Professione Veterinaria, Anno 2010, Nr 39

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la VETERINARIA

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A.N.M.V.I.

ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI

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SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Anno 7 numero 39 dal 15 al 21 novembre 2010

Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano

Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. soc. cons. a R.L. - Cremona

AMICOPETS: IL VETERINARIO DI FAMIGLIA

206 IMPIANTI PER LA MACELLAZIONE RITUALE

QUESTIONARIO ONLINE SUL NOSTRO STUDIO DI SETTORE

WVOC 2010 A GREAT CONGRESS

SEGNALARE TEMPESTIVAMENTE LE MORSICATURE

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BREVI

“DESIGNATED” VUOL DIRE AZIENDALE

SANITÀ MILITARE L'On. Gianni Mancuso e il l'On. Rodolfo Viola hanno presentato una interrogazione al Ministro Ignazio La Russa. Il Gruppo di Lavoro Interforze istituito dal Ministero della Difesa non ha previsto la veterinaria fra le componenti sanitarie. Entro il 30 novembre il Gruppo dovrà elaborare un progetto di riordino tra cui l'accentramento delle competenze in materia di policy sanitaria e veterinaria.

ISPEZIONI FVO La Dg Sanco ha pubblicato due rapporti ispettivi della FVO sull'Italia, riferiti al 2010. Il rapporto finale n. 8502 riguarda in particolare i controlli ufficiali su carni e latte, mentre il rapporto finale n. 8601 si riferisce ai controlli su alimenti e mangimi ai sensi del Regolamento 882/2004. I rapporti possono essere scaricati da @nmvi Oggi.

EQUINI Secondo Confagricoltura gli allevamenti equini hanno una consistenza di 348mila capi, in crescita dl 15% rispetto al 2009. Flessione invece del 19% dell’import di equini vivi che si è ridotto da 54 a 44 milioni di euro. I dati sono stati diffusi alla Fieracavalli di Verona.

TARIFFE Gli avvocati cancellano la Legge Bersani. Il Senato ha concluso l’esame della riforma forense ripristinando gli indici per le parcelle. Reintrodotte le tariffe minime (e massime) come indici delle spese da rimborsare per l’attività effettivamente svolta. Onorari misurati in base al tipo di prestazione e al valore della pratica.

ALIMENTI La Corte di Giustizia Europea ha dato il via libera alla pubblicità comparativa dei prodotti alimentari, fermo restando il principio della lealtà e della non ingannevolezza nei confronti dei consumatori. Sì ad evidenziare differenze di qualità e di marchi fra prodotti che soddisfano gli stessi bisogni, anche se si differenziano per commestibilità e gradimento.

ALLEVAMENTI Con una risoluzione approvata in plenaria, gli europarlamentari si sono impegnati a chiedere alla Commisione Europea di valutare attentamente le ricadute di costo sugli allevatori delle norme di tutela e benessere animale, invitando a verificare l’applicabilità di quelle esistenti prima di vararne di nuove.

www.anmvioggi.it

PSN 2011-2013

Epidemiosorveglianza nazionale È l’obiettivo “essenziale” del triennio 2011-2013 per la difesa sanitaria degli allevamenti A PAGINA 3

La veterinaria europea ha le idee chiare sul veterinario aziendale e le ha messe nero su bianco nel documento Herd Health Plan (HHP), presentato nella sua stesura finale a Bruxelles, all'Assemblea Generale della UEVP (ANMVI) e rilanciato dalla FVE (FNOVI) nella sessione autunnale di ottobre. Il documento, realizzato in collaborazione con l'UEVH, afferma senza mezzi termini che negli allevamenti che applicano misure di prevenzione e biosicurezza deve essere regolarmente presente un veterinario libero professionista di fiducia. Tutti d’accordo in Europa, veterinari pubblici e privati, nell’obbedire alla road map comunitaria che apre la strada ad un approccio a tre: allevatore, veterinario aziendale e veterinario ufficiale. Il documento europeo lo chiama “veterinario designato”, ma non è altro che quel veterinario aziendale di cui la nostra buiatria (SIVAR) parla in tutte le occasioni, buon’ultima la conferenza stampa organizzata da Milk in Progress. Andrà prontamente istituzionalizzato, altrimenti il Piano Sanitario Naziona-

le dei prossimi tre anni non avrà implementato nessun sistema di epidemiosorveglianza. Sono ormai maturi i tempi e anche le resistenze su “chi paga” sono destinate a rientrare. I fondi ci sono, vengono dall’Europa e sono talmente tanti che ogni cittadino dovrebbe interrogarsi sui motivi del loro mancato utilizzo. Vengono dai fondi della BSE (la causa prima di ogni invocazione all’epidemiosorveglianza) e dai fondi della condizionalità (che il nostro Paese rischia di perdere perché nessuno li chiede). Se non acceleriamo il veterinario aziendale parlerà olandese, francese o in qualunque altro idioma comunitario tranne che in italiano. Non si tratta di gareggiare in orgoglio ma in competitività, perché la difesa sanitaria degli allevamenti e l’innalzamento del benessere animale sono richiesti dal mercato dei consumi. Possono stare tranquilli gli allevatori di tutta Europa che hanno fatto approvare al Parlamento Europeo una risoluzione che chiede alla Commissione Europea di stare molto attenti ai costi del benessere animale. ■

PIÙ UNICI CHE RARI L’ITALIA È IL PAESE EUROPEO CON PIÙ FACOLTÀ UNIVERSITARIE DI MEDICINA VETERINARIA, 14; l’Italia è il paese europeo che ha il maggior numero di Medici Veterinari, oltre 28mila; l’Italia è il paese europeo che ha il numero più elevato di strutture veterinarie per animali da compagnia, 6700; l’Italia è anche l’unico paese europeo dove i Medici veterinari dipendono dal Ministero della Salute e non da quello dell’Agricoltura, l’Italia è purtroppo anche l’unico paese europeo dove i Medici Veterinari non possono vendere farmaci o altri prodotti per la salute ed il benessere degli animali, l’Italia è inoltre l’unico paese europeo con l’IVA al 20% sulle prestazioni veterinarie. Di conseguenza l’Italia è il paese europeo dove i veterinari hanno un livello di reddito medio da vera e propria sopravvivenza, circa 15mila euro all’anno. Con la crisi del settore ed il continuo crescere del numero dei laureati in Medicina Veterinaria stiamo perdendo anche il livello di sopravvivenza. Da un’indagine condotta dalla UEVP in Francia, Gran Bretagna, Germania e Olanda risulta che in tutti questi paesi i Medici Veterinari risentono della crisi economica, soprattutto a livello di riduzione delle tariffe, ma che la loro condizione economica è comunque piuttosto buona anche perché hanno una percentuale del 60% dei ricavi derivante dalla vendita di farmaci ed altri prodotti per animali. Per i Medici Veterinari italiani poter vendere i farmaci ed altri prodotti per animali significherebbe quindi più che raddoppiare i ricavi. Siamo veramente stanchi di essere sempre gli “unici”, ci piacerebbe essere più simili agli altri paesi europei.

@nmvi Oggi - L’informazione Veterinaria On Line


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Strategie di sanità pubblica veterinaria e benessere animale Riscritto il Piano Sanitario Nazionale del prossimo triennio to di reti di sorveglianza epidemiologica che consenta di mettere a disposizione le informazioni di governo utili ad assicurare la difesa sanitaria degli allevamenti e in grado di sostenere adeguatamente le politiche di valutazione e gestione dei rischi, sfruttando le sinergie degli applicativi esistenti e completandone le funzionalità, in modo da permettere alle istituzioni di competenza di soddisfare i debiti informativi ed adempiere ai compiti istituzionali in maniera precisa e puntuale, ridurre gli obblighi burocratici, accelerare la de materializzazione e giungere alla semplificazione amministrativa. Il completamento dei sistemi anagrafici per le specie di interesse zootecnico rappresenta il presupposto fondamentale per la creazione di un sistema di epidemio-sorveglianza.

LOTTA ALLE ZOONOSI

nellito di 50 pagine rispetto alla prima bozza (v. Professione Veterinaria n. 34 2010), il Piano Sanitario Nazionale 2011-2013, licenziato nella nuova versione, si è presentato ufficialmente alla Conferenza delle Regioni giovedì 18 novembre. E proprio in vista di questo esame il nuovo documento precisa il ruolo delle Regioni nei capitoli dedicati alla sanità pubblica veterinaria e alla sicurezza degli alimenti. Ma perde anche di forza nei passaggi originariamente più severi riguardo alle criticità degli assetti regionali.

sistema della sanità pubblica veterinaria e all’assetto organizzativo degli uffici regionali. Nel nuovo Piano non leggiamo più che “non sono stati definiti a livello nazionale provvedimenti che abbiano inciso per adeguarli alle nuove esigenze previste dalla legislazione comunitaria per la sicurezza alimentare”. E nemmeno che “tale carenza di criteri organizzativi comuni ha comportato una difformità nella loro organizzazione e soprattutto una grave disparità di dotazioni organiche e di disponibilità di professionalità competenti, generando una non sempre uniforme erogazione di servizi sul territorio nazionale”.

SINTESI E TAGLI

Nel campo della sanità animale sono stati raggiunti obiettivi di buon consolidamento dei livelli ordinari di attività in tutti i settori d’intervento. La situazione sanitaria del patrimonio zootecnico italiano, in forza dei piani di eradicazione e di sorveglianza messi in atto da anni, può essere considerata sotto controllo, pur permanendo in alcune parti del territorio situazioni critiche relativamente alla lotta ed eradicazione di alcune malattie zoonosiche. La strategia si avvale del principio secondo cui i controlli non devono essere più concentrati sul prodotto finale, ma distribuiti lungo tutto il processo di produzione, con una visione complessiva “dai campi alla tavola”. L’analisi del rischio è fondamento essenziale di questa politica e tutti gli operatori, coinvolti nelle singole fasi produttive e distributive dell’alimento, diventano “responsabili giuridici”, ciascuno per la propria parte, della sicurezza dei prodotti.

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TUTTI “RESPONSABILI GIURIDICI” Il testo è stato asciugato a favore della sintesi, ma a detrimento di qualche passaggio come ad esempio quello in cui si diceva che “il mantenimento e il miglioramento del sistema veterinario pubblico rappresenta una priorità per l’investimento pubblico”. Depennate anche molte righe riguardanti il Centro nazionale di lotta ed emergenza contro le malattie animali, specie nelle parti riguardanti gli obiettivi del prossimo triennio (la prima bozza del Piano parlava di vigilanza sull’operato dei Servizi Veterinari e presso gli IZS circa la gestione delle emergenze sanitarie). Vistoso il taglio al capitolo sulla tutela del benessere animale (che in origine accennava alla creazione di una banca dati nazionale dei trasportatori, in base al Regolamento 1/2005, come pure ad un monitoraggio sul fenomeno dei canili lager). Sparito il capitolo sul miglioramento dei servizi per garantire prestazioni di qualità, attraverso il monitoraggio e la verifica costante dei sistemi regionali di prevenzione veterinaria, “in un contesto di imparzialità, qualità e coerenza dei controlli ufficiali a tutti i livelli delle autorità competenti”, e mediante “il mantenimento di un elevato standard di controllo ufficiale lungo tutta la filiera alimentare”. Ampiamente stralciata la pagina dedicata alle criticità del

EPIDEMIOSORVEGLIANZA Per il prossimo futuro, obiettivo essenziale indicato dal Piano, è quello di sviluppare un sistema di epidemiosorveglianza nazionale. Per raggiungere tale scopo le Regioni e Province autonome sono chiamate a implementare le infrastrutture e i sistemi già esistenti al fine di realizzare un unico sistema integra-

La gestione dei piani annuali e pluriennali di profilassi delle malattie animali comprende le attività dirette a prevenire ed eradicare specifiche malattie che colpiscono gli animali domestici ad esclusione delle misure adottate in fase di emergenza. Il Piano ricorda il legame strettissimo esistente tra la salute animale e quella umana. Basti citare che il 60% degli agenti patogeni sono agenti zoonosici, il 75% delle malattie emergenti sono zoonosi e l’80% degli agenti a potenziale uso bioterroristico sono agenti zoonosici. In

PREVENZIONE VETERINARIA: STESSI OBIETTIVI PER STATO E REGIONI

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uropa, Stati Membri e Regioni siano collegate da un fil rouge ideale e strategico. Il Piano Sanitario Nazionale enfatizza come tutte le azioni e le attività messe in campo debbano essere conformi alla Strategia per la salute degli animali dell’Unione europea (20072013 “Prevenire è meglio che curare”), che ha fissato alcuni obiettivi ambiziosi per migliorare la salute degli animali. Pertanto, le Regioni e le Province autonome devono predisporre un piano regionale triennale di prevenzione veterinaria “i cui obiettivi e strategia sono sovrapponibili a quelli nazionali” e consistono in: • assicurare un livello elevato di salute pubblica riducendo l’incidenza di rischi biologici e chimici per l’uomo; • promuovere la salute degli animali con la prevenzione/riduzione dell’incidenza delle malattie degli animali e nel sostenere, in tal modo, l’allevamento e l’economia rurale; • migliorare la crescita economica/coesione/competitività garantendo la libera circolazione delle merci e movimenti proporzionati per gli animali; promuovere le pratiche di allevamento e il benessere degli animali per prevenire i pericoli collegati alla salute degli animali e minimizzare l’impatto ambientale a sostegno della strategia dell’Ue a favore dello sviluppo sostenibile.

particolare, accanto alla lotta contro la Tubercolosi e la Brucellosi, che in alcune aree geografiche assumono ancora un rilievo preoccupante, bisogna ricordare la gestione del piano di lotta alla rabbia silvestre che per il prossimo triennio ci vedranno impegnati a prevenire non solo la trasmissione della rabbia nelle volpi attraverso la vaccinazione orale nei territori del Nord Est dell’Italia, ma anche la diffusione di questa pericolosissima zoonosi negli animali da compagnia e negli altri animali zootecnici sensibili.

BENESSERE ANIMALE Nel settore della protezione degli animali da reddito tra gli obiettivi prioritari vi è il miglioramento dell’attività di controllo da rendere più incisiva ed uniforme sul territorio nazionale, anche per evitare la distorsione del mercato. Per tale motivo è stato elaborato il Piano Nazionale Benessere Animale (Pnba), partito in via sperimentale nell’anno 2008 con la programmazione dei controlli in allevamento, che dal 2010 include anche la programmazione dei controlli per la tutela del benessere animale durante il trasporto e la macellazione e la formazione degli operatori. Nel settore degli animali d’affezione l’obiettivo prioritario consiste nella realizzazione della corretta relazione uomo-animale per tutelare la salute e il benessere degli animali, la salute e l’incolumità pubblica e contrastare e prevenire maltrattamenti, abbandoni e randagismo, anche implementando i percorsi formativi per i proprietari di cani ai sensi dell’Ordinanza Ministeriale 3 marzo 2009.

