancate assunzioni a questo Governo e resto disponibile a ogni confronto per rendere trasparenti le informazioni in possesso sulla situazione di ogni singolo Ente. Con il monitoraggio previsto dall’emendamento all’atto Camera 1441 sarà inoltre possibile avere finalmente una situazione chiara del fenomeno del precariato nel pubblico impiego (quanti sono, tipologie di contratto, modalità di assunzione, posti liberi) e, nella filosofia della trasparenza adottata nel mio Ministero, saranno resi pubblici tutti i dati aggregati con le relative responsabilità per tutte le amministrazioni che avranno fatto assunzioni contro legge o senza tener conto dei limiti previsti per le loro piante organiche. Si vedrà così chi è stato responsabile e chi no. Penso che ne vedremo delle belle!” (Renato Brunetta, comunicato stampa del 3 ottobre 2008). In merito alle polemiche sulla stabilizzazione dei precari e alle proteste sollevate in molti Enti di ricerca a causa dell’emendamento presentato in Parlamento sulla nuova disciplina delle assunzioni per il personale con contratto a tempo determinato, il Ministro Renato Brunetta ha precisato che “occorre chiarire che tale emendamento non abroga immediatamente le norme vigenti in materia di stabilizzazione dei precari e, soprattutto, che non sono state modificate le norme relative alle assunzioni negli Enti ricerca. “Fino al 30 giugno 2009, dunque, non c’è alcun impedimento legislativo e amministrativo che impedisca all’ente di procedere alle assunzioni di personale precario in possesso dei requisiti.”

to. Il Sottosegretario alla Salute Ferruccio Fazio ha dichiarato: “Discuteremo la questione nei prossimi mesi con Brunetta con cui - ribadisce Fazio - il rapporto è eccellente e ciò ci darà la possibilità di discutere e differenziare le logiche del mondo della ricerca dagli altri comparti pubblici”. “Il nostro ministero ha aggiunto Fazio - è aperto alla questione dei precari della ricerca anche se la coperta economica è quella che è e bisogna fare i conti con la recessione. Siamo di fronte ad una recessione economica peggiore del 1929. Non bisogna però tornare indietro, chi ha fatto tanti anni di precariato nella ricerca va stabilizzato”.

ha fatto perno sulle garanzie che derivano dai controlli veterinari, elogiati da tutti i Governi senza che nessuno però abbia mai messo mano ad un provvedimento di stabilizzazione. L’hanno ricordato nel corso del dibattito anche i Colleghi parlamentari Gianni Mancuso (PDL) e Rodolfo Viola (PD).

MANCUSO Mancuso ha ricordato che “una parte non secondaria del merito di un servizio di prevenzione di eccellenza spetta ai circa 200 medici veterinari che operano presso i P.I.F., gli U.V.A.C. ed il Ministero della Salute. Questi valenti professionisti sono mortificati da un contratto di lavoro di tipo precario, che data da lunghi anni e che dovrà al più presto essere trasformato in contratto a tempo permanente”. Mancuso ha ricordato di aver presentato un idoneo atto ispettivo al Governo all’inizio della Legislatura”.

LA LEGGE TURCO Ma ben prima dell’emendamento Brunetta, ad oscurare l’orizzonte occupazionale dei medici veterinari che si occupano dei controlli trasfrontalieri è stata la Legge 120/2007, firmata dall’allora Ministro della Salute Livia Turco, che ha innalzato al ruolo di dirigenti gli ex coadiutori malgrado l’altolà della Corte dei Conti all’aumento del numero dei dirigenti al Ministero della Salute. Ora dalle file dell’opposizione, l’On Livia Turco reclama la stabilizzazione: “Il sistema controlli del nostro Paese regge su dei pilastri, ovvero “i medici veterinari che operano all’interno delle Asl. Molti di essi - ricorda l’esponente del Pd - sono precari, e il ddl 112 non ha previsto la loro stabilizzazione. Da qui, il rischio che l’intero sistema venga meno”. L’intervento dell’ex titolare della Salute risale al primo di ottobre, in occasione dell’audizione in XII Commissione alla Camera dei Deputati del Sottosegretario alla Salute Francesca Martini.

FAZIO E LA RECESSIONE

MARTINI IN COMMISSIONE

Intanto, l’emendamento Brunetta che vuole dipendenti della Pubblica Amministrazione solo per concorso e riserva una quota di assunzione ai precari non dirigenti, viene ritira-

L’audizione del Sottosegretario ha riguardato gli eventuali rischi per la salute della popolazione derivanti dall’importazione in Italia di latte in polvere di provenienza cinese. Il dibattito

VIOLA Viola ha dichiarato: “Il governo promette maggiori controlli alle frontiere sulle importa-

zioni di latte in polvere dalla Cina ma non garantisce l’assunzione di chi dovrebbe eseguire questi controlli. Se il sottosegretario Martini annuncia maggiori controlli sulle importazioni di latte dalla Cina, il suo collega Brunetta non garantisce la stabilizzazione degli addetti che dovrebbero fare i controlli stessi. Le verifiche alle frontiere delle merci importate sono garantite dal personale degli uffici veterinari di confine, oltre che dal Sistema di controllo delle Asl, assunti con contratto a termine fino al 31 dicembre. Dopo quella data, in base a quanto stabilito dal ministro della Funzione pubblica, non verranno rinnovati i contratti e così non potranno essere più assicurati i controlli alle frontiere. Questo personale sanitario, fra l’altro, è assunto tramite graduatorie alle quali hanno accesso con selezione pubblica, rispondendo così ai criteri di Brunetta. I ministri prima di parlare, si mettano d’accordo fra loro, in particolare quando è in gioco la salute degli italiani”. Il Collega Viola aveva presentato un ordine del giorno a favore dei precari, bocciato dal Sottosegretario Vegas. ■

A.N.M.V.I. ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI

CONGRESSO NAZIONALE Domenica 19 Ottobre 2008 Palazzo Trecchi - Cremona

LE COMPETENZE VETERINARIE Identità, visibilità, responsabilità e tutela di una professione competitiva Ore. 8.30 Registrazione dei partecipanti

La responsabilità verso terzi Maria Teresa Semeraro, Avvocato

Ore 9.30 Saluto del Presidente ANMVI

VISIBILITÀ Pubblicità e riconoscibilità del medico veterinario Carla Bernasconi, Consigliere FNOVI

Ore 09.40 Apertura dei lavori congressuali

Conclusioni

IDENTITÀ Siamo quello che facciamo. Riconoscere le competenze storiche ed emergenti Giancarlo Belluzzi

Romano Marabelli Capo Dipartimento della Sanità Pubblica Veterinaria, della Nutrizione e della Sicurezza Alimentare Gaetano Penocchio Presidente FNOVI Federazione Nazionale Ordini Veterinari Italiani

Adeguamento della formazione universitaria all’evoluzione professionale Massimo Castagnaro, Coordinatore della Conferenza dei Presidi delle Facoltà di Veterinaria

Ore 13.00 Chiusura dei lavori e Buffet lunch

Quali sono le attività riservate per legge? Maria Teresa Semeraro, Avvocato TUTELA Le competenze esclusive, la concorrenza e il reato di esercizio abusivo della professione Alberto Petrocelli, Presidente dell’Ordine dei Veterinari di Treviso Lotta all’abuso di professione: quali strumenti dalla legislazione e dalla giurisprudenza? Maria Teresa Semeraro, Avvocato RESPONSABILITÀ La qualità come auto-responsabilizzazione del professionista Marco Melosi, Commissione ANMVI per la Qualità

SONO STATI INVITATI: On. Francesca Martini, Sottosegretario di Stato alla Salute, Prof. Ferruccio Fazio, Sottosegretario di Stato alla Salute, Sen Antonio Tomassini, Presidente della Commissione Igiene e Sanità del Senato, On. Gianni Mancuso, Segretario XII Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati, On. Rodolfo Viola, VII Commissione Ambiente della Camera dei Deputati, On. Domenico Di Virgilio, Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati, On. Luciano Pizzetti, Intergruppo Animali del Parlamento, Gianni Rossoni, Vice Presidente e Assessore all’Istruzione e Formazione Lavoro della Regione Lombardia, Gaetano Stella, Presidente Confprofessioni Evento in collaborazione con l’Ordine dei Medici Veterinari di Cremona

CONGRESSO RIVOLTO AI MEDICI VETERINARI. PARTECIPAZIONE GRATUITA Per informazioni e adesioni: Tel. 0372/403537 - info@anmvi.it - www.anmvi.it



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10 Attualità In televisione

VETERINARIA 35 | 2008

Cuccioli dall’Ungheria: li vogliono gli italiani Le Iene non sono arrivate nelle vere dog farm dove si allevano i cuccioli del traffico illegale on sono gli allevatori di Budapest i veri colpevoli, ma gli italiani, i trasportatori, i negozianti e gli acquirenti. Le Iene hanno chiuso il servizio televisivo sul traffico di cuccioli dall’Est Europa con il monito “assicuratevi che siano stati svezzati”. Il programma, andato in onda il 30 settembre, ha svolto una mini inchiesta sulle importazioni dall’Ungheria, sulle tracce di un acquisto fatto in un negozio italiano. Gli autori del servizio sono andati nelle campagne di Budapest, dove hanno trovato allevamenti non professionali, ma “non lager” dove gli importatori italiani comperano i cani di razza, case private o fattorie. Ma le ricerche hanno alla fine permesso di incontrare un vero trafficante di cani, a detta del quale, la richiesta di cuccioli al di sotto dei tre mesi è la vera responsabile del traffico illegale e delle truffe con le quali i cani partono stipati in camion con documenti ungheresi, ma che non appena varcata la frontiera diventano italiani grazie al microchip. La Collega Viviana Crotti, dal suo ambulatorio ha testimoniato la sua espe-

N

rienza: quattro cuccioli in una settimana di cui due già morti e due ricoverati. Naturalmente con chip italiano. Secondo il capitano Gian Luca Berruti della Guardia di Finanza di Bologna i cuccioli di importazione clandestina sono circa 15 mila al mese, la cui provenienza è al 90% dell’Est Europa. Pagati circa 170 euro dagli importatori all’aquirenteproprietario vengono chiesti dai 400 ai 700 euro in media. E muoiono dopo 10 giorni, tre giorni, una settimana, o dopo aver giocato coi nuovi padroni per poche ore.

L’ORDINE DI MILANO La trasmissione è stata duramente commentata dalla Presidente dell’Ordine dei Veterinari di Milano, Carla Bernasconi, che ha diffuso un comunicato stampa per dire che la realtà è molto peggio di come è stata raccontata. "I cani dai paesi dell'Est - ha detto la Collega - arrivano da decenni e non certo solo da adesso a causa di una presunta crisi economica che impedisce la vendita degli stessi in sede, e l'Ungheria non è di sicuro l'unica provenienza. Si tratta di un'industria ben precisa che lavora da anni sfruttando la richiesta di

animali a basso costo ma di razza". Alla presidente dell'Ordine di Milano appare inoltre evidente "che ad un visitatore non conosciuto non vengano mostrate in prima battuta, cioè senza sapere se sono compratori ‘solidi’, le dog farm cioè le fabbriche di cani che ospitano decine o centinaia di soggetti in riproduzione, stabulati in microbox con appena il cibo sufficiente a mantenere in vita la fattrice. I cuccioli non partono a due mesi, ma a 3035 giorni, cioè quando termina l'allattamento della madre e quindi l'allevatore non deve sobbarcarsi il costo del cibo per i cuccioli, fatto che riduce enormemente i costi di gestione delle ‘aziende’. "I cani che noi medici veterinari italiani vediamo arrivare vivi - continua Carla Bernasconi sono circa sui 40 giorni, accompagnati da documenti a volte completamente falsi e a volte appartenenti ad altri soggetti probabilmente deceduti, e nel frattempo hanno già passato due o tre mani, il trasportatore, il grossista e il venditore finale. Stimiamo che la percentuale di perdite possa aggirarsi sul 50% durante il trasporto, ma il costo di circa

PROVENIENZA POLONIA POLONIA REP. CECA REP. CECA REP. SLOVACCA REP. SLOVACCA ROMANIA SLOVENIA SLOVENIA UNGHERIA UNGHERIA

MERCE CANI GATTI CANI GATTI CANI GATTI CANI CANI GATTI CANI GATTI Tot Fonte: 30giorni, n. 2/2008

PARTITE 18 12 38 12 350 82 2 1 1 383 65 964

Q.TA’ 2180 154 899 80 7216 422 32 28 4 15.037 345 26.397

40-50 euro (non certo 170 euro!) pagato all'origine permette il guadagno dell'800% che quindi ammortizza di gran lunga le perdite. Inoltre lo svezzamento anche naturale dei cuccioli in ogni caso non avviene a 2 mesi, e comunque l'acquirente ignaro non sarebbe in ogni caso in grado di comprendere quale sia l'età reale del cane acquistato, se non facendolo visitare da un veterinario PRIMA dell'acquisto". Sono attualmente in atto indagini relative al fenomeno supportate da denunce e segnalazioni che però, per essere veramente utili a svelare l'entità della tratta, devono ancora aumentare di numero e chi compra sfortunatamente un cucciolo che si ammala o decede entro pochi giorni dovrebbe immediatamente segnarlo al Servizio di Sanità Animale delle ASL per gli opportuni provvedimenti di controllo presso grossisti e negozianti.

A CHI DENUNCIARE? Sul traffico di cuccioli la FNOVI ha promosso un sondaggio fra medici veterinari i cui risultati sono stati pubblicati a febbraio sul mensile 30giorni. I dati raccolti hanno evidenziato le patologie più frequenti nei cani (endoparassitosi) e nei gatti (infezioni delle vie respiratorie superiori) e che il fenomeno “non è denunciato alle autorità preposte al controllo” (nell’87% dei casi il medico veterinario si relaziona esclusivamente con il malcapitato proprietario e solo nel 10% segnala alla ASL). Il sondaggio rivela anche qualche dubbio sull’efficacia del divieto di importazione di soggetti al di sotto dei tre mesi e 21 giorni e la necessità di ricercare nelle condizioni di viaggio e di stress l’origine delle cattive condizioni di salute dei cuccioli. Le patologie diagnosticate sono frutto di una mancanza di profilassi vaccinale, ma la normativa vigente prevede che l’unica vaccinazione obbligatoria sia quella antirabbica. Di questa lacuna normativa si è fatta carico la FNOVI, portando il problema in sede europea, alla FVE. L’86% dei veterinari italiani interpellati dal sondaggio FNOVI ritiene che una maggior possibilità di intervento dei veterinari liberi professionisti nella gestione dell'anagrafe canina e nell'iscrizione di animali provenienti dall'estero che preveda la segnalazione di anomalie possa migliorare il fenomeno. La tabella che riportiamo indica dati del sistema SINTESIUVAC riferiti al 2007 di fonte ministeriale. L’Ungheria e la Slovacchia si confermano come i maggiori Paesi speditori. ■


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VETERINARIA 35 | 2008

Manuali pratici Anmvi Servizi

ANMVI ..

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Stupefacenti e psicotropi non sono più un mistero di GIORGIO NERI medicinali stupefacenti e psicotropi hanno da sempre rappresentato per molti operatori sanitari, forse per le responsabilità che la loro gestione comporta, una sorta di tabù. Spesso per questo in passato (e in qualche caso ancora attualmente) si è preferito evitare il loro utilizzo e la loro prescrizione. Ciò ha inevitabilmente dato origine ad un circolo vizioso per cui il mancato utilizzo ha generato una mancata confidenza con questi farmaci e con le norme e gli oneri burocratici che accompagnano il loro uso, e la mancata dimestichezza ha a sua volta acuito la paura di sbagliare, rafforzando così ulteriormente nel sanitario la risoluzione di evitare il ricorso a questa categoria di medicinali. Eppure in molti casi si tratta di presidi utilissimi e forse indispensabili per una corretta prassi sanitaria. Inoltre le norme che regolano il loro utilizzo pur avendo il “difetto” di essere per gran parte dedicate specificamente a questa categoria di farmaci (il che potrebbe comportare il rischio di ingenerare confusione con le norme che disciplinano l’utilizzo degli

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altri medicinali) non risultano poi così complicate, richiedendo solo nella loro attuazione un po’ di attenzione e di applicazione costante. La norma di riferimento in materia disciplina la gestione dei medicinali stupefacenti e psicotropi sia nel campo della medicina umana che in quello della medicina veterinaria; infatti il Codice del Farmaco Veterinario (D. Leg. 193/2006) rimanda in materia specificatamente al DPR 309/1990 ovvero il “Testo unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope, prevenzione, cura e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza”. Tuttavia anche per i medicinali stupefacenti e psicotropi trovano applicazione alcune disposizioni specifiche relative ai medicinali veterinari. Il presente manuale si propone pertanto di assemblare tutte le norme che, impattando con l’attività professionale del medico veterinario, concorrono a determinare le modalità di comportamento che egli deve adottare al fine di attuare una gestione lecita e corretta dei medicinali stupefacenti e psicotropi. (dall’introduzione al Manuale “I medicinali stupefacenti e psicotropi” allegato a questo numero di Professione Veterinaria) ■

DA CONSERVARE a collana dei Manuali pratici dell’ANMVI è arrivata alla sua decima uscita. Grazie all’autore, il Collega Giorgio Neri, quest’ultima pubblicazione supporta il medico veterinario nella gestione di una particolare categoria di farmaci, avendo il pregio di focalizzare l’impatto della normativa sullo specifico ambito veterinario. Anche questo argomento Giorgio Neri monografico, come tutti quelli trattati nei manuali precedenti, è stato scelto in base alle risultanze dell’attività di consulenza prestata da ANMVI ai medici veterinari, che frequentemente, via email o telefonicamente, hanno manifestato la necessità di chiarimenti. Ci auguriamo che il Manuale allegato a questo numero

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della rivista consenta di fugare tutti i dubbi e di agevolare il quotidiano professionale. L’ANMVI ringrazia Giorgio Neri, responsabile del farmaco veterinario per l’Associazione e prezioso consulente di ANMVI Servizi - L’ambulatorio chiavi in mano. Un particolare ringraziamento, non formale, va a Hill’s Pet Nutrition per il costante supporto alle nostre attività di divulgazione professionale e per la condivisione dei nostri obiettivi di sviluppo gestionale e manageriale della veterinaria italiana. Sempre quest’anno è stato pubblicato il Manuale “Agenti cancerogeni e mutageni: valutazione del rischio”, di Carlo Pizzirani (PV n. 21/2008).

