Excellence Magazine Luxury Green

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Canepa has been the first textile Company worldwide to endorse the greenpeaCe detox protoCol


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he Earth is in danger and, apparently, it also has an imminent deadline coming up, unless we act quickly and effectively. To remind us, a new climate clock was installed in New York last September – a huge digital clock that counts down the hours and minutes we have left, equal to about 7 years. That’s supposed to be the time we have left to take action against global warming – so let’s ACT! Last year, we created the Excellence Green Awards, a project developed in collaboration with the University of Milan-Bicocca, which selects and rewards individuals and companies that have implemented projects in favor of environmental sustainability. At the same time, we created Excellence Green, whose first issue we are presenting today, aiming at analyzing and delving into the topic of environmental sustainability, highlighting the most urgent issues and acknowledging those who are already working virtuously to this end. This is our editorial contribution to raise awareness and encourage our readers, who are already very interested in this subject, inviting them to act quickly and to be part of this great movement that will save the planet from danger and deliver a better world to future generations.

La Terra è in pericolo e, a quanto pare, ha anche una scadenza imminente che volge al termine se non interverremo velocemente e adeguatamente. A ricordarcelo, adesso c’è anche il climate clock, installato a New York lo scorso settembre, un enorme orologio digitale che conta le ore e i minuti che ci restano, pari a circa sette anni. Questo sarebbe il tempo rimasto per agire sul riscaldamento globale e allora AGIAMO! Lo scorso anno abbiamo creato gli Excellence Green Awards, il nostro programma realizzato in collaborazione con l’Università di Milano-Bicocca, che seleziona e premia individui e aziende che hanno realizzato progetti a favore della sostenibilità ambientale. Parallelamente a questo progetto è nato Excellence Green, di cui oggi si presenta il primo numero, per aggiornare e approfondire i temi del benessere ambientale, evidenziare le urgenze e e mettere in evidenza chi sta già operando in modo virtuoso in questa direzione. Questo è il nostro contributo editoriale per sensibilizzare e sollecitare i nostri lettori, già molto interessati all’argomento, e invitarli ad agire in tempi brevi per essere parte del grande movimento che salverà il pianeta dal pericolo e consegnerà alle future generazioni un mondo migliore.

Luigi Lauro


www.excellencemagazine.luxury info@excellencemagazine.luxury The magazine is property of beyond.luxury Sagl managed by Lauro & Partners SA under a concession agreement Founder & Chairman LUIGI LAURO ediToriaL direCTor LUIGI LAURO dePuTY ediTor PATRIzIA venTImIGLIA marKeTinG direCTor emAnUeLA zInI PuBLiSher CRISTInA PezzInI middLe eaST/uSa direCTor nADIA mURABeT inTernaTionaL deVeLoPmenT adViSor AnITA LO mASTRO ConTriBuTorS BIAnCA AGneLLI veROnICA LAURO GLORIA PAnCALDI FRAnCeSCO nATOLI ALeSSIA mARzATICO PAOLA venTImIGLIA mARIO eSPOSITO AUReTTA OLIvIeRI ARIAnnA vISCOnTI FRAnCeSCA PROnI eXCeLLenCe amBaSSadorS www.excellenceambassadors.com JOHn GAnDOLFI DAvIDe RAFAneLLI ROBB CORRIGAn mAYUmI YAmAzAKI LUIGI COLOmBO DAnIeLe CAnOnICA arT direCTion & GraPhiC deSiGn A&v COmmUnICATIOn TranSLaTionS GAIA BARLASSInA WeB ALePH ADvICe ediToriaL oFFiCe neWSROOm@eXCeLLenCemAGAzIne.LUXURY adVerTiSinG mARKeTInG@eXCeLLenCemAGAzIne.LUXURY PrinTinG nASTRO & nASTRO diSTriBuTion eXCeLLenCe hoTeL SeLeCTion & eXCeLLenCe maGaZine PLaTForm Tutti i diritti sono riservati. I punti di vista espressi non sono necessariamente quelli dell’editore che pertanto non si assume alcuna responsabilità per qualsiasi errore o omissione anche per quanto riguarda il materiale fornito. nessuna parte di questa pubblicazione può essere riprodotta senza consenso da parte dell’editore. All rights reserved. The points of view expressed in the magazine do not necessarily reflect the opinions of the publisher, who also assumes no liability or responsibility for any inaccurate or incomplete information, including content provided by third parties. Any form of reproduction of any content without the written permission of the publisher is strictly prohibited.


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RENEWABLE ENERGY WINS For the first time, Europe is leading in the production of energy from renewable sources: updated data show that it beats out fossil sources by 40% Per la prima volta, l’Europa è in testa alla produzione di energia da fonti rinnovabili: dati aggiornati segnalano che supera quella da fonti fossili del 40% > Francesco Natoli It is an excellent sign. It should lead to the famed reduction of the global temperature by 2 degrees, combined with a 55% decrease in emissions compared to 1990 within the next decade. The decrease percentage was recently updated last September - from 40% to 55% - by the European Union. This is what was reported by the independent think tank experts in charge of compiling the yearly report on changes in global electricity generation, the Ember report, for the first half of this year. In the first six months of 2020, the world experienced the largest drop in fossil energy consumption since 1990. Not only as a result of the lockdown, but also due to a significant increase in bioenergy, solar, wind, hydroelectric and geothermal energy, contributing to a 34% reduction in

Questo è quanto ci hanno segnalato gli esperti indipendenti del think tank sui cambiamenti della generazione di elettricità globale che hanno compilato, come ogni anno, il Rapporto Ember per il primo semestre dell’anno. Nei primi sei mesi del 2020, il mondo ha registrato il più grande crollo di consumi da energia fossile dal 1990. Non soltanto per effetto del lockdown, ma anche per una vigorosa crescita di bioenergia, energia solare, eolica, idroelettrica e geotermica, contribuendo a ridurre il consumo dei combustibili fossili del 34% e quindi le emissioni di CO2 del 23%. Svettano l’eolico e il solare, che hanno raggiunto il 21% - di cui il 64% nella sola Danimarca e il 49% in Irlanda, seguite dalla Germania con 42%. L’idroelettrico ha


Photo Ricardo Esquivel

fossil fuels consumption and, therefore, a 23% decrease in CO2 emissions. Wind and solar energy stand out, reaching 21% – 64% in Denmark alone and 49% in Ireland, followed by Germany with 42%. Hydroelectric energy produced 13% of the total electricity, a higher result than last year. Italy has its own crown jewel. The European Union has financed a project for the production of geothermal energy located in the district of Montieri, in Tuscany, on the metalliferous mountains in the Grosseto province. The project managed to drastically reduce CO2 and nitrogen oxides emissions, providing heating and hot water throughout the region, thanks to the two Tuscan geothermal systems. Costs have been reduced by a third. We find ourselves in a time of transition as regards the transition to renewable sources. Poland, which produces the same amount of coal as 25 countries combined, is not yet ready for conversion. However, other EU member states have anticipated the closure of their plants. This is the case in Portugal, where the EDP closed Sines earlier than 2021-23. Seven other countries follow: France (2022), Slovakia (2023), Portugal (2023), Ireland (2025) and, lastly, Italy (2025).


Photo Carly Zeiser

prodotto energia elettrica per il 13%, risultato maggiore rispetto all’anno scorso. L’Italia ha un fiore all’occhiello. L’Unione Europea ha finanziato un progetto per la produzione di energia geotermica, localizzata nel distretto di Montieri, in Toscana, dove si trovano le montagne metallifere in provincia di Grosseto. Il progetto è riuscito a ridurre le emissioni di CO2 e gli ossidi di azoto in modo drastico, fornendo riscaldamento e acqua calda in tutta la regione grazie ai due sistemi geotermici toscani. I costi sono stati ridotti di un terzo. Siamo in un momento di transizione per quanto riguarda il passaggio alle fonti rinnovabili. La Polonia, che produce carbone in quantità pari a quella di 25 Paesi, non è ancora pronta alla riconversione. Tuttavia, altri stati membri hanno anticipato la chiusura delle centrali. È il caso del Portogallo, dove l’Edp ha chiuso Sines in anticipo rispetto al 2021-23. Seguono altri sette paesi: Francia (2022), Slovacchia (2023), Portogallo (2023), Irlanda (2025) e, ultima, Italia (2025).


we are trees


trees are intelligent creatures, capable of communicating with each other, even over great distances Gli alberi sono creature intelligenti, capaci di comunicare tra loro, anche a grandi distanze > Arianna Visconti


Numerous researches have highlighted how trees, just like humans, feel emotions and are intelligent, exchanging information through a huge network of underground connections. As studies by numerous international scholars show, trees are intelligent creatures, capable of communicating with each other, even over great distances, to exchange resources and information, just like us humans. They do so through a vast network of connections, similar to an internet network, called the wood wide web. The main protagonists of this miracle are the largest trees, called “hub trees”: they represent the central nodes where these connections – including the ones with humans – intersect. Like us, trees experience emotions – fear, suffering, joy – and they are intelligent, communicating with each other and taking care of each other. Ten years ago, the Canadian ecologist Suzanne Simard and her team had already understood that the connections between tree roots are made possible by an infinite number of bacteria, fungi and microorganisms that allow, even at great distances, the exchange of nutrients such as carbon, nitrogen, sugars and water, but also information such as a potential parasite attack. Fungi, in fact, are unable to carry out photosynthesis, which is why they need plants; on the other hand, they are efficient in colonizing the soil with their mycelium. For this reason, they trade water, minerals and other chemicals with the

the main protagonists of this miracle are the largest trees:the hub treest Principali protagonisti di questo miracolo sono i grandi alberi detti hub trees Numerose ricerche hanno messo in evidenza come gli alberi, proprio come gli uomini, provino emozioni e siano intelligenti, scambiando informazioni anche attraverso un enorme network di connessioni sotterranee. Come dimostrano le ricerche di numerosi studiosi a livello internazionale, gli alberi sono creature intelligenti, capaci di comunicare tra loro, anche a grandi distanze, per scambiarsi risorse e informazioni, proprio come noi umani. Lo fanno attraverso una sterminata rete di connessioni, come una rete internet chiamata wood wide web. Principali protagonisti di questo miracolo sono gli alberi di grandi dimensioni, detti “alberi hub”, che rappresentano gli snodi centrali attraverso cui avvengono le numerosissime connessioni anche con gli umani. Come noi, gli alberi provano emozioni – la paura, la sofferenza, la gioia – e sono intelligenti, comunicando tra loro e prendendosi cura l’uno dell’altro. Già dieci anni fa, l’ecologa canadese Suzanne Simard e il suo team avevano capito che i collegamenti tra le radici degli alberi sono resi possibili da un’infinità di batteri, funghi e microrganismi che permettono, anche a grandi distanze, lo scambio di nutrienti quali carbonio, azoto, zuccheri e acqua, ma anche di informazioni come la minaccia di attacchi di parassiti. I funghi, infatti, non sono in grado di svolgere la fotosintesi, motivo per cui hanno bisogno delle piante; in compenso sono efficienti nel colonizzare il terreno con il loro micelio e per questo scambiano acqua, minerali e altre


Photo Jeremy Bishop


An image from the exhibition ”Nous les arbres” Fondation Cartier, Paris. Un’immagine dalla mostra ”Nous les arbres” Fondation Cartier, Paris.

trees in exchange for the sugars and carbon resulting from photosynthesis. They also act as sentinels alerting trees in the event of a parasite attack. Since 2012, ecologist Thomas Crowther has begun to collect data on forests around the world: according to his calculations, the trees on Earth number three trillion. Based on his work, Stanford biologist Kabir Peay proposed that he developed his research by including the underground network of tree connections. This started a joint collaboration between the Crowther Lab in Zurich and the Stanford University in California that, in May 2019, showed the extensive global network of roots, bacteria and fungi that, for 500 million years, has helped trees to connect with each other and to be more resistant to the effects of the climate emergency. Last year the University of Pisa and the Cnr took another step forward, proving that the life of the wood wide web is disconnected from the life of the plant: even months after cutting down a tree, in fact, the network continues to live and can establish new connections – a finding of great importance for the implementation of new sustainable cultivation techniques.


Photo Victoria Palacios

sostanze chimiche con gli alberi, in cambio degli zuccheri e del carbonio frutto della fotosintesi. Agiscono, inoltre, come sentinelle in caso di attacco di parassiti. Dal 2012, l’ecologo Thomas Crowther ha cominciato un’attività di raccolta di dati sulle foreste di tutto il mondo: secondo i suoi calcoli, gli alberi sulla Terra sarebbero tre trilioni. Su questa base il biologo di Stanford Kabir Peay gli ha proposto di sviluppare il lavoro includendo la rete sotterranea delle connessioni tra gli alberi. È così nato un lavoro comune tra il Crowther Lab di Zurigo e l’Università di Stanford in California che, a maggio 2019, ha mostrato l’ampia rete di radici, batteri e funghi, a livello globale, che da 500 milioni di anni aiuta gli alberi a connettersi tra loro riuscendo ad essere più resistenti agli effetti dell’emergenza climatica. L’anno scorso l’Università di Pisa e il Cnr hanno fatto un ulteriore passo in avanti, provando che la vita del wood wide web è slegata dalla vita della pianta: anche dopo mesi dall’abbattimento di un albero, infatti, la rete continua a vivere e può stabilire nuove connessioni, una scoperta che assume grande importanza per la realizzazione di nuove tecniche di coltivazione sostenibile.



The International SeaKeepers Society supports marine science and ocean conservation by uniting the yachting and scientific community to facilitate oceanographic research, educational outreach, and marine conservation. SeaKeepers enables vessel owners to take full advantage of their unique potential to advance marine sciences and raise awareness about global ocean issues. Our members recognize the oceans' critical importance to the life of our planet and believe that the best way to protect the environment is to protect the world's oceans.

Join our DISCOVERY Yacht Program and donate time on your vessel or become an ocean advocate and become a SeaKeepers member today.

Research. Educate. Protect and Restore. www.seakeepers.org


Green niGht AwArds Commitment, research, innovation and social responsibility Impegno, ricerca, innovazione e responsabilità sociale > Emanuela Zini These are the four elements that have guided the choices of the promoting committee and the scientific commission who assigned the Green Night Awards, now in their 2nd edition despite the state of emergency caused by Covid-19. “This event is something that we, together with our project partners, including the Bicocca University of Milan, wanted very strongly. This evening represents an opportunity to share the values and ethical principles that are at the core of the way we do business”, explains publisher Luigi Lauro. The magnificent rooms of the Splendid Royal hotel in Lugano were the perfect backdrop for the Awards gala, held in full compliance with the social distancing measures imposed by the health authorities. Sono questi gli elementi che hanno guidato le scelte del comitato promotore e della commissione scientifica per l’assegnazione dei Green Night Awards, in una seconda edizione condizionata dalla situazione di emergenza causata dal Coronavirus-19. “Abbiamo voluto fortemente, insieme ai nostri partner di progetto, tra cui l’Università Bicocca di Milano, l’organizzazione di questa particolare serata, che rappresenta per noi un momento di condivisione di valori e principi etici che fanno parte del nostro modo di fare impresa”, spiega l’editore Luigi Lauro. Le magnifiche sale dell’hotel Splendid Royal di Lugano hanno fatto da cornice all’assegnazione degli Awards, nel pieno rispetto del distanziamento sociale imposto dalle autorità sanitarie.


Angela Tuccia.


Andrea Ragaini, Deputy General Manager of Banca Generali. Andrea Ragaini, Vice Direttore Generale di Banca Generali.

“For this second edition of our Green Awards we have selected 4 projects, each of which deserves our attention for a different reason. The winners’ brand awareness was supported by a full-page AD campaign on two Italian newspapers”, highlights Angela Tuccia, testimonial and wonderful presenter of the event. There are four categories that will receive a Green Award this year: Sustainable Finance, Innovative Mobility Projects, Environmental Solutions in Real Estate, Architecture and Design and Sustainable Fashion. Banca Generali was the award winner for sustainable finance. The organization led by Gian Maria Mossa launched, in 2019, a digital platform that measures the concrete impact of each ESG fund, relating it to one or more of the 17 SDGs that make up the UN’s 2030 Agenda. An unparalleled project in Europe that, only a year and a half after its launch, has already hit its three-year targets. “Sustainability in investments is a theme that we have been making our own for several years now, in synergy with the values of our parent company, Assicurazioni Generali, which works with the United Nations on the major global indices”, said Deputy General Manager Andrea Ragaini. The Award was presented by Andrea Mognon, Asset Management Director of Zarattini & Co. Bank, and member of the Green Awards scientific commission. “Zarattini & Co. Bank is proud to be a part of this project since its first edition.


Hydrofoil Bike, Aquaride.

