Il mercato italiano del lavoro veterinario
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la VETERINARIA A.N.M.V.I.
ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI
41 2008
SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE
Anno 5, numero 41, dal 17 al 23 novembre 2008 Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. srl - Cremona
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Il mercato italiano delle attrezzature professionali veterinarie
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IL 10 DICEMBRE AVVIAMENTO ALLA CERTIFICAZIONE
L’RSPP HA L’OBBLIGO DI AGGIORNARSI
DISINFEZIONE E ANTISEPSI IN AMBULATORIO
NUOVI STANDARD DI RAZZA PER LA SALUTE DEL CANE
30 ANNI PER ARRIVARE AL SEDICESIMO POSTO
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BREVI
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ONAOSI La Fondazione ONAOSI ha prorogato i termini per la scadenza dei bandi di presentazione delle domande ai corsi di formazione "Programma Start" ed al Master in "Economia e Management Aziendale". La nuova scadenza, per entrambi, è fissata al 6/12/2008. www.onaosi.it
BTV Siglato un accordo bilaterale tra i servizi veterinari italiani e francesi in materia di scambio di animali vivi sensibili alla blue tongue, dalla Francia all'Italia. Lo scambio di animali durante il periodo stagionalmente libero da vettori sarà operativo a metà dicembre.
RANDAGI Sospesa, fino all'udienza di merito del 3 dicembre, l'ordinanza del sindaco di Campobasso che vieta di somministrare cibo ai cani randagi. Lo ha deciso il Tar Molise su ricorso presentato da alcune associazioni animaliste molisane.
GUIDA Entro l'estate sarà pubblicata una guida che conterrà tutti gli indirizzi delle strutture turistiche (hotel, campeggi, stabilimenti balneari) che accolgono gli animali da compagnia. Lo ha annunciato il sottosegretario con delega al turismo, Michela Vittoria Brambilla "Stiamo lavorando a questa guida insieme al sottosegretario alla Salute Francesca Martini per dare un impulso al nostro turismo ed agevolare gli spostamenti dei padroni di animali, dando così un contributo anche alla lotta al randagismo".
ANTIBIOTICI L'Epruma (European Platform for the responsible use of medicines in animals) ha pubblicato un documento intitolato "Best Practice Framework for the use of antimicrobials in food-producing animals in the EU". Si tratta di una linea guida sulla scelta, l'utilizzo e la gestione degli antibiotici per "mantenerli efficaci" in ambito veterinario. Molti medicinali sono ancora efficacemente impiegati oggi, ma il rischio di un loro depotenziamento è reale. Il suggerimento dell'Epruma è riassunto nello slogan "il meno possibile, quanto è necessario".
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RICORSI
Intramoenia: Colleghi siate vigili I legali dell’ANMVI hanno chiesto al TAR l’udienza di merito e ai medici veterinari di segnalare l’eventuale attuazione della delibera lombarda A PAGINA 3
Sono in corso le adesioni alla Stagione della Prevenzione 2009. I veterinari che vorranno aderire potranno farlo entro il 31 dicembre 2008 direttamente dal sito ufficiale della campagna (area Registrazione Veterinari). Il prossimo anno, la Stagione della Prevenzione si concentrerà in un solo mese, quello di Marzo, per accogliere le richieste pervenute da molti colleghi che hanno evidenziato la necessità di concentrare l'iniziativa entro la fine di marzo, in un periodo di maggiore disponibilità da dedicare alla sensibilizzazione e alla prevenzione veterinaria. Per tutto il mese di marzo del 2009 gli ambulatori veterinari che aderiranno effettueranno una visita gratuita, ossia un esame obiettivo generale con esclusione di esami strumentali. L'impegno di ANMVI e Hill's continuerà con la stessa intensità, forte dei crescenti successi delle precedenti edizioni. Il dato più importante riscontrato nel 2008 è stato il numero di visite gratuite, circa 10.000, e che nel 75% dei casi i proprietari hanno poi accettato di proseguire diagnosi o terapie a pagamento. La maggior parte (85%), quindi, dei colleghi che ha aderito all'iniziativa del 2008, ha espresso la
disponibilità a partecipare anche a quella del 2009. L'ANMVI si augura che ai medici veterinari che hanno già aderito si aggiunga un numero sempre crescente di nuovi Colleghi per coinvolgere un sempre maggior numero di animali all'iniziativa e per rafforzare la conoscenza ed il legame con la comunità veterinaria. La Stagione della Prevenzione è nata nel 2006 e ha subito riscontrato un grande successo sia presso i veterinari che presso il pubblico, focalizzando l’attenzione su un comune importante obiettivo: creare una relazione duratura e più frequente tra il professionista ed un numero sempre maggiore di pazienti. Certamente questi risultati derivano anche dal maggior investimento pubblicitario sostenuto dalla Hill’s a sostegno della Stagione della Prevenzione nel 2008. Per il 2009 lo sforzo economico della Hill’s proseguirà con la stessa intensità, a dimostrazione della convinzione che l’azienda ha di continuare a sviluppare questo progetto di sensibilizzazione dei proprietari verso la salute ed il benessere dei loro animali. Patrocinano la campagna il Ministero del Lavoro della Salute e delle Politiche Sociali e la FNOVI. ■
L'INFORMAZIONE È COSA SERIA IL SOCIOLOGO GIAMPAOLO FABRIS, NEL SUO ULTIMO LIBRO SOCIETING, DEDICA AMPIO SPAZIO ALL'EVOLUZIONE che ha avuto l'informazione negli ultimi anni, soprattutto con la sempre maggiore diffusione di Internet, e conclude la sua riflessione evidenziando la sovrabbondanza di informazione che però, alla fine, nella sua crescita esponenziale non produce conoscenza. Basta provare a fare una qualsiasi ricerca su Internet per rendersi conto, di fronte a migliaia di fonti diverse, come spesso sia difficile avere la risposta che si vuole e soprattutto essere certi che sia la risposta giusta. Ci sono in effetti dei siti che già ci permettono di trovare risposte sicure in quanto gestiti e controllati da esperti, ma soprattutto ci sono strumenti informativi che risolvono il problema della sovrabbondanza dell'informazione e della qualità ed attendibilità della stessa. Pensiamo ad esempio ad @nmviOggi (quotidiano online) che ogni giorno offre a tutti i veterinari una corretta ed esaustiva informazione sui temi professionali o a Vetjournal che tre volte la settimana, sempre online, svolge lo stesso ruolo in ambito scientifico selezionando informazioni a livello internazionale garantendone i contenuti e la fonte. Possiamo poi ricordare il settimanale Professione Veterinaria, soprattutto per temi professionali, ma anche i periodici scientifici delle varie Società: Ippologia per il settore degli equini, Veterinaria per gli animali da compagnia e Large Animal per gli animali da reddito, tutte riviste indicizzate. Oltre a queste dobbiamo anche ricordare Exotic File, periodico del settore animali esotici e la Newsletter dell'Aivemp per la medicna pubblica. Tutti questi strumenti di informazione sono in grado di soddisfare ogni esigenza e di garantire per ogni settore della veterinaria un regolare e continuo aggiornamento senza sviluppare sovrabbondanza di informazione, ma creando, al contrario, reale conoscenza scientifica e professionale.
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VETERINARIA 41 | 2008
Libera professione SSN Anmvi Informa
Intramoenia, fermiamola prima che faccia danni Prima udienza al Tar della Lombardia. L’ANMVI ha chiesto di arrivare al più presto alla discussione di merito a Regione Lombardia e il Sivemp Lombardia si sono costituiti nel procedimento avanti al TAR di Milano, promosso dall’ANMVI contro la delibera Regione Lombardia n. VIII/007441 del 13 giugno 2008. Regione e Sindacato si sono limitati a richiedere il rigetto del ricorso con una memoria cosiddetta tecnica, in quanto priva di qualsivoglia argomentazione sia in fatto che in diritto. All’udienza del 13 novembre scorso, fissata per la discussione della sospensiva il nostro legale ha chiesto un rinvio, affinché venga al più presto fissata l’udienza di discussione del merito.
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NON ASPETTARE IL DANNO L’avv. Maria Teresa Semeraro ha così precisato: “l’accoglimento di un’istanza cautelare è subordinato alla sussistenza di due requisiti: la manifesta illegittimità dell’atto impugnato (fumus boni iuris) e l’irreparabilità del danno. Prima ancora che una verifica dell’irreparabilità il TAR deve accertare l’esistenza del danno. Al 13 di novembre non risulta che alcuna A.S.L. Lombarda abbia dato attuazione alla delibera impugnata e, pertanto, nell’attualità, non sussiste un concreto danno per i liberi professionisti lombardi e, dunque, se il danno non c’è non può neppure essere irreparabile”.
NÉ DI SVENTOLARE BANDIERE “Sulla base di tali considerazioni - prosegue il legale - ho ritenuto saggio chiedere un rinvio per non subire un rigetto che avrebbe dato adito a sventolio di una bandiera vittoriosa da
parte di chi interpreta un rinvio basato su ragioni squisitamente giuridiche in un cambio di strategia, facendo chissà cosa intendere con tale affermazione. Allo stato non vi è un rigo scritto né dalla Regione Lombardia né dal S.I.Ve.M.P. in grado di contrastare l’iter logico/giuridico seguito dalla difesa dei ricorrenti che si dichiara pronta ad un leale confronto nelle sedi opportune (l’adito TAR) lasciando da parte altre sedi”.
VIGILARE L’avv. Semeraro ha, inoltre, invitato l’ANMVI ad allertare tutti i veterinari interessati affinché vigilino e ci comunichino in merito all’eventuale attuazione della delibera impugnata da parte del Direttore Generale dell’A.S.L nel cui territorio esercitano la libera professione. La conoscenza di tale circostanza consentirebbe di accelerare i tempi anche per la discussione di un’istanza cautelare.
prestazione, in base alla delibera, può essere effettuata dal richiedente presso le segreterie amministrative dei distretti veterinari oppure presso il dirigente veterinario al quale si chiede la prenotazione. Sono anche contemplate prestazioni non programmabili a carattere d’urgenza o richieste fuori dall’orario di servizio direttamente al veterinario. Al veterinario dirigente che fa prestazione al domicilio si rilascia un poss cordless, ma in caso eccezionale può anche riscuotere direttamente la prestazione (“per situazione di difficoltà e disagio” come nel caso di anziani o in zone di montagna). Il terzo giorno successivo lavorativo il veterinario dirigente verserà poi all’Ente. È previsto il rilascio della ricevuta, poi alla riscossione la ASL emette fattura quietanzata. L’Azienda provvederà a erogare al dirigente, nello stipendio del primo mese utile successivo a quello dell’incasso le somme da corrispondere nella misura stabilita a livello di ogni azienda.
CONTENUTI DELLA DELIBERA Ricordiamo che stiamo parlando di una delibera che distingue fra attività ambulatoriali e attività necessariamente extra ambulatoriali, che fra le prime contempla visite cliniche, interventi chirurgici, autopsie, analisi biochimiche, studio di dati, referti clinici, progettualità, piani di intervento, ecc., mentre nelle extra ambulatoriali sono ricomprese visite cliniche presso il domicilio dei richiedenti, presso gli allevamenti, sopralluoghi conoscitivi o di verifica presso strutture produttive primarie o secondarie, accertamenti presso le sedi dei richiedenti in genere. La prenotazione della
IL SIVEMP LOMBARDIA CONTRATTACCA “I veterinari si sono sempre distinti per concretezza, capacità di giudicare con raziocinio e freddezza la realtà e per l’agire di conseguenza. L’ANMVI non ha evidentemente nel proprio patrimonio queste qualità!”. Visti i ripetuti interventi del Sivemp Lombardia sul sito ufficiale del Sindacato nazionale, c’è da chiedersi se questi attacchi debbano essere interpretati come l’espressione della posizione della Segreteria Nazionale. La domanda si pone non solo perché gli insulti all’ANMVI sono pubblicati sul sito ufficiale e nazionale del Sindacato, ma anche perché il livello nazionale del medesimo tace in maniera assordante. Tace perché condivide? Non possiamo considerare la questione della libera professione intramuraria come una questione “trita e ritrita”, come sostiene il Sivemp (Lombardia, naturalmente) dal momento che la libera professione dei dirigenti veterinari è nel Ddl Amati-Bianconi, copia non riuscita del progetto Leavet: “i medici veterinari dipendenti dalle ASL che esercitano la propria attività in regime di libera attività professionale intramuraria sono iscritti a domanda in apposito elenco speciale per le prestazioni veterinarie”, prestazioni destinate anche a cani e gatti di proprietà”. D’altra parte se le liste d’attesa in medicina veterinaria non esistono, in qualche modo bisognerà trovarle… e quale miglior occasione del progetto Leavet che l’ANMVI ha inventato nel 2006. E se per ora solo 13 veterinari pubblici su 224 dipendenti fanno la libera professione in Lombardia non sarà forse un argomento sufficiente piuttosto a riconoscere che la medicina veterinaria di base convenzionata sta in piedi solo con le strutture veterinarie private? Quando il nostro legale dice che “…. nell’attualità, non sussiste un concreto danno per i liberi-professionisti lombardi e dunque, se il danno non c’è non può neppure essere irreparabile.”, non fa una dichiarazione di resa e chiedere il rinvio di merito non significa optare per una exit strategy, ma al contrario si vuole contestare la delibera prima ancora che possa fare danno. Scrivere come fa il Sivemp (Lombardia) che “l’ANMVI rinuncia all’Istanza di sospensiva avanti il TAR Lombardia” cercando di lasciar intendere che ci siamo arresi è sottilmente falso. Accostare poi il ricorso dell’ANMVI al comportamento degli Ordini della Lombardia, incluso quello del Presidente Penocchio è fuori luogo e non è corretto portare l’acqua degli altri al proprio mulino. Ribadiamo al Sivemp (Lombardia) che l’ANMVI non ha mai avuto “forti timori di non avere argomenti per ottenere la sospensiva e quindi di perdere”. Che infine risulti “difficile” al Sivemp (Lombardia) capire “il collegamento fra questa iniziativa e le prossime elezioni degli Ordini” è del tutto comprensibile: è uno sforzo mentale inutile perché senza ragion d’essere. Carlo Scotti, Presidente Senior ANMVI - Delega ai rapporti politici e istituzionali
EQUILIBRI COSTITUZIONALI In questo eccesso di delega alle Regioni previsto dalla Legge-Turco 120/2007, con gli esiti che la Lombardia ci mostra, l’ANMVI ha ravvisato un atteggiamento rinunciatario da parte del Ministero della Salute che ha lasciato alle Regioni il compito di regolamentare la libera
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professione dei dirigenti veterinari, una forma di intramoenia “minore”, sconosciuta al Ministero e per niente coerente con le liste d’attesa. Il rapporto fra Stato e Regioni nella 120 è stato oggetto di una sentenza della Corte Costituzionale dell’11 novembre scorso, che ha toccato anche la regolamentazione regionale dell’intramoenia veterinaria. La Corte Costituzionale ha chiarito che la regolamentazione della libera professione dei dirigenti medici spetta infatti in parte allo Stato e in parte alle Regioni. La Corte respinge il rilievo mosso dalle ricorrenti, non essendo per nulla espropriate delle loro competenze. Al contrario, dice la Corte il comma 12 “riconosce a Regioni e Province autonome un’amplissima facoltà di regolamentazione dell’attività libero-professionale dei dirigenti veterinari”. E aggiunge: “senza, invero, dettare prescrizioni di sorta in grado di limitare l’autonomia delle ricorrenti”. Di cosa lamentarsi dunque? È proprio la mancanza di queste “prescrizioni” ad avere portato la Legge 120/2007 a delegare eccessivamente alle Regioni la materia della libera professione intramuraria con esiti di “amplissima facoltà di regolamentazione” che palesano la posizione rinunciataria e deficitaria con cui il Ministero di Livia Turco trascurò il settore veterinario. L’ANMVI che più volte ha riconosciuto nel comma 12 un grave difetto di intervento del Ministero, è tornata a sollecitare il Governo e le forze di maggioranza affinché la regolamentazione della libera professione dei dirigenti veterinari sia stralciata dal corpus di norme riguardanti le liste di attesa in medicina umana e sia ripensata all’interno di una cornice costituzionalmente in equilibrio fra le competenze del Ministero della Salute e delle Regioni. ■
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4 Anmvi Informa BPV
Il 10 dicembre avviamento alla certificazione BPV ANMVI Servizi BPV organizza la seconda giornata di consulenza per le strutture veterinarie per animali da compagnia econdo appuntamento per i titolari di struttura che vogliono applicare le Buone Pratiche Veterinarie anche in vista della certificazione di qualità. Il percorso di consulenza, che riparte mercoledì 10 dicembre, presso il Centro Studi di Palazzo Trecchi, prepara all’applicazione delle BPV e alla eventuale verifica dell’ente certificatore individuato dall’ANMVI nel CSQA. Esso prevede una giornata di otto ore di docenza e 1 anno di assistenza a distanza. Ad esclusione dei Colleghi che hanno partecipato alla sperimentazione e alla stesura del Manuale ANMVI per le Buone Pratiche Veterinarie, sono nove le strutture (v. Professione Veterinaria 36/2008) che, dopo la prima giornata del 9 ottobre, stanno realizzando il sistema documentale utile all’applicazione delle BPV e all’eventuale conseguimento del “bollino di qualità”. Si ribadisce che il percorso di consulenza non vincola al conseguimento della certificazione. La consulenza fornisce elementi teori-
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ci e pratici per la comprensione del Manuale BPV e per apprendere le modalità di utilizzo del sistema documentale, entrambi curati dalla Commissione ANMVI per la Qualità. La giornata a Palazzo Trecchi tratta dei seguenti argomenti: organizzazione generale del disciplinare BPV, analisi dei requisiti del disciplinare BPV e valutazione della documentazione di riferimento, esercitazioni: personalizzazione del proprio sistema documentale, criticità emerse durante gli audit BPV, l’assistenza a distanza: come funziona e a cosa serve. Durante lo svolgimento del corso sono previste lezioni teoriche ed esercitazioni pratiche con personalizzazione del sistema documentale previsto dal disciplinare (Manuale). Viene consegnato il Manuale ANMVI delle Buone Pratiche Veterinarie (CDROM) e la dispensa contenente le presentazioni in formato power point. La giornata prevede un anno di assistenza gratuita a distanza mediante piattaforma informatizzata e dà diritto a ricevere eventuali aggiornamenti del materiale documentale. Docente del percorso di consulenza è il Collega Andrea Verme. ■
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QUALITALIA® ANMVI SERVIZI BPV
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GIORNATA DI AVVIAMENTO ALLA CERTIFICAZIONE BPV DOMANDA DI PARTECIPAZIONE DA INVIARE ENTRO IL 5 DICEMBRE 2008 Al fax 0372/40.35.26 o in busta chiusa: ANMVI - Via Trecchi 20 - 26100 Cremona o via posta elettronica all’email: info@anmvi.it IL SOTTOSCRITTO: COGNOME............................................................................................................................................ NOME ................................................................................................................................................... VIA ........................................................................................................................................................ CAP. ...................................................................................................................................................... CITTÀ ................................................................................................................................................... PROVINCIA .......................................................................................................................................... TEL. .......................................... CELL. ....................................... EMAIL ............................................ CODICE FISCALE ................................................................................................................................ ORDINE DEI VETERINARI DI .............................................................................................................. CHIEDE DI ISCRIVERSI ALLA: ❑ GIORNATA DI AVVIAMENTO ALLA CERTIFICAZIONE BPV - Mercoledì 10 Dicembre 2008 VERSANDO LA QUOTA DI 600,00 EURO + IVA (20%) (N.B. comprensiva di un anno di assistenza a distanza, del Manuale ANMVI per le BPV e del Sistema Documentale) E REGOLA LA QUOTA DI ISCRIZIONE TRAMITE: ❑ VAGLIA POSTALE intestato a EV srl - Via Trecchi, 20 - 26100 Cremona. Causale del versamento: Avviamento alla certificazione. Si prega di allegare copia del versamento alla presente scheda di iscrizione ❑ CARTA DI CREDITO ❍ CARTA SI
❍ MASTERCARD
❍ VISA
(non sono accettate carte di credito elettroniche)
NUMERO DELLA CARTA SCADENZA (MESE E ANNO) FIRMA PER L’ADDEBITO................................................................................................................
