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la VETERINARIA

PROFESSIONE

A.N.M.V.I.

ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI

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SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Anno 9, numero 37 dal 5 all’11 novembre 2012

Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano

Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. soc. cons. a R.L. - Cremona

OBBLIGO RC: A CHE PUNTO SIAMO?

BENESSERE E BIOSICUREZZA ANMVI IN POLONIA

ITALIA VERSO IL “NEGLIGIBLE BSE RISK”

UOMINI E ANIMALI ALLEATI CONTRO IL CANCRO

LA RISPOSTA SUL CANE MORTO NEL CATRAME

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ANCHE IL FISCO FA DANNI MORALI

BREVI FUKUSHIMA I pesci delle acque vicino alla centrale nucleare di Fukushima contengono livelli di radioattività troppo alti: consumo off limits per almeno dieci anni. Secondo la rivista Science, le specie più a rischio sono merluzzo, platessa, halibut, pollock, razza e sogliola.

SVIZZERA Niente controllo veterinario sulla carne di animali cacciati, destinata a ristoranti o macellerie. Lo chiede la Commissione sanità al Consiglio federale in fase di revisione della legge sulle derrate alimentari per migliorare la trasparenza delle ispezioni di ristoranti e gruppi alimentari. Auspicato pure un autocontrollo semplificato.

MAGHREB Libia e Tunisia hanno siglato un accordo per accrescere la collaborazione nel settore veterinario, contro la peste dei piccoli ruminanti e la febbre aftosa.

FOIE GRAS Stop alla vendita del foie gras in nome del benessere animale. La Coop eliminerà il prodotto che viene ottenuto tramite l'alimentazione forzata di oche e anatre, una “pratica illegale” - spiega Coop, già assegnataria del riconoscimento “Compassion in World Farming”. "Si andrà solo all'esaurimento delle scorte presenti nei magazzini".

GIURISPRUDENZA

La malpractice è danno esistenziale La negligenza professionale determina la risarcibilità morale per la morte del cane

API Non si farà il Comitato Tecnico per redigere il Manuale dell’Anagrafe Apistica. Il Ministero della Salute ha optato per la creazione di un gruppo tecnico presso la Direzione Generale di Sanità Animale.

SOTTOPRODOTTI Entrerà in vigore il 15 novembre la nuova disciplina sanzionatoria per la violazione delle norme stabilite dal Regolamento (CE) n. 1069/2009 sull’igiene e la sicurezza dei sottoprodotti di origine animale.

FIRMA Contro lo sfruttamento fiscale degli animali da compagnia

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PER 100.000 FIRME I MEDICI VETERINARI ISCRITTI AGLI ORDINI SONO PIÙ O MENO 29MILA E SAREBBE QUINDI BASTATO RACCOGLIERE TRE FIRME a testa per arrivare a 100mila, obiettivo che ANMVI si era posto lanciando la petizione da presentare al Governo per chiedere la riduzione dell’IVA sulle prestazioni veterinarie e sul petfood dal 21 al 10%, l’esenzione dall’IVA di alcune prestazioni di prevenzione veterinaria, l’aumento del massimale di detrazione fiscale delle spese veterinarie sino a 1000 euro e che le stesse riferite agli animali da compagnia, compreso il cavallo, vengano tolte dal redditometro. 100mila firme è quindi un obiettivo possibile e neppure troppo ambizioso se ci fosse la collaborazione di tutti i Medici Veterinari, collaborazione che ci permetterebbe una volta tanto di fare bella figura come categoria professionale permettendoci di presentarci al Presidente del Consiglio ed ai Ministri competenti, quello di Economia e Finanze e quello della Salute, con richieste logiche e realizzabili sostenute da migliaia di Medici Veterinari, operatori del settore, proprietari di animali. 100mila firme non passano inosservate neppure ad un Governo che certamente non ha interessi elettorali ma non può neppure ignorare le esigenze del 40% delle famiglie italiane che ospitano decine di milioni di animali da compagnia e che spesso si trovano in difficoltà nel garantire loro la salute ed il benessere necessari. Siamo ancora lontani dal nostro obiettivo. Nel momento in cui andiamo in stampa con la rivista siamo a quasi 33.500 firme, non sono poche, ma ne mancano ancora molte, e per questo risollecitiamo tutti i colleghi ad uno sforzo ulteriore per darci la possibilità di avere un forte sostegno alle nostre richieste. Tutti insieme ce la possiamo fare.

Se per i Giudici di Pace (e la Cassazione) il rapporto tra animale e padrone è "una di quella attività realizzatrici della persona tutelate dall'articolo 2 della Costituzione", tassare questo rapporto è ancora più grave. La schizofrenia del Legislatore nazionale rasenta l’ipocrisia quando da un lato fa mostra di innalzare ai massimi livelli di considerazione giuridica il rapporto uomo-animale e dall’altro sfrutta questo rapporto per trarne vantaggio fiscale. La sentenza di Dolo - di cui rendiamo dettagliatamente conto su questo numero - esemplifica alla perfezione come anche la giurisprudenza sia orientata a scomodare persino la Costituzione Italiana per riconoscere il danno morale. La perdita dell’animale d’affezione - oltre che dalla Legge 281/91 (e non rifacciamo il solito il ritornello che era una bella legge inapplicata) troverebbe il suo fondamento esistenziale nei principi fondamentali della Carta Costituzionale. I toni si fanno sempre più altisonanti, salvo poi deridere “il cane di Brunetta”, considerare le spese veterinarie non meritevoli di detrazione e di riconoscimento sanitario. Per non dire come questo rapporto costituzionalmente tutelato in nome dei più no-

bili sentimenti per gli animali finisca nel redditometro come indicatore di evasione fiscale o sia tassato come la filatelia, più di una messa in piega (con rispetto parlando). Dove sono tutti i parlamentari che si stracciano le vesti in pubblico per la salute e il benessere animale? Cosa dice il Ministero delle Finanze dopo aver indicato in Parlamento proprio la detraibilità fiscale (risposta del Sottosegretario Ceriani all’On. Giammanco) come esempio della considerazione che ha il Fisco per gli animali da compagnia? Abbiamo raccolto più di 30 mila firme, un numero da far impallidire tante altre petizioni sponsorizzate dalla politica. Non abbiamo intenzione di far pagare ai proprietari anni di sprechi e riparti finanziari per nulla trasparenti dei fondi della 281. Pensiamo che l’IVA al 23 percento sulle cure veterinarie sia immorale, che non riconoscere l’esenzione alla prevenzione veterinaria sia un danno morale perpetrato da quello stesso Stato che il Giudice di Dolo cita nella sua sentenza. Per chi non lo ricordasse, l’articolo 2 della Costituzione dice che la Repubblica “richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale”.

Salute risparmio

e

Fondo Sanitario A.N.M.V.I. A.N.M.V.I


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RC professionale Legale

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Non si garantisce il risultato, ma si risponde di negligenza Riconosciuto il danno morale: il Labrador retriever vale di più del suo prezzo non avesse evacuato. Ma il giorno dopo il cane moriva”. L’esame autoptico, del resto, “poteva verificare che gli intestini portavano i segni della peritonite provocata da schegge di ossa ingerite qualche giorno prima”. Dunque per il Giudice “non può quindi che affermarsi la responsabilità professionale”.

IL DANNO MORALE Quanto al danno morale da perdita di un animale di affezione, il Giudice di Pace si è rifatto alla Cassazione (sentenza n. 4493/2009), che - a sezioni semplici e non unite - ha riconosciuto l’ammissibilità e la sua liquidazione ritenendo che, “laddove il pregiudizio permanga nei limiti del giudizio di equità, nessuna limitazione può essere apposta alla liquidazione del danno non patrimoniale, essendo il giudizio medesimo svincolato dai limiti norma-

tivi tradizionalmente imposti alla decisione secondo rito”. Ma per il Giudice di Dolo, “la risarcibilità del preteso danno morale, deriva anche dalla normativa in materia (cfr.Legge281/1991) dalla cui lettura si ricava come lo Stato sia consapevole del particolare legame che si instaura tra animale e padrone, rapporto che non può essere limitato al solo profilo affettivo tra proprietario e bene”. Pertanto “non vi è dubbio” - conclude il Giudice - che il rapporto tra animale e padrone debba inquadrarsi in una di quelle attività realizzatrici della persona cui la stessa carta Costituzionale, con la previsione dell’art. 2, mostra di dare adeguata tutela. Ne deriva, pertanto, la risarcibilità del danno non patrimoniale da perdita dell’animale di affezione nel caso in cui la perdita dell’animale sia riconducibile a mero fatto colposo”. ■

RESPONSABILITÀ PROFESSIONALE: A CHE PUNTO SIAMO? ’obbligo di stipula di una polizza assicurativa, a copertura dei danni provocati nell’esercizio di una professione sanitaria (veterinaria compresa), è stato differito di un anno. Il Ministro della Salute Renato Balduzzi ha accolto le richieste della Federazione dei Medici, sia quelle sul rinvio dell’obbligo al 13 agosto 2013 sia quelle riguardanti gli aspetti normativi della responsabilità. In particolare, è già in vigore la disposizione secondo la quale “l’esercente la professione sanitaria che nello svolgimento della propria attività si attiene a linee guida e buone pratiche accreditate dalla comunità scientifica non risponde penalmente per colpa lieve”. Resta fermo l’obbligo di risarcimento per fatto illecito (articolo 2043 del Codice Civile), ma il giudice “anche nella determinazione del risarcimento del danno, tiene debitamente conto della condotta” secondo buone pratiche. Il quadro normativo non è definito. Entro il 30 giugno 2013, con un decreto del Presidente della Repubblica da emanarsi su proposta del Ministro della salute, saranno disciplinate le procedure e i requisiti minimi dei relativi contratti, al fine di agevolare l’accesso alla copertura assicurativa agli esercenti le professioni sanitarie. Il Decreto determinerà i casi nei quali, sulla base di definite categorie di rischio professionale, prevedere l’obbligo, in capo ad un fondo appositamente costituito, di garantire idonea copertura assicurativa agli esercenti le professioni sanitarie. Il fondo, assegnato ad un gestore da individuare, viene finanziato dal contributo dei professionisti che ne facciano espressa richiesta, in misura definita in sede di contrattazione collettiva, e da un ulteriore contributo a carico delle imprese autorizzate all’esercizio dell’assicurazione per danni derivanti dall’attività medico-professionale. Un altro aspetto è la disdetta della polizza quando il professionista sia ricorso più volte alla liquidazione: i contratti di assicurazione dovranno essere stipulati anche in base a condizioni che dispongano

L olo (Venezia). Nel dicembre del 2010, il proprietario di un cane femmina di razza Labrador Retriever, sì è rivolto al Giudice di Pace per accertare la responsabilità del medico veterinario curante e chiedere un risarcimento per danno patrimoniale e morale. I fatti risalgono ad un anno prima, quando il cane, Camilla, si dimostrava improvvisamente poco vitale ed apatico. Il medico veterinario “senza visitare l’animale, consigliava una blanda terapia a base d’olio di vaselina, ritenendo che il cane fosse affetto da problemi gastro-intestinali. La mattina seguente il cane decedeva poco prima di giungere presso l’ambulatorio veterinario”. L’8 ottobre del 2012 è arrivata la sentenza: “Deve ritenersi risarcibile il danno non patrimoniale per la morte dell’animale di affezione dovuta un mero fatto colposo ascrivibile alla negligenza del veterinario che non riconosce la patologia di cui risulta affetto il cane, deceduto poco dopo”.

