PROFESSIONE
la VETERINARIA A.N.M.V.I.
ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI
37 2009
SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE
Anno 6, numero 37 dal 2 all’8 novembre 2009 Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. srl - Cremona
IN PARLAMENTO IL DDL FRATTINI
ARRIVA IL MEDIATORE CIVILE
MODIFICATO IL D. L.VO 158/2006
VALUTAZIONE TOSSICOLOGICA DEI PESTICIDI
STERILIZZAZIONI AGEVOLATE IN ABRUZZO
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BREVI
ULTIMA UDIENZA PER CATANZARO
SSN A patto di sospendere ogni iniziativa di protesta, il Ministro Sacconi aprirà quattro tavoli di confronto con i sindacati di tutta la dirigenza del Servizio Sanitario Nazionale su temi di stretta attualità: governance, libera professione, rottamazione e riforma Brunetta sono i temi caldi dei tavoli negoziali.
CONSULTA DEI CONSUMATORI Con Decreto 18 settembre 2009 è stata istituita la Consulta delle Associazioni dei consumatori e dei produttori in materia di sicurezza alimentare. Il provvedimento è pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 30 ottobre.
LIBERA PROFESSIONE Addio al rapporto esclusivo dei medici del Servizio sanitario nazionale. Si prefigura il ritorno alla regolamentazione in vigore prima della riforma Bindi. Un emendamento in Commissione Affari Sociali al ddl sul governo clinico ha fatto sparire il doppio binario voluto dall’ex ministro alla Sanità che obbligava a scegliere fra intra ed extramonenia.
ANTITRUST Multa all’Ordine dei dentisti di Bolzano da parte dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato. L’Ordine non doveva ostacolare l’iniziativa “Prezzi Trasparenza On Line” con cui una associazione di consumatori permetteva ai cittadini il confronto dei costi delle singole prestazioni rese dai professionisti. Agli iscritti si intimava di non aderire, pena procedimento disciplinare. La sanzione comminata è di 5 mila euro, “commisurata alle entrate dell’Ordine”.
LATTE La Commissione europea ha autorizzato temporaneamente gli Stati membri a versare agli agricoltori aiuti di Stato fino a 15 mila euro. L’importo può essere erogato una sola volta per azienda fino a tutto il 2010. Il Gruppo di esperti sul latte presenterà per tempo la relazione conclusiva sulle prospettive del comparto.
DGSANCO La DgSanco ha avviato una consultazione sulle attuali strategie di sanità animale, anche in vista di un nuovo approccio del Legislatore comunitario. Il questionario è rivolto a tutti gli operatori del settore della salute e del benessere animale. La consultazione rimarrà aperta fino al 31 dicembre 2009. http://ec.europa.eu/yourvoice/ipm/form s/dispatch?form=animalhealthlaw
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ANMVI 1999
1° MAGGIO - 31 OTTOBRE 2015 MILANO-ITALIA
EVENTI
La veterinaria nel tema di EXPO 2015 Incontro con i dirigenti di Expo 2015 nella sede cremonese dell’Anmvi A PAGINA 3
Il 27 ottobre 2009 si è tenuta, avanti il Consiglio di Stato, l’ultima udienza in merito al ricorso in appello presentato dall’Università Magna Graecia di Catanzaro per ottenere la riforma della Sentenza con cui il TAR del Lazio, in accoglimento del ricorso ANMVI, aveva annullato il D.M. N° 3/2003 con cui si istituiva il Corso di laurea specialistica in Medicina Veterinaria presso l’Università di Catanzaro. A distanza di due anni dal deposito dell’appello l’Università di Catanzaro non ha ritenuto di presentare avanti il Consiglio di Stato memoria a sostegno delle proprie tesi e, il legale dell’appellante, presente all’udienza del 27.10.2009 non ha chiesto una discussione orale del ricorso presentato. I legali dell’ANMVI e il legale della FNOVI (quest’ultimo intervenuto ad opponendum nel procedimento di appello per avallare la posizione ANMVI) hanno depositato memorie difensive e documentazione da cui risulta come la situazione del Corso di laurea in medicina veterinaria non sia negli anni minimamente migliorata. Forti continuano ad essere le carenze strutturali e la mancanza di docenti, la maggior parte dei quali arrivano a Catanzaro in trasferta da Napoli solo per qualche giorno all’an-
no, avendo ritirato il loro sostegno le altre due facoltà inizialmente coinvolte in questo progetto, vale a dire le Università di Bologna e Bari. La situazione del corso di Catanzaro è stata giudicata grave anche dal Ministero dell’Università che ha deciso di tagliare drasticamente il numero degli iscritti per il 2009 e per il 2010 come chiaro segno di una valutazione fortemente negativa. In attesa che il Consiglio di Stato provveda ad adottare con sentenza una decisione definitiva, va ancora ricordato che il TAR del Lazio su ricorso dell’ANMVI e con l’intervento della FNOVI aveva annullato, nell’aprile 2007 il D.M. N° 3/2003 istitutivo del Corso di laurea in medicina veterinaria in quanto l’istituzione di detto Corso non rispettava le norme di legge che regolano la materia. All’epoca della nascita di detto Corso, il Ministro Moratti aveva motivato la decisione di emanare il D.M. N° 3/2003 sul presupposto di esigenze locali. Già da allora l’ANMVI aveva denunciato che a fondamento di detto decreto ministeriale vi fossero esclusivi interessi politici visto che la realtà zootecnica della Regione Calabria non giustificava la necessità di questo Corso universitario. ■
LA POLPETTA È COME UN SUV AL CONGRESSO DELL’ASSOCIAZIONE PER IL PROGRESSO DELLA SCIENZA, il relatore della Carnegie Mellon University di Pittsburgh ha mostrato che se il livello di consumo di carne resterà quello medio di oggi, 93 chilogrammi all’anno procapite, la quantità di anidride carbonica e di gas tossici sparati nell’atmosfera dalle mucche, che parlando di tubi di scappamento sembrano fare concorrenza ai Tir, raggiungerà nel 2050 quantità intollerabili. Secondo il ricercatore americano soltanto per restare ai livelli di oggi, che non sono affatto raccomandabili, dovremmo dimezzare la quantità di carne bovina consumata. È vero che il problema sarà drammatico nel 2050, e quindi fra 40anni, ed è probabile, se non certo, che si potrà trovare una soluzione in termini di mangimi per poter permettere di continuare tranquillamente a consumare carne, ma certamente la questione, almeno secondo il relatore americano, deve essere seriamente affrontata. Che senso avrebbe continuare a fare progetti sul traffico e sulle automobili quando, come scrive ironicamente Vittorio Zucconi, un hamburger è l’equivalente di un Hummer? Dovremo quindi diventare tutti vegetariani? O vegani, visto che il latte deriva comunque dalle mucche? La verità è che spesso si ha la sensazione che nei dati previsionali che riguardano l’ambiente vi sia molta esagerazione, tanto è vero che frequentemente vengono smentiti negli anni dai fatti. I futuri veterinari devono quindi preoccuparsi? Probabilmente no, ma nel frattempo incominciamo a ridurre il numero degli iscritti ai Corsi di Laurea in Medicina Veterinaria. Prevenire è sempre meglio che curare.
DIECI ANNI AL SERVIZIO DEI MEDICI VETERINARI
2009 ANMVI
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Anmvi International Anmvi Informa
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La veterinaria entra nel tema dell’Expo 2015 Il modello di Anmvi International è il nostro contributo all’esposizione universale ematizzare, creare modelli e suscitare un dibattito universale sui temi della nutrizione e della sicurezza alimentare. Alberto Mina, Direttore Sviluppo del Tema di Soge, ha così spiegato il titolo di Expo 2015, Nutrire il Pianeta, Energia della Vita, nel corso della sua visita alla sede cremonese dell’Anmvi il 29 ottobre scorso.
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I VERTICI DELLA SOGE Insieme a Fabrizio Grillo, che con Alberto Mina si occupa delle relazioni istituzionali di Expo 2015, al Vice Presidente Vicario dell’Anmvi, Giancarlo Belluzzi, e al Direttore dell’Associazione Antonio Manfredi, sono state esplorate le affinità tematiche con la medicina veterinaria. La sicurezza degli alimenti, il benessere animale, la legislazione in materia di nutrizione e alimentazione e l’esperienza diretta della filiera e dei suoi processi produttivi sono, infatti, risultati argomenti di evidente pertinenza con il tema dell’Expo. “L’esposizione universale - ha spiegato Mina - valorizzerà l’alimento in chiave di vita, di etica e di sviluppo internazionale”. “Saranno sei mesi di eventi pressoché quotidiani- ha aggiunto - in cui il nostro Paese mostrerà modelli ed eccellenze che potranno rappresentare un fattore di moltiplicazione internazionale e di aggregazione dei settori della nutrizione. Tutto questo, in sinergia e reciprocità istituzionale con gli enti locali e con i 157 Paesi che fanno parte del BIE”, il Bureau International des Expositions.
ANMVI INTERNATIONAL Giancarlo Belluzzi ha quindi illustrato le attività di Anmvi International, che negli ultimi quattro anni ha realizzato iniziative di formazione specialistica e di scambio culturale, con il supporto della Regione Lombardia,
per la veterinaria nazionale e di area europea e mediterranea. In quest’ottica, Anmvi ha indicato una via da seguire: la creazione di modelli di “share and shaping” fra professionisti di diverse nazioni, sfruttando la felice posizione lombarda di Cremona e della sua agrozootecnia. È questo il modello che è piaciuto ai dirigenti di Expo. “Siamo convinti - ha dichiarato il Vice Presidente Belluzzi al termine dell’incontro - che la veterinaria nazionale e quella lombarda possano dare il loro contributo ad un Expo di eccellenza mondiale, perché l’Italia coniuga da sempre, ai massimi livelli, agricoltura e salute, tecnologia e produttività. E quella di Expo 2015 - ha concluso - è una straordinaria occasione per innescare un virtuoso processo di sviluppo alimentare nel mondo”.
UN EXPO DELLA SANITÀ VETERINARIA Le iniziative per l’Expo 2015 hanno già visto il diretto coinvolgimento dell’Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani (ANMVI) in veste di Associazione sostenitrice della candidatura di Milano, sia con apprezzate attività di supporto al Comitato di Candidatura, sia in occasione della presentazione del progetto Food Village (4-5 febbraio 2008). ANMVI, attraverso il proprio settore International, è entrata a far parte degli operatori di rilevanza regionale in Lombardia, per la formazione specialistica di rilevanza europea in area medico-veterinaria. L’idea di ANMVI International presentata a giugno nel corso degli Stati Generali dell’Expo è stata di fare dell’evento del 2015 un Expo della sanità veterinaria. Medici Veterinari, salute, animali e alimenti meritano un’esposizione universale. Si tratta quindi di collegare la sanità pubblica veterinaria internazionale con il tema Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita e dei sottotemi individuati. Per il no-
CIBO SANO Garantire qualità e sicurezza dell’alimentazione _______________________
CIBO GARANTITO Combattere la fame e la malnutrizione _______________________
MALATTIE SOCIALI Prevenire obesità, patologie, tumori, epidemie _______________________
RICERCA E TECNOLOGIA Migliorare le caratteristiche nutrizionali, di conservazione e distribuzione dei prodotti _______________________
STILI DI VITA Educare alla corretta alimentazione _______________________
TRADIZIONI Il Conceptual Master Plan dell’Expo è stato progettato all’insegna della sostenibilità ambientale. Sarà un grande Parco agroalimentare strutturato su una griglia di tracciati ortogonali, circondato da canali d’acqua e punteggiato da grandi architetture paesaggistiche.
Valorizzare le “tradizioni alimentari” come elementi culturali ed etnici.
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stro Paese e questa Associazione, la Sicurezza Alimentare, la sanità veterinaria e la globalizzazione dei mercati europei dell’agroalimentare meritano una esposizione universale. E l’Expo 2015 sarà la miglior vetrina dei progressi della sanità veterinaria di fronte alle sfide sanitarie transfrontaliere. ANMVI International, con la sua esperienza, offre all’Expo 2015 l’opportunità di gettare uno sguardo sulle eccellenze regionali, nazionali ed internazionali nel know how veterinario, agroalimentare e di sanità pubblica. Le partnership che abbiamo consolidato con numerosi Paesi Europei e del Nord Africa garantiranno una visione davvero universale di che cosa significhi oggi disporre di garanzie sanitarie ed alimenti sicuri per la popolazione del pianeta, come risultato di professionalità globali e avanzate.
MILANO - ITALIA Le eccellenze della Regione Lombardia non sono frutto del caso, ma di un lungo percorso che nasce dalla acuta sensibilità di imprenditori agricoli ad agro industriali di prim’ordine, affiancati da una classe di professionisti preparati e seri. Noi di ANMVI, da vent’anni, abbiamo speso energie nella formazione e, soprattutto, nell’aggiornamento della classe dirigente del mondo della sanità e dell’alimentazione del nostro Paese. Attraverso il ramo Internazionale della nostra Associazione, da qualche anno, abbiamo allargato questa attività: utilizzando il principio della formazione - confronto - crescita abbiamo aperto numerosi canali internazionali che ci hanno consentito di misurarci con professionisti stranieri, utilizzando il banco di confronto delle imprese della nostra Regione. Loro sono venuti da noi ed hanno portato via la convinzione dell’eccellenza di quest’area.
