Il mercato italiano del lavoro veterinario
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la VETERINARIA A.N.M.V.I.
ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI
38 2008
SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE
Anno 5, numero 38, dal 27 ottobre al 2 novembre 2008
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PROFESSIONE
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Il mercato italiano delle attrezzature professionali veterinarie
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IL CD ANMVI AFFRONTA IL NUOVO MANDATO
GLI ANIMALI FAMILIARI NEL CODICE CIVILE
REDDITI IN CALO, TK22U IN CRISI
LEMBI LIBERI IN CHIRURGIA PLASTICA
SIVAL COMMENTA I DATI DELLA SPERIMENTAZIONE
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BREVI
IL TRADIMENTO DELL’INTRAMOENIA
FEDERALISMO L'efficienza del federalismo fiscale si misurerà soprattutto sul tema della sanità. Ne è convinto il ministro del lavoro Maurizio Sacconi che dichiara: la sanità è il barometro dell'efficacia del federalismo, perché rappresenta l'83% del bilancio delle Regioni.
LIBERA PROFESSIONE Ridisegnare il nuovo sistema della libera professione dei medici del SSN. L’annuncio è del Sottosegretario alla Salute Ferruccio Fazio: “il medico lavori per i cittadini, senza abusare della libera professione”.
ECM Il Sottosegretario Ferruccio Fazio contro il turismo congressuale: "l'Ecm - ha detto - soffre del fatto che non è calibrata sul lavoro delle persone”. L'uso di provider esterni "ha portato a una sorta di turismo congressuale fine a se stesso". Fra i progetti del ministero, c'è anche "istituire un'Authority a parte" per l'Ecm.
MUTUA In un momento di crisi economica, è giusto aiutare le famiglie meno abbienti per il mantenimento dei loro cani e gatti? Per gli italiani che hanno risposto al sondaggio del TG1 la risposta è "sì" al 77%. Il sondaggio era stato lanciato sulla scia delle proposte di istituzione di un servizio veterinario mutualistico o convenzionato.
2008-2011
Sandro Barbacini alla Presidenza dell’ANMVI Continuità di mandato, deleghe per settori professionali e cinque Vice per portare avanti i progetti dell’Associazione
PROGRAMMAZIONE Ripensare il meccanismo di programmazione del fabbisogno di Medici Veterinari nel nostro Paese, introducendo indicatori nuovi e basati su riscontri verificabili dell'occupazione reale. È la richiesta formulata al Ministro Gelmini dall'On. Gianni Mancuso con una interrogazione parlamentare.
TRENI Scatteranno dal 1° novembre le nuove norme di ammissione degli animali domestici sui convogli di Trenitalia. I dettagli del regolamento non sono stati resi noti, ma secondo fonti di agenzia, le Ferrovie non sarebbero disposte a fare molti passi indietro.
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A PAGINA 3
Il fallimento della legge 120/ 2007 dell'ex Ministro Livia Turco non deve portare solo ad un ripensamento temporale ma ad un ripensamento complessivo per quanto riguarda l'esercizio della libera professione intramuraria dei dirigenti veterinari del SSN. È quanto ha scritto l’ANMVI al Ministro Maurizio Sacconi in una lettera datata 27 ottobre, in cui si mette in discussione la bontà delle formule attuative della libera professione dei veterinari del SSN. Il Ministero del Welfare sta pensando ad una proroga di un anno, ma per l'ANMVI "il fallimento di questa legge, per quanto attiene la libera professione dei veterinari dipendenti dal SSN non è solo una questione di organizzazione temporale, ma di sostanziale travisamento delle finalità dell'intramoenia e delle norme di legge". La Legge 120/2007 - prosegue l'ANMVI - stabilisce che le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano definiscano le modalità per garantire l'effettuazione, da parte dei dirigenti veterinari del Servizio sanitario nazionale, delle prestazioni libero professionali "che per la loro particolare tipologia e modalità di erogazione esigono una specifica regolamentazione". Gli effetti di questa "delega" alle
Regioni, sulla quale l'ANMVI ha subito espresso preoccupazione e perplessità, non sono tardati a farsi sentire e si possono toccare con mano in Lazio e in Lombardia. Al Ministro si fa sapere che "l'ANMVI è già impegnata nei tribunali e ricorrerà contro tutti i provvedimenti che faranno della Legge 120/2007 un'occasione per tradire la finalità ultima della legge ed un istituto che, avendo ben poco a che fare con le liste d'attesa negli ospedali, non trova nulla di meglio che esercitarsi in campi che non sono propri della missione del SSN"."Il travisamento delle finalità è già evidente in proposte di legge - prosegue la nota - che assegnano la cura di cani e gatti di proprietà a medici veterinari dipendenti dal SSN in regime di libera professione intramuraria. Al Ministro Sacconi, l'ANMVI chiede di "ripensare la legge 120 nella parte che riguarda la libera professione dei veterinari SSN, di correggere la posizione rinunciataria insita nella Legge -Turco che, delegando alle Regioni, ha sottratto al Dicastero competente la disciplina della materia e di vigilare sui provvedimenti che le Regioni hanno adottato o intendono adottare". ■
VETERINARIO SARÀ LEI! VI SARÀ CAPITATO DI TROVARVI IN SITUAZIONI, SU UN AEREO, SU UN TRENO, IN UN LOCALE, in cui di fronte ad un improvviso malore di una persona, in attesa che arrivi il 118, quando è possibile, si cerchi disperatamente un medico fra il pubblico presente. Non sempre questa disponibilità è immediata ed è capitato anche che il medico presente, alla faccia del giuramento di Ippocrate, abbia fatto finta di niente per non perdere tempo o per non avere scocciature. Purtroppo non tutti sentono la missione del medico nello stesso modo, basta leggere i giornali. Ma se una situzione simile capitasse a noi, che sempre Medici siamo, che comportamento avremmo? Se ci trovassimo in una situazione di malore, di un animale ovviamente, non di un passeggero o di un cliente del bar, e fosse necessaria la visita urgente di un veterinario per un primo intervento in attesa che arrivino, non si sa mai bene cosa, i vigili urbani, i veterinari della ASL, la struttura di pronto soccorso più vicina o che, semplicemente, qualcuno lo carichi in auto per portarlo nell'ambulatorio più vicino, noi cosa faremmo? Beviamo il caffè alla svelta e ce ne andiamo? Facciamo finta di nulla ed allunghiamo il passo? Nascondiamo subito il distintivo dell'Ordine o quello dell'ANMVI o della SCIVAC? E se qualcuno, il solito animalista "scocciatore", ci conosce di vista, sosteniamo di essere un ingegnere e gli rispondiamo decisi: "Veterinario sarà lei!?". In verità sembra che la nostra categoria sia molto attenta e disponibile verso i pazienti, forse anche più dei nostri cugini Medici.
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VETERINARIA 38 | 2008
CD ANMVI 2008-2011 Anmvi Informa
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Il nostro futuro dipende da noi Intervista a Sandro Barbacini, nuovo Presidente ANMVI quindi niente onori ma tanti oneri, anche perché l'ANMVI con la Presidenza di Scotti è cresciuta moltissimo e quindi il farsene carico anche solo per gestire quanto è già stato avviato diventa molto impegnativo.
di ANTONIO MANFREDI andro Barbacini è stato eletto nuovo Presidente dell'ANMVI in occasione dell'assemblea elettiva del 18 ottobre. Succede a Carlo Scotti che resta in Consiglio come Presidente senior. Resterà in carica per tre anni sino all'ottobre del 2011. Conosco Barbacini da molti anni e da tempo ho potuto apprezzarne la sua capacità e serietà professionale non solo nella sua attività privata ma anche nei diversi ruoli che ha ricoperto: consigliere e poi Presidente SIVE e Consigliere ANMVI su indicazione della stessa SIVE. Con piacere, quindi, gli ho fatto questa intervista nel nuovo ruolo di Presidente dell'ANMVI.
S
Complimenti Sandro. Cosa significa essere Presidente dell'ANMVI, l'Associazione che rappresenta attraverso le 14 associzioni nazionali e locali federate circa il 60% dei Medici Veterinari Italiani? Oneri ed onori? Non ero pronto ad assumere questo ruolo, Presidente ANMVI doveva diventarlo Belluzzi che era già Vicepresidente, ma quando un mese fa ha espresso i motivi personali che con grande dispiacere non gli permettevano di assumere la carica, ed il Consiglio Direttivo e poi quello Nazionale mi hanno chiesto la disponibilità a sostituirlo, mi sono un po' preoccupato ma poi ho accettato sentendo intorno a me la fiducia e la disponibilità a sostenermi da parte di tutti. Essere Presidente della maggiore organizzazione privata del mondo veterinario può essere visto come un'occasione di grande prestigio, ma è anche, soprattutto, una grande responsabilità ed impegno. Ho visto in questi anni quale dedizione e disponibilità abbiano dovuto esprimere sia Marco Eleuteri che Paolo Bossi ed infine l'amico Carlo Scotti, che mi ha preceduto nel ruolo. Si toglie tempo al lavoro, alla famiglia, agli altri interessi e si deve sempre essere disponibili al telefono, ad incontri, a riunioni, ecc. Spesso i colleghi non si rendono conto della fatica che si deve fare e sono sempre più le critiche, che spesso arrivano da chi non fa mai niente per la professione, dei riconoscimenti o complimenti per il lavoro svolto. E
Tutto vero quello che dici ma potrai contare su tanti colleghi in Consiglio, in ANMVI Regioni, nelle varie Commissioni ed anche nei Consigli delle Associazioni federate. Questo è verissimo ed è stato l'elemento determinante che mi ha fatto accettare l'incarico. Intanto il Consiglio Nazionale ha modificato l'impostazione del Consiglio Direttivo prevedendo un Vicepresidente per ogni settore con deleghe tecniche, anche perché il Presidente non può sapere tutto di tutti i diversi settori della veterinaria. Uno di questi, che poi è Giancarlo Belluzzi, sarà Vicepresidente Vicario. Il settore degli Equini, quello che ovviamente conosco bene, lo gestirò direttamente io facendo riferimento alla SIVE. La stessa cosa faranno gli altri Vicepresidenti con le società di riferimento. Inoltre Carlo Scotti, che resta in Consiglio come Presidente Senior, avrà deleghe su aspetti politico/istituzionali che richiedono esperienza e conoscenza dei problemi. Senza la sua disponibilità avrei grosse difficoltà ad affrontare di colpo decine di situazioni, anche molto diverse, che conosco spesso solo parzialmente o relativamente. Nuovo Governo, nuovo Ministero, nuovo Sottosegretario. Come sono i rapporti con il Ministero? Nel Ministero della Salute del Governo Prodi abbiamo sempre trovato gentilezza e disponibilità ma senza avere reale ascolto. Ministro e Sottosegretari erano tutti ex sindacalisti, soprattutto dell'area pubblica, e quindi finiva che davano ascolto solo ai sindacati dei veterinari dipendenti pubblici sostenendoli nelle loro richieste e dando spazio nelle commissioni solo a loro rappresentanti. Ora la mancanza di un Ministero della Salute ha reso i rapporti meno specifici. Con il Sottosegretario Martini che avevamo accolto con molto piacere, conoscendo la sua attenzione verso gli animali e quindi un suo particolare interesse sui nostri temi, abbiamo avuto qualche difficoltà iniziale, ora pienamente superata, dovuta solo a qualche incomprensione informativa che poi è stata chiarita. Ora i rapporti sono buoni, ma speriamo sempre che il Ministero della Salute venga ricostituito per avere un nostro Ministro. Confprofessioni, ho l'impressione che i veterinari non abbiano mai percepito l'importanza della partecipazione dell'ANMVI alla Confederazione delle Professioni. È vero. Se le varie lenzuolate di Bersani sono state ridimensionate nell'interesse dei professionisti è certamente anche un pochino merito dell'ANMVI ed in gran parte di Confprofessioni che rappresentando quasi due milioni di liberi professionisti ha una capacità di sollecitazione politica certamente maggiore della nostra. Dobbiamo ricordare che Conprofessioni è cresciuta molto negli ultimi anni anche per il nostro contributo, Carlo Scotti è, all'interno della Confederazione, responsabile di tutta l'area sanitaria che oltre ai veterinari comprende i dentisti, medici, psicologi,
ecc. Un incarico importante e di grande prestigio anche per la nostra associazione, incarico che speriamo gli venga riconfermato al momento del rinnovo degli organi di rappresentanza di Confprofessioni, che avverrà il prossimo novembre. FNOVI: a novembre iniziano le elezioni per il rinnovo dei Consigli degli Ordini Provinciali. Come si pone l'ANMVI nei rapporti con l'organismo istituzionale della veterinaria? Gaetano Penocchio, ha dimostrato di essere un ottimo Presidente. Si è impegnato molto con serietà e dedizione riportando la FNOVI nei suoi ruoli di rappresentanza della categoria veterinaria, in modo chiaro e forte. Dopo anni in cui i nostri rappresentanti all'interno del Comitato Centrale venivano mortificati, nonostante l'impegno e la serietà di alcuni di loro, da presidenze accentratrici e molto personali, Penocchio ha riportato la FNOVI ad una gestione apprezzabile, molto dignitosa e fortemente difensiva del ruolo e delle competenze dei veterinari nei confronti di altre professioni, delle istituzioni e della politica. È quindi evidente che i nostri rapporti sono stati sempre di grande collaborazione e condivisione degli obiettivi. Per le prossime elezioni sosterremo in tutte le provincie le candidature, professionisti privati o pubblici, che esprimano volontà e serietà di impegno nella difesa della categoria e nella sua crescita professionale. Per quanto riguarda invece la prossima Fnovi, non abbiamo dubbi. Siamo convinti che Gaetano Penocchio sia il candidato ideale alla Presidenza per potere completare l'ottimo lavoro svolto in questo triennio. Quale futuro per la veterinaria? Certamente divento Presidente ANMVI in un momento non facile per il settore e per la nostra categoria. Comunque il nostro futuro dipende soprattutto da noi. Dipende dalla forza che la nostra categoria riuscirà ad esprimere, dalla capacità della nostra professione di essere innovativa adeguandosi ai tempi che stiamo vivendo, totalmente diversi per la nostra professione che esprime ora una forte evoluzione dopo essere stata la stessa per decine di anni. Sono tanti gli sforzi che andrebbero fatti e che mi passano per la mente: si deve tendere all'eccellenza, i principi etici e deontologici vanno rafforzati, vanno ridefinite le competenze veterinarie e si deve esprimere maggior impegno verso la lotta all'abusivismo, ecc. L'Università in tutto questo ha una funzione essenziale: deve prendersi la responsabilità di una forte trasformazione, ridando entusiasmo e prospettive agli studenti, preparandoli ad un mondo professionale che è totalmente diverso da quello di pochi anni fa e che è in continua evoluzione non solo scientifica e tecnica ma anche in genere di mercato. Quale sarà l'impegno dell'ANMVI? Il mandato di Scotti ha visto un impegno dell'Associzione veramente incredibile: progetti, iniziative, proposte, confronti, ricorsi, denunce, ecc. Abbiamo fatto di tutto e di più. È stata l'ANMVI ad intervenire contro il nuovo Corso di laurea di Catanzaro e quello proposto ad Udine, è stata la nostra Associazione a fare di tutto perché venisse tolto l'obbligo Onaosi per tutti i sanitari privati, siamo stati noi a decidere il ricorso contro un'intramoenia che non ri-
spettava le regole del gioco. Noi ci siamo sempre impegnati contro l'abusivismo scontrandoci con le associazioni degli allevatori, le regioni, le aziende mangimistiche, ecc. Noi ci siamo sempre battuti per la stabilizzazione dei precari senza chiedere in cambio iscrizioni o tessere. Noi abbiamo sempre sostenuto un contratto dei convenzionati, benvenuta quindi la SISAC, che fosse rispettoso della professione e li togliesse da condizioni di sfruttamento o ricatto. Oltre alla FNOVI, con la quale abbiamo condiviso molte di queste battaglie, non abbiamo mai sentito altre sigle associative o sindacali che si siano impegnate in tutte queste situazioni a difesa della categoria. Anzi, spesso li abbiamo sentiti sostenere logiche corporative di piccoli gruppi che volevano solo difendere privilegi acquisiti del tutto ingiustificati e spesso fuori dalle norme legislative o regole deontologiche. Per concludere posso dire che l'impegno dell'ANMVI continuerà su queste stesse linee e se ho chiesto a Scotti di dare a me ed all'Associazione ancora un forte sostegno è proprio perché il nostro sforzo deve continuare. Un'ultima domanda. Alcuni veterinari lamentano dell'ANMVI scarso coinvolgimento della base e poca informazione. Cosa ne pensi? L'ANMVI è una federazione di Società ed Associazioni. L'ANMVI rappresenta quindi gli iscritti a queste associazioni che sono presenti in tutti gli organismi decisionali e le commissioni: Consiglio Direttivo, Consiglio Nazionale, Consigli ANMVI Regione, ecc. L'ANMVI non prende posizione su un problema riguardante gli animali da compagnia senza coinvolgere la SCIVAC, come non si muove in Piemonte senza coinvolgere l'ANMVI Regionale nella quale è rappresentata anche la SOVEP. Ogni iscritto che ha istanze, dubbi o critiche può quindi rivolgersi alla sua Associazione di riferimento. L'ANMVI deve confrontarsi poi con questa Associazione e condividere con lei ogni decisione. Nel nuovo Consiglio Direttivo c'è un Vicepresidente in rappresentanza di ogni settore che fa riferimento all'Associazione nazionale che rappresenta. Oltre a questo, chiunque può rapportarsi direttamente all'ANMVI, abbiamo sempre ascoltato tutti. In alcuni casi abbiamo anche raccolto firme per sostenere dei progetti o inizative o fatto indagini per capire quali posizioni esprimeva la categoria, ed a queste ci siamo adeguati. Altre indagini di mercato sono state fatte per conoscere le diverse situazioni e realtà su cui intervenire. Tutti quelli che hanno espresso voglia di fare seriamente sono stati subito accolti e coinvolti. Quelli che criticano soltanto seduti davanti al computer bevendo il caffè, tanto per passare un po' di tempo, scusate, ma non ci interessano. Per quanto riguarda l'informazione vorrei solo ricordare che nessuna categoria professionale può vantare un quotidiano online, @nmviOggi, che ogni giorno è letto da più di 2000 colleghi, quasi 6000 in una settimana, ed un settimanale cartaceo, La Professione Veterinaria, inviato in circa 17.000 copie. Due strumenti di informazione di grandissima qualità e con contenuti professionali di alto livello. Esiste anche un forum di discussione, la Vetlink, dove i colleghi trovano uno spazio aperto alla discussione ed al confronto senza alcun intervento censorio da parte dell'ANMVI, anche quando ci arrivano critiche o insulti. Più di così. Grazie a Sandro, e buon lavoro.
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4 Anmvi Informa Cariche Consiliari
VETERINARIA 38 | 2008
Il Consiglio Direttivo dell’ANMVI affronta il nuovo mandato La specializzazione delle figure direttive consentirà all’Associazione interventi mirati sulle diverse aree professionali a Presidenza-Barbacini, assunta la rappresentanza del settore disciplinare professionale della clinica degli equini, sarà affiancata da un Vice Presidente Vicario, da un Presidente Senior e da quattro Vice Presidenti, ognuno in rappresentanza dei seguenti settori disciplinari - professionali: a) medicina pubblica, b) clinica degli animali da compagnia, c) clinica degli animali da reddito, d) clinica degli animali esotici. L’esperienza di lavoro dei precedenti mandati ha suggerito di rafforzare la rappresentanza tecnica dei principali macro-settori disciplinari della professione. La specializzazione delle figure direttive si è resa necessaria in conseguenza dell’ampiezza del raggio d’azione dell’ANMVI e quindi alla necessità di avere in ambito consiliare figure tecniche di settore alle quali affidare specifiche responsabilità. Alla luce di queste modifiche, tutte le Associazioni Federate in ANMVI e i loro iscritti potranno sempre più trovare nell’ANMVI un riferimento per affrontare la complessità della professione e dei cambiamenti che la riguardano. Il Programma del prossimo triennio sarà caratterizzato dalla continuità delle azioni politiche. In dieci punti il progetto “Siamo quello che facciamo” (v. Professione Veterinaria n. 37-2008) che ha messo al primo posto la lotta alla crisi occupazionale che affligge la professione veterinaria italiana, priva di sbocchi di impiego nel settore pubblico e nell’ormai saturo mercato delle prestazioni veterinarie. Entra nel “senato” dei Past President Paolo Bossi, insieme al primo presidente ANMVI Marco Eleuteri. Bossi presiede la Commissione ANMVI per la Qualità.
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CARLO SCOTTI, PRESIDENTE SENIOR Per la continuità delle azioni politiche in corso verrà mantenuta anche una delega ad ampio mandato, in capo ai membri direttivi che ne sono stati responsabili e che hanno maturato l’esperienza per assicurarne il prosieguo, sia interno che esterno alla nostra organizzazione. In particolare, la delega ai rapporti politico-istituzionali è stata confermata in capo al Presidente Senior Carlo Scotti. Carlo Scotti, libero professionista di Torino, è Coordinatore delle ANMVI Regione e guida l’Area Sanitaria di Confprofessioni. Ha la direzione editoriale di Professione Veterinaria e @nmvi Oggi.
GIANCARLO BELLUZZI, VICE PRESIDENTE VICARIO Giancarlo Belluzzi è Responsabile dell’Ufficio Periferico del Ministero della Salute di Parma per i rapporti con l’EFSA. In ANMVI mantiene l’incarico alla vice presidenza, incarico che dal mandato in corso è una carica di affiancamento alle attività della presidenza in funzione vicariale. Giancarlo Belluzzi è responsabile del progetto ANMVI Inter-
national, finalizzato alla formazione e allo scambio culturale in area europea e internazionale.