AVVERTENZA: I partecipanti possessori di CARTA DI CREDITO ANMVI-VISA possono richiedere la rateizzazione (finanziamento a tasso zero) del pagamento. ❑ PAGAMENTO RATEIZZATO TRAMITE CARTA DI CREDITO ANMVI-VISA (Finanziamento a TASSO ZERO) mediante: ❍ 6 rate mensili, senza interessi ❍ 12 rate mensili, senza interessi NUMERO DELLA CARTA DI CREDITO ANMVI-VISA
SCADENZA (MESE E ANNO) CVV2 (NUMERO DI 3 CIFRE RIPORTATO SUL RETRO DELLA CARTA) TITOLARE CARTA (NOME / COGNOME) .......................................................................................... DATA DI NASCITA (GIORNO / MESE / ANNO) ................................................................................... FIRMA PER AUTORIZZAZIONE ALL’ADDEBITO CON RATEIZZAZIONE ................................................ FATTURAZIONE (indicare i dati per l’intestazione) .............................................................................. PARTITA IVA ......................................................................................................................................... (per i non titolari vale il Codice Fiscale sopra riportato)
DATA ............................................................................................
FIRMA ......................................
ACCOGLIMENTO DELLE DOMANDE - La Segreteria dei corsi accoglierà le domande nell’ordine cronologico di ricezione e fino ad esaurimento dei posti disponibili, il numero dei quali è stabilito dalla Direzione dei corsi nel numero di 25, sulla base delle esigenze didattiche e dell’ottimizzazione delle risorse logistiche. La Segreteria non considera vincolanti eventuali espressioni di interesse alla frequenza, scritte o verbali, ma considererà valide solo le domande di iscrizione regolarmente pervenute. RINUNCE ED ESUBERI - Le richieste di rinuncia verranno totalmente rimborsate solo se pervenute entro 5gg dalla data di attivazione del corso. Per le domande in esubero non si procederà all’addebito della carta di credito e all’iscrizione. CONFERMA - Agli iscritti ammessi alla frequenza della giornata di consulenza verrà inviata una comunicazione di conferma della partecipazione. PRIVACY - Ai sensi del decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 (G.U. 29 luglio 2003, Serie generale n. 174, Supplemento ordinario n. 123/L), il sottoscritto consente al trattamento dei dati sopra indicati, consapevole che l’esecuzione dei servizi richiesti non può avere luogo senza le comunicazioni dei dati personali all’ANMVI e/o ai soggetti a cui la stessa deve rivolgersi. FIRMA ………………………………………………………………………………
Centro Studi Veterinari E.V. srl - Via Trecchi, 20 - 26100 Cremona - Tel. 0372/40.35.37- anmviservizibpv@anmvi.it Edizioni Veterinarie E.V. srl
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6 Anmvi Informa Formazione
VETERINARIA 41 | 2008
Sicurezza sul lavoro: l’RSPP ha l’obbligo di aggiornarsi. Però… Il Testo Unico prevede che chi ha già conseguito la qualifica di RSPP si aggiorni. Ma per ora vale il titolo già acquisito di CARLO PIZZIRANI Formatore AIFOS Responsabile Salute e Sicurezza sul lavoro ANMVI Servizi l 15 maggio di quest’anno è entrato in vigore il Nuovo Testo Unico in materia di Sicurezza e Salute sul Lavoro (D.Lgs. 81/08). Fra le novità più importanti che sono state apportate alla previgente normativa c’è senza dubbio l’obbligo di aggiornamento del Responsabile dei Servizi di Protezione e Prevenzione (RSPP). Questo titolo, conseguito da circa 300 titolari di struttura veterinaria in Italia, grazie ai corsi organizzati da ANMVI in collaborazione con la ASL di Cremona, dovrà essere aggiornato per continuare ad essere validamente esposto in ambulatorio (attestato rilasciato dall’organizzatore ANMVI ai sensi di legge).
ranno inoltre applicate al datore di lavoro le nuove sanzioni previste dall’articolo 55 del D.Lgs. 81/2008 in caso di omessa o carente/inadeguata valutazione dei rischi, nonché le disposizioni sanzionatorie contenute nei titoli specifici.
I
MANCA L’ACCORDO Ai numerosi Colleghi con qualifica di RSPP che hanno chiesto cosa devono fare risponde lo stesso Testo Unico, all’articolo 34: aspettare che la Conferenza Stato-Regioni definisca con apposito Accordo i contenuti e le modalità di questo aggiornamento. Al momento, tale Accordo non è stato ancora emanato e pertanto continuano ad essere validi i titoli acquisiti in precedenza. Il Testo Unico dà però una scadenza: il 15 maggio del 2009. Entro quella data la Stato-Regioni è chiamata a disciplinare l’aggiornamento degli RSPP.
SONO SANZIONABILE? Nel frattempo sono sanzionabile? Non ci risulta che i vari enti preposti alla verifica (in alcune Regioni la Asl, in altre l’INAIL o l’I-
E CHI NON È ANCORA RSPP?
SPESL) stiano comminando sanzioni agli RSPP che non si sono potuti aggiornare. In caso di verifica presso la struttura veterinaria sarà bene ricordare alle autorità preposte che il Testo Unico considera valido il titolo già acquisito (articolo 34 del Decreto Legislativo 81/08) fino a che non sarà emanato un Accorso in sede di Conferenza Stato Regioni.
PROROGA VALUTAZIONE DEI RISCHI Con l’occasione ricordiamo anche che fino al 1 gennaio 2009, restano in vigore le disposizioni sulla valutazione dei rischi contenute nel D.Lgs. 626/94 e norme collegate, e le relative sanzioni. A partire dal 1° gennaio 2009, invece, il documento di valutazione dei rischi dovrà essere redatto secondo i nuovi contenuti e le modalità di cui agli articoli 28 e 29 del D.Lgs. 81/2008 e di cui ai titoli specifici aventi ad oggetto la valutazione dei rischi all’interno del testo unico. A decorrere da tale data ver-
In questo caso continua a valere l’obbligo di formazione della durata minima di 16 ore (la durata minima prevista dal Testo Unico è invariata per i veterinari datori di lavoro e continua ad essere tale nei corsi ANMVI). Chi non ha conseguito questa qualifica ed è datore di lavoro non si può considerare a norma di legge e rischia le pesantissime sanzioni introdotte dal Testo Unico (dai 6mila ai 15 euro fino alla reclusione nei casi più gravi). Mettersi in regola è un obbligo. Ricordiamo che l’ANMVI non è l’unica ad organizzare corsi per la messa in regola delle strutture, ma è sicuramente più conveniente di qualsiasi altro organizzatore e soprattutto offre una formazione pratica, applicabile alla realtà della veterinaria e del nostro specifico professionale, tarata sulle effettive condizioni di lavoro del medico veterinario e sugli effettivi rischi a cui egli stesso e i suoi collaboratori vanno incontro. Con il Testo Unico inoltre l’obbligo di conseguire la qualifica di RSPP non vale solo per il datore di lavoro con personale dipendente in senso stretto (un lavoratore stipendiato, con le tutele e i diritti di un impiego subordinato), ma anche per il veterinario titolare che abbia nella propria struttura un lavoratore (o più di uno) come definito dal Testo Unico: è lavoratore la “persona che, indipendentemente dalla tipologia contrattuale, svolge un’attività lavorativa nell’ambito dell‘organizzazione di un datore di lavoro pubblico o privato, con o
senza retribuzione, anche al solo fine di apprendere un mestiere, un’arte o una professione, esclusi gli addetti ai servizi domestici e familiari”. È evidente come questa definizione sia estensiva e il Legislatore abbia voluto ricomprendere tutte le tipologie di lavoro fra quelle rientranti nelle previsioni di prevenzione dei rischi e di tutela della salute. Tutti i titolari di struttura sono tenuti a non esporre a rischi (radiologico, agenti cancerogeni o più semplicemente superfici scivolose, gradini, ecc.) i lavoratori presenti nella struttura. Una particolare attenzione va anche rivolta ai terzi che entrano in struttura, ovvero e soprattutto ai clienti, ragion per cui la cultura della sicurezza dovrebbe, a nostro avviso, andare oltre lo stringente obbligo di legge.
RSPP, ANTINCENDIO E PRIMO SOCCORSO Nella realtà delle strutture veterinarie è ricorrente l’assunzione in capo al veterinario datore di lavoro delle qualifiche di RSPP, addetto all’antincendio e al primo soccorso. L’ANMVI organizza la “trilogia” dei corsi di formazione, solitamente scegliendo date conseguenti in modo da non costringere i Colleghi a sopportare troppi viaggi e relativi oneri di spesa. Le prossime date saranno fissate nel 2009. Invitiamo fino ad ora i Colleghi che non hanno ancora frequentato questi corsi a compilare e spedire la cedola che trovano in questa pagina. ■
SONO INTERESSATO. FATEMI CONOSCERE LE DATE IL SOTTOSCRITTO DOTT. ……………………...…………………… ……………………..….………………… EMAIL…………….....…………………. CELL …………….........................…… DESIDERA CONOSCERE LE DATE DI SVOLGIMENTO DEI CORSI PER: ❑ RSPP ❑ ADDETTO ALL’ANTINCENDIO ❑ ADDETTO AL PRIMO SOCCORSO ❑ AGGIORNAMENTO DEL MIO TITOLO DI RSPP (corso attivato solo dopo l’emanazione dell’Accordo Stato Regioni) La Segreteria provvederà a informare tempestivamente sulle date dei corsi non appena definite. I corsi sono a numero chiuso. “INVIA AL FAX 0372/40.35.26 OPPURE MANDA I DATI RICHIESTI A info@anmvi.it OPPURE CHIAMA lo 0372/40.35.36-37
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8 Legale Provvedimenti illegittimi
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VETERINARIA 41 | 2008
I laboratori di analisi veterinarie annessi ai mangimifici e ad altre strutture commerciali Le recenti decisioni di alcune ASL di MARIA TERESA SEMERARO Avvocato, Bologna iù di un’azienda produttrice e venditrice di alimenti per la zootecnia (ed in alcuni casi anche allevatrice di bestiame) ha ottenuto dalla ASL territorialmente competente l’autorizzazione ad attivare ed esercitare un laboratorio di analisi veterinarie presso la sede stessa dell’azienda. Tali autorizzazioni si pongono palesemente in contrasto con alcuni fondamentali principi posti a tutela della salute umana, ed enunciati sia nell’ambito della normativa europea sia a livello nazionale e regionale, la cui ratio è da ricercare nell’esigenza di tutelare la salute umana, in quanto le analisi effettuate per il controllo del benessere animale sono finalizzate ad attestare che nelle carni destinate all’alimentazione umana non vengano ravvisati valori pericolosi per la salute di chi tali carni andrà a consumare. È per tale ragione che alcuni medici veterinari, vincendo l’istintiva resistenza ad “andare contro” l’autorità rappresentata dalla ASL, hanno deciso di chiedere alle Aziende Sanitarie Locali competenti di riesaminare le autorizzazioni di laboratori di analisi veterinarie concesse ad a-
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ziende produttrici di alimenti ad uso zootecnico, chiedendo conseguentemente alle ASL di annullare le autorizzazioni medesime, nell’esercizio del cd. potere di autotutela che l’autorità amministrativa, quale l’Azienda Sanitaria Locale, può esercitare quando un provvedimento già emanato si rivela illegittimo. Va subito detto che recentemente le ASL di competenza hanno rigettato le istanze di annullamento avanzate dai predetti medici veterinari, adducendo le seguenti motivazioni: 1) la mancanza di ragioni di interesse pubblico all’annullamento; 2) il decorso di un lasso di tempo eccessivamente lungo rispetto alle date (anno 2006) di concessione delle singole autorizzazioni delle quali era stato richiesto l’annullamento stesso. A parere di chi scrive, le ragioni del rigetto sono illegittime, per i motivi che si vanno ad illustrare sinteticamente qui di seguito.
IL PRINCIPIO DI INDIPENDENZA 1) L’interesse pubblico all’annullamento delle predette autorizzazioni è da ricercare nel fatto che i laboratori di analisi veterinarie presenti presso gli stessi locali dei mangimifici e dei grossi allevamenti espongono ad un duplice rischio: da un lato, il rischio delle commistioni e delle contaminazioni, e dall’altro lato il rischio
di compromettere il principio dell’indipendenza del laboratorio. È il caso di ricordare al riguardo che l’accordo intercorso in sede di Conferenza Permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome, “Requisiti minimi e criteri per il riconoscimento dei laboratori di analisi ai fini dell’autocontrollo” - che si applica anche ai laboratori annessi alle industrie alimentari - così recita: “I laboratori che svolgono attività analitiche, anche su matrici diverse da quelle alimentari, devono garantire una differenziazione sia dei locali che della gestione dei campioni per tutto l’iter analitico, adottando adeguate misure, allo scopo di escludere la possibilità di commistioni o contaminazioni” (art. 2, in Repertorio Atti N°2028 del 17.06.2004). Ricordiamo inoltre che, con Nota del 06.08.2007 prot. N° 8843, il Ministero della Salute, in merito alle procedure per il controllo del benessere animale negli allevamenti di vitelli, nel fornire dei chiarimenti - su una propria precedente nota - relativi al controllo dell’emoglobina, si occupa dei laboratori annessi ai mangimifici o ad altre strutture commerciali. Dopo aver ribadito il parametro al quale devono adeguarsi gli alimenti da somministare ai vitelli, la Nota del Ministero della Salute del 06.08.2007 evidenzia la prassi in base alla
RIESAMINARE LE AUTORIZZAZIONI lcuni medici veterinari, vincendo l’istintiva resistenza ad “andare contro” l’autorità rappresentata dalla ASL, hanno deciso di chiedere alle Aziende Sanitarie Locali competenti di riesaminare le autorizzazioni di laboratori di analisi veterinarie concesse ad aziende produttrici di alimenti ad uso zootecnico, chiedendo conseguentemente alle ASL di annullare le autorizzazioni medesime, nell’esercizio del cd. potere di autotutela che l’autorità amministrativa, quale l’Azienda Sanitaria Locale, può esercitare quando un provvedimento già emanato si rivela illegittimo.
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quale i campioni di sangue prelevato ai vitelli allo scopo di un adeguato controllo dei predetti valori vengono inviati, per essere sottoposti ad analisi, “a laboratori annessi ai mangimifici o ad altre strutture commerciali”. Tale prassi è pesantemente stigmatizzata dal Ministero della Salute il quale così chiarisce: “in tal caso viene meno il ‘principio dell’indipendenza’ del laboratorio sancito dalla norma europea UNI CEI EN ISO/IEC 17025” del 06.12.1999 / 07.03.2000 - “Requisiti generali per la competenza dei laboratori di prova e di taratura” Tale normativa - emanata per stabilire i criteri di conformità dei laboratori tecnici alla normativa europea - ha stabilito che i risultati dei laboratori di analisi possono considerarsi “tecnicamente validi” soltanto se rispondenti ai requisiti stabiliti dalla normativa stessa, tra i quali il principio di autonomia ed indipendenza del laboratorio: “Se il laboratorio desidera essere riconosciuto come laboratorio di terza parte, dovrebbe essere in grado di dimostrare che esso stesso ed il suo personale sono liberi da pressioni indebite, commerciali, finanziarie o di altra natura, suscettibili di avere un’influenza negativa sui giudizi tecnici. Il laboratorio… non dovrebbe intraprendere attività che possano compromettere la fiducia nella sua indipendenza di giudizio e nella sua integrità in relazione alle sue attività di prova o di taratura”. La Nota Min. Salute N° 8843/2007 evidenzia infine che l’autorizzazione di laboratori per analisi ematochimiche “non può prescindere dal principio generale sopra riportato…”. Ricordiamo infine che già la Nota del Ministero della Salute prot. N° 27232 del 25.07.2006 sanciva che “l’allevatore... al fine di ottenere risultati attendibili relativamente al livello di emoglobina dovrà avvalersi di laboratori di analisi emato-chimiche… nei quali si utilizza la metodica analitica ufficiale”. È dunque evidente quanto poco elevato sia il livello di indipendenza e di imparzialità di un laboratorio di analisi “offerto” dalla stessa strutCONTINUA A PAG. 10
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10 Legale Processi e sentenze
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VETERINARIA 41 | 2008
SEGUE DA PAG. 8
tura che da un lato fornisce gli alimenti destinati agli animali, e dall’altro lato, con il proprio laboratorio di analisi, è chiamata a certificare che quegli stessi alimenti sono congrui ed adeguati rispetto ai valori richiesti dal Ministero. I principi sopra esposti sono tali da non consentire ad alcuna struttura di sottrarvisi, come testimoniano i provvedimenti adottati in ambito regionale dai vertici della Sanità (si vedano, per la regione Lombardia, il D.D.U.O. 13.04.2005 N°5403, ed il recente D.D.U.O. 23.05.2008 N° 5348).