“Per questa seconda edizione dei nostri Green Awards, abbiamo identificato 4 progetti che per ragioni differenti meritano attenzione. La brand awareness dei vincitori è stata supportata da una campagna ADV a pagina intera su due quotidiani italiani”, precisa Angela Tuccia, madrina e splendida conduttrice della serata. Sono quattro le categorie che hanno ricevuto quest’anno il riconoscimento green: la Finanza Sostenibile, i Progetti innovativi per la Mobilità, le Soluzioni Ambientali in ambito Real Estate, Architettura e Design e il Fashion sostenibile. A Banca Generali è stato assegnato il premio per la finanza sostenibile. La realtà guidata da Gian Maria Mossa ha lanciato nel 2019 una piattaforma digitale che misura l’impatto concreto di ciascun fondo Esg, rapportandolo a uno o più dei 17 SDGs che costituiscono l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Un progetto senza eguali in Europa che, a solo un anno e mezzo dal lancio, ha già centrato i target triennali. “Quello della sostenibilità negli investimenti è un argomento che abbiamo fatto nostro ormai da diversi anni, in sinergia con i valori della nostra Capogruppo Assicurazioni Generali, che lavora con le Nazioni Unite nei principali indici globali”, afferma il vice Direttore Generale Andrea Ragaini. L’Award è stato consegnato da Andrea Mognon, Direttore Asset Management di Zarattini & Co Bank e membro della commissione scientifica dei Green Awards. “Zarattini & Co Bank è orgogliosa di essere a bordo di questo progetto sin dalla prima edizione. La nostra vision aziendale presta particolare attenzione alle tematiche CSR e di sostenibilità. Anche la valutazione degli investimenti finanziari deve


Our company vision focuses strongly on CSR and sustainability. The evaluation of financial investments needs to take into account sustainable growth criteria in terms of environment, social responsibility and governance, or ESG”, stated Mognon. The prize for innovative mobility projects went to Italian start-up Aquaride, which is launching the world's first aquatic e-bike. Half bicycle and half hydrofoil, the Hydrofoil Bike, produced by the New Zealand company Manta5, represents a new frontier for cycling and water sports. "The Hydrofoil Bike is a product that can act as a driver to promote tourism in the vast Italian and Swiss aquatic environment”, explains Danilo Frattini, CEO of Aquaride, “it could also contribute to the creation and development of business initiatives on a national scale, generating new job opportunities”. The prize was presented by the newly-crowned European track cycling champion in the points race, Silvia Zanardi, who races for the BePink professional team and who stated she’s definitely excited to try the new hydrobike! Simone Micheli, founder of the Simone Micheli Architectural Hero design studio, received the prize for the real estate and design category for the Aquatio Cave Luxury Hotel and Spa project in Matera, for which he created the interior design and lighting projects. “The challenge for the future is to continue to improve our planning, content, moral, spiritual and technical-scientific abilities creating "things and places" that will be remembered and that can turn into environmental sustainability manifestos”, explained the architect. essere guidata da criteri di analisi di crescita sostenibile nei confronti delle tematiche ambientali, sociali e governance come riassunto nell’acronimo ESG”, ha dichiarato Andrea Mognon. Il premio per i progetti innovativi per la mobilità è stato assegnato dalla start up italiana Aquaride che sta portando sul mercato la prima e-bike acquatica al mondo. Per metà bicicletta e per metà aliscafo, la Hydrofoil Bike, prodotta dall’azienda neozelandese Manta5, rappresenta, a tutti gli effetti, una nuova frontiera per il ciclismo e gli sport acquatici. “La Hydrofoil Bike è un prodotto che può fare da traino alla promozione turistica dell’immenso patrimonio aquatico italo-svizzero”, ha precisato Danilo Frattini, CEO di Aquaride, “contribuendo inoltre alla creazione e allo sviluppo di iniziative imprenditoriali su scala nazionale, generando nuove opportunità lavorative.” Il premio è stato consegnato dalla neo campionessa europea su pista della specialità corsa a punti, Silvia Zanardi, del team professionistico BePink, che ha dichiarato di essere pronta a provare la nuova idro bike! A Simone Micheli, fondatore dello studio di progettazione Simone Micheli Architectural Hero, viene assegnato il premio riservato alla categoria real estate e design per il progetto Aquatio Cave Luxury Hotel e Spa di Matera di cui Micheli ha firmato il progetto di interior design e illuminotecnico. “La sfida per il futuro è continuare ad accrescere le nostre capacità progettuali, contenutistiche, morali, spirituali e tecnico-scientifiche creando “cose e case” che lascino memoria di sé e che siano in grado di trasformarsi in manifesti di sostenibilità ambientale”, afferma l’architetto.


Simone Micheli. Ph. Maurizio Marcato. Aquatio. Ph. Juergen Eheim.

Eileen Akbaraly, CEO and founder "Made For A Woman" project.

Made For A Woman project.


Luigi Lauro and Paris Ferrara.

Cinzia Catalfamo and Sarah Conant.

Presenting the Award was Genséric Cantournet, founder CEO of Kelony, the world’s number one rating agency. “We support Boards and top management in the luxury sector, too – this is a sector that, at this time, needs to be aspirational, desirable, and promote inclusivity. This means changing people’s behaviors, both in the top élite market segments and in the large scale mass ones, in order to promote the “Life First!” Values, to protect humanity and the environments that we all live in”, said Cantournet. The Green Award for sustainable fashion went to a young designer and entrepreneur, Eileen Akbaraly, founder of the Made for a Woman project, created with the aim of improving the lives of vulnerable women in developing countries, giving them a voice through the art of weaving. “Made for a Woman is a luxury accessories brand founded in 2019 among the vibrant colors of Madagascar, a garden of Eden whose population lives in poverty, often with less than 1€ per day. I believe that women are the pillars of society and our mission is their empowerment. We want to nurture their dreams and help them provide for their families through the ancestral art of creating precious raphia accessories”, said Eileen Akbaraly, CEO and founder of the project, in a video she sent from Madagascar and that was projected during the event. The Award was presented by Deborah Chai Garris, Business Ambassador of Excellence Magazine, to Cinzia Catalfamo Akbaraly, Eileen’s mother as well as founder and president of the Akbaraly Foundation that, for the past 12 years, has


Angela Tuccia.

Christian Ubbiali.

L’Award è stato consegnato da Genséric Cantournet,Fondatore e CEO di Kelony, la prima agenzia di Risk Rating al mondo. “Affianchiamo i Consigli di Amministrazione e i vertici anche nel settore del lusso, un settore che in questo momento deve essere portatore di aspirazione, desiderio e cultura dell’inclusività, cioè cambiare il comportamento delle persone, dai mercati destinati ad un’élite a quelli di massa su larga scala, promuovendo i Valori “Life First!”, cioè proteggere l’uomo e gli ecosistemi nei quali vive”, ha affermato Cantournet. Il Green Award destinato alla moda sostenibile è andato invece a una giovane designer, l’imprenditrice Eileen Akbaraly, per il progetto Made for a Woman, nato con l’obiettivo di migliorare la vita delle donne vulnerabili nei Paesi in via di sviluppo dando loro voce attraverso l’arte della tessitura. “Made for a Woman è un brand di luxury accessories fondato nel 2019 tra i colori vibranti del Madagascar, un giardino dell’Eden con una popolazione che vive nella miseria, spesso con meno di 1 € al giorno. Sono convinta che le donne siano i pilastri della società e la nostra missione è il loro empowerment. Vogliamo nutrire i loro sogni e aiutarle a provvedere alle loro famiglie attraverso l'arte ancestrale della realizzazione di preziosi accessori in rafia”, racconta Eileen Akbaraly, Ceo e fondatrice del progetto in un video inviato dal Madagascar, che è stato proiettato durante la premiazione. Il premio è stato consegnato da Deborah Chai Garris, Business Ambassador di Excellence Magazine, a Cinzia Catalfamo Akbaraly, madre di Eileen e fondatrice e presidente della Fondazione Akbaraly, che da 12 anni porta avanti in Madagascar


promoted humanitarian, education and social projects in Madagascar focusing especially on the prevention of female cancers. Not just awards and prizes, but also consistency and commitment to implementing the projects launched during the first edition of the Excellence Green Night. Together with Prof. Paolo Galli, who teaches Ecology at Bicocca University and directs the Marhe Center projects in the Maldives, we have created an academic program – online-based, due to the pandemic restrictions – dedcicated to professionals who want to specialize in sustainability. “Our project on the Luxury and Sustainability Master’s is ongoing, despite the limitations of online learning. We believe that educated professionals can help create, within companies, the necessary processes and policies needed to put sustainability into practice”, said Paolo Galli at the end of his speech. “For this second edition of the Awards, I want to personally thank our partners, especially Zarattini & Co Bank, Ecoswiss, Beyond Luxury, World Protection Forum, Kelony Risk-Rating Index, Wopart, Nastro & Nastro, Merbag and all the people who have shared this evening with us, allowing us once more to share the principles that inspire our community”, concluded Luigi Lauro. progetti umanitari e di educazione e salute con una particolare attenzione alla prevenzione oncologica femminile. Non solo premi e riconoscimenti, ma anche impegno e coerenza nel portare avanti i progetti dichiarati nel corso della prima edizione della Excellence Green Night. Insieme al Prof. Galli,Professore di Ecologia e direttore del progetto Marhe Center alle Maldive e all’università Milano Bicocca, viene infatti istituito un percorso accademico, che a causa delle restrizioni imposte dalla pandemia verrà erogato on line, per formare figure professionali specializzate sui temi della sostenibilità. “Il nostro progetto relativo al master Luxury and Sustainability prosegue, pur con le limitazioni imposte dalla didattica a distanza. Siamo convinti che figure professionali preparate possano adeguatamente supportare, all’interno delle aziende, i processi di cambiamento necessari per attuare le politiche necessarie affinchè la sostenibilità non resti solo un concetto”, ha dichiarato Paolo Galli al termine del suo intervento. “Anche per questa seconda edizione voglio ringraziare personalmente i nostri partner, in particolar modo Zarattini & Co Bank, Ecoswiss, Beyond Luxury, World Protection Forum, Kelony Risk-Rating Index, Wopart, Nastro&Nastro, Merbag e tutte le persone che sono state con noi in questa serata consentendoci di condividere ancora una volta i principi che ispirano il nostro essere community”, conclude Luigi Lauro


Eileen Akbaraly.

Simone Micheli and GensĂŠric Cantournet. Cinzia Catalfamo Akbaraly and Deborah Chai Garris.

Paolo Galli. Angela Tuccia and Emanuela Zini.

Luca Anese and Andrea Mognon.

Silvia Zanardi and Christian Ubbiali.


ANTHRO


POCENE What are the characteristics of the new geological era that we are living in, and how does human activity influence our environment? Quali sono le caratteristiche della nuova era geologica in cui viviamo e quale influenza esercita l'azione umana sull'ambiente terrestre? > Auretta Olivieri

Phosphor Tailings Pond #4 Near Lakeland Florida USA 2012. Photo Š Edward Burtynsky, courtesy Admira Photography, Milan / Nicholas Metivier Gallery, Toronto.


Man has exploited the natural resources

We have now entered the Anthropocene, a new geological era dominated by man. This will be officially confirmed, data in hand, by the scientists of the AWG (Anthropocene Working Group) during their meeting scheduled for 2021, when they will provide evidence of a new geological era in which man prevails over the environment. The Earth changes, and geologists define its epochs based on these changes. Thus, we will probably be formally told that we have left behind the Holocene, the epoch following the last ice age. Used in a non-scientific context, the term, created in the 1980s by biologist Eugene Stoermer, was later adopted by Nobel Prize for Chemistry Paul Crutzen, who popularized it in his essay Welcome to the Anthropocene in 1995. The heavy anthropic impact on the terrestrial system and its physical, chemical and biological characteristics, which preside over the development of life, is likely due to an increase in human activities, particularly during the last century. Man has exploited the natural resources of the planet, has modified its waterways, has spread intensive practices in agriculture and livestock in a poorly-controlled way and, since 1970, in an


On the left: Coal Mine #1 North Rhine Westphalia Germany 2015. Photo © Edward Burtynsky, courtesy Admira Photography, Milan / Nicholas Metivier Gallery, Toronto. Above: Carrara Marble Quarries Cava di Canalgrande #2 Carrara Italy 2016. Photo © Edward Burtynsky, courtesy Admira Photography, Milan / Nicholas Metivier Gallery, Toronto.

Siamo entrati nell’Antropocene, nuova era geologica dominata dall’uomo. Ce lo confermeranno ufficialmente gli scienziati del gruppo di lavoro AWG (Anthropocene Working Group), dati alla mano, nel corso del loro incontro programmato per il 2021, in cui daranno evidenza di un nuovo intervallo geologico temporale dove è l’uomo a prevalere sull’ambiente. La Terra cambia e i geologi definiscono le sue epoche in base a tali cambiamenti. Così, ci verrà probabilmente annunciato in modo formale che abbiamo alle spalle l’Olocene, epoca seguente all’ultima glaciazione. Utilizzato in ambito non scientifico, il termine, coniato negli anni ’80 dal biologo Eugene Stoermer, è stato in seguito adottato dal Premio Nobel per la chimica Paul Crutzen, che lo ha diffuso con il suo saggio Benvenuti nell’Antropocene nel 1995. Si deve all’aumento delle attività umane, in particolare durante il secolo scorso, la pesante impronta antropica sul sistema terrestre e sulle sue caratteristiche fisiche, chimiche e biologiche, che presiedono allo sviluppo della vita. L’uomo ha sfruttato le risorse naturali del pianeta, ne ha modificato i corsi d’acqua, ha diffuso pratiche intensive nell’agricoltura e nell’allevamento. Lo fa in modo poco controllato e,dal 1970, in maniera esponen-

L’uomo ha sfruttato le risorse naturali


exponential way. Urbanization and industrialization have accelerated the processes of contamination, and we can now observe physical changes: sea warming, climate change, consequences on the biosphere, presence of "techno-fossils" or plasticrust. Many of these phenomena have effects that could persist for more than several millennia, causing a probable alteration of our planet's destiny. The most important of these markers dates back to the experimental thermonuclear explosions in the early 1950s. And yet, human intervention manifests itself in the use of fertilizers, in the production of petroleum derivatives, in the emission into the air of gases caused by the combustion of hydrocarbons, which cause an excess of CO2 released into the atmosphere and the acidification of the seas, and whose final outcome is still partly unknown. It's not just scientists who are denouncing this transformation, or movements like Greenpeace or WWF. Various intellectuals bring their interpretations to our attention, such as photographer Edward Burtynsky or directors Jennifer Baichwal and Nicholas de Pencier, with colossal and somehow frightening images.

Urbanization and industrialization have accelerated the processes of contamination Urbanizzazione e industrializzazione hanno accelerato i processi di contaminazione ziale. L’urbanizzazione e l’industrializzazione hanno accelerato i processi di contaminazione e possiamo ormai osservare modifiche fisiche: riscaldamento dei mari e del clima, variazioni nella biosfera, presenza di “tecnofossili” o plasticrust. Molti di questi fenomeni hanno effetti che potrebbero persistere per più di diversi millenni, dando origine a una probabile alterazione di traiettoria del pianeta. Il più importante di questi marker risale alle esplosioni termonucleari sperimentali nei primi anni ’50. E ancora l’intervento umano si manifesta nell’utilizzo di fertilizzanti, nella produzione di derivati dal petrolio, nell’emissione nell’aria di gas causati dalla combustione di idrocarburi, con conseguente eccesso di CO2 rilasciato nell’atmosfera o con l’acidificazione dei mari, ed esiti ancora in parte sconosciuti. Non sono soltanto gli scienziati a denunciare tale trasformazione, o movimenti come Greenpeace o WWF. Diversi intellettuali porgono alla nostra attenzione le loro rappresentazioni, come il fotografo Edward Burtynsky o i registi Jennifer Baichwal e Nicholas de Pencier, con immagini colossali e in qualche modo spaventose.


Clearcut #1 Palm Oil Plantation Borneo Malaysia 2016. Photo Š Edward Burtynsky, courtesy Admira Photography, Milan / Nicholas Metivier Gallery, Toronto.


EDWARD BURTYNSKY

Jennifer Baichwal, Nicholas de Pencier and Edward Burtynsky working in Northern British Columbia, Canada, 2012. Photo © Edward Burtynsky, courtesy Admira Photography, Milan / Nicholas Metivier Gallery, Toronto..

Edward Burtynsky is one of the most renowned and appreciated photographers in the world: his photographic works denounce the dramatic contrasts between man and nature, like industrialization, poor land use, destruction of the local environment, deviation of waterways. His images are showcased in the collections of over 60 museums, including the National Gallery of Ottawa, the Museum of Modern Art and the Guggenheim in New York, the Reina Sofia in Madrid, the Tate Modern in London and the Los Angeles County Museum of Art in California. Named Master of Photography at Photo London 2018, Burtynsky has received the Peace Patron mention of the Mosaic Institute and eight honorary degrees. È uno dei fotografi più rinomati e apprezzati nel mondo, Edward Burtynsky, i suoi scatti fotografici denunciano le drammatiche collisioni tra uomo e natura: l’industrializzazione, il cattivo sfruttamento del suolo, lo stravolgimento del territorio, la deviazione dei corsi d’acqua. Le sue immagini sono nelle collezioni di oltre 60 musei tra cui la National Gallery di Ottawa, il Museum of Modern Art e il Guggenheim di New York, il Reina Sofia di Madrid, la Tate Modern di Londra e il Los Angeles County Museum of Art in California. Nominato Master of Photography a Photo London 2018, Burtynsky ha ricevuto la menzione di Peace Patron del Mosaic Institute e otto lauree honoris causa.


