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PROFESSIONE

A.N.M.V.I.

ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI

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SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Anno 10, numero 9 dall’11 al 17 marzo 2013

Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano

Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. soc. cons. a R.L. - Cremona

IL COSTO DELLE CURE DIMOSTRA IL DISAGIO

CLIENTI E FORNITORI COSA COMUNICARE?

È INIZIATO IL PANINI TOUR 2013

FISIOLOGIA RIPRODUTTIVA NELLA CAGNA

CONTROLLORE, CONTROLLATO E CONCORRENTE

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BREVI

IL 3 MARZO SARÀ LA GIORNATA MONDIALE DELLA NATURA

STAGIONE 2013 Quest’anno la Stagione della Prevenzione promossa da Hill’s Pet Nutrition si terrà dal 1 al 30 aprile. Il Presidente ANMVI, Marco Melosi, ha partecipato alla conferenza stampa che si è svolta a Milano il 7 marzo scorso, per il lancio ufficiale della campagna.

PRONTUARIO Il Ministero della salute ha pubblicato il Prontuario on-line dei medicinali veterinari; consente di accedere al Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto di tutti i medicinali veterinari autorizzati all’immissione in commercio nel territorio nazionale, ed è costantemente aggiornato secondo le più recenti modifiche ad esso apportate.

XVII LEGISLATURA

DIRIGENTI ASL La Conferenza delle Regioni ha approvato le “Linee Guida per il conferimento degli incarichi di direzione di struttura complessa per la dirigenza medica - sanitaria nelle aziende del servizio sanitario nazionale”. Si tratta di linee di indirizzo in applicazione dell’art. 4 del d.l. n. 158/2012, convertito nella l.n. 189/2012.

VETERINARIO DI FIDUCIA Igino Andrighetto promuove il protocollo sottoscritto fra l’Aia, la Fnovi e l’ANMVI per il veterinario di fiducia. E lo fa dalle pagine di Agrisole «La mia visione è molto positiva - dichiara il Direttore Generale dell’Izsler - perché il veterinario è il primo sensore di come va il sistema. L’autocontrollo razionalizza i costi e diventa la prima istanza del monitoraggio ufficiale».

STRUTTUREVETERINARIE.IT L’Anagrafe nazionale georeferenziata delle strutture veterinarie pubbliche e private ha totalizzato 40mila ricerche durante il primo anno di attività on line. Nell’ultimo mese gli accessi del pubblico hanno raggiunto il picco di 10 mila ricerche. Per registrare la propria struttura: www.struttureveterinarie.it

TUBERCOLOSI Dopo cinquant’anni, è stato accertato in Svizzera un caso di tubercolosi bovina. Nel canton Friburgo. Le autorità hanno imposto il sequestro dell’intera mandria interessata e un divieto di fornitura del latte. Il sospetto di tubercolosi bovina è quindi stato confermato dal laboratorio nazionale di riferimento.

Lettera aperta ai Colleghi parlamentari Ci aspettiamo buone leggi di sanità veterinaria. Concrete, scientificamente fondate e al passo coi tempi. A PAGINA 3

Un chilo di pinne di squalo può costare fino a 500 euro. Le zuppe, pregiatissime sulle tavole orientali, saranno meno frequenti nei menu. La 16esima Conferenza delle parti della Convention on international trade in endangered species of wild fauna and flora, si è conclusa a Bangkok, il 14 marzo, con ben 55 proposte approvate. Fra queste, tre proposte per regolamentare il commercio dello squalo pinna bianca oceanico, di tre specie di squali martello e dello smeriglio e una nuova proposta per la salvaguardia di mante e mobule, che sono ora inclusi nell’appendice II della Cites, il che permette il loro commercio a livello internazionale solo con i permessi appropriati che dimostrino che la pesca venga effettuata in maniera legale e sostenibile. Se per gli orsi polari è passata la linea canadese e si potrà continuare il commercio di pelli e parti, grossi progressi sono stati realizzati con le misure di salvaguardia di alcune delle specie minacciate simbolo: elefanti, rinoceronti e tigri, per i quali è vietato il commercio ai sensi della Cites. Per quanto riguarda i rinoceronti, Mozambico e Vietnam, due Paesi al centro del bracconaggio e del commercio illegale di corni, dovranno dimostrare alla Cites con

quali misure concrete intendono affrontare la situazione e i due Paesi dovranno attuare strategie volte a ridurre la domanda di corno di rinoceronte. Approvate anche le migliori misure di protezione per le tigri, compresa la raccolta delle informazioni sugli episodi di bracconaggio e il commercio illegale di tutti i grandi felini asiatici e per una migliore circolazione ed analisi delle informazioni tra le forze dell’ordine degli Stati dell’areale della tigre. Per gli elefanti sono state concordate misure che migliorano il controllo sull’avorio, compresi i requisiti per la dichiarazione annuale obbligatoria di tutte le scorte di avorio detenute dalle amministrazioni pubbliche, che tutti i sequestri di avorio oltre 500 kg di peso saranno sottoposti ad indagine forense per determinare il paese di origine e che ogni Paese dovrà rendere note le misure adottate per prevenire il commercio illegale di elefanti in cattività vivi. Il Segretario generale Cites è soddisfatto dei risultati del summit thailandese. “Questi impegni internazionali dovranno essere ora tradotti in azioni nazionali”. I delegati dei 170 Stati membri hanno dichiarato il 3 marzo Giornata mondiale della natura. La prossima Conferenza si terrà nel 2016 in Sudafrica.

VETERINARI AL SUPERMERCATO CON QUESTO BREVE CORSIVO NON SIAMO INTERESSATI AD ANALIZZARE GLI ACQUISTI EFFETTUATI DAI VETERINARI O DALLE LORO FAMIGLIE all’interno dei supermercati, acquisti sicuramente in calo come per tutte, o quasi tutte, le famiglie italiane, e neppure parlare delle presenze occasionali di colleghi all’interno di queste strutture commerciali in qualità di informatori o consiglieri nell’ambito di iniziative promozionali proposte da aziende mangimistiche o farmaceutiche. Quello che ci interessa è invece segnalare un fenomeno che si sta sviluppando nel settore dentale e che potrebbe a breve arrivare anche al nostro. Alcuni supermercati COOP, dopo avere già aperto spazi dedicati al parafarmaco ed ultimamente anche al farmaco veterinario, hanno pensato di proporre direttamente al loro interno servizi medici a prezzi particolarmente scontati iniziando dal settore dentale. Si parla di sconti del 30% ed oltre rispetto alle tariffe applicate normalmente. Lo stesso progetto potrebbe poi essere allargato al settore veterinario, se non altro per le prestazioni di prevenzione e di medicina di base, per poter soddisfare oltre che con i mangimi, accessori, parafarmaci e farmaci veterinari, tutte le esigenze dei proprietari di animali da compagnia. Il Presidente di LegaCoop, nel presentare questo nuovo servizio (I. denticoop) ha tenuto a sottolineare: “Non ci aspettiamo contestazioni dai dentisti tradizionali anche perché in questo periodo di crisi siamo gli unici ad investire e creare nuovi posti di lavoro”. Ci sembra una riflessione piuttosto ottimista e di certo se e quando partirà lo stesso progetto per i servizi veterinari le contestazioni ci saranno puntuali e determinate.

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XVII Legislatura Anmvi Informa

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Onorevoli Colleghi… se non ora quando? Lettera aperta ai parlamentari veterinari. Per un nuovo approccio all’attività del legislatore di MARCO MELOSI Presidente ANMVI norevoli Colleghi, vi scriviamo con la più alta considerazione e pari aspettativa per il ruolo istituzionale che ora ricoprite, consapevoli delle attribuzioni che la nostra Costituzione riserva ai Deputati e ai Senatori della Repubblica: “Ogni membro del Parlamento rappresenta la Nazione”. Mancheremmo di rispetto alla Carta del nostro Paese se ci rivolgessimo a Voi, che pure rimanete stimati membri ed esponenti della nostra Professione, come ci si rivolge a dei rappresentanti di Categoria, avanzando rivendicazioni settarie e prospettando un elenco di desiderata pro domo sua. Certamente vorremmo sentire riecheggiare a Montecitorio e a Palazzo Madama parole da Medici Veterinari e pro Medici Veterinari, affinché le Camere del Paese siano sollecitate a ricordarne e a riconoscerne la professionalità. Ma chiamandovi “Onorevoli Colleghi” riconosciamo in Voi innanzitutto dei Legislatori, dotati di una formazione intellettuale specifica, che può dare alla legislazione fondamento scientifico e concretezza attuativa. È questo, del resto, il senso dell’appello diffuso e crescente per una “legislazione di qualità”, che non contraddica le conquiste delle scienze mediche, la letteratura scientifica e il progresso culturale, ma al contrario ne sia informata e arricchita, come ha sottolineato il Presidente della Repubblica agli Stati Generali della Cultura. La lettura del corpus normativo della sanità veterinaria, che Vi presentiamo in chiave critica,

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è in realtà una indiretta proposta positiva, per un atteggiamento legislativo complessivo e generale che ci auguriamo possiate fare Vostro. L’augurio maggiore è che le Camere sappiano valorizzare il vostro contributo di competenza tecnica e sappiano attingervi ogni volta che si tratterà di scrivere leggi di sanità veterinaria, ispirate da equilibrio e indipendenza, nell’interesse della collettività.

LEGGI URGENTI La sanità veterinaria –che ricomprende il vasto ambito della salute animale, della prevenzione, della sanità pubblica, del benessere animale e della sicurezza alimentare – richiede un rinnovamento normativo. Sono necessarie l’attualizzazione di leggi superate dalla realtà e la produzione di nuove leggi in ambiti non coperti da una adeguata regolamentazione. L’attuale corpus normativo veterinario è lacunoso e, al tempo stesso, talvolta ridondante di eccessive disposizioni inutili o contraddittorie e qualche volta inefficaci o inapplicabili. Il primo auspicio è dunque che questa Legislatura possa emanare buone leggi di sanità veterinaria, sia per la componente professionale privata che per quella pubblica. È auspicabile, infatti, un tasso di produttività più mirata rispetto al passato, quando molti progetti di legge sono giunti genericamente a maturazione senza approdare alla Gazzetta Ufficiale. Più chiare saranno le priorità legislative, maggiori saranno le possibilità di portare a buon fine gli sforzi, avendo ben presente che alcune priorità corrispondono a vere e proprie emergenze, perpetuate negli anni da cattive leggi, politiche inesistenti o confuse e miopi amministrazioni. È pleonastico palesare l’esempio dell’emergenza nazionale del randagismo.

LEGGI ANACRONISTICHE

75MILA FIRME nostro dovere assolvere innanzitutto ad un impegno contratto con 75.241 cittadini che hanno firmato la petizione lanciata da ANMVI lo scorso autunno, per chiedere la revisione del regime fiscale che grava sulle prestazioni veterinarie. La petizione chiede che l’IVA sulle prestazioni veterinarie e sui mangimi, fra le più elevate in Europa, venga ridotta al 10%; che le prestazioni di prevenzione veterinaria e di tutela della sanità pubblica (es. microchip e anagrafe canina e felina, sterilizzazioni maschi e femmine) vengano esentate dall’IVA; che sia considerata la possibilità di detrazione delle spese veterinarie fino ad un massimale di 1000 euro; che vengano tolti dal redditometro le spese veterinarie sostenute per gli animali da compagnia e il cavallo “d’affezione e/o da passeggiata”. La certificazione notarile delle sottoscrizioni ufficializza un impegno che ANMVI ha contratto con i sottoscrittori e che crediamo sia rappresentativa di una volontà popolare, consolidata e non più ignorabile. Vi chiediamo di impegnarVi per questo.

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Un esempio di inadeguatezza storica è la Legge 281 del 1991. Il Parlamento ha delegato allo strumento dell’ordinanza urgente e contingibile- per sua natura provvisorio- i grandi temi sociali dell’incolumità pubblica, del controllo della popolazione animale, dell’educazione al possesso responsabile, degli avvelenamenti; il risultato è stato di impegnare lo Stato in confronti giudiziari che hanno inficiato l’efficacia stessa delle ordinanze, e in confronti istituzionali frustranti con amministrazioni territoriali più inclini ad indebolirne la portata impositiva che a favorirne una puntuale applicazione. La Legge 281 non dà risposte alle attuali esigenze di controllo gestionale degli animali d’affezione, di controllo della spesa pubblica e di diffusione della cultura della prevenzione.

LEGGI CONSERVATRICI La riforma della 281, in sede di dibattito parlamentare e di tavoli tecnico-istituzionali ha palesato l’inappropriatezza del Sistema Pubblico e delle Pubbliche Amministrazioni, in genere, nel trattare tutta la questione con una visione più moderna del sistema veterinario e improntata a criteri di risparmio, ormai ineludibili. L’arroccamento delle sole funzioni pubbliche sulle proprie prerogative risulta pernicioso per l’interesse nazionale laddove si acconsente tacitamente al disservizio o al mancato servizio verso la collettività. L’ostinazione a rifiutare l’ingresso della veterinaria privata nel sistema-salute, oltre che contrario all’indirizzo politico dell’Organizzazione Mondiale della Sanità Animale (OIE), va a detrimento del sistema stesso. Le anagrafi animali e le strategie sanitarie di uso razionale del farmaco dimostrano come le risposte alle nuove

domande di sanità veterinaria possono arrivare solo da una sanità integrata, dove Pubblico e Privato apportino il proprio peculiare contributo, a tutto vantaggio del Pubblico che – con i risparmi di spesa- può maggiormente affrontare le difficoltà di finanziamento del SSN e dei SSR. La mancata revisione dei LEA della veterinaria, all’insegna di una riorganizzazione dell’offerta delle prestazioni veterinarie radicalmente diversa da un modello valevole solo per la medicina ospedaliera, evidenzia l’arroccamento di cui sopra e l’azzardo di spesa pubblica per la realizzazione di opere pubbliche veterinarie di dubbia compatibilità con le missioni istituzionali delle ASL.

LEGGI FATTE PER GLI ALTRI Come quella sui LEA e sulla libera professione intramuraria, anche la normativa sull’Educazione Continua in Medicina risente di una pedissequa e acritica trasposizione dal settore medico a quello veterinario. Tutto l’impianto della norma riflette la mentalità di un legislatore che non conosce e non contempla le esigenze di aggiornamento permanente della medicina veterinaria e rivela di non sapere che il 70% della professione viene esercitato in regime privato, senza obblighi verso il SSN, né rimborsi spese da parte di quest’ultimo. Alle rimostranze dei liberi professionisti, la Commissione Ecm ha risposto con una ostinata rivendicazione dell’obbligo, smentita dalla Corte Costituzionale e dal disimpegno del Tesoro nei riguardi delle garanzie di agevolazione fiscale previste dalle norme in materia.

PUBBLICHEREMO LE LORO RISPOSTE a lettera aperta che pubblichiamo integralmente è stata indirizzata dal Presidente ANMVI ai medici veterinari eletti nel nuovo Parlamento. Si tratta di riflessioni sull’impegno legislativo in rapporto all’attuale normativa veterinaria e all’esigenza di un intervento riformatore e di un approccio più tecnicamente orientato e scientificamente fondato. Le risposte e i commenti che i nostri Onorevoli Colleghi vorranno inoltrarci, saranno rese pubbliche. Nella foto da sinistra: • On. Ilaria Capua, nata a Roma, il 21 aprile 1966 Laurea in medicina veterinaria; Dirigente sanitario, eletta nella circoscrizione VII (Veneto1) Lista di elezione Scelta civica con Monti per l’Italia; • On. Paolo Cova, nato a Caronno Pertusella (Varese), il 5 aprile 1962, Laurea in medicina veterinaria; Medico veterinario, Eletto nella circoscrizione III (Lombardia 1) Lista di elezione: Partito Democratico; • Sen. Sante Zuffada, nato il 18 luglio 1944 a Borgo San Giovanni (Lodi), Medico veterinario, regione di elezione: Lombardia (Pdl).

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LEGGI MANCANTI Vi basterà ricordare la ventennale emergenza della BSE per constatare come tutto il settore zootecnico e – a stretto giro quello della prevenzione delle malattie- non veda ancora cucita la rete della sorveglianza, attiva e passiva, una rete che intesse la sua prima maglia proprio in allevamento, ovvero nella produzione primaria. Il dibattito è maturo in Europa per una nuova Animal Health Law, unita a quella della Food Law, ma vede il nostro Paese ancora in pieno vuoto legislativo per quanto attiene al completamento delle reti di epidemio-sorveglianza e all’ingresso del veterinario d’azienda nei processi di osservazione e di prevenzione delle condizioni sanitarie e di benessere degli animali produttori di alimenti. Si è dovuto attendere il cosiddetto horsegate, per una riflessione nazionale sull’esigenza di una anagrafe sanitaria degli equidi, dopo decenni di gravi disfunzionalità dell’anagrafe accasata – con finalità meramente produttive- al Dicastero delle Politiche Agricole. Fino ad ora poco o niente è stato previsto per favorire la sorveglianza epidemiologica nel settore degli animali d’affezione, dove la prevenzione e il controllo delle zoonosi grava sulla volontà e sulla spesa dei singoli proprietari, con il risultato di una progressiva contrazione del ricorso alla medicina preventiva e alle profilassi, non di rado accompagnata dalla disattenzione degli obblighi di registrazione anagrafica. Altrettanto dicasi per una perpetuata trascuratezza dell’enorme serbatoio di informazioni epidemiologiche conservate nella professione clinica degli animali produttori.

LEGGI INATTUABILI Alle lacune rimaste incolmate fanno da stridente contraltare molte leggi frettolose e impulsive cheispirate a finalità diverse- hanno compromesso il quadro normativo. Un eccesso di norme apparentemente migliorative e progressive del

settore, che in realtà sono destinate a restare lettera morta, per assenza di copertura finanziaria o per assenza di strumenti applicativi e organizzativi. La scorsa Legislatura, ad esempio, ha varato una riforma del Codice della Strada (Art. 31 della legge 29 luglio 2010, n. 120) che ha introdotto l’obbligo di soccorso agli animali vittime di incidenti della strada. Il Legislatore, pur sorretto da validi principi, ha scaricato sul cittadino e sulle strutture veterinarie private l’onere di adempiervi, senza preoccuparsi di verificare le coperture finanziarie né di organizzare una rete di servizio in grado di mettere il cittadino e il soccorritore nelle condizioni di assolvere all’obbligo. Il Legislatore ha avuto puntuale attenzione nel prevedere le sanzioni, ma nessuna preoccupazione di favorire l’effettiva attuazione della norma. La riforma del Codice della Strada resta un esempio paradossale di buoni principi dichiarati sulla carta, frutto di una legislazione non ponderata, varata sulla base di spinte emozionali e sollecitazioni demagogiche. Auspichiamo interventi emendativi e risolutivi quanto prima.

LEGGI A-SCIENTIFICHE La Legge 11 dicembre 2012, n. 220 (Riforma del condominio) utilizza impropriamente la terminologia “animali domestici” con esiti forieri di aumentare quel contenzioso condominiale che la norma si prefigge di depotenziare. La definizione “animali domestici” oltre a non trovare riscontro nel diritto (ai fini dei significati e degli scopi che la norma si prefigge di perseguire) non è coerente con la terminologia scientifica. Ne consegue una discriminazione nella tutela animale e nei diritti dei cittadini-condomini. La confusione terminologica è peraltro favorita da quanti intendono osteggiare, illegalmente, il possesso di animali esotici legalmente detenuti. Ègià stata annunciata una riformulazione della norma,


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4 Legale Sentenze prima della sua entrata in vigore a giugno, sulla quale Vi invitiamo a vigilare affinché possa essere corretta. Ulteriori esempi di sollecitazioni a-scientifiche si ritrovano nella ciclica riproposizione del divieto di detenzione di cani di razze, cosiddette pericolose, incorrendo in pregiudizi culturali che non trovano conforto nella letteratura scientifica e nella medicina veterinaria comportamentale. A-scientifico è tutto il dibattito sulla protezione degli animali utilizzati a scopi scientifici, dal quale le voci della ricerca e della scienza sono state bandite, anteponendo le ragioni del protezionismo irrazionale e ideologico a quelle di un protezionismo effettivo, razionale scientifico. Ne è derivato il mancato recepimento della Direttiva 63/2010 che rafforza in ambito europeo il ruolo del medico veterinario a garanzia del principio delle 3R e del realistico perseguimento della sostituzione dell’animale con metodi alternativi validati dalla comunità scientifica. Altrettanto meritevole di esplorazione scientifica è il fenomeno dell’antibiotico-resistenza, affinché ne siano correttamente individuate le cause, le dinamiche e i rimedi, allontanando improvvide proposte di drastica sottrazione di rimedi terapeutici ancora necessari. Del tutto privo, infine, in Italia come in Europa, di basi scientifiche consolidate è il principio di benessere animale (a cui si collegano i concetti di coscienza, sofferenza, dolore, senzienza, tutt’ora oggetto di ricerca scientifica) e la sua applicabilità nella pratica quotidiana del professionista.

LEGGI COSTOSE Per il Legislatore Europeo, dal quale deriva l’80% della regolamentazione per quanto attiene il benessere degli animali produttori di alimenti, il concetto di animal welfare non coincide con la mera tutela sentimentale, ma si pone quale fattore produttivo, atto ad innalzare la qualità etica e commerciale delle produzioni alimentari sul mercato comunitario. Forzature del principio di protezionismo si prestano- e le cronache europee lo testimoniano- a pretestuose competizioni per alterare gli equilibri sul mercato degli scambi alimentari comunitari che vedono l’Italia fra i leader mondiali assoluti del settore. Le più recenti norme di salvaguardia del benessere degli animali in allevamento hanno comportato l’assunzione di costi impegnativi per le aziende zootecniche, non adeguatamente controbilanciate da una puntuale attenzione ai benefici finanziari derivanti dalla PAC e dalla Condizionalità, con il rischio di lasciare infruttuosamente nelle casse di Bruxelles fondi destinati allo Sviluppo Rurale. Il Paese, i legislatori e i Medici Veterinari che vi prestano la loro opera , in forza di attribuzioni di legge, non possono restare indifferenti alle esigenze di rilancio di comparti economici fondati sulle attività con gli animali, dall’allevamento al commercio, dall’ippica alle manifestazioni sportive, culturali e di spettacolo. È compito del Legislatore valorizzare le componenti attive e virtuose.

LEGGI PUNITIVE Parimenti a-scientifico è il concetto di maltrattamento animale, quale ricavabile dall’attuale Codice Penale nei casi in cui l’applicazione degli artt. 544-ter e 727 tende a prescindere dall’accertamento diagnostico e ufficiale, a favore invece di una verità empirica non sempre informata da competenze cliniche e comportamentali sugli animali e non sempre affidata a perizie medico-veterinarie fondate sulla competenza specialistica o settoriale (es. il maltrattamento di cani non dovrebbe essere diagnosticato da medici veterinari con esperienza in igiene degli alimenti). Si ritiene che la Legislazione sulla tutela animale non sia oggi adeguatamente bilanciata da misure di prevenzione dei reati, ma sia piuttosto tendente ad intervenire in chiave punitiva e sanzionatoria, il che presuppone la pregressa

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consumazione dei reati, per i quali il ristoro sanzionatorio non apporta risultati apprezzabili in chiave di deterrenza. Le vicende di sequestro animale, sempre più frequenti, lungi dall’essere interpretabili come un sostanziale contrasto al reato, ne denotano al contrario una sintomatica persistenza, caratterizzata più dall’intervento sanzionatorio che dalla prevenzione del crimine. Prova ne sia che nel tempo il Legislatore ha progressivamente inasprito le sanzioni senza, parimenti, provvedere all’introduzione di misure atte a far venire meno le condizioni favorevoli all’esercizio del reato. Fra queste, l’inasprimento della lotta all’abuso della professione di medico veterinario. È evidente come una misura di progresso civile andrebbe, al contrario, letta in una minore propensione al crimine attraverso la sottrazione delle condizioni predisponenti. La razionalizzazione dei soggetti preposti agli interventi e alle operazioni di sequestro, in luogo del loro moltiplicarsi, unitamente ad una ampia riflessione normativa sulle procedure di sequestro animale, potrebbero rivelarsi più efficaci nel riconoscere la reale sussistenza dei reati e nel consentire maggiori tutele agli animali oggetto di sequestro, condizione quest’ultima che non può esitare in gestioni inesperte e dannose per l’animale, o peggio, in situazioni di cattività non meno dannose del reato perseguito.

LEGGI NAZIONALI Crediamo sia necessaria una correzione del Titolo V della Costituzione che restituisca l’organizzazione della Sanità al Ministero che definisce le politiche della Salute. La legislazione concorrente in materia sanitaria ha prodotto uno scollamento fra le direttrici nazionali a cura del Ministero della Salute e la loro traduzione organizzativa da parte delle Regioni e Provincie Autonome, uno scollamento rilevato anche dagli ispettori della Commissione Europea. Il contenzioso Stato-Regioni è esponenzialmente cresciuto invalidando l’efficacia di un diritto egualmente tutelato su tutto il territorio nazionale. Auspichiamo più coordinamento e più potere decisionale per il Ministero della Salute e al tempo stesso processi normativi più trasparenti e concertati con il Parlamento, specie per quanto riguarda le proposte di Intese e gli Accordi con le Conferenze (Regioni, Stato-Regioni, Unificata) che oltre a rallentare l’esecutività delle politiche di salute, le moltiplicano inutilmente in 22 voci di spesa.

LEGGI ANTI-EUROPEE Auspichiamo infine che il Parlamento nazionale- anche in virtù della Legge 234/2012 che da quest’anno lo ha reso più partecipe dei processi decisionali europei- segua da vicino la genesi del dettato comunitario e il suo recepimento, riuscendo ad incidere più che in passato a Bruxelles nell’interesse dell’Italia e a Roma in ossequio ai nostri obblighi nazionali di Paese aderente alla Unione Europea. A Bruxelles sono in preparazione tre riforme basilari per la sanità veterinaria (la riforma del Codice del Farmaco Veterinario, del Pacchetto Igiene e della Sanità Animale). Auspichiamo una collaborazione e coordinamento fra le Camere della Repubblica e gli Eurodeputati italiani, allargata agli stakeholders.

BUON LAVORO Cari Onorevoli Colleghi, Vi incoraggiamo a ricorrere alle audizioni ogni volta che tratterete temi di pertinenza veterinaria e a frequentare quanto più possibile le sedi di incontro con la professione. Nella nostra Repubblica non c’è luogo più alto e degno del Parlamento per scrivere le regole della convivenza civile e della cittadinanza democratica. Riponendo in Voi la massima stima e fiducia, Vi auguriamo un sereno e ■ proficuo mandato.

Anche il costo delle cure dimostra il disagio patito Cane investito non sopravvive alle cure. È danno esistenziale lo 32 della Costituzione”. "Il disagio trova pertanto ad avviso del giudicante adeguato ristoro nel riconoscimento e conseguente risarcimento del danno subito". Oltre alla sofferenza che ha dovuto subire per la perdita del cane, la proprietaria "ha dovuto dedicare per due mesi molto del proprio tempo, che sarebbe dovuto essere destinato a momenti di svago e divertimento insieme al proprio cucciolo alle dolorose attività necessarie per la cura delle lesioni gravissime subite da quest’ultimo a causa dell’investimento" (fonte: Avv. Marco Dittami).

PRECEDENTI l Giudice di Pace di Roma ha accolto la domanda di risarcimento danni avanzata da una proprietaria nei confronti di una compagnia assicurativa. La donna chiedeva il risarcimento di danni patrimoniali e non patrimoniali in seguito all’investimento del proprio cucciolo di pastore tedesco da parte di una Smart, assicurata con la compagnia poi citata in giudizio. L’assicurazione contestava sia la domanda di risarcimento che il quantum. "L’incidente stradale avveniva mentre attraversava regolarmente sulle strisce tenendo il proprio cane al guinzaglio. E provocava al cucciolo, dapprima gravi lesioni fisiche e poi il decesso". La richiesta della proprietaria era di 5.000 euro circa per rimborso delle spese veterinarie sostenute per le cure del cane (da cui detrarre l’importo di circa 2.500 euro versato dalla compagnia assicurativa) e altri 1.500 euro per danno esistenziale, "dovuto alla perdita del cucciolo a cui era legata da un forte legame affettivo". Assistita dal legale, Avv. Marco Dittami, la proprietaria ha vinto la causa e in suo favore la II sezione civile del Giudice di Pace di Roma ha stabilito il pagamento di 2.500 euro di danno patrimoniale e 1.500 euro per danno esistenziale. Il giudice di pace ha attribuito al conducente della Smart "l’esclusiva responsabilità" dell’incidente e alla proprietaria "il diritto a vedersi risarciti i danni". In fattura figurano "voci evidentemente collegate ad eventi traumatici - si legge in sentenza - e non certo alle condizioni fisiche di un cucciolo di soli tre mesi, non lasciano dubbi sul nesso di causalità tra il fatto e l’evento dannoso e dunque tra entità del danno subito ed ammontare richiesto".

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IL DISAGIO PATITO Per quanto riguarda il danno esistenziale, "l’enorme sforzo economico" sostenuto dalla proprietaria "nonché l’impegno costante, prolungato per due mesi, nell’accompagnare il cucciolo ad effettuare analisi, fisioterapia giornaliera e tutto ciò che era necessario per l’auspicata guarigione, sono l’indice di un impegno profuso per salvare l’intenso legame affettivo esistente". Il disagio patito "assume dunque le caratteristiche lesive rapportabili alla sfera delle libertà dell’individuo e alla vita di relazione, di cui all’articolo 2 della Costituzione, nonché quelle scaturenti dalla salvaguardia del diritto all’integrità psico-fisica della persona di cui all’artico-

Il Giudice di Pace di Roma si è rifatto a tre precedenti sentenze della Corte di Cassazione (che non vedono tuttavia la perdita del cane come oggetto del danno non patrimoniale): la sentenza n.13158 del 9 settembre 2003, la sentenza n. 8828 del 31 maggio 2005 e la sentenza n. 8827 del 31 maggio 2005. In tema di lesione di valori inerenti alla persona, la Cassazione tiene conto dell’intensità del vincolo familiare, della situazione di convivenza, e di ogni ulteriore utile circostanza, quali la consistenza più o meno ampia del nucleo familiare, le abitudini di vita, l’età della vittima e dei singoli superstiti. Il Giudice di Pace romano ha dunque inserito il cane nella vita di relazione familiare. ■

CONDANNE PER FRODE E SOFISTICAZIONI ALIMENTARI ubblicato dal MinSal l’elenco delle sentenze a carico di produttori e ditte alimentari condannati per reati di frode e sofisticazioni alimentari. Sulla Gazzetta Ufficiale del 1 marzo è infatti approdata l’Ordinanza del Direttore generale per l’igiene e la sicurezza degli alimenti e la nutrizione che elenca le ditte commerciali e i produttori che hanno riportato condanne con sentenza penale passata in giudicato. La loro pubblicazione annuale, da parte del Ministero della salute, è prevista dall’art. 8, comma 4, della legge 7 agosto 1986, n. 462, recante «Misure urgenti in materia di prevenzione e repressione delle sofisticazioni alimentari». L’Ordinanza di pubblicazione si basa sulle comunicazioni pervenute nel corso dell’anno 2011 dagli organi giudiziari. L’elenco dettaglia il tipo di reato ascritto, l’ammenda comminata e il Tribunale che ha emesso la sentenza. Si va dal trasporto di carne in stato di alterazione per la presenza di salmonella alla conservazione in locali sporchi e con palesi carenze igienico-strutturali. Sono coinvolti, bar, macellerie, ristoranti, kebab, ambulanti, esercizi commerciali e produttori agricoli. Ricorrente la consegna alla clientela di alimenti per provenienza e qualità diversi da quella dichiarata e la vendita di sostanze alimentari contenenti cariche microbiche superiori ai limiti stabiliti segnatamente: salmonella derby e listeria monocytogenes.

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6 Fisco Agenzia delle Entrate

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Clienti e fornitori: cosa comunicare? Come assolvere l’obbligo e come rimediare agli errori di GIOVANNI STASSI Dottore Commercialista, Torino

• le operazioni già oggetto di comunicazione all’Anagrafe tributaria ai sensi dell’art. 7 del DPR 29.9.73 n. 605 e quindi ad esempio: i contratti di assicurazione, i contratti di somministrazione di energia elettrica, acqua e gas, i contratti di mutuo, gli atti di compravendita i immobili, i contratti di leasing • le operazioni effettuate nei confronti di contribuenti non soggetti passivi IVA (privati), qualora il pagamento venga effettuato mediante carte di credito, di debito o prepagate emesse da operatori finanziari aventi sede in Italia

ome forse ricorderete l’articolo 21 del DL 78/2010 aveva introdotto l’obbligo di comunicare telematicamente tutte le operazioni rilevanti ai fini IVA di importo da 3.000 euro in su. Successivamente l’articolo 2, comma 6 del D.L. 2.3.2012, n. 164, ha eliminato la soglia di 3.000 euro (al netto dell’IVA) per la comunicazione delle operazioni rilevanti ai fini IVA soggette all’obbligo di fatturazione, confermando la soglia di 3.600 euro (al lordo dell’IVA) per quelle non soggette a fatturazione (ma questa ipotesi non può interessare i professionisti che hanno sempre l’obbligo di fatturazione). Quindi a partire dalle operazioni effettuate dal 1° gennaio 2012 tutte le operazioni andranno comunicate all’Agenzia delle Entrate.

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COSA COMUNICARE

SOGGETTI OBBLIGATI Sono obbligati alla trasmissione telematica degli elenchi dei clienti e dei fornitori tutti i soggetti passivi IVA (anche in contabilità semplificata) che abbiano emesso o ricevuto fatture nell’anno cui si riferisce la comunicazione. L’obbligo non sussiste, invece, nell’ipotesi in cui nell’anno di riferimento non sia stata effettuata alcuna operazione attiva o passiva rilevante ai fini Iva.

SOGGETTI ESONERATI I contribuenti minimi sono esclusi dall’obbligo di trasmissione in quanto esonerati dagli obblighi IVA. Nel caso però di decadenza dal regime dei minimi per superamento del limite di volume d’affari di oltre il 50% rispetto a 30.000 (e quindi nel caso in cui si superi l’importo di 45.000 euro) andranno comunicate tutte le operazioni, sia attive che passive, dalla data in cui sono venuti meno i requisiti per l’applicazione del regime agevolato. Risultano anche esonerati le Amministrazioni Pubbliche, ossia lo Stato, le Regioni, le Province, i Comuni e gli altri organismi di diritto pubblico.

OGGETTO DELLA COMUNICAZIONE Il comma 1 dell’articolo 21 del D.L. 31 maggio 2010, n. 78 testualmente dispone che: “L’obbligo di comunicazione delle operazioni rilevanti ai fini dell’imposta sul valore aggiunto per le quali è previsto l’obbligo di emissione della fattura è

E SE SBAGLIO? a correzione di eventuali errori può essere sanata trasmettendo entro 30 giorni dal 30 aprile e quindi entro il 30 maggio una comunicazione sostitutiva, senza applicazione di alcuna sanzione. Trascorsi i 30 giorni è possibile inviare comunque la comunicazione avvalendosi del ravvedimento operoso con riduzione delle sanzioni come segue: • Presentazione entro 30 giorni dal 30 maggio sanzione di euro 25,80 (un decimo del minimo pari ad euro 258) • Presentazione oltre 30 giorni sanzione di euro 32,25 (un ottavo del minimo pari ad euro 258)

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assolto con la trasmissione, per ciascun cliente e fornitore, dell’importo di tutte le operazioni attive e passive effettuate. Per le sole operazioni per le quali non è previsto l’obbligo di emissione della fattura la comunicazione telematica deve essere effettuata qualora le operazioni stesse siano di importo non inferiore ad euro 3.600, comprensivo dell’imposta sul valore aggiunto…....” Quindi per i professionisti, che hanno sempre l’obbligo di emettere fattura, l’obbligo viene assolto comunicando per ciascun cliente e per ciascun fornitore, cumulativamente, tutte le operazioni effettuate nell’anno. Le operazioni da comunicare sono quelle che assumono rilevanza ai fini IVA e quindi: • le operazioni imponibili • le operazioni non imponibili (esportazioni) • le operazioni esenti • le operazioni soggette al regime del margine (rivendita di beni usati)

• l’autoconsumo e la destinazione di beni a finalità estranee all’attività • prestazioni ricevute da contribuenti minimi

Dunque per il 2012 i soggetti che svolgono operazioni sottoposte all’obbligo di fattura devono effettuare una sola comunicazione per ciascun cliente-fornitore: la comunicazione deve indicare il valore totale delle operazioni. In altre parole, la trasmissione riguarderà il totale delle operazioni attive effettuate nei confronti di ciascun cliente, e quello delle operazioni passive relative a ciascun singolo fornitore. I dati da indicare saranno: • codice fiscale • partita IVA per i soggetti che ne sono in possesso • Nome e cognome per le persone fisiche • Denominazione sociale per i soggetti diversi dalle persone fisiche • L’importo totale delle operazioni effettuate nell’anno distinto in imponibile ed IVA

TERMINE E MODALITÀ DI INVIO DELLA COMUNICAZIONE

OPERAZIONI ESCLUSE DALLA COMUNICAZIONE

La comunicazione deve essere effettuata telematicamente a cura del contribuente o a mezzo di un intermediario abilitato, utilizzando il servizio telematico Entratel o Internet (Fisconline) Il termine per l’invio è fissato al 30 aprile 2013.

Sono escluse da comunicazione tutte quelle operazioni che non sono rilevanti ai fini IVA per mancanza dei presupposti stabiliti dall’articolo 1, DPR 633/72 e quindi: • i rimborsi di spese anticipate per conto del cliente (che sono esclusi da IVA ai sensi dell’articolo 15 del DPR 633/72) • importazioni • le esportazioni • le operazioni intracomunitarie già soggette all’obbligo di comunicazione ai fini INTRASTAT • le operazioni, attive e passive, effettuate e ricevute nei confronti di operatori economici aventi sede in Stati a fiscalità privilegiata, già oggetto di comunicazione (Black list)

L’ultimo periodo del comma 1 dell’articolo 21 del D.L. 78/2010 dispone che in caso di omissione della comunicazione oppure nel caso di invio con dati incompleti o non veritieri si applica la sanzione amministrativa di cui all’art. 11 del DLgs. 18.12.97 n. 471 (da 258,00 a 2.065,00 euro). Nel caso di avviso di accertamento è possibile definire le sanzioni, ai sensi dell’articolo 16, comma 3, D. Lgs. 472/97, entro il termine per la proposizione del ricorso con il pagamento di un importo pari ad un terzo della sanzione indicata. ■

SANZIONI

FALSA LA FATTURA E FALSA LA CONSULENZA a fattura per consulenza può essere considerata falsa dal fisco, che può quindi negare la detrazione, in assenza di un contratto scritto con il professionista. È quanto affermato dalla Corte di cassazione con l’ordinanza n. 6203 del 12 marzo 2013. La sesta sezione tributaria ha quindi respinto il ricorso di una società che aveva detratto dei costi a fronte di una generica fattura per consulenza, rinvenuta durante un’ispezione della Guardia di Finanza. In un primo momento la contribuente aveva dichiarato che esisteva una pezza d’appoggio a giustificazione della fattura che, però, non

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era mai stata prodotta, né in sede amministrativa né in sede di contenzioso. Per questo l’ufficio ha disconosciuto la detrazione del costo. La massima della sentenza recita: “In presenza di operazioni inesistenti non si realizza l’ordinario presupposto impositivo né la configurabilità stessa di un "pagamento a titolo di rivalsa", né i presupposti del diritto alla detrazione di cui all’art. 19, primo comma, del d.P.R. 26 ottobre 1972, n. 633. D’altro canto la previsione del successivo art. 21, settimo comma, se per un verso incide direttamente sul soggetto emittente la fattura, costituendolo debitore d’imposta, pur in assenza del suo ordinario presupposto, sulla base del solo principio di cartolarità, per altro verso incide, indirettamente, anche sul destinatario della fattura, confermandone, in combinato disposto con gli artt. 19, primo comma, e 26, terzo comma, la preclusione ad esercitare il diritto alla detrazione o alla variazione dell’imposta, in assenza del relativo presupposto acquisto o importazione di beni e servizi nell’esercizio dell’impresa, arte o professione, com’è avvenuto nel caso sottoposto all’esame della Corte”. (fonte: cassazione.net)


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8 Anmvi Informa Qua le zampe

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È iniziato il Panini Tour 2013 Nelle piazze fino al 5 maggio per diffondere il messaggio zooantropologico i saranno anche i medici veterinari al Panini Tour 2013, ad incontrare ragazzi e genitori per diffondere il messaggio educativo della raccolta Zampe & Co. 2012-2013. L’esordio è stato a Roma il 9 marzo con i Colleghi Raimondo Colangeli e Simonetta Angelelli, ma il tour proseguirà in tutta Italia fino al 5 maggio, in oltre 100 tra piazze e centri commerciali. Sabato 16 marzo a Firenze è la volta di Silvia Macelloni, responsabile e coordinatrice del progetto ANMVI-PANINI insieme ad altri Colleghi. Il Tour, in collaborazione con ANMVI, è una novità di quest’anno, collegata al progetto di zooantropologia didattica “Qua le zampe” in corso nelle scuole primarie. Dalle aule, infatti, il progetto didattico “Qua le Zampe”, che vede 280 scuole elementari coinvolte - con altrettanti medici veterinari, si espande in un vero “villaggio”, intrattenendo bambini e ragazzi con giochi e quiz a premio. Sarà anche possibile scambiare figurine tra collezionisti e con gli addetti della Panini. “Da parte dei Medici Veterinari - commenta il Presidente ANMVI Marco Melosi - c’è molto entusiasmo all’idea di poter incontrare i bambini e far loro conoscere un mondo tra fiaba e realtà, fra immaginario e attenzione al dato scientifico e zooantropologico della relazione uomo-

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animale. In classe, a detta dei nostri Colleghi, i bambini fanno tantissime domande. Esprimono attraverso il disegno e la relazione didattica con il Medico Veterinario una vivacità intellettuale ed emotiva comprensibilmente alta”. Le prime valutazioni delle scuole sulle docenze dei medici veterinari sono molto lusinghiere. Sono “disponibili, compenti e capaci”. “Con le insegnanti c’è una sinergia di classe perfetta - continua Melosi - e ci hanno fatto molto piacere gli apprezzamenti di tanti genitori”. “Siamo lieti di dedicare il nostro Tour 2013 anche alla nuovissima collezione Zampe & Co.”, ha dichiarato Antonio Allegra, Direttore Mercato Italia di Panini. “Con questa raccolta, continua il nostro impegno nell’area educational, nonché la nostra ferma volontà di proporre ai giovani collezionisti modelli positivi di comportamento, passando attraverso la divulgazione dell’amore e del rispetto verso gli animali”. Le tappe del tour al sito: http://zampe.paninianimalworld.com/panini-tour/ Chi vuole partecipare al Tour può vedere il calendario e contattare la mail panini@anmvi.it, con oggetto "tour panini", indicando città e regione di appartenenza. Contrariamente alla didattica scolastica la partecipazione è libera e non retribuita. Le date del Tour al seguente link: http://zampe.paninianimalworld.com/paninitour/tour-piazze/ ■

“Forgatto” per una diagnosi precoce della malattia renale cronica Visita e test dal medico veterinario per tutto il 2013

stato presentato alla stampa, giovedì 8 marzo, il progetto Forgatto (www.forgatto.it). Grazie a questa iniziativa, per tutto il 2013, i veterinari effettueranno una visita di controllo ed un test specifico delle urine per verificare la presenza di proteinuria. Alla conferenza organizzata a Milano sono intervenuti il Presidente dell’ANMVI, Marco Melosi, Claudio Brovida, membro dell’IRIS (International Renal Interest Society) e del Renal Standardization Study Group della World Small Animal Veterinary Association (WSAVA) e Paola Scarpa del Dipartimento di Scienze Veterinarie e Sanità Pubblica presso l’Università degli Studi di Milano nonché past President S.I.N.U.V. (Società Italiana di Nefrologia Urologia Veterinaria) e la telegiornalista Maria Luisa Cocozza conduttrice di "L’Arca di Noè". "Forgatto" è un’iniziativa diretta a diffondere una maggiore consapevolezza sulla malattia renale cronica dei gatti, ponendo l’accento sull’importanza di una diagnosi precoce. Infatti, a tutt’oggi, ancora poche persone si rivela-

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no informate sui rischi che comporta l’insufficienza renale nei nostri amici a quattro zampe sebbene la CKD (Chronic Kidney Disease) colpisca un gatto ogni 10 a 8 anni, arrivando a costituire circa il 30% della causa di morte dei gatti anziani. "Il progetto Forgatto - dichiara Marco Melosi, Presidente ANMVI - punta l’attenzione sulla prevenzione che rappresenta uno dei capisaldi del benessere animale in generale e nel caso specifico utilissima per individuare precocemente, attraverso una visita del veterinario, l’insufficienza renale cronica una patologia subdola nelle fasi iniziali e che se non diagnosticata precocemente può portare a morte il gatto". Testimonial di immagine del progetto Forgatto, un famoso campione sportivo, il pluridecorato Olimpionico Antonio Rossi che ha prestato gratuitamente la propria immagine al progetto. Sul sito web è presente il link a www.struttureveterinarie.it. Il video della conferenza stampa è presente su You Tube, a cura di CGTVChannel (titolo del video: CGTV - Anmvi promuove Forgatto) ■

20MILA BAMBINI NEL PROGETTO DIDATTICO PANINI-ANMVI rande successo per “Qua le zampe!”, l’originale progetto di zooantropologia didattica realizzato da Panini e ANMVI (Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani) per educare i bambini alla conoscenza e al rispetto dei più diffusi animali domestici. Questo progetto è stato avviato nell’autunno scorso, in occasione del lancio della nuova collezione di figurine “Zampe & Co. 2012-2013”, che è stata accolta con entusiasmo dai giovanissimi amanti degli animali, in particolare dai più piccoli e dalle bambine. Trecento sono state le scuole primarie coinvolte in tutta Italia, per un totale di 800 classi - di seconda, terza e quarta elementare - e di oltre 20mila bambini. Tanti gli argomenti affrontati dai veterinari dell’ANMVI, con un particolare focus su cani e gatti: la scelta di un animale da compagnia, come ospitarlo a casa e come educarlo, la sua alimentazione e salute, il corretto rapporto uomo-animale. Le attività nelle scuole saranno completate entro il mese di aprile. Il progetto “Qua le zampe” prevede che ogni classe possa effettuare gratuitamente un ciclo di 4 lezioni, totalmente finanziate da Panini e condotte dai veterinari selezionati dall’ANMVI. Ogni lezione ha una durata di un’ora ed è suddivisa in una prima fase di spiegazione teorica ed in una seconda fase di interazione diretta con i piccoli studenti, attraverso giochi, esempi, racconti di esperienze personali e visione di materiale audiovisivo. Vengono anche utilizzate le immagini tratte dalla raccolta “Zampe & Co. 2012-2013”, oltre ad essere distribuiti gratuitamente album e figurine quale supporto didattico. In questa collezione Panini, infatti, sono presenti 12 figurine speciali realizzate in collaborazione con ANMVI e SISCA (Società Italiana di Scienze Comportamentali Applicate): sul retro delle figurine, è riportato uno speciale codice, grazie al quale è possibile vedere on-line dei video su come comportarsi correttamente con i nostri animali. “Siamo molto soddisfatti del successo della collezione ‘Zampe & Co.’ e del nuovo progetto di zooantropologia didattica”, ha dichiarato Antonio Allegra, direttore Merca-

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to Italia della Panini. “Ancora una volta la sinergia con l’ANMVI si sta dimostrando uno strumento efficace e divertente nella promozione dei nostri intenti informativi ed educativi nei confronti delle nuove generazioni, sollecitate al rispetto per gli animali e per l’ambiente attraverso la conoscenza”. "Sono molto orgoglioso della passione e dello slancio con cui i colleghi veterinari hanno partecipato a questo progetto”, ha dichiarato Marco Melosi, presidente dell’ANMVI. “Ciò è indice non soltanto di un'attenzione da parte della nostra categoria nei confronti dell'educazione alla conoscenza e al rispetto per gli animali, ma anche del desiderio di proporsi e di mettersi in gioco in nuove forme di professionalità". “I bambini fanno tantissime domande ed esprimono, attraverso il disegno e la relazione didattica con il medico veterinario, una vivacità intellettuale ed emotiva comprensibilmente alta”, ha sottolineato la veterinaria Silvia Macelloni, responsabile del progetto per l’ANMVI. “Ma i bambini non sono mai ovvi e prevedibili: un questionario diffuso nelle classi ha rivelato un approccio al cane, ad esempio, particolarmente responsabile e rispettoso. Un’ottima base per educare alla prevenzione dell’aggressività canina che è sempre frutto di un rapporto squilibrato. E che ci fa semmai riflettere sul ruolo degli adulti”. La collezione “Zampe & Co. 20122013” si presenta come un diario di viaggio tra i vari continenti alla scoperta del mondo animale. La raccolta è articolata in 432 figurine (di cui 360 di carta e 72 speciali), che possono essere incollate in un coloratissimo album da 96 pagine, contenente anche un grande folder centrale sugli animali più strani e pericolosi. Tutte le figurine sono accompagnate da dati e curiosità su ciascun animale e sul suo habitat. Un’ampia sezione finale è dedicata invece ai tanti animali presenti nei Parchi Nazionali italiani. Infine, c’è anche la possibilità di personalizzare l’album con la propria figurina e quella del proprio animale, attraverso il servizio “MyZampe”, attivo dal sito http://zampe. paninianimalworld.com. (Nella foto, al microfono, Raimondo Colangeli Vice Presidente ANMVI al Panini Tour di Roma)


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Compensi ai Cda: il Sole sbaglia i dati Enpav Rettifica da Via Castelfidardo: il rapporto costo-patrimonio è più basso perazione trasparenza sui compensi degli amministratori delle Casse. A lanciarla è stato l’ente pensione dei medici e degli odontoiatri (Enpam), quello con il patrimonio più elevato (12,5 miliardi e 353 mila iscritti attivi). Il Sole 24 Ore ha colto la palla al balzo per fare la classifica degli enti più virtuosi, ma, invece di rivolgersi all’Enpav o di consultare il suo sito web, ha uti-

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lizzato fonti ed elaborazioni proprie. Sbagliando. L’Enpav si è quindi vista costretta ad una rettifica. Scrive il quotidiano economico: “Dalle tabelle elaborate dai camici bianchi sui conti del 2011, emergono informazioni interessanti. Nel grafico stilato sulla base del rapporto costo in rapporto al patrimonio, l’ente pensione che spende di più per gli organi di amministrazione, è Enpapi, la cassa degli infermieri professionisti: il costo degli organismi nel 2011 è stato di 1,344 milioni su un patrimonio

di circa 343 milioni (0,39%) seguiti da veterinari (Enpav) con 0,37% e pluricategoriali (Epap) con 0,30 per cento”. Il dato dello 0,37% riferito all’Enpav è sbagliato. “Si evidenzia che tale dato - ha precisato l’Ente dei veterinari - si riferisce al rapporto tra il costo totale degli Organi dell’Ente che include i compensi, i gettoni di presenza e i rimborsi spese per le riunioni istituzionali (pari ad € 783.785,69) e un valore di patrimonio gestito pari ad € 212.546.684,00, assolutamente non

corrispondente al nostro dato pubblicato a pag. 127 del Conto Consuntivo 2011 (pari ad € 316.475.320,08). Pertanto, rapportando il costo totale degli Organi dell’Ente come sopra dettagliato al valore del patrimonio investito di € 316.475.320,08, avremmo un dato pari allo 0,25% invece che 0,37% riportato nell’articolo”. L’Enpav fa notare anche che “i dati riportati nell’articolo del Sole 24 Ore non sono stati forniti dall’Enpav, ma acquisiti da autonome elaborazioni ENPAM”. E per concludere un “nota bene”: “Gli Organi cui si riferisce il costo sono: CdA, Collegio Sindacale ed Assemblea Nazionale dei delegati - tra l’altro nel 2011 oltre alle due assemblee ordinarie, c’è stata una terza assemblea straordinaria che ha comportato un costo aggiuntivo di € 88.000,00 circa”. ■

ATTENZIONE ALLE FALSE PROPOSTE DI PENSIONE MODULARE npav è venuto a conoscenza che alcuni agenti assicuratori di INASSITALIA stanno contattando gli ambulatori veterinari LLP della Lombardia, promuovendo prodotti alternativi alla Pensione Modulare Enpav. In alcuni casi, gli agenti si sarebbero addirittura qualificati come incaricati dalla Cassa dei Medici Veterinari. Enpav è completamente estranea a questa e a qualsiasi iniziativa di questo tipo. L’Ente non ha affidato nessun tipo di incarico ad agenti assicuratori esterni, ma promuove i propri servizi e prestazioni attraverso sue comunicazioni ufficiali. Enpav diffida chiunque dal presentarsi ai Medici Veterinari come suo rappresentante e invita i Medici Veterinari a verificare sempre presso i nostri uffici la veridicità di offerte che non pervengano direttamente dall’Ente stesso. (avviso pubblicato su www.enpav.it)

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Scarsa reperibilità e sostituzione fanno perdere 80mln all’anno La crisi richiede solvibilità, semplificazione e un mercato più ampio Il business derivante dall’utilizzo del farmaco veterinario sugli animali da compagnia ci compete per legge, ma purtroppo ci viene ancora troppo spesso negato. La disinformazione, la medicazione fai da te, la libera interpretazione del sistema a cascata nella prescrizione del farmaco, la perfettibile collaborazione tra Industria Farmaceutica Veterinaria, Farmacisti, Veterinari e Autorità Sanitarie costituiscono un’enorme problematica. Il disservizio legato alla scarsa reperibilità del farmaco veterinario in farmacia e la sostituzione della prescrizione veterinaria con approssimativi prodotti per uso umano costano 80.000.000 di euro ogni anno all’Industria Farmaceutica Veterinaria e non è escluso che vadano a pesare sui costi del Servizio Sanitario Nazionale". A parlare è Giulio Predieri, Presidente AISA, nell’intervista a tutto campo rilasciata per la newsletter di Federchimica a due anni dal suo mandato al vertice dell’Associazione delle Industrie della Salute Animale. "Il farmaco veterinario costa, così potrebbe nascere la tentazione di ricorrere al medico di base per la prescrizione del farmaco per uso umano - continua. Ma la legge parla chiaro: laddove esiste il farmaco veterinario, tale farmaco va prescritto, consegnato e somministrato. Solo nel caso in cui il farmaco veterinario non sia prodotto, il veterinario ha facoltà di prescrivere, in deroga, un farmaco umano (sistema a cascata), ma sempre assumendosi la responsabilità del trattamento poiché un solo eccipiente inadeguato può provocare gravi reazioni avverse. I medici veterinari ci chiedono di fare ricerca e di sviluppare nuovi farmaci, ma l’Industria Farmaceutica Veterinaria vive di proventi e se questi vengono meno per il comportamento non lineare o addirittura illegale degli stessi Veterinari e delle Farmacie, non è possibile investire nello sviluppo di nuovi prodotti. Il cane si morde la coda". L’intervista solleva anche il tema della man-

plicazione della norma da parte di chi la vuole osservare e finisce paradossalmente per agevolare chi deliberatamente opera nell’illegalità. In sostanza - conclude il Presidente di AISA il sistema normativo attuale ostacola lo sviluppo della parte più affidabile del settore e su questo deve essere ancora fatto un lavoro incisivo che porti a soluzioni condivise tra Industria Farmaceutica Veterinaria, Ministero della Salute e Ministero delle Attività Produttive”. (fonte:aisa.federchimica.it ■

canza di controllo sulla solvibilità della filiera. A questo riguardo, Predieri risponde che "in conseguenza del credit crunch la questione della solvibilità della nostra clientela sta emergendo con accenti destabilizzanti per l’intero sistema produttivo". L’allevamento zootecnico si è trasformato da agricolo a industriale, aggiunge e "partendo dal presupposto che il farmaco veterinario rappresenta un fattore di produzione zootecnica, le sofferenze finanziarie da mancati incassi attivano un circolo vizioso che porta a ripercussioni sociali: l’industria farmaceutica non incassa e si vede costretta a far lievitare i prezzi dei medicinali; il produttore di alimenti essenziali (latte, uova, carne) paga più caro il farmaco veterinario ed è a sua volta costretto ad aumentare i prezzi dei prodotti. Le ripercussioni generali non possono che essere negative, sia a livello sociale che in termini di mercato". In conclusione, tra i grandi obiettivi di AISA, rimangono sul tavolo la semplificazione della normativa, intesa come agevolazione dell’atti-

vità industriale, l’allargamento del mercato con la conquista di quel grande business che passa attraverso la vendita del farmaco veterinario in farmacia e il controllo della solvibilità della filiera.