BARTOLOMEO GRIGLIO, MEDICINA PUBBLICA Il Vice Presidente Bartolomeo Griglio ha la delega al settore della medicina pubblica. Direttore di Struttura Complessa Ispezione e Controllo degli Alimenti della ASL di Chieri (TO), Griglio è Presidente dell’AIVEMP di cui cura la programmazione scientifica ed editoriale. È tra i principali fautori del Piano di Comunicazione Continua al Cittadino realizzato da ANMVI insieme alla FIMMG. Dirige la Newsletter AIVEMP. In ANMVI ricopre anche la carica di Segretario-Tesoriere.
MARCO COLOMBO, ANIMALI DA REDDITO
LA DELEGA AGLI EQUINI È SCRITTA NEL CV el nuovo CD ANMVI, il Presidente Sandro Barbacini ha assunto la delega al settore degli equini. La settorializzazione del Direttivo si basa sul curriculum professionale dei componenti e sull’esperienza professionale maturata nei settori di riferimento disciplinare. Barbacini si è laureato nel 1982 in medicina veterinaria presso l'Università di Parma. Dal 1982 al 1984 e dal 1986 al 1990 lavora presso l'Istituto di Clinica Ostetrica e Ginecologica Veterinaria dell'Università di Parma. Trascorre come fellowship il 1985 presso l'Equine Reproduction Laboratory della Colorado State University. Dal 1990 svolge la libera professione dedicandosi esclusivamente alla riproduzione equina. Settori di interesse: gestione riproduttiva di allevamento, congelamento di materiale seminale, embryo transfer, patolo-
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gia della riproduzione. Nel 1994 dà vita, con altri colleghi, allo "Studio Veterinario Cristella" struttura privata orientata nel campo della riproduzione, medicina e chirurgia equina e buiatria. Nel 2000, fonda Select Breeders Service Europe, una società dedicata al congelamento, stoccaggio e distribuzione di materiale seminale equino. Dal 2007 opera presso Select Breeders Services Italia, struttura che offre servizi nel campo della riproduzione equina. Autore di oltre 30 pubblicazioni nel campo della riproduzione animale e speaker in numerosi congressi internazionali. È stato presidente SIVE (Società Italiana Veterinari per Equini) nel biennio 2005-2006. Dal 2005 ha ricoperto la carica di consigliere dell'ANMVI nel settembre 2008 ne è diventato Vicepresidente, fino alla nomina alla Presidenza il 18 ottobre scorso.
Il Vice Presidente Marco Colombo ha la delega al settore degli animali da reddito. Libero professionista di Bernate Ticino (MI), opera prevalentemente nel settore delle bovine da latte; ha alle spalle un impegno pluriennale in SIVAR di cui è stato socio fondatore e Presidente dal 2005 al 2007. La delega in ANMVI si lega al suo qualificato contributo alle politiche professionali svolte in SIVAR, quale associazione federata ANMVI, con particolare riferimento al “veterinario aziendale”.
MARCO MELOSI, ANIMALI DA COMPAGNIA
SI RINNOVANO ANCHE I CONSIGLI REGIONALI
Il Vice Presidente Melosi ha assunto la delega al settore degli animali da compagnia, per l’impegno pluriennale nell’ambito delle attività svolte dalla SCIVAC e per il suo qualificato contributo alle attività professionali svolte dall’ANMVI, con particolare riferimento ai progetti in corso di svolgimento. Melosi è infatti tra gli autori del Manuale ANMVI per le Buone Pratiche Veterinarie, membro della Commissione ANMVI per la Qualità e consulente di ANMVI Servizi BPV.
isulterà fondamentale, sullo sfondo di una sanità veterinaria “federalista”, il ruolo delle ANMVI Regione, per il tramite di Consigli Direttivi Regionali autonomi e dinamici. Le ANMVI Regione rinnoveranno la loro composizione nel 2009, per garantire un ricambio fautore di maggiore autonomia tecnico-esecutiva e di una maggiore dinamicità. Un incontro con i Presidenti delle ANMVI Regione si è svolto il 18 ottobre scorso a Palazzo Trecchi (nella foto). L’incontro, al quale hanno partecipato anche alcuni consiglieri regionali e i coordinatori delle macro aree (Nord-Ovest, Nord-Est, Centro e Sud Italia), è stato l’occasione per fare il punto delle problematiche emergenti e delle attività in corso. Fernando Fioramonti, Segretario Nazionale SIVA (Sindacato Italiano Veterinari Ambulatoriali - confluito in Federazione Medici UILFPL) ha illustrato le tappe della trattativa in SISAC per la creazione del medico veterinario convenzionato di base, sulla scorta dell’ACN 23 marzo 2005 che ha normato la figura del veterinario convenzionato con il SSN. Altro tema “caldo” i rapporti di lavoro fra medici veterinari che l’assemblea regionale ha deciso di approfondire con iniziative e incontri ad hoc.
R
LORENZO CROSTA, ANIMALI ESOTICI Il Vice Presidente Lorenzo Crosta si occuperà del settore degli animali esotici. Una carica dedicata a questo settore è stata inserita nella composizione del CD ANMVI, a seguito di modifica statutaria, in ragione dell’espansione di questo settore. Crosta, libero professionista, esercita a Missaglia in provincia di Lecco, è consulente in medicina aviare, animali esotici e da zoo ed ha un curriculum disciplinare di stampo internazionale. Crosta ha ricoperto la carica di Presidente SI■ VAE dal 2005 al 2007.
ON LINE IL VIDEO DEL CONGRESSO ANMVI l Congresso nazionale dell’ANMVI “Le competenze veterinarie” è visionabile on line, grazie a VDA Net, la più grande banca dati sanitaria che aggiorna in tempo reale sull’attualità del settore veterinario e farmaceutico. Il video consente la visione delle relazioni congressuali che si sono succedute a Cremona il 19 ottobre scorso, come da programma congressuale. Introdotti dal Presidente dell’ANMVI Sandro Barbacini e moderati dal Vice Presidente Giancarlo Belluzzi, gli interventi filmati coprono l’intero arco dei lavori congressuali con le relazioni di Massimo Castagnaro (Conferenza dei Presidi), Carla Bernasconi (Consigliere FNOVI), Alberto Petrocelli (Presidente Ordine di Treviso), Marco Melosi (Vice Presidente ANMVI), Maria Teresa Semeraro (Consulente legale ANMVI). Nel filmato, gli interventi dell’On. Gianni Mancuso, del Sottosegretario Martini e del Capo Dipartimento Romano Marabelli. Le conclusioni sono state affidate al Presidente della FNOVI, Gaetano Penocchio. Per la visione è necessaria la registrazione al sito VDA Net: http://www.giofil.it/
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6 Attualità Tutela animale
VETERINARIA 38 | 2008
Gli “animali familiari” entrino nel Codice Civile L’ANMVI ha partecipato alla presentazione della proposta della LAV di tutelare gli animali che vivono nelle famiglie er coerenza con gli avanzamenti compiuti dal Codice Penale quattro anni fa contro i maltrattamenti, con le plurime sentenze della Corte di Cassazione e con la recente legge di ratifica del nuovo Trattato europeo è arrivato il momento di ragionare sull’ingresso degli animali nel Codice Civile. Con questa premessa, la LAV - Lega Anti Vivisezione ha presentato a Roma una proposta di modifica del Codice Civile in materia di animali “familiari”. Per il Presidente della LAV Gianluca Felicetti, tutto questo rappresenta “un obiettivo ambizioso ma dovuto” , “siamo sicuri - ha dichiarato - che questa nuova Legislatura vorrà caratterizzarsi per questo nuovo passo in avanti, in coerenza con i recenti atti nazionali ed europei che hanno preso atto dell’importanza morale degli animali nella società”.
P
so rivolti agli animali trovino nel Codice le stesse deroghe previste per la salute umana e che quindi sia possibile parcheggiare, anche in condizioni di divieto, vicino ad un pronto soccorso per animali per casi di urgente intervento veterinario, si possa non rispettare il semaforo o anche i limiti di velocità se la condizione dell’animale richiede una visita immediata. Questo per quanto riguarda i proprietari, ma lo stesso vale per i veterinari che devono recarsi a soccorrere un animale bisognoso di pronto soccorso presso il domicilio del proprietario o in altri luoghi dove l’animale può essere stato vittima di incidente o dove è stato segnalato. L’esigenza di una deroga al Codice della Strada è stata più volte sollecitata dall’ANMVI che ha richiesto anche ai Comuni la possibilità di prevedere parcheggi o autorizzazioni di sosta riservata nei pressi delle strutture veterinarie per permettere in modo agevole la gestione degli animali feriti o in condizioni precarie di salute.
CONSULTATI PER TEMPO La proposta di modifica del Codice Civile è stata analizzata con il contributo di legali e giuristi esperti di tutela giuridica degli animali, alla presenza di parlamentari aderenti all’intergruppo parlamentare animale fra i quali il Collega On. Gianni Mancuso. Per il Direttore dell’ANMVI Antonio Manfredi, presente ai lavori, “l’iniziativa della LAV merita di essere apprezzata dalla categoria veterinaria, perché stavolta non si può dire che la veterinaria non sia stata coinvolta e ascoltata fin dalle prime fasi di elaborazione di nuove proposte di legge”.
LA PROPOSTA Di seguito una sintesi della proposta che può essere integralmente consultata al sito www.lav.org e su @nmvi Oggi. Per “animale familiare” si intende ogni animale domestico tenuto dall’uomo per compagnia senza fini alimentari. Pertanto la detenzione a fine familiare di animali come bovini, suini, ovini, caprini, equidi, conigli e volatili da cortile è consentita dandone comunicazione scritta al Sindaco e al Servizio veterinario di sanità pubblica con la quale si esclude la presente e futura commercializzazione, cessione a titolo oneroso o macellazione.
IL LEGALE DELL’ANMVI Quanto al tema del soccorso degli animali in relazione al Codice della Strada, l’Avv. Semeraro, relatrice al convegno, ha sottolineato la necessità che gli interventi urgenti e di pronto soccor-
“DEGLI ANIMALI” La proposta di legge prevede all’articolo 1, l’istituzione del Titolo XIV-bis del Libro primo del codice civile, intitolato: “Degli animali”. Qui si
munque essere oggetto di vendita o espropriazione forzate.
LOCALI PUBBLICI Nei locali pubblici e privati aperti al pubblico, nei locali dove si esercita attività per i clienti, nei mezzi di trasporto pubblico o che forniscono un servizio aperto al pubblico, l’accesso con cane al guinzaglio e disponibilità di museruola da attivare su richiesta del responsabile del locale o servizio stesso, è sempre consentito così come la conduzione del cane o del gatto in trasportino. Sono nulli eventuali divieti o altro tipo di limitazioni.
RITROVAMENTO
dirà che gli animali sono esseri senzienti e che le disposizioni concernenti i diritti civili delle persone sono estese agli animali, laddove compatibili e non in contrasto con altre norme speciali e settoriali sugli animali. Inoltre, la proposta per gli animali familiari, in caso di separazione di coniugi il Tribunale in mancanza di un accordo tra le parti, a prescindere dal regime di separazione o comunione dei beni e a quanto risultante dai documenti anagrafici dell’animale, sentiti i coniugi, i conviventi, la prole, e se del caso degli esperti di comportamento animale, ne attribuisce l’affido esclusivo o condiviso alla parte in grado di garantire loro la sistemazione migliore inerente il profilo della protezione degli animali.
IN CONDOMINIO Nel regolamento di condominio, così vuole la proposta di legge, non possono essere inserite disposizioni che, in qualunque modo, limitino il diritto di ciascun condomino a possedere o detenere un animale familiare, la facoltà o le modalità del proprietario di ospitarlo nella propria abitazione. Dette limitazioni non possono neppure all’unanimità essere previste da deliberazioni assembleari. Nessun accordo tra le parti contraenti, pubbliche o private, può avere ad oggetto limitazioni al diritto di possedere o detenere un animale familiare o alla facoltà del proprietario o del detentore di ospitarlo nella propria abitazione comportando tali previsioni nullità dell’accordo per illiceità della causa. Il transito o la permanenza di animali familiari nelle parti comuni degli edifici ad uso abitativo o in aree private è sempre permesso e deve avvenire sempre in presenza o sotto responsabilità del proprietario o del detentore che garantisce la pulizia degli spazi comuni eventualmente sporcati dai propri animali.
EREDITÀ Nella modifica del Codice Civile, si pensa anche ai casi di eredità. Quando il de cuius lasci animali, il curatore, previo assenso dell’erede o del legatario onerato, sentiti tutti gli eredi e i legatari e previo assenso del Tribunale, ne attribuisce la custodia temporanea, sino a devoluzione definitiva, all’onerato o, in mancanza, a chi ne fa richiesta potendo garantire il suo benessere. In mancanza di accordo, provvede il Tribunale il quale provvede, altresì, sentite le associazioni animaliste riconosciute dal Ministero della Salute, ai sensi della legge 20 luglio 2004, n.189, per l’affidamento definitivo, dando i provvedimenti opportuni. È legittima la devoluzione di beni mobili o immobili a persona o associazione con il vincolo che tali beni servano alla miglior custodia del proprio animale.
NÉ PIGNORAMENTO NÉ ASTE Gli animali familiari sono impignorabili e non possono essere messi all’asta giudiziaria; nessun animale potrà essere assoggettato a pignoramento o a procedura esecutiva di alcun genere, né a sequestro conservativo né co-
Chiunque trovi un animale vagante considerato non di proprietà è tenuto a darne avviso al Sindaco anche tramite la Polizia Municipale sul cui territorio è l’animale stesso indicando le circostanze del ritrovamento. Chiunque trovi un animale familiare o comunque domestico ferito o altrimenti in pericolo, deve, se preparato, prestare l’assistenza occorrente e deve comunque darne immediato avviso all’Autorità.
COMPRAVENDITA Nella vendita di animali la garanzia per i vizi è regolata dalle leggi speciali. La vendita, o la cessione a qualsiasi titolo, è sempre effettuata con contestuale certificazione veterinaria scritta e certificazione della precedente proprietà oltre al luogo di provenienza. La proprietà di un cane transita dal venditore al compratore solo dopo registrazione all’anagrafe canina e inoculazione del microchip o dopo la modifica della precedente registrazione. In caso di immissioni sonore da parte di animali il Giudice tiene conto della priorità del benessere animale e in nessun caso può disporre l’allontanamento coatto dell’animale. La marchiatura a fuoco di animali è vietata anche se effettuata per attestazione di proprietà, conchectomia e caudotomia sono considerate maltrattamento degli stessi.
DANNI E STATO DI NECESSITÀ Sono riconoscibili ai proprietari di animali per i propri animali danni patrimoniali e non patrimoniali (morali, biologici, esistenziali) in proprio e alle associazioni animaliste riconosciute dal Ministero della Salute ai sensi della legge 20 luglio 2004, n. 189. In caso di danno di eccezionale gravità può essere riconosciuto, congiuntamente al danno proprio del proprietario e dell’associazione animalista riconosciuta, il danno esistenziale in capo all’animale per gravi lesioni subite, trasmesso al proprietario o all’associazione animalista riconosciuta. All’articolo 54 comma 1 del codice penale sono aggiunte le seguenti parole: “1.bis. La prima parte delle disposizioni di cui al comma precedente si applica anche per le ipotesi in cui il fatto è commesso per salvare un animale dal pericolo attuale di morte o lesione grave, sempre che il fatto sia proporzionato al pericolo e fatta salva la legislazione speciale di cui all’articolo 19-ter disposizioni di coordinamento e transitorie del codice penale.”
CODICE DELLA STRADA Chiunque, nelle condizioni di cui al comma 1, in caso di incidente con danno ad uno o più animali, non ottempera all’obbligo di fermarsi è punito con la reclusione fino a due mesi. Le persone coinvolte in un incidente con uno o più animali devono porre in atto ogni misura idonea ad assicurare l’immediato intervento di un medico veterinario. In difetto si applica la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida da due a sei mesi. Il trasporto di un animale, certificato anche successivamente al fatto, come in gravi condizioni di salute è effettuato in stato di necessità. ■
Comunicazione riservata ai soli Medici Veterinari
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8 Attualità Animali e tribunali
VETERINARIA 38 | 2008
L’affido condiviso dei nostri pazienti Sempre più spesso nelle cause di separazione si litiga anche per il cane o il gatto. La Legge per ora non dà risposte. E il veterinario? di GIORGIO NERI
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uando due coniugi si separano tra le problematiche che devono risolvere, quasi mai amichevolmente, c’è anche quella degli animali
famigliari. La giurisprudenza ha da tempo stabilito che gli animali sono esseri senzienti ma che io sappia non succede mai che tra i criteri utilizzati per definirne l’affido venga presa in considerazione l’eventuale maggior empatia dell’amico peloso verso un certo componente del nucleo famigliare in via di disgregazione. E parimenti mi risulta che la legge non prenda in considerazione nemmeno il percorso emotivo inverso, ovvero quello che con maggiore o minor vigore lega i componenti della famiglia all’animale. Perché ai fini della separazione dei beni coniugali l’animale più che un essere senziente è una cosa che solo incidentalmente e per sua sfortuna prova dei sentimenti, o meglio è un semplice bene mobile. Anche se, come vedremo, qualcosa sta cambiando.
DOTTORE A CHI TOCCA? “Dottore, mi sto separando da mia moglie ma tutti e due vorremmo tenere il cane. Secondo lei a chi tocca?”. A questa domanda che qualunque veterinario si è sentito rivolgere almeno una volta nella vita professionale, la risposta che viene immediata sarebbe: “ma visto che si sta separando perché non lo chiede al suo avvocato?”. Ma non vorremo mica deludere chi è nostro cliente da tanto tempo e conta su di noi perché solo noi sappiamo chi veramente si
è sempre preso cura del cane, solo noi sappiamo cosa proverebbe il suo animale separandosi dal suo vero amico di una vita per rimanere nell’incuria di quella vipera della (quasi ex) moglie, che gli animali non li ha mai amati sul serio e che ora vuole Ringhio solo per ripicca nei suoi confronti! E così cominciamo a rispondere. Senza accorgerci che stiamo balbettando.
UN PERCORSO ANAMNESTICO Per fare la diagnosi esatta invece dovremmo seguire un percorso anamnestico ben preciso che tenga conto di alcune variabili e della prevalenza che alcune tra di esse hanno sulle altre. La prima domanda riguarderà la data di acquisizione del bene-animale da parte di uno di due coniugi per poter definire se essa risulta anteriore o posteriore alla celebrazione del matrimonio. Ciò perché i beni acquisiti prima della stipula del contratto matrimoniale rimangono di proprietà esclusiva. Se Ringhio era di proprietà di uno dei due coniugi già prima del matrimonio e costui ha la possibilità di provare la cosa allora potete rispondere che quella è la persona che potrà tenere il bene-cane. In caso contrario c’è ancora una possibilità per risolvere velocemente la controversia: la proprietà è stata forse acquisita a mezzo di donazione o eredità? Anche in questo caso se la risposta è affermativa avete trovato l’identità di chi potrà tenere l’animale in quanto sono di proprietà esclusiva anche i beni acquisiti per donazione o eredità, anche se posteriormente alla data del contratto matrimoniale. In caso di duplice risposta negativa bisogna invece indagare ulteriormente. Il passo suc-
IL TRIBUNALE LI TRATTA COME FIGLI uando tra i coniugi, due trentacinquenni che vivono alla periferia di Cremona, è scoppiata la crisi e si è arrivati in tribunale per la separazione, del mantenimento e dell’affido del coniglietto non importava a nessuno dei due, ma per i cani, Chira e Luna, si è scatenata una bagarre proprio come se fossero dei figli, che la coppia non ha avuto. Ai cani nessuno dei due voleva rinunciare. I due avvocati, di lui e di lei, hanno trovato un accordo extragiudiziale, finito poi in una scrittura privata che ha sbloccato la causa di separazione, partita come giudiziaria e diventata consensuale. Nei mesi scorsi era successo che, dopo la separazione di fatto, moglie e marito - entrambi con occupazioni precarie - avevano dovuto vendere la casa comune (per fronte ad alcuni debiti) e si erano trasferiti in due diversi monolocali, troppo piccoli per poter ospitare i cani. La soluzione, temporanea, era stata allora quella di «parcheggiare » i cani in una villetta con giardino in cui abita la zia di lei. E siccome Luna ha bisogno di essere curata, ogni mese se ne andavano duecento euro soltanto di veterinario. L’accordo ora prevede che Chira sarà affidata alla «mamma » e Luna al «papà», ognuno sosterrà le rispettive spese di mantenimento e cura e lui avrà sempre libero accesso alla villetta. Una soluzione che va incontro ai desideri di tutti e due: lei è più legata a Chira, acquistata subito dopo il matrimonio, lui a Luna. In molte coppie senza figli gli animali sono diventati sempre più spesso dei «sostituti» nei quali i coniugi - come sottolinea uno dei due avvocati - «investono sempre più in termini di affetto», creando legami che resistono anche alle burrasche matrimoniali. «Per questo - dice il legale - tutte le garanzie per l’affido condiviso dei figli minori si possono specularmente applicare agli animali». (corriere.it)
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cessivo quindi è quello di informarsi se tra i coniugi vigesse la separazione o la comunione dei beni. Nel primo caso anche i beni acquisiti dopo il matrimonio sono di proprietà esclusiva del coniuge che possa vantare un titolo che ne attesti l’appartenenza, quale per esempio un atto di compravendita, l’intestazione all’Anagrafe canina regionale ecc. Nell’ipotesi che si verifichi il secondo caso invece le cose si fanno più complicate. Infatti il bene risulta essere di proprietà di entrambi i coniugi e quindi, in mancanza di un accordo tra di essi su chi e a quali condizioni debba detenere Ringhio, la competenza a decidere il destino dell’animale passa direttamente al giudice il quale, trattandosi di bene indivisibile (per cui non sarebbe possibile assegnarne metà a ciascuno) ha davanti a sé due vie: o assegna discrezionalmente il bene ad uno dei due coniugi, oppure ne dispone la vendita e divide tra i due coniugi il ricavato.
