Professione Veterinaria, Anno 2010, Nr 42

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la VETERINARIA

PROFESSIONE

A.N.M.V.I.

ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI

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SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Anno 7 numero 42 dal 6 al 12 dicembre 2010

Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano

Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. soc. cons. a R.L. - Cremona

AMICOPETS, OPPORTUNITÀ PER IL MINISTERO

LA FACOLTÀ DI BOLOGNA RIDURRÀ GLI ISCRITTI

CONDANNA PER RESPONSABILITÀ PROFESSIONALE

I RIMBORSI DEL FONDO SANITARIO ANMVI

PM IL GRUPPO DIVENTA SOCIETÀ

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LA CARTELLA CLINICA E IL FAR WEST

BREVI CN FNOVI Il Consiglio Nazionale Fnovi di Firenze ha approvato importanti dichiarazioni e documenti sul futuro della professione. Unanime l’adozione della Carta fondativa del veterinario aziendale e la dichiarazione sull’obbligo di aggiornamento per i liberi professionisti. Presentato un dossier sulla cunicoltura. On line il video delle giornate consiliari: www.fnovi.it

ONAOSI L’8 Febbraio 2011 è la data ultima per i veterinari interessati a diventare contribuenti volontari dell’Onaosi. Con le nuove regole statutarie, decorso tale termine, si perderà definitivamente la possibilità di diventarlo. I giovani, invece, avranno cinque anni, dalla data di prima iscrizione all’albo, per iscriversi volontariamente. www.onaosi.it.

CUCCIOLI La Legge 201/2010 è in vigore dal 4 dicembre. Efficaci le norme di adeguamento dell'ordinamento interno che hanno introdotto il reato penale di traffico di animali da compagnia e la perseguibilità della loro introduzione illecita. La Legge modifica il Codice Penale inasprendo le sanzioni per uccisione e maltrattamento animale.

SUINI Entra in vigore il 17 dicembre il Decreto n. 200/2010 che attua la Direttiva 2008/71/CE sull'identificazione e la registrazione dei suini. Controlli annuali da parte dei servizi veterinari delle Asl sull'applicazione del decreto. Check list per i piani regionali di controllo.

WEB L’ordine dei Veterinari della Valle d’Aosta segnala ai Colleghi il suo nuovo sito ufficiale www.veterinari.vda.it, online dal settembre 2010 e ormai funzionante a pieno regime. L’Ordine valdostano, “uno dei più piccoli d’Italia, è stato tra i primi a dotarsi di un sito web nel gennaio 2002”. Ora si presenta sul web con nuove soluzioni per l’utenza on line.

AVIARIA La Commissione Europea ha stabilito la proroga di 3 Decisioni comunitarie per la prevenzione e il contrasto all'influenza aviaria fino al 30 giugno 2012. La situazione epidemiologica richiede che si continuino a limitare i rischi causati dalle importazioni, a mantenere le misure di biosicurezza e le misure di protezione contro l'influenza aviaria ad alta patogenicità del sottotipo H5N1.

www.anmvioggi.it

VETERINARI LLPP

ECM: non c’è nessun obbligo Il sistema crolla sotto il parere pro veritate dei legali dell’ANMVI e la dichiarazione Fnovi A PAGINA 3

LA SCHIZOFRENIA DEL GOVERNO IL 18 NOVEMBRE, SU PROPOSTA DEL GOVERNO, LA CONFERENZA STATO REGIONI HA APPROVATO L’ACCORDO SULL’ATTIVITÀ LIBERO PROFESSIONALE INTRAMURARIA DEI DIRIGENTI MEDICI E VETERINARI DEL SSN. Il Ministro della Salute Ferruccio Fazio ha dichiarato che l’Accordo: “è volto a promuovere tutti gli interventi utili ad innalzare la qualità dei servizi sanitari erogati ai cittadini e demanda alla programmazione regionale ed aziendale la messa in atto di misure volte a garantire l’effettivo e corretto esercizio dell’attività libero professionale”. L’ANMVI, che da anni contesta la libera professione dei Medici Veterinari pubblici in quanto la loro funzione di controllo, e non di diagnosi o cura, non può convivere con la possibilità di svolgere altre attività professionali, ha risposto in modo fermo al Ministro ricordando questi aspetti e che: la veterinaria è fuori contesto e non ci sono adeguate garanzie contro i reali rischi di conflitto di interessi e che le regole che dovrebbero evitarli saranno inevitabilmente di parte perché decise da chi dovrebbe essere vigilato. La posizione dell’ANMVI sarebbe stata accolta subito se la politica e le istituzioni usassero l’evidente logica delle cose invece di subire continuamente le pressioni o gli interessi di un sindacato che rappresenta parte della veterinaria pubblica. Infatti, esprimendo posizioni del tutto divergenti, lo stesso Governo, partendo dal medesimo ragionamento logico espresso dall’ANMVI per la veterinaria pubblica, ritiene che i legali dipendenti pubblici non possano svolgere attività libero professionale. Il motivo? Ovviamente il rischio di “conflitto di interessi” che sembra essenziale in questo caso sembra non avere invece alcuna importanza quando si parla di salute umana ed animale.

Negli anni, la nostra categoria ha subito più di un affronto. Invece di reagire compatta, collettivamente parlando, ha dato l’impressione di dimenticare, di ripiegare su un livoroso risentimento, vago e individualista. Forse comodo. Chi invece non ha dimenticato i titoli a cinque colonne sulla malasanità veterinaria, le accuse di far west, le proposte di leggi punitive ha accumulato sufficiente motivazione per diventare professionalmente inattaccabile. Un’associazione pseudo animalista, nata estemporaneamente qualche anno fa da un caso di malpractice, riesce da alcune legislature a presentare in Parlamento una proposta di legge per la “regolamentazione della professione veterinaria”, per obbligare i veterinari, dicono i proponenti, a rendere conto del loro operato, con cartelle cliniche e referti scritti. “La sua approvazione -dicono- sarebbe un passo importante per inchiodare alle proprie responsabilità i camici sporchi”. Questo è il tono che più o meno si leggeva anche sul quotidiano Libero durante una infelice inchiesta sulla malasanità veterinaria. Tempi andati? Non direi, basta accendere il televisore e sentirci dare dei ladri perché ci facciamo pagare, o dei “macellai” perché il giudice non riconosce il danno esistenzia-

le alla morte di un cane. Allora, eccoci tutti a invocare indignati le buone pratiche, la qualità, la competenza, la professionalità. Quali? L’ANMVI non ha dimenticato e non ha mai incassato. Ha costruito risposte per rendere più forte il medico veterinario. Ha proposto un percorso di buone pratiche veterinarie, messo i colleghi nelle condizioni di lavorare in perfetta sintonia con le leggi, seguito una evoluzione etica e deontologica che ha innalzato la considerazione morale del paziente animale ai massimi livelli di tutela penale e giuridica e nello stesso tempo affidato sempre maggiori responsabilità professionali alla nostra professione. Nell’arco di pochi mesi ha messo a disposizione dei medici veterinari per animali da compagnia due banche dati private che fanno invidia. Siamo alla digitalizzazione del dato sanitario. Si è detto che gli animali hanno una sanità anche più avanzata di quella umana. Ci si aspetterebbe uno scatto d’orgoglio, di fierezza professionale. Invece qualcuno ha pensato di informarsi se la cartella clinica sia veramente obbligatoria, se il veterinario sia davvero tenuto a tenerla e a consegnarla. Ci si aspetterebbe di considerare la cartella clinica come un’ovvia buona prassi. Invece … si è scatenato il far west. Carlo Scotti

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Per i liberi professionisti vale l’obbligo di aggiornamento ma non degli ECM Dichiarazione della Fnovi e parere pro veritate dei legali dell’ANMVI molti presenti ma nessuna apertura da parte dei responsabili ECM. Tornati quindi da Cernobbio, ancora una volta a mani vuote, sfiduciati e demoralizzati, valutate anche le ultime evoluzioni del sistema ECM che lo rendono ancor più burocratico, fiscale e fortemente penalizzante per gli operatori del settore e soprattutto per i liberi professionisti che per il loro aggiornamento dovranno sopportare ancora più costi e spreco di tempo, abbiamo deciso che si doveva prendere una decisone forte in difesa della categoria e della qualità della formazione. Le Società scientifiche veterinarie nazionali che fanno riferimento all’ANMVI (SCIVAC, SIVAE, SIVAR, SIVE) hanno concordato con noi sulle iniziative da intraprendere decidendo di non accreditare più ECM i loro eventi congressuali internazionali e nazionali e di sollecitare la FNOVI a prendere posizione sull’obbligo dei crediti per i liberi professionisti in mancanza dei presupposti che potrebbero giustificarlo. Qualche giorno dopo, i documenti sono allegati a questo articolo, il Consiglio Nazionale della FNOVI ha dichiarato che pur restando, in coerenza con il Codice Deontologico del Medico Veterinario,

di ANTONIO MANFREDI ono quasi nove anni che aspettiamo di scrivere questo articolo, dal febbraio 2002 quando in occasione di un convegno da noi organizzato a Frascati con l’allora Sottosegretario alla Salute con delega alla Veterinaria Cesare Cursi, la Dott.ssa Maria Linetti, responsabile del progetto ECM, in una breve ma chiara relazione presentò il sistema di controllo dell’aggiornamento continuo diventato obbligatorio per tutti i professionisti della sanità. Ad una nostra richiesta di chiarimento sui notevoli costi di gestione che gli operatori del settore avrebbero dovuto sostenere per accreditare ed organizzare tutti gli eventi secondo le indicazioni ministeriali, ci è stato risposto che il problema si risolveva semplicemente aumentando le quote di iscrizione. Da quel momento il progetto ha incominciato a piacerci poco. Diciamo la verità, l’ANMVI non è mai stata contraria per principio al sistema ECM se questo si fosse limitato a sensibilizzare i professionisti della sanità ad un aggiornamento continuo, del resto già previsto anche nel Codice Deontologico, ed a raccogliere attestati di partecipazione e documentazione relativa in una banca dati a disposizione degli Ordini, anche se piuttosto inutile, ma la logica ministeriale ne ha voluto fare uno strumento burocratico e fiscale estremamente laborioso e costoso che invece di favorire l’aggiornamento ha solo fatto spendere decine di milioni di euro ai liberi professionisti. Pensiamo alla logica dei referee spesso incapaci di giudicare l’evento o che si esprimevano secondo precisi interessi o l’assurdità dei controlli di presenza o le domande a risposta multipla che devono garantire l’apprendimento e che si finisce spesso di copiare dal vicino di “banco”. In questi anni di sperimentazione le associazioni che fanno riferimento all’ANMVI, per seguire le continue evoluzioni del sistema ECM hanno dovuto spendere almeno 150/200mila euro ogni anno accumulando tonnellate di carta fra sche-

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de di valutazione e test a risposta multipla, uno spreco economico e di tempo veramente incredibile. Ovviamente l’ANMVI ha iniziato subito a contestare un sistema che diventava sempre più oppressivo, se non punitivo, per i liberi professionisti che oltre a dover dedicare giorni di lavoro all’aggiornamento si trovavano a dover sostenere costi sempre più elevati per ottenere i crediti che il Ministero imponeva ogni anno. Per questo abbiamo sostenuto che non potesse esserci obbligo ECM per i professionisti privati se non a precise condizioni fra le quali, la principale era il recupero fiscale con detrazione dall’Irpef di tutti i costi sostenuti per l’aggiornamento. Un diritto riconosciutoci dal Ministro Livia Turco, riportato anche nell’accordo Stato-Regioni del 1 agosto 2007, che però non è mai stato preso veramente in considerazione. Sappiamo che il Ministro Fazio ne ha parlato con il Ministro Tremonti ma senza trovare alcuna disponibilità. La cosa è ancora più assurda se pensiamo che nei primi 5 anni di sperimentazione l’ECM ha portato nelle casse dello Stato più di 132milioni di euro versati dai provider e quindi dai liberi professionisti. L’ECM, di conseguenza, invece di essere uno strumento di sensibilizzazione all’aggiornamento continuo è diventata una vera e propria tassa sulla formazione dei liberi professionisti della sanità. Per anni abbiamo combattuto contro un sistema inutile ed iniquo chiedendo al Ministero fondamentali modifiche che lo potessero rendere accettabile per i liberi professionisti: definizione di obiettivi specifici, consistente riduzione dei crediti annui obbligatori e soprattutto recupero fiscale di tutti i costi sostenuti. Abbiamo ottenuto qualche apertura (Ministro Turco), dichiarazioni di attenzione (Ministro Fazio), ma alla fine nulla di concreto. Dopo gli ultimi interventi, sollecitazioni ed incontri ci aspettavamo al Convegno di Cernobbio (1921 ottobre) che il Ministro Fazio affrontasse questo problema nella sua relazione. Nulla, silenzio assoluto. Nella nostra comunicazione al Convegno abbiamo ribadito, come sempre, con chiarezza e fermezza le nostre richieste ottenendo complimenti e solidarietà da

l’obbligo di aggiornamento e pur essendo i crediti ECM strumenti utili a dimostrare il percorso formativo, i Medici Veterinari liberi professionisti non saranno considerati vincolati agli adempimenti posti in capo ad essi dal sistema ECM fino alla definizione di precise garanzie normative e all’individuazione di agevolazioni sui costi sopportati (detraibilità fiscale degli oneri relativi alla formazione). Un grazie alla FNOVI per avere compreso la correttezza delle nostre richieste che non vogliono essere uno svilimento dell’aggiornamento continuo, ma al contrario una riqualificazione dei momenti formativi ridottasi spesso negli anni per il sistema ECM ad una vera e propria raccolta di crediti in termini puramente numerici. La nostra battaglia certamente non finisce qui, i nostri legali hanno approfondito (v. pagina 4) anche i profili di illegittimità costituzionale di questo possibile obbligo. Certamente con la dichiarazione ufficiale del Consiglio nazionale FNOVI abbiamo raggiunto un primo obiettivo molto importante: nessun obbligo dei crediti ECM per i liberi professionisti sino a quando non ci saranno le condizioni che lo possano giustificare. ■

