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la VETERINARIA

PROFESSIONE

A.N.M.V.I.

ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI

7 2013

SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Anno 10, numero 7 dal 25 febbraio al 3 marzo 2013

Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano

Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. soc. cons. a R.L. - Cremona

LA COLPA LIEVE VA COMUNQUE RISARCITA

PROPOSTE CONTRO L’ANTIBIOTICO RESISTENZA

CARICO E SCARICO DELLE SCORTE DI FARMACI

LA GESTIONE DEL PAZIENTE ORTOPEDICO

ANESTESIA E DOLORE “ESOTICO”

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ALLE PAGINE 13-14

ALLE PAGINE 18-19

TRE VETERINARI IN PARLAMENTO

BREVI CONSUMI Secondo il Codacons in Italia sono crollate del 33% le vendite di paste pronte e primi piatti surgelati nei punti vendita della grande distribuzione. Per la CIA la percentuale è del 45%. I consumatori, intervistati dal Codacons nella GdO, si dichiarano disorientati, e reagiscono contraendo gli acquisti fino ad allarmismo cessato. Difficoltà crescenti nello smaltire le confezioni di cibi pronti contenenti carne macinata.

TRACCIABILITÀ La Confederazione italiana agricoltori chiede soluzioni strutturali e leggi per garantire a livello comunitario la completa tracciabilità alimentare, attraverso l’estensione dell’etichettatura obbligatoria d’origine a tutti gli alimenti e alla materia prima.

RUSSIA Tracce di carne di cavallo sono stati scoperti negli insaccati in Russia. La carne è stata probabilmente importata dall’Austria. Lo rende noto l’agenzia russa preposta alla sicurezza alimentare.

HALAL La Food Standard Agency (FSA) sta valutando azioni legali dopo che il ministero della Giustizia ha rivelato che diversi pasticci di carne forniti alle prigioni in Inghilterra e Galles sono stati etichettati e serviti come Halal, ma in realtà contenevano tracce di carne di maiale.

INTRAMURARIA Il Ministro della salute, Renato Balduzzi, ha firmato il decreto con il quale vengono definite le modalità tecniche per la realizzazione della infrastruttura di rete per il supporto all’organizzazione delle attività libero professionale intramuraria.

RABBIA Dopo quattro anni dal primo caso di rabbia silvestre, l’Italia ha eradicato la malattia e riacquisito lo status di Paese indenne. Decaduto l’obbligo di vaccinare cani, gatti e furetti che si recano verso le ex aree a rischio del Nord Est.

MESSINA Condannati il rettore (3 anni e sei mesi) e l’ex preside della facoltà di veterinaria (cinque anni e quattro mesi). Il processo per i concorsi pilotati a veterinaria si è chiuso con 25 responsi per docenti e impiegati, fra condanne, condoni, assoluzioni e assoluzioni parziali.

Salute risparmio

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Fondo Sanitario A.N.M.V.I.

TRACCIABILITÀ

Sella o forchetta? Aut aut ineludibile dopo la frode commerciale sulle carni equine. In arrivo una anagrafe sanitaria. A PAGINA 3

Finché regge, abbiamo una nuova Assemblea Legislativa. Fra coloro che saranno chiamati ad emanare le Leggi annoveriamo tre medici veterinari: Ilaria Capua e Paolo Cova alla Camera e Sante Zuffada al Senato. Una donna (fatto nuovo) che si presenta con la Lista Civica di Monti (altro elemento nuovo), che proviene dalla sanità pubblica ed è nota a tutta la comunità scientifica internazionale; un libero professionista del PD che proviene dalla buiatria e un ex dipendente pubblico da tempo in politica nelle file del Pdl lombardo. Tutti del Nord, abituati a confrontarsi con le istituzioni, la Capua per esserne una rappresentante di spicco, Cova e Zuffada rispettivamente per l’incarico di consigliere nella Provincia di Milano e di presidente alla commissione sanità in Regione. La nostra categoria conta tre parlamentari, sempre pochi rispetto alle altre professioni (per restare in ambito sanitario, i farmacisti, i medici e gli infermieri portano in parlamento una nutrita rappresentanza trasversale e i loro Presidenti Mandelli, Bianco e Silvestri), ma può vantare uno slancio non secondario quanto a candidature. Oltre agli eletti, si sono candidati 17 colleghi che crediamo sia giusto citare e ringraziare: in primo luogo i colleghi uscenti Gianni Mancuso (Fratelli d’Italia) e Rodolfo Viola (PD); quindi i candidati: Fiorella Dolfi (Scelta Civica

con Monti), Antonella di Gennaro (Centro Democratico), Massimo Alloni (Unione Di Centro), Marco Belardi (Lista Rivoluzione Civile Ingroia), Roberto Nardini (Democrazia Atea), Riccardo Truncellito (La Destra - Storace), Nicola De Vizio (Rivoluzione Civile Ingroia), Alberto Schianchi (Fare per Fermare il Declino), Pietro Valentini Marano (Fratelli d’Italia). E ci hanno provato anche cinque “grillini”: Davide Sciannimanico, Doriana Sarli, Marco Pugliese, Lucia Menna, Luca Guardabassi. Non è più tempo di par condicio, ma rispettando il voto di tutti, citiamo - senza citarlo - un candidato veterinario, la cui visione, anche se non è diventata quella di un eletto, ci sembra bella e augurale per noi e per “un Paese aperto al futuro, ecologico ed europeo che però difenda le sue radici e che conosca il suo passato, senza il quale non si può affrontare il largo e difficile cammino che ci aspetta. Un Paese che deve ritornare a essere il centro del sapere umanistico e scientifico. Un paese che è stato di santi e navigatori ma che vogliamo che sia di candidati e vincitori di premi Nobel della medicina, della chimica, della letteratura. Possiamo, ne abbiamo le capacità. L’Italia, noi, siamo il mondo e solo comunicando, discutendo, condividendo, potremo capirlo e cambiarlo. Solo così. Tutti insieme”. Auguri agli eletti. E agli elettori…

TUTTI AMANO GLI ANIMALI L’ITALIA È PROBABILMENTE IL PAESE CHE ESPRIME PIÙ ATTENZIONE VERSO LA SALUTE ED IL BENESSERE ANIMALE. Forse lo esprime più a parole che con i fatti, ma non vi è dubbio che l’evoluzione culturale degli ultimi anni ha portato nell’opinione pubblica cambiamenti o trasformazioni che sembravano impensabili sino a pochi anni fa ponendoci a livelli che nazioni storicamente “animaliste” non sono arrivate ad esprimere. Oggi lo spazio dedicato alla salute ed al benessere degli animali, soprattutto quelli da compagnia, dai mass media è molto ampio e trova sempre più consenso e attenzione da parte del pubblico. L’amore verso gli animali è ormai diventato da noi un luogo comune e viene espresso o dichiarato da tutti anche con buone ragioni e certamente con convinzione. Difficile contestare che l’amore verso gli animali possa essere prerogativa esclusiva degli animalisti, dei vegetariani o dei vegani? A sentire o leggere le dichiarazioni di molte categorie che hanno rapporti di convivenza, di sport, di lavoro, ecc. con gli animali sembra in effetti che l’amore verso gli animali sia molto più diffuso di quello che si pensa. Proprietari di animali da compagnia, allevatori, responsabili di circhi o zoo, addestratori, ecc. tutti esprimono amore verso i loro animali e lo dichiarano con tale convinzione che è difficile non crederci. Il Presidente dell’ASPA (Associazione per la Scienza e le Produzioni Animali), il Prof. Giuseppe Pulina, ha dichiarato tempo fa: “Ma amare la carne non vuol dire non amare gli animali, anzi, significa rispettarli ancora di più, perché si riconosce il grande valore che assumono per noi, per la nostra esistenza”. Non è forse una posizione molto in linea con l’animalismo tradizionale, ma certamente anche questo è un diverso punto di vista.

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Horsegate Attualità

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Carne di cavallo non dichiarata: il segreto di Pulcinella Uno “scandalo” nato fuori dai confini nazionali. L’Italia ha fatto bene ad andare in Europa a testa alta ’Ikea ha bloccato le sue ‘koettbullar’ (polpette) in 24 Paesi del mondo, dalla Svezia ai Caraibi (in quelle italiane non c’è cavallo). I paesi europei coinvolti sono (mentre andiamo in stampa) Austria, Belgio, Gran Bretagna, Cipro, Repubblica Ceca, Francia, Germania, Grecia, Ungheria, Irlanda, Italia, Paesi Bassi, Portogallo, Slovacchia, Spagna e Svezia. La presenza di carni equine in preparati dichiarati a base di carne di bovino è stata classificata come frode commerciale, senza conseguenze di carattere sanitario. Nessun Paese, nemmeno l’Italia, può dichiarare che nessun consumatore abbia inconsapevolmente mangiato carni di cavallo. Nel nostro Paese, può dirlo una grande multinazionale alimentare che ha analizzato e ritirato i propri lotti prima che finissero in tavola (aveva fornitori intermedi non italiani), ma non un piccolo distributore che ha scoperto che i suoi prodotti erano “contaminati” da DNA equino solo in seguito al piano di monitoraggio. La Commissione Europea ha raccomandato (e finanziato) test di laboratorio per almeno un mese e non esclude di andare avanti fino a giugno per farsi un’idea precisa dell’entità del fenomeno. Alcune autorità europee (la Francia) si sono spinte a dichiarare che se anche la questione diventasse sanitaria per la presenza di farmaci vietati (il fenilbutazone rilevato in carni equine fino ad ora solo al di fuori dei confini nazionali) il rischio sarebbe minimo. Anche per la ricerca di questo antinfiammatorio, la Commissione ha raccomandato dei test sulle carni e il nostro Ministero si è spinto oltre disponendo controlli sugli equidi vivi oggetto di scambio intracomunitario e destinati al macello ai fini della ricerca della sostanza fenilbutazone.

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IL RETROPENSIERO DI TUTTI Se vogliamo metterla sul piano commerciale, ai clienti di comprare un prodotto per un altro non sta bene. Se vogliamo metterla sul piano sanitario, di mangiare un prodotto che potrebbe contenere farmaci, sia pure in quantità non pericolose, sta ancora meno bene. Tentare di normalizzare i fatti, in queste circostanze, è inutile e controproducente, sembra di avere qualcosa da nascondere. Avviare piani straordinari di monitoraggio non è affatto rassicurante come può esserlo per gli addetti ai lavori. E forse nemmeno per loro, dato il retro-pensiero di massa che aleggia su tutto: che delle partite di carne di cavallo non destinate al consumo alimentare, siano state utilizzate illegalmente per la produzione di cibo. È questo il segreto di Pulcinella, il grande scheletro che tutti gli armadi d’Europa temono di avere. Forse senza responsabilità, forse perché manca qualche norma, qualche procedura, qualche passaggio, qualche controllo. Forse. Del resto la Commissione Europea e il Ministro della Salute lo scrivono a chiare lettere, basta leggere i documenti. Dalla Raccomandazione UE del 19 febbraio: “I cavalli non destinati alla produzione alimentare, che sono stati trattati con fenilbutazone ad un certo punto della loro vita, non possono entrare nella catena alimentare. Tenuto conto delle pratiche fraudolente relative alle presenza non indicata di carni equine in determinati prodotti alimentari, è opportuno, a fini preventivi, verificare se siano entrati nella catena alimentare cavalli non destinati alla produzio-

L’ANAGRAFE E LA CRISI DELL’IPPICA l Ministero della Salute ha annunciato una ordinanza in materia di anagrafe sanitaria degli equidi. Il provvedimento - citiamo il comunicato stampa - riguarderà misure di polizia veterinaria necessarie "anche per il fatto che, a causa della crisi del settore ippico, si sta verificando una diminuzione e in alcuni casi la cessazione dell’attività di numerosi impianti sportivi con la conseguenza che i cavalli non più impiegati in attività sportive potrebbero essere introdotti illecitamente nella catena alimentare umana". L’Anagrafe sanitaria degli equidi, nell’ambito della Banca Dati nazionale dell’anagrafe zootecnica del Ministero della Salute, servirà per tracciare la storia sanitaria dell’animale, evitando in questo modo il concreto rischio di clandestinità che sottrae gli animali ai controlli sanitari, oltre ad esporli a maltrattamenti. La decisione, spiega il Ministero, “si è resa necessaria, in seguito all’allerta comunitaria relativa all’utilizzo fraudolento di carne di equidi in preparazioni a

base di carne di manzo, per due ragioni: tutela della sanità e del benessere degli animali e tutela degli aspetti di salute pubblica e di sicurezza alimentare”. C’è un altro ordine di problemi da mettere nel novero della questione: i 200 cavalli di Colleferro, emblematici di situazioni di abbandono e di randagismo equino, rilevabili anche al di fuori del territorio laziale. Sullo sfondo, c’è una anagrafe equina che non ha mai decollato, commissariata da anni, e alloggiata presso il Mipaaf con annoso rincrescimento del MinSal. L’anagrafe equina e i controlli ufficiali sulle carni equine, sono stati oggetto di severe raccomandazioni da parte degli ispettori FVO che, nell’ultimo rapporto, hanno giudicato inattendibile la banca degli equidi e hanno riscontrato “numerose irregolarità” nei passaporti. Un problema nostrano, in ogni caso, dato che il maggiore Stato Membro per destinazione al consumo alimentare (in Italia sono 56mila gli equidi macellati ogni anno) importa carne di cavallo.

ne alimentare che sono stati trattati con fenilibutazone”. Dal comunicato stampa del Ministero della Salute: “a causa della crisi economica i cavalli giunti non DPA alla fine della carriera sportiva potrebbero essere introdotti illecitamente nella catena alimentare umana”. Questo è il vero punto di tutta la vicenda, sulla quale si potrà dire e scrivere qualcosa di certo fra un po’ di tempo. Il piano di monitoraggio è in corso e i risultati finali saranno riferiti il 15 aprile prossimo.

zazione di determinati prodotti alimentari”, perché spetta agli operatori del settore alimentare garantire che nelle imprese da essi controllate gli alimenti soddisfino le disposizioni della legislazione alimentare inerenti alle loro attività in tutte le fasi della produzione, della trasformazione e della distribuzione e verificare che tali disposizioni siano soddisfatte. Ecco allora che la Commissione raccomanda un piano di controlli con l’obiettivo di verificare la presenza non dichiarata di carni equine, non indicate correttamente nell’etichettatura sull’imballaggio o, nel caso di prodotti alimentari senza imballaggio preconfezionato, se le informazioni relative alla presenza di carni equine non siano messe a disposizione del consumatore o delle collettività. All’Italia è stato raccomandato un numero indicativo mensile di 150 campioni, stesso numero raccomandato a Francia, Germania, Regno Unito, Spagna e Polonia.

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LA FRODE A seguito di controlli ufficiali eseguiti dal dicembre 2012 in diversi Stati membri, la Commissione è venuta a conoscenza del fatto che alcuni prodotti in imballaggio preconfezionato contenevano carni equine, non dichiarate nell’elenco degli ingredienti riportato direttamente sull’imballaggio o su un’etichetta apposta su di esso. La denominazione di alcuni di questi prodotti alimentari e/o il relativo elenco di ingredienti menzionavano invece in modo fuorviante solo la presenza di carni bovine. Si tratta di “pratiche fraudolente nella commercializ-

terinario il cui uso è consentito solo negli animali non destinati alla produzione alimentare, (a norma del regolamento (UE) n. 37/2010). Di conseguenza, i cavalli non destinati alla produzione alimentare, che sono stati trattati con fenilbutazone ad un certo punto della loro vita, non possono entrare nella catena alimentare. Tenuto conto delle pratiche fraudolente, la Commissione ha voluto verificare se siano entrati nella catena alimentare cavalli non destinati alla produzione alimentare che sono stati trattati con fenilibutazone. Ecco dunque la seconda azione raccomandata dalla Commissione: test su carni equine destinate al consumo umano negli stabilimenti (macelli e Pif), compresi prodotti alimentari provenienti da paesi terzi, allo scopo di rilevare eventuali residui di fenilbutazone, tenendo conto dei dati relativi alla produzione e alle importazioni. Il servizio veterinario di ciascuna ASL condurrà presso gli stabilimenti di macellazione controlli per la ricerca del farmaco nelle carni di animali macellati sia che questi siano nati ed allevati in Italia, sia che siano di origine comunitaria o provenienti da Paesi terzi.

L’ITALIA L’Italia non è andata in Europa a dire no al Piano della Commissione, ha tenuto a precisare che lo seguirà e anzi farà anche più di quanto raccomandato. Ma lo scandalo internazionale non è stato causato dall’Italia. Inoltre la ricerca di residui di farmaci nelle carni equine era già stata avviata, autonomamente, dal nostro Ministero prima che arrivassero i consigli di Bruxelles. La Delegazione italiana, pur condividendo la necessità di un’intensificazione dei controlli, “ha dichiarato riduttiva la proposta presentata dalla Commissione, in quanto non accompagnata da altre misure dissuasive e preventive nei confronti delle frodi, come ad esempio il potenziamento dei controlli in tutti gli Stati membri”. Manca inoltre un provvedimento inteso a migliorare il sistema di etichettatura delle carni, che indichi per gli equini e altre specie da macello il Paese di allevamento, di macellazione e di sezionamento delle carni, in linea col sistema già in uso per i bovini. “Come è noto - dichiara il Ministero della Salute - l’Italia ha sempre sostenuto in tutte le sedi europee la necessità di fornire maggiori informazioni ai consumatori, attraverso un sistema di tracciabilità ed etichettatura sull’origine dei prodotti alimentari”. Inoltre la proposta della Commissione affida un altissimo numero di controlli all’Italia, non commisurati alle produzioni nazionali, ma sulla base del numero di equini vivi e di carni equine introdotti da altri Paesi dell’Unione. “Questa impostazione è contraria ai principi della legislazione europea: infatti le garanzie sanitarie devono essere a carico dei Paesi speditore delle merci e non ricadere sul Paese di destinazione”. Per questi motivi l’Italia, pur confermando che rispetterà le indicazioni previste dalla Raccomandazione, non ha espresso il proprio parere favorevole unico Paese tra i 27 - alla proposta della Commissione europea.

L’ORIGINE IL CAVALLO NON DPA Il cavallo è una specie animale la cui carne può essere utilizzata o no per la produzione alimentare. Il fenilbutazone è un medicinale ve-

Bocciata l’anno scorso da quasi tutti i Paesi, ma non dall’Italia, l’indicazione dell’origine delle carni ha tenuto banco a Bruxelles. I Ministri europei hanno analizzato la questione del-


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4 Attualità DPA non DPA esso. Se nella denominazione del prodotto alimentare è citato un ingrediente, la sua quantità espressa in percentuale deve figurare anche nell’elenco degli ingredienti per evitare che il consumatore sia indotto in errore per quanto riguarda l’identità e la composizione del prodotto.

I COSTI E LE PERDITE Mentre in Italia si fanno i conti dei danni economici dello “scandalo” (tonnellate di prodotti sicuri e non fraudolenti sono stati ritirati dal commercio), i cittadini europei sappiano che l’Europa finanzierà il 75 per cento delle attività analitiche di monitoraggio, per un importo massimo complessivo di 1. 357. 500 euro. Per il test di rilevazione del DNA, l’Italia avrà un contributo massimo di 45mila euro, per i test di rilevazione del PBZ, il finanziamento sarà invece di 183mila euro. Sul conto spese della Commissione Europea potranno entrare le spese per l’acquisto di kit di analisi, reagenti e di tutti i materiali di consumo necessari, per il personale presso il laboratorio (salari effettivi più i contributi sociali e gli altri costi stabiliti dalla legge come facenti parte della remunerazione) per l’invio dei campioni al laboratorio e spese generali fino al 7%. L’Italia riceverà il contributo dopo che avrà trasmesso, entro il 31 maggio 2013, alla Commissione una relazione finanziaria. ■

È nata l’Associazione degli ippici Debutto al Ministero delle Finanze. Appoggio da SIVE, AISA e ASCOFARVE

www.imprenditoriippici.it

le carni equine fra le "varie ed eventuali", senza decidere e senza votare, ma confrontando le posizioni dei vari Paesi sul da farsi. L’invito della Commissione ai Ministri è stato di valutare le strategie da adottare in futuro in un’ottica estesa del problema. Molti Stati Membri hanno chiesto di introdurre in etichetta l’origine delle carni che entrano nel processo di composizione dei prodotti di carne; altrettanti hanno chiesto di anticipare all’estate la valutazione d’impatto di un provvedimento di questo tenore, rispetto alla scadenza di dicembre. In Europa è comunque già vigente una legislazione di garanzia per il consumatore, per quanto attiene l’etichettatura. Infatti, a norma della direttiva 2000/13/CE, l’etichettatura e le relative modalità di realizzazione non devono essere tali da indurre in errore il consumatore, in particolare per quanto riguarda le caratteristiche del prodotto alimentare, compresa la sua reale natura e la sua identità. Inoltre, sull’etichetta dei prodotti alimentari in imballaggio preconfezionato destinati al consumatore finale o alle collettività devono essere indicati tutti gli ingredienti. In particolare, i prodotti alimentari contenenti carne come ingrediente, se destinati al consumatore finale o alle collettività, devono inoltre indicare le specie animali da cui tale carne proviene direttamente sull’imballaggio o su un’etichetta apposta su di

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i è costituita il 19 febbraio a Milano l’Associazione Imprenditori Ippici Italiani. È un organo finalizzato all’integrazione di tutti gli imprenditori che, a diversi livelli, operano nel comparto ippico, con l’obiettivo primario di esercitare una rappresentanza forte e coesa in sede istituzionale e mediatica.

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DEBUTTO AL MEF

Fonte: www.ceirsa.org

IL “SINTESI” E I CAVALLI NON MACELLABILI “I britannici, che hanno negli ultimi anni nuovamente smantellato quasi completamente il sistema dei controlli veterinari per ridurre i costi e rendere più competitive le loro imprese, da un lato cercano di scaricare le responsabilità su altri Paesi e dall’altra per rassicurare i propri consumatori pubblicano i risultati dei campionamenti, effettuati di routine per il controllo dei residui (previsti da indicazioni della UE) presso i macelli equini presenti sul loro territorio, e che hanno portato, nel corso 2012, al riscontro di n. 9 cavalli positivi per fenilbutazone esclusi dal consumo. La Food Standard Agency nel frattempo intensifica i controlli sui cavalli macellati, nei macelli inglesi, con il riscontro di ulteriori positività, le ultime nei giorni scorsi. Quello che in realtà è probabilmente successo, le indagini sono ancora in corso, è che alcune aziende che producono carni lavorate, peraltro non nuove a frodi di questo tipo, con sedi nel quadrilatero Belgio, Francia, Olanda, Gran Bretagna, abbiano fatto lauti guadagni mescolando quantità variabili di carni equine, acquistate regolarmente in Paesi dell’Est o Paesi Terzi dove il costo di queste carni è molto inferiore a quello delle carni bovine. Fatto che, occorre dirlo, coinvolge ancora una volta i Paesi dove i controlli svolti dai ve-

terinari pubblici sono molto ridotti”. Quanto avvenuto è comunque un forte segnale anche per le istituzioni Nazionali. La grande quantità di materie prime alimentari e di alimenti introdotti sul territorio italiano da altri Paesi europei richiedono una strategia di controllo specifica che potrà essere basata su SINTESI, un sistema informativo, fortemente voluto dal nostro Paese e unico in Europa, in grado di consentire ai servizi veterinari di essere informati e svolgere controlli più approfonditi sui prodotti alimentari importati. Occorre inoltre che a livello Europeo e Nazionale venga affrontato con il necessario pragmatismo il problema, in grado di vanificare anche la miglior anagrafe, legato alle migliaia di equini classificati come non destinabili alla produzione di alimenti (non DPA). Questi animali, non potendo essere macellati, rimangono a carico dei proprietari alimentando, nelle attuali ristrettezze economiche, redditizi circuiti paralleli gestiti da organizzazioni senza scrupoli che li raccolgono per trasportarli in Paesi in cui i minori controlli ne possono consentire la trasformazione in carne, che diventa poi impossibile riconoscere, e può essere commercializzata a prezzi competitivi sui mercati internazionali”. Bartolomeo Griglio, Presidente AIVEMP

Il Venerdì 22 Febbraio l’Associazione ha incontrato il Sottosegretario alle Finanze, Vieri Ceriani, alla presenza anche di alcuni funzionari del Mipaaf. Si è trattato del secondo incontro di approfondimento sulla Legge delega che istituisce Lega Ippica Italiana. Con il sottosegretario Ceriani si sono affrontati tutti gli aspetti inerenti il ruolo e i compiti che questa nuova entità di stampo privatistico e imprenditoriale dovrà affrontare. L’incontro al Mef aveva una priorità: il pagamento dei corrispettivi del 2012. Per questo obiettivo si sono spese AISA, SIVE e ASCOFARVE in un’azione di sostegno istituzionale alle iniziative dell’Associazione. Le tre organizzazioni hanno scritto ai Dicasteri competenti e ad ASSI manifestando la massima preoccupazione, per le sorti del comparto. La SIVE, in rappresentanza dei Medici Veterinari operanti sul territorio nazionale, ha riproposto a Via XX Settembre l’urgenza di assicurare interventi di normalizzazione economico-finanziaria al comparto dell’ippica. La grave difficoltà finanziaria - arrivata a compromettere addirittura il pagamento delle forniture di beni e servizi indispensabili alla salute e al benessere dei cavalli atleti - motiva la SIVE ad appoggiare le iniziative istituzionali dell’Associazione. Sono previsti ulteriori confronti con Aziende e rappresentanti del mondo politico e istituzionale per migliorare e completare il progetto di riforma. In relazione al pagamento dei 30 milioni, sarà la Corte dei Conti a prendere in esame il decreto del 31 gennaio che sblocca i primi fondi, ma introduce criteri di contenimento imperniati sulla riduzione delle corse. Riferisce l’Associazione che “dal Mipaaf è emersa fiducia per lo sblocco in tempi brevi dei pagamenti ed è stata assicurata l’effettuazione degli stessi appena ve ne sarà la disponibilità”.

SCOPI E FINALITÀ L’Associazione Imprenditori Ippici Italiani del galoppo e del trotto non ha fini di lucro e si propone di perseguire esclusivamente finalità culturali e di sviluppo delle attività dettagliate

nell’atto costitutivo. Rientrano fra le sue attività istituzionali, le attività di promozione dello sviluppo delle imprese ippiche esistenti e il favorire la nascita di nuove. Per fare questo si adopererà affinché dai soggetti, pubblici e privati, responsabili della gestione dell’ippica italiana siano posti in essere tutti gli interventi, legislativi e non, diretti ad attuare sedici scopi comuni: 1. un quadro di sviluppo del settore articolato nel medio e lungo periodo, creando condizioni favorevoli all’impresa ed alla cultura d’impresa; 2. una progressiva liberalizzazione e privatizzazione del settore in tutte le aree che non necessitano di specifici controlli o regolamentazioni; 3. l’introduzione di un sistema realmente meritocratico, fortemente premiante le realtà più qualitative e competitive; 4. l’applicazione delle norme etiche a tutte le componenti, sia sotto l’aspetto gestionale che sotto l’aspetto tecnico/sportivo; 5. una gestione dinamica, capace, rapida nelle decisioni, presente e a conoscenza delle caratteristiche e delle esigenze del settore; 6. la garanzia di pagamenti certi e regolari; 7. un’amministrazione delle Regole e della Giustizia, sia sportive che comportamentali, che garantisca la certezza della pena; 8. norme e applicazione del controllo delle sostanze proibite in linea coi Paesi ippicamente avanzati; 9. una radicale riduzione dei costi di settore; 10. la riorganizzazione dell’inquadramento normativo del personale addetto alla cura e all’allenamento dei cavalli; 11. una forte incentivazione all’emersione del lavoro irregolare ed un successivo forte piano di lotta all’evasione contributiva e fiscale; 12. la rivisitazione profonda del prodotto corsa/scommessa, adeguandolo alle nuove esigenze della clientela, in linea con la rimanente offerta di scommesse e giochi, e promuovendolo adeguatamente; 13. un forte sviluppo commerciale anche mediante la ricerca di nuovi mercati; 14. la promozione alla creazione e partecipazione ai circuiti di Corse internazionali; 15. l’affermazione del valore agricolo dell’allevamento; 16. una costante incentivazione alla formazione professionale. L’Associazione, per raggiungere le proprie finalità potrà promuovere ed organizzare incontri, dibattiti, seminari, nonché provvedere a pubblicazioni di carattere informativo e divulgativo. ■


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6 Legale Sentenze

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Hamburger di tacchino alla salmonella

Zoopornografia e sevizie in allevamento

È nullo l’esame del campione senza il contraddittorio con l’imprenditore

Reato a dolo specifico, ex articolo 727 del Codice Penale. Carcere al titolare.

ervono 4 prelievi per analisi-bis e perizie e i consulenti della difesa devono poter vigilare. Lo ha sancito la Corte di cassazione con la sentenza 9031 del 25 febbraio 2013, che segna un nuovo orientamento nella giurisprudenza. La Suprema Corte ha stabilito che nel caso dell’imprenditore indagato per cibo avariato può risultare nullo l’esame della merce effettuato con prelievo di una sola aliquota e senza soprattutto la garanzia del contraddittorio con l’interessato: le ulteriori aliquote di prodotto servono alla ripetizione delle analisi limitatamente ai parametri risultati non conformi alla legge e alla perizia disposta dall’autorità giudiziaria, mentre la partecipazione dell’interessato al procedimento di analisi dei campioni consente di presentare richieste, osservazioni e riserve. Visto il tempo trascorso dai fatti e il deperimento dei campioni, la Corte di legittimità ritiene che non sia attualmente possibile un’utile revisione dalle analisi o reperire elementi probatori a sostegno della tesi accusatoria: pertanto, la sentenza deve essere annullata senza rinvio perché il fatto non sussiste.

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I FATTI L’imprenditore era stato condannato alla pe-

na di 10 mila euro di ammenda perché ritenuto colpevole di detenzione per la vendita di hamburger di tacchino nocivi per la salute pubblica in quanto contaminati da salmonella. Il tribunale ha ritenuto che le questioni procedurali riguardanti le modalità di prelievo del campione di prodotto (con riferimento al numero di aliquote) e di esecuzione delle successive analisi in violazione del contraddittorio (con riferimento alla partecipazione dell’indagato al procedimento di prelievo) costituissero nullità a regime intermedio, come tali non deducibili nel giudizio abbreviato. Al riguardo, l’imputato ha chiesto la nullità per violazione delle garanzie di difesa e dell’articolo 4 del D.lgs 123/93 in tema di prelevamento di campioni microbiologici.

LA MASSIMA In tema di questioni procedurali riguardanti le modalità di prelievo del campione di prodotto e di esecuzione delle successive analisi in violazione del contraddittorio, il prelievo delle ulteriori aliquote di prodotto è finalizzato proprio alla ripetizione delle analisi limitatamente ai parametri risultati non conformi e alla eventuale perizia disposta dalla autorità giudiziaria, mentre la partecipazione dell’interessato al procedimento di analisi dei campioni consente di presentare, anche a mezzo di propri consulenti, richieste, osservazioni e riserve. Il Dm 16 dicembre 1993, - si legge in sentenza - emanato proprio in forza della delega (o autorizzazione) contenuta nel medesimo D.Lgs. 3 marzo 1993, n. 123, articolo 4 prevede, sempre con riferimento ai prodotti alimentari deteriorabili, la ripartizione del campione prelevato in quattro aliquote. L’esame del campione di prodotto mediante prelievo di una sola aliquota e senza la garanzia del contraddittorio con l’interessato deve dunque ritenersi inficiato da nullità ai sensi dell’articolo 178 Cpp. (fonte: cassazione.net) ■

a Cassazione ha inflitto il carcere al gestore dell’allevamento colpevole di maltrattamento animali. La sentenza 5979 del 07-02-2013 segue un orientamento già percorso dalla giurisprudenza e la massima lo ricalca. Vi si legge che il reato di maltrattamento di animali prevede la condotta di chi per crudeltà o senza necessità cagiona una lesione a un animale ovvero lo sottopone a sevizie o a comportamenti o a fatiche o a lavori insopportabili e dunque necessaria, per l’integrazione della fattispecie, e in doverosa osservanza del principio di tassatività della norma penale, una condotta che volontariamente cagioni una lesione all’animale ovvero, tra le altre, volontariamente sottoponga lo stesso animale a sevizie o comportamenti o lavori o fatiche insopportabili. Il maltrattamento di animali, dapprima globalmente disciplinato come contravvenzione dall’articolo 727 Cp, introdotta sempre dalla legge 1 agosto 2004, n. 189, art. 1, comma 3, contempla oggi, al comma 1, quale fattispecie contravvenzionale, la condotta di abbandono di animali, e, al comma 2, la condotta di chi detiene animali in condizioni incompatibili con la loro natura e produttive di gravi sof-

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ferenze. Si configura come reato a dolo specifico, nel caso in cui la condotta lesiva dell’integrità e della vita dell’animale sia tenuta per crudeltà, e a dolo generico quando essa sia tenuta, invece, come nel caso in esame, senza necessità. Insomma, la scelta di custodire gli animali affidatigli da terzi senz’acqua e cibo e privati delle elementari necessità di spazio e movimento non poteva che essere consapevolmente attuata, dovendo considerarsi che, per giungere a tale stato di disidratazione e denutrizione e a tali precarie condizioni di salute, i cani dovevano avere subito tali trattamenti per un periodo prolungato (nella specie, integra il delitto laddove una prolungata, consapevole e volontaria protrazione da parte dell’imputato di una situazione di custodia dei cani, già caratterizzata da incuria, essenzialmente consistito nell’avere detenuto gli animali in pessime condizioni, sia sotto il profilo dell’igiene che dell’alimentazione che dell’omissioni di cure necessarie, e dalla costrizione di attuare pratiche di zooerastia o zoopornografia) è tradotta in una volontaria accettazione del rischio dell’evento malattie e, per alcuni dei cani fino alla morte. La Corte di Cassazione ha così rinviato alla Corte d’appello di Trento il nuovo giudizio. ■

COLPA LIEVE: DEPENALIZZATA MA COMUNQUE DA RISARCIRE tenuto a risarcire tutti i danni il medico che diagnostica erroneamente un cancro e opera il paziente senza che fosse necessario. La Cassazione (sentenza 4030/13) ha accolto il ricorso di una paziente che ha citato in giudizio l’azienda ospedaliera e due chirurghi, chiedendo la condanna al pagamento dei danni patrimoniali e non, per un intervento di laparoisterectomia che le ha provocato un’invalidità permanente, dopo la diagnosi sbagliata di carcinoma. Il decreto Balduzzi ha eliminato la responsabilità penale del medico per colpa lieve, ma resta fermo il risarcimento del danno. La Cassazione chiarisce che il consenso informato del paziente costituisce un «diritto inviolabile della persona». In questo caso “non è avvenuto un incontro di volontà efficace in relazione a un contenuto di informazione medica assolutamente carente e fuorviante». L’errore diagnostico è una “gravissima negligenza» e la condotta contraria alla responsabilità professionale sta nell’avere operato prima di avere la certezza che l’intervento fosse im-

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prorogabile. Nella controversia esaminata dai giudici «i medici e la struttura non hanno dato la prova esimente della complicanza non prevedibile o non prevenibile» dell’intervento, mentre la prova «incombe alla parte che assume l’obbligo di garanzia della salute». Quanto al decreto Balduzzi, la Cassazione sottolinea che ha depenalizzato la responsabilità del medico per colpa lieve, ma osserva anche che «la prova della colpa lieve non esime dalla responsabilità civile». La sentenza non manca di sottolineare come la nuova norma abbia destato non poche perplessità di ordine costituzionale, in relazione al comma secondo dell’articolo 77 della Costituzione: il testo originario del decreto legge, infatti, non recava alcuna previsione di carattere penale e neppure circoscriveva il novero delle azioni risarcitorie esperibili da parte dei danneggiati. Così la massima: “In tema di responsabilità civile è tenuto al ristoro di tutti i danni il sanitario che diagnostica erroneamente un cancro e opera il paziente senza che fosse necessario”.


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8 Osservatorio farmaco Gestione del medicinale

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Razionalizzazione dell’uso del farmaco. Quando serve, quanto serve Un documento strategico in vista del piano nazionale di lotta alle resistenze nessere animale). Questa formazione potrà essere erogata da figure professionali con titolo adatto a garantire la conoscenza dell’argomento, dalle Organizzazioni e Associazioni di rappresentanza della categoria. 6. Prevedere un’idonea formazione del personale di controllo della ASL. 7. Istituire un sistema efficace ed efficiente di tracciabilità delle vendite e delle prescrizioni dei farmaci, individuando nella ricetta elettronica uno strumento di trasparenza e semplificazione. 8. Determinare una corretta valutazione del rischio per le diverse tipologie di produttori di mangimi medicati.

NMVI è fra le sigle che hanno sottoscritto il documento di filiera "Razionalizzazione dell’Uso del Farmaco. "Quando serve, quanto ne serve". Consapevoli dell’importanza di contrastare l’antibiotico-resistenza, i firmatari (AISA, AIA, ANAS, ANMVI, Assalzoo, CONFAGRICOLTURA, FNOVI e UNAITALIA) hanno sottoposto il documento all’attenzione del Ministero della Salute, sancendo "un comune impegno e una comune visione" per supportare la futura strategia di contrasto al fenomeno delle resistenze, mettendo a disposizione le proprie conoscenze e professionalità, per supportare la futura strategia di contrasto a tale fenomeno. Non si deve dimenticare che contrastare il fenomeno dell’antibiotico resistenza non può essere legato ad una mera diminuzione dei quantitativi utilizzati, ma deve essere legato ad una scientifica razionalizzazione del loro utilizzo, cercando di salvaguardare soprattutto le molecole di ultima generazione e meno soggette al fenomeno della resistenza. Le organizzazioni firmatarie ritengono, pertanto, fondamentale assicurare il proprio contributo attivo nella definizione di un Piano Nazionale contro l’Antibioticoresistenza, mettendo a disposizione le proprie conoscenze e professionalità.

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I PUNTI STRATEGICI In vista di un Piano Nazionale contro l’Antibio-

tico-resistenza, il documento proposto al Ministero della Salute parte dal presupposto che il contrasto "deve essere legato ad una scientifica razionalizzazione del loro utilizzo, cercando di salvaguardare soprattutto le molecole di ultima generazione e meno soggette al fenomeno della resistenza". 1. Riconoscere l’utilizzo corretto degli antibiotici quale strumento indispensabile per assicurare il benessere animale e garantire la produzione di alimenti salubri. 2. Definire un protocollo d’intervento manageriale, complementare agli interventi terapeutici, differenziato e progettato per ogni specie animale, tenendo conto dell’organizzazione e delle peculiarità di ciascuna filiera produttiva. 3. Prevedere la possibilità di declinare per ciascun allevamento uno specifico protocollo, nel rispetto e nella valorizzazione delle differenti competenze e professionalità di cui le filiere zootecniche attualmente si avvalgono. 4. Completare l’iter istitutivo della funzione del Veterinario Aziendale, quale garante e corresponsabile della "gestione sanitaria" del singolo allevamento e dell’applicazione dei protocolli aziendali volti a diminuire l’utilizzo degli antibiotici. 5. Prevedere un’adeguata formazione del personale del comparto allevatoriale incentrata sui diversi aspetti del management aziendale (sanità, alimentazione, biosicurezza e be-

9. Tendere a limitare al massimo l’uso "off label". 10. All’interno del sistema a cascata cercare di accelerare e favorire quelle pratiche autorizzative che consentono la circolazione/importazione di prodotti registrati in altri Paesi membri e non presenti sul territorio nazionale, questo in particolare nel caso dei MUMS (minor uses/minor species). 11. Agevolare il ricorso alla diagnostica quale strumento complementare nella scelta della corretta terapia antibiotica. 12. Intensificare il controllo alle dogane sugli ingressi di farmaci e materie prime (antibiotici e non solo). ■

Registri di carico e scarico delle scorte di medicinali veterinari a Direzione Generale della Sanità Animale e dei Farmaci Veterinari è tornata a chiarire le modalità di registrazione dei carico e scarico delle scorte di medicinali da parte dei medici veterinari. Ai sensi dell’art. 80 comma 1 del Dlvo 193/2006, il titolare di impianti di cui all’articolo 65 (cura, allevamento e custodia professionale di animali) può essere autorizzato a tenere adeguate scorte di medicinali e tiene apposito registro di carico conforme a quanto stabilito dall’articolo 79, comma 2 (registro dei trattamenti), a pagine prenumerate e vidimato dalla ASI. Al comma 2, l’articolo 80 precisa che il primo registro può ricomprendere il secondo, purché siano presenti tutte le informazioni ivi riportate. Negli impianti di allevamento e di custodia di animali destinati alla produzione di alimenti (art. 81 del decreto) le modalità di tenuta del registro sono quelle sopra descritte, mentre negli stessi impianti relativi ad animali non destinati alla produzione di alimenti (art. 82 del decreto) le modalità di carico delle scorte sono assolte conservando la documentazione di acquisto, e quelle di scarico mediante registrazione solo se trattasi di medicinali destinati anche o esclusivamente ad animali destinati alla produzione di alimenti (art. 76. comma 3), anche in questo caso su un registro a pagine prenumerate e vidimato dalla ASL. Nelle strutture autorizzate all’esercizio dell’attività professionale gli adempimenti di carico del-

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le scorte coincidono con quelli sopracitati, mentre lo scarico è obbligatorio solo nel caso di medicinali per animali destinati alla produzione di alimenti, sempre utilizzando un registro a pagine prenumerate e vidimato dalla ASL, mentre se le scorte sono destinate unicamente ad animali da compagnia, lo scarico non è richiesto (art. 84. comma 4 del decreto). Nella fattispecie prevista dal comma 3 dell’art. 84 del decreto, come modificato dalla Legge Balduzzi (decreto-legge 13 settembre 2011 n. 158, convertito con la legge 8 novembre 2012 n. 189), il medico veterinario che consegna al proprietario o all’allevatore confezioni integre di medicinali della propria scorta destinati unicamente ad animali da compagnia ne registra lo scarico, in deroga al sopra citato comma 4 ed all’articolo 82 utilizzando strumenti a discrezione dell’operatore (ad es. registri informatizzati), ma dedicati a tale scopo (escludendo pertanto semplici annotazioni sulle fatture), non essendo tenuto ad annotare tali operazioni sul registro dì cui all’art. 79. L’utilizzo della scorta propria di medicinali veterinari da parte del medico veterinario piuttosto che quella dell’impianto dipende dal rapporto eventualmente sussistente tra il libero professionista ed il titolare della struttura. Qualora il medico veterinario operi indipendentemente dall’esistenza, di una struttura (art. 85 del decreto), è evidente che egli, al contrario, utilizzerà medicinali veterinari della propria scorta. ■

NUOVI ANTIBIOTICI DA ORGANISMI DEL FONDALE OCEANICO uovi antibiotici da organismi marini che abitano nei fondali degli oceani, come spugne e batteri. È questo l’obiettivo del progetto PharmaSea, che vedrà coinvolti per quattro anni ricercatori in Italia, Gran Bretagna, Belgio, Norvegia, Spagna, Irlanda, Germania, Svizzera e Danimarca, con un finanziamento europeo di 9,5 milioni. Le motivazioni vanno cercate nel vuoto lasciato dall’assenza di nuove molecole da diversi anni: «Al momento c’è una reale assenza di sviluppo di buoni antibiotici, non ne è stato registrato uno nuovo dal 2003» spiega Marcel Jaspars, dell’università di Aberdeen in Gran Bretagna, che guida il team di scienziati, «se non viene fatto nulla in 10-20 anni torneremo indietro all’era pre-antibiotici, in cui quelle che oggi sono semplici infezioni potrebbero diventare malattie fatali». PharmaSea si occuperà anche della ricerca e sviluppo di potenziali antibatterici, antivirali e in generale di farmaci per malattie non ancora sconfitte, come quelle neurodegenerative. Il razionale del progetto lo spiega Camila Esguerra, ricercatrice dell’Università di Lovanio in Belgio e coordinatrice di PharmaSea: «L’80% delle sostanze attive utilizzate in medicina

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proviene da prodotti naturali e sappiamo che possono arrivare anche da organismi marini, che si sono evoluti per combattere tossine o predatori. Da loro derivano già un farmaco per la terapia antitumorale e uno contro il cancro al seno». La raccolta dei campioni di fango e sedimenti partirà dalla fossa oceanica di Atacama, nel Pacifico orientale. Per l’Italia partecipa al progetto un gruppo di ricerca dell’Istituto di biochimica delle proteine di Napoli, che è coinvolto nell’isolamento e caratterizzazione di composti antimicrobici da batteri antartici attivi contro alcuni microorganismi che infettano, spesso mortalmente, i pazienti affetti da fibrosi cistica. «Noi cerchiamo principi attivi, nel fitoplancton o nelle microalghe, di cui esistono migliaia di specie che sono state poco esplorate per il loro potenziale come farmaci» spiega Adrianna Ianora, ricercatrice della stazione zoologica Anton Dohrn di Napoli, partner di PharmaSea. Per lo sviluppo di nuove medicine tuttavia servirà tempo: «Va calcolato almeno un periodo di dieci, quindici anni, fra il test positivo sul composto e la produzione del nuovo farmaco» afferma Esguerra.


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Il rimborso del credito IVA Da quest’anno la richiesta va fatta sul modello di dichiarazione di GIOVANNI STASSI Dottore Commercialista, Torino

titi dallo Stato calcolati al valore di borsa; • da una fideiussione bancaria • da una polizza fideiussoria rilasciata da una primaria compagnia di assicurazione operante in Italia e autorizzata all’esercizio del ramo cauzioni (CC.MM. 12.3.1998, n. 84 e 10.6.1998, n. 146). Lo schema di fideiussione o polizza fideiussoria per il rimborso dell’eccedenza è stato approvato con il Provvedimento Ag. Entrate 10.6.2004.

’articolo 30 del DPR 633/72 stabilisce le condizioni per poter richiedere il rimborso dell’eccedenza dell’IVA detraibile rispetto all’IVA dovuta risultante dalla dichiarazione IVA. A partire da quest’anno nel modello di dichiarazione Iva 2013, approvato dall’Agenzia delle Entrate con provvedimento del 15 gennaio 2013, la richiesta di rimborso del credito IVA va espressa direttamente sul modello di dichiarazione che ha assorbito le funzioni del soppresso quadro VR.

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ESECUZIONE DEL RIMBORSO I rimborsi dovrebbero essere eseguiti entro 90 giorni dalla presentazione della dichiarazione annuale IVA ma un rimborso entro i 90 giorni è veramente raro. Comunque decorsi 90 giorni dalla presentazione della dichiarazione IVA sulla somma da rimborsare decorrono interessi di mora a carico dell’Erario al tasso annuo del 2%. Il rimborso verrà effettuato a scelta del contribuente su un conto corrente bancario appositamente comunicato all’Agenzia delle Entrate o con assegno circolare non trasferibile.

CONDIZIONI PER LA RICHIESTA DI RIMBORSO Il credito IVA da richiedere a rimborso deve essere indicato nel quadro VX del modello IVA 2013 nel caso in cui la dichiarazione IVA venga presentata in via autonoma, mentre i soggetti che presentano la dichiarazione unificata devono indicare i dati richiesti nella sezione III del quadro RX di UNICO 2013. I dati da indicare nel rigo VX4 (o nella sezione III del quadro RX di Unico 2013) sono i seguenti: • Campo 1 - Importo dell’IVA chiesta a rimborso • Campo 2 - Importo da liquidare con procedura semplificata tramite l’Agente della Riscossione (possono essere liquidati con procedura semplificata tutti i rimborsi entro euro 516.456,90) • Campo 3 - la causale di rimborso • Campo 4 - da barrare nel caso di contribuenti ammessi all’erogazione prioritaria del rimborso (non interessa i professionisti) • Campo 5 - riservato ai subappaltatori (non interessa i professionisti) • Campo 6 - attestazione delle società operative (non interessa i professionisti) • Campi 7 e 8 - riservati ai contribuenti che possono ottenere il rimborso senza garanzia (non interessa i professionisti) Per quanto riguarda la causale del rimborso (campo 3), tra le 10 cause di rimborso indicate nelle istruzioni al modello IVA 2013 quelle che possono interessare un lavoratore autonomo libero professionista sono le seguenti: • Codice 1 - Cessazione dell’attività nel corso dell’anno 2012. • Nel caso di cessazione di attività, il rimborso può essere richiesto per qualsiasi importo, anche se inferiore al limite di euro 2.582,28 stabilito dall’articolo 30 DPR 633/72. • Codice 4 - Acquisti di beni ammortizzabili e di beni e servizi per studi e ricerche. Tale codice deve essere indicato dai contribuenti che richiedono il rimborso ai sensi dell’articolo 30, comma 3, lettera c), DPR 633/72, limitatamente all’imposta relativa all’acquisto o all’importazione di beni ammortizzabili nonché di beni e servizi per studi e ricerche. Come chiarito dalla circolare n. 13 del 5 marzo 1990 si ricorda che compete il rimborso dell’imposta detraibile sia relativamente agli acquisti registrati nel 2012 sia agli acquisti dei suddetti beni registrati in anni precedenti, nel caso in cui non ne sia già stato chiesto il rimborso o sia stato compensato nel modello F24, ma dalle annotazioni contabili l’imposta risulti riportata, in tutto o in parte, in detrazione negli anni successivi (cfr. circolare n. 13/1990). Per quanto riguarda la nozione di “bene ammortizzabile” occorre fare riferimento agli artt. 102 e 103 del TUIR e, quindi, ai beni strumentali, os-

sia quei beni che vengono utilizzati direttamente dal contribuente che ne ha il possesso a titolo di proprietà o di altro diritto reale. Si tratta dei beni materiali ed immateriali per I quali è prevista la deducibilità degli ammortamenti. Come precisato dalla Risoluzione ministeriale n. 392/E/2007 del 28/12/2007 l’Agenzia delle Entrate ha escluso la sussistenza del requisito del rimborso in capo all’utilizzatore per le acquisizioni in base a contratti di leasing. • Codice 8 - Eccedenze detraibili negli ultimi 3 anni. Il contribuente può richiedere il rimborso qualora dalla dichiarazione relativa al periodo d’imposta risulti un’eccedenza d’imposta detraibile e dalle dichiarazioni relative ai 2 anni immediatamente precedenti risultino eccedenze d’imposta detraibili riportate in detrazione

nell’anno successivo. In tal caso, il rimborso compete per il minore degli importi delle predette eccedenze, anche se inferiori al suindicato limite di euro 2.582,28

GARANZIE DA FORNIRE L’articolo 38 bis del DPR 633/72 stabilisce che nel caso in cui l’importo chiesto a rimborso sia uguale o inferiore a 5.164,57 euro non è necessario fornire alcuna garanzia. Negli altri casi il contribuente deve prestare apposita garanzia per il periodo stabilito dall’Ufficio che in ogni caso non può superare la durata di tre anni. La garanzia può essere costituita alternativamente da: • deposito cauzionale di titoli di stato o garan-

LE SITUAZIONI CHE IMPEDISCONO L’EROGAZIONE IMMEDIATA DEL RIMBORSO L’erogazione del rimborso può essere bloccata da debiti del contribuente nei confronti dell’Amministrazione Finanziaria (ad esempio cartelle esattoriali scadute e non pagate o accertamenti in corso). L’ufficio ha l’obbligo di comunicare al contribuente la sospensione temporanea del rimborso ed invitarlo a definire le pendenze. Nel caso in cui il contribuente definisca le pendenze il rimborso avrà seguito, in caso contrario l’Ufficio potrà procedere al rimborso IVA richiesto al netto del debito pendente. ■

L’Agenzia delle Entrate ai controllori: “Resistete!” Muro contro muro. Se è necessario fino in Cassazione ’Agenzia delle Entrate ha dato disposizioni agli uffici territoriali preposti ai controlli con l’indicazione di resistere alle opposizioni dei contribuenti. Un atto di indirizzo non scritto, ma che il Sole 24 Ore sintetizza nel celebre “ Resistere, resistere, resistere”! A resistere non sono i contribuenti, ma i finanzieri che non devono temere di andare fino in fondo e, se è necessario, ad affrontare il contezioso giudiziario. Il Direttore Attilio Befera ha applicato per primo la regola e ha già dichiarato che farà ricorso conto la decisione del Tribunale civile di Napoli - sezione distaccata di Pozzuoli di disapplicare il redditometro. La sentenza partenopea ha effetti nulli e sarà solo la Corte di Cassazione a dire l’ultima parola. Il Tribunale ha dichiarato illegittimo il redditometro, perché determinerebbe "la soppressione definitiva del diritto del contribuente e della sua famiglia ad avere una vita privata, a poter gestire il proprio denaro, a essere quindi libero nelle proprie determinazioni senza dover essere sottoposto a invadenza del potere esecutivo". L’A-

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genzia delle entrate potrebbe venire "a conoscenza di ogni singolo aspetto della propria vita privata". Accolto il ricorso cautelare di un pensionato, il Tribunale ordina al Fisco di non intraprendere alcuna ricognizione, archiviazione, o comunque attività di conoscenza e utilizzo dei dati relativi a quanto previsto dall’articolo 38, quarto e quinto comma, dpr 600/73 a carico del ricorrente. E di cessare eventualmente ogni attività di accesso, analisi, raccolta dati di ogni genere relativi alla posizione del ricorrente. Anzi: l’Agenzia deve comunicare formalmente al contribuente se è in atto un’attività di raccolta dati nei suoi confronti ai fini dell’applicazione del redditometro e, in caso positivo, di distruggere tutti i relativi archivi. Per il Giudice si pone anche la questione del risparmio: «Sarà considerato lecito esclusivamente il risparmio che sia compatibile con criteri di spesa del tutto astratti e avulsi dalla realtà». La massima (sentenza 250 del 21-02-2013): Considerato che l’articolo 5, legge 20 marzo 1865, n. 2248, alleg. E impone al giudice di non applicare gli atti amministrativi e

i regolamenti non conformi alla legge, deve essere disapplicato perché contrario a fondamentali principi costituzionali e comunitari del diritto alla riservatezza della persona e al buon andamento della pubblica amministrazione il d.m. Economia 24.12.2012, che deve considerarsi radicalmente nullo: ne consegue che manca il presupposto previsto perché l’Agenzia delle entrate possa eseguire gli accertamenti sintetici mercé il cosiddetto redditometro e dunque deve ordinarsi, nei confronti del contribuente parte in causa, all’Agenzia delle entrate di non intraprendere alcuna ricognizione, archiviazione, o comunque attività di conoscenza e utilizzo dei dati relativi a quanto previsto dall’articolo 38, quarto e quinto comma dpr 600/1973 e di cessare, ove iniziata, ogni attività di accesso, analisi, raccolta dati di ogni genere relativi alla posizione del ricorrente e di comunicare formalmente al contribuente se è in atto un’attività di raccolta dati nei suoi confronti ai fini dell’applicazione del redditometro e, in caso positivo, di distruggere tutti i relativi archivi previa specifica informazione. ■


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Eventi Veterinari

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SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIA SOCIETÀ FEDERATA ANMVI

DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC CALABRIA L’ANCA E IL GINOCCHIO: QUANDO E COME TRATTARE LE PRINCIPALI PATOLOGIE ORTOPEDICHE DI QUESTE ARTICOLAZIONI Feroleto Antico (Cz), 7 Aprile 2013 9.30 11.00 11.30 13.00 13.30 14.30 15.30 16.00 17.00 17.30

RELATORE Fulvio Cappellari OBIETTIVI Fornire al partecipante tutte le nozioni necessarie per una corretta gestione, conservativa o chirurgica, delle principali patologie ortopediche che colpiscono le articolazioni dell’anca e del ginocchio PROGRAMMA SCIENTIFICO 8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze. 9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente, presentazione del relatore ed inizio dei lavori.

Patologie ortopediche dell’anca... approccio conservativo o chirurgico? Pausa Patologie ortopediche del ginocchio... approccio conservativo o chirurgico? Relazione commerciale a cura di Royal Canin Pausa Casi clinici interattivi di patologie a carico dell’anca: cosa è meglio fare? Pausa Casi clinici interattivi di patologie a carico del ginocchio: cosa è meglio fare? Test di valutazione dell’apprendimento e discussione finale Consegna degli attestati di partecipazione e termine della giornata

PER INFORMAZIONI Monica Borghisani - Segreteria SCIVAC Tel 0372/40.35.06 - Fax 0372/45.70.91 E-mail: delregionali@scivac.it www.scivac.it SEDE T Hotel Lamezia - Via Loc. Garrubbe - Feroleto Antico (CZ)

RICORDIAMO A TUTTI I MEDICI VETERINARI CHE I SEMINARI DELLE DELEGAZIONI REGIONALI SONO GRATUITI PER I SOCI SCIVAC È PREFERIBILE EFFETTUARE LA PREISCRIZIONE ON LINE (Tramite il sito www.scivac.it) PER RICEVERE GLI ATTI ED IL PRANZO

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SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER EQUINI SOCIETÀ FEDERATA ANMVI

SEMINARIO: ATTUALITÀ IN MEDICINA SPORTIVA Roma, 19 Aprile 2013 parato digerente nel cavallo atleta Van Erck Glucosio, Lattosio, soglia aerobica e anaerobica e metabolismo energetico - Cunilleras Lunch Break L’aplicazione pratica dei test di sforzo: casi in campo - Van Erck Soffi cardiaci e aritmie nei cavalli atleti - Cunilleras Coffee Break La dinamica delle vie aeree superiori durante l’allenamento - Van Erck Diagnosi, terapia e prevenzione delle malattie delle basse vie aeree Van Erck Discussione e termine del seminario

12.30 13.15 14.30 15.15 16.00 16.30 17.15 RELATORI Eduard Jose Cunilleras, DVM, PhD, Dipl ACVIM-Large Animal Emanuelle Van Erck, DVM PhD Diplomate ECEIM Ricordiamo che è possibile effettuare l’iscrizione on line: PROGRAMMA SCIENTIFICO 9.00 Registrazione dei Partecipanti 9.50 Saluto del Presidente SIVE e del Presidente Fise Lazio 10.00 Ematologia e biochimica nel cavallo atleta - Cunilleras 10.45 Disturbi elettrolitici - Cunilleras 11.30 Coffee Break 12.00 Come mantenere la salute dell’ap-

18.00

Ricordiamo che è possibile effettuare l’iscrizione on line: http://registration.evsrl.it/Start.aspx SEDE CONI - Salone D’Onore Largo Lauro De Bosis 15 00135 ROMA PER INFORMAZIONI E ISCRIZIONI Segreteria SIVE - Monica Borghisani Tel. 0372 403502 - E-mail: info@sive.it www. sive.it

SOCIETÀ ITALIANA VETERINARIA MEDICINA PUBBLICA

SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA REDDITO

ASSOCIAZIONE FEDERATA ANMVI

ASSOCIAZIONE FEDERATA ANMVI

C O R S I P R AT I C I

FORMAZIONE PER L’ISPEZIONE ACCREDITATA Il progetto ha la finalità di diffondere la cultura della ispezione accreditata e di fornire elementi di formazione e qualifica per professionisti che hanno l’intenzione di operare in questo settore. Al fine di fornire gli strumenti di valutazione più efficaci, il percorso formativo affronta temi generali legati ad aspetti di tipo regolamentare, legislativo e tecnico sempre con l’obiettivo di calarli nella realtà applicativa della ispezione. Il percorso contiene un elevato livello di innovazione affrontando il tema della ispezione accreditata, differenziandola dalle attuali forme di audit di certificazione , con l’obiettivo di fornire agli ispettori strumenti tecnico - applicativi molto specifici in modo tale da renderla rispondente alle richieste del Regolamento 882/04 e del Regolamento 765/08. Si tratta quindi di un percorso che apre una nuova opportunità professionale e di qualifica per i professionisti oparenti a diverso livello, pubblico e privato, nel settore della garanzia della qualità e della sicurezza alimentare.

SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI ESOTICI

SEMINARIO REGIONALE SIVAE-SCIVAC EMILIA ROMAGNA LA MEDICINA AVIARE NELLA PRATICA CLINICA QUOTIDIANA Modena, Domenica 7 Aprile con la collaborazione e il contributo dell’AVM, ordine dei medici veterinari di Modena e Reggio Emilia

RELATORE: Marco Bedin DELEGATA REGIONALE: Elisa Muzzoni OBIETTIVI Tra i pazienti esotici che più comunemente vengono portati a visita negli ambulatori veterinari vi sono gli uccelli, l’obbiettivo della giornata è quello di fornire le basi della medicina aviare che possano permettere al medico veterinario che ha intenzione di occuparsi di questa classe di animali, di poter eseguire una visita clinica e di poter avere strumenti utili a raggiungere la diagnosi e proporre una terapia.

PROGRAMMA SCIENTIFICO 8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente e presentazione del relatore ed inizio dei lavori 9.30 Note pratiche di gestione ed alimenta-

zione delle più comuni specie di uccelli 11.00 Pausa 11.30 La visita clinica del paziente aviare: dall’esame clinico alla diagnostica per immagini 13.00 Spazio per comunicazione commerciale a cura di ASVVET 13.30 Pausa pranzo 14.30 Chirurgia e Medicina d’urgenza nel paziente aviare 16.00 Pausa 16.30 Ospedalizzazione e legislazione del paziente aviare 17.30 Discussione finale 18.00 Termine della giornata SEDE: Modena - Hotel Baia Del Re (uscita Modena sud) ISCRIZIONE L’incontro è gratuito per tutti i soci SIVAE e SCIVAC in regola con l’iscrizione 2013. Non è richiesta la preiscrizione. Gli interessati devono registrarsi direttamente in sede d’incontro presentandosi alle ore 8.30 presso la segreteria. SEGRETERIA SIVAE Elisa - Tel: 0372/40.35.00 E-mail: info@sivae.it

INIZIATIVE RISERVATE ESCLUSIVAMENTE AI LAUREATI IN MEDICINA VETERINARIA 11/12 Aprile 2013 Cremona, Centro Studi EV

14/15 Ottobre 2013 Cremona, Centro Studi EV

L’applicazione del regolamento 2073/05 dai criteri microbiologici alla definizione della shelf life degli alimenti

La valutazione della shelf-life ed il ranking di rischio degli alimenti

Iniziativa a numero chiuso massimo 20 partecipanti

Iniziativa a numero chiuso massimo 20 partecipanti

OBIETTIVI Il corso rientra in un percorso formativo finalizzato alla attività di verifica ispettiva secondo la norma ISO 17020. L’evento in oggetto è indirizzato alla formazione sugli aspetti legali relativi ai criteri microbiologici ed alla definizione della vita utile dei prodotti deperibili.

OBIETTIVI Il corso rientra in un percorso formativo finalizzato alla attività di verifica ispettiva secondo la norma ISO 17020. L’evento in oggetto è indirizzato alla formazione sulla gestione del Risk Assessment al fine di disporre degli strumenti per la identificazione del ranking di rischio delle diverse categorie di alimento.

RELATORI VALERIO GIACCONE GIOVANNI DI FALCO

RELATORI PIER SANDRO COCCONCELLI GIOVANNI DI FALCO

PROGRAMMI SCIENTIFICI E SCHEDE D’ISCRIZIONE AL SITO WWW.SIVARNET.IT

SEGRETERIA SCIENTIFICA E ORGANIZZATIVA SIVAR - Paola Orioli Via Trecchi, 20 - Cremona Tel. 0372 - 40.35.39 - Fax 0372 - 40.35.54 E-mail: info@sivarnet.it Website: www.sivarnet.it

Organizzato da

SEDE SVOLGIMENTO CORSI Centro Studi E.V. - Palazzo Tecchi Via Sigismondo Trecchi, 20 - Cremona L’ISCRIZIONE AI CORSI DÀ DIRITTO A: • Atti delle relazioni • Attestato di frequenza • Pausa pranzo

E.V. Soc. Cons. a r.l. è una Società con sistema qualità certificato ISO 9001:2008


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12 Eventi Veterinari A.N.M.V.I.

VETERINARIA 7 | 2013

SIMUTIV

In collaborazione con

ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI

CORSO BASE DI MANAGEMENT VETERINARIO “SOCIETÀ ITALIANA MANAGEMENT VETERINARIO ANMVI”

CREMONA, 5-6 APRILE 2013

SOCIETÀ ITALIANA DI MEDICINA D’URGENZA E T ERAPIA I NTENSIVA V ETERINARIA

EMERGENZE CARDIOLOGICHE Aperto ai soci SICARV Domenica 7 Aprile 2013 - Cremona, Palazzo Trecchi 14.30 Tamponamento cardiaco - R. Santilli 15.30 Casi clinici - P. Knafelz 16.00 Chiusura dei lavori

PROGRAMMA PRIMO GIORNO - VENERDÌ 5 APRILE 2013 14.15 14.45 15.00 15.15 16.00 16.45 17.15 18.00 18.30

10.45 11.00

Registrazione dei partecipanti Saluto ai partecipanti - dott. M. Viotti Presentazione del corso - dott. M. Serreri Principi fondamentali del marketing dott. M. Serreri, dott.ssa A. Pastorelli Il web e le nuove frontiere della comunicazione dott. B. Borgarello Pausa Cultura e strategia d’impresa … innovativa dott. M. Viotti Comunicazione - dott.ssa S. Vivian Discussione e chiusura lavori della prima giornata

11.30 12.00

12.30 13.00 14.30 15.00 15.30 16.00

SECONDO GIORNO - SABATO 6 APRILE 2013 08.30 09.00 10.00

Verifica delle presenze La gestione del cliente: Come fidelizzarlo dott.ssa S. Vivian Sistemi informatici applicati alla struttura Veterinaria dott. B. Borgarello

17.00

Pausa Cultura e strategia d’impresa … Vincente - 1ª Parte dott. M. Viotti Cultura e strategia d’impresa: Agire in tempo reale - 2ª Parte - dott. M. Serreri Esercitazione informatica: Realizzazione di un sito dott. B. Borgarello Case history: la Clinica delle Meraviglie Pausa pranzo Impostazione di un bilancio base - dott. M. Viotti Pricing in una struttura veterinaria dott. M. Viotti, dott. M. Serreri Pausa Discussione sui temi trattati durante il corso dott. B. Borgarello, dott. M. Serreri, dott. M. Viotti Termine del corso e rilascio attestati

Gli organizzatori si impegnano a rispettare il programma pubblicato, che rimane tuttavia suscettibile di variazioni per cause di forza maggiore.

RELATORI MARCO VIOTTI, DVM, Presidente SIMV

SABRINA VIVIAN

Laureato a Torino nel 1994 con una tesi sperimentale sull’embriogenesi cardiaca, si occupa esclusivamente di piccoli animali. Ha frequentato numerosi corsi di aggiornamento Scivac, nonché congressi e seminari. Attualmente coordinatore SIMV (Società Italiana di Management Veterinario), si occupa esclusivamente di medicina interna e practice management.

BARTOLOMEO BORGARELLO, DVM, Internet e social network SDA Bocconi Laureato in Medicina Veterinaria nel 1989, da sempre si occupa di chirurgia ed ortopedia e coltiva una passione per il web. Ha approfondito lo studio dei sistemi informatici e ha frequentato diversi corsi di web-marketing tra cui “Internet & social media per la comunicazione corporate e di marketing” presso SDA Bocconi. Relatore in diversi congressi con argomenti legati all’informatica ed al Web. Componente del Board della SIMV.

MASSIMILIANO SERRERI, DVM, MET Bocconi Laureato in medicina veterinaria nel 2000. Master in economia del turismo all’Università Bocconi conseguito nell’anno 2008 e Master Sole 24Ore Management & Leadership nell’anno 2009. Resp. Area Marketing SIMV. Coo-Responsabile organizzazione corsi e meeting per SIMV - ANMVI. ALESSANDRA PASTORELLI, Laureata nel 2010 in Relazioni Pubbliche e Comunicazione D’Impresa presso Libera Università di Lingue e Comunicazione IULM di Milano presentando una tesi sperimentale in Marketing dal titolo “Dalla cura al benessere dell’animale: il caso della clinica veterinaria Santa Fara”. Master in Social Media Marketing e Comunicazione 2.0. Master in Revenue Management Alberghiero. Attualmente marketing manager della Clinica Veterinaria Santa Fara.

Laureata in economia, docente di programmazione neurolinguistica e marketing. Ha approfondito lo studio delle scienze sociali e del neuromarketing. Dal 2007 lavora in ENPAV. Dal 2005 svolge attività di docenza e consulenza in numerose attività aziendali pubbliche e private e in corsi IAL ed ENAIP.

A CHI È RIVOLTO A tutti i giovani che intendono aprire una nuova struttura o a coloro che intendono radicalmente rinnovare la propria. NUMERO PARTECIPANTI Massimo n. 35. OBIETTIVI DEL CORSO Fornire degli strumenti pratici e praticabili di organizzazione aziendale da applicare alla struttura veterinaria. INFORMAZIONI GENERALI Si consiglia ai partecipanti di munirsi di un proprio PC per le esercitazioni. IL CORSO DA DIRITTO A: • Atti • Attestato di partecipazione • Pausa pranzo • Assistenza remota post corso per 6 mesi gratuita. SEDE DEL CORSO ANMVI - Palazzo Trecchi, Via Trecchi, 20 - 26100 Cremona CONTATTI CON LA SEGRETERIA DEL CORSO Tel. 0372/40.35.36 - Fax 0372/40.35.58 management@anmvi.it - www.anmvi.it

RELATORI Davide Gamba, Bergamo - Patrizia Knafelz, Roma - Roberto Santilli, Varese PROGRAMMA SCIENTIFICO 08.30 Registrazione dei partecipanti 09.00 Aritmie pericolose per la vita: diagnosi - R. Santilli 10.00 Aritmie pericolose per la vita: terapia - R. Santilli 11.00 Pausa 11.30 Insufficienza cardiaca congestizia sinistra - P. Knafelz 12.30 Pausa pranzo 13.30 Gestione emodinamica del paziente con shock cariogeno - D. Gamba

ISCRIZIONE L’incontro è gratuito per tutti i soci SIMUTIV/SICARV in regola con l’iscrizione 2013. NON è necessaria la pre-iscrizione. Presentarsi in sede congressuale per la registrazione. QUOTE DI PARTECIPAZIONE (COMPRENSIVE DI IVA 21%) Soci SIMUTIV/SICARV 2013: GRATUITO Soci SCIVAC: € 90,00 Non soci: € 180,00 INFORMAZIONI Segreteria Società Specialistiche SCIVAC Tel. 0372 403509 - Fax 0372 457091 E-mail: socspec@scivac.it

SCVI SOCIETÀ DI CHIRURGIA VETERINARIA ITALIANA

LO SHUNT PORT-SISTEMICO DALLA A ALLA S E INDICAZIONI E TECNICHE DI ALIMENTAZIONE ASSISTITA Aperto ai soci SIANA

Sabato 6 e Domenica 7 Aprile 2013 Cremona, Palazzo Trecchi

A.N.M.V.I.

In collaborazione con

ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI

Giornata della “SOCIETÀ ITALIANA MANAGEMENT VETERINARIO ANMVI” LA GIORNATA È APERTA ANCHE AI TECNICI VETERINARI

LAVORARE O COLLABORARE Cremona, Palazzo Trecchi - Domenica, 7 Aprile 2013 PROGRAMMA 08.30 09.00 09.15 10.00 10.45 11.00 11.30 12.00

12.30 13.00

Registrazione dei partecipanti Saluto ai partecipanti e presentazione della giornata Dott. M. Viotti Marketing dei servizi Dott.ssa A. Pastorelli Lavorare in staff Dott.ssa S. Vivian Discussione Pausa I quadrati - Esercitazione di gruppo Dott. G. Volpengo Obiettivo personale, obiettivo di gruppo Riflessione individuale e lezione interattiva teorica Dott. G. Volpengo Le 5 disfunzioni del team - Test e lezione interattiva teorica Dott. G. Volpengo Pausa pranzo

14.00

14.30

15.15 15.45 16.00 16.30

17.00

Lo sviluppo del team: dalla paura del conflitto al confronto, all’interazione e alla negoziazione creativa Dott. G. Volpengo Gli stili di leadership - Qual è il mio stile di conduzione del gruppo? Auto-test Dott. G. Volpengo Sviluppare la membership: dalla lamentela alla proattività Dott. G. Volpengo Pausa Costruire coi lego: competere o cooperare? Dott. G. Volpengo Discussione e verifica del trasferimento delle competenze acquisite nell’attività quotidiana Dott. G. Volpengo Fine della giornata

Gli organizzatori si impegnano a rispettare il programma pubblicato, che rimane tuttavia suscettibile di variazioni per cause di forza maggiore. ISCRIZIONI Le iscrizioni 2013 sono gratuite ed aperte a tutti i medici veterinari. Per motivi organizzativi, i veterinari che intendono presenziare all’incontro, devono compilare ed inviare l’iscrizione on-line collegandosi al sito www.anmvi.it, sezione Management e precisamente al seguente link: http://www.anmvi.it/370/domanda-di-adesione-incontro-7-aprile-2013 o scaricare ed inviare la scheda tramite fax allo 0372/457091 o mail a: management@anmvi.it. Tale comunicazione, viene intesa come effettiva dichiarazione di partecipazione.

PER INFORMAZIONI Segreteria ANMVI-SIMV - Milena Migliavacca - Tel. 0372/403536 - Fax 0372/457091 - Email: management@anmvi.it Accreditamento ECM non previsto

RELATORI Massimo Barilli, Bologna - Roberto Bussadori, Milano - Anna de Battisti, Verona - Luca Formaggini, Novara - Federico Fracassi, Bologna - Paolo Franci, Padova - Federico Massari, Milano - Stefano Nicoli, Modena - Federica Rossi, Bologna PROGRAMMA SCIENTIFICO Sabato 6 Aprile 2013 Moderatore della giornata: Stefano Nicoli 14.00 Registrazione dei partecipanti 14.15 Saluti del Consiglio Direttivo e presentazione dei relatori 14.30 Sonda naso-esofagea, faringo- ed esofagostomica: indicazioni, tecniche di posizionamento e complicanze - A. de Battisti 15.30 Tubo gastrostomico: indicazioni, tecniche di posizionamento e complicanze - F. Massari 16.15 Pausa 16.45 Comunicazioni brevi dei soci SCVI 17.00 Tubo enterostomico: indicazioni, tecnica di posizionamento e complicanze - A. de Battisti 17.30 Regole di gestione dell’alimentazione enterale assistita: cosa e quanto somministrare - L. Formaggini 18.00 Discussione finale e termine della giornata

Domenica 7 Aprile 2013 Moderatori della giornata: Federico Massari, Emanuela Morello 09.00 Embriologia, anatomia vascolare e fisiopatologia dell’encefalopatia epatica - S. Nicoli 09.45 Segnalamento, segni clinici ed indagini di laboratorio con shunt porto-sistemico - F. Fracassi 10.30 Pausa 11.00 Diagnostica per immagine - F. Rossi 11.45 Terapia medica del paziente con shunt porto-sistemico - F. Fracassi 12.15 Gestione anestesiologica, pre- e post chirurgica del paziente con shunt porto-sistemico - P. Franci 13.00 Pausa pranzo 14.00 Comunicazioni brevi dei soci SCVI 14.45 Shunt porto-sistemici intra- ed extraepatici: gestione chirurgica e radiologia interventistica - R. Bussadori 15.45 Ruolo della chirurgia mini-invasiva nella gestione dello shunt porto-sistemico - M. Barilli 16.15 Discussione finale 16.30 Chiusura dei lavori ISCRIZIONE L’incontro è gratuito per tutti i soci SCVI/SIANA in regola con l’iscrizione 2013. NON è necessaria la pre-iscrizione. Presentarsi in sede congressuale per la registrazione. QUOTE DI PARTECIPAZIONE (COMPRENSIVE DI IVA 21%) Soci SCVI/SIANA 2013: GRATUITO Soci SCIVAC: € 120,00 Non soci: € 240,00 INFORMAZIONI Segreteria Società Specialistiche SCIVAC Tel. 0372 403509 - Fax 0372 457091 E-mail: socspec@scivac.it


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Ortopedia Focus

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La gestione del paziente ortopedico A Milano si è parlato delle più importanti patologie di spalla, gomito, anca e ginocchio del cane A cura di ALDA MIOLO Centro di Documentazione e Informazione Scientifica (CeDIS) - Innovet l seminario, organizzato da Carlo Maria Mortellaro con il supporto di Innovet, presso la Clinica Chirurgica Veterinaria del DIVET (Dipartimento di Scienze Veterinarie e Sanità Pubblica) di Milano, è stata una preziosa opportunità per capire la gestione del variegato ventaglio di patologie a carico di spalla, gomito, anca e ginocchio del cane. “Se li conosci non li eviti…” è il sottotitolo che Carlo Maria Mortellaro ha scelto per il seminario a libero accesso di giovedì 7 febbraio 2013, incentrato sulle più importanti problematiche ortopediche che affliggono spalla, gomito, anca e ginocchio del cane. Un esplicito richiamo al fatto che solo una strada lastricata di cultura e conoscenza può creare professionisti veterinari sempre più preparati e qualificati, rafforzando nel contempo il ruolo dell’Università come luogo elettivo di formazione e informazione. Con tali presupposti, Mortellaro ha chiamato due noti ortopedici italiani (Aldo Vezzoni e Silvia Boiocchi) ad illustrare a studenti, dottorandi di ricerca e medici veterinari l’intricato mosaico clinico a carico delle più importanti diartrosi del cane: primo passo verso diagnosi più certe e veloci e, di conseguenza, verso scelte terapeutiche di successo. E, a giudicare dalla grande affluenza di partecipanti (circa 200) e dall’alta interattività del pubblico con gli esperti ortopedici, il seminario ha pienamente raggiunto il suo obiettivo: quello, cioè, di diffondere conoscenze clinico-diagnostiche adeguate per incrementare le chance di buona gestione del paziente ortopedico veterinario.

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PUNTO DI PARTENZA: IL PAZIENTE STESSO Ad aprire la giornata seminariale è stato Aldo Vezzoni che, con la consueta chiarezza e dovizia di particolari, ha descritto quelle caratteristiche strutturali del cane (taglia, età, destinazione funzionale e razza) che ne aumentano la predisposizione a specifiche malattie osteoarticolari e che, proprio per questo, sono di grande aiuto nel percorso diagnostico differenziale. Così, se di fronte ad un cane in crescita, magari di razza grande/gigante, corre l’ob-

Nella foto il Dott. Aldo Vezzoni, la Dott.ssa Silvia Boiocchi e il Prof. Carlo Maria Mortellaro bligo pensare innanzitutto ad un rischio “DOD” (malattie ortopediche dello sviluppo, displasie in primis), per cani adulti/anziani le maggiori probabilità diagnostiche si devono concentrare sulle patologie ortopediche traumatiche, degenerative o neoplastiche. Altrettanto importante è la destinazione funzionale, tant’è che se per i cani da compagnia il pericolo numero uno è il sovrappeso, per quelli atleti, da lavoro o da caccia i problemi più frequenti sono di natura traumatica (es. rotture legamentose, distorsioni e fratture). Sul fattore razza (breed) si è inoltre costruita una precisa metodologia diagnostica, siglata con l’acronimo BOA® (Breed-oriented Orthopaedic Approach”, approccio ortopedico orientato alla razza), e basata sull’assunto che questo fattore costituisce uno dei più importanti elementi di supporto alla diagnosi ortopedica. Un esempio. Se nei cani di razza toy e di piccola taglia l’anca è frequentemente interessata da involuzioni ischemiche (es. necrosi asettica della testa del femore), nei soggetti appartenenti a razze di grossa taglia l’articolazione coxo-femorale va principalmente incontro a displasia. Trovandoci, invece, di fronte ad un cane di taglia piccola o di razza toy con zoppia anteriore e

dolore a carico del gomito, è possibile già dall’inizio escludere le cause displasiche, che, è noto, prediligono cani di taglia grossa o gigante.

Con l’ausilio di numerosi filmati, Vezzoni ha poi spiegato al folto pubblico come valutare andature e posture del cane. Imparare, cioè, a riconoscere quelle falcate ampie, sciolte, disinvolte e con allungo, indicative di andature normali “a 4 ruote motrici”; e distinguerle da quelle patologiche, caratterizzate da passi corti, andature “sulle spine”, spostamenti di carico, false cifosi, galoppi “a coniglio”, e zoppie di vario grado. Il noto ortopedico ha anche allertato i presenti sui “trucchi” da adottare per localizzare la zoppia e capire gli atteggiamenti antalgici del paziente ortopedico. Sapere, ad esempio, che il cane tende sempre ad abbassare testa e groppa sull’arto sano, spostando in fuori la zampa dolente e sedendosi spesso anche dopo piccole corse. Oppure osservare se presenta un appoggio in punta di piedi, iperestende i garretti in caso di displasia dell’anca bilaterale, o i ginocchi, per non caricare i menischi in presenza di rottura del crociato, oppure ancora extra-ruota la mano in caso di UAP (mancata unione del processo anconeo dell’ulna). La descrizione della visita del cane, sia vigile che sedato, ha infine concluso la prima parte del seminario, con il richiamo di Vezzoni ai vantaggi dell’esame in sedazione: la possibi-

Tabella - Principali affezioni ortopediche a carico di spalla, gomito, anca e ginocchio del cane e loro predisposizione di razza. ARTICOLAZIONE PATOLOGIE ORTOPEDICHE

ALCUNE RAZZE PREDISPOSTE

SPALLA

Border Collie; Bovaro del Bernese; Pastore tedesco; Terranova

Osteocondrite dissecante (OCD) Tenopatie del bicipite brachiale • Tenosinovite • Rotture parziali/complete • Fratture parcellari d’avulsione (solo in crescita) • Lussazioni (molto rare) Instabilità Contrattura muscolo infraspinato Malattia della glena Lussazione/sublussazione congenita Mineralizzazione m. sovraspinato

GOMITO

Frammentazione del processo coronoideo (FCP) Osteocondrosi dissecante (OCD) del condilo mediale dell’omero Non unione del processo anconeo dell’ulna (UAP) Mancata fusione dell’epicondilo omerale mediale (UME) Incompleta ossificazione dei condili omerali (IOHC) Lussazione congenita

ANCA

Displasia (HD)

Fratture Lussazioni Necrosi asettica della testa del femore Osteomielite ematogena

GINOCCHIO

Rottura legamento crociato anteriore (LCA)

Rottura legamento crociato caudale (LCC) Meniscopatie isolate

Bracco tedesco; Cani da lavoro/ caccia; Levrieri

Bovaro del Bernese; Labrador Retriever; Rottweiler; Pastore tedesco Cani da lavoro/caccia/sport Border Collie; Dobermann; Labrador Retriever; Rottweiler Razze toy Bovaro del Bernese; Boxer; Labrador Retriever Bovaro del Bernese; Labrador Retriever; Pastore tedesco; Rottweiler; Terranova Dogue de Bordeaux; Golden Retriever; Terranova Bracco italiano; Pastore tedesco; Rottweiler Pastore tedesco, Labrador Retriever Cocker Spaniel; Labrador Retriever; Pastore tedesco; Pointer; Rottweiler Razze piccole o toy Bovaro del Bernese; Golden Retriever; Labrador Retriever; Pastore tedesco; Rottweiler; Terranova Cani in crescita di tutte le razze Cani in crescita di tutte le razze Razze piccole o toy, in particolare appartenenti alla razza Terrier Boxer; Dobermann; Labrador Retriever; Pastore tedesco Segnalata in tutte le razze, con prevalenza per cani giovani di taglia grande-gigante e cani adulti/anziani di piccola taglia Border Collie; Bovaro del Bernese; Labrador Retriever; Rottweiler Boxer; Border Collie


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14 Focus Ortopedia lità di ottenere dati oggettivi e sistematici in assenza di stress e con la massima collaborazione del paziente, come di identificare anche patologie “nascoste”, non apprezzabili con la palpazione e la manipolazione del soggetto sveglio.

gnosi, sia precoce che differenziale, miglioramento della prognosi e riduzione di tempi e costi dell’indagine diagnostica.

UN BOA DI SPALLA, GOMITO, ANCA E GINOCCHIO

Per tutte le malattie ortopediche trattate è stata sottolineata una comune conseguenza, l’artrosi, la cui gravità è importante fattore prognostico, oltre che parametro da tenere in debita considerazione per scegliere la combinazione vincente di terapie, sia chirurgiche che conservative. Esempio classico di multimodalità terapeutica è quello riferito alla displasia dell’anca. Per le forme ad evoluzione artrosica lieve che affliggono i cani in cre-

BOA è stata la “parola chiave” delle successive relazioni di Boiocchi e Vezzoni. Le principali patologie di spalla, gomito, anca e ginocchio sono state, infatti, trattate anche in funzione delle razze maggiormente colpite (Tabella), secondo un criterio di priorità diagnostica basata sulla razza cui vengono oggi riconosciuti importanti vantaggi pratici: velocizzazione della dia-

UNA COMBINAZIONE TERAPEUTICA ORIENTATA ALLA GRAVITÀ DELL’ARTROSI

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scita, vale un mix di misure conservative (es. controllo del peso e dell’attività fisica) abbinate a chirurgie profilattiche di sinfisiodesi pubica e duplice/triplice osteotomia pelvica (TPO/DPO), da effettuare non oltre gli 8 mesi di età e con l’intento di ristabilire l’alterata biomeccanica articolare. Per le forme ancora tollerate di artrosi secondaria alla displasia dell’anca dell’adulto, ci si orienta verso misure conservative, come la riduzione del peso corporeo, il controllo dell’attività fisica secondo la regola del “poco e spesso”, e l’utilizzo di condroprotettori, da abbinare agli antidolorifici (FANS) “al bisogno”, ad esempio nei periodi di riacutizzazione dolorosa stagionale associata a freddo e umidità. Per le displasie gravi, non rimane che l’esecuzione di chirur-

gie come le ostectomie della testa del femore e le protesi d’anca.

LE INFEZIONI NOSOCOMIALI IN CHIRURGIA VETERINARIA Le infezioni chirurgiche sono ancora un problema grave, e in Ortopedia Veterinaria rappresentano la prima complicanza dopo interventi di fissazione esterna, oltre che la causa di una lunga lista di gravi conseguenze: osteomieliti, periostiti, lisi ossee intorno alle viti, fistolizzazioni anche a distanza, devascolarizzazione dei monconi e mobilizzazione degli impianti protesici. Con questi presupposti, il seminario ha dato spazio anche ad un intervento di Aldo Vezzoni sulla prevenzione e le strategie di trattamento delle infezioni chirurgiche pre-, intra- e peri-operatorie. I microrganismi infettivi sono ovunque, ha sottolineato Vezzoni, e molte volte le mani del chirurgo diventano le “mani dell’untore”, capaci cioè di veicolare e diffondere i batteri del paziente, dello staff operatorio, e quelli presenti nell’ambiente, dall’acqua del rubinetto, ai cateteri, alle bacinelle per lo scrub pre-operatorio. Per la prevenzione delle infezioni chirurgiche e nosocomiali non ci si deve basare sulla fortuna. Per questo, Vezzoni ha proseguito illustrando un vero e proprio “mosaico” di mosse vincenti: curare innanzitutto le mani dello staff, utilizzando guanti monouso e gel alcoolici disinfettanti; effettuare una scrupolosa asepsi durante la gestione di ferri chirurgici e cateteri; limitare il numero di accessi venosi e rimuovere i cateteri uretro-vescicali al momento del risveglio del paziente; ridurre al minimo le persone presenti in sala operatoria, garantendo la distanza di sicurezza tra soggetti sterili e non e limitando all’essenziale la conversazione; risanare, infine, periodicamente la sala operatoria. Un’asepsi, dunque, all’insegna del rispetto di tanti piccoli dettagli e di un’attenzione costante e continuativa: unici metodi per prevenire le infezioni chirurgiche, ottimizzare gli esiti della chirurgia e garantire la sicurezza e il benessere dei pazienti veterinari. La giornata si è, infine, conclusa con l’estrazione di alcune copie dell’Atlante BOA® e del volume “Gestione multimodale dell’artrosi del cane”, gentilmente offerte da Innovet.

PER APPROFONDIRE GLI ARGOMENTI TRATTATI 1. Demko J, McLaughlin R, (2005), Developmental orthopedic disease, Vet Clin North Am Small Anim Pract, 35:1111-1135. 2. Fox S, Millis D, (2012), Gestione multimodale dell’artrosi del cane. Edizione EV/Innovet 3. LaFond E, Breur GJ, Austin CC, (2002), Breed susceptibility for developmental orthopaedic diseases in dogs, J Am Anim Hosp Assoc 38: 467-477. 4. Mortellaro CM, Petazzoni M, Vezzoni A, (2001), Diagnosi di artrosi nel cane: visita ortopedica e approccio orientato alla razza, Inn Vet Med, 1: 7-17. 5. Mortellaro CM, Petazzoni M, Vezzoni A, (2008), Atlante BOA®. Approccio ortopedico orientato alla razza. Edizione EV/Innovet 6. Riser WH, (1997), Le variazioni biologiche del cane e la loro relazione con le sue malattie ortopediche, Cinologia, 2: 1-7. 7. Verwilghen D, Grulke S, Kampf S, (2011), Presurgical Hand Antisepsis: Concepts and Current Habits of Veterinary Surgeons. Veterinary Surgery 40 (2011) 515-521. 8. Vezzoni A, (2012), Nosocomial surgical infections: prevention and treatment strategies, Proceedings 16th ESVOT Congress, Bologna, September 12th-15th, ■ pp. 438-441.


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Attualità scientifica Vet Journal

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Due metodi di decompressione gastrica per la GDV Sonda orogastrica e trocarizzazione gastrica equamente efficaci, in uno studio di MARIA GRAZIA MONZEGLIO Med Vet PhD no studio retrospettivo ha valutato due metodi di decompressione gastrica, la trocarizzazione gastrica e l’inserimento di una sonda orogastrica, per il trattamento iniziale della dilatazione-torsione gastrica in 116 cani. La decompressione veniva effettuata mediante sonda orogastrica in 31 cani, trocarizzazione gastrica in 39 cani e una combinazione di entrambi in 46 cani. Il sondaggio orogastrico era efficace in 59 cani (75,5%) e inefficace in 18 (23,4%). La trocarizzazione era efficace in 73 cani (86%) e inefficace in 12 (14%). Non si evidenziavano perforazioni gastriche durante la chirurgia con nessuna delle due tecniche. In un soggetto sottoposto a trocarizzazione era presente una lacerazione splenica iden-

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PARTO CESAREO BOVINO ED EFFETTI SU MADRE E VITELLO l parto cesareo è una procedura chirurgica effettuata comunemente dai veterinari buiatri tuttavia mancano evidenze che giustifichino molti aspetti di questa procedura. Tra il 2001 e il 2007 sono stati utilizzati questionari per raccogliere informazioni su 103 casi di parto cesareo effettuati in una struttura veterinaria principalmente per bovini da latte. I risultati hanno dimostrato che il tasso di sopravvivenza a 14 giorni delle vacche era dell’80,6% e che, tra quelle che sopravvivevano oltre questo periodo, il 55,4% portava a termine la gravidanza di un altro vitello, il 27,7% veniva soppresso per infertilità e il 16,9% per altre ragioni. Le variabili associate alla riduzione della mortalità della madre a 14 giorni includevano l’esteriorizzazione dell’utero durante l’intervento, la distocia dovuta a sproporzione feto-materna, la presenza di un vitello femmina, l’assenza di ritenzione delle membrane fetali alla prima visita postoperatoria e la rimozione dei coaguli ematici addominali durante l’intervento. L’utilizzo di una sutura uterina di Utrecht era associato a una riduzione degli abbattimenti per infertilità. L’infezione dell’incisione veniva notata nel 25% dei casi in cui le condizioni di quest’ultima venivano registrate, ma ciò non era associato al tipo di anestesia locale utilizzata. Nel complesso, la sopravvivenza dei vitelli fino alla prima visita postoperatoria (24-48 ore) era del 59,4% ed era associata a una minore durata della chirurgia e alla distocia dovuta a sproporzione feto-materna. I risultati offrono alcune linee guida basate sull’evidenza per ottimizzare l’esito di questa comune procedura chirurgica effettuata in condizioni di campo, concludono gli autori. (M.G.M.) “Aspects of bovine caesarean section associated with calf mortality, dam survival and subsequent fertility” Lyons NA, Karvountzis S, Knight-Jones TJ. Vet J. 2013 Feb 16. [Epub ahead of print]

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tificata chirurgicamente che non richiedeva un trattamento. Non si osservavano rotture esofagee o polmonite ab ingestis in nessun cane durante il ricovero. Non si osservavano differenze statistiche tra il metodo di decompressione gastrica e la compromissione gastrica richiedente un intervento chirurgico o la sopravvivenza fino

alle dimissioni. Il sondaggio orogastrico e la trocarizzazione gastrica sono associati a infrequenti complicanze e a un elevato tasso di successo, concludono gli autori. Entrambe le tecniche costituiscono un metodo accettabile per la decompressione gastrica nel cane con dilatazione-torsione gastrica.

“Assessment of two methods of gastric decompression for the initial management of gastric dilatation-volvulus (pages 75–79)” Z. J. Goodrich, L. L. Powell and K. J. Hulting. Journal of Small Animal Practice. Volume 54, Issue 2, pages 75–79, February 2013. ■


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Sublussazione tibiale craniale: punti di repere radiografici Maggiore ripetibilità della distanza tra margine caudale della fossa intercondiloidea ed eminenza intercondiloidea, nelle radiografie digitali no studio ha inteso sviluppare una tecnica radiografica ripetibile per la valutazione della sublussazione tibiale craniale (CTS) e analizzare la ripetibilità intraosservatore e interosservatore dei punti di re-

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pere selezionati. Un secondo obiettivo era la determinazione degli effetti della magnificazione radiografica digitale sulla ripetibilità delle misurazioni della CTS. Si utilizzavano 23 arti pelvici canini normali per determinare le misure della CTS prima e dopo la scontinuazione del legamento crociato craniale. Si effettuavano le radiografie me-

diolaterali con e senza l’applicazione di fiducial marker. Tre esaminatori misuravano la CTS utilizzando punti di repere anatomici radiograficamente visibili a 2 diverse magnificazioni. La variabilità totale osservata veniva valutata mediante le differenze interosservatore e intraosservatore. Si determinava statisticamente l’effetto della

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magnificazione e della presenza di marker sulle misure CTS. La misurazione della CTS dal margine caudale della fossa intercondiloidea del femore all’eminenza intercondiloidea era la più ripetibile. Si osservava una scarsa correlazione tra i punti di repere anatomici e i fiduciary marker ossei. Non si riscontrava un effetto della magnificazione sulla presenza o assenza di marker ossei nella misurazione della CTS.La sublussazione tibiale craniale può essere identificata con la maggiore ripetibilità misurando dal margine caudale della fossa intercondiloidea del femore all’eminenza intercondiloidea. La magnificazione dell’immagine radiografica digitale aveva effetti minimi sulla ripetibilità. Questa tecnica può essere utilizzata per l’analisi in vivo dei ginocchi con deficienza del legamento crociato nel cane. (M.G.M.) “Radiographic landmarks for measurement of cranial tibial subluxation in the canine cruciate ligament deficient stifle” R. Plesman; A. Sharma; P. Gilbert; J. Campbell; J. D. Johnston; C. Shmon; K. Linn. Vet Comp Orthop Traumatol 2012; 25: 478–487. ■

PIÙ VITELLI MASCHI DOPO PRESYNCHOVSYNCH CON INSEMINAZIONE A TEMPO FISSO iversi fattori, inclusi i trattamenti di sincronizzazione, influenzano il rapporto tra i sessi dei vitelli. Uno studio ha indagato l’effetto del trattamento con protocollo Presynch-Ovsynch sul rapporto tra i sessi dei vitelli nati da vacche da latte Holstein. Vacche Holstein sane (N = 1102) venivano assegnate a caso al trattamento Presynch-Ovsynch (N = 564) o al gruppo di controllo (N = 538) in base al numero di parti. Le vacche del gruppo Presynch-Ovsynch ricevevano due somministrazioni di PGF(2)-alfa a 14 giorni di distanza dal giorno 23 fino al giorno 27 postpartum. Dodici giorni dopo il secondo trattamento PGF(2)-alfa iniziava il protocollo Ovsynch, consistente nella somministrazione di GnRH seguita dalla somministrazione di PGF(2)-alfa 7 giorni dopo e da una somministrazione finale di GnRH 48 ore dopo la terza PGF(2)-alfa. Si effettuava l’AI a tempo fisso 24 ore dopo l’ultima somministrazione di GnRH. Le vacche di controllo non ricevevano alcun trattamento e venivano inseminate 12 ore dopo l’accettazione del maschio. Dopo il parto si determinava il sesso dei vitelli concepiti nel primo servizio postpartum e lo si utilizzava per il calcolo del rapporto tra i sessi. Il rapporto tra i sessi nel gruppo Presynch-Ovsynch (1,64) era maggiore che nel gruppo di controllo (1,09). Inoltre, il rapporto maschi:femmine era maggiore nelle vacche che concepivano in estate, autunno e inverno, rispetto alla primavera. Le vacche trattate con il protocollo Presynch-Ovsynch e inseminate 24 ore dopo l’ultima somministrazione di GnRH di Ovsynch avevano un rapporto tra i sessi maggiore rispetto a quelle inseminate 12 ore dopo l’accettazione del maschio, concludono gli autori. (M.G.M.) “More male calves born after protocol with 24-hour timed AI in dairy cows” Youssefi R, Vojgani M, Gharagozlou F, Akbarinejad V. Theriogenology. 2013 Feb 7.

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Traguardi Intervista

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Federico Massari Diplomato ECVS Determinazione, preparazione e... la giusta filosofia: “Non porsi mai dei limiti” nostri complimenti vanno questa volta a Federico Massari, neo Diplomato ECVS (European College of Veterinary Surgeons). Laureato a pieni voti a Milano nel 2005, a Settembre 2007 inizia il Performing Program del College Europeo di Chirurgia con il Dott. Giorgio Romanelli ed il Dott. Aldo Vezzoni, entrambi Diplomati ECVS, superando l’esame nel 2013. Ha partecipato a numerosi congressi nazionali ed internazionali presentando casi clinici e lavori pubblicati. Socio SCVI (Società di Chirurgia Veterinaria Italiana) dal 2007, SIOVET (Società Italiana di Ortopedia Veterinaria) dal 2008, ESVOT (European Society of Veterinary Orthopædics and Traumatology) dal 2008 e SCIVAC dal 2009, ha presentato diverse relazioni a congressi nazionali e al momento ha all’attivo pubblicazioni a livello nazionale ed internazionale. Fa parte del Consiglio Direttivo di SCVI rivestendo la carica di Segretario per il triennio 2011-2014. Dal 2006 lavora presso la Clinica Veterinaria Nerviano; i suoi campi di interesse sono da sempre la chirurgia dei tessuti molli e mini-invasiva e l’endoscopia rigida e flessibile. Ha trascorso periodi di aggiornamento all’estero e in Università della Florida supervisionato dal Prof. Gary W. Ellison, MS, Dipl ACVS. Abbiamo dovuto attendere il suo ritorno da una meritatissima vacanza, ma alla fine siamo riusciti ad intervistarlo. Pubblichiamo quindi questo breve excursus formativo di Federico con la speranza che la sua testimonianza sia di stimolo per tutti.

la pratica clinica e la gestione emotiva dei proprietari con cui dobbiamo lavorare.

I

Quanto contano la determinazione e la preparazione scientifica per arrivare al Diploma ECVS? Due caratteristiche che spesso non necessariamente coesistono. La determinazione è la base per ottenere qualsiasi risultato mentre la preparazione scientifica fa parte del bagaglio che il percorso organizzato dal College si propone di fornire. Entrambe le cose sono essenziali per poter raggiungere un traguardo così importante ed è corretto che persistano una volta terminato il Performing Program e raggiunto il titolo di Diplomato. Il termine del percorso, infatti, non segna la fine di una crescita ma, anzi, una testimonianza che siamo pronti ad affrontare quanto ci è stato insegnato ed è arrivato il momento di metterlo in pratica. Quali sono ad oggi le nuove conquiste della chirurgia veterinaria e quali quelle ancora da raggiungere? La chirurgia veterinaria sta crescendo continuamente. La letteratura sempre più disponibile e facilmente accessibile, la capacità dei chirurghi (diplomati e non), l’aiuto da parte delle Società e la grande voglia di migliorare ci porta sempre più a lavorare in un ambiente molto simile alla Medicina Umana, nostro punto d’arrivo. Le conquiste da raggiungere sono tuttavia ancora tante, il primo obiettivo è proprio quello di non darsi dei limiti quando si desidera raggiungere un livello avanzato. Un concetto che sta prendendo sempre più piede è la ricerca delle tecniche mininvasive che arrechino la minor sofferenza possibile ai pazienti trattati, oltre che una gestione del dolore con una cura dei pazienti ricoverati sempre più simile a quanto troviamo in Medicina Umana. Come si traduce nella pratica professionale questo avanzato livello di preparazione? Qual è la tua esperienza? Il titolo di Diplomato attesta sulla carta una preparazione ed un percorso di un certo livello, con una preparazione molto approfondita sull’ar-

gomento del College di origine. Nella pratica professionale conta tantissimo la preparazione scientifica ma altrettanto l’esperienza sul campo e la manualità nella tecnica chirurgica. Queste caratteristiche spesso si trovano anche in colleghi che non hanno affrontato questo percorso, vuoi per scelta personale, per sfortuna o per episodi diversi. Non è un titolo che fa un buon chirurgo o un buon collega con cui collaborare, ma la disponibilità e la visione a 360° dei problemi. Il puro nozionismo, a volte richiesto in sede di esame, non ha nulla a che vedere con

Il titolo che hai conseguito può essere pubblicizzato. Credi che ci sia nell’opinione pubblica nazionale attenzione verso le specializzazioni e le qualifiche avanzate? Sicuramente i proprietari ed i Colleghi cercano spesso un confronto con qualcuno che abbia avuto la fortuna e la capacità di potersi specializzare. Diverso tuttavia è il punto di vista delle due categorie. Un proprietario cerca sempre più una figura che conosca perfettamente la materia e che possa risolvere nel miglior modo possibile le problematiche del proprio compagno a 4 zampe. I colleghi possono richiedere un confronto cercando in primis preparazione, ma anche disponibilità e suggerimenti utili per poter affrontare i casi che devono risolvere. Credo tuttavia che oggi, ancor più di qualche anno fa, una specializzazione sia essenziale per potersi muovere sul mercato nazionale e internazionale. All’estero molti colleghi si laureano anagraficamente prima di noi e per molti è immediata la ricerca di una specializzazione in un College di preferenza. Questo rende sempre più importante la necessità di seguire un percorso formativo che ci permetta di essere competitivi e pronti ad affrontare nel migliore dei modi un problema di nostra competenza.

Consiglieresti ad un collega di prendere la strada del diploma ECVS? Cosa gli diresti per incoraggiarlo? Qual è il primo passo da fare per iniziare questo percorso di formazione? Più che consigliare questo percorso gli suggerirei di pensare bene alla scelta che sta facendo. Chi intraprende questo percorso deve necessariamente mettere da parte per molto tempo altri interessi concentrandosi esclusivamente su quanto vuole raggiungere. Diverso è anche il modo in cui viene preparato un Resident in una struttura universitaria rispetto ad una clinica privata, così come diversamente è strutturato un percorso all’estero rispetto all’Italia. Il mio consiglio è quello di credere fermamente in quello che si vuole raggiungere, senza scoraggiarsi, ma prendendo forza dai propri errori. Il primo passo da fare è cercare di girare il più possibile e di frequentare più strutture con specialisti in grado di orientare chi voglia seguire questo percorso. L’iter da seguire per poter accedere ad una Residency è standardizzato dal College di Chirurgia: le credenziali per potervi accedere prevedono 2 anni di internship sotto la guida di Diplomati del College Europeo o Americano, eventuali pubblicazioni su riviste indicizzate possono aiutare, così come l’attiva frequentazione di corsi e congressi. ■


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Anestesia e dolore “esotico” A Palazzo Trecchi quattro giorni di full-immersion tra la teoria e la pratica ei giorni 16, 17 e 18 febbraio a Cremona, presso la sede della SIVAE a Palazzo Trecchi si è tenuto il “Nuovo corso di anestesia e medicina d’urgenza degli animali non convenzionali”. A questo corso di 3 giorni è seguita una interessante giornata integrativa aperta a tutti i sociSIVAE, dal titolo “Approfondimento sul dolore acuto e cronico negli animali non convenzionali”. Durante questi quattro giorni dedicati agli animali esotici, il dott. Lorenzo Crosta, il dott. Adriano Lachin, il dott. Stefano Cusaro, il dott. Massimo d’Acierno, il dott. Giuseppe Visigalli e la professoressa Giorgia Della Rocca, con la scrupolosa direzione del dott. Igor Pelizzone, si sono alternati tra relazioni teoriche e sessioni pratiche approfondendo diversi aspetti dell’anestesia e della terapia del dolore nelle più diffuse specie di animali esotici. Durante la sessione introduttiva i relatori hanno analizzato alcuni aspetti della farmacologia dei principali farmaci anestetici come alfa2 agonisti, benzodiazepine, oppioidi, ketamina, e propofolo cercando di sottolineare le peculiarità di queste molecole quando utilizzate in pazienti non convenzionali con caratteristiche completamente diverse da cani e gatti. Anche l’anatomia e la fisiologia di questi animali sono state

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rivisitate nell’ottica delle procedure anestesiologiche cercando di evidenziare tutte quelle peculiarità di specie che devono sempre essere tenute in considerazione da parte dell’anestesista. La funzionalità gastroenterica dei conigli e dei roditori erbivori, la fisiologia cardiaca dei rettili (con la presenza di un possibile shunt arterovenoso a livello ventricolare), la ridotta ca-

pacità polmonare dei conigli o la funzione dei sacchi aerei negli uccelli sono solo alcuni degli aspetti approfonditi durante le lezioni teoriche del primo giorno. Nella successiva sessione sono state descritte le fasi peculiari dell’anestesia nei rettili. La premedicazione, l’induzione, il mantenimento e il risveglio in questi animali sono

estremamente delicati da gestire, soprattutto a causa delle diverse esigenze delle specie prese in considerazione. L’intubazione e la ventilazione assistita sono fondamentali in questi pazienti che, non possedendo il diaframma, oltre ad avere volume tidalico variabile non sono in grado di respirare autonomamente se messi in anestesia. Molto diversi rispetto ai mammiferi inoltre sono sia la valutazione dei riflessi e del piano anestesiologico, sia la gestione dell’ipotermia intraoperatoria, che deve essere sempre accurata e confrontata con la temperatura esterna essendo i rettili animali ectotermi. Al termine della sessione è stata approfondita anche l’anestesia in pesci e anfibi con la puntuale descrizione dei farmaci e delle attrezzature necessarie per poter immobilizzare in totale sicurezza anche questi pazienti al fine di eseguire interventi o procedure diagnostiche. Nel pomeriggio del primo giorno sono poi iniziate le sessioni pratiche che hanno previsto sia lezioni di approfondimento sul monitoraggio strumentale che l’esposizione di casi clinici interattivi. I partecipanti hanno inoltre avuto modo di prendere confidenza con le tecniche di intubazione, incannulazione e somministrazione farmaci in sauri cheloni e ofidi. La sessione dedicata ai piccoli mammiferi, durante la seconda giornata del corso, ha mes-

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DIRETTORE Filippo Maria Martini, Med Vet, Dr Ric, Parma RELATORI Antonio Di Meo, Med Vet, Perugia Filippo Maria Martini, Med Vet, Dr Ric, Parma Bruno Peirone, Med Vet, Dr Ric, Torino Lisa Piras, Med Vet, Torino Luca Vezzoni, Med Vet, Cremona ISCRIZIONE Partecipazione a numero chiuso (36) LIMITE DI ISCRIZIONE: 06 Maggio 2013 QUOTE Soci SCIVAC: € 1.000,00 + IVA 21% Non soci: € 1.200,00 + IVA 21% (Supplemento alla quota di € 50,00 + IVA 21% dopo il limite di iscrizione)


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so in luce quelle che sono le principali difficoltà nella gestione anestesiologica di conigli, furetti e piccoli roditori (cavie, cincillà, cani della prateria, criceti ecc.) e come fare per affrontarle in maniera corretta. Le tecniche di utilizzo degli alogenati per l’induzione nel coniglio, l’intubazione tracheale nelle diverse specie, la corretta gestione della visita preanestesiologica e dei proprietari sono solo alcuni degli argomenti trattati. Durante la sessione inoltre è stato anche illustrato il corretto approccio anestesiologico di particolari categorie di pazienti considerati ad alto rischio. L’anestesia nel paziente critico, nel furetto con insulinoma, nel paziente nefropatico o per il parto cesareo rappresenta oggi una vera e propria sfida per chi si occupa di questi animali e in queste categorie di pazienti la corretta scelta dei farmaci da utilizzare, la quantità dei fluidi da somministrare e l’organizzazione della sala operatoria sono fondamentali per poter mantenere adeguati standard di sicurezza. Nella seconda parte della giornata (sessione uccelli e animali selvatici) è stata approfondita l’anestesia del paziente aviare ponendo l’accento sulla gestione degli alogenati e sui diversi protocolli iniettabili utilizzati in questi animali. Nell’ultima parte delle lezioni teoriche è stata trattata la complessa e vasta scienza dell’anestesia degli animali selvatici e da zoo ed è stato posto l’accento sulle tecniche di teleanestesia necessarie per ottenere un’immobilizzazione in queste specie. Le sessioni pratiche del secondo giorno si sono incentrate sulle diverse tecniche di intubazione del coniglio (alla cieca, con endoscopio o con otoscopio) e sull’anestesia aviare. I partecipanti, tra le altre cose, hanno potuto provare con mano la visualizzazione della glottide nei lagomorfi e l’intubazione con otoscopio di questi animali e hanno imparato a incanulare i sacchi aerei dei volatili per poterli ventilare in caso di ostruzione delle alte vie aeree o di chirurgia del becco. Durante la terza sessione pratica, inoltre, è stato possibile prendere contatto con le attrezzature per la teleanestesia e i partecipanti si sono cimentati in una divertente gara di tiro con la cerbottana su sagome appositamente preparate dall’eccellente staff di Palazzo Trecchi (Vittorio in primis). La terza (ed ultima) giornata del corso è stata interamente dedicata alla medicina d’urgenza dei pazienti esotici. Dopo una introduzione sulle più frequenti cause di emergenza negli animali non convenzionali e sulla valutazione rapida del paziente critico, sono stati affrontati gli aspetti peculiari dello shock in piccoli mammiferi, rettili e uccelli, ponendo l’accento sulle manualità salvavita, sulla scelta dei fluidi e sulla gestione dell’emergenza nella clinica. Nella seconda parte delle lezioni teoriche si sono approfonditi argomenti più specifici quali l’interpretazione dell’emogasanalisi e l’alimentazione assistita in corso di terapia intensiva. La valutazione della presenza di acidosi o alcalosi in pazienti non convenzionali, nonostante non sia sempre semplice da ottenere, rappresenta un punto fondamentale per gestire corretta-

mente qualunque situazione di emergenza e per la scelta dei fluidi da somministrare. Anche l’alimentazione assistita deve generalmente essere iniziata in tempi più brevi rispetto a quelli a cui siamo abituati in cani e gatti (soprattutto se parliamo di piccoli mammiferi e uccelli) onde scongiurare gravi problemi legati a ipoglicemia, ileo e endotossicosi nei lagomorfi e roditori erbivori. Le principali tecniche di alimentazione enterale e parenterale sono state illustrate nelle specie più diffuse. Durante le sessioni pratiche i partecipanti hanno potuto imparare a posizionare sondini nasogastrici nei conigli, tubi esofagostomici in rettili e uccelli, ad eseguire tracheotomie nelle varie specie e ad applicare diverse procedure d’emergenza. Va infine sottolineato anche come l’aspetto “lu-

dico” del corso sia stato curato minuziosamente grazie all’impeccabile lavoro della segreteria (nella persona di Elisa in primis) e alla disponibilità dei relatori che dopo ogni giornata hanno approfondito con i partecipanti gli argomenti trattati durante le cene svoltesi in diversi ristoranti tipici situati nel centro della bella e ospitale cittadina lombarda. L’ultima giornata, il 19 febbraio, ha visto l’aggiunta ai partecipanti al corso di numerosi Medici Veterinari provenienti da ogni parte d’Italia interessati ad approfondire la conoscenza sul trattamento del dolore acuto, cronico e neuropatico negli animali esotici. È risaputo come il dolore giochi un ruolo veramente predominante per queste specie e che se non adeguatamente trattato sia in grado di compromettere la guarigione dei pazienti e l’ef-

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ficacia delle altre terapie. In questa giornata la professoressa Della Rocca e il dottor Pelizzone si sono alternati illustrando quali sono le principali cause di dolore negli animali esotici, quali sono i meccanismi fisiopatologici del dolore, come riconoscerlo e come utilizzare al meglio le principali classi di farmaci (FANS, oppioidi e anestetici locali) per contrastarlo. Durante le sessioni pratiche al termine della giornata poi il dottor d’Acierno ha affiancato il dottor Pelizzone nell’illustrare le principali tecniche di anestesia loco-regionale in mammiferi e uccelli permettendo ai partecipanti di prendere confidenza con i blocchi dei nervi cranici e con le iniezioni epidurali in conigli e furetti e con il blocco del plesso brachiale negli uccelli, utile in caso di chirurgia dell’ala. ■


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Sempre maggiore il nostro impegno in Europa Lettera del Presidente Fornasier ai soci SIVAL di MASSENZIO FORNASIER Presidente SIVAL ari Colleghi, un altro anno è iniziato, pieno di aspettative e qualche (legittima) preoccupazione. L’anno passato è stato, per così dire molto “interessante”

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dal punto di vista dei veterinari che lavorano nel settore degli animali da Laboratorio. La vicenda del recepimento della Direttiva comunitaria 63/2010 ne è un esempio illuminante. La Direttiva 2010/63/UE si pone "l’obiettivo finale della completa sostituzione delle procedure su animali vivi a fini scientifici ed educativi non appena ciò sia scientificamente possibile" e impone agli Stati Membri di migliorare il benessere degli ani-

mali utilizzati nelle procedure scientifiche rafforzando le norme per la loro tutela in linea con i più recenti sviluppi scientifici". A questo riguardo, la stessa Direttiva 2010/63/UE individua nel Medico Veterinario la professionalità idonea a garantire le cure, il trattamento e il benessere animale, oltre che competente a fornire consulenze e pareri vincolanti in materia di protezione degli animali utilizzati a fini scientifici. Un provvedimento ampiamente discusso e concordato a livello europeo, approvato con procedura di co-decisione dal Parlamento e dal Consiglio europeo, su proposta della Commissione DG Environment, frutto di oltre 10 anni di lavori preparatori da parte di Expert Working Groups e di negoziazione fra le parti interessate, è diventato argomento di una discussione accesa in ambito parlamentare e, di riflesso, sui mezzi di informazione. Come spesso accade, la necessità di “spettacolarizzare” il confronto contrapponendo due partiti, pro e contro la sperimentazione, ha fatto perdere di vista l’obiettivo iniziale, ovvero definire gli aspetti più “tecnici” legati all’applicazione della nuova direttiva nel contesto della ricerca in Italia. A distanza di più di due anni dall’approvazione della direttiva, e già due mesi oltre il termine ultimo per il recepimento, siamo ancora in alto mare. In tutta questa vicenda SIVAL è sempre stata in prima fila, partecipando alle audizioni in Senato, intervenendo nei dibattiti radiofonici e televisivi, cercando di spiegare al pubblico il punto di vista di chi opera tutti i giorni nella ricerca, e delle enormi potenzialità che questa offre per la tutela della salute dell’uomo e degli animali stessi. Con la nuova legislatura è auspicabile che l’iter di recepimento della nuova direttiva riprenda il suo corso. Il nostro impegno è di continuare sulla strada intrapresa, portando il nostro contributo professionale, che più di ogni altro può davvero determinare il raggiungimento del vero obiettivo finale, ovvero quello di assicurare agli animali utilizzati nella sperimentazione il miglior livello di cure e di benessere possibile, almeno fino a quando non sarà possibile fare a meno dei modelli animali stessi. Due parole in conclusione riguardo al coinvolgimento di SIVAL a livello europeo. Come avrete saputo, SIVAL ha avuto il mandato da ANMVI di rappresentare i veterinari italiani che lavorano nel settore ricerca, industria e educazione all’interno della EVERI (Education, Research and Industry) sezione specializzata della Federazione Europea dei Veterinari (FVE). La presenza di una rappresentanza italiana in sede comunitaria è più che mai utile e necessaria. È ormai evidente a tutti che le decisioni sulle questioni più importanti vengano prese in un contesto sovranazionale, dove far valere il proprio punto di vista spesso previene molti “spiacevoli” obblighi e normative. Dobbiamo prendere atto che, con il recepimento dei Trattati europei, gli Stati Membri hanno rinunciato a una parte della loro sovranità in molti ambiti. Da questo deriva il nostro obbligo morale e l’opportunità di partecipare alle decisioni in un contesto sempre più allargato rispetto agli angusti confini nazionali. Noi ci siamo, e con il vostro aiuto, faremo sentire la voce della nostra esperienza e delle nostre capacità. Con i migliori auguri per un nuovo anno insieme. ■


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ENCI Anmvi Informa

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Gli allevatori a Palazzo Trecchi I vertici dell’ENCI presenti a Cremona in occasione del secondo modulo di incontri comportamento, educazione ed addestramento” (Gestione professionale dell’allevamento canino - Inquadramento giuridico e sanitario dell’allevamento canino, Impostazione fiscale e Legge 349/93-Attività cinotecnica, Management organizzativo e commerciale dell’allevamento canino, tenuta dei registri dell’allevatore di cani di razza, iscrizione diretta al libro genealogico mediante sistema informatico ENCI, Responsabilità legali, Bioetica, Impostazione dell’alimentazione in

Nella foto, Aldo Vezzoni, Margherita Gracis, Fabrizio Crivellari, Silvia Boiocchi

ei giorni 19 e 20 Febbraio si è tenuto a Palazzo Trecchi il secondo appuntamento del Master per l’Allevatore Cinofilo “Pediatria e malattie dell’accrescimento. Attività sportiva e salute”. Presenti all’apertura dei lavori il Presidente dell’ENCI, Francesco Balducci e il Direttore Generale, Fabrizio Crivellari. Soddisfazione per il grandissimo interesse dimostrato, anche in occasione di questo secondo appuntamento, da parte del mondo allevatoriale, in sala sono state registrate più di 150 presenze. L’ottimo riscontro ottenuto fa certamente pensare di dover proseguire la strada intrapresa. Il Master è destinato in particolar modo ai soci allevatori dell’ENCI, ai soci dei Gruppi Cinofili riconosciuti dall’ENCI, ai soci delle Associazioni Specializzate di razza riconosciute dall’ENCI, ai titolari di Affisso riconosciuto FCI, ma la partecipazione rimane sempre aperta a tutti. Il requisito necessario è la sottoscrizione del codice etico degli allevatori di cani allegato alle Norme Tecniche del Libro genealogico del cane di razza (D.M. 21203 del 08.03.2005). Il Master si articola in tre moduli formativi, della durata di due giorni ciascuno. I corsi vengono effettuati nell’arco di un anno per dare modo all’allevatore che intende acquisire il Master di programmare la propria partecipazione e di avere un risultato utile entro una data certa. Il primo modulo formativo, tenutosi a Milano nei giorni 13 e 14 Novembre 2012, aveva per tema gli aspetti della riproduzione, della genetica e dell’importanza del Libro genealogico. Il secondo modulo formativo, appena concluso, ha toccato due temi di estrema importanza. La prima giornata è stata infatti dedicata all’ortopedia pediatrica del cane e alle malattie scheletriche dell’accrescimento, in grado di condizionare poi tutta la vita del cane e le sue performance. Gli argomenti sono stati ampiamente trattati e sviluppati dai relatori, Dott.ssa Silvia Boiocchi, Dott.ssa Margherita Gracis e Dott. Aldo Vezzoni, ciascuno nella propria area di competenza specifica. Nella seconda giornata i relatori, Dott. Claudio Bussadori, Dott. Massimo Floris e Dott. Guido Poncini, si sono alternati alla Dott.ssa Boiocchi e al Dott. Vezzoni dedicandosi all’attività sportiva ed i suoi risvolti sulla salute del cane, dalla visita di idoneità all’attività sportiva alle problematiche sanitarie inerenti l’addestramento e le attività di lavoro ed atletiche. Il terzo modulo formativo si terrà sempre a Cremona a Palazzo Trecchi nei giorni 12 e 13 Giugno 2013 e avrà per tema la “Gestione professionale dell’allevamento canino:

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allevamento, Igiene dell’allevamento e controllo delle malattie infettive Comportamento, educazione ed addestramento - Dal cucciolo all’adulto: come integrarsi nella società?, Comportamento ed educazione: dal condizionamento operante alle scienze cognitive, Educazione e addestramento: quali differenze?, Come riconoscere i sintomi delle principali malattie del comportamento? Le razze: vocazioni e motivazioni, Attività cino

- sportive e rispetto del benessere animale). L’avvenuta partecipazione a ciascun corso è certificata da un diploma siglato dai presidenti di ENCI e ANMVI. L’allevatore che effettua il percorso di aggiornamento sopra menzionato riceverà il diploma di MASTER PER L’ALLEVATORE CINOFILO siglato dai presidenti di ENCI e ANMVI e avrà diritto, da quel momento, alla menzione del conseguimento del Master sul libro genealogico on-line. ■


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22 Calendario attività Dal 16 marzo al 19 aprile Per visualizzare i programmi degli eventi di tutte le società clicca su www.evsrl.it/eventi

16 MAR 16 - 17 MAR 17 MAR 17 MAR 18 MAR

INCONTRO SOVI

INCONTRO SIVAE / SCIVAC

INCONTRO REGIONALE SCIVAC LIGURIA INCONTRO REGIONALE SCIVAC TOSCANA CORSO AIVEMP

22 - 23 MAR

INCONTRO SIDEV Attenzione: Iscrizioni chiuse per esaurimento posti.

22 - 23 MAR

CORSO ANMVI IN COLLABORAZIONE CON ORDINE DEI MEDICI VETERINARI DI BARI

22 - 24 MAR 24 MAR 24 MAR 25 - 28 MAR 4 - 5 APR 5 - 6 APR 5 - 7 APR 6 - 7 APR

CONGRESSO INTERNAZIONALE SCIVAC INCONTRO SIDEV CORSO ANMVI IN COLLABORAZIONE CON ORDINE DEI MEDICI VETERINARI DI BARI INTERNATIONAL COURSE SCIVAC

CORSO SCIVAC CORSO ANMVI / SIMV CORSO REGIONALE SCIVAC INCONTRO SCVI / SIANA

INCONTRO SIMUTIV / SICARV

7 APR 7 APR

INCONTRO REGIONALE SIVAE / SCIVAC EMILIA ROMAGNA

7 APR

INCONTRO ANMVI / SIMV GIORNATA APERTA AI TECNICI VETERINARI -ATAV INCONTRO REGIONALE SCIVAC CALABRIA

7 APR 9 - 11 APR 10 - 13 APR 11 - 12 APR 13 - 14 APR 14 APR 14 APR 15 - 16 APR 15 - 17 APR 17 - 19 APR

ITIN. DIDATTICO (ACCREDITATO ESVPS) SCIVAC ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC CORSO SIVAR

INCONTRO SIOVET

INCONTRO SIODOCOV INCONTRO SIMEF / SIATAV / SISCA CORSO SCIVAC

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC ITIN. DIDATTICO (ACCREDITATO ESVPS) SCIVAC

PATOLOGIE CORNEALI NEL CANE E NEL GATTO: TRATTAMENTO MEDICO O CHIRURGICO - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Società Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it AGGIORNAMENTI DI MEDICINA E CHIRURGIA DEGLI ANIMALI ESOTICI - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: info@sivae.it IL PAZIENTE È ANEMICO E ADESSO? - Genova- Villa Ronco - Via Nino Ronco 31 - ECM: Crediti non previsti Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it RIPRODUZIONE NEI PICCOLI ANIMALI - Euro Hotel - Cascina (PI) - Viale Europa 6 - ECM: Crediti non previsti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it ZOONOSI E RISCHI PER LA SALUTE PUBBLICA - Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno, Portici (NA) - Via Salute 2 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Orioli - Segreteria Scientifica AIVEMP - Tel. +39 0372 403541 - E-mail: segreteria@aivemp.it SELF-ASSESSMENT DI CITOLOGIA DERMATOLOGICA - Centro Studi E.V. - Palazzo Trecchi - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Non richiesto accreditamento ECM - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Società Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it CORSO PER DATORI DI LAVORO RESPONSABILE DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE - Facoltà di Medicina Veterinaria - Strada Prov. Per Casamassima Km. 3 -Valenzano (Ba) - ECM: Accred. ECM non previsto - Per info: Segreteria Ordine Medici Veterinari di Bari Tel/fax: 080/5504116 - Email: segreteria@ordineveterinaribari.it - web: www.ordineveterinaribari.it 77° CONGRESSO INTERNAZIONALE SCIVAC - LA DIAGNOSTICA PER IMMAGINI OGGI: COME DOBBIAMO INIZIARE, DOVE POSSIAMO ARRIVARE - NH Centro Congressi MilanoFiori, Assago (MI) - Strada 1 - MilanoFiori - ECM: Accred. ECM non previsto - Per info: Paola Gambarotti - Segr. SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it MALATTIE INFETTIVE DI ORIGINE BATTERICA, MICOTICA, VIRALE E PROTOZOARIA CON INTERESSAMENTO CUTANEO NEL CANE E NEL GATTO: PRESENTAZIONE DI CASI CLINICI - Centro Studi E.V. - Palazzo Trecchi - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Non richiesto accred. ECM - Per info: Erika Taravella - Segreteria Società Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it CORSO DI FORMAZIONE PER ADDETTI ALLA PREVENZIONE INCENDI, LOTTA ANTINCENDIO E GESTIONE DELL’EMERGENZA - Facoltà di Medicina Veterinaria - Strada Prov. Per Casamassima Km. 3 -Valenzano (Ba) - ECM: Accred. ECM non previsto - Per info: Segr. Ordine Medici Veterinari di Bari Tel/fax: 080/5504116 - Email: segreteria@ordineveterinaribari.it - web: www.ordineveterinaribari.it ADVANCED COURSE - AO MASTERCLASS COURSE ON ADVANCED CORRECTIVE OSTEOTOMIES - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it CHIRURGIA LAPAROSCOPICA E TORACOSCOPICA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it CORSO BASE DI MANAGEMENT VETERINARIO - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Milena Migliavacca - Segreteria Management - Tel. +39 0372 403536 - E-mail: management@anmvi.it MARCHE-CORSO REGIONALE DI GASTROENTEROLOGIA - Senigallia (AN) - Lungomare Dante Alighieri 11 ECM: Crediti non previsti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it LO SHUNT PORTO-SISTEMICO DALLA A ALLA S E INDICAZIONI E TECNICHE DI ALIMENTAZIONE ENTERALE ASSISTITA - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Non richiesto accred. ECM Per info: Erika Taravella - Segr. Società Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it EMERGENZE CARDIOLOGICHE - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Non richiesto accreditamento ECM - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Società Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it LA MEDICINA AVIARE NELLA PRATICA CLINICA QUOTIDIANA - MODENA - Strada Vignolese 1684 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - Email: info@sivae.it LAVORARE O COLLABORARE - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Milena Migliavacca - Segreteria Management - Tel. +39 0372 403536 - E-mail: management@anmvi.it L’ANCA E IL GINOCCHIO: QUANDO E COME TRATTARE LE PRINCIPALI PATOLOGIE ORTOPEDICHE DI QUESTE ARTICOLAZIONI - ECM: No crediti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it 1° IT. MEDICINA FELINA: II PARTE - CORSO 2 - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it 3° IT. ODONTOSTOMATOLOGIA: I PARTE - PARODONTOLOGIA E RADIOLOGIA INTRAORALE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento per 26,1 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it L’APPLICAZIONE DEL REGOLAMENTO 2073/05 DAI CRITERI MICROBIOLOGICI ALLA DEFINIZIONE DELLA SHELF LIFE DEGLI ALIMENTI - Centro Studi Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accred. Per info: Paola Orioli - Segr. Organizzativa, Scientifica e Marketing - Tel. +39 0372 403539 - E-mail: info@sivarnet.it ORTOPEDIA E TRAUMATOLOGIA DEL CANE TOY - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Società Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it ORTODONZIA VETERINARIA E COMPARATA: CONCETTI DI BASE - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Non richiesto accreditamento ECM - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Società Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it IL DOLORE DI UN ALIENO CHE VIVE SUL PIANETA TERRA: IL GATTO - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Non richiesto accreditamento ECM - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Società Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it METODOLOGIA DELLA RICERCA CLINICA: I PARTE - QUESITI, DISEGNI DI STUDIO E RISULTATI - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it 1° IT. MEDICINA D’URGENZA: III PARTE - MEDICINA D’URGENZA 3 - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento per 26,9 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it 4° IT. OFTALMOLOGIA: II PARTE - GLAUCOMA, UVEA, LENTE, ANIMALI ESOTICI ED ECOGRAFIA OCULARE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per info: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it

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VETERINARIA 7 | 2013

la VETERINARIA

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La rivista è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore Direttore Carlo Scotti Direttore Responsabile Antonio Manfredi Coordinamento Editoriale Sabina Pizzamiglio info@anmvi.it Comitato di Redazione Giuliano Lazzarini, Pier Mario Piga, Sabina Pizzamiglio, Aldo Vezzoni Rubriche Giovanni Stassi Segreteria di Redazione Lara Zava professioneveterinaria@anmvi.it Editore SCIVAC - Via Trecchi, 20 26100 Cremona Iscrizione registro stampa del Tribunale di Vigevano, n. 1425/03 del 30/12/2003 Concessionaria esclusiva per la pubblicità EV Soc. Cons. a r.l., Cremona marketing@evsrl.it

Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana

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Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27-02-2004 N. 46) art. 1, comma 1 Filiale di Milano a cura di Centro Produzione Mailings Scarl - Cusago (MI) Professione Veterinaria pubblica notizie d’attualità e di rassegna i cui contenuti non rispecchiano necessariamente il pensiero della Testata. Interventi e opinioni attribuibili a Professione Veterinaria e/o all’ANMVI vengono esplicitamente indicati come tali. Cambio di indirizzo: Le modifiche per il recapito postale vanno indirizzate a: info@evsrl.it Chiuso in stampa il 28 febbraio 2013

SOLUZIONI

L’ernia deve avere una porta, un sacco, un contenuto All’interno di un’ernia ci deve sempre essere l’omento

a b c

Sì, sono correlabili ad HCM lieve e prognosi favorevole No, mai Sì, sono correlabili ad HCM da moderata a grave e prognosi sfavorevole

QUIZ 1

L’ernia deve avere una porta e un sacco

Risposta corretta: d) Delegazione regionale PUGLIA: “Le ernie in chirurgia generale: viaggio anatomico, clinico e terapeutico con particolare riferimento all’ernia diaframmatica perineale” - Bari, dicembre 2007

d

L’ernia deve avere una porta

QUIZ 2

a b c

2. La presenza di Movimento Anteriore Mitralico (SAM) e di ingrandimento atriale sx possono indicare un aggravamento dello stadio di HCM:

Risposta corretta: c) Seminario SIMEF: “Simposio sulle principali malattie genetiche del gatto” – Cremona, novembre 2008

1. Quale di queste affermazioni è falsa?


Professione Veterinaria 7-2013:ok

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Professione Veterinaria 7-2013:ok

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