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la VETERINARIA
PROFESSIONE
A.N.M.V.I.
ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI
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SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE
Anno 9, numero 36 dal 29 ottobre al 4 novembre 2012
Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano
Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. soc. cons. a R.L. - Cremona
DUBBI SUI “DOMESTICI” IN CONDOMINIO
NUOVA LISTA DELLE SOSTANZE PROIBITE
IL NOSTRO STUDIO DIVENTERÀ VK22U
SECONDO INCONTRO DELLA SIONCOV
BUONE PRATICHE IN ACQUACOLTURA
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LA SANITÀ VETERINARIA TORNI ALLO STATO
BREVI ARTICOLO 117 Alla Camera, il Presidente della Commissione Affari Sociali, On Giuseppe Palumbo (Pdl) ha proposto la modifica dell’art. 117 del Titolo V della Costituzione in favore di una competenza esclusiva dello Stato in materia di tutela della Salute.
TITOLO V In Senato, Fiorenza Bassoli, capogruppo Pd in commissione Sanità, ha respinto la proposta di Giuseppe Palumbo per modificare l'art. 117 della Costituzione: completare il federalismo.
PETIZIONE Anche i dentisti sono proprietari di animali. E firmano con noi. ANMVI ringrazia per l'adesione l'Associazione Nazionale Dentisti Italiani.
GREEN HILL Il Tribunale del Riesame di Brescia ha accolto il ricorso di Green Hill contro il provvedimento di sequestro preventivo disposto dalla Procura di Brescia. L'allevamento di cani beagle per la sperimentazione di Montichiari è stato dissequestrato.
CONTAMINANTI I Dicasteri dell’Ambiente e della Salute hanno presentato un decalogo sugli Interferenti Endocrini: "Conosci, Riduci, Previeni”. L’opuscolo è stato realizzato in collaborazione con l'ISS per limitare i rischi di una serie di contaminanti chimici.
SIVAE
Una guida pratica per gli exotic pets È il primo manuale pratico dal veterinario al proprietario. Con una introduzione a cura del Ministero della Salute
ESOTICI La FVE ha reso note le conclusioni della conferenza europea sugli animali esotici "Import and keeping of exotic animals in EU: existing concerns and risks - current challenges to meet". Proposta una positive list di animali ammessi alla detenzione.
ANTIPLAGIO La Facoltà di Medicina Veterinaria di Bologna ha aderito alla sperimentazione antiplagio con tutti i corsi di Laurea. Pur trattandosi di sperimentazione, l’analisi con il programma antiplagio è stata resa obbligatoria, fin dall’inizio, per tutte le tesi sia di Laurea sia di Dottorato.
FIRMA Contro lo sfruttamento fiscale degli animali da compagnia
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“Da voi la Legge cosa dice?” A volte le discussioni sulla vet-link sembrano fra veterinari stranieri. Quando si scambiano informazioni sulle anagrafi canine, ad esempio, o sull’emissione del passaporto europeo sembra di parlarsi da Stati diversi. E in effetti, la nostra professione deve confrontarsi, nel pubblico come nel privato, con le varie leggi regionali, con attuazioni differenziate di Accordi o di Piani sanitari che, nel tragitto dal centro al territorio, perdono la loro cornice unitaria e qualche volta la loro efficacia. L’appello all’uniformità dei comportamenti è presente in molti documenti del Ministero della Salute e degli ispettori europei che ad ogni audit rimarcano che le misure disposte a livello nazionale vengono indebolite da un livello regionale che non sta al passo. Non ci ha meravigliato che il decreto sanità del Ministro Balduzzi abbia introdotto il commissariamento coatto per quelle regioni che non risolvono le emergenze veterinarie. Il decentramento è nella Costituzione come lo è il principio di sussidiarietà che tradotto vuol dire prossimità territoriale del governo ai cittadini. Ma il decentramento amministrativo è stato interpretato come decentramento politico, con il risultato di moltiplicare per ventuno lo Stato, il Governo, il Ministero della Salute e il Sistema Sanitario Nazionale. È in cor-
so la modifica della Costituzione italiana per cercare di correggere quella profanazione del Titolo V che è stata commessa da una Repubblica a dir poco disorientata. Bisognerà fare in modo che le competenze fra Stato Regioni siano chiarite molto bene. Il contenzioso sulla legislazione concorrente è costato molto in termini economici e di paralisi degli interventi. Oggi si pensa di ridare alla competenza esclusiva dello Stato alcune materie e, clamorosamente, sono poche le voci che si sono levate in Parlamento per chiedere che la sanità sia fra queste. Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha incontrato i Governatori e ha detto chiaro che occorre stroncare l'intollerabile abuso di denaro pubblico causato da ventuno centri di spesa. A cosa servono ventuno anagrafi canine (malfunzionanti in non poche regioni) quando c’è l’anagrafe nazionale del Ministero della Salute? Per le regioni le decisioni del Governo centrale sono “atti unilaterali” e ogni volta vengono rimessi in discussione nelle tre Conferenze deputate a fare da camera di compensazione fra i poteri. Il risultato dell’ingerenza politica nella sanità ha determinato un immobilismo che, a nostro modo di vedere, è persino contrario al diritto alla salute che campeggia, intoccabile, fra i principi fondamentali della Costituzione italiana.
NON SIAMO I PEGGIORI IN MOLTE OCCASIONI, QUANDO CI SIAMO PRESENTATI A MINISTRI O SOTTOSEGRETARI DELLE FINANZE PER SOLLECITARE UNA RIDUZIONE DELL’ALIQUOTA IVA sulle prestazioni veterinarie e sul petfood, non solo ci siamo sentiti rifiutare ogni nostra richiesta ma siamo anche stati accusati di essere una categoria professionale a forte livello di evasione, quasi fossimo la peggiore. Ci fa quindi piacere leggere i dati del terzo rapporto Eures 2012 che analizza il comportamento fiscale di 52 categorie di lavoratori autonomi attraverso l’esperienza diretta di un campione di 1225 italiani, rappresentativo, secondo i ricercatori, della popolazione residente. In verità i dati raccolti lasciano abbastanza perplessi per alcuni aspetti, ad esempio ci sembra molto basso il valore del 16,2% attribuito alle famiglie che negli ultimi tre anni hanno fatto ricorso al veterinario quando in Italia quasi il 40% delle famiglie ospita animali da compagnia. Quello che ci interessa sono comunque i dati riferiti all’evasione fiscale, che riteniamo attendibili, e che dimostrano un generale ridimensionamento del fenomeno tranne che per alcune categorie, quelle sanitarie, che evidenziano un peggioramento: i dentisti sono al 34%, a fronte del 27,7% del 2004, i medici specialisti sempre al 34% rispetto al 25,5% del 2004, gli psicologi battono tutti con il 40%, i dietologi si fermano al 38% ed i veterinari sono ultimi con il 25,3%, un veterinario su 4. Non sono disponibili i dati del 2004 e quindi non sappiamo se siamo migliorati o peggiorati. Noi riteniamo che ci sia un’evoluzione positiva nel nostro settore anche se, considerato che le nostre prestazioni sono caricate del 21% di IVA, avremmo argomenti validi per convincere il cliente a rinunciare alla ricevuta fiscale. Insomma non siamo ancora dei santi ma certamente non siamo fra i peggiori.
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Linee Guida per la corretta gestione e il benessere degli animali non convenzionali Avviata la distribuzione gratuita a medici veterinari e proprietari a cura della Direzione Generale della Sanità Animale e dei Farmaci Veterinari Dipartimento della sanità pubblica veterinaria, della sicurezza alimentare e degli organi collegiali per la tutela della salute Ministero della Salute egli ultimi decenni il rapporto uomo-animale è profondamente cambiato e, da un approccio utilitaristico proprio della cultura agricola, si è passati ad una società attenta e sensibile nei confronti degli animali, in particolare di quelli da compagnia o affezione. La Convenzione europea per la protezione degli animali da compagnia del Consiglio d’Europa di Strasburgo del 13 novembre 1987, ratificata con la Legge 4 novembre 2010, n. 201, definisce come animale da compagnia ogni animale tenuto, o destinato ad essere tenuto dall’uomo, in particolare presso il suo alloggio domestico, per suo diletto e compagnia; tuttavia scoraggia la detenzione di animali di fauna selvatica a scopo di compagnia in quanto, a differenza degli altri animali d’affezione, questi non hanno avuto un adeguato processo di domesticazione tale da assicurare la loro totale attitudine ad una vita con l’uomo. Inoltre ai sensi dell’Accordo tra il Ministro della salute, le regioni e le province autonome in materia di benessere degli animali da compagnia e pet therapy, l’animale da compagnia è quello tenuto, o destinato ad essere tenuto, dall’uomo, per compagnia o affezione senza fini produttivi od alimentari (omissis) ma è esclusa da tale definizione la categoria degli animali selvatici. Attualmente è sempre più diffusa l’acquisizione a scopo di compagnia non solo dei cani e dei gatti ma anche di altre specie, spesso con areali di origine molto lontani, che incuriosiscono gli acquirenti spinti dal desiderio di possedere un animale particolare, diverso da quelli comunemente conviventi con l’uomo. Tuttavia, mentre per cani e gatti il lungo processo di domesticazione ha portato ad elevati livelli di comprensione del loro comportamento con conseguente adattamento reciproco nei contesti familiari, la scelta di un animale da compagnia non convenzionale non è sempre supportata da adeguata conoscenza delle necessità specie-specifiche. La corretta detenzione di tali specie può infatti comportare maggiore impegno rispetto ad un classico pet. Inoltre, i proprietari di questi animali spesso risultano impreparati relativamente agli obblighi legali e civici derivanti dal possesso di specie non convenzionali. Il possesso responsabile di ogni animale d’affezione o compagnia comporta, infatti, precisi impegni e, a tal proposito, si sottolinea che ai sensi della legislazione vigente il proprietario o detentore di un animale d’affezione deve: • occuparsene e garantire la tutela della sua salute e del suo benessere; • provvedere alla sua sistemazione e fornirgli cure ed attenzione, tenendo conto dei suoi bisogni etologici specie-specifici, assicurandogli alimentazione adeguata, acqua,
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esercizio fisico; • adottare ogni necessaria misura per impedirne la fuga. È importante sottolineare che un animale non deve essere tenuto come animale da compagnia se le condizioni precedenti non possono essere soddisfatte oppure se l’animale non può adattarsi alla cattività. Detenere un animale significa, quindi, assumersene l’impegno, prendersene cura, metterlo a suo agio, permettergli di vivere in un ambiente idoneo alla specie di appartenenza e di esplicare le naturali espressioni comportamentali, il tutto compatibilmente e nei limiti di una vita in cattività. Il Trattato di Lisbona del 13 dicembre 2007 ha riconosciuto agli animali lo status di esseri senzienti e, a tutela della loro salute e del loro benessere, sono state emanate numerose norme che regolamentano le modalità di acquisizione, detenzione e cessione degli stessi. Una cospicua legislazione disciplina, inoltre, gli aspetti sanitari e di benessere degli animali durante il trasporto, il commercio, l’importazione e l’esportazione nonché le modalità di esposizione in occasione di fiere, mostre e mercati. La legge 20 luglio 2004, n. 189 ha rappresento un importante traguardo per il nostro Paese in quanto garantisce la tutela di tutti gli animali anche in assenza di specifiche regolamentazioni. Infatti, tale norma, ha introdotto nel codice penale i “Delitti contro il sentimento per gli animali” che prevedono, tra l’altro, disposizioni concernenti il divieto di uccisione e maltrattamento per crudeltà e senza necessità nonché il reato di abbandono degli animali domestici e di quelli che hanno acquisito abitudini della cattività. Inoltre, sono puniti con pene analoghe a quelle previste per il reato di abbandono coloro che detengono gli animali in condizioni incompatibili con la loro natura e produttive di gravi sofferenze. Per quanto attiene gli animali appartenenti a specie selvatiche, esistono disposizioni legislative specifiche a livello nazionale, comunitario e internazionale basate su principi di conservazione della biodiversità e di tutela della fauna selvatica autoctona che regolamentano la detenzione e il commercio di alcune specie, prevedendo certificazioni ufficiali dei singoli animali e/o particolari autorizzazioni. La convenzione di Washington, ad esempio, regolamenta il commercio in termini di esportazione, riesportazione, importazione, transito, trasbordo o detenzione a qualunque scopo di talune specie di animali e piante minacciate di estinzione, elencate nelle rispettive “appendici”, nei 175 Paesi che hanno aderito a tale Accordo. L’Unione Europea ha recepito tale Convenzione con il Regolamento CEE n. 338/97; le specie da proteggere sono classificate in “allegati” diversificati. In Italia il rispetto della complessa legislazione comunitaria formatasi intorno alla Convenzione è demandata a più amministrazioni: Ministero dell’Ambiente, Ministero dello Sviluppo Economico e, più in particolare, al Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali che, con il Servizio CITES del Corpo Forestale dello Stato, cura la gestione prettamente amministrativa ai fini
DAL VETERINARIO AL PROPRIETARIO. LA GUIDA CHE MANCAVA ORA C’È
e Linee guida per la corretta gestione e il benessere degli animali non convenzionali pubblicate dalla Società Italiana Veterinari per Animali Esotici (SIVAE) rispondono all'esigenza di fornire a coloro che detengono, o che intendono acquisire, un animale non convenzionale, gli strumenti utili per la sua corretta gestione, allo scopo di salvaguardarne la salute e il benessere. La pubblicazione viene distribuita gratuitamente in versione cartacea e on line. La guida "si pone l'obiettivo di informare i cittadini che si avvicinano a questa realtà affinché siano consapevoli delle loro scelte anche e soprattutto nell'interesse degli animali" e interviene a colmare un vuoto nei processi di responsabilizzazione dei proprietari e di tutela di animali "non convenzionali", ma ormai diffusi nelle case degli italiani in milioni di esemplari; furetti, conigli, roditori, pappagalli, ecc. La guida fornisce in chiave divulgativa indicazioni di corretta gestione e detenzione scritte da Medici Veterinari di qualificata esperienza scientifico-professionale nel settore. Le Linee Guida realizzate da SIVAE sono un riferimento indispensabile per tutti gli appassionati di specie legalmente detenute e acquisite, verso le quali si registra un cre-
scente interesse non sempre accompagnato da adeguate conoscenze normative, etologiche e fisiologiche. Il Presidente SIVAE Marco Bedin: "La necessità di un approccio scientifico oggettivo al benessere di queste specie ha portato SIVAE, da sempre impegnata per il rispetto, il benessere e la salute di queste specie ad occuparsi della stesura di queste linee guida. Al suo interno troverai numerose informazioni sulla corretta gestione delle principali specie di animali esotici tenuti nelle case come animali da compagnia. Le esigenze gestionali, l'arricchimento ambientale e la necessità di controlli sanitari periodici e continui - conclude il Presidente Bedin - vede nel Medico Veterinario l'unica figura professionale in possesso delle conoscenze tecnico-scientifiche necessarie a valutare il benessere psicofisico anche di queste specie animali". Nella sua introduzione, la Direzione Generale della Sanità Animale dei Farmaci Veterinari, che pubblichiamo integralmente, raccomanda che il proprietario sia in grado di "ospitare l'animale desiderato in condizioni tali da garantirgli le specifiche esigenze, assicurargli il corretto nutrimento e le dovute cure, secondo le indicazioni e le prescrizioni del medico veterinario, figura di riferimento per le questioni sanitarie e di benessere animale". Hanno contribuito alla stesura i dottori: Marco Bedin, Alessandro Bellese, Lorenzo Crosta, Alessando Melillo, Daniele Petrini e Paolo Selleri. Curatrice la dottoressa Maria Cristina Stocchino. Gli autori ringraziano i Colleghi Tommaso Collarile e Marzia Possenti, la Direzione Generale della Sanità Animale e dei Farmaci Veterinarie e l'ANMVI per la collaborazione al progetto editoriale. Le Linee guida per la corretta gestione e il benessere degli animali non convenzionali sono distribuite gratuitamente in formato cartaceo a tutti i Soci della SIVAE; una copia gratuita in formato elettronico sarà inviata a tutti i medici veterinari delle Associazioni Federate ANMVI. La pubblicazione sarà resa disponibile per il download gratuito a tutti i proprietari e cittadini interessati.
del rilascio della certificazione, nonché il controllo merceologico attraverso nuclei operativi (NOC) presenti sul territorio nazionale, in stretto coordinamento con gli Uffici doganali abilitati. Questi ultimi svolgono i controlli e applicano le sanzioni ai sensi della Legge n. 150/92. Alle stesse autorità è allo stesso tempo demandato il controllo sulle specie animali che possono costituire pericolo per la salute e l’incolumità pubblica e delle quali è proibita la detenzione, ai sensi del Decreto del Ministero dell’Ambiente 19 aprile 1996. La fauna selvatica autoctona a vita libera è soggetta, inoltre, a particolari tutele volte sia a preservare la sua peculiarità che il suo am-
biente, ai sensi della L. 11 febbraio 1992, n. 157 “Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio”. A tal fine si dichiarano protetti tutti gli animali appartenenti alla fauna omeoterma, durante tutto l’arco dell’anno. Sono esclusi i prelievi venatori effettuati sulle specie cacciabili elencate nei calendari venatori, da chi è provvisto di regolare licenza di caccia, nei periodi di caccia, nelle modalità e con i mezzi consentiti. Allo stesso tempo è vietato catturare la fauna selvatica autoctona a vita libera o liberare in natura animali appartenenti alle predette specie ma provenienti da allevamenti o se importate da altri paesi. Ogni eccezione ai divieti prevede
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4 Anmvi Informa SIVAE sempre particolari autorizzazioni impostate su principi scientifici basati sullo studio delle popolazioni. È diffuso infatti l’erroneo convincimento che liberando specie selvatiche mantenute in cattività si regali loro una vita migliore, non riflettendo sugli enormi pericoli ai quali possono andare incontro gli animali né sui potenziali danni ambientali e biologici che ne derivano; ancora più gravi se l’immissione riguarda specie alloctone, come purtroppo si è già verificato sul territorio nazionale con le nutrie e gli scoiattoli grigi. Il legislatore comunitario ha posto particolare attenzione agli aspetti sanitari durante la movimentazione degli animali, ivi compresi quelli d’affezione, stabilendo precise regole sia nel caso di movimenti a carattere commerciale che non commerciale al seguito del proprietario. La movimentazione a carattere non commerciale di animali da compagnia è disciplinata dal Regolamento (CE) n. 998/2003 che stabilisce all’allegato I quali specie possono essere introdotte al seguito del proprietario (cani, gatti, furetti, invertebrati - escluse le api e i crostacei - pesci tropicali decorativi, anfibi, rettili; uccelli - esclusi i volatili allevati per produzioni zootecniche - roditori e conigli domestici) e all’art. 3 precisa che tali animali non possono essere destinati alla vendita o al trasferimento di proprietà. Da ciò si desume che, se introdotti ai sensi del succitato Regolamento, gli animali non possono essere ceduti o scambiati neanche nell’ambito di fiere, mostre ed esposizioni. In conclusione, chiunque prende in carico un animale d’affezione, oltre ad assumere precise responsabilità giuridiche, civili e penali, ha il dovere etico di tutelare il proprio animale e di rispettare le regole di convivenza civile, quali l’igiene dei luoghi, la limitazione dei rumori e la custodia in sicurezza al fine di prevenire fughe e potenziali pericoli. Fermo restando il valore sociale degli animali d’affezione e l’importante ruolo che gli stessi hanno assunto nei nostri ambiti domestici, si ribadisce che le istituzioni scoraggiano la detenzione come animali da compagnia delle specie selvatiche e che la scelta di specie c.d. non convenzionali o esotiche, non completamente adattate alla cattività, richiede, ancor più che nel caso di specie domestiche, una preparazione adeguata e un forte impegno. Questo manuale si pone l’obiettivo di informare i cittadini che si avvicinano a questa realtà affinché siano consapevoli delle loro scelte anche e soprattutto nell’interesse degli animali. Il potenziale proprietario di un animale da compagnia deve essere in grado di ospitare l’animale desiderato in condizioni tali da garantirgli le specifiche esigenze, assicurargli il corretto nutrimento e le dovute cure, secondo le indicazioni e le prescrizioni del medico veterinario, figura di riferimento per le questioni sanitarie e il benessere animale. Infine, non deve essere sottostimato l’impegno economico, a volte considerevole, anche in considerazione della longevità dell’animale. ■
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Primi dubbi sui “domestici” in condominio È una definizione “insufficiente". La Commissione Giustizia recepisce le osservazioni della SIVAE e apre ad emendamenti detenere in casa animali inusitati e pericolosi". La senatrice Allegrini ha rilevato "il rischio di approvare un testo che, invece di semplificare la vita dei cittadini, rischia di aumentare la litigiosità". La norma è "chiaramente illiberale", limita l’autonomia dei condomini impedendo l’approvazione di clausole regolamentari contro la detenzione o il possesso di animali domestici; tale disposizione lascia senza difesa, ad esempio, dei condomini, magari fra loro parenti, che avendo condiviso all’unanimità il rifiuto di avere animali nell’edificio comune, non avranno nessuno strumento per selezionare, in caso di vendita o locazione di uno degli appartamenti, il proprietario o il conduttore subentrante in modo da preservare il carattere che essi hanno voluto attribuire all’edificio comune". La discussione generale del provvedimento è comunque conclusa. Nei prossimi giorni, la Commissione passerà agli emendamenti. iniziata la discussione in sede deliberante della riforma del condominio in Commissione Giustizia al Senato. Dopo il pressing sui relatori Sen. Galperti e Mugnai e sui componenti della stessa Commissione, il ripensamento c’è stato: il co-relatore Sen. Galperti ha segnalato che "la disposizione di cui alla lettera b) dell’articolo 16 che introduce un quinto comma all’articolo 1138 che rende nulle le disposizioni regolamentari che vietano di possedere e detenere animali domestici, definizione questa di cui da più parti è stata segnalata l’insufficienza, e l’opportunità di sostituirla con quella di animali da compagnia". Dopo gli interventi del correlatore e del sottosegretario alla Giustizia Mazzamuto, il presidente della Commissione Giustizia ha aperto alle proposte emendative, fissando il termine per la presentazione alle ore 12 di martedì 6 novembre.
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E C’È CHI NON VORREBBE ANIMALI Tuttavia, nel corso della discussione generale, si sono sollevate voci contrarie agli animali in condominio, cani, gatti o esotici che si voglia, senza distinguo. Ad esempio, il Sen. Giovanardi ha espresso "vive perplessità” sul divieto assoluto di inserire nel regolamento di condominio il divieto di detenere animali domestici". Giovanardi "deplora il carattere ideologico di tale disposizione" che "non tie-
ne conto di esigenze particolari che dovrebbero essere considerate meritevoli di tutela come quelle dei soggetti allergici". In proposito, il Sen. Giovanardi ha fatto presente che "qualora si volesse venire incontro alla preoccupazione, pur giustificata manifestata dai relatori circa il carattere impreciso e potenzialmente restrittivo della definizione animali domestici si potrebbe aprire la strada a conseguenze alquanto paradossali e preoccupanti, dal momento che un’interpretazione estensiva di tale espressione priverebbe i condomini di qualsiasi difesa contro chi volesse
BASTA IL BUON SENSO "Signori senatori, il vostro compito stavolta non è difficile: basta il buonsenso". Si sono unite all'appello di ANMVI anche AIPA (Associazione Italiana Pesci ed Acquari), AISADConfesercenti e FOI (Federazione Ornicoltori Italiani). Le tre sigle hanno inviato un comunicato ai Senatori della Commissione Giustizia. Un "vulnus al buonsenso" scrivono ornicoltori sportivi e operatori commerciali, giudicato "riprovevole” da oltre 35.000 aderenti alle sigle firmatarie. ■
È VERA TUTELA ANIMALE? n Parlamento si vuole fare in modo che i Regolamenti condominiali non possano più vietare gli animali nelle case. Bene, anzi benissimo, ma quali animali? Ci auguriamo che il Legislatore voglia tornare alla definizione di “animali da compagnia” che era all’origine della norma. Come più volte fatto notare dai Colleghi della Società Italiana Veterinari per Animali Esotici (SIVAE), l’attuale definizione di “animali domestici” esclude dal diritto di stare nelle case degli italiani milioni di animali che non sono “domestici”, ma “da compagnia”. Il ripensamento in Commissione Giustizia è un buon segnale di ascolto verso le nostre istanze. Infatti la definizione di “animali domesti-
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ci” è impropria e discriminante per milioni di animali e di proprietari. E non si tratta di pericolosi soggetti, ma di comunissimi animali d’affezione legalmente detenuti e ormai diffusissimi. Come il criceto. Così com’è ora, se non cambierà in Senato, la riforma del condominio contempla l’assurda possibilità di tenere in casa un maiale e non una tartaruga. E non è una norma veramente a favore degli animali. Le normative nazionali e regionali in materia di tutela animale parlano di “animali da compagnia” (o d’affezione). La definizione “domestici” è fuori dalla cornice legislativa e rischia solo di aumentare il contenzioso condominiale e l'abbandono animale.
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6 Attualità Farmaci e competenze
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Lanciasiringhe ad uso veterinario: il Viminale doveva intervenire otto anni fa
er il Ministero della Salute l’impiego di lanciasiringhe deve essere vietato a coloro che non sono abilitati all’esercizio della professione medico veterinaria. Otto anni fa, il Ministero della Salute chiedeva al Viminale di "intraprendere le azioni necessarie". Lo scriveva, nel 2004, in una comunicazione all’allora Ministro dell’Interno, il Direttore Generale Romano Marabelli, chiedendo al Viminale di intraprendere "le azioni necessarie" affinché "il rilascio delle licenze di porto d’armi o di nulla osta per l’acquisto degli strumenti lanciasiringhe ad uso veterinario sia subordinato anche al possesso di requisiti previsti per l’esercizio della professione".
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Le cronache recenti hanno riproposto il problema dell’inosservanza delle norme di legge, in violazione del Codice Penale, per questo il Presidente della FNOVI si è rivolto ai Presidenti degli Ordini Provinciali incoraggiandoli ad agire, per quanto di competenza, stimolandoli ad "una incisiva e costante azione di monitoraggio e di denuncia". "L’uso improprio di farmaci - è sempre la nota ministeriale del 2004 a ribadirlo - da parte di personale non in possesso di sufficiente preparazione professionale può gravemente compromettere la salute e il benessere animale". La somministrazione di medicinali veterinari mediante strumenti lanciasiringhe "costituisce una pratica routinaria nei casi in cui si debbano sottoporre a operazioni di cattura e contenimento animali selvatici o soggetti difficili da trattare, per i quali diviene indispensabile adottare particolari misure cautelari prima di procedere a qualsiasi operazione di manipolazione. Tra i farmaci impiegati durante le procedure di contenimento vi sono i sedativi e gli anestetici, tuttavia - precisa il Ministero della Salute - possono essere utilizzati anche per l’inoculazione di medicinali veterinari destinati alla cura e alla prevenzione delle patologie animali (antibiotici, vaccini, sieri, ecc.). La FNOVI ha sollecitato l’attenzione dell’attuale Ministro Cancellieri. ■
UNA COMMISSIONE PER IL DIRETTORE SANITARIO resso la sede ANMVI di Palazzo Trecchi si è costituita giovedì 11 ottobre, la “Commissione Direttore Sanitario”. La compongono 6 Medici Veterinari che ricoprono tale incarico in altrettante strutture veterinarie: il dr Francesco Carrani di Fornacette (Pisa), il dr Marco Crippa di Monza, il dr David Giraldi di Ferrara, il dr Giorgio Neri di Novara, il dr Carlo Pizzirani di Firenze e il dr Marco Viotti di Torino. Obiettivo principale della Commissione è quello di diffondere una maggior consapevolezza presso i colleghi su quelli che sono gli oneri, le competenze e le prerogative proprie del Direttore Sanitario di struttura veterinaria attraverso lo studio di tale figura e la diffusione delle risultanze ottenute. La Commissione farà riferimento ad ANMVI Servizi e alla Società Italiana di Management Veterinario (SIMV). Nella foto la prima riunione di insediamento.
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DAL 1 GENNAIO 2013, NUOVA LISTA DELLE SOSTANZE PROIBITE opo un lungo periodo di consultazione con le federazioni nazionali, il Bureau FEI ha annunciato, in occasione di un meeting a Londra, durante le Paralimpiadi, l'approvazione dei cambiamenti apportati alla 'Lista delle Sostanze Proibite'. Quest'ultima entrerà in vigore a partire dal 1° gennaio 2013. È la FISE ad informare, dal proprio sito web, che sono state introdotte nella Lista 5 nuove sostanze: Ciclosporina, un immunosoppressore; Tropicamide; la preparazione derivata dalla Sarracenia purpurea (Sarapin); Delmadinone acetato e Clormadinone acetato. Inoltre, il Fentanyl e la Morfina, che attualmente sono classificate come sostanze proibite, dal 2013 saranno inserite nella lista delle medicazioni controllate. Il Suxibuzone, che al momento è catalogato co-
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me Fenilbutazone, sarà catalogato separatamente e inserito nella lista delle medicazioni controllate; il Deslorelin, ora inserito nella lista delle medicazioni controllate, sarà rimosso dalla lista del 2013. La pubblicazione dei cambiamenti nella Lista 2013 con 90 giorni di anticipo dalla sua entrata in vigore significa che le federazioni nazionali e i loro tesserati avranno tutto il tempo di adattarsi a queste nuove disposizioni. Le modifiche delle Liste dei farmaci FEI sono automaticamente acquisite in contemporanea e tal quali anche dalla FISE nell'ambito del programma antidoping nazionale. La FISE consiglia di prendere atto delle modifiche che saranno in vigore dal 2013 e di verificare sempre la classificazione FEI dei farmaci utilizzati presso il sito FISE o direttamente sul portale FEI.
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8 Fisco F24
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Debutta l’imposta sostitutiva per i nuovi contribuenti minimi Acconti di novembre: secondo appuntamento con le imposte dirette
di GIOVANNI STASSI Dottore Commercialista, Torino l 30 novembre 2012 tutti i contribuenti interessati saranno chiamati al versamento del secondo acconto delle imposte dirette e dei contributi INPS ex Legge 335/95 (gestione separata), dell’imposta sostitutiva del regime dei “nuovi” contribuenti minimi e della cedolare secca sulle locazioni di immobili abitativi. L’art. 1 co. 2 del DPCM 21.11.2011 ha ridotto la misura dell’acconto IRPEF dal 99% al 96% (la riduzione produce effetti esclusivamente sulla seconda o unica rata di acconto; in sede di versamento dell’eventuale prima rata, pertanto, occorreva considerare l’ordinaria misura del 99%). Si ricorda inoltre che gli acconti di novembre non possono essere rateizzati diversamente da-
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gli acconti di giugno/luglio che invece potevano essere pagati in unica soluzione oppure ratealmente. In linea teorica tutti coloro che hanno presentato il modello Unico 2009 sono tenuti al versamento degli acconti d’imposta.
IRPEF Sono tenuti al pagamento dell’acconto IRPEF i soggetti che hanno presentato (o che avrebbero dovuto presentare) il modello UNICO 2012 PF (persone fisiche) con l’indicazione al rigo RN 33 di un importo pari o superiore a 52,00 Euro. Misura dell’acconto L’acconto IRPEF per il 2012 è pari al 96% dell’imposta complessivamente dovuta per il periodo d’imposta precedente, indicata al rigo “RN 33 - Differenza” del predetto modello UNICO 2012.
Importo da versare Nel caso in cui l’importo complessivo dell’acconto (rigo RN 33 x 96%) risulti inferiore o uguale ad Euro 257,52 il versamento dovrà essere effettuato in unica soluzione entro il 30 novembre. Nel caso in cui l’importo dell’acconto (rigo RN 33 x 96%) risulti superiore a 257,52 Euro il versamento deve essere effettuato come segue: • la prima rata, pari al 40% dell’acconto totale calcolato con la percentuale del 99%, entro il termine previsto per il versamento del saldo dovuto in base alla dichiarazione relativa all’anno d’imposta precedente; • la seconda rata, da versare entro il 30 novembre 2012 calcolata come segue: - Si determina l’acconto complessivamente dovuto con la percentuale del 96%; - Si sottrae dall’importo così ottenuto l’ammontare della prima rata di acconto eventualmente versata. Soggetti esclusi dal versamento dell’acconto Sono esclusi dal versamento dell’acconto: • i soggetti che non hanno avuto redditi nell’esercizio precedente; • i soggetti che non hanno presentato la dichiarazione modello UNICO 2012 in quanto non erano tenuti a farlo (ad esempio coloro i quali erano titolari nell’anno 2011 solamente di redditi di lavoro dipendente oltre a redditi derivanti dal possesso dell’abitazione principale); • i soggetti che al rigo RN 33 del modello UNICO 2012 hanno evidenziato un’imposta di importo pari o inferiore a 51,00 Euro; • i soggetti che hanno presentato la dichiarazione dei redditi nell’anno 2012 (per il 2011)
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per l’ultima volta in quanto ad esempio hanno cessato l’attività nel corso dell’anno 2011 e nel 2012 non hanno conseguito redditi da dichiarare nel modello UNICO 2013; gli eredi dei soggetti deceduti fra il 1°gennaio ed il 30 novembre del 2012; i soggetti che hanno evidenziato nel modello UNICO 2012 un credito d’imposta IRPEF (rigo RX 1), non utilizzato in compensazione con altri tributi, di importo pari o superiore all’acconto dovuto; i soggetti che presumono di non dover pagare imposte per l’anno 2012 (dichiarazione da presentare nell’anno 2013); i soggetti che per la prima volta nel 2012 percepiscono redditi assoggettabili ad IRPEF; i soggetti falliti.
IRAP Le modalità di determinazione degli acconti IRAP seguono le regole stabilite per l’IRPEF per quanto riguarda i termini previsti per il versamento. Misura dell’acconto L’acconto IRAP per il 2012 è pari al 99% dell’imposta dovuta per il 2011, indicata al rigo “IR 22 - Totale imposta” del modello IRAP 2012. Importo da versare Nel caso in cui l’importo della prima rata d’acconto (rigo IR 22 x 99% x 40%) risulti inferiore o uguale ad Euro 103,00 il versamento dovrà essere effettuato in unica soluzione entro il 30 novembre 2012. Nel caso in cui l’importo dell’acconto come sopra calcolato risulti superiore a 103,00 Euro il versamento doveva essere effettuato come segue: • la prima rata, pari al 40% dell’acconto totale,
IMPOSTA SOSTITUTIVA - REGIME DEI NUOVI CONTRIBUENTI MINIMI l “Regime fiscale di vantaggio per l’imprenditoria giovanile e lavoratori in mobilità” è stato introdotto dal D.L. 6 luglio 2011 n. 98 e sostituisce il regime dei vecchi contribuenti minimi di cui alla Legge 24.12.2007 n. 244. Coloro che rientravano nel 2011 nel vecchio regime dei minimi e rimangono nel regime dei nuovi minimi nel 2012 sono tenuti al versamento dell’acconto secondo le regole sopra enunciate per l’acconto IRPEF. L’art. 1 co. 105 della L. 244/2007 dispone infatti che, per il versamento dell’imposta sostitutiva eventualmente dovuta dai contribuenti minimi, si osservano le disposizioni in materia di versamento dell’imposta sui redditi delle persone fisiche (IRPEF). Per cui saranno tenuti al pagamento dell’acconto dell’imposta sostitutiva i nuovi contribuenti minimi che hanno presentato il modello UNICO 2012 PF - Persone fisiche con l’indicazione al rigo CM14 di un importo pari o superiore a 52,00 euro. Sono esclusi dal versamento dell’acconto dell’imposta sostitutiva i contribuenti minimi che hanno invece evidenziato, nel predetto rigo CM14, un’imposta pari a zero ovvero pari o inferiore a 51,00 euro. Risultano anche esclusi dal versamento dell’acconto dell’imposta sostitutiva i contribuenti che hanno aderito per la prima volta al regime dei nuovi minimi a partire dal periodo d’imposta 2012.
I
Passaggio dal Regime delle nuove iniziative produttive al Regime dei minimi I contribuenti che allo scadere del triennio agevolato
(2011), hanno optato per il passaggio al regime dei “nuovi” minimi, non devono versare alcun acconto a titolo di imposta sostitutiva (a condizione che abbiano dichiarato nel modello UNICO 2012 solo redditi di lavoro autonomo soggetti all’imposta sostitutiva). Fuoriuscita dal Regime dei minimi dal 2012 Il contribuente che ha fruito del regime dei minimi per il solo periodo d’imposta 2011, e ne fuoriesce a partire dal 2012 non è tenuto al versamento dell’acconto dell’imposta sostitutiva per il 2012. Potrebbe invece risultare dovuto l’acconto IRPEF 2012 nel caso in cui nel 2011 abbia anche dichiarato redditi soggetti ad IRPEF, alle condizioni sopra esposte (rigo RN33 pari o superiore ad euro 52). Soggetti che hanno aderito al regime dei nuovi minimi a partire dal 2012 Coloro che hanno aderito a partire dal 2012 al regime dei nuovi minimi non sono tenuti al versamento dell’acconto sempre che, nel 2012, prevedano di non conseguire ulteriori redditi rispetto a quello di lavoro autonomo assoggettato ad imposta sostitutiva e, dunque, di non risultare titolari di un reddito complessivo da assoggettare ad IRPEF. Ad esempio, il soggetto che si avvale del regime dei nuovi minimi a decorrere dal periodo d’imposta 2012 calcolerà l’acconto IRPEF da versare nel corso dello stesso anno 2012, avendo riguardo all’imposta indicata nella dichiarazione dei redditi relativa all’anno 2011 (Rigo RN 33)
Metodo previsionale Ai sensi dell’articolo 4, comma 2, del Decreto Legge 2 marzo 1989 n. 69 il contribuente ha la facoltà di non utilizzare il metodo “storico” per il calcolo degli acconti ma di ridurli od anche annullarli basandosi sul cosiddetto “metodo previsionale”. In altre parole il contribuente che prevede per l’anno 2012 di realizzare ad esempio un reddito inferiore a quello dell’anno precedente potrà calcolare l’imposta presunta dovuta per l’anno 2012, sulla base del reddito presunto. Naturalmente eventuali errori nella determinazione dell’imposta presunta comporteranno l’irrogazione delle sanzioni previste nei casi di insufficiente versamento. In ogni caso eventuali errori di stima nel versamento degli acconti potranno essere sanati ricorrendo all’istituto del ravvedimento operoso entro il termine di presentazione della dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta nel corso del quale la violazione è stata commessa e cioè entro il 30 settembre 2013. Misura dell’acconto con metodo storico La riduzione di 3 punti percentuali dell’acconto IRPEF dovuto in relazione all’anno 2012 è applicabile anche ai fini del versamento dell’acconto dell’imposta sostitutiva dei “nuovi” contribuenti minimi dovuto per il 2012, che si riduce quindi anch’esso dal 99% al 96%. Le regole sono le stesse indicate per il calcolo dell’acconto IRPEF.
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Imposte dirette Fisco
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entro il termine previsto per il versamento del saldo dovuto in base alla dichiarazione relativa all’anno d’imposta precedente, cioè di norma entro il 16 giugno di ciascun anno. • la seconda rata, pari al 60% dell’acconto come sopra calcolato, entro il mese di novembre. Soggetti esclusi dal versamento dell’acconto Sono esclusi dal versamento dell’acconto: • i soggetti che non hanno presentato la dichiarazione modello IRAP 2012 in quanto non erano tenuti a farlo (ad esempio coloro i quali nell’anno 2011 non svolgevano alcuna attività soggetta a tale imposta); • i soggetti che al rigo IR 22 del modello IRAP 2012 hanno evidenziato un’imposta di importo inferiore a 52,00 Euro; • i soggetti che hanno presentato la dichiarazione IRAP nell’anno 2012 per l’ultima volta (ad esempio coloro i quali nel corso del 2011 hanno cessato l’attività imprenditoriale o di lavoro autonomo o coloro i quali, privi di autonoma organizzazione ritengono di non dover presentare la dichiarazione IRAP
per l’anno 2012); • gli eredi dei soggetti deceduti fra il 1° gennaio ed il 30 novembre del 2012; • i soggetti che hanno evidenziato nel modello IRAP 2012 un credito d’imposta IRAP (rigo IR 33), non utilizzato in compensazione con altri tributi, che copre tutto l’acconto dovuto; • i soggetti che presumono di non dover pagare IRAP per l’anno 2012 (dichiarazione da presentare nell’anno 2011); • i soggetti falliti. Metodo previsionale Nell’ipotesi di adozione del criterio previsionale, l’acconto dovrà essere almeno pari al 99% dell’IRAP relativa ai redditi (presunti) del 2012, da dichiarare nel 2011.
SANZIONI In caso di omesso, insufficiente o ritardato versamento degli acconti si applicano: • la sanzione amministrativa del 30% dell’importo non versato o versato in ritardo; • l’interesse annuo del 2,75% previsto dal-
l’articolo 20 del D.P.R. 602/73 calcolato per i giorni di ritardo.
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Oltre alle sanzioni il contribuente dovrà versare gli interessi di mora calcolati al tasso legale (pari al 2,5% annuo) per i giorni di ritardo.
RAVVEDIMENTO OPEROSO Il contribuente può provvedere al versamento delle somme dovute e non versate nei termini, pagando contestualmente la sanzione ridotta e gli interessi. La misura della sanzione è diversa a seconda che il versamento venga effettuato entro trenta giorni dal termine di legge oppure oltre i trenta giorni ma entro il termine per la presentazione della dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta nel quale la violazione è stata commessa: • versamento effettuato entro 30 giorni dal termine ordinario: sanzione pari ad un decimo del minimo e cioè in misura pari al 3,0% (30% diviso 10); • versamento effettuato oltre 30 giorni dal termine ordinario ma entro il termine di presentazione della dichiarazione relativa al 2012: sanzione pari ad un ottavo del minimo e cioè in misura pari al 3,75% (30% diviso 8).
MODALITÀ DI VERSAMENTO Per il versamento degli acconti si utilizza il modello di pagamento unificato F24. Tutti i soggetti titolari di partita Iva sono tenuti ad effettuare il versamento con modalità telematiche secondo una delle seguenti procedure: • F24 on line con addebito sul proprio conto corrente; • F24 cumulativo mediante intermediari abilitati ad Entratel che provvederanno a far addebitare l’importo dei tributi o direttamente sul conto corrente del cliente o sul proprio conto corrente; • Utilizzando il servizio di “home banking” offerto dagli istituti di credito ai propri clienti. • Esclusivamente tramite i servizi telematici messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate nel caso in cui si intenda utilizzare in compensazione crediti IVA superiori a 10.000 euro annui. ■
Compro casa da ristrutturare. Mi conviene? Agevolazioni per l’acquisto e la ristrutturazione dell’abitazione principale (Quesito formulato al servizio di consulenza ANMVI. Risposta a cura del dottor Giovanni Stassi) Per l’acquisto di unità immobiliari da adibire ad abitazione principale è possibile usufruire della detrazione IRPEF del 19% della spesa sostenuta a titolo di interessi passivi sul mutuo ipotecario contratto allo scopo (TUIR art. 15, comma 1, lett. b.) La detrazione spetta fino ad un tetto massimo di spesa per interessi passivi derivanti da mutuo ipotecario, e relativi oneri accessori, di € 4.000,00. Pertanto la detrazione non può essere superiore a € 760,00, pari rispettivamente al 19% di € 4.000,00.
CONDIZIONI PER USUFRUIRE DELL’AGEVOLAZIONE Il contratto di mutuo deve essere espressamente finalizzato all’acquisto dell’abitazione principale ed alle sue pertinenze. Tale condizione deve risultare o dal contratto di mutuo o dal contratto di acquisto o da altra documentazione rilasciata dalla banca - l’acquisto dell’unità immobiliare deve essere effettuato nell’anno precedente o successivo alla data di stipulazione del contratto di mutuo - l’immobile deve essere adibito ad abitazione principale entro un anno dall’acquisto - nel caso che l’immobile acquistato sia oggetto di lavori di ristrutturazione, comprovata dalla relativa concessione edilizia o atto equivalente, la detrazione spetta a decorrere dalla data in cui l’unità immobiliare è adibita a propria dimora abituale, e in ogni caso entro due anni dall’acquisto
DETRAZIONE LIMITATA Nel caso in cui il capitale dato a mutuo superi il costo di acquisto dell’abitazione, gli interessi passivi ed i relativi oneri accessori sono detraibili nei limiti dell’importo del capitale mutuato corrispondente al costo sostenuto per l’acquisto. Anche per la ristrutturazione di unità immobiliari da adibire ad abitazione principale è possibile usufruire di una detrazione IRPEF del 19%
degli interessi passivi. La norma (TUIR art. 15, comma 1-ter) fa espresso riferimento a mutui contratti per la “costruzione dell’unità immobiliare da adibire ad abitazione principale”. Il decreto ministeriale n. 311 del 30 luglio 1999 ha esteso l’agevolazione anche alle ipotesi di ristrutturazione. Il diritto alle detrazioni degli interessi passivi spetta fino ad un tetto massimo di spesa riconosciuto è di € 2.582,28 annui. Pertanto la detrazione non può essere superiore a € 491,00, pari rispettivamente al 19% di € 2.582,28. Si evidenzia che per interventi di ristrutturazione edilizia si intendono solo quelli previsti dall’art. 3, comma 1, lettera d) del Testo Unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia - D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380 e precisamente: quelli “rivolti a trasformare gli organismi edilizi mediante un insieme sistematico di opere che possono portare ad un organismo edilizio in tutto o in parte diverso dal precedente. Tali interventi comprendono il ripristino o la sostituzione di alcuni elementi costitutivi dell’edificio, l’eliminazione, la modifica e l’inserimento di nuovi elementi ed impianti. Nell’ambito degli interventi di ristrutturazione edilizia sono ricompresi anche quelli consistenti nella demolizione e ricostruzione con la stessa volumetria e sagoma di quello preesistente, fatte salve le sole innovazioni necessarie per l’adeguamento alla normativa antisismica”. Pertanto, la possibilità di detrarre gli interessi passivi deve intendersi riferita non solo alla semplice costruzione ma anche all’ipotesi di chi acquista un immobile e, dopo averlo ristrutturato nel senso sopra chiarito, lo adibisce ad abitazione principale con l’osservanza di tutte le condizioni che seguono. Condizioni: il contraente del mutuo deve essere colui che avrà il possesso, a titolo di proprietà o altro diritto reale dell’abitazione da costruire o da ristrutturare; il mutuo deve essere stipulato entro sei mesi antecedenti, ovvero, nei diciotto mesi successivi all’inizio dei lavori di costruzione; dal contratto di mutuo ipotecario deve risultare che lo stesso è stato stipulato per
la costruzione dell’immobile da destinare ad abitazione principale; i lavori devono essere conclusi entro il termine previsto dal provvedimento amministrativo che ha consentito la costruzione o la ristrutturazione.
RECUPERO EDILIZIO Per le spese documentate relative a determinati interventi di recupero edilizio di cui all’art. 16bis co. 1 del TUIR, sostenute dal 26.6.2012 e fino al 30.6.2013, spetta una detrazione IRPEF del 50% invece del 36% (salvo modifiche o proroghe, la percentuale del 36% ritornerà applicabile a partire dalle spese sostenute dall’1.7.2013) La detrazione IRPEF del 50%, in relazione alle spese sostenute dal 26.6.2012 al 30.6.2013, spetta su un ammontare complessivo massimo pari a 96.000,00 euro (prima 48.000,00 euro) per unità immobiliare. Anche la “nuova” detrazione del 50% continua a dover essere ripartita in 10 quote annuali costanti e di pari importo: nell’anno di sostenimento delle spese; nei 9 anni successivi.
RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA DEGLI EDIFICI Sulle spese sostenute fino al 30 giugno 2013 per interventi di riqualificazione energetica si potrà usufruire di una detrazione IRPEF nella seguente misura: - del 55% per le spese sostenute fino al 31.12.2012 - del 50% per le spese sostenute dal 01.01.2013 al 30.06.2013 (salvo proroghe) A differenza della detrazione per i lavori di recupero edilizio, per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici il limite massimo rilevante ai fini fiscali non è riferito all’importo delle spese sostenute, ma all’importo della detrazione spettante sulle stesse. I limiti di spese detraibili variano a seconda della tipologia di intervento. Salvo ulteriori proroghe, a decorrere dalle spese sostenute dall’1.7.2013, per gli interventi di risparmio energetico sarà applicabile solo più la detrazione IRPEF del 36%, di cui al citato art. 16-bis co. 1 lett. h) del TUIR. ■
CEDOLARE SECCA SULLE LOCAZIONI DI IMMOBILI ABITATIVI a cedolare secca sugli affitti riguarda i proprietari di abitazioni concesse in locazione a terzi al di fuori dell’esercizio di imprese, arti o professioni, che hanno optato per l’applicazione dell’imposta sostitutiva. Deve cioè trattarsi di soggetti passivi IRPEF che, in relazione alla locazione posta in essere, conseguono reddito fondiario. Ai sensi dell’art. 3 co. 4 del DLgs. 23/2011 e dell’art. 7, punto 7.1, del provvedimento attuativo, è previsto l’obbligo di effettuare versamenti a titolo di acconto dell’imposta sostitutiva. L’acconto risulta dovuto se l’importo indicato nel rigo RB11, colonna 3 (“Totale imposta cedolare secca”) risulti pari o superiore a 52,00 euro.
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Importo da versare Nel caso in cui l’importo complessivo dell’acconto (rigo RB 11 x 92%) risulti inferiore o uguale ad Euro 257,52 il versamento dovrà essere effettuato in unica soluzione entro il 30 novembre. Nel caso in cui l’importo dell’acconto (rigo RB 11 x 92%) risulti superiore a 257,52 Euro il versamento doveva essere effettuato come segue: - la prima rata, pari al 40% dell’acconto totale calcolato con la percentuale del 95%, entro il termine previsto per il versamento del saldo dovuto in base alla dichiarazione relativa all’anno d’imposta precedente; - la seconda rata, da versare entro il 30 novembre 2012, calcolata come segue: • si determina l’acconto complessivamente dovuto con la percentuale del 92%; • si sottrae all’importo così ottenuto l’ammontare della prima rata di acconto eventualmente versata.
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Evoluzione del nostro Studio di Settore Dal modello UK22U al VK22U. Ridotti a otto i cluster delle attività. Consultazione. opo tre anni, lo studio di Settore UK22U evolve in VK22U. In vista di questo passaggio, Giuliano Lazzarini, componente della Commissione Esperti Studi di Settore alla SOSE, il 24 ottobre ha incontrato a Roma i funzionari dell’Agenzia delle Entrate. Del nuovo Studio è disponibile una versione non definitiva per la quale l’Agenzia delle Entrate si è mostrata disponibile a ricevere indicazioni dalla Categoria. In collaborazione con la FNOVI, ANMVI incoraggiato i colleghi a trasmettere osservazioni al rappresentante Giuliano Lazzarini per posta elettronica. I contribuenti veterinari interessati sono 8.236 (di cui 1.341 sono società di persone e 6.895 persone fisiche). Dagli 11 clusters (raggruppamenti) di cui era composto il precedente studio si passa a 8 clusters, individuati in base a quattro criteri/parametri: 1) la rilevanza del committente principale; 2) le aree di intervento; 3) la modalità di espletamento dell’attività; 4) la dimensione della struttura. “Questa nuova distribuzione dei clusters - secondo Lazzarini anche se più sintetica appare di più difficile interpretazione e meno diretta”. Se consideriamo i quattro parametri iniziali come quattro insiemi, un professionista può essere inquadrato in uno o più insiemi che si intersecano per dare una risposta più vicina alla realtà, “ma questo ci complica il lavoro”, osserva il Collega.
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CLUSTER 1 Veterinari che si occupano prevalentemente della cura di “animali da reddito” (Numerosità: 1.244I) - I veterinari di questo cluster si occupano prevalentemente della cura di “animali da reddito” (95% dei compensi). Più nel dettaglio si segnala che il 74% dei compensi dei soggetti del cluster deriva da interventi nell’area della zootecnia (allevamenti e grandi animali in genere) e che il 21% proviene dalla cura di cavalli da equitazione. In relazione all’area di intervento, i contribuenti del cluster svolgono in prevalenza visite domiciliari o presso allevamenti (56% dei compensi). Si segnalano anche le prestazioni di inseminazione artificiale (21% dei compensi per il 35% dei soggetti) e l’assistenza al parto/ostetricia (10% per il 31%); si evidenzia inoltre che il 43% dei soggetti del cluster somministra 828 vaccini. I veterinari del cluster operano quasi esclusivamente a titolo individuale e nel 47% dei casi si avvalgono di spazi destinati esclusivamente all’esercizio dell’attività. La clientela è formata principalmente da aziende agricole ed allevamenti (56% dei compensi) seguite da scuderie e maneggi (33% dei compensi per il 18% dei soggetti) ed aziende di produzione di mangimi per animali (37% per il 12%). Da segnalare anche che il 9% dei soggetti ottiene il 53% dei compensi da attività in convenzione con il SSN e che un altro 9% deriva il 46% dei compensi da attività di assistenza igienico-sanitaria presso aziende zootecniche e/o allevamenti, svolte in convenzione con associazioni allevatoriali (APA e ARA).
CLUSTER 2 Veterinari che operano prevalentemente in aree di intervento diverse da quelle di “animali da reddito” e da compagnia (Numerosità: 394) - Questo cluster raggruppa i veterinari che operano prevalentemente in a-
ree di intervento diverse da quelle di “animali da reddito” e da compagnia, ottenendone il 92% dei compensi. I contribuenti del cluster svolgono attività piuttosto diversificate, tra le quali spicca quella di “consulenza, perizia e collaborazione” (79% dei compensi per il 46% dei soggetti). I soggetti del cluster operano quasi esclusivamente a titolo individuale e si avvalgono di personale dipendente nell’1% dei casi. Nel 60% dei casi si riscontra la presenza di spazi destinati esclusivamente all’esercizio dell’attività. La clientela, piuttosto eterogenea, si compone principalmente di privati (36% dei compensi per il 40% dei soggetti), strutture sanitarie pubbliche (55% per il 23%) ed aziende agricole ed allevamenti (30% per il 23%). Da segnalare che l’11% dei soggetti ottiene il 54% dei compensi da attività in convenzione con il SSN.
sercizio dell’attività. La clientela è formata principalmente da privati (83% dei compensi), seguiti da strutture sanitarie private (studi, ambulatori, cliniche, ospedali, laboratori di analisi) dalle quali il 16% dei soggetti ottiene il 53% dei compensi. La dotazione di beni strumentali comprende: un microscopio; un tavolo operatorio per il 54% dei soggetti; un oto/oftalmoscopio per il 48%; un’apparecchiatura per l’effettuazione di raggi X per il 44%; un carrello per il 44%; una sterilizzatrice per il 43%; una centrifuga per il 39%; una lampada scialitica per il 36%; un’apparecchiatura per l’anestesia gassosa per il 31%; un ecografo per il 29%; un aspiratore per il 27%; un elettrobisturi per il 26% ed un elettrocardiografo per il 18%.
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Veterinari che si occupano soprattutto della cura di animali da compagnia svolgendo prevalentemente visite domiciliari o presso allevamenti (Numerosità: 291) - Il cluster si compone di veterinari che si occupano soprattutto della cura di animali da compagnia (88% dei compensi) svolgendo in prevalenza visite domiciliari o presso allevamenti (82% dei compensi). La professione viene svolta quasi esclusivamente a titolo individuale. Nel 48% dei casi si riscontra la presenza di spazi destinati esclusivamente all’esercizio dell’attività. La clientela è formata principalmente da privati (77% dei compensi), seguiti da aziende agricole ed allevamenti (31% dei compensi per il 23% dei soggetti) e da strutture sanitarie private (studi, ambulatori, cliniche, ospedali, laboratori di analisi), dalle quali il 21% dei soggetti ottiene il 29% dei compensi.
CLUSTER 4 Veterinari che si occupano della cura di animali da compagnia (Numerosità: 1.324) - Il cluster si compone di veterinari che si occupano quasi esclusivamente della cura di animali da compagnia (97% dei compensi). Le prestazioni erogate constano principalmente di visite ambulatoriali (55% dei compensi), seguite da interventi chirurgici (10%) ed esami diagnostici (24% dei compensi per il 48% dei soggetti). Con riferimento a tale ultima tipologia di prestazione, si specifica che il 38% dei soggetti del cluster ottiene un quinto dei compensi da esami diagnostici per immagine (RX, ecografia, endoscopia, TAC, risonanza magnetica). Da segnalare, infine, che i vaccini somministrati sono 232. I veterinari del cluster operano in larga prevalenza a titolo individuale (84% dei casi) e si avvalgono di personale dipendente nel 4% dei casi. Nell’83% dei casi si riscontra la presenza di spazi destinati esclusivamente all’e-
CLUSTER 7
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Cliniche veterinarie che si occupano soprattutto della cura di animali da compagnia (Numerosità: 234) - Questo cluster è formato da cliniche veterinarie che possono ospitare 31 animali su una superficie di 163 metri quadrati, concentrando la propria attività soprattutto sulla cura degli animali da compagnia (94% dei compensi). Le prestazioni erogate, che si rivolgono in prevalenza a privati (92% dei compensi) constano principalmente di visite ambulatoriali (43% dei compensi), interventi chirurgici (17%) ed esami diagnostici (19%). Con riferimento a tale ultima tipologia di prestazione, si specifica che l’82% dei soggetti del cluster ottiene l’11% dei compensi da esami diagnostici per immagine (RX, ecografia, endoscopia, TAC, risonanza magnetica). Il numero di vaccini somministrato è 1.088. L’attività viene svolta in prevalenza (56% dei casi) in forma collettiva; la presenza di personale dipendente si riscontra nel 24% dei casi. La dotazione di beni strumentali è ampia e comprende: un tavolo operatorio; una lampada scialitica; un carrello; una sterilizzatrice; una centrifuga, un’apparecchiatura per ematologia, liquidi organici, sierologia e batteriologia; un microscopio; un’apparecchiatura per l’effettuazione di raggi X; un’apparecchiatura per l’anestesia gassosa; un elettrobisturi; un ecografo; un pulsossimetro; un oto/oftalmoscopio; un aspiratore ed un’autoclave. Inoltre, il 55% dei soggetti dispone di un elettrocardiografo ed, infine, il 32% di un endoscopio.
Laboratori veterinari di analisi (Numerosità: 84) - Questo cluster raggruppa i veterinari che dispongono di un laboratorio di analisi (avente un’ampiezza di 23 mq). I contribuenti del cluster, che svolgono in prevalenza visite ambulatoriali (41% dei compensi), ottengono il 21% dei propri compensi da esami diagnostici, tra i quali gli esami diagnostici per immagine (RX, ecografia, endoscopia, TAC, risonanza magnetica), che generano il 18% dei compensi per il 36% dei soggetti. Si segnala inoltre che il 10% dei compensi deriva da interventi chirurgici. L’area di intervento prevalente è quella degli animali da compagnia (79% dei compensi), anche se circa un quarto dei contribuenti del cluster ottiene quasi la metà dei compensi da prestazioni relative ad “animali da reddito”. L’attività viene svolta in prevalenza (71% dei casi) a titolo individuale; la presenza di personale dipendente si riscontra nel 13% dei casi. La clientela si compone principalmente di privati (65% dei compensi) e strutture sanitarie private (studi, ambulatori, cliniche, ospedali, laboratori di analisi), dalle quali un quarto dei soggetti ottiene il 71% dei compensi. La dotazione di beni strumentali comprende: un tavolo operatorio; un microscopio; un’apparecchiatura per l’effettuazione di raggi X per la metà dei soggetti; 2 apparecchiature per ematologia, liquidi organici, sierologia e batteriologia per il 46%; una centrifuga per il 45%; un carrello per il 43%; una sterilizzatrice per il 39%; una lampada scialitica per il 38%; un oto/oftalmoscopio per il 37%; un ecografo per il 36%; un’apparecchiatura per
Ambulatori veterinari che si occupano della cura di animali da compagnia (Numerosità: 3.054) - Il cluster raccoglie ambulatori veterinari disposti su una superficie di 71 metri quadrati che concentrano la propria attività quasi esclusivamente sulla cura degli animali da compagnia (98% dei compensi). Le prestazioni erogate, che si rivolgono in prevalenza a privati (94% dei compensi) constano principalmente di visite ambulatoriali (57% dei compensi), interventi chirurgici (14%) ed esami diagnostici (11%). Con riferimento a tale ultima tipologia di prestazione, si specifica che il 60% dei soggetti del cluster ottiene l’8% dei compensi da esami diagnostici per immagine (RX, ecografia, endoscopia, TAC, risonanza magnetica). Il numero di vaccini somministrato è 454. L’attività viene svolta in prevalenza (71% dei casi) a titolo individuale; la presenza di personale dipendente si riscontra nel 6% dei casi. La dotazione di beni strumentali è ampia e comprende: un tavolo operatorio; una lampada scialitica; un carrello; una sterilizzatrice; una centrifuga; un’apparecchiatura per ematologia, liquidi organici, sierologia e batteriologia; un microscopio; un’apparecchiatura per l’effettuazione di raggi X; un’apparecchiatura per l’anestesia gassosa; un oto/oftalmoscopio; un elettrobisturi per il 45% dei soggetti; un aspiratore per il 45%; un’autoclave per il 41%; un ecografo per il 35%; un elettrocardiografo per il 27%; un pulsossimetro per il 27% ed un endoscopio per l’11%. ■
CLUSTER 5 Veterinari che svolgono l’attività prevalentemente per il committente principale (Numerosità: 1.604) - Il cluster si compone di veterinari che svolgono l’attività prevalentemente per il committente principale (90% dei compensi). Da segnalare a tal proposito che la committenza è rappresentata principalmente da strutture sanitarie private (studi, ambulatori, cliniche, ospedali, laboratori di analisi), fonte dell’89% dei compensi per il 45% dei soggetti, e strutture sanitarie pubbliche (84% dei compensi per il 18% dei soggetti). Si evidenzia inoltre che il 12% dei soggetti del cluster ottiene l’87% dei compensi da attività in convenzione con il SSN e che il 5% riceve l’86% dei compensi da attività di assistenza igienico-sanitaria presso aziende zootecniche e/o allevamenti, svolte in convenzione con associazioni allevatoriali (APA e ARA). Le principali aree di intervento sono quella degli animali da compagnia (53% dei compensi) e quella della zootecnia, comprendente allevamenti e grandi animali in genere (88% dei compensi per il 32% dei soggetti). Le attività svolte, piuttosto eterogenee, comprendono la “consulenza, perizia e collaborazione” (84% dei compensi per il 47% dei soggetti), le visite domiciliari o presso allevamenti (48% per il 35%) e le visite ambulatoriali (54% per il 24%). La professione viene svolta quasi esclusivamente a titolo individuale. Nel 52% dei casi si riscontra la presenza di spazi destinati esclusivamente all’esercizio dell’attività.
l’anestesia gassosa per il 31%; un elettrobisturi per il 30%; un aspiratore per il 30%; un’autoclave per il 29%; un elettrocardiografo per il 19%; un pulsossimetro per il 17% ed un endoscopio per il 17%.
CLUSTER 8
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Eventi Veterinari
VETERINARIA 36 | 2012
SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIA SOCIETÀ FEDERATA ANMVI
SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIA SOCIETÀ FEDERATA ANMVI
SEMINARIO REGIONALE SCIVAC TOSCANA LA CHIRURGIA DELL’APPARATO RESPIRATORIO Cascina (PI) 25 Novembre 2012
DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC UMBRIA "IL PAZIENTE È ANEMICO, E ADESSO?" UNA GUIDA SEMPLICE ALL'APPROCCIO DELLE ANEMIE NELLA PRATICA AMBULATORIALE” Perugia, 2 Dicembre 2012
11.00 11.30 12.15 13.00 14.00 15.00 15.30
RELATORE Luca Formaggini OBIETTIVI Fornire al partecipante tutte le nozioni necessarie per un corretto approccio chirurgico al paziente affetto da malattie dell’apparato respiratorio PROGRAMMA SCIENTIFICO 8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente, presentazione del relatore ed inizio dei lavori 9.30 La visita clinica del paziente dispnoico ovvero quanto la fisiologia è importante per localizzare il problema 10.15 Da che parte passo per risolvere il pro-
16.30 17.00
blema? Solo l'anatomia necessaria....... Pausa Le prime vie aeree: sindrome brachicefalica e paralisi laringea Concetti generali di chirurgia toracica e toracoscopia Pausa Pranzo La dispnea: è sempre colpa dell’apparato respiratorio? Discussione di casi clinici Pausa Traumatologia dell’apparato respiratorio: rotture tracheali, pneumotorace, ernia diaframmatica. Discussione di casi clinici Test di valutazione dell’apprendimento e discussione finale Consegna degli attestati di partecipazione e termine della giornata
SEDE Tulip Inn Hotel - Viale Europa 6 56021 Cascina (PI) PER INFORMAZIONI E ISCRIZIONI Monica Borghisani - Segreteria SCIVAC Tel 0372/40.35.06 - Fax 0372/45.70.91 E-mail: delregionali@scivac.it www.scivac.it
9.30 11.00 11.30
13.00 13.30 14.30 15.30 16.00 17.00
11
presentazione del relatore ed inizio dei lavori Anemie rigenerative e non: un metodo semplice per capirle e distinguerle Pausa Come trattare efficacemente le anemie immunomediate, l’anemia da perdita, l’aplasia eritroide e alcune neoplasie midollari Relazione Commerciale a cura di ROYAL CANIN: “Nutrizione clinica del paziente ospedalizzato " Pausa Casi clinici interattivi Pausa Casi clinici interattivi Test di valutazione dell’apprendimento e discussione finale Consegna degli attestati di partecipazione e termine della giornata
RELATORE Magda Gerou-Ferriani
17.30
OBIETTIVI • Fornire ai partecipanti le informazioni necessarie per riconoscere i vari tipi di anemie • Spiegare i meccanismi di patogenesi • Discutere i test più appropriati per la corretta diagnosi • Illustrare i trattamenti più adatti
SEDE Facoltà di Medicina Veterinaria di Perugia Via San Costanzo 4 - Perugia
PROGRAMMA SCIENTIFICO 8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente,
PER INFORMAZIONI E ISCRIZIONI Monica Borghisani - Segreteria SCIVAC Tel 0372/40.35.06 - Fax 0372/45.70.91 E-mail: delregionali@scivac.it www.scivac.it
FSA
FONDAZIONE SALUTE ANIMALE
In collaborazione con
CORSO DI BASE PER IL CONTROLLO DELLE MALATTIE OCULARI EREDITARIE DAL 18 AL 20 GENNAIO 2013
A.N.M.V.I.
INTERNATI
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CORSO PROPEDEUTICO AGLI ESAMI DI VERIFICA PER L’ACCESSO AL PANEL ITALIANO FSA-HED DOMENICA 20 GENNAIO IN COMUNE CON IL CORSO BASE
ASSOCIAZIONE FEDERATA ANMVI
Palazzo Trecchi - Cremona
Sicurezza Alimentare: risorse assegnate, pianificazione degli obiettivi, risultati ottenuti ed efficacia dei Servizi per la tutela del consumatore Food Safety: allocated resources, objectives’ planning, Services’ results and consumers’ protection effectiveness Cremona, 21-22-23 Novembre 2012
RICHIESTO ACCREDITAMENTO
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EV Soc Cons ARL è una Società con sistema qualità certificato ISO 9001:2008
Premio Lombardia Eccellente nell’ambito del Progetto di Internazionalizzazione della professione medico veterinaria: la formazione per la sicurezza alimentare. Il modello Regione Lombardia
PARTECIPAZIONE GRATUITA E RISERVATA PER MEDICI VETERINARI
con il contributo di
DIRETTORE DEL CORSO Prof. Claudio Peruccio Med Vet, Dipl ECVO, SCMPA, Torino RELATORI Dott. Giovanni Barsotti Med Vet, Dr Ric, SCMPA, Università degli Studi di Pisa Dott.ssa Manuela Crasta Med Vet, Dipl ECVO, Bologna Dott. Nunzio D’Anna Med Vet, Dipl ECVO, Dr Ric, Roma Dott.ssa Cristina Giordano Med Vet, Torino Dott.ssa Chiara Giudice Med Vet, Phd, Dipl ECVP, DIVET, Università degli Studi di Milano Dott. Adolfo Guandalini Med Vet, Dipl ECVO, Dr Ric, Roma Dott. Domenico Multari Med Vet, Dr Ric, SCMPA, Treviso Prof. Claudio Peruccio Med Vet, Dipl ECVO, SCMPA, Torino Prof. Michele Polli Med Vet, Phd, Università degli Studi di Milano Dott.ssa Antonella Rampazzo Med Vet, Phd, Dipl ECVO, Torino Dott. Gianluca Rovesti Med Vet, Dipl. ECVS, Clinica Miller - Cavriago
Corso di base per il controllo delle malattie oculari ereditarie Cremona, 18-19 gennaio 2013 OBIETTIVI DEL CORSO DI BASE Fornire ai medici veterinari interessati l’informazione di base indispensabile per intraprendere un percorso di apprendimento relativo al settore delle malattie oculari ereditarie. Indicare le tappe successive per raggiungere adeguati livelli di competenza per sottoporsi agli esami di verifica per il Panel Italiano FSA.
Corso propedeutico agli esami per il Panel Italiano FSA Cremona, 20 gennaio 2013 OBIETTIVI DEL CORSO AVANZATO Fornire a chi ha già una specifica competenza nel settore delle malattie oculari ereditarie le informazioni indispensabili per pianificare lo studio ai fini degli esami di verifica.
Controllare la propria preparazione mediante autovalutazione esaminando numerosi quadri clinici presentati dai relatori e/o da iscritti al corso.
PROGRAMMA SCIENTIFICO VENERDÌ 18 GENNAIO 2013 La riproduzione selezionata ENCI ed il controllo delle malattie oculari ereditarie. Protocollo per l’accesso al Panel Italiano FSA (C. Peruccio) 9.30 Aspetti di genetica delle patologie oculari ereditarie (M. Polli) 10.30 Pausa caffè 11.00 Basi di embriologia, sviluppo dell’occhio ed embriogenesi delle malformazioni oculari ereditarie (C. Peruccio) 11.45 Malattie ereditarie degli annessi e della cornea (N. D’Anna - D. Multari) 12.30 Pausa pranzo 14.00 Malattie ereditarie del tratto uveale (A. Guandalini) 14.45 Anomalie del legamento pettinato / glaucoma (A. Guandalini) 15.30 PPM/Peters’ anomaly - PHTVL / PHPV (C. Peruccio) 16.15 Pausa caffè 16.45 Malattie ereditarie della lente (N. D’Anna, A. Rampazzo) 17.30 Test genetici (M. Polli) 18.00 Discussione e interpretazione di quadri clinici relativi agli argomenti della giornata ed autovalutazione (G.L. Rovesti, C. Peruccio) 19.00 Termine del programma del primo giorno 9.00
SABATO 19 GENNAIO 2013 Malattie ereditarie della retina Displasia (N. D’Anna) Sindrome dell’occhio del Collie (D. Multari) 9.30 Le PRA ad insorgenza precoce (M. Crasta) 10.00 Pausa caffè 10.30 Le PRA ad insorgenza tardiva (M. Crasta) 11.00 Altre retinopatie degenerative ereditarie (C. Peruccio) 11.30 Alterazioni ereditarie del nervo ottico (C. Peruccio) 8.30 9.00
12.00 Discussione 12.30 Pausa pranzo 14.00 Test genetici per le malattie della retina (M. Polli) 14.30 Correlazioni clinico-patologiche delle più importanti malattie oculari ereditarie (C. Giudice) 15.30 Oculopatie ereditarie rilevate in Italia negli anni 2009-2012 • Il punto di vista epidemiologico (G. Barsotti, C. Giordano, A. Guandalini) • Il punto di vista genetico (M. Polli) 16.30 Pausa caffè 17.00 Discussione e interpretazione di quadri clinici relativi agli argomenti della giornata ed autovalutazione (G.L. Rovesti, C. Peruccio) 19.00 Termine del programma del secondo giorno DOMENICA 20 GENNAIO 2013 Corso propedeutico agli esami di verifica per l’accesso al Panel Italiano FSA-HED (domenica in comune con corso base) 8.30 Le prove di esame per il Panel Italiano FSA e quelle richieste per il Panel ESE dell’ECVO: • competenza teorica • riconoscimento di quadri clinici • prove pratiche (C. Peruccio) 9.15 La certificazione secondo i protocolli FSA. Verso una valutazione uniforme (C. Peruccio) 10.00 Pausa caffè 10.30 Discussione e interpretazione di immagini relative a quadri clinici controversi ed autovalutazione (G.L. Rovesti, C. Peruccio) 12.00 Discussione 12.30 Termine del corso L’ISCRIZIONE COMPRENDE • Attestato di frequenza • Coffee break e light lunch offerti PER INFORMAZIONI Segreteria FSA - Elena Bonetti Via Trecchi, 20 - 26100 Cremona Tel. 0372/403511 - Fax 0372/457091 E-mail: info@fondazionesaluteanimale.it www.fondazionesaluteanimale.it
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12 Eventi Veterinari
VETERINARIA 36 | 2012
SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA REDDITO SOCIETÀ FEDERATA ANMVI
GIORNATA INTERREGIONALE SIVAR LE PARASSITOSI NEI RUMINANTI, DALLA DIAGNOSI AL BENEFICIO ECONOMICO DEL LORO TRATTAMENTO San Basilio Mottola (Taranto), 16 Novembre 2012 OBIETTIVI EVENTO FORMATIVO: Il controllo delle malattie parassitarie nei ruminanti rappresenta una disciplina poco considerata ed affrontata nella pratica quotidiana. Il convegno proporrà gli strumenti da utilizzare per una diagnosi corretta della malattia (strumento indispensabile per il successo terapeutico) e gli aggiornamenti sui
mezzi e metodiche per monitorare in maniera efficace le parassitosi, sottolineando i vantaggi economici di cui può beneficiare un allevamento di ruminanti. MODERATORE Vito Loconte - Medico Veterinario Libero Professionista, Brindisi
RELATORI Giuseppe Cringoli - Facoltà di Medicina Veterinaria di Napoli Antonio Bosco - Medico Veterinario Libero Professionista, Salerno PROGRAMMA SCIENTIFICO 8.30 Registrazione dei partecipanti
9.00 9.20 10.00 10.30
12.30 14.00 SOCIETÀ ITALIANA DI RIPRODUZIONE EQUINA
SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER EQUINI
SOCIETÀ ITALIANA DI ORTOPEDIA E CHIRURGIA EQUINA
SOCIETÀ FEDERATA ANMVI
VENERDÌ 23 NOVEMBRE 2012 Teramo, Facoltà di Medicina Veterinaria GIORNATA APERTA ANCHE AGLI STUDENTI (INGRESSO GRATUITO) 14.45 Presentazione agli studenti della SIVE e delle Società Specialistiche - Giorgio Ricardi 15.00 Ecografia addominale - Massimo Magri 16.30 Pausa caffè 17.00 Patologie di interesse medico in riproduzione equina - Viviana Caracciolo 18.30 Termine del seminario
SEMINARIO S.I.R.E.
SEMINARIO S.I.O.C.E.
HOW TO DO IN RIPRODUZIONE EQUINA
VIE AEREE SUPERIORI
24 NOVEMBRE 2012 Teramo, Facoltà di Medicina Veterinaria
24 NOVEMBRE 2012 Teramo, Facoltà di Medicina Veterinaria
INCONTRO RISERVATO AI SOCI SIRE IN REGOLA CON LA QUOTA D’ISCRIZIONE DEL 2012
INCONTRO RISERVATO AI SOCI SIOCE IN REGOLA CON LA QUOTA D’ISCRIZIONE DEL 2012
RELATORI: Mario Antignani, Viviana Caracciolo, Augusto Carluccio, Alberto Contri, Alessia Gloria, Sara Nannarone, Denis Necchi, Maria Pia Pasolini, Domenico Robbe
RELATORI: Andrea Bertuglia, Fernando Canonici, Raffaello Ciampoli, Francesco Ferrucci, Maria Fugazzola, Marco Pepe, Paolo Ravanetti, Marco Salvatori, Giovanni Stancari, Giorgio Strozzi
8.30 Registrazione dei partecipanti 9.15 Saluto del coordinatore, presentazione della giornata e del table topic FATTRICE 9.30 Come indurre sedazione e narcosi della fattrice dall’inseminazione al parto - Sara Nannarone 10.00 Come trattare le lacerazioni perineali - Mario Antignani 10.30 Come trattare le endometriti: stato dell’arte Maria Pia Pasolini 11.00 Coffe break 11.30 Come allestire un Centro di raccolta embrioni e normative individuali di razza - Viviana Caracciolo PULEDRO 12.00 Come gestire l’artrite settica nel puledro Mario Antignani 12.30 Come gestire le deviazioni angolari nel puledro Mario Antignani 13.00 Pausa pranzo 14.00 TABLE TOPIC: ANTIBIOTICI ED ANTINFIAMMATORI NELLA TERAPIA DELL’ENDOMETRITE STALLONE 14.45 Come eseguire la valutazione morfo-funzionale dello stallone riproduttore - Domenico Robbe/Augusto Carluccio 15.30 Come individuare uno stallone subfertile: procedure diagnostiche - Alberto Contri 16.00 Coffee break 16.30 Come valutare il materiale seminale: tecniche avanzate Alessia Gloria 17.00 Come allestire il seme per la refrigerazione: impiego di tecniche diverse - Denis Necchi 17.30 Discussione e valutazione dell’apprendimento 18.00 Chiusura lavori e consegna attestati
8.30 Registrazione dei partecipanti Esame endoscopico e valutazioni Marco Salvatori Valutazione dinamica su treadmill delle vie aeree superiori nel cavallo sportivo Francesco Ferrucci Endoscopia dinamica durante l’esercizio del cavallo da sport equestre - Fernando Canonici Rilievi ultrasonografici dei muscoli cricoaritenoidei in un gruppo di yearling PSI Marco Pepe Casi laringei - Andrea Bertuglia Protesi laringea - Giorgio Strozzi Cosa c’è di nuovo in letteratura Maria Fugazzola Tie-forward nella DDPM - Raffaello Ciampoli Patologie e terapia dei problemi dell’epiglottide - Paolo Ravanetti Impiego del laser a diodi nel trattamento di alcune affezioni ostruttive delle vie aeree superiori - Giovanni Stancari Up date in neurologia laringea equina Marco Pepe SEDE DEI SEMINARI Facoltà di Medicina Veterinaria Teramo Piazza Aldo Moro, 45 - 64100 Teramo ISCRIZIONE I seminari sono gratuiti per tutti i soci SIRE e SIOCE in regola con l’iscrizione 2012. Non è richiesta la pre-iscrizione ai seminari. Gli interessati possono iscriversi direttamente in sede congressuale presentandosi alle ore 8.30 presso la segreteria.
PER INFORMAZIONI Segreteria SIVE (Monica Borghisani) - Palazzo Trecchi - Via Trecchi, 20 - 26100 Cremona Tel. 0372 403502 - Fax 0372 457091 - E-mail: info@sive.it - Web: www.sive.it
15.30 16.30
Saluto del Moderatore ed inizio lavori Parassitosi nella bovina da latte: eziologia e diagnosi Antonio Bosco Pausa Trattamento antiparassitario e beneficio economico nella bovina: stato dell’arte Giuseppe Cringoli Case study Bovini Vito Loconte Discussione Pausa pranzo Parassitologia ovicaprina: eziologia e diagnosi Antonio Bosco Trattamento antiparassitario e beneficio economico: stato dell’arte. Giuseppe Cringoli Case report Ovini Vito Loconte Discussione Questionario ECM, consegna attestati e termine della giornata
ISCRIZIONE Iniziativa gratuita rivolta ai laureati in Medicina Veterinaria. Esclusa la partecipazione agli studenti. L’iscrizione ai convegni dà diritto a: • Pausa pranzo • Attestato di frequenza • Attestato crediti formativi ECM SEDE SVOLGIMENTO EVENTO HOTEL CECERE S.S.100 Km 52,700 San Basilio Mottola (Taranto) SEGRETERIA SCIENTIFICA ED ORGANIZZATIVA SIVAR - Paola Orioli Via Trecchi 20, 26100 Cremona Tel.: 0372-40.35.39, Fax 0372-40.35.54 info@sivarnet.it, www.sivarnet.it
RICHIESTO ACCREDITAMENTO ECM
In collaborazione con
CORSO INTRODUTTIVO ALL’ANESTESIOLOGIA Bologna, 15/16 Dicembre 2012 Novotel Bologna San Lazzaro - Via Villanova, 31 40055 Villanova di Castenaso (BO) RELATORI Federico Corletto, Med Vet, PhD, CertVA, Dipl ECVAA, MRCVS, Six Mile Bottom (UK) Luca Zilberstein, Med Vet, PhD, Dipl ECVAA, Maison Alfort (F) PARTECIPAZIONE A NUMERO CHIUSO: 100 LIMITE DI ISCRIZIONE: 22 NOVEMBRE 2012 QUOTE Soci SCIVAC, Studenti e Neolaureati (2011/2012): € 145,00 (IVA inclusa) Veterinari non soci: € 185,00 (IVA inclusa) PER INFORMAZIONI: Segreteria SCIVAC - Paola Gambarotti Tel. 0372/403508 - Fax 0372/403512 E-mail: info@scivac.it www.scivac.it
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Puglia - Sardegna Info Regioni
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Peste suina: le Asl stanno inviando i report consentendo un monitoraggio aggiornato L’obiettivo è superare l’audit della Commissione Europea previsto a Gennaio 2013
ei giorni scorsi, a Cagliari durante il confronto tra Regione e associazioni agricole (Confagricoltura, Cia, Coldiretti e Copagri) e delle imprese (Confindustria) si è fatto il punto sull’attuazione del piano straordinario sulla peste suina africana (Psa). Erano presenti l’assessore della Sanità Simona De Francisci, il commissario delegato per l’emergenza Gilberto Murgia (l’Agricoltura, assente per motivi istituzionali l’assessore Cherchi, era rappresentata dal funzionario che segue la tematica) e i vertici delle organizzazioni. Il piano di eradicazione, ha confermato la Regione, procede a tappe forzate, anche perché la Commissione Ue, come annunciato a settembre a Cagliari, tornerà a gennaio in Sardegna per valutare i risultati raggiunti sul fronte
N
della lotta alla Psa, pena la chiusura totale del comparto. Il programma dell’assessorato regionale alla Sanità per verificare l’efficacia dei controlli Asl negli stabilimenti di macellazione e di lavorazione delle carni suine della Sardegna nell’ambito delle azioni di contrasto alla peste suina africana è iniziato il 1 ottobre. Il programma, che dovrà concludersi a dicembre, prevede controlli condotti dai veterinari delle Asl e dai funzionari del Servizio prevenzione dell’assessorato. Verrà data priorità a quelle 20 ditte (macelli, sezionamenti, salumifici) che negli ultimi sei mesi hanno inviato carni o prodotti fuori dal territorio regionale. «Con questo ulteriore strumento, che mira a combattere anche l’attività di macellazione abusiva - ha detto l’assessore Simona De Francisci - continuiamo a ritmi serrati nel contrasto alla peste suina. L’obiettivo è debellare la piaga una volta per tutte». Durante il vertice del 19 ottobre, l’Assessore De Francisci ha espresso soddisfazione per le azioni nei confronti delle aziende suinicole (controllo clinico, anagrafico, sierologico e riscontro dei requisiti di biosicurezza e benessere animale) messe in campo già dai mesi scorsi contro la Psa: "Sul fronte dei controlli ha spiegato - tutte le Asl stanno inviando i report periodici sugli interventi attuati e ciò con-
Rapporto del Ministero della Salute su attività zootecniche e sicurezza alimentare
l Rapporto del Ministero della Salute sulla situazione ambientale e sanitaria a Taranto, riporta le conclusioni di uno studio esplorativo di biomonitoraggio umano (20082011). Lo studio, realizzato con l’ISS e il Dipartimento di Prevenzione della ASL di Taranto ha riguardato 45 persone che hanno lavorato come allevatori presso masserie dislocate nel territorio della provincia di Taranto. La scelta di studiare questa categoria professionale è stata motivata dal rilevamento di alcune non conformità in matrici alimentari campionate dalla ASL di Taranto nel 2008/2009 in alcune aziende zootecniche della provincia. Tali non conformità, relative ai tenori di "diossine" in alimenti di origine animale, avevano portato al sequestro e/o all’abbattimento degli animali allevati. Lo studio conclude che ulteriori studi debba-
I
no essere condotti con la finalità di caratterizzare adeguatamente l’esposizione degli allevatori (con l’eventuale inclusione dell’esposizione occupazionale determinata dalle attività agricole) e degli abitanti di Taranto più in generale, agli inquinanti oggetto di questa indagine, anche in termini di analisi delle matrici ambientali e degli alimenti prodotti e consumati in loco. Il Rapporto identifica nei microinquinanti organici presenti nel PM10 i principali fattori di rischio per la salute attribuibili all’attività dello stabilimento siderurgico, ed evidenziano impatti sanitari differenziati. La deposizione al suolo di PCDD/Fs e PCB DL e la loro capacità di penetrare nella catena alimentare rende questi composti pericolosi per ingestione attraverso gli alimenti. Ciò implica la possibilità della loro intercettazione tramite un più stringente controllo dei prodotti locali dell’agricoltura e dell’allevamento destinati al consumo umano. Accanto all’intervento di abbattimento delle concentrazioni del particolato atmosferico, si rendono necessari a Taranto interventi preventivi relativi ai rischi per la salute connessi all’inquinamento dell’acqua e delle catene alimentari; anche questi dovrebbero essere accompagnati da un sistematico programma di monitoraggio ambientale, biologico e sanitario. ■
sente un monitoraggio aggiornato sul fenomeno. Registriamo anche una sensibilità e un coinvolgimento diversi dei territori e delle comunità, primi soggetti a subire le conseguenze del fenomeno Psa ma anche i primi a poter intervenire perché la peste potrà essere sconfitta con il contributo di tutti gli attori interessati. Solo così si potrà rilanciare il comparto e valorizzare le nostre produzioni". Il Corpo forestale e l’Ente foreste stanno contrastando in maniera ancora più incisiva il pascolo clandestino. Sul fronte della sensibilizzazione, importante anche l’opera dei sindaci di territori ad alto rischio (specie nel Nuorese, in Ogliastra). Intensificati i controlli in tutta la Sardegna contro gli allevamenti suini abusivi e clandestini, in attuazione delle diverse misure che la Regione ha messo in campo per contrastare la peste suina africana.
E presto alla Giunta regionale sarà portata in discussione una delibera (degli assessorati della Sanità, dell’Agricoltura e della Programmazione) con il disegno di legge urgente che stanzia 6 milioni di euro per finanziare i recinti e controllare così il fenomeno del pascolo clandestino dei suini. Il disegno di legge consentirà alla Regione, grazie a un fondo specifico, di finanziare, a favore dei Comuni interessati, la realizzazione di apposite aree recintate per incentivare l’allevamento semibrado dei suini e contrastare così il pascolo brado combattendo la peste africana e prevenire la trichinellosi. Il tutto per arrivare a gennaio con risultati che possano convincere la Commissione UE, quando tornerà per il suo "audit" nell’Isola, a togliere ogni blocco che danneggia il comparto suinicolo. ■
Il biomonitoraggio evidenzia la necessità di gettare un ponte fra salute e ambiente Secondo l’ANMVI è indispensabile il coinvolgimento sistemico e organizzato della veterinaria e conclusioni del Rapporto presentato dal Ministro Renato Balduzzi colpiscono l'attenzione dei medici veterinari, nel loro ruolo di tutela della sanità pubblica e della sicurezza alimentare. E i medici veterinari sono pronti a mettere in campo le loro competenze. Non va dimenticato, del resto, che il biomonitoraggio - come evidenziato nel Rapporto - è risultato dal rilevamento di alcune non conformità in matrici alimentari campionate dalla ASL di Taranto nel 2008/2009 in alcune aziende zootecniche della provincia. Tali non conformità, relative ai tenori di "diossine" in alimenti di origine animale, avevano portato al sequestro e/o all'abbattimento degli animali allevati. Secondo l'ANMVI - "è evidente che una professione ponte fra Salute e Ambiente come la veterinaria, potrà dare un contributo decisivo alle indicazioni che scaturiscono dal Rapporto ministeriale. I risultati del biomonitoraggio sugli allevatori richiedono, infatti, ulteriori studi sull'esposizione professionale agli inquinanti, ulteriori analisi sugli alimenti prodotti e consumati in loco e interventi di prevenzione, oltre che di bonifica, nei confronti delle popolazioni animali degli allevatori e della catena alimentare". Due le direzioni da seguire: 1) interventi immediati contro la deposizione al suolo di inquinanti capaci di penetrare nella catena ali-
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mentare e di compromettere la sanità pubblica in seguito a ingestione attraverso gli alimenti. Ciò implica la possibilità della loro intercettazione tramite un più stringente controllo dei prodotti locali dell'agricoltura e dell'allevamento destinati al consumo umano; 2) prevenzione mediante un sistematico programma di monitoraggio ambientale, biologico e sanitario. A parere dell'ANMVI, "per fronteggiare situazioni, gravissime ed anomale, come quella evidenziata dal Rapporto ministeriale, occorrono interventi straordinari di addestramento e di preparazione dei Medici Veterinari. Non solo. Il coinvolgimento del sistema veterinario, pubblico e privato, dovrà diventare sistemico e organizzato in tutte le aree SIN (Siti di Interesse Nazionale ad elevato rischio inquinamento), senza trascurare un approfondimento sul livello di esposizione professionale degli stessi veterinari di queste aree e delle popolazioni animali". (comunicato stampa ANMVI) ■
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14 Vet Journal Attualità scientifica
Fibroplasia sclerosante eosinofilica gastrointestinale in quattro gatti Una possibile diagnosi differenziale delle masse intestinali
di MARIA GRAZIA MONZEGLIO Med Vet PhD no studio descrive la fibroplasia sclerosante eosinofilica gastrointestinale (FEGSF) in 4 gatti. I segni clinici includevano riduzione dell’appetito, dimagrimento, vomito e diarrea. Le alterazioni ematologiche includevano lieve neutrofilia (n = 2) e iperglobulinemia con iperproteinemia concomitante (n = 2). Ecograficamente si identifi-
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cavano in totale 5 masse solitarie con ispessimento della parete e perdita della stratificazione in stomaco, duodeno, digiuno e colon. In un gatto, si diagnosticava una seconda lesione separata 3 settimane dopo l’asportazione chirurgica di una massa. Istopatologicamente, le lesioni erano caratterizzate da trabecole di collagene e infiltrati infiammatori misti, principalmente eosinofilici. Si notavano inoltre aree di necrosi multiple che in 2/4 gatti contenevano batteri. In 2 soggetti, alterazioni riferibili a FGESF venivano osservate anche nel fegato. In tutti i gatti si effettuava la rimozione chirurgica delle lesioni. Due soggetti erano vivi al momento della pubblicazione (43 e 24 mesi dopo la chirurgia). La FEGSF dovrebbe essere considerata nella diagnosi differenziale delle masse intestinali del gatto, concludono gli autori. “Ultrasonographic and clinicopathological features of feline gastrointestinal eosinophilic sclerosing fibroplasia in four cats”. Weissman A, Penninck D, Webster C, Hecht S, Keating J, Craig LE. J Feline Med Surg. 2012 Oct 16. [Epub ahead of print] ■
CORPI ESTRANEI GASTRICI NEL CANE: UN FATTORE DI RISCHIO DI DILATAZIONE-TORSIONE?
no studio retrospettivo caso-controllo ha valutato se la presenza di un corpo estraneo gastrico (gFB) costituisse un fattore di rischio significativo di dilatazione-torsione gastrica (GDV) nel cane, quantificando le variazioni della probabilità di sviluppare GDV associate alla presenza di un gFB. Si includevano 118 cani di taglia grande o gigante trattati chirurgicamente per un episodio di GDV e 342 cani di taglia grande o gigante (età > 12 mesi) sottoposti a chirurgia addominale per ragioni diverse dalla GDV. Durante la laparotomia esplorativa, tutti i cani venivano sottoposti a esame visivo e palpazione dell’intero apparato gastroen-
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terico. Si definiva corpo estraneo il materiale non digeribile o lentamente digeribile palpato durante l’esame dell’apparato gastroenterico e che causava segni clinici o che fosse > 10 cm di lunghezza o > 2 cm di larghezza. L’incidenza di gFB era significativamente superiore nel gruppo di cani affetti da GDV. La presenza di un gFB, l’età, il peso e la razza pura erano fattori di rischio significativi per GDV. Si calcolavano le odds ratio per gFB (OR, 4,920), età (OR, 1,157), peso (OR, 0,958) e razza pura (OR, 4,836). Nello studio si è riscontrato, concludono gli autori, che i corpi estranei gastrici sono un fattore di rischio significativo di GDV nel cane. Lo studio suggerisce che un cane di taglia grande o gigante con un gFB ha una probabilità circa 5 volte superiore di sviluppare una GDV rispetto a un cane simile non affetto da gFB. I risultati indicano che esisteva una forte correlazione tra gFB e GDV nei cani dello studio. Tuttavia, sono necessari ulteriori studi longitudinali per determinare se vi sia una relazione causale tra la presenza di un gFB e lo sviluppo di GDV nel cane. (M.G.M.) “Gastric foreign body as a risk factor for gastric dilatation and volvulus in dogs”. Anna de Battisti, Michael J. Toscano, Luca Formaggini. Journal of the American Veterinary Medical Association. November 1, 2012, Vol. 241, No. 9, Pages 1190-1193.
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Micoplasmosi respiratoria nel furetto Nuove specie di Mycoplasma associate a un’epizoozia di polmonite grave no studio descrive un’epizoozia di malattia respiratoria grave associata a nuove specie di Mycoplasma nel furetto. Durante il periodo 2009–2012, una malattia respiratoria caratterizzata da tosse non produttiva colpiva circa 8000 furetti di 6-8 settimane d’età importati negli USA da una struttura canadese. Il 95% degli animali si ammalava ma quasi nessuno moriva. Il trattamento riduceva temporaneamente tutti i segni clinici tranne la tosse. L’esame postmortem dei furetti soppressi rivelava una polmonite broncointerstiziale con evidente iperplasia del tessuto linfatico associato ai bronchioli. L’analisi immunoistochimica con anticorpi policlonali contro Mycoplasma bovis dimostrava una colorazione intensa lungo l’orletto a spazzola bronchiolare. I campioni del lavaggio broncoalveolare di 12 furetti affetti contenevano micoplasmi a rapida crescita
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fermentanti il glucosio. Il sequenziamento dei prodotti PCR non consentiva di identificare i micoplasmi ma mostrava che essi erano in gran parte simili a M. molare e M. lagogenitalium. I risultati indicano, concludono gli autori, un’associazione causale tra nuove specie di micoplasma e la malattia polmonare emergente. (M.G.M.) “Mycoplasmosis in ferrets” Kiupel M, Desjardins DR, Lim A, Bolin C, Johnson-Delaney CA, Resau JH, et al. Emerg Infect Dis [Internet]. 2012 Nov ■
Tumori della guaina dei nervi periferici: ruolo dell’elettrofisiologia Metodica sensibile, con aspetti potenzialmente predittivi dell’invasività neoplastica. Studio su una cinquantina di casi
no studio retrospettivo ha determinato le modificazioni elettrofisiologiche nei cani con tumori della guaina dei nervi periferici (PNST) e ha valutato la prevalenza di queste modificazioni, la relazione tra l’attività spontanea dei muscoli epassiali e l’invasione prossimale del tumore e infine se la conoscenza delle modificazioni elettrofisiologiche possa essere di aiuto nella diagnostica per immagini mediante CT o MRI. Si includevano 51 cani con una diagnosi istologica (n = 18) o so-
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spetta (33) di PNST. Soltanto 2 cani su 51 non avevano modificazioni elettrofisiologiche. I muscoli più frequentemente affetti erano quelli innervati dai nervi radiale, ulnare, mediano, tibiale-sciatico e peroneale. Un’attività muscolare abnorme spontanea dei muscoli epassiali era significativamente più frequente nel gruppo con invasione foraminale o spinale da parte del tumore. La conoscenza delle modificazioni elettrofisiologiche aumentava l’accuratezza diagnostica della TC. I risultati suggeriscono, concludono gli autori, che gli studi elettrofisiologici possono essere sensibili per l’identificazione dei PNST e utili per la diagnosi per immagini. Le anomalie elettromiografiche epassiali sembrano essere predittive dell’invasione intervertebrale o del canale vertebrale da parte di questo tumore nel cane. (M.G.M.) “Electrophysiological features in dogs with peripheral nerve sheath tumors: 51 cases (1993– 2010)”. Matthias le Chevoir, Jean Laurent Thibaud, Julien Labruyère, Ane Uriarte, Pauline De Fornel-Thibaud, Pierre Moissonnier, Françoise Delisle, Stéphane Blot. Journal of the American Veterinary Medical Association. November 1, 2012, Vol. 241, No. 9, Pages 1194-1201. ■
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Lesioni miocardiche nei cavalli con patologie addominali acute Presenti e associate alla gravità della malattia, in uno studio
no studio prospettico ha determinato se vi fossero evidenze di lesioni miocardiche nei cavalli con patologie addominali acute. Si includevano 18 cavalli sani e 69 cavalli con patologie addominali acute. I cavalli sani venivano assegnati al gruppo 1. I cavalli con patologie addominali acute venivano assegnati a 3 gruppi: ostruzione con strangolamento, ostruzione senza strangolamento o malattia infiammatoria (rispettivamente gruppi 2, 3 e 4). All’esame iniziale si determinavano la frequenza cardiaca, l’ematocrito, il lattato ematico e la troponina I cardiaca (cTnI). La funzionalità miocardica veniva valutata mediante determinazione ecocardiografica dell’accorciamento frazionale e del tempo di eie-
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zione del ventricolo sinistro (LVET). Il ritmo cardiaco veniva valutato mediante ECG. La proporzione di cavalli con concentrazioni elevate di cTnI (> 0,03 ng/mL) era significativamente maggiore tra i soggetti con strangolamento (9/25 [36%]) o lesioni infiammatorie (9/19 [47%]), rispetto ai cavalli sani (0/18). La proporzione di cavalli con concentrazioni elevate di cTnI era significativamente maggiore tra i soggetti che non sopravvivevano (12/24 [50%]), rispetto ai sopravvissuti (10/45 [22%]). La concentrazione sierica di cTnI era positivamente correlata a ematocrito, frequenza cardiaca e lattato ematico, e negativamente correlata a LVET. Evidenze di lesioni miocardiche si osservavano nei cavalli con patologie addominali acute, e tali lesioni erano associate alla gravità della malattia. Il riconoscimento di lesioni miocardiche potrebbe migliorare il trattamento delle patologie addominali acute nel cavallo, concludono gli autori. (M.G.M.) «Clinicopathologic evidence of myocardial injury in horses with acute abdominal disease” Laura C. Nath, Garry A. Anderson, Kenneth W. Hinchcliff, Catherine J. Savage. Journal of the American Veterinary Medical Association. November 1, 2012, Vol. 241, No. 9, Pages 1202-1208. ■
RIMOZIONE DI URETEROLITI CON APPROCCIO SUL FIANCO NEL CAVALLO IN STAZIONE
ue cavalli castrati di 11 e 17 anni venivano valutati per il trattamento di ureteroliti localizzati 10 cm circa prossimalmente alla vescica. L’ostruzione ureterale era un reperto incidentale in uno dei due soggetti, visitato a causa di un’ostruzione delle vie urinarie e di un calcolo della vescica. Questo soggetto non presentava evidenze cliniche e di laboratorio di insufficienza renale, benché fosse evidente una grave idronefrosi all’ecografia addominale. Il secondo paziente aveva una concentrazione sierica di creatinina pari a 6,3 mg/dl (intervallo di riferimento: 0,8-2,2 mg/dl) e una modica idronefrosi del rene sinistro affetto. In entrambi i pazienti, l’uretere ostruito veniva esteriorizzato attraverso un’incisione sul fianco con l’animale in stazione e il calcolo veniva frammentato e rimosso con una pinza da biopsia uterina introdotta attraverso un’ureterotomia effettuata circa 25 cm prossimalmente al calcolo. Il calcolo vescicale veniva rimosso
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mediante litotripsia attraverso un’uretrostomia perineale, estrazione in frammenti e lavaggio. Il cavallo non iperazotemico sviluppava pielonefrite del rene affetto e veniva soppresso a causa delle complicazioni di una nefrectomia 13 mesi più tardi. Nel soggetto iperazotemico, la creatinina sierica diminuiva dopo la chirurgia e l’animale ritornava al suo precedente utilizzo. Tuttavia, veniva soppresso circa 2 anni dopo la chirurgia a causa di un’insufficienza renale progressiva e si riscontrava un grosso nefrolita nel rene destro precedentemente non ostruito. La tecnica utilizzata per la rimozione dell’ureterolita era efficace in entrambi i cavalli dello studio, non richiedeva un’attrezzatura sofisticata e può essere utile nelle fasi iniziali dell’ostruzione ureterale per il ripristino del flusso urinario e della funzionalità renale, concludono gli autori. L’evoluzione del soggetto con nefropatia unilaterale avanzata non iperazotemico suggerisce che la nefrectomia dovrebbe essere considerata nel trattamento di tali pazienti. (M.G.M.) “Removal of ureteral calculi in two geldings via a standing flank approach” Jeremy Frederick, David E. Freeman, Robert J. MacKay, Sarah Matyjaszek, Jordan Lewis, L. Chris Sanchez, Stephanie Meyer. Journal of the American Veterinary Medical Association. November 1, 2012, Vol. 241, No. 9, Pages 1214-1220
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16 Dalle Associazioni SIONCOV - SCIVAC
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Secondo incontro della Società di Oncologia Tumori di testa e collo: tema complesso presentato e affrontato a 360° l 13-14 ottobre la SIONCOV si è riunita insieme alla SIODOCOV a Cremona, per affrontare un tema di forte impatto, non solo in oncologia veterinaria, ma anche in oncologia umana: i tumori di testa e collo. La guest star delle due giornate è stato il prof.
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David Argyle, oncologo dell’università di Edinburgo ed editore della rivista VCO. David ha descritto i più comuni tumori di testa e collo del cane e del gatto da un punto di vista della presentazione clinica e del comportamento biologico, per poi dedicarsi al gold standard terapeutico.
La chirurgia dei tumori di questa regione è stata affrontata da 3 chirurghi: Daniela Murgia (Animal Health Trust, UK), Damiano Stefanello (UniMI) e Carlo Maria Mortellaro (UniMI), che hanno dato spunto per vivaci discussioni con i soci presenti in sala. Edoardo Auriemma (Istituto Veterinario di No-
vara) ha affrontato il tema complesso della diagnostica per immagini per inquadrare l’estensione locale e a distanza del tumore. Sempre più interessante anche per i clinici è l’input che viene dai patologi: Giuliano Bettini (UniBO) ha intrattenuto i partecipanti con i nuovi marker immunoistochimici che sono a disposizione, utili non soltanto per accertare l’origine della neoplasia, ma anche (in alcuni casi) per ottenere informazioni prognostiche. Julia Buchholz (Animal Oncology and Imaging Center, CH) ha delucidato l’importante ruolo della radioterapia nella gestione dei tumori di testa e collo, mentre Laura Marconato (Centro Oncologico Veterinario) ha mostrato i risultati di un trial clinico per il trattamento del carcinoma squamoso del gatto nella specie felina. Ha chiuso le due giornate Marianna Ricci (Istituto Scientifico Romagnolo per lo Studio e la Cura dei Tumori), che ha mostrato divergenze e punti in comune tra uomo e animale, enfatizzando le nuove procedure terapeutiche multimodali. La discussione critica di un lavoro scientifico (Journal Club) è stata portata avanti da Piergiorgio Fiorentin, mentre Alessio Pierini e Filippo Scarpa hanno brillantemente presentato due comunicazioni brevi, che hanno stimolato la curiosità e i commenti del pubblico. Il prossimo incontro, ma si parla ormai già di 2013, tratterà il tema delle metastasi. ■
CORSO DI MEDICINA INTERNA A BELGRADO CIVAC in collaborazione con SASAP (Serbian Association of Small Animal Pratictioners) ha organizzato un Corso di medicina Interna che si è tenuto a Belgrado dal 12 al 14 Ottobre e che ha visto come relatori Walter Bertazzolo e Federico Fracassi. I due Italian speakers hanno affrontato argomenti importanti fra i quali ricordiamo Patologia clinica, le pancreatiti, la sindrome di Cushing. Le parti pratiche che si sono alternate alle lezioni teoriche, sono state molto istruttive e si sono svolte dividendo i partecipanti in piccoli gruppi di lavoro per un migliore confronto su casi clinici presentati. I 40 partecipanti, provenienti prevalentemente dall’Est Europa, i relatori, il Comitato organizzativo SASAP e gli sponsor, sono stati decisamente soddisfatti dell’evento. SASAP ha inoltre dichiarato che questo corso è da considerarsi il primo di una lunga serie di eventi che saranno organizzati per garantire la Continuing Education in Serbia.
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Associazione Federata ANMVI
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18 Dalle Associazioni ANVU
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I veterinari UNIRE chiedono risposte e certezze sui pagamenti L’insolvenza dura da mesi. Inevase le spettanze su prestazioni già eseguite di CLAUDIO SEBASTIANI Presidente ANVU ’ANVU, Associazione Nazionale Veterinari Unire, rappresenta la maggior parte dei medici veterinari incaricati dall’Unire ieri ed oggi dall’ASSI nelle funzioni di con-
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trollo e vigilanza del benessere del cavallo sportivo nelle corse al trotto ed al galoppo negli ippodromi italiani e nell’ambito di quanto disposto dall’anagrafe degli equidi per il controllo della produzione dei cavalli sportivi italiani. Questo avviene ormai da tanti anni, per alcuni di noi quasi venti, periodo nel quale il nostro lavoro e le relative problematiche connesse
alla nostra attività professionale sono state ampiamente condizionate da questa scelta lavorativa. Alla grande situazione di incertezza che sta vivendo ormai da anni l’intero comparto ippico, abbiamo sempre risposto con un impegno quotidiano e puntuale sia nella nostra presenza in ippodromo, che nell’espletamento di tutte quelle funzioni che fanno parte del-
le incombenze previste dall’anagrafe degli equidi. Abbiamo rispettato i tempi veramente ristretti imposti dalla stessa normativa sull’anagrafe nell’espletamento degli incarichi, sette giorni, e ci siamo ritrovati spesso a fine mese a non sapere ancora in quale ippodromo saremmo stati incaricati il mese successivo, anticipando sempre e comunque tutte le spese di trasferimento connesse ai vari incarichi. La consapevolezza di attraversare un difficile momento di transizione, ci ha portato gradatamente ad accettare come categoria tutta una serie di ridimensionamenti economici, che abbiamo considerato come un nostro segnale e piccolo contribuito, visto quel poco che conta la nostra voce costi, per dare un altro po’ di ossigeno a tutto un comparto in crisi. Abbiamo così, in questi ultimi anni, continuato ad accompagnare, con la regolare puntualità di sempre, il cavallo sportivo dal controllo alla nascita fino all’ingresso in pista, mentre via via si allungavano sempre più i tempi del pagamento delle nostre prestazioni e del recupero delle spese anticipate, spesso con ritardi di svariati mesi, in alcuni casi anche di anni. Quasi sempre non siamo stati informati sullo stato delle cose, e abbiamo dovuto fare i conti con un’irregolarità nei pagamenti che è diventata una prassi continua, come se così fosse normale, e strano invece richiedere il rispetto di una maggiore puntualità ed informazione. Ad oggi, 24 ottobre 2012, non ancora ci è dato sapere quando sarà disposto il pagamento delle nostre spettanze che dovevamo percepire nel mese di settembre, che poi contengono prestazioni effettuate nel mese di agosto e rimborsi spese che si riferiscono al mese di giugno o ancora precedenti. Non capiamo perché non si venga informati a riguardo e non vengano date delle indicazioni sui tempi possibili e sulle motivazioni di tutto questo. Non capiamo inoltre perché non si tenga nel debito conto il fatto che non si può continuare a far funzionare un settore contando sulle continue anticipazioni di chi ogni giorno tra allevatori, allenatori, proprietari, guidatori, fantini, artieri ed addetti come noi al controllo ed alla disciplina delle corse, continua a mettersi in strada per raggiungere i vari ippodromi ed i vari allevamenti o centri di allenamento. Chiediamo pertanto a chi di competenza di fornirci delle spiegazioni per tutto questo, e di rispettare comunque il più possibile tempi e regolarità nei pagamenti. Tutti noi non possiamo ulteriormente sostenere una situazione di questo tipo, non è giusto e comunque non ne abbiamo più la forza. ■
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Buone Pratiche Igieniche in Acquacoltura Il Ministero della Salute ha elaborato un manuale con la collaborazione del Centro di referenza per l’ittiopatologia l Ministero della Salute ha emanato indicazioni per le buone pratiche igieniche ai sensi dell’articolo 10 del DLvo 148/2008. Il decreto 148/2008 attua la Direttiva 2006/ 88/CE relativa alle condizioni di polizia sanitaria applicabili alle specie animali d’acquacoltura e relativi prodotti, nonché alla prevenzione di talune malattie degli animali acquatici e alle misure di lotta contro le medesime. All’articolo 10 prevede l’attuazione di buone pratiche igieniche per evitare l’introduzione e la propagazione di malattie. La disposizione è requisito anche ai fini dell’ottenimento dell’autorizzazione sanitaria. La Direzione Generale della Sanità Animale e dei Farmaci Veterinari ha predisposto un vero e proprio manuale di buone prassi igieniche, che costituisce lo strumento per aiutare gli operatori che lavorano nell’ambito dell’acquacoltura ad applicare pratiche corrette in materia di igiene, considerando le problematiche relative alla gestione dell’intero processo produttivo, dall’approvvigionamento del materiale vivo alla consegna del prodotto finito, compresa la gestione degli impianti e delle attrezzature. Il manuale - che è stato elaborato dal Ministero della Salute in collaborazione con il Centro di referenza dell’ittiopatologia - pone l’accento sulle misure di biosicurezza. ■
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ESCE L’EUS ENTRA L’HIRAME al 1 gennaio 2013 gli Stati Membri si dovranno conformare alla Direttiva 2012/31/UE che ha disposto la soppressione della registrazione della sindrome ulcerativa epizootica, che era inserita nell’elenco delle malattie esotiche di cui all’allegato IV, parte II, della direttiva 2006/88/CE. La soppressione fa seguito al parere scientifico del 15 settembre 2011 con il quale l’EFSA conclude che l’impatto di questa sindrome (EUS) sull’acquacoltura dell’Unione è ridotto o nullo. Probabilmente l’EUS è stata ripetutamente introdotta nell’Unione attraverso pesci ornamentali importati da paesi terzi e che tali pesci potrebbero essere stati immessi nelle acque dell’Unione. Date le circostanze e in considerazione del fatto che non sono stati segnalati focolai di EUS nell’Unione, non vi sono elementi che indichino che l’EUS possa influire negativamente sull’ambiente. Tolta l’EUS dall’elenco delle malattie esotiche, la Commissione ha invece disposto l’ingresso dell’hirame (Paralichthys olivaceus) all’elenco delle specie sensibili a setticemia emorragica virale. Infatti, sono stati confermati focolai clinici della malattia in alcune regioni dell’Asia.
