Professione Veterianria 24-2012

Page 1

Professione Veterinaria 24-2012:ok

16-07-2012

9:38

Pagina 1

la VETERINARIA

PROFESSIONE

A.N.M.V.I.

ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI

24 2 012

SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Anno 9, numero 24 dal 2 all’8 luglio 2012

Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano

Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. soc. cons. a R.L. - Cremona

IL NUMERO PROGRAMMATO È COSTITUZIONALE?

IL REGISTRO E IL DIRITTO DI SBAGLIARE

RASSICURAZIONI DAL MINISTERO SUI DIPARTIMENTI

EQUIDI CARENZE ALLA MACELLAZIONE

UN DECRETO PER CHIUDERE CON L’ONAOSI

A PAGINA 4

A PAGINA 8

A PAGINA 16

A PAGINA 18

A PAGINA 19

INDIVIDUALISTI O PREVIDENTI

BREVI SANITÀ DAY Dopo la protesta del 28 giugno, i sindacati medici e veterinari annunciano mobilitazioni anche per l’autunno. Entro il 27 ottobre stato di agitazione e possibili scioperi contro lo “smantellamento del SSN”.

ENTI VIGILATI Durante l’esame del testo di riordino dell’ISS e degli IZS, in Commissione Igiene e Sanità, il Ministro Balduzzi ha annunciato il varo di un testo unico che raccoglierà “in un quadro più organico e chiaro le norme degli enti vigilati dal Ministero della salute”.

DDL FORNERO

FONDO 281 Se per l’anno 2010 la disponibilità per il fondo anti-randagismo era pari a 3,3 milioni di euro, per il 2011 è stata di meno di 250mila euro. Nel presentare il dato, il Sottosegretario Cardinale ha evidenziato la necessità di “ripristinare il fondo appena possibile”.

INTRAMOENIA L’esercizio della libera professione intramoenia anche negli studi privati è stato prorogato al 30 ottobre; ciò in virtù della “straordinaria necessità ed urgenza di adottare misure finalizzate ad assicurare e garantire l’ordinato svolgimento delle attività connesse ai bisogni di salute”.

Al di sopra di ogni sospetto Svolta nel diritto del lavoro: la presunzione subordinazione non si applica alle professioni regolamentate

UK22U Pubblicato il modello per la comunicazione dei dati rilevanti ai fini dell’applicazione degli studi di settore, periodo di imposta 2011 (Unico 2012). In caso di omessa presentazione, la sanzione è di 2.065 euro, il massimo previsto per le violazioni su contenuto e documentazione delle dichiarazioni.

ASSI EX UNIRE Il Ministro delle Politiche Agricole ha annunciato la soppressione di Assi (ex Unire) “decisa – sono le parole del Ministro – ai fini di una razionalizzazione del sistema”.

Salute risparmio

e

Fondo Sanitario A.N.M.V.I.

www.anmvioggi.it

A PAGINA 3

Il nostro Ente di previdenza dovrà varare una seconda riforma. Troppo dite? Non è niente a confronto delle dinamiche pensionistiche dell’Inps che, dal 1992 ad oggi, di riforme ne ha fatte ben sei, fino all’ultima, la più pesante, che stanno pagando i nostri connazionali e che permette al nostro Paese di andare in Europa a dire “abbiamo già dato”. Anche noi liberi professionisti dobbiamo fare i conti con la crisi (diciamo pure recessione) e se vogliamo, come vogliamo assolutamente, mantenere la nostra autonomia previdenziale dobbiamo avere il coraggio di difendere il nostro Ente, cioè le nostre pensioni. Si comincia con l’avere una cultura previdenziale, quella che fa sì che il contributo non sia visto come una tassa vessatoria e parassitaria ma come una forma di risparmio che ritornerà sotto forma di assegno pensionistico. Che sia un assegno ricco o no dipende anche da noi. Versare e versare fedelmente innanzitutto. Si prosegue attivando tutte le leve possibili, dalla previdenza complementare se si ha qualche anno di professione in più al riscatto di laurea se si è più giovani. La previdenza, anche quella dei liberi professionisti, è un fattore “sociale”, che impone comportamenti individuali previdenti e lungimiranti per evitare il collasso previdenziale. Il Governo è stato chiaro: o vi pagate le pen-

sioni o ve le farà pagare lo Stato, perché è impensabile che il Paese si faccia carico del tracollo socio-economico di un esercito di professionisti in povertà previdenziale. Persino l’America, individualista più di noi liberi professionisti, ha ceduto alla necessità di far pagare obbligatoriamente a tutti una quota di welfare assistenziale (la sanità nel loro caso) per far fronte allo sbando (e ai costi) dei troppi americani senza coperture sociali o finanziariamente stroncati dal fallimento delle banche. Quello che stenta ad entrare nella mentalità di noi liberi professionisti è già una rassegnata e inamovibile realtà per milioni di lavoratori e concittadini che verseranno alla previdenza pubblica per molti anni a venire. Noi siamo più fortunati: abbiamo un nostro Ente, facciamo quadrare i conti, mettiamoci d’impegno per evitare che altri vengano a fare gli osti dietro al nostro banco. Tuteliamo i nostri vantaggi. L’Inps ha annunciato con grande enfasi che sta per rendere disponibile online l’estratto conto individuale… noi possiamo simulare la nostra pensione già da tempo, abbiamo un delegato in ogni provincia, uffici e servizi a disposizione. Chiedete a chi ha bisogno di rivolgersi al Palazzo anche solo per una semplice informazione com’è bello essere contribuenti Inps. di Carlo Scotti

NON FIORI MA OPERE DI BENE DA 3,3 MILIONI DI EURO A MENO DI 250MILA, DAL 2010 AL 2011 IL FONDO ANTI-RANDAGISMO È STATO PIÙ O MENO ANNULLATO E GIUSTAMENTE IL SOTTOSEGRETARIO ELIO CARDINALE ne ha chiesto il ripristino, ma è anche vero che gran parte del fondo è rimasto spesso inutilizzato o gestito senza precisi e concreti obiettivi secondo intereressi che non sempre erano la salute pubblica ed il benessere animale. Il fenomeno del randagismo in Italia è arrivato veramente a livelli insostenibili, se il dato di 700mila cani indicato dal Ministero può essere attendibile, altre fonti indicano il numero di 500mila, la situazione è veramente grave ed inaccettabile per un paese che si ritiene civile. D’altra parte accusare di questa situazione, come ha dichiarato Cardinale, chi ancora oggi abbandona gli animali, è per lo meno superficiale perché la continua evoluzione "animalista" degli italiani ha ridotto fortemente negli anni il numero di questi gesti criminali. Oggi il randagismo purtroppo si autoalimenta mancando un piano di intervento omogeneo su tutto il territorio nazionale, un piano che deve essere gestito dal mondo veterinario con la collaborazione delle associazioni animaliste secondo direttive chiare e precise di intervento. Non servono più oggi campagne contro l’abbandono, che ormai hanno scarsa efficacia e ridotta utilità, ma vanno sviluppate azioni concrete per arrivare ad una sterilizzazione totale di tutti i cani randagi ed un sicuro controllo sanitario e di salute pubblica. L’ANMVI ha più volte proposto progetti di intervento (Leavet) che coinvolgendo le 7000 strutture private avrebbero potuto affrontare seriamente il problema ma purtroppo sembrano ancora prevalere interessi diversi.

L’informazione Veterinaria On Line


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.