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RISPONDE LA CLINICA Il Giudice ha emesso condanna al pagamento di 3.420 euro oltre alla rivalutazione monetaria e agli interessi sulla somma di 920 euro (“non v’è dubbio che egli - il proprietario, ndr - debba essere ristorato del danno patrimoniale corrispondente alla somma che egli aveva pagato per l’acquisto dell’animale”). A rispondere del danno patito è la clinica presso la quale lavora il veterinario associato responsabile del decesso.

IL CTU Per l’accertamento della responsabilità professionale è stato nominato un CTU, “il quale ha avuto modo di esaminare altresì le immagini scansionate in sede dì esame autoptico, ha chiaramente affermato che il medico dott. ha eseguito una visita superficiale non sufficiente ad emettere una diagnosi accurata, sottolineando come un’analisi più attenta e

precisa dell’animale avrebbe consentito che esso non decedesse, anche perché il cane già da alcuni giorni era in preda ad una patologia addominale che avrebbe dovuto condurre il veterinario a non sottovalutare i sintomi e a visitarlo con accuratezza”.

PRESTAZIONE “DI MEZZI” Il Giudice ha richiamato la giurisprudenza (ad es. Cass. Civ. 24/11/2003 n. 17871), secondo la quale la responsabilità del medico veterinario si inquadra in quella del prestatore d’opera disciplinato dall’art. 2236 del Codice Civile: “detta norma prevede che qualora la prestazione medica richiesta implichi la soluzione di problemi tecnici di speciale difficoltà, il prestatore d’opera risponde dei danni solo In caso di dolo o colpa grave. L’obbligazione del veterinario sì configura quindi come un’obbligazione di mezzi, per la quale il professionista non può garantire il risultato ad eccezione di interventi o cure di facile esecuzione.

LA NEGLIGENZA Tuttavia, lo stesso articolo 2236 distingue l’ipotesi in cui l’errore del professionista, chiamato a risolvere problemi tecnici di particolare gravità, derivi da dolo o colpa grave da quella in cui il medesimo dipenda da colpa lieve. A tale ultimo proposito, il Giudice ha ricordato che “la giurisprudenza attribuisce la responsabilità anche per colpa lieve per gli episodi colposi riconducibili a imprudenza e negligenza del curante. Orbene, alla luce dell’istruttoria svolta, non pare possa dubitarsi sul fatto che il Dott. abbia tenuto un comportamento irresponsabile, superficiale e imperito causando, con il suo atteggiamento omissivo, il decesso dell’animale: egli, infatti, reso edotto dal proprietario in merito allo stato di salute dell’animale (problemi di stipsi), si limitava a consigliare una terapia seppur non inadeguata, perfettamente inutile per la gravità della malattia da cui l’animale era afflitto (peritonite), invitando a portare l’animale presso l’ambulatorio il giorno dopo, nel caso in cui

alla scadenza la variazione in aumento o in diminuzione del premio in relazione al verificarsi o meno di sinistri e subordinare comunque la disdetta della polizza alla reiterazione di una condotta colposa da parte del sanitario accertata con sentenza definitiva. La copertura sarà obbligatoria “per tutte le strutture sanitarie pubbliche e private” per danni “cagionati dalla condotta colposa degli operatori sanitari o da condotte colpose degli amministratori della struttura per carenze organizzative o di presidi”. Il danno biologico (ovvero la lesione dell’interesse, costituzionalmente garantito, all’integrità fisica della persona) sarà risarcito sulla base delle tabelle contenute nel Codice delle assicurazioni private. Per il Servizio sanitario nazionale e i rapporti di convenzione, il DPR dovrà fare un passaggio in Conferenza Stato-Regioni. Infine, gli albi dei consulenti tecnici d’ufficio (CTU) devono essere aggiornati, al fine di garantire, oltre a quella medico legale, una idonea e qualificata rappresentanza di esperti delle discipline specialistiche dell’area sanitaria anche con il coinvolgimento delle società scientifiche, tra i quali scegliere per la nomina tenendo conto della disciplina interessata nel procedimento. Il DPR sarà emanato di concerto con i Ministeri delle Finanze e dello Sviluppo, sentite l’Associazione nazionale fra le imprese assicuratrici (ANIA) e le Federazioni degli Ordini delle professioni sanitarie. Sarà questo Decreto ad attuare l’obbligo per il professionista di stipulare “idonea assicurazione per i rischi derivanti dall’esercizio dell’attività professionale”, obbligo inteso “a tutela del cliente”. Ad obbligo vigente, al momento dell’assunzione dell’incarico il professionista dovrà comunicare al cliente “gli estremi della polizza stipulata per la responsabilità professionale e il relativo massimale”. Ad oggi dunque la copertura assicurativa è ancora facoltativa, pur essendo ampiamente raccomandabile come la giurisprudenza insegna...


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Benessere e Biosicurezza: elementi fondamentali Invitata in Polonia ANMVI ha illustrato il tema della biosicurezza e della formazione veterinaria (pubblica e privata) alla luce dei cambiamenti nel contesto istituzionale italiano ed europeo

l 12 e 13 Ottobre si è svolto a Lomza, una cittadina ad un centinaio di kilometri da Varsavia ed il più grande distretto agro alimentare del paese, il 3° Congresso Nazionale Buiatrico della Polonia, dedicato al tema del benessere e della biosicurezza in allevamento. La Società delle Scienze Veterinarie che ha sede in quella città lo ha organizzato invitando relatori da diverse nazioni straniere ed ANMVI, che ha da anni un protocollo di cooperazione con la Società, rappresentando in quell’occasione l’Italia e la realtà dei problemi sul tappeto nel nostro paese. Numerose le presentazioni e le testimonianze, anche straniere, che hanno trattato questo tema, includendo nelle loro trattazioni anche aspetti collegati all’etica ed alle questioni legali, sempre spinose e piene di insidie per gli operatori o per i tecnici del settore. L’asse portante della discussione però si è incentrato su due filoni di argomenti: le malattie condizionanti il benessere degli animali da reddito e le ricadute sulle prospettive di cambiamento nel panorama pro-

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fessionale dell’Europa a 27. In quell’occasione ANMVI ha portato a testimonianza il lavoro che sta facendo il nostro paese, incentrando la relazione su tre elementi di discussione: la formazione veterinaria, il ruolo del veterinario ispettore ed i suoi rapporti di collegamento col buiatra e la figura del Veterinario aziendale di fiducia. La formazione del veterinario e l’interazione tra l’ispettore ed il veterinario aziendale sono stati i temi su cui si è accesa la curiosità dei partecipanti, oltre un centinaio giunti da diversi paesi europei in aggiunta a numerosi colleghi che in Polonia si dedicano alla clinica degli animali da reddito. Innanzitutto è preoccupazione ovunque il grosso limite di conoscenza dell’ispettore quando deve decidere se licenziare al consumo una carcassa assicurando al consumatore che nessun “residuo” minerà la sua salute! Fino a pochi anni fa la maggiore preoccupazione dei veterinari in catena di macellazione era quella di garantire l’assenza di microrganismi zoonotici; oggi la situazione è profondamente cambiata. Molto più subdole le malattie, molto più pericolosi i trattamenti e soprattutto l’assenza di residui nelle carni. È per questo che immediatamente la discussione principale è girata attorno a quest’ultimo aspetto e numerose sono state le domande e le testimonianze scaturite. Uno dei punti di maggior debolezza, forse il più importante e condiviso dalla maggioranza dei presenti, è la scarsa preparazione del veterinario ispettore di fronte ad un sistema di allevamento che in ogni paese si è fatto così complesso quanto a lui sconosciuto o quasi. Di conseguenza fragile appare la sua posizione quando egli deve garantire l’assenza di ricadute negative sulla salute del consumatore; tutto ciò diventa ancora più debole nella condizione in cui un giovane collega si affaccia alle prime armi della professione! Il giovane veterinario, senza esperienza, si trova spesso di fronte a centinaia di caracasse da valutare, senza aver mai messo piede talvolta in un macello e con una “storia” dell’animale o dell’alleva-

mento praticamente tanto scarsa quanto poco utile a delineare un quadro di giudizio chiaro e completo! E se la valutazione visiva poteva un tempo es-

sere più di aiuto, quale ausilio può derivare da una conoscenza superficiale sulla provenienza dell’animale o sul “processo” produttivo che l’animale ha subito? Ci sono oggi strumenti in grado di far luce sul complesso sistema dell’allevamento moderno, sull’azienda di provenienza e sulle condizioni in cui è stato allevato, alimentato e trasportato il soggetto? Anche in questa sede la risposta è stata unanimemente molto dubbia se non sfavorevole, non solo in Italia ma anche in tutti i paesi europei, anche e soprattutto in riferimento alle “Informazioni sulla Catena Alimentare”, poco più di un duplicato del documento di accompagnamento degli animali al macello. E la stessa cosa avviene più o meno anche per altri prodotti, come il latte munto quotidianamente. Ecco allora che è venuta avanti anche là la proposta di una figura nuova di veterinario buiatra, più responsabilizzato e maggiormente orientato a fornire supporto al collega dell’area pubblica. A tale proposito molto interesse ha suscitato la figura del Veterinario Aziendale di Fiducia, che Ministero della Salute italiano, AIA, ANMVI e FNOVI hanno appena lanciato nel nostro paese. Solo una figura di questo genere, che vive la realtà quotidiana dell’allevamento, che si rende responsabile sostanziale dei trattamenti e delle cure dell’animale in vita, può fornire tutte le informazioni necessarie a tranquillizzare il collega ispettore che licenzia una carcassa al consumo con tutte le garanzie per il consumatore finale. ■

