PetTrend Marzo 2020

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IN QUESTO NUMERO: INTERVISTA: RINALDO FRANCO SPA IL NEGOZIO DEL FUTURO COME SI FIDELIZZA IL CLIENTE L’EUROPA CONTRO IL TRAFFICO DI PET

Rivista mensile inviata gratuitamente tramite Poste Italiane S.p.A - ISSN 2279-5790

ANNO 9 • N° 2 • MARZO 2020


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PUBBLIREDAZIONALE

Terra Canis E-mail: international@terracanis.eu www.terracanis.com/it

TERRA CANIS

C

on il concetto di “alimentazione per cani di qualità human-grade al 100%”, da 15 anni Terra Canis punta su canoni di qualità completamente nuovi nel campo dell’alimentazione animale. Questo perché per la prima volta – grazie a un’autorizzazione speciale dell’amministrazione dell’Alta Baviera – il mangime è stato prodotto ufficialmente all’interno di un’azienda dedicata all’alimentazione umana: la macelleria tradizionale Schäbitz di Monaco. Ancora oggi la qualità senza compromessi e l’aroma invitante e appetitoso che ne consegue distinguono i menù Terra Canis da praticamente tutti gli altri prodotti disponibili sul mercato. A causa della costante crescita della domanda, la macelleria nel cuore di Monaco ha ormai raggiunto i propri limiti di produzione. Dal momento che la qualità resta la massima priorità di Terra Canis, la produzione dei menù è stata immediatamente trasferita presso il nostro nuovo stabilimento alle porte di Monaco. La realizzazione dei prodotti fra le “nostre quattro mura” consente il massimo controllo della qualità degli ingredienti. Inoltre, sono stati assunti anche i tre maestri macellai della macelleria Schäbitz di Monaco, con tutto il loro team, e con loro anche l’esperienza e la competenza decennali della macelleria artigianale. Tutti gli ingredienti utilizzati, le strutture di produzione e il concetto di igiene continuano a essere al 100% conformi allo standard per l’alimentazione umana. L’assortimento di cibo umido per cani comprende numerose linee. Qui desideriamo presentarvi quelle più importanti e apprezzate. Sono state sviluppate da medici veterinari appositamente per le diverse esigenze individuali dei cani. Un aspetto, ad ogni modo, accomuna tutte le linee e le ricette: grazie alla qualità human-grade di tutti gli ingredienti, i menù hanno un odore gustoso e appetitoso come un pasto preparato al momento nella cucina di casa. I menù Terra Canis CLASSIC sono composti da un’elevata percentuale di carne di muscolo, interiora dall’elevato valore nutritivo e una grande quantità di verdure, frutta ed erbe aromatiche salutari. A questi ingredienti vengono aggiunti unicamente pseudocereali senza glutine (miglio, amaranto e riso integrale) in quantità molto ridotta e ben tollerabile dal cane (4-10%). Additivi naturali (alga marina, argilla, guscio d’uovo in polvere, polline di fiore, rosa canina, sale delle Ande, lievito di birra) forniscono importanti vitamine e minerali. Il prezioso olio di lino, ricco di acidi grassi omega-3, è l’ideale completamento di questi menù,

che sono adatti a tutti i cani adulti normopeso di qualsiasi razza. I menù Terra Canis GRAIN FREE presentano un’elevata quota di carne, compresa fra il 60 e il 70%, accompagnata da tanti ingredienti sani e ricchi di fibre come verdura, frutta ed erbe aromatiche. La farina di cocco è poi un vero superfood: altamente digeribile, senza glutine né colesterolo. È considerata una delle maggiori fonti di fibre, non irrita l’intestino e contiene un ampio spettro di importanti amminoacidi. I menù sono idonei per tutti i cani i cui proprietari danno valore a un’alimentazione senza cereali, ma in particolare per cani con intolleranze ai cereali, così come per quelli che devono seguire un’alimentazione senza cereali per motivi medici. I menù Terra Canis CUCCIOLI contengono tanta carne di muscolo fresca, verdura salutare, frutta ed erbe aromatiche, così come numerosi nutrienti naturali (argilla, alga marina, lievito di birra, polline di fiore, rosa canina e guscio d’uovo in polvere). Una quantità elevata di guscio d’uovo fornisce calcio a sufficienza nella fase di crescita. La silice è nota per la sua azione di supporto alla crescita di tendini e articolazioni, così come favorisce il deposito di calcio naturale nelle ossa. La quota di pseudocereali senza glutine, pari al massimo al 5%, è ridotta e non appesantisce il piccolo tratto gastrointestinale. I menù Terra Canis della linea IPOALLERGENICA sono composti da pura carne di muscolo e/o di cuore (60%) di un’unica fonte proteica esotica, a cui viene aggiunta una verdura ipoallergenica. L’olio di lino fornisce preziosi acidi grassi Omega 3 ed è inoltre noto per la sua azione antinfiammatoria. Una combinazione equilibrata di vitamine e sostanze minerali assicura un corretto apporto di sostanze nutritive anche a fronte di questa alimentazione ridotta e ipoallergenica. I menù sono adatti per cani allergici e per lo svolgimento di una dieta di esclusione. I menù MINI per cani di piccolissima taglia – come tutti i menù Terra Canis – contengono tanta carne, verdura, frutta ed erbe aromatiche con una qualità human-grade al 100%. A causa del loro tratto intestinale di lunghezza ridotta, i cani di piccola taglia e le razze nane digeriscono in genere i cereali ancora peggio dei quadrupedi più grandi. Per questo motivo, i menù Terra Canis MINI sono completamente senza cereali. Tutti gli ingredienti sono passati in maniera estremamente fine per avere la sicurezza che nulla possa ostruire l’esofago. Additivi naturali come lievito di birra, guscio d’uovo in polvere, alga marina, rosa canina e argilla forniscono numerose vitamine e sostanze minerali, mentre l’olio di lino è un’importante fonte di acidi grassi omega-3. ● PetTrend • Marzo 2020

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EDITORIALE

NEGOZIO FISICO RIMANE IL PIÙ AMATO IL

V MARCO MORESCO Coordinamento editoriale

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iviamo in un mondo che va sempre più veloce. Un’epoca dominata da tecnologie che rendono via via meno necessario l’intervento umano tanto nei processi produttivi quanto, apparentemente, nel momento finale del contatto con il consumatore. Grazie a sofisticate piattaforme, raffinati strumenti digitali e app avveniristiche, il moderno consumatore si è trovato immerso nel futuro, quasi per gioco, senza rendersene conto. Scegliere, comprare e avere nelle proprie mani quanto desiderato non è mai stato così facile. Un fenomeno che per molti operatori legati al commercio tradizionale, fatto di incontri, relazioni e creazione di fiducia, ha spesso avuto un effetto disorientante. In questo mondo in continua trasformazione, tuttavia, appare sempre più chiaro che il nuovo non sta soppiantando il “vecchio”, ma che più realisticamente stanno venendo a maturazione forme di vendita complesse capaci di creare modalità d’acquisto articolate. Oggi più che mai appare evidente che l’intervento umano non è affatto superato nel mondo del retail. Una tendenza che trova conferma in vari studi, come “Il Negozio del Futuro in Italia”, di cui forniamo un ampio resoconto nella nostra rubrica “marketing gestionale” a cura di Fabrizio Vallari. Lo studio mette in luce la preferenza marcata dei consumatori per il punto vendita fisico, dove è possibile toccare con mano il prodotto e ricevere consigli da personale esperto, ma allo stesso tempo riconosce l’utilità della vendita online per gli acquisti dove prevale il fattore prezzo e la consegna a domicilio. Una complementarietà, dunque, dove il negozio tradizionale mantiene e ribadisce la sua importanza. Naturalmente non ci si può sedere sugli allori: il mondo, come dicevamo, va veloce. Per restare sulla cresta dell’onda il negoziante deve quindi aggiornarsi di continuo sulle novità tecnologiche e seguire con attenzione le esigenze di un consumatore sempre più attento alla qualità del prodotto e, in generale, al rispetto della natura e dell’ambiente. Un altro segnale che dimostra il peso che mantengono le relazioni umane in un mondo dominato all’apparenza dal digitale viene dal successo che continuano a incontrare i grandi eventi del settore. Siti aziendali, posta elettronica, conference call sono strumenti utilissimi che hanno portato molti vantaggi, ma non hanno soppiantato la necessità di incontrarsi e parlarsi di persona. Ecco il perché del grande richiamo suscitato da MilanoVetExpo2020, un evento in programmazione nel Capoluogo lombardo per il 7 e l’8 marzo e attualmente rinviato a data da definirsi a causa dell'emergenza Coronavirus. Nonostante il momento critico che sta interessando il Nord Italia, il congresso internazionale si conferma come un appuntamento imperdibile per favorire l'incontro tra Medici Veterinari e aziende, un’occasione per approfondire le tematiche relative a prodotti, servizi e alle novità provenienti dal mondo scientifico. Pet Trend è nato ormai nove anni fa con un preciso scopo: mettere a disposizione del canale specializzato un supporto costante, grazie a consigli, informazioni e aggiornamenti forniti da un team di collaboratori autorevoli che monitorano il mercato e le sue tendenze sotto i più svariati profili. Il tutto nella convinzione che l’elemento umano non sarà superato ma solo integrato dalle moderne dinamiche della comunicazione e del commercio. Nel prendere il testimone da Luisa Quattrina nella conduzione di Pet Trend, ringrazio lei per il supporto costante e Antonio Manfredi per la fiducia accordata, con l’impegno di proseguire questa impresa con lo stesso spirito ed entusiasmo che l’ha portata fino ad oggi. ●


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In questo numero

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TERRA CANIS

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EDITORIALE

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TERRA CANIS

IL NEGOZIO FISICO RIMANE IL PIÙ AMATO

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Schesir SCHESIR DOG, 85 GRAMMI DI VALORE NATURALE

ALIMENTAZIONE UN ALIMENTO PER OGNI FASE DI VITA

Intervista IL SEGRETO DEL SUCCESSO? NON FERMARSI MAI

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PARS

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RAPPORTO ASSALCO - ZOOMARK 2019

PERCHÉ MULTIPROTEICO

GLI ALIMENTI PER ALTRI ANIMALI E GLI ACCESSORI

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Vitakraft DA VITAKRAFT TRE NUOVI SNACK PER GATTI

MERCATO UN FUTURO ALL’INSEGNA DELLA FUNZIONALITÀ

ISVPS IL CERT CHE FA LA DIFFERENZA


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MARKETING GESTIONALE IL NEGOZIO DEL FUTURO

OASY OASY MORE LOVE: FINO AL 75% DEI MIGLIORI TAGLI DI CARNE O PESCE

CANI DI RAZZA L’AUSTRALIAN CATTLE DOG

MONGE I PATÉ MONGE MONOPROTEIN

EVENTI NORIMBERGA: NON SOLO FIERA

RAZZE FELINE IL BRITISH SHORTHAIR

Innovet DOLORE ARTICOLARE DEL CANE: NESSUNO DOVREBBE SOFFRIRE IN SILENZIO!

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REBO

COME SI FIDELIZZA IL CLIENTE

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ARREDAMENTO

COMPORTAMENTO

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PSICOLOGIA

DIGITAL MARKETING

IL CANE CHE SCAPPA

HILL’S HILL’S PRESCRIPTION DIET GASTROINTESTINAL BIOME

TOELETTATURA QUANDO LA TOELETTA È FELINA

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GREECE, ANDALUCÌA E LOMBARDIA

UNA CASA PET FRIENDLY

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L’AMORE DI UN PET È TERAPEUTICO

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MORANDO

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MORANDO SUPERPETFOOD: ARRIVANO I SUPER DAYS DEDICATI ALLA NUOVA LINEA SUPERPREMIUM E AL BENESSERE DEGLI ANIMALI

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In questo numero 6

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ATTUALITÀ L’EUROPA CONTRO IL TRAFFICO DEI PET

PURINA GOURMET INTRODUCE: NATURE’S CREATIONS!

COSTUME E SOCIETÀ I GATTI D’ISLANDA

PURINA COME PRENDERSI CURA DELLA SALUTE URINARIA DEL GATTO

PICCOLI MAMMIFERI IL CRICETO DORATO, IDEALE PER I BAMBINI

Original Legno Italia ORIGINAL LEGNO ITALIA

Annunci PROLIFE - CANALE ALLEVATORI Per potenziamento della rete commerciale, canale allevatori, ricerchiamo per le zone Toscana-Umbria e MarcheAbruzzo due figure commerciali dotate di attitudine alla vendita e alle relazioni interpersonali. Completano il profilo conoscenza del settore e del territorio, capacità di lavorare per il perseguimento degli obiettivi concordati. Offriamo assunzione dopo periodo di prova, se superato con profitto, retribuzione fissa e auto aziendale. Inviare candidatura all’indirizzo mail: zoodiaco@zoodiaco.com

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INTERVISTA

CON UN FATTURATO IN SIGNIFICATIVA CRESCITA, RINALDO FRANCO SPA È UN’IMPORTANTE REALTÀ DEL MERCATO DEI PRODOTTI NON FOOD. NELLE PAROLE DEL PRESIDENTE DAN FRANCO I PUNTI DI FORZA, I TRAGUARDI E LE NOVITÀ DELL’AZIENDA

IL SEGRETO DEL SUCCESSO? NON FERMARSI MAI

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ondata a Milano nel 1956, Rinaldo Franco Spa è oggi una delle principali aziende attive nel mercato dei prodotti non food per animali. Forte di un fatturato in crescita nell’ultimo anno (con un incremento a doppia cifra nel canale specializzato), l’azienda conferma il proprio spirito innovativo e in continuo fermento, che le consente di ampliare a gran ritmo l’assortimento con prodotti di qualità e proposte esclusive. Il Presidente Dan Franco ci racconta i punti di forza, i traguardi raggiunti e le novità che contraddistinguono l’azienda.

Dan Franco, Presidente Rinaldo Franco Spa.

Stefania Colasuono: Con il trasferimento della sede aziendale a Trezzano sul Naviglio, Rinaldo Franco puntava a incrementare ulteriormente la propria crescita sul mercato e a rispondere in maniera ancora più efficiente alle esigenze dei clienti. Possiamo parlare di un obiettivo raggiunto nel 2019? Dan Franco: Per forma mentis non ci piace mai pensare a un “obiettivo raggiunto” quanto piuttosto, guardando avanti, riflettere su come attivarci per affrontare i nuovi obiettivi che, di volta in volta, ci poniamo. È più divertente! Ammetto, però, che dopo il trasloco e l’inaugurazione della nuova sede ci siamo seduti un attimo per gustare il successo in seguito a una pianificazione complessa, ma completamente rispettata. Un compiaci-

Stefania Colasuono Redazione Distribuzione Moderna

mento durato solo quei 5 minuti, perché poi ci attendevano nuove sfide! SC: Come si è concluso lo scorso anno, a livello di vendite e fatturato? DF: Nel 2019 abbiamo avuto un incremento del fatturato aziendale di circa il 6% e una crescita a doppia cifra del giro d’affari realizzato nel canale specialistico (indipendenti e ca-

Sede di Rinaldo Franco Spa a Trezzano sul Naviglio, in provincia di Milano.

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INTERVISTA

L’azienda ha recentemente arricchito la linea BeNatural con la lettiera ecologica al tofu, 100% vegetale, assorbente e di facile smaltimento. È disponibile anche la versione profumata Pesca & Miele.

tene). Più che dai numeri la soddisfazione viene dalla quantità di nuove relazioni instaurate e dalla qualità di questi nuovi partner. SC: Quali categorie di prodotto hanno performato meglio? DF: Nell’offerta non food, in particolare, le categorie che ci hanno dato più soddisfazione sono quelle delle lettiere vegetali (carta, mais e tofu), i giochi di ogni materiale, la guinzaglieria in nylon e quella più innovativa, nonché le cuccette in tessuto della nostra nuova linea Home Design. SC: Nel corso del 2019 avete arricchito il vostro catalogo con nuovi prodotti? DF: Innanzitutto abbiamo allargato la profondità assortimentale nel comparto dei sacchetti igienici per cani e nel settore dell’assorbenza (sia nella linea di tappetini Assorbipiù sia nelle lettiere vegetali, inserendo quella al tofu). Poi crediamo allo sviluppo degli snack naturali per cani dove abbiamo creato la nuova linea Anima Selvaggia, i nuovi giochi per cane e per gatto, le nuove linee di abbigliamento Fashion, l’estensione della linea di pettorali JuliusK9 - di cui deteniamo ora l’esclusiva per l’Italia - e il rinnovamento del packaging sia della nostra consolidata linea di igiene per cani Record sia delle nostre proposte di mangimi per volatili e roditori Rio/Little One. Abbiamo arricchito, inoltre, l’offerta della cuscineria creando il catalogo Home Design. 10

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La pettorina Alpi della linea Action è realizzata in nylon intrecciato, con bande riflettenti 3M Scotch e rivestimento traspirante. Facile da indossare, è dotata di maniglia per un miglior controllo del cane, di fibbie in duraflex e di anello in acciaio inox.

SC: Su quali fronti sarete impegnati nel 2020? Prevedete il lancio di ulteriori novità o attività dedicate a qualche categoria merceologica in particolare? DF: Per il 2020 abbiamo in serbo delle novità che presenteremo a Interzoo e che non vogliamo anticipare per riservatezza. Invitiamo da subito, quindi, i nostri clienti a venire a trovarci alla fiera di maggio a Norimberga presso uno stand che quest’anno sarà ancor più grande e accogliente. SC: Rinaldo Franco offre un catalogo di prodotti completo,

La linea di cuccette e cuscini Home Design offre il massimo comfort al pet trasformando l’accessorio in un vero e proprio oggetto d’arredo

disponibile sia nel canale specializzato che nella Gdo: quali differenze riscontrate, a livello di assortimento e vendite, tra i diversi canali distributivi? Puntate a un ulteriore sviluppo in uno in particolare? DF: Il canale specialistico dei pet shop rimane quello che tradizionalmente curiamo con maggiore attenzione (siamo nati nel 1956 e cresciuti proprio dando una mano allo sviluppo di questo canale in Italia col nostro marchio Record). Abbiamo garantito e cercheremo sempre più di proteggere tale canale differenziando in futuro

L’azienda partecipa alle principali fiere del settore, con uno stand accogliente e ben organizzato: un’importante vetrina per i suoi prodotti e per le ultime novità a catalogo.


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La linea Bamboo è composta da ciotole per cane e gatto realizzate con fibre di bambù naturale. Dotate di gommini e base antiscivolo, sono lavabili in lavastoviglie e disponibili in dimensioni e colorazioni diverse.

maggiormente gli assortimenti. Si tratta di revisioni importanti che abbiamo pianificato e mi auguro che la lunga esperienza maturata ci aiuti a costruire delle nuove proposte che gli operatori apprezzeranno. SC: Come collaborate con entrambi i canali per decidere la migliore strategia espositiva e distributiva dei prodotti? DF: La cosiddetta strategia espositiva è giustamente un fattore critico. Dico magari delle ovvietà ricordando che una volta l’industria e i distributori “vendevano” i prodotti ai punti vendita, mentre ora devono “aiutarli a vendere” tali prodotti ai consumatori finali. L’enorme numero di diverse strutture espositive che abbiamo a catalogo ne è una parziale testimonianza. SC: Negli ultimi anni si assiste a una crescita, anche nel comparto pet, dell’e-commerce. Quali sono, secondo lei, i vantaggi che la vendita online può offrire al cliente finale rispetto al negozio fisico? Quali le prospettive per il prossimo futuro? DF: Ha senso certamente che il punto vendita fisico abbia anche un proprio sito di e-commerce che serva ad allargare il proprio bacino di utenza, sia come vetrina del proprio assortimento sia per favorire, nel caso, l’ordine online della clientela interessata. Magari con un ritiro presso il punto vendita fisico stesso per evitare i costi della spedizione. Il con-

sumatore avrebbe in tal modo più tempo per decidere l’acquisto davanti al pc, tablet o cellulare senza sottostare agli orari del negozio fisico. Posso, poi, rispondere alla sua domanda con questa considerazione: il “click&collect” sarebbe a livello globale un processo più ecosostenibile rispetto al tradizionale e-commerce, che crea pacchetti singoli consegnati con un elevato traffico di furgoncini (un nostro viaggio per acquistare un sacchetto con 10 prodotti si sta trasformando in 10 pacchettini e 10 furgoni che viaggiano verso casa nostra per evitare di farci scomodare!). SC: Tra le aziende leader sul mercato nazionale, Rinaldo Franco è molto attiva anche all’estero: in quali Paesi operate maggiormente e quanto pesa il fatturato generato in questi mercati? DF: Il 16% del fatturato aziendale è realizzato all’estero, dove operiamo in 35 Paesi; in special modo quelli del bacino del Mediterraneo e nell’Europa dell’Est. SC: Parlando, invece, di sicurezza, quali misure adottate affinché i vostri prodotti a catalogo siano sicuri e garantiscano il benessere dei pet? DF: Abbiamo un canale diretto con

Il catalogo Fashion include le migliori proposte di abbigliamento per cani: cappottini, impermeabili e maglioncini per pet sempre alla moda. I materiali di alta qualità garantiscono la massima protezione dal freddo e una perfetta vestibilità.

Assalco, a cui siamo associati, che ci permette di avere un costante aggiornamento normativo e quindi di ottemperare a tutte le stringenti direttive su alimentazione, snack e materiali. SC: Un’ultima domanda sul futuro del settore. Quale sarà, a suo avviso, la sua evoluzione e su quali fronti dovranno impegnarsi le aziende per distinguersi rispetto ai competitor? DF: A breve non ci sono segnali di ulteriore rallentamento e penso che soprattutto il mercato del non food, a oggi sottodimensionato nel suo rapporto col pet food, possa crescere parecchio. Purché, naturalmente, le aziende di produzione e di distribuzione sappiano cogliere con saggezza tutti i segnali di innovazione che i cosiddetti pet parents ormai lanciano con chiarezza. ●

Nella proposta Fashion di Record è ricca l’offerta di maglioncini, disponibili in diverse misure e caratterizzati da modelli e fantasie di tendenza.

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info@dietapars.it www.dietapars.it

PUBBLIREDAZIONALE

PERCHÉ MULTIPROTEICO Negli ultimi anni si è fatto credere che alimentare gli animali con un’unica fonte proteica animale fosse più salutare e migliore anche nel caso di soggetti sani

N

iente di più sbagliato, in quanto un apporto diversificato di proteine animali riesce a soddisfare pienamente i fabbisogni di amminoacidi essenziali nei soggetti sani e non, come provato da tempo da tutte le conoscenze scientifiche. L’organismo non riesce a sintetizzare gli amminoacidi essenziali (lisina, metionina, valina, leucina, isoleucina, triptofano, arginina, treonina etc.) e quindi, per evitare carenze, deve assumerli obbligatoriamente attraverso gli alimenti. È proprio per questo motivo che nella nuova linea PARS IL MULTIPROTEICO, proponiamo tre prodotti secchi per tutti gli animali da compagnia con ben 5 fonti proteiche diversificate: POLLO, MANZO, AGNELLO, SUINO, PESCE. In conclusione possiamo affermare che, per animali normali e in buono stato di salute, l’apporto di diversi tipi di carni si profila come la soluzione ottimale, sia per assicurare un apporto di aminoacidi essenziali in grado di coprire i fabbisogni che per la presenza di altri importanti nutrienti, quali gli acidi grassi essenziali, gli oligoelementi e le vitamine, anch’essi variabili a seconda della specie di provenienza. La carne bovina, ad esempio, è più ricca di lisina e di metionina di quella di pollo o di suino, ma è povera di acidi grassi essenziali, di cui invece queste ultime sono più dotate; come noto questi acidi grassi svolgono, assieme a metionina e cistina, un’azione importantissima sulla cute e sul pelo.

PARS “IL MULTIPROTEICO” è formulato SENZA CEREALI La fonte necessaria di carboidrati che ha la funzione di legare i componenti durante il processo di estrusione è apportata dal pisello, ad alto contenuto di fibre solubili e molte vitamine e minerali essenziali, in particolare potassio, fosforo, tiamina e vitamina E. Il pisello contiene anche luteina e zeaxantina, due potenti antiossidanti naturali. La gamma si presenta in tre formati: • SMALL SIZE da 500 grammi • MEDIUM SIZE da 2 kg • MAXI SIZE da 8 kg ●

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RAPPORTO ASSALCO - ZOOMARK 2019

FLESSIONE CONSISTENTE IN TUTTI I CANALI PER IL MERCATO DEGLI ALIMENTI PER ALTRI ANIMALI DA COMPAGNIA. IN LIEVE CALO ANCHE GLI ACCESSORI, MENTRE IN CRESCITA SIGNIFICATIVA LE LETTIERE

GLI ALIMENTI PER ALTRI ANIMALI E GLI

ACCESSORI

Fabrizio Vallari Giornalista e docente di Fondamenti di marketing e cultura d’impresa

Alimenti: si accentua il trend negativo Il mercato mostra una flessione consistente in tutti i canali: i Supermercati, che sviluppano il 57,1% del fatturato, nel 2018 hanno sviluppato una perdita a valore del -11,6%. Gli Ipermercati che realizzano il 37,8% del fatturato, perdono il 13,8% a valore. Flessione importante anche per il Libero Servizio Piccolo (-13,5% a valore).

Foto: Susanne Jutzeler, suju - Pixabay

I

l mercato degli alimenti per altri animali da compagnia è, come negli anni passati, analizzato nell’ultima edizione del Rapporto Assalco Zoomark in relazione agli acquisti rilevati solamente sui tre format della GDO, ovvero Ipermercati, Supermercati e LSP (Libero Servizio Piccolo). Secondo i dati riscontrati (Tabella 1), tale mercato continua a essere in flessione: con un fatturato di poco più di 13 milioni di euro nel 2018, ha sviluppato una riduzione delle vendite pari al -12,6% a valore e -12,9% a volume.

Tabella 1 - Il mercato degli alimenti per altri animali da compagnia INDICATORI DI MERCATO Valore (Euro)

AT DIC 18

VAR. %

13.386.143

-12,6

Volume (U.M.)

2.722.610

-12,9

Unità (Pz.)

5.989.218

-17,1

4,92

0,4

Prezzo Medio Volume

Fonte: Rapporto Assalco - Zoomark 2019. Dati IRI - 52 settimane al 30 Dicembre 2018

Il segmento principale è quello degli alimenti per uccelli (Tabella 2) che copre il 37,8% del valore (50,7% dei volumi) e mostra dinamiche negative (-13,5% a valore, -17,3% a volu-

me). Seguono gli alimenti per roditori (29,8% del fatturato e 41,2% a volume) anch’essi in diminuzione (-9,5% a valore e volume) rispetto allo scorso anno. Si confermano i trend negativi PetTrend • Marzo 2020

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RAPPORTO ASSALCO - ZOOMARK 2019

ranti e tutto ciò che ha a che fare con la cura e la bellezza) ha registrato una lieve crescita in valore pari al +0,6%, gli altri segmenti - masticativi, giochi - hanno sviluppato una flessione delle vendite intorno all’8%; positivo il trend degli antiparassitari (+5,9% a valore vs il 2017), che risulta essere l’unico segmento dinamico.

Tabella 2 - Peso dei diversi alimenti per tipo di animale 0,6

16,8 37,8 15,0

Cibo uccelli Cibo roditori Cibo tartaruga

Lettiere: più venduto il formato 5-8 kg

Cibo pesci Altri

29,8

Fonte: Rapporto Assalco - Zoomark 2019. Dati IRI - 52 settimane al 30 Dicembre 2018

anche per i segmenti minori - alimenti per tartarughe e alimenti per pesci.

Accessori: positivo il trend degli antiparassitari Nel 2018 il mercato degli accessori in GDO mostra una flessione del fatturato pari al -1,2% e una stabilità delle vendite in volume (Tabella 3). Ricordiamo che, come per le altre categorie, anche per quanto concerne la categoria degli accessori (che include i segmenti igiene, giochi e altri acces-

sori, ovvero guinzagli, cucce, ciotole, gabbie, voliere, acquari, tartarughiere e utensileria varia) il canale di riferimento è la somma di Ipermercati, Supermercati e LSP. Nel 2018, la lieve flessione che si riscontra nel fatturato del mercato è imputabile agli ipermercati, mentre i supermercati - che veicolano oltre il 57% del fatturato - hanno sviluppato una crescita del +2,8%. Il segmento dei prodotti per l’Igiene animale (shampoo, spazzole, deodo-

Tabella 3 - Il mercato degli accessori INDICATORI DI MERCATO

AT DIC 18

VAR. %

Valore (Euro)

71.292.110

-1,2

Volume (U.M.)

16.508.101

0,1

Unità (Pz.)

16.508.101

0,1

4,32

-1,3

Prezzo Medio Volume

Le lettiere per gatto, pur considerabili come accessori appartenenti al segmento igiene, vengono invece rilevate a parte, in quanto costituiscono l’ulteriore e più importante segmento non food nel canale GDO; nel 2018 esso vale infatti oltre 72 milioni di Euro. Nel 2018 il mercato mostra una crescita a valore del +6,2% e a volume del +2,5%. Per quanto riguarda le performance dei canali, i Supermercati, che veicolano il 67,5% del fatturato del mercato, nel 2018 hanno sviluppato una crescita del fatturato del 7,9%; una crescita si riscontra anche per gli Ipermercati (+2,2% a valore) e libero servizio piccolo (+3,5%). Il formato più venduto - con una quota valore del 72% (Tabella 4) - rimane quello compreso tra i 5 e gli 8 kg che presenta una crescita a valore del +5,9%. Continua la crescita del formato “salvaspazio” fino a 5 kg (+7,2% a valore, +5,5% a volume) che consente una battuta di cassa inferiore anche se in definitiva meno conveniente del formato grande. In crescita anche il formato >8 kg (+4,3% a valore). ●

Fonte: Rapporto Assalco - Zoomark 2019. Dati IRI - 52 settimane al 30 Dicembre 2018

Tabella 4 - Peso dei diversi formati nel mercato delle lettiere 2,6

Fonte: Rapporto Assalco Zoomark 2019. Dati IRI - 52 settimane al 30 Dicembre 2018 25,4

72,0

Da 5 kg a 8 kg Fino a 5 kg > 8 kg

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ASSALCO - Associazione Nazionale tra le Imprese per l’Alimentazione e la Cura degli Animali da Compagnia riunisce le principali aziende dei settori pet food & care che operano in Italia. Le aziende che ne fanno parte rappresentano oggi la quasi totalità del mercato nazionale degli alimenti per animali da compagnia. A livello europeo, ASSALCO aderisce a FEDIAF, the European Pet Food Industry Federation. Zoomark International è la fiera professionale più importante in Europa negli anni dispari ed è organizzata da BolognaFiere. Ulteriori informazioni su www.zoomark.it.


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PUBBLIREDAZIONALE

Agras Pet Foods Via San Vincenzo, 4 - 16121 Genova Tel. 010588586 - Fax 010588914 www.schesir.it E-mail: contact@agraspetfoods.com

SCHESIR DOG, 85 GRAMMI DI VALORE NATURALE L’offerta dell’umido naturale si amplia nel segmento single serve per cani di piccola taglia ed è presentato per la prima volta il nuovo “look” del brand

cifra, dimostrandosi inoltre un segmento di grande valore (alla seconda posizione per valore €/kg, dopo l’umido monoporzione gatto, diete escluse).

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opo gli ultimi lanci che hanno ulteriormente arricchito l’offerta nell’umido naturale Cat, Schesir punta nel 2020 a consolidare la sua presenza anche sullo scaffale cane, con 8 nuove referenze nel formato lattina 85 g, ideale per le taglie small e toy, in originali e prelibate ricette che abbinano diverse varietà di carni e pesci a deliziosi topping, per offrire ai piccoli quattrozampe un’alternativa alle già esistenti referenze naturali a base di Filetti di pollo o Tonnetto. 7 referenze in preparazione in salsa: • Tacchino arrosto con carote • Prosciutto con carote ed erba cipollina • Salmone con olive • Salmone con patate • Pollo con patate e rosmarino • Prosciutto con formaggio • Bresaola con carote di cui le ultime quattro ESCLUSIVE più una ricetta in preparazione in brodo di cottura, Pollo al naturale. L’offerta della nuova gamma ben si sposa con il trend di mercato attuale, che vede la popolazione di cani di taglia small e toy in costante aumento, tanto che l’umido per cani - che ad oggi occupa una ancora ridotta fetta di mercato (6% del totale canale specializzato) - cresce al +5%, con tassi superiori al mercato, ed i formati che guidano tale crescita sono proprio quelli inferiori ai 100 g, che registrano una crescita a doppia

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Altra grande novità è l’arrivo a scaffale, a cominciare proprio da questa linea, della nuova veste grafica del brand: il logo del marchio, che proprio lo scorso anno ha compiuto 20 anni, si rinnova grazie a una linea più pulita e fresca e sul packaging, etichetta e vassoio espositivo, viene dato spazio all’immagine del prodotto aperto, con l’utilizzo di nuovi scatti fotografici che valorizzano la qualità naturale di Schesir, mentre la destinazione “cane small” viene evidenziata da apposita icona sul fronte. Il vassoio contiene 24 lattine, in doppio facing, sempre senza il cartoncino esterno, in continuità con la strada che, da due anni a questa parte, l’azienda ha deciso di intraprendere riducendo gli imballi a favore di una maggior sostenibilità ambientale. A supportare il lancio della nuova linea, è stato predisposto un kit di materiali di comunicazione per il punto vendita. Come il resto della gamma Schesir, anche i prodotti della nuova linea di lattine 85 g Dog sono “cruelty free”: nessun test invasivo e cruento è stato condotto su animali ai fini della loro produzione. ●


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ALIMENTAZIONE

CONCLUDIAMO LE CONSIDERAZIONI SU UNA CORRETTA NUTRIZIONE DEL CANE, CHE ABBIAMO INIZIATO NELLO SCORSO NUMERO DI PET TREND, CON UN APPROFONDIMENTO SULLA GESTIONE ALIMENTARE IN BASE ALL’ETÀ DELL’ANIMALE

Giuliano Zaghini Pexels - Pixabay

Past Ordinario Zootecnia Speciale Dipartimento Scienze Mediche Veterinarie Alma Mater Studiorum Bologna

UN ALIMENTO PER OGNI FASE DI VITA

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a quantità e la tipologia di dieta da somministrare al cane devono tenere conto del momento di vita dell’animale, della sua età, della sua taglia (eventualmente razza) del livello di attività fisica che svolge e complessivamente del suo habitat e stile di vita. Le aziende di pet food propongono tutte le soluzioni più adatte, il nego-

ziante deve avere ben chiaro cosa consigliare al cliente affinché il cane possa nutrirsi secondo le necessità del caso.

La fase di accrescimento Il periodo di accrescimento di un cane, ovvero il tempo necessario al raggiungimento della taglia adulta, varia a seconda delle caratteristiche ge-

netiche degli animali e va da 8-10 mesi, per i cani di piccola taglia, a 2024 mesi per quelli di taglia gigante. La dieta del cucciolo, che verrà somministrata quando esso avrà raggiunto 3-4 settimane di età, dovrà essere: appetibile ed estremamente digeribile, nonché più ricca di energia, proteine, calcio e altri nutrienti, riPetTrend • Marzo 2020

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ALIMENTAZIONE

troppo rapido e l’eventuale comparsa di turbe scheletriche.

L’età adulta: le differenti filosofie alimentari Quando il cane ha completato il proprio sviluppo corporeo, non svolge esercizio fisico - escludendo quindi i

Kim Hester - Pixabay

spetto ai livelli che solitamente caratterizzano le diete proposte a un cane adulto. L’alimento può in molti casi essere somministrato a volontà, con l’eccezione dei cuccioli di razze di taglia grande o gigante per i quali è bene somministrare precise quantità di alimento per evitare un accrescimento

Il numero dei pasti

Péter Göblyös - Pixabay

Premesso che alla base di una corretta alimentazione vi è la scelta di una dieta appropriata somministrata nelle giuste quantità, è bene ricordare che la razione giornaliera di un cane dovrebbe essere sempre suddivisa in almeno due pasti. Ciò che è auspicabile è l’assunzione di numerosi piccoli pasti, i quali riducono: 1) il rischio di dilatazione e di torsione gastrica; 2) la possibilità che il cane sviluppi una condizione di sovrappeso (in quanto a ogni pasto corrisponde una spesa energetica); 3) la fame e la conseguente voracità di assunzione dell’alimento (con probabile riduzione anche della sua eventuale aggressività).

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casi di cani da lavoro di qualsivoglia natura ed entità - e non è in gravidanza o in allattamento, viene considerato in una condizione di “mantenimento”. In queste situazioni la gestione alimentare deve avere come obiettivo di base il rispetto del benessere dell’animale e la più lunga conservazione del suo stato di salute. Molte sono le proposte che arrivano dall’industria e anche qui la scelta non è facile. Va tenuto infatti conto anche del contesto in cui l’animale vive, se urbano (appartamento) o extraurbano in villetta con giardino, del numero e lunghezza delle passeggiate e degli stimoli cui l’animale viene sottoposto considerando tra questi, anche l’impatto negativo dovuto all’inquinamento, al rumore e all’affollamento di una città. Per non parlare delle tendenze, tra cui la più comune è rappresentata dall’ampia gamma di alimenti biologici, che trae spunto, come ormai in tanti campi della nutrizione del cane e in parte del gatto, dagli orientamenti salutistici di quella umana; sempre più numerosi sono infatti anche gli alimenti contenenti frutta e/o vegetali, ingredienti utilizzati in quantità più o meno decisa in ragione del regime alimentare adottato nel cane (onnivoro) o nel gatto (carnivoro).

La femmina in gravidanza e allattamento Dalla quinta settimana di gravidanza è necessario fornire all’animale una dieta di alta qualità in quantità crescenti fino ad arrivare, in prossimità del parto, al 30-50% in più del normale. Importante la presenza di acido folico, vitamina, normalmente sintetizzata dalla microflora intestinale, nutriente più che mai necessario nei processi di crescita e maturazione cellulare. Con l’inizio dell’allattamento i fabbisogni della cagna (energia, proteine, calcio e altri nutrienti) aumentano sensibilmente in relazione al numero di cuccioli che la madre deve allattare (in questa fase, i fabbisogni energetici possono raddoppiare o triplicare rispetto a quelli di mantenimento). In presenza di un loro elevato numero, infatti, la cagna può perdere peso ed è importantissimo fornirle a volontà una dieta dalla elevata densità calorica, molto appetibile e digeribile. Qualora ciò si verificasse si potrà prendere in considerazione la possi-


Joshua Choate - Pixabay

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Le opzioni sul regime alimentare Qualora il cane riceva una dieta industriale completa e ben bilanciata, non dobbiamo preoccuparci di nulla, dato che essa è del tutto rispondente alle sue esigenze nutrizionali. Viceversa se utilizziamo, come base, un alimento complementare (es. pasta, riso, alimenti fioccati e altro) è necessario “completare” la dieta con tutto il mancante, sia esso materia prima (es. umido…) o integratore (es. sale minerale, vitamina…)

bilità di alimentare parzialmente i cuccioli con latte artificiale ed, eventualmente, anticipare l’introduzione della dieta solida.

Il cane anziano Il notevole allungamento dell’aspettativa di vita dei cani, seppur differenziata per le diverse razze (maggiore nel caso delle piccole taglie) porta a confrontarsi sempre più spesso con soggetti anziani (circa il 20-30%

della popolazione complessiva). La fase senile del cane è caratterizzata da una serie di problematiche non troppo diverse da quelle che affliggono l’uomo e di ciò bisogna tenere conto nella scelta della dieta. Il cane anziano soffre spesso di deficit cognitivi, nonché di dolore alle articolazioni che lo portano a fare meno movimento e quindi a una predisposizione al sovrappeso, ma anche a episodi di costipazione intestinale. La sua dieta, perciò, dovrebbe

Il cambio di alimento Un’altra buona abitudine consiste nell’evitare bruschi cambiamenti del regime alimentare, a maggior ragione se si adotta una dieta molto diversa (per esempio, per quantità di proteine e carboidrati) da quella che l’animale precedentemente assumeva. Ogni passaggio dovrebbe essere graduale e andrebbe concluso nell’arco di cinque o sei giorni, progressivamente aumentando la quantità della nuova dieta e riducendo quella della vecchia.

contenere acidi grassi omega-3 ad azione antinfiammatoria, precursori cartilaginei per limitare le problematiche articolari, fibra per la corretta funzionalità intestinale, molecole antiossidanti per contrastare l’invecchiamento cerebrale. Inoltre, con il raggiungimento dell’età anziana, aumenta nei cani l’incidenza di alcune patologie, quali l’insufficienza renale, epatica e cardiaca, che, qualora presenti, renderanno necessaria l’assunzione da parte dell’animale di diete appositamente formulate.

Alimenti con particolari fini nutrizionali Siano esse presenti nell’animale adulto che in quello geriatrico, numerose sono le patologie che trovano giovamento da diete specificamente formulate. Obesità, intolleranze alimentari, patologie gastroenteriche, insufficienza renale, urolitiasi, deperimento organico da vecchiaia e/o da patologie di carattere oncologico sono alcune fra le più frequenti patologie per le quali è disponibile un’ampia gamma di alimenti di alta qualità consigliati dal medico veterinario. Ognuno di essi si contraddistingue per peculiarità nutrizionali in grado di supportare la terapia medica di base della patologia presente (es. riduzione dell’apporto calorico nell’obesità, riduzione delle proteine e del fosforo nell’insufficienza renale, ricorso a unica fonte proteica o glucidica in caso di intolleranze alimentari… etc). ● PetTrend • Marzo 2020

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Vitakraft - Italia S.p.a. Tel.: 075 965601 E-mail: info@vitakraft.it - www.vitakraft.it

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DA VITAKRAFT TRE NUOVI SNACK PER GATTI In un segmento di mercato come quello degli snack per gatti che va a gonfie vele, come dimostra il recente Rapporto Assalco uscito in occasione di Zoomark, Vitakraft non smette mai di innovare e presenta tre linee esclusive e trendy

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itakraft, da sempre all’avanguardia negli snack per animali da compagnia, presenta quattro esclusivi fuoripasto per cani: Beef Stick Superfood, Noshies, Super Chomp e Meat Me!

La linea trendy con Superfood I BEEF STICK® SUPERFOOD sono gustosi snack arricchiti con nutrienti benefici per la salute del cane. La famosa linea Beef Stick® di Vitakraft si allarga così con due varianti con Superfood: una arricchita con piselli ad alto contenuto proteico e mirtillo rosso naturalmente ricco di antiossidanti che favoriscono la protezione delle cellule e l’altra prodotta con un delizioso ripieno di carote, ricche di carotene, e semi di chia ricchi di acidi grassi Omega 3 che favoriscono la salute della pelle e la bellezza del pelo.

Gusto unico in forme divertenti Snack di qualità premium, sano e divertente. Sono queste le premesse dei NOSHIES®, il mix di snack lanciato da poco nel mercato da Vitakraft. I gustosi bocconcini sono prodotti in tre forme allegre e divertenti, contengono tanta carne di tacchino e un contenuto extra di vitamine del gruppo B per una pelle sana e un pelo lucido. La delicata cottura al forno conferisce allo snack la particolare consistenza morbida tanto amata dai cani. I Noshies sono prodotti con ricette senza zucchero e confezionati in pouch richiudibile salva freschezza.

La nuova esperienza da masticare SUPER CHOMP® è il nuovo e goloso snack-masticativo per gli amici a quattro zampe. È disponibile nella versione stick da 3 pezzi, per veri intenditori e nella versione cotoletta da 2 pezzi per masticatori 20

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accaniti! Entrambe le varianti hanno un’appetibilità elevata di oltre il 94% grazie al profumo appetitoso e al gusto deciso. Lo speciale processo di produzione conferisce allo snack da masticare una consistenza particolare che consente di consumare il prodotto senza sporcare. Il nuovo snack da masticare viene prodotto in Germania, senza zucchero e senza l’aggiunta di coloranti ed esaltatori di sapidità artificiali.

Il sapore autentico della carne Per chi ama offrire al proprio cane uno snack sano e gustoso, Vitakraft lancia sul mercato i nuovi MeatMe!® Strisce alla carne, essiccate al forno, dal gusto intenso e appetitoso. Uno snack naturale totalmente “Made in Germany”, prodotto utilizzando solo carne magra, senza coloranti né esaltatori di sapidità artificiali. Confezionato in pouch bag richiudibile per mantenere a lungo tutta la freschezza. La versione classica è disponibile nella variante pollo o manzo mentre quella “mini”, ideale anche per cani di piccola taglia, nelle versioni con pollo o tacchino. ●


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MERCATO

ALL’INTERNO DI UN COMPARTO IN CONTINUA EVOLUZIONE E CHE MOSTRA INTERESSANTI OPPORTUNITÀ DI CRESCITA, I DRIVER DI ACQUISTO PRINCIPALI DEI PRODOTTI DI GUINZAGLIERIA SONO PRATICITÀ E SICUREZZA. IL CANALE DI VENDITA PRIVILEGIATO È LO SPECIALIZZATO, GRAZIE ALL’IMPORTANTE COMPONENTE DI SERVIZIO OFFERTA.

FUTURO ALL’INSEGNA DELLA FUNZIONALITÀ UN

Stefania Colasuono Redazione Distribuzione Moderna

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Lo specializzato traina le vendite L’acquisto di collari, guinzagli e pettorine deriva da una scelta ben ragionata: i pet owner, infatti, sono molto scrupolosi nella ricerca del prodotto perfetto per il proprio quattro zampe. S’informano, chiedono consigli al negoziante, vogliono verificare la qualità dei materiali e, possibilmente, provare i modelli sul cane per valutarne la ve22

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SHUTTERSTOCK

pet sono parte integrante della famiglia e i proprietari, sempre più responsabili, mostrano grande attenzione non solo alla sfera alimentare ma a tutto ciò che possa garantire il benessere dei propri animali da compagnia. Per questo anche guinzagli, collari e pettorine vengono scelti con estrema attenzione per garantire il massimo comfort per il cane e per il proprietario. Proprio per la loro importanza, i prodotti di guinzaglieria rappresentano una delle categorie maggiormente richieste nel mercato degli accessori (che, dagli ultimi dati IRI presentati nel Rapporto Assalco, vale in Gdo 71,3 milioni di euro). stibilità. Esigenze soddisfatte dal canale specializzato grazie al personale esperto che sa individuare i prodotti di guinzaglieria più idonei in base alle caratteristiche del singolo pet. Una tendenza rilevata da Dan Franco, presidente di Rinaldo Franco: «tra i diversi canali distributivi, per il momento i pet shop tengono testa a catene e Gdo in quanto il negoziante può dare consigli utili e graditi all’acquirente». Un servizio pro-

fessionale reso possibile anche dalla formazione che, in molti casi, le aziende produttrici offrono agli addetti alla vendita: «la componente formativa è per noi un aspetto estremamente importante - dichiara Federica Gabasio, responsabile acquisti di Farm Company - Organizziamo spesso, infatti, momenti di formazione, direttamente o attraverso i nostri agenti sul territorio, per spiegare al personale i punti di forza dei nostri


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All’interno dei punti vendita L’Isola dei Tesori sono stati creati reparti dedicati alla guinzaglieria con un’esposizione immediata e comprensibile dei prodotti, divisi per categoria, funzione, taglia e colore. La pettorina Secur-Fit della linea Nylon Deluxe firmata Farm Company è caratterizzata da un’imbottitura morbida e traspirante, tre punti di aggancio e due sganci laterali per una facile vestibilità.

Il guinzaglio da addestramento della linea Nylon Deluxe di Farm Company è dotato di una maniglia imbottita in morbido neoprene e di un manigliotto imbottito e regolabile.

prodotti, anche di quelli più basici: a volte piccoli dettagli, che danno però un grande aiuto in fase di vendita».

Strategie espositive A decretare il successo del negozio specializzato sono anche le soluzioni espositive adottate: «nel mondo degli accessori - sottolinea Roberto Caverzan, amministratore delegato di Pratiko Pet - è soprattutto la profondità di esposizione a determinare le performance migliori. Un’esposizione ben ordinata per colore e gamma risulta spesso la più efficace, in quanto consente di visualizzare rapidamente sia le taglie che le colorazioni disponibili». Anche Marco Ricottelli, direttore marketing e acquisti di DMO Pet Care (L’Isola dei Tesori) pone l’accento sulla necessità di una logica espositiva ragionata e strategica: «mettiamo molta cura nell’esposizione dei prodotti, che dev’essere il più possibile immediata, comprensibile e di facile accesso per il cliente. Nei nostri negozi abbiamo creato dei reparti appositi, dove gli accessori vengono suddivisi per funzione, categoria, taglia e colore».

Stretta collaborazione tra negozi e fornitori Affinché la strategia espositiva sia quanto più efficace, spesso industria e punti vendita collaborano per trovare

le soluzioni migliori: lo fa Vitakraft, ad esempio, che - afferma Claudio Sciurpa, amministratore delegato «offre a tutti i propri clienti un servizio di category accurato che valuta tutte le variabili che possono influire sulla vendita, proponendo la soluzione espositiva più idonea, soprattutto in un segmento come quello di collari e guinzagli, che pur occupando molto spazio, necessita di fornire all’acquirente una panoramica chiara e veloce di tutto l’assortimento esposto». E lo fa Rinaldo Franco, che fornisce ai clienti dei display di facile montaggio per dare massima visibilità ai prodotti e che ha scelto di esporre la propria guinzaglieria a gancetto in modo che rimanga stesa: «una soluzione che abbiamo preferito al cartellino con il prodotto avvolto e fascettato perché, anche se in questo caso sono presenti più informazioni scritte, rimane difficile per il cliente finale avere un’idea chiara dell’acces-

Il collare luminoso Vitakraft, con luce lampeggiante o fissa, assicura una visibilità fino a 500 metri. A prova di schizzi d’acqua e dalla lunghezza regolabile tagliando il collare, è dotato di una batteria ricaricabile tramite il cavo usb incluso.

sorio in quanto non ben visibile né testabile» spiega Dan Franco.

La concorrenza viene dal web?

Il guinzaglio Energy di Pratiko Pet, bordato con fettuccia, è dotato di una morbida impugnatura in lycra e realizzato con materie prime italiane certificate.

Pratiko Pet ha realizzato la pettorina antifuga per i cani fobici o che cercano di liberarsi dall’imbragatura. La forma a doppia H e il pettorale imbottito avvolgono il corpo in tre posizioni e attutiscono gli urti.

Uno dei trend rilevati dai player del settore è anche l’aumento delle vendite online, dovuto principalmente all’assortimento più ampio e ai prezzi più vantaggiosi offerti dai siti di ecommerce, nonché alle numerose informazioni sui prodotti reperibili sul web. Si tratta, però, di un fenomeno ancora piuttosto contenuto, «a causa della maggior componente di servizio richiesta dalla vendita dei prodotti di

I TREND PIÙ RILEVANTI • I collari e i guinzagli: i più venduti sono quelli in nylon • Le pettorine: non più esclusiva per i cani di piccola taglia, si stanno diffondendo anche per i cani di taglia media e grande. • Le caratteristiche più ricercate: sicurezza, funzionalità e comfort • Le tendenze: un settore ricco in costante evoluzione con proposte sempre innovative e funzionali.

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MERCATO

La pettorina ergonomica Evolution di Vitakraft, realizzata in morbida gomma, è leggera e garantisce la massima libertà di movimento al cane grazie a una corretta distribuzione del tiro sul torace. Le cuciture in materiale riflettente rendono più sicure le passeggiate notturne.

guinzaglieria - evidenzia Marco Ricottelli -. Il cliente, infatti, non rinuncia alla preziosa assistenza ricevuta dal personale del negozio: per questo, nei nostri punti vendita, abbiamo istituito dei veri e propri salottini di prova». Se quindi, da un lato, l’e-commerce può togliere qualche punto percentuale alle vendite nel canale tradizionale, dall’altro è ancora piuttosto prematuro parlare di vero e proprio competitor. Anzi: è plausibile ipotizzare, per il futuro, «una crescita del peso dell’online, ma non più a danno del canale fisico bensì in affiancamento alla vendita sul territorio, in una logica di omnicanalità» osserva Silvia Bosio, founder di Paco Pet Shop. Una posizione condivisa anche da Roberto Annessi, ceo & founder di Morso: «crediamo che il futuro consista in una convivenza con il negozio fisico che manterrà, attraverso la propria specializzazione, un ruolo da protagonista soprattutto per la vendita di prodotti ad alto valore». Il rapporto personale che s’instaura tra proprietario del pet e negoziante, la necessità di toccare con mano il prodotto e l’opportunità di provarlo direttamente,

La pettorina H Color Invaders di Morso, realizzata in raso, è morbida e resistente, regolabile in cinque punti e con doppia chiusura posteriore per una perfetta vestibilità.

dunque, sono e continueranno a essere i punti di forza dei negozi: un servizio fondamentale per gli acquirenti, ben disposti a rinunciare ai prezzi competitivi offerti dall’e-commerce pur di potersi affidare a un esperto.

Sicurezza e praticità Ma quali elementi valutano i proprietari nella ricerca di un guinzaglio, un collare o una pettorina per il proprio cane? Sicurezza, funzionalità e comfort sono gli aspetti fondamentali, come spiega Silvia Castegnaro, responsabile commerciale di Trixie Italia: «per il proprietario, la comodità del proprio pet è estremamente importante. Il cane non dev’essere minimamente bloccato nella camminata; la spalla dev’essere libera e la passeggiata ampia. Non de-

Il guinzaglio multifunzione firmato Morso risponde a cinque esigenze di camminata, perché dotato di un meccanismo che consente di cambiarne la lunghezza. Realizzato con il morbido nastro di raso Intense, è caratterizzato da un moschettone ispirato all’alpinismo e gommini in tpe atossici.

vono essere forzate parti delicate, come la gola e le costole». Soprattutto negli ultimi anni, però, tra i principali driver d’acquisto si è aggiunta anche una componente estetica, come spiega Roberto Caverzan: «la scelta dell’accessorio è spesso più legata all’emozione che all’utilità e, quando un prodotto piace, solitamente il prezzo passa in secondo piano. Per chi conduce il pet, l’estetica ha ormai un’importanza centrale: non si cercano solo qualità e funzionalità, ma anche il design. E lo dimostra il fatto che sempre più consumatori acquistano prodotti per la guinzaglieria per avere a disposizione più di un modello tra cui scegliere, a seconda della giornata o dello stato d’animo».

Il successo del nylon

La linea Premium di Trixie, disponibile in 15 colorazioni, è adatta ai cani di tutte le taglie, dalla S alla XXL. I guinzagli sono realizzati in doppio nylon resistente di qualità e garantiscono una presa morbida e confortevole.

Le tre categorie che caratterizzano il comparto hanno visto, nell’ultimo anno, il successo di alcuni modelli premiati soprattutto per la qualità e la praticità di utilizzo. Per quanto riguarda i materiali, in particolare, si evidenziano le performance positive dei collari e dei guinzagli in nylon, «i più venduti conferma Claudio Sciurpa - per la durata, la possibilità di abbinarci altri tessuti o stamparci fantasie originali e per il prezzo competitivo». Una tendenza rilevata anche da Federica Gabasio, per la quale il successo di questo

Il sito di e-commerce Paco Pet Shop propone un ampio assortimento di oltre 5.000 prodotti, tra alimenti e accessori, per gli animali domestici. Ricca l’offerta di articoli di guinzaglieria dei migliori marchi, sia per cani che per gatti.

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Guinzaglieria per gatti Il settore non è dedicato solo ai cani: anche i 7,3 milioni di gatti presenti nelle famiglie italiane, infatti, possono usare guinzagli, collari e pettorine. Sicurezza e visibilità sono i principali criteri di scelta dei proprietari: elementi che si ritrovano, ad esempio, nell’ampio assortimento offerto da Zolux. «Essendo molto girovago - spiega il direttore commerciale Massimo Di Sisto - il gatto ha bisogno di prodotti dai colori accesi: per questo, nel 2019 abbiamo lanciato quattro nuove gamme complete, caratterizzate da carta grafica a sfondo nero per far risaltare tinte e fantasie. I nostri nuovi collari, inoltre, sono dotati di una clip di sicurezza che, sottoposta a trazione, si sgancia automaticamente evitando il rischio di strangolamento. Hanno anche un piccolo sonaglio che agevola il ritrovamento del pet a diversi metri di distanza».

materiale - protagonista nei collari Farm Company - deriva sostanzialmente dalla comodità di uso e manutenzione. Tra i guinzagli, inoltre, la scelta dei pet owner sembra sempre più orientata verso i modelli estensibili, apprezzati per la loro funzionalità: «si tratta di un vero e proprio evergreen, soprattutto se pensiamo a quelli per cani di piccola taglia, lunghi al massimo 5 metri» afferma Dan Franco. Chi predilige l’abbinamento collare-guinzaglio è più orientato all’acquisto separato, a discapito dei set: «il proprietario di oggi è sempre più attento e rintraccia prodotti quanto più differenziati e specifici. Per questo motivo, chi conduce il cane preferisce acquistare gli accessori separatamente» spiega Roberto Caverzan. Una scelta - fa notare Dan Franco - «che dipende anche dall’esigenza del momento e dal grado di usura del collare o del guinzaglio, che difficilmente va di pari passo».

Sempre più apprezzata la pettorina In fase di acquisto, spesso il collare lascia il posto alla pettorina, di cui esistono diversi modelli, ognuno con caratteristiche e peculiarità diverse. Anche in questo caso, quindi, quello più adatto varia da cane a cane e la possibilità di provare il modello in negozio è fondamentale. Una richiesta sempre più crescente, evidenziata da Silvia Bosio: «da sempre soprattutto associate a cani di piccola taglia, negli ultimi anni le pettorine hanno preso il posto dei collari anche per quelli di taglia media e grande, complice soprattutto il lancio sul mercato di modelli più accattivanti». I motivi di tale successo sono molteplici e, secondo Claudio Sciurpa, legati al design, alla sicurezza e al comfort: «la pettorina, infatti, offre maggiore libertà di movi-

La linea Shiny firmata Zolux è caratterizzata da collari, guinzagli e pettorine in nylon arricchiti con paillettes. I collari sono dotati di una chiusura di sicurezza antistrangolamento e una campanella, mentre le pettorine regolabili e con clip in plastica presentano un anellino per il guinzaglio in metallo.

mento grazie all’aggancio del guinzaglio che, trovandosi sulla parte posteriore, in asse con il baricentro del cane, evita pressioni sul collo». Tra i vari modelli in commercio, sono la pettorina ad H e a Y a riscuotere i maggiori apprezzamenti da parte dei conduttori, perché considerate più sicure e pratiche rispetto a quelle a X (o scapolare): entrambe, infatti, consentono al cane di mantenere una postura naturale, riducendo così al minimo il rischio di danni e infortuni in passeggiata. Non meno importante è la possibilità per il cane di girarsi verso il proprietario per trovare rassicurazione o comprendere meglio un cenno impartito.

Il kit di guinzaglieria per gatti Zolux è composto da guinzaglio e pettorina coordinati. Realizzati con materiali riflettenti, sono regolabili e dotati di una pratica clip.

I collari della collezione London firmati MyFamily sono realizzati in similpelle e argento antico, disponibili in porpora e verde. Come gli altri collari dell’azienda, sono dotati dell’anello Porta-Tag per la medaglietta e del mezz’anello D-Ring che agevola l’ancoraggio del guinzaglio.

Un mercato ricco di novità Caratterizzato da un elevato numero di player e di brand, il settore della guinzaglieria è in costante evoluzione: l’offerta viene arricchita velocemente sia con proposte innovative e funzionali per quanto riguarda modelli e materiali, sia con nuove tinte e dettagli originali per soddisfare chi preferisce accessori di moda e di tendenza. È recente l’ingresso nel comparto di MyFamily: specializzata nella produzione di medagliette per animali da compagnia, l’azienda piemontese ha ampliato il proprio catalogo con 10 collezioni di guinzagli e collari in pelle, similpelle e nylon, offrendo così - per la prima volta sul mercato - prodotti di guinzaglieria disegnati e realizzati in ogni singola minuteria interamente dal produttore, senza ricorrere a terzi. Tra le minuterie a cui è stata data particolare attenzione citiamo il porta tag (dove inserire la medaglietta) e l’anello always ready, cucito attentamente per far in modo che resti sempre in verticale, permettendo il comodo aggancio del guinzaglio anche

I nuovi collari della collezione West Point di MyFamily - realizzati in nylon italiano, con finiture in ottone antico inglese - sono dotati del mezz’anello D-Ring che agevola l’ancoraggio del guinzaglio e dell’anello Porta-Tag per l’aggancio della medaglietta.

con una sola mano. L’azienda si prepara adesso all’arrivo di ulteriori novità, come racconta il ceo Alessandro Borgese: «stiamo lanciando una collezione di collari in nylon con tutti i componenti in plastica disegnati e prodotti da noi. Vogliamo, inoltre, introdurci nel mercato delle pettorine con modelli basici e di alta gamma. Una novità rivoluzionaria riguarda, infine, lo studio di modelli espositivi inediti per garantire la giusta visibilità dei nostri prodotti all’interno dei pet shop». Assortimento rinnovato anche per United Pets che - spiega Cristina Rivolta, product development manager - «nel 2019 ha rinnovato l’offerta di colori e PetTrend • Marzo 2020

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MERCATO

I collari della linea Boss di United Pets sono realizzati in pelle morbida arricchita con borchie nere, trattate per prevenire l’ossidazione. Privi di sporgenze e parti metalliche a contatto con il pelo del cane, garantiscono una vestibilità semplice.

Realizzati in morbida pelle resistente, i guinzagli United Pet della collezione Boss sono dotati di borchie e trattati con un processo di ribordatura artigianale. Così come i collari, sono confezionati in una custodia di cotone con spugnetta per la pulizia.

pellami, mentre quest’anno presenterà una linea completa in materiali eco non in pelle, molto modaioli». E di moda si parla anche per le novità in casa Morso, che ogni anno propone fantasie primavera-estate e autunno-inverno declinate su tutti gli accessori. «Nel 2019 - sottolinea Roberto Annessi -, oltre a cinque fantasie inedite, sono stati lanciati nuovi prodotti, come il guinzaglio multifunzione, le pettorine mini e le prime felpe per cani coordinate alla guinzaglieria».

Puntare sulla distintività Alcuni player del settore puntano sulla distintività della propria offerta: è il caso di Vitakraft, che ha lanciato nei mesi scorsi i collari luminosi con batteria interna, ricaricabile come un telefonino grazie al cavo usb, nonché la linea Evolution, composta da pettorine ergonomiche in nylon e gomma, di morbida consistenza e disponibili in sette misure. L’innovazione è anche alla base delle novità lanciate nel 2019 da Pratiko Pet: la linea Energy con la prima pettorina ad H, la pettorina antifuga e il guinzaglio abbinato, realizzati in lycra e con materie prime di origine italiana certificate. «La pettorina Energy - dichiara Robero Caverzan - pesa solo 90 g ed è la più leggera sul mercato. Ergonomica e regolabile, è caratterizzata da colori sgargianti che ne aumentano la visibilità, rendendo le passeggiate più sicure. La pettorina antifuga, invece, è pensata per cani che tendono a fuggire cercando di liberarsi dall’imbragatura; formata dalla forma a doppia 26

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Rinaldo Franco ha lanciato la linea Action by Record, composta da collari, guinzagli e pettorine in nylon intrecciato, dotati di bande riflettenti 3M Scotch per una migliore visibilità notturna. Le pettorine, traspiranti e resistenti, sono molto facili da indossare grazie alla possibilità di regolare collo e petto.

H e da un pettorale imbottito, avvolge il corpo in tre posizioni e attutisce gli urti. Il guinzaglio Energy infine, bordato con fettuccia, è rifinito con una morbida impugnatura in lycra, materiale idrorepellente, elastico e resistente».

Prodotti sicuri e testati Garantire la sicurezza e la qualità dei propri prodotti è un impegno primario per le aziende del settore e, per questo motivo, li sottopongono costantemente a test e controlli. «Noi di MyFamily - conferma a questo proposito Alessandro Borgese - facciamo testare e analizzare tutti i nostri prodotti dal CNR (Centro Nazionale Ricerca Italiana) prima che vengano immessi sul mercato. Collari e guinzagli vengono sistematicamente sottoposti a test di trazione ed effettuiamo un’analisi funzionale per verificare la distribuzione delle forze sull’anatomia del cane». Stessa attenzione da parte di Farm Company, che sottopone i prodotti a sollecitazioni ripetute per garantire la robustezza dei materiali, sui quali vengono realizzati anche test di resistenza ai lavaggi e di durabilità. Ad assicurare la sicurezza dei collari firmati Trixie, invece, è la certificazione di qualità rilasciata dall’autorità austriaca per il controllo del benessere animale, «che attesta la conformità dei prodotti sia a regole di qualità che di rispetto del comfort dell’animale» afferma Silvia Castegnaro.

Benessere assicurato Un comfort garantito grazie alla particolare cura con cui vengono scelti i materiali e all’attenzione nella realizzazione delle cosiddette minuterie, per far sì che guinzagli, collari e pettorine non danneggino il pelo né la cute del cane. «In United Pets - sottolinea, ad esempio, Cristina Rivolta - cerchiamo di produrre accessori con vernici

Il guinzaglio Atlante della linea Action di Rinaldo Franco, realizzato con la tecnologia 3M che migliora la visibilità notturna fino a 210 metri, è dotato di un morbido rivestimento traspirante che garantisce una presa confortevole.

ad acqua e materiali privi di sostanze irritanti». Una grande cura nei dettagli caratterizza anche la produzione di Morso, come conferma l’utilizzo del raso di poliestere nel nastro Intense, morbido e resistente, che non strappa il pelo né irrita la pelle. Non solo: la guinzaglieria dell’azienda è caratterizzata da fibbie e passanti Duraflex - di derivazione militare - che resistono agli urti e sono stati arrotondati per eliminare gli angoli vivi; la minuteria metallica è resistente alla corrosione e all’abrasione, mentre tutte le cuciture vengono realizzate artigianalmente e rinforzate. Particolare attenzione è posta da Rinaldo Franco, invece, nella creazione delle pettorine della linea Action: facili da indossare, con un anello in acciaio inox dall’elevata capacità di carico, un’imbottitura traspirante e dettagli catarifrangenti per l’utilizzo notturno.

Cosa avverrà in futuro? Considerata l’importanza della guinzaglieria nella vita quotidiana di chi possiede un cane, il futuro del settore si prospetta positivo anche grazie a un mercato non ancora saturo e alla capacità delle aziende di portare innovazione. «Il settore - conferma Roberto Caverzan - continuerà a crescere e a mostrare interesse verso prodotti funzionali, di qualità e in grado di soddisfare le esigenze sempre più specifiche del cliente e del suo amico a quattrozampe. Differenziare la propria offerta, elevandola nella qualità e nella specificità del prodotto è una scelta strategica che paga e pagherà anche in futuro». Praticità e funzionalità continueranno, dunque, a trainare le vendite del comparto e, come osserva Silvia Castegnaro, «le tendenze si focalizzeranno su prodotti leggeri che fanno sentire il cane libero di fare qualsiasi movimento nonché su accessori che non si sporcano o che si lavano facilmente». ●


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PUBBLIREDAZIONALE International School of Veterinary Post Graduated Studies

IL CERT CHE FA LA DIFFERENZA Come ottenere il General Practitioner Certificate

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all’ultima indagine realizzata da ANMVI (Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani) nel gennaio del 2019 su un campione di mille proprietari di animali da compagnia, risulta che questi ritengono importante che una struttura veterinaria sia ufficialmente certificata per la sua attività, a garanzia delle prestazioni che fornisce. Il 93,5% dei clienti ritiene che la certificazione di qualità sia essenziale rappresentando un valore aggiunto per l’attività della struttura. Per il proprietario però non è solo importante la certificazione della struttura o delle buone pratiche veterinarie ma anche una certificazione delle capacità scientifiche e professionali dei medici veterinari che vi operano all’interno. Oltre all’ambito titolo maggiormente riconosciuto del College Europeo, il medico veterinario può ottenere il GPCert (General Practitioner Certificate) nella disciplina di interesse, garantendo così al cliente una buona qualità delle prestazioni fornite.

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Il GPCert è una qualifica di livello intermedio, riconosciuta di valore internazionale, ottenuta dai medici veterinari che superano prove d’esame dopo il completamento di un impegnativo programma di formazione post laurea. In questo modo viene garantita al medico veterinario una formazione standardizzata su rigide indicazioni Europee. In relazione a quanto sopra specificato, si ritiene fondamentale per tutte le strutture veterinarie evidenziare nel sito internet o all’interno della clinica stessa, la presenza nell’organico di professionisti con i titoli rilasciati sia dal College Europeo che dall’International School of Veterinary Post Graduates Studies. ● Segreteria ISVPS tittivilla@isvps.org Tel. 0372 403542 www.isvps.org


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MARKETING GESTIONALE

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IL NEGOZIO DEL FUTURO

Fabrizio Vallari Giornalista e docente di Fondamenti di marketing e cultura d’impresa

DA CUSTOMER EXPERIENCE A HUMAN EXPERIENCE. UN NUOVO STUDIO CONFERMA CHE “IL MARKETING OGGI NON È PIÙ UNA QUESTIONE DI COSA SAI PRODURRE O VENDERE, MA DI CHE STORIE SAI RACCONTARE”. (SETH GODIN, IMPRENDITORE STATUNITENSE E AUTORE DI NUMEROSE PUBBLICAZIONI)

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egozi eco-compatibili che consentano di esprimere la propria individualità attraverso prodotti personalizzati, consigli e strumenti digitali. È quanto emerge dal nuovo studio “Il Negozio del Futuro in Italia”, commissionato a Ipsos da Axis Communications (multinazionale svedese che offre prodotti e servizi per la videosorveglianza e l’analisi dei video, il controllo degli accessi e gli impianti au-

dio) che rivela le opinioni dei consumatori italiani in tema di shopping experience. I risultati della ricerca confermano il consolidarsi della multicanalità come modalità di scelta e acquisto, ma con una preferenza ancora marcata per il punto vendita fisico. Circa il 40% degli intervistati indica l’ecologia o la personalizzazione dei prodotti come innovazioni prioritarie per i prossimi anni.

Negozio o sito on-line? I clienti sposano la multicanalità, con una preferenza marcata per il punto vendita fisico. Il 90% degli intervistati dichiara di acquistare ancora nel negozio (soltanto il 10% del campione preferisce il sito internet). Se si desidera subito il prodotto, se si ha la necessità di provarlo o l’esigenza di avere consigli in fase di acquisto, viene preferito il negozio fisco. Quando inPetTrend • Marzo 2020

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MARKETING GESTIONALE

Reale e virtuale a confronto Il negozio fisico viene apprezzato soprattutto per: • l’immediatezza della fruizione del prodotto/servizio • la possibilità di vedere, toccare e provare il prodotto • la consulenza fornita dal personale di vendita • l’assenza di costi di spedizione. Il canale on-line viene più utilizzato da chi: • non ha bisogno/voglia di stabilire contatti umani • desidera una più ampia offerta e la possibilità di risparmiare tempo.

vece il contatto umano non è ritenuto necessario e prevale l’esigenza di accedere a una vasta gamma di offerte, allora l’opzione preferita diviene l’online. Inoltre, il 57% degli intervistati ritiene che il negozio e il sito internet siano complementari, cercando di trarre il meglio da entrambi per effettuare gli acquisti. I negozi fisici sono anche considerati una fonte di informazioni e possono rappresentare un momento di svago. Il cosiddetto showrooming è infatti vissuto anche come attività di intrattenimento, soprattutto tra le generazioni più giovani.

Le aree di miglioramento del negozio tradizionale

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Secondo gli intervistati: nel negozio fisico si ha a disposizone il prodotto subito dopo l’acquisto (86% del campione), si può provare il prodotto direttamente in negozio (85%), si possono chiedere consigli agli addetti (79%), non si pagano i costi di spedizione (79%), si possono stabilire dei contatti umani con il personale di vendita (73%). Di converso sul sito online si ha l’impressione di risparmiare tempo (62%) e si ha a disposizione una gamma più ampia di prodotti tra cui scegliere (62%). Tra gli elementi più apprezzati dell’esperienza di acquisto in negozio ci sono la competenza, la cortesia e la disponibilità degli addetti alle vendite, la circolazione agevole all’interno del punto vendita, la buona esposizione dei prodotti e la facilità nel trovare il prodotto desiderato. Nel complesso, i clienti sono moderatamente soddisfatti della loro esperienza nei negozi fisici, con una valutazione media di 3,1 su 5. A fronte di questi asset positivi, ci sono tuttavia alcuni elementi che hanno ottenuto un basso rating di valutazione da parte degli intervistati. Tra essi ci sono la mancanza del servizio di consegna a domicilio dei prodotti acquistati in negozio, la scarsa possibilità di essere maggiormente guidati secondo i propri gusti personali, l’assenza all’interno del punto vendita di un locker (distributore automatico) per poter ritirare gli ordini effettuati on-line, la mancanza di casse automatiche, la non disponibilità di tablet per fornire la propria opinione sull’esperienza di acquisto e infine l’assenza di uno spazio relax e di aree bar/ristoro all’interno del negozio.

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Cosa ci si attende dal futuro Nei prossimi anni gli acquirenti cercheranno nello shopping un maggiore divertimento e saranno più rispettosi dell’ambiente, della natura e attenti all’origine del prodotto. La ricerca dell’unicità e di nuove tecnologie sarà un altro aspetto importante, ma non a spese del contatto umano. Di conseguenza, gli acquirenti si aspettano negozi eco-compatibili che consentano di esprimere la propria individualità attraverso prodotti personalizzati, consigli e strumenti digitali. Il negozio del futuro dovrebbe anche offrire alcuni dei vantaggi tipici dell’acquisto on-line: risparmiare tempo attraverso modalità di pagamento self-scanning e aree per il ritiro degli ordini on-line, mantenendo la dimensione umana e un’atmosfera piacevole, in particolare grazie alla musica. Il 19% degli intervistati ha espresso infatti il desiderio di poter disporre di un punto di ritiro degli acquisti effettuati in Internet all’interno del punto vendita; il 17% di poter utilizzare delle casse mobili in momenti di forte affluenza (robot o consulenti dotati di tablet che si spostano all’interno del punto vendita); il 14% di usufruire del pagamento contact less tra-

Fisico ma innovativo Il negozio del futuro dovrebbe offrire: • modalità di pagamento self-scanning • aree per il ritiro degli ordini on-line • mantenere la dimensione umana e un’atmosfera piacevole • utilizzare attrezzature che permettano di provare i prodotti in condizioni simili a quelle reali.

mite impronte digitali e infine il 13% di poter utilizzare attrezzature che permettano di provare i prodotti in condizioni simili a quelle reali attraverso proiezioni ed installazioni immersive.

Un’esperienza piacevole e coinvolgente L’aspettativa principale del cliente è quella di vivere il momento della visita e dell’acquisto nel punto vendita in maniera rilassata, sentendosi a proprio agio. Gli acquirenti cercheranno principalmente negozi eco-compatibili, che facilitino il ritiro degli acquisti on-line, propongano prodotti e servizi personalizzati grazie a strumenti digitali e consentano di risparmiare tempo, specialmente alle casse. In particolare è la Generazione Z (quella

che segue i Millennials, generalmente circoscritta tra i nati nella seconda metà degli anni ’90 e la fine degli anni 2000) che apprezza di più la possibilità di essere coinvolta in prima persona nella creazione di un articolo. I più giovani hanno indicato infatti il loro interesse verso la possibilità di poter realizzare direttamente il prodotto attraverso concorsi indetti da designer e stilisti o con l’ausilio di stampanti 3D presenti nel punto vendita. Infine, la preoccupazione ambientale si riflette nella preferenza per negozi eco-friendly: il 21% degli intervistati ha espresso il desiderio di potersi recare presso negozi totalmente ecologici (pannelli solari, pareti vegetali, punti di raccolta per il riciclo dei vecchi prodotti). ●

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PUBBLIREDAZIONALE

Servizio Clienti Numero Verde 800 555 040 www.oasy.com

OASY MORE LOVE: FINO AL 75% DEI MIGLIORI TAGLI DI CARNE O PESCE La linea super premium Oasy More Love esprime più Amore e più Qualità per i nostri gatti: alimenti complementari naturali, realizzati con ingredienti di prima scelta idonei al consumo umano

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edele alla filosofia Oasy, la linea More Love mette al primo posto la qualità del prodotto, che già si esprime nel suo distintivo packaging: disponibili nelle tre varianti in lattina, green cup e busta, i prodotti Oasy More Love contengono fino al 75% di carne o pesce. Un elevatissimo contenuto di proteine animali per soddisfare la natura carnivora di ogni gatto e garantire un’appetibilità straordinaria. Le confezioni, pensate per essere ancora più distintive e visibili nel punto vendita, comunicano immediatamente il posizionamento super premium della linea. Ciascun gusto è evidenziato da una banda di colore dedicata, mentre l’alta percentuale di carne è ben indicata su più lati, così come la texture del prodotto. Una gamma ampia – ben 26 referenze – ricca di abbinamenti di gusto inediti e ricercati per deliziare anche i palati più esigenti. Cosa distingue le tre varianti di packaging? Le lattine Oasy More Love, interamente stampate per un design unico e accattivante, propongono 12 ricette naturali, con il 75% dei migliori tagli di carne o pesce, conservati nella loro semplice acqua di cottura. Sono completamente prive di coloranti, aromatizzanti e conservanti artificiali. Le Green Cup, disponibili in 6 gusti, presentano alimenti in prelibata salsa naturale, contenenti fino al 65% di ingredienti animali. Tutto questo assicura un’appetibilità eccezionale per offrire agli amici felini un gusto incomparabile. Anche le Green Cup non contengono coloranti, aromatizzanti e conservanti artificiali. Sono dotate di linguetta easy opening per aprire il prodotto con facilità e senza sporcarsi. Un nuovo vassoio rende l’esposizione a

scaffale più efficace, migliora la visibilità e la scelta del prodotto. Il consumatore può beneficiare, inoltre, di una vantaggiosa offerta prova valida fino alla fine di marzo. Le Buste More Love infine, sono alimenti naturali, facili da servire e conservati nel loro “brodo di cottura”, indicazione posta ben in evidenza sul fronte del pack per un’etichetta chiara e trasparente. Le buste More Love, disponibili in 8 varietà, sono formulate con i migliori ingredienti freschi, per una qualità eccellente. Nel pieno rispetto della filosofia Oasy, la linea More Love garantisce la tracciabilità e la sostenibilità dei suoi alimenti grazie alle principali certificazioni di qualità al livello internazionale. Oasy More Love significa ricette naturali, senza soia e OGM, senza l’aggiunta di coloranti, aromatizzanti o conservanti artificiali e completamente crueltyfree. ●

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CANI DI RAZZA

SELEZIONATO PER CONDURRE LE MANDRIE NEGLI ARIDI TERRITORI AUSTRALIANI, QUESTO CANE È UN VERSATILE CONCENTRATO DI ENERGIA OGGI UTILIZZATO ANCHE NELLA CINOFILIA SPORTIVA

L’AUSTRALIAN CATTLE DOG

L

’Australian Cattle Dog nasce da un’esigenza precisa, quella di avere un cane da conduzione di bestiame costruito su misura per l’Australia, un territorio immenso dove i capi di bestiame devono essere spostati per lunghe distanze nelle grandi pianure semi desertiche. I primi coloni britannici, stabilitisi nel Paese nella seconda metà del 1700, si accorsero subito che i cani da pastore portati dall’Inghilterra non erano adatti al lavoro sulle mandrie australiane: poco avvezzi a coprire lunghe distanze, non a proprio agio nelle dure condizioni climatiche e troppo “gentili” con il bestiame, quasi selvatico; i cani “inglesi” inoltre abbaiavano di continuo. Ecco che cominciarono quindi i primi esperimenti di allevamento, al fine di ottenere un cane più forte e resistente, in grado di trattare il bestiame australiano. Esistono ipotesi più o meno accreditate sugli incroci che si tentarono (Bull Terrier e Rough Collie, Rough Collie e Dingo, cani da pastore inglesi e Dingo), ciò che si sa con certezza è che i risultati furono deludenti: cani troppo mordaci, troppo lenti o più propensi a lavorare le pecore che i bovini.

ANNA POZZI Fotografa e giornalista Servizio fotografico dell’autore

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Le origini della razza La svolta avvenne agli inizi del 1800, quando Thomas Hall, colono britannico giunto in Australia per proseguire l’attività famigliare di allevamento di bestiame, ebbe l’intuizione di incrociare un particolare tipo di cane da pastore inglese (il cosiddetto Cur Dog, originario del Northumberland, dal caratteristico mantello di colore blu) con la progenie di Dingo da lui addomesticati. Nacque così l’“Hall’s heeler”, ovvero il progenitore dell’Australian Cattle Dog come oggi lo conosciamo. Solo dopo la morte di Thomas Hall però, avvenuta nel 1870, gli esemplari di questa nuova razza, non ancora standardizzata né riconosciuta ma fissata da Hall tramite numerosi back-crossing, iniziarono a girare per il Paese. Fu allora che alcuni estimatori di questi soggetti iniziarono a fare incroci mirati per fissarne il tipo, vista l’alta popolarità raggiunta da questi cani. Robert Kaleski fu uno di questi e scrisse di suo pugno il primo standard della razza, che fu pubblicato nel 1903. Di “heelers” ce n’erano di due varietà: blu o rossi, con mantello picchiettato e macchie più o meno grandi; tutti possedevano

IL CONTRIBUTO DEL DINGO Il progenitore dell’Australian Cattle Dog, l’“Hall’s heeler”, lavorava in silenzio - eredità del Dingo, che non abbaia - e conduceva il bestiame approcciandolo da dietro e non da davanti, occasionalmente mordendo i garretti degli animali quando ce n’era bisogno, per indurli a muoversi più in fretta. Copriva grandi distanze senza problemi e divenne in breve tempo richiestissimo da tutte le tenute australiane.

ossatura forte, testa piuttosto quadrata e struttura armoniosa e compatta, caratteristiche che ancora oggi ritroviamo nella razza.

La storia moderna Dagli inizi del 1900 in avanti la razza cominciò dunque a essere allevata con successo in tutta l’Australia, anche se venne fatta un po’ di confusione circa la sua origine, principalmente dallo stesso estensore del primo standard, che sostenne l’utilizzo di Dalmata e Australian Kelpie nel processo di fissazione del tipo. Successivi studi hanno confermato l’infondatezza di tali affermazioni e la razza continuò a essere allevata in purezza durante

tutto il secolo, nonché a essere utilizzata con successo da allevatori di tutto il Paese. A metà del secolo l’Australian Cattle Dog attraversò l’oceano per sbarcare negli Stati Uniti, dove venne riconosciuto ufficialmente dall’American Kennel Club nel 1980 e dove riuscì a trovare impiego presso ranch e fattorie la cui attività non si discostava poi molto da quella delle tenute australiane. Rimase essenzialmente un cane da lavoro durante tutto il secolo scorso e la sua diffusione fu limitata ad Australia, Stati Uniti e successivamente Canada; recentemente ha iniziato la “colonizzazione” del continente europeo, dove rimane ancora oggi un cane per pochi - intenditori,

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CANI DI RAZZA

LO STANDARD Testa: forte, con cranio largo e stop leggero, canna nasale di media lunghezza. Orecchi: di taglia moderata, muscolosi e drizzati, moderatamente appuntiti. Occhi: di forma ovale e di media dimensione, marrone scuro, esprimono vivacità e intelligenza. Corpo: dorso forte, rene largo e muscoloso, groppa abbastanza lunga e inclinata, torace ben disceso e di larghezza moderata, costole ben cerchiate ma non a botte. Coda: inserita piuttosto bassa, prosegue la curva della groppa, a riposo pende e in azione può essere rialzata, ha un abbondante pelo. Arti anteriori: hanno ossatura forte e rotonda, sono dritti e paralleli. Arti posteriori: larghi, forti e muscolosi, sono dritti e paralleli. Andatura: franca, disinvolta, elastica e facile. Pelo: liscio, doppio, con sottopelo corto e denso. Pelo di copertura fitto con peli dritti, duri e coricati piatti, in modo da rendere impermeabile il mantello, lunghi dai 2,5 ai 4 cm. Colore: blu marmorizzato o moschettato, con o senza macchie nere, blu o fuoco sulla testa, macchie nere sul corpo non desiderabili; trotinato di rosso, a piccole macchie rosse ugualmente ripartite da tutte le parti, con o senza macchie rosse sulla testa, macchie rosse sul corpo ammesse ma non desiderabili. Altezza: maschi 46-51 cm, femmine 43-48 cm.

verrebbe da dire - e con numeri piuttosto contenuti.

L’abito non fa il monaco La sua timida diffusione in Italia e nel resto d’Europa è dovuta principalmente a due aspetti: il suo essere un cane da lavoro “duro e puro” e l’aspetto decisamente poco appariscente. O piace o non piace, non ci sono mezze misure: cane robusto e compatto, l’Australian Cattle Dog è di taglia piuttosto contenuta, lo caratterizzano il mantello esclusivamente di colore blu (marmorizzato o moschettato) o rosso (trotinato, ovvero a piccole macchie), le orecchie erette, la coda a spazzola con abbondante pelo. Ricorda il Dingo e in generale il suo aspetto richiama quello dei cani primitivi; è un aspetto rustico e poco elaborato (a ciò contribuisce anche il folto doppio pelo), in grado di dividere nettamente i pareri.

Il carattere Per quanto riguarda il carattere, il suo essere un bovaro lo rende meno popolare di altri cani da conduzione, specialmente di quelli da conduzione del gregge: l’Australian Cattle Dog è un cane piuttosto diffidente verso gli estranei, preferisce la compagnia del 36

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suo proprietario, al quale è totalmente devoto. Pur essendo docile, non cerca le carezze o le attenzioni degli estranei; la sua mente è focalizzata su altro, la sua indole lo porta a essere vigile e attento in qualsiasi situazione, sempre in attesa di indicazioni dal proprio compagno umano. Verso il proprio nucleo famigliare è molto protettivo: dolce con i bambini, fedele con la persona che sceglie come figura di riferimento, si integra senza problemi nella famiglia che lo accoglie.

Infaticabile ma mai esagerato Non si deve commettere l’errore di pensare che l’Australian Cattle Dog sia un cane poco versatile, non in grado di sostituire il lavoro sulle mandrie con altre attività. È un cane devoto al lavoro, senza dubbio: lui è sempre in attesa di indicazioni sul compito da svolgere. Ma, a differenza per esempio di alcune popolari razze da conduzione del gregge, in assenza di compiti da svolgere è capace di starsene buono a riposare. Non è un cane incapace di stare inattivo, facile preda di ossessioni o fissazioni: tutt’altro, l’equilibrio è una delle sue doti migliori. Di certo è felice se può lavorare: se non c’è una mandria da radunare, un’attività sportiva o lavorativa

di altro genere può rappresentare un valido sostituto. Recentissimamente, infatti, cominciano a vedersi alcuni Australian Cattle Dog nei campi di Agility o impegnati nel Disc Dog; le sue impareggiabili doti fisiche, la sua energia e la straordinaria agilità lo rendono un candidato ideale per questi sport. Il compito del conduttore, semmai, è quello di incanalare e contenere tanta voglia di fare e potenza. L’intelligenza e la voglia di lavorare assieme al conduttore lo rendono adatto anche a discipline come l’Obedience e il Mondioring.

Impara facilmente A proposito di educazione e training, l’Australian Cattle Dog è un cane che impara facilmente, desideroso di collaborare; certamente la sua tempra gli permette di avere a che fare con grossi bovini e di saperli gestire in autonomia, dunque è un cane che mantiene sempre una certa dose di indipendenza e a cui le cose non vanno imposte, pena lo screditamento del proprietario ai suoi occhi. Se lo si prende per il verso giusto, è in grado di diventare quel compagno e collaboratore che tutti vorremmo: fedele, leale, coraggioso, vigile e attento, una sicurezza su cui contare. ●


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Monge www.monge.it

PUBBLIREDAZIONALE

I PATÉ MONGE MONOPROTEIN Monge Natural Superpremium Monoprotein “SOLO” un’ampia gamma di alimenti umidi completi per cani, caratterizzata da diverse varietà di fonti proteiche animali e nella linea “FRUITS” dall’inclusione di frutta in ogni ricetta. I benefici di un’alimentazione formulata con una singola fonte proteica animale per ogni ricetta

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li alimenti MONGE MONOPROTEIN sono formulati con singole fonti proteiche animali e nascono dalla sempre più elevata richiesta di formulazioni semplici descritte da etichette chiare. Le nostre ricette MONGE MONOPROTEIN sono inoltre formulate senza l’utilizzo di cereali, e quindi comunemente definite come “GRAIN FREE”. La tapioca rappresenta nelle nostre ricette una valida alternativa nutrizionale ai comuni cereali, fonte naturale di fibre vegetali. Solo ingredienti selezionati per le loro proprietà nutrizionali sono presenti nelle ricette di MONGE MONOPROTEIN: fonti proteiche animali altamente digeribili. La linea paté MONGE MONOPROTEIN “SOLO” si completa con le seguenti referenze: Solo Manzo, Solo Maiale e Solo Anatra. L’ampia variabilità di singole fonti proteiche animali permette di favorire un’alimentazione equilibrata ai piccoli animali domestici, che sempre più frequentemente richiedono oltre alla somministrazione di un alimento secco, anche una quotidiana assunzione di alimenti umidi. Tutti i prodotti della linea MONGE NATURAL SUPERPREMIUM MONOPROTEIN “SOLO” e “FRUITS” sono made in Italy. Monge Monoprotein è presente in 2 formati: la pratica vaschetta 150 g per cani di piccola taglia (oggi i più diffusi) e la lattina 400 g.

Ecco le ricette • • • • • • • • •

Monge Solo Pollo 150 e 400 g Monge Solo Tacchino 150 e 400 g Monge Solo Agnello 150 e 400 g Monge Solo Tonno 150 e 400 g Monge Solo Anatra 150 e 400 g Monge Solo Maiale 150 e 400 g Monge Solo Coniglio 150 g Monge Solo Manzo 150 g Monge Solo Cervo 150 g.

MONGE NATURAL SUPERPREMIUM MONOPROTEIN è anche con frutta. La linea FRUITS è composta da 6 ricette nella vaschetta 150 g e 2 in lattina da 400 g. MONGE MONOPROTEIN FRUITS è disponibile nelle seguenti varianti: Pollo con Ananas, Pollo con Mela Junior, Coniglio con Mela, Anatra con Lamponi, Agnello con Mirtilli e Tacchino con Agrumi.

Le ricette sono caratterizzate dall’aggiunta di: • Mela, un vero concentrato di nutrienti, quali vitamine e sali minerali. La mela è inoltre ricca di fibre vegetali per favorire la regolarità intestinale e una corretta digestione e assorbimento dei nutrienti. • Agrumi, fonte di vitamine e componenti con proprietà antiossidanti per poter neutralizzare i radical liberi. • Ananas, fonte naturale di vitamine, nel particolare Vitamina A, e minerali, come calcio, fosforo e potassio, per il bilanciato apporto di tutti i nutrienti. • Lamponi, che concentrano elevate quantità di vitamine, oltre che di sostanze ad attività antiossidante per poter neutralizzare i radicali liberi. • Mirtilli, ricchi in vitamine, fibre e pectine per il supporto intestinale. Tutte le ricette MONGE NATURAL SUPERPREMIUM MONOPROTEIN sono Made in Italy, formulate senza coloranti, conservanti. I patè Monge Monoprotein sono garantiti No Cruelty test, quindi non viene testato in modo forzato sugli animali, ma solo attraverso prove di somministrazione libera per individuare le ricette più idonee in termini di appetibilità. È disponibile in esclusiva solo nei pet shop e negozi specializzati. ●

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EVENTI

NORIMBERGA: NON SOLO FIERA

Foto Gerhard Gellinger - Pixabay

PER CHI SI RECA A VISITARE INTERZOO A MAGGIO, NORIMBERGA È UNA PIACEVOLE SCOPERTA. CUORE CULTURALE DELLA BAVIERA, LA CITTÀ OFFRE TANTI SPUNTI PER ALLIETARE IL SOGGIORNO DI CHI VIENE DA FUORI

giorno al termine della giornata in fiera, ideali anche per incontri di lavoro informali mentre ci si immerge nella cultura locale.

Fra storia e architettura Alessio Arbuatti Medico veterinario

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nterzoo è un appuntamento internazionale imperdibile ma la città che lo ospita non è da meno. Norimberga è infatti uno scrigno di cultura che ne ha segnato profondamente il tessuto sociale ed economico. Piazze, musei, luoghi di ritrovo e di svago possono diventare interessanti sviluppi del sog-

Il centro storico di Norimberga è un susseguirsi di piazze, edifici religiosi, calli, ponti e mercatini che stupiscono il visitatore. Nonostante la città sia stata quasi del tutto rasa al suolo durante la Seconda guerra mondiale, le opere di ricostruzione e restauro hanno riportato il centro storico agli antichi splendori. Passeggiando è possibile ammirare il fiume Pegnitz che taglia in due il centro storico, unito da splendidi ponti. Tra questi l’Henkersteg del 1457 al termine del quale si erge la

torre dove viveva il boia (Fig. 1), l’Eubrucke, il centralissimo Fleischbrücke e il Kettensteg dalla tipica struttura a catene. La grande piazza del mercato, Hauptmarkt, accoglie i visitatori con la maestosa chiesa gotica di Nostra Signora (Frauenkirche). Ogni giorno alle ore 12 è possibile, guardando l’orologio vedere i sette elettori autorizzati a eleggere l’imperatore che rendono omaggio all’imperatore romanotedesco Carlo IV. Sul lato della facciata principale si erge la Fontana bella (Schöner Brunnen), finemente decorata, voluta dallo stesso Carlo IV. La chiesa di San Lorenzo (Lorenzkirche) (Fig. 2) e quella di San Jakob (Fig. 3), con un imponente altare alato, sono solo alcune delle numerose strutture PetTrend • Marzo 2020

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EVENTI

di culto presenti nel centro storico. Lungo il corso del fiume cittadino è possibile ammirare l’Ospedale del Santo Spirito “Heilig Geist Spital” (Fig. 4) risalente al 1332, nel quale erano curati anziani e bisognosi. Torri, torrioni e passaggi costeggiano tutto il centro storico dominato dalla collina sovrastante dove si erge il castello imperiale (Kaiserburg), costruito a partire dal 12° secolo e sede della famiglia imperiale fino al 1570.

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bluefish_japan Pixabay

I musei

Foto A. Arbuatti

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La mobilità cittadina Le dimensioni contenute di Norimberga, unite a un efficiente sistema di interscambio, fanno del trasporto pubblico cittadino (VGN) un efficace mezzo per gli spostamenti. La metropolitana, gli autobus e i tram sono attivi dal lunedì alla domenica, dalle 5.00 di mattina alle 24.00. La metropolitana, sviluppata su tre linee, unisce l’aeroporto e i quartieri periferici al centro cittadino consentendo di raggiungere facilmente la zona fieristica (fermata Messe). I biglietti dei mezzi pubblici possono essere acquistati presso le macchine automatiche, presso gli uffici turistici, sul bus e online (vgn online e app.) ma non sul tram o sui treni della metropolitana. Attenzione nel selezionare la corretta opzione, avendo l’accortezza di verificare zone/fasce tariffarie visibili sulle cartine presso ogni biglietteria. Taxi e bike sharing completano un quadro che rende la cittadina a misura d’uomo, meravigliosa da girare anche a piedi perdendosi tra i vicoli e le numerose attività.

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L’offerta museale è ampia e diversificata. Norimberga è la patria di Albrecht Durer, uno dei più importanti artisti di epoca rinascimentale. Scultore, progettista, pittore e stampatore, ha creato alcune opere che sono divenute iconiche come il famoso rinoceronte. La casa museo, ora anche multimediale, ospita importanti reperti di colui che è da sempre considerato il “Leonardo del Nord Europa” (AlbrechtDürer-Straße, 39). Il Museo nazionale Germanico (Germanisches Nationalmuseum, Kartäusergasse, 1) ospita testimonianze dalla preistoria a oggi, mentre il museo del design (Luitpoldestrasse, 5) soddisferà gli amanti dell’arte contemporanea. Norimberga è stata una delle città più importanti del periodo nazionalsocialista, sede di raduni e di congressi. Per approfondire i temi legati a quell’epoca buia, è possibile visitare il Centro di documentazione (Bayernstraße, 110) che si trova all’interno della monumentale area dei raduni, il Museo del Processo di Norimberga (Bärenschanzstraße, 72) e l’imponente sistema di tunnel (Bergstraße, 19) utilizzati come rifugi durante i bombardamenti della città. Per chi ha al seguito figli piccoli, è possibile visitare il Museo del Giocattolo (Spielzeugmuseum, Karlstraße, 13-15) e quello di storia ferroviaria (Verkehrsmuseum, Lessingstraße, 6). In aggiunta ai più noti, molti altri musei piccoli ed eclettici attendono i visitatori della città, per ulteriori informazioni sulle attività cittadine: https://tourismus.nuernberg.de/ o Nuremberg Convention and Tourist Office, Verkehrsverein Nuernberg Frauentorgraben 3/IV.

L’enogastronomia La Bratwurst è la regina della tavola a Norimberga. Servita con rafano fresco e insalata di patate, o come street food seguendo la tradizione “drei im


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Foto A. Arbuatti

Karl-Heinz Lüpke - Pixabay

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weggla” (ossia “tre salsicce in un panino”), questa piccola salsiccia è citata per la prima volta in documenti del 1313. Una leccornia preparata solo con tagli nobili di carne suina, come dettato fin dal primo regolamento e che dal 2003 ha acquisito il riconoscimento IGP. La tradizione birraia di Norimberga ha un proprio tesoro segreto, la produzione della tipica “Rotbier”. Già nota dal medioevo, questa birra rossa è il risultato di una fermentazione a fondo mantenendo basse temperature. Ma anche le birre bianche hanno qui un’antica tradizione. In città si trovano numerose birrerie e locali tipici scavati nella roccia dove da secoli il luppolo è conservato e lavorato. Questo territorio è anche una nicchia di produzione vinicola con varietà come il Silvaner e il Bacchus e se tutto ciò non dovesse ancora bastare, Norimberga è la patria tedesca del whisky con una propria produzione di nicchia e un festival che attira annualmente più di 15000 persone. I locali della città, anche quelli tradizionali, offrono quasi sempre opzioni vegetariane grazie a ingredienti tipici come gli asparagi bianchi o il sedano rapa. E non mancano ristoranti vegani, etnici e persino stellati. Un’alternativa che unisce la tradizione culinaria alla conoscenza scientifica si può trovare presso il bioparco di Norimberga (Tier-

Foto Gerhard Gellinger - Pixabay

COME ARRIVARE in Germania Mezzo di trasporto

Viaggio diretto

Con tappe intermedie

Da Milano Da Roma

Dai principali aeroporti italiani Scalo a Monaco Scalo a Francoforte Scalo a Vienna

Aereo

Automobile Treno

Da Milano attraverso la Svizzera Dal nordest attraverso Innsbruck e Monaco di Baviera Da Milano o Bologna

Via Venezia, Bolzano o Verona (tra 5 e 7 ore)

Dalle principali città italiane via Milano, Bologna o Trento

Autobus low cost

Informazioni per il soggiorno Documenti

Carta d’identità valida per l’espatrio o Passaporto valido

Sanità

Tessera sanitaria nazionale

Elettricità

220 V, due fori tondi più messa a terra, consigliato un adattatore

Vigili del fuoco

112

Soccorso polizia

110

Informazioni nazionali

01-188

Informazioni internazionali

00-118

Aeroporto

+49 (0) 911 9371200

Taxi della città

+49 (0) 911 272770

Telefonare dalla Germania in Italia

0039, (+39), seguito dal numero di telefono

Telefonare dall’Italia alla Germania

0049, (+49), seguito dal numero

Connessione dati consumo internet

No costi aggiuntivi

garten) dove è possibile mangiare nel Blue Saloon, confinante con le grandi vasche dei lamantini e dei delfini.

La patria dei dolci allo zenzero Una città che strizza l’occhio anche agli amanti dei dolci, siamo nella patria dei Lebkuchen, i dolci al pan di zenzero speziati, tipici del Natale ma oggi disponibili tutto l’anno nelle pasticcerie della città. Una tradizione dalle radici profonde, nata con i monaci frankoniani a partire dal 1400 e riconosciuta IGP nel 1996. Regalati da Federico II

ai bambini o gustati in famiglia, queste delizie nascono dalla posizione strategica della città che fin dal medioevo era al centro del commercio di spezie provenienti dall’oriente. Miscelando sapientemente cannella, chiodi di garofano, mandorle, cardamomo, noce moscata e frutta secca è nato il mix alla base del prodotto da forno in seguito arricchito anche con il cioccolato. In particolare, gli “Elisenlebkuchen”, il cui nome deriva dalla figlia di un antico pasticcere, devono contenere almeno il 25% di noci. ● PetTrend • Marzo 2020

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RAZZE FELINE

GATTO DALLA CORPORATURA POTENTE, QUESTO PICCOLO FELINO HA UN MANTELLO DALLE MOLTE VARIANTI DI COLORE E UN CARATTERE PACATO E TRANQUILLO, ASSOLUTAMENTE BRITANNICO

Foto: Sylvia Pampallona-OnlyforPets

IL BRITISH SHORTHAIR

I FRANCESCA SERENA Medico veterinario Medicina comportamentale e consigliere Anfi

l british shorthair è la perfetta rappresentazione del gatto del Cheshire di “Alice nel paese delle meraviglie”, il libro di Lewis Carroll. Si tratta di una delle più antiche razze di gatti inglesi, un tempo cacciatore e protettore dei fienili, ora pienamente a suo agio nella vita familiare. È un piccolo felino affettuoso, a volte indicato come il Winston Churchill del mondo dei gatti, che si aggira per la casa con grande eleganza e senso del territorio. Esiste anche nella variante con la medesima corporatura ma con pelo più lungo: il british longhair.

Gli albori Il british shorthair è il discendente dei gatti portati nell’odierna Gran Bre42

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tagna dai Romani e che furono qui incrociati con esemplari selvatici nativi. Storicamente si sa che la razza visse allo stato semidomestico sino al XIX secolo. È nella seconda metà dell’Ottocento che questi gatti suscitano l’interesse di Harrison Weir, gentiluomo e artista inglese, definito il padre fondatore delle esposizioni feline. Weir crea e organizza infatti, nel luglio 1871, la prima mostra di gatti al Crystal Palace, a Londra. A pochi anni di distanza, nel 1887, Harrison Weir, oltre a fondare il National Cat Club di cui fu il primo Presidente e Show Manager, decide di selezionare i british shorthair nella sua varietà blu. I british blu furono per lungo tempo confusi e incrociati con i gatti certosini francesi,


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ma in realtà le caratteristiche di queste due razze sono alquanto diverse.

Dopo la seconda guerra mondiale, anche il british shorthair, come tante altre razze feline, subì un grosso depauperamento delle linee, quindi gli allevatori dovettero ricorrere a programmi di incroci con gatti di casa blu di Russia. Con lo sviluppo e la definizione dei soggetti della razza a pelo corto, utilizzando incroci con il persiano, si introduce il gene a pelo lungo che definisce la varietà con il manto più lungo. I gatti con pelo corto venivano considerati british shorthair a tutti gli effetti, mentre i gatti con il pelo lungo venivano inseriti nei programmi di allevamento di persiani. All’inizio, lo shorthair consisteva di due tipi distinti: il robusto, compatto britannico con la sua testa rotonda; la più lunga ed elegante variante russa con la sua testa triangolare. I due tipi hanno gareggiato insieme e si sono incrociati prima di separarsi infine in razze distinte. Il british shorthair è cresciuto in popolarità da allora e ha ottenuto lo status di campionato in TICA nel giugno 1979, mentre il british longhair ha ottenuto il riconoscimento per il campionato in TICA a partire da maggio 2009.

Il mantello Il mantello del british è corto e denso, il pelo non è aderente a causa della presenza di un folto sottopelo. Non eccessivamente morbido, ma piacevole da toccare e accarezzare. Il tratto particolare del pelo è la sua estrema densità e la sua particolare struttura che dà al tatto una sensazione “croccante” (crisp). Ogni pelo deve presentare un colore uniforme fino alla radice, tranne che nelle varietà tabby e silver (cioè tigrate o con strie argentate) Per molto tempo la variante più popolare è stata quella blu, tanto che fino a pochi anni fa questo gatto veniva chiamato anche “british blue”. Il blu rimane comunque uno dei colori più popolari della razza, anche se ora c’è una grande varietà di altri colori e varianti cosiddette “pattern accepted” riconosciute da molti enti e associazioni. Questi includono i colori nero, blu, bianco, rosso, crema, cioccolato, lilla, cinamon (cannella) e fawn (dai-

Foto: Sylvia Pampallona-OnlyforPets

La storia più recente

LO STANDARD Aspetto generale: gatto di stazza da media a grande, compatto, di corporatura potente con un petto ampio, pieno, cassa toracica sviluppata. Coda: corta e spessa che si assottiglia leggermente fino a una punta arrotondata. Testa: arrotondata, il naso corto, le guance paffute con spessi baffi arrotondati che creano un enigmatico aspetto sorridente sul viso. Occhi: grandi, rotondi e molto espressivi; possono essere di molte varietà di colore: rame, giallo oro, verde e blu; la maggioranza li ha arancio o rame. Zampe: corte e forti. Piedi: forti e tondi, ne completano la struttura potente. Peso: maschi tra 5 e 8 kg; femmine tra i 4 e i 5 kg.

no). Il british shorthair può essere monocolore (i più diffusi) o presentare un mantello con più colori, come i colourpoint, i tabby, i silver e golden (argentati e dorati) e i bicolori. Tutti i colori scuri si possono presentare anche nelle femmine nelle diverse varietà tartaruga (black tortie, chocolate tortie, blue tortie e lilac tortie), che è una combinazione di rosso o crema con altri colori.

Il carattere Amichevoli e affettuosi, i british amano moltissimo le attenzioni dei

loro amici umani. I maschi sono molto dignitosi ma anche da adulti amano giocare, mentre le femmine sono più serie. Sono compagni fedeli e devoti, che vogliono essere sempre là dove sono i loro familiari umani, sulle loro ginocchia o rannicchiati accanto sul divano. Da adulti non sono molto attivi, ma hanno i loro momenti folli durante i quali si inseguono tra di loro o inseguono topini e palline. Sono intelligenti, silenziosi, discreti e il loro atteggiamento è sempre calmo e rilassato. Sono tolleranti con i bambini e i cani, ma non amano essere presi PetTrend • Marzo 2020

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RAZZE FELINE

in braccio o sollevati da terra. Stanno volentieri tra di loro, formando gruppi che si divertono tranquillamente in assenza dei proprietari.

la scala dei punti per esemplari da esposizione Testa, piazzamento e forma delle orecchie e degli occhi: 30 punti Colore degli occhi: 10 punti Corpo Forma, taglia, struttura: 20 punti Mantello Colore, striature e disegno: 20 punti Qualità e tessitura del pelo: 15 punti Condizione: 5 punti Il british perfetto! Totale 100

La salute

Foto: Sylvia Pampallona-OnlyforPets

Sono gatti sani e forti, se ben allevati: infatti i programmi di allevamento devono tenere sotto controllo patologie genetiche quali la cardiomiopatia ipertrofica (HCM) ma anche la PKD o malattia renale policistica. Si tratta di cisti renali ereditarie a cui sono soggetti i british shorthair, ma anche i persiani, e che va controllata perché questi ultimi hanno fatto parte per diverso tempo dei programmi allevatoriali dei british. I primi sintomi della malattia si manifestano di solito in tarda età, ma fino a quel momento gli animali riproduttori hanno trasmesso il gene alla prole. Perciò i gatti di razza vanno regolarmente sottoposti a controlli veterinari per escludere malattie ereditarie e la loro trasmissione alla prole. Quando si acquistano soggetti di razza da un allevatore si devono esigere tutti i documenti relativi agli esami e test genetici previsti per quella razza.

L’alimentazione “I british adorano il cibo e possono rapidamente ingrassare, quindi è importante tenere d’occhio ciò che mangiano. Per assicurarsi che non ingrassino, è bene farsi consigliare dal veterinario, tra i prodotti in commercio, un’alimentazione calibrata sulle esigenze nutrizionali del gatto. È anche importante incoraggiarli a giocare e a bruciare calorie. I giocattoli per gatti, come palline e topi di pelliccia finta, offrono un divertimento ginnico che si traduce in stimolo per il cervello e salute per il corpo.

La cura del pelo È facile mantenere il mantello del british shorthair in ottime condizioni in quanto il pelo non si aggroviglia. Una rapida pettinata giornaliera rimuove facilmente eventuali peli morti. Una passata in più in primavera e in autunno assicura che i cambi di pelo stagionali non lascino nodi che poi si possono rivelare di difficile gestione e sgradevoli per il gatto. È una buona idea fare il bagno regolarmente per mantenere il mantello in ottime condizioni. ● 44

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TUTTI I COLORI DELLA RAZZA • Il blu è il colore più conosciuto. Il british blu ha mantello grigio/blu e, come gli altri unicolori, non deve presentare tigrature (tabby). • Nero, bianco, rosso, crema, chocolate (marrone come il cioccolato al latte), lilac (grigio rosato), cinnamon e fawn. • Black tortie (squama di tartaruga nera), blue tortie (squama blu o blu-crema), chocolate tortie (squama cioccolato), lilac tortie (squama lilla), cinnamon tortie (squama cannella), fawn tortie (squama daino). • Smoke. • Tutte le tigrature o tabby: blotched, mackerel, spotted. • Sfumature argento detto silver. • Tutti i colori con il bianco: arlecchino, bicolore, vanno a seconda della prevalenza della parte colorata o di quella bianca. • Colourpoint: cioè con corpo chiaro ed estremità più scure seal, chocolate, lilac, blue, red, tabby, silver, golden, tortie, bicolore, cinnamon, fawn. • Con un affascinante aspetto dorato (golden shell o golden shaded) con occhi verdi.


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PUBBLIREDAZIONALE

DOLORE ARTICOLARE DEL CANE: NESSUNO DOVREBBE SOFFRIRE IN SILENZIO! Innovet mette a disposizione una nuova pagina web per aiutare i veterinari a rilevare per tempo i segnali nascosti di dolore articolare del cane, prevenendo soluzioni drastiche come l’eutanasia guenza, mettere in pratica interventi il più possibile tempestivi ed efficaci nei confronti dei tanti meccanismi patogenetici che lo sostengono è la chiave per ridurre la sofferenza e migliorare la qualità della vita di chi, come i nostri cani, non può verbalizzare il dolore ed è costretto a soffrire in silenzio.

Una pagina web per scoprire il dolore di chi soffre in silenzio

A cura di CeDIS (Centro di Documentazione e Informazione Scientifica) Innovet Italia Srl, Saccolongo (PD) - cedis@innovet.it

Il dolore “segreto” delle articolazioni Il dolore articolare cronico del cane è uno dei problemi più diffusi in ortopedia veterinaria, e l’osteoartrite (o artrosi) ne rappresenta la causa numero uno. Solitamente si manifesta con zoppie di vario grado e diverse anomalie di andatura e postura. L’esito finale è la perdita della classica camminata “a 4 ruote motrici”, con la compromissione delle falcate ampie, sciolte, decise, con forza propulsiva su entrambi i bipedi e con allungo a testa alta, tipiche del cane “felice”, libero di correre e giocare. Molto spesso, però, il dolore cronico è un dolore silente, nascosto, fatto di subdole alterazioni del comportamento e delle quotidiane abitudini di vita. Sono i modi che il cane adotta nell’impossibilità di esprimere a parole una sofferenza, che è ormai diventata parte integrante della sua esistenza e a cui in un certo senso si è rassegnato. Saper riconoscere questo “dolore segreto” e, di conse46

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Da questi presupposti nasce www.innovet.it/dolorearticolare: la nuova pagina web sviluppata da Innovet per aiutare i veterinari a non sottovalutare alcun segnale, anche poco evidente, di disagio articolare, né tantomeno ad attribuirlo a giustificazioni banali che possono solo ritardare la diagnosi e aggravare il problema. La pagina web consente innanzitutto di visionare un bellissimo filmato sul dolore silente del cane. Tre minuti di video, capaci però di veicolare un messaggio molto forte: siamo tutti noi, medici veterinari e proprietari, i portavoce della sofferenza nascosta dei nostri animali. Per questo, dobbiamo impegnarci ad imparare il linguaggio non verbale della loro sofferenza, nella piena consapevolezza che risparmiare inutili sofferenze significa garantire loro una buona qualità di vita ed un elevato livello di benessere. La pagina web mette anche a disposizione dei medici veterinari una scheda per riconoscere i segnali, anche più indiretti, di dolore articolare, in base ad un questionario di dolore cronico specificatamente validato nel cane. Stimolare la presa di coscienza del dolore animale è la strada maestra per gestire il dolore da osteoartrite, riducendo i rischi per la sopravvivenza stessa dei nostri amici animali e migliorandone benessere e qualità della vita. #nessunodovrebbesoffrireinsilenzio ●


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DIGITAL MARKETING

IL LOYALTY MARKETING PUÒ ESSERE MOLTO REDDITIZIO. UN CLIENTE SODDISFATTO PUÒ ARRIVARE A DECUPLICARE LA SUA SPESA E OTTENERE UN CLIENTE NUOVO È SEI VOLTE PIÙ COSTOSO CHE FIDELIZZARNE UNO ACQUISITO. È NECESSARIO PERÒ STARE AL PASSO COI TEMPI

mohamed Hassan - Pixabay

COME SI FIDELIZZA IL CLIENTE

I SILVIA BOSIO E-commerce specialist e divulgatrice

l programma di fidelizzazione o loyalty marketing è l’insieme delle azioni svolte da un brand per cercare di rendere fedeli i clienti già esistenti. Alla base delle strategie di fidelizzazione c’è la volontà di raggiungere il più alto grado di soddisfazione, con l’obiettivo dichiarato di far sì che i clienti attuali tornino ad acquistare. Il loyalty marketing nasce con i programmi per frequent flyers, ovvero per coloro che viaggiavano spesso in aereo: si accumulano punti a ogni volo acquistato da investire poi in altre cose. Il successo di questi modelli è stato tale che

le raccolte punti continuano a essere utilizzate con successo da tantissime aziende in tutto il mondo.

I premi non bastano più Nonostante il tema dei programmi fedeltà resti un aspetto basilare per le marche, la creazione di un rapporto consolidato tra brand e cliente è andato sicuramente oltre le classiche raccolte punti. Ridurre il concetto di fedeltà a una mera raccolta punti e alla conseguente erogazione di premi e sconti è ormai una visione troppo riduttiva. I portafogli di tutti noi sono PetTrend • Marzo 2020

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DIGITAL MARKETING

che riusciranno a soddisfare le reali esigenze e i bisogni dei propri clienti riusciranno anche a costruire un rapporto di fiducia e lealtà consolidato, duraturo e privo di barriere. La fedeltà al brand sarà la logica conseguenza.

Due esempi di human loyalty marketing

colmi di tessere che non ricordiamo neanche più di avere e che utilizziamo solo dietro richiesta del negozio, non sapendo spesso quale sarà la ricompensa della nostra fedeltà. Va da sé che per il cliente fedele il concetto di premio oggi si allontana sempre più da un qualcosa di fisico per avvicinarsi

a una più ampia idea di gratificazione, più affine al romanticismo che al materialismo. Il consumatore oggi premia l’azienda che meglio riesce a comprendere i suoi bisogni e a soddisfare le sue richieste, stringendo con lui un patto e mantenendo la promessa di valore. In altre parole, quelle aziende

Alcune aziende si sono già mosse in questa direzione, due esempi su tutti Starbucks e Amazon Prime. Starbucks, la nota catena americana di caffetterie, ha creato un’applicazione che, oltre a offrire la possibilità di partecipare a un programma fedeltà, consente ai suoi avventori di ordinare, pagare e persino di accedere a un canale streaming musicale. Questa soluzione, oltre alla riscossione di premi connessa a una raccolta punti, migliora l’esperienza d’acquisto, intesa nella sua visione più ampia. Altro esempio imprescindibile di loyalty marketing è quello fornito da Amazon Prime. Inizialmente i clienti che aderivano al programma ottenevano solo le spese di spedizione gratuite. Oggi, allo stesso costo vengono offerti molti altri vantaggi, quali per esempio musica e film in streaming. Grazie a queste iniziative i clienti si ricorderanno dell’esperienza con il brand per molto più tempo, cosa che non accadrebbe se venisse proposto loro soltanto uno sconto o un premio, ovvero qualcosa di “già visto”.

I vecchi programmi fedeltà sono superati La maggior parte dei classici programmi di fidelizzazione non genera la fedeltà sperata, ce lo dice una ricerca condotta già nel 2012 da Edgell Knowledge Network. La diffusione smodata di raccolte punti da parte dei brand ha avuto come conseguenza quasi paradossale il fatto che i clienti non sono veramente fedeli a nessuno: l’81% di loro, sempre stando ai dati della ricerca, non sa nemmeno in cosa consistano i premi o in che modo possano essere riscattati. In questo scenario, i clienti delle aziende che offrono un programma di fidelizzazione non risultano quindi più fedeli degli altri, ovvero lo sforzo economico e gestionale per coordinare un programma fedeltà non porta nulla e finisce per essere solo un costo per l’azienda. Un’altra ricerca evidenzia come i consumatori siano più propensi ad aderire a programmi fedeltà di marche che 48

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relazioni umane e personali gratificanti con i consumatori.

Da semplice lealtà a senso di appartenenza

la sua fedeltà ai valori del brand, allo stesso modo il brand si trova nella posizione delicata di dover mantenere la sua promessa fornendo maggior valore. Deludere il cliente fedele equivarrebbe a un danno enorme non solo in termini di perdita di fatturato. Senza contare che le quote associative diventano delle vere e proprie entrate, delle voci di ricavo che l’azienda non si può permettere di perdere, a differenza di quelle ipotetiche che i programmi di fedeltà tradizionali contano di realizzare. I programmi fedeltà di successo ci insegnano che la differenza sostanziale tra la semplice lealtà e il senso di appartenenza è che quest’ultimo è una scelta del consumatore, che prende seriamente in considerazione la possibilità di aderire a un programma a pagamento se si sente realmente appagato dalle promesse del brand che ha scelto. Infine, tornando alle sottoscrizioni di programmi fedeltà a pagamento, queste rappresentano una fonte di preziose informazioni: i membri paganti sono infatti più inclini a condividere i dati personali perché consapevoli di contribuire così alla personalizzazione della propria esperienza con il brand. Al pari, tale livello di trasparenza nella relazione consente ai brand di comprendere in modo più chiaro le azioni, le necessità e le eventuali insoddisfazioni dei clienti, mantenendo una visione d’insieme e creando un circolo virtuoso per entrambe le parti coinvolte.

Se però il cliente accetta di pagare una quota associativa per dimostrare

Fiducia e risposte, qui e ora

La nuova idea di loyalty

già amano, che tradotto significa che alcuni brand investono denaro per mantenere clienti già affezionati, sostenendo acquisti che sarebbero stati effettuati comunque. Visto che porre l’enfasi su premi o sconti concessi ai clienti abituali non è più la strada giusta, è necessario pensare ai programmi di fidelizzazione per costruire

I brand più visionari dovranno quindi concentrarsi su un passaggio che a prima vista può sembrare molto ambizioso: quello di trasformare una fedeltà effimera e opportunistica in una relazione più profonda, duratura, e leale, una relazione in cui non sono più le aziende a pagare i clienti per essere fedeli, ma gli stessi clienti a pagare le aziende a cui vogliono giurare fedeltà. L’esempio più riuscito, ma non l’unico, ce lo fornisce Amazon con i suoi programmi a pagamento, primo fra tutti il già citato Prime. Gli iscritti, con modalità di abbonamento e costi che variano a seconda del paese di appartenenza, spendono in media di più diventando effettivamente più fedeli al brand. Una ricerca pubblicata dalla Consumer Intelligence Research ha evidenziato che i clienti Prime rappresentano il 63% della base clienti americani di Amazon, e che il 73% di chi effettua la prova gratuita di 30 giorni, al suo scadere la rinnova per un anno intero.

La fedeltà in numeri • Un cliente soddisfatto può arrivare a spendere fino a 10 volte di più. • È 6 volte più costoso ottenere un cliente nuovo rispetto a fidelizzare un cliente acquisito. • Il 75% di chi utilizza uno smartphone si aspetta di ottenere informazioni immediate in tempo reale. • Il 50% dei clienti chiede conferma della disponibilità del prodotto che intende acquistare prima di recarsi in negozio. • Le ricerche da smartphone delle parole “migliore” + “adesso” sono cresciute di oltre il 125% negli utimi due anni. • Le ricerche da smartphone “dove comprare” + “vicino a me” sono cresciute di oltre il 200% negli ultimi due anni. • Le ricerche da smartphone con chiave “aperto vicino a me” (esempio, “verduriere aperto vicino a me”) sono cresciute di oltre il 250% negli ultimi due anni.

La soddisfazione di un bisogno in tempi rapidi sta diventando per il consumatore importante allo stesso modo del senso di appartenenza alla marca e alla promessa di valore dei brand. La credibilità e il valore del brand vengono riconosciuti nella capacità del brand stesso di rispondere a un bisogno e di risolvere un problema, qui e ora. Una recente ricerca pubblicata da Thinkwithgoogle.com, evidenzia come essere presenti per soddisfare un bisogno immediato, rappresenta la nuova battaglia per le aziende che vogliono fidelizzare i propri clienti. Risulterà vincente il brand che permetterà al suo cliente di risparmiare tempo fornendo la soluzione richiesta il più velocemente possibile. ● PetTrend • Marzo 2020

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COMPORTAMENTO

CANE CHE SCAPPA IL

Franco Fassola Medico Veterinario Esperto in Comportamento Animale Esperto in IAA Master in Counseling Sistemico Relazionale Past President SISCA Presidente AIRS Direttore SIACr Responsabile del Servizio di Medicina Comportamentale Istituto Veterinario di Novara

ANCHE SE SI INTEGRA NELLA FAMIGLIA UMANA CERCANDO UN SUO SPAZIO E UN SUO RUOLO, A VOLTE IL CANE SCAPPA. PERCHÉ? È INNAMORATO, CURIOSO, ANNOIATO O HA PAURA?

Creare una relazione Il cane scappa se vive in una situazione ambientale e relazionale per lui insostenibile. Ci sono però situazioni in cui, nonostante le condizioni di vita ottimali, il cane ha comunque il desiderio di uscire dal territorio delimitato per andare a scoprire il mondo. È quindi fondamentale che il rapporto tra cane e proprietario sia improntato al rispetto delle necessità di specie dell’animale. Non è sufficiente infatti soddisfare i bisogni basilari del cane (cibo, acqua, riparo e cure se malato), l’uomo deve preoccuparsi anche del benessere psichico del suo amico, passando molto tempo con lui, svolgendo attività insieme, come i giochi in “libertà” o ricerca di oggetti, passeggiate interattive e in città per incontrare altre persone, frequentare aree cani per conoscere altri suoi simili, e molto 50

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altro ancora. Tra l’uomo e il cane si deve insomma creare una relazione.

C’è tutto un mondo intorno Il cane è un predatore come il suo antenato, il lupo, che organizza la sua vita in piccoli branchi famigliari costituiti da un maschio e una femmina adulti, con i cuccioli, che - quando diventano a loro volta adulti - si allontanano dal branco per formare un nuovo gruppo famigliare o, più raramente, rimangono nel branco di nascita. Per vivere cacciano e hanno la necessità di perlustrare un territorio più o meno ampio in relazione alla densità di prede. L’area che esplorano giornalmente non è riducibile al parco di una villa, anche se grande, tanto meno a un piccolo giardino di una

casa in città: per questo il cane cerca di uscire dai confini limitati del territorio che gli attribuisce l’uomo per esplorare i luoghi che sono vicino all’abitazione del proprietario.

Come abituarlo a tornare Per evitare le fughe “esplorative”, consigliamo di abituare il cucciolo a interagire con il suo proprietario che, imparando a essere attento alle richieste del suo fedele amico, risponderà al suo sguardo con un comportamento adeguato. Anche nelle passeggiate all’esterno della proprietà con il cane al guinzaglio, o libero a secondo della situazione, è bene permettere al cane di esplorare liberamente richiamando il soggetto quando si allontana troppo e premiandolo quando arriva

Katrin B. - Pixabay

I

l cucciolo, quando arriva in famiglia, ha bisogno di avere una figura di riferimento che solitamente viene individuata nella persona del gruppo che lo ha adottato, attribuendogli il ruolo di leader. A questa figura il cucciolo delega il compito di dargli le indicazioni per relazionarsi correttamente con l’ambiente, con i consimili e con le persone che vivono con lui, senza per altro rinunciare alla sua autonomia. Per esempio, il cucciolo, se trova una porta o un cancello aperto e la persona di riferimento è presente, solitamente si ferma, la aspetta, la guarda e le “chiede” cosa fare e a quel punto è del “leader” l’onere di farsi carico di questa responsabilità e guidare il fedele amico.


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Corinna Lichtenberg - Pixabay

Perché si allontana da casa? Anche nel caso di un binomio caneproprietario affiatato e con una buona relazione, possono presentarsi motivi che spingono il cane a concedersi una breve fuga: • il piacere di esplorare il mondo che c’è al di la della recinzione del giardino; • la ricerca di femmine in calore; • la noia (pur avendo molte attenzione da parte del convivente umano, il cane passa molto tempo da solo); • l’inseguimento di una preda. Tom und Nicki Löschner - Pixabay

per poi proseguire rimandandolo a esplorare. Una metodologia utile sia a rafforzare il legame sia a creare un comportamento cooperativo.

Il cane educato chiede il permesso Questi consigli permettono di focalizzare l’attenzione del cane sul convivente umano, aiutandolo a fare esperienze insieme connotate da emozioni positive, che lo invogliano a ripetere certi comportamenti desiderati. Questo rinforzo al comportamento di legame collaborativo è ancora più fruttifico se

inizia a instaurarsi quando il cucciolo ha pochi mesi; allenando la fiducia reciproca tra l’uomo e il suo fedele amico, sarà possibile lasciare il cancello aperto certi che il cane non uscirà senza prima aver chiesto il permesso alla persona e, analogamente, ciò accadrà, in un’area protetta perché siamo certi che al richiamo ritornerà.

La ricerca di femmine in calore Per un maschio adulto una femmina in calore costituisce un motivo di fuga dalla proprietà o dal guinzaglio

quando ci si trova in passeggiata. A volte può succedere anche l’inverso, ovvero che sia la femmina in calore a fuggire per ricercare un maschio disponibile. Per verificare se la causa della fuga è il calore, si deve indagare presso i vicini se ci sono femmine in calore o maschi puberi disponibili all’accoppiamento e trovare soluzioni efficaci e condivise con gli altri proprietari. Nel caso in cui il cane continui a fuggire nonostante i nostri interventi, si deve optare per la sterilizzazione. Nel caso di un maschio si può optare PetTrend • Marzo 2020

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COMPORTAMENTO

per la castrazione chimica (un prodotto viene inoculato sottocute e sopprime il desiderio sessuale per sei mesi) per poi passare a quella chirurgica, se le fughe continuano. La castrazione chimica è utile per comprendere se il cane fugge solo per il puro piacere di girovagare libero: la castrazione, in questo caso, non sarà risolutiva. Per la femmina, non c’è l’alternativa chimica, per cui si consiglia di ricorrere a quella chirurgica.

sin da cucciolo, con specie diverse, tenendo presente che la socializzazione intra-specie, non è così stabile come quella tra cani e non c’è una generalizzazione: se il cane “conosce” il gatto che vive con lui, non è detto che non insegua il gatto del vicino che entra nella sua proprietà. Tuttavia la famigliarità con animali di specie diverse può essere di aiuto.

Quando è solo si annoia

Il cane è un animale sociale come l’uomo e, come l’uomo, ama fare esperienze, conoscere luoghi e situazioni

La monotonia è sicuramente un’ottima motivazione per fuggire. Come detto sopra, la soluzione è nell’instaurare con il cane una buona relazione, passare del tempo insieme, coinvolgerlo nella propria vita, portarlo con sé e farlo interagire con altre persone e con altri cani: tutto ciò lo appaga e lo motiva a stare con il suo proprietario.

L’inseguimento di una preda Il cane è un predatore: pensiamo alle razze ad attitudine venatoria come segugi, setter, bassotti, beagle. Questi cani, se fiutano una preda, solitamente ne seguono la traccia e si allontanano. Inoltre possono inseguire anche prede come gatti, galline, piccioni, non rispondendo al richiamo del proprietario. In questi casi suggeriamo di socializzare il nostro amico a quattro zampe, 52

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Una famiglia e un territorio appaganti

diverse. Quindi, per creare un rapporto tale che il gruppo famigliare e il territorio definito dai confini della casa siano appaganti, è necessario lavorare sulla motivazione collaborativa, ossia fare cose con lui che gli piacciono e che ci piacciono. Anche la motivazione epimeletica, ossia di prendersi cura di un altro ed et-epimeletica, dare cure all’altro, deve essere coltivata. Quindi, uomo e cane dovrebbero trovarsi e restare insieme, soprattutto, perché, si curano reciprocamente e collaborano per stare bene insieme e fanno le cose abituali della vita insieme. ●

Attenzione ai rumori forti o molesti La fuga attribuibile a un rumore forte (botti, spari, tuoni, eccetera) dovrebbe metterci in allarme per la possibile presenza di una patologia comportamentale. Quando un cucciolo o un cane adulto a seguito di un temporale, uno sparo, un rumore forte e improvviso fugge vagando per la campagna, probabilmente è confuso, nel panico. La fuga potrebbe attribuirsi a una fobia ai rumori in genere o, nella fase iniziale, a un rumore specifico. Il nostro consiglio è di non indugiare con rimedi fai da te, ma di rivolgersi al medico veterinario esperto in comportamento animale che, dopo aver visitato il cane, emette una diagnosi e definisce una terapia comportamentale, o farmacologica o con nutraceutici (o entrambe) per curare la patologia.


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TOELETTATURA

QUANDO LA

TOELETTA È FELINA ABBIAMO INCONTRATO SABRINA GNANI DELL’ISOLA DEI PELOSI, 15 ANNI DI PASSIONE ED ESPERIENZA AL SERVIZIO DELLA TOELETTATURA DI CANI E GATTI CON UNA PARTICOLARE PREDILEZIONE PER I PICCOLI FELINI

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l mondo della toelettatura è in costante evoluzione e aggiornamento per soddisfare pienamente le esigenze di una relazione umano-animale sempre più attenta al benessere generale di cani e gatti. Per saperne di più abbiamo voluto incontrare Sabrina Gnani, nuovo presidente APT (Associazione Professionisti Toelettatori), che esercita la sua attività con grande passione a Bassano del Grappa, in provincia di Vicenza.

PetTrend: Qual è la sua filosofia professionale? Sabrina Gnani: Svolgo questa meravigliosa professione da 15 anni. Il mio primo corso di toelettatura l’ho frequentato a Milano con il pioniere per eccellenza di questo settore, Serafino Ripamonti, e da allora non ho più smesso di seguire stage e corsi. Credo infatti che per svolgere questo lavoro sia necessaria una preparazione professionale a 360° gradi con competenze che spaziano dall’educazione cinofila e comportamentale, alla cinognostica e dermocosmesi, passando per la morfologia, gli standard di razza e alcune nozioni di tipo sanitario per poter segnalare al veterinario eventuali problemi evidenziati durante le fasi manuali del lavoro. Tutto ciò, naturalmente, oltre alle tecniche di taglio, stripping, lavaggio, asciugatura, brushing.

PT: Come opera un moderno toelettatore? SG: Per toelettare oggi ci vuole senso artistico e capacità nell’uso dell’attrezzatura, ma bisogna anche conoscere il proprio corpo e saper tenere una postura corretta. Questo per il lato pratico. Un buon toelettatore deve però anche avere una chiara co-

Marco Moresco Editorialista

noscenza delle normative vigenti e avere sempre in primo piano il rispetto del benessere psicofisico dell’animale. Ritengo molto importante anche l’associazionismo di categoria. Socia APT dal 2006 e ora Presidente, credo che per un professionista sia fondamentale poter contare su un’associazione professionale. PT: È vero che ama in particolare toelettare i gatti? SG: Io toeletto sia i cani sia i gatti, ma la tolettatura dei gatti la trovo molto stimolante e rilassante, forse perché ogni piccolo felino è un mondo a sé, tutto da scoprire, dove non si può mai dare nulla di scontato. Faccio il lavoro più bello del mondo: il mondo felino è magico e curioso e la toelettatura del gatto mi calma e mi coinvolge, amo ridare dignità a gattoni insofferenti e imprigionati da sporco e infeltrimenti; le loro fusa e i loro strusciamenti alla fine della toelettatura mi ripagano dell’impegno profuso e mi donano pace. PT: Segue soggetti che partecipano alle esposizioni? SG: Con dedizione e soddisfazione preparo anche diversi gatti per le expo, soprattutto Persiani e Maine Coon, ma lo trovo più noioso della grande conquista che è riuscire a gestire un gatto di dieci anni mai stato in toelettatura, o fare sentire a proprio agio un cucciolo alla sua prima esperienza. Ogni volta che mi viene portato un gatto per la prima volta devo procedere con molta tranquillità e attenzione per scoprirne la sensibilità, il grado di tolleranza verso la manipolazione, le cose gradite e quelle sgradite, se non addirittura le fobie. E ogni volta che mi vene riportato un gatto, devo ricordarmi perfettamente quello che gli piace e quello che detesta. Tutto questo rende la toelettatura del gatto un’esperienza sempre nuova e mai ripetitiva. Solitamente fisso gli PetTrend • Marzo 2020

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TOELETTATURA

nodi irrisolvibili o situazioni disastrose. La convinzione che il gatto sia un animale che “si lava da solo” è ancora molto diffusa. In realtà, tra i piccoli felini abituati alla vita domestica sono molti quelli che perdono l’istinto all’autopulizia e il risultato del mancato autoleccamento si vede bene quando mi presentano alcuni casi molto problematici.

appuntamenti per un gatto o la mattina presto o la sera, vengono toelettatati con calma senza cani presenti, oppure rinuncio volentieri al mio giorno di riposo e apro il “Lunedì da gattoni”, dove si toelettano solo gatti tutto il giorno.

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PT: È comune far toelettare i gatti? SG: I proprietari che portano regolarmente i gatti dal toelettatore sono in minoranza rispetto ai cani, e i più si rivolgono a me soltanto una volta nell’arco della vita del loro animale, quando si trovano di fronte a

PT: Come reagiscono i felini alla sua manipolazione? SG: Come ho detto il gatto è un animale che presenta caratteristiche soggettive molto spiccate, ma dal punto di vista del mio lavoro è possibile ricondurre i singoli casi a due grandi categorie: i gatti abituati alla toelettatura e quelli che non lo sono. Per quanto riguarda la prima categoria, in genere non ci sono particolari problemi: si procede a interventi periodici di spazzolatura, pulizia degli occhi e taglio dei peli nelle zone più delicate, come sotto la coda, fra i polpastrelli, nelle orecchie e, naturalmente, il bagno. Per i gatti non abituati alla toelettatura il problema di fondo è la non abitudine alla mani-


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polazione da parte di estranei. In questi casi il soggetto che si trova a dover affrontare la toelettatura mostra facilmente reazioni di fastidio e rifiuto, che in genere possono essere superate ma che a volte rendono impossibili le operazioni di snodatura e spazzolatura. Come extrema ratio, soprattutto se la situazione è particolarmente seria, è necessario ricorrere alla soluzione radicale della tosatura e, in casi limite, anche a un’anestesia leggera da parte del veterinario per poter poi operare serenamente. Va anche ricordato che i gatti non abituati alla toelettatura presentano spesso anche uno stato problematico delle unghie. Nell’ambiente domestico alcuni gatti perdono, infatti, il naturale istinto a limarsi le unghie che di conseguenza divengono molto lunghe e a volte tanto ritorte da piantarsi nei polpastrelli; una condizione che si osserva soprattutto nello sperone. PT: Perché un gatto deve essere abituato alla toelettatura? SG: Non per una questione puramente estetica, ma piuttosto per assicurare un pieno benessere del piccolo felino. Il mantello svolge infatti una fondamentale funzione termoregolatrice che consente all’animale di adattare il proprio organismo alla temperatura esterna. La vita in appartamenti riscaldati, tuttavia, fa sì che si produca una quantità di pelo in eccesso eliminabile soltanto con periodiche spazzolate. Se non si provvede in questo senso, il mantello tende a sviluppare nodi che

possono portare, se non risolti, a forfora, alopecie, cattivo odore, prurito e dermatiti anche molto dolorose. Per fortuna sono in aumento i proprietari che mi portano regolarmente i loro gatti da toelettare, anche una volta ogni 15 giorni. Si è diffusa infatti la consapevolezza della necessità di questi interventi per il benessere del piccolo felino e per limitare eccessive perdite di pelo per casa. PT: Come si procede con un gatto non abituato? SG: Le problematiche possono essere diverse in base alla lunghezza del pelo o ad altri fattori, ma in generale procedo sempre con un protocollo abbastanza preciso che ho messo a punto

con anni di esperienza. Si tratta di tecniche volte tanto alla tutela del gatto quanto alla mia, dato che affrontare un gatto esasperato è un’esperienza assolutamente da evitare. Quando mi viene portato il piccolo felino, lo faccio quindi accomodare in un ambiente assolutamente tranquillo, senza la presenza di altri animali, e qui attendo fino a che non appare sufficientemente sereno. A volte invece bisogna anticipare ogni sua reazione, distraendolo e incuriosendolo. Procedo poi a una sorta di test per valutare il grado di tolleranza del gatto verso le varie tipologie di intervento (vedi box). L’autore ringrazia Sabrina Gnani per le foto fornite. ●

Come capire il grado di tolleranza del gatto Per accertarsi del grado di tolleranza del gatto verso le varie tipologie di intervento, si deve iniziare con delle manipolazioni necessarie all’igiene generica; se non emergono particolari problemi, si procede con il rumore dell’acqua nella vasca; se anche qui va tutto bene, facciamo una prova con il phon. Nel caso il test sia stato superato in tutte le sue fasi, procediamo alla toelettatura completa, tenendo sempre presente che ogni gatto ha un suo “timer” interno per cui può improvvisamente manifestare intolleranza per quello che ha sopportato fino a poco prima. È un lavoro dove non c’è nulla di scontato. Se il gatto ha invece dimostrato durante il test un’intolleranza per una o più fasi della toelettatura, ripieghiamo su un intervento meno “invasivo” a base di una spazzolatura e un lavaggio con la schiuma a secco.

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GREECE, ANDALUCÌA E LOMBARDIA Le tre nuove ricette di Happy Dog ispirate alla cucina mediterranea

Una dieta mediterranea adattata alla specie canina è estremamente benefica e vantaggiosa per innumerevoli motivi. Greece è un alimento secco completo di qualità super premium ispirato alla delicata cucina greca: agnello, gamberetti e calamari, uniti ad un perfetto mix di riso aromatizzato e verdure mediterranee.

L’Andalusia non è solamente una delle più belle comunità autonome della Spagna, ma è anche famosa per la sua cucina. La gastronomia andalusa è tra le più apprezzate della penisola iberica, ricca di sapori freschi, con un sapiente uso di elementi spesso poveri. Ecco il nostro Andalucía: gustoso maiale iberico (unica fonte proteica animale) accompagnato da riso e verdure mediterranee.

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a nostra storia ebbe inizio nel 1765, con l’acquisto di un piccolo mulino sulle rive del fiume Singold, a Wehringen, Baviera. Da allora, la nostra priorità è creare alimenti pratici per animali domestici, che offrano un’alimentazione al contempo sana, bilanciata e sostenibile, adatta alla dieta del cane in base alla sua evoluzione. Dedichiamo ogni giorno a studiare, adeguare ed affinare le nostre ricette in base alle scoperte scientifiche più recenti. Ad oggi il nostro marchio vanta più di 50 varietà in grado di soddisfare le più disparate esigenze nutrizionali, restando sempre al passo con i tempi. In questo aprile 2020 abbiamo deciso di continuare il viaggio culinario della nostra linea Supreme Sensible ampliandola con tre nuove ricette.

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Lombardia non vuole celebrare solo la splendida regione del Nord Italia, bensì tutta la meravigliosa penisola, con una tipica ricetta italiana: anatra all’arancia (unica fonte proteica animale) e riso italiano. Una carne pregiata, dal gusto forte e aromatico, che si sposa benissimo con i profumi e gli aromi agrumati caratteristici dell’arancia. Un abbinamento da sempre considerato raffinato e riservato alle occasioni speciali. ●


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ARREDAMENTO

CASA FRIENDLY

joy617 - Pixabay

UNA PET

QUALCHE IDEA DAL MERCATO PER UN AMBIENTE DOMESTICO A MISURA DI CANE E GATTO, SENZA DIMENTICARSI DELLA SICUREZZA DEGLI ANIMALI DA COMPAGNIA

Lorena Bassis Giornalista pubblicista

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er convivere in armonia e totale sicurezza con un pet, gli spazi casalinghi devono essere adatti. Per questo una casa pet friendly ha bisogno di una serie di accorgimenti che non possono essere trascurati. Preservare gli arredi è importante così come tenere gli animali alla larga da pericoli. Sia il cane

che il gatto hanno bisogno dei loro spazi all’interno delle mura domestiche per mangiare, giocare e rilassarsi. Una casa a misura di pet non può non prendere in considerazione queste esigenze. “Cane e gatto sono compagni di vita che meritano attenzione e rispetto. Le loro necessità sono però differenti. Per vivere con un gatto dobbiamo rendere la casa divertente e interessante. Il cane ci richiede invece di cambiare stile di vita, soprattutto se non possiamo permettergli di accedere a un ampio giardino. Entrambi hanno però bisogno dei loro spazi. E noi dei nostri”, afferma Maria Chiara Catalani, Medico veterinario esperto in comportamento animale, Presi-

dente Sisca (Società Italiana Scienze del Comportamento Animale).

Il pasto e la minzione Cani e gatti amano mangiare in tranquillità e l’ideale sarebbe poter creare una “postazione pappa” con una ciotola per l’alimento e una per l’acqua posizionate in basso. A debita distanza, ma sempre facilmente raggiungibile, va collocata la lettiera per il gatto, meglio se lontano da passaggi e scale. “Al cane invece, che fino al quarto mese circa non è in grado di controllare gli sfinteri, dobbiamo insegnare a eliminare all’esterno. A questo scopo dobbiamo portarlo fuori molto spesso e, al contempo, togliere gradualmente i tappeti PetTrend • Marzo 2020

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ARREDAMENTO

e tutto ciò che può assorbire la pipì per fargli capire che i bisogni si fanno sul prato”, spiega la dottoressa Maria Chiara Catalani. Nei primi mesi, in attesa che impari, è possibile ricorrere ad apposite traversine. In generale sono da evitare tappeti o divani in tessuto che intrappolano i peli, prediligendo materiali sintetici. Per i pavimenti è bene evitare la moquette, ricettacolo di batteri, puntando su superfici più facili da pulire.

Il momento del riposo Che sia una cuccia oppure un cuscino, gli animali devono poter riposare indisturbati e contare su uno spazio tranquillo per rilassarsi. Fondamentale è il momento del gioco. Se per i cani sono sufficienti ampi spazi e qualche giocattolo, per i gatti

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Consigli utili sui “pericoli domestici” Le case sono piene di potenziali pericoli per gli animali da compagnia. Per questo, tutto ciò che normalmente è presente in casa, deve essere passato al vaglio molto attentamente. Dai fragili soprammobili ai pericolosi cavi elettrici, alle prese della corrente alla scatola che contiene aghi, spille e bottoni. Possono costituire un potenziale pericolo anche i detersivi e i medicinali che dovranno essere tenuti sempre ben chiusi e posti lontano dalla loro portata. Attenzione anche alla spazzatura che andrà posta in un luogo non accessibile perché l’odore potrebbe spingere l’animale a cercare all’interno. Anche i cuscini del divano costituiscono un sicuro divertimento soprattutto per il cane, tanto da arrivare a ingurgitare la gomma piuma che rappresenta un serio pericolo per la sua salute. Pericoloso anche se il pet si mette a rosicchiare le piante ornamentali. Alcune specie sono dannose se non addirittura velenose, come la dieffenbachia, il filodendro, la stella di natale e l’agrifoglio. Sono considerate un pericolo se ingerite dall’animale e causa di intossicazioni, problemi gastroenterici, infiammazioni e gonfiori del cavo orale, l’oleandro, il ciclamino, il tasso, l’edera e l’ortensia.

è invece necessario creare veri e propri percorsi e postazioni sparse che invitino a salti e arrampicate. Per il micio inoltre, graffiare è un’esigenza oltre che un istinto. Mettere a disposizione un tiragraffi non solo salva gli arredi, ma dà al gatto la possibilità di marcare il proprio territorio.

Questione di stile

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Avere tra le mura di casa un pet non vuol dire rinunciare ad arredi eleganti. Tantomeno l’appartamento perderà in bellezza. Anzi. Sempre di più, architetti e designer si dedicano alla realizzazione di complementi d’arredo che, senza rinunciare al design, tengano presente il benessere dell’animale da compagnia per assicurare una convivenza stimolante e serena tra le mura domestiche. Per esempio, il famoso designer giapponese Koichi Futatsumata (Fig. 1), ha realizzato un tavolino in vetro trasparente e base

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in acciaio inox con un’ampia amaca sottostante per il relax dell’animale. Un divano che diventa uno spazio per gli animali di casa è il primo pezzo di una linea di arredamento realizzata da Seungji Mun (Fig. 2). I braccioli e il poggiatesta sono uno spazio aperto ma al tempo stesso coperto dove il cane o il gatto possono accomodarsi su un morbido cuscino pensato per loro. Corentin Dombrecht (Fig. 3) ha disegnato la linea di librerie modulari Cat-Library. Alcuni vani della scaffalatura si protendono verso l’esterno creando una scaletta sulla quale il felino può salire e scendere, avendo anche la possibilità di accoccolarsi in cima per dominare l’ambiente dall’alto. Paul Kweton (Fig. 4) ha dato vita a una sedia a dondolo a due piani. Mentre noi stiamo seduti in poltrona, il pet può acciambellarsi nel vano sotto la seduta. Realizzata a mano dalla coppia statunitense Mike e Me-

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gan, CatastrophiCreations (Fig. 5) è la linea di arredi composta da mensole, amache, tiragraffi, ponti e lettini che rende felice il micio di casa. Yarfie è invece un’isola per gatti composta da mensole, scale, palestre e nascondigli, un luogo avventuroso a misura di felino pensato da Aelfie Oudghiri e Michael Yarinsky (Fig. 6). Da non dimenticare l’architetto Pierangelo Brandolisio che ha dato vita alla Brandodesign, azienda che realizza un arredamento elegante pensato per le esigenze degli animali da compagnia. Sul mercato è poi disponibile Lurvig, la linea di arredamento per animali dell’Ikea (sia per interni che per esterni). 6

Quando l’originalità è di casa Per gli appassionati che deside-

rano una casa totalmente a misura di cane e gatto, una buona ispirazione può venire dall’abitazione californiana di Peter Cohen che ha speso la bellezza di 50mila dollari per trasformare la casa in tunnel, rampe e scivoli: un vero paradiso per i suoi 14 gatti. Sempre a misura di felino il progetto dello studio Barker Freeman che, in una casa di Brooklyn, ha realizzato un camminamento sopra la libreria a muro, una sorta di via di fuga che termina in tante botole che consentono ai gatti di uscire all’aperto ogni volta che lo desiderano. Per far divertire il pet, Kei Harada dello Studio DoDo ha pensato una passerella sopraelevata che consente una passeggiata e ben si sposa con lo stile minimalista degli interni. ● PetTrend • Marzo 2020

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PSICOLOGIA

NOI E I NOSTRI ANIMALI DA COMPAGNIA: COSA C’È STATO È C’È DI SPECIALE IN RAPPORTI CHE SONO DELLE VERE E PROFONDE AMICIZIE

Cocoparisienne Pixabay

L’AMORE DI UN PET È TERAPEUTICO

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oi italiani amiamo gli animali da compagnia. Il rapporto Assalco 2019 dice che nelle case degli italiani vi sono 60.227.000 animali d’affezione, visti dalla maggior parte come un membro della famiglia, il migliore amico, e in minor percentuale come il “figlio non umano”. Ma la situazione attualmente registrata non è così strana! Perché il cane accompagna l’uomo ormai da migliaia di anni.

BARBARA ALESSIO Psicologa, psicoterapeuta, psicodiagnosta

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Evoluzione convergente Nel Pleistocene, circa 400.000 a.C., uomini e lupi cominciano a essere

antagonisti, ad abitare le stesse zone e a competere per la sopravvivenza nel medesimo ambiente. Non sappiamo con esattezza come avvenne la domesticazione: ma è certo che un gruppo di lupi venne pian piano separato dalla popolazione globale differenziandosene sempre più. Un bel percorso di coesistenza, tant’è vero che ormai è stato introdotto il concetto di “coevoluzione” tra uomo e cane: la relazione con il cane è stata un propulsore decisivo nel processo di ominizzazione, ovvero noi esseri umani siamo quello che siamo anche grazie al legame che pra-


Karolina Grabowska - Pixabay

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siamo affermare che il cane è sempre stato scelto per esserci “di compagnia”. Ma ci siamo mai chiesti cos’ha di speciale questo rapporto?

Perché scegliamo un pet?

ticamente da sempre abbiamo stretto con loro!

La co-evoluzione Tutta la storia dell’essere umano e il suo progresso nel senso della civilizzazione è avvenuto in partnership con il mondo animale ovvero agli albori di ogni grande innovazione vi è stata un’alleanza zooantropologica. Ecco perché si parla di co-evoluzione, di ibridazione culturale tra i due mondi. Di recente si è anche scoperto che alcuni gruppi di geni dell’essere umano e del cane, compresi quelli legati alla dieta e alla digestione, a processi neurologici e ad alcune malattie, si sono evoluti parallelamente nel corso di migliaia di anni. Questo perché condividevamo esattamente gli stessi ambienti e le stesse condizioni di vita. Veri e propri compagni: un sodalizio

che ha modellato addirittura i DNA, facendone combaciare alcune parti, in un processo rarissimo in natura denominato “evoluzione convergente”.

Un cammino a sei zampe Forse fin da subito l’essere umano si avvicinò e cominciò a dare da mangiare per tenere vicino a sé gli esemplari più amichevoli e mansueti nei suoi confronti. L’essere umano era un cacciatore altamente specializzato: non aveva così bisogno di un aiuto in quel senso. Aveva però bisogno di sviluppare empatia e capacità di legame con altri esseri viventi, perché in gruppo le probabilità di sopravvivenza e la qualità di vita migliorano di gran lunga. Il legame col cane può invece aver contribuito a questo allenamento emotivo. Insomma: in qualche modo pos-

La radice della scelta di un pet è per una massima parte irrazionale, molto profonda, pesca in un altrove così intimo che nemmeno noi stessi conosciamo. Razionalmente decido di “prendere” un cane, per esempio (data la diffusione, le ricerche in campo psicologico si sono concentrate soprattutto sullo studio del rapporto essere umano-cane), perché è un buon compagno di vita, perché sappiamo che la convivenza con un cane è un ottimo supporto al nostro benessere, perché ci divertono e rallegrano con la loro vitalità, ho bisogno di un amico che mi faccia la guardia, e per vari altri motivi logici e sensati. Ma… la psicologia ci insegna che alla fine scelgo un cane per soddisfare un mio bisogno interiore, di cui sono molto poco consapevole.

Le motivazioni inconsapevoli? Possiamo dire che lo scegliamo sulla base di un desiderio-bisogno inconscio: perché “serve” a rinforzare la nostra identità, la nostra autostima, la sicurezza, a darci qualcosa che ci manca, a soddisfare la nostra fame di amore. Lo scegliamo sulla base di una similarità con elementi della nostra personalità (ricordate l’inizio del cartone animato “La carica dei 101”, quando viene presentata una carrellata di proprietari tutti simili ai loro cani? Quanta verità in quella rappresentazione!). Serve insomma a rafforzare la nostra identità, l’autostima, la sicurezza interiore. La psicologia però svela un altro meccanismo ancora più sorprendente e commovente circa la nostra passione verso di loro. Il bisogno di prendersi cura del nostro pet ci permette in realtà di prenderci cura di parti di noi stessi e di rafforzarle. Una vera e propria terapia psicologica.

Norman Bosworth - Pixabay

Un terapeuta peloso Proprio perché sentito simile e proprio perché così “nelle nostre mani”, intreccia un rapporto molto diverso da quello che abbiamo con i nostri simili. È profondo, fortemente connotato dalla fiducia, basato su un linguaggio non verbale e para-verbale, PetTrend • Marzo 2020

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PSICOLOGIA

con una continua e intensa comunicazione tattile. Ci abbandoniamo e viviamo così una sintonia spesso immediata, priva di giudizio, della paura del rifiuto e della sanzione, basata esclusivamente sul gioco e sulla coccola, sull’accettazione incondizionata. Sulla sicurezza di non essere mai soli, abbandonati, traditi. Senza litigi e rotture, senza brutte sorprese. È il nostro amore che ci capisce al volo, sempre, senza nemmeno bisogno di parlare.

La felicità è un piccolo cane “caldo” A lui ci mostriamo sempre e davvero per quello che siamo, liberi di essere noi stessi senza filtri, paure, maschere perché sappiamo che lui accetta tutto di noi. A lui non mentia-

mo mai. Un compagno di vita prezioso e perfetto, un legame che, per molte persone e in molti momenti, è in grado di salvarci la vita, di proteggerci dalla disperazione. Mica poco, vero? È un essere vivente ma, a differenza di tutti quelli con cui intratteniamo relazioni nella nostra vita, appartiene allo stesso tempo alla nostra realtà interna. È un individuo reale ma è “investito” di significati, funzioni, vissuti intimi che lo rendono unico e insostituibile. Ecco perché riveste un’importanza vitale per la nostra salute psichica: perché rinforza il sentimento di sicurezza proprio perché con lui possiamo contare su un amore incondizionato e completamente accettante. Che addirittura, dicono le ricerche, è

CHI È BARBARA ALESSIO Psicologa, Psicoterapeuta, Psicodiagnosta, Master di II livello in Bioetica è Responsabile del Servizio di Psicologia e Psicodiagnosi della Casa di Cura per malattie neuropsichiatriche “Villa di Salute” nel torinese. Cura gli interventi psicoterapeutici per il centro Lotus Flower PCOS. Lavora da venti anni come consulenteformatore per organizzazioni private, pubbliche, Università e Società Scientifiche. Ha uno studio privato a Moncalieri (TO).

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in grado di riparare le nostre vecchie ferite emotive, i traumi e le lacerazioni interne e proprio su questo si è sviluppata a livello clinico la pet-therapy: perché coccole e carezze (è un rapporto soprattutto tattile, al di fuori del linguaggio verbale e molto “fisico”) richiamano l’esperienza arcaica delle cure materne.

Un amore incondizionato Il nostro animale è sempre felice di rivederci, ci accoglie anche quando lo abbiamo trascurato un po’, offre coccole e riconoscimento, sicurezza e protezione, non delude mai. Aumenta la nostra fiducia, il senso del nostro valore personale perché per lui siamo insostituibili. Non è molto indagato il rapporto con altri animali con cui condividiamo gli spazi domestici, tuttavia sappiamo che le medesime caratteristiche affettive si sviluppano anche nei riguardi di altre specie. E le ricerche in campo psicologico affermano che anche chi ha severi problemi relazionali coi propri simili, nei confronti del proprio animale è in grado di sviluppare un legame di attaccamento e di accudimento sicuri e adeguati. Insomma: non dobbiamo avere dubbi, è proprio un legame speciale. ●


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MORANDO SUPERPETFOOD: ARRIVANO I SUPER DAYS DEDICATI ALLA NUOVA LINEA SUPERPREMIUM E AL BENESSERE DEGLI ANIMALI

N

egli ultimi anni, il mercato del pet food sta ricalcando i principali trend che interessano l’alimentazione umana: è aumentato l’interesse dei consumatori verso una dieta sana e bilanciata per i propri pet, basata su alimenti naturali in grado di apportare vitamine, minerali, fibre, antiossidanti e acidi grassi essenziali, di svolgere funzioni benefiche per l’organismo e di offrire ai pet una dieta più gustosa e variegata. In risposta, Morando ha portato sul mercato la linea superpremium Morando SuperPetFood, che mette al primo posto il benessere degli animali con prodotti senza cereali, coloranti o conservanti, a base di salmone, anatra, agnello, manzo e tacchino freschi e arricchiti dai superfood. Mirtillo rosso, mora, semi di zucca, tè verde, bacche di goji, ananas, cavolo nero, melograno, curcuma, rosa canina e alga norvegese sono solo alcuni dei super ingredienti dalle notevoli proprietà nutritive utilizzati per dare vita alle nuove ricette, pensate per chi vuole garantire ai propri amici a quattro zampe un’alimentazione bilanciata e ricca di nutrienti. Coloro che possiedono un cane possono scegliere tra diverse tipologie di Crocchette: la ricetta al salmone fresco dedicata ai Puppy (800g); quella per Adult Mini all’anatra o salmone freschi (800g o 2kg); la formula Adult Mini 8+ all’agnello fresco (800g); le soluzioni per Adult Medium ai gusti manzo o tacchino freschi, nei formati da 12kg o da 2,5kg e la versione al manzo fresco per Adult Maxi (12kg). La linea comprende anche diversi prodotti umidi, come la 66

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Deliziosa Mousse per Toy Dog all’anatra o salmone (80g) e diverse tipologie di Gustoso Patè: al manzo o tacchino per Adult Medium (300g); all’anatra o salmone per Adult Mini (150g) e all’agnello per Adult Mini 8+ (150g). Anche per i gatti l’offerta di prodotti specifici è davvero vasta. I Croccantini sono, per esempio, disponibili nella versione al salmone fresco per Kitten, al manzo o salmone freschi per Adult, all’anatra o agnello freschi per Sterilized e all’agnello fresco per Sterilized 8+, tutte in formato da 350g. Per quanto riguarda i prodotti umidi, si può scegliere tra diversi tipi di Mousse: al manzo, tacchino o salmone per Adult, all’anatra o agnello nella versione Sterilized e all’agnello nella formula Sterilized 8+, tutte in pratica busta da 85g.

SUPER PROPRIETÀ, SUPER CONSULENZA Per scoprire tutti i segreti di una linea così straordinaria serve un’esperienza fuori dal comune. Morando ha organizzato i Super Days, una serie di incontri informativi presso i punti vendita aderenti delle principali città italiane, in cui i consumatori potranno ottenere consigli professionali di una esperta nutrizionista e una proposta alimentare personalizzata per il proprio pet. Al controllo del peso seguirà la compilazione di una “carta di identità” dell’animale domestico (Identi-pet) con indicazioni su dosi e tipologia di prodotti della linea Morando SuperPetFood consigliati per le sue esigenze nutrizionali specifiche. Per i consumatori che desiderano provare la novità verranno distribuiti sampling delle crocchette per i cani e croccantini per i gatti. Questo speciale progetto trade, volto ad implementare il business dei clienti-partner di Morando, sarà supportato da una campagna digital di forte impatto con l’obiettivo di aumentare la brand awareness e portare più consumatori nei punti vendita per scoprire i benefici della nuova linea superpremium. Morando, la storia del pet food in Italia ●


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ATTUALITÀ

APPROVATA DAL PARLAMENTO EUROPEO UNA RISOLUZIONE CONTRO IL COMMERCIO ILLEGALE DI ANIMALI DA COMPAGNIA. PIÙ CONTROLLI E MAGGIORI SANZIONI IN TUTTI GLI STATI MEMBRI

Foto maja7777 - Pixabay

L’EUROPA CONTRO IL TRAFFICO DEI PET

dunque provvedere a piani nazionali coordinati, che prevedano più controlli dei movimenti commerciali, un aumento delle sanzioni e una stretta sulle vendite on line.

U

Maria Luisa Quattrina

Un nuovo inizio

Medico veterinario

Il 12 febbraio 2020 l’Europarlamento ha approvato una risoluzione storica, non solo perché ha trattato il tema commerciale (la protezione del mercato dal traffico illegale di cani e gatti), ma soprattutto perché la Commissione nel suo operato ha considerato gli animali da compagnia come “esseri senzienti”. Ai pet pertanto è ufficialmente riconosciuta la tutela non solo della salute ma anche del benessere e, inoltre, ne vengono presi

n piano d’azione per contrastare il commercio illegale di animali da compagnia nell’Unione in cui tutti facciano la loro parte, autorità veterinarie e veterinari compresi, è stato richiesto agli Stati membri con la risoluzione non legislativa approvata dall’Europarlamento. Gli Stati membri devono

in considerazione i movimenti a scopo non commerciale. La risoluzione invita la Commissione e gli Stati membri ad adottare entro il 2024, nell’ambito della futura attività legislativa e non legislativa, misure volte a contrastare il commercio illegale degli animali d’affezione attuando le migliori pratiche tra tutti gli Stati membri.

Metodi attuativi L’attuazione di un piano d’azione contro i traffici di pet richiesta dagli eurodeputati coinvolgerà anche la direzione generale che si occupa di benessere degli animali e sanità pubblica (DgSante). Questo piano prevederebbe di mettere in atto accordi tra autorità, PetTrend • Marzo 2020

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ATTUALITÀ

Microcippatura di cani e gatti L’identificazione certa degli animali da compagnia e la loro registrazione in file coordinati e consultabili sono la priorità della risoluzione. A questo scopo viene richiesto l’obbligo generalizzato in tutta Europa di microchippatura dei cani e dei gatti, oltre a una conseguente armonizzazione delle anagrafi nazionali. Il microchip deve essere applicato da un veterinario. Nella banca dati devono essere registrate tutte le persone che hanno avuto un ruolo nella vita dell’animale: proprietari, veterinari, allevatori, venditori e anche i trasportatori. Entro la fine dell’attuale legislatura europea ogni banca dati degli Stati membri deve essere interconnessa. La risoluzione con la marcatura e la registrazione di tutti i cani e i gatti interviene in tal modo anche nella lotta ai maltrattamenti sugli animali. Foto Алексей Боярских - Pixabay

banche dati, siti web così da attivare misure mirate contro la pubblicità ingannevole e il commercio illegale. Un sistema di condivisione di dati sarà attuato in merito alle partite di animali venduti illegalmente, nonché un sistema di allarme in caso di percezione di anomalie. Per gli Stati membri il microchip diventa obbligatorio per tutti i cani e i gatti così come le anagrafi che devono essere interconnesse per fornire garanzie certe sia per gli animali allevati sia per quelli sequestrati.

Dal dire al fare La risoluzione invita inoltre gli Stati membri a vietare le pratiche di allevamento e commercializzazione dannose per la salute, il benessere e lo sviluppo comportamentale degli animali da compagnia. Mentre alla Commissione spetterà il compito di redigere gli standard comuni europei in materia di allevamento e commercializzazione di cani e gatti. Agli Stati membri sarà infine assegnato il compito di istituire un registro obbligatorio degli allevatori e dei venditori autorizzati accessibile alle autorità di ogni stato facente parte.

Stretta al commercio La risoluzione si interessa anche al cosidetto “commercio di massa”, 68

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ovvero quello attuato dai grandi allevamenti che trattano molte razze e in particolare quelle divenute di moda. Per controllare meglio la vendita online di cani e gatti, la Commissione e gli Stati membri dovranno regolamentare gli annunci online di animali così da interrompere qualsiasi pubblicità ingannevole. Contro lo sregolato commercio via Web di cani e gatti, la risoluzione chiede maggiori garanzie e azioni dirette a escludere gli animali da compagnia dalla futura direttiva sui contratti di vendita online.

Controlli e sanzioni Agli Stati membri viene infine richiesta l’intensificazione dei controlli e l’introduzione di sanzioni più pesanti nei confronti di operatori economici, veterinari e autorità nazionali competenti (nei Paesi di origine, transito e destinazione) che intervengono nella contraffazione dei passaporti dei pet. La risoluzione invita le autorità competenti degli Stati membri a far rispettare rigorosamente il regolamento (UE) n. 576/2013 e ad assicurare il reinserimento di tutti gli animali da compagnia sequestrati, sostenere con adeguatezza i centri di soccorso e a predisporre campagne di adozione presso i centri di soccorso. ●

I punti salienti della risoluzione • Entro il 2024 la Commissione e gli Stati membri devono attuare misure contro il commercio illegale degli animali d’affezione. • La Commissione dovrà redigere gli standard comuni europei in materia di allevamento e commercializzazione di cani e gatti. • Ogni Stato membro dovrà istituire un registro obbligatorio degli allevatori e dei venditori autorizzati. • In tutti gli Stati membri viene richiesto l’obbligo di microchippatura dei cani e dei gatti, oltre a una armonizzazione delle anagrafi nazionali. • La Commissione e gli Stati membri dovranno regolamentare gli annunci online relativi ad animali così da interrompere qualsiasi pubblicità ingannevole. • Viene richiesta a tutti gli Stati membri l’intensificazione dei controlli e l’introduzione di sanzioni più pesanti nei confronti di tutti coloreo che intervengono nella contraffazione dei passaporti pet.


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Per maggiori informazioni sui prodotti Gourmet®, visitare il sito www.gourmet-gatto.it oppure chiamare il Numero Verde 800 525 505

GOURMET INTRODUCE: NATURE’S CREATIONS! Lasciati ispirare dalla Natura

G

ourmet, eccellenza culinaria per gli amici gatti, è pronto per lanciare la nuova gamma di squisite ricette tutte ispirate alla natura: Nature’s Creations. Queste ricette complete e bilanciate sono accuratamente preparate con ingredienti naturali selezionati di alta qualità, sapientemente cucinate a basse temperature e ricche in manzo, agnello, pollame o pesce, accompagnate da riso o verdure come spinaci, carote e pomodori. Tutto questo senza l’aggiunta di conservanti, coloranti e aromi artificiali. Ogni deliziosa ricetta è stata creata per far assaporare al gatto ogni singolo boccone, con il massimo del piacere. Una ricca gamma composta da sei ricette in porzioni da 85g per soddisfare i gusti di tutti i gatti: – Ricco in Agnello, guarnito con pomodori e pastinaca – Ricco in Manzo, guarnito con piselli e carote – Ricco in Pollo, guarnito con spinaci e pomodori – Ricco in Tacchino, guarnito con spinaci e pastinaca – Ricco in Pesce dell’oceano, guarnito con spinaci e riso – Ricco in Tonno, guarnito con pomodori e riso

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Ma non finisce qui! Gourmet delizierà i gatti anche con Snacks estremamente palatabili: Nature’s Creations Puree! Tre diverse ricette con ingredienti naturali selezionati e di qualità per un delizioso snack da gustare tra un pasto e l’altro. Ogni purè è in porzioni monodose e pronto per essere servito nella sua ciotola o direttamente dalla bustina, per rafforzare il rapporto tra il gatto e il proprietario. La gamma offre 3 ricette in bustine da 10g in una confezione invitante e contenente cinque porzioni: – Pollo con un pizzico di zucca – Salmone con un pizzico di carota – Manzo con un pizzico di pomodoro ●


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COSTUME E SOCIETÀ

GATTI D’ISLANDA I

Bill Buster Indagatore del web

NELLA TERRA CHE PIÙ DI TUTTE AMA I PICCOLI FELINI, UN VIAGGIO ALLA SCOPERTA DI STORIE CURIOSE E AFFASCINANTI, TRA TRADIZIONE E REALITY SHOW

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’Islanda è senza dubbio una terra unica, più vicina alla Groenlandia che alle coste europee, è popolata solamente da 334000 abitanti, la maggior parte dei quali vive tra la capitale Reykjavík e i dintorni. Un territorio tanto selvaggio quanto moderno, preso spesso come esempio per la completa autonomia energetica rinnovabile, per l’elevato standard di vita, e per una popolazione giovane che ama moltissimo i pet. Qui i felini hanno una lunga storia tra antiche e nuove leggende, e che nel contempo è proiettata verso il più innovativo dei reality show al mondo.

Jólakötturinn, o gatto di Yule, è un felino gigante protagonista, nel passato, di parecchie lugubri storie del folklore islandese mentre ai giorni nostri (per fortuna) è diventato un’icona per invogliare la donazione di prodotti e vestiti per le persone meno abbienti. La figura mitologica è legata al Natale e la storia lo vuole vagante nelle campagne innevate pronto a fare un boccone di quelle persone che non hanno ricevuto vestiti nuovi per le festività. Oppure questo gatto è visto come il pet di una famiglia di troll: Grýla, il marito Leppalúði e i loro 13 figli, anch’essi ghiotti di bambini. In altre narrazioni Yule si aggira per le case per controllare, attraverso le finestre, se i bambini indossano qualcosa di nuovo. Nel 1800 la sua storia era utilizzata anche per spaventare i lavoratori del settore tessile che sotto minaccia della presenza del gatto gigante erano così spinti a produrre di più e più velocemente.

Reykjavík, una cittÀ per gatti Il motivo principale del successo dei gatti nella capitale islandese è senza dubbio dovuto al fatto che siano stati i primi pet sbarcati sull’isola; in seguito ha rafforzato la presenza di fe-

Autore: P. León

Le leggende di ieri e di oggi

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lini una legge che ha vietato, dal 1927 al 1984, il possesso di cani nella capitale. Oggi in città (Fig. 1) è comune vedere numerosi gatti girare liberi, dotati di medagliette di riconoscimento (Fig. 2) e soprattutto tutti registrati presso il Dipartimento Ambientale del comune. Il numero di gatti ha anche ispirato il famoso autore internazionale di origine giapponese Haruki Murakami nello scrivere, sul New Yorker, un racconto dal titolo “La città dei gatti”, dopo un periodo passato nella capitale islandese. Nel marzo 2018 la passione per i gatti ha portato alla nascita del cat cafè di Reykjavík, il Kattakaffihúsið. Grazie alla volontà di una

giovane coppia, l’idea commerciale strizza l’occhio al sociale. Infatti, i gatti ospitati provengono dalla locale società per gatti randagi con il risultato che già la metà dei gatti del cafè sono stati adottati. Gigja, la proprietaria, afferma: “I gatti hanno la capacità di tranquillizzare, così quando si ha nel medesimo tempo un gatto da coccolare e una tazza di caffè, il cliente starà meglio per il resto della giornata”.

Un reality unico al mondo La passione islandese per i gatti non termina qui, infatti nel 2017 Inga Lind Karlsdóttir, in collaborazione con PetTrend • Marzo 2020

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COSTUME E SOCIETÀ

Autore: oliver.wolf

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Autore: dconvertini

Autore: Bernard McManus

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un’associazione per la tutela dei felini, ha lanciato un innovativo format online ispirato al Grande Fratello con protagonisti i gatti. Nasce così “Keeping up with the Kattarshians”, un titolo che si riprende il noto reality americano “Al passo con i Kardashian”. I partecipanti sono gatti senza un proprietario, ospitati in una casa su misura ricca di componentistica e accessori utili al felino etogramma. Stanze in miniatura con letti, poltrone, scatole, scale e giochi sono il set visibile h24 tramite quattro microcamere sul sito http://www.kattarshians.tv/ (Fig. 5). Operatori e volontari della Icelandic Cat Protection Society si prendono cura dei gattini almeno 3-4 volte al giorno quando la trasmissione è interrotta affinché i felini possano socializzare anche con le persone fuori dallo schermo. Il tutto è sotto lo stretto controllo della Icelandic Food And Veterinary Authority e di responsabili del benessere animale. Il successo della prima edizione è stato tale da registrare nelle prime 24 ore circa 3000 condivisioni solo in Islanda. Il fine del progetto è quello di favorire le adozioni, infatti dopo circa tre sole settimane i gattini sono stati consegnati ai nuovi proprietari selezionati con puntiglio. Le star delle ultime edizioni sono state due mamme gatto: Eliza Reed (stesso nome della premier nazionale) con i suoi quattro micetti e Singrid Tomasdottir, con i suoi cinque gattini. Un format che, fino a oggi, ha garantito l’adozione a tutti i partecipanti e ha oltrepassato i confini nazionali con spettatori da tutto il mondo, basti pensare che la pagina Facebook ha ormai già superato i 35000 iscritti. ●

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PICCOLI MAMMIFERI

UN PICCOLO ANIMALE DA COMPAGNIA CHE PUÒ DIVENTARE UN SIMPATICO AMICO PER I NOSTRI CLIENTI, BASTA IMPARARE A CONOSCERLO

IL

CRICETO DORATO, IDEALE

PER I

BAMBINI

Serena Sola Medico veterinario

Un ambiente adatto alle sue esigenze Conoscere le abitudini in natura di questo pet diventa di fondamentale

Keith Pomakis - Wikimedia Commons

I

l criceto dorato è originario delle regioni desertiche aride e temperate dell’Asia minore, dove è ancora presente in una piccola zona della Siria. È un animale che trascorre le giornate a scavare tunnel e a ricercare il cibo. La scarsità di risorse dell’arido ambiente desertico costringe il criceto a percorrere grandi distanze alla ricerca di cibo che poi trasporta nella tana all’interno delle tasche guanciali che fungono da magazzino temporaneo. L’aridità tipica del suo habitat e la scarsità di alimento hanno fatto sì che si sia evoluto come un animale solitario in modo da ridurre la competizione: le tane distano 100 metri, e anche di più, l’una dall’altra, e tendenzialmente due soggetti entrano in contatto soltanto per un breve periodo durante l’accoppiamento.

importanza per capire come deve essere tenuto in cattività: è necessario quindi ricreare un ambiente in cui possa scavare; la ruota non deve essere vista solamente come un modo per passare il tempo o un gioco, ma diventa fondamentale per permettergli di fare attività; non vanno tenuti più individui insieme. È un pet notturno e solitario.

La morfologia Il criceto dorato prende il nome dalla sua colorazione originale; presenta infatti un mantello giallo dorato sul dorso e chiaro sul ventre; a oggi ci sono moltissime sfumature cromatiche (all’incirca 20) bianco, crema, marrone, grigio, nero sia da sole che in combinazione. Esistono varietà a pelo corto, a pelo lungo o senza pelo. Tranne che PetTrend • Marzo 2020

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Katanski - Hamster - Wikimedia Commons

Digital - image - fan - Flikr

PICCOLI MAMMIFERI

La dentatura La dentatura è composta dai denti incisivi (due superiori e due inferiori) usati sia per alimentarsi sia come forma di difesa. I denti crescono per tutta la vita del criceto, mantenendosi della giusta lunghezza grazie al consumo reciproco. Oltre agli incisivi ci sono anche i molari tre sul lato superiore e tre sull’inferiore di ogni emiarcata, che terminano la loro crescita una volta che sono comparsi.

L’alimentazione per le razze nude, tutta la superficie corporea risulta coperta di pelo; è dotato di lunghi baffi che fungono da organi di senso tattile per quando si muove al buio. Gli occhi sono molto sporgenti e i padiglioni auricolari sono sottili e molto delicati. Le zampe anteriori sono dotate di quattro dita, cinque quelle posteriori. La lunghezza media è di circa 13-15 centimetri. Il peso oscilla tra gli 80 e i 120 grammi e la femmina tendenzialmente è più grande del maschio. Ha una piccola coda di circa un cm e mezzo.

Il criceto è un animale onnivoro: in natura si nutre di tutti i tipi di alimento, sia animali che vegetali (piante, semi, tuberi, insetti, frutta). In commercio ci sono molti alimenti disponibili sia a base di miscele di semi sia a base di pellettati; per stimolarlo e aumentare l’interazione si possono utilizzare dei premi. Anche in questo caso la scelta è varia e decisamente ampia. È bene, tuttavia, non esagerare, per eccesso d’amore, con la somministrazione di alimento, essendo in genere la possibilità di attività fisica scarsa.

Maschi e femmine Non sempre è facile distinguere il maschio dalla femmina; nei soggetti più giovani si può prendere come riferimento la distanza tra l’ano e la fessura urogenitale che sarà maggiore nel maschio rispetto alla femmina. Nell’adulto diventano visibili i testicoli e le linee mammarie con i capezzoli. Sia i maschi che le femmine presentano delle ghiandole caratteristiche sui fianchi, che servono per marcare il territorio e orientarsi nell’ambiente. Tali ghiandole appaiono come delle macchie scure nella pelle e possono rilasciare un secreto che rende il pelo untuoso; esse possono essere confuse con forme tumorali o ascessi.

La gestione

DracoEssentialis - en.Wikipedia

È fondamentale che in ogni struttura contenitiva sia alloggiato un solo criceto dorato, altrimenti i roditori lotterebbero tra di loro anche fino alla morte: per fortuna non soffrono la solitudine. La struttura dove si alloggia deve essere organizzata in modo tale da permettere, nel limite del possibile, di ricreare un ambiente in cui il pet possa avere la possibilità di espletare tutte le attività che svolgerebbe in natura (principalmente lo scavo e la ricerca di bocconi commestibili), in modo da evitare il manifestarsi di stereotipie, ossia quei comportamenti distorti come il rosicchiare le sbarre: indice di noia e scarso benessere. I terrari più indicati sono

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e si eviteranno spiacevoli inconvenienti quali morsi e cadute durante le manipolazioni. L’interazione va sempre fatta in modo graduale partendo con l’osservare l’animale e le sue abitudini e successivamente iniziando a offrire semi e piccoli premi. Una volta che si sarà abituato alla nostra presenza sarà anche più incline a farsi manipolare. Tutte le norme che sono state indicate per la gestione casalinga vanno rispettate anche dal negoziante: possibilmente il criceto dorato va tenuto in un ambiente tranquillo e silenzioso, lontano da fonti di calore naturali o artificiali, deve sempre avere a disposizione l’alimento, ma in particolare non va mai dimenticata l’acqua. Essendo una preda, non va mai messo insieme ad altri animali.

Sqrt (Andreas Hein) - Goldhamster_terrarium - Wikimedia

contenitori chiusi, il più spaziosi possibile, facili da pulire e con scarse possibilità di evasione. Sono adatti anche gli alloggi a più piani, per aumentare la superficie disponibile; è opportuno tuttavia evitare di inserire all’interno tutto ciò che può ferire il criceto come margini taglienti o oggetti appuntiti; le scale e le ruote dovrebbero avere il pavimento pieno, in modo che le zampe non rimangano incastrate tra le sbarre e il roditore possa ferirsi. Tutto ciò che è in legno dovrebbe essere evitato: il legno è, infatti, difficile da pulire e non è disinfettabile e si offre a essere rosicchiato.

Il fondo La lettiera deve essere profonda (almeno 15 cm) e composta di materiale misto (fieno, pellet di tutolo di mais, trucioli di legno, carta a pezzi); devono essere presenti rifugi, tunnel in plastica e/o cartone. L’alimento dovrebbe essere fornito nascosto in più punti in modo da favorire la investigazione perché, in natura, la ricerca dell’alimento è una delle principali occupazioni. L’acqua va sempre lasciata a disposizione, fresca e incontaminata; meglio se erogata dal classico dispenser verticale con pallina che se toccata dalla lingua dell’hamster, permette il flusso dell’acqua.

La temperatura La temperatura ideale è tra i 18 e i 21 gradi centigradi, sopportano meglio il freddo che il caldo (temperature superiori ai 38 gradi centigradi sono letali); la gabbia non deve essere esposta né a correnti d’aria, né al sole diretto. Essa non deve essere posizionata in prossimità di fonti di calore (termosifoni oppure stufe) e non deve essere di libero accesso agli altri pet di casa che possono rovesciarla e romperla. La gabbia e tutti gli accessori devono essere puliti almeno una volta alla settimana, mentre quotidianamente dovrebbe essere rimosso l’alimento deperibile - fresco, e dovrebbe

Le cure

essere pulita la zona scelta come gabinetto.

L’interazione È molto importante interagire con l’animale; maggiore è il tempo che gli si dedica, più il roditore sarà socievole

I criceti sono di libera vendita, non sono soggetti a regolamentazioni particolari; non necessitano di vaccini, ma è bene sottoporli a una prima visita dopo l’acquisto dal rivenditore suggerendo al cliente controlli semestrali. Un criceto stimolato, alimentato con dosi corrette e controllato può avere aspettative di vita fino ai 3 anni, introducendo un bambino al rispetto del mondo animale. ●

CURIOSITÀ • Diventa pet a tutti gli effetti nel 1839, data in cui fu presentato ufficialmente alla London Zoological Society come nuova specie di criceto da George Robert Waterhouse. Quest’ultimo aveva importato dalla Siria una femmina anziana; ancor oggi questo esemplare è conservato presso il Museo di Storia Naturale di Londra. • La leggenda narra che tutti i criceti dorati derivino da un’unica cucciolata di dieci, importata nel 1930 dalla Siria. • Il criceto dorato selvatico in natura è molto raro ed è considerato un animale a rischio di estinzione; sono elencati tra gli animali vulnerabili dall’Unione Mondiale per la Conservazione della Natura (Iucn) • I maschi sono leggermente più mansueti e longevi delle femmine. • I criceti non sono dotati di una vista ottimale; fanno molto affidamento sul loro senso dell’olfatto per trovare la strada e il cibo. • Quando si sentono minacciati si buttano a pancia all’aria emettendo un forte fischio.

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gettato e presentato il nuovo modello di Cuccia in legno. La novità consiste, rispetto al classico modello Alpi consolidato da anni, il tetto semipiano. Questo è dotato di un pratico gancio per facilitarne l’apertura. Colori Tetto: Rosso Tegola o Verde Prato. L’ingresso, dotato di bordatura in alluminio antimorso, è stato posizionato per soddisfare l’esigenze dei nostri amici a 4 zampe. Oltretutto è stata realizzata con un robusto legno massello spessore 15 mm di prima qualità, adatto per l’esterno. Poggiano su piedoni in materiale plastico che proteggono dall’umidità tutta la struttura. Le cucce sono altamente resistenti, adatte per l’esterno ed alle basse temperature e soddisfano tutte le taglie dei cani.


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presenza di ospiti, perché deve allontanarsi da casa per un po’ e non vuole correre il rischio di lasciare il cane a casa o libero in giardino, con la possibilità che metta tutto a soqquadro. Può essere utilizzato per dividere ambienti come scale, balconi e ingressi. Tutti i nostri prodotti sono verniciati con vernice atossica, ecologica, antimuffa, antisettica e repellente all’acqua. ●


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Sono presenti con pubbliredazionali, in ordine di apparizione: TerraCanis - Cerere - Agras Delic Vitakraft - Isvps - Wonderfood Monge - Innovet - Hill’s - Rebo srl Morando - Purina Gourmet Purina ProPlan

65 Morando SuperPetFood

Trend

53 Hill’s Gastrointestinal

Marzo 2020 N° 2 - ANNO 9 Edizioni EV SOC. CONS. a R.L. via Trecchi, 20 - 26100 Cremona Direttore editoriale: ANTONIO MANFREDI Direttore responsabile: ANTONIO MANFREDI antonio.manfredi@pettrend.it Coordinamento editoriale: MARCO MORESCO marco.moresco@pettrend.it

69 Purina Gourmet

Segreteria di redazione: ILARIA COSTA via Trecchi, 20 - 26100 Cremona ilaria.costa@pettrend.it Consulente scientifico LUISA QUATTRINA luisa.quattrina@pettrend.it Grafica e impaginazione: PRESS POINT Srl Ufficio Stampa: ILARIA COSTA Pubblicità: ILARIA COSTA ilaria.costa@pettrend.it Hanno collaborato a questo numero Stefania Colasuolo, Fabrizio Vallari, Giuliano Zaghini, Anna Pozzi,

73 Purina ProPlan

79 Original Legno

Alessio Arbuatti, Francesca Serena, Silvia Bosio, Franco Fassola, Lorena Bassis, Barbara Alessio, Maria Luisa Quattrina, Bill Buster, Serena Sola

Stampa PRESS POINT Srl Via Luigi Cagnola, 35 20081 Abbiategrasso (Mi)

Foto da agenzie: Tommaso Urciolo, Silvia Pampallona, Anna Pozzi

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