pagina4.pdf
08/07/2006
0.24.32
C
M
Y
CM
MY
CY
CMY
K
CLAUDIO CALESTANI
TRONCO - 2005 performance
PROGETTI LIMINALI
GIANLUCA FERRARI L'opera artistica si pone come un'integrazione tra il "soggetto-persona" e la comunità sociale in cui viviamo. L'indagine svolta affronta il tema della consapevolezza del proprio passato e del presente originato ed in movimento costante. Il soggetto raffigurato è segno della persistenza del passato nel presente continuo: è un soggetto plasmato da esperienze in continuo divenire. La dislocazione del lavoro e la costruzione stessa di quest'ultimo sottolineano un percorso in cui gli osservatori hanno la possibilità di attribuire soluzioni alle immagini e sviluppare i propri concetti. In questo caso specifico l'espressione artistica si realizza e si verifica nel momento stesso in cui il fruitore elabora le proprie soluzioni interpretative. Gianluca Ferrari
PRESENCE - SIDES - 2005 videoproiezione su parete + lettere adesive
PROGETTI LIMINALI
ANDREA MARCHINI LUCA GASTALDELLI EMANUELE MILIANI
Un progetto di rimodellazione concettuale e fisica della realtà del territorio, che a più livelli vuole coinvolgere i flussi del turismo, le opzioni del tempo libero di massa, la sensibilità verso la natura e il radicamento dell’identità locale. Un museo, così congegnato, articolato in siti e modi differenziati lungo il bacino del nostro fiume, per essere un museo realmente del e per il pubblico, per rendere cittadini e visitatori consapevoli dell’identità e dei problemi del territorio nel contempo anche un luogo dell’intrattenimento e del tempo libero, interfacciandosi con tutte le iniziative e le attività che riguardano il turismo e l’uso sereno e piacevole di ambienti recuperati alla loro bellezza e all’uso civile. Andrea Marchini
PROGETTO RECUPERO EX-CARCERI, Via Vaghi - 2005 progetti 2D + modellino 3D
PROGETTI LIMINALI
SANTINA MARCONI
Ho voluto riprendere un corpo rannichiato, nessun movimento, nessun suono, solo un corpo che lentamente, perde la sua forma per diventare ombra. Dentro a tutto questo la voglia di identità, di riconoscersi. Così forma e pensiero si fondono costruendo un momento dove la fisicità comunica con chi la guarda e dove il messaggio, che non ha voce, lascia spazio all'immaginazione. Non ho voluto indicare una via da percorrere ma a terra ho appoggiato dei fogli su cui vi erano scritte delle iniziali di nomi e cognomi in cui ciascuno poteva riconoscersi. Santina Marconi
LASCIATI NOME e SEMBIANZE, 2005 televisore + fogli
PROGETTI LIMINALI
GIORGIO TENTOLINI Il mio obbiettivo, nell'ideazione di un progetto è la creazione di una linea di confine tra l'immagine famigliare / intima con la sua esasperazione portata al punto intermedio di non riconoscibilità. Il mio corpo è l'elemento intimo e personale mentre l'utilizzo di fotografie delle strade adiacenti al luogo dell'esposizione sono il dato di famigliaretà condivisa con il pubblico. Il progetto, ipotizzandone la realizzazione, consiste nella creazione di un mosaico delle dimensioni della strada, sul disegno della lastricatura in porfido, dell'immagine scomposta in pixel. Il pixel è il modulo di partenza, l'unità di misura della fotografia digitale come il sampietrino lo è della strada. Il risultato finale prefigurato è quello di raggiungere un alterazione nella fruizione dell'immagine: solamente grazie alla lontananza ed alla visione prospettica dell'opera, sarà possibile distinguere nitidamente il soggetto che al contrario risulterà non comprensibile nelle immediate vicinanze dell'osservatore. Opera realizzata tramite la verniciatura in scale di grigio dei singoli cubetti di porfido. Giorgio Tentolini
STRADE - 2005 progetti + fotomontaggi in bianco e nero
PROGETTI LIMINALI
MASSIMILIANO VALENTI
PROGETTO RECUPERO CHIESA DI S.ROCCO - 2005 2 pannelli di pinti + incisioni
PROGETTI LIMINALI
MASSIMILIANO VALENTI
PROGETTO RECUPERO CHIESA DI S.ROCCO - 2005 2 pannelli di pinti + incisioni
PROGETTI LIMINALI
SENZA TITOLO, 2005 PROGETTO + INSTALLAZIONE
P3 P4
P6
P1
P2
P5
ANDREA VISIOLI
Volevo fare quello che era giusto fare affidando il resto all'evoluzione. Una nuova posizione antropologica della creatività, cambiando le causecdi certo malessere. Ho dato funzione all'atto creativo, provocatorio. olevo un monumento-progetto continuo, Volevo che rappresentasse un'opera libera, irraggiungibile perché necessariamente sempre in fase di realizzazione. S'intuisce questo prolungamento organico del pensiero, che formula occasione di dibattito/autoanalisi collettiva: un maggior coinvolgimento del potenziale creativo come stimolo concettuale, disponibile all'uso. Non è che un progetto, che si vuole avvalere d'immaginazione visibile alla/nella collettività: aggiornamento, infatti, è questa continua partecipazione, in un'ottica antropocentrica. Questo è allenamento; preparazione di un comportamento in evoluzione." Andrea Visioli
ARCA - 2005 canoa + acqua + pesci + l uce
PROGETTI LIMINALI