ALIMENTI SICURI E CONTAMINANTI CHIMICI: UN DECALOGO onosci, Riduci, Previeni: Decalogo sugli Interferenti Endocrini” per limitare i rischi di una serie di contaminanti chimici. Il decalogo - ora disponibile sul sito del Ministero dell’Ambiente - è stato presentato il 23 ottobre dal Ministro dell’Ambiente Corrado Clini durante un convegno dedicato all’informazione al pubblico sulle sostanze chimiche a cui ha preso parte il Ministero della Salute (Silvio Borrello, Direttore Generale della Sicurezza Alimentare del Ministero della Salute, Giuseppe Ruocco, Direttore Generale della Prevenzione) e l’ISS (Alberto Mantovani, Dipartimento di Sanità Pubblica Veterinaria e Sicurezza Alimentare). L’obiettivo dell’iniziativa, realizzata in

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collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità, è di limitare i rischi di una serie di contaminanti chimici che è frequente incontrare nella vita quotidiana. Tra questi, vi sono sostanze molto note, come la diossina, il cadmio, l’arsenico, il bisfenolo A, i parabeni o gli ftalati, ma anche meno conosciute, come Pfos e Pfoa, presenti nel rivestimento delle padelle antiaderenti, in alcuni materiali domestici e persino nel pesce. Tutti questi componenti chimici, chiamati interferenti endocrini (Ie), «possono influenzare negativamente lo sviluppo, la crescita, la riproduzione e il comportamento», provocando, anche a basso dosaggio, conseguenze sul comportamento infantile, la fertilità, la tiroide e sull’incidenza di specifici tumori.


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6 Attualità Mangimi

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Avviate le procedure per il riconoscimento “negligible BSE risk”

LA QUALITÀ DEI MANGIMI SVILUPPA LA ZOOTECNIA DA LATTE

Nel 2013 l’OIE si pronuncerà sul riconoscimento dei Paesi indenni da BSE antenere il livello di competitività e garantire la disponibilità di cibo. L’alimentazione animale, come fattore di salute e di sicurezza alimentare, si inserisce a pieno titolo in questo quadro macro-economico. Se ne è parlato il 6 novembre al convegno L’alimentazione animale nell’Unione Europea: fattore di salute e sicurezza alimentare, organizzato da NFI - Nutrition Foundation of Italy, in collaborazione con Assalzoo, e ospitato dall’ANMVI nella sede cremonese di Palazzo Trecchi. Siamo di fronte ad “un problema strategico - ha dichiarato Romano Marabelli, Capo Dipartimento della Sanità Pubblica Veterinaria e della Sicurezza degli Alimenti del Ministero della Salute - un problema che da economico potrebbe anche diventare sociale, se non sapremo modificare il sistema di sviluppo e di produzione di alimenti”. Per farlo, è necessario “individuare tutte le tecnologie utili alle produzioni e valutarle con indipendenza”. “Il sistema delle produzioni agricole e delle materie prime destinabili all’alimentazione umana e animale oggi soffre di strabismo”, ha di-

ispetto alla produzione complessiva di mangimi, quelli destinati all’allevamento bovino si attestano, con il 26%, al secondo posto in ordine di importanza dopo quelli destinati all’avicoltura (quasi il 40%) e prima di quelli per suini (circa il 24%). Gli ultimi dati disponibili sull'allevamento bovino relativi al 2011 mettono in evidenza timidi segnali di ripresa, che si spera possano essere confermati nel 2012: nell’ultimo anno, infatti, il patrimonio nostrano di bovini ha interrotto il trend negativo, facendo segnare un leggero aumento delle consistenze rispetto all'anno precedente (+1,1%), attestandosi a 5.898.000 capi, all’interno del quale le vacche da latte rappresentano circa il 30% del totale. La produzione italiana di latte (undici milioni di tonnellate di latte l’anno) copre circa il 60% del fabbisogno interno, a fronte di un consumo complessivo di prodotti lattiero-caseari (latte pastorizzato e UHT, formaggi, yogurt) pari a circa 18 milioni di tonnellate in equivalente latte. La zootecnia da latte rappresenta una fetta molto importante della produzione agroalimentare italiana, nonostante il grave momento di crisi economica e il calo della domanda interna. L'Associazione Nazionale tra i Produttori di Alimenti Zootecnici, evidenzia che i dati sulla produzione dei mangimi per bovini da latte hanno fatto registrare, nel 2011, un incremento del 2% rispetto al 2010, nonostante le generali difficoltà del settore. «Questo aumento di produttività - commenta l'Associazione - si è verificato in un momento difficile in cui nonostante i prezzi delle materie prime siano arrivati a toccare ai massimi storici, le aziende mangimistiche hanno cercato in ogni modo di contenere i costi dei prodotti finali». (fonte: Assalzoo)

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Il Capo Dipartimento Romano Marabelli alla conferenza NFI-Assalzoo ospitata dall’ANMVI il 6 novembre. Al tavolo dei relatori, da sinistra Andrea Poli (NFI - Nutrition Foundation of Italy). Lorenzo Morelli (Università Cattolica Sacro Cuore) Giancarlo Belluzzi (Vice Presidente ANMVI) e Alberto Allodi (Presidente Assalzoo).

chiarato Marabelli, “perché da un lato abbiamo regolamenti rigorosissimi, a volte addirittura incoerenti con le valutazioni delle autorità scientifiche - ha affermato - dall’altro si spendono risorse economiche per acquisire prodotti”. Il riferimento è prima di tutto ai pareri dell’EFSA, la massima autorità scientifica europea per la sicurezza alimentare, presente ai lavori congressuali nella persona di Vittorio Silano, ma anche all’Istituto Superiore di Sanità, in sala con Alberto Mantovani. Servono approfondimenti sugli aspetti scientifici e regolatori in materia di igiene dei mangimi, dall’immissione sul mercato all’uso dei mangimi geneticamente modificati, in un quadro di equilibri ben delineati negli interventi di indirizzo del Presidente di Assalzoo, Alberto Allodi, Lorenzo Morelli (Università Cattolica Sa-

cro Cuore) e Andrea Poli (NFI - Nutrition Foundation of Italy). Il dibattito in corso - moderato dal Vicepresidente ANMVI Giancarlo Belluzzi - porta dritto ai sottoprodotti di origine animale, sui quali l’Italia si mantiene su una posizione “completamente contraria all’apertura verso il loro utilizzo nei ruminanti, mantenendo saldi per le altre categorie animali requisiti igienico sanitari ineccepibili”. A questo riguardo, Marabelli ha riferito alla platea che anche l’Italia ha avviato la procedura di riconoscimento di Paese indenne da BSE (Negligible BSE risk), passando alla prima categoria OIE per status sanitario nei riguardi della BSE. Oggi l’Italia - come i maggiori Stati membri della UE- è considerata Paese a “rischio BSE controllato”. “Abbiamo dati confortanti - ha concluso Marabelli potremmo rientrare nella prima categoria, fra gli Stati autorizzati a non distruggere una parte degli scarti delle lavorazioni animali”. ■

STATUS OIE PER BOVINE SPONGIFORM ENCEPHALOPATHY Negligible BSE risk Argentina

Denmark

Panama

Australia

Finland

Paraguay

Austria

Iceland

Peru

Belgium

India

Singapore

Brazil

New Zealand

Sweden

Chile

Norway

Uruguay

Colombia

Controlled BSE risk Canada

Ireland

Netherlands

Chinese Taipei

Italy

Nicaragua

Croatia

Japan

Poland

Cyprus

Korea (Rep. of)

Portugal

Czech Republic

Latvia

Slovak Republic

Estonia

Lichtenstein

Slovenia

France

Lithuania

Spain

Germany

Luxembourg

Switzerland

Greece

Malta

United Kingdom

Hungary

Mexico

United States of America

Status aggiornato alla RESOLUTION No. 16 (80th General Session May 2012)


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Eventi Veterinari

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SICIV

SIMUTIV

SOCIETÀ ITALIANA DI CITOLOGIA VETERINARIA

SOCIETÀ ITALIANA DI MEDICINA D’URGENZA E T ERAPIA I NTENSIVA V ETERINARIA

TECNICHE DIAGNOSTICHE AVANZATE IN CORSO DI LINFOADENOPATIA: QUANDO L’ESAME CITOLOGICO NON BASTA Incontro aperto ai soci Domenica 25 Novembre 2012, Cremona, Palazzo Trecchi

12.30 14.00

15.30 16.00 17.00

RELATORI Stefano Comazzi, Milano - Fulvio Riondato, Torino - Silvia Rossi, Milano PROGRAMMA SCIENTIFICO 8.30 Registrazione dei partecipanti 9.00 Il linfoma: quando la citologia è utile e quando (forse) non basta S. Comazzi 9.45 Linfoadenopatie reattive: c’è qualcosa in più oltre alla citologia? S. Rossi 10.30 Pausa 11.00 Tecniche avanzate: Immunofenoti-

QUANDO L’EMERGENZA È AUTENTICA E L’INTERPRETAZIONE DEI DATI NON È SEMPLICE Domenica 25 Novembre 2012 Cremona, Palazzo Trecchi

pizzazione (citometria a flusso, immunocitochimica, immunoistochimica) e clonalità - F. Riondato Pausa pranzo Dal quadro citologico dubbio alla diagnosi (quasi?) certa con l’aiuto delle tecniche diagnostiche avanzate. Casi clinici interattivi S. Comazzi, F. Riondato, S. Rossi Rassegna stampa Casi clinici a cura dei soci SICIV Chiusura dei lavori