Some names possess an extraordinary power. Capri is one of them

Ph. Umberto D’Aniello

experiencecapri.com

Creativity by Aleph Advice

EXPLORE THE WEBSITE


MICRO PLASTICS? NO THANKS Microscopic plastic particles have invaded our oceans and constitute an insidious danger to the health of marine flora and fauna, as well as to humans Particelle microscopiche di plastiche hanno invaso i nostri oceani e costituiscono un pericolo insidioso per la salute della flora e della fauna marina e anche per l‘uomo > Auretta Olivieri



An analysis by the University of Newcastle, Australia, called No Plastic in Nature: Assessing Plastic Ingestion from Nature to People, was commissioned by the WWF to establish with certainty the amount of microplastics ingested by the human body and, therefore, its consequences on our health. The work is currently under peer review. Some data has already been disclosed for a while: it seems that every week we ingest 1769 fragments, with a total weight of about 5 grams, the equivalent of a credit card. Plastic soup, beaches covered in plastic waste, turtles caught in nets, beached whales. There are many images that fill us with horror. While, on the one hand, we sometimes find actual objects in the stomachs of fish or medium-large sea birds, this microplastic soup – visible even from the satellites – is mistaken for plankton and enters the food chain. We must be aware that all this waste affects us, because we produce and disperse it and because it enters our body every day. It is absorbed through nutrition, eating fish and shellfish, but also through the use of some cosmetics and the con-

We must be aware that all this waste affects us,it enters our body every day Dobbiamo essere consapevoli che tutti questi rifiuti ci riguardano, entrano nel nostro corpo ogni giorno Un’analisi dell’Università di Newcastle, Australia, dal titolo No Plastic in Nature: Assessing Plastic Ingestion from Nature to People, è stata commissionata dal WWF per stabilire con certezza il peso delle microplastiche assunte dall’organismo umano. E quindi le conseguenze sulla nostra salute. Il lavoro è attualmente in corso di peer review. Qualche dato è già stato divulgato da tempo: sembra che ogni settimana ingeriamo 1769 frammenti, dal peso complessivo di circa 5 grammi, l’equivalente di una carta di credito. Zuppa di plastica, spiagge coperte di rifiuti plastici, tartarughe catturate dalle reti, capodogli spiaggiati. Sono tante le immagini che ci riempiono di orrore. E se da un lato nello stomaco dei pesci o degli uccelli marini di dimensioni medio/grandi troviamo oggetti veri e propri, la zuppa di microplastica è scambiata per plancton, visibile anche dal satellite, ed entra nella catena alimentare. Dobbiamo essere consapevoli che tutti quei rifiuti ci riguardano, perché li produciamo e li disperdiamo e perché entrano ogni giorno nel nostro corpo. Assunti attraverso l’alimentazione, mangiando pesce e molluschi




sumption of beverages contained in PET bottles, from water to soft drinks. The production of this material has gone up from 15 million tons in 1954 to 310 tons today. Estimates predict an increase up to 3 billion tons in 2050. It ranks as the third most used material, after steel and concrete. Of the plastic produced so far, almost 79% has been dispersed in nature, 12% was incinerated, only 9% was recycled. The result is that it is everywhere. First of all, in the sea, but not only in the Great Pacific Garbage Patch, made known by Rothschild in 2009, but in the Mariana trench, 10 kilometers deep, and even in our Mediterranean, between Corsica and Elba Island, right in the heart of the cetacean sanctuary. Plastic does not degrade like other materials, but becomes microplastic, breaking up into smaller and smaller pieces, just a few millimeters wide, visible to the naked eye. Over time, it turns into nanoplastics, which are invisible. A single plastic bottle can generate billions. Each fragment in the water binds to organic pollutants and pathogenic bacteria, becoming particularly toxic.

Plastic does not degrade like others materials but becomes microplastic La plastica non si degrada come gli altri materiali ma diventa microplastica ma anche attraverso l’uso di alcuni cosmetici e il consumo di bevande contenute in bottiglie di PET, dall’acqua alle bibite. La produzione di questo materiale è passata da 15 milioni di tonnellate, nel 1954, agli odierni 310. Le stime ne danno un aumento pari a 3 miliardi nel 2050. Si colloca come terzo materiale di uso umano, dopo l’acciaio e il cemento. Della plastica prodotta finora, quasi il 79% è stato disperso in natura, il 12% incenerito, solo il 9% riciclato. Il risultato è che ce n’è ovunque. Prima di tutto nel mare, ma non solo nel Great Pacific Garbage Patch, reso noto da Rothschild già nel 2009, bensì nella fossa delle Marianne, a 10 chilometri di profondità, e, nel nostro Mediterraneo, tra Corsica e Isola d’Elba, proprio nel cuore del santuario dei cetacei. La plastica non si degrada come gli altri materiali, ma diventa microplastica, spezzettandosi in pezzi sempre più piccoli, di pochi millimetri, visibili a occhio nudo. Nel tempo si arriva alle nanoplastiche, invisibili. Una sola bottiglia di plastica può generarne miliardi. Ogni frammento nell’acqua si lega agli inquinanti organici e ai batteri patogeni, diventando particolarmente tossico.


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Apple goes green

Currently carbon neutral, Apple is committed to becoming carbon free by 2030, reducing its emissions by 75%. Since 2005, when Greenpeace ranked it among the most polluting on the planet, the company has implemented a progressive limitation of its emissions. In its 2020 Environmental Progress Report, Apple specifies that its commitment to reducing the environmental impact starts from an increased use of electricity exclusively from renewable sources, involving its suppliers in this change. Apple is committed to engaging businesses, governments and NGOs in this cause, believing that it can create widespread change and leave a better world for future generations. Attualmente in regime di carbon neutrality, Apple si impegna a diventare carbon free entro il 2030 limitando le emissioni al 75%. Dal 2005, anno in cui Greenpeace la collocava tra le più inquinanti del pianeta, l’azienda ha sviluppato un controllo progressivo delle sue emissioni. Nell'Environmental Progress Report 2020, Apple specifica che il suo impegno nella riduzione dell’impatto ambientale parte da un crescente impiego di energia elettrica esclusivamente da fonti rinnovabili, coinvolgendo in questo cambiamento i suoi fornitori. Apple si impegna a raggiungere aziende, governi e ONG, nella convinzione di poter creare un cambiamento ampio per lasciare un mondo migliore a chi verrà dopo di noi.


the reserve of the biosphere Lanzarote, an eco-sustainable paradise to discover. Mana ecoretreat, the ecological refuge for nature lovers Lanzarote, un paradiso ecosostenibile da scoprire. Mana Ecoretreat, il rifugio ecologico per gli amanti della natura > Veronica Lauro*


Those who, like myself, have had the privilege of staying for a long time in Lanzarote, the North-Easternmost island of the Spanish Canary archipelago, and have appreciated the mildness of its winter climate and the pleasant warmth of its summers, the relief of its constant breezes, the breath of the ocean, and the explosive beauty of its landscapes that blend with its volcanic environment, were certainly not surprised when UNESCO declared it to be “biosphere reserve” in 1993. A unique place in the world with its pristine beaches, volcanoes, cliffs, ravines and sandy deserts that preserve, like a treasure, an extraordinary biological wealth, with more than 2500 terrestrial species and subspecies, of which 468 species and 94 subspecies are unique to Lanzarote and the Canary Islands. The rarity of its ecosystems and the philosophy of protecting nature and the environment, supported, from 1966 to 1992, by César Manrique, a multifaceted local artist of international fame, make Lanzarote a naturalistic kingdom of the highest environmental value, including a national park, an integral nature reserve, two natural parks, five natural monuments, two protected landscapes, two sites of scientific interest, eleven special protection areas, seven special areas for the protection of birds and one of the largest marine reserves in Europe, which protects the inland waters of the Chinijo archipelago, a group of islets located north of the main island. This is why Lanzarote represents, in the eyes of those who love and respect nature, an "eco-sustainable paradise" to be discovered, loved and shared! The courageous and authentic cultural battle for the protection of nature, a meritorious commitment, on both a human and an artistic level, taken on by Manrique, a true prophet of 20th cen-

Lanzarote is a forerunner of urban regulation Lanzarote è un'avanguardia di regolamentazione urbana Chi ha avuto il privilegio, come me, di soggiornare a lungo a Lanzarote, l’isola più nord-orientale dell’arcipelago spagnolo delle Canarie, e ne ha apprezzato, innanzitutto, la gradevole tiepidezza del clima invernale e il contenuto tepore di quello estivo, alleviato dal costante alito del vento, il respiro dell’oceano, nonché l’esplosiva bellezza dei suoi paesaggi che si sposa con la natura vulcanica dei luoghi, non si è mai stupito che l’UNESCO l’abbia dichiarata, nel 1993, ‘Riserva della Biosfera”. Un luogo unico al mondo che, nelle sue spiagge incontaminate, nei vulcani, nelle scogliere, negli anfratti e nei deserti sabbiosi, custodisce, come in uno scrigno prezioso, una straordinaria ricchezza biologica, con più di 2500 specie e sottospecie terrestri, di cui 468 specie e 94 sottospecie esclusive di Lanzarote e delle altre Isole Canarie. La rarità dei suoi ecosistemi e la filosofia di protezione della natura e dell’ambiente, sostenuta dal 1966 al 1992 da César Manrique, un poliedrico artista locale di fama internazionale, fanno di Lanzarote un regno naturalistico di altissimo valore ambientale, dotato di un parco nazionale, di una riserva naturale integrale, due parchi naturali, cinque monumenti naturali, due paesaggi protetti, due siti di interesse scientifico, undici zone di protezione speciale, sette zone speciali per la protezione degli uccelli e una delle riserve marine più estese d'Europa, che protegge le acque interne del cosiddetto arcipelago Chinijo, un gruppo di isolotti situati a nord dell'isola. Ecco perché Lanzarote rappresenta agli occhi di chi ama e rispetta la natura un “paradiso ecosostenibile” da scoprire, da amare e da far conoscere! La coraggiosa e autentica battaglia culturale per la protezione della natura, un impegno meritorio, sia a livello umano che artistico, combattuta da Manrique,

*Co-Founder and Manager Resort MANA ECORETREAT Calle El Cesto 2, 35570 Las Breñas, Yaiza LANZAROTE (SpAIN) info@manaecoretreat.com T +34 680961253 www.manaecoretreat.com


tury eco-sustainability, until his tragic death (1992), has allowed Lanzarote to become a forerunner, worldwide, of urban regulation, with precise and mandatory limits to its development. At the same time, creating centers of art, culture and tourism, such as the Museum of Contemporary Art of the Castillo de San José, the Mirador del Río, the Cueva de Los Verdes, the Jameos del Agua, the Islote de Hilario in the National park of Timanfaya, the Monument to the Farmer and the amazingly Cactus Garden, has turned Lanzarote into masterful example of how a planned and controlled urban policy can reflect the respect of institutions and public administrators for the territory, managing human and artistic intervention on the natural environment. A feeling that has been nurtured, since childhood, by the entire population of the island, which democratically watches over the urban, economic and social life of their privileged land. A collective sentiment that has been actualized in a development model that balances economic, social and environmental aspects and that promotes: a greener and more efficient economy at ecological level, in a renewed sustainable development framework; low-carbon production and consumption activities; and an effective and efficient use of natural resources, through the creation of new sources of employment that help strengthening social cohesion. It is no coincidence, therefore, that Lanzarote hosted the World Conference on Sustainable Tourism in 1995, when the "Lanzarote Charter for Sustainable Tourism" was adopted and, more recently, in 2017 – designated by

Lanzarote hosted the World Conference on sustainable tourism in 1995 Lanzarote ha ospitato nel 1995 la Conferenza Mondiale sul Turismo Sostenibile un vero profeta dell'eco-sostenibilità del XX secolo, fino alla sua tragica scomparsa (1992), ha consentito a Lanzarote di divenire così un’antesignana, a livello mondiale, della regolamentazione urbanistica, con precisi e inderogabili limiti allo sviluppo. Creando contestualmente dei centri di arte, di cultura e di turismo, come il Museo d'Arte Contemporanea del Castillo de San José, il Mirador del Río, la Cueva de Los Verdes, i Jameos del Agua, l'Islote de Hilario nel Parco Nazionale del Timanfaya, il Monumento al Contadino e, stupendo, il Giardino dei Cactus, Lanzarote è diventata anche un esempio magistrale di come una politica urbana programmata e controllata possa testimoniare il rispetto delle istituzioni e degli amministratori pubblici per il territorio, gestendo l’intervento dell’uomo e dell’arte nell’ambiente naturale. Un sentimento che nutre, fin dall’infanzia, tutta la popolazione dell’isola, che vigila democraticamente sulla vita urbana, economica e sociale della loro terra privilegiata. Un sentimento collettivo che è stato concretizzato in un modello di sviluppo equilibrato tra economico, sociale e ambientale, che promuove: un'economia più verde ed efficiente sul piano ecologico, in un quadro rinnovato di sviluppo sostenibile; un'attività di produzione e consumo a basse emissioni di carbonio; un uso efficace ed efficiente delle risorse naturali, attraverso la creazione di nuove fonti di occupazione che contribuiscano a rafforzare la coesione sociale. Non è un caso, quindi, che Lanzarote abbia ospitato, nel 1995, la Conferenza Mondiale sul Turismo Sostenibile, dove è stata adottata la "Carta di Lanzarote per un



the UN as the “International Year of Sustainable Tourism for Development” – the international conference on “Sustainability: a key factor of competitiveness in the tourism industry”, in which sustainable tourism experts from all over the world met to discuss the progress and delays in sustainable tourism, with the aim of helping the sector move forward. This approach captivated me and my husband, Niccolò, and made us fall in love with Lanzarote, where we recreated, from a country house, restored in strict compliance with the Art-Nature style imposed by César Manrique, our "Mana EcoRetreat" resort: a truly ideal, sustainable ecological refuge where, for the past year, we have been hosting Italian, European and international ecotourists, lovers of nature, art and relaxation. The Mana resort is closely connected to the splendid nature of Lanzarote: it’s a strategic base, an excellent spot for observing the local fauna, for walking, trekking, mountain biking, diving, as well as the wide range of water sports that the island has to offer, and for excursions to the abovementioned centers of art, culture and tourism. At "Mana EcoRetreat" Niccolò and I, together with our collaborators, as a single ecological community, are aware of the importance of the continuous development of responsible tourism, in an economic, social, environmental and cultural sense. We follow our moral and civil conscientiousness by respecting the environment that hosts us and we are committed to following the best environmental practices throughout all reception activities. Finally, we are constantly looking for new ways to conserve and protect our precious natural resources, to minimize the waste of materials and energy, while providing, at the same time, a standard of excellent services to all our welcome turismo sostenibile" e, più recentemente, nel 2017, designato dall'ONU come “Anno Internazionale del Turismo sostenibile per lo sviluppo”, la conferenza internazionale sul tema "Sostenibilità: un fattore chiave di competitività nell'industria del turismo", nella quale si sono riuniti esperti di turismo sostenibile di tutto il mondo per discutere dei progressi compiuti dal turismo sostenibile e dei ritardi, con la finalità di imprimere un’accelerazione al settore. Un sentimento che mi ha coinvolto, insieme con mio marito Niccolò, e che ci ha fatto innamorare di Lanzarote, dove abbiamo ricreato, da una casa di campagna restaurata nel rigoroso rispetto dello stile Arte-Natura imposto da César Manrique, il nostro resort “Mana EcoRetreat", un rifugio ecologico sostenibile, veramente ideale, dove, da circa un anno, ospitiamo gli ecoturisti italiani, europei e internazionali amanti della natura, dell’arte e del relax. Il resort Mana è legato, quindi, alla splendida natura di Lanzarote, una base strategica eccellente per osservare la fauna locale, per passeggiate, trekking, mountain bike, immersioni, nonché la vasta gamma di sport acquatici che l'isola ha da offrire, e per le escursioni nei centri di arte, di cultura e di turismo sopra citati. A “Mana EcoRetreat”, Niccolò ed io, insieme con i nostri collaboratori e collaboratrici, come un’unica comunità ecologica, siamo consapevoli dell'importanza di uno sviluppo continuo del turismo responsabile, in senso economico, sociale, ambientale e culturale. Seguiamo la nostra coscienziosità, morale e civile, nel rispettare l'ambiente che ci ospita e siamo impegnati a seguire le migliori pratiche ambientali, nello svolgimento di tutte le attività di accoglienza. Cerchiamo, infine, incessantemente, nuovi modi per conservare e per proteggere le nostre preziose risorse naturali, per ridurre al minimo gli sprechi di materiali e di energia, fornendo, nello stesso tempo, uno standard di servizi di eccellenza a tutti i nostri graditi ospiti.


