Professione Veterinaria n. 10 anno 2012

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la VETERINARIA

PROFESSIONE

A.N.M.V.I.

ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI

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SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Anno 9, numero 10 dal 19 al 25 marzo 2012

Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano

Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. soc. cons. a R.L. - Cremona

CAUDOTOMIA: DIVIETO ED ECCEZIONI

IL BENESSERE DELLE GALLINE OVAIOLE

ANAGRAFE EQUINA ANCORA DUBBI

FOCUS SIVE MONITORAGGIO DELLA GRAVIDANZA

L’UNIVERSITÀ CEDE AGLI ANIMALISTI

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ANTIDOPING: POSITIVITÀ ALLA PRIMA ANALISI

BREVI REDDITOMETRO Spese veterinarie per gli animali da compagnia fuori dal redditometro 2012. E fuori anche il cavallo. Il Presidente Melosi, ha inviato la sua firma di adesione alla petizione "Fido non è una tassa" promossa dall’eurodeputato Muscardini e già sottoscritta da 12 europarlamentari italiani.

CENTO GIORNI Nel rapporto sui primi 100 giorni di attività, il Ministro della Salute Renato Balduzzi riporta le attività svolte, quelle in corso e i progetti futuri. Due capitoli sono dedicati alla sanità animale e alla sicurezza alimentare.

AVVELENAMENTI È in vigore dal 9 marzo la nuova Ordinanza 10 febbraio 2012 “Norme sul divieto di utilizzo e di detenzione di esche o di bocconi avvelenati”. Il Ministero annuncia l’elaborazione di una disciplina organica della materia.

AIE Il Ministero della Salute ha revocato il trasferimento del Centro di riferimento per l'Anemia Infettiva Equina presso l'IZS di Teramo. Riassegnate all'Izs di Lazio e Toscana le relative funzioni.

BENESSERE Nel 2012 sarà avviato un network europeo di centri di referenza per il benessere animale. In occasione della EU Animal Welfare Conference, il 29 febbraio scorso, il Commissario Dalli ha dichiarato che il progetto pilota ha ottenuto specifici finanziamenti comunitari e sarà avviato entro l'anno.

RANDAGISMO La Commissione Affari Sociali della Camera ha concluso l’esame degli emendamenti al testo di riforma della 281. Il provvedimento passa alle altre Commissioni. In corso di stesura il testo aggiornato agli emendamenti approvati.

ONLINE

www.anmvioggi.it

CONVEGNO ANMVI

Le regole del gioco sono cambiate Una nuova volontà, una nuova mentalità. La professione ha svoltato: regole nuove, regole da rispettare. A PAGINA 3

L’Agenzia per lo Sviluppo del Settore Ippico ha reso noti i contenuti delle modifiche regolamentari per il controllo sull’uso delle sostanze proibite. Le novità entreranno in vigore dopo il 1 aprile. A tutela dell’incolumità di cavalieri e guidatori sono implementati i controlli medici sugli stessi, anche mediante prove e prelievi finalizzati al rilevamento di droghe o eccesso di alcool, da effettuarsi prima della partecipazione a corse mediante “alcool test” e “drug test” su campioni di saliva. In caso di esito positivo sarà disposta l’immediata sospensione cautelare del cavaliere/guidatore dal partecipare alle corse della giornata. Quanto alle modifiche al ‘Regolamento per il controllo sull’uso delle sostanze proibite’, l’Ente ha predisposto alcune modifiche sostanziali al ‘Regolamento per il controllo delle sostanze proibite’ approvato con D.M. 797/2002. La nuova normativa stabilisce che la positività del campione biologico prelevato é decretata all’esito della prima analisi. La scuderia, previo deposito, da riacquisire in caso di mancata conferma, potrà richiedere l’effettuazione della 2ª analisi in contraddittorio presso il Laboratorio dell’Agenzia o altro analogo. La richiesta non sospenderà l’allontanamento. Nel rispetto prioritario della tutela del benessere animale, l’Ente

disporrà, in via cautelare, l’allontanamento del cavallo, risultato positivo alla prima analisi, dalla partecipazione a corse o manifestazioni per un periodo di 15 giorni decorrenti dalla data della notifica del provvedimento. Se la positività riscontrata in prima analisi, quale esito di un prelievo postcorsa o in allenamento, fa riferimento alla presenza di uno steroide anabolizzante o di un suo metabolita o di un isomero di steroide anabolizzante o di un suo metabolita, o alla presenza di ormoni della crescita il cavallo è escluso dalle corse e dalla riproduzione per un periodo di due anni. Decorso tale periodo, il cavallo, può essere riammesso a partecipare alle corse o all’attività riproduttiva, previa effettuazione di nuovo controllo antidoping, il cui risultato dovrà essere negativo. Tali variazioni regolamentari avranno vigore previa approvazione del Ministero vigilante. Assi ribadisce, quanto già previsto dalle vigenti normative in merito alla responsabilità esclusiva dell’allenatore per tutto ciò che attiene al cavallo a lui affidato, durante l’addestramento e in corsa. L’allenatore è tenuto a garantire la tutela ed il benessere del cavallo, la sua idoneità agonistica, l’uso di finimenti e di ferrature regolamentari e risponde dell’eventuale abuso di farmaci e dell’accertata positività ai controlli sull’uso delle sostanze proibite.

NON DIAMOCI PER “SCONTATI” SI È TENUTO SABATO 3 MARZO, NELLA SEDE DELL’ANMVI DI PALAZZO TRECCHI A CREMONA, IL CONVEGNO SUL TEMA: LE STRUTTURE VETERINARIE TRA PRESENTE E FUTURO”. Fra i tanti argomenti trattati dai vari relatori, tutti liberi professionisti titolari di strutture veterinarie con esperienza di anni, sono emersi vari aspetti riferiti alla gestione delle strutture, tutti più o meno importanti e comunque certamente utili per chi ha la responsabilità che deriva da questo ruolo. Uno particolarmente significativo e sostanzialmente condiviso da tutti ci è parso quello, sottolineato da vari interventi, sulla necessità per il futuro della struttura di non darsi mai per “scontati”. Il termine “scontati” deve però essere valutato sotto due aspetti differenti. Il primo riguarda quello riferito alle tariffe e sul quale siamo già intervenuti più volte ricordando che, nonostante oggi non via sia più un tariffario di riferimento, applicare prezzi che si discostano troppo da quelli indicati dalla Fnovi è molto rischioso in quanto ci si può trovare nelle condizioni di lavorare veramente in perdita o di non rispettare le BPV a garanzia del cliente. La concorrenza al ribasso delle tariffe o l’adesione ad iniziative come Groupon sono deleterie, a nostro avviso, per la struttura e per tutto il settore. Ma anche il darci per “scontati”, nel senso di ritenere sulla base della nostra esperienza di essere pronti ad affrontare l’evoluzione del mercato, può essere molto pericoloso perché la trasformazione del settore è talmente veloce e spesso pesante da costringerci a rimettere continuamente in discussione tutti gli aspetti gestionali della struttura per essere sempre adeguati ad affrontare cambiamenti spesso repentini ed imprevisti ed essere sempre al “passo dei tempi”.

L’informazione Veterinaria On Line


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Strutture veterinarie Anmvi Informa

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Regole e managerialità salveranno le strutture veterinarie Si è concluso con l’individuazione di alcuni propositi il convegno sulle strutture veterinarie di MARCO MELOSI Presidente ANMVI i potrebbe ribattezzare “Il rispetto delle regole” il convegno del 3 marzo sul presente e il futuro delle strutture veterinarie per animali da compagnia. La discussione, aperta alle riprese in diretta streaming e ai contributi via mail, ha elaborato analiticamente le complesse relazioni in programma e ha prodotto idee e proposte. Era palpabile, nella sala del Teatro di Palazzo Trecchi, la convinzione che dalla crisi si esca solo con un colpo di reni, con un recupero di professionalità. Non è azzardato dire che la veterinaria ha svoltato o quantomeno dire che, nel confronto collettivo, è emerso quel cambio di mentalità che da tempo è nell’aria, che chiede il rispetto delle regole, sia di quelle esistenti sia quelle che sarebbe auspicabile darsi prima possibile. Ne erano convinti gli Ordini presenti in sala e i Colleghi da tutta Italia che hanno fatto interventi coerenti con questo orientamento. Nel settore non c’è più posto per tutti, l’immagine di copertina tratta dalle slide di Carlo Scotti, vuole dire che il mercato veterinario non può contenere tutti e che quelli che sono riusciti a salirci devono adesso riuscire a rimanerci. Sono due le strade: competere secondo regole chiare e leali e acquisire una cultura manageriale. Le liberalizzazioni ci stanno indicando questa strada quando obbligano alla copertura rc e all’informazione sul compenso che chiederemo al temine della prestazione.

della terapia. Certamente le parafarmacie dovranno dimostrare di essere degli ottimi partner dei veterinari, cominciando dal rispetto della prescrizione veterinaria. L’ottica manageriale insegna a anche ponderare gli investimenti, ad avere consapevolezza della scelta della tipologia strutturale, delle strumentazioni acquistate, dei rapporti di lavoro all’interno della struttura, delle spese che ne conseguono. A conti fatti, la struttura deve reggersi su un rapporto dare –avere che ha generato profitto sulla base di una gestione trasparente che ha fatto emergere tutte le voci reali di uscita e di entrata.

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CONOSCERSI I numeri innanzitutto: Marco Maggi ha sintetizzato, in apertura, le cifre del settore degli animali da compagnia, dimostrando come dal dato possano scaturire analisi piuttosto che litanie sui grandi numeri che affollano il settore. Grandi numeri che non si abbattono solo con la riduzione del numero programmato delle Facoltà, ma anche con la corretta competizione professionale, con l’esplorazione di nuovi mercati e con la condanna senza appello per chi trasgredisce le norme professionali e le leggi dello Stato. Ma i sondaggi e le ricerche in nostro possesso evidenziano anche una carenza di dati analitici più puntuali sulla fisiologia delle strutture veterinarie e sulle attività dei cosiddetti titolari. Da qui una nuova indagine telefonica fra i colleghi, da poco avviata da ANMVI (cfr. pagina 20 di questo numero) per aggiornare i dati.

RAPPORTI DI LAVORO

e relazioni e la discussione del convegno ANMVI “Strutture medico veterinarie: gestione, organizzazione e responsabilità tra presente e futuro” si possono rivedere nella sezione video di @nmvi Oggi. Interventi: sullo stato dell'arte nell'arco di un trentennio di professione, dal 1980 ad oggi (Marco Maggi), sull'evoluzione dei rapporti di collaborazione tra professionisti e sul lavoro dipendente all'interno delle strutture private (Carlo Scotti), su dispensazione del farmaco, pet corner e utilizzo ragionato di Internet (Marco Viotti), sul rapporto fra le norme deontologiche e gli aspetti gestionali-organizzativi delle strutture medico veterinarie (Carla Bernasconi). Ha moderato la discussione Lamberto Barzon.

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LA SELEZIONE Se la selezione non la fa l’Università la fa il mercato. Siamo una professione giovane, ci ha ricordato Carla Bernasconi, molti colleghi con 10 anni di iscrizione all’Albo (circa 10mila secondo l’indagine Fnovi Nomisma) hanno davanti a loro dai 20 ai 25 anni di attività prima della pensione. Ma le facoltà dovrebbero farsi carico di selezionare, non tanto all’ingresso quanto durante il corso di laurea, ipotizzando un biennio “di prova” in cui gli studenti prendono le misure della professione e si rendano conto che se hanno scelto veterinaria perché sono amanti degli animali hanno sbagliato facoltà. Qualche paletto va inserito dentro il percorso universitario, va dato qualche indirizzo verso settori scoperti, perché il mercato del lavoro non è un assistente sociale che trova posto a tutti. E poi va ripensato l’esame di stato perché non è detto che un buon studente sia anche un buon professionista.

MANAGEMENT La “bassa managerialità” è un limite da supe-

rare, assumendo maggiori competenze gestionali, nella scelta degli investimenti e nella conoscenza di quello che i proprietari vogliono dal medico veterinario. Le ha spiegate Marco Viotti con una efficace citazione di apertura: in tempo di crisi non si possono mantenere gli stessi comportamenti di sempre, specialmente se questi comportamenti sono sbagliati. Il practice management non è marketing commerciale, ma management professionale. Il proprietario chiede consulenze, dimostra di preferirci al negoziante nella scelta di antiparassitarie e di alimenti, ma non siamo pronti a conquistare questa opportunità. Ci sono persino ancora resistenze alla cessione del farmaco, intesa come prestazione accessoria. Le parafarmacie che potranno vendere tutti i farmaci veterinari potrebbero erodere il principio della pronta disponibilità che ha consentito alla nostra categoria (anche a suon di battaglie legali fino al Consiglio di Stato) di dare al cliente la confezione di avvio terapia. Tuttavia l’ANMVI ai è mossa subito per evitare il peggio, puntando alla dispensazione completa del ciclo

In una struttura veterinaria non possono essere presenti figure che non hanno un ruolo visibile giustificato. Questo l’assunto di partenza della relazione di Carlo Scotti: i professionisti, gli amministrativi (personale di segreteria), i tecnici veterinari e i residenti volontari, questi ultimi soggetti che non eseguono prestazioni, ma svolgono senza incarichi e senza retribuzione attività di autoformazione. Per i lavoratori subordinati (segretarie e tecnici) dei professionisti c’è un contratto collettivo nazionale, quello di Confprofessioni. È il nostro contratto, impariamo ad utilizzarlo a farlo conoscere al commercialista. Fra liberi professionisti il rapporto non può che essere a partita IVA e deve essere regolato in maniera fiscalmente trasparente e senza vincoli di dipendenza, quelli che - se esistono - fanno scattare la condizione di subordinazione per la quale l’ispettorato del lavoro verrà a chiederci conto. Ma se il libero professionista è tale, pur prestando la sua opera anche per una sola struttura, se ha una propria autonomia professionale, una propria visibilità (es.: un proprio ricettario) e se documenta fiscalmente le prestazioni che esegue nella struttura il problema non si pone. Diverso è il caso della monocomittenza, una terza via fra subordinazione e rapporto libero professionale puro. Questo è lo spazio di azione di ANMVI in Confprofessioni per introdurre una condizione nuova nel diritto del lavoro libero-professionale che aggiunga- senza rientrare nella subordinazione- alcune importanti tutele come ad esempio la maternità o la malattia.

I TECNICI Il tecnico veterinario è una figura regolata da un Contratto Collettivo nazionale di Lavoro, quello che Confprofessioni firma con il Ministero del Lavoro e che grazie ad ANMVI dal 2011 prevede un inquadramento contrattuale

LIBERALIZZAZIONI: INCONTRO CON AISA AL MINISTERO opo l'approvazione dell'articolo 11 che ha allargato la distribuzione del farmaco veterinario alle parafarmacie, si è svolto al Ministero della Salute l'incontro chiesto da ANMVI sulla dispensazione da parte del veterinario. All'incontro di martedì 8 marzo, presso la sede ministeriale di Via Ribotta sono intervenuti anche i vertici di AISA, l'Associazione delle Industrie di Sanità Animale, nella persona del Presidente Giulio Predieri e del Direttore Roberto Cavazzoni. Per ANMVI hanno partecipato il Presidente ANMVI

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Marco Melosi e Carlo Scotti, Delegato ANMVI ai rapporti istituzionali che hanno analizzato le implicazioni delle novità apportate dal Governo al Decreto Legislativo 193/2006 e suggerito ulteriori interventi di modifica durante la conversione in Legge del Decreto-Liberalizzazioni. Alla presenza del Capo Dipartimento per la Sanità Pubblica Veterinaria, Romano Marabelli e della dirigente ministeriale della Direzione Farmaco Veterinario, Simonetta Bonati, si è parlato di sviluppi della dispensazione del farmaco. L'ANMVI ha suggerito che la

conversione in legge del Decreto-Liberalizzazioni possa essere l'occasione per dare sostegno legislativo ad intenti già prospettati dal Ministero stesso in occasione dell'Info Day di dicembre. Sul tavolo anche il problema del diverso trattamento fiscale del farmaco veterinario e della prestazione veterinaria, gravati da aliquote IVA diverse (11% il primo e 21% la seconda). Affrontato anche il tema dei costi del farmaco veterinario e la necessità di prevedere percorsi agevolati di registrazione per i prodotti destinati ad animali non produtto-

ri di alimenti che sono di uso consolidato in umana e oggi non presenti in medicina veterinaria. Ancora una volta le ragioni dei medici veterinari e dell'Industria hanno trovato nel farmaco veterinario uno strumento strategico comune, a favore della sicurezza della prescrizione, inizio e controllo della terapia, facilitazioni del proprietario, minori sostituzioni con farmaco umano, più prodotti a disposizione del medico veterinario e sviluppo economico del settore con positive ricadute sugli investimenti.


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4 Attualità Scienza e coscienza specifico per questa figura, con tanto di mansionario e di retribuzione. Questo è guardare avanti, come ha spiegato Carlo Scotti, perché nessuno vuole lauree brevi di para sanitari veterinari, che possano ambire a prestazioni che rientrano nell’atto medico veterinario. Il tecnico, invece, è una figura di supporto che rende ancora più professionalizzante la struttura perché consente al titolare di dedicarsi al proprio ruolo medico veterinario. Ci sono tanti giovani veterinari che si adattano a fare il “tecnico” o che potrebbero essere assunti come “tecnico” pur di non restare fuori dalla professione. La platea si è posta il problema. Tuttavia, se le strutture vogliono stare sul mercato devono rispettarne le regole e devono fare i conti con il costo del lavoro che incide dal 40 al 60% nel bilancio. Un’azienda sana deve tenere sotto controllo la spesa e produrre utili, “guadagnare è d’obbligo” è stato detto. Ma il vero risvolto etico è di non avvilire colleghi veterinari che hanno legittime aspirazioni di crescita professionale in un ruolo che non è quello per cui si sono laureati. Non si rinuncia a fare la professione per fare il tecnico, si cercano semmai altre prospettive che la veterinaria offre ancora, e che stiamo perdendo: in campo zootecnico, ambientale, alimentare, ecc.

LA REGOLA Rispettare le regole che ci sono. Darsi delle regole nuove, prima che ce le diano gli altri. Carla Bernasconi e gli Ordini presenti in sala hanno affrontato la questione della malpractice. Decisivi in questa direzione gli interventi di Massimo Pelizza e Lamberto Barzon che hanno fatto una lucida disamina delle difficoltà di gestire procedimenti disciplinari “fatti bene”, che richiedono una istruttoria di anni e che magari in Cassazione on Cceps non vengono “premiati”. Operare sul tavolo da giardino o sul tavolo dell’allevatore non può solo essere considerato illecito professionale, “serve una legge” si è detto, una legge che permetta all’Ordine di formulare addebiti puntuali non più soltanto sulla base del Codice Deontologico, ma anche di una fonte legislativa. “Solo con il Codice Deontologico l’Ordine non ce la fa.

I PROPOSITI Scriviamo le 10 regole d’oro della professione è stato suggerito, rivediamo i requisiti minimi delle strutture veterinarie. Due proposte forti per combattere la malpractice che falsa il mercato quanto l’evasione fiscale e previdenziale. Su questo non c’è nessuna forma di comprensione o di indulgenza, il domiciliare in nero, il dipendente asl in nero, il libero professionista in nero vanno perseguiti. I colleghi devono avere chiaro i compiti degli Ordini, gli Ordini devono essere attivi e non lasciare che la moglie del veterinario smascherata da Striscia la Notizia continui indisturbata perché l’Ordine non ha fatto niente. Se un collega esercita i una struttura non autorizzata, “non basta la telefonata al Presidente”, bisogna avere il coraggio di usare gli strumenti che la deontologia e il codice penale ci mettono a disposizione, e “magari metterci una firma sotto”. Il farmaco in nero “è un rubinetto da chiudere e anche le ditte farmaceutiche vanno responsabilizzate in questa battaglia”. Gli Ordini non sono diventati sceriffi, ma impariamo ad usare gli strumenti che abbiamo, impariamo i contenuti del Codice. Con le buone pratiche veterinarie, ANMVI ha scritto le regole, andiamo avanti mettendo mano alle leggi, sopravanziamo la giurisprudenza prima che non ci sia copertura assicurativa sufficientemente alta a coprire la responsabilità professionale se per tale non si intende più solo la pratica clinica, ma si va nella sfera esistenziale, verso la frontiera del danno morale. ■

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La caudotomia: divieto ed eccezioni sono legge dello Stato Data la centralità di ruolo e di responsabilità del veterinario, la Fnovi ha prodotto una linea guida on la ratifica della Convenzione Europea per la Protezione degli Animali da Compagnia, in vigore dal 1 novembre 2011, la disciplina europea degli interventi chirurgici non terapeutici è stata ratificata come Legge dello Stato italiano. Si tratta di un documento per l’applicazione, in conformità al Codice Deontologico del Medico Veterinario, dell’articolo 10 (Interventi chirurgici) della Convenzione. La Linea Guida, che si basa anche sul parere del Consiglio Superiore di Sanità reso il 13 luglio 2011, offre una lettura dei divieti e delle eccezioni coerente con gli obblighi deontologici del Medico Veterinario, stante l’elevato grado di discrezionalità che la Legge affida al professionista, in quanto unica professionalità dotata delle competenze indispensabili per discernere, in scienza e coscienza e sotto la propria responsabilità, le circostanze che possono rientrare nelle eccezioni previste dalla Convenzione.

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SOLO IL VETERINARIO Nessun’altra figura è titolata all’esecuzione degli interventi chirurgici non terapeutici né alla valutazione delle circostanziate e circoscritte eccezioni ammesse dalla Legge (Articolo 10, comma 3, lettera a). La Linea Guida rappresenta quindi una opportuna sottolineatura della titolarità professionale attribuita in via esclusiva al Medico Veterinario e giunge tempestiva nel momento in cui le cronache riferiscono di reati penali commessi in abuso di professione e maltrattamento animale per caudotomia tramite il ricorso ad elastici ad opera di laici, segno anche della necessità che i medici veterinari informino correttamente clienti/proprietari ed operatori del settore sulle norme in vigore e le conseguenze penali della loro violazione.

DIVIETO GENERALE La Convenzione, a cui Governo e Parlamento italiano hanno dato “piena ed intera esecuzione” dispone il divieto generale dei seguenti casi: 1) interventi chirurgici destinati a modificare l’aspetto di un animale da compagnia o finalizzati ad altri scopi non curativi, in particolare: il taglio della coda; il taglio delle orecchie; la recisione delle corde vocali; l’asportazione delle unghie e dei denti; 2) tutti gli interventi aventi finalità estetica, compresi gli interventi morfologici per adeguamento a standard di razza.

LE RAZZE CANINE ELENCATE DAL CSS • Bracco Ungherese a Pelo Corto • Cane Da Ferma Tedesco a Pelo Duro • Cane Da Ferma Tedesco a Pelo Corto • Bracco Francese Tipo Gascogne • Bracco Francese Tipo Pirenei • Bracco Italiano • Epagneul Breton • Griffone a Pelo Duro (Korthals) • Spinone Italiano • Cocker Spaniel • Springer Spaniel

LA NORMA DI LEGGE 1. Gli interventi chirurgici destinati a modificare l’aspetto di un animale da compagnia, o finalizzati ad altri scopi non curativi debbono essere vietati, in particolare: a) il taglio della coda; b) il taglio delle orecchie; c) la recisione delle corde vocali; d) l’esportazione delle unghie e dei denti. 2. Saranno autorizzate eccezioni a tale divieto solamente: a) se un veterinario considera un intervento non curativo necessario sia per ragioni di medicina veterinaria, sia nell’interesse di un determinato animale; b) per impedire la riproduzione. 3. a) gli interventi nel corso dei quali l’animale proverà o sarà suscettibile di provare forti dolori debbono essere effettuati solamente in anestesia e da un veterinario o sotto il suo controllo; b) gli interventi che non richiedono anestesia possono essere praticati da una persona competente in conformità con la legislazione nazionale. (Articolo 10 Interventi chirurgici - Convenzione Europea per la Protezione degli Animali da Compagnia, ratificata con Legge 201/2010).

ECCEZIONI

INTERESSE DELL’ANIMALE

Raccomandando la più accurata lettura del testo integrale della Convenzione e della Linea Guida, la Federazione sottolinea- in un articolo a firma della Vice Presidente Fnovi, Carla Bernasconi- che lo spazio di derogabilità dal divieto generale “non va inteso in senso permissivo” ed esorta gli Ordini provinciali alla vigilanza sulla corretta osservanza della Linea Guida, che esclude ogni possibile abuso o interpretazione estensiva o strumentale delle eccezioni. Quali sono queste eccezioni? Solo due: 1) interventi per impedire la riproduzione; 2) se un medico veterinario considera un intervento non curativo necessario sia per ragioni di medicina veterinaria, sia nell’interesse di un determinato animale.

RAGIONI DI MEDICINA VERINARIA

Quando un medico veterinario può considerare un intervento non curativo necessario “nell’interesse di un determinato animale”? La Linea guida Fnovi ritiene che la valutazione del Medico Veterinario debba portare a una individuazione rigorosamente restrittiva delle ipotesi in campo, riconducendole ai soli casi di caudotomia neonatale preventiva anzidetta. Situazioni rare e straordinarie in cui la mancata amputazione può gravemente compromettere l’attività dell’animale dovranno essere valutate con la massima prudenza. Valga in via generale il principio bioetico della non maleficenza, cioè di non provocare danni ad alcun essere vivente quando non legati al conseguimento di un beneficio superiore.

Quando un medico veterinario può considerare un intervento non curativo necessario “per ragioni di medicina veterinaria”? La Fnovi precisa che sulla base del parere fornito dal Css, fra le eccezionali ragioni di medicina veterinaria - previste dall’articolo 10, comma 2, lettera a) - rientra solo la caudotomia neonatale preventiva da eseguirsi esclusivamente a cura del medico veterinario (nella prima settimana di vita, in sedazione e con anestesia locale) in alcune razze di cani da ferma, riporto e cerca come da Allegato 1, suscettibili di essere esposte a problemi sanitari in età adulta, allo scopo di abbattere il rischio di lesioni alla coda, difficilmente curabili con trattamenti conservativi.

Il Medico che esegua la caudotomia neonatale preventiva dovrà ottemperare ad una serie di adempimenti previsti dalla Linea Guida, fra cui verificare che il cane appartenga alle razze della tabella stilata dal Consiglio Superiore di Sanità, acquisire la dichiarazione del richiedente la prestazione circa l’effettivo utilizzo del cane per futura attività sportivo-venatoria e produrre un certificato relativo alla prestazione chirurgica eseguita, che dovrà accompagnare sempre la documentazione sanitaria del cane. Sul sito della Fnovi sono reperibili i fac simile. ■

OBBLIGHI DEL VETERINARIO


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6 Attualità Decreto legislativo 267/2003

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Analisi ragionata del benessere delle galline ovaiole Perché non si può affermare che “a terra” sia meglio che “in gabbia” RODOLFO GRAZIANI Medico Veterinario-Consulente Zootecnico Cesena (Fc)

di MIMMO FERRULLI Dirigente Veterinario - Area “C” - ASL di Bari

FILIPPO VERDE Dirigente Veterinario - Area “C” - ASL di Matera l Decreto Legislativo 267/2003, attuazione delle direttive 1999/74/CE e 2002/4/CE, prevede che, a decorrere dalla data della sua entrata in vigore, i nuovi impianti di allevamento in batteria siano realizzati esclusivamente con gabbie modificate. I nuovi impianti in batteria devono essere realizzati con gabbie provviste di nido, lettiera e posatoi e non con gabbie c.d. arricchibili, cioè predisposte ad accogliere tali attrezzature. Inoltre il Decreto prevede, altresì, sistemi alternativi alle gabbie che possono essere a terra, in voliera ed all’aperto. Questo lavoro, ha l’obiettivo di alimentare un dibattito costruttivo, tra Medici Veterinari, quali professionisti con approfondite conoscenze dell’Anatomia e Fisiologia degli Animali sia da Reddito che da Affezione, sui vantaggi/svantaggi che si rilevano negli allevamenti delle ovaiole in gabbia rispetto ai sistemi alternativi (a terra, in voliera, all’aperto), ai fini del loro benessere. Tutto questo a beneficio di una corretta informazione per la Pubblica Opinione, ed in particolare per la Sicurezza del Consumatore.

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GALLINE ALLEVATE IN GABBIE Dal 1 Gennaio 2012 le gabbie devono possedere i seguenti requisiti: • 750 cm2 per capo di cui 600 disponibili e 150 accessori; • la superficie totale della gabbia non deve essere inferiore a 2000 cm2; • disporre di un nido per la deposizione delle uova; in tale zona l’altezza della gabbia non deve essere inferiore a 20 cm in ogni punto; • di lettiera (uno spazio ) per razzolare; • 15 cm di posatoio per gallina; • 12 cm di spazio mangiatoia; • sistema di abbeveraggio idoneo; • le gabbie devono essere disposte in file separate da corridoi di almeno 90 cm ; • tra le gabbie inferiori ed il pavimento deve essere presente uno spazio di almeno 35 cm;

• le gabbie devono essere provviste di dispositivi per accorciare le unghie.

SISTEMI ALTERNATIVI ALLE GABBIE I sistemi di allevamento alternativi alla gabbia, debbono prevedere: • 10 cm di spazio mangiatoia per le lineari o 4 cm per le circolari; • 2,5 cm di abbeveratoio lineare per capo, 1 cm per i circolari , un abbeveratoio a tettarella o a coppetta ogni 10 galline; • Un nido individuale ogni 7 galline o 1 m quadrato di nido per 120 soggetti in quelli tipo famiglia; • Almeno 15 cm di posatoio appropriato per ovaiola non posizionati sopra la lettiera, distanti fra loro almeno 30 cm e distanti dalle pareti 20 cm; • Una zona lettiera di almeno 250 cm quadrati capo o di almeno un terzo della superficie al suolo; • Pavimenti che sostengono adeguatamente ciascuna delle unghie anteriori di ciascuna zampa; • Avere un coefficiente di densità non superiore a 9 galline per metro quadrato di zona utilizzabile. Inoltre, negli allevamenti dove le galline possono muoversi su più piani: il numero massimo dei piani deve essere pari a 4 e l’altezza fra i diversi livelli deve essere pari a 45 cm, evitando che le deiezioni dei livelli superiori possano cadere sui livelli inferiori. Se le galline ovaiole hanno la possibilità di uscire in parchetti all’aperto, in questo caso: • L’apertura verso l’esterno deve avere

un’altezza minima di 35 cm, una larghezza di 40 cm e comunque, per ogni 1000 galline ovaiole deve essere disponibile un’apertura totale di 2 m; • Gli spazi all’aperto devono avere superficie adeguate alla densità delle galline e riparo dalle intemperie.

CONSIDERAZIONI Nell’allevamento a terra, spesso vengono sottovalutati i seguenti aspetti che rappresentano i punti deboli/svantaggi, sia ai fini del benessere animale che ai fini della produttività: • Il terreno viene completamente battuto con deiezioni distribuite su tutta la superficie che in condizioni particolari di umidità e temperatura possono costituire materiale organico, e quindi un terreno di coltura particolarmente pericoloso per il persistere e per la crescita di (Enterobatteriacee, Protozoi, forme Sporigene non ultimo il Botulino, forme Fungine ecc..) • Competizioni per determinare la gerarchia sociale nella formazione dei gruppi; • Ammassamenti degli animali, a seguito della presenza di personale, con rischio di soffocamenti come conseguenza di situazioni stressanti, spaventi e panico; • Un numero di uova, seppur non consistente, vengono raccolta a terra in condizioni igieniche certamente precarie poiché deposte sulla lettiera ove coesistono, pur se per breve tempo con le deiezioni degli animali dell’allevamento; • Le uova che vengono deposte nei nidi, rimangono comunque molto più tempo a

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contatto con più galline nello stesso nido prima di essere raccolte o scivolare sul nastro di raccolta: la pellicola protettiva viene parzialmente deteriorata da questi contatti; Le cose non migliorano di molto con i nidi automatici collettivi impiegati sia nelle strutture definite Voliere che negli allevamenti a Terra dove numerose galline possono confluire a deporre nello stesso periodo, per cui la barriera che esse stesse procurano alla discesa delle uova sui nastri provoca un contatto prolungato dell’uovo con le galline, diminuendo la possibilità di auto difesa dello stesso, nei confronti dell’inquinamento batterico, per i danni prodotti alla pellicola protettiva; La presenza di nastri di raccolta in canali chiusi, possono facilmente trasformarsi nel passaggio di piccoli roditori ed animali indesiderati; Il contatto prolungato della gallina con le proprie deiezioni nella fase di razzolamento sulla lettiera, favorisce, tramite la contaminazione oro-fecale, il diffondersi di malattie enteriche dovute alla presenza di eventuali enterobatteri patogeni non solo per la gallina, ma anche per il consumatore; Aumento della mortalità neo-natale (aggressività, cannibalismo); La produzione delle uova prodotte per capo risulta essere nettamente inferiore ( mancano al conteggio uova sporche, incrinate, rotte, perse sotto i posatoi o sepolte nella Lettiera ).

Nell’allevamento in gabbia si hanno i seguenti vantaggi: • maggiore controllo e cura della gallina, più facile la selezione ed il recupero degli scarti; • scompare il problema della deposizione al suolo; • le uova sono più pulite, meno incrinate, meno rotte e meno manipolate; • migliora l’indice di conversione, per l’impossibilità della Galline di sprecare il mangime; • viene eliminato il problema delle chiocce; • diminuiscono le possibilità della presenza di parassiti intestinali (coccidiosi ed elmintiasi), si riducono gli ectoparassiti; • riduzione delle patologie per contaminazione oro fecale; le galline non hanno la possibilità di venire a contatto con le loro deiezione ne di defecare sull’alimento • minor rischio di contatto con la fauna sel-


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8 Attualità Decreto legislativo 267/2003 con precisi programmi abbattenti; • il grosso investimento iniziale, è ripagato nel tempo da un più razionale ed inferiore impiego della Manodopera, da una maggior Produzione quanti e qualitativa, da un più facile e razionale controllo Sanitario; • la ipotetica maggiore incidenza di uova con macchie di sangue, nella maggioranza dei casi è dipendente da una alimentazione non idonea e/o carente, quindi prevedibile; • riduzione dei comportamenti di specie. La cova, l’aggressività, sono comportamenti di specie non certamente positivi. vatica (e quindi di contrarre patologie tipo Influenza, Mal Rosso, Vaiolo, Pasteurella, ecc…); • minor trattamenti terapeutici; • minor manodopera; • migliori condizioni ambientali (riduzione delle polveri e dell’ammoniaca); • minore mortalità da plumofagia e cannibalismo (4% in gabbia, fino al 40% negli allevamenti alternativi). Per quanto riguarda gli ipotetici svantaggi: (che comunque in buona parte sono riconducibili alla Gestione ed alla preparazione professionale dell’allevatore) ricordiamo: • la gestione delle deiezioni è facilitata dalla loro sistematica raccolta e disidratazione (svantaggio ??); • quando esistono feci molli e male odoranti queste sono in buona parte conseguenti alla qualità degli alimenti ed alle perdite di acqua dei sistemi di abbeveraggio • aumenta la popolazione delle mosche ed altri insetti; che comunque può essere mantenuta sotto controllo dall’Allevatore

CONCLUSIONI L’obiettivo prioritario dell’allevamento avicolo, così come per tutti gli allevamenti di animali produttori di alimenti, si identifica nel “Reddito”, naturalmente nel rispetto del benessere animale che non sempre si identifica con la applicazione della normativa. La tendenza comune (anche quella dell’opinione pubblica, soprattutto se tendenzialmente orientata) vuole avvicinare sempre più, l’allevamento intensivo, ai sistemi naturali (allevamento a terra), mettendo con ciò a rischio la salute degli animali, poiché: • La genetica ha mutato le condizioni naturali-originali di questi animali migliorando le caratteristiche produttive, ma certamente facendo loro perdere caratteristiche di rusticità e resistenza nei confronti di situazioni stressanti; • I pulcini nati in incubatoi industriali, crescono non in presenza di una mamma/chioccia ma in presenza dell’uomo che, per quanto possibile, certamente ha

saputo interpretare le condizioni di benessere necessarie per l’allevamento intensivo e che la mamma/chioccia di origine sicuramente non sarebbe stata in grado di competere con le necessità delle grandi produzioni; • I pulcini così allevati, in ambiente chiusi, completamente condizionati da funzioni gestite dall’uomo quali: fotoperiodo, umidità, temperatura, ventilazione, alimentazione, saranno in grado di adattarsi a situazioni nuove e non congeniali alle caratteristiche delle loro mutate condizioni? • Quando animali allevati nel modo su descritto vengono esposti in ambiente esterno (non hanno mai visto un filo d’erba) del quale non conoscono né le caratteristiche né i pericoli, siamo certi di creare per loro una situazione di maggior benessere e non invece una situazione pericolosa e stressante? In definitiva, se dovessimo giudicare quale dei due sistemi di allevamento è di fatto quello che assicura il maggior benessere alla gallina allevata per la produzione di uova da consumo, a Noi pare sia impossibile definire l’allevamento a terra migliore, ai fini del benessere animale, se paragonato a quello in gabbie. L’ideale sarebbe quello di far scegliere alla gallina e, poiché non siamo nelle condizioni di poter far questo, evitiamo per lo meno di mettere queste decisioni in mano a chi non sa e, che certamente ne sa meno della gallina stessa (politica). Riteniamo che la grande guerra feroce scaturita contro l’allevamento delle galline ovaiole in gabbia sia dovuto sostanzialmente alle

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seguenti motivazioni: • Mancato rispetto della densità all’interno delle gabbie tradizionali (gabbie per n. 3 posti gallina ne venivano accasate fino a 5, ecc…..); • Carenza di controlli (culpa in vigilando) e relative mancate denuncie da parte di chi aveva l’obbligo giuridico finalizzato a prevenire sofferenze e maltrattamenti degli animali; • Intervento spropositato di Associazioni in difesa degli animali che tramite i media hanno volutamente sollevato il problema trasformandolo in un vero proprio scandalo; • Interesse di alcuni imprenditori che hanno immediatamente capito che, la produzione e la commercializzazione di nuovi prodotti destinati all’allevamento avicolo poteva trasformarsi in un Business. Le vittime di tale situazione, certamente non condivisibile, sono rappresentate da: a) Le galline che non possono che peggiorare il loro stato sanitario se allevate a terra, nelle voliere e/o nelle gabbie arricchite, in conseguenza di una diminuzione della loro igiene e del loro benessere; b) Gli allevatori, ma soprattutto i più piccoli che non hanno risorse ne aiuto economico per convertire allevamenti non ancora completamente ammortizzati nelle nuove strutture richieste; c) Il consumatore, oggi allertato da una tendenziosa informazione, a cui verrà messo a disposizione un prodotto più costoso e certamente meno sicuro dal punto di vista batteriologico. ■

LA UE SOLLECITA L’ITALIA ’Italia è stata fra i 13 stati membri a cui la Commissione Europea ha inviato una lettera di messa in mora sollecitandola ad attuare il divieto d'uso di gabbie non modificate per le galline ovaiole. La lettera è del 26 gennaio 2012 e chiede interventi per ovviare alle carenze nell'attuazione della legislazione UE relativa al benessere degli animali, e in particolare a far rispettare il divieto delle gabbie "non modificate" per le galline ovaiole che si applica a decorrere dal 1° gennaio 2012, come stabilito nella direttiva 1999/74/CE. Per Bruxelles è essenziale che gli Stati membri ottemperino al disposto della direttiva per non determinare distorsioni del mercato e situazioni di concorrenza sleale. Gli Stati membri che continuano ad usare le gabbie "non modificate"- dice la Commissione- mettono in una situazione concorrenzialmente svantaggiosa le imprese che hanno investito per adeguarsi a queste nuove misure. Gli Stati membri interessati dispongono di due mesi per rispondere alla lettera. Oltre all’Italia, la Commissione ha scritto a: Belgio, Bulgaria, Grecia, Spagna, Francia, Cipro, Lettonia, Ungheria, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo e Romania.

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Anagrafe equina Riflessioni

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Perplessità sul nuovo manuale operativo Solo linee guida condivise e uniformi potrebbero superare le difficoltà del Regolamento 504/08 di FRANCESCO INTINI Veterinario Dirigente SIAV “B”- ASL BA TERESA MANGINELLI Veterinario SISAC SIAV “B” - ASL BA DOMENICO PAVONE Veterinario SISAC SIAV “B” - ASL BA Veterinari Ufficiali al macello si aspettavamo tanto dal nuovo manuale operativo, c’era e c’è bisogno di chiarezza, ordine, uniformità, certezze. I dubbi e le perplessità derivanti dall’applicazione del REG 504/08 non sono, né saranno, sciolte a meno di attendere l’entrata a regime, ognuno per la propria competenza, delle funzioni spettanti ai vari ENTI richiamati dal Decreto. Da diversi anni ormai abbiamo considerato indispensabile rendere note le problematiche incontrate all’accettazione degli equidi al macello a cominciare dal periodo in cui fu emanato il Decreto 05/05/2006, da allora c’è stata una cascata di segnalazioni, di richieste, di puntualizzazioni che attendevano risposte rimaste disattese. In premessa vogliamo ricordare che le decisioni europee n. 93/623/CEE e n. 2000/68/CEE hanno permesso per anni un commercio degli equidi da macello che fosse solo formalmente controllato, l’elasticità voluta o involontariamente applicata ha permesso scambi tra Paesi comunitari che si accompagnavano a controlli basati quasi esclusivamente sugli atti rilasciati dalle autorità competenti dei Paesi di spedizione; l’origine, l’identificazione e la tracciabilità nel loro complesso non erano sufficientemente garantite da informazioni attendibili, oggettivabili e verificabili. Anche per gli equidi nazionali la situazione non era diversa prima del D.L.vo 05/05/06 e del relativo manuale operativo. Il REG. 178/02 CE e il Pacchetto Igiene hanno imposto un riordino disciplinato successivamente dal REG. 504/08 CE che nella forma e nelle intenzioni ben inquadra l’equide come pre-alimento poiché prevede dalla nascita alla macellazione una serie di dati rilevabili tanto in Banca Dati, tanto dal Documento di Identificazione. Ad oggi siamo coloro che più risentono delle falle del sistema, in parte rodato ma incompleto, con i limiti attuativi di chi è costretto a raccogliere e valutare i documenti di scorta degli equidi che si trascinano incongruenze e non conformità di ogni tipo, soprattutto perché le revisioni o gli adeguamenti a seguito delle segnalazioni non intervengono con la tempistica auspicata. Il macello è, e rimarrà, il collo di bottiglia di qualunque “complesso sanitario” collegato alla produzione di carne e derivati, ed i Veterinari Ufficiali, i garanti diretti della sanità pubblica costretti ad interpretare le non conformità documentali. Ma se per alcuni, le perplessità sono espressione di puro formalismo, per noi che siamo costretti ad avere come linee guida i Regolamenti di Igiene, sono macigni che ci farebbero incorrere in gravi superficialità se di esse non se ne dà risoluzione. È per questo che vogliamo esporre alcuni tra i fattori limitanti l’applicazione del REG. 504/08, con l’intento di suggerire una soluzione per ognuno senza incorrere nel formalismo o nella superficialità. Meglio, vorremmo proporre linee guida condivise che delineino, una per una, la gestione del-

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le non conformità in modo protocollare, univoco ed omogeneo su tutto il territorio. Orbene, vogliamo ribadire almeno cinque considerazioni a quanto su esposto: • la prima considerazione è relativa ai tempi tecnici che si hanno a disposizione per l’esame e la valutazione documentale e delle interrogazioni in Banca Dati; i tempi sono spesso dettati da situazioni imprevedibili, contingenti, tipiche di uno stabilimento di macellazione che opera il servizio di macellazione conto terzi. Da una parte i bisogni commerciali degli operatori e dall’altra le pressioni dell’OSA ad un continuo richiamo di uniformità decisionale ci pongono in situazione di affanno operativo visto la lentezza con cui gli operatori vengono informati, assimilano ed applicano i cambiamenti legislativi. Troppo radicale e tumultuosa la fase di adeguamento per chi fino a qualche anno fa effettuava scambi commerciali in assenza del REG. 1/2005, senza che si arrivasse ad una piena consapevolezza del principio della tracciabilità dell’animale, senza la obbligatorietà delle ICA, senza il REG. 504 e i relativi controlli. • La seconda è dettata da dubbi che sistematicamente abbiamo all’arrivo di ogni partita relativamente al livello dei controlli effettuati in uscita dai Paesi della UE. Sono obbligatori e capillari sotto l’aspetto sanitario e documentale. Come è possibile allora che tutte le non conformità rilevate all’accettazione degli animali al macello, non vengono riscontrate e gestite nel luogo di origine? È pur sempre un’Autorità, in taluni casi non sanitaria, quella comunitaria che spedisce i soggetti. Si ha come l’impressione, se non la certezza, che per alcune Autorità non dipendenti dal Ministero della Salute è sufficiente garantire l’identificazione dell’animale perché sia destinato al consumo umano, senza considerare che lo stesso animale è già di per se un pre-alimento e come tale deve sottostare a criteri ben più rigidi dettati da norme sanitarie. Probabilmente è un nostro retaggio di pensiero, ce lo trasciniamo da leggi nazionali ben più severe, ma i medesimi principi di sicurezza sono riproposti anche nei Regolamenti UE del Pacchetto Igiene. • La terza scaturisce dal fatto che, nel valutare giornalmente gli equidi che giungono al macello, possiamo affermare che gli animali nazionali sono scortati da passaporti più completi e regolari rispetto a quelli provenienti da altri Paesi comunitari; altrettanto non può affermarsi per i puledri nazionali identificati in modo semplificato e spediti direttamente al macello dall’azienda di allevamento. È pur vero che noi italiani siamo per antonomasia i consumatori di carni equina e a noi spetta pretendere più garanzie sotto l’aspetto sanitario, ma ci sembra indispensabile sottolineare che certe differenze applicative dello stesso REG. 504/08 CE tra i gli stati membri va a discapito dei nostri allevamenti. Non entriamo nel merito del periodo di transizione trascorso dall’emanazione del Regolamento su citato ad oggi e che probabilmente durerà ancora, prima dell’ottimizzazione del sistema. • La quarta: il numero degli equidi da macello che giungono ai mattatoi si è fortemente ridotto a favore degli scambi di carne equina macellata, in sintonia con quanto richiesto dall’Europa e dalle associazioni protezionistiche che fortemente hanno attaccato il “trasporto” degli ani-

mali vivi, soprattutto per i lunghi viaggi. Di fatto non è tanto il REG. 504/08 CE il fattore limitante del commercio di equidi da macello quanto il REG. 1/2005 CE che ha ridotto il numero di soggetti trasportabili di almeno il 25% - 30% per ciascuna partita. Per questi aspetti molto ci si aspetta dall’attività delle Commissioni UE D.G.SANCO. • Il quinto punto ci serve per soffermarci su due tipologie di equidi nazionali: 1) i puledri inviati direttamente al macello con identificazione semplificata; 2) gli equidi appartenenti a talune categorie come la FISE. Spetta a noi, ed è stato fatto in altre circostanze, mettere in evidenza lo scollamento esistente tra il sistema organizzativo delle registrazioni in BDE e BDN. Questa situazione non è tollerabile e certamente non potrà durare a lungo. Ci auguriamo al più presto una riorganizzazione; riorganizzazione che il manuale ha si descritto ma che purtroppo ancora non decolla. Le problematiche relative alle due tipologie di equidi meritano attenzione particolare ed una trattazione specifica. Per ultimo una considerazione di questo Servizio Veterinario: il pacchetto igiene ha buoni propositi nel disegnare una gestione sanitaria portata avanti dall’OSA e con il ruolo del Servizio

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ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI

Veterinario a far da “correttore”; di fatto i compiti che oggi il veterinario deve espletare, oltre le visite ante mortem e post mortem, sono probabilmente triplicati perché deve: - identificare l’equide (quanto meno durante la visita ante-mortem) e verificarne la presenza in BDE (all’occorrenza e secondo quanto programmato); - controllare i documenti della singola partita ed i relativi passaporti individuali; - assistere all’abbattimento per espletare lo scarico dei singoli equidi, e verificare l’esistenza del M.chip leggibile; - verificare l’avvenuta asportazione del M.chip; - registrare le avvenute macellazioni da trasmettere al paese speditore; - gestire i passaporti annullati; - riepilogare le relative note di lievi non conformità trasmesse dall’OSA; - gestire le non conformità gravi. La linea di condotta probabilmente non è uniforme su tutto il territorio nazionale, forse non lo è nemmeno nell’ambito territoriale regionale o di una medesima ASL ma è senz’altro il frutto di un’applicazione costante fatta di esperienza e di volumi e di predisposizione di ognuno ad affrontare il proprio impegno professionale ed istituzionale con professionalità, spirito critico e armonizzazione normativa. ■


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Eventi Veterinari

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SIMIV

SIGAV

SIANA

SOCIETÀ ITALIANA DI MEDICINA INTERNA VETERINARIA

SINUV

SOCIETÀ ITALIANA DI ALIMENTAZIONE E N UTRIZIONE A NIMALE

LE EPATOPATIE: QUALI STRUMENTI NUTRIZIONALI ABBIAMO A DISPOSIZIONE? Domenica 6 Maggio 2012 - Cremona, Palazzo Trecchi

L’APPROCCIO CLINICO MODERNO ALLA FEBBRE: NON SOLO ANTIBIOTICO E CORTISONE! Sabato 5 e Domenica 6 Maggio 2012 - Cremona, Palazzo Trecchi dimentichiamo le patologie immunomediate! - A. Zoia 17.30 Discussione e termine della prima giornata

RELATORI Gualtiero Gandini, Bologna - Massimo Giunti, Bologna - Laia Solano-Gallego, Hatfield (UK) - Damiano Stefanello, Milano - Andrea Zoia, Padova PROGRAMMA SCIENTIFICO Sabato 5 Maggio 2012 8.30 Registrazione dei partecipanti 9.00 Temperatura corporea elevata: febbre o ipertermia? Come mi comporto? - A. Zoia 10.30 Pausa 11.00 Malattie trasmesse da zecche e pulci: esordio spesso febbrile - L. Solano-Gallego 12.30 Pausa pranzo 13.30 Markers di infezione-infiammazione nel cane e nel gatto - M. Giunti 15.00 Pausa 15.30 Febbre di origine sconosciuta: non

12.15 Gli epatoprotettori: evidenze scientifiche - P.P. Mussa 13.00 Pausa pranzo 14.00 Casi clinici: descrizione clinica e gestione nutrizionale - M. Agrillo, M. Glazar 15.30 Domande e discussione 16.00 Chiusura dei lavori

Domenica 6 Maggio 2012 9.00 Ipertermia maligna: una sindrome, non una patologia - D. Stefanello 11.00 Pausa 11.30 I rialzi termici nelle patologie neuromuscolari - G. Gandini 13.00 Domande e discussione 13.30 Chiusura dei lavori ISCRIZIONE L’incontro è gratuito per tutti i soci SIMIV in regola con l’iscrizione 2012. NON è necessaria la pre-iscrizione. Presentarsi in sede congressuale per la registrazione. QUOTE DI PARTECIPAZIONE (COMPRENSIVE DI IVA) Soci SIMIV 2012: GRATUITO Soci SCIVAC: € 120,00 Non soci: € 240,00

ISCRIZIONE L’incontro è gratuito per tutti i soci SIANA in regola con l’iscrizione 2012. NON è necessaria la pre-iscrizione. Presentarsi in sede congressuale per la registrazione. RELATORI Mario Agrillo, Roma - Carolina Callegari, Milano - Miljiana Glazar, Padova - Pier Paolo Mussa, Torino - Liviana Prola, Torino PROGRAMMA SCIENTIFICO Domenica 6 Maggio 2012 9.00 Registrazione dei partecipanti 9.30 Incidenza, fattori di rischio e decorso delle epatopatie più comuni - C. Callegari 11.00 Pausa 11.30 Gestione alimentare del paziente epatopatico - L. Prola

PER INFORMAZIONI Segreteria Società Specialistiche SCIVAC Tel. 0372 403509 - Fax 0372 457091 E-mail: socspec@scivac.it

QUOTE DI PARTECIPAZIONE (COMPRENSIVE DI IVA 21%) Soci SIANA 2012: GRATUITO Soci SCIVAC: € 90,00 Non soci: € 180,00 PER INFORMAZIONI Segreteria Società Specialistiche SCIVAC Tel. 0372 403509 - Fax 0372 457091 E-mail: socspec@scivac.it

A.N.M.V.I. SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO

Da inviare in busta chiusa a ANMVI - Via Trecchi, 20 - 26100 Cremona oppure al fax 0372-457091 entro il 13 aprile 2012, allegando l’attestazione di versamento

IL SOTTOSCRITTO COGNOME ……....................................................................……………………………………… NOME ……………....................................................................……………………… VIA ……………………………………………………………....................................................................................................................................................................................... CAP, CITTÀ E PROVINCIA ………………………………………………………………................................................................................................................................................. TELEFONO ………….....................................................................…..……………………… CELL. ………………….....................................................................…..……………… EMAIL ……………………………………………………………………………………… CODICE FISCALE ……………………………………………………………………………………… ORDINE DEI VETERINARI DI …………………………………………………………………………………………… TESSERA N. ………………………………………………………

CHIEDE DI ISCRIVERSI AL (spuntare il corso o i corsi prescelti)

❑ Corso per datore di lavoro in struttura veterinaria 19-20 Aprile 2012 VERSANDO LA QUOTA DI € 185,00 (IVA inclusa) 16 crediti ECM

❑ Corso per Addetti all’antincendio, attività a rischio basso 21 Aprile 2012 VERSANDO LA QUOTA DI € 110,00 (IVA inclusa) 4 crediti ECM

❑ Corso per addetti al primo soccorso 21-22 Aprile 2012 VERSANDO LA QUOTA DI € 160,00 (IVA inclusa) 12 crediti ECM

VERSANDO MEDIANTE (è possibile effettuare un unico versamento per più corsi) ❑ vaglia postale intestato a EV Soc. Cons. a R.L. Via Trecchi, 20 - 26100 Cremona (si prega di indicare la causale del versamento. Allegare fotocopia del versamento) ❑ tramite carta di credito (non si accettano carte elettroniche) ❍ Carta sì ❍ Mastercard ❍ Visa Intestata a …………………………………………………………………………………… Numero della carta (3 numeri sul retro) Scadenza (mese e anno) FATTURAZIONE La fattura dovrà essere intestata a: …………………………………………………………… Domicilio fiscale ………………………………………………………………………………… PARTITA IVA (solo se non in possesso di Partita IVA) CODICE FISCALE DATA …………………………… FIRMA ………………………………………………………

ATTIVAZIONE DEL CORSO I corsi saranno attivati solo in caso di raggiungimento di un quorum minimo di presenze che sarà stabilito dall’organizzazione. In caso di mancata attivazione si darà luogo al rimborso della quota versata. Non verranno accettate più di 50 domande di iscrizione. Agli iscritti verrà inviata una comunicazione solo in caso di mancata accettazione. RINUNCE Le richieste di rinuncia verranno totalmente rimborsate solo se pervenute entro 10 gg dalla data di inizio del corso. In caso contrario l’amministrazione non darà luogo a rimborso alcuno. PRIVACY Ai sensi del decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 (G.U. 29 luglio 2003, Serie generale n. 174, Supplemento ordinario n. 123/L), il sottoscritto acconsente al trattamento dei dati sopra indicati, consapevole che l’esecuzione dei servizi richiesti non può avere luogo senza le comunicazioni dei dati personali all’ANMVI e/o ai soggetti a cui la stessa deve rivolgersi.

FIRMA …………………...……...…….....……...……...……...……..

CORSI

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SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIA SOCIETÀ FEDERATA ANMVI

DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC EMILIA ROMAGNA SEMINARIO REGIONALE: IL RISCHIO PERIOPERATORIO ATA Bologna 22 Aprile 2012 VA D NUO

9.30 11.00 11.30

13.00

RELATORE Dott. Paolo Franci OBIETTIVI La giornata ha lo scopo di discutere dell’essenza stessa dell’anestesia e cioè, del rischio perioperatorio e della sua minimizzazione. Partendo dalla pratica giornaliera, sarà sottolineata l’importanza di avere sia un medico veterinario che un paziente “preparati” all’anestesia. Il “fare anestesia” necessita di attrezzature, dal funzionamento delle quali, dipende in buona parte la sicurezza dei nostri animali. Tuttavia motivi di ordine economico impongono spesso delle scelte sulla dotazione di ogni struttura. Sarà, quindi, suggerito come investire in maniera coerente con la vocazione della propria struttura, che questa sia un piccolo ambulatorio così come un grande ospedale. PROGRAMMA SCIENTIFICO 8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente,

13.30 14.30

15.30 16.00 17.00 17.30

presentazione del relatore ed inizio dei lavori Come quantificare e ridurre il rischio perianestesiologico Pausa Attrezzatura in anestesia veterinaria e riduzione del rischio perioperatorio: di cosa necessito e come faccio a trarre il massimo da ciò che già ho Spazio per eventuale relazione commerciale (nel caso non si svolga la relazione il programma nel pomeriggio sarà anticipato di mezz’ora) Pausa Casi clinici interattivi (L’importanza dell’esame preanestesia e dell’eventuale stabilizzazione perioperatoria del paziente) Pausa Casi clinici interattivi (L’importanza del monitoraggio perioperatorio) Test di valutazione dell’apprendimento e discussione finale Consegna degli attestati di partecipazione e termine della giornata

Pre iscrizione on line entro il 14 aprile 2012: http://registration.evsrl.it/?id=159 PER INFORMAZIONI E ISCRIZIONI Monica Borghisani - Segreteria SCIVAC Tel 0372/40.35.06 - Fax 0372/45.70.91 E-mail: delregionali@scivac.it www.scivac.it

DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC UMBRIA QUELLO CHE IL MEDICO VETERINARIO DI BASE DEVE SAPERE PER RISOLVERE LA MAGGIOR PARTE DEI PROBLEMI OCULISTICI Perugia 22 Aprile 2012

9.30 11.00 11.30 13.00

13.30 14.30 15.30 16.00

OBIETTIVI Consentire ai partecipanti di fare una corretta diagnosi differenziale nei quadri clinici caratterizzati dalla presenza di occhio opaco ed occhio chiuso. Per ogni quadro clinico saranno indicate la prognosi e la terapia. I partecipanti saranno coinvolti interattivamente nei ragionamenti della diagnostica differenziale che potranno in seguito applicare nell’ambito dell’attività professionale quotidiana. PROGRAMMA SCIENTIFICO 8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente,

ASSOCIAZIONE FEDERATA ANMVI

14° CONGRESSO INTERNAZIONALE SIVAR 10-12 Maggio 2012 • Cremona, Palazzo Trecchi

Con il patrocinio di FNOVI (Federazione Nazionale Ordini Veterinari Italiani) Federazione Regionale degli Ordini dei Medici Veterinari della Lombardia Ordine dei Medici Veterinari della provincia di Cremona In collaborazione con AIVEMP (Associazione Italiana Veterinaria Medicina Pubblica)

SEDE Savoia Hotel Regency - Via del Pilastro 2 40127 Bologna (uscita 9 tangenziale)

SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIA SOCIETÀ FEDERATA ANMVI

RELATORE Prof. Claudio Peruccio

SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA REDDITO

17.00 17.30

presentazione del relatore ed inizio dei lavori Quando l’occhio è opaco Pausa Quando l’occhio è chiuso Spazio per eventuale relazione commerciale (nel caso non si svolga la relazione il programma nel pomeriggio sarà anticipato di mezz’ora) Pausa Casi clinici interattivi di occhi opachi: in questi casi cosa è meglio fare? Pausa Casi clinici interattivi di occhi chiusi: in questi casi cosa è meglio fare? Test di valutazione dell’apprendimento e discussione finale Consegna degli attestati di partecipazione e termine della giornata

SEDE Facoltà di Medicina Veterinaria Via San Costanzo 4 - Perugia Per iscrizioni on line entro il 14 aprile 2012: http://registration.evsrl.it/?id=160 PER INFORMAZIONI E ISCRIZIONI Monica Borghisani - Segreteria SCIVAC Tel 0372/40.35.06 - Fax 0372/45.70.91 E-mail: delregionali@scivac.it www.scivac.it

Organizzato da

EV Soc. Cons. a r.l. è una Società con sistema qualità certificato ISO 9001:2008

RESPONSABILE CONGRESSUALE: SIVAR - PAOLA ORIOLI Tel. +39 (0) 372 40.35.39 - Email: info@sivarnet.it - Website: www.sivarcongress.it www.facebook.com/sivarnet

SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI ESOTICI

CORSO BASE TEORICO-PRATICO DI COMPORTAMENTO, MEDICINA E CHIRURGIA DEL CONIGLIO Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - 20 - 22 Aprile 2012 DIRETTORE Marta Avanzi Med Vet Castelfranco Veneto (TV)

QUOTE: Soci SIVAE/SCIVAC € 570,00 + IVA 21% Non Soci € 770,00 + IVA 21%

RELATORI E ISTRUTTORI Marta Avanzi, Med Vet, Castelfranco Veneto (Tv) Alessandro Bellese, Med Vet, Mestre (Ve) Anna Maria Maccari, Med Vet, Treviso Igor Pelizzone, Med Vet, Reggio Emilia Marzia Possenti, Med Vet, Milano Paolo Selleri, Med Vet, Roma

INFORMAZIONI Segreteria SIVAE - Elisa Feroldi Tel. 0372 40.35.00 - Fax 0372 45.70.91 E-mail: info@sivae.it www.sivae.it www.scivac.it

OBIETTIVI DEL CORSO Scopo del corso è di fornire ai partecipanti le basi teoriche e pratiche della medicina e chirurgia del coniglio, un animale che ha raggiunto un’ampia diffusione come animale da compagnia e per il quale vengono richieste cure di qualità. Nella prima parte del corso verranno estesamente affrontati il comportamento normale, le patologie comportamentali dei conigli di casa e il loro trattamento. Verranno trattati tutti gli argomenti fondamentali quali il contenimento, la visita clinica, la somministrazione dei farmaci e gli esami collaterali. Saranno illustrate e messe in pratica le più importanti manualità come l’inserimento di sonde nasogastriche, la cateterizzazione endovenosa, i prelievi ematici, la misurazione indiretta della pressione arteriosa, ecc. Verranno illustrati i protocolli anestesiologici più indicati per le diverse situazioni, secondo le condizioni del paziente e le procedure da eseguire, compresa l’anestesia locoregionale della testa. Saranno trattate le patologie dei vari apparati, con particolare attenzione ai più aggiornati protocolli diagnostici e terapeutici, e le più comuni procedure chirurgiche tra cui la sterilizzazione nel maschio e nella femmina. Le prove pratiche prevedono esercitazioni sulle tecniche di estrazione e la limatura dei denti e gli interventi chirurgici. Prima del corso verranno inviati agli iscritti atti illustrati su argomenti propedeutici quali gestione domestica, alimentazione e anatomia.

NUMERO PARTECIPANTI: 36 LIMITE ISCRIZIONE: 10 Marzo 2012


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Monitoraggio transrettale della gravidanza avanzata di MARCO LIVINI Past President SIVE ’esame ecografico transrettale della gravidanza viene comunemente impiegato nella gestione del ciclo riproduttivo della fattrice per la diagnosi di gravidanza precoce a 14 gg dopo l’ovulazione e per i successivi controlli fino a 45-50gg di gestazione. Da questo momento e fino al parto, i controlli sono generalmente meno frequenti e limitati solitamente al sessaggio del feto o al controllo a termine per escludere il pericolo di un parto podalico. Il monitoraggio della gravidanza per via trans rettale dal 4° mese di gestazione fino a termine, assume notevole importanza per la valutazione dell’unità feto-placentare e per individuare situazioni che possano interferire con il benessere fetale e con la naturale dinamica del parto. Il vantaggio di questa tecnica è dato dal fatto che può essere effettuata tramite sonda ecografica lineare da 5-7 MHz, comunemente utilizzata per la routine ginecologica. In gravidanza avanzata l’unità utero-placentare a livello del polo cervicale e la cervice stessa possono essere valutati ecograficamente per via transrettale fino al termine della gestazione e ne viene valutato qualsiasi cambiamento strutturale che possa essere segno di eventuali patologie in atto. Lo spessore della CTUP (Combined Thickness of Uterus and Placenta) cre-

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sce molto lentamente dal 4° al 9° mese di gestazione (4-7mm), per poi arrivare a circa 1213 mm a termine gravidanza. L’aspetto del complesso utero placentare al polo cervicale è all’inizio uniformemente ecogenico ed è difficile distinguere la componente uterina da quella allantoidea; nell’ultimo mese prima del parto invece, a causa di un certo grado di edema della componente allantoidea le due strutture sono facilmente riconoscibili. Mentre la presenza di edema a termine gravidanza può essere ritenuto un evento fisiologico, un prematuro aumento della CTUP, accompagnato da edema della componente allantoidea, è quasi sempre sintomo di una situazione patologica. La misurazione della CTUP viene effettuata nella parte ventro-caudale del corpo dell’utero in corrispondenza del polo cervicale, dove l’aspetto anecogeno della componente vascolare ne permette una migliore visualizzazione. La posizione del feto può influire sull’aspetto del complesso utero-placentare a livello del polo cervicale conferendogli a volte un aspetto “accartocciato” di difficile misurazione; in questo caso è necessario ripetere la procedura quando il feto avrà cambiato posizione. Devono essere monitorati con molta attenzione anche eventuali distacchi placentari, che sono sintomo di sofferenza placentare o evoluzione di placentite iperacuta. Piccole aree di distacco placentare possono essere presenti a fine gestazione senza conseguenze negative sul buon esito della gravidanza stessa.

Un’altra variazione dell’aspetto dell’unità uteroplacentare visibile al monitoraggio transrettale è l’ectasia dei vasi allantoidei che possono essere presenti in numero e dimensioni molto importanti senza conseguenza sul benessere fetale, ma possono anche essere evidenti in corso di torsioni di vario grado del cordone ombelicale o in caso di feto in presentazione posteriore, con associato edema uterino, a seguito probabilmente di un disturbo del normale flusso feto-placentare. Per via ecografica transrettale è possibile valutare la qualità dei liquidi amniotico ed allantoideo; fisiologicamente il fluido allantoideo è meno ecogenico di quello amniotico che presenta spesso delle particelle in sospensione (vernice), conseguenza dell’attività del feto che si trova a diretto contatto con l’amnios. L’aumentata ecogenicità del liquido amniotico è sintomo di patologia in assenza di movimenti fetali, mentre è da considerarsi sempre patologico un aumento di ecogenicità del fluido allantoideo. La quantità dei liquidi amniotico ed allantoideo è difficile da misurare per via transrettale, ma tramite palpazione manuale se ne può apprezzare il notevole aumento di volume e soprattutto l’incremento della pressione. Questo può avvenire in caso di idrope degli invogli che può coinvolgere la componente amniotica (Idroamnios) oppure quella allantoidea (Idroallantoide); possono essere aumenti di liquido di vario grado a volte transitori e a volte perduranti fino a termine della gravidanza. Anche in caso di eventi transitori l’esito finale più probabile rimane l’aborto spontaneo, così come nel caso che la gravidanza arrivi a termine è improbabile la nascita di un puledro sano. L’idroamnios può essere causato anche da malformazioni a livello del cavo oro-faringeo fetale accompagnate da alterazione della deglutizione. L’amnios appare ecograficamente come una sottile membrana che con l’avanzare della gravidanza aderisce sempre di più al corpo del feto; può apparire inspessito a termine gravidanza senza nessuna conseguenza per il benessere fetale, oppure in conseguenza di episodi di infiammazione dell’amnios (Amnionite) o ancora a seguito di patologie che coinvolgono il circolo feto-placentare. Il monitoraggio ecografico transrettale del feto assume significati differenti a seconda del periodo di gestazione in cui viene effettuato. Nel periodo che va da 110gg a 140gg di gravidanza è possibile sessare il feto ed anche diagnosticare la presenza di gravidanze gemellari. In questa fase gestazionale è quasi sempre possibile effettuare una scansione completa del corpo del feto e di conseguenza osservare l’aspetto di ogni singolo organo valutandone la struttura e considerando ogni variazione della stessa che possa essere il segnale di un eventuale stato patologico. A questo stadio della gravidanza è possibile monitorare il cordone ombelicale e la sua inserzione a livello della parete addominale ed anche visualizzare i flussi ed ottenere tracciati spettrali con la tecnologia Doppler. Dopo il 150° giorno di gestazione, a causa dell’aumento di dimensioni del feto, l’esame ecografico transrettale permette la visualizzazione solo parziale del feto stesso, permettendo l’esame della porzione anteriore in caso di presentazione craniale e di quella posteriore in caso di presentazione caudale. A volte in caso di presentazione trasversale è ancora possibile effettuare una scansione quasi completa del feto. Il battito cardiaco è valutabile frequentemente per via transrettale fino al 4°-5° mese

Marco Livini di gravidanza; la frequenza del battito deve essere correlata sia alla fase della gestazione sia alla maggiore o minore attività fetale del momento. In gravidanza avanzata, quando l’area cardiaca non è più facilmente raggiungibile per via ecografica transrettale, può essere misurato il polso carotideo (S. Bucca). La carotide esterna scorre sulla parete laterale delle tasche gutturali ed è localizzabile per la sua pulsatilità e perché contrasta con l’aspetto anecogeno del contenuto delle tasche gutturali; il flusso carotideo è facilmente evidenziabile anche con il color doppler. Questa tecnica risulta molto utile quando, a termine gravidanza, e senza l’ausilio dell’ecografia trans addominale, si vuole valutare la frequenza cardiaca fetale che è un parametro strettamente collegato al benessere del feto stesso. Con l’aumentare delle dimensioni della gravidanza e avvicinandosi al termine, l’approccio ecografico transrettale ci permette di monitorare una porzione limitata del complesso feto-placentare riuscendo però comunque a fornire informazioni preziose e a volte determinanti per il buon esito della gestazione. È di fondamentale importanza stabilire la posizione intrauterina del feto negli ultimi due mesi di gravidanza quando le sue dimensioni impediscono le rotazioni sull’asse trasversale e quindi il cambio di presentazione del feto stesso. L’esame ecografico transrettale ci permette di stabilire se la presentazione del feto e quella fisiologica, e cioè craniale, o ci si trova di fronte ad una presentazione posteriore o trasversa. È possibile individuare molte strutture che possono confermare la corretta presentazione craniale del feto; l’occhio, il cranio, la lingua e i denti, i padiglioni auricolari, le coane nasali, l’epiglottide e le tasche gutturali. Se il collo è ripiegato e risulta difficile visualizzare la testa, è possibile individuare la trachea e le tipiche pieghe formate dalla cute del collo. Anche le ghiandole tiroidee possono essere facilmente visualizzate e misurate ai lati del laringe. Per tutta la durata della gestazione, grazie alla tecnologia Doppler, è possibile una valutazione del distretto vascolare che irrora gli organi genitali interni. Studi ancora in corso, per esempio, prendono in considerazione l’arteria uterina valutandone i parametri più significativi che sono l’indice di pulsatilità (IP) e l’indice di resistenza (IR) oltre al diametro dell’arteria stessa. Un rialzo della IP e IR indicano un aumento di resistenza del letto vascolare periferico. Molto ampio comunque risulta il campo applicativo di questa tecnica che troverà sicuramente grande spazio nell’immediato futuro. In conclusione il monitoraggio ecografico transrettale della gravidanza avanzata, pur presentando aree di applicazione ancora poco esplorate, rappresenta un mezzo molto utile e per certi versi fondamentale per la valutazione del benessere del futuro puledro. ■ Estratto dagli atti del XVIII Congresso Internazionale SIVE - Bologna 3-5 Febbraio 2012


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Attualità scientifica Vet Journal

Amputazione peniena e uretrostomia scrotale nel cane Positivo l’esito in presenza di malattia non neoplastica in una ventina di soggetti

di MARIA GRAZIA MONZEGLIO no studio ha descritto il segnalamento, le indicazioni per la chirurgia, le complicazioni postoperatorie e l’esito dell’amputazione del pene con uretrotomia scrotale in 18 cani. Le indicazioni per la

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chirurgia erano il trattamento di neoplasie (n=6), traumi penieni esterni o non noti (n=4), necrosi associata a ostruzione uretrale da parte di calcoli (n=3), priapismo (n=4) e balanopostite (n=1). Tutti i cani presentavano una modica emorragia postoperatoria (post-minzione e/o spontanea) dallo stoma uretrostomico per un periodo fino a 21 giorni (media 5,5 giorni). In 4 cani erano presenti complicazioni minori osservate alla rimozione dei punti (deiscenza minore (n=1), modica contusione e tumefazione circostanti la sede di uretrotomia e modica emorragia alla rimozione dei punti (n=2), granulazione ai margini dello stoma (n=1)). Un cane presentava una complicazione maggiore (deiscenza della sutura e successiva stenosi dello stoma). L’esito a lungo termine era eccellente in tutti i cani con malattia non neoplastica. La recidiva locale del tumore e/o la malattia metastatica si verificavano entro 5-12 mesi dalla chirurgia in due cani sottoposti ad amputazione peniena per il trattamento di una neoplasia. Entrambi i soggetti venivano soppressi. “Penile amputation and scrotal urethrostomy in 18 dogs” R D Burrow; S P Gregory; A A Giejda; R N White. Vet Rec. December 2011; 169 (25): 657. ■

RADIOLOGIA O ECOGRAFIA PER LE ARTROPATIE EQUINE? no studio cross sectional ha confrontato l’accuratezza dell’esame radiografico ed ecografico per la valutazione delle lesioni articolari in 137 cavalli. Le indagini diagnostiche delle articolazioni affette venivano effettuate prima dell’artroscopia diagnostica o terapeutica. In 254 articolazioni, si identificavano mediante artroscopia 432 lesioni. L’accuratezza complessiva era dell’82,9% per l’ecografia e del 62,2% per la radiologia, con una sensibilità del 91,4% per la prima e del 66,7% per la seconda. La differenza di specificità non era statisticamente significativa. Il valore predittivo negativo era per l’ecografia del 31,5% e per la radiologia del 13,2%: la differenza del valore predittivo positivo non era statisticamente significativa. L’accuratezza delle due indagini per le articolazioni di sinistra e di destra era uguale e corrispondeva con i risultati complessivi. (M.G.M.)

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“Comparison of the accuracy of radiography and ultrasonography for detection of articular lesions in horses”. Hinz A, Fischer AT Jr. Vet Surg. 2011 Oct; 40(7): 881-5.

Vet Journal è un periodico di informazione scientifica di proprietà di E.V. srl iscritto nel Pubblico Registro della Stampa periodica presso il Tribunale di Cremona al n. 396 dal 18.12.2003. È diretto dal dottor Enrico Febbo e dalla dottoressa Maria Grazia Monzeglio. Fornisce un flusso informativo continuo sugli eventi della medicina veterinaria e sul mondo delle bioscienze, con tre edizioni alla settimana.

Le notizie di Vet Journal sono consultabili on line all'indirizzo

www.vetjournal.it/

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Colangite felina: aspetti ecografici

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Anaplasma phagocytophilum negli equidi in Sicilia

Iperecogenicità epatica e della colecisti e aumento di dimensioni del pancreas possono suggerire la presenza della patologia

Bassa la prevalenza in cavalli e asini

di MARIA GRAZIA MONZEGLIO a colangite è una comune patologia infiammatoria dell’apparato biliare del gatto. Ne esistono due forme principali che si differenziano per il tipo di infiltrato infiammatorio predominante: linfocitaria e neutrofila. Uno studio retrospettivo ha valutato l’esame ecografico di 26 gatti con diagnosi istologica di colangite. La maggior parte dei gatti affetti da colangite presentava all’esame ecografico un fegato di dimensioni ed ecogenicità normali e un sistema biliare normale. Le modificazioni ecografiche statisticamente significative nei gatti affetti da colangite includevano parenchima epatico iperecogeno, contenuto della colecisti iperecogeno e aumento di dimensioni del pancreas. Non si osservavano modificazioni statisticamente significative per distinguere le forme linfocitaria e neutrofila di colangite. L’osservazione mediante esame ecografico di

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no studio ha valutato la prevalenza di Anaplasma phagocytophilum negli equidi in Sicilia e analizzato la possibilità di esposizione di questi animali all’organismo. Si prelevavano campioni ematici da cavalli e asini di 5 delle 9 province della regione. Sui 133 cavalli e 100 asini analizzati, erano sieroreattivi (IFAT) all'antigene di A. phagocytophilum rispettivamente il 9,0 e il 6,0% dei soggetti. Solo nel 4,7% dei cavalli si identificava DNA specifico di A. phagocytophilum e negli asini il DNA di Anaplasma non veniva riscontrato. I risultati indicano, concludono gli autori, che la prevalenza di A. phagocytophilum negli equidi in Sicilia è bassa. Ciò non giustifica l’esclusione degli equidi dai piani di profilassi per questo patogeno multiospite, responsabile di una zoonosi con ampia distribuzione in Europa. Ulteriori studi sono tuttavia necessari per chiarire i possibili

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iperecogenicità diffusa del fegato e del contenuto della colecisti e di aumento di dimensioni del pancreas può suggerire la colangite in questa specie, concludono gli autori. “Ultrasonographic findings of feline cholangitis” Angela J Marolf; Lesley Leach; Debra S Gibbons; Annette Bachand; David Twedt. J Am Anim Hosp Assoc. January 2012; 48 (1): 36-42. ■

Organizzato da

meccanismi che coinvolgono gli equidi come ospiti del patogeno.(M.G.M.) “Anaplasma phagocytophilum seroprevalence in equids: a survey in Sicily (Italy)” Giudice E, Giannetto C, Furco V, Alongi A, Torina A. Parasitol Res. 2012 Feb 24. [Epub ahead of print] ■

A.N.M.V.I.

Soc. Cons. a r.l.

Azienda con sistema qualità certificato ISO 9001:2008

SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIA SOCIETÀ FEDERATA ANMVI

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PROSSIMI AGGIORNAMENTI SCIENTIFICI SCIVAC Per informazioni: Segreteria SCIVAC - Paola Gambarotti - Tel. 0372/403508 - Fax 0372/403512 - E-mail: info@scivac.it - www.scivac.it

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Corso Avanzato CITOLOGIA LINFONODALE E DI ALTRI ORGANI LINFOPOIETICI Dall’interpretazione alla refertazione, dalla descrizione alle conclusioni Cremona, 18/19 Giugno 2012 Centro Studi SCIVAC ECM: Richiesto accreditamento per 10,5 Crediti DIRETTORI E RELATORI Walter Bertazzolo, Med Vet, Dipl ECVCP, Pavia Ugo Bonfanti, Med Vet, Dipl ECVCP, Milano LIMITE DI ISCRIZIONE: 9 Maggio 2012

ECOGRAFIA CLINICA Valido anche come 2a parte dell’Itinerario di Diagnostica per Immagini Cremona, 20/22 Giugno 2012 Centro Studi SCIVAC ECM: Richiesto accreditamento per 23,2 Crediti DIRETTORE: Federica Rossi, Med Vet, SVR, Dipl ECVDI, Bologna RELATORI ED ISTRUTTORI Edoardo Auriemma, Med Vet, Dipl ECVDI, Novara Luca Benvenuti, Med Vet, Lucca Elvanessa Caleri, Med Vet, Prato (FI) Gianmarco Gerboni, Med Vet, Samarate (VA) Federica Rossi, Med Vet, SVR, Dipl ECVDI, Bologna Giliola Spattini, Med Vet, Dr Ric, Dipl ECVDI, Castellarano (RE)

LE PATOLOGIE DEL MIDOLLO SPINALE E DEL SISTEMA NERVOSO PERIFERICO Valido anche come 4a parte dell’Itinerario di Neurologia Veterinaria Cremona, 26/29 Giugno 2012 Centro Studi SCIVAC ECM: Richiesto accreditamento per 34,8 Crediti DIRETTORI: Massimo Baroni, Med Vet, Dipl ECVN, Monsummano Terme (PT) Cristian Falzone, Med Vet, Dipl ECVN, MRCVS, Hertfordshire (UK) RELATORI: Massimo Baroni, Med Vet, Dipl ECVN, Monsummano Terme (PT) Marco Bernardini, Med Vet, Dipl ECVN, Padova Daniele Corlazzoli, Med Vet, Roma Carlo Cantile, Med Vet, Pisa Cristian Falzone, Med Vet, Dipl ECVN, MRCVS, Hertfordshire (UK)

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LIMITE DI ISCRIZIONE: 17 Maggio 2012

ZOOANTROPOLOGIA URBANA: GESTIONE DEL CANILE E GATTILE Cremona, 4/6 Luglio 2012 Centro Studi SCIVAC ECM: Richiesto accreditamento per 21,3 Crediti DIRETTORE: Maria Chiara Catalani, Med Vet Comportamentalista, Perugia RELATORI Isabella Bertoldi, Istruttore cinofilo, Consulente di canile, Reggio Emilia; Maria Chiara Catalani, Med Vet Comportamentalista, Perugia; Silvana Diverio, Med Vet Comportamentalista, Perugia; Sabrina Giussani, Med Vet Comportamentalista, Dipl ENVF, Busto Arsizio (VA); Stefania Mancini, Med Vet, Perugia; Roberto Marchesini, Med Vet Comportamentalista, Bologna; Olga Pataccini, Med Vet, Reggio Emilia; Tomas Pirani, Istruttore cinofilo, Consulente di canile, Cesena; Marzia Possenti, Med Vet Comportamentalista, Cassano D’Adda (MI); Claudia Rondani, Istruttore cinofilo, Consulente di canile, Bologna LIMITE DI ISCRIZIONE: 25 Maggio 2012 QUOTE Soci SCIVAC: € 530,00 + IVA 21% Non soci: € 780,00 + IVA 21% (Supplemento alla quota di € 50,00 + IVA 21% dopo il limite di iscrizione)


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SIVAE Dalle Associazioni

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Aggiornamenti in medicina degli animali esotici renti e parziali dai mass media, mentre i veterinari, concentrano tutti i loro sforzi nella cura e il benessere di TUTTI gli animali. Come dimostra anche la vitalità del forum negli ultimi tempi, siamo una classe di professionisti preparati e uniti (a parte qualche scaramuccia superficiale) e ritengo che i tempi siano maturi per dimostrarlo anche al mondo esterno: usciamo dalla nostra nicchia e facciamoci conoscere. Diamo il via al-

di CRISTINA STOCCHINO Tesoriere SIVAE abato 3 e Domenica 4 Marzo si è svolto a Cremona il primo incontro semestrale gratuito per i soci SIVAE. Che bel seminario è stato ragazzi! Siamo partiti dalla Chlamydia (genotipi e nuovi metodi diagnostici) per arrivare ai rospi del genere Xenopus (allevamento e riproduzione), passando per tartarughe , rapaci, tecniche di anestesia loco regionale, fluido terapia, conigli, malattie teratologiche, canarini, malattie nutrizionali e problemi gestionali, parassiti e pseudo parassiti. Un incontro stimolante, una partecipazione attenta e attiva della platea, domande e discussioni che hanno consentito di arricchire le relazioni e consentito agli autori di precisare alcuni concetti, ma soprattutto hanno significato interesse e partecipazione. Momento nevralgico del pomeriggio è stata l’assemblea annuale dei soci, che, per una volta non si è limitata alla votazione e al commento del rendiconto economico annuale, ma ha visto tutti i soci dibattere e accalorarsi intorno al tema del riconoscimento della figura del Veterinario esperto in animali esotici. Il Consiglio Direttivo sta portando avanti il discorso confrontandosi con le Istituzioni, è certo però che si deve creare alla base un movimento che promuova la nostra figura fra la gente comune, che spesso riceve input diffe-

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CITOLOGIA ED ANIMALI ESOTICI uesto il tema del prossimo Incontro, organizzato da SICIV in collaborazione con SIVAE, che si terrà a Cremona il 6 Maggio 2012. La giornata si propone di essere utile sia ai veterinari clinici per ottimizzare l’utilizzo della citologia, sia ai citologi per iniziare ad applicare ed interpretare la citologia degli animali non convenzionali. Si cercherà quindi di definire quali sono le potenzialità diagnostiche dell’esame citologico nell’ambito della medicina degli animali esotici. Il dott. Gianluca Marchetti, la Dott.ssa Cristina Schiano e il Dott. Paolo Selleri, relatori dell’evento, illustreranno le tecniche di prelievo e di allestimento dei campioni utilizzabili sui diversi animali e nei diversi apparati esplorabili; verranno inoltre presentate le basi interpretative e valutative della citologia degli animali esotici. L’Incontro è gratuito per tutti i soci SIVAE e SICIV in regola con l’iscrizione al 2012.

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le idee e alla loro attuazione, insieme. La giornata di sabato si è conclusa con la consueta cena sociale durante la quale abbiamo mangiato, discusso e riso, ma abbiamo anche avuto l’occasione di conoscerci meglio e di discutere di cose serie e meno serie, di allacciare rapporti professionali (e non…), forieri di opportunità professionali (e non…) rendendoci più partecipi e uniti nell’attività della nostra Società.

Vi metto a parte di un “segreto”. Un collega mi ha detto che pur non occupandosi di animali esotici, frequenta le nostre giornate, in quanto ritiene che le relazioni presentate ai nostri incontri siano le più belle, anche dal punto di vista iconografico, rispetto a quelle di tutte le società specialistiche della SCIVAC o affiliate … che bellissimo complimento!!! Al prossimo incontro, allora! ■


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La didattica universitaria cede alle pressioni animaliste Pisa rimanda a data da destinarsi una giornata di formazione gratuita per gli studenti u pressioni della LAV, l'Università di Pisa, probabilmente preoccupata di possibili ripercussioni sull'attività della Facoltà, ha deciso di rinviare il Seminario sul benessere degli animali non convenzionali. Il seminario, annunciato per metà febbraio,

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era slittato a marzo a causa dell'emergenza maltempo, ma già il mese scorso la LAV aveva pubblicamente fatto sapere di non gradire i relatori invitati. Marco Bedin (Presidente SIVAE), Paolo Selleri (Presidente Senior SIVAE), Giordano Nardini (Vicepresidente SIVAE) e Klaus Friedrich (Presidente SivasZoo), quattro dei migliori Medici Veterinari italiani esperti in animali non convenzionali e riconosciuti a li-

vello internazionale, erano i relatori di punta del seminario organizzato dall'Università di Pisa per il 17 marzo sul tema:"Animali esotici e non convenzionali, come valutarne il benessere e come regolarne la vendita", iniziativa che per il tema ed il livello dei relatori aveva già creato molto interesse nel mondo scientifico e professionale veterinario. Il seminario era gratuito e si rivolgeva a medici

veterinari. Con una lettera del 7 marzo, l'Università ha comunicato che il seminario è stato al momento sospeso per le proteste della LAV che la stessa associazione aveva inviato al Rettore dell'Università, Massimo Mario Augello, ed al Preside della Facoltà di Medicina Veterinaria, Alessandro Poli, rendendole pubbliche sul sito animalieanimali.it. Le critiche espresse dalla LAV a questa iniziativa erano riferite principalmente alla scelta dei relatori, in particolare i Medici Veterinari, per essere collaboratori sanitari di zoo o essere stati in passato inseriti in una lista di referenti sul sito di Federfauna, come se questo fosse incompatibile con una valutazione corretta del benessere animale nonostante l'indiscusso loro livello scientifico e di ampia esperienza. Lamentando anche un “non casuale non invito ad alcuna associazione animalista”, la LAV chiedeva se l’iniziativa rientri “in una documentata, imparziale, indipendente attività come quella che dovrebbe realizzarsi in un Ateneo pubblico, con strutture pubbliche e denari pubblici”. L'ANMVI e la SIVAE, nell'esprimere la totale solidarietà ai colleghi coinvolti, ritengono doveroso ribadire che il comportamento della LAV verso Medici Veterinari che svolgono con serietà e correttezza la loro professione rivolta alla salute ed al benessere animale, sia assolutamente inaccettabile verso tanti professionisti che operano nel settore degli animali non convenzionali e manifesta stupore sul fatto che l'Università di Pisa possa accettare e sottostare alle richieste ingiustificate dell'Associazione animalista nella valutazione delle sue attività formative e scientifiche. Non si è solo impedito di ad un Ateneo pubblico di svolgere attività didattica, non si è solo censurata la voce di valenti professionisti, ma si è anche impedito a tanti studenti, a cui l’incontro era rivolto gratuitamente, di fare una esperienza di formazione diretta con chi ha esperienza di prima mano delle materie di studio e delle connesse attività professionali che si svolgono al di fuori delle mura accademiche. Si tratta di un precedente molto grave che ANMVI e SIVAE si augurano che non si ripeta. ■

OPEN DAY SIVAE PER STUDENTI utto esaurito all’Open Day del 1° Incontro Annuale SIVAE del 4 Marzo, riservato a cinque studenti. Le adesioni sono arrivate fulminee sulla pagina della SIVAE su Facebook. L’Open Day ha permesso di partecipare gratuitamente all’incontro, di vivere una giornata congressuale e di visitare il Centro Studi di Cremona. La SIVAE è su Facebook. Vieni a trovarci e scopri che cosa ci “piace”…

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Ippica Attualità

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Assi conferma il ruolo veterinario e accelera sull’anagrafe I veterinari ex Unire sono soddisfatti dell’incontro con i nuovi vertici veterinari incaricati ex Unire si sono attivati in azioni di coordimento e di confronto con ASSI, la nuova Agenzia per lo Sviluppo del Settore Ippico che ha preso il posto dell’ormai dissolta Unire (Unione Nazionale Incremento Razze Equine. ANVIU (Associazione nazionale veterinari incaricati Unire) e CVA (Coordinamento veterinari incaricati Assi-ex Unire) si dicono soddisfatti dell'incontro con i vertici di Assi per l’attenzione riservata al ruolo del veterinario su antidoping, benessere e anagrafe equina. Lo riferiscono gli stessi Colleghi, in un comunicato che fa seguito all'incontro del 29 febbraio con il segretario generale dell'ASSI, Francesco Ruffo Scaletta, con Claudio Lorenzini dirigente dell'Area tecnica del trotto e del sella e con Sveva Davanzo dell'Ufficio Antidoping e del Benessere Animale.

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SVILUPPI Dopo breve illustrazione delle motivazioni all'origine della richiesta di confronto con l'Agenzia, legate soprattutto alla gravità del periodo che l'ippica sta attraversando, Lorenzini ha esposto una rapida disamina delle difficoltà economiche con un cenno alla Legge di stabilità finanziaria e delle relative ripercussioni anche sui veterinari; ha indicato l'accelerazione in atto per quanto riguarda l'Anagrafe degli Equidi, grazie all'implementazione informatica dei dati, e infine, unitamente alla dottoressa Davanzo, un rapido accenno alla difficoltà delle questioni dell'antidoping, specialmente per il pre-corsa, senza aver però potuto indicare con precisione alcuna delle possibili decisioni in divenire. Il Segretario generale, a sua volta, ha ampliato la descrizione della grave crisi che attanaglia l'ippica e della grande difficoltà a tutti i livelli per l'individuazione di una via d'uscita. È imminente la presentazione della classificazione degli ippodromi e l'ulteriore definizione di tagli di contribuzioni ai diversi settori.

CONFERME In questo contesto, la delegazione veterinaria ha rivolto al Segretario Generale l'interrogativo

ORGANIGRAMMA l Segretario generale è responsabile dell’organizzazione e della gestione dell’Ente. Assicura l’indirizzo, il coordinamento ed il controllo delle attività istituzionali, in particolare di quelle relative allo sviluppo del settore ippico, il coordinamento ed il controllo delle attività relative all’amministrazione e allo sviluppo delle risorse strategiche. Ad esso afferisce il “Servizio Veterinaria e benessere Animale”. L’Area Sella, diretta da Claudio Lorenzini, cura in tutti i suoi aspetti, tecnici ed amministrativi, la tenuta dei Libri genealogici del cavallo orientale, del cavallo anglo-arabo e del sella italiano ai sensi del DM 3580/08 (iscrizione cavalli, rilascio passaporti, iscrizione riproduttori, registrazione passaggi di proprietà, altri eventi). È a quest’area che afferisce l’ anagrafe degli equidi. L’Area Trotto, diretta ad interim dallo stesso Lorenzini, provvede all'attività di iscrizione dei cavalli al Libro genealogico, al rilascio dei passaporti, all’iscrizione dei riproduttori, alla registrazione dei passaggi di proprietà e di tutti gli altri eventi legati alla vita del cavallo.

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su quale sia la previsione di livello d'impegno e utilizzo dei veterinari fino ad ora coinvolti nel rapporto con l'Ente nelle diverse forme di incarico ed ha ricevuto pronta conferma dal Segretario Ruffo sul ruolo di fondamentale importanza dei veterinari per lo svolgimento dei compiti ippici. I medici veterinari hanno evidenziato e sottolineato l'interesse per l'ippica di mantenere, ov-

vero di adeguare, il livello di attenzione al benessere del cavallo non solo per l'aspetto dell'integrità ai fini agonistici ma anche per la sensibilità di percezione che caratterizza il pubblico ed i media del nuovo millennio nei confronti di avvenimenti che vedono l'impiego di animali; da qui il confronto che lo sport ippico deve sostenere con altre discipline equestri, e non solo, per le procedure di salvaguardia ivi adottate sia da un

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punto di vista medico-sanitario, sia per le procedure antidoping e le conseguenti sanzioni. La problematica, così come prospettata nella sua evidenza, ha raccolto piena attenzione sia da parte del Dott. Ruffo che della Dott.ssa Davanzo per cui l'invito dello stesso Segretario a riportare all'attenzione della nuova A.S.S.I. tutto quanto possa procedere nella direzione di scrupolosa premura ed attenzione nei confronti del Cavallo da Corsa. L'incontro, compatibilmente alla limitazione del tempo a disposizione per problematiche vaste e complesse, ha lasciato pienamente soddisfatti i veterinari partecipanti che si sono ripromessi massimo impegno nel portare il proprio miglior contributo alla causa dell'ippica e del suo fondamentale attore che resta e resterà: "il cavallo". (Comunicato ANVIU-CVA). ■


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La prevenzione in cinque parametri vitali L’alimentazione entra nella visita di routine. Lo raccomanda la AAHA d ogni animale, ad ogni visita. L'alimentazione è il quinto parametro vitale, entrato nella visita di routine del medico veterinario per animali da compagnia. Lo stabiliscono le Linee guida della AAHA che dal 2010 indicano nel "nutritional assessment, uno dei fattori chiave, per prevenire le patologie del cane e del gatto. Di questo si è parlato a Palazzo Trecchi in occasione del lancio della 7° edizione della Stagione della Prevenzione (www.stagionedellaprevenzione.it): fino al 31 marzo, migliaia di medici veterinari, di pazienti e di proprietari sono impegnati nella prevenzione delle più importanti patologie ricorrenti e per educare alla salute di milioni di cani e gatti italiani. A presentare l'iniziativa sono intervenuti Paola Badiale (Hill's Pet Nutrition), Marco Melosi (ANMVI) e Fabia Scarampella (Past President SIDEV) che hanno ringraziato i 4.031 medici veterinari aderenti. "Ormai è fugato ogni dubbio sulla valenza sociale di questa campagna- ha dichiarato Marco Melosi- quest'anno alla Stagione aderisce, infatti, più del 50% delle strutture veterinarie italiane". Un trend di adesione in costante crescita, come ha

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ALLEGATO A QUESTO NUMERO uando la Hill’s ci ha chiesto di collaborare alla diffusione fra i Medici Veterinari italiani della Linee Guida per la Valutazione Nutrizionale del cane e del gatto realizzate dalla AAHA, abbiamo accolto con piacere questa possibilità ritenendo di interesse quanto proposto dalla nostra corrispondente Associazione Americana che ha evidenziato come l’aspetto nutrizionale sia il 5° parametro vitale e soprattutto quale sia il ruolo che il Medico Veterinario può e deve avere anche in questo ambito spesso trascurato nelle nostre visite. Fra l’altro, l’Alimentazione come quinto parametro vitale, oltre a Temperatura, Battito Cardiaco, Respirazione e Dolore, è stata proposta già fra gli obiettivi della Stagione della Prevenzione del 2012 che, come già saprete, ha riscosso quest’anno un interesse notevole fra tutti i colleghi superando le 4000 (4036) adesioni. Poter ora diffondere ampiamente fra i Medici Veterinari italiani queste linee guida realizzate da esperti di grande livello è molto importante perché sono un qualificato strumento per aiutare le strutture veterinarie a definire protocolli utili a fornire agli animali da compagnia (cane e gatto) le cure più adeguate ad ogni paziente. Sono pertanto certo che questa sintetica, ma esaustiva e pratica guida, che trovate in allegato a questo numero di Professione Veterinaria, sarà accolta da tutti con interesse per l’utilità che può esprimere nella nostra attività quotidiana professionale. Ringrazio quindi la Hill’s, sempre molto attenta a queste iniziative di aggiornamento professionale, per averci dato la possibilità di distribuire a tutti i colleghi questo interessante strumento di lavoro. Buona lettura a tutti. Marco Melosi, Presidente ANMVI

Q Da sin. Fabia Scarampella (Past President SIDEV), Marco Melosi (ANMVI) e Paola Badiale (Hill's Pet Nutrition) al web seminar del 22 febbraio, a Palazzo Trecchi. I video delle relazioni sono disponibili su www.anmvioggi.it

sottolineato Paola Badiale, analizzando i dati delle precedenti edizioni e i comportamenti fidelizzati dei proprietari. Grazie anche alla Fnovi che ha patrocinato ancora una volta l'i-

Seminario Nazionale

In collaborazione con

SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIA FEDERATA ANMVI

SVIDI

SOCIETÀ VETERINARIA ITALIANA DI DIAGNOSTICA PER IMMAGINI

ECOGRAFIA ADDOMINALE NEL GATTO Tutto quello che volete sapere da Dominique Pennick

niziativa in ragione della valenza deontologica delle campagne di sensibilizzazione alle cure veterinarie e all'educazione al benessere animale. La novità di quest'anno, il quinto parametro vitale da consolidare nella visita di routine, è stato analizzato da Fabia Scarampella, diplomata al College Europeo di Dermatologia, che ha analizzato la relazione fra dermatologia e nutrizione: "La cattiva qualità del pelo e della cute - ha detto - sono lo specchio del 5 parametro vitale, pertanto la valutazione dermatologica deve entrare nella visita di base". Ai 4 tradizionali parametri vitali - temperatura, battito cardiaco, respiro e valutazione del dolore - andrà quindi aggiunta l'alimentazione, attraverso uno screening di base comprendente dosi nutrizionali, età e attività fisica del cane e del gatto sottoposti a controllo veterinario. Il collegamento fra nutrizione e dermatologia che connota la Stagione della Prevenzione 2012 è sottolineato anche dalla composizione del kit messo a disposizione del medico veterinario, comprendente una monografia di dermatologia veterinaria. Fra le patologie più riscontrate dai medici veterinari nel corso della scorsa edizione figurano sovrappeso/obesità, patologie del cavo orale e allergie/intolleranze, come ben illustrato dalla puntuale rela■ zione di Fabia Scarampella.

INTERVISTE AI VETERINARI PER UNA NUOVA INDAGINE ANMVI

21-22 APRILE 2012 • PADOVA, Crowne Plaza

Organizzato da EV Soc Cons ARL è una Società con sistema qualità certificato ISO 9001:2008

'ANMVI ha commissionato una nuova indagine sulla condizione professionale dei medici veterinari per animali da compagnia. Per valutare l'evolvere del settore, l'Associazione ha incaricato la Società Kronos di individuare un campione di medici veterinari da intervistare telefonicamente. Domande mirate e semplici che richiedono agli intervistati pochi minuti per aggiornare la fotografia del settore scattata nel 2005 con l'indagine Strutture Veterinarie per Animali da Compagnia. L'ANMVI ha diffuso un avviso ai propri iscritti informando che nei prossimi gior-

L

ni potrebbero essere contattati telefonicamente da un operatore Kronos, ringraziando fin da ora per la collaborazione. L'attività d'indagine e di ricerca dell'ANMVI ha molteplici obiettivi: consente di analizzare le tendenze del settore per rispondervi con servizi e iniziative professionali al passo con i tempi, vuole sensibilizzare l'opinione pubblica e i media sul ruolo del medico veterinario e offre a tutti gli stakeholders che interagiscono con la veterinaria una conoscenza aggiornata e puntuale delle caratteristiche e delle tendenze del settore.


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Dalle Aziende

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Cosa può fare l’industria del farmaco per le produzioni tipiche italiane? Serata della Salute Animale il 18 aprile a Roma dedicata al settore degli animali da reddito a Serata della Salute Animale è un appuntamento consueto per AISA per favorire l’incontro tra le Imprese che operano nel campo Farmaceutico Veterinario e le componenti Ministeriali di riferimento, in primis il Ministero della Salute. Quest’anno l’evento si è arricchito di un talk-show, per valutare lo scenario in cui opera l’Industria del Farmaco Veterinario con particolare riferimento alle produzioni tipiche Italiane. Cosa riserva il futuro a tali produzioni tipiche e come le Imprese del Farmaco Veterinario possono aumentare efficacia ed efficienza per essere sempre più complementari alle Istituzioni, garantendo supporto ed innovazione sia per l’apparato produttivo Italiano che per il consumatore? Il ruolo essenziale giocato dal farmaco veterinario nella tutela del benessere animale e di conseguenza della salubrità degli alimenti è ormai riconosciuto e legittimato. L’alta qualità ed affidabilità che lo caratterizzano sono garantite anche dal lungo e complesso iter di produzione e commercializzazione che parte dalle fasi di ricerca e sviluppo all’interno delle aziende e si conclude con l’autorizzazione ministeriale che ne sancisce l’immissione sul mercato. A disposizione della classe veterinaria quale strumento indispensabile per la prati-

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MIXOMATOSI NEL CONIGLIO arà in commercio dal 26-marzo il vaccino destinato all'immunizzazione dei conigli, per ridurre la mortalità e i segni clinici della mixomatosi. Ne dà notizia la Business Unit dell'azienda Intervet Italia srl/Msd Animal Health. In una prima fase sarà commercializzata solamente la confezione dedicata ai conigli da compagnia. A luglio dell'anno scorso, il Comitato per i medicinali veterinari (CVMP) aveva dato parere favorevole all'avvio delle procedure di autorizzazione all'immissione in commercio di Nobivac Myxo-RHD (Intervet International BV), un vaccino destinato all'immunizzazione dei conigli, per ridurre la mortalità e i segni clinici della mixomatosi e per prevenire la mortalità dovuta alla malattia emorragica di questa specie animale. Del parere, adottato nella seduta del 1214 luglio scorso, è stata data comunicazione ufficiale dalla Ema, l'Agenzia Europea dei Medicinali. L'azienda aveva preannunciato che il prodotto sarebbe stato disponibile nel corso del trimestre 2012 in confezioni diverse, sia per i conigli da compagnia che per quelli da allevamento. Oggi la conferma da parte dell'azienda farmaceutica della disponibilità, dal 26 marzo, per i conigli da compagnia, mentre sono solo temporaneamente differite - per formalità regolatorie - le confezioni dedicate ai conigli d'allevamento, per le quali sono già in corso le procedure per l'autorizzazione all'immissione in commercio.

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ca quotidiana, l’efficacia del farmaco veterinario non può comunque prescindere da un impiego responsabile, da controlli puntuali e da una corretta informazione. Da questa premessa emerge come la farmacologia veterinaria si distingua sempre più quale partner di rilievo dell’industria animale e

quindi della nostra economia. È dunque volontà di AISA, anche attraverso iniziative come “La Serata della Salute Animale” promuovere un dialogo sempre più proficuo fra le varie componenti della filiera integrata e le autorità, migliorare la qualità e la quantità di informazioni scambiate, enfatizzare l’importanza di

incontri regolari, ideare e implementare progetti comuni. Se l’argomento di quest’anno è stato dedicato agli animali da reddito e alle loro produzioni, per la prossima edizione è già in cantiere una serata della Salute Animale che tratti il tema degli animali d’affezione. (fonte: newsletter AISA) ■


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22 Calendario attività Dall’11 aprile al 20 maggio Per visualizzare i programmi degli eventi di tutte le società clicca su www.evsrl.it/eventi

11 - 14 APR

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC Ultimi posti disponibili

1° IT. ONCOLOGIA: IV PARTE - TUMORI DEL TRATTO GASTROENTERICO E DELL’ENDOCRINO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento per 34,4 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segr. SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it

13 APR

SEMINARIO NAZIONALE SIVE IN COLLABORAZIONE CON FISE

SEMINARIO NAZIONALE” FOCUS SUL PIEDE EQUINO” - Fiera Di Roma, ROMA - ECM: No ECM Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: info@sive.it

CORSO SCIVAC

ORSO DI CONSULENTE NUTRIZIONALE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 15,1 Crediti Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 E-mail: info@scivac.it

16 - 18 APR 16 - 17 APR

CORSO ATAV

CORSO PER TECNICI VETERINARI IN NUTRIZIONE DEL CANE E DEL GATTO - Centro Studi SCIVAC Cremona - Per informazioni: Segreteria ATAV - Tel. 0372 403541 - E-mail: segreteriaatav@evsrl.it

16 - 20 APR

CORSO AIVEMP IN COLLABORAZIONE CON AICQ Attenzione: Evento annullato.

CORSO PER VALUTATORE DEI SISTEMI DI GESTIONE QUALITÀ DELL’AUTORITÀ COMPETENTE PER LA SICUREZZA ALIMENTARE (ASL, REGIONI) UNI EN ISO 19011/2003, REG. CE N.882/2004, UNI EN ISO 9001/2008 - Asl RM/C - Via Monza 2 - Roma - Via Monza 2 - ECM: Rich. Accred. - Per info: Segr. AIVEMP - Tel. +39 0372 403541 - E-mail: segreteria@aivemp.it CORSO PER DATORE DI LAVORO - RESPONSABILE DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE Centro Studi E.V. - Palazzo Trecchi - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: N.16 Crediti ECM - Per informazioni: Segreteria ANMVI - Tel. 0372/403536 - E-mail: info@anmvi.it CORSO BASE TEORICO-PRATICO DI COMPORTAMENTO, MEDICINA E CHIRURGIA DEL CONIGLIO - Palazzo Trecchi Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: info@sivae.it ECOGRAFIA ADDOMINALE NEL GATTO: TUTTO QUELLO CHE VOLETE SAPERE DA DOMINIQUE PENNINCK - Crowne Plaza, Padova - Via PO 197 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it CORSO INTRODUTTIVO ALLA PRATICA ONCOLOGICA - Nh Ambasciatori, Torino - Corso Vittorio Emanuele, 104 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it CORSO DI FORMAZIONE PER ADDETTI ALLA PREVENZIONE INCENDI, LOTTA ANTINCENDIO E GESTIONE DELL’EMERGENZA - Centro Studi E.V. - Palazzo Trecchi - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: N. 4 crediti ECM - Per informazioni: Segreteria ANMVI - Tel. 0372/403536 - E-mail: info@anmvi.it CORSO PER ADDETTI AL PRIMO SOCCORSO - Centro Studi E.V. - Palazzo Trecchi - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: N. 12 Crediti ECM - Per informazioni: Segreteria ANMVI - Tel. 0372/403536 - E-mail: info@anmvi.it

19 - 20 APR 20 - 22 APR 21 - 22 APR 21 - 22 APR 21 APR 21 - 22 APR 22 APR 22 APR 29 APR 29 APR 2-5 MAG 5-6 MAG 5-6 MAG

CORSO ANMVI IN COLLABORAZIONE CON ORDINE DEI MEDICI VETERINARI DELLA PROVINCIA DI CREMONA CORSO SIVAE

SEMINARIO SCIVAC IN COLLABORAZIONE CON SVIDI

CORSO INTRODUTTIVO SCIVAC CORSO ANMVI IN COLLABORAZIONE CON ORDINE DEI MEDICI VETERINARI DELLA PROVINCIA DI CREMONA CORSO ANMVI IN COLLABORAZIONE CON ORDINE DEI MEDICI VETERINARI DELLA PROVINCIA DI CREMONA INCONTRO REGIONALE SCIVAC EMILIA ROMAGNA

INCONTRO REGIONALE SCIVAC UMBRIA INCONTRO REGIONALE SCIVAC TOSCANA

INCONTRO REGIONALE SIVAE / SCIVAC MARCHE IN COLLABORAZIONE CON SCIVAC ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC INCONTRO SIMIV CORSO SCIVAC INCONTRO SICIV IN COLLABORAZIONE CON SIVAE

6 MAG

INCONTRO SIANA

6 MAG

IL RISCHIO PERIOPERATORIO - Bologna, Savoia Hotel Regency - Via del Pilastro, 2 - ECM: No ECM - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it QUELLO CHE IL VETERINARIO DI BASE DEVE SAPERE PER RISOLVERE LA MAGGIOR PARTE DEI PROBLEMI OCULISTICI - Perugia, Facoltà di Medicina Veterinaria - Via San Costanzo 4 - ECM: No ECM - Per info: Monica Borghisani - Segr. Deleg. Reg. SCIVAC e Corsi Reg. SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it IL GATTO HA TROPPO SPIRITO PER NON AVERE CUORE: UNA GIORNATA INSIEME SULLA CARDIOLOGIA FELINA - ECM: Non richiesto - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it CORRETTA NUTRIZIONE NELLE PIÙ COMUNI SPECIE DI RETTILI - Facoltà di Medicina Veterinaria Matelica ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: info@sivae.it 4° IT. DERMATOLOGIA: I PARTE - APPROCCIO DIAGNOSTICO AI PROBLEMI DERMATOLOGICI - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento per 31,8 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segr. SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it L’APPROCCIO CLINICO MODERNO ALLA FEBBRE: NON SOLO ANTIBIOTICO E CORTISONE! - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Non richiesto accreditamento ECM - Per informazioni: Erika Taravella Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it CORSO: “TUTTO QUELLO CHE DEVI SAPERE DI RADIOLOGIA NELLA TUA ATTIVITÀ PRATICA: INCONTRA GILIOLA SPATTINI” - Bari, Sheraton Bari Hotel - Via Cardinale Agostino Ciasca 9 - ECM: Non richiesto - Per info: Monica Borghisani - Segr. Deleg. Reg. SCIVAC e Corsi Reg. SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it CITOLOGIA ED ANIMALI ESOTICI: QUANDO FARLA, COME FARLA E COME INTERPRETARLA - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Non richiesto accreditamento ECM - Per informazioni: Erika Taravella Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it LE EPATOPATIE: QUALI STRUMENTI NUTRIZIONALI ABBIAMO A DISPOSIZIONE? - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Non richiesto accreditamento ECM - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it

6 MAG

INCONTRO REGIONALE SCIVAC ABRUZZO

PROFESSIONE ONCOLOGO - ECM: Non richiesto - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it

6 MAG

INCONTRO REGIONALE SCIVAC SICILIA

RIPRODUZIONE NEI PICCOLI ANIMALI - ECM: Non richiesto- Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it

CONGRESSO NAZIONALE MULTISALA SIVAR

14 CONGRESSO INTERNAZIONALE SIVAR - Centro Studi E.V. - Palazzo Trecchi - Cremona - Via Trecchi, 20 ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Orioli - Segreteria Organizzativa, Scientifica e Marketing - Tel. +39 0372 403539 - E-mail: info@sivarnet.it CAMPANIA - CORSO REGIONALE DI CARDIOLOGIA - Napoli - ECM: No ECM - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it LA DIFESA DELLE DERRATE E LA PREVENZIONE DELLE INFESTAZIONI - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento per 15 Crediti - Per informazioni: Paola Orioli - Segreteria Organizzativa, Scientifica e Marketing - Tel. +39 0372 403539 - E-mail: info@sivarnet.it 4° IT. ORTOPEDIA: II PARTE - FISSAZIONE ESTERNA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 ECM: Richiesto Accreditamento per 20,2 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it RIPRODUZIONE NEI PICCOLI ANIMALI - Demas srl ROMA - Via di Salone 132 - ECM: No crediti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it

11-12 MAG 11-13 MAG 14-15 MAG 17-19 MAG 20 MAG 20 MAG

CORSO REGIONALE SCIVAC CORSO SIVAR ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC INCONTRO REGIONALE SCIVAC LAZIO

INCONTRO REGIONALE SCIVAC MOLISE

IL PANCREAS ENDOCRINO - ECM: No ECM - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it

laPROFESSIONE

VETERINARIA 9 | 2012

la VETERINARIA

PROFESSIONE

La rivista è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore Direttore Carlo Scotti Direttore Responsabile Antonio Manfredi Coordinamento Editoriale Sabina Pizzamiglio info@anmvi.it Comitato di Redazione Paolo Bossi, Marco Eleuteri, Giuliano Lazzarini, Pier Mario Piga, Sabina Pizzamiglio, Aldo Vezzoni Rubrica fiscale Giovanni Stassi Segreteria di Redazione Lara Zava professioneveterinaria@anmvi.it Grafica Francesca Manfredi grafica@evsrl.it Editore SCIVAC - Via Trecchi, 20 26100 Cremona Iscrizione registro stampa del Tribunale di Vigevano, n. 1425/03 del 30/12/2003 Concessionaria esclusiva per la pubblicità EV Soc. Cons. a r.l., Cremona marketing@evsrl.it Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana

Stampa Press Point, Abbiategrasso - MI fulvio@presspoint2000.it

Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27-02-2004 N. 46) art. 1, comma 1 Filiale di Milano a cura di Centro Produzione Mailings Scarl - Cusago (MI) Professione Veterinaria pubblica notizie d'attualità e di rassegna i cui contenuti non rispecchiano necessariamente il pensiero della Testata. Interventi e opinioni attribuibili a Professione Veterinaria e/o all'ANMVI vengono esplicitamente indicati come tali. Cambio di indirizzo: Le modifiche per il recapito postale vanno indirizzate a: info@evsrl.it Chiuso in stampa il 12 marzo 2012

SOLUZIONI

Sono parafisiologiche durante la muta

c

Possono essere causate da Batracochitridium dendrobatidis

d

Diabete mellito Stress Pancreatite Alimentazione con eccesso di carboidrati

Sono quasi sempre di origine allergica

e

Infezioni delle vie urinarie

QUIZ 1

a b c d

Non sono pericolose

Risposta corretta: c) Congresso SIVAE: “POA (Problem Orientated Approach) nella Medicina degli Animali Esotici” - Cremona, Marzo 2009

a b

QUIZ 2

2) L’iperglicemia in un coniglio è indice di:

Risposta corretta: b) Incontro SIVAE: “Endocrinologia negli animali esotici” - Cremona, Marzo 2008

1) Le dermatiti negli urodeli:


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