ISCRIZIONE L’incontro è gratuito per tutti i soci SICIV/SIONCOV in regola con l’iscrizione 2012. NON è necessaria la pre-iscrizione. Presentarsi in sede congressuale per la registrazione. QUOTE DI PARTECIPAZIONE (COMPRENSIVE DI IVA 21%) Soci SICIV/SIONCOV 2012: GRATUITO Soci SCIVAC: € 90,00 Non soci: € 180,00 INFORMAZIONI Segreteria Società Specialistiche SCIVAC Tel. 0372 403509 - Fax 0372 457091 E-mail: socspec@scivac.it

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14.45 Complicazioni in corso di epatopatia - P. Ruggiero 15.30 Coagulopatie: una diagnosi difficile - P. Ruggiero 16.30 Domande e discussione 17.00 Chiusura dei lavori ISCRIZIONE L’incontro è gratuito per tutti i soci SIMUTIV in regola con l’iscrizione 2012. NON è necessaria la pre-iscrizione. Presentarsi in sede congressuale per la registrazione. RELATORI Pietro Ruggiero, Roma - Andrea Zatelli, Reggio Emilia PROGRAMMA SCIENTIFICO 8.30 Registrazione dei partecipanti 9.00 Arf oligurica/anurica: riconoscerla e trattarla - A. Zatelli 10.00 La cistite idiopatica nel gatto A. Zatelli 11.00 Pausa 11.30 Dialisi, quando e perché - A. Zatelli 12.30 Pausa pranzo 14.00 Danno epatobiliare: i sintomi occulti - P. Ruggiero

QUOTE DI PARTECIPAZIONE (COMPRENSIVE DI IVA 21%) Soci SIMUTIV 2012: GRATUITO Soci SCIVAC: € 90,00 Non soci: € 180,00 INFORMAZIONI Segreteria Società Specialistiche SCIVAC Tel. 0372 403509 - Fax 0372 457091 E-mail: socspec@scivac.it

SINVET SOCIETÀ ITALIANA DI NEUROLOGIA VETERINARIA

FSA

FONDAZIONE SALUTE ANIMALE

CORSO DI BASE PER IL CONTROLLO DELLE MALATTIE OCULARI EREDITARIE DAL 18 AL 20 GENNAIO 2013

la diagnostica per immagini alla neuropatologia C. Cantile, C. Falzone 16.30 Pausa 17.00 Casi clinici a cura dei soci SINVet 18.00 Assemblea annuale SINVet

Palazzo Trecchi - Cremona Prof. Claudio Peruccio Med Vet, Dipl ECVO, SCMPA, Torino RELATORI Dott. Giovanni Barsotti Med Vet, Dr Ric, SCMPA, Università degli Studi di Pisa Dott.ssa Manuela Crasta Med Vet, Dipl ECVO, Bologna Dott. Nunzio D’Anna Med Vet, Dipl ECVO, Dr Ric, Roma Dott.ssa Cristina Giordano Med Vet, Torino Dott.ssa Chiara Giudice Med Vet, Phd, Dipl ECVP, DIVET, Università degli Studi di Milano Dott. Adolfo Guandalini Med Vet, Dipl ECVO, Dr Ric, Roma Dott. Domenico Multari Med Vet, Dr Ric, SCMPA, Treviso Prof. Claudio Peruccio Med Vet, Dipl ECVO, SCMPA, Torino Prof. Michele Polli Med Vet, Phd, Università degli Studi di Milano Dott.ssa Antonella Rampazzo Med Vet, Phd, Dipl ECVO, Torino Dott. Gianluca Rovesti Med Vet, Dipl. ECVS, Clinica Miller - Cavriago

Corso di base per il controllo delle malattie oculari ereditarie Cremona, 18-19 gennaio 2013 OBIETTIVI DEL CORSO DI BASE Fornire ai medici veterinari interessati l’informazione di base indispensabile per intraprendere un percorso di apprendimento relativo al settore delle malattie oculari ereditarie. Indicare le tappe successive per raggiungere adeguati livelli di competenza per sottoporsi agli esami di verifica per il Panel Italiano FSA.

Corso propedeutico agli esami per il Panel Italiano FSA Cremona, 20 gennaio 2013 OBIETTIVI DEL CORSO AVANZATO Fornire a chi ha già una specifica competenza nel settore delle malattie oculari ereditarie le informazioni indispensabili per pianificare lo studio ai fini degli esami di verifica.

Controllare la propria preparazione mediante autovalutazione esaminando numerosi quadri clinici presentati dai relatori e/o da iscritti al corso.

PROGRAMMA SCIENTIFICO VENERDÌ 18 GENNAIO 2013 9.00 La riproduzione selezionata ENCI ed il controllo delle malattie oculari ereditarie. Protocollo per l’accesso al Panel Italiano FSA (C. Peruccio) 9.30 Aspetti di genetica delle patologie oculari ereditarie (M. Polli) 10.30 Pausa caffè 11.00 Basi di embriologia, sviluppo dell’occhio ed embriogenesi delle malformazioni oculari ereditarie (C. Peruccio) 11.45 Malattie ereditarie degli annessi e della cornea (N. D’Anna - D. Multari) 12.30 Pausa pranzo 14.00 Malattie ereditarie del tratto uveale (A. Guandalini) 14.45 Anomalie del legamento pettinato / glaucoma (A. Guandalini) 15.30 PPM/Peters’ anomaly - PHTVL / PHPV (C. Peruccio) 16.15 Pausa caffè 16.45 Malattie ereditarie della lente (N. D’Anna, A. Rampazzo) 17.30 Test genetici (M. Polli) 18.00 Discussione e interpretazione di quadri clinici relativi agli argomenti della giornata ed autovalutazione (G.L. Rovesti, C. Peruccio) 19.00 Termine del programma del primo giorno SABATO 19 GENNAIO 2013 Malattie ereditarie della retina Displasia (N. D’Anna) Sindrome dell’occhio del Collie (D. Multari) 9.30 Le PRA ad insorgenza precoce (M. Crasta) 10.00 Pausa caffè 10.30 Le PRA ad insorgenza tardiva (M. Crasta) 11.00 Altre retinopatie degenerative ereditarie (C. Peruccio) 11.30 Alterazioni ereditarie del nervo ottico (C. Peruccio) 8.30 9.00

12.00 Discussione 12.30 Pausa pranzo 14.00 Test genetici per le malattie della retina (M. Polli) 14.30 Correlazioni clinico-patologiche delle più importanti malattie oculari ereditarie (C. Giudice) 15.30 Oculopatie ereditarie rilevate in Italia negli anni 2009-2012 • Il punto di vista epidemiologico (G. Barsotti, C. Giordano, A. Guandalini) • Il punto di vista genetico (M. Polli) 16.30 Pausa caffè 17.00 Discussione e interpretazione di quadri clinici relativi agli argomenti della giornata ed autovalutazione (G.L. Rovesti, C. Peruccio) 19.00 Termine del programma del secondo giorno DOMENICA 20 GENNAIO 2013 Corso propedeutico agli esami di verifica per l’accesso al Panel Italiano FSA-HED (domenica in comune con corso base) 8.30 Le prove di esame per il Panel Italiano FSA e quelle richieste per il Panel ESE dell’ECVO: • competenza teorica • riconoscimento di quadri clinici • prove pratiche (C. Peruccio) 9.15 La certificazione secondo i protocolli FSA. Verso una valutazione uniforme (C. Peruccio) 10.00 Pausa caffè 10.30 Discussione e interpretazione di immagini relative a quadri clinici controversi ed autovalutazione (G.L. Rovesti, C. Peruccio) 12.00 Discussione 12.30 Termine del corso L’ISCRIZIONE COMPRENDE • Attestato di frequenza • Coffee break e light lunch offerti PER INFORMAZIONI Segreteria FSA - Elena Bonetti Via Trecchi, 20 - 26100 Cremona Tel. 0372/403511 - Fax 0372/457091 E-mail: info@fondazionesaluteanimale.it www.fondazionesaluteanimale.it

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Sabato 1 e Domenica 2 Dicembre 2012 Cremona, Palazzo Trecchi

CORSO PROPEDEUTICO AGLI ESAMI DI VERIFICA PER L’ACCESSO AL PANEL ITALIANO FSA-HED DOMENICA 20 GENNAIO IN COMUNE CON IL CORSO BASE

DIRETTORE DEL CORSO

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ARGOMENTI DI NEUROLOGIA FELINA Aperto ai soci SIMEF

In collaborazione con

RELATORI Massimo Baroni, Pistoia - Walter Bertazzolo, Pavia - Pietro Calò, Bologna - Carlo Cantile, Pisa - Daniele Corlazzoli, Roma Cristian Falzone, Hertfordshire (UK) - Federico Fracassi, Bologna - Gualtiero Gandini, Bologna - Stefania Gianni, Milano Maria Teresa Mandara, Perugia PROGRAMMA SCIENTIFICO Sabato 1 Dicembre 2012 8.30 Registrazione dei partecipanti 9.15 Il gatto che cammina male: problema ortopedico o neurologico? D. Corlazzoli 10.00 I disturbi neurologici della minzione del gatto - S. Gianni 10.45 Pausa 11.15 FIP e malattie infiammatorie del SNC del gatto - G. Gandini 12.00 Neurologia e diagnostica di laboratorio: FIP e altro…. - W. Bertazzolo 12.45 Domande e discussione 13.00 Pausa pranzo 14.30 II diabete nel gatto. Quel che c’è da sapere oltre alla polineuropatia - F. Fracassi 15.15 Malattie intracraniche del gatto: dal-

Domenica 2 Dicembre 2012 9.15 Casi clinici a cura dei soci SINVET 10.15 Neurochirurgia del gatto: viaggio nel trattamento dei meningiomi e altre curiosità M. Baroni 11.00 Pausa 11.30 Il linfoma del Sistema Nervoso nel gatto - P. Calò, M. T. Mandara 12.30 Domande e discussione 13.00 Chiusura dei lavori ISCRIZIONE L’incontro è gratuito per tutti i soci SINVET/SIMEF in regola con l’iscrizione 2012. NON è necessaria la pre-iscrizione. Presentarsi in sede congressuale per la registrazione. QUOTE DI PARTECIPAZIONE (COMPRENSIVE DI IVA 21%) Soci SINVET/SIMEF 2012: GRATUITO Soci SCIVAC: € 120,00 Non soci: € 240,00 INFORMAZIONI Segreteria Società Specialistiche SCIVAC Tel. 0372 403509 - Fax 0372 457091 E-mail: socspec@scivac.it


