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la VETERINARIA
PROFESSIONE
A.N.M.V.I.
ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI
36 2010
SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE
Anno 7 numero 36 dal 25 al 31 ottobre 2010
Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano
Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. soc. cons. a R.L. - Cremona
ANCHE I LLPP NEL MIRINO DELLA CRIMINALITÀ
SULLA EAEVE IL MIUR NON FA SCONTI
UN ALTRO DIPLOMA ECVD ITALIANO
NON C’È UN CASO CAMPANIA
AIVEMP E SIVE SUGLI EQUIDI NON DPA
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BREVI
NUOVI DELITTI E PENE PIÙ SEVERE NEL CODICE PENALE
FINANZIARIA Il Parlamento ha iniziato ad esaminare il Bilancio di previsione dello Stato 2011-2013. Lo stato di previsione specifico del Ministero della salute subisce definanziamenti in nome della stabilità pubblica. Tagli in tutti i settori. Definanziata la lotta al randagismo.
APIBIOXAL La sperimentazione del farmaco APIBIOXAL si protrarrà sino al 31 di dicembre 2010. Per facilitare il reperimento dei veterinari aderenti alla sperimentazione, la Fnovi sta allestendo un elenco che sarà direttamente consultabile sul portale www.fnovi.it
MEZZO PROPRIO Medici e veterinari potranno effettuare verifiche e controlli con mezzo proprio. La Ragioneria Generale dello Stato corregge la manovra economica di luglio. Una circolare della Ragioneria dello Stato, infatti, restituisce al personale pubblico con funzioni ispettive, di controllo e verifica la possibilità di utilizzare il proprio mezzo di trasporto ottenendo il rimborso chilometrico.
PENSIONAMENTO L'Assemblea di Montecitorio ha dato il via libera definitivo al Ddl Lavoro. Critiche dai sindacati sulla possibilità di pensionamento a 70 anni dei dirigenti medici e veterinari e sulla stretta al part-time. “È il trionfo - commentano della gerontocrazia”.
UIL FPL Il Coordinamento Nazionale UIL FPL Federazione Medici ha formalizzato l'avvicendamento degli incarichi interni per la gestione delle problematiche sindacali dei veterinari. Al Collega Claudio Fantini, ora Capo Dipartimento presso la ASL RMD, subentrano Silvia Gasbarra, Fernando Fioramonti e Maurizio Albano.
SOTTOPRODOTTI Gli Stati membri hanno approvato un nuovo pacchetto di norme sui sottoprodotti di origine animale. Lo scopo del comitato permanente per la catena alimentare e la salute degli animali è di semplificare i controlli e ridurre gli oneri amministrativi. Applicazione dal 4 marzo 2011. Individuate le categorie esonerate dai controlli veterinari.
www.anmvioggi.it
CORRETTA TERAPIA
Il farmaco è nelle nostre mani Basi scientifiche e di competenza veterinaria nell’uso del farmaco studiato per gli animali A PAGINA 3
Il Disegno di legge che ratifica e dà esecuzione alla Convenzione europea per la protezione degli animali da compagnia è stato definitivamente approvato il 27 ottobre 2010 dal Parlamento italiano. È nella seconda parte (“nonché norme di adeguamento dell’ordinamento interno”) che troviamo una effettiva portata innovativa. Si va ad incidere sul Codice Penale per contrastare la tratta dall’Est dei cuccioli e per inasprire le sanzioni sul maltrattamento e sull’uccisione. È un delitto penalmente sanzionabile organizzare traffici di cani e gatti per illeciti profitti. Sono invece puniti con sanzione amministrativa l’introduzione di animali da compagnia sul territorio nazionale, il trasporto e la cessione di cani e gatti introdotti irregolarmente in Italia (senza identificazione individuale e senza certificazioni sanitarie). Il Codice Penale è stato modificato anche nelle sanzioni sul maltrattamento animale e l’uccisione. È aumentata la sanzione per uccisione di animali: reclusione “da quattro mesi a due anni” (prima era da tre mesi a diciotto mesi). Sono aumentate anche le sanzioni per il maltrattamento di animali, innalzate a diciotto mesi di reclusione o con la multa da 5.000 a
30.000 euro (prima era da tre mesi a un anno di reclusione o con la multa da 3.000 a 15.000 euro). Per quanto riguarda infine il divieto di interventi chirurgici a scopo estetico, la ratifica comporta il riconoscimento del principio stabilito in sede comunitaria di divieto generale. Nel nostro ordinamento, questo divieto vige già dal 2009 ed è previsto dall’Ordinanza 3 marzo 2009 sulla tutela dalle aggressioni dei cani. In pratica, fatta eccezione per la caudotomia eseguita e certificata da un medico veterinario per esigenze di standard nelle sole razze riconosciute dalla FCI, il taglio della coda nei cani (e le mutilazioni di orecchie, corde vocali, l’asportazione di unghie e denti) è considerato maltrattamento animale. Non rientrano nel maltrattamento animale gli interventi chirurgici eseguiti dal medico veterinario per scopi terapeutici. Gli interventi chirurgici su code, orecchie e corde vocali eseguiti per ragioni terapeutiche di medicina veterinaria, considerati necessari dal medico veterinario, nell’interesse del singolo animale, non sono vietati dalla Convenzione Europea e non sono considerati reato penale (maltrattamento) dall’ordinamento italiano, purché certificati dal medico veterinario. ■
SIAMO FUORI DAL GIOCO È VERO, DOBBIAMO AMMETTERLO, NOI CON L’ECM NON ABBIAMO PROPRIO NULLA A CHE FARE. È un sistema che ogni anno che passa diventa sempre più burocratico, complesso, complicato, fiscale. Un sistema che segue solo logiche pubbliche senza mai tenere conto delle esigenze formative del mondo professionale sanitario privato. Un sistema che sembra più essere uno strumento finanziario per il Ministero delle Finanze, che ha incassato nei primi cinque anni più di 100 milioni di euro, che un logico progetto di crescita e sviluppo dell’aggiornamento professionale. Dopo otto anni di sperimentazione gli obbiettivi dell’ECM sono ancora tutti riferiti alla medicina pubblica. Ogni volta che torniamo dalle giornate ECM organizzate a Cernobbio dal Ministero della Salute, dove abbiamo avuto modo di ribadire l’estranietà del mondo privato da questo sistema, dopo aver sentito vari interventi che parlano sempre e solo di dipendenti e di datori di lavoro, ci rendiamo sempre più conto che siamo veramente fuori da questo gioco e soprattutto che non possiamo e non vogliamo esserci. Le ultime novità condizionano talmente la presenza e l’intervento degli sponsor da rendere di scarso interesse la loro partecipazione agli eventi formativi. Per ogni iniziativa devono essere presentati tutti i contratti relativi con le aziende sponsor. Vogliamo migliorare l’aggiornamento o fare controlli fiscali? Dove è l’utilità di questa ulteriore burocratizzazione? Le aziende dovrebbero inoltre comunicare l’elenco degli invitati ad ogni iniziativa. Può aver senso per i dipendenti pubblici ma per i veterinari privati? Per loro l’aggiornamento è necessario per la crescita professionale, non hanno bisogno di obblighi o di crediti per farlo regolarmente.
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Considerazioni sul farmaco veterinario Riflessioni sul significato professionale dell’impiego del farmaco e basi scientifiche per l’uso del medicinale veterinario di ROBERTO VILLA Dipartimento di Scienze e Tecnologie Veterinarie per la Sicurezza Alimentare Facoltà di Medicina Veterinaria di Milano
indubbiamente un periodo economico difficile, nel quale la propensione al risparmio prevale spesso sulla ragione. Il veterinario non sfugge a questa logica e nel contesto specifico del farmaco ricorre spesso alle soluzioni più econo-
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miche utilizzando oltre il lecito il farmaco generico umano. Tale pratica rientra nell’uso in deroga del farmaco, la quale prevede rigide norme di applicazione, tra le quali il risparmio economico non è compreso. Tralasciando le disquisizioni in merito all’applicazione delle norme, è bene invece soffermarsi sull’importanza del ruolo del veterinario nel sostenere il farmaco veterinario, studiato per quella specie e quella patologia in modo specifico e che quindi offre maggiori garanzie di successo terapeutico e minori rischi di reazioni avverse. Di fronte a questo aumento dell’uso in dero-
ga del farmaco, molto spesso non giustificato dal razionale terapeutico, sorge spontaneo interrogarsi sui rischi e l’illegalità dei comportamenti e trovare delle soluzioni per arginare il fenomeno. Da un punto di vista scientifico è bene ricordare che è opportuno, ove esistano le possibilità, ricorrere sempre al farmaco autorizzato in modo specifico per la patologia in atto e per la specie animale in cura. Le ragioni sono correlate agli aspetti farmaceutici e farmacologici che possono portare ad un diverso comportamento del farmaco quando somministrato in una specie differente da quella studiata o secondo un protocollo di somministrazione diverso da quello indicato. Lo sviluppo e la registrazione di un farmaco prevedono infatti una specifica formulazione e una serie di studi nella specie bersaglio, finalizzati a determinare la farmacocinetica e la farmacodinamica, i quali permettono di assicurare concentrazioni terapeuticamente valide per un determinato tempo (Figura 1). Utilizzare un farmaco non sperimentalmente
studiato per la specie interessata può comportare delle variazioni sia cinetiche che dinamiche, basate sulle differenze legate alla formulazione e alle caratteristiche anatomiche, fisiologiche e biochimiche dell’animale. Molte delle reazioni avverse o degli insuccessi terapeutici che possono verificarsi con l’utilizzo di un farmaco non specifico sono facilmente comprese quando si ricorre ad una molecola non utilizzata, e quindi non studiata, nei nostri animali, mentre risulta più difficile cogliere che tali rischi possono occorrere anche quando utilizziamo un farmaco destinato ad un’altra specie animale contenente un principio attivo utilizzato e registrato anche per la specie considerata. In questo caso infatti, la formulazione e le sue caratteristiche chimiche in termini di dissoluzione, granulometria e conseguente assorbimento, possono causare delle cinetiche significativamente differenti che comportano concentrazioni insufficienti o troppo elevate, oppure differenti nel tempo, tali da comportare tossicità o inefficacia (Figura 2). Un esempio calzante può essere quello dell’antibiotico resistenza, un fe-
Somministrazione del farmaco
Scotti: dobbiamo essere al centro del sistema alpabile l’interesse della sala del 67° SCIVAC per le argomentazioni sviluppate dai relatori, dopo il fermento degli ultimi mesi attorno alle problematiche del farmaco veterinario e a polemiche non sempre sostenute da una effettiva cognizione di causa. “Abbiamo in mente una cosa - ha esordito Carlo Scotti - come medici veterinari dobbiamo avere un nostro farmaco”. È l’obiettivo delle attività condotte dall’ANMVI, all’interno e all’esterno della categoria, nei rapporti con l’Industria e con il Ministero. Quello che il medico veterinario deve ritagliarsi è “un ruolo diverso nella società e nell’economia”, deve porsi “al centro del sistema”, anche grazie ad un farmaco “fatto, pensato e costruito” per il medico veterinario e il paziente animale. La sua dispensazione diretta, introdotta nel nostro ordinamento nel 2003 dal “decreto Vezzoni”, consolidata poi nel Codice del Farmaco Veterinario (Dl.vo 193/2006) è una opportunità di controllo della terapia, che ha il vantaggio dell’immediatezza terapeutica e della certezza della somministrazione del farmaco indicato, anche rispetto alle esigenze di compliance. È solo l’incentivazione dell’utilizzo, anche tramite la dispensazione che può innescare un processo virtuoso in termini di riduzione dei costi e sviluppo di nuovi prodotti. “Abbiamo un prontuario che sta crescendo, ma non ancora in modo soddisfacente - ha aggiunto Scotti - l’uso in deroga è una possibilità legata ad esigenze specifiche, ma non può diventare un uso improprio altrimenti si
P
favorisce un pericoloso concetto di automedicazione, che non fa bene al controllo medico veterinario sulla terapia, e una indebita sostituzione in farmacia di un medicinale dedicato con uno non dedicato”. Sul punto è recentemente intervenuta la Cassazione con una sentenza che ha ribadito la superiorità della competenza medico-veterinaria sull’atto di vendita in farmacia entrando nel merito del medicinale veterinario, il suo dosaggio e la sua destinazione di specie. Dei “rischi” connessi all’uso in deroga ha parlato Roberto Villa, nel suo intervento sulla correttezza terapeutica in cui ha evidenziato le basi scientifiche dell’uso del farmaco veterinario, i rischi connessi all’impiego “empirico” di un farmaco studiato per l’uomo e le possibilità di sviluppo del farmaco veterinario. Villa ha fatto un richiamo ai risvolti economici del farmaco e alla “tentazione” di ricorrere all’uso in deroga pensando di rendere un servizio al cliente-proprietario, ma l’uso in deroga “prevede rigide norme di applicazione, tra le quali il risparmio economico non è compreso”. Infatti, “utilizzare un farmaco non sperimentalmente studiato per la specie interessata può comportare delle variazioni sia cinetiche che dinamiche, basate sulle differenze legate alla formulazione e alle caratteristiche anatomiche, fisiologiche e biochimiche dell’animale”. Sull’importanza dell’uso del farmaco veterinario è già stata pubblicata una ricerca a cura del Prof. Villa su Professione Veterinaria 9/2010. ■
• Disgregazione del composto • Soluzione dei principi attivi
Farmaco disponibile per l’assorbimento • • • •
Disponibilità farmaceutica
Assorbimento Distribuzione Metabolismo Escrezione
Farmaco disponibile per l’azione
1a Fase farmaceutica
2a Fase farmacocinetica
Disponibilità biologica
Azione sui recettori nei tessuti bersaglio 3a Fase farmacodinamica
Effetto
Figura 1. Fasi dell’azione farmacologica
Fattori legati al farmaco Solubilità Permeabilità Formulazione Eccipienti Palatabilità
Farmaco
Cinetica
➠
➠
Effetto ottimale
Fattori legati alla specie Anatomia GI Tempo di transito GI Volume di secrezioni GI pH secreti Sali biliari Permeabilità intestinale Metabolismo Legame proteico Eliminazione
➠ PK-PD
Dinamica Fattori legati alla dinamica Popolazione recettoriale Enzimi Affinità Potenza
Figura 2. Fattori farmacologici, farmacocinetici e farmacodinamici che possono influenzare l’effetto del farmaco (PK-PD = Relazione farmacocinetica-farmacodinamica).
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Vuoto terapeutico? È il momento di fare pressione uoto terapeutico? È il momento di fare pressione per portare in campo più molecole. L’uso in deroga dovrà sempre essere possibile, ma bisogna spingere per avere a disposizione farmaci di uso veterinario. Antonio Terraneo, del quotidiano Libero, ha dedicato un articolo all’importanza dei farmaci specifici per gli animali e ha acceso “le luci mediatiche” sul tema. Ripartendo dai temi sollevati durante il 67° SCIVAC, il giornalista ha interpellato il Direttore di AISA, Roberto Cavazzoni: “Le aziende della salute animale - ha dichiarato - si sono impegnate per portare un numero elevato di farmaci sul mercato e stanno investendo per crearne di innovativi al servizio della classe medico veterinaria”. “AISA è soddisfatta che finalmente questa tematica esca dal buio e venga discussa a vari livelli: politico, tecnico e gestionale - ha aggiunto Cavazzoni - Consci che a livello politico esiste una regolamentazione chiara che disciplina l’uso in deroga ed il conseguente principio della cascata, ritengo più importante focalizzare oggi l’attenzione su al-
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nomeno che anche in medicina veterinaria sta portando ad un progressivo sviluppo di microrganismi multi-resistenti. In quest’ambito, il frequente ricorso ad antibatterici umani può infatti determinare profili cinetici diversi da quanto conosciuto nell’uomo, con conseguenti concentrazioni di farmaco nell’organismo che non garantiscono livelli efficaci per tutto l’arco di tempo del trattamento, una delle principali cause di potenziale sviluppo di resistenza. A onor del vero bisogna riconoscere che, se il veterinario abusa dell’uso in deroga, per contro la disponibilità di farmaci veterinari specifici spesso è carente, di conseguenza, il professionista deve poter mantenere, nella sua giusta applicazione, questo strumento. Alcune terapie ed interventi sono rari e di conseguenza non ci sarà mai l’interesse nello sviluppo di un farmaco veterinario. Le ragioni sono legate agli alti costi necessari allo sviluppo e registrazione e alla ristrettezza del mercato potenziale che non garantiscono sufficiente ritorno economico. Fattori che spesso comportano anche costi del farmaco veterinario più elevati rispetto a quelli del farmaco umano. Tralasciando le situazioni di nicchia e guardando alla situazione generale, un maggior utilizzo del farmaco veterinario porterebbe ad una progressiva riduzione dei costi e a maggiori introiti che permetterebbero investimenti da parte delle Aziende per la ricerca e lo sviluppo di nuovi farmaci. Un primo passo per intraprendere questa strada può essere quello di dare la gestione commerciale del farmaco veterinario al veterinario, cosa che permetterebbe l’incentivazione dell’utilizzo, innescando un circolo virtuoso in termini di riduzione dei costi e svilup-
po di nuovi prodotti. Un altro aspetto che lascia intravvedere un potenziale sviluppo di nuovi prodotti e una progressiva riduzione dei costi è la spinta verso l’armonizzazione che anche per quanto concerne il farmaco veterinario sta rapidamente portando verso norme autorizzative condivise a livello mondiale, le quali permetteranno di ampliare il mercato potenziale. Da ultimo, avere il veterinario come responsabile del farmaco veterinario, permette d’intravvedere un incremento dell’attività di farmacovigilanza, con risvolti positivi nell’ambito di un utilizzo più sicuro ed efficace del farmaco stesso. È infatti importante ricordare che la farmacovigilanza è un obbligo per il veterinario e non deve essere rivolta solo agli eventi di reazione avversa legati all’intolleranza clinica, ma a tutti i punti considerati dalla legge qui di seguito riportati: • Intolleranza clinica • Assenza di efficacia attesa • Reazioni nell’uomo • Sorveglianza epidemiologica di resistenza • Potenziali problemi ambientali (principalmente per gli animali da reddito) • Violazione dei limiti massimi residuali (solo per gli animali da reddito) • Utilizzo non specificato del farmaco (uso in deroga) Oggi il veterinario può facilmente accedere alla scheda di segnalazione presso il sito web del Ministero della Salute ed inviarla via posta elettronica. (http://www.salute.gov.it/farmaciVeterinari/pagi naInternaMenuFarmaciVeterinari.jsp?id=532&li ngua=italiano&menu=vigilanza) ■
tri aspetti”. Con soddisfazione possiamo affermare che oggi tutte le più importanti patologie sono curabili con prodotti per uso veterinario in commercio e che il numero di formulazioni e presentazioni garantisce una copertura completa per tutte le taglie degli animali da compagnia”. Non solo. Cavazzoni ha ribadito che “oggi i veterinari hanno la grande occasione di diventare un canale aggiuntivo di dispensazione del farmaco per uso veterinario. Questo non va osservato soltanto da un punto di vista economico, ma soprattutto perché garantisce un immediato inizio della terapia idonea decisa dal medico veterinario con conseguenti garanzie di successo terapeutico più elevate”. ■
ON LINE IL VIDEO
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l video “Considerazioni sul farmaco veterinario”, on line sulla piattaforma di EV-Videoconferenze, riproduce gli interventi di Carlo Scotti (ANMVI) e di Roberto Villa (Facoltà di Medicina Veterinaria di Milano) al 67° congresso SCIVAC (Arezzo, 15 ottobre 2010).
Il filmato è disponibile nella sezione video di @nmvi Oggi e sul portale di EV videoconferenze, la piattaforma di streaming utilizzata dalle società scientifiche affiliate ad ANMVI per le dirette web e l’aggiornamento a distanza. In entrambi i siti si possono rivedere anche altre due sessioni di informazione professionale presentate dall’ANMVI al 67° SCIVAC: la presentazione di Vetpedia e dell’Anagrafe Nazionale Felina. La prima, a cura di Enrico Febbo e Maria Grazia Monzeglio, illustra il più innovativo progetto editoriale del settore veterinario; la seconda ha sancito il debutto, il 16 ottobre scorso, della prima banca dati a disposizione delle strutture veterinarie private per la registrazione dei gatti identificati con il microchip.
LA FARMACOVIGILANZA NEL QUESTIONARIO ANMVI
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a farmacovigilanza è uno dei temi affrontati dal questionario consultivo (Indagine sull’impiego del farmaco nella clinica degli animali da compagnia) dell’ANMVI e che sta rivelando una crescente consapevolezza da parte della Categoria, pur ravvisando esigenze di semplificazione del sistema. L’obbligo di segnalazione, lo ha sottolineato Villa, riguarda anche l’uso in deroga e non è da intendersi come un adempimento burocratico, ma l’unico canale efficace se costantemente usato per far circolare informazioni utili ai colleghi e ai fini delle modifiche dei medicinali e dell’avvio di nuovi studi. L’uso in deroga comporta una somministrazione di tipo empirico che non sfugge all’obbligo di segnalare sospette reazioni avverse. Villa ha concluso il suo intervento con l’invito a fare far-
macosorveglianza, invitando a servirsi della scheda di segnalazione messa a disposizione dal Ministero della Salute. La consultazione avviata tramite questionario si è chiusa il 31 ottobre. I numeri della partecipazione consentiranno di trarre conclusioni sufficientemente rappresentative del punto di vista dei medici veterinari che fanno clinica degli animali da compagnia. Ogni sospetta reazione avversa deve essere segnalata dai veterinari e dai farmacisti al Ministero della Salute ed ai Centri regionali di farmacovigilanza utilizzando un'apposita scheda di segnalazione. La scheda di segnalazione (allegato II del D.lvo 193/2006) è l'elemento fondamentale per la trasmissione delle informazioni. Per una adeguata valutazione della reazione avversa è determinante che la
scheda di segnalazione sia compilata in ogni sua parte il più dettagliatamente possibile e che eventuali dati di laboratorio disponibili, esiti di esami postmortem, fotografie ed altre rilevanti informazioni, siano allegate alla scheda stessa. Le schede di segnalazione devono essere trasmesse di norma entro sei giorni lavorativi per le reazioni avverse considerate gravi ed entro quindici giorni lavorativi per tutte le altre. Le schede di segnalazione vanno inviate a: UFFICIO IV della Direzione Generale della Sanità Animale e del Farmaco Veterinario - Dipartimento per la Sanità Pubblica Veterinaria, la Nutrizione e la Sicurezza degli Alimenti - Ministero della Salute - Via Giorgio Ribotta n. 5, 00144 ROMA - Tel. 0659946255 Tel. 0659946932 - Fax 0659946949 - E mail farmacovigilanzavet@sanita.it
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6 Anmvi Informa Criminalità
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L’Osservatorio sulla sicurezza non dimentichi i veterinari liberi professionisti ANMVI denuncia: anche i veterinari privati nel mirino della criminalità organizzata riminalità: sotto tiro anche i liberi professionisti, esposti a gravi rischi soprattutto nelle aree ad alta densità criminale. È quanto denuncia l’ANMVI (Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani - affiliata a Confprofessioni) che ha chiesto al Sottosegretario Francesca Martini che l’Osservatorio nazionale sulla sicurezza degli operatori e sull’attività di medicina veterinaria pubblica sia esteso ai liberi professionisti. La richiesta fa seguito ad una preoccupante escalation di episodi di intimidazioni, l’ultimo il 19 ottobre scorso conclusosi con l’arresto di un camorrista per estorsione ai danni di un medico veterinario. Come documentato sul sito web della Polizia di Stato, alla vittima, un medico veterinario libero professionista, è stato chiesto un risarcimento di 600 euro per la morte di un cucciolo di rottweiler seguito dalla minaccia di incendio dell’ambulatorio in caso di rifiuto. L’uomo è stato arrestato e condotto nel carcere di Poggioreale. “L'estorsione subita da un collega campano è il più grave e allarmante caso di incolumità minacciata”, rileva l’Associazione. L’episodio di estorsione, un reato fra i più odiosi e ampia-
C
mente praticati dalla criminalità organizzata, ha indotto l’ANMVI a sollevare pubblicamente il problema dell’incolumità pubblica dei liberi professionisti. L’incolumità dei liberi professionisti è esposta a gravi rischi soprattutto nelle aree ad alta densità criminale, pertanto, l’ANMVI chiede che nella programmazione delle attività dell’Osservatorio e nella ricognizione di episodi di intimidazione avviata il 21 ottobre scorso dal neonato organismo ministeriale, sia posta attenzione anche ai liberi professionisti per garantire a questi cittadini lo stesso grado di sicurezza e tutela. Al Sottosegretario Francesca Martini l’ANMVI ha chiesto di non dimenticare l’esposizione a situazioni di rischio da parte dei professionisti che, al pari dei lavoratori autonomi, si trovano frequentemente nella condizione di dover difendere da soli la propria integrità e le proprie strutture.
I FATTI Il 19 ottobre, gli agenti del Commissariato di Polizia, "Arenella", hanno arrestato M.P., 49enne napoletano, per estorsione ai danni di un veterinario. I fatti hanno avuto inizio presso lo studio del veterinario in Via Jannelli, verso le o-
re 10.00 dello scorso 13 ottobre quando l'arrestato, vecchio cliente dell'ambulatorio, ha portato un cucciolo di Rottweiller. Il cucciolo di circa 40 giorni, necessitava di una visita e di una vaccinazione a cui il veterinario ha regolarmente provveduto. Il giorno successivo M.P. è tornato con il cane in pessime condizioni fisiche ed il medico ha quindi deciso di tenerselo in ambulatorio per sottoporlo ad una terapia intensiva. Nonostante nei giorni seguenti fosse stato trattato con tutti i farmaci del caso, domenica mattina il cucciolo è morto. Il giorno dopo, M.P. si è recato presso l'ambulatorio veterinario ed appena appresa la notizia della morte del cane, è andato in escandescenza. Ha inizialmente accusato il veterinario di non essere un buon medico per poi chiedergli di dargli immediatamente 600 euro, a suo dire corrispondenti al valore commerciale del cane. Dopo aver ingiuriato il professionista davanti ai numerosi clienti presenti nella sala d’attesa, è poi passato alle minacce dicendo che se non gli avesse dato immediatamente i soldi avrebbe incendiato l'ambulatorio con una latta di benzina. Dopo essersi calmato, è infine andato via con la promessa del veterinario di procurargli quanto prima un cucciolo della stessa razza e dello stesso valore. Secondo quanto
IN ARRIVO LE PRIME DISPOSIZIONI MINISTERIALI
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l Ministero della Salute diramerà una circolare, indirizzata alle Regioni e alle Asl, per disporre l’affiancamento di un collega al veterinario intimidito per supportarlo operativamente e per avvalorare, da un punto di vista giuridico in caso di contestazioni, la veridicità di quanto denunciato. Sarà anche utilizzato un apposito questionario per fare emergere i casi di intimidazione: un monitoraggio del fenomeno in ambito provinciale con raccordo nelle singole prefetture. L’Osservatorio nazionale sulla sicurezza degli operatori e sull’attività di medicina veterinaria pubblica è stato istituito con decreto del 31 luglio 2009, modificato per quanto riguarda la composizione, dal più recente decreto del 30 giugno 2010. L’Osservatorio è presieduto dal Sottosegretario Francesca Martini o da un suo delegato. Alla riunione di insediamento del 21 ottobre erano presenti il Capo Dipartimento Romano Marabelli, il Direttore Generale Gaetana Ferri e il dirigente ministeriale Marco Ianniello. Per i servizi veterinari regionali, Dario Pandolfo, e per la Fnovi, la vicepresidente Carla Bernasconi. A rappresentare i carabinieri dei Nas il vicecomandante nazionale, colonnello Antonio Amoroso, accompagnato dal capitano Pietro Della Porta. Il Sivemp ha partecipato all’incontro con una delegazione composta da tre rappresentanti: segretario nazionale, Aldo Grasselli, Anselmo Intrivici e Roberto Poggiani. Il decreto istitutivo prevede la presenza di un rappresentante dell’Interno e fino a 3 rappresentanti regionali. riferito dalla vittima dell'estorsione e da altri testimoni, l'uomo è poi ritornato verso le 17.00 dello stesso giorno e con un tono ancora più minaccioso di quello assunto in mattinata, ha rinnovato la richiesta di denaro. M.P. ha poi aggiunto che se non gli fossero stati subito consegnati i 600 euro, avrebbe provveduto ad interessare dei camorristi dei Camaldoli e per dimostrare i presunti legami con la malavita, ha anche affermato che un suo fratello era stato ucciso in una faida di camorra. Accortosi quindi di essere riuscito nell'intento di spaventare il medico, l'uomo ha poi anche stabilito i termini di pagamento esigendo subito 300 euro e informando la vittima dell'estorsione che martedì sarebbe ripassato a prenderne altri 100, mentre i restanti duecento li avrebbe presi entro il lunedì successivo. Dopo aver riscosso la somma è quindi andato via. A questo punto è intervenuta la Polizia, che il martedì successivo ha atteso M.P. fuori dall'ambulatorio veterinario. L'uomo vi si era infatti recato per riscuotere la seconda tranche della somma estorta. Dopo pochi minuti l'estorsore è uscito ed i poliziotti lo hanno subito bloccato e perquisito. All'interno di una tasca dei pantaloni gli sono state quindi trovate le due banconote da 50 euro che pochi attimi prima il veterinario gli aveva consegnato e che la Polizia aveva preventivamente fotocopiato. M.P. è stato pertanto arrestato e subito condotto alla Casa Circondariale di Poggioreale. (Fonte: Polizia di Stato) ■
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8 Attualità Qualità didattica
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Sull’approvazione EAEVE il Ministero dell’Università non fa sconti In Aula il Sottosegretario Viceconte: riconoscimento indifferibile. Forse una commissione di verifica l Sottosegretario all'Università Guido Viceconte non ha accolto la richiesta di prorogare la scadenza al 2013 per la valutazione EAEVE di tutte le facoltà di medicina veterinaria. Rispondendo in Aula a due interrogazioni parlamentari, il rappresentante del Governo ha confermato la linea annunciata in luglio dal Miur. In quella data, il direttore generale Marco Tomasi aveva inviato una lettera di «messa in mora» a tutti i rettori e ai presidi di Veterinaria in cui ha ribadito come sia «imprescindibile» la valutazione dell'organismo europeo EAEVE. Tomasi avvertiva che «al fine di consentire all'ateneo di rispondere a tale esigenza o di adeguarsi, si ritiene che l'approvazione, anche condizionata, non potrà essere differita oltre il 2013. La mancata richiesta da parte di un ateneo della valutazione dell'organismo europeo comporterà dall'anno accademico 2013-214 “l’impossibilità di immatricolare studenti pur assicurando agli iscritti la conclusione del percorso di studi ed il conseguimento del titolo”.