UN BENE PARTICOLARE È evidente tuttavia che l’animale è un bene che ha caratteristiche particolari in quanto animato e per di più senziente, che suscita forti legami nei componenti del nucleo famigliare in cui vive e che ricambia questo at-
taccamento. Per questo motivo cominciano a segnalarsi sentenze in cui il criterio per definire la gestione dell’animale famigliare prescinde quale parametro principale dal suo valore venale per rivolgersi con maggior forza proprio a quello affettivo. Nasce insomma anche per gli animali l’“affido condiviso”, che tuttavia allo stato attuale del panorama legislativo nazionale trova riscontro nella giurisprudenza ma non nella legge. Vuoto normativo che potrebbe durare ancora poco se venisse approvato il progetto di legge e che propone l’inserimento nel Codice Civile dell’art. 455-ter che tra l’altro, e a parziale deroga di quanto esposto in questo articolo, reciterebbe: “Per gli animali familiari, in caso di separazione di coniugi il Tribunale in mancanza di un accordo tra le parti, a prescindere dal regime di separazione o comunione dei beni e a quanto risultante dai documenti anagrafici dell’animale, sentiti i coniugi, i conviventi, la prole, e se del caso degli esperti di comportamento animale, ne attribuisce l’affido esclusivo o condiviso alla parte in grado di garantire loro la sistemazione migliore inerente il profilo della protezione degli animali. Il Tribunale ordinario è competente a decidere in merito anche in caso di cessazione della convivenza more uxorio.” ■
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10 Fisco Redditi e lavoro
VETERINARIA 38 | 2008
Redditi in calo: anche il TK22U è in crisi L’ANMVI ha chiesto al Ministero delle Finanze e al SOSE di disapplicare il TK22U. Non servono analisi regionali l 6 di novembre si riunirà alla Sose (Società per gli Studi di Settore), la Commissione di esperti che dovrà valutare gli effetti della crisi economica sui contribuenti che utilizzano Gerico in sede di dichiarazione dei redditi. Nella Commissione sono rappresentate le categorie professionali, veterinaria compresa, che da tempo lamentano l'inadeguatezza dello studio di settore TK22U come strumento presuntivo della capacità contributiva dei professionisti. In particolare, la crisi cambia il criterio della normalità economica, che è il presupposto fondante degli studi di settore per misurare il peso del professionista nei confronti dei suoi obblighi fiscali.
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GLI EFFETTI DELLA CRISI Gianpietro Brunello, amministratore della SOSE, spiega: "Si tratta di fare una valutazione dell'effetto della crisi sui redditi in modo selettivo, come consente di fare uno strumento versatile come gli studi di settore". “Per il momento - continua Brunello tutte le soluzioni sono ancora possibili, ma il modello a cui si può pensare è quello che venne utilizzato nel caso della mucca pazza, quando una valutazione degli effetti concreti del fenomeno permise di adottare le
I PARAFARMACI NON SI DETRAGGONO a spesa per i parafarmaci, siano essi prodotti fitoterapici, pomate colliri, ecc..., non può essere equiparata a quella per medicinali, né alle altre categorie di spese sanitarie per le quali è riconosciuta la deduzione o la detrazione d'imposta. Il chiarimento viene dall'Agenzia delle Entrate in risposta all'interpello di un contribuente. Si voleva sapere se gli scontrini che certificano l'acquisto, dietro prescrizione medica, di integratori alimentari, prodotti fitoterapici, colliri e pomate, ecc. valgono ai fini delle agevolazioni fiscali previste dal cosiddetto regime dello "scontrino parlante". La spesa sostenuta, dunque, non è ammessa ai benefici introdotti dalla Finanziaria 2007, in materia di certificazione delle spese sanitarie relative all'acquisto di medicinali.
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misure mirate solo dove la crisi effettivamente aveva colpito".
NON PERDERE TEMPO L'ANMVI ha inviato in proposito una nota al Ministro delle Finanze Giulio Tremonti e al SOSE e sostenendo una delle proposte messe in campo dagli esperti, ovvero la disapplicazione degli studi di settore. Per l'ANMVI l'alternativa di attendere i risultati delle ricognizioni degli Osservatori territoriali avviate a gennaio, per individuare interventi selettivi e mirati, "non porterebbe a quelle soluzioni tempestive di cui c'è urgenza". È già abbondantemente evidente, scrive l'ANMVI che "le strutture veterinarie sono costrette a subire costi sempre maggiori mentre i ricavi tendono, quando va bene, a mantenersi sugli stessi livelli. Stringendosi la forbice fra costi e ricavi il reddito medio degli operatori del settore continua a contrarsi e questo gli studi di settore non lo evidenziano, finendo di diventare fortemente punitivi verso professionisti che già devono esprimere grossi sforzi per mantenersi nel mercato". La leva della revisione territoriale, a parere dell'Associazione dovrà piuttosto essere utilizzata per evitare penalizzazioni per il settore veterinario (pressoché assente negli Osservatori) e per i professionisti di alcune aree che già soffrono più pesantemente la contrazione del mercato.
ze che possono influenzare la domanda finale di beni e il bisogno di ricorrere a servizi professionali. Sono cinque i gruppi in base ai quali sono state classificate le aree omogenee: al gruppo 1 appartengono le aree con livello di benessere elevato, istruzione superiore e sistema economico locale organizzato (Friuli e Valle d'Aosta); al gruppo 2 appartengono le aree con livello di benessere non elevato, bassa scolarità, sistema economico locale poco sviluppato e basato prevalentemente su attività commerciali (Abruzzo, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia); al gruppo 3 appartengono le aree ad elevata urbanizzazione con notevole grado di benessere, istruzione superiore caratterizzata da sistemi locali con servizi terziari evoluti (Emilia Romagna, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana, Trentino, Umbria); al gruppo 4 appartengono le aree caratterizzate dalla presenza di piccoli comuni con organizzazione spiccatamente artigianale dell'attività produttiva e livello medio di benessere; al gruppo 5 appartengono le aree di marcata arretratezza economica, basso livello di benessere e scolarità poco svilup■ pata (Basilicata e Calabria).
I NOSTRI RAPPRESENTANTI li osservatori regionali comprendono un rappresentate unico delle professioni sanitarie. La FNOVI aveva invitato gli Ordini ad attivarsi affinché questo rappresentante potesse essere un medico veterinario. La partita, non facile, è stata "vinta" dalla nostra professione nella Provincia Autonoma di Trento con il Collega Giovanni Zorzi. Nella Commissione Esperti Studi di Settore presso l'Agenzia delle Entrate è presente in rappresentanza della FNOVI il Collega Giuliano Lazzarini.
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CINQUE AREE Il Ministero dell'economia e delle finanze ha riclassificato le aree territoriali omogenee (Regioni, Province e Comuni) in base ad indicatori che misurano il loro grado di sviluppo economico-produttivo. La classificazione viene considerata in sede di applicazione degli Studi di Settore. Il Fisco ha infatti ritenuto necessario individuare, con il decreto 6 marzo 2008, le peculiarità determinate dal luogo di svolgimento delle attività economiche, e sulla base di queste differenziare le modalità di applicazione degli studi. Le aree territoriali vengono caratterizzate sulla base di un set di indicatori che misurano lo sviluppo economico-produttivo (es. la presenza di settori attivi), il livello di benessere (es. il reddito per abitante) e il grado di scolarizzazione del territorio (es. laurea e diploma). La territorialità generale analizza le differenze che connotano l'ambiente economico, differen-
COCOCO E VETERINARI ’ possibile per un iscritto ad un albo professionale essere inquadrato come collaboratore coordinato e continuativo? Il comma 3 dell'articolo 61 del Decreto legislativo 276/2003 dice chiaramente che sono esclusi dal campo di applicazione del "lavoro a progetto", le professioni intellettuali per l'esercizio delle quali è necessaria l'iscrizione in un albo. Con Nota del 15.12.2004 il Ministero del Lavoro ha precisato che per i professionisti iscritti in Albi, non sussistendo l'obbligo di essere ricondotti alle norme del lavoro a progetto è possibile sia fare riferimento alla previgente disciplina delle collaborazioni coordinate e continuative sia ricondurre i rapporti di lavoro alla disciplina delle collaborazioni a progetto qualora le parti lo ritengano opportuno. In linea teorica quindi è possibile per un iscritto ad un albo professionale essere inquadrato come collaboratore coordinato e continuativo. Naturalmente ai fini fiscali affinché un rapporto possa essere inquadrato come collaborazione coordinata e continuativa occorre che rispetti i requisiti richiesti dal comma 1, lettera c-bis) dell’articolo 50 del D.P.R. 971/86 e cioè: • il prestatore deve godere di autonomia circa le modalità ed il tempo di esecuzione dell'incarico; • il prestatore deve essere funzionalmente collegato alla struttura del committente, in quanto concorre alla realizzazione dell'attività economica di quest'ultimo. [Resta in ogni caso evidente la differenza tra la prestazione di co.co.co. e quella di lavoro subordinato: mentre la prima deve conformarsi soltanto alle direttive del committente, la seconda deve sottostare anche alle modalità di esecuzione preventivamente stabilite] • il prestatore è chiamato a svolgere un'attività continuativa e resa in misura apprezzabile nel corso del tempo; • l'apporto lavorativo deve essere prevalentemente personale e l'impiego di mezzi propri meramente residuale; • la retribuzione periodica deve essere prestabilita; • la collaborazione non deve rientrare nell'oggetto dell'arte o professione esercitate dal contribuente. (Giovanni Stassi, Consulente fiscale ANMVI)
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12 Dal Parlamento Codice Penale
VETERINARIA 38 | 2008
Sia Ufficiale di Polizia Giudiziaria anche il veterinario che tutela gli animali “Assurdo” che la qualifica valga solo per le attività di prevenzione e controllo in materia di alimenti di origine animale LA QUALIFICA OGGI Ad oggi, ai Servizi Veterinari delle ASL non sono attribuite funzioni di polizia giudiziaria in materia di illeciti penali commessi nei confronti di animali, una condizione che l’On Mancuso definisce “assurda”, stante che “i veterinari che espletano attività di prevenzione e controllo in materia di alimenti di origine animale, si vedono riconosciuta la qualifica di polizia giudiziaria e non ugualmente quelli che svolgono la medesima attività in materia di illeciti penali commessi nei confronti degli animali”. “Tanto importante e impegnativa - spiega Mancuso - è la prestazione richiesta ai Dirigenti Medici e Veterinari che è stata loro attribuita la qualifica di Ufficiale di Polizia Giudiziaria, a condizione dell’effettivo svolgimento delle funzioni ispettive e di controllo (previste dall’art. 27 del DPR 616/77 e dall’art. 3 della Legge 283/62), nonché la corresponsione della relativa indennità a fronte di un “rischio” effettivo che si corre per attività di Polizia Giudiziaria di cui si risponde, direttamente ed esclusivamente, davanti alla Magistratura. In sostanza compete l’indennità, perché preposti ai servizi ispettivi e di controllo in materia di alimenti di origine animale ai Veterinari appartenenti alle Discipline di: Igiene degli Alimenti di Origine Animale e di Igiene degli Allevamenti e delle Produzioni Zootecniche, nel caso le normative regionali abbiano affidato agli appartenenti a questa ultima. Dette funzioni si sostanziano nel prendere notizia dei reati, impedire che essi vengano portati ad ulteriori conseguenze, ricercarne gli autori, raccogliere le fonti di prova e quant’altro possa servire per l’applicazione della legge penale”.
’On Gianni Mancuso, Segretario della XII Commissione Affari Sociali della Camera, ha depositato una proposta di legge che, con un solo articolo, assegna la qualifica di ufficiali di polizia giudiziaria ai Dirigenti Veterinari del Servizio Sanitario Nazionale, “che espletano attività di prevenzione e di contrasto degli illeciti” indicati dall’articolo 500 C.P. Stessa qualifica anche per il contrasto agli illeciti penali previsti dalla legge 20 luglio 2004, n. 189. Ai dirigenti, la qualifica verrebbe attribuita “nei limiti del servizio a cui sono destinati” potendo “richiedere, ove occorra, l’assistenza della forza pubblica”. L’articolo 500 del Codice Penale così recita: “Chiunque cagiona la diffusione di una malattia alle piante o agli animali, pericolosa all’economia rurale o forestale, ovvero al patrimonio zootecnico della nazione, è punito con la reclusione da uLA LACUNA no a cinque anni. Se la diffusione avviene per La “grave discrepanza”, secondo il Collega colpa, la pena è della multa da lire duecentoparlamentare “si è verificata con la pubblicamila quattroB milioni”. zione, sulla G.U.Pagina n. 104 del pera Pubb 196x120.qxp:Layout 1 29-07-2008 15:55 1 7 maggio 2007,
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del Decreto del Ministro dell’Interno del 23 Marzo 2007 (Individuazione delle modalità di coordinamento delle attività delle Forze di Polizia e dei Corpi di Polizia Municipale e Provinciale, allo scopo di prevenire e contrastare gli illeciti penali commessi nei confronti degli animali), che ha sancito che le attività di prevenzione dei reati di cui alla legge 20 Luglio 2004, n. 189 (Disposizioni concernenti il divieto di maltrattamento degli animali, nonché di impiego degli stessi in combattimenti clandestini o competizioni non autorizzate) a tutela del mondo animale, sono demandate in via prioritaria al Corpo Forestale dello Stato, ai Corpi di Polizia Municipale e Provinciale, ferme restando comunque le funzioni di Polizia Giudiziaria che la legge rimette a ciascuna Forza di Polizia, con ciò ‘dimenticando’ i Servizi Veterinari delle ASL, cui, dunque, non sono attribuite funzioni di polizia giudiziaria in materia di illeciti penali commessi nei confronti di animali”. La proposta di legge è stata sottoscritta dal ■ Collega On. Rodolfo Viola.
MNC, NON SI BUTTA IL LAVORO FATTO a Commissione Igiene e Sanità del Senato sta esaminando tre disegni di legge per disciplinare la formazione e l’aggiornamento professionale dei medici e dei veterinari che praticano le medicine non convenzionali. La Commissione, che darà via ad un breve ciclo di audizioni, non ha intenzione di trascurare il “già detto” e il “già fatto” della scorsa legislatura. Tutta la documentazione raccolta nel corso dell’attività conoscitiva svolta in precedenza sarà acquisita dalla Commissione, insieme alle proposte degli attuali gruppi parlamentari. Il relatore dei ddl è il senatore Daniele Bosone (PD), firmatario di una delle proposte in discussione. Le altre portano la firma del Sen. Cesare Cursi e del Sen. Piergiorgio Massidda.
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LO STATO SIA PIÙ ATTENTO ALL’ABUSO DI PROFESSIONE o Stato non è abbastanza attento nel reprimere l’esercizio abusivo della professione. È l’esplicita premessa della proposta di legge che vede come primo firmatario il deputato Giuseppe Marinello (PDL) (Modifiche all’articolo 348 del codice penale e all’articolo 141 del testo unico delle leggi sanitarie, di cui al regio decreto 27 luglio 1934, n. 1265, in materia di esercizio abusivo di una professione) e che è stata assegnata alla Commissione Giustizia della Camera. Il testo proposto del nuovo articolo 348 del codice penale, aggrava il regime sanzionatorio per il reato di esercizio abusivo di una professione. La reclusione è elevata a due anni e la multa è fino a 51.646 euro, cifra ritenuta congrua ai profitti realizzati illecitamente. Si sanziona penalmente anche un comportamento che, a parere del firmatario proponente, “si è venuto diffondendo nelle professioni mediche: colpire la figura del medico che, titolare fittizio dello studio, offre copertura formale all’illegale esercizio dell’attività professionale di altra persona. Attualmente questo soggetto, di per sé abilitato all’esercizio della professione spiega Marinello - è chiamato a rispondere di concorso nel reato, invece nel testo proposto è punito con la reclusione fino a due anni, con la multa da 10.329 a 51.646 euro e con la decadenza dall’albo, cioè con sanzioni tali da consigliare l’immediata cessazione di comportamenti non conformi all’etica professionale”. Il testo proposto sanziona con un’aggravante eventuali «artifici e raggiri» posti a danno dell’utente, in caso di condotta illecita tendente a indurre il soggetto passivo in errore circa la professionalità di colui che offre il servizio. Marinello ricorda infatti che “il reato di abusivo esercizio di una professione si concretizza anche se il cittadino utente del servizio sa di avere di fronte un falso professionista e, ciò nonostante, presta il suo consenso”. La proposta introduce alcuni elementi che svolgono azione di deterrenza nei confronti dei falsi professionisti: sono previste infatti la pubblicazione della sentenza e la confisca del materiale destinato all’esercizio abusivo. La pdl, sarà sottoposta anche al parere della Commissione Affari Sociali della Camera.
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14 Attualità Contratti
VETERINARIA 38 | 2008
Corte dei Conti: trattative troppo lunghe per la Dirigenza SSN Bene il contratto, ma una trattativa di 385 giorni è troppo. Anche le trattative costano. Rispunta l’idea di riformare la contrattazione n sospiro di sollievo per la firma del contratto dei medici, ma anche una dura reprimenda per una procedura che mostra sempre più evidente una discreta dose di farragine. È soddisfatto, ma non troppo, il Presidente del comitato di settore per il comparto Sanità della Conferenza delle Regioni, Romano Colozzi, assessore alle Finanze della Lombardia, alla notizia della firma definitiva del contratto nazionale dei medici e veterinari del servizio sanitario pubblico (biennio economico 2006-2007, quadriennio normativo 2006-2009) avvenuta all’Aran. I sindacati di categoria, nessuno escluso, hanno dunque messo la firma che chiude l’iter del rinnovo del quadriennio normativo 2006-2009 e del primo biennio economico 2006-2007. Il rinnovo porterà, nella busta paga di novembre, un aumento medio di circa 260 euro lordi per i 110.000 dirigenti medici e veterinari, con circa 390 euro lordi mensili per i direttori di struttura complessa, di 303 per i responsabili di struttura semplice, di 215 per gli incarichi professionali e di 149 per chi ha meno di 5 anni di anzianità.
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RIFORMARE “Finalmente. Ma una procedura di 385 giorni per arrivare alla firma di un contratto mi sembra eccessiva”. “Il Comitato di settore - spiega Colozzi - aveva deliberato gli atti di indirizzo per l’avvio delle trattative il 27 settembre del 2007. La Finanziaria 2008 aveva reso necessaria un’integrazione delle direttive che il comitato ha deliberato il 26 marzo di quest’anno. Ora la firma definitiva”. Insomma, “dall’emanazione degli atti di indirizzo ad oggi, le norme vigenti e i passaggi burocratici obbligatori hanno determinato un’attesa di ben 385 giorni”. Per l’assessore lombardo, però, “è indispensabile che il ministro Renato Brunetta e il governo mettano mano al più presto ad una vera riforma della contrattazione, per evitare ulteriori sprechi di tempo e di denaro pubblico”. Secondo il Ministro Maurizio Sacconi “ con il rinnovo in questione si sono poste le premesse per un ulteriore dialogo tra governo, Regioni e rappresentanze sindacali delle professioni sanitarie con lo scopo di condividere la riconversione e la razionalizzazione dei modelli sanitari regionali per conciliare controllo della spesa e maggiore qualità dei ser-
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vizi socio - sanitari e assistenziali”.
CERTIFICAZIONE POSITIVA La Corte dei Conti ha trasmesso al Governo la certificazione positiva sull’ipotesi di accordo relativo al personale della dirigenza medico veterinaria (Area IV) del Servizio sanitario nazionale per il quadriennio normativo 2006 - 2009 e biennio economico 2006 - 2007. La certificazione positiva chiude una vicenda negoziale che anche la Corte giudica “segnata dal notevole ritardo con il quale sono state avviate le trattative”.
IL PREMIO QUALITÀ Fa eccezione solo l’articolo 26 comma 1 area IV, riguardante il Fondo per la retribuzione di risultato e per il premio della qualità della prestazione individuale. Su questo articolo del contratto la magistratura contabile non dà il proprio benestare, in quanto non vengono esplicitamente indicate le risorse che non rientrano nel consolidamento nei fondi destinati a questo fine.
NORME E AUMENTI Le ipotesi di accordo prevedono, per la parte normativa: una prima definizione di meccanismi orientati a rendere più effettive e funzionali le relazioni sindacali nell’ambito della contrattazione integrativa; un sistema degli inca-
richi e dello sviluppo professionale finalizzato ad un maggior bilanciamento tra percorsi di carriera relativi alle due macro tipologie degli incarichi gestionali e professionali; disposizioni particolari in materia di riposo giornaliero; disposizioni concernenti la misurazione e la valutazione dei servizi; gli effetti del procedimento penale sul rapporto di lavoro. Per quanto riguarda gli istituti a carattere economico, “i contratti riconoscono incrementi sostanzialmente in linea con le previsioni di crescita delle retribuzioni previste nei documenti di programmazione economico-finanziaria e nei protocolli Governo-Sindacati del 6 aprile e 29 maggio 2007”. Le ipotesi di accordo riconoscono un incremento retributivo medio pari al 4,85% della retribuzione media complessiva al 31 dicembre 2005 in misura corrispondente al tetto massimo di crescita delle retribuzioni e alle risorse così quantificate dal Comitato di settore”.
