FABBRICA EUROPA XX

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FONDAZIONE FABBRICA EUROPA PER LE ARTI CONTEMPORANEE CONSIGLIO D’AMMINISTRAZIONE presidente Luca Dini vice presidenti Marina Bistolfi, Andrés Morte Terés consiglieri Tuccio Francesco Guicciardini, Daniela Pampaloni, Francesco Piccione revisore unico Roberto Giacinti direzione teatro Roberto Bacci progetto arti visive Sergio Risaliti direzione danza, multimedia e progetti internazionali Maurizia Settembri capo ufficio stampa Simona Nordera ufficio stampa teatro Micle Contorno comunicazione Maurizio Busìa redazione e web content Vittoria Colotti comunicazione istituzionale Bruna Dini immagine Walter Sardonini - Social Design grafica Nicoletta Baconi - nb studio web design Open Lab social network Matteo Brighenti direzione di produzione Isabella Valoriani produzione danza Luisa Zuffo responsabile produzione teatro Angela Colucci produzione teatro Eleonora Fiori accoglienza Ilaria Baldo, Simonetta Schiano, Gabriella Taddei, Daria Castellacci assistenti progetti danza Marcella Buccino, Angeliki Lampiri amministrazione Simona Allegranti, Lisa Landi, Stefania Paolini, Paola Tattini consulenza amministrativa Roberto Mansi formazione e progetti europei Marina Bistolfi progetto formazione Cesare Torricelli formazione e residenze Elisa Godani, Giulia Moretti direzione tecnica e responsabile sicurezza Saverio Cona direzione tecnica teatro Sergio Zagaglia illuminotecnica Alessandro Ruggiero staff tecnico Orso Caprini, Stefano Franzoni, Ammar Jaziri, Marco Santambrogio progetto tecnico Carlo Carbone Borgo Albizi, 15 - 50122 Firenze - tel +39 055 2638480 / 2480515 - info@fabbricaeuropa.net - www.fabbricaeuropa.net


XX Non invano hanno soffiato i venti Sergej Aleksandrovič Esenin

Non invano sono passati venti anni. Come un dono. Dedicati a raccogliere ciò che di più forte e originale respirava sulla scena internazionale e condividerlo. Costruendo a Firenze un luogo “altro”, dove i linguaggi e i segni di quella creatura viva che è la contemporaneità fossero di casa. Dopo venti anni molto è cambiato. Se non nella volontà di lavorare in tale direzione, sicuramente nella realtà e nell’immaginario circostanti. Un mutamento che impone anche spostamenti di significato e di rotta. Oltre il luogo deputato - la Stazione Leopolda, che da sempre ha caratterizzato l’identità di Fabbrica Europa - per aprire a un festival diffuso: dalla città alla regione, dall’Italia all’Europa. Un’Europa ancora da costruire, da “fabbricare”. Fabbrica Europa mostra per questo la necessità di proseguire su più direzioni, verso nuovi incroci dell’arte e del pensiero. E se da un lato rimane chiara la volontà di puntare sulle linee maestre del teatro e delle arti performative internazionali, dall’altro la tensione è verso quelle nuove generazioni creative che a livello mondiale stanno prendendo la parola in prima persona, per dar vita a nuove formule e visioni che possano detonare gli ingranaggi di una società dello spettacolo al suo ultimo atto. Da questa prospettiva i venti anni di Fabbrica Europa hanno tutt’altro che il sapore di un approdo o dell’autocelebrazione. Rappresentano invece la determinata esigenza di riconoscere culturalmente e politicamente, nell’oceano di segni, quelli necessari per trovare una via d’uscita e per rigenerare lo sguardo prima di ripartire. In attesa di nuovi venti.


ENZO COSIMI Calore 04 MAG // TEATRO CANTIERE FLORIDA FABRIZIO FAVALE Isolario - poema d’un frastaglio, spiumato.... 07 MAG // TEATRO CANTIERE FLORIDA GIARDINO CHIUSO / VERSILIADANZA Il gigante 08 MAG // TEATRO CANTIERE FLORIDA

DANZA INTERNAZIONALE

DANZA ITALIANA

FABRIZIO MONTEVERDE La boule de neige 30 APR | 02 MAG // TEATRO CANTIERE FLORIDA

BENOÎT LACHAMBRE Snakeskins 10 | 11 MAG // STAZIONE LEOPOLDA PANAIBRA GABRIEL CANDA Time and Spaces: The Marrabenta Solos 21 | 22 MAG // CANGO CANTIERI GOLDONETTA BOUCHRA OUIZGUEN Ha! 24 | 25 MAG // CANGO CANTIERI GOLDONETTA SIONED HUWS Aomori Project 12 | 13 GIU // CANGO CANTIERI GOLDONETTA

VIRGILIO SIENI Sonate Bach - di fronte al dolore degli altri 12 MAG // TEATRO DELLA PERGOLA ALESSANDRO SCIARRONI Folk-s, will you still love me tomorrow 17 MAG // TEATRO CANTIERE FLORIDA COMPANY BLU ChAnGE 18 | 19 GIU // CANGO CANTIERI GOLDONETTA

ARTI VISIVE // MAURIZIO NANNUCCI > ARCHITETTURA // MASSIMILIANO FUKSAS >


ESZTER SALAMON Mélodrama 05 | 06 MAG // ISTITUTO FRANCESE

LUCA RONCONI In cerca d’autore. Studio sui “Sei Personaggi” 03 | 04 | 05 MAG // STAZIONE LEOPOLDA

EGBERT MITTELSTÄDT Timeslices 08 | 09 | 10 MAG // STAZIONE LEOPOLDA

ALVIS HERMANIS Sonja 10 | 11 | 12 MAG // TEATRO CANTIERE FLORIDA OLIVIER DE SAGAZAN Transfiguration 16 | 17 MAG // TEATRO STUDIO SCANDICCI ANATOLIJ VASILIEV Residenza creativa “L’innesto” 08 MAG > 01 GIU // TEATRO ERA PONTEDERA

N O M O R E E X C U S E S 03 > 11 MAG STAZIONE LEOPOLDA ONE DAY, ONE PROJECT 09 MAG STAZIONE LEOPOLDA

NEW VISION

TEATRO INTERNAZIONALE

PETER BROOK Un flauto magico 16 | 17 APR // TEATRO ERA PONTEDERA

MUM&GYPSY Dots, lines and the cube 07 > 11 MAG // STAZIONE LEOPOLDA ALCATRAZ CHIHARU SHINODA The PARTY party 11 MAG // STAZIONE LEOPOLDA - ALCATRAZ EMERGENZE! Nuovi DanzAutori 16 > 19 MAG // TEATRO CANTIERE FLORIDA CRISTINA RIZZO La sagra della Primavera Paura e delirio a Las Vegas 14 | 15 GIU // CANGO CANTIERI GOLDONETTA MARINA GIOVANNINI Meditation on Beauty n°1 & Meditation on Beauty n°2 18 | 19 GIU // CANGO CANTIERI GOLDONETTA


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MAURIZIO NANNUCCI NOMOREEXCUSES

light installation Maurizio Nannucci installazione sonora di Maurizio Nannucci & Simone Conforti un progetto a cura di Sergio Risaliti

In occasione della XX edizione di Fabbrica Europa, Maurizio Nannucci presenta una grande installazione di luce e suono all’interno della Stazione Leopolda dal 3 al 11 maggio. Una delle grandi navate dell’edificio sarà occupata da un testo luminoso. N O M O R E E X C U S E S in formato monumentale sarà proiettato dall’alto in modo da essere leggibile sul pavimento per tutta la lunghezza dell’ambiente (circa 70 metri). N O M O R E E X C U S E S è composto da decine di particelle luminose: piccole sfere di luce colorata che sommate una all’altra definiranno le singole lettere. N O M O R E E X C U S E S vale come imperativo categorico in un momento storico in cui ognuno di noi è chiamato ad assumersi la responsabilità delle

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proprie azioni, dei propri gesti e comportamenti. Una dichiarazione quella di Nannucci per Fabbrica Europa che risuona di luce e colore nel vuoto dello spazio della Leopolda, per rimbalzare fuori dai confini di Firenze. N O M O R E E X C U S E S è una nuova iconografia concettuale il cui significato è fin troppo evidente e il cui contesto d’uso è praticamente illimitato. Se il mittente è l’artista, i destinatari sono tutti i lettori del testo-immagine. Siamo interpellati senza ridondanza semantica. Si tratta di selezionare i principi etici basilari, quel genere d’imperativi che non sopportano ulteriori giustificazioni. Di fronte alla corruzione e allo spreco di denaro, alla distruzione del patrimonio artistico e dell’ambiente, alla “fuga dei cervelli” e alle promesse elettorali disattese: N O M O R E E X C U S E S. Non ci sono scuse di fronte alla violenza e allo sterminio, alla disuguaglianza e all’ingiustizia, all’intolleranza e al razzismo. Non ci sono possibilità di fuga di fronte alla fame nel mondo e allo scioglimento dei ghiacciai. N O M O R E E X C U S E S è un invito all’azione respon-

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sabile, alla presa di coscienza, disegnato senza retorica e sentimentalismo, senza ipocrisia e abbellimenti. Un imperativo categorico che illumina lo spazio della Leopolda e risuona nell’intimo della coscienza individuale. L’installazione sonora è realizzata in collaborazione con Simone Conforti, compositore e sound designer che ha già collaborato con Maurizio Nannucci in altri contesti urbani e museali. Un progetto di grande significato sociale e di grande impatto ambientale realizzato in occasione del ventennale di Fabbrica Europa. Il progetto è ideato e curato da Sergio Risaliti, storico dell’arte, ideatore di grandi eventi, giornalista e scrittore che con Fabbrica Europa ha già collaborato organizzando allestimenti con Stalker, Nigel Coates e la mostra Le Forme del Suono.