L’ANMVI SI È RIVOLTA ALLA FNOVI

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opo le giornate di Cernobbio e gli ultimi aggiornamenti comunicati sul sistema ECM credo che sia doveroso da parte nostra, anche a nome delle associazioni che rappresentiamo, chiedere alla FNOVI una valutazione su questo sistema ed un intervento di conseguenza per rendere attuabile il doveroso impegno all’aggiornamento continuo da parte dei veterinari liberi professionisti con regole che possano essere applicabili senza essere inutilmente burocratiche e punitive. In questi giorni i Consigli di SCIVAC, SIVAE, SIVAR e SIVE si sono riuniti decidendo di rinunciare all’accreditamento dei loro congressi perché ridicolo il numero di crediti riconosciuto (uno al giorno) e perché ingestibili sulla base delle indicazioni richieste dal sistema per quanto riguarda il conflitto di interessi dei relatori e la gestione degli sponsor. L’ECM non è più un semplice controllo dei crediti acquisti ma è diventato veramente un sistema inquisitorio e fiscale che nulla ha a che fare con il vero aggiornamento scientifico e culturale dei Medici Veterinari. Ogni anno la EV Soc. Cons. arl, società che gestisce le attività formative delle nostre associazioni, versa al Ministero 70/80mila euro per avere accreditamenti che si basano sul nulla e solo su un sistema ormai puramente economico al limite della tassazione dell’aggiornamento scientifico degli operatori sanitari. Sappiamo tutti che non vi è alcun obbligo degli ECM per i liberi professionisti sino a quando non sarà attuato l’impegno Ministeriale di prevedere il recupero fiscale dei costi sostenuti per l’aggiornamento per equiparare questa categoria ai dipendenti pubblici che possono svolgerlo in orario di lavoro e gratuitamente. Noi riteniamo anche che per esserci un obbligo si debbano rivedere gli obiettivi, per renderli compatibili con l’attività dei professionisti privati, e che il numero annuo di crediti debba essere riconsiderato sulla base delle diverse esigenze e possibilità. Riteniamo quindi che, in attesa che il Ministero possa dare chiare garanzie su questi aspetti che potrebbero giustificare un’obbligatorietà del sistema ECM anche per i liberi professionisti, debba essere la FNOVI ad intervenire con una sua iniziativa diretta, in capo agli Ordini e sulla base dell’art.16 del codice deontologico, che possa essere facilmente applicabile per controllare l’impegno all’aggiornamento continuo rispettando le esigenze formative dei liberi professionisti individuandone anche tutti gli aspetti caratteristici dei diversi settori in cui operano. Solo in questo modo potremo riportare la nostra categoria alla partecipazione di eventi o momenti formativi con la passione che ha sempre espresso per la sua crescita scientifica e professionale, senza ridurre il doveroso impegno all’aggiornamento continuo ad una semplice raccolta di crediti che in nessun modo possono esprimere la qualità del nostro aggiornamento. Nella certezza che la FNOVI, esprimendo l’attenzione di sempre verso la categoria, vorrà intervenire di conseguenza considerando corrette le nostre considerazioni e valide le nostre richieste, la ringrazio molto ed in attesa di un cortese riscontro, con l’occasione, le invio un cordiale saluto. (Lettera inviata dal Presidente ANMVI Sandro Barbacini al Presidente FNOVI Gaetano Penocchio il 19 novembre 2010)


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Se fosse obbligatorio sarebbe incostituzionale Esclusa la pretesa dell’obbligatorietà. Incostituzionalità e lesione della concorrenza parere pro-veritate fornito dall’ufficio legale dell’ANMVI esclude la pretesa dell’obbligatorietà dell’ECM per i liberi professionisti e afferma l’insorgenza di profili di illegittimità costituzionale qualora l’assoggettamento fosse reso obbligatorio nei termini in cui il sistema è oggi concepito. L’ANMVI aveva incaricato l’Avvocato Luigi Camurri dello “Studio Legale Garoli, Mantovani, Camurri e Guereschi” di Cremona, di produrre un parere sull’ECM e in particolare di verificare: - Se sia effettivamente configurabile nel nostro ordinamento un generale obbligo per gli operatori sanitari libero professionisti di provvedere alla propria formazione sulla base delle rigide prescrizioni dettate dalla normativa nazionale in materia di Formazione Continua in Medicina (sistema ECM). - Se un eventuale obbligo in tal senso possa presentare profili di illegittimità costituzionale.

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OBBLIGO INFONDATO Il parere pro veritate recita: “Se l’Accordo Stato Regioni del 1 agosto 2007 è estremamente esplicito nello stabilire che anche i liberi professionisti sono impegnati ad assolvere l’obbligo della formazione continua lo è altrettanto nel prevedere che “ogni eventuale ob-

bligo per gli stessi debba fondarsi su alcune precise garanzie normative ed individuare agevolazioni sui costi supportati”. Appare, pertanto, evidente come la norma citata, pur ponendo in capo ai liberi professionisti un preciso dovere di provvedere alla propria riqualificazione mediante gli strumenti formativi previsti dal sistema nazionale ECM, subordini l’attuazione e la cogenza di tale obbligo alla predisposizione di provvedimenti normativi (al limite anche semplici atti amministrativi) che risolvano le più evidenti problematiche che l’estensione di tale obbligo comporta, attuando le precise garanzie ed introducendo le agevolazioni previste dall’Accordo stesso. In mancanza di tali norme ben difficilmente il sistema nazionale di Formazione Continua in Medicina disciplinato dall’Accordo del 1° Agosto 2007 potrà essere ritenuto obbligatorio anche per i liberi professionisti, anche in considerazione del fatto che una sua automatica attuazione porrebbe seri profili di illiceità costituzionale”.

ILLEGITTIMITÀ COSTITUZIONALE Quanto ai profili di illegittimità costituzionale, il parere dei legali dell’ANMVI è il seguente: “Il sistema di Formazione Continua in Medicina disciplinato dagli art. 16 bis e seguenti del

DICHIARAZIONE IN MERITO AL SISTEMA DI EDUCAZIONE CONTINUA IN MEDICINA DEL CONSIGLIO NAZIONALE FNOVI – FIRENZE NOVEMBRE 2010 Premesso che • l’ECM è un sistema organizzato che oggettiva una pesatura dell’aggiornamento e non ne è un sinonimo • l’educazione continua permanente è obbligatoria per tutti professionisti della salute, pubblici e privati. Preso atto che: • l’offerta formativa in alcuni settori della medicina veterinaria non copre il fabbisogno di crediti formativi previsti dal sistema ECM, • la disponibilità di attività di aggiornamento accreditate è sensibilmente diversa nelle diverse aree del Paese, • l’attuale normativa ECM risulta incompleta e parzialmente idonea a garantire il soddisfacimento degli obblighi formativi che la stessa prevede IL CONSIGLIO NAZIONALE DELLA FNOVI DICHIARA 1. In coerenza con il Codice Deontologico del Medico Veterinario si conferma l’obbligo di aggiornamento quale strumento per migliorare le competenze e le abilità cliniche, tecniche e manageriali, con l’obiettivo di assicurare efficacia, appropriatezza e sicurezza degli atti professionali di tutti i medici veterinari.

PERTANTO: L’acquisizione dei crediti ECM è da ritenersi uno degli strumenti utili a dimostrare il percorso di aggiornamento ed è relazionato alla disponibilità dell’offerta formativa; 2. In coerenza con i contenuti degli Accordi tra il Governo, le Regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano che regolano il sistema di Educazione continua in medicina, i medici veterinari liberi professionisti non saranno considerati vincolati agli adempimenti posti in capo ad essi dal sistema ECM, “fino alla definizione di precise garanzie normative ed all’individuazione di agevolazioni sui costi sopportati” (detraibilità fiscale degli oneri relativi alla formazione). PERTANTO: In attesa che si realizzino le condizioni indicate al punto precedente, il medico veterinario libero professionista dovrà comunque, quando richiesto dall’Ordine ed in tutti i casi di interesse disciplinare dove vengono ipotizzate condizioni di malpractice, oggettivare e dimostrare i propri percorsi di aggiornamento, che dovranno essere coerenti con il proprio profilo professionale. Firenze, 28 novembre 2010

D.lgs 502/1992 e dall’Accordo Stato Regioni del 1° agosto 2007, qualora venisse ritenuto obbligatorio per tutti gli operatori sanitari, ivi compresi i libero professionisti, presenterebbe evidenti profili di illegittimità costituzionale, in quanto violerebbe il principio di ‘eguaglianza

ragionevole’ dettato dall’art. 3, 1° comma della Costituzione della Repubblica Italiana ed, introdurrebbe, in violazione del principio, comunitario e costituzionale, di ‘tutela della libera concorrenza’, sostanziali elementi di squilibrio nel mercato delle prestazioni sanitarie”. ■

Le Società Scientifiche rinunciano ai crediti L’aggiornamento congressuale è più moderno e avanzato del sistema Ecm ochi i crediti riconosciuti rispetto ai costi di gestione e le difficoltà organizzative riferite al conflitto di interessi ed alla presenza degli sponsor. Per questo le Società Scientifiche più rappresentative del settore veterinario hanno deciso di non accreditare nel sistema ECM (Educazione Continua in Medicina) i congressi internazionali e nazionali. SCIVAC (Società Culturale Italiana Veterinari Animali da Compagnia), SIVAE (Società Italiana Veterinari per Animali Esotici), SIVAR (Società Italiana Veterinari Animali da Reddito) e SIVE (Società Italiana Veterinari per Equini), che rappresentano circa 13mila Medici Veterinari che operano nei diversi settori della veterinaria, hanno così deciso di rinunciare ai crediti ECM. La decisione deriva da un lato dall’esiguo numero di crediti che viene riconosciuto a questi eventi nonostante l’elevato rilievo scientifico degli stessi (1 credito al giorno), dall’altro dagli elevati costi derivanti dalla gestione degli ECM e le enormi complicazioni a livello scientifico ed organizzativo derivanti dalle nuove regole riferite al conflitto di interessi ed alla collaborazione con gli sponsor. “È veramente ridicolo - dichiara Fulvio Stanga, Direttore Scientifico della SCIVAC - “Che senso ha riconoscere solo un credito al giorno ad un congresso nazionale che è il momento più importante di confronto per il mondo scientifico? Ci sentiamo presi in giro. Non si può punire un evento scientifico solo per il numero dei partecipanti. Inoltre l’enorme fiscalizzazione e burocratizzazione del sistema ECM per quanto riguarda il rapporto con gli sponsor ed il possibile conflitto di interesse dei relatori rendono ingestibile il congresso”. “Tutti i migliori relatori a livello internazionale continua Stanga - hanno bene o male, per motivi di ricerca o sviluppo di progetti scientifici, rapporti con aziende del settore. Dovremmo rinunciare a loro non potendo dichiarare che non hanno conflitti di interesse? Preferiamo rinunciare ai crediti ECM. Per noi il livello scientifico dei nostri eventi è certamente più importante per l’aggiornamento

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veterinario della raccolta dei crediti. Non dimentichiamo poi che ad oggi i crediti ECM non sono obbligatori per i liberi professionisti perché il Ministero della Salute non ha ancora risolto il problema del recupero fiscale dei costi sostenuti per poterli ottenere”. La posizione delle Società Scientifiche veterinarie è quella logica di difendere la crescita culturale e scientifica dei propri iscritti rinunciando ai crediti ECM che dimostrano sempre di più di essere solo un sistema burocratico inutile, solo una nuova tassa sugli operatori sanitari. "Continuiamo a subire il pregiudizio di fondo che ha mosso gli ideatori del sistema Ecm dieci anni fa - dichiara Fulvio Stanga, Direttore scientifico di Scivac, Sivae, Sivar e Sive vale a dire che i congressi siano occasioni ludico-turistiche e non di vera formazione. Se si vuol sostenere che questo accada in medicina umana, non vale di certo per i medici veterinari che anche i resoconti della Commissione Ecm riferiscono come i più assidui e attenti frequentatori di eventi d'aggiornamento". "Riteniamo - aggiunge Stanga - che il sistema Ecm sia fermo ad un'idea paludata dell'esperienza formativa, un'idea che da molti anni non fa più parte della nostra offerta formativa e che è superata dall'evoluzione delle tecniche didattiche e di apprendimento". "L'assunto - prosegue Stanga - che la formazione one-to-one sia una migliore garanzia di effettivo apprendimento non fa parte di una concezione più moderna e dinamica dell'aggiornamento permanente, che oggi non è più basato sulla somministrazione passiva di conoscenze, ma è basato piuttosto sullo scambio dei saperi, sulla messa a confronto delle esperienze professionali e sull'apertura a scenari avanzati e internazionali dell'evoluzione scientifica". "Tutto questo conclude Stanga - è possibile solo in grandi eventi con apporto di relatori di caratura anche internazionale, eventi che da molto tempo - nella nostra formula congressuale - sono fatti di workshop e momenti pratici di ineguagliabile valore formativo e riconosciuti a livello europeo e mondiale". Se il sistema Ecm non riconosce tutto questo, le Società scientifiche faranno a meno dei crediti ai congressi. Del resto, non sono obbligatori. ■


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68° Congresso nazionale LE DOMANDE PIÙ FREQUENTI IN RIPRODUZIONE CANINA E FELINA

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AmicoPets: quali opportunità per il Ministero della Salute? Un monitoraggio epidemiologico, utile ad azioni di intervento sinergico tra la veterinaria privata e l’Autorità sanitaria pubblica

Carlo Scotti (Presidente Senior ANMVI), Francesca Martini (Sottosegretario alla Salute) e Stefano Leonardi (Presidente di Edera srl, la società che gestisce il portale www.amicopets.it) durante la conferenza stampa del 1° dicembre scorso al Ministero della Salute.