QUESTIONI RINVIATE È stata invece rinviata ad un’apposita sequenza contrattuale la trattazione di una serie di importanti tematiche, tra le quali: il riordino complessivo del sistema degli incarichi, la flessibilità del rapporto di lavoro, la formazione, il rapporto con i medici in formazione specialistica e l’istituto del risk ■ management.
16 Osservatorio Farmaco D.L.vo 193/2006
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VETERINARIA 38 | 2008
Farmacovigilanza: segnalare ogni sospetta reazione avversa Non rispettare l’obbligo di segnalazione può comportare fino a 15.000 euro di sanzione veterinari devono segnalare ogni sospetta reazione avversa utilizzando la scheda di segnalazione fornita in allegato al D.lgs 193/2006 e scaricabile dal sito del minsiterosalute.it. Ogni sospetta reazione avversa deve essere segnalata dai veterinari al Ministero del lavoro della Salute e delle Politiche Sociali ed ai Centri regionali di farmacovigilanza. La scheda di segnalazione è l’elemento fondamentale per la trasmissione delle informazioni. Per una adeguata valutazione della reazione avversa è determinante che la scheda di segnalazione sia compilata in ogni sua parte il piÚ dettagliatamente possibile e che eventuali dati di laboratorio disponibili, esiti di esami postmortem, fotografie ed altre rilevanti informazioni, siano allegate alla scheda stessa.
I
SANZIONI Secondo l’art. 108, comma 13 decreto legislativo 193/2006, salvo che il fatto costituisca reato, il veterinario o il farmacista che non rispetta gli obblighi di segnalazione previsti dall’art. 91 è soggetto al pagamento di una sanzione amministrativa pecuniaria da euro 2.600,00 a euro 15.000,00.
FINALITÀ La farmacovigilanza consente di monitorare la sicurezza dei medicinali veterinari, inclusi i vaccini usati per la profilassi, la diagnosi o il trattamento delle malattie negli animali dopo l’autorizzazione all’immissione in commercio. Il compito della farmacovigilanza è quello di garantire: l’uso sicuro dei medicinali veterinari negli animali; la sicurezza degli alimenti di origine animale; la sicurezza per l’uomo che
viene a contatto con i medicinali veterinari e la sicurezza per l’ambiente.
IL SISTEMA Il sistema italiano di farmacovigilanza è costituito dalla Direzione Generale della Sanità Pubblica Veterinaria - UFFICIO IV - e dai Centri Regionali di Farmacovigilanza. Ha lo scopo di regolamentare sul territorio nazionale, un sistema efficace per la raccolta e la valutazione delle informazioni utili per la sorveglianza dei medicinali veterinari, in particolare per quanto riguarda le reazioni avverse del medicinale veterinario sugli animali e sull’uomo, la mancanza dell’efficacia attesa, l’uso improprio, gli studi circa la validità dei tempi d’attesa e gli eventuali problemi relativi all’ambiente correlati all’uso dei medicinali veterinari. Tali informazioni sono interpretate alla luce delle linee guida dell’EMEA e possono influire sulla valutazione dei rischi e benefici intrinseci all’utilizzo del medicinale veterinario cui si riferiscono.
COSA FA IL MINISTERO Il Ministero promuove e coordina, anche in collaborazione con l’Istituto Superiore di sanità , studi e ricerche sull’utilizzazione dei medicinali veterinari, sull’epidemiologia e predispone piani di prelievo dal circuito distributivo di campioni di medicinali veterinari già registrati, con particolare riguardo ai medicinali veterinari immunologici, per l’esecuzione di controlli ordinari e straordinari adotta, coadiuvato dalle regioni e dalle province autonome di Trento e Bolzano, provvedimenti atti a promuovere le segnalazioni spontanee da parte degli operatori sanitari, utili ai fini della farmacovigilanza; mantiene i necessari rap-
FAC SIMILE AL SITO MINISTEROSALUTE.IT e schede di segnalazione devono essere trasmesse di norma entro sei giorni lavorativi per le reazioni avverse considerate gravi ed entro quindici giorni lavorativi per tutte le altre. Le schede di segnalazione vanno inviate ai Centri regionali di Farmacovigilanza competente per territorio e all’Ufficio IV della Direzione Generale della Sanità Animale e del Farmaco Veterinario – Dipartimento per la Sanità Pubblica Veterinaria, la Nutrizione e la Sicurezza degli Alimenti - Ministero della Salute - Via Giorgio Ribotta n. 5 - 00144 ROMA - Tel. 0659946255 - Tel. 0659946932 Fax 0659946949. Una lista dei referenti della farmacovigilanza, suddivisa per regioni e provincie, è riportata sul portale ministerosalute.it alle pagine web dedicate ai medicinali veterinari.
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porti con l’Agenzia, con i centri nazionali di farmacovigilanza degli altri stati membri, con gli organi internazionali e con le Regioni e Province autonome; provvede a fornire tem-
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pestivamente notizia al pubblico mediante il sito istituzionale informatico, emette provvedimenti. In seguito alla valutazione delle informazioni relative alla farmacovigilanza il Ministero della Salute può sospendere, revocare o modificare le condizioni dell’AIC (Autorizzazione all’Immissione in Commercio) per limitarne le indicazioni o la disponibilità , cambiare posologia o aggiungere una controindicazione o una nuova avvertenza. Ai fini della tutela della salute umana o animale, il Ministero della Salute adotta provvedimenti d’urgenza sospendendo anche l’AIC di un medicinale veterinario.
COSA FANNO I CENTRI REGIONALI Le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano istituiscono i Centri Regionali di Farmacovigilanza, avvalendosi degli Istituti Zooprofilattici, delle Facoltà di Medicina Veterinaria e o di altri Centri Specializzati con il compito di: esaminare le schede di segnalazione, acquisendo le opportune informazioni ed integrandole con eventuali dati mancanti; predispone ed esegue eventuali esami di laboratorio, clinici ed anaotomo-patologici utili ai fini della valutazione della casualità ; informa le Aziende Sanitarie Locali competenti per territorio qualora in seguito alla valutazione di casualità scaturiscano rischi per la salute pubblica o per la salute degli animali; mantiene costantemente aggiornato il Ministero della Salute sull’attività svolta; trasmette al Ministero della salute le segnalazioni va■lidate. (fonte: ministerosalute.it)
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18 Practice Management (2a parte) - Marketing
Il marketing nella vostra struttura Perché si acquista? Una persona che acquista un forno a microonde compra il modo più facile per cuocere il cibo. Una persona che acquista un’auto può acquistare comfort, sicurezza, mezzo di trasporto o status (o tutti e quattro). Quando si recano presso la vostra struttura, i vostri clienti stanno in realtà acquistando tranquillità. Cos’è il valore per i nostri clienti? La risposta tradizionale è il prezzo - la risposta vera è in realtà di gran lunga più complessa e coinvolge l’esperienza di qualità e il fatto di essere ascoltati e capiti. Il prezzo elevato in alcune situazioni è effettivamente un valore per le persone, ad esempio quando acquistano una pelliccia (status) o un profumo costoso (lusso).
ATTUARE IL MARKETING PER I CLIENTI VECCHI O PER QUELLI NUOVI? La maggior parte delle società di professionisti afferma che i propri clienti di vecchia data rappresentano la più probabile (e spesso più redditizia) fonte di un nuovo giro d’affari. Tuttavia, quando uno esamina il loro comportamento, trova che mentre hanno programmi ben stabiliti ed organizzati per lo sviluppo dell’attività verso i “nuovi clienti”, lo sforzo organizzato per ottenere nuove attività di impresa dai clienti già esistenti è scarso o del tutto assente. David Maister, Business Management Consultant Le strutture possono indirizzare il market ai clienti già esistenti oppure cercare di attrarne di nuovi. Tuttavia, gli studi condotti hanno dimostrato che rivolgere la propria attività a questi ultimi è meno efficace, e cinque volte più costoso. Lavorare con i clienti esistenti e/o con quelli nuovi richiede approcci differenti. I primi sono più in confidenza, più personali e più coinvolti; i secondi, essendo più impersonali, possono adattarsi meglio ad alcune persone piutto-
Una struttura che stava mettendo a punto un programma finalizzato alla cura della salute dei soggetti anziani decise, come metodo per aumentare il numero dei clienti, di concentrare i propri sforzi di marketing sui proprietari di animali anziani che non si erano recati presso la struttura negli ultimi 18 mesi. La clinica ottenne una risposta pari a zero ed era, inutile a dirsi, abbastanza scoraggiata. Sfortunatamente, avevano preso come target il mercato completamente sbagliato per il loro programma - questi clienti sono quelli con le minori probabilità di essere interessati al benessere dei loro animali da compagnia, con le minori probabilità di essere disposti a spendere denaro per essi e con le maggiori probabilità di essere insoddisfatti della struttura. Se quest’ultima si fosse concentrata sui suoi “buoni” clienti che desiderano il meglio per i loro animali, li portano regolarmente alla visita e hanno una buona relazione con la clinica, avrebbe avuto una risposta molto differente.
sto che ad altre. L’ideale è che le strutture debbano sforzarsi di raggiungere un punto di equilibrio fra i due. Alcuni dei vantaggi e svantaggi del marketing verso questi due differenti tipi di clienti vengono evidenziati più oltre. Nuovo giro d’affari da clienti esistenti • Conquistare la fiducia e la confidenza del cliente è uno dei principali fattori che influenzano il processo di vendita dei servizi veterinari, che richiede una comprensione delle preoccupazioni e delle esigenze dei proprietari degli animali. Non si sottolineerà mai abbastanza che queste esigenze non sono ciò che la struttura pensa che il cliente voglia, ma ciò che il cliente vuole davvero - il che si può individuare soltanto chiedendoglielo. Dove esiste una buona relazione con la clientela, ci sono buone probabilità che questa accetti le proposte della struttura relative ad ulteriori cure e trattamenti perché è stato scoperto un problema nuovo piuttosto che prendere in considerazione lo sforzo di rivolgersi altrove. • I costi di marketing per conquistare uno specifico aumento del volume di lavoro dai clienti esistenti sono molto più bassi di quelli necessari per attirare lo stesso volume dai clienti nuovi. • I trattamenti proposti ai clienti esistenti sono spesso più redditizi perché si basano sulla
loro fiducia e fede in voi rispetto al lavoro richiesto per conquistarsi i clienti nuovi. Ad esempio, quando si propone un controllo della salute per soggetti anziani si hanno maggiori probabilità che questo venga accettato da un cliente consolidato piuttosto che da uno nuovo. • La redditività può essere aumentata, nel tempo, perché si può incrementare la quota di lavoro che viene svolta da personale non veterinario, dato che il cliente impara a fidarsi e ad accettare anche i componenti più giovani e meno esperti dello staff della struttura. • I clienti consolidati hanno maggiori probabilità di “dare una chance alla clinica” a proposito di qualcosa di nuovo, per cui la struttura può riuscire a sviluppare ed a far crescere le proprie capacità. L’importanza di conquistarsi nuovi clienti • I nuovi clienti sono necessari per rimpiazzare le perdite naturali dovute alla morte dei pazienti o ai trasferimenti in altre zone. • I nuovi clienti portano nuove sfide e “sangue nuovo” nella struttura. • Evitano di “far lavorare troppo” la relazione con i clienti consolidati. • I clienti nuovi sono un investimento di marketing a lungo termine se la struttura dispone di un sistema ben stabilito per sviluppare il proprio giro d’affari con quelli consolidati.
Cos’è la lealtà del cliente n consulente di management francese che opera nel settore veterinario, il Dr. Yannick Poubanne, ha studiato a fondo questo argomento. “È importante non confondere la lealtà del cliente con la sua soddisfazione”, dice. “Considerate il vostro stesso comportamento: probabilmente, avete dei posti preferiti dove acquistate prodotti e servizi dei quali siete soddisfatti e che raccomandereste ai vostri amici. Tuttavia, con la scelta disponibile oggi, vi servite anche di altri punti vendita simili quando è più conveniente, per fare un’esperienza nuova, perché qualcuno ve lo ha raccomandato, perché vi piace, e così via. Non direste che siete insoddisfatti dei servizi e dei prodotti che avete acquistato prima, ma in quel momento non siete leali”. “Lo stesso avviene per i clienti delle strutture veterinarie. Se chiedete a differenti veterinari di definire un cliente leale, otterrete risposte come “Tornano sempre da noi” “Ci preferiscono” “Parlano positivamente di noi con i loro amici” “Ci vengono a trovare spesso e spendono molto” “Rimandano il trattamento e mi aspettano se non ci sono” “Sono venuti da noi per anni” e così via. Benché ci sia qualcosa di vero in tutte queste risposte, non è tutto qui. “Per sua natura, la lealtà ha due facce”, spiega il Dr. Yannick. “Una comportamentale ed una affettiva. Dal primo punto di vista, un cliente leale si comporta in modo positivo nei confronti della struttura, generando visite frequenti e spendendo cifre sostanziose per le sue necessità. Dal secondo, un cliente leale esprime verbalmente un atteggiamento positivo nei confronti della struttura. Quest’ultima caratteristica non è sufficiente a far definire un cliente come leale perché l’abitudine non va confusa con la lealtà”. “La soddisfazione del cliente spesso differisce dalla sua lealtà in molti modi. In primo luogo, la soddisfazione del cliente è una sensazione relativa alle esperienze passate avute con il servizio, mentre la lealtà è una sensazione ed una previsione di comportamento per le esperienze future. In secondo luogo, la soddisfazione viene generalmente considerata come un elemento antecedente e necessario per acquisire la lealtà. In terzo luogo, la soddisfazione non è sufficiente a garantire la lealtà. Oggi, esiste un numero sempre crescente di clienti soddisfatti che non sono leali. Infine, ma non ultimo, la soddisfazione del cliente costa denaro alla struttura, mentre la sua lealtà genera un’entrata economica” “Comprendendo la natura della lealtà del cliente e la sua differenza rispetto alla soddisfazione, è possibile migliorarla.” spiega ancora il Dr. Pennick. “Semplici questionari che considerino gli aspetti comportamentali ed emotivi della lealtà e li valutino in funzione dei livelli di soddisfazione possono aiutare una struttura a sviluppare i fattori di soddisfazione che favoriscono questo comportamento, nonché a far crescere gli elementi che fungono da motore della lealtà e non sono legati alla soddisfazione, come la sensazione del cliente di essere importante per la struttura”.
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Lealtà del cliente La lealtà del cliente è un’area delle relazioni con la clientela in cui spesso si nota una certa confusione. Con alcuni clienti, che possono essere devoti ad un particolare veterinario o struttura, si può instaurare un forte senso di fedeltà. Tuttavia, la lealtà non è semplicemente un atteggiamento emotivo, ma anche un comportamento quello di acquistare ripetutamente lo stesso prodotto o servizio. Inoltre, la lealtà è intimamente legata alla soddisfazione del cliente.
I PROBLEMI DEI SERVIZI DI MARKETING La professione veterinaria è un esempio di industria di servizi professionali: vende questi ultimi ai clienti in modo da generare business. Un servizio viene definito come: qualsiasi attività o beneficio che una parte possa offrire ad un’altra e che sia essenzialmente intangibile e non esiti nel possesso di alcunché. La sua produzione può essere legata o meno ad un prodotto fisico. Quindi, una struttura non vende unicamente un vaccino, ma la prestazione di una vaccinazione come intervento sanitario: un esame clinico da parte di un esperto qualificato di salute animale, una vaccinazione che garantisce la protezione da gravi malattie ed una rassicurazione per il cliente di aver fatto la cosa ■ giusta per il suo animale (Fig. 9.1).
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Figura 9.1 - Praticare una vaccinazione è un esempio di un servizio fornito dalla struttura.
ESONERO DI RESPONSABILITÀ: I L’editore dell’opera originale inglese e l’editore italiano non garantiscono la qualità dei prodotti o servizi presunti o dichiarati descritti nella pubblicità eventualmente presente in questa pagina, né li approvano o sostengono in alcun modo. II L’editore dell’opera originale inglese e l’editore italiano non si assumono, in base alle vigenti norme, alcuna responsabilità per danni e/o lesioni a cose o persone come risultato di qualsiasi affermazione diffamatoria vera o presunta, violazione dei diritti di proprietà intellettuale o di privacy, durata di prodotti, se derivanti da negligenza o altro, o da ogni altro uso di idee, istruzioni procedure, prodotti e metodi contenuti nell’articolo. © Elsevier, Ltd 2008 Jevring-Back Managing a veterinary practice, 2 ed., W.B. Saunders. All rights reserved. Traduzione di Maurizio Garetto
PROFESSIONALE A CURA DI HILL'S PET NUTRITIONVeterinaria On Line
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Eventi Veterinari
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SigedV
SIARMUV
SOCIETÀ ITALIANA DI GASTROENTEROLOGIA ED ENDOSCOPIA DIGESTIVA VETERINARIA
SOCIETÀ ITALIANA DI ANESTESIA, RIANIMAZIONE E MEDICINA D’URGENZA VETERINARIA
L'ESOFAGO E I SUOI MISTERI 15-16 Novembre 2008, Cremona
ARGOMENTI DI ANESTESIA 16 Novembre 2008, Cremona RELATORI
Roberto Bellentani, Antonello Bufalari, Paolo Franci, Igor Pelizzone, Francesco Staffieri
11.00 11.30
OBIETTIVI Anche il secondo incontro del 2008 SIARMUV (anestesia) non sarà a tema, bensì caratterizzato da argomenti diversi e tra loro non correlati, così da poter offrire spunti di interesse scientifico peculiarmente diversificati tra loro.Il sufentanil è un oppioide dalle caratteristiche farmacologiche estremamente interessanti e vantaggiose in anestesia, ma ancora scarsamente conosciuto ed utilizzato in anestesia veterinaria; la dexmedetomidina, che rappresenta un ulteriore miglioramento di una molecola gia ottima quale la medetomidina, è da poco disponibile per l'utilizzo clinico in Italia: avremo il piacere di condividere le esperienze del prof. Bufalari nell'utilizzo di questi due ottimi farmaci in anestesia. Nell'era della Dexmedetomidina, può apparire anacronistico parlare ancora dell'utilizzo della Clonidina nella pratica anestesiologica, ma forse questa "vecchia" molecola può ancora esercitare un ruolo di primo piano nel nostro "arsenale" farmacologico, ascolteremo quindi il Dott. Francesco Staffieri cosa avrà da dirci a riguardo. Come già enfatizzato nel titolo della relazione, di ossimetria pulsatile ma, soprattutto di capnografia non se ne sa mai abbastanza: tanto più corrette e dettagliate sono le informazioni che si possono estrapolare da questi due fondamentali monitoraggi tanto maggiore ed insostituibile sarà il loro ruolo, ed il Dott. Paolo Franci ci guiderà nella loro corretta interpretazione. I furetti non sono dei cani o dei gatti, solo un po' più lunghi e buffi, ma una specie animale con delle caratteristiche anatomiche e fisiologiche proprie e peculiari e spetterà al Dott. Igor Pelizzone fornirci le informazioni basilari e necessarie per poter gestire correttamente l'anestesia in questa specie. Il Dott. Roberto Bellentani presenterà infine una relazione beve ove ci proporrà una valutazione, sulla base delle proprie esperienze personali, sugli aspetti anestesiologici peculiari della chirurgia laparoscopica in pazienti di specie canina e felina.
PROGRAMMA 9.00 Registrazione dei partecipanti 9.30 Morfina vs sufentanil per l'analgesia epidurale nel cane. Dexmedetomidina e sufentanil in infusione endo-
12.15 13.30
15.00 15.50
16.10
venosa continua durante l'anestesia con isoflurano nel cane: studio preliminare - Antonello Bufalari Pausa La Clonidina: un farmaco a lungo ignorato nell'anestesia veterinaria Francesco Staffieri Pausa pranzo Ossimetria pulsatile e capnografia, due monitoraggi fondamentali di cui non si parli mai abbastanza Paolo Franci Approccio razionale all'anestesia nel furetto - Igor Pelizzone Esperienze pratiche e considerazioni anestesiologiche in chirurgia laparoscopica - Roberto Bellentani Discussione, valutazione dell'apprendimento, consegna degli attestati e chiusura dei lavori
SEDE Centro Studi SCIVAC, via Trecchi 20 - Cremona
PARTECIPAZIONE L'incontro è gratuito per tutti i soci SIARMUV in regola con l'iscrizione 2008. Non è necessaria la pre-iscrizione. Presentarsi in sede congressuale per la registrazione. Quote di partecipazione (verrà rilasciata una ricevuta fiscale per la quota versata): Soci SIARMUV: gratuito Soci SCIVAC: € 50,00 Non Soci: € 100,00
RICHIESTO ACCREDITAMENTO
SIRVAC
SOCIETÀ ITALIANA DI RIPRODUZIONE VETERINARIA PER ANIMALI DA COMPAGNIA
RELATORI
Enrico Bottero, Andrea Cocci, Felice Cosentino, Massimo Gualtieri, Federica Rossi
Antonello Bufalari, Adriano Lachin
OBIETTIVI L'intento di questa giornata è quello di approfondire le nostre conoscenze anestesiologiche in campo riproduttivo. Riconoscendo che in ogni situazione la scelta di un protocollo anestesiologico, invece di un altro meriterà sempre attenzione, nel nostro campo si è comunque continuamente di fronte a situazioni critiche. Nel caso di un cesareo abbiamo la responsabilità di più vite contemporaneamente; nel caso di una piometra sicuramente la cagna non sarà in condizioni ottimali e nel caso di una "semplice" ovarioisterectomia, abbiamo un animale sano e molto giovane generalmente, al quale non deve succedere nulla durante la nostra chirurgia. La responsabilità quindi è molto forte a mio avviso e l'inponderabile è sempre lì presente. Ma tutto ciò che è prevedibile deve essere a noi ben noto in modo da ridurre il più possibile la percentuale di rischio.