UN SISTEMA OMOGENEO La riduzione dei rischi per il consumatore, il miglioramento delle produzioni zootecniche e degli alimenti rendono necessaria un’azione sinergica da parte del Governo centrale e delle Regioni e Province Autonome, che deve coinvolgere anche altri attori, quali - tra gli altri - le istituzioni scientifiche e le associazioni dei produttori e dei consumatori. La crescente esigenza di dare piena applicazione nel Paese alla normativa europea rende necessario un lavoro di sistematizzazione ed armonizzazione tra normativa europea e normativa nazionale, intervenendo con gli strumenti normativi e/o amministrativi appropriati, al fine di colmare le lacune interpretative che si sono evidenziate in questi ultimi anni. Con particolare riferimento all’attività di controllo, ai sensi del Reg. (Ce) 882/2004, si dovrà pervenire nel triennio in esame ad un completamento della categorizzazione dei rischi connessi alle diverse filiere produttive per garantire l’efficacia, l’appropriatezza, la qualità e la coerenza dei controlli ufficiali. Si dovrà pervenire - in continuità con il precedente Piano Sanitario Nazionale - ad un sistema omogeneo di raccolta di dati ed informazioni provenienti dal territorio che consenta una corretta valutazione del rischio, ad un’implementazione del sistema di auditing e ad una progressiva valorizzazione da parte del Governo centrale di interventi di sistema, stabilendo gli standard minimi di funzionamento, strumenti attraverso i quali si misurerà l’adeguata risposta delle Regioni e degli enti locali al dettato ministeriale. ■


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4 Anmvi Informa www.amicopets.it

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AmicoPets: il medico veterinario come il medico di famiglia C’è solo un modo per avere la tessera sanitaria del proprio paziente animale al numero scorso abbiamo iniziato a presentare ai nostri Colleghi-lettori il progetto AmicoPets. ANMVI collabora alla realizzazione di questa iniziativa perché, se adeguatamente compresa e sfruttata, avrà una valenza molto importante per esercitare quel ruolo di sentinella sul territorio del quale parliamo fin dalla ideazione del progetto LeaVet. Il patrocinio del Ministero della Salute spiega in questi termini il progetto: “una rete di strutture veterinarie per concorrere alla diffusione presso i proprietari di animali da compagnia di una card che attraverso la fidelizzazione annuale degli aderenti consente la raccolta informatizzata di dati statistici, sanitari ed epidemiologici della popolazione animale degli animali d’affezione”. Ecco allora che la banca dati AmicoPets può concretizzare l’obiettivo della creazione di una rete di strutture veterinarie private e la messa in rete di una serie di dati anagrafici e sanitari corrispondenti ad un pacchetto di prestazioni di medicina veterinaria di base: l’identificazione, la profilassi e la prevenzione. Nel data base informatizzato saranno immessi dati anagrafici, sanitari ed epidemiologici dei cani e dei gatti dotati di una carta/tessera intestata al loro proprietario. A ciascun animale corrisponde una cartella clinica digitale contenente, oltre alle informazioni anagrafiche dell’animale e del proprietario, dati utili a consentire un monitoraggio statistico, epidemiologico e di prevenzione sanitaria della popolazione animale così registrata: microchippatura, interventi di profilassi, eventi zoonotici con particolare riguardo a rabbia e leishmaniosi, interventi di prevenzione dell’abbandono e della riproduzione incontrollata/indesiderata (sterilizzazione).

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IL NOSTRO RUOLO In questo progetto il medico veterinario ha un ruolo professionale e di valenza sociale: potrà stimolare il proprietario ad aderire ad AmicoPets e a dotarsi di una tessera sanitaria (AmicoPets Card) corrispondente ad un profilo clinico di base, per acquisire maggiore consapevolezza non solo verso il possesso, ma anche verso le cure veterinarie. ANMVI si augura che la piena partecipazione delle strutture veterinarie private possa costituire una base di lavoro per una evoluzione del progetto in quella veterinaria sociale prefigurata dal progetto Leavet, per andare incontro alle esigenze di cura veterinaria di base delle fasce economicamente deboli. Certamente, fin da ora AmicoPets è uno strumento perfettamente idoneo a consolidare nel proprietario il concetto di prevenzione veterinaria, di assiduità della prevenzione stessa e di consapevolezza sanitaria rispetto ai rischi della salute animale e della salute dell’uomo. Un data base sanitario consistente dimostrerà la capacità delle strutture veterinarie private di aggregare dati, di mappare la sanità degli animali da compagnia e di mettere a disposizione del Ministero della Salute, flussi informativi elettronici- a prova di privacy e assoluta riservatezza sia nei confronti del proprietario che del medico veterinario.

ACQUISTO DELLA TESSERA Il medico veterinario non vende nulla. La card

DALLA CARD ALLA BANCA DATI SANITARIA

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l nuovo portale AmicoPets propone la tessera sanitaria individuale per l’animale correlata ad un innovativo sistema di gestione dei dati personali e clinici dei propri pazienti. La tessera è dotata di un microchip, attraverso cui sarà possibile accedere alla cartella clinica digitale dell’animale. È un servizio professionale rivolto al medico veterinario e al pubblico dei proprietari, realizzato in collaborazione con ANMVI, con il patrocinio del Ministero della Salute e della FNOVI. Tutte le informazioni contenute nelle cartelle cliniche degli animali registrati sul portale AmicoPets saranno oggetto di elaborazione di dati statistici che saranno trasmessi al Ministero della Salute secondo un protocollo condiviso con ANMVI per lo studio epidemiologico. Si tratta di uno strumento qualificante per introdurre nel pubblico dei proprietari il concetto delle prestazioni essenziali veterinarie (Leavet), da svolgere e informatizzare presso le strutture veterinarie private. www.amicopets.it

viene recapitata a domicilio del proprietario da AmicoPets, dopo che questi avrà creato un proprio account via internet dalla home page del sito www.amicopets.it. La registrazione avviene in modo semplice e veloce: nell’apposita “area riservata clienti” il proprietario può autonomamente aprire il proprio profilo inserendo i dati anagrafici personali. La tessera sanitaria individuale AmicoPets riporta il nome dell’animale ed il codice tessera consentendo l’accesso a tutte le informazioni sanitarie, allo scopo di fornire al sistema medico veterinario un supporto universale per la cura ed il benessere del Pet. Il medico veterinario potrà invitare i propri clienti a registrarsi per riceverla. Il proprietario verserà ad AmicoPets la quota annuale di 28 euro, un contributo che consente l’attivazione della card e che dà diritto ad una serie di servizi di carattere non sanitario.

VALENZA SANITARIA Il principale significato della tessera e del portale www.amicopets.it sta nella possibilità di accedere ad un servizio innovativo di raccolta dei dati clinici fondamentali in ambito veterinario. Il proprietario dovrà necessariamente ricorrere al proprio medico veterinario di fiducia per immettere nella banca dati le informazioni relative alla salute dell’animale. Il medico veterinario, accedendo alla sezione “i tuoi clienti” direttamente dal portale, potrà associare il titolare della tessera all’esercizio della propria prestazione professionale, abbinando alla card una cartella clinica digitale. Questa fase può essere effettuata esclusivamente dal medico veterinario. La cartella clinica digitale rappresenta oggi il metodo più veloce e sicuro per garantire la documentazione

di cure mediche in modo rapido ed efficace, evitando anche il rischio di nuovi ed inutili esami.

LA CARTELLA CLINICA L’aggiornamento e la modifica dei dati sanitari potranno essere effettuati esclusivamente dal medico veterinario, evitando così qualsiasi rischio di errore o compromissione del profilo sanitario del paziente. Nel caso ad esempio di un cane, la cartella clinica digitale riporta il numero del microchip impiantato ed una serie di dati clinici fondamen-

tali per la salute dell’animale e dell’uomo. In cartella è infatti indicato: se il cane è integro oppure sterilizzato, quali profilassi vaccinali sono state eseguite e le prevenzioni effettuate nei confronti ad esempio della filariosi e di importanti zoonosi come la leishmaniosi. Grazie alla AmicoPetsCard, in caso di necessità o di emergenza, il medico veterinario sarà in grado di accedere velocemente alla banca dati AmicoPets disponibile 24 ore su 24 e prendere visione dei dati clinici fondamentali, ad esempio le informazioni relative alle vaccinazioni eseguite nonché relative alle profilassi effettuate. L’AmicoPetsCard risulta particolarmente utile per chi ha l’abitudine di spostarsi con il proprio animale o durante i periodi di vacanza. Dal computer sarà possibile consultare la cartella clinica del proprio animale ovunque ci si trovi: il proprietario potrà così percepire il suo veterinario di fiducia sempre accanto. Dal punto di vista medico e professionale il veterinario ha la possibilità di garantire un migliore servizio alla clientela conoscendo in tempo reale tutti i dati del paziente. La tessera sanitaria, inoltre, identificando il singolo animale ed il suo legittimo proprietario, rappresenta un potenziale supporto alla lotta contro l’abbandono e la riproduzione incontrollata.

PERCHÉ ANMVI L’ANMVI collabora ad AmicoPets in quanto interessata all’adozione di nuovi strumenti capaci di favorire lo sviluppo dell’attività professionale e l’arricchimento del rapporto tra il medico veterinario e la propria potenziale clientela. Sono questi i termini che hanno portato ad una sinergia d’intenti con i gestori di AmicoPets (la società Edera srl) per la realizzazione di un software sicuro ed efficace rispetto agli obiettivi dichiarati. ANMVI affronta un nuovo progetto per la Categoria con lo scopo di promuovere l’immagine, gli interessi e la preparazione tecnica del medico veterinario, con valenze di sanità animale e di sanità pubblica, affinché possa acquisire una sempre maggiore dignità professionale, sia nei confronti della clientela, sia nei confronti del settore e delle Istituzioni. ■

Bisogna Pensare Veterinario La qualità è una buona pratica. Certificarla è una buona idea! ANMVI Servizi BPV anmviservizibpv@anmvi.it Il Manuale ANMVI per le Buone Pratiche Veterinarie ha il patrocinio di FNOVI e del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali


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6 Attualità Alimentazione multietnica

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In Italia 206 impianti autorizzati alla macellazione secondo rito Servizi Veterinari allertati dal Ministero della Salute. Informare i fedeli su rischi e sicurezza ne solo un giorno prima e che “ai veterinari pubblici non potranno essere imputate carenze a causa delle già più volte lamentate carenze di risorse di personale e di coordinamento con e tra le forze di polizia”.

I DATI UFFICIALI

n occasione della Festa islamica del sacrificio (16/17 novembre) la Direzione Generale di Sanità Animale e del Farmaco Veterinario ha trasmesso una nota di allerta agli Assessorati regionali alla Sanità e per conoscenza al Comando Carabinieri per la Tutela della Salute. Il Ministero ha invitato alla prevenzione delle macellazioni clandestine, per evitare violazioni delle norme sanitarie e di protezione animale.

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LA TRADIZIONE La festa del Sacrificio viene celebrata nel periodo in cui si svolge il pellegrinaggio alla Mecca dei fedeli musulmani. In questo periodo è vietato il digiuno, perché si tratta di "giorni di letizia". Il sacrificio rituale che si pratica nel corso della festività ricorda il sacrificio fatto da Abramo, che stava per uccidere il figlio in onore a Dio ma poi, fermato dall'angelo, ha ammazzato un montone e salvato la vita al ragazzo. In questi giorni dunque i musulmani sacrificano un animale, che dev'essere adulto e integro - necessariamente un ovino, un caprino, un bovino o un camelide. L'animale vie-

ne ucciso mediante sgozzamento, con la recisione della giugulare che permetta al sangue di defluire: tanto per la Bibbia quanto per il Corano il sangue è impuro ed è quindi proibito mangiarne. La carne viene divisa preferibilmente in tre parti uguali: la prima va consumata subito tra i famigliari, la seconda va conservata e consumata in seguito e la terza viene destinata ai poveri della comunità.

RISCHIO CLANDESTINITÀ Il Ministero ha fatto presente “il rischio di macellazioni secondo rito in strutture non autorizzate ai sensi del Decreto Legislativo 333/98 (Attuazione della direttiva 93/119/CE relativa alla protezione degli animali durante la macellazione o l'abbattimento, ndr) o addirittura al di fuori dai normali impianti di macellazione". Per evitare che vengano praticate "macellazioni clandestine", il Ministero ha invitato gli Assessorati regionali alla Sanità "ad allertare i Servizi Veterinari affinché venga rafforzata la vigilanza, eventualmente con l'ausilio delle Forze dell'Ordine". Il Sindacato dei veterinari di medicina pubblica ha fatto notare che i Servizi Veterinari hanno ricevuto la comunicazio-

I dati ufficiali degli impianti autorizzati alla macellazione rituale, diffusi dalla LAV a seguito di una sua inchiesta presso il Ministero della Salute e le Regioni, parlano di 206 impianti autorizzati in funzione per l'uccisione rituale di bovini, ovicaprini e avicoli (erano 104 nel 2003 con un aumento, quindi, di quasi il 100% in sette anni) di cui 193 esclusivamente per il rito islamico, 4 solo per quello ebraico (praticamente identico a quello mussulmano), 9 quelli che praticano entrambi i riti. Capofila fra le Regioni è la Lombardia (92 macelli autorizzati), poi il Piemonte (33), 22 a testa per Veneto ed Emilia Romagna. 12 quelli in Toscana, 6 nel Lazio, 4 in Trentino, Sicilia, Sardegna; 2 in Alto Adige, Friuli Venezia Giulia e Umbria; 1 nelle Marche e in Puglia. In Liguria è in apertura il primo impianto a Vessalico (Imperia), 305 abitanti, da parte della Comunità Montana. Non vi sono macelli rituali in Abruzzo, Molise, Basilicata, Calabria e Campania. In queste Regioni quindi, le macellerie islamiche devono ricevere carni da fuori territorio. I dati ministeriali (ricevuti dalle Regioni) e quelli forniti direttamente alla LAV dalle Regioni non coincidono per il Lazio. Dei sei o sette in funzione, a seconda delle versioni, un macello di Ariccia (Roma) e uno in provincia di Latina non risultano alla Regione. La Ilco di Acquapendente (Viterbo), uno di Sabaudia (Latina) e uno di Fara Sabina (Rieti) non risultano al Ministero. Discordanti i dati anche su Emilia Romagna (un macello in provincia di Modena risulta comunicato da Regione a Ministero ma non è più nell'elenco regionale), Trentino (dei quattro o cinque a seconda delle versioni, solo una ditta coincide) mentre al Ministero non

risulta un impianto per macellazione straordinaria, quindi occasionale, in Valle d'Aosta.