IL TEMPO NON È UN BUON ARGOMENTO 2) L’argomento del decorso del lasso di tempo - pur trovando la propria fonte nella L. N°241/1990 - non coglie nel segno. Innanzitutto, fra il momento in cui sono state concesse le autorizzazioni ed il momento in cui ne è stato chiesto l’annullamento, chi ha pre-
sentato ricorso in via di autotutela aveva già provveduto più di una volta, con adeguate segnalazioni, ad evidenziare il problema alle competenti ASL, richiedendo alle stesse il più opportuno intervento. Inoltre, successivamente al rilascio delle autorizzazioni sono sopravvenuti, come sopra esposto, principi normativi che ben avrebbero reso opportuno un intervento delle ASL, consentendo (anzi, a mio avviso, imponendo) alle ASL stesse di annullare dei provvedimenti che, in particolare alla luce delle sopravvenute note esplicative del Ministero della Salute, si risolvono in una sorta di autorizzazione a trasgredire i principi fondamentali enunciati dal competente Ministero a tutela della salute umana. Non è pertanto ammissibile che le ASL, all’oggi, possano ancora considerare legittimi dei provvedimenti che così palesemente violano delle disposizioni ministeriali e la normativa vigente a tutela della salute umana. ■
Concorso truccato a veterinaria: Rettore a processo Reato di abuso di ufficio e tentata concussione per il concorso che doveva favorire il figlio del Preside l 5 marzo prossimo il Rettore dell’Università degli Studi di Messina e alcuni Componenti del Consiglio di Facoltà di Veterinaria saranno giudicati con rito abbreviato, in relazione a fatti risalenti al 2007. Sono coinvolte ventitre persone fra docenti e ricercatori e funzionari dell’ateneo a vario titolo imputati di abuso d’ufficio, falso, tentata truffa, maltrattamenti e peculato. Il Rettore, il neurochirurgo Francesco Tomasello, dovrà rispondere di abuso di ufficio e tentata concussione in relazione all’esito di un concorso nella Facoltà di Medicina Veterinaria che portò all’assunzione del figlio del Preside, oggi non più in carica. Il Rettore, su pressione dell’allora Preside, anch’egli rinviato a giudizio, portò avanti iniziative per indirizzare la commissione giudicatrice verso l’esito del concorso, un concorso truccato bandito l’anno scorso per un posto di associato alla Facoltà. Molti aspiranti a quel posto furono intimiditi e
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minacciati per non presentarsi al concorso e lasciare vincere il figlio del Preside. Ma un docente della Facoltà di Veterinaria, il prof. Giuseppe Cucinotta, che aveva incoraggiato i suoi allievi a partecipare al concorso, aveva poi denunciato i fatti alla Procura della Repubblica. La Commissione che presiedeva il concorso definì il “raccomandato” come “carente di preparazione di base, in possesso di superficiale conoscenza della materia, scarsa capacità espositiva e sensibilità didattica”. E così il concorso lo vinse alla fine un altro, pur riuscendo ad insediarsi solo ad un anno di distanza dal superamento della prova. La “chiamata” del vincitore infatti venne ritardata nel tentativo da parte di un delegato del Rettore di considerarlo “non corrispondente al profilo richiesto dalla Facoltà”. Il settimanale messinese “Centonove” ha scoperto che il 50 per cento dei 1500 docenti dell’Ateneo ha almeno un omonimo. (fonte: Repubblica) ■
INCIDENTI STRADALI CAUSATI DAI CANI proprietari di cani rispondono penalmente degli incidenti stradali provocati dai loro quattrozampe fuggiti alla sorveglianza e finiti in mezzo alla strada. Lo sottolinea la Cassazione - sentenza 41021 - avvertendo che il principio vale anche per i padroni dei cani di piccola taglia non compresi nell’elenco dei cani pericolosi che devono essere sottoposti a rigide misure di cautela. In particolare, la Suprema Corte avverte che per liberarsi dalla responsabilità non basta che il padrone di un cane che ha provocato un incidente sostenga di aver affidato l’animale alla vigilanza di un’altra persona. Il proprietario ha infatti l’obbligo - spiegano i supremi giudici - di affidare il cane solo a chi è in grado di prendersene cura e di evitare che scappi. Per questa ragione Piazza Cavour ha riaperto il processo nei confronti di una ragazza, Lisa M., che aveva lasciato alla nonna il suo piccolo meticcio preso da un canile. Il cane, molto vivace, era però scappato alla sorveglianza dell’anziana signora finendo sotto una macchina e provocandone lo sbandamento tanto che il guidatore aveva riportato gravi lesioni. Il Giudice di pace di Scandiano aveva assolto Lisa perché il cane non era, in quel momento, affidato alla sua cura ma a quella della nonna. Questa conclusione non è stata condivisa dalla Cassazione che ha riaperto il processo a Lisa, accogliendo il reclamo della Procura della Corte di Appello di Bologna, per verificare se la ragazza “abbia agito con la dovuta diligenza assicurandosi dell’idoneità della persona affidataria a custodire adeguatamente l’animale”, tenuto presente che si trattava di una signora anziana.
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12 Attualità Alimentazione e nutrizione
VETERINARIA 41 | 2008
Peso forma con il petfood Indagine Hill’s: cibo casalingo o misto sono i principali fattori dell’obesità di cani e gatti
di ANTONIO MANFREDI l problema dell’obesità negli animali da compagnia è emerso sempre più fortemente negli ultimi anni divenendo un tema di ampia discussione nel mondo veterinario ed ovviamente di grande interesse per le aziende mangimistiche e farmaceutiche che hanno sviluppato studi e ricerche per individuarne le cause e per trovare soluzioni rendendo disponibili nuovi prodotti specifici. Fra le aziende mangimistiche che storicamente operano nel settore degli alimenti per
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PET OBESITY TASK FORCE et Obesity Task Force, opera in Italia dal mese di febbraio a supporto dell’attività della Task Force istituita da Hill’s Pet Nutritoin a livello internazionale, con l’obiettivo di definire strategie e azioni per far comprendere ai proprietari che l’obesità è una malattia, incoraggiarli a riconoscere il problema e rivolgersi al Medico Veterinario, fornire le linee guida e le indicazioni pratiche per prevenire e trattare l’obesità. Il Gruppo di lavoro è composto da: Gian Luigi Manara, Medico Veterinario; Maria Cristina Crosta, Medico Veterinario; Pier Paolo Mussa, Ordinario di Nutrizione e Alimentazione Animale presso L’Università degli Studi di Torino; Massimo Petazzoni, Medico Veterinario, Sabrina Giussani, Medico Veterinario Comportamentalista; Giuseppe Febbraio, Medico Veterinario, PhD, Master universitario in gastroenterologia ed endoscopia digestiva.
cani e gatti la Hill’s si è sempre dimostrata molto attenta alle esigenze degli animali da compagnia investendo moltissimo per definire nuovi prodotti che potessero essere risolutivi o complementari per la cura delle diverse patologie che hanno attinenza con gli aspetti nutrizionali. È da tempo luogo comune, se così si può dire, attribuire la causa della sempre più diffusa obesità nei cani e nei gatti al maggior utilizzo del petfood per l’alimentazione degli animali da compagnia. Spesso abbiamo avuto modo di leggere interventi di Medici Veterinari che, esprimendosi sul problema, dicevano chiaramente che solo un passaggio ad una alimentazione casalinga specifica, secondo indicazioni precise e variabili, avrebbe potuto risolvere il problema. Non sono mai stato d’accordo su questo ragionamento, e permettetemi di dirlo anche se non veterinario, perché non possiamo dimenticare che la diffusione degli animali da compagnia e del loro cresciuto benssere, basti pensare a come si è allungata la vita media, nel nostro paese, lo si deve in gran parte proprio al diffuso utlizzo del petfood per la sua facilità di dispensazione e per il perfetto equilibrio delle componenti nutrizionali. D’altra parte, inoltre, oggi, esistono sul mercato tanti prodotti industriali specifici per ogni patologia, necessità o esigenza e basta consigliare al cliente quello più adatto ed adeguato per risolvere il problema, anche quello dell’obesità, ovviamente. Voler convincere il proprietario a preparare alimenti casalinghi che lo costringono all’acquisto dei diversi componenti ed alla loro elaborazione in cucina, quando non lo facciamo quasi più neppure per noi, significa invitarlo a rinunciare all’animale, o per lo meno, a cercare un altro veterinario che gli consigli una scatoletta o
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Specie Animali - Struttura corporea Specie Cane Gatto NR
NR Magrissimo 34 15 13 15 2 49 30
Sottopeso Peso Ideale Sovrappeso Obeso 248 2.192 1.098 281 139 664 502 207 13 59 33 6 400 2.915 1.633 494
Specie
NR Magrissimo
Sottopeso Peso Ideale Sovrappeso Obeso
Cane Gatto NR
1% 1% 2%
0% 1% 0%
6% 9% 12%
57% 43% 52%
28% 33% 29%
7% 13% 5%
Totale Inc. % 3.868 70% 1.540 28% 113 2% 5.521 Peso > Peso Ideale 36% 46% 35%
La specie felina mostra una maggiore propensione a un peso superiore a quello ideale (46%) rispetto alla specie canina (36%).
croccantini già pronti. Detto questo, ho visto con piacere i risultati di una interessante ed ampia indagine condotta presso oltre 200 strutture veterinarie in Italia (ambulatori e cliniche) su 3.868 cani e 1540 gatti, che evidenzia come sia diffuso il problema dell’obesità negli animali da compagnia nel nostro paese, ma anche come questo problema non derivi in realtà dall’utilizzo del petfood ma in genere, soprattutto,
da altri fattori. La ricerca è stata promossa dalla Pet Obesity Task Force, un Gruppo di lavoro di sei Medici Veterinari italiani esperti in diversi settori della medicina veterinaria. Il Gruppo opera a supporto dell’attività della Task Force internazionale, istituita da Hill’s Pet Nutrition con l’obiettivo di sensibilizzare veterinari e proprietari sul tema dell’obesità. Il 36% dei cani e il 46% dei gatti in Italia
Cani - Sesso Specie NR Magrissimo Maschio 19 9 Femmina 4 3 Maschio 1 castrato Femmina 6 2 sterilizzata NR 1 11 31 25
Sottopeso Peso Ideale Sovrappeso Obeso 120 1.072 342 59 74 562 274 71
Specie
NR Magrissimo
Sottopeso Peso Ideale Sovrappeso Obeso
Maschio Femmina Maschio castrato Femmina sterilizzata NR
1% 0%
1% 0%
7% 7%
66% 57%
21% 28%
4% 7%
0%
0%
6%
39%
40%
15%
1%
0%
4%
42%
41%
12%
0%
5%
60%
24%
8%
2%
Totale Inc. % 1.621 67% 988
12
78
81
30
202
31
355
352
104
850
125 362
49 2.116
17 1.066
4 268
207 3.868
27%
Peso > Peso Ideale 29%
54% 10%
Il problema del peso eccessivo è concentrato negli animali che hanno subito un intervento di castrazione o sterilizzazione. Il 29% degli animali non operati presenta comunque un peso superiore al proprio peso ideale.
Gatti - Sesso
Specie Animali Specie Cane Gatto NR
Totale 3.868 1.540 113 5.521
Totale 70% 28% 2% 100%
Come in altre indagini viene confermata una maggiore presenza della specie canina (70%).
Specie NR Magrissimo Maschio 2 1 Femmina 1 4 Maschio 3 7 castrato Femmina 4 3 sterilizzata NR 3 13 15
Sottopeso Peso Ideale Sovrappeso Obeso 26 105 32 11 26 82 14 8
Specie
NR Magrissimo
Sottopeso Peso Ideale Sovrappeso Obeso
Maschio Femmina Maschio castrato Femmina sterilizzata NR
1% 1%
1% 3%
15% 19%
59% 61%
18% 10%
6% 6%
1%
1%
6%
36%
39%
18%
1%
1%
8%
43%
36%
12%
4%
0%
9%
34%
31%
21%
Totale Inc. % 177 20% 135
35
207
225
105
582
46
247
210
69
579
6 139
23 664
21 502
14 207
67 1.540
75% 4%
Peso > Peso Ideale 21%
52% 52%
Anche fra i felini il problema del sovrappeso è concentrato negli animali che hanno subito un intervento di castrazione o sterilizzazione. Rispetto ai cani la percentuale di animali operati è molto più alta.
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Alimentazione e nutrizione Attualità
VETERINARIA 41 | 2008
COMMENTI ALL’INDAGINE SURVEY MARIA CRISTINA CROSTA Medico Veterinario L.P. Dai dati emersi si evince che l’alta percentuale di gatti in sovrappeso o obesi è in parte dovuta all’abitudine del proprietario di alimentare il proprio gatto in modo eccessivo, alimentazione ad libitum di cibo secco, associata alla somministrazione di cibo umido 2 volte al giorno (la classica scatoletta) e allo scarso esercizio fisico. Da questo la necessità di sensibilizzare il proprietario su una sana e corretta alimentazione senza tralasciare il rapporto con il proprio animale che deve essere orientato all’interazione attraverso il gioco, con stimoli ed arricchimenti ambientali.
MASSIMO PETAZZONI Medico Veterinario L.P. I dati delle analisi statistche dimostrano che soprappeso ed obesità sono una realtà con proporzioni importanti. L’osteoartrite, patologia caratterizzata dalla degenerazione del comparto articolare, è la condizione ortopedica di più frequente riscontro nei picoli animali. Il controllo del peso rimane l’arma più efficace per ridurre il carico ponderale sulle articolazioni affette da artrosi il cui decorso clinico è inevitabilmente e progressivamente ingravescente e causa di sofferenza e disagio.
GIUSEPPE FEBBRAIO Medico Veterinario L.P., PhD, Master Universitario in Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva L’analisi mette in evidenza la scarsa interazione fisica (attività) tra proprietario ed animale ed il difficile rapporto con il cibo, nei termini di apporto calorico in funzione delle reali necessità e della razza.
GIAN LUIGI MANARA Medico Veterinario L.P. L’obesità negli animali da compagnia, nel cane e nel gatto in particolare, risulta essere un problema sanitario importante. Questo emerge dall’indagine condotta dal Board Nazionale in collaborazione con numerosi Medici Veterinari distribuiti su tutto il territorio nazionale. Le percentuali parlano chiaro e sono preoccupanti: il 46% dei gatti ed il 36% dei cani che sono stati monitorati riisultano essere sovrappeso o obesi. Ciò comporta un aumento del rischio di numerose patologie, in primo luogo quelle ortopediche e di complicanze chirurgiche talvolta difficilmente risolvibili. Il controllo del peso diviene quindi obiettivo fondamentale per aumentare l’aspettativa e la qualità di vita dell’animale.
SABRINA GIUSSANI Medico Veterinario Comportamentalista, L.P. Lo stile di vita nel cane non sembra influenzare in modo particolare il fattore sovrappeso/obeso. Infatti, i cani sovrappeso che vivono in appartamento sono il 30% mentre il 28% lo sono pur avendo a disposizione un giardino. Al contrario, nei gatti la disponibilità di un giardino e, di conseguenza, la possibilità di realizzare un comportamento di caccia permette di ridurre in modo considerevole la percentuale di animali obesi, infatti, 16% è il valore dei gatti obesi che vivono in appartamento, mentre 6% è quella degli animali che hanno accesso all’ambiente esterno. L’alimentazione riveste un ruolo preponderante nella predisposizione all’obesità.
risultano in sovrappeso o obesi. Questi risultati sono in linea con i dati europei e rispecchiano la situazione obesità degli umani. L’indagine conferma inoltre che obesità e
sovrappeso colpiscono in particolare i felini. Le cause più comuni sono: l’alto numero di animali sterilizzati o castrati (75%) e il loro stile di vita. Questi animali, molto spesso, vivono in appartamento (71%). Meno comune, sempre tra i felini, è il dato che sono i maschi, 24%, ad essere più grassi delle femmine, con una percentuale del 20%. Dalla ricerca emerge inoltre che il 63% dei cani e il 44% dei gatti alimentati in modo corretto ed equilibrato, alimentazione industriale (petfood), mantengono il peso ideale, mentre quelli nutriti con un’alimentazione mista e casalinga, pur amorevolmente preparata dai proprietari, sono in sovrappeso o obesi. “I risultati - ha commentato il Professore Pier Paolo Mussa, Ordinario di Nutrizione e Alimentazione Animale presso l’Università di Torino e componente della Task Force italiana sull’obesità - confermano che un’alimentazione equilibrata, unita a un corretto stile di vita, anche nel caso di animali sterilizzati, sono in grado di prevenire sovrappeso e obesità. Inoltre, particolare attenzione dovrebbe essere dedicata ai gatti di appartamento, il cui problema sta assumendo dimensioni allarmanti. I Medici Veterinari dovrebbero informare i proprietari che spesso sono ignari dei pericoli in cui i loro beniamini
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Cani - Alimentazione Aliment. NR Magrissimo Casalinga 7 4 Industriale 16 9 Mista 5 2 NR 6 34 15
Sottopeso Peso Ideale Sovrappeso Obeso 56 309 174 71 113 1.257 483 108 63 507 406 94 16 119 35 8 248 2.192 1.098 281
Aliment.
NR Magrissimo
Sottopeso Peso Ideale Sovrappeso Obeso
Casalinga Industriale Mista NR
1% 1% 0% 3%
1% 0% 0% 0%
9% 6% 6% 9%
50% 63% 47% 65%
28% 24% 38% 19%
11% 5% 9% 4%
Totale Inc. % 621 16% 1.986 51% 1.077 28% 184 5% 3.868 Peso > Peso Ideale 39% 30% 46% 23%
L’alimentazione industriale produce il maggior numero di casi di peso ideale (63%). Mentre risultano avere un peso superiore al peso ideale il 46% dei cani nutriti con alimentazione mista.
Gatti - Alimentazione Aliment. NR Magrissimo Casalinga Industriale 12 10 Mista 3 NR 1 2 13 15
Sottopeso Peso Ideale Sovrappeso Obeso 12 22 12 9 83 487 373 133 27 93 83 51 17 62 34 14 139 664 502 207
Aliment.
NR Magrissimo
Sottopeso Peso Ideale Sovrappeso Obeso
Casalinga Industriale Mista NR
0% 1% 0% 1%
0% 1% 1% 2%
22% 8% 11% 13%
40% 44% 36% 48%
22% 34% 32% 26%
16% 12% 20% 11%
Totale Inc. % 55 4% 1.098 71% 257 17% 130 8% 1.540 Peso > Peso Ideale 38% 46% 52% 37%
L’alimentazione industriale produce il maggior numero di casi di peso ideale (44%). Mentre risultano avere un peso superiore al peso ideale il 52% dei gatti nutriti con alimentazione mista.