Images of the Mana EcoRetreat, the swinning pool and interior details. Immagini del Mana EcoRetreat, la piscina e dettagli dell'interno.



the FAShION PACt the fashion industry acts as a system and creates a common “garden” – growing, sustainable and respectful of our planet Finalmente la moda fa sistema e coltiva un «orto» comune, sempre in crescita, sostenibile e rispettoso del pianeta > Paola Ventimiglia Accessible, democratic, organized. The fashion industry becomes more and more inclusive when it comes to sustainability, and finally, after years of sterile individualism, it comes together for a common goal. The Fashion Pact, the document initially signed by 32 global companies in the ready-to-wear, textile and lifestyle sectors, is only a little over a year old, but the list of its members continues to grow, with new names in the sports, luxury and distribution sectors joining over the last few months. Bonaveri, a manufacturer of luxury mannequins, joined the project at the

Photo Daria Shevtsova

Trasversale, democratica, organizzata. La moda diventa sempre più inclusiva quando si tratta di sostenibilità e finalmente,dopo anni di sterili individualismi, si unisce per un obiettivo comune. The Fashion Pact, il documento firmato inizialmente da 32 aziende globali del ready to wear e dei settori tessile e lifestyle, ha solo poco più di un anno, ma la lista dei suoi iscritti continua ad allungarsi, visto che in pochi mesi vi hanno aderito anche aziende operanti nello sport, nel lusso e nella distribuzione. New entry anche Bonaveri, azienda produttrice di mani-


beginning of last September, adding its name to the long list of signatories which includes brands such as Chanel, Ermenegildo Zegna, the Armani group, Hermès, Prada, Ralph Lauren, Salvatore Ferragamo and Bally, but also Adidas, Puma, Diesel and Decathlon, Selfridges, Farfetch and many other brands and companies from all market segments. Stella McCartney, a pioneer of sustainable luxury and former brand of the Kering group, the promoter of the Fashion Pact, had to be included in this large group. Indeed, it was its President and CEO, François-Henri Pinault, who received from President Macron the task of carrying out this initiative with the specific purpose of halting global warming, restoring biodiversity and protecting the oceans – all points summarized in the document presented to the heads of state at the end of the G7 summit in Biarritz in 2019. To date, the list of signatories consists of 67 names, which translated into brands means over 250 different labels. A rich selection of products to choose from to be a conscious shopper and to help the planet, given that after the oil industry, fashion is considered the second cause of pollution in the world.

After the oil industry, fashion is considered the second largest cause of pollution in the world Dopo l'industria del petrolio, la moda è considerata la seconda causa di inquinamento al mondo chini di lusso che ha aderito al progetto agli inizi dello scorso settembre e che si aggiunge al lungo elenco di firmatari tra i quali spiccano Chanel, Ermenegildo Zegna, il gruppo Armani, Hermès, Prada, Ralph Lauren, Salvatore Ferragamo e Bally, ma anche Adidas, Puma, Diesel e Decathlon, Selfridges, Farfetch e tanti altri marchi e aziende di tutte le fasce di mercato. Nel folto gruppo non poteva mancare anche Stella McCartney, pioniera del lusso sostenibile ed ex marchio del gruppo Kering, il promotore del Fashion Pact. Fu infatti proprio il suo Presidente e CEO, François-Henri Pinault, a ricevere dal presidente Macron l'incarico di portare avanti questa iniziativa nata con il preciso scopo di arrestare il riscaldamento globale, ripristinare la biodiversità e proteggere gli oceani, e riassunta nel documento presentato ai capi di stato al termine del vertice del G7 di Biarritz nel 2019. A oggi l'elenco dei fimatari si compone di 67 nomi, che tradotti in marchi superano le 250 etichette. Un ricco paniere di prodotti fra cui scegliere per uno shopping consapevole volto ad aiutare il pianeta, visto che dopo l'industria del petrolio, la moda è considerata la seconda causa di inquinamento al mondo.


Stella McCartney catwalk F/W 2020/21.



BIO ARCHI TECTURE Architects from all over the world are showing, with their projects, the ideas behind the development of a new way of building Architetti di tutto il mondo rendono visibili, con i loro progetti, i concetti su cui sono sviluppati i fondamenti di un nuovo modo di costruire > Francesca Peroni Who doesn't remember and who wasn’t fascinated by the waterfall house built by Frank Lloyd Wright, the greatest American architect of the twentieth century? Not only was he a genius, but he was also the founder of organic architecture and a new school of thought, interested in emphasizing the importance of harmony between human-inhabited places and nature. It is therefore no coinciChi non ricorda e non è rimasto affascinato da quella casa sulla cascata realizzata da Frank Lloyd Wright, il più grande architetto americano del XX secolo? Non solo l’espressione di un genio, ma anche il fondatore dell’architettura organica e di un pensiero nuovo, interessato a sottolineare l’importanza dell'armonia tra i luoghi dell’abitare dell’uomo e la natura. Non è un caso quindi che ben 8 degli


Fallingwater (1936-1939, Mill Run, Pennsylvania) Ph. © Photo courtesy of the Western Pennsylvania Conservancy

dence that 8 of the buildings designed by Frank Lloyd Wright are Unesco World Heritage Sites, including the famous waterfall house. Man has always sought an environment surrounded by greenery – a color whose relaxing effect has long been proven. Today, however, a new branch of architecture, bio-architecture, highlights some new priorities: human comfort and environmental protection in a sustainable system. Each building must respect the surrounding environment by using natural resources with an ethical approach; avoiding harmful emissions (fumes, gases, waste water, waste); designing flexible buildings that can be adapted over time, with a widespread use of renewable energy sources; using environmentally friendly materials and techniques, preferably belonging to the local construction tradition.The construction industry has a strong environmental impact, due to its

Our cities are already changing Le nostre città stanno già cambiando edifici progettati da Frank Lloyd Wright siano Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco, inclusa la famosa casa sulla cascata. Da sempre, l’uomo cerca un ambiente circondato dal verde ed è provato l’effetto rilassante che si verifica osservando questo colore. Oggi però la nuova branca dell’architettura, la bioarchitettura, aggiunge nuove priorità: il benessere dell’uomo e la salvaguardia dell’ambiente in un percorso sostenibile. Ogni edificio deve rispettare l’ambiente circostante agendo con un senso etico nell’utilizzo delle risorse naturali; evitando emissioni dannose (fumi, gas, acque di scarico, rifiuti); progettando edifici flessibili e riadattabili nel tempo, con un diffuso impiego di fonti energetiche rinnovabili; utilizzando materiali e tecniche ecocompatibili, preferibilmente appartenenti alla cultura materiale locale. L'industria delle costruzioni ha un forte impatto ambientale, per l'alto consu-


Photo Nazarizal Mohammad


Photo Victor Garcia

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high energy consumption, its emissions into the atmosphere, its unstoppable use of the territory and its widespread use of petrochemical materials. Contemporary architects all over the world have taken up the challenge by changing the way they design, starting from the concept of a new architecture for life, whose top priority is being environmentally sustainable. Our cities are already changing and this new trend in architecture is visible in the latest buildings, which combine an ethical respect for the environment and mankind with an aesthetically pleasing and functional look.

Each building must respect the surrounding environment by using natural resources Ogni edificio deve rispettare l’ambiente circostante usando risorse naturali mo energetico, per le sue emissioni nell'atmosfera, per l'inarrestabile consumo del territorio e il diffuso utilizzo di materiali di origine petrolchimica. Gli architetti contemporanei, in tutto il mondo, hanno raccolto la sfida modificando il modo di progettare, partendo dal concetto di una nuova architettura per la vita, con l’obiettivo assoluto di dare priorità alla sostenibilità dell’ambiente. Le nostre città stanno già cambiando ed è visibile nelle nuove costruzioni il nuovo indirizzo dell’architettura, che aggiunge al progetto estetico e funzionale un’etica rispettosa dell’ambiente e dell’uomo.

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The extraordinary images captured in Martina Gelli's photographs convey the message of nature and its lessons to us all Le straordinarie immagini colte dall'obiettivo fotografico di Martina Gelli ci trasferiscono il messaggio della natura e le sue lezioni > Gloria Pancaldi Ph. Martina Gelli


LESSONS FROM NATURE


Nature speaks to us: observing it and admiring its beauty is not only a source of emotions, but it can also induce some reflections and great learning opportunities. Each of us can draw fundamental life lessons from the wisdom of Mother Nature, always at our disposal to help us understand ourselves and the world around us. As American writer and motivational speaker Cara Wilson puts it, “often the answers we seek are in front of us, always available in the world of nature. Whether it's watching a bird build a nest or a rock battered by the waves, we discover something about us inside all of it”. Everything is constantly changing – a river changes its course, a rock is shaped by the wind, a glacier becomes a lake. The natural world helps us understand that nothing is forever; it is not always summer, plants are not always in bloom. Let's remember to understand the cyclical dimension that also belongs to us, children of Nature. It is important to discover beauty in every step, to be able to live every moment to the fullest. We cannot force the rhythm of nature: instead, it is essential to understand when the right time has come to make important choices in life.

The cyclical dimension that also belongs to us, children of Nature La dimensione ciclica che appartiene anche a noi, figli della Natura La Natura ci parla: osservarla e ammirare la sua bellezza non è solo una fonte di emozioni, ma può indurre anche alcune riflessioni e grandi insegnamenti. Ognuno di noi può trarre fondamentali lezioni di vita dalla saggezza di madre Natura, sempre a nostra disposizione per aiutarci a capire noi stessi e il mondo che ci circonda. Come afferma la scrittrice e speaker motivazionale americana Cara Wilson,“spesso le risposte che cerchiamo sono di fronte a noi, sempre disponibili nel mondo naturale. Che si tratti di guardare un uccello che costruisce un nido o una roccia che viene fortemente contrastata dalle onde, c’è qualcosa di noi all’interno di tutto questo”. Tutto è in continua trasformazione, un fiume cambia percorso, una roccia viene modellata dal vento, un ghiacciaio diventa un lago. Il mondo naturale ci aiuta a capire che non esiste il sempre, non è sempre estate, le piante non sono sempre fiorite. Non dimentichiamo di comprendere la dimensione ciclica che appartiene anche a noi, figli della Natura. È importante scoprire il bello in ogni passaggio, saper vivere al meglio ogni momento. Non possiamo forzare i ritmi naturali, invece è fondamentale capire quando è arrivato il momento giusto per fare scelte importanti nella vita.




Nature with its spontaneity is given us life lessons, we must respect it La natura con la sua spontaneitĂ ci da delle lezioni, dobbiamo rispettarla


Looking at a natural landscape, we understand that every change occurs following precise phases, nothing is sudden because gradual change is precisely what guarantees the result. It is also true that the time of Nature has some pauses: after a great burst of energy there is a pause, a sunrise follows a sunset, an awakening follows a rest. After sharing its abundance and giving us its best, Nature regenerates by taking a well-deserved, if only apparent, break, because nothing ever stops. Silences speak and pauses are, as in music, an important element of any score. Animals know this, and we should remember it too.


Guardando un paesaggio naturale, capiamo che ogni cambiamento avviene seguendo delle precise fasi temporali, mai repentine perché è proprio la gradualità che garantisce il risultato. È anche vero che nei tempi della Natura sono previste delle soste, dopo una grande emissione di energia c’è una pausa, ad un’alba segue un tramonto, a un risveglio un riposo. Dopo aver condiviso la sua abbondanza e aver dato il meglio di sé, la Natura si prende un meritato riposo - anche se solo apparente - per rigenerarsi, perché niente si ferma mai. I silenzi parlano e le pause sono, come nella musica, un elemento importante di ogni partitura. Gli animali lo sanno e anche l’uomo dovrebbe ricordarlo.


MARTINA GELLI

A photographic research journey to discover the messages of nature

Martina Gelli lives between Switzerland and Alaska, in places where nature is so rich and majestic that it floods your heart with emotions. As a self-taught photographer, she followed her passion and what made her most happy: the pleasure of discovering pure and uncontaminated nature and the desire to know the planet in depth. Whenever the opportunity arises to take a walk in nature or to embark on a journey, her camera is always with her, ready to shoot, to capture images and emotions. Behind each of her shots there is a tale, a story: her goal, in fact, is to investigate the spontaneity of nature to understand what message is contained within. Hers is a photographic journey in search of what nature teaches us in every situation, to learn its lessons and to respect its beauty and its integrity, as well as its timing. www.martinag.photography

Un viaggio fotografico di ricerca alla scoperta dei messaggi della natura

Martina Gelli vive tra la Svizzera e l'Alaska, nei luoghi dove la natura è così ricca e maestosa da inondare il cuore di emozioni. Da fotografa autodidatta ha seguito la sua passione e ciò che più la rendeva felice: il piacere della scoperta di una natura pura e incontaminata e il desiderio di conoscere in profondità il pianeta. Ogni volta che si presenta l’opportunità di fare una passeggiata nella natura o di intraprendere un viaggio, la sua macchina fotografica è sempre con lei, pronta a scattare, per cogliere immagini ed emozioni. Dietro ogni suo scatto c’è un racconto, una storia, il suo obiettivo, infatti, indaga nella spontaneità della natura per capire quale messaggio vi sia racchiuso. Il suo è un viaggio fotografico di ricerca su cosa la natura ci trasferisce in ogni situazione, le sue lezioni per rispettare la sua bellezza e la sua integrità, oltre che i suoi tempi. www.martinag.photography


You’ve seen me many times, but you’ve never truly looked. That’s who I am, I don’t like to stand out. I won’t come looking for you, you know where to find me. You may know me already - I am Lugano. experiencelugano.com


SORRENTO CHART The creation of the Sorrento Chart for sustainable tourism Nasce la Carta di Sorrento per il turismo sostenibile > Mario Esposito, President of the "Sorrento Peninsula" Award Ph. Photo105


Lanzarote, Berlin, the framework law on tourism, sustainable tourism and travel. Literature is full of ideas, principles, reflections and operational guidelines. To integrate this multitude of ideas and considerations in the field of environment and sustainable tourism, there is the new “Sorrento Chart”, a manifesto created together with jurist Luigi Cerciello Renna on the 25th anniversary of the “Sorrento Peninsula” Award based on the idea of “Beauty” and developed along three axis: environment, tourism, and culture, three elements that have always characterized the territory of the Sorrento and Amalfi coast. The "Sorrento Chart", therefore, intends to be a collection of principles, mission statements, and declarations that intend to promote, overall, a responsible approach to tourism based on direct experience.

Lanzarote, Berlino, la legge quadro sul turismo, i viaggi del turismo sostenibile. La dottrina è ricchissima di spunti, principi, riflessioni ed indicazioni operative. Ad integrare questo florilegio di idee e considerazioni, in materia di ambiente e di turismo sostenibile, arriva ora la “Carta di Sorrento”, un manifesto – ideato insieme con l’amico giurista Luigi Cerciello Renna per i venticinque anni del Premio “Penisola Sorrentina”- incardinato sul concetto di “Bellezza”, sviluppato lungo le tre direttrici: ambiente, turismo e cultura che caratterizzano, da sempre, il territorio della costiera sorrentina ed amalfitana. La “Carta di Sorrento” intende essere, dunque, un documento ritmato da principi, proclami d’intenzione, accenti che intendono promuovere, complessivamente, un approccio responsabile al turismo attraverso l’esperienza diretta. È interessata quindi a migliorare la qualità del complesso delle attività turistiche, soprattutto con l’ausilio della cultura e dell’arte.


The document aims at improving the quality of tourist activities overall, and especially with the help of culture and art. Hence, the decision to choose, as the emblem of this “manifesto”, a visual poetry piece masterfully directed by Giuseppe Leone, with an aphorism by Roberto Napoletano: “beauty is economy’s hidden treasure”. This “hidden treasure” is probably the best starting point to rethink a new kind of eco-sustainable tourism, tools and offers in the Sorrento-Amalfi coast, based on the methodological, educational, and awareness-raising aspects of the conservation of the environment, nature, and management. The first edition of the "Sorrento Chart" and its presentation rely on important contributions and testimonials, including writer and General Secretary of Unimpresa, Raffaele Lauro, and the General Director of Tourism Policies in the Campania Region, Rosanna Romano. The "Sorrento Chart" was created with the aim of stimulating companies towards a process of awareness and aggregation through the creation and development of


Di qui la scelta di individuare come emblema del “manifesto” un’opera di poesia visiva, diretta artisticamente da Giuseppe Leone, con un aforisma di Roberto Napoletano : “la bellezza tesoro nascosto dell’economia”. È probabilmente questo carattere del “nascosto” il vero punto di forza da cui ripensare, per la costiera sorrentino-amalfitana, un turismo ecosostenibile negli strumenti e nelle offerte. In particolare modo negli aspetti metodologici, educativi e di sensibilizzazione verso la conservazione dell’ambiente, della natura e di gestione. La prima edizione della “Carta di Sorrento” e la sua presentazione si avvalgono di contributi e testimoni importanti, tra cui quello dello scrittore e Segretario Generale di Unimpresa Raffaele Lauro, il Direttore Generale delle Politiche del Turismo in Regione Campania Rosanna Romano. La “Carta di Sorrento” nasce con l’obiettivo di stimolare le aziende verso un processo di consapevolizzazione, di aggregazione attraverso la creazione e lo sviluppo di reti imprenditoriali all’interno della filiera turistica.


business networks within the tourism supply chain. The challenge is to contribute, in concert with local and national governance, to the creation of a new Italian vision from a European perspective. The future of Italy, with this document, passes through the Sorrento-Amalfi coast: a small example of a complex geography that will require fewer numbers but a higher quality in terms of attendance. It will be necessary – especially during the Covid pandemic and, then, after its disappearance – to implement policies for the diversification of the tourist offer of the two coasts. No longer a hit-and-run tourism, but a new sustainable process that is, above all, mental, educational, cultural, capable of intercepting the new motivations behind tourism demand.