PROGRAMMA Registrazione partecipanti Ovarioisterectomia - A. Lachin Pausa Cesareo - A. Bufalari Paziente adulto e pediatrico a confronto - A. Bufalari 12.30 Discussione 13.00 Pausa pranzo 9.15 9.45 10.30 11.00 11.45
14.00 Scelte anestesiologiche in pediatria - A. Bufalari 14.45 Discussione 15.15 Casi Clinici 16.00 Test di valutazione dell'apprendimento, consegna degli attestati e conclusione dell'incontro
SEDE Centro Studi SCIVAC, via Trecchi 20 - Cremona
PARTECIPAZIONE L'incontro è gratuito per tutti i soci SIRVAC in regola con l'iscrizione 2008. Non è necessaria la pre-iscrizione. Presentarsi in sede congressuale per la registrazione. Quote di partecipazione (verrà rilasciata una ricevuta fiscale per la quota versata): Soci SIRVAC: gratuito Soci SCIVAC: € 50,00 Non Soci: € 100,00
RICHIESTO ACCREDITAMENTO
11.45
OBIETTIVI L'incontro di gastroenterologia organizzato da SIGEDV si occuperà di esofago, un organo difficile sia sul piano diagnostico sia su quello terapeutico. La prima sessione di sabato pomeriggio è dedicata all'approccio clinico e diagnostico alle patologie esofagee, con particolare enfasi alla diagnostica per immagini, pietra miliare della valutazione clinica di questo tratto dell'apparato digerente. Saranno invece più specifici gli argomenti trattati nella sessione di domenica, spaziando da condizioni quotidiane come i corpi estranei a patologie più raffinate, come la acalasia cricofaringea, il megaesofago e la malattia da reflusso gastroesofageo. La trattazione di quest'ultima condizione, il cui inquadramento nel cane e nel gatto è storia recente, sarà proficuamente introdotta da un utile excursus diagnostico e terapeutico della medesima condizione nell'uomo, con accenni alle nuove frontiere dell'approccio a questa diffusa e complessa patologia.
12.30 12.45 14.00
14.45
15.30 16.00 16.45
PROGRAMMA Sabato 15 Novembre 14.00 Registrazione dei partecipanti 14.30 Interpretazione e valutazione dei segni clinici in corso di patologia esofagea - Massimo Gualtieri 15.15 La diagnostica per immagini nelle patologie esofagee: semiotica radiologica e radiodiagnostica - Federica Rossi 16.00 Pausa 16.30 La diagnostica per immagini nelle patologie esofagee: endoscopia ed eco-endoscopia - Massimo Gualtieri 17.15 Discussione 17.30 Assemblea Soci SIGEDV Domenica 16 Novembre 9.00 La disfagia cricofaringea - Massimo Gualtieri 9.45 Tecniche di rimozione dei corpi estranei esofagei - Enrico Bottero 10.30 Pausa 11.00 La malattia da reflusso gastroesofageo (MRGE): diagnosi, tratta-
SCELTE ANESTESIOLOGICHE IN CORSO DI CESAREO, OVARIOISTERECTOMIA E NEL PAZIENTE PEDIATRICO 16 Novembre 2008, Cremona RELATORI
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mento e sue complicanze - Massimo Gualtieri Nuove frontiere nella diagnosi e terapia della MRGE e delle sue complicanze nell'uomo - Felice Cosentino Discussione Pausa pranzo Come e quando trattare le stenosi cicatriziali dell'esofago? - Massimo Gualtieri Patologie funzionali esofagee: il megaesofago nel cane e nel gatto Andrea Cocci Pausa Discussione di casi clinici presentati dai partecipanti Discussione, test di valutazione dell'apprendimento, consegna degli attestati e chiusura dell'incontro
SEDE Centro Studi SCIVAC, via Trecchi 20 - Cremona
PARTECIPAZIONE L'incontro è gratuito per tutti i soci SIGEDV in regola con l'iscrizione 2008. Non è necessaria la pre-iscrizione. Presentarsi in sede congressuale per la registrazione. Quote di partecipazione (verrà rilasciata una ricevuta fiscale per la quota versata): Soci SIGEDV: gratuito Soci SCIVAC: € 50,00 Non Soci: € 100,00
RICHIESTO ACCREDITAMENTO
G RUPPO DI S TUDIO F ISIOTERAPIA E R IABILITAZIONE
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ANCHE I GATTI HANNO BISOGNO DI FISIOTERAPIA 16 Novembre 2008, Cremona RELATORI Marco Bernardini, Lowri Davies, Sabrina Giussani, Bruno Peirone
PROGRAMMA 8.30 Registrazione dei partecipanti 8.50 Saluto ai partecipanti, presentazione di relatori ed istruttori, informazioni pratiche sul corso ed inizio dei lavori 9.00 Il gatto: conoscerlo e capirlo S. Giussani 9.45 Come motivare il gatto durante i trattamenti - S. Giussani 10.30 Pausa 11.00 Le principali patologie neurologiche che interessano il gatto - M. Bernardini 12.00 L'artrosi del gatto: un problema sottodiagnosticato? - B. Peirone 13.00 Pausa pranzo 14.00 Rehabilitation techniques in the domestic cat - Lowri Davies 16.00 Pausa 16.30 Clinical cases - Lowri Davies
17.00 Casi clinici esposti dai soci 18.00 Discussione finale, test di valutazione dell'apprendimento e consegna degli attestati
SEDE Centro Studi SCIVAC, via Trecchi 20 - Cremona
PARTECIPAZIONE L'incontro è gratuito per tutti i soci del Gruppo di Studio di Fisioterapia e Riabilitazione in regola con l'iscrizione 2008. Non è necessaria la pre-iscrizione. Presentarsi in sede congressuale per la registrazione. Non è prevista la traduzione. Quote di partecipazione (verrà rilasciata una ricevuta fiscale per la quota versata): Soci FISIOTERAPIA: gratuito Soci SCIVAC: € 50,00 Non Soci: € 100,00
RICHIESTO ACCREDITAMENTO
INFORMAZIONI Segreteria Società Specialistiche SCIVAC Tel. 0372 403502 Fax 0372 457091 Email: socspec@scivac.it Per tutte le iniziative organizzate da AIVEMP, ANMVI, FSA, SCIVAC, SIVAE, SIVAL, SIVAR e SIVE viene richiesto l’accreditamento presso il Ministero della Salute ai fini del programma ECM (Educazione Continua in Medicina). Per la normativa prevista consultare il sito del Ministero della Sanità all’indirizzo http://ecm.sanita.it/.
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20 Eventi Veterinari
VETERINARIA 38 | 2008
FSA Società federata ANMVI FONDAZIONE SALUTE ANIMALE
DELEGAZIONE REGIONALE LOMBARDIA LA CHIRURGIA PALPEBRALE 30 Novembre 2008, Milano RELATORE Alberto Crotti
OBIETTIVI Il tema dell'incontro verterà sulla trattazione chirurgica delle più comuni patologie palpebrali. Lo spunto per la relazione partirà dal singolo caso clinico e attraverso brevi cenni di diagnostica per si focalizzerà sul trattamento chirurgico della lesione analizzando anche la possibile applicazione di differenti tecniche chirurgiche per la stessa patologia. Durante lo svolgimento della relazione verranno anche presentate nozioni generali sulle basi anatomiche della chirurgia palpebrale, sullo strumentario ed il materiale necessario per effettuarla. Compito del relatore sarà anche quello di fornire informazioni sulle terapie mediche da associare alla terapia chirurgica eseguita. Le nozioni trasmesse verranno costantemente rivisitate durante le singole relazioni con lo scopo di fornire eventuali chiarimenti ed approfondimenti sull'argomento attraverso una continua interazione tra i partecipanti ed il relatore stesso.
PROGRAMMA 8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente, presentazione del relatore ed inizio dei lavori 9.30 Casi clinici e trattamento chirurgico di: traumatismi palpebrali, distichiasi, neoplasie palpebrali.
11.00 Pausa 11.30 Casi clinici e trattamento chirurgico di trichiasi palpebrale, entropion, entropion associato ad ectropion 13.00 13.30 Pausa 14.30 Casi clinici e trattamento chirurgico di ectropion e ciglia ectopiche. La tarsoraffia temporanea e la cantoplastica mediale 15.30 Pausa 16.00 Casi clinici e trattamento chirurgico di emiagenesia palpebrale e pliche facciali abbondanti 17.00 Test di valutazione dell'apprendimento e discussione finale 17.30 Consegna degli attestati di partecipazione e termine della giornata
Enrico Bottero
OBIETTIVI L'indagine endoscopica è divenuta negli ultimi anni un ausilio diagnostico anche in medicina veterinaria, seppur le potenzialità di questa tecnica siano ancora poco sfruttate. Questa giornata si propone di illustrare quando e come utilizzare l'endoscopia nella diagnosi di patologie croniche sia dell'apparato gastroenterico che di quello respiratorio. Parte della giornata verrà dedicata all'endoscopia operativa nel trattamento di patologie comuni quali asportazione di corpi estranei, trattamento delle stenosi esofagee e rinofaringee, asportazione di polipi, esecuzione dei lavaggi bronco-alveolari etc… La giornata si propone inoltre di evidenziare come l'endoscopia non debba sostituirsi al ragionamento diagnostico quanto piuttosto farne parte integrante.
PROGRAMMA 8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente, presentazione del relatore ed inizio dei lavori 9.30 Quando, come e perché utilizzare l'endoscopia per la diagnosi ed il trattamento delle più comuni patologie gastroenteriche
Faculty Direttore del Corso: Aldo Vezzoni Docenti: Federica Rossi, Aldo Vezzoni Istruttori, oltre ai docenti: Silvia Boiocchi, Gianluca Magni, Bruno Peirone, Guido Pisani, Luca Vezzoni
OBIETTIVI
SEDE
Questo Corso teorico-pratico si rivolge ai medici veterinari già referenti FSA e si prefigge di far comprendere ai partecipanti i meccanismi eziologici e patogenetici della lussazione della rotula e la diagnosi clinica nelle razze toy nelle quali la selezione riproduttiva ne richiede il controllo. L’esercitazione permetterà di apprendere le modalità di palpazione e di manipolazione delle zampe posteriori finalizzate a rilevare la lussazione della rotula e classificarne il grado quando presente. Il Corso si prefigge anche di aggiornare i partecipanti sulle nuove disposizioni in materia di controllo dei riproduttori per la displasia dell’anca e del gomito, oltre ad affinarne le capacità diagnostiche attraverso esercitazioni interattive al computer.
Atahotel Quark - Via Lampedusa 11/a Milano
PROGRAMMA
RICHIESTO ACCREDITAMENTO
DELEGAZIONE REGIONALE CAMPANIA L'ESAME ENDOSCOPICO IN GASTROENTEROLOGIA E PNEUMOLOGIA 30 Novembre 2008, Capodrise (CE) RELATORE
CORSO FSA AVANZATO DIAGNOSI UFFICIALE DELLA LUSSAZIONE DELLA ROTULA E AGGIORNAMENTO HD/ED 23 Novembre 2008, Cremona
11.00 Pausa 11.30 Quando, come e perché utilizzare l'endoscopia per la diagnosi ed il trattamento delle più comuni patologie respiratorie 13.00 Pausa 14.00 Rigurgito, vomito, diarrea, tenesmo, ematochezia: casi clinici 15.00 Pausa 15.30 Stertore, scolo nasale, tosse, dispnea: casi clinici 16.30 Test di valutazione dell'apprendimento e discussione finale 17.00 Consegna degli attestati di partecipazione e termine della giornata
Numero massimo partecipanti: 36
DEADLINE ISCRIZIONI 12 Novembre 2008
INFORMAZIONI Segreteria FSA - Monica Borghisani Via Trecchi, 20 - 26100 Cremona Tel. 0372/403511 - Fax 0372/403530 info@fondazionesaluteanimale.it
RICHIESTO ACCREDITAMENTO
SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA REDDITO SOCIETÀ FEDERATA ANMVI
Novotel Caserta Sud. SS 87 Sannitica, Capodrise (CE)
3 CREDITI
PARTECIPAZIONE
QUOTA D’ISCRIZIONE: Medici Veterinari ¤ € 150,00 + IVA 20% = € 180,00
Domenica 23 Novembre 2009 8.50 Saluto ai partecipanti, presentazione di relatori ed istruttori, informazioni pratiche sul Corso 9.00 Eziologia, patogenesi, epidemiologia e classificazione della lussazione della rotula - A. Vezzoni 10.00 Protocollo FSA-ENCI per la certificazione della lussazione della rotula - A. Vezzoni 10.30 Pausa caffè 11.00 Esercitazione sulla visita di soggetti con e senza lussazione della rotula e relativa classificazione e certificazione 13.00 Pausa pranzo 14.00 Impiego della radiologia digitale per l’esame ufficiale di HD/ED - F. Rossi
SEDE
14.30 Nuove disposizioni ENCI-FCI per l’esame ufficiale HD/ED - A. Vezzoni 15.00 Errori di posizionamento del cane e conseguenze sul giudizio ufficiale - F. Rossi 15.30 Contestazione dei giudizi ufficiali A. Vezzoni 16.00 Pausa caffè 16.30 Esercitazione pratica di valutazione radiografica di casi HD/ED 18.30 Domande e risposte sugli argomenti della giornata 19.00 Termine del Corso
DELEGAZIONE REGIONALE SIVAR SICILIA APPROCCIO CLINICO-DIAGNOSTICO ALLA MALATTIA RESPIRATORIA DEL BOVINO Giovedì 27 Novembre 2008, Castronovo di Sicilia (Palermo)
DELEGAZIONE REGIONALE LIGURIA CHIRURGIA DELLO STOMACO E INTESTINO 30 Novembre 2008, Genova RELATORE
Fabio Sangion
OBIETTIVI
13.00 Relazione commerciale a cura di Iams 13.30 Pausa 14.30 Casi clinici interattivi 15.30 Pausa 16.00 Casi clinici interattivi 17.00 Test di valutazione dell'apprendimento e discussione finale 17.30 Consegna degli attestati di partecipazione e termine della giornata
Obiettivi formativi: la chirurgia dell'apparato gastroenterico, più specificatamente di stomaco e intestino, fa parte spesso delle prime esperienze del chirurgo veterinario. Alcuni interventi, invece, sono bagaglio solo di chirurghi molto esperti. Biopsie o tomie, per esempio, non sono degli esercizi di tecnica chirurgica ma vanno inseriti nella gestione di un paziente che può presentare svariati fattori di rischio. Scopo della giornata è quello di fornire dei principi di base che rendano più gratificante l'approccio a questo tipo di chirurgia e alcune nozioni più specialistiche che illustrano la gestione di casi più complessi.
SEDE
PROGRAMMA
Sala Quadrivium, Piazza Santa Marta 2 Genova
8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente, presentazione del relatore ed inizio dei lavori 9.30 La chirurgia dello stomaco 11.00 Pausa 11.30 La chirurgia dell'intestino
ACCREDITAMENTO RICHIESTO
Si ricorda che gli incontri delle Delegazioni Regionali sono liberi e gratuiti per i Soci SCIVAC in regola con la quora associativa dell’anno in corso.
PER INFORMAZIONI Segreteria SCIVAC - Monica Borghisani Tel. 0372/403506 - delregionali@scivac.it
Con il Patrocinio del Comune di Castronovo di Sicilia In collaborazione con l’Ordine dei Medici Veterinari della Provincia di Palermo
Sabato 29 Novembre 2008, Ragusa In collaborazione con l'Ordine dei Medici Veterinari della Provincia di Ragusa RELATORE Giovanni FILIPPINI - Medico Veterinario IZS Umbria e Marche, sede di Perugia
SEGRETERIA SCIENTIFICA E ORGANIZZATIVA SIVAR - Paola Orioli - Tel. 0372 / 40.35.39 - info@sivarnet.it - www.sivarnet.it
OBIETTIVI L'incontro si prefigge di dare all'operatore pratico la possibilità di un ripasso delle conoscenze di anatomo-patologia delle principali malattie respiratorie, la modalità di raccolta ed il tipo di campioni da inviare al laboratorio per poter arrivare ad una diagnosi corretta. In questo modo il partecipante potrà essere in grado di scegliere le strategie profilattiche e terapeutiche più adeguate alle varie situazioni aziendali in cui opera. Programma scientifico e modalità di partecipazione al sito www.sivarnet.it Iniziative riservate esclusivamente ai laureati in Medicina Veterinaria.
SEDI RAGUSA Villa Di Pasquale Viale delle Americhe - Ragusa PALERMO Centro Culturale e Museale “Palazzo Giandalia” - Via Roma, 1 Castronovo di Sicilia (Palermo)
ACCREDITAMENTO RICHIESTO
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Attualità scientifica Vet Journal
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Utilizzo dei lembi liberi in chirurgia plastica e ricostruttiva Indicazioni e tecniche illustrate da Paolo Buracco all’Itinerario SCIVAC
ueste regioni comprendono i cuscinetti digitali e quelli meta-carpali / tarsali. In tali settori l’epidermide è fortemente ispessita visto che deve sopportare il peso. Vi è inoltre, in posizione profonda, un cuscinetto adiposo (contenente anche fibre elastiche e collagene) in grado di distribuire in modo uniforme le pressioni. A seguito di lacerazioni e sutura, la deiscenza in tali sedi è frequente, specie se il carico sulla parte non viene completamente eliminato. Il modello di sutura ideale da utilizzarsi è “a materassaio verticale”, prendendo con l’ago ampie porzioni di tessuto ed utilizzando un filo non troppo sottile (2/0); deve seguire poi un bendaggio particolarmente imbottito e l’applicazione di un supporto, anche metallico, al fine di eliminare l’appoggio. La protezione della parte deve protrarsi per almeno 3 settimane. La completa perdita di tali strutture può obbligare all’amputazione, specie nel cane; il gatto, dopo guarigione, sarà invece costretto ad una vita decisamente più sedentaria. In caso di perdita di tessuto, a seconda della gravità, le opzioni sono: a) trasferimento del cuscinetto digitale adiacente dopo amputazione del dito corrispondente (attenzione a preservare la vascolarizzazione del tratto da trasferire), b) trasferimento del cuscinetto da un altro piede e trapianto microvascolare, c) innesto di cuscinetto prelevato da un altro piede /mano o 4) ricorso a tecnica di trapianto c.d. “ritardato”.
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di MARIA GRAZIA MONZEGLIO osa sono, come si classificano, come si applicano e in quali casi costituiscono una valida opzione ricostruttiva: i lembi liberi sono stati illustrati a fondo da Paolo Buracco (dipl. ECVS, Prof. Ordinario, Clinica chirurgica veterinaria, Facoltà di Med. Vet. di Grugliasco, Torino) nel corso dell’Itinerario Didattico SCIVAC intitolato “Chirurgia dei tessuti molli: VI parte - Chirurgia plastica e ricostruttiva” (18 - 20 settembre 2008). Per lembo libero si intende un frammento cutaneo privo di vascolarizzazione propria, prelevato da un sito distante ed innestato su una sede che manca di copertura epidermica. Durante le prime 48 ore i lembi liberi sopravvivono grazie all’assorbimento di liquidi dai capillari del sito di innesto. La loro adesione al letto ricevente si stabilisce grazie alla funzione collante della fibrina, poi progressivamente rimpiazzata da tessuto fibroso maturo. La nutrizione del lembo avviene dunque inizialmente per imbibizione plasmatica e sviluppo di una circolazione rudimentale (inosculazione, che inizia a stabilirsi già al termine del primo giorno post-impianto), e poi mediante rivascolarizzazione definitiva. Durante il periodo di attecchimento, i capillari del letto ricevente si anastomizzano con quelli del plesso dell’innesto fino a che non si ristabilisce una circolazione corretta ed adeguata. Qualsiasi raccolta liquida (pus, sangue, siero) tra l’innesto ed il sito ricevente ne inibisce l’attecchimento, distruggendo la colla di fibrina che lo tiene in posizione. Anche l’eccesso di movimento fra lembo e sito ricevente può risultare altrettanto deleterio. È necessario inoltre stabilire un corretto contatto fra la superficie ricevente e l’innesto
CENNI DI RICOSTRUZIONE DELLA MANO E DEL PIEDE
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che non deve né essere eccessivamente teso né troppo ripiegato. La sopravvivenza dei lembi liberi è, nel cane, in media del 60% e praticamente tutti, se ben eseguiti, attecchiscono nel gatto. Tali innesti possono essere adagiati sia su ferita fresca sia, preferibilmente, su tessuto di granulazione sano. Possono comunque essere applicati anche su tessuto muscolare sano, periostio e peritenio. Si tenga infine presente che la guarigione dei lembi liberi è influenzata dalle condizioni generali del soggetto: anemia, ipoproteinemia, etc, vanno pertanto corretti prima di procedere.