LA GESTIONE DEI MEDICINALI STUPEFACENTI E PSICOTROPI

Il decimo Manuale dell’ANMVI contiene tutte le risposte ai dubbi ricorrenti su questa particolare categoria di farmaci

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12 Attualità Contratti

VETERINARIA 35 | 2008

Sulla controversa questione delle competenze dei convenzionati Dopo la sentenza del TAR 7941/2008 di CLAUDIO FANTINI Segretario Nazionale Veterinari UILFPL ’ di questi ultimi giorni il rinfocolarsi delle polemiche relative alle competenze ed attività da attribuirsi ai medici veterinari specialisti convenzionati, a seguito della pubblicazione della sentenza del TAR Lazio numero di repertorio 7941/08, riguardante il ricorso avverso alla ASL Roma D per la propria decisione di sospendere il concorso pubblico per l’assunzione di 10 medici veterinari dirigenti. La sentenza annulla la delibera 300/06 della ASL Roma D per difetto di motivazione, ma l’attuale situazione finanziaria della Regione Lazio, sottoposta alle procedure del piano di rientro, non permettono verosimilmente di dare attuazione a quanto disposto dal Tribunale Amministrativo, anche perché la ASL Roma D sembra intenzionata a procedere alla contestuale riduzione di dieci unità della dotazione organica dei medici veterinari dirigenti, proprio come suggerito dalla sentenza stessa. Per cui quella che sembrava una eclatante vittoria si trasformerà oltre che in un danno, anche in una beffa. Il danno deriva dal fatto che l’attuale dotazione organica di medici veterinari dirigenti della ASL Roma D verrà decurtata di dieci unità, passando dagli attuali 32 posti a 22, comportando la beffa per tutti quei colleghi che aspiravano a partecipare e possibilmente vincere il concorso, compresi i ricorrenti. Se non vi fosse stato il ricorso e i prevedibili effetti negativi della sentenza del Tribunale Amministrativo, non vi sarebbe stata la necessità e l’urgenza di modificare la dotazione organica dei Servizi Veterinari della ASL Roma D e, superato il contingente momento

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storico finanziario, verosimilmente si sarebbe potuta riavviare la procedura concorsuale. Altro aspetto che potrei definire “pittoresco” alla luce delle polemiche connesse alle motivazioni di diritto della citata sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale, è quello che scaturisce da un’attenta lettura della sentenza stessa ed in particolare quando il Tribunale si riferisce al secondo motivo addotto dalla ASL Roma D circa la possibilità che il personale convenzionato possa svolgere le funzioni del personale dirigente. Infatti nelle considerazioni di diritto il Tribuna-

le utilizza la definizione generica di “personale veterinario convenzionato” così come risultava giuridicamente alla data del ricorso stesso, il 25 luglio 2006. A quella data i medici veterinari convenzionati con la ASL Roma D intrattenevano un rapporto di lavoro precario atipico libero professionale (CO.CO.PRO.) non riferito all’applicazione dell’ACN 23.03.05. Il Tribunale in questa circostanza ha perfettamente ragione, non potendosi attribuire funzioni ed attività dirigenziali a personale precario non inquadrato ai sensi dell’art 48 della

legge 833/78 e successive integrazioni e modificazioni, da cui discendono gli Accordi Collettivi Nazionali della Medicina Generale, dei Pediatri di Libera Scelta e della Specialistica Convenzionata. Infatti solo dal 1 ottobre 2006 i medici veterinari precari (CO.CO.PRO) dipendenti dalla ASL Roma D sono stati dapprima inquadrati in qualità di “sostituti” ai sensi dell’art 23 commi 7 e 8 dell’ACN 23.03.05 e definitivamente stabilizzati in qualità di medici veterinari specialisti convenzionati titolari a tempo indeterminato dal 01 Agosto 2007, a seguito dell’applicazione dell’accordo regionale del 22 gennaio 2007 recepito con determinazione dirigenziale n. D 263 del 30/01/07. Contestualmente c’è da rilevare che l’iter per l’applicazione dell’ACN del 23.03.05 ai medici veterinari si è concluso solo con l’ACN del 30 novembre 2006, e la possibilità di accedere ai turni di medicina veterinaria specialistica convenzionata si è concretizzata solo in data 28 febbraio 2007, data di scadenza per la presentazione delle domande per le graduatorie 2007. Quindi prima del 2007 non esistevano in Italia Medici Veterinari Specialisti Convenzionati titolari (corretta dizione ai sensi degli AACCNN 23.03.05, 01.03.06 e 30.11.06). Dalle considerazioni di cui sopra ne discende che al tempo della presentazione del ricorso non esistevano nella ASL Roma D medici veterinari specialisti convenzionati, ma solo medici veterinari precari con contratto di lavoro atipico (CO.CO.PRO), definiti, per comodità di tutti, “convenzionati”. Quindi tutte le illazioni che sono discese sul mondo veterinario, e non solo, a seguito della sentenza del Tribunale Amministrativo, e ad un parere che commenta la sentenza e che continua a confondere le due figure professionali per evidente nescienza della situazione, si debbono correttamente riferire solo ai contratti di lavoro atipici (CO.CO.PRO e similari) ancora in atto e non ai contratti di lavoro della medicina veterinaria specialistica convenzionata, stipulati ai sensi degli AACCNN del 23.03.05, del 01.03.06 e del 30.11.06 in data successiva al 01.01.07. La situazione che si sta determinando appare schizofrenica, da un lato chi ha promosso il ricorso al TAR sta portando avanti un’azione di proselitismo nei confronti dei medici veterinari precari e specialisti convenzionati, dall’altro cerca in tutti i modi di affossarne le possibilità di sviluppo professionale, con una ulteriore beffa nei confronti dei colleghi ancora precari e specialisti convenzionati iscritti con quella sigla, e assistiamo anche al danno portato nei confronti di quei Servizi di Sanità Pubblica Veterinaria e negli IZS che si avvalgono di Medici Veterinari libero professionisti, con contratti di lavoro atipici a tempo determinato (ad es. CO.CO.PRO) non ancora stabilizzati, per lo svolgimento di attività di istituto sia in sanità animale che in igiene degli alimenti, che evidentemente, alla luce della sentenza del Tribunale Amministrativo, non potranno più essere trattenuti in attività, se non costantemente affiancati da personale dirigente, riducendo quindi i medici veterinari libero professionisti precari al rango di operatori laici nel migliore dei casi, o in disoccupati nel peggiore. Bella conquista. Complimenti.


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Contratti Attualità

VETERINARIA 35 | 2008

I medici veterinari specialisti convenzionati della UILFPL continueranno a difendere i colleghi precari meno fortunati ed in attesa di stabilizzazione, e ad affermare la propria professionalità in tutte le sedi, e porteranno avanti le proprie peculiarità e i propri diritti derivanti da un Accordo Collettivo in fase di rinnovo, che vedrà riconosciute le specificità veterinarie. È necessario ricordare a chi fa finta di non sapere o a chi non ha voglia di leggere, che l’accesso ai turni della medicina specialistica convenzionata, così come anche per le altre figure professionali dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta, avviene tramite un regolare concorso pubblico per titoli, le cui graduatorie sono stilate annualmente. E che per poter accedere al concorso per la medicina veterinaria specialistica convenzionata è necessario, dal 2008, essere in possesso della specializzazione, proprio come avviene per i concorsi della dirigenza. Certamente il rapporto di lavoro che si instaura non è di dipendenza, ma è di tipo convenzionale ai sensi dell’art 48 della legge 833/78, e credo che per necessità di verità, e per corretta informazione, sia necessario riportare integralmente l’art 13 dell’ACN 23.03.05 per chiarire definitivamente, spero, la natura pubblica del contratto della medicina veterinaria specialistica convenzionata.

ART. 13 - CAMPO DI APPLICAZIONE 1. Il presente Accordo Collettivo Nazionale, di seguito denominato Accordo, regola, ai sensi dell’art.8, del D. L.vo 30 dicembre 1992, n.502 e successive modificazioni e integrazioni e sulla base delle determinazioni regionali in materia, il rapporto di lavoro autonomo convenzionato, che si instaura tra le Aziende Sanitarie (di seguito denominate aziende) e: - medici specialisti ed odontoiatri (di seguito denominati specialisti ambulatoriali), ivi compresi i medici provenienti dal Ministero di Grazia e Giustizia operanti nell’attività penitenziaria, per la erogazione in forma diretta delle prestazioni specialistiche a scopo diagnostico, curativo, preventivo e di riabilitazione; - biologi, chimici e psicologi (di seguito denominati professionisti), ivi compresi i professionisti provenienti dal Ministero di Grazia e Giustizia operanti nell’attività penitenziaria, per l’esecuzione delle prestazioni professionali proprie delle categorie così come regolamentate dalle relative leggi di ordinamento e dall’art. 1 del DPR n.458/98; - medici veterinari a rapporto convenzionale con le aziende USL, per l’espletamento di attività istituzionali, con le modalità di cui alla norma finale n° 6. 2. Gli specialisti ambulatoriali e i professioni-

LIBERI PROFESSIONISTI “A GETTONE” “Il tentativo di far erogare un servizio pubblico che il legislatore ha voluto assegnare alle ASL ed ai dirigenti dalla stessa dipendenti, per tutte le garanzie connesse a tale status, da liberi professionisti “a gettone” avulsi dalla compagine aziendale è stato sventato”. L’Avvocato Milena Pescerelli conclude così il commento alla sentenza n. 1741/08 del Tar del Lazio (www.sivemp.it) dopo aver citato i giudici: “le funzioni di dirigente veterinario non possono, all’evidenza, essere svolte da personale convenzionato”. Motivo del contendere l’intenzione di utilizzare convenzionati al posto di dirigenti veterinari. L’azienda sanitaria Roma D aveva infatti revocato un concorso per 10 posti di dirigente veterinario anche per ragioni finanziarie: le funzioni di questi 10 dirigenti sarebbero state svolte, a parità di costo, da 25 convenzionati. Il Tar ha annullato la revoca. Perché dunque la questione è controversa? Per il legale del sindacato dei dirigenti pubblici, il senso della sentenza sta nell’aver “fatto chiarezza affermando la piena e completa autonomia della categoria dei veterinari dipendenti delle ASL rispetto al personale convenzionato” intendendo quest’ultimo come quello disciplinato dall’Acn 23 marzo 2005. Ma alla data del ricorso, risalente al 2006, i convenzionati in questione erano dei Co.co.pro. ed è a questo status che si riferiscono i giudici. Non erano ancora nati i “Medici Veterinari Specialisti Convenzionati titolari” dell’ACN 23 marzo 2005.

sti di cui al comma 1, operano in modo coordinato ed integrato con le strutture aziendali e gli altri professionisti ed operatori nell’ambito delle attività di assistenza sanitaria territoriale. In tale contesto, essi concorrono a garantire i livelli essenziali di assistenza e la realizzazione degli obiettivi definiti dalla programmazione sanitaria regionale e dai programmi attuativi aziendali. 3. Il rapporto con il S.S.N. è da intendersi unico a tutti gli effetti, anche se lo specialista ambulatoriale o il professionista svolge la propria attività presso più servizi della stessa azienda o per conto di più aziende. 4. Agli specialisti ambulatoriali e ai professionisti di cui al comma 1 è riconosciuta e garantita la piena autonomia professionale; essi comunque garantiscono la piena disponibilità a forme di coordinamento organizzativo ed operativo finalizzato all’integrazione funzionale con gli altri servizi dell’azienda coinvolti e all’integrazione interprofessionale, secondo le rispettive competenze, sulla base degli accordi decentrati. 5. Le aziende, nell’ambito dei propri poteri, si avvalgono, per l’erogazione delle prestazioni specialistiche, degli specialisti ambulatoriali e dei professionisti di cui al presente Accordo, utilizzando le ore di attività formalmente deliberate in sede aziendale e garantendo, comunque, la partecipazione della componente specialistica ambulatoriale (con le altre componenti) alla copertura delle espansioni di attività dell’area complessiva dell’assistenza specialistica, in relazione alle future esigenze, secondo regole e modalità della programmazione sanitaria regionale, con la partecipazione della rappresentanza aziendale dei medici specialisti ambulatoriali e delle altre professionalità. Come si può leggere: • il rapporto di lavoro che si instaura tra i medici veterinari specialisti convenzionati ed il SSN è unico, al pari dei dipendenti; • è riconosciuta la piena autonomia professionale, al pari dei dipendenti; • i medici veterinari specialisti convenzionati operano in modo coordinato con gli altri dipendenti dei vari servizi garantendo il raggiungimento dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), come i dipendenti; • per i medici veterinari specialisti convenzionati è specificato lo svolgimento delle

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IL GOVERNO APPROVA IL CONTRATTO SSN l Ministro per la pubblica amministrazione e l’innovazione, Renato Brunetta, è stato autorizzato ad esprimere il parere favorevole del Governo sull’ipotesi di contratto collettivo nazionale quadro relativo al personale della dirigenza medico-veterinaria del servizio sanitario nazionale - Area IV - 2006-2009. L’Aran ha potuto inviare alla Corte dei Conti il testo, che è stato trasmesso il 26/9. La Corte ha 15 giorni (lavorativi) per le sue osservazioni e la conseguente certificazione che dovrà avvenire entro il 17 ottobre. Nel caso di certificazione positiva si tornerà all’Aran per la firma definitiva.

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attività istituzionali, come i dipendenti. Alla luce di tutto ciò non si comprendono le resistenze e le ragioni per cui non ci si voglia avvalere di una grande risorsa, quale è quella dei medici veterinari specialisti convenzionati, soprattutto in un momento di contrazione delle dotazioni organiche del personale dipendente, il cui turn over è stato portato al solo 10% complessivo annuo, e che nel corso dei prossimi anni sono previsti in uscita dai Servizi di Sanità Pubblica Veterinaria, per pensionamento, non meno di 2000 medici veterinari dirigenti. ■


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14 Attualità Malattie esotiche

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West Nile sotto sorveglianza 25 i casi al 2 ottobre scorso. Sorveglianza straordinaria in Veneto ed Emilia Romagna. Cosa fare di fronte a un caso sospetto ’ online sul sito dell'IZS Abruzzo e Molise il Bollettino giornaliero con la situazione epidemiologica aggiornata relativa ai focolai di West Nile Disease. Nel Bollettino vengono riportati i dati essenziali relativi ai sospetti focolai rilevati nei cavalli nonché le istruzioni per la raccolta e l'invio dei campioni. Gli esami di laboratorio eseguiti presso il CESME su organi prelevati da un cavallo sottoposto ad eutanasia hanno dato esito positivo. I casi clinici negli equini salgono a 25. La situazione epidemiologica alla data del 2 ottobre è rimasta stazionaria per quanto riguarda gli esiti di laboratorio relativi ai polli sentinella ed agli uccelli selvatici. Stazionaria anche la situazione delle positività nei bovini sentinella.