ENERGIA VITALE L’Expo 2015 sarà uno straordinario evento universale che darà visibilità alla tradizione, alla creatività e all’innovazione nel settore dell’alimentazione, raccogliendo tematiche già sviluppate dalle precedenti edizioni di questa manifestazione e riproponendole alla luce dei nuovi scenari globali al centro dei quali c’è il tema del diritto ad una alimentazione sana, sicura e sufficiente per tutto il pianeta. L’alimentazione è l’energia vitale del Pianeta necessaria per uno sviluppo sostenibile basato su un corretto e costante nutrimento del corpo, sul rispetto delle pratiche fondamentali di vita di ogni essere umano, sulla salute. La genuinità e la diffusione di prodotti agroalimentari è una necessità sociale, oltre a rappresentare un importante valore economico. Centrale è il ruolo del territorio, in quanto la qualità e la genuinità del cibo vanno di pari passo con la tradizione consolidata nelle attività di coltivazione e di allevamento dei popoli e delle comunità locali, frutto d’esperienze millenarie sulle quali oggi si innestano forti innovazioni scientifiche e tecnologiche. Le istituzioni pubbliche, le imprese private, le associazioni umanitarie, le organizzazioni non governative, le rappresentanze dei consumatori e dei produttori promuovono, lungo l’intera filiera agro-alimentare, lo sviluppo dei sistemi economici e sociali di tutto il Pianeta. All’Expo sarà in mostra la frontiera della scienza e della tecnologia: preservare la bio-diversità, individuare strumenti migliori di controllo e di innovazione, a partire dalle biotecnologie, assicurare nuove fonti alimentari nelle aree del mondo dove l’agricoltura non è sviluppata. ■
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4 Parlamento Codice Penale
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Ratifica della Convenzione europea sugli animali da compagnia Reato penale tagliare code e orecchie senza motivi medici. Pene severe per i trasgressori a Convenzione europea per la protezione degli animali da compagnia, fatta a Strasburgo il 13 novembre 1987 è stata firmata dall’Italia nella stessa data; nonostante che il nostro Paese sia stato uno dei primi firmatari della Convenzione, ad oltre venti anni di distanza non era stato ancora emanato il previsto provvedimento di autorizzazione alla ratifica della stessa. L’iter parlamentare è iniziato in Commissione Affari Sociali dove è relatore il Collega On. Gianni Mancuso. Nel dettaglio, gli articoli 3, 4 e 5 del Ddl.
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ART. 3: MODIFICHE AL CODICE PENALE Al codice penale sono apportate le seguenti modificazioni: a) all’articolo 544-bis (Uccisione di animali), le parole: «per crudeltà o» sono soppresse; b) l’articolo 544-ter è sostituito dal seguente: «ART. 544-ter. - (Maltrattamento di animali). Chiunque, senza necessità, cagiona una lesione ad un animale ovvero lo sottopone a sevizie, a comportamenti, a fatiche o a lavori non sopportabili per le sue caratteristiche etologiche, o somministra ad un animale sostanze stupefa-
centi o vietate ovvero lo sottopone a trattamenti che procurano un danno alla salute è punito con la reclusione da tre a quindici mesi o con la multa da euro 3.000 a euro 18.000. La pena si applica altresì a chiunque sottopone un animale da compagnia al taglio o all’amputazione della coda o delle orecchie, alla recisione delle corde vocali, all’asportazione delle unghie o dei denti ovvero ad altri interventi chirurgici destinati a modificarne l’aspetto o finalizzati a scopi non terapeutici. Le pene sono aumentate della metà se dai fatti deriva la morte dell’animale. La punibilità è esclusa quando l’intervento chirurgico è eseguito da un medico veterinario per scopi terapeutici o per impedire la riproduzione dell’animale».
ART. 4. TRAFFICO ILLECITO DI ANIMALI DA COMPAGNIA 1. Chiunque, al fine di procurare a sé o ad altri un profitto, reiteratamente o tramite attività organizzate, introduce nel territorio nazionale animali da compagnia di cui all’allegato I, parte A, del regolamento (CE) n. 998/2003 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 maggio 2003, privi di sistemi per l’identificazione individuale e delle necessarie certificazioni sanitarie e non muniti, ove richiesto, di passaporto indi-
viduale, è punito con la reclusione da tre mesi a un anno e con la multa da euro 3.000 a euro 15.000. 2. La pena di cui al comma 1 si applica altresì a chiunque, al fine di procurare a sé o ad altri un profitto, trasporta, cede o riceve a qualunque titolo animali da compagnia di cui all’allegato I, parte A, del regolamento (CE) n. 998/2003 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 maggio 2003, introdotti nel territorio nazionale in violazione del citato comma 1. 3. La pena è aumentata se gli animali di cui al comma 1 hanno un’età inferiore a otto settimane o se provengono da zone sottoposte a misure restrittive di polizia veterinaria adottate per contrastare la diffusione di malattie trasmissibili proprie della specie. 4. Nel caso di condanna o di applicazione della pena su richiesta delle parti ai sensi dell’articolo 444 del codice di procedura penale per i delitti previsti dai commi 1 e 2 del presente articolo, si applica l’articolo 544-sexies del codice penale. 5. Gli animali oggetto di provvedimento di sequestro o di confisca sono affidati alle associazioni o agli enti indicati nel decreto del Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali, adottato ai sensi dell’articolo 19-quater delle di-
sposizioni di coordinamento e transitorie per il codice penale, di cui al regio decreto 28 maggio 1931, n. 601, che ne fanno richiesta, salvo che vi ostino esigenze processuali. 6. Gli animali acquisiti dallo Stato a seguito di provvedimento definitivo di confisca sono assegnati, a richiesta, alle associazioni o agli enti ai quali sono stati affidati ai sensi del comma 5. 7. All’onere derivante dall’attuazione del presente articolo si provvede con le risorse finanziarie previste dall’articolo 8 della legge 20 luglio 2004, n. 189, come incrementate a seguito delle modifiche del sistema sanzionatorio disposte dalla presente legge.
ART. 5. INTRODUZIONE ILLECITA DI ANIMALI DA COMPAGNIA 1. Salvo che il fatto costituisca reato, chiunque introduce nel territorio nazionale animali da compagnia di cui all’allegato I, parte A, del regolamento (CE) n. 998/2003 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 maggio 2003, privi di sistemi per l’identificazione individuale, è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 100 a euro 1.000 per ogni animale introdotto. 2. Salvo che il fatto costituisca reato, chiunque introduce nel territorio nazionale animali da compagnia di cui all’allegato I, parte A, del regolamento (CE) n. 998/2003 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 maggio 2003, in violazione dei requisiti previsti dalla legislazione vigente, è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 500 a euro 1.000 per ogni animale introdotto. La sanzione non si applica se le violazioni sono regolarizzate nel rispetto di quanto disposto dalla legislazione vigente. 3. Salvo che il fatto costituisca reato, alla sanzione di cui al comma 2 è altresì soggetto chiunque trasporta o cede, a qualunque titolo, animali introdotti nel territorio nazionale in violazione di quanto previsto dai commi 1 e 2. 4. Si applica la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 1.000 a euro 2.000 per ogni animale introdotto se gli animali di cui ai commi 1, 2 e 3 hanno un’età inferiore a otto settimane o se provengono da zone sottoposte a misure restrittive di polizia veterinaria adottate per contrastare la diffusione di malattie trasmissibili proprie della specie. ■
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Responsabilità civile Legale
Il mediatore civile tra veterinario e cliente La responsabilità per colpa medica rientra nel nuovo istituto per la conciliazione delle controversie civili a “mediazione” prima della causa. Il Ministro della Giustizia Angelino Alfano ha presentato un decreto legislativo che introduce nell’ordinamento giudiziario la mediazione civile. Il Consiglio dei Ministri l’ha approvato all’unanimità e da gennaio metterà a disposizione dei cittadini un nuovo istituto giuridico finalizzato ad alleggerire e sveltire il sistema giudiziario italiano. Il provvedimento dovrà ora essere sottoposto al Parlamento per il parere delle commissioni e poi tornerà a palazzo Chigi per l’approvazione definitiva.
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OBBLIGO E FACOLTÀ La mediazione dovrà essere obbligatoria, vale a dire condizione necessaria per poter avviare un processo, in particolare per liti in materia di condominio, locazione, responsabilità medica, contratti bancari, finanziari, assicurativi. Per altre controversie civili potrà essere facoltativa, quando scelta liberamente dalle parti; suggerita dal giudice, invece, quando la natura della causa e le risultanze dell’istruttoria lo rendono opportuno.
IL MEDIATORE A condurre la mediazione sarà un professionista diverso dal giudice, per cultura e anche per preparazione. Non sarà un appartenente all’ordine giudiziario ma sarà direttamente sottoposto al controllo del dicastero di Giusti-
zia e inscritto in un apposito albo presso le Camere di Commercio. Gli Ordini professionali di avvocati, notai e commercialisti potranno costituire organismi di mediazione nelle materie di loro competenza (avvocati, commercialisti e notai liberi professionisti che si associano per fare questa attività). Il mediatore avrà requisiti di terzietà e sarà tenuto al segreto ‘istruttorio’, anche nel caso le parti approdino a un tribunale ordinario, mentre le dichiarazioni rilasciate non potranno in nessun modo essere utilizzate nei procedimenti. Soprattutto, dovrà essere un esperto di diritto civile e commerciale ma anche un profondo conoscitore delle scienze sociali e delle tecniche di negoziazione.
COSTI E TEMPI L’utilità per il cittadino sarà anche economica e fiscale: è previsto un incentivo fiscale significativo come il credito d’imposta e l’esenzione delle imposte di registro entro determinati limiti quantitativi. Rispetto all’andamento del contenzioso civile, che in Italia ha una media di 10 anni, questo istituto giuridico dovrebbe trovare le soluzioni in soli 4 mesi. Il mediatore avanza una proposta, entro un massimo di 120 giorni. Se le parti l’accettano la lite si interrompe. Altrimenti si va in tribunale, ma se il giudice fa propria la proposta del mediatore la parte che l’aveva rifiutata viene obbligata al pagamento delle spese processuali e legali anche della controparte oltre a tasse aggiuntive. ■
RC PROFESSIONALE l professionista è un prestatore d’opera intellettuale e l’obbligazione da lui assunta nel contratto con il cliente è normalmente una obbligazione di mezzi e non di risultati. Egli risponde del danno arrecato al cliente, oggi sempre più esigente e meno disposto a lasciar correre, non solo per errori od omissioni personali, ma anche quando questo derivi dal lavoro di dipendenti, di collaboratori ed in generale di persone di cui debba rispondere. La responsabilità civile professionale è specificamente disciplinata dal Capo II, “Delle professioni intellettuali”, del Codice Civile. Le richieste di risarcimento conseguenti a errori professionali sono sempre più frequenti. Una delle caratteristiche del rischio di responsabilità civile professionale è l’impossibilità di definire in anticipo l’entità del danno che può essere arrecato a terzi e la necessità di avvalersi di consulenti legali per contrastare le pretese risarcitorie degli stessi. Nel panorama assicurativo sono disponibili numerose polizze per garantire ai clienti del professionista una solvibilità adeguata ai rischi in cui essi possono incorrere. Da anni l’ANMVI ne consiglia la sottoscrizione attraverso apposite convenzioni con compagnie in grado di proporre condizioni adatte al settore professionale veterinario.
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6 Osservatorio farmaco Ormoni
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Modifiche ai divieti delle sostanze ad azione ormonica, tireostatica e sostanze beta-agoniste ’ in vigore dal 1 novembre il decreto legislativo 29 ottobre 2009, n. 148 Attuazione della direttiva 2008/97/CE, che modifica la direttiva 96/22/CE concernente il divieto di utilizzazione di talune sostanze ad azione ormonica, tireostatica e delle sostanze beta-agoniste nelle produzioni animali. (GU n. 254 del 31-10-2009). Il decreto modifica il decreto legislativo 16 marzo 2006, n. 158. La Ue ha ritenuto opportuno limitare l’ambito d’applicazione della direttiva 96/22/CE esclusivamente agli animali produttori di alimenti e ritirare il divieto per gli animali da compagnia nonché adeguare la definizione di trattamento terapeutico. L’articolo 2 della Direttiva 92/22/CE vietava l’immissione sul mercato di stilbeni, derivati di stilbeni, loro sali ed esteri nonché di tireostatici al fine di somministrarli ad animali di qualsiasi specie. Alla base di questo divieto assoluto di utilizzo vi era la motivazione che un eventuale abuso o uso improprio di tali sostanze sarebbe risultato più difficile se nessun prodotto autorizzato per qualsivoglia specie animale fosse stato presente sul mercato. Tuttavia, l’esperienza acquisita, in particolare con i piani nazionali sui residui, ha dimostrato che l’uso improprio delle presentazioni di prodotti destinate agli animali da compagnia non svolge un ruolo rilevante come fonte di abuso o di uso improprio. Inoltre, è sempre la Commissione a dirlo, il divieto dei tireostatici presenta effetti dannosi per il benessere degli animali da compagnia (cani e gatti) a causa dell’assenza di un trattamento alternativo per l’ipertiroidismo in questi animali. “È pertanto opportuno limitare l’ambito d’applicazione della direttiva 96/22/CE esclusivamente agli animali produttori di alimenti e ritirare il divieto per gli animali da compagnia nonché adeguare la definizione di trattamento terapeutico”. Nel contempo, l’Esecutivo comunitario ha rafforzato il divieto totale di estradiolo 17beta negli animali produttori di alimenti, perché considerato cancerogeno. L’estradiolo-17ß non è indispensabile per la produzione di animali produttori di alimenti in quanto sono disponibili alternative, segnatamente le prostaglandine, già ampiamente utilizzate dai veterinari negli Stati membri.