Cani - Stile di vita Stile di vita NR Appartamento 17 Box Giardino 12 29
Magrissimo 6
Stile di vita
NR
Appartamento 1% Box 0% Giardino 1%
9 15
Sottopeso 137 20 107 264
Peso Ideale 1.262 96 977 2.335
Sovrappeso Obeso 687 191 34 4 458 91 1.179 286
Magrissimo
Sottopeso
Peso Ideale
Sovrappeso Obeso
0% 0% 1%
6% 13% 6%
55% 62% 59%
30% 22% 28%
8% 3% 6%
Totale Inc. % 2.300 56% 154 4% 1.654 40% 4.108 Peso > Peso Ideale 38% 25% 33%
Lo stile di vita incide sul peso degli animali. La maggiore percentuale di cani sovrappeso è fra quelli che vivono principalmente in appartamento.
Gatti - Stile di vita Stile di vita NR Appartamento 8 Box 1 Giardino 2 11
Magrissimo 12
Sottopeso 91
Peso Ideale 468
3 15
48 139
252 720
Sovrappeso Obeso 392 181 1 141 30 533 212
Stile di vita
Magrissimo
Sottopeso
Peso Ideale
Sovrappeso Obeso
1% 0% 1%
8% 0% 10%
41% 0% 53%
NR
Appartamento 1% Box 50% Giardino 0%
34% 0% 30%
16% 50% 6%
Totale Inc. % 1.152 71% 2 0% 476 29% 1.630 Peso > Peso Ideale 50% 50% 36%
Rispetto ai cani la percentuale dei gatti che vive principalmente in appartamento è molto alta 71%. Ovviamente è fra questi che si ritrova il maggior numero di animali sovrappeso.
possono incorrere”. Sovrappeso e obesità sappiamo tutti che non sono solo un problema di tipo estetico, ma possono causare gravi ripercussioni sulla salute: disturbi all’apparato muscolo scheletrico, cardiocircolatorio, malattie del metabolismo (diabete), problemi all’apparato riproduttivo, rischi operatori e di cicatrizzazione post intervento, ecc. Per affrontare il problema è necessario quindi che il Medico Veterinario indichi una dieta adeguata, stabilendo quanto peso l’animale
deve perdere e in quanto tempo. Inoltre, il veterinario può dispensare utili consigli per il mantenimento del peso ideale e un corretto stile di vita. Possono essere in genere anche molto utili i consigli di un comportamentalista che può suggerire indicazioni diverse per tipo di animale o ambiente di vita. Non dimentichiamo che uno stile di vita più attivo, oltre a mantenere in buona salute più a lungo gli amici animali, porta grandi benefici anche alla salute dei proprietari. ■
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14 Practice Management (5a parte) - Marketing
VETERINARIA 41 | 2008
Il marketing nella vostra struttura MEZZI DI COMUNICAZIONE PER IL MARKETING DI UNA STRUTTURA VETERINARIA La Figura 9.5 illustra alcuni dei mezzi di comunicazione disponibili per le strutture veterinarie che vogliono promuovere i propri servizi. Quando si utilizza uno qualsiasi dei metodi elencati, è importante stabilire un sistema per misurarne l’effetto, come inserire un elemento di risposta all’interno di una newsletter di una struttura, o contare il numero di casi riferiti dai colleghi che derivano dalla pubblicità sulle riviste professionali. Ricordate, se non potete misurarlo, non potete gestirlo. Se non conoscete l’effetto dei vostri investimenti, non potete fare nulla per migliorarli o rifinirli. Pubblicità La pubblicità è una forma specializzata di comunicazione. Esempi specifici di pubblicità “pura” sono gli annunci sulle Pagine Gialle, i siti web della struttura, la pubblicità sui giornali locali ed i cartelli all’esterno dell’edificio. In termini più generali, una struttura attua costantemente la propria pubblicità. L’aspetto ed il comportamento del personale, l’aspetto dell’edificio, perfino l’aspetto e la qualità della carta da lettere utilizzata dalla struttura sono una pubblicità degli standard che quest’ultima adotta. In molti Paesi esistono ancora delle restrizioni abbastanza rigorose alla pubblicità professionale. È anche oggetto di discussione quanto sia utile, ad esempio, una pubblicità sulle Pagine Gialle dato che costituisce una spe-
Contatto personale e vendita Può essere sostenuta da • proposte • presentazioni • dimostrazioni di capacità
sa considerevole che la struttura deve effettuare annualmente mentre i risultati non sono sempre facili da misurare. In che modo i clienti scelgono la vostra struttura? Gli studi dimostrano che: • la maggior parte dei clienti sceglie la propria struttura sulla base della comodità geografica (anche se non opta necessariamente per quella più vicina) • fino al 40% sceglie in base alle raccomandazioni fornite tramite il passaparola • il 12% circa si serve delle Pagine Gialle • il 6% circa risponde ai cartelli esterni (Fig. 9.6). Vendita personale La vendita personale di servizi è un potente ed efficace metodo di comunicazione utilizzato per generare attività di impresa instaurando una relazione personale con un gruppo o un’organizzazione come i proprietari di canili/gattili, gli allevatori, gli agricoltori alla ricerca di schemi per la salute delle mandrie, ecc… Per attrarre dei casi inviati dai colleghi, la dimostrazione personale di abilità abbinata a lezioni e seminari è spesso il modo più efficace per comunicare i servizi disponibili. I vari stadi sono illustrati nella Figura 9.7 e sono basati su attrarre il cliente e costruire e mantenere con esso una relazione continua.
Pubbliche relazioni I mezzi disponibili sono rappresentati da: • brochure della struttura • newsletter • lezioni a gruppi • open days • pubblicazioni (libri, riviste, giornali, articoli, ecc…)
Pubblicità I mezzi disponibili sono rappresentati da • cartelli all’esterno della struttura • Pagine Gialle • riviste professionali • contatto diretto per posta
Figura 9.5 - Alcuni esempi dei mezzi di comunicazione disponibili per il marketing di una struttura veterinaria.
Pubbliche relazioni Le pubbliche relazioni assumono molte forme, dall’invio di una newsletter amichevole e informativa della struttura all’essere la popolare clinica citata dal giornale locale per aver aiutato a salvare il gatto di una vecchia signora da un albero. Le lezioni a gruppi interessati di proprietari di animali possono essere un buon metodo per instaurare delle pubbliche relazioni oppure possono cercare di generare un giro d’affari, ad esempio delineando i vantaggi di uno schema per la salute del gregge ad un gruppo di allevatori di ovini.
MARKETING E QUALITÀ Molte strutture vantano di offrire servizi di elevata qualità sulla base del fatto che utilizzano un personale altamente competente dal punto di vista tecnico e sono eccezionalmente ben equipaggiate con i più recenti dispositivi diagnostici e terapeutici. Tuttavia, questa è solo una parte della qualità dei servizi professionali e probabilmente quella meno importante. In termini più semplici, la qualità è la dif-
ferenza fra le aspettative di un cliente di un servizio veterinario ed il modo in cui un cliente percepisce che quel particolare servizio sia stato all’altezza di queste aspettative. Una struttura che si impegni seriamente nel campo della qualità misura sistematicamente la percezione della qualità stessa. La qualità è la chiave della differenziazione delle strutture.
RIASSUNTO Il marketing è l’analisi, la pianificazione, la messa in atto ed il controllo di programmi accuratamente formulati e studiati per determinare scambi volontari di valori con il target del marketing allo scopo di ottenere obiettivi organizzativi. Semplicemente parlando, è la comunicazione efficace di ciò che la struttura è in grado di offrire ai suoi clienti. Il suo scopo è quello di far crescere il giro d’affari attirando e mantenendo i clienti. Il marketing coinvolge tutti coloro che lavorano nella struttura ed è costante e continuo. In ambito veterinario presenta dei problemi particolari perché i “prodotti” che vengono commercializzati sono servizi, che risultano intangibili e non possono dare origine al possesso di qualcosa. Per superare questa difficoltà, è importante identificare le caratteristiche e promuovere i benefici di questi servizi alla clientela. ■
Contatto iniziale
“Corteggiamento” del cliente
Incontro e proposta
Contrattazioni e definizione finale
Perdurare della gestione della relazione
ad es., indirizzi dei veterinari locali, associazioni di bovini, club del gatto
evidenzia i servizi speciali disponibili presso la clinica
incontro faccia a faccia con singole persone
discussione dettagliata del “pacchetto” individuale dei servizi veterinari ed accordo su onorari ecc…
offrire un “pacchetto” di cure sanitarie ed affrontare gli eventuali altri problemi che potrebbero insorgere
Figura 9.7 - Il processo di vendita personale.
ESONERO DI RESPONSABILITÀ: I L’editore dell’opera originale inglese e l’editore italiano non garantiscono la qualità dei prodotti o servizi presunti o dichiarati descritti nella pubblicità eventualmente presente in questa pagina, né li approvano o sostengono in alcun modo. II L’editore dell’opera originale inglese e l’editore italiano non si assumono, in base alle vigenti norme, alcuna responsabilità per danni e/o lesioni a cose o persone come risultato di qualsiasi affermazione diffamatoria vera o presunta, violazione dei diritti di proprietà intellettuale o di privacy, durata di prodotti, se derivanti da negligenza o altro, o da ogni altro uso di idee, istruzioni procedure, prodotti e metodi contenuti nell’articolo. ©
Elsevier, Ltd 2008 Jevring-Back Managing a veterinary practice, 2 ed., W.B. Saunders. All rights reserved. Traduzione di Maurizio Garetto
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Figura 9.6 - È facile vedere in cosa è specializzata questa struttura!
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PROFESSIONALE A CURA DI HILL'S PET NUTRITIONVeterinaria On Line
laPROFESSIONE
Eventi Veterinari
VETERINARIA 41 | 2008
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SISCA
SOCIETÀ ITALIANA DI SCIENZE COMPORTAMENTALI APPLICATE
Società federata ANMVI
CORSO PRESCRITTORE NEI PROGETTI DI PET THERAPY 12-14 Dicembre 2008, Cremona DIRETTORE DEL CORSO Maria Chiara Catalani, Med. Vet. Comportamentalista, Senigallia (AN)
RELATORI Maria Chiara Catalani, Med Vet Comportamentalista Roberto Marchesini, Med Vet, Bologna Silvia Oberoi, Referee Pet Operator
lanza comportamentale, per realizzare i parametri di correttezza, e di zooantropologia, per stabilire i parametri di adeguatezza. Con il documento Carta Modena 2002 si è sancita la non surrogabilità delle figure professionali, al fine di evitare che chiunque potesse arrogarsi la possibilità di fare pet therapy in piena autonomia. Questo corso intende dare al medico veterinario le conscenze di base per entrare nei progetti di pet therapy come prescrittore.
SEDE Centro Studi SCIVAC, via Trecchi 20 - Cremona
QUOTE ISCRIZIONE
OBIETTIVI La pet therapy sta diventando una prassi co-terapeutica sempre più accreditata nelle strutture socio-assistenziali ma assai raramente tale servizio viene erogato con quei crismi professionali che richiederebbe. In effetti la relazione tra l'uomo è l'animale produce stimoli di cambiamento rilevanti ma non per questo necessariamente migliorativi sul soggetto. Per questo si pone il problema della correttezza relazionale, vale a dire costruire delle esperienze di incontro congrue rispetto alle caratteristiche dell'eterospecifico, e della adeguatezza relazionale, vale a dire delle esperienze di incontro utili al paziente e ai suoi obiettivi. In questo contesto di attività il ruolo del medico veterinario è centrale, non solo perché chiamato ad assicurare la salute del pet e il suo benessere, ma altresì per i compiti di vigi-
€ 150,00 + IVA 20% Socio SISCA o Socio SCIVAC € 200,00 + IVA 20% Veterinario non socio
ISCRIZIONI ENTRO E NON OLTRE IL 30 NOVEMBRE 2008
DELEGAZIONE REGIONALE LAZIO CHIRURGIA DELLO STOMACO E INTESTINO 14 Dicembre 2008, Pomezia (Roma) RELATORE
Fabio Sangion
OBIETTIVI La chirurgia dell'apparato gastroenterico, più specificatamente di stomaco e intestino, fa parte spesso delle prime esperienze del chirurgo veterinario. Alcuni interventi, invece, sono bagaglio solo di chirurghi molto esperti. Biopsie o tomie, per esempio, non sono degli esercizi di tecnica chirurgica ma vanno inseriti nella gestione di un paziente che può presentare svariati fattori di rischio. Scopo della giornata è quello di fornire dei principi di base che rendano più gratificante l'approccio a questo tipo di chirurgia e alcune nozioni più specialistiche che illustrano la gestione di casi più complessi.
SEDE Hotel Selene Via Pontina Km 30 - Roma
PROGRAMMA 8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente, presentazione del relatore ed inizio dei lavori 9.30 La chirurgia dello stomaco 11.00 Pausa
RICHIESTO ACCREDITAMENTO
11.30 La chirurgia dell'intestino 13.00 Relazione commerciale a cura di Iams 13.30 Pausa 14.30 Casi clinici interattivi 15.30 Pausa 16.00 Casi clinici interattivi 17.00 Test di valutazione dell'apprendimento e discussione finale 17.30 Consegna degli attestati di partecipazione e termine della giornata
RICHIESTO ACCREDITAMENTO
DELEGAZIONE REGIONALE PUGLIA L'OCCHIO DOLENTE 14 Dicembre 2008, Bari
SIDEV
SOCIETÀ ITALIANA DI DERMATOLOGIA VETERINARIA
RELATORE
Alberto Crotti
Workshop SIDEV ONCOLOGIA CUTANEA 30 Gennaio-1 Febbraio 2009, Cremona RELATORI Francesca Abramo, Chiara Brachelente, Paola Roccabianca
PROGRAMMA Venerdì 30 gennaio 2009 8.30 Registrazione dei partecipanti 9.00 La refertazione istopatologica di un tumore cutaneo - Paola Roccabianca 9.30 Il concetto di "margine" in oncologia cutanea - Francesca Abramo 10.00 Linfomi e plasmocitomi - Paola Roccabianca 11.00 Pausa caffè 11.30 Tumore venereo trasmissibile Francesca Abramo 12.30 Mastocitoma cutaneo - Chiara Brachelente 13.30 Pausa pranzo 15.00 Esercitazioni: visione preparati istologici e citologici 18.00 Termine della giornata
Sabato 31 gennaio 2009 9.00 Neoplasie che originano dall'epidermide - Francesca Abramo 10.00 Melanocitomi e melanomi - Chiara Brachelente 11.00 Pausa caffè 11.30 Esercitazioni: visione preparati istologici e citologici 13.30 Pausa pranzo 15.00 Neoplasie che originano dal follicolo pilifero e dagli annessi ghiandolari - Francesca Abramo 16.00 Esercitazioni: visione preparati istologici e citologici 18.00 Termine della giornata
Domenica 1 febbraio 2009 9.00 Neoplasie istiocitarie - Paola Roccabianca 10.00 Neoplasie a cellule fusate di origine mesenchimale - Chiara Brachelente 11.00 Pausa caffè
11.30 Neoplasie perivascolari - Paola Roccabianca 12.30 Esercitazioni: visione preparati istologici e citologici 13.30 Pausa pranzo 15.00 Esercitazioni: visione preparati istologici e citologici 17.00 Test di valutazione dell'apprendimento 17.30 Termine della giornata
SEDE Centro Studi SCIVAC, via Trecchi 20 - Cremona
QUOTA D’ISCRIZIONE
€ 400,00 + IVA 20% = € 480,00 Socio SIDEV - SIONCOV - SICIV € 500,00 + IVA 20% = € 600,00 Socio SCIVAC € 650,00 + IVA 20% = € 780,00 Veterinario non socio
OBIETTIVI La relazione verterà sulla trattazione dell'approccio clinico alle principali patologie causanti occhio dolente. Nella prima parte verranno citati alcuni brevi richiami anatomici delle componenti oculari e fisiopatologici del dolore oculare. Verranno poi valutate le principali basi di diagnostica e diagnostica differenziale utili alla identificazione della causa della patologia scatenante. Nella seconda parte della relazione si parlerà ampiamente della sintomatologia,eziologia e delle terapie delle patologie più comuni causanti occhio dolente. Le nozioni precedentemente trasmesse verranno poi rivisitate al termine della giornata attraverso la valutazione di casi clinici interattivi con lo scopo di fornire eventuali chiarimenti ed approfondimenti sull'argomento svolto.
9.30 L'occhio dolente: cenni anatomici, fisiopatologici, procedure diagnostiche e diagnostica differenziale 11.00 Pausa 11.30 L'occhio dolente: eziologia, sintomatologia e terapia (1a parte) 13.00 Pausa 14.00 L'occhio dolente: eziologia,sintomatologia e terapia (2a parte) 15.00 Pausa 15.30 Casi clinici interattivi 16.30 Test di valutazione dell'apprendimento e discussione finale 17.00 Consegna degli attestati di partecipazione e termine della giornata
SEDE
PROGRAMMA 8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente, presentazione del relatore ed inizio dei lavori
Hotel Sheraton, via Cardinale Agostino Ciasca 9 - 70124 Bari
3 CREDITI
Si ricorda che gli incontri delle Delegazioni Regionali sono liberi e gratuiti per i Soci SCIVAC in regola con la quora associativa dell’anno in corso.
PER INFORMAZIONI Segreteria SCIVAC - Monica Borghisani Tel. 0372/403506 - delregionali@scivac.it
NUMERO MASSIMO DI PARTECIPANTI: 40 Verranno accettati 40 partecipanti al workshop tenendo conto della data di spedizione e dando comunque la priorità ai soci SIDEV. Il workshop verrà effettuato solo al raggiungimento di un numero minimo di 35 partecipanti.
ISCRIZIONI ENTRO E NON OLTRE IL 30 NOVEMBRE 2008 PER INFORMAZIONI E PER RICEVERE LA SCHEDA D’ISCRIZIONE Rivolgersi alla Segreteria Società Specialistiche - Palazzo Trecchi - Via Trecchi, 20 - 26100 CremonaTel.: 0372 403502 - Fax: 0372 403512 - Email: socspec@scivac.it
SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI ESOTICI SOCIETÀ FEDERATA ANMVI
DELEGAZIONE REGIONALE SIVAE - SCIVAC TOSCANA EMATOLOGIA NEGLI UCCELLI E NEI RETTILI; UNA VIA ALTERNATIVA PER L'IDRATAZIONE E L'ANESTESIA INTRAOSSEA NEI CHELONI 7 Dicembre 2008, Cecina (LI) RELATORE Leonardo Brunetti
OBIETTIVI Fornire le basi per una corretta interpretazione dell'esame ematologico negli uccelli e nei rettili; fornire le linee guida per eseguire in modo pratico, efficace e sicuro l'anestesia e la somministrazione di fluidi nei cheloni attraverso la via intraossea.