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IL DETTAGLIO I dati anamnestici e gli esami di laboratorio hanno evidenziato: • Azienda 1 (comune di Ferrara FE): è l’azienda dove è stato emesso il primo sospetto. I primi sintomi sono stati riscontrati in data 2021 Agosto. Gli esami di laboratorio hanno confermato la presenza dell’infezione (sieroconversione del cavallo alla SN da 1:5 a 1:80). Tutti e 3 i cavalli presenti hanno dato esito positivo all’ELISA ed alla SN. • Azienda 2 (comune di Ferrara FE): in questa azienda 3 cavalli hanno mostrato in date diverse sintomatologia clinica. Un primo cavallo è entrato in azienda il giorno 2/8/08. Al suo rientro da un concorso ippico il giorno 20/8/08 ha mostrato sintomi clinici. È stato subito trasferito alla Clinica Veterinaria della Facoltà di Medicina Veterinaria di Ozzano, dove è stato dimesso pochi giorni dopo a seguito di completa remissione dei sintomi. Il cavallo è stato rintracciato presso l’allevamento di origine, in Provincia di Treviso, ed è stato sottoposto a prelievo. Gli esami sierologici hanno confermato la positività del solo capo che aveva soggiornato nell’azienda di Ferrara escludendo una circolazione del virus nell’azienda in provincia di Treviso. Un secondo animale è entrato nell’azienda in data 2/8/08, ed ha iniziato a mostrare sintomi nervosi il giorno 7/9/08. Il giorno 8/9 è stato trasferito presso la Clinica Veterinaria della Facoltà di Medicina Veterinaria. Gli esami sierologici hanno dato esito positivo (sia ELISA che SN). Un terzo cavallo ha iniziato a mostrare sintomi nervosi il giorno 12/9/08. Il giorno successivo è stato trasferito presso la Clinica Veterinaria della Facoltà di Medicina Veterinaria dove è stato soppresso per la gravità dei sintomi. I test virologici effettuati

CASO SOSPETTO DI WND efinizione di caso di WND nel cavallo: equidi con atassia locomotoria o morte improvvisa in zona infetta oppure almeno due dei seguenti sintomi: movimenti in circolo, debolezza arti posteriori, incapacità a mantenere la stazione quadrupedale, paralisi/paresi agli arti, fascicolazioni muscolari, deficit propriocettivi, cecità, ptosi labbro inferiore, o paresi/paralisi dei muscoli labiali o facciali, digrignamento dei denti. Deve essere considerato come sospetto di West Nile anche un risultato sierologico positivo ad un test di screening in assenza di sintomatologia clinica nell'animale. La conferma del sospetto diagnostico avviene quando il campione prelevato dall’animale sospetto risulta positivo ad uno o più esami di laboratorio effettuati dal CESME (Centro di Referenza Nazionale per le malattie Esotiche)

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sugli organi prelevati da tale animale hanno dato esito positivo in PCR. L’isolamento del virus è in corso. Alla data del 11/09/08 in azienda erano presenti 62 cavalli di cui 24 positivi all’ELISA, 26 alla SN e 8 positivi alla PCR. • Azienda 3 (comune di Sant’Agostino FE): in data 6/9/08 uno degli 11 cavalli presenti ha iniziato a mostrare sintomi nervosi. I campioni prelevati in azienda hanno dato esito positivo in ELISA ed in SN nell’animale con sintomatologia, mentre altri 8 cavalli dell’azienda sono positivi in ELISA (di cui 6 in SN). Gli e-

sami virologici hanno dato esito negativo. • Azienda 4 (comune di Ferrara FE): in data 11/9/08 uno dei 17 cavalli presenti ha iniziato a mostrare sintomi clinici compatibili con WND. Gli esiti di laboratorio indicano la positività sierologica in ELISA ed SN del capo in questione e di altri 14 capi presenti in azienda. • Azienda 5 (comune di Tresigallo FE): azienda che detiene 4 cavalli e 5 asini. Uno dei cavalli ha iniziato a mostrare sintomi clinici in data 12/09/08. Gli esiti di laboratorio ad oggi indicano una positività sierologica all’ELISA ed alla SN nel capo in questione. • Azienda 6 (comune di Trecento RO): In data 15/09/08 è stato segnalato che un cavallo aveva mostrato in Agosto sintomi clinici compatibili con WND. In azienda sono presenti 47 cavalli. Gli esami di laboratorio hanno fornito esito positivo in 19 e 21 dei cavalli presenti rispettivamente all’ELISA ed alla SN. • Azienda 7 (comune di Ferrara FE): sintomatologia clinica è stata segnalata in un cavallo alla fine di Agosto. Gli esiti di laboratorio hanno dato esito positivo all’ELISA ed alla SN nel cavallo in questione. • Azienda 8 (comune di Ostellato FE): un cavallo con sintomatologia nervosa riscontrata alla visita in data 15/9/08. Gli accertamenti diagnostici al momento hanno dato esito positivo all’ELISA in 4 capi prelevati (incluso quello che aveva mostrato sintomatologia) e che erano negativi ad un precedente controllo del 26/4/08. Al test SN e PCR 3 dei 4 animali hanno dato esito positivo. • Azienda 9 (comune di Malalbergo BO): 2 cavalli con sintomatologia nervosa iniziata in data 6/9/08. I due cavalli risultano ambedue positivi all’ELISA, alla SN ed alla PCR. • Azienda 10 (comune di Bentivoglio BO): 2 cavalli con sintomatologia nervosa rilevata in data 20/9/08. Gli esami di laboratorio hanno dato esito positivo nei 2 cavalli all’ELISA, SN e PCR. • Azienda 11 (comune di Codigoro FE): in questa azienda è stata riscontrata una sieroconversione in 2 cavalli già testati in data 9/4/08 con esito negativo e che hanno dato esito positivo all’ELISA ed alla SN in data 15/9/08. Altri 2 cavalli hanno iniziato a mostrare sintomatologia clinica compatibile a partire dal giorno 20/9/08. Al momento i due cavalli hanno dato esito positivo all’ELISA. • Azienda 12 (comune di Comacchio FE): un cavallo ha avuto sintomi neurologici compatibili con la malattia e riscontrati in data 18/9/08. Al momento l’animale ha dato esito positivo all’ELISA. • Azienda 13 (comune di Migliarino FE): un cavallo con sintomi nervosi gravi è stato abbattuto il 28.09.2008. Gli organi sono stati inviati al CESME e sono risultati positivi alla PCR. • Azienda 14 (comune di Ostiglia MN): tutti i 7 cavalli presenti in allevamento hanno presentato sintomi clinici riferibili a WN. Al momento del prelievo i sintomi erano scomparsi.

AZIENDE SENTINELLA Aziende sentinella con sieroconversioni in cavalli • Azienda A (comune di Lagosanto): un cavallo esaminato in data 24/4/08 con esito negativo è stato esaminato nuovamente in data 16/9/08 è ha dato esito positivo all’ELISA ed alla SN.

SORVEGLIANZA STRAORDINARIA campioni prelevati durante i controlli del Piano di sorveglianza nazionale per la West Nile (Decreto 29 novembre 2007) devono essere inviati agli IZS competenti per territorio per il successivo inoltro al Centro di Referenza Nazionale per le Malattie Esotiche che provvede ad effettuare gli esami di laboratorio. Lo chiarisce la Direzione Generale della Sanità Animale e del Farmaco Veterinario in una nota indirizzata ai Servizi Veterinari e agli Istituti Zooprofilattici Sperimentali il 30 settembre scorso. Relativamente alle attività svolte nell'ambito della sorveglianza straordinaria in Veneto ed Emilia, la Direzione precisa che i test di prima istanza (ELISA) possono essere effettuati dall'Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Brescia e dall'Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Padova. In tal caso, precisa la nota ministeriale, "si ritiene necessario che i citati IZS concordino con il CESME le modalità per assicurare la rispondenza dei risultati ottenuti con i kit utilizzati, fermo restando che rimane di competenza del CESME la conferma in caso di positività".

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• Azienda B (comune di Argenta): 2 cavalli già testati con esito negativo in data 2/4/08 sono risultati positivi all’ELISA e alla SN in data 15/9/08.

COSA FARE In caso di sospetto il veterinario curante libero professionista deve: a) comunicare immediatamente all’Azienda USL competente il caso riscontrato, b) prelevare comunque due campioni di sangue usando due provette: - provetta senza anticoagulante per l’esame sierologico - provetta con EDTA per i test virologici c) provvedere direttamente alla consegna del campione all'IZS competente per territorio riportando sulla richiesta la corretta identificazione dell’animale e dell’azienda in cui l’animale è detenuto, utilizzando le schede previste dal Decreto 29 Novembre 2007 del Ministero della Salute. I campioni sono inviati immediatamente al CESME per l’effettuazione dei test diagnostici. In caso di positività i referenti diagnostici sono inviati al richiedente, al servizio veterinario della Regione di competenza e alla Direzione Generale della Sanità Animale e del Farmaco Veterinario. In caso di morte improvvisa degli equini il veterinario curante libero professionista dovrà informare le autorità competenti che provvederanno ad effettuare la necroscopia e i prelievi del caso. Per l’isolamento del virus della West Nile gli organi di elezione sono il midollo allungato, il midollo spinale ed il liquido cefalo-rachidiano. (Fonte: Centro Nazionale di Referenza per lo studio e l’accertamento delle malattie esotiche degli animali sulla malattia, http://sorveglianza.izs.it/emergenze/west_nile/emergenze.htm) ■


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Il linguaggio (3a parte) Practice Management

VETERINARIA 34 | 2008

La comunicazione efficace: il legame vitale LE CAPACITÀ DELLA COMUNICAZIONE EFFICACE Voce e parole In un incontro faccia a faccia, meno del 20% dello scambio dipende dalle parole che vengono dette. La maggior parte delle informazioni per il ricevente deriva da segnali non verbali come il tono di voce, l’espressione facciale, il contatto visivo ed il linguaggio del corpo. Una voce fredda e brusca tende ad allontanare, mentre un tono profondo e vibrante può essere irritante o fastidioso. La voce ideale è calda, amichevole, e con un tono abbastanza basso. La voce è importante soprattutto al telefono, dove chi chiama non può vedere l’interlocutore e deve basare il proprio giudizio esclusivamente sulla voce. Meno del 15% delle impressioni che si hanno al telefono deriva dalle parole dette. Sorridere mentre si parla ed utilizzare gesti che esprimano sentimenti positivi influisce sulla qualità e sul tono della voce e sulla velocità dell’eloquio. Come riceventi, state utilizzando soltanto il vostro senso dell’udito, così le buone capacità di ascolto diventano critiche. Anche la scelta delle parole è importante. Il gergo professionale determina un calo dell’attenzione ed in generale non viene compreso dai clienti. È interessante notare che molti studi hanno dimostrato che i medici umani non si limitano ad utilizzare un linguaggio che i pazienti spesso non comprendono, ma in realtà sembrano utilizzarlo per controllare il coinvolgimento dei loro pazienti nel colloquio. Spesso i clienti sono imbarazzati a chiedere la spiegazione di termini che non capiscono, il che significa che possono dipendere notevolmente dagli infermieri (o dagli addetti alla reception) che devono spiegare poi loro “Quello che ha detto il dottore”. Le parole significano cose differenti per persone diverse. Un semplice esempio è, in inglese, la parola “chronic”. In termini medici, significa una condizione a lungo termine (ad es., “Ha un’epatite cronica”), mentre per i profani indica qualcosa di non molto piacevole e piuttosto noioso (ad es., riferito ad una festa o una persona). È importante assicurarsi che l’interlocutore comprenda le parole che state usando. Verificatelo chiedendo loro ad intervalli regolari ed in modo non minaccioso “Riesce a seguire ciò che sto dicendo?” “Questo ha senso per lei?” pazienti umani hanno la sensazione che i loro medici non siano interessati alla loro salute se non li guardano negli occhi, o quasi. Ciò spesso fa sì che essi non forniscano tutte le informazioni su se stessi – trascurandone alcune che avrebbero potuto influire sulla diagnosi e sul trattamento.

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Il linguaggio corporeo Il linguaggio corporeo è parte integrante della comunicazione faccia a faccia. Generalmente è un indicatore involontario, e di conseguenza veritiero, di quello che sta pensando davvero colui che parla, indipendentemente dalle parole che sta scegliendo di utilizzare. La ricerca sulla comunicazione ha dimostrato che messaggi non verbali vengono a predomina-

MODI SEMPLICI PER MIGLIORARE IL VOSTRO LINGUAGGIO CORPOREO • • • • • • •

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Sorridete quando incontrate un cliente. Guardatelo negli occhi. Stringetegli la mano quando il cliente entra nella sala da visita. Accarezzate il loro animale e siate gentili nei suoi confronti. Assumete un’espressione amichevole ed accogliente. Mostrate interesse per ciò che il cliente sta dicendo. Mantenete una “posizione aperta” (evitate di incrociare le braccia sul petto o di sedervi con le braccia e le gambe incrociate). Evitate di voltare la schiena al cliente. Mantenete il contatto oculare per almeno il 60% della conversazione. Non giocherellate con le cose né guardate l’orologio – ciò indica una mancanza di interesse oppure che “avete qualcosa di meglio da fare”. Tenete mani ed unghie pulite e tenete le mani fuori dalle tasche. Siate orgogliosi del vostro aspetto professionale. Evitate abitudini come mangiarsi le unghie, attorcigliarsi i capelli, ecc.. – sono motivo di distrazione.

re su quelli verbali quando le due forme risultano incompatibili o in contraddizione. Nella comunicazione non verbale sono coinvolte molte componenti individuali, come la postura, il movimento, la prossimità, la direzione dello sguardo, il contatto oculare, la gestualità, l’espressione facciale, il tocco e l’aspetto fisico. Risulta particolarmente importante il contatto oculare, cioè guardarsi negli occhi (Fig. 6.10). Un linguaggio corporeo che esprima un sentimento di chiusura (braccia incrociate, guardare lontano dalla persona con cui state parlando, voltargli la schiena) dimostra scarso interesse ed una mancanza di recettività. Molte persone lo percepiscono e ne vengono disturbate. Il personale può avere la sensazione che “Il capo non sia davvero interessato ai miei problemi” ed i clienti possono commentare con i loro amici “Quel veterinario non era davvero interessato – non mi prestava ascolto”. (Fig. 6.11) Assumere un linguaggio del corpo aperto, che rifletta o copi quello dell’interlocutore, contribuisce ad abbattere le barriere che si oppongono alla comunicazione. Copiare il linguaggio del corpo trasmette un linguaggio verbale molto importante: dice agli altri che siete come loro o siete d’accordo con loro e viceversa. Potrete spesso osservare questo comportamento speculare quando due amici stanno parlando fra di loro. Uso di materiali scritti e di mezzi visivi I mezzi visivi sono una parte molto importante della comunicazione fra esseri umani, perché l’uomo è principalmente una creatura visiva. Gli studi condotti in ambito umano hanno dimostrato che i pazienti conservano me-

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Fig. 6.10 - Guardarsi negli occhi, così come un contatto fisico appropriato, contribuisce ad instaurare una relazione di fiducia.

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l’affidabilità di quanto viene detto può essere messa in discussione. Fogli informativi, riviste ed istruzioni scritte contribuiscono a rafforzare ed accentuare il messaggio verbale ed a migliorare il rispetto delle prescrizioni da parte dei clienti, mentre le descrizioni scritte dei compiti lavorativi, le agende firmate per le riunioni ed i protocolli scritti aiutano ad instaurare una buona comunicazione fra i membri della struttura. Diapositive, proiettori, lavagne, modelli, diagrammi e sezioni di scheletro aiutano ad offrire spiegazioni e presentazioni sia ai colleghi che ai clienti (Fig. 6.12). Tatto Il tatto ed il contatto fisico, pur essendo circondati da molti complessi tabù sociali, costituiscono ancora una parte molto importante della comunicazione. Una calorosa stretta di mano o un braccio confortante intorno alle spalle di un cliente addolorato possono dire molto di più delle semplici parole. Olfatto Anche l’importanza dell’olfatto viene sottostimata, in particolare nell’ambito della “prima impressione” al momento dell’ingresso del cliente nella struttura. Quale idea si farà il cliente di una clinica in cui l’addetto alla re-

Fig. 6.11 - Apparire annoiati e disinteressati riduce significativamente la libertà e la facilità con cui i clienti comunicano con voi, il che può portare alla mancata comunicazione di informazioni vitali. Si ringrazia Anne-Marie Svendsen.

Fig. 6.13 - Prendersi il tempo necessario a spiegare ai proprietari i problemi degli animali contribuisce a generare un’atmosfera di fiducia.

n veterinario che si occupa in modo specialistico di terapia antineoplastica mi ha detto che quando comunica per la prima volta la diagnosi di “cancro” ai suoi clienti insiste sul fatto che non devono prendere alcuna decisione sul trattamento del loro animale almeno fino al giorno successivo, quando ne avranno parlato con la loro famiglia e con gli amici. Questo collega trova che offrendo un periodo di 24-48 ore per pensare a tutte le implicazioni di trattamenti potenzialmente complessi e costosi che possono avere effetti profondi anche sullo stile di vita dei proprietari, questi abbiamo maggiori probabilità di prendere una decisione razionale alla quale poi potranno attenersi. “La regola delle 24 ore lascia loro il tempo di digerire ciò che ho detto e di prendere una decisione che potranno mantenere invece di precipitarsi verso qualcosa nel bel mezzo di una tempesta emotiva e fare una scelta che in seguito rimpiangeranno”, spiega. “Per queste persone, una volta scelta la terapia, l’osservanza del protocollo è molto più elevata e la qualità della vita ottenuta sia dall’animale che dal proprietario è comunque molto migliore.

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Fig. 6.12 - Utilizzando un modello dell’articolazione dell’anca di un cane è possibile aiutare i proprietari a visualizzare ed a comprendere meglio i problemi di salute dei loro animali. Si ringrazia Anne-Marie Svendsen.

no del 10% di qualunque cosa venga discussa nella sala da visita immediatamente dopo aver lasciato il medico. Presumendo che i nostri clienti abbiano le stesse capacità di ritenzione, chiaramente possiamo fare di più per far arrivare il nostro messaggio. Scrivere qualcosa aiuta a chiarire le informazioni da trasmettere, riduce le opportunità di interpretazioni errate e favorisce la costanza nel livello dei servizi prestati. Inoltre, spesso esiste un innato atteggiamento di accettazione nei confronti della parola scritta, mentre

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16 Practice Management Il linguaggio ception indossa un profumo eccessivamente intenso, o il veterinario ha odore di non lavato, o la sala di attesa puzza di urina di gatto maschio?. Dopo tutto, quali sono le vostre reazioni davanti ad un cliente con una terribile alitosi, o che sa di alcool, o vi porta un cane barbone immerso nel profumo? La sensibilità delle persone agli odori varia, ma non si deve mai sottovalutare l’effetto delle percezioni olfattive.