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A parte gli aggiornamenti dei riferimenti normativi in base alla sopravvenuta legislazione, si riportano le principali riformulazioni e soppressioni:
ART. 1. CAMPO D’APPLICAZIONE E DEFINIZIONI 2. Ai fini del presente decreto valgono le definizioni di: e) trattamento terapeutico: la somministrazione in conformità alle prescrizioni di cui all’articolo 4, ad un singolo animale da azienda di una delle sostanze autorizzate allo scopo di trattare, previo esame dell’animale da parte di un veterinario, una disfunzione della fecondità, inclusa l’interruzione di una gravidanza indesiderata, e, per quanto riguarda le sostanze beta-agoniste, in vista dell’induzione della tocolisi nelle vacche al momento del parto nonché del trattamento di disfunzioni respiratorie, di malattia navicolare e di laminite e dell’induzione della tocolisi negli equidi; (la definizione viene estesa negli equidi anche a quelli produttori di carne e trova applicazione anche in caso di malattia navicolare e laminite, fattispecie prima escluse. Inoltre, sempre agli equidi, le sostanze beta-agoniste non dovranno più essere somministrate necessariamente per via orale).
ART. 2. DIVIETO DI IMMISSIONE SUL MERCATO Art. 2 (Divieto di immissione sul mercato) - 1. È vietata l’immissione sul mercato di tireostatici, stilbeni, derivati dello stilbene, loro sali ed esteri, estradiolo-17 beta e suoi derivati sotto forma di esteri e sostanze beta-agoniste al fine della loro somministrazione a qualsiasi animale le cui carni e i cui prodotti siano destinati al consumo umano, per scopi diversi da quelli previsti all’articolo 4, comma 1, limitatamente alle lettere b) e c). (nuova formulazione: il divieto all’“immissione sul mercato di tireostatici, stilbeni, derivati dello stilbene, loro sali ed esteri” viene ristretto solo ai medicinali per animali produttori di alimenti per l’uomo)
ART. 4. SOMMINISTRAZIONE AGLI ANIMALI D’AZIENDA DI MEDICINALI VETERINARI 1. In deroga ai divieti di cui all’articolo 3, è consentito somministrare ad animali d’azienda, a scopo terapeutico, medicinali veterinari contenenti: b) trembolone allilico da somministrare per via orale, ovvero le sostanze ß-agoniste a equidi, sempreché siano utilizzati conformemente alle indicazioni del fabbricante (nuova formulazione) d) estradiolo-17 beta e suoi derivati sotto forma di esteri per il trattamento di macerazione o mummificazione fetale dei bovini o della piometra per i bovini.
(la lettera d è stata soppressa, così come qualunque riferimento all’estradiolo 17 beta e suoi derivati ed esteri nel prosieguo del decreto) 2. La somministrazione dei medicinali veterinari di cui al comma 1, lettere a) e c), deve essere effettuata da un veterinario o, nel caso di medicinali veterinari contenenti le sostanze di cui al comma 1, lettera b), sotto la sua diretta responsabilità. (nuova formulazione in cui viene eliminato il riferimento alla lettera d)
ART. 5. DEROGHE AL DIVIETO DI SOMMINISTRAZIONE 1. In deroga al divieto di cui all’articolo 3, comma 1, lettera a), e fatto salvo il divieto dell’articolo 2, sono consentiti:
c) la somministrazione ad animali d’azienda di medicinali veterinari contenenti estradiolo17 beta o suoi derivati sotto forma di esteri per l’induzione dell’estro nei bovini, negli equini, negli ovini e nei caprini, fino al 14 ottobre 2006. (la lettera c è stata soppressa)
ART. 10. DIVIETI ALL’IMPORTAZIONE 1. È vietato importare, anche da Paesi terzi inseriti negli elenchi comunitari da cui è autorizzata l’importazione: b) carni o prodotti ottenuti da animali destinati al consumo umano la cui importazione è vietata ai sensi della lettera a). (nuova formulazione) ■
Buone pratiche per l’uso di farmaci antimicrobici Uso responsabile negli animali produttori di alimenti ’ una realtà anche in Italia il documento che disciplina l’uso responsabile del farmaco veterinario- già approvato dalla IFAH (International Federation for Animal Health) e dalle altre componenti del settore zootecnico europeo, che hanno dato vita alla piattaforma EPRUMA. AISA, insieme alle altre organizzazioni del settore, condividendo gli obiettivi di EPRUMA, ha presentato a Cremona, nell’ambito della 64a Fiera del bovino da Latte, il documento “Buone pratiche per l’uso dei farmaci antimicrobici negli animali destinati alla produzione di alimenti”. “Per AISA, il documento che regola l’uso responsabile dei farmaci veterinari rappresenta un importante traguardo- ha commentato Alberto Mondellini, Presidente AISA. Da tempo la nostra Associazione ha compreso quanto sia essenziale la stretta collaborazione fra tutti gli operatori della filiera ed al contempo, la promozione dell’uso responsabile presso tutti i protagonisti del comparto: dai veterinari agli allevatori, affinché tutti contribuiscano alla medesima promozione, garantendo qualità, efficacia, trasparenza e responsabilità nelle loro scelte specifiche. In quest’ottica, il documento condiviso sull’uso responsabile, rappresenta anche un riconoscimento al lavoro di AISA degli ultimi anni”. I principi di base del documento, che anche ANMVI condivide e che la SIVAR si è impegnata a diffondere e promozionare nel settore veterinario per animali da reddito, si riferiscono al principio: “Meno possibile, quanto necessario”. È questo il principio che dovrebbe regolare l’uso del farmaco antimicrobico. E riprendendo l’invito del Ministero della Salute, l’ANMVI ribadisce l’importanza che tutti i liberi professionisti abbiano piena padronanza dei concetti basilari sull’uso responsabile degli antibiotici. Gli obiettivi generali del testo - che fornisce i-
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noltre un quadro informativo sulle buone pratiche da seguire - sono: mantenere l’efficacia nel tempo dei farmaci veterinari antimicrobici e prevenire l’instaurarsi di fenomeni di resistenza. A monte va rilevata l’importanza della prevenzione e del controllo delle malattie: un buono stato di salute è un prerequisito essenziale per garantire condizioni di benessere animale e di allevamento ottimali. In questo senso, nell’evidenziare la responsabilità dell’allevatore, va sottolineato che la buona salute degli animali inizia dalle buone pratiche di allevamento, quali: garantire ambiente ed alimentazione adeguati, libertà dallo stress, biosicurezza, etc. Una delle figure chiave nel garantire un uso responsabile dei farmaci antibiotici resta ovviamente il veterinario: è una sua responsabilità diretta quella di conoscere bene le molecole per prescrivere i medicinali più appropriati e controllare il loro uso in sicurezza. Ed è sempre il veterinario a diagnosticare la malattia ed a decidere come intervenire, scegliendo ad esempio quale farmaco antimicrobico somministrare. ■
8 Riflessioni Università e Professione
Come ridurre il numero dei veterinari Lauree brevi, corsi di specializzazione, master, corsi di perfezionamento. Possono essere una soluzione? di ANTONIO MANFREDI bbiamo chiuso la seconda puntata sul tema del numero programmato di iscritti al Corso di laurea in Medicina Veterinaria, ribadendo che questo numero deve essere fortemente ridotto, indicativamente portato a 600, che i finanziamenti alle Facoltà devono essere mantenuti nonostante la contrazione degli iscritti per migliorare la qualità formativa, e che per raggiungere questo obiettivo l’unica possibilità è tagliare il numero delle facoltà presenti in Italia. Noi siamo convinti che questa sia l’unica via percorribile. Certo questa è la nostra posizione, altri hanno avanzato proposte diverse. Vediamole. Una abbastanza gettonata è quella di non ridurre il numero di Facoltà ma di differenziarne l’indirizzo. Per capirci: le 14 Facoltà potrebbero essere ripartite fra quelle che hanno l’indirizzo per animali da compagnia, per equini, per animali da reddito, sanità pubblica, ecc. Certo, potrebbe avere una sua logica ma ci sono al-
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cuni aspetti che dovrebbero essere valutati. Il Corso di Laurea in Medicina Veterinaria è specialistico ma, nello stesso tempo, non prevede indirizzi differenziati e quindi dovrebbe essere rivisto tutto l’impianto. Oggi un Medico Veterinario può svolgere l’attività professionale a 360°, il laureato con indirizzo in animali da compagnia potrà fare solo questo? Questa proposta significherebbe rivedere completamente il Corso di Laurea forse considerando specializzazioni specifiche. Una vera rivoluzione per il settore. Resterebbe comunque il problema del numero. I 600 sarebbero comunque ripartiti fra 14 facoltà con sicuri esuberi per alcuni orientamenti e numeri minimi per altri. Ha senso tenere in piedi un corso di laurea per 10 iscritti? L’alternativa sarebbe quella di obbligare gli iscritti che vorrebbero fare animali da compagnia a seguire altri orientamenti. Per fare cosa poi? Ci sembra che la cosa sarebbe poco gestibile ed in ogni modo ci sarebbe uno spreco economico enorme per mantenere inutilmente 14 Facoltà. Tremonti e la Gelmini sarebbero d’accordo? Non credo. Altra possibilità sostenuta e proposta da alcuni
è quella di sviluppare più corsi di specializzazione o master. Il ragionamento in sostanza è: meno iscritti al Corso di Laurea ma tenendoli nell’Università per più anni facendo Corsi di specializzazione e Master. Questa possibilità in apparenza potrebbe avere un senso ma evidenzia grossi problemi. Quanti dopo 5 anni, che spesso sono 6 o 7, si possono permettere altri due anni di specializzazione? Fra l’altro l’università, se ben ricordo, non ha finanziamenti per questi corsi e deve quindi farli pagare totalmente agli iscritti, motivo per cui sono sempre piuttosto cari. Inoltre vi è un problema di docenti che difficilmente la Facoltà trova tutti al suo interno. Fra l’altro, non sempre vi è da parte loro la totale disponibilità a queste iniziative che richiedono un forte impegno e che hanno uno scarso ritorno economico. Infine, per richiamare iscritti, il corso deve essere di alto livello altrimenti il giovane laureato preferisce seguire altre iniziative o fare esperienze all’estero. Per i master il discorso è più o meno simile. Questo tipo di proposte, inoltre, può trovare interesse se assicura migliori possibilità occupazionali, ma ho l’impressione che oggi il
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numero di veterinari sia arrivato a livelli tali che anche il titolo di specialista, se non corrisponde veramente ad una elevata preparazione teorica e pratica, non serva a molto. Per quanto riguarda i corsi di perfezionamento, molte facoltà hanno aderito alla proposta di una struttura privata che organizza presso di loro corsi di vario livello coinvolgendo qualche docente interno. In realtà queste iniziative portano ben poco all’università, forse qualche euro di affitto, mentre soddisfano certamente gli organizzatori e qualche docente. Sarebbe più logico e conveniente organizzarli direttamente ma i problemi sono vari, fra cui quello della retribuzione dei docenti che dovrebbero svolgere questa attività più o meno gratuitamente. Le Lauree brevi o triennali sono state utilizzate da alcune facoltà per aumentare il numero degli iscritti. Queste iniziative potrebbero avere un senso se legate a titoli professionali specifici di cui il mercato sente l’esigenza. Purtroppo non è così. Molti corsi sono nati con obiettivi e titoli abbastanza bizzarri e fuori da ogni realtà del mercato veterinario e del settore. Questi laureati, con titoli spesso fantasiosi, non hanno sbocchi professionali, non hanno competenze specifiche, non hanno ruoli definiti e finiscono per aggiungersi ai tanti Medici Veterinari disoccupati e sottoccupati alla ricerca di una occupazione. Basta seguire Vetjob, il servizio online offerto dall’AMMVI per chi cerca ed offre lavoro, per rendersi conto di come questi laureati “brevi” siano completamente allo sbando, alla ricerca di occupazioni di vario genere che non si riferiscono alla specificità della loro Laurea, diventando solo concorrenti dei tanti veterinari che si propongono per tirocinio o per fare un po’ di pratica. Ragionando con alcuni Presidi si era valutata la possibilità, da un lato di ridurre il numero di iscritti a Medicina Veterinaria e dall’altro di compensare questo calo con lauree brevi di reale supporto al veterinario. Si è parlato di creare la figura dell’infermiere veterinario con una laurea breve come per l’infermiere in medicina umana. In verità, però, questa figura professionale è molto lontana dalle esigenze del settore veterinario. Al Medico Veterinario non serve un collaboratore che lo sostituisca in alcune sue competenze, ci sono già troppi veterinari per questo, ma una figura tecnica che lo supporti in tutte le attività ambulatoriali. Per avere questo professionista è necessaria una Laurea breve della facoltà di veterinaria visto che le competenze mediche sarebbero escluse? Serve che sia Dottore in……? Sia pure un Dottore triennale? Non si rischia un’ulteriore confusione mandando sul mercato tanti Dottori che finirebbero per fare, in molti casi, gli pseudo veterinari togliendo lavoro anche loro ai tanti, ai troppi, veterinari? Non dimentichiamo inoltre che nel settore umano gli infermieri, oggi dottori triennali, richiedono sempre più competenze mediche rifiutando altre attività gestionali, ed entreranno nelle farmacie a svolgere prestazioni paramediche. È un ragionamento attento che dovrà essere fatto con le Università per evitare altri problemi ad un settore già in enorme difficoltà. Un’ultima possibilità che era stata proposta e valutata anche dall’ANMVI è stata quella di portare il Corso di laurea a 6 anni. Questa scelta poteva essere giustificata dal fatto che l’evoluzione della professione richiederebbe nuove materie di studio che difficilmente potrebbero essere inserite nei cinque anni attuali, già molto impegnativi. Inoltre il sesto anno potrebbe prevedere un tirocinio più lungo e specifico per preparare meglio il futuro veterinario ad affrontare il mondo professionale. Il vantaggio per l’Università sarebbe stato quello di avere globalmente un 20% in più di iscritti. Questa ipotesi però, almeno per il momento, non sembra incontrare l’interesse del Ministero dell’università. ■
II Congresso Internazionale sulla Leishmaniosi Canina II International Congress on Canine Leishmaniasis
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10 Attualità Ippica
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I veterinari nel Codice etico dell’Unire Devono opporsi all’utilizzo di pratiche farmacologiche, di allenamento e allevamento, che mettano in pericolo la salute ed il benessere del cavallo macologiche, anche di allenamento e allevamento, che mettano in pericolo la salute ed il benessere del cavallo. Devono opporsi all’uti-
lizzo e rifiutare di praticare qualsiasi metodo che migliori artificialmente la performance del cavallo atleta. Devono evitare qualsiasi conflitto d’interesse. Hanno inoltre il diritto/dovere di mantenersi aggiornati, anche mediante corsi e scambi con l’estero. I veterinari che svolgono prestazioni per conto dell’Ente lo devono fare con imparzialità, in maniera accurata, oggettiva e con massimo senso di onestà. Infine, hanno il dovere di intervenire con rapidità e chiarezza di decisione. Devono essere cortesi, rispettosi e aperti alla discussione nel prendere le decisioni, ma mai condizionati da persone, situazioni e realtà con cui vengano a contatto. ■
TIZIANO BAGGIO NUOVO PRESIDENTE UNIRE iziano Baggio, 52 anni, di origini trevigiane, è stato indicato dal Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali Luca Zaia come nuove presidente di Unire, in occasione dell’ultimo Consiglio dei Ministri. Il Ministro d’altronde, aveva già fatto trapelare qualche ‘indiscrezione’ sulla possibilità di far salire al comando di Unire un supermanager come possibile sostituto di Goffredo Sottile. “C’era stato un pour parler con il ministro Zaia - ha spiegato Baggio al Corriere del Veneto - che mi aveva chiesto la disponibilità a dare una mano per sistemare le cose nell’ippica. Oltre a questo, di ufficiale non so ancora nulla”. L’iter della nomina, che prevede anche l’ok di presidente della Repubblica e Conferenza Stato-Regioni, dovrebbe completarsi non prima di due mesi circa. Ad ottobre, il Consiglio di amministrazione dell’Unire ha adottato i documenti per l’attuazione delle “Linee di indirizzo strategico per il rilancio dell’ippica italiana”. Le Linee, che costituiscono per l’Ente “atto di indirizzo” prevedevano che i competenti organi di Unire entro 45 giorni (la decorrenza dei quali era stata indicata a partire dal 1° settembre) studiassero e definissero: 1) La riorganizzazione del sistema di trasmissione televisivo delle corse ippiche; 2) Il Regolamento unico delle corse ippiche; 3) Il Regolamento della giustizia sportiva; 4) Il Codice etico dell’ippica italiana; 5) Il Regolamento per la redazione dei calendari; 6) Il Regolamento per la definizione del ruolo e la classificazione degli ippodromi; 7) L’obbligo della certificazione degli ippodromi da parte di un soggetto terzo; 8) La creazione del fondo ammodernamento degli ippodromi; 9) La redazione del Piano pluriennale di marketing e comunicazione dell’ippica; 10) Piano pluriennale di assistenza e formazione.