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8 Eventi Veterinari

VETERINARIA 37 | 2012

Organizzato da

SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIA SOCIETÀ FEDERATA ANMVI SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER EQUINI SOCIETÀ FEDERATA ANMVI

th

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n itio ed

EV Soc Cons ARL è una Società con sistema qualità certificato ISO 9001:2008

DEADLINE FOR REGISTRATION NOVEMBER 15th 2012

DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC UMBRIA "IL PAZIENTE È ANEMICO, E ADESSO?" UNA GUIDA SEMPLICE ALL'APPROCCIO DELLE ANEMIE NELLA PRATICA AMBULATORIALE” Perugia, 2 Dicembre 2012

9.30 11.00 11.30

13.00

7th SKIVE Resort Meeting December 13th - 15th 2012 Romantik Art Hotel Cappella Colfosco Alta Badia (BZ)

REPRODUCTION

ORTHOPAEDICS

Scientific Programme

Scientific Programme

Official language: English (no simultaneous translation) 20 PARTICIPANTS

Official language: English (no simultaneous translation) 20 PARTICIPANTS

SPEAKER MARGO MACPHERSON DVM, MS, DACT, College of veterinary Medicine, Florida

SPEAKER ALAN J. RUGGLES DVM, Diplomate ACVS, Lexington (Kentucky)

THURSDAY, DECEMBER 13TH 4.30 pm The problem mare for breeding 5.30 pm The oviduct: does it really matter? 6.30 pm Causes of pregnancy loss 7.30 pm Welcome cocktail 8.00 pm Dinner at the Hotel restaurant

THURSDAY, DECEMBER 13TH 4.30 pm Lameness and septic arthritis in foals 5.30 pm Fracture management in foals 6.30 pm Case Presentations 7.30 pm Welcome Cocktail 8.00 pm Dinner at the Hotel restaurant

FRIDAY, DECEMBER 14TH 4.30 pm Placentitis update 5.30 pm The high risk mare 6.30 pm Case studies: problems in late pregnancy 7.30 pm Adjourn 8.00 pm Dinner

FRIDAY, DECEMBER 14TH 4.30 pm Pastern/ Fetlocks Arthrodesis 5.30 pm Complex fractures 6.30 pm Case presentations 7.30 pm Adjourn 8.00 pm Typical Dinner

SATURDAY, DECEMBER 15TH 4.30 pm Post partum conditions in the mare 6.00 pm Case studies: the postpartum mare 7.30 pm Delivery of Certificates of attendance & end of the meeting 8.00 pm Dinner at the Hotel restaurant

Romantik ART Hotel Cappella****s Colfosco - Strada Pecei, 17 39033 Corvara in Badia (BZ) - Alta Badia - Dolomites Ph. + 39 0471 836183 - Fax +39 0471 836561 Email: info@hotelcappella.com Web: www.hotelcappella.com All the rooms are all different from each other and they reflect Family Pizzinini’s care and passion for hospitality. Some of the rooms “hide” pictures of famous contemporary painters while others are furnished in a typical Tyrolean style creating thus the atmosphere of a mountain hut. The main categories are the following: Single rooms - Standard double/twin - Superior double/twin - Tyrolean Comfort Rooms - Suites (furnished in different styles). The rooms are equipped with TV set, fridge, safe and direct phone connection. In the Dependance Cappella, located at about 80 m from

SATURDAY, DECEMBER 15TH 4.30 pm Management of orthopedic complications 5.30 pm Advances in management of orthopedic disorders in the horse 6.30 pm Case presentation - MRI applications 7.30 pm Delivery of Certificates of attendance & end of the meeting 8.00 pm Dinner at the Hotel restaurant the hotel, there is a breakfast room, Finnish and a steam sauna, whirlpool and solarium. The restaurant (opened also for lunch) with an “à la carte” menu has a wide selection of local, Italian and international dishes. Dinners include buffet of salads and vegetables, sweets and cheese. For your wellbeing: swimming pool (16,5 x min. 6,5, max. 10,5) with outdoor garden, fitness room, sauna “Raja Birbal”, and Turkish bath “Mountain Cristall”, massages, solarium. The Hotel Cappella will catapult you right into the skiing paradise. Right beneath the hotel, you will find the children’s ski school and the slope leading to the famous Sellaronda which goes straight to Corvara, or to the Gardena Pass in the Alta Badia - Dolomiti Superski ski resort. You can leave your car in the garage as you can reach the slopes on your skis right from the hotel.

INFORMATION: SIVE Secretary (Monica Borghisani) - Via Trecchi, 20 - 26100 Cremona Ph. (+39) 0372/40.35.02 - Fax (+39) 0372/45.70.91 Email: info@sive.it - Web site: www.sive.it

13.30 14.30 15.30 16.00 17.00

presentazione del relatore ed inizio dei lavori Anemie rigenerative e non: un metodo semplice per capirle e distinguerle Pausa Come trattare efficacemente le anemie immunomediate, l’anemia da perdita, l’aplasia eritroide e alcune neoplasie midollari Relazione Commerciale a cura di ROYAL CANIN: “Nutrizione clinica del paziente ospedalizzato” Pausa Casi clinici interattivi Pausa Casi clinici interattivi Test di valutazione dell’apprendimento e discussione finale Consegna degli attestati di partecipazione e termine della giornata

RELATORE Magda Gerou-Ferriani

17.30

OBIETTIVI • Fornire ai partecipanti le informazioni necessarie per riconoscere i vari tipi di anemie • Spiegare i meccanismi di patogenesi • Discutere i test più appropriati per la corretta diagnosi • Illustrare i trattamenti più adatti

SEDE Facoltà di Medicina Veterinaria di Perugia Via San Costanzo 4 - Perugia

PROGRAMMA SCIENTIFICO 8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente,

PER INFORMAZIONI E ISCRIZIONI Monica Borghisani - Segreteria SCIVAC Tel 0372/40.35.06 - Fax 0372/45.70.91 E-mail: delregionali@scivac.it www.scivac.it

A.N.M.V.I.

INTERNATI

NAL

ASSOCIAZIONE FEDERATA ANMVI

Sicurezza Alimentare: risorse assegnate, pianificazione degli obiettivi, risultati ottenuti ed efficacia dei Servizi per la tutela del consumatore Food Safety: allocated resources, objectives’ planning, Services’ results and consumers’ protection effectiveness Cremona, 21-22-23 Novembre 2012

RICHIESTO ACCREDITAMENTO

Organizzato da

EV Soc Cons ARL è una Società con sistema qualità certificato ISO 9001:2008

Premio Lombardia Eccellente nell’ambito del Progetto di Internazionalizzazione della professione medico veterinaria: la formazione per la sicurezza alimentare. Il modello Regione Lombardia

PARTECIPAZIONE GRATUITA E RISERVATA PER MEDICI VETERINARI

con il contributo di


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One Health Focus

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Oncologia comparata: uomini e animali alleati nella ricerca contro il cancro L’obbiettivo è quello di identificare e mettere a punto strategie farmacologiche innovative, da poter veicolare con successo verso la medicina umana essi riconosciuto e attribuito nei confronti di alcune patologie, tra cui quelle oncologiche, in quanto esposti ai medesimi fattori ambientali cui è sottoposto l’uomo, con il quale condividono lo stesso ambiente di vita, risultando pertanto sensibili all’azione esercitata da vari agenti esogeni talvolta potenzialmente lesivi per la salute umana. Inoltre, non trascurabile, l’utilizzo degli animali domestici per questi studi offre la possibilità di superare le problematiche etiche correlate alla sperimentazione sugli animali da laboratorio.

LA RICERCA SCIENTIFICA PER L’ONCOLOGIA COMPARATA di IVANA PURIFICATO Dipartimento di Sanità Pubblica Veterinaria e Sicurezza Alimentare, ISS e ANGELO FORNARI CEROVEC, Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte Liguria e Valle d’Aosta, Genova ’oncologia comparata studia le neoplasie spontanee feline e canine, considerate attualmente un innovativo modello di studio per la patologia umana. Ruolo importante nella rete scientifica dell’oncologia comparata è svolto dal Centro di Referenza per l’Oncologia Veterinaria e Comparata (CEROVEC) di Genova che, in collaborazione con il Dipartimento di Sanità Pubblica Veterinaria e Sicurezza Alimentare dell’Istituto Superiore di Sanità, ha predisposto un Gruppo di lavoro su “Biotecnologie per il benessere animale e l’oncologia comparata”, dalle cui coordinate attività sono emersi interessanti risultati, recentemente riportati nel corso di numerosi convegni nazionali e internazionali, derivati da uno studio sul possibile coinvolgimento del recettore CXCR4 in tumori mammari (33 felini e 11 canini). L’oncologia comparata è una disciplina innovativa, focalizzata sullo studio di neoplasie spontanee degli animali domestici e costituisce il trade union tra medicina umana e veterinaria in ambito oncologico, poiché i tumori sviluppati naturalmente da cani e gatti rappresentano un valido modello per la comprensione della genesi della malattia, per l’identificazione delle possibili alterazioni genetiche, molecolari e metaboliche alla base della patologia oncologica e la ricerca di nuove misure di prevenzione e strategie terapeutiche. Le molteplici similitudini istologiche, molecolari e cliniche che li rendono paragonabili ai tumori dell’uomo rappresentano il punto di forza per gli studi nel campo dell’oncologia comparata: tra le più rilevanti neoplasie maligne confrontabili con quelle umane si annoverano i carcinomi mammario, prostatico, polmonare, l’osteosarcoma, il melanoma, il sarcoma dei tessuti molli e il linfoma non-Hodgkin.