di ON. FRANCESCA MARTINI Sottosegretario di Stato alla Salute ’introduzione di una tessera sanitaria per gli animali da compagnia è coerente con l’impegno profuso nel corso del mio mandato di Governo per innalzare la tutela sanitaria e giuridica degli animali da compagnia che vivono nelle famiglie e nella società italiana. AmicoPets è un progetto che il Ministero della Salute ha patrocinato per i suoi risvolti sulle attività di sanità animale e di sanità pubblica oltre che di rafforzamento della copiosa normativa in tema di rapporto uomo-animale che ho emanato da quando ho assunto la delega alla veterinaria. La corretta relazione umano-animale è infatti basata sulla assunzione delle responsabilità poste in capo a tutti gli attori coinvolti, incluso il singolo proprietario, tenuto al corretto accudimento complessivo del suo animale,

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nella consapevolezza che la presenza di cani, gatti e altri animali d’affezione ha risvolti di prevenzione veterinaria e immediate ripercussioni sulla sanità pubblica e sulla salute dell’uomo. Gli animali che popolano legittimamente tanto gli ambienti domestici quanto i luoghi pubblici devono ricevere cure veterinarie, con particolare riguardo alle prestazioni di medicina veterinaria di base: l’identificazione, le profilassi, le misure di contrasto alle malattie trasmissibili all’uomo e il controllo della riproduzione indesiderata che ha drammatiche ripercussioni sul reato di abbandono e sulla piaga del randagismo. La possibilità di documentare per via informatica, attraverso AmicoPets, queste prestazioni e di creare il profilo sanitario dell’animale da compagnia rappresenta una innovazione senza precedenti nel nostro Paese per la qualità dei dati clinici ed epidemiologici che verranno quantizzati attraverso i Medici Veterinari privati. Si tratta di un insieme di attività professionali e professionalizzanti per le

UNA RETE PUBBLICA DI PRESIDI PRIVATI

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razie al portale AmicoPets, ANMVI inizia a costruire quella rete di strutture veterinarie, che immaginiamo come tanti presidi sanitari della salute animale. Crediamo che la rete delle strutture veterinarie private possa unirsi al sistema pubblico per garantire agli animali da compagnia di proprietà un tetto minimo di prestazioni di prevenzione veterinaria, fondamentali per la salute animale e per la salute pubblica. Le potenzialità tecniche e gestionali del portale www.amicopets.it sono tali da permetterci di esprimere al massimo la nostra insostituibile valenza di “sentinelle del territorio” e di protagonisti indiscussi della prevenzione veterinaria rivolta agli animali di proprietà. Con pochi click il medico veterinario (e solo il medico veterinario) può attribuire alla AmicoPets Card la valenza di una tessera sanitaria, associandovi il profilo sanitario del paziente animale. ANMVI ha visto in AmicoPets l’occasione di tesaurizzare una mole di dati clinici ed epidemiologici che transitano per le strutture veterinarie private - e non altrove - e di assumere appieno il nostro ruolo di interlocutori del sistema veterinario pubblico. La digitalizzazione delle attività mediche è iniziata per tutte le professioni sanitarie e non si tornerà più indietro. I privati cittadini ci chiedono di essere più presenti nel rapporto con il loro animale da compagnia, il Ministero della Salute ci chiede di potersi avvantaggiare delle nostre informazioni. È nostro dovere rispondere a questa chiamata. È interesse collettivo farlo. In primo luogo perché, in tempi di crisi, per i bilanci pubblici e privati della sanità, AmicoPets ci mette a disposizione una banca dati pronta all’uso. In secondo luogo, vorremmo ribadire alle istituzioni e all’opinione pubblica come il rapporto uomo-animale si costruisca con successo solo se il medico veterinario di fiducia sarà una presenza costante, sia nella vita familiare che nelle relazioni sociali con gli animali. La continuità delle attività di prevenzione e di cura è ancora un miraggio in molte aree del Paese e per molte fasce sociali, anche per ragioni culturali. Non parliamo quindi di un gestionale web solo ad uso interno della struttura privata, ma di un portale che si interfaccerà con il Ministero della Salute: la quantità e la qualità delle informazioni raccolte dimostrerà il nostro ruolo attivo e insostituibile per quella veterinaria sociale di base che potrà realizzarsi solo integrando le strutture veterinarie private.

strutture veterinarie a cui riconoscere un ruolo di presidio integrato con la sanità pubblica veterinaria. Questi dati permetteranno al Ministero della Salute un monitoraggio epidemiologico, utile ad azioni di intervento sinergico tra la veterinaria privata e l’Autorità sanitaria pubblica. È necessario infatti per non creare costi aggiuntivi al bilancio dello Stato, valorizzare le risorse già presenti sul territorio, sia in termini di strutture che di professionalità dedicate, per coordinare, in un piano operativo integrato, che rafforzi le misure già fissate dalle norme vigenti in materia di possesso responsabile. AmicoPets consente alle strutture veterinarie di esaltare la loro valenza sul piano dell’epidemiosorveglianza. È di tutta evidenza che la significatività delle informazioni disponibili sotto il profilo quantitativo e qualitativo sarà altrettanto importante, considerato l’alto numero di animali da compagnia presenti in Italia. Confido che i Medici Veterinari nell’aderire al progetto AmicoPets siano sostenuti dalla loro professionalità, competenza e deontologia e anche da ulteriori ricadute in termini di semplificazioni procedurali e burocratiche. La cartella clinica digitale va in questa direzione, come pure la possibilità di interagire attraverso l’invio di flussi informativi- con il Ministero della Salute, inviando dati in tutta sicurezza informatica e in conformità alle leggi sulla privacy. All’interno di questi flussi, desidero ricordare anche le attività di farmacovigilanza, che il portale di AmicoPets concorrerà ad incentivare e agevolare, mettendo a disposizione dei Medici Veterinari l’apposita scheda ministeriale per le segnalazioni di sospetta reazione avversa dei farmaci utilizzati nelle terapie sugli animali. Introduco con un cenno un altro tema che è fra le priorità del mio contributo alla legislazione in materia di tutela degli animali e incolumità pubblica: quello degli avvelenamenti. Sarà qualificante per la raccolta dei dati clinici poter disporre di informazioni sulla natura dei decessi per cause non naturali riscontrati dalle strutture veterinarie private. Le conseguenze del fenomeno “esche avvelenate” coinvolgono anche l’ambiente e la sicurezza dei cittadini. D’altra parte se il proprietario è investito di una responsabilità nei confronti del proprio animale, è anche necessario premiare l’impegno civico e l’investimento affettivo di chi fa del proprio cane e gatto un “buon cittadino” e premiare naturalmente anche l’animale che assolve ad una funzione socio-familiare particolarmente delicata e importante, specie fra i bambini, gli anziani e, non da ultimo, i malati. La funzione educativa, sociale e terapeutica della convivenza animale è ampiamente attestata dalla letteratura scientifica. Ecco allora che la tessera sanitaria di AmicoPets - grazie alle tecnologie informatiche - permette al proprietario di avere sempre il quadro clinico del proprio animale a disposizione, 24 ore su 24 ovunque si trovi, a casa, in vacanza o in viaggio, in Italia come all’estero. La movimentazione degli animali da compagnia sul territorio nazionale e comunitario ha importanti valenze sanitarie e di rintracciabilità. Poter avere il proprio medico veterinario di fiducia “in tasca” e condividere con lui la sicurezza del possesso, vuol di-

IL VALORE DEI DATI IMMAGAZZINATI DAI LIBERI PROFESSIONISTI

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ino ad oggi i dati di natura sanitaria riguardanti gli animali da compagnia, aventi origine dall’attività libero professionale e in grado di arrivare a livello centrale in maniera tale da poter avere una rilevanza epidemiologica e statistica, sono estremamente scarsi se non del tutto inesistenti. La possibilità di potersi avvalere del portale come fonte di informazioni sanitarie riguardanti gli animali da compagnia, è di sicuro interesse. Lo sviluppo della collaborazione potrà realizzarsi in due fasi. Durante la prima fase, allo scopo di poter stabilire un percorso per la trasmissione di informazioni, sarà fondamentale valutare: Tipologia delle informazioni raccolte; Quantità delle informazioni raccolte; Qualità delle informazioni raccolte. I flussi saranno poi trasmessi al Ministero con periodicità prestabilita, su base statistica e nel rispetto della privacy. Successivamente gli Uffici del Ministero effettueranno una serie di valutazioni sui dati trasmessi allo scopo di passare eventualmente alla seconda fase, la quale, comporterà la trasmissione delle informazioni di cui al punto precedente in maniera disaggregata e possibilmente collegate anche all’identificativo dell’animale al fine di poter effettuare valutazioni e analisi più specifiche (dalla presentazione a cura del Ministero della Salute).

re anche avere la possibilità di esperire in ogni momento le azioni giuste per il ritrovamento in caso di smarrimento. Vorrei concludere toccando il tema delle fasce sociali deboli e dei costi della medicina veterinaria in Italia. Sono fra i Sottosegretari più battaglieri per calmierare una fiscalizzazione eccessiva del diritto alla salute degli animali e auspico che in tempi rapidi vi sia un allineamento “etico” fra il valore giuridico riconosciuto oggi ai pet e il peso “fiscale” che oggi grava sull’assistenza agli animali. Sono anche consapevole che esiste una questione sociale legata ai costi delle prestazioni veterinarie per le fasce sociali più deboli. Ho presentato soluzioni, allo studio del Ministero della Salute, che comprendono una serie di misure, fra cui la realizzazione di convenzioni con la rete delle strutture veterinarie private, che consenta anche ai proprietari meno abbienti di garantire le cure veterinarie di base agli animali. Ringrazio i promotori di AmicoPets e l'Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani dello sforzo organizzativo che hanno sopportato per la realizzazione di questo progetto e soprattutto di avere compreso l’importanza che il Ministero della Salute e in particolare il mio Sottosegretariato e i miei uffici attribuiscono a questo progetto sul piano della qualità del rapporto fra proprietari-animali-medici veterinari e società. ■


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Bologna taglia gli iscritti, Catanzaro e Sassari cercano di salvarsi Mentre il Preside Santino Prosperi annuncia una riduzione a 100 posti, il Governo si impegna su Catanzaro

stata una relazione accorata e proiettata nel futuro quella del Prof Santino Prosperi, Preside della Facoltà di Medicina Veterinaria di Bologna che lunedì 29 novembre ha aperto il 226° anno accademico. “La nostra mission - ha dichiarato Prosperi durante la cerimonia, alla presenza del Magnifico Rettore - è rappresentata dal Corso di Laurea Specialistica a Ciclo Unico di Medicina Veterinaria, pertanto su questo corso vanno concentrati gli sforzi maggiori. Quest’anno noi abbiamo avuto la possibilità di iscrivere 125 matricole (che sono troppi), oltre

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a 10 studenti extracomunitari e 5 cinesi. La Commissione Didattica di Facoltà ha proposto di ridurre il numero degli iscrivibili a 100 per migliorare la formazione del medico veterinario e per stare nei parametri EAEVE, porterò questa proposta al prossimo Consiglio di Facoltà”. “Proprio da questa aula 3 anni fa - ha ricordato Prosperi - è partita una riflessione tra mondo accademico e mondo della professione sul numero di Medici Veterinari necessari al Paese; in questi anni si è discusso molto a livello di Conferenza dei Presidi poi, lentamente, il MIUR ha deciso di applicare la valutazione EAEVE per la numerosità delle matricole da iscrivere al primo anno; quest’anno il corso di laurea di Catanzaro non ha potuto iscrivere matricole. Se verranno mantenuti questi vincoli nel giro di 3 anni chiuderanno probabilmente alcune facoltà di Medicina Veterinaria che non hanno i requisiti minimi”.

UN LAUREATO DA 48MILA EURO Rivolto al Magnifico Rettore, il Preside ha sottolineato: “Il nostro laureato costa molto (circa 48.000 euro) e può fare solo il medico veterinario, di converso la politica dei numeri piccoli

permette di fare un laureato di qualità. Anche il mondo del lavoro vuole meno medici veterinari ma più preparati. Per ottenere ciò necessitano laboratori, cliniche e l’Ospedale Didattico Veterinario, che rappresenta la conditio sine qua non per essere valutati dall’EAEVE. Questo per dire che il nostro studente non può essere pesato come gli altri studenti dell’Ateneo. Per anni mi sono battuto su questo aspetto, adesso devo darti atto che finalmente il nostro Ateneo ha riconosciuto un coefficiente pari a 2.1 per il nostro studente al momento dell’erogazione del budget unico della didattica”.