UNA PDL PER LO STORDIMENTO La macellazione rituale senza il preventivo stordimento dell’animale è vietata dalle leggi di molti Paesi europei, quali l’Austria, la Germania, l’Olanda, la Svizzera e la Svezia. In Italia, l’On Alessandri (Lega) ha firmato una proposta di legge nel 2008, insieme ad una sessantina di deputati di tutti gli schieramenti, per rendere obbligatorio lo stordimento prima di qualsiasi tipo di macellazione, in modo da ridurne la sofferenza. C’è già un precedente islamico: la Malesia, Paese a maggioranza mussulmana, in cui vige l’obbligo di stordimento prima della macellazione. ■

CULTURA DELLA SICUREZZA NEL DIALOGO CON L’ISLAM

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n vista della Festa del sacrificio, la seconda festa più importante per i musulmani di tutto il mondo, l'Azienda sanitaria di Trento ha realizzato un pieghevole dal titolo ''Macellazione religiosa e sicurezza''. In esso sono riassunte le regole che disciplinano la macellazione rituale e l'approvvigionamento di carne halal (lecita). L'obiettivo della guida sottolinea l'Azienda sanitaria - è ''portare i consumatori di religione musulmana a una sufficiente consapevolezza sulla valenza igienico sanitaria del controllo veterinario e sulle conseguenze del mancato rispetto delle norme di legge sulla macellazione''. Il pieghevole è stato distribuito nelle sedi territoriali dell'Unità operativa di igiene e sanità pubblica veterinaria e nelle principali sedi delle associazioni islamiche. Il testo è sia in italiano sia in arabo. La macellazione si può fare solo nei macelli riconosciuti da personale addestrato designato dall’autorità religiosa. Gli animali da macellare devono provenire da allevamenti registrati, essere identificati con contrassegno all’orecchio, scortati dal modello 4 (dichiarazione di provenienza) e trasportati con mezzi autorizzati. La guida fa inoltre presente ai fedeli mussulmani che ci sono numerose malattie che possono essere trasmesse con la macellazione e con la carne. Molte di queste malattie sono riconoscibili solo dal veterinario che visita l’animale prima della morte e ne esamina gli organi dopo al morte. La macellazione in ambiente non igienico e da personale non preparato può rendere la carne nociva. Tutte le parti dell’animale, sangue compreso, sono inquinanti che possono essere fonte di pericolo e quindi non devono essere gettate tra i rifiuti o abbandonate. E il veterinario ufficiale cosa fa? Svolge diversi controlli fra i quali: visita gli animali prima della macellazione, valuta le informazioni sull’allevamento di provenienza, controlla l’igiene del personale e delle attrezzature, esamina tutte le parti degli animali macellati, appone il bollo sanitario sulle carni commestibili e prescrive lo smaltimento delle parti non commestibili.


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8 Fisco Consultazioni

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Cosa manca nel modello di comunicazione del nostro Studio? L’Agenzia delle Entrate ci chiede di collaborare all’evoluzione dell’UK22U

a Direzione Centrale Accertamento dell'Agenzia delle Entrate sta proseguendo nel piano di aggiornamento degli studi di settore e chiede il coinvolgimento attivo delle categorie produttive. In particolare, l'Agenzia delle Entrate chiede ai medici veterinari, attraverso l’ANMVI, "eventuali informazioni che, a seguito della conoscenza specifica dell'attività economica, ritiene opportuno

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vengano richieste ai fini dell'evoluzione dello studio di settore UK22U e che non sono attualmente presenti nel modello di comunicazione relativo allo studio di settore in argomento". Lo studio UK22U (75.00.00 Servizi Veterinari) dovrebbe andare in evoluzione per il periodo di imposta 2012. Disponendosi a questo passaggio l'Agenzia delle Entrate chiede informazioni entro il 26 novembre prossimo. L'ANMVI sta predisponendo, in collaborazione con il proprio servizio di consulenza fiscale, un questionario on line che agevoli la partecipazione della categoria e consenta di verificare la rispondenza dell'attuale Studio all'attività veterinaria e le eventuali dinamiche di evoluzione, tenuto conto della crisi congiunturale e delle caratteristiche economicoproduttive della libera professione veterinaria, con particolare riguardo alla visibilità del calo reddituale e dei costi sopportati, affinché l'evoluzione dei parametri presuntivi rispecchi l'evoluzione reale della professione. Intanto, dal 15 di novembre è possibile l'invio telematico delle segnalazioni relative agli studi di settore Unico 2010 (periodo d'imposta 2009). Il software è destinato ai contribuenti

che vogliono comunicare all'Amministrazione Finanziaria informazioni o elementi giustificativi relativi a situazioni di non congruità, non normalità o non coerenza risultanti dall'applicazione degli Studi di settore per il periodo d'imposta 2009, ovvero per la medesima annualità, afferenti l'indicazione in dichiarazione di cause di inapplicabilità o di esclusione. ■

SCONTATI I COSTI LEGATI ALL'ATTIVITÀ PROFESSIONALE Sono un professionista che ha optato per il regime dei minimi. Sapendo che il reddito da assoggettare a imposta sostitutiva è dato dalla differenza tra l'ammontare dei compensi percepiti nel periodo d'imposta e quello delle spese sostenute nel periodo stesso nell'esercizio dell'attività professionale, si chiede: 1. se la registrazione, anche se non dovuta, delle fatture di acquisto deve riportare come data di registrazione contabile quella del pagamento o quella della data fattura; 2. se la deducibilità dal reddito di lavoro au-

tonomo dei contributi previdenziali ed assistenziali versati in ottemperanza a disposizioni di legge, riguarda solo il contributo soggettivo e di maternità oppure anche il contributo integrativo che si versa alla cassa di previdenza di categoria; 3. se tutte le spese sostenute nell'anno, salvo quelle relative a beni a uso promiscuo che rilevano nella misura del 50% del relativo corrispettivo, sono integralmente deducibili se inerenti all'attività. D.R. - Bari Nel regime dei minimi la registrazione delle fatture di acquisto non è operazione dovuta, per cui se il contribuente per motivi personali intende effettuarla si regolerà come meglio crede. L'importante è che sia rispettato il principio di deducibilità, cioè il criterio di cassa. I contributi deducibili sono quelli che restano a carico del contribuente, per cui il contributo integrativo che viene addebitato per rivalsa al cliente non può essere dedotto. I costi inerenti all'attività professionale ed effettivamente sostenuti sono deducibili.

IL RISARCIMENTO DEL DANNO È TRA I COSTI RILEVANTI Un professionista che corrisponde ad un cliente una somma a titolo transattivo per il risarcimento di un danno che lo stesso ha cagionato nell'esercizio dell'attività professionale può considerare in deduzione dal reddito professionale questo onere? D.M. - Milano La spesa sostenuta a titolo di risarcimento del danno cagionato nell'esercizio dell'attività professionale rappresenta un costo inerente, e come tale deducibile ai fini della determinazione del reddito di lavoro autonomo secondo il criterio di cui all'articolo 54 del Tuir.

CARTE DI CREDITO DI STUDIO VALIDE PER LA DEDUCIBILITÀ Di recente ho sostenuto una serie di spese relative alla gestione dello studio di cui sono titolare. All'atto degli acquisti non ho effettuato la richiesta della relativa fattura, ma gli oneri sono stati pagati tutti tramite la carta di credito il cui saldo a debito viene addebitato periodicamente sul conto corrente dello studio. Vorrei sapere se in questo caso l'estratto conto della carta di credito rappresenti un atto idoneo a documentare i costi sostenuti al fine di beneficiare della deducibilità dal reddito di lavoro autonomo. P.P. - Ascoli Piceno La risposta è positiva se vengono rispettate le condizioni indicate dalla risoluzione ministeriale n. 8/727 del 5 ottobre 1985. In particolare, secondo l'Amministrazione finanziaria, la società che gestisce la carta di credito deve rilasciare un modulo - fattura da cui risultino tutti gli acquisti effettuati dal professionista che utilizza quella carta di credito unicamente per le spese relative alla gestione dello studio professionale. L'estratto conto deve quindi contenere gli elementi identificativi delle parti secondo quanto previsto dall'artico-10 21 del Dpr n. 633/1972. Fonte: L'esperto risponde


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10 Attualità WVOC 2010

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History of a great congress

Il Team WVOC 2010. Da sinistra a destra: Prof. Olivier Lepage, Dott. Aldo Vezzoni, Dott. John Houlton, Erika Taravella, Prof. Alessandro Spadari, Prof. John Innes, Dott. Michael Schramme, Prof. Bruno Peirone

di JOHN HOULTON Chairman WVOC 2010 l Terzo WVOC (World Veterinary Orthopaedic Congress), tenutosi a Bologna dal 15 al 18 settembre 2010, è stato un clamoroso successo e come Chairman del Congresso, sono lieto di avere questa occasione per ringraziare tutti coloro che sono stati coinvolti nella sua organizzazione, i relatori, gli sponsor e i partecipanti, i quali hanno contribuito a rendere l’evento un’esperienza indimenticabile. Il WVOC è ospitato alternativamente ogni quattro anni da ESVOT, Società Europea di Ortopedia e Traumatologia Veterinaria e da VOS (Veterinary Orthopaedic Society), ma il programma scientifico dell’evento nasce da uno sforzo comune e da una eccellente cooperazione tra le due società. Le statistiche raccontano solo una parte della storia, ma settecento delegati da 44 paesi, 80 relatori, quattrocento partecipanti al Congresso SCIVAC e un centinaio di partecipanti al Seminario SIVE che si sono svolti in concomitanza al Congresso Mondiale, hanno creato un ambiente interessante e stimolante che è stato sostenuto da un’eccezionale esibizione commerciale. Le attività pre-congressuali, che sono iniziate mercoledì 15 Settembre con wetlabs sia dei piccoli che dei grossi animali, presso l'Università di Bologna e con seminari presso il Centro Congressi, hanno registrato una folta partecipazione, addirittura straordinaria nel Seminario Small Animal Arthroscopy, che vedeva come chairmen la Prof.ssa Bernadette

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Van Ryssen e il Dott. Jean-Francois Bardet. La cerimonia di apertura si è tenuta giovedì 16 Settembre in Sala Europa, una meravigliosa sala da 1300 posti a sedere, che è stata poi utilizzata anche per le State of the Art Lectures e per il Congresso SCIVAC. Il Prof. Dario Braga, Rettore dell'Università degli Studi di Bologna, ha fatto i saluti iniziali introducendo il Prof. Olivier Lepage, Presidente ESVOT, che ha poi aperto ufficialmente i lavori congressuali. Subito dopo la cerimonia di apertura, la prima State of the Art Lecture dal titolo "La terapia di riparazione dei tessuti attraverso le cellule staminali" è stata tenuta dal Prof. Frank Barry. La seconda giornata ha visto un centro congressi in continuo movimento, grazie ad un programma ricco che dava possibilità di scegliere fra molteplici attività come i seminari di approfondimento, il Congresso organizzato da SCIVAC/SIOVET e le sale dedicate alle comunicazioni libere. La giornata si è conclusa con una State of the Art Lecture tenuta dal Prof. Stefan Lohmander su "Le lesioni articolari e l'artrosi post-traumatica - Cosa succede, cosa possiamo fare per i nostri pazienti?". Il Prof. Lohmander, dell'Università di Lund, in Svezia, ha dichiarato che non vi è alcuna prova certa nell’uomo che la resezione chirurgica o la ricostruzione del menisco lacerato o la ricostruzione del legamento crociato porti ad un beneficio a breve termine o ad una maggiore diminuzione del rischio che si possa sviluppare l’osteoartrosi a lungo termine, rispetto alla gestione non-chirurgica. Al termine della State of the Art Lecture si è

svolta la Poster Session, allietata da un ricco aperitivo con specialità emiliane. ESVOT aveva inoltre previsto un premio di 1.000 euro per il vincitore per il miglior poster presentato, premio che è stato vinto dalla Dott.ssa Freitas e dai suoi collaboratori del Brasile con il poster "Sviluppo e ottimizzazione mediante analisi degli elementi finiti di una placca ossea per le fratture mandibolari nel cane”. Dopo la sessione poster, il Prof. Gaetano Mari, Capo del Dipartimento della Facoltà di Medicina Veterinaria dell'Università di Bologna, ha invitato i relatori all'Archiginnasio di Bologna, per una breve ma intensa visita ad uno degli edifici più importanti della città nonché sede della più antica Università del mondo. Doveroso l’intervento della Prof.ssa Ulrike Matis sia per il suo straordinario contributo alla società sia perché avrebbe lasciato di lì a poco il Consiglio Direttivo ESVOT. La Prof.ssa Matis ha fatto un breve riassunto della storia di ESVOT, ricordando ai presenti che la Società è stata fondata 25 anni fa, più precisamente nel Novembre del 1985 a Parigi in occasione del Congresso WSAVA. Il Dott. Jean-Francois Bardet, ispirato dalle attività VOS, invitò alcuni suoi colleghi, tutti con interesse specifico in ortopedia e traumatologia, per costruire le basi per la creazione di una società “gemella” che avesse sede in Europa. È nata così la ESVOT! Il primo Consiglio era composto da Prof. Saki Paatsama che ricopriva il ruolo di Presidente, dal Dott. Jean-Francois Bardet, Vice Presidente, dal Dott. Dieter Prieur, Segretario, e dalla Prof.ssa Matis come Tesoriere. L’attuale stato di salute di ESVOT deve molto alla Prof.ssa Matis che ha ospitato presso la Ludwig Maximilians University di Monaco di Baviera le riunioni della Società fin dai primi anni ’90, anche se naturalmente, essendo una persona molto modesta, non ha mai dato peso a questo suo importante contributo alla crescita della società. L'ultimo giorno del congresso, sabato 18 Settembre, ha proposto un ampio programma di conferenze, seminari e comunicazioni libere. ESVOT aveva fra l’altro previsto un secondo premio di 1.000 euro per la migliore comunicazione libera, il cui vincitore è stato il dottor Alessandro Boero Baroncelli che insieme ai suoi collaboratori dell'Università di Torino ha presentato il lavoro "Effetto del torque di inserimento delle viti nei sistemi bloccati a stabilità angolare sulla forza di estrazione”. Vero è che, né lui né la Dott.ssa Freitas hanno saputo del loro rispettivo successo prima della cena sociale, la sera del sabato, quando hanno avuto la gradita sorpresa. Il tema conclusivo del programma che riguardava i grossi animali era "Riabilitazione delle articolazioni", con relatori provenienti da Nord America, Canada ed Europa, fra i quali il Prof. Tim Briggs, un consulente Chirurgo Ortopedico del Royal National Orthopaedic Hospital Trust nel Regno Unito che, con la sua affascinante State of the Art Lecture sulla cartilage resurfacing con ACI e MACI, ci ha accompagnato alla fase finale del Congresso. Il programma sociale si è poi concluso con una cena a Palazzo de Rossi, una splendida villa nella campagna alle porte di Bologna. Nell’atmosfera rilassata e suggestiva di questa magnifica sede c’è stata l’occasione non solo di consolidare vecchie amicizie, ma anche di crearne di nuove. Durante l’Assemblea dei soci che si era tenuta al centro Congressi nella tarda mattinata, il prof. Olivier Lepage aveva consegnato la Presidenza ESVOT al Dott. Rico Vannini ed insieme hanno