ULTERIORI BARRIERE ALLA COMUNICAZIONE Come abbiamo già visto, una delle principali barriere che si oppongono alla comunicazione è la nostra tendenza, del tutto naturale a giudicare, valutare, approvare o disapprovare ciò che l’altro sta dicendo. Poiché la mente umana elabora le parole ad una velocità pari a quattro volte quella con cui vengono pronunciate o udite, spesso pensiamo di aver compreso l’altra persona prima di averla ascoltata. Altre barriere che possono ridurre profondamente l’efficacia della comunicazione sono le emozioni e le dimensioni della struttura in cui operiamo. Emozioni Le nostre emozioni spesso offuscano l’interpretazione dei messaggi. Ad esempio, se siamo preoccupati ed ansiosi o stanchi ed affamati siamo meno capaci di concentrarci e di accettare delle idee; se siamo arrabbiati possiamo essere del tutto intolleranti nei confronti di suggerimenti che altrimenti giudicheremmo perfettamente validi. Apprezzare come le emozioni possano essere una barriera alla comprensione risulta particolarmente importante quando si parla con il proprietario di un animale molto malato o morente. Queste persone possono essere così turbate da non riuscire e prendere decisioni razionali e sensibili, e può darsi che dobbiate ripetere loro le cose più volte prima che vengano recepite. Dimensioni della struttura Tanto più la struttura è grande e quanta più gente c’è, tanto maggiori sono le probabilità che insorgano errori di comprensione e di comunicazione. Man mano che una struttura si accresce e la comunicazione diventa esponenzialmente più complessa, i dirigenti dovranno stare sempre più attenti che la comunicazione rimanga chiara e che vengano trasmesse le informazioni giuste alle persone giuste al momento giusto.

nome sia lui che l’animale, invece che ignorare il cliente e continuare a chiacchierare al telefono con una sua amica. Il problema è che lavorando all’interno di una struttura si diventa ciechi o indifferenti a cose che possono avere un profondo impatto sulla formazione delle prime impressioni dei clienti. Una prima impressione sbagliata può senz’altro allontanare un cliente, o come minimo far sì che sicuramente non ritorni. Cercate di vedere la struttura dal punto di vista del cliente (Fig. 6.14). Prendetevi il tempo di entrarvi attraverso l’ingresso dei clienti (Che aspetto ha l’edificio? Che aspetto ha l’ingresso? Che odore ha il posto? L’addetto alla reception vi saluta – anche se siete “solo” voi? Che cosa notate quando vi sedete in sala d’attesa? Cosa può dirvi tutto questo sulla struttura?) (Fig. 6.15)

Il ruolo dell’addetto alla reception nella comunicazione L’addetto alla reception è uno degli operatori chiave all’interno della struttura e di solito è la prima persona che il cliente incontra e con la quale parla. Il lavoro di questo operatore è ben più che limitarsi a gestire lo sportello ed il telefono; un addetto alla reception comunica l’immagine professionale della struttura al cliente con le sue maniere, il suo aspetto ed il suo atteggiamento. È particolarmente importante assumere qualcuno che abbia interesse per le persone ed i loro animali.

L’IMPORTANZA DELLA PRIMA IMPRESSIONE… Entro pochi secondi dall’ingresso in una situazione nuova, è nella natura umana formulare giudizi su di essa utilizzando i cinque sensi. Queste “prime impressioni” danno origine ai cosiddetti “momenti della verità” che segneranno tutte le esperienze future. Le prime impressioni ed i momenti della verità sono importanti perché influiscono su ciascuno dei vostri clienti nel momento in cui prendono contatto con la struttura o vi entrano molte volte al giorno. Le prime impressioni che generano momenti della verità sono rappresentate dal contatto telefonico, dall’aspetto esterno della struttura, dal saluto che viene rivolto ai clienti quando entrano e dal modo in cui vengono ricevuti al loro ingresso nella sala da visita. Ad esempio, si consideri la differenza nel momento della verità per un cliente che viene accolto da un addetto alla reception con un atteggiamento amichevole e che gli offre un cordiale benvenuto chiamando per

Fig. 6.15 - Cosa potrebbe suggerire ai clienti l’ingresso di questa struttura? Si ringrazia Anne-Marie Svendsen.

Migliorare la comunicazione nell’area della reception L’area della reception è la prima che il cliente vede all’interno della struttura (Fig. 6.16a, b). È l’ideale per comunicare alcuni dei valori di base della struttura come: Noi ci prendiamo cura dei nostri clienti – fate sì che l’area sia attraente, confortevole e quanto più possibile accogliente (Fig. 6.17). Ricordatevi di renderla attraente anche per gli animali! Noi siamo un team professionale – un tabellone con le fotografie degli operatori (e dei loro animali) e le relative qualifiche dice ai clienti chi lavora qui e li informa che si tratta di persone che si prendono cura degli animali. Noi offriamo il massimo come cure per la salute degli animali – poster professionali ed espositori di prodotti informano i clienti delle misure sanitarie preventive e di altri servizi attuabili presso la struttura.

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b Figura 6.16 (a) - Rendete accogliente l’area di ingresso. (b) Mostrate chi lavora nella struttura.

… E L’ULTIMA IMPRESSIONE L’ultima impressione è importante quanto la prima – i sentimenti ed i pensieri dei clienti nel momento in cui lasciano una clinica veterinaria o terminano una conversazione telefonica con il veterinario stesso o un infermiere. Gli studi condotti dimostrano che i clienti soddisfatti lasciano l’incontro con la sensazione pratica di: • essere stati ascoltati • aver ricevuto una spiegazione dei problemi che ha un senso per loro • aver avuto la sensazione che sia gli operatori sanitari che tutte le altre persone della clinica abbiano espresso cura ed attenzione • venire via sapendone di più sulla malattia del loro animale o sui suoi segni clinici. Per contribuire ad ottenere questi risultati, è importante considerare i seguenti punti nella parte finale dell’incontro con la struttura:

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b Fig. 6.14a e b - Che giudizio potrebbero dare i vostri clienti della vostra struttura ancora prima di entrarvi?

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• Che si sentano a proprio agio per quanto riguarda la prognosi o i passi successivi del trattamento • Che ricevano aiuto per identificare la dieta che il veterinario ha raccomandato e comprendere come vada utilizzata • Che sia stato loro mostrato come somministrare i farmaci – meglio ancora, che abbiano potuto provare a farlo da soli sotto un’adeguata supervisione • Che le ultime domande abbiano avuto una risposta e che sappiano chi possono contattare per avere ulteriori informazioni • Che non debbano fare lunghe code per pagare • Che il conto non arrivi come un terribile shock e che le voci relative possano venire spiegate una per una dall’addetto alla reception in caso di necessità

b Figura 6.17a e b - Fate in modo che i clienti si sentano ben accolti collocando nella vostra sala d’attesa qualcosa che sia in tema con il cane o il gatto. • Che sia facile fissare un nuovo appuntamento • Che ricevano assistenza fino all’ultimo, chiamando loro un taxi o aiutandoli in altro modo In alcuni casi, come in occasione della prima visita di un nuovo cliente presso la struttura, l’intera esperienza può venire rafforzata dall’invio di una lettera, pochi giorni dopo, che dia loro ed ai loro animali il benvenuto alla clinica e illustri i servizi che questa può offrire. ■ ESONERO DI RESPONSABILITÀ: I L'editore dell'opera originale inglese e l'editore italiano non garantiscono la qualità dei prodotti o servizi presunti o dichiarati descritti nella pubblicità eventualmente presente in questa pagina, né li approvano o sostengono in alcun modo. II L'editore dell'opera originale inglese e l'editore italiano non si assumono, in base alle vigenti norme, alcuna responsabilità per danni e/o lesioni a cose o persone come risultato di qualsiasi affermazione diffamatoria vera o presunta, violazione dei diritti di proprietà intellettuale o di privacy, durata di prodotti, se derivanti da negligenza o altro, o da ogni altro uso di idee, istruzioni procedure, prodotti e metodi contenuti nell'articolo. © Elsevier, Ltd 2008 Jevring-Back Managing a veterinary practice, 2 ed., W.B. Saunders. All rights reserved. Traduzione di Maurizio Garetto

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Eventi Veterinari

VETERINARIA 35 | 2008

SIARMUV

SIMVENCO

SOCIETÀ ITALIANA DI ANESTESIA, RIANIMAZIONE MEDICINA D’URGENZA VETERINARIA

SOCIETÀ ITALIANA DI MEDICINA VETERINARIA NON CONVENZIONALE

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SQUILIBRI ACIDO-BASE 19 Ottobre 2008, Cremona RELATORI

13.30 Disturbi acido-base semplici o misti? Casi clinici per capirlo Marco Bertoli/Enrico Stefanelli 15.00 Discussione 16.00 Test di valutazione dell’apprendimento, consegna degli attestati e chiusura dell’incontro

Marco Bertoli Linda Perissinotto Enrico Stefanelli Fabio Viganò

OBIETTIVI Il 90% di pazienti critici ha uno squilibrio acido-base che, spesso, è proprio la causa del decesso. L’obiettivo della giornata è quello di fornire le basi e gli elementi interpretativi per una corretta diagnosi di un disturbo acido-base. I casi clinici evidenzieranno le malattie più gravi e frequenti associate al classico disturbo acido-base conseguente.

PROGRAMMA 8.30 Registrazione dei partecipanti 9.00 Interpretazione dell’emogasanalisi Fabio Viganò 10.00 Acidosi lattica: la prima e più grave causa di acidosi metabolica Linda Perissinotto 11.00 Pausa 11.30 Il mio paziente respira bene? Utilizzo dell’emogasanalisi per la valutazione di ventilazione e ossigenazione Enrico Stefanelli 12.30 Pausa Pranzo

UN MALATO, LA SUA CURA. RIFLESSIONI SUL TEMA ATTRAVERSO L’ANALISI DI CASI CLINICI TRATTATI CON MNCV 18-19 Ottobre 2008, Cremona RELATORI

Palazzo Trecchi, via Trecchi 20 - Cremona

Alessandro Battigelli Alessandro Benvenuti Carla De Benedictis Enio Marelli Maria Serafina Nuovo Roberto Orsi

PARTECIPAZIONE

PROGRAMMA

SEDE

L’incontro è gratuito per tutti i soci SIARMUV in regola con l’iscrizione 2008. Non è necessaria la pre-iscrizione. Presentarsi in sede congressuale per la registrazione. Quote di partecipazione (verrà rilasciata una ricevuta fiscale per la quota versata): Soci SIARMUV: gratuito Soci SCIVAC: € 50,00 Non Soci: € 100,00 PER INFORMAZIONI Segreteria Società Specialistiche SCIVAC Tel. 0372 403502 - Fax 0372 457091 Email: socspec@scivac.it

9.45 10.15

11.30 12.00

13.00 14.30 15.30 16.30 17.00

Palazzo Trecchi, via Trecchi 20 - Cremona

Sabato 18 ottobre 2008 Registrazione dei partecipanti Considerazioni sul malato e la malattia. Cosa curare? Guarire: come? M.S. Nuovo Pausa Caso clinico. Ping Pong: paralisi progressiva in una soporosa esistenza felina - E. Marelli Pausa pranzo Casi clinici. Mnc in terapia d’urgenza A. Benvenuti Casi clinici - M.S. Nuovo Pausa Discussione

PARTECIPAZIONE L’incontro è gratuito per tutti i soci SIMVENCO in regola con l’iscrizione 2008. Non è necessaria la pre-iscrizione. Presentarsi in sede congressuale per la registrazione. Quote di partecipazione (verrà rilasciata una ricevuta fiscale per la quota versata): Soci SIMVENCO: gratuito Soci SCIVAC: € 50,00 Non Soci: € 100,00

PER INFORMAZIONI RICHIESTO ACCREDITAMENTO

Società federata ANMVI

9.30 10.30 11.00

13.00

Domenica 19 ottobre 2008 Il paziente equino - A. Battigelli Pausa Casi clinici in patologia equina A. Battigelli Domesticazione e problemi comportamentali nel cavallo C. De Benedictis Pausa pranzo

in collaborazione con AIVEMP SEMINARIO SANITÀ PUBBLICA EQUINA: IL FARMACO E LE MALATTIE DEGLI EQUINI SOGGETTE A DENUNCIA 29 Novembre 2008, Cremona L'evento formativo è rivolto ai veterinari ippiatri Libero Professionisti e si pone come primo obiettivo quello di mettere in contatto per una più efficace collaborazione finalizzata alla Sanità animale e alla Sicurezza Alimentare, il mondo dei veterinari ippiatri L.P. con quello dei dipendenti pubblici attraverso la trasmissione delle conoscenze, in questa fase, della legislazione inerente la SPE (Sanità Pubblica Equina) relativa soprattutto al farmaco e alle malattie degli equidi soggette a denuncia. La conoscenza dei dati della Sanità Pubblica, in quest'ottica, risulta essere il primo passaggio necessario ad inquadrare il problema in merito soprattutto alla SA (Sicurezza Alimentare) e sarà argomento della 1° relazione. La 2° relazione prenderà in esame il tema della legislazione relativa all'anagrafe equina ponendo particolarmente l'attenzione sugli aspetti che coinvolgono il L.P. nelle verifiche d'obbligo da effettuare per un corretto riconoscimento della categoria di appartenenza dell'equide ai fini della somministrazione del farmaco e della sua eventuale registrazione. Nella 3a relazione l'analisi della legislazione inerente il farmaco porrà l'accento su tutti quegli aspetti dell'impianto normativo che mettono a confronto il Veterinario Pubblico con il L.P. in un rapporto di possibile e doverosa collaborazione per una sinergia di intervento a favore della S.A. e della Sanità Animale. La relazione n° 7 ha per obiettivo quello di informare il Veterinario L.P. che opera in una struttura veterinaria per equidi in merito agli adempimenti relativi alla documentazione sanitaria necessaria ai fini della tracciabilità degli animali sia per la Sanità animale che per la SA in ottemperanza alla legislazione sulla movimentazione degli equidi, a quella sull'anagrafe e a quella del benessere durante il trasporto. La possibilità del proprietario di optare per la non macellazione del proprio equide (equidi non-DPA) modifica di fatto lo stato giuridico di quell'animale. Se da un lato questa condizione semplifica la tenuta delle registrazioni in merito alla sommini-

14.00 Casi clinici - R. Orsi 15.00 Discussione 16.30 Test di valutazione dell’apprendimento, consegna degli attestati e chiusura dell’incontro

SEDE

12.00

OBIETTIVI

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strazione del farmaco dall'altro porta con sé la tematica dell'impossibilità di abbattere l'animale a fine carriera se non per motivi di benessere. Verranno affrontate nella lezione n° 8 le tematiche relative all'eutanasia degli equidi e alle possibili risposte che il L.P. si troverà a dover e poter dare ai propri clienti in merito alle condizioni che consentono, in questo nuovo contesto, l'abbattimento eutanasico. Pur non essendo coinvolti dalla condizionalità gli allevamenti di equidi, per la complessità della loro gestione sanitaria rispetto ad altri animali da reddito, richiederanno sempre più frequentemente la presenza di libero professionisti formati ed informati che facciano da interfaccia con la Sanità Pubblica. La relazione n° 9 svilupperà questo tema prendendo spunto dalla legislazione che anche in altri settori vede prioritarie collaborazione e formazione rispetto alla repressione.

SOCIETÀ ITALIANA DI ODONTOSTOMATOLOGIA VETERINARIA

ONCOLOGIA DEL CAVO ORALE: TERAPIE CHIRURGICHE E TRATTAMENTI ALTERNATIVI 19 Ottobre 2008, Cremona RELATORI G. Ravasio M. Martano

OBIETTIVI

RELATORI Eva Rigonat - ASL Modena Giovanna Trambajolo - ASL Modena

PROGRAMMA

Il seminario è gratuito e aperto a tutti i medici veterinari. Pre-iscrizione obbligatoria. Inviare il modulo alla Segreteria SIVE entro e non oltre il 5 Novembre 2008.

INFORMAZIONI Segreteria SIVE (Elena Piccioni) Palazzo Trecchi - Via Trecchi 20 - 26100 Cremona Tel. 0372 403502 - Fax 0372 457091 Email: info@sive.it Web: www.sive.it

RICHIESTO ACCREDITAMENTO

RICHIESTO ACCREDITAMENTO

SIODOV

L’obiettivo formativo di questo incontro è quello di completare l’iter di trattamento delle neoplasie del cavo orale, iniziato quest’anno con la parte di diagnostica e terapia medica. Nell’ambito della giornata verranno prese in considerazione le varie metodiche chirurgiche e i piani di trattamento del dolore, con particolare riferimento alla terapia del dolore in soggetti non trattabili chirurgicamente.