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CANI E GATTI AMICI DELL’UOMO, SEMPRE L’interesse per gli animali da compagnia è associato, inoltre, anche al ruolo “sentinella” a

Sulla base di queste premesse, le ricerche in oncologia comparata mirano a identificare e mettere a punto strategie farmacologiche innovative, da poter veicolare con successo verso la medicina umana. Presso la sede di Genova dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale Piemonte Liguria e Valle d’Aosta è attivo, dal 1991, il Centro di Referenza di Oncologia Veterinaria e Comparata (CEROVEC), responsabile della gestione del Registro Tumori Animali (RTA) a seguito dell’incarico ricevuto dal Ministero della Salute. Il Centro è una struttura specialistica impegnata nel settore della diagnostica neoplastica animale, focus di un vero e proprio network cui aderiscono centri di ricerca nazionali e che coinvolge molti Istituti Zooprofilattici Sperimentali, tra i quali quelli di Torino, Brescia, Foggia, Napoli, Perugia, Roma, Sassari, Palermo, Teramo e Venezia, numerose Facoltà di Medicina Umana e Veterinaria, tra le quali quelle di Bari, Camerino, Catania, Genova, Messina, Milano, Napoli, Padova, Perugia, Pisa, Roma, Sassari e Torino. Il network CEROVEC comprende oggi anche importanti collaborazioni internazionali, tra le quali spiccano quella con il National Cancer Institute della Bethesda University di Washington e con le Università di Bucarest, Cordoba e Oslo. Tra le diverse attività del CEROVEC con i centri di ricerca nazionali è stata attivata di recente una collaborazione con la Segreteria Scientifica del Dipartimento di Sanità Pubblica Veterinaria e Sicurezza Alimentare (SPVSA) dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS). Le attività di collaborazione e aggiornamento tra la Segreteria Scientifica del Dipartimento SPVSA e il CEROVEC, unitamente al crescente livello di attenzione del mondo medico e veterinario nei confronti di questa tematica, hanno portato alla costituzione, all’interno del Comitato Nazionale per la Biosicurezza, le Biotecnologie e le Scienze della Vita (CNBBSV) della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del

Gruppo di lavoro "Biotecnologie per la salute animale e l’oncologia comparata", che ha visto il coinvolgimento di esperti nel settore appartenenti a importanti realtà istituzionali e scientifiche: dal Ministero della Salute all’ISS, dagli Istituti Zooprofilattici alle Aziende ospedaliere e alle Università. Obbiettivo del Gruppo di lavoro è stato quello di promuovere una corretta informazione e comunicazione sull’importanza delle diagnosi dei tumori degli animali da compagnia anche attraverso l’organizzazione di attività di formazione e monitoraggio sul territorio al fine di razionalizzare iniziative già presenti e stimolarne di nuove in linea con direttive nazionali e internazionali.

I RISULTATI OTTENUTI Frutto delle attività coordinate da SPVSA-ISS e CEROVEC è un recente studio (1, 2) condotto su 33 carcinomi mammari felini e 11 tumori maligni canini, nei quali è stato investigato il ruolo del recettore CXCR4 mediante analisi di espressione con metodiche immunoistochimiche. I dati preliminari indicano che questa molecola risulta comunemente espressa nei carcinomi mammari di gatti e cani. Inoltre, in 4 metastasi (di cui 3 feline e 1 canina) i livelli di espressione di CXCR4 sono risultati più elevati rispetto alla lesione primitiva, supportando in tal modo l’ipotesi di coinvolgimento di CXCR4 nei processi di migrazione e invasività cellulare, consentendo di valutare il possibile utilizzo in futuro di CXCR4 come marcatore prognostico negativo nel carcinoma mammario. Da un punto di vista terapeutico CXCR4 potrebbe, inoltre, rappresentare un nuovo bersaglio delle terapie antitumorali poiché le molecole inibitrici della cascata del segnale attivata dall’interazione con il ligando SDF1, provocherebbero una riduzione dei meccanismi alla base dei processi di metastatizzazione, aprendo nuove speranze verso innovativi approcci terapeutici. Risultato della collaborazione tra CEROVEC e SPVSA-ISS è anche una recente attività di ricerca (3) condotta su cellule staminali isolate da 3 neoplasie maligne ormono-dipendenti, un seminoma e 2 tumori mammari, con lo scopo di valutare l’efficacia farmacologica di una classe di farmaci inibitori dell’EGFR (Epidermal Growth Factor Receptor), in particolare il gefitinib e l’erlotinib. Il trattamento farmacologico ha indotto un significativo effetto citotossico sulle colture di cellule staminali di entrambi i tipi neoplastici. Questo studio permette di aprire nuove importanti prospettive nell’ambito della ricerca farmacologica antitumorale in quanto i risultati finora raggiunti confermano quanto riportato attualmente in letteratura riguardo al ruolo di target farmacologico delle cellule staminali tumorali, cui è attribuita la responsabilità di sviluppo della malattia e la comparsa di recidive. Le ricerche citate, svolte anche grazie alla collaborazione tra CEROVEC e SPVSA-ISS, sono state presentate nel corso di recenti eventi scientifici nazionali e internazionali: l’European Society of Veterinary Oncology Annual Congress (Glasgow, marzo 2011), il 2° Congresso Internazionale del Forum Mediterraneo di

Oncologia Comparata (Romania, settembre 2011), il Convegno annuale della Società Italiana di Diagnostica di Laboratorio Veterinaria (Trani, ottobre 2011). La stessa ricerca è risultata lavoro scientifico selezionato nel corso della Conferenza annuale della Veterinary Cancer Society (Albuqerque-New Mexico, novembre 2011).

RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI 1. Vito G, Ratto A, Petterino C, et al. Study of CXCR4 receptor expression in canine mammary carcinoma by immunoistochemical tool. Romanian Journal Comparative Oncology 2011;20:1343. 2. Ferrari A, Petterino C, Florio T, et al. Valutazione del ruolo del sistema chemochinico CXCR4-SDF1 in carcinomi mammari canini e felini mediante analisi immunoistochimica. In: Volume degli Atti. XIII Congresso Nazionale SIDiLV. Castello Svevo, Trani, 12-14 ottobre 2011. p. 210-1. 3. Ratto A, Florio T, Barbieri F, et al. Effects of EGFR Tyrosine-Kinase inhibitors on stem-like cells isolated from canine hormone-dependent tumors. In: Proceedings. European Society of Veterinary Oncology (ESVONC). Annual Congress 2011. University of Glasgow School of Veterinary Medicine. Glasgow, Scotland, March 24-26. p. 41. Fonte: Notiziario dell’Istituto Superiore di Sanità - Volume 25 - Numero 9 Settembre 2012


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Entesopatia del muscolo flessore del gomito del cane: aspetti radiografici L’esame radiografico è utile per lo screening iniziale ma non per la distinzione tra forme primarie e concomitanti, secondo uno studio di MARIA GRAZIA MONZEGLIO Med Vet PhD ’entesopatia primaria del muscolo flessore è una condizione patologica del gomito recentemente riconosciuta che deve essere considerata nella diagnosi differenziale delle zoppie riferibili a questa articolazione. Ai fini terapeutici, è importante distinguere tra forme primarie e forme concomitanti della lesione. Uno studio retrospettivo ha confrontato gli aspetti radiografici dei cani affetti da entesopatia primaria del flessore (n = 17), entesopatia concomitante del flessore (n = 24), displasia del gomito (n = 13) e soggetti normali (n = 7). Tutti i soggetti venivano sottoposti ad esame radiografico completo e ciascuna immagine radiografica veniva valutata per determinare la presenza o assenza di irregolarità dell’epicondilo omerale mediale, osteofiti e calcificazioni. Inoltre, si registrava la presenza o assenza di altre patologie del gomito (malattia del processo coronoideo mediale, osteocondrite dissecante, non unione del processo anconeo, incongruità, scle-

radiografiche individuali non differivano tra il gruppo con entesopatia primaria e quello con entesopatia concomitante. I risultati supportano l’utilizzo dell’esame radiografico come metodo di screening iniziale per l’identificazione dell’entesopatia del flessore del gomito ma non come tecnica per distinguere tra forme primarie e concomitanti, concludono gli autori. “Radiographic features of primary and concomitant flexor enthesopathy in the canine elbow.” de Bakker E, Saunders JH, van Bree H, Gielen I, Van Ryssen B. Vet Radiol Ultrasound. 2012 Oct 24. ■

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rosi subtrocleare e osteoartrite). Caratteristiche radiografiche di entesopatia del flessore venivano riscontrate nell’86% delle articolazioni dolenti nel gruppo con entesopatia primaria e nel 100% delle articolazioni dolenti del gruppo con entesopatia concomitante. Caratteristiche radiografiche della patologia non venivano riscontrate nel gruppo dei soggetti sani e in quello dei soggetti con displasia del gomito. La frequenza e i dettagli delle caratteristiche

Non dimostrata la predisposizione alle nefropatie dei gatti Ragdoll no studio ha valutato la prevalenza delle anomalie renali nei gatti di razza Ragdoll. Gli allevatori di

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gatti di questa razza spesso consigliano ai clienti di monitorare l’animale per possibili futuri problemi renali, in particolare nefrite interstiziale cronica e rene policistico. Di conseguenza, spesso vengono effettuati screening mediante ecografia addominale, determinazione di creatinina e urea sieriche e test genetici senza che vi siano evidenze scientifiche documentate di un maggiore rischio di nefropatia in questi animali. Lo studio ha effettuato una valutazione retrospettiva degli screening per nefropatia dei gatti Ragdoll presso una struttura veterinaria nel corso di un periodo di 8 anni. Un’ecografia renale veniva effettuata in 244 gatti Ragdoll sani. Di questi, 7 erano positivi per rene policistico, 21 avevano una sospetta nefropatia cronica, 8 presentavano alterazioni renali di significato sconosciuto e in 2 era visibile un solo rene. I soggetti con sospetta nefropatia cronica erano significativamente più anziani ed avevano concentrazioni sieriche di urea e creatinina significativamente maggiori rispetto ai gatti con ecografia renale normale. Tutti i 125 gatti sottoposti a test genetici erano negativi per rene policistico. Tuttavia, soltanto uno dei 7 gatti ecograficamente positivi veniva sottoposto a test genetico per questa malattia. Aspetti ecografici compatibili con nefropatia cronica venivano osservati nel 10% circa dei soggetti e la prevalenza del rene policistico era bassa (<3%) in questa popolazione di gatti Ragdoll. Sono necessari ulteriori studi, concludono gli autori, per determinare se i gatti di questa razza sono predisposti alle nefropatie croniche. (M.G.M.) “Screening of ragdoll cats for kidney -disease: a retrospective evaluation (pages 572– 577)” D. Paepe, J. H. Saunders, V. Bavegems, G. Paes, L. J. Peelman, C. Makay and S. Daminet. Journal of Small Animal Practice. Volume 53, Issue 10, pages 572–577, October 2012. ■