03 > 11 / maggio dalle 19.00 STAZIONE LEOPOLDA

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Maurizio Nannucci (1939, Firenze) vive e lavora a Firenze e in Germania. Sin dalla metà degli anni Sessanta è tra i protagonisti delle sperimentazioni artistiche internazionali nell’ambito della poesia concreta, fluxus e concettuale, elaborando un suo proprio personale linguaggio legato alle strutture verbali e multimediali. Sono del 1967 le prime opere in neon. Il lavoro di Nannucci è impostato sulla ricerca artistica della luce, del colore, del linguaggio, e sull’impiego di media diversi: suono, foto, video, computer, libri d’artista. Una pratica interdisciplinare che negli anni ha dato vita a un corpo di opere ricco e multiforme. Negli anni Novanta nascono le collaborazioni e i progetti con gli architetti Renzo Piano, Massimiliano Fuksas, Mario Botta, Stephan Braunfels e Nicholas Grimshaw, che esaltano la componente spaziale e la forza espressiva del suo lavoro basato sulla luce, sul colore, sulla forma e sul linguaggio.

ARTI VISIVE

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MASSIMILIANO FUKSAS ONE DAY, ONE PROJECT - Conferenza

introducono Marco Casamonti e Sergio Risaliti in collaborazione con AREA rivista di architettura e arte del progetto Gruppo Sole 24 Ore Business Media

Di origini lituane, Massimiliano Fuksas nasce a Roma nel 1944. Consegue la laurea in Architettura presso l’Università “La Sapienza” di Roma nel 1969. Fuksas crea il suo studio di Roma nel 1967, cui fa seguito quello di Parigi nel 1989. Dal 2008 ha uno studio a Shenzhen, in Cina. E’ tra i principali protagonisti della scena architettonica contemporanea sin dagli anni ‘80. E’ stato Visiting Professor presso numerose università, tra le quali: l’École Spéciale d’Architecture di Parigi, l’Akademie der Bildenden Kunste di Vienna, la Staadtliche Akademie der Bildenden Kunste di Stoccarda e la Columbia University di New York. Dal 1998 al 2000 è stato Direttore della “VII Mostra Internazionale di Architettura di Venezia”: “Less Aesthetics, More Ethics”. Dal 2000 è autore della rubrica di architettura, fondata da Bruno Zevi, del settimanale italiano “L’Espresso”. Tra i premi e i riconoscimenti: 2012 conferimento “Medaglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri”, Italia; 2010 conferimento della “Légion d’ Honneur” dal Presidente della Repubblica Francese e nel 2000 insignito dell’onorificenza di “Commandeur de l’Ordre des Arts et des Lettres de la République Française”; 1999 “ Grand Prix National d’Architecture Française“, Parigi, Francia; 1998 premio alla carriera “Vitruvio International a la Trayectoria”, Buenos Aires, Argentina. Tra i principali progetti: Archivi Nazionali di Francia à Pierrefitte sur Seine-Saint Denis, Parigi, Francia, 2013; Shenzhen Bao’an International Airport, Terminal 3, Shenzhen, Cina, 2008 - 2013; Moscow Polytechnic Museum, Mosca, Russia, concorso vinto 2013; Nuovo Centro Congressi e Hotel, Roma, Italia, 1998 - 2014; Torre per Nuovo Centro Direzionale Regione Piemonte, Torino, Italia, 2001 - 2014; Chengdu Tianfu Cultural and Performance Centre, Chengdu, Cina, 2012 - on going; Tbilisi Public Service Hall, Tbilisi, Georgia, 2012; Liceo Alberghiero GeorgesFrêche, Montpellier, Francia, 2012; Peres Peace House, Jaffa, Tel Aviv, Israele, 2009; Chiesa San Paolo, Foligno, Italia, 2009; MyZeil shopping mall, Francoforte, Germania, 2009; Armani Fifth Avenue, NYC, USA, 2009; Zenith Music Hall, Strasburgo, Francia, 2008; Nuovo Polo Fiera Milano Rho-Pero, Milano, Italia, 2005; Ferrari Centro Direzionale e Ricerche, Maranello, Modena, Italia, 2004.

giovedì

09 / maggio

h 18.30 STAZIONE LEOPOLDA

ARCHITETTURA


foto Renata Velasco

opera da Wolfgang Amadeus Mozart liberamente adattato da Peter Brook, Franck Krawczyk e Marie-Hélène Estienne regia Peter Brook luci Philippe Vialatte al pianoforte Vincent Planès con Malia Bendimerad, Anne-Emmanuelle Davy, Antonio Figueroa, Virgile Frannais, Betsabée Haas, Alex Mansoori, Vincent Pavesi attore Abdou Ouologuem produzione C.I.C.T. / Théâtre des Bouffes du Nord, Parigi con il sostegno del Centre International de Création Théâtrale in coproduzione con Festival d’Automne a Paris; Attiki Cultural Society, Atene; Musikfest Bremen; Théâtre de Caen; MC2, Grenoble; Barbican, Londra; Les Théâtres de la Ville de Luxembourg; Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa; Lincoln Center Festival, New York - spettacolo con sopratitoli in italiano con il sostegno del Centre International de RECHERCHE théâtrale Nell’ambito di “Una stagione per la Toscana 2013” - Fondazione Pontedera Teatro e Fabbrica Europa 2013.

BIGLIETTI > Intero 35 € | Ridotto 30 € | Studenti 20 € DURATA > 1h40m


C.I.C.T. / Théâtre des Bouffes du Nord

PETER BROOK UN FLAUTO MAGICO

Parola e musica si intrecciano nell’afflato magico e giocoso della regia lirica firmata da un grande nome del teatro contemporaneo, Peter Brook, che porta sulla scena Un flauto magico, ovvero la rilettura ludica, intima e leggera, del Singspiel mozartiano. Una rappresentazione “distillata” e ridotta all’essenzialità della forma e del contenuto per raggiungere il senso profondo che nell’opera di Mozart affiora con ineffabile ricchezza tra la gioia di vivere e il mistero della morte. Interprete geniale di un teatro musicale spogliato dei suoi effetti, dei suoi orpelli, privato dell’orchestra, con il solo accompagnamento del pianoforte, Brook mira dritto al cuore del capolavoro del compositore austriaco per restituire al pubblico un viaggio avvincente e incantato che ripercorre i grandi sentimenti dell’animo umano, l’amore, il potere, la giovinezza, la vita e infine la morte. Un flauto magico che è prima di tutto una fiaba, la storia di un amore da conquistare e di un uomo che mette alla prova se stesso, il principe Tamino che, con l’aiuto di un flauto magico e del buffo Papageno, affronterà una serie di vicissitudini per liberare la sua amata dalla prigionia del mago Sarastro, e dalle angherie della Regina della Notte e del perfido Monostatos. Sul palcoscenico, tutta la tenerezza e l’incanto della musica mozartiana per ascoltare e scoprire la fragilità della vita. Martedì 16 aprile, dopo lo spettacolo, seguirà l’incontro tra i protagonisti e il pubblico.

m artedì

16 mercoledì 17 / aprile

h 21.00 TEATRO ERA PONTEDERA

TEATRO INTERNAZIONALE


foto Alessandro Botticelli

regia e coreografia di Fabrizio Monteverde musiche scritte e dirette da Pierluigi Castellano, testi di Francesco Antinucci costumi Gianni Serra creazione luci Carlo Cerri / Andrea Narese interpreti Mirko De Campi/Nicola Simonetti, Claudia Manto/Debora Di Biagi, Luca Cesa/ Valerio Di Giovanni, Alessandra Berti/Marta Papaccio produzione 1985: Spaziozero/Compagnia Baltica produzione del riallestimento 2013: Balletto di Toscana Junior in collaborazione con Amat – Associazione Marchigiana Attività Teatrali & Città di Urbino - Assessorato alla Cultura / Arteven Circuito Teatrale Regionale Veneto / Teatro Pubblico Pugliese in coproduzione con Fondazione del Teatro Grande di Brescia / Fondazione Fabbrica Europa per le arti contemporanee / Fondazione Milano Teatro Scuola Paolo Grassi / Fondazione Ravenna Manifestazioni / Fondazione Teatro Comunale di Ferrara / Torinodanza Progetto RIC.CI - Reconstruction Italian Contemporary Choreography. Anni ‘80-’90. ideazione e direzione artistica Marinella Guatterini assistente alla direzione Myriam Dolce

BIGLIETTI > Intero 15 € | Ridotto 12 € DURATA > 60m


Balletto di Toscana Junior

FABRIZIO MONTEVERDE LA BOULE DE NEIGE

Espunta da un testo letterario di Jean Cocteau, Les enfants terribles (1929), davvero sconcertante per la sua temibile attualità, per come tratta con tragico rigore e impalpabile leggiadria un’età atrocemente felice e tortuosa come l’adolescenza, La boule de neige, di Fabrizio Monteverde, dipanava, già nel 1985, un filone della danza contemporanea italiana dedicato al rapporto con la letteratura. All’epoca il rispecchiamento tra i quattro protagonisti maledetti di Cocteau e gli interpreti era quasi totale. Oggi il coreografo affida ai giovanissimi del Balletto di Toscana Junior una coreografia simile a un concerto a quattro voci: della livida chambre, ove si svolge la tragica vicenda, non restano che le luci. Identica la ricerca di emozioni dirette che colpiscano lo spettatore al cuore, come la boule, la palla di neve vera e metaforica, che viene subito scagliata. Marinella Guatterini

Come in un concerto da camera, dove il più piccolo suono o rumore ha l’importanza di un evento, qui l’apatia, il disordine, la malattia, il sonnambulismo, ma anche l’ilarità gratuita, il gioco, la complicità e, soprattutto, la neve e/o “la droga innata”, si spiegano lungo lo spartito della storia in ordine sparso, apparentemente casuale, collocati in un’atmosfera “viziata” dove tutto può succedere. Anzi, dove tutto deve succedere. Fabrizio Monteverde

martedì

30 / aprile - giovedì 02 / maggio

h 21.00 TEATRO CANTIERE FLORIDA

DANZA ITALIANA


foto Luigi Laselva

di Luigi Pirandello diretto da Luca Ronconi assistente alla regia Luca Bargagna con gli attori diplomati all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio d’Amico”: Rita De Donato, Fabrizio Falco, Davide Gagliardini, Lucrezia Guidone, Chiara Mancuso, Luca Mascolo, Paolo Minnielli, Elisabetta Misasi, Massimo Odierna, Alice Pagotto, Sara Putignano, Andrea Sorrentino, Remo Stella, Andrea Volpetti, Elias Zoccoli coproduzione Centro Teatrale Santacristina e Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa in collaborazione con Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio d’Amico” Progetto 2010-2012 del Centro Teatrale Santacristina diretto da Luca Ronconi e Roberta Carlotto. Lo spettacolo ha debuttato al 55° Festival dei Due Mondi di Spoleto nel luglio 2012 ed è andato in scena al Piccolo Teatro di Milano nell’ottobre 2012 e al Teatro India di Roma nel marzo 2013.