CORSIA PREFERENZIALE Per l’Industria del farmaco è necessario accordare una “corsia preferenziale” alla semplificazione normativa. “Abbiamo bisogno - dichiara Predieri - di una reale agevolazione normativa che riduca tempi e costi della produzione e della commercializzazione del farmaco veterinario; vi sono troppe norme ridondanti e coercitive che penalizzano le aziende farmaceutiche veterinarie e più in generale l’economia del Paese, senza dare reale vantaggio alla Salute. La farraginosità del sistema normativo è oggettiva, riconosciuta dagli stessi organi di controllo dei Ministeri, dunque servono regole più moderne, meno onerose, meno numerose”. Altrettanto prioritario “rimuovere la burocrazia fine a se stessa, che rende difficile l’ap-

MINOR USES MINOR SPECIES ’Associazione delle Industrie della Salute Animale segue con attenzione anche lo sviluppo delle piccolemedie aziende e i mercati di nicchia. In agenda ci sono attività in favore del mercato del farmaco veterinario di nicchia. "Le risposte passano attraverso una concreta semplificazione normativa- risponde il Presidente Giulio Predieri. Centrale è la questione minor uses/ minor species (usi minori/specie minori). Per esempio, nel campo dell’acquariologia nazionale, si utilizzano piuttosto comunemente farmaci non autorizzati in Italia ma prodotti e commercializzati legalmente in altri paesi europei nei quali la registrazione degli stessi può avvenire a costi compatibili con le ridotte dimensioni del mercato. Per la registrazione di questo tipo di medicinali non si può chiedere all’industria d’investire cifre analoghe a quelle giustificate per l’acquacoltura (allevamenti ittici a scopo alimentare) ed è auspicabile che il regolamento comunitario 726/2004 e il Decreto Legislativo n. 193/06 (art.4) che prevedono il rilascio di AIC (Autorizzazione all’Immissione in Commercio) con documentazioni ridotte e costi contenuti siano tenuti in debita considerazione da parte delle Autorità sanitarie". "Se un primo passo è stato fatto con l’introduzione di tariffe agevolate per l’acquariologia, rimane ancora da sciogliere il nodo della documentazione troppo onerosa. La soddisfazione del suddetto auspicio porterebbe all’emersione di un mercato sommerso e alla scomparsa di un commercio fraudolento. Anche in questo campo gli associati AISA - conclude Predieri - hanno le carte in regola per operare dentro norme condivise che assecondando esigenze industriali legittime diano impulso all’economia senza rischi aggiuntivi per la Salute Pubblica. (fonte <http://aisa.federchimica.it/AreaMedia/Newsletter.aspx>: newsletter aisa-federchimica)

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Eventi Veterinari

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SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIA SOCIETÀ FEDERATA ANMVI

SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIA SOCIETÀ FEDERATA ANMVI

TUTTO QUELLO CHE DEVI SAPERE IN ENDOCRINOLOGIA NELLA TUA ATTIVITÀ PRATICA: INCONTRA FEDERICO FRACASSI Montesilvano (PE), 27-28 Aprile 2013

TUTTO QUELLO CHE DEVI SAPERE IN DERMATOLOGIA NELLA TUA ATTIVITÀ PRATICA: INCONTRA FEDERICO LEONE Napoli 11-12 Maggio 2013

11.00 11.30 12.15 13.00 14.30

RELATORE Federico Fracassi Med Vet, Dr Ric, Dipl ECVIM, Bologna

16.00 16.30 17.30 18.00

OBIETTIVI L’endocrinologia è una delle branche più complesse e affascinanti della medicina veterinaria. Nell’ambito di tale disciplina vi sono delle patologie nelle quali la diagnosi può risultare difficile ma la terapia semplice (ad esempio l’ipotiroidismo canino), altre nelle quali la diagnosi è “una passeggiata” ma la terapia ostica (ad esempio il diabete mellito) e altre ancora nelle quali sia l’approccio diagnostico che terapeutico risultano complessi (ad esempio la Sindrome di Cushing). Nelle due giornate verranno fornite le indicazioni essenziali per approcciare in modo corretto le più comuni disendocrinie del cane e del gatto.

PRIMO GIORNO SABATO 27 Aprile 2013 14.15 Registrazione 15.25 Saluto ai partecipanti ed inizio dei lavori 15.30 Ipotiroidismo nel cane, è proprio vero che la diagnosi non è semplice? Discussione sugli aspetti diagnostici e terapeutici attraverso casi clinici 17.00 Pausa caffè 17.30 Ipertiroidismo felino, una patologia emergente 19.00 Discussione

crinia davvero complessa. Aspetti diagnostico-terapeutici. Pausa caffè Morbo di Addison Disturbi della calcemia Pausa pranzo Disendocrinie meno frequenti (che però dobbiamo conoscere) nel cane e nel gatto Pausa caffè Aggiornamenti sulla terapia del diabete mellito nel cane e nel gatto Test di valutazione dell’apprendimento e discussione finale Consegna degli attestati di partecipazione e termine della giornata

La partecipazione al seminario è gratuita, riservata ai soci SCIVAC in regola con la quota associativa del 2012 SEDE Hotel Serena Majestic, Viale Carlo Maresca, 12 - 65015 Montesilvano (PE) È prevista la pre iscrizione on line entro il 13 Aprile 2013 numero massimo 100 partecipanti. Per i partecipanti sono previsti: • Pausa pranzo di domenica 28 Aprile • Abstract delle relazioni su CD • Attestato di partecipazione PER INFORMAZIONI Monica Borghisani - Segreteria SCIVAC Tel 0372/40.35.06 - Fax 0372/45.70.91 E-mail: delregionali@scivac.it www.scivac.it

SECONDO GIORNO DOMENICA, 28 Aprile 2013 9.00 Sindrome di Cushing: una disendo-

SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER EQUINI SOCIETÀ FEDERATA ANMVI

12.30 13.15 14.30 15.15 16.00 16.30 17.15

PROGRAMMA SCIENTIFICO 9.00 Registrazione dei Partecipanti 9.50 Saluto del Presidente SIVE e del Presidente Fise Lazio 10.00 Ematologia e biochimica nel cavallo atleta - Cunilleras 10.45 Disturbi elettrolitici - Cunilleras 11.30 Coffee Break 12.00 Come mantenere la salute dell’ap-

OBIETTIVI DEL CORSO Questo corso di dermatologia veterinaria è rivolto a medici veterinari che non si occupano di dermatologia ma che sono costretti, per la frequenza con cui si manifestano le malattie dermatologiche nel cane e nel gatto, a confrontarsi quotidianamente, nella loro pratica clinica, con questo vasto capitolo della medicina interna. Il corso si propone di fornire ai partecipanti un approccio diagnostico sistematico della disciplina: partendo dall’esame del paziente dermatologico viene indicata la metodica di scelta ragionata per eseguire correttamente i test diagnostici necessari al conseguimento della diagnosi. Per tutti gli esami complementari disponibili in dermatologia veterinaria viene indicata la corretta tecnica di esecuzione, le finalità e le indicazioni che il clinico può trarne per elaborare il suo iter diagnostico. Obiettivo del corso è di fornire un metodo di lavoro sistematico che permetta di affrontare qualsiasi problema dermatologico anche quelli previamente mai osservati.

PROGRAMMA SCIENTIFICO Sabato, 11 maggio 2013 14.30 Registrazione dei partecipanti 15.25 Saluto del Presidente ai partecipanti ed inizio dei lavori 15.30 La visita dermatologica: dalla gestione del proprietario alla gestione del paziente 17.00 Pausa caffè 17.30 Come gestire un paziente con prurito 19.00 Discussione

La partecipazione al seminario è gratuita, riservata ai soci SCIVAC in regola con la quota associativa del 2013 SEDE Hotel Oriente - Via A. Diaz 44 80134 Napoli - www.grandhoteloriente.it Per i partecipanti sono previsti: • Pausa pranzo di domenica 12 Maggio • Abstract delle relazioni su CD • Attestato di partecipazione È prevista la pre iscrizione on line entro il 2 Maggio 2013 numero massimo 100 partecipanti. PER INFORMAZIONI Monica Borghisani - Segreteria SCIVAC Tel 0372/40.35.06 - Fax 0372/45.70.91 E-mail: delregionali@scivac.it www.scivac.it

SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI ESOTICI

SEMINARIO: ATTUALITÀ IN MEDICINA SPORTIVA Roma, 19 Aprile 2013

RELATORI Eduard Jose Cunilleras, DVM, PhD, Dipl ACVIM-Large Animal Emanuelle Van Erck, DVM PhD Diplomate ECEIM

RELATORE Federico Leone Med Vet, Senigallia (AN)

Domenica, 12 Maggio 2013 9.00 Come gestire un paziente con alopecia 11.00 Pausa caffè 11.30 Come affrontare le diverse lesioni dermatologiche (dermatiti desquamative, papulo-pustolose, nodulari, erosive ulcerative) 13.00 Pausa pranzo 14.30 Come affrontare lesioni localizzate in particolari aree anatomiche (tartufo, ano, unghie) 16.00 Pausa caffè 16.30 Come gestire un paziente con otite cronica 17.30 Test di valutazione dell’apprendimento e discussione finale 18.00 Consegna degli attestati di partecipazione e termine della giornata

18.00

parato digerente nel cavallo atleta Van Erck Glucosio, Lattosio, soglia aerobica e anaerobica e metabolismo energetico - Cunilleras Lunch Break L’aplicazione pratica dei test di sforzo: casi in campo - Van Erck Soffi cardiaci e aritmie nei cavalli atleti - Cunilleras Coffee Break La dinamica delle vie aeree superiori durante l’allenamento - Van Erck Diagnosi, terapia e prevenzione delle malattie delle basse vie aeree Van Erck Discussione e termine del seminario

Ricordiamo che è possibile effettuare l’iscrizione on line: http://registration.evsrl.it/Start.aspx SEDE CONI - Salone D’Onore Largo Lauro De Bosis 15 - 00135 ROMA PER INFORMAZIONI E ISCRIZIONI Segreteria SIVE - Monica Borghisani Tel. 0372 403502 - E-mail: info@sive.it www. sive.it

SEMINARIO REGIONALE SIVAE-SCIVAC EMILIA ROMAGNA LA MEDICINA AVIARE NELLA PRATICA CLINICA QUOTIDIANA Modena, Domenica 7 Aprile con la collaborazione e il contributo dell’AVM, ordine dei medici veterinari di Modena e Reggio Emilia

RELATORE: Marco Bedin DELEGATA REGIONALE: Elisa Muzzoni OBIETTIVI Tra i pazienti esotici che più comunemente vengono portati a visita negli ambulatori veterinari vi sono gli uccelli, l’obbiettivo della giornata è quello di fornire le basi della medicina aviare che possano permettere al medico veterinario che ha intenzione di occuparsi di questa classe di animali, di poter eseguire una visita clinica e di poter avere strumenti utili a raggiungere la diagnosi e proporre una terapia.

PROGRAMMA SCIENTIFICO 8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente, presentazione del relatore ed inizio dei lavori 9.30 Note pratiche di gestione ed alimenta-

zione delle più comuni specie di uccelli 11.00 Pausa 11.30 La visita clinica del paziente aviare: dall’esame clinico alla diagnostica per immagini 13.00 Spazio per comunicazione commerciale a cura di ASVVET 13.30 Pausa pranzo 14.30 Chirurgia e Medicina d’urgenza nel paziente aviare 16.00 Pausa 16.30 Ospedalizzazione e legislazione del paziente aviare 17.30 Discussione finale 18.00 Termine della giornata SEDE: Modena - Hotel Baia Del Re (uscita Modena sud) ISCRIZIONE L’incontro è gratuito per tutti i soci SIVAE e SCIVAC in regola con l’iscrizione 2013. Non è richiesta la preiscrizione. Gli interessati devono registrarsi direttamente in sede d’incontro presentandosi alle ore 8.30 presso la segreteria. SEGRETERIA SIVAE Elisa - Tel: 0372/40.35.00 E-mail: info@sivae.it


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ORTODONZIA VETERINARIA E COMPARATA: CONCETTI DI BASE Domenica 14 Aprile 2013 - Cremona, Palazzo Trecchi

SIMEF •I

F

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SOCIETÀ ITALIANA DI ODONTOSTOMATOLOGIA E C HIRURGIA O RALE V ETERINARIA

SIODOCOV • M• E •

SOCIETÀ ITALIANA MEDICINA FELINA

DI

IL DOLORE DI UN ALIENO CHE VIVE SUL PIANETA TERRA: IL GATTO Aperto ai soci SIATAV e SISCA

Domenica 14 Aprile 2013 - Cremona, Palazzo Trecchi tazione intrusione) - A. Darsiè 14.15 Valutazione delle forze da applicare per lo spostamento dell’elemento dentale - A. Darsiè, M. Radice 15.00 Materiali e tecniche per la registrazione dell’occlusione in ambito umano e veterinario - A. Darsiè, A. De Simoi 15.45 Sviluppare un modello autonomamente - M. Radice 16.30 Domande e discussione 17.00 Chiusura dei lavori RELATORI Antonio Darsiè, Padova - Alessandro De Simoi, Belluno - Mirko Radice, Milano PROGRAMMA SCIENTIFICO 08.30 Registrazione dei partecipanti 09.00 Concetti basilari di crescita craniofacciale in ambito umano e veterinario - A. Darsiè, A. De Simoi 09.45 Valutazione dell’occlusione dentale e scheletrica nel paziente veterinario A. De Simoi 10.30 Pausa 11.00 La prima visita e la definizione del problema ortodontico - A. Darsiè 11.45 Principi di base per lo spostamento dell’elemento dentale - A. Darsiè 12.30 Pausa pranzo 13.30 Tipologia degli spostamenti ortodontici (tipping, estrusione, traslazione, ro-

ISCRIZIONE L’incontro è gratuito per tutti i soci SIODOCOV in regola con l’iscrizione 2013. NON è necessaria la pre-iscrizione. Presentarsi in sede congressuale per la registrazione. QUOTE DI PARTECIPAZIONE (COMPRENSIVE DI IVA 21%) Soci SIODOCOV 2013: GRATUITO Soci SCIVAC: € 90,00 Non soci: € 180,00 INFORMAZIONI Segreteria Società Specialistiche SCIVAC Tel. 0372 403509 - Fax 0372 403558 E-mail: socspec@scivac.it

14.30 15.30 16.00 17.00

RELATORI Federico Corletto, Six Miles Bottom Cambridge (UK) - Giuliano Ravasio, Bergamo PROGRAMMA SCIENTIFICO 08.30 Registrazione dei partecipanti 09.00 Fisiopatologia del dolore nel gatto F. Corletto 10.00 Metodi di riconoscimento del dolore nel gatto: valutazione oggettiva attraverso scale dedicate - G. Ravasio 11.00 Pausa 11.30 Trattamento del dolore acuto/chirurgico nel gatto: analgesia sistemica G. Ravasio 12.30 Pausa pranzo 14.00 Trattamento del dolore acuto/chirur-

gico nel gatto: tecniche loco regionali - G. Ravasio Trattamento del dolore cronico nel gatto - F. Corletto Pausa Casi clinici - F. Corletto, G. Ravasio Chiusura dei lavori

ISCRIZIONE L’incontro è gratuito per tutti i soci SIMEF/SIATAV/SISCA in regola con l’iscrizione 2013. NON è necessaria la pre-iscrizione. Presentarsi in sede congressuale per la registrazione. QUOTE DI PARTECIPAZIONE (COMPRENSIVE DI IVA 21%) Soci SIMEF/SIATAV/SISCA 2013: GRATUITO Soci SCIVAC: € 90,00 Non soci: € 180,00 INFORMAZIONI Segreteria Società Specialistiche SCIVAC Tel. 0372 403509 - Fax 0372 403558 E-mail: socspec@scivac.it

SIOVET SOCIETÀ ITALIANA DI ORTOPEDIA VETERINARIA

ORTOPEDIA E TRAUMATOLOGIA DEL CANE TOY Sabato 13 e Domenica 14 Aprile 2013 Cremona, Palazzo Cittanova RELATORI Alessandro Boero Baroncelli, Cuneo Silvia Boiocchi, Milano - Fulvio Cappellari, Torino - Daniele Corlazzoli, Roma - Michele d’Amato, Roma Antonio Ferretti, Milano - Francesco Gallorini, Arezzo Filippo Maria Martini, Parma - Salvatore Maugeri, Pisa - Bruno Peirone, Torino - Massimo Petazzoni, Milano - Lisa Adele Piras, Torino - Mirko Radice, Milano - Alessio Raschi, Genova - Aldo Vezzoni, Cremona - Luca Vezzoni, Cremona PROGRAMMA SCIENTIFICO Sabato 13 Aprile 2013 08.30 Registrazione partecipanti 09.00 La rottura del LCA nel cane toy: trattamento extracapsulare o biomeccanico? - L. Piras 09.30 Aspetti tecnici peculiari per l’esecuzione della TPLO nel cane toy - M. d’Amato 10.00 Trattamento della lussazione di rotula nel cane toy - B. Peirone 10.30 Sublussazione e lussazione congenita di spalla - F. Cappellari 11.00 Pausa 11.30 Lussazione congenita del gomito (CEL) - S. Boiocchi 12.00 Comunicazioni Libere (2) 12.30 Le deviazioni assiali più frequenti nel cane toy ed osteotomie correttive - M. Petazzoni 13.00 Pausa pranzo 14.00 Chiusura prematura delle fisi nei cani toy - A. Vezzoni 14.30 Quando la zoppia è di origine neurologica - D. Corlazzoli 15.00 Pausa 15.30 Fratture del distretto maxillo-facciale nei cani toy - M. Radice

16.00 Comunicazioni libere (2) 16.30 La zoppia idiopatica del Jack Russel - F. M. Martini 17.00 Chiusura della giornata Domenica 14 Aprile 2013 08.30 Fratture di radio-ulna: accorgimenti specifici nei cani toy - S. Maugeri 09.00 Patologie dell’anca e loro trattamento nei cani toy - F. Gallorini 09.30 Pseudoartrosi, trapianto di osso spongioso, sostituti sintetici dell’osso e sostanze stimolanti la formazione di tessuto osseo - A. Raschi 10.00 Casi clinici ultra brevi 10.30 Pausa 11.00 Comunicazioni Libere (2) 11.30 Le artrodesi nei cani toy - L. Vezzoni 12.00 Comunicazioni Libere (2) 12.30 Utilizzo della fissazione esterna assiale o circolare nei cani toy - A. Ferretti 13.00 Rassegna degli impianti di fissazione interna adatti per i cani toy - A. Boero Baroncelli 13.30 Termine dell’incontro ISCRIZIONE L’incontro è gratuito per tutti i soci SIOVET in regola con l’iscrizione 2013. NON è necessaria la pre-iscrizione. Presentarsi in sede congressuale per la registrazione. QUOTE DI PARTECIPAZIONE (COMPRENSIVE DI IVA 21%) Soci SIOVET 2013: GRATUITO Soci SCIVAC: € 120,00 Non soci: € 240,00 INFORMAZIONI Segreteria Società Specialistiche SCIVAC Tel. 0372 403509 - Fax 0372 403558 E-mail: socspec@scivac.it


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Riproduzione Focus

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Fisiologia riproduttiva della cagna Monitoraggio del ciclo sessuale, diagnosi e trattamento delle principali patologie di MARIA CARMELA PISU Med Vet, Libero Professionista, Torino a fisiologia riproduttiva della cagna evidenzia una lunga serie di particolarità rispetto alla fisiologia riproduttiva di tutte le altre specie di mammiferi domestici e tali particolarità possono risultare con patologie caratteristiche di questa specie e infertilità da errata gestione delle monte e delle fecondazioni. Come in tutte le specie l’attività sessuale inizia con la pubertà. Il momento dell’insorgenza della pubertà, cioè il momento in cui l’asse ipotalamo-ipofisigonadi è pronto e si ha il primo ciclo sessuale, è di solito di poco successivo al raggiungimento del peso e dell’altezza da adulto e nella cagna è fortemente influenzato dalla razza. Razze di piccola taglia hanno infatti pubertà più precoce rispetto alle cagne di media e grande taglia e le razze giganti hanno un’insorgenza delle prime manifestazioni estrali molto più tardive: possiamo dire che nelle piccole e medie taglie si avrà la pubertà tra i 6 e i 10 mesi per arrivare anche ai 18-24 mesi nelle razze giganti. La cagna è un animale monoestrale cioè ha un solo ciclo estrale per periodo riproduttivo seguito da un lungo periodo di riposo sessuale chiamato anestro. È una specie a ovulazione spontanea plurima, le ovaie portano a maturazione una decina di follicoli per ciclo sessuale; il numero di ovociti fecondabili è ovviamente in dipendenza dalla soggettività, dall’età, dallo stato di salute e di nutrizione. È un animale non stagionale poiché non si possono riconoscere nell’arco dell’anno dei precisi periodi riproduttivi, ma possiamo avere cagne in attività in qualsiasi stagione; in realtà dovremmo parlare di destagionalizzazione dell’attività sessuale della cagna, poiché sia le lupe, sia le razze canine più ancestrali sia le cagne che vivono in branchi allo stato brado mostrano 2 precise stagioni riproduttive durante l’anno influenzate dal fotoperiodo. L’ interestro medio, ovvero la distanza tra 2 cicli sessuali, è di circa 7 mesi. È veramente molto importante precisare “interestro medio” perché il periodo interestrale è molto variabile tra le razze: razze di piccola taglia possono avere anche 3 cicli sessuali all’anno, mentre razze nordiche, ancestrali o africane come il Basenji presentano un interestro anche di 11-12 mesi e quindi possono manifestare anche un solo calore all’anno, questo perché risultano ancora maggiormente influenzate dal fotoperiodo. La cagna non ha inoltre una menopausa e continua quindi a ciclare per tutta la vita, con il passare degli anni i cicli diventano irregolari, con interestri che di solito si allungano ma che in alcuni soggetti diventano molto brevi e periodi proestrali molto più lunghi ed intensi, possono inoltre aumentare i calori silenti. Per comprendere la fisiologia della riproduzione della cagna e le sue particolarità è necessario conoscere molto bene il meccanismo che regola l’attività gonadica. La cascata di eventi che regola l’attività sessuale inizia con la produzione e secrezione pulsatile da parte dei neuroni secretori ipotalamici di GnRH (Gonadoptropin releasing hormone). Questo neuro-ormone attraverso lo shunt ipotalamo-ipofisario arriva ai recettori dell’ipofisi e stimola la produzione di FSH (Follicle Stimulating Hormone) che secreto nel torrente circolatorio arriva alle ovaie. Quando la concentrazione ematica di questa gonadotropina è suf-

L

Un ovaio poche ore prima dell’ovulazione

ficiente i follicoli iniziano ad accrescersi e a produrre estrogeni. In realtà alcuni follicoli iniziano a crescere anche durante l’anestro ma andranno rapidamente incontro ad atresia; solo i follicoli che iniziano ad accrescersi sotto l’influenza dell’FSH arrivano infatti a maturazione e acquisiscono le aromatasi, enzimi indispensabili per la biosintesi degli estrogeni e per portare a corretta maturazione gli oociti presenti all’interno dei follicoli. Gli estrogeni sono a loro volta responsabili delle modificazioni cliniche e comportamentali tipiche della cagna in proestro, hanno una rapida ascesa dall’inizio del proestro e raggiungono la loro massima concentrazione plasmatica negli ultimissimi giorni del proestro stesso per poi iniziare a calare. Per una particolarità della cagna, alcune cellule follicolari in questo momento subiscono una luteinizzazione preovulatoria (cioè la conversione delle cellule della granulosa in piccole e grandi cellule luteiniche) e iniziano quindi a produrre progesterone. Questo particolarissimo assetto ormonale con gli estrogeni in discesa e il progesterone in aumento ha un feedback positivo sull’asse ipotalamo-ipofisario e stimola la liberazione da parte dell’ipofisi della seconda gonadotropina: l’ormone luteinizzante, LH. L’LH viene liberato dall’ipofisi in maniera repentina con un picco di durata inferiore alle 24 ore, questo picco ormonale promuove la deiscenza del follicolo, l’espulsione dell’oocita e la

Colpocitologico estro

luteinizzazione totale delle cellule della granulosa che da questo momento convertono in modo totale la biosintesi ormonale verso la produzione di progesterone. L’ovulazione avviene dopo circa 48 ore dal picco dell’LH, anche in questo caso particolarità della cagna poiché nelle altre specie l’ovulazione avviene 12-24 ore dopo il picco. Sia gli estrogeni che il progesterone hanno attività di feedback negativo sia sull’ipotalamo, bloccando la secrezione pulsatile di GnRH, sia direttamente sull’ipofisi bloccando la produzione e la secrezione di gonadotropine. La cagna presenta un’altra importantissima particolarità: ovula ovociti immaturi, in Metafase1; occorrono quindi ancora 48 ore affinché nelle tube uterine venga espulso il secondo globulo polare e l’ovocita in Metafase2 sia fecondabile; il periodo fertile, cioè il periodo in cui gli oociti possono essere fertilizzati comincia quindi 4 giorni dopo il picco dell’LH e termina 7 giorni dopo il picco dell’LH; va cioè da 2 giorni dopo l’ovulazione a 5 giorni dopo l’ovulazione differentemente dalle femmine delle altre specie in cui vengono ovulati ovociti in Metafase 2 e il periodo fertile dura circa 18 ore da questo momento. Il periodo in cui un accoppiamento può portare ad una gravidanza è però più vasto grazie alla sopravvivenza spermatica nelle vie genitali femminili, e nella cagna si estende da 5 giorni prima a 4 giorni dopo l’ovulazione se lo sperma è di ottima qualità e per questo motivo la

durata apparente della gravidanza è molto variabile. In genere il corpo luteo che si forma dalla luteinizzazione del follicolo ha una sopravvivenza stabilita e variabile a seconda della specie dopodiché diviene sensibile alle prostaglandine, prodotte soprattutto dall’endometrio, che lo lisano rapidamente e la concentrazione plasmatica di progesterone ha un crollo repentino. Ciò non accade ovviamente se c’è stata fecondazione e si è instaurata una gravidanza. Il ciclo sessuale della cagna presenta invece, a questo punto un’altra eccezione: la fase luteinica, quella cioè sotto l’influsso del progesterone ha la stessa durata sia che ci sia stata fecondazione, sia che questa non sia avvenuta, nel primo caso il calo della progesteronemia è però più graduale che alla fine della gravidanza quando il crollo del progesterone è brusco. Anche i valori plasmatici di progesterone non mostrano differenze significative per tutto il periodo luteinico sia che si sia instaurata una gravidanza sia che non si sia instaurata; anche se in realtà nello stesso soggetto, nello stesso periodo post ovulazione sarebbero rilevabili differenze di progesteronemia non utilizzabili però per diagnosi di gravidanza perché totalmente soggettive. Il perdurare del corpo luteo oltre il termine della sua naturale “morte biologica” ciclica è possibile poiché interviene un secondo ormone ipofisario: la prolattina. Verso il ventesimo giorno dall’ovulazione, per l’iniziale degenerazione del corpo luteo, l’abbassarsi della concentrazione di progesterone stimola la repentina secrezione di prolattina. Nella cagna la prolattina ha un potente effetto luteotrofico e supporta quindi il corpo luteo e la conseguente produzione di progesterone, prolungandone la sopravvivenza per circa 50 giorni. Risulta chiaro quindi come la pseudogravidanza nella cagna sia una condizione parafisiologica comune a tutti i soggetti poiché supportata da un preciso quadro ormonale: alcune mostrano sintomi clinici evidenti altre subiscono solo le modificazioni fisiche o comportamentali legate all’influenza di progesterone e prolattina ma senza aspetti patologici. Data la strettissima correlazione tra i due ormoni, somministrando un farmaco antiprolattinico dopo il 20° giorno dall’ovulazione si assiste al crollo della progesteronemia e, al contrario, si assiste ad un repentino innalzamento della prolattinemia se la concentrazione plasmatica di progesterone crolla di colpo. La somministrazione di antiprolattinici a proto-

Colpocitologico diestro


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16 Focus Riproduzione colli corretti porta quindi ad accorciamento dell’intervallo interestrale nelle cagne non gravide e ad aborto nelle cagne gravide; d’altro canto ovariectomie dopo i primi 20 giorni dall’ovulazione possono portare a fenomeni si pseudogravidanza sintomatica. Nel caso non ci sia stata fecondazione, a circa 65-70 giorni dall’ovulazione nonostante l’influenza della prolattina il corpo luteo diviene sensibile alle prostaglandine, va incontro a luteolisi e la progesteronemia cala sino ai valori basali (<2,5 ng/ml). La prolattina ha quindi un ulteriore innalzamento per un periodo variabile. Da questo momento inizia la fase di riposo ovarico che viene chiamata anestro nella quale sia gli ormoni ovarici sia le gonadotropine ipofisarie hanno livelli plasmatici basali.

CICLO SESSUALE DELLA CAGNA Convenzionalmente il ciclo sessuale della cagna viene diviso in 4 fasi: proestro, estro, diestro e anestro. Come in tutte le specie, in dipendenza dalle modificazioni ormonali che avvengono durante le varie fasi del ciclo, si hanno le manifestazioni cliniche e comportamentali caratteristiche di ogni fase.

PROESTRO La durata di questa prima fase è la più variabile: dai 5 ai 15 giorni ed ha inizio il primo giorno di perdite ematiche. È la fase con manifestazioni cliniche più evidenti: sotto l’influenza degli estrogeni il tratto genitale diviene edematoso, i capillari mucosali diventano fragili e le giunzioni cellulari permeabi-

li; per diapedesi i globuli rossi si riversano nel lume e danno le caratteristiche perdite ematiche del calore. La vulva si ingrossa e si abbassa perché i tessuti circostanti imbibiti diventano più lassi. L’edema dei tessuti è evidenziabile sia in ecografia sia in endoscopia con le tipiche plice mucose vaginali. È importantissimo ricordare che le perdite ematiche, per quanto tipiche del periodo proestrale, in alcuni soggetti sono molto ridotte o addirittura assenti e che alcune cagne aumentano il lambimento della zona genitale infastidite dallo scolo e rendono molto difficile l’identificazione dello scolo stesso. A livello della mucosa vaginale si assiste, sotto l’influenza estrogenica, ad una imponente proliferazione delle linee cellulari e la mucosa diviene pluristratificata: le cellule delle linee più superficiali che risultano quindi più lontane dalla linea basale e quindi poco nutrite, vanno incontro a picnosi, morte e corneificazione. L’ecografia evidenzia un aumento dello spessore endometriale che si prepara all’eventuale futuro impianto e le ovaie risultano in questa fase evidenziabili come delle formazioni ovalari isoecogene di circa 1,5-2 cm con follicoli evidenti: in proestro iniziale e si osservano numerosi piccoli follicoli (< 5mm), in tardo proestro diminuiscono i follicoli ma aumentano di dimensioni (69 mm). I follicoli sono riconoscibili come formazioni tondeggianti totalmente anecogene e con parete sottile. A livello comportamentale le femmine divengono irrequiete, attraggono i maschi con i quali si intrattengono ma rifiutano la monta. L’attrazione del maschio è dovuta alla produzione e secrezione da parte delle cellule endo-

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gene renali e dalle ghiandole caliciformi uterine di ferormoni che vengono poi emessi attraverso le urine e le secrezioni vaginali. Il più importante ferormone sessuale nella specie canina è il metil-p-idrossibenzoato che annovera tra i suoi effetti, oltre alla spiccata attrazione maschile, la capacità di stimolo sull’ipofisi maschile portando ad un immediato picco di LH e conseguente picco di testosterone.

ESTRO In questa fase gli effetti degli estrogeni regrediscono: il turgore vulvare si attenua, lo scolo ematico diviene fluido e giallo paglierino per arrivare al momento dell’ovulazione ad essere trasparente e filante come albume d’uovo. La secrezione di ferormoni è massima. La cagna accetta l’accoppiamento e spesso cerca di attirare l’attenzione dei maschi. Se stimolata con una pressione sulla regione lombo-sacrale inarca la schiena e sposta la coda. Poiché in molte razze la femmina ha una posizione sessuale dominante può comunque respingere maschi che ritenga gerarchicamente inferiori, il consiglio è quindi quello di condurre sempre la femmina nel territorio del maschio e non viceversa o al massimo in territorio neutrale. Ecograficamente al momento dell’ovulazione si assiste alla scomparsa totale dei follicoli e le ovaie risultano difficili da localizzare, con un’ottima sonda e molta esperienza si può evidenziare, poche ore prima dell’ovulazione, l’ispessimento delle pareti dei follicoli dovute alla luteinizzazione parziale delle cellule della granulosa e poche ore dopo l’ovulazione una piccolissima falda periovarica dovuta alla fuoriuscita del liquido fol-

licolare. In questo momento, per effetto dell’iniziale innalzamento della progesteronemia e del calo dell’estrogenemia, si apre la giunzione utero-tubarica per permettere il passaggio degli spermatozoi e degli embrioni. La mucosa vaginale in questo momento è nella fase di massima cheratinizzazione, con almeno il 60% di cellule corneificate. Questa particolare epitelizzazione sembra proteggere la delicata mucosa dagli insulti durante le frizioni dell’accoppiamento Al momento dell’ovulazione la cheratinizzazione supera l’80% e di solito le cellule picnotiche o corneificate raggiungono quasi la totalità.

DIESTRO Il diestro inizia subito dopo l’ovulazione o meglio per convenzione al momento del cambio repentino di quadro colpocitologico e dura circa 65 giorni. Clinicamente la cagna non mostra segni evidenti, la vulva riprende le caratteristiche che aveva prima dell’ascesa degli estrogeni e torna alle sue normali dimensioni e turgore, la femmina rifiuta l’accoppiamento e il maschio non mostra attrazione nei suoi confronti. Agli ultrasuoni si evidenziano a livello ovarico i corpi lutei come formazioni tondeggianti, ipoecogene e leggermente disomogenee di 6-9 mm di diametro. In alcune cagne si può osservare in questa fase un aumento del volume mammario, anche nel caso non si fosse instaurata la gravidanza. Il quadro colpocitologico del diestro è tipico: nel giro di 24 ore circa le cellule parabasali e intermedie prendono il posto delle cellule superficiali arrivando alla concentrazione dell’80-85%, queste cellule si presentano molto spesso raggruppate a formare dei grossi grappoli; ricompaiono i granulociti neutrofili in numero molto elevato. Spesso è possibile evidenziare cellule metaestrali e cellule schiumose che, per quanto non patognomoniche perché presenti in alcune patologie, danno comunque un’ottima indicazione per la definizione del periodo diestrale.

ANESTRO È la fase di riposo sessuale vero e proprio, con le concentrazioni ematiche di tutti gli ormoni (gonadotropine, estrogeni, progesterone) a livelli basali. Durante questa fase l’utero riprende le sue dimensioni di organo a riposo: le corna si accorciano, la giunzione utero-tubarica si risalda e le ghiandole endometriali regrediscono. Ecograficamente le ovaie sono di difficile visualizzazione poiché risultano isoecogene col grasso circostante. Il quadro colpocitologico rimane invariato per tutto il periodo anaestrale. Lo sfondo del vetrino risulta solitamente limpido. Le cellule vaginali appartengono per la quasi totalità alle cellule delle linee profonde: parabasali e intermedie; gli eritrociti sono solitamente assenti e i neutrofili, se presenti, devono essere in numero molto basso. Possono reperirsi batteri che fanno parte della normale flora vaginale. BIBLIOGRAFIA FELDMAN Canine and feline endocrinology and reproduction 3 ed. 2003, W.B. Saunders. ENGLAND-VON HEIMENDAHL BSAVA Manual of canine and feline reproduction and neonatology 2 ed. 2010, BSAVA Publications. RIJNBERK AD, KOOISTRA H.S Endocrinologia clinica del cane e del gatto 2010, Elsevie. VERONESI, CASTAGNETTI, TAVERNE Neonatologia Veterinaria Edises 2012.

Abstract tratto dagli atti del Corso Pratico SCIVAC "Corso base di Riproduzione" tenutosi a Cremona dal 23 al 25 Gennaio 2013. ■


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Ipocobalaminemia e ipofolatemia: predisposizione di razza nel cane Oltre agli Shar pei, identificate altre razze con predisposizione alla diminuzione dei due parametri ematici di MARIA GRAZIA MONZEGLIO Med Vet PhD no studio ha determinato la predisposizione di razza per la diminuzione dei folati e la marcata diminuzione della cobalamina nel siero. Si effettuava un’analisi retrospettiva dei campioni in cui erano stati determinati i folati e la cobalamina sierici nel corso di 12 anni presso il Comparative Gastroenterology Laboratory di Liverpool. In totale si analizzavano 13.069 campioni, escludendo quelli con immunorettività tripsinosimile < 5,0 lg/l, e si sottoponevano a ulteriori analisi soltanto le razze rappresentate da almeno 30 individui. Si determinava statisticamente la predisposizione di razza per ipocobalaminemia e ipofolatemia. In totale soddisfacevano i criteri di inclusione 9960 cani. Erano rappresentate da almeno 30 individui 40 razze. Si identificava una predisposizione per l’ipocobalaminemia in Shar pei, Staffordshire bull terrier, Pastore tedesco e incroci. La predisposizione per la riduzione dei folati veniva osservata in Golden retriever e Boxer.

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La predisposizione per una marcata ipocobalaminemia e per l’ipofolatemia differiva tra le razze. Gli Sharp pei mostravano un marcato aumento del rischio di ipocobalaminemia, come già segnalato in Nord America, ma si identificavano altre razze a rischio. “Canine breed predispositions for marked hypocobalaminaemia or decreased folate concentration assessed by a laboratory survey” J. R. S. Dandrieux, P. -J. M. Noble, L. J. Halladay, L. McLean, A. J. German. Journal of Small Animal Practice. Volume 54, Issue 3, pages 143– 148, March 2013. ■

Un caso di Calicivirus felino virulento in Italia Uno studio descrive l’infezione di un unico gatto FIV-infetto di un rifugio del nord del paese l Calicivirus felino (FCV) è un patogeno comune nel gatto ed è particolarmente diffuso negli ambienti con gatti conviventi quali gattili e rifugi. L’infezione da FCV è in genere associata a malattia delle vie respiratorie superiori acuta, lieve e autolimitante, caratterizzata da vescicole/ulcere orali. Recentemente è stata segnalata negli Stati Uniti e in Europa una forma di malattia sistemica virulenta (VSD) associata a infezione da FCV. Uno studio descrive un caso di VSD in un gatto adulto FIV-infetto di un rifugio del Nord Italia. Gli aspetti clinici, postmortem e di laboratorio indicano, osservano gli autori, che si tratta del primo caso di sospetta FCV-VSD in Italia (il primo ad essere pubblicato, ma ne sono stati segnalati altri 20 circa nel paese, N.d.R). Similmente a una precedente segnalazione (Meyer et al., 2011), la malattia colpiva un unico gatto, mentre gli altri gatti dell’ambiente rimane-

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vano asintomatici nonostante il contatto diretto con questo soggetto. Le analisi filogenetiche consentivano di identificare caratteristiche peculiari dell’isolato FCV di questo animale. L’infezione FIV potrebbe aver favorito la generazione del ceppo virulento di FCV nel paziente, concludono gli autori. (M.G.M.) “Virulent feline calicivirus disease in a shelter in Italy: A case description.” Battilani M, Vaccari F, Carelle MS, Morandi F, Benazzi C, Kipar A, Dondi F, Scagliarini A. Res Vet Sci. 2013 Feb 20. [Epub ahead of print] ■


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Nel topo feromoni che imitano l’odore dei predatori Secondo uno studio, i topi adottano una sorta di mimetismo chimico per confondere il predatore

n condizioni di pericolo, i topi emettono feromoni che, oltre a mettere in guardia i loro conspecifici spingendoli ad adottare il caratteristico comportamento di freezing, imitano l’odore del predatore, attuando una sorta di "mimetismo chimico" destinato a confondere il predatore. Lo suggerisce un articolo apparso sui “Proceedings of the National Academy of Sciences". In un precedente studio gli autori avevano di-

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mostrato che la percezione dei feromoni emessi dai topi in situazioni di pericolo è demandata ai gangli di Grueneberg, un sottosistema olfattivo presente nelle prime vie aeree che permette ai roditori anche la percezione delle basse temperature. Finora però la composizione chimica di questi segnali non era conosciuta. Grazie a una serie di analisi combinate a test comportamentali e fisiologici, il nuovo studio ha identificato la struttura chimica dei feromoni di allarme dei topi, scoprendo che presentano caratteristiche simili alle sostanze volatili presenti nell’odore dei predatori carnivori. Sulla base di questi risultati, gli autori ipotizzano che l’emissione di feromoni da parte dei roditori non abbia soltanto la funzione di allarmare i conspecifici ma che potrebbe trattarsi di una forma di "mimetizzazione chimica": i topi emetterebbero un odore simile a quello dei predatori per confonderli, diminuendo così la probabilità di essere catturati. (M.G.M.) “Mouse alarm pheromone shares structural similarity with predator scents” Julien Brechbühla et al PNAS March 4, 2013 201214249. ■

LEGAMENTO CROCIATO ANTERIORE: TRE TECNICHE CHIRURGICHE A CONFRONTO no studio retrospettivo ha valutato l’esito a lungo termine (>1 anno) relativo alla funzione e alle complicazioni delle tecniche TightRope (TR), osteotomia di livellamento del piatto tibiale (TPLO) e avanzamento della tuberosità tibiale (TTA) per il trattamento delle patologie del legamento crociato anteriore (CCL) del cane. I casi che soddisfacevano i criteri di inclusione erano: TPLO (n = 65), TR (n = 79) e TTA (n = 18). La TTA era associata a un tasso significativamente superiore di complicazioni maggiori e di successive lacerazioni meniscali rispetto a TPLO e TR, e la TPLO era associata a un tasso significativamente superiore di complicazioni maggiori e lesioni meniscali rispetto alla TR. La percentuale di funzionalità > 1 anno dopo la chirurgia era del 93,1% + 10,0% per la TPLO, 92,7% + 19,3% per la TR e 89,2% + 11,6% per la TTA. Il raggiungimento della funzionalità completa era segnalato in significativamente più casi di TPLO e TR rispetto alla TTA. Il maggior livello, frequenza e gravità del dolore veniva segnalato nei casi sottoposti a TTA, benché non si notassero differenze significative tra i gruppi. L’esito a lungo termine della TPLO e della TR era superiore a quello della TTA, sul-

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la base della valutazione soggettiva del proprietario e del medico veterinario, concludono gli autori. Ciascuna tecnica era associata a un tasso di successo a lungo termine elevato e la TR mostrava il maggior rapporto sicurezza-efficacia. (M.G.M.) "Comparison of Long-Term Outcomes Associated With Three Surgical Techniques for Treatment of Cranial Cruciate Ligament Disease in Dogs." Christopher SA, Beetem J, Cook JL.Vet Surg. 2013 Feb 21. [Epub ahead of print].

Vet Journal è un periodico di informazione scientifica di proprietà di E.V. srl iscritto nel Pubblico Registro della Stampa periodica presso il Tribunale di Cremona al n. 396 dal 18.12.2003. È diretto dal dottor Enrico Febbo e dalla dottoressa Maria Grazia Monzeglio. Fornisce un flusso informativo continuo sugli eventi della medicina veterinaria e sul mondo delle bioscienze, con tre edizioni alla settimana. Le notizie di Vet Journal sono consultabili on line all’indirizzo www.vetjournal.it/

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Aspetto ecografico del mucocele salivare nel cane Ecogenicità variabile in relazione allo stadio cronologico della lesione l mucocele salivare è una delle cause di tumefazione sottomandibolare nel cane ed è dovuto a una raccolta di saliva mucoide proveniente da una ghiandola salivare danneggiata. Uno studio ha descritto gli aspetti clinici ed ecografici di 13 mucocele salivari confermati in altrettanti cani. La diagnosi finale veniva posta mediante citologia degli aghi aspirati in tutti i casi, associata ad asportazione chirurgica delle lesioni in 7 cani. Nei soggetti visitati da 2 settimane a 1 mese dopo l’inizio dei segni clinici il mucocele salivare appariva come una struttura ecogena tondeggiante con un notevole volume di contenuto ane-

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MASTITE OVINA: SCREENING MOLECOLARE IN RAZZE DIVERSE

a mastite clinica e subclinica altera in maniera diretta la funzione della ghiandola mammaria e ha un notevole impatto economico sull’industria lattierocasearia ovicaprina. Uno studio ha esplorato la diagnosi molecolare della mastite subclinica ovina come metodo di screening più veloce e preciso rispetto alle tecniche microbiologiche e biochimiche valutando le proprietà molecolari e chimiche dei campioni di latte crudo di animali sani e di 3 razze di pecore allevate in Portogallo. Sulla base dello screening PCR per il 16S RNA ribosomiale, i campioni di latte di tutte le pecore venivano classificati come contaminati (n=123) o non contaminati (n=104). Sui campioni contaminati si utilizzavano primer specifici per l’identificazione dei patogeni (Staphylococcus aureus, Streptococcus agalactiae, Streptococcus dysgalactiae e Streptococcus uberis). Il patogeno più frequentemente identificato era Streptococcus agalactiae. Lo studio valutava inoltre se i campioni contaminati e non contaminati fossero chimicamente differenti in termini di contenuto di grasso, proteine, lattosio, pH e solidi non grassi. Lo screening molecolare consentiva un’identificazione rapida ed efficiente del latte ovino crudo contaminato, inclusa l’identificazione del patogeno, prima che fossero identificabili alterazioni significative delle proprietà chimiche del latte. Tale metodologia potrebbe portare a un trattamento specifico ed efficace della mastite e a una conseguente riduzione dei costi di allevamento, concludono gli autori. (M.G.M.) “Molecular screening of ovine mastitis in different breeds” Guerreiro O, Velez Z, Alvarenga N, Matos C, Duarte M. J Dairy Sci. 2013 Feb; 96 (2): 752-60.

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cogeno centrale. La parete appariva come una struttura iperecogena chiaramente identificabile circostante la ghiandola. Nei soggetti visitati da 1 a 2 mesi dall’inizio dei segni clinici, il volume del materiale anecogeno appariva minore rispetto ai casi acuti. L’aspetto complessivo del mucocele salivare era eterogeneo. Nei cani visitati 2 mesi dopo l’inizio dei segni clinici il mu-

cocele appariva granuloso o a chiazze, con un aspetto eterogeneo e un ulteriore riduzione del contenuto anecogeno. In un soggetto visitato 3 mesi dopo l’inizio dei segni clinici, il mucocele era duro alla palpazione e appariva iperecogeno con ombra acustica distale. L’aspetto ecografico del mucocele salivare varia in base allo stadio cronologico della malat-

tia, concludono gli autori. (M.G.M.) “Clinical and ultrasonographic characteristics of salivary mucoceles in 13 dogs” Torad FA, Hassan EA. Vet Radiol Ultrasound. 2013 Feb 27. ■


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A Castelfidardo si è parlato di oncologia Laura Marconato ha saputo suscitare l’interesse per una disciplina spesso ritenuta troppo ostica di WALTER GUALTIERO CROTTI Vicepresidente Scivac Marche ro f e s s i o n e : o n c o l o g o . Così intitola la sua giornata come relatrice nei Seminari Regionali la collega Laura Marconato, che l’oncologo lo fa da quando ha scelto di recarsi negli Stati Uniti presso il Ve-

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terinary Oncology Service and Research Center di Philadelphia per la propria formazione. Dopo aver conseguito nel 2008 il Diploma del College Europeo di Medicina Interna-Oncologia, attualmente esercita presso il Centro di Oncologia Veterinario di Sasso Marconi (BO). Nella giornata organizzata dalla Delegazione Regionale Scivac Marche, svoltasi domenica 24 febbraio a Castelfidardo (AN), la Dott.ssa Marconato è riuscita a catturare l’attenzione

dei numerosi colleghi interventuti suscitando vivo interesse per una disciplina, ritenuta ostica, ma in grado di riscuotere una sempre maggiore attenzione in relazione alla crescita professionale della categoria. Nella prima relazione della giornata la collega ha descritto i vari passi (Steps) che il clinico deve effettuare per valutare e stabilire l’approccio terapeutico alla neoplasia. Il primo passo è quello di comprendere la na-

Nella foto da sinistra a destra: Martina Andreoni, Francesco Ciribè, Federico Leone, Laura Marconato, Walter Crotti.

tura della neoplasia attraverso l’utilizzo di metotologie diagnostiche quali la citologia e l’esame istopatologico. Successivamente è fondamentale la valutazione dell’estensione del tumore, tramite l’impiego della diagnostica per immagini, considerando tutti i vantaggi ed i limiti della radiologia, dell’ecografia e della Tomografia Assiale Computerizzata. Indispensabile è la stadiazione della neoplasia utilizzando una metodologia univoca che consenta di ottenere un linguaggio comune. Per ottenere una maggior standardizzazione sono utilizzati il sistema TNM, per la valutazione di tumori solidi, ed il sistema WHO, utilizzato per stadiare le neoplasie emopoietiche (linfomi e leucemie) e i mastocitomi. Una metodologia standardizzata consente all’oncologo clinico di pianificare la terapia più adatta, di dare un’indicazione prognostica e di valutare e confrontare i risultati ottenuti. Nella seconda parte la relatrice ha trattato le varie opzioni terapeutiche in oncologia, illustrando con chiarezza l’importanza della chirurgia, definendo il concetto di terapia farmacologica antitumorale, l’utilizzo dei farmaci chemioterapici e della radioterapia. Chiarezza della relatrice ed efficacia delle relazioni, sono stati gli elementi chiave che hanno garantito il successo della giornata. Lusinghieri i giudizi dei presenti e numerosi anche i colleghi giunti dalle regioni limitrofe, richiamati da un argomento e da una relatrice di sicuro interesse. La Delegazione Scivac Marche ci tiene a ringraziare le aziende presenti all’incontro, in particolare Farmina, major sponsor della giornata, Merial e Royal Canin, che hanno contribuito, con la loro presenza, al successo del Seminario. Le Marche sono ora pronte ad ospitare il prossimo Corso Regionale di Gastroenterologia, che si terrà a Senigallia (AN), presso il City Hotel, dal 5 al 7 aprile. Graditissimi relatori saranno due grandi esperti della disciplina come la Dott.ssa Magda Gerou-Ferriani e il Dott. Enrico Bottero. L’attività della Delegazione Scivac Marche, per il 2013, si concluderà il 6 ottobre, con il Seminario, sulla medicina comportamentale, dal titolo “Iperattività, iperattaccamento e disturbi emozionali nel cane, l’importanza del primo approccio clinico”, relatore la Dott.ssa Maria Chiara Catalani. ■


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Sempre più importante la comunicazione tra clinico, citologo ed infettivologo Positivo il bilancio del primo incontro di citologia relazione tra esame colturale mirato e quadro anamnestico, clinico e sintomatologico. Nella sessione pomeridiana la prima relazione del Dr. Dentini ha trattato la citologia dei versamenti sottolineando l’importanza diagnostica e terapeutica che l’individuazione di agenti patogeni può avere a questo livello. Infine nell’ultima relazione della giornata il Dr. Passamonti ha evidenziato in ma-

di ENRICO BOTTERO Presidente SICIV ella giornata del 3 Marzo si è svolto il primo incontro annuale della Società Italiana di Citologia Veterinaria (SICIV). La giornata è stata incentrata sul riconoscimento degli Agenti eziologici in citologia. La prima relazione del Dr. Elvio Lepri, anatomopatologo dell’Università di Perugia, ha illustrato le basi interpretative per identificare virus, batteri e protozoi nei vari distretti anatomici che è possibile esplorare mediante esame citologico. Nella seconda relazione il Dr. Alfredo Dentini ha trattato in maniera specifica l’apparato tegumentario. Le problematiche dermatologiche sono un frequente motivo di visita e la capacità di individuare e soprattutto di riconoscere gli agenti eziologici patogeni in questo distretto rende l’esame citologico utile sia dal punto di vista diagnostico che terapeutico. Nel corso della relazione il contributo del Dr. Passamonti, infettivologo dell’Università di Perugia, ha permesso di puntualizzare come e quando il citologo può richiedere o necessitare dell’esame colturale, sottolineando l’importanza del corretto invio e manipolazione del campione. Nella terza relazione il Dr. Giorgio Cancedda, libero professionista di Carbonia, ha illustrato la citologia linfonodale e l’ematologia. A livello linfonodale l’individuazione di alcuni agenti eziologici come la Leishmania spp. o il Criptococco neoformans permette di raggiungere rapidamente una diagnosi eziologica certa nonché di intraprendere una terapia mirata. Anche a livello ematico un’attenta valutazione dello striscio può agevolare la diagnosi di patologie infettive gravi come l’Erlichiosi. Durante questa relazione il contributo del batteriologo ha permesso di capire come raccogliere ed inviare correttamente campioni provenienti da questi distretti. Nella quarta relazione sempre il Dr. Cancedda ha illustrato la modalità di esecuzione e di interpretazione della citologia fecale. Questo settore è, ad oggi, poco conosciuto e presumibilmente sotto-utilizzato in citologia ed in gastroenterologia. Infatti una corretta interpretazione di questo distretto può agevolare non solo l’individuazione di agenti patogeni primari come la Prototheca e il Tritrichomonas foetus, ma anche indirizzare le ulteriori scelte diagnostiche e terapeutiche. L’esame colturale fecale risulta invece poco indicativo, viste le enormi difficoltà preanalitiche che si possono verificare; a partire dalla enorme variabilità fisiologica di batteri nelle feci, sia del cane che del gatto; molti dei quali sono sia saprofiti che potenzialmente patogeni, inoltre l’ampia variabilità di terreni colturali necessari alla crescita delle diverse specie aerobie ed anaerobie rende l’attendibilità dell’esame colturale estremamente bassa. Il Dr. Passamonti ha puntualizzato la necessità di una maggiore interazione tra veterinario clinico e laboratorio di batteriologia per migliorare la cor-

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niera esaustiva il punto di vista dell’infettivologo; evidenziando quali terreni di coltura utilizzare e quali modalità ed accorgimenti è necessario avere per ottenere dall’esame colturale il migliore e più attendibile risultato possibile. A fine giornata sono stati presentati casi clinici riassuntivi sull’argomento della giornata da parte dei vari relatori. Nel complesso questo incontro, oltre a mostrare una ric-

ca e preziosa carrellata dei vari agenti eziologici evidenziabili in citologia, ha mostrato che c’è ancora molta strada da fare per rendere l’esame colturale un esame diagnostico utile e consolidato in medicina veterinaria. Sulla base di questo, la prima e più rilevante strategia da intraprendere è la corretta comunicazione ed interazione tra clinico, citologo ed infettivologo. ■


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Controllore, controllato e… pure concorrente Lettera ai vertici della Asl di Padova contro il presidio veterinario pubblico iciassette medici veterinari hanno firmato una lettera all’indirizzo dei vertici della Ulss 15, in merito all’Ambulatorio ASL appena inaugurato a Fontaniva (Padova). ANMVI è tra i destinatari portati a conoscenza dell’iniziativa. Nel renderla pubblica, ANMVI segue con attenzione gli sviluppi e attende la risposta delle autorità sollecitate. La lettera, firmata, è indirizzata al Direttore del Dipartimento di Prevenzione della Ulss 15, Anselmo Ferronato e per conoscenza ai vertici della Ulss 15, il Direttore Generale Francesco Benazzi, il Direttore Sanitario Sandro Artusi e il Direttore Amministrativo Annamaria Tommasella. La lettera è stata inoltrata per conoscenza anche all’Ordine dei Veterinari di Padova, all’Assessore alla Sanità della Regione Veneto, al Responsabile Unità di Progetto Veterinaria e ai Presidenti di FNOVI e ANMVI. La notizia dell’inaugurazione del presidio veterinario diretto da Anselmo Ferronato era stata data il 20 febbraio u.s. da “Il mattino”. Il direttore generale Francesco Benazzi sottolineava che “Nell’ambulatorio, dove vi sarà presenza costante di un veterinario, verranno effettuati gli interventi di prima necessità, di chirurgia di base e interventi medici di prima urgenza, oltre alle vaccinazioni”. “Una struttura pubblica dedicata agli animali di piccola taglia mancava nel territorio - aveva aggiunto Ferronato - visto il nostro impegno nelle grandi produzioni. Da oggi siamo un servizio veterinario completo”. “Da anni ci battiamo contro il fenomeno del randagismo - aveva concluso il sindaco di Fontaniva Marcello Mezzasalma che era presente all’inaugurazione - Anche la nostra polizia locale si è specializzata in questo settore, in particolar modo per quanto riguarda i maltrattamenti e l’abbandono di animali”.

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IL TESTO “In qualità di colleghi Medici Veterinari ma anche di cittadini, le scriviamo questa lettera in merito all’Ambulatorio ASL appena inaugurato a Fontaniva (Padova). L’apertura di questa Struttura veterinaria, nel territorio dell’ASL 15, ha fatto sorgere in noi diverse perplessità riguardanti sia le modalità che le motivazioni che hanno spinto un’Azienda Ospedaliera ad investire ingenti somme di denaro pubblico per la realizzazione di un ambulatorio veterinario. In un periodo caratterizzato da parole come spending review, austerity, sacrifici, tagli, ci è difficile capire questa scelta quando convenzioni con i liberi professionisti, per altro già in essere, avrebbero potuto fornire, a minor costo e con una migliore distribuzione sul territorio, i medesimi servizi. Forse l’ASL doveva dare risposta ai Colleghi Veterinari che desideravano fare l’intramoenia al pari di quanto accade per i Medici (così ci è stato riferito), a noi tale norma appare priva di ogni logica quando riferita alla nostra professione. Infatti non esistono nella Veterinaria pubblica le condizioni e le esigenze che hanno reso necessaria questa pratica nelle Strutture Mediche ospedaliere, in veterinaria non esiste il problema delle lunghe liste d’attesa per accedere alle prestazioni e per quanto ci risulta nessun’altra ASL padovana ha avviato tale attività”.

OVVIE DOMANDE “Diversi sono i punti critici, che vogliamo mettere in luce e sui quali chiediamo un chiarimento. In primis il ruolo del controllore e controllato, com’è possibile che un nostro collega, prima dipendente pubblico, ora anche nostro concorrente, venga un domani a controllare la nostra struttura mentre nessuno controlla e verifica la struttura dove lui svolge la libera professione? Ci sorgono ovvie alcune domande: chi controlla i controllori? Chi

controlla la detenzione dei farmaci nelle strutture pubbliche? Chi ha verificato l’idoneità di queste strutture a garantire il corretto svolgimento dell’attività professionale magari tenendo presente la normativa che gli stessi veterinari pubblici giustamente, periodicamente, verificano venga rispettata all’interno delle strutture private? Come si porranno questi veterinari dipendenti nei confronti del cliente il cui cane ieri hanno vaccinato e che domani controlleranno come cane morsicatore? Sorge qualche domanda anche dal punto di vista della deontologia professionale, che ogni iscritto all’ordine deve rispettare e a questo proposito ricordiamo l’Art. 11 del nostro Codice Deontologico - Dovere di aggiornamento professionale - “È dovere del Medico Veterinario curare costantemente la propria preparazione professionale, conservandone e accrescendone le conoscenze e le competenze tecnico-scientifiche, etico-deontologiche e gestionali-organizzative con particolare riferimento ai settori nei quali è svolta l’attività...”.

UNA CATEGORIA? Alla luce di questo, in una società che giustamente pretende e chiede professionalità sempre di più alto livello, in una professione dove sempre più ci si muove verso delle prestazioni di tipo specialistico, dove sempre più ci si avvicina a specializzazioni anche internazionali come il College Europeo, dove noi Liberi professionisti riusciamo faticosamente a mantenerci correttamente aggiornati negli ambiti della Medicina Veterinaria che più ci interessano, ci chiediamo come alcuni colleghi pubblici riescano a svolgere al meglio le complicate, complesse ed impegnative mansioni di un Veterinario Pubblico e contemporaneamente seguire i corsi post laurea e la formazione necessaria per svolgere al meglio la medicina dei piccoli animali che è sempre meno tuttologia. Per quanto riguarda poi la pubblicità, già da settimane prima dell’apertura campeggiava in bella evidenza l’insegna “Ambulatorio Veterinario” senza che la struttura fosse attiva e non riteniamo sia una modalità corretta (si pubblicizzava un qualcosa che non c’era/non era attivo). In virtù dei rapporti storicamente esistenti sul territorio tra la dirigenza veterinaria di questa ASL e i veterinari liberi professioni-

DOMANDE PERTINENTI. ASPETTIAMO LE RISPOSTE l Presidente Marco Melosi ha risposto ai Colleghi padovani che hanno portato l’ANMVI a conoscenza della loro iniziativa nei confronti della Ulss 15. L’Associazione ritiene meritevoli della più alta considerazione le istanze avanzate dai Colleghi e rimane parimenti in attesa di conoscere la posizione della Ulss 15 al riguardo. Nella lettera, indirizzata al Presidente Melosi per conoscenza, i Colleghi firmatari hanno invitato i destinatari a "valutare, per i singoli aspetti di loro competenza, la rilevanza dei temi trattati, al fine di un eventuale loro intervento a riguardo". L’ANMVI scrive oggi ai vertici aziendali di considerare "pertinenti le perplessità avanzate nella lettera in oggetto circa l’effettiva pertinenza e compatibilità dei compiti aziendali istituzionali con le attività del Presidio", stando a quanto appreso da fonti di stampa locale "in carenza di alcuna comunicazione istituzionale resa al riguardo". L’ANMVI manifesta infine il proprio interesse "a conoscere gli atti e le deliberazioni relativi all’attivazione del Presidio e alle attività ivi previste".

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sti, ci saremmo aspettati una maggiore correttezza deontologica e professionale e un comportamento più trasparente, visto che questa nuova struttura farà oggettivamente concorrenza agli stessi liberi professionisti. Il dialogo con i liberi professionisti sarebbe stato sicuramente un segnale importante e positivo nel considerare i Veterinari come un’unica Categoria che invece, anche in questa occasione, si è dimostrata essere nettamente divisa tra Pubblico e Privato. L’essere una Categoria, come auspicato dalle istituzioni che ci governano, continua a rimanere una mera utopia. Chiediamo quindi, Dott. Ferronato, una cortese risposta e lasciamo alle altre Personalità che ci leggono per conoscenza il compito di valutare, per i singoli aspetti di loro competenza, la rilevanza dei temi trattati, al fine di un eventuale loro intervento a riguardo”. Seguono le firme di diciassette medici veterinari ■

LA RISPOSTA DELL’ORDINE l Consiglio dell’Ordine dei veterinari di Padova ha valutato l’iniziativa dei Colleghi in una seduta straordinaria, convocata il 12 marzo. L’Ordine ha deciso di intervenire sugli aspetti che ritiene di sua competenza e che riguardano la deontologia professionale. Il Consiglio ha dato mandato al Presidente di verificare le circostanze e di assumere le informazioni necessarie per evidenziare eventuali responsabilità. Questo potrà eventualmente avvenire attraverso la richiesta e l’acquisizione di documenti/atti/delibere/ relative alle attività veterinarie svolte presso gli ambulatori ASL dai Colleghi Dipendenti Pubblici. Particolare attenzione verrà rivolta alle prestazioni a pagamento rese al pubblico e all’attività libero

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professionale intramoenia al fine di individuare eventuali incompatibilità e conflitti di interesse in atto. Il Consiglio si è inoltre proposto di promuovere una discussione a riguardo delle strutture veterinarie pubbliche (requisiti strutturali, competenze lavorative, attività svolte e normativa di riferimento) sia in ambito regionale che nazionale, coinvolgendo le autorità politico-istituzionali e l’organo esponenziale della professione. Quanto qui riferito è giunto ad ANMVI e a tutti gli altri destinatari della lettera dei colleghi padovani. La nota dell’Ordine di Padova conclude condividendo la preoccupazione per le difficoltà occupazionali che vedono la categoria in forte sofferenza economica.


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Meglio l’azoto dell’ammoniaca per abbattere le aflatossine Andrighetto (Izsve): i primi risultati sono soddisfacenti uello delle aflatossine è un problema di carattere agro-zootecnico, con rilevanti risvolti di sanità pubblica, che ha provocato ingenti danni all’agro-zootecnia del territorio. Il Ministero della Salute ha diramato a gennaio delle procedure operative straordinarie per la prevenzione e la gestione del rischio-contaminazione nella filiera lattiero casearia e nella produzione del mais destinato all’alimentazione umana e animale. Il Veneto è una delle Regioni maggiormente interessate, come Lombardia ed Emilia Romagna, e attraverso l’Izsler sta portando avanti delle ricerche. «Insieme ai servizi veterinari regionali siamo impegnati nella ricerca di metodi per detossificare le partite di mais contaminate - riferisce Igino Andrighetto, direttore generale dell’Istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie Izsve ad Agrisole -. “Stiamo cercando di lavorare utilizzando l’ozono, che è un gas più maneggevole e molto meno pericoloso rispetto all’ammoniaca, indicata dal Ministero della Salute nelle procedure per abbattere la presenza di aflatossine. I primi risultati sono soddisfacenti - anticipa Andrighetto alla testata specializzata del Sole 24 Ore - ma di più non posso dire. Tanto meno dove si trova l’essiccatoio messo a disposizione da imprenditori del Triveneto». L’unica raccomandazione reiterata dal direttore dell’Izsve a più riprese è questa: «Quando troviamo mais contaminato e con valori oltre la soglia di legge, il prodotto viene sempre e comunque distrutto». Anche per non ingenerare falsi allarmismi e scoraggiare un’attenzione mediatica morbosa e scorretta.

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LA DETOSSIFICAZIONE Saranno le Regioni con proprio provvedimento, per un periodo limitato di tempo, a dare attuazione alla Linea guida ministeriale per prevenire la contaminazione da aflatossine nel mais e nella catena alimentare. Sulla base dei risultati dei controlli le Regioni dichiareranno terminata l’emergenza, dandone comunicazione al Ministero. In presenza di un incremento significativo dei livelli di contaminazione da aflatossine nel mais, in circoscritte aree di produzione, tali da non giustificare l’attivazione di misure straordinarie sarà possibile trasferire mais non conforme da avviare alla detossificazione, alla pulizia o altro trattamento fisico verso Regioni che han-

no dichiarato l’emergenza e che attueranno le procedure straordinarie. "Non siamo più dinanzi ad occorrenze sporadiche - scrive il Ministero della Salute - ma piuttosto a situazioni che richiedono un approccio diretto alla prevenzione della possibile immissione nella catena alimentare o mangimistica del mais contaminato”.

Le Direzioni ministeriali parlano di perdurante "stato di emergenza" dovuto alle particolari condizioni climatiche che hanno determinato la contaminazione da aflatossine nelle produzioni di mais nel 2012. "Risultando difficilmente perseguibile l’adozione di deroghe temporanee ai limiti massimi vigenti", il Ministero della Salute, d’intesa con il Ministero delle Politiche Agricole, le

Regioni e l’ISS, ha elaborato delle procedure operative per gestire l’emergenza, sia a livello di autocontrollo che di controllo ufficiale. Si tratta di procedure per le autorità competenti e per gli operatori del settore mangimistico e alimentare, "al fine di permettere di ridurre i livelli di aflatossine nel mais mediante tecniche di pulizia o altro trattamento fisico". ■


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Il punto sugli audit negli Stati UE Il Commissario alla Salute e gli eurodeputati hanno discusso con la Commissione la crisi della carne di cavallo a crisi della carne di cavallo sta minando la fiducia dei consumatori in tutta l’UE e ha evidenziato difficoltà degli Stati membri nel far rispettare le leggi europee sui controlli della catena alimentare. La posizione espressa dal Commissario europeo per la Salute, Tonio Borg è dunque sì “a più controlli e a sanzioni più rigorose’’ per garantire la sicurezza della catena alimentare europea,

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ma senza a smantellare il sistema e minare il mercato unico. I parlamentari hanno invece rilanciato la necessità dell’etichettatura d’origine, "per conoscere tutta la catena". Borg ha anche sottolineato che, indipendentemente dagli eventi degli ultimi mesi, la Commissione Europea svolge un’intensa attività di audit per verificare la compliance degli Stati Membri ai requisiti di igiene e della normativa in fatto di residui di farmaci veterinari. "Sono stati condotti audit in 5 Paesi - ha dichiarato Borg - nei

maggiori Stati produttori e consumatori di carni equine (Italia, Spagna, Belgio, Polonia e Francia)”. “I reports sono a disposizione delle autorità nazionali e alcuni sono già stati pubblicati. In generale - ha aggiunto Borg - sebbene siano stati fatti considerevoli progressi dal punto di vista dell’igiene degli alimenti, restano ampi margini di miglioramento. Ad esempio, notevoli riscontri si sono avuti in relazione alla tracciabilità e ai passaporti e nei controlli al macello. È imperativo - ha concluso il Commissario europeo alla salute - che si dia rigorosamente seguito alle raccomandazioni avanzate per mantenere alti gli standard che i cittadini europei si aspettano e che siamo tenuti a garantire”. ■

DIRETTIVA IVA: REVISIONE DELLE ALIQUOTE a Commissione si appresta al lancio di una profonda riforma del sistema IVA; una revisione delle aliquote IVA ridotte è stata indicata come prioritaria. Tre principi dovrebbero guidare questa revisione: Abolizione delle aliquote ridotte che costituiscono un ostacolo al buon funzionamento del mercato interno; Abolizione delle aliquote ridotte per beni e servizi il cui utilizzo è scoraggiato da altre politiche comunitarie; Beni e servizi simili dovrebbero essere soggetti alla stessa aliquota IVA. In secondo luogo, l’elenco dei prodotti e dei servizi che possono beneficiare di un tasso ridotto è stato concordato da parte degli Stati membri molti anni fa, e da allora la politica dell’Unione europea si è sviluppata e si è evoluta. Pertanto, la Commissione sta verificando se siano ora in contraddizione con gli obiettivi delle politiche dell’UE. Ai sensi della direttiva sull’IVA, gli Stati membri devono applicare un’aliquota IVA standard di almeno il 15%. Tuttavia, essi hanno la facoltà di applicare una o due aliquote IVA ridotte, di almeno il 5%, a beni e servizi inclusi in un elenco restrittivo (Allegato III alla direttiva). Questo elenco deve essere interpretato in maniera restrittiva: vale a dire che gli Stati membri non possono applicare un’aliquota ridotta per un bene o servizio che non rientra in quella lista che annovera, fra gli altri: - prodotti alimentari destinati al consumo umano e animale, animali vivi, prodotti farmaceutici normalmente utilizzati per cure mediche e per trattamenti medici e veterinari; prestazioni di cure mediche e odontoiatriche e trattamenti termali, nella misura in cui tali prestazioni non siano esenti in virtù dell’articolo 132, che ammette l’esenzione ad opera dello Stato membro di prestazioni effettuate nell’esercizio delle professioni mediche e paramediche quali sono definite dallo Stato membro interessato. L’elenco dei prodotti e dei servizi che possono beneficiare di un tasso ridotto è stato concordato da parte degli Stati membri molti anni fa, e da allora la politica dell’Unione europea si è sviluppata e si è evoluta. Nell’ultimo aggiornamento sulle aliquote IVA, Regno Unito, Irlanda e Malta riconoscono l’aliquota-zero a mangimi (eccetto petfood), animali vivi e farmaci veterinari (eccetto pets), mentre l’Irlanda ha adottato la "parking rate", cioè il criterio dell’aliquota non inferiore al 12% sulle prestazioni veterinarie, applicando l’IVA del 13,5%.

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Ricerca Dal Ministero

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RTC costretta a rinunciare ai test Era autorizzata dal Ministero. Ora chiede: Quale futuro per la ricerca? Intanto il Consiglio d’Amministrazione di RTC ha deliberato di rinunciare alla sperimentazione, pur obbligatoria, per la quale sono stati richiesti 8 beagle e che saranno resi disponibili per l’affido a privati. “La decisione - spiega una nota della ditta - è stata presa nel tentativo di stemperare il clima di tensione con le associazioni animaliste, clima che rischia di degenerare andando oltre le minacce e i danneggiamenti di auto dei nostri dipendenti.” Il lavoro di RTC è di eseguire solo ed e-

l Ministero della Salute ha diffuso un comunicato stampa sui cani beagle destinati alla ditta RTC (Research Toxicology Centre) di Pomezia. Nel testo si legge che "il servizio veterinario della Asl locale ha verificato lo stato di salute degli animali e la conformità della documentazione. La ditta in questione è autorizzata ad effettuare test di "valutazione dell’innocuità dei farmaci e altri prodotti, sulla base della normativa vigente e delle linee guida validate internazionalmente". Sulla questione dell’autorizzazione, il comunicato chiarisce che il Ministero non ha rilasciato alcuna autorizzazione all’importazione degli 8 cani beagle, provenienti dal Belgio, perché i cani "non sono stato importati, ma tecnicamente sono stati introdotti in Italia sulla base della normativa comunitaria vigente in materia di scambi. Da ciò deriva che non è stata rilasciata alcuna autorizzazione all’introduzione di animali da parte del Ministero della Salute, né è previsto alcun controllo diretto da parte del Ministero sugli animali attraverso gli uffici veterinari periferici del Ministro della Salute".

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HORIZON 2020 ome annunciato al Congresso SIVEFEEVA di Arezzo, l’Unione Europea ha lanciato il programma Horizon

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2020. Si tratta del nuovo programma di ricerca e di innovazione, che punta a rafforzare la posizione europea sul piano scientifico. Dal 2014 in poi, Horizon 2020 sarà l’unico accesso ai fondi per la ricerca e la FEEVA ritiene che sia vitale che vi sia ricompresa la medicina equina. Una prima azione in questo senso è stata svolta da European Horse Network, che ha messo in evidenza vari esempi di ricerca meritevoli di essere sviluppati, dalla biodiversità allo sviluppo rurale. La decisione finale della Commissione è di là da venire e nel frattempo la FEEVA si sta attrezzando per produrre un elenco di progetti di ricerca specifici da sottoporre alla Commissione Europea affinché vengano inclusi in Horizon 2020. In questi giorni il Presidente della FEEVA Giorgio Ricardi, ha richiamato l’attenzione delle istituzioni degli Stati Membri e delle organizzazioni del settore, invitando ricercatori e addetti ai lavori a inviare uno o più esempi di progetti di ricerca scientifica (es. medicina e welfare) nel settore degli equidi. Le bozze dei progetti di ricerca possono essere inviate a Nancy de Briyne (FVE office) all’indirizzo (nancy@fve.org) entro la fine di Aprile 2013.

sclusivamente ricerche tossicologiche, obbligatoriamente richieste dalle norme, sulla ricerca di nuovi farmaci. Anche RTC auspica che vengano individuati dalle autorità preposte test sostitutivi dell’obbligo di sperimentazione animale. RTC sarebbe la prima ad adottarli. “Attualmente, purtroppo - prosegue la nota dell’azienda - ciò non è però consentito. Perciò la decisione presa dal CdA ha anche lo scopo di aprire un dibattito sul destino della

Ricerca in Italia. Quello che ad oggi viene obbligatoriamente richiesto da tutte le Autorità Sanitarie del mondo per poter mettere a disposizione dei malati un farmaco innovativo, se non si potrà più fare in Italia, rispettando, come fa RTC, tutte le norme previste, qualcun altro lo farà in altre parti del mondo. Pertanto - conclude la nota di RTC - solleviamo con forza la necessità di una presa di coscienza determinata ed univoca che indichi quale futuro avrà la Ricerca in Italia”. ■


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28 Lettere al Direttore Perché anticipare i test universitari? l di là di un discorso più ampio e articolato sulla necessità e i modi con cui programmare la produzione di laureati nelle varie discipline, desta recentemente grosse perplessità la decisione del governo di anticipare i test di selezione ai corsi di laurea a pochi giorni dalla conclusione degli esami di maturità. Trovo infatti piuttosto difficile condividere le motivazioni apparse sui quotidiani né riesco a intravederne altre. Tutti sappiamo quanto sia fisicamente e mentalmente provante l’esame di matu-

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rità, ritengo inopportuno per i ragazzi e negativo per i risultati delle selezioni questo supplemento di stress. Comunicare la decisione a volata per gli esami di stato ormai iniziata pone porta con sé altri elementi negativi. In primo luogo un’ulteriore penalizzazione degli studenti di Liceo Classico (istituzione prestigiosa che ha - formato fior di scienziati) che vogliano prepararsi per affrontare le selezioni per le facoltà scientifiche. In secondo luogo, ridurre drasticamente il tempo disponibile per la preparazione ai test causerà una maggiore aleatorietà dei risultati precludendo la possibilità di selezionare una qualità fondamentale per chi voglia affrontare gli studi universitari e successivamente le professioni: la forza di volontà e lo spirito di dedizione di chi, subito dopo gli esami di stato sacrificherebbe

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spiagge e turismo per dedicarsi allo studio. Lo svolgimento dei test ad aprile, a partire dal prossimo anno, con sicura penalizzazione dei programmi liceali, pone altri dubbi sulle motivazioni alla base della decisione e sulla lungimiranza di chi dovrebbe pianificare il futuro del nostro paese. In bocca al lupo a tutti i ragazzi. Giorgio Ricardi

“I fattori produttivi non si possono sostituire con visioni bucoliche” Luigi Scordamaglia, Federalimentare

QUANTO STRESS? VEDREMO iniziata l’elaborazione dei dati scaturiti dal questionario "Il Medico Veterinario e lo stress sul lavoro". L’indagine è stata avviata a settembre del 2012 su iniziativa della Facoltà di Psicologia di Parma con il patrocinio di ANMVI e la collaborazione attiva del Collega Alessandro Schianchi. Sono ora in fase di elaborazione 2257 questionari validamente compilati su quasi tremila partecipazioni alla consultazione on line. "È un dato di grande rilevanza- commenta Alessandro Schianchi- che rappresenta la categoria nella sua completezza per percentuali di genere". L’etá media del campione è di 34 anni, "partecipanti sono ugualmente distribuiti anche tra coniugati e single - continua Schianchi - ed è rappresentata una quota di separati/divorziati, un dato sul quale l’analisi complessiva della consultazione potrà dirci qualcosa di più significativo, ai fini dell’indagine. Altri dati descrittivi del campione in esame indicano che oltre il 70% sono occupati full time, mentre poco piú del 10% collaborano part time, e spesso sono donne o giovani. I soggetti del campione per il 50% lavorano in ambulatori, mentre una percentuale superiore al 20% nelle cliniche. L’ elaborazione dei dati richiederà circa due mesi, dovranno essere analizzate 72 domande per un totale di 2.257 compilazioni valide, "ma l’impegno maggiore - conclude Schianchi - sará darne una corretta e veritiera interpretazione". La pubblicazione dell’indagine è annunciata per giugno. L’ANMVI ringrazia i colleghi che hanno partecipato alla consultazione.