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Sul caso del cane morto nel catrame Il Ministero “ha ritenuto di non dover effettuare uno specifico sopralluogo” l Sottosegretario alla Veterinaria Adelfio Elio Cardinale ha risposto ad una interrogazione dell’On Gabriella Giammanco sul caso del cane morto in un bidone di catrame il 16 giugno scorso a Reggio Calabria (località Sambatello). All’epoca dei fatti, in pieno clamore mediatico, il Sottosegretario parlava di "avvenimento e una prassi di indifferenza che ferisce la coscienza ci-

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vile" - annunciando l’avvio di “tutte le indagini presso le autorità istituzionali e sanitarie competenti del territorio”. Il caso costò pesanti accuse al veterinario ASL che accorse sul posto, accuse presto smentite da un verbale con cui la ASL sollevava il Collega da ogni responsabilità dirottando invece su altre autorità pubbliche comportamenti omissivi. Il Sottosegretario Cardinale ha spiegato in Commissione Affari Sociali che "il Ministero del-

la salute ha provveduto a contattare l’Autorità regionale per avere accurate informazioni in merito". Il 20 giugno, l’Autorità competente ha inoltrato la relazione di servizio, redatta dal veterinario intervenuto sul luogo. "A seguito delle informazioni acquisite e rassicurati dal fatto che tutti i tentativi per salvare l’animale sono stati messi in atto, questo Ministero - ha concluso Cardinale - ha ritenuto di non dover effettuare uno specifico sopralluogo".

L’On. Giammanco ha anche chiesto di conoscere le iniziative del Ministero contro il randagismo. Al riguardo il Sottosegretario ha citato - oltre all’Accordo 6 febbraio 2003 e all’Ordinanza 3 marzo 2009 - l’iter d’esame del disegno di legge A.C. 1172 recante “Nuove norme in materia di animali d’affezione, di prevenzione e controllo del randagismo e di tutela dell’incolumità pubblica”. Il provvedimento è in attesa della relazione tecnica chiesta al Governo dal Servizio Studi della Commissione Bilancio che ha mosso numerosi rilievi in ordine alle coperture finanziarie.

IL TESTO DEL VERBALE DEL DIRIGENTE DI SANITÀ ANIMALE "... in data 16/06/2012 alle ore 12.00 circa venivo contattato dalla Polizia Municipale del Comune di Reggio Calabria che mi comunicava la presenza di un cane in località Sambatello. Giunto sul posto, in presenza di cinque persone del luogo, constatavo che un cane di razza meticcia, mantello fulvo era quasi completamente immerso in un fusto ricolmo di catrame da cui restava libera solamente la testa e parte del torace. L’animale già in deficit respiratorio appariva in grave stato di prostrazione e quasi del tutto privo di risposta neurologica; ho subito provato a estrarlo con i mezzi a mia disposizione ma i tentativi risultavano vanificati in quanto il catrame contenuto nel fusto aveva inglobato il corpo dell’animale solidificandosi ed esercitando maggiore pressione a carico del torace dell’animale. A questo punto, rendendosi necessari dei mezzi diversi in virtù della succitata solidificazione del catrame, tentavo di rivolgermi telefonicamente (e dal mio personale telefono cellulare) ai Vigili del Fuoco. Questa chiamata è stata inopinatamente rifiutata, senza darmi possibilità alcuna di esporre l’emergenza in corso. Dunque tentavo di contattare (ancora dal mio personale telefono cellulare) i Carabinieri, componendo il numero di emergenza, e la comunicazione si attivava con una postazione dei Carabinieri di Messina; questi ultimi tentavano, a loro volta, di mettermi in contatto con la postazione Carabinieri di Reggio Calabria con i quali malauguratamente perdevo la linea telefonica. Nel frattempo, e segnatamente nei quindici minuti circa trascorsi in cui mi adoperavo nei suddetti, svariati tentativi telefonici, disgraziatamente il cane decedeva. Solo a questo punto, per quanto previsto dalle normative vigenti, mi occupavo di verificare se il cane de quo fosse contrassegnato da codice identificativo tramite lettore transponder. Constatato che il cane fosse privo di contrassegno identificativo contattavo telefonicamente la Polizia Municipale, comunicavo l’avvenuto decesso del cane e il funzionario mi informava che avrebbe provveduto a richiedere l’intervento della ditta incaricata allo smaltimento delle carcasse". ■


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Dalle Aziende

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Task Force di Hill’s Pet Nutrition Obiettivo benessere: nasce Hill’s Pet Health Task Force uovi obiettivi, nuovo nome e nuovo logo, la Hill’s Pet Obesity Task Force evolve e diventa Hill’s Pet Health Task Force. Nata sulla scia della Hill’s Task Force internazionale per sensibilizzare i veterinari e i proprietari sul problema dell’obesità, la Hill’s Task Force italiana amplia infatti il proprio raggio d’azione lavorando a tutto tondo sull’obiettivo benessere. La Hill’s Pet Health Task Force fornisce un supporto pratico e di approfondimento ai Medici Veterinari per la prevenzione ed il trattamento delle varie patologie attraverso una corretta alimentazione. Da quest’anno si sono inoltre uniti alla Hill’s Task Force anche Roberta Caccamo, Federico Fracassi, Stefania Gianni, Paola Scarpa, Antonella Vercelli.

N

Roberta Caccamo. Laurea in Medicina Veterinaria nel 2000 presso l’Università degli Studi di Torino. Nel 2006 consegue un Dottorato di Ricerca in Scienze Cliniche Veterinarie con una tesi riguardante la broncoscopia nel gatto. Dal 2005 collabora con la stessa Facoltà nel settore endoscopia dei piccoli animali. Nel 2003 ha completato uno stage presso la Clinique Veterinarie Fregis (Francia) nell’ambito dell’endoscopia rigida/flessibile. Nel 2004 ha portato a termine una externship, nelle sezioni di chirurgia, medicina interna ed endoscopia, presso il Veterinary Teaching Hospital (Colorado State University, USA), dove ha svolto parte della ricerca di dottorato. Federico Fracassi. Laureato con lode in Medicina Veterinaria presso l’Università di Bologna nel 2001. Nel 2005 ha conseguito il titolo di Dottore di Ricerca. Dal 2006 ricopre, per il settore scientifico disciplinare VET/08 (Clinica Medica Veterinaria), il ruolo di Ricercatore Universitario presso il Dipartimento di Scienze Mediche Veterinarie dell’Università di Bologna svolgendo attività di docenza e clinico assistenziale nel settore di Medicina Interna. Ha svolto un residency presso l’Università di Zurigo (CH) e nel 2012 ha conseguito il titolo DECVIM-CA (Diploma Europeo in Medicina Interna Veterinaria, specialità medicina interna). È presidente della Società Italiana di Medicina Interna Veterinaria (SIMIV) ed è componente del consiglio direttivo dell’European Society of Veterinary Endocrinology (ESVE). È inoltre membro e dell’European Society of Veterinary Internal Medicine (ESVIM). Stefania Gianni. Laureata presso l’Università degli Studi di Milano in Clinica Chirurgica. Ha frequentato numerosi corsi di specializzazione di neurologia ed elettrodiagnostica. Dal 2011 Vicepresidente del Consiglio direttivo della Società Italiana di Neurologia Veterinaria SINVET, di cui è stata primo membro. È anche membro della Società Europea di Neurologia Veterinaria (ESVN) dal 1998. Ha lavorato presso la Clinica Veterinaria S. Siro Piccoli Animali Milano in qualità di responsabile dei settori di neurologia clinica e neurochirurgia. Responsabile del Reparto Neurologia e Neurochirurgia del Pronto Soccorso Veterinario Tibaldi dal 2004 e della Clinica Veterinaria Gran Sasso dal 2008. Paola Scarpa. Laureata in Medicina Veterinaria presso l’Università degli Studi di Milano nel 1989. Nel ’94 ha conseguito il titolo di Dottore di Ricerca in Clinica Bovina. Si è specializzata in Malattie dei Piccoli Animali alla Scuola di Specializzazione in Malattie Piccoli Animali dell’Università degli Studi di Milano e ha collaborato con l’Istituto di Patologia Speciale e Clinica Medica Veterinaria della stessa Università. Dal 1998 al

2000 Professore a contratto presso la Facoltà di Veterinaria dell’Università degli Studi di Padova. Ha ricoperto anche il ruolo di Responsabile del Laboratorio di Analisi della Sezione di Clinica Medica del Dipartimento di Scienze Cliniche Veterinarie e di Responsabile dell’Unità Operativa di Diagnostica Medica del Laboratorio Centralizzato presso l’Ospedale Grandi Animali di Lodi. Dal 2005 Professore Associato presso la Facoltà di Medicina Veterinaria dell’Università degli Studi di Milano. Antonella Vercelli. Laureata in Medicina Ve-

terinaria presso la facoltà di Torino nel 1985. Ha conseguito il diploma francese in oftalmologia (CES 1989 ENV Toulouse) e il diploma francese in dermatologia (CES 1992 ENV NantesLyon). È Full member della ESVD (Società Europea di Dermatologia veterinaria) ed è stata board member della medesima società negli anni 1999-2001. È past President della società di oftalmologia veterinaria italiana (Sovi) dal 2001. È membro fondatore della Sidev (Società italiana di dermatologia veterinaria) di cui è attualmente Past President. Lavora dal 1985 presso l’Am-

bulatorio Veterinario Associato di Torino dove si occupa di dermatologia ed oftalmologia dei piccoli animali ed è direttore del laboratorio analisi per piccoli animali per il quale si occupa di istopatologia. Per ulteriori informazioni Image Building Simona Vecchies, Federica Tommasini, Adriana Mogavero 02/89011300 - 06/68392100 hills@imagebuilding.it


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14 Calendario attività Dal 21 novembre al 3 febbraio Per visualizzare i programmi degli eventi di tutte le società clicca su www.evsrl.it/eventi