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Comunitaria 2012: sì all’“igienista per alimenti” L’obiettivo è contrastare il ridimensionamento del ruolo veterinario a Commissione Igiene e Sanità del Senato si è espressa su residui e ispezione delle carni. Sì all’"igienista per alimenti". Il parere è stato formulato al termine del-
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l’esame della Legge Comunitaria 2012, approvata dalla Camera dei Deputati. Nel documento si legge che, in materia di revisione delle misure di controllo di talune sostanze e dei relativi residui negli animali vivi e nei loro prodotti, "è importante che il Gover-
no mantenga una posizione orientata al mantenimento di un numero minimo di controlli obbligatori". Inoltre, "è necessario che il Governo italiano contrasti, in sede di modifica del regolamento (CE) 854/2004 concernente la revisione
XIX CONGRESSO SIVE-FEEVA 1-3 FEBBRAIO 2013 - AREZZO CENTRO AFFARI E CONGRESSI - AREZZO
dell’ispezione delle carni, l’intenzione, sostenuta dalla Commissione e dalla maggioranza dei Paesi europei, di ridimensionare il ruolo del veterinario quale responsabile dell’ispezione delle carni". Il parere prosegue giudicando "indispensabile, invece, assicurare la presenza ed il ruolo specializzato di «igienista degli alimenti» del veterinario ufficiale nel macello, funzionale all’economia del Paese ed alla tutela degli interessi di molti soggetti diversi, tra cui gli animali da produzione, il consumatore, l’industria di macellazione, gli allevatori, i veterinari privati, nonché l’autorità competente". ■
SALVAGUARDATA L’AUTONOMIA DEI SERVIZI VETERINARI ’art. 4 del Dl Balduzzi interviene positivamente sulla governance e sull’organizzazione dei Servizi Veterinari A spiegare la portata degli interventi sul D.Lvo 502/92 è l’On. Rodolfo Viola, firmatario - insieme all’On. Gianni Mancuso di un emendamento poi confluito nel testo approvato dalla Camera dei Deputati. "Pur con qualche limatura - ha commentato l’On. Viola - il Governo ha accettato l’emendamento presentato che tende a ribadire in modo inequivocabile il ruolo di responsabilità e di assoluta autonomia dei servizi di sanità pubblica veterinaria e di sicurezza alimentare nell’ambito del dipartimento di prevenzione". "Sollecitati dal mondo della sanità pubblica veterinaria - ha proseguito il Collega parlamentare - siamo intervenuti infatti per chiarire il dettato dell’Art. 7 quater del D.L.vo 502/92, interpretato nell’ultimo periodo da alcune regioni in maniera restrittiva e con grave perdita di autonomia dei Servizi Veterinari. Abbiamo colto questa possibilità per dare corso ad un impegno che avevamo chiesto al Governo alcuni mesi fa con un’interrogazione a prima firma della collega Amalia Schirru, che ringraziamo per la sensibilità dimostrata in materia di organizzazione dei servizi veterinari del SSN". All’interrogazione aveva risposto favorevolmente il Sottosegretario Adelfio Elio Cardinale. Gli effetti attesi del provvedimento contemplano anche la possibilità di evitare, d’ora in poi, "le ricorrenti incursioni nell’organizzazione dei servizi veterinari".
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Dalle Aziende
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Al via le iscrizioni per la seconda edizione de “Il mese del cucciolo” L’iniziativa pensata da Purina Pro Plan e volta a sensibilizzare i proprietari di pet sull’importanza della figura del Medico Veterinario mesi di vita. Per aderire all’iniziativa per ogni Medico Veterinario sarà sufficiente collegarsi al sito www.ilmesedelcucciolo.it (area Veterinari) per le indicazioni e per iscriversi e ricevere i kit da dare ai propri clienti.
al 5 ottobre al 30 novembre sarà possibile iscriversi alla seconda edizione dell’iniziativa pensata da Purina con il marchio Pro Plan, per valorizzare la figura del medico veterinario come garante della salute del cane e la corretta nutrizione sin da cuccioli. Il progetto ha coinvolto lo scorso anno circa 3.000 strutture Medico Veterinarie e oltre 30.000 proprietari di cuccioli, e ha visto l’attivazione di oltre 3.700 polizze assicurative. Dopo il grande successo della prima edizione, Purina è orgogliosa di annunciare la seconda edizione del “Mese del Cucciolo”, e l’apertura, a partire da ottobre, della campagna adesioni rivolta ai Medici Veterinari che desiderano partecipare con la propria struttura. L’iniziativa è promossa da Purina con il brand Pro Plan e con la collaborazione della Federazione Nazionale Ordine Veterinari Italiani (FNOVI) e dell’Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani (ANMVI). Con questa attività Purina rinnova il proprio impegno a sensibilizzare i proprietari di pet sull’importanza della figura del Medico Veterinario e di una corretta nutrizione, cura ed educazione fin dai primi passi, per il benessere del proprio cane. “Riconosciamo da sempre il ruolo fondamentale che il Medico Veterinario riveste per la salute del pet, insieme a quello della nutrizione corretta sin dai primi passi: è in questo contesto che nasce la nostra iniziativa - pensata per un momento cruciale come l’arrivo di un cucciolo in famiglia - che pone il Medico Veterinario al centro del benessere del cane e valorizza l’importanza di una corretta relazione, della cura e della nutrizione specifica e bilanciata per stile e stadio di vita, che garantisca al cane una vita più sana e più longeva” ha commentato Ilenia Ruggeri, Direttore della Business Unit Specialist di Nestlé Purina. Il progetto prevede che ogni proprietario di cucciolo che effettui una visita veterinaria al neo-arrivato in una delle strutture medico veterinarie aderenti nel periodo fra il 15 gennaio e il 15 febbraio 2013 *, riceverà l’esclusivo kit Cucciolo Purina Pro Plan: quest’ultimo, oltre a contenere informazioni utili per prendersi cura del proprio pet, offrirà anche l’esclusiva Assicurazione Sanitaria Purina gratuita della durata di 9 mesi - che solo i Medici Veterinari aderenti all’iniziativa possono offrire. Inoltre, conterrà una prova prodotto Purina Pro Plan Puppy OptiStart, la linea - unica sul mercato - sviluppata da Purina e arricchita con Colostro - che favorisce lo sviluppo del sistema immunitario del cane nei suoi primi
D
“Siamo certi di replicare e superare il successo dello scorso anno, e di aiutare le migliaia di nuovi proprietari di cuccioli a intraprendere il giusto percorso di salute per i propri cani” ha concluso Ilenia Ruggeri, Direttore della Business Unit Specialist di Purina.
Seguiranno ulteriori dettagli sull’iscrizione, nel frattempo è disponibile il sito www.ilmesedelcucciolo.it o il Numero Verde Purina per Voi 800.525.505. (*) Il costo della visita sarà a carico del proprietario del cucciolo ■
Professione Veterinaria 36-2012:ok
29-10-2012
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22 Calendario attività Dal 16 novembre al 16 dicembre Per visualizzare i programmi degli eventi di tutte le società clicca su www.evsrl.it/eventi
16 - 17 NOV 16 NOV 17 - 18 NOV 17 - 18 NOV
CORSO SIMV / ANMVI SEMINARIO NAZIONALE SIVAR INCONTRO SIMIV INCONTRO SOVI / SIMEF
18 NOV
INCONTRO SIATAV IN COLLABORAZIONE CON SIMV (SOCIETÀ ITALIANA MANAGEMENT VETERINARIO)
18 NOV
INCONTRO REGIONALE SIVAE / SCIVAC FRIULI VEN.GIULIA IN COLLABORAZIONE CON SCIVAC
18 NOV 18 NOV 21 - 23 NOV 22 - 24 NOV 23 - 24 NOV 24 - 25 NOV 24 - 25 NOV 24 NOV 25 NOV 25 NOV 25 NOV
INCONTRO REGIONALE SCIVAC LAZIO INCONTRO REGIONALE SCIVAC CALABRIA
CORSO AIVEMP
SICUREZZA ALIMENTARE: RISORSE ASSEGNATE, PIANIFICAZIONE DEGLI OBIETTIVI, RISULTATI OTTENUTI ED EFFICACIA DEI SERVIZI PER LA TUTELA DEL CONSUMATORE - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 ECM: Rich. Accr. - Per info: Erika Taravella - Segr. ANMVI International - Tel. 0372/403509 - E-mail: erika.taravella@evsrl.it
ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC Attenzione: Iscrizioni chiuse per esaurimento posti.
1° IT. MEDICINA D’URGENZA: II PARTE - MEDICINA D’URGENZA 2 - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 27,3 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it SEMINARIO SIRE: HOW TO DO IN RIPRODUZIONE EQUINA - Teramo, Facoltà di Medicina Veterinaria - ECM: Crediti non previsti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: info@sive.it CORSO INTRODUTTIVO ALLA MEDICINA INTERNA CON APPROCCIO ORIENTATO AL PROBLEMA - Appia Park Hotel, Roma - Via Appia Nuova 934 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it TUTTO QUELLO CHE DEVI SAPERE IN DERMATOLOGIA NELLA TUA ATTIVITÀ PRATICA: INCONTRA FEDERICO LEONE - Genova, Villa Ronco - Via Nino Ronco 31 - ECM: No ECM - Per info: Monica Borghisani - Segr. Del. Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it
INCONTRO IN COLLABORAZIONE CON SIRE CORSO INTRODUTTIVO SCIVAC INCONTRO REGIONALE SCIVAC LIGURIA
INCONTRO IN COLLABORAZIONE CON SIOCE
VIE AEREE SUPERIORI - Teramo, Facoltà di Medicina Veterinaria - Piazza Aldo Moro, 45 - ECM: Crediti non previsti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: info@sive.it
INCONTRO SICIV / SIONCOV
TECNICHE DIAGNOSTICHE AVANZATE IN CORSO DI LINFOADENOPATIA: QUANDO L’ESAME CITOLOGICO NON BASTA - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Non richiesto accreditamento ECM - Per info: Erika Taravella - Segr. Società Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it QUANDO L’EMERGENZA È AUTENTICA E L’INTERPRETAZIONE DEI DATI NON È SEMPLICE - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Non richiesto accreditamento ECM - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Società Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it LA CHIRURGIA DELL’APPARATO RESPIRATORIO - ECM: No ECM - Per informazioni: Monica Borghisani Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it 3° IT. DIAGNOSTICA PER IMMAGINI: III PARTE - RADIOLOGIA DEL TORACE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento per 37,4 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it 3° IT. CHIRURGIA: I PARTE - CHIRURGIA 1 - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento per 23,5 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it ZOONOSI E RISCHI PER LA SALUTE PUBBLICA - Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno, Portici (NA) - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Orioli - Segreteria Scientifica AIVEMP Tel. +39 0372 403541 - E-mail: segreteria@aivemp.it ARGOMENTI DI NEUROLOGIA FELINA - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Non richiesto accreditamento ECM - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Società Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it TECNICHE DI ANESTESIA TOTALMENTE INTRAVENOSA (TIVA) - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento per 15,3 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it IL PAZIENTE È ANEMICO E ADESSO? UNA GUIDA SEMPLICE ALL’APPROCCIO DELLE ANEMIE NELLA PRATICA AMBULATORIALE - Università di Perugia, Facoltà di Medicina Veterinaria - ECM: No ECM - Per info: Monica Borghisani - Segr. Del. Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it
INCONTRO SIMUTIV INCONTRO REGIONALE SCIVAC TOSCANA
27 - 30 NOV
ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC Attenzione: Iscrizioni chiuse per esaurimento posti.
28 NOV - 1 DIC
ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC Attenzione: Iscrizioni chiuse per esaurimento posti.
28 NOV 1 - 2 DIC 1 - 2 DIC
CORSO AIVEMP IN COLLABORAZIONE CON IZS DEL MEZZOGIORNO, PORTICI Attenzione: Evento annullato. INCONTRO SINVET / SIMEF CORSO SCIVAC Ultimi posti disponibili INCONTRO REGIONALE SCIVAC UMBRIA
2 DIC 3 - 6 DIC 10 - 12 DIC 13 - 16 DIC 13 - 15 DIC 15 - 16 DIC
CORSO BASE DI MANAGEMENT VETERINARIO - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Milena Migliavacca - Segreteria Practice Management - Tel. +39 0372 403536 - E-mail: management@anmvi.it LE PARASSITOSI NEI RUMINANTI, DALLA DIAGNOSI AL BENEFICIO ECONOMICO DEL LORO TRATTAMENTO - Hotel Cecere, Mottola (Ta) - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Orioli - Segreteria Organizzativa, Scientifica e Marketing - Tel. +39 0372 403539 - E-mail: info@sivarnet.it ADDOME AUMENTATO DI VOLUME: UN SEGNO, MOLTE PATOLOGIE - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Non richiesto accreditamento ECM - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Società Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it LE MALATTIE INFETTIVE NEL GATTO DAL PUNTO DI VISTA DELL’INTERNISTA E DELL’OCULISTA - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Non richiesto accreditamento ECM - Per informazioni: Erika Taravella Segreteria Società Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it INCONTRO SIATAV - LA SOSTENIBILITÀ DELL’ANESTESIA VETERINARIA: COSTI, BENEFICI E GESTIONE - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Non Richiesto accreditamento - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Società Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it IL PAZIENTE CONIGLIO: VISITA CLINICA E PRINCIPALI PATOLOGIE - Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie, Sezione di Udine - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: info@sivae.it QUANDO L’ECOGRAFIA È URGENTE: L’ECOTOMOGRAFIA NELLE SITUAZIONI DI EMERGENZA - Roma ECM: No ECM - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it LA TANTO TEMUTA NEUROLOGIA NEL GATTO - Palagarden Roges di Rende (CS) - VIA Tevere, c/o Parco Robinson - ECM: No crediti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it
ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC
4° IT. OFTALMOLOGIA: I PARTE - LA VISITA OCULISTICA. PATOLOGIE DELLE PALPEBRE, DEGLI ANNESSI, DELLA CORNEA, DELLA SCLERA E DELL’ORBITA. CITOLOGIA OCULARE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Rich. Accr. per 29,1 Crediti - Per info: Paola Gambarotti - Segr. SCIVAC - Corsi, Congr. e Sem. - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it
ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC
2° IT. PATOLOGIA CLINICA: I PARTE - PATOLOGIA CLINICA NELLA DIAGNOSI DELLE PATOLOGIE GASTROENTERICHE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento per 27,3 Crediti - Per info: Paola Gambarotti - Segr. SCIVAC - Corsi, Congr. e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it 1° IT. ONCOLOGIA: V PARTE - TUMORI DELL’APPARATO RESPIRATORIO, URINARIO E DI VARIA DERIVAZIONE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento per 32,5 Crediti - Per info: Paola Gambarotti - Segr. SCIVAC - Corsi, Cong. e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it
ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC
SEMINARIO SIVE
7° SKIVE RESORT MEETING - Art Hotel Cappella - Alta Badia (BZ) - Str. Pecei, 17 - ECM: Non richiesto - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: info@sive.it
CORSO INTRODUTTIVO SCIVAC
CORSO INTRODUTTIVO ALL’ANESTESIOLOGIA - Novotel Bologna San Lazzaro, Bologna - Via Villanova, 31 ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it
laPROFESSIONE
VETERINARIA 36 | 2012
la VETERINARIA
PROFESSIONE
La rivista è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore Direttore Carlo Scotti Direttore Responsabile Antonio Manfredi Coordinamento Editoriale Sabina Pizzamiglio info@anmvi.it Comitato di Redazione Giuliano Lazzarini, Pier Mario Piga, Sabina Pizzamiglio, Aldo Vezzoni Rubriche Giovanni Stassi Segreteria di Redazione Lara Zava professioneveterinaria@anmvi.it Editore SCIVAC - Via Trecchi, 20 26100 Cremona Iscrizione registro stampa del Tribunale di Vigevano, n. 1425/03 del 30/12/2003 Concessionaria esclusiva per la pubblicità EV Soc. Cons. a r.l., Cremona marketing@evsrl.it
Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana
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Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27-02-2004 N. 46) art. 1, comma 1 Filiale di Milano a cura di Centro Produzione Mailings Scarl - Cusago (MI) Professione Veterinaria pubblica notizie d’attualità e di rassegna i cui contenuti non rispecchiano necessariamente il pensiero della Testata. Interventi e opinioni attribuibili a Professione Veterinaria e/o all’ANMVI vengono esplicitamente indicati come tali. Cambio di indirizzo: Le modifiche per il recapito postale vanno indirizzate a: info@evsrl.it Chiuso in stampa il 29 ottobre 2012
SOLUZIONI
d
Ecostruttura pancreatica irregolare Tutte le precedenti
c
Il gatto svilupperà sicuramente HCM prima dell’anno di vita. Il gatto svilupperà difficilmente HCM durante la sua vita. Il gatto potrà sviluppare HCM soprattutto dopo aver completato lo sviluppo corporeo.
QUIZ 1
c
Iperecogenicità del grasso peripancreatico
a b
Risposta corretta: d) Incontro SCVI: “Le ghiandole dell’apparato gastro-enterico a volte dimenticate. La pancreatite: medicina e chirurgia a confronto e le patologie delle ghiandole salivari” - Cremona, Settembre 2011
b
Aumento di volume del pancreas
QUIZ 2
a
2) Se il risultato al test genetico HCM (Meurs) è N P:
Risposta corretta: c) Incontro SIMEF: “Simposio sulle principali malattie genetiche del gatto” Cremona, novembre 2008
1) In caso di pancreatite nel cane quali segni ecografici sono visibili?
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