BIGLIETTI > Intero 20 € | Ridotto 15 € DURATA > 1h30m


IN CERCA D’AUTORE. STUDIO SUI “SEI PERSONAGGI” di Luigi Pirandello diretto da

LUCA RONCONI

È la prima volta che Ronconi affronta la messa in scena di Sei personaggi e la lettura che ne offre è, come sempre, inedita e stupefacente. Interessato a liberare il testo dalle incrostazioni sedimentate nel corso di più di ottant’anni e determinate dal susseguirsi di analisi critiche e allestimenti, il regista, in una conversazione con Anna Bandettini, dice: «Ho l’impressione che, mentre negli anni Cinquanta e Sessanta, poteva essere naturale che il contesto di riferimento del testo fosse un certo tipo di teatro, quello del capocomico, del suggeritore, delle preoccupazioni della verosimiglianza, oggi quello sfondo non c’è più. Questo libera la commedia da ingombri e manierismi diventati insopportabili: penso a quel gioco del teatro nel teatro che è vecchio come il cucco, ma anche a tutto quel ron ron tipicamente pirandelliano. Non sto dicendo che il testo è vecchio. Anzi, mi chiedo come possa una commedia che ha sulle spalle quasi cent’anni, funzionare ancora. Ma evidentemente l’interesse è un’altra cosa dalla metafora del teatro nel teatro: da quando la realtà virtuale fa parte delle nostre vite, la contrapposizione tra quello che è reale e quello che è immaginario non esiste più, ha perso significato. La concezione dello spazio scenico, che non prevede palcoscenico, sottolinea come «quei personaggi vivano nella mente di chi li ha creati, sono figure immaginate da un autore e quindi non possono avere nessun tipo di concretezza».

venerdì

03 sabato 04 domenica 05 / maggio

h 21.30 STAZIONE LEOPOLDA

TEATRO INTERNAZIONALE


regia, coreografia, scena, costumi Enzo Cosimi disegno luci Stefano Pirandello datore luci Gianni Staropoli abito Gianni Serra - gioiello Cristian Dorigatti interpreti Francesco Marilungo, Riccardo Olivier, Francesca Penzo, Alice Raffaelli produzione 1982: Compagnia Occhèsc produzione del riallestimento 2012: Compagnia Enzo Cosimi in collaborazione con Amat – Associazione Marchigiana Attività Teatrali / Arteven Circuito Teatrale Regionale Veneto / Teatro Pubblico Pugliese in coproduzione con Fondazione del Teatro Grande di Brescia / Fondazione Fabbrica Europa per le arti contemporanee / Fondazione Milano Teatro Scuola Paolo Grassi / Fondazione Ravenna Manifestazioni / Fondazione Teatro Comunale di Ferrara / Torinodanza Progetto RIC.CI - Reconstruction Italian Contemporary Choreography. Anni ‘80-’90. ideazione e direzione artistica Marinella Guatterini assistente alla direzione Myriam Dolce

BIGLIETTI > Intero 15 € | Ridotto 12 € DURATA > 60m


ENZO COSIMI CALORE

Calore, titolo del primo lavoro coreografico di Enzo Cosimi, debutta a Roma nel settembre del 1982 all’Anfiteatro del Parco dei Daini di Villa Borghese con il Gruppo Occhèsc. Il pezzo, impostato su un’energia vigorosa e ritmi serratissimi, era nato per interpreti non danzatori pur riconoscendosi in pieno in una scrittura di danza. Nel primo breve scritto sullo spettacolo Cosimi affermava: “La realtà è devastata da gelide atmosfere, pensiamo di voler “annusare” una nuova aria, un nuovo vento in cui l’energia nel suo ritornare al nulla senza illusione, abbia come qualità un senso di profonda serenità, di caldo, di calma relativa”. Opera aurorale, infanzia di una danza contemporanea italiana che si metteva in moto proprio in quel lontano 1982, Calore, di Enzo Cosimi, sbalordiva gli spettatori di trent’anni orsono. Era l’autentica rivelazione di un gusto mediterraneo, di un’energia solare screziata di ombre, di un’originale ricerca che si manifestava in picchi di danza (pura) e insieme nella negazione di ogni codice. Ora, grazie alla sua ricostruzione, Calore si qualifica profetico battistrada di successivi gruppi di teatro, e di danza internazionale. La sua temperatura bollente è affidata a un quartetto di giovani: l’ondivaga regressione all’infanzia e l’avanzamento verso l’adolescenza, in una coreografia ben strutturata, coincide con un viaggio interiore alla ricerca della soggettività. Calore: un freschissimo, sbalorditivo ritorno, una conquista ancora generazionale. Marinella Guatterini

sabato

04 / maggio

h 21.00 TEATRO CANTIERE FLORIDA

DANZA ITALIANA


foto Marcus Lieberenz

PRIMA NAZIONALE

concept, interviste e interpretazione: Eszter Salamon testo Krimerné Dr. Eszter Salamon editing Lindy Annis & Eszter Salamon - assistente di scena Lindy Annis musica: Terre Thaemlitz suono Sabine Ercklentz & Eszter Salamon montaggio e mix del suono: Sabine Ercklentz grafica Angela Anderson traduzione Péter Komlósi direzione tecnica Andreas Harder organizzazione e produzione Alexandra Wellensiek/Botschaft ringraziamenti Sasa Asentic, Bojana Cvejic, Sylvie Garot, Xavier Le Roy, Erzsébet Salamon, Ferenc Salamon, Minze Tummescheit, Haus der Kulturen der Welt e Hebbel am Ufer, Berlin con il supporto di: Hauptstadtkulturfonds coproduzione: Berlin Documentary Forum 2 (Berlin), far°-festival des arts vivants (Nyon), Next Festival (Valenciennes) con il sostegno di Le Kwatt e l’ONDA, Office national de diffusion artistique. Spettacolo in lingua francese senza sottotitoli

BIGLIETTI > Intero 15 € | Ridotto 12 € DURATA > 2h30m


ESZTER SALAMON MÉLODRAMA

Mélodrama è una “documentary performance” nella quale Eszter Salamon ricostruisce le interviste da lei stessa realizzate a una donna che vive in un piccolo paese del Sud dell’Ungheria e che porta il suo stesso nome. Ri-enunciando le parole della sua omonima, Salamon incarna la storia di questa donna di 62 anni e attraverso la sua memoria rivisita sulla scena gesti e intonazioni, offrendo agli spettatori la possibilità di sperimentare il corso di un’intera vita nella durata della rappresentazione. Il risultato è una riflessione non solo sulla possibilità di vestire i panni di un’altra persona, ma anche un’indagine su fino a che punto speranze e desideri possano superare le differenze di classe, di età, di geografia e di religione. Eszter Salamon, danzatrice e coreografa ungherese, nel ‘92 si trasferisce in Francia collaborando con diversi coreografi. Dal 2001 realizza proprie creazioni: What a Body You Have, Honey (2001), Giszelle in collaborazione con Xavier Le Roy, Reproduction (2004), Magyar Tàncok (2005), Nvsbl (2006) e il film-coreografia And Then (2007). Nel 2008 crea il duo Dance #1 / Driftworks con Christine De Smedt e partecipa al progetto di ricerca coreografica 6Month1Location, incentrato sull’auto-organizzazione e l’auto-apprendimento al Centre Chorégraphique National de Montpellier. Mélodrama è stato creato in occasione del Documentary Forum 2 di Berlino a fine giugno 2012 ed è stato presentato per la prima volta nella sua versione francese a Valenciennes nell’ambito del NEXT festival.

domenica

05 lunedì 06 / maggio

h. 21.00 ISTITUTO FRANCESE

NEW VISION


ideazione e coreografia Fabrizio Favale colonna sonora originale Teho Teardo danzatori Jari Boldrini, Marta Capaccioli, Martina Danieli, Andrea Del Bianco, Fabrizio Favale, Giulio Petrucci, Stefano Roveda collaborazioni tecniche Alberto Trebbi assistenza alla fase creativa Andrea del Bianco con il contributo di Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Comune di Bologna, Regione Emilia Romagna ringraziamenti CanGo Cantieri Goldonetta Firenze, Raum Bologna, Fienile Fluò Bologna, Spazio Danza Bologna