PARTECIPAZIONE

Segreteria Società Specialistiche SCIVAC Tel. 0372 403502 - Fax 0372 457091 Email: socspec@scivac.it

8.30 Registrazione dei partecipanti 9.00 Trattamento del dolore nel paziente chirurgico e non chirurgico G. Ravasio 10.15 Scelta razionale della terapia chirurgica. Quando è realmente operabile un tumore del cavo orale? M. Martano 10.45 Pausa 11.00 Valutazione della corretta tecnica operatoria, maxillectomie e mandibolectomie parziali e totali M. Martano 13.00 Pausa pranzo 14.00 Esecuzione della tecnica chirurgica: principi di base della chirurgia oncologica orale M. Martano 15.30 Pausa

15.45 Differenze tra cane e gatto, suggerimenti per il post chirurgico (alimentazione enterale, parenterale e domiciliari) - M. Martano 16.45 Casi Clinici 17.30 Test di valutazione dell’apprendimento, consegna degli attestati e conclusione dell’incontro

SEDE Palazzo Trecchi, via Trecchi 20 - Cremona

PARTECIPAZIONE L’incontro è gratuito per tutti i soci SIODOV in regola con l’iscrizione 2008. Non è necessaria la pre-iscrizione. Presentarsi in sede congressuale per la registrazione. Quote di partecipazione (verrà rilasciata una ricevuta fiscale per la quota versata): Soci SIODOV: gratuito Soci SCIVAC: € 50,00 Non Soci: € 100,00 PER INFORMAZIONI Segreteria Società Specialistiche SCIVAC Tel. 0372 403502 - Fax 0372 457091 Email: socspec@scivac.it

RICHIESTO ACCREDITAMENTO


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18 Eventi Veterinari

VETERINARIA 35 | 2008

Società federata ANMVI SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI ESOTICI Società federata ANMVI

MEDICINA E CHIRURGIA DEI PICCOLI MAMMIFERI (IV Parte dell’Itinerario didattico di Animali Esotici) 12-14 Novembre 2008, Cremona, Centro Studi SCIVAC DIRETTORE Alessandro Bellese, Med Vet, Mestre (VE)

DIRETTORE DELLE ESERCITAZIONI Alessandro Bellese, Med Vet, Mestre (VE)

(VE); Fabrizio Benini, Med Vet, Carbonera (TV); Ketti Meneghin, Med Vet Marcon (VE); Giuseppe Visigalli, Med Vet, Varedo (MI)

ISCRIZIONE Partecipazione a numero chiuso (36)

QUOTE

RELATORI Marta Avanzi, Med Vet, Castelfranco Veneto (TV); Alessandro Bellese, Med Vet, Mestre

Soci SCIVAC: € 650,00 + IVA 20% Non soci: € 800,00 + IVA 20%

DELEGAZIONE REGIONALE SIVAE - SCIVAC LAZIO Medicina e chirurgia del coniglio e del furetto: Principali malattie infettive, protocolli vaccinali e casi clinici chirurgici 9 Novembre 2008, Museo Bioparco Roma RELATORE Massimo D'Acierno

OBIETTIVI Fornire ai partecipanti una panoramica sulle principali malattie riscontrate nella pratica clinica nel coniglio e nel furetto da compagnia insieme ad una sessione di casi clinici chirurgici.

16.00 Pausa 16.30 TC e marsupializzazione degli ascessi dentali nel coniglio: sinergia vincente nel trattamento 17.00 Neoformazioni della coda nel furetto: non solo cordoma 17.30 Test di valutazione dell'apprendimento e discussione finale. Termine della giornata

DELEGAZIONE REGIONALE MOLISE AGGIORNAMENTI IN NEUROLOGIA 9 Novembre 2008, Pozzilli (IS) RELATORE Daniele Corlazzoli

OBIETTIVI Rendere agevole la distinzione tra paziente ortopedico e neurologico e consentire la diagnosi delle patologie di più frequente riscontro clinico. Fornire gli elementi fondamentali della visita ortopedica e neurologica. Fornire gli elementi base del trattamento delle convulsioni e dello stato epilettico.

PROGRAMMA 8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente, presentazione del relatore ed inizio dei lavori 9.30 Il paziente è neurologico o ortopedico? 11.00 Pausa

SEDE

8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente, presentazione del relatore ed inizio dei lavori 9.30 Principali malattie infettive e protocolli vaccinali nel coniglio 10.15 Principali malattie infettive e protocolli vaccinali nel furetto 11.00 Pausa 11.30 Encephalitozoon cuniculi: cosa c'è di nuovo? 12.15 Ipercorticosurrenalismo nel furetto: dalla diagnosi al trattamento 13.00 Spazio per eventuale relazione commerciale (nel caso non si svolga la relazione il programma nel pomeriggio sarà anticipato di mezz'ora) 13.30 Pausa 14.30 Sarcoma iniezione indotto in un coniglio 15.30 Addome acuto in un furetto: non solo corpo estraneo

Il Museo si trova in via Ulisse Aldrovandi, 18 nel cuore di Roma, all'angolo settentrionale di Villa Borghese. L'accesso per il pubblico può avvenire anche dal Bioparco.

PARTECIPAZIONE L'incontro è gratuito per tutti i soci SIVAE e/o SCIVAC in regola con l'iscrizione 2008. Non è richiesta la preiscrizione. Gli interessati devono registrarsi direttamente in sede d'incontro presentandosi alle ore 8.30 presso la segreteria. PER INFORMAZIONI Segreteria SIVAE E-mail: info@sivae.it Tel. 0372/40.35.00

RELATORE OBIETTIVI

La prima relazione propone un approccio razionale al paziente traumatizzato con particolare attenzione al Minimo Data Base e allo screening diagnostico necessario, dalla visita clinica all'utilizzo di tecniche più specifiche, al fine di diagnosticare e trattare le varie problematiche. La seconda relazione verterà sulle procedure diagnostiche e terapeutiche necessarie per la diagnosi ed il trattamento delle più comuni e pericolose emergenze metaboliche ed elettrolitiche.

INCONTRO REGIONALE SCIVAC IN COLLABORAZIONE CON SOVEP EMATOLOGIA UN GIOCO DI LUCI E COLORI 9 Novembre 2008, Rivoli (TO) RELATORE Silvia Tasca

OBIETTIVI L'obiettivo della giornata è di fornire ai partecipanti nozioni di base ed avanzate, atte a permettere una completa interpretazione dell'emogramma. Al termine, la discussione dei casi clinici consentirà l'applicazione pratica delle nozioni acquisite nel corso delle relazioni.

13.00 Spazio per eventuale relazione commerciale 13.30 Pausa 14.30 Disturbi mielo e linfoproliferativi 15.30 Pausa 16.00 Casi clinici interattivi 17.30 Test di valutazione dell'apprendimento e discussione finale 17.45 Consegna degli attestati di partecipazione e termine della giornata

SEDE PROGRAMMA 8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente, presentazione del relatore ed inizio dei lavori 9.30 Alterazioni qualitative e quantitative dei globuli rossi 11.00 Pausa 11.30 Alterazioni qualitative e quantitative dei globuli bianchi e delle piastrine

Hotel Campanile Corso Allamanno 153 10098 Rivoli (TO)

RICHIESTO ACCREDITAMENTO

13.00 14.00 15.00 15.30 16.30

Pausa Casi clinici interattivi Pausa Casi clinici interattivi Test di valutazione dell'apprendimento e discussione finale 17.00 Consegna degli attestati di partecipazione e termine della giornata

SEDE Ordine dei Medici Veterinari di Trento Viale Zambra 2 - Trento

8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente, presentazione del relatore ed inizio dei lavori 9.30 Il paziente che respira male 11.00 Pausa 11.30 Patologie addominali acute

4 CREDITI

DELEGAZIONE REGIONALE MARCHE L'OCCHIO DOLENTE 16 Novembre 2008, Ancona RELATORE

SOVEP

Hhotel Dora Via Venafrana Km 30 - Pozzilli (IS)

PROGRAMMA

RICHIESTO ACCREDITAMENTO

Società federata ANMVI

SEDE

DELEGAZIONE REGIONALE TRENTINO ALTO ADIGE APPROCCIO ALLE PIÙ COMUNI EMERGENZE VETERINARIE: COME SCEGLIERE TRA LE POSSIBILI ALTERNATIVE TERAPEUTICHE 16 Novembre 2008, Trento Marco Bertoli

PROGRAMMA

11.30 Le convulsioni nel cane e nel gatto: approccio terapeutico 13.00 Pausa 14.00 Casi clinici interattivi Patologie spinali: filmati 15.00 Pausa 15.30 Casi clinici interattivi Patologie cerebrali: filmati 16.30 Test di valutazione dell'apprendimento e discussione finale 17.00 Consegna degli attestati di partecipazione e termine della giornata

Alberto Crotti

OBIETTIVI La relazione verterà sulla trattazione dell'approccio clinico alle principali patologie causanti occhio dolente. Nella prima parte verranno citati alcuni brevi richiami anatomici delle componenti oculari e fisiopatologici del dolore oculare.Verranno poi valutate le principali basi di diagnostica e diagnostica differenziale utili alla identificazione della causa della patologia scatenante. Nella seconda parte della relazione si parlerà ampiamente della sintomatologia, eziologia e delle terapie delle patologie più comuni causanti occhio dolente. Le nozioni precedentemente trasmesse verranno poi rivisitate al termine della giornata attraverso la valutazione di casi clinici interattivi con lo scopo di fornire eventuali chiarimenti ed approfondimenti sull'argomento svolto.

PROGRAMMA

11.00 Pausa 11.30 L'occhio dolente: eziologia, sintomatologia e terapia (1a parte) 13.00 Pausa 14.00 L'occhio dolente: eziologia, sintomatologia e terapia (2a parte) 15.00 Pausa 15.30 Casi clinici interattivi 16.30 Test di valutazione dell'apprendimento e discussione finale 17.00 Consegna degli attestati di partecipazione e termine della giornata

SEDE Hotel Sporting Via Flaminia 220 - 60126 Ancona

8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente, presentazione del relatore ed inizio dei lavori 9.30 L'occhio dolente: cenni anatomici, fisiopatologici, procedure diagnostiche e diagnostica differenziale

3 CREDITI

Si ricorda che gli incontri delle Delegazioni Regionali sono liberi e gratuiti per i Soci SCIVAC in regola con la quota associativa dell’anno in corso.

PER INFORMAZIONI Segreteria SCIVAC - Monica Borghisani Tel. 0372/403506 - delregionali@scivac.it RICHIESTO ACCREDITAMENTO


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VETERINARIA 35 | 2008

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Attualità scientifica Vet Journal

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“BSE” nel gatto: nessun caso in Italia FSE assente nei due anni monitorati. Dallo studio, finanziato dal Ministero della Salute, emerge un quadro delle neuropatie feline di MARIA GRAZIA MONZEGLIO ’encefalopatia spongiforme felina (FSE) è un’encefalopatia associata al consumo di alimenti contaminati da tessuti provenienti da bovini affetti da encefalopatia spongiforme bovina (BSE). È caratterizzata dall’accumulo di un’isoforma anomala della proteina prionica (PrP(sc)) nel sistema nervoso centrale del gatto. Clinicamente si manifesta come una sindrome neurologica progressiva fatale non facilmente distinguibile da altre condizioni neurologiche feline. La maggior parte dei casi di FSE sono stati segnalati in Inghilterra, dove è stata identificata per la prima volta nel 1990, tuttavia alcuni casi sono stati descritti anche in altri paesi europei. In tutti i casi descritti la FSE insorge gradualmente ed i sintomi clinici si protraggono per un tempo variabile da 3-5 mesi; oltre questo periodo in genere gli animali osservati sono stati sottoposti ad eutanasia. La sintomatologia nervosa in una prima fase è caratterizzata da alterazioni del

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comportamento e l’animale diventa improvvisamente aggressivo. Si osserva spesso ipersalivazione, polifagia, polidipsia e il soggetto reagisce scarsamente agli stimoli e tende a nascondersi. L’animale può presentare il pelo arruffato, sporco e poco curato e uno spiccato grooming. Successivamente si manifestano tremori muscolari, midriasi, digrignamento dei denti, difficoltà di deambulazione, atassia a carico degli arti posteriori, ipermetria e iperestesia. Essendo la FSE una patologia a carattere progressivo e di tipo multifocale, la diagnosi

COLLASSO DA SFORZO DEL LABRADOR: INDIVIDUATA UNA MUTAZIONE GENETICA na mutazione genetica potrebbe essere alla base del “collasso da sforzo” o intolleranza all’esercizio fisico (exercise-induced collapse, EIC) del Labrador retriever, una sindrome descritta nei cani di questa razza per la prima volta nel 2000 in Canada, caratterizzata da debolezza muscolare, incoordinazione, barcollamento e ipertermia fino al collasso in seguito ad attività fisica intensa. I cani affetti manifestano i segni clinici circa 5-15 minuti dopo l’esercizio fisico, per tornare alla normalità circa 10-20 minuti dopo l’esordio dei sintomi; sono tuttavia possibili esiti infausti. Le cause di questa sindrome non sono state definite. Ora i ricercatori del College di Medicina Veterinaria dell’Università del Minnesota hanno individuato una mutazione genetica altamente associata alla sindrome EIC. La ricerca è stata pubblicata sull’ultimo numero di Nature Genetics. Lo studio ha mappato il locus della EIC nel cromosoma canino 9 e individuato una mutazione del gene dinamina 1 (DNM1). La proteina codificata da questo gene ha un ruolo essenziale nella neurotrasmissione e come mediatore dell’endocitosi della vescicola sinaptica. Secondo lo studio, la forma mutata della proteina dinamina 1 interrompe la trasmissione sinaptica durante l’esercizio intenso. Il 30% circa dei Labrador sarebbe portatore della mutazione, che è presente inoltre nei cani di razza Chesapeake Bay e nel Curly-coated retriever. Si tratta della prima mutazione naturale di questo gene identificata in un mammifero. È stato infine messo a punto un test genetico sul sangue in grado di individua-

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re la mutazione, disponibile presso il laboratorio diagnostico dell’Università del Minnesota. In Italia sembrano essere stati descritti soltanto due Labrador con le caratteristiche distintive di EIC - “Il collasso conseguente all’attività fisica (“exercise induced collapse”) del Labrador retriever” Pietro Calò, Alessandra Gherardi, Giuseppe Rubini, Arianna Negrin, Giovanni Bevilacqua, Marco Bernardini. 50° Congresso Nazionale SCIVAC, Rimini, 2005 -. “A canine DNM1 mutation is highly associated with the syndrome of exercise-induced collapse” Edward E Patterson, Katie M Minor, Anna V Tchernatynskaia, Susan M Taylor, G Diane Shelton, Kari J Ekenstedt & James R Mickelson. Nature Genetics 40, 1235 - 1239 (2008). (M.G.M.)

differenziale va posta con altre turbe del sistema nervoso centrale di natura infiammatoria, tossica e metabolica, quali FIP, FeLV, FIV, Toxoplasmosi, encefalopatia epatica. Va sempre inclusa tra le diagnosi differenziali la rabbia, il cui decorso clinico è più breve della FSE con exitus entro una settimana dall’esordio della sintomatologia. Per identificare i possibili casi di FSE nei gatti italiani, il Ministero della Salute ha finanziato un progetto di sorveglianza di due anni (2003-2005) durante i quali si valutavano gli encefali di 110 gatti domestici con segni clinici neurologici; su questi si effettuava l’esame istologico per la ricerca dell’encefalopatia spongiforme e quello immunoistochimico per l’identificazione di PrP(sc). Gli animali in oggetto avevano un’età compresa tra 1 e 20 anni, erano di entrambi i sessi ed appartenevano in prevalenza alla razza comune europea. I segni clinici riscontrati più frequentemente erano perdita di coordinazione, atassia, iperattività agli stimoli uditivi e tattili, tremori, eccessiva salivazione e riduzione del grooming. Nei due anni di sorveglianza non si riscontrava alcun caso di FSE nei gatti del nostro Paese. Lo studio si è tuttavia rivelato utile per il monitoraggio di altre malattie neurologiche nella popolazione felina italiana, riscontrando le seguenti patologie: neoplasie (21,8%), encefalopatia tossico-metabolica (18,2%), encefalite granulomatosa (15,5%), encefalite suppurativa (4,6%), traumi (3,6%), patologie circolatorie (3,6%), lesioni degenerative (2,7), encefalite non-suppurativa (2,7%) e malattie

neuromuscolari (1,8%). Non si riscontravano lesioni istologiche nel 20% dei campioni; il 5% dei campioni veniva escluso perché inadeguato. Le neoplasie coinvolgevano principalmente le meningi ed erano rappresentate da meningiomi, linfomi metastatici e più raramente primari e da metastasi di neoplasie presenti originariamente in altri organi. I meningiomi, a loro volta, erano distinti in base all’aspetto istopatologico in meningioma di tipo psammomatoso e meningioma di tipo transizionale. Tra il gruppo delle encefaliti granulomatose, le lesioni rilevate con maggior frequenza erano le leptomeningiti sostenute da Coronavirus (Peritonite Infettiva Felina) riscontrate in 16 soggetti. Le encefalopatie tossico-metaboliche osservate nel 13% dei soggetti comprendevano encefalopatie sia epatiche sia renali; tra le lesioni degenerative si consideravano un gruppo eterogeneo di malattie fra le quali venivano descritti casi di necrosi del corno d’ammone e di deficienza di tiamina. Nel 5% dei casi diagnosticati come encefaliti suppurative erano incluse sia infezioni batteriche sia micotiche; la patologia più comune nel gruppo delle infiammazioni non suppurative era rappresentata invece dalla Malattia di Aujesky, osservata solo in due gatti. “Neuropathology of italian cats in feline spongiform encephalopathy surveillance” Iulini B, Cantile C, Mandara MT, Maurella C, Loria GR, Castagnaro M, Salvadori C, Porcario C, Corona C, Perazzini AZ, Maroni A, Caramelli M, Casalone C. Vet Pathol. 2008 Sep; 45(5): 626-33. ■


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20 Vet Journal Attualità scientifica