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’Unire ha pubblicato i documenti elaborati in attuazione delle Linee di indirizzo strategico per il rilancio dell’ippica, fra i quali figura il Codice Etico dell’Ippica Italiana. Sono inoltre pubblicati: il Regolamento Unico delle corse, il Regolamento di giustizia sportiva, il Regolamento per la redazione dei calendari e il Piano pluriennale di assistenza e formazione. Il Codice etico è strutturato in 10 Articoli che regolamentano e definiscono in maniera chiara ed esplicita le responsabilità etiche e sociali di dirigenti, Società di Corse, addetti alla disciplina, veterinari, allevatori e allenatori. Il testo prevede che le società di corse “devono dare massima assistenza agli incaricati al-
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l’antidoping, ai veterinari di servizio per la salvaguardia della salute dei cavalli; nonché rilevare e segnalare comportamenti sospetti”. I veterinari rientrano fra gli addetti alla disciplina (con giurie, giudici di partenza, commissari, ecc.). I Titolari di colori, nelle attività di compravendita si impegnano a fornire e richiedere la più grande trasparenza; nelle pratiche veterinarie e di allenamento adottate, a sottostare ai normali controlli che possono essere richiesti. Alla professione veterinaria è dedicato uno specifico capitolo.
DIRITTI E DOVERI I veterinari, è scritto nel Codice, devono mettere la salute del cavallo come principale priorità. Devono opporsi all’utilizzo di pratiche far-
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Eventi Veterinari
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Soc. cons. a r.l. certificata ISO 9001:2008 Edizioni Veterinarie E.V. srl
organizzazione e direzione scientifica
A.N.M.V.I.
I N T E R N AT I O N A L ASSOCIAZIONE FEDERATA ANMVI
ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI
LA COMUNICAZIONE DEL RISCHIO: una sfida per la medicina veterinaria 18-20 Novembre 2009, Cremona PERCORSO FORMATIVO DI 3 GIORNI
EU Veterinary Week 2009 Istruzione, Formazione e Lavoro
Accreditamento ECM richiesto
Animals + Humans = One health
Formazione specialistica di rilevanza europea in area medico-veterinaria
PARTECIPAZIONE GRATUITA E RISERVATA PER MEDICI VETERINARI
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12 Eventi Veterinari
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Società federata ANMVI SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI ESOTICI SOCIETÀ FEDERATA ANMVI
“AGGIORNAMENTI DI MEDICINA DEGLI ANIMALI ESOTICI” Palazzo Trecchi, Cremona, 14-15 Novembre 2009 OBIETTIVI Lo sviluppo della medicina veterinaria continua ad una velocità talmente elevata che è complesso anche per gli specialisti riuscire ad essere aggiornati su ogni argomento. Il programma di questa giornata vuole offrire ai partecipanti la possibilità di ricevere informazioni estremamente recenti, sia da un punto di vista terapeutico che diagnostico
PROGRAMMA SABATO 14 NOVEMBRE 8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente, presentazione del/i relatore/i ed inizio dei lavori 9.30 Aggiornamenti di diagnostica di Encephalitozoon cuniculi - Igor Pelizzone 10.00 Discussione 10.15 Il “morph”: nuovo importante concetto per il veterinario dei rettili - Michele Capasso 10.45 Discussione 11.00 Pausa 11.30 Il practice management degli animali esotici - Mattia Bielli 12.45 Discussione 13.00 Pausa pranzo 14.00 Le zoonosi degli animali esotici: chiariamo i concetti - Matteo Trevisani 14.30 Discussione 14.45 Medicina Olistica 15.30 Caso clinico 1 - Cristina Stocchino Discussione 16.00 Pausa 16.30 Patologie rare ed emergenti del furetto - Mattia Bielli 17.30 Discussione 17.45 Citologia strumento indispensabile nella pratica degli animali esotici Cristina Schiano
18.15 Discussione 18.30 Discussione e termine della giornata DOMENICA 15 NOVEMBRE 9.00 Lavorare con Parchi Zoologici e Circhi: Problematiche del veterinario William Magnone 9.45 Discussione 10.00 I marsupiali come nuovi "pet": ciò che è importante sapere - Giuseppe Visigalli 10.45 Discussione 11.00 Pausa 11.30 Medicina olistica 12.00 Caso clinico 2 - Cristina Stocchino 12.15 Cloacoscopia nei rettili - Paolo Selleri 12.45 Discussione 13.00 Test di valutazione dell’apprendimento e discussione finale 13.30 Consegna degli attestati di partecipazione e termine dell’evento
ISCRIZIONE L’incontro è gratuito per tutti i soci SIVAE in regola con l’iscrizione 2009. Non è richiesta la prescrizione. Gli interessati devono registrarsi direttamente in sede d’incontro presentandosi alle ore 8.30 presso la segreteria. PER INFORMAZIONI Elisa - Tel: 0372/40.35.00 E-mail: info@sivae.it
IN FASE DI ACCREDITAMENTO
SINVET
DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC FRIULI VENEZIA GIULIA L’ESAME ENDOSCOPICO IN GASTROENTEROLOGIA E PNEUMOLOGIA Cervignano del Friuli (UD), 29 Novembre 2009 OBIETTIVI L’indagine endoscopica è divenuta negli ultimi anni un ausilio diagnostico anche in medicina veterinaria, seppur le potenzialità di questa tecnica siano ancora poco sfruttate. Questa giornata si propone di illustrare quando e come utilizzare l’endoscopia nella diagnosi di patologie croniche sia dell’apparato gastroenterico che di quello respiratorio. Parte della giornata verrà dedicata all’endoscopia operativa nel trattamento di patologie comuni quali asportazione di corpi estranei, trattamento delle stenosi esofagee e rinofaringee, asportazione di polipi, esecuzione dei lavaggi bronco-alveolari etc… La giornata si propone inoltre di evidenziare come l’endoscopia non debba sostituirsi al ragionamento diagnostico quanto piuttosto farne parte integrante.
11.00 11.30
13.00 14.00 15.00 15.30 16.30 17.00
trattamento delle più comuni patologie gastroenteriche. Pausa Quando, come e perché utilizzare l’endoscopia per la diagnosi ed il trattamento delle più comuni patologie respiratorie Pausa Rigurgito, vomito, diarrea, tenesmo, ematochezia: casi clinici Pausa Stertore, scolo nasale, tosse, dispnea: casi clinici. Test di valutazione dell’apprendimento e discussione finale Consegna degli attestati di partecipazione e termine della giornata
SEDE Hotel Internazionale Via Ramazzotti, 2 Cervignano del Friuli (UD)
RELATORE Enrico Bottero
PROGRAMMA 8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente, presentazione del relatore ed inizio dei lavori 9.30 Quando, come e perché utilizzare l’endoscopia per la diagnosi ed il
IN FASE DI ACCREDITAMENTO
DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC MOLISE DERMATOFITOSI E DERMATITE ATOPICA: COME GIUNGERE AD UNA CORRETTA DIAGNOSI ED EFFETTUARE UNA ADEGUATA TERAPIA Campobasso, 29 Novembre 2009
SOCIETÀ ITALIANA DI NEUROLOGIA VETERINARIA
CHIRURGIA INTRACRANICA: DALL’ANESTESIA AL MONITORAGGIO POST-OPERATORIO Palazzo Trecchi, Cremona, Sabato 28 e Domenica 29 Novembre 2009 OBIETTIVI Il congresso SINVet di Novembre chiude in ogni senso il 2009 anno che è stato in gran parte dedicato alle patologie oncologiche del sistema nervoso. In Marzo il congresso di apertura ci ha introdotti all’argomento affrontando il discorso dal punto di vista clinico con particolare riferimento alle nuove conoscenze acquisite nel settore della diagnostica per immagini avanzata ed alle possibilità di poter confermare i sospetti effettuando esami bioptici. A Novembre le diretta conseguenza non poteva essere che un congresso di chi chiusura dedicato agli aspetti terapeutici chirurgici e non chirurgici. Le relazioni stabilite vogliono innanzitutto chiarire in quali casi i pazienti vadano indirizzati ad una terapia chirurgica ed in quali casi ad una chemioterapia o ad una radioterapia. Le relazioni ad argomento chirurgico affrontano le principali tecniche e gli approcci standard in relazione alle neoplasie ma anche ad alcune patologia non neoplastiche. Particolare attenzione è stata data alla preparazione preoperatoria ed al monitoraggio intraoperatorio e postoperatorio dei pazienti. Le relazioni di Domenica mattina affrontano invece il discorso da un punto di vista medico, con ampie informazioni sulle reali possibilità di successo attraverso l’impiego di chemio o radioterapia. Sia Sabato che Domenica sarà lascito spazio sufficiente per la presentazione di casi clinici attinenti all’argomento e non da parte dei soci.
RELATORI Massimo Baroni, Pistoia - Federico Corletto, Cambridge (UK) - Alberto Franzin, Milano - Stefania Gianni, Milano - Barbara Kaser-Hotz, Zurigo (CH)
PROGRAMMA SABATO 28 NOVEMBRE 2009 9.00 Registrazione dei partecipanti 9.30 Indicazioni per la chirurgia intracranica - Stefania Gianni 10.15 Approccio anestesiologico al paziente intracranico - Federico Corletto 11.15 Pausa 11.30 Chirurgia dei tumori intracranici Massimo Baroni 12.30 Discussione 13.00 Pausa pranzo 14.30 Chirurgia dei tumori intracranici in medicina umana - Alberto Franzin
15.15 Monitoraggio postoperatorio - Federico Corletto 16.00 Pausa 16.30 Casi clinici 18.00 Assemblea annuale SINVet DOMENICA 29 NOVEMBRE 2009 9.30 Chemioterapia dei tumori del sistema nervoso - Barbara Kaser-Hotz 10.15 Radioterapia dei tumori del sistema nervoso - Barbara Kaser-Hotz 11.00 Pausa 11.30 Casi clinici
ISCRIZIONE Previsto il servizio di traduzione. È necessario compilare il modulo di pre-iscrizione e inviarlo alla Segreteria entro il 31 Ottobre 2009. È possibile scaricare il modulo dal sito www.scivac.it sezione SOCIETÀ SPECIALISTICHE oppure richiederlo direttamente alla Segreteria al n. 0372/40.35.09 Quote di partecipazione (verrà rilasciata una ricevuta fiscale per la quota versata): Soci SINVET: € 50,00 Soci SCIVAC: € 100,00 Non Soci: € 150,00
PER INFORMAZIONI Segreteria Società Specialistiche SCIVAC Tel. 0372 403509 - Fax 0372 457091 Email: socspec@scivac.it
IN FASE DI ACCREDITAMENTO
OBIETTIVI Lo scopo della giornata è di fornire elementi conoscitivi concreti per la gestione e risoluzione di due malattie dermatologiche frequenti nella pratica ambulatoriale: la dermatofitosi e la dermatite atopica. Per ogni argomento verranno trattati l'eziologia e la risposta dell'organismo alla malattia, le differenze di specie, le manifestazioni cliniche comuni e quelle inusuali. L'approccio diagnostico più idoneo verrà spiegato tramite un review degli esami complementari e delle diagnosi differenziali da formulare al momento della visita clinica. Infine si darà ampio spazio alle attuali strategie di trattamento ed alle novità farmacologiche e non. La giornata sarà completata da casi clinici interattivi con approccio POA ed il test di valutazione finale.
