la VETERINARIA
PROFESSIONE
A.N.M.V.I.
ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI
38 2011
SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE
Anno 8, numero 38 dal 7 al 13 novembre 2011
Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano
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L’ONAOSI RINUNCI PER DAVVERO
CORRETTA FATTURAZIONE CON IL 21%
COME SPOSTARE I GATTI DI COLONIA
AVVIATA LA RACCOLTA FONDI PRO-ALLUVIONATI
VALORIZZARE IL BUIATRA IN STALLA
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SE L’ORDINE FOSSE UN SINDACATO
BREVI ZOO Il Ministero della Salute, attraverso la Direzione Generale della Sanità Animale e del Farmaco Veterinario, ha ritenuto opportuno compiere un primo passo conoscitivo rivolto agli aspetti di carattere sanitario dei giardini zoologici presenti sul territorio italiano. Collaborazione con l'IZS del Piemonte per la presentazione dei risultati del monitoraggio.
ECM Con Decreto ministeriale 3 novembre 2011, è stata ricostituita la Commissione Nazionale per la Formazione Continua. L'organismo è collocato presso l'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali ed è presieduto dal Ministro della Salute. Per la veterinaria è stato riconfermato il Presidente della FNOVI Gaetano Penocchio.
APPRENDISTATO Sono in vigore dal 25 ottobre le nuove regole stabilite dal Testo Unico dell'Apprendistato. Quattro le forme di assunzione: per qualifica o formazione, professionalizzante o per il praticantato. L'apprendistato è un'opportunità anche per gli studi professionali.
BLUE TONGUE Precisazione ministeriale sugli invii dei capi presso gli impianti di macellazione designati per la Blue Tongue. Sulla mancata pre-notifica di 48 ore la Direzione Generale della Sanità Animale e del Farmaco Veterinario ha scritto una nota di richiamo ai Servizi Veterinari regionali per il rispetto del Regolamento CE/1266/2007.
SVIZZERA L'Ufficio federale di veterinaria ha ottenuto il certificato ISO 9001. “L'Ufficio vanta una cultura della qualità a tutti i livelli e l'impegno dei collaboratori per raggiungere tale scopo è chiaramente percepibile”. Così ha affermato l'auditor responsabile, Rudolf Schmid della SQS (Associazione svizzera per sistemi di qualità e di management).
SPERIMENTAZIONE
Per gli animali e per la ricerca Sul recepimento della Direttiva 2010/63 la SIVAL ha inviato un documento ai Soci A PAGINA 3
VISONI Il Ministero della Salute ha autorizzato l’introduzione dall’Olanda di un vaccino veterinario. L’istanza è stata presentata dall’Associazione Italiana Allevatori di Visoni. Trentamila dosi di “Distemink” per la profilassi contro il cimurro.
SAN ROSSORE Bandito un concorso per la progettazione di una struttura per l'allevamento di bovini nella tenuta di San Rossore. Lo scopo del concorso è di individuare un insieme organico e strutturato di idee. Possono partecipare anche medici veterinari. Riorganizzazione innovativa dell'attività zootecnica.
Salute risparmio
e
Fondo Sanitario A.N.M.V.I.
www.anmvioggi.it
Una ventina di sigle sindacali, mediche e veterinarie del SSN, hanno scritto al Presidente della Commissione Igiene e Sanità del Senato, chiedendo di emendare il disegno di legge di riforma degli Ordini sanitari. Chiedono la costituzione certa - e non eventuale - di assemblee rappresentative provinciali, regionali e nazionali alle quali affidare l’elezione dei rispettivi organi esecutivi. A queste assemblee propongono di affidare l’approvazione dei bilanci, i regolamenti e le linee programmatiche annuali. “Tali assemblee - è scritto nella proposta di emendamento -garantiscono la presenza delle minoranze qualificate degli iscritti”. Il fine è di “assicurare la piena possibilità di accesso al voto” e “garantire la tutela delle minoranze”. Si tratta, dicono i sindacati, di “una battaglia storica per la democrazia e la trasparenza del sistema elettivo ordinistico, non più garantite da regole ormai inadeguate, risalenti a 65 anni fa (D.Lgs. C.P.S. 13 settembre 1946, n. 233) quando i professionisti erano pochi”. Quali sono le minoranze all’interno di un Ordine dove tutti gli iscritti, personalmente e responsabilmente, sono tenuti all’obbligo di iscrizione, in virtù di una abilitazione indivi-
dualmente ricevuta dallo Stato italiano? E cosa può esserci di più democratico dell’esercizio di voto, già oggi individualmente esercitabile da tutti i professionisti iscritti all’Albo? Chi impedisce agli iscritti del SSN di candidarsi (molti già ricoprono cariche nell’Ordine) e di votare alle elezioni? Stiamo parlando di un Ddl nel quale è stato necessario ribadire che l’iscrizione all’Ordine (e così pure la loro assoggettabilità alle sanzioni disciplinari) è obbligatoria anche per i pubblici dipendenti. Non è un mistero che i sindacati del SSN abbiano spesso cercato di sfilare i loro tesserati dall’assoggettamento all’Ordine a al Codice deontologico. E continuando a considerarsi un mondo a parte, si immaginano ora “minoranza” per introdurre logiche di rappresentatività (e di divisione) del tutto estranee all’Ordine professionale. Se l’Ordine professionale fosse organizzato come un sindacato perderebbe ogni credibilità. Sarebbe di parte, mentre è di tutti. E non solo di tutti gli iscritti, ma di tutti i cittadini, anzi soprattutto dei cittadini. Caso mai sono gli utenti - va ripetendo l’Antitrust - a non avere voce all’interno di una istituzione accusata di corporativismo. Figuriamoci se venisse sindacalizzata!
QUANTI CANI IN ITALIA ABBIAMO L’IMPRESSIONE CHE I DATI O LE INDAGINI CHE GIRANO NEL NOSTRO SETTORE SIANO SPESSO INATTENDIBILI O STRUMENTALIZZATE. Lo abbiamo visto di recente con il numero di cani annualmente abbandonati dichiarato da alcune associazioni animaliste come superiore ai 200mila per essere poi ridimensionato a circa un quarto da una indagine svolta seriamente dall’ENPA. Troppi interessi economici girano intorno a questi numeri e questo li rende sempre piuttosto poco credibili. Con l’ultima nostra indagine presentata allo Zoomark abbiamo mostrato come sia impossibile che il numero dei gatti presenti in Italia possa essere di 7,5 milioni a fronte dei 7 milioni di cani (dato piuttosto attendibile) visto che fra le famiglie che hanno animali il 68,5% ha almeno un cane e solo il 47,2% ha almeno un gatto. Questo a meno che ci siano veramente milioni di gatti randagi o semi randagi che le indagini non riescono ad intercettare. Le anagrafi dovrebbero essere in grado di fornire numeri attendibili ma al momento è obbligatoria solo quella del cane che però trova difficoltà nello scarso impegno di alcune regioni, nei servizi veterinari pubblici non sempre efficienti e nel fatto che ci risulta che molti animali deceduti non vengono cancellati. Il rischio è quindi che il numero dei cani registrati diventi superiore a quello reale pur mancando nel sistema molti cani presenti sul territorio. Per l’anagrafe felina l’iniziativa proposta dall’ANMVI in collaborazione con la Merial, oggi riconosciuta anche dal Ministero, è una valida proposta per tutti i proprietari di gatti che dovrebbero essere debitamente informati e sollecitati dal Medico Veterinario ad aderire a questo progetto che ha forti valenze sociali e di benessere animale.
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