La sfida è quella di contribuire a stimolare, di concerto con la governance locale e non solo, una nuova visione italiana in prospettiva europea. Il futuro degli italiani, con questo documento, passa per la costiera sorrentino-amalfitana: piccolo esempio di una geografia complessa che avrà bisogno di numeri minori ma maggiori in termini di qualità delle presenze. Sarà necessario - soprattutto convivendo in questa fase con la pandemia Covid e poi successivamente alla sua scomparsa - attuare politiche per la diversificazione dell’offerta turistica delle due costiere. Non più un turismo mordi e fuggi, ma la costruzione di un processo di eco sostenibilità che sia anzitutto mentale, educativo, culturale, in grado di intercettare le nuove motivazioni della domanda turistica.


GARDENS ON THE SEA Rare botanical species, flower gardens and ancient trees combine with the sea in Genoa Specie botaniche rare, giardini fioriti e alberi secolari incontrano il mare di Genova Genoa, a city of sea, culture and nature, has a peculiar shape: long and narrow, stretched between the sea and the steep mountains, the city had to invent creative ways to grow, along the coast or vertically. Here are 8 charming locations that you can reach in not-so-usual ways. By boat to Nervi and its Parks. Nervi is located in the East part of the city, on a cliff traversed by a fascinating and romantic promenade. The most elegant green area of Genoa is located here. The Nervi Parks cover 92,000 square meters between the via Aurelia and the sea, and host around one hundred botanical species and a beautiful rose garden. Besides the quiet green area and the wild, enchanting cliffs of the promenade, you can find three small but refined Museums of modern and Contemporary art. By boat or by train to Pegli. The district of Pegli, in the West part of the city, has a fascinating promenade on the seafront. With its romantic park, Villa Durazzo Pallavicini features one of Europe's most important historical gardens. Built by marquis Ignazio Alessandro Pallavicini, it is now considered one of the highest expressions of the 19th century romantic garden style. The park is inspired by the theatre: it is arranged over a series of acts and scenes, surrounded by Neoclassical, Neo-Gothic and rustic architecture, fringed with palm trees, exotic plants, holm-oaks and laurels. The park is also home to one of Italy's oldest collections of camellias. By train to Voltri. Voltri, in the western side of the city, is home to Villa Duchessa di Galliera. With its 32 hectares, this is the largest park of the city. It includes an


Genova, città di mare, cultura e natura, ha una forma particolare: lunga e stretta, arroccata tra il mare e le montagne scoscese, la città ha dovuto inventarsi modi creativi per crescere, lungo la costa o in verticale. Ecco 8 luoghi incantevoli che si possono raggiungere in modi insoliti. In battello a Nervi e ai suoi Parchi. Nervi si trova nella parte est della città, affacciata su una scogliera percorsa da un incantevole e romantico lungomare. L'area verde più elegante di Genova si trova qui. I Parchi di Nervi si estendono tra la via Aurelia e il mare per 92.000 metri quadri che ospitano un centinaio di specie botaniche e uno splendido roseto. Oltre alla tranquilla area verde e alle scogliere affascinanti e selvagge del lungomare, qui si trovano tre piccoli ma raffinati Musei di arte moderna e contemporanea. In battello o in treno fino a Pegli. Il quartiere di Pegli, nella parte ovest della città, ha un'affascinante passeggiata sul lungomare. Con il suo parco romantico, Villa Durazzo Pallavicini ospita uno dei giardini storici più importanti d'Europa. Costruito dal marchese Ignazio Alessandro Pallavicini, è oggi considerato una delle massime espressioni del giardino romantico ottocentesco. Il parco si ispira al teatro: si articola su una serie di atti e scene, circondato da architetture neoclassiche, neogotiche e rustiche, tra palme, piante esotiche, lecci e allori. Il parco ospita anche una delle più antiche collezioni di camelie italiane. In treno fino a Voltri. Voltri, nella parte occidentale della città, è sede di Villa Duchessa di Galliera. Con i suoi 32 ettari, questo è il parco più grande della città. Comprende un teatro storico, l'unico teatro privato all'interno di una villa ligure, un

The Ancient Port, seen from the “Bigo”. Porto Antico, vista dal Bigo.


historic theatre, a one-of-a-kind example in Liguria of a private theatre inside a villa, unique to the 18th century. A grassy plain at the top of the hill hosts a spacious paddock that is home to the fallow deer that are the prime attraction of the park. By a special train to the Forts System. Imagine a little, colorful, toy-like train, and one of the most ancient and best preserved Italian railways: the narrow-gauge railroad links Genoa to Casella (in the Scrivia Valley) along a beautiful 25 km scenic route featuring fortresses, broad valleys, woods, aerial views of the historic aqueduct and ancient villages all along the way. The original – but fully functioning – wagons date back to 1929: this is the most fascinating way to reach the network of hiking paths connecting the ancient, 17th century city walls and the system of forts created in the 18th century to protect the city: a wonderful meeting point between the city and the landscape. By lift, up to Spianata Castelletto. Imagine being right in the heart of the city, in the middle of the UNESCO Rolli Palaces site, and then, with a magic jump on

Garden of Villa Durazzo Pallavicini, Genova Pegli. Ph. SACS Fotografia. Parco Villa Durazzo Pallavicini, Genova Pegli. Ph. SACS Fotografia.

On the righty page Nella pagina di destra: 1 - Lift / Ascensore Castelletto. 2 - Panorama . 3 - Castello D'Albertis. 4 - Villa Duchessa di Galliera. 5 - Railway / Ferrovia Genova-Casella © PGassani. 6 - Nervi Parks / Parchi. 7 - Forte Diamante. 8 - Genova. 8 - Genova. Ph. Alessandro Falcone.

esemplare unico nel suo genere del XVIII secolo. Una spianata erbosa in cima alla collina è sede dell'ampio paddock in cui vivono i daini che sono l'attrazione principale del parco. Con un treno speciale verso le Fortezze. Immaginate un trenino colorato, giocattolo, e una delle linee ferroviarie italiane più antiche e meglio conservate: la ferrovia a scartamento ridotto collega Genova a Casella (in Valle Scrivia) lungo un bellissimo percorso panoramico di 25 km tra fortezze, ampie vallate, boschi, vedute aeree dell'acquedotto storico e antichi borghi. Le carrozze originali - ma perfettamente funzionanti - risalgono al 1929: questo è il modo più affascinante per raggiungere la rete di sentieri escursionistici che collegano le antiche mura del XVII secolo e il sistema di fortezze creato nel XVIII secolo a protezione della città: un meraviglioso punto d'incontro tra la città e il paesaggio. Con l'ascensore, fino a Spianata Castelletto. Immaginate di trovarvi proprio nel cuore della città, al centro del sito UNESCO dei Palazzi dei Rolli, e poi, con un magi-


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“Bigo” is the panoramic lift designed by Renzo Piano

Genova Bigo. Ph. Alessandro Falcone.

“Bigo” è l'ascensore panoramico progettato da Renzo Piano

an elegant Liberty lift, imagine arriving right on the roofs of Genoa in just a few seconds. With its 57 meters of altitude, the East lift of Castelletto, which dates back to 1909, is the most ancient one in Genoa: together with its important public transportation function, it is a famous touristic destination that allows passengers to admire an astonishing view of the Historic Centre and the harbor. By a lift designed by Renzo Piano over the Port . “Bigo” is the panoramic lift designed by Renzo Piano in the heart of the Ancient Port; the area was redesigned and brought back to life by the architect in 1992. The “Bigo” evokes the shape of an old crane unloading goods from a ship. Every day, the circular cabin quietly takes you 40 meters up in the air and it offers a full view of the harbor and city. By segway in the Old Town. Genoa has a wide, fascinating, labyrinthine historic center, made of narrow alleys, small churches, tiny squares surrounded by majestic palaces, ancient shops. The best way to experience the city is by walking through it or by “diving” into this labyrinth on a segway. By a horizontal/vertical lift to Castello d'Albertis. Genoa offers a quite peculiar horizontal/vertical mean of transportation: the Montegalletto lift, created in 1929, the only one of its kind. First, it carries passengers horizontally as a funicular, then it hooks to a vertical system. It leads to Castello D’Albertis, the Museum of World Cultures: an extraordinary view over the city, built in the late 1800s. co ed elegante ascensore Liberty, immaginate di arrivare in un balzo proprio sui tetti di Genova. Con i suoi 57 metri di altitudine, l'ascensore est del Castelletto, risalente al 1909, è il più antico di Genova: insieme alla sua importante funzione di trasporto pubblico, è una rinomata meta turistica che permette ai passeggeri di ammirare un panorama stupefacente del centro storico e del porto. Con un ascensore progettato da Renzo Piano sul Porto. "Bigo" è l'ascensore panoramico progettato da Renzo Piano nel cuore del Porto Antico; l'intera area è stata ridisegnata e rinnovata dall'architetto nel 1992. Il "Bigo" ricorda la forma di una vecchia gru che scaricava le merci dalle navi. Ogni giorno, la cabina circolare si solleva silenziosamente fino a 40 metri di altezza, offrendo una vista completa del porto e della città. In segway nel centro storico Genova ha un centro storico ampio, affascinante, labirintico, fatto di vicoli stretti, chiesette, piccole piazze circondate da maestosi palazzi e antiche botteghe. Il modo migliore per vivere la città è attraversarla a piedi o "tuffarsi" in questo labirinto su un Segway. Con un ascensore orizzontale / verticale al Castello d'Albertis. Genova offre un mezzo di trasporto orizzontale / verticale del tutto particolare: l'ascensore Montegalletto, realizzato nel 1929, unico nel suo genere. Dapprima trasporta i passeggeri orizzontalmente, come una funicolare, poi si aggancia a un sistema verticale. Conduce al Castello D'Albertis, il Museo delle Culture del Mondo: uno straordinario affaccio sulla città, costruito alla fine del 1800.

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ADOPT A TREE An Italian platform holds the record for reforestation programs all over the world È italiano il primato del portale dedicato a programmi di riforestazione sparsi su tutto il pianeta > Alessia Marzatico Treedom.net, a proudly Italian creation, is the only web platform in the world that allows you to plant a tree remotely and follow it online. Since its foundation, which took place in 2010, in Florence, from an idea by Federico Garcea and Tommaso Speroni, its figures are astonishing: 1,300,836 trees planted in Africa, Latin America, Asia and Italy, 76,519 farmers involved in the project, 485,810 people involved overall. All trees are planted directly by local farmers and contribute to environmental, social and economic benefits. Thanks to this amazing and innovative business model, since 2014 Treedom has been part of the Certified B Corporations, the network of companies that stand out for their high environmental and social performance. Anyone can buy a tree, or give it as a gift, give it a name and follow it, because each Treedom tree has an online page where it is geolocalized and photographed, so that it can be followed it as it grows. Treedom.net è l’unica piattaforma web al mondo, orgogliosamente italiana, che permette di piantare un albero a distanza e seguirlo online. Dalla sua fondazione, avvenuta nel 2010 a Firenze da un’idea di Federico Garcea e Tommaso Speroni, i numeri sono da capogiro: 1.300.836 alberi piantati in Africa, America Latina, Asia e Italia, 76.519 contadini coinvolti nel progetto, 485.810 persone coinvolte. Tutti gli alberi vengono piantati direttamente da contadini locali e contribuiscono a produrre benefici ambientali, sociali ed economici. Grazie a questo strepitoso e innovativo business model, Treedom fa parte dal 2014 delle Certified B Corporations, il network di imprese che si contraddistinguono per elevate performance ambientali e sociali. Chiunque può comprare un albero, o regalarlo, dargli un nome e seguirlo, perché ogni albero di Treedom ha una pagina online dove viene geolocalizzato e fotografato, per poterlo seguire nella crescita. Così facendo gli utenti finanziano contadini


The environmental benefits are enormous: CO2 absorption, biodiversity protection, reforestation

I benefici ambientali sono enormi: viene assorbita la CO2, si tutela la biodiversità, c’è riforestazione

In doing so, users finance farmers who want to plant trees, supporting their work in the early years, when the trees are not yet productive. Farmers receive know-how and technical support from Treedom for planting and managing trees. As one can easily imagine, the environmental benefits are enormous: CO2 absorption, biodiversity protection, reforestation that respects the biodiversity of the local ecosystems, not to mention the social and economic benefits. Indeed, farmers are provided with direct funding, training and income opportunities. Treedom financially supports projects in rural communities in the South of the world and also carries out projects with a strong social value in Italy. The first step is the training and financing of the communities involved in the projects, obtaining extraordinary results in terms of empowerment. The trees and their fruits are owned by the farmers, allowing them to diversify and integrate their income and, in some cases, to start micro-entrepreneurship projects. Financing the planting of new trees means supporting their care thoroughout their first years of life, when they are not yet productive in terms of fruit production. In the world there are already 3,134 companies that have relied on the Treedom platform to start virtuous replanting projects with fairly limited investments by companies. Valdo Spumanti, a leading company in the production of Valdobbiadene superior prosecco and sparkling wines, has combined a reforestation project in the Veneto area with a sales promotions of its organic prosecco in supermarkets thanks to which, in 2020, 200 trees were planted which absorbed an amount equal to 38,750 kg of CO2 from the atmosphere: if it could be transported, it would be enough to fill up 202 trucks! che vogliono piantare alberi, sostenendo il loro lavoro nei primi anni, quando ancora gli alberi non sono produttivi. I contadini ricevono know-how e supporto tecnico da Treedom per la piantumazione e la gestione degli alberi. Come si può immaginare, i benefici ambientali sono enormi: viene assorbita la CO2, si tutela la biodiversità, c’è riforestazione rispettando la biodiversità dei territori e poi ci sono i benefici sociali ed economici, infatti sono previsti finanziamenti diretti ai contadini, formazione e opportunità di reddito. Treedom sostiene economicamente progetti presso comunità rurali nel sud del mondo e realizza anche in Italia progetti a forte valenza sociale. Il primo passo è la formazione e il finanziamento delle comunità coinvolte nei progetti, ottenendo straordinari risultati in termini di empowerment delle stesse. Gli alberi e i loro frutti sono di proprietà dei contadini, permettendo loro di diversificare e integrare il proprio reddito e in alcuni casi di avviare iniziative di micro imprenditorialità. Finanziare la piantumazione di nuovi alberi serve a sostenerne la cura nei primi anni di vita, quando non sono ancora produttivi in termini di frutti. Nel mondo sono già 3.134 le aziende che si sono affidate alla piattaforma di Treedom per avviare progetti virtuosi di ripiantumazione anche con investimenti abbastanza contenuti da parte delle aziende. Valdo Spumanti, azienda leader nella produzione di prosecco superiore di Valdobbiadene e spumanti, ha abbinato un progetto di riforestazione nell’area del Veneto alle promozioni di vendita nei supermercati del suo prosecco biologico grazie al quale, nel 2020, sono stati piantumati 200 alberi che hanno assorbito dall’atmosfera una quantità di 38.750 kg di CO2: se potesse essere trasportata sarebbe pari al contenuto di ben 202 tir!


Photo Casey Horner


NATURAL FRESCOS The artistic decoration of the walls is today expression of a new desire of nature La decorazione artistica delle pareti è oggi espressione di un nuovo desiderio di natura > Gloria Pancaldi Entering the Picta Lab studios, one has the impression of stepping into a theater where, soon, the curtain will lift on a fantastic show, full of magic and fairy-tale characters. By observing the work in progress, one can’t help but notice how skilled the illustrator artists are – through their meticulous and passionate work, they manage to create refined paintings in large sizes to meet the demand of a super refined clientele who likes having a customized, unique home. We asked Orsola Clerici and Claudia Troglio, founders of Picta Lab, how did this idea come about. C.T. More than an idea, it was a need, dictated by our customers’ growing interest in our decorations. We studied together at the Aldo Galli Academy in Como. Once we finished our studies, and after several years of experience as freelancers, we decided to start a small company. We started with one employee and a couple of collaborators, and now we have 4 employees and a dozen collaborators, mostly permanent. Another reason why we decided to start a comEntrando negli studi di Picta Lab si ha l'impressione di varcare l'ingresso di un teatro dove si sta preparando uno spettacolo fantastico che a breve sarà animato da fate e personaggi fiabeschi. Osservando poi il work in progress, si percepiscono subito l'alto livello e la maestria degli illustratori artisti che, grazie ad un lavoro lungo e appassionato, riescono a realizzare raffinati dipinti in dimensione macro per soddisfare la richiesta di una clientela super raffinata, interessata a personalizzare in modo unico la propria casa. Com’è nata questa idea lo chiediamo a Orsola Clerici e Claudia Troglio, founders di Picta Lab. C.T. Più che un’idea è stata una necessità dettata dal crescente interesse da parte dei clienti per le nostre decorazioni. Siamo due compagne di corso dell’accademia Aldo Galli di Como. Una volta terminati gli studi e dopo diversi anni di esperienze come libere professioniste abbiamo pensato di dar vita ad una piccola realtà aziendale. Siamo partite con una dipendente e un paio di collaboratrici per arrivare ora a 4 dipendenti e una decina di collaboratori, molti dei


Photo M. Pescio


Photo M. Pescio Photo M. Pescio

pany is that we are both women and mothers, with not so many opportunities to go away on long trips. Is there currently an interest and a stronger demand for interior decorations? O.C. The demand for decoration on mobile supports (wallpapers, screens, curtains, furniture) has increased significantly. As far as traditional wall decoration is concerned, there is certainly a greater focus on customization. People who can afford this kind of decoration tend to want something unique, tailored to their home. Even exclusive hotels need sophisticated and highly personalized dÊcor. Finally, some companies want made-to-measure decorations for their rooms. Last but not least, the nautical sector also requires a touch of refinement for prestigious yachts. The requests we get are highly varied, we deal with coatings, lacquers, decorations, marble and precious woods designs, trompe l'œil, frescoes, furniture renovations and furnishing accessories. What are the development phases of your project? C.T. We start from the study and the elaboration of a graphic project, based on the customers’ request, to develop an artistic creation that can meet their needs. Generally speaking, the design phase involves a rather significant aesthetic research activity.The concept is then turned into a hand-drawn sketch or into a custom digital graphic proposal. The sketch or the graphic proposal is digitally edited into the photos of the spaces sent by the customers or transferred on "risers" made according to the floor plans. Finally, everything is sent to the clients for their approval. They can opt for an illustration painted on paper or directly on the wall. We then move on to the realization phase: in the case of painted paper, it is created in our atelier and sent to the customer; in the case of on-site decoration, we set a date for our intervention and then carry it out directly on-site.


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Orsola Clerici and Claudia Troglio, founders of Picta Lab - Ph. M. Pescio

quali stabili. Il motivo per cui ci siamo strutturate in una società è dettato anche dal fatto che siamo donne e madri con meno possibilità di affrontare lunghe trasferte. Attualmente c’è un interesse e una domanda più forte di decorazioni di interni? O.C. È cresciuta soprattutto la richiesta di decorazione su supporti mobili (carte da parati, paraventi, tende, mobili). Per quanto riguarda la decorazione tradizionale su muro sicuramente c’è una maggiore attenzione verso ciò che è personalizzato. I clienti che possono permettersi una decorazione tendono a volere qualcosa di unico e sartoriale sulla propria abitazione. Anche gli alberghi esclusivi necessitano di ambienti sofisticati e altamente personalizzati. Ci sono aziende che desiderano decorazioni fatte su misura per i propri spazi. Non ultimo, anche il settore della nautica richiede un tocco di raffinatezza all’interno di prestigiosi yacht. Le richieste sono le più diverse, ci occupiamo di rivestimenti, lacche, decorazioni, illustrazioni di marmi e legni pregiati, trompe l'œil, affreschi, recuperi di mobili e accessori d'arredo. Quali sono le fasi di sviluppo di un vostro progetto? C.T. Si comincia dallo studio e dall’elaborazione di un progetto grafico sviluppato partendo dalla richiesta del cliente, per costruire uno sviluppo artistico in linea con le sue esigenze. In genere, la fase di progettazione prevede un’attività di ricerca estetica piuttosto importante.Il concept viene poi declinato in un bozzetto realizzato a mano o in una proposta grafica digitale “ad hoc”. Il bozzetto o la proposta grafica vengono “montati” digitalmente sulle foto degli spazi inviati dal cliente o su “alzati” realizzati a partire dalle piante. Il tutto viene infine inviato per un confronto e per arrivare poi ad un’approvazione. Si può optare per una versione dipinta su carta o dipinta direttamente su muro.Si passa poi alla fase di realizzazione: nel caso di carte dipinte, queste vengono create nel nostro atelier e spedite al cliente; nel caso si tratti di decorazione on-site, poi si procede alla realizzazione direttamente in loco.


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Carbon neuTralITY The new goal for companies is compensating their environmental impact Compensare il proprio impatto ambientale è la nuova missione delle aziende > Arianna Visconti The most coveted goal for sustainable companies is to be carbon neutral, to achieve the perfect balance between carbon dioxide emissions and carbon removal activities, to achieve the Net-Zero emissions goal. Climate neutrality is the result of a process quantifying, reducing and offsetting CO2 emissions from products, services, organizations, events: becoming carbon neutral means taking on one's own environmental impact and choosing to make one's activities non-impacting on the climate. A virtuous example is the oldest Italian family company in the dairy sector, Brazzale SpA Group, which was the first to reach the carbon Il più ambito obiettivo delle aziende responsabili è essere carbon neutral, raggiungere il perfetto bilanciamento tra emissioni di anidride e le attività di rimozione delle stesse dall'atmosfera, per raggiungere l’obiettivo Net-Zero emissions. La neutralità climatica è il risultato di un processo di quantificazione, riduzione e compensazione delle emissioni di CO2 di prodotti, servizi, organizzazioni, eventi: diventare carbon neutral significa farsi carico del proprio impatto ambientale e scegliere di rendere le proprie attività non impattanti sul clima. Ne è un esempio virtuoso il Gruppo Brazzale SpA, la più antica azienda familiare italiana del settore


The carbon removal is achieved through the photosynthesis

La cattura del carbonio avviene attraverso la fotosintesi

neutrality goal at the same time as almost tripling its growth in terms of production and productivity. The need to manage the food supply for 7.5 billion human beings on the planet, who will probably reach 9 billion by 2050, requires us to consciously address these issues. "Despite growing concerns all over the world, there are very little concrete solutions offered – instead, most interventions negatively impact growth”, explains Roberto Brazzale, the President of the Group. “For this reason, our result is a positive sign: not only can CO2 be reduced, but it can also be done by increasing production. The innovative production systems that make this achievement possible, moreover, allow for incredible improvements in terms of animal welfare, biodiversity, saving natural and economic resources, quality and healthiness of the products". "Carbon neutrality" is the culmination of the "green revolution" that the Brazzale group began in 2000: a radical innovation in production processes that led to the creation of eco-sustainable supply chains based on the principle of "doing things where they do best". In the Czech Republic, the company has created an eco-sustainable supply chain of more than 80 farms over 90,000 hectares for the production of high-quality milk and cheese. In Brazil, they developed a revolutionary system of meat production on reforested pasture, where the carbon removal is achieved through the most natural of processes, photosynthesis. Also adopted by the "Agropecuaria Ouro Branco" group in Mato Grosso do Sul in Brazil, the system provides for lattiero caseario, la prima a raggiungere il traguardo della neutralità di carbonio in contemporanea a una crescita quasi tripla di produzione e produttività. La necessità di regolare l’approvvigionamento alimentare di 7,5 miliardi di esseri umani sul pianeta, probabilmente nove miliardi entro il 2050, impone di affrontare con coscienza questi temi. “A fronte della crescente preoccupazione, in tutto il mondo, non vengono suggeriti concreti rimedi, ma solo interventi destinati ad impattare negativamente sulla crescita” spiega Roberto Brazzale, presidente del Gruppo, “per questo il nostro primato è una “lieta novella”: non solo si può abbattere la CO2, ma lo si può fare anche aumentando la produzione. I sistemi produttivi innovativi che rendono possibile tale conquista offrono, oltretutto, formidabili miglioramenti in termini di benessere animale, biodiversità, risparmio di risorse naturali ed economiche, qualità e salubrità dei prodotti”. La “neutralità di carbonio” è il coronamento della “rivoluzione verde” che il gruppo Brazzale ha cominciato nel 2000: una radicale innovazione nei processi produttivi che ha portato alla creazione di filiere ecosostenibili basate sul principio di “fare le cose dove riescono meglio”. Nella Repubblica Ceca l’azienda ha creato una filiera ecosostenibile di oltre 80 fattorie su 90.000 ettari per la produzione di latte e formaggi di alta qualità. In Brasile, è stato sviluppato il rivoluzionario sistema di produzione di carne su pascolo riforestato, dove la cattura del carbonio viene realizzata attraverso il più naturale dei processi, quello della fotosintesi di alberi e vegetali. Adottato nell'azienda del gruppo “Agropecuaria Ouro Branco” nel Mato Grosso do Sul in Brasile, il sistema prevede la riforestazione dei pascoli e la loro trasformazione in


the reforestation of pastures and their transformation into huge CO2 removing woods, with 1.5 million eucalyptus trees – about 300 per head of cattle – planted in rows that create forests and clearings. CO2 is not poison, but it is real food for trees – they eat it by transforming it into oxygen and vegetable growth, avoiding the dispersion of carbon in the atmosphere. Furthermore, the reforestation of grazing areas improves animal welfare, recreating the natural environment of forests mixed with clearings and increasing biodiversity; increases the production of forage and beef; eliminates the need for fertilizers and allows to leave larger forest areas untouched. This is how Brazzale has become a shining example of sustainability, even managing to be “carbon positive” thanks to an annual “removal” of 8,600 tons of CO2 more than the total amount emitted (data verified by Dnv Gl). enormi polmoni che catturano nel legno la CO2, grazie a 1,5 milioni di alberi di eucaliptus, circa 300 per capo bestiame, piantati in filari che realizzano foreste miste a radure. La CO2 non è un veleno, ma è un vero e proprio alimento per gli alberi, di cui si cibano trasformandola in ossigeno e massa vegetale e legnosa, evitando la dispersione del carbonio nell’atmosfera. Inoltre, la riforestazione delle aree a pascolo permette il benessere animale, ricreando la condizione naturale di bosco misto a radura; l'aumento della biodiversità; l'incremento della produzione di foraggio e di carne bovina; l'eliminazione delle concimazioni e la possibilità di lasciare a foresta selvatica superfici maggiori. Ecco come Brazzale è diventato un caso esemplare di sostenibilità riuscendo ad essere addirittura “carbon positive” attraverso una “cattura” annuale di CO2 superiore per oltre 8.600 tonnellate rispetto a quanto emesso (dati verificati da Dnv Gl).


www.EcoSwiss.eu

A&V Communication


PRECIOUS HERITAGE Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipiscing elit, ed do eiusmod tempor incididunt ut L'arte della cravatta della Maison Cilento 1780 rappresenta un importante patrimonio di artigianalità > Arianna Visconti In Naples, the art of deluxe ties and tailor-made by Maison Cilento Style and timeless elegance: the elements that have made the historic Neapolitan brand Maison Cilento 1780 one of the most important in the world of Italian fashion and beyond. The roots of Maison Cilento sink into the past and link with the Bourbon era: it was 1780 when the ancestors of Ugo Cilento, current owner and eighth generation of the family, founded the company under the Kingdom of Two Sicilies and had the honour and the privilege of dressing the Royal Army. In the first decades of the nineteenth century, the leadership of the company was A Napoli l’arte della cravatta e del su misura deluxe della Maison Cilento Stile ed eleganza rigorosamente sartoriale: questi gli elementi che hanno reso lo storico marchio partenopeo Maison Cilento 1780 una della realtà aziendali più rilevanti del mondo della moda italiana e non solo. Le radici della Maison Cilento affondano nel passato e si intrecciano con l’epoca borbonica: era il 1780 quando gli avi di Ugo Cilento, attuale titolare nonché ottava generazione della famiglia, fondarono l’azienda sotto il Regno delle Due Sicilie ed ebbero l’onore e il privilegio di vestire il Real Esercito. Nei primi decenni dell’Ottocento la guida dell’azienda era in mano a Federico


Nowadays Maison Cilento is the symbol of the most exclusive Italy

in the hands of Federico Cilento who, thanks to his great entrepreneurial skills and an innate talent for commerce, developed the business and led it to great shine. The production of shirts and other accessories began between the end of the nineteenth and the beginning of the twentieth century and in the early twentieth century the company also started the production of tailor-made suits for men, made by Neapolitan artisans. Year after year, generation after generation, Maison Cilento continues its business, always conducted by the family while maintaining its artisan characteristics and the highest quality, confirmed by national and international awards. Documents and materials dated back to the nineteenth and twentieth century and carefully preserved allowed Maison Cilento to obtain recognition as a Historical Cultural Archival Company from the Archival Superintendency of Campania. Nowadays Maison Cilento is the symbol of the most exclusive Naples, for those who want to be elegant with ease anywhere in the world. The activity is purely tailor-made: suits, ties and shirts are hand-made and strictly with unique, precious and elegant fabrics, to always offer the best. Thanks to his passion, commitment, creativity and great seriousness, Ugo Cilento enhanced the image of the family business in Italy and abroad. The headquarters are located in via Riviera di Chiaia, within the historic Palazzo Ludolf: a rare place with an extraordinary charm treasuring more than three hundred cuts of shirts, five hundred cuts of fabric, a thousand pairs of handcrafted


Cilento che, grazie alle sue grandi capacità imprenditoriali e ad un’innata dote per il commercio, riesce a sviluppare l’attività e a portarla a un grande splendore. La produzione di camicie, cravatte e abiti per uomo comincia tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo, confezionati da maestranze napoletane ed espressione di una consolidata scuola artigianale. Passano gli anni e le generazioni e Maison Cilento continua la sua attività, sempre condotta dalla famiglia mantenendo le caratteristiche artigianali e di elevatissima qualità, confermata da attestazioni e riconoscimenti nazionale e internazionali. A testimoniare l’operosità ottocentesca e novecentesca ci sono documenti e materiali conservati con cura dalla proprietà, che hanno permesso alla Maison Cilento di ottenere dalla Soprintendenza Archivistica per la Campania il Riconoscimento come Azienda Storica Culturale Archivistica. Oggi Maison Cilento è simbolo dell’Italia più esclusiva, per chi vuol essere elegante con disinvoltura e naturalezza ovunque nel mondo. L'attività svolta è prettamente sartoriale: gli abiti, le cravatte e le camicie vengono confezionati a mano e rigorosamente con tessuti unici, pregiati ed eleganti, così da offrire sempre il meglio. Con passione, impegno, creatività e grande serietà, Ugo Cilento è riuscito a rafforzare l'immagine del business di famiglia e ad affermare il proprio nome all'estero. Oggi la sede della Maison si trova in via Riviera di Chiaia nello storico Palazzo Ludolf, un luogo raro e dal fascino straordinario in cui è presente un assortimento di merce assolutamente unica e spesso introvabile: trecento tagli di camicie, più di cinquecento tagli di tessuto per capo spalla, mille paia di scarpe

Oggi Maison Cilento è simbolo dell’Italia più esclusiva


shoes, one hundred and fifty leathers, an amazing collection of cufflinks and four thousand ties including the famous seven folds. The pure silk seven-fold ties have always been the icon of the Maison, cut and sewn entirely by hand as tradition imposes. The name derives from the number of times silk is folded back on itself, seven times from the outside towards the center; the process takes three hours of work and double amount of fabric compared to a traditional tie. Made with skill and care, following rules and proportions of Neapolitan experience, ties come in a limited edition. Ties with specific themes - from professions to sports, from art to animals, from superstition to Neapolitan icons, for over 400 graphic motifs – distinguish the Cilento style. The distinctive features are icons and motifs repeated on silk: an exclusive detail that makes each tie truly a unique piece. The great imagination of Ugo Cilento has expanded the collection of ties by creating special collaborations with Cortina 2021 Alpine Ski World Championships, Torino FC, Reggia di Caserta, Giro d'Italia, Ferrovie dello Stato Foundation, Italian Minister of the Environment and Universiade Napoli 2019, to name a few. Fragments of history that will remain indelible over time and memory.

The pure silk seven-fold ties have always been the icon of the Maison Le cravatte sette pieghe in pura seta sono da sempre il fiore all’occhiello della Maison artigianali anche con inserti di stoffe vintage, centocinquanta pellami, una strepitosa collezione di gemelli e quattromila cravatte tra cui le famose sette pieghe. Le cravatte sette pieghe in pura seta sono da sempre il fiore all’occhiello della Maison, tagliate e cucite interamente a mano come tradizione comanda. Il nome deriva dal numero di volte in cui la seta viene ripiegata su sé stessa, ben sette volte dall’esterno verso il centro; la lavorazione richiede tre ore di lavoro e il doppio del tessuto rispetto a una cravatta tradizionale. Realizzate con maestria e cura seguendo regole e proporzioni dettate dalla grande esperienza partenopea, sono prodotte in edizione limitata. Di grande originalità sono le cravatte a tema - dalle professioni allo sport, dall’arte agli animali, dalla scaramanzia alle icone tipiche partenopee, per un totale di oltre 400 motivi grafici – in cui la riproduzione dell’icona e il motivo ripetuto sulla seta sono le caratteristiche distintive: un dettaglio esclusivo che rende ogni cravatta davvero un pezzo unico. La grande creatività di Ugo Cilento ha ampliato la collezione di cravatte realizzando collaborazioni speciali con i Campionati del Mondo di Sci Alpino Cortina 2021, il Torino FC, la Reggia di Caserta, il Giro d’Italia, la Fondazione Ferrovie dello Stato, il Ministero dell’Ambiente e l’Universiade di Napoli 2019, per citarne alcune. Frammenti di storia che resteranno indelebili nel tempo e nella memoria.