RELATORE Luisa Cornegliani
11.00 11.30
13.00
13.30 14.30 15.30 16.00 17.00 17.30
diverse specie; strategie di trattamento Pausa Dermatite atopica: eziopatogenesi, manifestazioni cliniche e diagnosi nelle diverse specie; strategie di trattamento Spazio per eventuale relazione commerciale (nel caso non si svolga la relazione il programma nel pomeriggio sarà anticipato di mezz'ora) Pausa Casi clinici interattivi Pausa Casi clinici interattivi Test di valutazione dell'apprendimento e discussione finale Consegna degli attestati di partecipazione e termine della giornata
SEDE Hotel don Guglielmo, Rione San Vito, 15/B 86100 Campobasso
PROGRAMMA 8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente, presentazione del relatore ed inizio dei lavori 9.30 Dermatofitosi: eziopatogenesi, manifestazioni cliniche e diagnosi nelle
3 CREDITI
PARTECIPAZIONE La partecipazione agli incontri delle Delegazioni Regionali è riservata ai Soci SCIVAC, indipendentemente dalla regione di appartenenza, in regola con la quota associativa dell’anno in corso. I Soci SCIVAC possono partecipare a qualsiasi incontro regionale organizzato da SCIVAC in qualsiasi regione e a titolo gratuito (portare con sé la tessera SCIVAC con il bollino dell’anno in corso). PER INFORMAZIONI Segreteria SCIVAC, Monica Borghisani Tel. 0372403506 - delregionali@scivac.it
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14 Focus Fitosanitari
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Nuovi aspetti della valutazione tossicologica dei pesticidi
di ANGELO MORETTO Centro Internazionale per gli Antiparassitari e la Prevenzione Sanitaria (ICPS), Ospedale Luigi Sacco e Dipartimento di Medicina del Lavoro, Università degli Studi di Milano pesticidi, o prodotti fitosanitari secondo la denominazione ufficiale in Italia, sono sottoposti a numerosi test tossicologici prima di essere immessi nel mercato. Questi comprendono test che valutano l’assorbimento, l’eliminazione, il metabolismo, la tossicità acuta, a breve e lungo termine, la
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cancerogenesi e la genotossicità, e la tossicità per la riproduzione; in alcuni casi sono anche richiesti test più specifici come ad esempio test di neurotossicità, immunotossicità o per comprendere il meccanismo d’azione. Sulla base dei risultati di questi studi sono individuati quali effetti tossici (pericoli) causa il principio attivo in questione e qual è la relazione dose-risposta (caratterizzazione del pericolo). Sulla base della curva dose risposta è definito il livello al quale non sono osservabili effetti avversi (No-Observable-Adverse-Effect-Level, NOAEL) che sarà il punto di partenza per la determinazione del limite di esposizione, parte integrante della valutazione del rischio. Il rischio è la stima delle probabilità che un effetto avverso si possa verificare in determinate condizioni di esposizione; quindi oltre alla caratterizzazione del pericolo sarà necessario caratterizzare anche l’esposizione ma questa parte non sarà oggetto della relazione. Il NOAEL è il punto di partenza per la definizione del limite di esposizione (ad es. acceptable daily intake-ADI, acute reference doseARfD, acceptable operator exposure levelAOEL): per fare questo al NOAEL si applicano dei fattori demoltiplicativi detti di “sicurezza”, “incertezza” o “valutazione” per ovviare alle incertezze e alle carenze di informazione insite nella definizione del NOAEL nell’animale da esperimento. Queste comprendono, fra le altre, incertezze sulla variabilità della rispo-
sta fra gli individui della stessa specie, sulla possibilità di applicare all’uomo le informazioni ottenute sull’animale da esperimento, sulla significatività statistica e/o biologica di quanto osservato, sulla qualità dei dati. Questa relazione affronta due argomenti che sono da alcuni anni oggetto d’interesse in tossicologia, il primo di tipo metodologico, sull’applicazione di fattori di sicurezza specifici per la sostanza in base alle sue caratteristiche (chemical specific assessment factor-CSAF), il secondo sulla valutazione del rischio per esposizione a miscele. Il concetto di CSAF è stato introdotto per fornire un metodo che utilizzi in modo quantitativo i dati sulle differenze di specie o sulla variabilità interindividuale nel processo di valutazione del rischio. In questo modo i fattori di sicurezza standard di “default” (10 per la variabilità intraspecifica e 10 per la variabilità fra specie, in totale 10x10=100) possono essere sostituiti da valori derivati in modo quantitativo dai dati disponibili. Inizialmente ogni fattore 10 è stato scomposto in due sottofattori per distinguere l’apporto relativo della tossico-cinetica e della tossico-dinamica (modo d’azione). Sulla base dei dati di letteratura è stato possibile scomporre i sottofattori di “default” per la variabilità nell’uomo in 100.5 o 3.16 per tossicinetica e tossico dinamica mentre quelli dell’animale sono 100.4 o 2.5 per la tossico dinamica e 100.6 o 4.0 per la tossico cinetica. Ogni sottofattore può quindi essere modificato e il fattore d’incertezza finale (composite uncertainty factorCUF) è ottenuto moltiplicando tutti i sottofattori CSAF, o “default” se non modificati per assenza di dati. La sostituzione di un sottofattore di “default” con un CSAF richiede l’analisi della distribuzione della variabilità per dare una stima puntuale di un percentile scelto della distribuzione. La scelta del percentile (ad esempio: 90mo, 95mo, 99mo etc) può essere influenzato dalla gravità dell’effetto considerato, dalla affidabilità dei dati, dalla natura della distribuzione, da decisioni di gestione del rischio. Il CSAF è quindi derivato dal valore al percentile scelto diviso per il valore medio. Il valore numerico di ogni CSAF è quindi condizionato dai dati e può variare da 1 ad un valore anche superiore al valore di “default”; di conseguenza il CUF ottenuto può essere sia inferiore che superiore al valore 100 usato di “default”. Benché dati adeguati non siano frequentemente disponibili, il concetto è già stato applicato in alcuni casi specifici (non solo per pesticidi), e in ogni caso lo schema di analisi suggerito per definire il CSAF è utile per definire l’adeguatezza dei dati e per identificare le lacune di informazione che potrebbero essere colmate. La preoccupazione derivante dalla possibilità che avvengano effetti avversi legati all’assunzione di più sostanze contemporaneamente o nell’arco di breve tempo (effetto della miscela) ha spinto l’Unione Europea a includere nel Regolamento (EC) 396/2005 la richiesta di sviluppare metodologie per valutare questo rischio. È noto ai tossicologi che diversi effetti possono derivare dalla presenza di più sostanze: effetto additivo, antagonismo, sinergia e potenziamento. Mentre la possibilità che ci sia un effetto antagonista non ha rilevanza per la salute pubblica, l’occorrenza di un effetto additivo e la sinergia/potenziamento pongono degli interrogativi ai ricercatori e ai regolamentatori. L’evidenza disponibile fino
ad ora ci dice che quando tutti i composti della miscela sono presenti a dosi che, se somministrate da sole, non causano effetti tossici, non si osservano effetti tossici avversi derivanti da sinergia o potenziamento. Infatti, almeno una sostanza deve essere presente in dose tossica per avere la sinergia o il potenziamento. Anche in questo caso, quindi, visti i livelli di sostanze che si trovano generalmente negli alimenti, la valutazione di questo rischio ha una bassa priorità. L’attenzione dei ricercatori e degli enti regolamentatori o di valutazione del rischio, invece, si è rivolta principalmente alla valutazione del rischio di effetto additivo per l’esposizione attraverso gli alimenti a residui di pesticidi che causano effetti tossici con modo d’azione simile. Il problema è quindi quello di identificare quali sostanze includere nel gruppo di cui deve essere valutato il rischio cumulativo (cumulative assessment group-CAG). La formazione di un CAG prevede diversi gradi di raffinamento in base alle conoscenze e alle necessità di gestione del rischio. Ad esempio, è possibile partire da criteri generali quali la struttura chimica, o il meccanismo di azione pesticida, o criteri più definiti quali un effetto tossico comune fino all’identificazione di un modo comune d’azione. L’identificazione dei CAG è sicuramente uno dei non semplici problemi tossicologi da affrontare in futuro. Una volta identificati i CAG, poi, ci sono più metodi per effettuare una valutazione del rischio cumulativo. In generale, tutti utilizzano gli stessi dati, ma differiscono nel modo di presentarli ed elaborali. Questi metodi comprendono, con un livello crescente di complessità e precisione, l’”hazard index”, il “reference point index”, il metodo della potenza relativa (relative potency factor-RPF) e il modello della tossicocinetica su base fisiologica (physiologically-based pharmaco(toxico)kinetics-PBPK). Alcune valutazioni cumulative sono state già fatte soprattutto per gli esteri organofosforici da soli (in USA) o con i carbamati (in UK, DK, NL), per le triazine, le cloroacetanilidi, i carbamati da soli (in USA). Le valutazioni per gli organofosforici (e carbamati) fatte da diversi organismi, anche se condotte con metodi e criteri non omogenei, non hanno portato a risultati significativamente diversi. Rimane sempre la possibilità che sia necessaria una valutazione cumulativa per certe specifiche combinazioni di pesticidi qualora ci sia un’ipotesi biologica di interazione a dosi inferiori al NOAEL. Dato il carico di lavoro che una valutazione cumulativa richiede, è necessaria una forte collaborazione fra i tossicologici, gli esperti di esposizione e i gestori del rischio per identificare i problemi cruciali e ridurre al minimo le risorse da impegnare. Il panel PPR (Plant Protection Products and its Residues) dell’European Food Safety Authority (EFSA) ha appena approvato un’opinione dove sono riportati i risultati e l’esperienza fatta nella valutazione a livello europeo del rischio cumulativo da uno specifico gruppo di fungicidi (triazoli).
(Relazione al Convegno Food Safety: Animal Feed Impact on Human Health, organizzato da Anmvi International e Aivemp a Cremona, 30 settembre-1/2 ottobre 2009). La bibliografia può essere richiesta scrivendo a: professioneveterinaria@anmvi.it ■
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16 Vet Journal Attualità scientifica
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VETERINARIA 37 | 2009
Un FANS a somministrazione mensile per l’osteoartrite canina Presentato a Parigi il mavacoxib, anti COX-2 per il trattamento continuo del dolore e dell’infiammazione di MARIA GRAZIA MONZEGLIO n nuovo inibitore della COX-2, il mavacoxib, è il primo FANS somministrabile una sola volta al mese per il trattamento del dolore e dell’infiammazione associati all’osteoartrite del cane. Il farmaco è stato presentato nel corso di una conferenza stampa tenuta a Parigi il 7 ottobre scorso. Secondo Jolian Howell (Direttore associato Marketing Animali da compagnia per Pfizer Europe), che ha aperto la conferenza, questo nuovo regime terapeutico rappresenta un notevole cambiamento nel paradigma di utilizzo dei FANS da parte dei medici veterinari e dei proprietari ed è il frutto di una nuova scienza che ha valutato la necessità di una riduzione persistente del dolore associato all’osteoartrite del cane. Lo studio della complessa relazione tra dolore e osteoartrite è supportato da un gruppo di esperti di recente formazione. La ricerca, ha poi spiegato Carlos Macías (Centro Veterinario de Referencia Bahía de Málaga, Spagna), ha evidenziato che l’esposizione ripetuta al dolore può condurre a una sensibilizzazione del sistema nervoso centrale (SNC) che induce una percezione più accentuata del dolore. Inoltre, alcuni studi suggeriscono che la sensibilizzazione del SNC favorisca la progressione della malattia articolare. Dunque, il dolore “peggiora” la malattia. In corso di osteoartrite la sensibilizzazione centrale amplifica e favorisce la continua presenza di dolore. La sensibilizzazione centrale è dovuta a un cambiamento della struttura neurale del corno dorsale spinale che amplifica la risposta nocicettiva. Secondo alcuni studi la sensibilizzazione causata dal dolore contribuisce alla progressione della patologia articolare tramite un circolo vizioso in cui la riluttanza a muoversi da parte dell’animale causa, a sua volta, una riduzione della massa muscolare, con conseguente diminuzione della stabilità delle articolazioni e, infine, aumento del dolore. È da queste conoscenze che nascono i presupposti per una terapia analgesica prolungata che da una parte contrasti il dolore articolare persistente e dall’altra riduca la sensibilizzazione centrale attenuandone gli effetti sulla progressione della malattia. Il trattamento continuo con FANS, spiega Macias, può interrompere la sensibilizzazione causata dal dolore, riducendo nell’animale la sensazione di dolore e incoraggiandolo quindi a una maggiore mobilità. La terapia breve e intermittente non offre una reale possibilità di ridurre o eliminare la sensibilizzazione centrale. L’osteoartrite è una malattia progressiva, ma spesso i proprietari la riconoscono solo nei periodi di riacutizzazione della sintomatologia. Per questo la terapia è spesso intermittente. In realtà, si pensa che il cane continui a provare dolore anche nei periodi che intercorrono tra i picchi di peggioramento e che ciò favorisca la progressione della malattia. È necessaria quindi un’inibizione prolungata della COX-2. Proseguendo la terapia con FANS per un periodo di tempo prolungato è possibile ridurre il fenomeno di sensibilizzazione e attenuare i suoi effetti sulla progressione della malattia. Al fine di migliorare la conoscenza dell’atteggiamento dei veterinari nei confronti del tratta-
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mento dell’osteoartrite, ha annunciato Macias, sarà a breve lanciato un sondaggio aperto a tutti i medici veterinari di sette Paesi europei (Belgio, Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Spagna e Regno Unito), condotto da un gruppo di esperti del dolore e che sfocerà in pub-
blicazioni nazionali e internazionali. José Mottet (Servizio tenico Pfizer, Pfizer Europe) ha spiegato le caratteristiche del mavacoxib (Trocoxil®), che ha ricevuto l’autorizzazione dell’EMEA nel settembre 2008 (ed è in commercio in Italia da fine settembre 2009). Si
tratta di un nuovo inibitore della COX-2 (COXIB) per il trattamento continuo del dolore e dell’infiammazione associati alle patologie articolari degenerative nei cani in cui è indicato un trattamento continuo di durata superiore a un mese. È disponibile solo su prescrizione veterinaria. Si somministra sotto forma di compressa orale (2 mg/kg di peso corporeo) immediatamente prima o contemporaneamente al pasto dell’animale per aumentarne la biodisponibilità. La dose iniziale viene ripetuta dopo 14 giorni e in seguito a intervalli di un mese, fino ad un massimo di 6,5 mesi. La concentrazione terapeutica viene raggiunta rapidamente, in meno di 24 ore dalla somministrazione. Il farmaco ha dimostrato un profilo di sicurezza simile al carprofene (4 mg/kg/die). Lo studio pre-lancio, condotto da Pfizer Animal Health sull’esperienza degli utenti del mavacoxib in più di 2.000 cani in Francia, Germania e Regno Unito, ha spiegato Jolian Howell, ha evidenziato che la somministrazione mensile continuata del farmaco permette di ottenere una persistente riduzione del dolore. I veterinari riferivano una riduzione del dolore del 39% dopo due settimane di trattamento, con diminuzione costante nel tempo fino a una riduzione del 65% dopo 18 settimane di terapia. Sul fronte dei proprietari infine, il 93,4% ha riportato un miglioramento complessivo della condizione dell’animale dopo 6 settimane di trattamento. ■
La macellazione rituale religiosa è dolorosa per gli animali
segnali elettroencefalografici evidenziano che i vitelli provano dolore quando abbattuti secondo le regole religiose ebraiche e musulmane. Lo indica uno studio supportato dai ministeri dell’agricoltura inglese e neozelandese e definito dagli autori “la miglior evidenza del fatto che tale pratica è dolorosa per l’animale”. Lo studio inoltre ha mostrato che, se l’abbattimento è preceduto dallo stordimento, i segnali encefalici corrispondenti al dolore scompaiono. Tali risultati aumentano la pressione sui gruppi religiosi che praticano la macellazione senza lo stordimento per una riconsiderazione di questa pratica. Nella maggior parte dei paesi occidentali, gli animali devono essere storditi prima della macellazione, ma viene fatta eccezione per alcune pratiche religiose rituali,
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in particolare quella ebraica (shechita) e quella musulmana (dhabiha). Lo studio parte da specifici quadri di attività elettrica cerebrale registrati in volontari umani durante il dolore. Tali quadri, registrati mediante elettroencefalografia, sono stati riprodotti in almeno otto altre specie mammifere durante il dolore. Gli animali (14 vitelli Angus) venivano sottoposti a un’anestesia minima con alotano affinché, benché non provassero dolore, generassero gli stessi segnali elettrici del dolore in grado di dimostrare che ne avrebbero sofferto se fossero stati svegli. Nello studio, i vitelli venivano abbattuti tramite sgozzamento (incisione cervicale ventrale) secondo i metodi di macellazione rituale ebraica e musulmana. Si registravano gli indici EEG bilateralmente per 5 minuti prima e 5 minuti dopo l’incisione cervicale ventrale. Per studiare gli effetti di tale pratica, si registravano le variazioni di frequenza mediana (F50), il trend di frequenza (95% spectral edge frequency, F95) e la potenza totale dell’EEG (Ptot). Al completamento dell’esperimento, si esaminavano istologicamente i cervelli dei vitelli. Durante i 30 secondi successivi all’incisione cervicale ventrale, F95 e Ptot mostravano variazioni significative, rispetto ai valori pre-trattamento. La F50 aumentava significativamente nelle registrazioni sul lato destro del cranio. Non si evidenziavano alterazioni macroscopiche o istologiche cerebrali. Gli esami consentivano
di identificare un segnale di dolore della durata di circa 2 minuti dopo l’incisione della gola. In seguito a sgozzamento, i vitelli in genere perdono coscienza in 10-30 secondi, o più. Lo studio ha mostrato che il dolore origina dalla recisione dei nervi della gola, non dalla perdita di sangue, suggerendo che i nervi recisi inviino segnali di dolore fino al momento della morte. Infine, quando gli animali venivano storditi 5 secondi dopo l’incisione, i segnali di dolore scomparivano istantaneamente. Alcuni rappresentanti di entrambe le religioni sostengono che anche lo stordimento nuoce all’animale, mentre il taglio della gola sarebbe così rapido da fungere esso stesso da stordimento. L’immediata caduta di pressione e la mancanza di ossigeno al cervello indurrebbe la perdita di coscienza dell’animale entro 2 secondi. Lo studio, concludono invece gli autori, il primo a considerare elettroencefalograficamente la nocività dell’abbattimento mediante incisione cervicale ventrale, dimostra che esiste un periodo successivo all’incisione cervicale in cui tale pratica costituisce uno stimolo nocivo per l’animale. (M.G.M.) *“Electroencephalographic responses of halothane-anaesthetised calves to slaughter by ventral-neck incision without prior stunning” Gibson, T.J.; Johnson, C.B.; Murrell, J.C.; Hulls, C.M.; Mitchinson, S.L.; Stafford, K.J.; Johnstone, A.C.; Mellor, D.J. New Zealand Veterinary Journal, Volume 57, Number 2, April 2009 , pp. 77-83(7). ■
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17 Anmvi Regioni Dal territorio
VETERINARIA 37 | 2009
Il Comune di Torino non ha attivato la “mutua” per gli animali La Direzione Tutela Animale ha chiarito i termini del servizio sociale dei Medici Veterinari di Torino e all’Anmvi Piemonte per uno studio di fattibilità del progetto “Leavet” nella città della Mole e per replicare l’esperienza dell’identificazione canina agevolata condotta, con risultati apprezzabili, nella Regione Lazio.
LA REPLICA AL GIORNALE Al quotidiano La Stampa, Anmvi Piemonte e l’Ordine dei Veterinari di Torino hanno scritto lamentando “una superficiale e demagogica inclinazione a fare notizia sulla scia di un generico sentimento animalista che indirettamente attribuisce alla medicina veterinaria responsabilità economiche che questa non ha”. I rispettivi presidenti, Maurizio Alliani e Cesare Pierbat-
n articolo sulle pagine torinesi del quotidiano La Stampa ha nuovamente agitato lo spettro della mutua veterinaria. Ma c’è di peggio: l’articolista ha messo in relazione la presunta attivazione del servizio con il caro veterinario e con la solita crisi economica. Nessuna delle due tesi giornalistiche si è rivelata vera. Interessata dall’Anmvi, la Direzione Sostenibilità Ambientale e Tutela Animale ha chiarito i termini di un servizio sociale destinato a cani di proprietà ospitati nel canile municipale.
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IL SERVIZIO SOCIALE Sotto la spessa coltre dell’enfasi demagogica e della disinformazione, c’è un progetto di ben altra portata, addirittura risalente al 2001 (Deliberazione del Consiglio Comunale della Città di Torino, 3 Febbraio 2001) che alle attività gestionali di cattura, mantenimento, cura e custodia degli animali catturati affianca l’esenzione dalle spese per proprietari segnalati dai Servizi Sociali che versano in condizioni di grave disagio e che non possono più convivere con il proprio animale o prendersene cura. La delibera comunale parla di “casi di accertata difficoltà economica e gravi situazioni di disagio, previ gli opportuni accertamenti e controlli d’ufficio, di soggetti proprietari di animali ricoverati temporaneamente in canile a seguito di: sfratti - sgomberi - ricoveri presso ospedali o case di cura - ricoveri presso comunità di recupero o reparti psichiatrici - detenzione presso Case Circondariali o Istituti penitenziali - sequestri giudiziari dal giorno successivo al provvedimento di dissequestro - stato di fermo per accertamenti di Polizia, e altre eventuali situazioni di necessità ad insindacabile giudizio dell’Amministrazione”.
Si tratta di circa 50/60 cani, il cui accoglimento in canile dovrebbe essere temporaneo, ma che di fatto, diventa quasi sempre permanente non solo per l’irreversibilità del disagio sociale in cui versano i proprietari, ma anche per la difficoltà di adozione dei soggetti ospitati e per la scarsa propensione dei proprietari a concedere definitivamente la liberatoria per l’adozione, con conseguenti risvolti sul piano socio-affettivo. Le prestazioni di base che questi animali ricevono sono effettuate dall’associazione protezionistica che si è aggiudicata la gara d’appalto a luglio del 2009, per il tramite dei veterinari da questa indicati. (Capitolato speciale d’appalto per la gestione dei canili e dei gattili municipali, del servizio di cattura degli animali vaganti e di raccolta delle spoglie animali sul territorio cittadino 1 luglio 2009 - 30 giugno 2012). I Servizi Sociali del Comune di Torino hanno registrato un aumento dei proprietari gravemente disagiati e la permanenza di questi animali nelle strutture ha come conseguenza il sovraffollamento (circa 200 cani nel canile municipale e 80 nel canile sanitario secondo gli uffici comunali) e per le casse comunali (che già spendono 1 milione e 200 mila euro per il canile) un notevole aggravio di spesa.
LEAVET Il Comune sta valutando, anche alla luce delle recenti ordinanze ministeriali, di introdurre una serie di iniziative per fronteggiare il randagismo canino e felino e altre ipotesi di “veterinaria sociale”. Sono allo studio iniziative per la microchippatura agevolata, l’affido consapevole (con il contributo della medicina veterinaria comportamentale) e altre ipotesi di assistenza agevolata che saranno esplorate con le rappresentanze veterinarie del territorio. Il Comune ha già dato la disponibilità all’Ordine
VERSAMENTI PER MESSINA opo la catastrofe ambientale che ha colpito il messinese, i medici veterinari siciliani hanno predisposto una serie di iniziative di solidarietà e di intervento a favore dei colleghi colpiti da drammatici lutti familiari e da ingenti danni economici. Il Consiglio Direttivo dell’Ordine dei Veterinari di Messina si è riunito il 7 ottobre deliberando l’apertura di uno specifico conto corrente bancario presso la Banca Agricola Popolare di Ragusa, intestato all’Ordine dei Medici Veterinari Provincia di Messina, il cui numero è: IT 02j0503616500cc0651322564. D’intesa con Anmvi Sicilia, l’Anmvi ha disposto un versamento iniziale di 1000 euro e invita i colleghi a rinnovare la testimonianza di unità e solidarietà già dimostrata nella recente calamità che ha colpito l’Abruzzo.