INDICAZIONI • Ferite in zone distali degli arti dove l’uso di un lembo vascolarizzato può essere difficoltoso • Ampie soluzioni di continuo del dorso e degli arti prossimali, troppo estese per essere coperte con un lembo vascolarizzato
CLASSIFICAZIONE I lembi liberi possono essere autologhi, allografici (da un animale della stessa specie) od eterologhi (da un animale di specie diversa, ad es. SIS). In medicina veterinaria si fa uso soprattutto degli autologhi. I lembi liberi si dividono in lembi a spessore parziale (epidermide + quantità variabile di derma) o
tutto spessore (epidermide e tutto il derma). Si possono inoltre differenziare in lembi a copertura parziale e a copertura completa e, infine, sulla base del loro disegno e forma. Gli innesti a copertura parziale sono indicati in caso di infezione non ancora del tutto dominata. I lembi a spessore parziale devono essere ottenuti tramite uno strumento chiamato dermatomo. L’attecchimento è ottimo (potenzialmente superiore a quelli “a tutto spessore”) ma non vi è ricrescita del pelo, sono molto delicati, esteticamente non piacevoli e sono in definitiva poco usati in medicina veterinaria. I lembi a copertura parziale (punch, pinch o “pizzicati”, strisce, francobollo) sono semplici da applicare ma sono anche poco robusti, difficili da immobilizzare e quindi facilmente dislocabili. Possono essere utili in zone di piccole dimensioni ma sono relativamente poco usati. In veterinaria i lembi più usati sono quelli a tutto spessore e a copertura completa. Sono in grado di coprire vaste aree di perdita di tessuto con un ottimo risultato estetico e grande versatilità.
TECNICA CHIRURGICA Il paziente deve essere preparato a livello sia del sito ricevente sia di quello donatore. Quest’ultimo è in genere sul tronco (cute più spessa e difetti facilmente suturabili). Le aree da ricoprire possono derivare dall’exeresi chirurgica di una neoplasia o rappresentare l’esito di perdite di sostanza da qualsiasi causa. Il difetto è misurato in modo da determinare le dimensioni approssimative del lembo di cute da prelevare. Se si lavora su ferita granuleggiante, è necessario cruentarla al fine di consentire una presa migliore. Dopo il prelievo, il lembo deve essere preparato privandolo completamente di tutti gli strati inferiori (muscolo pellicciaio e grasso). La prima fase di preparazione si esegue fissando il lembo su un supporto mettendolo in leggera trazione (ad esempio puntellandolo con degli aghi) mentre quella finale si effettua tenendolo su un dito ed usando forbici di Metzembaum. La preparazione è completa quando si evidenziano i follicoli piliferi. In alternativa, si fissa la parte di cute da prelevare ad un rotolo di garza e prelievo
SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER EQUINI SOCIETÀ FEDERATA ANMVI
15° CONGRESSO MULTISALA SIVE BOLOGNA - ZANHOTEL & MEETING CENTERGROSS 23-25 GENNAIO 2009 ISCRIZIONI ENTRO IL 10 DICEMBRE 2008 RELATORI INVITATI JOE BERTONE DVM, MS, DACVIM Western University of Health Sciences, Pomona, CA (USA)
EDUARD-JOSÈ CUNILLERAS PhD, Private Practice, United Kingdom
MARCO FILICORI MD, Chairman, GynePro Medical Group, Università di Bologna (I)
GRANT S. FRAZER BVSc, MSc, MBA, The Ohio State University, Columbus, OH (USA)
RICHARD P. HACKETT DVM, MS, Dipl ACVS, Cornell University, Ithaca, New York (USA)
PATRICK M. McCUE DVM, PhD, Dipl ACT, Colorado State University, Fort Collins, CO (USA)
FABRIZIO PASSAMONTI Med Vet, Università di Perugia (I)
FABRIZIO PELLACCI Università di Firenze (I)
ELIZABETH SANTSCHI DVM, Dipl ACVS, Ohio State University The Ohio State University, Columbus, OH (USA)
MICHAEL SCHRAMME Dr Med Vet CertEO PhD DipECVS North Carolina State University, Raleigh, NC (USA)
DEBRA C. SELLON DVM, PhD, Dipl ACVIM, Washington State University, Pullman, WA (USA)
Organizzato da
certified ISO 9001:2000
Edizioni Veterinarie E.V. srl
PER INFORMAZIONI Segreteria SIVE - Elena Piccioni Palazzo Trecchi - Via Trecchi, 20 - 26100 Cremona ITALY Tel. +39 0372 403502 - Fax +39 0372 457091 Email: info@sive.it - Web: www.sive.it
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e preparazione sono eseguiti contestualmente, mentre cioè il lembo è arrotolato. Il lembo cutaneo deve essere mantenuto umido (con soluzione fisiologica o Ringer lattato) durante tutta la fase di preparazione ed in attesa dell’innesto. Prima dell’impianto è ancora necessario eseguire alcune incisioni a pieno spessore con la punta del bisturi al fine di permettere un migliore drenaggio dalla superficie ricevente (si evitano così le collezioni liquide); il lembo è poi steso ed adattato al meglio alla sede da ricoprire. Se le incisioni non sono eseguite (“lembi non a rete”, siano essi a spessore parziale o totale) è indispensabile utilizzare un sistema di drenaggio aspirante. Tale tecnica non è però in definitiva consigliabile. Il lembo è fissato con suture normali o graffe metalliche. Durante tutto l’intervento è essenziale operare, come di consueto, in rigorosa asepsi chirurgica. Il bendaggio è estremamente importante per assicurare l’immobilità del lembo e proteggerlo dai traumi esterni. Deve essere composto da uno strato primario (pomata antibiotica in base oleosa e garza non aderente) e da uno secondario (strato di garze e cotone in modo da comprimere leggermente la parte). In soggetti particolarmente vivaci o di difficile contenimento è necessario usare anche una benda rigida costituita da materiali quali l’Excelite o bende di resina a doccia. Il bendaggio è mantenuto in posizione mediante l’uso di una benda elastica applicata senza eccessiva tensione.
POSTOPERATORIO L’animale è tenuto, almeno durante i primi giorni, in gabbia, eventualmente sedato se esuberante. La prima fasciatura è mantenuta per 2-3 giorni. Si deve assolutamente evitare di “dare una occhiata” prima che questo tempo sia trascorso per evitare di mobilizzare il lembo. Molto spesso il bendaggio aderisce all’innesto. È indispensabile umettare con soluzione fisiologica al fine di staccarlo dolcemente. Il bendaggio va cambiato ogni 2-4 giorni e l’arto va mantenuto fasciato fino alla ricrescita del pelo o alla completa riepitelizzazione. I lembi attecchiti hanno un colore che va dal porpora al rosa, indice di rivascolarizzazione, mentre le parti necrotiche sono bianche o nere. Non è comunque ancora il caso di “disperare” in quanto potrà verificarsi rigenerazione a partire dai follicoli piliferi e dagli annessi cutanei profondi.
BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE - Gibbs A. Skin Reconstruction Techniques. Full-Thickness Mesh Grafts. Vet Med 99:882-890, 2004 - Pavletic MM. Atlas of small animal reconstructive surgery. Seconda edizione. WB Saunders, Philadelphia, 1999 - Shahar R et al. Free skin grafting for treatment of distal limb skin defects in cats. J Small Anim Pract 40(8):378-82, 1999 - Slatter D. Textbook of Small Animal Surgery, vol. I. Terza edizione, Saunders Elsevier, 2003
Le notizie di Vet Journal sono consultabili on line all'indirizzo
www.vetjournal.it/
Attualità scientifica Vet Journal
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Effetti del desametazone sul timo dei vitelli da latte glucocorticoidi sono in alcuni casi utilizzati illegalmente come promotori della crescita nei vitelli da latte, in associazione a steroidi anabolizzanti. Uno studio ha valutato l’effetto della somministrazione di dosi anaboliche e terapeutiche di desametazone sulla morfologia del timo degli animali trattati, confrontati con un gruppo di controllo. Tre gruppi di 10 vitelli da latte venivano trattati rispettivamente come segue: 5 mg di desametazone-21-isonicotinato per via intramuscolare i giorni 0 e 7 (gruppo A); 0,4 mg/die di desametazone-21-fosfato sodico per via orale per 20 giorni (gruppo B); nessun trattamento (gruppo C, di controllo). Due animali di ciascun gruppo venivano macellati i giorni 3, 7, 14, 32 e 52. Le dimensioni e il peso del timo degli animali subivano una significativa riduzione nei due gruppi di trattamento fino al giorno 32. Il giorno 14, rispetto ai controlli, si osservava una riduzione media del 76% del peso del timo nel gruppo A e del 35% nel gruppo B. Il giorno 32, la riduzione era pari al 13% nel gruppo A e al 50% nel gruppo B, ma il peso del timo di entrambi i gruppi era tornato
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ARCHIVIO BIBLIOGRAFICO
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et Journal mette a disposizione un archivio bibliografico che contiene tutti i lavori scientifici pubblica-
ti dal 1987 dalle riviste edite da SCIVAC prima e da EV srl poi, e lavori reperiti nella letteratura internazionale a partire dal 2001 in avanti. Per tutti i lavori è disponibile l'abstract, mentre per quelli italiani è disponibile ancompletamente nella norma entro il giorno 52. Le modificazioni di peso del timo indotte dal desametazone erano associate alla deplezione linfoide e alla sostituzione con tessuto adiposo e si osservavano chiare correlazioni tra queste modificazioni e l’apoptosi dei timociti. (“Effects of anabolic and therapeutic doses of dexamethasone on thymus morphology and apoptosis in veal calves” F. T. Cannizzo, B. Miniscalco, F. Riondato, E. Bollo, G. Barbarino, P. Giorgi, C. Mazzini, and B. Biolatti. Vet Rec. 2008 163: 448-452). (M.G.M.)
che il PDF originale (dal 1995). È messo a disposizione anche il link con il Journal Browser di Medline per risalire ai dati della rivista (richiesta articolo originale all'editore). Sono consultabili le riviste: Cinologia, Collana di Radiologia Clinica, Ippologia, Large Animals Review, Medicina Felina, Notiziario Farmaceutico, Professione Veterinaria, Quaderni di Dermatologia, SISCA Observer, Veterinaria.
Bisogna Pensare Veterinario La qualità è una buona pratica. Certificarla è una buona idea! ANMVI Servizi BPV anmviservizibpv@anmvi.it Il Manuale ANMVI per le Buone Pratiche Veterinarie ha il patrocinio di FNOVI e del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali
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Più in forma i bambini che hanno un cane Possibile dimezzare il rischio di obesità e sovrappeso grazie a passeggiate e gioco con il proprio pet. Studio australiano bambini che hanno un cane hanno una probabilità del 50% minore di essere sovrappeso o obesi, rispetto a chi vive in una famiglia senza cane. Lo suggerisce uno studio pubblicato sull’Health Promotion Journal of Australia che ha esaminato più di 1.100 bambini di età fra 5 e 12 anni. Dallo studio è emerso che l’incidenza di obesità tra i bambini di famiglie che hanno un cane è minore, anche se i bambini non portano regolarmente a spasso il loro animale da compagnia. Secondo gli autori, anche solo giocare occasionalmente con il cane aiuta a controllare il peso. L'attività fisica è la chiave per mantenere un peso corporeo sano e i risultati sono probabilmente simili se i bambini hanno un altro animale da compagnia. Per i genitori che cercano di staccare i figli dal computer e di spegnere la tv per farli uscire a giocare, avere un animale è un’ottima strategia. “Il supporto sociale per l'attività fisica è fondamentale e la nostra ricerca suggerisce che la rete di una famiglia estesa, composta non solo da genitori e figli ma anche da cani e altri animali, è importante per la salute e l'attività fisica dei bambini”, spiegano.
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MANGIMI CON MELAMINA: IN CINA MORTI CIRCA 1500 CANI PROCIONE n Cina, circa 1500 cani procione (Nyctereutes procyonoides) allevati per la produzione di pellicce sono morti dopo aver assunto mangimi contaminati con la melamina. Lo ha comunicato alla stampa nazionale Zhang Wenkui, medico veterinario docente alla Facoltà di agricoltura di Shenyang, lo scorso 20 ottobre. I cani procione, allevati in una struttura della provincia nordorientale di Liaoning, sono morti per insufficienza renale, come determinato dalla necroscopia effettuata su una dozzina di soggetti. I decessi sarebbero avvenuti nel corso dei due mesi passati. “Dapprima la melamina è stata riscontrata nei mangimi somministrati ai cani procione, in seguito si è scoperto che il 25% degli uroliti presenti nei reni dei soggetti sottoposti a necroscopia era costituito da melamina” ha spiegato Zhang alla Associated Press. Un ufficiale del Centro di ispezione sugli alimenti e i farmaci animali della provincia cinese ha analizzato i mangimi prodotti da una azienda locale, fornitrice dell'allevamento, riscontrando la presenza di 500 parti per milione di melamina. Nel 2007, svariate marche di petfood contaminato da melamina prodotto in Cina, intossicavano migliaia di cani negli Stati Uniti. La sostanza chimica è attualmente al centro dello scandalo del latte contaminato, che ha intossicato migliaia di bambini in Cina, e dei prodotti lattiero-caseari esportati in varie parti del mondo.
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BLUETONGUE: UNA NUOVA VARIANTE VIRALE IN OLANDA? n virus della Bluetongue (BTV) chiaramente diverso dal sierotipo 8 (BTV-8) già circolante dall'agosto 2006, è stato riscontrato in tre allevamenti bovini della stessa regione in Olanda. Lo ha comunicato l'Istituto Centrale di Veterinaria (CVI) della Wageningen University che, in collaborazione con il laboratorio di riferimento della UE nel Regno Unito, sta effettuando le indagini per verificare se il virus riscontrato sia una variante di BTV-8 o un nuovo sierotipo. Gli esperti hanno invece escluso che si tratti di BTV1, che si sta diffondendo invece in Francia. Gli animali positivi mostravano i segni clinici della Bluetongue. Due delle aziende colpite avevano la scorsa primavera portato a termine la vaccinazione contro BTV-8.
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Secondo un altro studio, condotto da una task force governativa sulla medicina preventiva, l'aspettativa di vita dei bambini potrebbe calare in media di due anni se l'attuale 'epidemia' di obesità non dovesse arrestarsi. (Is dog ownership or dog walking associated with weight status in children and their parents? Anna Timperio, Jo Salmon, Binh Chu and Nick Andrianopoulos. Health Promotion Journal of Australia 2008: 19 (1). (M.G.M.)
Il virus della Bluetongue ha un codice genetico di circa 20.000 posizioni. Nei test PCR per l'identificazione del tipo virale si utilizza una porzione molto piccola, di circa 250 posizioni. In tutti i campioni esaminati ad oggi, il numero massimo di posizioni differenti era 3. Il virus attuale invece presenta 11 posizioni diverse, per questo si sospetta che costituisca una nuova variante. Il frammento del virus divergente include almeno cinque posizioni diverse da tutti gli altri BTV conosciuti. È la spiegazione fornita dall'Istituto universitario. Nel frattempo, il Ministro delle Politiche agricole olandese ha sospeso per due settimane l'esportazione dal territorio olandese di animali suscettibili alla Bluetongue.
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26 Riflessioni Accademia
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L’Università deve cambiare, non ha scelta Titolo senza valore legale, maggiore concorrenza, riduzione dei finaziamenti, selezione meritoria dei docenti. L'Università diventa "impresa"? di ANTONIO MANFREDI empo fa mi è capitato di partecipare ad un incontro con il Preside ed i docenti della scuola, Liceo Scientifico, alla quale è iscritto mio figlio. Fra i vari problemi quello più pressante era la mancanza di fondi. Il bilancio della scuola era già in perdita e quindi alcune inziative era impossibile sostenerle se non trovando degli sponsor o chiedendo ai genitori dei contributi specifici. D'altra parte si era anche parlato di progetti che potessero portare soldi alla scuola. Per la prima volta mi è capitato di sentire in una riunione scolastica ragionamenti da "impresa". Non vi è dubbio che anche per il mondo universitario, da alcuni anni, i nostri Governi stiano spingendo verso una logica americana per la quale le diverse università operano veramente con una mentalità imprenditoriale cercando
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finanziatori, sponsor e soprattutto offrendo il meglio come docenti, impianti ed atrezzature che permettano di valorizzare al massimo la loro laurea. Se il titolo che loro riconoscono viene ritenuto di grande qualità ed alto livello, potranno chiedere quote di iscrizione più elevate. Le migliori università americane chiedono iscrizioni annue intorno ai 35/40000 dollari, un po' più alte delle nostre. La critica che in questo modo si selezionano solo gli studenti più ricchi non è accettabile perché, d'altra parte, sono molte le borse di studio che vengono offerte a studenti meritevoli che hanno anche diverse possibilità di finanziamento agevolato. Basta vedere quanti premi Nobel sono usciti da queste Università. D'altra parte il Prof. Roberto Perotti, economista e docente della Bocconi, in un libro appena pubblicato, l'"Università truccata", evidenzia anche, oltre agli sprechi ed al clientelismo del nostro sistema universitario, come in Italia, nonostante una logica populista, sia solo il 4% degli studenti che arriva dal-
la classe "povera" mentre negli Stati Uniti, che puntano fortemente ad una selezione meritoria, questa percentuale sia del 13%. Molti sono i segnali che arrivano dal Governo e che sembrano spingere le nostre Università verso un'impostazione decisamente più imprenditoriale: la proposta di togliere il valore legale della Laurea, che io da tempo sostengo, porterebbe ad una maggiore concorrenza, come anche la spinta verso una certificazione europea dei Corsi di Laurea senza la quale non sarebbe riconosciuto il titolo fuori dal nostro paese. D'altra parte i tagli previsti al Fondo di finanziamento ordinario (legge 133/08) contro i quali si sta mobilitando giustamente il mondo universitario, ma temo con scarsi risultati vista la situazione economica del paese, costringerà le Università ad affrontare queste situazioni con una logica diversa. Dando per scontato che per recuperare soldi non si può aumentare il numero degli iscritti perché da un
lato si perderebbe di qualità e dall'altro si creerebbero solo disocccupati, come è del tutto inutile inventare corsi di laurea breve che non hanno alcuno sbocco occupazionale, l'unica via logica sarebbe quella di ridurre il numero dei Corsi di Laurea e svincolare i finanziamenti del Fondo dal numero degli iscritti sostenendo le peculiarità di un Corso che, se ben ricordo, è in assoluto quello più costoso per numero di docenti, impianti ed attrezzature. Detto questo resta l'aspetto imprenditoriale che non è facile da perseguire sia per la tipologia della struttura universitaria sia perché è difficile per dei docenti entrare in queste logiche gestionali. L'apertura di ospedali o cliniche può essere una strada ad alcune condizioni. Queste strutture Universitarie devono avere finalità didattica, di ricerca e di riferimento per le strutture private, non possono mettersi in conocorrenza con queste perché verrebbero boicottate. Inoltre hanno un senso economico se la loro gestione è in attivo nel rispetto di tutte le regole e le norme. Questo significa da un lato rispettare i ruoli e le competenze e dall'altro applicare tariffe che tengano conto dei costi di gestione e siano quindi remunerative. Un'altra possibilità di reddito che permetterebbe anche un ammortamento delle strutture ed occasioni didattiche o di approfondimento per gli studenti sono le specializzazioni ed i master. Ci rendiamo conto che non sia facile organizzarli anche perché i docenti, se le mie informazioni sono esatte, a fronte di un maggior impegno non hanno alcun riconoscimento economico e quindi non sono certamente stimolati a farli. Questo è veramente un peccato, come del resto è abbastanza discutibile il sistema adottato per superare questo problema: si affida ad una società esterna l'organizzazione di corsi di perfezionamento o di altre iniziative di aggiornamento. In questo modo è la società ad organizzare il tutto utilizzando la struttura dell'Università, gratis o per pochi euro, ed è lei a retribuire direttamente i docenti. Questo sistema, però, può soddisfare qualche docente coinvolto nei corsi, ma porta pochi vantaggi all'Università che potrebbe avere, al contrario, un elevato ritorno economico se questa attività la svolgesse direttamente. Un'altra possibilità potrebbe essere quella di sviluppare collaborazioni con società o associazioni scientifiche che potrebbero affittare le strutture per loro eventi sviluppando anche possibilità ed occasioni di aggiornamento per gli studenti. Questo purtroppo non è per niente facile, sia per problemi organizzativi, la Domenica non sono disponibili i custodi e non si ha alcun supporto organizzativo, sia per aspetti culturali e preclusioni che ancora resistono in alcune facoltà. Credo quindi che non sarà facile per il mondo universitario superare le difficoltà che il rinnovamento voluto dal Governo verrà a creare, ma sono anche convinto che quelle che hanno già avviato un reale processo di trasformazione saranno in grado di trovare soluzioni anche sviluppando una reale collaborazione con il mondo professionale, sia pure rispettando i diversi ruoli.■
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Dagli Ordini Info Regioni
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L’Ordine di Trento ospita Francesca Martini l 17 ottobre l’ordine di Trento ha avuto l’onore di ospitare il Sottosegretario al Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, On. Francesca Martini, e il Dott. Romano Marabelli, Capo Dipartimento per la Sanità Pubblica Veterinaria, la Nutrizione e la Sicurezza Alimentare. Il Presidente dell’Ordine, Dott. Alberto Aloisi, dopo aver presentato le varie problematiche locali legate alla poca collaborazione tra l’ufficio veterinario dell’Assessorato alla salute della Provincia autonoma di Trento e la classe veterinaria, ha ringraziato per la presenza degli illustri ospiti ricordando che: “le normative nazionali ed internazionali da tempo hanno iniziato a disporre che l’uomo ha doveri diretti di rispetto e di tutela degli animali, in quanto essi sono esseri senzienti e soggetti depositari di diritti. In questa tutela il veterinario gioca un ruolo di primo piano, in quanto non si può parlare di vera tutela se non si prende come riferimento la salute e il benessere degli animali e su questi aspetti non può essere che il veterinario il riferimento principale e indispensabile. Ma non l’unico riferimento, perché l’approccio corretto ad un tema così complesso necessita di contributi di altre professionalità e deve essere aperto al confronto con la grande sensibilità con cui le persone oggi guardano il mondo degli animali. Riconosco all’Onorevole Francesca Martini, nel suo impegno e nella sua azione di Sottosegretario, la capacità di infondere nuove idee e confini più ampi al nostro lavoro di veterinari. - ha dichiarato Aloisi che ha poi proseguito voglio citare la sua sensibilità rispetto alla tutela degli animali d’affezione e la sua capacità di far interagire i veterinari con gli organi preposti alla repressione dei crimini contro gli animali, nonché con il mondo degli animalisti. Ritengo poi che l’Onorevole Martini abbia perfettamente ragione quando afferma che non esistono cani cattivi o pericolosi per loro natura. Esiste invece un problema culturale molto profondo che investe la relazione tra il cittadino e gli animali. Persone acquistano cani senza nulla sapere delle caratteristiche fisiologiche ed etologiche dell’animale che scelgono ed è soprattutto l’ignoranza di questi aspetti che favorisce la comparsa di situazioni di pericolo o l’evento di gravi incidenti e favorisce il fenomeno dell’abbandono. Il veterinario ha gli strumenti culturali per contribuire all’educazione e all’informazione del cittadi-
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no, funzionali ad una nuova consapevolezza delle caratteristiche e dei bisogni dell’animale. Per questo motivo, tengo ad esprimere all’Onorevole Martini la mia stima profonda per il suo impegno, per il suo coraggio e per il riconoscimento che dà alla nostra categoria”. L’On. Martini, ringraziando ha detto: “La veterinaria deve avere non solo cittadinanza ma anche attenzione da parte del mondo ed è per questo che ho cercato fin da subito di instaurare contatti con i rappresentanti della vostra categoria. I veterinari del nostro paese devono aver voce perché giocano un ruolo strategico nelle tematiche di riferimento con la salute pubblica. Dar voce significa far partecipare i veterinari alle decisioni prima della stesura delle ordinanze e dei disegni di legge, con tavoli di lavoro in cui collaborino la dirigenza veterinaria, veterinaria pubblica, veterinaria privata e associazioni. Infatti bisogna fidarsi di chi lavora sul campo e coinvolgerlo. Gli Ordini provinciali devono trovare piena attenzione da parte delle istituzioni locali”. Dopo aver toccato i vari punti della sua politica veterinaria, l’On. Martini ha così concluso: “Deve quindi essere indispensabile il prendere iniziative che migliorino il dialogo fra Ordini, settore pubblico e privato”. Ha preso poi la parola il Dott. Marabelli: “In questo momento serve una presa di responsabilità dei veterinari. Nel rapporto pubblico privato bisogna valorizzare la specificità, ma anche favorire l’integrazione, obiettivo raggiungibile anche adesso con le nuove elezioni degli Ordini. Purtroppo questo è un momento di grande difficoltà sul piano delle risorse, comunque i servizi sanitari rimangono fra i beni più importanti i cui costi non devono rappresentare un limite. Il veterinario ha un’alta professionalità e deve mantenerla evitando la cessione di attività ad altre figure professionali meno costose”. Un richiamo anche ai LEAVET, “programmi che valorizzano la professione di medico veterinario. Il Dipartimento del Ministero infine è un punto di sostegno di comunicazione diretta e come tale deve essere considerato”. “L’Ordine di Trento - ha concluso il Presidente - non finirà di ringraziare l’On. Martini per aver accettato l’invito e di aver dimostrato attenzione alle problematiche locali e periferche e di sostenere l’opera dell’Ordine che è quella di essere la voce di tutta la categoria e referente istituzionale indispensabile”. ■
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Carne alla diossina a Taranto L’IZS di Teramo conferma concentrazioni altissime di diossine e pcb nella carne di pecore, capre e agnelli allevati attorno alla zona industriale
BOLZANO, PROFILASSI DELLA CAEV
mo di cambiare l'intera commissione Aia, sostituendo i tecnici nominati dal suo predecessore Alfonso Pecoraro Scanio. Per Il Governatore Nichi Vendola si tratta di una "decapitazione del sapere tecnico-scientifico". Entro marzo si dovrà sapere se l'Ilva, l'impianto siderurgico più grande d'Europa, potrà continuare la sua attività ed entro quali limiti rispetto alle emissioni. (fonte: Repubbli■ ca, 27 ottobre 2008)
l Direttore del Servizio Veterinario della Provincia di Bolzano, Paolo Zambotto, con decreto n. 31.12/502598 del 23 settembre scorso ha modificato il decreto sulle Profilassi della Artrite-Encefalite e della Pseudotubercolosi dei caprini. Il decreto modifica l’articolo 15 “Mostre, mercati, aste e compravendita diretta fra detentori di caprini”. Alle mostre possono essere ammessi i caprini solo se nell’allevamento di provenienza, tutti i caprini di età superiore a 6 mesi, hanno reagito negativamente a una prova per CAEV nell’ultima campagna di profilassi. Gli animali esposti non devono presentare sintomi di pseudotubercolosi. In deroga a quanto disposto e sotto sorveglianza veterinaria ufficiale, è consentito condurre a selezioni di capretti o mostre caprini nei quali, nel corso dell’ultima campagna di profilassi, sono stati accertati caprini positivi per CAEV, a condizione che gli animali risultati positivi vengano avviati alla macellazione prima della selezione o mostra. Ai mercati possono essere ammessi i caprini, di età superiore ai 6 mesi, che hanno reagito negativamente a una prova per CAEV nell’ultima campagna di profilassi e che non presentano sintomi clinici di pseudotubercolosi. Possono essere ammessi anche i caprini di età superiore a 6 mesi testati negli ultimi 30 giorni prima del mercato per CAEV e pseudotubercolosi con esito negativo. Alle aste possono essere ammessi solo i caprini di età superiore a 6 mesi che sono stati sottoposti negli ultimi 30 giorni prima dell’asta a prova per CAEV e pseudotubercolosi con esito negativo. Alle aste vengono ammessi solo caprini provenienti da allevamenti in cui almeno durante le ultime due campagne di profilassi tutti i caprini di età superiore a 6 mesi sono risultati negativi alla CAEV. Può essere tenuta annualmente un’asta, alla quale vengono ammessi caprini negativi per CAEV, che provengono da allevamenti, nei quali, durante l’ultima campagna di profilassi, sono stati accertati caprini positivi per CAEV. Questi ultimi devono essere avviati alla macellazione almeno 60 giorni prima che quelli negativi del medesimo allevamento vengano condotti all’asta.