QUIZ E DIDATTICA Un cenno anche agli attuali test di accesso al primo anno, che - secondo Prosperi - “selezionano la cultura e l’intelligenza ma non sempre l’attitudine alla professione del Medico Veterinario. Con i dirigenti del MIUR si sta ragionando intorno ad un sistema discriminante da effettuare durante l’ultimo anno di scuola superione, seguita dalla selezione in Settembre”. La relazione ha spaziato dalla costituzione del nuovo Dipartimento di Scienze Mediche Vete-

rinarie, ai progetti futuri della Facoltà. Il professor Prosperi ha ricordato che la sede della Facoltà “ha quasi 20 anni pertanto necessita di una manutenzione pesante, per evitare il rischio di deperimento delle strutture”. Infatti, è in programma una serie di interventi, fra i quali il più impegnativo dal punto di vista finanziario è “la ristrutturazione delle sale chirurgiche con una nuova sistemazione del servizio di Diagnostica per Immagini per una spesa di 1.100.000 euro e con un cofinanziamento da parte del dipartimento Clinico di 400.000 euro”. Sulla riforma dell’università: “La giusta protesta dei ricercatori ha toccato anche la nostra facoltà - ha detto il Preside - infatti abbiamo ritardato di una settimana l’inizio dei corsi, ma poi è prevalsa la responsabilità e quasi tutti i corsi hanno avuto un percorso regolare. Verosimilmente i ricercatori hanno visto nella politica della facoltà, che ha voluto investire il budget residuo nella chiamata al ruolo di associato nostri ricercatori idonei fuori sede, quel giusto riconoscimento della propria funzione. Infatti entro la fine dell’anno verranno chiamati 11 ricercatori nel ruolo degli associati”. “In tempi non facili per il mondo universitario ha aggiunto - abbiamo potuto effettuare un reclutamento eccezionale, complessivamente di 15 ruoli che modificheranno in modo significativo l’assetto della nostra Facoltà”. Dal Preside un plauso agli studenti, che le statistiche danno fra i più soddisfatti, con un gradimento verso la Facoltà prossimo al 90%, un valore, sottolinea Prosperi, “più alto dei valori mediamente registrati in altre facoltà nazionali di medicina veterinaria”. ■

ORDINE DEL GIORNO PER IL RIPRISTINO DEI POSTI AL PRIMO ANNO

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l Sottosegretario all’Università Giuseppe Pizza, ha accolto come raccomandazione l’impegno a “verificare la possibilità di ripristinare il numero dei posti disponibili per il primo anno della facoltà di veterinaria a Catanzaro al fine di tutelare i diritti del territorio calabrese in generale, e della città di Catanzaro in particolare, ma soprattutto dei suoi studenti contro il lesivo decreto-taglia facoltà”. Lo prevede l’ordine del giorno presentato dall’On Mario Tassone - e non posto in votazione - il 30 novembre in Aula, durante la discussione della riforma Gelmini. L’ordine del giorno è stato proposto dall’On. Tassone che ha spiegato le sue rimostranze all’Aula: “Ho posto la questione della facoltà di medicina veterinaria dell’università Magna Grecia a Catanzaro; in particolare, nella distribuzione delle nuove immatricolazioni l’unica che è rimasta fuori è stata proprio questa università, con i gravi problemi che possono emergere, anche perché il corso di laurea in medicina veterinaria è legato alla medicina e alla chirurgia, sulla filiera dell’alimentazione”. L’ultima programmazione ministeriale aveva escluso le immatricolazioni al primo anno accademico per il corso di laurea in medicina veterinaria a Catanzaro.


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Danno patrimoniale, morale e responsabilità professionale Negati il danno morale e patrimoniale alla proprietaria del cane morto dopo una mastectomia parziale ’Ufficio legale dell’ANMVI ha acquisito la sentenza del 20 luglio 2010 con la quale il tribunale di Milano non ha riconosciuto il danno morale per la morte del cane ad una proprietaria. Per il giudice, il danno da morte di un animale di affezione non è suscettibile di risarcimento non patrimoniale, in quanto non è configurabile alcuna lesione di un interesse della persona umana alla conservazione di una sfera di integrità affettiva costituzionalmente protetta. La sentenza ha fatto clamore, ma merita di essere conosciuta anche per la responsabilità professionale che, al contrario, è stata addebitata ad entrambi i medici veterinari coinvolti. I quali, all’analisi dei fatti condotta dal CTU, non hanno assolto l’onere della prova. Cioè non sono stati in grado di dimostrare di non avere colpa. Il giudice ha dato ragione all’interessata solo sul primo punto (e condannato i medici veterinari, in solido, a rifondere alla proprietaria i 2/3 delle spese processuali per circa 7.300 euro). Quanto ai danni patrimoniali e non patrimoniali, la proprietaria non ha avuto soddisfazione. Vediamo perché.

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I FATTI I fatti risalgono al 2003, quando la proprietaria si accorgeva di un “piccolo nodulo” sotto una mammella del proprio cane e pertanto si rivolgeva ad un medico veterinario conoscente per una consulenza; questi, visitato il cane e, paventando un sospetto tumore alla mammella, consigliava di effettuare un intervento chirurgico presso lo studio veterinario di un collega, intervento poi eseguito alcuni giorni dopo (mastectomia parziale). Qualche giorno prima, la proprietaria sottoponeva l’animale ad esami presso un’altra struttura. Dopo l’intervento, cane e proprietaria, nello stesso giorno tornavano alla propria abitazione, accompagnati dal me-

dico veterinario conoscente. Verso le ore 22.00 il cane veniva condotto con urgenza presso la Clinica Veterinaria e qui decedeva.

LE ACCUSE La proprietaria nei propri scritti difensivi ha allegato che il decesso del cane sarebbe stato determinato dalla condotta imperita e negligente dei convenuti nell’esecuzione dell’intervento chirurgico e nel decorso post operatorio. In particolare ha affermato che l’intervento chirurgico avrebbe causato una forte emorragia, che ha provocato la morte del cane e che successivamente all’intervento il cane le sarebbe stato immediatamente riconsegnato, nonostante l’abbondante perdita di sangue. La proprietaria assumeva, inoltre, che anche in fase domiciliare il dottor *** non avrebbe prestato la dovuta e necessaria assistenza al cane.

IL VETERINARIO CONOSCENTE I convenuti hanno escluso la propria responsabilità professionale nella causazione dell’evento lesivo di cui è causa. Il primo medico veterinario, in particolare, ha eccepito la propria carenza di legittimazione passiva, posto che lo stesso si era limitato ad assistere la proprietaria, nella vicenda in oggetto, in qualità di amico, senza assumere alcun incarico professionale. Lo stesso ha, infatti, affermato di non aver preso parte all’intervento chirurgico, essendone stato unico esecutore l’altro collega e di non aver mai percepito alcun compenso per prestazioni professionali. Per il tribunale di Milano “tale eccezione non merita accoglimento”. Infatti, il coinvolgimento del veterinario “amico” nella vicenda e la conseguente legittimazione passiva risulta dalla stessa ricostruzione dei fatti di causa. “È pacifico che sia stato lo stesso dottor *** ad aver consigliato alla proprietaria di eseguire sul cane l’intervento chirurgico di asportazione della mammella ed averla accompagnata presso la

propria abitazione successivamente all’intervento. Inoltre, a differenza di quanto allegato dal ***, dagli scritti difensivi delle parti e dalla documentazione in atti, e dallo stesso iter consequenziale dei fatti innanzi descritto, si desume la prova che lo stesso abbia causalmente contribuito alla determinazione dell’evento dannoso di cui è causa. In definitiva, la diagnosi preoperatoria, l’assistenza certamente prestata durante l’intervento chirurgico e nelle fasi immediatamente successive allo stesso comprovano presuntivamente che anche il convenuto *** abbia assunto nei confronti della proprietaria l’obbligo di cura del cane. A tal fine è del tutto irrilevante che la proprietaria non abbia pagato alcun corrispettivo al dottor ***”.

RUOLO DEL CTU Quanto alla responsabilità professionale dei convenuti, dall’espletata istruttoria orale e dalla CTU risulta che: a) con riferimento sia alla fase preoperatoria che a quella post operatoria il CTU ha rilevato un approccio professionale imprudente dei medici; b) - in particolare, il CTU ha sottolineato che “vi è stato un mancato ricorso alle necessarie analisi per poter formulare una diagnosi ed una conseguente prognosi adeguata e per poter instaurare una terapia mirata nel caso la paziente non fosse deceduta”. Infatti, “è stata quasi completamente omessa la stadiazione della neoplasia con gli esami correlati”. Il giudice ha condiviso le argomentazioni e le conclusioni cui è pervenuto il C.T.U., “con metodo corretto ed immune da vizi logici o di altra natura”. Il CTU ha sottolineato che l’intervento chirurgico è stato effettuato su un soggetto affetto da sospetta neoplasia e in sovrappeso, e “nell’approccio al paziente neoplastico la stadiazione clinica della neoplasia è una tappa obbligatoria. Essa è costituita dal complesso delle indagini diagnostiche finalizzate a stabilire, nel modo più preciso possibile, l’estensione del tumore, la sua localizzazione primaria, gli eventuali siti metastatici ed è direttamente connessa con la valutazione dell’istotipo, in quanto istotipi tumorali differenti hanno diversi comportamenti biologici da cui ne derivano le scelte terapeutiche e la prognosi”. Il CTU ha, altresì, evidenziato la mancanza di esami ematologici, atti a valutare la crisi ematica (esami che sono generalmente effettuati nelle indagini preparatorie in soggetti sani, e che a maggior ragione avrebbero dovuto investire un soggetto a rischio quale quello in esame), nonché la mancanza di esami atti a valutare il rischio coagulativo e dell’esame istologico sulla parte anatomica asportata;- inoltre, anche negli approfondimenti ematologici cui era stato sottoposto il cane in data 06.03.2003 “mancano completamente gli esami atti a valutare la crisi ematica e la capacità coagulativa”. In relazione poi alla fase post operatoria, il comportamento imprudente dei medici è stato ravvisato in primo luogo nella immediata dimissione della paziente successivamente all’intervento chirurgico; il CTU ha, infatti, rilevato che “la semplice permanenza anche di ulteriori 60 minuti all’interno della struttura sanitaria, avrebbe permesso ai medici di rendersi conto meglio dell’eventuale insorgenza di complicanze”. Un approccio professionale imprudente si è manifestato, altresì, in sede domiciliare, atteso che “la presenza al domicilio di un medico veterinario attento e diligente avrebbe permesso

a quest’ultimo di comprendere che la situazione non stava evolvendo nella norma e conseguentemente porre in essere scelte più appropriate”. Testimoni della proprietaria riferiscono che sarebbe tornato di lì a poco il medico che l’aveva già assistita durante l’intervento e che l’aveva accompagnata a casa con il cane “con un medicinale coagulante”. Se non che, neppure nel corso delle operazioni peritali, il medico veterinario conoscente ha fornito spiegazione circa il mancato ritorno presso l’abitazione della proprietaria. Con riferimento, infine, alla fase prettamente chirurgica, come rilevato dal CTU, dall’analisi dei documenti in atti “è solo possibile constatare il corretto utilizzo dei farmaci anestetici, la corretta impostazione di una terapia antiemorragica, antibiotica, e di fluido terapia in sede di degenza e di dimissione”; non è invece, stato possibile stabilire né l’entità né la causa delle perdite ematiche in fase post operatoria; perdite che la proprietaria assume essere riconducibili alla malapratica chirurgica dei convenuti.

L’ONERE DELLA PROVA Nel caso di specie i convenuti non hanno assolto l’onere della prova, nei termini più rigorosi individuati dalla Cassazione. Gli stessi, infatti, non hanno fornito la prova di aver regolarmente adempiuto alla propria obbligazione e che il decesso del cane è da attribuire ad altre cause. Sui medici veterinari, accusati di presunta colpa, incombeva l'onere di provare che l'inesattezza della prestazione dipende da causa ad essi non imputabile. La proprietaria, è sempre la Cassazione a dirlo, era tenuta a “provare il contratto e ad allegare la difformità della prestazione ricevuta rispetto al modello normalmente realizzato da una condotta improntata alla dovuta diligenza.” Dunque, alla luce delle considerazioni sopra esposte, deve dichiararsi la responsabilità di entrambi i medici veterinari.

DANNI MORALI Il giudice ha ritenuto di rigettare la domanda di risarcimento del danno non patrimoniale. Nel farlo si è rifatto ad una sentenza della Cassazione (n. 26972/2008) a sezioni unite. La Corte ha ritenuto che, nell’ambito del danno non patrimoniale, il riferimento a determinati tipi di pregiudizi, in vario modo denominati (danno morale, danno biologico, danno da perdita del rapporto parentale), risponde ad esigenze descrittive, ma non implica il riconoscimento di distinte categorie di danno. È compito del giudice accertare l’effettiva consistenza del pregiudizio allegato, a prescindere dal nome attribuitogli, individuando quali ripercussioni negative sul valore-uomo si siano verificate e provvedendo alla loro integrale riparazione. In particolare, con riferimento al danno non patrimoniale da morte di un animale d’affezione la Corte ha escluso che in tal caso si configuri la lesione di un diritto inviolabile della persona, non ammettendone pertanto il risarcimento.

DANNO PATRIMONIALE Inoltre la proprietaria non ha neppure fornito la prova del danno patrimoniale richiesto. In ordine al compenso al dottor *** la proprietaria produceva con l’atto di citazione la parcella, tuttavia la proprietaria non ha mai chiesto la risoluzione del contratto e la consequenziale ripetizione di detta somma. ■


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SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIA SOCIETÀ FEDERATA ANMVI

SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIA SOCIETÀ FEDERATA ANMVI

DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC CAMPANIA Dal rene all’uretra: nuove sfide nella chirurgia dell’apparato urinario? Pozzuoli (NA), 23 Gennaio 2011

DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC LOMBARDIA Il corretto approccio diagnostico in gastroenterologia e pneumologia: quando e perché usiamo l’esame endoscopico? Milano, 30 Gennaio 2011

13.00 Presentazione a cura di Hill’s 13.30 Pausa 14.30 Uretrostomia nel gatto: tecniche a confronto 15.30 Pausa 16.00 Casi clinici interattivi: selezione di casi clinici di urologia 17.00 Test di valutazione dell’apprendimento e discussione finale 17.30 Consegna degli attestati di partecipazione e termine della giornata

RELATORE: Stefano Nicoli OBIETTIVI Fornire ai partecipanti cenni di anatomia dell’apparato urinario e fisiopatologia delle malattie chirurgiche di più frequente riscontro. Descrivere le possibili soluzioni chirurgiche alle patologie suddette. Sensibilizzare i colleghi circa la necessità di trattamenti “conservativi” nei confronti di rene e uretere.