West Nile Disease: prima persona colpita in Italia Meningite virale in una donna in provincia di Bologna. Stabili i focolai nei cavalli

na donna anziana di Medicina (BO) è la prima persona ad essere colpita clinicamente dal virus West Nile. Trasmesso attraverso la puntura di una zanzara infetta, il virus ha causato una meningite virale. “Il risultato definitivo arrivato dall’Istituto superiore di sanità all’inizio della settimana” ha commentato Gabriele Peroni, del Dipartimento di Sanità pubblica “era inaspettato. Ma dimostra l’efficacia della rete di controllo». Ricoverata con sintomi di ipertermia persistente, la paziente è stata sottoposta ad esami di laboratorio che hanno confermato la po-

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sitività al virus West Nile; ha risposto positivamente alla terapia farmacologica. Dopo i casi di cavalli infettati dal virus West Nile nel Ferrarese, tutti i Pronto Soccorso erano stati allertati dalla Regione: «Applicando il protocollo spiega Peroni - è stato fatto un prelievo ed è stato subito inviato al laboratorio regionale per gli accertamenti». Resta intanto stazionaria negli ultimi giorni la situazione epidemiologica dell’infezione West Nile nei cavalli (25 casi al 3 ottobre), ai polli sentinella e agli uccelli selvatici. Il Bollettino con la situazione aggiornata dei focolai di West Nile Disease è disponibile sul sito dell’IZS Abruzzo e Molise. «Il Dipartimento di Sanità pubblica - spiega l’Ausl si è attivato dal 20 settembre per una prima raccolta di informazioni, intervistando i parenti della donna ricoverata. Inoltre è intervenuto con approfondimenti epidemiologici, verifiche sul campo da parte di medici, veterinari e tecnici e a scopo precauzionale ha dato il via ai trattamenti contro le zanzare in un raggio di un chilometro dall’abitazione della donna». Il virus West Nile non aveva ancora colpito l’uomo nel nostro paese, nonostante fosse comparso nel 1998 in Toscana. Non esiste il pericolo di contagio tra persone. Il virus viene trasmesso alla zanzara dagli uccelli selvatici, che

occasionalmente possono trasmetterlo ai cavalli o all’uomo. La West Nile disease (WND) è una malattia ad eziologia virale, trasmessa da zanzare, che causa forme di meningo-encefalite negli uccelli, sia selvatici che domestici, negli equidi e nell’uomo. L’infezione è stata segnalata, negli ultimi decenni, in diverse parti dell’Europa (Spagna, Portogallo, Russia, Romania, Francia e Cecoslovacchia) in Africa, in Medio Oriente (Israele e Iran) e in Asia (India). Dalla metà degli anni ’90 si è registrato un incremento del numero di epidemie ed un aumento della severità della malattia come testimoniano le epidemie nell’uomo in Algeria nel ’94, Romania e Marocco nel ’96, Tunisia nel ’97, Repubblica Democratica del Congo nel ’98, Russia nel ’99 e Israele nel ’98 e 2000. In Marocco (1996) ed Israele (2000) sono stati segnalati contemporaneamente numerosi casi di WND nel cavallo. Oltre a questi episodi diverse epidemie hanno interessato solo i cavalli, come il caso dell’Italia nel ’98 e della Francia nel 2000, nel 2003 e nel 2006. Nel 1999 la WND ha raggiunto gli Stati Uniti, provocando un’epidemia nella città di New York, diffondendosi rapidamente in tutto il territorio e raggiungendo successivamente il Canada

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VETERINARIA 35 | 2008

ed il Messico. Nel 2006 la WND è stata segnalata in Russia nell’uomo (nella regione di Astrakan e Rostov). Nello stesso anno, in Argentina, si è avuto il primo isolamento nei cavalli. Nel 2007 è stato notificato un focolaio negli Emirati Arabi. Ad oggi il virus è largamente diffuso in Africa, sud Europa, Russia, Medio Oriente, India, Australia e Nord America. Il 18 settembre 2008 è stata notificata all’OIE la presenza West Nile Disease, nella Regione Emilia Romagna, in alcuni cavalli. in provincia di Ferrara. La WND è mantenuta in natura da un ciclo primario di trasmissione zanzara-uccello- zanzara. In particolari condizioni ecologiche si instaura il ciclo secondario nel quale vengono interessati gli ospiti a fondo cieco che possono manifestare sintomatologia clinica (uomo, cavallo). I principali vettori sono le zanzare ornitofile appartenenti al genere Culex, tra le quali in Europa rivestono particolare importanza Culex pipiens e Culex modestus. (M.G.M.) ■

SOTTOTIPI DI CAMPYLOBACTER NEI BROILER ITALIANI no studio ha valutato i sottotipi di Campylobacter che colonizzano i broiler italiani e le loro carcasse all’interno dei pollai e tra pollai diversi. Complessivamente, sono stati raccolti 209 isolati di Campylobacter dal cieco (n = 94) e dalle carcasse (n = 115) di broiler appartenenti a tre diversi pollai della stessa azienda allevati in rotazioni successive e processati nello stesso macello. Tutti gli isolati venivano identificati mediante PCR multiplex e genotipizzati mediante Amplified fragment length polymorphism. Inoltre, 106 ceppi su 209 venivano fenotipizzati mediante profilo di resistenza antimicrobica (R-type). I risultati della caratterizzazione genetica e fenotipica mostravano che 1) specie e sottotipi multipli di Campylobacter possono colonizzare lo stesso animale e la stessa carcassa, 2) i sottotipi comuni di Campylobacter nel cieco e nelle carcasse sembrano essere rari e 3) il carry-over di sottotipi di Campylobacter tra pollai dello stesso allevamento si verifica raramente. I risultati dello studio dovrebbero essere tenuti presenti, concludono gli autori, nella pianificazione della raccolta degli isolati durante le indagini epidemiologiche per identificare l’origine e le vie di trasmissione di Campylobacter nel pollame e nei prodotti derivati. “Genotypic and Phenotypic Diversity Within Three Campylobacter Populations Isolated from Broiler Ceca and Carcasses” A. De Cesare, A. (M.G.M.)

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Bandi e decreti Info Regioni

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Occasionale? Meglio in convenzione In Lombardia la Regione non ha ancora recepito l’ACN per i convenzionati ’Azienda Sanitaria Locale di Lecco ha lanciato un Avviso pubblico per il conferimento di n. 3 incarichi libero professionali a medici veterinari per servizio igiene della produzione, trasformazione, commercializzazione, conservazione e trasporto degli alimenti di origine animale e derivati, per il progetto: “piano integrato delle attività di prevenzione e dei controlli” . Il bando si è già chiuso e se ne parliamo è solo per evidenziare come all’indomani dell’ACN 23 marzo 2005, non sono ancora uniformemente applicate le nuove condizioni contrattuali che consentono ai medici veterinari “prestati al SSN” di svolgere la professione con le dovute garanzie e tutele. Nell’Avviso pubblico di Lecco si legge che gli incarichi decorreranno dal 1 ottobre del 2008 al 30 settembre del 2009, “con un impegno orario complessivo di 18 ore settimanali al costo orario omnicomprensivo di € 16,50 + 20% +2% di ENPAV”. Il conferimento dell’incarico “non instaura alcun rapporto di lavoro

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CAMPANIA, CONTRIBUTI PER LA COSTRUZIONE DI CANILI pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Campania n. 36 del 8 settembre 2008, il Decreto Dirigenziale che definisce le modalità e i termini per la concessione di contributi a disposizione degli Enti Locali per la costruzione/acquisto di canili previsti dalla L.R. n. 1 del 19/01/2007, art. 31, comma 41.

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CONTROLLI UFFICIALI E AUDIT, UN GRUPPO DI LAVORO IN ABRUZZO on Determinazione dell’8 settembre 2008, n. DG1/122 è stato costituito nella Regione Abruzzo un Gruppo di Lavoro per la definizione dei Controlli ufficiali sulla filiera degli alimenti di O.A. e attività di Audit. Il Gruppo di Lavoro ha sede presso il Servizio Veterinario Regionale che lo coordina, ne organizza e convoca le riunioni indicando gli argomenti posti all’ordine del giorno.

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dipendente con l’ASL di Lecco, bensì una prestazione occasionale, relativa allo svolgimento dell’attività oggetto dell’incarico”. Questo bando, finanziato con fondo vincolato dalla Regione Lombardia, si rifà al decreto legislativo n. 165 del 2001. Ma da allora è stato sottoscritto l'ACN 23/03/2005, un accordo che dà effettiva dignità alla professione, non solo economica, equiparando le prestazioni effettuate da veterinari specializzati a

quelle dei medici (busta paga, ferie e malattia pagate, contributo Enpav pari al 24% e non al 2%, orario di lavoro certo ecc.) Questo contratto prevede contributi previdenziali pari al 24%, in parte (minore) versati dal veterinario e in parte (maggiore) dal datore di lavoro. Siccome per questi colleghi l'unico ente di previdenza a cui devono essere iscritti è l'Enpav, tutto il 24% viene qui versato a pagamento dei contributi soggettivo, integrativo, di maternità e (per la parte che eventualmente avanza) modulare. L’ACN 23 marzo 2005 (www.sisac.info) disci-

plina i rapporti con i Medici Specialisti ambulatoriali interni ed altre professionalità ( Biologi, Chimici, Psicologi) ambulatoriali. Con il successivo Accordo per l'attuazione della norma finale n. 6, l’ACN 23 marzo 2005 si applica ai medici veterinari che saranno chiamati ad operare in aziende ed enti del servizio sanitario nazionale compresi gli istituti zooprofilattici con un rapporto di lavoro autonomo convenzionato. L’Accordo, approvato dalla Conferenza Stato Regioni, deve essere applicato in tutte le Regioni. ■


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22 Info Regioni Lombardia

VETERINARIA 35 | 2008

L’Ordine di Milano promuove il mese del microchip Campagna del Comune e dell’Ordine di Milano per invitare i cittadini a microchippare i loro cani al 1° ottobre e per tutto il mese, il Comune di Milano lancia una campagna per invitare i cittadini a dotare il proprio cane del ‘chip’ identificativo. ‘Il mese del chip’ è stato organizzato con l’Asl Città di Milano e l’Ordine provinciale dei medici veterinari ed è patrocinato dal ministero del Lavoro, della salute e delle politiche sociali, dalla Regione Lombardia, dai 6 comuni dell’area Nord di Milano interessati dal 2009 al processo di aggregazione nell’Asl Milano (Bresso, Cormano, Cinisello Balsamo, Cusano Milanino, Cologno Monzese e Sesto San Giovanni). Pur essendo obbligatoria in Lombardia dal 1987 l’iscrizione all’Anagrafe canina regionale (Acr), a Milano risultano registrati solo 55 mila cani (25 mila col tatuaggio e 30.641 con il microchip), su un totale di 120 mila esemplari. Da qui l’iniziativa che intende sensibilizzare i padroni a iscrivere i propri cuccioli all’Anagrafe e ad applicare il chip. Per tutto il mese di ottobre ci si potrà recare dal veterinario o all’Asl, e far applicare l’apparecchio al proprio cane al prezzo

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minimo consentito: circa 35 euro anziché 50. Inoltre, per il 26 ottobre ai Giardini Montanelli, è in programma la ‘Giornata del chip’ durante la quale il congegno sarà applicato a prezzi ancora più bassi. “Sicurezza e responsabilità: sono questi gli obiettivi che vogliamo ottenere con la campagna di sensibilizzazione - spiega l’assessore comunale all’Arredo, decoro urbano e verde, Maurizio Cadeo - Ancora molti milanesi non hanno applicato il chip al proprio animale, dimenticandosi che il cane ha una probabilità su 150 di perdersi, ma se si perde e non è stato registrato ha meno di 6 probabilità su 100 di essere ritrovato. Con il chip, invece, le probabilità che venga riconsegnato salgono al 94%”, precisa. La presidente dell’Ordine di Milano, Carla Bernasconi: “spezzerei una lancia a favore dei gatti, perché non esiste una anagrafe felina ma solo una sezione all’interno di quella canina. Eppure anche i gatti si perdono e quando accade è praticamente impossibile ritrovarli. Per il futuro forse qualcosa si può fare, il problema è che a Milano ci sono 100mila gatti

di proprietà ma non esiste ancora una legge nazionale”. “Sebbene il fenomeno del randagismo sia in calo, non si può lasciare al caso il riconoscimento dei cani, sia che vengano smarriti e debbano essere ricondotti alla loro famiglia, sia che vengano abbandonati e si debbano individuare le responsabilità di chi si libera del proprio cane - aggiunge Gianluca Comazzi, garante per la tutela degli animali del Comune - ‘Il mese del chip’ fa leva proprio sulla responsabilità dei proprietari di cani, che hanno il diritto-dovere di registrare il proprio animale all’anagrafe canina pubblica. Il chip, ovvero il microtrasponditore identificativo, potrà essere applicato sia presso i veterinari liberi professionisti sia nelle strutture del Dipartimento veterinario dell’Asl. Combattere con ogni strumento l’abbandono degli animali è un segno di civiltà che una città come Milano non può e non deve trascurare. Da questa iniziativa ci aspettiamo molto, ma soprattutto ci auguriamo una risposta concreta dei cittadini che ancora troppo numerosi tengono cani in famiglia senza registrarli”. (Adnkronos Salute) ■

LODI, LA FACOLTÀ INAUGURA CENTRO ZOOTECNICO ttività didattiche e di ricerca nel settore degli animali di interesse zootecnico come bovini, suini, avicoli, conigli e pesci: è quanto si propone di offrire il nuovo Centro Zootecnico Didattico Sperimentale del Polo di Lodi, che è stato inaugurato il 6-10-2008 alla presenza del Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Luca Zaia. Il Centro accoglierà le attività didattiche dei corsi di laurea, di dottorato, di scuole di specializzazione e corsi di aggiornamento post-laurea, oltre ad azioni di promozione, divulgazione scientifica e assistenza tecnica, per avvicinare gli operatori del settore alle novità tecnologiche e allo sviluppo di imprese zootecniche e agro-alimentari. Il nuovo centro inoltre sarà suddiviso in tanti settori quanti sono i cicli di allevamento per ogni specie: sono stati realizzati due stabulari, uno per piccoli (topi, ratti, conigli, cavie) e uno per grossi animali (bovini, suini), mentre nel prossimo futuro è prevista la realizzazione di un mangimificio per mangimi sperimentali, di un laboratorio di bioingegneria e di strutture per la preparazione del latte e della carne. Il Centro Zootecnico Didattico Sperimentale s'inserisce nelle iniziative dell'Accordo di Programma per il trasferimento a Lodi della Facoltà di Medicina Veterinaria, nato dalla collaborazione dell'Università degli Studi di Milano con il Comune, la Provincia e la Camera di Commercio di Lodi e la Regione Lombardia. Intervengono all'inaugurazione, il rettore Enrico Decleva, il preside di Medicina Veterinaria, Eugenio Scanziani e Giovanni Savoini, responsabile del nuovo Centro. All'inaugurazione seguirà la visita al Centro Zootecnico Didattico Sperimentale. (fonte:unimi.it)

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Randagismo Info Regioni

VETERINARIA 35 | 2008

Anagrafe canina, emanato il Regolamento in Molise a Regione Molise ha pubblicato sul proprio Bollettino Ufficiale (n.23 del 1 ottobre 2008) il Regolamento per la gestione dell'anagrafe canina (in attuazione alla legge regionale 4 marzo 2005, n. 7, articolo 2, comma 2, lettera A). Il regolamento disciplina la gestione dell’anagrafe anche attraverso strumenti informatici e l’utilizzo di microchip come unico sistema di identificazione dei cani. L’identificazione dei cani nel territorio regionale è obbligatoria e viene effettuata esclusivamente attraverso microchip, forniti dai Servizi Veterinari

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IL RANDAGISMO IN PUGLIA ono 70.161 i cani randagi che nell’anno 2007, l'ufficio veterinario dell'assessorato alle politiche della salute è riuscito ad identificare attraverso una operazione di monitoraggio e censimento della popolazione canina. È il presidente della commissione d'indagine sul randagismo, Carlo Laurora, a consegnare il dossier ai componenti della stessa commissione speciale spiegando che "la Regione ha inteso porre in essere una serie di iniziative per il controllo del fenomeno del randagismo, che è una vera e propria emergenza da diverso tempo, con implicazioni di ordine pubblico, di igiene e con oneri altissimi per la pubblica amministrazione". Sempre in riferimento al 2007, dai dati raccolti risultano in Puglia 66 canili sanitari, 78 canili rifugio, con una capienza totale di 22.729 cani, a fronte dei 70.161 cani randagi come già detto e 120.939 cani di proprietà. La normativa vigente dispone per ciascun comune l'obbligo di possedere un canile sanitario, dotato di un numero limitato di posti-cane (in genere una decina) per poter tenere in osservazione i cani accalappiati. In particolare i dati riferiti a ciascuna Asl possono essere così classificati: Br/1: 6 canili sanitari, 7 canili rifugio, 1.315 cani di proprietà, 2.500 cani randagi. Le/1: 9 canili sanitari, 10 canili rifugio, 26.509 cani di proprietà, 2.850 cani randagi; Le/2: 15 canili sanitari, 10 canili rifugio, 11.000 cani di proprietà, 3.000 cani randagi; Ta/1: 9 canili sanitari, 12 canili rifugio, 34.000 cani di proprietà, 12.000 cani randagi; Ba/2: 5 canili sanitari, 12 canili rifugio, 6.844 cani di proprietà e 1.160 cani randagi; Ba/3 nessun canile sanitario, 5 canili rifugio, 417 cani di proprietà e 700 cani randagi; Ba/4: 3 canili sanitari, 4 canili rifugio, 3.304 cani di proprietà e 10.000 cani randagi; Ba/5: 2 canili sanitari, 2 canili rifugio, 6.500 cani di proprietà e 3.000 cani randagi; Bat/1: 5 canili sanitari, 6 canili rifugio, 9.640 cani di proprietà e 6.220 cani randagi; Fg/1:7 canili sanitari, 5 canili rifugio, 6.321 cani di proprietà, 10.000 cani randagi; Fg/2: 3 canili sanitari, 3 canili rifugio, 262 cani di proprietà, 15.000 cani randagi; Fg/3: 2 canili sanitari, 2 canili rifugio, 14.827 cani di proprietà, 4.241 cani randagi. La giunta regionale ha previsto nel Dief del 2008 lo stanziamento di 1 milione di euro per le attività dei servizi veterinari delle Asl finalizzato alla sterilizzazione di 20.000 cani presenti sul territorio. (Fonte: Brindisisera.it)

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dell’Azienda sanitaria regionale del Molise. La gestione dei dati dell’anagrafe canina regionale viene effettuata per mezzo del programma informatico di gestione dell’anagrafe canina predisposto dall’Ufficio Anagrafe zootecnica del servizio veterinario regionale, denominato “Banca dati dell’anagrafe canina della Regione Molise”, in grado di colloquiare con l’anagrafe canina nazionale istituita presso il Dipartimento della Sanità pubblica veterinaria, la Nutrizione e la Sicurezza alimentare del Ministero della Salute.