SEDE PROGRAMMA
RICHIESTO ACCREDITAMENTO
INFORMAZIONI Segreteria Società Specialistiche SCIVAC Tel. 0372 403502 Fax 0372 457091 Email: socspec@scivac.it Per tutte le iniziative organizzate da AIVEMP, ANMVI, FSA, SCIVAC, SIVAE, SIVAL, SIVAR e SIVE viene richiesto l’accreditamento presso il Ministero della Salute ai fini del programma ECM (Educazione Continua in Medicina). Per la normativa prevista consultare il sito del Ministero della Sanità all’indirizzo http://ecm.sanita.it/.
15.30 Pausa 16.00 Casi clinici interattivi: Chirurgia dei cheloni (video) 17.00 Test di valutazione dell'apprendimento e discussione finale 17.30 Consegna degli attestati di partecipazione e termine della giornata
8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente, presentazione del relatore ed inizio dei lavori 9.30 Ematologia degli uccelli 11.00 Pausa 11.30 Ematologia dei rettili 13.00 Spazio per eventuale relazione commerciale (nel caso non si svolga la relazione il programma nel pomeriggio sarà anticipato di mezz’ora) 13.30 Pausa 14.30 Casi clinici interattivi: Anestesia e idratazione nei cheloni: una via intraossea alternativa
Residence La buca del Gatto, Via della Astronomia, 1 - 57023 Cecina (LI)
PERTECIPAZIONE L’incontro è gratuito per tutti i soci SIVAE e/o SCIVAC in regola con l'iscrizione 2008. Non è richiesta la preiscrizione. Gli interessati devono registrarsi direttamente in sede d'incontro presentandosi alle ore 8.30 presso la segreteria.
INFORMAZIONI Elisa - Segreteria SIVAE E-mail: info@sivae.it - Tel. 0372/40.35.00
RICHIESTO ACCREDITAMENTO
laPROFESSIONE
Disinfezione e antisepsi, una linea guida per l’ambulatorio
scelta deve sempre dipendere dall’impiego per il quale è indicato”, è utile ricordare che l’efficacia dell’antisettico o del disinfettante dipende essenzialmente da fattori che riguardano la sede di applicazione o il presidio stesso, il materiale da trattare e la popolazione microbica coinvolta.
L’abitudine deve cedere il passo a condotte di consolidata evidenza scientifica
L
UNA LINEA GUIDA Considerando la diversità di strutture sanitarie veterinarie rivolte ai piccoli animali (per dimensione, numero di addetti, tipologie di interventi, disponibilità di attrezzature medico-chirurgiche, possibilità di ricovero e ospedalizzazione dei pazienti), si è cercato di realizzare una linea guida che si occupi delle problematiche esistenti nelle diverse tipologie ambulatoriali sopra richiamate. Dalla medicina umana sono state mutuate informazioni che si è cercato di adattare al mondo veterinario tenendo conto della duplicità dell’operazione che ciò comporta. Le procedure di disinfezione in questo ambito, dovranno in effetti assicurare che gli eventuali patogeni non possano recare danno ad altri pazienti della medesima specie come pure agli operatori umani che prestano loro cura. Nell’intenzione di creare una guida di pratico utilizzo per l’operatore, si è altresì tenuto conto degli adempimenti cui il sanitario deve rispondere, cercando di offrire soluzioni compatibili ed economiche. Anche la ricerca di sintesi e di simbologie facilmente attraenti rimane nello spirito di offrire ai colleghi veterinari per piccoli animali uno strumento di lavoro essenzialmente pratico, di possibile, quotidiana, consultazione.
DEFINIZIONI E PROCEDURE Antisettico: Agente chimico che previene o arresta la crescita o l’azione di microrganismi attraverso l’inibizione o la distruzione degli stessi sui tessuti viventi. Decontaminazione: Procedura atta a ridurre la carica microbica ed evitare rischi per gli operatori, da effettuarsi dopo l’uso e prima del lavaggio e della detersione. Le procedure di decontaminazione devono: 1- prevenire la diffusione delle infezioni attraverso gli oggetti venuti a contatto col paziente; 2- preparare tutte le superfici per il contatto diretto con gli sterilizzanti o i disinfettanti; 3- proteggere il personale nelle manipolazioni successive. La decontaminazione si effettua con l’immersione completa (per i presidi che lo consentono) in soluzione di riconosciuta efficacia (es. ipoclorito di sodio allo 0,1-0,5%; cloramina 0,5-2%; polivinilpirolidone iodio 2,5%). Gli strumenti devono poi venire risciacquati subito dopo la decontaminazione. Per la procedura di decontaminazione
CONCENTRAZIONE D’IMPIEGO Ogni disinfettante va utilizzato alla concentrazione indicata. Una concentrazione ridotta può risultare di efficacia ridotta o addirittura assente; una concentrazione elevata non aumenta l’efficacia d’azione e comporta una spesa inutile.
Dott. ROMANO GAMBERINI IZS della Lombardia e dell’Emilia Romagna a necessità di trattare di Antisepsi e Disinfezione in ambito ambulatoriale deriva dalla convinzione ormai condivisa, di dover ridurre quanto più possibile la variabilità di comportamenti, in ambito di interventi clinici e chirurgici, a fronte di una ripetitività di atti ormai consolidata e di evidenze scientifiche di provata validità. La variabilità dei comportamenti legata ad abitudini e consuetudini mai messe in discussione, deve lasciare il campo ad una uniformità di condotte operative che derivi da consolidata evidenza scientifica. Si ritiene che questo articolo possa contribuire, se non altro per la presa di coscienza che ne è il motivo ispiratore, a dar vita ad una serie di procedure che il medico veterinario di piccoli animali forse neppure in modo troppo inconsapevole, richiede da tempo.
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Igiene Focus
VETERINARIA 41 | 2008
TEMPO DI CONTATTO
devono essere indossati i seguenti DPI (dispositivi di protezione individuale): guanti di gomma, camice idrorepellente, protezione per viso e occhi. Detersione: Si effettua mediante un’azione meccanica di spazzolamento con acqua e un detergente non corrosivo, preferibilmente enzimatico in modo da asportare il materiale organico residuo che ostacolerebbe la successiva azione di agenti disinfettanti. La detersione può essere svolta o manualmente o in modo automatizzato tramite apposite apparecchiature. Alla fine dell’operazione, sia manuale che automatizzata, è necessario procedere al risciacquo e alla asciugatura degli strumenti prima di procedere alle successive fasi di sanificazione (disinfezione e sterilizzazione). Disinfettante: Agente chimico che distrugge germi patogeni, ad eccezione delle spore batteriche, su oggetti inanimati (ferri, superfici, ecc…). La disinfezione intesa come azione atta a distruggere tutti i microrganismi o quantomeno a ridurli ad un livello che non sia pericoloso per la salute, si compone di tre livelli. Basso livello: uccide la maggior parte dei batteri, alcuni funghi e virus ma non è affidabile nei confronti del micobatterio tubercolare e le spore batteriche (non usare per la disinfezione dello strumentario). Livello intermedio: è in grado di inattivare il micobatterio tubercolare, i batteri e anche la maggior parte dei virus ma non necessariamente le spore batteriche. Alto livello: deve portare alla distruzione di tutti i microrganismi ad eccezione di un certo numero di spore (è possibile utilizzarla per strumenti semicritici non autoclavabili). Sterilizzazione: Si intende la rimozione completa di ogni genere di germe, patogeno o meno, anche delle spore batteriche, da oggetti inanimati. Procedimenti fisici o chimici possono portare al risultato richiesto attraverso metodologie standardizzate, ripetibili e documentabili. Il concetto di sterilità assoluta non esiste in quanto non è possibile eliminare tutti i microrganismi: il livello di sicurezza di sterilità deve corrispondere alla probabilità di trovare solo
un oggetto contaminato su 1 milione all’interno di un lotto di sterilizzazione (v. Professione Veterinaria n. 40/2008).
Ogni disinfettante richiede un determinato tempo di contatto per agire in modo efficace. È indispensabile perciò rispettare i tempi d’azione indicati considerando pure la popolazione batterica presente e la sua carica. Il mancato rispetto delle condizioni legate ai tempi di contatto espone al rischio di vanificare il risultato del processo di disinfezione o di esporre a danneggiamento inutile il materiale, nel caso rispettivamente di tempi troppo brevi o di sovraesposizione.
MICRORGANISMI E CARICA BATTERICA INIZIALE
APPROCCIO ALLA DISINFEZIONE Secondo lo schema proposto da E.H. Spaulding nel 1972, strumenti e oggetti utilizzati nella pratica sanitaria possono essere classificati su tre livelli sulla base del rischio di infezione connesso al loro impiego in ambito sanitario.
LIVELLO CRITICO Strumenti chirurgici, cateteri, materiali da impianto ed aghi. Gli strumenti classificati in questo livello, presentano in caso di contaminazione con qualsiasi microrganismo, un elevato rischio di infezione. Si dovrebbe prevedere il loro acquisto presso ditte che ne assicurino l’avvenuta sterilizzazione o la loro sterilizzazione mediante calore.
LIVELLO SEMICRITICO Tale livello comprende gli strumenti che entrano in contatto con mucose o con cute non integra. In questa categoria è incluso lo strumentario per l’assistenza respiratoria e per l’anestesia, gli endoscopi, ecc… Viene richiesta generalmente una disinfezione ad alto livello con uso di germicidi chimici.
LIVELLO NON CRITICO A tale livello appartengono oggetti come padelle. Tali oggetti vengono a contatto con cute intatta e non con mucose. A questo proposito la sterilità non è indispensabile. La detersione garantisce il raggiungimento di un livello igienico accettabile. L’intervento di disinfezione deve assicurare la rimozione di tutti i batteri vegetativi compreso lo Stafilococco aureo e lo Pseudomonas aeruginosa.
CORRETTO USO DEI DISINFETTANTI Partendo dal concetto che “Non esiste un disinfettante valido per tutte le occasioni: la sua
Attenzione va posta relativamente alla sensibilità dei vari ceppi batterici nei confronti dei diversi tipi di antisettici o disinfettanti. A questo riguardo si rimanda alla Tab.1 (Spettro d’azione di antisettici e disinfettanti). È qui anche utile ricordare come la maggior parte dei disinfettanti si inattivi in misura variabile in presenza di materiale organico ragion per cui risulta di estrema importanza ridurre la carica batterica iniziale degli oggetti da disinfettare tramite accurata, preliminare pulizia e decontaminazione.
AVVERTENZE È assolutamente da privilegiare l’uso di soluzioni antisettiche e disinfettanti pronte all’uso sul cui contenitore devono comparire chiaramente leggibili: nome del prodotto, concentrazione, impiego, data di scadenza, in caso contrario la diluizione deve avvenire nel rispetto dell’asepsi. Sui contenitori, sterilizzati, devono comparire chiaramente leggibili le informazioni sopra riportate. Le soluzioni pronte all’uso vanno conservate nel loro contenitore originale. Una volta aperti, sui contenitori va indicata la data di apertura e la data di scadenza. Chiudere sempre i contenitori dopo l’uso. I tappi non devono essere di cotone o di sughero. Evitare che la bocca del contenitore venga a contatto con le mani o altro materiale (garze, cotone, etc…) per evitare la contaminazione del prodotto. Non impiegare mai antisettici e disinfettanti quando serve detergere o quando è necessario sterilizzare. La natura del materiale da disinfettare deve essere sempre compatibile con il disinfettante (vedi Tab. 2). Non associare tra loro più prodotti se non si è certi delle loro interazioni ed incompatibilità. Conservare i disinfettanti fotosensibili al riparo dalla luce, lontano da fonti di calore e in apposito armadietto separati da altri materiali. Una non
Tabella 1 - Spettro d’azione di antisettici e disinfettanti
Acool etilico Alcool isopropilico Glutaraldeide Clorexidina sol. alcolica Clorexidina sol. acquosa Ipoclorito Povidone Iodio (iodofori) Comp. Ammonio quat.
Virus con capside buona buona buona buona buona buona buona buona
Gram +
Gram -
Funghi
buona buona buona buona buona buona buona buona
buona buona buona buona insuff. buona buona insuff.
variabile variabile buona variabile variabile buona buona insuff.
Virus con capside variabile insuff. buona variabile insuff. buona buona insuff.
Micobatteri
Spore
variabile variabile buona variabile insuff. variabile variabile insuff.
insuff. insuff. buona insuff. insuff. buona variabile insuff.
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18 Focus Disinfezione e antisepsi
VETERINARIA 41 | 2008
Tabella 2 - Indicazioni d’uso dei disinfettanti Procedura Decontaminazione
Detersione Disinfezione
Metallo SI SI SI SI SI SI NO SI
Vetro-Plastica SI SI SI SI SI SI SI SI
corretta conservazione può dar luogo a contaminazione da parte di microrganismi.
GLUTARALDEIDE Essendo questo prodotto molto tossico e ritenendo che la pratica veterinaria possa evitarne l’utilizzo senza pregiudicare l’efficacia dei trattamenti sanificanti, si evita la trattazione relativa alle caratteristiche della sostanza e del suo utilizzo rimandando in caso di necessità a trattati specifici di facile reperibilità.
ALCOOL Alcool etilico e Alcool isopropilico. Contro le forme vegetative dei batteri, tali alcool svolgono una rapida azione battericida più che batteriostatica; sono tubercolicidi (a concentrazioni tra 60-90% ed in assenza di materiale organico), fungicidi e virulicidi ma non distruggono le spore batteriche. La loro attività diminuisce drasticamente a concentrazioni inferiori al 50%, essendo la concentrazione battericida ottimale compresa tra 60 e 90%. La loro azione antimicrobica consiste nella denaturazione delle proteine. Non sono raccomandati per la disinfezione di materiale medico e chirurgico, per la mancanza di attività sporicida e l’incapacità di penetrare materiali con alta carica proteica. Gli svantaggi connessi all’uso di alcool su strumenti forniti di lenti e di parti in gomma consiste nella loro azione di danneggiamento a seguito di uso ripetuto e prolungato. Evaporano rapidamente, rendendo così difficoltoso il raggiungimento dei tempi di contatto prescritti a meno che non si proceda ad una immersione completa. Sono infiammabili. Vanno conservati in zone a bassa temperatura e buona ventilazione.
CLOREXIDINA Viene usata principalmente come antisettico a
Fibre Ottiche SI SI SI SI SI SI NO NO
Principio attivo Polifenoli (strumenti) Derivati del cloro Glutaraldeide Detergente enzimatico Detergente neutro Glutaraldeide Derivati del cloro Clorexidina gluconato+cetrimide
motivo della sua bassa tossicità e della capacità di creare forte legame con la cute. L’attività antibatterica può essere ridotta a causa di reazioni chimico fisiche tra clorexidina e sostanze tensioattive o polimeriche, che possono essere incluse in formulazioni o incontrate nell’uso. La maggior parte degli agenti tensioattivi riduce enormemente la sua attività antimicrobica. L’attività biocida della clorexidina è rivolta soprattutto verso le forme vegetative di batteri gram positivi e gram negativi. I bacilli acido resistenti sono inibiti ma non uccisi. L’infettività di alcuni virus lipofili (virus influenzali, adeno ed herpes virus) è disattivata dalla clorexidina. I funghi come Candida albicans sono inibiti da basse concentrazioni, ma la azione micostatica è comunque variabile e dipende dalla specie fungina in questione. Dimostra bassa incidenza di irritazione cutanea e di ipersensibilità. Non ci sono prove di effetti deleteri sulla cicatrizzazione delle ferite ed è da evitare come antisettico in interventi chirurgici all’orecchio (alta probabilità di danni sino alla sordità).
CLORO E DERIVATI Gli ipocloriti sono i disinfettanti a base di cloro più largamente utilizzati. Possiedono un ampio spettro di attività antimicrobica, sono economici e agiscono rapidamente. Diversi svantaggi però ne limitano l’uso a causa della loro azione corrosiva, della loro inattivazione da parte di materiale organico e della loro relativa instabilità. Tra i composti alternativi che rilasciano cloro e che vengono utilizzati nelle strutture sanitarie vi sono diossido di cloro e cloramina T. Queste sostanze a differenza degli ipocloriti, trattengono il cloro più a lungo consentendo così un effetto battericida più prolungato. Basse concentrazioni di cloro libero hanno effetto biocida sul Mycobacterium tubercolosis (50 ppm) e su
Tabella 3 5000 ppm
1000 ppm
500 ppm
100 ppm
Preparazione fresca di una diluizione di candeggina (5,25%) da utilizzarsi entro 24 ore
1:10
1:50
1:100
1:500
Preparazione fresca di una diluizione di candeggina (5,25%) da utilizzars per 30 giorni
1:5
1:25
1:50
1:250
batteri vegetativi (<1 ppm) in pochi secondi. Dato che la candeggina per uso domestico contiene sodio ipoclorito al 5,25% o cloro in forma libera in concentrazione di 52.500 ppm, una diluizione di 1:1000 conterrà una quantità di cloro libero pari a 50 ppm, ed una diluizione 1:50 ne conterrà 1000 ppm circa (vedi Tab. 1). Per la decontaminazione di sangue è stato raccomandato dai CDC (Center for Disease Control) l’utilizzo di una diluizione 1:10 di ipoclorito di sodio al 5,25%. Soluzioni di ipoclorito di sodio in acqua corrente ad un pH uguale o maggiore a 8,0, sono stabili per un periodo di un mese se conservate a temperatura ambiente sui 20° C in contenitori di plastica opaca e chiusi ermeticamente. Nell’arco di un mese i livelli di cloro libero in soluzione subiscono comunque un decadimento rispetto alla concentrazione di partenza che può essere dell’ordine del 40-50%. Per ottenere al trentesimo giorno una soluzione contenente 500 ppm di cloro libero, occorrerà preparare al giorno zero una soluzione iniziale contenente 1000 ppm di cloro libero. Dopo 30 giorni, non è evidenziabile alcuna decomposizione della soluzione di ipoclorito di sodio se questa viene mantenuta in un contenitore chiuso di colore scuro (Tab. 3).
COMPOSTI A BASE DI AMMONIO QUATERNARIO I composti a base di ammonio quaternario sono stati largamente utilizzati come disinfettanti e anche come antisettici. Il primo composto quaternario in commercio è stato il cloruro di benzalconio. È stato largamente utilizzato in passato sino a quando si è dimostrato come fattori ambientali comuni come la durezza delle acque, la presenza di saponi e di detergenti anionici e la presenza di residui di natura proteica, riducano e anche annullino la sua efficacia. In campo umano, dato l’elevato numero di infezioni dovute all’inquinamento del prodotto, i CDC hanno consigliato l’eliminazione di tali so-
luzioni come antisettici per cute e tessuti. I composti quaternari sono ottimi come detergenti, sebbene il loro potere risulti attenuato in presenza di garza e cotone. È documentato che alcuni germi gram negativi possono sopravvivere e moltiplicarsi all’interno di essi. I composti quaternari commercializzati come disinfettanti per uso ospedaliero hanno proprietà fungicide, battericide e virucide contro virus lipofili e non svolgono azione sporicida, tubercolicida o virucida contro virus idrofili. Vengono utilizzati per l’igiene ambientale ordinaria di superfici appartenenti a livello non critico come pavimenti, arredi e pareti.