PROGRAMMA SCIENTIFICO 8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente, presentazione del relatore ed inizio dei lavori 9.30 Chirurgia renale - Tutto ciò che si può fare a un rene 11.00 Pausa 11.30 Chirurgia ureterale: è sempre microchirurgia? Cateteri e stent: loro applicazione in urologia

L’incontro è libero e gratuito per tutti i Soci SCIVAC in regola con la quota associativa dell’anno in corso. SEDE Complesso Turistico Averno, Via Monte Nuovo Licola Patria, 85, Pozzuoli (NA) PER INFORMAZIONI Monica Borghisani - Segreteria SCIVAC Tel 0372/40.35.06 - Fax 0372/45.70.91 Email: delregionali@scivac.it - www.scivac.it

RICHIESTO ACCREDITAMENTO

SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIA SOCIETÀ FEDERATA ANMVI

DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC TRENTINO ALTO ADIGE in collaborazione con l’Ordine dei Medici Veterinari di Trento Ortopedia pediatrica nel cane Trento, 30 Gennaio 2011

RELATORE: Aldo Vezzoni OBIETTIVI L'obiettivo formativo dell'incontro scientifico sull'ortopedia pediatrica del cane è quello di focalizzare l'importanza della diagnosi e del trattamento precoce delle patologie scheletriche, sia genetiche che di diversa eziologia, che possono provocare, se trascurate, lo sviluppo irreversibile di artrosi o di danni scheletrici definitivi. La degenerazione artrosica, una volta instaurata, comporta per il cane colpito un'invalidità permanente per tutta la sua vita, più o meno grave, ma sempre associata a dolore cronico e a limitazioni funzionali, con riduzione della qualità della vita. La diagnosi precoce delle patologie scheletriche ed il loro trattamento tempestivo ed accurato rientrano pertanto in un approccio responsabile di medicina preventiva che coinvolge sia il medico veterinario che il proprietario dell'animale.

PROGRAMMA SCIENTIFICO 8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 9.00 Saluto ai partecipanti e apertura dei lavori 9.15 Peculiarità dell'ortopedia pediatrica ed impatto su tutta la vita del cane 9.30 Diagnosi e trattamento precoce della displasia dell'anca 10.45 Pausa caffè

11.30 Patologie nasali: corretto approccio diagnostico. Quando usiamo l’esame endoscopico Patologie delle vie aeree inferiori: corretto approccio diagnostico. Quando usiamo l’esame endoscopico 13.00 Presentazione a cura di Hill’s 13.30 Pausa 14.30 Casi clinici interattivi: pazienti affetti da rigurgito, vomito e diarrea 15.30 Pausa 16.00 Casi clinici interattivi: pazienti affetti da scolo nasale, stertore respiratorio e tosse 17.00 Test di valutazione dell’apprendimento e discussione finale 17.30 Consegna degli attestati di partecipazione e termine della giornata

11.15 Diagnosi e trattamento precoce della displasia del gomito 12.15 Diagnosi e trattamento precoce delle osteocondrosi 13.00 Presentazione a cura di Hill’s 13.30 Pausa pranzo 14.30 Riconoscimento e trattamento precoce dei disturbi delle fisi di accrescimento 15.15 Trattamento dei traumi periarticolari nei cani in accrescimento 16.00 Pausa caffè 16.30 Trattamento delle fratture nei cani in accrescimento 17.00 Trattamento della lussazione della rotula e del cedimento dei legamenti crociati del ginocchio nel cane in accrescimento 17.30 Discussione e chiusura lavori SEDE: Ordine dei Medici veterinari di Trento Viale Zambra 16, 38100 Trento

L’incontro è libero e gratuito per tutti i Soci SCIVAC in regola con la quota associativa dell’anno in corso e per tutti gli iscritti dell’Ordine di Trento. PER INFORMAZIONI Monica Borghisani - Segreteria SCIVAC Tel 0372/40.35.06 - Fax 0372/45.70.91 Email: delregionali@scivac.it - www.scivac.it

RICHIESTO ACCREDITAMENTO

RELATORE: Enrico Bottero OBIETTIVI Un corretto approccio diagnostico permette al veterinario di affrontare in maniera adeguata segni clinici cronici, spesso frustranti, come il vomito, la diarrea o la tosse. L’esame endoscopico rappresenta in molti casi il momento finale dell’iter diagnostico. Un corretto utilizzo di questa tecnica permette di ottimizzare l’iter diagnostico nei pazienti cronici. Allo stesso tempo l’endoscopia può diventare una tecnica operativa e risolutiva per alcune condizioni patologiche come: corpi estranei ostruttivi, stenosi esofagea, neoformazioni sanguinanti etc…

PROGRAMMA SCIENTIFICO 8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente, presentazione del relatore ed inizio dei lavori 9.30 Patologie esofago-gastriche: corretto approccio diagnostico. Quando usiamo l’esame endoscopico? Patologie enteriche: corretto approccio diagnostico. Quando usiamo l’esame endoscopico? 11.00 Pausa

L’incontro è libero e gratuito per tutti i Soci SCIVAC in regola con la quota associativa dell’anno in corso. SEDE Milano PER INFORMAZIONI Monica Borghisani - Segreteria SCIVAC Tel 0372/40.35.06 - Fax 0372/45.70.91 Email: delregionali@scivac.it - www.scivac.it

RICHIESTO ACCREDITAMENTO

SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER EQUINI SOCIETÀ FEDERATA ANMVI

SIVE COURSE: NEONATOLOGY Bologna, February 25th - 26th 2011

SPEAKER Kevin Corley, BVM & S, PHD, DECEIM, DACVIM, DACVECC, MRCVS, Ireland SCIENTIFIC PROGRAM FRIDAY, FEBRUARY 25TH 9,30 Recognition and treatment of the high-risk pregnant mare 10,15 Nutritional support of the neonatal foal (+ feeding of orphan foal) 11,00 Break 11,30 Lecture: Colic and enterocolitis in the foal 12,30 Lunch 14,00 Perinatal Asphyxia Syndrome and Septicaemia 15,00 Prematurity 15,45 Break 16,15 Interactive clinical case 1 17.00 Adjourn

SATURDAY FEBRUARY 26TH 9,30 Fluid therapy in the foal 10,15 Other disease conditions of the foal (EGUS; diseases of urinary tract, Neonatal isoerythrolysis, etc. etc.) 11,15 Break 11,45 Clinical techniques in foals - IV catheterisation, placement of an indwelling feeding tube, trans-tracheal wash, urinary catheterisation 12.30 Lunch 14,00 Interactive clinical case 2 14,45 Interactive clinical case 3 15,45 Break 16,15 Interactive clinical case 4 17.00 End of the course and delivery of certificates REGISTRATION FEES SIVE members € 600.00+VAT 20% SIVE non members € 700+VAT20% Deadline for registration: January 20th, 2011 MORE INFORMATION SIVE Secretary (Monica Borghisani) Ph. +39 0372/40.3502 fax +39 0372/45.70.91 E-mail: info@sive.it

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Società Specialistiche - Calendario primo semestre 2011 Data

Società

Titolo

SIDEV

WORKSHOP TRICOLOGIA

SCVI

LE ERNIE NEL CANE E NEL GATTO

SICIV

LA CITOLOGIA QUALE AUSILIO DIAGNOSTICO AI PROBLEMI DI MEDICINA INTERNA

12 FEBBRAIO

SIMIV

EMATOLOGIA: AGGIORNAMENTI AL 2011

13 FEBBRAIO

SIMEF Aperto SIMIV

IL DIABETE NEL GATTO

19 FEBBRAIO

SIFIRVET

IL MASSAGGIO

20 FEBBRAIO

SIFIRVET

IL MASSAGGIO - CORSO PRATICO

20 FEBBRAIO

SIANA Aperto SIOVET

ORTOPEDIA PEDIATRICA E GESTIONE NUTRIZIONALE NELLA PREVENZIONE E NELLA TERAPIA DELLE PATOLOGIE DELL’ACCRESCIMENTO

SINVET

ANOMALIE DELLO SVILUPPO DEL RACHIDE E DEL MIDOLLO SPINALE

SVIDI

IMAGING DELL’OCCHIO E DELLA REGIONE ORBITALE

22-23 GENNAIO 5-6 FEBBRAIO 6 FEBBRAIO

26-27 FEBBRAIO 27 FEBBRAIO

Aperto SOVI 5 MARZO

SINUV

INFEZIONI DELL’APPARATO URINARIO: L’ATTUALITÀ

6 MARZO

SICARV

LE MALATTIE CARDIOVASCOLARI EREDITARIE DEL CANE E DEL GATTO: STATO DELL’ARTE E NUOVE PROSPETTIVE

6 MARZO 12-13 MARZO

SISCA

LAVORA SU TE STESSO PER CAPIRE L’ALTRO

SIOVET

STRATEGIE PER LE REVISIONI CHIRURGICHE NEL FALLIMENTO DI TRATTAMENTI ORTOPEDICI

19-20 MARZO

SOVI-FSA

3° CORSO SOVI-FSA PER LA PREVENZIONE DELLE MALATTIE OCULARI EREDITARIE

27 MARZO

SIDEV

PIODERMITI NEL CANE E NEL GATTO: AGGIORNAMENTI SULLA PATOGENESI, SULLA DIAGNOSI E SULLA GESTIONE TERAPEUTICA

2 APRILE

SIODOV

LA MALATTIA PARODONTALE: EZIOLOGIA, DIAGNOSI E TRATTAMENTO MEDICO

2 APRILE

SIONCOV

TUMORI RARI E DIFFICILI

3 APRILE

SIGAV

MALATTIE PANCREATICHE DEL CANE

SIRVAC

APPROCCIO ALLA FISIOPATOLOGIA DELLA RIPRODUZIONE NEL CONIGLIO,

Aperto SIVAE

FURETTO E PICCOLI RODITORI, CON PARTICOLARE ATTENZIONE

10 APRILE

ALLE PROCEDURE TERAPEUTICHE E NUOVI PROTOCOLLI 10 APRILE

SIMUTIV

GESTIONE PRE E POST OPERATORIA DEL PAZIENTE CON MALATTIE DELL’APPARATO RESPIRATORIO E NEL TRAUMATIZZATO

17 APRILE

SIATAV

L’APPROCCIO AL PAZIENTE CON DOLORE: IL RUOLO DELL’ANESTESISTA, NEUROLOGO E FISIOTERAPISTA

17 APRILE

SIDEV

DANNI SOLARI SULLA CUTE DEL CANE E DEL GATTO

Sponsor


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Tutela animale Focus

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Raccolta di piume da oche vive L’agenzia europea per la sicurezza alimentare esamina le implicazioni sul benessere animale

el parere dell’EFSA in merito alle implicazioni sul benessere della raccolta di piume da oche vive si giunge alla conclusione che tale pratica può essere effettuata senza causare dolore, sofferenza o lesioni agli uccelli, se eseguita nel momento in cui essi sono in fase di muta e se vengono utilizzate tecniche di spazzolatura e pettinatura. Gli esperti scientifici del gruppo Salute e benessere degli animali (AHAW) affermano tuttavia che, vista la situazione attuale del commercio, la spiumatura, un sistema di raccolta delle piume che causa dolore, è inevitabile e raccomandano che sia posto in atto un sistema di controllo per garantire che dalle oche vive vengano prelevate solo le piume da muta. Nel parere, il gruppo di esperti, sottolinea che la spazzolatura o la pettinatura delle oche vive per raccogliere le piume della muta non causa lesioni ai tessuti, mentre la spiumatura (ovvero l’azione di estirpare le piume) procura dolore e altre forme di sofferenza, quali sanguinamento e danni alla pelle. Tuttavia, poiché parti diverse del corpo vanno in muta in tempi diversi, è possibile che alcune piume vengano inevitabilmente prelevate quando si ricorra a tecniche di spazzolamento e pettinatura. Inoltre non tutti gli uccelli di un branco fanno la muta contemporaneamente e, per questo motivo, anche quelli che non sono nell’apposita fase del processo di muta possono trovarsi ad essere spiumati. Gli esperti scientifici dell’EFSA raccomandano che le piume

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vengano raccolte solo durante l’apposita fase di muta e che sia posto in atto un sistema di controllo per garantire che ciò avvenga nella pratica, ad esempio controllando la presenza di lacerazioni della pelle o eventuali tracce di sangue o di tessuti sulle piume. Gli operatori dovrebbero essere edotti sulla differenza tra piume pronte per la raccolta e non. Il gruppo di esperti è giunto anche alla conclusione che si dovrebbe evitare o minimizzare la sofferenza durante la cattura e la manipolazione delle oche e che gli operatori dovrebbero essere a conoscenza di buone prassi di manipolazione degli animali. La presenza di piume insanguinate, lesioni della pelle, cambiamenti di postura (ad es. ali appese) e ossa rotte o lussate possono essere usati per valutare il benessere delle oche sottoposte alla raccolta delle piume. Gli esperti suggeriscono inoltre l’opportunità di sviluppare ulteriori indicatori basati sugli animali e raccomandano che le future ricerche nel settore siano volte a stabilire metodi per valutare la maturità delle piume. Il parere fa seguito a una richiesta della Commissione europea di valutare il benessere delle oche spiumate in vita per la produzione di piumini. Per raccogliere il meglio dei dati, il gruppo di esperti ha esaminato tutti gli studi scientifici pertinenti e si è consultato con parti interessate degli Stati membri e non. Nel maggio 2010 si è svolta una riunione tecnica cui hanno partecipato rappresentanti dell’industria e di organizzazioni per il benessere degli animali, seguita nell’agosto 2010 da una consultazione pubblica sulla bozza di parere. ■

GARANTIRE IL BENESSERE ANIMALE

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sistono due pratiche principali per prelevare le piume da oche vive. Le piume pronte per la muta (mature) possono essere prelevate dall’uccello mediante un’azione di spazzolamento o pettinatura esercitando una minima forza e senza provocare sanguinamento o danno ai tessuti. Le piume non mature estirpate con la forza, ovvero strappate, causano inevitabilmente dolore all’uccello. Strappare le piume provoca follicoli sanguinanti ed eventualmente altri danni alla pelle come lacerazioni e lividi. L’articolo 3 della direttiva 98/58/CE del Consiglio richiede che "Gli Stati membri provvedano affinché i proprietari o i guardiani adottino le misure adeguate per garantire il benessere dei propri animali e per far sì che a detti animali non vengano provocati dolori, sofferenze o lesioni inutili". Inoltre, la raccomandazione del Comitato permanente della convenzione europea sulla protezione degli animali negli allevamenti del Consiglio d’Europa sulle oche domestiche, adottata nel 1999, che è parte integrante della legislazione dell’UE, prescrive che le piume, compreso il piumino, non vengano estirpate da animali vivi.