Profilassi della trichinellosi in Sardegna
natomica, ed il muscolo tibiale anteriore. I campioni prelevati devono essere identificati, a cura e sotto la responsabilità del cacciatore, in modo da poter facilmente risalire al capo campionato o, in caso di sezionamento, a tutte le parti ottenute dalla carcassa.
a ASL d'accordo con la Regione e l'ARPA ha ordinato l'abbattimento di 300 capi. Gli animali sono ancora vivi, si sta cercando un macello in grado di smaltire le carcasse con adeguate garanzie e con la certezza che la carne non entri in commercio. Nel frattempo il numero di animali che saranno abbattuti sale: molte delle bestie contaminate, infatti sono gravide. Gli allevamenti nei quali sono stati ritrovati animali positivi sono per il momento otto. La ASL teme però che siano molti di più, perciò a breve si svolgeranno i controlli su un centinaio di allevamenti. Con punto di partenza la zona industriale di Taranto, saranno controllati tutti gli animali che vivono in un raggio di distanza compreso tra i 15 e i 25 chilometri. In attesa di nuovi controlli, a far alzare i toni è la decisione del Ministro Stefania Prestigiaco-
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Obbligo di sottoporre ad esame trichinoscopico le carni degli animali recettivi abbattuti durante la stagione venatoria onsiderato che nel corso degli anni precedenti si sono verificati in Sardegna casi di trichinellosi umana a seguito di consumo di carni suine infestate da Trichinella bruitovi e che la diffusione del parassita avviene anche attraverso la fauna silvestre, in particolari cinghiali e volpi, l’Assessore dell’Igiene e Sanità e dell’Assistenza Sociale della Regione Sardegna ha ritenuto di dover
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provvedere a tutelare la salute dei cittadini attraverso opportune misure di prevenzione che escludano la presenza del parassita nelle carni di selvaggina destinata al consumo umano. A tale proposito, è stato pertanto emanato lo scorso 9 ottobre un decreto che impone l’obbligo di sottoporre ad esame trichinoscopico le carni degli animali recettivi abbattuti durante la stagione venatoria. “Le carni di cinghiali e volpi cacciati nel territorio regionale - si legge all’art. 1 del decreto - non possono essere ce-
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CONSEGNA DEI CAMPIONI
dute, a qualsiasi titolo ancorché in piccole quantità al consumatore finale, né consumate per uso famigliare se non preventivamente sottoposte ad esame trichinoscopico con esito favorevole”. L’esame sarà eseguito dall’IZS della Sardegna.
ESAME TRICHINOSCOPICO Per l’effettuazione dell’esame dovranno essere prelevati dalle carcasse dei cinghiali e delle volpi abbattute, rispettivamente i pilastri del diaframma asportati alla base di inserzione a-
La consegna dei campioni dovrà essere accompagnata dal modello previsto all’Allegato A del decreto per quanto riguarda le volpi e dall’allegato 22 del Decreto di attuazione del piano di eradicazione delle pesti suine nella Regione Sardegna (D.A.I.S. n. 17263/24 del 6/08/2008) per quanto attiene ai cinghiali. I campioni prelevati devono essere consegnati nelle sedi stabilite dalle singole ASL, che li invieranno poi all’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sardegna.
ESITO SFAVOREVOLE Nel caso in cui l’esame trichinoscopico dia esito sfavorevole, il Servizio Veterinario dell’Azienda ASL dovrà provvedere al sequestro e alla distruzione della carcassa, delle sue parti e delle relative frattaglie. Il decreto, entrato in vigore lo scorso 25 ottobre, è pubblicato nel B.U.R.A.S. della Regione Sardegna n. 33 del 24 ottobre 2008 - Parti I e II. ■
ALLUVIONE IN SARDEGNA, SOLIDARIETÀ DALL’ANMVI n riferimento alla tragica alluvione che ha colpito il sud della Sardegna, l'ANMVI, esprime la massima attenzione e solidarietà ai colleghi sardi per il drammatico evento subito. Inoltre, come sempre di fronte a queste drammatiche situazioni, l'ANMVI sì è già attivata chiedendo alle due associazioni sarde federate (ASVAC e CVS) di segnalare situazioni particolari di colleghi che abbiano subito danni gravi. Dopo aver avuto precise informazioni l'ANMVI valuterà come poter intervenire a sostegno dell'attività professionale, sia direttamente sia con il contributo di altre associazioni, o anche sollecitando la sensibilità e la disponibilità della categoria.
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SIVE Dalle Associazioni
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La crisi dell’ippica preoccupa la veterinaria Paola Gulden: i veterinari non hanno intenzione di stare a guardare in silenzio la crisi del patrimonio equino nazionale
Parlano i risultati ietro il successo e le gioie di un Varenne ci sono anche i medici veterinari italiani, che adesso non sono disposti ad assistere in silenzio alla crisi di un grande patrimonio nazionale come quello equino. La SIVE- Società Italiana Veterinari per Equini federata all'ANMVI- ha diffuso un comunicato stampa in cui dice “solidale con le categorie che manifestano per uscire dalla crisi che attanaglia l'ippica e chiede al Governo e in particolare al Ministro delle Politiche Agricole di mantenere alta la guardia e di non smettere di cercare soluzioni, efficaci e definitive”. "Non si corre più ormai da due settimane- dichiara Paola Gulden, Presidente della SIVEalcune tra le più importanti corse di trotto e galoppo del nostro Paese sono saltate. La posta in gioco è molto alta ed è un intero settore ad essere messo in discussione: veterinari, allenatori, guidatori, fantini, allevatori e proprietari. Il ruolo del veterinario ippiatra nell'industria del cavallo è di importanza indiscutibile e adesso siamo costretti a vedere vani-
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ficato il lavoro che facciamo da sempre per i nostri cavalli atleti". In particolare, il mondo dell'ippica e del cavallo da corsa è da considerare uno dei palcoscenici più importanti per i veterinari ippiatri liberi professionisti, la cui opera è parte importante dell'integrità fisica, del rendimento e dei risultati del cavallo atleta. "L'attività clinica- afferma la Presidente della SIVE- nonché quella di prevenzione delle malattie che possono compromettere il patrimonio equino italiano, l'assistenza nella tutela e nella continuità di un patrimonio genetico che ha raggiunto livelli eccellenti, l'attenzione verso il benessere animale che si concretizza anche nella lotta al doping, rappresentano vari livelli ai quali si esplica l'opera dei veterinari in questo settore"." La crisi attuale - conclude Paola Gulden- originata da un progressivo calo del montepremi che ha ormai raggiunto il 40%, ha fermato l'ippica nazionale e con lei il nostro bene più prezioso che è il cavallo". Le considerazioni della Presidente SIVE sono state diffuse in un comunicato stampa congiunto SIVE- ANVU (Associazio■ ne Nazionale dei Veterinari Unire).
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DALLA PARTE DEI CAVALLI a Direzione Generale della Sanità Animale e del Farmaco Veterinario ha organizzato, nell’ambito della manifestazione Fieracavalli 2008, un convegno dal titolo “Dalla parte di chi ama i cavalli: cosa sapere per proteggere la salute e il benessere dei nostri animali” che si terrà a Verona l’8 novembre 2008. Il convegno, che sarà introdotto dal Sottosegretario di Stato, On. Francesca Martini, e dal Capo Dipartimento per la Sanità Pubblica Veterinaria, la Nutrizione e la Sicurezza degli Alimenti, dottor Romano Marabelli, vedrà gli interventi del Direttore Generale, dott.ssa Gaetana Ferri, la quale relazionerà sull’Anagrafe equina, cui seguirà l’intervento delle professoresse dell’Università di Milano, Elisabetta Canale e Michela Minero, le quali approfondiranno l’aspetto del “Benessere degli equini nell’allevamento e nelle attività equestri”. Successivamente si susseguiranno gli interventi del dottor Gianluigi Giovagnoli, esperto libero professionista, medicina cavallo sportivo, sul “Benessere degli equini durante il trasporto”, il dottor Sandro Barbacini, Presidente ANMVI ed esperto libero professionista della SIVE, sugli “Aspetti igienici sanitari della riproduzione nel cavallo” ed il dottor Paolo Camerotto, dirigente veterinario dell’Asl di Treviso, sull’“Utilizzo del farmaco veterinario nel cavallo”.
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Sperimentazione animale, i dati del Ministero In Gazzetta Ufficiale i dati sugli animali utilizzati in Italia per fini scientifici e sperimentali nel triennio 2004/2006 ono pubblicate in Gazzetta Ufficiale le tabelle con i dati relativi al numero di animali utilizzati in Italia per fini scientifici e sperimentali nel triennio 2004/ 2006. Le tabelle (vedi box) sono state redatte dal Ministero del lavoro della salute e delle politiche sociali, ai sensi del decreto legislativo 116/92. Il Ministero raccoglie i dati statistici sull'utilizzazione di animali a fini sperimentali in base alle richieste di autorizzazione presentate ogni anno dai responsabili degli stabilimenti utilizzatori autorizzati. È previsto che il Ministero pubblichi questi dati ogni tre anni, pertanto le tabelle pubblicate in Gazzetta si riferiscono agli anni 2004, 2005 e 2006, mettendo a confronto il numero e le specie di animali utilizzati negli esperimenti in Italia anno per anno. Le cifre sono in discesa: 942.919 specie in totale nel 2004, 909.814 nel 2005 e 883.154 nel 2006. Le tabelle, otto in tutto, danno una panoramica generale degli animali utilizzati, uno spaccato dei campi di attività in cui sono utilizzati, evidenziando come l'uso delle diverse specie ed il numero di animali varino a se-
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conda del fine: inoltre sono forniti i dati degli animali utilizzati per studi tossicologici e prove di innocuità, in esperimenti per lo studio delle malattie umane (il cancro, i disturbi nervosi e mentali e malattie cardiovascolari) e animali (sono indicate le aree di ricerca fondamentali e le prove svolte ai fini di una migliore conoscenza delle malattie animali), per la produzione ed il controllo qualità di prodotti e apparecchi usati in medicina umana, odontoiatria e medicina veterinaria.
IL COMMENTO DELLA SIVAL La Società Italiana Veterinari per Animali da Laboratorio osserva che l'analisi dei dati pubblicati in GU conferma la tendenza e la distribuzione del consumo animali utilizzati a fini sperimentali già evidenziato nel triennio 2001-2003. La maggior parte degli animali è rappresentata da roditori (93%) con una prevalenza di topi (60%) rispetto ai ratti (30%) e percentuali minori di altri roditori (cavie, criceti, etc.). L'utilizzo delle specie generalmente considerate di interesse zootecnico (equini, bovini, suini, ovini, caprini e conigli) nel complesso rappresenta meno del 2% del totale, mentre l'utilizzo di non mammiferi (uccelli, anfibi, rettili e pesci) costituisce poco più
LE TABELLE DEL MINISTERO I dati statistici sono presentati nelle tabelle secondo le categorie previste dal D.lgs 116/92. Tab. 1 - Animali utilizzati in relazione alla provenienza (origine rispetto alla specie). Questa tabella fornisce una panoramica del numero totale di animali utilizzati a fini sperimentali e del numero di animali riutilizzati, indicandone l’origine. Tab. 2 - Animali utilizzati in esperimenti per fini selezionati (fini rispetto alla specie). La tabella dà uno spaccato dei campi di attività per i quali sono utilizzati gli animali. Indica inoltre come l’uso delle diverse specie ed il numero di animali varino a seconda del fine. Tab. 3 - Animali utilizzati per studi tossicologici e prove di innocuità (prodotti per specie). Questa tabella permette di valutare il grado di sperimentazione sugli animali per i diversi gruppi di prodotto. Tab. 4 - Animali utilizzati in esperimenti per lo studio di malattie umane e animali (principali categorie rispetto alla specie). La tabella mostra come gli animali siano utilizzati per alcune aree di ricerca fondamentali. Tab. 5 - Animali utilizzati per la produzione ed il controllo di qualità di prodotti ed apparecchi usati in medicina umana, odontoiatria e medicina veterinaria (disposizioni legislative rispetto alla specie). La tabella permette di individuare l’origine delle disposizioni legislative applicate e di valutare l’andamento del processo di armonizzazione internazionale. Tab. 6 - Animali utilizzati per studi tossicologici e prove di innocuità (disposizioni legislative rispetto alla specie). Questa tabella valuta l’origine delle disposizioni legislative applicate a studi tossicologici e prove di innocuità. Tab. 7 - Animali utilizzati per studi tossicologici e prove di innocuità (tipi di test rispetto alla specie). Questa tabella riguarda i tipi di test richiesti ed effettuati sugli animali rispetto alla specie animale. Tab. 8 - Animali utilizzati per studi tossicologici e prove di innocuità (tipi di test rispetto al prodotto). Questa tabella concernente i tipi di test richiesti e effettuati sugli animali rispetto ai prodotti. del 5% del totale. L'utilizzo complessivo di carnivori e primati nel triennio considerato ha rappresentato complessivamente lo 0.1% del totale. Gli animali provengono da stabilimenti allevatori italiani (95%) o da allevamenti situati in altri paesi membri dell'Unione Europea (4%). Rispetto al tipo di utilizzo, la parte prevalente (82%) è costituita da studi di biologia di base (46%), da prove di ricerca e sviluppo (28%) e da studi di tossicità (8%). In calo la percentuale di animali utilizzati per la produzione e controllo di qualità di prodotti e apparecchiature per medicina umana (-27%), per la diagnosi di malattie (-30%), e per l'istruzione e la formazione (-58%) nel 2006 rispetto al 2004. Le uniche specie utilizzate per l'istruzione e la formazione sono il topo, il ratto, e il suino, per un numero complessivo di 533 animali nel 2006 di cui 320 suini. La maggior parte dell'utilizzo riguarda la biologia di base, la ricerca e sviluppo e le prove di tossicità (93% dei criceti, 90% dei topi e 72% dei ratti e delle cavie). Il 95% dei cani e il 68% dei primati viene utilizzato in studi di tossicologia, tutti relativi a prodotti e sostanze da utilizzare in medicina umana. I conigli vengono utilizzati in prevalenza per la produzione e il controllo di prodotti e apprecchiature per uso umano (45%) e per prove di
tossicologia (22%). Rettili e anfibi vengono utilizzati quasi esclusivamente nella ricerca di base. I pesci vengono utilizzati prevalentemente per la ricerca di base (46%) ma anche per la tossicologia (18%). Gli uccelli vengono utilizzati prevalentemente (48%) per la produzione e controllo di qualità di prodotti per medicina veterinaria ma anche per la ricerca di base (21%) e per gli studi di innocuità (18%). Nel triennio 2004-2006 non sono stati utilizzati animali per prove tossicologiche per sostanze cosmetiche. Nell'ambito degli esperimenti finalizzati allo studio di malattie dell'uomo, nel 2006 l'utilizzo prevalente è stato nelle aree terapeutiche del SNC (27%) e dell'oncologia (25%), con una tendenza all'aumento per i primi rispetto al 2004.
RIDUZIONE COMPLESSIVA Nel complesso si evidenzia una tendenza progressiva alla riduzione del numero di animali (-6%), distribuita in quasi tutte le specie, in particolare i roditori, mentre si rileva una tendenza all'aumento (+5%) del numero di uccelli. Il numero di gatti utilizzati a fini sperimentali è stato ridotto a zero. Nel 2006 il numero di cani (877) e di primati (375) è rimasto sostanzialmente invariato rispetto al 2004 ■ (888 e 361, rispettivamente).