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STESSA LINEA DEL TAVOLO TECNICO Il Sottosegretario Viceconte ha quindi ribadito, il 19 ottobre, l'indifferibilità del processo di razionalizzazione dell'offerta accademica in medicina veterinaria, mantenendo salde le conclusioni del tavolo tecnico ministeriale a cui partecipa ANMVI (v. box). Non solo: dal Miur avvertono che l’immatricolazione non sarà consentita nemmeno, se gli ispettori europei daranno un giudizio negativo o di rinvio: “un eventuale giudizio negativo o di rinvio degli ispettori europei non consentirà, peraltro, di accogliere le proposte di integrazione o sinergia organizzativa e operativa con facoltà di altri atenei idonee a superare le lacune strutturali o funzionali evidenziate nelle relazioni ispettive”. L’unica doverosa conces-
RAZIONALIZZARE È UNA “NECESSITÀ COGENTE”
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i fini della programmazione e della razionalizzazione del corso di laurea magistrale in medicina veterinaria è stato costituito un apposito gruppo tecnico composto dal presidente della conferenza dei presidi delle facoltà di medicina veterinaria, dai presidi delle facoltà di medicina veterinaria delle università di Torino, Bari e Perugia, dal presidente della Federazione ordini veterinari italiani, dal vicepresidente vicario del consiglio direttivo dell'Associazione nazionale medici veterinari e dal Ministero della salute. Il gruppo ha avanzato la proposta, recepita dall'amministrazione, che entro il 2013 tutti gli atenei si adoperino al fine di potenziare ed adeguare le strutture per ottenere l'approvazione da parte della European Association of Establishments of Veterinary Education (EAEVE), anche se sotto condizione. Per il corso di laurea in veterinaria, il Sottosegretario Viceconte non ha arretrato nemmeno sulla “necessità cogente di ridurre progressivamente, ma incisivamente, il numero dei posti per le immatricolazioni”. sione è rivolta agli studenti che sono già iscritti, ai quali viene garantita la conclusione del percorso di studio ed il conseguimento del titolo.
SOPRALLUOGHI DEL MIUR "È necessario, - ha aggiunto Viceconte - che siano rispettati tempi e modi di acquisizione
delle relazioni di verifica in quanto la rilevazione dell'offerta formativa in vista della futura programmazione prevederà, nelle relative schede, l'indicazione circa lo stato di approvazione da parte dell'EAEVE, non escludendo la possibilità che un'apposita commissione possa compiere sopralluoghi nelle varie sedi".
LA PECULIARITÀ VETERINARIA La razionalizzazione del sistema universitario è, come è noto, obiettivo preciso del Governo e del complesso delle università italiane. Nell'ambito di tale necessario processo di riforma attualmente in corso, riguardante anche le strutture di ciascun ateneo e le potenzialità che possono offrire, “una particolare attenzione merita la situazione della facoltà di medicina veterinaria” ha spiegato il Sottosegretario. “È noto - ha aggiunto - che la loro istituzione, evoluzione ed eventuale arricchimento presuppone e richiede un monitoraggio ed una verifica tali da comprovare il rispetto degli standard di qualità previsti dall'Unione europea che consentano un percorso formativo di qualità e conseguentemente consentano ai laureati di svolgere la relativa professione in tutti i Paesi della stessa Unione europea”.
IL CASO SASSARI Le interrogazioni degli Onorevoli Murgia e Melis prendevano le mosse dalla difficile situazione della Facoltà di Sassari, per chiedere di “consentire agli Atenei che non abbiano conseguito la certificazione europea alla data del 2013, previa verifica da parte della Commissione ministeriale di esperti e per un periodo transitorio, di proseguire l'attività didattica attraverso l'integrazione o in sinergia or-
ganizzativa e operativa con altri Atenei idonei, al fine di superare le lacune strutturali o funzionali evidenziate nelle relazioni ispettive". La vicenda dell’Ateneo Sassarese e la risposta del Sottosegretario Viceconte (“burocratica” secondo l’interrogante Melis) sono agli atti della Camera, dove si legge che nel 1998 la commissione EAEVE ha effettuato la prima visita presso la facoltà, che si è conclusa con un giudizio negativo per l'insufficiente didattica pratica fornita agli studenti e l'assenza di strutture come l'ospedale veterinario, l'azienda zootecnica ed il macello sperimentale; fino al 2005 la facoltà ha, quindi, avviato le pratiche amministrative per la costruzione dell'ospedale veterinario e, soprattutto, per acquisire le risorse economiche da aggiungere ai 0,9 milioni di euro pervenuti dal Ministero. Non essendo tali risorse ancora sufficienti, su richiesta del preside di facoltà, nel corso del 2005 è stato chiesto l'intervento del presidente della regione, che ha proposto la costruzione di una nuova facoltà di agraria e di veterinaria in località Bonassai, a 20 chilometri da Sassari, e, conseguentemente, che la visita della commissione, prevista entro dieci anni dalla precedente del 1998, fosse posticipata. Tuttavia, le ingenti risorse necessarie per la realizzazione della nuova facoltà non sono state reperite, i finanziamenti previsti nei fondi FAS non sono stati assegnati ed il successivo sopraggiungere della crisi economica ha generato un notevole rallentamento delle attività operative; pertanto, nel giugno 2009, la facoltà ha deciso di rimanere nella sede di Sassari e di richiedere parte dei fondi per la costruzione dell'ospedale veterinario; allo stesso tempo sono stati avviati i contatti con la presidenza dell'EAEVE ed è stato chiesto di rinviare la prossima visita al 2013. Successivamente, con un totale di 8,5 milioni di euro, è stata attribuita alla ditta Novaco la costruzione dell'ospedale, con un cronoprogramma di inizio dei lavori a settembre 2010 e realizzazione entro il 2012. Per quanto riguarda l'obiettivo di colmare le deficienze sulla didattica pratica, non disponendo di un'azienda zootecnica e di un mattatoio sperimentale, la facoltà ha attivato una serie di convenzioni per la gestione sanitaria del canile di Sassari, con la ASL per un pronto soccorso, con una serie di mattatoi privati attorno alla città e con diverse aziende che allevano le principali specie di interesse domestico. Sono state anche avviate convenzioni con enti pubblici che, a diverso titolo, si occupano di aspetti sanitari e di allevamento degli animali; per completare il percorso di didattica pratica all'esterno, sono stati acquisiti tre pulmini per il trasporto degli studenti nelle aziende zootecniche e nei mattatoi; per la didattica pratica all'interno della facoltà, sono stati realizzati nuovi laboratori per le materie di base e di trasformazione dei prodotti di origine animale ed è stata anche acquisita una nuova sala di dissezione e di necroscopia. Sono, inoltre, in fase di acquisizione il laboratorio di chimica clinica e di malattie infettive ed infestive, indispensabili per il funzionamento e la gestione del costituendo ospedale veterinario. ■
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10 Intervista Diplomi italiani
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L’Italia aiuti i giovani a diventare specialisti Giordana Zanna, neo-ECVD, crede nel merito: "non giudicate il nostro valore solamente dal titolo" di FULVIO STANGA Direttore Scientifico SCIVAC alla Sardegna alla Puglia. Dopo Carla Dedola (Professione Veterinaria 35/ 2010 ndr) diamo la parola ad un’altra collega neodiplomata al College Europeo di Dermatologia, Giordana Zanna. È venuto da sé, conversando con lei, accostare il tema della formazione specialistica con la cultura del merito, specialmente parlando della spinta e del desiderio di affermarsi sul campo, di trovare gli spazi e le occasioni di crescita professionale, in poche parole la voglia di fare e di potersi dedicare compiutamente e liberamente alla propria disciplina specialistica. Senza i vetusti limiti che gli italiani conoscono fin troppo bene, limiti culturali, di mezzi e di risorse. Anche se più si parla con i giovani e più ci si accorge che le cose stanno rapidamente cambiando e che ci sono tanti colleghi combattivi e determinati…
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Giordana, ti chiamiamo per congratularci per il Diploma ECVD e ti troviamo già impegnata a progettare un’altra esperienza formativa. Il PhD è il completamento di tutto un percorso formativo che ho potuto effettuare nella medesima Università di Barcellona. Il tema Stati Uniti poi, è semplicemente una possibile futura meta che da poco ho iniziato a prendere in considerazione. Più volte hai ripetuto che “qui in Italia non ci sono le condizioni”. Puoi spiegarci quali sono a tuo parere i limiti della situazione italiana? Credo che sia un problema estremamente complesso che non riguarda solamente il set-
tore della Veterinaria. Si parla spesso del perché tanti giovani vadano via dall’Italia alla ricerca di una realizzazione all’estero. Ci si è mai chiesti quali siano state le condizioni in cui questi giovani siano stati messi per decidere così di andarsene? In un paese come l’Italia, concetti quali rispetto per la professione, meritocrazia, dignità lavorativa, non sempre trovano la giusta collocazione. Si investe poco nella ricerca e nelle persone che hanno voglia di contribuire al miglioramento della professione. Un Residency si fa in facoltà, l’ambiente accademico è necessario, e tu l’hai trovato a Barcellona. In Italia non esiste nulla di tutto questo? Credo che sia importante poter fare un Residency in un ambiente in cui ci sia la effettiva possibilità di confrontarsi con colleghi di altre branche, con altri specialisti. Nel mio caso, l’Università Autònoma de Barcelona è stata una grande scuola in tal senso, proprio perché ricca di diplomati europei. Però, vorrei sottolineare che anche in Italia, sia in strutture private all’avanguardia che in alcune Università, è in continua crescita il numero di diplomati in varie discipline, con i quali iniziare un percorso formativo di questo tipo. Eppure sei molto critica verso l’ambiente universitario e l’atteggiamento dei docenti italiani verso gli studenti. La mia critica non si esprime nei confronti dei docenti ma delle istituzioni che non forniscono risposte adeguate all’evolversi delle situazioni. Difatti, se è vero che è compito dell’Università mettere gli studenti nelle condizioni di essere dei bravi professionisti, mi chiedo perché, una volta fuori dal sistema universitario, c’è chi da un lato si “lancia” nella libera professione senza valutarne gli effettivi rischi
e dall’altro, chi “affannosamente” cerca altrove la possibilità di imparare a ridurre il rischio di commettere errori. Questa discrepanza è il risultato di un sistema che ha delle lacune importanti. Molti fra voi Diplomati sottolineate la fatica del residency in sé, ma anche la fatica di trovare la strada per arrivarci. Nel tuo caso com’è andata? Ho imparato pian piano e a mie spese che cosa fosse un percorso specialistico. Decisi di andarmene in Inghilterra perché avevo bisogno di capire più da vicino come fosse il mondo lavorativo anglosassone del quale fino ad allora, avevo solamente letto e sentito parlare. Così mi resi conto dell’esistenza di altre realtà lavorative e soprattutto, di cosa davvero significassero parole come Residency e Supervisor. Ciò che ancora di più mi entusiasmò, fu verificare l’esistenza di tutto un entourage specializzato che ruotava attorno ad ogni specifica branca. Così decisi di inseguire questo sogno di specializzazione e dopo ulteriori fatiche, lessi della possibilità di una Residency position a Barcellona. Vi partecipai ed oggi, eccomi qui a parlarvene. Ti consideri debitrice verso vari maestri, come per esempio i Luis Ferrer. Cosa ti ha insegnato? Semplicemente mi ha insegnato ciò che si chiama “metodo” in tutto ciò che si fa, dal campo clinico alla ricerca. Mi ha insegnato cosa vuol dire creare un gruppo di lavoro e confrontarsi costruttivamente con gli altri. E giusto per fare una citazione...da lui ho imparato che “se hai trovato una risposta giusta a tutte le tue domande, vuol dire che le domande che ti sei posto non erano quelle giuste”.
Giordana Zanna si è laureata a pieni voti all’Università degli Studi di Bari nell’anno 2000, ha lavorato come libero professionista presso cliniche veterinarie e seguito programmi di externship in Dermatologia Veterinaria presso le Università di Liverpool e Bristol (UK). Nel 2005, ha iniziato un Residency di specializzazione in Dermatologia Veterinaria presso la Facoltà di Veterinaria dell’Universitat Autònoma de Barcelona (Spagna). Subito dopo il Residency ha iniziato presso la medesima istituzione universitaria, un PhD sulla patogenesi della mucinosi-ialuronosi cutanea dei cani di razza shar pei. Nel 2010 ha conseguito il Diploma del College Europeo di Dermatologia Veterinaria (ECVD). I suoi principali interessi sono rivolti allo studio dell’acido ialuronico e delle patologie cutanee e sistemiche ad esso correlate.
Nutro grande stima ed ammirazione per alcuni colleghi in particolare e non mi riferisco solo a persone del mio settore. Credo in chi sostiene che molte cose possano ancora cambiare e soprattutto in chi si sforza perché ciò si realizzi. Non sopporto invece chi non si adopera per la collaborazione, per farla breve, cerco di evitare i “tuttologi”.