BIGLIETTI > Intero 15 € | Ridotto 12 € DURATA > 60m


FABRIZIO FAVALE / COMPAGNIA LE SUPPLICI

ISOLARIO - POEMA D’UN FRASTAGLIO, SPIUMATO, MINUTO E SENZA FINE “Gli eventi mitici sono anche mutamenti del paesaggio”. Roberto Calasso Isolario è composto da 14 brevi brani coreografici. Solo in parte distinti, per lo più confluiscono o sono inclusi uno dentro l’altro. In un articolatissimo intreccio di dinamiche i sette danzatori vanno a delineare regioni dell’immaginario fitte d’intrichi di forme e qualità del movimento, che rinviano con potenza a quei grovigli dinamici che ritroviamo solo in luoghi densi di specie d’uccelli acquatici. Là, nel folto, fatto di un’estraneità che sembra lasciarci fuori, o assorbire per sempre, in quell’incredibile tramestio fatto dell’apparizione e del subitaneo dileguarsi di forme e suoni, scorgiamo, in trasparenza, anche il paesaggio, che è lo sfondo che lascia che in sé si profili il tracciato d’un gigantesco ricamo. E infine, nello stesso luogo, o forse subito prima, scorgiamo anche qualcos’altro: noi stessi. Ma più che un noi al presente, un noi remoto, arcaico, magico. L’andamento del lavoro si snoda dunque su un doppio registro: nell’esitazione tra figurazione e scrittura, in un’alternanza dove ora incontriamo i danzatori in complesse sezioni coreografiche, ora li sorprendiamo, come nell’improvvisa apparizione d’una tribù sconosciuta, nelle loro strane e alquanto incomprensibili attività. Le Supplici

martedì

07 / maggio

h 21.00 TEATRO CANTIERE FLORIDA

DANZA ITALIANA


NUOVA CREAZIONE

testo e regia Takahiro Fujita interpreti Aya Ogiwara, Shintaro Onoshima, Ayumi Narita, Satoshi Hasatani Jitsuko Mesuda, Satoko Yoshida collaborazione musicale Yoshio Otani disegno luci Kaori Minami suono Rie Tsunoda direzione di scena Susumu Kumaki tour manager Yuko Uematsu traduzioni Miwa Monden organizzazione Kana Hayashi produzione Mum&Gypsy con il sostegno di The Saison Foundation si ringrazia Yokohama Arts Platform Steep Slope Studio

BIGLIETTI > Intero 15 â‚Ź | Ridotto 12 â‚Ź DURATA > 2h


MUM&GYPSY

Dots, lines and the cube. A world and the others in the cube that shines. Mum & Gypsy è una compagnia teatrale fondata nel 2007 da Takahiro Fujita, uno dei più giovani esponenti della “zero generation” giapponese, una nuova generazione di registi e drammaturghi venuta alla ribalta dopo il 2000, influenzata dalle ricerche del maestro Oriza Hirata. Hirata, regista, drammaturgo ma anche saggista e insegnante, ha teorizzato e praticato fin dagli anni ’90 una nuova forma di teatro che attraverso l’uso di un lessico comune, colloquiale, restituisse in scena la lingua reale, ma anche la vita quotidiana dei giapponesi, superando gli stereotipi di linguaggio importati dall’Occidente. Partendo dalle teorie del maestro, Takahiro Fujita, che di Hirata è stato allievo e giovanissimo assistente, ha maturato un suo personale stile drammaturgico basato su linee narrative che si sviluppano in parallelo attraverso un complesso intreccio di scene, ripetute come una sorta di refrain e presentate dalle prospettive dei diversi personaggi. Uno stile che ricorda quello di un certo cinema fatto di un rapido susseguirsi di scene che si stanno svolgendo contemporaneamente. Con questo suo metodo Fujita riesce a utilizzare in modo creativo anche le “trasformazioni fisiche” che si determinano negli attori in questi cambi di prospettiva. Nei suoi ultimi lavori il giovane regista ha posto al centro della sua ricerca il tema della memoria personale come espressione del mondo interiore, ma anche della realtà quotidiana dei giovani giapponesi.

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07 mer 08 gio 09 ven 10 sab 11 / maggio

h 21.00 // 10 - 11 maggio h 19.00 STAZIONE LEOPOLDA / ALCATRAZ

NEW VISION


coreografia Patrizia de Bari drammaturgia Tuccio Guicciardini interpreti Leonardo Diana, Melissa Cosseta elementi scenici Andrea Montagnani luci Claudia Tabbì coproduzione Giardino Chiuso - Versiliadanza 2011 con il sostegno di Regione Toscana/Patto per il Riassetto del Sistema Teatrale della Toscana, Ministero per i Beni e le Attività Culturali ispirato ai racconti Il Gigante e Lettere a Luisa di Paola Capriolo

BIGLIETTI > Intero 15 € | Ridotto 12 € DURATA > 60m


GIARDINO CHIUSO / VERSILIADANZA IL GIGANTE

Il Gigante è la storia di un prigioniero recluso da molti anni in una prigione costruita appositamente per lui vicino a una brughiera lontana, al centro di un quadrato di terra battuta. Non si rivela mai quale crimine abbia commesso. Nell’edificio arriva il nuovo capitano Eugenio che conduce la moglie Adele e il figlioletto Ottaviano a vivere in quella dimora isolata e fisicamente speculare alla contigua prigione. Il recluso è invisibile a tutti, anche al capitano. Adele, giovane donna di estrazione borghese, ama suonare il pianoforte. Un giorno dalla cella del prigioniero si ode una melodia di violino: è lui a suonare con insospettata sensibilità. Ben presto in Adele qualcosa cambia in modo repentino e irreversibile e, catturata da quella musica, risponde con il suo pianoforte alla melodia del violino. Lo spettacolo ripercorre i temi della dualità e delle precise simmetrie della vicenda. L’incontro tra i due protagonisti avviene esclusivamente attraverso la musica, l’elevazione ad uno stato “oltre” l’esistenza quotidiana si manifesta, fino al raggiungimento di quella dimensione armonicamente perfetta di un unisono “separato”. Lo scandagliamento interiore realizzato attraverso simmetrie e opposizioni, accompagnate dalle metamorfosi dei caratteri, conduce alla completa decostruzione dei personaggi: uomini e donne senza volto che agiscono nella vacuità del tempo e dello spazio. Tutto si confonde, tutto si vive, tutto si chiude con la chiusura della finestra. Giardino Chiuso

mercoledì

08 / maggio

h 21.00 TEATRO CANTIERE FLORIDA

DANZA ITALIANA


live performance di Egbert Mittelstädt coreografia Yoshie Shibahara musica / suono Achim Mohné

BIGLIETTI >8 € DURATA > 45m


EGBERT MITTELSTÄDT TIMESLICES

Timeslices nasce dalla collaborazione fra tre artisti che provengono da ambiti disciplinari diversi. All’interno di un’installazione con una tripla proiezione video la performer Yoshi Shibahara, il musicista Achim Mohné e il media artist Egbert Mittelstädt agiscono connessi l’uno all’altro. Le immagini di Mittelstädt, fotografie dello spazio in cui si svolge la performance, vengono proiettate secondo una sequenza controllata in cui, in tempo reale, vengono modificati anche colore, luminosità e proporzioni. Come in uno scenario virtuale Yoshie Shibahara si muove tra queste immagini, mentre una videocamera riprende i suoi gesti e li rimanda all’interno della proiezione. I suoni di Achim Mohné influenzano i movimenti della performer e al contempo intervengono nella composizione visiva condizionando la velocità e il ritmo della sequenza. Questo processo genera un’immagine fotografica in continua evoluzione che si fonde con la performance e il suono, creando un’unità: una composizione audiovisiva in tempo reale.

mercoledì

08 giovedì 09 venerdì 10 / maggio

h 23.00 STAZIONE LEOPOLDA

NEW VISION


PRIMA NAZIONALE

concept, coreografia e interpretazione Benoît Lachambre con la partecipazione di Daniele Albanese musica composta ed eseguita dal vivo da di Hahn Rowe assistenti artistici Daniele Albanese, Hanna Hedman fotografia Christine Rose Divito - luci Yves Godin direzione tecnica Johannes Sundrop direttore di palco Erwan Masseron produzione Par B.L.eux/Montréal coproduzione Kunstenfestivaldesarts/Brussels, PACT Zollverein, Atelier de Paris-Carolyn Carlson et CDC Paris Réseau/ centre de développement chorégraphique, SNDO/ Amsterdam, La Bâtie-Festival de Genève, Musée de La Danse/Centre Chorégraphique National de Rennes et de Bretagne con il supporto di Théâtre de la Bastille/Paris, Ville de Paris-programme de résidence à la Cité internationale des Arts. Partecipazione di Compagnia Stalk/Parma. Par B.L.eux riceve il sostegno di Canada Council for the Arts, Conseil des arts et des lettres du Québec, Canadian Department of Foreign Affairs e Conseil des arts de Montréal

BIGLIETTI > Intero 15 € | Ridotto 12 € DURATA > 60m


BENOÎT LACHAMBRE / PAR B.L.EUX SNAKESKINS

Dieci anni fa Benoît Lachambre presentava il suo primo ‘falso’ solo. Ecco ora il nuovo spettacolo, una pièce multimediale e multisensoriale incentrata sulla metafora del rettile. Snakeskins parla di come il serpente cambia pelle, sottolineando ciò che ne resta e che nel tempo si decompone. Questo solo - o piuttosto, ancora una volta, questo ‘falso’ solo, dal momento che Lachambre è affiancato in scena dal danzatore Daniele Albanese e dal compositore polistrumentista Hahn Rowe - offre al coreografo l’opportunità di affinare le linee di forza che attraversano la sua ricerca e di riposizionare la sua azione artistica nel presente. Per mettere in evidenza questo processo, profondamente interiore e organico, il coreografo ha immaginato una struttura prospettica che crea nello spazio un punto di fuga verso il fondo e alla quale appendersi per lavorare sul bilanciamento del peso. Il corpo oscilla, si abbandona, si trasforma attraverso cambiamenti minimi di peso, simmetria ed equilibrio, così da creare una molteplicità di movimenti e di variazioni. Con Snakeskins Lachambre si abbandona completamente, facendo della propria pelle una superficie di resistenza alla rigidità delle idee. Audace e innovatore, Lachambre, uno dei più grandi coreografi della sua generazione, è attivo sulla scena internazionale dal 1978. Si dedica all’esplorazione del movimento e delle sue fonti per ritrovarne l’autenticità. Nel 1996 fonda la compagnia Par B.L.eux e da allora ha creato 16 lavori e ha partecipato a oltre 20 altre produzioni.

venerdi

10 sabato 11 / maggio

h 21.00 STAZIONE LEOPOLDA

DANZA INTERNAZIONALE


regia Alvis Hermanis con Gundars Āboliņš e Jevgeņijs Isajevs costumi Kristīne Jurjāne- suoni Andris Jarāns luci Arturs Skujiņš-Meijiņš direttore di scena Linda Zaharova produzione The New Riga Theatre premi Gundars Āboliņš miglior attore, Small Scene Theatre Festival, Croazia, 2007; Miglior regista, Miglior performance e Premio della stampa, International festival “Kontakt”, Polonia 2007; Gundars Āboliņš miglior attore, International festival “Kontakt”, Polonia, 2007; Audience Affinity Prize, International festival “Baltic House” 2008. Lo spettacolo è basato su un racconto breve di Tatiana Tolstaya.

foto Gints Mālderis

Spettacolo in lingua russa con sopratitoli in italiano.