COMPOSTI FENOLICI I due derivati fenolici più comunemente utilizzati come costituenti dei disinfettanti ospedalieri sono l’orto-fenilfenolo e l’orto-benzil-paraclorofenolo. Oggi le proprietà antimicrobiche di tali composti e di molti altri derivati fenolici sono considerevolmente migliorate rispetto a quelle dei composti chimici originari. I composti fenolici vengono assorbiti dai materiali porosi e i residui sono irritanti per i tessuti. Questa classe di composti viene utilizzata per la decontaminazione dell’ambiente sanitario incluse la varie superfici presenti all’interno di un laboratorio, lo strumentario medico appartenente al livello non critico e le apparecchiature chirurgiche. Non sono raccomandati per lo strumentario appartenente al livello semicritico.
IODOFORI Gli iodofori sono sempre stati utilizzati sia come antisettici che come disinfettanti. Uno iodoforo è costituito dalla combinazione tra iodio ed un carrier solubilizzante; ne risulta un complesso che costituisce una consistente riserva di iodio libero in soluzione acquosa. Lo iodoforo più conosciuto è il povidone-iodio una sostanza costituita da polivinilpirrolidone e iodio che ha le proprietà di non macchiare e di essere relativamente atossico e non irritan-
Tabella 4 - Indicazioni d’uso degli antisettici Principio attivo Iodopovidone acquoso o alcolico Perossido d’idrogeno 3% o 10 vol. Clorexinina gluconato anche in associazione con Cetrimide Derivati del Cloro Comp. ammonio quaternario
Ferite settiche (sporche di essudato)
Ferite asettiche Iniezioni Commento (chirurgiche) (cateteri venosi)
SI
SI
SI
Nota A
Nota A
NO
SI
SI
SI
SI Nota B
SI Nota B
SI Nota B
Meglio confezioni piccole o monodose
Nota A - È usato come detergente, per lavaggi, in quanto ha potere disinfettante debole. La liberazione di ossigeno aiuta la rimozione meccanica di agenti inquinanti. L’ossigeno, a contatto con la ferita, provoca effervescenza determinando il distacco dei tessuti necrotici e di eventuali particelle estranee. Pertanto dopo il suo utilizzo, è opportuno lavare la ferita con soluzione fisiologica sterile, quindi praticare una idonea antisepsi. Nota B - Tali preparati rappresentano la categoria più diffusa, hanno però un basso livello di attività antisettica e soprattutto, una volta aperta la confezione, possono facilmente inquinarsi con colonie batteriche. In queste condizioni non è più garantito il potere disinfettante anche se la data di scadenza riportata sulla confezione non è ancora raggiunta. Quindi si raccomanda di preferire questi prodotti in confezioni piccole (100-200 ml) meglio se associate ad alcool a 70°.
Tabella 5 - Antisepsi con Clorexidina 4% o PVP iodio 7,5-10% per 5 min. Lavaggio sociale Quando? Prima e dopo: uso di servizi igienici, visita ai pazienti, somministrazione di terapie
Lavaggio antisettico Prima e dopo: procedure invasive, contatto con ferite, aver assistito un paziente infetto
Lavaggio preoperatorio Prima di interventi chirurgici
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Disinfezione e antisepsi Focus
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Vademecum dell’antisepsi e disinfezione Descrizione Abbassalingua Apribocca: per chirurgia per diagnostica Area peristomale: in presenza di soluz. di continuo Arredi (stanza di degenza) Artroscopio Aspirazione (sistema di) se riutilizzabile Asta e supporto per fleboclisi Bacinella reniforme situazione-asepsi medicaz. chirurg. Borsa ghiaccio Broncoscopio Calice graduato (liquidi biologici) Camice piombato Camicia vacutainer Campo operatorio
Catetere vescicole Cistoscopio Cute (preparaz. per) biopsia cateterismo venoso e arterioso puntura esplorativa terapia endovenosa terapia sottocut. e intramuscolare
Ferita: chirurgica
traumatica
Fonendoscopio Gastroscopio Guanti di gomma Irrigatore per enteroclisma Laccio emostatico Laparoscopio Laringoscopio: lama manico Mucose: congiuntivali meato urinario
Requisito Preferibile monouso Sterile Sterilizzato e conservato pulito Detersa Antisepsi Detersi Sterile Preferibile monouso Sterilizzato e conservato pulito Detersi Sterile Sterilizzata e conservata pulita Detersa Sterile Disinfettato ad alto livello Deterso Detersa Antisepsi
Concentrazione
Sapone a pH isocutaneo Clorossidante elettrolitico Tensioattivo
5% Vedere istruz. del produttore
Tensioattivo
Vedere istruz. del produttore
Tensioattivo Glutaraldeide Cloroderivati
2% 5%
Tempo
60 min 30-90-min
Tensioattivo Tensioattivo PVP iodio Clorexidina Clorossidante
Vedere istruz. del produttore Vedere istruz. del produttore 5-10% 0,5-4% 5-10%
PVP iodio Clorexidina
5-10% 0,5-4%
1-3 min 1-3 min
Ammonio quat. PVP iodio Clorexidina Clorossidante
0,1-0,3% 5-10% 0,5-1,5% 5-10%
1 min 1 min 1-3 min 1 min
PVP iodio Clorexidina Clorossidante Peross. idrog. Clorossidante PVP iodio Clorexidina Tensioattivo Glutaraldeide Cloroderivati Tensioattivo Tensioattivo
5-10% 0,5-4% 5-10% 3% 5-10% 5-10% 0,5-4% Vedere istruz. del produttore 2% 5-10% Vedere istruz. del produttore Vedere istruz. del produttore
1-3 min 1-3 min 1-3 min 1-3 min 1-3 min 1-3 min 1-3 min
Tensioattivo
Vedere istruz. del produttore
PVP iodio sol. acquosa Clorexidina PVP iodio sol. acquosa Clorexidina PVP iodio sol. acquosa Peross. idrog. Clorexidina collut. PVP iodio collut. Tensioattivo Tensioattivo
5% 0,015-0,05% 7,5-10% 0,015-0,05% 7,5-10% 3% 0,5-1%
Deterso Sterile e conservato pulito
Tensioattivo
Vedere istruz. del produttore
Detersa Disinfettata Sterili e conservate pulite
Tensioattivi Cloroderivati
Vedere istruz. del produttore 5-10%
Deterso Sterile Deterso Sterile Disinfettato Disinfettatao
Tensioattivo
Vedere istruz. del produttore
Tensioattivo
Vedere istruz. del produttore
PVP iodio Cloroderivati
7,5-10% 5-10%
3-5 min
Sterile Sterile Antisepsi (vedi biopsia) (vedi biopsia) (vedi biopsia) Antisepsi
Antisepsi
Detersione e Antisepsi
Deterso Disinfettato ad alto livello Disinfettati Deterso Deterso Sterile Sterile Deterso Antisepsi Antisepsi
genitali
Antisepsi
orali
Antisepsi
Occhiali paraschizzi Oftalmoscopio Otoscopio strumento cono Pavimento - Pareti zona basso rischio zona medio-alto rischio Perette in gomma per lavande auricolari Rasoio elettrico Speculum Stativo per provette Strumentario chirurgico Tappo flacone Termometro
Principio Attivo
Detersi Deterso
30 min 10-30 min
1-3 min 1-3 min 1-3 min 1-3 min 1-3 min 1-3 min 1-3 min
Vedere istruz. del produttore Vedere istruz. del produttore
1 min 10 min
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te. Gli iodofori diluiti svolgono un’azone battericida più rapida rispetto ad una soluzione più concentrata di povidone-iodio. Pertanto per essere attivo da un punto di vista antimicrobico, lo iodoforo deve essere appropriatamente diluito. Lo iodio penetra attraverso la parete cellulare dei microrganismi in tempi rapidi e si ritiene che l’effetto letale derivi dalla distruzione della struttura e dall’inibizione della sintesi degli acidi nucleici e delle proteine. Gli iodofori hanno proprietà battericide, virucide e micobattericide, ma possono richiedere tempi di contatto molto prolungati per distruggere alcuni funghi e spore batteriche. Gli iodofori antisettici non sono adatti come disinfettanti di superfici dure, a causa delle differenze di concentrazione; contengono infatti un livello di iodio libero significativamente inferiore a quello indicato come disinfettante.
ANTISEPSI Antisepsi della cute. È importante ricordare che nel trattamento delle ferite è da evitare l’uso di antibiotici sia sotto forma di pomata sia di polvere in quanto possono favorire fenomeni di sensibilizzazione, allergie e comparsa di microrganismi resistenti. Le polveri inoltre, hanno un’azione occlusiva che impedisce lo scambio gassoso ed ostacolano la guarigione. L’alcool etilico trova impiego come disinfettante se associato a composti di Ammonio quaternario, Clorexidina, Iodopovidone, ad una concentrazione compresa tra 60-70%. I disinfettanti su base alcolica non vanno utilizzati con elettrobisturi (Tab. 4).
IL LAVAGGIO DELLE MANI Si possono distinguere tre tipi di lavaggio delle mani: 1. lavaggio sociale: con acqua e sapone liquido erogato da un distributore azionato a gomito; con questo lavaggio si allontanano i microrganismi occasionalmente presenti. Detergere con tensioattivo secondo istruzioni del produttore. 2. lavaggio antisettico: è un lavaggio effettuato con antisettico-detergente che assicura una marcata riduzione della flora batterica, sia dei microrganismi residenti che transitori. Antisepsi con Clorexidina 4% o PVP iodio 7,5-10% per 2-3 min. 3. lavaggio preoperatorio: assicura la riduzione quasi totale della flora microbica. La tecnica di questo lavaggio prevede un’accurata detersione della cute, passando e ripassando con cura le unghie, ogni singolo dito e relativo spazio interdigitale, la mano e l’avambraccio, sia dal lato dorsale che da quello palmare. (Vedi Tab. 5.)
GESTIONE RIFIUTI Questo capitolo richiederebbe di per sé una piccola trattazione; ci si limiterà perciò a fornire alcune considerazioni utili con riferimenti di ordine normativo. È ragionevole pensare che per i rifiuti liquidi disinfettanti e detergenti contenenti sostanze tossiche sia predominante il rischio chimico rispetto a quello infettivo (d’altro canto si presume che i disinfettanti agiscano nei confronti dei vari patogeni!). Sono quindi classificabili come rifiuti sanitari pericolosi non a rischio infettivo e il relativo codice CER è 180205. Se le sostanze chimiche in essi contenute non sono tossiche allora assumono lo status di Rifiuti sanitari non pericolosi ma non assimilati agli urbani ed il codice CER 180206. Questo è quanto previsto dalla normativa statale. Si consiglia in ogni caso di accertarsi se esistono norme locali che potrebbero disporre diversamente. Queste informazioni potranno essere acquisite o dall’autorità sanitaria delegata in ambito locale (Sindaco) o dalla ditta incaricata dello smaltimento. ■
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Nuovi standard di razza che preservino la salute dei cani Il Kennel Club inglese chiede sistemi di allevamento che pongano al centro la salute anziché l’estetica degli animali
di MARIA GRAZIA MONZEGLIO
il Pechinese la prima razza canina oggetto della revisione degli standard di razza lanciata dal Kennel Club inglese nel tentativo di introdurre sistemi di allevamento che salvaguardino la salute dei cani da compagnia e da concorso. Il Pechinese viene allevato da 100 anni perché abbia un muso piatto ma, afferma il Kennel Club, questa caratteristica di razza non è più accettabile perché causa problemi respiratori. Il nuovo piano prevede invece che il muso del cane sia definito. Occorreranno da tre a cinque anni prima che la nuova generazione di Pechinesi esprima il muso pronunciato che era comune nel XIX secolo. La revisione completa di tutte le razze canine allevate in UK è stata lanciata dal Kennel club lo scorso ottobre, con l’obiettivo di ottenere benefici sanitari per molte razze. Il piano sanitario riguarderà tutte le 209 razze canine allevate e beneficerà del vasto lavoro di ricerca effettuato nel corso di 40 anni dal Kennel Club insieme a riconosciute strutture veterinarie. Tutto ciò significa soprattutto una modificazione degli standard di razza che garantisca che nessun cane sia allevato per ottenere caratteristiche che possono impedirgli di vedere, camminare e respirare liberamente. I giudici di concorso saranno istruiti sui nuovi standard di razza affinché vengano premiati solo i cani più sani. I piani sanitari di razza, che saranno completati nel corso dell’anno, incorporeranno anche i risultati di un’approfondita analisi in atto dello stato di salute e della diversità genetica delle diverse razze canine, ricavati dal più ampio studio al mondo sullo stato di salute dei cani di razza, condotto in UK da Animal Health Trust e BSAVA nel 2004 (Purebred Dog Health Survey for all breeds). Ciò garantirà che allevatori e clienti siano a conoscenza
È
dei test sanitari che dovrebbero essere effettuati per ciascuna razza. Il Kennel Club ha inoltre chiesto al governo inglese di rendere obbligatorio nel paese lo schema degli allevatori accreditati (Accredited Breeder Scheme), il meccanismo di controllo di qualità del processo di registrazione. Gli allevatori che non confermeranno ufficialmente la loro volontà di seguire gli standard sanitari disposti dal Kennel Club non saranno in grado di produrre e vendere cuccioli legalmente. Inoltre, ai club di razza sarà richiesto di adottare il nuovo codice etico del Kennel Club per garantire che le loro pratiche
siano in linea con la politica del club che pone al centro la salute e il benessere dei cani. Le nuove regole che riguardano 209 razze canine dovranno essere applicate entro la fine dell’anno e saranno utilizzate nel prossimo Crufts, il maggiore dog show al mondo, organizzato dal Kennel Club. L’impegno del Kennel Club inglese nasce da un documentario della BBC di agosto che descriveva le patologie da cui comunemente sono affetti i cani con pedigree e che comunque sfilano e vincono premi alle mostre canine. Secondo il veterinario a capo della RSPCA (Royal Society for the Prevention of Cruelty to
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Animals), Mark Evans, intervistato dalla BBC, allevare cani per gli show è errato. “Il benessere e la qualità di vita di molti cani con pedigree sono seriamente compromessi da pratiche di allevamento volte all’aspetto estetico e dettate principalmente dalle regole e necessità delle mostre canine e della registrazione dei cani con pedigree”. Nell’intervista, Evans non ha esitato a definire i dog show delle “parate di mutanti”. Questi cani soffrono di malattie genetiche a seguito di anni di incroci tra consanguinei. Manifestano inoltre problemi di salute acuti perché nell’allevamento dei cani da show si enfatizza l’estetica a discapito della salute. Così sfilano Cavalier King Charles spaniel affetti da siringomielia, boxer epilettici, carlini con difficoltà respiratorie e Bulldog con problemi riproduttivi. Ricercatori dell’Imperial College di Londra hanno trovato che in UK i Carlini sono talmente incrociati che, benché siano circa 10.000, costituiscono l’equivalente di 50 individui distinti, divenendo più geneticamente compromessi del Panda gigante. ■
Codice per i proprietari (UK): gli aspetti sanitari Il documento del Defra indica le regole per vaccinazioni, antiparassitari, sterilizzazione e malattie terilizzazione, vaccinazioni, controllo dei parassiti, protezione dai rischi ambientali e igiene dentale. Sono questi i principali aspetti relativi a salute e benessere del cane, di cui il proprietario è invitato a occuparsi responsabilmente, indicati nel Codice di comportamento per i proprietari prodotto dal Defra (Department for Environment, Food and Rural Affairs) inglese. Il documento contiene le indicazioni che i proprietari devono seguire per essere coerenti con le regole stabilite dall’Animal Welfare Act, adottato nel Regno Unito nel 2006. Gli altri due Codici realizzati riguardano rispettivamente il gatto e il cavallo. Il Defra ha avviato una consultazione pubblica sui Codici. Il Codice che riguarda il cane è suddiviso in cinque sezioni, dedicate ad ambiente, dieta, comportamento, compagnia e salute & benessere. In quest’ultima sezione si indica come il cane deve essere protetto da dolore, sofferenza, lesioni e malattie. Il veterinario viene indicato come la migliore figura in grado di fornire consigli circa le cure sanitarie abituali, come sterilizzazione, vaccinazioni, controllo dei parassiti esterni e interni e qualsiasi eventuale problema di salute dell’animale. In qualità di persona responsabile del benes-
prostatiche, prevenzione di alcuni disordini comportamentali come l’aggressività (maschi). In caso desideri far riprodurre il proprio cane, il proprietario deve provvedere a uno screening sanitario dell’animale per evitare la trasmissione di difetti ereditari. (Code of practice for the welfare of dogs- Defra, 2008) (M.G.M.). ■
S
CITOLOGIA DEL BALF: CONFRONTO TRA CYTOSPIN E STRISCIO no studio ha indagato le differenze di interpretazione citologica del fluido di lavaggio broncoalveolare (BALF) dopo cytospin (CP) oppure striscio manuale di una preparazione di pellet cellulari (MSP), in cani e gatti di proprietà con malattia infiammatoria o infettiva delle vie respiratorie inferiori. Si esaminava inoltre il BALF di gatti sani. Con la MSP si osservava più spesso lisi cellulare e la distribuzione cellulare era più eterogenea nel vetrino. Considerando insieme i campioni di animali sani e ammalati, si osservava una percentuale di neutrofili significativamente maggiore nei vetrini CP rispetto ai vetrini MSP. Le preparazioni mediante cytospin erano considerate di miglior qualità in tutti i confronti individuali. Queste ultime sono quindi consigliabili, concludono gli autori, nella valutazione dei BALF con bassa conta cellulare totale. Quando si valutano soltanto le preparazioni MSP di deve tenere in considerazione che la conta differenziale dei neutrofili può essere sottostimata rispetto alle conte effettuate dopo CP. “Comparison of Bronchoalveolar Lavage Cytospins and Smears in Dogs and Cats” Sandrine Dehard, Frederique Bernaerts, Dominique Peeters, Johann Detilleux, Kathleen McEntee, Michael J. Day, and Cecile Clercx. J Am Anim Hosp Assoc 2008; 44 285-294. (M.G.M.)
U sere del cane, il proprietario deve occuparsi della prevenzione delle malattie (vaccinazioni), della prevenzione dei parassiti (trattamenti regolari contro ecto/endoparassiti, sulla base delle indicazioni personalizzate del veterinario), della predisposizione di un ambiente che riduca i rischi di lesioni e malattie, di agire prontamente in caso di malattia o comportamento anomalo e infine dell’igiene dentale del proprio animale. Il codice riporta inoltre un elenco non esaustivo dei possibili segni di malattia che devono indurre il proprietario a consultare il veterinario. Tra questi, malessere e diarrea, significative modificazioni ponderali nel breve periodo, disappetenza, adipsia/polidipsia, mancanza di energia, tumefazioni inusuali, problemi cutanei, tosse, sanguinamenti, segni di algia. Circa la sterilizzazione, oltre alla prevenzione di nascite indesiderate, il Codice ricorda i possibili effetti positivi sulla salute, quali prevenzione della piometra, riduzione del rischio di tumori mammari e testicolari e di patologie
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Salute e alimenti Info Regioni
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Puglia, varati nuovi limiti di emissione diossina È la prima regione ad adottare criteri UE approvati nel 2004. Nuovi tetti più bassi di quelli nazionali. Verifiche nella catena alimentare
“
lla luce delle lacune della legislazione statale e dell’esigenza di dare attuazione ai principi comunitari in materia”, la Regione Puglia ha varato l’11 novembre il Ddl “Norma a tutela della Salute e dell’Ambiente: Limiti alle emissioni in atmosfera di policlorodibenzodiossina, policlorodibenzofuorani ed altre sostanze”. La Giunta proporrà al Consiglio Regionale il provvedimento, mentre il Presidente Nichi Vendola (nella foto) chiede al governo che si concluda rapidamente l’accordo sulla politica integrale del sito inquinato di interesse nazionale di Taranto, sul modello di Brindisi: “È possibile - ha dichiarato - che il governo nazionale, e il governo regionale, il governo della provincia e della città, indipendentemente dai colori politici, possano stringere la mano su un patto di salvezza ambientale della città di Taranto’’. La Regione ha avviato dal mese di aprile 2008 una campagna di misurazione della diossina su matrici prelevate in un’area con un raggio di circa 10 km dalla zona industriale e sono state effettuate analisi su campioni di latte prelevati in aziende zootecniche e di queste 53 sono risultate conformi e 31 no. Sono stati controllati 16 allevamenti ovi-caprini, 7 dei quali sono risultati non conformi e posti sotto sequestro sanitario. Per questi l’Assessorato Regionale alle Politiche della Salute ha predisposto un piano che comporta l’abbattimento di circa 1700 capi (comprese le nascite) che utilizzavano il pascolo non controllato a ridosso dello stabilimento dell’ILVA. Il monitoraggio, tutt’ora in corso, interessa un’area con un raggio di azione di circa 15 chilometri. Risultano invece conformi ai limiti di legge i campionamenti effettuati sulle altre matrici alimentari di origine animale- e non -come prodotti della pesca, i molluschi bivalvi, olio di oliva, frutta e ortaggi. Il ddl si compone di un articolo unico che
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precisa i valori limite di emissione nell’atmosfera di policlorodibenzodiossine e policlorodibenzofurani e prescrive un piano per il campionamento in continuo delle emissioni assegnando all’Arpa il compito di validazione. Il disegno di legge adotta in pratica i criteri contenuti nel ‘Protocollo di Aarhus’, approvato dal consiglio dell’Ue nel 2004 e recepito da 16 paesi dell’Unione ma non dall’Italia. I nuovi limiti in Puglia per gli impianti in esercizio sono 2,5 nanogrammi a metro cubo di policlorodibenzodiossina e policlorodibenzofurani dal prossimo mese di aprile fino ad arrivare a 0,4 dal 31 dicembre del 2010. I limiti previsti dalla legge nazionale sono attualmente di 10 nanogrammi a metro cubo. A febbraio del 2008 l’Ilva emetteva dai 4,4 agli 8,1 nanogrammi. L’Arpa della Puglia diretta dal prof. Giorgio Assennato avrà il compito di controllare i limiti di emissione: se non saranno rispettati, il gestore avrà 60 giorni di tempo per adeguarsi; in caso contrario la Regione potrà decidere di sospendere l’attività dell’impianto. ■
RIORDINO DELL’IZS DI PUGLIA A BASILICATA approdato al Consiglio Regionale della Puglia, il disegno di legge per il Riordino dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Regione Puglia e Basilicata. In 26 articoli si indicano le finalità del provvedimento e le disposizioni generali di una riforma che dovrà essere varata con l’approvazione di entrambe le Regioni. L’attività dell’Istituto è sottoposta agli indirizzi programmatici definiti d’intesa dalla Regione Puglia e dalla Regione Basilicata ed è esercitata in raccordo con i Dipartimenti di Prevenzione delle Aziende Sanitarie, con l’ARPA e con le altre istituzioni e Aziende di sviluppo e ricerca in materia zootecnica, eventualmente operanti nel rispettivo territorio regionale. Il disegno di legge disciplina i compiti dell’Istituto, che si realizzano in attività di ricerca scientifica e sperimentale veterinaria, di accertamento dello stato di salute degli animali e dei prodotti di origine animale. Viene regolata anche l’attività produttiva-commerciale dell’Istituto, sulla base delle necessità individuate dal Ministero della Salute e dalle due Regioni, e sono definite le prestazioni rese nell’interesse di terzi, mediante consulenze, convenzioni ed altro, le cui tariffe sono definite d’intesa tra le due Regioni, in base a criteri stabiliti dal Ministero della Salute. Il disegno di legge disciplina l’organizzazione e il funzionamento dell’Istituto e dei suoi organi di governo e di controllo: il Consiglio di Amministrazione, il Direttore Generale e il Collegio dei Revisori. La Basilicata ha già dato il via libera al riordino a febbraio di quest’anno e, se il Consiglio regionale della Puglia non apporterà modifiche, il provvedimento sarà definitivo.
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22 Info Regioni Benessere animale
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Benessere animale in allevamento, la Lombardia approva le linee guida n ottemperanza alle disposizioni del Reg. CE n.882/2004, la Regione Lombardia ha approvato con Decreto della Direzione Generale della Sanità n. 12675 del 7 novembre scorso, le linee guida in materia di benessere animale negli allevamenti. Suddivise in quattro capitoli le linee guida trattano nello specifico il benessere animale nell’allevamento del vitello, del suino, del coniglio e delle galline ovaiole analizzando di ciascuno i
I
riferimenti normativi, i requisiti strutturali, i requisiti procedurali ed i requisiti funzionali. La finalità del documento è rappresentata dalla omogenea applicazione su tutto il territorio regionale della vigente normativa in materia. Tra le finalità, in particolare durante l’applicazione delle nuove normative, si legge nel documento, deve essere annoverato il ruolo del medico veterinario che, con spirito di Servizio, funge da supporto tecnico all’allevatore nella gestione di tali cambiamenti. Il decreto è dispo-
nibile on line sul sito web del DG Sanità.
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BTV, VACCINO SPENTO CONTRO SIEROTIPO 1 PRESTO IN SARDEGNA ’Assessore regionale Nerina Dirindin si è incontrato il 12 novembre scorso con i vertici regionali della Coldiretti per trovare una soluzione alle difficoltà degli allevatori sardi legati alla vaccinazione per la lingua blu. Durante l’incontro si è discusso delle problematiche legate alla movimentazione dei bovini e alle vaccinazioni contro la lingua blu: il direttore regionale dell'associazione, Luca Saba, ha illustrato i problemi che gli allevatori incontrano nel trasferimento del bestiame e chiesto tempi certi sulle vaccinazioni. L'assessore Dirindin ha parlato delle iniziative portate avanti dall'assessorato negli ultimi anni per i programmi vaccinali. Il vaccino spento per il sierotipo 1 (il cui utilizzo consente la movimentazione dei bovini in ogni periodo dell'anno) non era sinora disponibile. “Grazie alla collaborazione tra associazioni, Ministero e Regione - ha spiegato l'assessore - abbiamo sperimentato con ottimi risultati quello vivo attenuato. Ora il vaccino spento, da noi richiesto un anno fa, è disponibile e dal Ministero ci hanno assicurato che verrà inviato in Sardegna in quantità e tempi compatibili con le esigenze degli allevatori". L'assessore, inoltre, ha informato che - in collaborazione con l'assessorato all'Agricoltura - si sta lavorando alla realizzazione di alcune stalle di quarantena, da utilizzare in alternativa alla profilassi vaccinale al fine di consentire la movimentazione dei bovini. In chiusura è stato concordato un incontro con gli allevatori della Gallura - la zona più colpita dalle limitazioni alla movimentazione - fissato per sabato 29 novembre, a Tempio. Il direttore della Coldiretti sarda ha espresso soddisfazione, sottolineando la proficua disponibilità dell'assessore, che ha consentito di avviare a soluzione un problema che condiziona migliaia di aziende agricole.
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CANI IMPORTATI CON DOCUMENTI FALSI, SEQUESTRO NAS ani di razza importati dall'Ungheria con passaporti falsi e che non avevano eseguito il regolare ciclo di vaccinazione. È la truffa scoperta dal Nucleo investigativo di polizia ambientale e forestale di Brescia del Corpo forestale dello Stato, che ha eseguito perquisizioni e sequestri in tre allevamenti di Brescia e Padova e presso tre proprietari di animali di Verona e Milano che sarebbero stati truffati. L'operazione è stata eseguita da 21 agenti dei comandi della Lombardia. Gli animali avevano un’età inferiore a quella riportata nel passaporto e quindi non avevano concluso il ciclo di vaccinazioni previsto dalla legge. I tre proprietari degli allevamenti sono indagati per i reati di falsità ideologica, frode in commercio e utilizzo di documenti falsi. Ipotizzato anche il pericolo di diffusione di malattia infettiva. (ANSA)
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SCIVAC Dalle Associazioni
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Società specialistiche, i programmi del 2009 ma volta, di presentarvi la programmazione scientifica completa delle società per l’anno 2009. Viene fornita in tale modo con larghissimo anticipo la possibilità di conoscere date, programmi, titoli delle relazioni ed i nominativi dei relatori incaricati per i singoli eventi. Riteniamo che tutto ciò sia indispensabile non solo per la vostra programmazione per l’anno futuro, ma che possa anche servire come preciso orientamento al fine di potersi
a SCIVAC ha inviato a tutti i soci il libretto delle società specialistiche che quest’anno ha una caratteristica peculiare, a differenza di quello degli anni precedenti, è riportata tutta la programmazione completa degli incontri del prossimo anno. Ad annunciarlo è Alberto Crotti, Responsabile del Coordinamento delle Società specialistiche SCIVAC nella lettera di presentazione del libretto. “Grazie allo sforzo organizzativo della segreteria centrale coordinato con l’importante lavoro svolto dai Consigli direttivi - scrive Crotti - abbiamo l’opportunità, per la pri-
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SCIVAC 2009 llegato a questo numero di Professione Veterinaria, i soci SCIVAC riceveranno la “versione light” del libretto SCIVAC. Il programma completo dell’attività della Società per l’anno 2009 è stato invece allegato al numero 5 di Veterinaria ed è inoltre scaricabile on line sul sito www.scivac.it. Nel 2009 la SCIVAC festeggerà i 25 anni dalla sua fondazione. “Certamente le va riconosciuto un ruolo essenziale nella trasformazione e nell’evoluzione della veterinaria italiana per animali da compagnia”, scrive la Presidente Dea Bonello nella lettera di presentazione del programma 2009. “25 anni fa questo settore era ancora all’inizio nel nostro paese, e dipendevamo per la nostra crescita culturale e per il nostro aggiornamento quasi totalmente dai relatori stranieri che ci portavano le loro esperienze. Oggi non abbiamo più nulla da invidiare ad altri, e sono sempre più numerosi i colleghi italiani docenti nelle più prestigiose Università internazionali, nei College Europei ed Americani e nei consigli delle associazioni europee o mondiali”. I festeggiamenti per i 25 anni di SCIVAC saranno celebrati a Rimini nell’ambito del Congresso Internazionale, che oltre a prevedere un programma di altissimo livello scientifico proporrà anche numerosi momenti sociali.
A
creare un personale percorso di aggiornamento attraverso tappe che ciascuno di noi ritiene a lui più congeniali attraverso la frequentazione delle attività delle differenti società.” “Vorrei che la vostra attenzione - sottolinea Crotti - si soffermasse, durante la lettura, su alcuni aspetti dei programmi che vengono offerti. Innanzi tutto si è cercato, nel limite del possibile, di evitare il sovrapporsi di più iniziative nella stessa data, osservazione
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che spesso nel passato ci è stata mossa ma che, dato il numero molteplice degli incontri che SCIVAC propone, in alcuni casi risulta impossibile da rispettare. Un’altra caratteristica che mi preme sottolineare è l’assoluta valenza dei relatori proposti. Alcuni di essi, per scelte precise di alcune Società, provengono dalla medicina umana con l’intento di enfatizzare in tal modo gli aspetti e l’importanza della medicina comparata. Sono presenti inoltre numerosi colleghi di provenienza estera allo scopo di poter fruire di esperienze e conoscenze proprie di altre nazioni”. “Alcune giornate delle società scientifiche - conclude Crotti - sono state inoltre aperte a più società in modo del tutto gratuito, e alcune iniziative vengono offerte a quote agevolate per i soci”. ■
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24 Riflessioni Classifica dei SSN
VETERINARIA 41 | 2008
30 anni per arrivare al 16° posto Il nostro sistema sanitario giudicato insufficiente dall'EHCI di ANTONIO MANFREDI vrete avuto modo, anche in questi giorni, di leggere le diverse dichiarazioni sul numero di parecipanti agli scioperi di categoria o di presenti alle manifestazioni politiche o sindacali. Treni: secondo i sindacati hanno aderito allo sciopero l'80%, secondo la direzione delle Ferrovie solo il 20%. Manifestazione
A
contro il Ministro Gelmini: le associazioni studentesche hanno dichiarato 500mila presenti, la questura 50mila. Mi vorranno perdonare quanti la pensano diversamente ma l'esempio mi è utile per affrontare l'argomento di cui volevo parlare. In questi giorni a Bruxelles è stato presentato l'indice dei consumatori Euro Health Consumer Index (EHCI), edizione 2008 del sondaggio annuale sulla sanità europea. Dal sondaggio risulta che l'Italia su 31 paesi è risultata al 16° posto e quindi subito sotto la
metà della classifica. Un risultato decisamente mediocre, se non bruttino. Trasformato in voto potrebbe essere un 5 e mezzo o forse un 5/6 di incoraggiamento. Se pensiamo che quest'anno celebriamo i 30 anni di Servizio Sanitario Nazionale non mi sembra che ci sia molto da festeggiare. In trent’anni anche lo studente più zuccone dopo aver ripetuto qualche anno, con un po' di lezioni private e qualche pietoso aiuto, riesce a superare, sia pure con una sufficienza risicata, gli esami di "maturità"; il nostro SSN non ci è ancora ar-
rivato. Possiamo consolarci pensando che siamo più o meno al livello della Spagna e della Grecia, paesi che però hanno avuto uno sviluppo economico solo negli ultimi anni, ma pensate che siamo peggio di paesi dell'Europa dell'Est, come Ungheria o Estonia, che per molti anni hanno vissuto condizioni di difficoltà ed arretratezza economica. I Paesi Bassi sono in testa alla classifica con 839 punti su un massimo teorico di 1000. Seconda classificata la Danimarca, e poi l'Austria ed a seguire Lussemburgo e Svezia. I migliori sono sempre più o meno gli stessi. L'Euro Health Consumer Index è suddiviso in sei aree: Diritti e informazione dei pazienti, Sanità, Tempi di attesa per il trattamento, Risultati, Gamma ed ambito dei servizi forniti e Farmaci. L'Index è un dato piuttosto attendibile essendo il prodotto di statistiche pubbliche e ricerche indipendenti ed è realizzato dall'Organizzazione di analisi e informazione Health Consumer Powerhouse. Nelle sei categorie l'Italia non esprime sempre gli stessi valori, in alcune si posiziona meglio in altre decisamente peggio. "Abbiamo osservato alcuni miglioramenti per quanto riguarda l'accesso ed i tempi di attesa, che indicano una volta tanto una positiva controtendenza dell'Italia" si legge in una nota del Dr. Arne Bjornberg, Direttore della ricerca dell'Euro Health Consumer Index, "ciononostante in linea generale il sistema sanitario italiano" continua il Direttore "è mediocre e deve migliorare in tutte e sei le categorie". Anche in Italia i commenti delle istituzioni sono stati piuttosto critici. "La sanità italiana ha urgente bisogno di una modernizzazione: non è un caso se il nostro paese si colloca al sedicesimo posto tra i sistemi sanitari europei, dietro a paesi come Estonia e Ungheria". Così Ignazio Marino, Presidente della Commissione di inchiesta sul servizio Sanitario Nazionale, ha commentato i dati proseguendo: “A tal fine ho presentato un disegno di legge che mira all'introduzione di un'agenzia di valutazione super partes, così come esiste in molti altri paesi moderni, dagli Stati Uniti alla Gran Bretagna, poiché il Sistema Sanitario Italiano ha bisogno dell'introduzione immediata di criteri di valutazione e verifica basati su indicatori scientifici, che ci aiutino a premiare il merito e ad eliminare sprechi ed inefficienze. I dati parlano chiaro". Mi sembra che da questi interventi venga fuori una situazione abbastanza critica e che ha bisogno di un urgente intervento di trasformazione. Non dimentichiamo che nel SSN abbiamo anche tutta la veterinaria pubblica per la quale ho sempre sostenuto, riprendendo le parole del Sen. Marino: “La necessità dell'introduzione immediata di criteri di valutazione e verifica che ci aiutino a premiare il merito e ad eliminare sprechi". Credo che sia molto importante questo passaggio perché significherebbe finalmente riconoscere a tanti veterinari pubblici la loro professionalità andando a colpire invece quei pochi che con il loro comportamento rovinano l'immagine di tutta la categoria. E quando si parla di sprechi o iniziative veramente inaccettabili, permettetimi di ricordare ancora una volta come esempi: il "Frullone" a Napoli ed il regolamento sull'intramoenia veterinaria emanato dalla Regione Lombardia. Di fronte ai dati dell'Index, che sono quelli che avete potuto leggere, molti esponenti e rappresentanti sindacali del settore sanitario pubblico hanno espresso giudizi positivi sui miglioramenti ottenuti (dopo 30 anni!) dal SSN. O si accontentano veramente di molto poco o non si rendono più conto della realtà delle cose. Certamente il nostro paese ha bisogno di profondi cambiamenti. ■