Tutte le certificazioni veterinarie che prevedono la segnalazione dell’identità di un cane devono riportare il numero di codice identificativo dell’animale. Il regolamento definisce inoltre i compiti dei Servizi Veterinari e l'autorizzazione dei veterinari liberi professionisti. L’inosservanza delle norme da parte dei proprietari è punita con sanzioni amministrative. Qualora il proprietario del cane al quale sia già stato impiantato un microchip al momento dell’iscrizione in anagrafe risulti sprovvisto della certificazione veterinaria (arti-

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colo 11), è punito con una sanzione pari a 25 euro, oltre alla tariffa prevista per l’iscrizione in anagrafe, ad eccezione dei cani identificati prima dell’entrata in vigore del regolamento. Venticinque euro di sanzione per il veterinario che utilizzi un microchip regionale per un proprietario che risiede in territorio extra regionale. Venticinque euro anche quando al momento dell’iscrizione in anagrafe regionale risulta che l’animale sia già stato identificato da un veterinario extra regionale e non risulti iscritto nell’anagrafe della regione. Chiunque cede, anche a titolo gratuito, un cane non identificato e registrato in banca dati, è punito con una sanzione cha va da 80 euro a 480 euro. Chi acquista o riceve, anche a titolo gratuito, una cane non identificato e registrato in banca dati, è punito con una sanzione da euro 40 a euro 240. ■


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24 Europa BSE

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VETERINARIA 35 | 2008

Farine di pesce nell'alimentazione dei giovani ruminanti La Commissione UE ne consente la reintroduzione opo sette anni le farine di pesce sono riammesse dalla legislazione comunitaria tra i mangimi animali. A consentire l'uso, nell'alimentazione dei giovani ruminanti, di proteine prodotte a partire dai pesci è il Regolamento n. 956/2008,

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pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale europea (L. 260/8 del 30 settembre 2008). Lo comunica il Commissario di Governo alle Emergenze Zootecniche, Ettore Ianì. Si tratta, spiega il comunicato, di una deroga al divieto di somministrazione di proteine animali, introdotto in piena "crisi mucca pazza" dal Regolamento n. 999/2001 del Parlamento eu-

ropeo e del Consiglio (Disposizioni per la prevenzione, il controllo e l'eradicazione di alcune encefalopatie spongiformi trasmissibili). La deroga riguarda esclusivamente le farine di pesce. Dunque, nell'alimentazione di bovini, ovini e caprini continua ad essere proibito l'uso di farine di carne e di ossa, provenienti da mammiferi.

La modifica, che entrerà in vigore il 20 ottobre, è stata decisa dalla Commissione europea sulla base di un parere dell'Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA), parere secondo il quale il "rischio per la salute, derivante alla somministrazione ai ruminanti di farine di pesce, è remoto". Tale rischio è controbilanciato dalle prescrizioni rigorose relative alla produzione di farine di pesce e dai controlli effettuati su ogni partita importata nei territorio degli Stati membri. Lo stesso Regolamento 956 stabilisce indicazioni specifiche in merito alle condizioni di imballaggio, etichettatura e trasporto. Infine, per garantire che i mangimi in questione siano utilizzati solo per l'alimentazione di giovani ruminanti non svezzati, il loro uso dovrà essere limitato alla produzione di sostituti del latte, distribuiti in forma secca e somministrati dopo diluizione in una determinata quantità di liquido, destinati all'alimentazione degli animali come completamento o in sostituzione del latte materno postcolostrale prima dello svezzamento. ■

1ST EUROPEAN VETERINARY WEEK a Commissione Europea organizza la prima Settimana Europea Veterinaria. Dal 10 al 16 novembre la FVE e la Presidenza francese dell’Unione daranno visibilità alla professione e alle sue competenze. Ci sarà una conferenza d’apertura il 10 novembre a Bruxelles dal titolo "One Health: Healthy Animals = Healthy People" con lo scopo di stimolare la collaborazione fra gli attori della sanità, che agiscono in settori diversi, ma per un medesimo fine di salute e benessere. Il punto di contatto è proprio l’animale, la sua salute e la sua tutela. La Settimana Europea Veterinaria sarà incentrata sull’analisi dell’impatto che elevati livelli di salute animale possono avere sulla salute dell’uomo e dei consumatori e sul tema della biosicurezza alle frontiere e in allevamento. Saranno coinvolti i vertici della veterinaria degli Stati Membri, rappresentanti delle istituzioni comunitarie e gli “stakholders”, fra i quali gli addetti del settore dei trasporti. La Settimana proseguirà le celebrazioni alla General Assembly della FVE ad Hannover ("One Health" e "Prevention is better than cure)."dove si riuniranno circa 800 Colleghi da tutta Europa. I temi che emergeranno dall’Assemblea in relazione alle nuove strategie per il benessere animale e al ruolo del veterinario pratico saranno portati all’attenzione delle autorità comunitarie per essere tradotte in azioni politiche. In Italia la European Veterinary Week sarà celebrata dalla FNOVI in concomitanza con il Consiglio Nazionale di novembre. Da metà ottobre sarà online un sito dedicato alle iniziative della Settimana: http://www.one-health.eu

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26 Europa Ovicaprini

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VETERINARIA 35 | 2008

Rinviato al 2011 il codice singolo di identificazione Disposizioni transitorie di trasporto in attesa che una parte sostanziale di ovini e caprini sia identificata con mezzi elettronici l regolamento (CE) n. 21/2004 stabilisce l’obbligatorietà, dal 31 dicembre 2009, dell’identificazione elettronica di tutti gli animali nati dopo tale data. Tuttavia, per il primo anno dopo il 31 dicembre 2009, la maggior parte degli animali sarà identificata solo con identificatori convenzionali non elettronici poiché tali animali saranno nati prima di quella data. Durante questo anno gli animali identificati sia con mezzi elettronici che convenzionali, saranno trasportati e trattati insieme. La Commissione Europea ha quindi ritenuto opportuno rinviare al 1 gennaio 2011 la data a partire dalla quale il documento di trasporto deve contenere il codice singolo di identificazione di ciascun animale (Regolamento CE n. 933/2008). La disposizione viene così posticipata al momento in cui una parte sostanziale della popolazione ovina e caprina sarà già stata identificata con mezzi elettronici. Secondo la Commissione, sarebbe gravoso per gli operatori separare i pochi animali con identificatori elettronici e registrare i loro singoli codici. Altrettanto oneroso sarebbe chiedere l’installazione di sistemi elettronici di lettura per registrazioni singole quando la maggior parte de-

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gli animali trasportati continua a essere identificata con marchi auricolari convenzionali non elettronici. Riguardo all’obbligo di registrare i singoli codici animali nel documento di trasporto si dovrà tener conto della particolare situazione degli animali nati prima del 1° gennaio 2010. I rischi connessi al trasporto di tali animali a un impianto di macellazione sono pochi e non giustificano l’onere amministrativo supplementare che tale obbligo impone. Animali trasportati direttamente a un macello vanno perciò sottratti a tale obbligo, indipendentemente dalla data del loro trasporto. Anche se gli animali nati prima del 1 gennaio 2010 rappresentano ancora una parte sostanziale della popolazione ovina e caprina nel 2011, i rischi legati al loro trasporto continueranno a diminuire in proporzione alla diminuzione del numero di tali animali fino al 31 dicembre 2011. I trasporti di tali animali vanno dunque esentati dall’obbligo di registrare singoli codici animali nel documento di trasporto fino al 31 dicembre 2011. Le disposizioni transitorie stabilite dal Regolamento 933/2008 entreranno in vigore il 14 ottobre. ■

EFSA, PIANO 2009-2013 l consiglio di amministrazione dell’EFSA ha iniziato a discutere il piano strategico 2009-2013, che fissa gli obiettivi strategici futuri in un contesto in rapida evoluzione per il settore della sicurezza alimentare umana e animale. Il piano strategico delinea la visione di un’organizzazione in cui la qualità del lavoro e la capacità di rispondere alle necessità dei gestori del rischio saranno il risultato di una continua collaborazione con gli Stati membri, le istituzioni partner europee e le parti interessate. “Con oltre 1000 relazioni e pareri scientifici al proprio attivo, l’EFSA ha oggi un ruolo ben consolidato. Nel piano abbiamo definito le priorità fondamentali e questo ci dà modo di gestire le sfide e le opportunità di domani continuando contemporaneamente a rafforzare la tutela dei consumatori in tutta l’Unione europea”, ha dichiarato Catherine Geslain-Lanéelle, direttore esecutivo dell’EFSA. Il mondo si trova ad affrontare una serie di cambiamenti significativi che avranno ripercussioni sul lavoro dell’organismo europeo di vigilanza sulla sicurezza alimentare nei prossimi cinque anni. Vi è inoltre, non meno importante, il fatto che la globalizzazione dei mercati mondiali aumenterà le probabilità di rischi nuovi o riemergenti, mentre i cambiamenti climatici e la sostenibilità delle pratiche di produzione alimentare europee richiederanno un approccio maggiormente integrato alla valutazione del rischio, che affronti i rischi lungo tutta la catena alimentare. Le nuove tecnologie e le innovazioni nella produzione di cibi e mangimi solleciteranno inoltre l’EFSA a restare al passo con gli ultimissimi sviluppi scientifici. Il piano strategico, che fornirà la base per i programmi di lavoro annuali dell’EFSA, sarà oggetto nelle prossime settimane di una consultazione pubblica sul sito dell’EFSA, mentre in dicembre la redazione finale sarà presentata per adozione al consiglio di amministrazione.

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SIVE Dalle Associazioni

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3° SKIVE Resort Meeting Appuntamento in Val Gardena dal 11 al 13 dicembre a Società Italiana Veterinari per Equini organizza per il terzo anno consecutivo lo SKIVE Resort Meeting. Quest’anno l’appuntamento è dal 11 al 13 dicembre presso l’Hotel Antares, Selva di Val Gardena in provincia di Bolzano. Il programma scientifico sarà strutturato su due sale con la presenza di due relatori di fama internazionale: Michelle LeBlanc per la sala di riproduzione e

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LA SIVE ALLA FIERACAVALLI DI VERONA

SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER EQUINI SOCIETÀ FEDERATA ANMVI

Parassitosi da elminti gastrointestinali degli equidi: attualità e nuove prospettive Venerdì 7 Novembre 2008 Verona, FieraCavalli Auditorium Verdi ®

arassitosi da elminti gastrointestinali degli equidi: attualità e nuove prospettive. È questo il titolo del Seminario che la SIVE organizza quest’anno nell’ambito della Fieracavalli di Verona, la più grande manifestazione europea del settore. A trattare l’argomento ci saranno James L. Duncan, Professore Emerito dell’Università di Glasgow e Claudio Genchi, Ordinario di Malattie Parassitarie della Facoltà di Medicina Veterinaria - Dipartimento di Patologia Animale, Igiene e Sanità Pubblica Veterinaria dell’Università di Milano. L’evento si propone di fornire ai professionisti che lavorano nel comparto equino conoscenze aggiornate sulla biologia dei parassiti e sulla epidemiologia delle malattie da essi causate e sui programmi di controllo antielmintico. Particolare attenzione sarà posta alla ecologia dei parassiti e ai vari aspetti dell’epidemiologia all’interno delle popolazioni equine a seconda delle varie tipologie di allevamento e al concetto di “rifugia” al fine di allentare i fenomeni di antielmintico resistenza che stanno coinvolgendo un numero crescente di gruppi di farmaci e sempre più ampie porzioni di popolazione equina. Saranno inoltre discussi possibili protocolli di trattamento e controllo anche in relazione ai recenti dati di antielmintico resistenza in Europa e in Italia e l’utilizzo dei farmaci e delle associazioni di farmaci al fine di un loro uso razionale e commisurato al rischio e alla situazione parassitaria degli animali. Le iscrizioni sono aperte fino al 26 ottobre. Dopo tale data sarà possibile iscriversi solo in sede congressuale. Programma e scheda di iscrizione sono disponibili on line all’indirizzo: www.sive.it

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Sue Dyson per la sala di ortopedia. Il programma prevede argomenti molto specialistici con ampio spazio per la discussione interattiva e il confronto su casi clinici presentati dai relatori. Oltre all'aspetto scientifico lo Skive Resort propone ai veterinari ippiatri un'occasione più unica che rara di trascorrere alcuni giorni in amicizia e convivialità all'insegna del divertimento e dello sport: per tutta la mattinata fino all'inizio dei lavori previsto per le ore 16.00 i veterinari avranno la possi-

bilità di scatenarsi sulle magnifiche piste da sci del Dolomiti Superski, ammirare i meravigliosi paesaggi innevati delle cime dolomitiche, godere di momenti di relax nell'attrezzatissimo centro benessere dell'hotel: la sera ci sarà modo di apprezzare la buona cucina locale con cene in ristorante o cena tipica in uno chalet di montagna da raggiungere con il gatto delle nevi. Una bella avventura che continua da 3 anni sotto il segno della SIVE! ■

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28 Agenda Pet-Therapy

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Terapie e Attività Assistite in Italia: attualità, prospettive e proposta di linee guida l dipartimento di Biologia cellulare e Neuroscienze dell’Istituto Superiore di Sanità organizza il prossimo 4-5 dicembre un corso sulla Pet therapy dal titolo “Terapie e Attività Assistite in Italia: attualità, prospettive e proposta di linee guida”. Il corso che si terrà presso l’Aula Bovet dell’Istituto Superiore di Sanità, sarà strutturato in lezioni teoriche ed esercitazioni pratiche che si articoleranno in gruppi di discussione ed esercitazioni con filmati. Gli obiettivi del Corso rientrano tra quelli identificati dal Piano Sanitario Nazionale, particolarmente per quanto riguarda: la promozione della salute, la minimizzazione del dolore e della sofferenza nei percorsi di cura, l’umanizzazione dell’ospedale e le cure palliative, la presa in carico della non autosufficienza, la tutela della salute nelle prime fasi di vita, infanzia e adolescenza, la tutela della salute mentale. In Italia la Pet Therapy è stata riconosciuta come cura ufficiale dal Decreto del Presiden-

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te del Consiglio dei Ministri del 28 febbraio 2003. Tale Decreto ha sancito per la prima volta nella storia del nostro Paese il ruolo che un animale può avere nella vita affettiva di una persona, nonché la valenza terapeutica degli animali da compagnia. Negli ultimi anni si sta assistendo a un fiorire di iniziative che utilizzano soggetti animali a fini terapeutici. Tali attività, che hanno spesso un carattere spontaneo, sono estremamente eterogenee e necessitano di validi strumenti metodologici che le accompagnino, al fine di salvaguardare tanto la salute umana che il benessere degli animali impiegati nelle terapie. Nel fare il punto sulla situazione italiana in materia di Pet Therapy, il Corso si rivolge alle molteplici figure professionali coinvolte, per definire gli ambiti applicativi e gli standard scientifici e tecnici necessari per una buona pratica di tali terapie. Sulla base dei dati che emergeranno verranno redatte delle Linee Guida dirette a tutti gli operatori del settore.

Per informazioni sul corso: Telefono: 06 4990 2039 Fax: 06 4957 821 E-mail: nadia.francia@iss.it; francesca.capone@iss.it; alessandra.berry@iss.it.

Il Corso è destinato prioritariamente al personale del SSN - medici, infermieri, biologi, veterinari, riabilitatori, psicologi ed educatori cinofili. Saranno ammessi un massimo di 30 partecipanti.