BIGLIETTI > Intero 15 € | Ridotto 12 € DURATA > 1h40


ALVIS HERMANIS / NUOVO TEATRO DI RIGA SONJA

Sonja è una miniatura impressionista che ritrae una donna sola, a cui il destino ha giocato un brutto scherzo che in realtà si trasforma nel momento più felice della sua vita. Sonja è un po’ ottusa, bruttina e solitaria. Ma ha anche qualche dote: è un’ottima cuoca e una sarta eccellente ed è bravissima a far saltare i nervi alle persone. Poi un giorno riceve una lettera d’amore, seria e appassionata e il suo cuore si infiamma. Ma non sa che quella lettera è stata scritta dalla sua perfida amica Ada. “Il personaggio creato da Tatiana Tolstaya è una combinazione di forti contrasti: un aspetto sgradevole e un mondo interiore molto delicato, una vita dura e un’anima sensibile. Ho affidato a un attore uomo (il pluripremiato Gundars Āboliņš) il compito di rivelare questi poli opposti. Non volevo una trasformazione fine a se stessa, si trattava piuttosto di comprendere una donna. Non si sta recitando la parte di una donna, si sta cercando di creare un’immagine femminile, un personaggio, e raccontare la sua anima. Dubito che un’anima possa avere un genere.” Alvis Hermanis

Figura poliedrica del panorama teatrale internazionale, Alvis Hermanis è nato in Lettonia nel 1965 e ha iniziato la propria carriera come attore per poi dedicarsi principalmente alla regia. La sua cifra stilistica si svela nella creazione di simboli e immagini attraverso la scena teatrale: colma di oggetti, essa si carica di ricordi e memoria, divenendo luogo del passato più che del presente.

venerdi

10 sabato 11 domenica 12 / maggio

h 21.00 // 12 maggio h 19.00 TEATRO CANTIERE FLORIDA

TEATRO INTERNAZIONALE


concept e regia Chiharu Shinoda dance performer Rino Daidoji guest performance, live, dj Ghiaccioli e Branzini ft Alberto Becucci, Marco Barotti-Pneumatic Drums supervisione Marco Dalmasso

BIGLIETTI > 10 â‚Ź


CHIHARU SHINODA The PARTY party

Chiharu Shinoda e Rino Daidoji sanno raccontare la società contemporanea con sarcasmo, sensibilità e umorismo. Provengono dal collettivo di Tokyo, FaiFai, noto per le performance vivaci ed esuberanti, caratterizzate da grande energia fisica, da un’estetica pop e da sperimentazioni che scardinano i codici del teatro di narrazione. Nello spazio Alcatraz della Stazione Leopolda, l’11 maggio avrà luogo The Party Party, l’ultima produzione della serie “Unnamable” iniziata nel 2013 da Chiharu Shinoda: “All’inizio invitiamo le persone al party, poi costruiamo una storia basata sugli eventi che accadono durante questa festa. L’evento performativo ricrea poi il party in un altro contesto spazio-temporale ”. L’evolversi della festa, il susseguirsi delle azioni performative e il divertimento degli ospiti presenti che verranno intervistati, fotografati e filmati, costituiranno traccia e materiale di una storia che verrà poi restituita al pubblico in forma di performance il 19 maggio, in un luogo tenuto segreto. Cosa succede quando una festa finisce? Dove va a finire tutto ciò che accade in una situazione reale in cui le persone si incontrano, si confrontano e si divertono? L’intento è quello di trasformare questi sentimenti, situazioni, accadimenti e sensazioni in una performance.

sabato

11 / maggio

h 23.00 STAZIONE LEOPOLDA - ALCATRAZ

NEW VISION


Foto Piero Tauro

coreografia e regia Virgilio Sieni interpreti Giulia Mureddu, Sara Sguotti, Jari Boldrini, Nicola Cisternino musiche di J. S. Bach eseguite dal vivo da Mariodavide Leonardi (viola) e Alessia Zanghì (pianoforte) della Scuola di Musica di Fiesole immagini video tratte da “I cani e i bambini di Sarajevo” (1994) di Adriano Sofri costumi Giulia Pecorari produzione Comune di Siena - Assessorato alla Cultura Comune di Firenze - Assessorato alla Cultura Compagnia Virgilio Sieni in collaborazione con Fondazione Scuola di Musica di Fiesole O.N.L.U.S. Festival Chiassodanza, RED Festival Reggio Emilia Danza CANGO - Cantieri Goldonetta Firenze La Compagnia è sostenuta da MIBAC - Dipartimento dello spettacolo dal vivo, Regione Toscana

BIGLIETTI > Intero 20 € | Ridotto 15 € DURATA > 65m


COMPAGNIA VIRGILIO SIENI

SONATE BACH _ di fronte al dolore degli altri

foto Piero Tauro

Sono 11 coreografie che deflagrano nel gesto del dolore e della pittura e ci rammentano altrettanti avvenimenti tragici accaduti nei conflitti recenti: Sarajevo, Kigali in Rwanda, Srebrenica, Tel Aviv, Jenin, Baghdad, Istanbul, Beslan, Gaza, Bentalha, Kabul. Undici date emblematiche raccolte intorno agli 11 brani che compongono le 3 Sonate di J.S. Bach. Fotografie di corpi che si diluiscono attraversando la dinamica e la figura, cercando un approccio irrisolvibile all’orrore. La danza qui afferma lo sforzo di evocare da queste macerie di esistenza una bellezza impossibile e paradossale, da cesellare con lo strumento etico e politico per eccellenza: il gesto. L’attenzione torna quindi alla questione del corpo, al suo significato, alla sua complessità e attualità. La sola risposta che si offre è ancora quella rivolta allo sguardo del pittore del ‘300: la sublimazione della tragedia nella trasfigurazione artistica senza commento, che coinvolge insieme l’umano e il sacro, il singolare e l’universale. Le 11 danze che si succedono hanno l’aspetto di ballate; allo stesso tempo sono una continua dedica in memoria, riferita agli eventi che segnano iconograficamente il tessuto coreografico. Virgilio Sieni

domenica

12 / maggio

h 21.30 TEATRO DELLA PERGOLA

DANZA ITALIANA


performance plastica di Olivier de Sagazan

WORKSHOP lunedì 13 > giovedì 16 / maggio SPAZIO NU/PONTEDERA

Spalmarsi di terra è un atto iniziatico che si ritrova in tutti i popoli primitivi. Questo gesto a priori innocente è in realtà un elemento scatenante, liberatorio e creativo. Un corpo ricoperto di terra passa stranamente in un retromondo per diventare una sorta di corpo trasfigurato, tra la scultura e il fantasma. Info: 0587.57034 info@pontederateatro.it www.pontederateatro.it

BIGLIETTI > 8 € DURATA > 40m


OLIVIER DE SAGAZAN TRANSFIGURATION

Il viso umano non sempre è riuscito a trovare il suo volto ed è compito del pittore darglielo. Antonin Artaud Olivier de Sagazan mostra, attraverso questa performance inedita vicina al rito, la trasformazione in movimento di un viso che a poco a poco perde i suoi tratti d’uomo. L’allestimento epurato concentra l’attenzione dello spettatore sull’artista, da solo sul palcoscenico con l’argilla, come unico materiale. Un nuovo viso viene modellato sotto i nostri occhi, un’identità che si forma e si deforma. Si tratta già qui di una mutazione, di una metamorfosi che simpatizza con il mostruoso per tentare di svelare la parte di stranezza nascosta in lui. L’artista plastico ribalta in modo spettacolare l’esistenza del personaggio che incarna, un impiegato d’ufficio senza storia alla ricerca spasmodica della sua vera identità. Una vera e propria catarsi che viene sperimentata lontano dai sentieri già percorsi e ricostruisce dal vivo il volto di un mondo incredibilmente ibrido e tumultuoso! Olivier de Sagazan dopo aver studiato biologia si dedica completamente all’arte nelle sue varie forme. Per oltre 20 anni ha sviluppato una pratica ibrida che integra pittura, fotografia, scultura e performance. Si è esibito in gallerie d’arte, musei e festival cinematografici in Francia ed Europa, Canada, Corea. Il suo stile espressivo inimitabile è stato oggetto di una produzione letteraria e critica importante.

giovedì

16 venerdì 17 / maggio

h 21.00 TEATRO STUDIO SCANDICCI

TEATRO INTERNAZIONALE


EMERGENZE !

creazione e produzione della danza contemporanea in Italia incontro sabato 18 / maggio h 10.00-18.00 / TEATRO RONDÒ DI BACCO

Foto Paolo Porto

Riprendere le fila di un’analisi storica sulla danza in Italia, e di quella contemporanea in particolare, sia dal punto di vista artistico che di politica culturale, per individuare azioni e pratiche che possano riattivare dinamiche di formazione e produzione della danza e fornire strumenti e spazi adeguati per la sostenibilità della creazione contemporanea. L’incontro si profila come un momento di confronto fra operatori, artisti e critici e prosegue idealmente il dibattito che si è svolto in Italia a partire e intorno alla NID plataform, la nuova piattaforma della danza italiana.