Where Excellence Meets

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www.ferrarifashionschool.it


A non-profit organization "rehabilitates" a historically controversial fiber Un'organizzazione non-profit «riabilita» una fibra storicamente molto discussa > Gloria Pancaldi Slowly, we will begin to smile again when we read Pure Cotton on the labels of t-shirts and other clothing items. For years, this has not been the case: in the 2000s, many “green” organizations put this fiber on blast for its economic and environmental impact. In fact, even though most believe that cotton is a pure and natural fiber, every year its cultivation causes thousands of tons of chemical substances to be poured into the fields, reducing the fertility of the soil, causing Pian piano torneremo a sorridere quando leggeremo Pure Cotton o Puro Cotone sulle etichette di magliette e altri capi di abbigliamento. Per anni non è stato così, quando le organizzazioni ecologiche dei primi anni 2000 lo misero sotto processo per i suoi impatti aziendali e non solo. Si pensa infatti che il cotone sia una fibra pura e naturale, ma in realtà per la sua coltivazione ogni anno vengono riversate sui campi migliaia di tonnellate di sostanze chimiche che riducono la fertilità del

Photo Magda Ehlers

PURE COTTON


After the oil industry, fashion is considered the second largest cause of pollution in the world it to salinize and lose biodiversity. It also pollutes the waters, with easily understandable, and devastating, consequences. Another issue is the exploitation of child labor, just as during the days of slavery black people were exploited on cotton plantations. This is why, in 2005, BCI was created: an acronym for Better Cotton Initiative, it is a non-profit organization stemming from the cooperation between various partners such as WWF and SECO (State Secretariat for the Economy) which currently supports 2.3 million small producers engaged in responsible cotton production with a BCI-certified license (data obtained from the 2019 annual report) which, together, make up 22% of global cotton production. The BCI includes supervising among its tasks: in 2020, for instance, its Board decided to suspend all BCI insurance and licensing activities in China's Xinjiang Uyghur Autonomous Region (XUAR), as the environment there did not comply with the organization's standards and purpose.


terreno, ne causano la salinizzazione e la perdita di biodiversità. Inoltre inquinano le acque, con le immaginabili devastanti conseguenze. A ciò si aggiunge anche lo sfruttamento della manodopera minorile, così come ai tempi della schiavitù gli uomini di colore venivano sfruttati nelle piantagioni. Ecco perchè nel 2005 è nata la BCI, acronimo di Better Cotton Initiative, un'organizzazione non-profit nata dalla cooperazione tra diversi partner come il WWF e la SECO (Segreteria di Stato dell'Economia) che a oggi sostiene 2,3 milioni di piccoli produttori impegnati nella produzione responsabile di cotone con la licenza certificata BCI (dato ricavato dal rapporto annuale 2019) che nel loro inisieme costituiscono il 22% della produzione globale di cotone. Fra i compiti della BCI, c'è anche quello di vigilare. Nel 2020, per esempio, il suo Consiglio ha deciso di sospendere le attività di assicurazione e concessione di licenze BCI nella regione autonoma Uwigura dello Xinjiang (XUAR) della Cina, in quanto il contesto non risultava conforme agli standard e allo scopo dell'organizzazione.

Dopo l'industria del petrolio, la moda è considerata la seconda causa di inquinamento al mondo


DREAMING oF GREEN FLIGHTS Gli aerei sono il mezzo di trasporto piĂš inquinante, quali possono essere le iniziative volte a ridurre il negativo impatto ambientale? > Francesca Proni

Photo Charles Postiaux

Airplanes are the most polluting means of transport, so what are the initiatives aimed at reducing their negative environmental impact?


During each journey, each passenger produces approximately 285 grams of CO2 for each kilometer traveled in an aircraft that holds approximately 88 passengers. It is the longer routes that have the greatest impact on this worrying phenomenon. Approximately 8 out of 10 tons of this CO2 are caused by journeys involving a distance of more than 1500 km. More worrying data are recorded on intercontinental flights, which have markedly increased in line with globalization and the development of Asian companies on international markets. Before the pandemic, air traffic in Europe alone generated over 1 million flights and, as confirmed by the estimates of Supporting European Aviation presented in July 2019, air traffic in the Old Continent caused, during the previous year, 20.7 million tons of CO2. Therefore, it is not surprising that the European Commission ranks nine coal-fired power plants among the 10 most polluting big companies in Europe and, in tenth place, an airline, with 9.9 mega tons of CO2 equivalent produced in 2018. It is also true that not all companies pollute in the same way: in fact, as noted in a report by the Transition Pathway Initiative (TPI), an international agency engaged in the analysis and evaluation of companies that have developed programs for a transition towards an economy that can reduce its volume of carbon emissions, EasyJet is the most virtuous company, with the lowest impact in terms of CO2 emissions. Something is changing throughout the sector also thanks to the ICAO (International Civil Aviation Organization, a United Nations Autonomous Durante ogni viaggio, ogni passeggero produce circa 285 grammi di CO2 per ogni chilometro percorso in un velivolo che viaggia con circa 88 passeggeri. Sono le tratte lunghe che incidono maggiormente su questo preoccupante rapporto. Circa 8 tonnellate su 10 di questa CO2 si riferiscono infatti ai viaggi che prevedono un percorso superiore ai 1500 km. Dati più preoccupanti si registrano sui voli intercontinentali, che hanno avuto un deciso incremento con il crescere della globalizzazione e dello svilupppo delle società asiatiche sui mercati internazionali. Prima della pandemia il traffico aereo, solo in Europa, sviluppava oltre 1 milione di voli e, come confermano le stime di Supporting European Aviation presentate a luglio 2019, nel vecchio continente il traffico aereo ha generato, nell’anno precedente, 20,7 milioni di tonnellate di CO2. Non stupisce quindi se la Commissione Europea classifica fra le 10 big companies più inquinanti d’Europa nove centrali a carbone e, al decimo posto, una compagnia aerea, con 9,9 mega tonnellate di CO2 equivalente prodotte nel 2018. È anche vero che non tutte le compagnie inquinano allo stesso modo: infatti, come evidenzia un rapporto della Transition Pathway Initiative (TPI), agenzia internazionale, impegnata nell’analisi e nella valutazione delle aziende che hanno messo a punto dei programmi per un passaggio verso un’economia in grado di tenere bassi i volumi delle emissioni di carbonio, sarebbe EasyJet la compagnia più virtuosa, in grado di produrre il minore impatto in termini di emissioni di CO2. In tutto il settore qualcosa sta cambiando anche grazie alle linee guida ICAO (Organizzazione internazionale dell’aviazione civile, agenzia

Intercontinental flights have markedly increased with globalization

I voli Intercontinentali hanno avuto un forte incremento con la globalizzazione


Agency) guidelines which, with the aim of controlling fuel consumption, have set a reduction of 1.5% annually for the entire civil aviation sector. All the companies surveyed were required to comply with this limit by 2020; the reductions were actually much stronger due to the Covid-19 pandemic, which resulted in a complete lack of flights during the lockdown and a very substantial reduction in passengers in the following months. In terms of emissions, in the future, each EasyJet aircraft should be limited to emitting around 75 grams of CO2 per passenger per km, less than half of Korean Air's 172 grams per person per kilometer and of International Airlines group (IAG) member British Airways' 112 grams per capita per kilometer. Other initiatives aim at raising awareness in passengers themselves by suggesting compensatory activities. Yet, as reported by a BBC investigation, few airlines have taken steps to offer passengers the possibility of compensating for the carbon dioxide produced by their flights, perhaps by paying a small surcharge on their ticket in order to allow the airline to finance environmental projects. Estimates indicate that around 4 pounds would be enough to offset the impact on the environment of a round trip flight from London to Malaga; for a flight from London to Cape Town, South Africa, about 20 pounds would be enough. Perhaps having a concrete frane of reference would provide an immediate reaction: for example, knowing that the CO2 emissions per passenger on such a flight are roughly the same as those produced, in a year, by the heating of an average house. autonoma delle Nazioni Unite) che, con l’obiettivo di controllare il consumo di carburante, ha fissato una riduzione dell’1,5% annuo per tutto il settore dell’aviazione civile. A tutte le compagnie esaminate era stato richiesto di attenersi a questo limite entro il 2020; le riduzioni sono state molto più incisive a causa dell’emergenza sanitaria dovuta al Covid-19 che ha procurato un blocco dei voli durante il lockdown e una riduzione molto consistente dei passeggeri nei mesi successivi. In termini di emissioni, in futuro, ogni aereo EasyJet dovrebbe limitarsi ad emettere circa 75 grammi di CO2 per passeggero per km, meno della metà rispetto ai 172 grammi per persona per chilometro di Korean Air e ai 112 grammi pro capite per chilometro di British Airways, parte del gruppo International Airlines (IAG). Altre iniziative vanno a sollecitare direttamente la coscienza dei passeggeri suggerendo attività compensative. Eppure, come ha raccontato un’inchiesta della BBC, sono ancora poche le compagnie aeree che si sono attivate per offrire ai passeggeri la possibilità di compensare l’anidride carbonica prodotta dai loro voli, magari pagando una contenuta maggiorazione sul proprio biglietto in modo di permettere alla compagnia aerea di finanziare progetti a favore dell’ambiente. Le stime indicano che, per compensare l’impatto procurato sull’ambiente di un volo andata e ritorno da Londra a Malaga, basterebbero circa 4 sterline; per un volo da Londra a Città del Capo, in Sud Africa, ne servirebbero circa 20. Forse un riferimento concreto procurerebbe una reazione immediata comunicando, per esempio, che le emissioni di CO2 per passeggero di quel volo sono all’incirca le stesse di quelle prodotte, in un anno, dal riscaldamento di una casa media.


Photo Hannah Grace


Photo ® Ela Bialkowska, OKNO Studio

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Argentine artist tomás Saraceno invites us to reflect on our role and on the atmosphere, the macrocosm that surrounds the planet L’artista argentino Tomás Saraceno invita l’uomo a riflettere sul suo ruolo e sull’atmosfera, il macrocosmo che circonda il pianeta > Bianca Agnelli


Photo ® Ela Bialkowska, OKNO Studio


Tomás Saraceno's art makes us reflect on problems and challenges that are characteristic of our era and increasingly urgent, with the aim of raising awareness and helping the people imagine an eco-friendly world. An artist, architect and performer, Tomás Saraceno is considered one of the most important contemporary artists in South America and stands out for his interdisciplinary training. His exhibition “Aria”, in the Renaissance rooms of Palazzo Strozzi in Florence, combines art, natural and social sciences to lead to a reflection on the environmental issues that are manifesting before our own eyes. He invites us to change our point of view on reality and to connect with elements such as dust, spiders or plants, the protagonists of his installations and a metaphor for the cosmos. Through a series of immersive works and participatory experiences, the exhibition, thanks to a profound and original dialogue between Renaissance and contemporaneity, proposes a new reference model: from man as the center of the Universe, the founding concept of Humanism, to man as part of a whole in which we can search for a new harmony. "Air" as a platform shared by all living beings, in which our life unfolds, wants to be a warning to respect the planet and its atmosphere, now critically compromised, and anticipate the transition to a new geological era. We swim in an ocean

From the man at the center of Universe to a man as part of a whole Dall’uomo al centro dell’universo all’uomo come parte di un tutto L’arte di Tomás Saraceno fa riflettere su problemi e sfide caratteristici della nostra era e sempre più urgenti, con l’obiettivo di sensibilizzare il pubblico ad immaginare un mondo ecologista. Artista, architetto e performer, Tomás Saraceno, considerato uno dei più importanti artisti contemporanei del Sud America, si contraddistingue per la sua formazione interdisciplinare. La sua mostra “Aria” in scena nelle sale rinascimentali di Palazzo Strozzi a Firenze, unisce arte, scienze naturali e sociali per condurre a una riflessione sulle urgenze ambientali che si stanno manifestando dinanzi a noi. Ci invita a cambiare punto di vista sulla realtà e a entrare in connessione con elementi come polvere, ragni o piante, protagonisti delle sue installazioni e metafore del cosmo. Attraverso un percorso di opere immersive ed esperienze partecipative la mostra, grazie ad un profondo e originale dialogo tra Rinascimento e contemporaneità propone un cambiamento del modello di riferimento: dall’uomo al centro dell’Universo, concetto fondante dell’Umanesimo, all’uomo come parte di un tutto in cui ricercare una nuova armonia. “Aria” come una piattaforma condivisa da tutti gli esseri viventi e nella quale si scandisce la nostra vita vuole essere un monito al rispetto del pianeta e della sua atmosfera, ormai criticamente compromessa, e prefigurare il passaggio ad una nuova era geologica.


Photo ® by Studio Tom Saraceno

of air, now polluted by toxic elements that limit our right to breathe. Furthermore, electromagnetic radiation envelops the Earth, dictating the time of digital capitalism in the era of global warming. As the artist himself states: "Our ecosystems must be seen as networks of interaction within which every living being evolves together with the others. By focusing less on individuality and more on reciprocity, we can go beyond thinking merely of the means necessary to control the environment and imagine a shared development of our daily life. Let’s follow the cobweb”. Nuotiamo in un oceano d’aria, oggi inquinato da elementi tossici che limitano il nostro diritto a respirare. Le radiazioni elettromagnetiche, inoltre, avvolgono la Terra, dettando il tempo del capitalismo digitale nell’era del riscaldamento globale. Come lui stesso afferma: “Gli ecosistemi devono essere pensati come reti di interazione al cui interno ogni essere vivente si evolve insieme agli altri. Focalizzandoci meno sull’individualità e più sulla reciprocità, possiamo andare oltre la considerazione dei mezzi necessari per controllare l’ambiente e ipotizzare uno sviluppo condiviso del nostro quotidiano. Lasciamo che la ragnatela ci guidi”.


Photo ® Ela Bialkowska, OKNO Studio


A Miracle for Sport and Nature in Africa Miracle Africa International Foundation and Sport for Nature join forces for a humanitarian project “Education through Sports” which promotes sports in African villages as a driving force for education and the construction of sports centres using recycled materials. In addition, this project will implement training models based on the respect for the environment and to achieve prestigious goals for educational scholarships.

Miracle Africa International Foundation Founder & President Nadia Murabet Miracle Africa International Foundation (MAIF) a non-profit organization based in Geneva, Switzerland collaborates with the the Diaspora African Forum (DAF), the African Union (AU), Miracle Africa International Foundation (MAIF) the WorldAHealth organization (WHO) the Global Women for Africa. MAIF uses arts, culture, non-profit organization basedand in Geneva, Switzerland, music andFounder sport events to promote initiatives and awareness campaigns that target sustain& President Nadia Murabet. able development, global peace and intercultural dialogue for positive world transformation through projects such as "World Voices for Peace" involving Nobel Peace Laureates. Nadia received various recognitions such as the “Global Achievers Award” during the Furthermore, Miracle Africa Foundation (MAIF) indeveloped the project " Education African Media Summit forInternational her leadership qualities and achievements creating cultural through Sports" inspire young African embrace theiroffull physical potential and initiativesto and supporting cultural & sportchildren initiativesto which build bridges peace betweentoAfrica and other Nadia wasthe appointed Ambassdor” by Peace empowerment succeed inContinents. life by learning skills “Peace of discipline and teamwork through sport Nobel Laureates Rigoberta Menchù and Adolfo Pérez Esquivel during the International activities and educational programs. In addition, MAIF also focuses on providing 5 villages in Forum on Women’s Rights in Argentina. Nadia was honored “Peace Humanitarian” at Africa withtheaBetter sports field, supplying with equipment, provided by Sportika, and World Awards. Nadia alsochildren received the title sports of “Ambassador of Goodwill” from giving support toNational training of educators with the foundation Sports forPeace Nature. Moreover, MAIF, the Inadi Institute against discrimination & racism during the World campaign called “World Voices for and Peace”,the a global institution network which promotes are working together Miracle Africa International Foundation (MAIF) the Rising Stars of Africa Academy FùtballGoals USA association Miracle Africa International (MAIF) A non-profit organization based Foundation in Geneva, Switzerland, Founder & President Nadia Murabet. A non-profit organization based in Geneva, Switzerland,world peace through music, art and sports involving education & intercultural dialogue to develop new sport programs, embrace the tenets of good health, and provide educational Founder & President Nadia Murabet. with Nobel Peace laureates. received various recognitions such as the “Global Achievers Award” during the for African soccer talents. scholarships NadiaNadia Murabet - Founder & President African Media Summit for her leadership qualities and achievements in creating cultural

Nadia received various recognitions such as thewhich “Global Award” during the initiatives and supporting cultural & sport initiatives buildAchievers bridges of peace between AfricaSummit and otherfor Continents. Nadia wasqualities appointedand “Peace Ambassdor” by in Peace African Media her leadership achievements creating cultural Nobel Laureates Rigoberta Menchù and Adolfo Pérez Esquivel during the International initiatives and supporting cultural & sport initiatives which build bridges of peace Forum on Women’s Rights in Argentina. Nadia was honored “Peace Humanitarian” at between Africa other Continents. Nadia was appointed “Peace Ambassdor” by Peace the Better Worldand Awards. Nadia also received the title of “Ambassador of Goodwill” from Nobel Laureates Menchù and Adolfo Pérez during Esquivel the International the Inadi NationalRigoberta Institute against discrimination & racism the during World Peace campaign called “World Voices in for Argentina. Peace”, a global institution which promotes Forum on Women’s Rights Nadia was network honored “Peace Humanitarian” at peace through music, Nadia art and sports involving education dialogue theworld Better World Awards. also received the title &ofintercultural “Ambassador of Goodwill” from with Nobel Peace laureates. the Inadi National Institute against discrimination & racism during the World Peace bet - Founder & President campaign called “World Voices for Peace”, a global institution network which promotes world peace through music, art and sports involving education & intercultural dialogue rica International Foundation with the African Union (AU), the World Health Orwith(MAIF) Nobel collaborates Peace laureates.

