Professione Veterinaria 38-2012:ok
15-11-2012
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la VETERINARIA
PROFESSIONE
A.N.M.V.I.
ABOLITA LA CONTROFIRMA DEI TRATTAMENTI A PAGINA 3
ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI
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A PAGINA 4
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Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. soc. cons. a R.L. - Cremona
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INVECE DI SCODINZOLARE...
SERVIZI VETERINARI I Servizi Veterinari non si chiameranno più così. Per effetto delle modifiche al DL Balduzzi la nuova definizione sarà "strutture organizzative dell'area di sanità pubblica veterinaria e sicurezza alimentare".
WNV Sono 50 i casi di West Nile Virus, complessivamente registrati tra il 15 giugno e il 31 ottobre, in Sardegna, Veneto, Friuli-Venezia-Giulia e Basilicata. I dati sono del Centro nazionale di epidemiologia e dell’ISS. Il 55% riguarda uomini con età media di 64 anni.
BTV Il Ministero della Salute ha informato tutti gli assessorati e gli organismi internazionali su 15 focolai di Lingua Blu in Sardegna. Assolti gli obblighi informativi nei confronti dell'ADNS e istituite le zone di restrizione. Coldiretti chiede alla Regione di permettere la movimentazione dei capi vaccinati.
QUIRRA Il Ministro Di Paola ha stanziato 25 milioni per avviare la bonifica dei poligoni. Si comincerà da quello di Quirra, in Sardegna, dove l’autorità giudiziaria sta indagando sulla cosiddetta “sindrome di Quirra”. Malformazioni nelle popolazioni animali sono state documentate fin dal 2010 dai dirigenti veterinari Mellis e Lorrai.
ANTICORRUZIONE Niente regalie ai dipendenti pubblici che non siano di “modico valore”. Il Governo emanerà un Codice di comportamento dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni. Lo prevede il DDl anticorruzione del Ministro Severino, approvato dal Parlamento. Scopo del Codice è di “assicurare la qualità dei servizi, la prevenzione dei fenomeni di corruzione". La violazione del codice sarà fonte di responsabilità disciplinare.
MACELLI Una relazione speciale della Corte dei Conti europea ha messo in luce il buon adeguamento normativo dei nuovi Stati Membri alle norme sull’igiene dei macelli. Per ammodernare gli stabilimenti questi Paesi hanno ricevuto finanziamenti europei ad hoc. Permangono debolezze nell’implementazione delle norme. La UE raccomanda controlli.
FIRMA Contro lo sfruttamento fiscale degli animali da compagnia
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Anno 9, numero 38 dal 12 al 18 novembre 2012
Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano
CHIARIMENTI LO STUDIO ASSOCIATO LINEE GUIDA LA VETERINARIA E LA SICUREZZA PER LA VACCINAZIONE ABRUZZESE DA ASSI SUL NUOVO REGOLAMENTO SUL LAVORO DEL CANE INCONTRA I POLITICI
BREVI
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SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE
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LEGGE BALDUZZI
È cambiata la cessione del farmaco Non più solo la confezione di inizio terapia. Cedibili al proprietario le confezioni della scorta anche se non utilizzate. A PAGINA 3
“Un altro veterinario che svende le sue prestazioni e avvilisce la categoria”. Una collega segnalava con amara indignazione l’ennesima inserzione pubblicitaria su groupalia, il noto gestore on line di gruppi d’acquisto. Fra “un’oca dipinta (cena per due persone)” e una “imbiancatura con colore” si inseriva una visita veterinaria a 9,9 euro, così reclamizzata: “Visita veterinaria completa con anamnesi, esame generale e particolare e controlli! Stai scodinzolando dalla gioia anche tu?”. Non è detto che si debba gettare la spugna, sconfitti dal nuovo e avveniristico modello di business. Di certo bisogna rinunciare a due principi: il decoro e le tariffe. Il primo, anche se la Cassazione Civile lo difende, non suscita alcuna comprensione nel Garante della Concorrenza, le seconde sono vietate, morte e sepolte. Ma sul mercato si sta con le regole del mercato, il che non vuol dire à la guerre comme à la guerre. Le regole, appunto, ci sono e le pratiche commerciali scorrette, quelle che minano i principi della concorrenza, non sono ammesse. L’Antitrust, strano ma vero, ci viene
incontro proprio nel nostro diritto di operatori di mercato ad una concorrenza leale. Cosa vuol dire? Che il professionista che violasse il Codice del Consumo e facesse pubblicità non palese, non veritiera e non trasparente è passibile di istruttoria Antitrust. È fresco di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale il Regolamento istruttorio sulle violazioni alla corretta pubblicità informativa da parte dei professionisti. La Fnovi ci insegna che il Codice del Consumo si intreccia sia con il Codice Deontologico del Medico Veterinario che con la Legge di riforma delle professioni. Oggi il professionista che viola queste tre coordinate regolamentari è passibile di istruttoria Antitrust (e relative sanzioni) e di illecito disciplinare, sanzionabile a norma di Legge e di Deontologia. È veridica una visita veterinaria completa con anamnesi, esame generale e particolare e controlli? Si può fare un “check up completo” in trenta minuti? Lo sconto giustifica il prezzo? Può darsi, ma a tutto c’è un limite. Sul sito dell’Antitrust si può fare un raffronto fra gli scodinzolii e le regole istruttorie.
RIVISTE (PER NULLA) SCIENTIFICHE CON QUESTO TITOLO È STATO PUBBLICATO SUL CORRIERE.IT DEL 17 OTTOBRE UN ARTICOLO FIRMATO DA GIAN ANTONIO STELLA CHE CRITICAVA LA SELEZIONE DELLE RIVISTE “SCIENTIFICHE” ritenute valide per la pubblicazione di articoli da parte degli aspiranti cattedratici. Il punto di partenza, scrive l’autore dell’articolo, era sacrosanto: fissare finalmente dei parametri quanto più possibile oggettivi e incontestabili per una sorta di preselezione dei professori universitari. Obbligando gli aspiranti cattedratici a presentare un certo numero di lavori scientifici pubblicati. Il problema segnalato da Stella è che la lista di pubblicazioni accettate per valutare i lavori dei docenti universitari, redatta dai commissari ministeriali, è estremamente ampia (12.865) pur avendone scartate oltre 3100. Purtroppo, e dobbiamo dare ragione a Stella, molte di quelle accettate di scientifico hanno veramente molto poco: Alta Padovana del Comune di Vigonza, Delitti di carta, l’Annuario del liceo di Rovereto, Il Commercialista veneto o numerosi bollettini di amministrazioni locali da quello della Regione Abruzzo o del Trentino a quello del Comune di Livorno, ecc. Quello su cui non possiamo essere d’accordo con l’autore dell’articolo, che denuncia giustamente queste assurdità, è che evidenzia criticamente anche riviste del settore zootecnico/veterinario che per temi o argomenti potrebbero anche essere invece di ottimo livello scientifico. Non sappiamo se sono nell’elenco delle riviste accettate, ma il settore veterinario esprime in Italia riviste quali: Veterinaria, Ippologia, Large Animal che sono registrate nell’index internazionale delle riviste scientifiche anche se con un impact factor non molto elevato solo perché pubblicate in italiano e per questo di limitata diffusione.
A.N.M.V.I