Professione Veterinaria 35-2012:ok
25-10-2012
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la VETERINARIA
PROFESSIONE
A.N.M.V.I.
ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI
35 2 012
SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE
Anno 9, numero 35 dal 22 al 28 ottobre 2012
Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano
Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. soc. cons. a R.L. - Cremona
IN CATTEDRA 280 MEDICI VETERINARI
ANIMAL WELFARE IN ITALIA LA DG SANCO
TAVOLO DI FILIERA SULL’ANTIBIOTICORESISTENZA
SI APRE UNO SPIRAGLIO PER L’IRAP
ANTIDOPING LA SIVE HA SCRITTO AD ASSI
A PAGINA 3
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CHI DEVE FARE IL PRIMO PASSO?
BREVI ECM Dal raffronto con il 2011 (primo semestre) da gennaio a giugno del 2012 c’è stato un calo del 59% dei partecipanti veterinari ad eventi accreditati Ecm. Crollo del 40% degli eventi veterinari sponsorizzati.
SPRECHI Lo spreco di cibo in Italia, nell’intera filiera agro-alimentare, è pari a 5,5 milioni di tonnellate all’anno, il 16% dei consumi complessivi. Lo dichiara il Presidente Mario Monti citando una ricerca del Politecnico di Milano. Lo stesso studio rivela che lo spreco alimentare domestico è pari all’8%.
USA Jim Moran, deputato democratico della Virginia, ha presentato una proposta per introdurre metodi indolori di soppressione dei randagi. La normativa statunitense sul randagismo prevede che un cane non reclamato entro 15 giorni sia soppresso con gas letale. I cani risultano semi-coscienti quando immessi nell’inceneritore.
RIVALIDAZIONE In Gran Bretagna tutti i medici pubblici verranno esaminati ogni anno, e ogni cinque anni verrà deciso se sono ancora in grado di esercitare la professione. Lo ha annunciato il Segretario alla Salute Jeremy Hunt. Da dicembre la sanità pubblica britannica dovrà avere un responsabile incaricato di rivalidare i propri medici.
TECHNOFOOD L’Olanda cerca alternative al consumo massiccio di carne da allevamento e ha già riprodotto in vitro cellule muscolari bovine per fare hamburger sintetici. Le ultime ricerche puntano alle “bistecche d’erba”, prodotte estraendo le proteine dai vegetali.
VALLE D’AOSTA Un Ddl modifica la normativa veterinaria regionale e cambia il sistema di identificazione elettronica dei bovini: sostituzione del bolo endoruminale con un microchip auricolare.
FIRMA Contro lo sfruttamento fiscale degli animali da compagnia
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ATTIVITÀ ANMVI
La veterinaria è sempre più sociale In viaggio, nelle piazze, nelle scuole. L’ANMVI porta il Veterinario al centro delle relazioni sociali ALLE PAGINE 3-4
Leggendo il parere (negativo) reso qualche giorno fa dall’Agenzia delle Entrate all’associazione dei massofisioterapisti risulta chiaro il ruolo del Ministero della Salute ai fini dell’esenzione dall’IVA. Nel fornire la propria consulenza giuridica, l’Agenzia si è rivolta al nostro Dicastero, che nel 2001 e nel 2002 ha individuato con due decreti le prestazioni sanitarie esenti dall’applicazione dell’imposta sul valore aggiunto. Il beneficio fiscale comprende le prestazioni di diagnosi, cura e riabilitazione rese praticamente da tutte le professioni sanitarie sia mediche che tecnico-sanitarie. Siamo fuori solo noi medici veterinari e pochi altri profili. Ma, stando all’interno dei Dipartimenti di Prevenzione (indirettamente anche i llpp), diamo prestazioni di sanità pubblica al pari dei medici degli stessi Dipartimenti. Leggendo fra le pieghe dei rimandi normativi la “natura sanitaria” delle professioni IVA-esenti non sembra dipendere dalla prestazione diretta sul destinatario umano, quanto dal riconoscimento da parte del Ministero della Salute di eseguire una prestazione a tutela della salute u-
mana. In mancanza di un riconoscimento, come profilo sanitario ai fini fiscali, Finanze e Salute continueranno a palleggiarsi la competenza a decidere sull’IVA veterinaria. Ci auguriamo che il Ministero della Salute faccia il primo passo e riconsideri la portata di sanità pubblica almeno di alcune prestazioni veterinarie, quelle che vengono rese agli animali da compagnia per tutelare la sanità pubblica. Tutti gli interventi obbligatori, di identificazione e di profilassi dovrebbero essere esenti. E dovrebbero esserlo non solo perché indirettamente resi all’uomo, ma anche perché vengono eseguiti da un profilo “medico” e quindi da un professionista che, per definizione, cura gli animali prevenendo le malattie delle persone. Siamo da sempre dei contribuenti che fa comodo trascinare dentro i peggiori provvedimenti dall’Onaosi all’ECM, passando per l’intramoenia e arrivando al redditometro. Vorremmo invece essere considerati dal Ministero della Salute per quel che siamo: dei medici. Firmate e fate firmare la petizione. www.anmvi.it Carlo Scotti Direttore Editoriale
OBBLIGO DI AGGIORNAMENTO NON DEI CREDITI ECM BASTA LA PUBBLICAZIONE DI UNA NOTIZIA RIFERITA AI CREDITI ECM O L’INTERVENTO SU UN FORUM DI UN COLLEGA CHE CHIEDE SPIEGAZIONI o aggiornamenti su questo tema che subito ci arrivano richieste di chiarimento: un veterinario libero professionista è soggetto all’obbligo ECM? Da dieci anni continuiamo a rispondere di “no” sostenuti su questa posizione in modo chiaro dal parere dei nostri legali che ritengono anticostituzionale questo obbligo. La nostra continua difesa di questa posizione deriva dal fatto che, nonostante decine di sollecitazioni e richieste di modificare il sistema ECM per renderlo adeguato alle esigenze del Medico Veterinario libero professionista, nulla è mai stato fatto. Abbiamo chiesto la revisione degli obiettivi, la riduzione dei crediti annuali previsti e soprattutto la possibilità di recuperare fiscalmente tutti i costi sostenuti per ottemperare all’obbligo, come già assicuratoci e previsto dal Ministero. In dieci anni nulla è stato modificato secondo quanto da noi richiesto e pertanto non possiamo fare altro che continuare a considerarci fuori dal sistema ECM. D’altra parte l’Art. 11 del nostro Codice Deontologico, Doveri di aggiornamento professionale, evidenzia che: “È dovere del Medico Veterinario curare costantemente la propria preparazione professionale…” ma senza fare mai riferimento ai crediti ECM o a relativi obblighi. Quello che è importante per il Medico Veterinario libero professionista è aver svolto un continuo e regolare aggiornamento professionale ed essere in grado, a richiesta dell’Ordine competente, di poterlo dimostrare con attestati di partecipazione, ricevute o altri documenti. I crediti ECM acquisiti, ovviamente vanno bene, ma non sono assolutamente necessari.
A.N.M.V.I