Professione Veterinaria 16-2011 ok:ok
4-05-2011
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la VETERINARIA
PROFESSIONE
A.N.M.V.I.
ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI
16 2011
SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE
Anno 8, numero 16 dal 2 all’8 maggio 2011
Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano
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A NUMERO CHIUSO ANCHE LE LAUREE BREVI
BREVI AVIARIA Il 29 aprile l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dato il via libera all’accesso da tutto il mondo alle informazioni sui virus influenzali in caso di pandemia. Tutti i ricercatori interessati a lavorare a una soluzione possono sfruttare la stessa banca dati. La richiesta era stata sollevata da Ilaria Capua (Izsve).
ZOOANTROPOLOGIA Il Comune di Parma ha concesso alla Facoltà di Medicina Veterinaria di Parma l’utilizzo del Polo integrato degli animali d’affezione per lo svolgimento del Master di Medicina Comportamentale Cognitivo Zooantropologica. Il Comune di Parma rende possibile il coinvolgimento, a fini didattici, degli animali ospitati presso le strutture di ricovero e si impegna ad effettuare un censimento comportamentale, dei cani per individuare i soggetti più idonei.
UNIMIA Dal 27 aprile Unimia, il portale dello studente della Statale di Milano, si estende a tre nuove facoltà: Giurisprudenza, Scienze Motorie e Medicina Veterinaria. Gli studenti delle tre Facoltà potranno usare l’area web che raccoglie dati personali, informazioni e servizi online Sifa, e migliorare così la comunicazione con docenti, segreterie e uffici dell’Ateneo. http://unimia.unimi.it
DOPING Tre medici veterinari ai domiciliari per le corse clandestine di cavalli a Messina. Due liberi professionisti e un docente universitario. Il reato contestato è di concorso esterno. I carabinieri hanno arrestato in tutto una ventina persone per associazione a delinquere finalizzata al maltrattamento di animali e di organizzazione di competizioni non autorizzate Gli animali venivano sottoposti a trattamenti farmacologici dopanti.
ACCORPAMENTO La Lega Nord Abruzzo sostiene "l’unicum": l’accorpamento fra l’Università di Teramo, e quella di Chieti. Per il Segretario provinciale Franco De Angelis si tratta di unire "un Ateneo più forte quale quello di Chieti con un management più capace, in grado di attuare la progettualità necessaria allo sviluppo della Provincia di Teramo, con l’istituzione di un vero Corso di Laurea in Agraria da affiancare alla Facoltà di Medicina Veterinaria".
SPESOMETRO Dal 1 luglio di quest’anno debutta per tutti i contribuenti, con o senza partita IVA, lo «spesometro». È la versione semplificata dell’elenco clienti-fornitori abolito nel 2008, che vuole aprire una finestra su tutti i consumi significativi. Sugli acquisti superiori a 3.500 euro il Fisco chiederà conto anche ai professionisti.
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Dal prossimo anno accademico arriverà il numero chiuso per undici corsi di laurea della Statale di Milano. Secondo attendibili fonti di stampa avranno un tetto alcune lauree brevi, fra cui il corso di Biotecnologie veterinarie sotto la Facoltà di Veterinaria. Per l’ingresso al primo anno di questo corso è già previsto un test di autovalutazione obbligatorio, ma non selettivo e finalizzato a rendere lo studente consapevole della scelta operata e delle sue attitudini al corso. La decisione - già passata attraverso i consigli di facoltà e il Senato accademico attende ancora il via libera del nucleo di valutazione del ministero, ma l'obiettivo dell'ateneo è chiaro: mantenere le nuove matricole sotto tetti numerici accettabili in modo da evitare affollamenti poco gestibili, sia dal punto di vista logistico che della didattica. I fondi sono sempre più scarsi e non consentono alle strutture universitarie di accogliere tutti. Cosa fa il laureato in Biotecnologie Veterinarie? La Facoltà dichiara che troverà sbocco occupazionale nei laboratori pubblici (Istituto Superiore di Sanità, Università, CNR, Agen-
zia Nazionale per l’Ambiente, Istituti Zooprofilattici Sperimentali, Istituzioni di ricerca) e privati di ricerca scientifica e di sviluppo tecnologico; nell’industria farmaceutica, alimentare, mangimistica, strutture pubbliche e private per ricerche pre-cliniche in campo medico e veterinario, ecc. Leggiamo su Repubblica Milano che “sebbene dal punto di vista dei conti la Statale sia una delle università più virtuose d'Italia, i fondi dal ministero consentono a malapena di mantenere lo status quo e di certo non permettono aumenti: né di docenti, né di strutture didattiche. Nel caso di un nuovo boom di iscrizioni, quindi, l'ateneo non sarebbe in grado di reggere senza tetti”. In Senato accademico e nei consigli di facoltà il provvedimento è passato all'unanimità, sebbene la posizione degli studenti non sia favorevole. Elio Franzini, prorettore della Statale, rassicura: “Si tratta comunque di limiti precauzionali abbiamo cercato di lasciare numeri ampi che, ne siamo convinti, non avranno effetti sconvolgenti sull'effettiva ■ possibilità di iscriversi".
ROMA CAPUT MUNDI 14 CORSI DI LAUREA IN MEDICINA VETERINARIA SONO GIÀ PER IL NOSTRO PAESE UN NUMERO SPAVENTOSO se lo confrontiamo con altre nazioni europee che vantano una presenza di animali pari, se non superiore, alla nostra: Francia, Gran Bretagna, Germania. In questi paesi i corsi di laurea sono tre o quattro in tutto. In Italia abbiamo un numero di laureati superiore agli 800 all’anno rispetto a quello di questi paesi che non arriva ai trecento. Possiamo anche vantare circa 6700 strutture veterinarie per animali da compagnia in confronto alle circa 2000 di Francia e Gran Bretagna. Cosa significa questo soprattutto se consideriamo anche che l’Italia è l’unico paese europeo dove i veterinari non possono vendere i farmaci o altri prodotti per animali? Scarso reddito, difficoltà a fare investimenti sia professionali che strutturali, concorrenza sui prezzi e di conseguenza anche sul livello qualitativo delle prestazioni. L’unico modo per frenare questa crisi del settore che porta a livelli di disoccupazione e sottoccupazione veramente insostenibili è quello di contenere il numero programmato che FNOVI ed ANMVI sono già riuscite a ridurre da 1460 a circa mille, ma che continua ad essere esorbitante per le necessità del mercato. In questa situazione, la notizia che a Roma sono in progetto, non uno, ma ben due Corsi di Laurea in Medicina Veterinaria, lascia per lo meno sorpresi. La Sapienza vorrebbe organizzarlo verso Ostia mentre La Cattolica penserebbe di abbinarlo ad un progetto relativo ad Agraria. Chi riesce a spiegare a questi signori che nel panorama attuale sono vere follie, e solo spreco di soldi e di energie? D’altra parte se Catanzaro ne ha uno, Roma, la capitale, può certamente pretenderne almeno due.
@nmvi Oggi - L’informazione Veterinaria On Line