Il Dott. Rico Vannini premia il Dott. Aldo Vezzoni, Chairman del Comitato Organizzativo Locale

La Dott.ssa Freitas riceve il premio per il miglior poster dal Dott. Michael Schramme, Chairman del programma dei grossi animali

Il Dott. Alessandro Boero Baroncelli vincitore del premio per la migliore comunicazione libera, con il Prof. John Innes, Chairman del programma dei piccoli animali, e il Dott. John Houlton, Chairman del Congresso

dato vita ad una meravigliosa carrellata di premiazioni: il Dott. Houlton, Chairman del Congresso, il Dott. Innes, Chairman del programma dei piccoli animali, il Dott. Schramme, Chairman del programma dei grossi animali, il Prof. Spadari dell’Università di Bologna che ha dato un notevole contributo per l’organizzazione e la realizzazione dei wetlabs pre congressuali che si sono svolti presso la Facoltà di Medicina Veterinaria e last but not least, il Dott. Vezzoni, Chairman del Comitato Organizzativo Locale, che ha reso possibile la riuscita di questo Congresso e che ha contribuito al successo dello stesso e alla soddisfazione dei relatori, dei partecipanti e di tutto lo staff organizzativo e che è quindi stato premiato per l’importanza del lavoro svolto. È stato il Prof. Geoff Sumner-Smith che ha inizialmente lanciato l’idea di un World Veterinary Orthopaedic Congress e che ha incoraggiato i relativi Consigli Direttivi ESVOT e VOS a sviluppare l’idea. Purtroppo il Prof. Sumner-Smith non ha potuto partecipare al Congresso, ma sarebbe stato orgoglioso della riuscita dell’WVOC edizione 2010. Come ha sottolineato il Prof. Mike Conzemius, Presidente VOS, ESVOT ha organizzato un Congresso il cui successo sarà difficile da ripetere. Tuttavia guardiamo con impazienza al prossimo incontro mondiale che fra 4 anni sarà ospitato negli Stati Uniti da VOS. Trad. it. da www.orthovetsupersite.org a cura di Erika Taravella ■


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12 Eventi Veterinari

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SOVI SOCIETÀ DI OFTALMOLOGIA VETERINARIA ITALIANA

SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIA SOCIETÀ FEDERATA ANMVI

DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC ABRUZZO Patologie neurologiche comuni nella pratica clinica: il paziente paraparetico e quello epilettico Città Sant’Angelo (PE), 5 Dicembre 2010

RELATORE Cristian Falzone OBIETTIVI In questa giornata verranno trattati due dei temi di più frequente riscontro nella clinica di routine e specialistica neurologica, partendo dalla visita di base, passando attraverso gli esami collaterali, fino alla scelta del trattamento medico e chirurgico. L’obiettivo principale sarà quindi quello di sensibilizzare il medico veterinario al paziente paraparetico ed epilettico, anche grazie all’ausilio dei casi clinici interattivi, che permetteranno di condividere e discutere le diverse opinioni ed i differenti punti di vista.

PROGRAMMA SCIENTIFICO 8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente, presentazione del relatore ed inizio dei lavori 9.30 Il paziente paraparetico: ernie del disco vs traumi spinali

11.00 Pausa 11.30 Gestione del paziente epilettico: vecchie e nuove frontiere terapeutiche 13.00 Spazio per eventuale relazione commerciale (nel caso non si svolga la relazione il programma nel pomeriggio sarà anticipato di mezz’ora) 13.30 Pausa 14.30 Casi clinici interattivi: Il paziente paraparetico e paraplegico: come dargli le giuste chances 15.30 Pausa 16.00 Casi clinici interattivi: Il paziente epilettico: impariamo a riconoscere e gestire le diverse cause 17.00 Test di valutazione dell’apprendimento e discussione finale 17.30 Consegna degli attestati di partecipazione e termine della giornata

CORSO AVANZATO CON GUSTAVO AGUIRRE RETINAL DISEASES Cremona, Palazzo Trecchi, Venerdì 3 Dicembre 2010 RELATORE Gustavo Aguirre Philadelphia, Pennsylvania (USA) PROGRAMMA SCIENTIFICO 9.30 Registration 10.20 Welcome and aim of the meeting 10.30 Retinal diseases: • Clinical spectrum of retinal diseases: - How to identify, characterize and study diseases - Developing study populations; from dog to DNA • an update on what is going on in the research field 12.30 Lunch break 14.00 Retinal diseases: • hereditary retinal diseases - genes and mutations - early diagnosis 15.30 Coffee break 16.00 Retinal diseases: • hereditary retinal diseases - therapy

SEDE Hotel Miramare via Tito de Caesars 8 Città Sant’Angelo (PE)

RICHIESTO ACCREDITAMENTO

SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIA SOCIETÀ FEDERATA ANMVI

- a rational approach to breed selection 17.30 Discussion and final assessment 18.00 End of the course

La funzione principale dell’apparato respiratorio consiste nello scambiare, a livello degli alveoli polmonari, ossigeno con anidride carbonica. Questo evento, di vitale importanza per l’organismo, è associato alla costante lotta per impedire ad elementi estranei di qualsiasi natura di penetrare a livello alveolare. Sono numerosissimi ed apparentemente perfetti i sistemi di difesa dell’apparato respiratorio ma esistono molteplici cause che possono alterare, a vari livelli, il funzionamento di questo complesso meccanismo difensivo. Le relazioni di questa giornata hanno l’intento di illustrare, in primis, i vari sistemi di difesa dell’apparato respiratorio superiore e inferiore (i “fatti”) e le conseguenze derivanti dalla inattivazione di uno o più di questi meccanismi difensivi (i ”misfatti”). Verrà illustrato come, in presenza di elementi patogeni della più svariata natura, le difese possono diventare inefficaci e come questo si possa manifestare clinicamente con una o più alterazioni all’attività respiratoria normale. Numerosi casi clinici, inseriti nelle relazioni, avranno lo scopo di illustrare al clinico quali

Quota agevolata per i soci SOVI

Richiesto accreditamento

SOCIETÀ DI OFTALMOLOGIA VETERINARIA ITALIANA

INCONTRO CON GUSTAVO AGUIRRE Dalla ricerca all’applicazione clinica Cremona, Palazzo Trecchi, Sabato 4 e Domenica 5 Dicembre 2010

ASSOCIAZIONE SARDA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIA

16.00 16.30

17.30 18.00

indagini diagnostiche possono essere messe in atto per individuare le alterazioni a carico delle difese dell’apparato respiratorio nonché le principali opzioni terapeutiche per tentare di ripristinare, quando possibile, le funzioni difensive alterate

OBIETTIVI

TRADUZIONE NON è previsto il servizio di traduzione simultanea. La lingua ufficiale del corso è l’INGLESE.

SOVI

INCONTRO REGIONALE SCIVAC IN COLLABORAZIONE CON ASVAC Facile come respirare? Un viaggio fra i fatti e i misfatti dell’apparato respiratorio Sassari, 5 Dicembre 2010

RELATORE Davide De Lorenzi

ISCRIZIONE La scheda d’iscrizione è disponibile sul sito www.scivac.it sezione SOCIETÀ SPECIALISTICHE

PROGRAMMA SCIENTIFICO 8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente, presentazione del relatore ed inizio dei lavori 9.30 Le difese dell’apparato respiratorio in salute e malattia: i possibili punti deboli di un sistema difensivo apparentemente perfetto 11.00 Pausa 11.30 Misfatti delle vie aeree superiori 13.00 Pausa 14.00 Misfatti delle vie aeree inferiori 15.30 Pausa 16.00 Alcuni misfatti molto complessi 17.00 Test di valutazione dell’apprendimento e discussione finale 17.30 Consegna degli attestati di partecipazione e termine della giornata SEDE Università di Sassari, Via Vienna 2, 07100 Sassari

3 CREDITI

PARTECIPAZIONE: Si ricorda che la partecipazione agli incontri delle Delegazioni Regionali è riservata ai Soci Scivac, indipendentemente dalla regione di appartenenza, in regola con la quota Associativa dell'anno in corso. I Soci Scivac possono partecipare a qualsiasi incontro regionale organizzato da Scivac in qualsiasi regione e a titolo gratuito (portare con sé la tessera Scivac). INFORMAZIONI: Segreteria SCIVAC - Monica Borghisani - Tel. 0372/403506 delregionali@scivac.it

18.10

RELATORE Gustavo Aguirre Philadelphia, Pennsylvania (USA) PROGRAMMA SCIENTIFICO SABATO 4 DICEMBRE 2010 9.00 Registrazione dei partecipanti 9.30 Saluto e presentazione dell’incontro 9.40 Le malattie oculari ereditarie nel cane e nel gatto: cosa è cambiato negli ultimi anni • Espressioni fenotipiche delle diverse malattie • Basi di genetica • Il controllo delle malattie: approccio classico e molecolare 11.00 Pausa 11.30 Interpretazione delle malattie della retina • Segni funzionali: correlazioni anatomo-patologiche • Malattie ereditarie della retina 12.30 Discussione 13.00 Pausa pranzo 14.30 Le malattie oculari ereditarie nel cane e nel gatto • Controllo delle malattie genetiche:

approcci classici e molecolari • Nuove prospettive • La diagnosi con il DNA • Schemi di prevenzione nazionali Pausa Le malattie oculari ereditarie nel cane e nel gatto • La retina in corso di malattie sistemiche • Cecità improvvisa di origine retinica • Modelli animali per lo studio delle malattie della retina • Terapia Discussione Termine dell’incontro con Gustavo Aguirre Assemblea Elettiva Soci SOVI

DOMENICA 5 DICEMBRE 2010 9.00 Casi clinici presentati dai soci SOVI 11.00 Pausa 11.30 Casi clinici presentati dai soci SOVI 13.30 Valutazione dell’apprendimento, consegna degli attestati e chiusura dei lavori ISCRIZIONE L’incontro è gratuito per tutti i soci SOVI in regola con l’iscrizione 2010. Non è necessaria la pre-iscrizione. Presentarsi in sede congressuale per la registrazione. Quote di partecipazione (verrà rilasciata una ricevuta fiscale per la quota versata): Soci SOVI: Gratuito Soci SCIVAC: € 100,00 Non Soci: € 150,00 TRADUZIONE È previsto il servizio di traduzione simultanea. Richiesto accreditamento

INFORMAZIONI Segreteria Società Specialistiche SCIVAC Tel. 0372/403509 - Fax 0372/457091 Email: socspec@scivac.it Web: www.scivac.it sezione Società specialistiche


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PCB e diossine Focus

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Contaminazione del latte ovino con PCB Studio della relazione con la contaminazione del suolo

di E. HERRERA1, M. ESPOSITO2, L. BALDI4, G. ROSATO3, G. COLARUSSO4, S. CAVALLO4, R. D’AMBROSIO4, F. SERPE2, P. TURNO5, M. AMORENA1 1 Dipartimento di Scienze degli Alimenti, Università di Teramo. 2IZS del Mezzogiorno. 3 Settore Veterinario Assessorato alla Sanità regione Campania. 4ORSA Campania. 5 Veterinario Libero Professionista econdo le norme ISO 9000, la qualità è "l'insieme delle caratteristiche di un prodotto o di un servizio che conferiscono ad esso la capacità di soddisfare esigenze espresse o implicite". Oltre a questo, negli alimenti però è anche indispensabile l'assenza di sostanze pericolose per la salute. Per soddisfare questo principio, si realizzano numerose analisi di laboratorio, a volte molto costose e che spesso richiedono lunghi tempi per poter valutare i risultati. I contaminanti organici persistenti, come i PCB, sono composti tossici e persistenti, che si accumulano nei tessuti adiposi degli animali e durante il periodo di allattamento vengono secreti nel latte. Il latte di pecora, da cui si ottengono diversi tipi di formaggi altamente consumati, contiene una quantità di grasso, più che doppia rispetto a quella nel latte vaccino e quindi rappresenta una fonte importante di PCB per l’uomo. Le pecore mentre pascolano ingeriscono una quantità considerevole di terra assorbendo così gli inquinanti presenti nel terreno. Purtroppo, il suolo è un serbatoio naturale per i PCB; queste sostanze si accumulano lì per lunghi periodi di tempo e tramite evaporazione vengono rilasciate e assorbite dalla vegetazione presente come per esempio l’erba. Il rapporto tra l’ingestione di suolo contaminato e i livelli di contaminazione riscontrata nel latte di vacche è stato studiato in passato, trovando in molte occasioni risultati che si contraddicevano. La relazione tra queste due variabili non è stata analizzata però considerando la posizione geografica degli animali né quella del suolo.

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Questo lavoro si è focalizzato nella relazione esistente tra la contaminazione del latte di pecora e la contaminazione del suolo, ma non solo come via di contaminazione attraverso la dieta ma come matrice rappresentativa della contaminazione ambientale totale. Addizionalmente, l’influenza dell’altitudine nella contaminazione del suolo e del latte è stata studiata in quanto in alcuni lavori si evidenzia una relazione tra queste variabili. I risultati ottenuti evidenziano che la relazione tra il suolo ed il latte non è sempre uguale e che varia a seconda dell’altitudine. L’altitudine però non ha una relazione lineare semplice con le altre variabili. Si sono identificate tre tipi di aree, quelle al livello del mare, quelle a quota media e quelle ad alta quota, ottenendo dei valori di R2 di 0.67, 0.70 e 0.82 rispettivamente tra la contaminazione del suolo e quella del latte. Il contributo di questo lavoro è quello di affermare che esiste un alto livello di correlazione tra la contaminazione del suolo e quella del latte. Tramite l’identificazione delle aree con livelli di contaminazione del terreno elevata o comunque con livelli anche medi, questo lavoro contribuisce all’identificazione delle zone che devono essere sottoposte a controlli adeguati per ottenere prodotti lattiero caseari di qualità.

RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI WHO. Regional Office for Europe (2000). Air Quality Guidelines - Second Edition. Chapter 5.10 PCBs. Costera A., Feidt C., Marchand P., Le Bizec B., Rychen G. (2005), Chemosphere; vol. 64 (4): 650-657. Iannuzzi L, Perucatti A, Di Meo GP, Polimeno F, Ciotola F, Incarnato D, Peretti V, CaputiJambrenghi A, Pecoraro A, Manniti F, D’Alessandro, Vonghia. (2004), Mutagenesis; 19 (5): 355-359. Perucatti A, Di Meo G.P., Albarella S, Ciotola F, Incarnato D, Caputi Jambrenghi A, Peretti V, Vonghia G, Iannuzzi L. (2006), Mutagenesis; 21: 67-75. Wang P., Zhang Q., Wang Y., Wang T., Li X., Li Y., Ding L., Jiang G. (2009), Chemosphere; vol 76: 1498-1504. ■

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Determinazione della distribuzione spaziale di diossine nel latte bovino

HERRERA NUÑEZ E.G.1, ESPOSITO M.2, GIAMMARINO A.1, BALDI L.2, ROSATO G.3, CAVALLO S.4, PELLICANÒ R.4, SERPE F.P.2, TURNO P.5, AMORENA M.1 1 Dipartimento di Scienze degli Alimenti, Università di Teramo. 2IZS del Mezzogiorno. 3 Settore Veterinario Assessorato alla Sanità regione Campania. 4ORSA Campania. 5 Libero Professionista e diossine sono sostanze che contengono atomi di cloro ed appartengono al gruppo dei cosiddetti contaminanti organici persistenti. A causa della loro presenza ubiquitaria nell’ambiente, persistenza e liposolubilità, le diossine tendono, nel tempo, ad accumularsi negli organismi viventi. Inoltre, salendo nella catena trofica (alimentare), la concentrazione di tali sostanze può aumentare (biomagnificazione), giungendo ad esporre a rischio maggiore il vertice di detta catena. Tra gli effetti di questi composti si possono menzionare le alterazioni al sistema endocrino, riduzione della fertilità, delle capacità di sviluppo e quelle di immunodifesa oltre che l'insorgenza di tumori. L'esposizione dell'uomo alle diossine ha luogo principalmente attraverso la dieta, e dentro questa la carne, il pesce e i prodotti lattiero caseari rappresentano le fonti più importanti. Nell’ultimo decennio sono stati condotti innumerevoli studi volti a chiarire non solo il grado di contaminazione delle principali matrici alimentari, ma anche ad individuare le aree geografiche maggiormente interessate da tale inquinamento. In questo caso, la geostatistica e i GIS (geographycal information system) rappresentano un approccio vantaggioso per lo studio della contaminazione con diossine, in quanto spazio e territorio sono fondamentali per studiare i fenomeni che vi accadono. Inoltre, i GIS costituiscono la base per integrare, attraverso le coordinate geografiche, dati di fonti diverse. Ciò nonostante, in Italia manca una mappatura della presenza di diossina non solo nel latte vaccino ma nella più estesa catena alimentare.

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Questo lavoro perciò ha avuto come obiettivo quello di contribuire, attraverso tecniche geostatistiche, alla creazione di mappe della contaminazione del latte vaccino con diossine. La migliore mappa fu ottenuta utilizzando il metodo di Kriging, utilizzando un semivariogramma sferico, un lag size di 2700m, 12 lags e un angolo di 53,5° in direzione nordest e utilizzando 15 punti circostanti per fare le interpolazioni. La mappa risultante evidenzia come sia la zona del sud di Caserta quella che presenta i valori più alti di contaminazione. La cross-validation ha evidenziato un RMSE di 0,52. Questo lavoro apporta una contribuzione identificando le aree con più contaminazione e quindi quelle che devono essere controllate, anche se non sono stati trovati valori fuori norma. Di conseguenza, il campionamento per la sorveglianza può essere più obiettivo mirando quelle zone identificate e riducendo così i costi di analisi.

BIBLIOGRAFIA 1) D. Belpommea, P. Irigarayb, L. Hardellc, R. Clappd, L. Montagniere, S. Epsteinf, A.J. Sascog. (2007) Environmental Research 105: 414–429. 2) Diossine Furani e PCB (2006) Agenzia per la protezione dell’ambiente e per i servizi tecnici. 3) Mamontova, E.; Tarasova, E.; Mamontov, A.; Kuzmin, M.; McLachlan, M.; Khomutova, M. (2007) Chemosphere 67: S71-S78. 4) Hettinga, K.; Van Valenberg H.; Van Hooijdonk A. (2008) International Dairy Journal 18: 506-513. 5) Esposito M, Serpe FP, Neugebauer F, Cavallo S, Gallo P, Colarusso G, Baldi L, Iovane G, Serpe L. 2010 Chemosphere 79(3):341-8. 6) Castrignanò, A. e Buttafuoco, G. (2004) Analisi spaziale mediante tecniche geostatistiche. ■

I testi sono tratti dai poster presentati in occasione del corso “Ambiente, Alimentazione e Salute: come sviluppare una comunicazione traslazionale” (Cremona, 2122 ottobre 2010) realizzato da ANMVI International, AIVEMP e ISEH con il contributo della Regione Lombardia.


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14 Vet Journal Attualità scientifica

Linee guida per l’utilizzo dei FANS nel gatto Da ISFM e AAFP un documento pratico per la terapia a lungo termine con antinfiammatori non steroidei somministrati con il cibo o dopo il pasto, perché un gatto ben nutrito ha minore probabilità di sviluppare disidratazione significativa o altri problemi gastrointestinali FANSindotti • se il gatto sviluppa inappetenza durante il trattamento, il proprietario deve interrompere la somministrazione di FANS fino alla valutazione veterinaria, poiché il sintomo potrebbe essere un segno precoce di reazione avversa gastrointestinale o predisporre il gatto alla disidratazione • per ottimizzare la compliance del proprietario, è consigliabile una formulazione appetibile • la somministrazione mediante siringa graduata di un prodotto liquido consente un dosaggio più accurato del farmaco

PAZIENTI A “MAGGIOR RISCHIO"

di MARIA GRAZIA MONZEGLIO ono state prodotte e pubblicate dalla International Society of Feline Medicine (ISFM) e dall’American Association of Feline Practitioners (AAFP) le prime Linee guida pratiche per un uso razionale e appropriato a lungo termine dei FANS nel gatto.

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RACCOMANDAZIONI GENERALI Il documento contiene alcune raccomandazioni generali per l'utilizzo di FANS nel gatto, così riassumibili: • per la terapia a lungo termine è consigliato l'uso di FANS anti-COX-2 (COX-1 sparing) • nei gatti sovrappeso la dose iniziale di FANS deve essere calcolata in base al peso corporeo ideale dell'animale • i proprietari dovrebbero essere istruiti a somministrare la minor dose efficace per il loro gatto, ricordando che tale dose può cambiare nel tempo • nel ridurre la dose complessiva del FANS utilizzato, deve essere ridotta la dose indicata ma mantenuta la frequenza, quando possibile • i FANS dovrebbero essere abitualmente

Il documento individua i pazienti a "maggior rischio" di reazioni avverse: gatti affetti da alcune malattie concomitanti (soprattutto se instabili) o trattati contemporaneamente con alcuni farmaci o sottoposti a terapie multiple; soggetti con anamnesi di reazioni gastrointestinali avverse FANS-indotte o di malattie gastrointestinali in genere; soggetti anziani (età maggiore di 8 anni). Questi soggetti dovrebbero essere rivalutati entro 5-7 giorni dall'inizio della terapia con FANS e poi ancora dopo 2-4 settimane.

FANS IN PRESENZA DI NEFROPATIE Il rischio di insufficienza renale acuta durante il trattamento appropriato è basso e, nel caso, la condizione si verifica nei primi giorni della terapia ed è in genere reversibile. La disidratazione e l'ipovolemia dovrebbero sempre essere corrette prima di una terapia con FANS. I dati mostrano che alcuni FANS (meloxicam e piroxicam) possono essere utilizzati in maniera sicura a dosi giudiziose nei gatti con insufficienza renale cronica stabile. Durante la terapia con FANS di un gatto con nefropatia è consigliato l'utilizzo della minor dose efficace, il monitoraggio attento dei parametri renali sierici e urinari, incluso il potassio, prima e dopo la terapia, la somministrazione del farmaco con il cibo e l'alimentazione con un cibo umido che contrasti la disidratazione.

FANS IN PRESENZA DI MALATTIE CARDIOVASCOLARI Attualmente non vi sono dati circa i possibili

effetti dei FANS sulla pressione ematica e sul rischio di insufficienza cardiaca congestizia o malattia tromboembolica nel gatto. Le raccomandazioni sono quindi derivate dalla medicina umana: utilizzare la minor dose efficace e monitorare attentamente, misurare regolarmente la pressione ematica nei gatti ipertesi, utilizzare estrema cautela o ricorrere ad altri analgesici nei soggetti con concomitante nefropatia e cardiopatia.

FANS IN PRESENZA DI EPATOPATIE Una grave epatopatia può compromettere il metabolismo dei FANS e può essere un fattore di rischio per effetti collaterali renali e gastroenterici FANS-indotti. Utilizzare la minor dose efficace nei gatti con epatopatia pregressa, monitorare i parametri epatici prima e dopo la terapia con FANS. In presenza di grave disfunzione epatica con aumento moderato o elevato degli acidi biliari e/o ipoalbuminemia, utilizzare i FANS con estrema cautela o non utilizzarli.

FANS E TERAPIE FARMACOLOGICHE CONCOMITANTI La somministrazione concomitante di alcuni

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farmaci può aumentare significativamente il rischio di reazioni avverse. • evitare l'uso concomitante di FANS e glucocorticoidi quando possibile. Interporre un intervallo di cinque giorni dopo un glucocorticoide short-acting o superiore dopo un glucocorticoide long-acting, prima di iniziare la terapia con FANS • l'uso concomitante di ACE inibitori e/o diuretici aumenta il rischio di effetti avversi renali. Ridurre al minimo la dose di FANS, monitorare attentamente e/o utilizzare analgesici alternativi (oppioidi) • evitare il concomitante utilizzo di altri farmaci a elevato legame proteico con basso margine di sicurezza (es., warfarin, digossina, anticonvulsivi, chemioterapici)

TRATTAMENTO DELLE REAZIONI AVVERSE In caso di reazioni avverse, la terapia con FANS deve essere sospesa e si deve intraprendere una terapia di supporto. In presenza di segni clinici gastroenterici, la terapia non dovrebbe essere ripresa fino alla guarigione delle lesioni mucosali. Si dovrebbero somministrare gastroprotettori concomitanti (es. omeprazolo o misoprostol), possibilmente con un FANS alternativo. Gli effetti collaterali renali ed epatici sono in genere reversibili; in caso di ripresa della terapia con FANS si dovrebbe utilizzare molta cautela o somministrare un FANS alternativo alla minor dose possibile. Il monitoraggio regolare dei gatti sottoposti a terapia a lungo termine è molto importante per identificare precocemente qualsiasi possibile reazione avversa. Long-Term Use of NSAIDS in Cats ISFM and AAFP Consensus Guidelines, 2010. ■

EHDV: il ruolo epidemiologico degli ovini è trascurabile In uno studio, bassa prevalenza di anticorpi nelle pecore dopo un focolaio di malattia emorragicaepizootica a malattia emorragica-epizootica è causata da un Orbivirus (EHDV). In passato non è stata considerata una malattia importante per i bovini, ma recentemente sono stati implicati in focolai di malattia più sierotipi di EHDV (EHDV-6 e 7). Il coinvolgimento delle pecore nell'epidemiologia dell’EHDV non è ancora stato completamente chiarito. Uno studio ha confrontato la prevalenza degli anticorpi verso EHDV e verso il virus della Bluetongue (BTV) negli ovini e nei bovini in seguito a un focolaio di EHDV. Si confrontavano 66 pecore e agnelli di sette mandrie con 114 vacche e vitelli di 13 mandrie, incrociati con le pecore per sede. Mentre la prevalenza di anticorpi verso EHDV

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era elevata nei bovini (35,2% nella zona del focolaio), non si riscontravano evidenze di esposizione al virus nelle pecore. Gli anticorpi verso BTV erano presenti sia nei bovini sia negli ovini, benché nei primi fossero significativamente maggiori (63,2% contro 16,7%), suggerendo una maggiore esposizione dei bovini ai Culicoidi. Nel complesso, concludono gli autori, i risultati implicano che gli ovini hanno un ruolo trascurabile nell'epidemiologia di EHDV. (M.G.M.) “No evidence for involvement of sheep in the epidemiology of cattle virulent epizootic hemorrhagic disease virus” Kedmi M, Levi S, Galon N, Bomborov V, Yadin H, Batten C, Klement E. Vet Microbiol. 2010 Sep 29. ■

FOLLOW-UP DELL’OSTECTOMIA DELLA TESTA DEL FEMORE NEL CANE E NEL GATTO

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el corso di una decina di anni, 132 cani e 51 gatti venivano sottoposti a ostectomia della testa e del collo del femore presso il Dipartimento di chirurgia veterinaria della Ludwig- Maximilians University di Monaco, in Germania. In media 4 anni dopo l'intervento si rivalutavano clinicamente e radiograficamente 81 soggetti (44%) e in 17 si effettuava anche l'analisi del movimento. I risultati funzionali dell'intervento venivano giudicati buoni nel 38% dei pazienti, soddisfacenti nel 20% e sca-

denti nel 42%. Tuttavia, il 96% dei proprietari era soddisfatto dei risultati. Le misurazioni cinetiche e cinematiche mostravano che, benché alleviasse il dolore, l'ostectomia della testa e del collo del femore determinava deficit funzionali nei cani sia di piccola sia di grossa taglia. Tali deficit non erano visibili durante il movimento rapido nei cani di piccola taglia. (M.G.M.) “Excision arthroplasty of the hip joint in dogs and cats” W. Off; U. Matis. Vet Comp Orthop Traumatol. 2010; 23(5): 297-305.


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16 Info Regioni Sanità animale

A Potenza una clinica veterinaria gratuita Sottoscritta un’intesa tra l’ASL e il Comune. Trasformata una ex scuola materna in struttura veterinaria pubblica per le sterilizzazioni gratuite di cani e gatti

nche Potenza ha il suo ambulatorio gratuito per cani e gatti. Lo ha deciso l'amministrazione comunale che ha messo a disposizione il fabbricato dell'ex scuola materna di contrada Trinità Sicilia con una superficie complessiva netta di circa 170 metri quadri, per accontentare le richieste delle associazioni animaliste ed assi-

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curare un servizio finora mancante. Il sindaco Vito Santarsiero, presente anche l'assessore alle Politiche ambientali del Comune di Potenza Nicola Lovallo ed il dirigente dell'U.D. Ambiente Giancarlo Grano, ha sottoscritto con il direttore generale dell'Azienda sanitaria locale Pasquale Amendola il contratto di comodato d'uso e consegnato le chiavi della struttura. Il comodato avrà la durata di 12 anni e sarà rinnovabile, per uguale periodo, a richiesta del comodatario, solo a seguito di provvedimento espresso dell'Amministrazione Comunale. L' Asp attrezzerà successivamente l'edificio che servirà, oltre al Comune di Potenza, anche agli altri Comuni del territorio per le sterilizzazioni gratuite dei cani e gatti (padronali e randagi ), allo scopo di evitare cucciolate indesiderate, per il pronto soccorso veterinario nonché per incentivare le iscrizioni dei cani padronali all'Anagrafe Canina prima che vengano predisposti i controlli, con le inevitabili sanzioni, previsti dalla legge. ■

CANILI, LA REGIONE LAZIO ABOLISCE LA TARIFFA SULLE ADOZIONI

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ì della Regione Lazio alle adozioni gratuite da parte dei cittadini degli animali ricoverati nei canili. Nel corso dell’ultima della seduta, la Giunta Regionale del Lazio ha approvato la delibera che consente ai cittadini l’affidamento a titolo gratuito degli animali ricoverati nelle strutture pubbliche. La Regione ha annullato il provvedimento del 1998 che richiedeva il versamento di una tariffa specifica per l'affidamento» hanno fatto sapere dalla Regione. Scopo della delibera approvata è incentivare le adozioni degli animali ricoverati nei canili in modo da far decrescere il carico delle strutture, con il duplice risultato di migliorare il benessere degli animali ricoverati, affidandoli a famiglie consapevoli e responsabili, e limitare i costi del randagismo a carico della collettività. I cani dati in adozione sono animali identificati con microchip e registrati in Anagrafe Canina, sterilizzati, vaccinati e valutati idonei per la vita in famiglia dal punto di vista comportamentale. (Fonte: Corriere.it)

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Rabbia nel Nord Est, nuovi interventi di immunizzazione Avviate in Friuli e in Provincia di Bolzano le campagne di vaccinazione

al 16 novembre l'intero territorio regionale del Friuli Venezia Giulia è stato sottoposto a un nuovo intervento di immunizzazione orale delle volpi contro la rabbia silvestre. Le esche, di colore scuro, composte da un impasto di farina di pesce che contiene una capsula di vaccino, saranno distribuite grazie all'impiego di un elicottero. Successivamente potranno essere necessari interventi di posa manuale delle esche in quelle aree dove il mezzo aereo non potrà essere impiegato, prevalentemente in prossimità dei centri abitati. Nei Comuni e nei Dipartimenti di prevenzione delle Aziende per i servizi sanitari sono affissi manifesti informativi e distribuiti depliant. Le zone interessate alla vaccinazione sono segnalate da appositi cartelli. La Direzione Salute della Regione raccomanda di non toccare le esche in caso di ritrova-

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Calabria, commissariata la veterinaria a veterinaria, servizio chiave per la zootecnia e, di riflesso, per la salubrità degli alimenti di origine animale, era l'unico settore rimasto fuori dal generale restyling della sanità calabrese previsto dal Piano di rientro. Ma solo fino a pochi giorni fa. Ora anche questo settore è stato commissariato e ricade nella gestione straordinaria del commissario ad acta per l'attuazione del Piano, il governatore Giuseppe Scopelliti, e dei due sub commissari Navarria e Pezzi. La decisione va ad incidere sugli enormi interessi che gravitano sulla filiera zootecno-alimentare, dove, in un territorio come quello calabrese, potrebbero essersi formate "incrostazioni" di vario genere. Decisivi, nel deter-

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minare il commissariamento, i rilievi del Ministero della Salute sullo stato del servizio in Calabria a fronte di norme comunitarie cogenti e vincolanti con adempimenti precisi che prevedono anche ispezioni dirette da parte della Ue. Nei giorni scorsi sulla questione si è svolta una riunione plenaria a Catanzaro tra dirigenti del Ministero della Salute venuti appositamente da Roma, i responsabili dei servizi veterinari delle Asp calabresi e i dirigenti del Dipartimento regionale alla sanità. All'esito il Ministero ha inteso evidenziare con specifici rilievi la criticità in cui versa in Calabria l'intero settore, tanto da ritenere di dover coinvolgere il presidente Scopelliti e l'intero Ufficio del commissario ad acta nella gestione di un servizio finora escluso dal regime commissaria-

le. Ciò vuol dire che anche la veterinaria è entrata a pieno titolo nel Piano di rientro. Questo comporterà un'attenzione mirata su tutto il sistema per garantire al massimo il cittadino che sulla propria tavola vuole alimenti tranquillamente commestibili perché sottoposti, all'origine, al controllo degli organi preposti attraverso ispezioni capillari. Fondamentale il ruolo che potrà avere in questo senso il sub commissario Pezzi, già generale della Guardia di Finanza. Ricadere sotto lo "scudo" del Piano di rientro significherà per la veterinaria essere coinvolta in un'operazione di generale riassetto che dovrebbe sanare le criticità evidenziate ampiamente dai funzionari ministeriali, che hanno in programma pure un incontro con il direttore generale Antonino Orlando (fonte: Gazzetta del Sud). ■

mento. Le operazioni si concluderanno entro il 15 dicembre, salvo condizioni meteorologiche avverse. Sempre a partire dal 16 novembre anche in Provincia di Bolzano è stata avviata la terza campagna di vaccinazione antirabbia 2010. La campagna sarà conclusa in circa otto giorni. Saranno 67.000 i bocconi con il vaccino destinati alle volpi ad essere lanciati dagli eleicotteri ad una quota fino a 1500 metri sul livello del mare. Le operazioni saranno eseguite dal Servizio veterinario provinciale. Dopo la distribuzione dei bocconi per una decina di giorni non si potrà andare a caccia con i cani. Paolo Zambotto, direttore del servizio, consiglia di non toccare i bocconi, anche se non sono dannosi per i cani qualora ne ingoiassero uno o più di uno. Il vice Veterinario provinciale, Ernst Stifter, ha comunicati che in Alto Adige finora sono cinque i casi di rabbia registrati fra le volpi, in Trentino 8, in Friuli-Venezia Giulia 14 ed in Veneto 180. ■

FERRARA, 61 CASI DI AVVELENAMENTO NELL’ULTIMO BIENNIO

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roppi animali uccisi col veleno in provincia di Ferrara. Del problema dell'avvelenamento degli animali se ne è parlato in un seminario tenuto il 14 novembre scorso alla Camera di Commercio. Dopo aver costituito un tavolo provinciale di coordinamento, la prefettura di Ferrara in collaborazione con l'area veterinaria dell'Usl ha organizzato questo incontro a più voci, come atto conclusivo dei vari momenti che hanno precedentemente interessato la Conferenza Provinciale Permanente. La situazione della provincia di Ferrara nel biennio 2008-2010 ha evidenziato 61 casi di avvelenamento di animali. 35 casi sono stati segnalati da privati, 15 da veterinari e 11 da altre fonti. Di questi 29 sono stati accertati con una percentuale di esche o carcasse individuate del 50%, compresi i casi clinici per fortuna risolti positivamente con la guarigione degli animali. Fra gli animali più coinvolti vi sono stati i gatti con 18 casi, 13 cani, una gazza e un riccio; in 16 casi si trattava di esche. La rilevazione dei 29 casi è stata fatta per 16 di essi in un suolo pubblico, per 8 in area privata e 5 senza possibilità di individuarne il luogo. Presenti tra i tanti la polizia provinciale rappresentata da Claudio Castagnoli, il tenente Ris carabinieri di Parma Fabiano Gentile mentre per la sanità c'erano Chiara Berardelli, direttore Area Sanità Pubblica Veterinaria Usl di Ferrara e la veterinaria Paola Faggioli. (fonte: La Nuova Ferrara)


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Lombardia Info Regioni

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Segnalare tempestivamente le morsicature La Direzione Generale della Sanità modifica le linee guida. Resa più efficace la gestione dei cani morsicatori PROVVEDIMENTI DEI DIPARTIMENTI DI PREVENZIONE

ista la necessità di fornire ai Servizi Veterinari delle ASL gli opportuni strumenti per una corretta valutazione del cane e di stabilire i criteri con i quali definire in modo uniforme su tutto il territorio regionale i livelli di rischio dei cani morsicatori, la Direzione Generale della Sanità della Lombardia ha modificato alla luce della vigente normativa, il decreto n. 7686 del 13 maggio del 2003 “Linee guida in materia di interventi di sanità pubblica per la prevenzione del fenomeno delle morsicature da cani”. Tutti i casi di lesioni provocate da un animale all'uomo o ad altri animali devono essere segnalati con sollecitudine ai Servizi di Igiene Pubblica o ai Servizi Veterinari delle ASL per consentire il tempestivo controllo sanitario degli animali da parte dei Servizi Veterinari competenti.

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DENUNCIA Sono tenuti alla denuncia i proprietari degli animali responsabili della lesione e i Medici o i Veterinari che ne siano comunque venuti a conoscenza. La denuncia obbligatoria di qualsiasi caso di morsicatura consente di monitorare il fenomeno e raccogliere dati epidemiologici puntuali, come strumenti indispensabili per l'adozione di ulteriori provvedimenti. Una raccolta più precisa dei dati, si legge nel testo del decreto, consente di identificare animali pericolosi, in base alla gravità delle eventuali lesioni provocate o alla frequenza delle aggressioni e di garantire con maggiore efficacia, l’osservazione degli animali morsicatori.

GESTIONE DEGLI ANIMALI MORSICATORI Per rendere più efficace la gestione degli animali morsicatori sono stati definiti i seguenti strumenti di rilevazione dei dati epidemiologici: - modulistica per la segnalazione di lesioni personali provocate da animali (mod. 1 allegato) - scheda osservazione animale morsicatore (mod. 2 allegato) - scheda di valutazione al fine della classificazione "a rischio potenziale elevato" (mod. 3 allegato). Questa scheda può essere impiegata come strumento, comunque non esclusivo, per supportare il veterinario ufficiale nella decisione di classificare un cane "a rischio potenziale elevato" (classe 3) qualora abbia provocato ripetute o gravi lesioni a persone o animali, e comunque ogni qualvolta il veterinario ufficiale lo ritenga necessario.

I Dipartimenti di Prevenzione Veterinari dovranno provvedere alla gestione delle pratiche di morsicature, anche mediante l’adozione di questi provvedimenti: - ordinanza di osservazione di animale morsicatore: qualora il proprietario non abbia consentito all’esecuzione della stessa da parte dei Dipartimenti stessi; - denuncia di notiziari reato in casi di inottemperanza alla ordinanza di osservazione di animale morsicatore; - ordinanza uso congiunto di museruola e guinzaglio al di fuori dell’ambiente domestico, di stipula di un’assicurazione di responsabilità civile per danni contro terzi, obbligatorietà del corso per il patentino e dell’intervento terapeutico comportamentale; - scheda di autocertificazione sottoscritta dal proprietario del cane; - denuncia di notizia di reato in caso di inottemperanza all’ordinanza sull’uso congiunto di museruola e guinzaglio. Il testo del decreto della direzione generale (D.d.g. 14 ottobre 2010 - n. 10401) è pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia - Serie Ordinaria n.45 dell’8 novembre 2010. ■

SE IL CANE È A “RISCHIO POTENZIALE ELEVATO”

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ualora il veterinario ufficiale reputi che il soggetto sia a "rischio potenziale elevato", ordina una valutazione comportamentale presso un Medico Veterinario esperto in comportamento animale. L’esperto formulerà una diagnosi e, se necessario, imposterà un intervento terapeutico comportamentale (ITC) sulla base delle esigenze specifiche del singolo soggetto, integrandolo con approfondimenti rispetto agli argomenti del corso per il patentino. Il Veterinario esperto in comportamento animale si potrà avvalere, qualora lo ritenga opportuno, dell’ausilio di un educatore cinofilo. I Dipartimenti di Prevenzione Veterinari devono tenere un registro aggiornato dei cani identificati "a rischio potenziale elevato" e mediante ordinanza dispongono l'obbligarietà da parte del proprietario del cane, del corso di base e dell'ITC, di uso congiunto di museruola e guinzaglio al di fuori dell'ambiente domestico e di stipula di un'assicurazione di responsabilità civile per danni contro terzi. Nel caso in cui il livello di rischio di un cane si collochi a un livello inferiore a quello "potenziale elevato", la classificazione viene registrata nell'anagrafe canina regionale a cura del Servizio Veterinario, quale dato epidemiologico e gli interventi da adottare come per es. l’obbligo di guinzaglio e museruola verranno stabiliti, a seconda del caso, dal Veterinario Ufficiale.

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18 Dalle Associazioni SCIVAC-ATAV

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Nefropatia cronica nel cane e nel gatto di WALTER GUALTIERO CROTTI Vicepresidente Delegazione SCIVAC Marche efropatia, insufficienza renale cronica e stadiazione “IRIS” questi sono stati alcuni degli argomenti trattati nel secondo incontro annuale della Delegazione Regionale SCIVAC Marche. Relatrice della giornata è stata la Dott.ssa Paola Scarpa, professore associato presso la Facoltà di Medicina Veterinaria di Milano e membro fondatore della SINUV, la società italiana di nefrologia e urologia veterinaria. La giornata si è svolta il 3 ottobre ad Ancona, presso l’hotel Sporting con una buona partecipazione di colleghi. L'argomento, tradizionalmente ritenuto ostico, è stato trattato con chiarezza dalla relatrice che ha sottolineato l’importanza di valutare e trattare la malattia renale. Le nefropatie sono sicuramente più diffuse di quanto valutato comunemente e per arrivare alla diagnosi di malattia renale non sono indispensabili strumenti particolari, ma sono sufficienti un corretto metodo, una buona raccolta a-

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namnestica, una approfondita visita clinica e l'esecuzione di un esame delle urine, da integrare ai dati biochimici. L'esame delle urine è un imprescindibile mezzo diagnostico alla portata di qualsiasi tipologia di struttura ma è spesso trascurato ed eseguito non correttamente non permette neanche dati sulla perdita delle proteine attraverso il filtro renale. Anche la misurazione della pressione sistemica non è di comune effettuazione durante la visita clinica. Nella stadiazione IRIS, redatta dalla Società Internazionale che si occupa di nefropatia veterinaria, si utilizzano parametri di facile acquisizione, come l’azotemia e la creatininemia, il rapporto PU/CU, l'esame delle urine, la lettura del sedimento e la misurazione della pressione arteriosa per classificare i pazienti in classi di rischio e per organizzare un programma di monitoraggio e di valutazione della malattia renale oltre che per definire le terapie appropriate. La Prof.ssa Scarpa ha sottolineato come una corretta metodologia clinica permetta di ottenere informazioni fondamentali caratterizzate da un rapporto costo/beneficio adeguato. Inoltre il riconoscimento di pazienti a

GESTIONE DELLE SPECIE ESOTICHE E FIGURA DEL TECNICO VETERINARIO, PRIMO INCONTRO ATAV

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opo la presentazione ufficiale della associazione avvenuta in occasione del 65° Congresso Multisala SCIVAC di Rimini, l’Associazione Tecnici Ausiliari Veterinari (ATAV) organizza, con la collaborazione della Società Italiana Veterinari per Animali Esotici (SIVAE), una giornata di aggiornamento sulla gestione delle specie esotiche e la figura del tecnico veterinario. L’incontro si terrà il 5 dicembre a Roma e verrà ripetuto il 12 dicembre presso il Centro Studi EV a Palazzo Trecchi, Cremona. Molte strutture veterinarie italiane si occupano con maggior frequenza della cura degli animali esotici e richiedono personale qualificato che abbia il bagaglio di conoscenza necessario alla loro gestione. Scopo della giornata è quello di formare ed informare i partecipanti sulla gestione clinica, il ricovero e l’ospedalizzazione di queste specie mettendo a disposizione del partecipante le informazioni più aggiornate sulle linee guida gestionali dei piccoli mammiferi, roditori, coniglio, furetto, uccelli, rettili squamati e cheloni. In questo numero della rivista è allegato il libretto ATAV all’interno del quale sarà possibile trovare il programma 2011 ed informazioni sulla associazione. Da quest’anno la gestione della associazione sarà affidata alla EV Soc. Cons. a.r.l. che si occuperà di tutti gli aspetti organizzativi, gestionali ed amministrativi garantendo agli iscritti numerose occasioni di aggiornamento per la crescita professionale di questa figura.

Premio Bogoni 2010 l premio nazionale alla carriera medico veterinaria "Premio Gino Bogoni "è stato conferito al Collega Alberto Laddomada. La premiazione si è tenuta lo scorso 10 settembre nella splendida villa Bassi Rathgeb di Abano Terme (PD). Il collega è responsabile dell'area della sanità animale presso la Direzione Generale Sanco della Commissione Europea, dove coordina anche il comitato veterinario permanente.

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A partire da sinistra: la Dott.ssa Tiziana Conversano, commissario straordinario della Città di Abano Terme; il Commissario Regionale Dott. Leonardo Padrin, presidente della commissione della sanità della Regione Veneto; il Dott. Fortunato Rao, Direttore Generale dell’Azienda ULSS n. 16 di Padova; ed il premiato Dott. Alberto Laddomada.

rischio, diffondendo un adeguato piano di prevenzione attraverso l'esecuzione di visite cliniche e metodiche laboratoristiche, consente una visione della reale sottostima di pazienti nefropatici tra i nostri clienti e di come la malattia renale non sia da ricercare solo tra i soggetti molto anziani. Il riconoscimento di una categoria di pazienti adeguatamente stadiata e per la quale proporre ulteriori valutazioni nel tempo porta all'ampliamento della proposta di servizi da offrire alla clientela. Inoltre lo studio della nefropatia è spesso collegato alla necessità di approfondire la conoscenza delle condizioni dell'apparato cardiocircolatorio e delle condizioni pressorie del paziente. Al termine della giornata, sono stati proposti diversi casi clinici esplicativi. Ringraziamo la relatrice Paola Scarpa, che ci ha fornito importanti nozioni e stimoli per il

miglioramento della nostra pratica quotidiana. La Delegazione Marche ed i soci partecipanti alla giornata devono un doveroso ringraziamento alle ditte sponsor della giornata: Hill's, Candioli, Innovet e Bayer, che, con il loro contributo, hanno permesso lo svolgimento di questa giornata di aggiornamento professionale. Con questa giornata si chiude l'attività della Delegazione Marche per il 2010. Nel 2011 il primo incontro è previsto il 27 febbraio, e avrà come relatore il Dr Federico Fracassi che tratterà di endocrinologia e, in particolare, delle malattie del pancreas esocrino. Ricordo che sono aperte le iscrizioni al Corso Regionale di Citologia che si terrà a Senigallia dal 18 al 22 marzo 2011, e avrà come relatori il Dr Enrico Bottero e il Dr Carlo Masserdotti. ■


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Professioni a rischio L’opinione

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Veterinari sull’orlo dell’abisso A proposito di indagini sul tasso di suicidio nella nostra categoria di OSCAR GRAZIOLI Medico Veterinario, Reggio Emilia o appena scritto un articolo sul recente studio inglese che vede i veterinari tra le categorie a maggior rischio per quanto riguarda il gesto estremo del suicidio. Leggendo il lavoro dei britannici mi è venuta in mente un’altra ricerca, di qualche anno fa, condotta ancora dagli inglesi secondo cui i veterinari distaccavano tutte le altre categorie professionali (medici umani, farmacisti, chimici ecc.) per aggiudicarsi quella triste palma. Secondo quanto pubblicato nel 2005, dalla rivista dell’Associazione Britannica dei Veterinari (BVA), lo stress sul lavoro e la pratica quotidiana dell’eutanasia potevano essere le cause all’origine del fenomeno che portava i veterinari a un tasso di suicidio quattro volte sopra la media, il doppio rispetto ai medici. Lo studio di settembre pubblicato dai britannici sembra escludere che l’agevolazione nell’approvvigionamento di sostanze letali sia una delle cause del più alto tasso di suicidi all’interno della categoria veterinaria, mentre aveva probabilmente ragione Richard Haliwell, professore della BVA, quando sosteneva che “In quanto veterinario non solo hai a che fare con la vita e la morte degli animali ma devi anche confrontarti con le persone che sono legate a questi animali, affettivamente ed economicamente”. E questo è il punto dolente, soprattutto in periodi di severa congiuntura economica. Il tutto vale ovviamente per i veterinari liberi professionisti e non per i dipendenti del sistema sanitario. Personalmente sono certo che la motivazione economica non è l’unica a scatenare la scelta dell’estremo gesto, ma sono altrettanto convinto che non è certo il fatto di dover procedere frequentemente ad eutanasie che fa scattare la motivazione. È sicuramente, come d’altronde individuato dagli psichiatri, un mix di questi fattori: lo stress della responsabilità nei confronti del

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paziente e del proprietario, l’evidente squilibrio fra tale responsabilità e gli introiti economici, la solitudine in cui spesso si lavora e certamente il conflitto emozionale tra molti che hanno scelto di curare gli animali senza pensare che avrebbero vissuto quotidianamente il loro dolore, talora immedicabile, e la pressione dei proprietari non sempre comprensivi con chi non ha la bacchetta magica in tasca, quella che molti pretendono quando un cane o un gatto hanno sono malati (e sono gli stessi che attendono senza lamentarsi che un medico si degni di dire loro qualcosa dopo cinque giorni di ricovero). Il veterinario libero professionista che ha costretto se stesso e la famiglia a notevoli sacrifici per laurearsi, quando sente di non essere gratificato né psicologicamente né tanto meno economicamente (e qui gli ammortizzatori sociali non esistono), quando magari qualcosa va storto anche in famiglia e non ha punti di aggregazione con i colleghi, può arrivare sull’orlo dell’abisso e oltre, non senza essere passato attraverso alcol, droghe e psicofarmaci. Non è un quadretto natalizio, ma siamo ancora in pieno autunno. ■

Grazie ad un accordo fra @nmvi Oggi e Il Giornale, gli articoli scritti dal Collega Oscar Grazioli per il quotidiano di Vittorio Feltri sono disponibili on line. @nmvi Oggi pubblica regolarmente gli articoli dopo le ore 12.00. La rubrica “il Giornale … di Oscar” li mantiene in archivio per la consultazione. @nmvi Oggi ringrazia Oscar Grazioli. www.anmvioggi.it

RECENSIONI CANI DI SANGUE BLU Storia e storie di 31 razze celebri Edizioni: L’Età dell’Acquario Pagg. 226 Prezzo: € 16,00 La sera della battaglia di Bassano, camminando tra i feriti, Napoleone fu colpito dal comportamento di un cane Barbone che difendeva disperatamente un soldato moribondo. Da quel giorno, pur non amando i cani (soprattutto il Carlino della moglie Joséphine che gli impediva di entrare nel letto), l’Imperatore iniziò a nutrire per loro una grande stima. Ecco chi sono i cani di sangue blu protagonisti di questo libro: animali diventati famosi perché hanno preso parte, nel bene e nel male, alle vicende di personaggi celebri e potenti. Come Boatswain, l’adorato cane di Byron, o Feller, l’odiato cane di Truman… Ma i tanti, piacevoli aneddoti raccolti da Oscar Grazioli (e pazientemente passati al vaglio della ricerca storica) sono anche l’occasione per parlare di 31 grandi razze canine, alcune assai note, altre quasi sconosciute al pubblico, per raccontare la loro origine, descrivere le loro caratteristiche e offrire preziosi consigli per la loro salute.

IL MANUALE DEL PRIMO SOCCORSO Cosa fare se i nostri amici presentano un problema, in attesa dell’intervento del veterinario Editore: Edizioni Cosmopolis Prezzo: € 14,00 Pagg. 99 Godere della compagnia di un cane o di un gatto è un’esperienza bellissima, ricca di gioie e di affettività. A volte però piccoli incidenti o problemi di salute possono turbare questa gioia e crearci qualche preoccupazione. Che fare in questi casi? La tutela della loro salute è compito del veterinario, la cui competenza ed esperienza sono insostituibili, tuttavia è importante sapere cosa fare e come muoversi in attesa di un consulto e soprattutto in situazioni di emergenza. Le informazioni contenute in questo Manuale, direttamente tratte dalle più aggiornate tecniche di Primo Soccorso in campo umano, permetteranno a chiunque di affrontare correttamente qualsiasi emergenza o altre manualità sanitarie senza compromettere la salute dei nostri cari. Nei casi più critici le semplici sequenze operative vi guideranno passo passo per permettervi di salvare la vita del vostro amato, anche se non siete dei veterinari, mentre attendete i soccorsi dei professionisti. In diversi punti di questo Manuale sono stati inseriti “i consigli del veterinario”. Questi non fanno parte delle procedure da attuare nei casi di Primo Soccorso ma sono indicazioni dettate dall’esperienza di chi ha a che fare quotidianamente con cani, gatti e attrezzature sanitarie. Queste indicazioni rappresentano quei consigli dell’esperto che, avendo esperienza di campo nelle situazioni d’emergenza, risultano molto utili nelle situazioni critiche.

AGENDA

Canali e modalità di acquisto degli animali da compagnia Convegno AISAD il 30 novembre ’AISAD – Associazione Italiana Imprese Settore Animali Domestici insieme a Confesercenti organizza a Roma un Convegno Nazionale. Per l’ANMVI interverrà il Dott. Marco Melosi, Vice Presidente dell’Associazione con delega al settore animali da compagnia. Nel corso del convegno verrà presentata una Ricerca SWG-AISAD "Canali e modalità di acquisto degli animali domestici da compagnia " mentre Valeria Fedela dell’ufficio legislativo Confesercenti nazionale farà il punto sul quadro normativo. Al convegno interverranno anche: Giuseppe Diegoli - Servizio Vete-

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rinario Benessere Animale della Regione Emilia Romagna; Ing. Enrico Banfi - FOI Onlus Federazione Ornicoltori Italiani; Dott.ssa Paola Pierucci - Vicepresidente AIPA; Dott.ssa Gaetana Ferri - Direttore Generale della Sanità Animale Ministero della Salute; Dott. Antonio Maturani - Presidente Commissione Scientifica Ministero dell’Ambiente Autorità di Gestione Cites; Ing. Ciro Lungo – Direttore Corpo Forestale dello Stato ed il Colonnello Umberto Rapetto - Guardia di Finanza G.A.T. Il Convegno si terrà il 30 novembre presso la sede di Confesercenti in via Nazionale 60 a Roma. ■


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GRATUITO PER TUTTI GLI ISCRITTI SCIVAC O SIVAE DEL 2011

GRATUITO PER TUTTI GLI ISCRITTI SIVAR O SIVE DEL 2011

l Prontuario Terapeutico SCIVAC-SIVAE e quelli SIVAR e SIVE trovano il loro completamento nella pubblicazione del “Repertorio dei Farmaci Veterinari Cane, Gatto, Animali esotici” e nel “Repertorio dei Farmaci Veterinari animali da reddito ed equini”. Queste due pubblicazioni, realizzate in collaborazione con Farmadati Italia, riportano tutte le specialità medicinali veterinarie registrate in Italia rispettivamente per gli animali da compagnia - esotici e per gli animali da reddito equini. Contengono infatti tutti i dati ufficiali di autorizzazione ministeriale dei farmaci: Denominazione e confezione, Principio attivo, Indicazioni, Posologia, Tempi di sospensione, Avvertenze, Codice AIC, Titolare AIC, ATC, Ricetta, Prezzo al pubblico. Normativa sul farmaco aggiornata a fine 2010. Consultazione facile ed immediata per principio attivo, classe terapeutica ed azienda produttrice.