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PROFESSIONE TELEFONATE A CAMPIONE

Avvisiamo i Colleghi che l’ANMVI avvierà una indagine sulla lettura di Professione Veterinaria. Alcuni di voi potrebbero essere contattati telefonicamente dalla Dottoressa Silvana Bonelli, Medico Veterinario, per proporvi alcune domande. La partecipazione è facoltativa e subordinata alla disponibilità ad un colloquio di circa 10 minuti.


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Zoetis presenta la propria vision per la regione Europa, Africa e Medio oriente Focalizzarsi esclusivamente sulla salute animale per aiutare i clienti a far fronte alle sfide reali oetisTM, in passato una business unit di Pfizer, annuncia oggi la propria vision aziendale per la region EuAfME (Europa, Africa e Medio Oriente). Forte dell’esperienza maturata in 60 anni di attività nel settore della salute animale, l’azienda si adopera affinché i propri prodotti, i servizi offerti e le risorse umane vengano apprezzati al massimo dai clienti del settore in tutta la region e a livello globale. “Condividiamo in modo unanime questa vision e ogni giorno ci impegniamo ad aiutare i clienti a far fronte alle loro sfide reali attraverso lo sviluppo di farmaci e vaccini di qualità, a cui si affiancano prodotti diagnostici e test genetici supportati da un’ampia gamma di servizi”, ha dichiarato Alejandro Bernal, Zoetis Executive Vice President and Area President per la region EuAfME. “In qualità di principale azienda indipendente operante in questo settore, ci dedichiamo esclusivamente alla salute animale e ci focalizziamo sul nostro core business in modo che i nostri clienti possano continuare a crescere”. Il Dr. Bernal ritiene che sia possibile conseguire una forte crescita aziendale adottando una strategia imperniata su sei punti chiave. • Beneficiare della nostra presenza locale sul territorio e dei solidi rapporti instaurati con i clienti • Penetrare maggiormente i mercati emergenti

l’università di Stirling, uno dei principali istituti di ricerca, che ha la propria sede in Scozia. “Il mondo accademico comprende sempre meglio l’importanza dei vantaggi tratti dalla collaborazione con le aziende del settore sui progetti di ricerca e intende concentrarsi sui progetti che hanno un maggior impatto diretto anziché su attività di pura ricerca”, ha riferito il professor Randolph Richards dell’università di Stirling. “Nel nostro caso specifico, Zoetis è stata in grado di fornirci risorse di cui non avremmo potuto avvalerci in altri modi, offrendoci l’opportunità di ricevere finanziamenti dal Technology Strategy Board (l’organismo del governo britannico per la promozione dell’innovazione)”.

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• Puntare sullo sviluppo di nuovi prodotti, sulla gestione del ciclo di vita dei prodotti esistenti per dare valore aggiunto e ampliare il nostro portafoglio • Affermarsi come partner preferenziale per accedere a nuovi prodotti e tecnologie all’avanguardia • Continuare a fornire prodotti di alta qualità • Espandere le attività complementari per diventare un partner di fiducia più completo Lavorare a stretto contatto con clienti e ricercatori per soddisfare le esigenze della salute animale “Zoetis combina una forte presenza locale con solidi rapporti instaurati con i clienti in tutta la region EuAfME, dove l’azienda vanta 2600 colleghi, dispone di sedi in 17 paesi (in cui si parlano 20 lingue diverse) e opera in oltre 60 paesi”,

ha affermato Bernal durante il meeting a Parigi. Questa presenza è supportata da una forte base produttiva e di Ricerca e sviluppo; Zoetis dispone di quattro sedi di produzione in Europa: Catania (Italia), Louvain-la-Neuve (Belgio), Medolla (Italia), Olot (Spagna) e tre centri di ricerca e sviluppo: Louvain-la-Neuve, Olot e Zaventem (Belgio). “La nostra presenza locale, supportata da un’attività e da risorse a livello globale, ci permette di collaborare con i clienti per soddisfare le loro esigenze più specifiche”, ha aggiunto Alejandro Bernal. Oltre a lavorare a stretto contatto con i clienti, Zoetis si impegna a collaborare con università e altri istituti di ricerca, per promuovere il settore della salute animale e aiutare coloro che allevano e si prendono cura degli animali. Un esempio a riguardo è la partnership istituita con

La diversità come punto di forza Il Dr. Bernal ha dichiarato che queste partnership di ricerca consentono a Zoetis di affrontare in prima persona le sfide del settore. “Operiamo in una region con un’ampia diversità di mercati, una forte domanda di proteine (e produzione), e una considerevole crescita nei paesi in via di sviluppo. Disponiamo inoltre di un ampio portafoglio di prodotti e servizi che, insieme al valore creato dalla nostra forza vendita, ci mette nella posizione ideale per creare solidi rapporti con i nostri clienti nella regione EuAfME. “La nostra diversità è il punto di forza che ci permette di mantenere la promessa fatta ai clienti: per gli animali, per la salute, per te”. Comunicato tratto dalla conferenza stampa tenutasi a Parigi (F) l’8 marzo 2013. ■

A.N.M.V.I. Per aggiornamenti scientifici sui temi consulta le schede disponibili su www.vetpedia.it SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIA Soc. Cons. a r.l.- Società con sistema qualità certificato ISO 9001:2008

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EMATOLOGIA Valido anche come 2a parte dell’Itinerario di Medicina Interna Cremona, 9/11 Luglio 2013 Centro Studi SCIVAC

ESAME NEUROLOGICO DEL PAZIENTE FELINO E DIAGNOSI Marco Bernardini, Med Vet, Dipl ECVN, Padova LA MEDICINA DEL COMPORTAMENTO: IL COMPORTAMENTO FISIOLOGICO E PATOLOGICO DEL GATTO Sabrina Giussani, Med Vet Comport, Dipl ENVF, Busto Arsizio (VA) OFTALMOLOGIA FELINA Alberto Crotti, Med Vet, Genova

DIRETTORE Magda Gerou-Ferriani, Med Vet, CertSAM, Dipl ECVIM-CA, Bologna RELATORI Erika Carli, Med Vet, Padova Stefano Comazzi, Med Vet, Dr Ric, Dipl ECVCP, Milano Magda Gerou-Ferriani, Med Vet, CertSAM, Dipl ECVIM-CA, Bologna Silvia Tasca, Med Vet, Padova Andrea Zoia, Med Vet, Dipl ECVIM-CA, Padova

ISCRIZIONE: Partecipazione a numero chiuso (36)

ISCRIZIONE: Partecipazione a numero chiuso (36)

LIMITE DI ISCRIZIONE: 03 Giugno 2013

LIMITE DI ISCRIZIONE: 31 Maggio 2013

QUOTE: Soci SCIVAC: € 600,00 + IVA 21% - Non soci: € 900,00 + IVA 21% (Supplemento alla quota di € 50,00 + IVA 21% dopo il limite di iscrizione)

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30 Calendario attività Dal 4 al 23 aprile Per visualizzare i programmi degli eventi di tutte le società clicca su www.evsrl.it/eventi

4 - 5 APR 5 - 6 APR 5 - 7 APR 6 - 7 APR

CORSO SCIVAC Attenzione: Iscrizioni chiuse per esaurimento posti. CORSO ANMVI / SIMV CORSO REGIONALE SCIVAC Attenzione: Iscrizioni chiuse per esaurimento posti. INCONTRO SCVI / SIANA

INCONTRO SIMUTIV / SICARV

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INCONTRO REGIONALE SIVAE / SCIVAC EMILIA ROMAGNA

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INCONTRO ANMVI / SIMV GIORNATA APERTA AI TECNICI VETERINARI - ATAV INCONTRO REGIONALE SCIVAC CALABRIA

7 APR 9 - 11 APR 10 - 13 APR 11 - 12 APR 13 - 14 APR 14 APR 14 APR

ITIN. DIDATTICO (ACCREDITATO ESVPS) SCIVAC

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC Ultimi posti disponibili CORSO SIVAR

INCONTRO SIOVET

INCONTRO SIODOCOV INCONTRO SIMEF / SIATAV / SISCA

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CORSO SCIVAC Attenzione: Evento annullato.

15 - 17 APR

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC Attenzione: Iscrizioni chiuse per esaurimento posti.

17 - 19 APR

ITIN. DIDATTICO (ACCREDITATO ESVPS) SCIVAC Attenzione: Iscrizioni chiuse per esaurimento posti.

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SEMINARIO NAZIONALE SIVAR Attenzione: Evento annullato.

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SEMINARIO NAZIONALE SIVE IN COLLABORAZIONE CON FISE LAZIO

19 - 21 APR

CORSO SCIVAC

19 - 21 APR

CORSO REGIONALE SCIVAC IN COLLABORAZIONE CON SOVEP

20 APR

INCONTRO SIRVAC Attenzione: Date evento modificate.

21 APR 21 APR 21 APR 21 APR 21 APR 21 - 23 APR

INCONTRO SIONCOV

INCONTRO SICARV / SIMIV

INCONTRO REGIONALE SCIVAC EMILIA ROMAGNA

INCONTRO REGIONALE SCIVAC PUGLIA

CHIRURGIA LAPAROSCOPICA E TORACOSCOPICA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it CORSO BASE DI MANAGEMENT VETERINARIO - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Milena Migliavacca - Segreteria SIMV (Società Italiana Management Veterinario) - Tel. +39 0372 403536 - E-mail: management@anmvi.it MARCHE-CORSO REGIONALE DI GASTROENTEROLOGIA - Senigallia (AN) - Lungomare Dante Alighieri 11 ECM: Crediti non previsti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it LO SHUNT PORTO-SISTEMICO DALLA A ALLA S E INDICAZIONI E TECNICHE DI ALIMENTAZIONE ENTERALE ASSISTITA - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Non richiesto accred. ECM Per info: Erika Taravella - Segr. Società Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it EMERGENZE CARDIOLOGICHE - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Non richiesto accreditamento ECM - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Società Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it LA MEDICINA AVIARE NELLA PRATICA CLINICA QUOTIDIANA - MODENA - Strada Vignolese 1684 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 E-mail: info@sivae.it LAVORARE O COLLABORARE - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Milena Migliavacca - Segreteria SIMV (Società Italiana Management Veterinario) - Tel. +39 0372 403536 - E-mail: management@anmvi.it L’ANCA E IL GINOCCHIO: QUANDO E COME TRATTARE LE PRINCIPALI PATOLOGIE ORTOPEDICHE DI QUESTE ARTICOLAZIONI - T Hotel Lamezia (CZ) - Località Garrubbe SS 280 - ECM: No crediti - Per info: Monica Borghisani Segr. Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it 1° IT. MEDICINA FELINA: II PARTE - CORSO 2 - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it 3° IT. ODONTOSTOMATOLOGIA: I PARTE - PARODONTOLOGIA E RADIOLOGIA INTRAORALE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento per 26,1 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it L’APPLICAZIONE DEL REGOLAMENTO 2073/05 DAI CRITERI MICROBIOLOGICI ALLA DEFINIZIONE DELLA SHELF LIFE DEGLI ALIMENTI - Centro Studi Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accred. Per info: Paola Orioli - Segr. Organizzativa, Scientifica e Marketing - Tel. +39 0372 403539 - E-mail: info@sivarnet.it ORTOPEDIA E TRAUMATOLOGIA DEL CANE TOY - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Società Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it ORTODONZIA VETERINARIA E COMPARATA: CONCETTI DI BASE - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Non richiesto accreditamento ECM - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Società Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it IL DOLORE DI UN ALIENO CHE VIVE SUL PIANETA TERRA: IL GATTO - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Non richiesto accreditamento ECM - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Società Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it METODOLOGIA DELLA RICERCA CLINICA: I PARTE - QUESITI, DISEGNI DI STUDIO E RISULTATI - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it 1° IT. MEDICINA D’URGENZA: III PARTE - MEDICINA D’URGENZA 3 - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento per 26,9 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it 4° IT. OFTALMOLOGIA: II PARTE - GLAUCOMA, UVEA, LENTE, ANIMALI ESOTICI ED ECOGRAFIA OCULARE Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it AGGIORNAMENTI IN SUINICOLTURA - RASSEGNA SUINICOLA INTERNAZIONALE - SIPER (Fiere Reggio Emilia) - Via Filangieri, 15 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Orioli - Segreteria Organizzativa, Scientifica e Marketing - Tel. +39 0372 403539 - E-mail: info@sivarnet.it SEMINARIO NAZIONALE “ATTUALITÀ IN MEDICINA SPORTIVA” - Sede Nazionale del CONI - Piazza Lauro De Bosis 15 - ECM: No crediti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: info@sive.it NEUROCHIRURGIA SPINALE - I PARTE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it PIEMONTE- CORSO REGIONALE DI CITOLOGIA - Tulip Inn- Rivoli (TO) - C.so Allamano 153 - ECM: Crediti non previsti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it TAVOLA ROTONDA SULLA NEONATOLOGIA: DA RIMINI IN POI - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona Via Trecchi, 20 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Società Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it BIOLOGIA, PATOLOGIA E TERAPIA DELLE METASTASI TUMORALI IN ONCOLOGIA VETERINARIA - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Non richiesto accreditamento ECM - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Società Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it SINDROME CARDIO RENALE: STATO DELL’ARTE IN MEDICINA UMANA E VETERINARIA - Centro Studi Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Non richiesto accreditamento ECM - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Società Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it ERRORI E TRAPPOLE DIAGNOSTICHE IN MEDICINA INTERNA E PATOLOGIA CLINICA - Bologna, Savoia Hotel - Via del Pilastro, 2 - ECM: Crediti non previsti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it QUELLO CHE IL VETERINARIO DI BASE DEVE SAPERE PER RISOLVERE LA MAGGIOR PARTE DEI PROBLEMI OCULISTICI - ECM: Crediti non previsti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it

INCONTRO REGIONALE SCIVAC UMBRIA

IL RISCHIO PERIOPERATORIO - ECM: Crediti non previsti- Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC

3° IT. ANESTESIA: II PARTE - MONITORAGGIO IN ANESTESIA: COME, QUANDO, PERCHÉ? - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento per 26,2 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it

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la VETERINARIA

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La rivista è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore Direttore Carlo Scotti Direttore Responsabile Antonio Manfredi Coordinamento Editoriale Sabina Pizzamiglio info@anmvi.it Comitato di Redazione Giuliano Lazzarini, Pier Mario Piga, Sabina Pizzamiglio, Aldo Vezzoni Rubriche Giovanni Stassi Segreteria di Redazione Lara Zava professioneveterinaria@anmvi.it Editore SCIVAC - Via Trecchi, 20 26100 Cremona Iscrizione registro stampa del Tribunale di Vigevano, n. 1425/03 del 30/12/2003 Concessionaria esclusiva per la pubblicità EV Soc. Cons. a r.l., Cremona marketing@evsrl.it

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Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27-02-2004 N. 46) art. 1, comma 1 Filiale di Milano a cura di Centro Produzione Mailings Scarl - Cusago (MI) Professione Veterinaria pubblica notizie d’attualità e di rassegna i cui contenuti non rispecchiano necessariamente il pensiero della Testata. Interventi e opinioni attribuibili a Professione Veterinaria e/o all’ANMVI vengono esplicitamente indicati come tali. Cambio di indirizzo: Le modifiche per il recapito postale vanno indirizzate a: info@evsrl.it Chiuso in stampa il 18 marzo 2013

SOLUZIONI

L’ernia diaframmatica capita più frequentemente sullo iato esofageo L’ernia ombelicale contiene normalmente la vescica

a b c d e

Esame con lampada di Wood Esame colturale batteriologico Esame colturale per dermatofiti Esame microscopico diretto del pelo Esame emocromocitometrico

QUIZ 1

L’ernia perineale capita più frequentemente a sinistra

Risposta corretta: a) Delegazione regionale Scivac PUGLIA: “Le ernie in chirurgia generale: viaggio anatomico, clinico e terapeutico con particolare riferimento all’ernia diaframmatica perineale” - Bari, dicembre 2007

d

L’ernia inguinale capita più frequentemente a sinistra

QUIZ 2

a b c

2. Quale dei seguenti test diagnostici consente di identificare le spore dei dermatofiti intorno al fusto del pelo?

Risposta corretta: d) Incontro SIMEF: “Incontro di aggiornamento sulle micosi superficiali e sistemiche del gatto” - Cremona, Novembre 2007

1. Quale di queste affermazioni è vera?


Professione Veterinaria 9-2013:ok

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