E con i colleghi italiani che rapporti hai? Fra Diplomati nasce un rapporto particolare di aiuto reciproco, di collaborazione scientifica? Certo, nasce un rapporto di stima e fiducia. Ci si scambia informazioni ed opinioni e tutto questo mi sprona ancora di più all’approfondimento e al miglioramento. Sei un’oppositrice del merito per titoli. Però un Diploma ECVD apre varie porte, quali ad esempio? Credo semplicemente che non si debba valutare il valore professionale di una persona solamente dal titolo. Resta chiaro però che per ottenere un titolo quale quello di un Diploma Europeo, è necessario percorrere un tragitto duro e faticosissimo e pertanto, il merito raggiunto ne è la diretta conseguenza. Se poi ti si aprono porte quali contratti presso Università o assunzioni presso cliniche specializzate, è perché rappresenti un “valore aggiunto” alla stessa struttura. Ai colleghi appassionati di dermatologia lo consiglieresti? Certo che consiglierei un Residency. E se proprio così non fosse, perché un Residency non ti viene offerto ogni giorno e soprattutto richiede impegno, dedizione e costanza, ci sono comunque altre alternative come continuare ad aggiornarsi e comprare buoni libri. ■
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12 Europa Attività internazionale
EFSA, la Vicepresidenza del Management Board è italiana Piergiuseppe Facelli eletto Co-Vice insieme alla britannica Sue Davies
al 21 ottobre il rinnovato Management Board dell'EFSA ha un Vice Presidente italiano. È Piergiuseppe Facelli eletto CoVice insieme alla britannica Sue Davies. "Sono soddisfatto e orgoglioso della nomina - ha dichiarato ad @nmvi Oggi - perché rappresenta un riconoscimento del ruolo svolto nel Management Board
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negli ultimi due anni e dell'apporto italiano alle attività direttive dell'EFSA". Facelli è entrato nel Board nel luglio del 2008, ora passa ai vertici dell'organismo direttivo che si occupa della pianificazione delle attività strategiche e amministrative della European Food Safety Agency. "Ho una responsabilità in più, non sono più uno dei quindici ma entro nella cabina di pilotaggio che pianifica le attività pluriennali dell'EFSA" . La composizione dei 15 componenti del Board si basa su 14 designazioni a cura del Consiglio Europeo, previa consultazione con il Parlamento Ue e sulla base di una short list della Commissione Europea. Il quindicesimo componente è espresso dalla DgSanco. Il 21 ottobre scorso il Management Board ha assegnato le cariche. Il primo impegno in agenda è il Management Board di dicembre, dove Facelli porterà anche nuove idee e orientamenti: "Intendo stimolare l'EFSA alla cooperazione tra gli Stati Membri, con le agenzie e gli istituti nazionali che si occupano di sicurezza alimentare". E poi la comunicazione: "L'EFSA deve essere più visibile - ha aggiunto Facelli - ma anche correttamente inquadrata nella sua giusta configurazione. Oggi non c'è sempre una
corretta percezione dei compiti di questa Agenzia che fa valutazione del rischio e non gestione o controlli. È un punto importante che una comunicazione potenziata, anche verso l'Italia, può aiutare a consolidare. Ritengo sia opportuno - conclude - che ci sia un maggiore collegamento fra gli organismi nazionali che si occupano di sicurezza alimentare e l'EFSA stessa". Piergiuseppe Facelli è a capo dell'Ufficio affari internazionali del Dipartimento per la sanità pubblica veterinaria, la nutrizione e la sicurezza degli alimenti del Ministero della Salute italiano.
INDIPENDENZA RIBADITA L’elezione è stata preceduta da una discussione approfondita vertente sull’indipendenza dei suddetti incarichi, nell’ottica di un potenziale conflitto di interessi. Il consiglio ha riconosciuto che ultimamente la comunicazione a questo riguardo è stata segnata da una certa mancanza di chiarezza. Ciononostante deplora l’infondatezza dei recenti attacchi, rivolti all’indipendenza dell’EFSA e del suo presidente, e afferma che l’integrità delle persone coinvolte non può in alcun modo essere messa in dubbio. Il consiglio, con una comunicazione ufficiale on
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line, ha ribadito che l’indipendenza scientifica costituisce uno dei cardini del sistema di valori e principi fondamentali dell’EFSA. Pertanto ha stabilito che, onde evitare percezioni errate della relativa funzione, il presidente debba astenersi dal ricoprire incarichi gestionali o altre posizioni influenti in seno a organizzazioni portatrici di interessi particolari all’interno della filiera alimentare. Il consiglio ha ribadito altresì che i presidenti, i vicepresidenti e i membri del consiglio di amministrazione agiscono in maniera indipendente in nome dell’interesse pubblico. ■
Una rete internazionale contro la sovrappopolazione canina l 4-5 ottobre 2010, a Bruxelles, si è tenuta la prima conferenza internazionale "Possesso responsabile del cane in Europa - strategie sostenibili per combattere la sovrappopolazione canina". Nel suo intervento, il Sottosegretario di Stato con delega alla Salute e alla Medicina Veterinaria Francesca Martini ha auspicato la creazione di una rete a livello europeo e internazionale tra le istituzioni che operano in questo settore. In tal senso, ha aggiunto, "esprimo la mia piena disponibilità". I rappresentanti delle istituzioni e le organizzazioni internazionali, "hanno il preciso dovere di adottare delle strategie sostenibili per combattere il problema del randagismo e della sovrappopolazione canina, al fine di tutelare sia la salute e l'incolumità pubblica che la salute ed il benessere animale". Il Sottosegretario ha posto l'accento sulla situazione del randagismo in Italia e sulle numerose norme emanate per la prevenzione e controllo di tale fenomeno e la tutela degli animali d'affezione. In particolare, Francesca Martini ha evidenziato l'importanza della corretta relazione umano-animale, basata sulla consapevolezza delle responsabilità sia del singolo proprietario che del sistema di amministrazione pubblica, obiettivo perseguito nella sua azione di Governo. "L'educazione dei detentori e proprietari di cani, e quindi l'aumento delle conoscenze in materia di etologia e comportamento canino - ha dichiarato - ha come effetto indotto la riduzione del numero dei cani abbandonati e il miglioramento del benessere animale". ■
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Frattini: uno scandalo i randagi uccisi in Romania l ministro degli Esteri Franco Frattini ha avviato un’inchiesta sulla situazione dei cani randagi in Romania ed ha fatto sapere, tramite un suo recente comunicato ufficiale, di aver contattato tutte le autorità competenti rumene, senza riscontro alcuno. “Indegna di un Paese membro dell’Ue” è la condizione dei randagi in Romania per il Ministro che anche su Facebook ha sottolineato come dal mondo politico della Romania nessuno abbia dato risposta alla diplomazia italiana in merito al randagismo. Il denaro pubblico italiano stanziato per le vaccinazioni e le sterilizzazioni, è servito tra il 2006 ed il 2009 a sterilizzare e vaccinare contro la rabbia circa 9 mila randagi in Romania, i quali dunque non costituiscono pericolo per la popolazione. Sono però gli stessi cani che dall’aprile di quest’anno vengono progressivamente uccisi. ■
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Eventi Veterinari
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IN COLLABORAZIONE CON L’ORDINE DEI MEDICI VETERINARI DI MILANO SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI ESOTICI
SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI ESOTICI
SCRIPTA MANENT AVES VOLANT… CHIUDETE LA FINESTRA. LE BASI DELLA MEDICINA AVIARE Milano, 14 Novembre 2010 RELATORE Dr. Lorenzo Crosta - Delegato regionale Dr.ssa Federica Grampa OBIETTIVI I pazienti insoliti stanno diventando sempre più abituali. Alcuni gruppi zoologici, fra cui gli uccelli, presentano notevoli differenze rispetto ai mammiferi più comuni. Scopo della giornata e di mettere i partecipanti in condizioni di esaminare un paziente aviare senza troppo imbarazzo, in modo da impostare per lo meno un iter diagnostico corretto.
PROGRAMMA SCIENTIFICO 8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente, presentazione del relatore ed inizio dei lavori 9.30 La visita clinica del paziente aviare: le cose da fare e… da non fare 11.00 Pausa 11.30 Le principali malattie dei pappagalli 13.00 Spazio per eventuale relazione commerciale (nel caso non si svolga la relazione il programma nel pomeriggio sarà anticipato di mezz’ora) 13.30 Pausa 14.30 Diagnostica per immagini negli uccelli: basi di radiologia ed endoscopia
15.30 Pausa 16.00 Emergenze Aviari 17.00 Test di valutazione dell’apprendimento e discussione finale 17.30 Consegna degli attestati di partecipazione e termine della giornata. SEDE “Sala ISU Attilio Levi, via Valvassori Peroni 21 Milano” ISCRIZIONE L’incontro è gratuito per tutti i soci SIVAE e SCIVAC in regola con l’iscrizione 2010. Non è richiesta la preiscrizione. Gli interessati devono registrarsi direttamente in sede d’incontro presentandosi alle ore 08.30 presso la segreteria. SEGRETERIA SIVAE: Elisa Tel: 0372/40.35.00 E-mail: info@sivae.it
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APPROCCIO BASE ALLA CHIRURGIA DEI PICCOLI MAMMIFERI Eboli (SA), 29 Novembre 2010 Evento patrocinato dalla Facoltà di medicina veterinaria Università degli studi di Napoli Federico II RELATORE Dr. Marzo Bedin DELEGATO REGIONALE Dr. Michele Capasso OBIETTIVI La chirurgia degli animali esotici siano essi uccelli, rettili o piccoli mammiferi rappresenta una grossa risorsa per il medico veterinario che intende occuparsi della medicina e della chirurgia di queste specie. Molti di questi animali presentano delle patologie peculiari e delle caratteristiche anatomiche del tutto diverse dagli animali da compagnia tradizionali come il cane ed il gatto e per questo motivo la conoscenza dell’anatomia di queste specie è basilare per il corretto approccio chirurgico. Molte patologie possono essere adeguatamente trattate solo mediante un approccio chirurgico che necessita di conoscenze specifiche. Date le dimensioni, spesso esigue, di questi pazienti la chirurgia degli animali esotici rappresenta una sfida anche per il miglior chirurgo. Nel corso della giornata di aggiornamento professionale, saranno trattate le varie patologie di pertinenza chirurgica che più comunemente possono essere oggetto di richiesta di prestazioni “specialistiche” da parte del proprietario/cliente.
PROGRAMMA SCIENTIFICO 8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente, presentazione del relatore ed inizio dei lavori 9.30 Considerazioni generali sulla chirurgia dei piccoli mammiferi 11.00 Pausa 11.30 Principali tecniche chirurgiche del coniglio
13.00 Spazio per eventuale relazione commerciale (nel caso non si svolga la relazione il programma nel pomeriggio sarà anticipato di mezz’ora) 13.30 Pausa 14.30 Principali tecniche chirurgiche del furetto 15.30 Pausa 16.00 Principali tecniche chirurgiche dei piccoli mammiferi 17.00 Test di valutazione dell’apprendimento e discussione finale 17.30 Consegna degli attestati di partecipazione e termine della giornata SEDE: CREMOPAR - Centro Regionale per il monitoraggio delle Parassitosi Regione Campania - località Cioffi - Eboli (SA) ISCRIZIONE: L’incontro è gratuito per tutti i soci SIVAE e SCIVAC in regola con l’iscrizione 2010. Non è richiesta la preiscrizione. Gli interessati devono registrarsi direttamente in sede d’incontro presentandosi alle ore 08.30 presso la segreteria.
In fase di accreditamento
SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIA SOCIETÀ FEDERATA ANMVI
SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIA SOCIETÀ FEDERATA ANMVI
DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC MOLISE Cosa c’è di nuovo nella diagnosi, prognosi e terapia dei disordini infiammatori cronici dell’apparato gastroenterico dei piccoli animali Campobasso, 28 Novembre 2010
DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC VALLE D’AOSTA Quando la chirurgia diventa intrigante Quart (AO), 28 Novembre 2010 9.25
9.30 10.15
11.00 11.30 12.15 13.00 14.00 RELATORE Ugo Lotti OBIETTIVI La malattia infiammatoria intestinale rappresenta, per la gastroenterologia dei piccoli animali, una parte molto importate sia per l’alto numero di casi diagnosticati sia per la mancanza di un chiaro e definito indirizzo prognostico, diagnostico e terapeutico. Nella giornata verranno trattate, basandosi sia sulle pubblicazioni scientifiche più recenti che sull’esperienza pratica del relatore, le teorie patogenetiche assieme agli approcci diagnostici e terapeutici più accreditati. L’utilizzo di casi clinici interattivi sarà indispensabile per chiarire i più moderni sistemi di monitorizzazione della terapia associati ad una corretta valutazione prognostica sulla base di criteri ormai ben definiti dalla letteratura internazionale.
PROGRAMMA SCIENTIFICO 8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente, presentazione del relatore ed inizio dei lavori
15.00 15.30 16.30 17.00
Stato dell’arte sulla patogenesi dell’infiammazione intestinale cronica Quanto e come ci può aiutare il laboratorio nella diagnosi e nella prognosi Pausa Cosa si deve chiedere all’endoscopista e all’istopatologo Novità sulla terapia e sul monitoraggio clinico dei pazienti con IBD Pausa Dimostrazione di monitoraggio terapeutico mediante casi clinici interattivi Pausa Utilizzo di casi clinici interattivi per valutare i principali fattori prognostici Test di valutazione dell’apprendimento e discussione finale Consegna degli attestati di partecipazione e termine della giornata
SEDE Hotel San Giorgio - Via Insorti d’Ungheria 11 - Campobasso
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9.30
11.00 11.30
13.00
13.30 14.30 15.30 16.00 17.00
Saluto ai partecipanti del Presidente, presentazione del relatore ed inizio dei lavori Indicazioni cliniche e tecniche di ricostruzione di ampie soluzioni di continuo in diverse regioni corporee nel cane e nel gatto Pausa Indicazioni cliniche e chirurgia di colon/retto, regione perianale e perineale nel cane e nel gatto Spazio per eventuale relazione commerciale (nel caso non si svolga la relazione il programma nel pomeriggio sarà anticipato di mezz’ora) Pausa Casi clinici interattivi Pausa Casi clinici interattivi Test di valutazione dell’apprendimento e discussione finale Consegna degli attestati di partecipazione e termine della giornata
RELATORE Paolo Buracco
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OBIETTIVI
SEDE Auditorium comunale Villair di Quart - (AO)
Affrontare e risolvere situazioni più o meno complesse (neoplastiche e non) dal punto di vista chirurgico (si affronteranno le patologie di più frequente riscontro). Gli aspetti diagnostici saranno trattati solo nei loro elementi fondamentali e pratici. Fornire elementi prognostici.
