La Professione Veterinaria 37-2012

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Professione Veterinaria 37-2012:ok

8-11-2012

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la VETERINARIA

PROFESSIONE

A.N.M.V.I.

ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI

37 2 012

SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Anno 9, numero 37 dal 5 all’11 novembre 2012

Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano

Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. soc. cons. a R.L. - Cremona

OBBLIGO RC: A CHE PUNTO SIAMO?

BENESSERE E BIOSICUREZZA ANMVI IN POLONIA

ITALIA VERSO IL “NEGLIGIBLE BSE RISK”

UOMINI E ANIMALI ALLEATI CONTRO IL CANCRO

LA RISPOSTA SUL CANE MORTO NEL CATRAME

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ANCHE IL FISCO FA DANNI MORALI

BREVI FUKUSHIMA I pesci delle acque vicino alla centrale nucleare di Fukushima contengono livelli di radioattività troppo alti: consumo off limits per almeno dieci anni. Secondo la rivista Science, le specie più a rischio sono merluzzo, platessa, halibut, pollock, razza e sogliola.

SVIZZERA Niente controllo veterinario sulla carne di animali cacciati, destinata a ristoranti o macellerie. Lo chiede la Commissione sanità al Consiglio federale in fase di revisione della legge sulle derrate alimentari per migliorare la trasparenza delle ispezioni di ristoranti e gruppi alimentari. Auspicato pure un autocontrollo semplificato.

MAGHREB Libia e Tunisia hanno siglato un accordo per accrescere la collaborazione nel settore veterinario, contro la peste dei piccoli ruminanti e la febbre aftosa.

FOIE GRAS Stop alla vendita del foie gras in nome del benessere animale. La Coop eliminerà il prodotto che viene ottenuto tramite l'alimentazione forzata di oche e anatre, una “pratica illegale” - spiega Coop, già assegnataria del riconoscimento “Compassion in World Farming”. "Si andrà solo all'esaurimento delle scorte presenti nei magazzini".

GIURISPRUDENZA

La malpractice è danno esistenziale La negligenza professionale determina la risarcibilità morale per la morte del cane

API Non si farà il Comitato Tecnico per redigere il Manuale dell’Anagrafe Apistica. Il Ministero della Salute ha optato per la creazione di un gruppo tecnico presso la Direzione Generale di Sanità Animale.

SOTTOPRODOTTI Entrerà in vigore il 15 novembre la nuova disciplina sanzionatoria per la violazione delle norme stabilite dal Regolamento (CE) n. 1069/2009 sull’igiene e la sicurezza dei sottoprodotti di origine animale.

FIRMA Contro lo sfruttamento fiscale degli animali da compagnia

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PER 100.000 FIRME I MEDICI VETERINARI ISCRITTI AGLI ORDINI SONO PIÙ O MENO 29MILA E SAREBBE QUINDI BASTATO RACCOGLIERE TRE FIRME a testa per arrivare a 100mila, obiettivo che ANMVI si era posto lanciando la petizione da presentare al Governo per chiedere la riduzione dell’IVA sulle prestazioni veterinarie e sul petfood dal 21 al 10%, l’esenzione dall’IVA di alcune prestazioni di prevenzione veterinaria, l’aumento del massimale di detrazione fiscale delle spese veterinarie sino a 1000 euro e che le stesse riferite agli animali da compagnia, compreso il cavallo, vengano tolte dal redditometro. 100mila firme è quindi un obiettivo possibile e neppure troppo ambizioso se ci fosse la collaborazione di tutti i Medici Veterinari, collaborazione che ci permetterebbe una volta tanto di fare bella figura come categoria professionale permettendoci di presentarci al Presidente del Consiglio ed ai Ministri competenti, quello di Economia e Finanze e quello della Salute, con richieste logiche e realizzabili sostenute da migliaia di Medici Veterinari, operatori del settore, proprietari di animali. 100mila firme non passano inosservate neppure ad un Governo che certamente non ha interessi elettorali ma non può neppure ignorare le esigenze del 40% delle famiglie italiane che ospitano decine di milioni di animali da compagnia e che spesso si trovano in difficoltà nel garantire loro la salute ed il benessere necessari. Siamo ancora lontani dal nostro obiettivo. Nel momento in cui andiamo in stampa con la rivista siamo a quasi 33.500 firme, non sono poche, ma ne mancano ancora molte, e per questo risollecitiamo tutti i colleghi ad uno sforzo ulteriore per darci la possibilità di avere un forte sostegno alle nostre richieste. Tutti insieme ce la possiamo fare.

Se per i Giudici di Pace (e la Cassazione) il rapporto tra animale e padrone è "una di quella attività realizzatrici della persona tutelate dall'articolo 2 della Costituzione", tassare questo rapporto è ancora più grave. La schizofrenia del Legislatore nazionale rasenta l’ipocrisia quando da un lato fa mostra di innalzare ai massimi livelli di considerazione giuridica il rapporto uomo-animale e dall’altro sfrutta questo rapporto per trarne vantaggio fiscale. La sentenza di Dolo - di cui rendiamo dettagliatamente conto su questo numero - esemplifica alla perfezione come anche la giurisprudenza sia orientata a scomodare persino la Costituzione Italiana per riconoscere il danno morale. La perdita dell’animale d’affezione - oltre che dalla Legge 281/91 (e non rifacciamo il solito il ritornello che era una bella legge inapplicata) troverebbe il suo fondamento esistenziale nei principi fondamentali della Carta Costituzionale. I toni si fanno sempre più altisonanti, salvo poi deridere “il cane di Brunetta”, considerare le spese veterinarie non meritevoli di detrazione e di riconoscimento sanitario. Per non dire come questo rapporto costituzionalmente tutelato in nome dei più no-

bili sentimenti per gli animali finisca nel redditometro come indicatore di evasione fiscale o sia tassato come la filatelia, più di una messa in piega (con rispetto parlando). Dove sono tutti i parlamentari che si stracciano le vesti in pubblico per la salute e il benessere animale? Cosa dice il Ministero delle Finanze dopo aver indicato in Parlamento proprio la detraibilità fiscale (risposta del Sottosegretario Ceriani all’On. Giammanco) come esempio della considerazione che ha il Fisco per gli animali da compagnia? Abbiamo raccolto più di 30 mila firme, un numero da far impallidire tante altre petizioni sponsorizzate dalla politica. Non abbiamo intenzione di far pagare ai proprietari anni di sprechi e riparti finanziari per nulla trasparenti dei fondi della 281. Pensiamo che l’IVA al 23 percento sulle cure veterinarie sia immorale, che non riconoscere l’esenzione alla prevenzione veterinaria sia un danno morale perpetrato da quello stesso Stato che il Giudice di Dolo cita nella sua sentenza. Per chi non lo ricordasse, l’articolo 2 della Costituzione dice che la Repubblica “richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale”.

Salute risparmio

e

Fondo Sanitario A.N.M.V.I. A.N.M.V.I


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