Professione44_2008
11-12-2008
14:51
Il mercato italiano del lavoro veterinario
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PROFESSIONE
la VETERINARIA A.N.M.V.I.
ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI
44 2008
SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE
Anno 5, numero 44, dall’8 al 14 dicembre 2008 Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. srl - Cremona
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VET-EXCHANGE
Il mercato italiano delle attrezzature professionali veterinarie
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IL GOVERNO CONTRO IL TRAFFICO DI CUCCIOLI
SERVE UN NUOVO MODELLO DI SICUREZZA ALIMENTARE
ASSISTENZA VETERINARIA AL PALIO DI SIENA
I LIBERI PROFESSIONISTI PER IL MIGLIORAMENTO ZOOTECNICO
BASTA UNA NOTIZIA PER DANNEGGIARE L’IMMAGINE
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BREVI
SUL TRENO SOLO CANI REGISTRATI
VARESE Dopo la scoperta in un canile di Gornate Olona (VA) di cuccioli importati illecitamente dall’est Europa l’Ordine dei Veterinari di Varese ha diffuso un comunicato stampa in cui, “riponendo massima fiducia nell’attività degli organismi inquirenti e della magistratura”, si mette “a disposizione degli stessi”, restando “in attesa di acquisire eventuali elementi di responsabilità diretta di veterinari iscritti a codesto Ordine, onde intraprendere le azioni disciplinari di nostra competenza”.
DEFISCALIZZAZIONE Francesca Martini è intervenuta sulla notizia, apparsa su alcuni media, di proprietari che chiederebbero a veterinari la soppressione di cani sani perché non più in grado di mantenerli economicamente. “Non si possono uccidere animali per questo - ha dichiarato il Sottosegretario - chi lo fa commette un reato. Non tollererò che ciò accada”. Da tutto questo, ha aggiunto “emerge ancora con più forza la necessità di andare avanti sulla strada della defiscalizzazione delle spese veterinarie e del cibo per animali”.
LATTE CRUDO L’Ordinanza firmata il 10 dicembre dal sottosegretario Francesca Martini prevede la dicitura in rosso “prodotto da consumarsi solo dopo bollitura” sui 1.111 distributori di latte crudo. La data di scadenza non potrà superare i tre giorni. Il prodotto è vietato nelle mense scolastiche e non potranno esserci bicchieri accanto agli erogatori. L'ordinanza ricalca le indicazioni fornite dal Consiglio superiore della sanità, che ha anche espresso la necessità di indicare misure restrittive per la gestione degli animali risultati positivi.
MICROCHIP Il Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali ha pubblicato on line, nella sezione “cani, gatti e…” del proprio sito, l'elenco dei produttori e dei distributori di microchip. In base all'ordinanza 6 agosto 2008 i microchip di identificazione dei cani possono essere prodotti e commercializzati unicamente da soggetti registrati presso il Ministero.
laPROFESSIONE VETERINARIA
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CRISI?
In Fondo c’è la salute… Il Fondo Sanitario ANMVI è la risposta al Rapporto del Censis: italiani col freno tirato sui consumi ma non sulle cure sanitarie A PAGINA 3
Il sito ufficiale di Ferrovie dello Stato ha pubblicato il Regolamento di Trenitalia sul “Trasporto di un animale domestico da compagnia” in vigore dal 1 dicembre. Oltre alle condizioni di viaggio, il Regolamento elenca le sanzioni in caso di irregolarità nel trasporto di animali. Per tutti i cani vige una “regola di garanzia”: i proprietari dovranno sempre essere in grado di esibire il certificato di iscrizione all’anagrafe canina. Ecco cosa prevede il Regolamento per le irregolarità nel trasporto degli animali: “Nel caso in cui il proprietario risulti sprovvisto del biglietto previsto per l’animale viene regolarizzato mediante il pagamento dell’importo dovuto maggiorato della soprattassa di 200,00 euro. Se il pagamento è effettuato entro il 15° giorno dalla data della notifica l’importo è ridotto a 100,00 euro. Se il viaggiatore si presta al pagamento immediato delle somme dovute al personale del treno, la soprattassa è ridotta a 50,00 euro. Nel caso in cui gli animali non siano ammessi al trasporto, ivi compreso il caso della mancanza del certificato di iscrizione all’anagrafe canina di cui al punto precedente, il proprietario viene regolarizzato mediante il pagamento della
penalità di 200,00 euro ed è tenuto comunque a scendere, unitamente all’animale, alla prima stazione in cui il treno effettua fermata. Se il pagamento è effettuato entro il 15° giorno dalla data della notifica l’importo è ridotto a 100,00 euro. Se il viaggiatore si presta al pagamento immediato delle somme dovute al personale del treno, la soprattassa è ridotta a 50,00 euro. Per ogni contenitore eccedente le dimensioni ammesse in franchigia è dovuto il pagamento, salvo diversa disposizione tariffaria, della penalità di 8,00 euro ed il proprietario è tenuto comunque a scendere alla prima stazione in cui il treno effettua fermata. Se l’irregolarità riguarda sia il biglietto del viaggiatore che il rispetto delle condizioni di trasporto dell’animale oppure nel caso di utilizzazione di più treni di categoria diversa, le soprattasse o le penalità dovute si applicano una sola volta”. Occorrerà tenerne conto, sia per continuare a dare informazioni corrette al proprietario sia per dare consigli sul benessere dell’animale che viaggia, magari per molte ore. Occorrerà soprattutto tenerne conto per dare l’ennesimo motivo in più ai proprietari distratti per regolarizzare il proprio cane nell’anagrafe. ■
CURE FAI DA TE, UN VERO DISASTRO LA DIFFUSIONE DI INTERNET È STATA UNA VERA RIVOLUZIONE INFORMATIVA CHE HA PORTATO ENORMI VANTAGGI ALL'EVOLUZIONE CULTURALE MONDIALE MA HA ANCHE CREATO, SPESSO, NON POCHI PROBLEMI. Anni fa quello che diceva la radio era indiscutibile, se non "sacro". Bastava dire: "l'ho sentito alla radio" per mettere tutti a tacere. I quotidiani non sono mai riusciti ad arrivare ad una forza comunicativa come questa sia perché un conto e leggere la notizia, ben diverso è sentirla raccontare. E poi i quotidiani sono tanti, con posizioni ed orientamenti diversi e quindi discutibili. Dopo la radio è arrivata la televisione a condizionare i nostri pensieri ed il nostro modo di vivere, ora Internet, è diventato lo strumento informativo di riferimento in assoluto privilegiato da tutti per la sua ampia capacità di aggiornamento in tempo reale. Su Internet si trova tutto, e questo lo sanno bene anche i nostri clienti che spesso, prima di portare il loro animale in ambulatorio, cercano in rete le informazioni che permettano loro di arrivare alla diagnosi per poter poi arrivare da noi a raccontarcela o, decisamente peggio, per fare a meno di noi. Una volta il veterinario era sostituito dal farmacista, dall'allevatore, dall'amico "esperto", oggi c'è Internet che risolve tutto. Un'indagine del Censis, si parla di medicina umana perché dati per il settore veterinario non esistono, ha evidenziato che il 12% degli italiani, soprattutto quelli più giovani, non si fida molto del medico e preferisce verificare il proprio stato di salute consultando uno o più siti Internet. Negli USA la situazione è ancora peggiore. Il 66% della popolazione adulta americana cerca abitualmente informazioni sanitarie in Rete ed i siti più visitati per ottenere queste informazioni sono quelli gestiti da medici. È quindi Internet il nostro principale concorrente, o forse rischiamo di essere noi che offriamo informazioni o consulenze in tanti siti diversi.
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BUONE FESTE E FELICE ANNO NUOVO !
ANMVI
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Coperture sanitarie Anmvi Informa
VETERINARIA 44 | 2008
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Il Fondo Sanitario ANMVI è un investimento contro la crisi La mutualità di Categoria è la migliore risposta ad una crisi che induce a moderare i consumi, ma che non può farci rinunciare alla salute econdo il Censis, che ha diffuso il Rapporto 2008 sul nostro Paese, gli italiani temono principalmente una cosa: di perdere il proprio tenore di vita, di dover cedere quote di benessere. Per questo si dispongono alla cosiddetta “autogestione moderata”. Ma fino ad un certo punto. Dal Rapporto, infatti, emerge chiaro il dato che la voce di spesa che non verrà depennata dalla contabilità familiare riguarda le spese sanitarie. Le visite mediche, in particolare quelle specialistiche, sono considerate irrinunciabili dall’85% degli italiani.
S
UNA RISORSA MOLTO UTILE La sobrietà dei consumi, a cui è orientato il Paese, non tocca dunque i “consumi” sanitari. Il che non significa, però, che non si possano mettere in moto meccanismi di controllo anche di questa voce di spesa. Lo diciamo con le parole di Carla Colicelli, Vice Direttore Censis: “la previdenza sanitaria complementare potrebbe costituire una risorsa molto utile per integrare i finanziamenti pubblici dei servizi con formule di tipo mutualistico”. La mutualità di categoria, cioè quello che fanno i soci del Fondo Sanitario ANMVI (un migliaio di sottoscrittori per circa tremila e cinquecento familiari in copertura) è esattamente questo: una possibilità di rimborso (dal parto alla visita specialistica) e una integrazione delle spese sanitarie non riconosciute dal SSN (un esempio per tutti l’apparecchio ortodontico dei bambini). È un fatto che la spesa sanitaria delle famiglie è aumentata anche in relazione agli sviluppi della medicina, sempre più specializzata, e all’aumento della domanda di prevenzione. Questa tendenza è chiaramente riflessa dal Fondo Sanitario ANMVI che vede le opzioni media e massima fra quelle maggiormente “sfruttate” dai veterinari sottoscrittori.
UNA POLITICA DI COESIONE Letta in termini di strategia assicurativa, quella del Fondo Sanitario è una politica di coesione, un modo per creare il tessuto sociale della categoria e metterne a prova la solidarietà. Lo scadere dei 30 anni del Servizio Sanitario Nazionale rende ancora più urgente, secondo il Censis, una riflessione sul futuro modello di welfare indicato dal Libro Verde del Ministro Sacconi, all’insegna di una compartecipazione del privato al sistema-Paese. A questo si aggiungono un rapporto più “maturo” con il farmaco e l’adozione di stili di vita appropriati e sani.
LE SPALLE COPERTE La soluzione offerta ormai da molti anni dal Fondo Sanitario ANMVI è stata lungimirante in passato ed è una necessità oggi. Se continuiamo a definirla un “investimento” è proprio perché il Fondo è una garanzia di risparmio e di rimborso. Ne è prova il fatto che nell’ultimo anno il Fondo ha rimborsato le famiglie dei veterinari iscritti per 470mila euro. In sette anni la cifra è di 3 milioni e mezzo di euro circa, restituiti alle famiglie dei veterinari sottoscrittori. Questo può a buon giudizio rappresentare u-
na risposta reale al bisogno tutto italiano di “sentirsi le spalle coperte” messo in luce dal Censis, il quale non manca di registrare l’esistenza di quote di bisogno sociale non coperte dai livelli essenziali di assistenza e non garantite da servizi territoriali messi in crisi dalla devolution e dai disavanzi regionali. E allora se la centralità del controllo dei costi della sanità è evidente nel SSN, possiamo ben trasporla in ambito familiare, privato dove gli strumenti di controllo sono già pronti e collaudati.
UNA SPESA COMPENSATA DAI RIMBORSI La “normalizzazione virtuosa della routine quotidiana” a cui tende l’italiano del Censis si consegue sotto forma di rimborsi per il veterinario sottoscrittore, rimborsi che corrispondono evidentemente ad esborsi per la compagnia assicurativa: Assidim Assistenza. Fin dalla sua nascita il Fondo Sanitario ANMVI ha individuato in Marsh il proprio broker di riferimento e in Assidim Assistenza la compagnia assicurativa. Il Consiglio di Amministrazione del Fondo Sanitario ANMVI (tutto composto solo da medici veterinari sottoscrittori) non ha mai smesso negli anni di cercare compagnie alternative e piani di copertura più vantaggiosi. Ma in tutti questi anni, Assidim Assistenza (leggi: Generali) ha retto ogni confronto e si è sempre rivelata la più competitiva. Continua ad esserlo, malgrado i necessari correttivi apportati nel 2009 e così giustificati: “il totale dei rimborsi riconosciuti agli assistiti supera abbondantemente quello dei corrispondenti versamenti”. Questo vuol dire che il Fondo Sanitario conviene molto ai veterinari e un po’ meno ad Assidim che si è vista costretta ad applicare un aumento molto contenuto, “grazie a un’oculata gestione delle risorse”. Per il Fondo Sanitario ANMVI gli aumenti sulle quote continuano ad essere compensati dai vantaggi per i veterinari sottoscrittori in termini di rimborsi, ciò a dire che anche per le famiglie dei sottoscrittori veterinari la spesa sostenuta per la copertura annuale è ampiamente compensata dai rimborsi. Va precisato, però, che questo vantaggio è sensibile per chi sceglie opzioni superiori (intermedia, media e massima).
I VANTAGGI Il Fondo copre, senza limiti di composizione o di età e senza costi aggiuntivi, tutto il tuo nucleo familiare risultante dallo Stato di Famiglia, senza effettuare indagini anamnestiche sullo stato di salute; offre l’opportunità di accedere ad una Rete Convenzionata - di strutture sanitarie ed equipe mediche - di Assidim Assistenza, che sostengono direttamente le spese sanitarie del Socio, senza l’applicazione di franchigie e scoperti; ammette al rimborso spese sanitarie sostenute a seguito di malattia professionale; consente di monitorare le proprie richieste di rimborso e di verificarne l’esito; consente il versamento della quota annuale con rateizzazioni a 12 o 6 mesi senza interessi.
TASSO ZERO A tutti i Soci, qualunque sia il grado di opzio-
LE QUOTE ANNUALI 2009 Il Fondo Sanitario ANMVI è l’unico Fondo che, con una sola quota annuale, copre tutto il nucleo familiare del veterinario. Rimborsa tutte le spese sanitarie (salvo casi limite di esclusione come ad esempio gli eventi terroristici e le calamità naturali), sostenute in Italia e in tutto il mondo, purché attestate da una documentazione fiscale di spesa e rientranti in uno dei quattro piani (opzioni) assicurativi: • Opzione minima: Grandi interventi chirurgici; • Opzione intermedia: Grandi interventi chirurgici, parto, protesi, ricoveri; • Opzione media: Grandi interventi chirurgici, parto, protesi, ricoveri, visite specialistiche, extraospedaliere; • Opzione massima: Grandi interventi chirurgici, parto, protesi, ricoveri, visite specialistiche, extraospedaliere e cure dentarie; OPZIONE Minima Intermedia Media Massima
QUOTA ANNUALE (versamento unico) 130,00 € 380,00 € 1.050,00 € 1.650,00 €
RATEIZZAZIONE A 12 MESI 10,83 € 31,66 € 87,50 € 137,50 €
ne sottoscritta (minima, intermedia, media o massima), il Fondo riconosce la facoltà di versare la quota con rateizzazioni, senza interessi, di 6 o di 12 mesi. Chi sceglie di rateizzare la quota ed è già possessore della Carta di Credito ANMVI VISA potrà agevolmente avviare le procedure tramite la modulistica invia-
RATEIZZAZIONE A 6 MESI 21,66 € 63,33 € 175,00 € 275,00 €
ta dalla segreteria del Fondo. Chi fosse invece interessato alla rateizzazione (in qualità di non possessore della Carta di credito ANMVI-VISA) e volesse optare per la soluzione del Credito al Consumo, potrà farne rapidamente richiesta via web o contattando gli uffici del Fondo Sanitario. ■
Fondo Sanitario ANMVI DOMANDA DI NUOVA SOTTOSCRIZIONE ANNO 2009 Modulo di sottoscrizione non valido per i medici veterinari che già aderiscono al Fondo Compilare attentamente e spedire in busta chiusa a: Fondo Sanitario A.N.M.V.I. - Via Trecchi, 20 - 26100 Cremona entro il 31/01/2009 IL SOTTOSCRITTO (cognome e nome)……............................................………………………....………….........……………..........………. ABITANTE A ………………………............…………………………………………………….…….CAP.…….......….….…..PROV. ..................... IN VIA …………………………………......…………………………….CODICE FISCALE………………………....................……………............ TEL…………………........……FAX………………........……CELL………......…………………..E-MAIL………………..…….@………….…….. ISCRITTO ALLA SEGUENTE ASSOCIAZIONE FEDERATA ANMVI …...............................................………………………………….…....…... RICHIEDE PER IL 2009 (1 gennaio-31 dicembre 2009) LA SEGUENTE OPZIONE: ❏ MINIMA € 130
❏ INTERMEDIA € 380
❏ MEDIA € 1.050
❏ MASSIMA € 1.650
E DICHIARA IL SEGUENTE NUCLEO FAMILIARE (allegare copia Stato di famiglia): Cognome e nome del familiare* data di nascita 1. 2. 3. 4. 5. * CV = convivente, CG = coniuge, FG = figlio/a, GC = genitore convivente, SO/FR = sorella/fratello
stato*
SI IMPEGNA A VERSARE LA QUOTA CORRISPONDENTE TRAMITE: Pagamento in un’unica soluzione entro il 31 gennaio 2009: ❏ versamento in c/c postale n. 30969224, intestato a Fondo Integrativo SSN Medici Veterinari, Via Trecchi 20 - 26100 Cremona. È necessario allegare al presente modulo l’attestazione di versamento alla Posta ❏ versamento tramite bonifico bancario appoggiato alla Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza, Ag. n° 3 di Cremona, IBAN IT 83 T 06230 11402 000030195534 intestato a Fondo Integrativo SSN Medici Veterinari, Via Trecchi, 20 26100 Cremona. È necessario allegare al presente la copia del bonifico bancario ❏ carta di credito (CartaSì, VISA, MasterCard, Carta ANMVI-VISA; non si accettano carte elettroniche o prepagate) È necessario indicare tutti i dati della carta di credito nella sezione sottostante Pagamento rateizzato con CCR ANMVI-VISA (Finanziamento a TASSO ZERO) mediante: ❏ 6 rate mensili, senza interessi a mio carico. ❏ 12 rate mensili, senza interessi a mio carico. È necessario indicare tutti i dati della carta di credito nella sezione sottostante RICHIEDI LA CARTA DI CREDITO ANMVI-VISA ON LINE: http://www.anmvi.it/fondo/rateizzazione.html ❏ Pagamento rateizzato con “Credito al Consumo” (Finanziamento a TASSO ZERO anche senza CCR ANMVI-VISA). Per utilizzare questa modalità di pagamento è necessario richiedere on line il finanziamento alla pagina http://www.anmvi.it/fondo/rateizzazione.html Dati della Carta di Credito: Tipo Carta ❏ ANMVI-VISA ❏ CartaSì ❏ VISA ❏ MasterCard N. Carta (Riportare i 16 numeri su fronte) |_|_|_|_| |_|_|_|_| |_|_|_|_| |_|_|_|_| CVV2 (numero di 3 cifre riportato sul retro della carta) |_||_||_| Scadenza (Mese / Anno) |_||_|/|_||_| Titolare carta (Nome/Cognome) …………../..………………Data di nascita (Giorno/Mese/Anno) .../.…/….. FIRMA PER AUTORIZZAZIONE ALL’ADDEBITO: ………………………….…………………………………… AI FINI DELLE LIQUIDAZIONI DEI RIMBORSI IL/LA SOTTOSCRITTO/A: deve fornire il seguente codice IBAN: ……………………………………………….……………………………… DATA……………………..............………… FIRMA…………………………………........………………………………..……. Il sottoscritto firma per adesione informato di NORME GENERALI, AVVERTENZE e CONDIZIONI del Fondo e visti lo Statuto e il Regol.statutario (www.anmvi.it) Verranno respinti moduli diversi dal presente, compilati parzialmente, in modo inesatto o illeggibili. Eventuali trasmissioni via fax dovranno essere sempre seguite da spedizione postale in busta chiusa. Ai sensi del Decreto Legislativo 30 Giugno 2003, n. 196 (G.U. 29 Luglio 2003, Serie generale n. 174, Supplemento ordinario n. 123/L), il sottoscritto acconsente al trattamento dei dati sopra indicati, consapevole che l’esecuzione dei servizi richiesti non può avere luogo senza la comunicazione dei dati personali al Fondo Sanitario ANMVI e/o ai soggetti a cui lo stesso deve rivolgersi FIRMA……..……………………………………………………………………………
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4 Anmvi Informa Tutela animale
VETERINARIA 44 | 2008
Contro il traffico dei cuccioli dall’Est è tempo di passare ai fatti Il Ministro Frattini elogia l’impegno della veterinaria per far sapere cosa si può nascondere dietro l’acquisto di un cucciolo • cuccioli strappati alle madri troppo presto, dopo due/quattro settimane, con rischi di indebolimento delle difese immunitarie e sviluppo di problemi comportamentali; • trasporti effettuati illegalmente, addirittura in spazi angusti come i bagagliai di automobili; • cuccioli morti durante i viaggi e nei primi giorni dopo la vendita.
LE AZIONI
di FRANCO FRATTINI Ministro degli Esteri ostengo la campagna di informazione che la LAV sta conducendo in queste settimane contro il traffico illegale di cani e gatti dai Paesi dell’Est Europa e l’impegno dei veterinari italiani con la Federazione nazionale degli Ordini Veterinari e l’Anmvi (Ass. Nazionale Medici Veterinari Italiani) per far sapere cosa si può nascondere dietro l’acquisto di un tenero cucciolo. Sono preoccupanti i dati rilevati dalle prime indagini di Forze di Polizia come il Corpo forestale dello Stato, la Guardia di Finanza, e gli uffici periferici del Ministero del Lavoro, della Salute e delle politiche sociali, che ringrazio per quanto hanno già fatto e che sono certo continueranno a fare spero anche con più mezzi e personale.
S
LE IRREGOLARITÀ Essi hanno registrato sul territorio le ripetute irregolarità di questo tipo di commercio: • assenza dell’obbligatorio passaporto europeo per animali domestici e trasformazione illegale dei cuccioli in “italiani” per poterli vendere a prezzi elevati; • assenza di vaccinazioni e aumento della frequenza di gravi malattie per gli animali come cimurro, rogna e parvovirosi; • falsificazione di attestazioni vaccinali contro la rabbia, tanto più grave poiché gli animali provengono da Paesi ad elevata diffusione di questa zoonosi;
Nel nuovo Trattato Europeo gli animali, proprio su mia proposta nel Vertice di Roma del 2003, sono riconosciuti come “esseri senzienti”. Ora si deve passare ai fatti. Uno degli obiettivi fondamentali è ottenere la collaborazione attiva dei Paesi di partenza di questi animali affinché effettuino controlli anche straordinari per bloccare il traffico illegale e rispettino gli standard sanitari e di benessere degli animali così come le procedure previste per i trasporti autorizzati (iscrizione di speditore e ricevente, notifica del trasporto tramite il sistema informatizzato Traces, età minima dei cuccioli di tre mesi e ventuno giorni, vaccinazione antirabbica con titolazione anticorpale controllata, microchip/passaporto europeo per animali domestici). Per questo, assieme al Sottosegretario alla Salute Francesca Martini, intendo sensibilizzare l’intervento delle Autorità dei Paesi più interessati: Ungheria (Paese già richiamato nell’ottobre 2007 dalla Commissione Europea a seguito delle richieste del nostro Paese) Slovacchia, Polonia, Romania, Repubblica Ceca, Slovenia e Bulgaria in ambito comunitario, così come di Estonia, Lettonia, Lituania, Russia, Bielorussia, Ucraina in ambito extracomunitario, affinché intensifichino i controlli all’origine da parte delle autorità veterinarie e doganali per verificare il rispetto delle normative in vigore. Ho chiesto inoltre alla Commissaria europea alla salute Androulla Vassiliou un intervento di armonizzazione delle norme, la revisione degli standard dei microchip che renda possibile la completa e sicura tracciabilità degli stessi, l’adozione di misure che intervengano sulle pratiche di allevamento degli animali da compagnia, la definizione di rigorosi protocolli armonizzati a livello comunitario per tutte le patologie che rappresentano cause di morte per gli animali. In ambito nazionale inoltre ho avviato le procedure per ratificare ed eseguire la Convenzione del Consiglio d’Europa per la protezione degli animali da compagnia, solo firmata dal nostro Paese
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IL DOVERE DI INFORMARE a locandina “Non è questa la strada per farlo arrivare da te” è stata realizzata dall’ANMVI per testimoniare il contributo dei medici veterinari alla lotta al traffico dei cuccioli connesso alle importazioni illegali. Disponibile on line (www.anmvioggi.it) e pubblicata sul numero 42 di Professione Veterinaria, la locandina è principalmente destinata alle sale d’attesa degli ambulatori veterinari per rafforzare il coinvolgimento del medico veterinario, troppo spesso consultato dai proprietari quando le condizioni sanitarie degli animali importati illegalmente sono tali da non dare più speranze di sopravvivenza. La locandina viene diffusa anche nei negozi di riferimento AICAD l’Associazione Italiana Imprese Settore Animali Domestici - a-
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derente a Confesercenti. Per Raimondo Colangeli, Presidente SISCA presente alla conferenza stampa alla Farnesina “la politica ha dato un segnale importante. La veterinaria è pronta a fare la propria parte perché è importante che il medico veterinario giochi a fondo il suo ruolo nella crescita culturale del rapporto con l’animale e nel non marginale aspetto sanitario del fenomeno. La visita pre-adozione è fondamentale, il futuro proprietario prima dell’acquisto o dell’adozione deve avere un colloquio con un medico veterinario per fare una scelta consapevole, per essere informato degli obblighi di legge, a partire dall’iscrizione in anagrafe canina, e sia messo nelle condizioni di riconoscere la filiera illegale e di evitarla”.
nel 1987 ma non ancora recepita, nel quale studieremo l’inserimento del reato di traffico di animali da compagnia. Decine di migliaia di quattro zampe aspettano di essere adottati nei canili delle Amministrazioni locali e nei rifugi delle associazioni per la protezione degli animali: risparmiando,
e dando un tetto a un quattro zampe abbandonato, si farà una doppia buona azione e si contribuirà attivamente a mettere fine alla tratta dei cuccioli. (dalla Conferenza Stampa sul traffico dei cuccioli alla Farnesina; sintesi dell’intervento del Ministro degli Esteri Franco Frattini) ■
L’IMPEGNO DELLA POLITICA 1) Ottenere la collaborazione attiva dei Paesi di partenza di questi animali affinché effettuino controlli anche straordinari per bloccare il traffico illegale e rispettino gli standard sanitari e di benessere degli animali. 2) Sensibilizzare l’intervento delle Autorità dei Paesi più interessati affinché intensifichino i controlli all’origine da parte delle autorità veterinarie e doganali per verificare il rispetto delle normative in vigore. 3) Chiesto alla Commissaria europea alla salute Androulla Vassiliou un intervento di armonizzazione delle norme, standard dei microchip, definizione di rigorosi protocolli armonizzati a livello comunitario per tutte le patologie che rappresentano cause di morte per gli animali. 4) Avviate le richieste di ratifica ed esecuzione della Convenzione del Consiglio d’Europa per la protezione degli animali da compagnia, solo firmata dal nostro Paese nel 1987 ma non ancora recepita. 5) Inserimento del reato di traffico di animali da compagnia nella ratifica della Convenzione. (L’immagine è tratta dal volantino della LAV per l’iniziativa Rompiamo le scatole ai trafficanti)
6 Anmvi Informa E. Coli e Diossina
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VETERINARIA 44 | 2008
Le crisi alimentari richiedono un nuovo modello di sicurezza È ora di imparare e di raddrizzare il tiro. Dal latte crudo alla diossina, la svolta è in un nuovo sistema di vigilanza
specializzi il medico veterinario pubblico secondo una funzione di "controllo globale della filiera", uguale a quello del Ministero centrale: la sanità animale, la gestione del rischio e la valutazione e la comunicazione del rischio alimentare, affiancati da un apparato di controllo analitico come la rete degli Zooprofilattici e dell'Istituto Superiore di Sanità possono dare più efficacia ai controlli e tranquillizzare il consumatore. E allora il Ministero si dia da fare affinché le Regioni e le ASL promuovano lo stesso modello centrale anche in periferia. Insomma, per l'ANMVI è venuto il momento in cui il controllo deve partire dal campo, con una vigilanza sulla produzione vegetale e mangimistica, includa i veterinari delle aziende e degli allevamenti e chiuda il cerchio con i medici veterinari pubblici che valutano i rischi aziendali e li gestiscano durante le crisi.
PIÙ PREVENZIONE IN STALLA
he almeno ci faccia raddrizzare il tiro, questa crisi della diossina che proviene da un paese dove i sistemi veterinari europei hanno installato (ironia della sorte) il quartiere generale delle ispezioni in Europa e nel mondo! È questo il commento dell'ANMVI all'ennesimo allarme alimentare. Ancora una volta si registra una grave contaminazione della filiera, dei primi anelli, il mangimificio, punto debole della catena di produzione. Il 19 ottobre, durante il congresso nazionale ANMVI, il Sottosegretario Francesca Martini chiese alla veterinaria di affiancarla e di rice-
C
vere i suggerimenti della "base". Ebbene, i veterinari dell'ANMVI suggeriscono che è giunto il momento di "imporre" alle Regioni l'attivazione del dipartimento per la Sicurezza Alimentare nel loro organigramma ed in quelli delle ASL, sul modello di quello ministeriale, integrato della componente professionale. La crisi della carne irlandese suggerisce che non bastano i Servizi pubblici creati sulla base della componente strutturale della Medicina Pubblica: servono anche strutture orizzontali che assorbano la componente funzionale della professione. Non basta più il modello basato sulla medicina classica della salute del bestiame o sulla vigilanza degli stabilimenti alimentari; serve un modello che
È fuor di dubbio che nel latte crudo vi siano potenziali di rischio. Per i medici veterinari di sanità pubblica dell'AIVEMP (Associazione Italiana Veterinari di Medicina Pubblica) la vendita diretta di latte crudo, dal produttore al consumatore, richiede molta prudenza dal punto di vista sanitario. "Bene fa il Ministero della salute - dichiara il Presidente Bartolomeo Griglio - a tenere un atteggiamento di cautela verso una iniziativa che nasce con legittimi presupposti economico-produttivi, ma che va tenuta sotto stretto controllo". "La distribuzione di latte non pastorizzato non è infatti indicata per tutti i consumatorispiega Griglio- la letteratura scientifica ha dimostrato che esiste una correlazione, ad esempio tra la presenza di agenti patogeni nel latte e le condizioni sanitarie di persone già interessate da patologie o in soggetti più esposti ad infezioni quali i bambini, le donne in gravidanza e gli anziani. La distribuzione di questo alimento non può quindi essere incoraggiata indiscriminatamente, men che meno in sedi dove la somministrazione può ri-
sultare difficilmente controllabile (ad esempio nelle scuole). È pertanto necessario raggiungere il consumatore con le dovute avvertenze. Ma questo non basta ancora". Dal punto di vista della prevenzione veterinaria, la salute degli animali produttori di alimenti deve essere incoraggiata attraverso iniziative di buon funzionamento fra la sanità ed il mondo agricolo, "un raccordo - dice il Presidente dell'AIVEMP - che deve trovare il suo perfezionamento, oltre che in incisivi controlli da parte dei Servizi Veterinari pubblici, nell'ingresso ufficiale, per legge, in azienda zootecnica del veterinario aziendale, un responsabile sanitario che non soltanto incoraggi l'applicazione di Buone pratiche di allevamento, ma aiuti il produttore a garantire l'igiene e la sicurezza delle produzioni attraverso la garanzia del buon stato clinico del bestiame e l'applicazione di corrette procedure gestionali". È la stessa politica agricola comunitaria a non transigere in fatto di salute animale e a destinare il sostegno economico agli allevatori europei solo quando sono rispettati criteri di gestione obbligatoria e responsabilizzata quali la salute animale e la sicurezza delle produzioni animali. Anche in questo contesto il veterinario aziendale, responsabile sanitario dell'allevamento gioca un ruolo fondamentale, diventando l'interlocutore privilegiato della Sanità Pubblica Veterinaria e aiutando l'allevatore a tenere fede agli impegni chiesti dalla politica agricola comunitaria, una politica dove sono evidenti le interconnessioni fra produzione e sicurezza delle produzioni alimentari. Questa figura oggi non ha ancora una investitura normativa e, mancando, lascia un vuoto nella rete di biosicurezza dell'azienda e di epidemio-sorveglianza della mandria. "Questa maglia rotta nella rete - afferma Griglio - non è ancora stata riparata dai tempi della BSE ed è rimasta lettera morta nei pochi atti normativi ed ufficiali che ne fanno menzione". ■
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8 Fisco Versamenti
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L’acconto IVA 2008 di GIOVANNI STASSI Dottore Commercialista, Torino i sensi dell’articolo 6 della Legge 405/90, a partire dal periodo d’imposta 1991, i soggetti titolari di partita IVA devono versare entro il 27 dicembre l’acconto IVA per l’anno 2008.
A
SOGGETTI OBBLIGATI Sono tenuti al versamento dell’acconto tutti i soggetti titolari di partita IVA, sia mensili che trimestrali, i così detti contribuenti “speciali” (autotrasportatori, imprese di assicurazione, ecc) nonché i soggetti residenti all’estero ma identificati in Italia ai fini IVA.
SOGGETTI ESCLUSI DAL VERSAMENTO Non sono tenuti al versamento dell’acconto IVA i seguenti soggetti: • i soggetti che hanno iniziato l’attività nel corso del 2008; • i soggetti mensili che hanno cessato l’attività entro il 30 novembre 2008 • i soggetti trimestrali che hanno cessato l’attività entro il 30 settembre 2008; • i soggetti mensili che, nel mese di dicembre del 2007, hanno evidenziato un credito IVA; • i soggetti trimestrali che, nell’ultimo trimestre del 2007, hanno evidenziato un credito IVA; • i soggetti che prevedono di chiudere l’ulti-
ma liquidazione dell’anno 2008 (mensili o trimestrali per obbligo) con un credito IVA; • i soggetti, trimestrali per opzione, che prevedono di evidenziare un credito IVA nella dichiarazione annuale per il 2008; • i soggetti che, nel periodo d’imposta 2008, hanno usufruito dei regimi agevolativi delle nuove attività produttive ex art. 13, L. 388/2000; • i soggetti per i quali il 2008 è il primo anno di non applicazione del regime sostitutivo
di cui sopra; • i contribuenti che hanno esclusivamente effettuato nel corso del 2007 operazioni esenti o non imponibili ai fini IVA; • i soggetti che applicano il metodo della liquidazione anticipata al 20 dicembre 2008 (di cui si dirà in seguito) da cui emerge un credito; • i soggetti che, dopo aver effettuato il calcolo dell’acconto con il metodo tradizionale, hanno determinato un importo dell’acconto inferiore ad Euro 103,29.
CALCOLO DELL’ACCONTO PER I CONTRIBUENTI MENSILI I contribuenti che hanno effettuato liquidazioni IVA mensili nel corso dell’anno possono alternativamente determinare l’acconto da versare con uno dei seguenti metodi: • il metodo storico; • il metodo previsionale; • il metodo della liquidazione anticipata al 20 dicembre 2008. Metodo storico L’importo dell’acconto si determina applicando l’aliquota dell’88% del versamento effettuato (o che avrebbe dovuto essere effettuato) per il mese di dicembre 2007. La base di riferimento è quindi commisurata all’ammontare dell’IVA a debito risultante dalla liquidazione IVA relativa al mese di dicembre 2007. In pratica il calcolo dell’acconto si determina applicando la percentuale dell’88% all’importo del rigo VH12 (campo debiti) della dichiarazione IVA per l’anno 2007. Metodo previsionale In alternativa al metodo storico, il contribuente può adottare il “metodo previsionale” nel caso in cui sia in grado di prevedere un’IVA dovuta per il mese di dicembre 2008 inferiore a quella di dicembre 2007. In tal caso si applicherà all’importo previsto di IVA dovuta, l’aliquota dell’88%. È sconsigliato tale metodo ove non vi siano buoni margini di sicurezza della previsione onde evitare l’applicazione di sanzioni per insufficiente versamento. Metodo della liquidazione anticipata al 20 dicembre 2008 Oltre ai metodi storico e previsionale, i contribuenti hanno a disposizione il metodo della li-
quidazione anticipata fondato sulle operazioni realmente effettuate nel mese di dicembre, fino alla data del 20.12.2008. In pratica, l’importo da versare, nella misura del 100%, emerge da una apposita liquidazione IVA effettuata anticipatamente (denominata liquidazione periodica aggiuntiva), ottenuta prendendo a base i seguenti elementi: • l’IVA a debito relativa alle operazioni annotate (o che avrebbero dovuto essere annotate) nei registri IVA di cui agli artt. 23 e 24 del DPR 633/72 (registro IVA fatture emesse e registro corrispettivi) per il periodo compreso tra l’1.12.2008 ed il 20.12.2008; • l’IVA a credito relativa agli acquisti e alle importazioni annotati nel registro degli acquisti di cui all’art. 25 del DPR 633/72 nello stesso periodo; • l’eventuale IVA a credito riportata dalla liquidazione relativa al periodo precedente (mese di novembre 2008). La Circolare Ministeriale 11.12.93 n. 40 ha precisato che si deve tener conto non solo dell’imposta afferente le operazioni registrate nel periodo considerato, ma anche di quella afferente le operazioni per le quali si siano verificati i presupposti che determinano il momento impositivo (pagamento di corrispettivi, emissione di fattura, ecc.). In altre parole, il contribuente non può ritardare la data di emissione della fattura a dopo il 20 dicembre se il momento impositivo (ad esempio l’incasso del compenso) si è verificato entro la predetta data.
CALCOLO DELL’ACCONTO PER I CONTRIBUENTI TRIMESTRALI Anche i contribuenti che hanno effettuato liquidazioni IVA trimestrali nel corso dell’anno possono alternativamente determinare l’acconto da versare con uno dei seguenti metodi: • il metodo storico; • il metodo previsionale; • il metodo della liquidazione anticipata al 20 dicembre 2008. Nel presente articolo si prendono in esame solamente i contribuenti trimestrali per opzione e non quelli trimestrali per legge (ad esempio autotrasportatori, distributori di carburante, ecc.) Metodo storico I calcolo dell’acconto si effettua applicando l’aliquota dell’88% all’ammontare dell’IVA a debito risultante dalla dichiarazione annuale IVA per l’anno 2007. In pratica il calcolo dell’acconto si determina applicando la percentuale dell’88% all’importo risultante dalla somma algebrica dei seguenti importi risultanti dalla dichiarazione IVA per l’anno 2007: • acconto dovuto (rigo VH13) • meno IVA a credito (rigo VL32) • più IVA a debito (rigo VL33) • meno crediti di imposta (rigo VL34) Metodo previsionale Alternativamente al metodo storico, anche il contribuente trimestrale per opzione può adottare il “metodo previsionale” ove sia in grado di prevedere un’IVA dovuta in dichiarazione annuale per il 2008 inferiore a quella dovuta per l’anno 2007, applicando a tale minor importo l’aliquota dell’88%. Come già sottolineato per i contribuenti mensili, è sconsigliato tale metodo ove non vi siano buoni margini di sicurezza della previsione onde evitare l’applicazione di sanzioni per insufficiente versamento. Metodo della liquidazione anticipata al 20 dicembre 2008 In alternativa al metodo storico e a quello pre-
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10 Fisco Contabilità visionale, i contribuenti hanno a disposizione il metodo in esame fondato sulle operazioni realmente effettuate nel periodo dal 1° ottobre 2008 fino alla data del 20.12.2008. In pratica, l’importo da versare, nella misura del 100%, emerge da una apposita liquidazione IVA effettuata anticipatamente (denominata liquidazione periodica aggiuntiva), ottenuta prendendo a base i seguenti elementi: • l’IVA a debito relativa alle operazioni annotate (o che avrebbero dovuto essere annotate) nei registri IVA di cui agli artt. 23 e 24 del DPR 633/72 (registro delle fatture emesse e registro dei corrispettivi) per il periodo compreso tra l’1.10.2008 ed il 20.12.2008; • l’IVA a credito relativa agli acquisti e alle importazioni annotati nel registro degli acquisti di cui all’art. 25 del DPR 633/72 nello stesso periodo; • l’eventuale IVA a credito riportata dalla liquidazione relativa al periodo precedente (terzo trimestre 2008).
VARIAZIONE DEL REGIME DI LIQUIDAZIONE Nel caso in cui un contribuente abbia variato nel 2008 il regime di liquidazione rispetto a quello utilizzato nel 2007 (da mensile a trimestrale e viceversa) occorrerà operare come segue: Passaggio da regime mensile nel 2007 a regime trimestrale nel 2008 L’importo su cui applicare l’aliquota dell’88% per il calcolo dell’acconto sarà dato dalla somma degli importi indicati nei righi VH10, VH11 e VH12 della dichiarazione IVA per l’anno 2007. Passaggio da regime trimestrale nel 2007 a regime mensile nel 2008 In questo caso l’importo da prendere a base per il calcolo dell’acconto sarà dato da un terzo della somma algebrica di quanto segue: • acconto versato nel dicembre 2007 • meno IVA a credito (rigo VL32) • più IVA a debito (rigo VL33)
MODALITÀ E TERMINI DI VERSAMENTO L’acconto IVA deve essere versato entro il 27 dicembre di ciascun anno. Il versamento andrà effettuato solo se l’importo da versare è uguale o superiore ad Euro 103,29 e non può essere rateizzato.
Per il versamento dell’acconto si utilizzerà il modello F24 (da inoltrare in via telematica) con i seguenti codici tributo: • 6013 per i contribuenti mensili; • 6035 per i contribuenti trimestrali. Si ricorda che: • sul versamento dell’acconto non sono dovuti gli interessi dell’1% (contribuenti trimestrali) • l’importo dell’acconto e gli estremi del versamento devono essere annotati sul registro delle fatture emesse • l’importo versato a titolo di acconto dovrà essere detratto al fine di determinare l’IVA dovuta nella liquidazione del mese di dicembre per i contribuenti mensili e l’IVA dovuta in sede di dichiarazione annuale per i contribuenti trimestrali
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Per risparmiare si tagliano le funzioni apicali del SSN In due anni 662 dirigenti di struttura complessa in meno
SANZIONI E RAVVEDIMENTO Il mancato o insufficiente versamento dell’acconto IVA è soggetto a sanzione amministrativa pari al 30% dell’importo non versato. Anche per sanare un omesso od insufficiente versamento dell’acconto IVA è possibile accedere all’istituto del ravvedimento operoso con le consuete modalità: • versamento nei trenta giorni dal termine ordinario, e quindi entro il 26.01.2008, dell’importo non versato, maggiorato degli interessi (al tasso del 3%), con sanzione ridotta ad 1/8 del minimo e quindi pari al 3,75%; • versamento oltre trenta giorni ma entro il termine di presentazione della dichiarazione IVA relativa all’anno nel corso del quale è stata commessa la violazione, dell’importo non versato, maggiorato degli interessi (al tasso del 3%), con sanzione ridotta ad 1/5 del minimo e quindi pari al 6%. Si ricorda che: • gli interessi, a seguito della Risoluzione ministeriale 22 maggio 2007, n. 109, non devono più, come lo scorso anno, essere pagati cumulativamente con il tributo ma devono essere indicati separatamente indicando il nuovo codice tributo “1991”; • le sanzioni dovranno essere versate utilizzato il codice tributo 8904 • Ai sensi dell’art.37, comma 49, del D.L. 4 luglio 2006, n. 223, il versamento andrà effettuato obbligatoriamente in via telematica. ■
l Sole 24 Ore ha tracciato un bilancio biennale della libera professione dei dirigenti SSN, registrando che dal 2005 al 2007 è risultata in aumento la scelta dell'esclusiva. Il dato emerge del documento appena pubblicato dalla Ragioneria dello Stato (Conto Annuale 2005-2006-2007) che mette in luce un taglio di funzioni apicali per esigenze di contenimento della spese. In due anni, 662 dirigenti di struttura complessa in meno di cui 557 tra i medici. "Per i medici, si legge nell'articolo di Paolo Del Bufalo, un calo netto del 5,5% nel numero dei primari tra il 2005 e il 2007, i veterinari perdono 43 poltrone. I dirigenti non medici (farmacisti, biologi, chimici, psicologi) lasciano sul campo 64 primari.
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Nel 2007, su 5.790 veterinari dipendenti dal SSN, i veterinari con incarico di struttura complessa risultano tutti a rapporto esclusivo (541), i veterinari con incarico di struttura semplice a rapporto esclusivo sono 1.089, mentre a rapporto non esclusivo risultano essere 2. Nello stesso anno i veterinari con altri incarichi professionali sono 4.048 a rapporto esclusivo e 84 a rapporto non esclusivo. Un taglio di funzioni apicali del 5,6% medio (la struttura complessa è legata all'incarico) dovuto soprattutto alla razionalizzazione delle strutture, che in molte Regioni ha portato ad accorpamenti e riorganizzazioni: in due anni quasi 20 strutture di ricovero nel SSN tagliate e reparti ridotti del 10%. "Un piccolo esercito in meno" anche a causa di pensionamenti e prepensionamenti a cui è poi seguita la soppressione del reparto, in altri casi per la retrocessione a struttura semplice tagliando sull'indennità di struttura complessa. Si risparmia e si tagliano funzioni apicali soprattutto nelle Regioni dove sono state più pesanti le manovre di rientro dei deficit e per contenere la spesa. Il SSN taglia le posizioni di vertice mentre i medici aumentano, così finendo per non dare loro possibilità di carriera. Nel contempo cresce la tendenza all'esclusiva. ■
IRAP SCONTATA DEL 10% utti in corsa, anche i professionisti, per poter ottenere il recupero della detrazione del 10% dall'imponibile. Tutti i contribuenti soggetti all'IRAP, come previsto dal decreto legge anticrisi, potranno usufruire di questa possibilità. Per la dichiarazione del 2008 non ci sono problemi. Il 10% dell'IRAP potrà essere recuperato da tutti i contribuenti dall'imposta dei redditi, IRES o IRPEF, senza limiti. Al contrario, per i periodi di imposta precedenti per i quali non è ancora intervenuta la prescrizione (dal 2004 in avanti secondo gli esperti) c'è la possibilità di ottenere il rimborso a condizione che i fondi non siano esauriti, solo 100milioni di euro per il 2009. Per questo è importante poter presentare al più presto la relativa domanda di rimborso in quanto la selezione sarà fatta su base cronologica basandosi sulla data di presentazione. La precedenza in assoluto l'avranno comunque i contribuenti che hanno presentato in anticipo domanda di rimborso dell'imposta versata. In un primo tempo il testo della norma sembrava escludere i contribuenti soggetti ad IRPEF, ma i riferimenti del testo e la evidente incostituzionalità di una simile limitazione hanno portato ad una definitiva interpretazione di allargamento dello sconto a tutte le categorie soggette ad IRAP.
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12 Practice Management (3a parte) - Il cliente
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Capire i vostri clienti Gestire il cliente insoddisfatto Riuscirete ad accontentare alcune persone per sempre e tutti qualche volta, ma non riuscirete a soddisfare tutti per sempre. Lavorando all’interno di una struttura veterinaria, vi viene richiesto di essere molto più che semplicemente “buoni con gli animali”; dovete far nascere e mantenere un elevato livello di buona volontà sia nei confronti dei vostri colleghi che con i clienti. Focalizzando l’attenzione su quest’ultimo gruppo, vi troverete quotidianamente a trattare con uno spaccato della comunità in cui vivete ed è inevitabile che alcuni clienti non saranno soddisfatti dal lavoro che avrete svolto. Quasi invariabilmente, ciò è dovuto ad incomprensioni su ciò che avete davvero detto, come vi siete comportati o la prognosi che avete espresso. I clienti insoddisfatti sono quelli che più probabilmente non torneranno alla struttura e se ne lamenteranno con gli amici, quindi sono una categoria di persone da tenere in seria considerazione. Il problema è riuscire ad identificarli! Generalmente, sono soltanto i clienti molto insoddisfatti che si lamentano esplicitamente con la struttura, così che voi possiate rispondere e fare qualcosa per il loro problema. Questo tipo di lamentela, benché sia talvolta molto sgradevole, può in realtà essere un’opportunità d’oro per migliorare i livelli di servizi e comunicazioni all’interno della clinica. Gli studi condotti hanno dimostrato che il 70% dei clienti con delle lamentele rimarrà comunque fedele se verranno compiuti degli sforzi per rimediare al problema riscontrato; se questo viene risolto sul momento, tale percentuale sale al 95%. (I clienti che non sono davvero soddisfatti, ma che non si lamentano, non torneranno nella struttura oppure avranno un livello di lealtà molto basso nei suoi confronti. Possono essere molto difficili da identificare, ed è importante non assumere un atteggiamento paranoico nei loro confronti. Tuttavia, molte delle anomalie della comunicazione e dei servizi che possono portare alla comparsa di questo genere di insoddisfazioni possono venire identificate attraverso questionari per clienti ben pianificati che prendano in considerazione in modo specifico queste due aree. È importante poi agire sulla base dei riscontri!) Le fonti principali di irritazione per i clienti già preoccupati sono il fatto di essere tenuti in attesa, non ricevere un preventivo accurato della parcella o che il veterinario/il personale trattino l’animale in modo grossolano, specialmente in caso di eutanasia. Talvolta esiste un autentico errore da parte della struttura - un contatto telefonico promesso ad un cliente preoccupato che non è stato effettuato al momento previsto, oppure un cliente che non è stato informato in anticipo di un aumento dei costi di un trattamento dovuto a complicazioni impreviste. Tuttavia, nella maggior parte dei casi, le lamentele dei clienti sono la conseguenza di una rottura della comunicazione - che talvolta è stata erroneamente compresa o interpretata, per cui le aspettative dei clienti non sono state soddisfatte. È importante notare che ciò di cui il cliente si lamenta può non essere davvero il problema. Spesso vi sono sentimenti inespressi dietro
la lamentela. Ad esempio, un cliente può lamentarsi dei costi derivanti dal trattamento di un caso quando in realtà si risente del fatto che l’animale non è migliorato come previsto (e non mangia la nuova dieta e non riesce a dargli le pillole). Tuttavia, è più facile lamentarsi di qualcosa di concreto come il denaro piuttosto che parlare di qualcosa di nebuloso come le proprie sensazioni. Le persone esprimono la loro frustrazione in modi differenti e possono talvolta essere estremamente sgradevoli. Possono scrivere una lettera di lamentele di fuoco diretta al principale della struttura, presentare un esposto ufficiale all’ordine veterinario, minacciare una causa legale oppure telefonare o recarsi di persona alla struttura e prendersela col primo che trovano - spesso l’addetto alla reception o un infermiere. Questa esperienza può essere particolarmente fastidiosa e sgradevole per i membri più giovani dello staff, quindi è importante che all’interno della struttura siano attivi dei sistemi per gestire queste lamentele in modo efficiente e pronto quando insorgono. Uno degli aspetti più importanti della gestione delle lamentele e dei clienti insoddisfatti consiste nell’assicurarsi che lo staff abbia ricevuto una formazione appropriata sulla tecnica da adottare in questi casi e siano stati messi in grado di risolvere i problemi, il che significa anche sapere quando trasmetterli ai membri più anziani dello staff - come il practice manager.
difficile di andarsene. Benché questa possa sembrare una richiesta difficile da fare, con il timore che il cliente sia poi molto sgradevole al suo ritorno, a lungo termine risulta estremamente produttiva perché aiuta tutti gli operatori ad essere soddisfatti del proprio lavoro.
IL CLIENTE CHE SOFFRE Gestire il cliente insoddisfatto Infine, discutete il caso con i membri dello staff coinvolti e/o interessati e decidete se sia necessario apportare delle modifiche all’interno della struttura - ad esempio, può darsi che si debba revisionare una routine datata, o eventualmente che sia opportuno aiutare nel campo della comunicazione un veterinario con una serie di lamentele da parte dei clienti. Nella maggior parte dei casi, ascoltare una lamentela con un autentico desiderio di giungere ad una soluzione soddisfacente risolve il problema e produce buoni risultati sia per il cliente che per la struttura. Un cliente arrabbiato spesso si scusa per il proprio comportamento offensivo e può diventare molto fedele. Tuttavia, alcuni sono sempre insoddisfatti oppure sempre sgradevoli con lo staff: qual è il modo migliore per trattare con queste persone? Il vero “cliente difficile” Anche se tutti possono avere un “giorno no” e comportarsi in modo insolitamente sgradevole, un ridotto numero di individui (e davvero sono solo pochissimi!) sembra mancare completamente di grazia nei rapporti sociali ed utilizzare costantemente delle cattive maniere. Questi clienti possono essere molto impegnativi ed usuranti da trattare, consumando in anticipo l’energia, la fiducia in se stessi e la serenità dei membri dello staff, sia prima che dopo la loro visita alla struttura. In alcuni casi, queste persone sembrano davvero inconsapevoli del loro atteggiamento sgradevole ed una chiara richiesta di cambiare il comportamento da parte di un membro anziano e rispettato dello staff può ridurre il problema a proporzioni gestibili. In altri casi, invece, è semplicemente meglio che un membro anziano dello staff chieda al cliente
È importante che i veterinari e tutti i loro collaboratori abbiamo familiarità con le manifestazioni del dolore, sia in previsione di un evento sgradevole che in seguito alla morte, al fine di essere preparati a comprendere e in grado di fornire il sostegno appropriato ai clienti qualunque possa essere la loro reazione. Mary F. Stewart, Companion Animal Death, 2003 L’eutanasia di un animale, soprattutto di un compagno molto amato, è probabilmente la procedura più pesante dal punto di vista emotivo e più stressante che un veterinario possa eseguire. È anche, agli occhi del cliente, più memorabile per essere stata condotta bene - o male - di tutti gli eroici interventi chirurgici o le procedure mediche alle quali l’animale possa essere stato sottoposto. Il dolore è una reazione emotiva e comportamentale naturale alla perdita di qualcuno o qualcosa di valore. Il lutto è il processo attraverso il quale la persona che ha subito una privazione affronta la perdita ed è una parte necessaria all’adattamento alla perdita stessa. Il livello dei sentimenti sperimentati e delle modificazioni comportamentali manifestate dipende dall’intensità della relazione o dall’attaccamento all’essere vivente deceduto o alla cosa perduta e alle caratteristiche della singola persona. I clienti addolorati possono essere una categoria di disturbo e traumatica di persone con le quali avere a che fare, non solo a causa del livello di afflizione che possono mostrare loro stessi, ma anche per i sentimenti che possono suscitare in voi. I sentimenti che questi proprietari hanno nei confronti della perdita di un animale da compagnia possono essere ulteriormente complicati dal senso
di colpa dovuto al fatto che ritengono che avrebbero potuto fare di più per l’animale, o perché l’animale ricordava loro episodi precedenti della vita (vedi oltre) o ancora perché la morte del compagno rappresenta la perdita di un intero stile di vita. Esempi di dolore complicato Associazioni con eventi precedenti Una signora anziana acconsentì all’eutanasia del suo Labrador vecchio e malato una settimana prima di Natale. Si sciolse in un fiume di lacrime e mi spiegò, fra singhiozzi e scuse non richieste per quello scoppio di dolore, che suo marito era morto un anno prima, il suo amato genero sei mesi dopo ed ora era morto anche il suo unico legame superstite con loro. E soltanto adesso poteva affrontare il dolore: prima aveva dovuto concentrarsi duramente per mantenere una “maschera”, senza perdere il controllo e non “lasciandosi andare” davanti alla famiglia ed agli amici. ■ ESONERO DI RESPONSABILITÀ: I L’editore dell’opera originale inglese e l’editore italiano non garantiscono la qualità dei prodotti o servizi presunti o dichiarati descritti nella pubblicità eventualmente presente in questa pagina, né li approvano o sostengono in alcun modo. II L’editore dell’opera originale inglese e l’editore italiano non si assumono, in base alle vigenti norme, alcuna responsabilità per danni e/o lesioni a cose o persone come risultato di qualsiasi affermazione diffamatoria vera o presunta, violazione dei diritti di proprietà intellettuale o di privacy, durata di prodotti, se derivanti da negligenza o altro, o da ogni altro uso di idee, istruzioni procedure, prodotti e metodi contenuti nell’articolo. ©
Elsevier, Ltd 2008 Jevring-Back Managing a veterinary practice, 2 ed., W.B. Saunders. All rights reserved. Traduzione di Maurizio Garetto
AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE A CURA DI HILL’S PET NUTRITION
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Eventi Veterinari
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Società federata ANMVI
Società federata ANMVI
DELEGAZIONE REGIONALE CAMPANIA CITOLOGIA PER NON CITOLOGI! COME PRATICARE IL GIOCO DELL’ESAME CITOLOGICO CON SODDISFAZIONE… E SENZA SBAGLIARE TROPPO! Caserta, 25 Gennaio 2009
DELEGAZIONE REGIONALE LOMBARDIA EMERGENZA O NON EMERGENZA… QUESTO È IL PROBLEMA RICONOSCIMENTO E TRATTAMENTO DELLE PIÙ COMUNI EMERGENZE IN MEDICINA VETERINARIA Milano, 25 Gennaio 2009
13.00 Pausa 14.30 Casi clinici interattivi: flogosi o neoplasia. Cosa pensi che sia? 15.30 Pausa 16.00 Casi clinici interattivi: che neoplasia? Questo è il dilemma! 17.00 Test di valutazione dell’apprendimento e discussione finale 17.30 Consegna degli attestati di partecipazione e termine della giornata
RELATORI Mario Caniatti
OBIETTIVI La giornata si propone di sensibilizzare il veterinario all’uso costante della citologia nella pratica ambulatoriale. Le relazioni avranno lo scopo di: definire gli ambiti in cui la citologia è in grado di dare le maggiori informazioni diagnostiche; indicare brevemente le tecniche di prelievo in funzione del tipo e della sede della lesione; fornire indicazioni sul trattamento del campione citologico; definire quali siano i criteri di base con cui deve essere affrontato un preparato al microscopio allo scopo di differenziare le lesioni infiammatorie da quelle neoplastiche; riconoscere le più comuni neoplasie e, infine, evidenziare le più comuni cause di errore nella diagnosi citologica.
SEDE Novotel Caserta Sud SS Sannitica Capodrise (CE)
PROGRAMMA 8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente, presentazione del relatore ed inizio dei lavori 9.30 Citologia diagnostica: quando e come farne un gioco vincente 11.00 Pausa 11.30 Citologia diagnostica: le regole del gioco
RICHIESTO ACCREDITAMENTO
RELATORI Paolo Gaglio
OBIETTIVI Le relazioni e soprattutto i casi clinici interattivi con la presentazione di videofilmati vogliono illustrare in modo prettamente pratico le emergenze più frequenti in medicina d’urgenza. Verranno presentate anche le tecniche di base delle manualità più utilizzate in pronto soccorso.
PROGRAMMA 8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente, presentazione del relatore ed inizio dei lavori 9.30 Emergenze respiratorie (riconoscimento e trattamento) 11.00 Pausa 11.30 Emergenze addominali (riconoscimento e trattamento) 13.00 Pausa 14.30 Casi clinici interattivi (Approfondimento con casi clinici riguardanti problemi dell’apparato respiratorio)
15.30 Pausa 16.00 Casi clinici interattivi (Approfondimento con casi clinici riguardanti problemi dell’apparato addominale) 17.00 Test di valutazione dell’apprendimento e discussione finale 17.30 Consegna degli attestati di partecipazione e termine della giornata SEDE ATA Hotel Quark Via Lampedusa, 11/A - Milano
RICHIESTO ACCREDITAMENTO
PARTECIPAZIONE Si ricorda che la partecipazione agli incontri delle Delegazioni Regionali è riservata ai Soci SCIVAC in regola con la quota associativa del 2009. INFORMAZIONI Segreteria SCIVAC - Monica Borghisani - Tel. 0372/403506 - delregionali@scivac.it
organizzato da
certificata ISO 9001:2000
Edizioni Veterinarie E.V. srl
SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIA SOCIETÀ FEDERATA ANMVI
PROSSIMI AGGIORNAMENTI SCIENTIFICI SCIVAC Per informazioni: Segreteria SCIVAC - Paola Gambarotti - Tel. 0372/403508 - Fax 0372/403512 - E-mail: info@scivac.it - www.scivac.it
CORSO AVANZATO INTENSIVO
CORSI PRATICI
TECNICHE DI ANESTESIA INALATORIA CON BASSI FLUSSI
RADIOLOGIA DELL’ADDOME Cremona, 25/28 Febbraio 2009 Centro Studi SCIVAC
Cremona, 16/17 Febbraio 2009 Centro Studi SCIVAC
ECM: In fase di accreditamento ECM: In fase di accreditamento DIRETTORE Ivana De Francesco, Med Vet, Ricerc, Università di Milano
DIRETTORE Emilio Feltri, Med Vet, Tortona (AL) RELATORE Yves Moens, PhD, PD, Dipl ECVA, Vienna (A) ISCRIZIONE Partecipazione a numero chiuso (30)
ESAME CLINICO ORTOPEDICO E PATOLOGIE ORTOPEDICHE E TRAUMATOLOGICHE Cremona, 18/21 Febbraio 2009 Centro Studi SCIVAC
RELATORI Ivana De Francesco, Med Vet, Ricerc, Università di Milano Daniele Della Santa, Med Vet, PhD, Dipl ECVDI, Berna (CH) Giliola Spattini, Med Vet, Dipl ECVDI, Reggio Emilia Massimo Vignoli, Med Vet, Spec Rad Vet, Dipl ECVDI, Sasso Marconi (BO)
ECM: In fase di accreditamento QUOTE Soci SCIVAC: € 380,00 + IVA 20% Non soci: € 530,00 + IVA 20%
DIRETTORE Aldo Vezzoni, Med Vet, SCMPA, Dipl ECVS, Cremona RELATORI Massimo Baroni, Med Vet, Dipl ECVN, Monsummano Terme (PT) Paolo Buracco, Med Vet, Dipl ECVS, Torino Massimo Olivieri, Med Vet, PhD, Samarate (VA) Alessandro Piras, Med Vet, Spec in Chirurgia, MRCVS, Newry, Irlanda del Nord Federica Rossi, Med Vet, Spec Rad Vet, Dipl ECVDI, Bologna Aldo Vezzoni, Med Vet, SCMPA, Dipl ECVS, Cremona ISCRIZIONE Partecipazione a numero chiuso (36) QUOTE Soci SCIVAC: € 650,00 + IVA 20% Non soci: € 800,00 + IVA 20%
ISCRIZIONE Partecipazione a numero chiuso (36) QUOTE Soci SCIVAC: € 600,00 + IVA 20% Non soci: € 750,00 + IVA 20%
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14 Eventi Veterinari
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Società federata ANMVI
SOCIETÀ SPECIALISTICHE - CALENDARIO PRIMO SEMESTRE 2009 DATA
SOCIETÀ
LUOGO
TITOLO
25 Gennaio
SIANA
Cremona
Alimentazione degli animali da compagnia non convenzionali
25 Gennaio
SIODOV
Cremona
Argomenti di patologia orale comparata (Prima parte) - Malattie dermatologiche che presentano localizzazioni tipiche a livello del cavo orale: quando bisogna curare l’organismo per risolvere il problema
30 Gennaio 1 Febbraio
SIDEV
Cremona
Workshop SIDEV - Oncologia cutanea
31 Gennaio 1 Febbraio
SCVI - In collaborazione con SIONCOV
Cremona
Chirurgia palliativa in medicina veterinaria
1 Febbraio
Gruppo di Studio di Fisioterapia e Riabilitazione
Cremona
La fisioterapia come terapia conservativa e di supporto
21-22 Febbraio
SINUV
Cremona
L’incontinenza urinaria nel cane
22 Febbraio
SIARMUV - Anestesia
Cremona
Anestesie a confronto: TIVA/TCI vs bilanciata
22 Febbraio
SICARV
Cremona
Come uniformare gli screening delle malattie cardiovascolari
22 Febbraio
SISCA
Cremona
L’ospedalizzazione: la clinica e la medicina del comportamento
28 Febbraio 1 Marzo
SINVET
Cremona
I Tumori del Sistema Nervoso: nuove conoscenze per nuove prospettive diagnostiche
28 Febbraio 1 Marzo
SIMVENCO
Cremona
L’omeopatia come ausilio terapeutico nel paziente oncologico. Come, quando e perché impiegarla
14 Marzo
SIMEF
Cremona
Malattie virali del gatto: cosa c’è di nuovo
15 Marzo
SIMIV
Cremona
Le proteine della fase acuta, un aggiornamento al 2009
15 Marzo
SIARMUV Medicina d’Urgenza
Cremona
Emergenze neurologiche: capire il paziente e riconoscere la lesione
15 Marzo
SICIV
Cremona
Diagnosi difficili (e impossibili) in citologia diagnostica
21-22 Marzo
SIOVET
Cremona
Ortopedia e traumatologia felina
21-22 Marzo
SOVI
Cremona
I° corso SOVI-FSA per la prevenzione delle malattie oculari ereditarie. Il punto sulle malattie ereditarie del fondo dell’occhio nel cane
22 Marzo
SVIDI
Cremona
DPI dell’apparato genitale
18-19 Aprile
SIGEDV
Cremona
Cosa c’è di nuovo in gastroenterologia
19 Aprile
SIDEV
Cremona
Aggiornamenti in malattie da ectoparassiti nel cane e nel gatto
19 Aprile
SIRVAC
Cremona
Principali metodi per la previsione della data del parto nella cagna e nella gatta: dall’analisi di laboratorio all’indagine ecografica
24-26 Aprile
SIOVET
Da definire
ORTHOFUN 2009 - Incontro con Ullrich Reif
INFORMAZIONI: Segreteria Società Specialistiche SCIVAC - Tel. 0372 403509 - Fax 0372 457091 - Email: socspec@scivac.it
Società federata ANMVI
Richiesto accreditamento
DELEGAZIONE REGIONALE TRENTINO ALTO ADIGE FACILE COME RESPIRARE? UN VIAGGIO FRA I FATTI E I MISFATTI DELL’APPARATO RESPIRATORIO Trento, 1 Febbraio 2009 RELATORI Davide De Lorenzi
OBIETTIVI La funzione principale dell’apparato respiratorio consiste nello scambiare, a livello degli alveoli polmonari, ossigeno con anidride carbonica. Questo evento, di vitale importanza per l’organismo, è associato alla costante lotta per impedire ad elementi estranei di qualsiasi natura di penetrare a livello alveolare. Sono numerosissimi ed apparentemente perfetti i sistemi di difesa dell’apparato respiratorio ma esistono molteplici cause che possono alterare, a vari livelli, il funzionamento di questo complesso meccanismo difensivo. Le relazioni di questa giornata hanno l’intento di illustrare, in primis, i vari sistemi di difesa dell’apparato respiratorio superiore e inferiore (i “fatti”) e le conseguenze derivanti dalla inattivazione di uno o più di questi meccanismi difensivi (i “misfatti”). Verrà illustrato come, in presenza di elementi patogeni della più svariata natura, le difese possono diventare inefficaci e come questo si possa manifestare clinicamente con una o più alterazioni all’attività respiratoria normale. Numerosi casi clinici, inseriti nelle relazioni, avranno lo scopo di illustrare al clinico quali indagini diagnostiche possono essere messe in atto per individuare le alterazioni a carico delle difese dell’apparato respiratorio nonché le principali opzioni terapeutiche per tentare di ripristinare, quando possibile, le funzioni difensive alterate.
PROGRAMMA 8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente, presentazione del relatore ed inizio dei lavori 9.30 Le difese dell’apparato respiratorio in salute e malattia: i possibili punti deboli di un sistema difensivo apparentemente perfetto 11.00 Pausa 11.30 Misfatti delle vie aeree superiori 13.00 Spazio per eventuale comunicazione commerciale
13.30 14.30 16.00 16.30 17.30
Pausa Misfatti delle vie aeree inferiori Pausa Alcuni misfatti molto complessi Test di valutazione dell’apprendimento e discussione finale 18.00 Consegna degli attestati di partecipazione e termine della giornata
15° CONGRESSO MULTISALA SIVE BOLOGNA - ZANHOTEL & MEETING CENTERGROSS 23-25 GENNAIO 2009 RELATORI INVITATI JOE BERTONE DVM, MS, DACVIM, Western University of Health Sciences, Pomona, CA (USA)
EDUARD-JOSÈ CUNILLERAS PhD, Private Practice, United Kingdom
MARCO FILICORI MD, Chairman, GynePro Medical Group, Università di Bologna (I)
GRANT S. FRAZER
SEDE
BVSc, MSc, MBA, The Ohio State University, Columbus, OH (USA)
Ordine dei Medici Veterinari di Trento Viale Valentina Zambra, 16 - Trento
RICHARD P. HACKETT DVM, MS, Dipl ACVS, Cornell University, Ithaca, New York (USA)
PATRICK M. McCUE
PARTECIPAZIONE
DVM, PhD, Dipl ACT, Colorado State University, Fort Collins, CO (USA)
Si ricorda che la partecipazione agli incontri delle Delegazioni Regionali è riservata ai Soci SCIVAC in regola con la quota associativa del 2009.
FABRIZIO PASSAMONTI Med Vet, Università di Perugia (I)
FABRIZIO PELLACCI Università di Firenze (I)
INFORMAZIONI Segreteria SCIVAC - Monica Borghisani Tel. 0372/403506 - delregionali@scivac.it
ELIZABETH SANTSCHI DVM, Dipl ACVS, Ohio State University, The Ohio State University, Columbus, OH (USA)
MICHAEL SCHRAMME Dr Med Vet CertEO PhD DipECVS, North Carolina State University, Raleigh, NC (USA)
DEBRA C. SELLON DVM, PhD, Dipl ACVIM, Washington State University, Pullman, WA (USA)
RICHIESTO ACCREDITAMENTO
Organizzato da
certificato ISO 9001:2000
Edizioni Veterinarie E.V. srl
PER INFORMAZIONI Segreteria SIVE - Elena Piccioni - Palazzo Trecchi - Via Trecchi, 20 - 26100 Cremona ITALY Tel. +39 0372 403502 - Fax +39 0372 457091 - Email: info@sive.it - Web: www.sive.it
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Caso clinico Focus
VETERINARIA 44 | 2008
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Caso di piodermite superficiale in un giovane beagle di MASSIMO BECCATI Specialista patologia piccoli animali Dottorato di ricerca Università veterinaria di Torino Dip. Parassitologia-Micologia Clinica veterinaria Adda, Capriate (BG)
Contemporaneamente venivano messi in coltura su terreni volti allo sviluppo di miceti (DTM/S.) peli e materiale cheratinico ottenuti dalle lesioni. L’esame citologico eseguito per apposizione (colorazione con Emacolor®) metteva in luce una popolazione cellulare prevalentemente neutrofilica e scarsi macrafogi. Inoltre si potevano evidenziare elementi batterici coccacei sia intra che extra cellulari.
SEGNALAMENTO Cane maschio di razza Beagle, di un anno di età, regolarmente vaccinato, alimentato con un prodotto commerciale idoneo (Purina ProPlan® puppy). Il cane, acquistato in negozio 10 mesi prima, con probabile provenienza straniera (Ungheria), vive in un habitat casalingo.
DIAGNOSI Piodermite superficiale.
TERAPIA ANAMNESI Il cane presentava da circa 1 mese, lesioni cutanee riconducibili a lesioni alopeciche di aspetto eritematoso con forfora e lieve prurito. Visto da colleghi precedentemente, al cane era stata diagnosticata una dermatofitosi, con successiva terapia con enilconazolo topico senza tuttavia portare a risoluzione il problema. Ultimamente le lesioni erano aumentate sia di volume che di numero.
Foto 2
raschiati cutanei multipli in diverse lesioni senza evidenziare parassiti di nessun genere. La visualizzazione del mantello del paziente con la lampada di Wood non evidenziava nessuna luminescenza. Si sono eseguiti tricogrammi al fine di individuare spore ed elementi fungini con esito negativo.
Veniva intrapresa una terapia con Cefovecina (Convenia®) a dosaggio di 8 mg/kg pari a 96 mg/cane per un totale in 1,2 ml/cane con somministrazione ogni 14 giorni per 2 somministrazioni. Non veniva suggerita nessuna applicazione topica. Il proprietario veniva invitato a riportare il cane a distanza di quindici giorni per eseguire una seconda iniezione antibiotica e valutarne il fol-
VISITA CLINICA Il cane, ad esclusione dei problemi cutanei, appariva all’esame obiettivo generale in ottime condizioni.
VISITA DERMATOLOGICA Il paziente presentava lesioni alopeciche multiple a spot, localizzate soprattutto in area laterale addominale e sul costato sempre lateralmente (foto 1). Le singole lesioni ad una visualizzazione più focale, evidenziavano un’alopecia con cute eritematosa e con collaretti epidermici ben evidenti (foto 2). Il cane, a detta del proprietario, non manifestava un prurito vincolato alle lesioni. Inoltre il proprietario non aveva mai manifestato lesioni ascrivibili a zoonosi (vedi dermatofitosi).
QUADRO DEL PROBLEMA Alopecia infiammatoria a spot con collaretti epidermici.
DIAGNOSI DIFFERENZIALE Piodermite superficiale - Dermatofitosi /kerion - Demodicosi giovanile generalizzata complicata
ESAMI DIAGNOSTICI DERMATOLOGICI Come primo approccio venivano eseguiti dei
Foto 1
AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE A CURA DI PFIZER
Foto 3
low up. Al follow up quindicinale, le lesioni apparivano esenti da eritema e collaretti con ricrescita del pelo evidente (foto 3). Al follow up mensile non si riteneva una continuazione della terapia in quanto si reputava il paziente guarito. ■
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16 Vet Journal Attualità scientifica
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VETERINARIA 44 | 2008
Assistenza veterinaria al palio di Siena: venti anni di pre-visite Come sono cambiati i motivi di esclusione e gli infortuni dei cavalli atleti di MARIA GRAZIA MONZEGLIO el corso degli anni la figura del cavallo da Palio si è modificata in modo evidente in funzione delle caratteristiche specifiche richieste per questa tipologia di manifestazione equestre. Di conseguenza, contemporaneamente, si è andata modificando anche la metodica di espletamento delle pre-visite veterinarie e delle indagini strumentali e di laboratorio ad esse correlate: esame radiografico, esame ecografico e test anti-doping. Per tutelare, inoltre, la salute ed il benessere di questi atleti, numerose evoluzioni hanno riguardato anche gli interventi di pronto soccorso sul campo di gara. È stato effettuato uno studio retrospettivo, confrontando due diversi periodi, 1992-1999 e 2000-2008, sulle cause di esclusione alle pre-visite, che sono state suddivise in specifiche categorie; le cause di esclusione riguardanti l’apparato muscoloscheletrico sono state ulteriormente ripartite in gruppi e, nell’ambito di questi, è stata an-
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notata l’incidenza di determinate patologie e/o lesioni. I dati sono stati elaborati con l’analisi delle frequenze (Chi-square test) assumendo i dati come statisticamente significativi per P<0,05 (confidenza del 95%). Sono, poi, stati riportati i dati degli infortuni avvenuti durante la corsa ufficiale a partire dagli anni ’70 fino al Palio del 2008. I risultati hanno mostrato una differenza statisticamente significativa (P<0,05) nel numero di soggetti scartati alle pre-visite tra i due periodi di tempo, nella distribuzione dei motivi di esclusione, nella distribuzione specifica delle anomalie muscolo-scheletriche che hanno determinato la non idoneità e nel riscontro di determinate patologie tra il 19921999 ed il 2000-2008. Il numero di soggetti scartati alle pre-visite ha mostrato una moderata diminuzione nel secondo periodo studiato. La distribuzione dei motivi di esclusione dalle pre-visite, rappresentati da anomalie muscolo-scheletriche, caratteristiche morfologiche non idonee, dati biometrici/età e insufficiente grado di addestramento, è variata significativamente tra i due periodi di tempo, soprattutto in merito a dati biometri-
ci/età e ad altri motivi non specificati. Nel periodo 2000-2008 la non idoneità dovuta alle misure morfometriche e/o all’età è stata molto più imponente rispetto al 1992-1998, mentre per altri motivi la tendenza è stata inversa tra i due periodi. Le patologie specifiche riscontrate nei cavalli ritenuti non idonei sono variate in maniera significativa tra i due periodi, in particolare per determinate lesioni: tra il primo e il secondo periodo si è avuto un grosso incremento nel riscontro di lesioni di strutture tendino-legamentose (tendinite del tendine flessore superficiale delle falangi ed entesiopatie e desmiti del legamento sospensore del nodello), e della presenza di frammenti osteocondrali nell’articolazione metacarpo-falangea, oltre a una notevole diminuzione delle patologie del piede e terza falange e delle artropatie del garret-
to. Per quanto concerne gli infortuni gravi, questi hanno mostrato un picco negli anni ’80 e primi anni ’90 per poi subire una decisa diminuzione dal 2000. La differenza dei dati riscontrata è, molto probabilmente, da correlare sia all’evoluzione delle caratteristiche richieste al cavallo da Palio per la specifica disciplina, sia alla modificazione nell’espletamento delle pre-visite. La diminuzione nel numero di incidenti ha, alla base, una compartecipazione di vari aspetti: la selezione della tipologia di cavallo avvenuta attraverso la collaborazione tra Comune e veterinari, tramite le Ordinanze Comunali e le visite veterinarie, l’organizzazione di un’unità di pronto soccorso specializzata e di una adeguata struttura di referenza e l’introduzione dell’Albo dei Cavalli del Palio. La pre-visita rimane comunque il fulcro centrale per la tutela e la salvaguardia dei cavalli atleti chiamati ad affrontare una così difficile corsa. “20 anni di pre-visite ed assistenza veterinaria nel palio di Siena: dove siamo arrivati?” Marco Pepe, Marco Reitano, Nicola Magnaghi, Raffaello Ciampoli, Marco Roghi e Francesca Beccati. Il Cavallo nel Palio di Siena. Supplemento di Ippologia, Anno 19, n. 4, Dicembre 2008. ■
MIELOPATIA CERVICALE DEL CAVALLO: PREDISPOSIZIONE DI SESSO, RAZZA ED ETÀ no studio retrospettivo ha determinato la distribuzione di sesso, razza ed età di una popolazione di cavalli affetti da mielopatia compressiva cervicale (CVCM) (n = 811), confrontati con cavalli di controllo (n = 805). Sulla base dei risultati dell'analisi di regressione logistica multivariabile, i maschi castrati e interi avevano una probabilità significativamente maggiore di sviluppare CVCM rispetto alle femmine. Nel gruppo affetto da CVCM erano presenti in numero maggiore cavalli Purosangue, Tennessee Walking e Warmblood, rispetto ai Quarter Horse. I cavalli di età compresa tra 6 mesi e 7 anni avevano una probabilità significativamente maggiore di essere affetti da CVCM, rispetto ai cavalli di età maggiore o uguale a 10 anni. Nei cavalli affetti da CVCM è possibile identificare una predisposizione di sesso, razza ed età, concludono gli autori. Una maggiore comprensione di questi fattori potrebbe favorire il riconoscimento clinico della malattia in gruppi di soggetti che possono presentare una maggiore prevalenza di CVCM o che non sono stati in passato riconosciuti come comunemente affetti. I risultati dello studio possono inoltre stimolare future ricerche per delineare meglio l'eziopatogenesi della condizione, soprattutto le cause genetiche correlate alla razza. “Associations of sex, breed, and age with cervical vertebral compressive myelopathy in horses: 811 cases (19742007)” Levine JM, Ngheim PP, Levine GJ, Cohen ND. J Am Vet Med Assoc. 2008 Nov 1; 233(9): 1453-8. (M.G.M.)
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VETERINARIA 44 | 2008
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Attualità scientifica Vet Journal
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Malattie tiroidee del cane e del gatto Le migliori scelte per la diagnosi di ipo- e ipertiroidismo. Ramsey al 60° Congresso SCIVAC
rima di entrare nel merito delle malattie tiroidee, Ian Ramsey (DECVIM, Glagow, UK) ha effettuato un breve ripasso della funzionalità della tiroide, nella sua relazione intitolata “Decisioni ed errori nella diagnosi delle malattie tiroidee nel cane e nel gatto” (60° Congresso Nazionale SCIVAC, Perugia 24-26 ottobre 2008). La tiroide produce, tramite un processo di captazione dello iodio e di organicazione (legame tra iodio e tireoglobulina), la iodotireoglobulina, usata poi come fonte di T4 (tiroxina) e T3 ( triiodotironina); quest’ultima è la forma più attiva tra i due ormoni. Nel cane e nel gatto gli ormoni circolano legati a proteine, ma questo legame è più debole rispetto a quanto succede nell’uomo, e per questo le concentrazioni totali di T4 sono più basse nelle specie di nostro interesse, le frazioni non legate o libere sono più elevate e il metabolismo ormonale è più rapido. Il controllo della funzione della tiroide è mediato da un feed back negativo: l’ormone TRH (ipotalamo) stimola la produzione di TSH (ipofisi) che a sua volta stimola la tiroide, elevate concentrazioni di T3 e T4 liberi inibiscono a loro volta la produzione di TRH, ma soprattutto di TSH. Gli ormoni tiroidei esercitano il loro effetto sul controllo del metabolismo basale di diversi tessuti. Numerose sono le influenze non tiroidee sulla tiroide: l’età (negli anziani il livello di T4 è più basso), la razza (levrieri ), il sesso, lo stato riproduttivo (l’estro aumenta la quantità di T4), il ritmo stagionale e circadiano, l’obesità, lo stato di salute e l’assunzione di farmaci. Tra questi i più influenti sono i glucocorticoidi, i sulfamidici potenziati (ricordarsi che tra la sospensione di queste sostanze e l’esecuzione di un test per la valutazione della funzione tiroidea devono passare almeno 4 settimane), gli antiepilettici, i sedativi, la furosemide, il mitotano e i FANS. Numerose sono anche le patologie che modificano la produzione di ormoni tiroidei, per esempio l’iperadrenocorticismo, le infiammazioni croniche, il diabete mellito, le neoplasie e le epatopatie nel cane, la nefropatia nel gatto. Tutte queste condizioni portano alla diagnosi di Sindrome dell’eutiroideo malato. È quindi molto importante, quando si valuta un paziente con sospetto ipotiroidismo, effettuare una anamnesi accurata e un esame clinico approfondito, per evitare di curare la conseguenza di una malattia piuttosto che la malattia vera e propria.
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QUAL È IL MODO MIGLIORE PER DIAGNOSTICARE L’IPOTIROIDISMO NEL CANE? I segni clinici dell’ipotiroidismo sono molteplici e non patognomonici: cattive condizioni
del mantello, alopecia in corrispondenza delle creste ossee, mixedema, pallore delle mucose, bradicardia, infertilità, megaesofago, letargia ed aumento di peso sono sintomi che possono far pensare a più patologie. È quindi necessario eseguire dei test specifici, dopo aver effettuato i normali esami ematologici e biochimici che ci servono per escludere o confermare altre malattie che potrebbero giustificare i sintomi rilevati. T4 TOTALE (tT4): la sua misurazione viene frequentemente utilizzata per valutare la funzione tiroidea, ma poiché molti sono i fattori che la possono influenzare (stati patologici o farmaci per esempio), da sola non può essere considerata un test affidabile. T4 FREE (fT4): viene misurato con diverse metodiche, ma la più attendibile sembra essere la dialisi dell’equilibrio, tecnica costosa e disponibile presso pochi laboratori L’accuratezza di questo test non è molto diversa da quella del test del tT4 e perciò viene usata solo occasionalmente. TSH: è il test più usato per le malattie tiroidee nell’uomo. La sua misurazione nel cane non è altrettanto precisa, in particolare per concentrazioni inferiori a quelle normali; è molto più accurato invece nel misurare l’aumento dell’ormone. TEST DI STIMOLAZIONE CON TSH: non disponibile perché è difficile reperire gli ormoni necessari. TEST DI STIMOLAZIONE CON TRH: è meno costoso, ma la stimolazione di questo ormone sulla produzione di tT4 nei cani normali è scarsa e quindi poco utile. La stimolazione invece sulla produzione di TSH può essere utile per differenziare casi di ipotiroidismo secondario da quelli di ipotiroidismo primario (in quest’ultimo caso il TSH è già elevato e si modifica di poco). Quindi la diagnosi si basa sui sintomi e su test ematologici associati, con diminuzione del tT4 e aumento del TSH, ricordando però che nel 20% circa dei cani ipotiroidei il TSH po-
trebbe essere normale.
ALTRI TEST - Nei cani ipotiroidei sono stati identificati anticorpi anti-ormone tiroideo e anti-tireoglobulina. I primi sono piuttosto rari e quindi non utili; i secondi sono stati dimostrati nei cani affetti da tiroidite linfocitaria (circa il 30% dei cani ipotiroidei). - Prova terapeutica: è possibile provare la terapia con levotiroxina a dosaggi elevati (20 microg/kg BID per os). È bene misurare la concentrazione di tT4 prima di cominciare la terapia e dopo 4 settimane (prelievo 6 ore dopo la somministrazione). Se dopo 3 mesi di terapia non ci sono miglioramenti significativi e “indubitabili”, la prova deve essere considerata negativa e il farmaco va sospeso (senza svezzamento, il cane può mostrare per 2-3 settimane sintomi di ipotiroidismo, ma poi si riprende spontaneamente). Non si devono considerare validi i risultati dei test tiroidei per almeno 2 mesi. Alcune condizioni patologiche, soprattutto dermatologiche e neurologiche, traggono benefici aspecifici dalla terapia con levotiroxina.
QUAL È IL MODO MIGLIORE PER DIAGNOSTICARE L’IPERTIROIDISMO NEL GATTO? L’ipertiroidismo è una malattia abbastanza frequente nel gatto, compare di solito nei soggetti con più di 8 anni, che presentano diminuzione di peso, aumento dell’appetito, cambiamenti comportamentali (iperattività), segni gastroenterici, polidipsia e poliuria. L’insorgenza è insidiosa e può durare anche un anno; aumentano spesso gli enzimi epatici, la BUN e a volte anche la glicemia, aumenta il PCV (per aumento del MCV e per la disidratazione) e spesso c’è un leucogramma da stress. Test di screening possono essere la palpazione di noduli tiroidei e il rilievo di una frequenza cardiaca elevata. Nel 95% dei casi la misurazione del tT4 è diagnostica: concentrazioni > 60 nmoli/l sono tipiche del gatto ammalato e tra 40-60 nmoli/l del gatto sano. A volte la
presenza contemporanea di altre patologie può sopprimere la produzione di tT4 anche nei gatti ipertiroidei, che risultano perciò essere nei normali limiti di riferimento. Di recente si è dimostrato che nei gatti con insufficienza renale cronica una concentrazione di tT4 di 35 nmoli/l è altamente indicativa di ipertiroidismo concomitante. Se il test del tT4 risulta essere dubbio ci sono diverse opzioni attuabili: • in caso di malattia non grave ripetere lo stesso test dopo un mese; • cercare di identificare altre eventuali patologie; • test di stimolazione con TRH: si somministra il farmaco per via endovenosa (0,1 mg /gatto) e si effettuano due prelievi, al tempo 0 e dopo 4 ore. I gatti affetti da ipertiroidismo rispondono in maniera minima, quelli normali o con altre patologie rispondono in maniera più evidente. • Test di soppressione con T3: è un test lungo, indaginoso e difficile da eseguire, perché prevede la somministrazione per via orale, ogni 8 ore e per 7 volte, di 20 microgrammi di T3; con due prelievi ematici, uno prima dell’inizio del test e uno dopo 4 ore dall’ultima somministrazione. Si misurano sia T3 che T4, il primo per essere sicuri dell’assorbimento del farmaco per via orale, il secondo come vera risposta del test. Nei gatti ipertiroidei la concentrazione di T4 non varia. Nei gatti sani o con altre patologie viene diminuita la secrezione di TSH e, di conseguenza, la produzione di T4 diminuisce. (M.G.M.) Dati forniti da Anna Millotti, Med Vet, Trieste.
Le notizie di Vet Journal sono consultabili on line all'indirizzo
www.vetjournal.it/
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18 Info Regioni Zootecnia
VETERINARIA44| 2008
I veterinari lp per il miglioramento degli allevamenti bovini Il Veneto ha approvato l'impegno di spesa del piano di miglioramento delle condizioni igienico sanitarie dei bovini. Coinvolti i veterinari lp nella raccolta delle informazioni
l'IZS delle Venezie". Il progetto per il miglioramento delle condizioni igienico sanitarie dei bovini prevede espressamente uno studio relativo alle modalità di acquisizione delle informazioni sanitarie in possesso dei liberi professionisti, con l'intento di rendere l'IZS "il punto di incontro tra ente pubblico e allevatori e soprattutto tra veterinaria pubblica e privata, garantendo lo scambio di informazioni tecnico-scientifiche necessarie alla realizzazione del progetto". La Regione attuerà quindi un programma di implementazione di raccolta di tutti i dati riproduttivi, produttivi e sanitari degli animali presenti negli allevamenti da riproduzione, in modo da ottenere le informazioni necessarie per attuare gli opportuni piani di intervento finalizzati al miglioramento della fertilità. La preoccupazione della Regione, che rappresenta il 30% del
mercato nazionale degli animali da carne, è legata alla contrazione numerica delle aziende e al peggioramento degli indici di fertilità, ma anche all'importazione di capi dall'Est Europa. La molteplicità di provenienza di capi (Slovacchia, Ungheria, Polonia) "pone non pochi problemi di ordine sanitario - osserva l'assessore Donazzan - tali rimescolamenti di animali di diversa età e stato sanitario sono fattori di rischio". Oltre al coinvolgimento dei veterinari liberi professionisti, le azioni per il miglioramento della zootecnia prevedono: indagine epidemiologica sullo stato sanitario degli animali introdotti, raccolta dati produttivi relativi all'ipofertilità, valutazione di parametri clinici ed ematologici provenienti dagli stati membri al fine della tutela del benessere animale anche con specifiche iniziative di formazione. ■
IMPEGNO DI SPESA CONTRO LA BTV a Giunta Regionale del Veneto con delibera n. 3301 del 4 novembre 2008 ha stabilito di assegnare come anticipo, per l’espletamento della campagna di vaccinazione prevista dal Piano Nazionale di sorveglianza per la Blue-Tongue, un ammontare complessivo di € 150.000 ripartito così tra le diverse Asl: € 58.500 all’Azienda ULSS n. 20; € 22.500 alla Azienda ULSS n. 21 e € 69.000 alla Azienda ULSS n. 22. La vaccinazione, tuttora in corso, è stata implementata nel territorio regionale soggetto alle misure di restrizione previste dalla normativa vigente, ovvero negli allevamenti di bovini da riproduzione e in quelli di ovi-caprini di tutta la provincia di Verona. La Regione Veneto, in seguito agli episodi di Blue Tongue che si sono verificati a partire dell’estate 2007 in alcuni Paesi europei, è stata da subito coinvolta nell’emergenza, in quanto è, a livello nazionale, la prima importatrice di bovini provenienti da zone di restrizione per presenza di BT. Con decisione 2008/655/CE,
L a Giunta regionale del Veneto ha approvato l'impegno di spesa per l'attuazione di un piano di miglioramento delle condizioni igienico sanitarie dei bovini allevati nel Veneto per la produzione di carne e di latte. Il programma stabilisce una serie di azioni per le quali viene destinato un finanziamento di € 200.000,00 all'Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie. L'assessore regionale alla Sanità Elena Donazzan, ha ritenuto "opportuno coinvolgere i veterinari liberi professionisti aziendali nella raccolta delle informazioni relative allo stato sanitario degli
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animali presenti negli allevamenti bovini del Veneto, assegnando in tal modo a questi professionisti il ruolo di primi interlocutori nella prevenzione e nel controllo delle problematiche sanitarie degli allevamenti bovini". In particolare il Piano Sanità Animale e di Sicurezza Alimentare deliberato il 7 ottobre scorso prevede uno specifico capitolo relativo alla sorveglianza epidemiologica. L'Assessorato intende "focalizzarsi soprattutto sulla raccolta dei dati relativi allo stato sanitario degli animali provenienti da Stati Membri e destinati agli allevamenti da carne, con l'obiettivo fra l'altro di far acquisire maggiori conoscenze e competenze al Servizio diagnostico del-
è stato approvato un piano di vaccinazione “straordinario”, con impiego di un vaccino inattivato BTV-8: la vaccinazione, risulta infatti essere la misura veterinaria più efficace per contrastare la malattia e una campagna di vaccinazione d’urgenza - si legge nella delibera - è la soluzione migliore per limitare la malattia clinica e le perdite che ne conseguono, contenere la propagazione della malattia, proteggere i territori esistenti degli Stati membri e agevolare lo scambio di animali vivi in condizioni di sicurezza.
MARCHE, ISTITUITE NUOVE ZONE DI PROTEZIONE E SORVEGLIANZA PER LA MVS a Regione Marche ha delimitato nuove zone di protezione e di sorveglianza per la malattia vescicolare dei suini. In queste zone dovranno essere applicate le misure previste dal DPR n. 17 maggio 1996, n. 362. In particolare i detentori e i proprietari di animali delle specie sensibili (suini e cinghiali) sono tenuti a segnalare con la massima urgenza al Servizio di Sanità Animale della zona territoriale competente per territorio ogni variazione dello stato di salute dei propri animali. Decreto n. 195 del 14/11/2008 della Giunta Regionale.
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ERRATA CORRIGE Il decreto approvato dalla Direzione Generale della Lombardia “Linee guida in materia di benessere animale” è il n. 12679 del 7/11/2008. Sul n. 41/2008 di Professione Veterinaria a pagina 22 è stato erroneamente indicato “decreto n. 12675”. Ci scusiamo con i lettori.
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Brucellosi Anmvi Regione
VETERINARIA 44 | 2008
ANMVI Sicilia: la veterinaria non può tacere La giunta autorizza la transumanza di animali da allevamenti infetti. Licitra: la politica non può decidere senza rispettare le più elementari norme di prevenzione
a Regione Sicilia ha stabilito le linee di indirizzo e le priorità da affrontare nel quadro della lotta al fenomeno della brucellosi: sono l’identificazione certa dei capi di bestiame da sottoporre a controllo, il piano di vaccinazione degli ovicaprini e dei bovini e la movimentazione dei capi per transumanza.
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TRANSUMANZA DI ANIMALI INFETTI Il piano, deciso il 3 dicembre scorso dall’assessore regionale alla Sanità, Massimo Russo, “autorizza alla transumanza gli animali degli allevamenti infetti”. Cosi si legge sulle cronache del quotidiano “Giornale di Sicilia”, mentre una nota dell’agenzia ASCA precisa: “Il 94% degli allevamenti transumanti è risultato negativo all’ultimo controllo sanitario, solo il sei per cento degli allevamenti (per complessivi duemila capi) è risultato positivo ai controlli sanitari per la tubercolosi o brucellosi: per quest’ultimi è stato deciso che verrà richiesta al ministero della Salute la possibilità di spostamenti solo dopo l’abbattimento dei capi infetti ed un successivo ricontrollo negativo. In situazioni particolari, potrà essere decisa una valutazione caso per caso che verrà effettuata in maniera collegiale da una task force regionale”.
IL RUOLO DELLA VETERINARIA “Auspichiamo una attenta rivalutazione degli effetti negativi che una deroga alla movimentazione degli animali infetti arrecherà a tutto il patrimonio zootecnico della Sicilia”, è il commento di Giuseppe Licitra (ANMVI Sicilia). “È la politica a decidere - dichiara Licitra - ma è anche doveroso che la veterinaria al momento giusto dica la sua e sia ascoltata, non solo per il rispetto delle sue competenze, ma anche in funzione di un sostegno tecnicoscientifico alle norme che la politica vuole adottare. Le più elementari regole epidemiologiche e di prevenzione sconsigliano dall’adozione di criteri incerti come la qualifica di alle-
vamento “negativo”, una qualifica non equiparabile all’unica qualifica a cui attenersi, quella di “ufficialmente indenne”.
UNA GESTIONE RIGOROSA DEGLI SPOSTAMENTI “Solo una rigorosa gestione degli spostamenti - afferma Licitra - può scongiurare il rischio di innescare vere e proprie bombe sanitarie ai danni delle più elementari norme di prevenzione. Le continue deroghe alle normative Nazionali ed ai Regolamenti Europei rendono inefficace l’azione sanitaria ed il conseguente spreco di risorse diventa ovvio. Se ci sarà una task force regionale è più che mai necessario che sia una task force tecnica e scientifica, in grado di corrispondere ai principi di rigore e di prevenzione veterinaria che si pretendono quando è in gioco la sanità pubblica”. A fronte di interventi di contenimento della spesa pubblica, la Sicilia adotta provvedimenti sanitari sulla brucellosi che, se non risponderanno adeguatamente alla situazione epidemiologica, comprometteranno anche gli interventi sul controllo delle risorse finanziarie. “Le strategie contro la brucellosi definite il 3 dicembre - conclude Licitra - rischiano di costare molto alle finanze regionali in termini di indennizzi e di costo sociale della malattia. La Regione taglia le articolazioni sanitarie, declassa la sanità pubblica veterinaria da Dipartimento a Direzione e poi adotta provvedimenti che la espongono ad ingenti spese nel breve termine”.
TAGLIATO IL DIPARTIMENTO DI VETERINARIA L’Assemblea Regionale, al fine di contenere la spesa ha ridotto il numero dei dipartimenti, prevedendo la revoca dell’articolazione dipartimentale veterinaria regionale. Tale previsione non è giustificabile se contemporanea a provvedimenti che, per la ricaduta sanitaria che avranno sul territorio in termini di salute animale ed umana, origineranno nuove spese, questa volta di enormi proporzioni. ■
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20 Riflessioni Dicono di noi
Complimenti! Immagine della veterinaria: basta una notizia sui giornali per distruggere il lavoro di mesi o di anni di ANTONIO MANFREDI re dicembre 2008: si tiene alla Farnesina, sede del Ministero degli Esteri, una conferenza stampa sul tema della lotta al traffico di cuccioli dall'Est Europa. Alla Conferenza stampa, organizzata dal Ministero degli Esteri e dal Ministero del Lavoro,
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della Salute e delle Politiche Sociali, erano presenti lo stesso Ministro degli Esteri, Franco Frattini, il Sottosegretario al Ministero della Salute, Francesca Martini, il Presidente della LAV, Gianluca Felicetti, il Presidente della FNOVI, Gaetano Penocchio, e per l'ANMVI, Raimondo Colangeli, Presidente SISCA e referente dell'Associazione per i problemi di benessere degli animali da compagnia. Un momento quindi di grande importanza e
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visibilità, scaturito da una mobilitazione nazionale promossa dalla LAV che ha consentito di mettere in evidenza il ruolo del Medico Veterinario nella conoscenza del fenomeno e nella sua prevenzione attraverso adeguate iniziative di sensibilizzazione del pubblico che viene sollecitato a consultare sempre un veterinario prima di un'adozione o un acquisto di animali da compagnia. Per sensibilizzare il pubblico ad una maggiore attenzione e a prevenire "incauti acquisti", l'ANMVI ha realizzato una locandina da esporre negli ambulatori veterinari e nei negozi di prodotti per animali (Non è questa la strada per farlo arrivare a te) in cui si avvisano i proprietari sulle irregolarità tipiche della filiera illegale del commercio di animali. Alla conferenza stampa il Ministro degli Este-
ri, Franco Frattini, è intervenuto dichiarando: "Sostengo la campagna di informazione che la LAV sta conducendo in queste settimane contro il traffico illegale di cani e gatti dai Paesi dell'Est Europa e l'impegno dei veterinari italiani con la Federazione Nazionale degli Ordini Veterinari e l'ANMVI (Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani) per far sapere cosa si può nascondere dietro l'acquisto di un tenero cucciolo". Quando è mai capitato che il Ministro degli Esteri citasse i veterinari (la FNOVI e l'ANMVI) per la loro serietà ed impegno in una battaglia di legalità e di difesa della salute e del benessere degli animali? Ci era veramente sembrato un grande traguardo raggiunto nello sforzo da tempo espresso dall'ANMVI per arrivare ad un'immagine pubblica professionale e qualificata della categoria veterinaria.