PROGRAMMA SCIENTIFICO 8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze
2 CREDITI
PER TUTTI GLI INCONTRI È STATO RICHIESTO L’ACCREDITAMENTO PARTECIPAZIONE Si ricorda che la partecipazione agli incontri delle Delegazioni Regionali è riservata ai Soci Scivac, indipendentemente dalla regione di appartenenza, in regola con la quota Associativa dell'anno in corso. I Soci Scivac possono partecipare a qualsiasi incontro regionale organizzato da Scivac in qualsiasi regione e a titolo gratuito (portare con sé la tessera Scivac). INFORMAZIONI Segreteria SCIVAC - Monica Borghisani - Tel. 0372/403506 - delregionali@scivac.it
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14 Eventi Veterinari
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SVIDI
SIONCOV
SINUV
SOCIETÀ VETERINARIA ITALIANA DI DIAGNOSTICA PER IMMAGINI
SOCIETÀ ITALIANA DI ONCOLOGIA VETERINARIA
SOCIETÀ ITALIANA DI NEFROLOGIA E UROLOGIA VETERINARIA
NEOPLASIE POLMONARI E PLEURICHE Cremona, Palazzo Trecchi, Sabato 13 e Domenica 14 Novembre 2010 tarsi in sede congressuale per la registrazione. Quote di partecipazione (verrà rilasciata una ricevuta fiscale per la quota versata): Soci SVIDI/SIONCOV: gratuito Soci SCIVAC: € 50,00 Non Soci: € 100,00
UOMO E CANE: DUE SPECIE A CONFRONTO IN NEFROLOGIA Cremona, Palazzo Trecchi, Domenica 21 Novembre 2010
DOMENICA 14 NOVEMBRE 2010 Incontro SIONCOV RELATORI Paolo Buracco, Torino - Chiara Leo, Hunenberg (CH) - Piergiorgio Solli, Milano SABATO 13 NOVEMBRE 2010 Incontro SVIDI / SIONCOV RELATORI Walter Bertazzolo, Pavia - Giuliano Bettini, Bologna - Laura Marconato, Hunenberg (CH) - Giorgio Romanelli, Milano Federica Rossi, Bologna Massimo Vignoli, Bologna PROGRAMMA SCIENTIFICO 08.30 Registrazione dei partecipanti 09.00 Presentazione dell’incontro e AOB 09.30 Classificazione neoplasie polmonari e pleuriche. Presentazione clinica e stadiazione - L. Marconato 10.15 Pausa 10.45 Tecniche diagnostiche: radiologia F. Rossi 11.30 Tecniche diagnostiche: ecografia F. Rossi 12.15 Tecniche diagnostiche: TC M. Vignoli 13.00 Discussione 13.30 Pausa pranzo 14.30 Biopsia ecoguidata, TC guidata, toracoscopica e videoassistita a confronto - G. Romanelli e M. Vignoli 15.15 Citologia di tumori polmonari e pleurici - W. Bertazzolo 16.00 Pausa 16.15 Tipizzazione istologica e molecolare dei tumori primitivi e secondari polmonari e pleurici - G. Bettini 17.00 Domande e discussione 17.30 Valutazione dell’apprendimento, consegna degli attestati e chiusura dei lavori ISCRIZIONE L’incontro è gratuito per tutti i soci SVIDI/ SIONCOV in regola con l’iscrizione 2010. Non è necessaria la pre-iscrizione. Presen-
PROGRAMMA SCIENTIFICO 8.30 Registrazione dei partecipanti 9.00 Approccio chirurgico ai tumori polmonari primitivi e fattori prognostici P. Buracco 9.45 Approccio terapeutico ai tumori polmonari secondari e ai tumori della pleura - P. Buracco 10.30 Pausa 11.00 Comunicazioni brevi dei soci SIONCOV 12.00 Trattamento chemioterapico (primitivi e secondari) - C. Leo 12.45 Discussione 13.30 Pausa pranzo 14.30 Overview dei più comuni tumori polmonari nell’uomo. Aspetti epidemiologici - P. Solli 15.30 Comunicazioni brevi dei soci SIONCOV 16.15 Pausa 17.15 Overview della terapia dei tumori polmonari nell’uomo - P. Solli 18.00 Valutazione dell’apprendimento, consegna degli attestati e chiusura dei lavori ISCRIZIONE L’incontro è gratuito per tutti i soci SIONCOV in regola con l’iscrizione 2010. Non è necessaria la pre-iscrizione. Presentarsi in sede congressuale per la registrazione. Quote di partecipazione (verrà rilasciata una ricevuta fiscale per la quota versata): Soci SIONCOV: gratuito Soci SCIVAC: € 50,00 Non Soci: € 100,00
RELATORI Federico Nalesso, MD, Dip. Nefrologia, Dialisi e Trapianto, Ospedale San Bortolo, Vicenza, Luca Aresu, Padova - Monica Cherubini, Prato - Francesco Ghiani, Genova - Paola Scarpa, Milano PROGRAMMA SCIENTIFICO 08.30 Registrazione dei partecipanti 09.00 Glomerulonefrite acuta e cronica in medicina umana - F. Nalesso 10.00 Glomerulonefrite acuta e cronica in medicina veterinaria - L. Aresu 11.00 Pausa 11.30 Sindrome nefrosica (proteinuria nefrosica e subnefrosica) in medicina umana - F. Nalesso 12.30 Glomerulonefrite e sindorme nefrosica: limiti della letteratura veterinaria - M.Cherubini 12.50 Domande e discussione
IN OMAGGIO A TUTTI I SOCI SCIVAC DEL 2010 (INVIO PREVISTO: 15 NOVEMBRE)
ISCRIZIONE Quote di partecipazione (verrà rilasciata una ricevuta fiscale per la quota versata): Socio SINUV/SIMUTIV: GRATUITO Soci SCIVAC: € 50,00 Non Soci: € 100,00
Richiesto accreditamento
SOCIETÀ ITALIANA DI ORTOPEDIA VETERINARIA
NON SOLO SAPERE E SAPER FARE, MA SAPER ANCHE GESTIRE: PROBLEMATICHE ORGANIZZATIVE IN ORTOPEDIA VETERINARIA Cremona, Palazzo Trecchi, Sabato 27 e Domenica 28 Novembre 2010 15.00 Gli insoluti: come prevenirli e come gestirli - M. Viotti 15.30 Pausa 16.00 La pubblicità - M. Viotti 16.30 I testi e le riviste scientifiche che interessano l’ortopedico veterinario S. Boiocchi 17.00 Comunicazioni libere 17.30 Domande e discussione 18.00 Termine dei lavori
INFORMAZIONI Segreteria Società Specialistiche SCIVAC Tel. 0372/403509 - Fax 0372/457091 Email: socspec@scivac.it - Web: www.scivac.it sezione Società specialistiche
Tratta tutti gli argomenti in modo pratico e preciso. Ogni argomento è stato curato da uno specialista americano e rivisto da uno specialista italiano in modo da adeguare il testo alle normative italiane o per sostituire farmaci eventualmente non registrati nel nostro paese. Formato 17x24 - 480 pagine
13.00 Pausa pranzo 14.30 Ipertensione arteriosa: aspetti terapeutici in medicina umana F. Nalesso 15.30 Ipertensione arteriosa: quali verità in medicina veterinaria - P. Scarpa 16.00 Pausa 16.30 Anomalie tubulari in medicina umana - F. Nalesso 17.30 Anomalie tubulari in medicina veterinaria - L. Aresu 18.00 Anomalie tubulari: limiti della letteratura veterinaria- F. Ghiani 18.20 Domande e discussione 18.30 Valutazione dell’apprendimento, consegna degli attestati e chiusura dei lavori
SIOVET
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MANUALE DI PROCEDURE CLINICHE PRATICHE NEL CANE E NEL GATTO
Aperto ai soci SIMUTIV
RELATORI Edoardo Auriemma, Utrecht (B) - Silvia Boiocchi, Milano - Bruno Peirone, Torino Massimo Petazzoni, Milano - Aldo Vezzoni, Cremona - Avv. Cinzia Vitacolonna, Bologna - Marco Viotti, Torino PROGRAMMA SCIENTIFICO SABATO 27 NOVEMBRE 2010 08.30 Registrazione dei partecipanti 09.15 Introduzione 09.30 Il consenso informato C. Vitacolonna 10.00 La gestione del periodo postoperatorio e delle complicazioni M. Petazzoni 10.30 Pausa 11.00 Comunicazioni Libere 11.30 Il rapporto con i colleghi - M. Viotti 12.00 La responsabilità civile C. Vitacolonna 12.30 Le assicurazioni di responsabilità civile - M. Viotti 13.00 Comunicazioni Libere 14.00 Pausa pranzo 14.30 La refertazione - A. Vezzoni
DOMENICA 28 NOVEMBRE 2010 08.30 Il rapporto con l’allevatore A. Vezzoni 09.00 Il vizio redibitorio - C. Vitacolonna 09.30 Come presentare un caso clinico B. Peirone 10.00 Pausa 10.30 Comunicazioni Libere 11.00 L’archiviazione delle cartelle cliniche e del materiale diagnostico - M. Viotti 11.30 La radiologia digitale ed i software di gestione ed archiviazione E. Auriemma 12.00 Comunicazioni Libere 12.30 Domande e discussione 13.00 Valutazione dell’apprendimento, consegna degli attestati e termine dei lavori ISCRIZIONE L’incontro è gratuito per tutti i soci SIOVET in regola con l’iscrizione 2010. Non è necessaria la pre-iscrizione. Presentarsi in sede congressuale per la registrazione. Quote di partecipazione (verrà rilasciata una ricevuta fiscale per la quota versata): Soci SIOVET: GRATUITO Soci SCIVAC: € 50,00 Non Soci: € 100,00
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Attualità scientifica Vet Journal
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Termina la campagna contro la peste bovina Ufficialmente eradicata. OIE: utilizzare il modello per debellare altre malattie animali ed è stato estremamente affidabile nel valutare la presenza o meno del virus in tutti i paesi del mondo. Dovrebbe servire da modello per future attività comuni per debellare altre malattie animali", ha dichiarato Bernard Vallat, Direttore Generale OIE. I partecipanti al Simposio hanno discusso di come capitalizzare l'esperienza fatta nel debellare la malattia ed estenderla alla lotta contro altre malattie, e analizzare quello che rimane da fare prima e dopo la dichiarazione finale di eradi-
cazione della malattia. La FAO è stata promotrice di un impegno globale e coordinato per studiare le caratteristiche e la natura della peste bovina, aiutare i piccoli allevatori ed i servizi veterinari a riconoscere e tenere sotto controllo la malattia, sviluppare campagne di vaccinazioni e alla fine riuscire ad eliminare la malattia secondo le metodologie dell'OIE. Questo impegno ha coinvolto un'ampia alleanza di partner internazionali come l'OIE, la IAEA (Agenzia inter-
nazionale per l'energia atomica) ed i donatori, sino al più recente Programma Mondiale di eradicazione della peste bovina (GREP). Il Programma è stato lanciato nel 1994 come meccanismo globale di coordinamento per consentire alla comunità internazionale di affrontare la peste bovina in modo congiunto, sistematico e organico. Il GREP è stata l'iniziativa decisiva di una campagna di ricerca scientifica, attività di sorveglianza sul campo e vaccinazioni a tappeto durata decenni. ■
di MARIA GRAZIA MONZEGLIO ome già anticipato lo scorso dicembre 2009, la FAO ha annunciato la conclusione della campagna di controllo della peste bovina. Con la cessazione di tutte le attività in campo ad essa collegate, nei prossimi mesi ne sarà annunciata la totale eradicazione. È stato comunicato dalla FAO nel corso del Simposio Mondiale per l’eradicazione della peste bovina tenutosi a Roma (13-14 ottobre 2010). È la prima volta nella storia dell'umanità che una malattia animale viene completamente debellata e solo la seconda, dopo il vaiolo nel 1980, che una malattia viene eliminata grazie agli sforzi compiuti dall'uomo. La peste bovina ha avuto per millenni effetti devastanti sulla salute animale e sul settore rurale, con code drammatiche di carestie e crisi economica dopo ogni grande epidemia. "La malattia ha imperversato in Africa, Asia ed Europa per secoli, decimando milioni di capi di bestiame e causando miseria e carestia. Intorno al 1880 ha provocato perdite per un milione di capi di bestiame nella Russia europea ed in Europa centrale", ha detto il Direttore Generale della FAO, Jacques Diouf. Nel corso dei secoli ha ucciso milioni di bovini, di bufali, di yak e dei loro simili allo stato brado, con tassi di mortalità che sono arrivati a raggiungere il 100% del bestiame colpito. Agli inizi degli anni '80, la malattia era ancora saldamente radicata in tutto il mondo, con allarmanti epidemie nel sud dell'Asia, in Medio Oriente ed in Africa. L'ultimo focolaio di cui si abbia notizia risale al 2001 in Kenya. Si prevede che per la metà del 2011, dopo che arriveranno all'Organizzazione mondiale per la salute animale (OIE) le ultime relazioni sullo status della malattia, con un documento ufficiale congiunto FAO/OIE dichiareranno la malattia ufficialmente debellata. “Il Programma OIE è stato lanciato nel 1989
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Lo stress causato dall'addestramento nel cavallo giovane In uno studio, aumento del cortisolo salivare e della frequenza cardiaca rilevati soprattutto durante i primi tentativi di monta
no studio ha valutato lo stress sofferto dai cavalli giovani durante l'addestramento alla monta. Lo stress veniva misurato esaminando la frequenza cardiaca e la concentrazione di cortisolo nella saliva di 9 stalloni e 7 cavalle. Poiché l'addestramento dei cavalli sportivi inizia in genere all'età di tre anni, lo studio considerava soggetti di questa età all'inizio del loro programma di addestramento. Lo studio ha confermato che l'inizio dell'addestramento è per il cavallo un momento stressante. L'ini-
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ziale lavoro con la lunghina causava soltanto un livello moderato di stress, ma quest'ultimo aumentava notevolmente durante la prima monta del cavaliere. Ciò veniva rivelato da un immediato aumento della frequenza cardiaca e della fluttuazione degli intervalli tra i battiti cardiaci, così come della concentrazione di cortisolo nella saliva. Oltre alla possibilità che la prima monta del cavaliere sia considerata dall'animale come un possibile attacco di un predatore, il cavaliere è anche al di fuori del campo visivo dell'animale e ciò esacerba probabilmente il problema. Il livello di stress diminuiva di un certo grado quando il cavallo e cavaliere iniziavano il passeggio o il trotto. Ciò potrebbe essere dovuto al fatto che il cavallo si adatta rapidamente all'idea di essere montato e che, come per l'uomo, l'esercizio fisico favorisce la riduzione dello stress. Inoltre, il grado di stress causato dalla monta diminuiva gradualmente nel corso dell'addestramento, indicando che quest'ultimo veniva eseguito in maniera corretta. Un programma di addestramento non corretto o poco attento, soprattutto nelle fasi iniziali, può causare danni duraturi alla relazione tra cavallo e cavaliere, riducendo le potenzialità sportive dell'animale e causandogli un non necessario stato ansioso.
Tuttavia, osservano gli autori, lo stress indotto dall’addestramento iniziale del cavallo sportivo è sicuramente molto inferiore a quello associato al trasporto in strada dell'animale e la gentilezza e attenzione dell'addestratore possono favorire la riduzione dello stato ansioso. (M.G.M.) “Changes in cortisol release and heart rate and heart rate variability during the initial training of 3-year-old sport horses” Alice Schmidt, Jörg Aurich, Erich Möstl, Jürgen Müller and Christine Aurich. Hormones and Behavior, 2010 Sep; 58(4): 628-36. ■ Vet Journal è un periodico di informazione scientifica di proprietà di E.V. srl iscritto nel Pubblico Registro della Stampa periodica presso il Tribunale di Cremona al n. 396 dal 18.12.2003. È diretto dal dottor Enrico Febbo e dalla dottoressa Maria Grazia Monzeglio. Fornisce un flusso informativo continuo sugli eventi della medicina veterinaria e sul mondo delle bioscienze, con tre edizioni alla settimana.
Le notizie di Vet Journal sono consultabili on line all'indirizzo
www.vetjournal.it/
DIFFUSIONE DI GIARDIA NEI CANI E GATTI EUROPEI
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n uno studio è stata valutata la percentuale di infezioni riferibili a Giardia nei cani e gatti con segni clinici gastroenterici in Europa. Si chiedeva ai veterinari di identificare i cani e i gatti affetti da diarrea e/o vomito e di effettuare lo SNAP test* per Giardia sui campioni fecali. Durante il periodo di campionamento dal 2005 al 2006 sono stati raccolti i risultati di 8685 cani e 4214 gatti. L'analisi dei dati mostrava che era positivo per Giardia il 24,78% dei cani analizzati e il 20,3% dei gatti. Il rischio di positività era maggiore al diminuire dell'età in entrambe le specie, con picchi nella fascia inferiore ai sei mesi. Anche il principale segno clinico, la diarrea, era associato a un maggior rischio di
positività. Si notavano inoltre differenze tra i paesi europei partecipanti. Il rischio di positività era dimezzato o ancora inferiore nel Regno Unito, in Spagna, in Olanda e in Italia, rispetto alla Germania, che veniva superata soltanto dal Belgio. I risultati dello studio, concludono gli autori, mostrano che Giardia è un microrganismo enterico comune nei cani e gatti con segni clinici gastroenterici in Europa. (M.G.M.) “Giardia in symptomatic dogs and cats in Europe - results of a European study” Epe C, Rehkter G, Schnieder T, Lorentzen L, Kreienbrock L. Vet Parasitol. 2010 Oct 11; 173 (1-2): 32-8. * (IDEXX Laboratories)
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Piani di sviluppo rurale Info Regioni
Condizionalità, la Lombardia approva il manuale operativo
on D.d.u.o. del 27 settembre 2010 n. 9126 la Direzione Centrale Programmazione Integrata Organismo Pagatore Regionale della Lombardia ha approvato il manuale operativo dei controlli di condizionalità 2010 e le check-list di controllo come strumenti di accertamento per la verifica del rispetto degli atti relativi alla condizionalità a cui le Amministrazioni provinciali e le ASL sono tenute ad attenersi. Il Manuale, diviso in 18 atti, definisce per ciascuno gli elementi di verifica; le modalità operative per l’esecuzione dei controlli; gli indici di verifica (portata, gravità, durata); le inadempienze minori e le annesse azioni correttive; gli impegni di ripristino; le tempistiche e le modalità di realizzazione delle azioni correttive e degli impegni di ripristino; il meccanismo di applicazione delle riduzioni e delle esclusioni dei pagamenti. Per quanto riguarda la definizione degli obblighi e degli impegni previsti per ogni singolo atto, si è tenuto conto delle indicazioni
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GLI ATTI DI COMPETENZA VETERINARIA
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ono di competenza dei veterinari delle ASL i seguenti atti: A6 - Identificazione e registrazione dei suini A7 - Identificazione e registrazione dei bovini, bufalini e relative all’etichettatura delle carni bovine e dei prodotti a base di carni bovine A8 - Identificazione e registrazione degli ovicaprini B10 - Divieto di utilizzazione di talune sostanze ad azione ormonica, tireostatica e delle sostanze beta-agoniste nelle produzioni animali B11 - Sicurezza alimentare B12 - Prevenzione e controllo ed eradicazione di alcune encefalopatie spongiformi trasmissibili B13 - Misure di lotta contro l’afta epizootica B14 - Misure di lotta contro alcune malattie degli animali nonché misure specifiche per la malattia vescicolare dei suini B15 – Misure di lotta e di eradicazione della febbre catarrale degli ovini. C16 - Benessere dei vitelli C17 - Benessere dei suini C18 - Benessere degli animali Le check-list relative al benessere animale (Atti C16 - C17 - C18) sono compilate e sottoscritte dai veterinari e firmate per presa visione anche da funzionari provinciali presenti al controllo. La check-list relativa alla sicurezza alimentare (Atto B11), per le sole aziende zootecniche, è compilata e sottoscritta sia dai veterinari sia da funzionari provinciali.
della Commissione. Al fine di dare riferimenti omogenei su tutto il territorio dell’Unione, la Commissione ha stabilito che gli standard minimi che gli agricoltori sono tenuti a rispettare per assolvere agli obblighi nazionali di condizionalità, non possono essere più vincolanti di quelli già previsti nella normativa comunitaria di riferimento. Il meccanismo di calcolo delle sanzioni applicabili a seguito del riscontro di violazioni rispetto agli impegni ed alle norme della condizionalità è determinato in funzione di quanto riportato nel Reg. CE 73/08, art. 23 e Reg. CE 1122/2009, art.76 e seguenti e dal Decreto MIPAAF n. 30125 del 22 dicembre 2009.
ESITI DEL CONTROLLO L’esito del controllo della condizionalità può essere positivo e quindi senza infrazioni oppure negativo. In questo caso la riduzione degli aiuti sarà graduata in funzione dei criteri, previsti dall’art. 47 del citato Reg. (CE) n. 1122/2009.
MODALITÀ GENERALI DI CONTROLLO I controlli degli Atti e dello Standard 5.1 (Rispetto delle procedure di autorizzazione quando l’utilizzo delle acque ai fini di irrigazione è soggetto ad autorizzazione) prevedono sia verifiche di carattere documentale sia verifiche di carattere oggettivo mediante sopralluogo in azienda. Ai sensi del Reg. CE 1122/2009, i controlli in loco devono essere effettuati senza dare alcun preavviso all’azienda oggetto di controllo. Tuttavia, lo stesso Regolamento ammette un preavviso che deve essere limitato al tempo strettamente necessario a rendere possibile il controllo stesso, purché non venga compromessa la finalità del controllo. Il preavviso non può eccedere le 48 ore. Il controllo in azienda per la verifica degli atti deve essere effettuato entro il 31 dicembre 2010, ciascuno per la sua competenza, dai funzionari provinciali e dai veterinari delle ASL. Al fine di garantire la contestualità del controllo, le Amministrazioni Provinciali contattano le ASL competenti per territorio e prendono accordi con i responsabili dei Dipartimenti di prevenzione veterinari per definire il calendario dei controlli da realizzare congiuntamente.
COMPETENZE DELLE ASL L’Organismo Pagatore Regionale e la Direzione Generale della Sanità hanno stipulato il 30 luglio 2009 un protocollo d’intesa relativo all’effettuazione del controllo di condizionalità nel campo salute, sanità e benessere degli animali. In particolare la Direzione della Sanità della Lombardia è responsabile del coordinamento delle attività di controllo affidate alle ASL, della standardizzazione delle metodiche di controllo e dei rapporti di controllo. Il veterinario delle ASL, con specifiche competenze professionali, controlla i criteri di gestione obbligatori specifici applicabili alle aziende agricole con allevamenti di bestiame bovino, bufalino, ovino, caprino, suino, ecc. L’OPR condivide ed acquisisce agli atti, sia le metodologie di controllo sia i criteri di definizione dell’analisi del rischio utilizzati per la determinazione del campione di aziende da controllare da parte delle ASL. Per ogni atto controllato, il veterinario delle ASL durante il controllo in loco, verifica il rispetto degli obblighi e degli impegni previsti e compila l’apposita check-list. ■
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Non c’è un caso Campania: ordinaria revisione tariffaria Infondate le notizie sull’avvio di sterilizzazioni su cani padronali a danno dei lp
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olto rumore per nulla” secondo il Presidente di ANMVI Campania Antonio Limone: le tariffe veterinarie appena pubblicate sul Bollettino regionale rientrano nell’ordinaria revisione tariffaria e nei piani di rientro finanziario a cui è sottoposta la Sanità campana. “Non a caso è firmata - commenta Antonio Limone (ANMVI Campania) - da un Commissario ad acta”. Nel nuovo tariffario c’è continuità di voci, un allineamento alla media delle prestazioni veterinarie rese dalle Asl nelle altre Regioni e un adeguamento quinquennale Istat, “nessun super ticket aggiunge - e non si vanno ad interessare gli equilibri pubblico-privato”. “Non c’è un casoCampania” - sottolinea Limone - anche se alcune incongruenze balzano all’occhio e sono state evidenziate alla Regione, così come l’attenzione al contesto campano andrebbe affiancata una riflessione più generale sui costi e sul valore delle prestazioni veterinarie. Anche per questo esiste un tariffario della FNOVI e una definizione di atto medico veterinario”. Il riferimento è a prestazioni che pur essendo atto medico vengono deprezzate fino a risultare meno importanti di meri atti amministrativi, come nel caso dell’inoculazione del microchip rispetto all’emissione del passaporto.
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A chiarimento di equivoci sollevati da certa stampa, le voci tariffarie sono le stesse del 1995 e non fanno riferimento a sterilizzazioni su cani padronali. “È la Legge Regionale - dichiara Limone - a vietare espressamente che gli animali di proprietà siano oggetto di prestazioni pubbliche se non in regime di convenzione con i liberi professionisti”. Il Progetto sulle sterilizzazioni Comune di Napoli, lo stato di avanzamento e le proposte, sono state affrontate nell'Assemblea Straordinaria dell'Ordine dei Veterinari di Napoli il 24 ottobre scorso. Sul punto è categorico anche il Presidente dell’Ordine dei Medici Veterinari di Napoli, Corrado Pacelli, che il 26 ottobre ha partecipato ad un vertice in Comune per un progetto di sterilizzazione su cani di proprietà: “Quel che c’è di vero è che da un paio di anni è stato avviato un discorso proficuo con la veterinaria pubblica, le amministrazioni comunali ed il settore veterinario ed è categorico che le campagne di sterilizzazione su cani padronali siano esclusivamente affidate ai liberi professionisti in regime di convenzione. Un progetto sul territorio del Comune di Napoli - ha dichiarato Pacelli - è stato già presentato nel marzo 2009 ed è a tutt’oggi in svolgimento. Nei prossimi giorni verrà discussa e presentata una nuova bozza di progetto che prevede l’intensificazione sia delle sterilizzazioni che delle microchippature dei cani padronali, sempre effet-
SMENTITO IL SUPERTICKET l baillame mediatico sulle nuove tariffe veterinarie ha spinto la Regione ad emanare una nota di precisazioni: "Al momento non troverà applicazione il punto 24 ("Anagrafe canina") del nuovo tariffario regionale i Servizi veterinari continueranno ad offrire gratuitamente le prestazioni ivi indicate". La precisazione è arrivata il 21 ottobre dalla Giunta Regionale della Campania (Assistenza Sanitaria Servizio Veterinario) in una nota diffusa a tutti i Dipartimenti di Prevenzione delle ASL campane, ai Commissari straordinari delle ASL della Regione e ai Presidenti degli Ordini Provinciali dei Medici Veterinari. L'intervento smentisce ufficialmente le
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voci di un superticket che si sono rincorse sulla stampa, innescando proteste e polemiche. Il responsabile del Settore, Paolo Sarnelli, precisa che la nuova voce "Anagrafe canina", inserita al punto 24 del nuovo tariffario comprende attività in favore dei privati per l'applicazione del microchip/iscrizione in anagrafe canina e il passaggio di proprietà dei cani, già previste da dieci anni dalla Legge Regionale 16/2001. Non è nuova invece la voce (al punto 27) relativa all'identificazione di altre specie animali, non rientrante tra le prestazioni rese in attuazione di piani e programmi statali e regionali, voce non gratuita per la quale sono previste apposite tariffe.
tuate dai liberi professionisti che aderiranno al progetto. Se poi si vuole discutere di tariffe e prestazioni, la strada è la revisione della Legge regionale. Quello sarà il vero tavolo di discussione”. L'Assessore all'Ambiente del Comune di Napoli, Rino Nasti, ha presentato il 26 ottobre la campagna di sterilizzazione dei cani padronali realizzata dal Servizio Tutela diritti e salute degli animali in collaborazione con l'ordine dei
Medici Veterinari della provincia di Napoli. La campagna è stata realizzata con i fondi della Regione Campania. All’incontro erano presenti: il dottor Vincenzo Caputo coordinatore dei servizi veterinari dell'ASL Napoli 1, il professore Enrico Fariello delegato del Sindaco per le tematiche animaliste, Corrado Pacelli Presidente dell'ordine dei Medici Veterinari e Clara Degni dirigente del Sevizio Tutela diritti e salute degli animali. ■
CERCHI-OFFRI LAVORO? zioni e la scheda dati personale. Le inserzioni permangono in rete per 90 giorni; alla scadenza di questo periodo vengono rimosse automaticamente. Registrazione e condizioni d’uso dettagliate al sito: http://www.vetjob.it/
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IL MERCATO ITALIANO DEL LAVORO VETERINARIO Servizio on-line dell’A.N.M.V.I.
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AIVEMP-SIVE Dalle Associazioni
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A proposito di equidi non DPA battimento degli equidi non-DPA con sistemi eutanasici per motivi legati alla fine di una carriera sportiva e anche in assenza di sofferenze o malattie dato l’uso dell’espressione “spesso supportata” anziché “supportata solo” Fatta eccezione per gli equidi tenuti in vita fino al termine naturale della stessa per precisa scelta dei proprietari, i destini più comuni dei cavalli giunti alla fine della carriera agonistica sono rappresentati dalla macellazione per la produzione di alimenti e dall’eutanasia, scelta spesso supportata da condizioni patologiche non compatibili con un’adeguata qualità di vita.