VETRINA DI GIOVANI DANZAUTORI giovedì

16 / maggio

domenica

19 / maggio

h 21.00 TEATRO CANTIERE FLORIDA

h 21.00 WHITE BOX OMA

Martina Francone Aria di vetro Claudia Catarzi Qui, ora Jari Boldrini e Martina Platania Cap, pas cap…? Francesca Foscarini Cantando sulle ossa

In studio: Sharon Estacio More on The Avoidance Dance Samuele Cardini, Monica Baroni, Pietro Pireddu RE-CORDIS / E poi, lentamente, dimentichi Tan Tamel, Monica Baroni When I turn back I saw you were falling... / Quando mi sono girato ti ho visto cadere... Tan Tamel Silent Rhythms

venerdì

17 / maggio

h 21.00 TEATRO CANTIERE FLORIDA

Leonardo Diana zona interattiva#1 Daniele Ninarello Rock Rose WoW – PRIMO STUDIO Open sharing

sabato

18 / maggio

BIGLIETTI > Intero 15 € | Ridotto 12 €

h 21.00 TEATRO CANTIERE FLORIDA

Claudio Malangone Brainstorming studio n°2 David& the Dreamers MULTI.IMPLICATIONS Silvia Mai Raku Eleonora Chiocchini Fragilefrana - estratti

NEW VISION


invenzione e drammaturgia Alessandro Sciarroni interpreti Marco D’Agostin, Pablo Esbert Lilienfeld, Francesca Foscarini, Matteo Ramponi, Alessandro Sciarroni, Francesco Vecchi musiche originali Pablo Esbert Lilienfeld video e immagini Matteo Maffesanti disegno luci Rocco Giansante costumi Ettore Lombardi faith coaching Rosemary Butcher consulenza drammaturgica, casting Antonio Rinaldi consulenza coreografica Tearna Schiuichplattla direttore di produzione Marta Morico cura del progetto, promozione Lisa Giardino produzione Teatro Stabile delle Marche in collaborazione con Corpoceleste_C.C.00#, Inteatro, Amat-Civitanova Danza per “Civitanova Casa della Danza”, Centrale Fies, ChoreoRoam Europe: CSC Comune di Bassano del Grappa, The Place/London, Dansateliers/Rotterdam, Dance Week Festival/Zagreb, Paso a 2/Certamen Coreográfico de Madrid

BIGLIETTI > Intero 15 € | Ridotto 12 € DURATA > 90m


ALESSANDRO SCIARRONI

FOLK-S_will you still love me tomorrow? Lo Schuhplattler è un ballo tipico bavarese e tirolese, significa “battitore di scarpe” e consiste letteralmente nel battere le mani sulle proprie gambe e calzature. In Folk-s questa danza viene eseguita e concepita come indicazione di una forma preesistente e primitiva di pensiero. Il ballo come regola, dittatura, flusso di immagini che seguono il ritmo e la forma, non il contenuto. “La forma è ritmo, è energia che viene percepita attraverso le orecchie, non gli occhi, eyeless”. Così, per i performer di Folk-s non v’è altro tempo che il presente, che è non-passato e non-futuro. È l’insistenza infinita della marea contro la spiaggia, il ritorno della stessa onda sulla stessa riva. È suono. Nella ripetizione decontestualizzata geograficamente e culturalmente, la materia folk trova la sua più chiara rivelazione. In questo loop di gesti percussivi, l’introduzione di anomalie e variazioni sembra rimandare a un complesso sistema di segni che evocano festa e martirio, alla presenza elegante e crudele di un nuovo Angelo Sterminatore. Così il folk e il popolare, astratti dalla matrice sonora originaria, paiono battersi e fondersi con la condizione contemporanea, in continua lotta per la sopravvivenza. Alessandro Sciarroni

venerdì

17 / maggio

h 21.00 TEATRO CANTIERE FLORIDA

DANZA ITALIANA


PRIMA NAZIONALE

coreografia e danza Panaibra Gabriel Canda musica Jorge Domingos testi Panaibra Gabriel Canda disegno luci Myers Godwin light operator Aude Dierkens costumi Mama Africa & Lucia Pinto oggetti di scena Panaibra Gabriel Canda con il supporto di Gonçalo Mabunda produzione CulturArte, Maputo coproduzione Sylt Quelle Cultural Award for Southern Africa 2009 – Goethe Institut Johannesburg. con il sostegno di Kunstenfestivaldesarts, Bates Festival, Panorama Festival, VSArtsNM ringraziamenti Jesse Manno, Dan Minzer, Leah Wilks, Cynthia Oliver, Elsa Mulungo, Timoteo Canda

BIGLIETTI > Intero 15 € | Ridotto 12 € DURATA > 60m


PANAIBRA GABRIEL CANDA

TIME AND SPACES: THE MARRABENTA SOLOS Fondatore della prima compagnia di danza contemporanea del Mozambico, Panaibra Gabriel Canda è uno degli artisti che stanno operando per lo sviluppo di una creazione coreografica autonoma in Africa. Con Time and Spaces: the marrabenta solos presenta una spettacolo che decostruisce le rappresentazioni culturali di un corpo africano “puro”. Dall’indipendenza strappata al Portogallo nel 1975 il Mozambico è stato teatro di contrasti politici e sociali che hanno visto un modello comunista inflessibile cedere progressivamente il posto a una fragile democrazia. La marrabenta, forma musicale nata negli anni ’50 da una mescolanza di influenze locali ed europee, incarna questa complessa storia. Accompagnato in scena da un chitarrista, Panaibra Gabriel Canda danza e racconta il corpo africano di oggi. Un corpo post-coloniale, plurale, che ha assorbito gli ideali del nazionalismo, della modernità, del socialismo e della libertà di espressione. Il suo corpo... WORKSHOP venerdì 17 > domenica 19 / maggio Recycle movements Masterclass per 15 danzatori Info: teatrodanza@fabbricaeuropa.net

martedì

21 mercoledì 22 / maggio

h 21.00 CANGO CANTIERI GOLDONETTA

DANZA INTERNAZIONALE


PRIMA NAZIONALE

coreografia Bouchra Ouizguen canto e danza Bouchra Ouizguen, Kabboura Aït Ben Hmad, Fatima El Hanna, Naïma Sahmoud disegno luci Jean Gabriel Valot ricerca documentaria Otman El Mernissi produzione Cie O (Marrakech) coproduzione Festival Montpellier Danse 2012, Les Spectacles Vivants-Centre Pompidou, Kunstenfestivaldesarts, Fabbrica Europa, Institut français/Ministère des affaires étrangères et européennes residenze Institut français de Marrakech, Ecole Supérieure des Arts Visuels de Marrakech, Institut français de Tétouan con il sostegno di Programme Afrique et Caraïbes en création de l’Institut Français

BIGLIETTI > Intero 15 € | Ridotto 12 € DURATA > 55m


BOUCHRA OUIZGUEN / COMPAGNIE O HA!

Con Ha! Bouchra Ouizguen prosegue il lavoro coreografico avviato con Fatima El Hanna, Fatima Aït Ben Hmad e Naïma Sahmoud, già interpreti della sua creazione Madame Plaza, coprodotta e presentata da Fabbrica Europa nel 2009. Questa volta però non si tratta di dar vita e voce al mondo delle donne Aïta ma di scavare nel rapporto che ognuna di esse intrattiene, corpo e anima, con le proprie ossessioni. Il velo che diventa travestimento, il movimento incontrollato, la trance che porta alla spersonalizzazione sono i tre poli attorno ai quali ruotano, fino all’immobilità, i corpi delle danzatrici. Tre poli in cui si incontrano il saggio sufi e il folle; tre nomi che in arabo esprimono sia l’estasi mistica che lo stato di pazzia. Uno stato, o piuttosto le sue diverse modalità, perché il corpo del folle è attraversato, composto, da mille stati che corrispondono ad altrettante modificazioni, ad altrettante alterazioni della sua essenza. Nata in Marocco nel 1989, Bouchra Ouizguen ha studiato in Francia e tra il 1995 e il 2000 è solista di danza orientale. Decisiva per il suo percorso artistico la formazione con Bernardo Montet, Mathilde Monnier e Boris Charmatz. Nel 2002, con Taoufiq Izeddiou e Saïd Aït El Moumen, fonda la compagnia Anania. È stata tra i fondatori dei Rencontres Chorégraphiques de Marrakech. Ha!, che ha debuttato al festival Montpellier Danse 2012, nasce come creazione della sua nuova formazione Compagnie O.

venerdì

24 sabato 25 / maggio

h 21.00 CANGO CANTIERI GOLDONETTA

DANZA INTERNAZIONALE


concept e coreografia Sioned Huws co-coreografato e interpretato con Reina Kimura (danza), Yoshiya Ishikawa (danza e coreografia Tsugaru–teodori), Yuji Hasegawa (Tsugaru–shamisen), Yushin Hasegawa (Tsugaru–shamisen), Yuso Hasegawa (Tsugaru–shamisen), Kiyoko Goto (canto Tsugaru–minyo) e i performer del workshop a CanGo disegno luci Mike Brookes con il sostegno di The Saison Foundation + EU Japan Fest Japan Committee, Wales Arts International, Arts Council of Wales, The National Lottery Wales, Welsh Assembly, The Daiwa Anglo Japanese Foundation, Japan Foundation, Chapter, ARTizan, Aomori Contemporary Arts Centre, Greenwich Dance, Morishita Studios Tokyo, Jerwood Space A Firenze Aomori Project è realizzato in collaborazione con CanGo Cantieri Goldonetta