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Soc. Cons. a r.l. Sistema qualità ISO 9001:2008

Anno 2010

Eventi svolti grazie al contributo dell’Assessorato all’Istruzione, Formazione e Lavoro per la Regione Lombardia

PROGETTO LOMBARDIA ECCELLENTE In collaborazione con

ASSOCIAZIONE FEDERATA ANMVI

Cremona - 7/9 Aprile 2010

IL BENESSERE ANIMALE E LA MEDICINA VETERINARIA PUBBLICA E PRIVATA Animal welfare and the veterinarians’ point of view 180 Iscritti e 200 collegamenti alla diretta web

Cremona - 3/8 Maggio 2010

STAGE INTERNAZIONALE Rappresentanti di 11 Paesi Cisgiordania, Egitto, Giordania, Libia, Marocco, Polonia, Russia, Sudan, Siria, Tunisia, Yemen 50 Presenti

A.N.M.V.I.

INTERNATI

NAL

Montesilvano 10-11 Aprile 2010

LA VETERINARIA NELLE EMERGENZE Preparazione, programmazione e intervento in situazioni di calamità naturali e di emergenze epidemiche 265 Iscritti e 390 collegamenti alla diretta web

Cremona 12/13/14 Maggio 2010

EMERGENZE IN SICUREZZA ALIMENTARE: PROCEDURE E GESTIONE Food safety emergency: procedures and management In collaborazione con 130 Iscritti e 250 collegamenti alla diretta web

Cremona - 21-22 Ottobre 2010

AMBIENTE, ALIMENTAZIONE E SALUTE: COME SVILUPPARE UNA COMUNICAZIONE TRASLAZIONALE Environment, food and health: how can we develop a traslational communication? 85 Iscritti e 160 collegamenti alla diretta web

Cremona 24/26 Novembre 2010

L’ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI VETERINARI NELL’AMBITO DELL’AUTORITÀ COMPETENTE PER LA SICUREZZA ALIMENTARE: MODELLI A CONFRONTO 60 Iscritti e 300 collegamenti alla diretta web

Premio Lombardia Eccellente nell’ambito del Progetto di Internazionalizzazione della professione medico veterinaria: la formazione per la sicurezza alimentare. Il modello Regione Lombardia


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Attualità scientifica Vet Journal

Componenti anatomiche della sindrome brachicefalica Uno studio riscontra una prevalenza diversa da quanto precedentemente descritto di MARIA GRAZIA MONZEGLIO no studio retrospettivo ha determinato la prevalenza delle componenti anatomiche individuali in corso di sindrome brachicefalica (ostruzione delle vie aeree) (BAOS), inclusa l'eversione delle tonsille, e ha analizzato la frequenza con cui ciascuna componente era presente insieme a uno o più delle altre componenti in 90 cani affetti da BAOS. Le razze più comunemente affette da BAOS erano Bulldog inglese (55/90 [61%]), Carlino (19/90) [21%]) e Boston terrier (8/90 [9%]). Le componenti anatomiche più comuni nella sindrome erano l'allungamento del palato molle (85/90 [94%]), la stenosi delle narici (69/90 [77%]), l'eversione dei sacculi laringei (59/90 [66%]) e l'eversione delle tonsille (50/90 [56%]). Nella maggior parte dei casi i cani presentavano tre o quattro diverse componenti anatomiche di BAOS, e la combinazione più comune era quella tra stenosi delle narici, allungamento del palato molle, eversione dei sacculi laringei ed eversione delle tonsille. I cani con stenosi delle narici avevano una probabilità significativamente maggiore di presentare eversione dei sacculi laringei (50/69 [72%]) e i cani con eversione dei sacculi laringei avevano una probabilità significativa-

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mente maggiore di presentare eversione delle tonsille (39/59 [66%]). Complicazioni postoperatorie si verificavano nel 12% (10/83) dei cani sottoposti a chirurgia correttiva. Nessuna componente anatomica specifica della sindrome predisponeva alle complicazioni. La prevalenza delle componenti anatomiche della BAOS nei cani brachicefalici di questo studio differiva da quella descritta in precedenza, soprattutto per l'eversione delle tonsille. Un esame completo di faringe e laringe è necessario per l'identificazione delle componenti della BAOS, concludono gli autori. "Brachycephalic airway obstructive syndrome in dogs: 90 cases (1991–2008)" Fasanella FJ, Shivley JM, Wardlaw JL, Givaruangsawat S. Journal of the American Veterinary Medical Association. November 1, 2010, Vol. 237, No. 9, Pages 1048-1051. ■

PLACCA E CHIODO PER LE FRATTURE DELL’AVAMBRACCIO DEL CANE

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no studio ha descritto una tecnica chirurgica mininvasiva per l'applicazione di una placca radiale in seguito ad applicazione di un chiodo ulnare (MIPR) per il trattamento delle fratture dell'avambraccio nel cane. Si rivedevano le cartelle cliniche dei cani con fratture diafisarie del radio e dell’ulna stabilizzate mediante MIPR. Per l'inclusione, i soggetti dovevano avere evidenza radiografica di guarigione della

frattura durante il periodo di follow-up. I casi inclusi nello studio erano 8. Tutte le fratture erano dovute a traumi e due erano aperte (grado 1). In un caso si verificava la mobilizzazione del chiodo e un’osteomielite ulnare che si risolveva con la rimozione del chiodo. La guarigione si verificava in tutti i casi senza fallimento dell'impianto. Il tempo mediano per l'unione radiografica dei frammenti di frattura era di 10,5 settimane (media ± DS = 17 ± 16 settimane; range 4-52 settimane). La MIPR, concludono gli autori, è una tecnica efficace per il trattamento delle fratture diafisarie del radio e dell'ulna, basata su principi di osteosintesi biologica. Il chiodo endomidollare ulnare favorisce la riduzione e la stabilizzazione della frattura e ne è consigliabile la rimozione dopo la guarigione della frattura. (M.G.M.) “Minimally invasive application of a radial plate following placement of an ulnar rod in treating antebrachial fractures. Technique and case series” T H Witsberger; D A Hulse; S C Kerwin. Vet Comp Orthop Traumatol. September 2010; 23 (6).

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Endocardite valvolare suina Più colpita la mitrale. Prevalenti le infezioni streptococciche no studio ha analizzato i cuori con lesioni riferibili a endocardite di 117 suini abbattuti e 90 cuori di controllo. Le lesioni erano localizzate alle valvole, ma si estendevano alle pareti cardiache in 21 casi (18%), e interessavano prevalentemente la valvola mitralica (59%). In 28 casi, per i quali le colture batteriche erano negative o positive soltanto per flora contaminante, si effettuava l’ibridazione in situ fluorescente (FISH) per i batteri (sonda batterica generica) e con sonde specifiche rispettivamente per Streptococcus suis e Erysipelothrix rhusiopathiae. Mediante FISH si identificavano 10 ulteriori casi di endocardite dovuta a S. suis e E. rhusiopathiae. Nell'ambito delle lesioni predominavano gli streptococchi (53%), seguiti da E. rhusiopathiae (30%). La propensione degli streptococchi a localizzarsi in più di una valvola nello stesso cuore potrebbe essere dovuta al fatto che nei suini infettati da S. suis l’infezione è tendenzialmente più duratura rispetto a quella sostenuta da E. rhusiopathiae. La mineralizzazione delle lesioni dell’endocardite era significativamente associata all'infezione da streptococchi, per la quale era presente nel 71% dei casi, mentre si osservava soltanto nel 28% delle lesioni causate da E. rhusiopathiae. Inoltre, le aree con mineralizzazione erano significativamente correlate alla presenza di una reazione granulomatosa. L'endocardite granulomatosa è probabilmente il risultato di una reazione da corpo estraneo dovuta alla mineralizzazione distrofica. La proliferazione locale delle cellule endoteliali valvolari, riscontrata in nove cuori, può aumentare il rischio di endocardite trombotica. (M.G.M.)

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"Histologic and bacteriologic findings in valvular endocarditis of slaughter-age pigs” Jensen HE, Gyllensten J, Hofman C, Leifsson PS, Agerholm JS, Boye M, Aalbæk B. J Vet Diagn Invest. 2010 Nov; 22(6): 921-7. ■

Vet Journal è un periodico di informazione scientifica di proprietà di E.V. srl iscritto nel Pubblico Registro della Stampa periodica presso il Tribunale di Cremona al n. 396 dal 18.12.2003. È diretto dal dottor Enrico Febbo e dalla dottoressa Maria Grazia Monzeglio. Fornisce un flusso informativo continuo sugli eventi della medicina veterinaria e sul mondo delle bioscienze, con tre edizioni alla settimana.

Le notizie di Vet Journal sono consultabili on line all'indirizzo

www.vetjournal.it/


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Soddisfatti e rimborsati Le quote e le coperture del 2011 stanno per essere definite con il broker Marsh bilmente, l'incidenza del costo delle coperture sanitarie, sulla propria contabilità familiare. I Soci che si sono avvalsi della rateizzazione hanno potuto abbattere significativamente il costo delle coperture, fino ad un impegno di spesa di 12,50 euro mensili. In considerazione della congiuntura economica, il Fondo Sanitario Anmvi riproporrà le condizioni di rateizzazione agevolata già sperimentate con soddisfazione nel corso di quest’anno.

SENZA FRANCHIGIE E SENZA SCOPERTI

a dieci anni il Fondo Sanitario Anmvi assiste e rimborsa 884 nuclei familiari, corrispondenti ad altrettanti medici veterinari e ai loro 2.990 familiari. Il Fondo Sanitario Anmvi è il primo, storico, Fondo di assistenza sanitaria integrativa pensato per la categoria dei medici veterinari e che propone “quote familiari”. Con una sola quota annuale, viene infatti ricompreso nelle coperture sanitarie tutto il nucleo familiare, senza limiti numerici e compresi i conviventi e i figli a carico. Il 26 novembre scorso, come ogni anno, l’Assemblea dei Soci del Fondo è stata convocata per gli adempimenti statutari e per fare il punto sull’andamento finanziario.

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OLTRE 4.600.00 EURO Dal 2001 al 31 ottobre 2010 sono state rimborsate spese sanitarie per un totale di

4.600.000 euro con uno spettro di copertura che va dagli interventi chirurgici alle cure dentarie, dal parto alle malattie professionali, dalle visite specialistiche al day hospital. Le spese sanitarie sostenute dagli iscritti continuano ad essere detraibili - secondo quanto previsto dal Fisco - ancorché rimborsate dal Fondo. Per questo motivo non è detraibile la quota annuale. A conti fatti, per chi ha dovuto ricorrere alla copertura, la detrazione della spesa e non della quota si rivela più conveniente.

SOCI E SOTTOSCRITTORI Il requisito fondamentale per aderire al Fondo sanitario è quello di essere medico veterinario. L’ingresso è graduale: si può entrare partendo dai piani di copertura più bassi per poi verificare nel tempo l’opportunità di avvalersi di piani di assistenza sanitaria più ampi. Così come l’adesione, anche l’uscita può essere decisa in qualunque momento, nel ri-

spetto delle disposizioni che regolano lo statuto.

QUOTE CON PAGAMENTI RATEIZZATI Anche per il 2011, il Fondo Sanitario Anmvi manterrà la possibilità di rateizzare la quota. Le rateizzazioni consentono di spalmare il costo della quota annuale su 6 o 12 mesi. Sono numerosi i nuclei familiari che si avvalgono di questa opportunità, preferendola alla soluzione unica di pagamento. Qualunque sia l'opzione sottoscritta il Fondo riconosce la facoltà di versare la quota con rateizzazioni, senza interessi, di 6 o 12 mesi. Si può accedere alla rateizzazione attraverso: la Carta di Credito ANMVI-VISA o il Credito al Consumo (Finanziamento a Tasso Zero anche senza Carta di Credito ANMVI), semplici da richiedere e da utilizzare. Attraverso queste forme di pagamento, richiedibili on-line, è possibile ridurre sensi-

I soci del Fondo Sanitario ANMVI possono usufruire delle garanzie di ricovero - con o senza intervento chirurgico - senza l'applicazione di franchigie o scoperti (ovvero di forme di abbattimento della somma rimborsabile). L'abolizione di queste penalità vale per coloro che ricorrono all'assistenza diretta, ovvero alla Rete convenzionata di Assidim Assistenza. Si tratta di una Rete di strutture sanitarie ed equipe mediche convenzionate che sostengono direttamente le spese sanitarie del Socio, senza che questi debba attivare alcuna procedura di rimborso.

I PARTNER DEL FONDO Il Fondo Sanitario Anmvi non si sostenta da solo, ma è inserito in un contesto assicurativo di prim’ordine per il tramite del più importante broker internazionale: Marsh. La mediazione di Marsh consente al Fondo di contrattare con Assidim Assistenza le condizioni di copertura. Per il 2011 il Fondo sta valutando le quote e le opzioni sanitarie e renderà note le condizioni finanziarie nei tempi utili per entrare in copertura a far data 1 gennaio 2011. È Assidim Assistenza che gestisce l’assistenza diretta dei soci del Fondo e tratta le loro pratiche di rimborso fino alla liquidazione. Per conoscere l’andamento delle pratiche il Fondo chiede ai Soci una copia della domanda di rimborso (non la documentazione sanitaria) anche ai fini di monitoraggio dei tempi di versamento delle liquidazioni. I singoli Soci possono, attraverso una procedura on line (www.assidim.it), monitorare in qualsiasi momento, di persona e in forma riservata, lo stato delle proprie pratiche e i dati anagrafici del proprio nucleo.

CARD-ASSIDIM Ciascun socio sottoscrittore possiede una tessera rilasciata da Assidim, dove è riportato il proprio codice nucleo. Il codice nucleo può essere richiesto alla segreteria del Fondo in qualsiasi momento e la tessera può essere stampata direttamente dal sito di Assidim.

