Professione Veterinaria, Anno 2011, Nr 37

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Professione Veterinaria 37-2011:ok

2-11-2011

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SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Anno 8, numero 37 dal 31 ottobre al 6 novembre 2011

Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano

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“NELL’INTERESSE DELL’ANIMALE”

BREVI ORDINI Assemblee rappresentative degli iscritti in tutti gli Ordini provinciali, regionali e nazionali per garantire «democrazia e trasparenza nel sistema elettivo» e tutelare le minoranze. È quanto propone l'emendamento che sedici sigle del Ssn, tra le quali sigle della veterinaria, hanno ufficializzato una lettera alla commissione Igiene e sanità del Senato. ENPAV A seguito del dibattito sviluppatosi sull'applicazione del 2 per cento Enpav e sulla sua "compensazione", il Consiglio di Amministrazione costituirà un organismo tecnico che analizzerà la problematica. In arrivo anche un sondaggio per conoscere le dimensioni del fenomeno. OVAIOLE Il Ministero delle Politiche Agricole concede finanziamenti agli investimenti per l'introduzione di nuove gabbie e metodi di allevamento alternativi nel settore avicolo. In Gazzetta Ufficiale il decreto per la presentazione delle istanze di adesione volontaria al programma di adeguamento degli impianti di allevamento delle galline ovaiole. Sostegno al cambiamento dei sistemi di allevamento. ONAOSI Deflazionare il contenzioso ONAOSI in materia contributiva ed estinguere il credito maturato dalla Fondazione nei confronti dei veterinari liberi professionisti. È il succo dell'emendamento presentato in Senato dal Presidente Zucchelli. Nota contabile sulle stime del contenzioso: oltre 17mila euro di spese legali per recuperare 14 mila euro di quote. ENCI L'ENCI ha pubblicato l'elenco aggiornato delle razze ammesse alla riproduzione selezionata. La Fondazione Salute Animale (FSA), fra le organizzazioni veterinarie accreditate per il rilascio delle certificazioni delle patologie genetiche. L'obiettivo è il miglioramento dello stato di benessere e la prevenzione delle principali patologie ereditarie. ZOO È stato nominato un curatore fallimentare della società Park and Leisure che gestiva lo zoo di Napoli. Da ricollocare i 300 animali ospiti della struttura. Appello dalla Regione e dal Comune a sostenere, con le visite al giardino zoologico, il sostentamento degli animali. SIVAE: "la circostanza evidenzia la necessità di ricorrere a medici veterinari con competenze specifiche".

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Evasori a chi? L’Agenzia delle Entrate ci ha risposto: “I veterinari non lavorano gratis”... A PAGINA 3

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio, sul ricorso congiunto di numerose associazioni di allevatori, ha ordinato la sospensione dell’ordinanza 22 marzo 2011. Il provvedimento prorogava di altri 24 mesi l’ordinanza 3 marzo 2009 concernente la tutela dell'incolumità pubblica dall'aggressione dei cani. Secondo i giudici, la proroga “appare motivata in ragione dello scadere dell’efficacia delle disposizioni cautelari” e del “permanere delle esigenze poste a presupposto di tale provvedimento”, tuttavia l’O.M. 22 marzo 2011 “non si limita a protrarre l’efficacia della precedente ordinanza ma interviene con modificazioni”. E inoltre “incide su una materia che appare disciplinata dalla Convenzione di Strasburgo, nonché dalla legge di ratifica del 2010, peraltro illustrate dalla Circolare del Ministro della Sanità 16.3.2011”. Non solo. Per il TAR sussistono “profili di contraddittorietà” “sia con la menzionata circolare interpretativa del Ministro della Sanità sia con quanto affermato dal Consiglio superiore di sanità nella seduta del 13.7.2011” (relatore prof. Casta-

gnaro). Sussistono anche “i presupposti per l’accoglimento della domanda cautelare anche con riferimento al pericolo di pregiudizio grave ed irreparabile in relazione in particolare agli aspetti zootecnici”. Un duro colpo all’impianto normativo che sorregge la prevenzione degli episodi di morsicatura attraverso la formazione dei proprietari e dei formatori e gli interventi successivi in caso di aggressione sotto il profilo della valutazione comportamentale del cane. Ma a cadere è soprattutto una sovrastruttura di norme sugli interventi chirurgici per finalità non terapeutiche per le quali è intervenuta nel frattempo una Legge dello Stato. Il Tar del Lazio cita espressamente la nota del Ministro della Salute Ferruccio Fazio che ha interpretato la legge di ratifica della Convenzione Europea disciplinando le eccezioni al divieto (che resta assoluto se la finalità è estetica) nel senso di ammettere, “in via eccezionale” la caudotomia, oltre che per finalità curative, anche “nell’interesse dell’animale”. A rilevare l’interesse dell’animale è sempre il medico veterinario “che se ne assume la responsabilità”.

NO ALLE RICHIESTE DELL’ONAOSI IL NOSTRO PAESE STA DIVENTANDO SEMPRE PIÙ IMPRESENTABILE. Ci criticano tutti ed i motivi li possiamo leggere o vedere ogni giorno sui mezzi d’informazione. La verità è che sembra ormai che il mondo politico ed istituzionale segua logiche ed interessi privati o personali dimenticandosi completamente di quelli dei cittadini e della collettività. Per quanto riguarda noi potremmo citare vari esempi: dall’IVA al 21% sulle prestazioni veterinarie e sugli alimenti per gli animali da compagnia, alla cancellazione del, sia pure minimo, recupero fiscale delle spese sanitarie per gli animali, alla eliminazione dei tariffari minimi, ecc. Questi appena accennati sono fatti recenti ma è bene ricordare come anni fa un colpo di mano del Presidente Onaosi aveva da un giorno all’altro, senza alcuna condivisione delle categorie interessate, reso obbligatoria anche per i liberi professionisti del settore sanitario l’adesione a questo ente. Il forte impegno dell’ANMVI era arrivato poi all’obbiettivo di far modificare la norma in Parlamento e farne dichiarare la incostituzionalità ottenendo così la decadenza dell’obbligo. In questi giorni migliaia di lettere dell’Onaosi sollecitano ai colleghi liberi professionisti i versamenti per gli anni in cui l’obbligo è rimasto in vigore. È una richiesta a nostro avviso illecita e certamente espressa solo come atto dovuto da parte del Consiglio di Amministrazione dell’ente ed alla quale si deve rispondere cestinandola o semplicemente scrivendo “no grazie” anche alla sollecitazione di fare il versamento come gesto di sostegno delle attività, sia pure apprezzabili, svolte dall’Onaosi. Riteniamo di poter essere liberi di fare beneficenza a chi vogliamo noi senza obblighi, ricatti o imposizioni.

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