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In Abruzzo partono le sterilizzazioni agevolate per i gatti arte il Programma “Agevolazione Sterilizzazioni Gatti di Proprietà AQ” come da convenzione stipulata fra l’Ordine dei Medici Veterinari della Provincia dell’Aquila, l’ANMVI e l’associazione animalista R.A.N Onlus. Il modulo di richiesta per la sterilizzazione è scaricabile dal sito: www.mediciveterinariaq.it Questo Progetto si vuole proporre come un primo passo verso la realizzazione di una convenzione di più ampio respiro, che coinvolga la Regione Abruzzo, in merito alla tutela dei diritti degli animali, ed alla prevenzione e controllo del randagismo. “Approfittiamo per ringraziare il Collega Dott. Anselmo Cribiori e l’ANMVI - si legge nel comunicato stampa dell’Ordine grazie ai quali è stata resa possibile la realizzazione di questo progetto, ma soprattutto il Mecenate, senza il quale non sarebbe stato possibile procedere con questa iniziativa”. Una donazione liberale di 30.000 euro è stata elargita da un privato che, chiedendo di restare nell’anonimato, ha fornito un generoso contributo alla causa del controllo del randagismo nelle aree colpite dal sisma. Quanti volessero partecipare economicamente a questa iniziativa, possono effettuare un versamento sul c/c Postale n° 96016076 (IBAN: IT-38-C-07601-03600-000096016076), intestato a: Pro Terremotati Abruzzo Medici Veterinari della Prov. L’Aquila. Specificando la Causale: Assistenza Animali Terremotati AQ. ■
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tisti, annotano che i provvedimenti adottati dal Comune non hanno “alcuna connessione con la recessione economica, ma attengono a problematiche socio-assistenziali e di sanità pubblica. È del tutto arbitrario il parallelo giornalistico con l’attuale congiuntura economica: l’iniziativa del Comune di Torino risale addirittura a deliberazioni del 2001”. “Chi scrive - concludono i presidenti- sta lavorando con l’Amministrazione comunale (regionale e ministeriale) per proporre l’erogazione di livelli essenziali di assistenza veterinaria per indirizzare il rapporto uomo-animale verso regole e principi di legalità, di civiltà e di solidarietà sociale. Questo impegno è già una realtà in molti Comuni, Regioni e Provincie Italiane”. ■
SI RINNOVANO LE ANMVI REGIONE È in corso il rinnovo dei Consigli regionali dell’ANMVI. Di seguito la composizione dei Consigli di nuova nomina. ANMVI LAZIO
Marzio Gargiulo, Presidente
Gianni Petroccia, Vice Presidente Daniela Boltrini, Segretario Fernando Fioramonti, Consigliere Paolo Selleri, Consigliere Laura Mascagna, Consigliere Agnese Di Santo, Consigliere ANMVI EMILIA ROMAGNA
Giuliano Lazzarini, Presidente
Giordano Nardini, Vicepresidente Eva Rigonat, Vicepresidente Giuseppe Cascio, Vicepresidente Ezio Concari, Vicepresidente Andrea Banchio, Consigliere Paolo Guazzi, Segretario Maria Fausta Melley, Consigliere Marco Rubini, Consigliere
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18 Attualità Influenza A
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Ilaria Capua: il vaccino H1N1 è sicuro, lo farei Premio Grande Ippocrate: nuovo prestigioso riconoscimento alla ideatrice del Gisaid laria Capua, Capo del dipartimento di Virologia presso l’Istituto Zooprofilattico sperimentale delle Venezie, ha vinto la seconda edizione del Premio Grande Ippocrate per il ricercatore dell’anno. In occasione della premiazione come ricercatrice dell’anno, Ilaria Capua ha commentato l’evoluzione della nuova influenza. “Ad oggi il virus dell’influenza A è stabile - ha dichiarato la virologa dell’Izs delle Venezie- e non presenta mutazioni nuove rispetto ai virus che hanno iniziato questa epidemia nella scorsa primavera’’. “L’influenza A, ha aggiunto, nella stragrande maggioranza dei casi’ si presenta in forma lieve; la sua atipicità, rispetto alla stagionale, consiste nel manifestarsi occasionalmente in forma grave, in particolare nei bambini e nei giovani adulti. Vaccino e osservanza delle elementari norme igieniche sono la ricetta principale per limitare il diffondersi della pandemia”, ha detto ancora Capua, sottolineando che la trasmissione del virus avviene soprattutto con le strette di mano, il contatto diretto e indiretto. “Io - ha precisato alle agen-
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zie di stampa- ogni anno vaccino me e la mia famiglia per la stagionale, e qualora fosse di-
sponibile il vaccino H1N1 anche per le categorie non a rischio, sarò la prima a vaccinarmi’’, escludendo la pericolosità del farmaco. “Ritengo - ha concluso - che nonostante il fatto che ci sia un rischio bassissimo di forme gravi, correre questo rischio è comunque una grossa responsabilità’’. Il premio Grande Ippocrate, ideato dall’Unamsi (Unione nazionale medico scientifica d’informazione) in collaborazione con Novartis, nasce con l’obiettivo di segnalare un ricercatore medico “che abbia saputo coniugare la sua attività principale con quella di divulgatore, permettendo al grande pubblico di conoscere e approfondire temi complessi”. La Capua è la ricercatrice che nel 2006 caratterizzò, prima al mondo, il virus dell’aviaria (H5N1) in Africa e, contrariamente a quanto richiesto dall’Oms che voleva una sorta di “secretazione” per pochi addetti ai lavori, rese pubblica la sequenza. Successivamente, insieme all’americano Peter Bogner, creò il Gisaid, banca dati gestita da un consorzio che facilita la collaborazione tra ricercatori. La piattaforma GISAID si sta rivelando essenzia-
le, in questo momento, per il lavoro di migliaia di ricercatori in tutto il mondo che stanno cercando di capire l’origine e le caratteristiche genetiche del virus dell’influenza suina di sottotipo H1N1, che ha colpito il Messico e gli Stati Uniti. ■
Vassiliou: collaborare con i servizi veterinari ’attuale pandemia è prima di tutto una malattia umana e i maiali si infettano attraverso il contatto con l’uomo. Lo ha ribadito la commissaria Ue alla Salute Androulla Vassiliou in occasione della conferenza che a Bruxelles ha riunito esperti internazionali veterinari e medici per esaminare proprio l’interfaccia tra uomo e animale di fronte alla pandemia di influenza A. Secondo la commissaria, “è molto importante mettere in atto le misure di biosicurezza per evitare che gli animali vengano infettati al contatto con l’uomo o viceversa’’. Per minimizzare l’impatto negativo dell’influenza “è essenziale uno stretto coordinamento a livello globale e regionale di tutti i settori interessati, con una strategia di sorveglianza della malattia più coordinata”, ha quindi puntualizzato Vassiliou, che ha partecipato alla conferenza con il ministro per la salute svedese, presidente di turno Ue, Maria Larsson. “Lavoreremo per rispondere alla salute dell’uomo ma anche degli animali’’, ha spiegato la commissaria, ricordando la stretta collaborazione con le organizzazioni internazionali per aiutare anche i paesi terzi nell’accesso ai vaccini e nel rafforzamento delle capacità di cura anche da parte dei servizi veterinari per monitorare la propagazione del virus agli animali. (ANSA). ■
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AH1N1 E ASSENZE top alla cosiddetta legge Brunetta nel passaggio in cui prevede una sforbiciata agli stipendi dei dipendenti pubblici a causa delle assenze per malattia. A chiederlo è l’Anaao Assomed, Associazione dei medici dirigenti, che, alla luce dell’emergenza nuova influenza, ha scritto una lettera al responsabile della Funzione pubblica “con la richiesta di sospendere in via eccezionale, per alcuni mesi - si legge in un comunicato dell’Anaao - gli effetti della legge 133/2008 laddove sono previste per i dipendenti pubblici le decurtazioni del trattamento economico a causa delle assenze per malattia”. “La crescita della diffusione del virus A/H1N1 con caratteristiche di elevato contagio - scrive il sindacato - impone infatti l’adozione di tutte le misure che consentano ai pazienti di rispettare il decorso della malattia, assentandosi dal posto di lavoro per il periodo necessario, senza il timore delle conseguenze di questo provvedimento.
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20 Lettere al Direttore zione BPV o se quest’ultima richiede una esaminazione dedicata. In altre parole avrei piacere di divenire in ogni caso qualificato dall’ANMVI e vorrei sapere in che modo, possedendo già una certificazione definita come superiore. A vostra disposizione per qualsiasi chiarimento e resto in attesa di una vostra risposta, vi porgo i miei migliori saluti. Lettera firmata
Parliamo ancora di certificazione di qualità e di Buone Pratiche Veterinarie. Lo facciamo pubblicando una lettera che condensa uno degli interrogativi più frequenti e che, dopo il lancio delle prime strutture certificate, è tornato alla ribalta. Lascio la risposta tecnica al consulente di Anmvi Servizi, ma vorrei fare una sottolineatura di politica professionale e ricordare che la certificazione delle BPV non è una certificazione casalinga o di serie B. Aggiungo che apprezzo molto lo sforzo del Collega di cui per discrezione omettiamo la firma: è lo sforzo di un medico veterinario che ha già fatto il percorso ISO, ma desidera integrare con la certificazione BPV. Voglio complimentarmi con lui e ringraziarlo di questo. Carlo Scotti
La certificazione ISO 9001 è una certificazione di sistema e non di prodotto/servizio come quella BPV e come tale privilegia aspetti di tipo tecnico-gestionale rispetto a quelli prettamente sanitari/veterinari. Non si può parlare a priori di certificazione di livello “su-
o intrapreso il percorso di preparazione alla certificazione ISO 9000 per la struttura di cui sono direttore sanitario e ritengo di potere conseguire la suddetta qualifica nei primi mesi del prossimo anno. Vi chiedo pertanto se la certificazione ISO possa essere da voi considerata come “propedeutica” alla vostra certifica-
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periore”, si tratta di due schemi certificativi diversi con finalità diverse. In secondo luogo, se entriamo nello specifico, posso dire, per esperienza vissuta nelle certificazioni ISO 9001 in tutti i settori, che la corretta applicazione della norma in gran parte dipende dai consulenti che la struttura ha avuto: se sono sanitari o esperti del settore sanitario in linea di massima dovrebbero conoscere le BPV e quindi averle integrate nel sistema ISO 9001. Concludo ricordando che il percorso ideato dalla Commissione Anmvi per la Qualità è perfettamente compatibile con una certificazione di qualità basata sugli standard internazionali ISO 9001. Il conseguimento della certificazione BPV consente di affrontare una certificazione ISO avendo fatto il
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60% del percorso utile. Dalle Buone Pratiche si può proseguire verso la norma ISO che è una norma di buona gestione aziendale-imprenditoriale. La certificazione BPV recepisce principi e metodologie proprie dei sistemi di qualità e concetti di management utili a migliorare la gestione imprenditoriale della propria struttura. Andrea Verme, Responsabile gruppo consulenza BPV anmviservizibpv@anmvi.it
Vuoi scriverci? Puoi inviare la tua Lettera al Direttore scrivendo alla casella professioneveterinaria@anmvi.it oppure al fax 0372/40.35.26
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Se si riuscirà a fare una sanità elettronica avremo 20-30 miliardi di euro da reinvestire. Basti pensare a tutti gli sprechi, gli abusi e le frodi nelle prescrizioni dei medicinali". Renato Brunetta, Ministro della Pubblica Amministrazione
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Ho la certificazione Iso ma vorrei le BPV
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Edizioni Veterinarie E.V. srl
SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIA SOCIETÀ FEDERATA ANMVI
PROSSIMI AGGIORNAMENTI SCIENTIFICI SCIVAC Per informazioni: Segreteria SCIVAC - Paola Gambarotti - Tel. 0372/403508 - Fax 0372/403512 - E-mail: info@scivac.it - www.scivac.it
International practical Workshop ALL ABOUT CRUCIATE
CORSI PRATICI
Cremona, January 25th-28th, 2010 Centro Studi SCIVAC
VIE D’ACCESSO E TECNICHE DI RIDUZIONE IN ORTOPEDIA VETERINARIA
COURSE CHAIRMAN Aldo Vezzoni, Med Vet, SCMPA, Dipl ECVS, Cremona
Cremona, 16/18 Febbraio 2010 Centro Studi SCIVAC ECM: In fase di accreditamento
EMATOLOGIA Cremona, 4/6 Febbraio 2010 Centro Studi SCIVAC ECM: In fase di accreditamento DIRETTORE Walter Bertazzolo, Med Vet, Dipl ECVCP, Pavia RELATORI Walter Bertazzolo, Med Vet, Dipl ECVCP, Pavia Stefano Comazzi, Med Vet, Dott Ric, Dipl ECVCP, Milano Saverio Paltrinieri, Med Vet, Dipl ECVCP, Milano ISCRIZIONE Partecipazione a numero chiuso (36) QUOTE Soci SCIVAC: € 480,00 + IVA 20% Non soci: € 680,00 + IVA 20%
PRINCIPI DI ELETTROCARDIOGRAFIA, DIAGNOSI E TERAPIA DELLE ARITMIE Cremona, 10/12 Febbraio 2010 Centro Studi SCIVAC ECM: In fase di accreditamento DIRETTORE Roberto Santilli, Med Vet, Dipl ECVIMCA (Cardiology), Samarate (VA) RELATORI Luigi Bontempi, Med Vet, Bareggio (MI) Manuela Perego, Med Vet, Samarate (VA) Lucia Ramera, Med Vet, Chiari (BS) Roberto Santilli, Med Vet, Dipl ECVIMCA (Cardiology), Samarate (VA) Alberto Tarducci, Med Vet, Torino ISCRIZIONE Partecipazione a numero chiuso (36) QUOTE Soci SCIVAC: € 500,00 + IVA 20% Non soci: € 700,00 + IVA 20%
DIRETTORE Bruno Peirone, Med Vet, Dot Ric, Torino RELATORI Fulvio Cappellari, Med Vet, Torino Enrico Panichi, Med Vet, Dot Ric, Torino Lisa Piras, Med Vet, Torino Bruno Peirone, Med Vet, Dot Ric, Torino Guido Pisani, Med Vet, Luni Mare, Ortonovo (SP) ISCRIZIONE Partecipazione a numero chiuso (36) QUOTE Soci SCIVAC: € 650,00 + IVA 20% Non soci: € 850,00 + IVA 20%
RADIOLOGIA DEL TORACE Cremona, 22/25 Febbraio 2010 Centro Studi SCIVAC ECM: In fase di accreditamento DIRETTORE Giliola Spattini, Med Vet, Dipl ECVDI, Reggio Emilia RELATORI Daniele Della Santa, Med Vet, PhD, Dipl ECVDI, Berna (CH) Federica Rossi, Med Vet, Spec Rad Vet, Dipl ECVDI, Bologna Giliola Spattini, Med Vet, Dipl ECVDI, Reggio Emilia Massimo Vignoli, Med Vet, Dipl ECVDI, Bolgona ISCRIZIONE Partecipazione a numero chiuso (36) QUOTE Soci SCIVAC: € 600,00 + IVA 20% Non soci: € 800,00 + IVA 20%
COURSE CO-CHAIRMAN Antonio Pozzi, DVM, Dipl ACVS, Florida, USA FACULTY Silvia Boiocchi, Med Vet, Milano Fulvio Cappellari, Med Vet, Torino Bruno Peirone, Med Vet, PhD, Torino Lisa Piras, Med Vet, Torino Antonio Pozzi, DVM, Dipl ACVS, Florida, USA Slobodam Tepic, M. Sci, Zurigo, CH Aldo Vezzoni, Med Vet, SCMPA, Dipl ECVS, Cremona Luca Vezzoni, Med Vet, Cremona Max Number of participants: 48 Deadline for registration: December 17th, 2009 Language: English REGISTRATION FEE: SCIVAC members and foreign delegates: € 1300,00 + VAT 20% Non SCIVAC members: € 1500,00 + VAT 20%
Dalle Aziende
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VETERINARIA 37 | 2009
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laPROFESSIONE
Feliway: il nuovo sito è on line! Ceva Vetem ha il piacere di comunicare che è on-line www.feliway.com/it eva Vetem è l’azienda di riferimento nello studio e sviluppo di prodotti dedicati al comportamento. Tra questi ricordiamo Feliway gatti a base di feromoni di identificazione e di benessere, un aiuto importante per rassicurare il gatto in situazioni stressanti. Lo stress nel gatto può avere molte cause (modifiche ambientali, adozione, spazi limitati, rumori forti, convivenza tra più gatti ecc.) e determinare la comparsa di comportamenti indesiderati come marcatura urinaria, graffiature e stress da trasporto ma anche minore attività, disturbi alimentari, leccamento eccessivo. Feliway favorisce il naturale benessere del gatto, rispettandone le necessità comportamentali; la sua efficacia è inoltre confermata da numerose pubblicazioni internazionali e da
C
DUE BANDI DALL’ACCADEMIA DEI GEORGOFILI
È
istituito per l’anno 2009 il Premio “Giancarlo Geri” per una tesi di laurea nelle discipline zootecni-
che. Il Premio, istituito dall’Accademia dei Georgofili di Firenze in ricordo del Prof. Giancarlo Geri, si prefigge di stimolare nei giovani laureati la passione per lo studio e la ricerca scientifica nel campo delle produzioni animali. Possono partecipare all’assegnazione del Premio i laureati dei corsi quinquennali e delle lauree specialistiche delle Facoltà di Agraria e Medicina Veterinaria che abbiano discusso le tesi in discipline zootecniche dopo il 1 gennaio 2008. Il Premio ammonta a 1.500 euro. Il termine per la presentazione delle domande è fissato per il 15 dicembre 2009. Per il 2010, l’Accademia dei Georgofili ha istituito il Premio “Donato Matassino” per una tesi di dottorato di ricerca nell’ambito della “Genetica applicata alla zootecnia”. Il Premio si prefigge di stimolare nei giovani laureati la passione per lo studio e la ricerca scientifica nel campo della genetica applicata alla zootecnia. Possono partecipare al concorso per l’assegnazione del premio i dottori di ricerca che abbiano conseguito il dottorato in Italia e la cui tesi sia stata valutata meritevole di pubblicazione su una rivista di prestigio internazionale. Il termine per la presentazione delle domande è fissato per il 7 gennaio 2010. http://www.georgofili.it
oltre 10 anni di impiego con successo. Ora è disponibile il nuovo sito www.feliway.com/it che riporta informazioni utili per far conoscere ai proprietari alcuni aspetti comportamentali dei loro gatti, con una sezione per i Medici Veterinari che include materiale bibliografico che può essere facilmente richiesto.