BIGLIETTI > Intero 15 € | Ridotto 12 € DURATA > 60m


SIONED HUWS

AOMORI PROJECT: OF LANDSCAPES REMEMBERED Aomori è una prefettura del Giappone nella regione di Tsugaru all’estremità settentrionale dell’Isola di Honshu, con estati brevi e inverni rigidissimi. In autunno le verdi foreste, le dolci montagne, il mare blu accendono i sensi con i loro colori. Nel lungo inverno artico il lento, silenzioso e ripetitivo cadere della neve trasforma il paesaggio. Il battito del cuore rallenta, il corpo è sopraffatto dal desiderio di riposare, adagiandosi su questo manto bianco. Situazioni estreme che richiedono uno sforzo di adattamento all’ambiente, a una natura poco indulgente che gli abitanti di Tsugaru hanno impersonato nei loro balli, nei loro canti e nella loro musica. Alla complessità di questo ambiente la danza di Sioned Huws risponde con la sua capacità di trovare, attraverso la ripetizione del gesto, un equilibrio sottile tra orientamento e disorientamento, diventando una forma di contenimento emotivo, sempre in bilico tra ordine e caos. WORKSHOP domenica 09 > giovedì 13 / giugno Aomori Project: Of Landscapes Remembered Aperto a 10 partecipanti che prenderanno parte alla performance finale. Nessuna esperienza di danza richiesta. Info: teatrodanza@fabbricaeuropa.net

mercoledì

12 giovedì 13 / giugno

h 21.00 CANGO CANTIERI GOLDONETTA

DANZA INTERNAZIONALE


musica Igor Fedorovic Stravinskij registrazione eseguita da The Cleveland orchestra diretta da Pierre Boulez (1992) concept coreografia elaborazione sonora Cristina Rizzo danza Cristina Rizzo disegno luci Carlo Cerri produzione CAB 008 Residenza Creativa Summer Residencies Bruxelles, Teatro Era Pontedera, Imacelli Certaldo, Fondazione nazionale della danza Aterballetto, PimOFF collaborazione tecnica TerniFestival

BIGLIETTI > 8 â‚Ź DURATA > 35m


CRISTINA RIZZO

LA SAGRA DELLA PRIMAVERA PAURA E DELIRIO A LAS VEGAS Solo studio version per Fabbrica Europa. ...Quando il movimento diventa delirio del corpo, ha sulla realtà lo stesso effetto distorsivo, la rende un immaginario malleabile, un territorio costruito per tentativi... Niente profondità ma solo superfici... The time of dance is now... Mettiamo che nell’immagine che stiamo guardando improvvisamente, per un millesimo di secondo, l’inquadratura si sposti rovesciandosi o allungandosi facendoci intravedere altri dettagli di una stanza che altrimenti non avremmo mai visto e che forse comunque non vedremo mai. Oppure, ci troviamo ad ascoltare soli della musica e immaginiamo chi la sta suonando o dove la si sta suonando: un’orchestra intera o un esercito di mosche, un’isola deserta e noi allungati sulla spiaggia o il silenzio dopo che è caduta la neve o i tuoni di un temporale in un paese asiatico in mezzo a una jungla di bambù, oppure niente, una bolla di vuoto dentro cui galleggiamo, o dei tamburi brasiliani che suonano la Samba o una folla di persone che balla o.... La domanda è cosa vedo quando ascolto, cosa ascolto quando vedo? Cristina Rizzo

venerdì

14 sabato 15 / giugno

h 21.00 CANGO CANTIERI GOLDONETTA

NEW VISION


coreografia Marina Giovannini interpretazione Marta Capaccioli Veronica Cornacchini, Marina Giovannini Lucrezia Palandri musica Nina Simone produzione CAB 008

BIGLIETTI > Marina Giovannini / Company Blu biglietto unico Intero 15 â‚Ź | Ridotto 12 â‚Ź


MARINA GIOVANNINI

MEDITATION ON BEAUTY N°1 / MEDITATION ON BEAUTY N°2 Che senso ha l’esistenza della bellezza? Come si declina l’idea della grazia? In un luogo senza cornice, nel cadenzarsi di movimento ed equilibrio dentro forme che richiamano la perfezione geometrica, le danzatrici si muovono in uno spazio di parallelepipedi. Meditation on Beauty nasce dalla traduzione in gesto di ciò che si coglie nel mondo circostante, dalla condizione nella quale viviamo che implora la necessità della bellezza. Un lavoro diviso in più parti, dove ogni capitolo continua la riflessione e segna un punto nello spazio. Ogni passaggio del lavoro risponde all’estetica di un atto coreografico che si pone al di fuori dell’idea di spettacolarizzazione, diventando un segno di esistenza, un’azione di riappropriazione dello spazio del corpo. Il danzatore e lo spazio interagiscono in un percorso preciso nel quale il corpo danzante si riprende lo spazio del bello, senza cercare artifici, partendo da ciò che esiste nel luogo del reale. Nina Simone, Bruce McLean, Maya Deren sono solo alcune delle molte suggestioni visive e sonore che convergono verso i punti nevralgici del lavoro coreografico: il femminile, fragile e potente insieme, la relazione con ciò che è bello, la necessità della grazia, la ricerca dell’equilibrio.

martedì

18 mercoledì 19 / giugno

h 19.00 CANGO CANTIERI GOLDONETTA

NEW VISION


ideato da Charlotte Zerbey danza Massimiliano Barachini, Claudia Catarzi, Alessandro Certini, Elena Giannotti, Charlotte Zerbey strutture musicali di Steve Noble produzione realizzata con il contributo di MIBAC e Regione Toscana su commissione dell’Ass. Cult. Dello Scompiglio Prima assoluta 10 novembre 2012 nell’ambito del progetto “John Cage: 4’33” Lezione sui funghi”

BIGLIETTI > Marina Giovannini / Company Blu biglietto unico Intero 15 € | Ridotto 12 €


COMPANY BLU ChAnGE

“Comprendere l’oracolo è possibile semplicemente e soltanto nell’abbandono alle scelte, superando i desideri e le ragioni personali con un salto nella fiducia, nelle mani della natura. Probabilmente è ciò che anche John Cage ha ritrovato negli scritti di Henry David Thoreau, o immergendosi nella natura, per la sua nota passione per i funghi. Il nostro interesse artistico è nella configurazione dell’evento all’interno del momento creativo stesso, attraverso una performance che favorisca la sincronicità al di là delle ipotetiche (e poetiche) ragioni che sottendono le coincidenze. Lo spettacolo intende accrescere la percezione estetica dell’accadimento “a-sintattico”, “a-causale” e “a-temporale” come elemento del reale. In questo modo l’arte può affermare ancora il suo rapporto originario e contraddittorio con il mondo naturale”. Charlotte Zerbey

martedì

18 mercoledì 19 / giugno

h 21.00 CANGO CANTIERI GOLDONETTA

DANZA ITALIANA


partecipanti Giovanna Bozzolo Sara Fenoglio Lionel Gonzalez Giovanni Longhin Debora Mattiello Ilaria Salonna Boaz Trinker Giacomo Veronesi maestro Anatolij Vasiliev


ANATOLIJ VASILIEV RESIDENZA CREATIVA

L’INNESTO di Luigi Pirandello

Noi non lavoriamo sui testi di Luigi Pirandello. Noi lavoriamo sulle tecniche delle “strutture miste” e il materiale del nostro studio è l’autore Pirandello. È lavoro con l’azione – né illustrativo, né imitativo. È lavoro di costruzione compositiva del testo verbale e dell’azione, in parallelo con la fonte che arriva dall’autore. È lavoro su strutture precise per mezzo dell’improvvisazione. Pratica degli etjud. Questo è quello che facciamo nella nostra ricerca, ma soprattutto nella nostra formazione, che è fase essenziale di ogni ricerca. Il laboratorio è scaturito dal corso di Pedagogia per Pedagoghi tenutosi a Venezia ed ha sviluppato la sua attività in diverse tappe in residenza all’Istituto Grotowski di Wroclaw. Anatolij Vasiliev

Nell’arco del periodo di attività, sono previste due sessioni di lavoro aperte al pubblico. Solo su prenotazione, posti limitati.

mercoledì

08 / maggio > sabato 01 / giugno

TEATRO ERA PONTEDERA

TEATRO INTERNAZIONALE


LUIGI LOMBARDI VALLAURI Resurrezione della carne e globalizzazione La “religione civile” planetaria dei diritti umani rende politicamente scorretto prevedere un Paradiso tutto di credenti. Siamo preparati a una vita eterna insieme a corpi gloriosi prevalentemente cinesi? Luigi Lombardi Vallauri ha insegnato Filosofia del diritto nell’Università di Firenze e nell’Università Cattolica di Milano, dalla quale è stato allontanato nel 1998 per eterodossia. È stato direttore dell’Istituto per la documentazione giuridica del CNR e presidente della Società Italiana di Filosofia Giuridica e Politica. I suoi lavori più antichi appartengono alla storia giuridica, alla teoria generale del diritto e alla filosofia del diritto in senso stretto. Le sue ricerche più recenti coprono molti altri campi tematici: filosofia politica; bioetica e biodiritto; criteri della tutela giuridica; filosofia della mente e riduzionismo; filosofia della religione; filosofia e spiritualità orientali; filosofie del diritto asiatiche; diritti degli animali; filosofia della laicità. Ha fondato, e da ventinove anni conduce, “gruppi di meditazione” che applicano tecniche meditative orientali ai contenuti contemplabili dischiusi dalla scienza occidentale e più generalmente ricercano una “mistica laica” all’intersezione tra oriente e occidente. Per Radio Tre RAI ha condotto dal 2004 al 2007, i cicli di trasmissioni “Meditare in Occidente”, anch’esse orientate al concetto di mistica laica.

sabato 11 / maggio h 17.00 ISTITUTO FRANCESE


U-CARE Urban Culture Against Racism in Europe L’Europa è da sempre un continente di migrazione e diversità culturale, da cui ha tratto un costante nutrimento culturale ed economico. Il recente periodo di crisi ha suscitato in molti paesi d’Europa un’ondata di populismi di estrema destra e anti-europei, che stanno peggiorando notevolmente la condizione di immigrati e minoranze in termini di razzismo e discriminazione. Antiche e mai sopite manifestazioni di intolleranza riacquistano vigore e nuove forme di razzismo accompagnano la crescente emarginazione economica, sociale e politica, amplificando l’esclusione di questi gruppi dalla partecipazione attiva alla vita sociale. Nel progetto U-CARE, 11 organizzazioni di 8 città (Firenze per l’Italia, Colonia per la Germania, Larissa per la Grecia, Budapest per l’Ungheria, Bucarest per la Romania, Liverpool per il Regno Unito, Lille per la Francia, Utrecht per l’Olanda) mettono in comune le competenze per porre le istanze antirazziste e antidiscriminatorie alla base di un percorso biennale di peer education nella cultura urbana e nei media, rivolto in ciascun paese a 12 giovani talenti di varie espressioni artistiche (musica, danza, media, visuals, comics). Il 7 e 8 maggio, manager e trainer di tutte le organizzazioni partecipanti si incontrano presso il Caffè Letterario delle Murate per il terzo seminario internazionale del progetto U-CARE. Partenariato: capofila jfc Medienzentrum / Germania partner per l’Italia Associazione Fabbrica Europa e COSPE altri partner: ROOTS & ROUTES International, Stichting ROOTS & ROUTES, Mira Media / Paesi Bassi, SMouTh / Grecia, Subjective Values Foundation / Ungheria, EuroEst Romania, RIF Francia, Brouhaha / Regno Unito. Il progetto è finanziato dal programma Diritti Fondamentali e Cittadinanza della Commissione Europea.

Info: www.u-care.org

INCONTRI


NOSTOI – HISTOIRES DE RETOURS ET D’EXODES Cantieri di residenza artistica in Italia e Tunisia Nostoi – Histoires de retours et d’exodes, è un progetto finanziato dall’Unione Europea nel quadro del Programma di cooperazione transfrontaliera «Bassin Maritime Méditerranée». Il progetto è volto a incentivare il dialogo e lo scambio tra i popoli del Mediterraneo, rivisitando con lo sguardo contemporaneo della creazione artistica le numerose storie di esodi e di ritorni (NOSTOI) attraverso il Mare Nostrum documentate storicamente da un considerevole patrimonio di reperti e siti archeologici. Il bacino del Mediterraneo è caratterizzato da una grande ricchezza creativa e dalla presenza di molti artisti giovani che spesso non riescono a beneficiare di una mobilità transnazionale utile a scambiare esperienze e valorizzare il loro talento. NOSTOI si propone di facilitarne le relazioni, l’interscambio e la comprensione reciproca, operando per la promozione di una cultura basata sia sulle radici comuni che sulle differenze di identità. Le tradizioni rappresentate dal patrimonio storico e archeologico potranno interagire con le espressioni della creatività contemporanea attraverso un’indagine sui linguaggi artistici performativi e una ricerca su modalità innovative di promozione, comunicazione e valorizzazione dei siti archeologici cosiddetti minori. Il percorso scelto è quello di una sperimentazione artistica che possa creare, attraverso azioni sceniche, dei modelli narrativi in grado di costituire un nuovo legame tra i luoghi del passato e i loro fruitori del presente. Nel mese di giugno 2013 si svolgeranno due cantieri di residenza artistica in Italia (Firenze) e in Tunisia (Tunisi).


È aperto il bando per la selezione di giovani artisti di età compresa tra 18 e 35 anni, con esperienze in almeno una delle seguenti discipline: teatro, danza, musica, performance, arti visive/audiovisive. Ogni cantiere prevede la partecipazione di 30 giovani artisti. Il cantiere di Firenze sarà diretto dal regista greco Michael Marmarinos, il cantiere di Tunisi dall’attore e regista Ghazi Zaghbani, affiancati da esperti del settore artistico e del settore del patrimonio archeologico. Partenariato Il progetto è realizzato da Cooperativa Archeologia (Italia), da partner della riva sud e della riva nord del Mediterraneo: Théâtre National de Tunis (Tunisia), Centre National de la Recherche Scientifique di Marsiglia (Francia), Fondazione Fabbrica Europa di Firenze (Italia), Agence de mise en valeur du Patrimoine et de Promotion Culturelle (Tunisia) e dagli associati: Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana, Firenze; Dipartimento di Scienze dell’Antichità «Giorgio Pasquali» Università di Firenze; Laboratorio Nove - Centro di formazione e produzione teatrale, Firenze; Theseum Ensemble, Atene; Hellenic Centre of the International Theatre Institute, Atene. Info: Italia /Fabbrica Europa 055 2638365 Tunisia /Théâtre National de Tunis 0021 671576100 info@nostoi.eu - www.nostoi.eu/it

PROGETTI


MA_MOVING ARTS

> SAN GIMIGNANO / ORIZZONTI VERTICALI

MA_moving arts è un progetto per la formazione, creazione e diffusione delle diverse espressioni artistiche contemporanee, con un focus specifico sulla danza contemporanea italiana e internazionale. Motore del progetto è un nucleo toscano di operatori, produttori e artisti di lunga esperienza insieme a nuove e giovani realtà di cui fanno parte tra gli altri Fabbrica Europa, Attodue, Vivaio del Malcantone

In occasione di Orizzonti Verticali – Generazioni a confronto (3/7 luglio 2013), MA_moving arts cura un percorso coreografico ideato appositamente per degli spazi insoliti dentro la città delle torri, in cui vengono presentate il 4 luglio short performances di tre giovani coreografi: Francesca Foscarini, Daniele Albanese; Annalì Rainoldi. Attraverso creazioni site specific, evidenti solo nel momento del loro compimento, chiunque potrà farsi catturare inaspettatamente e diventare improvviso spettatore. Con le nuove tecnologie oggi i nostri occhi vedono, ascoltano, pensano, sembrano posarsi anche dove non vogliono, proprio perché tutto sembra sempre a portata di sguardo. Il senso del mistero e della sua sorpresa non sembrano più abitare la nostra vita, sottoposta spesso a un bombardamento informativo, che non lascia spazio all’ignoto o al mistero di una scoperta che sorprende chi incontra. Allo spettatore sembrano non bastare più una poltrona e un biglietto, ciò che sembra invece desiderare è la sorpresa di un luogo sconosciuto, di un incontro inedito con la poesia dell’ignoto che scuote e permette un’esperienza nuova. Info: www.giardinochiuso.com

MA

moving arts


> PRESA VISIONE Progetto ideato dal Vivaio del Malcantone per Fabbrica Europa con l’intento di avvicinare agli spettacoli e alle altre opportunità che caratterizzeranno il percorso del festival ragazzi dai 16 in su. “Il cuore della nostra idea consiste nell’accompagnare un gruppo selezionato e motivato di persone dietro le quinte del festival a osservare i movimenti e le dinamiche che precedono la messa in scena. La possibilità di osservare i modi, i tempi, gli strumenti, di incontrare i protagonisti, lo staff di professionisti, i tecnici: sono questi i passaggi necessari per creare una trasmissione che nasca per contagio, per innamoramento, per affinità. Entrare nelle stanze segrete dell’arte e quindi nella dimensione privata dell’atto performativo sarà il primo passo, seguito poi da momenti di riflessione e discussione”. Il Vivaio del Malcantone

Centro di ricerca e pratica culturale, Il Vivaio del Malcantone è un’associazione che ha l’obiettivo di diffondere la cultura contemporanea, intervenendo principalmente all’interno di tre ambiti concepiti come strumenti utili al miglioramento della qualità della vita: arte, ecologia e cura di sé. Si occupa di promozione, formazione e produzione della cultura artistica contemporanea e propone attività legate alla riflessione, alla pratica e alla didattica intorno alle arti con un interesse specifico per le arti visive e per le derive teatrali e performative. Si propone di sostenere giovani artisti, di avvicinare alla cultura artistica un pubblico sempre più vasto e di sviluppare sinergie attraverso la creazione di reti tra soggetti sociali differenti. Info: 339.3043656 / 348.0007363 ilvivaiodelmalcantone@gmail.com www.ilvivaiodelmalcantone.com

WORKSHOP


FABBRICA EUROPA / BIGLIETTI RIDUZIONI over 60, soci Arci, soci Coop, Controradio Club Carta Istituto Francese di Firenze, MaggioCard, Carta Più Feltrinelli, Touring Club RIDUZIONI PETER BROOK under 18 / over 60, soci Arci, Carta Più Feltrinelli e associazioni convenzionate BIGLIETTI SPECIALI € 10 Under 18, studenti universitari studenti Polimoda, Accademia Belle Arti, IED * escluso Peter Brook FABBRICARD € 50 > 10 spettacoli * escluso Peter Brook, Luca Ronconi Alvis Hermanis, Olivier de Sagazan, Anatolij Vasiliev. I possessori di FabbriCard possono acquistare il biglietto per Luca Ronconi a 12 euro.

PREVENDITE Circuito Box Office Toscana - www.boxol.it Box Office Firenze - Via delle Vecchie Carceri, 1 (complesso Le Murate) Firenze Tel 055.210804

Circuito Vivaticket - www.vivaticket.it Call Center Vivaticket - 889.666.805 Per gli spettacoli di Peter Brook, Luca Ronconi, Alvis Hermanis e Olivier de Sagazan INFO Fabbrica Europa Borgo Albizi, 15 Firenze Tel 055.2638480 / 055.2480515 www.fabbricaeuropa.net Dettagli dei prezzi sulle schede degli spettacoli. Si consiglia la prevendita.


Con il contributo di:

In collaborazione con:

Si ringrazia per il sostegno alle compagnie

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Partner tecnici:

Si ringrazia:

HOTEL LEOPOLDA Media Partner:

GLsistemi

s t u d i o


I LUOGHI DEL FESTIVAL /// STAZIONE LEOPOLDA > v.le Fratelli Rosselli 5, Porta al Prato, Firenze /// TEATRO ERA > Parco Jerzy Grotowski, via Indipendenza, Pontedera /// TEATRO CANTIERE FLORIDA > via Pisana 111r, Firenze /// TEATRO DELLA PERGOLA > via della Pergola 12/32, Firenze /// CANGO CANTIERI GOLDONETTA > via Santa Maria 25, Firenze /// ISTITUTO FRANCESE > p.zza Ognissanti 2, Firenze /// TEATRO STUDIO > via Gaetano Donizetti 58, Scandicci /// TEATRO RONDÓ DI BACCO > p.zza Pitti 1, Firenze /// IL VIVAIO DEL MALCANTONE > via del Malcantone 15, Firenze /// WHITE BOX OMA > v.le dei Mille 90, Firenze

FABBRICA EUROPA Borgo Albizi 15 – 50122 Firenze /// Tel. +39 0552638480 / 0552480515 info@fabbricaeuropa.net /// www.fabbricaeuropa.net


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