Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 42

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Il mercato italiano del lavoro veterinario

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la VETERINARIA A.N.M.V.I.

ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI

42 2008

SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Anno 5, numero 42, dal 24 al 30 novembre 2008 Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. srl - Cremona

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Il mercato italiano delle attrezzature professionali veterinarie

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ALEMANNO SI CORREGGE SULL’EUTANASIA

UNA LOCANDINA CONTRO IL TRAFFICO DI CUCCIOLI

MA CHE BELLA STAGIONE!

RISCHIO TSE DAL LATTE DEI PICCOLI RUMINANTI

PROCEDURE UNIFORMI PER L’AIE

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BREVI

IL RICORSO VA AVANTI

PRECARI L’atteso intervento del Governo per la continuità dei controlli transfrontalieri rischia di inciampare nella Funzione Pubblica. L’ANMVI ha scritto a Berlusconi: senza di loro saltano le garanzie sulle importazioni e la credibilità del Paese in Europa.

UNIVERSITÀ Il Sottosegretario Pizza ha risposto per conto del Governo all’interrogazione dell’On. Mancuso, firmata anche dal Collega On. Viola, sulla riorganizzazione delle Facoltà. Senza entrare nel merito né di Udine né di Catanzaro, Pizza ha informato che per quanto riguarda il fabbisogno 2009-2010, “sono in corso i lavori del Tavolo tecnico, al quale, peraltro, è sempre presente il Presidente della Conferenza dei Presidi delle Facoltà di Medicina Veterinaria”.

NUOVE EMERGENZE

CCM Completamente rinnovato il Comitato strategico del Centro nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ccm). Lo presiede il Sottosegretario Fazio. Direttore operativo sarà Fabrizio Oleari. Tra le priorità individuate nel programma annuale, la sorveglianza sulle influenze animali.

BLUE TONGUE 1 In Francia la campagna di vaccinazione di massa contro la febbre catarrale degli ovini avrà inizio il prossimo 15 dicembre. L'obiettivo è quello di vaccinare tutti gli animali entro il 30 aprile 2009. L'accordo siglato con l'Italia permette di garantire il mantenimento delle condizioni dei flussi tradizionali degli animali francesi verso l'Italia.

BLUE TONGUE 2 I servizi veterinari italiani e quelli austriaci hanno sottoscritto un nuovo accordo per lo scambio di animali vivi sensibili alla Blue tongue dall'Austria e destinati alla filiera produttiva italiana. L'intesa prevede la possibilità di introdurre sul territorio nazionale bovini di età superiore ai 90 giorni, vaccinati e non per il sierotipo 8, nel periodo stagionalmente libero da insetti vettori in Italia, considerato a basso rischio di trasmissione della malattia.

SALVA-API L’Europarlamento ha chiesto alla Commissione di agire prontamente in difesa delle api. Non c'è tuttavia accordo totale nella comunità scientifica sulle ragioni della graduale estinzione delle api attribuita secondo alcuni anche all’uso di antibiotici. Per questo, i deputati europei hanno chiesto di intensificare la ricerca sui parassiti e sulle malattie che stanno decimando le api.

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La West Nile è endemica La SIVE invita i Colleghi ippiatri a segnalare i casi sospetti. La malattia non sarà contenuta A PAGINA 3

Sollecitata dal Presidente Senior, Carlo Scotti, ad intervenire sulla questione della libera professione intramuraria dei dirigenti veterinari, la Segreteria nazionale del Sivemp ha inviato all'ANMVI una comunicazione. Sul “diritto del medico veterinario dipendente del Ssn ad esercitare la libera professione”, è scritto, “si sta sviluppando un confronto che rischia di sfociare in sterili contrapposizioni”. E tutto questo “non porta vantaggio a quella forte unità che occorre ai medici veterinari”. Agli attacchi del Sivemp Lombardia era seguita la richiesta dell'ANMVI di un intervento del livello nazionale del sindacato, in difetto del quale la posizione della Segreteria Regionale sarebbe stata attribuita anche alla Segreteria Nazionale. Per quest’ultima "non è parso illegittimo che l'ANMVI abbia chiesto il giudizio della giustizia amministrativa per riformare una Deliberazione della Regione Lombardia che regolamenta aspetti della LP intramuraria dei veterinari pubblici” e “il diritto del veterinario dirigente del Ssn ad effettuare la LP intramuraria non è stato messo in discussione dall'ANMVI”. "Ora continua il comunicato - una volta aperto un confronto in sede legale non si può far altro che attendere il

responso della giustizia amministrativa. L'unica cosa ferma è che ai veterinari pubblici spetta un diritto inalienabile”. Di certo, in base alla Legge 120/2007 altre Regioni dovranno regolamentare la materia. “La sentenza che attendiamo - dichiara il Sivemp nazionale - costituirà una giurisprudenza di cui terremo conto”, tuttavia “non è compito della Segreteria Nazionale del Sivemp agire, in un contesto costituzionale federalista, in controversie regionali”. “Il nostro obiettivo - conclude - è assicurare a tutti il rispetto della legge, in una sana e limpida convivenza professionale". ANMVI e Sivemp avvieranno un confronto politico. “Ci auguriamo - afferma Scotti che prescinda dal fatto giudiziario in corso e sappia andare oltre. In sede regionale rimane inevitabilmente aperto il contenzioso e continueremo un'azione di ricorso che crediamo fondata e coerente con il pensiero dell'ANMVI su cosa debba intendersi per diritto alla libera professione. Resta da verificare - conclude il Presidente Senior - la tenuta di un dialogo nazionale che rischia di essere smentito da un atteggiamento "federalista" verso le politiche professionali, atteggiamento che ai nostri occhi è sempre apparso più disgregante che foriero di unità". ■

CONSENSO INFORMATO? MEGLIO AVERLO SI PARLA DI MEDICINA UMANA MA ANCHE QUESTE SENTENZE POSSONO ESSERE UTILI PER VALUTARE I COMPORTAMENTI DA TENERE NEL SETTORE VETERINARIO. Una recente sentenza della Cassazione (n. 40252 depositata il 28 ottobre) ha dichiarato che il medico non può essere condannato in maniera automatica per lesioni volontarie per l'intervento effettuato in assenza del consenso del paziente. Secondo la Corte d'Appello la mancanza di richiesta del consenso informato poteva presupporre un dolo intenzionale nel comportamento del medico. Posizione bocciata dalla Cassazione che ha innanzitutto ricordato come manchino disposizioni penali che sanzionino espressamente la condotta del medico che non ha osservato l'obbligo del consenso informato, previsto da un'ampia normativa oltre che dai codici deontologioci di categoria. Difficile allora, riconosce la pronuncia, trovare un punto di equilibrio tra enfatizzazione del peso del consenso informato e una visione "paternalistica" della medicina "per la quale il coinvolgimento del malato nelle scelte terapeutiche sotto il profilo penale è inessenziale". Nel settore veterinario questi aspetti si complicano enormemente e sviluppano dibattiti che difficilmente trovano conclusione. Non dimentichiamo che l'animale nella nostra normativa continua ad essere considerato un "oggetto" e quindi senza diritti nonostante le numerose proposte di legge presentate in questi ultimi anni. Certamente chiedere al cliente di sottoscrivere il consenso al trattamento costa poca fatica, coinvolge il proprietario nella decisione, lo responsabilizza e mette al riparo il veterinario da possibili contestazioni, spesso finalizzate solo al non pagamento della prestazione, e gli permette di difendersi più facilmente in caso di denuncia. Alcune assicurazioni lo richiedono obbligatoriamente nelle clausole di contratto per le polizze di RC professionale. E allora impariamo a farlo regolarmente.

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