TROFEO DI TENNIS VNN PURINA 2008 i svolgeranno a Genova, nell'ambito dell'organizzazione del II° Convegno VNN Purina in collaborazione con Scivac, le finali del Trofeo di Tennis VNN Purina 2008. L'evento sarà ospitato dal Tennis club Genovese 1893, prestigioso circolo cittadino, sito in Via Galata, grazie alla disponibilità dell'avvocato Michele Mordiglia. Nel pomeriggio di venerdi 14 novembre, a partire dalle ore 14.30, scenderanno in campo gli atleti per disputare la finale di Singolo Maschile, Singolo Femminile e Doppio Misto. Il trofeo presentato nell'ambito del Congresso Veterinario Scivac di Milano in marzo di quest'anno, ha visto lo svolgimento delle eliminatorie in diverse città Italiane. La premiazione dei vincitori avrà luogo nell'ambito del II° Convegno VNN Purina-Scivac che si svolgerà il 15 novembre 2008 a Fiera Del Mare - FieraCongressi a Genova. Per maggiori info: www.purina.vet.breederclub.it

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MALATTIE INFETTIVE DEL CANE: UN APPROCCIO MODERNO A DIAGNOSI, TERAPIA E PROFILASSI

Cremona, 6/8 Novembre 2008 Centro Studi SCIVAC ECM: In fase di accreditamento

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DIRETTORE Mario Caniatti, Med Vet, Dipl ECVP, Milano

I FONDAMENTI DELL’ANESTESIA Cremona, 28/31 Ottobre 2008 Centro Studi SCIVAC ECM: In fase di accreditamento DIRETTORE Emilio Feltri, Med Vet, Tortona (AL) RELATORI Antonello Bufalari, Med Vet, PhD, Perugia Marco Caldin, Med Vet, Dipl ECVCP, Padova Federico Corletto, Med Vet, CerVA, Dipl ECVA, MRCVS, Cambridge (UK) Emilio Feltri, Med Vet, Tortona (AL) Diego Fonda, Prof Med Vet, Dipl ECVA, Milano Adriano Lachin, Med Vet, Venezia Giorgio Neri, Med Vet, Consulente ANMVI, Novara Attilio Rocchi, Med Vet, Vienna Luca Zilberstein, DVM, Phd, Maisons-Alfort (F) ISCRIZIONE Partecipazione a numero chiuso (36) QUOTE Soci SCIVAC: € 700,00 + IVA 20% Non soci: € 850,00 + IVA 20%

RELATORI Ugo Federico Bonfanti, Med Vet, Dipl ECVP, Milano Mario Caniatti, Med Vet, Dipl ECVP, Milano Carlo Masserdotti, Med Vet, Dipl ECVP, Brescia ISCRIZIONE Partecipazione a numero chiuso (36) QUOTE Soci SCIVAC: € 550,00 + IVA 20% Non soci: € 700,00 + IVA 20%

ECM: In fase di accreditamento

AMBIENTE, STRESS, ALIMENTAZIONE: COME E QUANTO INFLUENZANO LE PRINCIPALI PATOLOGIE DEL CANE GIGANTE E DEL GATTO Genova, 15 Novembre 2008 Palazzo del Lavoro - Fiere di Genova Piazzale Kennedy, 1 - 16129 Genova ECM: In fase di accreditamento RELATORI Stefano Bo, Med Vet Clementine Jeanne-Philippe, DVM, PhD Joel Dehasse, DVM, Dipl ECVBM-ca Danielle Gunn-Moore, BSc, BVM&S, PhD, ILTM, MACVSc, MRCVS Giovanni Majolino, Med Vet Bruno Peirone, Med Vet, Università di Torino Roberto Santilli, Med Vet, Dipl ACVIM-CA (Card) CHAIRMAN Paola Scapin, Med Vet, Presidente ALIVELP, Presidente Senior Delegazione Regionale SCIVAC Liguria

RELATORI Nicola Decaro, Med Vet, Bari Katrin Hartmann, Prof Dr Med Vet, Dipl ECVIM-CA, Monaco (D) Saverio Paltrinieri, Med Vet, PhD, Dipl ECVCP, Milano RESPONSABILE SCIENTIFICO Saverio Paltrinieri, Med Vet, PhD, Dipl ECVCP, Milano


Dalle Aziende

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Candiosauro, il primo dermatologico specifico per rettili? o bisogno di un prodotto dermatologico specifico per l’utilizzo nei rettili allevati! Sino a pochi anni or sono, una tale richiesta sarebbe stata accolta per lo meno con un sorriso ironico. Oggi non è più così. Grazie all’Istituto Farmaceutico Candioli la classe veterinaria, e in particolare chi si occupa in modo specifico di medicina dei rettili, ha a disposizione un prodotto dermatologico specifico: CANDIOSAURO Dermogel. Sperimentato con successo su varie specie di rettili (tartarughe, iguane, pitoni, ecc) CANDIOSAURO Dermogel è un’emulsione a base di clorexidina digluconato,

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RECENSIONI L’UOMO CHE PARLA AI CANI Dal più famoso dog trainer del mondo il metodo rivoluzionario per capire davvero il vostro cane Cesar Millan Melissa Jo Peltier Salani Editore Euro 14 – Pagine 296 Profondo e straordinario conoscitore del comportamento e del “linguaggio” dei cani, fondatore del Dog Psychology Center per il recupero e il “reinserimento” dei cani più problematici, Cesar Millan è una vera e propria star. Il suo programma The Dog Whisperer in onda sul National Geographic Channel è seguito costantemente da milioni di telespettatori. A lui si sono rivolti celebri attori e attrici di Holliwood, imprenditori miliardari e personaggi influenti del mondo della comunicazione, tutti con lo stesso problema: come fare a stabilire un rapporto equilibrato con il proprio cane? Come rendere felice il proprio amico a quattro zampe? In questo libro, che ha venduto oltre un milione e mezzo di copie, Cesar Millan spiega i fondamenti del proprio metodo: imparare a trattare (e rispettare) il cane in quanto animale; evitare ogni forma di umanizzazione; smettere di credere che il cane abbia le stesse necessità di un bambino. Perché spesso non è il cane ad aver bisogno di addestramento: è il padrone. I comportamenti, le nevrosi e le abitudini umane, infatti, sono quasi sempre la causa delle ansie, degli squilibri e delle ossessioni dei cani. Una guida completa, ricca di esempi tratti dall’esperienza diretta dell’autore, che ci aiuta a comprendere la psicologia e il linguaggio del nostro cane e ci permette di creare con lui un legame appagante, profondo e duraturo.

olio essenziale di Melaleuca, acido glicirretico e acido oleico, che può essere utilizzata nel trattamento dermatologico complementare di molte patologie del tegumento che affliggono i rettili allevati: ustioni, disecdisi, lesioni ulcerative e traumatiche, infezioni batteriche e fungine superficiali, ulcerazioni e necrosi della corazza (SCUD). L’utilizzo di CANDIOSAURO Dermogel è in grado di prevenire la disidratazione dei tessuti profondi, evitare la for-

mazione di escare, controllare la colonizzazione batterica e fungina, modulare la risposta infiammatoria locale e ridurre i tempi di cicatrizzazione. Quest’ultima peculiarità è di notevole interesse nella medicina dei rettili, considerati i lunghi tempi di guarigione delle ferite che contraddistinguono questi animali. La caratteristica formulazione di CANDIOSAURO Dermogel consente di facilitare l’applicazione da parte del proprietario, di aumentare al

massimo il tempo di contatto dei principi attivi con la superficie corporea e di evitare fenomeni di disidratazione. L’ottima tollerabilità locale e sistemica consente cicli di applicazione prolungati. CANDIOSAURO Dermogel è distribuito in flacone da 75 ml dotato di apposita cannula atraumatica, che ne facilita l’applicazione anche nelle aree più difficilmente raggiungibili. ■


30 Calendario attività Dal 12 ottobre al 14 novembre Per visualizzare i programmi degli eventi di tutte le società clicca su www.evsrl.it/eventi Edizioni Veterinarie E.V. srl

12 OTT 12 OTT 12 OTT 12 OTT 12 OTT 13 - 16 OTT 18 - 19 OTT 18 - 19 OTT 19 OTT 19 OTT 19 OTT 20 - 22 OTT 23 OTT 24 - 26 OTT

INCONTRO INCONTRO REGIONALE SCIVAC VALLE D’AOSTA

INCONTRO REGIONALE SCIVAC PUGLIA INCONTRO REGIONALE SCIVAC CALABRIA Attenzione: Cambio Sede INCONTRO REGIONALE SCIVAC CAMPANIA

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC Attenzione: Iscrizioni chiuse per esaurimento posti. INCONTRO SIMVENCO SEMINARIO SCIVAC INCONTRO SIODOV INCONTRO REGIONALE SCIVAC SARDEGNA IN COLLABORAZIONE CON ASVAC INCONTRO SIARMUV

CORSO BASE DI MICROCHIRURGIA - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Lara Zava - Segreteria SIVAL - Tel. +39 0372 403541 - E-mail: info@sivalnet.it

CONVEGNO SIVAR IN COLLABORAZIONE CON ORDINE DEI MEDICI VETERINARI DI CREMONA, ASL DELLA PROVINCIA DI CREMONA CONGRESSO NAZIONALE SCIVAC

AGGIORNAMENTI IN BUIATRIA: L’ACIDOSI RUMINALE SUBACUTA DELLA VACCA DA LATTE TRA TEORIA E PRATICA COW COMFORT NELL’ALLEVAMENTO INTENSIVO DA LATTE ASPETTI PRATICI E NORMATIVI - CremonaFiere Spa, Cremona - ECM: Ric. Accr. - Per info: Paola Orioli - Serg. e Commissione Scientifica SIVAR - Tel. +39 0372 403539 - E-mail: info@sivarnet.it 60° CONGRESSO NAZIONALE SCIVAC - DECISIONI ED ERRORI IN MEDICINA VETERINARIA: DALLE CONVINZIONI E ANEDDOTI ALLE EVIDENZE - Centro Congressi Quattrotorri, Perugia - Via Corcianese, 260/A - ECM: Richiesto Accr. - Per info: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it IL CONTROLLO DELLE ZOONOSI: UN APPROCCIO DI FILIERA - CremonaFiere - Piazza Zelioli Lanzini, 1 ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Lara Zava - Segreteria AIVEMP - Tel. +39 0372 403541 E-mail: segreteria@aivemp.it 2° IT. ANESTESIA: I PARTE - I FONDAMENTI DELL’ANESTESIA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it

28 - 31 OTT 3 - 4 NOV

CORSO SCIVAC Attenzione: Iscrizioni chiuse per esaurimento posti.

3 - 5 NOV

EMERGENZA O NON EMERGENZA..QUESTO È IL PROBLEMA RICONOSCIMENTO E TRATTAMENTO DELLE PIU’ COMUNI EMERGENZE IN MEDICINA VETERINARIA - Palace Hotel Bari - Via Lombardi,13 - ECM: Rich. Accr. - Per info: Monica Borghisani - Segr. Del. Reg. SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it AGGIORNAMENTI IN NEUROLOGIA - Castello Ruffo di Calabria - SCILLA (RC) - PIAZZA DUOMO - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it DIAGNOSI E PREVENZIONE DELLA FIP - Complesso Turistico Averno - Pozzuoli (NA) - Via Monte Nuovo Licola Patria, 85 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it DIAGNOSTICA PER IMMAGINI: II PARTE - ECOGRAFIA CLINICA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it UN MALATO, LA SUA CURA. RIFLESSIONI SUL TEMA ATTRAVERSO L’ANALISI DI CASI CLINICI TRATTATI CON MNCV - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it EPILESSIA DEL CANE E DEL GATTO: SIAMO ALL’INIZIO DI UNA NUOVA ERA? - Crowne Plaza - Centro Congressi, Padova - Via PO 197 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it ONCOLOGIA DEL CAVO ORALE: TERAPIE CHIRURGICHE E TRATTAMENTI ALTERNATIVI - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: socspec@scivac.it ASVAC - AGGIORNAMENTI IN MEDICINA FELINA - Sassari, Facoltà di Medicina veterinaria - Via Vienna, 2 ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it MEDICINA D’URGENZA - SQUILIBRI ACIDO-BASE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: socspec@scivac.it

CORSO SIVAL IN COLLABORAZIONE CON SCIVAC

SEMINARIO AIVEMP IN COLLABORAZIONE CON ORDINE DEI MEDICI VETERINARI DI CREMONA E ASL DI CREMONA ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC Ultimi posti disponibili

24 OTT

SEMINARIO SIRE & SIOCE “CHIRURGIA RIPRODUTTIVA NELLA FATTRICE” - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE Tel. +39 0372 403502 - E-mail: info@sive.it EPILESSIA E CONVULSIONI: APPROCCIO CLINICO, DIAGNOSTICO E TERAPEUTICO - Auditorium comunale Villair di Quart - Fraz. Bas Villair ,19 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it

CORSO SCIVAC

CORSO AVANZATO INTENSIVO - BASI DI CHIRURGIA EPATICA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it GIORNATE DI APPROFONDIMENTO IN PRACTICE MANAGEMENT - Abitart Hotel, Roma - Via Pellegrino Matteucci, 10/20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it

6 - 8 NOV

CORSO SCIVAC Ultimi posti disponibili

CORSO DI CITOLOGIA 2 - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it

7 - 8 NOV

CORSO SCIVAC Attenzione: Evento annullato.

CORSO DI APPROFONDIMENTO - PROBLEMI DIAGNOSTICI E TERAPEUTICI IN DERMATOLOGIA DEL CANE E DEL GATTO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it SEMINARIO “PARASSITOSI DA ELMINTI GASTROINTESTINALI DEGLI EQUIDI: ATTUALITÀ E NUOVE PROSPETTIVE” - VeronaFiere - Auditorium Verdi, Verona - Viale del Lavoro, 8 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: info@sive.it ORTOPEDIA E TRAUMATOLOGIA GERIATRICA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: socspec@scivac.it SIMPOSIO SULLE PRINCIPALI MALATTIE GENETICHE DEL GATTO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: socspec@scivac.it “MEDICINA E CHIRURGIA DEL CONIGLIO E DEL FURETTO: PRINCIPALI MALATTIE INFETTIVE, PROTOCOLLI VACCINALI E CASI CLINICI CHIRURGICI” - Roma - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: info@sivae.it L’ESAME DEI VERSAMENTI CAVITARI: CITOLOGIA E NON SOLO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: socspec@scivac.it PIEMONTE - EMATOLOGIA: UN GIOCO DI LUCI E COLORI - Hotel Campanile - Rivoli (TO) - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it AGGIORNAMENTI IN NEUROLOGIA - Hotel Dora - Pozzilli (IS) - S.S. 85 Venafrana km 24.600 - - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it MEDICINA E E CHIRURGIA DEI PICCOLI MAMMIFERI - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 E-mail: info@sivae.it

7 NOV 8 - 9 NOV 9 NOV 9 NOV 9 NOV 9 NOV 9 NOV 12 - 14 NOV

SEMINARIO SIVE

INCONTRO SIOVET INCONTRO SIMEF INCONTRO REGIONALE SIVAE / SCIVAC LAZIO INCONTRO SICIV

INCONTRO REGIONALE SCIVAC PIEMONTE IN COLLABORAZIONE CON SOVEP INCONTRO REGIONALE SCIVAC MOLISE ITINERARIO DIDATTICO SIVAE / SCIVAC

laPROFESSIONE

VETERINARIA 35 | 2008

PROFESSIONE la VETERINARIA La rivista è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore Direttore Carlo Scotti Direttore Responsabile Antonio Manfredi Coordinamento Editoriale Sabina Pizzamiglio info@anmvi.it Comitato di Redazione Pierpaolo Bertaglia, Paolo Bossi, Marco Eleuteri, Giuliano Lazzarini, Pier Mario Piga, Sabina Pizzamiglio, Aldo Vezzoni Rubriche Fabrizio Pancini, Oscar Grazioli, Maria Teresa Semeraro, Giovanni Stassi Segreteria di Redazione Lara Zava professioneveterinaria@anmvi.it Grafica Francesca Manfredi grafica@evsrl.it Editore SCIVAC - Via Trecchi, 20 26100 Cremona Iscrizione registro stampa del Tribunale di Vigevano, n. 1425/03 del 30/12/2003 Concessionaria esclusiva per la pubblicità EV srl, Cremona marketing@evsrl.it Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana

Stampa Press Point, Abbiategrasso - MI fulvio@presspoint2000.it

Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27-02-2004 N. 46) art. 1, comma 1 Filiale di Milano a cura di Centro Produzione Mailings Scarl Cusago (MI) Professione Veterinaria pubblica notizie d'attualità e di rassegna i cui contenuti non rispecchiano necessariamente il pensiero della Testata. Interventi e opinioni attribuibili a Professione Veterinaria e/o all'ANMVI vengono esplicitamente indicate come tali. Chiuso in stampa il 7 ottobre 2008

SOLUZIONI

Qual è il ruolo della fibra indigeribile nella fisiologia gastroenterica del coniglio?

Un’alimentazione ricca di proteine animali

Lega il calcio alimentare in eccesso

Un’alimentazione ricca di sfarinati

Stimola la motilità gastrointestinale

Un’alimentazione povera di fibre

Favorisce le fermentazioni ciecali

Un’alimentazione ricca di vegetali

Stimola la produzione di ciecotrofo

Risposta corretta: b) SIVAE, Problemi gastroenterici degli animali esotici, Secondo incontro 2005

Cosa predispone il Furetto alla formazione di cristalli di struvite?

QUIZ 2 Risposta corretta: d) SIVAE, Problemi urogenitali negli animali esotici, Primo incontro 2005

QUIZ 1




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