’articolo pubblicato su P.V. n° 32/2010 a firma Paolo Giulio Predieri delegato AISA per le problematiche sugli equini dal titolo: “Classificazione degli equidi, opportunità offerte dalla semplificazione normativa” offre lo spunto al chiarimento di alcuni principi. La richiesta di legalità, non solo doverosa ma ancor di più necessaria, e presupposto enunciato dell’articolo citato, necessita, per non essere faziosa, non solo di una corretta analisi legislativa ma anche di una precisa percezione dei ruoli. Ora l’articolo parla di una presunta “grave miopia” da parte di alcuni veterinari pubblici laddove sostiene che a loro spetti forzare l’interpretazione del dettame legislativo fino a snaturarlo per consentirne un’applicazione riparatrice di quelle che si configurerebbero quali conseguenze “controproducenti” di una interpretazione autentica della legge. L’assunto dell’analisi legislativa ‘necessaria’ da parte dell’autore è quello secondo cui nulla vieterebbe nella legislazione attuale, l’ab-
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Partendo dal presupposto che il nostro Codice Penale vieti l’uccisione degli animali senza necessità solo in riferimento a quelli d’affezione, l’autore cita quale definizione di animale d’affezione quella contenuta in un Regolamento comunitario sull’uso dei mangimi. Ora, se è comprensibile il non sapere che traslare una definizione di legge da un impianto normativo ad un altro non è ammesso dalla giurisprudenza ai fini delle interpretazioni normative, il voler leggere invece nel testo del nostro Codice Penale la sua possibilità di applicazione solo in riferimento agli animali d’affezione si configura quale forzatura inammissibile data la chiarezza del suo contenuto: Art. 544-bis. - (Uccisione di animali). - Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona la morte di un animale è punito con la reclusione da tre mesi a diciotto mesi. La forzatura da parte dell’autore arriva al punto di non citare la normativa che consentirebbe l’eutanasia degli animali, siano essi d’affezione o meno, in nome del solo volere del proprietario per motivi diversi dagli stati di necessità definiti dal C.P. agli artt. 52 e 54 e che oltre alla macellazione non contemplano la fine di una carriera agonistica. L’autore inoltre si spinge, nella lettura della legge, inspiegabilmente fino a far coincidere nella volontà del legislatore europeo (Trattato
di Lisbona si presume) la definizione di essere senziente al solo animale d’affezione. Alla luce di questa breve disamina legislativa, è evidente quanto sia insostenibile e rischioso, anche senza addentrarsi in considerazioni etiche e deontologiche, il voler definire “gravemente miope” il veterinario controllore, ma anche il L.P., che si opponesse all’abbattimento di un cavallo per il solo fatto di non essere più performante. Ma l’aspetto che qui preme di più sottolineare è il danno che deriva oggi da un’abitudine dilagante in tutti i settori nel voler mettere in capo al veterinario ufficiale una possibilità di lettura della legge che non ha, chiedendogli di forzarne l’interpretazione o di eluderne se non anche di ignorarne i dettami. E questo indipendentemente dalla condivisione o meno in merito alla bontà del dettame normativo. Da un simile atteggiamento nasce il senso di illegalità diffuso che non mette nessuno al riparo di nulla; non il veterinario pubblico da un omissione, non l’utente sia esso veterinario libero professionista od operatore a svariato titolo, da una sanzione se non anche di un reato più grave. La legalità invocata, da parte di chiunque, necessita del rispetto dei ruoli e della capacità di rivolgersi ai giusti interlocutori ogni qualvolta il dettame normativo risultasse inefficace, superato, insostenibile o anche mancante. In questo rispetto dei ruoli ciascuno faccia il suo; il legislatore faccia leggi migliori, il controllore le applichi evidenziandone i difetti e i pregi, il controllato le rispetti e porti le sue istanze nelle giuste sedi. In questo rispetto dei ruoli sarà allora forse possibile mettere attorno ad un tavolo tutti gli attori che la legge chiama in ballo per un confronto costruttivo con quella sinergia d’intenti che un clima di guerra dichiarata ed illegalità diffusa fino a volte ad essere pretesa, non può consentire. AIVEMP Associazione Italiana Veterinaria di Medicina Pubblica Associazione Federata ANMVI
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ETICA E COSCIENZA
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n relazione all’articolo pubblicato su P.V. n° 32/2010 a firma Paolo Giulio Predieri delegato AISA per le problematiche sugli equini dal titolo: “Classificazione degli equidi, opportunità offerte dalla semplificazione normativa” ci preme sottolineare che le tesi esposte rappresentano esclusivamente il pensiero del Dr. Predieri e non le posizioni della SIVE. A proposito di alcune considerazioni specifiche espresse nell’articolo si rinnova il nostro appoggio ai colleghi veterinari dei Servizi Veterinari delle ASL che hanno il compito di applicare le normative con coscienza e non possono quindi, qui come in altri casi, influire in alcun modo su una legge che nello specifico vieta espressamente l’eutanasia di equini NON-Dpa a fine carriera. Il codice penale recita Art. 544-bis. (Uccisione di animali). - Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona la morte di un animale è punito con la reclusione da tre mesi a diciotto mesi” e agli artt. 52 e 54 definisce le necessità quali: la legittima difesa, lo stato di necessità per incolumità e “ogni altra situazione che induce all’uccisione o al danneggiamento dell’animale per evitare un pericolo imminente o un danno giuridicamente apprezzabile”. Nessuna deroga è quindi contemplata al momento per l’ipotesi di una carriera sportiva o affettiva portata a termine secondo il giudizio o il sentimento del proprietario, o per l’impossibilità a far fronte ad un impegno economico in relazione ad una terapia prospettata o a problemi di mantenimento. Dal punto di vista etico la SIVE ritiene che l’eutanasia di un cavallo sportivo a fine carriera non possa essere giustificata se non da una grave malattia, dall’impossibilità di nutrirsi e muoversi autonomamente o da un tipo di vita incompatibile con la sua etologia. Il problema economico e gestionale del mantenimento di cavalli NON-DPA a fine carriera, legato alla loro impossibilità di rientrare nella filiera alimentare, è però certamente ben noto alla SIVE che sarà sempre a disposizione per contribuire ad un’eventuale revisione della normativa comunitaria che possa soddisfare le diverse esigenze seguendo i tradizionali canali legislativi. SIVE Società Italiana Veterinari per Equini Società Federata ANMVI
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Milk in progress, un successo da ripetere Il 14 ottobre si è tenuto il primo incontro: 477 ospiti tra veterinari, allevatori e rappresentanti di filiera ome preannunciato il 14 ottobre alle ore 15:00 in collegamento da 12 città italiane si è svolto il primo incontro di Milk in progress: l’iniziativa promossa da Pfizer Animal Health e Sivar che è nata con l’obiettivo di instaurare un tavolo di confronto tra i diversi rappresentanti della filiera lattiero-casearia per condividere ed affrontare le sfide e opportunità del settore. Nella filiera agro-alimentare ogni risultato è il
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frutto degli sforzi comuni tra tutti gli anelli della catena e per questo allevatori, medici veterinari, l’industria della salute animale, l’azienda di trasformazione, la grande distribuzione e l’associazione di consumatori si sono ritrovati a Roma in un evento senza precedenti. Dalla sede centrale di Roma quindi si sono susseguite le relazioni di Medardo Cammi, presidente Sivar che ha evidenziato insieme a Gaetano Penocchio, presidente Fnovi l’importanza della categoria Medico veterinaria lungo la filiera per assicurare e tutelare la salute ani-
male a garanzia della salute umana. Nel percorso di filiera, lui il Medico veterinario è sempre presente e oggi più che mai la figura del veterinario aziendale diventa sempre più obiettivo irrinunciabile per assicurare il buon governo, la gestione dei sistemi di prevenzione, il controllo delle malattie animali, delle zoonosi; il tutto ai fini della sicurezza alimentare. Un consulente sanitario dell’allevamento che giorno per giorno assiste gli operatori sanitari nella produzione, trasformazione e commercializzazione degli alimenti di origine animale ed è
il vero conoscitore delle strutture. Insieme e non contro il veterinario di medicina pubblica. Roberta D’Amore, country manager di Pfizer Animal Health, ha evidenziato il ruolo dell’industria della salute animale nella filiera lattiero casearia: mettere a disposizione dei medici veterinari e allevatori soluzioni per la diagnosi, prevenzione e terapia delle malattie animali. In particolare ha evidenziato come PAH interpreta questo ruolo; in veste di partner mettendo a disposizione del mercato soluzioni per la salute e benessere animali che siano efficaci, innovative e rispondano ad un bisogno sempre più evidente di un approccio olistico alla gestione delle produzioni zootecniche. È stata poi la volta di Claudio Federici, responsabile analisi e servizi ISMEA che ha mostrato la notevole rilevanza economica del settore nell’ambito agroalimentare nazionale. Nel 2009 il valore alla produzione degli allevamenti è stato di 4,9 miliardi di euro; nella fase di consumo finale si passa a 21 miliardi di euro. Numeri significativi e sostenuti da un know di base di elevato livello, alimentato dalla forte tradizione legata alla presenza diffusa di prodotti tipici capaci di valorizzare la materia prima sia sul fronte interno che sul mercato estero. Settore tuttavia sovraesposto a molteplici criticità dovute ai maggiori costi di produzione, scarsa integrazione di filiera, instabilità dei prezzi di mercato, sovraesposizione delle dop nazionali alla concorrenza sleale sui mercati esteri. Partendo da questi elementi, Nino Andena, presidente AIA, ha evidenziato come l’AIA abbia messo in piedi una strategia che porta il nome di ITALIALLEVA a tutela e difesa del made in Italy. È stata poi la volta dell’azienda Maccarese Spa: 13,5 Mln di latte prodotto, 3300 vacche presenti di cui 1700 in lattazione e il resto di rimonta; una testimonianza sulle modalità con cui gli imprenditori investono in zootecnia. Per Grana padano, il prodotto a denominazione d’origine protetta più consumato al mondo, Angelo Stroppa, coordinatore tecnico del consorzio, ha mostrato come il consorzio tutela una delle più prestigiose dop italiane. Infine si è parlato di etichettatura e trasparenza per il consumatore finale: Franga Braga, responsabile Salute e Alimentazione di Altroconsumo ha evidenziato quanto l’etichetta sia troppo complessa per un consumatore scarsamente acculturato in materia di nutrizione, magari frettoloso, che non disdegna il risparmio e che nello scaffale del supermercato si trova a dover scegliere tra cinque-sette o più tipologie di uno stesso prodotto. I lavori sono poi andati avanti con una sessione domande e risposte interattive gestita tramite l’invio di SMS dalle varie sedi. Tante le domande, le richieste di chiarimenti e la voglia di confrontarsi sulle tematiche trattate. Il 14 ottobre è stato un grande giorno per il settore veterinario animali da reddito: un nuovo modo di dare valore al settore lattiero caserario e ai suoi protagonisti. Per questo motivo, l’obiettivo di Daniela Orgiana, responsabile Marketing divisione ruminanti di Pfizer Animal Health e patron dell’iniziativa, è quello di continuare a coinvolgere i protagonisti della filiera latte in successivi incontri di approfondimento. Tanti sono i feeback pervenuti da ogni sede, molti i suggerimenti per successive giornate di informazione-formazione; la domanda a questo punto viene spontanea: Quando il prossimo Milk in progress? Presto, molto presto…. dicono dalla regia. ■
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Un aggiornamento scientifico sempre più all’avanguardia
CARDIOLOGIA FATTORI PROGNOSTICI DI SOPRAVVIVENZA IN CASI DI PERSISTENZA DEL DOTTO ARTERIOSO - 99 CASI Pedro Oliveira (E), Milano
Riuniti i direttori scientifici degli itinerari didattici: messe a punto le nuove linee guida dei corsi pratici a riunione dei Direttori Scientifici degli Itinerari Didattici SCIVAC conclusasi presso la splendida compagine del Relais Convento a Persico (Cremona) il 4 settembre scorso, ha visto concretizzarsi la partnership tra Royal Canin Italia e SCIVAC nella comunicazione scientifica. L’azienda, in piena coerenza con la propria missione, intende perseguire l’obiettivo di sostenere la formazione scientifica in SCIVAC favorendo la partecipazione di relatori di chiara fama internazionale per migliorare il livello di aggiornamento scientifico; incentivando l’invio delle comunicazioni brevi ai Congressi e favorendo l’iscrizione alle Società Specialistiche per coloro che hanno terminato l’itinerario correlato. Quest’anno si sono conclusi gli itinerari di Anestesia, Cardiologia e Diagnostica per Immagini. Ai partecipanti che hanno terminato il percorso formativo Royal offrirà l’i-
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scrizione alla società specialistica correlata: SIATAV, SICARV e SVIDI. Nel corso della giornata sono state messe a punto le nuove linee guida per la gestione dei corsi pratici SCIVAC all’interno della Scuola di Formazione. Grande entusiasmo da parte di tutti nella volontà comune di crescere, garantendo ai soci SCIVAC un aggiornamento scientifico sempre più efficace e all’avanguardia. Con questa motivazione sono state definite le nuove metodiche di insegnamento per rendere i corsi SCIVAC sempre più dinamici, interattivi e supportati dalle nuove tecnologie. Per quanto riguarda invece le comunicazioni brevi, Royal premia con un viaggio nella terra del Camargue i lavori migliori. Numerose sono state le comunicazioni inviate al 65° Congresso Multisala di Rimini. Di seguito i nomi dei vincitori e i titoli delle comunicazioni che hanno ricevuto la valutazione più alta dai Responsabili Scientifici. ■
CHIRURGIA INTERDIGITAL WEBBING TRANSPOSITION FLAP FOR RECONSTRUCTION IN A DOG WITH A DIGITAL MAST CELL TUMOUR Barbara Carobbi, Padova ANESTESIA VALUTAZIONE PROSPETTICA DELL’INDUZIONE DELL’ANESTESIA GENERALE CON SOMMINISTRAZIONE AD INFUSIONE LENTA DI PROPOFOL NEL CANE: EFFETTI EMODINAMICI E QUALITÀ D’INDUZIONE Giulia Dravelli, Cremona DERMATOLOGIA SENSIBILITÀ AGLI ANTIMICOTICI DI MALASSEZIA PACHYDERMATIS: UNO STUDIO SUL MICONAZOLO Andrea Peano, Torino NEFROLOGIA TRATTAMENTO CON ATRACURIO BESILATO ENDOURETRALE IN 20 GATTI MASCHI CON TAPPI URETRALI Franco Galluzzi, Castellarano (RE) ORTOPEDIA TRATTAMENTO DELLE FRATTURE DI TIBIA MEDIANTE OSTEOSINTESI MINI INVASIVA (MIPO) CON PLACCHE A STABILITÀ ANGOLARE IN 11 CASI Alessandro Boero Baroncelli, Alba (CN)
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ONCOLOGIA LINFOMA MULTICENTRICO AD ALTO GRADO NEL CANE: ESISTONO I SUPEREROI? Laura Marconato, Hünenberg, Svizzera MEDICINA FELINA RHODOCOCCOSI POLMONARE IN UN GATTO Irene Di Matteo, Perugia PATOLOGIA CLINICA L’IMMUNOFENOTIPO È UN FATTORE PROGNOSTICO NELLE LEUCEMIE LINFOCITICHE CRONICHE NEL CANE Valeria Martini, Milano La comunicazione breve più votata nell’anno 2010 dai partecipanti al Congresso SCIVAC di Rimini è di Linda Di Martino “UN CASO DI SPIROCERCOSI ESOFAGEA NEL CANE” mentre il miglior poster votato sempre dai congressisti è del collega Sergio Silvetti “DERMATOSI ATIPICA NEL CONIGLIO DA COMPAGNIA (ORYCTOLAGUS CUNICULI)” Premiata la comunicazione breve di Stefano Nicoli “CHIRURGIA PER IL TRATTAMENTO DI ASCITE IN UN CANE CON CIRROSI” inviata per il 67° CONGRESSO NAZIONALE SCIVAC di E PATOLOGIA MEDICA E CHIRURGICA tenutosi ad Arezzo Resta da premiare la migliore comunicazione breve del 68° CONGRESSO NAZIONALE SCIVAC sulle DOMANDE PIU’ FREQUENTI IN RIPRODUZIONE CANINA E FELINA in programma a Milano a marzo 2011.
organizzato da
Soc. Cons. a r.l.