5 DICEMBRE 2008 (SOLO DUE GIORNI DOPO!) Riprendo la notizia da @nmviOggi e comunque pubblicata su tutti i quotidiani nazionali: "Risale a Luglio l'indagine sull'allevamento abusivo di Gornate Olona (Varese) e che si è conclusa ieri con la denuncia dei coniugi titolari e dei due Medici Veterinari (sarebbe forse meglio scriverlo minuscolo!) liberi professionisti che complici del traffico, falsificavano la documentazione sanitaria dei cuccioli dopo la sostituzione del microchip d'origine con uno italiano. La prova di questa pratica - si legge sul Corriere della Sera - i carabinieri l'hanno trovata esaminando i cani: avevano tutti una cicatrice all'altezza dello sterno, segno dell'operazione. I cani sequestrati erano 144, ora in affido all'ENPA, per un valore di circa 150mila euro sul mercato italiano dove sarebbero stati proposti a 700/800 euro l'uno. Le razze dei cani sono: Boxer, Jack Russel, Cocker, Labrador, Pincher, tutti in condizioni di grave prostrazione e di sofferenza”. Questa notizia apparsa, solo due giorni dopo la Conferenza alla Farnesina, su tutti i mezzi di informazione, ha di colpo distrutto l'immagine che la presenza di FNOVI ed ANMVI al Ministero degli Esteri aveva portato al mondo veterinario. È bastata una notizia, purtroppo estremamente negativa e proprio contraria agli obiettivi che la categoria cercava di porsi, per annullare tutti gli sforzi fatti e l'impegno profuso. Se il mondo veterinario non troverà al suo interno il coraggio e la determinazione di fare pulizia di simili "colleghi", e mi permetto di ribadirlo forte e chiaro alla FNOVI ed agli Ordini che devono essere i principali protagonisti di questa battaglia, l'immagine dei veterinari italiani sarà sempre quella di una categoria di praticoni, poco professionisti, evasori e pronti a svendere la propria etica per qualche euro. Dopo quasi 25 anni che vivo e lavoro in questo mondo so benissimo che la veterinaria italiana non è così, ma dobbiamo essere in grado di poterlo dimostrare a tutti intervenendo subito in situazioni che squalificano tutta la categoria. ■
Dalle Aziende
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Dermatite Atopica Efficacia del trattamento nutrizionale a dermatite atopica canina (nella foto) è una condizione infiammatoria di tipo cronico, che interessa un 10% della popolazione canina ed è quindi considerata ad alta incidenza. La dermatite atopica canina è una malattia complessa e multifattoriale difficile da trattare. In corso di dermatite atopica si consiglia di effettuare trattamenti antiparassitari, di avere una particolare cura della pulizia della cute (shampoterapia), di evitare l’esposizione agli allergeni, di seguire un’immunoterapia allergene-specifica e di somministrare acidi grassi essenziali. Molti cani affetti da dermatite atopica necessitano di trattamenti corticosteroidei a lungo termine, nonostante i ben noti effetti secondari. In parallelo al trattamento farmacologico, una dieta specifica aiuta a migliorare le condizioni del paziente. L’efficacia in corso di dermatite atopica di una dieta arricchita con acidi grassi omega-3 e a base di pesce e patate (come Eukanuba Veterinary Diets Dermatosis FP) è stata recentemente rivalutata.
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DERMATOSIS FP VS. DIETA CASALINGA A BASE DI PESCE E PATATE Il primo studio comparativo tra Dermatosis
FP e una dieta casalinga di controllo a base di pesce e patate è uno studio in cieco singolo, randomizzato, cross-over. I cani affetti da dermatite atopica sono stati alimentati sia con Dermatosis FP che con una dieta di controllo (a base di pesce e patate) per 30 giorni con ciascun alimento. L’indice CADESI (Canine Atopic Dermatitis Extent and Severity Index) è diminuito significativamente nei cani alimentati con Dermatosis FP, mentre nei cani alimentati con la dieta casalinga è aumentato o rimasto stabile. Nei casi in cui i cani sono stati dapprima alimentati con Dermatosis FP il prurito è diminuito sensibilmente. La dieta casalinga non ha migliorato il sintomo del prurito.
EFFICACIA DI 3 ALIMENTI DIETETICI SPECIFICI PER ATOPIA Questo studio ha preso in esame 3 diete veterinarie (A, B e C) e un alimento fisiologico commercializzato nel supermercato (D) come dieta di controllo. La dieta A era formulata con pesce, pollo idrolizzato e riso; la dieta B con pesce e patate (Dermatosis FP); la dieta C con riso, pollo idrolizzato e soia; la dieta di controllo (D) con derivati della lavorazione della carne, pollame e cereali. In questo studio multicentrico, randomizzato, in doppio cieco è stata valutata la rispo-
sta clinica ottenuta dopo un periodo di 8 settimane di alimentazione. Le diete B (Dermatosis FP) e D hanno ridotto in maniera significativa i punteggi CADESI, mentre le diete A e C non hanno ottenuto miglioramenti significativi. Il sintomo del prurito si è notevolmente ridotto con le diete A e B (Dermatosis FP) mentre le diete C e D non hanno ottenuto effetti rilevanti. Dermatosis FP fornisce un elevato contenuto di acidi grassi polinsaturi omega-3 che contribuiscono in maniera significativa alla sua efficacia nel trattamento della sintoma-
tologia cutanea di origine allergica. Il meccanismo di azione di Dermatosis FP determina la produzione di eicosanoidi, favorendo una maggiore formazione di mediatori antinfiammatori. Inoltre, aumentando la concentrazione di acidi grassi omega-3 si favorisce un’ottimale funzionalità dell’epidermide ed il miglioramento dei segni clinici in corso di dermatite atopica canina. Queste prove in cieco, controllate e randomizzate dimostrano l’efficacia del Dermatosis FP nel trattamento della dermatite atopica canina. ■
22 Calendario attività Dal 21 gennaio al 1 marzo Per visualizzare i programmi degli eventi di tutte le società clicca su www.evsrl.it/eventi Edizioni Veterinarie E.V. srl
ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC 21 - 24 GEN CONGRESSO SIVE 23 - 25 GEN INCONTRO SIANA 25 GEN INCONTRO SIODOV 25 GEN INCONTRO REGIONALE SCIVAC LOMBARDIA 25 GEN INCONTRO REGIONALE SCIVAC CAMPANIA 25 GEN CORSO SCIVAC 26 - 29 GEN INCONTRO SIDEV 30 GEN - 1 FEB INCONTRO SCVI / SIONCOV 31 GEN - 1 FEB INCONTRO GRUPPO FR 1 FEB 1 FEB
INCONTRO REGIONALE SCIVAC TRENTINO ALTO ADIGE
8 FEB
INCONTRO REGIONALE SCIVAC VENETO
11 - 13 FEB
CORSO AIVEMP / SISCA IN COLLABORAZIONE CON REGIONE LOMBARDIA CORSO SCIVAC
14 - 15 FEB INCONTRO REGIONALE SCIVAC MARCHE 15 FEB INCONTRO REGIONALE SCIVAC SICILIA
15 FEB
INCONTRO REGIONALE SCIVAC PIEMONTE IN COLLABORAZIONE CON SOVEP
15 FEB
16 - 17 FEB
18 - 21 FEB
CORSO SCIVAC ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC Attenzione: Date evento modificate. INCONTRO SINUV
21 - 22 FEB INCONTRO SIARMUV
22 FEB
INCONTRO SICARV 22 FEB INCONTRO SISCA 22 FEB 22 FEB
3° IT. NEUROLOGIA VETERINARIA: III PARTE - GLI ESAMI COLLATERALI IN NEUROLOGIA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it XV CONGRESSO EUROPEO MULTISALA SIVE - ZanHotel & Meeting Centergross - Via Saliceto, 2 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: info@sive.it ALIMENTAZIONE DEGLI ANIMALI DA COMPAGNIA NON CONVENZIONALI - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Lucia Tornaghi - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it ARGOMENTI DI PATOLOGIA ORALE COMPARATA - I PARTE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Lucia Tornaghi - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it EMERGENZA O NON EMERGENZA. QUESTO È IL PROBLEMA: RICONOSCIMENTO E TRATTAMENTO DELLE PIÙ COMUNI EMERGENZE IN MEDICINA VETERINARIA - Milano - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it CITOLOGIA PER NON CITOLOGI: COME PRATICARE IL GIOCO DELL’ESAME CITOLOGICO CON SODDISFAZIONE... E SENZA SBAGLIARE TROPPO! - Novotel Caserta Sud, Capodrise (CE) - Strada Statale, 87 Sannitica - ECM: Rich. Accred. - Per info: Monica Borghisani - Segr. Deleg. Reg. SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it CORSO AVANZATO INTENSIVO - TUTTO SUL CROCIATO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it WORKSHOP DI ONCOLOGIA CUTANEA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: socspec@scivac.it CHIRURGIA PALLIATIVA IN MEDICINA VETERINARIA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: socspec@scivac.it LA FISIOTERAPIA COME TERAPIA CONSERVATIVA E DI SUPPORTO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: socspec@scivac.it FACILE COME RESPIRARE? - Trento Ordine dei Medici Veterinari - Via V. Zambra, 36 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it EMERGENZA O NON EMERGENZA...QUESTO È IL PROBLEMA: RICONOSCIMENTO E TRATTAMENTO DELLE PIÙ COMUNI EMERGENZE IN MEDICINA VETERINARIA - ECM: Richiesto Accreditamento - Per info: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Reg. SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it CANI PERICOLOSI: PROBLEMATICHE DI SANITÀ ANIMALE E PUBBLICA. ASPETTI LEGISLATIVI, EPIDEMIOLOGICI E CLINICI - Centro Studi E.V. - Palazzo Trecchi - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per info: Lara Zava - Segreteria AIVEMP - Tel +39 0372 403541 - E-mail: segreteria@aivemp.it CORSO INTRODUTTIVO ALLA PRATICA CHIRURGICA NEL CANE E NEL GATTO - Crowne Plaza Centro Congressi, Padova - Via Po 197 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it LA RADIOLOGIA DALLA A ALLA D (DIAGNOSI) - Ancona - Hotel Sporting - Via Flaminia 220 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it CRONIC KIDNEY DISEASE E STADIAZIONE IRIS: NEFROPATIA CRONICA NEL CANE E NEL GATTO - Palermo - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it ANIMALI ESOTICI - Hotel Campanile -Rivoli (Torino) - C.so Allamano 153 - ECM: Richiesto Accreditamento Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it CORSO AVANZATO INTENSIVO - TECNICHE DI ANESTESIA INALATORIA CON BASSI FLUSSI - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it 2° IT. ORTOPEDIA: IV PARTE - ESAME CLINICO ORTOPEDICO E PATOLOGIE ORTOPEDICHE E TRAUMATOLOGICHE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it L’INCONTINENZA URINARIA NEL CANE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: socspec@scivac.it ANESTESIE A CONFRONTO: TIVA/TCI VS BILANCIATA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: socspec@scivac.it COME UNIFORMARE GLI SCREENING DELLE MALATTIE CARDIOVASCOLARI - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: socspec@scivac.it L’OSPEDALIZZAZIONE: LA CLINICA E LA MEDICINA DEL COMPORTAMENTO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: socspec@scivac.it
INCONTRO REGIONALE SCIVAC TOSCANA
AGGIORNAMENTI IN NEUROLOGIA - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it
ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC
2° IT. DIAGNOSTICA PER IMMAGINI: I PARTE - RADIOLOGIA DELL’ADDOME - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it I TUMORI DEL SISTEMA NERVOSO: NUOVE CONOSCENZE PER NUOVE PROSPETTIVE DIAGNOSTICHE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Lucia Tornaghi - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it L’OMEOPATIA COME AUSILIO TERAPEUTICO NEL PAZIENTE ONCOLOGICO. COME, QUANDO E PERCHÈ IMPIEGARLA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Lucia Tornaghi - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it CORSO INTRODUTTIVO DI MEDICINA D’URGENZA BASATO SULL’ANALISI DI CASI CLINICI REALI - Novotel Bologna Fiera - Bologna - Via Michelino, 73 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it
25 - 28 FEB INCONTRO SINVET 28 FEB - 1 MAR INCONTRO SIMVENCO 28 FEB - 1 MAR CORSO SCIVAC 28 FEB - 1 MAR
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PROFESSIONE la VETERINARIA La rivista è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore Direttore Carlo Scotti Direttore Responsabile Antonio Manfredi Coordinamento Editoriale Sabina Pizzamiglio info@anmvi.it Comitato di Redazione Pierpaolo Bertaglia, Paolo Bossi, Marco Eleuteri, Giuliano Lazzarini, Pier Mario Piga, Sabina Pizzamiglio, Aldo Vezzoni Rubriche Fabrizio Pancini, Oscar Grazioli, Maria Teresa Semeraro, Giovanni Stassi Segreteria di Redazione Lara Zava professioneveterinaria@anmvi.it Grafica Francesca Manfredi grafica@evsrl.it Editore SCIVAC - Via Trecchi, 20 26100 Cremona Iscrizione registro stampa del Tribunale di Vigevano, n. 1425/03 del 30/12/2003 Concessionaria esclusiva per la pubblicità EV srl, Cremona marketing@evsrl.it Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana
Stampa Press Point, Abbiategrasso - MI fulvio@presspoint2000.it
Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27-02-2004 N. 46) art. 1, comma 1 Filiale di Milano a cura di Centro Produzione Mailings Scarl Cusago (MI) Professione Veterinaria pubblica notizie d'attualità e di rassegna i cui contenuti non rispecchiano necessariamente il pensiero della Testata. Interventi e opinioni attribuibili a Professione Veterinaria e/o all'ANMVI vengono esplicitamente indicate come tali. Chiuso in stampa l’8 dicembre 2008
SOLUZIONI
identificare gli stalloni con anomalie che probabilmente compromettono il rendimento riproduttivo
2 pinne pettorali, 2 ventrali, 1 caudale
QUIZ 1
identificare gli stalloni fertili
2 pinne pettorali, 2 pelviche, 1 dorsale, 1 caudale
Risposta corretta: d) Management dello stallone, Seminario S.I.R.E, Cremona ottobre 2006
stimare il numero di fattrici che uno stallone può coprire per giorno/stagione
2 pinne pettorali, 2 ventrali, 1 dorsale, 1 anale, 1 caudale
QUIZ 2
determinare il livello atteso di fertilità
I pesci possiedono:
Risposta corretta: a) Gestione sanitaria integrata del sistema acquario, Incontro regionale Univ.di Teramo Fac.di Med. Veterinaria in collaborazione con SIVAE/SCIVAC, Torino marzo 2006
Lo scopo della valutazione di routine della validità riproduttiva di uno stallone è quello di: