Alba Italy Show Food N.2

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Città di Alba

18-19 febbraio 2015

magazine N. 2 - Febbraio 2015 • Copia omaggio • Vietata la vendita

www.albaitalyshowfood.it

GIANFRANCO PASCUCCI

18 febbraio

19 febbraio

Il protagonista della trasmissione

Corso di cucina. Impara i segreti su

Cena Evento

“La Prova del Cuoco” ad Alba.

come cucinare il pesce.

“Il mare nelle colline del Barolo”.


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Sommario

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Saluto delle Autorità Saluto dell’assessore alla cultura turismo e manifestazioni di Alba La responsabile della scuola alberghiera Apro La sommelier di Alba Italy Show Food Il progetto Alba Italy Show Food

p. 4 p. 5 p. 6 p. 8

Next Show Food Produttore di Vino: Contratto p. 11 I Protagonisti della Scuola p. 12 Davide Palluda p. 13 Gianfranco Pascucci p. 14-15 Menu 19 febbraio p. 16 Past Show Food Professionalmente pazzi p. 18-19 Menu 20 gennaio p. 21 Anticipazioni e indiscrezioni Chi sarà il prossimo chef? p. 26

Direttore Responsabile: Paolo Taricco Art Director: Fabrizio Rossano Pubblicità: Paolo Taricco, Karine Mosesova Grafica e impaginazione: Rossano Adv Fotografie: Alessio Bottigliero - Archivio enti pubblici e aziende coinvolte Editore: GPL Sport - Alba (CN) - Mob. (+39) 335.6933634 Contatti (prenotazione cene evento): Mob. (+39) 345.6764486 - Mail: aisfood@aproformazione.it E-mail (pubblicità): info@albaitalyshowfood.it Web: www.albaitalyshowfood.it

ALBA ITALY / SHOW FOOD #2

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IL SALUTO

l’assessore alla cultura turismo e manifestazioni

Fabio Tripaldi L

’Amministrazione comunale di Alba sostiene fortemente tutte le attività legate alla valorizzazione del capitale umano dell’Apro e funzionali alla diffusione delle competenze professionali qualificate. La manifestazione di cucina che colloca Alba al cento del panorama italiano del show cooking è senz’altro adeguata a far conoscere l’eccellenza della nostra scuola alberghiera, ma soprattutto permette agli studenti di confrontarsi con gli chef dal grande blasone, in una palestra di crescita umana e professionale imperdibile. È verosimile poter paragonare lo stato d’animo di ciascun studente poco prima di entrare in cucina a quello di un bambino che per la prima volta si reca allo stadio per tifare la propria squadra del cuore, entrambi visibilmente emozionati e spinti da un’energia positiva. Con questa scelta, la scuola professionale accosta a un programma didattico una serie di esercitazioni pratiche che generano nuove forme di apprendimento attraverso la passione e curiosità in un momento in cui, dalla televisione ai giornali, si stanno riscoprendo professionalità tradizionali, attraverso nuove formule di intrattenimento e un rinato interesse per la preparazione dei piatti della cucina più amata nel mondo. Il calendario degli appuntamenti di Alba Italy show food copre un periodo ampio, che in parte si agganciano alla lunga coda di manifestazioni autunnali legate alla Fiera del tartufo ma proseguono, secondo uno sviluppo maggiormente autonomo. Un progetto sperimentale che consente, attraverso una programmazione mirata e coerente di poter promuovere con effetti a cascata tutto il territorio di Langhe e Roero, attraverso il coinvolgimento di ristoranti e trattorie più rinomate. Abbiamo quindi davanti a noi una

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serie di appuntamenti d’eccellenza gastronomica che, oltre a dar lustro al patrimonio mondiale dell’Unesco, costituiscono un’ottima occasione per aprirsi a nuovi orizzonti, sormontando il tradizionale campanilismo. La città di Alba, nel contenitore delle manifestazioni che aprono il 2015 ha ideato La primavera della cultura, del gusto e del vino. Una precisa scelta organizzativa che raggruppa in un quadro unitario le iniziative trasversali e multidisciplinari tipiche di un territorio vulcanico, con l’obiettivo di fornire un pacchetto unico di proposte, allettanti per i turisti e piacevoli per i cittadini.


le date dell’evento

la responsabile della scuola alberghiera

18 FEBBRAIO 2015

APRO

Corso di cucina. Impara i segreti su come cucinare il pesce da: Gianfranco Pascucci

19 FEBBRAIO 2015

enrica stupino

E

nrica Stupino, è la responsabile del settore alberghiero di Apro formazione, nonché docente di Tedesco e inglese in forma tecnica. Laureata in lingue e letterature straniere moderne, tedesco e inglese, è entrata a far parte dell’azienda dal 2004. Il responsabile di settore è una figura di riferimento per il buon andamento di polo formativo, in quanto deve possedere le capacità necessarie all’organizzazione delle risorse affidate, fornire informazioni progettuali, nonché saper relazionarsi in maniera appropriata con i ragazzi che vogliono studiare per intraprendere un mestiere nella ristorazione, infondendo loro la passione e la motivazione per raggiungere i propri obiettivi. Che cosa rappresenta per Apro, Alba Italy Show Food? «È un momento didattico di alta qualità, che permette ai ragazzi di svolgere due momenti di pratica al fianco di chef professionisti». Qual è il primissimo bilancio “a caldo” delle prime due serate?

Cena evento “Il mare nelle colline del Barolo” con Gianfranco Pascucci e Davide Palluda.

Prenotazione obbligatoria. Chiama il 345.6764486 o scrivi a: aisfood@aproformazione.it «L’iniziativa finora è sicuramente positiva. Ai corsi del lunedì sera hanno partecipato cinque ragazzi di cucina: questo è certamente segno di grande dedizione e passione per la professione che hanno scelto di iniziare. Per quanto riguarda le cene didattiche del martedì, la sala ristorante della Scuola Alberghiera era al completo e i ragazzi seriamente impegnati a svolgere le attività di competenza, ciascuno nel rispetto dei propri ruoli». Come percepisce i ragazzi nel momento in cui devono cimentarsi a lavorare con le grandi firme della cucina italiana? «I ragazzi sono entusiasti e non vedono l’ora di cominciare il servizio, poiché sono curiosi di sperimentare nuovi metodi di lavoro e organizzativi, ossia la cosiddetta “prova della stufa” e fare tesoro dell’indiscussa professionalità degli chef della serata».

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Ilalenia C olucci sommellier di alba italy show food Ilenia Colucci, innata passione per il vino.

I

lenia Colucci, 27enne albese titolare di WineMoreTime è la sommelier ufficiale della manifestazione. Ha scelto di collaborare alle rassegne gastronomiche grazie al mix che si è creato tra cultura, passione e piacere dei gusti. Proprio su questo asse si innestano le emozioni che sottolineano i sapori, lasciando un preziosa soglia di curiosità pronta ad assaggiare il prossimo piatto, a vivere la prossima serata e a provare la prossima cena, accompagnati da vini di qualità. Il brand Winemoretime è un condensato di amore incondizionato per il territorio e le sue ricchezze, in questa pagina, ne parliamo con lei. Come si abbina il buon vino alle serate gastronomiche di Alba Italy show food? «Una delle parti affascinanti del vino, come di qualsiasi altra forma d’arte eccellente, è l’abbinamento a ogni occasione o circostanza storico-geografica, riconoscendo le caratteristiche di tutte le componenti e la costante di qualità. In questo modo è possibile unire i prodotti del nostro ricco territorio abilmente esaltati dalle mani esperte e dalle menti creative dei produttori, con un momento nobile

come quelli che viviamo in ogni serata. Questo appuntamento, consente di addentrarsi nel mondo della cucina da molteplici punti di vista, perché il progetto punta i riflettori sul territorio di Langhe e Roero interpretato sia da chef esperti che lo vivono e lo arricchiscono costantemente, sia da colleghi altrettanto eccellenti che regalano la versione di chi ne è innamorato da cultore dell’alta ristorazione, ma soprattutto da un vivaio di giovani affascinati, che a piccoli passi si avvicinano a quest’arte. Tutti uniti dall’entusiasmo che muove i cuochi e il pubblico verso questo territorio, spinti dal piacere di conoscere». Wine more time può essere considerata un’impresa start-up? «Wmt è nata circa due anni fa, ma fino a poco più di un anno fa, era un progetto che vivevo come un importante e piacevole hobby. Da circa un anno è la mia attività principale a cui mi dedico a tempo pieno e forse di più. Per questo motivo risponderei affermativamente, anche perché le start-up per definizione identificano un progetto creativo e WineMoreTime per certi versi, lo è. L’obbiettivo principale di quest’attività è costruire occasioni e sviluppare progetti in cui la scoperta del territorio di Langhe e Roero in modo divertente, creativo e unito ad altre forme d’arte e passione (es. musica, arte, didattica, spettacolo) così da stimolare la curiosità e l’apprendimento in modo trasversale». Quali altre iniziative promuovete sul territorio e quali sono i Vostri obiettivi? «Oltre a “WineMoreTime”, insieme ad un socio esperto, ho un tour operator d’incoming Landmade che opera seguendo la stessa filosofia, cercando così di promuovere il territorio piemontese e fornire i servizi per scoprirlo tramite esperienze esclusive, semplici ma autentiche».

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ALBA ITALY Il Progetto SHOW FOOD

a scuola alberghiera dell’Apro ripropone in una formula innovativa le cene didattiche, un momento che accanto all’eccellenza della cucina tipica del basso Piemonte vuole accrescere la professionalità e competenza degli studenti. Nel corso degli anni, le cene del ristorante si sono affermate come evento sostenibile e di grande successo per gli appassionati di eno-gastronomia. Tuttavia, a partire da quest’anno il progetto assume contorni più accattivanti e ambiziosi, trasformandosi in Alba Italy Show Food, l’idea innovativa che grazie al coinvolgimento sia degli allievi, sia di cuochi e personaggi noti, ottimizza attraverso un piano strategico il potenziale del polo di formazione, accreditandolo come una scuola alberghiera di pregio e aumentandone proporzionalmente la visibilità su scala nazionale. Gli appuntamenti, si snoderanno attraverso un calendario mensile sino a giugno, coinvolgendo anche le signore di Alba e dintorni. L’altra novità è infatti rappresentata dall’introduzione di un corso di cucina a pagamento, la sera precedente di ogni rispettiva cena didattica, cuochi e studenti saranno affiancati in cucina da donne e casalinghe, nell’ottica di rilanciare l’immagine e il prestigio dell’Apro anche tra le famiglie. Il progetto ha ricevuto il patrocinio del comune di Alba e vede la collaborazione di Mimmo Caruso, con la supervisione tecnica di Maurilio Garola e Antonio Novello responsabile marketing di Apro formazione. La formula studiata dallo staff organizzatore consente di veicolare sullo stesso binario i piatti più prelibati e i vini più prestigiosi, con un accesso preferenziale per le donne desiderose di conoscere i segreti dei grandi gourmet stellati. «L’organizzazione del lavoro e degli eventi collaterali a esso collegati sono sempre state le basi della mia vita –spiega il collaboratore esterno Caruso – Tutte le sfaccettature della cucina italiana vanno valorizzate, ogni territorio da Aosta a

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Brindisi, da Firenze a Perugia hanno almeno un motivo per farsi apprezzare. Alba Italy Show food si innesta proprio su questi binari e rappresenta l’unione tra tutte le cucine nazionali, accessibile a un’amplissima forbice di pubblico, senza barriere all’entrata dettate dai costi o dalla logistica». L’iniziativa, inoltre, interviene per colmare la carenza del calendario cittadino nei primi mesi dell’anno, aggregando le esigenze dei ristoratori aderenti a quelle specifiche della scuola alberghiera. «L’obiettivo primario è cercare di fornire nuove motivazioni ai ragazzi della scuola alberghiera, che non devono fermarsi alle loro tradizioni culinarie, ma aprire la loro creatività personale ad ampio raggio, fare esperienze in tutti i territori –prosegue il supervisore Garola– In secondo luogo permette a tutti di gustare i piatti degli chef più rinomati a un prezzo accessibile, a due passi da casa. Conclude Antonio Novello: «L’obiettivo è diffondere il messaggio in base al quale Apro è in grado di conquistare una posizione di assoluto rispetto nel panorama dell’eccellenza delle scuole alberghiere italiane, sia per l’alta qualità della didattica che per la professionalità degli studenti».

La conferenza stampa di presentazione: da sinistra Manolo Allochis, l’assessore alla cultura e manifestazioni, Fabio Tripaldi, Domenico Caruso, Antonio Bosio e Antonio Novello.


Madernassa Ristorante La Madernassa Resort interpretazioni di Michelangelo Mammoliti

… la sua filosofia Cucinare ogni giorno quello che la natura e il territorio offrono, nel rispetto essenziale del prodotto. Mettersi sempre in discussione, fare e rifare per trovare il giusto equilibrio in ogni preparazione. Trasmettere agli ospiti, attraverso la preparazione di ogni piatto, tutta la passione e l’impegno nella ricerca continua di una cucina creativa, che possa esaltare il territorio e sublimare il palato. Una cucina che affianca a prodotti nobili quelli più semplici e spesso inusuali, come le radici dimenticate, i fiori, le erbe selvatiche, la frutta e la verdura che nasce coccolata da amorevoli e sapienti mani. La sfida è far comprendere che la terra ci offre tutto

quello che serve per fare una cucina gastronomica, nel rispetto del prodotto e della stagionalità, e la tavola è un momento di serenità dove vivere il piacere del cibo, come esperienza di condivisione del frutto di un lavoro lungo e paziente. La Natura dona la vita e la biodiversità e noi, artigiani della cucina, non possiamo far altro che riconoscerne la bellezza e la fortuna di poter fare ciò che amiamo per offrire ai nostri ospiti nuove emozioni. Il ristorante La Madernassa con la sua campagna, l’orto, i frutteti e il giardino delle aromatiche, diventa il luogo ideale per esprimere questa filosofia di cucina e di vita.

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L’azienda di Canelli e La Spinetta, unità dallo stesso spirito imprenditoriale NEXT SHOW

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a cantina e il suo marchio vantano una storia prestigiosa, quali fornitori di casati reali e del Vaticano. L’azienda è nata nel 1867 dal capostipite Giuseppe Contratto, detiene il primato per essere stata la prima produttrice di vino spumante, il primo “metodo classico” è stato infatti commercializzato nel 1919 con l’etichetta di Extra Brut. In quegli anni la produzione totale totalizzava già il milione di bottiglie e impiegava negli stabilimenti di Canelli circa cento persone. Le spettacolari cantine sotterranee rappresentano l’autentico e più prezioso patrimonio dell’azienda, dato dal valore inestimabile e dalla loro estensione di oltre 5.000 metri quadri, scavate sotto la città di Canelli, sino a una profondità di 32 metri. Sin dalle sue prime apparizioni attraverso i canali di vendita dell’epoca, l’emblema di Contratto ha sempre rappresentato un sinonimo di pregio e qualità nell’ambito dei vini frizzanti. In quasi 150 anni di attività, Contratto ha ampliato la propria offerta alla clientela proponendo accanto al bianco millesimato anche il Moscato d’Asti, vini bianchi fermi, ma pure vermouth, tonici e sciroppi. Fino al 1993 la cantina rimase di proprietà della famiglia dalla quale aveva avuto origine, ma dopo una manifestazione di interesse fu venduta a Carlo Bocchino, canellese, noto produttore di grappa, il quale, attraverso un processo di investimenti mirati all’espansione, ha reso più produttivo e funzionale lo storico immobile sede della casa vinicola, proseguendo parallelamente la sua attività di distillatore. Inoltre ha finanziato anche il restauro della palazzina all’interno del centro storico cittadino, dove hanno trovato spazio oltre agli uffici una foresteria che negli anni, nell’ambito della rassegna Le tavole del mondo ha ospitato il gotha della ristorazione italiana. Dall’aprile 2011 l’azienda è stata acquistata dai fratelli Rivetti proprietari dell’azienda agricola La Spinetta, che con questa operazione da un lato hanno arricchito la loro gamma di prodotto, dall’altro sono entrati a far parte del circolo delle case spumantiere più blasonate. Il passaggio, avvenuto proprio in occasione della ricorrenza

Bruno, Carlo, Giorgio e Giovanna Rivetti.

Contratto

PRODOTTO, PRESTIGIO E QUALITÀ PIEMONTESE dei 150 anni dell’Unità d’Italia, ha consentito a un marchio storico delle realtà vinicole piemontesi, di poter esprimere al meglio le proprie potenzialità, sbarcando all’estero trascinata dal brand di Castagnole Lanze. La grande intuizione dei fratelli Rivetti ha permesso una nuova progettualità nel perfezionare i propri prodotti, riportandoli all’antica gloria. Scongiurato il passaggio a una multinazionale, Carlo, Bruno e Giorgio Rivetti spiegano: «Ci piace puntare in alto e l’attaccamento al nostro territorio, unito alla convinzione delle sue potenzialità ci ha convinto a fare investimenti in vigneti dell’Alta Langa, sicuri di poter ottenere grandi uve per realizzare spumanti che non hanno nulla da invidiare ai migliori champagne». ALBA ITALY / SHOW FOOD #2

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NEXT SHOW

I protagonisti della scuola

gli allievi...

gli allievi...

Nome : Alberto Cognome: Tibaldi Età: 18 Residenza: Sommariva Perno Nazione: Italia

Nome: Alessio Cognome: Pisano Età: 16 Residenza: Castagnito Nazione: Italia

Esperienze lavorative: stage presso “Enoteca Regionale del Roero” a Canale e varie stagioni estive presso il “Bar del Mercato del Roero” a Sommariva Perno. Breve descrizione: sono un ragazzo tranquillo, intraprendente e dotato di autocontrollo. Anche sotto pressione riesco a gestire le situazioni Best skills: attento alle richieste del cliente, buon spirito di squadra e raggiungo smepre gli obiettivi prefissati nel migliore dei modi. Aspetti da migliorare: approfondimenti su vini locali e non, con corsi specifici del settore. Oltre la professione, mi piace ascoltare la musica, sono appassionato di cinema e amo visitare città d’arte.

Esperienze lavorative: stage presso “Ristorante Rabayà” a Barbaresco Breve descrizione: mi piace ascoltare la musica, i miei generi preferiti sono il rap e la musica elettronica. Trascorro parte del mio tempo libero a giocare ai videogiochi online con i miei amici e a cercare siti di cucina con ricette che possono interessarmi. Best skills: preparazione antipasti e spirito di gruppo Aspetti da migliorare : sicurezza ed emotività

SALA

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CUCINA


un nuovo modo di comunicare la cucina

Lo Chef dell Enoteca regionale del Roero Davide Palluda

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avide Palluda è il prodotto nostrano della scuola alberghiera dell’Apro, nato nel 1971 nel comune roerino di Canale, gestisce dal 1995 proprio nel centro del paese natale il ristorante All’Enoteca, ubicato accanto alla sede dell’Enoteca regionale del Roero. In questa avventura imprenditoriale è stato seguito dalla sorella Ivana, compensando la creatività e l’entusiasmo di Davide con un approccio più equilibrato. Spiega: «Ho un ottimo ricordo della scuola alberghiera di Barolo, è stato il destino a decidere, ma si è capito subito che subivo il fascino di tecnica e trasformazione degli alimenti». Le linee guida che hanno caratterizzato la sua carriera di chef sono studio, passione e professionalità derivate dalle esperienze lavorative maturate tra le Langhe e l’approdo in Liguria. In

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FOTO SERVIZIO TINO GERBARDO

DavidePalluda

Riviera, al ristorante due stelle dei Balzi Rossi di Ventimiglia si è formata buona parte della sua cultura gastronomica, quella dei piatti a base di pesce. Nel 2000 è stato premiato con la prestigiosa stella Michelin, mentre la Guida de L’Espresso lo ha insignito del riconoscimento Cuoco giovane dell’anno. Dal 2012 ha unito all’ormai avviato ristorante, anche un’osteria dove poter intercettare una clientela più ampia, con un rapporto qualità-prezzo sostenibile. Davide Palluda ha sempre voluto esprimere nelle sue creazioni in cucina il territorio e le sue peculiarità, ma senza trascurare l’evoluzione dei piatti e una personale interpretazione della miglior tradizione piemontese, riadattata in chiave inedita e contemporanea. Quando parla di sé stesso dice: «Sono un territorialista convinto, ma sostengo la nascita di un Roero gastronomico attraverso memoria, conoscenza storica e reperibilità degli ingredienti di alta qualità. Nelle mie creazioni non manca mai una “nota golosa” quel tocco in più che combatte la monotonia e la sterilità dei piatti». Questa filosofia organizzativa si è tradotta anche nella formula di nuovo merchandising di comunicare il brand Palluda. Questa innovazione consente di scegliere tra una ricca gamma i prodotti piemontesi d’eccellenza, acquistabili da tutti, risultanti dal connubio tra tecnologia, ricerca e qualità della materia prima, conservando la freschezza e la delicatezza di gusti e sapori nel lungo periodo. Senza dubbio una grande intuizione, che ha consentito nel periodo della globalizzazione, ma anche delle nuove possibilità di sviluppo g-locale, di accostare la nobile cucina palludiana alle mura domestiche. Nel laboratorio di Palluda si producono barattoli di vetro di frutta sciroppata, antipasti, verdure e le migliori carni bianche, in cui coesistono territorio e innovazione. 13


NEXT SHOW

PASCUCCI

LA QUALITA' E' NELLE MATERIE PRIME

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G

ianfranco Pascucci è lo chef del ristorante Al Porticciolo nel quartiere di Isola Sacra nel comune di Fiumicino che da 12 anni conduce insieme all’inseparabile moglie Vanessa. Nel primo periodo d’apertura il locale poteva contenere un centinaio di coperti, ma in tempi più recenti lo chef romano ne ha progressivamente plasmato l’immagine, attraverso proposte eleganti e moderne, attestandosi su cifre ben più contenute. Un approccio molto comune nel centro Italia, che trae spunto dalle “fraschette” dei Castelli Romani. Nel corso degli anni, il locale è passato sotto diverse gestioni e poi abbandonato, allorché il destino ha voluto che Gianfranco e Vanessa, dopo aver girato l’Italia, siano tornati agli albori, coniando il nuovo nome Pascucci al Porticciolo. «In questo ristorante ci sono legami affettivi molto forti poiché fu creato da mio nonno come punto di ritrovo dei “fagottari”; loro portavano da mangiare, mentre lui somministrava le bevande, riprendendo l’approccio tipico della zona simile a quello delle “fraschette” dei Castelli


NEXT SHOW

Da 12 anni conduce il ristorante Al Porticciolo nel comune di Fiumicino.

Gianfranco Pascucci (© Marco Delugo, digital photo)

Romani. Con grande coraggio, io e mia moglie ci siamo lanciati di comune accordo in un progetto dall’animo nobile: riaprire lo storico Porticciolo, con una forma elegante e moderna». Una storia abbastanza comune nell’Italia di buona forchetta, fatta di risultati soddisfacenti e grandi numeri, tuttavia marito e moglie non erano soddisfatti, il loro obiettivo era promuovere la qualità del grande gourmet distinguendosi dalla massa. A questo punto, ecco la virata decisiva, mossi da creatività e voglia di fare hanno compiuto un lunghissimo processo di ricerca e osservazione che prosegue ancor oggi, sperimentando nuovi abbinamenti e ricette. La scalata al successo ha portato a un progressivo innalzamento della qualità dei piatti, culminando con l’attribuzione della stella Michelin, oggi gelosamente conservata. Parallelamente, a partire dal 2009, Gianfranco e Vanessa hanno ampliato la loro proposta offrendo accanto alla ristorazione, anche la possibilità del pernottamento con l’albergo che si compone di nove stanze. L’hotel, ubicato al di sopra della sala, completamente ristrutturato concepisce l’ospitalità in una struttura a dimensione umana, dotata di tutti i comfort. Il ristorante conserva da sempre il pedigree d’eccellenza nella ricerca delle materie prime, Pascucci ha scelto di lavorare soltanto con pesce frasco di mare, non allevato, non congelato e non importato. Questa preferenza ha permesso di orientarsi verso la soddisfazione di una clientela più vocata alla qualità del cibo, con una preparazione estemporanea strettamente connessa con la disponibilità della fauna ittica. Inoltre, nel processo di valorizzazione del prodotto di nicchia, collaborano con i titolari piccoli produttori locali, per la fornitura di materie prime dalla filiera controllata. Pascucci è l’ambasciatore del gusto italiano “in controtendenza” nella sua personalità, uno chef estroso, simpatico, umile sostenitore del confronto col pubblico, il quale, nel corso degli anni ha imparato ad apprezzarlo per la delicatezza dei sapori e l’originalità delle sue creazioni.

Come promuovere la qualità del grande gourmet e distinguersi dalla massa... ALBA ITALY / SHOW FOOD #2

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NEXT SHOW

CENA EVENTO alla SCUOLA ALBERGHIERA

il Menù

Giovedì 19 febbraio - ore 20.00

“Il mare nelle colline del Barolo” con Gianfranco Pascucci e Davide Palluda

Fassona, palamita, uovo morbido e mostarda Il porticciolo Animella e anguilla alla brace, gel di limone All’enoteca Minestra di pesciacci , patate affumicate e calamari alla diavola Il porticciolo Semplici ravioli quadrati di faraona e marsala All’enoteca Triglia croccante, foie gras al marsala, cardi e nocciole Il porticciolo “ottofile in millefoglie” Dolce di polenta croccante, seirass e mandarino All’enoteca

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PAST SHOW

creatività e goliardia in cucina targata andy luotto

Professionalmente pazzi

successo per la serata

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unedì 19 e martedì 20 gennaio si sono svolti i due appuntamenti legati al secondo evento in programma per Alba Italy Show Food, organizzato dal ristorante didattico di Apro formazione, che ha proposto una cena a quattro mani, grazie alla sinergia instaurata tra il personaggio televisivo Andy Luotto e Nino Rocca titolare del ristorante Felicin di Monforte d’Alba. Il corso di cucina ha coinvolto 22 partecipanti tra uomini e donne, desiderosi di apprendere i segreti degli chef cimentandosi nell’arte della preparazione dei cibi. Quasi tre ore di apprendimento in cucina, tra pentole e fornelli con tanto di penna e taccuino, per annotare i trucchi di preparazione di antipasti, primi piatti e contorni. Una serie di ricette appositamente studiate, con ingredienti economici e molto comuni, con i quali è possibile ottenere porzioni piuttosto appaganti, evitando di fare una spesa specifica. La sera del martedì si è aperto il sipario sull’evento clou con Luotto e Rocca ai fornelli, insieme a un promettente staff di ragazzi in forza alla scuola alberghiera, seguito da un gruppo di insegnanti. I piatti sono stati accompa-

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gnati da un abbinamento vinicolo con la cantina Rizzi di Treiso, presentati dalla sommelier Ilenia Colucci di Wine More Time insieme ai titolari della casa vinicola, Enrico e Jole Dellapiana che con grande sensibilità hanno voluto sostenere la manifestazione.


Andy Luotto, Nino Rocca e il dg Antonio Bosio con i ragazzi dell’Apro, ricevono i complimenti e gli applausi del pubblico.

Il comitato organizzatore, ha registrato il tutto esaurito, con 122 prenotazioni e una lunga lista d’attesa costituita nel corso delle settimane precedenti, con il contibuto del collaboratore esterno Domenico Caruso. In qualità di osservatori, sono stati ospiti un gruppo di studenti francesi, provenienti dalla scuola alberghiera Lis Hotelier di La Rochelle, vicino a Nantes, che in quei giorni stavano compiendo un viaggio di istruzione nelle Langhe. «Questi risultati soddisfacenti che stanno progres-

sivamente arrivando, in tutti i settori operativi di Apro, sono il frutto di un’ottima sinergia tra l’Amministrazione comunale e il consiglio di amministrazione dell’azienda. Un ringraziamento particolare va tributato al nostro pubblico, ormai fidelizzato che seguendoci da tempo in tutte queste iniziative, permette di sostenere fattivamente le attività degli studenti» ha concluso raggiante il direttore generale di Apro Formazione Antonio Bosio, sottolineando l’impegno e l’entusiasmo dei ragazzi.

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PAST SHOW

CENA EVENTO alla SCUOLA ALBERGHIERA

il Menù

martedì 20 gennaio - ore 20.00

“Professionalmente pazzi” con lo Chef Andy Luotto e Nino Rocca del ristorante Felicin in Monforte Benvenuto degli Chef

Caramelle di porro ripieno di mantecato di baccalà Zuppetta di pomodorini, olive taggiasche e semi di zucca tostati con timo, origano fresco ad erba cipollina

Antipasti

Peperone al forno con salsa di nocciole e topinambour croccanti Pancotto con durelli di pollo su fonduta di torna al tartufo Sfogliatina croccante ai porri, Bra tenero e prosciutto al forno

Primo

Fagottino al ragù su crema di parmigiano

Secondo

Capretto al forno al porto con scaglioni caramellati, timo, rosmarino e mirto freschi

Dolce

Quennelles di ricotta con frutta candita e fonduta al cioccolato caldo


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Chi sarà il prossimo chef? cuochi stellati

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l next show della manifestazione presenta un parterre d’eccezione e potrebbe far giungere a Alba uno tra i seguenti chef: • Antonino Cannavacciuolo, classe 1975, napoletano di Vico Equense, patron del ristorante hotel Villa Crespi, di Orta San Giulio (Novara). Tra i più distinti del panorama internazionale, dal temperamento forte e determinato, ha ricevuto i maggiori riconoscimenti nelle guide italiane della ristorazione, oltre alle due stelle Michelin. Un artista d’eccezione che ama comunicare la sua passione per il cibo, grazie al coinvolgente intreccio di colori e sapori. • Antonella Ricci, del ristorante Al Fornello da Ricci di Ceglie Messapica (Brindisi), al confine tra Murgia e Salento. Il ristorante sorge in un’antica masseria prontamente riadattata, seguendo canoni moderni e raffinati. Il ristorante Al Fornello propone una cucina dalla forte impronta tradizionale, con ottime preparazioni di carne come la coscia d’agnello al vino rosso pugliese o il coniglio farcito con mandorle e pancetta. Grazie a queste preparazioni, ma anche alla professionalità e competenza di Antonella e del marito Vinod Sookar, la stella Michelin non si è fatta attendere. Inoltre, il comune pugliese

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ALBA ITALY / SHOW FOOD #2

è diventato un centro nevralgico della buona tavola, la sua posizione geografica ha permesso l’apertura della Scuola di gastronomia avvenuta nell’estate 2012. • L’isolano Roberto Petza, titolare del ristorante S’Apposentu di Siddi, nella provincia sarda del Medio Campidano. Petza è un ambasciatore della cucina sarda, la sua cucina è fatta di territorio e di materie prime altamente selezionate. Il suo ristorante nato a San Gavino Monreale, l’ha seguito durante i suoi trasferimenti, prima a Cagliari nel 2002 e poi nell’attuale sede nella villa liberty di inizio 900 nel 2010, anno in cui ha contribuito alla creazione dell’Accademia dell’alta cucina sarda nel paese dello storico Pastificio Puddu. Il ristorante ha un nome significativo: il salotto buono di casa che contiene tutta la cura e l’attenzione con la quale vengono accolti. • Taverna Trilussa nel cuore del vivissimo quartiere di Trastevere, uno storico ristorante della Capitale sin dal 1910, dove è ancora possibile apprezzare la cucina romana della tradizione. Un’atmosfera rilassante dove tra il servizio attento in sala e l’accoglienza gioviale è possibile assaporare tra gli altri la miglior pasta all’amatriciana, i ravioli mimosa o ancora i bombolotti alla norcina, sulle rive del fiume Tevere.


alba italy show food ringrazia

Azienda Agricola SAGLIETTI

Ca’del Principe

UNICAR spa Alba Bra Asti

ALBA ITALY / SHOW FOOD #2

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