Azienda con sistema qualità certificato ISO 9001:2008
PROSSIMI AGGIORNAMENTI SCIENTIFICI SCIVAC Per informazioni: Segreteria SCIVAC - Paola Gambarotti - Tel. 0372/403508 - Fax 0372/403512 - E-mail: info@scivac.it - www.scivac.it
CORSI PRATICI GLAUCOMA, UVEA, LENTE, ANIMALI ESOTICI E FARMACOLOGIA
MEDICINA D’URGENZA Cremona, 13/17 Dicembre 2010 Centro Studi SCIVAC
Cremona, 30 Novembre - 2 Dicembre 2010 Centro Studi SCIVAC
ECM: In fase di accreditamento ECM: 20 Crediti DIRETTORE Adolfo Guandalini, Med Vet, Dipl ECVO, Dott Ric Oft Vet, Roma RELATORI Alberto Crotti, Med Vet, Genova Nunzio D’Anna, Med Vet, Roma Cristina Giordano, Med Vet, Torino Adolfo Guandalini, Med Vet, Dipl ECVO, Dott Ric Oft Vet, Roma Rosangela Odore, Med Vet, Cuneo Claudio Peruccio, Med Vet, Dipl ECVO, Torino ISCRIZIONE Partecipazione a numero chiuso (36) QUOTE Soci SCIVAC: € 600,00 + IVA 20% Non soci: € 800,00 + IVA 20%
DIRETTORE Fabio Viganò, Med Vet, SCMPA, Milano
SCIENZA ONCOLOGICA DI BASE Cremona, 9/11 Dicembre 2010 Centro Studi SCIVAC ECM: In fase di accreditamento DIRETTORE Laura Marconato, Med Vet, Dipl ECVIM-CA (Oncology), Hunenberg (CH) RELATORI David Argyle, Prof Dr Med Vet, PhD, Dipl ECVIM-CA (Oncology), MRCVS, RCVS, Edinburgh (UK) Walter Bertazzolo, Med Vet, Dipl ECVCP, Pavia Ugo Bonfanti, Med Vet, Dipl ECVP, Nerviano (MI) Julia Buchholz, Dr Med Vet, Dipl ACVR, Hunenberg (CH) Paola Valenti, Med Vet, Resident ACVIM (Oncology), Hunenberg (CH) Laura Marconato, Med Vet, Dipl ECVIM-CA (Oncology), Hunenberg (CH) Eric Zini, Med Vet, PhD, Dipl ECVIM, Zurich (CH) ISCRIZIONE Partecipazione a numero chiuso (36) QUOTE Soci SCIVAC: € 580,00 + IVA 20% Non soci: € 780,00 + IVA 20%
RELATORI Marco Bertoli, Med Vet, Roma Paolo Gaglio, Med Vet, SCMPA, Roma Chiara Valtolina, Med Vet, MRCVS, Utrecht (NL) Fabio Viganò, Med Vet, SCMPA, Milano ISCRIZIONE Partecipazione a numero chiuso (36) QUOTE Soci SCIVAC: € 730,00 + IVA 20% Non soci: € 930,00 + IVA 20%
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22 Calendario attività Dal 13 al 28 novembre Per visualizzare i programmi degli eventi di tutte le società clicca su www.evsrl.it/eventi
13 NOV 13 NOV 13 - 14 NOV 14 NOV 14 NOV 14 NOV 14 NOV 14 NOV
INCONTRO SIMEF INCONTRO SVIDI ITINERARIO DIDATTICO SIVE
INCONTRO SIMIV
INCONTRO SIONCOV
INCONTRO REGIONALE SIVAE LOMBARDIA
LE BASI DELLA MEDICINA AVIARE - IZU Milano - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: info@sivae.it
INCONTRO REGIONALE SCIVAC FRIULI VEN. GIULIA
APPROCCIO DIAGNOSTICO ALL’ALOPECIA NEL CANE E NEL GATTO - Hotel Franz, Gradisca D’Isonzo (GO) - Viale Trieste 45 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it CITOLOGIA PER NON CITOLOGI COME PRATICARE IL GIOCO DELL’ESAME CITOLOGICO CON SODDISFAZIONE... E SENZA SBAGLIARE TROPPO - Hotel Selene, Pomezia (Roma) - Via Pontina Km 30 - ECM: Rich. Accred. - Per info: Monica Borghisani - Segr. Del. Reg. SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it CORSO AVANZATO INTENSIVO - HEAD AND NECK CYTOLOGY - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it 2° IT. ODONTOSTOMATOLOGIA: III PARTE - TRAUMATOLOGIA DENTALE E MAXILLOFACCIALE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it CORSO “MANAGEMENT DELLO STALLONE” - Centro Studi E.V. - Palazzo Trecchi - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: info@sive.it UOMO E CANE: DUE SPECIE A CONFRONTO IN NEFROLOGIA - Centro Studi E.V. - Palazzo Trecchi - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it RECUPERO DELLA FERTILITÀ NEL CANE E NEL GATTO: DAL CASO CLINICO, ALLA DIAGNOSI FINO AL TRATTAMENTO E ALLA RISOLUZIONE DELLA PATOLOGIA - Centro Studi E.V. - Palazzo Trecchi - Cremona - Via Trecchi, 20 ECM: Rich. Accr. - Per info: Erika Taravella - Segr. Soc. Spec. SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it L’ESAME CITOLOGICO QUANDO MENO TE LO ASPETTI: OVVERO QUANDO LA DIAGNOSI È LETTERALMENTE SOTTO I TUOI OCCHI - Astor Hotel - Genova Nervi - Via delle Palme 16 - Nervi - ECM: Rich. Accr. Per info: Monica Borghisani - Segr. Del. Reg. SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it PATOLOGIE NEUROLOGICHE COMUNI NELLA PRATICA CLINICA: IL PAZIENTE PARAPARETICO E QUELLO EPILETTICO - Sheraton Bari Hotel - BARI - Via Cardinale Agostino Ciasca 9 - ECM: Rich. Accr. - Per info: Monica Borghisani - Segr. Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it “MEDICINA E CHIRURGIA DEL FURETTO” - Centro Studi Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: info@sivae.it 3° IT. DERMATOLOGIA: II PARTE - APPROCCIO DIAGNOSTICO AI PROBLEMI DERMATOLOGICI (2°) Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it L’ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI VETERINARI NELL’AMBITO DELL’AUTORITÀ COMPETENTE PER LA SICUREZZA ALIMENTARE: MODELLI A CONFRONTO - Centro Studi E.V. - Palazzo Trecchi - Cremona - ECM: Richiesto Accreditamento - Per info: Erika Taravella - Tel. +39 0372 403509 - E-mail:erika.taravella@evsrl.it AGGIORNAMENTI IN RIPRODUZIONE E NEONATOLOGIA EQUINA - Parma- Facoltà di Medicina Veterinaria ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria SIVE- Tel. +39 0372 403502 E-mail: info@sive.it
INCONTRO REGIONALE SCIVAC LAZIO
15-16 NOV
CORSO SCIVAC Ultimi posti disponibili
17-19 NOV
ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC Ultimi posti disponibili
19-20 NOV
ITINERARIO DIDATTICO SIVE Attenzione: Evento annullato.
21 NOV 21 NOV 21 NOV 21 NOV 22-24 NOV 24-27 NOV 24-26 NOV 26-27 NOV
UPDATE SULLE MALATTIE INFIAMMATORIE INTESTINALI (IBD) FELINE - Centro Studi E.V. - Palazzo Trecchi - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it NEOPLASIE POLMONARI E PLEURICHE - Centro Studi EV - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it CORSO “RADIOLOGIA CLINICA. II PARTE L’ARTO POSTERIORE E LO SCHELETRO ASSILE” - Clinica Equine Practice - Campagnano di Roma - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: info@sive.it DIAGNOSTICA MOLECOLARE NELLA PRATICA CLINICA: DALLE MALATTIE INFETTIVE ALLA GENETICA Centro Studi E.V. - Palazzo Trecchi - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it NEOPLASIE POLMONARI E PLEURICHE - Centro Studi EV - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it
INCONTRO SINUV INCONTRO SIRVAC
INCONTRO REGIONALE SCIVAC LIGURIA INCONTRO REGIONALE SCIVAC PUGLIA
CORSO SIVAE ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC Ultimi posti disponibili CORSO AIVEMP IN COLLABORAZIONE CON REGIONE INCONTRO SIRE IN COLLABORAZIONE CON SIVE
INCONTRO SIOCE IN COLLABORAZIONE CON SIVE
AGGIORNAMENTI SULLA TESTA DEL CAVALLO - Parma Facoltà di medicina Veterinaria - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: info@sive.it
INCONTRO SIOVET
NON SOLO SAPERE E SAPER FARE, MA SAPER ANCHE GESTIRE: PROBLEMATICHE ORGANIZZATIVE IN ORTOPEDIA VETERINARIA - Centro Studi E.V. - Palazzo Trecchi - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accr. - Per info: Erika Taravella - Segr. Soc. Spec. SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it
INCONTRO SIATAV
MANAGEMENT DEL DOLORE POST-OPERATORIO - Centro Studi E.V. - Palazzo Trecchi - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento
SEMINARIO SCIVAC / SINVET
MALATTIE METABOLICHE E SISTEMA NERVOSO: PROTOCOLLI DIAGNOSTICI E TERAPIA - Crowne Plaza, Padova - Via PO 197 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it
27 NOV
INCONTRO SIDEV
AGGIORNAMENTI SULLE MALATTIE AUTOIMMUNI DEL CANE - Centro Studi E.V. - Palazzo Trecchi - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento
28 NOV
INCONTRO REGIONALE SIVAE / SCIVAC CAMPANIA
APPROCCIO BASE ALLA CHIRURGIA DEI PICCOLI MAMMIFERI - Napoli - ECM: Richiesto Accreditamento Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: info@sivae.it
CORSO SCIVAC
CORSO AVANZATO INTENSIVO - TECNICHE DI ANESTESIA TOTALMENTE INTRAVENOSA (TIVA) - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it COSA C’È DI NUOVO NELLA DIAGNOSI, PROGNOSI E TERAPIA DEI DISORDINI INFIAMMATORI CRONICI DELL’APPARATO GASTROENTERICO DEI PICCOLI ANIMALI - ECM: Richiesto Accreditamento - Per info: Monica Borghisani - Segr. Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it
26-27 NOV 27-28 NOV 27 NOV 27-28 NOV
28-29 NOV 28 NOV 28 NOV
INCONTRO REGIONALE SCIVAC MOLISE
INCONTRO REGIONALE SCIVAC VALLE D’AOSTA
QUANDO LA CHIRURGIA DIVENTA INTRIGANTE - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it
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VETERINARIA 36 | 2010
la VETERINARIA
PROFESSIONE
La rivista è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore Direttore Carlo Scotti Direttore Responsabile Antonio Manfredi Coordinamento Editoriale Sabina Pizzamiglio info@anmvi.it Comitato di Redazione Pierpaolo Bertaglia, Paolo Bossi, Marco Eleuteri, Giuliano Lazzarini, Pier Mario Piga, Sabina Pizzamiglio, Aldo Vezzoni Rubriche Fabrizio Pancini, Oscar Grazioli, Maria Teresa Semeraro, Giovanni Stassi Segreteria di Redazione Lara Zava professioneveterinaria@anmvi.it Grafica Francesca Manfredi grafica@evsrl.it Editore SCIVAC - Via Trecchi, 20 26100 Cremona Iscrizione registro stampa del Tribunale di Vigevano, n. 1425/03 del 30/12/2003 Concessionaria esclusiva per la pubblicità EV Soc. Cons. a r.l., Cremona marketing@evsrl.it Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana
Stampa Press Point, Abbiategrasso - MI fulvio@presspoint2000.it
Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27-02-2004 N. 46) art. 1, comma 1 Filiale di Milano a cura di Centro Produzione Mailings Scarl - Cusago (MI) Professione Veterinaria pubblica notizie d'attualità e di rassegna i cui contenuti non rispecchiano necessariamente il pensiero della Testata. Interventi e opinioni attribuibili a Professione Veterinaria e/o all'ANMVI vengono esplicitamente indicate come tali. Cambio di indirizzo: Le modifiche per il recapito postale vanno indirizzate a: info@evsrl.it Chiuso in stampa il 25 ottobre 2010
SOLUZIONI
2) Quale, fra le seguenti, è la neoplasia maligna di più frequente riscontro nelle cavità nasali del gatto?
a b c d e
a b c d e
Pastore Belga Golden Retriever
Carcinoma Condrosarcoma Plasmocitoma
QUIZ 1
Yorkshire Terrier
Mastocitoma
Risposta corretta: a, d) Incontro SOVI (Soc. spec. SCIVAC di Oftalmologia): “Percorsi diagnostici e terapeutici. La disciplina dermatologica a confronto con l'oftalmologia" - Cremona, dicembre 2006
Volpino
Melanoma
QUIZ 2
Pastore Tedesco
Risposta corretta: c) Incontro SIMEF (Soc. spec. SCIVAC di Medicina Felina): Patologie dell’apparato respiratorio” - Cremona, giugno 2004
1) Quali razze canine sono predisposte alla congiuntivite plasmacellulare?
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