21 - 23 NOV 22 - 24 NOV 23 - 24 NOV 24 - 25 NOV 24 - 25 NOV 24 NOV 24 NOV 25 NOV 25 NOV 25 NOV

CORSO AIVEMP

INCONTRO IN COLLABORAZIONE CON SIOCE

VIE AEREE SUPERIORI - Teramo, Facoltà di Medicina Veterinaria - Piazza Aldo Moro, 45 - ECM: Crediti non previsti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: info@sive.it

INCONTRO SIVE

INCONTRO DEL GRUPPO DI STUDIO DI MEDICINA INTERNA E MEDICINA SPORTIVA - Teramo, Facoltà di Medicina Veterinaria - Piazza Aldo Moro, 45 - ECM: No crediti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: info@sive.it TECNICHE DIAGNOSTICHE AVANZATE IN CORSO DI LINFOADENOPATIA: QUANDO L’ESAME CITOLOGICO NON BASTA - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Non richiesto accreditamento ECM - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Società Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it QUANDO L’EMERGENZA È AUTENTICA E L’INTERPRETAZIONE DEI DATI NON È SEMPLICE - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Non richiesto accreditamento ECM - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Società Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it LA CHIRURGIA DELL’APPARATO RESPIRATORIO - ECM: No ECM - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it 3° IT. DIAGNOSTICA PER IMMAGINI: III PARTE - RADIOLOGIA DEL TORACE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 37,4 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it 3° IT. CHIRURGIA: I PARTE - CHIRURGIA 1 - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it ZOONOSI E RISCHI PER LA SALUTE PUBBLICA - Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno, Portici (NA) - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Orioli - Segreteria Scientifica AIVEMP Tel. +39 0372 403541 - E-mail: segreteria@aivemp.it ARGOMENTI DI NEUROLOGIA FELINA - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Non richiesto accreditamento ECM - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Società Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 E-mail: socspec@scivac.it TECNICHE DI ANESTESIA TOTALMENTE INTRAVENOSA (TIVA) - Centro Studi SCIVAC, Cremona Via Trecchi, 20 - ECM: 15,3 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it IL PAZIENTE È ANEMICO E ADESSO? UNA GUIDA SEMPLICE ALL’APPROCCIO DELLE ANEMIE NELLA PRATICA AMBULATORIALE - Università di Perugia, Facoltà di Medicina Veterinaria - ECM: No ECM - Per info: Monica Borghisani Segr. Del. Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it

Comitato di Redazione Giuliano Lazzarini, Pier Mario Piga, Sabina Pizzamiglio, Aldo Vezzoni

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC Attenzione: Iscrizioni chiuse per esaurimento posti. INCONTRO IN COLLABORAZIONE CON SIRE CORSO INTRODUTTIVO SCIVAC Attenzione: Iscrizioni chiuse per esaurimento posti. INCONTRO REGIONALE SCIVAC LIGURIA

INCONTRO SICIV / SIONCOV INCONTRO SIMUTIV INCONTRO REGIONALE SCIVAC TOSCANA

28 NOV - 1 DIC

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC Attenzione: Iscrizioni chiuse per esaurimento posti.

1 - 2 DIC 2 DIC 3 - 6 DIC 9 DIC

CORSO AIVEMP IN COLLABORAZIONE CON IZS DEL MEZZOGIORNO, PORTICI Attenzione: Evento annullato. INCONTRO SINVET / SIMEF CORSO SCIVAC Ultimi posti disponibili INCONTRO REGIONALE SCIVAC UMBRIA ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC Attenzione: Iscrizioni chiuse per esaurimento posti.

INCONTRO REGIONALE SCIVAC SARDEGNA

10 - 12 DIC

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC Attenzione: Iscrizioni chiuse per esaurimento posti.

13 - 16 DIC

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC Ultimi posti disponibili

13 - 15 DIC 15 - 16 DIC 18 - 20 GEN 19 - 20 GEN 20 GEN 23 - 25 GEN 1 - 3 FEB 2 - 3 FEB

la VETERINARIA

PROFESSIONE

La rivista è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC Attenzione: Iscrizioni chiuse per esaurimento posti.

1 - 2 DIC

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SICUREZZA ALIMENTARE: RISORSE ASSEGNATE, PIANIFICAZIONE DEGLI OBIETTIVI, RISULTATI OTTENUTI ED EFFICACIA DEI SERVIZI PER LA TUTELA DEL CONSUMATORE - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 ECM: Rich. Accr. - Per info: Erika Taravella - Segr. ANMVI International - Tel. 0372/403509 - E-mail: erika.taravella@evsrl.it 1° IT. MEDICINA D’URGENZA: II PARTE - MEDICINA D’URGENZA 2 - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 27,3 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it SEMINARIO SIRE: HOW TO DO IN RIPRODUZIONE EQUINA - Teramo, Facoltà di Medicina Veterinaria - ECM: Crediti non previsti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 E-mail: info@sive.it CORSO INTRODUTTIVO ALLA MEDICINA INTERNA CON APPROCCIO ORIENTATO AL PROBLEMA - Appia Park Hotel, Roma - Via Appia Nuova 934 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it “TUTTO QUELLO CHE DEVI SAPERE IN DERMATOLOGIA NELLA TUA ATTIVITÀ PRATICA: INCONTRA FEDERICO LEONE” - Genova, Villa Ronco - Via Nino Ronco 31 - ECM: No ECM - Per informazioni: Monica Borghisani - Segr. Del. Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it

27 - 30 NOV

28 NOV

laPROFESSIONE

4° IT. OFTALMOLOGIA: I PARTE - LA VISITA OCULISTICA. PATOLOGIE DELLE PALPEBRE, DEGLI ANNESSI, DELLA CORNEA, DELLA SCLERA E DELL’ORBITA. CITOLOGIA OCULARE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 29,1 Crediti - Per info: Paola Gambarotti - Segr. SCIVAC - Corsi, Congr. e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it

LA CHIRURGIA DELL’APPARATO RESPIRATORIO - Hotel Tulip-Inn - Cascina (Pisa) - ECM: Crediti non previsti Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it 2° IT. PATOLOGIA CLINICA: I PARTE - PATOLOGIA CLINICA NELLA DIAGNOSI DELLE PATOLOGIE GASTROENTERICHE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento per 27,3 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it 1° IT. ONCOLOGIA: V PARTE - TUMORI DELL’APPARATO RESPIRATORIO, URINARIO E DI VARIA DERIVAZIONE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accr. per 32,5 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it

SEMINARIO SIVE

7° SKIVE RESORT MEETING - Art Hotel Cappella - Alta Badia (BZ) - Str. Pecei, 17 - ECM: Non richiesto - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: info@sive.it

CORSO INTRODUTTIVO SCIVAC

CORSO INTRODUTTIVO ALL’ANESTESIOLOGIA - Novotel Bologna San Lazzaro, Bologna - Via Villanova, 31 ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it CORSO DI BASE PER IL CONTROLLO DELLE MALATTIE OCULARI EREDITARIE - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Elena Bonetti - Segreteria FSA - Tel. +39 0372 403511 - E-mail: info@fondazionesaluteanimale.it CORSO INTRODUTTIVO ALLA MEDICINA INTERNA CON APPROCCIO ORIENTATO AL PROBLEMA - Padova - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it CORSO PROPEDEUTICO AGLI ESAMI DI VERIFICA PER L’ACCESSO AL PANEL ITALIANO FSA-HED - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Elena Bonetti - Segreteria FSA - Tel. +39 0372 403511 - E-mail: info@fondazionesaluteanimale.it CORSO BASE DI RIPRODUZIONE NELLA CAGNA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento per 21,3 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it

CORSO FSA IN COLLABORAZIONE CON SOVI CORSO INTRODUTTIVO SCIVAC CORSO FSA IN COLLABORAZIONE CON SOVI CORSO SCIVAC

CONGRESSO SIVE IN COLLABORAZIONE CON FEEVA

XIX- SIVE/FEEVA CONGRESS - Arezzo - Centro Affari e Convegni - Via Lazzaro Spallanzani 23 - ECM: No ECM Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: info@sive.it

CORSO INTRODUTTIVO SCIVAC

CORSO INTRODUTTIVO ALLA NEUROLOGIA - Firenze - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it

Direttore Carlo Scotti Direttore Responsabile Antonio Manfredi Coordinamento Editoriale Sabina Pizzamiglio info@anmvi.it

Rubriche Giovanni Stassi Segreteria di Redazione Lara Zava professioneveterinaria@anmvi.it Editore SCIVAC - Via Trecchi, 20 26100 Cremona Iscrizione registro stampa del Tribunale di Vigevano, n. 1425/03 del 30/12/2003 Concessionaria esclusiva per la pubblicità EV Soc. Cons. a r.l., Cremona marketing@evsrl.it

Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana

Stampa Press Point, Abbiategrasso - MI fulvio@presspoint2000.it

Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27-02-2004 N. 46) art. 1, comma 1 Filiale di Milano a cura di Centro Produzione Mailings Scarl - Cusago (MI) Professione Veterinaria pubblica notizie d’attualità e di rassegna i cui contenuti non rispecchiano necessariamente il pensiero della Testata. Interventi e opinioni attribuibili a Professione Veterinaria e/o all’ANMVI vengono esplicitamente indicati come tali. Cambio di indirizzo: Le modifiche per il recapito postale vanno indirizzate a: info@evsrl.it Chiuso in stampa il 5 novembre 2012

SOLUZIONI

intercostale di sinistra.

QUIZ 1

a Il mediastino craniale può essere visualizzato soltanto dalla regione pettorale. b Nel cavallo normale si può visualizzare il setto mediastinico. c L’accumulo di liquido pleurico è l’anomalia che si riscontra più comunemente nel mediastino craniale. d Nel mediastino craniale, le masse linfosarcomatose sono raramente associate ad abbondanti versamenti pleurici. e Nel cavallo normale, il mediastino craniale viene visualizzato meglio dal terzo spazio

Risposta corretta: c) Incontro SIVAR: “Aggiornamenti in buiatria” Bari, novembre 2009

a 2 mm b 8 mm c 4 mm

QUIZ 2

2) Quale delle seguenti affermazioni riguardanti la valutazione ecografica del mediastino craniale è VERA?

Risposta corretta: c) Seminario SIVE: “Ecografia addominale e toracica nel cavallo adulto”- Cremona, Settembre 2008

1) Quale è il diametro minimo di un follicolo per poter iniziare l’ovsynch:


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