FILO DIRETTO CON I SOCI La Segreteria del Fondo Sanitario ANMVI è sempre a disposizione, per dare chiarimenti utili ad usufruire pienamente dei servizi di copertura assicurativa, ai seguenti recapiti: tel. 0372/403536 e-mail: fondosanitario@anmvi.it. ■

Per coloro che avessero la necessità di contattare l'ufficio Liquidazioni di Assidim, possono telefonare al n. 02/48538985 o inviare un’e-mail a: infoassistiti@assidim.it. Per ogni ulteriore informazione di carattere generale e sanitario, Assidim risponde al n. 02/8056207.


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IZS Info Regioni

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Maggior controllo dell’IBR negli allevamenti cremonesi Siglato un accordo tra IZSLER, Asl e Associazione Provinciale Allevatori

’IZSLER ha recentemente siglato un accordo di collaborazione scientifica, per il 2011-2012, con l'ASL della provincia di Cremona, e l'Associazione Provinciale Allevatori della provincia di Cremona, finalizzato ad un maggiore controllo dell'IBR negli allevamenti cremonesi. Le azioni previste dall'accordo andranno ad affiancare le iniziative già promosse dal Piano Regionale per l'IBR. Lo scopo fondamentale è quello di aumentare il numero degli allevatori aderenti e creare le condizioni necessarie perché questo Piano possa diventare obbligatorio sul territorio della Provincia. Ad oggi, infatti, l'adesione al piano è su base volontaria e non tutti gli allevatori mettono in atto le azioni previste dal Piano. È proprio attraverso un richiamo alla responsabilità individuale degli operatori del settore (al-

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levatori e veterinari) a controllare i focolai permanenti attraverso la vaccinazione e l'applicazione di norme di biosicurezza, che vogliamo ottenere e mantenere uno standard sanitario di eccellenza. L'obiettivo è quello di raggiungere la qualifica di territorio indenne, ma il presupposto è quello di creare una coscienza sanitaria negli operatori, che considerino il controllo dell'IBR come un loro diritto/dovere, per il quale la collaborazione tra pubblico e privato e la loro azione sinergica sono indispensabili. L'IZSLER, forte della sua filosofia di "essere dentro i problemi per poterne proporre le soluzioni", mette a disposizione le sue conoscenze e le sue risorse per assistere e informare gli allevatori che intraprenderanno il percorso di adesione al Piano e, al tempo stesso, si propone di incentivare lo scambio di informazioni tra ASL, veterinari, responsabili del piano aziendale e allevatori. ■

STATO DI AGITAZIONE ALL’IZS UMBRIA E MARCHE

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n comunicato stampa dell'Istituto Sperimentale Zooprofilattico Umbria Marche (IZSUM) annuncia lo stato di agitazione del personale deciso dall'assemblea del personale il 24 novembre scorso, per la mancata accoglienza della richiesta di integrare le risorse relative al Fondo per il pagamento delle fasce retributive a tutti i possibili aventi diritto, appunto, ad una fascia retributiva. Il direttore generale dell'IZSUM, Silvano Severini, stante l'esiguità del fondo residuo e il divieto degli ultimi contratti collettivi nazionali di lavoro e della legislazione nazionale, fa presente che l'unica possibile soluzione è quella che su disposizione regionale si stornino i fondi dal salario di risultato (incentivazioni) a quello per le fasce senza il quale l'azienda non potrà assecondare tale richiesta. Peraltro la proposta di bando relativa alle fasce da attribuire nel biennio 2009-2010 non cita la parzialità dei fondi se non quelli relativi all'anno 2009. Infatti, l'accordo sottoscritto in data 8 febbraio 2010 e ratificato con delibera n. 26 in data 22 febbraio 2010 con i sindacati, è stato quello di

distribuire i 53.095,00 euro (dell'anno 2009) residuo del fondo specifico. Accordo, peraltro sottoscritto sia dalle OO.SS e dalla RSU e che ha subito un dietrofront dall'assemblea del personale. La direzione ha semplicemente cercato di applicare la normativa in materia che stabilisce la distribuzione delle risorse in base ad una selezione, che per l'anno 2010 resta aperta a tutti i possibili aventi diritto. Per la parte del bando relativa all'anno 2010 i fondi sono tutt'ora da definire, stante la possibilità della Conferenza dei Servizi delle Regioni di disporre lo storno sopra descritto. La riorganizzazione del personale è in piena rivisitazione. Le finalità e gli obiettivi attorno ai quali è stata pensata la riorganizzazione, rappresentano una risposta ai mutamenti del panorama tecnico-scientifico nazionale ed internazionale. Non solo, le recenti riforme legislative in materia di trasparenza e merito saranno la base su cui sviluppare un nuovo sistema di concepire il lavoro, improntato alla valorizzazione e crescita delle professionalità nell'ottica di una moderna logica Aziendale.

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Sanità animale Info Regioni

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Esclusione dall’obbligo di vaccinazione per i comuni a minor rischio di rabbia La proposta al vaglio dell’Unità di Crisi Centrale dificato. Tuttavia, verrà portata al vaglio dell'Unità di Crisi Centrale (composta da Ministero della Salute, Regioni interessate e Centro di Referenza nazionale per la rabbia) la proposta di escludere dall'elenco dei territori attualmente soggetti a vaccinazione obbligatoria i Comuni che si sono dimostrati essere meno a rischio di rabbia. È il caso delle Province di Venezia, Treviso e Vicenza.

a Giunta regionale del Veneto ha diffuso una nota di precisazioni sulla campagna di vaccinazione antirabbica dei cani: l'elenco dei Comuni e Province del Veneto in cui è obbligatoria la profilassi non è stato mo-

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SARDEGNA: BASSO IL RISCHIO DI DIFFUSIONE MVS

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on decreto dell'Assessorato dell'Igiene e sanità e dell'assistenza sociale del 9 novembre scorso, su parere conforme del Direttore Generale, sentito il Direttore del Servizio di Prevenzione, la Regione Sardegna ha adottato il piano regionale contenente le misure sanitarie per la sorveglianza della malattia vescicolare del suino, da applicare negli allevamenti suinicoli e, in generale, su tutti gli animali della specie suina. Le attività sanitarie saranno svolte dal personale delle aziende sanitarie locali e sono finalizzate al mantenimento dello stato di Regione accreditata per la malattia vescicolare del suino (MVS); alla tutela sanitaria del patrimonio suinicolo regionale; alla verifica della situazione epidemiologica per la MVS; alla garanzia della sicurezza alimentare nel circuito commerciale. Il piano dovrà essere attuato, oltre che dai servizi veterinari e dai direttori generali delle asl, dal Servizio prevenzione dell'Assessorato, dai sindaci dei comuni della Sardegna, dall'Istituto zooprofilattico sperimentale della Sardegna, dagli agenti della Forza Pubblica, dal Corpo forestale e di vigilanza ambientale della Regione e dagli allevatori. Tutte le misure sanitarie previste resteranno in vigore fino all'emanazione del successivo piano e l'attività di sorveglianza sierologica dovrà essere completata entro il 31 dicembre di ciascun anno. Come da Ordinanza del Ministero della Salute del 12 aprile 2008 la regione Sardegna è "Regione accreditata per la Malattia Vescicolare del Suino". Considerato il basso livello di rischio degli allevamenti suinicoli regionali per l'introduzione e la diffusione della Malattia Vescicolare del Suino, l'Assessore all'igiene e sanità - Antonello Liori - ritenuto di dover regolamentare le modalità di applicazione del Piano nazionale di eradicazione della MVS, abrogando quanto disposto in via transitoria dal DIAS 33/2008 ha predisposto un Piano di monitoraggio sierologico in relazione all'orientamento produttivo delle aziende ed al livello di rischio sanitario, per confermare la qualifica di regione accreditata.

La nota della Giunta regionale del Veneto è indirizzata ai Direttori dei dipartimenti di prevenzione delle Asl venete, ai responsabili dei servizi veterinari e ai presidenti degli Ordini dei veterinari del Veneto. Nella stessa, si precisa che è tutt'ora vigente l'Ordinanza del Presidente della Giunta Regionale del 24 novembre 2009 che elenca i territori a rischio rabbia nei quali è attualmente in vigore l'ob-

bligo di vaccinazione dei cani. I proprietari dei cani soggetti all'obbligo di vaccinazione sono tenuti a far vaccinare ( o rivaccinare in caso di scadenza dell'intervento vaccinale dell'anno precedente) i propri animali presso gli ambulatori privati. I costi dell'operazione sono totalmente a carico del proprietario non essendo previsto il ripristino di "tariffe calmierate". ■


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20 Dalle Associazioni SIMV-AIVEMP

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Practice Management, il gruppo diventa società

di MARCO VIOTTI opo un anno 2010 che ci ha regalato grosse soddisfazioni sia in termini di partecipanti sia di lavoro svolto, pensiamo al “Manuale di gestione delle

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strutture veterinarie”, distribuito a più di diciottomila colleghi, ai tre incontri svolti, allo studio di una nuova frontiera di comunicazione, quale il web marketing, possiamo guardiare al 2011 con tanto entusiasmo e sempre accompagnati dal nostro sponsor storico, Hill’s, confidando in grandi novità in arrivo. Innanzitutto ci trasformiamo in: “Società Italiana Management Veterinario”, sigla SIMV, e cambieremo, aggiornandolo, il logo. Anche il brand vuole la sua parte! Il tema del 2011 tratterà delle risorse umane, un universo sempre causa di problemi per tutti i colleghi, sia si possieda strutture molto complesse, sia si lavori in strutture più semplici. La relazione con i colleghi e fra i medesimi di una stessa struttura è spesso motivo di tensioni e malumori quando, a volte, sarebbe sufficiente migliorare l’organizzazione del lavoro per essere tutti più bendisposti. In linea con questa visione, abbiamo ritenuto importante avviare la prima parte della stagione affrontando proprio quest’argomento, potendo contare sulla collaborazione di un esperto in materia, docente in master universitari di business e administration, coadiuvato dalle testimonianze dirette di

colleghi che svolgono la professione, con l’obiettivo dunque di fornire strumenti concreti, atti a migliorare il comparto risorse umane (HR) affinché ciascuno possa iniziare l’indomani a mettere in pratica i consigli ricevuti. La seconda parte della stagione vedrà un’iniziativa assolutamente nuova in Italia, cioè una tavola rotonda sull’organizzazione, la gestione e la resa di una specifica ‘business unit’: “Degenza e Terapia Intensiva”. Il fine della giornata sarà elaborare testimonianze e valutare i dati ottenuti. E ancora… Poiché spesso abbiamo raccolto disagi da parte di neolaureati che, pur non avendo un’esperienza pratica di lunga data, sentono l’esigenza di partire con un’organizzazione ottimale, quest’anno terremo il primo corso di avviamento alla gestione di una struttura, rivolto a chi non ha mai frequentato i nostri incontri o a chi si affaccia oggi sul mercato del lavoro, con l’obiettivo un po’ presuntuoso di fornir loro i criteri necessari a sviluppare un’attività di successo e di allinearli a chi questi temi li segue già da diversi anni. Vorrei cogliere l’occasione per ringraziare tutti quelli che hanno collaborato con noi per la riuscita degli eventi, la Sig. Milena, il

Sig. Vittorio e naturalmente Hill’s sponsor che ha creduto in questo progetto fin dalla nascita e che ha deciso di continuare a sostenerlo anche dopo la nostra trasformazione in Società Specialistica. Un grazie va anche a tutti Voi che avete partecipato, con l’augurio di vedervi sempre più numerosi ai prossimi incontri del 2011. ■

UN NUOVO LOGO Nel 2011 il gruppo di studio di Practice Management ANMVI cambia logo e denominazione “SIMV: Società Italiana Management Veterinario”. Il calendario degli incontri e dei seminari di Practice Management è consultabile al sito ANMVI. Info: +39-0372/40.35.36 - management@anmvi.it - www.anmvi.it

L’ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI VETERINARI IN DIRETTA WEB

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iù di trecento veterinari hanno seguito la diretta del Corso “L’organizzazione dei servizi veterinari nell’ambito dell’autorità competente per la sicurezza alimentare: modelli a confronto” che si è tenuto a Cremona dal 24 al 26 novembre. Il video è disponibile on line sul portale di EV-videoconferenze, la piattaforma di streaming utilizzata dalle società scientifiche affiliate ad ANMVI per la diretta web e la formazione a distanza. Il corso, si è posto l’obiettivo di analizzare le innovazioni proposte dai nuovi regolamenti inerenti la sicurezza alimentare rispetto alla precedente normativa europea e nazionale e di trasferire la conoscenza di metodologie e approcci adeguati ai cambiamenti introdotti nei sistemi di controllo sulla sicurezza delle filiere agroalimentari introducendo i concetti di audit e valutandone l’integrazione con le attività di ispezione. Il corso organizzato da EV in collaborazione con ANMVI International ed AIVEMP, è stato reso possibile grazie al contributo della Regione Lombardia. Nell’immagine, Bartolomeo Griglio - Presidente AIVEMP e direttore scientifico del corso - durante la sua relazione sui risultati degli audit del Food Veterinary Office in Italia.


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Bayer Animal Health Dalle Aziende

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Cane libero dalle parassitosi intestinali se controllato periodicamente È possibile concordare con il veterinario uno schema di trattamento semplice e sicuro e parassitosi intestinali sono un problema che riguarda tutti i cani, non solo cuccioli e animali randagi. Da uno studio recente condotto nella città di Milano risulta che il 75% delle aree cani è contaminato da feci infestate da parassiti intestinali. Forse ci si dimentica che la passeggiata ai giardinetti o il contatto con un animale parassitato possono essere sufficienti a innescare un’infestazione da parassiti intestinali. Va inoltre ricordato che i vermi, oltre a causare diversi disturbi all’animale (problemi digestivi, diarrea, malassorbimento, rappresentano un fattore di rischio anche per il proprietario, soprattutto per i bambini e le persone immunodepresse. Purtroppo, anche per il proprietario più attento non è facile accorgersi di un’infestazione in corso che, nella maggior parte dei casi, è asintomatica.