Feliway gatti si affianca a D.A.P. cani, prodotti che migliorano il benessere di cani e gatti ed aiutano i proprietari a risolvere disturbi che possono complicare la convivenza con i loro animali. Vi auguriamo buona navigazione! Per altre informazioni potete contattarci direttamente o visitare il nostro sito www.cevavetem.it ■
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22 Calendario attività Dal 15 al 29 novembre Per visualizzare i programmi degli eventi di tutte le società clicca su www.evsrl.it/eventi Edizioni Veterinarie E.V. srl
15 NOV 15 NOV 15 NOV 15 NOV 15 NOV 16 - 18 NOV
INCONTRO SVIDI
INCONTRO
INCONTRO SOCIETÀ SPECIALISTICHE SIRE E SIOCE - Perugia - Facoltà di Medicina Veterinaria - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: info@sive.it
SEMINARIO NAZIONALE SIVAR IN COLLABORAZIONE CON DELEGAZIONI REGIONALI SIVAR PUGLIA E BASILICATA INCONTRO SIRVAC / SCVI
GIORNATA INTERREGIONALE SIVAR AGGIORNAMENTI IN BUIATRIA - Gioia del Colle (Bari) - Via Paolo Cassano, 319 - ECM: 3 Crediti - Per informazioni: Paola Orioli - Segreteria e Commissione Scientifica SIVAR - Tel. +39 0372 403539 - E-mail: info@sivarnet.it APPROCCIO CLINICO E CHIRURGICO ALLE PRINCIPALI PATOLOGIE ONCOLOGICHE DELL’APPARATO RIPRODUTTORE FEMMINILE DEL CANE E DEL GATTO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Rich. Accr. - Per info: Erika Taravella - Segreteria Soc. Spec. SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it
Grafica Francesca Manfredi grafica@evsrl.it
INCONTRO SISCA
BAMBINI E ANIMALI: LA ZOOANTROPOLOGIA DIDATTICA TRA I RUOLI DEL VETERINARIO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Erika Taravella -Segreteria Soc.Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509- E-mail: socspec@scivac.it PARASSITOSI EMERGENTI E RIEMERGENTI E EMOPLASMOSI FELINE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it PATOLOGIE TRAUMATICHE DELLO SCHELETRO APPENDICOLARE - Astor Hotel - Nervi (GE) - Via delle Palme 16 - Nervi - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it CHRONIC KIDNEY DISEASE E STADIAZIONE IRIS: NEFROPATIA CRONICA NEL CANE E NEL GATTO Ordine dei Medici Veterinari - Cagliari - Via Carroz, 14 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it CORSO BASE TEORICO-PRATICO DI COMPORTAMENTO, MEDICINA E CHIRURGIA DEL CONIGLIO - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 22 Crediti - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: info@sivae.it CORSO PER DATORI DI LAVORO IN STRUTTURA VETERINARIA. LA SALUTE E LA SICUREZZA SUL LAVORO - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 12 Crediti - Per informazioni: Segreteria ANMVI - Tel. +39 0372 403536 - E-mail: info@anmvi.it AGGIORNAMENTI IN PATOLOGIA COMPARATA DELL’APPARATO LACRIMALE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it CHIRURGIA INTRACRANICA: DALL’ANESTESIA AL MONITORAGGIO POST-OPERATORIO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc.Specialistiche SCIVAC -Tel. +39 0372 403509 -E-mail: socspec@scivac.it SEMINARIO INTERNAZIONALE SULLE ARITMIE DEL CANE/INTERNATIONAL SYMPOSIUM ON CANINE ARRHYTHMIAS - Nh Jolly Ambasciatori Centro Congressi, Torino - Corso Vittorio Emanuele II, 104 - ECM: 6 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it
INCONTRO SICIV INCONTRO REGIONALE SCIVAC PUGLIA INCONTRO REGIONALE SCIVAC VENETO INCONTRO REGIONALE SCIVAC SICILIA IN COLLABORAZIONE CON L’ORDINE DEI MEDICI VETERINARI DI PALERMO CORSO SCIVAC
17 - 20 NOV
ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC Attenzione: Iscrizioni chiuse per esaurimento posti.
18 - 20 NOV
CORSO AIVEMP IN COLLABORAZIONE CON REGIONE LOMBARDIA
21 NOV 21 NOV 21 NOV 22 NOV 22 NOV 22 NOV 22 NOV 22 NOV 25 - 27 NOV 26 - 27 NOV 28 - 29 NOV 28 - 29 NOV 28 - 29 NOV 28 - 29 NOV 29 NOV 29 NOV 29 NOV
PROFESSIONE la VETERINARIA La rivista è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore
CORSO SCIVAC Attenzione: Iscrizioni chiuse per esaurimento posti.
21 - 22 NOV
VETERINARIA 37 | 2009
RUOLO DELLA RADIOLOGIA TORACICA NEL PAZIENTE CARDIOPATICO - Centro Studi SCIVAC, Cremona Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it CITOLOGIA FUORI DALL’ORDINARIO: LAVAGGI BRONCO ALVEOLARI, CITOLOGIA GASTROENTERICA E DELLE MASSE SPINALI - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per info: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it ELEMENTI PER UN CORRETTO APPROCCIO CLINICO E TERAPEUTICO DELLA MALATTIA CARDIOVASCOLARE - Bari, Sheraton Hotel - Via Cardinale Agostino Ciasca 9 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segr. Del. Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it EMATOLOGIA UN GIOCO DI LUCI E COLORI - Park Hotel Villa Fiorita, Monastier (TV) - Via Giovanni XXIII, 1 ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it LA VISITA CLINICA E LA MEDICINA COMPORTAMENTALE - Palermo - Ordine dei Medici Veterinari - ECM: 3 Crediti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 E-mail: delregionali@scivac.it GIORNATE DI APPROFONDIMENTO IN PRACTICE MANAGEMENT - Abitart Hotel, Roma - Via Pellegrino Matteucci, 10/20 - ECM: 14 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 E-mail: info@scivac.it CORSO AVANZATO INTENSIVO - INTERPRETAZIONE DI PREPARATI CITOLOGICI - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 9 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it 2° IT. ODONTOSTOMATOLOGIA: I PARTE - RADIOLOGIA DENTALE E PARODONTOLOGIA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 31 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it LA COMUNICAZIONE DEL RISCHIO: UNA SFIDA PER LA MEDICINA VETERINARIA - Centro Studi EV Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Lara Zava - Segreteria AIVEMP - Tel. +39 0372 403541 - E-mail: segreteria@aivemp.it CORSO SISCA - PRESCRITTORE NEI PROGETTI DI PET THERAPY - Centro Studi EV - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it ARTROSI: APPROCCIO MULTIMODALE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - Email: socspec@scivac.it TERAPIE IN MEDICINA CANINA: COSA C’È DI NUOVO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it
16 - 17 NOV
20 - 21 NOV
laPROFESSIONE
CORSO SCIVAC / SISCA INCONTRO SIOVET INCONTRO SIMIV
INCONTRO SIMEF INCONTRO REGIONALE SCIVAC LIGURIA
INCONTRO REGIONALE SCIVAC SARDEGNA IN COLLABORAZIONE CON ASVAC CORSO SIVAE CORSO ANMVI INCONTRO SOVI
INCONTRO SINVET SEMINARIO SCIVAC IN COLLABORAZIONE CON SICARV ED ESVC CORSO ANMVI
CORSO PER ADDETTI AL PRIMO SOCCORSO - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 ECM: 10 Crediti - Per informazioni: Segreteria ANMVI - Tel. +39 0372 403536 - E-mail: info@anmvi.it
INCONTRO SIMUTIV
LA VENTILAZIONE POLMONARE IN PRONTO SOCCORSO E TERAPIA INTENSIVA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it
INCONTRO REGIONALE SCIVAC MOLISE
DERMATOFITOSI E DERMATITE ATOPICA - Campobasso - Hotel Don Guglielmo - Rione San Vito 15/B - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it L’ESAME ENDOSCOPICO IN GASTROENTEROLOGIA E PNEUMOLOGIA - Hotel Internazionale - Cervignano del Friuli - Via Ramazzotti, 2 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it
INCONTRO REGIONALE SCIVAC FRIULI VEN.GIULIA
Direttore Carlo Scotti Direttore Responsabile Antonio Manfredi Coordinamento Editoriale Sabina Pizzamiglio info@anmvi.it Comitato di Redazione Pierpaolo Bertaglia, Paolo Bossi, Marco Eleuteri, Giuliano Lazzarini, Pier Mario Piga, Sabina Pizzamiglio, Aldo Vezzoni Rubriche Fabrizio Pancini, Oscar Grazioli, Maria Teresa Semeraro, Giovanni Stassi Segreteria di Redazione Lara Zava professioneveterinaria@anmvi.it
Editore SCIVAC - Via Trecchi, 20 26100 Cremona Iscrizione registro stampa del Tribunale di Vigevano, n. 1425/03 del 30/12/2003 Concessionaria esclusiva per la pubblicità EV soc. cons. a.r.l., Cremona marketing@evsrl.it Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana
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Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27-02-2004 N. 46) art. 1, comma 1 Filiale di Milano a cura di Centro Produzione Mailings Scarl Cusago (MI) Professione Veterinaria pubblica notizie d'attualità e di rassegna i cui contenuti non rispecchiano necessariamente il pensiero della Testata. Interventi e opinioni attribuibili a Professione Veterinaria e/o all'ANMVI vengono esplicitamente indicate come tali. Chiuso in stampa il 2 novembre 2009
SOLUZIONI
b a 12 mesi
c unsoggetti animale sociale che vive in gruppi famigliari di circa 10 con precise gerarchie
c a 18 mesi
d un animale monogamo che vive in coppia per tutta la vita e unschioanimale che vive in harem composti da un unico macon più femmine
QUIZ 1
b unrarchie animale sociale che vive in gruppi numerosi privi di ge-
Risposta corretta: b) Incontro SIVE della Macroregione Centrale:”Odontostomatolgia, nutrizione e alimentazione del cavallo” - Perugia, Maggio 2006
a a sei mesi
a ungli accoppiamenti animale solitario che viene a contatto con i suoi simili soltanto durante il periodo de-
QUIZ 2
2. Il coniglio nano é:
Risposta corretta: d) SIVAE: Delegazione Regionale Piemonte, Alessandria Febbraio 2006
1. Nei puledri purosangue i valori di accrescimento più bassi si hanno: