Professione Veterinaria 36-2010:ok
28-10-2010
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la VETERINARIA
PROFESSIONE
A.N.M.V.I.
ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI
36 2010
SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE
Anno 7 numero 36 dal 25 al 31 ottobre 2010
Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano
Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. soc. cons. a R.L. - Cremona
ANCHE I LLPP NEL MIRINO DELLA CRIMINALITÀ
SULLA EAEVE IL MIUR NON FA SCONTI
UN ALTRO DIPLOMA ECVD ITALIANO
NON C’È UN CASO CAMPANIA
AIVEMP E SIVE SUGLI EQUIDI NON DPA
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BREVI
NUOVI DELITTI E PENE PIÙ SEVERE NEL CODICE PENALE
FINANZIARIA Il Parlamento ha iniziato ad esaminare il Bilancio di previsione dello Stato 2011-2013. Lo stato di previsione specifico del Ministero della salute subisce definanziamenti in nome della stabilità pubblica. Tagli in tutti i settori. Definanziata la lotta al randagismo.
APIBIOXAL La sperimentazione del farmaco APIBIOXAL si protrarrà sino al 31 di dicembre 2010. Per facilitare il reperimento dei veterinari aderenti alla sperimentazione, la Fnovi sta allestendo un elenco che sarà direttamente consultabile sul portale www.fnovi.it
MEZZO PROPRIO Medici e veterinari potranno effettuare verifiche e controlli con mezzo proprio. La Ragioneria Generale dello Stato corregge la manovra economica di luglio. Una circolare della Ragioneria dello Stato, infatti, restituisce al personale pubblico con funzioni ispettive, di controllo e verifica la possibilità di utilizzare il proprio mezzo di trasporto ottenendo il rimborso chilometrico.
PENSIONAMENTO L'Assemblea di Montecitorio ha dato il via libera definitivo al Ddl Lavoro. Critiche dai sindacati sulla possibilità di pensionamento a 70 anni dei dirigenti medici e veterinari e sulla stretta al part-time. “È il trionfo - commentano della gerontocrazia”.
UIL FPL Il Coordinamento Nazionale UIL FPL Federazione Medici ha formalizzato l'avvicendamento degli incarichi interni per la gestione delle problematiche sindacali dei veterinari. Al Collega Claudio Fantini, ora Capo Dipartimento presso la ASL RMD, subentrano Silvia Gasbarra, Fernando Fioramonti e Maurizio Albano.
SOTTOPRODOTTI Gli Stati membri hanno approvato un nuovo pacchetto di norme sui sottoprodotti di origine animale. Lo scopo del comitato permanente per la catena alimentare e la salute degli animali è di semplificare i controlli e ridurre gli oneri amministrativi. Applicazione dal 4 marzo 2011. Individuate le categorie esonerate dai controlli veterinari.
www.anmvioggi.it
CORRETTA TERAPIA
Il farmaco è nelle nostre mani Basi scientifiche e di competenza veterinaria nell’uso del farmaco studiato per gli animali A PAGINA 3
Il Disegno di legge che ratifica e dà esecuzione alla Convenzione europea per la protezione degli animali da compagnia è stato definitivamente approvato il 27 ottobre 2010 dal Parlamento italiano. È nella seconda parte (“nonché norme di adeguamento dell’ordinamento interno”) che troviamo una effettiva portata innovativa. Si va ad incidere sul Codice Penale per contrastare la tratta dall’Est dei cuccioli e per inasprire le sanzioni sul maltrattamento e sull’uccisione. È un delitto penalmente sanzionabile organizzare traffici di cani e gatti per illeciti profitti. Sono invece puniti con sanzione amministrativa l’introduzione di animali da compagnia sul territorio nazionale, il trasporto e la cessione di cani e gatti introdotti irregolarmente in Italia (senza identificazione individuale e senza certificazioni sanitarie). Il Codice Penale è stato modificato anche nelle sanzioni sul maltrattamento animale e l’uccisione. È aumentata la sanzione per uccisione di animali: reclusione “da quattro mesi a due anni” (prima era da tre mesi a diciotto mesi). Sono aumentate anche le sanzioni per il maltrattamento di animali, innalzate a diciotto mesi di reclusione o con la multa da 5.000 a
30.000 euro (prima era da tre mesi a un anno di reclusione o con la multa da 3.000 a 15.000 euro). Per quanto riguarda infine il divieto di interventi chirurgici a scopo estetico, la ratifica comporta il riconoscimento del principio stabilito in sede comunitaria di divieto generale. Nel nostro ordinamento, questo divieto vige già dal 2009 ed è previsto dall’Ordinanza 3 marzo 2009 sulla tutela dalle aggressioni dei cani. In pratica, fatta eccezione per la caudotomia eseguita e certificata da un medico veterinario per esigenze di standard nelle sole razze riconosciute dalla FCI, il taglio della coda nei cani (e le mutilazioni di orecchie, corde vocali, l’asportazione di unghie e denti) è considerato maltrattamento animale. Non rientrano nel maltrattamento animale gli interventi chirurgici eseguiti dal medico veterinario per scopi terapeutici. Gli interventi chirurgici su code, orecchie e corde vocali eseguiti per ragioni terapeutiche di medicina veterinaria, considerati necessari dal medico veterinario, nell’interesse del singolo animale, non sono vietati dalla Convenzione Europea e non sono considerati reato penale (maltrattamento) dall’ordinamento italiano, purché certificati dal medico veterinario. ■
SIAMO FUORI DAL GIOCO È VERO, DOBBIAMO AMMETTERLO, NOI CON L’ECM NON ABBIAMO PROPRIO NULLA A CHE FARE. È un sistema che ogni anno che passa diventa sempre più burocratico, complesso, complicato, fiscale. Un sistema che segue solo logiche pubbliche senza mai tenere conto delle esigenze formative del mondo professionale sanitario privato. Un sistema che sembra più essere uno strumento finanziario per il Ministero delle Finanze, che ha incassato nei primi cinque anni più di 100 milioni di euro, che un logico progetto di crescita e sviluppo dell’aggiornamento professionale. Dopo otto anni di sperimentazione gli obbiettivi dell’ECM sono ancora tutti riferiti alla medicina pubblica. Ogni volta che torniamo dalle giornate ECM organizzate a Cernobbio dal Ministero della Salute, dove abbiamo avuto modo di ribadire l’estranietà del mondo privato da questo sistema, dopo aver sentito vari interventi che parlano sempre e solo di dipendenti e di datori di lavoro, ci rendiamo sempre più conto che siamo veramente fuori da questo gioco e soprattutto che non possiamo e non vogliamo esserci. Le ultime novità condizionano talmente la presenza e l’intervento degli sponsor da rendere di scarso interesse la loro partecipazione agli eventi formativi. Per ogni iniziativa devono essere presentati tutti i contratti relativi con le aziende sponsor. Vogliamo migliorare l’aggiornamento o fare controlli fiscali? Dove è l’utilità di questa ulteriore burocratizzazione? Le aziende dovrebbero inoltre comunicare l’elenco degli invitati ad ogni iniziativa. Può aver senso per i dipendenti pubblici ma per i veterinari privati? Per loro l’aggiornamento è necessario per la crescita professionale, non hanno bisogno di obblighi o di crediti per farlo regolarmente.
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