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IL CONTROLLO PERIODICO DEI PARASSITI Risulta essere la norma igienica più efficace per evitare qualsiasi problema legato alla presenza dei parassiti nelle nostre aree. Il controllo periodico dei parassiti permette di prevenire infestazioni massive - con possibili gravi conseguenze per la salute di cani e rischi per i loro proprietari. È sufficiente instaurare una collaborazione proprietario-veterinario perché venga messo in atto un piano di controllo periodico delle parassitosi intestinali che che può comprende un esame coprologico e, se il caso, una somministrazione di farmaco antiparassitario che permette l’eliminazione dei parassiti intestinali. In alcuni casi ove esiste la possibilità di risultati falsi negativi un trattamento ex juvantibus può essere un corretto modo di agire. In molti paesi europei la somministrazione periodica di farmaci efficaci contro i parassiti intestinali è una prassi consolidata (ciò non esclude gli esami coprologici di control-

lo). ESCCAP (organismo europeo per il controllo delle parassitosi dei piccoli animali) nelle proprie linee guida indica come atti fondamentali per la campagna di lotta alle parassitosi intestinali la prevenzione e il trattamento. Oltre a tutto ciò la buona prassi igienica obbliga a rimuovere gli escrementi dell’animale dall’ambiente nel quale vengono lasciati (marciapiedi, giardini) in modo che vengano ridotte al minimo le possibilità di reinfestazione degli animali attraverso gli ambienti abitualmente frequentati. Per promuovere questi comportamenti che vanno a vantaggio dei nostri animali e non solo, Bayer Healthcare-Animal health con il proprio marchio Drontal sta avviando in Italia una campagna di sensibilizzazione dei proprietari di cani che possono trovare il materiale informativo nelle sale d’attesa degli studi Veterinari in modo che tutti i proprietari possano informarsi e, di concerto con il veterinario, contribuire al benessere del proprio animale e proprio. ■

Organizzato da

Soc. Cons. a r.l.

Azienda con sistema qualità certificato ISO 9001:2008

SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIA SOCIETÀ FEDERATA ANMVI

PROSSIMI AGGIORNAMENTI SCIENTIFICI SCIVAC Per informazioni: Segreteria SCIVAC - Paola Gambarotti - Tel. 0372/403508 - Fax 0372/403512 - E-mail: info@scivac.it - www.scivac.it

CORSI PRATICI ESAME NEUROLOGICO E LOCALIZZAZIONE

ESAME CLINICO ORTOPEDICO E PATOLOGIE ORTOPEDICHE E TRAUMATOLOGICHE

Cremona, 15/18 Febbraio 2011 Centro Studi SCIVAC

Cremona, 23/26 Febbraio 2011 Centro Studi SCIVAC

ECM: Richiesto accreditamento per 47 Crediti

ECM: Richiesto accreditamento per 41 Crediti

DIRETTORE Marco Bernardini, Med Vet, Dipl ECVN, Padova

DIRETTORE Aldo Vezzoni, Med Vet, SCMPA, Dipl ECVS, Cremona

APPROCCIO AL PROBLEMA Cremona, 08/11 Febbraio 2011 Centro Studi SCIVAC ECM: Richiesto accreditamento per 48 Crediti DIRETTORE Federico Fracassi, Med Vet, Dr Ric, Bologna RELATORI Enrico Bottero, Med Vet, Cuneo Davide De Lorenzi, Med Vet, Dr Ric, SMPA, Dipl ECVCP, Padova Francesco Dondi, Med Vet, Dr Ric, Bologna Federico Fracassi, Med Vet, Dr Ric, Bologna Gualtiero Gandini, Med Vet, Dipl ECVN, Dr Ric, Bologna Magda Gerou-Ferriani, Med Vet, Bologna Marco Poggi, Med Vet, Imperia Fabia Scarampella, Med Vet, Dipl ECVD, MSc, Milano ISCRIZIONE Partecipazione a numero chiuso (36) QUOTE Soci SCIVAC: € 670,00 + IVA 20% Non soci: € 870,00 + IVA 20%

RELATORI Massimo Baroni, Med Vet, Dipl ECVN, Monsummano Terme (PT) Marco Bernardini, Med Vet, Dipl ECVN, Padova Alberta De Stefani, DVM, Dr Ric, Dipl ECVN, Newmarket (UK) Gualtiero Gandini, Med Vet, Dipl ECVN, Dr Ric, Bologna

STRATEGIE DIDATTICHE E DI COMUNICAZIONE Cremona, 17/18 Febbraio 2011 Centro Studi SCIVAC

ISCRIZIONE Partecipazione a numero chiuso (36)

ECM: Non previsti

QUOTE Soci SCIVAC: € 780,00 + IVA 20% Non soci: € 980,00 + IVA 20%

DIRETTORE Bruno Peirone, Med Vet, Dot Ric, Torino RELATORE Giacomo Volpengo, Formatore, counselor, performer, docente teatrale, Torino ISCRIZIONE Partecipazione a numero chiuso (18) QUOTE Soci SCIVAC: € 250,00 + IVA 20% Non soci: € 450,00 + IVA 20%

RELATORI Massimo Baroni, Med Vet, Dipl ECVN, Monsummano Terme (PT) Silvia Boiocchi, Med Vet, Milano Paolo Buracco, Med Vet, Dipl ECVS, Torino Massimo Olivieri, Med Vet, PhD, Samarate (VA) Alessandro Piras, Med Vet, Spec in Chirurgia, MRCVS, Newry (Irlanda del Nord) Federica Rossi, Med Vet, Spec Rad Vet, Dipl ECVDI, Bologna Aldo Vezzoni, Med Vet, SCMPA, Dipl ECVS, Cremona ISCRIZIONE Partecipazione a numero chiuso (36) QUOTE Soci SCIVAC: € 800,00 + IVA 20% Non soci: € 1.000,00 + IVA 20%


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22 Calendario attività Dal 22 gennaio al 3 marzo Per visualizzare i programmi degli eventi di tutte le società clicca su www.evsrl.it/eventi

22 - 23 GEN 23 GEN 23 GEN 30 GEN

CORSO SIDEV INCONTRO REGIONALE SCIVAC CAMPANIA SEMINARIO SCIVAC INCONTRO REGIONALE SCIVAC LOMBARDIA

WORKSHOP SIDEV - TRICOLOGIA - Centro Studi E.V. - Palazzo Trecchi - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it CHIRURGIA DEL RENE E URETERE SFIDA POSSIBILE? - Complesso Turistico Averno -Pozzuoli (NA) - VIA MONTE NUOVO LICOLA PATRIA, 85 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it TRATTAMENTO DEL DOLORE CHIRURGICO NEL GATTO - Savoia Hotel Regency, Bologna - Via del Pilastro, 2 - ECM: Richiesto accreditamento per 3 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it IL CORRETTO APPROCCIO DIAGNOSTICO IN GASTROENTEROLOGIA E PNEUMOLOGIA: QUANDO E PERCHÉ USIAMO L’ESAME ENDOSCOPICO - Milano - ECM: Richiesto Accreditamento - Per info: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it

30 GEN

INCONTRO REGIONALE SCIVAC TRENTINO ALTO ADIGE

ORTOPEDIA PEDIATRICA NEL CANE - Trento - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it

4 - 6 FEB

CONGRESSO NAZIONALE MULTISALA SIVE

XVII SIVE CONGRESS - Montesilvano (PE) - Palacongressi D’Abruzzo - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani – Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: info@sive.it

INCONTRO SCVI

LE ERNIE NEL CANE E NEL GATTO - Centro Studi Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it LA CITOLOGIA QUALE AUSILIO DIAGNOSTICO AI PROBLEMI DI MEDICINA INTERNA - Centro Studi Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it CITOLOGIA DERMATOLOGICA: UNA QUESTIONE DI PELLE - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - Email: delregionali@scivac.it 1° IT. MEDICINA INTERNA: I PARTE - APPROCCIO AL PROBLEMA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto accreditamento per 48 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it PROFILASSI VACCINALE DELLE MALATTIE DELLA RIPRODUZIONE E RESPIRATORIE NELL’ALLEVAMENTO DELLA BOVINA DA LATTE - Centro Studi E.V., Palazzo Trecchi - Cremona - ECM: Richiesto Accreditamento - Per info: Paola Orioli - Segr. e Commissione Scientifica SIVAR - Tel. +39 0372 403539 - E-mail: info@sivarnet.it “LA NEUROLOGIA E L’OFTALMOLOGIA NEI NUOVI ANIMALI DA COMPAGNIA” - Centro Studi E.V. - Palazzo Trecchi - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: info@sivae.it EMATOLOGIA: AGGIORNAMENTI AL 2011 - Centro Studi Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it IL DIABETE NEL GATTO - Centro Studi E.V. - Palazzo Trecchi - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 E-mail: socspec@scivac.it DALLA VISITA ORTOPEDICA ALLA DIAGNOSI DI ZOPPIA - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it 4° IT. NEUROLOGIA VETERINARIA: I PARTE - ESAME NEUROLOGICO E LOCALIZZAZIONE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto accreditamento per 47 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it STRATEGIE DIDATTICHE E DI COMUNICAZIONE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Crediti non previsti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it

5 - 6 FEB 6 FEB 6 FEB 8 - 11 FEB 10 FEB 12 - 13 FEB 12 FEB 13 FEB 13 FEB 15 - 18 FEB 17 - 18 FEB 17 FEB 19 FEB 20 FEB 20 FEB 20 FEB 23 - 26 FEB 25 - 26 FEB 26 - 27 FEB 27 FEB 27 FEB 1 - 3 MAR

INCONTRO SICIV INCONTRO REGIONALE SCIVAC VENETO ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC SEMINARIO NAZIONALE SIVAR SEMINARIO NAZIONALE SIVAE

INCONTRO SIMIV

INCONTRO SIMEF/SIMIV INCONTRO REGIONALE SCIVAC TOSCANA ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC CORSO SCIVAC

SEMINARIO NAZIONALE SIVAR

AGGIORNAMENTI NELLA PRATICA BUIATRICA VETERINARIA: IMPIEGO DEL FARMACO E PATOLOGIE ENTERICHE NEL VITELLO - Caserta - ECM: Richiesto Accreditamento

INCONTRO SIFIRVET

IL MASSAGGIO - Centro Studi Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it ORTOPEDIA PEDIATRICA E GESTIONE NUTRIZIONALE NELLA PREVENZIONE E NELLA TERAPIA DELLE PATOLOGIE DELL’ACCRESCIMENTO - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Rich. Accred. - Per info: Erika Taravella - Segr. Soc. Spec. SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it CORSO PRATICO SIFIRVET - IL MASSAGGIO - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it

INCONTRO SIANA / SIOVET CORSO SCIVAC / SIFIRVET

INCONTRO REGIONALE SCIVAC FRIULI VEN.GIULIA

ARGOMENTI DI BASE IN OFTALMOLOGIA - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC

3° IT. ORTOPEDIA: IV PARTE - ESAME CLINICO ORTOPEDICO E PATOLOGIE ORTOPEDICHE E TRAUMATOLOGICHE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto accreditamento per 41 Crediti Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it

CORSO SIVE

CORSO PRATICO DI NEONATOLOGIA - Università di Bologna - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: info@sive.it

INCONTRO SINVET

ANOMALIE DELLO SVILUPPO DEL RACHIDE E DEL MIDOLLO SPINALE - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it IMAGING DELL’OCCHIO E DELLA REGIONE ORBITALE - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it IL PANCREAS ENDOCRINO - Ancona - Hotel Sporting - VIA FLAMINIA 220 - ECM: Richiesto Accreditamento Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it 1° IT. GASTROENTEROLOGIA: II PARTE - GASTROENTEROLOGIA 2 - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto accreditamento per 42 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it

INCONTRO SVIDI / SOVI INCONTRO REGIONALE SCIVAC MARCHE ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC

laPROFESSIONE

VETERINARIA 42 | 2010

la VETERINARIA

PROFESSIONE

La rivista è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore Direttore Carlo Scotti Direttore Responsabile Antonio Manfredi Coordinamento Editoriale Sabina Pizzamiglio info@anmvi.it Comitato di Redazione Pierpaolo Bertaglia, Paolo Bossi, Marco Eleuteri, Giuliano Lazzarini, Pier Mario Piga, Sabina Pizzamiglio, Aldo Vezzoni Rubriche Fabrizio Pancini, Oscar Grazioli, Giovanni Stassi Segreteria di Redazione Lara Zava professioneveterinaria@anmvi.it Grafica Francesca Manfredi grafica@evsrl.it Editore SCIVAC - Via Trecchi, 20 26100 Cremona Iscrizione registro stampa del Tribunale di Vigevano, n. 1425/03 del 30/12/2003 Concessionaria esclusiva per la pubblicità EV Soc. Cons. a r.l., Cremona marketing@evsrl.it

Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana

Stampa Press Point, Abbiategrasso - MI fulvio@presspoint2000.it

Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27-02-2004 N. 46) art. 1, comma 1 Filiale di Milano a cura di Centro Produzione Mailings Scarl - Cusago (MI) Professione Veterinaria pubblica notizie d'attualità e di rassegna i cui contenuti non rispecchiano necessariamente il pensiero della Testata. Interventi e opinioni attribuibili a Professione Veterinaria e/o all'ANMVI vengono esplicitamente indicate come tali. Cambio di indirizzo: Le modifiche per il recapito postale vanno indirizzate a: info@evsrl.it Chiuso in stampa il 6 dicembre 2010

SOLUZIONI

c a livello epifisario d a livello periostale

QUIZ 1

b a livello metafisario

Risposta corretta: c) Seminario SIVE: “Concetti applicabili di dermatologia equina per il veterinario pratico” Cremona, Settembre 2007

a a livello diafisario

QUIZ 2

a Belga b Arabo c Quarter horse d Pony Shetland

2) La panostetite si localizza tipicamente:

Risposta corretta: a) Corso regionale SCIVAC di :“Radiologia diagnostica dei piccoli animali” – Ragusa, luglio 2006

1) In quali razze si osserva più comunemente l’astenia dermica regionale ereditaria degli equini?


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