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È previsto un aggiornamento biennale cartaceo con supplementi integrativi annuali. Consultazione online su formato elettronico PDF regolarmente aggiornato.


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Dolore cronico nel gatto Dalle Aziende

Metacam, in Europa c’è la formulazione specifica Negli Stati Uniti invece il farmaco non è ancora registrato. Precisazioni dalla Divisione Vetmedica di Boehringer Ingelheim Italia l recente comunicato della Food and Drug Administration relativo alle avvertenze del meloxicam/metacam non ha riflessi sulla situazione italiana e, più in generale, sulla situazione europea. Negli Stati Uniti, infatti, a differenza che in Europa, Metacam non è ancora registrato per il dolore cronico nel gatto. Di conseguenza in USA non c'è la formulazione specifica per il trattamento a lungo termine nel gatto con il corretto uso e dosaggio. Il distinguo viene dalla Divisione Vetmedica di Boehringer Ingelheim Italia che in una nota precisa che, in Europa e in Italia, il prodotto (Metacam® 0,5 mg/ml sospensione orale gatto) è stato registrato nel 2007 per il trattamento con durata illimitata nel dolore muscolo scheletrico cronico del gatto. Nel 2010 l'EMEA ha registrato una nuova presentazione iniettabile per il gatto: Metacam® 2 mg/ml e la nuova registrazione permette anche il trattamento postoperatorio con Metacam® gatto 0,5 mg/ml orale per 4 giorni dopo il trattamento iniziale con la formulazione iniettabile. Questo per alleviare il dolore post-operatorio nel gatto. In Italia Metacam® 0,5 mg/ml sospensione orale è registrato anche per l'attenuazione dell'infiammazione e del dolore nei disturbi muscolo scheletrici cronici nei gatti. Negli Stati Uniti, per il dolore cronico, i veterinari americani utilizzavano l'unico FANS Metacam® iniettabile (registrato per il dolore acuto perioperatorio nel gatto) per trattare anche il dolore cronico. Con qualche rischio di errore di dosaggio in questa specie, per il trattamento prolungato. Recentemente la Boehringer Ingelheim Vetmedica Inc, (BIVI) e la U.S. Food Drug Administration di comune accordo hanno deciso di fornire più informa-

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ESTINTORI IN AMBULATORIO: CONVENZIONE ANMVI - CEA I medici veterinari iscritti ad una delle Associazioni Federate ANMVI possono contare su un nuovo servizio per la concessione in uso di estintori e la fornitura di eventuale materiale antincendio. La convenzione siglata da ANMVI con CEA Estintori per le strutture veterinarie interessate vale in tutta Italia. L'offerta del servizio è stata valutata fra le migliori sul mercato attualmente. Tutti i mezzi di estinzione incendio sono omologati o conformi a norme di buona tecnica vigenti. I costi del servizio sono comprensivi di: sorveglianza e controllo, revisione, collaudo come previsto dalla norma UNI 9994; ed eventuali sostituzioni di ricambi e ricarica in caso di uso. La durata contrattuale minima che regolerà la concessione d'uso fra il singolo medico veterinario richiedente e CEA Estintori sarà di due anni. Info: http://www.anmvi.com/234/estintori Contatti: CEA Estintori: fabrizio.pieroni@ceaestintori.it, tel. 039/2848525 fax 039/2230406

zioni riguardo alla sicurezza del Metacam® ai veterinari degli USA. Queste informazioni serviranno a rinforzare il messaggio che in USA l'uso del meloxicam non è approvato per la somministrazione ripetuta nel gatto. Alcune reazioni avverse sono state, infatti, riportate in USA negli ultimi cinque anni ma la maggior

parte di queste erano dovute all'uso inappropriato off-label di Metacam® 1.5 mg/ml oral sospensione orale per cane. Per questo motivo la BIVI e l'FDA si sone accordate per aggiungere nel foglietto illustrativo del Metacam® il seguente messaggio: "Warning: Repeated use of meloxicam in cats has been

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associated with acute renal failure and death. Do not administer additional doses of injectable or oral meloxicam to cats." Negli USA il Metacam® è l'unico FANS registrato per il gatto, però la registrazione è limitata ad una singola iniezione e la FDA non ha portato nessuna modifica a questa registrazione. Il Metacam® 1,5 mg sospensione orale è registrato nel cane e ad oggi non sono registrate altre formulazioni per il gatto. Il messaggio inserito nel foglietto illustrativo ha come fine quello di sensibilizzare i veterinari a non usare il prodotto registrato per il cane nel gatto, perché sono molto probabili gli errori di dosaggio da parte dei proprietari. (Fonte: comunicato Divisione Vetmedica di Boehringer Ingelheim Italia)


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22 Calendario attività Dal 27 novembre al 19 febbraio Per visualizzare i programmi degli eventi di tutte le società clicca su www.evsrl.it/eventi

27 - 28 NOV 27 NOV 27 - 28 NOV 28 NOV 28 NOV 28 - 29 NOV 28 NOV

INCONTRO SIOVET

INCONTRO SIATAV SEMINARIO SCIVAC / SINVET INCONTRO SIDEV INCONTRO REGIONALE SIVAE / SCIVAC CAMPANIA CORSO SCIVAC Attenzione: Iscrizioni chiuse per esaurimento posti. INCONTRO REGIONALE SCIVAC MOLISE

NON SOLO SAPERE E SAPER FARE, MA SAPER ANCHE GESTIRE: PROBLEMATICHE ORGANIZZATIVE IN ORTOPEDIA VETERINARIA - Centro Studi E.V. - Palazzo Trecchi - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accr. - Per info: Erika Taravella - Segr. Soc. Spec. SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it MANAGEMENT DEL DOLORE POST-OPERATORIO - Centro Studi E.V. - Palazzo Trecchi - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it MALATTIE METABOLICHE E SISTEMA NERVOSO: PROTOCOLLI DIAGNOSTICI E TERAPIA - Crowne Plaza, Padova - Via Po 197 - ECM: 5 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it AGGIORNAMENTI SULLE MALATTIE AUTOIMMUNI DEL CANE - Centro Studi E.V. - Palazzo Trecchi - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it APPROCCIO BASE ALLA CHIRURGIA DEI PICCOLI MAMMIFERI - Centro Regionale per il monitoraggio delle Parassitosi Regione Campania – Località Cioffi - Eboli (SA) - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: info@sivae.it CORSO AVANZATO INTENSIVO - TECNICHE DI ANESTESIA TOTALMENTE INTRAVENOSA (TIVA) - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 10 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it COSA C’È DI NUOVO NELLA DIAGNOSI PROGNOSI E TERAPIA DEI DISORDINI INFIAMMATORI CRONICI DELL’APPARATO GASTROENTERICO DEI PICCOLI ANIMALI - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segr. Del. Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it

INCONTRO REGIONALE SCIVAC VALLE D’AOSTA

QUANDO LA CHIRURGIA DIVENTA INTRIGANTE - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it

INCONTRO REGIONALE SCIVAC LOMBARDIA

TUMORI ORALI DEL CANE E DEL GATTO: PROBLEMATICHE CLINICHE E TERAPEUTICHE - AtaHotel Expo Fiera - Pero (MI) - Via Keplero 12 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it

28 NOV

INCONTRO REGIONALE ANMVI SICILIA IN COLLABORAZIONE CON SCIVAC

LA TERAPIA DEL DOLORE - Ordine dei Medici Veterinari - Palermo - ECM: 4 Crediti - Per informazioni: Lara Zava - Segreteria ANMVI - Tel. +39 0372 403541 - E-mail: inforegione@anmvi.it

30 NOV - 2 DIC

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC Ultimi posti disponibili

3° IT. OFTALMOLOGIA: II PARTE - GLAUCOMA, UVEA, LENTE, ANIMALI ESOTICI E FARMACOLOGIA Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 20 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it

INCONTRO SOVI

RETINAL DISEASES - Centro Studi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it

INCONTRO SOVI

INCONTRO CON GUSTAVO AGUIRRE - DALLA RICERCA ALL’APPLICAZIONE CLINICA - Centro Studi E.V. Palazzo Trecchi - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Erika Taravella Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it PATOLOGIE NEUROLOGICHE COMUNI NELLA PRATICA CLINICA: IL PAZIENTE PARAPARETICO E QUELLO EPILETTICO - Hotel Miramare, Città Sant’Angelo (PE) - Via Tito De Caesaris, 8 - ECM: Richiesto Accr. - Per info: Monica Borghisani - Segr. Del. Reg. SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it LA GESTIONE DELLE SPECIE ESOTICHE E LA FIGURA DEL TECNICO VETERINARIO - Appia Park Hotel, Via Appia Nuova 934 - Roma - Via Appia Nuova 934 – Per informazioni: Lara Zava – Segreteria EV – Tel. +39 0372 403541 - E-mail: lara.zava@evsrl.it 1° IT. ONCOLOGIA: I PARTE - SCIENZA ONCOLOGICA DI BASE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 19 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 E-mail: info@scivac.it

28 NOV 28 NOV

3 DIC 4 - 5 DIC

INCONTRO REGIONALE SCIVAC ABRUZZO

5 DIC

INCONTRO SIVAE IN COLLABORAZIONE CON ATAV

5 DIC 9 - 11 DIC 9 - 11 DIC 12 DIC 13 - 17 DIC 4 - 6 FEB 5 - 6 FEB 6 FEB 8 - 11 FEB 12 - 13 FEB 12 FEB 13 FEB 17 FEB 19 FEB

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC Attenzione: Iscrizioni chiuse per esaurimento posti. SEMINARIO SIVE

5TH SKIVE RESORT MEETING - Art Hotel Cappella - Alta Badia (BZ) - Str. Pecei, 17 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: info@sive.it

INCONTRO SIVAE IN COLLABORAZIONE CON ATAV

LA GESTIONE DELLE SPECIE ESOTICHE E LA FIGURA DEL TECNICO VETERINARIO - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - – Per informazioni: Lara Zava – Segreteria EV – Tel. +39 0372 403541 – E-mail: lara.zava@evsrl.it

CORSO SCIVAC Attenzione: Iscrizioni chiuse per esaurimento posti.

MEDICINA D’URGENZA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 33 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it

CONGRESSO NAZIONALE MULTISALA SIVE

XVII SIVE CONGRESS - ABSTRACTS - Montesilvano (PE) - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani – Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: info@sive.it

INCONTRO SCVI

LE ERNIE NEL CANE E NEL GATTO - Centro Studi Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it LA CITOLOGIA QUALE AUSILIO DIAGNOSTICO AI PROBLEMI DI MEDICINA INTERNA - Centro Studi Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it 1° IT. MEDICINA INTERNA: I PARTE - APPROCCIO AL PROBLEMA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 48 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 E-mail: info@scivac.it “LA NEUROLOGIA E L’OFTALMOLOGIA NEI NUOVI ANIMALI DA COMPAGNIA” - Centro Studi E.V. - Palazzo Trecchi - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: info@sivae.it EMATOLOGIA: AGGIORNAMENTI AL 2011 - Centro Studi Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it

INCONTRO SICIV ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC SEMINARIO NAZIONALE SIVAE INCONTRO SIMIV

INCONTRO SIMEF / SIMIV

IL DIABETE NEL GATTO - Centro Studi E.V. - Palazzo Trecchi - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 E-mail: socspec@scivac.it

SEMINARIO NAZIONALE SIVAR

AGGIORNAMENTI NELLA PRATICA BUIATRICA VETERINARIA: IMPIEGO DEL FARMACO E PATOLOGIE ENTERICHE NEL VITELLO - Caserta - ECM: Richiesto Accreditamento

INCONTRO SIFIRVET

IL MASSAGGIO - Centro Studi Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it

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VETERINARIA 39 | 2010

la VETERINARIA

PROFESSIONE

La rivista è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore Direttore Carlo Scotti Direttore Responsabile Antonio Manfredi Coordinamento Editoriale Sabina Pizzamiglio info@anmvi.it Comitato di Redazione Pierpaolo Bertaglia, Paolo Bossi, Marco Eleuteri, Giuliano Lazzarini, Pier Mario Piga, Sabina Pizzamiglio, Aldo Vezzoni Rubriche Fabrizio Pancini, Oscar Grazioli, Giovanni Stassi Segreteria di Redazione Lara Zava professioneveterinaria@anmvi.it Grafica Francesca Manfredi grafica@evsrl.it Editore SCIVAC - Via Trecchi, 20 26100 Cremona Iscrizione registro stampa del Tribunale di Vigevano, n. 1425/03 del 30/12/2003 Concessionaria esclusiva per la pubblicità EV Soc. Cons. a r.l., Cremona marketing@evsrl.it

Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana

Stampa Press Point, Abbiategrasso - MI fulvio@presspoint2000.it

Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27-02-2004 N. 46) art. 1, comma 1 Filiale di Milano a cura di Centro Produzione Mailings Scarl - Cusago (MI) Professione Veterinaria pubblica notizie d'attualità e di rassegna i cui contenuti non rispecchiano necessariamente il pensiero della Testata. Interventi e opinioni attribuibili a Professione Veterinaria e/o all'ANMVI vengono esplicitamente indicate come tali. Cambio di indirizzo: Le modifiche per il recapito postale vanno indirizzate a: info@evsrl.it Chiuso in stampa il 15 novembre 2010

SOLUZIONI

contatto con il mondo esterno il prima possibile

d Vero, lo dicono tutti i veterinari

c Qualsiasi razza d Mai segnalato nei gatti

QUIZ 1

b Gatti Persiani e Hymalaiani

a Gatti Persiani

Risposta corretta: c) Delegazione regionale SCIVAC Valle D’Aosta: “Approccio razionale alla scelta ragionata del cucciolo” - Auditorium Comunale Villair di Quart (AO), Ottobre 2007

a Vero per precauzione b Vero tanto non cambia nulla per la vita del cane c Falso, il cucciolo deve entrare in

QUIZ 2

2) Il micetoma è più frequente nei gatti:

Risposta corretta: c) Incontro SIMEF (Soc. spec. SCIVAC di Medicina Felina): “Aggiornamento sulle micosi superficiali e sistematiche del gatto” - Cremona, Novembre 2007

1) Fino alla fine di tutte le vaccinazioni il cucciolo non deve uscire di casa


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