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Nessun vaccino contro il sierotipo 6 Scoperta in Olanda la nuova variante della blue tongue ’ il sierotipo 6 la nuova variante della Febbre catarrale degli ovini che ha colpito alcune aziende dei Paesi Bassi nelle settimane scorse. È questo il risultato delle indagini condotte dagli esperti dell'Istituto Centrale di Veterinaria (CVI) della Wageningen University, in col-
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laborazione con il laboratorio di riferimento dell'UE nel Regno Unito, che avevano inizialmente ritenuto si trattasse di una variante del sierotipo 8. A renderlo noto è il commissario di Governo alle emergenze zootecniche, Ettore Ianì, in un comunicato stampa del 27 ottobre scorso. Nel comunicato del Commissario Ianì si legge che il ministro delle Politiche agricole
olandese, Gerda Verburg, ha imposto regole restrittive alla movimentazione degli animali in tutta l'area di contenimento (50 chilometri attorno alle aziende colpite) nella provincia orientale di Overijssel, da cui è ora vietata l'esportazione all'estero di tutti i ruminanti (bovini, ovini e caprini). Tale misura resterà in vigore fino a quando non si riterrà scongiurato il rischio di un'ulteriore
diffusione del sierotipo 6. In Europa non esiste alcun vaccino contro questo sierotipo, che finora era stato presente solo in America centrale e in Africa. I nuovi sviluppi della bluetongue in Olanda saranno oggetto di discussione a Bruxelles, nel corso della riunione del Comitato permanente per la catena alimentare e della ■ salute animale.
'Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) ha lanciato un invito a manifestare interesse per il rinnovo del suo comitato scientifico e dei gruppi di esperti scientifici. Gli esperti scientifici sono invitati a presentare la propria candidatura entro il 7 gennaio 2009. I candidati selezionati, ai quali sarà offerto un mandato triennale rinnovabile, entreranno a far parte del network europeo di esperti scientifici di punta sulla sicurezza alimentare, a partire dall'estate 2009. L'EFSA invita a candidarsi esperti altamente qualificati, europei e non, con competenze in un'ampia gamma di settori scientifici, quali tossicologia, contaminanti nella catena alimentare, pericoli biologici, OGM, mangimi, salute delle piante e prodotti fitosanitari, salute e benessere degli animali, prodotti dietetici, allergie, nuovi prodotti alimentari e nutrizione. I candidati devono dimostrare esperienza nello svolgimento della valutazione scientifica del rischio e comprovata eccellenza scientifica in uno o preferibilmente più settori di competenza dell'EFSA. Questo è il secondo rinnovo del comitato scientifico e dei gruppi di esperti scientifici dell'EFSA, dalla loro creazione nel 2003. "Per assicurare che l'Autorità offra la migliore consulenza scientifica al momento giusto e nel modo più appropriato, è fondamentale che l'EFSA continui a richiamare esperti scientifici con un alto livello di competenza. Il comitato scientifico e i gruppi di esperti scientifici forniscono consulenza scientifica di alta qualità affinché i responsabili europei delle politiche tutelino i consumatori, gli animali e le piante. Ad oggi, il comitato scientifico e i gruppi di esperti dell'EFSA hanno espresso oltre 1.000 relazioni e pareri scientifici. Con il sostegno della direzione della valutazione del rischio e dell'unità del comitato scientifico e del foro consultivo dell'EFSA, il comitato scientifico e i gruppi di esperti scientifici sono chiamati a fornire una consulenza scientifica indipendente per qualsiasi questione inerente la sicurezza degli alimenti e dei mangimi, la nutrizione, il benessere degli animali, la salute dei vegetali e i prodotti fitosanitari. L'invito è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale dell'Unione europea e sul sito internet dell'EFSA. Sarà pubblicizzato anche sulle maggiori riviste scientifiche e sui quotidiani nazionali.
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32 Lettere al Direttore Chi meglio del comportamentalista? Ho letto con piacere l’articolo pubblicato sul numero 33 di Professione Veterinaria dal titolo “Invasione di campo inaccettabile”. Finalmente una chiara presa di posizione per tutelare chi, come me, Medico veterinario che si occupa di Medicina comportamentale, è costretto a combattere tutti i giorni con sedicenti “comportamentalisti” con curricula di vario genere, ma MAI in possesso di una laurea in Medicina Veterinaria, unica abilitazione che permetta di occuparsi di PATOLOGIE comportamentali, di effettuare VISITE comportamentali e di proporre una TERAPIA.
Purtroppo la mia gioia è durata poco perché solo poche pagine dopo viene pubblicato un articolo, dal titolo “Pet loss: il proprietario in lutto”, che annovera tra gli autori proprio una delle figure che venivano condannate nell’articolo prima. In questo articolo si suggerisce ai Veterinari di farsi affiancare da un professionista che possa aiutare i clienti durante il difficile periodo della malattia del loro compagno animale e ulteriormente, dopo l’eventuale distacco finale, accompagnarli nell’elaborazione del lutto. Sono assolutamente d’accordo con Oscar Grazioli che durante il percorso formativo universitario questa sia una materia che non è stata nemmeno sfiorata, mentre mi sono accorta fin dai primi giorni di profes-
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sione sul campo, che aiutare i clienti durante questo momento richiedeva una preparazione specifica, lasciata purtroppo invece normalmente al nostro buon cuore ed alla nostra naturale empatia. Ma se è vero che qualcuno dovrebbe aiutare i clienti in questo processo, mi chiedo chi potrebbe essere questa figura. Nel succitato articolo si riporta di un’esperienza presso l’Università della California di Pet loss Support Hotline, spiegando che “non si trattava di un servizio di aiuto psicologico, ma una linea telefonica gestita da studenti di Medicina Veterinaria adeguatamente formati”. Le domande che più frequentemente venivano rivolte erano: qual è il momento giusto per procedere con l’eutanasia, come
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VETERINARIA 38 | 2008
L’obiettivo è far sì che le cure veterinarie siano completamente detraibili Francesca Martini, Sottosegretario alla Salute
riconoscere i segnali di sofferenza dell’animale rimasto e come aiutarlo? Chi, se non un Medico Veterinario, potrebbe dare una risposta a queste domande? Più avanti l’articolo accenna al servizio di counseling, “attività che ha il suo focus nella relazione tra l’esperto (e ancora una volta si cita il Medico) ed il cliente”. Giustamente si sottolinea che “non si tratta di una psicoterapia, non si parla di pazienti, ma di clienti, né di una consulenza psicologica. Chi meglio del Veterinario Comportamentalista può intervenire sulle turbe della relazione proprietario-animale, tra le quali possiamo includere anche quella fisiologica dovuta all’inevitabile separazione finale? Per concludere se un proprietario degenera in pericolose derive psicologiche dopo la morte del compagno saremo ben lieti di poterlo indirizzare verso un professionista del settore, anche se ritengo che siano ambiti molto privati in cui risulta difficile consigliare uno specialista senza venire respinti per una reazione difensiva. Ma se, al contrario, il cliente ha bisogno di un aiuto e di un sostegno a prendere la decisione giusta o ad affrontare le conseguenze di quella presa, i colleghi che non si sentano in grado di sostenerlo in questo cammino potranno chiedere aiuto ad altri colleghi, che si sono interessati in modo particolare a questo lato della nostra professione. In un periodo di crisi come questo cerchiamo di mantenere le nostre prerogative, noi non possiamo sforare al di fuori delle nostre competenze, ma non è ammissibile che altre figure professionali continuino ad invadere campi di nostra attinenza. Mi dispiace soprattutto che tra colleghi non si riconosca l’importanza di professionisti, appartenenti alla categoria, assolutamente qualificati per svolgere tale compito. Annarita Ventura, DVM Bologna
La collega mi trova teoricamente d'accordo su tutto, tranne su un punto. L'eutanasia, e il percorso per fare giungere e superare nelle migliori condizioni possibili il proprietario (e il paziente), non dovrebbe avere necessità di alcuna specializazione, ma essere patrimonio di qualunque laureato e abilitato in medicina veterinaria. Purtroppo ho qualche vago ricordo dell'omega ossidazione dei grassi, ma l'amigdala è vuota di memorie legate a insegnamenti sull'eutanasia e temo sia ancora così dopo 30 anni. Su questi buchi neri è inevitabile l'inserimento di altre figure professionali dotate di maggiore destrezza. Quanto a referenze su "eutanasie complesse" la collega riponga le speranze. Solo le ossa rotte meritano tanto. Oscar Grazioli
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Tutela giuridica degli animali. Aspetti sostanziali e procedurali La normativa a difesa degli animali decodificata in termini pratici, anche in relazione alle connesse procedure penali, amministrative e civili
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utela giuridica degli animali’’ è un manuale ricco di spunti ed approfondimenti, un’illustrazione descrittiva e di ragionamento sui vari aspetti procedurali e sostanziali delle regole connesse alla corretta applicazione della normativa a tutela degli animali, un libro da convogliare sul territorio nei vari aspetti problematici connessi in particolare alle regole di procedura penale per la polizia giudiziaria lette alla luce della nuova normativa a tutela degli animali. Ma è anche un libro di approfondimento teorico, con rilevanti spunti di approfondimento, studio e specializzazione con significativi contributi di tecnici ed esperti del settore, per stimolare ragionamenti e riflessioni decisionali e operative da parte di tutti gli organi coinvolti nella tutela degli animali.
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L’intero contenuto è dedicato all’approfondimento teorico ed all’analisi di casi pratici nel campo della tutela degli animali, la giurisprudenza è compresa nel testo manualistico e ne fa parte in modo descrittivo, finalizzata all’impostazione di operatività concreta. “Tutela giuridica degli animali” è un volume trasversale, frutto di attività pratica sul campo dei due autori che da anni si adoperano per una corretta applicazione della normativa a tutela degli animali, nonché per un suo continuo miglioramento in sede legislativa e giudiziaria. E un libro utile per tutti gli operatori di PG che oggi devono inesorabilmente confrontarsi con la repressione dei crimini contro gli animali ai sensi della nuova normativa, e devono conoscere la portata applicativa delle singole fattispecie criminose e gli strumenti di procedura penale connessi, per una repressione dei reati efficace sul campo,
è un prezioso strumento anche per avvocati, studenti universitari, volontari di associazioni ambientaliste e animaliste, e pubbliche amministrazioni, tutti soggetti coinvolti a vario titolo in questioni inerenti la tutela giuridica degli animali che troveranno in questo manuale un prezioso supporto alle loro attività. Ma è anche un testo fondamentale per tutti i singoli cittadini che intendono collaborare nell’affermazione reale dei diritti degli animali e dunque vogliano conoscere quando ci si trovi di fronte a tali reati e come perseguirli concretamente, in breve cosa poter denunciare e come alle autorità competenti. Gli autori del volume non percepiscono alcun compenso ma hanno devoluto i propri diritti economici al sostegno delle attività in difesa degli animali svolte dalla Lav (www.lav.it) da ormai trent’anni ed all’attività di informazione sociale gratuita svolta dalla testata on line “Diritto all’ambiente”. Analogamente “Diritto all’ambiente - Edizioni” finalizza - senza forme speculative - gli introiti all’autofinanziamento di tale sito che non gode di altri soste■ gni ed entrate finanziarie. (Fonte: LAV)
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A cura di Maurizio Santoloci e Carla Campanaro Diritto all’ambiente Edizioni - LAV Pagine 224 Prezzo: euro 22,00
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GLI ESAMI COLLATERALI IN NEUROLOGIA Cremona, 21/24 Gennaio 2009 Centro Studi SCIVAC ECM: In fase di accreditamento DIRETTORE Marco Bernardini, Med Vet, Dipl ECVN, Padova RELATORI Massimo Baroni, Med Vet, Dipl ECVN, Monsummano Terme (PT) Marco Bernardini, Med Vet, Dipl ECVN, Padova Davide De Lorenzi, Med Vet, SCMPA, Dipl ECVCP, Padova Cristian Falzone, Med Vet, Dipl ECVN, Monsummano Terme (PT) Raffaele Gilardini, Med Vet, Voghera (PV) Saverio Paltrinieri, Med Vet, Dipl ECVCP, Milano Federica Rossi, Med Vet, Spec Rad Vet, Dipl ECVDI, Bologna ISCRIZIONE Partecipazione a numero chiuso (36) QUOTE Soci SCIVAC: € 650,00 + IVA 20% Non soci: € 800,00 + IVA 20%
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34 Calendario attività Dal 7 al 29 novembre Per visualizzare i programmi degli eventi di tutte le società clicca su www.evsrl.it/eventi Edizioni Veterinarie E.V. srl
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ENDOSCOPIA NEGLI ANIMALI ESOTICI - Cremona, Palazzo Trecchi - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: info@sivae.it
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L’ESOFAGO E I SUOI MISTERI - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: socspec@scivac.it AMBIENTE, STRESS, ALIMENTAZIONE: COME E QUANTO INFLUENZANO LE PRINCIPALI PATOLOGIE DEL CANE GIGANTE E DEL GATTO - GenovaFiera - Palazzo del Lavoro, Genova - Piazzale Kennedy, 1 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per info: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it GATTI: ANCHE LORO HANNO BISOGNO DI FISIOTERAPIA … TALORA! - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: socspec@scivac.it SCELTE ANESTESIOLOGICHE IN CORSO DI CESAREO, OVARIOISTERECTOMIA E NEL PAZIENTE PEDIATRICO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it ARGOMENTI DI ANESTESIA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: socspec@scivac.it APPROCCIO ALLE PIÙ COMUNI EMERGENZE VETERINARIE: COME SCEGLIERE TRA LE POSSIBILI ALTERNATIVE TERAPEUTICHE - Trento - Via V. Zambra, 36 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per info: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it L’OCCHIO DOLENTE - Ancona - Hotel Sporting - Via Flaminia 220 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it 2° IT. ODONTOSTOMATOLOGIA: I PARTE - RADIOLOGIA DENTALE E PARODONTOLOGIA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it MALATTIE DEGLI ANIMALI, ZOONOSI, IGIENE E SICUREZZA ALIMENTARE. IL DATO EPIDEMIOLOGICO: SFIDA, STRUMENTO, ETICA - Centro Studi Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Lara Zava - Segreteria AIVEMP - Tel. +39 0372 403541 - E-mail: segreteria@aivemp.it NEUROFTALMOLOGIA CLINICA: OCULISTA E NEUROLOGO A CONFRONTO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: socspec@scivac.it
SEMINARIO SCIVAC INCONTRO GRUPPO FR INCONTRO SIRVAC INCONTRO SIARMUV
INCONTRO REGIONALE SCIVAC TRENTINO ALTO ADIGE INCONTRO REGIONALE SCIVAC MARCHE ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC Attenzione: Evento posticipato in data da definirsi.
19 - 21 NOV
CORSO AIVEMP IN COLLABORAZIONE CON REGIONE LOMBARDIA
22 - 23 NOV
INCONTRO SINVET / SOVI IN COLLABORAZIONE CON SOVI
22 - 23 NOV 23 NOV 23 NOV 23 NOV 23 NOV 27 NOV 27 - 29 NOV
MEDICINA E CHIRURGIA DEL CONIGLIO E DEL FURETTO: PRINCIPALI MALATTIE INFETTIVE, PROTOCOLLI VACCINALI E CASI CLINICI CHIRURGICI - Roma - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: info@sivae.it L’ESAME DEI VERSAMENTI CAVITARI: CITOLOGIA E NON SOLO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: socspec@scivac.it PIEMONTE - EMATOLOGIA: UN GIOCO DI LUCI E COLORI - Hotel Campanile - Rivoli (TO) - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it AGGIORNAMENTI IN NEUROLOGIA - Hotel Dora - Pozzilli (IS) - S.S. 85 Venafrana km 24.600 - - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it ANIMALI ESOTICI: VI PARTE - MEDICINA E E CHIRURGIA DEI PICCOLI MAMMIFERI - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: info@sivae.it
SEMINARIO NAZIONALE SIVAE
18 - 21 NOV
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CORSO DI APPROFONDIMENTO - PROBLEMI DIAGNOSTICI E TERAPEUTICI IN DERMATOLOGIA DEL CANE E DEL GATTO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it SEMINARIO “PARASSITOSI DA ELMINTI GASTROINTESTINALI DEGLI EQUIDI: ATTUALITÀ E NUOVE PROSPETTIVE” - VeronaFiere - Auditorium Verdi, Verona - Viale del Lavoro, 8 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: info@sive.it ORTOPEDIA E TRAUMATOLOGIA GERIATRICA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: socspec@scivac.it SIMPOSIO SULLE PRINCIPALI MALATTIE GENETICHE DEL GATTO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: socspec@scivac.it
SEMINARIO SCIVAC IN COLLABORAZIONE CON SOVEP MALATTIE INFETTIVE DEL CANE: UN APPROCCIO MODERNO A DIAGNOSI, TERAPIA E PROFILASSI - Hotel Salera, Asti - Via Monsignor Marello, 19 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it INCONTRO SICARV MALATTIE CARDIACHE CONGENITE ED EREDITARIE: A CHE PUNTO SIAMO E COSA CI ASPETTIAMO DAL FUTURO - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: socspec@scivac.it SEMINARIO ANMVI / SCIVAC UN APPROCCIO SEMPLICE AL PRACTICE MANAGEMENT - Centro Congressi Grand Hotel Vittoria, IN COLLABORAZIONE CON SCIVAC E GPM Montecatini Terme (PT) - Via Bacelli, 2 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Milena Migliavacca - Tel. +39 0372 403536 - E-mail: management@anmvi.it INCONTRO REGIONALE SCIVAC ABRUZZO LE LUSSAZIONI ARTICOLARI TRAUMATICHE NEL CANE E NEL GATTO - Città Sant’Angelo (PE) - Via Tito De Attenzione: Date evento modificate. Caesars, 8 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it INCONTRO REGIONALE SCIVAC UMBRIA
EMATOLOGIA: UN GIOCO DI LUCI E COLORI - Perugia - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it
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CORSO FSA AVANZATO. DIAGNOSI UFFICIALE DELLA LUSSAZIONE DELLA ROTULA E AGGIORNAMENTO HD/ED - Cremona, Palazzo Trecchi - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it
INCONTRO REGIONALE SIVAR SICILIA IN COLLAB. CON ORDINE DEI MED VET DI PALERMO. PATROCINIO DEL COMUNE DI CASTRONUOVO DI SICILIA CORSO SCIVAC
DIAGNOSTICO ALLA MALATTIA RESPIRATORIA DEL BOVINO - Castronuovo di Sicilia, P.zzo Giandalia - Via Roma, 1 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Orioli - Segreteria e Commissione Scientifica SIVAR - Tel. +39 0372 403539 - E-mail: info@sivarnet.it 10° CORSO VETERINARIO ASAMI. TEORICO E PRATICO SULLE METODICHE DI ILIZAROV - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it
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PROFESSIONE la VETERINARIA
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La rivista è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore Direttore Carlo Scotti Direttore Responsabile Antonio Manfredi Coordinamento Editoriale Sabina Pizzamiglio info@anmvi.it Comitato di Redazione Pierpaolo Bertaglia, Paolo Bossi, Marco Eleuteri, Giuliano Lazzarini, Pier Mario Piga, Sabina Pizzamiglio, Aldo Vezzoni Rubriche Fabrizio Pancini, Oscar Grazioli, Maria Teresa Semeraro, Giovanni Stassi Segreteria di Redazione Lara Zava professioneveterinaria@anmvi.it Grafica Francesca Manfredi grafica@evsrl.it Editore SCIVAC - Via Trecchi, 20 26100 Cremona Iscrizione registro stampa del Tribunale di Vigevano, n. 1425/03 del 30/12/2003 Concessionaria esclusiva per la pubblicità EV srl, Cremona marketing@evsrl.it Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana
Stampa Press Point, Abbiategrasso - MI fulvio@presspoint2000.it Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27-02-2004 N. 46) art. 1, comma 1 Filiale di Milano a cura di Centro Produzione Mailings Scarl Cusago (MI) Professione Veterinaria pubblica notizie d'attualità e di rassegna i cui contenuti non rispecchiano necessariamente il pensiero della Testata. Interventi e opinioni attribuibili a Professione Veterinaria e/o all'ANMVI vengono esplicitamente indicate come tali. Chiuso in stampa il 27 ottobre 2008
SOLUZIONI
Serve a connotare i prodotti di una particolare qualità
Osservare la scomparsa di sintomi quali stranguria e disuria dopo trattamento con amoxicillina
Sostituisce le normative che regolano la denominazione di origine protetta dei prodotti
QUIZ 1
Eseguire un esame colturare tramite urine prelevate per minzione spontanea
Risposta corretta: b) Approccio moderno alle patologie infettive nel cane e nel gatto, 49° Congresso Nazionale SCIVAC, Perugia 2004
Eseguire un esame colturale tramite urine prelevate per cistocentesi
È uno strumento utile per gli operatori e l'autorità di controllo per gestire eventuali problemi di sicurezza alimentare
QUIZ 2
Ricercare l’eventuale presenza di piuria tramite le strisce reattive per interpretare la conta piastrinica
La tracciabilità e rintracciabilità nella filiera lattiero casearia secondo il Regolamento CE n. 178/2002:
Risposta corretta: b) Il Veterinario Ufficiale nella filiera lattiero casearia, Seminario AIVEMP, Scandicci 2004
Per diagnosticare un’infezione delle vie urinarie nel gatto si suggerisce di:
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Pfizer Animal Health ha recentemente ampliato il suo portafoglio con una serie di prodotti di altissima qualità. Come Medico Veterinario, potrà usufruire di una ancora più vasta gamma di soluzioni riguardanti tutte le più importanti aree terapeutiche. Un portafoglio prodotti ancora più ampio e un servizio tecnico dedicato per essere d’aiuto al Medico Veterinario sia nell’attività clinica quotidiana che nella gestione delle problematiche aziendali.
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