Miracle Africa International Foundation (MAIF) collaborates with the African Union (AU), the World Health OrSport For Nature ganization (WHO), the Diaspora African Forum (DAF), the African Media Summit and Global Women for Africa. Founder & President Miracle Africa International Foundation (MAIF) works to provide a better quality of life for Africans by initiating Stefano Tirelli and implementing projects and programs that target sustainable development, stability and global peace for (WHO), the Diasporapositive African Forum world (DAF), the African Media Summit and Global Women for Africa. transformation. The foundation arts, culture, music and sports events to promote der & President Sport Natureuses started at the beginning of 2018 based on an initiatives, idea of creating a project that rica International Foundation (MAIF) works to provide a better quality of life for AfricansFor by initiating menting projects andcreate programs that target sustainablecampaigns development, stability and global peacebridges for awareness and build of peace & understanding through education. raises awareness among current and future generations on the fundamental issue of safeorld transformation. The foundation uses arts, culture, music and sports events to promote initiatives, ernational Foundation (MAIF) collaborates with the African Union the World Health Or- with particular reference to the “Convention on the Rights of Following the&resolutions ofeducation. the(AU), United Nations, areness campaigns and build bridges of peace understanding through ,the theresolutions DiasporaofAfrican Forum (DAF), the African Media and Global Women Africa. through sportsmanship working towards a common goal. guarding the planet the United Nations, with particular reference to Summit the “Convention on the Rights of for Child” (CRC), Miracle Africa International Foundation designed and developed the Miracle Sport Academy, ernational Foundation (MAIF) works to designed provide a better quality of life for Africans (CRC), Miracle Africathe International Foundation and developed the Miracle Sport Academy,by initiating The 2020 Covid-19 initiative thatprograms enables young to sustainable practice football and other athletic disciplines. gonal projects and thatpeople target development, stability and global peace for epidemic put further attention on the need to focus on the environment an educational initiative that enables young people to practice football and other athletic disciplines. ort Academy strongly believes in “the power of Education through Sports” and strives to foster a new nsformation. The foundation uses arts, culture, music and sports events to promote initiatives, and adopt ainlifestyle which brings usthrough to respect nature and allows usa to become more resilient and responsible generation, the drive of Africa’s future. Miracle Sport Academy focuses on providing campaigns and build bridges of peace & understanding through education. Miracle Sport Academy strongly believes “the power of Education Sports” and strives to foster new in Africa with a sports field, supplying children with sports equipment and giving support for the olutions United particular reference to the “Convention on the Rights of will have to face over the years. Man today must become mentally stronger, educators.of In the addition, MAIFNations, partneredwith with College Life International to provide educational scholto the changes we conscious and responsible generation, the drive of Africa’s future. Miracle Sport Academy focuses on providing r African Africa soccer talents. Miracle Africa International Foundation is working in Miracle Ghana, Liberia, Miracle International Foundation designed and(MAIF) developed the Sport Academy, ca and the Democratic Republic of The Congo. to prepare himself for the changes caused by humans. itiative that enables young people practice football other athletic disciplines. 5 villages intoAfrica with and a sports field, supplying children with sports equipment and giving support for the demy strongly believes in “the power of Education through Sports” and strives to foster a new Sport For Nature therefore aims to communicate the need for change, respecting the balance training of educators. In addition, MAIF partnered with College Life International to provide educational scholponsible generation, the drive of Africa’s future. Miracle Sport Academy focuses on providing In collaboration with RT AFRICA’S CHILDREN THROUGH THE with POWER OFequipment EDUCATION IN SPORTS “The practiceour of physical education sport isis fundamental a with a sports field, supplying sports giving support forgoverned theInternational thatandhas always planet.In aand future ina working which sport will Liberia, be seen above all as a tool arships forchildren African soccer talents. Miracle Africa Foundation (MAIF) in Ghana, ors. In addition, MAIF partnered with College Life International to provide educational schol-right for all. Every human being has the fundamental right to South Africa and the Democratic Republic of The Congo. for improving health and which will therefore be made available to all, the Sport For Nature n soccer talents. Miracle Africa International Foundation (MAIF) is working in Ghana, Liberia,physical education and sport, which are essential for the devel-

he Democratic Republic of The Congo.

opment of their personality.” association aims to carry out projects that make it possible to bring eco-sustainable sports (from the today International Charter Education and Sport, Article 1, facilities to areas where they arefornot present.

RICA’S CHILDREN THROUGH THE POWER OF EDUCATION IN SPORTS

UNESCO 22/11/1979).

“The practice of physical education and sport is a fundamental to physical education and sport, which are essential for the development of their personality.”

SUPPORT AFRICA’S CHILDREN THROUGH THE POWER OF EDUCATION IN SPORTS right for all. Every human being has the fundamental right

(from the International Charter for Education and Sport, Article 1, UNESCO 22/11/1979).

In collaboration with

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(from the Interna UNESCO 22/11/1


Photo © massimiliano verdino

In collaboration with of physical education and sport is a fundamental very human being has the fundamental right to ion and sport, which are essential for the devel“The practice of physical education and sport is a fundamental right for all. personality.” Every human being has the fundamental right to physical education and

in collaboration with

sport, which are essential for the development of their personality.”

ational Charter for Education and Sport, Article 1, (from the International Charter for Education and Sport, Article 1, UNESCO 22/11/1979) 1979).

ELLEN CE EXCSOCCER TEAM


ART foR The pLAneT Contemporary frescoes on the grass. Saype's new Land Art reflects on man and the environment Affreschi contemporanei sull’erba. La nuova Land Art di Saype riflette sull’uomo e sull’ambiente > Bianca Agnelli The young Franco-Swiss artist Guillaume Legros, aka Saype, is considered one of the greatest exponents of contemporary art. He dedicated the first part of his career to Street Art until, in 2013, he decided to veer decisively towards Land Art to share his environmental messages. His works are highly impactful and very original; he combines a unique and totally unprecedented technique to the street art-style graffiti. They are called Foot murals, a new form of ecological art created by painting on grass with natural pigments, mixed with water, linseed oil and fully biodegradable colors. Saype, a pseudonym that combines the English words "say" and "peace", after numerous experiments has managed to create a 100% natural, non-harmful È considerato uno dei maggiori esponenti dell’arte contemporanea il giovane artista franco-svizzero Guillaume Legros, in arte Saype, che ha dedicato la prima parte della sua carriera alla Street Art fino a quando, nel 2013, ha scelto di virare decisamente verso la Land Art per lanciare i suoi messaggi ambientalisti. Le sue opere sono di forte impatto e di assoluta originalità, dove al graffitismo della street art ha aggiunto una tecnica assolutamente originale e inedita. Si chiamano Foot murales, una nuova forma d’arte ecologista realizzata attraverso una pittura su erba, creata con pigmenti naturali, mescolati ad acqua, olio di lino e colori assolutamente tutti biodegradabili. Saype, pseudonimo che unisce le parole inglesi “say” e “peace”, dopo numerosi esperimenti, è riuscito a creare una vernice aerografabile naturale al 100%, non noci-



Beyond Walls Paris.

Saype managed with his unique Land Art to engage the public on ecology

airbrushable paint, obtained, for example, with charcoal for the black color, or with chalk and milk proteins for the white. His works deteriorate with the atmospheric agents and disappear as the grass grows, in fifteen/ninety days. Entirely self-taught, Saype managed with his unique Land Art to engage the public on ecology and social issues such as migration, our doubts about the future, what we can do to create a better world and a legacy for the future generations. Among his first works: Qu'est-ce qu'un grand homme? – What is a great man? made on the hills of Leysin in Switzerland, in 2016, a huge work extending over ten thousand square meters of grass, depicting a shepherd smoking a pipe. After a few months, again in Switzerland: Un Grand Homme et l'avenir - A great man and the future. A series of works are dedicated to environmental issues such as: What legacy? made in Vevey, the first work in color, something that took the artist a long time before finding resistant natural colored pigments. Ecology as a tradition was created in Voronezh, in Russia, depicting a little girl carefully holding a daisy in a vase, as if she was holding her own delicate future. For the World Environment and Recycling Day in 2019, Saype created In the World’s Hands, in Buenos Aires, Argentina, which was then reproduced in other cities. Hands clasp to form a human chain that, ideally, unites the whole world because, as the artist himself states, "we must create together, hand in hand, the new humanity".


Beyond Walls Berlin.

va, ottenuta, ad esempio, con il carbone per il colore nero, con gesso e proteine del latte per il bianco. Le sue opere deperiscono con gli agenti atmosferici e scompaiono con la crescita dell’erba, in quindici/novanta giorni. Totalmente autodidatta, Saype è riuscito con la sua particolarissima Land Art a coinvolgere il pubblico sull’ecologia e sui temi sociali come le migrazioni dei popoli, gli interrogativi sul futuro, su ciò che l’uomo può fare per un mondo migliore, su quale eredità lasciare alle generazioni future. Fra i primi lavori: Qu’est-ce qu’un grand homme? – Cos’è un grand’uomo? realizzato sulle colline a Leysin in Svizzera, nel 2016; un enorme lavoro esteso su diecimila metri quadrati d’erba su cui è rappresentato un pastore che fuma la pipa. Dopo pochi mesi, sempre in Svizzera Un Grand Homme et l’avenir – Un grand’uomo e il futuro. Ai temi ambientalisti sono dedicate una serie di opere come: What legacy? – Quale eredità? realizzata a Vevey, la prima opera a colori, che ha molto impegnato l’artista prima di riuscire a trovare pigmenti colorati naturali resistenti. Ecology as a tradition – Ecologia come tradizione è stata realizzata a Voronezh in Russia, dove una bambina regge con cura una margherita in un vaso, come se reggesse il suo delicato futuro. Per la Giornata Mondiale dell’ambiente e del riciclaggio nel 2019, Saype ha realizzato l’opera In the World’s Hands – Nelle mani del mondo, a Buenos Aires, in Argentina, opera che è stata poi realizzata in altre città. Mani che si stringono a formare una catena umana che idealmente unisce tutto il mondo perchè come lui stesso dichiara "dobbiamo creare insieme, mano nella mano, la nuova umanità".

Saype è riuscito a coinvolgere il pubblico sull’ecologia con la sua Land Art


Guillome Legros - Saype

one of the 30 most influential young people in the art sector

Uno dei 30 giovani più influenti nel mondo dell'arte

Guillaume Legros, aka Saype, has been chosen by Forbes magazine as one of the 30 most influential young people in the world in the field of art and culture, thanks to his creativity and to the pioneering technique with which he creates his frescoes on grass. In order to paint on grass, he created a fully natural and 100% biodegradable paint, made of coal – for the black color – and of chalk and milk proteins for the white. All his works are inspired by peace and the future of the planet. He is 30 years old, he was born in Belfort, France, and lives with his wife, who hails from Turkey, amidst the Swiss mountains, in Bulle, near Geneva. His alias combined the two English words SAY and PEACE. Say-pe, therefore, means SAY PEACE. Guillaume Legros, in arte Saype, è stato dichiarato dalla rivista Forbes uno dei 30 giovani più influenti al mondo nel campo dell’arte e della cultura, grazie alla sua creatività e alla tecnica pioneristica con cui realizza i suoi affreschi su erba. Per poter dipingere sui prati ha creato una vernice assolutamente naturale e biodegradabile al 100%, fatta di carbone – per il colore nero – e di gesso e proteine del latte – per il bianco. Tutta la sua poetica è ispirata alla pace e al futuro del pianeta. Ha 30 anni, è nato a Belfort in Francia, e vive, con la moglie di origini turche, sulle montagne svizzere, a Bulle, vicino Ginevra. Il nome d’arte unisce le due parole inglesi SAY e PEACE. Say-pe, quindi, significa DI’ PACE.


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SAILING wIth A SUPER GREEN CAR Venice hospitality Challenge, a sailing challenge in the heart of Venice Venice Hospitality Challenge, sfida velica nel cuore di Venezia > Autore Sandro Bagno The seventh edition of the only regatta that takes place in the internal waters of the SerenMost Serene Republic saw Portopiccolo Prosecco Doc - Hilton Molino Stucky, with Claudio Demartis as skipper and Stefano Cherin at the helm, on the highest step of both the Overall and the Class 1 podium. The famous regatta, which marked a new record with fifteen Maxi Yachts competing, saw the GFG Style Vision 2030 prototype positioned in front of the banks of San Marco, acting as a buoy to mark the course of the regatta: a hypersuv 4x4 full electric designed by Fabrizio and Giorgetto Giugiaro. Once again this year, the top Venetian highend hotels have given their support to the Venice Hospitality Challenge, with the La settima edizione dell’unica regata che si corre nelle acque interne della Serenissima ha visto salire sul gradino più alto del podio Portopiccolo Prosecco Doc - Hilton Molino Stucky, skipper Claudio Demartis con al timone Stefano Cherin, grazie a una netta vittoria Overall e in Classe 1. La celebre regata, che ha segnato un nuovo record di imbarcazioni con quindici Maxi Yacht in gara, ha visto posizionata davanti alle rive di San Marco, con funzioni di boa a segnare il percorso della regata, il prototipo GFG Style Vision 2030, un hypersuv 4x4 full electric disegnato da Fabrizio e Giorgetto Giugiaro. Anche quest’anno l’alta hôtellerie veneziana ha dato il suo sostegno alla Venice Hospitality Challenge con



the top Venetian high-end hotels have given their support to the Venice hospitality Challenge

L’alta hôtellerie veneziana ha dato il suo sostegno alla Venice Hospitality Challenge

participation of world-famous hotels: Alajmo Ristorante Quadri, Bauer Palazzo, Ca 'Sagredo Hotel, SINA Centurion Palace, Belmond Hotel Cipriani, San Clemente Palace Kempinski, Hotel Danieli a Luxury Collection Hotel, Hotel Excelsior Venice Lido Resort, The Gritti Palace a Luxury Collection Hotel Venice, Hilton Molino Stucky Venice, Hotel Londra Palace, Palazzina and The St. Regis Venice. The Maxi Yachts paired with each hotel were joined by The Moor of Venice, who competed for the Venice Boat Show, while New Zealand Endeavor Covid19 hosted, on board, a crew of Venetian doctors who fought the pandemic on the front lines. Mirko Sguario, President of the Venice Yacht Club and organizer of the regatta, commented: "I am sure we will not easily forget this edition, as well as this difficult year that has profoundly marked the lives of all of us, forcing us to completely overhaul our way of living and of relating to others, especially on occasions like this one, where the organizational machine has been severely tested. For this reason, I am grateful to the owners, the crews and all the important organizations involved such as the Municipality of Venice, the Police Forces, the hotels, the sponsors and all those who have done their utmost to make this event happen successfully and in full compliance with the anti-Covid regulations – an event that represents the spirit of a seafaring tradition that has always been the strength of this unique city." la partecipazione di realtà alberghiere famose in tutto il mondo : Alajmo Ristorante Quadri, Bauer Palazzo, Ca’ Sagredo Hotel, SINA Centurion Palace, Belmond Hotel Cipriani, San Clemente Palace Kempinski, Hotel Danieli a Luxury Collection Hotel, Hotel Excelsior Venice Lido Resort, The Gritti Palace a Luxury Collection Hotel Venice, Hilton Molino Stucky Venice, Hotel Londra Palace, Palazzina e The St. Regis Venice. Ai maxi yacht abbinati a ogni albergo si sono affiancati il Moro di Venezia che ha gareggiato per il Salone Nautico di Venezia mentre New Zealand Endeavour Covid19 aveva a bordo un equipaggio di medici veneziani che hanno combattuto in prima linea la pandemia. Mirko Sguario, Presidente dello Yacht Club Venezia e organizzatore della regata, ha commentato: “Sono certo che non dimenticheremo facilmente questa edizione come pure quest’anno così difficile che ha segnato profondamente la vita di noi tutti, imponendoci una completa revisione del nostro modo di vivere e di rapportarci con gli altri, specie in occasioni come questa dove la macchina organizzativa è stata messa a dura prova. Per questo ringrazio gli armatori, gli equipaggi e tutte le importanti realtà coinvolte come il Comune di Venezia, le Forze dell’Ordine, gli hôtel, gli sponsor e tutti coloro che si sono impegnati al massimo per portare a termine con successo e nel pieno rispetto delle normative anti-Covid questo evento che rappresenta lo spirito di una tradizione marinaresca che è sempre stata la forza di questa città unica al mondo.”




L’Associazione Amici del “Centro Dino Ferrari” del “Centro Dino Ferrari” dell’Università degli Studi di Milano, nel campo delle malattie neuromuscolari ( ) e neurodegenerative (malattia di Alzheimer, morbo di Parkinson, Sclerosi Laterale ). Entrambe hanno sede presso la Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano e sono stati fondati e fortemente voluti dall’Ing. Enzo Ferrari Nella nostra sede centrale al Policlinico di Milano oltre 5.000 mila pazienti nostre strutture ambulatoriali, di ricovero e di day 50 medici e ricercatori. patologie invalidanti, abbiamo bisogno dell’aiuto corale di tutti. The Associazione Amici del “Centro Dino Ferrari” has been supporting, for over 30 years, research through the “Centro Dino Ferrari” - University of Milan Muscular Distrophy) and neurodegenerative (Alzheimer’s Disease, Parkinson’s Disease, Amyotrophic Lateral, Sclerosis, Multiple Sclerosis, Spinal Muscular Atrophy) disorders. Both are based at Fondazione IRCCS Ca’ Granda - Ospedale Maggiore Policlinico in Milan and were founded by the will of Ing. Enzo Ferrari, in memory of his son Dino. In our headquorter at Policlinico of Milan over 5,000 patients each year are treated in our outpatient, day hospital and in-patient health care facilities, where a team of 50 physicians and researchers work. debilitating disorders, we need everyone’s help.

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