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Lettere al Direttore
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VETERINARIA 41 | 2008
Ricca no, ma con un lavoro dignitoso ono una collega laureata nel 2002 a Milano, dopo 5 anni di terribili viaggi in treno e pranzi all'addiaccio. Nel corso degli studi ho cambiato più volte opinione riguardo il mio futuro: ho scartato l'idea di lavorare nel pubblico (per mancanza di concorsi), di occuparmi di buiatria (per la fatica fisica) e di diventare ispettore degli alimenti (per mancanza di passione). Ho lavorato all'estero (in Africa) per conto dell'Università su due progetti: uno riguardante il monitoraggio sanitario di zebù, l'altro la popolazione selvatica della savana. Purtroppo in questo campo non ho avuto l'opportunità di avere un lavoro retribuito. Nel frattempo sono passati gli anni ed è sorto il desiderio di creare famiglia: ho capito che avrei dovuto scegliere un lavoro più sedentario. Così, come molti neolaureati, mi sono gettata nel campo degli animali d'affezione. Ero disposta a sacrifici, a lavorare di notte, a non essere pagata pur d'imparare tecniche chirurgiche e scoprire casi interessanti ogni giorno. La cosiddetta "gavetta" non mi ha mai spaventato perché sia mio padre che mio suocero (medici umani) mi avevano lungamente istruito a riguardo: loro per anni hanno lavorato di notte e di giorno per cifre ridicole, pur di acquisire e-
S
sperienza e sfamare famiglia. Ricordo che da bambina non sono mai andata in vacanza perché i guadagni di mio padre erano sufficienti giusto per la vita quotidiana. Mio suocero nella sua carriera è stato capace di mancare da casa giorni e giorni unendo turni di pronto soccorso a sedute di sala operatoria. Ora entrambi sono stimati medici, uno gastroenterologo, l'altro ortopedico, ma nessuno ha regalato loro nulla: la specialità l'hanno preparata con sudore nelle poche ore libere dal lavoro. Anch'io ho lavorato giorno e notte alla costruzione della professione che ho scelto, ho visitato e operato in strutture altrui fino a venti giorni prima di partorire mio figlio e ho ripreso dopo solo un mese di riposo. L'anno scorso, dopo tanti sacrifici, sono riuscita ad aprire una mia struttura, con l'aiuto di un socio: so che non diventerò ricca, ma ho un lavoro dignitoso frutto degli studi, dell'impegno e dell'esperienza accumulata presso pronto soccorsi e ambulatori altrui. Ora i miei orari sono più umani (urgenze a parte) e posso giocare con mio figlio senza addormentarmi dalla stanchezza. Credo che per poter concludere qualcosa di questi tempi ci voglia una buona dose di coraggio e molta costanza. Chiara Zanoni P.S. Ho cercato qualcuno che collaborasse per sostituzioni, visite e chirurgia: sembra che nessuno sia interessato perché la struttura è trop-
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po piccola o perché non si sente pronto a lavorare da solo... sigh! Pubblichiamo con piacere la lettera della collega perché raramente ci capita di ricevere interventi che esprimano una storia professionale di grande impegno e fatica, con così estrema serenità ed anche soddisfazione per i traguardi raggiunti. Badate bene che la collega non è diventata la titolare della megaclinica, non ha pubblicato articoli sulle riviste più famose, non è la specialista rinomata, ma semplicemente, come la maggior parte di noi, svolge la sua attività di medico veterinario con passione e professionalità. Il suo lavoro non la renderà mai ricca, prospettiva che vale per quasi tutti noi, ma le permette comunque di vivere dignitosamente trovando anche il tempo da dedicare alla famiglia. A questo traguardo è arrivata dopo anni che lei stessa ricorda come estremamente pesanti e difficili, ma che giudica anche come logico iter professionale per diventare veramente "Medico Veterinario", perché tutti noi sappiamo bene che l'Università non basta per essere in grado di svolgere seriamente la nostra attività professionale. Ringraziamo la collega per questa testimonianza di vita che purtroppo, oggi, molti giovani sembrano voler rifiutare. Situazione che lei stessa evidenzia dicendo di non riuscire a trovare colleghi che vadano a darle una mano, ache per fare esperienza professionale. Situazione che anche noi più volte abbbiamo segnalato evidenziando una condizione occupazionale critica, ma anche
“I prodotti del territorio sono i soli che possono garantire la sicurezza, la qualità ed essere economicamente sostenibili, perché subiscono meno trasformazioni”. Francesca Martini, Sottosegretario alla Salute
molti spazi di lavoro che restano scoperti e portano a volte strutture, anche ben avviate ed economicamente solide, alla chiusura per mancanza di collaboratori. Nessuno oggi vuole trasferirsi e sono sempre pochi quelli disposti a lavorare nei turni notturni o nei giorni festivi. In futuro la veterinaria continuerà ad avere bisogno, su tutto il teritorio nazionale, di tante realtà come quella che esprime la nostra collega, anche se non vi è dubbio che in Italia il numero delle cliniche dovrà comunque ridursi per essere in grado di affrontare l'evoluzione professionale, normativa ed imprenditoriale che il settore incomincia ad esprimere. Carlo Scotti
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PROSSIMI AGGIORNAMENTI SCIENTIFICI SCIVAC Per informazioni: Segreteria SCIVAC - Paola Gambarotti - Tel. 0372/403508 - Fax 0372/403512 - E-mail: info@scivac.it - www.scivac.it
CORSI PRATICI MEDICINA FELINA - II PARTE
CITOLOGIA 1
Cremona, 23/25 Aprile 2009 Centro Studi SCIVAC
Cremona, 18/20 Giugno 2009 Centro Studi SCIVAC
ECM: In fase di accreditamento
ECM: In fase di accreditamento
DIRETTORE Stefano Bo, Med Vet, Torino
TERAPIA IN DERMATOLOGIA DEL CANE E DEL GATTO: APPRENDIMENTO BASATO SUL PROBLEMA Cremona, 16/18 Aprile 2009 Centro Studi SCIVAC
RELATORI Marco Bernardini, Med Vet, Dipl ECVN, Padova Stefano Bo, Med Vet, Torino Sarah Caney, BVSc, PhD, Dipl SAM (Feline), MRCVS, RCVS Spec in Feline, Emsworth (UK) Danielle Gunn-Moore, BSc, BVM&S, PhD, ILTM, MACVSc, MRCVS, Edinburgh (UK) Laura Marconato, Med Vet, Napoli Saverio Paltrinieri, Med Vet, Dipl ECVCP, Milano
DIRETTORE Davide De Lorenzi, Med Vet, SCMPA, Dipl ECVCP, Padova
CHIRURGIA E TRAUMATOLOGIA DELLE ESTREMITÀ DISTALI DEGLI ARTI Cremona, 13/16 Maggio 2009 Centro Studi SCIVAC ECM: In fase di accreditamento
ISCRIZIONE Partecipazione a numero chiuso (36)
DIRETTORE Alessandro Piras, Med Vet, Spec in Chirurgia Vet, MRCVS, Newry (Irlanda)
QUOTE Soci SCIVAC: € 650,00 + IVA 20% Non soci: € 800,00 + IVA 20%
RELATORI Silvia Colombo, Med Vet, Dipl ECVD, Milano Alessandra Fondati, Med Vet, Dipl ECVD, PhD, Roma Laura Ordeix, Med Vet, Dipl ECVD, Barcellona (E) Fabia Scarampella, Med Vet, Dipl ECVD, MSc, Milano
RELATORI ED ISTRUTTORI Brian S. Beale, DVM, Dipl ACVS, Texas (USA) Jon F. Dee, DVM, MS, Dipl ACVS, Florida (USA) Antonio Ferretti, Med Vet, Dipl ECVS, Legnano (MI) Kenneth J. Johnson, DVM, MVSc, PhD, FACVSc, Dipl ACVS, Dipl ECVS, Ohio (USA) Massimo Petazzoni, Med Vet, Milano Alessandro Piras, Med Vet, Spec in Chirurgia Vet, MRCVS, Newry (Irlanda) Rico Vannini, Dr Med Vet, Dipl ECVS, Regensdorf (CH)
ISCRIZIONE Partecipazione a numero chiuso (36)
ISCRIZIONE Partecipazione a numero chiuso (30)
QUOTE Soci SCIVAC: € 650,00 + IVA 20% Non soci: € 800,00 + IVA 20%
QUOTE Soci SCIVAC: € 1.150,00 + IVA 20% Non soci: € 1.300,00 + IVA 20%
ECM: In fase di accreditamento DIRETTORE Laura Ordeix, Med Vet, Dipl ECVD, Barcellona (E)
RELATORI Walter Bertazzolo, Med vet, Dipl ECVCP, Pavia Ugo Federico Bonfanti, Med Vet, PhD, Dipl ECVCP, Milano Enrico Bottero, Med Vet, Cuneo Mario Caniatti, Med Vet, Dipl ECVP, Milano Davide De Lorenzi, Med Vet, SCMPA, Dipl ECVCP, Padova ISCRIZIONE Partecipazione a numero chiuso (36) QUOTE Soci SCIVAC: € 550,00 + IVA 20% Non soci: € 700,00 + IVA 20%
26 Calendario attività Dal 29 novembre al 1 febbraio Per visualizzare i programmi degli eventi di tutte le società clicca su www.evsrl.it/eventi Edizioni Veterinarie E.V. srl
29 NOV 29 NOV 30 NOV 30 NOV 30 NOV 30 NOV
SEMINARIO SIVE IN COLLABORAZIONE CON AIVEMP INCONTRO REGIONALE SIVAR SICILIA IN COLLABORAZIONE CON L’ORDINE DEI MEDICI VETERINARI DI RAGUSA INCONTRO REGIONALE SCIVAC LIGURIA INCONTRO REGIONALE SCIVAC SICILIA
INCONTRO REGIONALE SCIVAC CAMPANIA IN COLLABORAZIONE CON ORDINE DEI MEDICI VETERINARI DI NAPOLI INCONTRO REGIONALE SCIVAC LOMBARDIA
1 - 2 DIC
CORSO SCIVAC Attenzione: Iscrizioni chiuse per esaurimento posti.
3 - 5 DIC
ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC Attenzione: Iscrizioni chiuse per esaurimento posti.
3 - 5 DIC
CORSO AIVEMP IN COLLABORAZIONE CON ISS INCONTRO REGIONALE SIVAE / SCIVAC TOSCANA
7 DIC
SANITÀ PUBBLICA EQUINA: IL FARMACO E LE MALATTIE DEGLI EQUINI SOGGETTE A DENUNCIA - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: info@sive.it DIAGNOSTICO ALLA MALATTIA RESPIRATORIA DEL BOVINO - Ragusa, Villa Di Pasquale - Viale delle Americhe - ECM: 5 Crediti - Per informazioni: Paola Orioli - Segreteria e Commissione Scientifica SIVAR - Tel. +39 0372 403539 - E-mail: info@sivarnet.it CHIRURGIA DI STOMACO E INTESTINO - Genova - Sala Quadrivium - P.zza Santa Marta 2 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it DIAGNOSI E TERAPIA DELLE PRINCIPALI PATOLOGIE SCHELETRICHE EREDITARIE - Catania - Via Etnea, 8 - P.zza Duomo - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it L’ESAME ENDOSCOPICO IN GASTROENTEROLOGIA E PNEUMOLOGIA - Caserta - Novotel Caserta Sud Strada Statale, 87 Sannitica - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it CHIRURGIA PALPEBRALE - Milano - Ata Hotel Quark - Via Lampedusa, 11/A - ECM: Richiesto Accreditamento Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it CORSO AVANZATO INTENSIVO - BASI DI CHIRURGIA EPATICA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it 2° IT. OFTALMOLOGIA: II PARTE - GLAUCOMA, UVEA, LENTE, ANIMALI ESOTICI E FARMACOLOGIA Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it PRINCIPALI ZOONOSI DEGLI ANIMALI ESOTICI E DA COMPAGNIA - Centro Studi E.V. - Palazzo Trecchi - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Lara Zava - Segreteria AIVEMP - Tel. +39 0372 403541 - E-mail: segreteria@aivemp.it EMATOLOGIA NEGLI UCCELLI E NEI RETTILI; UNA VIA ALTERNATIVA PER L’IDRATAZIONE E L’ANESTESIA INTRAOSSEA NEI CHELONI - Residence La buca del Gatto Via della Astronomia, 1 57023 - Cecina (LI) - ECM: Richiesto Accreditamento - Per info: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: info@sivae.it DIAGNOSTICA PER IMMAGINI: VIII PARTE - DIAGNOSTICA PER IMMAGINI AVANZATA DEL MUSCOLOSCHELETRICO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it
11 - 13 DIC
ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC Ultimi posti disponibili
11 - 13 DIC
SEMINARIO SIVE Ultimi posti disponibili
3RD SKIVE RESORT MEETING - Selva di Val Gardena (BZ), Hotel Antares - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: info@sive.it
CORSO SISCA / SCIVAC
CORSO SISCA - PRESCRITTORE NEI PROGETTI DI PET THERAPY - Centro Studi SCIVAC - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Lucia Tornaghi - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it CHIRURGIA DI STOMACO E INTESTINO - Pomezia, Hotel selene - ViaPontina km 30 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - Email: delregionali@scivac.it L’OCCHIO DOLENTE - Bari, Sheraton Hotel - Via Cardinale Agostino Ciasca 9 - ECM: Richiesto Accreditamento Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it
12 - 14 DIC 14 DIC 14 DIC 15 - 19 DIC 21 - 24 GEN 23 - 25 GEN 25 GEN 25 GEN 25 GEN 25 GEN 26 - 29 GEN 30 GEN - 1 FEB 31 GEN - 1 FEB 31 GEN - 1 FEB 1 FEB
INCONTRO REGIONALE SCIVAC LAZIO INCONTRO REGIONALE SCIVAC PUGLIA
CORSO SCIVAC Attenzione: Iscrizioni chiuse per esaurimento posti.
CORSO DI MEDICINA D’URGENZA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accredi tamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it
ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC
3° IT. NEUROLOGIA VETERINARIA: III PARTE - GLI ESAMI COLLATERALI IN NEUROLOGIA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it
CONGRESSO SIVE
XV CONGRESSO EUROPEO MULTISALA SIVE - ZanHotel & Meeting Centergross - Via Saliceto, 2 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: info@sive.it
INCONTRO SIANA
ALIMENTAZIONE DEGLI ANIMALI DA COMPAGNIA NON CONVENZIONALI - Centro Studi SCIVAC, Cremona Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Lucia Tornaghi - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it ARGOMENTI DI PATOLOGIA ORALE COMPARATA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: socspec@scivac.it
INCONTRO SIODOV
INCONTRO REGIONALE SCIVAC LOMBARDIA
EMERGENZA O NON EMERGENZA.. QUESTO È IL PROBLEMA: RICONOSCIMENTO E TRATTAMENTO DELLE PIÙ COMUNI EMERGENZE IN MEDICINA VETERINARIA - ECM: Richiesto Accreditamento
INCONTRO REGIONALE SCIVAC CAMPANIA
CITOLOGIA PER NON CITOLOGI: COME PRATICARE IL GIOCO DELL’ESAME CITOLOGICO CON SODDISFAZIONE... E SENZA SBAGLIARE TROPPO! - ECM: Richiesto Accreditamento
CORSO SCIVAC
CORSO AVANZATO INTENSIVO - TUTTO SUL CROCIATO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 E-mail: info@scivac.it
INCONTRO SIDEV
WORKSHOP DI ONCOLOGIA CUTANEA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - Email: socspec@scivac.it CHIRURGIA PALLIATIVA IN MEDICINA VETERINARIA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: socspec@scivac.it
INCONTRO SCVI / SIONCOV
SEMINARIO SCIVAC
PROSPETTIVE IMMEDIATE E FUTURE IN ANESTESIA VETERINARIA - Roma - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it
INCONTRO GRUPPO FR
LA FISIOTERAPIA COME TERAPIA CONSERVATIVA E DI SUPPORTO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: socspec@scivac.it
INCONTRO REGIONALE SCIVAC TRENTINO ALTO ADIGE
MALATTIE RESPIRATORIE - ECM: Richiesto Accreditamento
laPROFESSIONE
VETERINARIA 41 | 2008
PROFESSIONE la VETERINARIA La rivista è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore Direttore Carlo Scotti Direttore Responsabile Antonio Manfredi Coordinamento Editoriale Sabina Pizzamiglio info@anmvi.it Comitato di Redazione Pierpaolo Bertaglia, Paolo Bossi, Marco Eleuteri, Giuliano Lazzarini, Pier Mario Piga, Sabina Pizzamiglio, Aldo Vezzoni Rubriche Fabrizio Pancini, Oscar Grazioli, Maria Teresa Semeraro, Giovanni Stassi Segreteria di Redazione Lara Zava professioneveterinaria@anmvi.it Grafica Francesca Manfredi grafica@evsrl.it Editore SCIVAC - Via Trecchi, 20 26100 Cremona Iscrizione registro stampa del Tribunale di Vigevano, n. 1425/03 del 30/12/2003 Concessionaria esclusiva per la pubblicità EV srl, Cremona marketing@evsrl.it Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana
Stampa Press Point, Abbiategrasso - MI fulvio@presspoint2000.it
Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27-02-2004 N. 46) art. 1, comma 1 Filiale di Milano a cura di Centro Produzione Mailings Scarl Cusago (MI) Professione Veterinaria pubblica notizie d'attualità e di rassegna i cui contenuti non rispecchiano necessariamente il pensiero della Testata. Interventi e opinioni attribuibili a Professione Veterinaria e/o all'ANMVI vengono esplicitamente indicate come tali. Chiuso in stampa il 18 novembre 2008
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SOLUZIONI
Attraverso l’utilizzo di un apposito specillo metallico Valutando la lunghezza delle unghie degli arti anteriori
È uno strumento utile per gli operatori e l'autorità di controllo per gestire eventuali problemi di sicurezza alimentare Serve a connotare i prodotti di una particolare qualità Sostituisce le normative che regolano la denominazione di origine protetta dei prodotti
Errata corrige: si ripropone il quiz n. 2, già pubblicato sul n. 38/2008 di Professione Veterinaria. La risposta corretta è la a). Ci scusiamo con i lettori
QUIZ 1
Valutazione dello sviluppo dei pori femorali, maggiore nel maschio di pari età
Risposta corretta: b), c) Problemi urogenitali negli animali esotici, incontro SIVAE, Cremona 2005
La misurazione della distanza tra la cloaca e l’estremità della coda
QUIZ 2
La tracciabilità e rintracciabilità nella filiera lattiero casearia secondo il Regolamento CE n. 178/2002:
Risposta corretta: a) Il Veterinario Ufficiale nella filiera lattiero casearia, Seminario AIVEMP, Scandicci 2004
Quali sono i più validi sistemi clinici di sessaggio nell’iguana verde?